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IL
SONDAGGIO DI MF : DYLAN PRO E CONTRO |
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LE NEWS
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Domenica 24 Agosto 2008
La formula di presentazione di Bob Dylan nei concerti
“Ladies and Gentlemen please welcome the poet laureate of rock ‘n’
roll. The voice of the promise of the 60’s counterculture. The guy who
forced folk into bed with rock. Who donned makeup in the 70’s and
disappeared into a haze of substance abuse. Who emerged to find Jesus. Who
was written off as a has-been by the end of the 80’s, and who suddenly
shifted gears releasing some of the strongest music of his career beginning
in the late 90’s. Ladies and Gentlemen - Columbia recording artist Bob
Dylan!”
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Set list: Cincinnati, Ohio - National City Pavilion -
August 22, 2008
1. Cat's In The Well (Bob on keyboard)
2. The Times They Are A-Changin' (Bob on keyboard)
3. Things Have Changed (Bob on keyboard)
4. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on keyboard)
5. Love Sick (Bob on keyboard)
6. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again (Bob on keyboard)
7. High Water (For Charlie Patton) (Bob on keyboard)
8. Chimes Of Freedom (Bob on keyboard)
9. Rollin' And Tumblin' (Bob on keyboard)
10. I Believe In You (Bob on keyboard)
11. Honest With Me (Bob on keyboard)
12. Just Like A Woman (Bob on keyboard)
13. 'Til I Fell In Love With You (Bob on keyboard)
14. Nettie Moore (Bob on keyboard)
15. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
(encore)
16. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
17. All Along The Watchtower (Bob on keyboard)
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Foto: Bob Dylan ad Atlantic City
clicca qui
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Photos of the
Band and Bob Dylan
clicca
qui
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Video : Dylan - When the deal goes down
clicca qui
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Video : Walk The Line - Cocaine blues
clicca qui |
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Sabato 23 Agosto 2008
Review: Canandaigua, New York - Performing Arts Center August 19,
2008 clicca qui
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IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN
PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Hester
Carissimi , la penso come voi , Dylan ha ormai i suoi anni e certo non
tornerà più quello di prima , credete che questa sia una
ragione sufficiente per buttarlo giù dalla torre ? prima di lui ce ne
saranno un migliaio d’altri , comunque e sempre pro , ciao a tutti.
Hester C.
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FOTO : Dylan ad Asbury Park , New Jersey
clicca qui
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RAI 1 : TRIBUTO AI BEATLES
Ieri sera ho visto lo show tributo ai Beatles andato in onda in diretta
da Sorrento in occasione del premio Carusio 2008 che è stato giustamente
assegnato alla divina Sig.ra Carla Fracci.
La RAI ci ha insegnato ancora una volta ( giuro che lo sapevo già ) come si
fa a massacrare delle belle canzoni , a Lennon e ad Harrison si sarebbero
rizzati i capelli , you know i mean............
Facciamo come la Gazzetta dello Sport e gli altri giornali sportivi che
danno le pagelle agli interpreti delle povere canzoni bistrattate in maniera
grossolana e volgare , anche con poco talento :
Skin – ha cantato Let it e e Yesterday , la classe non è acqua.......voto 9
Sinead O’Connor – bellissime Across the universe ed Hey Jude , come sopra ,
voto 9.
Franz Di Cioccio – Eleanor Rigby e Get Back , ha perso una buona occasione
per star zitto.....voto 4
Marlene Kunz – Come Togheter e Here comes the sun , stesso discorso di
Franz....voto 4
Morgan – Ammirevole la grinta , peccato la voce non centri niente coi Fab
4....voto 5 1/2
Neffa – Che ci faceva lì ?...voto 4
Donovan – Pietoso e stonato , però è stato in India coi Beatles !....voto 4
1/2
Dolcenera – Grinta e passione , voto 6 1/2
Piero Pelù – The fool on the hill ( non l’ha cantata , è il commento ) voto
3
Le Balentes – Chi c...o le messe sul palco ? She loves you inascoltabile ,
ad esser generosi voto 2
Alberto Fortis – Una volta era bravo , stasera meno , voto 5
Orchestra Solis – Meglio male accompagnati che Solis , voto 4
Le Vibrazioni – no comment , voto 3
Peccato , poteve essere una bella serata !
P.S. Prendete con le pinze questi giudizi , qui lo dico e qui lo nego , è
solo il mio modo di sentire e vedere gli artisti .
Mr.Tambourine
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ROLLING STONES : Museo per gli arzilli vecchietti
Aprirà a Luechow , nei pressi di Amburgo in Germania , il primo museo
interamente dedicato ai Rolling Stones .
Il curatore , Ulrich Schroeder , intende inaugurarlo nel 2010 , Schroeder ,
58 anni , colleziona “memorabilia” degli Stobes da quando aveva 18 anni ed
ha visto 160 concerti della veterana band britannica.
Nel frattempo , lo scorso 26 Luglio , Mick Jagger è diventato ufficialmente
per lo stato britannico un pensionato , e per questo motivo al cantante sarà
recapitata una tessera per la libera circolazione sui mezzi pubblici urbani.
Mick Jagger però non si sente affatto pensionato , anzi , a quanto sembra ,
starebbe lavorando ad un nuovo mega-tour mondiale per il 2009 con
caratteristiche diverse dai precedenti : una serie di date in locali
mediopiccoli. Un ritorno alle origini , quando gli Stones erano giovani.
( fonte Telesette )
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Massimo Bubola - prossimi concerti
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Venerdi 22 Agosto 2008
Set list: Hamilton, Ontario - Copps Coliseum - SPAC -
August 20, 2008
1. Cat's In The Well (Bob on keyboard)
2. It Ain't Me, Babe (Bob on keyboard)
3. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again (Bob on keyboard)
4. Girl Of The North Country (Bob on keyboard)
5. High Water (For Charlie Patton) (Bob on keyboard)
6. Just Like A Woman (Bob on keyboard)
7. Rollin' And Tumblin' (Bob on keyboard)
8. Tryin' To Get To Heaven (Bob on keyboard)
9. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
10. Moonlight (Bob on keyboard)
11. It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) (Bob on keyboard)
12. When The Deal Goes Down (Bob on keyboard)
13. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
14. Ain't Talkin' (Bob on keyboard)
(encore)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
16. All Along The Watchtower (Bob on keyboard)
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Review: Saratoga Springs , New York - August 17, 2008
by Mike Skliar
Torno da un’incredibile stravaganza musicale che si è tenuta al “Saratoga
Music Festival “ nel Saratoga performing Art Center , una delle originali
sagre musicali estive che offre eventi indoor e outdoor . Non è la prima
volta che venivo allo SPAC , avevo già visto in questo posto James Taylor
nei tardi anni 70.
E’ stato un Dylan-show fantastico in tutti gli aspetti . I vari supporters
hanno cominciatoa fare baccano alle 14,00 e sono andati avanti fino alle
22,00 , e finalmente , come attrazione principale , un ragazzo di nome Bob e
qualcos’altro ( divertente il fatto che gli uscieri che assegnavano i posti
nella music hall avevano una versione scritta del nome : Dillon !)
In questo tour ( ho visto il concerto di Brooklin la scorsa settimana che è
stata una grande performance , ma la set list non era all’altezza ) , posso
dire che stasera la set list è stata migliore.
Andati i cavalli di battaglia come Summer days , Honest with me e anche
Spirit in the water ( che è stata meravigliosa le ultime sette volte che
l’ho sentita , ma d’altra parte.... )
Ci sono state un sacco di canzoni vintage 1965-66 di Bob , una grande
sorpresa del 1979 e del grande materiale recente.
All’apertura con “Leopard skin Pill box hat” ho avuto la sensazione che
eravamo in un grande show , e Bob cantava con tutta l’attenzione necessaria.
Poi è arrivata una tremenda ( quanto tempo è passato dall’ultima volta che
l’ha suonata ?) “It’s all over now baby blue” , Bob ha ignorato questa
canzone per troppo tempo , non è un mistero che è stata suonata le ultime
volte verso il 2005 o giù di lì , con uno strano arrangiamento che faceva
fatica a seguire la canzone . Questa volta l’arrangiamento e la canzone si
legavano molto meglio.
Poi c’è stata “Rollin’ and tumblin’” , seguita da una assolutamente
incredibile “Desolation row”. Il fraseggio di Bob in “Desolation row” ha
prodotto una mezza metamorfosi nella canzone , con uno “staccato” difficile
da descrivere. Bob era contento e rideva alla band , come se dicesse “
Quanto lontano posso andare con questa cosa ? Aspettate , ve lo mostro “ Ho
amato la strofa del Dr- Filth anche se l’ha ripetuta due volte , ma non
importa , questa era una versione per noi anziani.
Continuando sul tema 1965/66 , “Stuck inside of Mobile” è stata fatta con
Bob che salta la tradizionale introduzione strumentale andando direttamente
nella favola surreale con molta energia.
Qualche volta l’ho visto in un film impegnarsi poco in questa canzone , ma
stasera lui “c’era” in ogni parola.
Una fumosa e snaky “Million miles” è venuta dopo , con un effettivo feeling
blues.
Poi è tornato di nuovo al 65/66 con “Most likely you go your way”. Questa
volta il bridge è piaciuto così tanto a Bob che l’ha cantato due volte , ma
non importa , stava rispolverando il grande ritmo di questa canzone ( questa
– se qualcuno non l’ha già scritto – è la canzone della vita , ma nel
catalogo di Dylan è solo un’altra grand-one ).
Una bella Highway 61 è stata la seguente , per poi passare alla
raramente-suonata “ I believe in you” da Slow train coming . Questa ha avuto
un cantato veramente serio , un bel contrappunto alla atmosfera da circo
delle altre canzoni , specialmente con gli occasionali carnival-style assoli
d’organo suonati da Bob.
Siamo poi stati trascinati in una intensa e a tratti versione-rock di “It’s
alright mama”. A parte l’aver mangiato le prime due o tre parole è stata una
grande interpretazione ( ricordo quella del concerto di Brooklin della
scorsa settimana ma questa è stata migliore ) di un “classico”.
La nuova versione di questa rievocativa canzone assomiglia alla versione del
1978 , ma un pò più “swampy” delle versioni degli ultimi anni.
Una bella versione di “When the deal goes down” è stato un grande rimando a
tutto quello che Bob scrive ancora attualmente . “Thunder on the mountain”,
spostato dalla solita posizione di “encore”, ha avuto nuova vita.
Sfortunatamente non aveva lo stesso tiro di quella di Brooklin , ma è stata
sparata fuori come “il giorno dopo” di “Subterranean homesick blues”. Poi è
seguita una vivace versione di “Ballad of a thin man” che è stata l’ultima
del set-principale.
C’era stata una grande speculazione sulla presenza circa l’ospite del giorno
( Levon? Larry Campbell? Steve Earle? ) che avrebbero potuto salire sul
palco per i bis.
Alla fine , c’è stato solo Bob e la sua band , Bob probabilmente ha voluto
finire come al solito , con “Like a rolling stone”, che è una celebrazione
totale di Bob , e il pubblico era in visibilio.
e col ritmo duro e blueseggiante di “Blowin’ in the wind” . E’ stata un
incredibile giorno e una altrettanto incredibile serata di musica .
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"AOSTA CLASSICA" , BOOM DI INGRESSI PER EDIZIONE 2008
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VINTAGE NEWS «Tradita e picchiata: così
l' ho lasciato» Sara chiede il divorzio dal cantautore americano.
«Avevo una tale paura di Bob che chiudevo le porte a chiave» . A lei spetta
la metà di tutti i beni acquisiti nel matrimonio.
Anticipiamo alcuni brani tratti da Down the Highway di Howard Sounes che
uscirà da Guanda alla fine di agosto con il titolo Bob Dylan - Una
biografia. La ristrutturazione della casa dei sogni di Bob e Sara a Point
Dume, costata due milioni e mezzo di dollari, era la causa delle
incomprensioni che minavano il loro matrimonio: ogni volta che tornava da un
viaggio, Bob modificava la struttura della casa e i due cominciavano a
litigare. Intanto si era destato l' interesse della stampa. Le riviste
cominciarono a pubblicare le fotografie della tenuta, spesso scattate dall'
alto di elicotteri affittati appositamente allo scopo, e i fan accorrevano
così come erano andati in cerca del loro idolo a Woodstock e a New York. Uno
squilibrato aveva spruzzato vernice nera sulle finestre e Bob aveva dovuto
assumere delle guardie del corpo per proteggersi. C' erano anche problemi
con i vicini di casa, proprio come a New York. Nel settembre del 1976 contro
i Dylan era stata intentata una causa dai loro vicini, Stanley e Maria
Primmer, per il diritto d' accesso a una stradina. La lite si trascinò fino
al 1978 e i Dylan, in aggiunta a tutte le pressioni cui erano sottoposti,
dovettero comparire davanti al giudice e andare dall' avvocato. Dopo la
tournée del 1976 e The Last Waltz, il matrimonio di Bob e Sara andava sempre
peggio. Lui era diventato «un attaccabrighe»: a volte guardava Sara con aria
minacciosa e la cacciava di casa. «Avevo una tale paura di lui che chiudevo
le porte a chiave per proteggermi dai suoi accessi d' ira violenta». La
donna sostiene anche che i figli fossero turbati dal suo «stile di vita
bizzarro», intendendo riferirsi, con questo, soprattutto al dongiovannismo
del marito. Sara raccontò di essere scesa a far colazione la mattina del 13
febbraio 1977 e di averlo trovato seduto a tavola con i bambini e una donna
di nome Malka, che Bob aveva fatto trasferire in una casa nella loro
proprietà: a quanto pare voleva portare Malka in casa loro; ci fu una lite
furiosa durante la quale Sara avrebbe riportato una ferita al mento. Dopo
averla picchiata, Bob le ordinò di andarsene. Così Sara si trasferì in
albergo e si cercò un avvocato. All' epoca il divorzista più famoso della
California era Marvin M. Mitchelson, che si era fatto un nome difendendo la
fidanzata di Lee Marvin in una causa che sancì il diritto agli alimenti del
partner non sposato al termine di un lungo periodo di convivenza. A quanto
ricorda Mitchelson, Sara gli venne raccomandata dal tycoon David Geffen. «Ti
mando una persona. Vorrei che la trattassi bene», pare che gli abbia detto
Geffen. «Si chiama Sara Dylan». Lì per lì Mitchelson non aveva capito di chi
stesse parlando. «Sessanta milioni di dollari dopo, conoscevo tutte le
canzoni che aveva scritto Dylan», racconta Mitchelson. Sara andò da lui con
«aria combattiva». «Amava ancora Bob Dylan, non c' è dubbio, ma lui aveva
deciso di passare il suo tempo altrove e di avere altre relazioni, e anche
di questo si tenne conto nella causa di divorzio», cioè del fatto che lei
avesse sopportato per anni prima di arrivare alla separazione, come
purtroppo capita molto spesso: «Una crisi matrimoniale non arriva mai come
un fulmine a ciel sereno», dice Mitchell, «nasce da anni di sofferenze». Tra
le altre cose Sara sostenne che Bob non fosse stato presente alla nascita
dei loro primi tre figli. Il 1° marzo Sara presentò l' istanza di divorzio
alla Corte d' Assise di Los Angeles chiedendo l' affidamento dei loro cinque
figli, l' uso esclusivo della casa di Point Dume, un assegno di mantenimento
e la divisione del patrimonio di Bob. I suoi avvocati chiesero inoltre un'
ordinanza restrittiva per Bob perché Sara sosteneva di essere stata
minacciata. Il giudice del tribunale John R. Alexander le concesse la
custodia temporanea dei figli; poi, dato che erano minorenni, l' 8 marzo la
sentenza divenne definitiva. All' epoca Bob stava lavorando con Howard Alk
al montaggio di Renaldo e Clara. Il cineasta viveva nella tenuta di Point
Dume, in una casetta per gli ospiti separata dalla residenza principale da
un recinto. C' era una sala di montaggio nel garage e Bob, che inizialmente
aveva mostrato uno scarso interesse per il progetto, cominciò ad andare da
Alk quasi tutti i giorni per lavorare al film in previsione di un' uscita
nelle sale cinematografiche l' anno successivo. «Avevo capito che faceva sul
serio quando s' è messo gli occhiali», ricorda scherzosamente Alk. Visto che
Bob era occupato nel montaggio del film, gli fu consentito di stare a Point
Dume e venne affittata un' altra casa per Sara e i bambini a Malibu Colony,
lungo la costa. Secondo la legge californiana a Sara spettava la metà di
tutti i beni acquisiti durante il matrimonio, cioè case e terreni dislocati
in cinque stati, denaro contante e diritti sui brani musicali. Gli anni
trascorsi con Sara avevano coinciso con il periodo più creativo e fortunato
della carriera di Bob: erano stati gli anni di Blonde on Blonde e Desire e
di tutti i maggiori singoli di successo. Mitchelson aveva compilato una
lista delle canzoni composte e incise da Dylan tra il 1965 e il 1977. «Erano
pagine e pagine di titoli. Fu allora che diventai un suo fan, perché mi ero
reso conto di quanto era bravo». Con i diritti sulle canzoni il suo
patrimonio arrivava a un valore stimato in circa sessanta milioni di
dollari.
Sounes Howard
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Il nuovo video "L'Angelo di Lyon" di De Gregori
clicca qui
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Francesco De Gregori Live in Summer Con
questo nuovo tour estivo, De Gregori continua nella sua volontà di
posizionare al centro del lavoro la parola arte nel senso più romantico del
termine. Ovvero l'artista lontano da logiche di mercato e di prodotto. De
Gregori è capace più di ogni altro di incarnare ed intercettare i sentimenti
popolari, le passioni, le emozioni, le difficoltà, i sogni e le delusioni
delle donne e degli uomini. "Live in Summer" è in linea con la 'filosofia'
di De Gregori che, come Bob Dylan, crede nella naturale evoluzione della
canzone - dal vivo i pezzi possono essere suonati in modo diverso dal disco.
De Gregori, oltre ai suoi grandi successi, proporrà anche i brani contenuti
nel nuovo album 'Per brevità chiamato artista'; in concerto troveranno
spazio vecchie e nuove canzoni, ri-arrangiate e proposte in un mix di rock,
funky e ritmi latino-americani.
Con De Gregori sul palco ci saranno i musicisti che da alcuni anni lo
affiancano sia nelle performance live che nelle registrazioni discografiche:
Stefano Parenti alla batteria, Alessandro Arianti alle tastiere, Alessandro
Valle alla chitarra e pedal steel guitar, Lucio Bardi e Paolo Giovenchi alle
chitarre e Guido Guglielminetti, al basso.
(fonte www.italianissima.net)
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Video: Bob Dylan - Blowin' In The Wind - Live in Andorra
clicca
qui
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Giovedi 21 Agosto 2008
Set list: Canandaigua, New York - Constellation Brands - August 19, 2008
1. Cat's In The Well (Bob on keyboard, Donnie on violin)
2. Love Minus Zero/No Limit (Bob on keyboard and harp)
3. Summer Days (Bob on keyboard)
4. This Wheel's On Fire (Bob on keyboard and harp)
5. Tangled Up In Blue (Bob on keyboard and harp)
6. Masters Of War (Bob on keyboard)
7. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again (Bob on keyboard)
8. John Brown (Bob on keyboard, Donnie on banjo)
9. Beyond The Horizon (Bob on keyboard)
10. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
11. Shooting Star (Bob on keyboard and harp)
12. It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) (Bob on keyboard, Donnie on banjo)
13. Under The Red Sky (Bob on keyboard)
14. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
15. Ain't Talkin' (Bob on keyboard, Donnie on viola)
(encore)
16. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
17. All Along The Watchtower (Bob on keyboard)
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Letteratura: "FACILE COME RESPIRARE":
Appunti in forma di ballate di Allen Ginsberg
clicca qui
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Stati Uniti: trovato patrimonio
letterario sconosciuto di Bob Dylan
clicca qui
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Bob Dylan Speaks Out For Barack Obama Bob Dylan si è pronunciato a favore di Barack Obama. In
un'intervista con il quotidiano londinese Times, Dylan ha descritto il
candidato democratico alla presidenza in termini Kennedyesque.
"Al momento l'America è in uno stato di sconvolgimento," ha detto Dylan. "La
povertà è demoralizzante. Non ci si può aspettare dalle persone di avere la
virtù della purezza, quando sono poveri. Ma noi abbiamo questo tizio là
fuori ora che sta ridefinendo la natura della politica dalla terra in su…
Barack Obama. Io sono fiducioso? Sì, sono fiducioso che le cose possono
cambiare."
(fonte theshipmagazine.com)
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Frasi famose di Bob Dylan
clicca qui
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Video : Neil Young - A day in the life
clicca qui
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PREMIO CARUSO 2008 TRIBUTO AI BEATLES
22 Agosto . ore 21,00 . RAI 1 Un palco
costruito in mezzo al mare , un’orchestra di grande livello diretta dal
Maestro Roberto Colombo , e un cast di prestigiosi cantanti italiani ed
internazionali,renderanno omaggio alla più famosa band di tutti i tempi .
Come in un vero e proprio live musicale la serata non avrà conduttore ma
vivrà solo di musica ed emozioni.La musica dei Beatles , riproposta in nuovi
arrangiamenti da un’orchestra sinfonica sarà completata da una straordinaria
sezione ritmica , dal coro femminile di Le Balentes e da due quartetti di
primissimo livello , i sassofoni del Kansas quartet e dai m usicisti della
Silis Orchestra.
Il concerto vivrà anche di imprevedibili duetti che faranno incontrare
artisti di diverse generazioni musicali . Aprirà la serata Let it be ,
eseguita da Skin e Sinead O’Connor accompagnate alla batteria da Franz Di
Cioccio della PFM . Sul palco della Marina Grande di Sorrento si
alterneranno anche Neffa , Morgan , Piero pelù , Dolcenera , Le vibrazioni ,
Alberto Fortis , i Marlene Kuntz ed il cantautore scozzese Donovan , amico e
testimone diretto del lavoro del quartetto di Liverpool . Ultima curiosità :
il concerto andrà in omda anche su Rai USA .
( Fonte TELESETTE )
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Mercoledi 20 Agosto 2008
IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN
PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Luciano
Ciao Mr.Tambourine ,
Incredibili questi americani ! Mi riferisco al tuo
commento alle recensioni del concerto di
Mashantucket, Connecticut ! Questi hanno le fette di prosciutto nelle
orecchie e quelle di salame sugli occhi , non è possibile fare un resoconto
totalmente così diverso dello stesso avvenimento ! Viva l’Italia e la sua
sincerità ! Ho riletto con calma tutte le altre recensioni e ho trovato una
disparità di giudizi che non ha la minima coerenza , dalle stelle alle
stalle come si suol dire , ma che razza di gente va ai concerti di Dylan ?
Le nuove generazioni sono così prive di fantasia ? Allora in alto i cuori ,
siamo sempre i migliori , la Storia siamo noi come dice il Principe a
ragione , la vecchia guardia dei fans Dylaniati è difficile che sbagli ,
dare ragione a “Napoleon in rags” e Mr.Tambourine è il minimo che posso fare
, senza perdere un grammo di stima per Dylan , ma il mio giudizio è contro .
Ciao , Luciano Brambilla.
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Reviews:
Atlantic City, New Jersey - Borgata Resort Spa and Casino - August 16, 2008
by Howard Weiner - visonsofdylan.blogspot.com
Ritratto di una leggenda infuocata
Il Dott. Hunter S. Thompson sarebbe stato toccato con desiderio durante quel
Mr. Tambourine Man - il suo tintinnio favorito rimescolato di nuovo,
ispirazione pazzesca che scorre con la follia che avrebbe terrorizzato
E.A.Poe.
Dylan faceva un sacco di baccano durante Mississippi , la quarta canzone ,
il suo canto era forte e animato ,Bob sembrava che guardasse dagli oblò del
nautilus.
Giuro , era fantastico nel suo vestito nero col cappello grigio .La luna
piena risplendeva su Atlantic City , sembrava che l’acesse accesa
Dylan.Abbiamo comperato i biglietti e ci siamo messi in viaggio.
Dylan era al massimo della sua verve creatica mentre si esibiva al Borgata.
Ogni canzone un’ovazione . Make you feel my love , la miglior versione che
abbia mai sentito , bella l’armonica e una bella cadenza del cantato. Poi la
cow-boy band si è gettata in una fumosa versione di Tweedle dee and tweedle
dum , ma Dylan suonava bene verso la conclusione prematura della canzone ,
ondeggiava avanti e indietro come un pendolo mentre saltava dentro Vision of
Johanna .E’ stato una Bonanza ( filone d’oro ) musicale in tutti i posti
,una sincera reazione ad un Masterpiece. Mi sono avvicinato ad un’amica , le
ho comperato una birra e ho ottenuto un posto in quarta fila vicino al
centro. Dylan mi stava aspettando , con una vivace versione di Lenny Bruce.
