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MAGGIE'S FARM |
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sito
italiano di BOB
DYLAN |
creato da Michele
"Napoleon in rags"
Murino - curato da
Mr.Tambourine |
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IN EVIDENZA
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aaa |
Slow Train Band
Sabato 12 luglio 2008 ore 22:00
OSTERIA SAN CARLO
Villa San Carlo
VALGREGHENTINO (LC) |
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Mr.AntonDjango's Band in
concerto
sabato 12 Luglio - BEFORE Risto Club - Mogliano Veneto (Festa dea bira
ovvero "..prove tennniche 'de Redentòr !")
sabato 19 Luglio - Anfiteatro Piazza Aurora - Jesolo Lido (ore 21.15)
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UNA NOTA SUL DYLAN LIVE
di Michele "Napoleon in
rags"
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CONCERTO BERGAMO RECLAMI
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THERE MUST BE SOME WAY OUT
OF HERE - Dylan a Chatillon (18 Giugno 2008)
di Michele "Napoleon in
rags" |
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THE BLACKSTONES
IN CONCERT
tributo al menestrello
americano considerato uno dei protagonisti letterari e musicali del XX°
secolo
Trevignano Romano . 12 Luglio 2008
lungolago - palco
sull'acqua - ore 22.00
special guests : AL DIESAN & PINO TOCCO
come arrivare
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LE RECENSIONI DEI CONCERTI 2008
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IL
SONDAGGIO DI MF : DYLAN PRO E CONTRO |
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TUTTE LE CANZONI ESEGUITE NEI
TOUR DAL 2000 AL 2008 |
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BOB
DYLAN - PERCORSI
BOB
DYLAN - PERCORSI Vol.2 - DYLAN AND FRIENDS
di Michele Murino
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LE NEWS
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Venerdi 11 Luglio 2008
SET LIST:
Mérida, Spain - Plaza de Toros - July 10, 2008
1. Watching The River Flow (Bob on keyboard)
2. Lay, Lady, Lay (Bob Dylan on keyboard)
3. Rollin' And Tumblin' (Bob on keyboard)
4. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again (Bob on keyboard)
5. A Hard Rain's A-Gonna Fall (Bob on keyboard)
6. High Water (For Charlie Patton) (Bob on keyboard)
7. Love Sick (Bob on keyboard)
8. It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) (Bob on keyboard)
9. Spirit On The Water (Bob on keyboard)
10. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
11. When The Deal Goes Down (Bob on keyboard)
12. Summer Days (Bob on keyboard)
13. Ain't Talkin' (Bob on keyboard)
(encore)
14. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
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REVIEW:Alicante,
Spain - Centro de Tecnificacion - July 2, 2008
by Anne Adkins
Sono venuta al concerto di Alicante con mia figlia . Abbiamo preso il volo
mattutino da Coventry (England) e siamo arrivate ad Alicante alla 1,00 .
Abbiamo lasciato le nostre cose all’hotel in centro , poi abbiamo preso il
bus per il luogo del concerto .Era molto duro dover aspettare sotto il sole
cocente . Avevamo anche stabilito di passare pochi giorni al sole spagnolo .
Avevo visto Bob Dylan in Birmingham nel 2007 , ma speravo che questa arena
fosse stata meglio , e lo era .Devo dire che è stato uno show buonissimo ,
anche la scelta delle canzoni era azzeccata , tutte le sue canzoni sono
buone per me .Ho apprezzato Highway 61 e LARS , la gente gradiva la musica
cantando e gridando per Bob .Avevamo un buon posto , proprio dritto in
fronte a lui , tutte e due abbiamo gradito molto il concerto , che è stato
l’highlight dei nostri pochi giorni in Spagna .Ci sarebbe piaciuto poter
andare anche al concerto di Lorca , ma era già sold-out , così per ogni
altro concerto spagnolo , e la cosa ci ha creato disappunto , e siamo dovute
ritornare in Inghilterra arrabbiate .
Spero di non dover aspettare a lungo pre risentire Dylan suonare la sua
meravigliosa musica , e spero anche che continui il tour a lungo , il più a
lungo possibile che potrà
(Dean Spencer news)
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Archangel Michael from Nidarosdomen -
modelled by Kristofer Leirdal inspired by Bob Dylan's face.
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Anthony Kiedis dei Red Hot Chili
Peppers lancia il suo New American Music Festival 2008
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I TEMPI STANNO CAMBIANDO
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VINTAGE NEWS
Wood-stuck in sixties?
di Ernesto De Pascale
Per celebrare i 35 anni del più celebre festival musicale degli anni
sessanta, oggi a Woodstock si sostiene la nuova musica e presso il
Bearsville Theatre i migliori artisti del New England si esibiscono sotto
l’occhio vigile degli eroi della kermesse che si tenne dal 14 al 16 Agosto
1969 presso la proprietà di Max Yasgur.
Ritchie Havens, Country Joe, John Sebastian, Garth Hudson di The Band, il
gruppo di Bob Dylan, Melanie e altri di quelli si intrattengono con i
componenti delle nuove band con quella dimestichezza e quella confidenza che
permise al festival di allora di non tramutarsi in una parata di
egocentrici.
Woodstock era e rimane molto più di quei tre giorni e del suo milione di
ospiti; era e rimane il centro di un movimento artistico nato nell’ottocento
dedito alla scultura, al mosaico del vetro e soprattutto alla pittura con
uno stile chiamato Hudson River Valley Painting, dal nome dell’ampio fiume
che scende fino a Manhattan i cui landscapes mozzafiato ispirarono molti
acquerellisti.
La musica era e, oggi non di meno, resta parte dell’aria che si respira a
Woodstock: “un’aria unica e speciale”, come cantavano le parole della
canzone che la cantautrice canadese Joni Mitchell scrisse e che divenne inno
del festival. Ma quello del 1969 non fu il primo nè l’ultimo di una lunga
serie di eventi che oggi si ripetono e che, invece di raccogliere nomi
altisonanti, chiama raccolta l’attenzione di tutta la scena underground
della costa est.
Il merito del rinnovamento è da ascriversi alla lungimiranza di Albert
Grossman, manager di Bob Dylan, che nel millenovecentosettanta per
riassettare l’area ancora scossa dall’invasione di troppi giovani munì la
zona di teatri, ristoranti, alberghi e impiantò proprio lì una delle, oggi,
ultime gloriose stazioni radio indipendenti d’America, WDST, la cui voce è
ancora eco delle celebrazioni e punto riferimento per la buona scena
musicale emergente.
C’è molta tranquillità e civiltà a Woddstock oggidì: nella piazzetta
principale hippies di una volta e della nuova leva s’incontrano, nota di
folklore pacifico, ma sono soprattutto le librerie come “the Golden
Notebook” con la più completa sezione dedicata alla storia artistica delle
Catskills Mountains, l’area boschiva di cui Woodstock fa parte, polmone
verde nel New York State, a destare attenzione ed ad attrarre gli studiosi e
i turisti.
Alcuni di questi visitatori oggidì danno l’impressione di non sapere cosa
stanno cercando e tentano di seguire le tracce invisibili di un percorso che
l’America celebra con rispetto e passione, ma senza tante più domande,
mentre i più si affaccendano nelle cose artigianali della attività
quotidiana poichè Woodstock è la patria di un artigianato ancora alto e
maturo dove vince il buon gusto e che vale la pena indagare e scoprire.
Dalle radio delle macchine che attraversano lentamente la piccola cittadina
echeggia adesso una vecchia canzone che WDST sta suonando spesso in questi
giorni e il cui testo ci ricorda che un artista non si guarda indietro; si
intitola “She Belongs to Me”. E’ una canzone scritta e cantata da Bob Dylan,
colui che nella piccola comunità dello stato di New York ci arrivò molto
prima di quella tre giorni di pace, amore e musica e molto prima se ne andò.
L’unico, guarda caso, che a Woodstock in quel weekend dell’agosto 1969 non
ci mise neppure piede ma del quale tutti, oggi qui riuniti, parlano usando i
verbi al tempo presente a dimostrazione che lo spirito di anticonformismo di
quella estate aleggiava in questa gente già da un pò e non è ancora andato
perduto.
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Voi Dylan così non l'avete mai sentito
clicca qui
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Video : Rock in Rio - Just Like Tom Thumb's
Blues 2008
clicca qui |
Giovedi 10 Luglio 2008
Ciao Mr. Tambourine,
dì a Mick, ed a tutti gli altri, che saremo onorati di conoscerli e di
trascorrere con loro una serata che sicuramente sarà spettacolare e non solo
per la bella cornice del lago di Bracciano.
Guarda, poi, che belle foto "d'epoca" di Bobby!
http://patrishka.wordpress.com/2008/07/05/barry-feinsteins-bob-dylan-portraits/
Un caro saluto
Marina
Fatto , le foto d'epoca sono grandi !!
ciao
Mr.Tambourine
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IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Giovanni
Fino ad ieri ero molto titubante , riluttante , indeciso se scrivere o no il
mio punto di vista .Dylan per me rappresenta il top , il massimo
dell’espressione poetica e letteraria applicato alla musica . Ho amato ed
amo tutti i suoi dischi , anche i più brutti , ho sempre cercato di trovare
in essi il positivo , il momento che fa brillare tutto e ho sempre trovato
qualcosa che giustificava l’album . Sappiamo che un artista non può essere
sempre al massimo , che tutti hanno degli alti e bassi , e il Maestro non fa
eccezzione a questa regola , ma anche nei suoi momenti infelici è sempre
stato sopra le righe , sopra gli altri , sopra tutto e tutti . Cito ad
esempio Paul McCartney , finiti i Beatles è stato il naufragio peggiore dopo
quello del Titanic , dimostrando che il genio era Lennon . McCartney si è
dato da fare in questi 38 anni ma non riesco a ricordare nulla di valido
uscito dalla sua mente , per intenderci all’altezza di Imagine di Lennon .
Questo per dire che per essere grandi e durare nel tempo ci vogliono degli
attributi solidi , e Bob ha dimostrato di possederli . E’ stato grande ,
splendido , unico , irripetibile , di lui ho visto concerti fantastici e
concerti inguardabili , ma questo succede a tutti , la serata no è una
variabile importante per chi passa la vita sul palco . Io ho un gruppetto di
amici coi quali mi diletto a suonicchiare un giorno alla settimana , ma non
tutte le volte sono uguali , ci sono sere che andiamo a mille e ci sono sere
che piantiamo tutto e andiamo a mangiarci la pizza . Quindi , nella mia
piccola esperienza ho capito che non siamo delle macchine , che schiacci il
bottone e via , per questo ci sono gli HF , gli iPod e tutte le moderne
diavolerie . Ma suonare dal vivo è un’altra cosa , devi “sentire” , devi
“vivere” quello che stai suonando , altrimenti la magia non c’è , tutto
sparisce come la neve al sole . Per questo ho sempre capito Dylan e
accettato i suoi momenti no , per quanto genio è pur sempre umano come me ,
come tutti , con i suoi momenti si e
e quelli no che condizionano il comportamento della gente . Leggo tutto ed
ascolto tutto ( nei limiti del possibile ) quello che viene fatto da Bob e
quello che viene detto su Bob , e , scusate l’impertinenza , nel sondaggio
ho letto cose da far rizzare i peli . Dico questo perchè ieri , alla solita ricerca di filmati , ho
scovato due video di “Like a rolling stone” dai concerti spagnoli che fanno rivoltare lo stomaco , una
esecuzione da basso-oratorio , un Dylan senza voce che procede a tentoni ,
che non canta , farfuglia parole e mezze frasi , una cosa non degna del nome
e della fama di Bob . Sarà l’età , la stanchezza , il tipo di vita , i
troppi concerti , non saprei esattamente dare la colpa a qualcosa di preciso
, ma le cose non funzionano più . Lo dico a malincuore , molto a malincuore
, ripeto , ho amato ed amo Dylan in tutte le sue peripezie , i suoi
esperimenti , i suoi cambiamenti , ma così non lo sopporto proprio , con
tutta la buona volontà vedere un video simile è una grande delusione , certo
non avrei il coraggio di mostrarlo a qualcuno e dirgli che sta vedendo il
più grande artista della storia del rock , ho paura delle espressioni
satiriche derivanti da quella vista , e non potendo dare torto a chi le
direbbe , dovrei stare zitto ed andarmene con la coda tra le gambe . Io
rispetto il passato di Bob ma non capisco il presente ; per questo oggi devo
dare atto a Michele e Mr.Tambourine che stanno dicendo il vero , e credo che
a loro dispiaccia tanto quanto a me se non di più per questo oggi dico
contro , veramente con grande dispiacere , ma il verdetto è : contro !.
Guardate il video e capirete quello che voglio dire . “Like a rolling stone”
– Bob Dylan ?
clicca qui
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Ciao a tutti , Giovanni.
