New York, New York - The United Palace - November 21
2008
by Kevin Ouellette
Sono di ritorno dal concerto. Sono più che eccitato. Bob è uscito al centro
del palco ed ha cominciato il concerto con un bang , “Gotta serve somebody”.
Era al centro con l’armonica e , gente , cosa non è uscitò dall’armonica
stasera. Non ho mai sentito la sua armonica suonare così bene.
Era il momento giusto per passare alla seconda canzone. Il suo frasegio
all’organo era davvero buono stasera , ha aggiunto tanto a molte canzoni.
La prima vera sorpresa della serata è stata quando è venuto al centro del
palco , ha preso la chitarra elettrica hollow-body ed ha cominciato
“Tomorrow is a long time”. Avrei voluto che la sua voce fosse stata migliore
in questo pezzo. Ha davvero grugnito per la maggior parte della
canzone.Credo che , essendo stato testimone di questa canzone al concerto
all’Orpheus di Boston nel 2005 , la sua prestazione di allora era stata
migliore. Ancora buono da vedere e sentire il modo di suonare la chitarra.
“Things have changed” è stato un buon numero. Non l’avevo mai sentito dal
vivo da un bel pò di tempo , e con l’oscar di fianco a Bob è stato bello da
ascoltare.
“Desolation row” è stata cantata davvero bene fino alla terza strofa dove
Bob ha cominciato il fraseggio staccato che ha usato anche in altre canzoni.
Mi è se sembrato che realmente abbia ucciso la strofa. Al di là di questo è
stato un arrangiamento davvero grazioso.
Sono stato contento di sentire “Till i fell in love with you". Sono da molto
tempo un grande fan di Time out of mind e Bob è venuto ancora al centro del
palco con l’armonica in mano . E’ stato un numero veramente noioso e sporco
di blues con Bob in un interminabile assolo di armonica.
“Make you feel my love” è una delle mie canzoni preferite di Dylan , anche
se la sua voce è stata ancora molto grezza anche in questo pezzo. Speravo
che gli desse un pò di più di attenzione , sempre una festa per me
ascoltarla.
“Spirit on the water” è stata il miglior vocal della serata , assieme ad
“Ain’t talkin’”. Bob è molto più facile da capire nelle canzoni soft.
Bob ed i ragazzi sono ritornati sul palco per i bis. Bob è saltato fuori da
dietro il sipario e si è messo alla tastiera per “Like a rolling stone” e
"All along the watchtower", il mio amico ha detto che è stata una delle
parti migliori del concerto. Poi Bob è uscito ed ha preso la chitarra per
“Blowin’ in the wind”. Ha suonato eccezzionalmente bene in questa canzone.
Ha fatto verso la fine un fluente assolo che ha stecchito tutti. Poi la band
ha preso i suoi strumenti ed è uscita dallla parte destra del palco.
Pochi altri pensiori ed osservazioni , Stu ha fatto tanti assoli stasera.
Apparentemente sembra non essere più nella merda con Bob e gli è stato
permesso più che la chitarra ritmica , attualmente sta suonando bene , anche
stasera.
Per quello che riguarda la band era vestita di nero mentre Bob portava un
vestito nero con le bande bianche ai pantaloni , aveva una maglietta blu ed
un cappello bianco con la fascia blu.
Bob era molto energico stasera , più delle altre volte che l’avevo visto
negli anni scorsi. Si potrebbe dire che si stia divertendo ancora dopo tutto
questi anni.
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by Scott Kareff
La logistica dello show è stata bella stasera…. Ho preso la N per la 42° e
poi la 1 per la 168° e Broadway , il tutto in circa 24 minuti.
Grande visione dai posti , grande performance di Bob. Un sacco di energia si
è aggiunta allo show al momento dell’annuncio del cantante girovago che
veniva dall’ Ontario.I biglietti erano disponibili su bobdylan.com.
Era vestito standard come in tutto il Never ending tour. Completo nero ,
banda ai pantaloni ed un cappello western , armonica al collo e la suonava.
E’ stato un paio di volte sotto i riflettori a pochi passi da noi , ha
suonato un pò la chitarra (yeah!).
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by Chris
E’ stata la sesta volta che ho visto Bob Dylan , uno show buonissimo. Per
Krissy era la prima volta e gli è piaciuto un casino. Il luogo era vicino a
casa nostra , veramente bel teatro in Washington Heights , costruito nel
1930.
Dylan ha aperto con “Gotta serve somebody” , una delle mie preferite , ed è
stato grande. Per me gli altri highlights sono stati “Desolation Row” che mi
ha fatto scendere le lacrime dagli occhi ( non avevo mai pianto da quando
ero nato , fortunatamente per me , sono come Chuck Norris in questo senso).
“Tomorrow is a long time” , “It’s alright ma” , “Things have changed” e “All
along the watchtower”.
Dal più recente album , “Beyond the horizon” e “Spirit on the water” suonati
veramente bene.
A volte avrei preferito un suono più acustico , e gli show che ha tenuto
durante i tour per Time out of mind e Love and Theft erano più ricchi di
cose più delicate di questo - banjos , canzoni soft , etc. Questa band usava
una viola , mandolinio e contrabbasso a volte , cosa che era bella , ma io
penso che questi strumenti siano stati sottoutilizzati . Penso che loro gli
abbiano fatto perdere Larry Campbell che allora teneva assieme molto bene
tutte le cose della band.
C’era una coppia davvero noiosa dietro di noi che hanno parlato tutto il
tempo dello show , sono andati in bagno 10 volte , mi sono arrabbiato con
loro dopo l’ottava volta , loro mi guardavano spaventati e mi hanno chiesto
scusa , che scamii. Tu vai ad uno show e paghi 60 dollari al biglietto e ti
comporti come un idiota , se leggete queste righe tuffatevi nella merda ,
non vi ho trovato divertenti e tutti nella nostra fila vi odiavano e hanno
detto quanto erano felici che ve ne siete andati durante Highway 61. Io ero
nella balconata Fila G , sedie 102 – 104 , in caso siate insicuri di essere
gli asini dei quali sto parlando.
Il comportamente generale è stato OK , ma devo dire che sono stato sorpreso
di quanti idioti sono arrivati in ritardo , sono usciti prima e generalmente
hanno dato tanto fastidio durante lo spettacolo.
Per questo prezzo , voglio vedere e sentire ogni secondo dello show , e l’ho
fatto. Dylan era grande , anche se penso sia stato dietro la tastiera troppo
tempo. Avrei gustato di più se avesse suonato più a lungo la chitarra e
l’armonica.
La sua band , quando l’ho vista fra il 1997 ed il 2002 , era probabilmente
la migliore , ma anche questa è stata una solida performance. La sua voce
andava bene ed è stato bello sentire i nuovi arrangiamenti delle canzoni più
conosciute.
Ho letto tante recensioni nei giorni scorsi dove vecchi hippies e nuovi
venuti , parlando di Dylan , dicevano che non avevano capito le parole delle
canzoni e che i recenti concerti erano fastidiosi , non avevano il suono del
1964 , per questo erano adirati.
Il mio punto di vista su questa gente è che ci vogliono 5 secondi per fare
qualche ricerca , ascoltare qualcosa di quello che ha fatto quest’uomo negli
ultimi 10 anni o anche ascoltare una delle facilmente disponibili
registrazioni dal vivo.
Se non vi piace il modo in cui suona , risparmiate il vostro denaro.
Imparate come si scrive una recensione. Dire che non vi piace come suona è
come dire che il vostro scrittore favorito è diventato vecchio. Perchè non è
stato rinfacciato a Kurt Vonnegut di non aver scritto come nel 1960 quando è
uscito con “Timarque” nel 1977 ? Perchè B.B. King non suona più nello stesso
modo con il quale registrò quell’ album nella prigione di San Quentin nel
1968 ?
Come potrebbero i WHO suonare come quando suonavano Tommy ? Perchè Caucher
suona in modo così strano ? Mi piacerebbe poter capire le parole ! Anche se
non capisco cosa voglia dire.
Leggete la parole delle canzoni. Sono poemi. Sono alcuni fra i migliori
poemi scritti nella nostra lingua negli ultimi 50 anni. Se non vi piace come
suona , bene , ma non venite a dire a noi che lui non è così buono perchè
sembrereste dei veri e propri disinformati.
Oneonta, New York - SUNY College Alumni Field House -
November 18 2008
by Monica Martinangelo
Mr. Bojanles? No, Mr. Dylan ha suonato ad Oneonta.
"I knew a man Bojangles and he'd dance for you
In worn out shoes with silver hair, a ragged shirt, and baggy pants
The old soft shoe he jumped so high, jumped so high
Then he lightly touched down"
Dylan ed I ragazzi sono venuti nella parte bassa dello stato di New York per
il 99° concerto del tour 2008.
Oneonta è una piccola cittadina a nors-est di Binghampton ed a sud-est di
Syracuse , New York , e molto a sud di Montreal. Città natale di Jerry Jeff
Walker , cantante country molto famoso per aver scritto “Mr.Bojangles".
Lo show ha avuto luogo nel Ginnasio del SUNY Oneonta College , biglietti
venduti in poco tempo e per un volta il nostro Karma ci ha portati al centro
della fila.
Eravamo ancora gasati per la straordinaria prestazione di sabato a Kingston
e speranzosi che anche questo show non ci avrebbe deluso.
É cominciato con una rumorosa e violenta “Wiched messenger” tra i sorrisi
della folla. Non cresce il muschio sulla freschezza di “Ain’t me babe”, ”The
leeve’s gonna break”, ”My back pages”, “High water”, “Stuck inside of
Mobile”, le dita snoccavano ed i piedi battevano. Si ballava e si oscillava
con Dylan ed i ragazzi e con le loro serenate , con “Ballad of a thin man” ,
“Honest with me”, “Workingman's blues” ( mentre l’indice Dow Jones affonda
), ”Tweedle dee & tweedle dum”.
Le solite canzoni nella set list , “Highway 61“, “Nettie Moore” (può uno
essere più triste?) e “Thunder on the mountain” : niente di nuovo questa
sera.
Bob ed i ragazzi hanno imbrigliato la serata con i bis. “Like a rolling
stone” è stata suonata come primo bis , seguita da “All along the
watchtower” , e come ultima song (a detta di molti l’highlight della
serata), Bob ha preso l’armonica e la chitarra elettrica , e dopo aver
girato un pò le manopole del tono e del volume , ha trovato un suono dolce
per “Blowin’ in the wind”. Molto bella.
Vestito di nero con bande giallo satinato sui pantaloni , stivali a punta e
solito cappello in testa , ha offerto una esecuzione dal suo vasto
repertorio, che causava qualche pausa per poi girare le orecchie per
ascoltare i vecchi accordi familiari che facevano sbocciare i sorrisi e ci
si accorgeva che queste versioni erano molto di più di quelle degli anni
60’.
Tra l’altro questo è il motivo per cui siamo venuti a questo 99° show ,
apprezzando il talento di questo musicista sempre in evoluzione e della sua
cow boy band.
Sembra che Dylan e la sua band abbiano trovato il modo di suonare sera dopo
sera, anno dopo anno , rielaborando le canzoni preferite dai fans.
Uno può solo immaginare che noia sarebbe stata se queste canzoni fossero
eseguite nello stesso modo , sera dopo sera, come erano state registrate su
vinile nel lontano passato. Finiti i tempi quando stava al centro del palco
con la chitarra acustica , magari cantando Mr.Bojangles , ma , queste erano
cose per la vostra collezzione.
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by Howard Weiner - www.visionsofdylan.blogspot.com
MORE RICE AND BEANS
E’ stato un glorioso viaggio verso Oneonta. Ho passato le due ore di bus per
arrivare da Kingston parlando di Tell Tale Signs.
Dopo aver verificato il funzionamento di una squallida Super 8 , ho fatto
l’ultima parte del viaggio con i miei vecchi amici King e Blaze che erano
venuti con me. Bastoni , cervi , una montagna e novanta miglia ci separavano
da Oneonta.
E’ atata una fresca vigilia autunnale. Abbiamo ascoltato Tell Tale Signs per
tutto il viaggio. “Some of us turn off the lights and we lay off/ In the
moonlight shooting by/ Some of us scare are selves to death in the dark/
To be where the angels fly/ Pretty maids all in a row lined up/ Outside my
cabin door/ I never wanted any of them wanting me/ Except the girl from the
Red River Shore.”
La sala dell’Alumni Field House è pittoresca e davvero piccola , l' unica
concessione consisteva in una bottiglia d’acqua per 1 dollaro.
Hanno preso i nostri biglietti e li hanno messi in un sacco giallo senza
restituirci la matrice e ce li hanno ridati alla fine dello show. Non ho
capito il senso di questa cosa.
Dylan ha scaldato la voce aprendo con “The wicked messenger”. Ci siamo
alzati in piedi , la musica sembrava un tuono . Sotto le luci Bob era
vestito di nero , con un medaglione argento , le bande gialle sui pantaloni
ed il cappello bianco.
Bob è uscito da dietro la tastiera e si è messo al centro del palco per
“Ain’t me babe”
Tra una strofa e l’altra faceva dei gustosi stacchi di armonica , stile
1966.
La sua postura ed i suoi movimenti sono stati affascinanti per tutta la
serata.
Il basso di Garnier mi ha masacrato le orecchie per tutto “Leeve’s gonna
break”.
Dylan ha cantato con sarcasmo , rivolto ai ragazzi del Collegio “I was so
much older than / I’m younger than that now.”
Il banjo di Donnie suonava grande nel brillante riarrangiamento di “High
water”. Alla fine di ogni strofa , la cow boy band passava dal sporco suono
del blues ad un buon rag-time sound.
L’ululato da lupo di Dylan mi ha risuonato nelle orecchie come un tamburo
quando si è portato al centro del palco per “Stuck inside of Mobile” ,
qualcuno ha gridato “Hey Dylan , mangia un pò di zuppa”. Nuotavamo in un
mare di suoni d’organo quando Dylan ci ha castigato con “Ballad of a thin
man” , il suo modo di suonare l’organo era infettato , in disaccordo con le
battute. Inoltre ci ha propinato uno dei suoi caratteristici e ripetitivi
assoli a due note di armonica , cresce ed invecchia , ma continua a
migliorare . Il bombardamento di Rock & Roll è continuato con “Honest with
me” , “Tweedle dee” e “Highway 61”. Stu ha suonato più assoli di quanto mi
ricordi , si mescolava bene con il tocco jazz di Denny.
Le luci erano basse durante la recita-orazione-cantato-solista di Tweedle –
a volte si muoveva come se stesse bilanciandosi su una tavola da surf ,
sembrava saltato fuori dal ruolo di attore principale di West Side Story.
C’erano un sacco di dita che schioccavano fra il pubblico , Tweedle è stata
potente e meravigliosamente strana.
Il punto più alto dello show sono state le canzoni lente di Modern tomes.
“Workingman's blues” è stata immensa – voce potente e fresca con
l’accompagnamento di un delizioso arrangiamento. Non c’è niente di
sbagliato nel vivere a rice and beans.
Le sue inflessioni vocali in “When the deal goes on “ e “Nettie Moore” hanno
fatto presa sul pubblico. Denny ha aggiunto qualche passaggio creativo come
nei riffs in Green Grant di Wes Montgomery .
Dylan era molto animato durante “Like a rolling stone” , ha urlato nel
microfono diverse volte intanto che rideva in direzione di Donnie.
Dylan ha ulteriormente eccitato la gente suonando una chitarra Gibson
semi-acustica in “Blowin’ in the wind”. La gente è stata gentile , ma non il
tipo di pubblico che ti saresti aspettato ad un concerto di Dylan.
Qualunque sia stat il motivo , Dylan è venuto ad Oneonta , New York , una
vecchia città con uno snodo ferroviario e due colleges , uno stadio per la
minor league dove gli Yankees stanno lavorando per salire nella Major e
nella Hall of Fame calcistica. E’ stata una nuova tappa per lo show di Dylan
nel suo 20° anno , uno dei più innovativi , strano e bello. Partiamo per i
prossimi venti.
www.visionsofdylan.blogspot.com
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by Bonita Wollard
E’ stato uno show eccellente , e lo voglio dire con ENFASI…….
Ho visto Dylan 5 volte dallo scorso ottobre , e questo è stato di graaaaaaan
lunga il più energico , animato ed interessante nelle performances che ha
fatto e che ho visto.
Dall' andare al centro del palco , prendere il microfono imitando Frank
Sinatra per “Tweedle” , cantando come un cantante solista che non suona
strumenti , muovendo il suo corpo in modo interessante.....Britney Spears
avrebbe fatto lo spogliarello in questa situazione per intrattenere la
gente.....Bob era funky , ed inoltre anche divertente.......
Da non trascurare la assolutamente sorprendente ed interessante nuova
versione di “Ain’t me babe” , della quale posso solo dire - un perfetto
blues nella sua incarnazione -, con probabilmente il miglior suono di
armonica che ho mai sentito da Bob in persona.
Per approfondire le cose riguardanti l’armonica , non so se sia per il fatto
della nuova collaborazione con la Hohner che vuole vendere più strumenti ,
ma , WOW , è come se Dylan avesse preso un calcio nel culo , e sta suonando
questo piccolo strumento con la maggior passione che potevo immaginare alla
sua età....sono stata sinceramente presa da tutte le volte che la suonava ,
veniva al centro del palco suonandola finchè le ruote prendevano
velocità....una grande cosa da vedere e sentire , sembrava più animato del
solito..
Agitava le mani , alzava le ginocchia , e sorrideva .....verso la fine
dell’ultima canzone si stava ancora divertendo , venendo al microfono al
centro del palco , e verso la metà della canzone ha fatto finta di suonare
la chitarra per vedere la risposta del pubblico.....così si è guardato in
giro , ha preso la chitarra ed ha cominciato “Blowin’ in the wind” ,
lasciando tutti di sasso----questa è stata il tipo di serata. Bob che si
muoveva in giro , dando alla gente quello che sapeva che loro si aspettavano
da lui....una botta di vita "Bob Dylan".
Questa non è stata la miglior set list , ma vi assicuro , qualunque cosa sia
stata , il posto ha dato un vigore nuovo a Bob , che è stato disponibile a
suonare per accontentare la gente , ovviamente nel suo personale modo.....Ai
miei occhi Bob è sembrato veramente felice di essere stato qui stasera...e
questo è il tipo di Dylan-show che volevo vedere. E’ stato il più vicino
possibile alla gente , era sulla ferrovia :o)
Non ne posso più per vedere lo show di NYC venerdi sera , incrociamo le
dita!.
Montreal, Quebec - Centre Bell - November 18 2008
by Peter Dare
Cinquant’annni fa (parlando di Bob , vuol dire gli anni 19 & 58) , le
monache del St. Theresa mi fecero diventare un membro della “McNamara Band"
( grande refrain d’entrata : “Il mio nome è McNamara , Sono il leader della
Band....”. Le uniformi della band erano nere con strisce rosse sui pantaloni
, esattamente come Dylan era vestito l’altra sera al Bell Center di
Montreal.
Ho considerato il tutto un presagio che potesse suonare Mr.Tambourine (il
tamburino era il mio strumento nella McNamara Band), ma....nessuna fortuna ,
nel complesso un ottimo spettacolo , con Bob al prolungamento del precedente
show di Kingston , come ha notato il bobcat Marcel – Ha iniziato molto bene
poi a cominciato a rotolare giù per la china – beh magari non male ,
evitando alcune buche....Se dovessi paragonare i due show , darei a Kingston
un “C” ed a Montreal un “B+” ( tenete a mente che, Bob potrebbe anche
leggere gracchiando la rubrica del telefono che gli darei lo stesso “A+”)
Il duo “Lay Lady Lay” e “Just like a woman” sono state migliori in Montreal.
Ho sentito “John Brown” e “This wheel’s on fire” per la prima volta in
concerto – entrambe davvero eccellenti. Ho riso durante “Ain’t talkn’”
quando la persona accanto a me ha detto ai due davanti di smettere il loro
chiacciericcio per sentire meglio l’immacolata enunciazione di Bob.
Continua così Bob , molto apprezzato , e se vorrai una volta aprire il tuo
Theme Time Radio con la sigla della McNamara Band.....verrò di corsa...!
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by Daniel Guaiani
Secondo I miei calcoli , con l’aiuto di Olaf Bjournier e della sua vasta
cronaca , questo era il 405° show di questa band.Tony Garnier è il numero 1
come anzianità con 2026 concerti al suo attivo, George Receli 705 , Stu
Kimball 483 e Danny Freeman e Donnie Herron 405.
Questa è il 2104° concerto da quando questo tour , chiamato Never Ending
Tour è cominciato.
Era il mio 12° concerto di Bob , ed il terzo che lui teneva qui a Montreal
negli ultimi tre anni.
Bentornato Bob , spero che ti godrai il tuo day-off visitando questa città
eccitante.
Ed ora lo show : Devo dire che è stato nella media , con alcune canzoni che
hanno giustificato il prezzo del biglietto.
Gli Highlights sono stati : sorprendentemente “Lat Lady
Lay”, “Lonesome day blues”, ”Spirit on the water”, "Tweedle dee”, ”This
whell’s on fire” e “Ain’t talkin’”.
Le canzoni nella media : “The Leeve’s gonna break”,
”Highway 61”, ”Masters of war”, e “Like a rolling stone” con tutto il
pubblico in piedi.
Le canzoni terribili : davvero terribili , e con questo
intendo dire che dovrebbero essere ritirate se Bob a la sua band non
riescono a trovare una versione altrenativa , “Cat’s in the well”, ”Just
like a woman”, “Summer days” ( mi piaceva questa canzone dal vivo quando
Larry Campbell e Charlie Saxton erano nella band dal 1999 al 2002 , gente ,
quanto mi manca quella band!), “Thunder on the mountain” che suonava come la
versione di un gruppo di amatori che la stavano provando assieme in garage
per la sedonda volta ! , “All along the watchtower” dovrebbe essere
abbandonata
definitivamente.
Il locale giornale di lingua inglese riportava la presenza
di 6.400 spettatori , mentre il corrispondente il lingua francese , “La
Presse” , 6.604.
Questa recensione può essere letta ai seguenti link :
The Montreal Gazette review, English:
http://www.canada.com/montrealgazette/news/arts/story.html?id=aaa09315-7c
0c-4654-96f5-df9c4bc3b95c
La Presse review, French:
http://www.cyberpresse.ca/arts/spectacles/musique/200811/19/01-802110-bob-
dylan-au-centre-bell-le-monument-garde-la-forme.php
Le Devoir review, French:
http://www.ledevoir.com/2008/11/19/217117.html
Ora , io non capisco la gente seduta ai concerti rock , lo
show è stato suonato al Bell Center , si , è un’arena , non una libreria.
Bene , sedetevi pure se volete , ma per favore non importunate la gente in
piedi!
Se non vi piace stare in piedi avete tre opzioni :
1) Sedetevi e state zitti senza lamentarvi di quello che succede.
2) Non comperate I biglietti per le poltrone.
3) State a casa ed ascoltate un CD , vi suggerisco un live , o un bootleg
dal vivo , o meglio ancora guardatevi un DVD ! In questo modo non sarete
limitati per stare seduti , potrete anche sdraiarvi sul divano ,
inginocchiarvi , oppure portare la TV in bagno e guardarla mentre state
seduti sulla tazza.
Note : se Bob o qualcuno del suo entourage dovessero leggere queste parole ,
dovrebbero prendere in seria considerazione lo stupido divieto imposto alla
gente di fare foto allo show. Posso capire di non volere la presenza dei
media , ma al pubblico....!
Personalmente non mi interessa scattare foto del concerto , ma molte persone
lo fanno e non c’è modo di fermarli , specialmente in quest’era dei
telefonini che fanno foto e films. Bob ed il suo staff dovrebbero abolire
definitivamente questa sbagliata dittatura di impedire ai suoi fans di fare
fotografie.
Perchè ? Perchè odio essere distratto dalla security o dagli uscieri per
questi motivi , non solo è una scocciatura , ma quella gente in questo modo
non fa il proprio lavoro. Quella gente serve in casi di emergenza , invece
di essere occupati a fare i genitori cattivi che proibiscono ai figli di
fare fotografie.
Kanata, Ontario - Scotiabank Place - November 16 2008
by Marsh Birchard
Questa è stata una set list che ho subito inviato a mio fratelllo Jamie.
Una performance a comando . Quando mai il pubblico ha avuto la grande
fortuna di ascoltare Vision of Johanna , Every grain of saint , I believe in
you , Blind Willie McTell , Not dark yet e Nettie Moore nella stessa set
list ? Questa è stata speciale.
Che dire , ho lasciato lo show pensando che il rock è il solo genere che
piaccia ai fans di Bob. La band è incredibilmente ai suoi ordini e le jams
svegliano anche i morti. Bob , particolarmente nello show in questo stadio ,
è stato come un duro muro sonoro che il mixaggio standard non poteva
adeguare ad una notte con una set list come quella di Kanata , riempita così
come è stata di melodie dolci e di sentimento.
Se Bob si è legato a queste qualità del songbook della musica popolare
americana come i suoi album recenti suggeriscono , dovrebbe fare come Willie
Nelson che ha riunito un gruppo di veterani suonatori di country-swing per
suonare “The Songs of Cindy Walker”, ripensare la formazione della sua
rock-band. Qualcosa come la Lincoln Center jazz combo tour ? Con i violini
alla Nelson Riddle .
Eliminare il batterista , direi che è un modo di iniziare. E un chitarrista
invece di tre. Un piccolo gruppo , essenzialmente acustico , e via con lo
swing. Forse un fiato o due.
on il ritorno all’era dello Street legal bling delle dita , lo stadio non
di dovrebbe più chiamare “Rockin Ruach” (come l’ha chiamato una volta mio
fratello Jamie).
Immobile. Nella furia del momento ho visto la mano del Maestro.
Marsh Birchard
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by Ray Seed
Non so cosa abbiamo fatto per meritare questo , ma spero che gli Dei
continuino a sorridere ad Ottawa. Bob Dylan ha suonato qui tre volte negli
ultimi tre anni e la sola cosa che ho notato è il suo perverso senso di
incoerenza.
L’anno scorso ha suonato qui per 30.00 persone ad un festival all’aperto ,
ed è parso completamente indifferente a tutta la faccenda.
Sabato sera c’era un misero pubblico di 3.500 persone , e Dylan si è
lanciato nella performace della vita.
Immaginate , lui eè atato infuocato tutta la sera e per i pochi veri fans
che erano venuti è stata una cosa bellissima.
Per primo dovrei ascoltare ed apprezzare il suo modo di suonare l’organo
perchè era alto nel mix e sembrava aggiungere una bella trama alla musica.
E’ uscito da dietro l’organo diverse volte , e anche se il suo suonare non
era del tutto regolare , è stato bello vederlo prendere la chitarra per
qualche canzone.
Stava al centro del palco cantando sommessamente (se volete chiamare in
questo modo questa cosa). I suoi interventi di armonica sono stati
eccellenti e benchè non sia un grosso fan di questa band , devo render loro
quanto è loro dovuto.
Loro si sono fusi in una cosa sola ed il loro suono è compatto.
Mi è piaciuto specialmente il groove che hannno creato nelle rielaborata
“It’s alright ma” e il rirmo col quale hanno suonato “Rollin’ & tumnlin’”.
Il canto di Bob era appassionato e chiaro apparso più evidente in “Not Dark
Yet”.
La set list era giusta anche per apprezzare gemme meno note come “Blind
Willie McTell" e “Every grain of sand”. Quano si sentono canzoni di questo
calibro è come confessarsi , e potete capire cosa voleva dire Joan baez
quando disse “ Per coloro che sono interessati , Bob scava nel profondo”.
E’ una nobile professione quella del nostro Bobby. Tutti quelli che sono
usciti nella tetra notte di novembre con un sorriso erano pieni di
gratitudine e di rispetto , quando Bob spara su tutti i cappelli a cilindro
come ha fatto sabato sera , nessuno può avere il minimo dubbio. Lui è
chiaramente il solo che può far questo.
Kingston, Ontario - K-Rock Centre - November 15, 2008
Bob Dylan rocks fans in Kingston
By MICHAEL ONESI, WHIG-STANDARD STAFF WRITER
Può essere anche uno dei più grandi cantanti folk del mondo , ma Bob Dylan
ha mostrato ai fans di Kingston sabato sera che lui sa come si fa ad essere
rock.
Il 67enne ha stupito le 4.200 persone accorse al K-Rock Center con una
miscela di blues-rock suonando hits classici come Like a rolling stone ,
Highway 61 Revisited , Just like a woman e Lay Lady lay.
Così Dylan ha cominciato lo show ( non c’era nessun’altra opening ) con
Maggie’s Farm , i fans in platea erano ai suoi piedi. A parte questo , le
loro chiappe non hanno toccato la sedia per la maggior parte dello show.
“ I cavalli selvaggi non potrebbero trascinarmi via da questo show , (per
riprendere le parole di un altro famoso musicista)” ha detto un emozionato
Mattew Back quasi alla fine dello show , riferendosi alla famosa canzone dei
Rolling Stones. Il 63enne è stato un fan di Dylan fin da quando lo ha visto
che era 17enne. “ Prego Dio che mi lasci in vita almeno per un’altra ora”.
Mark Batson ,44 , ha portato la figlia Evelyn di 8 anni perchè voleva che
lei vedesse la leggenda “in persona”.
“ E’ un’occasione unica nella vita per Evelyn. Probabilmente non avrà
un’altra possibilità di vederlo ancora” ha detto Batson, questo non vuol
dire che Dylan , 67enne , non possa tornare di nuovo a Kingston".
Molti fans usano il termine “icona” quando parlano di Dylan , e non è
un’esagerazione dire che è stato influente come Elvis Presley o i Beatles.
Le sue canzoni , come The times they are a-changin’ e Blowin’ in the wind ,
sono stati i vessilli del movimento dei diritti civili nei primi anni 60’.
Lui è un menbro della Rock and Roll Hall of Fame e ha vinto numerosi Grammy
Awards ed un Academy Award per la canzone Things have changed ( dal film The
wonder boys) , che è stata la terza canzone che ha eseguito durante il
concerto di sabato sera.
Quest’anno ha vinto inoltre il premio Pulitzer con una speciale citazione “
per il suo profondo impatto sulla musica e sulla cultura americana”. Diversi
esperti letterati stanno spingendo perchè gli sia assegnato il Premio Nobel
per la letteratura , perchè ritengono il significato delle sue canzoni
poderoso.
Oltre il suo stato di “leggenda” , Dylan non è famoso per avere una bella
voce , che ha continuato a peggiorare nel corso degli ultimi anni , e
qualche volta sembra una lima per le unghie , rendendo difficoltoso capire i
suoi testi poetici.
Sabato sera Dylan poteva essere capito bene , ma ci sono state alcune
canzoni veramente monotone o troppo raspanti.
A giudicare dalle altre recensioni dei concerti di Dylan in questo tour ,
Kingston ha avuto Dylan in una forma splendida. Altre città non sono state
così fortunate , inclusa Calgary.
“ Questo è un artista il cui pubblico adorante aveva dimenticato da tempo la
voce di Dylan....ma con il tempo che ha consumato le sue corde vocali , il
suo monotono borbottio è diventato difficile da capire” ha scritto Nick
Lewis del Galgary Herald circa il concerto del 27 ottobre , “ E’ stata una
noia e non si capiva una cacchio di una parola”.
Per i veri fans di Dylan , la voce non è più un problema. Infatti è ormai
una cosa che fa parte dello charm dell’artista.
“Non ha importanza , conosco bene le parole delle sue canzoni” ha detto
enfaticamente Brooke Gilmour “ Lui è un’icona. Guardati in giro , quante
persone di diverse generazioni e di età diversa. Tutti amano Bob Dylan”.
Marilyn Armstrong ha sentito queste storie sulla voce di Dylan , ma ha
deciso che doveva vederlo e sentirlo di persona.
“ E’ stata una buona opportunità per vedere un icona che difficilmente potrò
vedere di nuovo” ha detto la Armstrong.
Il marito di Marylin , John , anche lui ha voluto sentire la leggenda con le
proprie orecchie.
“Questo mi riporta ai tempi della High School , Dylan è sempre stato così “
ha detto il 59enne John “ La sua musica è eccezzionale , ecco perchè siamo
qui”.
Coloro che credevano di sentire solo i suoi classici si sono sbagliati. Lui
ha suonato 17 canzoni , un mix di vecchio e nuovo , e quando ha suonato i
classici gli ha dato uno spirito nuovo.
Le altre canzoni , caratterizzate da begli assoli di chitarra elettrica ,
hanno riscosso grandi applausi.
Considerando che Dylan ha cominciato la sua carriera nel 1960 , è
appropriato dire che sabato sera , essenzialmente è stato un “grande amore”
, con i fans che apprezzavano qualunque cosa Dylan facesse.
Per la maggior parte della serata Dylan è stato dietro la sua tastiera , ma
occasionalmente usciva per suonare la chitarra o l’armonica deliziando la
gente.
Dylan cambia l’ordine delle canzoni ad ogni concerto , ma i bis di questo
tour sono sempre gli stessi , e sabato sera è stato così , ha finito con
Like a rolling stone e All along the watchtower.
L’unico rammarico del concerto di Dylan è stato che non ha detto una parola
al pubblico , nemmeno un quasi obbligatorio "Hallo Kingston". Lui è andato
al microfono ed ha cominciato a cantare per due ore dritto e filato. La sola
volta che ha parlato è stato per presentare la band verso la fine della
serata.
I fans di Kingston non l’hanno presa come un’offesa , perchè difficilmente
Dylan chiacchiera durante un concerto.( ha solo mormorato nove parole
durante lo show del 4 novembre in Minnesota nella notte delle elezioni. E’
stata una sorpresa che l’uomo che era stato nel 1960 un difensore di diritti
civili abbia detto soltanto “ Sembra che le cose cambieranno adesso”. ,
nella storica notte nella quale l’America ha eletto il suo primo presidente
nero. E’ triste che abbia scelto di base di ignorare la cosa e di non
condividere l’esperienza con la folla).
Un’altra stranezza di Dylan : è uno dei veramente pochi performes che non
gradiscono la presenza di fotografi che scattino fotografie durante i suoi
concerti.
Questo non è un problema per la gente che va agli show , ma ogni fans
stamattina , aprendo The Whig Standard per vedere una foto dell’icona , è
rimasto deluso.
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by Monica Martinangelo
Pioggia di novembre , ma non Hard rain in Kingston.
Partiamo dal principio , oltre il confine per il concerto , abbiamo puntato
al nord con i nostri passaporti con il tergicristallo al massimo per la
pioggia che cadeva. Abbiamo passato il Thousand Islands Bridge per
raggiungere Kingston. Il K-rock Center era in fermento. Abbiamo guardato in
giro dove si poteva prendere una buona birra canadese , e al suono
dell’introduzione eravamo seduti ai nostri posti nella seconda fila.
Chiamatelo cattivo karma , ma i nostri posti sono sempre sulla sinistra.
Che dire ? ,compero i biglietti più costosi per essere vicino e stare ai
piedi di Bob e devo vederlo sempre dal didietro , almeno la smettesse di
portare la giacca lunga ed i pantaloni bordati , si mettesse un paio di
Levis stretti , almeno potrei vedere il suo sedere.
Mio marito pensa che le sedie erano al livello giusto per vedere
perfettamente i ragazzi che suonavano le chitarre, lui non conosce i loro
nomi e dopo lo show ha detto , e cito “ Il ragazzo alto con gli occhiali ha
suonato bene la sua fender ", gli è piaciuto come ha suonato.
Tutto è cominciato dopo l’ultima goccia e poi un cielo notturno stellato ,
con una favolosa esecuzione di Maggie’s Farm, eravamo pronti per la
cavalcata.
Tutti quelli che assistono ad uno show di Bob , sia egli un fedele fan , un
discepolo , un novizio o un vecchio hippie degli anni 60’ , o qualcuno che
viene tanto per fare qualcosa di diverso , si siede in previsione di sentire
qualcuno dei vecchi classici di Bob. Stasera non ha fatto eccezzione , così
Lay lady lay ha toccato il nostro cuore , Stuck inside of Mobile with the
Memphis blus again ci ha fatto battere forte i piedi e snoccare le dita.
Non avevamo ancora smesso di sorridere che Bob ha attaccato Highway 61 e
dopo una stupenda versione di Just like a woman. Ancora qualche goccia ,
potrei giurare di aver visto la testa di un falco sullo schermo , può anche
darsi che me lo sia immaginato , e qualche canzone più scura : Nettie Moore
, The lonesome death of Hattie Carrol e Ballads of Hollis Brown. Canzoni che
sono standard come Spirit on the water , Honest with me , e Thunder on the
mountain sono state ben eseguite.
Bob ed I ragazzi sono ben allenati a suonare queste canzoni sera dopo sera.
Bob guida la band , senza il bastone , offre delle buone cose con la
tastiera e l’armonica , che teneva con una mano mentre agitava l’altra
libera.
Con il suo cappello Stetson ed il suo scintillane costume fino alle scarpe a
punta , Bob non ha creato disappunto. Con un sorriso da un orecchio
all’altro , siamo stati davvero bene. Può essere stata la birra canadese a
farci ridere così , o forse il ritmo , il blues e le melodie , o il modo che
suonava la tastiera , mi piace pensare che siano state un pò di tutte queste
cose. Quando Bob si avventurava fuori dal suo posto dietro la tastiera per i
vecchi hits dei giorni andati si metteva al centro del palco davanti al
microfono , suonando la chitarra conduttrice e qualche volta l’armonica , il
sorriso rimaneva stampato sulla nostre facce. Due mariti che di solito non
esprimono giudizi hanno detto questo il mattino dopo “ Ciao Bob , hai messo
assieme tutto questo cercando di rendere lo show diverso , è evidente , ma
ci vuole qualcos’altro , come dire ai ragazzi della band – Fate una pausa –
poi dovrebbe sedersi con la chitarra acustica da solo , oppure la tastiera ,
ma sempre da solo - Ho risposto “ Ha suonato la chitarra l’altra sera , e
l’ha suonata bene !. Mio marito ha risposto – Beh , avrebbe potuto fare di
meglio , lui ha scritto tutte quelle canzoni!- Lui sperava di sentire
Mr.Tambourine man o It takes a lot to lough an’ a train to cry – queste
previsioni mi hanno spinto a venire a questo concerto , ma non è stato
quello che mi aspettavo , forse la prossima volta !-
Con il “Mind eye” sullo sfondo , Bob ed i ragazzi sono tornati per mandarci
a casa con un calcio di Like a rolling stone ed All along the watchtower ,
che ci hanno completamente soddisfatto . lasciatemi chiudere con XYZ (
eXceptionalYyear Zimmy) , alla prossima !
P.S. un saluto a Mayor Rosen , è stato un piavere rivederlo , e Kingston è
una bella città , torneremo l’estate prossima !.
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by Art Milnes
Voglio dire che questo è stato tra l’altro uno dei migliori show che ho
visto. La band era ben stretta e vicina al suo leader Dylan , che è sembrato
divertirsi questa sera. Un evento inatteso , e tante grazie al sig. Dylan
per essere venuto in questa piccola città come Kingston. Qualcuno dei
migliori lavori all’armonica che Dylan ha mai fatto.
Sudbury, Ontario - Sudbury Arena - November 13, 2008
Dylan attira diverse generazioni
By ANGELA SCAPPATURA, THE SUDBURY STAR
Giovedi notte , l’icona pop Bob Dylan ha provato che , dopo 50 anni , la sua
musica è ancora importante per generazioni di fans.
“E’ una leggenda “ dice Mikale Robitaille , 16 anni “ Non è come la musica
di adesso che parla solo di sesso , droga e Rock n’Roll , la sua musica è
roba reale e manda un buon messaggio”.
Robitaille stava fuori dall’Arena con tre giovani amiche , come altre
migliaia di persone che vanno ai concerti , aspettava che aprissero le
porte. Diverse generazioni erano presenti fra la folla , con gruppi di
teenagers , adolescenti e fans di mezza età.
Amy Gagnon 16 anni , ha detto di avere nella parete di camera sua una specie
di santuario dedicato a Dylan , “ la sua musica mi ispira , amo tutta la sua
roba”.
Dylan era già stato a Sudbury in precedenza , ma i fans sembravano sapere
che questa potrebbe essere l’ultima visita alla città del 67enne vecchio
musicista.
Un uomo , che ha seguito Dylan fin da 1968 , si è detto impaziente di vedere
di persona quanto Dylan fosse invecchiato.
“ Salirà sul palco con un deambulatore , una stampella o avrà due uomini che
lo porteranno sul palco ?” chiede John Scott con sorriso , “ Nonostante la
sua età , il vero Dylan-fan non se andrà da qui scontento – ha detto – loro
conoscono Bob Dylan , sanno cosa aspettarsi”.
Il publico stava ancora accomodandosi nelle sedie quando Dylan ha iniziato
la sua sold-out esibizione con “Watching the river flow”. Vestito di nero
con una fedora bianca in testa , Dylan ha suonato la tastiera per la prima
parte dello show stando sulla destra del palco.
Non ha detto una parola al pubblico ed ha aspettato la metà della quarta
canzone per uscire da dietro la tastiera e mettersi al centro del palco con
la sua chitarra. É stata la prima volta che si è messo al centro del palco e
la folla ha accolto entusiasticamente questo cambiamento.
Dopo molte canzoni , è stato duro vedere che un piccolo gruppo di teen-girls
vicino alla prima fila si erano messe ad lanciare urletti come se Dylan
fosse un infuocato giovane idolo pop.
A metà dello show , Steve Gossling , uno del pubblico ha detto di essere
“graziosamente impressionato”. “ Sto pensando a quello che questo ragazzo ha
visto nella sua vita e come potrebbe essere soddisfacente per lui essere qui
, 60 anni dopo, e vedere che alcune delle cose che scrisse sono state per la
maggior parte recepite – ha detto bene , tra una canzone e l’altra – “ Non è
cosa da tutti i giorni che un cantautore leggendario di 70 anni venga nella
nostra città a cantare e funzioni ancora come questo ragazzo !”.
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by John Levesque
Momento magico #1 : La band è partita con la familiare sequenza di accordi
dell' intro di Workingman blues #2 , mentre Bob girava intorno nella
semi-oscurità davanti alla sua tastiera . Invece di mettersi al suo posto di
lavoro , Bob ha preso la sua chitarra che stava di fronte alla batteria e si
è diretto al microfono al centro del palco.
La Band ha sfumato la intro di Workingman blues e Bob ha cominciato a
suonare Girl of (from) the north country. I cinque minuti seguenti sono
stati il momento più bello della serata , forse dell’anno – Bob ha cantato
dolcemente la sua nostalgica ballata come se fosse stato da solo nell’Arena
di Sudbury , con gli anni che scivolavano via da lui , come il silenziosimmo
ed attentissimo pubblico ha potuto vedere.
Momento magico #2 : Due canzoni dopo la band ha ricominciato Workingman
blues #2 e Bob l’ha cantata al microfono centrale . La sua resa vocale ed il
suo manierismo fisico oscillavano nel tempo e nello spazio tra Al Johnson e
Bing Crosby. Ogni frase viene resa vitale da come Bob mima lo svolgersi
della vita in quei tempi epici di resilienza e risoluzione , la canzone è
l’artista e l’artista è la canzone.
Momento magico #3 : Bob attacca Mr.Tambourine Man , ed è stato come se tutti
, lui compreso , si rendessero conto che poteva cantare questa immortale
canzone in pubblico infinite volte tra il presente ed il futuro.
Bob era infiammato stasera , molto meno Denny e Stu. Non c’è stata traccia
di Paul James , anche se Stu è salito sul palco solo alla sesta canzone. (
qualcosa era successo , ma noi non sappiamo cosa). E’ stato come se sul
palco ci fossero state due fazioni diverse , Bob , Tony , George e Dennie
che marciavano alla grande , e Stu & Denny che guardavano il mondo come se
stessero suonando per il loro funerale.
Per compensare le loro mancanze della serata , Bob è stato a lungo davanti e
al centro del palco, cantando Most likely you go your way ed altri pezzi
della metà degli anni 60 con questo atteggiamento , armonica in mano per
sottolineare e separare ogni strofa.
Il pubblibo di Sundury è stato attento ed ha apprezzato lo show dall’inizio
alla fine .
Con due miniere della zona che hanno annunciato l’imminente chiusura in
questa settimana , la gente di qui sapeva tutto sui workingman’s blues.
Oshawa, Ontario - General Motors Centre - November 12,
2008
Dylan continua a borbottare
by Steve McLean (CHARTattack)
Era una serata importante per me , ho fatto una camminata fino alla parte
bassa di Oshawa ed ho visto Bob Dylan , e adesso posso tranquillamente dire
che non vedo nessun motivo per ripetere questa esperienza.
Possiedo una manciata di album di Dylan , ho grande rispetto per tutto il
suo lavoro che lascerà in eredità , le sue canzoni più conosciute mi sono
familiari , così mi definirò un fan casuale.
Sin da quando è diventato una leggenda della musica del 20° secolo , ed ora
ha 67 anni , ho sempre desiderato vederlo prima che fosse troppo tardi. Le
mie aspettative non erano particolarmente esigenti quando sono entrato
nell’arena , così non sono rimasto particolarmete sorpreso dall’aver visto
due ore di uno show mediocre.
L’Arena , con sedie aggiuntive per aumentarne la capacità , probabilmente
fra le 5.000 e le 6.000 persone per il concerto. C’erano parecchi posti
vuoti e gli altri occupati da persone abbastanza letargiche. A parte qualche
Yahooos e un paio di entusiastiche ovazioni nei bis , il tutto è stato
abbastanza tranquillo.
La voce di Bob Dylan è stata così atroce che ancora potreste chiedervi che
cosa ha cantato per la maggior parte dello show, e il fatto che lui cambi
arrangiamento e parole abbastanza spesso alle sue canzone non rende per
niente facile il compito di riconoscerle.
Queste erano le cose negative , i musicisti che lo accompagnavano erano
eccellenti. Lui è stato dietro la tastiera per la maggior parte del tempo ,
con un cappello bianco ed un vestito nero con bande bianche sui pantaloni
che lo facevano sembrare in uniforme. La parte di organo è stata prominete
in molte canzoni , ed Al Kooper potrebbe essere contento di come sono state
suonate le sue note. Dylan è uscito da dietro la tastiera per suonare
l’armonica in diverse occasioni , veramente notevole nella lunghissima “
Just like Tom Thumb’s blues”.
Se qualche volta siete stati in una decente taverna nel sud dell’Ontario che
offre musica dal vivo da oltre 25 anni , probabilmente avrete visto il
chitarrista rock-blues Paul James da qualche parte lungo la strada , Dylan
ha fatto quello che aveva fatto due decadi fa al Toronto’s Nags Head ,
suonando insieme , e probabilmente i due sono rimasti in contatto.
James è stato il solo chitarrista sul palco per le prime cinque canzoni , ha
suonato “The leeve’s gonna break” ed ha fatto un bell’assolo in “High
water”. É stato inoltre fondamentale con un nuovo arrangiamento di “Tangled
up in blue” , poi ha suonato “Honest with me” , “Highway 61” e “All along
the watchtower”.
James è misteriosamente scomparso dopo “High water” e non si è visto nemmeno
quando Dylan ha presentato i musicisti sul finire dello show , ( la sola
volta che l’uomo nato con il nome di Robert Zimmerman ha parlato al
pubblico). James è stato rimpiazzato dai due chitarristi titolari della band
, Stu Kimball alla ritmica e Denny Freeman alla solista , assieme a Dylan
c’erano il bassista Tony Garnier , il batterista George Recile ed il
polistrumentista Donnie Herron ( che ha suonato la viola , il banjo , il
mandolino . la pedal e la lap steel guitar ) , loro formano un gruppo di
talento.
Un solido rock-sound ha caratterizzato molte canzoni , “Honest with me” ,
forse troppo alta di volume , “When the deal goes down” è stata fatta a
tempo di valzer , e qualcosa simile ad un mix fra reggae e country per
“Nettie Moore”.
Benchè Dylan sembrasse che stesse facendo i gargarismi per la maggior parte
del tempo , la sua più ispirata prestazione è stata probabilmente “Highway
61”.
Dopo aver lasciato il palco con un apprezzabile applauso dopo “Thunder on
the mountain , non è stata una sorpresa quando Dylan e la band sono
ritornati per “Like a rolling stone”. Per usare una parola che viene detta
spesso nel mio ufficio al ChartAttack , la canzone è stata “epica” ,
sfortunatamente non la prestazione , i brividi che mi aspettavo di sentire
per tutto il corpo non si sono mai fatti vedere.
Adesso ho visto Dylan , suppongo di essere contento di averlo visto , ma
sono sicuro che le mie impressioni sarebbero state molto più positive se
l’avessi sentito ai suoi inizi. L’uomo può continuare a cantare , le sue
canzoni hanno realmente colpito la gente in questi anni , ma io non ho avuto
la minima idea di cosa stesse cantando per il 90% del tempo mercoledi.
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by Jeremy Schneider
Bob ha fatto un buon lungo giro in Canada in questa stagione , dalle
montagne alle praterie , girando per l’Ontario per 6 show in questo tratto
del tour, ha girato tutto il nord drl paese . Lsa storia è apparsa l’altro
giorno su un giornale locale , Bob è andato a visitare la casa della
gioventà di Neil Young.
Durante la sosta per il concerto di Winnipeg , é salito nella stanza da
letto di Neil , ha guardato dalla finestra , la vera finestra dalle quale
guardava Neil quando suonava la chitarra . E stato un bel momento per Bob ,
sapendo che faceva le stesse cose nello stesso tempo nel Minnesota.