Fantasmi e visioni di un’altra vita hanno guidato Dylan per tutta la serata.
Il finale con Highway 61 , Ain’t talkin’ e Thunder on the mountain mi hanno
distrutto.
Non ho mai visto il Maestro così sicuro , era completamente nel suo elemento
ancora primo dell’arrivo della gente della Borgata. Aint Talkin e Thunder
magnifiche, Yeeh ha, yip yip yahoo.
Freeman ha avuto un’altro momento esaltando in Watchtower , vorrei
continuare questa recensione , ma la batteria del mio computer sta
finendo.Alle quattro di mattina ero sul pulmann per tornare a New York City.
Una prestazione superba , come solo Dylan può fare , una performance che ha
superato tutte le aspettative , solo Dylan può avverare i sogni.
Qualcuno con tamburini e campanacci continuava a far casino finchè non
abbiamo lasciato Atlantic City , motte soddisfacente , lo scriverò sul mio
blog a metà settimana . Shabbot shalom
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
by Joanie
Sono ancora abbagliata dalle luci dello show dell’altra notte . Dopo aver
letto le ultime 15 setlist , ero indispettita dalla prospettiva di dover
assistere ad un grazioso show modello standard , anche se la cosa non mi
preoccupava perchè sono felice di vedere Dylan cantare qualunque cosa ,
ovunque e sempre. Nel profondo del cuore speravo in Shelter from the storm ,
anche Stuck inside of mobile.
La mia speranza è stata premiata con Vision of Johanna e Mr. Tambourine man
, dopo queste avrebbe potuto anche fermarsi che sarei andata a casa
contenta. Dall’apertura abbiamo capito che non eravamo di fronte al solito
stesso vecchio , il solito vecchio ha dato il meglio !
Lenny Bruce ! I don’t believe you !
Non voglio commentare il suono , gli arrangiamenti o qualunque altra cosa
perchè non serve . Solo vedere Bob esibirsi in quel modo mi ha riempito la
vita. Grazie Bob !! Per favore , non smettere mai!
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E' morto Jerry Wexler, leggendario
producer della Atlantic
clicca qui e
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Mogol, quei giorni magici tra Beatles e
Mary Quant
clicca qui
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Video : Al Diesan & Pino Tocco - When
the night comes falling from the sky
clicca qui
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Video : Bob Dylan - Senor - Brixton
1995
clicca qui
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Audio : Jefferson Starship - Chimes of
freedom
clicca qui
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Martedi 19 Agosto 2008
Set list: Saratoga Springs, New York -
Saratoga Music Festival - August 17, 2008
1. Leopard-Skin Pill-Box Hat (Bob on keyboard)
2. It's All Over Now, Baby Blue (Bob on keyboard)
3. Rollin' And Tumblin' (Bob on keyboard, Donnie on electric mandolin)
4. Desolation Row (Bob on keyboard and harp, Donnie on electric mandolin)
5. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again
(Bob on keyboard and harp)
6. Million Miles (Bob on keyboard and harp)
7. Most Likely You Go Your Way (And I'll Go Mine)
(Bob on keyboard)
8. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
9. I Believe In You (Bob on keyboard)
10. It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) (Bob on keyboard, Donnie on banjo)
11. When The Deal Goes Down (Bob on keyboard)
12. Thunder On The Moutain (Bob on keyboard)
13. Ballad Of A Thin Man (Bob on keyboard and harp)
(encore)
14. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
15. Blowin' In The Wind (Bob on keyboard and harp, Donnie on violin)
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Reviews:
Mashantucket, Connecticut - MGM Grand Theatre - August 15 2008
by Ernie Pancsofar
Nello spirito olimpico vi offro le seguenti 10 categorie usando il sistema a
10 punti di giudizio.
Scelta delle canzoni : 9.8 – diverse selezioni dagli anni 60 al 2000 , molte
del 1979 e un gruppo degli anni 90 mescolati bene . Sarà una coincidenza o
no ma I believe in you appare nel giorno della morte di Jerry Wexler.
Personalità della band : 9.1 – Personalmente mi piace il basso profilo di
questo talentuoso gruppo di musicisti . Il loro talento ha influito in bel
modo a cambiare la dimensione delle più recenti interpretazioni di Dylan.
Strumentazione : 9.3 – La proporzione del solo spazio dedicato alla musica e
sottodimensionato a quello dedicato al cantato.
Qualità del luogo : 10.0 – Qualcuno può contestare questo punto ma
l’acustica era veramente grande . The MGM Grand è stato aperto solo di
recente . Momenti di qualità della tastiera sono necessari per sostenere il
basso di Tony in Nettie Moore , e Danny Freeman con qualche grande
intermezzo di Tweedle deeand tweedle dum ( di solito non la preferita ma
stasera è stata suonata con troppi bassi e tre o quattro interventi
eccellenti di Freeman ).
Ricettività del pubblico : 9.0 – Come in tanti show di Dylan c’era una vasta
gamma d’età rappresentata .C’era un pubblico rispettabile che seguiva
attentamente gli artisti nei loro passaggi. La musica di Dylan ha legato
queste differenze di età con delle belle prestazioni e possiamo dire che era
il pubblico migliore per questa esperienza.
Sound system : 9.8 – Vedere i miei commenti nella qualità del posto .In
nessun momento il sound system era troppo alto.
Creatività : 9.5 – Ascoltare qualche classico come Chimes of freedom , Just
like a woman e The times they are a-changin’con dei nuovi arrangiamenti è
stata una cosa gradita.
Imprevedibilità della set list : 9.5 – Ci sono state diverse sorprese
stasera che non avevano fatto parte dei passati 12 concerti o giù di lì ,
Chimes of freedom , I believe in you , Most likely you go your way and i’ll
go mine e I’ll be your baby tonight.
Tranquillità : 9.3 – Il mix fra i pezzi lenti e quelli veloci è stato fatto
in maniera equilibrata . é SEMPRE BELLO VEDERE Donnie prendere il violino e
Toni il contrabbasso. Recile , come al solito ,eccelle nel mantenere la
precisione e quadrare numerose canzoni. So che Tony prende le indicazioni da
Bob , ma ad un ochio non addestrato sembrava che le prendesse dai ritmi di
George.
Miscellaneo : 9.5 – Lìinizio alle 9,00 non è sembrato tardi , considerando
che non c’era nessun gruppo d’apertura .Le poltroncine erano meravigliose e
comode , il parcheggio libero ! I biglietti un pò cari ma ne valeva la pena,
Non farò un totale del punteggio , perchè con Dylan non può competere
nessuno , dirò che che dei 15 concerti che ho visto negli ultimi 15 anni ,
questo è stato uno dei Top 3 .
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by Jack
L’acustica del posto del nuovo MGM Grand Theatre è stato quanto di peggio mi
sia mai capitato di sentire . Già dall’introduzione era tutto confuso , si è
capito solo "Columbia Recording Artist Bob Dylan."
Il mixaggio era così confuso e le canzoni di Dylan così riarrangiate che era
impossibile distinguere una qualunque canzone.
Una donna vicino a me mi chiedeva se riuscivo a sentire qualcosa , le ho
risposto che il mixaggio era oltremodo terribile .
Per essere giusti , le canzoni più difettose come Tweedle dum and tweedle
dee e Honest with me , avevano subito un arrangiamento tale che era
impossibile persino riconoscerle .Spero di non sbagliare ma non penso che
abbiano suonato Thunder on the mountain , il suono era troppo basso. Ero
nella parte alta del teatro ma sono sceso nella sezione mediana per gli
encore , lì il suono era più forte ma sempre confuso , Bob ha fatto tanto
stretching prima di cominciare ad andare bene . Mai più andrò in uno di
questi nuovi posti per un concerto .
Bob dovrebbe sciegliere la Mohegan Sun Casino la prossima volta perchè la
sua grande arena ha un’acustica molto buona.
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I due recensori hanno visto e sentito
due concerti diversi nello stesso luogo e alla stessa ora !!!!! Mha....non
so che dire , voi che ne pensate ? ......Ride anche lui !
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Al Diesan & his Band al Tighi Beach di
Cagliari
di Frank Night
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Le poesie di Bob Dylan
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Video : Ramblin' Jack Elliott -
I'll Be Your Baby Tonight
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Lunedi 18 Agosto 2008
Talking Bob Dylan Blues - Parte 419
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Set list:
Atlantic City, New Jersey - Borgata Resort Casino - Event Center - August
16, 2008
1. Watching The River Flow (Bob on keyboard, Donnie on lap steel)
2. Mr. Tambourine Man (Bob on keyboard and harp, Donnie on pedal steel, Stu
on acoustic guitar)
3. Things Have Changed (Bob on keyboard, Donnie on violin)
4. Mississippi (Bob on keyboard, Donnie on electric mandolin)
5. Most Likely You Go Your Way (And I'll Go Mine) (Bob on keyboard, Donnie
on lap steel, Stu on acoustic guitar)
6. Ballad Of Hollis Brown (Bob on keyboard, Donnie on banjo, Denny and Stu
on acoustic guitars, Tony on standup bass)
7. Make You Feel My Love (Bob on keyboard and harp, Donnie on pedal steel,
Stu on acoustic guitar)
8. Tweedle Dee & Tweedle Dum (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel)
9. Visions Of Johanna (Bob on keyboard, Donnie on electric mandolin, Stu on
acoustic guitar)
10. Honest With Me (Bob on keyboard, Donnie on lap steel)
11. Lenny Bruce (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel)
12. I Don't Believe You (She Acts Like We Never Have Met) (Bob on keyboard
and harp, Donnie on lap steel)
13. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard, Donnie on lap steel)
14. Ain't Talkin' (Bob on keyboard, Donnie on viola, Stu on acoustic guitar)
15. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard, Donnie on lap steel, Stu on
acoustic guitar)
(encore)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel)
16. All Along The Watchtower (Bob on keyboard, Donnie on lap steel)
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Ritrovato un "manoscritto perduto" di
Bob Dylan
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RISCOPERTE 23 POESIE DI DYLAN VENTENNE
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Morto Jerry Wexler, leggenda del rhythm
and blues
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Video : Bob Dylan - MOST OF THE TIME
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Video : Dignity and Ballad of Hollis Brown
(demos)
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Domenica 17 Agosto 2008
Set list:
Mashantucket, Connecticut - MGM Grand Theatre at Foxwoods - August 15, 2008
1. Leopard-Skin Pill-Box Hat (Bob on keyboard)
2. The Times They Are A-Changin' (Bob on keyboard)
3. Things Have Changed (Bob on keyboard)
4. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on keyboard)
5. Can't Wait (Bob on keyboard)
6. Most Likely You Go Your Way (And I'll Go Mine) (Bob on keyboard)
7. High Water (For Charlie Patton) (Bob on keyboard)
8. Chimes Of Freedom (Bob on keyboard)
9. Tweedle Dee & Tweedle Dum (Bob on keyboard)
10. I Believe In You (Bob on keyboard)
11. Honest With Me (Bob on keyboard)
12. Just Like A Woman (Bob on keyboard)
13. 'Til I Fell In Love With You (Bob on keyboard)
14. Nettie Moore (Bob on keyboard)
15. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
(encore)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
16. All Along The Watchtower (Bob on keyboard)
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Review:
Asbury Park , New Jersey - Convention Hall -
August 13, 2008
by Tom Adams
La gente del luogo aveva confermato che Bob aveva preparato qualcosa con
Bruce Springsteen , e noi ci aspettavamo che questo avvenisse.
Non ero preparato per questo ed ero eccitato da questa prospettiva .
Le prestazioni di Bob dal 2005 sono state , questa è la mia opinione ,
povere , anche con la prospettiva di vedere all’opera un grande Fan di Bob
Dylan come me.
Comunque la voce di Bob è stata migliore di quello che avevo sentito prima
di stasera.
Lo show si apre con Rainy day women : l’acustica della hall è notoriamente
cattiva e tutti i presenti sapevano che avrebbero fatto fatica , a causa di
questo inconveniente , a riconoscere le prime due canzoni. Così è stato , il
suono era un minestrone con i bassi troppo alti che coprivano tutto il resto
,
urlavamo i nostri suggerimenti ai ragazzi del service e finalmente qualcuno
ci ha dato retta e abbiamo cominciato a capire che canzone stava suonando.
Il BTW , che non è veniva da un dilettante , era così cattivo che non si
sentiva altro che i bassi.
It ain’t me babe : di nuovo il suono orribile , col riverbero così
esasperato che sembrava una nuova versione della canzone.
Rollin’ and Tumblin’ è stata buona ma con il suono ancora così duro che si
faceva fatica a capire quello che stava succedendo.
Spirit on the water : ho aspettato che finisse , non mi è piaciuta.
High water : trovato un buon posto vicino al monitor di Dylan dove la voce
era un pò più chiara . La canzone era dura , come un calcio nel culo , tutti
sono annegati nei troppi DB.
Tryin’ to get to heaven : mi è piaciuta ! Versione rilavorata da quella che
mi ricordavo, questa era diversa da tutte le altre . Highlight della serata
, almeno , questa la mia opinione , Bob cantava con trasporto...
Honest with me : Santo Dio , il gatto che si morde la coda , non abbiamo
più bisogno di questa canzone , per favore Bob , toglila dalla scaletta !
Tangled up in blue : nuova versione più dura , è stata certamente la
versione più difettosa di TUIB che ho mai sentito. All’inizio mi sembrava
grande perchè suonava come la versione acustica dei NY tape , ma OMG (oh my
God), la sincronizzazione con il testo l’ha resa insopportabile , avreste
dovuto sentirla per capire di cosa sto parlando...La canzone peggiore della
serata anche se era quella che la gente aspettava di più . Ero con amici che
sanno che sono un grande fan di Bob , parlandone con loro mi veniva da
piangere , procuratevi un nastro della serata e capirete quello che sto
dicendo.
It’a alright ma : impressionante , niente escluso....
Beyond the horizon: versione da “speed-up” , di nuovo la qualità del suono
rendeva il tutto irriconoscibile.
Nettie Moore/Summer days : Notte fonda , Summer days poteva essere rock ,
peccato si sentissero solo I DB.
Ain’t Talkin , eccellente interpretazione di Bob.
Encores : tutti buoni , aspettavamo tutti sul palco Spingsteen , ma lo show
era finito.
Prendete nota : abbiamo visto un ovviamente infelice Bruce Springsteen
attraversare la porta di fronte al palco ed abbiamo capito che era venuto
per suonare ed è stato preso a colpi di pistola...Di nuovo , stavamo
parlando con un sacco di fans di Bruce che erano speranzosi di vederlo
assieme a Dylan sul palco. Ma dopo aver sentito parlare delle prove e dopo
aver visto Bruce abbandonare l’edificio , erano veramente incazzati perchè
Bob non l’aveva fatto salire sul palco , forse anche Bruce....
Questo è quello che è successo stasera , non una gran serata per Bob ,
inoltre ha scaricato Bruce. Buonanotte.
(Dean Spencer news)
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Saranno pubblicati a novembre i Lost
Manuscript di Dylan
Il fotografo di R&R Barry Feinstein stava scartabellando nel suo vecchio
archivio l’anni scorso quando gli sono capitate in mano una dozzina di
sporche , polverose istantanee di Hollywoon dei primi anni 60 . proprio a
fianco alle fotografie c’era un plico di poemi in prosa scritte da un suo
vechio amico : Bob Dylan.
“ Erano i manoscritti perduti “ ricorda Feinstein “ Tutti li avevano
domenticati ma non io”.
I poemi erano così dimenticati che Dylan , quando parlò di essi , aveva
scordato cosa aveva scritto .
Dopo essere stati abbandonati per più di 40 anni saranno pubblicati in un
libro in Novembre col nome di “ Holluwood Foto-Rhetoric : The lost
Manuscript”.
Il libro sarà pubblicato da Simon & Schuster . incluse più di 75 fotografie
di Feinstein e 23 prose di Dylan.
Il libro è stato generato, ha detto Feinstein , quando ero un " flunky" alla
Columbia Pictures. Vagavo per i set cinematografici, schioccando le immagini
dei backstage e negli spogliatoi. Allora ho chiesto a Dylan, quando lo
incontrai sulla Costa Est, se volesse scrivere qualcosa sulle foto . " Così
è uscito ed ha scritto un certo testo, " ha detto.
Il Manager di Dylan , Jeff Rosen , ha riferito che Dylan non ha fatto nessun
commento riguardo al libro , probabilmente non vuole farei pubblicità a
Feinstein .
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Springsteen da
spettatore allo show di Dylan
Bruce Sprinsteen e la moglie Patti Scialfa erano
allo spettacolo di Bob Dylan Venerdi sera ad Asbury Park , ma non ha
suonato. Ha guardato lo show dal lato sinistro del palco , indossava una
giacca nera e si è diretto verso l’uscita alla fine dello show.“ Bello show
da parte di Bob – ha detto – il suono nella Convention Hall non è mai buono
ed era difficile sentire bene Dylan cantare. Avrei voluto cantare due o tre
canzoni con lui , ma non erano previsti ospiti nello show , così mi sono
accontentato di guardare !.
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Video: Red Russian Army Choir & Leningrad
Cowboys - Knocking on Heavens Door
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Video : Concierto Bob Dylan en Mérida
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qui
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Sabato 16 Agosto 2008
Review: Brooklyn, New York - Prospect Park
Bandshell - August 12, 2008
by Kevin Ouellette
Ho raggiunto il luogo del concerto , era pieno di gente e lo show era
sold-out nel giro di un minuto e mezzo. Il sound-check era udibile e hanno
fatto una bella versione di Absolutely sweet Marie ma non l’hanno fatta
nello show . Come nota a parte ho visto Haraldo Rivera al concerto , ma non
era una celebrità abbastanza grande per entrare nell’area privata , ha
dovuto sedersi al suo posto come tutti noi.
Dylan e la sua band sono arrivati poco dopo le 8 , lui portava un vestito
nero da cow-boy con bordature rosse mentre la band era tutta in nero . Bob
sembrava avere dei problemi alle gambe e al ginocchio , ogni canzone aveva
bisogno di fare una camminatina andando e venendo dalla tastiera.
Ha sollevato il ginocchio parecchie volte , avevo il binocolo e ho potuto
vedere bene quando faceva questo.
Non faro la recensione di ogni canzone , dirò che Bob aveva deciso di
abbracciare la politica/anti-war in questo show. Ci ha dato una grande
versione di Masters of war , It’s altight ma e Blowin’ in the wind. Le
canzoni degli encore sono stata una vera sorpresa . La tastiera di Bob era
più alta del solito nel mix generale , e ha suonato davvero bene stasera ,
aggiungendo alcuni tocchi molto belli e anche qualche breve solos. Era
facile capire che suonava qualche staccato stile anni 20’ , il cui fraseggio
era interessante. Questo è stato fatto in Honest with me , John Brown e
Master of war.
La band andava molto beme , Freeman è stato migliore di quando lo,avevo
visto nel 2006.
Ha suonato bene in diverse canzoni aggiungendo anche dei bei tocchi in
qualche canzone.
Donnie Herron andava d’accordo con Dylan e i due si scambiavano sorrisi .
Tony e George erano ai loro soliti livelli. Veramente non capisco perchè Stu
Kimball sia ancora nella band , suonava stringatissimo la ritmica ed era
così basso nel mix che è stato difficile sentirlo ! Danny è la vera star di
questa band , naturalmente escluso il ragazzo che suona la tastiera.
Al di là di tutto è stato un buon show , Bob e la band sono stati migliori
di quando li ho sentiti nel 2006.
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Review by Mike Skliar
Torno dalla bella serata di Brooklin , NY . Il tempo era incerto , e
15 minuti prima dello show ci sono stati tuoni e lampi , ma non una goccia
di pioggia è caduta sul concerto.
Devo dire che è stato un buono show , ma non , per me naturalmente , uno dei
più grandi. La performance di Bob è stata focosa e molto buona .La set-list
, sfortunatamente era noiosa , roba troppo ordinaria , specialmente nella
seconda parte , ci sono stati momenti meravigliosi ed una esecuzione
stupefacente di Master of war.
La band si sta evolvendo in entrambi I casi , nel bello e nel brutto,
manifestando una strana ed interessante qualità , i membri della band hanno
sviluppato ognuno il loro Bob Dylan-style nel suonare. Ho visto Freeman , la
chitarra solista , suonare un jazz fluido influenzato da occasionali accordi
di quinta bemolle , con accento a diminuite ed aumentate , stasera ne ha
suonate parecchi di questi accordi.
Lo stile a tre note di Bob ricorda gli show della fine degli anni 90’. Erano
davvero coordinati , la band intera sembrava aver capito cosa Bob voleva
sentire. Il problema è , per fare un esempio , che non hanno la spontaneità
ed il selvaggio abbandono che aveva la band con Charlie/Larry .
Sembra ci sia riluttanza fra i membri della band ad accettare gli
occasionali Bob-style solos.
Ho inoltre notato che i numeri stile straight blues/rock ( Rainy day women ,
Lonesome day blues , Leeve’s gonna break , Summer days , Thunder on the Mtn
, anche se un poco sofferenti di suono e arrangiamento ( è un problema di
set-list , non ci sono canzoni scritte dopo il 1969 e prima del 2001 ! Di
sicuro , ogni notte è diverso , ma ho visto delle set-list più bilanciate) .
Il suono nelle ballate come nettie Moore , John Brown , Master of war , Girl
from the north country , in contrasto ai blues/rock risulta più bilanciato e
con più inventiva .
C’è un leggero riarrangiamento in Honest with me che è stata la mia canzone
preferita del concerto.
Un grande riarrangiamento è stato fatto per Beyond the horizon , che è una
sorta di rock sincopato che suona molto sul jazz , diverso da quello
dell’album ma molto creativo.
It’s alright mama leggermente diversa da prima , un’altro fantastico
arrangiamento e performance , Bob ha reso giustizia alla canzone , e stasera
non ha fatto eccezzione . Girl from the north country aveva il suo
arrangiamento dell’era 2003 , sempre bello e stucchevole.
In aggiunta ad It’s alright ma , le altre canzoni che si sono distaccate
dalla media sono state Nettie Moore ( che è sempre stata meravigliosa ogni
volta che l’ho sentita ) , John Brown e specialmente Master of War . Penso
che Dylan le abbia suonate così tante volte da aver sviluppato un
particolare fraseggio vocale . La prima parte di ogni parola è detta
esattamente come dovrebbe essere , la seconda parte è perfettamente come un
parlato sulle battute che aggiunge enfasi al cantato . Questo ti fa capire che Bob ,
quando vuole , ha un incredibile controllo del fraseggio , ripete queste
difficoltà per tutta la canzone , e funziona completamente . E’ difficile
dire la miglior Master of war ma è stato così.
Like a rolling stone è stato un vero colpo-rock nell’arena , alla fine
Blowin’ in the wind è stata una bella chiusura.
Al di là di tutto è stato un bel modo di passare una serata in Brooklin ,
non il miglior show di Bob Dylan , una bella performance e qualche momento
incredibile .
(Dean Spencer news)
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Nota di Mr. Tambourine
Le recensioni dei concerti cominciano a mettere
in evidenza quanto detto da me e da Michele "Napoleon in rags" : band scarsa
, Kimball corpo estraneo , scalette sempre uguali e Bob , in difetto di voce
cerca nuovi tipi di talking-singing per sopperire a queste difficoltà . Il
primo a dire che Dylan "mugugnava" o imitava Paperino è stato Paolo Vites ,
che da perfetto conoscitore di Dylan , ha anticipato tutti. Ora le
recensioni si stanno facendo molto più aderenti alla realtà , e i recensori
, che non sono critici specializzati ma semplicemente gente del pubblico ,
chiunque può inviare la propria recensione di un concerto a Bob Link ,
stanno trovando il buon senso di dire un pò le cose come stanno realmente
senza enfatizzare gli show . Vivaddio , era ora che qualcun'altro si
accorgesse della realtà della band , delle difficoltà di Bob nell'eseguire
performances vocali al livelli degli anni scorsi , purtroppo il tempo passa
anche per lui , 100 concerti all'anno , per un uomo della sua età , lasciano
il segno sulla voce . Non è una critica negativa a Bob , così è la
situazione e la si accetta , invece la constatazione che la band fa acqua da
più parti e le scalette pure è invece una realtà spiacevole , ma noi , pur
mettendo in evidenza questi difetti che rendono lo show fiacco e senza
"tiro" continuiamo a sentire , criticare , osannare quando è il caso e
sperare che queste cose vengano prima o poi all'orecchio di Bob e che anche
lui decida di dare una svolta a questo tipo di spettacoli , basterebbe
cambiare elementi della band , c'è gente che è da troppo tempo con lui e si
sà , col tempo l'entusiasmo pian piano va scemando , e questo sul palco si
vede e si sente .
