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creato da Michele  "Napoleon in rags"  -  curato da Mr.Tambourine

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LE NEWS

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Domenica 24 Agosto 2008

La formula di presentazione di Bob Dylan nei concerti

“Ladies and Gentlemen please welcome the poet laureate of rock ‘n’ roll. The voice of the promise of the 60’s counterculture. The guy who forced folk into bed with rock. Who donned makeup in the 70’s and disappeared into a haze of substance abuse. Who emerged to find Jesus. Who was written off as a has-been by the end of the 80’s, and who suddenly shifted gears releasing some of the strongest music of his career beginning in the late 90’s. Ladies and Gentlemen - Columbia recording artist Bob Dylan!”
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Set list: Cincinnati, Ohio - National City Pavilion - August 22, 2008

1. Cat's In The Well (Bob on keyboard)
2. The Times They Are A-Changin' (Bob on keyboard)
3. Things Have Changed (Bob on keyboard)
4. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on keyboard)
5. Love Sick (Bob on keyboard)
6. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again (Bob on keyboard)
7. High Water (For Charlie Patton) (Bob on keyboard)
8. Chimes Of Freedom (Bob on keyboard)
9. Rollin' And Tumblin' (Bob on keyboard)
10. I Believe In You (Bob on keyboard)
11. Honest With Me (Bob on keyboard)
12. Just Like A Woman (Bob on keyboard)
13. 'Til I Fell In Love With You (Bob on keyboard)
14. Nettie Moore (Bob on keyboard)
15. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)

(encore)
16. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
17. All Along The Watchtower (Bob on keyboard)

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Foto: Bob Dylan ad Atlantic City                  clicca qui

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Photos of the Band and Bob Dylan                clicca qui

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Video : Dylan - When the deal goes down     clicca qui

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Video : Walk The Line - Cocaine blues         clicca qui

 

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Sabato 23 Agosto 2008

Review: Canandaigua, New York - Performing Arts Center August 19, 2008    clicca qui

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IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Hester

Carissimi , la penso come voi , Dylan ha ormai i suoi anni e certo non tornerà più quello di prima , credete che questa sia una                               ragione sufficiente per buttarlo giù dalla torre ? prima di lui ce ne saranno un migliaio d’altri , comunque e sempre pro , ciao a tutti.
Hester C.

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FOTO : Dylan ad Asbury Park , New Jersey      clicca qui

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RAI 1 : TRIBUTO AI BEATLES

Ieri sera ho visto lo show tributo ai Beatles andato in onda in diretta da Sorrento in occasione del premio Carusio 2008 che è stato giustamente assegnato alla divina Sig.ra Carla Fracci.
La RAI ci ha insegnato ancora una volta ( giuro che lo sapevo già ) come si fa a massacrare delle belle canzoni , a Lennon e ad Harrison si sarebbero rizzati i capelli , you know i mean............
Facciamo come la Gazzetta dello Sport e gli altri giornali sportivi che danno le pagelle agli interpreti delle povere canzoni bistrattate in maniera grossolana e volgare , anche con poco talento :
Skin – ha cantato Let it e e Yesterday , la classe non è acqua.......voto 9
Sinead O’Connor – bellissime Across the universe ed Hey Jude , come sopra , voto 9.
Franz Di Cioccio – Eleanor Rigby e Get Back , ha perso una buona occasione per star zitto.....voto 4
Marlene Kunz – Come Togheter e Here comes the sun , stesso discorso di Franz....voto 4
Morgan – Ammirevole la grinta , peccato la voce non centri niente coi Fab 4....voto 5 1/2
Neffa – Che ci faceva lì ?...voto 4
Donovan – Pietoso e stonato , però è stato in India coi Beatles !....voto 4 1/2
Dolcenera – Grinta e passione , voto 6 1/2
Piero Pelù – The fool on the hill ( non l’ha cantata , è il commento ) voto 3
Le Balentes – Chi c...o le messe sul palco ? She loves you inascoltabile , ad esser generosi voto 2
Alberto Fortis – Una volta era bravo , stasera meno , voto 5
Orchestra Solis – Meglio male accompagnati che Solis , voto 4
Le Vibrazioni – no comment , voto 3
Peccato , poteve essere una bella serata !
P.S. Prendete con le pinze questi giudizi , qui lo dico e qui lo nego , è solo il mio modo di sentire e vedere gli artisti .
Mr.Tambourine

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ROLLING STONES : Museo per gli arzilli vecchietti

Aprirà a Luechow , nei pressi di Amburgo in Germania , il primo museo interamente dedicato ai Rolling Stones .
Il curatore , Ulrich Schroeder , intende inaugurarlo nel 2010 , Schroeder , 58 anni , colleziona “memorabilia” degli Stobes da quando aveva 18 anni ed ha visto 160 concerti della veterana band britannica.
Nel frattempo , lo scorso 26 Luglio , Mick Jagger è diventato ufficialmente per lo stato britannico un pensionato , e per questo motivo al cantante sarà recapitata una tessera per la libera circolazione sui mezzi pubblici urbani.
Mick Jagger però non si sente affatto pensionato , anzi , a quanto sembra , starebbe lavorando ad un nuovo mega-tour mondiale per il 2009 con caratteristiche diverse dai precedenti : una serie di date in locali mediopiccoli. Un ritorno alle origini , quando gli Stones erano giovani.
( fonte Telesette )

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Massimo Bubola - prossimi concerti        clicca qui

 

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Venerdi 22 Agosto 2008

Set list: Hamilton, Ontario - Copps Coliseum - SPAC - August 20, 2008

1. Cat's In The Well (Bob on keyboard)
2. It Ain't Me, Babe (Bob on keyboard)
3. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again (Bob on keyboard)
4. Girl Of The North Country (Bob on keyboard)
5. High Water (For Charlie Patton) (Bob on keyboard)
6. Just Like A Woman (Bob on keyboard)
7. Rollin' And Tumblin' (Bob on keyboard)
8. Tryin' To Get To Heaven (Bob on keyboard)
9. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
10. Moonlight (Bob on keyboard)
11. It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) (Bob on keyboard)
12. When The Deal Goes Down (Bob on keyboard)
13. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
14. Ain't Talkin' (Bob on keyboard)

(encore)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
16. All Along The Watchtower (Bob on keyboard)

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Review: Saratoga Springs , New York - August 17, 2008

by Mike Skliar

Torno da un’incredibile stravaganza musicale che si è tenuta al “Saratoga Music Festival “ nel Saratoga performing Art Center , una delle originali sagre musicali estive che offre eventi indoor e outdoor . Non è la prima volta che venivo allo SPAC , avevo già visto in questo posto James Taylor nei tardi anni 70.
E’ stato un Dylan-show fantastico in tutti gli aspetti . I vari supporters hanno cominciatoa fare baccano alle 14,00 e sono andati avanti fino alle 22,00 , e finalmente , come attrazione principale , un ragazzo di nome Bob e qualcos’altro ( divertente il fatto che gli uscieri che assegnavano i posti nella music hall avevano una versione scritta del nome : Dillon !)

In questo tour ( ho visto il concerto di Brooklin la scorsa settimana che è stata una grande performance , ma la set list non era all’altezza ) , posso dire che stasera la set list è stata migliore.
Andati i cavalli di battaglia come Summer days , Honest with me e anche Spirit in the water ( che è stata meravigliosa le ultime sette volte che l’ho sentita , ma d’altra parte.... )
Ci sono state un sacco di canzoni vintage 1965-66 di Bob , una grande sorpresa del 1979 e del grande materiale recente.
All’apertura con “Leopard skin Pill box hat” ho avuto la sensazione che eravamo in un grande show , e Bob cantava con tutta l’attenzione necessaria. Poi è arrivata una tremenda ( quanto tempo è passato dall’ultima volta che l’ha suonata ?) “It’s all over now baby blue” , Bob ha ignorato questa canzone per troppo tempo , non è un mistero che è stata suonata le ultime volte verso il 2005 o giù di lì , con uno strano arrangiamento che faceva fatica a seguire la canzone . Questa volta l’arrangiamento e la canzone si legavano molto meglio.
Poi c’è stata “Rollin’ and tumblin’” , seguita da una assolutamente incredibile “Desolation row”. Il fraseggio di Bob in “Desolation row” ha prodotto una mezza metamorfosi nella canzone , con uno “staccato” difficile da descrivere. Bob era contento e rideva alla band , come se dicesse “ Quanto lontano posso andare con questa cosa ? Aspettate , ve lo mostro “ Ho amato la strofa del Dr- Filth anche se l’ha ripetuta due volte , ma non importa , questa era una versione per noi anziani.

Continuando sul tema 1965/66 , “Stuck inside of Mobile” è stata fatta con Bob che salta la tradizionale introduzione strumentale andando direttamente nella favola surreale con molta energia.
Qualche volta l’ho visto in un film impegnarsi poco in questa canzone , ma stasera lui “c’era” in ogni parola.

Una fumosa e snaky “Million miles” è venuta dopo , con un effettivo feeling blues.
Poi è tornato di nuovo al 65/66 con “Most likely you go your way”. Questa volta il bridge è piaciuto così tanto a Bob che l’ha cantato due volte , ma non importa , stava rispolverando il grande ritmo di questa canzone ( questa – se qualcuno non l’ha già scritto – è la canzone della vita , ma nel catalogo di Dylan è solo un’altra grand-one ).

Una bella Highway 61 è stata la seguente , per poi passare alla raramente-suonata “ I believe in you” da Slow train coming . Questa ha avuto un cantato veramente serio , un bel contrappunto alla atmosfera da circo delle altre canzoni , specialmente con gli occasionali carnival-style assoli d’organo suonati da Bob.

Siamo poi stati trascinati in una intensa e a tratti versione-rock di “It’s alright mama”. A parte l’aver mangiato le prime due o tre parole è stata una grande interpretazione ( ricordo quella del concerto di Brooklin della scorsa settimana ma questa è stata migliore ) di un “classico”.
La nuova versione di questa rievocativa canzone assomiglia alla versione del 1978 , ma un pò più “swampy” delle versioni degli ultimi anni.

Una bella versione di “When the deal goes down” è stato un grande rimando a tutto quello che Bob scrive ancora attualmente . “Thunder on the mountain”, spostato dalla solita posizione di “encore”, ha avuto nuova vita. Sfortunatamente non aveva lo stesso tiro di quella di Brooklin , ma è stata sparata fuori come “il giorno dopo” di “Subterranean homesick blues”. Poi è seguita una vivace versione di “Ballad of a thin man” che è stata l’ultima del set-principale.

C’era stata una grande speculazione sulla presenza circa l’ospite del giorno ( Levon? Larry Campbell? Steve Earle? ) che avrebbero potuto salire sul palco per i bis.
Alla fine , c’è stato solo Bob e la sua band , Bob probabilmente ha voluto finire come al solito , con “Like a rolling stone”, che è una celebrazione totale di Bob , e il pubblico era in visibilio.
e col ritmo duro e blueseggiante di “Blowin’ in the wind” . E’ stata un incredibile giorno e una altrettanto incredibile serata di musica .
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VINTAGE NEWS

«Tradita e picchiata: così l' ho lasciato» Sara chiede il divorzio dal cantautore americano.
«Avevo una tale paura di Bob che chiudevo le porte a chiave» . A lei spetta la metà di tutti i beni acquisiti nel matrimonio.

Anticipiamo alcuni brani tratti da Down the Highway di Howard Sounes che uscirà da Guanda alla fine di agosto con il titolo Bob Dylan - Una biografia. La ristrutturazione della casa dei sogni di Bob e Sara a Point Dume, costata due milioni e mezzo di dollari, era la causa delle incomprensioni che minavano il loro matrimonio: ogni volta che tornava da un viaggio, Bob modificava la struttura della casa e i due cominciavano a litigare. Intanto si era destato l' interesse della stampa. Le riviste cominciarono a pubblicare le fotografie della tenuta, spesso scattate dall' alto di elicotteri affittati appositamente allo scopo, e i fan accorrevano così come erano andati in cerca del loro idolo a Woodstock e a New York. Uno squilibrato aveva spruzzato vernice nera sulle finestre e Bob aveva dovuto assumere delle guardie del corpo per proteggersi. C' erano anche problemi con i vicini di casa, proprio come a New York. Nel settembre del 1976 contro i Dylan era stata intentata una causa dai loro vicini, Stanley e Maria Primmer, per il diritto d' accesso a una stradina. La lite si trascinò fino al 1978 e i Dylan, in aggiunta a tutte le pressioni cui erano sottoposti, dovettero comparire davanti al giudice e andare dall' avvocato. Dopo la tournée del 1976 e The Last Waltz, il matrimonio di Bob e Sara andava sempre peggio. Lui era diventato «un attaccabrighe»: a volte guardava Sara con aria minacciosa e la cacciava di casa. «Avevo una tale paura di lui che chiudevo le porte a chiave per proteggermi dai suoi accessi d' ira violenta». La donna sostiene anche che i figli fossero turbati dal suo «stile di vita bizzarro», intendendo riferirsi, con questo, soprattutto al dongiovannismo del marito. Sara raccontò di essere scesa a far colazione la mattina del 13 febbraio 1977 e di averlo trovato seduto a tavola con i bambini e una donna di nome Malka, che Bob aveva fatto trasferire in una casa nella loro proprietà: a quanto pare voleva portare Malka in casa loro; ci fu una lite furiosa durante la quale Sara avrebbe riportato una ferita al mento. Dopo averla picchiata, Bob le ordinò di andarsene. Così Sara si trasferì in albergo e si cercò un avvocato. All' epoca il divorzista più famoso della California era Marvin M. Mitchelson, che si era fatto un nome difendendo la fidanzata di Lee Marvin in una causa che sancì il diritto agli alimenti del partner non sposato al termine di un lungo periodo di convivenza. A quanto ricorda Mitchelson, Sara gli venne raccomandata dal tycoon David Geffen. «Ti mando una persona. Vorrei che la trattassi bene», pare che gli abbia detto Geffen. «Si chiama Sara Dylan». Lì per lì Mitchelson non aveva capito di chi stesse parlando. «Sessanta milioni di dollari dopo, conoscevo tutte le canzoni che aveva scritto Dylan», racconta Mitchelson. Sara andò da lui con «aria combattiva». «Amava ancora Bob Dylan, non c' è dubbio, ma lui aveva deciso di passare il suo tempo altrove e di avere altre relazioni, e anche di questo si tenne conto nella causa di divorzio», cioè del fatto che lei avesse sopportato per anni prima di arrivare alla separazione, come purtroppo capita molto spesso: «Una crisi matrimoniale non arriva mai come un fulmine a ciel sereno», dice Mitchell, «nasce da anni di sofferenze». Tra le altre cose Sara sostenne che Bob non fosse stato presente alla nascita dei loro primi tre figli. Il 1° marzo Sara presentò l' istanza di divorzio alla Corte d' Assise di Los Angeles chiedendo l' affidamento dei loro cinque figli, l' uso esclusivo della casa di Point Dume, un assegno di mantenimento e la divisione del patrimonio di Bob. I suoi avvocati chiesero inoltre un' ordinanza restrittiva per Bob perché Sara sosteneva di essere stata minacciata. Il giudice del tribunale John R. Alexander le concesse la custodia temporanea dei figli; poi, dato che erano minorenni, l' 8 marzo la sentenza divenne definitiva. All' epoca Bob stava lavorando con Howard Alk al montaggio di Renaldo e Clara. Il cineasta viveva nella tenuta di Point Dume, in una casetta per gli ospiti separata dalla residenza principale da un recinto. C' era una sala di montaggio nel garage e Bob, che inizialmente aveva mostrato uno scarso interesse per il progetto, cominciò ad andare da Alk quasi tutti i giorni per lavorare al film in previsione di un' uscita nelle sale cinematografiche l' anno successivo. «Avevo capito che faceva sul serio quando s' è messo gli occhiali», ricorda scherzosamente Alk. Visto che Bob era occupato nel montaggio del film, gli fu consentito di stare a Point Dume e venne affittata un' altra casa per Sara e i bambini a Malibu Colony, lungo la costa. Secondo la legge californiana a Sara spettava la metà di tutti i beni acquisiti durante il matrimonio, cioè case e terreni dislocati in cinque stati, denaro contante e diritti sui brani musicali. Gli anni trascorsi con Sara avevano coinciso con il periodo più creativo e fortunato della carriera di Bob: erano stati gli anni di Blonde on Blonde e Desire e di tutti i maggiori singoli di successo. Mitchelson aveva compilato una lista delle canzoni composte e incise da Dylan tra il 1965 e il 1977. «Erano pagine e pagine di titoli. Fu allora che diventai un suo fan, perché mi ero reso conto di quanto era bravo». Con i diritti sulle canzoni il suo patrimonio arrivava a un valore stimato in circa sessanta milioni di dollari.

Sounes Howard

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Il nuovo video "L'Angelo di Lyon" di De Gregori     clicca qui

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Francesco De Gregori Live in Summer

Con questo nuovo tour estivo, De Gregori continua nella sua volontà di posizionare al centro del lavoro la parola arte nel senso più romantico del termine. Ovvero l'artista lontano da logiche di mercato e di prodotto. De Gregori è capace più di ogni altro di incarnare ed intercettare i sentimenti popolari, le passioni, le emozioni, le difficoltà, i sogni e le delusioni delle donne e degli uomini. "Live in Summer" è in linea con la 'filosofia' di De Gregori che, come Bob Dylan, crede nella naturale evoluzione della canzone - dal vivo i pezzi possono essere suonati in modo diverso dal disco.

De Gregori, oltre ai suoi grandi successi, proporrà anche i brani contenuti nel nuovo album 'Per brevità chiamato artista'; in concerto troveranno spazio vecchie e nuove canzoni, ri-arrangiate e proposte in un mix di rock, funky e ritmi latino-americani.

Con De Gregori sul palco ci saranno i musicisti che da alcuni anni lo affiancano sia nelle performance live che nelle registrazioni discografiche: Stefano Parenti alla batteria, Alessandro Arianti alle tastiere, Alessandro Valle alla chitarra e pedal steel guitar, Lucio Bardi e Paolo Giovenchi alle chitarre e Guido Guglielminetti, al basso.


(fonte www.italianissima.net)

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Video: Bob Dylan - Blowin' In The Wind - Live in Andorra     clicca qui
 

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Giovedi 21 Agosto 2008

Set list: Canandaigua, New York - Constellation Brands - August 19, 2008

1. Cat's In The Well (Bob on keyboard, Donnie on violin)
2. Love Minus Zero/No Limit (Bob on keyboard and harp)
3. Summer Days (Bob on keyboard)
4. This Wheel's On Fire (Bob on keyboard and harp)
5. Tangled Up In Blue (Bob on keyboard and harp)
6. Masters Of War (Bob on keyboard)
7. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again (Bob on keyboard)
8. John Brown (Bob on keyboard, Donnie on banjo)
9. Beyond The Horizon (Bob on keyboard)
10. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
11. Shooting Star (Bob on keyboard and harp)
12. It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) (Bob on keyboard, Donnie on banjo)
13. Under The Red Sky (Bob on keyboard)
14. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
15. Ain't Talkin' (Bob on keyboard, Donnie on viola)

(encore)
16. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
17. All Along The Watchtower (Bob on keyboard)

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Letteratura: "FACILE COME RESPIRARE": 

Appunti in forma di ballate di Allen Ginsberg          clicca qui

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Stati Uniti: trovato patrimonio letterario sconosciuto di Bob Dylan     clicca qui

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Bob Dylan Speaks Out For Barack Obama

Bob Dylan si è pronunciato a favore di Barack Obama. In un'intervista con il quotidiano londinese Times, Dylan ha descritto il candidato democratico alla presidenza in termini Kennedyesque.
"Al momento l'America è in uno stato di sconvolgimento," ha detto Dylan. "La povertà è demoralizzante. Non ci si può aspettare dalle persone di avere la virtù della purezza, quando sono poveri. Ma noi abbiamo questo tizio là fuori ora che sta ridefinendo la natura della politica dalla terra in su… Barack Obama. Io sono fiducioso? Sì, sono fiducioso che le cose possono cambiare."

(fonte theshipmagazine.com)
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Frasi famose di Bob Dylan                         clicca qui

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Video : Neil Young  - A day in the life      clicca qui

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PREMIO CARUSO 2008 TRIBUTO AI BEATLES

22 Agosto . ore 21,00 . RAI 1

Un palco costruito in mezzo al mare , un’orchestra di grande livello diretta dal Maestro Roberto Colombo , e un cast di prestigiosi cantanti italiani ed internazionali,renderanno omaggio alla più famosa band di tutti i tempi .
Come in un vero e proprio live musicale la serata non avrà conduttore ma vivrà solo di musica ed emozioni.La musica dei Beatles , riproposta in nuovi arrangiamenti da un’orchestra sinfonica sarà completata da una straordinaria sezione ritmica , dal coro femminile di Le Balentes e da due quartetti di primissimo livello , i sassofoni del Kansas quartet e dai m usicisti della Silis Orchestra.
Il concerto vivrà anche di imprevedibili duetti che faranno incontrare artisti di diverse generazioni musicali . Aprirà la serata Let it be , eseguita da Skin e Sinead O’Connor accompagnate alla batteria da Franz Di Cioccio della PFM . Sul palco della Marina Grande di Sorrento si alterneranno anche Neffa , Morgan , Piero pelù , Dolcenera , Le vibrazioni , Alberto Fortis , i Marlene Kuntz ed il cantautore scozzese Donovan , amico e testimone diretto del lavoro del quartetto di Liverpool . Ultima curiosità : il concerto andrà in omda anche su Rai USA .
( Fonte TELESETTE )

 

Mercoledi 20 Agosto 2008

IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Luciano

Ciao Mr.Tambourine ,

Incredibili questi americani ! Mi riferisco al tuo commento alle recensioni del concerto di Mashantucket, Connecticut ! Questi hanno le fette di prosciutto nelle orecchie e quelle di salame sugli occhi , non è possibile fare un resoconto totalmente così diverso dello stesso avvenimento ! Viva l’Italia e la sua sincerità ! Ho riletto con calma tutte le altre recensioni e ho trovato una disparità di giudizi che non ha la minima coerenza , dalle stelle alle stalle come si suol dire , ma che razza di gente va ai concerti di Dylan ? Le nuove generazioni sono così prive di fantasia ? Allora in alto i cuori , siamo sempre i migliori , la Storia siamo noi come dice il Principe a ragione , la vecchia guardia dei fans Dylaniati è difficile che sbagli , dare ragione a “Napoleon in rags” e Mr.Tambourine è il minimo che posso fare , senza perdere un grammo di stima per Dylan , ma il mio giudizio è contro . Ciao , Luciano Brambilla.