Oshawa , sulla sponda del Lago Ontario , popolazione 140.000. La general
Motors è la linfa della città , ma da quando l’economia ha mollato , il
rapido deterioramento della general Motors ha messo in difficoltà un sacco
di aziende di minuteria che lavoravano per lei , penso che ci siano ancora
nubi nere sul settore automobilistico.
Il luogo dello show è la vecchia sede della General Motors , che se n’è
andata da un’altra parte due anni fa.
Sono arrivato da Toronto 90 minuti prima dell' apertura dei cancelli
prevista per le 7,30 p.m. , ho aspettato 15 minuti per presentare i miei
biglietti pre-pagati al personale. Frugare in un sacco di buste non numerate
per trovare il mio biglietto è sata una cosa che ha messo a dura prova la
mia pazienza- Poi , con finalmente in mano il biglietto , gli scanner
elettronici non sono riusciti a riconoscerlo , così sono tornato al Will
Call per avere la conferma che mi avevao venduto i due posti. L’intero
processo ridondava di stupidità . Questo tipo di cagate non dovrebbero
succedere in Toronto , comunque......
In una notte di luna piena , Bob ha apero il concerto con una potente Wicked
Messenger , con il suo vecchio amico bluesman di Toronto Paul James che
sostituiva i due chitarristi per una parte del concerto.
Il suono era buono , ben lungi dal tormentato pasticcio che avevo sentito
nel precedente concerto di Hamilton la scorsa estate , probabilmente grazie
alla piccola arena , molto intima , che conteneva al massimo 3.000
spettatori.
La sua forma e la sua voce erano grandi , al massimo. Just like Tom Thumb’s
blues è stata la seconda battuta , una bella versione dove l’ho visto venire
al centro del palco per un fantastico assolo di armonica.
La gente era proprio vicina quando Bob stava al centro del palco di fronte
al microfono , era più di un front-man da quella posizione.
Poi è stato rock saltellante con The Leeve’s gonna break . Tony Garnier ha
fatto un sacco di numeri col contrabbasso , mentre il super utile Donnie
Herron , l’unico a non portare il cappello , suonava il mandolino. Intorno
al palco molti sorrisi.
Le canzoni seguenti della set list sono quelle che hanno scatenato i sogni
del Bootleggers.
Una lenta “Tangles up in blue” ha portato la gente sul tasto della
familiarità , e Geotge Recile ha riposto il suo martello nella cassetta
degli attrezzi. La versione rinnovata era più lenta e più determinata che la
versione standard che era più trotterellante.Negli annni scorsi Tangled era
la presenza principale nella set list , adesso ha ridotto la sua
frequenza.E’ stata una versione melodica , reinventata , che ha portato una
ventata d’aria fresca al vecchio cavallo di battaglia. E’ seguita
“Highwater” che è una delle canzoni più importanti della trilogia TOOM , L&T
e MT. La metafora è stata inerente allo stato attuale dell’economia del
Paese - tutto l’oro e l’argento sono stati rubati-. In questo pezzo Donnie è
andato a ruota libera con il banjo , mentre Paul James gli rispondeva
alzando il livello della canzone con diverse scalate di chitarra.
La mia bocca ha toccato la terra quando Bob ha lanciato la cow boy band nel
numero seguente , “Man in the long black coat” – una rarità che ho inseguito
da diversi anni , fin dal mio primo concerto di Dylan nel lontano 1992,
sperando di sentirla fare dal vivo.
Mi sono girato agli amici accanto a me (che hanno sempre contato su di me
per sapere le canzoni che avrebbero sentito nella serata), dicendo loro che
da molto tempo questa era la miglior set list alla quale ero stato
testimone.
In questa ha riscritto il testo di nuovo : (“I went down to the river/But I
did miss the boat”).A questo punto Paul James si è ritirato cedendo il posto
s Stu e Danny , ambedue vestiti in nero col cappello , che hanno preso il
loro posto uno vicino all’altro sulla sinistra del palco.
Dopo i fortissimi primi cinque pezzi , Bob ha presentato come sesto
“Tweedele dee & tweedle dum”. Questo pezzo non è mai stato uno dei miei
preferiti , ma stavolta si è guadagnato un nuovo rispetto. Bob era al centro
del palco di nuovo , suonando con l’armonica , muovendo in modo strano le
ginocchia in una specie di ballo , poi ha dato spazio ai chitarristi per i
loro solos. Danny e Stu si scambiavano i riff , rispondendosi uno con
l’altro , cosa penso dovuta al fatto che erano uno di fianco all’altro e non
come di solito ai lati opposti del palco.
“Desolation row” è stata veramente martellante , Bob rideva in certi punti.
Lui e Donnie hanno suonato alcune cose pregevoli durante l’esecuzione. Il
suo fraseggio è stato di nuovo reinventato e non c’era traccia della tecnica
di canto che usava nei tempi sassati. Nell’ultima parte della canzane Bob ha
sputato fuori ogni sillaba come una martellata (“And no—bo—dy has to think
a—bout De—so—la—tion Row”)
Le seguenti sono state “Till i fell in love with you” e “Simple twist of
fate” , entrambe tematicamente correlate , in che modo l’amore ha la
possibilità di separarsi dalle cose del mondo , che grande combinazione
piena di bramosia , la perdita e la disperazione.
Nonostante negli show precedenti Bob abbia suonato qualche volta la chitarra
, questa sera non c’è stata traccia di questa eventualità. Si è alternato
fra la tastiera e l’armonica , con la gente entusiasta specialmente quando
stava al centro del palco.
“Honest with me” , molto rock , ha preceduto un significante momento per
“When the deal goes down”.
E’ tornato al rock-tempo per la bruciante “Highway 61” , e dopo di nuovo
l’atmosfera tranquilla ed il quasi parlato di “Nettie Moore”
Dopo la versione piena di energia di “Thunder on the mountain” Bob ha
lasciato il palco , con il pubblico che chiedeva a gran voce “more”.
LARS e AATW sono stati gli standard per i bis.
Questo è stato il miglior ahoe di Dylan del quale sono stato testimone.
Guardate la set list ! Tutti voi bootlegger , occhio a questo. Bob ha chiuso
la luce in una bottiglia in Oshawa.
London, Ontario - John Labatt Centre - November 11,
2008
By JAMES REANEY - Sun Media
London , Ont. – L’enigma senza fine che risponde al nome di Bob Dylan è
tornato al John Labatt Center l’altra sera.
Questa volta con Dylan c’era un vecchio amico – il blues-rocker Paul James
di Toronto – sul palco per l’inizio di questo show di due ore , presenti
3.200 fans.
All’inizio del set , l’icona rock con una calcolata voce “squack” ( rauca ed
aspra) ha suonato delle versioni completamente riarrangiate di qualche
vecchio classico come I’ll be your baby tonight , Master of war e The
leeve’s gonna break.
Avere un Paul James infuocato dall’inizio dello show è stata la sola
differenza positiva fra questo ed il concerto dell’altra sera e del concerto
del 2006 che Dylan ha tenuto ancora qui nella London Arena.
Questa volta Dylan è sembrato essere più animato , e uscito da dietro la
tastiera diverse volte per suonare l’armonica , facendo un sacco di gesti di
incoraggiamento alla sua eccellente band.
La tastiera , che era quasi scomparsa l’altra sera , è stata prominente ,
ricordando il classico suono dell’ Hammond di Al Kooper negli anni 60’.
Entrambi gli show sono stati diversi. La scorsa notte una versione troppo
lunga di Ain’t Talking da “Modern Times” è durata per metà del set
principale. Dopo un desolante applauso , Dylan e la band sono ritornati sul
palco per Like a rolling stone ed All along the watchtower. Entrambi i pezzi
sono stati forti ed hanno strappato una vera ovazione al pubblico.
Come nel 2006 , la sua voce era totalmente rauca ed aspra . Questo ha
annoiato numerosi fans e anche questa sera è stata la stessa cosa. Era un
rumore , non una cosa buona , questo può essere detto del concerto al London
center.
Oh bene , questo recensore ha deciso di accettare la decisione di Dylan di
prendere in giro le sue parole famose, Quando voleva che una frase fose
chiaramente capibile – diceva la sbiascicata “ I hope that you die” da
Master of war , o l’irinica “ You think i’m over the hill” da Spirit on the
water” e la minacciosa “ How does it feel?” da Like a rolling stone , solo
queste parole si sono potute capire.
“Incomprensibile” , Dylan l’ha fatto capire chiaramente durante la
presentazione della band , un indizio che il Maestro e Giullare può essere
capito solo quando vuole lui.
Dylan ha trattato i suoi testi come un maestro di jazz manipola una melodia
familiare. Inoltre Dylan sembra girare e storpiare le sue canzoni per
adattarle con una forma nuova alla sua voce.
James lo ha incontrato la prima volta nel 1986 quando Dylan è apparso alla
Toronto’s Nag’s Head Tavern ed è stato ospite di James e della sua band.
L’altra notte , il chitarrista di Toronto è stato brillante , bei fraseggi
blues per eseguire la sua parte dello show. Sia nel pezzo d’apertura “Cat’s
in the well” e sia in “Love minus zero/no limits” Bob e James erano in
sintonia. La sintonia è stata eccitante nel 5° pezzo . La touring band di
Dylan è buona , come lo erano gli Hawks , ma vorrei vedere un’ altro ritorno
di James sul palco.
Come nel 2006 , gli organizzatori del Dylan’s tour , hanno stupidamente
proibito macchine fotografiche e cineprese allo show. Dovete credere alle
mie parole , Dylan portava un grande cappello bianco da cow boy , un vestito
nero con bande rosse che lo facevano sembrare il gestore di un hotel del
vecchio west.
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by Lara Souter
Lasciatemi dire che Bob Dylan è bello. Non ho mai provato tanta
soddisfazione in vita mia per un concerto. Dylan non offre il solito vecchio
concerto notte dopo notte. C’è qualcosa di spontaneo e significativo in ogni
parola comprensibile che dice. Se ascoltate quello che dice , potreste
capire quanto torturato ed umano sia quest’uomo.E questa è la ragione , ne
sono sicura , per la quale così tanta gente lo ama.Perchè lui è proprio come
noi.
La scorsa notte ho ricevuto il messaggio forte e chiaro. Lui è umano. Lui è
sensitivo. Forse lui al momento delude molto. Questa è la ragione per la
quale dopo lo show ho quasi schiaffeggiato un gruppo di persone che stavano
denigrando la sua prestazione. Ma cos’è che ascoltano ? Il suo show è
brillante. Fa sempre nuovi arrangiamenti e mai la stessa set-list.
Quest’uomo è un genio.
Certo , posso essere stata troppo dura con loro. L’ultima volta che ho visto
un suo show è stato 5 anni fa , e pensavo le stesse cose. Mi aspettavo un
viaggio attraverso qualche vecchio classico che avevo cantato tante volte.
Non sono una vera Dylan-fan. Non sono un’ascoltatrice.
Ciò per cui vale la pena di andare al suo show sono i piccoli momenti di se
stesso che offre al pubblico ogni volta. Spero che nel 2009 vada sempre più
nel profondo di queste cose. E’ un uomo che cerca sempre di evolversi ,
proprio come tutti noi. I veri fans dovrebbero apprezzare la sua trasparenza
, prima di giudicarlo.Io credo in lui.
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by John G.
Mentre scriverò qualcosa di più lungo domani ( e più
noioso ) lasciatemi dire che Paul James ha aggiunto più lui da solo allo
show che i due chitarristi nella seconda metà dello serata. Era selvaggio ,
i suoi assoli erano scintillanti , e questo ha infiammato la gente.
Alll’inizio Cat ‘s ha lottato con il suono difettoso , che sarebbe stato il
problema di tutta la serata , e Love minus zero è stata bella ( sono
contento di averla sentita , era la prima volta per me ) ma con Paul è stata
infuocante. Toni si è divertito molto e faceva girare il suo contrabbasso
stando in piedi.....e urlava “ L’ultima strofa!!” , e allora fagli capire la
conclusione , una volta ancora , due....fatto!
La presenza di Paul ha aggiunto qualcosa di più sul palco , tutti si sono
divertiti , anche Bob.....i risultati parlano da soli.
Paul ha guardato il resto dello show seduto di fianco a me ( con gli
occhiali da sole , era una cosa bizzarra , perchè Paul con i Ray Ban
Wayfarers sembrava l’immagine sputata di Bob nel 64/65.....così è stato come
vedere il giovane Bob che guardava il vecchio Bob ).
Denny e Stu sono ritornati ed hanno avuto i loro momenti ( I’ll be your baby
tonight e una Thunder on the mountain dove tutti battevano i piedi , che
alla fine ha infiammato il pubblico grazie al martellamento di George che ha
sostituito il tempo di shuffle col rock. Mma Paul James ha davvero mostrato
la differenza che può fare , anche per Bob , avere un chitarrista con la
mano “calda”, persino adesso. Spero che sia stata una anticipazione per
l’avvenire piuttosto che una novità momentanea.
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by Dave Ford
Wow , che differenza . Ho postato una recensione di Bob in Detroit e penso
fosse stanco di cantare. Lo show di London è stato un giro di 180°. La sua
voce era di nuovo buona , specialmente chiara nelle ballate tranquille , la
band è stata molto efficente. Bob ha fatto qualche piccola danza dietro la
tastiera , ha preso l’armonica diverse volte e sembrava in sintonia col
pubblico. Il solo disappunto è stato per It’s alright ma – ha borbottato le
parole rendendole incomprensibili. La gente era con lui , totalmente , dalle
9,00 fino alla fine , sorridendo a Bob quando stava al centro del palco.
Highlight della serata sono state She belong to me , Girl of the north
country , Not dark yet ( con un grande assolo di armonica ), Master of war e
Nettie Moore.
Mio fratello è venuto con me , non aveva mai visto Dylan dal vivo , dopo lo
show mi ha detto “ Sapevo che era bravo , ma non pensavo fosse così bravo!”
Sault Ste. Marie, Ontario - Essar Centre - November 9,
2008
Dylan , esibizione senza nessuna sorpresa
By Jeffrey Ougler
Visti I risultati della scorsa settimana , e dato il
fatto che Dylan aveva indirettamente detto qualcosa a favore del
neo-presidente eletto , Barak Obama era così ingenuo da aspettarsi una
citazione , tre una canzone e l’altra , da parte dell’icona culturale
americana , con tutta la confusione che c’è a sud del 49° parallelo ?
Salvo una breve presentazione della sua band a metà degli encore di sabato
sera all' Essar Center di Sault Ste.Marie , il solo contatto verbale di
Dylan con il suo pubblico è stato di tirar fuori con la sua voce ghiaiosa
che ormai è diventata un marchio di fabbrica ,17 canzoni dal suo immenso
catalogo che lui , così intelligentemente e forse coraggiosamente , sceglie
per fare una piacevole set-list in ogni show.
Lo show , nello stile ormai senza senso di Dylan , è stato senza sorprese
per chiunque stia seguendo i più recenti concerti del suo neverendingtour ,
che ha toccato il Canada , gli Stati Uniti e l’Europa per mesi. Non ci sono
schermi giganti , niente luci che confondono la mente. Solo Dylan , che fa
passare il concerto stando dietro una tastiera , attorniato dal quintetto
dei suo accompagnatori.
Chi si aspettava che lo show di sabato fosse una festa di grandi hits
avrebbe fatto meglio a rimanere a casa con “The essential Bob Dylan“ sul suo
CD player , per gli altri che contavano su un amore Mariposesco acustico ,
sono spiacente.
Di fatto , si può solo dire che Dylan ha generato un livello di volume
elettrico esagerato , che sarebbe bastato per una fusione nucleare , niente
di delicato o sofferto , dovete sentire le canzoni così come le fa Dylan e
non come sperate voi. Per questo , tanti artisti anziani – anche se i loro
show sono dinamici – si appoggiano su collaudati classici commerciali per
mantenere l’attenzione costante , Dylan per contro , va oltre ogni senso ,
suonando solo le sue più canzoni più famose alla fine dello show ,
principalmente offerti come bis.
La sua esibizione all’Essar Center , in questo senso , è stata un vero
testamento.
Dylan non ha fatto nessuno dei suoi hits fino alla fine del set regolare ,
mai una canzone capace di eccitare la folla , fino alla ben nota Like a
rolling stone , la prima canzone dopo 14 che ha riscosso un forte applauso ,
i bis sono stati All along the watchtower e Blowin’ in the wind.
Non che la altre canzoni della set-list fossero solo contorno , ma questi
sono i fatti.
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by John Levesque
Il giudizio sullo show di stasera : la gente con i biglietti da tutte le
parti dell’Ontario , è venuta per un ossequio. Bob e la band sono in forma
eccellente , la sua voce era chiara ed elastica come l’ avevo sentita negli
anni recenti , e Bob funziona veramente , sia sul palco che con le canzoni.
Ha suonato la chitarra due volte stasera , durante una meravigliosa bluesy
Don’t think twice all’inizio dello show , e nel mezzo in Highway 61 , dando
a queste canzoni una marcia in più. Tutti i pezzi rock ( Highway 61 , The
leeve’s gonna break , Thunder on the mountain , Honest with me ) sono stati
assolutamente torridi , e Bob ha cantato queste canzoni con la maestria di
uno che ha fatto questo lavoro per più di 45 anni.
Come ho scitto nella precedente recensione , Bob ha suonato molto l’armonica
,uscendo da dietro la tastiera per far questo e cantando col microfono al
centro del palco. La band è totalmente in accordo con le necessità di ogni
canzone.
Gli standouts includevano Blin Willie McTell , una sincera I Believe in you
, When the deal goes down ( con assolo di armonica!), Nettie Moore (una
vesione piena di anima che è stata più cantata che parlata),e la bellissima
Blowin’ in the wind che ha chiuso la serata .
Una nota sul fatto che c’era gente che pur avendo le sedie si alzava in
piedi disturbando la possibilità di stare concentrati sulle canzoni per
quelli che stavano seduti. All’uscita dell’Essar Center molta gente si
lamentava che la gente delle prime file non stava sempre seduta , così ho
pensato che lo stare seduti , a modo di vedere di questa gente , fosse un
giudizio negativo nei confronti di queste persone.Ci sono molti modi diversi
di omaggiare Bob e la sua incomparabile musica. Per i bis ci siamo alzati in
piedi , ma è anche una gioia stare seduti e gustarsi ogni momento.
Kalamazoo, Michigan - Wings Stadium - November 8, 2008
by Jim Barrett
Abbiamo sentito il sound-check nella piccola arena intanto che compravamo i
biglietti all’ultimo minuto , inizi ed arresti irriconoscibili, qualche
istruzione di Bob alla band.
Trovato tre sedie magnifiche , lasciate incredibilmente libere nella prima
fila , dritte in faccia a Bob. Ero stato ai suoi piedi tante volte negli
anni scorsi , ma questa sistemazione era la migliore che avessi mai avuto!.
L’apertura è “Thunder on the mountain” che continua in “Maggie’s Farm” ,
un’emozione immediata!.Bob in nero con bordi sgargianti sul collare della
giacca , mani e gambe , i suoi movimenti interrompono la fascia di luce
bianca che viene dall’alto e dal pavimento. Il palco era tutto addobbato con
velluto nero.
Il suo cappello color crema di campagna con fascia nera , sembrava dell’era
delle vecchie elezioni. Maggie’s è una grande opener , con forza nel suono e
nel testo.
Note : La band era sistemata di fronte al nuovo organo di Bob , a volte
leggera e a volte più incisiva al comando di Bob. La tastiera suonava meglio
di quella che aveva prima , e a volte sembrava il martellante suono di
quella di Little Richard.
Dylan ha passato molto tempo al centro del palco , soffiando nell’armonica e
cantando nel microfono centrale. E’ stato grande vederlo in quella
posizione diversa per la mia esperienza live ,l ’avevo sempre visto dietro
uno strumento. In questo show ho visto un artista totalmente coinvolto in
tutti gli aspetti sul palco , musicalmente , liricamente , strumentalmente ,
drammaticamente.
La sequenza delle canzoni , con attineza al suo attuale catalogo , persino
le luci , hanno creato un totale effetto drammatico.
Riflettendo oggi , è evidente che abbiamo beccato una buona serata. Queste
cose succedono tutte le volte di questi tempi ? Sottolineo che dopo tutti
questi anni di tour , con una band giusta , etc , Dylan ha potuto mettere
tutto insieme in un amalgama consistente , esperienza molto soddisfacente
per un vero Dylan-fan! Penso che lo seguirò ancora nei suoi tour!
L’importanza delle luci non va sovraenfatizzata , anche se aggiungono una
nota drammatica come mai nei tour precedenti. Le luci cambiano in ogni
canzone ,sia quelle in fronte che quelle alle spalle , creando una serie di
ombre e sfumature di colore vibranti , passando dal bianco al classico
porpora vellutato , come in una vecchia Hollywood.
“Ballad of a thin man” era scura , spettrale , specialmente per terminare il
set principale.
Ma ora torniamo allo show. “Rainy day women” e sembrata una buona apertura ,
con la gente sorridente , gustando anche le luci , buona risposta del
pubblico , tra l’altro sia la canzone che il pubblico erano la risposta alla
nuova legge promulgata nel Michigan che permette l’uso per motivi medici di
Marijuana.
Ovviamente Bob in gran spolvero di voce sin dall’inizio.
Buona esecuzione della gloriosa “It’s all over now” , il suono c’era e la
voce era chiara come un nuovo mattino. Questa è sempre stata la mia canzone
preferita , che ti fa gustare il testo bello e malinconico , un bis di
quelli senza tempo per i Graetful dead. Stasera è stata giubilante ,
divertente! Bob la eseguiva con gioia , ai miei occhi , una
celebrazione......”It’s all over now”.
A questo punto mi sono reso conto che stavo assistendo ad un grande show di
Bob Dylan. La scelta di “TD & TD” all’inizio ha creato disappunto , la
differenza con le prime tre canzoni era evidente , ma questo era il trucco e
l’ossequio. In una parola è stata una performance drammatica.
Luce bianca che illuminava i ragazzi dal pavimento , e lui ha cantato senza
strumenti al centro del palco , questo è stato Chaplinesco , un film
ispirato di Vincent Price.Le sue mani nella posa delle pistole che sparavano
sul pubblico cattivo , le sue gambe ballavano , saltellava anche , e la sua
voce che snocciolava il testo da un potente miscofono dell’era delle
big-band. Questa performance è stata una serie di cose che non avevo mai
visto fare da Dylan prima d’ora. Rock & Roll Vaudeville.
Ho sposato la mia Irish Colleen nel 1999 , e il nostro primo ballo era “Make
you feel my love”.
Abiamo visto assieme molti concerti di Dylan , ma dal giorno del matrimonio
questa è stata la prima volta che abbiamo visto Dylan cantare questa
canzone.
Ci siamo presi le mani con il nostro piccolino seduto in mezzo a noi e ci
siamo scambiati un lungo bacio di grazie a Dylan che aveva ridestato le
nostre passate emozioni. Una bella canzone , suonata proprio per noi , con
posti meravigliosi....
“Hollis Brown” ed “Hattie Carrol” sono entrambe state
gli highlight di questa serata.
“Ma voi che filosofeggiate di disonore e criticate tutte le paure ,
toglietevi il panno dagli occhi.
Non è tempo per le lacrime”.
Potete , adesso , sentirlo cantare queste cose ! Roba potente.
“Tings have changed” è stata buona…e la musica era più terrosa di quanto
ricordassi , con il violino che le dava un senso più acustico.
“It’s all right ma” è stato un momento lirico eccezzionale , ed anche questa
, come “It’s all over now” era decisamente upbeat. Al mio piccolino di 5
anni è piaciuta particolarmente “the song about mom”.
“Workingman blues” è stata decisamente un highlight , con la voce di Dylan
che ha messo serietà sulle facce della gente.Questo è stato importante , in
qualche modo , catturando l’attenzione per questa battaglia di speranza
verso le cose buone , con la gente in piedi ad ascoltare. Dylan , mi è
sembrato ,ha eseguito questa canzone come la “vetrina” della sera , e tutto
quello che aveva dentro l’ha riversato in questa canzone. Non ho pianto , ma
avrei dovuto.
Ha riportato poi la gente alla realtà con “Highway 61” , Bob ha preso quella
che sembrava una Gibson 175 SG ( potrei sbagliarmi sul modello ) una
chitarra semi-acustica tipo jazz , iniziando molto liberamente un riff che
ha ripetuto per la maggior parte della canzone , mentre la sua notevole band
turbinava in una diga melodica di rock n’ roll.
Di nuovo , un’emozione , e a questo punto il mio ragazzo si muoveva ,
saltava , ballava , con i pugni al cielo e un grande Bob-sorriso sul volto (
cosa che , per la mia esperienza , capisco benissimo!).
“Ballad of a thin man” è stata un’altra meravigliosa , inaspettata emozione
per finire un superlativo Dylan show , ancora una volta significati politici
evidenti , con l’ ideologia conservatrice di Mr.Jones scaricata nella fogna
come se fosse un acquoso budino.
Devo dire che questo è stato uno dei più godibili Bob Dylan’s show al quale
ho avuto il piacere di assistere. Dopo questa settimana eccitante per
l’America , un nuovo Presidente , io e la mia famiglia , inaspettatamente in
prima fila davanti a lui , Dylan in gran forma come un vecchio buon vino
invecchiato bene , sempre in grado di portar via la mia mente , e con mio
figlio che stanotte picchiava sulla sua piccola tastiera entusiasticamente
“cantando” molte delle parole di “This old man.... he plays three, he plays
nick-knack on my knee…”
Ho perso il conto , ma questo è probabilmente stato il mio 50° show di
Dylan.
Grazie a tutti quelli che leggeranno questa recensione
Milwaukee, Wisconsin - Riverside Theater - November 6,
2008
Bob Dylan traveste le sue canzoni molto più di se
stesso.
By Dave Tianen of the Journal Sentinel
Forse nessuno ha ampliato i contorni della musica rock più di Bob Dylan.
Negli hanno 60’ ha fuso il saper leggere e scrivere con la coscienza sociale
della musica folk con una nuova energia propulsiva e li ha elevati entrambi.
Ha dato un nuovo potere poetico e metaforico alla musica ed ha cambiato il
modo di scrivere le canzoni nella cultura popolare.
E, per quanto non di proposito , ha usato la canzone come una nuova forza
per il cambiamento della condizione sociale nella nazione. Infine , per la
passata decade , è stato di nuovo un ritorno di creatività raro nella storia
della musica rock.
Ma giovedi sera al Riverside Theatre , un altro aspetto dell’influenza
dylaniana si è manifestato.
Dylan ha , in qualche modo basilare , cambiato il senso di cosa vuol dire
essere performers nella musica rock.
Non è stato un gran concerto , lui è realmente poco espansivo e quasi
comicamente non comunicativo. Dove veramente ha rotto il modello base è
stato nell’approccio alle sue stesse canzoni. In concerto , si è preso il
diritto di alterare drasticamente persino qualcuna delle sue più amate
composizioni , qualche volta fino al punto di renderle a mala pena
riconoscibili.
La parte critica di me ammira questa cosa. Significa che le canzoni di Dylan
rimangono vive , evolvono la loro essenza , e lui ha una grande
immaginazione e una creatività e un’intelligenza particolare per ripensare e
rivedere anche le sue creazioni più grandi.
La set-list di giovedi arrivava per la maggior parte dal magnifico trio di
album “Time out of mind” , “Love and Theft” e “Modern Times”.
In generale quelle canzoni sono rimaste intatte. “Love sick” era facilmente
riconoscibile. Anche se ho pensato che il grande riff di chitarra che
caratterizza “Thunder on the mountain” era stato cambiato , la canzone
essenzialmente non era cambiata. Mi piace il nuovo tocco swampy del riff di
chitarra di “Tweedel dee & tweedle dum” .“Summer days” sembra ancora essere
ispirata e oscillante tra il suono western di Bob Wills e quello rockabilly
della Sun Records .
Ma alcunbi dei “classici” sembravano aver ricevuto un colpo di maglio. “Hard
rain” è stata reinvaetata con una linea ritmica che ha trasformato una
profezia dell’Apocalisse in una canzoncina da ballo di un granaio di 4°
categoria. La stessa sorte ha subito “Girl of north country” dove il suono
del basso sembrava quello di un basso-tuba. Per qualche motivo sconosciuto ,
Dylan ha dissacrato una delle sue più importanti ballate country , è’ stato
come se “Girl of north country” fosse diventata “Girl from Pulaski”.
“Tangled up in blue” è stata maciullata da un suono così monotono che ha
tagliato in due una delle più potenti favole della narrativa dylaniana.
Inoltre , Dylan non solo ridisegna radicalmente il suo paesaggio musicale ,
ma rifiuta testardamente di dare al suo pubblico una qualsiasi indicazione.
Non solo nessuno dei classici rielaborati sono stati presentati , ma non ha
detto una parola al pubblico durante l’intero set principale.
La cosa che colpisce principalmente è che Dylan viene dalla tradizione folk
, dove abitualmente gli artisti sono soliti aver uno scambio di opinioni con
il pubblico , cambiando la loro visione delle cose o semplicemente spiegando
lo scopo della canzone.
Questo è un senso che in qualche modo basilare , Dylan ha sempre tenuto
nascosto. Giovedi , è uscito in un tipo di costume – vestito scuro e
cappello grigio – che era una reminiscenza del vecchio eroe della TV Yancy
Derringer. Ovviamente è una mascherata voluta. Forse , ancora più di Elvis ,
Dylan rimane in maniera sconvolgente sia familiare quanto fondamentalmente
uno sconosciuto.
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Review by David Moyer
E’ stato piuttosto insolito , anche nei Bob’s standards. E’ difficile
descrivere che tipo di sound veniva fuori. Qualche volta le cose erano swing
, forse.
La stessa Highway 61 era come una pustola . Il resto delle canzoni erano
molto diverse dal precedente tour e del precedente suono della sua band ,
che mi ha fatto venire il dubbio se stessero sperimentando e cercando
qualcosa che non sono ancora riusciti a trovare.
Dopo 26 volte credo sia stata la prima che sentivo Love minus zero/no limits
, è stato un ossequio. E’ stata inoltre la prima volta che l’ho visto
mettersi al centro del palco e cantare senza suonare uno strumento. Un’altra
cosa nuova è stata durante Just like a woman , quando nel ritornello è stato
zitto ed ha lasciato che fosse il pubblico a cantarlo. Niente chitarra ma
diversi piacevoli assoli di armonica che accentuavano quello che stavano
suonando.
Bob è uscito col cappello bianco. Nessuna contestazione eccetto per Girl of
the north country. Avevano vecchi microfoni rettangolari che davano
l’impressione di assistere ad una vecchia puntata dell’Ed Sullivan Show o di
Laurence Welk. Non chiedetemi perchè. Erano diversi per qualche ragione.
Le chitarre erano tutte di fronte alla tastiera questa volta. Stu ha suonato
molto più l’elettrica delle altre volte , e ha fatto la maggioranza degli
assoli.La tastiera a volte era più alta di tutti durante diverse jam , anche
se non era sempre il caso. Penso che il basso fosse troppo debole di volume
, Bob ha cantato OK , la voce era un pò impastata e confusa nel mix a volte.
La sua voce è stata protagonista del crescendo finale di Hard rain , ce
l’hanno sparata in faccia che avevamo l’impressione di essere sotto un
bombardamento , ma si sa che quando vai a vederlo vedrai un sacco di cose
diverse da quelle che ti aspetti , non sai mai quello che succederà.
Normalmente posso fare a meno di Tweedle Dee , ma stasera mi è piaciuta ,
per altro con un certo Texas-feeling.
Mentre era difficile sbagliare con Tangled up in blue , questa volta la mia
preferita delle versioni live che ho sentito nel corso degli ultimi 14 anni.
Ma qualcosa è successo per la prima volta da molto tempo , non sono riuscito
a riconoscere Girl of the north country. Questa cosa mi ha fatto sentire
come un principiante , ma devo dirvi che era una versione davvero strana ,
detto questo non sono sicuro di aver compreso la ragione di questa cosa.
Infatti , ho un piacevole dubbio se questo sia stato il mio “bizzarro”
concerto di Dylan. E’ stato uno show tranquillo e unico.Ho cercato di
immaginare quello che pensavo dello show , e credo che alla fine mi sia
piaciuto ed ho apprezzato il fatto che stavano suonando dal vivo e facevano
le loro cose , certamente divertente.
Cosa abbiano fatto in realtà è ancora più di un mistero per me. Non mi sento
di dire che sia stato uno dei migliori shows che ho visto, ma come sempre ,
ne valeva la pena.
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by Jerry Spanbauer
Ripenso allo show di Dylan dell’altra sera nel bellissimo Riverside Theatre
nella parte bassa di Milwaukee e credo di dover fare poche osservazioni al
riguardo.
Sono un veterano di più di 30 show , il primo nel 1986. L’avevo visto in
questo posto anche nel 1990 e nel 1994.( Mia personale annotazione , ero
felice di essere accompagnato dal mio migliore amico , veterano di più di 20
concerti , che sei settimane fa era stato investito da un’auto mentre era in
bicicletta e ridotto malamente , al punto che pensava di non poter venire
stasera al concerto , ed era contento di avercela fatta). Ero anche in
compagnia della mia bella moglie Karri e dalla sua amica Chris che avevano
voluto che comperassi il biglietto anche per loro . Fra tutti e quattro
avevamo visto più di 100 concerti di Dylan.
Lo show è stato sold-out poco dopo che i biglietti erano stati messi in
vendita , ho visto tanta gente in cerca dei biglietti per la strada.
Con qualche momento di eccezzione , l’intero show è stato di basso livello ,
quasi sotto i piedi. Sono stato sorpreso da “Thunder on the mountain” che è
stato il primo , nella serata Bob ha fatto un sorprendente numero di solos
di organo , in particolare è stato fantastico quello di “Hard rain” e mi ha
fatto sorridere per diversi minuti.
Tonnellate di taglienti assoli di armonica , a volte mi incantavo a seguire
il lavoro ritmico di Toni e George . Ogni volta che assisto ad un concerto
di Bob devo sottolineare particolarmente il fine lavoro di Toni , musicista
davvero bravo.Ci sono stati alcuni fantastici passaggi di chitarra in
“Lonesome day blues” con Denny che ha eseguito un applauditissimo assolo
come non avevo mai sentito. “Tweedle dee & tweedle dum” , con
Bob al centro del palco che faceva i suoi caratteristici movimenti. Un’altro
pazzo riarrangiamento di “Tangled up in blue” , c’è stato un momento che ho
sentito la mancanza della sua chitarra , ma è sempre una grande canzone in
ogni caso.
Molto solide “Love sick” e “Highway 61” – “Ain’t talkin’” non aveva la
tensione che avrebbe dovuto avere. La band è stata così grande in “Summer
days” che ho pensato che pochi anni fa non era così capace , hanno
finalmente trovato il loro suono in tanti memorabili passaggi della serata.
Bob ha detto qualcosa come “ Grazie amici” durante la presentazione della
band.
Show molto solido che probabilmente non cambia la vita di nessuno , ma
piacevole e godibile. E’ stato bello vedere Bob più attento a tanti
sottovalutati pezzi degli anni 70’ ed 80’.Una sola canzone degli anni 70’ e
nessuna degli anni 80’ sarebbe stato un oltraggio ! Canzoni che mi
piacerebbe che Bob ripescasse ( per citarne alcune) : New Morning , Time
passes slowly , Going going gone , I and I , Slow train , Mett me in the
morning , New pony , Shot of love , Groom’s still waiting at the altar ,
Sweetheart like you , Never gonna be the same again , e Man in the long
black coat. Mi sarebbe piaciuto che avesse cantato “Girl from the Red River
shore”.
Jerry - Oshkosh, Wisconsin
dylankicks@sbcglobal.net
La Crosse, Wisconsin - La Crosse Center Arena -
November 5, 2008
Dylan and his band rock the La Crosse Center
By Marc Wehrs | mwehrs@lacrossetribune.com
Bob Dylan ha parlato solo per presentare la band. Like a rolling stone
chiudeva il set di 15 canzoni.
La presentazione è stata appropriata : Il puro potere dei chitarristi Stu
Kimball , Denny Freeman , il bassista Toni Garnier , il batterista George
Racile e l’uomo che suona molte cose con le corde Donnie Herron valevano i
45,50 dollari del biglietto d’ingresso.
Questa forza di natura rock ha praticamente caratterizzato ogni canzone
mercoledi sera al La Crosse Center , ha rischiato di procurarci una lesione
sonora per il volume troppo alto in “Highway 61” , continuata come in una
jam fino alla fine di “Watching the river flow”.
Malgrado le recensioni dicono che la sua voce era in condizioni pietose la
notte dell’elezione presidenziale , mercoledi sera aveva invece una bella
voce , in buone condizioni al La Crosse Center.
Ma questo potrebbe non voler dire niente alla gente che conosce Dylan solo
dalle registrazioni in studio di qualche anno fa : se non conosci i testi
delle canzoni , non le riconoscerai di certo nei concerti di Dylan del 2008.
Andare ad un concerto di Bob è una lezione sul passare del tempo.
E’ questa la stessa voce che abbiamo sentito sulla copia in vinile di
“Highway 61 Revisited “?.
Potrebbe , la stessa faccia dell’era Dylan 1960 , incredibilmente
impersonata da Cate Blanchette in “I’m not there” , essere realmente
diventata quella di questo anziano ragazzo sul palco in pantaloni neri e
cappello di foggia spagnola ?
Potrebbe paragonarsi davvero ad uno degli show dell’inizio del
neverendingtour nel lontano 1980 ?
E realmente Dylan sta cercando di riunire i gesti del rock con esecuzioni
reminiscenti di Leon Redbone ? Queste strane combinazioni sono ora comuni
nei concerti di Dylan.
E mentre mio figlio di 14 anni ha dichiarato “ grazioso , dolce” il concerto
, era divertito da tutta la gente che teneva in alto gli accendini.
Diversi giovani figli stavano coi loro genitori seduti vicino a noi , ed ho
visto così tre generazioni al concerto.
La differenza fra “quelli della prima volta” è diventata palpabile quando
sono cominciate canzoni come “Forever Young” e “Just like a woman” con
arrangiamenti facili da seguire , e la gente lo incoraggiava ogni volta che
suonava l’armonica.
Ma nel momento in cui la band ha dato alla gente quello che voleva , nei bis
“All along the watchtower” e “Blowin’ in the wind” , un’altro migliaio di
persone hanno avvertito l’esperienza di quell’evento musicale al quale vale
sempre la pena di assistere : il Never Ending Tour.
Minneapolis, Minnesota - Northrop Auditorium - November
4, 2008
Dylan rauco , una ventata di cambiamento , malgado il
suo modo di cantare sia stato più stracciato del solito , Dylan entusiasma
in uno storico concerto.
By JON BREAM, Star Tribune
Giovedi è stata una notte storica per gli Stati Uniti –e per Bob Dylan.
Dopo quella che è stata un’esibizione frustrante ed erratica al Northrop
Auditorium , il più famoso cantante di protesta americano , ha fatto una
dichiarazione attesa da lungo tempo dopo la canzone finale.
Dopo non aver detto una parola nelle precedenti due ore , Dylan ha detto
qualcosa circa i suoi natali nel 1941 , aver parlato di Pearl Harbor , ha
infine dichiarato “ Sembra che le cose stiano cominciando a cambiare
adesso”.
Il posto era sold-out con 4.791 ed i fans , ( che portavano più magliette di
Barak Obama che di Dylan stesso ) hanno ruggito di approvazione quando lui
si è lanciato facilmente in una “Blowin’ in the wind” , il suo classivo di
protesta del 1960 , con un lento ritmo del Sud. "How many deaths does it
take to know that too many people have died," ha latrato con una gracchiante
voce senza speranza. La gente ruggiva. Dylan , che di solito chiude con “All
along the watchtower”, ha chiuso stasera con una calda e gentile risposta ai
problemi americani.
Dopo che Dylan e la sua band hanno lasciato gli strumenti e le luci si sono
accese , tutti quelli che erano venuti al concerto hanno cominciato a
controllare sui loro cellulari i risultati dell’elezione presidenziale. Si
sono riuniti fuori dal Northrop e hanno cominciato a cantare e ballare
mentre andavano verso il campus dell’Università del Minnesota.
Prima , la gente ha reagito entusiasticamente a tutto quello che ha fatto
Dylan , che è molto distaccato dalla politica. Quando ha cominciato il
secondo coro di “The Times they are a-changin’” , la risposta è stata
davvero turbolenta. Durante “It’s alright ma (i’m only blleding)”, la strofa
dove dice che qualche volta anche il Presidente degli Stati Uniti deve
presentarsi nudo ha creato una grossa reazione.
Con la sua prima apparizione in un campus universitario da quando era
studente nel 1959-1960 , Dylan non ha fatto nessun commento sull’Università
e sul suo Stato natale. Forse se fosse rimasto un pò di più avrebbe potuto
prendere una laurea musicale che discuteva su come un cantante dovrebbe
trattare la sua voce.
Francamente , la voce di Dylan , che mi ricordi , non è mai stata così
brutta in tante canzoni .
Questa grande raucedine suggerisce troppe sigarette , troppa flemma e troopo
poca idratazione.
Il suo borbottante fraseggio è abbastanza provocatorio , in combinazione con
un secco ringhio che suona come la voce di Tom Waits con la laringite ,
troppo spesso non si capiva cosa stava cantando.
Al di là della sua dubbia voce , Dylan ha offerto una appassionata
prestazione . “Master of war” era minacciosa . Ha cantato la succosa
“Shooting star” come se stesse vomitandola. E’ passato a “Thunder on the
mountain” scandendo bene le parole , ha eseguito una versione bluesy e
bluegrass di “IT’s alright ma” che è stata il punto più alto della serata ,
con una enfatica convinzione che ha segnato questa indimenticabile notte.
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Minneapolis, Minnesota - Northrop Auditorium - November
4, 2008
Dylan torna a “casa” per esibirsi all’Università del Minnesota e così sono
andato a vederlo . Le canzoni erano le più vecchie , significanti e
familiari. Ha chiuso lo show con Blowin’ in the wind qualche istante prima
che Barak Obama fosse ufficialmente nominato vincitore delle elezioni
presidenziali.
Ha presentato la canzone sotolineando l’importanza del risultato elettorale.
Dylan sembrava prendere energia dal pubblico che è rimasto più di due
ore allo show.
Notte bella e desiderata per me , una di quelle che non potevano essere
migliori , era il momento giusto di dire “Questa è abbastanza” , dopo anni e
dozzine di concerti.
Il sound system del Northrop era molto debole , sfortunatamente perchè la
band ha suonato molto bene. Leggerò poi sui giornali quello che Dylan ha
detto dopo “ Sono nato nel 1941.......”
Chuck Samson
Sagle, Idaho
Winnipeg, Manitoba - MTS Centre - November 2, 2008
Silenzio assordante al concerto di Dylan
Updated: November 3 at
06:32 AM CST
"LADIES and GENTLEMAN, the legendary
recording artist... Bob Dylan." Queste nove
parole hanno aperto il concerto dell’Icona la scorsa notte. Sono state
inoltre le uniche parole ad essere dette fino a quando non ha ringraziato la
band due ore dopo.
Malgrado sia discutibilmente il cantautore più onorato del
XX secolo , Bob Dylan è evidentemente un uomo di poche parole , non ne ha
sprecata nemmeno una per i 6.500 fedeli che sono accorsi al MTS Center in
suo omaggio. Gli danno fastidio anche le macchine fotografiche , un
capriccio insolito , in otto anni , Dylan è il primo artista che ho visto
rifiutare i fotografi dei giornali ad un concerto.
Ma a 67 anni , Dylan , ( è appena uscito il suo nuovo
lavoro “Tell tale signs” ) ha dimostrato la sua introversione.
Non c’era nessuna fanfara per il suo arrivo . Le luci sul
palco si sono accese alle 7,45 p.m. e Dylan era già dietro la sua tastiera ,
col cappello a larga tesa in testa , guardando in faccia i suoi 5 pezzi
della band ( che sembravano damerini vestiti in color crema ). Si è spostato
da quella posizione solo per pochi minuti , una volta per prendere la
chitarra e per qualche sporadico ed ansimante assolo di armonica.
La Set-list di Dylan cambia ogni volta e le canzoni che
abbiamo ascoltato erano quelle buone. A Winnipeg ha fatto meglio che a
Calgary , dove qualche fans si era lamentato della scarsa ironia
dell’iconico Dylan. Non erano mai stati così accigliati : perfino gli Hits
non erano veramente Hits , erano una intera nuova esperienza.
Per esempio , ieri sera ha preso a calci Rainy day women e
The times they are a-changin’, ambedue hanno avuto un rifacimento così
drammatico che erano irriconoscibili. Rainy day sembrava una cosa kitsch ,
un juke-box che perdeva giri , mentre The Times sembrava un ubriaco che
girava nella stanza piuttosto che un inno folk.
Prova di quanto erano state cambiate le canzoni : il
pubblico non ha applaudito finchè Dylan non ha fatto sentire il suo famoso
fangoso gorgoglio nel ritornello. Solo allora tutta l’arena ha accennato un
applauso di convenienza.
La band ha fatto un pò di confusione con qualcuna delle
canzoni , in altre ha fatto meglio. Per esempio , Dylan ha registrato Blind
Willie McTell nel 1983 con solo Mark Knofler che lo accompagnava. Ma l’altra
sera , rinforzata da un’intera sezione ritmica , Blind Willie era troppo
moderna , forse la più brutta della serata.
Dopo aver chiuso il suo set ed aver sorprendentemente
aspettato a longo prima di tornare per gli encore , il pubblico è stato
ricompensato con una versione abbastanza incontaminata di Like a rolling
stone (che ha avuto il più grande applauso della serata ) e una eccessivamente veloce versione rock di All along thr watchtower che è
stata la più dinamica della serata.
Mentre metà dell’arena era già avviata verso le uscite ,
l’altra metà ha fatto in inutile tentativo per un secondo bis.
Regina, Saskatchewan - Brandt Centre - Brandt Centre -
November 1, 2008
by Jay Levesque
Sono stato stasera allo show in Regina ed ero eccitato…..Non avevo visto Bob
da 6 anni , è stata una lunga aspettativa ! Sono entrato nel building e ho
trovato il mio posto nella seconda fila , proprio davanti alla tastiera di
Bob.
Così mi sono seduto in attesa di mio fratello e di sua moglie per prendere
le sedie vicino a me. Così ho guardato i lavori di sistemazione del palco è
ho capito chr ero proprio in fronte a Bob, tutto quello che dovrei fare è
sorridere , è così fantastico , straordinario posto per vedere il mio
artista favorito.
Dopo la presentazione è arrivata la band vestita in viola , poi è arrivato
Bob con un grande applauso e si è messo di fronte alla prima fila. E’ stato
grande vedere questi ragazzi stasera , potevo vedere i cenni di intesa e le
occhiate che si scambiavano , molto più di quanto avessi visto prima perchè
ero molto vicino.
Tutti gli occhi erano naturalmente su Bob per non perdere le sue indicazioni
, ma ormai dovrebbero sapere tutto questi ragazzi. Non avevo mai visto Bob
prima d’ora allontanarsi dalla tastiera e mettersi al microfono al centro
del palco.
Ha fatto questa cosa diverse volte , a cominciare da Tweedle dee and Tweedle
dum , Lonesome death of Hattie Carrol , e ha fatto così anche per una parte
di I don’t believe you.
La band ha suonato una versione unica di Hollis Brown e Lonesome death of
Hattie Carrol. Ho pensato perchè magari si riuniscono a provare i nuovi
arrangiamenti durante i day-off del tour. Bob aveva uno grandioso anello con
un diamante al suo dito. Bling! Hattie Carrol è stata per me l’Highlight
della serata. Lui stava davanti al microfono cromato stile anni 50 e ha
cantato la canzone con grande manierismo . Era cosi bello. Mi piace questa
band , sembra che sul palco si divertano un casino. Almeno , stasera davano
questa impressione.
Toni ha riso con Bob diverse volte quando Bob faceva qualcosa di diverso
alla sua tastiera. E’ sembrato che Donnie era sprofondato in un vero
sound-western durante una canzone.....come la musica dell’uomo senza nome.
Ci sono state diverse piccole sfumature in quello che facevano , ma a meno
di essere un musicista o un grosso fan non avreste potuto notarle. E’ buono
che Donnie sia nella band.....era in una grande band prima di adesso e ha
imparato tanto , ma voi sapete da dove viene la band.
Finalmento ho potuto sentire Vision of Johanna per la prima volta in 4
concerti. Questo è stato un grande show per me , da vedere. Mi è piaciuta la
setlist! Il tempo è passato veloce , avrei voluto rimanere lì per altre due
ore.
Alla fine dello show tutti i componenti della band si sono riuniti di fianco
a Bob in fronte al pubblico e sembravano contenti di poter fare questa
parata , senza sorrisi , stavano fermi con lo sguardo felice. Quanto mi
sarebbe piaciuto essere uno della band. A parte gli Strangers , non c’è
altra band nel mondo per me migliore di questa ! Grazie Bob & Company per
questa notte divertente !!
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Regina, Saskatchewan - Brandt Centre - Brandt Centre -
November 1, 2008
L’esperimento Bob Dylan
By David Guretzki
Sabato notte ( 1 novembre 2008 ). Ho assistito con i miei amici , colleghi
della facoltà , Alan , David and Eric al concerto di bob Dylan in Regina. (
dovete sapere inoltre che abbiamo cominciato
la serata uscendo per una deliziosa cena al Flavours of India).
Non sono mai stato uno dei più vicini seguaci di Bob Dylan che assurse nel
1960 alla fama musicale. Infatti mi è familiare solo una conoscenza
superficiale della sua musica e non so niente dei suoi album. Ma avevo deciso
di andare al concerto perchè col suo stato di icona del mondo della musica
ero contento di poterlo vedere.