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Bob Dylan Pictures Archive 1963
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Le foto del concerto di Brooklin N.Y.
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Cover "tzigane" di brani di Bob Dylan
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Non si pettina mai, come Bob Dylan
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Video: Bob Dylan - "Waiting To Get Me"
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qui
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Video: Rolling Thunder - A Tribute to
Bob Dylan & The Band
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Venerdi 15 Agosto 2008
Set list:
Asbury Park New Jersey - Convention Hall - August 13, 2008
1. Rainy Day Women #12 & 35 (Bob on keyboard)
2. It Ain't Me, Babe (Bob on keyboard)
3. Rollin' And Tumblin' (Bob on keyboard)
4. Spirit On The Water (Bob on keyboard)
5. High Water (For Charlie Patton) (Bob on keyboard)
6. Tryin' To Get To Heaven (Bob on keyboard)
7. Honest With Me (Bob on keyboard)
8. Tangled Up In Blue (Bob on keyboard)
9. It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) (Bob on keyboard)
10. Beyond The Horizon (Bob on keyboard)
11. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
12. Nettie Moore (Bob on keyboard)
13. Summer Days (Bob on keyboard)
14. Ain't Talkin' (Bob on keyboard)
(encore)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
16. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
17. Blowin' In The Wind (Bob on keyboard)
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Dean Spencer : Il pubblico di Bob Dylan
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DAVIDE IMBROGNO - La gloria
dell'indigente
Chi sono:
"Scrivo come posso, quando posso, dove posso. Scrivo in fretta e furia, come
ho sempre vissuto.(L.F. Celine)" Alla luce di questa citazione-rivelazione
Davide Imbrogno nasce (il 10 Luglio 1987 a Cosenza), cresce e s'interessa
sin da subito a letteratura, cinema e scrittura. Nel 2006 consegue la
maturità presso il liceo scientifico “S.Valentini” di Castrolibero (CS). E
siccome la vita non è solo nei libri o sui banchi di scuola, nello stesso
anno inizia a viaggiare per l’Europa. Vive per alcuni mesi in Irlanda,
lavorando come cameriere e lavapiatti in un ristorante di Cork. In seguito
si trasferisce a Cipro dove trascorre altri due mesi. Prima del 2006 ha già
girovagato per l’Europa in lungo e in largo per mesi: Gran Bretagna, Spagna,
Portogallo, paesi scandinavi. Poi rientra in Italia e si iscrive alla
facoltà di Scienze Politiche dell’Università della Calabria. Scrive racconti
e poesie praticamente da quando ha senso farlo. Il sito www.maggiesfarm.it
raccoglie le prime pubblicazioni di racconti (sezione “Fantaracconti”)
nonché sue recensioni di dischi e film. Oltre alla passione per la
scrittura, recita e dipinge. Nel 2004 si esibisce nel piccolo teatro di
Serra Spiga (CS) e nell’anfiteatro di Altomonte (CS), interpretando il ruolo
di protagonista (un obiettore di coscienza che si ritrova a fare il
volontario presso un centro d’igiene mentale) nell’opera “Le ali di psiche”.
Nello stesso anno viene ingaggiato per uno spot pubblicitario in onda su un’
emittente regionale calabra. Nel 2007 partecipa alla “selezione d’autore
Minimal” creata dalla casa editrice toscana “Ibiskos Editrice Risolo” e
propagandata sui quotidiani “La Repubblica” e il “Sole 24 ore”. Viene
selezionato per la raccolta di racconti dal titolo “La gloria dell’
indigente” che diventa un libro edito dalla stessa casa editrice nella
collana “Minimal”. I dieci racconti del libro trattano vicende di persone
solitarie, diseredati, gente persa nel caos di se stessi, persone che
tentano di trovare una propria giustizia interiore, una redenzione, un
cammino da percorrere. Lo stile non a caso è minimale ed a tratti la prosa
si mischia alla poesia. La descrizione di personaggi e situazioni procede
con piglio quasi cinematografico e scarno. Per qualsiasi informazione,
scambio di opinioni, proposte o commenti sull’ autore potete scrivere a
imbrognodavide@libero.it
Mi piacerebbe conoscere:
Me stesso!
http://profile.myspace.com/index.cfm?fuseaction=user.viewprofile&friendid=267192976
http://www.libreriauniversitaria.it/gloria-indigente-imbrogno-davide-ibiskos/libro/9788854603806
http://www.unilibro.it/find_buy/Scheda/libreria/autore-imbrogno_davide/sku-12791967/la_gloria_dell_indigente_.htm
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Dylan, l’armonica e la tecnica
“cross-harp”
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Joe D'Urso in concerto al Meridien di
Rimini
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My Morning Jacket - EVIL URGES
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Venditti : "Mi vergognavo di cantare
Roma Capoccia"
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Giovedi 14 Agosto 2008
Set list:
Brooklyn, New York - Prospect Park Bandshell - August 12, 2008
1. Rainy Day Women #12 & 35 (Bob on keyboard, Donnie on lap steel)
2. Lay, Lady, Lay (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel, Stu on acoustic
guitar)
3. Lonesome Day Blues (Bob on keyboard, Donnie on lap steel)
4. Girl Of The North Country (Bob on keyboard and harp, Donnie on pedal
steel, Stu on acoustic guitar, Tony on standup bass)
5. The Levee's Gonna Break (Bob on keyboard, Donnie on electric mandolin,
Tony on standup bass)
6. Spirit On The Water (Bob on keyboard and harp, Donnie on pedal steel,
Tony on standup bass)
7. Honest With Me (Bob on keyboard, Donnie on lap steel)
8. John Brown (Bob on keyboard, Donnie on banjo, Tony on standup bass)
9. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard, Donnie on lap steel)
10. Beyond The Horizon (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel, Tony on
standup bass)
11. It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) (Bob on keyboard, Donnie on banjo,
Tony on standup bass)
12. Nettie Moore (Bob on keyboard, Donnie on viola, Stu on acoustic guitar)
13. Summer Days (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel, Tony on standup
bass)
14. Masters Of War (Bob on keyboard, Donnie on lap steel, Stu on acoustic
guitar, Tony on standup bass)
(encore)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel)
16. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard, Donnie on lap steel, Stu on
acoustic guitar)
17. Blowin' In The Wind (Bob on keyboard and harp, Donnie on violin, Stu on
acoustic guitar)
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IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN
PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Marco
Ciao a tutti , se Dylan vi piace OK , se non vi piace nessuno vi
obbliga ad andare ai concerti . Io sono pro e lo sarò sempre ,
Dylansondaggio o no .
Marco - Fiesole
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Original from “Wonderful Today”
In Patti Boyd’s book “Wonderful Today”, the ex top model tells us how Eric
Clapton won her heart in a guitar duel with her husband the ex Beatle George
Harrison. She says “George came downstairs with two guitars and two small
amplifiers laying them down in the hall, then pacing restlessly until Eric
arrived – full of brandy as usual.
“As Eric walked through the door George handed him a guitar and an amp- as
an 18th century gentlemen might have handed his rival a sword – and, for two
hours, without a word, they duelled.
“The air was electric and the music exciting. At the end, nothing was said,
but the general feeling was that Eric had won.
“He hadn’t allowed himself to get riled or to go in for instrumental
gymnastics as George had.
“Even when he was drunk his guitar playing was unbeatable.”
An astonishing moment in music history.
Nel libro di Patti Boyd “Wonderful Today”, l’ex top model ci racconta
come Eric Clapton conquistò il suo cuore in un duello alla chitarra con suo
marito l’ex Beatle George Harrison. Disse “George scese con due chitarre e
due piccoli amplificatori, posizionandoli nell’atrio, passeggiando
nervosamente finché arrivò Eric - brillo di brandy come al solito.
“Appena Eric entrò, George gli piazzò in mano una chitarra - come un
gentiluomo dell’800 avrebbe consegnato una spada al rivale - e per due ore
duellarono senza proferire parola.
“L’aria era elettrica e la musica eccitante. Alla fine, nessuno disse nulla
ma la sensazione generale era che Eric avesse vinto.
“Non aveva permesso a sé stesso di irritarsi o perdersi in leziosismi come
aveva fatto George. Persino da ubriaco, era imbattibile.”
Un momento straordinario nella storia della musica.
(Dean Spencer News)
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E... state a Gradara: Cinema al
Castello 2008
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Il sosia di Dylan nel film "Kisses" a
Locarno
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Video : John Lennon, Eric Clapton, Keith
Richards, Mitch Mitchell - Yer blues
Dal film " The Rolling Stones Rock & Roll
Circus"
clicca
qui |
Mercoledi 13 Agosto 2008
Hohner and Bob Dylan Announce
Collaboration
Cosa succede quando unisci un costruttore di strumenti musicali da 151 anni
e uno dei più leggendari artisti come Bob Dylan che è il più influente
armonicista negli annali della musica popolare ? Si fa la storia !
La Hohner Inc. e Bob Dylan sono orgogliosi di annunciare la edizione delle
"Bob Dylan Collection" firmate a mano , celebranti il sodalizio fra Dylan e
la Hohner . La Hohner costruisce e vende strumenti fin dal 1857 , diventando
così una dei più vecchi costruttori al mondo di strumenti musicali. Bob
Dylan , venerato scrittore di canzoni , interprete , poeta e D.J. , è stata
la maggior figura musicale degli ultimi 50 anni . Nella sua carriera , Dylan
è stato premiato con numerosi riconoscimenti come autore di canzoni , come
interprete e per le registrazioni su disco , che gli hanno portato 11
Grammys ( incluso il Lifetime Achievement Award , il Kennedy Center Honors e
un Academy Award. E’ stato introdotto nella Rock and Roll Hall of Fame ,
nella Nashville Songwriters Hall of fame e nella Songwriters Hall of fame .
Nel 2008 gli è stato assegnato il Premio Pulitzer con una speciale citazione
per il suo “profondo impatto sulla musica popolare e sulla cultura Americana
, segnata da testi e composizioni di straordinario valore poetico.”
“ La Hohner è estremamente orgogliosa di celebrare la carriera di Dylan ,
uno dei tesori musicali Americani” ha detto Clayman Edwards , Presidente
della Hohner Inc. “ Attraverso la sua iconica carriera , Bob Dylan ha
mantenuto un particolare rapporto di amicizia con la Hohner Company e ha
incorparato il suono della Hohner nella sua musica. La Hohner è onorata di
offrire al suo pubblico questa collezione in edizione limitata , delle
Marine band firmate .
Il primo punto della collezione consiste in un set completo di sette
armoniche “Marine band” nelle tonalità naturali di C , G , D , F,. A , B e E
che sono state suonate da Bob Dylan e saranno firmate a mano dallo stesso
artista.
Le armoniche sono confezionate in un cofanetto di ebano , costruite a mano
esclusivamente per Bob Dylan col suo distintivo “Eye-logo” e con una foto di
Dylan incorniciata. Una lettera autenticata del presidente della Hohner Inc.
conferma l’autenticità limitata a soli 25 set di armoniche:
Il secondo punto nella collezione è una singola armonica in C , firmata a
mano da Bob Dylan . Questa singola armonica è confezionata in un box di
ebano , anch’esso firmato da Bob Dylan , una lettera firmata dal Presidente
della Hohner Inc. conferma l’autenticità della edizione limitata a mille
armoniche.
Questa edizione limitata sarà disponibile negli Stati Uniti esclusivamente
attraverso Sam Ash Music , un 84enne leggenda della distribuzione musicale
che ha venduto armoniche Hohner da quando ha aperto le porte nel 1924. Una
speciale mostra avrà luogo nella sede di Hollywood, California , della Sam
Ash Music dal 24 Settembre all’ 8 di Ottobre. Una mostra a New York seguirà
al Sam Ash Music’s Manhattan location dal 15 al 29 Ottobre. Questa vendita
sarà anche online sul sito www.samashmusic.com dalla mezzanotte del 29
ottobre. Il set sarà disponibile anche presso i rivenditori nazionali.
Ulteriori informazioni su : http://www.hohnerusa.com/bobdylan.html
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L'armonica a bocca: un piccolo
strumento per una grande musica… clicca
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COME SUONARE
L'ARMONICA
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L'ARMONICA A BOCCA:
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La storia di uno strumento folk, uno
strumento popolare ,uno strumento della gente
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Set list:
Baltimore, Maryland - Virgin Mobile Festival - Pimlico Race Course - August
10, 2008
1. Rainy Day Women #12 & 35 (Bob on keyboard)
2. It Ain't Me, Babe (Bob on keyboard)
3. Rollin' And Tumblin' (Bob on keyboard)
4. Spirit On The Water (Bob on keyboard)
5. High Water (For Charlie Patton) (Bob on keyboard)
6. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again
(Bob on keyboard)
7. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
8. When The Deal Goes Down (Bob on keyboard)
9. Summer Days (Bob on keyboard)
10. Ballad Of A Thin Man (Bob on keyboard)
(encore)
11. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
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Review:
Pittsburgh, Pennsylvania - August 9, 2008
New American Music Union Festival- SouthSide
Works
by Carsten Molt
Il 9 Agosto era l’inizio del New American Music Union festival in Pittsburgh
. Non ero interessato alle performances collaterali , così ho deciso di
saltare questi eventi e di puntare al solo show di Dylan.
I Reconteurs avevano finito il loro set e la gente aspettava il montaggio
dell’amplificazione per Dylan . A questo punto mi sono spostato vicino al
palco e ho trovato un buon posto proprio al centro . Accesi i Nag Champa ,
le luci si sono alzate , la band è salita sul palco e Dylan dietro loro .
1. Rainy day women # 12 & 35 – Questo è un usuale pezzo di riscaldamento
della voce , ma alla fine della prima strofa , Dylan aveva una voce potente
e sembrava un leone che ruggiva le parole , la band lo ha seguito bene e
hanno chiuso il pezzo in perfetta sincronia , cosa rara per questa canzone .
2: It ain’t me babe – Non una canzone inaspettata , ma hanno fatto una
decente versione della canzone . La voce di Dylan era comprensibilmente
forzata e si sentiva che allentava su diverse note basse...Durante la
canzone ci sono stati diversi lampi in lontananza che si sono ripetuti
durante tutto lo show.
3. The leeve’s gonna breack – Questa è stata una eccellente versione con
entrambi i chitarristi in evidenza , le chitarre dal suono sporco , e il
mandolino di Donnie si inseriva molto bene nel mix . Questa versione della
band di Dylan ha creato un pò di paura all’inizio , ma si è lentamente
trasformata in una cosa molto unita nel finale .
4. Spirit on the water – Rilassata e semplice esecuzione , ha dato la
possibilità alla gente di gridare “No” nella strofa "You think I'm over the
hill". Dylan ha finito la canzone con il miglior assolo di armonica della
serata.
5. High water (for Charlie Patton) – Ho sperato di sentire questa canzone
come Dylan l’ha sempre suonata , bene , questa versione non ha fatto
eccezzione . Durante la Jam dell’interludio , Herron ha trovato la giusta
linea ritmica sul suo banjo in sintonia con Dylan e Freeman , è stato forte
.
6- Tangled up in blue – Dylan si è divertito col suo fraseggio mentre la
band sottolineava tutti gli stop nella session strumentale e ridevano tutti
abbondantemente sul palco . Alla conclusione la gente li ha acclamati tutti.
7. Honest with me – é stato fatto tutto bene , con George che ha eseguito
diverse rullate a casaccio , l’originale riff delle chitarre è completamente
andato nel corrente arrangiamento , il riff che era la mia parte preferita
della canzone . Dylan ha dimenticato un sacco di parole o forse le ha
mangiate o mugolate , non si è capito bene .
8. Beyond the horizon – Uno degli highlights della serata , Dylan gran
fraseggio , una formosa steel guitar di Donnie ha completato la brillante
chitarra di Denny. Ho trovato che la canzone difetta rispetto all’album ma è
eccellente in concerto.
9. It’s alright ma ( I’m only bleeding ) – Finalmente hanno abbandonato il
lento e stuccoso arrangiamento dell’ultimo anno , ma anche col nuovo la
canzone rimane vacillante . Parte dura ma si costruisce progredendo . La
voce di Dylan era forte e ben sostenuta quando Donnie suonava un jazzy
bluegrass in background . Dylan ha suonato un bell’assolo durante il bridge
che era perfettamente in sintonia con la canzone.
10. Nettie Moore – So di essere in minoranza , ma questa canzone non mi dice
molto , ben suonata , con un bel violino e Dylan che la cantava con emozione
ma questo non cambia la mia opinione.
11. Summer days – Suonata com’è , ci son volte che è rock . Questa versione
non era una di quelle ma ci arrivava vicino. Dylan ha usato qualche
interessante e inventiva frase , salendo e scendendo sulla linea melodica ,
non sò dire se funziona ma almeno è stato un cambiamento di passo per questa
canzone. Denny ha suonato qualche linea di chitarra frizzante , ma
globalmente la canzone non è decollata come avrebbe dovuto.
12. Ballad of a thin man – Dylan suona ancora intorno alle frasi , ma più
tranquillamente . Il solo della pedal-steel di Donnie è stato lungo ed
eccellente . Dylan ha finito la canzone con un’altro buon assolo di
armonica. É’ stata una delle versioni migliori che ho sentito in questi
ultimi anni.
encore)
13. Like a rolling stone – Di solito questa canzone è come un inno
nazionale,anche solamente cantata . Danny ha confezionato un superbo assolo
. Dylan l’ha cantata sustenuto e convinto , molto di più di quanto è solito
fare in questa canzone.
Note :
A)...E’ stato uno show corto , un’ora e mezza al mio orologio ,
probabilmente dovuta al fatto che il festival si svolge in una zona
residenziale.
B)...Il cantato di Dylan è stato eccezzionale , credo che stia sperimentando
questo nuovo modo di cantare. Tony aveva il suo sgabello ma non l’ha usato.
C)...La band sta suonando davvero bene e ogni musicista sembra essere al suo
posto nel suo ruolo.
D)...Il pubblico era più attento e rispettabile di quello che mi
aspettavo per un pubblico da festival.
Naturalmente questa è solo la mia opinione e l’esperienza che ho dei
concerti.
Chiedo scusa se mi sono dilungato troppo , ogni impressione , correzione o
commento sono i benvenuti.
In Bob we trust,
(Dean Spencer news)
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I concerti di Settembre
06: Madonna (Stadio Olimpico - Roma)
26: Queen (PalaLottomatica - Roma)
28: Queen (Datch Forum - Milano)
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Martedi 12 Agosto 2008
IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN
PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Robert
Ha ragione Mr.Tambourine quando dice che gli show di Dylan sono scarsi
, è dal 1984 all’Arena di Verona con Carlos Santana che faceva da opener ,
con Mick Taylor ( terribile , si sentiva solo lui ! ) Sutton al basso , Jan
Mclagan alle tastiere e Colin Allen alla batteria , che seguo i concerti ,
ne ho persi pochi per ragioni di lavoro ) e devo dire che livelli bassi come
quelli degli ultimi 3 anni non me li ricordo . Riesco a capire le ragioni di
Bob di voler continuare , il palco è il suo habitat naturale , ma l’età e la
voce non gli permettono più di sostenere tour così faticosi , quindi meglio
pochi ma buoni . Così la vedo io , anche se a Bob è inutile dire qualcosa ,
lui fa come vuole , però dispiace dover constatare che oggi sembra un
oggetto indefinito sul palco.
Con rammarico ma sono contro , Bob Dylan non lo vediamo più da parecchio
tempo . Ciao a tutti .
Robert Muller .
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Antonello Venditi “dalla pelle al cuore
- Tour 2008”
clicca qui
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Heroes - Original Soundtrack
clicca qui
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Video : Ringo Starr - I'm The
greatest ( John Lennon )
clicca
qui On this track, Starr is lead vocalist and plays
drums, Lennon plays the piano and sings harmony vocals and George Harrison
plays electric guitar; Billy Preston on organ and Klaus Voormann on bass.
It's one of just a handful of non-Beatles songs to feature three members of
the band.
Lyrics
When i was a little boy,
Way back home in liverpool,
My mama told me, i was great.
Then when i was a teenager,
I knew that i had got something going,
All my friends told me i was great.
And now i'm a man,
A woman took me by the hand,
And you know what she told me...i was great.
I was in the greatest show on earth,
For what it was worth.
Now i'm only thirty-two;
And all i wanna do, is boogaloo!
Hey!
I looked in the mirror,
I saw my wife and kids,
And you know what they told me...i was great.
Yes, my name is billy shears,
You know it has been for so many years.
Now i'm only thirty-two;
And all i wanna do, is boogaloo!
Hey, hey, hey, (hey, hey, hey) yeah!
(hey, hey, hey)
I'm the greatest and you better believe it, baby!
Ho! Ho! Ho!
I'm gonna be the greatest in this world, (ho!)
In the next world and in any world! (hey!)
Alright, alright, alright, alright, alright, alright,
Alright, alright, alright, alright, alright, alright.
Oh, oh, oh, oh, oh, oh, all right
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Video : John Lennon - I'm the greatest
( demo )
clicca
qui
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Video : Bob Dylan - Prison Concert for
Rubin Carter
clicca qui
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Video : Beatles - Get Back ( in tedesco )
clicca
qui
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Video : The Rolling Stones - "Drift Away"
clicca
qui |
Lunedi 11 Agosto 2008
Talking Bob Dylan Blues - Parte 418
- clicca qui
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Review:
Philadelphia, Pennsylvania - Electric Factory - August 8, 2008
Review by Peter Stone Brown
Non mi sembra molto tempo fa , quando ogni notte , quando la set-list
appariva , un mio buon amico inevitabilmente faceva notare come la maggior
parte delle canzone fosse degli anni 60’.
Ma, per l’apertura dello show nella culla della libertà , la maggior parte
delle canzoni sono state scritte negli anni 90’. Lo show è cominciato un’ora
prima che tutta la gente fosse sistemata al loro posto . Se la storia
insegna qualcosa , questa è un’ eccezione, come nel 1996 quando Dylan
cominciò il suo tour estivo nella piccola città di Madison nel New Jersey ,
cominciando lo show suonando solo l’armonica , o in un più recente e meno
drammatico , la chiusura del tour 2002 dove Dylan cominciò suonando il piano
, tirando fuori per la prima volta “Solid rock” e suonò tre canzoni di
Warren Zevon , così come “Brown sugar” dei Rolling Stones.
Dylan e la sua band salgono sul palco alle 8,05 del mio orologio ,
cominciando con “Cats in the well” . Dylan cantava a basso volume e la sua
voce era bassa anche nel missaggio . Poi sono passati a una non cattiva ”Lay
lady lay” con Dylan che migliorava man mano che la voce si scaldava , e non
sò se per sbaglio o se fatto apposta , può essere che le liner-notes erano
sbagliate , ha ripetuto due volte la frase "You can eat your cake and have
it too," .
Una insistente “ The leeve’s gonna break” è seguita con l’energia che faceva
un salto in avanti e la band suonava in modo estremamente funky , una specie
di Chigago blues , re del funky , ma che non era Chigago blues , ma aveva il
feel del Chicago blues , pazzo e selvaggio Chicago blues con le due chitarre
elettriche molto sporche ed impastate , senza mai però perdere gli accenti
ritmici e continuando a spingere avanti la canzone
“Moonlight” , nell’arrangiamento start/stop è venuta subito dopo , con Bob
che cominciava a suonare col suo fraseggio tirando fuori la sua armonica per
un bellissimo “solo” .
E’ seguita “Tangled up in blue” con l’arrangiamento dell’inizio di
quest’anno , se l’arrangiamento della regisatrazione non mi aveva esaltato ,
dal vivo è stata tutta un’altra storia , cominciando dall’assolo di Kimball
, con un ritmo saltellante , col basso e la batteria giusti lanciati nel
primo ritornello , e all’inizio della seconda strofa eri totalmente dentro ,
scordando il diverso arrangiamento . Dylan ora , aveva la voce calda ,
cominciando davvero a suonare con il suo stile , e nelle ultime due strofe
ha eseguito un mezzo-staccato , um momento di enfasi che è ritornato altre
volte nella serata . A volte metteva in risalto le parole chiave , o una
frase , e questo è stato uno dei diversi modi modo di cantare che Dylan ha
usato durante lo show.
“Things have changed” viene seguita da “Spirit of the water” e dalla
ri-arrangiata “Honest with me” , con entrambi i chitarristi sul pesante . Di
nuovo un’altro flash con sound e ritmo combinati uno sull’altro , segue poi
lo swing di “Beyond the horizon” , in show precedenti avevo visto questa
canzone marciare sull’orlo del disastro , ma questa sera è stata notevole .