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Thomas Eckhardt - a simple tribute
clicca qui
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SET LIST:
Jérez de la Frontera, Spain - Estadio Municipal Chapín de Jerez - July 8,
2008
1. Leopard-Skin Pill-Box Hat (Bob on keyboard)
2. If You See Her, Say Hello (Bob on keyboard)
3. Rollin' And Tumblin' (Bob on keyboard)
4. Tangled Up In Blue (Bob on keyboard)
5. The Levee's Gonna Break (Bob on keyboard)
6. Mississippi (Bob on keyboard)
7. John Brown (Bob on keyboard)
8. Honest With Me (Bob on keyboard)
9. Girl Of The North Country (Bob on keyboard)
10. It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) (Bob on keyboard)
11. Beyond The Horizon (Bob on keyboard)
12. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
13. Nettie Moore (Bob on keyboard)
14. Summer Days (Bob on keyboard)
15. Masters Of War (Bob on keyboard)
(encore)
16. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
17. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
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REVIEW:
Jaén, Andalucia, Spain - Recinto Ferial -
July 5, 2008
by Markus Prieur
Siccome non c’erano concerti in Irlanda o nella nostra native Germania ( o
in qualunque parte in mezzo )durante questo fine europeo del tour estivo
2008 , mia moglie ed io siamo volati da Cork nel sud della Spagna , per
vedere gli shows in Jaen , Jerez e Merida . Dopo aver attraversato piccole
vecchie città , passati tra splendenti colline coperte di alberi d’ulivo in
questa bella provincia di Jaen , abbiamo imboccato la strada del posto per
vedere il nostro primo concerto di Bob Dylan dopo quelli di Dusseldorf e di
Francoforte nell’aprile dell’anno scorso .
Non voglio fare una cronaca dettagliata , perchè oggi con internet si può
avere la Setlist in tempo reale , anche le registrazioni sul campo , e mi
sembra futile redigere una dettagliata rivista dell’avvenimento .
É dal 2000 che scrivo le mie impressioni sui concerti , così continuerò a
farlo in questo modo , con la connessione Internet del nostro hotel in Arcos
de la frontera , è il sole fuori è bollente !
Fra tutte le canzoni che ho sentito ce n’erano solo due che avevo già
sentito negli anni scorsi , ma anche i vecchi cavalli di battaglia suonavano
freschi e spumegianti nella seconda fila di fianco agli speakers di sinistra
.
La band suonava bene , e devo dire che Tony e specialmente George hanno
trasformato quello che è il loro lavoro in un grosso divertimento , è stato
un piacere guardarli . Sfortunatamente non ho visto molto di Denny ( ho
sentito solamente i suoi brillanti solos , perchè il frontale degli speakers
sul palco bloccava la vista , una posizione che domani a Jerez cercherò di
evitare .
Canzoni come Rollin’ and tumblin’ e Summer days non sono state esattamente
delle perle come avevo sperato , ma questi musicisti le hanno suonate ad un
livello abbastanza buono .
Inoltre , a vedere la reazione del pubblico durante le performances “dure”
come Highway 61 e Like a rolling stone ho capito una volta ancora che Dylan
suonava queste canzoni per il numeroso pubblico e non per quelli come me che
avrebbero voluto una delle 37 o 52 versioni . Comunque , la canzoni che mi
sono piaciute di più sono state quelle che non avevo ancora sentito ,
incluse le due più “vecchie” dello show , la mia 7° Ballad of Hollis brown e
la mia 6° The lonesome death of Hattie Carrol , della quale non abbiamo
sentito le ultime due strofe a causa del microfono che non funzionava.
Inoltre ho gradito molto la mia 8° versione di Moonlight , specialmente il
modo in cui Dylan cantava “Mett me” al posto di “Won’t you meet me”.
Le canzoni migliori sono state la terza ,The levee’s gonna break , che avevo
sentito due volte l’anno scorso , ma queste sul palco andavano di bene in
meglio. Le versioni di studio rimangono per me le migliori canzoni rock
registrate da Bob dal 1981 , e a mio giudizio questa canzone è la più bella
canzone rock da molto tempo nell’ odierno Dylan tour .
La seconda è stata la canzone numero 7 , Workingman blues #2 , ona delle mie
canzoni favorite di Modern Times , che non avevo mai sentito dal vivo e che
speravo di sentire in una di questi tre concerti in Spagna . Ho sentito ed
apprezzato diverse versioni di questa gemma e scaricato molti mp3 da
notdarkyet.org , e sono contento di essere stato testimone di persona di
questa straordinaria versione di questo capolavoro .
Le altre canzoni non hanno raggiunto il picco di questa canzone , e dopo
quella non mi aspettavo niente di meglio.
Continuando , la canzone numero 15 , un’altra delle canzoni che non avevo
mai sentito e visto dal vivo , una delle mie favorite di Moder Times , e che
speravo di vedere , è stata Ain’t Talkin’ , in una spumeggiante versione ,
come Bob aveva fatto nei precedenti show .Avevo sentito molte versioni di
questo pezzo e aspettavo questa esperienza “live”, ma , stando di fronte al
più grande artista vivente che cantava questo meraviglioso capolavoro è
stata una esperienza completamente differente . La versione di Bob e della
dua band è stata semplicemente straordinaria . Esaminando le performances
dal vivo su ogni palco , niente è stato migliore di questa .
Markus Prieur
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LORCA : Le foto di Mandy Spencer
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VIDEO : Altri due filmati di Mandy
Spencer del concerto di Lorca
clicca qui
clicca qui
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Mercoledi 9 Luglio 2008
THE BLACKSTONES A TREVIGNANO - Palco
sull'acqua clicca
qui
Caspita Mr. Tambourine che onore essere richiesta
come fotografa e recensore dei BLACKSTONES!
Dì pure a Mick che può contare su di me, nei limiti delle mie capacità, si
intende.
Comunque, per ogni evenienza ci sarà anche il mio adorato compagno a porre
rimedio ai guai che combino io: è lui il fotografo in famiglia (non
professionista si intende)!
Per l'impegno, però, perlomeno mi merito una pass per il backstage e un bel
posto in prima fila riservato ai Maggiesfarmers ! :o))))))))
E poi come premio per la buona volontà posso stringere la mano ai componenti
della band? Prova a chiedere a Mick.
Scherzi a parte, sarà un vero piacere esserci ed avere l'opportunità di
sentire il gruppo. Magari fai capolino pure tu? Prometto di non rivelare la
tua identità se ti mostrerai con nome carne ed ossa. Ed io mantengo le
promesse.
Ed infine, se ci sono altri amici della farm in giro sabato sera, battano un
colpo se gli fa piacere!
Un caro saluto
Marina
Cara Marina , ho parlato ora con Mick , ti
aspettano sabato pomeriggio verso le sei , orario del sound-check , per
conoscere te ed il tuo adorato , magari mangiare una pizza insieme prima
dello show , conoscerai anche Al Diesan e Pino Tocco e , se non hai mai
sentito Al , resterai a bocca aperta ! Mick era particolarmente contento per
le fotografie , in questa occasione non ci sarà Antonietta , la loro
fotografa ufficiale , quindi voi farete le foto per il sito dei Blackstones
e per Maggie's Farm .
Io non potrò esserci perchè , in quanto detenuto ,
non ho diritto ad alcuna licenza premio , anzi , sento ancora odore di
isolamento , il direttore non ha gradito le mie ulteriori dichiarazioni su
Bob !!! Rimango in attesa della tua recensione , buon divertimento !!!
Mr.Tambourine
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VIDEO : BOB DYLAN PLAY
IN LORCA , SPAIN - 4th July 2008
filmed by Mandy Spencer
click here
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REVIEW:
Lorca, Spain - Plaza de Toros - July 4, 2008
by Iris Seifert
A causa di una gomma bucata sulla via per Bergamo, ho dovuto rimandare il
concerto e aspettare di vedere Dylan a Lorca, in Spagna… ma non c’è niente
di meglio di una fresca brezza serale in una calda giornata estiva per un
momento di grande musica!
Camminando vicino alla piazza prima dello show ho notato le grandi ville coi
giardini curati, mentre dall’altra parte del fiume (che in realtà non era
altro che un letto prosciugato) la situazione non era così lussuosa: le
casette piccole, con le porte aperte, signore anziane sedute sul ciglio
della strada per scampare al caldo soffocante dei loro soggiorni, mangiando
semi di girasole, fragranze di lavanda e alberi dai fiori gialli…
Adiacente al Bull Ring c’era anche la bellissima Plaza Infantil, un parco
giochi per i bambini, con molte giostre, una fontana, un’uccelliera con
magnifici fringuelli, canarini, parrocchetti ecc… e un mini-stagno con
tartarughe e delle bellissime anatre che mi ricordavano i bei tempi nel
Minnesota.
Il posto ha preso vita dopo le 7 di sera, quando il caldo si è spezzato;
allora ragazzi di tutte le età, genitori, coppie di anziani si sono
riversati nel parco.
Nell’uccelliera un parrocchetto un po’ diverso dagli altri (turchese con
sfumature azzurro e giallo) è volato su un ramo e ha cominciato a
cinguettare: mi è venuto in mente un vecchio testo di Dylan “the bird on the
fence is singing a song just for me at his own expense”…
E così è come mi è sembrato il concerto stasera: Mr Dylan è venuto fuori con
una camicia verde-turchese sotto la sua giacca nera e dopo il primo verso
gracchiante la sua voce ha urlato “everybody must get stoned”. Una delle
cose migliori di stasera è stata senz’altro l’armonica di Dylan: sembrava
piena d’anima e di cuore.
Dopo “Trying to get to heaven before they close the door” e una superba
versione di “Moonlight”, per non parlare di “Spirit on the Water”, come di
“When the deal goes down”, ho pensato: <<Se ora suona “Ain't talking'”, pe
me la serata è completa!>> e -guarda caso- quella è stato proprio la canzone
successiva!!
Altra highlight della serata è stata “Stuck inside a Mobile”, con il suo
"Ohhhh Maaaamaaaa, can this really
beee the eeend?" che mi ha davvero fatto rabbrividire!
Alcuni testi sembravano modificati (forse per sbaglio) e il più inusuale è
stato "we look the same, we even dress alike" da “Moonlight”, che ha toccato
nel vivo l’audience.
Dopo tutto questo: è giusto elogiare Mr Dylan e la sua band per la loro
performance al top!
Mr. Freeman ha avuto una serata splendida con grandi solos e duetti con
l’organo, su tutto tranne che su “Ain't talkin'”, dove l’input era troppo
forte per una canzone così delicata e Mr. Heron avrebbe meritato un po’ più
di spazio… gli altri strumenti sono tutti degni di complimenti: l’eccellente
ritmo di Mr. Recile e il basso portante di Mr. Garnier (seduto su una sedia
a causa del mal di schiena). È stato bello anche sentire un po’ di sassofono
stasera…
La serata avrebbe potuto andare avanti per sempre, ma era ora di tornare a
New York City, non perché ne avessi abbastanza, “because there can't be
enough”!
(Dean Spencer News)
Dedicato a Thomas Eckhardt
“Hope they haven’t closed the door yet”
R.I.P. from Maggie’s Farm
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BOB DYLAN A TEMPO DI JAZZ , APPLAUSI NELLA
CAPITALE
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PRESENTATO LO SPETTACOLO JAZZ "LIKE A BOB
DYLAN"
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Video : Jakob Dylan - Letterman
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Martedi 8 Luglio 2008
SET LIST:
Arganda del Rey, Spain - Rock in Rio '08 Music Festival -
Ciudad del Rock - July 6, 2008
1. Rainy Day Women #12 & 35 (Bob on keyboard)
2. It Ain't Me, Babe (Bob on keyboard)
3. Just Like Tom Thumb's Blues (Bob on keyboard)
4. Rollin' And Tumblin' (Bob on keyboard)
5. Just Like A Woman (Bob on keyboard)
6. High Water (For Charlie Patton) (Bob on keyboard)
7. Tryin' To Get To Heaven (Bob on keyboard)
8. It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) (Bob on keyboard)
9. Spirit On The Water (Bob on keyboard)
10. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
11. Nettie Moore (Bob on keyboard)
12. Summer Days (Bob on keyboard)
13. Ballad Of A Thin Man (Bob on keyboard)
(encore)
14. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
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Stelle cadenti : Bob Dylan a
Trento clicca qui
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Di Bob Dylan hanno detto:
“E’ un personaggio sublime, che ha attraversato tutta la musica pop e
rock senza perdere di vista la sua poetica, il vero motivo per cui rimarrà
famoso per sempre”. (Pete Seeger)
“Ha sempre come una lampadina accesa negli occhi. La prima volta che ci
siamo visti mi ha detto: “devi fare soltanto quello che vuoi tu; manda a
quel paese discografici e parassiti”. (John Lennon)
“Un vero bastardo, ma di quelli a cui non puoi resistere”. (Martin Scorsese)
“Filmammo Don’t Look Back, sul suo tour in America, nel 1965, con un sacco
di gente attorno. Lui era silenzioso, e parlava soltanto per ottenere
reazioni forti. Poi però si metteva in un angolo col suo manager, Albert
Grossman, e diceva piano “sto impazzendo, ho bisogno di andare via da qui”.
Insomma, un genio provocatore sull’orlo di un esaurimento nervoso”.