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Reviews: Atlantic City, New Jersey - Borgata Resort Spa and Casino - August 16, 2008

by Howard Weiner - visonsofdylan.blogspot.com

Ritratto di una leggenda infuocata

Il Dott. Hunter S. Thompson sarebbe stato toccato con desiderio durante quel Mr. Tambourine Man - il suo tintinnio favorito rimescolato di nuovo, ispirazione pazzesca che scorre con la follia che avrebbe terrorizzato E.A.Poe.
Dylan faceva un sacco di baccano durante Mississippi , la quarta canzone , il suo canto era forte e animato ,Bob sembrava che guardasse dagli oblò del nautilus.
Giuro , era fantastico nel suo vestito nero col cappello grigio .La luna piena risplendeva su Atlantic City , sembrava che l’acesse accesa Dylan.Abbiamo comperato i biglietti e ci siamo messi in viaggio.
Dylan era al massimo della sua verve creatica mentre si esibiva al Borgata.
Ogni canzone un’ovazione . Make you feel my love , la miglior versione che abbia mai sentito , bella l’armonica e una bella cadenza del cantato. Poi la cow-boy band si è gettata in una fumosa versione di Tweedle dee and tweedle dum , ma Dylan suonava bene verso la conclusione prematura della canzone , ondeggiava avanti e indietro come un pendolo mentre saltava dentro Vision of Johanna .E’ stato una Bonanza ( filone d’oro ) musicale in tutti i posti ,una sincera reazione ad un Masterpiece. Mi sono avvicinato ad un’amica , le ho comperato una birra e ho ottenuto un posto in quarta fila vicino al centro. Dylan mi stava aspettando , con una vivace versione di Lenny Bruce. Fantasmi e visioni di un’altra vita hanno guidato Dylan per tutta la serata. Il finale con Highway 61 , Ain’t talkin’ e Thunder on the mountain mi hanno distrutto.
Non ho mai visto il Maestro così sicuro , era completamente nel suo elemento ancora primo dell’arrivo della gente della Borgata. Aint Talkin e Thunder magnifiche, Yeeh ha, yip yip yahoo.
Freeman ha avuto un’altro momento esaltando in Watchtower , vorrei continuare questa recensione , ma la batteria del mio computer sta finendo.Alle quattro di mattina ero sul pulmann per tornare a New York City.
Una prestazione superba , come solo Dylan può fare , una performance che ha superato tutte le aspettative , solo Dylan può avverare i sogni.
Qualcuno con tamburini e campanacci continuava a far casino finchè non abbiamo lasciato Atlantic City , motte soddisfacente , lo scriverò sul mio blog a metà settimana . Shabbot shalom

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by Joanie

Sono ancora abbagliata dalle luci dello show dell’altra notte . Dopo aver letto le ultime 15 setlist , ero indispettita dalla prospettiva di dover assistere ad un grazioso show modello standard , anche se la cosa non mi preoccupava perchè sono felice di vedere Dylan cantare qualunque cosa , ovunque e sempre. Nel profondo del cuore speravo in Shelter from the storm , anche Stuck inside of mobile.
La mia speranza è stata premiata con Vision of Johanna e Mr. Tambourine man , dopo queste avrebbe potuto anche fermarsi che sarei andata a casa contenta. Dall’apertura abbiamo capito che non eravamo di fronte al solito stesso vecchio , il solito vecchio ha dato il meglio !
Lenny Bruce ! I don’t believe you !
Non voglio commentare il suono , gli arrangiamenti o qualunque altra cosa perchè non serve . Solo vedere Bob esibirsi in quel modo mi ha riempito la vita. Grazie Bob !! Per favore , non smettere mai!
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E' morto Jerry Wexler, leggendario producer della Atlantic    clicca qui clicca qui

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Mogol, quei giorni magici tra Beatles e Mary Quant    clicca qui

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Video : Al Diesan & Pino Tocco - When the night comes falling from the sky      clicca qui

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Video : Bob Dylan - Senor - Brixton 1995    clicca qui

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Audio : Jefferson Starship - Chimes of freedom     clicca qui

 

Martedi 19 Agosto 2008

Set list: Saratoga Springs, New York - Saratoga Music Festival - August 17, 2008

1. Leopard-Skin Pill-Box Hat (Bob on keyboard)
2. It's All Over Now, Baby Blue (Bob on keyboard)
3. Rollin' And Tumblin' (Bob on keyboard, Donnie on electric mandolin)
4. Desolation Row (Bob on keyboard and harp, Donnie on electric mandolin)
5. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again
(Bob on keyboard and harp)
6. Million Miles (Bob on keyboard and harp)
7. Most Likely You Go Your Way (And I'll Go Mine)
(Bob on keyboard)
8. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
9. I Believe In You (Bob on keyboard)
10. It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) (Bob on keyboard, Donnie on banjo)
11. When The Deal Goes Down (Bob on keyboard)
12. Thunder On The Moutain (Bob on keyboard)
13. Ballad Of A Thin Man (Bob on keyboard and harp)

(encore)
14. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
15. Blowin' In The Wind (Bob on keyboard and harp, Donnie on violin)

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Reviews: Mashantucket, Connecticut - MGM Grand Theatre - August 15 2008

by Ernie Pancsofar


Nello spirito olimpico vi offro le seguenti 10 categorie usando il sistema a 10 punti di giudizio.

Scelta delle canzoni : 9.8 – diverse selezioni dagli anni 60 al 2000 , molte del 1979 e un gruppo degli anni 90 mescolati bene . Sarà una coincidenza o no ma I believe in you appare nel giorno della morte di Jerry Wexler.

Personalità della band : 9.1 – Personalmente mi piace il basso profilo di questo talentuoso gruppo di musicisti . Il loro talento ha influito in bel modo a cambiare la dimensione delle più recenti interpretazioni di Dylan.

Strumentazione : 9.3 – La proporzione del solo spazio dedicato alla musica e sottodimensionato a quello dedicato al cantato.

Qualità del luogo : 10.0 – Qualcuno può contestare questo punto ma l’acustica era veramente grande . The MGM Grand è stato aperto solo di recente . Momenti di qualità della tastiera sono necessari per sostenere il basso di Tony in Nettie Moore , e Danny Freeman con qualche grande intermezzo di Tweedle deeand tweedle dum ( di solito non la preferita ma stasera è stata suonata con troppi bassi e tre o quattro interventi eccellenti di Freeman ).

Ricettività del pubblico : 9.0 – Come in tanti show di Dylan c’era una vasta gamma d’età rappresentata .C’era un pubblico rispettabile che seguiva attentamente gli artisti nei loro passaggi. La musica di Dylan ha legato queste differenze di età con delle belle prestazioni e possiamo dire che era il pubblico migliore per questa esperienza.

Sound system : 9.8 – Vedere i miei commenti nella qualità del posto .In nessun momento il sound system era troppo alto.

Creatività : 9.5 – Ascoltare qualche classico come Chimes of freedom , Just like a woman e The times they are a-changin’con dei nuovi arrangiamenti è stata una cosa gradita.

Imprevedibilità della set list : 9.5 – Ci sono state diverse sorprese stasera che non avevano fatto parte dei passati 12 concerti o giù di lì , Chimes of freedom , I believe in you , Most likely you go your way and i’ll go mine e I’ll be your baby tonight.

Tranquillità : 9.3 – Il mix fra i pezzi lenti e quelli veloci è stato fatto in maniera equilibrata . é SEMPRE BELLO VEDERE Donnie prendere il violino e Toni il contrabbasso. Recile , come al solito ,eccelle nel mantenere la precisione e quadrare numerose canzoni. So che Tony prende le indicazioni da Bob , ma ad un ochio non addestrato sembrava che le prendesse dai ritmi di George.

Miscellaneo : 9.5 – Lìinizio alle 9,00 non è sembrato tardi , considerando che non c’era nessun gruppo d’apertura .Le poltroncine erano meravigliose e comode , il parcheggio libero ! I biglietti un pò cari ma ne valeva la pena,

Non farò un totale del punteggio , perchè con Dylan non può competere nessuno , dirò che che dei 15 concerti che ho visto negli ultimi 15 anni , questo è stato uno dei Top 3 .


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by Jack

L’acustica del posto del nuovo MGM Grand Theatre è stato quanto di peggio mi sia mai capitato di sentire . Già dall’introduzione era tutto confuso , si è capito solo "Columbia Recording Artist Bob Dylan."
Il mixaggio era così confuso e le canzoni di Dylan così riarrangiate che era impossibile distinguere una qualunque canzone.
Una donna vicino a me mi chiedeva se riuscivo a sentire qualcosa , le ho risposto che il mixaggio era oltremodo terribile .
Per essere giusti , le canzoni più difettose come Tweedle dum and tweedle dee e Honest with me , avevano subito un arrangiamento tale che era impossibile persino riconoscerle .Spero di non sbagliare ma non penso che abbiano suonato Thunder on the mountain , il suono era troppo basso. Ero nella parte alta del teatro ma sono sceso nella sezione mediana per gli encore , lì il suono era più forte ma sempre confuso , Bob ha fatto tanto stretching prima di cominciare ad andare bene . Mai più andrò in uno di questi nuovi posti per un concerto .
Bob dovrebbe sciegliere la Mohegan Sun Casino la prossima volta perchè la sua grande arena ha un’acustica molto buona.

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I due recensori hanno visto e sentito due concerti diversi nello stesso luogo e alla stessa ora !!!!! Mha....non so che dire , voi che ne pensate ? ......Ride anche lui !

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Al Diesan & his Band al Tighi Beach di Cagliari

di Frank Night     clicca qui

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Le poesie di Bob Dylan                          clicca qui

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Video : Ramblin' Jack Elliott - I'll Be Your Baby Tonight     clicca qui

 

Lunedi 18 Agosto 2008

Talking Bob Dylan Blues - Parte 419 -    clicca qui

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Set list: Atlantic City, New Jersey - Borgata Resort Casino - Event Center - August 16, 2008

1. Watching The River Flow (Bob on keyboard, Donnie on lap steel)
2. Mr. Tambourine Man (Bob on keyboard and harp, Donnie on pedal steel, Stu on acoustic guitar)
3. Things Have Changed (Bob on keyboard, Donnie on violin)
4. Mississippi (Bob on keyboard, Donnie on electric mandolin)
5. Most Likely You Go Your Way (And I'll Go Mine) (Bob on keyboard, Donnie on lap steel, Stu on acoustic guitar)
6. Ballad Of Hollis Brown (Bob on keyboard, Donnie on banjo, Denny and Stu on acoustic guitars, Tony on standup bass)
7. Make You Feel My Love (Bob on keyboard and harp, Donnie on pedal steel, Stu on acoustic guitar)
8. Tweedle Dee & Tweedle Dum (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel)
9. Visions Of Johanna (Bob on keyboard, Donnie on electric mandolin, Stu on acoustic guitar)
10. Honest With Me (Bob on keyboard, Donnie on lap steel)
11. Lenny Bruce (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel)
12. I Don't Believe You (She Acts Like We Never Have Met) (Bob on keyboard and harp, Donnie on lap steel)
13. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard, Donnie on lap steel)
14. Ain't Talkin' (Bob on keyboard, Donnie on viola, Stu on acoustic guitar)
15. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard, Donnie on lap steel, Stu on acoustic guitar)

(encore)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel)
16. All Along The Watchtower (Bob on keyboard, Donnie on lap steel)
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Ritrovato un "manoscritto perduto" di Bob Dylan       clicca qui

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RISCOPERTE 23 POESIE DI DYLAN VENTENNE    clicca qui

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Morto Jerry Wexler, leggenda del rhythm and blues     clicca qui

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Video : Bob Dylan - MOST OF THE TIME                     clicca qui

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Video : Dignity and Ballad of Hollis Brown (demos)       clicca qui

 

Domenica 17 Agosto 2008

Set list: Mashantucket, Connecticut - MGM Grand Theatre at Foxwoods - August 15, 2008

1. Leopard-Skin Pill-Box Hat (Bob on keyboard)
2. The Times They Are A-Changin' (Bob on keyboard)
3. Things Have Changed (Bob on keyboard)
4. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on keyboard)
5. Can't Wait (Bob on keyboard)
6. Most Likely You Go Your Way (And I'll Go Mine) (Bob on keyboard)
7. High Water (For Charlie Patton) (Bob on keyboard)
8. Chimes Of Freedom (Bob on keyboard)
9. Tweedle Dee & Tweedle Dum (Bob on keyboard)
10. I Believe In You (Bob on keyboard)
11. Honest With Me (Bob on keyboard)
12. Just Like A Woman (Bob on keyboard)
13. 'Til I Fell In Love With You (Bob on keyboard)
14. Nettie Moore (Bob on keyboard)
15. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)

(encore)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
16. All Along The Watchtower (Bob on keyboard)
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Review: Asbury Park , New Jersey - Convention Hall - August 13, 2008

by Tom Adams

La gente del luogo aveva confermato che Bob aveva preparato qualcosa con Bruce Springsteen , e noi ci aspettavamo che questo avvenisse.
Non ero preparato per questo ed ero eccitato da questa prospettiva .
Le prestazioni di Bob dal 2005 sono state , questa è la mia opinione , povere , anche con la prospettiva di vedere all’opera un grande Fan di Bob Dylan come me.
Comunque la voce di Bob è stata migliore di quello che avevo sentito prima di stasera.

Lo show si apre con Rainy day women : l’acustica della hall è notoriamente cattiva e tutti i presenti sapevano che avrebbero fatto fatica , a causa di questo inconveniente , a riconoscere le prime due canzoni. Così è stato , il suono era un minestrone con i bassi troppo alti che coprivano tutto il resto , urlavamo i nostri suggerimenti ai ragazzi del service e finalmente qualcuno ci ha dato retta e abbiamo cominciato a capire che canzone stava suonando.

Il BTW , che non è veniva da un dilettante , era così cattivo che non si sentiva altro che i bassi.

It ain’t me babe : di nuovo il suono orribile , col riverbero così esasperato che sembrava una nuova versione della canzone.

Rollin’ and Tumblin’ è stata buona ma con il suono ancora così duro che si faceva fatica a capire quello che stava succedendo.

Spirit on the water : ho aspettato che finisse , non mi è piaciuta.

High water : trovato un buon posto vicino al monitor di Dylan dove la voce era un pò più chiara . La canzone era dura , come un calcio nel culo , tutti sono annegati nei troppi DB.

Tryin’ to get to heaven : mi è piaciuta ! Versione rilavorata da quella che mi ricordavo, questa era diversa da tutte le altre . Highlight della serata , almeno , questa la mia opinione , Bob cantava con trasporto...

Honest with me : Santo Dio , il gatto che si morde la coda , non abbiamo più bisogno di questa canzone , per favore Bob , toglila dalla scaletta !

Tangled up in blue : nuova versione più dura , è stata certamente la versione più difettosa di TUIB che ho mai sentito. All’inizio mi sembrava grande perchè suonava come la versione acustica dei NY tape , ma OMG (oh my God), la sincronizzazione con il testo l’ha resa insopportabile , avreste dovuto sentirla per capire di cosa sto parlando...La canzone peggiore della serata anche se era quella che la gente aspettava di più . Ero con amici che sanno che sono un grande fan di Bob , parlandone con loro mi veniva da piangere , procuratevi un nastro della serata e capirete quello che sto dicendo.

It’a alright ma : impressionante , niente escluso....

Beyond the horizon: versione da “speed-up” , di nuovo la qualità del suono rendeva il tutto irriconoscibile.

Nettie Moore/Summer days : Notte fonda , Summer days poteva essere rock , peccato si sentissero solo I DB.

Ain’t Talkin , eccellente interpretazione di Bob.

Encores : tutti buoni , aspettavamo tutti sul palco Spingsteen , ma lo show era finito.
Prendete nota : abbiamo visto un ovviamente infelice Bruce Springsteen attraversare la porta di fronte al palco ed abbiamo capito che era venuto per suonare ed è stato preso a colpi di pistola...Di nuovo , stavamo parlando con un sacco di fans di Bruce che erano speranzosi di vederlo assieme a Dylan sul palco. Ma dopo aver sentito parlare delle prove e dopo aver visto Bruce abbandonare l’edificio , erano veramente incazzati perchè Bob non l’aveva fatto salire sul palco , forse anche Bruce....

Questo è quello che è successo stasera , non una gran serata per Bob , inoltre ha scaricato Bruce. Buonanotte.

(Dean Spencer news)

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Saranno pubblicati a novembre i Lost Manuscript di Dylan

Il fotografo di R&R Barry Feinstein stava scartabellando nel suo vecchio archivio l’anni scorso quando gli sono capitate in mano una dozzina di sporche , polverose istantanee di Hollywoon dei primi anni 60 . proprio a fianco alle fotografie c’era un plico di poemi in prosa scritte da un suo vechio amico : Bob Dylan.
“ Erano i manoscritti perduti “ ricorda Feinstein “ Tutti li avevano domenticati ma non io”.
I poemi erano così dimenticati che Dylan , quando parlò di essi , aveva scordato cosa aveva scritto .
Dopo essere stati abbandonati per più di 40 anni saranno pubblicati in un libro in Novembre col nome di “ Holluwood Foto-Rhetoric : The lost Manuscript”.
Il libro sarà pubblicato da Simon & Schuster . incluse più di 75 fotografie di Feinstein e 23 prose di Dylan.
Il libro è stato generato, ha detto Feinstein , quando ero un " flunky" alla Columbia Pictures. Vagavo per i set cinematografici, schioccando le immagini dei backstage e negli spogliatoi. Allora ho chiesto a Dylan, quando lo incontrai sulla Costa Est, se volesse scrivere qualcosa sulle foto . " Così è uscito ed ha scritto un certo testo, " ha detto.
Il Manager di Dylan , Jeff Rosen , ha riferito che Dylan non ha fatto nessun commento riguardo al libro , probabilmente non vuole farei pubblicità a Feinstein .

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Springsteen da spettatore allo show di Dylan

Bruce Sprinsteen e la moglie Patti Scialfa erano allo spettacolo di Bob Dylan Venerdi sera ad Asbury Park , ma non ha suonato. Ha guardato lo show dal lato sinistro del palco , indossava una giacca nera e si è diretto verso l’uscita alla fine dello show.“ Bello show da parte di Bob – ha detto – il suono nella Convention Hall non è mai buono ed era difficile sentire bene Dylan cantare. Avrei voluto cantare due o tre canzoni con lui , ma non erano previsti ospiti nello show , così mi sono accontentato di guardare !.

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Video: Red Russian Army Choir & Leningrad Cowboys - Knocking on Heavens Door

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Video : Concierto Bob Dylan en Mérida   clicca qui

 

Sabato 16 Agosto 2008

Review: Brooklyn, New York - Prospect Park Bandshell - August 12, 2008

by Kevin Ouellette

Ho raggiunto il luogo del concerto , era pieno di gente e lo show era sold-out nel giro di un minuto e mezzo. Il sound-check era udibile e hanno fatto una bella versione di Absolutely sweet Marie ma non l’hanno fatta nello show . Come nota a parte ho visto Haraldo Rivera al concerto , ma non era una celebrità abbastanza grande per entrare nell’area privata , ha dovuto sedersi al suo posto come tutti noi.
Dylan e la sua band sono arrivati poco dopo le 8 , lui portava un vestito nero da cow-boy con bordature rosse mentre la band era tutta in nero . Bob sembrava avere dei problemi alle gambe e al ginocchio , ogni canzone aveva bisogno di fare una camminatina andando e venendo dalla tastiera.
Ha sollevato il ginocchio parecchie volte , avevo il binocolo e ho potuto vedere bene quando faceva questo.
Non faro la recensione di ogni canzone , dirò che Bob aveva deciso di abbracciare la politica/anti-war in questo show. Ci ha dato una grande versione di Masters of war , It’s altight ma e Blowin’ in the wind. Le canzoni degli encore sono stata una vera sorpresa . La tastiera di Bob era più alta del solito nel mix generale , e ha suonato davvero bene stasera , aggiungendo alcuni tocchi molto belli e anche qualche breve solos. Era facile capire che suonava qualche staccato stile anni 20’ , il cui fraseggio era interessante. Questo è stato fatto in Honest with me , John Brown e Master of war.
La band andava molto beme , Freeman è stato migliore di quando lo,avevo visto nel 2006.
Ha suonato bene in diverse canzoni aggiungendo anche dei bei tocchi in qualche canzone.
Donnie Herron andava d’accordo con Dylan e i due si scambiavano sorrisi . Tony e George erano ai loro soliti livelli. Veramente non capisco perchè Stu Kimball sia ancora nella band , suonava stringatissimo la ritmica ed era così basso nel mix che è stato difficile sentirlo ! Danny è la vera star di questa band , naturalmente escluso il ragazzo che suona la tastiera.
Al di là di tutto è stato un buon show , Bob e la band sono stati migliori di quando li ho sentiti nel 2006.

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Review by Mike Skliar

Torno dalla  bella serata di Brooklin , NY . Il tempo era incerto , e 15 minuti prima dello show ci sono stati tuoni e lampi , ma non una goccia di pioggia è caduta sul concerto.
Devo dire che è stato un buono show , ma non , per me naturalmente , uno dei più grandi. La performance di Bob è stata focosa e molto buona .La set-list , sfortunatamente era noiosa , roba troppo ordinaria , specialmente nella seconda parte , ci sono stati momenti meravigliosi ed una esecuzione stupefacente di Master of war.
La band si sta evolvendo in entrambi I casi , nel bello e nel brutto, manifestando una strana ed interessante qualità , i membri della band hanno sviluppato ognuno il loro Bob Dylan-style nel suonare. Ho visto Freeman , la chitarra solista , suonare un jazz fluido influenzato da occasionali accordi di quinta bemolle , con accento a diminuite ed aumentate , stasera ne ha suonate parecchi di questi accordi.
Lo stile a tre note di Bob ricorda gli show della fine degli anni 90’. Erano davvero coordinati , la band intera sembrava aver capito cosa Bob voleva sentire. Il problema è , per fare un esempio , che non hanno la spontaneità ed il selvaggio abbandono che aveva la band con Charlie/Larry .
Sembra ci sia riluttanza fra i membri della band ad accettare gli occasionali Bob-style solos.
Ho inoltre notato che i numeri stile straight blues/rock ( Rainy day women , Lonesome day blues , Leeve’s gonna break , Summer days , Thunder on the Mtn , anche se un poco sofferenti di suono e arrangiamento ( è un problema di set-list , non ci sono canzoni scritte dopo il 1969 e prima del 2001 ! Di sicuro , ogni notte è diverso , ma ho visto delle set-list più bilanciate) . Il suono nelle ballate come nettie Moore , John Brown , Master of war , Girl from the north country , in contrasto ai blues/rock risulta più bilanciato e con più inventiva .
C’è un leggero riarrangiamento in Honest with me che è stata la mia canzone preferita del concerto.
Un grande riarrangiamento è stato fatto per Beyond the horizon , che è una sorta di rock sincopato che suona molto sul jazz , diverso da quello dell’album ma molto creativo.
It’s alright mama leggermente diversa da prima , un’altro fantastico arrangiamento e performance , Bob ha reso giustizia alla canzone , e stasera non ha fatto eccezzione . Girl from the north country aveva il suo arrangiamento dell’era 2003 , sempre bello e stucchevole.
In aggiunta ad It’s alright ma , le altre canzoni che si sono distaccate dalla media sono state Nettie Moore ( che è sempre stata meravigliosa ogni volta che l’ho sentita ) , John Brown e specialmente Master of War . Penso che Dylan le abbia suonate così tante volte da aver sviluppato un particolare fraseggio vocale . La prima parte di ogni parola è detta esattamente come dovrebbe essere , la seconda parte è perfettamente come un parlato sulle battute che aggiunge enfasi al cantato . Questo ti fa capire che Bob , quando vuole , ha un incredibile controllo del fraseggio , ripete queste difficoltà per tutta la canzone , e funziona completamente . E’ difficile dire la miglior Master of war ma è stato così.
Like a rolling stone è stato un vero colpo-rock nell’arena , alla fine Blowin’ in the wind è stata una bella chiusura.
Al di là di tutto è stato un bel modo di passare una serata in Brooklin , non il miglior show di Bob Dylan , una bella performance e qualche momento incredibile .
 

(Dean Spencer news)

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Nota di Mr. Tambourine

Le recensioni dei concerti cominciano a mettere in evidenza quanto detto da me e da Michele "Napoleon in rags" : band scarsa , Kimball corpo estraneo , scalette sempre uguali e Bob , in difetto di voce cerca nuovi tipi di talking-singing per sopperire a queste difficoltà . Il primo a dire che Dylan "mugugnava" o imitava Paperino è stato Paolo Vites , che da perfetto conoscitore di Dylan , ha anticipato tutti. Ora le recensioni si stanno facendo molto più aderenti alla realtà , e i recensori , che non sono critici specializzati ma semplicemente gente del pubblico , chiunque può inviare la propria recensione di un concerto a Bob Link , stanno trovando il buon senso di dire un pò le cose come stanno realmente senza enfatizzare gli show . Vivaddio , era ora che qualcun'altro si accorgesse della realtà della band , delle difficoltà di Bob nell'eseguire performances vocali al livelli degli anni scorsi , purtroppo il tempo passa anche per lui , 100 concerti all'anno , per un uomo della sua età , lasciano il segno sulla voce . Non è una critica negativa a Bob , così è la situazione e la si accetta , invece la constatazione che la band fa acqua da più parti e le scalette pure è invece una realtà spiacevole , ma noi , pur mettendo in evidenza questi difetti che rendono lo show fiacco e senza "tiro" continuiamo a sentire , criticare , osannare quando è il caso e sperare che queste cose vengano prima o poi all'orecchio di Bob e che anche lui decida di dare una svolta a questo tipo di spettacoli , basterebbe cambiare elementi della band , c'è gente che è da troppo tempo con lui e si sà , col tempo l'entusiasmo pian piano va scemando , e questo sul palco si vede e si sente .

