Ho comperato Tell Tale Sign ( versione per i poveri ) e
devo dire che più lo ascolto e più lo apprezzo , ma allo stesso tempo devo
ammettere che si tratta del Dylan di qualche anno fa , non parlo del livello
di ispirazione ( quello lo potremo valutare all’uscita del prossimo album )
, ma a livello di cantante , dov’è finita la sua splendida voce ? Quel suo
suono ormai trasformato in qualcosa da balera country ? Pro per Tell Tale
Signs , CONTRO per l’uomo che ha permesso che la sua casa discografica
facesse una ca...ta grande come il Mississippi !!!!!!!
Marco C.
Ieri avevo un gran mal di testa , mi era andato tutto
storto ed ero
incazzato col mondo , tornato dal lavoro mi sono steso sul letto
chiudendo gli occhi. Sul CD di mia sorella in sottofondo andava
Time out of mind di Bob Dylan. A poco a poco la sua musica
e la sua voce mi hanno rilassato riconcigliandomi col mondo.
“C...o – mi son detto – Bob è sempre il meglio , dovrò scrivere a MF
che sono pro”. Ecco fatto , ciao a tutti ,
Giorgio
PRO
Carissimi amici della Fattoria ,
ogni tanto tento inutilmente di mettermi nei panni di Dylan , lo faccio per
cercare di interpretare al meglio il suo comportamento.
Che sia un genio è fuori discussione , un’icona vivente altrettanto , allora
? Che rimane ? Il Cantante ? Quale ? Oggi Bob borbotta e raramente si riesce
a capire cosa sta dicendo e quello che sta cantando . Lo scrittore di
canzoni ? Intanto lui e la sua casa discografica ci hanno propinato un
polpettone (bello) ma rancido e datato ad un prezzo da strabuzzare gli occhi
. Chi è questo Dylan che stanno cercando di venderci , un film di 20 anni fa
? Giusto ? Non lo so , ho dei grossi dubbi , che mi passeranno quando e se ,
uscirà il prossimo album del nostro. Lui è introverso , poco comunicativo (
lo è solo attraverso le canzoni ) , questo è il suo carattere......mamma che
brutto carattere!!!!! Lo show ? La sua band ? Conosco e seguo Dyaln da anni
, e giuro che ho sentito di meglio , MOLTO MEGLIO........I critici si sono
ormai da tempo chiaramente espressi su questa triste faccenda , da
crepuscolo degli dei , ma perchè lui , con tutta la sua intelligenza , la
sua lungimiranza , si presta a questo gioco al massacro ? Era una cosa
scritta nel libro delle profezie ? Dylan mi piace tanto , mi emoziona tanto
, mi delude tanto. Scusate questo sfogo forse troppo infantile , o forse di
una che non è all’altezza , ma Dylan così è inguardabile e inascoltabile,
mortalmente noioso e irritante. Sto parlando del Dylan attuale, non di
quello di TTS . Contro a malincuore , contro con dolore , contro col
ragionamento , contro con gli occhi e contro con le orecchie , solo la mia
mente resta a favore , in omaggio al grande Bob del bel tempo che fu, e
forse , lo spero con tutto il cuore , quando avrà trovato il coraggio di
chiudere questa parentesi che dura da troppo tempo ormai e troverà ancora
una volta lo spirito di aprirne un’altra.
Alessandra
CONTRO
Ciao a tutti ,
mi chiamo Elvio e sono fan da molti anni del Maestro.
Capisco e mi rendo perfettamente conto che Bob non può più essere quello
di vent’anni fa , e nemmeno lo vorrei , ma questa non mi sembra una valida
ragione per buttarlo nel tritacarne. Non so se andrò al prossimo concerto
italiano
(se ci sarà) , ma per me Bob è sempre quello , PRO a vita. Grazie
dell’attenzione.
PRO
Qualche tempo fa ho scritto per dire la mia opinione su
Bob ed ero
contro perchè i concerti sono sempre uguali ecc. ecc.
Poi ascoltando RED RIVER SHORE e HIGH WATER mi sono chiesto: ma come ho
fatto a
scrivere contro ?
Forse dovrei essere contro a chi pubblica certi
cofanetti a 180 euro per 3 cd o chi non pubblica le canzoni per poi farci un
bootleg series.
Ci vuole così tanto a pubblicare un concerto intero.
Bob mi emoziona solo per come pronuncia una parola.
