MAGGIE'S FARM

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MASSIMO BUBOLA IN CONCERT

 
 

Gera Lario 19 Luglio 2008

 

 

Tanto di cappello signor Bubola , lei è e rimane il n#1 dei cantautori italiani .
Fatta questa dovuta premessa , che può sembrare inutile perchè è come la scoperta dell’acqua calda , devo confessare che per me è stata una scoperta piacevole anche se fatta molto in ritardo , ma il nostro Massimo non ne ha colpa , la colpa è solo mia che non l’ho mai ascoltato con la dovuta attenzione , e mi spiego .
Essendo un Dylaniano incallito , ho sempre pensato , sbagliando naturalmente , che l’unico cantautore ( parola vecchia e scontata , meglio sarebbe usare songwriter and performer ) degno di essere ascoltato da un dylaniano fosse Francesco De Gregori , e così ho fatto per anni , pensando fosse lui il più completo ed il più grande , fino ad ieri quando sono stato al concerto di Massimo .
La differenza mi è balzata immediatamente all’occhio e all’orecchio , differenza notevole , non sul piano musicale quanto sul piano umano e morale . Voglio dire , quando vedi un concerto di De Gregori , vedi e senti De Gregori che canta le sue bellissime canzoni facendo Bob Dylan , quando vedi e senti Bubola vedi e senti Massimo Bubola che fa Massimo Bubola , credo che abbiate capito cosa intendo dire .
E’ una differenza molto sottile ma fondamentale , De Gregori ha lo stile di Dylan , Bubola ha lo stile di Bubola . Anche Bubola risente nella sua musica dell’influenza Dylaniana , ma la gestisce in modo personale , non si lascia contaminare , riesce ad essere Massimo Bubola , De Gregori non riesce più ad essere se stesso , al di là della musica e dei testi , è diventato la parodia di Bob Dylan , non che questo sia negativo , ma alla lunga influisce sul giudizio e la resa dell’Artista . De Gregori non riesce più a dare uno show suo , De Gregori da lo show di Dylan con le canzoni di De Gregori , vestiti suoi e della band compresi , la musica è la sua ma lo show è quello di Dylan . Bubola è più semplice , più diretto , non imita Dylan , non imita lo show di Dylan , Bubola fa il suo show con le sue canzoni , non c’è l’ombra di Dylan dietro le sue spalle , Massimo è ancora capace di brillare di luce propria senza ricorre ad alcun artificio per il suo show , ridotto all’essenziale , cinque persone sul palco che senza sfronzoli o scenografie danno il meglio di se stessi nelle canzoni di Massimo .
 

Alessandro - Erika - Massimo - Moreno - Simone

Non è facile al giorno d’oggi riuscire ad essere se stessi , mi viene in mente Zucchero che non sa più chi scimmiottare , Francesco è Dylan che parla in italiano , Venditti ha sostituito Claudio Villa nel cuore dei Romani , Dalla è l’ombra di se stesso , sempre grande tecnica e grandi capacità , ma le idee ? La spinta compositiva ? Dove sono andate ? Massimo ha attraversato questi suoi 40 anni di carriera senza perdere un colpo , stando sempre alla sua altezza , offrendo al pubblico sempre se stesso e non la parodia di qualcun’altro , non si è mai piegato alle regole del mercato , per lui la musica è la sua musica , i suoi pensieri , le sue emozioni , i suoi principi , i suoi spunti che con regolarità disarmante mette in ogni sua nuova canzone . Massimo non è mai banale come possono essere tanti altri che hanno avuto nella loro carriera un riscontro maggiore da parte del pubblico , ricordate Paul McCartney ? Ricordo due canzoni di Paul che si staccano dallo stile-Orietta Berti , Yesterday ed Hey Jude , poi Let it be che non era Lennon –McCartney ma soltanto un acquisto intelligente del duo dei Beatles , la canzone era del buon Billy Preston che a corto di soldi , aveva ceduto ai due la paternità della canzone . Questi paragoni servono soltanto a far capire il concetto , un’artista è grande non in quanto ha venduto milioni di dischi , un artista è grande in base alla musica che produce , e la musica di Massimo è di quelle ai livelli superiori , certo non ha venduto milioni di dischi , ma che vuol dire , questo non sminuisce di niente il valore della sua musica , Massimo è sempre stato un autore ed in interprete d’elite , musica per buongustai e non di massa , non musica da Grande Fratello , musica e canzoni che stanno un gradino sopra al livello dei valori , lui sta in alto alla scala , dopo vengono gli altri , messi nell’ordine che più vi aggrada , ma in alto ci sta lui .
Massimo è una persona che crede in se stesso , ha una grande stima e da un alto valore al suo lavoro , questo a volte può farlo sembrare un tantino arrogante o poco simpatico , ma questo è un errore , avere coscienza del valore del proprio lavoro ed autostima di se stessi non è megalomania o una elucubrazione mentale , è soltanto la verità , manifestata tranquillamente , e la verità a volte è scomoda per gli altri , specialmente in campo artistico . Massimo sà di essere un’Artista al Top , non lo nasconde , ha solo ragione , ed è onesto con se stesso e con gli altri , lui presenta il suo lavoro nudo e crudo , lui punta sulle canzoni , non sui grandi palchi e le grandi scenografie , lui punta solo su se stesso e la sua musica , e vince , un fenomeno pulito da cose non essenziali che và diritto al cuore delle persone che non si sono ancora lasciate contaminare dai grandi fratelli , dalle isole dei famosi e dalle veline della vita .
Per le sue canzoni lo spunto viene dal suo cuore , dalla sua mente , dalle sue esperienze di vita , dai suoi ricordi , dagli insegnamenti dei suoi famigliari , dalla storia della povera gente costretta ad enormi sacrifici per tirare avanti o trovare una strada da percorrere , le sue canzoni non sono quelle dove cuore fà rima con amore e basta , c’è tutto un mondo diverso , unico , che Massimo esplora di volta in volta , di canzone in canzone . Massimo canta della sua vita , dei suoi sentimenti , ma anche di quelli degli altri visti attraverso i suoi occhi e la sua sensibilità , li esprime attraverso la sua poesia , con un livello lirico sempre elevato e mai scontato .
Questo ha comunicato a me ed al pubblico di Gera Lario nel concerto di sabato scorso , pubblico che calorosamente sottolineava con abbondanti e sinceri applausi il susseguirsi delle canzoni , uno show fatto solo di belle canzoni eseguite in maniera impeccabile e nient’altro .
 