Il concerto è stato molto divertente. C’erano cinque membri della band più
Dylan – due chitarristi , un bassista , un tastierista , un
violinista-banjio-steel e un batterista. Non conosco il nome del batterista
, ma era un highlight da vedere , abile e pieno di energia!. Una parte
significante del concerto ha avuto un suono rockabilly e blues che mi è
piaciuto davvero , e diverse nuove interpretazioni delle sue vecchie canzoni
, inclusa un’unica esecuzione di Like a rolling stone.
Mi è inoltre piaciuta Highway 61 revisited , la prima strofa mi ha fatto
morire dal ridere!
Oh God said to Abraham, “Kill me a son”
Abe says, “Man, you must be puttin’ me on”
God say, “No.” Abe say, “What?”
God say, “You can do what you want Abe, but
The next time you see me comin’ you better run”
Well Abe says, “Where do you want this killin’ done?”
God says, “Out on Highway 61.”
Dylan non ha detto una parola al di fuori del cantato , solo verso la fine ,
dopo due ore di concerto , ne ha detta qualcuna presentando la band , ed è
stato tutto.
Non sono sicuro se Dylan sapesse in che città era ! Ho trovato questa cosa
irritante , ma comunque , non sono sorpreso. Dylan è sempre stato un enigma
, sembra , ed ha semplicemente mantenuto questo mistero del silenzio
un’altra volta qui in Regina. Oltre a questo , sono stato piuttosto irritato
per il mix del suono . La voce era veramente difficile da sentire ( penso
sia dovuto in massima parte al modo di cantare di Dylan ! ) inoltre anche
qualche strumento aveva suoni troppo acuti e secchi . Dylan non ha suonato
la chitarra ( in pò irritante , ma ho sentito dire che soffre di una forma
di artrite che gli rende difficile il suonarla ) ma mi è piaciuto quando
suonava l’armonica!
Al di là di tutto è stata una buona serata , una bella cena-indiana , averlo sentito ed imparato
Qualcosa di più su Dylan!
Lethbridge, Alberta - ENMAX Centre - October 30 2008
by Jack Brockie
Siamo arrivati al centro alle 6,30 del pomeriggio. E’una bella arena. Il
palco era già pronto . Speravo di vedere i roadies al lavoro e non sono
stato deluso. Accordavano le chitarre e sistemavano il piano. Hanno messo
gli asciugamani per tutti i membri della band. Hanno messo due bottiglie
d’acqua vicino all’Oscar di Bob che si vedeva bene. Il piano di Bob era al
centro ma messo di traverso , così non si poteva vedere Donnie quando Bob
suonava , poi hanno messo sul pavimento le set-list per tutti.
I biglietti dicevano : inizio alle 7,30 , ma le 7,30 sono arrivate e passate
, anche le 7,45 ed ancora niente. Solo poco prima delle 8,00 la musica è
cominciata e “Ladies and Gentlemen...” , i ragazzi sono saliti sul palco con
Bob dietro di loro.
Bob era tutto vestito in nero , il suo cappello mi ricordava quello dei
giorni della Rolling Thunder Revue.
"Columbia Recording Artist…Bob Dylan!!!!!!!!!!!!!!!"
“Watching the river flow” è cominciata , Bob si divertive in questa canzone.
Dondolava in giro e si era fatta una buona vibrazione con la band.
“The times” è partita e la gente è impazzita , Eccitante”” , Mi è piaciuta
questa. Grandi vibrazioni e grande canzone.
“Lonesome day blues”!! La prima dal nuovo album “Tell Tale Signs”. Grande ,
grande versione. Davvero rock , e Bob si è divertito con questo
pezzo.Grande lavoro di chitarra per tutti e tutti si sono divertiti.
“Girl of the north country”. Per tutti North country girl.Bob era proprio
giusto stasera. Mi è piaciuta ed ho immaginato che lui fosse nel paese del
nord mentre la cantava. Mi è piaciuta davvero , e speravo anche di sentire
Boots of spanish leather dal vivo e l’ho sentita!!!!!!!!!!!!!!!!!! :o)
Straordinario!! Inoltre ha suonato anche dei bei solos di armonica.
“High Water”. La seguente di “Tell Tale Signs”. Straordinaria versione!!
Davvero rock!! Mi irritava come le gente non riconoscesse ancora le nuove
canzoni. E’ bizzarro come tutti diventassero pazzi per le vecchie canzoni ed
in queste nuove non facevano niente. In ogni caso , è stata una eccitante
versione e Bob danzava intorno come se avesse avuto uno scoppio.
Poi: Chimes Of Freedom!!!!!!!!! Amazing!!!!!!!! Absolutely beautiful.
“Rollin' and Tumblin'”, versione straordinaria , Bob sembrava divertirsi con
questa canzone, Mi è piaciuta , molto veloce.
“ A hard rain’s a-gonna fall”. Versione straordinaria. La gente sembrava
diventata selvaggia , Bob si è divertito con questa , It's hard…it's a
hard…it's a hard.....
Dopo questa Bob ha camminato in giro al piano guardandosi attorno. I tecnici
hanno lavorato sul piano e Bob li ha guardato per un pò e sembrava che
stesse andando ad imbracciare la chitarra , ma no.....ha preso la sua
armonica e si è messo al centro del palco per una eccellente versione di
un’altra canzone da “Tell Tale Signs”!!!!!! Straordinario!!!!!!! Bob ballava
e dirigeva la band mentre cantava , grandioso!!!!!!!!!
Allora è tornado al piano e Woo hoo : “Beyond the horizon”!!!!! Non l’avevo
ancora sentita e ci speravo , grande versione , davvero bella.
“Summer days” era rock , e anche la band sembrava avere avuto uno scoppio.
Love Sick!!!!!!! Grande versione. Come quella di “summer”. Canzone
straordinaria!!!!!
“Highway 61 Revisited”. Grande versione rock. La folla si è ravvivata di
nuovo , canzone divertente.
Ain't Talkin'!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :
Straordinaria!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Le luci erano tutte rosse e Bob si è divertito per questo. Grandiosa
versione ,Woo Hoo!!
“Thunder on the mountain”. Alla gente piace questa canzone e sembrava
conoscerla , hanno cominciato a ballare , grande versione , la band si è
divertita con questo pezzo.
Bob ed i ragazzi hanno lasciato per un pò il palco e la folla urlava e
rumoreggiava. Allora.....
“Like a rolling stone!!!!!!!!!!!!!!!!!! Straordinaria versione che la gente
ama sempre. Bob ha cantato la strofa e poi ha guardato la gente aspettandosi
che cantasse il ritornello. Straordinario e divertente.
Sarei capace di stare ad ascoltarlo per altri due mesi , stupefacente.
Bob era al massimo della forma stasera ed è sembrato divertirsi , la folla
diventa ancora entusiasta quando lo vede , è stata una grande e
straordinaria performance!!!
Edmonton, Alberta - Rexall Place - October 29, 2008
by Reagan LaPrairie
Stavo andando a vedere Dylan per la sesta volta in 32 anni. La prima volta
che lo vidi fu in Toronto con la Rolling Thunder Revue, quando avevo 14
anni. Ora stavo accompagnando mia moglie Naomi a vederlo al concerto di
Edmonton.
Siamo arrivati ai nostri posti nella seconda fila alla destra del palco.
Sono stato sorpreso di quanti giovani c’erano e di quanti genitori con i
loro figli. Sembrava che Dylan dovesse avere un bel ricambio nell’arena.
Bob è uscito con la sua band aprendo il concerto con Rainy day women.
La sua voce suonava bella e tutti hanno cominciato a muoversi.
It’s all over now è stata grandiosa.
Allora arriva Stuck inside of Mobile che ha scioccato anche quelli che erano
fuori nel parco.Il modo col quale sparava fuori le parole era selvaggio.
Le tre seguenti sono state buone , ma col volume delle chitarre tropppo alto
, penso comunque godibili.
Tangled up in blue è stata grande . Arrangiamento totalmente diverso , Bobby
stava salendo.
Honest with me è stata solida.
Poi Just like a woman – nelle tre Top della serata.Penso che Dylan abbia
avuto vita dura con questa canzone , quasi irriconoscibile , la canzone è
forte ed ha una sua storia , c’è un feeling con questa canzone , mia moglie
ha detto che è stata una delle migliori.
Things have changed è stata buona.Colpisce il bersaglio anche se a lui
sembra non importare.
When the deal goes on è stata OK.
Le luci si sono abbassate e la band ha fatto un concigliabolo con Bob (quale
doveva essere la prossima canzone ?).
Allora hanno cominciato Desolation row , la mia preferita di sempre , non
potevo credere che la stava cantando a pochi passi da me.
La band l’ha arrangiata con un tempo Calypso Reggae che ha reso la canzone
davvero bella.
La band stava in fronte a Bob e guardava tutti i suoi movimenti , è stato
grandioso , non so se Bob ha ricordato tutte le parole di questo capolavoro.
Nelle prime due strofe il tempo totalmente cambiato , e potrei giurare che
le ultime due le ha cantate sulla musica e sul tempo di Patty Cake bakers
man.
So che può sembrare ridicolo , ma la canzone è stata di nuovo completamente
trasformata , non avevo sentito mai niente di simile da Bob. Era puro genio
o completa pazzia.
Quando le luci si sono rialzate ho potuto vedere quelli della band ridere ,
incluso lonesome Bob. Lui e il suonatore di Banjo continuavano a ridere
quando le luci gli hanno puntato in faccia.
Bob deve suonare con noi ! Quella è stata la song migliore della serata!!!
Highway 61 ha fatto ballare la gente , Bob faceva le sue mosse , mia moglie
ha detto che era più eccitante vederlo muoversi così.
Le due seguenti sono state buone , ma io stavo ancora pensando a Desolation
row.
Arrivano i bis.
Like a rolling stone aspettava che le chitarre si abbassassero , lo stesso
per All long the watchtower.
Bob doveva sovrastare le chitarre , oppure staccare il cavo al ragazzo coi
capelli lunghi.
Al di là di tutto il concerto è stato grande , e Bob ha suonato la chitarra
in una canzone ( ne vogliamo di più Bob ).
Che posso dire , ogni volta che Bob è sul palco è un ossequio per tutti noi.
Parleranno di lui e delle sue canzoni per altri mille anni , grazie Bob.
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Edmonton, Alberta - Rexall Place - October 29, 2008
Dylan suona al Rexall e confonde molta gente
Tom Murray, Special to the Journal, edmontonjournal.com
Published: Wednesday, October 29 - EDMONTON
Non si può dire che divisiva figura sia Bob Dylan nella musica moderna
quando senti parlare le persone del suo staff mentre lasciano il Rexall.
“Lui non canta le sue canzoni, lui parla soltanto” borbotta uno “
Obbiettivamente non gli importa più tanto dei suoi fans”.
E’ vero , com’era selvaggia la sua voce in tutta la sua carriera ( con
l’eccezzione dei toni cupi e country in Lay Lady lay ) , ora sembra che
abbia una raspa in gola attalmente , checcè se ne dica , a parte Tom Waits.
E’ un punto di disaccordo per un sacco di gente , molte delle quali sono
cresciute ascoltando i suoi classici alle radio-rock , e che ora ripiegano
sulle versioni dei dischi per risentire le note perfette della sua voce .
Bene , questo non è più quel Dylan , e se questo incapibile borbottio che
esce dalla sua gola non è di loro gradimento , uno si deve chiedere per
prima cosa che cosa ci sta facendo nel Rexall.
Lui è una completa anomalia , diverso dalle giovani bands che si esibiscono
al Rexall sembrando orologi , ognuna uguale dall’altra per come si
presentano. Molte rock-bands passano da un’arena all’altra con la medesima
set-list notte dopo notte , spesso anche gli scherzi e i movimenti sono
preparati prima a tavolino , finchè il tutto non diventa una cosa noiosa
anche per i musicisti , spesso diventa un concerto senza senso.
Dylan non fa niente di tutto questo – non solo la sua set-list può cambiare
drasticamente da uno show all’altro , ma allo stesso modo anche gli
arrangiamenti.
Può essere un’esperienza sconcertante per chi lo vede per la prima volta ,
questa è veramente Tangled up in blue che stiamo sentendo ? - ma lui la sta
cantando per se stesso , mette alla prova la vostra pazienza nel sentire il
rauco mugulare della sua voce , nel sopportare i nuovi arrangiamenti , non
suona It’s all over now Baby blue , una delle canzoni più oltraggiose che
abbia scritto , ma ha la forza di ripresentarla così come piace a lui in
quel momento.
E’ stata una somma giusta quella pagata per il biglietto per entrare al
Rexall mercoledi sera , perchè lui ha distorto e rielaborato tutte le
canzoni , qualche volta in forme irriconoscibili.
Tra le nuove canzoni dagli album come Modern Times e Love and Theft , ha
inserito un accettabile numero di “classici” Dylan , aprendo con una
versione Chigago-blues la sua Rainy day women.
I duri a morire lo amano – per loro ogni gesto è accolto con grande gioia
,dal camminare per prendere la chitarra ( principalmente sta dietro la
tastiera) per un breve momento durante High Water alla piccola danza durante
la versione promo da scolaretti di Just like a woman. La reverenza può a
volte raggiungere livelli estremi – quando ha estratto l’armonica per un
saltuario assolo , è stato come se le perle della saggezza fossero uscite
dalle sue labbra , tale è stato l’applauso.
Non è stato così per tutti naturalmente. Un buon numero di persone , mentre
stava uscendo , sembrava scontenta , infelice “E’ stato uno scherzo?”.
Mandateci le vostre opinioni.
E’ stato noioso ? Vi aspettavate che fosse noioso ? Lui certamente non è mai
stato dinamico come Alice Cooper , indubbiamente il suo modo di stare sul
palco è sempre stato un modo unico, questo è il suo charme , e per una larga
parte della gremita arena è stato proprio come lo volevano.
Dopo due ore hanno chiesto altre canzoni , e Dylan , come bis , ha eseguito
Like a rolling stone e All along the watchtower mentre tutti battevano i
piedi.
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Edmonton, Alberta - Rexall Place - October 29, 2008
By MIKE ROSS - Sun Media
EDMONTON- Per i cinici osservatori del ruffianismo , le rock-stars costruite
che non fanno niente senza prima avere fatto un sondaggio fra i loro fans ,
Bob Dylan è una boccata d’aria fresca.
La teoria è questa : Se non ti interessa cosa pensa la gente , se tu suoni
la tua musica soltanto per il tuo personale divertimento , sei onesto circa
ciò che ti rende felice , se invece valuti l’artista per quello che da nello
show , allora devi dare esibizioni migliori . La gente recepisce questa cosa
ed il pubblico è felice . In questo modo tutti vincono.
Giustamente deve esserci un limite prima che tutto scivoli completamente
nella auto-indulgenza.
Non è così ? Lui non parla. Ci si chiede : Che cose pazzesche farà
prossimamente per compiacere se stesso – e come potremo fare noi per farci
piacere queste stravaganze ?
Lo show dell’altra sera al Rexall è stato proprio un
altro esempio che Dylan è capace di fare il cazzo che vuole , con la
sicurezza che i suoi devoti fans ingoiano qualunque cosa , deliziati da
tutto quello che lui mette in mostra , ma potrebbe essere che non gliene
importa niente di loro.
Pubblico ? Che pubblico ? Lui ha avuto la ricchezza , è stato acclamato
della critica , ha avuto il premio Pulitzer. Non dovrebbe fare queste cose ,
capite ?.
Oviamente sta facendo tutto questo per divertimento stando sul palco del
Dylan neverendingtour , questa volta sostiene un album irinico di sapore
vecchio come Modern times , ancora una volta giudicato dai critici musicali
di tutto il mondo un capolavoro.
Così , se Dylan vuole fare cose di basso livello , sabbiose blues-jam
infarcite di rurali suoni honky-tonk , questa è una prerogativa del “poeta
laureato del rock and roll”. Vouele suonare l’organo tutta la notte? Lo fa ,
picchiando implacabile sul suo falso Hammond. Vuole suonare uno dei suoi
inadatti gloriosi assoli di armonica in ogni canzone ? Lo fa ! Lo fa perchè
può farlo. E se trova soddisfazione nel “re-immaginare” I suoi gloriosi
classici fino al punto che gli ascoltatori dicono “ Che cos’è questa canzone
?”. Chi lo può fermare ?
Dopo una fanfara registrata come gioiosa introduzione ,
il presentatore – una macchietta saltellante – ci mette qualche secondo a
presentarlo.
Lui comincia con Rainy day women # 12 & 35 , altrimenti conosciuta come
“everybody must get stoned”. Molte fra le 9.000 persone del pubblico non
capiscono cosa stia suonando , e lui continua , come il gioco del gatto col
topo , il gatto si diverte ed il topo è condannato , suonava proprio così.
Si , la voce mugulante di Dylan era in bella forma , sembrava venire dritta
attraverso il suo naso come la cosa più forte sul palco , nella tradizione
dei grandi cantanti che non possono più cantare Dylan è il Re , unico nelle
sue parodie buttate là , si può dire che sa sempre prendere la nota giusta
anche se la maggior parte delle volte sceglie di non cantare , questo è
tutto . E’ autorizzato a far questo , gli hanno dato una licenza poetica di
1° classe.
Dopo un finale confuso e trascurato di Rainy day women , Dylan e la sua band
dei cappelli neri si sono lanciati in un paio di canzoni familiari : It’s
all over now baby blue e Stuck inside of Mobile , ognuno cercava di capire
una frase per identificare cosa stavano suonando con quegli arrangiamenti
uguali , suoni storpiati e melodie mutilate. Lui è sempre infastidito dai
ritorni di eco di un sound difettoso che ha reso incomprensibile il cantato
nelle prime date di questo tour , ma sono felice di poter riportare che il
suono non era così cattivo l’altra sera , almeno per una metà del tempo si è
potuto capire cosa stava cantando. E’ già qualcosa.
L’attuale touring band di Dylan è competente , anche se non spettacolare ,
manca l’aria bohemian della precedente band , si sente specialmente la
mancanza del chitarrista Charlie Sexton.
Ma parlando in generale , se la cavano , specialmente sul materiale di
Modern Times con il basso acustico ed il banjo.
Con solamente le luci sul palco e senza megaschermo
alle spalle per poterlo vedere bene l’attenzione muore) , a volte realmente
si ha la sensazione di essere in una blues jam da ubriachi , specialmente
nelle canzoni nuove come The leeve’s gonna break – un altro shuffle da bar –
dove sembra che tutti stiano facendo assoli nello stesso momento . La cosa
suona molto fredda . Il beneficio sonoro dei musicisti che compiacevano se
stessi è stata evidente diverse volte l’altra sera , e si , alla fine il
publico si è scocciato.
Naturalmente Dylan non ha detto una parola al pubblico , e se ci fossero
stati i sottotitoli per leggere le sue parole , tutte i suoi classici degli
anni 60’ avrebbero assunto un significato nuovo al giorno d’oggi , ma questo
è stato negato agli ascoltatori. Hey Bob : Vuoi dire “Salve Edmonton!”
Almeno una volta ? No ?....Sarebbe stata davvero una cosa bizzarra. Noi
amiamo Dylan per quello che è : un selvaggio del rock and roll , un criptico
bardo , il definitivo anti-showman che sembra voler fare tutto l’incontrario
di quello che fanno tutte le altre rock stars di tutto il mondo.
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Edmonton, Alberta - Rexall Place - October 29, 2008
Ecco le parole del giornalista Tom Murray :
I duri a morire lo amano – per loro ogni gesto è accolto con grande gioia
,dal camminare per prendere la chitarra ( principalmente sta dietro la
tastiera) per un breve momento durante High Water alla piccola danza durante
la versione promo da scolaretti di Just like a woman. La reverenza può a
volte raggiungere livelli estremi – quando ha estratto l’armonica per un
saltuario assolo , è stato come se le perle della saggezza fossero uscite
dalle sue labbra , tale è stato l’applauso.
Non è stato così per tutti naturalmente. Un buon numero di persone , mentre
stava uscendo , sembrava scontenta , infelice “E’ stato uno scherzo?”,
mandateci le vostre ipinioni.
Le risposte dei lettori :
Steve Hall - Thu, Oct 30, 08 at 11:02 AM
Bob Dylan è incoerente , la sua borbottante prestazione al Rexall Place ha
obbligato tutto il pubblico a cercare di capire quale xanzone stesse
borbottando. Forse il concerto dovrebbe essere registrato e usato nelle
scuole per spiegare ai bambini gli effetti dell’abuso di droghe.
Tim - Thu, Oct 30, 08 at 11:09 AM
Anni f a ero un fan di Dylan e seguivo tutti I suoi concerti. Invece ora
sono molto deluso e avrei voluto andarmene. Questo è stato il peggior
concerto al quale ho assistito. Ho fatto una faticaccia a riconoscere le
canzoni e quando la gente sorrideva quando lui si muoveva ho pensato “Allora
non è morto”. Un vero spreco di denaro.
Kim M. .Thu , Oct 30, 08 at 11:12 AM
Ero molto eccitato per questo show.Non mi aspettavo che ballasse in giro per
il palco o che cercasse di conquistare il pubblico con una allegra
beffa.....ma se stai suonando in una grande arena dovresti almeno
preoccuparti di essere sentito in tutta l’arena......noi eravamo nella
sezione 201 e la voce era distorta. E’ grandioso come suona le sue canzoni
ogni volta in modo diverso......solo non si capisce quali siano.......non
sappiamo dirlo,,,,,siamo usciti prima della fine dello show....molto delusi.
Lillian - Thu, Oct 30, 08 at 11:14 AM
E’ stato uno spreco di soldi. Terribile , proprio terribile . Dylan sembrava
che non fosse lì. Non ha detto un ciao , bello essere qui o grazie d’essere
venuti. Inoltre la band ha seppellito la maggior parte delle parole. Non
avevo capito che la prima canzone fosse “Everyone must get stoned”. Penso
che bisognasse essere “stoned” per apprezzare questo concerto , inoltre un
sacco di Marjiuana è stata fumata là , si sentiva l’odore dappertutto.
Bob - Thu, Oct 30, 08 at 11:15 AM
Sono un Dylan-fan di lungo cosro , ma ho abbandonato lo show prima della
fone , l’ho trovato molto deludente.
Vanessa - Oct 30, 08 at 11:41 AM
Bob Dylan è unico , non si può paragonare a nessun’altro. Questo è quello
che lo rende grande.
Ero nella 7 fila della platea ed ero in sintonia con una decina d’altre
persone . La band era forte e la voce grezza e reale , l’ho goduto
completamente.
Christopher Lever - Thu, Oct 30, 08 at 11:31 AM
Con mia moglie abbiamo deciso di fare una cenetta speciale in favore di Bob
Dylan l’altra sera al Rexall Place. Era il nostro 25° anniversario di
matrimonio e siamo venuti a vedere Dylan in concerto per la prima volta.
Quello che ci ha stupito era pa presenza di gente dai 20 ai 60 anni.
Sembrava che sarebbe stata una grande serata. La prima canzone ci ha stupito
per la povertà del suono e per il borbottio di Dylan , una cosa da
rettificare subito.
Sembrava essere una delle sperimentazioni di Andy Kaufmanesk....dopo un’ora
abbbiamo abbandonato la sala e siamo uscito con disgusto.
Mr.Dylan ha perso due fans e molti dei giovani nella platea si stavano
chiedendo cosa fosse tutta quella confusione. Dubito che l’abbiano capita.
Mr,Dylan , indubbiamente , ha passato da molto i suoi tempi migliori .
Tornando al parcheggio Northlands molti di noi e tante altre persone la
pensavano così , così come lo dimostravano le molte sedie lasciate vuote
nell’arena. Per colmo deo colmi abbiamo pagato 12 dollari per il parcheggio
!!! Avremmo potuto ( e sarebbe stato meglio) andare soltanto a fare una
bella cena con una buona bottiglia di vino per quanto ci è costato il
concerto. Questo ci ha lasciato un sapore amaro in bocca.....
Ian - Thu, Oct 30, 08 at 11:34 AM
Avrei desiderato un posto migliore del Rexall per il concerto…..come
Winspear o qualcos’altro. C’erano persone con me alle quali le canzoni di
Bob non erano familiari....non avevano idea di cosa stesse cantando perchè
la voce era inudibile e rimbalzava in tutti gli angoli del Rexall. Quello
che si poteva sentire erano la batteria e le chitarre . Oribile qualità del
suono , ma non hanno fatto un sound-check ? Personalmente ho apprezzato il
fatto che una persona di 67 anni fosse venuta qui a suonare per due ore
filate , Nessun paragone con gli artisti odierni , al di là di tutto , una
grande performance , grazie Bob.
Rick B. - Thu, Oct 30, 08 at 11:59 AM
E’ stato grande vedere un’icona ma ho visto solo la sua schiena per il 99%
del tempo. Per quanto riguarda la performance , è stata terribile . Non ho
potuto capire una parola del suo cantato perchp la band lo seppelliva con il
suono. Comunque lui non è più in grado di cantare , ma la sua poetica è
sempre grande. Da dove ero io il grand finale ci ha liberato da un incubo.
Gene - Thu, Oct 30, 08 at 12:04 PM
Sono molto deluso , non da Dylan , ma dal suono disastroso ! Dylan è stato
grande. Probabilmente il soundman al mixer era sordo , o non aveva idea di
come si mixavano le cose , o forse tutte e due assieme. Il Rexall non è il
migliore dei luoghi per la qualità del suono , ma non bisognava renderlo
peggiore sovraccaricando i suoni oltre il possibile creando un sacco di
sconnesse vibrazioni.
Le chitarre e il basso erano un pastone indistinguibile , la tastiera di bob
non si è sentita per la maggior parte del concerto , e nemmeno la steel
guitar. Che disastro ! Non sò di chi era il tecnico del suono ( del Rexall o
di Dylan ) ma certo era da sparare, Me ne sono andato dopo un’ora e son
tornato a casa a sentire Bob in CD.
Young Music Fan - Thu, Oct 30, 08 at 12:06 PM
Sono un 25enne e , naturalmente , non conoscevo bene Dylan come la maggior
parte del pubblico
Ho trovato lo show davvero interessante solo a momenti , anche con le
irriconoscibili versioni del vecchi classici. A volte lo show sembrava
arenarsi lentamente , specialmente nelle canzoni meno conosciute .
Musicalmente , Dylan non è stato esattamente perfetto , ma forse questo è il
suo charme. Oltre a tutto biglietti troppo costosi.
Mike - Thu, Oct 30, 08 at 12:11 PM
Siamo usciti prima , lo show sembrava uno scherzo , vogliamo indietro I
nostril soldi….haha. Abbiamo riso per tutto lo show chiedendoci se stesse
prendendoci in giro , tutto il pubblico era dìaccordo. Non dovrebbe
succedere che tutto lo show sembrasse una sola lunga ed interminabile
canzone ! Grazie per aver appannato la tua immagine Bob , dovresti pensare
ad andare in pensione.
Lou - Thu, Oct 30, 08 at 12:52 PM
I primi 30 minuti di Dyla erano fuori da questo mondo così meraviglioso , la
musica era troppa alta e gracchiante e non ho potuto capire una parola o
distinguera che strumento musicale stesse suonando , era come se uno strormo
di bombardieri passasse sopra il Rexall. Alla fine sono riuscito a
raggiungere la platea e la cosa è migliorata un pochino. Per 130 dollari (
costo del biglietto !) mi aspettavo qualcosa di meglio , perlomeno dalla
sezione suond. Non è un difetto di Dylan , ma lui ha bisogno di una New
Oleans Jazz Band con anima dietro di lui , non una country band qualunque.
Blair Collins - Thu, Oct 30, 08 at 12:53 PM
In trent’anni di concerti qui a Edmonton , il concerto di Bob Dylan è stato
di gran lunga il peggiore che abbia mai visto. Il suond era fangoso e Dylan
ha passato la serata con le spalle al pubblico suonando la tastiera e
borbottando qualcosa in ogni canzone. Spero che i bis abbiano infiammatola
fine della serata per il pubblico , io non li ho sentiti , a quell’ora ero
già nella mia macchina sulla via del ritorno a casa.
Person - Thu, Oct 30, 08 at 01:20 PM
Penso che quelli che c’erano siano stati pazzi. Bob non ha saltato in giro
sul palco . Bob non ha dato una prestazione esaltante o da ricordare.
Volevate sentire le vecchie canzoni di 30 anni fa ? Ascoltate la radio. Il
Rexall va bene per l’hockey ma non per la musica . Bob avrebbe dovuto
suonare al Jube o al Winspear , ma i prezzi sarebbero stati due o tre volte
più alti. Il concerto era allineato con quello di Van Morrison lo scorso
anno , due disastri. Bob ormai va per i 68 anni , per forza di cose deve
cambiare gli arrangiamenti ed adattarli alle sue attuali possibilità vocali.
Il suo Grrrrr era grande. Se siete andati via prima , non avete capito .
Questa non era musica confezionata , era musica reale e loro sono stati
davvero blues l’altra sera , con un grand sound e una grande band, Questo
era Dylan.
Danielle - Thu, Oct 30, 08 at 01:39 PM
Penso che il concerto di Edmonton sia stato straordinario. Lunedi sera sono
stata al suo concerto a Calgary ed anche lì è stato brutale , era dentro
alla sua musica in Edmonton ma era troppo basso. Molta gente sà che Dylan
alterna prestazioni Alte e basse , Edmonton è stata Alta. Bob Dylan stà
cercando di reinventare se stesso , lui è il pota laureato del r&r , se la
gente si aspettava che fosse esattamente com’era negli anni 60 , allora sono
molto sorpresa che siano rimasti delusi . Personalmente penso che tutti i
nuovi riarrangiamenti siano geniali , sono così felice , sono stata in grado
di vederlo due volte , non lo scorderò mai. Dopotutto Dyla ha fatto ciò che
sa fare meglio e tutti quelli che erano là dovrebbero essere contenti di
essere stati in grado di assistere a una tale esperianza musicale
A legend - Thu, Oct 30, 08 at 01:43 PM
Non ho avuto la possibilità di vedere Bob Dylan l’altra sera così non posso
commentare il concerto.
Ho letto la maggior parte delle recensioni che sono davvero terribili
riguardo questa Leggenda.
Mi fanno venire in mente , indietro al dicembre del 76 quando abbiamo visto
Elvis presley cantare in uno dei suoi ultimi concerti a Las vegas. La
performance che Elvis aveva fatto allora è uguale a quella di Dylan
dell’altra sera , proprio difettosa , a volte sembrava che non ricordasse le
parole . Ma al giorno d’oggi , la possibilità di vedere questo grande
performer in persona , non me la perderei mai , davvero.
Karen Marlin - Thu, Oct 30, 08 at 01:45 PM
Bene , il concerto mi è PIACIUTO , mi ha riempito l’anno , che sensazioni
con questo vero blues...nite.....gala....altho...ero nella 6
fila...probabilmente non ma la sarei goduta così se fossi stata più
indietro.....perchè la dietro sembrava il frastuono du un jumbo-jet....ma
l’energia che arrivava dal palco era incredibile....davvero una volta nella
vita per me.....sono ispirata da questo...le mie aspettative sono state
completamente soddisfatte......
Saddledome, Calgary - October 27, 2008
By RICK OVERWATER
CALGARY – Suonando par un pubblico che spaziava tra diverse generazioni nel
suo 48° anno di carriera musicale ( se non contiamo le sue high-school
bands) , Bob Dylan sul palco del Saddledome l’altra sera aveva una crepa ,
la sua band di cinque elementi. Da rimorchiare.
Qualche minuto dopo l’inizio del primo pezzo , qualcuno del pubblico si è
rivolto agli amici , “ Non capisco una parola di quello che dice”.
Bene , questo è Bob Dylan.
In un mondo dove ogni stagione il nostro idolo ci offre sempre un diverso
modo di cantare , con la voce preziosamente sovraccaricata di istrionismo ma
pochissimo nel senso della soddisfazione che può lasciare nel pubblico (e
questo può essere discusso) , abbiamo bisogno della sua voce nasale e
biascicata più che mai.
Partendo dal concetto che un performer deve avere una convenzionale buona
voce , Dylan ha dominato il genere della folk music , ha aiutato ad
inventare il rock n’ roll , più di ogni altro , è dimostrato da sempre che i
grandi musicisti scrivono le loro canzoni con parole davvero grandi.
Detto questo , mi sarebbe piaciuto davvero capire qualcuna delle parole che
ha cantato. Particolarmente da quando Dylan era all’inizio della sua
carriera , evidente in questo discorso il suo album del 2006 , con le
dozzine di album che l’hanno preceduto , gli ha fruttato 2 Grammys , incluso
quello per la migliore voce rock solista.
Non avendo la necessità di dover contare su una barcata di classici per
riempire il Dome , come molti della sua età (67) , Dylan non ha pescato
molto nei suoi classici senza tempo.
Questo vuol dire caldi , ma non scroscianti applausi ( con l’eccezzione di
qualche bis come Like a rollling stone ) alla fine di ogni pezzo , e
raramente mette la gente in condizione di riconoscere i pezzi , anche con
pezzi favolosi come Stuck Inside of Mobile With the Memphis Blues Again.
Questo non vuol dire che non sia stato un buono show.
Fermo dietro la tastiera , che lascia raramente durante lo show e senza mai
dire una parola al pubblico , Dylan riesce ad ottenere un consenso
ottimista.
Finisce la seconda canzone “It’s all over now baby blue” , dove ha fatto
alcuni assoli rotolanti di organo e assoli succosi di armonica.
Dopo un’ora , l’andazzo del concerto era più che evidente.
Il Saddledome era essenzialmente un gigantesco blues-bar e Dylan e il
pubblico la band di casa.
La spina dorsale di ogni canzone era un’interminabile blues-session nella
quale Dylan era sostenuto dai musicisti che ce la mettevano tutta , e quando
la band riusciva ad entrare nel pezzo era ricambiata con dei sorrisi , un
momento particolarmente memorabile è stato quando hanno suonato materiale di
Time out of mind , con un’evidente aria quasi sinistra , il borbottio di
Dylan si è fatto duro e minaccioso , reminescenza del suo periodo 80-90.
Comunque , in generale , è stata una buona jam-gigantesca che non ha reso
giustizia alla quantità di stili che sono patrimonio di Dylan.
Se solo una volta si fosse rotto le palle e spedito la band nel backstage ,
preso la chitarra acustica per cantare da solo “Blowin’ in the wind” ,
questo avrebbe cambiato tutto , come faceva nei tempi passati.
Kamloops, British Columbia - Interior Savings Centre -
October 25, 2008
La scorsa notte , la mia partner ed io , siamo andati
al concerto di Bob Dylan. Non sono un fan di Bob ma comunque , non sono
stato capace di dire più di due titoli delle sue canzoni sulla via del
ritorno , ma Mr.Dylan è una LEGGENDA del rock e così , questa rara
opportunità di vederlo non andava persa!.
Non abbiamo trovato I biglietti per lo show nella nostra città , così ho
comperato i biglietti per la serata seguente , lontano da noi , questo ha
voluto dire guidare per 4 ore e pernottare in un hotel per vedere Dylan , un
piccolo mini weekend. Il posto ha la capacità di 15.000 posti , piccolo
rispetto al nostro che ne aveva 40.000. I biglietti dicevano lo show alle
alle 20,00 , ma i cancelli si sono aperti solo 10 minuti prima , quindi ci è
voluto un pò di tempo per fare entrare il pubblico. Girava voce che i Foo
Fighters avrebbero aperto il concerto ma non era vero , così alle 21,00 ,
Bob è salito sul palco assieme alla sua band e lo show è iniziato.
Dylan era vestito tutto in nero , pantaloni neri con banda oro all’interno e
all’esterno delle gambe , la giacca nera lunga sino alle ginocchia con sotto
una maglietta nera.
Aveva un cappello di paglia giallo/beige e i capelli lucenti piuttosto
lunghetti sotto il cappello , e anche un pò di barbetta , come avevo visto
in alcune foto di quando era giovane. Anche la band era vestita di nero e i
tre chitarristi portavano un cappello come quello di Dylan ma nero , il
batterista sembrava avesse una specie di fez in testa , mentre il ragazzo
alla slide guitar era a testa nuda.
Per le prime tre canzoni , Bob ha cantato e suonato la tastiera. La
posizione della band sembrava quella dei cavalli legati allo steccato , con
Bob in fronte a loro , di traverso al pubblico. Alla quarta canzone si è
allontanato di qualche passo dalla tastiera , davanti al microfono in fronte
al pubblico , ha cantato una canzone e poi è ritornato alla tastiera per
altre tre o quattro. Ha fatto così per tutta la sera , senza dire una parola
al pubblico e senza nemmeno guardarlo una volta.
Questo comportamento distante e snob faceva pensare a Dylan come se fosse
stato un altro artista , una cosa irritante , Bob sembrava timido e quasi
scocciato da tutta quella gente , davvero strana cosa dopo anni di concerti.
Era quasi come assistere ad una jam session piuttosto che ad un concerto ,
ed in qualche modo questo ha reso la cosa più intima per la maggior parte
del pubblico.
In quel momento mi è venuto in mente “questo è proprio Bob , questo è quello
che è , non si butterà mai in uno show per far piacere alla gente , il
pubblico sarà intrattenuto dalle sue canzoni , dalla sua abilità di
raccontare storie con una canzone ( e a quel punto avevo desiderato capire
meglio quello che stava cantando”).
Col procedere della serata devo ammettere che mi stavo annoiando , non
conoscevo nessuna delle nuovecanzoni e Dylan borbottava così male , come la
nostra insegnante a scuola quando ci sorprendeva ad ascoltare “The times
they are a-changin’” come se fosse stato un compito assegnatoci da lei.
Devo dire che la band è stata fenomenale , forte , ha suonato tutti i pezzi
davvero bene , suonava da favola anche nei disgustosi brani con le chitarre
acustiche , forse colpa dell’anello di hockey della pista di pattinaggio.
Dylan è un musicista completo , in grado di gestire tastiera , armonica e
canto contemporaneamente , e in una canzone ( non ho idea di quale fosse )
ha ballato come un pazzo da solo , mi è davvero piaciuto. Avrei desiderato
che avesse fatto un pò di più di queste cose , allontanarsi dalla tastiera ,
mettersi la chitarra al collo , continuare a muoversi con maggior
interazione fra lui ed i fans che erano ovviamente felici di essere lì.
Siccome la mia attenzione qualche volta calava , ho cominciato a guardare
più il pubblico che lo show e devo dire che era davvero divertente. Un sacco
di fans speranzosi di arrivare di fronte al palco cercavano con ogni mezzo
di aggirare le disposizioni della security , che li rimandava regolarmente
ai loro posti. Gli addetti alla sicurezza sono stati molto pazienti con
questa gente dopotutto , senza mai dare l’impressione di abusare della loro
autorità ( e questa è stata una cosa nuova se paragonata ad altri posti dove
ero stato ) , e questo è certo un miglioramento.
Lo show è arrivato alla fine , la band ha lasciato il palco , la gente
sembrava impazzita e faceva un rumore spaventoso per richiamarla sul palco ,
picchiavano i piedi sui tavolati di legno e urlavano e fischiavano.
Dylan e la band sono ritornati sul palco per i bis e per la prima volta ,
presentando la band ha rivolto la parola al pubblico , dicendo poche parole
di ringraziamento e cominciando la canzone per la chiusura della serata.
Come ho detto all’inizio , non sono un fan di Dylan – non ho intenzione ,
una volta tornato a casa , di correre a comperare i suoi album – ma sono
stato davvero fortunato di aver avuto l’opportunità di vedere in persona
questa leggenda vivente e non lo dico per compiacenza.
Di Nightmare Creative - October 26, 2008
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Kamloops, British Columbia - Interior Savings Centre -
October 25, 2008
( da bobdylan.com )
Thank You.
Submitted by Tara on Sun, 10/26/2008 - 22:40.
Grazie Bob per essere venuto nella nostra città e averci dato un fantastico
show del quale ho amato ogni secondo , e sono stata veramente onorata di
essere stata in tua presenza. Che incredibile serata.
A Night to Remember...
Submitted by lisa on Sun, 10/26/2008 - 14:40.
Una straordinaria serata con il Maestro dei poeti….. queste canzoni
dureranno per molti anni e avranno un profondo significato. Che regalo da
condividere con la famiglia e da commentare con gioa.....il mio spirito si è
sollevato ! La prestazione di Dylan è stata energica e presente....la
migliore che ho visto , e ha sorpassato le mie aspettative. Grazie , grazie
, grazie !
Bob Dylan a mala pena decifrabile a Vancouver al GM
Place , October 24
By Alexander Varty
Saggi-asini di tutto il mondo , il vostro tempo è ora
arrivato al limite quando arriva Bob Dylan che è stato le chiappe degli
scherzi filistei fin da quando camminava per le strade di New York portando
una chitarra e quel piccolo cappello da pescatore. Proprio la settimana
scorsa , per cronaca , uno dei miei colleghi più sarcastici ha detto al
riguardo di sua Bobbità : “Whuzzz gizzzz a zzzhit ee caaaaan uzzastanzz a
sinnggg wuuuuud hee szzzzz.”
Una volta ancora sarei coercitivo intervenendo in difesa di Mr.Zimmerman ,
ma questo era prima di andare al GM Place ed aver passato i primi minuti di
“Like a rolling stone” essendo convinto che fosse “Positively 4th street”.
Seriamente . E sono sempre stato un Dylan’s fan conosciuto per aver sempre
stimato i suoi solos di armonica.
Eppure , l’ultima presenza dell’Uomo a Vancouver mi ha fatto sentire un
apostata. A metà dello show di Dylan ero pronto a girare la faccia ad est e
pregare – non verso La Mecca , ma ad Hamilton , Ontario , casa del
precedente produttore di Dylan Daniel Lanois.
Il chitarrista franco-canadese , mago delle registrazioni in studio , ha
preso un sacco di bastonate per la sua tendenza ad esagerare con le
sovraincisioni – inclusa , naturalmente , la litigata con Dylan riportata da
Chronicles Vol.1.
Ma passando un pò di tempo con l’ultima collezzione di outtakes di Dylan ,
Tell Tale Signs , risulta evidente che il trionfatore è quel Lanois che ha
prodotto Time out of mind nel 1997.
Dylan ha scritto le canzoni , ma è stato il produttore a scolpirle nel marmo
. Lasciando da parte il suo lavoro , il cantante trasforma il suo lavoro in
sabbia che sfugge , come se fosse a suonare in un garage.
Perchè , per esempio , ha impiegato lo stesso sound scuro del blues non più
di tre volte ?
“Highway 61 revisited” , “Summer days” , e “Thunder on the mountain” sono
state eseguite come un blando e generico shuffle – che potrebbe essere una
bella cosa il sabato pomeriggio allo Yale , ma non quando il prezzo del
biglietto potrebbe coprire le spese del gas e della drogheria per una
settimana.
Similmente , “Tangled up in blue” – una delle più belle melodie di metà
carriera di Dylan – è stata eseguita con un arrangiamento tipo rinky-dink
che sembra all’80% Neil Diamond e per il 20% un indistinguibile fluff.
La media da cotone ovattato era ancora più alta ed insopportabile in una
versione Kitchs di “Make you fell my love “, mentre le esilaranti parole
finali che erano le originali di “Vision of Johanna” sono state ricostruite
come un richiamo assolutamente indecifrabile.
Non tutto è sbagliato nel mondo di Dylan , penso . L’ultima volta che è
stato qui – all’Orpheum 2005 – sembrava una persona remota stagliata in
distanza. Stando in piedi quasi immobile dietro la tastiera , sembrava che
c’era qualcosa che non funzionava nel suo fiuto , sembrava malato ed
irritabile , sputando fuori ogni frase con la stessa monotona cadenza.
Questa volta invece era più rilassato , ghignando coi suoi musicisti mentre
pugnalava il suo organo Hammond con evidente soddisfazione. Dylan ha persino
cantato bene , con reale forza emotiva ed una sorprendente fluidità
melodica. Ma tutto troppo male , we cudddn unnnastan a sinnggg wuuuuud hee
sdddd .
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Vancouver, British Columbia - General Motors Place -
October 24, 2008
by Audry Rose
Dopo il rinfresco al Railway Club ci siamo recati al concerto. E stato
grande ritrovare Arlo e Thea , Augustine , Eben , Stephen , Cathy e tutti
gli altri.....e specialmente incontrare Henry Porter , Sweet Melinda e
Louise per la prima volta. Ero veramente felice di portare per la prima
volta mia nipote a vedere un concerto di Dylan , assieme a due amiche che
sono fans di Bob da lungo tempo ma non l’ avevano mai visto in concerto. E
certamente non esiste uno show di Dylan senza la presenza di Clara e Ophelia
! Avevamo i posti proprio di fronte al palco , veramente i posti perfetti.
Dylan e la band erano piazzati vicino al fondo del palco , così da sembrare
un pò lontani , ma ci hanno lasciato alzarci in piedi vicino alle transenne
e la cosa ci ha fatto contenti perchè vedevamo bene.
C’era anche Anna da L.A. che era con noi a Santa Barbara, e allora Jim ,
che ho conosciuto nel precedente concerto di Vancouver , mi dice mentre il
concerto stava cominciando“ Hey Audrey , dov’è il tuo cappello ?” , e allora
pochi secondi dopo Dylan si lancia nella canzone d’apertura “ Leopard skin
pill box hat”. Da molto non iniziava un concerto con “Leopard skin” e non
pensavo che Bob iniziasse proprio con questa , e per di più alla chitarra !
Che omaggio! Di sicuro non stava suonando la chitarra perchè la tastiera
aveva qualche disfunzione come la scorsa notte.Di certo ha battuto “Cats in
the well” , lasciatemelo dire ! Questa prima canzone è stata una degli
highlights della serata.
Un’ altro highlight – Tangled up in blue – Wow ! Nuovo grande arrangiamento
, non vedo l’ora di sentirla di nuovo , proprio bella.
“Vision” – sempre squisita, mi piace, Bob era veramente coinvolto ,
sorridendo e divertendosi molto. Ero specialmente felice di sentire questa
canzone perchè pensavo di sentirla sin da quando ero nella vasca , penso che
questa valga veramente 6 punti !
“Leave’s gonna break” rocckeggiava bene , questa è una delle mie favorite
nelle recenti set list , spero che la lasci in scaletta per un bel pò
ancora.
“Nettie Moore” è stata amabile.
“Things have changed” era giusta per cambiare atmosfera , non l’avevo
sentita da molto tempo , sono ancora sorpreso nel constatare quanto sia una
buona canzone da concerto , spero di sentirla ancora in questa versione al
posto della originale.
Avere “Desolation row” e “Vision of Johanna” nello stesso show è stato
particolarmente speciale. Sarenbbe interessante poter ascoltare le
registrazioni del concerto per sentire se ha cambiato le parole in queste
due. Penso che l’esecuzione di entrambe sia stata grande.
Durante “Make you feel my love” tutto sembrava andasse bene. Eravamo
sorpresi che avesse di muovo preso la chitarra ( sperando che stesse
inaugurando un nuovo trend ) ma subito è diventato insoddisfatto della
chitarra e ha cantato “ Non sono ancora pronto nella mia mente per questo “.
Ha cantando qualche parola al microfono con la chitarra ancora sulla spalla
, poi l’ha buttata via , poi ha cominciato a camminare in giro ,
avvicinandosi e prendendo l’armonica , poi l’ha messa giù e si è avvicinato
al piano , poi si è spostato ancora , cantando al microfono senza suonare
alcuno strumento , sembrava molto indeciso e confuso.
Il disappunto è stato grande quando nel vedere che abbandonava di nuovo la
chitarra . Non è sembrato essere scordata o qualcosa del genere , ma l’ha
buttata via con un’espressione di disgusto e abbiamo capito che non
l’avrebbe più suonata. Ho trovato divertente questa scenetta , con Bob che
passava da uno strumento all’altro senza decidere quale suonare , mentre la
band continuava a suonare , hanno funzionato in tutte le canzoni , dovreste
amare questa band.
Ho veramente apprezzato l’armonica di Bob l’altra notte . Nello . Lunghi ed
energetici solos in “ Till i fell in love with you” , ho anche apprezzato
quando stava davanti al microfono solo cantando.Era pieno dei soliti
movimenti delle gambe e diverso gesti delle mani , e girava per il palco con
i suoi caratteristici passettini , in bella forma. Appariva grande.
Mi piace lo stile del suo cappello nell’attuale Rolling Thunder. E con la
chitarra abbandonata tutte le volte , si sforza di togliersi il cappello per
alcuni secondi per far prendere aria ai capelli.
Spero per quelli che andranno a Kamloops che usi la chitarra un pò di più
di stasera , che è stata una cosa veramente crudele. Mi è piaciuto quando
Bob ha cominciato a suonare la tastiera nel 2002 , ma adesso siamo nel 2008
, sarebbe ora che riprendesse la chitarra per l’intero show , tutti speriamo
questo.
E’ bello vedere che la set list cambia spesso . E’ stato duro per me non
sentire “Chimes” o “Long black coat” dopo la set list di Vancouver. Dovrò
digrignare i denti ancora per molto ?
Victoria, British Columbia - Save On Foods Memorial
Centre - October 23, 2008
by Jerry Tenenbaum & Lucretia van den Berg
Date a Bob Dylan il Nobel per la letteratura !
Dateglielo ORA!
Le parole di queste canzoni-poesie evocano questa reazione. Questo dice la
gente.
I soggetti sono attuali e senza tempo , è ora di darglielo.
Lo show è stato superbo. Avendo visto pochi shows in passato , questo devo
dire che è partito alla grande con Bob e la sua band.
“Rainy day women” eccitante e solida. Il suono era buono per una grande
arena da hockey e le parole erano chiare.
“Stuck inside of Mobile” è sempre presentata bene e stasera non ha fatto
eccezzione.