(D.A.Pennebaker)
“La cosa più importante per Dylan è Dylan. Non ci sono cause civili,
conflitti sociali o morali che tengono. Si muove tutto attraverso la sua
curiosità”. (Joan Baez)
“Con i Maestri non si discute: si può solo seguirli. Ho avuto l’onore di
stare al fianco di Dylan abbastanza a lungo per dire che è un genio e un
grande artista”. (Robbie Robertson, The Band)
“Ha dato al rock la spinta per diventare un’arte, senza mezze misure” (Jerry
Garcia, Grateful Dead)
“Senza Dylan niente sogno americano in musica”. (Tom Petty)
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Video :Dylan sings Elvis - Anyway You
Want Me / Mystery Train
clicca qui
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Another side of Jakob Dylan
clicca
qui
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Francesco De Gregori : Battere e
levare
clicca qui
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Lunedi 7 Luglio 2008
Talking Bob Dylan Blues - Parte 413
- clicca qui
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UNA NOTA SUL DYLAN LIVE
di Michele "Napoleon in rags"
ho ricevuto molte mail di dylaniani che dopo aver letto il mio pezzo sul
dylan di
chatillon si sono detti sorpresi per la mia aspra critica e mi hanno
detto che non si aspettavano da me un simile tradimento, tu quoque
napoleon e cose simili. ora voglio precisare che il fatto che io abbia
creato mf non significa che debba farmi piacere bob qualsiasi cosa egli
faccia se c'è uno che lo ha sempre esaltato direi che sono io, ma solo
quando mi esaltava... non è che sono obbligato ad esaltarlo solo
perchè si presume che sia quello che debba fare in quanto titolare di
mf... non dovrebbe essere così che funzionano le cose?
cioè non si presume che uno debba scrivere quello che pensa e non quello che
gli
altri suppongano che debba scrivere in virtù di una specie di santa
missione?
a parte il fatto che il mio pezzo mi è sembrato fin troppo
buono dopo aver letto quello di mr. tambourine :o) voglio ribadire che
a me il bob attuale piace moltissimo modern times lo reputo un album
splendido pieno di grandi pezzi e di tre capolavori assoluti come ain't
talkin' workingman's
blues e nettie moore e con pezzi meravigliosi come thunder spirit e deal
"love and theft" è uno dei miei dischi preferiti di tutta la carriera di bob
masked and anonymous lo reputo un capolavoro (credo che siamo solo io e
vites a pensarla così ma tant'è)
chronicles è forse il mio libro preferito insieme alla bibbia e alla divina
commedia :o)
ttrhwyhbd la reputo una trasmissione stratosferica e parliamo di dischi,
film, libri e programmi radiofonici degli ultimi
anni quindi se c'è uno che non rimpiange il dylan degli anni sessanta o
settanta quell'uno sono io ma sul discorso live non ci sono santi per me
lo show è fiacco fiacco fiacco fiacco... l'ho già detto fiacco? la
band è prevedibile scontata già vista rivista cotta stracotta non dà
emozione alcuna se non a sprazzi molto molto pochi... bob non canta,
parla rappa recita quasi... a questo punto forse farebbe bene a
recitare i versi con la voce di ttrhwyhbd, darebbe più emozioni (a me,
parlo!)
visivamente lo show è stantio rancido statico fermo morto
sepolto putrefatto... le figure sul palco sembrano di volta in volta o
manichini o sagome di cartone o zombi appena usciti dalle tombe le
canzoni sono sempre quelle, le setlist sono stantie stantie stantie
sembrano dei cibi precotti surgelati e scongelati poi ricongelati e
scongelati alla tappa successiva e la prova che se vuole bob può fare
qualsiasi pezzo e non è obbligato a fare i soliti perchè "ormai sanno fare
solo quelli" ce l'ha
data qualche giorno fa quando ha fatto handy dandy (handy dandy
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!)
(al prossimo che mi dice che bob non può fare più certi pezzi perchè non li
conosce non se li ricorda o perchè la band non li sa o non li sente
più suoi gli mollo un cartone che lo stendo lì morto (ha fatto handy
dandy!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! quale altra caxxo di
prova volete per capire che può fare tutto SE VUOLE!) ha fatto handy dandy
handy dandy
handy dandy sugar and candy... !!!!) a me mi sa che ci prende anche per il
cxxo bob! :o)
poi la pianola non va non va non va proprio più... buttala via bob!!! :o)
forse non è mai andata in realtà ma adesso
davvero non va più... piuttosto mettiti a suonare il sax tenore come facesti
in quel concerto in passato... (era il 19 novembre dell'81 per
chi non se lo ricorda)...una persona che ha visto con me bob a chatillon ha
poi visto Bruce a milano
beh mi ha detto (ed è uno che ama bob intendiamoci) che non c'è proprio
paragone, ma proprio non c'è non
c'è non c'è non c'è non c'è non c'è non c'è non c'è (avete capito che non
c'è?)
altro pianeta, altro livello, altre emozioni... roba da paragonare un
triciclo senza ruote con un jumbo jet...
mi ha detto che è passato dall'apatia del concerto di bob all'esaltazione
assoluta per
quello del boss (che a lui tra l'altro non piace nemmeno particolarmente,
figuriamoci)
a chatillon c'era gente buttata sul prato che, mentre bob suonava, beveva
mangiava giocava a carte... ho visto
gente che si è stesa ad un certo punto e si è fatta un riposino... ho
visto code interminabili al banco della birra... ho visto coppie che si
baciavano e tra un po' si mettevano a scopare tanto erano
interessate al concerto... ho visto gente che dopo poche canzoni si è
messa a gironzolare sul prato uscendo dalla massa e si è messa a
chiacchierare dei caxxi loro... ho visto persino una signora che a
metà concerto si è messa a leggere la gazzetta dello sport (giuro!) e
ho visto un uomo che a un certo punto ha pensato bene di tagliarsi le
unghie dei piedi (stragiuro!) in fondo quale momento migliore se non un
concerto di bob...?
alla fine di ogni canzone cercavo di valutare la risposta del pubblico e
sentivo solo i soliti fiacchi applausi degli
irriducibili (fiacchi perchè comunque pochi ovviamente) e gli altri li
vedevo applaudire solo perchè si presume che alla fine di una canzone si
debba
applaudire e quindi si dicevano "beh ora ci si aspetta che
noi si applauda e allora tanto vale che si applauda davvero perchè se
non si applaude qualcuno potrebbe pensare che noi non ci si stia
divertendo e quindi siccome si è speso un bel po' di euro forse è il
caso che noi si applauda così tutti potranno pensare che non è così...
del resto non sapranno mai davvero perchè noi si applaude e allora tanto
vale che si applauda"...
questo è quello che ho visto io... se voi avete visto altro non so cosa
dirvi... io posso parlare solo per me
stesso (e infatti facevo precedere il mio pezzo dalla frase "scrivo queste
osservazioni senza pretesa di verità... sono solo mie
impressioni personalissime quindi prendetele come volete ma non come
qualcosa di anche solo vagamente autorevole... ")
poi naturalmente nel mio pezzo ho estremizzato perchè a chatillon ci sono
state anche cose
buone (e ci mancherebbe che su diciassette pezzi bob fosse stato
capace di dare solo apatia e disinteresse!!!) ma talmente poche e
talmente a sprazzi che di certo non bastano vista la caratura del
personaggio di cui stiamo parlando (il più grande artista della musica
leggera vivente imho) e allo stesso modo non è che tutti abbiano
provato noia... di certo molti hanno anche gradito però mi piacerebbe fare
una
statistica e conoscere le esatte percentuali (il che è impossibile
naturalmente)
per me bob deve rimettersi in gioco so che non è facile a 67 anni ma lui è
talmente il più grande di tutti che ce
la può fare... per me deve buttare via tutto e rifare uno show
completamente nuovo... questo ha già dato... è stato anche uno show
bello in passato ma ora non lo è più... se c'è uno che ci ha insegnato
che le cose cambiano è bob... allora cambi e si decida a rischiare di
nuovo. a rimettersi in gioco... a tentare la sfida... a trovare nuovi
stimoli e nuove avventure... a dimostrare che può di nuovo sorprendere
tutti anche sul palco e ridare quelle emozioni che (a me) a chatillon non ha
dato.
insomma io ho scritto quello che penso... non posso dire
che il dylan live di oggi mi piace solo per l'affetto che provo per bob... o
si?
ps: ha fatto handy dandy!!!!!!
madonnina del mio cuore... ha fatto handy dandy!!! no no io gli ficco un
cartone a chi da oggi in poi mi dice...
Michele "Napoleon in rags"
Bob Dylan Handy Dandy video
clicca qui
Permettetemi di aggiungere qualche riga
alle parole di Michele . E’ vero , dannatamente vero , nessuno ha fatto
più di Michele per far conoscere Dylan più profondamente alla gente . Michele ha lavorato 10 anni per queste
persone , impegnando il suo tempo , il suo portafoglio , la sua persona , la
sua mente in un lavoro che ha pochi eguali su tutto il WEB , creando e
sviluppando un sito come Maggie’s Farm che per ampiezza
, ricchezza di notizie , approfondimenti , ed argomenti trattati lo colloca
ai primi posti fra i siti Dylaniani , un sito che oggi è
arrivato ad avere 3.500 pagine piene di ogni più piccola cosa riguardante
Dylan , un sito meraviglioso , con visitatori altrettanto meravigliosi ,
competenti o meno , che attraverso la lettura ed il dialogo instaurati da
Michele hanno potuto conoscere Dylan e soprattutto la sua opera nei minimi
particolari , nei dettagli più insignificanti , raccolti giorno per giorno
con certosina pazienza . Michele è una persona eccezzionale , con una
memoria prodigiosa per tutto quello che riguarda Bob , lui sa tutto , può
parlare di tutto con competenza , e sinceramente , da quando lo seguo e lo
frequento non l’ho mai sentito parlare a vanvera , specialmente quando si
trattava di Bob . Credo che le osservazioni odierne di Michele siano
sacrosante , anche se apparentemente sembrano contro , ma vi posso garantire
che non è così , nessuno è più pro-Dylan di Michele , Maggie’s Farm stà a
dimostrarlo . Che questo tour sia arrivato da almeno tre anni alla frutta è
più che evidente , com’è evidente che Bob prima o poi debba dare una
sterzata ed indirizzarlo verso un’altra direzione e con un’altra sostanza ,
Bob è quello che ci ha insegnato a stupire , ad andare controcorrente , a
dire le cose come sono , senza peli sulla lingua , senza
riverenza per nessuno , pane al pane e vino al vino ,
“take it or leave it” dicono gli americani , e gli americani , nell’arco di
questi 50 anni hanno detto “ Take it “! Ma ora le ruote cigolano, il treno
si stà fermando , Dylan non ci stupisce più , il più delle volte annoia con
questi concerti , non tutta colpa sua , la band fa del suo meglio per
mantenere inalterata questa triste situazione . Michele lo sta dicendo da
diverso tempo , ora la sua voce si è fatta più forte , la capacità di
tollerare certe esibizioni che non sanno ne di carne ne di pesce si avvicina
pericolosamente allo zero . Michele vorrebbe che Dylan si fermasse prima che
sia il pubblico a fermarlo , e se Bob continua su questa strada prima o poi
succederà . Michele non vuol essere la Cassandra Dylaniana , ma il giorno
che succederà lui avrà avuto ragione . Non sò quanto tempo bisognerà
aspettare , ma prima o poi qualcuno o qualcosa fermerà questo tour difficile
da capire , con un Dylan ancora più difficile da giustificare . Certo , noi
non sappiamo e non sapremo mai le ragioni di queste scelte , ma questo non
vuol dire che dobbiamo farci andare tutto bene come se niente fosse .
Immaginate un fan di Elton John che improvvisamente vede il suo idolo
presentarsi sul palco con la chitarra a tracolla invece del solito grand
piano , reazione ? Penso che si scatenerebbe la bufera su Elton , sbaglio ?
I nostri fans hanno tollerato Bob alla tastiera , ma non confondiamoci ,
hanno tollerato e non gradito quella che sembra una decisione di Bob senza
senso . Dylan è un grande musicista , per me e per molti altri il più grande
, ma non è mai stato e non sarà mai un grande strumentista , quindi dietro
la pianola sembra ridicolo . I concerti italiani hanno detto
fondamentalmente tre cose : Grande interesse da parte dei media , poco
entusiasmo da parte dei fans , gran casino da parte delle organizzazioni . Ho voluto il sondaggio pro e contro Dylan
proprio per tastare il polso degli umori dei diversi tipi di fans , il
sondaggio stà andando bene , avete risposto con il vostro pensiero , ed io
vorrei che il numero di quelli che scrivono al sondaggio aumentasse ancora ,
non volevo sentire soltanto la voce dei compiacenti perchè le recensioni di
Bob Links non mi hanno mai convinto ( a proposito , sono cinque concerti
che su Bob Link non appaiono recensioni , la cosa non fa pensare ?) , mi convincono di più le vostre
cronache dei concerti italiani , sincere e crude a volte , ma estremamente
reali . Poi ci stà tutto, chi accetta , chi rifiuta , chi contesta , chi
loda , il diritto alla libera espressione è rispettato in
pieno da Maggie's Farm , ma quello che vien fuori dal sondaggio è una
sensazione di tristezza , di rimpianto , di una voglia di cambiamento , di
una necessità di cambiamento , dalle vostre parole , pro o contro , si
capisce che tutti vorrebbero vedere un Dylan diverso da quello che si
presenta sul palco, e su questo non ci piove . Bob , “You ain’t goin' nowhere” suggeriscono le parole di
Michele , come dargli torto ?