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Bob Dylan Pictures Archive 1963                 clicca qui

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Le foto del concerto di Brooklin N.Y.           clicca qui

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Cover "tzigane" di brani di Bob Dylan        clicca qui

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Non si pettina mai, come Bob Dylan             clicca qui

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Video: Bob Dylan - "Waiting To Get Me"    clicca qui

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Video: Rolling Thunder  - A Tribute to Bob Dylan & The Band   clicca qui

 

Venerdi 15 Agosto 2008

Set list: Asbury Park New Jersey - Convention Hall - August 13, 2008

1. Rainy Day Women #12 & 35 (Bob on keyboard)
2. It Ain't Me, Babe (Bob on keyboard)
3. Rollin' And Tumblin' (Bob on keyboard)
4. Spirit On The Water (Bob on keyboard)
5. High Water (For Charlie Patton) (Bob on keyboard)
6. Tryin' To Get To Heaven (Bob on keyboard)
7. Honest With Me (Bob on keyboard)
8. Tangled Up In Blue (Bob on keyboard)
9. It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) (Bob on keyboard)
10. Beyond The Horizon (Bob on keyboard)
11. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
12. Nettie Moore (Bob on keyboard)
13. Summer Days (Bob on keyboard)
14. Ain't Talkin' (Bob on keyboard)

(encore)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
16. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
17. Blowin' In The Wind (Bob on keyboard)

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Dean Spencer : Il pubblico di Bob Dylan         clicca qui

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DAVIDE IMBROGNO - La gloria dell'indigente

Chi sono:
"Scrivo come posso, quando posso, dove posso. Scrivo in fretta e furia, come ho sempre vissuto.(L.F. Celine)" Alla luce di questa citazione-rivelazione Davide Imbrogno nasce (il 10 Luglio 1987 a Cosenza), cresce e s'interessa sin da subito a letteratura, cinema e scrittura. Nel 2006 consegue la maturità presso il liceo scientifico “S.Valentini” di Castrolibero (CS). E siccome la vita non è solo nei libri o sui banchi di scuola, nello stesso anno inizia a viaggiare per l’Europa. Vive per alcuni mesi in Irlanda, lavorando come cameriere e lavapiatti in un ristorante di Cork. In seguito si trasferisce a Cipro dove trascorre altri due mesi. Prima del 2006 ha già girovagato per l’Europa in lungo e in largo per mesi: Gran Bretagna, Spagna, Portogallo, paesi scandinavi. Poi rientra in Italia e si iscrive alla facoltà di Scienze Politiche dell’Università della Calabria. Scrive racconti e poesie praticamente da quando ha senso farlo. Il sito www.maggiesfarm.it raccoglie le prime pubblicazioni di racconti (sezione “Fantaracconti”) nonché sue recensioni di dischi e film. Oltre alla passione per la scrittura, recita e dipinge. Nel 2004 si esibisce nel piccolo teatro di Serra Spiga (CS) e nell’anfiteatro di Altomonte (CS), interpretando il ruolo di protagonista (un obiettore di coscienza che si ritrova a fare il volontario presso un centro d’igiene mentale) nell’opera “Le ali di psiche”. Nello stesso anno viene ingaggiato per uno spot pubblicitario in onda su un’ emittente regionale calabra. Nel 2007 partecipa alla “selezione d’autore Minimal” creata dalla casa editrice toscana “Ibiskos Editrice Risolo” e propagandata sui quotidiani “La Repubblica” e il “Sole 24 ore”. Viene selezionato per la raccolta di racconti dal titolo “La gloria dell’ indigente” che diventa un libro edito dalla stessa casa editrice nella collana “Minimal”. I dieci racconti del libro trattano vicende di persone solitarie, diseredati, gente persa nel caos di se stessi, persone che tentano di trovare una propria giustizia interiore, una redenzione, un cammino da percorrere. Lo stile non a caso è minimale ed a tratti la prosa si mischia alla poesia. La descrizione di personaggi e situazioni procede con piglio quasi cinematografico e scarno. Per qualsiasi informazione, scambio di opinioni, proposte o commenti sull’ autore potete scrivere a imbrognodavide@libero.it
Mi piacerebbe conoscere:
Me stesso!

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http://www.libreriauniversitaria.it/gloria-indigente-imbrogno-davide-ibiskos/libro/9788854603806

http://www.unilibro.it/find_buy/Scheda/libreria/autore-imbrogno_davide/sku-12791967/la_gloria_dell_indigente_.htm

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Dylan, l’armonica e la tecnica “cross-harp”                     clicca qui

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Joe D'Urso in concerto al Meridien di Rimini                  clicca qui

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My Morning Jacket - EVIL URGES                                  clicca qui

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Venditti : "Mi vergognavo di cantare Roma Capoccia"   clicca qui

 

Giovedi 14 Agosto 2008

Set list: Brooklyn, New York - Prospect Park Bandshell - August 12, 2008

1. Rainy Day Women #12 & 35 (Bob on keyboard, Donnie on lap steel)
2. Lay, Lady, Lay (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel, Stu on acoustic guitar)
3. Lonesome Day Blues (Bob on keyboard, Donnie on lap steel)
4. Girl Of The North Country (Bob on keyboard and harp, Donnie on pedal steel, Stu on acoustic guitar, Tony on standup bass)
5. The Levee's Gonna Break (Bob on keyboard, Donnie on electric mandolin, Tony on standup bass)
6. Spirit On The Water (Bob on keyboard and harp, Donnie on pedal steel, Tony on standup bass)
7. Honest With Me (Bob on keyboard, Donnie on lap steel)
8. John Brown (Bob on keyboard, Donnie on banjo, Tony on standup bass)
9. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard, Donnie on lap steel)
10. Beyond The Horizon (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel, Tony on standup bass)
11. It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) (Bob on keyboard, Donnie on banjo, Tony on standup bass)
12. Nettie Moore (Bob on keyboard, Donnie on viola, Stu on acoustic guitar)
13. Summer Days (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel, Tony on standup bass)
14. Masters Of War (Bob on keyboard, Donnie on lap steel, Stu on acoustic guitar, Tony on standup bass)

(encore)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel)
16. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard, Donnie on lap steel, Stu on acoustic guitar)
17. Blowin' In The Wind (Bob on keyboard and harp, Donnie on violin, Stu on acoustic guitar)
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IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Marco

Ciao a tutti , se Dylan vi piace OK , se non vi piace nessuno vi obbliga ad andare ai concerti . Io sono pro e lo sarò sempre , Dylansondaggio o no .
Marco - Fiesole

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Original from “Wonderful Today”

In Patti Boyd’s book “Wonderful Today”, the ex top model tells us how Eric Clapton won her heart in a guitar duel with her husband the ex Beatle George Harrison. She says “George came downstairs with two guitars and two small amplifiers laying them down in the hall, then pacing restlessly until Eric arrived – full of brandy as usual.
“As Eric walked through the door George handed him a guitar and an amp- as an 18th century gentlemen might have handed his rival a sword – and, for two hours, without a word, they duelled.
“The air was electric and the music exciting. At the end, nothing was said, but the general feeling was that Eric had won.
“He hadn’t allowed himself to get riled or to go in for instrumental gymnastics as George had.
“Even when he was drunk his guitar playing was unbeatable.”
An astonishing moment in music history.


Nel libro di Patti Boyd “Wonderful Today”, l’ex top model ci racconta come Eric Clapton conquistò il suo cuore in un duello alla chitarra con suo marito l’ex Beatle George Harrison. Disse “George scese con due chitarre e due piccoli amplificatori, posizionandoli nell’atrio, passeggiando nervosamente finché arrivò Eric - brillo di brandy come al solito.
“Appena Eric entrò, George gli piazzò in mano una chitarra - come un gentiluomo dell’800 avrebbe consegnato una spada al rivale - e per due ore duellarono senza proferire parola.
“L’aria era elettrica e la musica eccitante. Alla fine, nessuno disse nulla ma la sensazione generale era che Eric avesse vinto.
“Non aveva permesso a sé stesso di irritarsi o perdersi in leziosismi come aveva fatto George. Persino da ubriaco, era imbattibile.”
Un momento straordinario nella storia della musica.


(Dean Spencer News)

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E... state a Gradara: Cinema al Castello 2008                   clicca qui

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Il sosia di Dylan nel film "Kisses" a Locarno                    clicca qui

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Video : John Lennon, Eric Clapton, Keith Richards, Mitch Mitchell - Yer blues   

Dal film " The Rolling Stones Rock & Roll Circus"      clicca qui

 

Mercoledi 13 Agosto 2008

Hohner and Bob Dylan Announce Collaboration

Cosa succede quando unisci un costruttore di strumenti musicali da 151 anni e uno dei più leggendari artisti come Bob Dylan che è il più influente armonicista negli annali della musica popolare ? Si fa la storia !

La Hohner Inc. e Bob Dylan sono orgogliosi di annunciare la edizione delle "Bob Dylan Collection" firmate a mano , celebranti il sodalizio fra Dylan e la Hohner . La Hohner costruisce e vende strumenti fin dal 1857 , diventando così una dei più vecchi costruttori al mondo di strumenti musicali. Bob Dylan , venerato scrittore di canzoni , interprete , poeta e D.J. , è stata la maggior figura musicale degli ultimi 50 anni . Nella sua carriera , Dylan è stato premiato con numerosi riconoscimenti come autore di canzoni , come interprete e per le registrazioni su disco , che gli hanno portato 11 Grammys ( incluso il Lifetime Achievement Award , il Kennedy Center Honors e un Academy Award. E’ stato introdotto nella Rock and Roll Hall of Fame , nella Nashville Songwriters Hall of fame e nella Songwriters Hall of fame . Nel 2008 gli è stato assegnato il Premio Pulitzer con una speciale citazione per il suo “profondo impatto sulla musica popolare e sulla cultura Americana , segnata da testi e composizioni di straordinario valore poetico.”

“ La Hohner è estremamente orgogliosa di celebrare la carriera di Dylan , uno dei tesori musicali Americani” ha detto Clayman Edwards , Presidente della Hohner Inc. “ Attraverso la sua iconica carriera , Bob Dylan ha mantenuto un particolare rapporto di amicizia con la Hohner Company e ha incorparato il suono della Hohner nella sua musica. La Hohner è onorata di offrire al suo pubblico questa collezione in edizione limitata , delle Marine band firmate .
Il primo punto della collezione consiste in un set completo di sette armoniche “Marine band” nelle tonalità naturali di C , G , D , F,. A , B e E che sono state suonate da Bob Dylan e saranno firmate a mano dallo stesso artista.
Le armoniche sono confezionate in un cofanetto di ebano , costruite a mano esclusivamente per Bob Dylan col suo distintivo “Eye-logo” e con una foto di Dylan incorniciata. Una lettera autenticata del presidente della Hohner Inc. conferma l’autenticità limitata a soli 25 set di armoniche:
Il secondo punto nella collezione è una singola armonica in C , firmata a mano da Bob Dylan . Questa singola armonica è confezionata in un box di ebano , anch’esso firmato da Bob Dylan , una lettera firmata dal Presidente della Hohner Inc. conferma l’autenticità della edizione limitata a mille armoniche.

Questa edizione limitata sarà disponibile negli Stati Uniti esclusivamente attraverso Sam Ash Music , un 84enne leggenda della distribuzione musicale che ha venduto armoniche Hohner da quando ha aperto le porte nel 1924. Una speciale mostra avrà luogo nella sede di Hollywood, California , della Sam Ash Music dal 24 Settembre all’ 8 di Ottobre. Una mostra a New York seguirà al Sam Ash Music’s Manhattan location dal 15 al 29 Ottobre. Questa vendita sarà anche online sul sito www.samashmusic.com dalla mezzanotte del 29 ottobre. Il set sarà disponibile anche presso i rivenditori nazionali. Ulteriori informazioni su : http://www.hohnerusa.com/bobdylan.html
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L'armonica a bocca: un piccolo strumento per una grande musica…   clicca qui

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L'ARMONICA A BOCCA:     clicca qui
La storia di uno strumento folk, uno strumento popolare ,uno strumento della gente

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Set list: Baltimore, Maryland - Virgin Mobile Festival - Pimlico Race Course - August 10, 2008

1. Rainy Day Women #12 & 35 (Bob on keyboard)
2. It Ain't Me, Babe (Bob on keyboard)
3. Rollin' And Tumblin' (Bob on keyboard)
4. Spirit On The Water (Bob on keyboard)
5. High Water (For Charlie Patton) (Bob on keyboard)
6. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again
(Bob on keyboard)
7. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
8. When The Deal Goes Down (Bob on keyboard)
9. Summer Days (Bob on keyboard)
10. Ballad Of A Thin Man (Bob on keyboard)

(encore)
11. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)

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Review: Pittsburgh, Pennsylvania - August 9, 2008

New American Music Union Festival- SouthSide Works

by Carsten Molt

Il 9 Agosto era l’inizio del New American Music Union festival in Pittsburgh . Non ero interessato alle performances collaterali , così ho deciso di saltare questi eventi e di puntare al solo show di Dylan.
I Reconteurs avevano finito il loro set e la gente aspettava il montaggio dell’amplificazione per Dylan . A questo punto mi sono spostato vicino al palco e ho trovato un buon posto proprio al centro . Accesi i Nag Champa , le luci si sono alzate , la band è salita sul palco e Dylan dietro loro .

1. Rainy day women # 12 & 35 – Questo è un usuale pezzo di riscaldamento della voce , ma alla fine della prima strofa , Dylan aveva una voce potente e sembrava un leone che ruggiva le parole , la band lo ha seguito bene e hanno chiuso il pezzo in perfetta sincronia , cosa rara per questa canzone .

2: It ain’t me babe – Non una canzone inaspettata , ma hanno fatto una decente versione della canzone . La voce di Dylan era comprensibilmente forzata e si sentiva che allentava su diverse note basse...Durante la canzone ci sono stati diversi lampi in lontananza che si sono ripetuti durante tutto lo show.

3. The leeve’s gonna breack – Questa è stata una eccellente versione con entrambi i chitarristi in evidenza , le chitarre dal suono sporco , e il mandolino di Donnie si inseriva molto bene nel mix . Questa versione della band di Dylan ha creato un pò di paura all’inizio , ma si è lentamente trasformata in una cosa molto unita nel finale .
 

4. Spirit on the water – Rilassata e semplice esecuzione , ha dato la possibilità alla gente di gridare “No” nella strofa "You think I'm over the hill". Dylan ha finito la canzone con il miglior assolo di armonica della serata.

5. High water (for Charlie Patton) – Ho sperato di sentire questa canzone come Dylan l’ha sempre suonata , bene , questa versione non ha fatto eccezzione . Durante la Jam dell’interludio , Herron ha trovato la giusta linea ritmica sul suo banjo in sintonia con Dylan e Freeman , è stato forte .

6- Tangled up in blue – Dylan si è divertito col suo fraseggio mentre la band sottolineava tutti gli stop nella session strumentale e ridevano tutti abbondantemente sul palco . Alla conclusione la gente li ha acclamati tutti.

7. Honest with me – é stato fatto tutto bene , con George che ha eseguito diverse rullate a casaccio , l’originale riff delle chitarre è completamente andato nel corrente arrangiamento , il riff che era la mia parte preferita della canzone . Dylan ha dimenticato un sacco di parole o forse le ha mangiate o mugolate , non si è capito bene .

8. Beyond the horizon – Uno degli highlights della serata , Dylan gran fraseggio , una formosa steel guitar di Donnie ha completato la brillante chitarra di Denny. Ho trovato che la canzone difetta rispetto all’album ma è eccellente in concerto.

9. It’s alright ma ( I’m only bleeding ) – Finalmente hanno abbandonato il lento e stuccoso arrangiamento dell’ultimo anno , ma anche col nuovo la canzone rimane vacillante . Parte dura ma si costruisce progredendo . La voce di Dylan era forte e ben sostenuta quando Donnie suonava un jazzy bluegrass in background . Dylan ha suonato un bell’assolo durante il bridge che era perfettamente in sintonia con la canzone.

10. Nettie Moore – So di essere in minoranza , ma questa canzone non mi dice molto , ben suonata , con un bel violino e Dylan che la cantava con emozione ma questo non cambia la mia opinione.

11. Summer days – Suonata com’è , ci son volte che è rock . Questa versione non era una di quelle ma ci arrivava vicino. Dylan ha usato qualche interessante e inventiva frase , salendo e scendendo sulla linea melodica , non sò dire se funziona ma almeno è stato un cambiamento di passo per questa canzone. Denny ha suonato qualche linea di chitarra frizzante , ma globalmente la canzone non è decollata come avrebbe dovuto.

12. Ballad of a thin man – Dylan suona ancora intorno alle frasi , ma più tranquillamente . Il solo della pedal-steel di Donnie è stato lungo ed eccellente . Dylan ha finito la canzone con un’altro buon assolo di armonica. É’ stata una delle versioni migliori che ho sentito in questi ultimi anni.

encore)

13. Like a rolling stone – Di solito questa canzone è come un inno nazionale,anche solamente cantata . Danny ha confezionato un superbo assolo . Dylan l’ha cantata sustenuto e convinto , molto di più di quanto è solito fare in questa canzone.

Note :

A)...E’ stato uno show corto , un’ora e mezza al mio orologio , probabilmente dovuta al fatto che il festival si svolge in una zona residenziale.

B)...Il cantato di Dylan è stato eccezzionale , credo che stia sperimentando questo nuovo modo di cantare. Tony aveva il suo sgabello ma non l’ha usato.

C)...La band sta suonando davvero bene e ogni musicista sembra essere al suo posto nel suo ruolo.
 

D)...Il pubblico era più attento e rispettabile di quello che mi aspettavo per un pubblico da festival.

Naturalmente questa è solo la mia opinione e l’esperienza che ho dei concerti.
Chiedo scusa se mi sono dilungato troppo , ogni impressione , correzione o commento sono i benvenuti.

In Bob we trust,
 

(Dean Spencer news)
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I concerti di Settembre

06: Madonna (Stadio Olimpico - Roma)
26: Queen (PalaLottomatica - Roma)
28: Queen (Datch Forum - Milano)

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Country Joe McDonald      clicca qui

 

Martedi 12 Agosto 2008

IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Robert

Ha ragione Mr.Tambourine quando dice che gli show di Dylan sono scarsi , è dal 1984 all’Arena di Verona con Carlos Santana che faceva da opener , con Mick Taylor ( terribile , si sentiva solo lui ! ) Sutton al basso , Jan Mclagan alle tastiere e Colin Allen alla batteria , che seguo i concerti , ne ho persi pochi per ragioni di lavoro ) e devo dire che livelli bassi come quelli degli ultimi 3 anni non me li ricordo . Riesco a capire le ragioni di Bob di voler continuare , il palco è il suo habitat naturale , ma l’età e la voce non gli permettono più di sostenere tour così faticosi , quindi meglio pochi ma buoni . Così la vedo io , anche se a Bob è inutile dire qualcosa , lui fa come vuole , però dispiace dover constatare che oggi sembra un oggetto indefinito sul palco.
Con rammarico ma sono contro , Bob Dylan non lo vediamo più da parecchio tempo . Ciao a tutti .
Robert Muller .

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Antonello Venditi “dalla pelle al cuore - Tour 2008”        clicca qui

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Heroes - Original Soundtrack                                              clicca qui

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Video : Ringo Starr - I'm The greatest ( John Lennon )     clicca qui

On this track, Starr is lead vocalist and plays drums, Lennon plays the piano and sings harmony vocals and George Harrison plays electric guitar; Billy Preston on organ and Klaus Voormann on bass. It's one of just a handful of non-Beatles songs to feature three members of the band.

Lyrics
When i was a little boy,
Way back home in liverpool,
My mama told me, i was great.

Then when i was a teenager,
I knew that i had got something going,
All my friends told me i was great.

And now i'm a man,
A woman took me by the hand,
And you know what she told me...i was great.

I was in the greatest show on earth,
For what it was worth.
Now i'm only thirty-two;
And all i wanna do, is boogaloo!

Hey!

I looked in the mirror,
I saw my wife and kids,
And you know what they told me...i was great.

Yes, my name is billy shears,
You know it has been for so many years.
Now i'm only thirty-two;
And all i wanna do, is boogaloo!

Hey, hey, hey, (hey, hey, hey) yeah!

(hey, hey, hey)

I'm the greatest and you better believe it, baby!

Ho! Ho! Ho!

I'm gonna be the greatest in this world, (ho!)
In the next world and in any world! (hey!)

Alright, alright, alright, alright, alright, alright,
Alright, alright, alright, alright, alright, alright.

Oh, oh, oh, oh, oh, oh, all right
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Video : John Lennon - I'm the greatest ( demo )               clicca qui

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Video : Bob Dylan - Prison Concert for Rubin Carter      clicca qui

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Video : Beatles - Get Back ( in tedesco )                              clicca qui

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Video : The Rolling Stones - "Drift Away"                         clicca qui

 

Lunedi 11 Agosto 2008

Talking Bob Dylan Blues - Parte 418 -    clicca qui

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Review: Philadelphia, Pennsylvania - Electric Factory - August 8, 2008

Review by Peter Stone Brown

Non mi sembra molto tempo fa , quando ogni notte , quando la set-list appariva , un mio buon amico inevitabilmente faceva notare come la maggior parte delle canzone fosse degli anni 60’.
Ma, per l’apertura dello show nella culla della libertà , la maggior parte delle canzoni sono state scritte negli anni 90’. Lo show è cominciato un’ora prima che tutta la gente fosse sistemata al loro posto . Se la storia insegna qualcosa , questa è un’ eccezione, come nel 1996 quando Dylan cominciò il suo tour estivo nella piccola città di Madison nel New Jersey , cominciando lo show suonando solo l’armonica , o in un più recente e meno drammatico , la chiusura del tour 2002 dove Dylan cominciò suonando il piano , tirando fuori per la prima volta “Solid rock” e suonò tre canzoni di Warren Zevon , così come “Brown sugar” dei Rolling Stones.

Dylan e la sua band salgono sul palco alle 8,05 del mio orologio , cominciando con “Cats in the well” . Dylan cantava a basso volume e la sua voce era bassa anche nel missaggio . Poi sono passati a una non cattiva ”Lay lady lay” con Dylan che migliorava man mano che la voce si scaldava , e non sò se per sbaglio o se fatto apposta , può essere che le liner-notes erano sbagliate , ha ripetuto due volte la frase "You can eat your cake and have it too," .

Una insistente “ The leeve’s gonna break” è seguita con l’energia che faceva un salto in avanti e la band suonava in modo estremamente funky , una specie di Chigago blues , re del funky , ma che non era Chigago blues , ma aveva il feel del Chicago blues , pazzo e selvaggio Chicago blues con le due chitarre elettriche molto sporche ed impastate , senza mai però perdere gli accenti ritmici e continuando a spingere avanti la canzone

“Moonlight” , nell’arrangiamento start/stop è venuta subito dopo , con Bob che cominciava a suonare col suo fraseggio tirando fuori la sua armonica per un bellissimo “solo” .
E’ seguita “Tangled up in blue” con l’arrangiamento dell’inizio di quest’anno , se l’arrangiamento della regisatrazione non mi aveva esaltato , dal vivo è stata tutta un’altra storia , cominciando dall’assolo di Kimball , con un ritmo saltellante , col basso e la batteria giusti lanciati nel primo ritornello , e all’inizio della seconda strofa eri totalmente dentro , scordando il diverso arrangiamento . Dylan ora , aveva la voce calda , cominciando davvero a suonare con il suo stile , e nelle ultime due strofe ha eseguito un mezzo-staccato , um momento di enfasi che è ritornato altre volte nella serata . A volte metteva in risalto le parole chiave , o una frase , e questo è stato uno dei diversi modi modo di cantare che Dylan ha usato durante lo show.

“Things have changed” viene seguita da “Spirit of the water” e dalla ri-arrangiata “Honest with me” , con entrambi i chitarristi sul pesante . Di nuovo un’altro flash con sound e ritmo combinati uno sull’altro , segue poi lo swing di “Beyond the horizon” , in show precedenti avevo visto questa canzone marciare sull’orlo del disastro , ma questa sera è stata notevole .
Arriva poi una divertente e devastante “ It’s alright ma” . Sono stato veramente felice quando Dylan ha svoltato il ritmo lento e swampy si questa versione ritornando a qualcosa di simile all’arrangiamento originale . Allora l’ha cambiato ancora ! Diversamente dagli show europei , Freeman suonava l’elettrica , con Donnie Herron che suonava ancora col jazz-grass banjo. La canzone progrediva con Dylan che tuonava ogni frase , e allora , in una canzone che non richedeva guitar-solo , Freeman ne ha fatto uno davvero grande , portando in alto la canzone e ripetendolo.
Se qualcosa di magico doveva accadere , è accaduto in questa canzone , cambiando totalmente il feel dello show.