Il nuovo arrangiamento di “North Country Fair” è stato bello e la gioia
delle parole lo completava.
Il banjo in “High water” era in primo piano e metaforico.
La stessa cosa quando Dylan ha cantato “Chimes of freedom” , “Hard rain” e
“It’s alright mama”, e le politiche , la libertà e il terrore di una nuova
guerra sono state presentate come l’odierna urgenza del mondo.
Dylan e la band hanno dato “big times rock”. “ Honest with me” , “Highway
61” e “Thunder on the mountain” hanno scioccato il pubblico dalla testa ai
piedi.
A volte sembrava ci fosse un’aritmia che poteva essere sistemata nel sistema
circolatorio del cuore, ma era tutto ben ascoltabile e suonato con
precisione.
Il meglio è stato durante “Just like a woman” quando Dylan ha avuto problemi
con la sua tastiera che ha dovuto lasciare per permettere ai
tecnici di palco di intervenire.
Per “Just like a woman” ha suonato la chitarra e con quella si è animato ed
era evidente che l’aveva fatto per noi.
Alla fine di “Highway 61” si è tolto il suo cappello bianco rivolgendolo al
pubblico.
“Beyond the horizon” era un pò scombinata nel suono , ma il cantato è stato
grande.
La mia più recente favorita è “Ain’ìt talkin” e stasera è stata veramente
una gemma.
Gli encore sono stati “LARS” e “All alongthe watchtower” , ambedue suonati
con finezza.
In “All along” , alla fine delle strofe , Dylan ha allungato le mani verso
il pubblico diverse volte , facendo coppia con un elegante movimento dei
piedi ed il piegamento delle ginocchia , è stato un Dylan in grande
spolvero.
Non molti possono essere rock come questa band. Più importante , le parole
erano messe in risalto nel contesto della musica da una band eccellente.
Palo Alto , private show – Sept. 9 08
comments bobdylan.com Eyewitness report submitted to us
Submitted by bobdylan.com on Fri, 09/12/2008 - 15:45.
Ho visto lo show acustico di Dylan in Palo Alto giovedi sera: Mia moglie è
amica di Joan , il marito della quale , Mel , è responsabile di aver portato
Bob Dylan nella loro enorme propietà.
Son circa 10 acri fuori da Sand Hill Road di palo Alto. E’ stato
incredibile. E’ stato così tanto tempo fa che avevo visto Dylan suonare
“unplugged”. Tony e George li conosco , qualcuno sà il nome degli
altri....quello che suonava la fisarmonica e il mandolino e ogni altra cosa?
Mi auguro che questo abbia trovato posto nella lista dei suoi concerti
“regolari”.
Non vi dico i titoli dele canzoni. Il set è stato abbastanza corto , circa
40 minuti. Ma mi è piaciuta la versione di Quenn Jane , Big River, Friend of
the devil , e la canzone di Woody Guthrie. Vedendo Bob suonare in un set
così rilassato richiamava alla memoria i vecchi tempi. L’anno scorso siamo
stati invitati allo show di Aretha Franklin e anche quello è stato davvero
buono.
Lenny
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Comments
Submitted by TimSwaddling_AWA on Sat, 09/13/2008 - 08:11.
E’ triste vedere che simili bugie siano ignorate da bobdylan.com.
Sfortunatamente sembra che l’amministratore del sito sia stato colto con giù
i pantaloni e che non ha nessun collegamento ufficiale per verificare questa
“sparata”. Che scherzo.
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Submitted by Josepi on Sat, 09/13/2008 - 16:27.
TimSwaddling_AWA is right.
Quello che ha scritto a bobdylan.com è un piccolo personaggio che raccoglie
rifiuti.
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Submitted by Sano on Sun, 09/14/2008 - 10:15.
what's the real story?
Allora , che dite ragazzi ? Lo show è stato fatto o no ? Se il reportage è
vero sembra essere stata una tranquilla e unica performance. Non c’è niente
di specificato su bobdylan.com circa il concerto privato di Palo Alto , per
il valore che ha...
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Submitted by Mo on Mon, 09/15/2008 - 22:17.
E’ una verità che non saprtemo mai , perchè private signigica quello , è
private e basta.
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Submitted by TimSwaddling_AWA on Sun, 09/14/2008 - 22:46.
E’ evidente che sia una montatura. Almeno lei due precedenti asserzioni di
“show privato” erano abbastanza credibili da pensare che la direzione di
bobdylan.com le avesse verificate. Gli show non ci sono stati , sembra che
la amministrazione del website di Bob sia gestita da pollastri che bevono
tutto. Non sono sicuro come siano stati postati la prima volta , ma qualcuno
sta facenzo un grosso scherzo al sito e di rimando all’informazione
“ufficiale”. Questo tizio e le sue recensioni stanno vanificando gli sforzi
della Sony/Columbia per rendere il sito la unica fonte di informazioni su
Bob. Adesso è l’ultimo posto dove andrei a cercare qualche informazione.
______________________________________
Submitted by LoriZ on Mon, 09/15/2008 - 14:07.
Perchè questo sarcasmo? Perchè Bob Links deve essere considerato una fonte
più attendibile del sito ufficiale?
Sembra che qualcuno , in combutta con Bob Links , abbia dei validi motivi
per inventare gli show , o che qualcuno era allo show che non c’è
stato........
LZ
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Submitted by Josepi on Mon, 09/15/2008 - 14:25.
Chiaramente non hai capito LoriZ.
Pensi che Dylan abbia suonato questi pezzi rari per gentre che non sono mai
stati suoi fans ? O che abbia suonato in acustico per tutto lo show e che
invece per i suoi veri fans suoni le le canzoni più comuni con il suono del
suo organo di merda?
Tristemente , questo anonimo user si è inventato questi show usando diverse
identità , facendo credere di essere stato presente a questi show.
Però bobdylan.com e l’informazione ufficiale non ghanno ancora smentito.
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Submitted by Sano on Tue, 09/16/2008 - 08:53.
LoriZ, please don't lump me into the persecuted category...i merely asked
why these folks didn't think the private show happened...it really has no
bearing on how i feel about this site or any other - and especially no
bearing on how i feel about bob dylan. if palo alto was treated to an
intimate live show, more power to those who were able to be there...
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Submitted by Gwen on Tue, 09/16/2008 - 23:37.
Ho un amico che f ail musicista. Qualche volta suona in feste private.
Include questi concerti nella sua scheda come “private party”. Li include
così la gente sa che è disponibile per feste private.
Non sò perchè questi “show privati” di Bob sono stati inclusi nel suo sito ,
ma non dubito della loro autenticità. Lui certamente suona abbastanza
concerti in un’anno e non ha bisogno di aggiungere concerti “truccati”.
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Submitted by vagn52 on Wed, 09/17/2008 - 20:09.
Spero sia tutto vero. Vorrei credere a Lenny , ma mi viene un pensiero , Ho
un sacco di tempo libero e giro gran parte degli stati uniti , un sacco di
soldi solamente per i biglietti , più il viaggio , il posto per dormire , il
cibo , vestiti puliti per un mese , crena da barba , taglio di capelli ecc.
Non ho mai visto un concerto interamente acustico negli ultimi 8/10 anni. Ma
chi è questo Mel ??? E chi sarà mai questa Joan ?????? Svegliatevi gente.
Pete
Santa Barbara, California
- Santa Barbara Bowl - September 7, 2008
by Jeff Beresford-Howe
Lo show e stato particolare se rapportato agli altri shows di Dylan , almeno
per me ,all’inizio ha raggiunto molti picchi nel set , per sbiadire poi
verso la fine.
“Cat’s in the well” era già in tasca fin dalle prime notew , e Bob e la band
sono rimasti li per sei canzoni di fila.Ognuno nella band era al suo top ,
citazione speciale per la sezione ritmica , e Dylan era perforente e
incisivo in modo meraviglioso.
“Desolation row” è stata una , una fresca lettura con un impatto massiccio e
diverse strofe cantate con melodie splendide e sconosciute , il modo col
quale un grande jazzista l’avrebbe suonata.”Million miles” merita una
menzione speciale ,era come un neonato , e così fuori dagli schemi che
sembrava figlia di Daniel Lanois e Jerry Garcia.
“Hard rain” ha iniziato la seconda parte dello show.Forse non è stata una
buona scelta dopo Desolation,ma la canzone si è persa fin dall’inizio e ci è
rimasta , la strofa climatica è sembrata essere il solo punto a fuoco della
canzone.
Dopo di questa lo show è vissuto di alti e bassi , “Honest with me” era
probabilmente un pò “fuori” ma ancora accattivante. “I believe in you” era
piene di sentimento e suonata con grande convinzione. Sfortunatamente Dylan
l’ha fatta seguire da una “It’s alright mama” ugualmente piatta come Hard
rain.
Il treno ha avunto uno scatto in avanti per un momento con la amabile ,
elegiaca “When the deal goes down” e una crepitante “Highway 61”.
Poi : whoops. “Ain’t talking”, buttata là e morta appena iniziata , e
“Thunder on the mountain” mentre swingava in modo pesante , un sacco di
gente che ballava!---Sembrava più un lavoro extra della band che qualcosa di
interessante da parte di Bob.
“Like a rolling stone” è stata buona , “Blowin’ in the wind” migliore---che
grande arrangiamento per questa canzone ha tirato fuori.
In generale uno show meraviglioso.
Qualche nota(1) Il Bowl non ha esperienza di concerti. É una piccola
spaccatura sulla collina , con un cattivo parcheggio , sicurezza inadeguata
e pubblico totalmente Boston pops-ish. (2) ero con una persona che era al
suo secondo concerto rock ( veniva da una città cinese ) e anche se le è
piaciuto lo show , ha avuto molte difficoltà con la voce di Bob : “ Lui
parla più che cantare”.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
by Scott Eisner
La scorsa notte era la
32esima volta che vedevo Bob Dylan. La prima volta fu nel 1978 e negli
ultimi 11 anni ho cercato di non perderne uno se era entro due ore di
macchina da Los Angeles.L’ho visto al Santa Monica Civic il 3 settembre e
per ultimo l’altra sera a Santa barbara.
Dire che non c’è paragone è una cosa estremamente esagerata. Bob e i ragazzi
erano in una forma strepitosa a santa barbara. E’ stata una set-list da
sogno che ognuno avrebbe sperato.Gli Highlights per me sono stati
“Desolation Row” seguita da un’emozionante “Hard rain”. Più avanti nel set
Bob ci ha dato “I believe in you” seguita da “It’s alright ma”. L’higlight
finale per me è stata “Ain’t talking”, non l’avevo mai sentita suonare dal
vivo e le parole non possono descrivere quanto eccitante sia stata la
performance.
Bob era completamente dentro la sua musica la scorsa notte e il posto era
assolutamente perfetto.
Vado sempre a vedere Bob perchè uno non sà mai se lui sia come un giocatore
di golf all’ultima buca , e il neverending tou sia finito.Le 4.500 persone
presenti l’altra sera hanno avuta una prestazione magica.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
by Tim T.
Il sapore amaro per la
serata al Civic di Santa Monica se n’è andato adesso.
( Onestamente quello show è stato pessimo....il punto più alto è stato
Rollin’and Tumblin’) . Il Santa barbara Bowl, invece,è un posto grande , e
questo è stato lo show più alto che ho visto lì. Le chitarre totalmente
urlanti , la voce di Bob persino più forte , si poteva anche sentire il
suono del suo organo (!)
Dopo Santa Monica ero convinto che Denny Freeman andasse sostituito , ma mi
rimangio tutto. Ha suonato in differenti stili , e con un sound-mix decente
, si potevano sentire tutte le sfumature.
L’highlight per me è stato “Million miles” , “ Desolation row” ( di solito
non una delle mie preferite ) e “Honest with me” che sono state
completamente riarrangiate in modo più aggressivo e meno country. “I believe
in you” è stata anche questa grande , e suona quasi come influenzata dalla
recente versione di Cat Power.
E Bob , grazie per aver suonato la miglior canzone del nuovo album :
“Leeve’s gonna break” ed “Ain’t talking” tutte e due straordinarie. Infine
una veloce osservazione su tutti quelli che vanno ai concerti di Bob Dylan :
Let’s dance !
San Diego, California -
Concerts on the Green - Sept. 6 2008
by Iris Seifert
Con quattro spettacoli in prossimità della zona dove abito, questa è stata
per me l’opportunità migliore per essere presente alla fine di questo mini
tour di Bob Dylan. E’ stato come aspettare un maratoneta che sta per
arrivare al traguardo: non potevo mancare.
Il pubblico ieri sera è stato grande: voglioso, ricettivo, rispondente e
attentissimo.
Grazie a tutti. Sicuramente Dylan ha apprezzato ed è stato persino più
disposto a divertirsi con noi, sorridendoci e salutandoci.
“Cats in the well” era il pezzo giusto per far partire la serata, con un
violino molto alto nel mix ma sicuramente una versione molto bella. Come
“Times A Changing” con un bellissimo assolo di Bob all’armonica. “She
belongs to me” è stata molto carina con un’altra esibizione del talento di
Bob all’armonica. “Ballad of Hollis Brown” e “Lenny Bruce” meritano una
menzione speciale come “Mobile” una versione con arrangiamenti ancora
diversi ma molto interessante. “Ain’t Talking” ha lasciato tutti senza fiato
per la sua bellezza ma “Honest with me” e “Make you feel my love” ci sono
andate molto vicine. “Like a rolling stone” è stata grandissima, forse la
migliore che io abbia mai sentito. Il suono all’aperto è stato perfetto e
tutti i fan di Dylan qui a San Diego sono andati a casa sicuramente contenti
con “All along the Watchtower” che ancora risuonava nelle orecchie e un
grande Dylan ancora nei loro cuori. Forza Bob! Manca ancora poco e poi ti
puoi riposare per qualche mese.
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by Roderick Smith
Along the Camino Real
Sotto uno spicchio di luna gialla lui appare, fantasma spagnolo fra gli
alberi , Santa Monica lontana 1.000 miglia , padre dubbioso di mille sogni
erranti nella luce ,vacillano i suoi passi, la smorfia come uno strabico ,
lunghe ombre che sembrano dita distese nella notte , un airone che
attraversa la collina nell’oscurità del cielo.
Il vagone entra nella missione , avamposti lungo l’autostrada del Re , ci
siamo radunari al fiume , i nostri cestini da riempire , lui rende.
Milagros. Ora è un uomo anziano , i suoi occhi nascosti da una mascherina
trasparente , piccole parti di un uccellino di una porcellana rotta. Il
corpo fatto di legno d’acero mosso da un ritmo misterioso, si appoggia più
giù , il fuoco avvolge la tastiera, lui si tira indietro , lo sbuffo del
drago nell’aria umida. Un inesplicabile ringhio diventa un ruggito , il
suono profondo e cavernoso sopra le nostre teste. Quei familiari occhi
azzurri che sembrano due fessure scrutano intorno , siamo tutti in movimento
, ammucchiati attorno al suo antico vagone, il villaggio è in festa.
Zingaro cantastorie come un sacerdote dell’alto Massachusett , sta
costruendo una cattedrale di suono. Milagro. Brillano i contrafforti con le
finestre di vetro colorato, le donne ondeggiano occhieggiando i ragazzi ,
guarda attentamente la sua apparizione , non girarti, ora la sua è una
risata cosmica , la sua faccia ghignante come un pianeta sconosciuto, il
cappello da gaucho come un anello di Saturno , la camicia nera brillante
nella luce , incastonata di rubini , smeraldo e zaffiri. La sua testa è
nelle stelle stasera. Milagro.
Temecula, California -
Pechanga Resort and Casino - September 4, 2008
Dylan puts it all together at new
Mission Valley venue
By George Varga
POP MUSIC CRITIC
Tutte le scommesse erano fatte quando Dylan e la sua band hanno suonato
giovedi davanti a 1.200 persone al Pechanga & Resort Casino in Temecula ,
dove hanno fatto soltanto qualche scintilla durante il loro concerto fatto a
memoria. Ma l’iconico cantautore e la sua versatile band di cinque elementi
erano in tensione sabato sera all’AEG Live Concert on the Green , la sede
del concerto nella Mission Valley sul campo d’allenamento dei San Diego
Chargers’.
Nello show di sabato Dylan ha eseguito molto bene delle versioni rivisionate
di alcuni classici vitali come “The times they are a-changin”, “She belong
to me”, “Like a rolling stone” e “All along the watchtower” che ha chiuso il
concerto. Ha suonato proprio ispirato dalle nuove versioni delle sue canzoni
, che includevano “To make feel my love” , “Honest with me”, “Ain’t talkin’”
e "The leeve’s gonna break” ( un aggiornamento più accellerato di “When the
leeve breaks” di Kandas Joe e Memphis Minnie del 1929 ).
L’ aver vinto il premio Pulitzer- grande gioia – o frustrazione - per l’
artista in concerto può essere la brillantezza , la superficialità o
entrambe. Quale Dylan vedrete dipende da un numero incredibille di variabili
, e il contrasto drammatico tra i concerti di Pechanga e quello della
Mission Valley , ancora una volta l’ha dimostrato.
Può essere stata la sistemazione all’aperto sull’erba di sabato sera sotto
la luna piena , il riscontro entusiastico delle circa 6.700 persone presenti
al concerto , o semplicemente un gioco del destino, o può essere il fatto
che le performances di Dylan cambiano da un giorno con l’altro , come
conviene ad un anti-conformista come lui che costantemente cambia repertorio
( solo 6 delle 17 canzoni di giovedi sono state ripetute sabato ).
Qualunque sia il motivo , lui è ripetutamente salito di tono sabato , in
contrasto con lo show di giovedi di Temecula , dove ha lottato per restare a
galla solo qualche momento alla volta.
La qualità dell’audio di sabato era di molto migliore che al Pechanga , dove
la pesantezza dei bassi nel mix in troppe canzoni ha fatto sembrare Dylan e
la band girare in punta di piedi attorno ad essi.
Troppo spesso giovedi il canto di Dylan era seppellito , quasi inudibile , e
ha reso il tutto poco interessante , non importa se le sue smorfie con la
faccia manifestavano il disagio per la situazione insentibile , ma sabato
lui ha cantato con una passione palpabile e grande autorità , anche se il
suo fraseggio , ora diventato molto elastico , ha reso difficoltoso persino
ai fans più devoti riconoscere qualcuna delle sue canzoni più conosciute
fino a quando non arrivava il ritornello o qualche pezzo di frase in una
strofa.
Faceva ricordare come i grandi jazzisti non suonano lo stesso pezzo due
volte nello stesso modo.
Dylan , che ultimamente è progredito in questo tipo di improvvisazioni e che
ora evita di suonare la chitarra a favore dell’organo , l’ha fatto diverse
volte sabato sera.
Durante la riarrarngiata “It’s alright mama (I’m only bleeding) a metà del
concerto , ha offerto una potente dimostrazione per ricordare che – qualche
volta – lui non suona la canzone nello stesso modo.
Una straordinaria canzone dal suo primo album del 1965 “ Bringing it all
back home” , ha ripetutamente cambiato forma sabato sera . Dopo essere
cominciata il stile rockabilly e un riff di chitarra che sembrava un omaggio
alla “Claudette” di Roy Orbison-Everly Brothers , è sfociata in un
southern-sound intriso di rock-a-boogie , per passare poi al blues , al
country , avanti e indietro di nuovo.
Messa in mani con meno talento questa cosa avrebbe potuto scivolare in un
pasticcio di suoni disordinati , ma la band di Dylan ha affrontato questi
passaggi come un tutt’uno , proprio come la sua voce ha superato le
difficoltà di ogni cambio di stile.
E i testi sono sembrati più rilevanti che mai , specialmente quando ha
cantato la frase : Anche il presidente degli Stati Uniti / qualche volta
deve levarsi in piedi nudo.
Più tardi durante “It’s alright mama” ha cantato : Yoy lose yourself, you
reappear / You suddenly find you got nothing to fear. E’ sembrato che il
giovane Dylan che aveva scritto la canzone avesse passato il testimone in
forma creativa a questo veterano 67enne che è diventato adesso.
°°°°°°°°°°°°°°°°°
by Robert Sommers
Bob Dylan ha suonato davanti a 1.200 persone nell’ampfiteatro sulla strada
della riserva indiana. I biglietti sono stai venduti in 12 minuti.
Ha fatto in modo di aggiudicarmi l’unico biglietto disponibile su Ebay e
messo in vendita un’ora prima dell’inizio dello show . Sulla spinta della
mia grande fortuna a Las vegas , ho giocato qualche mano di Blackjack , mi
son pagato il pranzo e mi sono avviato verso la sala , che era fredda come
un freezer , gli uscieri mi hanno assicurato che si sarebbe riscaldata con
l’entrata del pubblico , letteralmente.
Come al solito, dopo la rituale introduzione del neverendingtour, Dylan è
stato puntuale e si è lanciato nel set.
Io sono un grande fan di Dylan, più ancora delle sue canzoni, e
occasionalmente delle sue prestazioni, ho visto circa 20/25 show di Bob.
Questa notte mi ha lasciato un pò freddo. Le tre chitarre erano così alte da
erigere un impenetrabile muro sonoro che lasciava poco spazio al resto.
Personalmente ho sentito pochissimi momenti di virtuosimo da parte della
band
di musicisti chiaramente completi, molto meglio sono stati i giorni quando
c’erano Charlie e Larry. Tre chitarre sono troppe. Bob Dylan e The Band
avevano il suono dell’era “Big Pink Band” e l’intera loro produzione aveva
un piglio più mascolino.
Le canzoni erano state riviste in modo che erano difficili da riconoscere o
da seguire da parte del pubblico casuale.
Molta della musica aveva 1,4,5 dodici battute , così ho cominciato a
diventar pazzo per seguire tutto il susseguirsi.Come ha detto una volta un
grande musicista “ Dylan non è Segovia”.
Ha cominciato a canticchiare è ho pensato a quanto stanco potesse essere ,
lo si capiva anche dalla completa assenza di ritmi diversi , di libertà
musicale o di una vera emozione in tutta la faccenda.
La folla come al solito era estasiata, un gran mix di giovani e vecchi , con
questi ultimi molto gasati. Per me era quasi una esercitazione intellettuale
, può darsi che ero stanco.
Lo show memorabile per me, come quello di Albuquerque nel Lesh tour o la
grande notte con Santana, sono state cose che hanno spedito direttamente
qualcosa al cuore, qualcosa che andava oltre lo show. Si ,lui è un genio, ma
non penso che sia altrettanto confortevole come entertainer, o che realmente
piaccia alla gente. Lui è il più acuto writer che la nostra era abbia
conosciuto nel sottolineare le eccentricità o le idiosincrasie umane.
Ma raramente parla nei suoi spettacoli e raramente da qualcosa che ti entra
nel profondo. Odio dover dire questo , lui può essere un freno reale.
Apostasia , Eresia. Ma ne lui ne la sua band sembrano divertirsi mai,
nemmeno io mi son divertito , ad accezzione del livello accademico.
Calpesto le tavole dell’uscita , ho vinto cinque o sei mani e detto questo
buona notte. Comunque ho pagato per lo show.
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Review by Iris Seifert
Home Stretch Show 2 Temecula/ Pechanga Resort
L’altra notte il vento bisbigliava qualcosa – ho cercato di capire cosa
fosse, ho detto a me stessa, qualcosa sta per arrivare, ma non è successo.
(Lonesome day Blues). Bene, è arrivato questa notte. Bisogna seguire il
suono del bisbiglio e dimenticare tutto il resto. Il fato aveva una sedia
per me.
Se Santa Monica sembrava in agonia ( la recensione di Roderick Smith diceva
questo in sostanza )fortunatamente la musica e il suono non sono gli unici
motivi per venire a questo show, lo show di Temecula è stata estasi.
La trasformazione era straordinaria e ha raggiunto un livello oltre le
parole , OK , poche parole. E : solo una canzone suonata in entrambe le
notti ( HGW 61 ).
Il suono era supercalifragilisticespiralidoso al cubo; qualche Elfo doveva
essere chiuso in gabbia stanotte.....oppure ignorato, sin dall’inizio il
suono era così debole che il cantato sembrava un bisbiglio , cosa che è
stata immediatamente regolata e c’è stata una incredibile ricchezza e
definizione di suono.
La set list merita come voto A1 stasera , lo stesso per i musicisti. La
musica suonata qui era molto bella , la comunicazione fra i due chitarristi,
si alternavano negli assoli, e più godibili ancora quelli della chitarra di
Herron! Mr.Dylan ha presentato la band cominciando Da Freeman dicendo “ Mr.
Donnie Herron ha suonato a lungo con lui”, e le parti acustiche di
Mr.Kimball ( e i solo elettrici ) mi hanno resa felice , ma il pubblico non
l’ha potuto interamente apprezzare quando si perdeva nel mix e diventava
inudibile.
Di sicuro Mr.Freeman brillava di più , che tocco morbido ; e Mr.Garnier:
wowie...che definizione delle linee di basso; e Mr.Recile messo un pò in
ombra da tutto questo, tuttavia certe finezze con le spazzole etc. sono
venute a galla ugualmente nei numeri centrali.
Mr.Dylan sembrava felice più di quanto si possa dire , come dimostrava in
ogni assolo di armonica o di organo ( il suono era così chiaro che si
potevano sentire bene anche le parti di organo ), il suo cantato ricco di
colori , ballando e ridendo un sacco di tempo con Mr.Garnier per le strofe
scordate o ripetute e cantava a se stesso “ Sono contento , sono ancora
vivo” nel vero senso della parola.
La notte precedente “Le cose sono cambiate” ( abbastanza inzuccherate ) ; a
Temecola “ I tempo stavano cambiando”, e se questo include come effetto
collaterale un qualità di suono come questa : Due pollici su , ma se avessi
più mani sarebbero di più , forse Tom potrebbe prestarmene un altro
paio.....
Grazie.
Santa Monica Civic
Auditorium Sept. 3 2008
By Darryl Morden
Affidata ad una leggenda del rock , dopo tutti questi anni . il compito di
suonare in una luogo vecchio di 50 anni che non ha aveva più ospitato
concerti di una certa rilevanza da molto tempo. Negli anni 70’ e 80’ la sala
del Civic Auditorium aveva ospitato concerti dai Kings ai Queen ai Clash.
Il suono non è mai stato molto buono , anche attualmente il sound rimane
rischioso anche per uno abituato come Bob Dylan a suonare per due ore
canzoni vecchie e recenti.
A 67 anni si può riposare sugli allori , ma sarebbe preferibile che
lasciasse i tour e si dedicasse a registrare.
Come sempre , tutto dipende da quello che sta per suonare , come sono gli
arrangiamenti e il fraseggio. Tutti quanti quelli che non hanno seguito
quest’uomo da diverse decadi , aspettavano la riproposizione delle canzoni
come sugli album , non è stato così.
Vestito di nero col cappello di foggia spagnola e coi baffetti neri che
sembrano disegnati a matita , Dylan sembrava un vecchio gambler da saloon
western ( the Jack of Heart? ) , la sua backing band in marrone.
In piedi dietro alla sua tastiera , emettva ruggiti ogni volta che soffiava
nell’armonica.
La sfilata carnevalesca di “Rainy day women # 12 & 35” , con il pubblico che
ripeteva il coro “everybody must get stoned” è stata lo scoppiettante inizio
dello show per il pubblico di circa 3.500 persone, seguita da una grezza “It
ain’t me babe” e da una galoppante “Stuck indide of Mobile”.
Questo l’andazzo della serata , Dylan ha pescato nel suo vasto repertorio
anni 60’ , mischiato con quelle di Modern Times. Ha saltato un sacco di
Dylan-periodi , ma questa era il modo col quale procedeva la set list della
serata.
La band attuale di Dylan : chitarristi Stu Kumball e Denny Freeman ,
batterista Geroge Recile , bassista Tony Garnier e il polistrumentista
Donnie herron alla viola , banjo, mandolino elettrico , pedal steel e lap
steel – sono con lui da diversi anni , abituati ai cambiamenti che arrivano
ad ogni esecuzione. Il capo ogni tanto gli concede qualche spazio , ma non
si allontanano mai dal fulcro della canzone , anche nelle nuove esecuzioni.
C’è stato il racconto della filanda del “Mississipi” la vincitrice
dell’oscar , un caustica pasaggio “Things have changed” a “The wonder boys”
soundtrack e molti classici., una sgangherata “I don’t believe in you” e la
mai-mordente “Ballad of a thin man”.
Una “Highway 61 pompata a boogie , nello spirito di John Lee Hooker è
piombata sul pubblico , mentre la più recente “Thunder on the mountain” ha
chiuso il set principale.
É ritornato per i bis con la firma di “Like a rollig stone” e una rinnovata
ma sempre tentennante “All along the warchtower”.
Il pubblico ha gradito quei pezzi abbastanza vecchi da meritare la
Previdenza Sociale , ovviamente eccitato di trovarsi di fronte ad un’icona
americana e in un posto che aveva ospitato gli Academy Awards.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°
By Stoneboy
Per essere onesti , tutto lo show è stato una merda , ero seduto in un posto
dove il suono era assolutamente terribile, avevo seguito i ragazzi che
c’erano nella fila , ma è stato un errore , voglio dire, era tutto così
penoso , con i bassi così alti che ti schiacciavano sul pavimento.
L’apertura , per essere sinceri era stata accolta bene , penso che Bob si
sia divertito iniziando con “RDW # 12 & 35” , qui in California , alla fine
dello show il posto era saturo del fetore dell’erba, inizio giusto nel
rispetto della situazione. “Mississippi” è stata una vergogna , era la mia
favorita , ma Bob non ha avuto un vocal all’altezza , ancora qualche canzone
e penso : perchè sono qui? “Spirit of the water” e il Dylan che avevo
sentito qualche mese fa nella parte europea del tour dov’è?, seguita subito
da “I don’t believe you” che non credo sia stata superba , immediatamente
dopo una noiosa “Mr. Jones” ed un’uguale “Thunder on the mountain” ,
“Highway 61” è stata noiosa e gli ingranaggi cominciavano realmente a girare
, certo , queste erano i miei highlights , ma domani mattina darò
un’acchiata alla set list cercando di ricordare qualche momento di qualità.
Yeah.....per me l’highlight è stato quando lui ha sputato sul palco dopo
“HWY 61 , ma hanno trascinato i loro culi per metà dello show , così sia....
Non capirete mai la ferita che mi si è aperta e il dolore che ho provato.
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Santa Monica Civic
Auditorium; 3.000 capacity; $69.50
By PHIL GALLO
Presented by Nederlander. Reviewed Sept. 3, 2008.
Band: Bob Dylan, Tony Garnier, Stu Kimball, Denny Freeman, Donnie Herron,
George Receli.
Ancorato dietro una tastiera raramente udibile , Bob Dylan ha scelto di
impersonare una persona distante , sfruttando le sue capacità artistiche per
superare la prestazione scadente.
Ha alterato le canzoni per dimostrare a quelli che da anni fanno la
riverenza alla sua capacità di reinventare , ma ora la sua abilità e le sue
interpretazioni sembrano traballantei.
Quello che una volta sembrava intenzionale , strofe cambiate o una melodia
cambiata , adesso suona come un errore , il risultato di una perdita di
memoria e di confusione.
Rubando una frase che ha cantato merciledi dera all’interno della calda sala
del Civic Auditorium di Santa Monica : Could this really be the end ? A 67
anni , suonando molto più stancamente di quanto ha fatto due anni fa , Dylan
è ritornato al tipo di show tristemente famosi prima del grande periodo di
ringiovanimento da 1997 all’inizio del 2002.
Il concerto di Santa Monica arriva quasi alla fine del suo Never ending tour
, è non è illogico pensare ad una riduzione della sua attività
concertistica. Mentre la serata ha avuto i suoi momenti – una estremamente
pesante lettura di “Rollin’ and Tumblin’” , “It ain’t me babe” con la band
che trovava un sound caraibico nel cambio degli accordi , una impressionante
grezza e precisa “Ballad of a thin man – sono impallidite rispetto alle
esibizioni di 11 anni fa nelle piccole sale di Los Angeles , come El Rey ,
il Wilthern ed il Pantages.( Il suo sistema è stato per molto tempo quello
di passare dall’ arena , ai piccoli teatri e la periferia , senza citare i
campi da base-ball della lega minore della fascia est e del midwest).
Lo spirito del pubblico , in generale , era bendisposto , e non ci sono
dubbi , è ancora un privilegio essere in presenza di Dylan quando è
possibile. Ma troppa parte del concerto di mercoledi sembrava quelli dei
primi 90’ , con lìascoltatore costretto a focalizzare alcuni momenti ,
perchè tutto il resto era trascurato ed incoerente , era rimasto dietro
l’angolo .
Senza più l’opzione della chitarra acustica , non c’è più un punto dello
show che cambi passo : le prime sei canzoni erano così simili una all’altra
che se fossero state suonate nella stessa tonalità sarebbero sembrate un
lungo medley.
Considerando quelle di mercoledi sera , la set list era la solita di ogni
concerto , “ I don’t believe in you” è stata la sola rarità della serata ,
ma persino questa difettava nel distinguerla , la band l’ha suonata come se
fosse il seguito di “Stuck inside of mobile”
Si può dissertare tutto il giorno sul deterioramento della sua voce , ma
questo è il livello massimo che i suoi affezzionati fans devono aspettarsi
da Dylan quando sale sul palco, ma mercoledi sera lui non c’èra.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Santa Monica, California -
Civic Auditorium - September 3, 2008
Review by Roderick Smith
Butta questo show fuori della finestra. Butto anche il mio biglietto.
Che naufragio nella vecchioa sala del Civic Auditorium. Non parliamo del
sound system , il più difettoso che ho sentito in 30 anni di ballo sotto la
tenda , ma anche la qualità delle canzoni era da buttare. Testi buttati
fuori e messi in un angolo , una canzone ammucchiata sull’altra , il tutto
sepolto in un fango laccato.
É uscito ondeggiando , vestito di scuro , con le strisce gialle , come un
soldato di West point. Il suono , gente , era così lontano dalla qualità ,
che i testi non hanno avuto la minima possibiltà di essere capiti.
Ma per coloro che sono sempre preoccupati per la sua voce dirò che non ha
perso niente . “It ain’t me babe” , questo voleva dire quel momento , alzava
di continuo le ginocchia , come se stesse salendo qualche vecchia montagna.
“Highway 61” , ha fatto uscire due voci , una di fianco all’altra , una
stridula ed insistente , l’altra la voce rauca di un profeta arrabbiato.
Una voce che non avevo mai sentito prima , come un demone nella notte.
La band infilava una canzone dietro l’altra.
Quando era rimasto in Mississippi quel giorno di troppo , ho fatto un
respiro profondo. Le mie orecchie suonavano come le loro campane pagane.
Ma in un momento di imperfezione di questo show abbiamo visto il gambetto di
Lazzaro.
E’ stato in “Ballad of a thin man” , penso ? , ha soffiato nell’armonica e
niente ne è uscito. I suoi occhi sembravano persi nella luce pallida. E’
stata una sensazione strana , come l’aria che se ne va dalla stanza , non
era facile come sembrava , ho pensato.
La mia fede , in questi giorni , è debole come lui , non posso permettermi
di avere dubbi sul pulpito. E’ finito quasi sul pavimento quando ha
cominciato la lunga scalata contro il volume del suono.Il suo pugno
biano-cromo si agitava ribelle come mai
Las Vegas, Nevada -
Hard Rock Hotel & Casino - September 1, 2008
by Phil Levine
Bene , persino in un’età , per sua stessa ammissione , dove “ low wages are
reality...” ( i salari bassi sono una realtà ) il costo per vedere Sua
Bobbità qui in America in molti concerti è stato dannatamente alto. 200
dollari , si potrebbe dire “biglietto per il circolo d’oro” ? Ouch.
Ancora , dopo due anni di assenza da Sin City , il vagabondo di Hibbing ha
fermato il circo all’Hard Rock Hotel per il Bobfest ’08.
Un giovane ragazzo della folla era di buon umore , vestito in gran spolvero
per la festa del Labor day , ha dovuto fare di tutto per pagarsi il
biglietto per vedere uno show datato.
Bene , no , mica tanto . Nella scala di Bob da uno a dieci , come si diceva
all’inizio degli anni 90’ “ Che diavolo sta cantando?” . Essendo stato da 10
nella Rolling Thunder e Freeweeling Bob , in questo show al massimo può
meritare 6. Ha cominciato la serata con una quasi incomprensibile “Watching
the river flow ( un omaggio a Gustav del golfo? ) seguita da una appena più
capibile “Baby Blue”.
Subito dopo “Stuck inside of Mobile” ( abbiamo visto ogni show di Bob in Las
Vegas in questo millennio ) solo lui sa perchè ha ririrato fuori questo
vecchio cavallo di battaglia in ogni show di Sdin City , ma..... oh Maaaama ,
dovrebbe essere davvero questa la fine? Per favore...
Segue “Millions miles” , quasi da buttar via . é stato con “Simple twist of
fate” che Mr.D è sembrato finalmente entrare in sintonia con le cose.
In nessun caso belle come le originali , ma nel 2008 bisogna prendere quello
che si può avere nell’ascoltare il Bobbismo e via , andare con quello.
Altro omaggio al Golfo , “High water” , comunque ancora da nessuna parte
vicina al bel bluesy dell’originale. Segue “Back pages”.
Era ammuffita , polverosa , l’unico aiuto era pensare alla struggente
versione di Neil Young che canta questa canzone nel 1992 al leggendario Bob
fest a NYC,
ma allora Bob era molto più vecchio di adesso .
Così Bob è passato al suo Bob jig con la vivace “Summer days”, a proposito
di cose datate.
Poi una “Love sick” da uno/due pugni , seguita da una torva ”Tweedle dee”.
In forse , l’highlight della serata è stata “Just like a woman” , con la
gente che cantava il coro...dando l’impressione di ricordare a Bob a quello
che si suppone dovesse essere il sound della canzone...sorrisi momentanei
hanno ricordato al cantante ed alla gente quei gloriosi giorni ormai
passati.
Avanti , su , Abe dice a Dio che Bob ci sta portando sulla Highway 61. Non
vintage , ma hey , era riconoscibile!!! Lo stesso non si può dire della
seguente “Nettie Moore”— Vorrei azzardare l’ipotesi che più della metà del
pubblico non avesse idea di che canzone fosse. E allora...la miglior canzone
della serata “Thunder on the mountain” , ma Alicia Keys non c’era proprio ,
da nessuna parte , ma questo non vuol dire che qualche vecchio cane da
caccia la stia ancora cercando....una grande versione , un assaggio di
quello che avrebbe potuto essere la serata se lui avesse deciso di andare in
un’altra direzione e non usare solo due corde . Una breve pausa e poi una
superficiale “Like a rolling stone/Watchtower" , e se ne è andato , verso il
prossimo appuntamento.
Non sò se tutti noi abbiamo provato la stessa cosa ( forse è stato uno show
migliore di quello che avevo immaginato potesse essere ? , e l’ho visto
sotto diversi punti di vista.... ma allora, così come tante altre cose in
questa città , tu paghi i tuoi Bob-dollari e prendi il Bob che Bob ti da.
Ah bene , cosa vuoi che sia questo per vedere il più grande cantautore
vivente?
Buon viaggio Mr.D…e chi lo sà? Potrebbe essere che la prossima volta
proverai a tenere i prezzi un po di più alla portata di quelli che ascoltano
”Workingman’s Bleus # 2 tutti i giorni ?
Park City, Utah - Snow
Park Ampitheater - August 31, 2008
by Jay Meehan
( Questa sarà un pò in ritardo , ma “ Theme
Time Radio Hour” mi ha messo dell’umore giusto e nessun’altra recensione è
stata postata , suppongo sia bene aggiungerla alle altre , anche se sarà
solo descrittiva ).
Serata di monsoni allo show Park
Amphitheatre . Inzuppati fino alle ossa dai temporali la folla era estasiata
ed intimorita dai lampi.
Set list per tutte le età . Bob brillava ,
frequenti risate che accentuavano i vari momenti. I ragazzi sembravano un pò
stanchi del viaggio , ma pian piano sono entrati in sintonia con ogni
riarrangiamento di questa singolare selezione.
Primo show con questa scaletta , eccetto naturalmente per Tony e George , ma
, c’era una attenzione notevole da parte della band. Potrebbe essere una
serata troppo bagnata per suonare , niente permetteva di essere fedele al
mondo di Bob in questa notte troppo inzuppata e fangosa.
Le comunicazioni sul palco erano difficili
finchè i rumori del temporale non se ne sono andati , Donnie è sembrato
guardare le mani di Bob sulla tastiera per tutta la serata , ma non ho
capito la ragione di questa cosa.
Ognuno sembrava guardare l’altro , con Tony , che come al solito , faceva da
interprete al “Bobby linguaggio” per gli altri.
Nessuno di loro ha fatto più di tanto , eccetto che eseguire perfettamente
ogni canzone con squisita nuance. Stu , che sembrava Tom Waits , ha fatto un
sacco di facce ed espressioni per fare i suoi singoli breaks.
In quanto ai suoi compagni di band , erano più stoici nel fare i loro riffs
impeccabili , faceva freddino. Il manico della chitarra di Denny non si è
mai mosso , Bob, cosa incredibile , sembrava il più animato del gruppo.
Il set è sembrato un insieme di canzoni
corte, più corte del solito , forse perchè Bob aspettava il ritorno del bel
tempo e tutti speravano che ci avrebbe poi dato un momento musicalmente
migliore se le cose si fossero asciugate un pò , con una situazione più
fisicamemte confortevole.
Ma dopo “Like a rolling stone , il solo bis , i ragazzi si sono allineati
con Bob in mezzo al palco , ringraziando con apmi gesti la gente per tutte
le ovazioni e gli applausi deliranti che hanno accolto ogni parola , ogni
nota di ogni canzone in questo che è stato uno show da ricordare.
Certo , mi sono mancati Charlie e Larry ,
ma non ha importanza , questo non è stato il mio show preferito di sempre.
Bob è coooooosì nel suo gioco , e così sono i suoi compagni
Snowmass Village, Colorado
- August 30, 2008
Jazz Aspen Snowman - By Stewart Oksenhorn
The Aspen Times
Stewart Oksenhorn della Aspen Times ha commentato che per festeggiare un
perfetto Labor Day Festival ad Aspen non ci voleva poi così tanto, bastava
che la band di John Fogerty si presentasse un giorno prima, immobilizzasse
la band di Dylan (con cloroformio? corde e scotch?) e prendesse il suo posto
sul palco con Dylan. Dylan che sembrava su di giri, forse non se ne sarebbe
nemmeno accorto, anche perché il batterista Kenny Aronoff e chitarrista
Billy Burnette qualche anno fa, avevano già suonato con Bob.
La voce di Dylan sabato sera era esattamente quello che ci si poteva
aspettare, roca e senza sbalzi, e il suo fraseggiare come e quando viene in
mente a lui, idiosincratico come ci si può immaginare.
La scaletta di Dylan era una set list che poteva far contenti tutti, da
“Rainy Day Women #12 & 35”, “Like a Rolling Stone” e “All Along the
Watchtower”, poi qualcosa per fare contenti coloro a cui piace la meno
conosciuta “Under the Red Sky”, infine un capolavoro di Dylan come “Visions
of Johanna”
Quello che era veramente irritante, comunque, era la band di Dylan. Mancava
di personalità, capacità musicali, mi sembrava che cercasse di far diventare
ogni canzone un “middle-of the road country-rock”. Mi sembra che tutto il
suo set sia piatto, di un colore solo; mi fa piacere che Bob si diverta ma
mi dispiace che la sua band non faccia lo stesso (o non le è permesso?) e
non si unisca al divertimento.
Non si può di sicuro accusare John Fogerty, presente al Labor Day Festival
per la seconda volta in quattro anni, e la sua band delle stesse cose. John
non ha più i problemi di qualche anno fa con i suoi ex amici del Creedence
Clearwater Revival o con la casa discografica. Scatenato sul palco come un
bambino con tanti giocattoli nuovi, cioé successi come “Looking Out My Back
Door”, “Have You Ever Seen the Rain” “Bad Moon Rising” e “Born on the
Bayou”.
Fogerty ha dominato il palco, correndo dal tutti e due i lati, coinvolgendo
la folla. La usa band era con lui tutto il tempo e più ancora nella nuova
“Gunslinger” nella quale tutti e sei i membri della band si sono allineati
in fronte al palco per mostrare solidarietà nella canzone contro Bush.
Brillando ancora di più, almeno per un certo segmento del pubblico che
ascoltava, c’erano i “Widespread Panic”. La band del sud, che era stata
l’attrazione principale di giovedì e venerdì sera, dalla loro ultima
apparizione su questo stesso palco nel 2005, ha aggiunto la chitarra solista
Jimmy Herring. Questo cambio ha portato il gruppo da affidabile a bravissimi
mentre il super veloce Herring conduceva la musica ad una apoteosi meglio
dell’altra. I fedeli fan della band, conosciuti anche come “Spreadheads”
sembravano unanimi nell’acclamare lo show. La scaletta di vecchi e nuovi
pezzi, comprendeva anche “Stoned me” di Van Morrison e “Mr. Soul” di Neil
Young.
Era difficile trovare degli anelli deboli tra gli atti di apertura. Il
quintetto Olabelle di New York, ha messo un suono “alla Band” in diversi
pezzi dei “Grateful Dead”. I Global Noize hanno suonato con vigore il
jazz-funk degli Headhunters, aggiornandolo con DJ Logic and il cantante
indiano Falu.
La musica country è stata ben rappresentata da Dwight Yoakam e dalla Band di
Jerry Douglas.
La Band dei Colorado’s Yonder Mountain String ha chiuso i cinque giorni di
concerti con la loro versione di bluegrass e rock’n’roll.
Il tempo era buono e il suono quasi privo di errori, la folla si era
comportata bene e il Jazz Aspen raggiunge un altro livello
nell’organizzazione dei festival.
Adesso è ora che cerchiamo un’altra band per Dylan.
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by Jack Brockie
Siamo arrivati a Snowmass alle 6,45 p.m. , Bob era un pò in ritardo dopo che
siamo arrivati al festival , tutti contenti perchè sul palco non c’era
ancora nessuno.
Ho incontrato qualche Israeliano al concerto , così sono stato con loro
durante lo show.
La presentazione e la musica sono partite e la band è salita sul palco
portandosi appresso le loro chitarre , Bob è salito alcuni secondi dopo di
loro e si è messo al centro del palco in fronte a Donnie , con il suo Oscar
dietro di lui. Bob era in giacca blu chiaro o bianca , con il cappello ,
pantaloni neri e l’anello di diamante che brillava nell’oscurità.
Rainy day women è partita e la gente è diventata pazza . Bella apertura ,
Bob era in bella forma e buon umore.
It’s all over now ha calmato la gente : Bob l’ha cantata molto bene. Grande
secondo numero.
Most Likely…amazing!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!:)Grande versione. Mi
piace il nuovo riarrangiamento della canzone dal 2007. Bob sorrideva. Ha
guardato la gente e l’ha intrappolata.
Cry awhile , la linea di Denver è stata grande . La folla lo amava : Bob ha
camminato intorno al violino con la sue armoniche , ma non le avrebbe
suonate . Dopo questo ha fatto qualche stiramento alzando e abbassando
lentamente le gambe , ha fatto questo per alcuni secondi.
Stuck inside , davvero grande , la canzone mi è rimasta nella testa per
tutto il viaggio di ritorno. Bob indicava Denny , Stu e Tony diverse volte
mentre questi stavano suonando.
Love sick , canzone straordinaria , nuova grande versione , sono rimasto
sorpreso ed eccitato da questo numero.
Tweedle Dee , la migliore. Quando è cominciata non si è potuta riconoscere
per diversi secondi ed avreste pensato ad un’altra canzone , ma poi è
svoltata in questa , è stata una fantastica versione.
SIMPLE TWIST OF FATE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!:), per alcune battute ho
pensato fosse Make you feel my love , come stavo discutendone con I miei
nuovi amici. Allora tutti assieme hanno detto “ Amazing!!!!!!!!!!!! :o) La
mia canzone preferita , non l’avevo mai sentita dal vivo prima di stasera.
Ballad of Hollis Brown , grande , grande !!:o) Donnie aveva preso il suo
banjo prima di cominciare ed ho pensato che stesse per fare High water , ma
Hollis Brown è stata quella che è stata ed è stata stupenda.
Summer days , tutti ballavano , Bob faceva grossi sorrisi , guardava la
gente con sorrisi e risate , canzone divertente.
Under the red sky , sono stato felice con questa , ed è tornata ad essere
una delle mie favorite canzoni dal vivo , versione davvero buona.
Highway 61 , rock al meglio , canzone numero dodici , era spaventoso , stava
terminando il conceerto senza canzoni da Modern Times.
Visio of Johanna , stupenda!!!!!!!!!!!! Le luci si sono abbassate durante
questa canzone , riportandomi indietro nel tempo al 1966. Straordinario
fraseggio nell’ultima strofa di questa versione , continua a costruire sopra
questa canzone rinnovandola sempre.
It’s alright ma , straordinario nuovo arrangiamento , Bob e la gente erano
veramente “dentro” in questa canzone.
Dopo questo pezzo ha lasciato il palco , spaventoso , niente Nettie Moore
stasera.
La band è ritornata ed è stata Like a rolling stone. La gente era impazzita
e Bob aveva un grande sorriso e l’ha cantata con entusiasmo e passione.
All along the watchtower , molto buona e molto bene , Bob l’ha cantata e
suonata bene.
Nessuna canzone da Modern Times , ma nessun problema , Bob era al massimo
della forma stasera e appariva in grande spolvero . Si poteva capire dalle
parole e dalla reazione della gente , un sacco di sorrisi e cenni di
approvazione con la testa.
Bob ha bevuto dell’acqua fra una canzone e l’altra.