Arriva poi una divertente e devastante “ It’s alright ma” . Sono stato
veramente felice quando Dylan ha svoltato il ritmo lento e swampy si questa
versione ritornando a qualcosa di simile all’arrangiamento originale .
Allora l’ha cambiato ancora ! Diversamente dagli show europei , Freeman
suonava l’elettrica , con Donnie Herron che suonava ancora col jazz-grass
banjo. La canzone progrediva con Dylan che tuonava ogni frase , e allora ,
in una canzone che non richedeva guitar-solo , Freeman ne ha fatto uno
davvero grande , portando in alto la canzone e ripetendolo.
Se qualcosa di magico doveva accadere , è accaduto in questa canzone ,
cambiando totalmente il feel dello show.
E’ seguita una bellissima versione di “Tryin’ to get to heaven” , che
ricordava le recenti versioni europee . Se Dylan era sembrato appannato in
qualche canzone , in questa ha cantato con una voce chiara .
Si ritorna al blues per “Highway 61 Revisited” , con Kimball che assume un
ruolo preminente con la sua chitarra . da questo momento Dylan appare più
animato , divertendosi con i fraseggi , accennando alcune strode e
sottolineandone altre . Nel verso d’oro della canzone ha cantato ."trying to
create the next [long pause] world war."
“Nettie Moore” è stata buona , non potente come le altre versioni che avevo
sentito , ma in “Summer days” è successa questa cosa , Dylan ha provato
diversi fraseggi nella canzone , cominciava sommesso ogni frase e la
chiudeva in crescendo , non voglio riferire cosa la gente ha detto di questo
modo di cantare . Era un modo di cantare influenzato dal jazz , con un ritmo
definito per ogni parola , e ci sono un sacco di parole in questa canzone ,
un vero dentro e fuori dalle righe , alla fine della canzone , quando le
luci si sono accese , Donnie Herron si è alzato ad applaudirlo.
Una cool “Ballad of a thin man” ha chiuso il set principale . Dylan si è
ravvivato molto durante lo show ed è diventato Bob Dylan il “performer” ,
suonando per far piacere alla gente . Ha cantato le strofe , o suonato un
riff nel modo Chaplinesco che aveva all’inizio , mezzo passo indietro dalla
tastiera , faccia rivolta alla gente , avvicinandosi al microfono per
cantare e ritornando indietro . Alla fine , avuto il suono della tastiera
che voleva , ha anche fatto un assolo d’organo , molto apprezzato da me , ed
ha chiuso la canzone con un solo di armonica .
Una normale “Thunder on the mountain” è stat il primo encore , con un grande
assolo di Freeman , e Dylan che raggiungeva la massima intensità nel verso :
"Shame on your greed, shame on your wicked schemes/I'll say this, I don't
give a damn about your dreams."
“Blowin’ in the wind” ha chiuso lo show , con l’arrangiamento dell’anno
scorso . La prima volta che ho sentito questa versione ero scettico , ma ora
che la band è padrona del pezzo , si avvicina sempre di più al Memphis-sound
, con le voci costruite in modo diverso da quelle dell’anno scorso.
E’ stato questo un’altro dei Top show di Dylan che ho visto ? Probabilmente
no , ho visto un sacco di shows , alcuni leggendari , comunque , sia quel
che sia , una buona partenza per questo nuovo tour.
(traduzione di Dean Spencer)
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Set List :
Pittsburgh, Pennsylvania - New American Music Union
Festival - August 9, 2008
1. Rainy Day Women #12 & 35 (Bob on keyboard)
2. It Ain't Me, Babe (Bob on keyboard)
3. The Levee's Gonna Break (Bob on keyboard)
4. Spirit On The Water (Bob on keyboard)
5. High Water (For Charlie Patton) (Bob on keyboard)
6. Tangled Up In Blue (Bob on keyboard)
7. Honest With Me (Bob on keyboard)
8. Beyond The Horizon (Bob on keyboard)
9. It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) (Bob on keyboard)
10. Nettie Moore (Bob on keyboard)
11. Summer Days (Bob on keyboard)
12. Ballad Of A Thin Man (Bob on keyboard)
(encore)
13. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
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Maggie's Farm linkata anche su
Positively Bob Dylan
clicca qui
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THE WALL STREET JOURNAL
In Italy, people still learn English by listening to Bob Dylan's
"Blonde on Blonde." Germans still discover our language through the
subtitles in Francis Ford Coppola's "The Godfather." In fact, 47% of our
gross domestic product involves intellectual property (IP) transactions, and
about 6% of our national worth -- $626.6 billion annually -- is from our
copyright businesses. These are the segments of our economy that are
suffering, or tand to do so, as a result of the Internet. The Internet,
glorious as it is, should be thought of as the plague of postmodernity.
Curioso , al Wall Street Journal pensano
che gli italiani imparino l'inglese ascoltando Blonde on Blonde
!!!!!!!!!!!!!!!!!
http://online.wsj.com/article/SB121824228638426137.html?mod=googlenews_wsj
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Domenica 10 Agosto 2008
Set list
: Philadelphia, Pennsylvania - Electric Factory - August 8, 2008
1. Cat's In The Well (Bob on keyboard, Donnie on violin)
2. Lay, Lady, Lay (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel, Stu on acoustic
guitar)
3. The Levee's Gonna Break
(Bob on keyboard, Donnie on electric mandolin, Tony on standup bass)
4. Moonlight
(Bob on keyboard and harp, Donnie on electric mandolin, Tony on standup
bass)
5. Tangled Up In Blue
(Bob on keyboard, Donnie on pedal steel, Stu on acoustic guitar, Tony on
standup bass)
6. Things Have Changed (Bob on keyboard, Donnie on violin)
7. Spirit On The Water
(Bob on keyboard and harp, Donnie on pedal steel, Tony on standup bass)
8. Honest With Me (Bob on keyboard, Donnie on lap steel)
9. Beyond The Horizon
(Bob on keyboard and harp, Donnie on pedal steel, Tony on standup bass)
10. It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding)
(Bob on keyboard, Donnie on banjo, Tony on standup bass)
11. Tryin' To Get To Heaven (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel)
12. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard, Donnie on lap steel)
13. Nettie Moore (Bob on keyboard, Donnie on viola, Stu on acoustic guitar)
14. Summer Days (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel, Tony on standup
bass)
15. Ballad Of A Thin Man (Bob on keyboard and harp, Donnie on lap steel)
(encore)
16. Thunder On The Mountain
(Bob on keyboard, Donnie on lap steel, Stu on acoustic guitar)
17. Blowin' In The Wind
(Bob on keyboard and harp, Donnie on violin, Stu on acoustic guitar)
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Suze Rotolo, la ragazza - copertina di
'The Freewheelin’ Bob Dylan'
clicca qui
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Davide Buffoli & The Habladors, l'anima
rock di "Anche io"
clicca qui
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L'Harry Potter del rock
alternativo
clicca qui
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Per chi va in Canada
clicca qui |
Sabato 9 Agosto 2008
John Lennon... Simply The Best
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Music by Elton John
Lyrics by Bernie Taupin
What happened here
As the new york sunset disappeared
I found an empty garden among the flagstones there
Who lived here
He must have been a gardener that cared a lot
Who weeded out the tears and grew a good crop
And now it all looks strange
It’s funny how one insect can damage so much grain
And what’s it for
This little empty garden by the brownstone door
And in the cracks along the sidewalk nothing grows no more
Who lived here
He must have been a gardener that cared a lot
Who weeded out the tears and grew a good crop
And we are so amazed we’re crippled and we’re dazed
A gardener like that one no one can replace
And I’ve been knocking but no one answers
And I’ve been knocking most all the day
Oh and I’ve been calling oh hey hey johnny
Can’t you come out to play
And through their tears
Some say he farmed his best in younger years
But he’d have said that roots grow stronger if only he could hear
Who lived there
He must have been a gardener that cared a lot
Who weeded out the tears and grew a good crop
Now we pray for rain, and with every drop that falls
We hear, we hear your name
Johnny can’t you come out to play in your empty garden
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Video : Bob Dylan - Rita may
clicca
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Video : Ricky Nelson - Love Minus Zero
clicca
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Video :
Rick Nelson - She Belongs To Me
clicca qui
Video : Walker Brothers - Love minus
zero
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Jason Thomas Mraz (I m Yuors)
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Franz Di Cioccio infiamma la sua
Pratola con gli Slow Feet
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Il Pollino Music Fest
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Gli album più belli : The Freewheelin'
Bob Dylan (Columbia, 1963)
Questo album è INTRAMONTABILE!
di Raffaele Meale
Secondo album e primo di una lunga serie di capolavori per Dylan.
Esagerata come frase? Chiedete a tutti coloro che negli ultimi trentacinque
anni hanno intrapreso la carriera di cantautore e vedrete come questo in
questione sia con ogni probabilità il disco manifesto dei primi anni '60. E
come potrebbe essere altrimenti?
Tredici brani praticamente perfetti, che partono dal folk per arrivare ad
uno stile personalissimo e inimitabile. Dylan spezza le regole della canzone
d'autore dell'epoca e si fa paladino delle masse, portavoce di una
generazione ancora confusa ma già preparata ai moti contestatari che la
contraddistingueranno da lì a poco.
Ancora poco convinti delle mie parole? Bene, allora ascoltatevi la prima
traccia dell'album. Si, si, è proprio "Blowin' in the Wind", insieme a
"Yesterday" e "Wish You Where Here" la canzone più cantata della storia
della musica. Dylan dirà in seguito di averla composta in dieci minuti e di
non amarla, ma voi non dategli retta. Pensare a quanto è migliorata la
scrittura di Dylan in appena un anno (sia per quanto riguarda le melodie sia
per i testi) lascia sbalorditi e interdetti. La presa di coscienza del
futuro menestrello è iniziata e non basterebbero dieci pagine a narrare le
splendide poesie che si susseguono senza sosta.
C'è la dolcezza sussurrata di "Girl from the North Country", la secca e
lucida denuncia di "Masters of War" che, ripresa musicalmente da un brano
tradizionale scozzese, è a tutt'oggi la più bella canzone di protesta mai
scritta ("Avete causato la peggior paura che possa mai propagarsi. La paura
di portare figli in questo mondo", tragicamente attuale, direi), atto di
resistenza contro i padroni del mondo, animati dal solo amore per il
profitto, grido di rabbia impotente contro le ingiustizie.
C'è poi lo splendido nitore di "A Hard Rain's A-Gonna Fall", ispirata dalla
poesia "Howl" di Allen Ginsberg (quella che inizia con la celebre frase "Ho
visto le menti migliori della mia generazione distrutte dalla follia" tanto
per intenderci), e dove Dylan dà un'altra dimostrazione del suo genio
poetico e musicale, trascinandoci poco a poco nella paranoia della dura
pioggia che sta per cadere, attraverso una serie di immagini e rimandi
emozionanti e unici che diventeranno uno dei tratti distintivi della sua
arte.
C'è la malinconica dolcezza di "Don't Think Twice it's All Right", ballata
d'amore in seguito ripresa in versioni live da Joan Baez (madrina della
musica folk), la cadenza vagabonda di "Bob Dylan's Dream" (dove Bob torna a
ricordare il viaggio che l'ha portato a New York, l'addio alle proprie
radici, al proprio passato), l'indignazione antirazzista di "Oxford Town", e
la paranoia ironica di "Talking Wold War III Blues", scritta nel tipico
stile del blues parlato, tanto amato da Woody Guthrie.
A chiudere l'album, dopo l'arrangiamento della tradizionale "Corrina,
Corrina", la splendida e divertita dichiarazione di vita anarchica di "I
Shall Be Free", che dopo aver citato il presidente Kennedy, Brigitte Bardot,
Anita Ekberg, Sofia Loren e Martin Luther King termina con la secca frase
"Make love to Elizabeth Taylor, catch hell from Richard Burton".
A dimostrazione della grande lezione di libertà di Dylan: in un album si può
parlare di tutto, dalla guerra all'amore, dalle ingiustizie ai propri
desideri. Se non era rivoluzionario questo nell'ormai lontano 1963…
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Venerdi 8 Agosto 2008
IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN
PRO E CONTRO
aggiornato con la mail Alberto
Seguo Dylan da tanti anni , ho comprato tutti i suoi dischi appena
uscivano , dischi belli ( Oh Mercy , Time out of mind , Under the red sky ),
capolavori ( Blood on the tracks , Blonde on Blonde , Desire , Highway 61 )
, insulsi ( Self portrait , Knocked out loaded , Empire Burlesque ) . Ho
imparato a conoscere e capire i diversi periodi Dylaniani che non sto a
ripetere , ho altresì imparato ad accettare Dylan per quello che mi dava , a
conti fatti mi ha dato molto di più di quello che mi ha rifilato . Ho
sentito i grandi musicisti che l’hanno accompagnato in tutti questi anni ,
bravi e meno bravi , superbi o mediocri , ma alla fine quella che spuntava
sempre fuori era la musica di Dylan , le sue canzoni , ritengo solo tre
musicisti fondamentali ed importanti nei dischi di Bob , Al Kooper , Robbie
Robertson , Tom Petty , tutti gli altri , chi più chi meno hanno dato il
loro onesto contributo , qualche volta anche bello , ma sempre sopra tutto e
tutti svettava lui . Ora Dylan ha 67 anni , migliaia di concerti alle spalle
, senza famiglia , pochi affetti e pochissimi amici , il classico lupo
solitario che dopo aver dominato il branco per anni si ritira nel silenzio e
nella solitudine a passare quel che rimane della sua avventura terrena . I
conceri sono scadenti ? La sua voce è scadente ? I musicisti sono scadenti ?
E allora , Dylan ha dato a tutti noi musica da ascoltare per mille anni ,
ringraziamolo di questo invece di massacrarlo per la sua età , la sua voce ,
le sue scalette o la sua band . Quale altro artista ha dato di più ? Non mi
viene in mente nemmeno un nome di uno che sia stato capace di durare quasi
cinquant’anni sulla cresta dell’onda , Beatles compresi ( sono finiti nel
1970 !!!) , forse il solo Lennon avrebbe potuto scendere in gara con Bob ,
se quel maledetto malato di mente non gli avesse sparato senza sapere
nemmeno perchè lo faceva .
Dylan è Dylan , e Dylan non si discute mai , farlo vuol solamente dire
incorrere nella possibilità di un grosso errore . La sua attuale voce
sgraziata , roca ed afona è sempre ricca di sfumature ricche di suggestione
, tocca sempre le persone nel punto giusto , il cuore , grazie Bob ,
continua pure così finchè vorrai , e che Dio ti conservi il più a lungo
possibile , sul palco o giù dal palco , non ha importanza , la tua voce ,
quando dici qualcosa fa sempre il giro del mondo e lascia sempre il segno !
Croci Alberto , infinitamente PRO !Spero di aver anche accontentato
Mr.Tambourine che si è lamemtato della brevità di alcuni contributi di altri
Magfarmiani .
E' vero Alberto , mi hai veramente
soddisfatto , thanks :o)
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Suonale quelle campane......
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MCR VS BOB DYLAN
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Gli album più belli
: Desire
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Madelyn Quebec - Bob Dylan - I'll
remember you clicca
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Video : Jakob Dylan - Valley of the low
sun
clicca
qui
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Giovedi 7 Agosto 2008
Domani riprende in USA il Neverendingtour
August 8, Philadelphia, Pennsylvania-- (Friday)
Electric Factory
Address: 7th and Willow
General admission
Ticket price: $67.25
There should be an internet presale through Bobdylan.com on Monday, July 21
at 10:00 AM
(a password is required for the presale and can be found on the Bobdylan.com
page.
It is usually posted on the day of the presale.
Tickets will go on sale to the general public through Ticketmaster on
Friday, July 25 at 10:00 AM
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L'8 ottobre esce "Tell Tale Signs", raccolta di rarità di Bob
Dylan
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Video : Bob Dylan - This Old Man
clicca
qui
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Quelli di
California Dreaming...
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Video : Mamas and Papas : Twist
and shout
clicca qui
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Mercoledi 6 Agosto 2008
IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN
PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Eugenio
Dylan sta passando i limiti del buon gusto , non fossero bastati i
concerti ai confini della noia di quest’anno , al limite della
presentabilità , ed ecco , scatta l’ aparthied fra ricchi e poveri con le
tre edizioni del nuovo (nuovo ? Ma non si tratta di outtake di vecchie
canzoni ? Che c’è di nuovo ? ) bootleg series 8 . Bob non dovrebbe prestarsi
a giochetti di questo genere , la figura di M la fa lui , mica la sua casa
discografica ! Decisamente e fortissimamente contro questi modi di fare ,
spiacente Bob , riprendi il controllo , ti stanno ridicolizzando .
Eugenio - Perugia
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Video : Bob Dylan - Where Teardrops
Fall clicca
qui
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Video : Bob Dylan's cover of a John
Hiatt song - The usual - from the soundtrack of "HEARTS OF FIRE"
(1987), a really bad film starring Dylan.
clicca qui
______________________________________________________________________________________________________________________ VINTAGE NEWS
BOB DYLAN HA PUBBLICATO UN NUOVO ALBUM!!!
ECCHISENEFREGA!
Parola di Gekko - il ritorno -
Questo articolo lo scrivo io. Perciò decido io l’argomento del
“Echissenefrega” del giorno. Per questo motivo vi avviso. Se vi piace Bob
Dylan, non leggetelo. Dal “Corriere della Sera” di oggi: “…A cinque anni da
«Love and Theft» Bob Dylan torna con dieci nuove canzoni in «Modern Times»
(…) Di classe operaia Bob parla direttamente in «Workingman’s Blues #2» (Il
blues del lavoratore) che attacca così: «C’è la nebbia della sera che cala
sulla città / mentre la luce stellare si riverbera sullo specchio del fiume
/ Il potere d’acquisto del proletariato è andato a fondo / Il denaro sta
diventando sempre più debole ed inconsistente / I luoghi che amavo sono
ormai un dolce ricordo...» (…) Per trovare una canzone così fortemente
«sociale » di Dylan bisogna risalire a «Infidel » (1983) dove in «Union
Sundown » cantava i guasti della globalizzazione: «Le mie scarpe sono fatte
a Singapore, la lampada a Taiwan, la tovaglia in Malaysia, la fibbia della
cintura in Amazzonia, la camicia che ho indosso nelle Filippine... e sui
mobili è scritto "fabbricato in Brasile" dove una donna, sicuramente una
schiava, guadagna 30 centesimi». Un ritorno esplicitamente «politico »,
dunque, ma in un disco che fa anche gridare al miracolo perché è divertente,
vario, cristallino, con saggi di bel canto in perfetto stile crooner in cui
a dominare è soprattutto il tema dell’amore…«Non mi piace fare dischi, lo
faccio malvolentieri, ma ho scritto queste canzoni in stato quasi ipnotico,
in una specie di trance. E poi ho la miglior band di sempre, gente che sa
cosa voglio» (…)”. Non so se notate qualche cosa di “dissonante”. Non so se
anche a voi c’è qualcosa che non torna in tutto questo discorso. A me sì.
Almeno un paio di cose. Innanzitutto, credo che Bob Dylan sia una delle più
grosse bufale musicali degli ultimi quarant’anni. E a chi mi risponde che
non capisco un cazzo perché “…dovrei leggere i testi della canzone di
Dylan…” rispondo che l’ho fatto e proprio per questo motivo il mio sconcerto
cresce ogni volta che sento lodi sperticate nei confronti di questo
“menestrello del rock” che ha la voce melodiosa come un trapano elettrico
alle sei di mattina della domenica. Inoltre ritengo veramente vergognoso che
una persona, un’artista che vive in maniera agiata e senza problemi di
sussistenza da più di quaranta anni proprio grazie all’industria
discografica della quale fa parte e che ha contribuito a fare diventare come
è adesso (seppure più volte screditata e criticata dallo stesso Dylan) si
lamenti della struttura del “sistema” , faccia la classica “sputata” nel
piatto in cui ha mangiato per così tanto tempo. Ma se gli fa così schifo
scrivere canzoni e fare parte dello “showbiz”, perché non fa richiesta per
essere assunto in una bella miniera di carbone? Perché non prova a sapere
come sa di sale la vita avendo tutti i giorni un cartellino da timbrare? E
poi vorrei sapere: dove mangia Dylan? Dove compera i vestiti? Dove compera
le scarpe? Vedo molto difficile pensare al cantante che va in giro per New
York alla ricerca di mercatino solidali o rivendite di cibi non trattati
chimicamente…Per cui smettiamola, per favore, di osannare chi si può
permettere di dire certe stronzate solo perché, per sbaglio, qualcuno gli ha
dato la patente (a torto) di “opinion leader” per canzoni con dei testi del
tipo: “…Il potere d’acquisto del proletariato è andato a fondo / Il denaro
sta diventando sempre più debole ed inconsistente…” Ma siamo scemi?? Ma
sapete che se uno di noi avesse scritto un testo del genere probabilmente
sarebbe stato tacciato di schizofrenia (nella migliore delle ipotesi, nelle
peggiori di demenza senile precoce…). Per cui, che siate d’accordo o
no, la notizia del giorno è: Bob Dylan ha pubblicato un nuovo album.
ECCHISENEFREGA!
(fonte :
http://www.apodittico.com/articoli/articolo.asp?id=798 )
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Io non sono qui
Todd Haynes, un film su Bob Dylan, sei personaggi in cerca d'autore, una
serata al cinema con amici che non avrebbero saputo dire i titoli di cinque
canzoni sue. Ma comunque.
Io Dylan l'ho amato, forse con Elvis (promemoria: devo comprarmi un vestito
come il suo), quello che più di tutti mi è esploso nel cuore. Ma è un amore
che parte da lontano. A dirla tutta, quando avevo quindici anni, mi faceva
cacare. La sua voce, sgraziata e lamentosa, mi sembrava del metano rimasto
nell'intestino di una vacca. Però volevo capire: un mio compagno di classe,
con cui suonavo assieme, l'adorava, e visto che avevamo gusti simili, mi
interessava riuscire a comprendere la cosa. Credo di avere ascoltato dischi
di Dylan, trattenendo a stento la nausea, per giorni. Ma alla fine l'amavo.
Incondizionatamente.
Certo, non in tutto. E ancora oggi, quando mi chiedono in spiaggia di
suonare Knockin' On Heaven's Door mi assale un vago senso di rigetto
abbastanza simile a che mi si chieda di cantare Io Vagabondo o La Canzone
Del Sole (se volete farlo, dovete farlo armati. Più di me). E penso che
Blowin' In The Wind sia una della canzoni più di merda e sopravvalutate
della storia, con un testo patetico (quante strade un uomo deve percorrere
per essere chiamato uomo? Quanti mari una colomba bianca deve navigare per
posarsi sulla sabbia? Quanto prosciutto vuole? Due etti? Ho messo un po' di
più, che faccio, lascio? Ma vaffanculo).
Però la stragrande maggioranza della sua produzione, beh, l'adoro.
The Freewheelin' Bob Dylan è probabilmente l'album suo che più mi ha
scioccato. Lo scrisse e suonò all'età di diciotto anni, la stessa in cui lo
sentii io per la prima volta: mi faceva specie che mentre io pensavo al
calcio, ad uscire con gli amici, e alla figa (non necessariamente in questo
ordine), lui invece scrivesse canzoni sul mondo post nucleare o roba tipo
Girl From The North Country (forse la più bella canzone d'amore di sempre,
assieme a Tengo 'Na Minchia Tanta di Frank Zappa). Anche se bisogna dire che
ora, a distanza di dieci anni, continuo a pensare al calcio, ad uscire con
gli amici e alla figa: quindi forse ho il vago sospetto che non fosse tanto
una questione di età.
Oltretutto la cosa che m'ha sempre più impressionato di lui è la mole di
capolavori, gioiellini, e opere d'arte che nella sua lunga carriera ha
creato. Personalmente ho sempre pensato che l'intuizione geniale sia
sostanzialmente come la merda: può capitare a chiunque di metterci il piede
sopra. Ma la quantità degli album superiori di Dylan è talmente notevole da
sbugiardare questa mia teoria. Se avere l'idea fantastica è come vincere al
lotto, Dylan è uno che vince la lotteria ogni settimana, da circa
quarant'anni.
Non saprei, Dylan per me è un fenomeno tout court, uno di quegli artisti
superiori che non finirò mai di amare, apprezzare, ed ascoltare sempre.
Perché è storia, ma soprattutto perché è parte della MIA, storia.