Mr. Tambourine
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Video : you ain't goin' nowhere - Earl
Scruggs & The Byrds
clicca
qui
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SET LIST:
Jaén, Andalucia, Spain - Estadio Municipal Chapín de Jerez - July 5, 2008
1. Watching The River Flow (Bob on keyboard)
2. Lay, Lady, Lay (Bob on keyboard)
3. The Levee's Gonna Break (Bob on keyboard)
4. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again (Bob on keyboard)
5. Moonlight (Bob on keyboard)
6. Rollin' And Tumblin' (Bob on keyboard)
7. Workingman's Blues #2 (Bob on keyboard)
8. Things Have Changed (Bob on keyboard)
9. The Lonesome Death Of Hattie Carroll (Bob on keyboard)
10. It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) (Bob on keyboard)
11. Spirit On The Water (Bob on keyboard)
12. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
13. Ballad Of Hollis Brown (Bob on keyboard)
14. Summer Days (Bob on keyboard)
15. Ain't Talkin' (Bob on keyboard)
(encore)
16. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
17. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
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IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Matteo
Ciao Tambourine. Anche io mi esprimo circa La questione.
Quest'anno non sono andato. Non sono andato per tanti motivi, ma
essenzialmente per uno solo: ho trovato gli ultimi concerti del Nostro molto
noiosi, a tratti irritanti.
Il mio primo concerto fu nel '89 e ne rimasi completamente sconvolto
positivamente. Poi via via esibizioni a volte meno entusiasmanti come nella
mia Genova'92, convincenti come a Torino nel '98, salvati solo sul finale
dopo una battaglia tra Dylan stanco e Dylan Dylan come a Brescia e La Spezia
2001, sopraffini come San Remo '94. E altri concerti ancora con i loro alti
e bassi. Fino a Milano 2002, l'ultimo decente concerto di Bob che ho avuto
la fortuna di vedere. Ripensandoci però, di quella sera, ricordo in
particolar modo il sound della band che forse aveva raggiunto il suo apice
in quella formazione. Lui, il nostro Bob non aveva brillato per emozioni o
tensioni particolari. Da quel momento ha cominciato a succedere ciò che mai
mi sarei aspettato succedesse ad un concerto di Dylan: la noia si è fatta
strada e spesso ha regnato quasi incontrastata. Noia a Como nel 200(4)?, al
Forum nel 2005, infastidito dal mio idolo, mi sono andato a fare una birra
durante Stuck inside of mobile, sempre a Milano nel 2007 ho ascoltato una
band che potrebbe tranquillamente suonare in un qualsiasi locale cittadino
senza suscitare particolari entusiasmi. Ho anche ascoltato la già
insopportabile pianolina di Bob resa ancora più insopportabile da Colui che
la suona. Che dire poi delle scalette? A parte la già citata mancanza di
interi dischi-capolavoro, ma come si fa a fare da anni e anni sempre le
stesse due canzoni come bis finale? Quello che mi chiedo io a riguardo è:"
ma se mi annoio io che ti vedo una volta all'anno, ma come fai a non
annoiarti tu che le suoni tutte le sere?" Mistero della fede..
In poche parole trovo che il Dylan che rendeva unici i suoi concerti non
esista praticamente più. Una volta ci sapeva tenere sul filo assieme a lui.
Avevamo paura che potesse cadere da un momento all'altro, durante un assolo
di armonica, durante una strofa, poi ci prendeva per mano e ci portava in
salvo dimostrandoci che solo lui lo sapeva fare. E la magia si ripeteva!
Scontroso, energico, depresso, arrabbiato, romantico, sofferente e in cerca
di ispirazione.. Tutto questo è stato sostituito da un unica versione
appiattita di quel che conoscevamo. La band che lo accompagna è
assolutamente in sintonia con il suo leader, il sound che produce è
falsamente raffinato.
Non credo che la causa di questo declino sia da imputarsi all'età: ho visto
su youtube alcuni spezzoni di Neil Young a Verona: quello si lancia per
terra durante gli assoli. Non che questo voglia dire matematica qualità,
però almeno il cuore quello di sicuro c'è ancora. E la voce? O meglio il
cantato, le interpretazioni? Mi capita spesso di ascoltare gli ultimi dischi
di Johnny Cash, sono dischi di cover, quindi si tratta di pura
interpretazione e registrati negli ultimi anni della sua vita malata. Quanta
emozione nella voce del caro Johnny.. Quella emozione che da anni è
scomparsa nella voce del suo amico Bob.
Spesso mi sono chiesto il perchè di questo insistere nella tournee infinita
e di risposte certe ovviamente non ce ne sono. Solo supposizioni: la fuga da
se stesso, l'autocondanna ad essere un musicista errante, l'espiazione per
aver mandato a puttane la sua vita privata, il non rendersi conto..Il numero
di concerti, quello invece potrebbe essere una causa, per lui ormai salire
su un palco probabilmente ha la stessa valenza che può avere per noi salire
sulla nostra automobile e metterla in moto. Forse, se si limitasse ad un
concerto od ad un tour ogni tanto, la vecchia fiamma si potrebbe riccendere,
ma si sa il tempo passa..e nessuno può prevedere il futuro, nemmeno Dylan.
Insomma quest'anno, per la prima volta dal 1989, ho passato la mano e come
si può facilmente intuire io voto pollice verso.
Proprio mentre scrivo quest'ultima riga (quella del pollice verso) la radio
(lifegate) malignamente ci mette del suo e imprime un fin troppo severo
sigillo a questa lettera, facendo partire "Meet me in the morning". Mmmm
quanta rabbia nel cantare "Look at the sun sinkin' like a ship"
Matteo
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Domenica 6 Luglio 2008
SET LIST:
Lorca, Spain - Plaza de Toros - July 4, 2008
1. Rainy Day Women #12 & 35 (Bob on keyboard)
2. Don't Think Twice, It's All Right (Bob on keyboard)
3. Just Like Tom Thumb's Blues (Bob on keyboard)
4. Rollin' And Tumblin' (Bob on keyboard)
5. Tryin' To Get To Heaven (Bob on keyboard)
6. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again (Bob on keyboard)
7. Moonlight (Bob on keyboard)
8. Honest With Me (Bob on keyboard)
9. Desolation Row (Bob on keyboard)
10. High Water (For Charlie Patton) (Bob on keyboard)
11. Spirit On The Water (Bob on keyboard)
12. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
13. When The Deal Goes Down (Bob on keyboard)
14. Summer Days (Bob on keyboard)
15. Ain't Talkin' (Bob on keyboard)
(encore)
16. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
17. Blowin' In The Wind (Bob on keyboard)
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DYLAN E' MORTO , ONORE A DYLAN
A fine maggio ho visto Bob Dylan in concerto a Bergamo.
E perchè ne parlo solo ora? Perché ho avuto l'occasione di scambiare quattro
chiacchiere con qualcuno al riguardo, perchè ho trovato due minuti per
scrivere a tal proposito sul forum dei Res Rei, perchè mi sono confrontato
anche con altri che a questo concerto c'erano e che condividono le mie
banali ma sincere riflessioni, perchè ho giusto due minuti da perdere e
altro non voglio perdere per un tale concerto.
Cominciamo subito a dire che mi è parso un concerto abbastanza onesto, anche
se sicuramente breve. Il primo problema credo sia a mio parere, da quello
che ho sentito, il sound del nostro eroe: rimasto esattamente quello di 10 -
15 (20!) anni fa. O meglio questo è il MIO primo problema, a quanto pare
quasi nessuno dei suoi fans ritiene che questo lo sia. Ma lasciatemi
spiegare il mio punto di vista.
10 - 15 anni mi sembrano un pò troppi per pensare che la sua poetica non si
sia spostata di una virgola. Sia nel canto (ok, è un eufemismo), ma
soprattuto nella musica. Non bisogna stravolgersi, ma a volte basterebbe
avere il coraggio di osare con qualche passo "diverso".
E penso al "Ghost..." di Springsteen. O al "Live in dublin" dello stesso.
Due produzioni assolutamente springsteeniane, ma comunque innovative per lo
stesso personaggio.
Meglio che non parli perchè forse nemmeno la mia "poetica artistica" sta
cambiando, ma c'è anche da dire che è difficile farla cambiare se non puoi
vivere appieno la tua arte e questo non significa nemmeno fare il
professionsita, oberato di allievi e impossibilitato nel fare qualsivoglia
cosa a causa del poco tempo e dei soliti grattacapi musicali.
Silenzio, tempo libero, scambi artistici, letture, visioni, ascolti e
viaggi. Questo come minimo è il bagaglio necessario.
Se non li hai è dura cambiare poetica, agire sul confronto, camminare.
E chi ha la possibilità di possedere questo bagaglio, di viverlo, sfruttarlo
e non lo fa, scusate, ma a me suona come il peggiore degli svogliati.
Lode e onore a Bob Dylan, ma resto convinto che l'harakiri dei Samurai a
questi livelli è il massimo. Se sai di non poter dire più nulla, di essere
arrivato al tuo apice, forse è meglio... certo SE lo sai di non poter dire
nulla. Se ti accontenti di sfracellare le tue vecchie song con nuovi
arrangiamenti che nuovi non sono, che suonano falsamente d'alta classe, ma
che denunciano una scarsità assoluta di prove (e ci può anche stare, basta
che non si capisca), improvvisazioni imbarazzanti (parto io, parti tu,
partiamo insieme? Boh, tanto a questi va bene tutto...), questa facciamola
lentissima (si semplicemente lentissima), "like a rolling..." me tocca
farla, ma almeno rendiamola irriconoscibile e altre varie amenità.
Concedetemi, alla luce di questo discorso di bassa lega, un'ultima
considerazione: il cammino dell'arte è fatto di costante crescita e non
posso pensare che uno, che ne so, come Pollini si senta arrivato! Uno che fa
arte non può sentirsi arrivato, ma deve voler proseguire, continuare,
perseverare, perseguire, camminare.
A me il buon Bob mi ha dato la sensazione di uno che ha smesso di camminare
(almeno) 10 anni fa. Con buona pace dei suoi adepti che ritengono che
qualsiasi cosa faccia è fatta da un semideo orfeico, intoccabile e
inavvicinabile.
Ha tutto il diritto d'essere tale, di sentirsi tale, di fermarsi, di
rendersi intoccabile, inavvicinabile. Come io ho il diritto di dire che mi
dispiace vedere questo artista che non ha voglia di dire nulla e che se dice
qualcosa, lo dice a sé stesso. E cioè che se l'arte è comunicazione quando
questa manca arte non è. E se la comunicazione avviene solo con sé stessi è
arte mancata, presunta, inconclusa perchè in questo caso non esiste quella
caratteristica a mio avviso fondante e cioè la carità con la quale ci si
dona, attraverso questa presunta arte. Ne ho già scritto spesso, ed eccoci
finalmente con un pò di pratica.
Ho anche il diritto di sentirmi trattato malamente, come una pezza da piedi
buona solo a sganciare i 50 euro necessari per ascoltare certe prodezze
sulla tastiera (ehm) e a vedere quanto il principe non abbia più vogliadi
cantarsi. E questo, concedetemelo, lo si vede lontano 100 metri e cioè più o
meno la distanza che separava la mia persona insignificante con la sua
importante figura, china sul microfono e svogliata come solo le migliori
star sanno essere...
All'uscita un caro amico incontrato per caso, fanatico di Dylan, mi dice:
"beh dai, un concerto onesto, stessa scaletta di tre anni fa"... cioè fatemi
capire: stessa scaletta? Medesime canzoni di tre (dico tre) anni fa?! Non
dico di fare come Springsteen che la cambia ad ogni spiffero di vento o
sussurro di fan, ma questo è proprio il massimo.
Mi rompo le balle io a fare un concerto acustico uguale all'altro a distanza
di un mesetto (anche più), mi immagino uno che fa una tournè. Però anche
questo, scusate, mi pare una bella prova di pigrizia.
Alla fine il sottoscritto, accompagnato da una amica fidata pisana (per
fortuna c'era lei, almeno mi sono divertito) siamo andati ad un pub ancora
aperto per cena (tanto era prestissimo...). Qui la barista ha messo
sull'impianto del locale "Desire" di Dylan.
Tutto il disco.
L'abbiamo riascoltato dall'inizio alla fine.
Beh, grazie Bob per tutto quello che hai fatto.
Che HAI fatto.
L'importanza del verbo nella lingua italiana...
PS: inutile dire come hanno recensito "l'evento" i giornali locali. Si vede
che sono abituati a farsi trattare in un certo modo.
(fonte
http://mauroghilardini.splinder.com/post/17673519/Dylan+è+morto
)
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Gli anni Sessanta a New York raccontati
dalla musa di Bob Dylan
clicca qui
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Video : Sheryl Crow And Friends -
Mississipi
clicca qui
Video : Bob Dylan - Mississipi
clicca qui
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Sir Paul McCartney racconta le ultime
parole scambiate con l’amico George Harrison
01/07/2008
Paul McCartney ha raccontato gli ultimi momenti toccanti trascorsi con
George Harrison, pochi giorni prima che quest’ultimo morisse di cancro a
novembre del 2001, all’età di 58 anni.
Macca, 66 anni, rivela come lui e l’ex compagno di band si siano tenuti per
mano e abbiano scherzato sui vecchi tempi, mentre George stava sdraiato,
tremendamente malato.
