MAGGIE'S FARM

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Città di Castello 12 Giugno 2008: 

8° Raduno Nazionale Citroen 2CV e derivati

THE BLACKSTONES

 

THE BACKSTREETS

THE BLUES LAND  BAND

 




Arriviamo a Città di Castello verso le 14,00 , caldo insopportabile , anche all’ombra sotto le piante del grandissimo parco dove si svolge il raduno delle Citroen 2CV e lo show serale che siamo venuti a vedere . Beviamo di tutto per calmare l’arsura , Marco ha comperato un cocomero di una decina di Kg. bello fresco , quasi ghiacciato , sparito in meno di 5 minuti . Guardo con compassione quei poveri cristi , nel vero senso della parola , che alle 17,00 , ancora

 

i tre batteristi

sotto il sole a martello , cominciano a montare l’impianto e l’amplificazione per i gruppi che suoneranno alla sera . Dopo un’oretta è la volta dei musicisti per il sound check , mai visto gente più sudata , gli mandiamo sul palco ( una piattaforma in cemento dove ci saranno 50° sopra e almeno 70/80 sotto ) un carico di birre gelate , ci guardano e ci ringraziano con gli occhi che quasi perdono lacrime per la riconoscenza . Il Parco è pieno di 2CV che vengono da tutte le parti d’Italia e d’Europa , un raduno di quelli grossi , 2CV incredibili , trasformazioni a iosa , elaborazioni che si sprecano , ognuno farebbe qualunque cosa perchè la sua 2CV risulti più bella delle altre , ne ho vista una che al posto del motore aveva , montato sul retro , quelle eliche ingabbiate delle river boat americane che si vedono nelle paludi della Florida o sul Mississippi , l’elica girava e la macchina si muovava spinta dall’aria , come un aereo , una cosa formidabile per realizzazione e fantasia . L’idea è stata sfruttata dagli artisti , che hanno fatto puntare l’elica sul palco , bloccato i freni e via con l’aria fresca , grande idea per sconfiggere la canicola .
 

Eugenio e il chitarrista della Blues Land Band

Mangiamo un sacco di ghiottonerie al ristorante tenda montato dall’organizzazione del raduno , birra a fiumi , pochi soldi e pancia piena , che vita meravigliosa , e la gente di Città di Castello , amichevole , simpatica , ti trattano subito come se ti conoscerrero da una vita “siamo nel posto giusto ragazzi” ho detto agli amici che erano con me , i quali , trascinati dall’entusiasmo sparavano giù birre come acqua minerale.
Finalmente il tramonto ! Il sole lascia il posto ad una leggera brezza che ti fa rinascere , e verso le 20,00 comincia la festa vera e propria .
Sale sul palco The Bl
ues Land Band , un gruppo di ragazzi sui 50 di Latina , un blues viscerale fin dal primo pezzo , il blues bianco di Chicago , e via via tutti i classici che ogni blues band deve avere nel proprio repertorio . Eugenio , il lead vocalist , sembra avere l’energia di un 18enne , voce bella , calda , intonata , ideale per il blues , magistralmente

il batterista della Blues Land Band

sostenuta dal ritmo perfetto della batteria e del basso , un chitarrista di gusto , assoli blues che ti fanno accapponare la pelle , grazie vecchia Stratocaster , il tuo suono ci penetra nelle orecchie e ci tocca il cuore . Menzione particolare per l’armonicista , d’una bravura mostruosa , con il blues nel sangue , fare assoli di armonica a quel livello non è per niente alla portata di tutti . Mi dispiace solo di non ricordare i nomi di tutti , se lo meritano , ma purtroppo , il foglietto che avevo scritto è andato in fanteria , forse a causa della baraonda serale o della birra , chi lo sà ?.
Finiscono il loro show fra gli applausi dei presenti , concedono un paio di bis e poi si accasciano sul prato senza più fiato , ragazzi , la bravura è bravura , ma l’età è l’età , e la brezza ancora non era riuscita a scacciare l’enorme calura del giorno , un doppio bravo alla Blues
Land Band , per la bellissima musica e per la lotta contro il calore ( almeno 33/34 gradi all’ombra ) e cantare per un’ora in quelle condizioni ammazzerebbe anche un bufalo .
Comunque bravi , un’ora d’allegria condita di blues , che non fa mai male !