Ah sì, dimenticavo, il film, questo è un post sul film Io Non Sono Qui,
soprattutto. Ecco: non c'ho capito un cazzo, ma m'è piaciuto da matti. Ho
sempre saputo di avere il dono della sintesi. (
fonte :
http://graceland.splinder.com/tag/bob+dylan )
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Il soldato Piero e il Cancioneiro do
Niassa
clicca qui
Il Cancioneiro do Niassa era formato da soldati che pigliavano le
canzoni, le rimodellavano e le mettevano in circolazione. Dai
foglietti passati di mano in mano si passò a registrazioni clandestine
di fortuna; chi tornava a casa, per una licenza o perché ferito, se le
portava con sé. Fu con il Cancioneiro do Niassa che il regime cominciò
vagamente a intuire che qualcosa stava bollendo in Africa, ma gli
diede non molto peso. Com'era possibile che proprio nell'esercito,
cardine del potere repressivo, stesse covando una rivolta?
Ma si diceva di Bob Dylan. Il Cancioneiro do Niassa, ad esempio,
conosceva "The times they're a-changin' ". Talmente bene, da
prenderne....... |
Martedi 5 Agosto 2008
Le prime proteste contro Dylan a la Sony
per le tre edizioni di "Tell Tale Signs"
I'm pissed at Bob Dylan
Well, more accurately, I'm pissed at fucking
Sony/BMG/Columbia/Legacy/Whatever for botching Tell Tale Signs: The Bootleg
Series Volume 8, which I found out about less than ten minutes ago.
An increasing number of releases these days are coming out in multiple
configurations from the get-go, and we can add Tell Tale Signs to that list.
There's a two-disc version, which will sell for $18.99 - that's the one I'm
getting - and a two-record vinyl set with the same stuff. But there's also
an "Exclusive Deluxe Edition," with three CDs, two books, and a vinyl
single... and it will sell for $129.99. WHICH IS
FUCKING ABSURD. I understand that the record industry needs money,
and there will undoubtedly be collectors of Dylan ephemera who will want the
two books and the vinyl single, but I would gladly have paid $30 for the
standard edition if they'd included that third CD.
Bastards!
I'm all for Dylan ephemera, and I really am excited for October 7, but I
will have to download the third bonus disc. And I won't pay a dime for it, I
can promise you that.
On a happier note (I think), this looks like a truly strange release. The
recordings are from 1989 to the present, and the sequencing pays zero
attention to chronology. That's a little annoying, but I suspect it'll make
it more listenable. Anyway, I've been pretty surprised by the lack of
circulating outtakes and stuff from Dylan's last three albums, so the fact
that there are quite a few here (plus some alternate versions) is pretty
exciting. And the gathering of stray soundtrack cuts is cool, too, although they left out such doozies as "Things Have
Changed" and the little-heard "Waitin' for You," plus the version of "Return
to Me" from the Sopranos soundtrack and songs from tribute albums ("I Can't
Get You Off Of My Mind," "Red Cadillac and a Black Mustache"). Throw in some
live crap and that pretty much summarizes the
scope of Tell Tale Signs.
It's nice to see the later period of Dylan's career finally getting some
attention. It'll certainly help put his last three records in perspective,
in that we'll get to see if he made the wisest choices possible while
assembling them. (My bet is that he didn't, because he hasn't in a long
time. In this case, it's scary because they're pretty damn good albums.) I
just wish Huge Record Conglomerate wasn't run by greedy
assholes. (But at least they revamped his
website. Looks nice.)
( fonte :
http://tomdrew.blogspot.com/2008/07/im-pissed-at-bob-dylan.html
)
Non traduco perchè il testo abbonda di
parolacce ( in rosso ) , ma è ugualmente capibile , la
protesta credo sia sacrosanta e giustificata .
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La Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
protagonista al Tuscan Sun Festival 2008
clicca qui
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La Due Cavalli fa la storia
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Prima i padri , ora i figli
Video : Gimme Some Truth ( Lennon ) -
Jakob Dylan & Dhani Harrison
clicca
qui
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Video : Al Diesan , Pino Tocco , The
Blackstones - Knockin' on heaven's door
clicca qui
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Video : Jakob Dylan on Letterman
clicca
qui
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Video : Bob Dylan: Old Rock N' Roller
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Quella vendetta lunga una canzone. Così Bob
Dylan creò «Like a Rolling Stone».
Il pezzo nasceva da una riserva di rabbia. Forse contro una donna Paul
McCartney: «Sembrava infinita era bellissima»
Anticipiamo alcuni brani tratti da Down the Highway di Howard Sounes che
uscirà da Guanda alla fine di agosto con il titolo Bob Dylan - Una
biografia. Nel corso delle contrattazioni per l' acquisto della casa a Hi Lo
Ha, Bob stava lavorando a New York a quella che sarebbe diventata forse la
sua canzone più famosa, Like a Rolling Stone. «Vomito» è la parola più usata
da Dylan quando parla della canzone. Quell' esplosione di disprezzo, dice,
gli uscì come «un lungo getto di vomito»: ne risultò un testo alla Kerouac
con «una struttura assai vomitosa», «...un pezzo ritmico su carta tutto
incentrato sul mio odio e - sono ancora le sue enigmatiche parole - diretto
a un fine onesto. Perciò non era odio, ma dire a qualcuno una cosa che non
sapeva, dirgli che era fortunato. Rivincita, forse, è un termine più
corretto». Insomma, era una canzone che nasceva da quella riserva di rabbia
che era una parte importante dell' insolita personalità di Bob. Certo, Like
a Rolling Stone poteva essere interpretata come una canzone misogina. Il
bersaglio designato era evidentemente un bersaglio femminile e a ispirarla
possono essere state molte delle donne di Bob, compresa la Baez. Ma è più
probabile che il pezzo fosse diretto a quelle persone che Bob considerava
«finte», e il suo successo dipese in buona parte dall' empatia che crea
nell' ascoltatore l' idea della rivalsa. Per ironia della sorte, una delle
più famose canzoni dell' epoca del folk-rock - che predicò gli ideali di
pace e armonia - parla di vendetta. Like a Rolling Stone venne registrata a
New York durante un acquazzone estivo il 16 giugno 1965. Bob era arrivato
allo studio della Columbia insieme al giovane Mike Bloomfield, che doveva
suonare la chitarra come solista. Musicista blues di Chicago dal talento
prodigioso, Bloomfield aveva un ottimo rapporto con Bob, con il quale non
era facilissimo lavorare: nessuno dei due amava le prove né spiegare prima
quel che aveva in mente di realizzare. (...) Il singolo Like a Rolling Stone
uscì il 20 giugno. Benché durasse quasi il doppio dei singoli dell' epoca,
con i suoi cinque minuti e cinquantanove secondi, e fosse poco adatto ai
passaggi radiofonici, scalò inesorabile le classifiche e, soprattutto, ebbe
grande influenza sugli altri musicisti. «Era la voce più potente che avessi
mai sentito», ricorda Bruce Springsteen, che all' epoca era un ragazzo e
viveva a Freehold, nel New Jersey. John Lennon e Paul McCartney avevano
sentito il disco un giorno in cui si erano incontrati per scrivere dei
brani. «Sembrava immensa, infinita. Era bellissima», dice McCartney. «Bob ha
fatto vedere a tutti che ci si poteva spingere ancora un po' più in là».
Quattro giorni dopo l' uscita di Like a Rolling Stone Bob andò al Newport
Folk Festival. I ritmi, di solito piuttosto tranquilli e prevedibili della
manifestazione, in quel 1965 furono sconvolti dalla decisione di Bob di
eseguire amplificati i suoi nuovi brani. Non era arrivato a Newport con
quell' idea in mente: gli era venuta così, per caso. Nel pomeriggio di
sabato 24 luglio Bob aveva suonato All I Really Want to Do da solista, alla
chitarra acustica come sempre. Quello stesso pomeriggio la band blues
elettrica di Paul Butterfield - c' era anche l' amico di Bob, Mike
Bloomfield - suonava all' interno del Bluesville Workshop. Alan Lomax, che
nutriva lo sdegno del purista nei confronti dei ragazzi bianchi
medioborghesi che suonavano il blues, schernì il gruppo al momento della
presentazione. Albert Grossman, che pensava di proporsi come loro agente, si
sentì oltraggiato: affrontò Lomax e i due vennero alle mani. «Si rotolavano
per terra», ricorda divertita Sally Grossman. «Era uno scontro tra l' élite
e il popolo». Bob a quel punto prese una decisione epocale: avrebbe eseguito
le sue canzoni nuove con l' amplificatore, per dimostrare a Lomax e agli
altri che quel tipo di musica esisteva e non si poteva liquidare così. Aveva
già inciso un disco composto in parte di brani rock, ma esibirsi sul palco
di Newport era un insulto ai tradizionalisti che consideravano il rock
musica commerciale. «Stavolta Dylan si era proprio rotto: "Be' , che vadano
affanculo. Se pensano di poter tenere fuori di qui la musica elettrica, se
ne accorgeranno", disse», racconta Jonathan Taplin, roadie e in seguito road
manager dei gruppi di Grossman. «Di punto in bianco decise che voleva
suonare con strumenti elettrici».
Sounes Howard
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Lunedi 4 Agosto 2008
Talking Bob Dylan Blues - Parte 417
- clicca qui
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IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN
PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Daria de
grazia
assolutamente PRO . ddeg
Memo per chi scrive al sondaggio :
Cari Maggiesfarmers , non pretendiamo la Divina Commedia , ma qualcosina di
più si può fare , le ultime mail di Piero e di Daria sono veramente succinte
, laconiche , troppo poco per Dylan :o)
Mr.Tambourine
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Era tutta un'altra musica ! Shake
A Hand - Bob Dylan Tom Petty 6-6-86
clicca qui
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Video : Al Diesan & Pino Tocco - Oh
Sister
clicca qui
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Esce il 9 Settembre il nuovo album
della Regina
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Leonard Cohen il poeta
clicca qui
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"Orfeo 9 " di Tito Schipa Jr.
chiuderà la Mostra del Cinema di Venezia
clicca qui
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" Orfeo 9 " il sito
ufficiale clicca
qui
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" Orfeo 9 " il film
clicca qui
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Rarità di Bob Dylan nei negozi ad
ottobre
clicca qui
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Domenica 3 Agosto 2008
TRIBUTE TO GEORGE HARRISON
Eric
Clapton Paul McCartney - Something
Eric
Clapton Jeff Lynne - I want
to tell you, If I needed someone, Old brown shoe
Eric
Clapton - Beware of darkness
Tom
Petty And The Heartbrakers with Jeff Lynne - Handle With Care
Tom
Petty - I Need You
Billy
Preston Eric Clapton Ringo Starr Paul McCartney - My Sweet
Lord
Joe
Brown - Here Comes The Sun
Joe
Brown - That's the way it goes
Dhani
Harrison - Too Sexy
Tom Petty Prince
- When my guitar gently weeps
Paul
McCartney - All Things Must Pass
George
Harrison & Dhani Harrison - Blow Away
All
togheter - Wha wha
The
beautiful finale of the concert for George
Thanks George ,
we miss you |
Sabato 2 Agosto 2008
Blackstones -
Backstreets - Blues Land Band in concert
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The Blackstones - Al
Diesan & Pino Tocco in concert
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Massimo Bubola in
concert
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IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN
PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Piero
CONTRO ! Piero
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Nuovo CD di Dylan : 3 edizioni , il pastrocchio
della Sony
clicca qui
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LIBRI : DYLAN RIVISITED (Manni editore)
Sedici scrittori si cimentano con il tema più difficile: scrivere
qualcosa su un ghigno sardonico al quale faceva un baffo – à la Duchamp –
perfino quello ineffabile della Gioconda e che ha dato luogo a molteplici
variazioni.
È il sorriso di Robert Allen Zimmerman. Già, perché Bob Dylan è molto più di
un cantante. È icona, rockstar, poeta, cialtrone, ebreo, cattolico,
visionario, narciso, misantropo. Un uomo che ha avuto come unico Dio – e
come grandissimo dono – l’elusività. E siamo noi a farne le spese.
Avendo attraversato le generazioni come un politico della Prima Repubblica –
elettrico e sballato, va detto – Dylan si è rispecchiato tanto nei coetanei
quanto in chi è nato quando la sua vena si stava già (momentaneamente)
inaridendo. Ha ballato con i nonnini e bevuto con i pischelli, ripudiato la
luce e trovato il folk, perso la voce e acceso l’elettricità, ha sparato
versi meravigliosi e ingoiato sonore cantonate. Eppure ancora non ha trovato
il suo cantore.
Raccolta la sfida, sedici autori si sono lanciati nell’impresa di restituire
narrativamente un personaggio tanto ambiguo, prendendolo di petto o
sfruttandolo come colonna sonora epocale e personale, ripudiandolo o
ricamando sulle infinite suggestioni dylaniate.
Ne è uscito questo libro, un diamante pieno di sfaccettature in cui ogni
luccichio differisce dall’altro, eppure tutti contribuiscono ad abbagliare.
How does it feel? Bene.
Racconti di Ivano Bariani, Daniele Benati, Francesca Bonafini, Alessandro
Carrera, Gabriele Dadati, Carlo Feltrinelli, Teo Lorini, Marco Missiroli,
Gianluca Morozzi, Livio Romano, Marco Rossari, Angelina Rotolo, Francesco
Savio, Fiammetta Scharf, Alice Suella
fonte
http://buoneletture.wordpress.com/2008/07/14/dylan-rivisited-un-incontro-con-gianluca-morozzi-e-marco-rossari/
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VIDEO : Bob Dylan 1969 tv
performance
clicca
qui
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Chatillon : O aveva la bronchite o
abbiamo assistito al concerto di un sosia.
clicca qui
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Venerdi 1 Agosto 2008
Il nuovo doppio cd di Bob Dylan
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Rarità di Bob Dylan nei negozi ad
ottobre
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Il più bel rantolo della musica rock
clicca qui
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Folla e disagi per il tour italiano del
"menestrello"
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Altri pareri sui concerti di Bob a
Bergamo
clicca qui
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Le migliori canzoni da viaggio
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Giovedi 31 Luglio 2008 IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN
PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Walter
ciao a tutti, mi chiamo Walter e scrivo da Milano. Vorre intervenire
sull'ormai eterna questione del Dylan attuale, il Dylan che suona il piano
elettrico, che ripete più o meno sempre gli stessi brani, che accenna assoli
un po' traballanti con l'armonica blues, che è sostenuto da una band secondo
alcuni non eccelsa.
La mia opinione è che la mancanza di sorpresa (questo è il vero cruccio di
molti, me compreso), quella tensione che ti faceva seguire Bob in ogni
sillaba, appeso a un filo, per vedere come l'apparente disordine della
perfomance potresse trasformarsi in senso, la continua invenzione
disseminata in strofe che solo ai profani paiono uguali, e invece mutano
costantemente.... tutto ciò sembra scomparso. Ma perchè? Per mancanza di
ispirazione, per stanchezza, routine? Forse, ma se così è non è questo
soltanto, io credo.
Bob, come tutti gli artisti e i "ricercatori di verità", ha avuto le sue
fissazioni, e le ha ancora.
La fissazione attuale è impersonare una sorta di Casadei del Minnesota. Un
operaio della musica, che suona per intrattenimento a volte anche spicciolo,
più che per Arte. Da qui, come per le modeste orchestrine da ballo, una
scaletta piuttosto granitica, una posizione defilata sul palco (non conta il
leader, ma l'anonima band di periferia che fa ballare il pubblico), il tour
costante e le prove ridotte al minimo (non novità, queste, ma anch'esse
coerenti con la tesi di fondo).
Più che Casadei, ovviamente, il possibile riferimento di Bob sono le memorie
della sua adolescenza, o prima. La sua "tradizione" personale che riaffiora
sempre più, prima con gli album folk dei primi anni '90, poi coi brani
originali non più soltanto colorati di blues, ballate nervose, rock 'n roll,
ma anche di swing da cantante confidenziale, un antico amore mai dimenticato
che negli ultimi anni è riaffiorato prepotentemente.
E riaffiora il pianoforte, che Dylan suonava nei gruppetti studenteschi
prima di esibirisi con la chitarra, in band non professionistiche, il cui
spirito contrasterebbe con una band attuale troppo rifinita e sicura (vedi,
per esempio gli Heartbreakers di Tom Petty, spesso citati in questo sito
nell'ultimo periodo).
Bob, ormai anziano e quindi sempre più vicino ai propri più lontani ricordi,
dà sfogo ad una volontà di modestia, di ri-diventare un semplice operaio
della musica, un intrattenitore da locale di terz'ordine, un esecutore di
musica popolare mescolato alla propria band, uno studente che suona da
dilettante, un mestierante della musica che vuole innanzitutto sbarcare il
lunaio.
"Tutto ciò che volevo era suonare la chitarra", questo pensava prima di
desiderare il successo e la classifica. Bob è tornato ciò che era o sognava
di essere, uno sgangherato pianista adolescente, ed un esecutore (quasi)
anonimo di musica da intrattenimento.
ciao
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Bob Dylan: in arrivo doppio album di
rarità
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Jakob: le sue
influenze
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MCR: cover di Bob
Dylan
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Paul Simon, «ancora
pazzo» a 66 anni
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VIDEO : Bob Dylan - Danville girl
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Mercoledi 30 Luglio 2008
Il sito di Bob Dylan cambia grafica ed impostazione
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Il 6 Ottobre esce il triplo CD di Bob Dylan Bootleg Series
vol. 8
the tracklist:
Disc One
01 "Mississippi" (Unreleased, Time Out Of Mind)
02 "Most Of The Time" (Alternate version, Oh Mercy)
03 "Dignity" (Piano demo, Oh Mercy)
04 "Someday Baby" (Alternate version, Modern Times)
05 "Red River Shore" (Unreleased, Time Out Of Mind)
06 "Tell 'Ole Bill" (Alternate version, North Country soundtrack)
07 "Born in Time" (Unreleased, Oh Mercy)
08 "Can't Wait" (Alternate version, Time Out Of Mind)
09 "Everything Is Broken" (Alternate version, Oh Mercy)
10 "Dreamin' Of You" (Unreleased, Time Out Of Mind)
11 "Huck's Tune" (From Lucky You soundtrack)
12 "Marching To The City" (Unreleased, Time Out Of Mind)
13 "High Water (For Charley Patton)" (Live, Niagara, 2003)
Disc Two
01 "Mississippi" (Unreleased version #2, Time Out Of Mind)
02 "32-20 Blues" (Unreleased, World Gone Wrong)
03 "Series of Dreams" (Unreleased, Oh Mercy)
04 "God Knows" (Unreleased, Oh Mercy)
05 "Can't Escape From You" (Unreleased, December 2005)
06 "Dignity" (Unreleased, Oh Mercy)
07 "Ring Them Bells" (Live at the Supper Club, 1993)
08 "Cocaine Blues" (Live, Vienna, Virginia, 1997)
09 "Ain't Talkin'" (Alternate version, Modern Times)
10 "The Girl On The Greenbriar Shore" (Live, 1992)
11 "Lonesome Day Blues" (Live, Sunrise, Florida, 2002)
12 "Miss the Mississippi" (Unreleased, 1992)
13 "The Lonesome River" (w/ Ralph Stanley, Clinch Mountain Country)
14 "'Cross The Green Mountain" (From Gods And Generals soundtrack)
Disc Three
01 "Duncan And Brady" (Unreleased, 1992)
02 "Cold Irons Bound" (Live, Bonnaroo, June 2004)
03 "Mississippi" (Unreleased version #3, Time Out Of Mind)
04 "Most Of The Time" (Alternate version #2, Oh Mercy)
05 "Ring Them Bells" (Alternate version, Oh Mercy)
06 "Things Have Changed" (Live, Portland, Oregon, 2000)
07 "Red River Shore" (Unreleased version #2, Time Out Of Mind)
08 "Born In Time" (Unreleased version #2, Oh Mercy)
09 "Tryin' To Get To Heaven" (Live, London, England, 2000)
10 "Marchin' To The City" (Unreleased version #2, Time Out Of Mind)
11 "Can't Wait" (Alternate version #2, Time Out Of Mind)
12 "Mary And The Soldier" (Unreleased, World Gone Wrong)
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Grazie ad Alexan wolf per la segnalazione
tempestiva .
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Eccher music : prima pagina per
l'articolo di Maggie's Farm
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VIDEO : Bob Dylan - "I Don't Want To Be
Your Partner" (outtake)
clicca
qui
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Puoi considerarti un vero
dylaniato quando.......
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Ho ripescato questa rubrica dagli
archivi di Maggie's Farm , perchè non la portiamo avanti con nuovi
aggiornamenti ?
Mandate le vostre massime a
spettral@gmail.it
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Neil Young Il cowboy solitario del
rock
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VIDEO : Neil Young "All Along the Watchtower"
Rehearsal Take 2
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Martedi 29 Luglio 2008
Bob Dylan - Il "menestrello" a Châtillon
storia e leggenda sul palco
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Le tre tappe italiane 2008 del
Neverending Tour di Bob Dylan
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Bob Dylan wrote propaganda songs
by Minutemen
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I'm waiting and diversing
I'm collecting...diversing information...
liberation...
Bob Dylan wrote propaganda songs!
Bob Dylan wrote propaganda songs!
Manifesto on my window and my fruit...
rotation...admiration...outline my root...
Bob Dylan wrote propaganda songs!
Bob Dylan wrote propaganda songs
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IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN
PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Elena
Ciao , vorrei anch’io dire la mia . E’ vero , a Chatillon Dylan è stato
scarso , voce quasi zero , band da 4+ a voler essere gentili , avete ragione
tu e Michele con le vostre critiche che trovo sincere , direi quasi
doverose e necessarie . Ma permettetemi di dire che Dylan rimane Dylan ,
anche
se a volte sul palco sembra esserci il suo sosia . Il suo charisma è rimasto
immutato per tutti questi anni , guarda la gente e la strega , è successo a
me ,
ero proprio sotto il palco di fronte a lui , non so , forse per sbaglio mi
ha
fissato negli occhi , probabilmente non mi ha nemmeno visto bene , ma a me è
ribollito il sangue , il grande Bob che guardava me , ci pensate ?
Comunque , anche se dò ragione a voi , rimango sempre dell’idea che
prima di vedere un’altro come lui passeranno secoli , pro a vita , in
qualunque modo .
Elena
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VIDEO : Bob Dylan - Drifter's
Escape
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Il concerto di Neil Young a Firenze
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Lunedi 28 Luglio 2008
Talking Bob Dylan Blues - Parte 416
- clicca qui
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Bob Dylan: la vita è un tour infinito
A 67 anni si esibisce in luoghi
defilati. "Sul palco per non diventare un mito"
clicca qui
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Bob Dylan a Châtillon "blindato"
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Mick Jagger pensionato da 450 euro al mese
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Domenica 27 Luglio 2008
I dreamed I saw Bob Dylan
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Trento live Bob Dylan
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Per il rimborso del biglietto di Trento
:
E' in corso una trattativa tra il Santa Chiara e
gli spettatori delusi, quelli che avevano acquistato il biglietto da 55 euro
che garantiva un posto a sedere e si sono trovati seduti ma con un muro di
persone davanti che impediva di vedere il parco: «Andremo loro incontro»
spiega il direttore Franco Oss Noser. Questo significa che verrà rimborsato
in parte il prezzo del biglietto a chi lo richiederà, finora un'ottantina di
persone mentre la Federconsumatori - proprio ieri - ribadiva il proprio
appello ai possessori di biglietto con supplemento posto, perché si facciano
avanti presso la sede dell'associazione in via Muredei.
fonte
http://trentinocorrierealpi.repubblica.it/dettaglio/Dylan-in-concerto-buco-di-110mila-euro/1491729
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Domani Paul Simon in concert - Milano
Arena Civica
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Video - Bob Dylan - Desolation row
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qui
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Sabato 26 Luglio 2008
TRENTO : Dylan in concerto buco di 110mila
euro
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VIDEO : I concerti italiani di Bob
Trento :
Bowing in the wind
Bergamo :
Leopard
skin pill box hat Things
have changed
Like a rolling stone
Chatillon :
Concert part 1
concert
part 2
All
along the wathctower
It ain't
me baby
Summer days
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VINTAGE NEWS
E l' ebreo errante cantò per il Papa Bologna,
1997: Bob Dylan davanti a Wojtyla
Si diceva che la conversione fosse dovuta a motivi di mercato Giovanni Paolo
II citò «Blowin' in the wind»
Anticipiamo l' ultimo brano tratto da Down the Highway di Howard Sounes che
uscirà da Guanda alla fine di agosto con il titolo Bob Dylan - Una
biografia. Alcuni pensavano che Bob avesse abbracciato il cristianesimo per
ragioni commerciali. Keith Richards dei Rolling Stones, per esempio, aveva
parlato di Bob come del «profeta del profitto». Anche Ronnie Hawkins aveva
ironizzato sul suo spirito cristiano quando il 20 aprile 1980 la tournée di
Dylan era arrivata a Toronto e i due avevano parlato per un po' . «Dopo che
questo disco avrà venduto un po' diventerai ateo, così potrai vendere a
quelli che non credono in niente» gli aveva detto Hawkins, con una risata
sardonica. A Bob non era piaciuta la battuta: «Non ha riso. Mi ha guardato e
basta. Ma io sapevo qual era il suo piano. E lui sapeva che io sapevo:
vendeva dischi. È il suo mestiere». (...) Gli spettatori dovevano sorbirsi
lo spettacolo insolito di lui che faceva sermoni da predicatore televisivo.