Asper è un posto molto bello , mi ha fatto pensare ai cieli immensi , Mt e
The Gorge nello stato di Washington.
BOB-Come to Montana next Spring/Summer!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!:)
Kansas City, Missouri -
Uptown Theater - August 28, 2008
by John Pruski
Grande show , e dopo più di 40 shows nell’ultimo anno , ho sentito per la
prima volta Chimes of freedom dal vivo , così questa è stata per me il mio
personale highlight. Dang , avevo sentito il nostro amico ed eroe Bob Dylan
suonare Joey , Vision of Johanna, Jokerman, Under the red sky, Man in me ,
If dog run free, Desolation row, Blin Willie , etc...,perfino Brown sugar ,
diverse volte , ma mai prima di questa volta avevo sentito Chimes of
Freedom! Chimes è stata suonata due volte in questo mini-tour. Molto è stato
fatto dalla TV questa settimana essendo il 45° anniversario del MLK ,
pensavo per l’occasione a qualcosa di monumentale ed effettivamente siamo
stati tutti spazzati via dalla forte prestazione di Chimes of freedom.
La notte ha avuto un inizio piovoso , dalle 6,00 alle 6,20 abbiamo preso
l’ acqua mentre aspettavamo in fila che aprissero le porte. Le hanno aperte
in anticipo alle 6,30 quando la pioggia era diventata un acquazzone , ma
ormai molti , me incluso , eravamo bagnati fradici. Nella fila scherzavamo
dicendo che Dylan avrebbe dovuto fare A hard rain’s , cosa che forse per
coincidenza ha fatto.
Mi è piaciuto molto il modo col quale la band ha iniziato Leopard skin , con
Bob che ha gradito il grande applauso di mezzo minuto alla fine della
canzone.
Essendo uno show ad ammissione generale ( posto unificato )molti di noi si
sono ammucchiati uno vicino all’altro nel caldo , umido ed afoso front-stage
. Quando Bob suonava l’armonica , ho potuto vedere chiaramente il grosso
anello di diamanti che portava sul dito-matrimoniale.
Per me il concerto ha raggiunto il top con Chimes of freedom e con la
successiva Till i fell in love with you , con una grande esecuzione e
qualche grande riffs insieme di organo e chitarra. Durante Till i fell , mi
sono ritrovato a pensare agli Spoonful , così similare era il fraseggio e
l’arrangiamento. Till i feel è stato un altro highlight , simile alla
versione di Wang dang Doodle che di solito chiudeva gli shows di Dr.John.
Il pubblico ha naturalmente riconosciuto la strofa di Kansas City in High
water ( già suonata l’anno scorso in KC ), lo stesso per Just like a woman ,
e ha cantato a squarciagola i refrains di Just like e LARS. Bob ha suonato
l’armonica diverse volte nella serata , niente chitarra ,e di nuovo , ho
realmente notato il suo organo molto più quest’anno dei precedenti ( quando
sembrava che Donnie suonava più assoli ). I piatti di George erano chiari e
distinti in It’s alright mama , cosa che non avevo notato in precedenza.
Alla fine è stato un grande show , seguito da più di tre minuti di applausi
prima dei molto duri encore. E poi naturalmente , ha piovuto per tutte le
quattro ore di macchina per il ritorno a St. Louis.
Tulsa, Oklahoma - Brady Theater - August 27, 2008
Bob Dylan meets the Brady bunch
By JAY CRONLEY World Staff Writer 8/29/2008
Oh , certo , sembrava che ci fossero 150 gradi nella sala , le sedie più
costose erano sedie pieghevoli molto più adatte ad una sala d’aspetto o per
un recital di quarto grado , e oh , c’era gente in seconda fila che
continuava ad urlare con un accento beery “ Sei il più grande Bob!”.
Certo , l’uomo che stava al centro della fila è arrivato due volte con sei
bicchieri di birra , tre per mano , con le dita nella schiuma , e oh , certo
, c’erano un sacco di tipsy-women che ballavano male davvero per dirla in
parole povere , sollecitate dal volume abbastanza alto della musica.
Ma :
Al nuovo BOK Center , gli Eagles e gli altri come-si-chiamano , saranno in
difficoltà a suonare dopo l’esibizione di Bob Dylan e la sua band.
Caldo a parte , la band era vestita in nero e sembravano quei ragazzi che
vengono alla tua porta a chiederti i pagamenti di fine mese.
Canzoni da bere : quando alla fine del concerto stavo scrivendo di Bob , una
donna mi ha vomitato sui piedi , ma non ho protestato. Non si discute con
l’alcool pagato , c’è solo da dire che se hai bevuto troppo fai la figura
dell’idiota in pubblico.
Brady si è distinto in questo : le birre giravano e gli ubriachi anche ,
Yow!.
Non si dovrebbe vendere da bere ai concerti , senza scherzi , oppure
dovrebbero esserci delle sale apposite dove la security potrebbe indirizzare
meglio le sue forze.
Non mi sto lamentando , ma ai concerti puoi dire chi ci sarà dentro vedendo
quelli che ci son fuori.
La gente che aveva occupato tutti i posti e che ha fatto ritardare il
concerto di 15 minuti era di tutte le età , e sembravano , lo dico con tutto
il rispetto perchè in mezzo c’ero anch’io , la folla allo zoo.
Quello che voglio dire con questo è che la gente era di tutte le età, e
sembrava tutta gente agiata , in grande spolovero e pronta per vedere il
concerto.
Forte ma silenzioso :
Era come se Bob Dylan si guardasse intorno nella piccola , calda ed intima
sala e pensasse : "Abbastanza per un concerto allo stadio o per un centro a
sei piattaforme , questo è divertente".
La domanda focale di tutti era : “Dylan parlerà nel concerto?”.
Al recente concerto a New York ha detto : “ Gente , è un peccato che i
Dodgers non siano ancora a Brooklin”.
Ma purtroppo , tutto quello che c'è è stato detto oltre i testi delle
canzoni è stata la presentazione della band.
La parte peggiore del luogo per vedere il concerto era quella alla destra
del palco.
Dylan è stato virtualmente presente in diverse occasioni , e sempre attento
, per due ore di musica nonstop.
Non è stato come un concerto tributo al grasso Elvis , è stato un concerto
attuale.
Little Rock, Arkansas -
Riverfest Amphitheatre - August 26, 2008
by Stewart McLendon
Lo show è finito…..ho preso degli appunti per ricordare il massimo
possibile.....
“Cat’s in the well” è stata l’apertura......con Bob alla chitarra ! Sò che
non l’ha fatto tante volte nel 2008 perciò sono stato contento di averlo
rivisto con la 6 corde elettrica , la band era rock , non male , non grande.
“It’s all over now baby
blue!!! Seriamente , i primi 30 secondi più o meno pensavo che stessero
facendo “Tom Thumbs blues”. L’introduzione è stata bella confusa , la band
riempiva tutti i buchi......e......Oh...Bob è tornato alla tastiera per il
resto dello show.
“Summer days”. Finalmente l’ha fatta....un capolavoro di swing texano!
Penso di averla sentita dal vivo 3 o 4 volte , sempre un riempitivo , non è
mai stato un pezzo importante nella Set list, ma non stasera , questa è
stata una delle mie versioni preferite. Tony ha fatto un bel lavoro col
basso acustico , lo faceva girare intorno. Brent , questo sta andando verso
il sockhop mix!
“John Brown" Era ora ! Grazie Bob. Non l’ho mai sentita così vivace , era
come una marcia galoppante , hey , c’è anche il banjo sotto....udibile , ma
non abbastanza. Allora Bob si è lanciato nell’assolo di organo! Non mi è mai
particolarmente piaciuto l’organo dei recenti anni, questa volta sì con
questo arrangiamento, così tutti e Bob hanno avuto lo spazio per l’assolo.
“Shooting star” , un’altra semi-rarità! Con l’armonica....WOW....
“Stuck inside of Mobile” ,
Bob ruggiva come una bestia ,”AAAWWWWWW, MAMA!...mi piangevano gli occhi ,
Bob fa una smorfia e prende ancora l’armonica!.
“This whells on fire” Si torna al funk delle paludi....ancora armonica...mi
sento come se fossi in mezzo alla band. La struttura di questa canzone si è
trasformata in una cosa meravigliosamente aliena. Al momento ho pensato ,
Bob commerciale....un chiodo da 9 pollici di country-folk....che senso ha?
Dinger dice che il basso le ricordava “Shakedown street”. Alla fine Bob
suonava l’armonica con la sinistra e la tastiera con la destra , molto
grooving....l’uscita è stata armonica e band.
“Mississipi” Non l’avevo mai sentita dal vivo....ci è voluto un sacco di
tempo per capire che canzone era , ma il viaggio valeva la pena. Mi sentivo
totalmente parte della band , erano elastici nella loro abilità di suonare
diverse sezioni con la stessa attenzione e concentrazione . Chi è venuto
fuori da questo arrangiamento? Tony e Bob? Mi sono piaciuti stasera!.
“Rollin’ and tumbli’” Hanno calcato sull’accelleratore con questa canzone ,
rockabilly Bob. Questa non è una band di merda di toro....A
proposito....c’era una ragazza dietro a noi che ha fatto girare l’hula-hoop
per tutta la serata , specialmente durante questa canzone. George Receli
aveva un grande tocco e manteneva il tempo perfettamente . La band è davvero
affiatata , il solo di Freeman è stato come un serpente elettrico di suono.
“Master of war! Il basso
di Tony sottile e forte , l’organo di Bob legato con il resto dei
ragazzi....Avevo già sentito questo nel 2001 , in questo stesso posto , e
anche allora ero andato giù di testa. Stasera c’era l’illuminazione che
creava grandi ombre dietro di loro. Mi son sentito come se stessero facendo
un capolavoro , e fatto bene.
“Highway 61” , imponente battito di piedi.....WOOOOOOOO!
“Beyond the horizon” , il remix di questo pezzo da sottolineare, avevo
sentito solo la versione dell’album finchè non l’ho sentito dal vivo.
Patrick gridava a più non posso , era così buono.
“It’s all right ma” ,quando l’ho sentita ho pensato che fosse un potente
pezzo rock. Il livello del suono era troppo alto e il suono era sporco. Ma
dannazione! Mi sentivo colpevole di aver disprezzato questa band ,
condizionato da quella di Campbell e Sexton.
“Nettie Moore” , come certe belle sviolinate di musica zingara....
“Thunder on the mountain” , i ragazzi “c’erano”! Erano saltati in groppa al
cavallo! Che gran suono , Freedom sparava fendenti in libertà....libertà
perchè stava scaricando la tensione magnificamente.
Bis
“Like a Rolling Stone” , introduzione spaziale , Bob spaziale , “how does it
feel? "It feels good".
“Blowin’ in the wind”
.Grande soft-rock , Bob suona l’armonica in modo lamentoso , come se stesse
per chiederti quello che succederà.
Sommario : un grande show...il migliore che ho visto. NO
WATCHTOWER!!!!YAY!!!!
Avevo sentito Watchtower negli show precedenti. La band era compatta e bene
insieme stasera. La voce di Bob era rauca e confortante . Mi son piaciute le
canzoni-rare , mi è piaciuto questo show!”
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by Lindsey Millar
Last Night: Dylan
Vestito come un elegante Generale Confederato , baffi disegnati a matita ,
fascia azzurra in vita , cappello spagnolo piatto , pantaloni stretti con le
bande , Bob Dylan ha speso un ottavo del concerto schiarendosi la gola con
le canzoni. Cosa non straordinaria , ma d’altronde , per un uomo di 67 anni
che ha passato la maggior parte della sua vita “on the road” e gli ultimi 20
anni in tour , tanto che i vecchi fans lo hanno denominato “never ending
tour”.
Dalla terza canzone , ha borbottato e parlato-cantato , ancora flemmatico ,
ma in un modo che non può essere definito se paragonato ai pezzi d’apertura.
Alcuni “giganti” seduti vicino a me guardavano con le labbra arricciate , ma
la maggior parte sembrava riconoscere le canzoni : La presentazione non è il
marchio di fabbrica del Dylan attuale , e nemmeno sta eseguondo le sue
canzoni nel modo giusto. Ma la sua band , incluso Tony Garnier , bassista
con Dylan da molti anni , e da quattro altri improvvisatori , stasera hanno
reso ogni cosa swing.
La set list , disponibile su bobdylan.com , era in maggior parte costituita
da canzoni degli ultimi due album , “Love and Theft” e “Modern Times” , più
qualche classico degli anni 60’ , la potrete vedere guardando online . In
principio ha fatto “John Brown” , una appasionata canzone di protesta contro
la guerra , mai pubblicata su album fino ad “Unplugged” , e poche canzoni
dopo “ Wheels on fire” , che ha scritto con Rick Danko quando la Band era la
sua band.
L’Highlight della serata , senza discussione , è stata una enfatica ed
essenziale “Master of war”. La sezione ritmica ha preso il sopravvento con
Receli che sparava cannonate con la grancassa. E in qualche modo , segno
dell’importanza della canzone , Dylan ha cantato chiaramente “ Come master
of war / You build all the guns...”-
Little Rock, AR -
private show, august 25 08
By Parker Lewis
Che fortuna, grazie al mio amico Jack che lavora per la Simpson
Technologies, lunedì ho avuto il privilegio di vedere Bob Dylan con altre
2000 persone nello spettacolo privato “Little Rock”.
Jack, da buon amico, mi ha regalato i suoi due biglietti, sapendo che sono
un grosso fan di Bob: è così che ho fatto 30 miglia di viaggio da Cabot dove
abito, pronto a prendere il mio posto in mezzo a molti executives della S.
T. e anche molti giovani della mi età.
Questa è la 4° volta che assisto ad un concerto di Bob Dylan, l’ultima è
stata cinque anni fa, ma oggi sono veramente fortunato perché mi è capitato
di essere centrale di fronte al palco in decima fila!!
Prima di arrivare al teatro non avevo ancora idea di che tipo di spettacolo
mi aspettava, pensavo forse ad un Bob Dylan che ci parlava attraverso il
megaschermo (non mi era chiaro che sarebbe stato lì di persona!). ma quando
Bob ha fatto la sua apparizione cantando Cat’s in the Well, con la sua
chitarra in mano… WOW! Un Bob che sorrideva e quasi ballava mi sembrava un
sogno!
Subito dopo con It Ain’t Me Babe era già ritornato dietro la sua tastiera e
poi verso la fine ha chuiso questo pezzo con un assolo di armonica che mi
sembrava non finisse più, dopo di che mi ricordo poco… ero così coinvolto
nella sua musica che la serata è letteralmente volata!
Siccome so che la gente vuole sapere esattamente cos’ha suonato ho scritto
una scaletta:
dopo It Ain’t Me Babe, ha fatto una gran versione di Things have Changed
che poi è sfumata senza interruzioni in Mississippi… è stato fantastico!
Dopo Stuck Inside a Mobile, Million Miles e un’incantevole Shooting Star,
una rockeggiante Highway 61 e subito dopo Masters of War seguita da Nettie
Moore. Poi ha fatto un’incredibile versione di It’s Alright Ma, che ci ha
lasciato tutti senza fiato!
Dopo Summer Days era il momento di Like a Rolling Stone e Thunder on the
Mountain e ora che ha raggiunto All Along The Watchtower, l’ultima canzone,
la gente era in delirio!
Dylan e la suo band hanno poi lasciato il palco, le luci si sono abbassate,
ma non c’è stato encore… ma tutto sommato credo che nessuno si sia
preoccupato di questo!
Devo dire che -lavorando per Simpson Tech. o ricevendo biglietti da un
amico-, tutti sono stati straconvinti da questo concerto. Anche la mia
ragazza, a cui non interessava molto l’idea di assistere ad un concerto di
Dylan è tornata a casa… convertita!
Grazie Bob, grazie Jack e grazie Simpson Technologies! Non sono mai stato
più felice in vita mia!
Evansville, Indiana
- Mesker Amphitheatre - August 24, 2008
by: Carol Ledbetter
Domenica sera ho avuto il privilegio di andare al concerto per la prima
volta in tanti anni, al Mesker Amphitheatre. Era una bella serata estiva ,
spirava una brezza fresca , e mia figlia , mia nipote ed io eravamo su di
giri, dopotutto eravamo in presenza della leggenda vivente , il solo ed
unico Bob Dylan.
Il mio primo ricordo di Bob Dylan è di quando gli amici di mio figlio
maggiore , rimproverandomi per la mia “elevator” music e sperando di ridarmi
il sapore , mi hanno presentato un album di Bob Dylan , da allora , sono
rimasta agganciata. Mi piacevano la musica e adoravo i testi , che erano
estremamente interessanti e in qualche modo anticonvenzionali per allora. E’
stata una specie di revival , lui cantava , ma non gli standard ordinari ,
dava una nuovo modo di vivere . Cantava delle ingiustizie , il significato
della verità , le autorità contestate e i sogni perduti.
I miei giovani figli sono cresciuti con le storie di Bob Dylan , come
“Hurricane” ( poteve essere il nuovo campione del mondo) e “Joey” ( Re della
strada , bambino d’argilla). Ho continuato ad ascoltarlo attraverso gli
anni. Bob Dylan era rock , ed lo è ancora , assolutamente.
Al pubblico , giovane , anziano e a metà , è piaciuta “ Blind Willie McTell”
, “ A Hard rain’s a-gonna fall” , “Thunder on the mountain” , “Not dark yet”
e specialmente la altissima versione del bis “All along the watchtower” che
è stato incredibile.
Il concerto è stato eccezzionale . L’acustica , per quello che era , ha
impedito la presentazione del grand’uomo , tuttavia , era impossibile essere
delusi per Bob Dylan . Saluti a te Bob Dylan , ti amiamo , ci fai sentire di
nuovo giovani.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°
by Rod Peck
La prima cosa che voglio dire è che il Mesker Amphitheatre è un posto
bellissimo.
Tuttavia , è passato il tempo di quando la Security impediva di scattare
fotografie a quelli che andavano ai concerti. I cellulari hanno reso
impossibile tutto questo e sono pronto a far partire una petizione per far
finire questo fastidio da parte della Security. Io non ho scattato
fotografie , ma vedere la gente intorno litigare è stato un fastidio.
Inoltre , parlando delle attività illecite viste al concerto , penso che ad
eccezzione dello show di stasera , avrei potuto prendere un break dallo
scaricare gli attuali concerti del never-ending-tour.
Ho perso tutte le capacità di essere obbiettivo nell’ascoltarli. Ma essere
al concerto è un’altra storia. Bob è stato grande la maggior parte del tempo
, ed anche la parte della band è stata piacevole. Denny Freeman ha suonato
qualche assolo dolce e il solo problema nel sound era che Donnie Herron era
quasi inudibile la maggior parte del tempo.
Io e la mia Bobsister Terri avevamo un bel posto nell’8° fila , in posizione
elevata così che eravamo a livello degli occhi di Bob. Ho notato che la
setlist è diventata di recente più diversificata se comparata a quelle
degli ultimi anni. Leopard skin pill box hat è una delle canzoni diverse
nella rotazione iniziale , ed è stato molto divertente , una vera ovazione
da parte di tutti vedere ancora Dylan alla chitarra.
Per me , l’Highlight della prima-metà dello show è stato Not dark yet , e la
performance vocale era sicura con Bob nel suo migliore “growlin’”, anche
Summer days , una canzone divertente in mezzo a tanti Hit.
Per la canzone numero 8 Bob è diventato gospel con un’amabile prestazione
per I believe in you , e giudico una fortuna averla vista e sentita dal vivo
. Poi è arrivata una potente It’s alright ma che è sembrata essere un
uno/due da K.O. che Bob avrebbe voluto portare avanti per il resto dello
show , ma anche se il resto non è stato così sono felice lo stesso.
E’ stata seguita da quella che tutto il gruppo dove ero io stava aspettando
, Beyond the horizon ha avuto il suo momento.
Le seguenti 3 canzoni sono state buone e grandi , Highway 61 sembra aver
perso negli anni la sua ferocia , ma le parole colpiscono , funzionano
ancora !
Allora Bob ha infilato una spina nel mio cuore con Blind Willie McTell ,
seguita da una sentita versione di I don’t believe you che è stato la
seconda highlight della serata , è ho realizzato che ha eseguito “I believe
in you” e “I don’t believe in you” nella stesa serata.
Ho gradito Nettie Moore e Thunder on the mountain , ma non posso più parlare
di Bob a questo punto , ho sparato tutto il mio caricatore di emozioni.
Finito il set principale , uno della security è venuto a dire che il
passaggio era stato aperto , questo mi ha dato nuova energia da bruciare e
siamo scesi giù per Like a rolling stone e Watchtower , divertendoci
tremendamente , così vicini , una notte meravigliosa . Grazie Bob !
°°°°°°°°°°°°°°°°°°
by Tami French
Solo una recensione corta . Lo show è stato così grande ! Bob suonava buono
, era in grande forma , ballava , rideva, e faceva un sacco di movimenti col
ginocchio e lo stretching con le gambe. E’ stata la prima volta che ho
sentito “I believe in you” , una delle mie preferite da tanto tempo. Nettie
Moore , Leopard skin pill box hat e Blind Willie sono stati gli highlight
della serata.
The Mesker è un grazioso piccolo posto all’esterno. Il parcheggio era chiuso
, le facilitazioni abbondanti e chiare , la gente si è comportata bene . La
security è stata corretta. Le birre erano a 3 dollari , prezzo totalmente
accettabile , e la vista del palco era veramente buona da ogni angolazione.
Mi piacerebbe che Bob si mettesse un po di più di fronte alla gente perchè
ero in fondo stasera , ma lo show è stato una meravigliosa esperienza.
Elizabeth, Indiana -
Horseshoe Southern Indiana - August 23, 2008
by Russ Heldman
Le 4 cose che valeva la pena di notare : Vision of Johanna , The leeve’s
gonna break , I believe in you ed Ain’t talking. Il resto era Dylan in
crociera . Durante i primi numeri Dylan era agitato con la sua band ,
sembrava incazzato con Tony e George . Non c’è stato niente come il Ryman
show in Nashville del quale ho scritto l’anno scorso.
Spero che Bob possa liberarsi di questa agitazione fuori e sul palco ed
anche dalla sua nuova inclinazione a riarrangiare tutte le sue canzoni fino
al punto di renderle irriconoscibili .
Spero che Bob possa al più presto diventare ancora il più grande.
Abbiamo visto e sentito di lui cose molto migliori di queste.
Comunque continuerò a seguirlo.
Cincinnati, Ohio -
National City Pavilion - August 22, 2008
by Gibby Fairfield
Oh , il mio 10° concerto ,
e fortunatamente proprio qui nel mio cortile.
Il RiverBend è sempre incantevole e uno , dopo il concerto , si sente perso
come nell’oscurità di Coney Island.
Un concerto nel bel mezzo di un parco-divertimenti.....molto interessante.
Non avevo nessuno da portare com me stasera , così sono venuto qui da solo
il prima possibile . Essere da soli cambia totalmente la dinamica , diventa
un’esperienza molto personale. Quando sei da solo , voglio dire non fai
parte di un gruppo di amici , diventi solo uno tra la folla , questo è il
miglior modo di descriverla....una casa chiusa, caldo e umido fino
all’impossibile , che notte !
Che altro può smuovere qualcuno verso la musica ? Quale strano potere spinge
qualcuno agli atti di grandezza ? La musica è la mia religione....e so bene
che molti di voi ninjas la fuori capite cosa voglio dire.
Alcune fra le mie preferite sono Chimes of freedom , I believe in you e Just
like a woman proprio per la rarità con la quale compaiono nelle scalette.
Mi sarebbe piaciuto che voi aveste sentito la Love minus zero/no limits come
la gente la cantava giovedi notte su a New York , ma naturalmente questo non
è possibile.
La voce sembrava essere un pò più alta nel mix stasera , quasi in posizione
predominante.
Ha funzionato davvero bene per Times/changin’, penso sia stata la miglior
versione che ho sentito fare da Bob. Va inoltre rilevato che ha cantato la
stessa strofa due volte durante Mobile/Memphis....probabilmente è stata una
cosa accidentale , ma chi lo sà? . Infine congratulazioni alla solerte
Security , di fatto il modo migliore per fare certe cose è quello di
eliminare la Security....
A troppi show c’è gente strana che ti mette le mani nelle tasche , che cerca
il tuo cellulare , che vuol farti annusare strani aromi o altro. Stanotte è
stato bello. Tutti si sono comportati bene anche senza l’aiuto delle
autorità . Pace ......e lunga vita a Mr. Robert Allen Zimmermann.
Nota di Mr.Tambourine : La
frase finale è il saluto vulcaniano del Dottor Spock in Star Treck : “Peace
and long life” e la risposta era “ Live long and prosper”.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°
By Kelly Carr
Steve , Aaron , Doroty ed io siamo venuti al concerto di Dylan l’altra sera
al nuovo piccolo Pavillon di RiverBend , Cincinnati. Si deve del rispetto a
un così brillante songwriter . Abbiamo avuto un colpo , vedere Dylan in
persona è sempre meraviglioso . Ma alla fine della serata ci è venuto da
ridere , Bob non più nella sua primavera.
Potrei contare con una mano , due al massimo , il numero delle parole che
attualmente ho potuto capire nel suo canto. La sua voce è bassa e
biascicante , e il massimo che può fare cantando è dire le parole delle sue
canzoni , per questo Steve dice che è un nuovo periodo di fase-rap che Dylan
sta attraversando. Probabilmente è perchè non è più in grado di raggiungere
le note come una volta . Da come biascivava le parole nel suo arrangiamento
parlato , abbiamo concluso che la sua voce e la sua intonazione suonava un
pò come quella di Scooby Doo. In aggiunta , ha cambiato gli arrangiamenti a
molte delle sue canzoni in un sound da banda , così il gioco era quello di
riconoscere le canzoni dal ritornello.
Eravamo stanchi che stesse alla tastiera tutto il tempo , niente chitarra ,
non siamo sicuri se la chitarra fosse troppo pesante per le sue mani o che
altro , però l’abbiamo sentito suonare qualche grazioso assolo di armonica.
Il pubblico era intrattenuto dal guardare . Ho visto dei fans in prima file
che hanno roccheggiato tutto il tempo , urlando per canzoni che non sono
ancora sicura che avessero riconosciuto. Peraltro , le birre hanno
contribuito al loro entusiasmo!
Bob era in alta quota su qualche aereo dove faceva molto freddo , così non
ha detto una parola . E’ arrivato sul palco con la sua band , ha cominciato
a cantare , faceva una pausa fra una canzone e l’altra per bere qualcosa ,
striracchiava le gambe e ricominciava con un’altra canzone.
Alla fine ha parlato brevemente nei bis per presemtare la band , ma di nuovo
la sua voce era così strascicata che non abbiamo davvero capito i nomi!
Nessun opener....solo Bob , vestito di nero , che faceva quello che fa da
anni.
Comunque , al di là di tutto , sono contenta di poter dire “ Io c’ero”.
Hamilton, Ontario - Copps
Coliseum - August 20, 2008
by Brian Hassett
Bob infiamma il Coops Coliseum
Stucchevole. Tutto saltato in aria , E’ stato così buono tutto l’anno? Era
la prima volta che tornavo a vedere uno show dopo l’ultima di chiusura del
tour di due anni fa al N.Y. City Center ( dove aveva suonato per la prima
volta Ain’t talkin).
Sono scioccato , cercherò di raccontarvelo , pensavo che Bob fosse alle
ultime battute , invece è ancora in fase ascendente. Mi è piaciuto , tutti
quelli che erano lì e che avevano visto molti show di questo tour potrebbero
dirvi se questo è stato nella media o forse più “on” del normale , ma WOW ,
io son rimasto senza parole.
Ma ci proverò...
Per tutti quelli che erano lì questo è un posto fan-freak-fantastico !
Molto meglio dell’Arena nella parte bassa di Toronto , per una cosa
specialmente , tutti sono cresciuti di tono assieme allo show , incredibile
! Andrò ad uno show all’Hamilton Copp ogni volta che ce ne sarà uno.
Il Coops Coliseum è come una piccola arena , pavimento, pareti, tutto
piccolo.
Ero proprio al centro , e si poteva uscire , andare alla toilette ,
prendersi una birra e ritornare al tuo posto , tutto nel tempo di una
canzone , era come avere lo show dentro casa.
Io ed anche i veterani che seguono tutti i concerti abbiamo stimato il
pubblico intorno alle 7.000 persone.
C’erano un sacco di T-shirts , belle da vedere , sembrava l’ultima volta che
ero stato qui a vedere Brent Myland , una cosa psichedelica che ti faceva
tornare indietro agli anni 90 sotto il manto della notte .Comunque ;-) ...
Una cosa bizzarra : ho avuto lunghe conversazioni con trenta differenti
Bobheads ( dell’area Toronto-Hamilton ) , nessuno di loro aveva mai sentito
parlare di “Masked and anonymous”. Era veramente strano che non sapessero di
quel lavoro , specialmente da parte di “duri Bob fans” come si dichiaravano.
Non so perchè ma avevo dei dubbi su questa “nuova” band , ma sono stati
insuperabili , potrei essere il solo a pensare che Bob e la sua band stanno
proprio diventando better & better . Com’è possibile ? Il suono era
cristallino , chiaro , e dell’annuncio di Bob si poteva sentire ogni sillaba
di ogni parola.
Bob chiuse “Woodstock 94” con una trascendentale “ It ain’t me babe” , e
praticamente ha aperto questo show con un’altra di pari livello , chitarre
fantastiche , liriche , e un lungo bellissimo assolo di armonica nel finale.
Poi è stata la volta di una roccheggiante “Memphis blues again , con Bob
all’organo che alternava i solos con le chitarre. E’ seguita “ High
water” , precisa ed articolata , sia nel cantato che nello strumentale.
“Rollin’ and tumblin’” è come un vivace rock da ballare , una grande carta
da giocare ogni volta che vuoi. Poi “Tryin’ to get to heaven” è stata eterea
, ancora una volta con un ricco solo di armonica e chitarra . Cosa darei per
una registrazione di questo show !
Poi una fumosa “Highway 61” e , lo so , l’ha suonata un sacco di volte , ma
sia per questa e sia per gli encore mi sembrava la prima volta che sentivo
queste canzoni. Ho avuto come l’impressione di essere ad una di quelle “
Rock & Roll Revue “ dei tardi anni 50’ e dei primi 60’, quando si ballava
nel villaggio al suono di quei grandi rock & roll-hits mandati in onda dalle
radio locali , veramente divertente.
L’highlight della serata è stato per me “It’s alright ma” , qualcuno mi ha
chiesto se sapevo dove si poteva fare un download di questa versione . E’
stata bella, così melodica, così ricca , così scorrevole e completa . Grazie
a Dio che gli ha suggerito di farla.
E , proprio come “Rollin’ and Tumblin’”, che gran canzone dal vivo è
“Thunder on the mountain”. L’ideale chiusura di uno show . Queste due
canzoni possono continuare a ronzarmi nella testa per quello che mi
riguarda.
Bob ha finito il main-set con una trascendentale “Ain’t talkin” da mandarti
in trance , che mi ha fatto ripensare al modo in cui Neil Young chiudeva gli
shows con Tonight’s the night, mistica , un sacco di aria e di spazio ,
trascinante , inducente in meditazione.........
Poi il gran finale , con tutti che cantavano “Like a rolling stone” e “All
along the watchtower” per la prima volta nello stile di Jimi , un rock &
roll pandemonio , come doveva essere.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Bob Dylan - August 20,
2008 - Copp’s Coliseum Hamilton, Ontario
By Martin
Bob Dylan e il suo
entourage sono saliti con indifferenza , senza la solita introduzione , sul
palco del Coops Coliseum per cominciare a suonare.
Suppongo che nessuna introduzione sia necessaria per Bob Dylan , ma è bello
tenerla a mente quando si considera la sua performance l’altra notte.
Dylan ha aperto il concerto con “Cat’s in the well” ma ci è voluta quasi
tutta la canzone per capire cosa stava suonando.
L’acustica del Coops Coliseum va bene per una band di hard-rock . Tutto era
troppo alto e il riverbero confondeva tutto. Questo ha reso impossibile
capire la voce ormai mancante di Dylan , e i suoi soli di armonica risuonano
ancora con dolore nelle mie orecchie . Non c’era niente che fosse buono ,
salvo solo una cosa : un grande schermo che mostrava Dylan e la sua band
rendendo tutto più intimo.
Riguardo alla performance di Dylan , la sua voce , con l’età , ha perso la
capacità delle inflessioni . Il tutto suonava come se Dylan stesse parlando
per la maggior parte delle canzoni , ed oltre a questo parlava una lingua
straniera. Ci sono stati pochi momenti dove si poteva sentirlo chiaramente ,
grazie al profumo della cannabis indiana che acuiva i miei sensi , ma sono
stati davvero pochi.
Se fosse stato il debutto di qualche band , non ne avrei più voluto saperne
di quelli.
Ugualmente , essendo Dylan , ho potuto apprezzare la sua eredità come
artista , perchè questa sera niente è stato artistico.
Canandaigua, New York -
Performing Arts Center August 19, 2008
by Monica Martinangelo
Il sole splendeva ma sembrava più una giornata di Settembre che una di
metà-agosto nell’upstate di N.Y. Siamo venuti da Liverpool per vedere lo
show.
Avevamo visto lo show di Saratoga domenica ed anche quello alla SPAC , vi
anticipo il nostro disappunto perchè quelli erano migliori di quello
stasera.
Speravamo che il posto del Canadaigua fosse meglio del posto di Bethel dove
avevamo visto Bob qualche anno fa . Eravamo più soddisfatti di questa sede
di quella della SPAC , si poteva portarsi al posto ( personale e comodo)
anche una birra.
Lo show si è aperto con la consueta introduzione dello stage announcer.
Cat in the well è stato l’opener , ma non eravamo ancora preparati per un
buon ascolto. Aspettare Bob è stato un pò come un hobby per noi negli ultimi
anni e qualcuno degli show è apparso come il solito vecchio show , ma
stasera avevamo l’impressione di poter dire “ Che grande show !” .
La band era in palla e bob ha dato una nuova vitalità a qualche vecchia
“oldies but goodies”. Love minus zero è stata una grossa sorpresa m
ballavamo e ridevamo.
Ho avuto un buon feeling con “Summer days” , era proprio in argomento , col
freddo che è sceso nella notte dovuro ai temporali estivi coi tuoni che si
sentivano sulla zona.
Master of war è stata eseguita in una allegro e movimentata versione che ha
costretto qualche vecchio anziano ad agitarsi e muovere le anche , Bob ka
alzato e ruotato spesse volte il ginocchio durante le canzoni , e noi
aspettavamo Kack Lalane per guidarci nei movimenti , bello vedere Bob fare
questi movimenti quasi da fit.
Bob era grande nel suo completo nero con le bande rosse sui pantaloni e
piaceva a tutti.
“Weels on fire” ha avuto una grande ovazione , coaì come “Under the red sky”
, specialmente con la luccicante luce rossa del sole all’orizzonte. Una
meravigliosa esecuzione di “Tangled up in blue” e “John Brown” , davvero
dolci.
“Shooting star” ci ha fatto immaginare che George Harrison fosse seduto di
fianco a noi. Speravano in “Mr.Tambourine Man” , e l’uomo vicino a noi ha
detto “ Non canterà più questa canzone” , così gli abbiamo detto che l’aveva
cantata in Jersey la settimana scorsa , e noi abbiamo continuato a sperare.
Aspettavamo anche “ It takes a lot to laugh and a train to cry” ma non è
arrivata ,forse la farà un’altra volta.
Bob ci ha portato alla fine del concerto come al solito con una bella
introduzione della sua meravigliosa band di “Like a rolling stone” che ci ha
spinto tutti quanti ad urlare e cantare insieme a lui, anche con la seguente
, la miglior versione di “ All along the watchtower” che ho mai sentito
Non aspettiamo che Bob ed i ragazzi tornino nell’upstate New York . Spero
possa correre sulla sua Harley attraverso quest bel lato del paese , anche
se un pò freddo . Alla fine tutti soddisfatti......e con un gran sorriso
sulla mia faccia.
Saratoga Springs, New York - August 17,
2008
by Mike Skliar
Torno da un’incredibile stravaganza musicale che si è tenuta al “Saratoga
Music Festival “ nel Saratoga performing Art Center , una delle originali
sagre musicali estive che offre eventi indoor e outdoor . Non è la prima
volta che venivo allo SPAC , avevo già visto in questo posto James Taylor
nei tardi anni 70.
E’ stato un Dylan-show fantastico in tutti gli aspetti . I vari supporters
hanno cominciatoa fare baccano alle 14,00 e sono andati avanti fino alle
22,00 , e finalmente , come attrazione principale , un ragazzo di nome Bob e
qualcos’altro ( divertente il fatto che gli uscieri che assegnavano i
posti nella hall avevano una versione scritta del nome : Dillon !)
In questo tour ( ho visto il concerto di Brooklin la scorsa settimana che è
stata una grande performance , ma la set list non era all’altezza ) , posso
dire che stasera la set list è stata migliore.
Andati i cavalli di battaglia come Summer days , Honest with me e anche
Spirit in the water ( che è stata meravigliosa le ultime sette volte che
l’ho sentita , ma d’altra parte.... )
Ci sono state un sacco di canzoni vintage 1965-66 di Bob , una grande
sorpresa del 1979 e del grande materiale recente.
All’apertura con “Leopard skin Pill box hat” ho avuto la sensazione che
eravamo in un grande show , e Bob cantava con tutta l’attenzione necessaria.
Poi è arrivata una tremenda ( quanto tempo è passato dall’ultima volta che
l’ha suonata ?) “It’s all over now baby blue” , Bob ha ignorato questa
canzone per troppo tempo , non è un mistero che è stata suonata le ultime
volte verso il 2005 o giù di lì , con uno strano arrangiamento che faceva
fatica a seguire la canzone . Questa volta l’arrangiamento e la canzone si
legavano molto meglio.
Poi c’è stata “Rollin’ and tumblin’” , seguita da una assolutamente
incredibile “Desolation row”. Il fraseggio di Bob in “Desolation row” ha
prodotto una mezza metamorfosi nella canzone , con uno “staccato” difficile
da descrivere. Bob era contento e rideva alla band , come se dicesse “
Quanto lontano posso andare con questa cosa ? Aspettate , ve lo mostro “ Ho
amato la strofa del Dr- Filth anche se l’ha ripetuta due volte , ma non
importa , questa era una versione per noi anziani.
Continuando sul tema 1965/66 , “Stuck inside of Mobile” è stata fatta con
Bob che salta la tradizionale introduzione strumentale andando direttamente
nella favola surreale con molta energia.
Qualche volta l’ho visto in un film impegnarsi poco in questa canzone , ma
stasera lui “c’era” in ogni parola.
Una fumosa e snaky “Million miles” è venuta dopo , con un effettivo feeling
blues.
Poi è tornato di nuovo al 65/66 con “Most likely you go your way”. Questa
volta il bridge è piaciuto così tanto a Bob che l’ha cantato due volte , ma
non importa , stava rispolverando il grande ritmo di questa canzone ( questa
– se qualcuno non l’ha già scritto – è la canzone della vita , ma nel
catalogo di Dylan è solo un’altra grand-one ).
Una bella Highway 61 è stata la seguente , per poi passare alla
raramente-suonata “ I believe in you” da Slow train coming . Questa ha avuto
un cantato veramente serio , un bel contrappunto alla atmosfera da circo
delle altre canzoni , specialmente con gli occasionali carnival-style assoli
d’organo suonati da Bob.
Siamo poi stati trascinati in una intensa e a tratti versione-rock di “It’s
alright mama”. A parte l’aver mangiato le prime due o tre parole è stata una
grande interpretazione ( ricordo quella del concerto di Brooklin della
scorsa settimana ma questa è stata migliore ) di un “classico”.
La nuova versione di questa rievocativa canzone assomiglia alla versione del
1978 , ma un pò più “swampy” delle versioni degli ultimi anni.
Una bella versione di “When the deal goes down” è stato un grande rimando a
tutto quello che Bob scrive ancora attualmente . “Thunder on the mountain”,
spostato dalla solita posizione di “encore”, ha avuto nuova vita.
Sfortunatamente non aveva lo stesso tiro di quella di Brooklin , ma è stata
sparata fuori come “il giorno dopo” di “Subterranean homesick blues”. Poi è
seguita una vivace versione di “Ballad of a thin man” che è stata l’ultima
del set-principale.
C’era stata una grande speculazione sulla presenza circa l’ospite del giorno
( Levon? Larry Campbell? Steve Earle? ) che avrebbero potuto salire sul
palco per i bis.
Alla fine , c’è stato solo Bob e la sua band , Bob probabilmente ha voluto
finire come al solito , con “Like a rolling stone”, che è una celebrazione
totale di Bob , e il pubblico era in visibilio.
e col ritmo duro e blueseggiante di “Blowin’ in the wind” . E’ stato un
incredibile giorno e un' altrettanto incredibile serata di musica .
Atlantic City, New Jersey - Borgata
Resort Spa and Casino - August 16, 2008
by Howard Weiner -
visonsofdylan.blogspot.com
Ritratto di una leggenda infuocata
Il Dott. Hunter S. Thompson sarebbe stato toccato con desiderio durante quel
Mr. Tambourine Man - il suo tintinnio favorito rimescolato di nuovo,
ispirazione pazzesca che scorre con la follia che avrebbe terrorizzato
E.A.Poe.
Dylan faceva un sacco di baccano durante Mississippi , la quarta canzone ,
il suo canto era forte e animato ,Bob sembrava che guardasse dagli oblò del
nautilus.
Giuro , era fantastico nel suo vestito nero col cappello grigio .La luna
piena risplendeva su Atlantic City , sembrava che l’acesse accesa
Dylan.Abbiamo comperato i biglietti e ci siamo messi in viaggio.
Dylan era al massimo della sua verve creatica mentre si esibiva al Borgata.
Ogni canzone un’ovazione . Make you feel my love , la miglior versione che
abbia mai sentito , bella l’armonica e una bella cadenza del cantato. Poi la
cow-boy band si è gettata in una fumosa versione di Tweedle dee and tweedle
dum , ma Dylan suonava bene verso la conclusione prematura della canzone ,
ondeggiava avanti e indietro come un pendolo mentre saltava dentro Vision of
Johanna .E’ stato una Bonanza ( filone d’oro ) musicale in tutti i posti
,una sincera reazione ad un Masterpiece. Mi sono avvicinato ad un’amica , le
ho comperato una birra e ho ottenuto un posto in quarta fila vicino al
centro. Dylan mi stava aspettando , con una vivace versione di Lenny Bruce.
Fantasmi e visioni di un’altra vita hanno guidato Dylan per tutta la serata.
Il finale con Highway 61 , Ain’t talkin’ e Thunder on the mountain mi hanno
distrutto.
Non ho mai visto il Maestro così sicuro , era completamente nel suo
elemento ancora primo dell’arrivo della gente della Borgata. Aint Talkin e
Thunder magnifiche, Yeeh ha, yip yip yahoo.
Freeman ha avuto un’altro momento esaltando in Watchtower , vorrei
continuare questa recensione , ma la batteria del mio computer sta
finendo.Alle quattro di mattina ero sul pulmann per tornare a New York City.
Una prestazione superba , come solo Dylan può fare , una performance che ha
superato tutte le aspettative , solo Dylan può avverare i sogni.
Qualcuno con tamburini e campanacci continuava a far casino finchè non
abbiamo lasciato Atlantic City , motte soddisfacente , lo scriverò sul mio
blog a metà settimana . Shabbot shalom
°°°°°°°°°°°
by Joanie
Sono ancora abbagliata dalle luci dello show dell’altra notte . Dopo aver
letto le ultime 15 setlist , ero indispettita dalla prospettiva di dover
assistere ad un grazioso show modello standard , anche se la cosa non mi
preoccupava perchè sono felice di vedere Dylan cantare qualunque cosa ,
ovunque e sempre. Nel profondo del cuore speravo in Shelter from the storm ,
anche Stuck inside of mobile.
La mia speranza è stata premiata con Vision of Johanna e Mr. Tambourine man
, dopo queste avrebbe potuto anche fermarsi che sarei andata a casa
contenta. Dall’apertura abbiamo capito che non eravamo di fronte al solito
stesso vecchio , il solito vecchio ha dato il meglio !
Lenny Bruce ! I don’t believe you !
Non voglio commentare il suono , gli arrangiamenti o qualunque altra cosa
perchè non serve . Solo vedere Bob esibirsi in quel modo mi ha riempito la
vita. Grazie Bob !! Per favore , non smettere mai!
Mashantucket, Connecticut - MGM Grand
Theatre - August 15 2008
by Ernie Pancsofar
Nello spirito olimpico vi offro le seguenti 10 categorie usando il sistema a
10 punti di giudizio.
Scelta delle canzoni : 9.8 – diverse selezioni dagli anni 60 al 2000 , molte
del 1979 e un gruppo degli anni 90 mescolati bene . Sarà una coincidenza o
no ma I believe in you appare nel giorno della morte di Jerry Wexler.
Personalità della band : 9.1 – Personalmente mi piace il basso profilo di
questo talentuoso gruppo di musicisti . Il loro talento ha influito in bel
modo a cambiare la dimensione delle più recenti interpretazioni di Dylan.
Strumentazione : 9.3 – La proporzione del solo spazio dedicato alla musica e
sottodimensionato a quello dedicato al cantato.
Qualità del luogo : 10.0 – Qualcuno può contestare questo punto ma
l’acustica era veramente grande . The MGM Grand è stato aperto solo di
recente . Momenti di qualità della tastiera sono necessari per sostenere il
basso di Tony in Nettie Moore , e Danny Freeman con qualche grande
intermezzo di Tweedle deeand tweedle dum ( di solito non la preferita ma
stasera è stata suonata con troppi bassi e tre o quattro interventi
eccellenti di Freeman ).
Ricettività del pubblico : 9.0 – Come in tanti show di Dylan c’era una vasta
gamma d’età rappresentata .C’era un pubblico rispettabile che seguiva
attentamente gli artisti nei loro passaggi. La musica di Dylan ha legato
queste differenze di età con delle belle prestazioni e possiamo dire che era
il pubblico migliore per questa esperienza.
Sound system : 9.8 – Vedere i miei commenti nella qualità del posto . In
nessun momento il sound system era troppo alto.
Creatività : 9.5 – Ascoltare qualche classico come Chimes of freedom , Just
like a woman e The times they are a-changin’con dei nuovi arrangiamenti è
stata una cosa gradita.
Imprevedibilità della set list : 9.5 – Ci sono state diverse sorprese
stasera che non avevano fatto parte dei passati 12 concerti o giù di lì ,
Chimes of freedom , I believe in you , Most likely you go your way and i’ll
go mine e I’ll be your baby tonight.
Tranquillità : 9.3 – Il mix fra i pezzi lenti e quelli veloci è stato fatto
in maniera equilibrata . é SEMPRE BELLO VEDERE Donnie prendere il violino e
Toni il contrabbasso. Recile , come al solito ,eccelle nel mantenere la
precisione e quadrare numerose canzoni. So che Tony prende le indicazioni da
Bob , ma ad un ochio non addestrato sembrava che le prendesse dai ritmi di
George.
Miscellaneo : 9.5 – Lìinizio alle 9,00 non è sembrato tardi , considerando
che non c’era nessun gruppo d’apertura .Le poltroncine erano meravigliose e
comode , il parcheggio libero ! I biglietti un pò cari ma ne valeva la pena,
Non farò un totale del punteggio , perchè con Dylan non può competere
nessuno , dirò che che dei 15 concerti che ho visto negli ultimi 15 anni ,
questo è stato uno dei Top 3 .
°°°°°°°°°°
by Jack
L’acustica del posto del nuovo MGM Grand Theatre è stato quanto di peggio mi
sia mai capitato di sentire . Già dall’introduzione era tutto confuso , si è
capito solo "Columbia Recording Artist Bob Dylan."
Il mixaggio era così confuso e le canzoni di Dylan così riarrangiate che
era impossibile distinguere una qualunque canzone.
Una donna vicino a me mi chiedeva se riuscivo a sentire qualcosa , le ho
risposto che il mixaggio era oltremodo terribile .
Per essere giusti , le canzoni più difettose come Tweedle dum and tweedle
dee e Honest with me , avevano subito un arrangiamento tale che era
impossibile persino riconoscerle .Spero di non sbagliare ma non penso che
abbiano suonato Thunder on the mountain , il suono era troppo basso. Ero
nella parte alta del teatro ma sono sceso nella sezione mediana per gli
encore , lì il suono era più forte ma sempre confuso , Bob ha fatto tanto
stretching prima di cominciare ad andare bene . Mai più andrò in uno di
questi nuovi posti per un concerto .
Bob dovrebbe sciegliere la Mohegan Sun Casino la prossima volta perchè la
sua grande arena ha un’acustica molto buona.
Asbury Park , New Jersey - Convention
Hall - August 13, 2008
by Tom Adams
La gente del luogo aveva confermato che Bob aveva preparato qualcosa con
Bruce Springsteen , e noi ci aspettavamo che questo avvenisse.
Non ero preparato per questo ed ero eccitato da questa prospettiva .
Le prestazioni di Bob dal 2005 sono state , questa è la mia opinione ,
povere , anche con la prospettiva di vedere all’opera un grande Fan di Bob
Dylan come me.
Comunque la voce di Bob è stata migliore di quello che avevo sentito prima
di stasera.
Lo show si apre con Rainy day women : l’acustica della hall è notoriamente
cattiva e tutti i presenti sapevano che avrebbero fatto fatica , a causa di
questo inconveniente , a riconoscere le prime due canzoni. Così è stato , il
suono era un minestrone con i bassi troppo alti che coprivano tutto il resto
,
urlavamo i nostri suggerimenti ai ragazzi del service e finalmente qualcuno
ci ha dato retta e abbiamo cominciato a capire che canzone stava suonando.