Giusto il tempo di sistemere il palco ed è la volta dei Backstreets , tribute band di Springsteen , che non disprezza Bob Dylan , privi del loro cantante Toni Moncalvo , non hanno voluto mancare anche quest’anno a Città di
Castello , una telefonata all’amico Daniele Tenca , primo Springsteeniano d’Italia , e via , si impadroniscono del palco con una padronanza da veri professionisti . Daniele , con la sua telecaster butterscoth-blonde , una voce molto bella e cristalllina , attira l’attenzione del pubblico , coadiuvato da una band formidabile , vorrei citare particolarmente il batterista Fabio Luppi che a me è piaciuto di brutto , drumming fantasioso e preciso , inventiva da vendere e ottima tecnica , uno di quei batteristi che ti esaltano sentendoli suonare . Altro uomo fondamentale Andrea Moncalvo al basso , che con la sua ritmica fa coppia perfetta con la batteria , musicista vero ed abile bassista , voce perfetta per i cori .

Stupendo Pierre , solista di ottimo gusto musicale , soli mai banali ma inseriti perfettamente nel tipo di canzone , Strato d’annata , suono che ti entra dentro , che vuoi di più ? A metà concerto si unisce a loro l’armonicista della Blues Land Band e il concerto decolla , la ciliegina sulla torta . Bravissimi Backstreets , spero di avere altre occasioni per risentirvi al vostro ritorno dall’America dove terrete una serie di concerti come backing band di Joe d’Urso .
 

E’ il turno dei Blackstones , la tribute band comasca di Bob Bylan , forse la più seria e stimata da tutti i Dylaniani incalliti come noi . Li avevo visti al MFFF a Roma , e poi a Pistoia Blues 2006 al Maggiesfarm Hootenanny , ancora in quattro , senza le tastiere , ma devo dire che mi hanno stupito , i Blackstones di oggi sono l’evoluzioone di quelli che ricordavo , tutta un’altra musica , la musica di chi ha seminato bene e sta raccogliendo i frutti .
 

Appena iniziano il concerto ci sentiamo catapultati in piena Rolling Thunder Revue con Highway 61 che sembra arrivare direttamente dalla chitarra di Chuck Berry , A hard rain e Rainy day women completano l’opera della Revue . Si passa poi da Tom Petty con I’ll remember you , da Manfred Mann con The mighty Quinn , Dave Mason con All along , Van Morrison per Just like a woman , Eric Clapton per Don’t think twice . Grandi vocals per il cantante Mick , grandi solos per il chitarrista Frank Night , grande Hammond per Darius , basso che sembra un metronomo di precisione per Lanny , drumming giovane e superbo per Riki . Versione mega di Workingman blues con arrangiamento Blackstones , incredibile la Mr.Tambourine versione Byrds con i chitarristi con due splendide Rickenbaker a tracolla ,

il tipico jingle-jangle sound delle Rick invede il parco , le voci di Mick , Frank e Darius completano questo gioiello che il pubblico sottilinea con un applauso particolarmente caloroso . Citazione speciale per Hurricane , a mio avviso il Masterpiece della serata . Lo show si chiude con una perfetta Knockin’ on Heaven’s Door che coinvolge il pubblico nel coro , con Mick che dirige il traffico . Il concerto sembra finito ma il pubblico chiede il bis e questa volta una vera perla ci viene regalata dai Blackstones , una eccezzionale versione di Forever Young veramente da far venire la pelle di cappone , mancava solo il vero Dylan per completare la festa .
Questa è la cronaca della serata , grazie a tutti i musicisti , alla Blues Land Band , ai Backstreets e ai Blackstones che ci hanno regalato una serata da ricordare , e non ultimo grazie a tutto il pubblico che ha riempito il parco in modo massiccio e che avendo capito la qualità elevata della musica si è spellato le mani .
 

Daniele , Marco , Serena , Antonella .

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