Erika Ardemagni

Ho parlato con lui dopo il concerto , anzi , ha parlato lui con me , io stavo solo ad ascoltare . Mi ha raccontato l’immensa stima che nutre nei confronti di Bob Dylan che lui considera sempre il più grande poeta e letterato vivente , il più grande degli scrittori americani ed il più grande dei musicisti . Ha parlato anche di altri artisti che l’hanno colpito ed influenzato dal punto di vista del feeling più che da quello musicale , parlava di Leonard Cohen e della sua opera musicale e letteraria , da “Suzanne” al bellissimo quanto difficile libro “ Beautiful losers” , pubblicato in Italia col titolo “Belli e perdenti” , parlava di John Lennon e gli si illuminava lo sguardo , parlava di Mick Jagger come uno dei più sottovalutati parolieri , con la sua scrittura Schylleriana , il Jagger di Ruby Tuesday , Lady Jane , A tears go by , Wild Horses , il Jagger delle ballate che sono la parte migliore della produzione dei Rolling Stones. Parlava della sua ammirazione per Springsteen , figlio dell’arte Dylaniana con una valenza propria , ha parlato di tanti altri artisti che fanno parte del bagaglio delle sue esperienze , ha parlato di loro con rispetto ed ammirazione , cosa che sanno fare solo le persone grandi ed “umili”.
Mi rendo conto che non ho parlato delle canzoni , ma questo lo faremo in un secondo tempo , quando avrò avuto più tempo per ascoltare meglio il suo ultimo CD “ Ballate di terra e d’Acqua , l’appuntamento con le sue canzoni è solo rimandato . Mi premeva parlare di Massimo Bubola uomo , artista , songwriter e performer più che fare solo un elenco di canzoni che si susseguono una all’altra .
Il conceto è stato grande , bello , seguito da tutti con grande attenzione , terminato con una trascinante e coinvolgente “Il cielo d’Irlanda” nella quale Massimo e la sua band hanno fornito una prestazione sopra le righe , suonando , ballando e divertendosi come se stessero ad una festa fra amici invece che sul palco .
Voglio anche esprimere il mio apprezzamento per i componenti della band , Simone Chivilò alla lead guitar , un sound piacevolissimo usciva dalla sua telecaster , dolce quando necessario ed aggressivo alla bisogna , senza sbavature come solo un serio professionista sà fare , Alessandro Formenti al basso , preciso , ritmico ed in perfetta simbiosi con la batteria del bravo Moreno Marchesin , un motore ritmico notevole , ben coordinato e guidato dalla acustica di Massimo , infine la brava Erika Ardemagni , che ha cantato parti soliste in coppia con Massimo e le voci da corista .
Highlight della serata senz’altro “Il cielo d’Irlanda” che il pubblico ha seguito cantando e ballando con la band in un clima davvero bello , bello per il pubblico ed ancora più bello per quelli sul palco che sentono il calore della gente che apprezza il loro lavoro . Altri momenti di grande intensità si sono avuti con “Marabel” , “Camicie rosse” , “Quello che non ho” , ma tutto il concerto è stato di livello notevole .
Per me una bella serata , divertente , istruttiva , piacevole , grintosa e delicata , in più la contentezza di aver scoperto un artista che per colpa mia non avevo mai valutato abbastanza attentamente , non me ne voglia Massimo Bubola , meglio tardi che mai .

Mr.Tambourine

 

Alessandro Formenti

Set list :
Marabel
Sto solo sanguinando
Coda di lupo
Fiume Sand creek
Camicie rosse
Uruguay
Capelli rossi
Dolce Erika
Puoi uccider
Monte Canino
Andrea

1° encore
Quello che non ho
Don Raffaè
Praga

2° encore
Canto del servo
Il cielo d’irlanda

 

 

 

 

 

 

 

 

                

 

                                    Simone Chivilò                                                                                             Moreno Marchesin

Musicisti

Massimo Bubola , voce , chitarra ritmica acustica ed elettrica
Simone Chivilò , chitarra solista elettrica ed acustica , cori
Alessandro Formenti , chitarra basso , cori
Moreno Marchesin , batteria
Erika Ardemagni , voce , cori