«In questo periodo non si sente parlare molto di Dio. Be' , noi ne parleremo
tutta la sera», aveva detto al pubblico di Hartford, nel Connecticut, il 7
maggio 1980. Poche sere dopo ad Akron, nell' Ohio, Bob fu contento dell'
accoglienza abbastanza amichevole riservatagli dal pubblico. Ringraziò
dicendo che era abituato a «ogni tipo di malizia operata dal demonio», tra
il pubblico. Satana doveva aver messo lo zampino anche al botteghino, visto
che il concerto finale della tournée venne annullato a causa della scarsità
delle vendite. Bob subì altri colpi di sfortuna nei mesi seguenti, e sia la
sua vita professionale sia quella privata vennero colpite dalle avversità e,
infine, anche dalla tragedia. (...) Dopo tre mesi fra malattia e
convalescenza, e dopo la causa con Victor Maymudes, Bob riprese le tournée
il 3 agosto 1997, tenendo un concerto a Lincoln, nel New Hampshire. Era
ancora gonfio in viso, sudava abbondantemente e chiazze scure gli
macchiavano gli abiti di scena. «Prendo ancora medicine tre volte al giorno.
A volte mi gira un po' la testa e ho un po' di nausea» ha dichiarato a Usa
Today. «E ho bisogno di dormire parecchio, ma credo che ce la farò». Un mese
dopo suonò per Giovanni Paolo II al Congresso eucaristico mondiale di
Bologna. Sembrava impossibile: un ebreo errante che cantava Knockin' on
Heaven' s Door davanti a un pontefice in là con gli anni che sembrava mezzo
addormentato. A Bob piacque il concerto, ma lo seccò il fatto di doversi
fermare dopo due canzoni per salire la predella e omaggiare Sua Santità con
lo Stetson in mano. Oltretutto non aveva idea di cosa dire: il papa sembrava
molto più a suo agio e tenne l' omelia a una platea di duecentomila persone,
usando le parole del cantante. «Tu dici che la risposta è nel vento, amico
mio. È vero: ma non è un vento che spazza via le cose. Questo vento è il
respiro e la vita dello Spirito Santo, la voce che ti chiama e ti dice:
"Vieni!"». Nemmeno Bob avrebbe saputo dire di meglio. Bob era in Europa
quando Time Out of Mind uscì negli Stati Uniti il 30 settembre 1997.
Servendosi dei missaggi provvisori, Daniel Lanois era riuscito a mantenere
il sound naturale di quelle straordinarie registrazioni di Miami. «Sembrava
di stare di nuovo lì» dice Cindy Cashdollar. Gli amici erano sorpresi dal
carattere intimo dei testi e Jacques Levy ha detto: «Si sente dentro la
ricchezza emozionale della sua vita». Le canzoni, come diceva Bob, avevano a
che fare con «la terribile realtà dell' esistenza piuttosto che con quell'
idealismo tutto rose e fiori che va di moda adesso». Il disco era, perciò,
una provocazione: Greil Marcus, su Mojo, scrisse di averlo trovato
«scioccante per la sua amarezza e il rifiuto di ogni conforto, di ogni
gentilezza». C' erano, però, molte cose da apprezzare. Elvis Costello,
magari esagerando, aveva salutato Time Out of Mind come il miglior disco di
Bob in assoluto, ma tutta la critica era d' accordo sulla qualità di quest'
album, che ridestò l' interesse per il cantante. Dylan tutt' a un tratto
tornava di moda e, anzi, veniva celebrato come un grande esponente della
cultura americana: in ottobre, ebbe l' onore di ricomparire sulla copertina
di Newsweek. Non accadeva dal 1974: allora aveva trentadue anni e girava per
il Paese con la Band. Adesso, nel 1997, ricompariva, invecchiato e con un'
aria gufesca, in una fotografia di Richard Avedon. Il titolo diceva: DYLAN È
VIVO. Era come se fosse risorto. «È un disco pieno di ombre, perché è così
che mi sento» ha dichiarato a Newsweek. «Non sono in sintonia con niente».
Sounes Howard
Bob dylan & Pope - live Bologna
97 - knockin' on heaven's door
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Bob Dylan - live Bologna 1997 - Forever
Young
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Venerdi 25 Luglio 2008
Concerto Bergamo reclami
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RTM intervista in diretta Michele Murino
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Questa sera Al Diesan e Pino Tocco Live in
concert
"Sotto la torre" - Cagliari , via Santa
Croce 1 - ore 22
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IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN
PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Alice
Ciao a tutti coloro che come me non riescono a smettere di essere
ipnotizzati da Bob Dylan.
Il mio voto è decisamente PRO, io ho 15 anni e soltanto da 1 anno "conosco"
questo mr. Dylan a me così caro per tutte quelle canzoni che a me colpiscono
direttamente al cuore, e ho capito una cosa su di lui, una cosa che me lo fa
ammirare ancora di più: lui ha sempre fatto quello che voleva fare, come e
quando lo voleva fare e continuerà a fare così fino a quando avrà vita.
Il 18 giugno sono andata al suo concerto in valle d'aosta ed era la prima
volta che lo vedevo, quando è salito sul palco nonostante fossi in
primissima fila lo vedevo appena, il palco era alto e lui stava indietro
rispetto al bordo, ero delusa volevo erssergli più vicino, poi ha iniziato a
suonare e il mio cuore ha iniziato a battere più forte come succede sempre,
non riconoscevo le canzoni, nonostante le sappia ormai praticamente tutte a
memoria, su 20 canzoni che ha fatto sono riuscita a riconoscerne soltanto
due, tutte storpiate e modificate, anche su questo ci sono rimasta male e
quando il concerto è finito, lui a salutato e se ne è andato via. Voi
potreste pensare che fosse stato un concerto deludente, ma per me non è
stato così, ero euforica per aver visto il mio idolo e poi dopo averci
riflettuto sopra anche quelle piccole delusioni riguardanti il palco troppo
alto e le canzoni irriconoscibili, se ne sono andate, lui è così e io lo
adoro esattamente così com'è.
Il fatto di non esporsi troppo al pubblico di non assecondare il pubblico in
niente, fa parte di lui, in fin dei conti Bob Dylan è stato l'unico artista
a cui il pubblico andava in contro senza che lui si muovesse di un passo, è
un genio assoluto e non smetterò mai di pensarlo.
Proissima a vita , Alice .
Cara Alice , devo confessare che per
noi "vecchi" è una grande gioia ricevere una mail come la tua . Tutti la
pensiamo come te , anche per noi Bob è esattamente quello che è per te , ma
purtroppo noi abbiamo anche il dovere di essere più rigorosi nel giudizio e
a volte questo ci fa sembrare antipatici . Il Contro nostro e di tanti altri
è solamente formale , solo contro questo modo di porgere Robert Zimmerman
nella parte di "Bob Dylan" alla gente . Tutti continuiamo ad amarlo , a
seguirlo , ad analizzarlo , a cercare il pelo nell'uovo , o l'ago nel
pagliaio , noi vorremmo sempre Dylan al massimo della perfezione , ma
sappiamo anche che non è sempre possibile , anche lui , per quanto genio
assoluto ed irraggiungibile ha i suoi ups and downs , e noi questo dobbiamo
dirlo , senza però sminuire di un milligrammo il valore immenso di Bob e
delle sue canzoni , certo , le vorremmo più riconoscibili , suonate meglio ,
con musicisti migliori , Dylan ha solo da sciegliere in questo campo , ma
questa volta sembra che abbia scelto male o sia stato consigliato male e
che il tutto sia gestito senza la consueta serietà . Nessuno di noi conosce le motivazioni sue e del
suo management , ma la situazione è questa , troppi concerti distruggono la
sua voce , musicisti non eccelsi rovinano il suo show , si può porre rimedio
a questa situazione , noi della Fattoria abbiamo detto la nostra , altri
hanno detto la loro , alla fine Dylan non dirà la sua e continuerà a far
come vuole , è per questo motivo che ci ha sempre affascinato , per la
totale ed estrema libertà delle sue scelte , e noi continueremo a seguirlo , lodandolo quando è da lodare o
criticandolo quando è da criticare , senza che questo diminuisca la enorme
stima che abbiamo di lui .
La tua mail merita un
piccolo omaggio che la Fattoria ti dedica , sei giovane ma a tuo merito va
detto che hai scelto come tuo punto di riferimento il migliore di tutti !!!!
clicca
qui :o)))))
Mr.Tambourine
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Video : Jakob Dylan new album
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Foto : Dylan real moments
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Tutto esaurito per l'inaugurazione di PLAY
Arezzo Art Festival
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Arezzo: Play Art Festival 2008
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Giovedi 24 Luglio 2008 VINTAGE NEWS
Bob, uno spinello insieme ai Beatles Dylan
incontra il gruppo in tour negli Usa
Diventò amico soprattutto di Lennon e Harrison Cambiarono insieme il loro
modo di fare musica
Anticipiamo alcuni brani tratti da Down the Highway di Howard Sounes che
uscirà da Guanda alla fine di agosto con il titolo Bob Dylan - Una
biografia. Nelle nuove canzoni di Bob qualcuno trovò che ci fosse una punta
di autocompiacimento, anche se la prima esecuzione di Mr. Tambourine Man
venne accolta a Newport da scroscianti applausi. Dopo il festival, il
direttore di Sing Out! pubblicò una lettera aperta in cui rimproverava a Bob
il carattere introspettivo delle sue nuove canzoni e lo accusava di aver
ceduto alle lusinghe del divismo. Giudizi della critica a parte, il festival
fu un momento importante per Bob che poté finalmente conoscere il cantante
country Johnny Cash, con il quale aveva tenuto una fitta corrispondenza e
che ammirava da tempo. Bob e Johnny erano così contenti di conoscersi che
Joan Baez e June Carter Cash si misero a saltare sul letto della stanza del
motel dove Cash alloggiava, «proprio come bambini» racconta Cash. Qualche
giorno dopo il festival, Bob andò in California e, tra gli ultimi giorni di
luglio e l' inizio di agosto, ebbe una breve parentesi romantica con la sua
vecchia fidanzata Bonnie Beecher. «L' ho accompagnato all' aeroporto ed è
finita che sono salita sull' aereo e ho passato una settimana alle Hawaii
insieme a lui», ricorda Bonnie. Bob tenne un concerto a Waikiki, poi
risalutò Bonnie e tornò a est per andare a casa di Albert Grossman a
Bearsville insieme a Joan Baez, a sua sorella Mimi e Richard Fariña, il
quale aveva da poco divorziato da Carolyn Hester e sposato Mimi. Mimi non
era un osso meno duro di Carla. Una volta, pensando che Bob non trattasse
Joan con il rispetto dovuto, lo aveva preso per i capelli e glieli aveva
tirati con forza. Aveva capito - visto che Bob corteggiava quasi tutte le
donne che incontrava - che non era innamorato di Joan quanto lei lo era di
lui. Ma Joan sembrava non accorgersene ed era più presa che mai. Durante la
permanenza a Bearsville venne organizzato un incontro tra Bob e i Beatles,
che erano a New York nell' estate del 1964 al termine del loro secondo
viaggio negli Stati Uniti e stavano per tenere un concerto di beneficenza al
Paramount Theater. Bob quindi scese da Bearsville e lui e il suo entourage
vennero introdotti nella suite dei Beatles all' Hotel Delmonico, dove una
falange di poliziotti li avrebbe protetti dall' assedio dei fan. I Beatles
avevano appena finito di cenare con il loro manager Brian Epstein, quando
entrò Bob. Il giornalista Aronowitz, orgogliosissimo, fece le presentazioni.
Era uno dei momenti più alti dell' esistenza di Bob e quell' incontro cambiò
il corso della storia della musica: Bob da allora riadattò in senso
«beatlesiano» il suo modo di fare rock' n' roll, mentre i Beatles
cominciarono a scrivere testi seri e profondi come quelli delle canzoni di
Dylan. Gli ospiti americani proposero uno spinello. I Beatles preferivano
bere piuttosto che assumere droghe, e il loro drink preferito era Coca-Cola
e scotch; però, anche se i libri che parlano di quel periodo dicono che la
band non aveva mai fumato marijuana prima d' allora, è sicuro che almeno
Harrison e Lennon avevano già provato l' erba. Il punto era, però, che
nessuno dei Beatles aveva mai fumato marijuana di ottima qualità. Bob iniziò
goffamente a rollare il primo spinello, facendo cadere un po' di marijuana.
Visto che avevano la polizia proprio fuori della porta, si trasferirono in
una stanza interna prima di accendere. Bob passò il primo spinello a Lennon
che disse a Ringo Starr di provarlo, affermando per ridere che Ringo era il
suo assaggiatore. Il batterista iniziò a fumarlo come una sigaretta senza
passarlo agli altri, perciò Aronowitz suggerì a Victor Maymudes di rollarne
un altro. Non ci volle molto perché fossero tutti fumati persi. McCartney
disse di aver scoperto il significato dell' esistenza e cercava una matita
per scriverlo. Starr ridacchiava. Brian Epstein diceva che si sentiva alto
fino al soffitto. Il giorno dopo, alla luce fioca del mattino, McCartney
guardò i suoi appunti a matita per scoprire il significato della vita
distillato in una sola frase: «Ci sono sette livelli». Nei giorni successivi
Bob e i Beatles si videro spesso, in albergo e in giro per New York. Da
allora nacque un legame d' amicizia particolarmente stretto tra Dylan,
Lennon e Harrison. Quando i Beatles suonarono al Paramount Theater, il 20
settembre, Bob andò a vedere i suoi nuovi amici in azione. Era un
pandemonio, con un pubblico di ragazzine scatenate che strillavano così
forte che era praticamente impossibile riuscire a sentire il gruppo. Bob,
che era piccoletto, stava in piedi su una sedia in uno dei corridoi laterali
per riuscire a vedere meglio. Notò con soddisfazione che il concerto era l'
opposto dei suoi, in cui il pubblico ascoltava in silenzio ogni parola e
applaudiva alla fine. «Ne fu orgoglioso», sostiene Aronowitz.
Sounes Howard
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Jakob Dylan, nuovo album (in streaming)
+ video
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Stregati da Joan Baez oltre 1500 persone
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Joan Baez, la regina del folk sulle barricate
con Capossela
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Mercoledi 23 Luglio 2008
Video : Bob Dylan and Tom Petty - Accused
of Love
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qui
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Enjoy Joan Baez
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VINTAGE NEWS
Bob e Joan, fidanzati in concerto
La storia fra Dylan e la Baez non piace alla comunità folk Molte persone la
consideravano una mossa di opportunismo Lei mise tutto il suo impegno per
lanciarlo in tournée
Anticipiamo alcuni brani tratti da Down the Highway di Howard Sounes che
uscirà da Guanda alla fine di agosto con il titolo Bob Dylan - Una
biografia. Quando Joan Baez invitò Bob a seguirla nella sua tournée estiva
come guest star, Suze cadde in una crisi profonda. Le circostanze non sono
mai state chiarite, ma qualche tempo dopo il festival di Newport, e forse
dopo che era venuta a sapere della prossima partenza di Bob per la tournée,
Suze cercò di togliersi la vita col gas nell' appartamento della West 4th
Street. «Bob mi telefonò per chiedermi di andare là: aveva bisogno di aiuto.
Poi lei è venuta a stare da me», ricorda Carla Rotolo, secondo la quale la
sorella non intendeva davvero togliersi la vita ma solo richiamare l'
attenzione su di sé. Sta di fatto che Suze non tornò a vivere con Bob dopo
l' accaduto ma si trasferì definitivamente a casa di Carla nel Lower East
Side di Manhattan. «Bob ha lasciato dietro di sé un bel po' di vittime»,
dice Carla. «A quell' epoca Bobby era un tipo molto incasinato». Sembra,
insomma, che la voglia di Bob di arrivare al successo fosse diventata più
importante di ogni altra cosa. È impossibile sapere cosa provasse davvero
per ciò che era successo perché non ne parlava, ma Bob non era un
insensibile e sicuramente dev' essere rimasto sconvolto. Certo non rinunciò
alla tournée. Oltre alla sofferenza che provocava a Suze, la relazione tra
Dylan e la Baez non piaceva a quelli della comunità del folk, che la
vedevano soprattutto come una mossa strategica. Sembrava che i due si
usassero l' un l' altro per dare una spinta alle rispettive carriere: alla
Baez faceva gioco presentare al pubblico un nuovo grande talento, e per Bob
era un' occasione per stare sotto i riflettori. A confermarlo è Oscar Brand:
«Lui aveva una tale bramosia di successo che forse ha fatto parecchie
cose... a mio avviso spaventose... e sono convinto che stesse con Joan
perché lei cantava le sue canzoni». Non molto diverso era il parere dell'
ambiente del folk quando iniziò la tournée nel New Jersey, il 3 agosto 1963.
Arrivati a Lenox, nel Massachusetts, a distanza di soltanto un mese dall'
inizio della tournée i due recitavano già le parti di copione più o meno
fisso: lei cantava Blowin' in the Wind, poi chiedeva con nonchalance al
pubblico: «Volete conoscere l' autore di questa canzone?». La gente gridava
di sì e allora appariva Bob accompagnato da uno scroscio di applausi a scena
aperta. Albert Grossman era riuscito a ottenere, per ogni apparizione di
Dylan, un cachet persino più alto di quello della Baez, che d' altra parte
aveva sempre esibito il più completo disinteresse per le questioni
finanziarie. «Non appena si iniziava a discutere di soldi, lei staccava la
spina», ricorda Nancy Carlen, amica e produttrice dei suoi dischi. «Era una
donna di spettacolo che non era mai andata a caccia di successo. Il successo
le è piovuto addosso, e ne parlava come chi non aveva dovuto fare alcuna
fatica per conquistarselo». Per quanto i concerti potessero essere studiati
a tavolino e nonostante la generale impressione che lei e Bob si stessero
usando reciprocamente, c' era qualcuno che, come Eve Baer, trovava la loro
coppia affiatata e piena di fascino. Eve era al concerto di Lenox e si
innamorò subito di quel tipo dall' aria «modesta e timida». Alcuni concerti
si tenevano in grandi spazi, come lo stadio del tennis di Forest Hills nel
Queens, a New York. Lì la Baez presentò Bob a un pubblico di quasi
quindicimila persone, più o meno come l' intera popolazione di Hibbing. «C'
è un ragazzo che si aggira per New York e si chiama Bob Dylan», disse la
cantante. «E guarda caso Bob Dylan è qui con me stasera». Per la Baez era
gratificante presentare al mondo un genio e i suoi amici e familiari
pensavano che lei avesse giocato un ruolo importante nella carriera di Bob,
lasciando così intendere che lui non le era mai stato abbastanza
riconoscente. Di fatto non lo fu per niente. «Per quanto si tenda a
sottovalutare l' importanza che ebbero i concerti con Joan», sostiene la
sorella Mimi, «Joan ce la mise tutta per lanciare Bob». E forse Bob era
irritato per la condiscendenza con cui talvolta lei lo trattava. Nella sua
autobiografia, la Baez scrive infatti, con una certa aria di superiorità, di
«aver trascinato» il suo «piccolo vagabondo fin sul palco», come chi si
accinge a un «grande esperimento». Era cosciente, in quel momento, di fare
un favore a un collega, ma è innegabile che fosse anche affascinata dall'
energia, dal senso dello humour e dall' intelligenza di Bob. L' aiuto della
Baez fu solo in parte determinante per il successo di Bob, che già nell'
estate del 1963 cominciava a camminare con le sue gambe. L' album The
Freewheelin' Bob Dylan aveva venduto diecimila copie alla settimana e
parecchi artisti volevano eseguire e incidere cover delle sue canzoni.
Alcuni erano anche molto bravi, ma quando Hamilton Camp gli fece sentire la
sua versione di Girl from the North Country, Bob si mise le mani sulle
orecchie. (10 - continua © Guanda)
Sounes Howard
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Video : Waylon Jennings - Don't Think
Twice, It's All Right
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Video : Shelby Earl - "Temporary Like
Achilles"
clicca
qui
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Martedi 22 Luglio 2008
REVIEW:
Oeiras, Portugal - Passeio Marítimo of Algés - July 11, 2008
by John Hayes
Quando Dylan ha deciso di escludere l’Inghilterra da questo tour , non è
stata una cosa cattiva , perchè mi ha dato la possibilità di vedere Bob e
Neil Young in due serate consecutive a Lisbona .
Avendolo visto 4 volte in questa decade , probabiomente non sarei andato ,
ma mio figlio 15enne Robert ( Bob) è di recente diventato un suo fan e così
è diventato necessario andare.Può essere stato il bombardamento subliminale
che ha ricevuto in questi anni , chi lo sà ?
C’era anche la faccenda dei Rage against the machine che si svolgeva la
prima notte del festival, Robert ha voluto vederli come parte integrante dei
3 giorni .
La sera , dopo una mezz’ora di attesa , il pubblico , composto in maggior
parte di giovani , ha salutato calorosamente Bob e la sua Band , e loro sono
partiti con una spumeggiante Rainy day women . Don’t think twice è seguita ,
con Bob in buona voce ( migliore di quellla che avevo sentito 4 anni fa ) .
L’esecuzione di Things have changed mi ha trascinato , potente . Girl from
the north country , preferirei ricordare l’esecuzione “solo” , con la
chitarra acustica , ma va bene anche così , nessun problema.Tangled up in
blue è stata bella ma non è sembrato che eccitasse il pubblico. Desolation
row è stata fantastica , Bob interagiva con la band di frequente , un vero
highlight... Il pubblico giovane non ha riservato la consueta acclamazione a
It’s all right Ma (presidente US nudo etc.). Highway 61 è stata magnifica ,
rocckando molto bene , la band ha chiaramente fatto capire che era la loro
ultima serata in Europa , per questo l’ha tirata in lungo . Ho capito quanto
mio figlio sia diventato un fan di Bob , quando ha registrato col suo
telefonino Ballad of a thin man senza accenderlo .
Ho capito dopo 13 canzoni che avremmo ascoltato solo 15 canzoni invece delle
consuete 17 . Thunder on the mountain è seguita alla miglior canzone rock
mai fatta , Like a rolling stone , per la delizia di tutti , Tony Garnier ,
col mal di schiena sembrava sul punto di crollare , ma Bob sembrava voler
continuare all’infinito.
(Dean Spencer news)
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IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN
PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Alberto
Purtroppo al cuor non si comanda – dice il proverbio – e nel mio caso
è così . Ero al concerto di Trento e devo confessare che a parte qualche
sprazzo non mi sono divertito , come mi era successo anche l’anno scorso a
Milano e Torino. Sono da decenni fan di Bob , come un Dylandipendente , e
solo vivere qualche momento della mia vita vicino a lui mi fa stare bene .
So che Michele e Mr.Tambourine hanno ragione nelle loro fredde analisi dei
concerti live , loro riescono a farlo , io ci ho provato ma niente da fare ,
l’affetto e la gratitudine per Bob mi frega sempre , e continuerà a fregarmi
, anche se spero anch’io come tanti di rivedere un concerto con la C
maiuscola , io non dispero . Perciò , anche se la mente mi dice contro il
mio cuore dice pro , pro per Bob che tanto mi ha dato in questi anni , anche
se ora è molto sottotono , ma sento che prima o poi lui riuscirà a stupirci
ancora .
Alberto – Senna Comasca - PRO
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Tom Waits agli Arcimboldi: cronaca del
concerto del 18 luglio ‘08
clicca qui
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Video : Bruce Springsteen - I Want You
- Main Point 1975
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Lunedi 21 Luglio 2008
Talking Bob Dylan Blues - Parte 415
- clicca qui
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REVIEW:
Mérida,Spain - Plaza de Toros - July 10, 2008
by Markus Prieur
Oggi mia moglie ed io torniamo in volo a Cork/Irlanda dal sud della Spagna ,
dove abbiamo visto paesaggi meravigliosi , e dopo aver visto i concerti di
Dylan di Jaen , Jerez e Merida .Ho già espresso la mia opinione sui concerti
di Jaen e Jerez , ma la recensione di questo concerto ha dovuto aspettare ,
causa la connessione Internet e gli splendidi paesaggi da vedere .Questo era
il mio 61° concerto di Dylan ( sono sicuro che Dylan l’ha saputo perchè ha
incluso Highway 61 nello show ).
Così qui troverete le mie personali riflessioni sul concerto di Merida che
ho visto dal posto molto vicino a Merida , come del resto è stato a Jaen e
Jerez.