Sul giornale “Uncut”, in un tributo di 13 pagine al chitarrista dei Beatles,
McCartney dice: <<Ci siamo tenuti la mano. E’ buffo, anche in un’amicizia
profonda come la nostra, da uomini non ci si terrebbe mai per mano! Ma è
stato bellissimo. Sono stato seduto con lui per qualche ora mentre era sotto
trattamento, appena fuori da New York. Era circa a 10 giorni dalla sua
morte, molto malato. Ma è stato stupendo, davvero stupendo, e gli anni
passati ci sono volati davanti agli occhi. È stato bello, come se stessimo
sognando. Lui era per me come un fratellino, perché lo conoscevo da una
vita>>.
McCartney ha parlato anche di una delle litigate con Harrison riguardo alla
registrazione di uno dei più grandi successi dei Beatles.
Dice: <<Ciò che credo sia successo è che ho cominciato a dare sui nervi a
George. Un primo esempio risale a quando stavamo facendo Hey Jude. George
cominciò a rispondere ai miei vocals con la sua chitarra. Stava riempiendo
tutti gli spazi vuoti. Allora cosa gli dici? “Ehm, scusa, ti dispiace?” la
devi mettere giù in modo diplomatico, ma devi dire “Non voglio quella
versione nell’arrangiamento”. E, certamente, in quel caso si sarà
irritato>>.
(Dean Spencer News)
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Sabato 5 Luglio 2008 IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Francesco
Ciao a tutti,
complimenti per il sito,un vero punto di riferimento,per chi come me ama
Dylan da sempre.
Adoro Dylan.Il che vuol dire che io amo la sua musica,la preferisco a quella
di altri come a volte preferisco quella degli altri alla sua.Amo Dylan meno
di quanto amo me stesso!Insomma,non pratico decisamente il culto della
personalità.
Credo sia questo il punto della questione.
Già,perchè questa discussione pro o contro la trovo davvero folle,specie
quando si arriva a suggerire abbigliamento,ospiti,canzoni.
Ho assistito al concerto di Trento e l'ho trovato piacevole,non
entusiasmante,ma convincente.Personalmente apprezzo molto la voce
suggestiva,la figura da gentleman del Dixie e anche la band non mi dispiace
affatto,anzi,trovo molto interessante la musica suonata.
Non sono certo queste buone ragioni per biasimare chi critica queste
esibizioni..mi permetto solo di ricordare che il biglietto è liberamente
acquistabile,benchè non troppo costoso e di ricordare l'assurdità della
pretesa di avere di fronte un artista immenso piegato alle nostre voglie,che
si vesta come vogliamo noi,scelga la propria band,ci chieda quali canzoni
suonare,magari faccia il concerto di sabato sera perchè lunedi dobbiamo
andare al lavoro.
Chi è affetto da questa particolare sindrome può benissimo sfogarla
ascoltando gli album dal proprio salotto di casa.
Certamente se qualcuno andasse al concerto solo perchè altrimenti si
sentirebbe per cosi dire in imbarazzo con la propria coscienza di
fedele,credo sia,salvo il caso della curiosità dell prima volta,ma qui
intorno non vedo vergini,un autentico sperperatore di denaro.Oltretutto c'è
anche la crisi,molto meglio risparmiare.
Non mi pare proprio concepibile il discorso,specie fatto da persone
intelligenti o comunque, vuoi anche solo per il decennale ascolto di Dylan,
piuttosto colte,di certo interessate,che vorrebbe un' artista piegato alle
esigenze del pubblico,che,a mio giudizio,pur facendone parte,come
l'elettorato,non meno dei soci del circolo tennis o di qualunque agglomerato
umano,è sempre da disprezzare.O,per meglio da dire,da non considerare,quando
si è chiamati a guidarlo.
Anch'io vorrei che la mia ragazza mi rispondesse sempre quello che voglio
sentirmi dire.Se lo facesse suppongo che smetterei anche di guardarla.
Voler guardare un'artista che produce la sua arte secondo le nostre
direttive è andare a puttane.
I Rolling Stones,che sono uguali a 40 anni fa,esercitano qualcosa di simile
alla prostituzione,danno al fan,che non è generalmente un appassionato di
musica,ma un succube della loro figura storica,quello che vuole.Come fanno
gli infermieri con i pazienti della casa di cura e custodia.
Bob Dylan invece,dovremmo essergli grati,rispetta il proprio pubblico e,in
qualche modo,la sua libertà di scelta,proponendo quello che ha senza
compiacerlo in alcun modo.A me sembra un rapporto estremamente paritario e
corretto.Se poi qualcuno vuole proprio una foto o una firma,ricadiamo ancora
nel feticismo,idolatria,mania.Credo che ,pensandoci,converrete con me.
Comunque---pro!
Francesco Paniccià
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Dylan è il più citato dai giudici
americani
Nella hit parade dei giudici americani Bob Dylan è il più gettonato:
secondo uno studio dell’Università del Tennessee, Dylan è il cantante più
citato nelle sentenze di magistrati Usa, con una nota di merito anche in un
verdetto del giudice capo della Corte Suprema John Edwards che cita Like a
Rolling Stone. 26 sono le sue citazioni in altrettante sentenze. Al secondo
posto nella hit parade giudiziaria Paul Simon (otto volte, ma 12 in coppia
con Art Garfunkel), terzo Bruce Springsteen.
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Roma, Cinzia Tedesco presenta il 5
luglio "Like a Bob Dylan"
clicca qui
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LA ‘FAMILY FORCE JAZZ’ PRESENTA IN
ANTEPRIMA A ROMA ‘LIKE A BOB DYLAN’
Roma - Si intitola ‘Like a Bob Dylan’ lo spettacolo jazz ispirato alla vita
e alla musica di uno dei più importanti artisti musicali del nostro tempo
che si terrà a Roma sabato 5 luglio. Un’anteprima nazionale che avrà come
palcoscenico il Bibli di Roma, a Trastevere. Lo spettacolo è presentato
dalla Family Force Jazz e vedrà come voce principale Cinzia Tedesco,
definita dagli addetti ai lavori un talento del jazz italiano. Gli
arrangiamenti sono curati dal pianista Stefano Sabatini e la direzione
musicale è del batterista Pietro Iodice, già noto leader con Mario Corvini
dell’Orchestra dell’Auditorium di Roma, la Pmjo. A completare il gruppo,
Luca Pirozzi al contrabasso e Giovanna Famulari al violoncello, già
collaboratrice di Ennio Morricone. La Tedesco, avrà il compito non facile di
interpretare brani celeberrimi del repertorio di Dylan per la prima volta
rielaborati in chiave jazz ed interpretati da una voce femminile.
(fonte androkos.com)
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Hamelin, fiabe a suon di blues «Tutto
il mio cuore»
è un blues che parte sottovoce, con chitarra e armonica, per poi
scatenarsi con l'entrata degli altri strumenti
Hamelin (foto Diomede)
Il nome, Hamelin, fa pensare al pifferaio che nella fiaba sa incantare
con la musica; e alle fiabe fa pensare Francesca, voce e immagine della band
milanese. Un folletto, o una fatina, con una voce blues capace di
arrabbiarsi e graffiare. «È piccolina e molto timida ma ha un sacco di
energia», commenta non senza orgoglio Om Sharan, chitarrista e autore delle
musiche: «Noi le chiediamo molto: le facciamo distorcere la voce, le
facciamo cantare testi acidi...». Già, i testi: li firma Ivan e riflettono
per la maggior parte storie sentimentali sofferte e arrabbiate, affrontate
con sarcasmo e amarezza. Sarcasmo e amarezza per i quali Ivan dichiara di
ispirarsi a Bob Dylan (poeta del rock, ma in effetti anche campione della
canzone d'amore più cinica e disillusa: basta rileggere quel crudele
capolavoro che è «Don't Think Twice, It's Alright»). La passione per Dylan
ha fatto sì che gli Hamelin siano stati invitati a diversi festival folk,
anche fuori Milano: tutte esperienze che si aggiungono ai concerti già
tenuti in vari locali della città. Sempre nel segno del blues, e con un
tocco fiabesco in più.
"Pistoia Blues 2006 - Maggie's Farm Hootenanny "
Chi sono
Alberto Luongo, 22 anni, batteria; Ivan Manuppelli, 23 anni, basso e
armonica a bocca; Om Sharan Salafia, 23 anni, chitarra e cori; Guido Scarpa,
23 anni, tastiere; Francesca Tuzzi, 23 anni, voce
una bella foto degli Hamelin al "MFFF Umbria 2007"
Il brano originale
«Tutto il mio cuore». Un blues che parte sottovoce, con una intro chitarra &
armonica, per poi scatenarsi a mano a mano che entrano gli altri strumenti.
Ma la differenza la fanno la voce, non comune, e il testo, originale e
sarcastico: «Darò a tua madre tutto il mio cuore così che può pulirci casa,
ossessionata dall'igiene (...), con il mio cuore al Lysoformio»
MFFF Umbria 2007
http://www.corriere.it/vivimilano/cronache/articoli/2008/05_Maggio/26/fiabe_a_suon_di_blues.shtml
MFFF Roma 2005
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Mr.AntonDjango's Band *** NEWSLETTER
n.3 *** Luglio 2008
NEWS >>>>>
Grande appuntamento per la Band !! Domenica prossima saremo ospiti di
VENEZIA SUONA 2008 ,
l'importantissima rassegna musicale Veneziana giunta alla 10° edizione.
Per calli e campielli , ponti , piazze , isole .. perfomer e band di tutte
le "razze" musicali si daranno
appuntamento per questo grande evento internazionale che porterà libera
musica in libertà a Venezia
per tutto il pomeriggio di Domenica 6 Luglio a partire dalle ore 18.
La Mr.Antondjango's Band "rappresenterà" il rock americano anni '60 e si
esibirà all'Isola Della Certosa,
sede dei cantieri del POLO NAUTICO "Vento Di Venezia" e del navigatore
Solitario SOLDINI.
Vi aspettiamo quindi a questa grande giornata di musica per poter dire
..."io c'ero !" >> www.veneziasuona.it
(navette e traghetti gratuiti da e per l'isola)
Mr.AntonDjango's Band in concerto
Domenica 6 Luglio - Isola della Certosa / VENEZIA
dalle ore 18 alle 23.......
NUOVE DATE >>>
sabato 5 Luglio - VENEZIA - "VeneziaSuona" --- www.veneziasuona.it
sabato 12 Luglio - BEFORE Risto Club - Mogliano Veneto (Festa dea bira
ovvero "..prove tennniche 'de Redentòr !")
sabato 19 Luglio - Anfiteatro Piazza Aurora - Jesolo Lido (ore 21.15)
...ARE TIMES A-CHANGIN? ' >>>
A brevissimo le dete dei nuovi impegni teatrali nella prossima Stagione
2008-2009
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Venerdi 4 Luglio 2008
Ieri era l'anniversario della scomparsa di
Jim Morrison , il ricordo di Maggie's Farm
clicca qui
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SET LIST
: Alicante, Spain - Centro de Tecnificacion - July 2, 2008
1. Maggie's Farm (Bob on keyboard)
2. It Ain't Me, Babe (Bob on keyboard)
3. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again (Bob on keyboard)
4. Positively 4th Street (Bob on keyboard)
5. High Water (For Charlie Patton) (Bob on keyboard)
6. Rollin' And Tumblin' (Bob on keyboard)
7. Spirit On The Water (Bob on keyboard)
8. It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) (Bob on keyboard)
9. Workingman's Blues #2 (Bob on keyboard)
10. Things Have Changed (Bob on keyboard)
11. My Back Pages (Bob on keyboard)
12. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
13. Love Sick (Bob on keyboard)
14. Summer Days (Bob on keyboard)
15. Ain't Talkin' (Bob on keyboard)
(encore)
16. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
17. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
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IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Enrico
Ho letto con attenzione le esternazioni di Michele “Napoleon” riguardo al
concerto di Chatillon e sul tipo di show
che Bob ci propone da qualche anno.
Sono abbastanza d’accordo che per il fan di lungo corso ci sia bisogno di
qualcosa che ravvivi un po’ le
emozioni, 4 anni con la stessa band e gli stessi arrangiamenti (o quasi)
sono tanti.
Personalmente dopo un lontanissimo esordio (1984 Arena di Verona) ero
tornato a vedere Bob dal vivo dopo ben 21 anni,
2005 Forum di Assago, poi l’anno scorso sempre a Milano e quest’anno a
Bergamo.
Rimango convinto che la band attuale abbia dato il meglio di sé durante il
tour 2005. Ascoltando moltissimi bootlegs e in
particolare una live compilation era evidente la freschezza e la
brillantezza del suono, ogni tanto ci scappava anche il pezzo raro da
90 e pure la voce di Bob era ancora piuttosto estensibile e chiara, adesso è
ovvio che a forza di ripetersi per diversi anni i musicisti
abbiano stancato sé stessi e di conseguenza chi va ai concerti da sempre.