E’ seguita una bellissima versione di “Tryin’ to get to heaven” , che ricordava le recenti versioni europee . Se Dylan era sembrato appannato in qualche canzone , in questa ha cantato con una voce chiara .

Si ritorna al blues per “Highway 61 Revisited” , con Kimball che assume un ruolo preminente con la sua chitarra . da questo momento Dylan appare più animato , divertendosi con i fraseggi , accennando alcune strode e sottolineandone altre . Nel verso d’oro della canzone ha cantato ."trying to create the next [long pause] world war."

“Nettie Moore” è stata buona , non potente come le altre versioni che avevo sentito , ma in “Summer days” è successa questa cosa , Dylan ha provato diversi fraseggi nella canzone , cominciava sommesso ogni frase e la chiudeva in crescendo , non voglio riferire cosa la gente ha detto di questo modo di cantare . Era un modo di cantare influenzato dal jazz , con un ritmo definito per ogni parola , e ci sono un sacco di parole in questa canzone , un vero dentro e fuori dalle righe , alla fine della canzone , quando le luci si sono accese , Donnie Herron si è alzato ad applaudirlo.

Una cool “Ballad of a thin man” ha chiuso il set principale . Dylan si è ravvivato molto durante lo show ed è diventato Bob Dylan il “performer” , suonando per far piacere alla gente . Ha cantato le strofe , o suonato un riff nel modo Chaplinesco che aveva all’inizio , mezzo passo indietro dalla tastiera , faccia rivolta alla gente , avvicinandosi al microfono per cantare e ritornando indietro . Alla fine , avuto il suono della tastiera che voleva , ha anche fatto un assolo d’organo , molto apprezzato da me , ed ha chiuso la canzone con un solo di armonica .

Una normale “Thunder on the mountain” è stat il primo encore , con un grande assolo di Freeman , e Dylan che raggiungeva la massima intensità nel verso : "Shame on your greed, shame on your wicked schemes/I'll say this, I don't give a damn about your dreams."

“Blowin’ in the wind” ha chiuso lo show , con l’arrangiamento dell’anno scorso . La prima volta che ho sentito questa versione ero scettico , ma ora che la band è padrona del pezzo , si avvicina sempre di più al Memphis-sound , con le voci costruite in modo diverso da quelle dell’anno scorso.
E’ stato questo un’altro dei Top show di Dylan che ho visto ? Probabilmente no , ho visto un sacco di shows , alcuni leggendari , comunque , sia quel che sia , una buona partenza per questo nuovo tour.
(traduzione di Dean Spencer)

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Set List : Pittsburgh, Pennsylvania - New American Music Union Festival - August 9, 2008

1. Rainy Day Women #12 & 35 (Bob on keyboard)
2. It Ain't Me, Babe (Bob on keyboard)
3. The Levee's Gonna Break (Bob on keyboard)
4. Spirit On The Water (Bob on keyboard)
5. High Water (For Charlie Patton) (Bob on keyboard)
6. Tangled Up In Blue (Bob on keyboard)
7. Honest With Me (Bob on keyboard)
8. Beyond The Horizon (Bob on keyboard)
9. It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) (Bob on keyboard)
10. Nettie Moore (Bob on keyboard)
11. Summer Days (Bob on keyboard)
12. Ballad Of A Thin Man (Bob on keyboard)

(encore)
13. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)

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Maggie's Farm linkata anche su Positively Bob Dylan    clicca qui

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THE WALL STREET JOURNAL

In Italy, people still learn English by listening to Bob Dylan's "Blonde on Blonde." Germans still discover our language through the subtitles in Francis Ford Coppola's "The Godfather." In fact, 47% of our gross domestic product involves intellectual property (IP) transactions, and about 6% of our national worth -- $626.6 billion annually -- is from our copyright businesses. These are the segments of our economy that are suffering, or tand to do so, as a result of the Internet. The Internet, glorious as it is, should be thought of as the plague of postmodernity.
 

Curioso , al Wall Street Journal pensano che gli italiani imparino l'inglese ascoltando Blonde on Blonde !!!!!!!!!!!!!!!!!

http://online.wsj.com/article/SB121824228638426137.html?mod=googlenews_wsj

 

Domenica 10 Agosto 2008

Set list : Philadelphia, Pennsylvania - Electric Factory - August 8, 2008

1. Cat's In The Well (Bob on keyboard, Donnie on violin)
2. Lay, Lady, Lay (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel, Stu on acoustic guitar)
3. The Levee's Gonna Break
(Bob on keyboard, Donnie on electric mandolin, Tony on standup bass)
4. Moonlight
(Bob on keyboard and harp, Donnie on electric mandolin, Tony on standup bass)
5. Tangled Up In Blue
(Bob on keyboard, Donnie on pedal steel, Stu on acoustic guitar, Tony on standup bass)
6. Things Have Changed (Bob on keyboard, Donnie on violin)
7. Spirit On The Water
(Bob on keyboard and harp, Donnie on pedal steel, Tony on standup bass)
8. Honest With Me (Bob on keyboard, Donnie on lap steel)
9. Beyond The Horizon
(Bob on keyboard and harp, Donnie on pedal steel, Tony on standup bass)
10. It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding)
(Bob on keyboard, Donnie on banjo, Tony on standup bass)
11. Tryin' To Get To Heaven (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel)
12. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard, Donnie on lap steel)
13. Nettie Moore (Bob on keyboard, Donnie on viola, Stu on acoustic guitar)
14. Summer Days (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel, Tony on standup bass)
15. Ballad Of A Thin Man (Bob on keyboard and harp, Donnie on lap steel)

(encore)
16. Thunder On The Mountain
(Bob on keyboard, Donnie on lap steel, Stu on acoustic guitar)
17. Blowin' In The Wind
(Bob on keyboard and harp, Donnie on violin, Stu on acoustic guitar)

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Suze Rotolo, la ragazza - copertina di 'The Freewheelin’ Bob Dylan'    clicca qui

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Davide Buffoli & The Habladors, l'anima rock di "Anche io"   clicca qui
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L'Harry Potter del rock alternativo    clicca qui

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Per chi va in Canada                             clicca qui

 

Sabato 9 Agosto 2008

John Lennon... Simply The Best                     clicca qui

Music by Elton John
Lyrics by Bernie Taupin

What happened here
As the new york sunset disappeared
I found an empty garden among the flagstones there
Who lived here
He must have been a gardener that cared a lot
Who weeded out the tears and grew a good crop
And now it all looks strange
It’s funny how one insect can damage so much grain

And what’s it for
This little empty garden by the brownstone door
And in the cracks along the sidewalk nothing grows no more
Who lived here
He must have been a gardener that cared a lot
Who weeded out the tears and grew a good crop
And we are so amazed we’re crippled and we’re dazed
A gardener like that one no one can replace


And I’ve been knocking but no one answers
And I’ve been knocking most all the day
Oh and I’ve been calling oh hey hey johnny
Can’t you come out to play


And through their tears
Some say he farmed his best in younger years
But he’d have said that roots grow stronger if only he could hear
Who lived there
He must have been a gardener that cared a lot
Who weeded out the tears and grew a good crop
Now we pray for rain, and with every drop that falls
We hear, we hear your name


Johnny can’t you come out to play in your empty garden

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Video : Bob Dylan - Rita may                          clicca qui

Video : Ricky Nelson - Love Minus Zero        clicca qui

Video : Rick Nelson - She Belongs To Me      clicca qui

Video : Walker Brothers - Love minus zero   clicca qui

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Jason Thomas Mraz (I m Yuors)    clicca qui

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Franz Di Cioccio infiamma la sua Pratola con gli Slow Feet    clicca qui

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Il Pollino Music Fest     clicca qui

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Gli album più belli : The Freewheelin' Bob Dylan (Columbia, 1963)

Questo album è INTRAMONTABILE!

di Raffaele Meale

Secondo album e primo di una lunga serie di capolavori per Dylan. Esagerata come frase? Chiedete a tutti coloro che negli ultimi trentacinque anni hanno intrapreso la carriera di cantautore e vedrete come questo in questione sia con ogni probabilità il disco manifesto dei primi anni '60. E come potrebbe essere altrimenti?

Tredici brani praticamente perfetti, che partono dal folk per arrivare ad uno stile personalissimo e inimitabile. Dylan spezza le regole della canzone d'autore dell'epoca e si fa paladino delle masse, portavoce di una generazione ancora confusa ma già preparata ai moti contestatari che la contraddistingueranno da lì a poco.

Ancora poco convinti delle mie parole? Bene, allora ascoltatevi la prima traccia dell'album. Si, si, è proprio "Blowin' in the Wind", insieme a "Yesterday" e "Wish You Where Here" la canzone più cantata della storia della musica. Dylan dirà in seguito di averla composta in dieci minuti e di non amarla, ma voi non dategli retta. Pensare a quanto è migliorata la scrittura di Dylan in appena un anno (sia per quanto riguarda le melodie sia per i testi) lascia sbalorditi e interdetti. La presa di coscienza del futuro menestrello è iniziata e non basterebbero dieci pagine a narrare le splendide poesie che si susseguono senza sosta.

C'è la dolcezza sussurrata di "Girl from the North Country", la secca e lucida denuncia di "Masters of War" che, ripresa musicalmente da un brano tradizionale scozzese, è a tutt'oggi la più bella canzone di protesta mai scritta ("Avete causato la peggior paura che possa mai propagarsi. La paura di portare figli in questo mondo", tragicamente attuale, direi), atto di resistenza contro i padroni del mondo, animati dal solo amore per il profitto, grido di rabbia impotente contro le ingiustizie.

C'è poi lo splendido nitore di "A Hard Rain's A-Gonna Fall", ispirata dalla poesia "Howl" di Allen Ginsberg (quella che inizia con la celebre frase "Ho visto le menti migliori della mia generazione distrutte dalla follia" tanto per intenderci), e dove Dylan dà un'altra dimostrazione del suo genio poetico e musicale, trascinandoci poco a poco nella paranoia della dura pioggia che sta per cadere, attraverso una serie di immagini e rimandi emozionanti e unici che diventeranno uno dei tratti distintivi della sua arte.

C'è la malinconica dolcezza di "Don't Think Twice it's All Right", ballata d'amore in seguito ripresa in versioni live da Joan Baez (madrina della musica folk), la cadenza vagabonda di "Bob Dylan's Dream" (dove Bob torna a ricordare il viaggio che l'ha portato a New York, l'addio alle proprie radici, al proprio passato), l'indignazione antirazzista di "Oxford Town", e la paranoia ironica di "Talking Wold War III Blues", scritta nel tipico stile del blues parlato, tanto amato da Woody Guthrie.

A chiudere l'album, dopo l'arrangiamento della tradizionale "Corrina, Corrina", la splendida e divertita dichiarazione di vita anarchica di "I Shall Be Free", che dopo aver citato il presidente Kennedy, Brigitte Bardot, Anita Ekberg, Sofia Loren e Martin Luther King termina con la secca frase "Make love to Elizabeth Taylor, catch hell from Richard Burton".

A dimostrazione della grande lezione di libertà di Dylan: in un album si può parlare di tutto, dalla guerra all'amore, dalle ingiustizie ai propri desideri. Se non era rivoluzionario questo nell'ormai lontano 1963…

 

Venerdi 8 Agosto 2008

IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN PRO E CONTRO
aggiornato con la mail Alberto

Seguo Dylan da tanti anni , ho comprato tutti i suoi dischi appena uscivano , dischi belli ( Oh Mercy , Time out of mind , Under the red sky ), capolavori ( Blood on the tracks , Blonde on Blonde , Desire , Highway 61 ) , insulsi ( Self portrait , Knocked out loaded , Empire Burlesque ) . Ho imparato a conoscere e capire i diversi periodi Dylaniani che non sto a ripetere , ho altresì imparato ad accettare Dylan per quello che mi dava , a conti fatti mi ha dato molto di più di quello che mi ha rifilato . Ho sentito i grandi musicisti che l’hanno accompagnato in tutti questi anni , bravi e meno bravi , superbi o mediocri , ma alla fine quella che spuntava sempre fuori era la musica di Dylan , le sue canzoni , ritengo solo tre musicisti fondamentali ed importanti nei dischi di Bob , Al Kooper , Robbie Robertson , Tom Petty , tutti gli altri , chi più chi meno hanno dato il loro onesto contributo , qualche volta anche bello , ma sempre sopra tutto e tutti svettava lui . Ora Dylan ha 67 anni , migliaia di concerti alle spalle , senza famiglia , pochi affetti e pochissimi amici , il classico lupo solitario che dopo aver dominato il branco per anni si ritira nel silenzio e nella solitudine a passare quel che rimane della sua avventura terrena . I conceri sono scadenti ? La sua voce è scadente ? I musicisti sono scadenti ? E allora , Dylan ha dato a tutti noi musica da ascoltare per mille anni , ringraziamolo di questo invece di massacrarlo per la sua età , la sua voce , le sue scalette o la sua band . Quale altro artista ha dato di più ? Non mi viene in mente nemmeno un nome di uno che sia stato capace di durare quasi cinquant’anni sulla cresta dell’onda , Beatles compresi ( sono finiti nel 1970 !!!) , forse il solo Lennon avrebbe potuto scendere in gara con Bob , se quel maledetto malato di mente non gli avesse sparato senza sapere nemmeno perchè lo faceva .
Dylan è Dylan , e Dylan non si discute mai , farlo vuol solamente dire incorrere nella possibilità di un grosso errore . La sua attuale voce sgraziata , roca ed afona è sempre ricca di sfumature ricche di suggestione , tocca sempre le persone nel punto giusto , il cuore , grazie Bob , continua pure così finchè vorrai , e che Dio ti conservi il più a lungo possibile , sul palco o giù dal palco , non ha importanza , la tua voce , quando dici qualcosa fa sempre il giro del mondo e lascia sempre il segno !
Croci Alberto , infinitamente PRO !Spero di aver anche accontentato Mr.Tambourine che si è lamemtato della brevità di alcuni contributi di altri Magfarmiani .
 

E' vero Alberto , mi hai veramente soddisfatto , thanks :o)

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Suonale quelle campane......    clicca qui

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MCR VS BOB DYLAN           clicca qui

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Gli album più belli : Desire     clicca qui

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Madelyn Quebec - Bob Dylan - I'll remember you    clicca qui

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Video : Jakob Dylan - Valley of the low sun   clicca qui

 

Giovedi 7 Agosto 2008

Domani riprende in USA il Neverendingtour

August 8, Philadelphia, Pennsylvania-- (Friday)
Electric Factory
Address: 7th and Willow
General admission
Ticket price: $67.25
There should be an internet presale through Bobdylan.com on Monday, July 21 at 10:00 AM
(a password is required for the presale and can be found on the Bobdylan.com page.
It is usually posted on the day of the presale.
Tickets will go on sale to the general public through Ticketmaster on Friday, July 25 at 10:00 AM

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L'8 ottobre esce "Tell Tale Signs", raccolta di rarità di Bob Dylan    clicca qui

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Video : Bob Dylan - This Old Man     clicca qui

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Quelli di California Dreaming...         clicca qui
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Video : Mamas and Papas : Twist and shout    clicca qui

 

Mercoledi 6 Agosto 2008

IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Eugenio

Dylan sta passando i limiti del buon gusto , non fossero bastati i concerti ai confini della noia di quest’anno , al limite della presentabilità , ed ecco , scatta l’ aparthied fra ricchi e poveri con le tre edizioni del nuovo (nuovo ? Ma non si tratta di outtake di vecchie canzoni ? Che c’è di nuovo ? ) bootleg series 8 . Bob non dovrebbe prestarsi a giochetti di questo genere , la figura di M la fa lui , mica la sua casa discografica ! Decisamente e fortissimamente contro questi modi di fare , spiacente Bob , riprendi il controllo , ti stanno ridicolizzando .
Eugenio - Perugia

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Video : Bob Dylan - Where Teardrops Fall   clicca qui

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Video : Bob Dylan's cover of a John Hiatt song - The usual  - from the soundtrack of "HEARTS OF FIRE" (1987), a really bad film starring Dylan.            clicca qui

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VINTAGE NEWS

BOB DYLAN HA PUBBLICATO UN NUOVO ALBUM!!!
ECCHISENEFREGA!


Parola di Gekko - il ritorno -

Questo articolo lo scrivo io. Perciò decido io l’argomento del “Echissenefrega” del giorno. Per questo motivo vi avviso. Se vi piace Bob Dylan, non leggetelo. Dal “Corriere della Sera” di oggi: “…A cinque anni da «Love and Theft» Bob Dylan torna con dieci nuove canzoni in «Modern Times» (…) Di classe operaia Bob parla direttamente in «Workingman’s Blues #2» (Il blues del lavoratore) che attacca così: «C’è la nebbia della sera che cala sulla città / mentre la luce stellare si riverbera sullo specchio del fiume / Il potere d’acquisto del proletariato è andato a fondo / Il denaro sta diventando sempre più debole ed inconsistente / I luoghi che amavo sono ormai un dolce ricordo...» (…) Per trovare una canzone così fortemente «sociale » di Dylan bisogna risalire a «Infidel » (1983) dove in «Union Sundown » cantava i guasti della globalizzazione: «Le mie scarpe sono fatte a Singapore, la lampada a Taiwan, la tovaglia in Malaysia, la fibbia della cintura in Amazzonia, la camicia che ho indosso nelle Filippine... e sui mobili è scritto "fabbricato in Brasile" dove una donna, sicuramente una schiava, guadagna 30 centesimi». Un ritorno esplicitamente «politico », dunque, ma in un disco che fa anche gridare al miracolo perché è divertente, vario, cristallino, con saggi di bel canto in perfetto stile crooner in cui a dominare è soprattutto il tema dell’amore…«Non mi piace fare dischi, lo faccio malvolentieri, ma ho scritto queste canzoni in stato quasi ipnotico, in una specie di trance. E poi ho la miglior band di sempre, gente che sa cosa voglio» (…)”. Non so se notate qualche cosa di “dissonante”. Non so se anche a voi c’è qualcosa che non torna in tutto questo discorso. A me sì. Almeno un paio di cose. Innanzitutto, credo che Bob Dylan sia una delle più grosse bufale musicali degli ultimi quarant’anni. E a chi mi risponde che non capisco un cazzo perché “…dovrei leggere i testi della canzone di Dylan…” rispondo che l’ho fatto e proprio per questo motivo il mio sconcerto cresce ogni volta che sento lodi sperticate nei confronti di questo “menestrello del rock” che ha la voce melodiosa come un trapano elettrico alle sei di mattina della domenica. Inoltre ritengo veramente vergognoso che una persona, un’artista che vive in maniera agiata e senza problemi di sussistenza da più di quaranta anni proprio grazie all’industria discografica della quale fa parte e che ha contribuito a fare diventare come è adesso (seppure più volte screditata e criticata dallo stesso Dylan) si lamenti della struttura del “sistema” , faccia la classica “sputata” nel piatto in cui ha mangiato per così tanto tempo. Ma se gli fa così schifo scrivere canzoni e fare parte dello “showbiz”, perché non fa richiesta per essere assunto in una bella miniera di carbone? Perché non prova a sapere come sa di sale la vita avendo tutti i giorni un cartellino da timbrare? E poi vorrei sapere: dove mangia Dylan? Dove compera i vestiti? Dove compera le scarpe? Vedo molto difficile pensare al cantante che va in giro per New York alla ricerca di mercatino solidali o rivendite di cibi non trattati chimicamente…Per cui smettiamola, per favore, di osannare chi si può permettere di dire certe stronzate solo perché, per sbaglio, qualcuno gli ha dato la patente (a torto) di “opinion leader” per canzoni con dei testi del tipo: “…Il potere d’acquisto del proletariato è andato a fondo / Il denaro sta diventando sempre più debole ed inconsistente…” Ma siamo scemi?? Ma sapete che se uno di noi avesse scritto un testo del genere probabilmente sarebbe stato tacciato di schizofrenia (nella migliore delle ipotesi, nelle peggiori
di demenza senile precoce…). Per cui, che siate d’accordo o no, la notizia del giorno è: Bob Dylan ha pubblicato un nuovo album. ECCHISENEFREGA!
(fonte :  http://www.apodittico.com/articoli/articolo.asp?id=798 )

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VINTAGE NEWS

Io non sono qui

Todd Haynes, un film su Bob Dylan, sei personaggi in cerca d'autore, una serata al cinema con amici che non avrebbero saputo dire i titoli di cinque canzoni sue. Ma comunque.
Io Dylan l'ho amato, forse con Elvis (promemoria: devo comprarmi un vestito come il suo), quello che più di tutti mi è esploso nel cuore. Ma è un amore che parte da lontano. A dirla tutta, quando avevo quindici anni, mi faceva cacare. La sua voce, sgraziata e lamentosa, mi sembrava del metano rimasto nell'intestino di una vacca. Però volevo capire: un mio compagno di classe, con cui suonavo assieme, l'adorava, e visto che avevamo gusti simili, mi interessava riuscire a comprendere la cosa. Credo di avere ascoltato dischi di Dylan, trattenendo a stento la nausea, per giorni. Ma alla fine l'amavo. Incondizionatamente.
Certo, non in tutto. E ancora oggi, quando mi chiedono in spiaggia di suonare Knockin' On Heaven's Door mi assale un vago senso di rigetto abbastanza simile a che mi si chieda di cantare Io Vagabondo o La Canzone Del Sole (se volete farlo, dovete farlo armati. Più di me). E penso che Blowin' In The Wind sia una della canzoni più di merda e sopravvalutate della storia, con un testo patetico (quante strade un uomo deve percorrere per essere chiamato uomo? Quanti mari una colomba bianca deve navigare per posarsi sulla sabbia? Quanto prosciutto vuole? Due etti? Ho messo un po' di più, che faccio, lascio? Ma vaffanculo).
Però la stragrande maggioranza della sua produzione, beh, l'adoro.
The Freewheelin' Bob Dylan è probabilmente l'album suo che più mi ha scioccato. Lo scrisse e suonò all'età di diciotto anni, la stessa in cui lo sentii io per la prima volta: mi faceva specie che mentre io pensavo al calcio, ad uscire con gli amici, e alla figa (non necessariamente in questo ordine), lui invece scrivesse canzoni sul mondo post nucleare o roba tipo Girl From The North Country (forse la più bella canzone d'amore di sempre, assieme a Tengo 'Na Minchia Tanta di Frank Zappa). Anche se bisogna dire che ora, a distanza di dieci anni, continuo a pensare al calcio, ad uscire con gli amici e alla figa: quindi forse ho il vago sospetto che non fosse tanto una questione di età.
Oltretutto la cosa che m'ha sempre più impressionato di lui è la mole di capolavori, gioiellini, e opere d'arte che nella sua lunga carriera ha creato. Personalmente ho sempre pensato che l'intuizione geniale sia sostanzialmente come la merda: può capitare a chiunque di metterci il piede sopra. Ma la quantità degli album superiori di Dylan è talmente notevole da sbugiardare questa mia teoria. Se avere l'idea fantastica è come vincere al lotto, Dylan è uno che vince la lotteria ogni settimana, da circa quarant'anni.
Non saprei, Dylan per me è un fenomeno tout court, uno di quegli artisti superiori che non finirò mai di amare, apprezzare, ed ascoltare sempre. Perché è storia, ma soprattutto perché è parte della MIA, storia.
Ah sì, dimenticavo, il film, questo è un post sul film Io Non Sono Qui, soprattutto. Ecco: non c'ho capito un cazzo, ma m'è piaciuto da matti. Ho sempre saputo di avere il dono della sintesi.