Non avete idea di quante discussioni ho fatto riguardo il nostro ( è
stonato,
canta col naso ecc)e la mia risposta è sempre la stessa:
se lo capisci allora ti entra fino alle ossa e non puoi farne a meno oppure
lo odi ma
non giudicarlo dopo avere ascoltato 4 canzoni.
Perdonatemi , PRO PRO PRO
Andrea Argenti Felino
PRO
Cosa sta cercando di dimostrare Bob ? Che lui può fare
quello che vuole ? Questo lo sapevamo da anni , ma si potrebbe farlo anche
rispettando di più il proprio pubblico. Ero a Chatillon questa estate per il
noiosissimo concerto che ho abbandonato prima della fine pensando che fosse
solo una giornata no per lui , cosa che non mi ero mai sognato di fare negli
altri concerti che avevo visto.
Vedo i filmati su Youtube e leggo le recensioni , e devo proprio dire che
non sono stato l’unico , questi stuccosi concerti ( ad Aosta ho sentito un
suono monotono , a parte la difficoltà nel riconoscere canzoni che mangio a
colazione da anni , un pò di jazz , un pò di country dovuto più che altro
alla pedel steel di Donnie , e tanto confuso rock blues che lascia solo il
tempo che trova ) mi fanno quasi pensare che Bob sia andato troppo oltre ,
anche per uno come lui. Tratta il pubblico come una massa di schiavi (
questo è quello che ho provato io ) e questo mi sembra poco etico da parte
di un grande come lui è. Ho invece apprezzato “Tell Tale Signs” , anche se
le registrazioni rappresentano un Dylan delle passate decadi , come vedere
un documentario sull’america di 20 anni fa. Le canzoni sono buone , ma
quello è Dylan che non c’è più , quasi un’operazione nostalgia , oppure una
cosa squisitamente commerciale dovuta al Premio Pulitzer? D’altra parte
Dylan è un genio strano , per questo ci ha conquistati tutti , non ha mai
interagito col suo pubblico , tranne rare serate dove tutto era così ok da
gasare pure lui , così abitualmente freddo e distaccato. Ma di positivo
c’era che allora la musica e le canzoni esprimevano il Dylan vero , gli
accompagnatori della sua touring band erano musicisti di livello superiore
agli attuali. Dylan sta sconvolgendo un’altra volta la musica rock ? Pare di
si , forse ha ragione lui , forse il suo genio vede oltre la nostra limitata
visione delle cose , forse altri lo copieranno ed il suo modo di fare
concerti diventerà in futuro uno standard per altri , ma a me così non piace
, e mi dispiace , perchè quello che ho sempre provato per Dylan è messo a
dura prova da questi concerti , viene da pensare che la gente vada ai suoi
concerti per un rito massonico e non per sentire la musica di Dylan. La sua
presenza è sempre charismatica ed affascinante , la sua musica non lo è più
, almeno nella forma come l’ha ridotta attualmente , anonima e monotona.
G. Torres
CONTRO
..Che dire che non sia stato già detto.. Dylan..uno,
nessuno,
centomila.. Come potrei esser contro! PRO, PRO, PRO, se non altro per
rispetto ad un Artista, L’ARTISTA, che fregandosene, da sempre, un po’
di tutto e di tutti, (anche dei numerosi premi e riconoscimenti,
soprattutto quelli) pure sentendosela addosso tutta, (se ne frega anche
dell’età che porta), tira diritto tenendo una media di un centinaio di
concerti all’anno in ogni parte del mondo. Non dimentichiamocelo per
favore, all’età di 67 anni, nessun altro è riuscito a tenere il suo
passo, ogni suo concerto, riuscito o meno, rimane sicuramente un evento
memorabile. E al di la dell’effetto mediatico, per il Nome che porta,
basta guardarsi attorno in un qualsiasi concerto: ragazzi ventenni,
coppie quarantenni con figli a seguito, e anche tanti sessantenni, tre
intere generazioni.. Certo il Dylan di adesso non è il Dylan di venti –
trent’anni fa, non si esibirà più piegandosi sopra all’amata Fender,
facendo i suoi tre mitici passi all’indietro, non farà il miracolo di
creare una sorta di “sottovuoto spinto” in mezzo a migliaia di fans
(un silenzio di tomba) cantando la Girl of The North Country
esibendosi da solo con l’acustica e l’armonica sopra un palco
semioscuro, ma le vibrazioni, le emozioni trasmesse dalla sua voce e
da quell’armonica sublime in cui ci soffia dentro l’anima, a volte
triste, altre amara, ancora adesso, riescono ad arrivare dirette al
cuore. E chi, come ai profani, non sente tutto questo, accingendosi
solo a percepire il “real message” dei suoi pezzi, non sa cosa si perde..