Non posso dire di essermi annoiato al concerto di Bergamo, anzi il fatto che
Bob venisse a “casa mia” era già motivo di adrenalina, e
anche la setlist a parte 2 o 3 canzoni che proprio non mi mandano in
sollucchero, non è stata malaccio…cito a caso i pezzi migliori: If You
See Her, Say Hello, High Water (la aspettavo da tempo), A Hard Rain’s
A-Gonna Fall, e un’ottima versione di Just Like Tom Thumb’s
Blues…lasciamo perdere la disastrosa organizzazione del concerto e il
maltempo, io ero già felice perché finalmente sono riuscito a vedere
Bob per 2 ore a 7-8 metri di distanza.
Le critiche che Michele muove a Bob sono largamente condivisibili, secondo
me le attenuanti sono: l’età
di Bob che pare ormai non abbia più voglia di sbattersi per sorprenderci
come faceva fino a pochi anni fa, la band attuale non
consente voli pindarici in tal senso e forse Bob non vuole avventurarsi con
nuovi musicisti con i quali ripartire da zero, non che questo mi
renda felice ma cerco solo di entrare nell’ottica di un musicista di 67 anni
che suona ininterrottamente live dal 1974 con poche pause.
Io come Michele spero che qualcosa cambi, se Bob trova qualche stimolo è
sempre
in grado di grandissime cose, ma sarà difficile….chissà se The Times They
Are A-Changin’, e se qualche novità è Blowin’ in the Wind; per
quanto mi riguarda continuerò a seguire Bob dal vivo, ho già perso troppi
bei concerti degli anni passati, e lui per me resta sempre
indiscutibilmente inarrivabile.
Saluti a tutti i Maggiesfarmers.
Enrico - Bergamo
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TRENTO: Spettatori furiosi:
«Rimborsateci il biglietto»
di Sandra Matuella
Decine di richieste di chi si è visto soffiare il posto:
«Ci rivolgeremo al Codacons» TRENTO. Scongiurata la sera del concerto, una
pioggia questa volta non di acqua, ma di vibranti proteste è scesa ieri
sull’evento di Bob Dylan. Al giornale sono arrivate lettere di spettatori
che stavano nella platea numerata, invasa da spettatori dei posti in piedi
che hanno ostacolato la loro visione: molti richiedono il rimborso parziale
del biglietto e minacciano di rivolgersi alle associazioni di tutela dei
consumatori. Intanto gli organizzatori stanno raccogliendo i nominativi
degli scontenti.
E’ un coro all’unisono di richieste di rimborso e di considerazioni negative
sull’organizzazione stessa, quello delle lettere arrivate al nostro giornale
unito ad altre voci sul concerto di Bob Dylan: «L’organizzazione ha propsto
un tipo di servizio e non lo ha fornito - tuona Marco Antonucci, titolare
del Bar Fiorentina - io insieme ad altri sei amici abbiamo preso i biglietti
nuemerati tre mesi fa, per poi assistere a un concerto seduti, ma con
davanti un muro di persone. Chiedere la differenza di prezzo è ormai una
questione di principio, e se serve ci rivolgeremo a una associazione di
tutela come il Codacons». «Durante il concerto - prosegue - ho assistito a
scene assurde: un signore ha gettato birra in faccia a un ragazzo che non
voleva sedersi, mentre i miei baristi, che sono studenti universitari, hanno
visto un loro docente lanciare fogli di giornale accartocciati per invitare
la gente a sedersi. Insomma, uno dei cantanti più grandi del mondo con una
organizzazione di serie C».
Il tenore Carmelo Serafin sentenzia: «una grande sola: se volevano un
happening, allora dovevano mettere i biglietti a 10 euro, con trattamento
uguale per tutti». Quanto ai disobbedienti che hanno invaso il campo
riservato «era normale che ci fossero perché Dylan è simbolo di libertà e di
uguaglianza, quindi a un suo concerto non puoi fare i posti dei ricchi e
quelli per i poveri come nella platea del festival di Sanremo». E dal suo
posto in platea «ho ascoltato il concerto a occhi chiusi, per non vedere i
sederi delle persone in piedi. E’ giusto che la gente chieda i rimborsi,
anche per i rischi che si sono corsi: verso metà concerto, quando si è
scatenata la rissa con i poliziotti e carabinieri, temevo la battaglia e
volevo scappare».
Francesco Zambon, docente di Filologia romanza all’Università di Trento «non
era un concerto alla Scala o alla Fenice, ma all’aperto, su un prato, quindi
credo ci sia stato un errore di partenza nel separare una specie di platea
dai posti in piedi».
(fonte espresso.repubblica.it)
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CONTINUANO LE PROTESTE PER IL CONCERTO
DI BERGAMO
n effetti c'è stato qualche problema all'ingresso. Ho l'impressione che
molti si siano mossi all'ultimo minuto per la pioggia. A Salisburgo, qualche
giorno prima, si è verificata la stessa cosa. Pioveva che Dio la mandava, i
parcheggi (la Salzburger Arena è all'interno della zona Fiera) non
mancavano: Dylan, che pur ha iniziato qualche minuto dopo, non ha certo
aspettato che la gente trovasse parcheggio e, con comodo, prendesse posto. A
concerto iniziato, infatti, c'era ancora gente che entrava e, al buio,
cercava il proprio posto.
In ogni caso, alla prima canzone (e chi c'era a Salisburgo lo può
confermare), c'è stata un'ondata di pubblico che si è portata davanti al
palco, costringendo chi aveva un regolare biglietto (pagato profumatamente)
a "godersi" lo spettacolo in piedi sul seggiolino.
A Trento, il giorno prima stessa solfa. Dylan sale sul palco e centinaia di
persone scavalcavano le transenne e si portavano sotto il palco. A Trento,
ad onor del vero, nessun problema all'ingresso.
Ho visto Dylan una cinquantina di volte. Ho visto oltre un centinaio di
concerti rock.
Ho sempre visto le stesse scene. Alla prima nota, scoppia la baraonda.
Chi non ha mai visto niente di simile, fino ad oggi era andato solo a Teatro
a vedere la Traviata.
Ribadisco: qualche problema c'è stato all'ingresso. Ma il resto, è
assolutamente nella norma. E, se uno salta la transenna (meglio, se
centinaia di persone saltano le transenne) per guadagnare un posto che non
corrisponde al prezzo del biglietto, è colpa della maleducazione di qualcuno
e non dell'organizzazione.
Salutoni.
Andrea Balducci
Cervignano del Friuli (Udine)
Salve, non spreco parole per esprimere la mia totale repulsione agli
organizzatori che hanno portato il grande Dylan a Bergamo: un manipolo di
speculatori che spaccia per cultura ciò che è solamente un modo per mettere
le mani nelle tasche dei numerosi estimatori del menestrello di Duluth. A
questi "geni" non va detto nulla, semplicemente andrebbero presi a calci nel
sedere.
Una sola nota per il signore che si firma "uno del sotto palco",
evidentemente dimostra la "sotto cultura" comune a troppe persone in Italia.
Al simpatico Massimo voglio semplicemente dire che le parole delle canzoni
di Dylan le conosco tutte, le note delle sue canzoni le ho suonate fino alla
noia, della storia di Bob ho letto tutto quello che si poteva leggere e il
palpitare del cuore non è una prerogativa riservata a "quelli del sotto
palco" (dei quali mi onoro di non fare parte), ma non per questo mi sogno di
avere il diritto di prevaricare i diritti delgi altri in nome di un
fanatismo querulo e stantio: molti di quelli che erano al concerto se ne
sono fregati altamente se i disabili presenti sono dovuti tornare a casa,
scusate, ma questo non è accettabile.
Il nocciolo del problema non è una questione di soldi o se stare sotto il
palco o su una sedia, ma bensì una questione di giustizia, di senso civico,
di correttezza e rispetto degli altri esseri umani: se pago 60 euro per
vedere un concerto seduto comodamente in poltrona, ho il sacrosanto diritto
di godermi lo spettacolo nel modo per il quale ho pagato.
Da questo punto di vista, non è certo una colpa che rivolgo al simpatico
Massimo, lui il suo concerto se lo è goduto come meglio gli aggrada, i
responsabili sono gli organizzatori e gli steward che mi hanno allontanato
dal palco prima del concerto e dopo le prime note se la sono data a gambe
levate. Se mi è offerta la possibilità di assistere ad un concerto stando
comodamente seduto, mi deve anche essere garantito che ciò possa
effettivamente verificarsi.
Edoardo
Salve a tutti, sono un pagante minore (30 euro), e vorrei dire la mia sul
concerto. Sulla performance di Bob non credo che sia altro d’aggiungere ai
già numerosi complimenti: GRANDE! L’organizzazione invece è stata pessima,
non credo che si possa far peggio. All’interno del Lazzaretto il servizio di
sicurezza (quello travolto nell’articolo de “L’eco”) era inesistente (ne ho
contati tre), i servizi igienici insufficienti (due bagni chimici per 5000
persone), e chiunque era libero si spostare le sedie a proprio piacimento,
per ammirare il concerto all’asciutto sotto i portici (e questo include
sedie blu e rosse); se non si è in grado di garantire adeguatamente il posto
ai paganti, si decida per il biglietto unico, invece di volere il massimo
(profitto), offrendo il minimo (servizio). Per quanto riguarda l’apertura
dei cancelli, io sono arrivato alle 19 e 30, non ho fatto coda alla cassa, e
neppure all’ingresso, anzi mi sono stupito della penuria di pubblico
presente fuori e dentro il lazzaretto. Probabilmente troppi spettatori sono
arrivati a ridosso dell’orario d’inizio, formando così ad una lunga coda.
Qualcuno ha criticato l’inciviltà del pubblico. È chiaro che in situazioni
del genere, di grande affollamento, emergono comportamenti più o meno
corretti, ed è questa la ragione d’esistere di un’organizzazione: assicurare
uno svolgimento adeguato dell’evento, purtroppo non si può contare sulla
buona educazione della gente. Non voglio giustificare l’inciviltà (per la
cronaca, non mi sono issato sulla sedia perché data la mia altezza, avrei
tolto l’orizzonte a troppi spettatori), ma neppure la miopia di chi non
crede di trovare ad un concerto una folla "anarchica”. Speriamo che la
lezione sia servita.
Claudio
(fonte
http://www.eco.bg.it/EcoOnLine/SPETTACOLI/2008/06/17_Dylan_proteste.shtml)
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TRENTO : Concerto Bob Dylan, monta la
protesta
Un vero e proprio vortice di polemiche si abbatte dopo il concerto di Bob
Dylan . Chi ha pagato 55 euro vuole il rimborso del biglietto eprché, ins
eguito alle incursioni di coloro che erano nelle retrovie, ha visto poco o
nulla. Una trentina di persone valutano se rivolgersi al Codacons per
ottenere risarcimento. Riguardo ai costi del concerto, si è appreso che a
Bergamo il medesimo spettacolo andato di scena ieri è costato 100mila euro
in meno, grazie agli sponsor privati che coprono i costi. Il commento del
centro Santa Chiara: beata Bergamo che ha sponsor che investono in cultura.
(fonte
http://www.radiodolomiti.com/radio_giornale/notizia.php?id_testo=5001)
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Dylan jr: Io come papà solo con la
chitarra
«Realizzo un sogno. Complessi? Nessuno»In «Seeing Things» canta scorci di
realtà «Nel brano sul diavolo descrivo il lato oscuro della vita»
LONDRA - Tutti i critici lo riconoscono: il Jakob Dylan, rivelatosi con la
band dei Wallflowers non è un raccomandato, ma un bravo artista. Tanto più
ora che decide di lanciarsi nella carriera di solista con «Seeing Things» un
album che racconta con garbo e poesia, attraverso canzoni cristalline per
voce e chitarra scorci di realtà. Una scelta coraggiosa e forse pericolosa
in un mondo dove per farsi ascoltare bisogna mettere assieme suoni
abbondanti e volumi a manetta. «No - replica Dylan jr - la gente ama le cose
semplici e anche questo tipo di musica. Non di sole band vive il mercato. Io
non mi sento assolutamente scarnificato nel fare musica minimalista. E'
stato un processo spontaneo che mi è piaciuto sviluppare. Alla fine più
eccitante della musica ad alto volume». Cosa significa avere come papà Bob?
«È magnifico. Non ho mai sentito complessi o problemi. Le sembro uno sotto
pressione?». In realtà finché Jakob Dylan si cimentava con i Wallflowers l'
accostamento e i paragoni con Dylan padre potevano essere evitati. Ora in
questo debutto con un album per voce e chitarra il temuto confronto
padre-figlio è inevitabile. Dunque Jakob è un bel ragazzo, dall' aspetto
curato. Ha una voce cristallina molto più gradevole anche se meno
caratteristica di quella raspante del babbo. Ha gli occhi grandi, uno
sguardo trasparente che non ha nulla a che vedere con quelle fessure
impenetrabili e quella faccia da poker del padre. Scrive e canta bene,
diligente. Manca il guizzo maledetto, ma non si può avere tutto. «I rapporti
con mio padre sono buoni anche se in maniera abbastanza particolare e poco
tradizionale». La sua infanzia a Los Angeles col padre è stata felice. «Non
abbiamo mai litigato, ero un ragazzo in salute felice e contento. Mio padre
faceva un bellissimo lavoro e io ne ero orgoglioso. Come tutti i ragazzi
della mia età facevo musica ed entrambi i miei genitori mi incoraggiavano.