Ho sentito un buon sound ed ero in un ottimo posto per vedere tutti i membri
della band al lavoro.
Specialmente gli interscambi fra Freeman e Bob sono stati un piacere da
osservare. Alla mattina , mentre osservavo la vista dal vecchio ponte Romano
di Merida , ho avuto la possibilità di ringraziare Mr.Freeman personalmente
per il suo contributo sul palco . I suoi “solo” sono stati grandi a Merida ,
specialmente durante Spirit on the water , la sola canzone della serata
nella quale Dylan ha suonato l’armonica , all’inizio e alla fine della
canzone.
Questa volta non ho sentito nessuna nuova canzone , come negli altri due
show , anzi lo show di Merida è stato più corto di due canzoni perchè
dovevano finire per le 23,00 . Una delle migliori è stata , per me , Ain’t
talkin’ , che non ho potuto gustare come in Jaen , perchè alcune persone del
pubblico davanti a me non sapevano il significato della canzone .Una
magnifica versione di When the deal goes on , la mia canzone preferita di
Modern Times ,che avevo sentito due volte l’anno scorso in Germania , è
stata una grande aggiunta al concerto e alle mie vacanze in Spagna .
Le migliori canzoni sono state la 5° , 6° e 7° . Il primo picco dello show è
stata A hard rain’s a-gonna fall , eseguita in modo focoso da Dylan e dalla
band. E finchè non eravamo tutti sudati dopo aver aspettato fuori dal
pittoresco Bullring e dopo un’altra attesa nel recinto , Bob ha fatto
seguire Hard rain da High water , che sono stato felice di sentire , così ho
potuto aggiungere anche questa versione alle mie altre numerose
registrazioni.
Poi Dylan ha tirato fuori la più animata e dura Love sick che gli avevo mai
visto cantare.Il suo modo di cantarla è stata una delle cose migliori dello
show. E’ stata inoltre la sola canzone da “Time out of mind” che ho potuto
sentire nei tre concerti. Da “Love and theft” ho sentito cinque canzoni ,
incluse le rare Moonlight e Mississippi.
Da “Modern times” ho avuto l’esperienza di sentire nove canzoni in pochi
giorni.
Sicuramente è stato grande vedere di nuovo un bello show di Dylan da qualche
parte diversa dall’Irlanda o della vecchia buona Germania , e aver potuto
abbinare una desideratissima calda vacanza al sole e aver visitato delle
bellissime città spagnole , prima , durante e dopo questi tre concerti.
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IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN
PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Marco
Ciao, sono Marco e volevo dire la mia sull'attuale Dylan live. Sono
d'accordo con Michele su molti aspetti della vicenda :scalette ripetitive,
esclusione chitarra,voce non sempre all'altezza, versioni non sempre
centrate (anche se fa'un pò specie sentire Napoleon criticare BOB; prima di
"abbandonare" la Farm lo aveva difeso ad oltranza anche nelle situazioni più
scabrose:)), comunque ho capito cosa vuol comunicare, e sò che per lui BOB
resta il più grande, Beatles permettendo :)))..). Però nonostante tutte
queste considerazioni ho stretto forte il mio biglietto per il concerto di
Bergamo e ho dato un'altra chance a BOB, e devo dire che non mi sono pentito
(lasciamo perdere l'organizzazione, ma si sapeva che con le sedie và a
finire così...): il vecchio leone ha ruggito ancora (in alcune canzoni
realmente!) e penso che a tutti i farmer sarebbe piaciuto sentire le grandi
versioni di THINGS HAVE CHANGED e di BALLAD OF THIN MAN, il fascino di IF
YOU SEE HER SAY HELLO e di JUST TOM THUMB'S BLUES, per non dire della grande
sincronia della scaletta con la situazione metereologica (HIGHWATER, HARD
RAIN, THUNDER ON THE MOUNTAIN che tradotta in modo letterale calzava a
pennello = temporale su Bergamo, THE LEVEE'S GONNA BREAK grande
versione).Certo l'amore per BOB influenza il mio giudizio, ma devo dire che
il concerto di Bergamo ha vinto il mio scetticismo iniziale, e che quindi
esprimo il mio voto a favore nonostante tutte le riserve che ho elencato
all'inizio. Saluti a Mr.tambourine e a tutta la Farm, a presto.
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Video : Bob Dylan - Something ( G.
Harrison )
clicca
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MP3 : Satisfied Mind , una delle più
belle canzoni , ascoltate queste diverse versioni
How many times have you heard someone say,
"If I had his money I'd do things my way."
But little they know that it's so hard to find
One rich man in ten with a satisfied mind.
Once I was winning in fortune and fame;
Everything that I dreamed for to get a start in lifes game.
But suddenly it happened, I lost every dime,
But I'm richer by far with a satisfied mind.
Money can't buy back your youth when you're old
Or a friend when you're lonely or a love that's grown cold;
The wealthiest person is a pauper at times
Compared to the man with a satisfied mind.
When life has ended, my time has run out,
My friends and my loved ones I'll leave, there's no doubt.
But one thing for certain, when it comes my time,
I'll leave this old world with a satisfied mind.
Jeff Buckley - Porter Wagoner - Johnny
Cash - Bob Dylan - Jonathan Richman -
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Rock, blues & Ballads alla Vineria M481
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A un bolognese l'arringa finale
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Sabato 19 Luglio 2008 IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN
PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Beppe
Michele Murino ha ragione , c’ero anch’io al concerto di Chatillon ed
ho visto le stesse cose da lui descritte . Che pena ( nel senso doloroso
della cosa ) , Bob , ti prego , cambia o smetti , non torturaci in questo
modo , che ti abbiamo fatto di male noi che da tanti anni ti seguiamo ?
Beppe fortemente contro .
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ME AND BOBBY D, IO E BOB DYLAN / Un
ricordo lungo trent'anni.
ROUTE 61 - Il blog di Ermanno
Labianca
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Funari : i video del funerale con la
musica e le parole di Bob Dylan recitate da Gianfranco
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Gianfranco non si era dichiarato fan di
Dylan , forse un amore segreto tenuto nel cuore , ma per il suo viaggio
finale ha voluto che fossero le parole di Bob da lui stesso recitate e la
musica di Blowing in the wind ad accompagnarlo , ciao Gianfrà , che ti
giunga l'applauso e la stima di tutti i Maggiesfarmers !
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Berlino la profezia di Bruce
Springsteen
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Jakob Dylan nuovo
video
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Venerdi 18 Luglio 2008
Aosta – “ Il concerto di Dylan a Chatillon ? E’ stato fiacco ,
fiacco , fiacco...La band ? Prevedibile e scontata , già vista e rivista ,
cotta e stracotta , non dà emozione alcuna se non a sprazzi . Le setlist ?
Stantie , stantie , stantie . A Chatillon c’era gente buttata sul prato che
, mentre Bob suonava , beveva , mangiava e giocava a carte . Alcuni si sono
fatti un riposino...Ho visto persino una signora che a metà concerto si è
messa a leggere la “Gazzetta dello sport” e un uomo che a un certo punto ha
pensato bene di tagliarsi le unghie dei piedi “.
Il bello di questa critica ferocemente ironica al concerto che mercoledi 18 giugno
scorso Dylan ha tenuto a Chatillon è che l’autore è Michele Murino , uno dei
suoi più grandi ammiratori ed esperti . “ Sia chiaro , si affretta a
precisare , che lo continuo a considerare il più grande artista della musica
leggera vivente , ma non posso dire che il Dylan live attuale mi piace solo
per l’affetto che provo per lui . Per me Bob deve rimettersi in gioco , so
che non è facile a 67 anni ma lui è talmente il più grande di tutti che ce
la può fare . In fondo è stato proprio lui a insegnarci che le cose cambiano
“. Una riprova dell’affetto che Murino prova per Dylan è il libro “ Bob
Dylan – Percorsi Vol.2 ( Bastogi Editrice euro 10 ) che lo stesso giorno del
concerto , mercoledi 18 giugno scorso , Murino ha presentato nei locali
del Cafe Royal di Aosta . “ Nel libro parlo delle relazioni incrociate di
Dylan con gli altri protagonisti della storia del rock . Alcuni rapporti –
come quelli con Joan Baez , “The Band” e Tom Petty - sono ben noti , altri –
con i Beatles ed Elvis Presley – più sorprendenti . Si tratta del frutto di anni di
lavoro in cui ho “incrociato” i dati presi da libri ed Internet , ma , anche
, della mia traduzione di oltre quarant’anni di interviste concesse da
Dylan”.
Gaetano Lo Presti - dalla pagina "Cultura &
Spettacolo" de "La Vallée" del 12 Luglio 2008
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Review:Arganda
del Rey, Spain - Rock in Rio '08 Music Festival - July 6, 2008
by Monica Schmitt
Sono andata ai concerti di Salisburgo e Madrid perchè Bob non ha tenuto
nemmeno un concerto in Germania . E’ stata una caldissima serata d’estate
spagnola e siamo andate al concerto dopo aver passato tutto il giorno in una
finca spagnola vicino ad Arganda del Rey.
Il sito del concerto era fuori da Arganda , costruito apposta per il “Rock
in Rio Festival” e le manifestazioni commerciali , con un palco gigantesco
che non mi è piaciuto , ma la musica e il sound sono stati grandi .
Bob ha suonato diverse canzoni da “Highway 61” e “Modern Times” , il
pubblico era mediamente molto giovane , più giovane che a Salisburgo , ed
era molto entusiasta .
Diversamente dagli altri concerti qui non c’era il controllo delle macchine
fotografiche , c’era un grande schermo al lato del palco , Bob sembrava
essere felice , non ho mai visto Bob sorridere così tanto durante un concerto
, non ne conosco la ragione .
Durante il bis Like a rolling stone la gente urlava “ How does it feel” etc.
Sono venuta a vedere il concerto con un mia buona amica che mi ha invitata
allo show , anche se lei è una fan di Sting che si è esibito il giorno prima
.
Il concerto ci è piaciuto , dopo il concerto abbiamo preso il free-bus per
rientrare a Madrid , così non abbiamo visto Franz Ferdinand e Lanny Kravitz.
(Dean Spencer news)
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For Thomas, with a little help from my
friends
Aperta una sottoscrizione sul Neverendingpool a favore
dello sfortunato Thomas
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Video : Dylan in Woodstock
dal film di David Macdonald : Woodstock You Can't Get
There From Here
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Tom Waits, una vita roca
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Tarantula: posseduti dalle immagini
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Giovedi 17 Luglio 2008 IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN
PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Andrea
E' dal concerto di Milano 2002 che non
assisto ad un concerto di Bob , ma ascoltando i bootleg non sento una
particolare differenza di suono.
La prima volta che ho visto un suo
concerto è stato a Correggio credo nel ' 91. Una cosa orribile non ho
riconosciuto una canzone. Tutto il concerto ha guardato per terra.
Mi è piaciuto ferrara '96 e Milano ' 02.
Dovrebbe cambiare qualche canzone e
suonare la chitarra. Bob scrive ancora bene ( huck's tune tell'old
bill) ma dal vivo sono sempre quelle.
Una nota anche contro i fans.
In ogni concerto che ho visto c'è sempre qualcuno che si lamenta. Ormai
sappiamo che è così. Se ci vai ascolta e basta, altrimenti fai come me
e stai a casa ad ascoltarti i cd.
Andrea Argenti
Felino ( PR)
Contro
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Blowin' in the Wind di Bob Dylan
recitata da Gianfranco Funari al suo funerale
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Gianfranco Funari, il
commosso addio di Milano sulle note di Bob Dylan
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LIBRI : "JOHN" di Cynthia Lennon
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VINTAGE NEWS
E in tre minuti Dylan creò il mito «Blowin' in
the wind», il successo nato in un caffè.
Bob non si rese conto subito del valore della canzone . Con un nuovo agente
arrivarono anche i soldi.
Anticipiamo alcuni brani tratti da Down the Highway di Howard Sounes che
uscirà da Guanda alla fine di agosto con il titolo Bob Dylan - Una
biografia. Bob compose Blowin' in the Wind in pochi minuti, in un caffè di
fronte al Gaslight Club. Che fosse una canzone un po' particolare l' aveva
capito, ma non che lo fosse fino a quel punto. «In fondo era una delle tante
canzoni che avevo scritto», dice. La melodia era straordinariamente simile a
quella dello spiritual No More Auction Block, ma - lo si è detto - prendere
in prestito melodie e persino testi rientrava nella tradizione del folk. È
difficile, però, non essere d' accordo con chi trova un po' retorico il
testo di Blowin' in the Wind. Molti dei più noti artisti folk di New York
non si entusiasmarono affatto quando sentirono per la prima volta la
canzone: tre strofe di frasi interrogative destinate a non trovare altra
risposta se non in questo: che la risposta è nel vento; un' idea talmente
vaga da non significare nulla. A Pete Seeger la canzone non parve un
granché. «Blowin' in the Wind non è una delle canzoni che preferisco», dice.
«È un po' troppo facile». Tom Paxton la trovava quasi impossibile da
imparare: «Io la odio. È una canzone-lista della spesa, in cui un verso non
ha nessun nesso con quello dopo», e Dave Van Ronk pensava, francamente, che
fosse una canzone stupida. Comunque, dopo un paio di mesi che Bob suonava
Blowin' in the Wind al Gerde' s Folk City, Van Ronk si accorse con sorpresa
che i musicisti che si trovavano nei pressi del Washington Square Park
avevano inventato parodie irriverenti del pezzo, tipo: «The answer, my
friend, is blowin' out your end (La risposta, amico bello, ti vien fuori dal
pisello, ndt)». «Se la canzone è tanto buona da cominciare a essere
parodiata, senza che sia neppure stata incisa», si disse però Van Ronk,
«allora è migliore di quanto pensassi». Intanto Roy Silver si era reso conto
del fatto che Bob aveva creato qualcosa di straordinario. «Blowin' in the
Wind è stata la chiave di volta», afferma. «È stata quella canzone a far
scattare qualcosa»; entusiasmo a parte, sentiva anche che Bob gli stava
scivolando dalle mani. Da quando aveva scoperto le potenzialità di quel
musicista, Grossman si era mostrato sempre più interessato a lui; lo stesso
Bob ormai parlava della sua carriera più spesso con Grossman che con Silver.
Non che Bob si fosse dato tanto facilmente a Grossman. All' inizio, anzi,
aveva chiesto a Harold Leventhal di fargli da agente, ma pur apprezzandolo
per la serietà e la professionalità, e nonostante avesse fatto lui il primo
passo, non si decise mai a firmare un accordo. «Lo chiamavo, ma lui non si
faceva trovare, e di certo io non avevo intenzione di rincorrerlo». Solo nel
giugno del 1962 Silver decise di cedere il suo contratto con Bob a Grossman
per una modesta somma di denaro e il diritto all' uso di uno spazio nell'
ufficio di quest' ultimo a New York. «Sapevo che Albert si sarebbe
comportato da bastardo. Lui aveva i soldi che io non avevo», racconta
Silver. «Perciò ho venduto il contratto per circa diecimila dollari ed è
finita lì. Albert ha preso in mano la cosa». Fu il miglior contratto di
tutta la vita di Grossman. Per diecimila dollari e lo spazio per una
scrivania si era assicurato un cliente che lo avrebbe reso milionario.
Albert Grossman è una figura chiave della carriera di Dylan. Alcuni
ritengono che senza di lui Bob non avrebbe mai potuto avere tanto successo.
«Nonostante i suoi difetti, Albert credeva in Bob, ci credeva sul serio»,
afferma Van Ronk. «E lo ha sempre sostenuto: il primo disco non aveva
venduto e neanche il secondo era andato granché bene, Ma Albert era convinto
che Bob sarebbe andato molto lontano e non si è mai arreso». L' uno aveva un
talento sconfinato, l' altro una grande esperienza e un innato senso degli
affari. Musicista e agente insieme sortirono, come dice Odetta, «una
combinazione potente». E Bob aveva più di un motivo per essere soddisfatto,
dato che, anche nei momenti in cui i loro rapporti si fecero più tesi e
difficili, dovette riconoscere a malincuore che Grossman aveva sempre
lavorato nel suo interesse. Il vero e proprio conflitto nacque solo nel
1981, dodici anni dopo la fine del loro sodalizio, quando Grossman fece
causa a Bob per delle royalty mai percepite. Bob, a sua volta, gli fece ben
diciotto querele accusandolo di sfruttamento e di raggiro e negando che
fosse stato lui a «scoprirlo» visto che aveva già un agente e un contratto
discografico prima di conoscerlo. «Non avevo neanche idea di cosa fosse il
mondo degli affari», ha ammesso, e Grossman aveva avuto buon gioco
approfittando della sua ingenuità. Ma l' amarezza di Bob non nasceva solo
dal denaro perso: si sentiva ferito per essere stato tradito da qualcuno di
cui si fidava. Anno dopo anno, aveva visto Grossman appropriarsi di più di 7
milioni di dollari; e quando gli chiesero da quanto tempo si conoscevano,
Bob ci pensò un po' e disse: «Beh, non credo di aver mai conosciuto davvero
quest' uomo, il signor Grossman». In un' altra occasione dichiarò
apertamente: «Grossman prima si è guadagnato la mia fiducia e la mia
amicizia per poi approfittarne e guadagnarci su».
Sounes Howard
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La corsa di Obama , è Bob Dylan quello
che non ti aspetti
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Video : Bob Dylan - Brown Sugar (
Jagger - Richards )
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Mercoledi 16 Luglio 2008
Slow Train Band Review
Osteria San Carlo, Villa san Carlo – Valgreghentino
(LC) - Sabato, 12/07/2008
“The boys are back in town”. Dopo la loro storia d’amore, durata cinque
giorni, con tutto ciò che è “british”, la “Slow Train Band” costituita da
Luca De Niglio, lead guitar, Dario Girardo, bass guitar, Raffael Massa,
batteria e non ultimo Max Ambra, voce e chitarra, per non perdere il ritmo
si sono esibiti sabato sera all’Osteria San Carlo a Valgreghentino (LC).
Per quelli che ancora non conoscono la loro avventura a Moville in Irlanda,
faccio un breve riassunto come aggiornamento. Hanno reso onore all’Italia da
tutti i punti di vista. Il Festival Internazionale in onore di Dylan,
tenutosi per il secondo anno in Irlanda, è stato un grande successo e folle
di fan di Dylan cantavano e danzavano entusiaste alla musica del “Poet
Laureate” di Hibbling.
Tuttavia, l’evento non è stato esente da problemi. Come sempre in queste
occasioni, con troppi arstisti in un posto solo, spesso sorgono
complicazioni. Il problema principale a Moville è stato il “service” che si
è rivelato molto approssimativo e deludente. Max mi ha detto “Credo che il
fonico fosse, in realtà, un DJ. La resa “fuori” era praticamente batteria e
basso. Il monitor andava e veniva a volte con il feed-back”.
La Band avrebbe dovuto suonare dalle 21:00 alle 23:00 il venerdì sera ma a
causa di una troppo entusiastica Dylan Tribute Band locale, che si stava
divertendo talmente da voler dare più di un bis, la programmazione ha
cominciato a saltare e a perdere i tempi. Una band tedesca è stata tanto
generosa da comprimere i tempi della propria esibizione tagliando la propria
scaletta per concedere ai nostri rappresentanti di salire sul palco intorno
alle 23:00, circa due ore dopo il programma originale … Nonostante tutto, in
poco tempo, la “Slow Train Band” ha conquistato e convinto la grande folla
irlandese.
Un personaggio che è rimasto impresso nella mente della Band è stato un
anziano signore che raccontava storie della sua collezione di dischi e
bootlegs con la quale avrebbe potuto riempire una stanza. Conosceva ogni
parola di tutte le canzoni di Dylan cantate da ogni artista presente e fu
felicissimo quando la Band gli regalò il loro CD come se gli fosse stato
regalato da Dylan in persona. Un personaggio irlandese veramente originale.
Dopo aver ridotto la propria scaletta a circa tredici canzoni, la Band ha
salutato una folla di spettatori colpiti e grati. E credo che sia solo
giusto dire, a giudicare dai commenti del giorno dopo, che deve essere stato
veramente un grande show. Max mi ha detto che dovunque andasse le persone si
complimentavano con lui e lo chiamavano “the Italian Singer”, offrendogli
guinness continuamente. Questo può avere i suoi lati negativi, come ha
scoperto Max stesso: troppa guinness può portare ad una dipendenza di quella
“bevanda scura” e al rientro in Italia Max mi ha detto che per i primi
giorni ha sofferto di una leggera forma di astinenza come in “Cold Turkey”
di John Lennon. Ci siamo accordati per chiamarla “Cold Chicken”.
Dopo il successo internazionale, eccoci nuovamente alla realtà. E’ un po’
come un calciatore che il mercoledì sera gioca contro il Real Madrid o il
Manchester in Champions League e la domenica deve giocare fuori casa contro
Ascoli o Empoli. Con tutto il rispetto dovuto, non è proprio la stessa cosa
… ma la Band voleva onorare questo impegno e via … a Lecco.
Quando arrivammo, la Band aveva già iniziato la scaletta. A causa di venti
forti e pioggia scrosciante, trovare il locale non è stato facile. E mentre
stavamo per chiedere indicazioni per la terza volta, ecco giungere le parole
e la musica di “ Just Like Tom Thumb’s Blues”. Che fosse uno scherzo che la
natura stava “suonando nel vento”? No, avevano appena trovato il posto ed
era a pochi metri da noi. Così ci siamo infilati velocemente nel locale,
trovando “Shelter From the Storm”.
Una versione più roccheggiante di “Times They Are A-changin’” è stata presto
seguita da un’eccellente “Isis”. “Rainy Day Women #12 & 35” sembrava ironica
con il tempaccio esterno e “Highway 61” è stata eseguita molto bene con Luca
in forma splendida mentre suonava un’ottima lead guitar “blues riff” per
tutto il pezzo con la sua Gibson “Diavoletto”.
Max ci ha poi confessato che la vera ragione di aver fondato la “Slow Train
Band” era per suonare “Mr. Tamburin Man”, che la Band ha eseguito molto bene
come pure “Leopard Skin Pill-Box Hat” e “Like A Rolling Stone” dove Dario e
Raffael hanno dato il meglio di se stessi e che penso siano state le canzoni
salienti della serata.
“Blowin’ In The Wind” è stata eseguita delicatamente e per il bis abbiamo
avuto un ospite che ha suonato l’armonica in “All Along the Watch Tower” e
un ragazzo che insistentemente ha chiesto di poter cantare “Knockin’ On
Heaven’s Door” in versione “Guns N’ Roses”.
Dopo due ore e ventitre canzoni lo spettacolo si è concluso. Lo show è stato
un successo e dopo una breve conversazione e promesse di incontrarci alla
prossima “gig”, è tempo di lasciare “The Shelter” e affrontare “The Storm”.
Siamo arrivati a casa alle 2.30 del mattino ma ne è valsa la pena. Grazie
ragazzi per la bella serata e alla prossima!
( Dean Spencer News )
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Mr. Tambourine svelato. Grazie al blues
e a Livio Romano
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Gianfranco Funari : Girasoli e Bob
Dylan per l'ultimo saluto
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La radio satellitare XM apre un
Coldplay Radio channel
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TOM WAITS : Vi canto la mia america
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Martedi 15 Luglio 2008
Una precisazione di Paolo Vites
su Thomas Eckhardt .
ho visto che tambourine man ha
scritto che il tedesco morto sul lago di garda era uno che lavorava per
dylan. non è vero, era solo un fan .
Ciao Paolo , ti ringrazio per la
precisazione , che Thomas Eckhardt era amico e collaboratore l'ho letto su
un notiziario inglese del quale ora non ricordo l'URL . Probabilmente era
qualcosa di più di solo un fan , altrimenti non mi spiego l'interessamento
di expecting rain nel linkare le notizie che lo riguardano sia nelle news
giornaliere sia nel forum di expecting rain , forum nel quale sono riportate
molte mail riguardanti Thomas . Questa è solo una mia supposizione
naturalmente , se , facendo i dovuti scongiuri , dovessi morire io non credo
proprio che moon jr. si prenderebbe la briga di segnalare la notizia ad
expecting rain .
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Girasoli e Dylan per l'addio a Funari
Martedì nella chiesa di San Marco a Milano, i
funerali dello showman. Nella bara sigarette, fiches e un telecomando
MILANO - Martedì sarà la volta dell'addio al suo pubblico. Sulla bara
tanti girasoli, il fiore che lui aveva immaginato per l'Aldilà. E la
musica di Bob Dylan con Blowing in the wind, ma anche quella di
Pierangelo Bertoli con A Muso Duro, per accompagnare l'ingresso e
l'uscita del feretro dalla Chiesa di San Marco
( mail di Paolo Vites )
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BLACKSTONES + AL DIESAN & PINO TOCCO A
TREVIGNANO
Ciao Mr. Tambourine,
sabato sono stata al concerto dei Blackstones a Trevignano. Sono davvero
entusiasta!. Non li conoscevo e sono rimasta molto colpita dalla
professionalità. Bravi. Davvero bravi e simpaticissimi.