Personalmente, pur non spiegandomi il perché, (l’ho capito più
tardi) ci ho sempre “girato intorno” al fenomeno Dylan, tante volte
chiedendomi se ci fosse un nesso tra i tanti eventi che accadevano al
mondo, al punto tale da considerare Dylan, la colonna sonora della mia
vita.. Sono nato quando nella sua mente si stava muovendo quella
straordinaria percezione, “ era come trovarsi in un mare di lava appeso
ad una betulla”, qualcosa di immenso, quel qualcosa chiamato LIKE A
ROLLING STONE, quei sei minuti e sei secondi che di li a poco, il 30
Agosto 1965 hanno portato uno stravolgimento nel mondo musicale…
Ricordi per me indelebili, come quando all’età di 10, 12 anni andavo
alla biblioteca del paese per qualche ricerca, per poi finire ad
ascoltare i dischi grandi, come li chiamavo io..un mondo a parte… Deep
Purple, Pink Floyd..Rolling Stones.. e poi fra Miles Davis e Ray
Charles c’era .. quel disco del ragazzo col berretto, Bob Dylan 1962,
dove ascoltavo sempre la House of the Rising Sun ( per altro non sua)
che usciva dagli altoparlanti la domenica al campetto prima della
partita.. e come in una fotografia mentale , ricordo pure la sua strana
camicia che appariva su Highway 61 Revisited, mentre sentivo Like a
Rolling Stone..ma non ce n’erano poi molti, a parte pochi altri, tra
cui Planet Waves con la Forever Young. Ma è stato molti anni dopo,
nell’inverno dell’85, il più freddo, quando ero al servizio militare,
che c’è stata la mia “svolta di Newport”, facendomi riscoprire ancora
Dylan, grazie, curiosamente, a Joan Baez. Nei lunghi pomeriggi per
sfuggire ai -10,-15 gradi, assieme a qualche altro amico addetto alle
infrastrutture, si andava sopra al solaio delle docce, ”per
controllare”, dove c’erano un ‘infinità di grosse tubazioni che
portavano acqua calda.. Si stava da Dio.. stravaccati su di un telo a
mo di amaca appesa fra un tubo e l’altro.. Da un walkman di qualcuno,
si sentiva una donna cantare, chiesi chi era, dissero che era una
cassetta di Joan Baes, Baez boh.. L’ascoltai anche nei giorni seguenti,
mi piaceva quel suo stile, una in particolare mi prendeva bene.. Tempo
dopo, nel prestare la cassetta ad un altro, gli indicai sulla cassetta
il nome della canzone che mi piaceva. “Ma questa non è sua” , disse, è
di Bob Dylan.. Era It’s All Over Now Baby Blue..
Nell’estate successiva, finita la leva da alcuni mesi ormai, trovandomi in
un
negozio musicale per fare un regalo, c’era una specie di promozione di
cassette e ristampe, mi ricordai di quella It’s All Over e qualche
cosa, di Dylan, ce n’erano diverse di lui. Volevo tanto risentirla,
curioso della versione originale. La trovai in una ristampa di Bringin
It All Back Home… Come un segno del destino, da li, è partito tutto per
me, ritornai giorni dopo a comperarne ancora, tra cui l’ultimo (di
allora) Infidels. Un viaggio “On The Road”, come il suo Neverending
Tour, mai finito, che nel corso degli anni mi ha portato a seguirlo
sempre, come mi era possibile, con dischi, poi cd , poi bootleg , dvd ,
libri, riviste, concerti, magliette, MAGGIE’S FARM, Expecting Rain, Bob
Dylan.com…..
……with no direction home …io ce l’ho una direzione. E
ci sto bene. GRAZIE BOB, infinitamente GRAZIE.
Ale ‘65
PRO
Salve a tutti , il neverendingtour è ricominciato e
vedendo i filmati e leggendo le ultime recensioni dei concerti sembra che la
presa per il culo da parte di Dylan verso il suo pubblico non debba mai
finire. Ho sempre capito e giustificato il suo essere introverso , forse
timido più del dovuto , geloso della sua vita privata ( tanto poi ma alla
fine si viene sempre a sapere tutto ) , uno come lui è troppo grande per
poter essere ignorato. Ma ora ho l’impressione che stia passando la misura ,
forse l’età ? Ma Bob , se sei stanco della gente e dei concerti ritirati
tranquillo , nessuno di noi fans ti dirà mai niente per questo , ma non
prenderci per i fondelli , non è bello , è come se ci sputassi in faccia.