Naturalmente da questo a una carriera professionale ce ne vuole. All' età di
15 anni ero già ben deciso a diventare una pop star». Il padre non è mai
entrato nelle sue scelte. «Ascoltava, sorrideva. Ma la mia strada l' ho
dovuta trovare da solo, con i miei amici». Jakob nasce nel 1969 e cresce a
Los Angeles. I genitori divorziano nel 1977. I grande pubblico lo scopre con
i Wallflowers. In questo debutto solistico lo aiuta Rick Rubin, vecchia
volpe della Columbia record. «Mi ha aiutato a realizzare un semplice vecchio
sogno. Io come papà, solo con la chitarra». La prima canzone è «Evil Is
Alive and Well», il diavolo è vivo è gode ottima salute. «C' è il bene,c' è
il male. Io sono per natura ottimista. Le mie canzoni non hanno allusioni.
Fotografo il bello ma anche il lato oscuro della vita». Recita il brano:
«Non sempre ha una forma, quasi mai ha un nome, forse ha una coda, ma il
diavolo gode ottima salute. Potrebbe uscire camminando dall' inferno,
arrivare a cavallo nella neve alta. È stracciato e affamato distrutto, ma il
male gode ottima salute». «È molto più difficile scrivere una canzone oggi
che negli anni Sessanta - spiega Jakob - Finisci sempre per capire che i
concetti che tu ti affanni a descrivere, li hanno sviluppati altri meglio di
te».
Luzzatto Fegiz Mario (fonte
http://archiviostorico.corriere.it/2008/giugno/30/Dylan_come_papa_solo_con_co_9_080630120.shtml)
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Giovedi 3 Luglio 2008
PESARO :"I'M NOT THERE" SOTTO LA LUNA
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SET LIST
: Cuenca, Spain - Complejo Deportivo La Fuensanta - July 1, 2008
1. Maggie's Farm (Bob on keyboard)
2. If You See Her, Say Hello (Bob on keyboard)
3. Rollin' And Tumblin' (Bob on keyboard)
4. Tangled Up In Blue (Bob on keyboard)
5. The Levee's Gonna Break (Bob on keyboard)
6. Just Like A Woman (Bob on keyboard)
7. John Brown (Bob on keyboard)
8. Honest With Me (Bob on keyboard)
9. When The Deal Goes Down (Bob on keyboard)
10. It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) (Bob on keyboard)
11. Beyond The Horizon (Bob on keyboard)
12. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
13. Nettie Moore (Bob on keyboard)
14. Summer Days (Bob on keyboard)
15. Masters Of War (Bob on keyboard)
(encore)
16. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
17. Blowin' In The Wind (Bob on keyboard)
Band Members
Bob Dylan - keyboard, harp
Tony Garnier - bass
George Recile - drums
Stu Kimball - rhythm guitar
Denny Freeman - lead guitar
Donnie Herron - violin, viola, banjo, electric mandolin, pedal steel, lap
steel
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Jakob Dylan racconta il suo nuovo album
e la fatica di essere un figlio d'arte
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DVD : Daniel Lanois - HERE IS WHAT IS
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VIDEO : Bob Dylan & The Band - Please
Mrs. Henry
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Bergamo :Proteste dopo il concerto di
Bob Dylan
Porte aperte tardi, migliaia di persone in fila, concerto
iniziato con gente in coda e soprattutto migliaia di persone accalcate sotto
il palco (e sotto la pioggia), mentre chi aveva pagato i
posti prenotati o non li ha trovati oppure aveva davanti un muro di gente.
Scene di un concerto, quello di Bob Dylan l’altra sera al Lazzaretto, che
è finito con decine di persone infuriate che hanno inondato i giornali e i
siti di lettere di protesta contro l’organizzazione. «Colpa della pioggia -
dice l’assessore alla Cultura Enrico Fusi - Chi entrava al Lazzaretto si
riparava sotto i portici. E quando il concerto è iniziato tutti sono corsi
davanti. I posti sono saltati. Non si poteva rimandare. Ma è stato un grande
evento». (M.P.)
(fonte metronews.it)
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Mercoledi 2 Luglio 2008
REVIEW:
Vigo, Spain - Recinto Ferial - June 27, 2008
by A Madrinha Asociados Ltd. & Tedhead
Non ci sono dubbi , 27 giugno , una data che a Vigo sarà ricordata per
sempre .
Il giorno sorge radiante , non poteva essere in un’altro modo . Lo staff del
Tour è arrivato 2 giorni prima in città , preparando tutto , il cattering ,
il suond-check per la band in modo che ogni cosa fosse al suo posto , senza
imprevisti .
La cattiva notizia invece esplode come un colpo di cannone : Mr. Tony
Garnier ha il mal di schiena ed è necessaria la presenza di un medico “ dice
qualcuno .
Il Dottor Paco è giunto immediatamente a risolvere il problema : “Tony
suonerà seduto (cattivo presagio ?). Maria , una delle tre tuttofare
dell’organizzazione locale , era vicino a Bob “ Sembra in ottima forma “ ha
detto la ragazza di colore col “viso da zingara” , “ Ho l’impressione che
staserà sarà un concerto mitico”.
Alle 21,35 la band sale sul palco con dietro Bob con in testa il suo
cappello grigio . Tutti vestiti di nero , impeccabili .
“Leopard skin Pill box hat “ parte insolitamente strong , con Bob che si
impegna a cantare chiaro e con una voce brillante .
Il sound si può qualificare solo con “eccezzionale” . Mr. Garnier seduto su
un alto sgabello , suonava il double-bass con buon piglio , il dott. Paco
aveva indubbiamente fatto un buon lavoro . Il suono della band era compatto
e potente . Allora Bob ha attaccato “Lay lady lay” seguita da “Lonesome days
blues” e “Girl of the north country”.
Più di 5.000 persone vibravano nel sentire questi classici rivisitati e
riarrangiati .Le lacrime hanno cominciato a cadere .Eravamo preparati per un
grande concerto , ma non per una notte spettacolare .
Le versioni delle canzoni , arricchite di colori forti e tenui erano
perfettamente ricreate con la loro architettura originale , lasciando campo
libero a Bob per le sue melodiche ed espressive frasi .
Bob non era stato così intenso negli ultimi 3 concerti che aveva tenuto in
Galizia dal 1992 . “The leeve’s gonna break dava il passo ad una impeccabile
interpretazione di “Stuck inside of mobile” , con la quale il pubblico è
andato fuori di testa . Quando abbiamo pensato che il concerto avesse
raggiunto il suo climax , è risalito di nuovo con “Moonlight” e “It’s
alright ma” , semplicemente geniali . Allora “Spirit on the water” e £Things
have changed . Eravamo attoniti , ogni canzone era impressionante ,
perfettamente costruita e provata , con arrangiamenti precisi ed un Bob con
una voce pura e cristallina .
Nessuno aveva riconosciuto “Handy Dandy” , solo Pelda , grande bassista ci
ha detto che la canzone era quella , aveva riconosciuto questa grande
versione e la cosa ci ha riempiti di entusiasmo , il suono era preciso,
accurato , esatto .
Le chitarre acustiche ed il banjo si sentivano chiaramente sopra la base
elettrica . Tony ancora sullo sgabello faceva girare il basso , l’abbiamo
visto felice e tutti si sentivano parte di un sogno , quasi irreale ,e
allora è partita la più potente versione che abbiamo sentito di “Highway
61”.
“Beyind the horizon” e “Summer days” per introdurci al finale , con le luci
abbassate per “Ain’t talkin’”-
La voce di Bob era magica dolce e aquillante allo stesso tempo .Un addio
senza precedenti che ci ha lasciato tutti pietrificati . La gente ha
applaudito non-stop per oltre 5 minuti , la band è tornata sul palco
iniziando “Thunder on the mountain .Bob ha presentato i musicisti ed ha
salutato con un gran finale , “Like a rolling stone” così la gente alla fine
ha potuto cantare .
Per un momento è sembrato che la band stesse per tornare sul palco , ma
sinceramente , era inutile chiedere di più . Adesso il pubblico sà cos’è il
rock and roll e quale è stato il livello artistico che ci è stato dato .La
musica popolare degli ultimi due secoli ha raggiunto il Top ieri sera in
Vigo .
(Dean Spencer news)
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IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Francesco
Ciao a tutti,
è parecchio che non intervengo più sul forum ma l'esilarante post di Michele
sull'attività live del nostro è un'occasione troppo ghiotta per lasciarsela
scappare.
Sull'attività live del Maestro il mio pensiero è noto ai vecchi
maggfarmiani.:
la band è sotto Roipnol, i pochi segni di vita che emergono dal palco sono
quelli della corsa giù dalla scaletta verso il tour bus. Quando si
presentava ubriaco fradicio sul palco era, se la sbornia era di quelle
buone, capace di performnces almeno sorprendenti, insomma era come stare
sulle montagne russe, come avvenne a Pisa nel 92 o 93.
Unico rimedio per non assopirsi ora è l'uso di abbondanti sostanze
psicotrope, ma ormai io non ho più l'età ed anche i summenzionati astanti è
meglio che se ne astengano, viste le note controindicazioni
Il sound è ormai una nenia piatta piatta che può giusto indurre la trance o
il sonno. A me ha indotto il secondo sin dal lontano 2001 a spezia, e la
buonanotte me l'hanno cantata definitivamente a bologna nel 2005.
Le scalette ormai sono come il rosario. Si sa, è questione di fede, e chi
non c'è l'ha si rompe le palle.
il look da bovaro-elegante-in-quella-casa-nella-prateria è il perfetto
contro altare della parte sonora ed è come l'aids, se lo conosci lo eviti.
Sulla proposta del pubblico rogo della pianola mi offro volontario per il
reperimento del materiale combustibile ed anche per l'accensione.
Quanto all'ipotesi di un ultimo valzer che dire, viste le attuali condizioni
del nostro nurajev forse meglio soprassedere e farla finita qui.
In ogni caso concordo che, se quest'ultimo giro veramente ci fosse, gli
venga impedito fisicamente di fare assoli di chitarra alla
vorrei-ma-non-posso.
ciao
Francesco
PS si è capito che sono Contro?
PS II a parte gli scherzi, io capisco il suo stanco trascinarsi sui palchi
di mezzo mondo, a casa, è evidente, ci sta male, ma quello che mi fa
incazzare è che per essere un vero song&dance man (alla bb king, tanto per
dire) devi mettere su uno spettacolo che sia rispettoso di te stesso e del
tuo pubblico, ti devi impegnare ed essere almeno un po' professionale, devi
ripsettre il value for money, e che cazzo! Ho visto neil young a Firenze 10
giorni fa, ragazzi, non c'è storia, non c'è paragone. Si diverte come un
bambino a giocare ancora con il feedback e ci da dentro che è una
meraviglia, altro che zio bob
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Jacob Dylan -Seeing Things
By Ron Hart
Jacob Dylan dimostra di essere l’eccezione alla cosiddetta “Generazione X”
di ragazzi che crescono senza seguire i passi dei genitori; figlio del
cantante Robert Zimmerman, lui ha seguito le orme del padre nella carriera
artistica. Però la musica che ha prodotto con la sua band, i Wallflowers è
difficilmente riconducibile all’icona americana che ha creato grandi
capolavori come The Freewheelin’ Bob Dylan, Highway 61 Revisited and Blonde
on Blonde… Infatti, personalmente, preferirei ascoltare pezzi come Empire
Burlesque o Under the Red Sky mille volte, piuttosto che Bringing Down the
Horse o Rebel, Sweetheart anche solo una volta! E’ quasi un insulto per un
fan di Dylan di vecchia data, come me, vedere che suo figlio preferisce
creare una sdolcinata alternativa bar-rock, invece di puntare sul suo ruolo
di erede di uno dei più grandi artisti del mondo!
Beh, avendo posto i Wallflowers in un temporaneo “standby”, sembra che Jacob
sia pronto ad ammettere di essere effettivamente figlio di suo padre, in
concomitanza con il debutto del suo album solo, Seeing Things.
Avendo firmato un contratto con l’etichetta discografica del padre, Columbia
Records, il giovane Dylan non perde tempo a far sentire la sua presenza,
avendo alla guida del disco il rinomato produttore Rick Rubin.
Rubin, che ha già reinventato i sound di molti artisti tra cui Johnny Cash,
Tom Petty, Donavan e Neil Diamond, usa lo stesso approccio con Dylan, che
canterà con la sua voce “in primo piano” e un accompagnamento musicale
minimale, per far sì che il punto focale della canzone sia, appunto, il
testo.
E dal punto di vista lirico, questo è chiaramente il pezzo più valido di
Jacob sino ad ora.
Con la base di un suono sommesso, che ricorda di più Nebraska oppure The
Ghost of Tom Joad di Bruce Springsteen piuttosto che il materiale iniziale
di protesta folk di suo padre, Dylan protesta contro la guerra in Iraq in
“Valley of the Low Sun”, con versi sottili come “We bow down and worship
these bandits and cowboys / Unable to hold their own guns”; si lamenta della
situazione difficile della classe operaia in “All Day and All Night”,
simpatizzando per i “good men” che “are busy all the time” and “working
double shift all night” (= gli uomini buoni sono sempre impegnati e lavorano
facendo il turno doppio tutta notte);
Ombre del Dylan-padre compaiono in tracce come “War Is Kind” e “On Up the
Mountain”, accentuate da bellissime chitarre acustiche che fraseggiano come
fosse una costola del padre.