Il BTW , che non è veniva da un dilettante , era così cattivo che non si
sentiva altro che i bassi.
It ain’t me babe : di nuovo il suono orribile , col riverbero così
esasperato che sembrava una nuova versione della canzone.
Rollin’ and Tumblin’ è stata buona ma con il suono ancora così duro che si
faceva fatica a capire quello che stava succedendo.
Spirit on the water : ho aspettato che finisse , non mi è piaciuta.
High water : trovato un buon posto vicino al monitor di Dylan dove la voce
era un pò più chiara . La canzone era dura , come un calcio nel culo , tutti
sono annegati nei troppi DB.
Tryin’ to get to heaven : mi è piaciuta ! Versione rilavorata da quella che
mi ricordavo, questa era diversa da tutte le altre . Highlight della serata
, almeno , questa la mia opinione , Bob cantava con trasporto...
Honest with me : Santo Dio , il gatto che si morde la coda , non abbiamo
più bisogno di questa canzone , per favore Bob , toglila dalla scaletta !
Tangled up in blue : nuova versione più dura , è stata certamente la
versione più difettosa di TUIB che ho mai sentito. All’inizio mi sembrava
grande perchè suonava come la versione acustica dei NY tape , ma OMG (oh my
God), la sincronizzazione con il testo l’ha resa insopportabile , avreste
dovuto sentirla per capire di cosa sto parlando...La canzone peggiore della
serata anche se era quella che la gente aspettava di più . Ero con amici che
sanno che sono un grande fan di Bob , parlandone con loro mi veniva da
piangere , procuratevi un nastro della serata e capirete quello che sto
dicendo.
It’a alright ma : impressionante , niente escluso....
Beyond the horizon: versione da “speed-up” , di nuovo la qualità del suono
rendeva il tutto irriconoscibile.
Nettie Moore/Summer days : Notte fonda , Summer days poteva essere rock ,
peccato si sentissero solo I DB.
Ain’t Talkin , eccellente interpretazione di Bob.
Encores : tutti buoni , aspettavamo tutti sul palco Spingsteen , ma lo show
era finito.
Prendete nota : abbiamo visto un ovviamente infelice Bruce Springsteen
attraversare la porta di fronte al palco ed abbiamo capito che era venuto
per suonare ed è stato preso a colpi di pistola...Di nuovo , stavamo
parlando con un sacco di fans di Bruce che erano speranzosi di vederlo
assieme a Dylan sul palco. Ma dopo aver sentito parlare delle prove e dopo
aver visto Bruce abbandonare l’edificio , erano veramente incazzati perchè
Bob non l’aveva fatto salire sul palco , forse anche Bruce....
Questo è quello che è successo stasera , non una gran serata per Bob ,
inoltre ha scaricato Bruce. Buonanotte.
Brooklyn, New York - Prospect
Park Bandshell - August 12, 2008
by Kevin Ouellette
Ho raggiunto il luogo del concerto , era pieno di gente e lo show era
sold-out nel giro di un minuto e mezzo. Il sound-check era udibile e hanno
fatto una bella versione di Absolutely sweet Marie ma non l’hanno fatta
nello show . Come nota a parte ho visto Haraldo Rivera al concerto , ma non
era una celebrità abbastanza grande per entrare nell’area privata , ha
dovuto sedersi al suo posto come tutti noi.
Dylan e la sua band sono arrivati poco dopo le 8 , lui portava un vestito
nero da cow-boy con bordature rosse mentre la band era tutta in nero . Bob
sembrava avere dei problemi alle gambe e al ginocchio , ogni canzone aveva
bisogno di fare una camminatina andando e venendo dalla tastiera.
Ha sollevato il ginocchio parecchie volte , avevo il binocolo e ho potuto
vedere bene quando faceva questo.
Non faro la recensione di ogni canzone , dirò che Bob aveva deciso di
abbracciare la politica/anti-war in questo show. Ci ha dato una grande
versione di Masters of war , It’s altight ma e Blowin’ in the wind. Le
canzoni degli encore sono stata una vera sorpresa . La tastiera di Bob era
più alta del solito nel mix generale , e ha suonato davvero bene stasera ,
aggiungendo alcuni tocchi molto belli e anche qualche breve solos. Era
facile capire che suonava qualche staccato stile anni 20’ , il cui fraseggio
era interessante. Questo è stato fatto in Honest with me , John Brown e
Master of war.
La band andava molto beme , Freeman è stato migliore di quando lo,avevo
visto nel 2006.
Ha suonato bene in diverse canzoni aggiungendo anche dei bei tocchi in
qualche canzone.
Donnie Herron andava d’accordo con Dylan e i due si scambiavano sorrisi .
Tony e George erano ai loro soliti livelli. Veramente non capisco perchè Stu
Kimball sia ancora nella band , suonava stringatissimo la ritmica ed era
così basso nel mix che è stato difficile sentirlo ! Danny è la vera star di
questa band , naturalmente escluso il ragazzo che suona la tastiera.
Al di là di tutto è stato un buon show , Bob e la band sono stati migliori
di quando li ho sentiti nel 2006.
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by Mike Skliar
Torno dalla bella serata di Brooklin , NY . Il tempo era incerto , e 15
minuti prima dello show ci sono stati tuoni e lampi , ma non una goccia di
pioggia è caduta sul concerto.
Devo dire che è stato un buono show , ma non , per me naturalmente , uno dei
più grandi. La performance di Bob è stata focosa e molto buona .La set-list
, sfortunatamente era noiosa , roba troppo ordinaria , specialmente nella
seconda parte , ci sono stati momenti meravigliosi ed una esecuzione
stupefacente di Master of war.
La band si sta evolvendo in entrambi I casi , nel bello e nel brutto,
manifestando una strana ed interessante qualità , i membri della band hanno
sviluppato ognuno il loro Bob Dylan-style nel suonare. Ho visto Freeman , la
chitarra solista , suonare un jazz fluido influenzato da occasionali accordi
di quinta bemolle , con accento a diminuite ed aumentate , stasera ne ha
suonate parecchi di questi accordi.
Lo stile a tre note di Bob ricorda gli show della fine degli anni 90’. Erano
davvero coordinati , la band intera sembrava aver capito cosa Bob voleva
sentire. Il problema è , per fare un esempio , che non hanno la spontaneità
ed il selvaggio abbandono che aveva la band con Charlie/Larry .
Sembra ci sia riluttanza fra i membri della band ad accettare gli
occasionali Bob-style solos.
Ho inoltre notato che i numeri stile straight blues/rock ( Rainy day women ,
Lonesome day blues , Leeve’s gonna break , Summer days , Thunder on the Mtn
, anche se un poco sofferenti di suono e arrangiamento ( è un problema di
set-list , non ci sono canzoni scritte dopo il 1969 e prima del 2001 ! Di
sicuro , ogni notte è diverso , ma ho visto delle set-list più bilanciate) .
Il suono nelle ballate come nettie Moore , John Brown , Master of war , Girl
from the north country , in contrasto ai blues/rock risulta più bilanciato e
con più inventiva .
C’è un leggero riarrangiamento in Honest with me che è stata la mia canzone
preferita del concerto.
Un grande riarrangiamento è stato fatto per Beyond the horizon , che è una
sorta di rock sincopato che suona molto sul jazz , diverso da quello
dell’album ma molto creativo.
It’s alright mama leggermente diversa da prima , un’altro fantastico
arrangiamento e performance , Bob ha reso giustizia alla canzone , e stasera
non ha fatto eccezzione . Girl from the north country aveva il suo
arrangiamento dell’era 2003 , sempre bello e stucchevole.
In aggiunta ad It’s alright ma , le altre canzoni che si sono distaccate
dalla media sono state Nettie Moore ( che è sempre stata meravigliosa ogni
volta che l’ho sentita ) , John Brown e specialmente Master of War . Penso
che Dylan le abbia suonate così tante volte da aver sviluppato un
particolare fraseggio vocale . La prima parte di ogni parola è detta
esattamente come dovrebbe essere , la seconda parte è perfettamente come un
parlato sulle battute che aggiunge enfasi al cantato . Questo ti fa capire
che Bob , quando vuole , ha un incredibile controllo del fraseggio , ripete
queste difficoltà per tutta la canzone , e funziona completamente . E’
difficile dire la miglior Master of war ma è stato così.
Like a rolling stone è stato un vero colpo-rock nell’arena , alla fine
Blowin’ in the wind è stata una bella chiusura.
Al di là di tutto è stato un bel modo di passare una serata in Brooklin ,
non il miglior show di Bob Dylan , una bella performance e qualche momento
incredibile .
°°°°°°°°°°°°°°°°°
The Brooklyn paper – di Gersh Kuntzman
Bob Dylan ha suonato al “Prospect Park” giovedì sera e le recensione sono
contrastanti.
Era il Dylan migliore o il Dylan peggiore ? Non ci è voluto molto nemmeno
per il più casuale Dylanologista per vedere che la performance di Bob al
Prospect Park Bandshell giovedì 12/08/2008, avrebbe toccato temi
Dickensiani. Per me è arrivato già nelle seconda canzone delle due serate ,
durante le versione ringhiante e confusa di Lay lady Lay. Lo so che le
parole si riferiscono ad un “grande letto di ottone” (big brass bed) ma da
come Dylan sussurra le parole, l’unico letto che si poteva immaginare era
quello di un ospedale. Due canzoni piu tardi “Girl from the North Country”
una delle canzoni più dolci di Dylan, ha ricevuto il trattamento della “lana
di ferro” del cantante che non ha più “una gola agile”. E durante le
mitragliata di It’s Alright Ma, ha fatto sembrare una canzonetta qualsiasi
il capolavoro dei primi anni della sua carriera, dando la prova che “non è
impegnato a nascere …” (he is not busy being born) Beh, mi dispiace Bob.
Come fan di Bob Dylan rimango scioccato quando le persone dicono che lui non
sa cantare. Per me sono stupide. Infatti è una terribile calunnia. L’uomo
effettivamente sa cantare, la sua voce può essere stata graffiante per
alcune orecchie ma il sua stile di canto, il suo fraseggiare, le sue enfasi,
il suo tono, il suo tempo hanno influenzato generazioni di musicisti. Il suo
stile ha funzionato con canzoni leggerissime come Honey, Just Allow Me One
More Time, canzoni di protesta Masters Of War, canzoni personali Like a
Rolling Stone, canzoni up-tempo (dal ritmo svelto) tipo Obviously 5
Believers, e sì, le sottovalutate canzoni religiose come Property of Jesus e
When he Returns.
È’ la spiegazione che tutti si aspettano dai fans di Bob duri a morire. Dopo
ogni concerto mi dicono che Dylan è ancora capace ma non è che ci si può
aspettare che lui possa ancore cantare come prima. L’ho visto quattro volte
e devo dire che non è più capace. Le migliori ballate di Dylan diventano
lamenti, le sue migliori liriche si ingarbugliano, i suoi migliori fraseggi
diventano una frase che rincorre l’altra. Un artista che ha creato alcune
delle liriche migliore della storia del rock, le sputa fuori come se fossero
canzoni del lato B. Il martedì sera Masters of War, la canzone perfetta in
un momento in cui le guerre sembrano non finire mai, ha perso tutta la
potenza che gli conferiva una volta la sua voce arrabbiata. “A world war can
be won, you want me to believe” è venuta fuori come un bisbiglio, non come
un grido di due generazioni.
E nonostante tutto, c’è un altra parte di Bob Dylan, che martedì sera è
venuta fuori: il nuovo Bob Dylan. Ogni volta che Bob e la sua band
iniziavano una delle sue nuove canzoni, per la maggiore parte da Modern
Times, come The Levee’s Gonna Break, Spirit On The Water, Thunder On The
Mountian e Beyond The Horizon, lo show vibrava. Era come se Dylan avesse
realizzato che non sa cantare i suoi vecchi numeri, così è meglio che
insista sui nuovi pezzi che può cantare, e cantare bene. No, non era il
concerto della Voice ff a Generation a Prospect Park, ma per metà della sua
scaletta di 90’ Dylan era veramente il “cantante e danzatore”che una volta
si era dichiarato essere. Ahimè! Quando ha iniziato l’encore di tre canzoni
con Like A Rolling Stone, era tornato all’attuale modo di cantare, rovinando
quello che potrebbe essere la sua canzone più famosa How Does It Feel?. It
Feels un po’ triste!
P.S L’unica volta in cui Dylan riconobbe di essere a Brooklyn, fu durante il
bis, quando ci disse: “Man, I wish the Dodgers were still in Brooklyn!” (“Mi
piacerebbe che i Dodgers fossero ancora e Brooklyn!”)
Baltimore, MD - Private Show -
august 11 08
Submitted by bobdylan.com on Fri, 09/05/2008 - 04:27.
Testimone oculare non identificato
Qualcuno conosce la canzone che Dylan ha cantata che parla di un “ broken
promise land?” Io e Talley l’abbiamo sentita cantare in uno show privato a
Baltimora e tutti e due non soamo più capaci di scacciarla dalla mente.
Sicuramente vorrete sapere come abbiamo potuto essere allo show.......Ill
padre di Talley ci ha dato i biglietti.
Lo show , la notte prima , al Virgin fest è stato molto buono ma quello di
questa sera aveva tante canzoni che non aveva fatto nel precedente concerto.
Io sono un grande fan di Johnny Cash , così ho particolarmente apprezzato
“Big river” e “Folsom prison blues”. Ma tornando al punto di partenza , la
canzone “Broken promise land” è stata realmente speciale. Qualcuno sa di che
canzone si tratta? ( la canzone è “Across the borderline” di
Hiatt-Cooder-Dickinson , Dylan l’ha cantata diverse volte , bellissima la
versione del Farm Aid 2 ).
Potrei averne una copia? Talley pensa che sia una canzone di Warren Zevon.
Comunque , dobbiamo andare , io e Talley dobbiamo guidare per vedere Bob a
Canandaigua.
Pittsburgh, Pennsylvania - August 9,
2008
New American Music Union Festival- SouthSide Works
by Carsten Molt
Il 9 Agosto era l’inizio del New American Music Union festival in Pittsburgh
. Non ero interessato alle performances collaterali , così ho deciso di
saltare questi eventi e di puntare al solo show di Dylan.
I Reconteurs avevano finito il loro set e la gente aspettava il montaggio
dell’amplificazione per Dylan . A questo punto mi sono spostato vicino al
palco e ho trovato un buon posto proprio al centro . Accesi i Nag Champa ,
le luci si sono alzate , la band è salita sul palco e Dylan dietro loro .
1. Rainy day women # 12 & 35 – Questo è un usuale pezzo di riscaldamento
della voce , ma alla fine della prima strofa , Dylan aveva una voce potente
e sembrava un leone che ruggiva le parole , la band lo ha seguito bene e
hanno chiuso il pezzo in perfetta sincronia , cosa rara per questa canzone .
2: It ain’t me babe – Non una canzone inaspettata , ma hanno fatto una
decente versione della canzone . La voce di Dylan era comprensibilmente
forzata e si sentiva che allentava su diverse note basse...Durante la
canzone ci sono stati diversi lampi in lontananza che si sono ripetuti
durante tutto lo show.
3. The leeve’s gonna breack – Questa è stata una eccellente versione con
entrambi i chitarristi in evidenza , le chitarre dal suono sporco , e il
mandolino di Donnie si inseriva molto bene nel mix . Questa versione della
band di Dylan ha creato un pò di paura all’inizio , ma si è lentamente
trasformata in una cosa molto unita nel finale .
4. Spirit on the water – Rilassata e
semplice esecuzione , ha dato la possibilità alla gente di gridare “No”
nella strofa "You think I'm over the hill". Dylan ha finito la canzone con
il miglior assolo di armonica della serata.
5. High water (for Charlie Patton) – Ho sperato di sentire questa canzone
come Dylan l’ha sempre suonata , bene , questa versione non ha fatto
eccezzione . Durante la Jam dell’interludio , Herron ha trovato la giusta
linea ritmica sul suo banjo in sintonia con Dylan e Freeman , è stato forte
.
6- Tangled up in blue – Dylan si è divertito col suo fraseggio mentre la
band sottolineava tutti gli stop nella session strumentale e ridevano tutti
abbondantemente sul palco . Alla conclusione la gente li ha acclamati tutti.
7. Honest with me – é stato fatto tutto bene , con George che ha eseguito
diverse rullate a casaccio , l’originale riff delle chitarre è completamente
andato nel corrente arrangiamento , il riff che era la mia parte preferita
della canzone . Dylan ha dimenticato un sacco di parole o forse le ha
mangiate o mugolate , non si è capito bene .
8. Beyond the horizon – Uno degli highlights della serata , Dylan gran
fraseggio , una formosa steel guitar di Donnie ha completato la brillante
chitarra di Denny. Ho trovato che la canzone difetta rispetto all’album ma è
eccellente in concerto.
9. It’s alright ma ( I’m only bleeding ) – Finalmente hanno abbandonato il
lento e stuccoso arrangiamento dell’ultimo anno , ma anche col nuovo la
canzone rimane vacillante . Parte dura ma si costruisce progredendo . La
voce di Dylan era forte e ben sostenuta quando Donnie suonava un jazzy
bluegrass in background . Dylan ha suonato un bell’assolo durante il bridge
che era perfettamente in sintonia con la canzone.
10. Nettie Moore – So di essere in minoranza , ma questa canzone non mi dice
molto , ben suonata , con un bel violino e Dylan che la cantava con emozione
ma questo non cambia la mia opinione.
11. Summer days – Suonata com’è , ci son volte che è rock . Questa versione
non era una di quelle ma ci arrivava vicino. Dylan ha usato qualche
interessante e inventiva frase , salendo e scendendo sulla linea melodica ,
non sò dire se funziona ma almeno è stato un cambiamento di passo per questa
canzone. Denny ha suonato qualche linea di chitarra frizzante , ma
globalmente la canzone non è decollata come avrebbe dovuto.
12. Ballad of a thin man – Dylan suona ancora intorno alle frasi , ma più
tranquillamente . Il solo della pedal-steel di Donnie è stato lungo ed
eccellente . Dylan ha finito la canzone con un’altro buon assolo di
armonica. É’ stata una delle versioni migliori che ho sentito in questi
ultimi anni.
encore)
13. Like a rolling stone – Di solito questa canzone è come un inno
nazionale,anche solamente cantata . Danny ha confezionato un superbo assolo
. Dylan l’ha cantata sustenuto e convinto , molto di più di quanto è solito
fare in questa canzone.
Note :
A)...E’ stato uno show corto , un’ora e mezza al mio orologio ,
probabilmente dovuta al fatto che il festival si svolge in una zona
residenziale.
B)...Il cantato di Dylan è stato eccezzionale , credo che stia sperimentando
questo nuovo modo di cantare. Tony aveva il suo sgabello ma non l’ha usato.
C)...La band sta suonando davvero bene e ogni musicista sembra essere al suo
posto nel suo ruolo.
D)...Il pubblico era più attento e
rispettabile di quello che mi aspettavo per un pubblico da festival.
Naturalmente questa è solo la mia opinione e l’esperienza che ho dei
concerti.
Chiedo scusa se mi sono dilungato troppo , ogni impressione , correzione o
commento sono i benvenuti.
In Bob we trust,
Philadelphia, Pennsylvania - Electric
Factory - August 8, 2008
Review by Peter Stone Brown
Non mi sembra molto tempo fa , quando ogni notte , quando la set-list
appariva , un mio buon amico inevitabilmente faceva notare come la maggior
parte delle canzone fosse degli anni 60’.
Ma, per l’apertura dello show nella culla della libertà , la maggior parte
delle canzoni sono state scritte negli anni 90’. Lo show è cominciato un’ora
prima che tutta la gente fosse sistemata al loro posto . Se la storia
insegna qualcosa , questa è un’ eccezione, come nel 1996 quando Dylan
cominciò il suo tour estivo nella piccola città di Madison nel New Jersey ,
cominciando lo show suonando solo l’armonica , o in un più recente e meno
drammatico , la chiusura del tour 2002 dove Dylan cominciò suonando il piano
, tirando fuori per la prima volta “Solid rock” e suonò tre canzoni di
Warren Zevon , così come “Brown sugar” dei Rolling Stones.
Dylan e la sua band salgono sul palco alle 8,05 del mio orologio ,
cominciando con “Cats in the well” . Dylan cantava a basso volume e la sua
voce era bassa anche nel missaggio . Poi sono passati a una non cattiva ”Lay
lady lay” con Dylan che migliorava man mano che la voce si scaldava , e non
sò se per sbaglio o se fatto apposta , può essere che le liner-notes erano
sbagliate , ha ripetuto due volte la frase "You can eat your cake and have
it too," .
Una insistente “ The leeve’s gonna break” è seguita con l’energia che
faceva un salto in avanti e la band suonava in modo estremamente funky , una
specie di Chigago blues , re del funky , ma che non era Chigago blues , ma
aveva il feel del Chicago blues , pazzo e selvaggio Chicago blues con le due
chitarre elettriche molto sporche ed impastate , senza mai però perdere gli
accenti ritmici e continuando a spingere avanti la canzone
“Moonlight” , nell’arrangiamento start/stop è venuta subito dopo , con Bob
che cominciava a suonare col suo fraseggio tirando fuori la sua armonica per
un bellissimo “solo” .
E’ seguita “Tangled up in blue” con l’arrangiamento dell’inizio di
quest’anno , se l’arrangiamento della regisatrazione non mi aveva esaltato ,
dal vivo è stata tutta un’altra storia , cominciando dall’assolo di Kimball
, con un ritmo saltellante , col basso e la batteria giusti lanciati nel
primo ritornello , e all’inizio della seconda strofa eri totalmente dentro ,
scordando il diverso arrangiamento . Dylan ora , aveva la voce calda ,
cominciando davvero a suonare con il suo stile , e nelle ultime due strofe
ha eseguito un mezzo-staccato , um momento di enfasi che è ritornato altre
volte nella serata . A volte metteva in risalto le parole chiave , o una
frase , e questo è stato uno dei diversi modi modo di cantare che Dylan ha
usato durante lo show.
“Things have changed” viene seguita da “Spirit of the water” e dalla
ri-arrangiata “Honest with me” , con entrambi i chitarristi sul pesante . Di
nuovo un’altro flash con sound e ritmo combinati uno sull’altro , segue poi
lo swing di “Beyond the horizon” , in show precedenti avevo visto questa
canzone marciare sull’orlo del disastro , ma questa sera è stata notevole .
Arriva poi una divertente e devastante “ It’s alright ma” . Sono stato
veramente felice quando Dylan ha svoltato il ritmo lento e swampy si questa
versione ritornando a qualcosa di simile all’arrangiamento originale .
Allora l’ha cambiato ancora ! Diversamente dagli show europei , Freeman
suonava l’elettrica , con Donnie Herron che suonava ancora col jazz-grass
banjo. La canzone progrediva con Dylan che tuonava ogni frase , e allora ,
in una canzone che non richedeva guitar-solo , Freeman ne ha fatto uno
davvero grande , portando in alto la canzone e ripetendolo.
Se qualcosa di magico doveva accadere , è accaduto in questa canzone ,
cambiando totalmente il feel dello show.
E’ seguita una bellissima versione di “Tryin’ to get to heaven” , che
ricordava le recenti versioni europee . Se Dylan era sembrato appannato in
qualche canzone , in questa ha cantato con una voce chiara .
Si ritorna al blues per “Highway 61 Revisited” , con Kimball che assume un
ruolo preminente con la sua chitarra . da questo momento Dylan appare più
animato , divertendosi con i fraseggi , accennando alcune strode e
sottolineandone altre . Nel verso d’oro della canzone ha cantato ."trying to
create the next [long pause] world war."
“Nettie Moore” è stata buona , non potente come le altre versioni che avevo
sentito , ma in “Summer days” è successa questa cosa , Dylan ha provato
diversi fraseggi nella canzone , cominciava sommesso ogni frase e la
chiudeva in crescendo , non voglio riferire cosa la gente ha detto di questo
modo di cantare . Era un modo di cantare influenzato dal jazz , con un ritmo
definito per ogni parola , e ci sono un sacco di parole in questa canzone ,
un vero dentro e fuori dalle righe , alla fine della canzone , quando le
luci si sono accese , Donnie Herron si è alzato ad applaudirlo.
Una cool “Ballad of a thin man” ha chiuso il set principale . Dylan si è
ravvivato molto durante lo show ed è diventato Bob Dylan il “performer” ,
suonando per far piacere alla gente . Ha cantato le strofe , o suonato un
riff nel modo Chaplinesco che aveva all’inizio , mezzo passo indietro dalla
tastiera , faccia rivolta alla gente , avvicinandosi al microfono per
cantare e ritornando indietro . Alla fine , avuto il suono della tastiera
che voleva , ha anche fatto un assolo d’organo , molto apprezzato da me , ed
ha chiuso la canzone con un solo di armonica .
Una normale “Thunder on the mountain” è stat il primo encore , con un
grande assolo di Freeman , e Dylan che raggiungeva la massima intensità nel
verso : "Shame on your greed, shame on your wicked schemes/I'll say this, I
don't give a damn about your dreams."
“Blowin’ in the wind” ha chiuso lo show , con l’arrangiamento dell’anno
scorso . La prima volta che ho sentito questa versione ero scettico , ma ora
che la band è padrona del pezzo , si avvicina sempre di più al Memphis-sound
, con le voci costruite in modo diverso da quelle dell’anno scorso.
E’ stato questo un’altro dei Top show di Dylan che ho visto ? Probabilmente
no , ho visto un sacco di shows , alcuni leggendari , comunque , sia quel
che sia , una buona partenza per questo nuovo tour.
Oeiras, Portugal - Passeio Marítimo of
Algés - July 11, 2008
by John Hayes
Quando Dylan ha deciso di escludere l’Inghilterra da questo tour , non è
stata una cosa cattiva , perchè mi ha dato la possibilità di vedere Bob e
Neil Young in due serate consecutive a Lisbona .
Avendolo visto 4 volte in questa decade , probabiomente non sarei andato ,
ma mio figlio 15enne Robert ( Bob) è di recente diventato un suo fan e così
è diventato necessario andare.Può essere stato il bombardamento subliminale
che ha ricevuto in questi anni , chi lo sà ?
C’era anche la faccenda dei Rage against the machine che si svolgeva la
prima notte del festival, Robert ha voluto vederli come parte integrante dei
3 giorni .
La sera , dopo una mezz’ora di attesa , il pubblico , composto in maggior
parte di giovani , ha salutato calorosamente Bob e la sua Band , e loro sono
partiti con una spumeggiante Rainy day women . Don’t think twice è seguita ,
con Bob in buona voce ( migliore di quellla che avevo sentito 4 anni fa ) .
L’esecuzione di Things have changed mi ha trascinato , potente . Girl from
the north country , preferirei ricordare l’esecuzione “solo” , con la
chitarra acustica , ma va bene anche così , nessun problema.Tangled up in
blue è stata bella ma non è sembrato che eccitasse il pubblico. Desolation
row è stata fantastica , Bob interagiva con la band di frequente , un vero
highlight... Il pubblico giovane non ha riservato la consueta acclamazione a
It’s all right Ma (presidente US nudo etc.). Highway 61 è stata magnifica ,
rocckando molto bene , la band ha chiaramente fatto capire che era la loro
ultima serata in Europa , per questo l’ha tirata in lungo . Ho capito quanto
mio figlio sia diventato un fan di Bob , quando ha registrato col suo
telefonino Ballad of a thin man senza accenderlo .
Ho capito dopo 13 canzoni che avremmo ascoltato solo 15 canzoni invece delle
consuete 17 . Thunder on the mountain è seguita alla miglior canzone rock
mai fatta , Like a rolling stone , per la delizia di tutti , Tony Garnier ,
col mal di schiena sembrava sul punto di crollare , ma Bob sembrava voler
continuare all’infinito.
Mérida,Spain - Plaza de Toros - July
10, 2008
by Markus Prieur
Oggi mia moglie ed io torniamo in volo a Cork/Irlanda dal sud della Spagna ,
dove abbiamo visto paesaggi meravigliosi , e dopo aver visto i concerti di
Dylan di Jaen , Jerez e Merida .Ho già espresso la mia opinione sui concerti
di Jaen e Jerez , ma la recensione di questo concerto ha dovuto aspettare ,
causa la connessione Internet e gli splendidi paesaggi da vedere .Questo era
il mio 61° concerto di Dylan ( sono sicuro che dylan l’ha saputo perchè ha
incluso Highway 61 nello show .
Così qui troverete le mie personali riflessioni sul concerto di Merida che
ho visto dal posto molto vicino a merida , come del resto è stato a Jaen e
Jerez.
Ho sentito un buon sound ed ero in un ottimo posto per vedere tutti i membri
della band al lavoro.
Specialmente gli interscambi fra Freeman e Bob sono stai un piacere da
osservare.Alla mattina , mentre osservavo la vista dal vecchio ponte Romano
di Merida , ho avuto la possibilità di ringraziare Mr.Freeman personalmente
per il suo contributo sul palco . I suoi “solo” sono stati grandi a Merida ,
specialmente durante Spirit on the water , la sola canzone della serata
nella quale Dylan ha suonato l’armonica , all’inizio e alla fine della
canzone.
Questa volta non ho sentito nessuna nuova canzone , come negli altri due
show ,anzi lo show di Merida è stato più corto di due canzoni perchè
dovevano finire per le 23,00 . Una delle migliori è stata , per me , Ain’t
talkin’ , che non ho potuto gustare come in Jaen , perchè alcune persone del
pubblico davanti a me non sapevano il significato della canzone .Una
magnifica versione di When the deal goes on , la mia canzone preferita di
Modern Times ,che avevo sentito due volte l’anno scorso in germania , è
stata una grande aggiunta al concerto e alle mie vacanze in Spagna .
Le migliori canzoni sono state la 5° , 6° e 7° . Il primo picco dello show è
stata A hard rain’s a-gonna fall , eseguita in modo focoso da Dylan e dalla
band. E finchè non eravamo tutti sudati dopo aver aspettato fuori dal
pittoresco Bullring e dopo un’altra attesa nel recinto , Bob ha fatto
seguire Hard rain da High water , che sono stato felice di sentire , così ho
potuto aggiungere anche questa versione alle mie altre numerose
registrazioni.
Poi Dylan ha tirato fuori la più animata e dura Love sick che gli avevo mai
visto cantare.Il suo modo di cantarla è stata una delle cose migliori dello
show. E’ stata inoltre la sola canzone da “Time out of mind” che ho potuto
sentire nei tre concerti.Da “Love and theft” ho sentito cinque canzoni ,
inclusa la rare Moonlight e Mississippi.
Da “Modern times” ho avuto l’esperienza di sentire nove canzoni in pochi
giorni.
Sicuramente è stato grande vedere di nuovo un bello show di Dylan da qualche
parte diversa dall’Irlanda o della vecchia buona Germania , e aver potuto
abbinare una desideratissima calda vacanza al sole e aver visitato delle
bellissime città spagnole , prima , durante e dopo questi tre concerti.
Jérez de la Frontera, Spain - Estadio
Municipal Chapín de Jerez - 8 Luglio 2008
Review by Markus Prieur
Dopo lo show molto bello a Jaén il 5 luglio, io e mia moglie siamo avviati
alla volta di Jérez de la Frontera per assistere al secondo dei tre show di
Dylan che avevamo in programma di vedere in Spagna.
Bob non ha mai suonato né a Jaén né a Jérez, anzi, questa è forse la città
più a sud-ovest in cui abbia suonato in Europa, quindi, data la vicinanza
geografica a Tangier, non ero del tutto stupito di aver sentito cantare “If
You See Her, Say Hello”. L’ultima volta che l’abbiamo sentita era a Galway
nel 2004, quindi questa mi è piaciuto particolarmente ieri sera, inclusa
l’armonica! Eravamo alla destra del palco, proprio sotto gli speaker, con
una buona visuale e un ottimo sound.
La scaletta includeva 10 canzoni che non avevamo sentito a Jaén, inclusa una
versione stellare di “The Levee's Gonna Break” che per me rimane di gran
lunga la più eccezionale canzone rock di Dylan nel repertorio dei suoi
concerti attuali. Non riesco a descrivere la mia ammirazione per questa
canzone: semplicemente mi piace molto più di tante altre canzoni rock che ho
sentito da quando Bob ha fatto la versione migliore di “Gotta Serve
Somebody”.
Le altre canzoni rock a Jérez non sono state da meno e la lunga jam session
dopo “Summer Days” è stata la migliore che abbia mai visto dal 2002.
Danny Freeman ha fatto degli assoli ottimi durante tutto lo show e tra i 5
grandi componenti della band è stato il suo contributo a piacermi di più
(non che gli altri siano da meno, eh!).
Le canzoni più lente includevano una bellissima “Girl Of The North Country”,
con due assoli d’armonica, il secondo dei quali è stato notevole. Anche la
nuova versione 2008 di “Tangled” è stata carina e anch’essa comprendeva Bob
all’armonica. “John Brown” l’ho sentita solo due volte in Germania nel 1996
e nel 1998, così ero felice di poterla riascoltare del vivo, anche perché mi
è davvero piaciuta nelle registrazioni più recenti.
“Masters Of War” è stata una scelta “dark” molto interessante come canzone
di chiusura, prima dell’encore. “Nettie Moore” è stata semplicemente la
migliore che abbia mai sentito e “Beyond The Horizon” l’ho vissuta come un
regalo speciale per me, dato che era l’ultima di Modern Times che ancora non
avevo sentito dal vivo! Alcuni dei versi di questa canzone sono stati
cambiati e sono sembrati un po’ ambigui alle mie orecchie: uno poteva
sentire “The sun has risen on the whole human race, …” oppure “The Son has
risen …”, un gioco di parole che altri avevano già sentito in “Not Dark Yet”
dove il cantante “still got the scars that the sun/Son didn’t heal” (=ha
ancora le cicatrici che il sole/figlio non ha guarito).
Non mi resta che menzionare alla fine un’altra dei “mai visti prima” e che è
sicuramente l’highlight della serata di Jérez e subito dopo “Levee”, la mia
preferita: “Mississippi”. E che grande versione, questo capolavoro! È stata
la terza performance di questo pezzo al di fuori del Nord America, dopo
Londra a Novembre 2005 e Hoyos del Espino dieci giorni prima di Jérez. Così,
dopo “Workingman's Blues #2” e “Ain't Talkin'” di Jaén, ho potuto assistere
ad altre due canzoni della mia immaginaria “scaletta dei desideri dei pezzi
mai sentiti dal vivo”!! Ora, non vorrei illudermi per Mérida domani… ma a
“This Wheel’s On Fire” o magari al debutto europeo di “Saving Grace” di
certo non mi opporrei!! Ma vedremo… Vamos a ver!
Arganda del Rey, Spain - Rock in Rio
'08 Music Festival - July 6, 2008
by Monica Schmitt
Sono andata ai concerti di Salisburgo e Madrid perchè Bob non ha tenuto
nemmeno un concerto in Germania . E’ stata una caldissima serata d’estate
spagnola e siamo andate al concerto dopo aver passato tutto il giorno in una
finca spagnola vicino ad Arganda del Rey.
Il sito del concerto era fuori da Arganda , costruito apposta per il “Rock
in Rio Festival” e le manifestazioni commerciali , con un palco gigantesco
che non mi è piaciuto , ma la musica e il sound sono stati grandi .
Bob ha suonato diverse canzoni da “Highway 61” e “Modern Times” , il
pubblico era mediamente molto giovane , più giovane che a Salisburgo , ed
era molto entusiasta .
Diversamente dagli altri concerti qui non c’era il controllo delle macchine
fotografiche , c’era un grande schermo al lato del palco , Bob sembrava
essere felice , non ho mai visto Bob sorridere così tanto durante un
concerto , non ne conosco la ragione .
Durante il bis Like a rolling stone la gente urlava “ How does it feel” etc.
Sono venuta a vedere il concerto con un mia buona amica che mi ha invitata
allo show , anche se lei è una fan di Sting che si è esibito il giorno prima
.
Il concerto ci è piaciuto , dopo il concerto abbiamo preso il free-bus per
rientrare a Madrid , così non abbiamo visto Franz Ferdinand e Lanny Kravitz.
Jaén, Andalucia, Spain - Recinto Ferial
- July 5, 2008
by Markus Prieur
Siccome non c’erano concerti in Irlanda o nella nostra native Germania ( o
in qualunque parte in mezzo )durante questo fine europeo del tour estivo
2008 , mia moglie ed io siamo volati da Cork nel sud della Spagna , per
vedere gli shows in Jaen , Jerez e Merida . Dopo aver attraversato piccole
vecchie città , passati tra splendenti colline coperte di alberi d’ulivo in
questa bella provincia di Jaen , abbiamo imboccato la strada del posto per
vedere il nostro primo concerto di Bob Dylan dopo quelli di Dusseldorf e di
Francoforte nell’aprile dell’anno scorso .
Non voglio fare una cronaca dettagliata , perchè oggi con internet si può
avere la Setlist in tempo reale , anche le registrazioni sul campo , e mi
sembra futile redigere una dettagliata rivista dell’avvenimento .
É dal 2000 che scrivo le mie impressioni sui concerti , così continuerò a
farlo in questo modo , con la connessione Internet del nostro hotel in Arcos
de la frontera , è il sole fuori è bollente !
Fra tutte le canzoni che ho sentito ce n’erano solo due che avevo già
sentito negli anni scorsi , ma anche i vecchi cavalli di battaglia suonavano
freschi e spumegianti nella seconda fila di fianco agli speakers di sinistra
.
La band suonava bene , e devo dire che Tony e specialmente George hanno
trasformato quello che è il loro lavoro in un grosso divertimento , è stato
un piacere guardarli . Sfortunatamente non ho visto molto di Denny ( ho
sentito solamente i suoi brillanti solos , perchè il frontale degli speakers
sul palco bloccava la vista , una posizione che domani a Jerez cercherò di
evitare .
Canzoni come Rollin’ and tumblin’ e Summer days non sono state esattamente
delle perle come avevo sperato , ma questi musicisti le hanno suonate ad un
livello abbastanza buono .
Inoltre , a vedere la reazione del pubblico durante le performances “dure”
come Highway 61 e Like a rolling stone ho capito una volta ancora che Dylan
suonava queste canzoni per il numeroso pubblico e non per quelli come me che
avrebbero voluto una delle 37 o 52 versioni . Comunque , la canzoni che mi
sono piaciute di più sono state quelle che non avevo ancora sentito ,
incluse le due più “vecchie” dello show , la mia 7° Ballad of Hollis brown e
la mia 6° The lonesome death of Hattie Carrol , della quale non abbiamo
sentito le ultime due strofe a causa del microfono che non funzionava.
Inoltre ho gradito molto la mia 8° versione di Moonlight , specialmente il
modo in cui Dylan cantava “Mett me” al posto di “Won’t you meet me”.
Le canzoni migliori sono state la terza ,The levee’s gonna break , che avevo
sentito due volte l’anno scorso , ma queste sul palco andavano di bene in
meglio. Le versioni di studio rimangono per me le migliori canzoni rock
registrate da Bob dal 1981 , e a mio giudizio questa canzone è la più bella
canzone rock da molto tempo nell’ odierno Dylan tour .
La seconda è stata la canzone numero 7 , Workingman blues #2 , ona delle mie
canzoni favorite di Modern Times , che non avevo mai sentito dal vivo e che
speravo di sentire in una di questi tre concerti in Spagna . Ho sentito ed
apprezzato diverse versioni di questa gemma e scaricato molti mp3 da
notdarkyet.org , e sono contento di essere stato testimone di persona di
questa straordinaria versione di questo capolavoro .
Le altre canzoni non hanno raggiunto il picco di questa canzone , e dopo
quella non mi aspettavo niente di meglio.
Continuando , la canzone numero 15 , un’altra delle canzoni che non avevo
mai sentito e visto dal vivo , una delle mie favorite di Moder Times , e che
speravo di vedere , è stata Ain’t Talkin’ , in una spumeggiante versione ,
come Bob aveva fatto nei precedenti show .Avevo sentito molte versioni di
questo pezzo e aspettavo questa esperienza “live”, ma , stando di fronte al
più grande artista vivente che cantava questo meraviglioso capolavoro è
stata una esperienza completamente differente . La versione di Bob e della
dua band è stata semplicemente straordinaria . Esaminando le performances
dal vivo su ogni palco , niente è stato migliore di questa .
Lorca, Spain - Plaza de Toros - July 4,
2008
by Iris Seifert
A causa di una gomma bucata sulla via
per Bergamo, ho dovuto rimandare il concerto e aspettare di vedere Dylan a
Lorca, in Spagna… ma non c’è niente di meglio di una fresca brezza serale in
una calda giornata estiva per un momento di grande musica!
Camminando vicino alla piazza prima dello show ho notato le grandi ville coi
giardini curati, mentre dall’altra parte del fiume (che in realtà non era
altro che un letto prosciugato) la situazione non era così lussuosa: le
casette piccole, con le porte aperte, signore anziane sedute sul ciglio
della strada per scampare al caldo soffocante dei loro soggiorni, mangiando
semi di girasole, fragranze di lavanda e alberi dai fiori gialli…
Adiacente al Bull Ring c’era anche la bellissima Plaza Infantil, un parco
giochi per i bambini, con molte giostre, una fontana, un’uccelliera con
magnifici fringuelli, canarini, parrocchetti ecc… e un mini-stagno con
tartarughe e delle bellissime anatre che mi ricordavano i bei tempi nel
Minnesota.
Il posto ha preso vita dopo le 7 di sera, quando il caldo si è spezzato;
allora ragazzi di tutte le età, genitori, coppie di anziani si sono
riversati nel parco.
Nell’uccelliera un parrocchetto un po’ diverso dagli altri (turchese con
sfumature azzurro e giallo) è volato su un ramo e ha cominciato a
cinguettare: mi è venuto in mente un vecchio testo di Dylan “the bird on the
fence is singing a song just for me at his own expense”…
E così è come mi è sembrato il concerto stasera: Mr Dylan è venuto fuori con
una camicia verde-turchese sotto la sua giacca nera e dopo il primo verso
gracchiante la sua voce ha urlato “everybody must get stoned”. Una delle
cose migliori di stasera è stata senz’altro l’armonica di Dylan: sembrava
piena d’anima e di cuore.
Dopo “Trying to get to heaven before they close the door” e una superba
versione di “Moonlight”, per non parlare di “Spirit on the Water”, come di
“When the deal goes down”, ho pensato: <<Se ora suona “Ain't talking'”, pe
me la serata è completa!>> e -guarda caso- quella è stato proprio la canzone
successiva!!
Altra highlight della serata è stata “Stuck inside a Mobile”, con il suo
"Ohhhh Maaaamaaaa, can this really
beee the eeend?" che mi ha davvero fatto rabbrividire!
Alcuni testi sembravano modificati (forse per sbaglio) e il più inusuale è
stato "we look the same, we even dress alike" da “Moonlight”, che ha toccato
nel vivo l’audience.
Dopo tutto questo: è giusto elogiare Mr Dylan e la sua band per la loro
performance al top!
Mr. Freeman ha avuto una serata splendida con grandi solos e duetti con
l’organo, su tutto tranne che su “Ain't talkin'”, dove l’input era troppo
forte per una canzone così delicata e Mr. Heron avrebbe meritato un po’ più
di spazio… gli altri strumenti sono tutti degni di complimenti: l’eccellente
ritmo di Mr. Recile e il basso portante di Mr. Garnier (seduto su una sedia
a causa del mal di schiena). È stato bello anche sentire un po’ di sassofono
stasera…
La serata avrebbe potuto andare avanti per sempre, ma era ora di tornare a
New York City, non perché ne avessi abbastanza, “because there can't be
enough”!
Dean Spencer News
Dedicato a Thomas Eckhardt
“Hope they haven’t closed the door yet”
R.I.P. from Maggie’s Farm
Alicante, Spain - Centro de
Tecnificacion - July 2, 2008
by Anne Adkins
Sono venuta al concerto di Alicante con mia figlia . Abbiamo preso il volo
mattutino da Coventry (England) e siamo arrivate ad Alicante alla 1,00 .
Abbiamo lasciato le nostre cose all’hotel in centro , poi abbiamo preso il
bus per il luogo del concerto .Era molto duro dover aspettare sotto il sole
cocente . Avevamo anche stabilito di passare pochi giorni al sole spagnolo .
Avevo visto Bob Dylan in Birmingham nel 2007 , ma speravo che questa arena
fosse stata meglio , e lo era .Devo dire che è stato uno show buonissimo ,
anche la scelta delle canzoni era azzeccata , tutte le sue canzoni sono
buone per me .Ho apprezzato Highway 61 e LARS , la gente gradiva la musica
cantando e gridando per Bob .Avevamo un buon posto , proprio dritto in
fronte a lui , tutte e due abbiamo gradito molto il concerto , che è stato
l’highlight dei nostri pochi giorni in Spagna .Ci sarebbe piaciuto poter
andare anche al concerto di Lorca , ma era già sold-out , così per ogni
altro concerto spagnolo , e la cosa ci ha creato disappunto , e siamo dovute
ritornare in Inghilterra arrabbiate .
Spero di non dover aspettare a lungo pre risentire Dylan suonare la sua
meravigliosa musica , e spero anche che continui il tour a lungo , il più a
lungo possibile che potrà
Vigo,Spain - Recinto Ferial -
June 27, 2008
by A Madrinha Asociados Ltd. & Tedhead
Non ci sono dubbi , 27 giugno , una data che a Vigo sarà ricordata per
sempre .
Il giorno sorge radiante , non poteva essere in un’altro modo . Lo staff del
Tour è arrivato 2 giorni prima in città , preparando tutto , il cattering ,
il suond-check per la band in modo che ogni cosa fosse al suo posto , senza
imprevisti .
La cattiva notizia invece esplode come un colpo di cannone : Mr. Tony
Garnier ha il mal di schiena ed è necessaria la presenza di un medico “ dice
qualcuno .
Il Dottor Paco è giunto immediatamente a risolvere il problema : “Tony
suonerà seduto (cattivo presagio ?). Maria , una delle tre tuttofare
dell’organizzazione locale , era vicino a Bob “ Sembra in ottima forma “ ha
detto la ragazza di colore col “viso da zingara” , “ Ho l’impressione che
staserà sarà un concerto mitico”.
Alle 21,35 la band sale sul palco con dietro Bob con in testa il suo
cappello grigio . Tutti vestiti di nero , impeccabili .
“Leopard skin Pill box hat “ parte insolitamente strong , con Bob che si
impegna a cantare chiaro e con una voce brillante .
Il sound si può qualificare solo con “eccezzionale” . Mr. Garnier seduto su
un alto sgabello , suonava il double-bass con buon piglio , il dott. Paco
aveva indubbiamente fatto un buon lavoro . Il suono della band era compatto
e potente . Allora Bob ha attaccato “Lay lady lay” seguita da “Lonesome days
blues” e “Girl of the north country”.
Più di 5.000 persone vibravano nel sentire questi classici rivisitati e
riarrangiati .Le lacrime hanno cominciato a cadere .Eravamo preparati per un
grande concerto , ma non per una notte spettacolare .
Le versioni delle canzoni , arricchite di colori forti e tenui erano
perfettamente ricreate con la loro architettura originale , lasciando campo
libero a Bob per le sue melodiche ed espressive frasi .
Bob non era stato così intenso negli ultimi 3 concerti che aveva tenuto in
Galizia dal 1992 . “The leeve’s gonna break dava il passo ad una impeccabile
interpretazione di “Stuck inside of mobile” , con la quale il pubblico è
andato fuori di testa . Quando abbiamo pensato che il concerto avesse
raggiunto il suo climax , è risalito di nuovo con “Moonlight” e “It’s
alright ma” , semplicemente geniali . Allora “Spirit on the water” e £Things
have changed . Eravamo attoniti , ogni canzone era impressionante ,
perfettamente costruita e provata , con arrangiamenti precisi ed un Bob con
una voce pura e cristallina .
Nessuno aveva riconosciuto “Handy Dandy” , solo Pelda , grande bassista ci
ha detto che la canzone era quella , aveva riconosciuto questa grande
versione e la cosa ci ha riempiti di entusiasmo , il suono era preciso,
accurato , esatto .
Le chitarre acustiche ed il banjo si sentivano chiaramente sopra la base
elettrica . Tony ancora sullo sgabello faceva girare il basso , l’abbiamo
visto felice e tutti si sentivano parte di un sogno , quasi irreale ,e
allora è partita la più potente versione che abbiamo sentito di “Highway
61”.
“Beyind the horizon” e “Summer days” per introdurci al finale , con le luci
abbassate per “Ain’t talkin’”-
La voce di Bob era magica dolce e aquillante allo stesso tempo .Un addio
senza precedenti che ci ha lasciato tutti pietrificati . La gente ha
applaudito non-stop per oltre 5 minuti , la band è tornata sul palco
iniziando “Thunder on the mountain .Bob ha presentato i musicisti ed ha
salutato con un gran finale , “Like a rolling stone” così la gente alla fine
ha potuto cantare .
Per un momento è sembrato che la band stesse per tornare sul palco , ma
sinceramente , era inutile chiedere di più . Adesso il pubblico sà cos’è il
rock and roll e quale è stato il livello artistico che ci è stato dato .La
musica popolare degli ultimi due secoli ha raggiunto il Top ieri sera in
Vigo .