Molto bravo anche Al Diesan, e devo dire che avevi ragione tu: sembra quasi
un clone di Bob per la voce e il look.
Mi sono divertita moltissimo ed ho scattato un sacco di foto, come avevo
promesso, ed ho anche girato qualche video.
Sono già d'accordo con Mick per l'inoltro del materiale che, essendo
piuttosto ponderoso, sarebbe difficile inviare via email a M.F. Mi ha
assicurato che provvederà lui a farti avere tutto per pubblicarlo anche
sulla farm.
Intanto ti mando una piccola anteprima così potrai soddisfare la curiosità
:o))))))))
Trevignano : sound check ( foto Marina Gentile )
Trevignano : Mick Dylan ( foto Marina Gentile )
Trevignano : The Blackstones ( foto Marina
Gentile )
Ti farò avere presto, invece, la recensione, che
redigerò con l'aiuto insostituibile di Floriano e Carlo, che immancabilmente
mi accompagnano. Diciamo che io ci metto l'entusiasmo e loro le notazioni
tecniche :o))))))))
Un caro saluto e se ti capita saluta anche Mick, Lanny, Riky, Darius e
Frank.
Marina
Cara Marina , ti ringrazio e aspetto
tutto il resto del materiale per fare una bella pagina per i Blackstones e
Al Diesan e Pino Tocco che credo se lo meritano proprio . Sono curiosi anche
per la recensione di Floriano e Carlo , io conosco Mick ma non l'ho mai
sentito suonare con la band , quindi le loro parole saranno un ottimo
principio per farmi un'idea sulla musica suonata dai Blackstones , che spero
prima o poi di sentire personalmente , sto pensando di andare in Austria con
loro per il prossimo concerto , vedremo se sarà possibile . Ho sentito Mick
al telefono , ho passato i saluti che ricambia anche a nome della band ,
anche lui è impaziente di sentire il commento sul concerto da parte di due
appassionati dylaniani .
Un saluto a tutti e tre ,
Mr.Tambourine
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CONSIDERAZIONI SUL DYLAN EUROPEAN TOUR
2008
di Mr.Tambourine
Bene , His Bobness ha terminato il suo NET europeo
, un mese di pausa e poi si ricomincia negli Stati Uniti .
Viene dunque spontaneo fare un piccolo punto di quest’esperienza .
Io non ho visto i concerti e ho motivato le ragioni della mia scelta , nel
leggere le recensioni che provenivano dai vari paesi toccati dal NET ,
Iceland , Danimarca , Norvegia , Finlandia , Russia , Estonia , Lituania ,
Polonia , Cecoslovacchia , Austria , Croazia , Italia , Francia , Spagna e
Portogallo , devo dire che ne ho lette di tutti i colori . Ho avuto
l’impressione che non tutte queste recensioni corrispondessero alla verità
ma piuttosto a qualche strano tipo di misterioso omaggio o tributo che il
popolo dylaniano ha voluto rendere al suo Re.
E questo mi ha fatto sorridere più di una volta , perchè capisco l’amore ,
l’attaccamento , la gratitudine , il fanatismo per un artista che
indubbiamente è stato ed è il più grande del secolo , e chissà quando il
mondo della musica saprà sfornare un’altro personaggio che possa stare al
suo pari . Ma questo non deve in alcun modo stravolgere la verità , verità
che non deve lasciarsi condizionare da niente , nella verità non trovano
posto i sentimenti , la verità è una cosa nuda e cruda che vive senza il
bisogno di noi , delle nostre parole o delle nostre opinioni , la verità ,
per essere tale deve essere una sola , non può esserci la mia , quella di
Michele o quella di tutti i sinceri Maggiesfarmers che hanno mandato la loro
opinione al sondaggio della fattoria Pro e Contro , fermo restando il
sacrosanto diritto di avere ed esprimere la propria opinione . Il sondaggio
è una cosa , la verità un’altra . A volte , credo che pur con tutta la buona
volontà possibile , le parole dei lettori siano state fortemente
condizionate dai sentimenti , e questo falsa
la verità . Per scrivere la verità ci vuole una buona
dose di cinismo , che non è cattiveria , non è oppurtunismo , non è
maldicenza , è solo quella cosa che ti permette di giudicare un evento o una
cosa spassionatamente , senza condizionamenti di nessun genere . Capisco che
la spinta Pro , per ogni dylaniano sfegatato per Bob come noi , sia
fortemente condizionante nel metro di giudizio , ma quando gli occhi e le
orecchie mandano un segnale al cervello , questo dovrebbe avere il dovere di
elaborare solamente quel segnale isolandolo da tutto il resto . Dylan artista
è una cosa , Dylan in concerto un’altra , questo dicono i miei occhi e le
mie orecchie , e ho fatto molta fatica a non lasciar contaminare questo
messaggio da una miriade di altre cose . La stima , la riconoscenza ,
l’ammirazione , l’attaccamento a certe canzoni non devono falsare il segnale
, il messaggio dell’Artista rimane puro ed inalterato , con tutta la sua
valenza probabilmente irraggiungibile da qualcun’altro , così i testi delle
sue canzoni , testi che a volte , magari anche inconsciamente hanno avuto
parte importante nella nostra vita e nei nostri principi , nelle nostre
decisioni e nei nostri comportamenti . E fin qui va bene , ci stà tutto e
tutto è comprensibile , ma lo show , l’esibizione e la prestazione sul palco
vanno oltre questi sentimenti e dovrebbero essere analizzati molto più
freddamente e spassionatamente . Io mi fido di quello che ho visto , e di
concerti di Dylan ne ho visti tanti , dal primo (pessimo) di Verona ,
passando da quello meraviglioso dell’arena di Milano con Tom Petty , gli
Heartbreakers e Roger McGuinn , fino all’ultimo di
Pistoia blues 2006 , dopo il quale ho deciso che non avrei più visto un
concerto di Dylan con questa band che infila prestazioni di infimo livello
da un concerto all’altro . E questo non mi condiziona , non mi condizionano
le parole di quelli che sono stati definiti saccenti , gente come Michele e
Paolo Vites , definiteli pure saccenti se così vi piace , sono
effettivamente saccenti nella materia Dylan , che ci piaccia o no , loro
hanno scritto libri che tutti noi abbiamo letto , hanno studiato , sentito ,
assimilato ogni più piccola sfumatura di Dylan , esaminato , sezionato ,
tradotto , spiegato parola per parola i testi di Bob , cercando di farci
capire , a noi che non avevamo il tempo per farlo , l’importanza e la
grandezza , la pienezza del messaggio e del pensiero dylaniano . Io li
ritengo saccenti , ma non è un’offesa , è un premio per il loro lavoro .
Perciò mi fido della loro parola di esperti , e se loro dicono no è no ,
l’esperienza serve proprio per saper giudicare in modo neutro ogni
cosa . Michele ha visto e sentito un sacco di concerti , ha scritto
libri e collaborato ad altri , ha creato un sito chè è uno dei più completi
per quanto riguarda il mondo Dylan , ha fatto della sua passione una ragione
di vita e di lavoro .
Per questo non metto in dubbio la sua parola , non penso che sia un esaltato
, uno che solo perchè ha fatto queste cose pensa di saperne più degli altri
. Vi garantisco che se c’è una persona che è perfettamente consapevole di
quello che dice è Michele “Napoleon in rags”, quando parla di Dylan è in
grado di annichilire chiunque , perchè è un esperto , un professore della
materia , quando qualcuno sente di avere qualche grosso problema fisico si
rivolge ad un luminare della medicina e non al medico della mutua , e quando
si tratta di analizzzare , giudicare , apprezzare o bollare l’opera di Dylan
, Michele è un luminare , uno la cui parola ha più importanza della mia ,
perchè è più completa , più ricca di esperienza , ha maggior elementi e
metodi di valutazione dei miei , non dico che io sono stupido , ma in
materia Dylan non mi sogno nemmeno di competere con Michele .
Quando Michele e Paolo dicono che Dylan non canta più , ma mugugna e parla hanno ragione
, quando dicono che questo show non è all’altezza del Dylan Artista hanno ragione
, quando dicono che questi musicisti che attualmente l’accompagnano sono lì
per qualche strano e bizzarro scherzo della natura hanno ragione , potete
ribattere che i musicisci li ha scelti lui , ma questo non cambia lo stato
delle cose , i musicisti sono e rimangono non all’altezza di un concerto di
Dylan , poi perchè sono lì è un’altro discorso , completamente diverso e che
noi difficilmente possiamo valutare non conoscendo le esatte ragioni della
loro strana ed imbarazzante presenza sul palco con Dylan .
Quando Michele dice che è imbarazzante vedere e sentire Dylan che picchia
sul pianino elettrico ha ragione da vendere , Dylan è quello con la
chitarra , e non venitemi a raccontare che questa cosa non ha creato
disappunto in ognuno di voi .
Quando Michele dice che queste scalette sono trite , ritrite , misere ,
insipide , inconsistenti , fatte o scelte male ha ragione , potrete sempre
ribattere che le scalette le fà lui , ma questo non cambia di una virgola il
giudizio , le scalette sono e rimangono quello che ha detto Michele .
Quando Michele dice che lo show passa dal noioso all’imbarazzante ha ragione
, questo Dylan è veramente imbarazzante , difficile da capire , da digerire
e da giustificare .
Altro non voglio dire , spero solo che in futuro le cose possano cambiare ,
vorrei ancora poter vedere Bob Dylan in concerto , non qualcuno che lo imita
in modo pietoso .
Mi piacerebbe vedere ancora Bob con Tom Petty , con gli Heartbreakers ,
addirittuta sarei curiosissimo di vederlo con alle spalle i Wallflowers ,
certo sarebbe uno show più divertente e dinamico , con Dylan in person e non
la sua ombra .
Adesso dite pure che sono cretino , visionario , che non capisco
niente , non ha importanza , questo è quello che penso attualmente e questo
è quello che dico , se Dylan fa show pietosi non è colpa mia , lui li fa e
io lo dico , tutto qui , quando lui cambierà anch’io cambierò opinione , e
il fatto che non apprezzo lo show che porta in giro per il mondo non intacca
minimamente la stima , il rispetto e l’ammirazione che ho per Bob Dylan , il
mio lavoro alla Fattoria stà a dimostrarlo .
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CYNTHIA LENNON AMANTE SEGRETA DI BOB
DYLAN ?
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De Gregori , il "Principe"
Impeto folkie, profonda visione poetica, animo nobile e al tempo stesso
popolare. Francesco De Gregori, il «Principe», è il più dylaniano dei nostri
cantautori. Non è certo una notazione negativa, chè Francesco mantiene
un’indipendenza di pensiero e una libertà di contenuti musicali rispetto al
maestro; ma i suoi suoni e il suo atteggiamento schivo e ritroso nei
confronti della vita, il rispetto dell’arte che per lui non fa mai rima con
commercio, hanno molto in comune con la filosofia di Bob Dylan (non a caso
ha tradotto con e per De André Desolation Row, trasformandola in Via della
povertà ed è l’unico italiano che, in un cd-tributo a Dylan, ha inciso la
versione italiana di If You See Her Say Hello, ovvero Non dirle che non è
così).
Schivo si ma sempre attivo, sempre in tournée (anche qui come il «never
ending tour» di Dylan); l’abbiamo visto a Milano in febbraio, portare sul
palco i brani dell’album dal vivo Left & Right e del dvd Takes & Outtakes;
lo ritroviamo questa sera alla Villa Reale di Monza con un nuvo album appena
uscito, dal titolo Per brevità chimato artista, che lui definisce «la sua
autobiografia fantasticata».
«Il titolo infatti è la formula che si usava quando firmai il mio primo
contratto, una frase assurda che è un inno alla libertà e all’incoerenza
espressiva». La canzone omonima è una ballata lenta e tagliente che dice:
«Per brevità chiamato artista... doppio come una medaglia/ Se fosse d’oro
sarebbe di cartone/ Il cieco con la voce buona e il muto che ci vede
bene...Doppio come l’innocenza/ Se fosse Abele sarebbe Caino/ Antidoto senza
veleno ed alibi senza assassino». Insomma è lui, cantautore di razza dalle
liriche apparentemente surreali ma estremamente vere, visioni e previsioni
assorte e pensose fatte con sonorità semplici, voce glabra e spoglia ma
ricca di tensione, cantando l’amore, la rabbia, insomma i soliti temi ma con
un piglio ed una partecipazione emotiva che non hanno niente di frusto e
ripetitivo, lasciando spazio anche ai ricordi e agli errori in Celebrazione
o alla speranza che dà la forza di continuare a L’infinito.
«Le canzoni son robe vere, non quadri da appendere al muro», dice De
Gregori, che sulla scena non si concentrerà solo sui brani del nuovo disco,
ma proporrà una carrellata retrospettiva tra i suoi superclassici e i pezzi
magari meno noti o meno eseguiti in concerto (del resto anche i suoi dischi
dal vivo sono ormai una tradizione, da Fuoco amico a In tour al citato Left
& Right).
Al suo fianco gli amici di sempre, da Lucio «Violino» Fabbri a Paolo
Giovenchi alla chitarra, da Alessandro Arianti alle tastiere a Guido
Guglielminetti al basso, da Alessandro Valle alla pedal steel a Stefano
Parenti alla batteria.
(di Antonio Lodetti fonte ilgiornale.it)
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VIDEO : The Band in Woodstock
clicca qui |
Lunedi 14 Luglio 2008
Eccomi ritornato finalmente nella mia
angusta cella , dopo che il Direttore del carcere in cui sono recluso aveva
deciso , con la scusa di imbiancare la mia cella , di farmi avere un abusivo
permesso speciale per portarmi a casa sua . Mi ha portato pure a giocare a
golf , io che non avevo mai visto una mazza ! :o) Naturalmente ho perso con
grande gioia del Direttore e commenti stile Fantozzi che gioca a biliardo
con il mega-direttore-galattico , deja vù ! Ho conosciuto diverse persone
nella sontuosa villa del direttore , ed io che credevo che i delinquenti
fossero tutti in galera ! Mha.....riprendiamo la solita vita ed i nostri
appuntamenti giornalieri con Bob , in attesa che the times they are
a-changing .
Mr.Tambourine
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Talking Bob Dylan Blues - Parte 414
- clicca qui
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REVIEW:Jérez
de la Frontera, Spagna - Estadio Municipal Chapín de Jerez - 8 Luglio 2008
Review by Markus Prieur
Dopo lo show molto bello a Jaén il 5 luglio, io e mia moglie siamo avviati
alla volta di Jérez de la Frontera per assistere al secondo dei tre show di
Dylan che avevamo in programma di vedere in Spagna.
Bob non ha mai suonato né a Jaén né a Jérez, anzi, questa è forse la città
più a sud-ovest in cui abbia suonato in Europa, quindi, data la vicinanza
geografica a Tangier, non ero del tutto stupito di aver sentito cantare “If
You See Her, Say Hello”. L’ultima volta che l’abbiamo sentita era a Galway
nel 2004, quindi questa mi è piaciuto particolarmente ieri sera, inclusa
l’armonica! Eravamo alla destra del palco, proprio sotto gli speaker, con
una buona visuale e un ottimo sound.
La scaletta includeva 10 canzoni che non avevamo sentito a Jaén, inclusa una
versione stellare di “The Levee's Gonna Break” che per me rimane di gran
lunga la più eccezionale canzone rock di Dylan nel repertorio dei suoi
concerti attuali. Non riesco a descrivere la mia ammirazione per questa
canzone: semplicemente mi piace molto più di tante altre canzoni rock che ho
sentito da quando Bob ha fatto la versione migliore di “Gotta Serve
Somebody”.
Le altre canzoni rock a Jérez non sono state da meno e la lunga jam session
dopo “Summer Days” è stata la migliore che abbia mai visto dal 2002.
Danny Freeman ha fatto degli assoli ottimi durante tutto lo show e tra i 5
grandi componenti della band è stato il suo contributo a piacermi di più
(non che gli altri siano da meno, eh!).
Le canzoni più lente includevano una bellissima “Girl Of The North Country”,
con due assoli d’armonica, il secondo dei quali è stato notevole. Anche la
nuova versione 2008 di “Tangled” è stata carina e anch’essa comprendeva Bob
all’armonica. “John Brown” l’ho sentita solo due volte in Germania nel 1996
e nel 1998, così ero felice di poterla riascoltare del vivo, anche perché mi
è davvero piaciuta nelle registrazioni più recenti.
“Masters Of War” è stata una scelta “dark” molto interessante come canzone
di chiusura, prima dell’encore. “Nettie Moore” è stata semplicemente la
migliore che abbia mai sentito e “Beyond The Horizon” l’ho vissuta come un
regalo speciale per me, dato che era l’ultima di Modern Times che ancora non
avevo sentito dal vivo! Alcuni dei versi di questa canzone sono stati
cambiati e sono sembrati un po’ ambigui alle mie orecchie: uno poteva
sentire “The sun has risen on the whole human race, …” oppure “The Son has
risen …”, un gioco di parole che altri avevano già sentito in “Not Dark Yet”
dove il cantante “still got the scars that the sun/Son didn’t heal” (=ha
ancora le cicatrici che il sole/figlio non ha guarito).
Non mi resta che menzionare alla fine un’altra dei “mai visti prima” e che è
sicuramente l’highlight della serata di Jérez e subito dopo “Levee”, la mia
preferita: “Mississippi”. E che grande versione, questo capolavoro! È stata
la terza performance di questo pezzo al di fuori del Nord America, dopo
Londra a Novembre 2005 e Hoyos del Espino dieci giorni prima di Jérez. Così,
dopo “Workingman's Blues #2” e “Ain't Talkin'” di Jaén, ho potuto assistere
ad altre due canzoni della mia immaginaria “scaletta dei desideri dei pezzi
mai sentiti dal vivo”!! Ora, non vorrei illudermi per Mérida domani… ma a
“This Wheel’s On Fire” o magari al debutto europeo di “Saving Grace” di
certo non mi opporrei!! Ma vedremo… Vamos a ver!
( Dean Spencer News )
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SET LIST:Oeiras,
Portugal - Passeio Marítimo of Algés - July 11, 2008
1. Rainy Day Women #12 & 35 (Bob on keyboard)
2. Don't Think Twice, It's All Right (Bob on keyboard)
3. Lonesome Day Blues (Bob on keyboard)
4. Things Have Changed (Bob on keyboard)
5. Girl Of The North Country (Bob on keyboard)
6. Tangled Up In Blue (Bob on keyboard)
7. Desolation Row (Bob on keyboard)
8. It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) (Bob on keyboard)
9. Spirit On The Water (Bob on keyboard)
10. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
11. Ain't Talkin' (Bob on keyboard)
12. Summer Days (Bob on keyboard)
13. Ballad Of A Thin Man (Bob on keyboard)
(encore)
14. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
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IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Piero
Hello, avanzo un'ipotesi (alla quale io credo fermamente): non potrebbe
essere che Dylan tiene, da almeno 5 anni a questa parte mi sembra
sempre più evidente, concerti per chi va a vederlo per la prima volta e
non per chi lo rivede per l'ennesima? Non potrebbe essere che un
Artista che rifiuta da sempre le celebrazioni e punta chiaramente ai
posteri (avendo tutte le carte in regola in tal senso) abbia un "piano"
preciso che consentirà al suo nome e al suo lavoro di durare per
moltissimo tempo ancora? E questo non attraverso un vecchio pubblico
che crede di sapere tutto e vorrebbe vestirlo per giocarci come un
pupazzo, che, perché possiede tutti i suoi dischi pensa di essere
coinvolto col suo lavoro, bensì attraverso un ricambio continuo di
neofiti (lo siamo stati tutti a suo tempo) che, almeno una volta, lo
vanno a vedere e pensano: ma questo chi è? E cominciano un viaggio.
Avete letto Chronicles con attenzione quando scrive sul 1987/88? Avete
presente il lavoro che fa in radio? Dylan è di una coerenza micidiale.
Io quest'anno mi sono divertito molto, come appunto 5 anni fa e, da
musicista, mi sono molto divertito a sentirlo suonare in quel suo modo
unico l'organo (che palle sentirlo definire pianola). Sono quasi 25
anni che mi godo questo meraviglioso mix di divertimento spontaneo e
dettaglio, roots music e dada, caos organizzato e fantasmi, e ne sono
solo grato, senza pretese ulteriori. Tra l'altro nessuno mi obbliga ad
andarlo a vedere. Quest'uomo ha contribuito a incendiare la mia vita,
ma so che (già... it'ain't me babe...) non lo possiedo nemmeno un poco,
e so che basta guardare bene al suo lavoro di poeta in fuga per
capirlo. Spero che continui a sfuggire a tutti
Best regards
Piero
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Le tre tappe italiane 2008 del
Neverending Tour di Bob Dylan
Scritto da Elena Meynet
Leopard skill pill box hat apre il concerto di Bob Dylan al Castello Baron
Gamba di Châtillon, il 18 giugno, l'ultima delle tre date italiane
dell'European Tour 2008, parte del Neverending Tour, del poeta del rock e
prima data, congiunta, delle rassegne Artété e Aosta Classica per la Valle
d'Aosta. Lo schema si ripete, in apparenza come un rituale che assicura ai
fan che lo seguono da 40 anni la certezza di assistere ad un concerto
originale: l'arrivo in furgone, l'inizio alle 21 e la chiusura del concerto
dopo due ore esatte, la fuga nel suo pullman super attrezzato senza dire una
parola di più. Poi si sviluppano i dettagli. A Trento, domenica 15 giugno,
Dylan è stato accolto nel cortile di Palazzo delle Albere da un pubblico con
posto a sedere prenotato. Gli estimatori doc, che cercano di seguirlo nel
maggior numero possibile di date, parlano di un concerto poco entusiasmante,
iniziato con quattro canzoni dell'ultimo album Modern Time e proseguito con
alcuni successi degli ultimi tempi. Gli spettatori seduti non hanno però
apprezzato chi, nella miglior tradizione dei concerti rock, ad un certo
punto si è alzato per ballare sotto il palco: la serata è così terminata con
un lancio di stracci di giornale.
Il giorno dopo, lunedì 16, in apertura al Summer Sound Festival al
Lazzaretto di Bergamo, è stata protagonista la pioggia: «Forse anche Dylan
ha voluto scherzare con noi - dicono Sandro e Luisa, che da Milano si
spostano spesso per seguire il menestrello - ed ha messo in scaletta molte
canzoni che parlavano di pioggia». In una intima unione in nome della
musica, anche qui il concerto si è svolto con posti a sedere, dove i fan
sono rimasti incollati da una serata su misura per loro.
L'ultima tappa, a Châtillon mercoledì 18, ha riportato il sole sulla Valle
spazzata da giorni di violenti temporali, in un clima estivo più caldo del
pubblico. Le quasi cinquemila persone si sono distinte nel nucleo genuino,
che per le due ore del concerto ha cantato e ballato al ritmo di classici
come All along the watchtower a Like a rolling stone, mentre altri hanno
trovato l'esibizione troppo pacata e si sono allontanati a metà serata.
Dylan, 40 anni di musica e parole che lasciano il segno e un Pulitzer alla
carriera assegnato da poco, è stato impeccabile dall'inizio alla fine,
regalando momenti di pura musica, arrangiamenti blueseggianti e puro rock,
che non hanno avuto bisogno di effetti speciali.
Neanche una parola più del necessario per chi ha raccontato libertà ed
emozione in alcune delle più belle ballate, tanto profonde da affascinare
altri che sono diventati grandi negli anni '60, da John Lennon a Elvis
Presley ai Rolling Stones. Il passaggio dal palco al bus-appartamento è
rapidissimo, poi la partenza alla volta di Grenoble e le tappe francesi e
quelle spagnole. Non c'è tempo per uno che colleziona un centinaio di
concerti ogni anno.
Pochi hanno avuto occasione di parlare con lui: non il suo traduttore
italiano Alessandro Carrera; non l'italiano che gli ha dedicato un sito, un
fumetto e diversi libri, Michele Murino che è da poco in libreria con Bob
Dylan and Friends (Bastogi Editrice Italiana). Anche produrre un
Montepulciano-Merlot firmato da Dylan, con l'etichetta "Planet Waves", è
valso al viticultore marchigiano Antonio Terni solo una stretta di mano ed
un grazie da parte del cantautore, in cambio della calorosa risposta del
management e dell'intera troupe.
Del resto, però, citando Alessandro Carrera, «non ho mai incontrato Dylan,
ma forse dopo aver letto e tradotto tutto ciò che ha scritto, penso che non
saprei cosa chiedergli».
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