Tuttavia, Jacob lascia il meglio alla fine con la bellissima “This End of
the Telescope”, un viaggio allegorico tra le colline e le valli dell’amore
non ricambiato, che serve come “punto” alla fine di un bellissimo e
soddisfacente album.
(Dean Spencer News)
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DYLAN E McCARTNEY INSIEME ?
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Ciao Mr. Tambourine,
sembra che Bob Dylan e Paul McCartney parteciperanno ad un album di
beneficenza!
I due grandi artisti parteciperanno ad un album per beneficenza .
Marina
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Libri: "Parole nel vento", la critica
doc su Dylan
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Martedi 1 Luglio 2008
Libri : "Dylan Revisited (Racconti su
Mr.Tambourine)"
Ciao.
Ti segnalo l'uscita di un libro che ho curato per l'editore Manni, di
Lecce: si chiama "Dylan Revisited (Racconti su Mr.Tambourine)", è a
cura di Gianluca Morozzi e Marco Rossari e contiene sedici racconti di
dylaniani illustri (Carlo Feltrinelli e Alessandro Carrera su tutti) e
autori che hanno voluto cimentarsi con il Mito.
Nel dettaglio, questi sono i racconti:
Gianluca Morozzi- Come un cavatappi nel mio cuore
Francesco Savio- Passi falsi
Francesca Bonafini- Another side of Bob Dylan (ascoltando un corvo
nero ti scrivo da Hibbing, in blu)
Daniele Benati- Long Veichle Scania
Gabriele Dadati- Robert Zimmerman, pittore
Angelina Rotolo- Il diavolo alla porta
Teo Lorini- Sotterranea nostalgia
Fiammetta Scharf- Fiammetta 115th dream
Ivano Bariani- Convinto che Bob Dylan fosse una roba da sfigati
Alice Suella- Il blues del cimitero
Livio Romano- Baby boomers
Marco Missiroli- L'odore di due
Alessandro Carrera- Un uomo senza alibi
Marco Rossari- Lost in Juarez (un incubo ad aura condizionata)
Carlo Feltrinelli- Ballate di fine secolo
Postfazione di Alberto Sebastiani- Rivisitare Dylan: viaggi di
scrittura
Dylan Revisited. ed. Manni, euro 15
Le prime presentazioni del libro saranno a Polignano (BA) il 12
luglio, a Nardò (LE) il 13 luglio, a Reggio Emilia il 15 luglio, a
Castel San Pietro (BO) il 18 luglio.
Grazie Gianluca , riposto la
segnalazione anche se sei arrivato secondo , un nostro
Maggiesfarmers ti aveva già preceduto nella talking
412 , ciao :o)
Mr.Tambourine
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REVIEW:Pamplona
Spain - Pabellon Anaitasuna - June 24, 2008
by Alvaro Martin & Plontino
Lo show di questa sera era stato programmato al famoso “bullring” di
Pamplona. All’ultimo momento però, per qualche strana ragione, è stato
spostato presso il centro sportivo di Anaitasuna, un piccolo, chiuso e più
caldo luogo, purtroppo. Entrando nel centro sportivo alle 21.30, mi sentivo
felice poiché sapevo che avrei avuto un posto in prima fila per il concerto
di Dylan, per la prima volta. Una cosa però mi rattristava: avrei preferito
stare all’aria aperta e mettere i piedi nella sabbia. Credo che il cambio di
luogo sia stata una cattiva idea perché il posto era afoso e chiuso e
sembrava che la temperatura si alzasse sempre più durante il corso della
serata.
Prima di tutto, mi sono reso conto che l’acustica del centro sportivo non
era delle migliori: Tony G ha più volte provato a controllare il suono del
proprio basso, senza arrivare però ad un vero miglioramento. La band
indossava vestiti grigi, molto eleganti; Dylan invece, vestiva un abito nero
con un cappello biancastro ed una piuma attaccata ad esso. Hanno suonato
intensamente per circa 2 ore, ma credo di dover affermare che Dylan e la
band hanno sofferto molto a causa della temperatura, che non li aiutava di
certo. La prima canzone, “Cats in the Well” è stata alquanto deludente
secondo me, ma hanno subito rimediato con “Love Minus Zero” eseguita in modo
decisamente migliore. Mi è anche piaciuta “The Leeve’s gonna Break” ma la
migliore canzone della serata, a parer mio, è stata “John Brown”: una grande
canzone. Credo sia giusto complimentare George Cecile, il quale ha suonato
brillantemente la batteria per tutta la serata; Tony G che, dopo essersi
tolto la giacca dopo a un paio di canzoni per il caldo soffocante, ha
provato a dimostrare quello che realmente è: il braccio destro di Bob.
“Masters of War” & “Tangled up in Blue” sono stati altri apici della serata.
“Sugar Babe” e “Highway 61” invece, sono state abbastanza deludenti. Con
“Workingman’s Blues #2” e “Nettie Moore”, lo spettacolo ha ripreso la giusta
via. “Thunder on the Mountain” è stata soddisfacente e tutti sono stati
felici di sentire “Blowin’ in the Wind”.
Bob ha ricevuto infine un lungo applauso da tutti i 5000 presenti a Pamplona
e tutto sommato, più che meritati. Verso la fine, Dylan aveva un aspetto
stanco e consumato, ma è riuscito a trovare la forza per esibirsi in un
piccolo balletto alla fine del concerto ed il tutto senza musica.
Fantastico. Gli spettatori continuavano ad incitarlo e ad applaudire.
Thanks Bob for playing a very hot Pamplona!
(Dean Spencer News)
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CONCERTO DI CHATILLON : Le altre foto
di Marina clicca qui
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IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Marina
Ragazzi, ho letto le varie dichiarazioni pro e contro ed in particolare
le osservazioni del nostro amato Michele "Napoleon in rags" e tra coloro che
si lamentano e quelli che vogliono propinargli qualche cura d'urto per
assicurargli lunga vita, mi è venuto un moto di riso pensando alla possibile
espressione che Sua Bobbytà potrebbe assumere se mai gli dovesse capitare di
leggere quello che tutti noi ci ostiniamo a scrivere. E mi è venuto alla
mente che se mai pensasse di volere esaudire i nostri desideri, specie
quelli di Michele, di vederlo con una bella chitarra acustica in mano, al
prossimo concerto italiano, per compiacerci potrebbe intonare le note di It
Ain't me, babe, adattata per l'occasione e dirci: "Andatevene dalla mia
finestra,andatevene alla velocità che preferite Non sono quello che volete
amici, non sono quello di cui avete bisogno. ....... Non sono quello che
volete, amici, io vi deluderò soltanto ..." !!
Il mio voto? IRRIDUCIBILMENTE PRO
Marina
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BOB'S BOOTLEGS A-Z
Elenco in inglese di tutti i Bootlegs
di Bob
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Video : BOB DYLAN-KEITH RICHARDS -Shake
, Rattle & Roll
clicca qui
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SPRINGSTEEN FA ESPLODERE SAN SIRO
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Lunedi 30 Giugno 2008
Talking Bob Dylan Blues - Parte 412
- clicca qui
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DOMANI E' UN'ALTRO GIORNO...
di Mr.Tambourine
clicca qui
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IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Michele
Il mio giudizio sui concerti degli ultimi anni è pessimo per tutti quei
motivi che sono già stati abbondantemente esposti.
Non vado ai concerti da alcuni anni, ma vorrei ricordare come solo nel 2000,
dopo lunghi periodi di concerti tristissimi, il Maestro ci abbia saputo
regalare serate ai massimi livelli.
Quindi serve una cura.
LA CURA:
1) Scioglimento definitivo della band attuale.
2) Fermo biologico di tre anni nella speranza che la voce torni…un poco
almeno!
Nel frattempo pubblicazione dell’ultimo album. Dato che nessuno si aspetta
più nuove Mr. Tambourine Man, un ironico (non in chiave apocalittica)
commentario sull’attuale decadenza dei costumi (alla Altman), qualcosa nello
stile di Highlands, potrebbe costituire la via d’uscita. Gli spunti non
mancano e l’obiettivo è alla portata. Basta con i taglia-incolla
intercambiabili di tradizionali folk e letteratura varia.
3) Ultima tournée in teatri e club con supporter di qualità
preferibilmente nell'ambito del nuovo folk, non patetiche
operazioni-nostalgia tipo Joan Baez o Jack Elliott (anche se ne sono un
estimatore). Che dite di Gillian Welch & David Rawlings?
4) Abbigliamento più europeo e più consono all’autorevolezza e all’età
del personaggio. Quindi basta cappello da cowboy e giacche coi fiori
ricamati. L’abito non farà il monaco, però vederlo vestito da rimbambito
dispiace.
5) Scaletta di venti canzoni (quindici fisse + cinque a rotazione), con
arrangiamenti nuovi e ben studiati. Struttura del concerto rigida, ma con
vari cambiamenti di climax, così da rompere la monotonia.
6) Uniche condizioni nella scelta del repertorio: pochi hits,
significativa presenza di pezzi 70’s + uno o due standard folk/blues (cose
tipo Let Me Follow You Down, Constant Sorrow, S.F. Bay Blues…), non country
per carità! Rigorosamente vietate: Watchtower, Rolling Stone, Forever Young,
Released, Maggie, Highway.
7) Un sì convinto alle coriste, ma in un contesto acusticheggiante e
intimo (Tom Waits, Leonard Cohen?). C’è il rischio che sia ancora Never
Ending Tour, ma un Dylan rocker ormai non sembra plausibile. Anche i fiati
potrebbero essere una possibilità. Il recupero di Bruce Langhorne e dei suoi
preziosi quanto discreti assolo un’altra.
8) Rogo su pubblica piazza della pianola Bontempi suonata a gomitate e
introduzione di un più dignitoso, anche esteticamente, piano a coda da
suonare nel Suo stile essenziale, come ha sempre fatto e come sicuramente è
ancora in grado di fare (I’ll Keep It With Mine, Dirge, Blind Willie
McTell…).
9) Netta prevalenza delle canzoni alla chitarra: non più di quattro o
cinque, di cui una da solo, al piano. Se fosse vero, come dubito, del mal di
schiena, c’è comunque la possibilità di suonare da seduti anche la chitarra
(l’ha anche già fatto durante la R.T.R.).
10) Obbligatoriamente niente assolo di chitarra (intendo eseguiti dal
Maestro!).
11) Un breve set acustico solo (due-tre canzoni), possibilmente con
chitarra non preamplificata; personalmente ne trovo il timbro sgradevole.
12) Armonica: il meno possibile se usata cross-harp, o comunque suonata
con emissione intermittente di poche note ripetute all’infinito, sonorità
più simile a un clacson che a uno stile musicale.
Il più possibile se usata su sostegno da collo in posizione naturale con
suono pieno e continuo nel rispetto della melodia della canzone.
Ricordate il meraviglioso scroscio di note sporche nei due assolo di
Desolation Row? E’ la tecnica più semplice che ci sia. Dylan non sarà mai un
Sonny Terry.
13) La tecnica di anticipare (o ritardare) il canto rispetto alla linea
melodica della canzone è uno dei motivi per cui ci piacciono tanto le
canzoni di Dylan, ma l’abuso che ne ha fatto nelle ultime decadi ha portato
spesso a risultati aberranti. Infatti l’eccessiva (a volte paradossale)
contrazione del cantato con conseguente distorsione della melodia originale
appare svogliata sperimentazione, più che vivace improvvisazione. Si
consiglia quindi di limitarne drasticamente l’uso, oltre a fare il possibile
(anche farmacologicamente, se necessario) per ridurre il timbro nasale
(Paperino).
14) Risulterebbe anche opportuna qualche introduzione parlata alle
canzoni.
Fatela avere al Maestro, voi che Lo conoscete, così Lo facciamo chiudere in
bellezza.
Carrera, lei cosa ne pensa?
Michele
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SET LIST:
Hoyos del Espino, Spain - June 28, 2008
1. Rainy Day Women #12 & 35 (Bob on keyboard)
2. Lay, Lady, Lay (Bob on keyboard)
3. Just Like Tom Thumb's Blues (Bob on keyboard)
4. Tweedle Dee & Tweedle Dum (Bob on keyboard)
5. Positively 4th Street (Bob on keyboard)
6. The Levee's Gonna Break (Bob on keyboard)
7. Moonlight (Bob on keyboard)
8. Honest With Me (Bob on keyboard)
9. The Lonesome Death Of Hattie Carroll (Bob on keyboard)
10. Tangled Up In Blue (Bob on keyboard)
11. Ballad Of Hollis Brown (Bob on keyboard)
12. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
13. Mississippi (Bob on keyboard)
14. Summer Days (Bob on keyboard)
15. Ain't Talkin' (Bob on keyboard)
(encore)
16. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
17. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
Band Members
Bob Dylan - keyboard, harp
Tony Garnier - bass
George Recile - drums
Stu Kimball - rhythm guitar
Denny Freeman - lead guitar
Donnie Herron - violin, viola, banjo, electric mandolin, pedal steel, lap
steel
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Bruce Springsteen trionfa a San Siro
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Neil Young il cavaliere elettrico
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