Pamplona Spain - Pabellon Anaitasuna -
June 24, 2008
by Alvaro Martin & Plontino
Lo show di questa sera era stato programmato al famoso “bullring” di
Pamplona. All’ultimo momento però, per qualche strana ragione, è stato
spostato presso il centro sportivo di Anaitasuna, un piccolo, chiuso e più
caldo luogo, purtroppo. Entrando nel centro sportivo alle 21.30, mi sentivo
felice poiché sapevo che avrei avuto un posto in prima fila per il concerto
di Dylan, per la prima volta. Una cosa però mi rattristava: avrei preferito
stare all’aria aperta e mettere i piedi nella sabbia. Credo che il cambio di
luogo sia stata una cattiva idea perché il posto era afoso e chiuso e
sembrava che la temperatura si alzasse sempre più durante il corso della
serata.
Prima di tutto, mi sono reso conto che l’acustica del centro sportivo non
era delle migliori: Tony G ha più volte provato a controllare il suono del
proprio basso, senza arrivare però ad un vero miglioramento. La band
indossava vestiti grigi, molto eleganti; Dylan invece, vestiva un abito nero
con un cappello biancastro ed una piuma attaccata ad esso. Hanno suonato
intensamente per circa 2 ore, ma credo di dover affermare che Dylan e la
band hanno sofferto molto a causa della temperatura, che non li aiutava di
certo. La prima canzone, “Cats in the Well” è stata alquanto deludente
secondo me, ma hanno subito rimediato con “Love Minus Zero” eseguita in modo
decisamente migliore. Mi è anche piaciuta “The Leeve’s gonna Break” ma la
migliore canzone della serata, a parer mio, è stata “John Brown”: una grande
canzone. Credo sia giusto complimentare George Cecile, il quale ha suonato
brillantemente la batteria per tutta la serata; Tony G che, dopo essersi
tolto la giacca dopo a un paio di canzoni per il caldo soffocante, ha
provato a dimostrare quello che realmente è: il braccio destro di Bob.
“Masters of War” & “Tangled up in Blue” sono stati altri apici della serata.
“Sugar Babe” e “Highway 61” invece, sono state abbastanza deludenti. Con
“Workingman’s Blues #2” e “Nettie Moore”, lo spettacolo ha ripreso la giusta
via. “Thunder on the Mountain” è stata soddisfacente e tutti sono stati
felici di sentire “Blowin’ in the Wind”.
Bob ha ricevuto infine un lungo applauso da tutti i 5000 presenti a Pamplona
e tutto sommato, più che meritati. Verso la fine, Dylan aveva un aspetto
stanco e consumato, ma è riuscito a trovare la forza per esibirsi in un
piccolo balletto alla fine del concerto ed il tutto senza musica.
Fantastico. Gli spettatori continuavano ad incitarlo e ad applaudire.
Thanks Bob for playing a very hot Pamplona!
Zaragoza , Spain – Feria de Muestras –
June 23 , 2008
by Ant Walker
Abbiamo attraversato il deserto io e mia moglie Ester per vedere Dylan
suonare in un parcheggio...
Zaragoza si trova proprio all’angolo del Monegros desert . Dylan era stato
annunciato come parte dell’ EXPO , “Hard rain” era la canzone ufficiale
dell’evento . Il luogo , in accordo con quanto segnato sui biglietti era “la
feria de muestras” , una fiera commerciale . Avevo in mente qualcosa come la
Birmingham NEC , ma no : il palco era montato all’esterno nel parcheggio
delle auto .
Il 23 giugno è una data importante in Spagna , San Giovanni , l’inizio
dell’estate . Per coincidenza era il primo anniversario del concerto degli
Stones in San Sabastian , ma questa è un’altra storia .
Erano passate due decadi dal mio ultimo incontro dal vivo con Sua Bobbità ,
confesso di essere stato molto più che nervoso .
Lo avevo visto così fragile nelle foto recenti , non sapevo cosa aspettarmi
. E’ salito sul palco verso le 21,30 , splendente nel vestito nero , una
striscia argento sui pantaloni e un grande cappello bianco stile “Desire” ,
sempre in pericolo di volare via per il vento .
EL SENOR ci ha portato a fare un viaggio con la sua magic swirling ship (
oltre due ore di concerto più gli encore ) con tante revisioni
super-radicali delle canzoni .
Han suonato un pò di ogni cosa : dal country-blues al blues-country , un
tocco di jazz ogni tanto , ma il feeling è arrivato con i pezzi scalcianti
di rock & roll e boogie . Ero testimone dell’evento live.
Non sapendo cosa aspettarmi , non mi aspettavo questo !
Il suono era buono , la band spingeva Bob in un perfetto fraseggio che non
si perdeva nel mix dei suoni .
Ho gridato “ Suonaci la chitarra Bob !” un sacco di volte , ma lui è rimasto
davanti al piano elettrico tutto il concerto .
Con il grande deserto alle spalle , la band si è lanciata in un elaborato
country-intro . Ho fatto non poca fatica a capire cos’era , “I’ll be your
baby tonight” un arrangiamento così complicato , diverso dall’originale che
è semplice . Bob si è divertito con le parole “ Perchè non avvicini la
bottiglia?” Un segno delle cose a venire....
“Don’t think twice “ fa il suo debutto , un grande sorriso quando Bob
impugna l’armonica , un grande cantato ci porta verso il cambio di tempo nel
finale in stile Vegas Cabaret !
Un’altra impossibile da riconoscere fino al cantato è stata “Tom Thumb’s
blues” , riarrangiata come un funky-blues , con un’enorme batteria e tre
“solos” di chitarra.
“Leeve’s gonna break” ci porta in Modern Times (grazie Wook!) , sembravano
tutti fuori di testa , Bob più degli altri , gente , il mandolino elettrico
è una cosa molto “cool”.
E’ diventato tutto scuro finchè le luci si sono riaccese per una dolcissima
versione di “Shelter from the storm” ( gli utenti spagnoli amano fare queste
cose ) . Molto bella , ma troppa armonica , segue qualcosa di simile come
“Lay lady lay” , le nuvole si addensavano nel cielo del deserto e l’aria è
diventata frizzante in un minuto .
“Cry a while” un beefed-up da Love and Theft , poi la invadente “Leopard
skin” con alcuni eccellenti passaggi di armonica blues , banjo molto bello .
Lap-steel e piatti , accompagnate da chitarre acustiche sono l’introduzione
per “Just like a woman “
Con un cantato-parlato e la gente più che felice di poterlo accompagnare
cantando nel ritornello .
“Things have changed” , la vincitrice dell’Oscar ci ha catapultato in una
specie di surreale atmosfera alla Tom Waits , violino elettrico nel cocktail
questa volta , Bob muoveva il culo e “mucha gente” non era sicura delle sue
intenzioni…..
“Beyond the horizon” , un valzer country che ha calmato un pò la gente , la
coppia basso-batteria incapaci di sotrarsi ad alcuni twangs e schiocchi
incongruenti , , ma l’organino di Bob ed il fraseggio alla Harry Nilsson
funzionavano!
Feroce introduzione di “Honest with me” , batteria a tutto spiano .
“When the deal goes on” è introdotta dal basso che si completa graziosamente
con la lap-steel e Dylan sforna una versione genuina e dolce .
“Highway 61” Wamm! Riarrangiata con un ritmo da giungla , con il riff di
Crossroad in evidenza , enorme ! Tutti hanno cominciato a ballare .
“Hard rain” inevitabile , essendo anche il tema dell’EXPO , molto più
aggraziata della versione dell’anno scorso che era stata rifatta in stile
country , mandolino elettrico incluso . Base seducente , vocal ipnotico – un
modo diverso di dire “blue eyed son” tutte le strofe .
Si ritorna al boogie con “Summer days “ e Bob comincia di nuovo i suoi
movimenti...sembrava un medley per introdurre “Shake rattle and roll” o
qualcun’altra simile , selvaggio !
“All along the watchtower” con Dylan in gran voce , l’attuale modo di
cantare sembra fare il verso ad un “wildcat growl , un solo di chitarra col
tremolo apre e chiude tutte le strofe .
Una buona attesa per gli encore : Bob in particolare sembrava molto
rilassato e rinfrescato , cos’ si sono lanciati in “Thunder on the mountain”
, un ultimo tentativo per chiamare la pioggia , ma il cielo fortunatamente
non è cambiato , Bob pestava la tastiera come Jerry Lee.
“Like a rolling stone” , potete immaginare l’attacco , colpo di rullante e
Sua Bobbità ridente mentre ripeteva il Kooper-riff di organo come
l’originale . Convincente interpretazione vocale , diversa inflessione su
ogni “How does it feel . Uno scintillante assolo di chitarra faceva
ripensare a Randy e Frisky . Buona qualità per Youtube , probabilmente lo
vedremo postato da alcuni ragazzi vicino a noi . Grande finale , gesti di
ringraziamento senza parole....
Abbiamo visto partire il suo bus 10 minuti più tardi , prossima fermata
Pamplona , per i 5.000 presenti , senza dubbio una leggendaria performance
dalla Leggenda . Molti non davano l’impressione di aver interamente
apprezzato il fatto , ma Bob è solito fare queste cose . Io non ho sentito
nessuno gridare “Giuda” alla fine .
Grazie Bob , possa tu rimanere per sempre giovane !
Encamp, Andorra - Camp de Fútbol de
Prada de Moles - June 22, 2008
by Guillem Turon
Dopo la delusione dello show di Toulouse non mi aspettavo granchè , ma alla
fine ho pensato che era ancora in grado di fare un buon show .
Lui non ha perso il suo tocco , semplicemente devi beccare il giorno giusto
. Il mio migliore show di Dylan dell’anno . Tutti sappiamo che la sua voce
non è la stessa di quella degli anni scorsi , ma ieri ha cantato al meglio
di quello che poteva fare , usa benissimo la voce che ha . Spero solo che
qualcuno abbia registrato il concerto per poterlo risentire (anche se non è
la stessa cosa che essere lì davanti a lui ).
Ho sentito la band fare il soundcheck poche ore prima dello show ,
insistevano nel fare All along the watchtower , può darsi perchè volevano
iniziare con quel pezzo . E’ stata una vera sorpresa questa partenza , penso
che questa versione era diversa da quella di Toulouse , questa era più rock
, pesante , dura , molto simile alle versioni dichiusura degli show di
questi anni .
Comunque , lo show è iniziato 19 minuti prima dell’orario annunciato
(21,30) e qualcuno può essersi arrabbiato . Bob è salito sul palco
camminando in modo strano , come se stesse per cadere da un momento
all’altro , sembrava di buon umore .
Don’t think twice è stata bella e ho sentito che stava cantando meglio che
a Toulouse , questo ha risollevato le mie speranze .
Poi arriva una versione molto rock di High water , molto meglio che la
versione dell’album e di altre versioni dal vivo che avevo sentito .
La prima vera gemma della serata è stata Trying to get to heaven . Io adoro
Time out of mind , ma questa non èì una delle canzoni che mi piace di più di
quest’album , ma mi piace moltissimo la versione dal vivo , assolutamente
fantastica , anche il cantato .
Rollin’ and tumblin’ è stata simile a quella dello show di Toulouse del
quale è stata una dei grandi momenti , ma ieri sera è stata grande e ci sono
stato altri momenti m igliori di questo .
Grande momento quando ho sentito le prime note di Vision of Johanna ,
difficile da cantare con l’attuale voce di Dylan , ma lui l’ha cantata OK .
non è stato un momento meraviglioso ma uno dei migliori .
Il momento migliore è arrivato con Million miles , non credevo che l’avesse
potuta suonare , mi piace da matti questa canzone e sognavo di sentirla dal
vivo ma non ci speravo , lui non era molto smagliante ma l’ha fatta , ed è
stata una performance eccitante , e non solo il solo a dirlo .
Beyond the horizon è stata semplice ma carina , mi è piaciuta di più della
versione dell’album .
Tangled up in blue è una canzone che ho sentito fare tante volte dal vivo e
non vorrei doverla sentire ancora , ma questa nuova versione è stata
fantastica , mi è piaciuta molto , anche questo uno dei momenti migliori .
Allora è arrivata Highway 61 , sempre fantastica , che altro posso dire ?
Sugar baby era stata uno dei momenti migliori a Toulouse , ieri , in un
grande show , non mi è sembrata così speciale . E’ sempre una grande
versione , realmente bella , ma in uno show fantastico si è un pò persa
senza fare la differenza .
Qualcosa di simile è successo per Nettie Moore .
Poi è stata la volta di Summer days , ma penso che Bob cominciasse ad
essere un pò stanco ed è mancato un pò nel canto .
Anche Ballad of a thin man è stata grande , mi è piaciuta la chitarra ,
grande da sentire .
Thunder on the mountain è stata bella , niente di nuovo per me .
Fortunatamente ha chiuso con Blowin’ in the wind , i miei ultimo 5 shows di
Dylan erano stati chiusi con Like a rolling stone negli encore , era tempo
di cambiare un pochino .
Mi è piaciuta tanto questa versione , un buon finale per una notte
meravigliosa , spero di poter sentire ancora uno show come questo .
Toulouse, France - Le Zénith - June 20,
2008
Review by Marina
Contenta e soddisfatta dello show di ieri sera a Grenoble, mi sono diretta
a Toulouse con nessuna aspettativa in particolare. Lo “Zénith” è un posto
più carino del “Palais des Sports” di Grenoble e stavolta le prime file sono
piene di fans, che si alzano in piedi non appera lo show inizia, non ci sono
problemi con la security, l’atmosfera rimane bella e il pubblico più allegro
di ieri sera.
La prima della lista è Cat's In The Well, non una delle mie preferite; poi
un’acclamata Lay Lady Lay. Il primo highlight è una stupenda Just Like Tom
Thumb's Blues, riarrangiata e cantata da Bob con dei fraseggi magnifici.
Dopo Rollin' And Tumblin' viene Simple Twist Of Fate, che Dylan cattura con
una voce delicata, quasi parlando. Segue una corposa The Levee's Gonna
Break, accompagnata subito dopo da una buona Spirit On The Water.
Things Have Changed, una canzone che mi piace molto, si dimostra essere un
pezzo forte: Denny Freeman e Donnie Herron si sono scambiati dei magnifici
“solo”. Donnie scopre degli incredibili fraseggi col suo violino, che Bob
apprezza chiaramente e il pubblico anche. (Mi sto ancora chiedendo cosa
stesse urlando dopo la canzone un tedesco seduto dietro di me, che ha fatto
scoppiare tutti -inclusa la band- a ridere…).
Ora tutti sul palco sono al 100%: la band continua a suonare ogni pezzo
intensamente e Bob continua a sorridere, a volte ride e si comporta in
maniera buffa.
Desolation Row, Honest With Me (che versione! Pur non essendo tra le mie
favourite), una rivisitata Sugar Baby e poi una spettacolare It's Alright,
Ma… come si può migliorare una canzone del genere?!
Poi l’atmosfera si è calmata con Nettie Moore -ma non la qualità-; il palco
è scuro e illuminato solo da grosse luci gialle, la sensazione è simile a
quella di un club, e il suono è grandioso! Denny ha fatto un paio di assoli
di classe, gli ho applaudito e lui è stato così gentile da fare un cenno di
ringraziamento con la testa..
Highway 61 Revisited è una lunga e gradevole jam e All Along The Watchtower
meglio di ieri sera.
Per gli encore, ci è stato riservato: Thunder On The Mountain, che mi piace
molto, e Like A Rolling Stone… che serata!
A fianco a me c’era uno che stava registrando e altri anche qualche fila
indietro, quindi presto avremo in giro un paio di buone registrazioni…
controllate voi stessi.
Grenoble, France - Palais des Sports -
June 19, 2008
by Marina
Pochi minuti dopo le 20.30, Bob Dylan e la sua band hanno preso la loro
posizione sul palco ed hanno iniziato il concerto con un bel "Watching The
River Flow", seguita subito da "Girl of The North Country" e "Lonesome Day
Blues", suonate molto bene.
Bob stasera sembrava un po’ pallido, come se avesse avuto del trucco bianco
sul viso e le parole di dolore della canzone “Love Sick”, sembrano adattarsi
perfettamente al suo look. Non sono sicura se mi piace molto la nuova
versione di "Tangled Up In Blue", ma sarà forse a causa della mia
distrazione, dovuta alla confusione della sicurezza, la quale era occupata a
spostare tutte le persone più indietro dal palco, con poco successo.
Sembrava che le prime due file fossero dei posti a sedere per i VIP; siccome
però questi ultimi sono arrivati a pochi minuti dall’inizio del concerto,
non vedevano altro che i nostri didietro, poiché noi eravamo già in piedi.
Dopo un bel "Rollin' And Tumblin'",abbiamo sentito una nuova versione di
"Love Minus Zero/No Limit", che ho, peraltro, apprezzato molto, specialmente
per il modo in cui Bob l’ha cantata stasera. "Highwater", "A Hard Rain's
A-Gonna Fall" e "I'll Be Your Baby Tonight", sono state suonate e cantate
molto bene. Mentre cantava "A Hard Rain's", sembrava che Dylan avesse
guidato la propria band in un crescendo, spingendola nella direzione che
desiderava lui, puntando verso un gran finale. Con "Workingman's Blues #2",
ho capito, sin dalle prime note, che è difficile per me fare un commento su
questa canzone, poiché mi piace terribilmente. E’ stato fantastico sentirla
suonare dal vivo e non ho prestato molta attenzione a "Highway 61 Revisited"
perché ero già in attesa di "Ain't Talking", un’altra delle mie preferite.
Mentre l’audience ascoltava silente questa canzone incredibile, io aspettavo
la strofa "Someday you'll be glad to have me around" e quando l’ha cantata,
ho gridato un forte “Yes!”, che credo e spero abbia sentito, perché ha
sorriso e annuito leggermente. A questo punto potevo andare a casa, ma sono
invece rimasta per sentire una buona "Summer Days" e una versione non così
bella di "All Along The Watchtower”. Bob si comporta in un modo che non
sembra molto felice della canzone e dopo essersi girato verso Stu un paio di
volte, sembra che gli dica di smettere di suonare … e lui lo fa …
Tornando sul palco, per un’intrattenente "Thunder On The Mountain" e
"Blowin' In The Wind”, che sembrava però un po’ sottotono, Dylan ha tutto
sommato fatto un buono show, toccando a volte l’apice della sua bravura ed a
volte andando un poco sotto.
Châtillon (Italy) - Parco Castello
Baron Gamba - June 18, 2008
THERE MUST BE SOME WAY OUT OF HERE -
Dylan a Chatillon
di Michele "Napoleon in rags"
Scrivo queste osservazioni senza
pretesa di verità... sono solo mie impressioni personalissime quindi
prendetele come volete ma non come qualcosa di anche solo vagamente
autorevole... fatto sta che al concerto di Chatillon al quale ho assistito
mi sono quasi annoiato... erano già diversi concerti che Bob non mi esaltava
ma quest'anno è stato il peggiore... fatto sta che quando bob ha cantato
Aatw, alla frase there must be some way out of here io ho pensato "Eh sì Bob
ci deve proprio essere una via d'uscita perchè qui non ne usciamo vivi",
parlo solo per me naturalmente... non è che possa dire che il concerto sia
stato bello o brutto, ormai per me il discorso va al di là di quello... il
fatto è che Chatillon non mi ha affatto esaltato... ma nemmeno mi ha
lontanamente divertito... come dicevo mi ha quasi annoiato, anzi mi ha
annoiato in diverse canzoni e sulle restanti mi ha lasciato abbastanza
indifferente... a mio modesto avviso - precisando che non è un fatto mio,
perchè in realtà fino a pochi anni fa ancora trovavo concerti esaltanti - è
proprio che questo show ha fatto il suo tempo... i musicisti suonano più o
meno bene non è quello il problema, Bob canta anche con una voce discreta e
forse migliore del solito... ma è proprio lo show che non va più secondo
me... il sound è sempre lo stesso da parecchi anni o quanto meno le poche
modifiche non sono tali da stravolgerlo più di tanto... a me Modern Times e
Love and Theft piacciono da morire e anzi sono tra gli album preferiti di
Bob ma non so perchè ormai sentire quelle canzoni live non mi dà più alcuna
emozione nè divertimento nè altro... Spirit on the water mi fa impazzire sul
disco ma dal vivo mi fa addormentare non so che farci... Thunder on the
mountain mi esalta su disco e mi fa stare davvero bene fisicamente e
mentalmente tanto che spesso la ascolto a ripetizione anche tre volte di
fila... ma dal vivo mi sembra una pallida ombra che ci volete fare? e poi
spesso Bob la fa a breve distanza da Summer days il che mi sembra una
inutile ripetizione... il che è avvenuto appunto a Chatillon... poi c'è il
solito discorso mio delle scalette che presentano è vero tante canzoni a
rotazione ma purtroppo la rotazione avviene sempre tra le stesse e Bob
ignora interi album o quasi come Blood on the tracks, Desire, Planet waves,
Street legal, Slow train coming, Saved, Shot of love, New morning, Another
side, Times changin', Under the red sky, Oh mercy, Toom, Knocked out, Down
in the groove, Empire, Good as i been to you, World gone wrong, Infidels,
Basement tapes, Nashville, sto citando a casaccio e ne ho già detti ventuno
e di questi ventuno quante ne fa? in totale forse tre quattro cinque? una
miseria, stiamo parlando di ventuno album cazzo!!!! anzi arriviamo a
ventiquattro addirittura se ci mettiamo anche Dylan, Bob Dylan e John wesley
harding...ventiquattro album ragazzi!!!!!! quasi completamente ignorati!!!!
e quelle tre o quattro che fa sono poi sempre le stesse aatw e le solite
altre... andate a leggervi le tracklist di questi ventiquattro album e
guardate quanti capolavori contengono!!! e poi passiamo ai dischi da cui
prende il grosso... ormai da soli due album prende ogni volta almeno 8
canzoni quando non di più e sono mt e l&t... poi pesca sempre dai soliti
Freewheelin , Highway e Blonde... insomma non vi sembra un insulto a tutti i
capolavori che ha realizzato in quasi cinquant'anni?
io prima mi sono messo a contare dai ventiquattro album ignorati ma anche da
quelli considerati quante canzoni non fa... sapete a quanto sono arrivato?
duecentoottantasette!!! quasi trecento pezzi ignorati!!!! se poi ci
aggiungiamo la marea di canzoni ignorate da Biograph e Bootleg series non so
più a quanto arriviamo... non è possibile... non stiamo parlando di trenta
canzoni ma di trecento e passa... poi una volta c'erano le cover anche...
insomma questo è uno dei grossi difetti del Bob attuale...
poi qualcuno dice... ma ormai fa le stesse perchè la band le conosce ed è
difficile provarne altre... ma ragazzi è il loro mestiere... vi mettete lì e
le imparate... Bob in testa se non se le ricorda più le trecentocinquanta
che non fa da anni... questo sempre secondo me che pago il biglietto però e
quindi mi piacerebbe anche sentire canzoni diverse visto che lo vedo
spessissimo... è vero che non me lo ordina Dylan ma non è un discorso...
anche perchè Bob sa benissimo che ci sono molti che lo vanno a vedere sempre
e da secoli... e che magari gradirebbero ogni tanto sentire anche qualche
pezzo nuovo... del resto tempo fa qualcosa faceva, tipo Romance in durango o
Yea heavy o Jokerman per dire... all'uscita da Chatillon abbiamo beccato
Roberto Bergadano e poi Vincent e Pino e altri amici... Roberto cercava
dispertamente di convincermi - scherzo :o) - che Bob decide lui e che non si
deve criticarlo e che va bene così e che lui si è divertito e che cosa
sarebbe cambiato se avesse fatto qualche pezzo raro... beh io se mi avesse
fatto un pezzo tipo Romance o Yea o Jokerman etc. avrei sicuramente
apprezzato molto di più il concerto e anzi avrei apprezzato di più anche le
solite... è un fatto di equilibri... se mi fai qualche pezzo così vivacizzi
il tutto... se no è tutto piatto come anche il sound... già veniamo al
sound... io adoravo quel sound ma alla lunga basta non se ne può più... la
caratteristica di Bob era quella di dare sempre improvvise sterzate al suo
sound e questo è avvenuto nei sessanta nei settanta negli ottanta e nei
novanta pensate al folk iniziale acustico poi all'elettrico anfetaminico
blues poi alle ballate inizio settanta poi alla reinvenzione delle stesse
alla metà dei settanta poi al sound tex mex di Desire poi al sound corposo
rock e rnb con fiati e coriste di Street legal poi al sound reggaeggiante
del periodo Budokan e poi la sterzata ancora di più verso la black music e
il gospel del periodo cristiano e poi ancora il sound differente della metà
degli anni ottanta e poi Tom Petty e poi il net e così via fino agli anni
novanta... e poi comunque in molti concerti di questi vari periodi alternava
vari sound e vari modi di porsi... ora è tutto uguale... con Vincent e Pino
(che si è annoiato al pari mio anzi di più) dicevamo ma cacchio una volta
esci da dietro quella pianola e fai un pezzo acustico solo tu con la
chitarra acustica e l'armonica... il pubblico farebbe cader giù il teatro o
il posto dove suoni e a te cosa comporterebbe la cosa... davvero un così
grande sacrificio? non sei più capace di farli bene da solo perchè non sei
coperto dalla band? e chi se ne frega se sbagli qualcosa... ma sinceramente
a qualcuno importerebbe qualcosa se ad un certo punto lui venisse davanti a
tutti mandando dietro le quinte la band e facesse da solo chitarra e voce
mr. t o blowin o it ain't me o song to woody o... aggiungete voi le altre
centinaia possibili... ormai io non riesco più nemmeno a sopportare questo
show da un punto di vista visivo... sempre tutti fermi immobili come
statue... sembrano sagome di cartone... allora mettete delle sagome
direttamente... anche l'occhio vuole la sua parte... non è che vogliamo i
Rolling Stones o i REM ma cavolo vi muovete un po' ogni tanto per far vedere
che siete vivi o no?... Campbell Sexton e Koella al confronto erano dei
folletti spiritati :o) e poi Bob basta con questa tastiera... piuttosto
mettiti al centro senza chitarra e fai solo il cantante... almeno ti si
vede... almeno ti muovi un po' che ti fa bene alle ossa :o) insomma tra il
serio e il faceto volevo dire che io ormai al concerto di Bob posso
ascoltare anche solo la musica e tenere gli occhi chiusi tanto non cambia
niente...
poi sulla voce devo dire che e ne parlavamo con Vincent e Pino a questo
punto sono da rimpiangere Charlie e Larry che almeno di quando in quando con
i cori vivacizzavano il tutto (oltre al fatto che sono da rimpiangere come
musicisti sicuramente anni luce più bravi degli attuali)... insomma Bob ora
ha anche una voce non male dal punto di vista della potenza (diciamo così)
ma il fatto è che rappa più che cantare... diciamo la verità ormai non canta
più... un amico, Antonio, di Aosta, aveva con sè i figli piccoli e ad un
certo punto uno gli ha chiesto candidamente dopo sei o sette canzoni... papà
ma quando inizia a cantare Bob? ed erano ragazzini che avevano sentito un
sacco dei suoi dischi tramite il papà... insomma loro si meravigliavano
perchè non capivano che Bob stava già cantando... credevano che stesse
parlando probabilmente... poi tornando al sound mi viene or ora in mente che
un altro difetto è che sto sound appiattisce tutti gli arrangiamenti... a
Chatillon ha fatto 4th street e cacchio a me sembrava moonlight o spirit on
the water... non puoi fare tutte le canzoni uguali Bob dai!!! soprattutto
poi 4th street... cacchio ha un testo acido corrosivo e tu me la canti come
fosse white christmas! maddddaii!!! piatto piatto piatto... sto sound
appiattisce tutte le canzoni... ormai quelle veloci sono tutte tipo summer
days e le lente tutte tipo spirit... non esiste... oppure ci sono i
bluesacci anche quelli sempre uguali l'uno con l'altro...
poi ripeto che Bob ormai con questa band non sente più la sfida si adagia e
si rilassa troppo... invita almeno delle guest star sul palco...!!! Bob ha
bisogno di stimoli l'ho detto per dare il meglio basti vedere il duetto con
Clapton di Crossroads quello con Norah Jones in parte anche quelli con Jack
White almeno per i cambiamenti di scaletta... è chiaro... vede altra gente e
si gasa e dice adesso mi impegno così vi faccio vedere... con Garnier e soci
cosa deve gasarsi se sono mille anni che ci suona insieme...? non si è
ancora rotto le scatole? almeno vieni in Italia invita De Gregori sul palco
fai felice lui e noi perchè sicuramente qualcuno non si addormenta (io
sicuramente no) e probabilmente non devi nemmeno pagarlo perchè ci viene
gratis :o)
insomma per farla breve - si fa per dire - io a questo concerto non mi sono
nè emozionato nè divertito - mi sono annoiato per lo più tranne su una
canzone che non ricordo più nemmeno qual era dove mi sembra che finalmente
bob stesse iniziando a cantare, ve lo dirà Vincent che me l'ha ricordata
quella sera a cena ma me la sono ridimenticata...
per me la cosa più bella da ricordare ahimè è stata la presentazione del
libro ma non per motivi di orgoglio personale bensì solo per gli amici
venuti a trovarmi e in particolare Marina con cui abbiamo fatto le foto
messe da Mr.Tamburain su MF di recente... e pensate che le ultime otto o
nove canzoni del concerto di Bob me le sono viste a due metri da lui perchè
un amico potente mi ha fatto accedere al backstage e mi sono visto lo show
praticamente attaccato alle transenne dietro la tastiera di Bob eppure
nemmeno questo è bastato per farmi svegliare pensate un po'... una nota di
colore a chi può interessare... dopo la prima parte Bob è sceso dal palco ed
è entrato con i musicisti in una tenda nera allestita dietro il palco... poi
è tornato per i bis... all'uscita finale è sceso dal palco e si stava
avviando verso un furgoncino mercedes nero che lo avrebbe portato al bus...
lo chiamano dallo staff , lui si gira come a ricordarsi qualcosa e torna
indietro e va a firmare un libro con gesto teatrale della mano della penna
del braccio e del corpo... non so cosa abbia firmato... non credo un
autografo... mi sembrava una cosa ufficiale... la siae? la sua presenza a
Chatillon? boh... poi sapete cosa? cammina veramente strano Bob... dal palco
al furgone - io ero a pochi metri da lui - sembrava Clint Eastwood mentre
entra in un saloon pronto alla sfida con qualcuno... mani leggermente ai
fianchi ma sollevate un po' davanti e aria di chi dice levatevi di mezzo che
arrivo io che sono Dylan e voi non siete un cazzo... ma non lo faceva con
spocchia intendiamoci... era proprio il modo di camminare... però l'effetto
era quello... fonti attendibili mi hanno riferito che all'hotel dove
alloggiava, il Billia, abbia dato ordine al direttore che nessuno del
personale per nessuna ragione al mondo avrebbe dovuto rivolgergli la parola
o lo sguardo per tutto il tempo del suo soggiorno... rassicurato sul fatto è
successo poi che un inserviente lo ha riconosciuto in corridoio e gli ha
detto una cosa tipo ehi Bob e lui si è incazzato nero e ha piantato un
casino con l'albergo... se è vero credo però che il tipo oltre ad ehi Bob
gli abbia anche dato un po' fastidio... altrimenti mi sembrerebbe esagerata
la reazione... comunque relata refero...
insomma ragazzi io se Bob non cambia non vado più a vederlo a meno che non
mi regali il biglietto ovviamente... :o)
Michele "Napoleon in rags"
ps: ciò non toglie che Bob sia di gran lunga il più grande ovviamente !!!
Châtillon (Italy) - Parco Castello
Baron Gamba - June 18, 2008
by Borivoj Terek
Chatilllon era la destinazione finale per me ed il mio amico Neven da quando
abbiamo seguito il tour di Dylan questa estate . Il nostro “tour è partito
da Varazdin ( Croatia ) e per raggiungere Chatillon abbiamo guidato per
oltre 1.200 chilometri . Era il nostro quarto concerto , dopo Varazdin ,
Trento e Bergamo . Chatillon era magnifica nelle ore del mattino , così io e
Neven speravamo che il concerto fosse grande come queste montagne .
Il giorno prima , stavamo camminando sulla via principale di St.Vincent , e
mentre camminavamo , Neven ha notato Denny Freeman e Stu Kimball passare .
Sono rimasti sorpresi quando li abbiamo avvicinati , erano calmi e
tranquilli a differenza di quando sono sul palco , e contenti di essere
stati riconosciuti . Non sò se siamo rimasti più sorpresi noi o loro , ci
siamo stretti la mano , una piccola chiacchierata , hanno acconsentito a
fare un paio di foto con noi , ragazzi , è stato grande ! Incontrarli è
stato un puro caso , e dopo questo abbiamo pensato che lo show sarebbe stato
anche più grande !
Sul posto del concerto abbiamo incontrato altr persone che avevamo già visto
a Trento e Bergamo ,
Questi ragazzi italiani erano davvero gentili , Massimo , Micheleulyss ,
Pietro e qualche altro . Loro avevano visto più di 100 concerti , noi
eravamo solo al ventesimo :o( . C’erano ragazzi che venivani da tutte le
parti , abbiamo conosciuto un ragazzo inglese che aveva visto più di 300
concerti a partire dal famoso conceerto di Manchester del 1966 ! Incredibile
!
Il Parco del castello Baron Gamba è un bellissimo giardino , una spianata
situata a mezza collina vicino al castello circondato dagli alberi , alle
spalle le poderose monragne , così il luogo sembrava una piccola arena
naturale .
Bob è salito sul palco alle 21,00 con in testa un cappello bianco , proprio
come a Bergamo , i nostri “amici” Stu e Denny , come gli altri membri della
bans erano vestiti di grigio per l’occasione .
Apertura con Leopard skin box hat , molto dura e il pubblico ha gradito .
Come il conceeto andava avanti l’atmosfera migliorava , di meglio in meglio
, perfino rilassata . Tangled up in blue e Boots of spanish leather sono
stati accettati bene dal pubblico , lo stesso per Spirit of the water . Il
canto di Dylan era grande anche se a volte si capiva che faticava , era
rauca , ma le sue performances erano belle .
Questo è stato avvertibile in Spirit , Nettie Moore o Moonlight , ma anche
durante Boots , quest’ultima suonata poche volte durante questo tour .
Aspettavo do sentire il nuovo arrangiamento di Positively 4th Streeet , e
quando ho sentito i primi accordi il concerto per me è diventato grande . La
gente era contenta delle canzoni “pure elettriche” cpme Highway 61 , Honest
with me o Stuck inside of Mobile , così come sono state eseguite si
potrebbero ascoltare un sacco di volte . Cose divertenti durante All along
the watchtower Dylan ha cantata la terza strofa due volte e più tardi ,
durante Thunder on the mountain ha cantato qualche riga di Summer days :“
Summer days , summer night are gone “! Forse è stato un calo di
concentrazione o una cosa che ha fatto intenzionalmente , solo per dire
hallo a due ragazzi che venivano dalla Croazia . Bob non tornerà più in
Europa questa estate , così per il momento “Ciao Bob !” ti aspettiamo per la
prossima estate !.
CHATILLON (Italy) - Castello Baron Gamba
- June 18, 2008
(di Enrico Marcoz) (ANSA) - CHATILLON (AOSTA),
18 GIU - Sono 7.115 i chilometri che separano Chatillon, piccola località
della Valle d'Aosta e Duluth, in Minnesota, città natale di Bob Dylan, una
delle icone della musica rock mondiale: una distanza che non si è avvertita
questa sera per l'ultima tappa del minitour italiano del menestrello
statunitense, accolto con grande entusiasmo ai piedi delle montagne più alte
dell'arco alpino.
Alle 21:15, puntualissimo, nel parco del castello Baron Gamba di Chatillon,
Dylan si è presentato al pubblico stretto in un completo nero.
Come accade da qualche tempo nelle performances 'live', ha lasciato la
chitarra in camerino per sedersi dietro una tastiera con cui ha accompagnato
i suoi brani che hanno scolpito la storia della musica degli ultimi 50 anni.
Con la solita voce roca che gratta ogni parola, ha proposto al pubblico
(provenienti soprattutto da fuori valle) i brani più recenti, tratti dagli
album 'Modern time' e 'Love and theft' alternati con i suoi grandi classici,
a partire dai successi degli anni '60: da 'All along the watchtower' a 'Like
a rolling stone'. Ad applaudirlo un pubblico di circa 5 mila fans,
provenienti da mezza Europa. Tra loro, anche lo scrittore Andrea De Carlo,
noto appassionato di musica.
Dylan ha aperto il concerto con un vecchio successo, 'Leopard skill box
hat'. Al suo fianco la band che lo segue da alcuni anni, composta da due
chitarristi, un batterista e un bassista: imperturbabili, quasi
cinematografici, sembravano la 'blues brothers band', che al posto del nero
vestiva in tortora. Il concerto si è concluso alle 23:05 senza che Dylan
scambiasse nemmeno una parola con il pubblico.
Il suo sound - un rock 'intimista' con venature swing e blues
- è stato sufficiente a scaldare la platea.
Per Bob Dylan si è trattato di un gradito ritorno ai piedi del Monte Bianco.
Nel 1992, infatti, aveva suonato ad Aosta davanti a 8 mila persone. Anche
questa sera il menestrello, fresco vincitore del premio Pulitzer e in odore
di Nobel, ha dimostrato di essere uno dei mostri sacri della musica: stile
ed essenza del rock hanno caratterizzato il concerto nel quale ha lasciato
poco spazio alla comunicazione con il pubblico ma allo stesso tempo non ha
tradito la sua professionalità. (ANSA).
Bergamo, Italy - Lazzaretto - June 16,
2008
The poet laureate of rock'n' roll, The
voice of the promise of the '60s counter-culture. The guy who forced folk
into bed with rock, who donned makeup in the '70s and disappeared into a
haze of substance abuse, who emerged to "find Jesus", who was written off as
a has-been by the end of the '80s, and who suddenly shifted gears and
released some of the strongest music of his career beginning in the late
'90s. Ladies and gentlemen, please welcome Columbia reconding artist: Bob
Dylan.
E' solo dopo che un nastro registrato reciti questa immancabile
presentazione che Mr. Bob Dylan si sente pronto a salire sul palco in
compagnia della sua band per "nascondersi" dietro le sue keyboards, di lato
rispetto al palco e di profilo al pubblico, per attaccare in questa notte
piovosa di Bergamo una versione ritoccatissima di "Leopard-skin Pill-box
Hat"… la gente alla vista del leggendario artista se ne infischia dei posti
a sedere e si getta alle transenne del palco, sale in piedi sulle sedie… il
clima (ha smesso di piovere proprio pochi minuti prima dell'inizio dello
show) e la security fanno di tutto per raffreddare questo pubblico, ma è
inutile… quando si ha una Stella davanti purtroppo non si ragiona più…
l'eccitazione è massima!
Non si fa in tempo a rimanere colpiti dalla differenza della prima canzone
con la versione "originale" dall'album che subito Mr. Zimmerman ne propone
una ancora più differente, "If You See Her, Say Hello". Anche se le palme
d'oro in questo senso stasera spettano a "Things Have Changed" (quella
premiata con l'Oscar) e "Ballad Of A Thin Man". Bob è assolutamente energico
e gioca a fare il cow-boy ballerino per tutta la durata del concerto: i
pezzi "lenti" (da lacrime "When the Deal Goes Down" e "Moonlight")
inframezzano dei brani di assoluto rock scatenato, su tutti "Highway 61
Revisited" e "Summer Days" (durante la quale Dylan si fomenta
all'inverosimile).
Brani recenti si alternano a pietre miliari della sua Opera come "Just Like
A Woman", durante la quale canta divertito insieme al pubblico, e "A Hard
Rain's A Gonna Fall"; i più attenti notano l'assenza del premio oscar di
plastica che di solito si trova sull'amplificatore…
Dopo 15 brani sciorinati senza sosta, Dylan e la band si assentano per
qualche minuto… al ritorno Bob intona un "Happy Birthday To You" con
l'armonica (non si sa bene in onore di chi) e parte alla grande con "Thunder
On The Mountain". L'elegante abbigliamento nero ricamato e il cappello
bianco con la piuma non nascondono la voglia assoluta di rock'n'roll di
questo artista in serata decisamente buona.
La chiusura spetta a "Like a Rolling Stone", dopo la quale concede al
pubblico (una volta postosi frontalmente!) un breve cenno di saluto; poi si
gira… fa un cenno con la testa ai componenti della band e esce con gli altri
in fila.
Adesso è di nuovo in viaggio per altri innumerevoli concerti che, presi
singolarmente, per lui non sono che gocce nell'oceano di questo tour
infinito ma che rappresentano momenti assolutamente indimenticabili per
tutti quelli che hanno la voglia di andarlo a "trovare" ogni tanto per
cantare con lui, scatenarsi con lui, commuoversi… senza la presunzione di
pretendere, ma col desiderio di cogliere l'immensa poesia che pare insita in
ogni singola cosa che riguarda questo immenso artista americano.
(Paolo Bianchi)
Bergamo, Italy - Lazzaretto - June 16,
2008
by Matteo Callegari
Ero al concerto lunedi sera a Bergamo e la mia intenzione era quella di
recensire il concerto e non di dovermi lamentare…..purtroppo cose come il
comportamento del personale addetto....hanno permesso che tutti andassero
dove volevano senza far rispettare i settori dei posti a
sedere.....incredibile ritardo nell’apertura dei cancelli , lasciar entrare
la gente nel luogo del concerto nel tempo dovuto è una cosa
importante....non ho parole per D’Alessandro & Galli che hanno organizzato
il concerto , una vergogna enorme .
Ma sul palco c’era Mr.Dylan...il solo puntuale e professionale in questa
serata....Alle 21,05 ero fuori dai cancelli quando ho sentito la prima
canzone....LEOPARD...e la mia collera aumentava...Mr. Dylan era sul palco e
la sua voce era ottima....qualche volta incredibile....spero di sentire una
registrazione di questo concerto proprio per sentire il fraseggio di JUST
LIKE TT BLUES che ha colpito tutti in faccia nella folla.....Per me HARD
RAIN e JUST LIKE A WOMAN ( bell’arraggiamento dinamico ) sono stati gli
Highlights del concerto ma Bob ci ha dato una buonissima HIGH WATER e
altre.....non ci sono stati punti deboli nello show .
L’ho visto sorridere ( Forse a George o a Tony ) dopo uno strano inizio di
una strofa durante SUMMER DAYS....io amo quell’uomo e vederlo sorridere è
stato emozionante....nei bis la band ha iniziato a suonare il tema di HAPPY
BIRTHDAY e Tony ondeggiava la testa a qualcuno dietro di lui...allora arriva
lo zio Bob che suona la melodia con l’armonica....un vero giusto :o)...non
avrei mai pensato di essere testimone di questa cosa :o)
Dylan è sempre in splendida forma e spero che continui a lungo al meglio
delle sue possibilità….noi italiani lo seguiamo sempre.
Trento, Italy - Palazzo delle Albere -
June 15, 2008
by Tommaso Sega
Ciao Mr. Tamburine, sono stato anch’io al concerto di Trento.
Quale onore, praticamente sotto casa mia!
Per cominciare devo purtroppo dire che non mi era mai successo di assistere
ad un concerto dentro un recinto per animali.
Situazione curiosa capitatami invece ieri sera. I
posti in piedi, infatti, si sono rivelati essere un infame recinto per i
maiali che circondava l’area dei posti a sedere, dove non era
praticamente possibile vedere decentemente il palco e
con tanto di fango e puzza dei cessi chimici. Quel che è peggio, ai
lati il tutto era guarnito da un’umiliante transenna alta due metri che
obbligava i pezzenti come me, che avevano pagato “solo” 31 euro, a vedere lo
spettacolo a scacchi come in galera. Ciliegina sulla
torta: i tizi della sicurezza e i pompieri, disposti tutto intorno ai bordi
dell’area centrale, continuavano a chiacchierare tra loro e a dare
indicazioni ad alta voce, infischiandosene del fatto che stavano tra noi
plebaglia infame e lo spettacolo. Ci tengo a precisare che pur
essendo molto vicino al punto in cui sono state sfondate le transenne, pur
tentato, non ho approfittato dell’occasione e sono rimasto nella “gabbia”,
un po’ perché sono un fifone e un po’ per rispetto dei poveracci che avevano
pagato per assistere al concerto da seduti (anche se boh, seduti ad un
concerto rock...), però non condanno di certo chi si è
ribellato a una sistemazione tanto indegna e disonesta.
Organizzazione retrograda a parte, ho assistito
a quel che direi essere stato un gran bel concerto. Sono un novellino, temo.
Sarà che il dottore non mi ha ancora ordinato di farmi ossessionare dalle
imprese di Dylan dal vivo, soppesando scalette e scaricandomi bootleg (si
scherza eh, ogni appassionato si appassioni come e quanto più gli aggrada!),
non saprei dire quanto di nuovo o di vecchio ci fosse nelle cose sentite
ieri sera. L’unico mio precedente con Dylan è stato a Bolzano l’autunno di
cinque anni fa: concerto granitico con un Dylan in gran spolvero, senza le
scivolate di ieri sera, ma a conti fatti anche con qualche episodio
esaltante in meno. O così mi era parso e mi è parso. Cinque anni dopo ho
trovato una voce più vacillante, anche se ancora più roca e profonda, quasi
da anfratto waitsiano ormai. Rispetto ai tremendi echi del Palaonda
bolzanino, stare all’aria fresca ha decisamente giovato al sound, anche se
l’aprirsi al paesaggio non ha fatto troppo bene alle gracilità di qualche
canzone.
Comunque, se faccio i conti su diciassette canzoni solo sei si ripetono
rispetto al concerto di cinque anni, molto più della metà sono per me
totalmente nuove. Direi che non mi posso lamentare.
Non ha ingranato subito il concerto. O per me è stato difficile farlo
ingranare da dietro delle sbarre. “Tweedle Dee & Tweedle Dum” è, o mi è
sembrata essere, un po’ incerta e zoppicante; sarà l’unico brano ritmato
della serata a non brillare. Con “Lay, Lady, Lay” (classico che pure non mi
ha mai fatto impazzire) si tira avanti già meglio, per poi entrare a pieno
regime con la sferragliante “Watching The River Flow”, a fare da eco ai
treni che passavano proprio dietro le tribune in fondo (scenografia molto
folk a pensarci). Poi: banghete! Dylan spara il capolavoro: una “Blind
Willie McTell” da infarto, in un arrangiamento semplicemente devastante (che
magari avrà già riproposto in mille altri concerti precedenti, ma a me che
mi cala? mica c’ero negli altri mille concerti precedenti...). Finalmente
sono attizzato come si deve. Gran peccato allora che subito dopo arrivi una
“Spirit On The Water” in cui la voce del Nostro rantola e agonizza, come se
provenisse dal fantasma evocato nel testo. L’alternanza di pezzi ritmati e
ballate sarà un po’ il cruccio della serata, un po’ perché per la voce di
Dylan non è serata per le mezze misure, un po’ perché la situazione e lo
scenario si prestano a tutto tranne che a quel minimo di raccoglimento che
proprio ci vuole quando ritmo e tensione musicali si attenuano. E infatti
subito dopo risalgo la cresta dell’entusiasmo con una sgambettante “Rollin'
And Tumblin'”, canzone che su disco mi diverte ma non mi entusiasma, ma
nell’occasione mi coglie una folgorazione: ha un che di marcetta felliniana,
un ipotesi di Nino Rota che fa il blues e ci da pure dentro; a sorpresa una
delle cinque stelle della serata. Si rallenta (ovviamente) con “Tryin' To
Get To Heaven”, ma stavolta il coinvolgimento non cala troppo grazie ad
un’esecuzione suadente, sufficientemente corposa da non disperdersi. L’“High
Water” che viene dopo faccio fatica a riconoscerla, ma capolavoro era su
disco e capolavoro rimane anche nella versione di tuoni e fulmini proposta.
Lo stato di grazia stavolta persiste anche nell’inevitabile ballata
successiva: “Beyond The Horizon” è il miglior passo lento della serata,
sognante e stralunata, ma anche compatta e precisa. Senza le svenevolezze
della versione in studio è pure più bella che su disco. “It's Alright, Ma
(I'm Only Bleeding)” finalmente mi fa sentire un veterano dei concerti: dato
che è lo stesso arrangiamento di Bolzano, la riconosco fin dai primi accordi
e mi posso sentire come uno che su Dylan sa il fatto suo. E come a Bolzano
mi riempie la testa e quasi mi stordisce. Non si può dire la stessa cosa per
la successiva “Don't Think Twice, It's All Right”, diciamo corretta, ma
senza la luce che l’aveva illuminata cinque anni fa, a parte una divagante
coda strumentale con quell’armonica che quando arriva ti sembra sempre di
essere tra le comparse in bianco e nero di “Don’t look back” . Pure “Highway
61 Revisited” si era già sentita in una versione simile a Bolzano,
l’elettricità c’è, la voce un po’ meno, ma è sempre un gran bel sentire. Poi
“Nettie Moore”, che è tra le ultime di Dylan forse la mia preferita, con
quel ritornello cha fa cadere le foglie dagli alberi. Però dal vivo perde
tutta la sua triste dolcezza e diventa roba spettrale, roba ostica, da
teatro No giapponese. E appunto ci starebbe anche bene se fossimo in un
teatro dalle sedie cigolanti, ma così all’aperto, con le orecchie che ancora
ronzano per la canzone precedente non c’è verso di non smarrirsi di fronte a
tanta perdita di densità. Con “Summer Days” si chiude il i mio remake di
Bolzano e si torna a battere i piedi e farsi riempire la testa dal wall of
sound del gruppo. Cala momentaneamente il sipario con uno dei capolavori
della serata: una “Ballad Of A Thin Man” uscita diritta dall’allegro mondo
dei morti di Tim Burton. Dylan & company ci danno giù di cartavetro come al
solito, ma per quanto diversamente raffinata la materia resta splendidamente
obliqua e misteriosa come l’originale e la chitarra ti martella dentro ad
ogni inizio strofa. Visto che non ci sono più controlli al bis mi porto
sotto il palco anch’io, ed esplode una ”Thunder On The Mountain”
(fortunatamente il titolo non è assecondato dalle precarie condizioni
atmosferiche – anche perché nel già fangoso “recinto
degli animali” ci saremmo trovati come nelle
sabbie mobili) che scatena l’euforia generale. E infine, siori e
siore... non so da quanto l’abbia rispolverata, quindi le prime note sono
una mazzata, non me l’aspettavo proprio l’avrebbe fatta quella canzone lì,
il “classico” che chi ci capisce di Dylan ama odiare, “Blowin' In The Wind”,
insomma. Ci mette ironia Dylan nell’esecuzione quasi parodistica e facendosi
pure quattro risate (Dylan ride! – quasi come la Garbo) con i musicisti che
sghignazzano proprio. Non è più una ballata o una preghiera, ma un allegro
motivetto da fischiettare. La risposta continua a volare via nel vento ma
forse non è così importante. Il vecchio suonatore Dylan sembra non avere più
pensieri da offrire al denaro, all’amore e al cielo. Spero che anche lui
capiterà di essere sorpreso nei suoi novant’anni. Magari con una chitarra (o
una pianola) sotto le dita... ma anche no.