( fonte : http://graceland.splinder.com/tag/bob+dylan )

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Il soldato Piero e il Cancioneiro do Niassa          clicca qui

Il Cancioneiro do Niassa era formato da soldati che pigliavano le
canzoni, le rimodellavano e le mettevano in circolazione. Dai
foglietti passati di mano in mano si passò a registrazioni clandestine
di fortuna; chi tornava a casa, per una licenza o perché ferito, se le
portava con sé. Fu con il Cancioneiro do Niassa che il regime cominciò
vagamente a intuire che qualcosa stava bollendo in Africa, ma gli
diede non molto peso. Com'era possibile che proprio nell'esercito,
cardine del potere repressivo, stesse covando una rivolta?
Ma si diceva di Bob Dylan. Il Cancioneiro do Niassa, ad esempio,
conosceva "The times they're a-changin' ". Talmente bene, da prenderne.......

 

Martedi 5 Agosto 2008

Le prime proteste contro Dylan a la Sony per le tre edizioni di "Tell Tale Signs"

I'm pissed at Bob Dylan
Well, more accurately, I'm pissed at fucking Sony/BMG/Columbia/Legacy/Whatever for botching Tell Tale Signs: The Bootleg Series Volume 8, which I found out about less than ten minutes ago.

An increasing number of releases these days are coming out in multiple configurations from the get-go, and we can add Tell Tale Signs to that list. There's a two-disc version, which will sell for $18.99 - that's the one I'm getting - and a two-record vinyl set with the same stuff. But there's also an "Exclusive Deluxe Edition," with three CDs, two books, and a vinyl single... and it will sell for $129.99. WHICH IS FUCKING ABSURD. I understand that the record industry needs money, and there will undoubtedly be collectors of Dylan ephemera who will want the two books and the vinyl single, but I would gladly have paid $30 for the standard edition if they'd included that third CD. Bastards!

I'm all for Dylan ephemera, and I really am excited for October 7, but I will have to download the third bonus disc. And I won't pay a dime for it, I can promise you that.

On a happier note (I think), this looks like a truly strange release. The recordings are from 1989 to the present, and the sequencing pays zero attention to chronology. That's a little annoying, but I suspect it'll make it more listenable. Anyway, I've been pretty surprised by the lack of circulating outtakes and stuff from Dylan's last three albums, so the fact that there are quite a few here (plus some alternate versions) is pretty exciting. And the gathering of stray soundtrack cuts is cool, too, although they left out such doozies as "Things Have Changed" and the little-heard "Waitin' for You," plus the version of "Return to Me" from the Sopranos soundtrack and songs from tribute albums ("I Can't Get You Off Of My Mind," "Red Cadillac and a Black Mustache"). Throw in some live crap and that pretty much summarizes the scope of Tell Tale Signs.

It's nice to see the later period of Dylan's career finally getting some attention. It'll certainly help put his last three records in perspective, in that we'll get to see if he made the wisest choices possible while assembling them. (My bet is that he didn't, because he hasn't in a long time. In this case, it's scary because they're pretty damn good albums.) I just wish Huge Record Conglomerate wasn't run by greedy assholes. (But at least they revamped his website. Looks nice.)
 

( fonte : http://tomdrew.blogspot.com/2008/07/im-pissed-at-bob-dylan.html )

Non traduco perchè il testo abbonda di parolacce ( in rosso ) , ma è ugualmente capibile , la protesta credo sia sacrosanta e giustificata .

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La Fondazione Giangiacomo Feltrinelli protagonista al Tuscan Sun Festival 2008

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La Due Cavalli fa la storia    clicca qui

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Prima i padri , ora i figli

Video : Gimme Some Truth ( Lennon ) - Jakob Dylan & Dhani Harrison    clicca qui

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Video : Al Diesan , Pino Tocco , The Blackstones - Knockin' on heaven's door

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Video : Jakob Dylan on Letterman            clicca qui

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Video : Bob Dylan: Old Rock N' Roller     clicca qui

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VINTAGE NEWS

Quella vendetta lunga una canzone. Così Bob Dylan creò «Like a Rolling Stone».
Il pezzo nasceva da una riserva di rabbia. Forse contro una donna Paul McCartney: «Sembrava infinita era bellissima»


Anticipiamo alcuni brani tratti da Down the Highway di Howard Sounes che uscirà da Guanda alla fine di agosto con il titolo Bob Dylan - Una biografia. Nel corso delle contrattazioni per l' acquisto della casa a Hi Lo Ha, Bob stava lavorando a New York a quella che sarebbe diventata forse la sua canzone più famosa, Like a Rolling Stone. «Vomito» è la parola più usata da Dylan quando parla della canzone. Quell' esplosione di disprezzo, dice, gli uscì come «un lungo getto di vomito»: ne risultò un testo alla Kerouac con «una struttura assai vomitosa», «...un pezzo ritmico su carta tutto incentrato sul mio odio e - sono ancora le sue enigmatiche parole - diretto a un fine onesto. Perciò non era odio, ma dire a qualcuno una cosa che non sapeva, dirgli che era fortunato. Rivincita, forse, è un termine più corretto». Insomma, era una canzone che nasceva da quella riserva di rabbia che era una parte importante dell' insolita personalità di Bob. Certo, Like a Rolling Stone poteva essere interpretata come una canzone misogina. Il bersaglio designato era evidentemente un bersaglio femminile e a ispirarla possono essere state molte delle donne di Bob, compresa la Baez. Ma è più probabile che il pezzo fosse diretto a quelle persone che Bob considerava «finte», e il suo successo dipese in buona parte dall' empatia che crea nell' ascoltatore l' idea della rivalsa. Per ironia della sorte, una delle più famose canzoni dell' epoca del folk-rock - che predicò gli ideali di pace e armonia - parla di vendetta. Like a Rolling Stone venne registrata a New York durante un acquazzone estivo il 16 giugno 1965. Bob era arrivato allo studio della Columbia insieme al giovane Mike Bloomfield, che doveva suonare la chitarra come solista. Musicista blues di Chicago dal talento prodigioso, Bloomfield aveva un ottimo rapporto con Bob, con il quale non era facilissimo lavorare: nessuno dei due amava le prove né spiegare prima quel che aveva in mente di realizzare. (...) Il singolo Like a Rolling Stone uscì il 20 giugno. Benché durasse quasi il doppio dei singoli dell' epoca, con i suoi cinque minuti e cinquantanove secondi, e fosse poco adatto ai passaggi radiofonici, scalò inesorabile le classifiche e, soprattutto, ebbe grande influenza sugli altri musicisti. «Era la voce più potente che avessi mai sentito», ricorda Bruce Springsteen, che all' epoca era un ragazzo e viveva a Freehold, nel New Jersey. John Lennon e Paul McCartney avevano sentito il disco un giorno in cui si erano incontrati per scrivere dei brani. «Sembrava immensa, infinita. Era bellissima», dice McCartney. «Bob ha fatto vedere a tutti che ci si poteva spingere ancora un po' più in là». Quattro giorni dopo l' uscita di Like a Rolling Stone Bob andò al Newport Folk Festival. I ritmi, di solito piuttosto tranquilli e prevedibili della manifestazione, in quel 1965 furono sconvolti dalla decisione di Bob di eseguire amplificati i suoi nuovi brani. Non era arrivato a Newport con quell' idea in mente: gli era venuta così, per caso. Nel pomeriggio di sabato 24 luglio Bob aveva suonato All I Really Want to Do da solista, alla chitarra acustica come sempre. Quello stesso pomeriggio la band blues elettrica di Paul Butterfield - c' era anche l' amico di Bob, Mike Bloomfield - suonava all' interno del Bluesville Workshop. Alan Lomax, che nutriva lo sdegno del purista nei confronti dei ragazzi bianchi medioborghesi che suonavano il blues, schernì il gruppo al momento della presentazione. Albert Grossman, che pensava di proporsi come loro agente, si sentì oltraggiato: affrontò Lomax e i due vennero alle mani. «Si rotolavano per terra», ricorda divertita Sally Grossman. «Era uno scontro tra l' élite e il popolo». Bob a quel punto prese una decisione epocale: avrebbe eseguito le sue canzoni nuove con l' amplificatore, per dimostrare a Lomax e agli altri che quel tipo di musica esisteva e non si poteva liquidare così. Aveva già inciso un disco composto in parte di brani rock, ma esibirsi sul palco di Newport era un insulto ai tradizionalisti che consideravano il rock musica commerciale. «Stavolta Dylan si era proprio rotto: "Be' , che vadano affanculo. Se pensano di poter tenere fuori di qui la musica elettrica, se ne accorgeranno", disse», racconta Jonathan Taplin, roadie e in seguito road manager dei gruppi di Grossman. «Di punto in bianco decise che voleva suonare con strumenti elettrici».

Sounes Howard
 

Lunedi 4 Agosto 2008

Talking Bob Dylan Blues - Parte 417 -    clicca qui

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IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Daria de grazia

assolutamente PRO . ddeg

Memo per chi scrive al sondaggio :                                                                                                                                         Cari Maggiesfarmers , non pretendiamo la Divina Commedia , ma qualcosina di più si può fare , le ultime mail di Piero e di Daria sono veramente succinte , laconiche , troppo poco per Dylan :o)

Mr.Tambourine

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Era tutta un'altra musica ! Shake A Hand - Bob Dylan Tom Petty 6-6-86    clicca qui

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Video : Al Diesan & Pino Tocco - Oh Sister            clicca qui

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Esce il 9 Settembre il nuovo album della Regina     clicca qui

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Leonard Cohen il poeta      clicca qui

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"Orfeo 9 " di Tito Schipa Jr. chiuderà la Mostra del Cinema di Venezia     clicca qui

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" Orfeo 9 "  il sito ufficiale     clicca qui

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" Orfeo 9 " il film                    clicca qui

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Rarità di Bob Dylan nei negozi ad ottobre     clicca qui

 

Domenica 3 Agosto 2008

TRIBUTE TO GEORGE HARRISON

Eric Clapton  Paul McCartney - Something

Eric Clapton  Jeff Lynne - I want to tell you, If I needed someone, Old brown shoe

Eric Clapton - Beware of darkness

Tom Petty And The Heartbrakers with Jeff Lynne - Handle With Care

Tom Petty - I Need You

Billy Preston  Eric Clapton  Ringo Starr  Paul McCartney - My Sweet Lord

Joe Brown - Here Comes The Sun

Joe Brown - That's the way it goes

Dhani Harrison  - Too Sexy

Tom Petty  Prince - When my guitar gently weeps

Paul McCartney - All Things Must Pass

George Harrison & Dhani Harrison - Blow Away

All togheter - Wha wha

The beautiful finale of the concert for George

Thanks George , we miss you

 

Sabato 2 Agosto 2008

Blackstones - Backstreets - Blues Land Band in concert

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The Blackstones  -  Al Diesan  &  Pino Tocco  in concert

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Massimo Bubola in concert

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IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Piero

CONTRO ! Piero

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Nuovo CD di Dylan : 3 edizioni , il pastrocchio della Sony    clicca qui

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LIBRI : DYLAN RIVISITED (Manni editore)

Sedici scrittori si cimentano con il tema più difficile: scrivere qualcosa su un ghigno sardonico al quale faceva un baffo – à la Duchamp – perfino quello ineffabile della Gioconda e che ha dato luogo a molteplici variazioni.

È il sorriso di Robert Allen Zimmerman. Già, perché Bob Dylan è molto più di un cantante. È icona, rockstar, poeta, cialtrone, ebreo, cattolico, visionario, narciso, misantropo. Un uomo che ha avuto come unico Dio – e come grandissimo dono – l’elusività. E siamo noi a farne le spese.

Avendo attraversato le generazioni come un politico della Prima Repubblica – elettrico e sballato, va detto – Dylan si è rispecchiato tanto nei coetanei quanto in chi è nato quando la sua vena si stava già (momentaneamente) inaridendo. Ha ballato con i nonnini e bevuto con i pischelli, ripudiato la luce e trovato il folk, perso la voce e acceso l’elettricità, ha sparato versi meravigliosi e ingoiato sonore cantonate. Eppure ancora non ha trovato il suo cantore.

Raccolta la sfida, sedici autori si sono lanciati nell’impresa di restituire narrativamente un personaggio tanto ambiguo, prendendolo di petto o sfruttandolo come colonna sonora epocale e personale, ripudiandolo o ricamando sulle infinite suggestioni dylaniate.

Ne è uscito questo libro, un diamante pieno di sfaccettature in cui ogni luccichio differisce dall’altro, eppure tutti contribuiscono ad abbagliare.

How does it feel? Bene.

Racconti di Ivano Bariani, Daniele Benati, Francesca Bonafini, Alessandro Carrera, Gabriele Dadati, Carlo Feltrinelli, Teo Lorini, Marco Missiroli, Gianluca Morozzi, Livio Romano, Marco Rossari, Angelina Rotolo, Francesco Savio, Fiammetta Scharf, Alice Suella


fonte http://buoneletture.wordpress.com/2008/07/14/dylan-rivisited-un-incontro-con-gianluca-morozzi-e-marco-rossari/

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VIDEO : Bob Dylan 1969 tv performance   clicca qui

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Chatillon : O aveva la bronchite o abbiamo assistito al concerto di un sosia.    clicca qui

 

Venerdi 1 Agosto 2008

Il nuovo doppio cd di Bob Dylan                                 clicca qui

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Rarità di Bob Dylan nei negozi ad ottobre                  clicca qui

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Il più bel rantolo della musica rock                             clicca qui

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Folla e disagi per il tour italiano del "menestrello"   clicca qui

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Altri pareri sui concerti di Bob a Bergamo                 clicca qui

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Le migliori canzoni da viaggio                                      clicca qui

 

Giovedi 31 Luglio 2008

IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Walter

ciao a tutti, mi chiamo Walter e scrivo da Milano. Vorre intervenire sull'ormai eterna questione del Dylan attuale, il Dylan che suona il piano elettrico, che ripete più o meno sempre gli stessi brani, che accenna assoli un po' traballanti con l'armonica blues, che è sostenuto da una band secondo alcuni non eccelsa.
La mia opinione è che la mancanza di sorpresa (questo è il vero cruccio di molti, me compreso), quella tensione che ti faceva seguire Bob in ogni sillaba, appeso a un filo, per vedere come l'apparente disordine della perfomance potresse trasformarsi in senso, la continua invenzione disseminata in strofe che solo ai profani paiono uguali, e invece mutano costantemente.... tutto ciò sembra scomparso. Ma perchè? Per mancanza di ispirazione, per stanchezza, routine? Forse, ma se così è non è questo soltanto, io credo.
Bob, come tutti gli artisti e i "ricercatori di verità", ha avuto le sue fissazioni, e le ha ancora.
La fissazione attuale è impersonare una sorta di Casadei del Minnesota. Un operaio della musica, che suona per intrattenimento a volte anche spicciolo, più che per Arte. Da qui, come per le modeste orchestrine da ballo, una scaletta piuttosto granitica, una posizione defilata sul palco (non conta il leader, ma l'anonima band di periferia che fa ballare il pubblico), il tour costante e le prove ridotte al minimo (non novità, queste, ma anch'esse coerenti con la tesi di fondo).
Più che Casadei, ovviamente, il possibile riferimento di Bob sono le memorie della sua adolescenza, o prima. La sua "tradizione" personale che riaffiora sempre più, prima con gli album folk dei primi anni '90, poi coi brani originali non più soltanto colorati di blues, ballate nervose, rock 'n roll, ma anche di swing da cantante confidenziale, un antico amore mai dimenticato che negli ultimi anni è riaffiorato prepotentemente.
E riaffiora il pianoforte, che Dylan suonava nei gruppetti studenteschi prima di esibirisi con la chitarra, in band non professionistiche, il cui spirito contrasterebbe con una band attuale troppo rifinita e sicura (vedi, per esempio gli Heartbreakers di Tom Petty, spesso citati in questo sito nell'ultimo periodo).
Bob, ormai anziano e quindi sempre più vicino ai propri più lontani ricordi, dà sfogo ad una volontà di modestia, di ri-diventare un semplice operaio della musica, un intrattenitore da locale di terz'ordine, un esecutore di musica popolare mescolato alla propria band, uno studente che suona da dilettante, un mestierante della musica che vuole innanzitutto sbarcare il lunaio.
"Tutto ciò che volevo era suonare la chitarra", questo pensava prima di desiderare il successo e la classifica. Bob è tornato ciò che era o sognava di essere, uno sgangherato pianista adolescente, ed un esecutore (quasi) anonimo di musica da intrattenimento.
ciao

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Bob Dylan: in arrivo doppio album di rarità    clicca qui

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Jakob: le sue influenze           clicca qui
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MCR: cover di Bob Dylan     clicca qui
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Paul Simon, «ancora pazzo» a 66 anni    clicca qui

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VIDEO : Bob Dylan - Danville girl      clicca qui

 

Mercoledi 30 Luglio 2008

Il sito di Bob Dylan cambia grafica ed impostazione    clicca qui

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Il 6 Ottobre esce il triplo CD di Bob Dylan Bootleg Series vol. 8

the tracklist:

Disc One
01 "Mississippi" (Unreleased, Time Out Of Mind)
02 "Most Of The Time" (Alternate version, Oh Mercy)
03 "Dignity" (Piano demo, Oh Mercy)
04 "Someday Baby" (Alternate version, Modern Times)
05 "Red River Shore" (Unreleased, Time Out Of Mind)
06 "Tell 'Ole Bill" (Alternate version, North Country soundtrack)
07 "Born in Time" (Unreleased, Oh Mercy)
08 "Can't Wait" (Alternate version, Time Out Of Mind)
09 "Everything Is Broken" (Alternate version, Oh Mercy)
10 "Dreamin' Of You" (Unreleased, Time Out Of Mind)
11 "Huck's Tune" (From Lucky You soundtrack)
12 "Marching To The City" (Unreleased, Time Out Of Mind)
13 "High Water (For Charley Patton)" (Live, Niagara, 2003)

Disc Two
01 "Mississippi" (Unreleased version #2, Time Out Of Mind)
02 "32-20 Blues" (Unreleased, World Gone Wrong)
03 "Series of Dreams" (Unreleased, Oh Mercy)
04 "God Knows" (Unreleased, Oh Mercy)
05 "Can't Escape From You" (Unreleased, December 2005)
06 "Dignity" (Unreleased, Oh Mercy)
07 "Ring Them Bells" (Live at the Supper Club, 1993)
08 "Cocaine Blues" (Live, Vienna, Virginia, 1997)
09 "Ain't Talkin'" (Alternate version, Modern Times)
10 "The Girl On The Greenbriar Shore" (Live, 1992)
11 "Lonesome Day Blues" (Live, Sunrise, Florida, 2002)
12 "Miss the Mississippi" (Unreleased, 1992)
13 "The Lonesome River" (w/ Ralph Stanley, Clinch Mountain Country)
14 "'Cross The Green Mountain" (From Gods And Generals soundtrack)

Disc Three
01 "Duncan And Brady" (Unreleased, 1992)
02 "Cold Irons Bound" (Live, Bonnaroo, June 2004)
03 "Mississippi" (Unreleased version #3, Time Out Of Mind)
04 "Most Of The Time" (Alternate version #2, Oh Mercy)
05 "Ring Them Bells" (Alternate version, Oh Mercy)
06 "Things Have Changed" (Live, Portland, Oregon, 2000)
07 "Red River Shore" (Unreleased version #2, Time Out Of Mind)
08 "Born In Time" (Unreleased version #2, Oh Mercy)
09 "Tryin' To Get To Heaven" (Live, London, England, 2000)
10 "Marchin' To The City" (Unreleased version #2, Time Out Of Mind)
11 "Can't Wait" (Alternate version #2, Time Out Of Mind)
12 "Mary And The Soldier" (Unreleased, World Gone Wrong)

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Grazie ad Alexan wolf per la segnalazione tempestiva .

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Eccher music : prima pagina per l'articolo di Maggie's Farm    clicca qui

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VIDEO : Bob Dylan - "I Don't Want To Be Your Partner" (outtake)   clicca qui
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Puoi considerarti un vero dylaniato quando.......      clicca qui

Ho ripescato questa rubrica dagli archivi di Maggie's Farm , perchè non la portiamo avanti con nuovi aggiornamenti ?

Mandate le vostre massime a spettral@gmail.it

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Neil Young Il cowboy solitario del rock    clicca qui
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VIDEO : Neil Young "All Along the Watchtower" Rehearsal Take 2    clicca qui

 

Martedi 29 Luglio 2008

Bob Dylan - Il "menestrello" a Châtillon storia e leggenda sul palco     clicca qui

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Le tre tappe italiane 2008 del Neverending Tour di Bob Dylan              clicca qui
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Bob Dylan wrote propaganda songs by Minutemen          clicca qui

I'm waiting and diversing
I'm collecting...diversing information...
liberation...
Bob Dylan wrote propaganda songs!
Bob Dylan wrote propaganda songs!
Manifesto on my window and my fruit...
rotation...admiration...outline my root...
Bob Dylan wrote propaganda songs!
Bob Dylan wrote propaganda songs
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IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Elena

Ciao , vorrei anch’io dire la mia . E’ vero , a Chatillon Dylan è stato
scarso , voce quasi zero , band da 4+ a voler essere gentili , avete ragione
tu e Michele con le vostre critiche che trovo sincere , direi quasi
doverose e necessarie . Ma permettetemi di dire che Dylan rimane Dylan , anche
se a volte sul palco sembra esserci il suo sosia . Il suo charisma è rimasto
immutato per tutti questi anni , guarda la gente e la strega , è successo a me ,
ero proprio sotto il palco di fronte a lui , non so , forse per sbaglio mi ha
fissato negli occhi , probabilmente non mi ha nemmeno visto bene , ma a me è
ribollito il sangue , il grande Bob che guardava me , ci pensate ?
Comunque , anche se dò ragione a voi , rimango sempre dell’idea che
prima di vedere un’altro come lui passeranno secoli , pro a vita , in qualunque modo .
Elena
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VIDEO : Bob Dylan -  Drifter's Escape    clicca qui
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Il concerto di Neil Young a Firenze          clicca qui

 

Lunedi 28 Luglio 2008

Talking Bob Dylan Blues - Parte 416 -    clicca qui

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Bob Dylan: la vita è un tour infinito

A 67 anni si esibisce in luoghi defilati. "Sul palco per non diventare un mito"    clicca qui

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Bob Dylan a Châtillon "blindato"    clicca qui

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Mick Jagger pensionato da 450 euro al mese    clicca qui

 

Domenica 27 Luglio 2008

I dreamed I saw Bob Dylan      clicca qui

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Trento live Bob Dylan               clicca qui

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Per il rimborso del biglietto di Trento :

E' in corso una trattativa tra il Santa Chiara e gli spettatori delusi, quelli che avevano acquistato il biglietto da 55 euro che garantiva un posto a sedere e si sono trovati seduti ma con un muro di persone davanti che impediva di vedere il parco: «Andremo loro incontro» spiega il direttore Franco Oss Noser. Questo significa che verrà rimborsato in parte il prezzo del biglietto a chi lo richiederà, finora un'ottantina di persone mentre la Federconsumatori - proprio ieri - ribadiva il proprio appello ai possessori di biglietto con supplemento posto, perché si facciano avanti presso la sede dell'associazione in via Muredei.

fonte http://trentinocorrierealpi.repubblica.it/dettaglio/Dylan-in-concerto-buco-di-110mila-euro/1491729

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Domani Paul Simon in concert - Milano Arena Civica    clicca qui

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Video - Bob Dylan - Desolation row      clicca qui

 

Sabato 26 Luglio 2008

TRENTO : Dylan in concerto buco di 110mila euro    clicca qui

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VIDEO : I concerti italiani di Bob

Trento : Bowing in the wind

Bergamo : Leopard skin pill box hat     Things have changed      Like a rolling stone

Chatillon : Concert part 1     concert part 2     All along the wathctower     It ain't me baby       Summer days

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VINTAGE NEWS

E l' ebreo errante cantò per il Papa Bologna, 1997: Bob Dylan davanti a Wojtyla
Si diceva che la conversione fosse dovuta a motivi di mercato Giovanni Paolo II citò «Blowin' in the wind»