Trento, Italy - Palazzo delle Albere -
June 15, 2008
by Riki Massakro
Ebbene, sì: anche ieri ho ceduto alla peccaminosa tentazione di
vederlo
(a dir la verità avevo prenotato il posto da mesi, però suona bene,
no?) Per fortuna il tempo ha tenuto per tutte le due ore, perchè il
cielo grigio non faceva presumere nulla di buono.
L'ho sentito e l'ho visto in forma, il vecchio Bob, e penso che sia ancora
in grado di
inventare ogni volta qualcosa di nuovo: basta pensare al Blowin' del
finale di ieri, alle canzoni cantate mille volte e mille volte in
maniera diversa. Per me è stato un altro bel concerto.(avviso per i
prossimi concerti) .
Peccato che l'organizzazione abbia fatto
quell'acqua che non è piovuta. La platea era composta da settori
diversi e mi sono regalato il vezzo di un buon primo settore:
nell'attesa, tutto bello ordinato, gente che passeggiava lì davanti, la
"noblesse" che si salutava "Ciao cava, anche tu questa seva qui, ah è
pvopvio un avtista" (potevano stare a casa a giocarsi una canasta),
tutti rispettosi del posto assegnato, soprattutto dietro, ma non appena
è apparso sul palco la gente si è lanciata come una mare umana a
prendere posizione nel breve spazio antistante la scena. La security
non è riuscita a frenarli e chi era seduto è stato costretto ad alzarsi
in piedi sulle sedie per poter vedere una metà del concerto: fischi,
urla, giornali appallottolati che volavano sulle loro teste, "seduti,
seduti", e lui che continuava tranquillo a cantare. Bisogna dire che
questa gente non ha il senso dell'educazione: anch'io lo facevo,
trent'anni fa, ma rispettavo gli altri dividendo assieme a loro la
possibilità di assistere alla manifestazione. Qui invece tutti in
piedi, noncuranti delle proteste di chi stava dietro, forze dell'ordine
inattive,... E non è questione dei 50 euro del biglietto!
Comunque il concerto è stato bello e questo è quello che importa. Al
prossimo.
Trento, Italy - Palazzo delle Albere -
June 15, 2008
by Iris Seifert
Eravamo in una città vicino a Varese , e sembrava ci fosse la possibilità
di andare al concerto di Bergamo ( che si terrà domani ) biglietti ottenuti
.Per altro ,ogni cosa questa mattina sembrava dire : ti bisogno...E’ stato
un soffio arrivare a Trento .
Detto fatto , il tempo era inclemente , certi scenari lungo la strada erano
davvero amabili , pioggerellina con nuvole alte nel cielo . Arriviamo a
Trento verso le 15,30 ,ed è stato piacevolmente sorprendente che i cancelli
del parco del Palazzo , dove si svolgeva il concerto , erano aperti e la
casa era piena con una bellissima e piccola collezione di pitture e sculture
. Dopo averle viste e aver visto un disegno di una faccia bifronte , la
mente è andata a Tweedle de Dee and Tweedle de Dum.....che avrebbe aperto il
concerto più tardi.
Fortunatamente il tempo ha tenuto bene e siamo stati tutti all’asciutto.
Ma questo era , senza ombra di dubbio , la principale preoccupazione degli
organizzatori. Era chiaro dove dovevano essere i nostri posti , ma quando
Mr.Dylan è salito sul palco , non c’è stato verso di raggiungerli. La
Security ha cercato invano di rimandare la gente ai loro posti , ma non c’è
stato verso .
L’onda della folla mi ha trascinato e compresso verso il centro del palco ,
dove un’uomo che sembrava una roccia e uno piccolino mi hanno permesso di
sistemarmi fra loro .
La Security cercava di mettere ordine in tutto quel casino , sforzo inutile
, la gente rideva , urlava le richieste delle canzoni , chiamava Mr.Dylan
col nikename di Zimmy e con ovazioni di “Ti amiamo”.
La gente urlava , gettava palle di giornale in testa alle altre persone
invitandole a sedersi , noi abbiamo provato , ma la pressione era troppa e
siamo rimasti in piedi in mezzo a quella confusione , e questo è successo
per una buona metà dello show .Anche per i musicisti era una situazione
pesante .
Comunque è quello che è successo lì .Può essere stato anche il fatto che
hanno suonato Blind Willie McTell ( grande assolo di Mr. Freeman ) in modo
assolutamente veloce , blastissimo pezzo che ha facilitato la gente . o
forse che abbiamo sentito Trying to get to heaven prima che chiudessero le
porte , pezzi eccellenti . Beyond the horizon segue High water ( che il mio
vicino cantava a squarciagola ) è stato davvero pieno di calore e Nettie
Moore è stata proprio graziosa . Mr. Garnier ha avuto grandi momenti durante
lo show , e Mr. Kimball , sì , anche qualche parte di chitarra elettrica è
stato possibile sentire , specialmente quando Mr. Dylan gli ha chiesto di
alzare il volume .
Alla fine tutti hanno avuto la possibilità di farsi un’idea ,”Predico la
parola di Dio , per odiare nient’altro che l’odio “.
Alla fine la decisione non è stata quella di tornare a casa ma di rimanere
a Trento , una bellissima città e in un belllissimo hotel . Il mio cuore
batteva al ritmo dei suonatori di fisarmonica giù nella strada al centro
della città che facevano sfogare i loro strumenti .
“Qualche canzone americana ? “ – “ Si , ce ne sono dentro qui “ risponde
un’uomo indicando il suo strumento ,veniva dalla Bulgaria , un uomo dolce e
gentile che suona da 40 anni.....
Ho parlato con lui del concerto e lui ha detto “ Oh, Mr.Dylan ? Conosco le
sue canzoni “. Eravamo in sintonia , sì ,” Mr. Dylan è un amante della
musica tradizionale” ha aggiunto .
Adesso avrei voluto aver comprato un biglietto per lui , ma ormai era
troppo tardi....ed ho provato un pò di rimorso di coscienza .
Ma ora buona notte , ci sentiamo domani.
Varazdin, Croatia
- Radar Festival - Gradski Stadium - June 13,
2008
by Borivoj Terek
Come essere obiettivi scrivendo del primo concerto in Croazia di Bob Dylan
senza pregiudizi ? Questa è la ragione per la quale questa non è una
recensione , è solo il mio gentile punto di vista .
Bene , stavamo aspettando Bob in Croazia da molto tempo . Ora finalmente è
venuto . Ci sono circa 5.000 posti nel Varazdin town , vecchio posto per far
musica di stile barocco . Per molti di loro questa era la prima volta che
vedevano Bob Dylan , alcuni erano eccitati “ Era duro pensare che alla fine
sarei riuscito a vedere Bob “ diceva una ragazza al mio fianco .
Il concerto è stato aperto da musicisti Croati e Slovacchi , Bob è salito
sul palco alle 9,30 , l’opener è stato Rainy day women e non è stata una
sorpresa , tutti si aspettavano che RDW aprisse il concerto . La sorpresa è
stato il resto della set list, solo due canzoni da Modern Times ( Rollin’
and tumblin’ – Ain’t talking ) in tutto il set , cosa inusuale per questo
tour .E’ sembrato che Bob volesse gratificare la Croazia con qualche canzone
come Don’t think twice , Just like a woman , Tangled up in blue , It’s
alright ma , Things have changed , Desolation row , Highway 61 , Love sick e
Like a rolling stone . E’ sembrata una saggia decisione che il pubblico ha
mostrato di gradire , prendendo parte e cantando assieme a lui.
Il suono era duro e potente , così posso dire che la scorsa notte ho sentito
le migliori performances che avevo mai udito .E’ stato bello per me sentire
Tangled up in blue dopo più di nove anni , lo stesso per Love sick.
L’highlight dello show per me è stata Ballad of a thin man , una canzone che
aspettavo da anni ! Bob l’ha suonata per me :o), in Croazia ! Sottolineo il
fatto che per me è stata la prima volta per sentire Ain’t talkin’ e anche
Lonesome day blues dal vivo . Una cosa devo dire dell’altra notte , ho avuto
il piacere di aspettare un altro grande concerto di Bob . La scorsa notte è
stata realmente la notte del “Thin Man” , un thin man davanti alla sua
tastiera e in fronte alla sua band di cow-boy ! Grazie Bob
Salzburg, Austria - Salzburg Arena -
June 11, 2008
by Daniel Schuster
Abbiamo aspettato a lungo prima che aprissero i cancelli . Mia moglie ed io
venivamo da Monaco per vedere Bob Dylan e la sua band suonare dal vivo .
Quando ci hanno lasciato entrare abbiamo visto la zona-merchandise per
prendere una t-Shirt e un patch , i prezzi erano come ci aspettavamo , 30
euro la maglietta , 10 un poster e 5 un patch , finalmente ero lì e mi
sentivo veramente felice .
Dylan e la band sono saliti sul palco , acceso gli amplificatori , e hanno
cominciato con i primi accordi di Stuck inside of Mobile e in quel momento
una quarantina di persone hanno cercato di salire sul palco , subito la
security ha cercato di rimandarli al loro posto , ma la cosa è stata
impossibile . Io e mia moglie , raccolte le nostre sacche ci siamo
avvicinati al palco per fermarci in seconda fila proprio in fronte a Dylan .
Lui cantava bene , il suono era grande e “It ain’t me babe” che ha seguito
il pezzo d’apertura è stata la cosa giusta per rendere la gente un pò pazza
e per cominciare a muoversi al ritmo delle canzoni .
Ha continuato con Till i fell in love with you col quale ha calmato un pò la
gente e poi ci ha sfornato un’eccitante versione di Positively 4th streeet
che è stata accolta dal pubblico con urla e grandi applausi . Il vecchio
rock & roll sembrava essere il tema della serata , e quando ha suonato
Rollin’ and tumblin’ tutti , sul palco e nell’audience hanno cominciato a
rocckeggiare con lui . La security continuava senza speranza nel tentativo
di far tornare la gente ai loro posti , ma tutto è stato vano , erano troppi
.
Poi Dylan ha suonato 4 pezzi da Love and Theft molto belli , poi ha iniziato
That’s alright mama che era in definitiva il pezzo che tutti aspettavano .
Highway 61 ha portato di nuovo la gente in cielo. Nettie Moore e stata
eseguita molto dolcemente con Donnie alla viola ed è stato il pezzo migliore
da Modern Times , funziona davvero bene sul palco.
E’ tempo di continuare con All along the watchtower che tutti aspettavano ,
seguono poi Thunder on the mountain e Blowin’ in the wind che chiude una
notte straordinaria ! .
Tutto sommato posso dire che la leggenda Bob Dylan ha trovato giusificazione
.
E’ stato uno dei più bei concerti da molto tempo , sono un pò dispiaciuto
per le mie canzoni favorite , Tangled up in blue , John Brown , Master of
war e Ain’t talking che erano state suonate la sera prima a Vienna ed io non
ho potuto sentirle , comunque ci sono state un lotto di balladesque songs
nel set che potrebbero rimpiazzare quelle citate prima , ma sono contento ,
finalmente sono stato a vedere Dylan e spero che torni presto con altre
canzoni .
Vienna, Austria – Stadthalle - Halle D
- June 10, 2008
by Peter Del Bello
Una tempesta di appassionati
provenienti da tutte le parti del mondo hanno invaso la Stadthalle di
Vienna, tra questi anche alcuni che si trovano qui per i campionati europei
di calcio e hanno apprafittato del riposo delle loro squadre del cuore per
vedere e ascoltare Bob Dylan, un’altra leggenda popolare quanto Pelè,
Maradona o Ronaldo.
Dylan e la sua Band di musicisti incappellati e ingessati nei loro completi
grigi hanno cominciato il concerto alle 19:45.
Alternando ballate e feroci-blues hanno mantenuto per tutto il concerto un
ottimo livello qualitativo, unica eccezione una fastidiosa interpretazione
di Highway 61 Revisited, rovinata purtroppo dai riff di Danny Freeman che
estrapolati dal contesto musicale del gruppo non sarebbero stati niente
male.
Posso soltanto ipotizzare che Danny o l’ha suonata su una tonalità diversa.
oppure, cosa più probabile, la sua Fender Stratocaster si era scordata non
poco.
Questo però non ha impedito al pubblico che fremava sulle sedie del parterre
di avventarsi ai bordi del palco proprio durante l’esibizione di Highway 61.
Bob Dylan ha cantato le sue canzoni passando da interpretazioni drammatiche,
emozionanti, furiose, intense e profonde.
Sul palco è lui il comandante della nave, non c’è dubbio, guida i musicisti
come un timoniere che conosce ogni segreto della materia oscura e misteriosa
che va ad affrontare in ogni sua esibizione.
I mezzi che usa sono sempre e comunque quelli di sempre, sguardi fulminati,
cenni del capo e sorrisi.
C’è qualcosa da un pò di tempo che non gli consente di prendere la chitarra
per un intero concerto e così è diventato usuale vederlo dietro una tastiera
saltellare e schivare le note come un boxer sul ring .
È chiaro che il palco è il suo habitat preferito, l’unico dove ama rivelarci
i suoi segreti e le sue visioni.
I cento concerti all’anno, uno più uno meno, ne sono la riprova.
Sono venti anni anni che prosegue ininterrottamente questo Never Ending
Tour.
È sempre più evidente il piacere nel vedere ogni volta più giovani affluire
numerosi ai suoi concerti.
Il suo volto di pietra allora improvvisamente accenna spigoli di risate agli
angoli della bocca.
Le faccie di pietra non mentono mai.
Il concerto ha avuto immediatamente una buona partenza, con una nervosa
scodazzante Cat's The Well, passando per una delicata Love Minus Zero / No
Limit.
Ho sentito una Master Of War tutt'altro che vecchia, bensì cattiva,
minacciosa di morte, pulsante.
Nel modo di cantare di Dylan oggi incidono i suoi 67 anni ma canta ancora
bene, interpreta, racconta con voce narrante, e come se Omero, Ungaretti,
Hank Williams e Muddy Waters s’incarnino in lui.
Ostinatamente e inesorabilmente per l’intera serata si impegna a risalire il
delta del Mississippi fino a Chicago a tempo di blues e rock.
Tangled Up in Blue è stata una spirale di versi danzanti che ha trascinato
la platea in un vortice di apprezzamenti e ovazioni.
Dylan e la sua band sono saltati giù da un trabballante vagone merci per
Memphis con High Water (For Charlie Patton) per scorrazzare su una chevy
cabriolet per il Rock-'n 'Roll di Summer Days, ancora richiamato al blues
dalle sirene di un battello a vapore in The Levee's Gonna Break e poi si è
incamminato con le scarpe rotte di una classe proletaria che qualcuno crede
non esistere più nell'ammonimento di Workingman's Blues # 2.
Proseguendo ha asciugato le disabili lacrime di distruzione di un reduce in
John Brown.
Almeno masochista nella lunghezza trainate la sanguinante It's Alright Ma
(I’m Only Bleeding), la prima volta 43 anni prima fece clamore contro la
follia della vita, oggi è stata suonata come da una hillbilly jazz band non
perdendo però di un millimetro la grandezza dei suoi versi.
La morte non è la fine. E la vita prende anche un pò!
È stato un bel concerto, e non è stato un Talkin': "Cuore bruciante', ancora
yearnin '/ non ci sarà misericordia per voi,una volta che avrete perso", ma
ancora una volta un Walkin' necessario e imperdibile per le nostre membra,
qualunque esse siano.
Vienna, Austria – Stadthalle - Halle D
- June 10, 2008
by Iris Seifert
Prima di tutto grazie Mr.Dylan , e se c’è ancora qualcuno che ha dei dubbi
sulle sue capacità vocali , la canzone di chiusura dello show di stasera
“Ain’t talkin’” è stata la più chiara e dolce versione immaginabile ,
superba .
Un messaggio per tutti , il ragazzo è sempre sulla breccia anche se l’avete
dato per finito un sacco di volte !.
Non è mia intenzione discutere la Set list , ma lo show mi è sembrato diviso
in due parti , la prima riflessiva e la seconda rock , chiuso con Nettie
Moore , superbo interludio riflessivo della seconda parte .
Il sound era buono , ben rifinito nei pezzi soft ( Kimball ed Herron era
perfettamente udibili ) , e i pezzi rock erano davvero rock , anche l’organo
si sentiva bene e chiaro .
I Viennesi non sono rimasti nelle loro poltrone dopo Highway 61 , tutti sono
sciamati sotto il palco e questa non era una cosa da fare . Tutti sul palco
hanno però apprezzato la cosa , così come gli spettatori che erano circa
10.000.
Un fatto godibile è stato che c’era una bella ragazza irlandese di 23 anni
che veniva per la sua prima volta di Dylan , una ragazza in dolce attesa ,
veramente radiante .
Grande lavoro della band , specialmente in Beyond the Horizon , John Brown ,
Ain’t Talkin’ , Nettie Moore , High Water e via così , vorrei vederla così
ogni volta.
Grazie a tutti e buona notte !
Ostrava, Czech Republic - CEZ Arena -
June 9, 2008
By David Zeman
E’ stato un bello show , anche se la voce di Dylan in certi momenti non era
perfettamente udibile probabilmente a causa di difficoltà tecniche col
microfono.
Stuck inside of Mobile è stato il brano d’apertura , bello , seguito da If
you see her say hallo , eseguiti molto bene .Di seguito le altre canzoni ,
interessante il nuovo arrangiamento di It’s alright mama e Beyond the
Horizon davvero speciale . La grande sorpresa e highlight della serata , per
me , è stata Tryin to get to heaven , molto vicina all’originale versione di
Time out of mind . La voce di Bob è ancora migliore di quella di ieri ,
bella e spacca-cuori . Come gli encore Ballad of a thin man , altra canzone
impressionante che non mi aspettavo di sentire . Le altre canzoni sono state
quello che più o meno ci aspettavamo .
L’area in fronte al palco era zeppa di persone , me incluso , e non era
facile restare lì durante lo show . E’ stata la voce magica di Bob che ci ha
aiutato a superare questo inconveniente . Ero di fianco ad una bella e
graziosa ragazza , pensavo che fosse venuta al concerto con sua madre ,
guardava Bob con grande attenzione , coinvolta emotivamente , e questo fatto
sarà sufficiente per me per non scordare queste due ore di vita .
Grazie Bob per questa serata e spero di sentirti ancora l’anno prossimo !
Warsaw, Poland – Stodola - June 7, 2008
Review by Grzegorz Gras
Il Dylan day non poteva avere un inizio migliore . Un bellissimo sole mi ha
svegliato attorno alle 10,00 . La capacità dello Stodola club è di 1.500
persone , erano in vendita 1.700 biglietti più altri 100 per i VIP , sono
stati venduti in meno di un’ora .
Comunque , arrivato sul posto verso le quattro , c’erano già molte persone
sedute intorno al posto che chiacchieravano fra di loro sottovoce . Ho
parlato con alcuni di loro , un ragazzo very cool che veniva dalla Germania
che si chiamava Thomas , e uno che veniva dalla California del Nord , non
ricordo il nome , appariva veramente lontano , come se i favolosi anni 60’
fossero ancora lì , era rimasto a 40 anni fa quando tutto era cominciato ! .
Abbiamo avuto una bella discussione sulla musica di Dylan ricordando gli
avvenimenti quando Bob e Joan stavano assieme , ci sarà una coppia più
maestosa di loro nel Rock and roll ? Che peccato non averne trovate altre
dopo di loro .
I cancelli sono stato aperti alle 18,30 e la folla si è assestata davanti al
palco . Abbiamo cercato di avvicinarci il più possibile , eravamo in seconda
fila proprio in mezzo al palco , in faccia alla tastiera di Bob e guardando
Tony e Denny negli occhi .
Lo show doveva cominciare alle 21,00 ma per ragioni sconosciute è cominciato
alle 20,00 , così qualche “occasionale” del concerto è arrivato tardi .
C’era una ragazza di fianco a me , che piangeva durante Working Man blues ,
ho pensato fosse perchè era arrivata tardi al concerto .
Alle 8,00 si sono accese le luci , la fanfara è partita , e il poeta
laureato in R&R sale sul palco con la sua band . Il primo a salire è stato
George , gettando la sua sigaretta giù dal palco , questa è la prima cosa
che ricordo di aver visto.
Tweedle Dee and Tweedle Dum è stato il pezzo d’apertura , buono,
la band ha cominciato a essere rock fin dall’inizio e la folla ad impazzire
.
Il secondo pezzo all’inizio era irriconoscibile , tanto che al momento che
Bob ha cominciato a cantare , tutti abbiamo spalancato gli occhi , sembrava
essere Love minus zero . Non avevo mai sentito prima questo arrangiamento ,
un mix di raggae e R&R , suonato lentamente ,con cambi di ritmo . Poi è
stata la volta di Rollin’ and tumblin , sempre dure e graffianti , poi
Hattie Carrol , molto morbida , Bob cantava dolcemente e così la band .
Lonesome day blues un pre-highlight
per preparare il terreno alla più bella di tutte , Working man blues .
Ballad of Hollis Brown non mi è piaciuta così tanto , ma il banjo di Donnie
è stato al meglio .
La canzone dopo è stata Make you fell my love , che non mi sarei mai
spettato di sentirla suonata quì , non sono sicuro quando è stata l’ultima
volta che è stata suonata in un concerto , ma credo siano passati diversi
anni .
Bella canzone d’amore , potete pensare come alle più belle liriche scritte
per una donna . Mi piacerebbe sapere cosa passava nel suo animo quando l’ha
scritta alla fine degli anni 90’.
Grande regalo per il pubblico del concerto , GRAZIE BOBBY !!!
Poi , mentre il giovane hippy californiano al mio fianco ballava e rideva si
sono susseguite le alter canzoni , Beyond the horizon...poche volte Bob ha
tentato di suonare questa canzone dal vivo , non avevo mai sentito un
arrangiamento tanto alterato fino ad oggi..., quando il tempo e gli accenti
sono stati totalmente cambiati e confusionari , grande idea ma non la
canzone più adatta ad essere suonata dal vivo .
Highway 61 è la solita canzone forte e potente , non posso immaginare uno
show di Dylan senza questa canzone , poi arriva Ain’t talkin’ , le luci si
abbassano e Bob diventa dolce e rude allo stesso tempo . Summer days è una
delle mie preferite e penso sia stata la migliore suonata questa sera . Un
pezzo rock “santo” che vi fà ballare , non importa se avete 15 anni o 75 !.
L’ultimo pezzo prima degli encore è stato I shall be released...la mia
versione favorita di questo pezzo e quella con Norah Jones , ma sono
sempre fecile quando la sento.
Gli encore non si sono fatti aspettare molto , così ,Bob e la band sono
tornati sul palco per Thunder on the mountain e Like a rolling stone . Avrò
sentito quest’ultima canzone 1.000 volte,con versioni diverse , avete mai
pensato che state guardando in faccia l’uomo che ogni volta la canta con la
musica che cambia sempre ? E’ proprio lui in persona , non un’altra cover .
Lo stesso per Blowin’ in the wind , la canzone ha 45 anni ed è sempre
eccitante anche quando la canta al giorno d’oggi .
Molti applausi , sia alla fine che durante le canzoni , un’atmosfera
veramente amichevole , la gente che scandiva “ BOBBY , BOBBY “ . Lo show è
stato grande , spero che torni in Polonia di nuovo .
C’è stato un fatto strano durante il concerto che si è ripetuto diverse
volte , Bob si girava verso la balconata , rideva , faceva un gesto di
ammiccamento e partiva un “Flash” , un famoso fotografo o che altro ? Non lo
sapremo mai.....
Ho lasciato il posto con Thomas dalla Germania , abbiamo parlato ancora un
pò poi lui è partito per la Cecoslovacchia per il prossimo concerto . Io
sono tornato al club , ho bevuto qualcosa con la gente che c’era e pop mi
sono incamminato verso casa .
Una serata indimenticabile…Grazie Mr.Dylan per aver aggiunto al tour la
parte est dell’Europa , per favore , torna
un’altra volta......
TALLINN, Estonia - Saku Arena –
04/06/2008
by Courtney Lobel
Considerando che la “Saku Suurhall Arena” è abbastanza piccola rispetto
agli stadi a cui Dylan è abituato negli USA e il fatto che gli estoni sono
abbastanza calmi rispetto agli altri fan stranieri, probabilmente questa
arena è sembrata più intima a Bob e alla sua Band. C’erano posti a sedere ma
molti decisero che non volevano stare seduti e rimasero sotto il palco in
piedi per l’intero spettacolo.
Testimone per la prima volta a uno spettacolo di Dylan, sono rimasto
abbastanza deluso dal fatto che non abbia cantato nessuna delle sue canzoni
acustiche anti-guerra e di contenuto sociale come “With God on Our Side”,
“John Brown” o le mie preferite “Desolation Row” e “Boots of Spanish
Leather”. Tutte queste canzoni sono state sostituite con dei grandi pezzi
elettrici di Dylan. A questo punto devo dire che la Band fece un lavoro
fenomenale e, per tutta la sua durata, il concerto fu “rocking good” a tutti
i livelli.
Non sono mai stato un grande fan di “Summer Days” né di “When The Deal Goes
Down” ma credo fermamente che queste due canzoni siano state la punta
massima dello show e mi hanno convinto a tal punto che presto le canterò
sotto la doccia.
In quanto fan di Dylan relativamente nuovo, ho ascoltato molte canzoni che
sono nuove per me. Pensandoci, sono felice di aver conosciuto dei pezzi
nuovi al posto delle mie vecchie preferite.
Un momento che non dimenticherò è stato durante la performance di “Just
Like A Woman”. La canzone era quasi irriconoscibile mentre Dylan la recitava
più che cantarla. Ma la canzone ebbe su di me lo stesso effetto che ha di
solito. Ad un certo punto successe una cosa curiosa e non potei che
sorridere: una piuma solitaria, probabilmente rimasta dallo show della sera
precedente, colpita dalla luce gialla del palco, fluttuando dal soffitto al
ritmo della canzone, cadeva al centro del palco. Era veramente questo l’uomo
che anni or sono ascoltavo nel mio letto mentre fingevo di dormire quando
ero un ragazzino? E ora era lì a soli 15 metri da me!
Tutti i membri della Band avevano abiti beige chiaro, camice e cappelli
neri, mentre Dylan vestiva un doppio petto nero stile vintage. S’intravedeva
uno scorcio di camicia gialla e portava il suo cappello “Fedora” nero.
Sembrava che si stesse divertendo molto e pensai che apparisse meno segnato
dal tempo e più vibrante di persona rispetto a come appare in molte foto
odierne. Mi ha fatto piacere vedere che fosse in buona forma.
Non ha mai parlato al pubblico e è rimasto dietro alla sua tastiera tutta
la serata; ma ogni volta che suonava l’armonica era un’esplosione di
applausi scroscianti da parte del pubblico come ce ne furono alla fine del
concerto quando, invece di inchinarsi, Dylan e la Band sostarono in riga per
un momento ad ascoltare gli applausi. Poi si girarono e uscirono di scena.
Nessun lustrino e nessun falso “grazie”. Sembrò abbastanza in linea con il
suo carattere. Fu tutto molto elegante. Dylan è lì per la musica. Lui vuole
solo suonarla ed è così che lo voglio ricordare. Sarebbe bellissimo se il
sig. Dylan potesse sapere quanto sia stata incredibile la notte scorsa per
ognuno dei suoi fan. Mi sento fiero di essere uno di loro e quando “Blowin’
in the Wind” fu suonata come ultima canzone, sembrò essere cantata solo per
noi estoni.
“How many years must the people exist, before they are allowed to be free”
non ho potuto fare a meno di visualizzare le facce e le persone che erano
passate e sopravvissute alla Germania nazista e all’occupazione sovietica e
ancora sopravvivono con la loro cultura intatta. Mentre cantava, mi ricordai
di una storia che mi era stata raccontata dal nonno del mio amico il quale,
quando fu catturato dall’armata sovietica, si fermò a raccogliere della
terra, la mise in una scatola di fiammiferi vuota prima di essere costretto
a marciare attraverso il confine sovietico diretto in un campo di prigionia
siberiano. Davvero “How many years”!
Quando qualcuno mette in discussione il fatto che Dylan sia ancora sul
palco dopo circa cinquanta anni, credo che debba tenere in considerazione
anche storie come questa per il significato che le sue canzoni hanno per le
persone.
Helsinki, Finlandia - Hartwall Areena -
01/06/08
by Jan Semneby
Bob Dylan si è esibito a Helsinki domenica scorsa e sono abbastanza certo
nel dire che questo concerto sia stato il migliore mai eseguito in
Finlandia.
7500 spettatori hanno seguito uno spettacolo molto energico e concentrato;
la sua pronuncia è stata molto chiara e ha contribuito a fare di Visions of
Johanna, Nettie Moore, Ballad of a Thin Man e Every Grain of Sand le
highlights della serata.
Una parola in più va spesa per It’s All Right, Ma (I’m Only Bleeding) che è
stata presentata con un nuovo arrangiamento ma un suono nel timbro di Dylan
che ricordava molto l’originale e il suo fraseggio mi ha fatto pensare che
ho potuto assistere a qualcosa di veramente speciale…
Tra gli spettatori c’erano molti giovani e anche molte persone di mezza età,
alcune erano lì per la prima volta, altre –come me- non hanno mai saltato
uno spettacolo in Finlandia: sono sicuro che tutti abbiano lasciato l’Arena
contenti e soddisfatti. Dylan stesso sembrava felice dello show e -come ha
scritto un giornale il giorno seguente- ha parlato più che mai sul palco:
durante la presentazione della band ci ha detto che Stuart Kimball ha una
fan donna in Helsinki dall’ultima volta che erano stati qui e quando ha
presentato il batterista George ha mormorato qualcosa come “Oh no, not
again!” e poi qualcos’altro che ha fatto ridere tutta la band, ma purtroppo
non è stato sentito chiaramente da dove stavo io...
Spirit On The Water è stata suonata a mio avviso meglio che sull’album,
forse perché la band l’ha eseguita in modo più soft e Thunder On The
Mountain, con cui Bob ha deciso di iniziare il suo encore (anche se sembrava
non avesse intenzione di tornare sul palco perchè se l’è presa molto con
comodo!), sarebbe secondo me stata la canzone perfetta per l’apertura, dato
che era molto uptempo… mentre Like a Rolling Stone mi è sembrata molto fresh
e molto adatta stasera ad essere una show closer (chiusura di spettacolo)…
Stavanger, Norvegia - Viking
Stadion - 30/05/2008
di Espen Aas
Quando sono arrivato al Viking Stadion c’erano circa 20.000 fans. Dopo la
band norvegese di apertura, gli “Hellbillies”, la band di Dylan è
velocemente salita sul palco per il loro pezzo, la statuetta dell’Oscar è
stata piazzata sull’amplificatore, la tastiera sistemata e così via… e dopo
qualche zuffa proveniente dalla prima fila per colpa di qualche ubriaco (che
è stato poi allontanato), ecco che -10 minuti prima del previsto- la musica
del cd si blocca… e comincia il concerto.
Dylan, che indossa un completo nero con cappello, e la sua banda– tutta
vestita di grigio-, si presentano sul palco e attaccano con Rainy Day Women
#12 & 35.
Bob aveva una serie di armoniche dietro di sé, una delle quali è stata presa
in mano e suonata verso la fine. Poi, invece che continuare con il rock’n’
roll, il ritmo è stato rallentato da Don’t Think Twice, un altro pezzo tra i
preferiti del pubblico (un “crowdpleaser”), ma non a mio parere una delle
migliori versioni… poi un altro assolo di armonica.
Ancora rock’n’roll con Rollin’ And Tumblin’ e Dylan sembrava divertirsi
molto! Devo ammettere di avere oltre 300 versioni nella mia collezione di
Tangled Up In Blue, ma ci ho messo un po’ a riconoscere i riffs della
canzone! Non sono stato troppo colpito da questi ultimi arrangiamenti però:
mi sembrava che Dylan la “trascinasse” un po’ troppo…
La prossima in lista è stata I’ll Be Your Baby Tonight, seguita da un altro
assolo di armonica. Poi l’highlight della serata a mio parere: High Water.
La band e Dylan sono stati grandi! E con il mandolino di Donnie Herron che
ha strimpellato per tutta la canzone… era perfetta!
Devo aggiungere che anche la voce di Dylan era in ottima forma, molto meglio
di quanto non fosse negli ultimi tempi.
Ancora “greatest hits” con Just Like A Woman e tutta la audience che
cantava... Dylan ha sorriso e cercato di fare scherzi al pubblico... forse
si è talmente impegnato da dimenticarsi quale armonica doveva usare: ne ha
presa una, soffiato un paio di note e subito si è reso conto che ne aveva
bisogno un’altra!
Il ritmo è stato ripreso con Honest With Me, anche con questa mi è sembrato
che lui si divertisse particolarmente… a seguire, una carina Spirit On The
Water e sono stato sorpreso da quante persone abbiano urlato “no” ai versi
“over the hill/past my prime” e a giudicare dall’espressione di Dylan anche
lui deve averli sentiti! Un altro bell’assolo di armonica.
Pare che si dilettassero ad alternare canzone veloci a lenti, così la
prossima sulla lista è stata Highway 61 Revisited. Molto carina, mi sembra
che la band suoni meglio insieme sulle canzone veloci, più rock’n’ roll che
sui pezzi lenti. Questo è stato un altro esempio di great guitar-playing da
parte di Denny Freeman, in particolare.
Poi una delle mie preferite: Workingman’s Blues #2, la folla sembrava molto
soddisfatta, e con It’s All Right, Ma (I’m Only Bleeding) speravo di veder
uscire il violino di Donnie Herron, ma non è venuto fuori!
Poi, con un salto di oltre 40 anni hanno suonato un’abbastanza deludente
versione di Beyond The Horizon, che pochi sembrano aver apprezzato
veramente… a seguire con Summer Days, e Dylan che si diverte, come sempre.
Sono stato molto sorpreso della prossima canzone: Masters Of War, non per la
scelta del pezzo (l’aveva già suonata in Canada), ma era una versione
“strana”… le vocali erano strascicate in quasi tutte le parole e la band
sembrava essere almeno mezza nota indietro durante tutta la canzone! Mah…
Ormai era ora di lasciare il palco, ma gli applausi li hanno trascinati di
nuovo su per un encore:
Mr. Tambourine Man è stata cantata in coro da tutti! E ancora: Thunder On
The Mountain e Like A Rolling Stone. Le persone che saltavano, applaudivano
e cantavano... alla fine del concerto, dopo le presentazioni Dylan ha anche
salutato con la mano tutta l’audience e sembrava davvero molto contento…
Da parte mia penso che lo show sia stato “ok”, niente di speciale a parte
qualche canzone verso la metà del concerto... comunque sui giornali del
giorno dopo tutti sembravano dare il “pollice in su” alla performance!
Reykjavik, Iceland - Laugardalshöll - May 26 2008
Review by Steinar Daler
Non ho mai vinto la grande lotteria , ma questo concerto è stato qualcosa
del genere . E' successo che ero a Reykjavik per lavoro , viaggo e Hotel
pagati , ho dovuto solo comperare il biglietto. Non avevo mai visto così
poche facce familiari ai concerti di Dylan prima di oggi , il suo pubblico
stà cambiando , che ci crediate o no . L’ultima volta che ho visto Bob è
stato nei 3 concerti di Dallas a Febbraio ed è stato stupendo, ma devo dire
che anche oggi ha mantenuto alto lo standard –se non migliorato- e anche la
band era in gran forma. Bob indossava un cappello grigio scuro che non avevo
mai visto prima –simile a quello bianco che ha usato più recentemente…
Stuck inside of Mobile è stato un bell’inizio, seguito da una meravigliosa
Don't think twice e
The Levee's gonna break, altra “highlight” della serata: vocalità super e
molto più swing del solito! Non ero molto convinto sull’arrangiamento di
Trying To Get To Heaven: Bob ha “strascicato” un po’ troppo le parole… ma è
stato carino sentire una canzone un po’ inusuale rispetto alle solite.
Rollin And Thumlin' è stata bella, come sempre, con una fantastica
slideguitar by Denny.
Nettie Moore è semplicemente stupenda e Bob torna al vecchio arrangiamento:
quello con il grande cambiamento dinamico tra i versi e il coro.
Quella dopo è stata la mia preferita della serata: la migliore versione che
abbia mai sentito di I'll be your baby tonight. Anche Bob e la band ne erano
molti soddisfatti –I sorrisi lo testimoniano! Dylan ha concluso con
un’ottimo solo di armonica.
La canzone dopo, Workingman's blues, è stata un’altra delizia: Bob ci ha
messo il Massimo impegno e anche la chitarra di Denny è notevole.
Highway 61 è la solita “chicca” per la folla… e anche Spirit on the water è
stata accolta di buon grado.
È stato interessante notare come Bob si stesse chiedendo se avesse ricevuto
alcun responso dal pubblico dal verso "I'm over the hill", qui in Islanda,
ma ha presto scoperto che nce qui ha notato il verso esattamente come in
qualsiasi altro posto!
It's all right Ma è stata un’altra strong performance: la batteria di George
ha tenuto il ritmo della serata ancora più forte del solito.
Bell’assolo di chitarra di Denny in When the deal goes down e in On Summer
days: sorrisi ovunque e un Bob orgoglioso che suona la tastiera e fa piccoli
cenni con le mani e il corpo.
Poi un’ottima versione di Ballad of a thin man ha chiuso lo show prima dei
due encore , Thunder on the mountain e Blowing in the wind.
Forse non è stata una scaletta interessantissima… ma se Bob suona al 100%
tutto questo non conta!
St. John’s Newfoundland 23-24/05/08
23/05/08
(Justin Bowman - 23/05/08)
“Al Mile One Centre a St. John’s Newfoundland, il concerto è esploso al
ritmo di Leopard skin Pillbox Hat, con un sound e una performance
eccellenti, il messaggio era chiaro fin dall’inizio: Dylan era in forma
smagliante e sarebbe stata una serata speciale.
Things Have Changed, Honest With Me, e ciò che la folla sembrava aspettare,
Just Like A Woman, sono state tutte suonate perfettamente. La voce di Dylan
era certamente chiara e forte e dalla reazione dei tantissimi fans al
concerto si capisce che tutti si sono divertiti dal primo all’ultimo
momento!
Rallentando il passo, Girl From The North Country, chiusa con un’assolo di
armonica di Dylan, ha messo tutti in ginocchio e poi scivolando sulle note
di Levee’s Gonna Break ho cominciato a chiedermi se questo potesse forse
essere il migliore dei concerti che abbia mai visto –e ne ho visti un po’ in
questi anni-!... Come riesce a farlo?! Quest’uomo compie 67 anni domani!!
Una versione rockeggiante di Highway 61 revisited e le tutte donne di St.
John’s ballavano a ritmo… (sono sicuro che non sia certo dispiaciuto a
Bob!!). Rallentando il ritmo ancora un po’ Nettie Moore e Lovesick sono
state presto eseguite alla perfezione e io ho subito pensato: <<Tutto questo
non mi basterebbe mai, per fortuna ci sarò anche domani sera per la sua
festa di compleanno!!!>>”.
24/05/08
(Denis Manning - 24/05/08)
“11 anni fa Bob ha suonato per la prima volta a St. John’s. Nel 1997 si è
preso grossi elogi dalla critica. Il suo show di compleanno nel 2008 non
sarebbe stato da meno. Mia figlia aveva cucinato una torta per lui quella
mattina e abbiamo tentato di consegnargliela al concerto, usando una scusa
penosa, con la pretesa di incontrarlo!!
Deve essere detto, a questo punto, che non importano le canzoni sulla
scaletta dei concerti (che, comunque, vengono modificate tutte le sere),
perché tutte sono fantastiche e ogni persona ha un ricordo particolare delle
canzone o di quando l’ha sentita la prima volta.
Ballad of Hollis Brown, Masters of War, Desolation Row, una bellissima
versione di Lay Lady Lay, Ain’t Talking e It’s Alright Ma, tutte ci hanno
portato un sorriso sul viso oppure una lacrima agli occhi, come riguardare
delle vecchie foto sgualcite di 30 o 40 anni fa… con Dylan è questo e altro…
le canzoni riprendono vita di colpo, per poi colpirti dirette allo stomaco!
Ma Dylan non è mai stato un artista che da troppa importanza al passato e
anche se oggi è il suo 67° compleanno, non c’è da aspettarsi alcun cenno o
segno di celebrazione!
Dopo il primo encore, abbiamo urlato e pianto per averne un secondo, ma
anche in questa notte speciale nessuna eccezione è stata fatta!
Dopo lo show siamo andati a cena con altri fan di Dylan e ci è stato
confermato che Leonard Cohen era presente al concerto, indossando parrucca e
occhiali, e che prima Dylan, Cohen e Bruce Springsteen avevano pranzato
insieme al ristorante su Water Street.
Ultima cosa: più tardi, guidando davanti all’hotel a mezzanotte e mezza
circa, abbiamo visto gente che fuori stava fumando. Ci siamo fermati e
abbiamo scoperto che quelle persone facevano parte dell’entourage di Dylan:
abbiamo stretto la mano al musicista più fidato di Bob, Tony Garnier che
stava fumando un grosso sigaro. Ha confermato che Dylan era nell’hotel, ma
non c’è stato verso di poter entrare a dargli di persona la torta che
abbiamo fatto apposta per lui! Pazienza, ce la siamo mangiata il giorno dopo
e sono certo che fosse la torta di compleanno più buona che abbia mai
assaggiato! Se solo fossimo riusciti a consegnargliela…!”.
Lewiston, Maine - Androscoggin Bank Colisée - 17 Maggio 2008
by Zoo Cain
Enorme successo per Bob Dylan: tutte le recensioni riportano che il concerto
di apertura del tour della notte precedente a Worcester, Massachusetts è
stato fantastico. Io personalmente non sono mai stato deluso da Mr. Dylan,
ma credo che ieri notte sia stato “over the top”. Sembra che lui ami il
Maine: ci ha fatto ritorno più volte, l’ultima volta 7 mesi fa a Portland.
Alle 7.43 la band, tutta vestita di nero, è sul palco e scivola sulle note
di Watching the River Flow, mentre la folla prende vita, poi comincia una
versione bellissima di Lay Lady Lay e The Levee's Gonna Break. Bob ha
accennato più volte dei sorrisi… sarà una serata stupenda!
Dylan ci metta l’anima in Shelter from the Storm, i ragazzi della band lo
accompagnano come se fossero nati per farlo; The Lonesome Death of Hattie
Carroll è diretta e molto ben fatta, seguita subito da Tweedle Dee and
Tweedle Dum.
Scivolano poi sul Mississippi, la banda è impeccabile. Una magnifica Highway
61 Revisited e una davvero bella versione di Workingman's Blues.
It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) ci ha stregati: dove può la gente
(teenagers, ventenni, trentenni, quarantenni, cinquantenni, sessantenni e
oltre), divertirsi insieme in una tale armonia naturale e collettiva? Bob
Dylan cuce insieme le generazioni!
Spirit on the Water e Ballad of Hollis Brown ci riportano nel vecchio West e
creano un’atmosfera magica, seguita poi da Summer Days, che ci anticipa il
profumo delle notti d’estate…
L’ultima canzone della serata: una grandissima Ain’t Talkin, una voce
cristallina e un accompagnamento musicale eccellente. La folla chiama il
bis, Dylan rientra sulla scena e alle 9:20 si ricomincia con una
“rockeggiante” Thunder on the Mountain.
Le presentazioni sono d’obbligo: Tony Garnier al basso; Donnie Herron
“playing steel and a bunch of instruments”; George Recile alla batteria; Stu
Kimball alla chitarra; Denny Freeman lead guitar e Bob Dylan tutta sera alla
tastiera, sfortunatamente deciso a non impugnare la chitarra. Un gruppo
storico che conclude con Blowin’ in the Wind: l’intero palazzetto sta
ballando. Notte indimenticabile!
Worchester, Massachusetts The
Palladium 16 Maggio 2008
by Jason Polanski
Bob Dylan è tornato al Palladium a Worcester per la prima volta dal 2002; in
quell’occasione aveva prefissato una “warm up date” prima di suonare al
Newport Folk Festival, questa volta invece vi ha reiniziato il suo tour, che
lo vedrà impegnato nel suo prossimo giro d’Europa, che inizia a fine mese.
Bob ha deciso di stare dietro alla tastiera tutta sera: può essere che
volesse concentrarsi di più sul sound della band e trovare la marcia giusta
per il gruppo? Anche se i musicisti ormai conoscono bene la sua “formula” ed
il suo repertoire…
Ha aperto con Tweedle Dee and Tweedle Dum, la canzone mi è sembrata un pò
più corta e vagamente modificata rispetto all’originale, subito seguita da
una cristallina Girl From The North Country ed una versione molto blues di
Watching The River Flow.
Una totalmente nuova versione di Can’t Wait ha preso in contropiede la
folla, versione suonata con un nuovo riff, decisamente migliorando il pezzo.
Un altro pezzo riscoperto (dato che non lo suonava dal 2005) è stato Tryin’
To Get To Heaven, dall’album Time Out Of Mind, la canzone è stata apprezzata
molto da tutti… grazie Bob per averla riesumata!!
Bob “the crooner” ha brillato cantando Simple Twist Of Fate, un’altra
canzone che raramente viene proposta… è stato bellissimo vederlo, con le sue
espressioni del viso, raccontare la storia e alzare di tono la voce durante
i climax delle parole finali di ogni strofa.. “blame it on a simple twist of
FATE”. L’ultimo pezzo della canzone è stata suonato con l’armonica in uno
stile drammatico… andrebbe senz’altro registrato…!
Sullo stesso livello sono state sicuramente Workingman’s Blues #2 e Spirit
On The Water: Bob ha dimostrato di avere un’assoluta fiducia in queste due
canzoni: la sua armonica aggressiva e l’assolo di chitarra di Denny sono
state la ciliegina sulla torta!
La parte divertente e “da ballare” dello show sono state Levee Gonna Break,
Rollin/Tumblin, Highway 61 Revisited, Summer Days. Wow!
Bob si è divertito molto con queste canzoni sul palco.. grazie alle ragazze
davanti a me per aver attirato la sua attenzione tutta la sera! (Scommetto
che hanno apprezzato il sorriso che Dylan si è lasciato scappare durante
Summer Days!).
Non posso commentare lo spettacolo senza menzionare che Bob, anche se ha
suonato gran parte dei suoi lavori più recenti, ci ha ugualmente omaggiato
dei suoi grandi classici degli anni ’60… John Brown molto intensa, così come
Most Likely You’ll Go Your Way e Ballad of a Thin Man.
Chiudendo con Like a Rolling Stone Dylan ha suonato un’organo e un’armonica
che mi sono sembrati molto strani… ma potrebbe essere perchè il tizio
accanto a me stava saltando, cantando e battendo le mani come se fosse il
momento più esaltante di tutti i tempi!! Ad ogni modo, è stato un ottimo
concerto d’inizio: la band suonava tight e ha senz’altro colpito i nuovi e
soddisfatto i vecchi fans !
Dylan in Buenos Aires and Rosario GREAT!
( Doiso )
Salve gente , vengo dai due
concerti du Dylan ( Buenos Aires e Rosario ) , è stato eccitante !
Tutti e due sono stati di alta qualità per quanto concerne la musica , lui è
sempre il grande musicista che è sempre stato e io amo la sua voce .
A Buonos Aires è stato in un certo modo distaccato dal pubblico ma questo
non ha dato fastidio più di tanto , ma a Rosario è stato completamente
differente , ha interagito con la gente continuando parlando e ridendo tutto
il tempo .
Parliamo delle canzoni : ho seguito le set-list di tutti e due i concerti e
la band ha suonato perfettamente .
C'e stato un momento nel concerto di Rosario che voglio evidenziare , è
stata la parte finale di " Highway 61 " , ha cantato l'ultima strofa in modo
divertentissimo , non avevo mai sentito niente di simile , la gente ha
cominciato a metà delle canzone a battere le mani e ad urlare , i musicisti
si guardavano in faccia e ridevano , coscienti che stavano facendo qualcosa
di grande . Dopo questa strofa Denny Freeman ha suonato un grande assolo con
tante improvvisazioni e un'uscita spettacolare .
Bene , devo andare adesso , ma voglio dire due cose dei due concerti , sono
stati i migliori che io abbia mai visto , forse meglio di quello di Roger
Waters o di quello dei Rolling Stones . Il suono era meraviglioso Bob , se
vuoi tornare in Argentina sarai molto più che benvenuto ! Ti siamo
assolutamente grati per quello che ci hai dato ! GRAZIE ! Arrivederci !
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