Anticipiamo l' ultimo brano tratto da Down the Highway di Howard Sounes che uscirà da Guanda alla fine di agosto con il titolo Bob Dylan - Una biografia. Alcuni pensavano che Bob avesse abbracciato il cristianesimo per ragioni commerciali. Keith Richards dei Rolling Stones, per esempio, aveva parlato di Bob come del «profeta del profitto». Anche Ronnie Hawkins aveva ironizzato sul suo spirito cristiano quando il 20 aprile 1980 la tournée di Dylan era arrivata a Toronto e i due avevano parlato per un po' . «Dopo che questo disco avrà venduto un po' diventerai ateo, così potrai vendere a quelli che non credono in niente» gli aveva detto Hawkins, con una risata sardonica. A Bob non era piaciuta la battuta: «Non ha riso. Mi ha guardato e basta. Ma io sapevo qual era il suo piano. E lui sapeva che io sapevo: vendeva dischi. È il suo mestiere». (...) Gli spettatori dovevano sorbirsi lo spettacolo insolito di lui che faceva sermoni da predicatore televisivo. «In questo periodo non si sente parlare molto di Dio. Be' , noi ne parleremo tutta la sera», aveva detto al pubblico di Hartford, nel Connecticut, il 7 maggio 1980. Poche sere dopo ad Akron, nell' Ohio, Bob fu contento dell' accoglienza abbastanza amichevole riservatagli dal pubblico. Ringraziò dicendo che era abituato a «ogni tipo di malizia operata dal demonio», tra il pubblico. Satana doveva aver messo lo zampino anche al botteghino, visto che il concerto finale della tournée venne annullato a causa della scarsità delle vendite. Bob subì altri colpi di sfortuna nei mesi seguenti, e sia la sua vita professionale sia quella privata vennero colpite dalle avversità e, infine, anche dalla tragedia. (...) Dopo tre mesi fra malattia e convalescenza, e dopo la causa con Victor Maymudes, Bob riprese le tournée il 3 agosto 1997, tenendo un concerto a Lincoln, nel New Hampshire. Era ancora gonfio in viso, sudava abbondantemente e chiazze scure gli macchiavano gli abiti di scena. «Prendo ancora medicine tre volte al giorno. A volte mi gira un po' la testa e ho un po' di nausea» ha dichiarato a Usa Today. «E ho bisogno di dormire parecchio, ma credo che ce la farò». Un mese dopo suonò per Giovanni Paolo II al Congresso eucaristico mondiale di Bologna. Sembrava impossibile: un ebreo errante che cantava Knockin' on Heaven' s Door davanti a un pontefice in là con gli anni che sembrava mezzo addormentato. A Bob piacque il concerto, ma lo seccò il fatto di doversi fermare dopo due canzoni per salire la predella e omaggiare Sua Santità con lo Stetson in mano. Oltretutto non aveva idea di cosa dire: il papa sembrava molto più a suo agio e tenne l' omelia a una platea di duecentomila persone, usando le parole del cantante. «Tu dici che la risposta è nel vento, amico mio. È vero: ma non è un vento che spazza via le cose. Questo vento è il respiro e la vita dello Spirito Santo, la voce che ti chiama e ti dice: "Vieni!"». Nemmeno Bob avrebbe saputo dire di meglio. Bob era in Europa quando Time Out of Mind uscì negli Stati Uniti il 30 settembre 1997. Servendosi dei missaggi provvisori, Daniel Lanois era riuscito a mantenere il sound naturale di quelle straordinarie registrazioni di Miami. «Sembrava di stare di nuovo lì» dice Cindy Cashdollar. Gli amici erano sorpresi dal carattere intimo dei testi e Jacques Levy ha detto: «Si sente dentro la ricchezza emozionale della sua vita». Le canzoni, come diceva Bob, avevano a che fare con «la terribile realtà dell' esistenza piuttosto che con quell' idealismo tutto rose e fiori che va di moda adesso». Il disco era, perciò, una provocazione: Greil Marcus, su Mojo, scrisse di averlo trovato «scioccante per la sua amarezza e il rifiuto di ogni conforto, di ogni gentilezza». C' erano, però, molte cose da apprezzare. Elvis Costello, magari esagerando, aveva salutato Time Out of Mind come il miglior disco di Bob in assoluto, ma tutta la critica era d' accordo sulla qualità di quest' album, che ridestò l' interesse per il cantante. Dylan tutt' a un tratto tornava di moda e, anzi, veniva celebrato come un grande esponente della cultura americana: in ottobre, ebbe l' onore di ricomparire sulla copertina di Newsweek. Non accadeva dal 1974: allora aveva trentadue anni e girava per il Paese con la Band. Adesso, nel 1997, ricompariva, invecchiato e con un' aria gufesca, in una fotografia di Richard Avedon. Il titolo diceva: DYLAN È VIVO. Era come se fosse risorto. «È un disco pieno di ombre, perché è così che mi sento» ha dichiarato a Newsweek. «Non sono in sintonia con niente».

Sounes Howard

Bob dylan & Pope  - live Bologna 97  - knockin' on heaven's door     clicca qui

Bob Dylan - live Bologna 1997 - Forever Young     clicca qui

 

Venerdi 25 Luglio 2008

Concerto Bergamo reclami       clicca qui

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RTM intervista in diretta Michele Murino               clicca qui

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Questa sera Al Diesan e Pino Tocco Live in concert

"Sotto la torre" - Cagliari , via Santa Croce 1 - ore 22

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IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Alice

Ciao a tutti coloro che come me non riescono a smettere di essere ipnotizzati da Bob Dylan.
Il mio voto è decisamente PRO, io ho 15 anni e soltanto da 1 anno "conosco" questo mr. Dylan a me così caro per tutte quelle canzoni che a me colpiscono direttamente al cuore, e ho capito una cosa su di lui, una cosa che me lo fa ammirare ancora di più: lui ha sempre fatto quello che voleva fare, come e quando lo voleva fare e continuerà a fare così fino a quando avrà vita.
Il 18 giugno sono andata al suo concerto in valle d'aosta ed era la prima volta che lo vedevo, quando è salito sul palco nonostante fossi in primissima fila lo vedevo appena, il palco era alto e lui stava indietro rispetto al bordo, ero delusa volevo erssergli più vicino, poi ha iniziato a suonare e il mio cuore ha iniziato a battere più forte come succede sempre, non riconoscevo le canzoni, nonostante le sappia ormai praticamente tutte a memoria, su 20 canzoni che ha fatto sono riuscita a riconoscerne soltanto due, tutte storpiate e modificate, anche su questo ci sono rimasta male e quando il concerto è finito, lui a salutato e se ne è andato via. Voi potreste pensare che fosse stato un concerto deludente, ma per me non è stato così, ero euforica per aver visto il mio idolo e poi dopo averci riflettuto sopra anche quelle piccole delusioni riguardanti il palco troppo alto e le canzoni irriconoscibili, se ne sono andate, lui è così e io lo adoro esattamente così com'è.
Il fatto di non esporsi troppo al pubblico di non assecondare il pubblico in niente, fa parte di lui, in fin dei conti Bob Dylan è stato l'unico artista a cui il pubblico andava in contro senza che lui si muovesse di un passo, è un genio assoluto e non smetterò mai di pensarlo.
Proissima a vita , Alice .

Cara Alice , devo confessare che per noi "vecchi" è una grande gioia ricevere una mail come la tua . Tutti la pensiamo come te , anche per noi Bob è esattamente quello che è per te , ma purtroppo noi abbiamo anche il dovere di essere più rigorosi nel giudizio e a volte questo ci fa sembrare antipatici . Il Contro nostro e di tanti altri è solamente formale , solo contro questo modo di porgere Robert Zimmerman nella parte di "Bob Dylan" alla gente . Tutti continuiamo ad amarlo , a seguirlo , ad analizzarlo , a cercare il pelo nell'uovo , o l'ago nel pagliaio , noi vorremmo sempre Dylan al massimo della perfezione , ma sappiamo anche che non è sempre possibile , anche lui , per quanto genio assoluto ed irraggiungibile ha i suoi ups and downs , e noi questo dobbiamo dirlo , senza però sminuire di un milligrammo il valore immenso di Bob e delle sue canzoni , certo , le vorremmo più riconoscibili , suonate meglio , con musicisti migliori , Dylan ha solo da sciegliere in questo campo , ma questa volta sembra che abbia scelto male o sia stato consigliato male e che il tutto sia gestito senza la consueta serietà . Nessuno di noi conosce le motivazioni sue e del suo management , ma la situazione è questa , troppi concerti distruggono la sua voce , musicisti non eccelsi rovinano il suo show , si può porre rimedio a questa situazione , noi della Fattoria abbiamo detto la nostra , altri hanno detto la loro , alla fine Dylan non dirà la sua e continuerà a far come vuole , è per questo motivo che ci ha sempre affascinato , per la totale ed estrema libertà delle sue scelte , e noi continueremo a seguirlo , lodandolo quando è da lodare o criticandolo quando è da criticare , senza che questo diminuisca la enorme stima che abbiamo di lui .

La tua mail merita un piccolo omaggio che la Fattoria ti dedica , sei giovane ma a tuo merito va detto che hai scelto come tuo punto di riferimento il migliore di tutti !!!!     clicca qui    :o)))))

Mr.Tambourine

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Video : Jakob Dylan new album     clicca qui

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Foto : Dylan real moments              clicca qui

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Tutto esaurito per l'inaugurazione di PLAY Arezzo Art Festival   clicca qui

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Arezzo: Play Art Festival 2008      clicca qui

 

Giovedi 24 Luglio 2008

VINTAGE NEWS

Bob, uno spinello insieme ai Beatles Dylan incontra il gruppo in tour negli Usa
Diventò amico soprattutto di Lennon e Harrison Cambiarono insieme il loro modo di fare musica


Anticipiamo alcuni brani tratti da Down the Highway di Howard Sounes che uscirà da Guanda alla fine di agosto con il titolo Bob Dylan - Una biografia. Nelle nuove canzoni di Bob qualcuno trovò che ci fosse una punta di autocompiacimento, anche se la prima esecuzione di Mr. Tambourine Man venne accolta a Newport da scroscianti applausi. Dopo il festival, il direttore di Sing Out! pubblicò una lettera aperta in cui rimproverava a Bob il carattere introspettivo delle sue nuove canzoni e lo accusava di aver ceduto alle lusinghe del divismo. Giudizi della critica a parte, il festival fu un momento importante per Bob che poté finalmente conoscere il cantante country Johnny Cash, con il quale aveva tenuto una fitta corrispondenza e che ammirava da tempo. Bob e Johnny erano così contenti di conoscersi che Joan Baez e June Carter Cash si misero a saltare sul letto della stanza del motel dove Cash alloggiava, «proprio come bambini» racconta Cash. Qualche giorno dopo il festival, Bob andò in California e, tra gli ultimi giorni di luglio e l' inizio di agosto, ebbe una breve parentesi romantica con la sua vecchia fidanzata Bonnie Beecher. «L' ho accompagnato all' aeroporto ed è finita che sono salita sull' aereo e ho passato una settimana alle Hawaii insieme a lui», ricorda Bonnie. Bob tenne un concerto a Waikiki, poi risalutò Bonnie e tornò a est per andare a casa di Albert Grossman a Bearsville insieme a Joan Baez, a sua sorella Mimi e Richard Fariña, il quale aveva da poco divorziato da Carolyn Hester e sposato Mimi. Mimi non era un osso meno duro di Carla. Una volta, pensando che Bob non trattasse Joan con il rispetto dovuto, lo aveva preso per i capelli e glieli aveva tirati con forza. Aveva capito - visto che Bob corteggiava quasi tutte le donne che incontrava - che non era innamorato di Joan quanto lei lo era di lui. Ma Joan sembrava non accorgersene ed era più presa che mai. Durante la permanenza a Bearsville venne organizzato un incontro tra Bob e i Beatles, che erano a New York nell' estate del 1964 al termine del loro secondo viaggio negli Stati Uniti e stavano per tenere un concerto di beneficenza al Paramount Theater. Bob quindi scese da Bearsville e lui e il suo entourage vennero introdotti nella suite dei Beatles all' Hotel Delmonico, dove una falange di poliziotti li avrebbe protetti dall' assedio dei fan. I Beatles avevano appena finito di cenare con il loro manager Brian Epstein, quando entrò Bob. Il giornalista Aronowitz, orgogliosissimo, fece le presentazioni. Era uno dei momenti più alti dell' esistenza di Bob e quell' incontro cambiò il corso della storia della musica: Bob da allora riadattò in senso «beatlesiano» il suo modo di fare rock' n' roll, mentre i Beatles cominciarono a scrivere testi seri e profondi come quelli delle canzoni di Dylan. Gli ospiti americani proposero uno spinello. I Beatles preferivano bere piuttosto che assumere droghe, e il loro drink preferito era Coca-Cola e scotch; però, anche se i libri che parlano di quel periodo dicono che la band non aveva mai fumato marijuana prima d' allora, è sicuro che almeno Harrison e Lennon avevano già provato l' erba. Il punto era, però, che nessuno dei Beatles aveva mai fumato marijuana di ottima qualità. Bob iniziò goffamente a rollare il primo spinello, facendo cadere un po' di marijuana. Visto che avevano la polizia proprio fuori della porta, si trasferirono in una stanza interna prima di accendere. Bob passò il primo spinello a Lennon che disse a Ringo Starr di provarlo, affermando per ridere che Ringo era il suo assaggiatore. Il batterista iniziò a fumarlo come una sigaretta senza passarlo agli altri, perciò Aronowitz suggerì a Victor Maymudes di rollarne un altro. Non ci volle molto perché fossero tutti fumati persi. McCartney disse di aver scoperto il significato dell' esistenza e cercava una matita per scriverlo. Starr ridacchiava. Brian Epstein diceva che si sentiva alto fino al soffitto. Il giorno dopo, alla luce fioca del mattino, McCartney guardò i suoi appunti a matita per scoprire il significato della vita distillato in una sola frase: «Ci sono sette livelli». Nei giorni successivi Bob e i Beatles si videro spesso, in albergo e in giro per New York. Da allora nacque un legame d' amicizia particolarmente stretto tra Dylan, Lennon e Harrison. Quando i Beatles suonarono al Paramount Theater, il 20 settembre, Bob andò a vedere i suoi nuovi amici in azione. Era un pandemonio, con un pubblico di ragazzine scatenate che strillavano così forte che era praticamente impossibile riuscire a sentire il gruppo. Bob, che era piccoletto, stava in piedi su una sedia in uno dei corridoi laterali per riuscire a vedere meglio. Notò con soddisfazione che il concerto era l' opposto dei suoi, in cui il pubblico ascoltava in silenzio ogni parola e applaudiva alla fine. «Ne fu orgoglioso», sostiene Aronowitz.

Sounes Howard

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Jakob Dylan, nuovo album (in streaming) + video     clicca qui

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Stregati da Joan Baez oltre 1500 persone   clicca qui

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Joan Baez, la regina del folk sulle barricate con Capossela   clicca qui

 

Mercoledi 23 Luglio 2008

Video : Bob Dylan and Tom Petty - Accused of Love   clicca qui

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Enjoy Joan Baez    clicca qui

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VINTAGE NEWS

Bob e Joan, fidanzati in concerto
La storia fra Dylan e la Baez non piace alla comunità folk Molte persone la consideravano una mossa di opportunismo Lei mise tutto il suo impegno per lanciarlo in tournée

Anticipiamo alcuni brani tratti da Down the Highway di Howard Sounes che uscirà da Guanda alla fine di agosto con il titolo Bob Dylan - Una biografia. Quando Joan Baez invitò Bob a seguirla nella sua tournée estiva come guest star, Suze cadde in una crisi profonda. Le circostanze non sono mai state chiarite, ma qualche tempo dopo il festival di Newport, e forse dopo che era venuta a sapere della prossima partenza di Bob per la tournée, Suze cercò di togliersi la vita col gas nell' appartamento della West 4th Street. «Bob mi telefonò per chiedermi di andare là: aveva bisogno di aiuto. Poi lei è venuta a stare da me», ricorda Carla Rotolo, secondo la quale la sorella non intendeva davvero togliersi la vita ma solo richiamare l' attenzione su di sé. Sta di fatto che Suze non tornò a vivere con Bob dopo l' accaduto ma si trasferì definitivamente a casa di Carla nel Lower East Side di Manhattan. «Bob ha lasciato dietro di sé un bel po' di vittime», dice Carla. «A quell' epoca Bobby era un tipo molto incasinato». Sembra, insomma, che la voglia di Bob di arrivare al successo fosse diventata più importante di ogni altra cosa. È impossibile sapere cosa provasse davvero per ciò che era successo perché non ne parlava, ma Bob non era un insensibile e sicuramente dev' essere rimasto sconvolto. Certo non rinunciò alla tournée. Oltre alla sofferenza che provocava a Suze, la relazione tra Dylan e la Baez non piaceva a quelli della comunità del folk, che la vedevano soprattutto come una mossa strategica. Sembrava che i due si usassero l' un l' altro per dare una spinta alle rispettive carriere: alla Baez faceva gioco presentare al pubblico un nuovo grande talento, e per Bob era un' occasione per stare sotto i riflettori. A confermarlo è Oscar Brand: «Lui aveva una tale bramosia di successo che forse ha fatto parecchie cose... a mio avviso spaventose... e sono convinto che stesse con Joan perché lei cantava le sue canzoni». Non molto diverso era il parere dell' ambiente del folk quando iniziò la tournée nel New Jersey, il 3 agosto 1963. Arrivati a Lenox, nel Massachusetts, a distanza di soltanto un mese dall' inizio della tournée i due recitavano già le parti di copione più o meno fisso: lei cantava Blowin' in the Wind, poi chiedeva con nonchalance al pubblico: «Volete conoscere l' autore di questa canzone?». La gente gridava di sì e allora appariva Bob accompagnato da uno scroscio di applausi a scena aperta. Albert Grossman era riuscito a ottenere, per ogni apparizione di Dylan, un cachet persino più alto di quello della Baez, che d' altra parte aveva sempre esibito il più completo disinteresse per le questioni finanziarie. «Non appena si iniziava a discutere di soldi, lei staccava la spina», ricorda Nancy Carlen, amica e produttrice dei suoi dischi. «Era una donna di spettacolo che non era mai andata a caccia di successo. Il successo le è piovuto addosso, e ne parlava come chi non aveva dovuto fare alcuna fatica per conquistarselo». Per quanto i concerti potessero essere studiati a tavolino e nonostante la generale impressione che lei e Bob si stessero usando reciprocamente, c' era qualcuno che, come Eve Baer, trovava la loro coppia affiatata e piena di fascino. Eve era al concerto di Lenox e si innamorò subito di quel tipo dall' aria «modesta e timida». Alcuni concerti si tenevano in grandi spazi, come lo stadio del tennis di Forest Hills nel Queens, a New York. Lì la Baez presentò Bob a un pubblico di quasi quindicimila persone, più o meno come l' intera popolazione di Hibbing. «C' è un ragazzo che si aggira per New York e si chiama Bob Dylan», disse la cantante. «E guarda caso Bob Dylan è qui con me stasera». Per la Baez era gratificante presentare al mondo un genio e i suoi amici e familiari pensavano che lei avesse giocato un ruolo importante nella carriera di Bob, lasciando così intendere che lui non le era mai stato abbastanza riconoscente. Di fatto non lo fu per niente. «Per quanto si tenda a sottovalutare l' importanza che ebbero i concerti con Joan», sostiene la sorella Mimi, «Joan ce la mise tutta per lanciare Bob». E forse Bob era irritato per la condiscendenza con cui talvolta lei lo trattava. Nella sua autobiografia, la Baez scrive infatti, con una certa aria di superiorità, di «aver trascinato» il suo «piccolo vagabondo fin sul palco», come chi si accinge a un «grande esperimento». Era cosciente, in quel momento, di fare un favore a un collega, ma è innegabile che fosse anche affascinata dall' energia, dal senso dello humour e dall' intelligenza di Bob. L' aiuto della Baez fu solo in parte determinante per il successo di Bob, che già nell' estate del 1963 cominciava a camminare con le sue gambe. L' album The Freewheelin' Bob Dylan aveva venduto diecimila copie alla settimana e parecchi artisti volevano eseguire e incidere cover delle sue canzoni. Alcuni erano anche molto bravi, ma quando Hamilton Camp gli fece sentire la sua versione di Girl from the North Country, Bob si mise le mani sulle orecchie. (10 - continua © Guanda)

Sounes Howard
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Video : Waylon Jennings - Don't Think Twice, It's All Right    clicca qui

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Video : Shelby Earl - "Temporary Like Achilles"    clicca qui

 

Martedi 22 Luglio 2008

REVIEW: Oeiras, Portugal - Passeio Marítimo of Algés - July 11, 2008

by John Hayes

Quando Dylan ha deciso di escludere l’Inghilterra da questo tour , non è stata una cosa cattiva , perchè mi ha dato la possibilità di vedere Bob e Neil Young in due serate consecutive a Lisbona .
Avendolo visto 4 volte in questa decade , probabiomente non sarei andato , ma mio figlio 15enne Robert ( Bob) è di recente diventato un suo fan e così è diventato necessario andare.Può essere stato il bombardamento subliminale che ha ricevuto in questi anni , chi lo sà ?
C’era anche la faccenda dei Rage against the machine che si svolgeva la prima notte del festival, Robert ha voluto vederli come parte integrante dei 3 giorni .
La sera , dopo una mezz’ora di attesa , il pubblico , composto in maggior parte di giovani , ha salutato calorosamente Bob e la sua Band , e loro sono partiti con una spumeggiante Rainy day women . Don’t think twice è seguita , con Bob in buona voce ( migliore di quellla che avevo sentito 4 anni fa ) . L’esecuzione di Things have changed mi ha trascinato , potente . Girl from the north country , preferirei ricordare l’esecuzione “solo” , con la chitarra acustica , ma va bene anche così , nessun problema.Tangled up in blue è stata bella ma non è sembrato che eccitasse il pubblico. Desolation row è stata fantastica , Bob interagiva con la band di frequente , un vero highlight... Il pubblico giovane non ha riservato la consueta acclamazione a It’s all right Ma (presidente US nudo etc.). Highway 61 è stata magnifica , rocckando molto bene , la band ha chiaramente fatto capire che era la loro ultima serata in Europa , per questo l’ha tirata in lungo . Ho capito quanto mio figlio sia diventato un fan di Bob , quando ha registrato col suo telefonino Ballad of a thin man senza accenderlo .
Ho capito dopo 13 canzoni che avremmo ascoltato solo 15 canzoni invece delle consuete 17 . Thunder on the mountain è seguita alla miglior canzone rock mai fatta , Like a rolling stone , per la delizia di tutti , Tony Garnier , col mal di schiena sembrava sul punto di crollare , ma Bob sembrava voler continuare all’infinito.
(Dean Spencer news)

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IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Alberto

Purtroppo al cuor non si comanda – dice il proverbio – e nel mio caso è così . Ero al concerto di Trento e devo confessare che a parte qualche sprazzo non mi sono divertito , come mi era successo anche l’anno scorso a Milano e Torino. Sono da decenni fan di Bob , come un Dylandipendente , e solo vivere qualche momento della mia vita vicino a lui mi fa stare bene . So che Michele e Mr.Tambourine hanno ragione nelle loro fredde analisi dei concerti live , loro riescono a farlo , io ci ho provato ma niente da fare , l’affetto e la gratitudine per Bob mi frega sempre , e continuerà a fregarmi , anche se spero anch’io come tanti di rivedere un concerto con la C maiuscola , io non dispero . Perciò , anche se la mente mi dice contro il mio cuore dice pro , pro per Bob che tanto mi ha dato in questi anni , anche se ora è molto sottotono , ma sento che prima o poi lui riuscirà a stupirci ancora .
Alberto – Senna Comasca - PRO

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Tom Waits agli Arcimboldi: cronaca del concerto del 18 luglio ‘08     clicca qui

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Video : Bruce Springsteen - I Want You - Main Point 1975    clicca qui

 

Lunedi 21 Luglio 2008

Talking Bob Dylan Blues - Parte 415 -   clicca qui

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REVIEW: Mérida,Spain - Plaza de Toros - July 10, 2008

by Markus Prieur

Oggi mia moglie ed io torniamo in volo a Cork/Irlanda dal sud della Spagna , dove abbiamo visto paesaggi meravigliosi , e dopo aver visto i concerti di Dylan di Jaen , Jerez e Merida .Ho già espresso la mia opinione sui concerti di Jaen e Jerez , ma la recensione di questo concerto ha dovuto aspettare , causa la connessione Internet e gli splendidi paesaggi da vedere .Questo era il mio 61° concerto di Dylan ( sono sicuro che Dylan l’ha saputo perchè ha incluso Highway 61 nello show ).
Così qui troverete le mie personali riflessioni sul concerto di Merida che ho visto dal posto molto vicino a Merida , come del resto è stato a Jaen e Jerez.
Ho sentito un buon sound ed ero in un ottimo posto per vedere tutti i membri della band al lavoro.
Specialmente gli interscambi fra Freeman e Bob sono stati un piacere da osservare. Alla mattina , mentre osservavo la vista dal vecchio ponte Romano di Merida , ho avuto la possibilità di ringraziare Mr.Freeman personalmente per il suo contributo sul palco . I suoi “solo” sono stati grandi a Merida , specialmente durante Spirit on the water , la sola canzone della serata nella quale Dylan ha suonato l’armonica , all’inizio e alla fine della canzone.
Questa volta non ho sentito nessuna nuova canzone , come negli altri due show , anzi lo show di Merida è stato più corto di due canzoni perchè dovevano finire per le 23,00 . Una delle migliori è stata , per me , Ain’t talkin’ , che non ho potuto gustare come in Jaen , perchè alcune persone del pubblico davanti a me non sapevano il significato della canzone .Una magnifica versione di When the deal goes on , la mia canzone preferita di Modern Times ,che avevo sentito due volte l’anno scorso in Germania , è stata una grande aggiunta al concerto e alle mie vacanze in Spagna .
Le migliori canzoni sono state la 5° , 6° e 7° . Il primo picco dello show è stata A hard rain’s a-gonna fall , eseguita in modo focoso da Dylan e dalla band. E finchè non eravamo tutti sudati dopo aver aspettato fuori dal pittoresco Bullring e dopo un’altra attesa nel recinto , Bob ha fatto seguire Hard rain da High water , che sono stato felice di sentire , così ho potuto aggiungere anche questa versione alle mie altre numerose registrazioni.
Poi Dylan ha tirato fuori la più animata e dura Love sick che gli avevo mai visto cantare.Il suo modo di cantarla è stata una delle cose migliori dello show. E’ stata inoltre la sola canzone da “Time out of mind” che ho potuto sentire nei tre concerti. Da “Love and theft” ho sentito cinque canzoni , incluse le rare Moonlight e Mississippi.
Da “Modern times” ho avuto l’esperienza di sentire nove canzoni in pochi giorni.
Sicuramente è stato grande vedere di nuovo un bello show di Dylan da qualche parte diversa dall’Irlanda o della vecchia buona Germania , e aver potuto abbinare una desideratissima calda vacanza al sole e aver visitato delle bellissime città spagnole , prima , durante e dopo questi tre concerti.
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IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Marco

Ciao, sono Marco e volevo dire la mia sull'attuale Dylan live. Sono d'accordo con Michele su molti aspetti della vicenda :scalette ripetitive, esclusione chitarra,voce non sempre all'altezza, versioni non sempre centrate (anche se fa'un pò specie sentire Napoleon criticare BOB; prima di "abbandonare" la Farm lo aveva difeso ad oltranza anche nelle situazioni più scabrose:)), comunque ho capito cosa vuol comunicare, e sò che per lui BOB resta il più grande, Beatles permettendo :)))..). Però nonostante tutte queste considerazioni ho stretto forte il mio biglietto per il concerto di Bergamo e ho dato un'altra chance a BOB, e devo dire che non mi sono pentito (lasciamo perdere l'organizzazione, ma si sapeva che con le sedie và a finire così...): il vecchio leone ha ruggito ancora (in alcune canzoni realmente!) e penso che a tutti i farmer sarebbe piaciuto sentire le grandi versioni di THINGS HAVE CHANGED e di BALLAD OF THIN MAN, il fascino di IF YOU SEE HER SAY HELLO e di JUST TOM THUMB'S BLUES, per non dire della grande sincronia della scaletta con la situazione metereologica (HIGHWATER, HARD RAIN, THUNDER ON THE MOUNTAIN che tradotta in modo letterale calzava a pennello = temporale su Bergamo, THE LEVEE'S GONNA BREAK grande versione).Certo l'amore per BOB influenza il mio giudizio, ma devo dire che il concerto di Bergamo ha vinto il mio scetticismo iniziale, e che quindi esprimo il mio voto a favore nonostante tutte le riserve che ho elencato all'inizio. Saluti a Mr.tambourine e a tutta la Farm, a presto.
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Video : Bob Dylan - Something ( G. Harrison )     clicca qui

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MP3 : Satisfied Mind , una delle più belle canzoni , ascoltate queste diverse versioni

How many times have you heard someone say,
"If I had his money I'd do things my way."
But little they know that it's so hard to find
One rich man in ten with a satisfied mind.
Once I was winning in fortune and fame;
Everything that I dreamed for to get a start in lifes game.
But suddenly it happened, I lost every dime,
But I'm richer by far with a satisfied mind.

Money can't buy back your youth when you're old
Or a friend when you're lonely or a love that's grown cold;
The wealthiest person is a pauper at times
Compared to the man with a satisfied mind.

When life has ended, my time has run out,
My friends and my loved ones I'll leave, there's no doubt.
But one thing for certain, when it comes my time,
I'll leave this old world with a satisfied mind.


Jeff Buckley - Porter Wagoner - Johnny Cash - Bob Dylan - Jonathan Richman -          clicca qui

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Rock, blues & Ballads alla Vineria M481      clicca qui

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A un bolognese l'arringa finale    clicca qui

 

Sabato 19 Luglio 2008

IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Beppe

Michele Murino ha ragione , c’ero anch’io al concerto di Chatillon ed ho visto le stesse cose da lui descritte . Che pena ( nel senso doloroso della cosa ) , Bob , ti prego , cambia o smetti , non torturaci in questo modo , che ti abbiamo fatto di male noi che da tanti anni ti seguiamo ?
Beppe fortemente contro .

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ME AND BOBBY D, IO E BOB DYLAN / Un ricordo lungo trent'anni.

ROUTE 61 - Il blog di Ermanno Labianca     clicca qui

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Funari : i video del funerale con la musica e le parole di Bob Dylan recitate da Gianfranco     clicca qui      clicca qui

Gianfranco non si era dichiarato fan di Dylan , forse un amore segreto tenuto nel cuore , ma per il suo viaggio finale ha voluto che fossero le parole di Bob da lui stesso recitate e la musica di Blowing in the wind ad accompagnarlo , ciao Gianfrà , che ti giunga l'applauso e la stima di tutti i Maggiesfarmers !

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Berlino la profezia di Bruce Springsteen   clicca qui

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Jakob Dylan nuovo video                             clicca qui
 

Venerdi 18 Luglio 2008

Aosta – “ Il concerto di Dylan a Chatillon ? E’ stato fiacco , fiacco , fiacco...La band ? Prevedibile e scontata , già vista e rivista , cotta e stracotta , non dà emozione alcuna se non a sprazzi . Le setlist ? Stantie , stantie , stantie . A Chatillon c’era gente buttata sul prato che , mentre Bob suonava , beveva , mangiava e giocava a carte . Alcuni si sono fatti un riposino...Ho visto persino una signora che a metà concerto si è messa a leggere la “Gazzetta dello sport” e un uomo che a un certo punto ha pensato bene di tagliarsi le unghie dei piedi “.
Il bello di questa critica ferocemente ironica al concerto che mercoledi 18 giugno scorso Dylan ha tenuto a Chatillon è che l’autore è Michele Murino , uno dei suoi più grandi ammiratori ed esperti . “ Sia chiaro , si affretta a precisare , che lo continuo a considerare il più grande artista della musica leggera vivente , ma non posso dire che il Dylan live attuale mi piace solo per l’affetto che provo per lui . Per me Bob deve rimettersi in gioco , so che non è facile a 67 anni ma lui è talmente il più grande di tutti che ce la può fare . In fondo è stato proprio lui a insegnarci che le cose cambiano “. Una riprova dell’affetto che Murino prova per Dylan è il libro “ Bob Dylan – Percorsi Vol.2 ( Bastogi Editrice euro 10 ) che lo stesso giorno del concerto , mercoledi 18 giugno scorso , Murino ha presentato nei locali del Cafe Royal di Aosta . “ Nel libro parlo delle relazioni incrociate di Dylan con gli altri protagonisti della storia del rock . Alcuni rapporti – come quelli con Joan Baez , “The Band” e Tom Petty - sono ben noti , altri – con i Beatles ed Elvis Presley – più sorprendenti . Si tratta del frutto di anni di lavoro in cui ho “incrociato” i dati presi da libri ed Internet , ma , anche , della mia traduzione di oltre quarant’anni di interviste concesse da Dylan”.
Gaetano Lo Presti - dalla pagina "Cultura & Spettacolo" de "La Vallée" del 12 Luglio 2008

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Review:Arganda del Rey, Spain - Rock in Rio '08 Music Festival - July 6, 2008

by Monica Schmitt

Sono andata ai concerti di Salisburgo e Madrid perchè Bob non ha tenuto nemmeno un concerto in Germania . E’ stata una caldissima serata d’estate spagnola e siamo andate al concerto dopo aver passato tutto il giorno in una finca spagnola vicino ad Arganda del Rey.
Il sito del concerto era fuori da Arganda , costruito apposta per il “Rock in Rio Festival” e le manifestazioni commerciali , con un palco gigantesco che non mi è piaciuto , ma la musica e il sound sono stati grandi .

Bob ha suonato diverse canzoni da “Highway 61” e “Modern Times” , il pubblico era mediamente molto giovane , più giovane che a Salisburgo , ed era molto entusiasta .
Diversamente dagli altri concerti qui non c’era il controllo delle macchine fotografiche , c’era un grande schermo al lato del palco , Bob sembrava essere felice , non ho mai visto Bob sorridere così tanto durante un concerto , non ne conosco la ragione .
Durante il bis Like a rolling stone la gente urlava “ How does it feel” etc.
Sono venuta a vedere il concerto con un mia buona amica che mi ha invitata allo show , anche se lei è una fan di Sting che si è esibito il giorno prima .
Il concerto ci è piaciuto , dopo il concerto abbiamo preso il free-bus per rientrare a Madrid , così non abbiamo visto Franz Ferdinand e Lanny Kravitz.
(Dean Spencer news)

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For Thomas, with a little help from my friends

Aperta una sottoscrizione sul Neverendingpool a favore dello sfortunato Thomas    clicca qui

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Video : Dylan in Woodstock    

dal film di David Macdonald : Woodstock You Can't Get There From Here     clicca qui

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Tom Waits, una vita roca   clicca qui

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Tarantula: posseduti dalle immagini    clicca qui

 

Giovedi 17 Luglio 2008

IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Andrea

E' dal concerto di Milano 2002 che non
assisto ad un concerto di Bob , ma ascoltando i bootleg non sento una
particolare differenza di suono.
La prima volta che ho visto un suo
concerto è stato a Correggio credo nel ' 91. Una cosa orribile non ho
riconosciuto una canzone. Tutto il concerto ha guardato per terra.
Mi è piaciuto ferrara '96 e Milano ' 02.
Dovrebbe cambiare qualche canzone e
suonare la chitarra. Bob scrive ancora bene ( huck's tune tell'old
bill) ma dal vivo sono sempre quelle.
Una nota anche contro i fans.
In ogni concerto che ho visto c'è sempre qualcuno che si lamenta. Ormai
sappiamo che è così. Se ci vai ascolta e basta, altrimenti fai come me
e stai a casa ad ascoltarti i cd.
Andrea Argenti
Felino ( PR)

Contro

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Blowin' in the Wind di Bob Dylan recitata da Gianfranco Funari al suo funerale

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Gianfranco Funari, il commosso addio di Milano sulle note di Bob Dylan

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LIBRI : "JOHN" di Cynthia Lennon      clicca qui

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VINTAGE NEWS

E in tre minuti Dylan creò il mito «Blowin' in the wind», il successo nato in un caffè.
Bob non si rese conto subito del valore della canzone . Con un nuovo agente arrivarono anche i soldi.


Anticipiamo alcuni brani tratti da Down the Highway di Howard Sounes che uscirà da Guanda alla fine di agosto con il titolo Bob Dylan - Una biografia. Bob compose Blowin' in the Wind in pochi minuti, in un caffè di fronte al Gaslight Club. Che fosse una canzone un po' particolare l' aveva capito, ma non che lo fosse fino a quel punto. «In fondo era una delle tante canzoni che avevo scritto», dice. La melodia era straordinariamente simile a quella dello spiritual No More Auction Block, ma - lo si è detto - prendere in prestito melodie e persino testi rientrava nella tradizione del folk. È difficile, però, non essere d' accordo con chi trova un po' retorico il testo di Blowin' in the Wind. Molti dei più noti artisti folk di New York non si entusiasmarono affatto quando sentirono per la prima volta la canzone: tre strofe di frasi interrogative destinate a non trovare altra risposta se non in questo: che la risposta è nel vento; un' idea talmente vaga da non significare nulla. A Pete Seeger la canzone non parve un granché. «Blowin' in the Wind non è una delle canzoni che preferisco», dice. «È un po' troppo facile». Tom Paxton la trovava quasi impossibile da imparare: «Io la odio. È una canzone-lista della spesa, in cui un verso non ha nessun nesso con quello dopo», e Dave Van Ronk pensava, francamente, che fosse una canzone stupida. Comunque, dopo un paio di mesi che Bob suonava Blowin' in the Wind al Gerde' s Folk City, Van Ronk si accorse con sorpresa che i musicisti che si trovavano nei pressi del Washington Square Park avevano inventato parodie irriverenti del pezzo, tipo: «The answer, my friend, is blowin' out your end (La risposta, amico bello, ti vien fuori dal pisello, ndt)». «Se la canzone è tanto buona da cominciare a essere parodiata, senza che sia neppure stata incisa», si disse però Van Ronk, «allora è migliore di quanto pensassi». Intanto Roy Silver si era reso conto del fatto che Bob aveva creato qualcosa di straordinario. «Blowin' in the Wind è stata la chiave di volta», afferma. «È stata quella canzone a far scattare qualcosa»; entusiasmo a parte, sentiva anche che Bob gli stava scivolando dalle mani. Da quando aveva scoperto le potenzialità di quel musicista, Grossman si era mostrato sempre più interessato a lui; lo stesso Bob ormai parlava della sua carriera più spesso con Grossman che con Silver. Non che Bob si fosse dato tanto facilmente a Grossman. All' inizio, anzi, aveva chiesto a Harold Leventhal di fargli da agente, ma pur apprezzandolo per la serietà e la professionalità, e nonostante avesse fatto lui il primo passo, non si decise mai a firmare un accordo. «Lo chiamavo, ma lui non si faceva trovare, e di certo io non avevo intenzione di rincorrerlo». Solo nel giugno del 1962 Silver decise di cedere il suo contratto con Bob a Grossman per una modesta somma di denaro e il diritto all' uso di uno spazio nell' ufficio di quest' ultimo a New York. «Sapevo che Albert si sarebbe comportato da bastardo. Lui aveva i soldi che io non avevo», racconta Silver. «Perciò ho venduto il contratto per circa diecimila dollari ed è finita lì. Albert ha preso in mano la cosa». Fu il miglior contratto di tutta la vita di Grossman. Per diecimila dollari e lo spazio per una scrivania si era assicurato un cliente che lo avrebbe reso milionario. Albert Grossman è una figura chiave della carriera di Dylan. Alcuni ritengono che senza di lui Bob non avrebbe mai potuto avere tanto successo. «Nonostante i suoi difetti, Albert credeva in Bob, ci credeva sul serio», afferma Van Ronk. «E lo ha sempre sostenuto: il primo disco non aveva venduto e neanche il secondo era andato granché bene, Ma Albert era convinto che Bob sarebbe andato molto lontano e non si è mai arreso». L' uno aveva un talento sconfinato, l' altro una grande esperienza e un innato senso degli affari. Musicista e agente insieme sortirono, come dice Odetta, «una combinazione potente». E Bob aveva più di un motivo per essere soddisfatto, dato che, anche nei momenti in cui i loro rapporti si fecero più tesi e difficili, dovette riconoscere a malincuore che Grossman aveva sempre lavorato nel suo interesse. Il vero e proprio conflitto nacque solo nel 1981, dodici anni dopo la fine del loro sodalizio, quando Grossman fece causa a Bob per delle royalty mai percepite. Bob, a sua volta, gli fece ben diciotto querele accusandolo di sfruttamento e di raggiro e negando che fosse stato lui a «scoprirlo» visto che aveva già un agente e un contratto discografico prima di conoscerlo. «Non avevo neanche idea di cosa fosse il mondo degli affari», ha ammesso, e Grossman aveva avuto buon gioco approfittando della sua ingenuità. Ma l' amarezza di Bob non nasceva solo dal denaro perso: si sentiva ferito per essere stato tradito da qualcuno di cui si fidava. Anno dopo anno, aveva visto Grossman appropriarsi di più di 7 milioni di dollari; e quando gli chiesero da quanto tempo si conoscevano, Bob ci pensò un po' e disse: «Beh, non credo di aver mai conosciuto davvero quest' uomo, il signor Grossman». In un' altra occasione dichiarò apertamente: «Grossman prima si è guadagnato la mia fiducia e la mia amicizia per poi approfittarne e guadagnarci su».

Sounes Howard

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La corsa di Obama , è Bob Dylan quello che non ti aspetti      clicca qui

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Video : Bob Dylan - Brown Sugar ( Jagger - Richards )           clicca qui

 

Mercoledi 16 Luglio 2008

Slow Train Band Review

Osteria San Carlo, Villa san Carlo – Valgreghentino (LC) - Sabato, 12/07/2008

“The boys are back in town”. Dopo la loro storia d’amore, durata cinque giorni, con tutto ciò che è “british”, la “Slow Train Band” costituita da Luca De Niglio, lead guitar, Dario Girardo, bass guitar, Raffael Massa, batteria e non ultimo Max Ambra, voce e chitarra, per non perdere il ritmo si sono esibiti sabato sera all’Osteria San Carlo a Valgreghentino (LC).
Per quelli che ancora non conoscono la loro avventura a Moville in Irlanda, faccio un breve riassunto come aggiornamento. Hanno reso onore all’Italia da tutti i punti di vista. Il Festival Internazionale in onore di Dylan, tenutosi per il secondo anno in Irlanda, è stato un grande successo e folle di fan di Dylan cantavano e danzavano entusiaste alla musica del “Poet Laureate” di Hibbling.
Tuttavia, l’evento non è stato esente da problemi. Come sempre in queste occasioni, con troppi arstisti in un posto solo, spesso sorgono complicazioni. Il problema principale a Moville è stato il “service” che si è rivelato molto approssimativo e deludente. Max mi ha detto “Credo che il fonico fosse, in realtà, un DJ. La resa “fuori” era praticamente batteria e basso. Il monitor andava e veniva a volte con il feed-back”.
La Band avrebbe dovuto suonare dalle 21:00 alle 23:00 il venerdì sera ma a causa di una troppo entusiastica Dylan Tribute Band locale, che si stava divertendo talmente da voler dare più di un bis, la programmazione ha cominciato a saltare e a perdere i tempi. Una band tedesca è stata tanto generosa da comprimere i tempi della propria esibizione tagliando la propria scaletta per concedere ai nostri rappresentanti di salire sul palco intorno alle 23:00, circa due ore dopo il programma originale … Nonostante tutto, in poco tempo, la “Slow Train Band” ha conquistato e convinto la grande folla irlandese.
Un personaggio che è rimasto impresso nella mente della Band è stato un anziano signore che raccontava storie della sua collezione di dischi e bootlegs con la quale avrebbe potuto riempire una stanza. Conosceva ogni parola di tutte le canzoni di Dylan cantate da ogni artista presente e fu felicissimo quando la Band gli regalò il loro CD come se gli fosse stato regalato da Dylan in persona. Un personaggio irlandese veramente originale.
Dopo aver ridotto la propria scaletta a circa tredici canzoni, la Band ha salutato una folla di spettatori colpiti e grati. E credo che sia solo giusto dire, a giudicare dai commenti del giorno dopo, che deve essere stato veramente un grande show. Max mi ha detto che dovunque andasse le persone si complimentavano con lui e lo chiamavano “the Italian Singer”, offrendogli guinness continuamente. Questo può avere i suoi lati negativi, come ha scoperto Max stesso: troppa guinness può portare ad una dipendenza di quella “bevanda scura” e al rientro in Italia Max mi ha detto che per i primi giorni ha sofferto di una leggera forma di astinenza come in “Cold Turkey” di John Lennon. Ci siamo accordati per chiamarla “Cold Chicken”.

Dopo il successo internazionale, eccoci nuovamente alla realtà. E’ un po’ come un calciatore che il mercoledì sera gioca contro il Real Madrid o il Manchester in Champions League e la domenica deve giocare fuori casa contro Ascoli o Empoli. Con tutto il rispetto dovuto, non è proprio la stessa cosa … ma la Band voleva onorare questo impegno e via … a Lecco.
Quando arrivammo, la Band aveva già iniziato la scaletta. A causa di venti forti e pioggia scrosciante, trovare il locale non è stato facile. E mentre stavamo per chiedere indicazioni per la terza volta, ecco giungere le parole e la musica di “ Just Like Tom Thumb’s Blues”. Che fosse uno scherzo che la natura stava “suonando nel vento”? No, avevano appena trovato il posto ed era a pochi metri da noi. Così ci siamo infilati velocemente nel locale, trovando “Shelter From the Storm”.
Una versione più roccheggiante di “Times They Are A-changin’” è stata presto seguita da un’eccellente “Isis”. “Rainy Day Women #12 & 35” sembrava ironica con il tempaccio esterno e “Highway 61” è stata eseguita molto bene con Luca in forma splendida mentre suonava un’ottima lead guitar “blues riff” per tutto il pezzo con la sua Gibson “Diavoletto”.
Max ci ha poi confessato che la vera ragione di aver fondato la “Slow Train Band” era per suonare “Mr. Tamburin Man”, che la Band ha eseguito molto bene come pure “Leopard Skin Pill-Box Hat” e “Like A Rolling Stone” dove Dario e Raffael hanno dato il meglio di se stessi e che penso siano state le canzoni salienti della serata.
“Blowin’ In The Wind” è stata eseguita delicatamente e per il bis abbiamo avuto un ospite che ha suonato l’armonica in “All Along the Watch Tower” e un ragazzo che insistentemente ha chiesto di poter cantare “Knockin’ On Heaven’s Door” in versione “Guns N’ Roses”.
Dopo due ore e ventitre canzoni lo spettacolo si è concluso. Lo show è stato un successo e dopo una breve conversazione e promesse di incontrarci alla prossima “gig”, è tempo di lasciare “The Shelter” e affrontare “The Storm”.
Siamo arrivati a casa alle 2.30 del mattino ma ne è valsa la pena. Grazie ragazzi per la bella serata e alla prossima!

( Dean Spencer News )

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Mr. Tambourine svelato. Grazie al blues e a Livio Romano      clicca qui

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Gianfranco Funari : Girasoli e Bob Dylan per l'ultimo saluto   clicca qui
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La radio satellitare XM apre un Coldplay Radio channel     clicca qui

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TOM WAITS : Vi canto la mia america      clicca qui

 

Martedi 15 Luglio 2008

Una precisazione di Paolo Vites su Thomas Eckhardt .

ho visto che tambourine man ha
scritto che il tedesco morto sul lago di garda era uno che lavorava per
dylan. non è vero, era solo un fan .

Ciao Paolo , ti ringrazio per la precisazione , che Thomas Eckhardt era amico e collaboratore l'ho letto su un notiziario inglese del quale ora non ricordo l'URL . Probabilmente era qualcosa di più di solo un fan , altrimenti non mi spiego l'interessamento di expecting rain nel linkare le notizie che lo riguardano sia nelle news giornaliere sia nel forum di expecting rain , forum nel quale sono riportate molte mail riguardanti Thomas . Questa è solo una mia supposizione naturalmente , se , facendo i dovuti scongiuri , dovessi morire io non credo proprio che moon jr. si prenderebbe la briga di segnalare la notizia ad expecting rain .

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Girasoli e Dylan per l'addio a Funari

Martedì nella chiesa di San Marco a Milano, i
funerali dello showman. Nella bara sigarette, fiches e un telecomando

MILANO - Martedì sarà la volta dell'addio al suo pubblico. Sulla bara
tanti girasoli, il fiore che lui aveva immaginato per l'Aldilà. E la
musica di Bob Dylan con Blowing in the wind, ma anche quella di
Pierangelo Bertoli con A Muso Duro, per accompagnare l'ingresso e
l'uscita del feretro dalla Chiesa di San Marco

( mail di Paolo Vites )

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BLACKSTONES + AL DIESAN & PINO TOCCO A TREVIGNANO

Ciao Mr. Tambourine,

sabato sono stata al concerto dei Blackstones a Trevignano. Sono davvero entusiasta!. Non li conoscevo e sono rimasta molto colpita dalla professionalità. Bravi. Davvero bravi e simpaticissimi.
Molto bravo anche Al Diesan, e devo dire che avevi ragione tu: sembra quasi un clone di Bob per la voce e il look.
Mi sono divertita moltissimo ed ho scattato un sacco di foto, come avevo promesso, ed ho anche girato qualche video.
Sono già d'accordo con Mick per l'inoltro del materiale che, essendo piuttosto ponderoso, sarebbe difficile inviare via email a M.F. Mi ha assicurato che provvederà lui a farti avere tutto per pubblicarlo anche sulla farm.
Intanto ti mando una piccola anteprima così potrai soddisfare la curiosità :o))))))))

 

Trevignano : sound check ( foto Marina Gentile )

Trevignano : Mick Dylan ( foto Marina Gentile )

Trevignano : The Blackstones ( foto Marina Gentile )

Ti farò avere presto, invece, la recensione, che redigerò con l'aiuto insostituibile di Floriano e Carlo, che immancabilmente mi accompagnano. Diciamo che io ci metto l'entusiasmo e loro le notazioni tecniche :o))))))))
Un caro saluto e se ti capita saluta anche Mick, Lanny, Riky, Darius e Frank.
Marina

Cara Marina , ti ringrazio e aspetto tutto il resto del materiale per fare una bella pagina per i Blackstones e Al Diesan e Pino Tocco che credo se lo meritano proprio . Sono curiosi anche per la recensione di Floriano e Carlo , io conosco Mick ma non l'ho mai sentito suonare con la band , quindi le loro parole saranno un ottimo principio per farmi un'idea sulla musica suonata dai Blackstones , che spero prima o poi di sentire personalmente , sto pensando di andare in Austria con loro per il prossimo concerto , vedremo se sarà possibile . Ho sentito Mick al telefono , ho passato i saluti che ricambia anche a nome della band , anche lui è impaziente di sentire il commento sul concerto da parte di due appassionati dylaniani .

Un saluto a tutti e tre ,

Mr.Tambourine

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CONSIDERAZIONI SUL DYLAN EUROPEAN TOUR 2008

di Mr.Tambourine
 

Bene , His Bobness ha terminato il suo NET europeo , un mese di pausa e poi si ricomincia negli Stati Uniti .
Viene dunque spontaneo fare un piccolo punto di quest’esperienza .
Io non ho visto i concerti e ho motivato le ragioni della mia scelta , nel leggere le recensioni che provenivano dai vari paesi toccati dal NET , Iceland , Danimarca , Norvegia , Finlandia , Russia , Estonia , Lituania , Polonia , Cecoslovacchia , Austria , Croazia , Italia , Francia , Spagna e Portogallo , devo dire che ne ho lette di tutti i colori . Ho avuto l’impressione che non tutte queste recensioni corrispondessero alla verità ma piuttosto a qualche strano tipo di misterioso omaggio o tributo che il popolo dylaniano ha voluto rendere al suo Re.
E questo mi ha fatto sorridere più di una volta , perchè capisco l’amore , l’attaccamento , la gratitudine , il fanatismo per un artista che indubbiamente è stato ed è il più grande del secolo , e chissà quando il mondo della musica saprà sfornare un’altro personaggio che possa stare al suo pari . Ma questo non deve in alcun modo stravolgere la verità , verità che non deve lasciarsi condizionare da niente , nella verità non trovano posto i sentimenti , la verità è una cosa nuda e cruda che vive senza il bisogno di noi , delle nostre parole o delle nostre opinioni , la verità , per essere tale deve essere una sola , non può esserci la mia , quella di Michele o quella di tutti i sinceri Maggiesfarmers che hanno mandato la loro opinione al sondaggio della fattoria Pro e Contro , fermo restando il sacrosanto diritto di avere ed esprimere la propria opinione . Il sondaggio è una cosa , la verità un’altra . A volte , credo che pur con tutta la buona volontà possibile , le parole dei lettori siano state fortemente condizionate dai sentimenti , e questo falsa la verità . Per scrivere la verità ci vuole una buona dose di cinismo , che non è cattiveria , non è oppurtunismo , non è maldicenza , è solo quella cosa che ti permette di giudicare un evento o una cosa spassionatamente , senza condizionamenti di nessun genere . Capisco che la spinta Pro , per ogni dylaniano sfegatato per Bob come noi , sia fortemente condizionante nel metro di giudizio , ma quando gli occhi e le orecchie mandano un segnale al cervello , questo dovrebbe avere il dovere di elaborare solamente quel segnale isolandolo da tutto il resto . Dylan artista è una cosa , Dylan in concerto un’altra , questo dicono i miei occhi e le mie orecchie , e ho fatto molta fatica a non lasciar contaminare questo messaggio da una miriade di altre cose . La stima , la riconoscenza , l’ammirazione , l’attaccamento a certe canzoni non devono falsare il segnale , il messaggio dell’Artista rimane puro ed inalterato , con tutta la sua valenza probabilmente irraggiungibile da qualcun’altro , così i testi delle sue canzoni , testi che a volte , magari anche inconsciamente hanno avuto parte importante nella nostra vita e nei nostri principi , nelle nostre decisioni e nei nostri comportamenti . E fin qui va bene , ci stà tutto e tutto è comprensibile , ma lo show , l’esibizione e la prestazione sul palco vanno oltre questi sentimenti e dovrebbero essere analizzati molto più freddamente e spassionatamente . Io mi fido di quello che ho visto , e di concerti di Dylan ne ho visti tanti , dal primo (pessimo) di Verona , passando da quello meraviglioso dell’arena di Milano con Tom Petty , gli Heartbreakers e Roger McGuinn , fino all’ultimo di Pistoia blues 2006 , dopo il quale ho deciso che non avrei più visto un concerto di Dylan con questa band che infila prestazioni di infimo livello da un concerto all’altro . E questo non mi condiziona , non mi condizionano le parole di quelli che sono stati definiti saccenti , gente come Michele e Paolo Vites , definiteli pure saccenti se così vi piace , sono effettivamente saccenti nella materia Dylan , che ci piaccia o no , loro hanno scritto libri che tutti noi abbiamo letto , hanno studiato , sentito , assimilato ogni più piccola sfumatura di Dylan , esaminato , sezionato , tradotto , spiegato parola per parola i testi di Bob , cercando di farci capire , a noi che non avevamo il tempo per farlo , l’importanza e la grandezza , la pienezza del messaggio e del pensiero dylaniano . Io li ritengo saccenti , ma non è un’offesa , è un premio per il loro lavoro .
Perciò mi fido della loro parola di esperti , e se loro dicono no è no , l’esperienza serve proprio per saper giudicare in modo neutro ogni cosa . Michele ha visto e sentito un sacco di concerti , ha scritto libri e collaborato ad altri , ha creato un sito chè è uno dei più completi per quanto riguarda il mondo Dylan , ha fatto della sua passione una ragione di vita e di lavoro .
Per questo non metto in dubbio la sua parola , non penso che sia un esaltato , uno che solo perchè ha fatto queste cose pensa di saperne più degli altri . Vi garantisco che se c’è una persona che è perfettamente consapevole di quello che dice è Michele “Napoleon in rags”, quando parla di Dylan è in grado di annichilire chiunque , perchè è un esperto , un professore della materia , quando qualcuno sente di avere qualche grosso problema fisico si rivolge ad un luminare della medicina e non al medico della mutua , e quando si tratta di analizzzare , giudicare , apprezzare o bollare l’opera di Dylan , Michele è un luminare , uno la cui parola ha più importanza della mia , perchè è più completa , più ricca di esperienza , ha maggior elementi e metodi di valutazione dei miei , non dico che io sono stupido , ma in materia Dylan non mi sogno nemmeno di competere con Michele .
Quando Michele e Paolo dicono che Dylan non canta più , ma mugugna e parla hanno ragione , quando dicono che questo show non è all’altezza del Dylan Artista hanno ragione , quando dicono che questi musicisti che attualmente l’accompagnano sono lì per qualche strano e bizzarro scherzo della natura hanno ragione , potete ribattere che i musicisci li ha scelti lui , ma questo non cambia lo stato delle cose , i musicisti sono e rimangono non all’altezza di un concerto di Dylan , poi perchè sono lì è un’altro discorso , completamente diverso e che noi difficilmente possiamo valutare non conoscendo le esatte ragioni della loro strana ed imbarazzante presenza sul palco con Dylan .
Quando Michele dice che è imbarazzante vedere e sentire Dylan che picchia sul pianino elettrico ha ragione da vendere , Dylan è quello con la chitarra , e non venitemi a raccontare che questa cosa non ha creato disappunto in ognuno di voi .
Quando Michele dice che queste scalette sono trite , ritrite , misere , insipide , inconsistenti , fatte o scelte male ha ragione , potrete sempre ribattere che le scalette le fà lui , ma questo non cambia di una virgola il giudizio , le scalette sono e rimangono quello che ha detto Michele .
Quando Michele dice che lo show passa dal noioso all’imbarazzante ha ragione , questo Dylan è veramente imbarazzante , difficile da capire , da digerire e da giustificare .
Altro non voglio dire , spero solo che in futuro le cose possano cambiare , vorrei ancora poter vedere Bob Dylan in concerto , non qualcuno che lo imita in modo pietoso .
Mi piacerebbe vedere ancora Bob con Tom Petty , con gli Heartbreakers , addirittuta sarei curiosissimo di vederlo con alle spalle i Wallflowers , certo sarebbe uno show più divertente e dinamico , con Dylan in person e non la sua ombra .
Adesso dite pure che sono cretino , visionario , che non capisco niente , non ha importanza , questo è quello che penso attualmente e questo è quello che dico , se Dylan fa show pietosi non è colpa mia , lui li fa e io lo dico , tutto qui , quando lui cambierà anch’io cambierò opinione , e il fatto che non apprezzo lo show che porta in giro per il mondo non intacca minimamente la stima , il rispetto e l’ammirazione che ho per Bob Dylan , il mio lavoro alla Fattoria stà a dimostrarlo .

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CYNTHIA LENNON AMANTE SEGRETA DI BOB DYLAN ?   clicca qui

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De Gregori , il "Principe"

Impeto folkie, profonda visione poetica, animo nobile e al tempo stesso popolare. Francesco De Gregori, il «Principe», è il più dylaniano dei nostri cantautori. Non è certo una notazione negativa, chè Francesco mantiene un’indipendenza di pensiero e una libertà di contenuti musicali rispetto al maestro; ma i suoi suoni e il suo atteggiamento schivo e ritroso nei confronti della vita, il rispetto dell’arte che per lui non fa mai rima con commercio, hanno molto in comune con la filosofia di Bob Dylan (non a caso ha tradotto con e per De André Desolation Row, trasformandola in Via della povertà ed è l’unico italiano che, in un cd-tributo a Dylan, ha inciso la versione italiana di If You See Her Say Hello, ovvero Non dirle che non è così).
Schivo si ma sempre attivo, sempre in tournée (anche qui come il «never ending tour» di Dylan); l’abbiamo visto a Milano in febbraio, portare sul palco i brani dell’album dal vivo Left & Right e del dvd Takes & Outtakes; lo ritroviamo questa sera alla Villa Reale di Monza con un nuvo album appena uscito, dal titolo Per brevità chimato artista, che lui definisce «la sua autobiografia fantasticata».
«Il titolo infatti è la formula che si usava quando firmai il mio primo contratto, una frase assurda che è un inno alla libertà e all’incoerenza espressiva». La canzone omonima è una ballata lenta e tagliente che dice: «Per brevità chiamato artista... doppio come una medaglia/ Se fosse d’oro sarebbe di cartone/ Il cieco con la voce buona e il muto che ci vede bene...Doppio come l’innocenza/ Se fosse Abele sarebbe Caino/ Antidoto senza veleno ed alibi senza assassino». Insomma è lui, cantautore di razza dalle liriche apparentemente surreali ma estremamente vere, visioni e previsioni assorte e pensose fatte con sonorità semplici, voce glabra e spoglia ma ricca di tensione, cantando l’amore, la rabbia, insomma i soliti temi ma con un piglio ed una partecipazione emotiva che non hanno niente di frusto e ripetitivo, lasciando spazio anche ai ricordi e agli errori in Celebrazione o alla speranza che dà la forza di continuare a L’infinito.
«Le canzoni son robe vere, non quadri da appendere al muro», dice De Gregori, che sulla scena non si concentrerà solo sui brani del nuovo disco, ma proporrà una carrellata retrospettiva tra i suoi superclassici e i pezzi magari meno noti o meno eseguiti in concerto (del resto anche i suoi dischi dal vivo sono ormai una tradizione, da Fuoco amico a In tour al citato Left & Right).
Al suo fianco gli amici di sempre, da Lucio «Violino» Fabbri a Paolo Giovenchi alla chitarra, da Alessandro Arianti alle tastiere a Guido Guglielminetti al basso, da Alessandro Valle alla pedal steel a Stefano Parenti alla batteria.
(di Antonio Lodetti fonte ilgiornale.it)

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Lunedi 14 Luglio 2008

Eccomi ritornato finalmente nella mia angusta cella , dopo che il Direttore del carcere in cui sono recluso aveva deciso , con la scusa di imbiancare la mia cella , di farmi avere un abusivo permesso speciale per portarmi a casa sua . Mi ha portato pure a giocare a golf , io che non avevo mai visto una mazza ! :o) Naturalmente ho perso con grande gioia del Direttore e commenti stile Fantozzi che gioca a biliardo con il mega-direttore-galattico , deja vù ! Ho conosciuto diverse persone nella sontuosa villa del direttore , ed io che credevo che i delinquenti fossero tutti in galera ! Mha.....riprendiamo la solita vita ed i nostri appuntamenti giornalieri con Bob , in attesa che the times they are a-changing .

Mr.Tambourine

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Talking Bob Dylan Blues - Parte 414 -   clicca qui

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REVIEW:Jérez de la Frontera, Spagna - Estadio Municipal Chapín de Jerez - 8 Luglio 2008

Review by Markus Prieur

Dopo lo show molto bello a Jaén il 5 luglio, io e mia moglie siamo avviati alla volta di Jérez de la Frontera per assistere al secondo dei tre show di Dylan che avevamo in programma di vedere in Spagna.
Bob non ha mai suonato né a Jaén né a Jérez, anzi, questa è forse la città più a sud-ovest in cui abbia suonato in Europa, quindi, data la vicinanza geografica a Tangier, non ero del tutto stupito di aver sentito cantare “If You See Her, Say Hello”. L’ultima volta che l’abbiamo sentita era a Galway nel 2004, quindi questa mi è piaciuto particolarmente ieri sera, inclusa l’armonica! Eravamo alla destra del palco, proprio sotto gli speaker, con una buona visuale e un ottimo sound.
La scaletta includeva 10 canzoni che non avevamo sentito a Jaén, inclusa una versione stellare di “The Levee's Gonna Break” che per me rimane di gran lunga la più eccezionale canzone rock di Dylan nel repertorio dei suoi concerti attuali. Non riesco a descrivere la mia ammirazione per questa canzone: semplicemente mi piace molto più di tante altre canzoni rock che ho sentito da quando Bob ha fatto la versione migliore di “Gotta Serve Somebody”.
Le altre canzoni rock a Jérez non sono state da meno e la lunga jam session dopo “Summer Days” è stata la migliore che abbia mai visto dal 2002.
Danny Freeman ha fatto degli assoli ottimi durante tutto lo show e tra i 5 grandi componenti della band è stato il suo contributo a piacermi di più (non che gli altri siano da meno, eh!).
Le canzoni più lente includevano una bellissima “Girl Of The North Country”, con due assoli d’armonica, il secondo dei quali è stato notevole. Anche la nuova versione 2008 di “Tangled” è stata carina e anch’essa comprendeva Bob all’armonica. “John Brown” l’ho sentita solo due volte in Germania nel 1996 e nel 1998, così ero felice di poterla riascoltare del vivo, anche perché mi è davvero piaciuta nelle registrazioni più recenti.
“Masters Of War” è stata una scelta “dark” molto interessante come canzone di chiusura, prima dell’encore. “Nettie Moore” è stata semplicemente la migliore che abbia mai sentito e “Beyond The Horizon” l’ho vissuta come un regalo speciale per me, dato che era l’ultima di Modern Times che ancora non avevo sentito dal vivo! Alcuni dei versi di questa canzone sono stati cambiati e sono sembrati un po’ ambigui alle mie orecchie: uno poteva sentire “The sun has risen on the whole human race, …” oppure “The Son has risen …”, un gioco di parole che altri avevano già sentito in “Not Dark Yet” dove il cantante “still got the scars that the sun/Son didn’t heal” (=ha ancora le cicatrici che il sole/figlio non ha guarito).
Non mi resta che menzionare alla fine un’altra dei “mai visti prima” e che è sicuramente l’highlight della serata di Jérez e subito dopo “Levee”, la mia preferita: “Mississippi”. E che grande versione, questo capolavoro! È stata la terza performance di questo pezzo al di fuori del Nord America, dopo Londra a Novembre 2005 e Hoyos del Espino dieci giorni prima di Jérez. Così, dopo “Workingman's Blues #2” e “Ain't Talkin'” di Jaén, ho potuto assistere ad altre due canzoni della mia immaginaria “scaletta dei desideri dei pezzi mai sentiti dal vivo”!! Ora, non vorrei illudermi per Mérida domani… ma a “This Wheel’s On Fire” o magari al debutto europeo di “Saving Grace” di certo non mi opporrei!! Ma vedremo… Vamos a ver!

( Dean Spencer News )

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SET LIST:Oeiras, Portugal - Passeio Marítimo of Algés - July 11, 2008

1. Rainy Day Women #12 & 35 (Bob on keyboard)
2. Don't Think Twice, It's All Right (Bob on keyboard)
3. Lonesome Day Blues (Bob on keyboard)
4. Things Have Changed (Bob on keyboard)
5. Girl Of The North Country (Bob on keyboard)
6. Tangled Up In Blue (Bob on keyboard)
7. Desolation Row (Bob on keyboard)
8. It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) (Bob on keyboard)
9. Spirit On The Water (Bob on keyboard)
10. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
11. Ain't Talkin' (Bob on keyboard)
12. Summer Days (Bob on keyboard)
13. Ballad Of A Thin Man (Bob on keyboard)

(encore)
14. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
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IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Piero

Hello, avanzo un'ipotesi (alla quale io credo fermamente): non potrebbe
essere che Dylan tiene, da almeno 5 anni a questa parte mi sembra
sempre più evidente, concerti per chi va a vederlo per la prima volta e
non per chi lo rivede per l'ennesima? Non potrebbe essere che un
Artista che rifiuta da sempre le celebrazioni e punta chiaramente ai
posteri (avendo tutte le carte in regola in tal senso) abbia un "piano"
preciso che consentirà al suo nome e al suo lavoro di durare per
moltissimo tempo ancora? E questo non attraverso un vecchio pubblico
che crede di  sapere tutto e vorrebbe vestirlo per giocarci come un
pupazzo, che, perché possiede tutti i suoi dischi pensa di essere
coinvolto col suo lavoro, bensì attraverso un ricambio continuo di
neofiti (lo siamo stati tutti a suo tempo) che, almeno una volta, lo
vanno a vedere e pensano: ma questo chi è? E cominciano un viaggio.
Avete letto Chronicles con attenzione quando scrive sul 1987/88? Avete
presente il lavoro che fa in radio? Dylan è di una coerenza micidiale.
Io quest'anno mi sono divertito molto, come appunto 5 anni fa e, da
musicista, mi sono molto divertito a sentirlo suonare in quel suo modo
unico l'organo (che palle sentirlo definire pianola). Sono quasi 25
anni che mi godo questo meraviglioso mix di divertimento spontaneo e
dettaglio, roots music e dada, caos organizzato e fantasmi, e ne sono
solo grato, senza pretese ulteriori. Tra l'altro nessuno mi obbliga ad
andarlo a vedere. Quest'uomo ha contribuito a incendiare la mia vita,
ma so che (già... it'ain't me babe...) non lo possiedo nemmeno un poco,
e so che basta guardare bene al suo lavoro di poeta in fuga per
capirlo. Spero che continui a sfuggire a tutti
Best regards
Piero

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Le tre tappe italiane 2008 del Neverending Tour di Bob Dylan
 

Scritto da Elena Meynet

Leopard skill pill box hat apre il concerto di Bob Dylan al Castello Baron Gamba di Châtillon, il 18 giugno, l'ultima delle tre date italiane dell'European Tour 2008, parte del Neverending Tour, del poeta del rock e prima data, congiunta, delle rassegne Artété e Aosta Classica per la Valle d'Aosta. Lo schema si ripete, in apparenza come un rituale che assicura ai fan che lo seguono da 40 anni la certezza di assistere ad un concerto originale: l'arrivo in furgone, l'inizio alle 21 e la chiusura del concerto dopo due ore esatte, la fuga nel suo pullman super attrezzato senza dire una parola di più. Poi si sviluppano i dettagli. A Trento, domenica 15 giugno, Dylan è stato accolto nel cortile di Palazzo delle Albere da un pubblico con posto a sedere prenotato. Gli estimatori doc, che cercano di seguirlo nel maggior numero possibile di date, parlano di un concerto poco entusiasmante, iniziato con quattro canzoni dell'ultimo album Modern Time e proseguito con alcuni successi degli ultimi tempi. Gli spettatori seduti non hanno però apprezzato chi, nella miglior tradizione dei concerti rock, ad un certo punto si è alzato per ballare sotto il palco: la serata è così terminata con un lancio di stracci di giornale.
Il giorno dopo, lunedì 16, in apertura al Summer Sound Festival al Lazzaretto di Bergamo, è stata protagonista la pioggia: «Forse anche Dylan ha voluto scherzare con noi - dicono Sandro e Luisa, che da Milano si spostano spesso per seguire il menestrello - ed ha messo in scaletta molte canzoni che parlavano di pioggia». In una intima unione in nome della musica, anche qui il concerto si è svolto con posti a sedere, dove i fan sono rimasti incollati da una serata su misura per loro.
L'ultima tappa, a Châtillon mercoledì 18, ha riportato il sole sulla Valle spazzata da giorni di violenti temporali, in un clima estivo più caldo del pubblico. Le quasi cinquemila persone si sono distinte nel nucleo genuino, che per le due ore del concerto ha cantato e ballato al ritmo di classici come All along the watchtower a Like a rolling stone, mentre altri hanno trovato l'esibizione troppo pacata e si sono allontanati a metà serata. Dylan, 40 anni di musica e parole che lasciano il segno e un Pulitzer alla carriera assegnato da poco, è stato impeccabile dall'inizio alla fine, regalando momenti di pura musica, arrangiamenti blueseggianti e puro rock, che non hanno avuto bisogno di effetti speciali.
Neanche una parola più del necessario per chi ha raccontato libertà ed emozione in alcune delle più belle ballate, tanto profonde da affascinare altri che sono diventati grandi negli anni '60, da John Lennon a Elvis Presley ai Rolling Stones. Il passaggio dal palco al bus-appartamento è rapidissimo, poi la partenza alla volta di Grenoble e le tappe francesi e quelle spagnole. Non c'è tempo per uno che colleziona un centinaio di concerti ogni anno.
Pochi hanno avuto occasione di parlare con lui: non il suo traduttore italiano Alessandro Carrera; non l'italiano che gli ha dedicato un sito, un fumetto e diversi libri, Michele Murino che è da poco in libreria con Bob Dylan and Friends (Bastogi Editrice Italiana). Anche produrre un Montepulciano-Merlot firmato da Dylan, con l'etichetta "Planet Waves", è valso al viticultore marchigiano Antonio Terni solo una stretta di mano ed un grazie da parte del cantautore, in cambio della calorosa risposta del management e dell'intera troupe.
Del resto, però, citando Alessandro Carrera, «non ho mai incontrato Dylan, ma forse dopo aver letto e tradotto tutto ciò che ha scritto, penso che non saprei cosa chiedergli».
 

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