Per me resti sempre il più grande , ma a queste condizioni , come disse
Scalfaro : “Io non ci stò”.
Marco
CONTRO
Ciao , ho letto l’articolo di Dean Spencer e devo dire che le stesse
cose che prova lui le provo io . Anche per me Bob è stato importante per la
mia formazione caratteriale , le sue parole mi hanno sempre mostrato la via
migliore , quella più giusta , e in un certo qual modo mi hanno sempre
tenuto lontano dai guai. E’ vero , Dylan non è più quello di vent’anni fa ,
la sua voce non è più così bella e potente , e particolare , ma non importa
. Anch’io provo un senso di sconforto vedendo i filmati attuali , ma Dylan
ha 67 anni , non dimentichiamocelo , non possiamo chedergli quello che non è
più in grado di fare. Però , giustamente , anche Michele e Mr.Tambourine non
hanno torto nel giudizio sul Dylan attuale , e il loro pensiero che Dylan
dovrebbe diradare le apparizioni in concerto e gestirsi in modo migliore è
perfettamente coerente con la realtà. Anche loro , come Dean ed io amano Bob
, anche loro fanno fatica a vedere e sentire senza provare quella stretta al
cuore che viene a me ( almeno suppongo sia così ). Tutto sommato la ragione
è una cosa e il cuore un’altra , ma per me vince ancora il cuore , io sono
un fan e non ho il dovere di critico legato all’oggettività delle cose , io
posso permettermi ancora di sognare e di vedere e pensare Dylan come piace a
me , pur dando ragione a loro voto Pro , e sono contento di questo voto !
Tullio.
PRO
Sono contro questi concerti di Bob e della sua band , ma non
allarmatevi amici , sorridete , domani sarà peggio :o( Mary
CONTRO
Ciao Mr.Tambourine , lasciami dire la mia per il sondaggio. Dylan è
sempre "on the road", con qualsiasi tempo , in qualsiasi stagione , è stato
su migliaia di palchi , altri lo aspettano , e io con loro. Vederlo è sempre
un'emozione , sentirlo varia da concerto a concerto , sappiamo (perchè è la
sua caratteristica) che alterna grandi prestazioni con altre inascoltabili ,
ma lui è fatto così , è sempre stato così , perciò di cosa ci stupiamo ?
Perchè volete che cambi proprio adesso ? Se non fosse stato così sarebbe la
stessa cosa ? Sarebbe lo stesso Dylan dal quale siamo tutti stregati ? Che
m'importa della voce , di chi lo accompagna , se saluta o no , Dylan è
l'artista che ha fatto più concerti in assoluto , non dimenticate che i
Beatles smisero nel 66 o 67 di fare concerti dal vivo , poi bisognò
accontentarsi delle fotografie !!! Lui è ancora sul palco, inarrestabile,
invincibile, imbattibile, avete qualche nome da suggerire che possa
paragonarsi a lui ? Allora smettiamola con i pro e i contro , con Bob si può
e si deve essere sempre pro. Ciao a tutti , Tiziana.
PRO
Ciao Mr.Tambourine , lasciamo dire la mia per il sondaggio. Dylan è
sempre "on the road", con qualsiasi tempo , in qualsiasi stagione , è stato
su migliaia di palchi , altri lo aspettano , e io con loro. Vederlo è sempre
un'emozione , sentirlo varia da concerto a concerto , sappiamo (perchè è la
sua caratteristica) che alterna grandi prestazioni con altre inascoltabili ,
ma lui è fatto così , è sempre stato così , perciò di cosa ci stupiamo ?
Perchè volete che cambi proprio adesso ? Se non fosse stato così sarebbe la
stessa cosa ? Sarebbe lo stesso Dylan dal quale siamo tutti stregati ? Che
m'importa della voce , di chi lo accompagna , se saluta o no , Dylan è
l'artista che ha fatto più concerti in assoluto , non dimenticate che i
Beatles smisero nel 66 o 67 di fare concerti dal vivo , poi bisognò
accontentarsi delle fotografie !!! Lui è ancora sul palco , inarrestabile ,
invincibile , imbattibile , avete qualche nome da suggerire che possa
paragonarsi a lui ? Allora smettetela con i pro e i contro , con Bob si può
e si deve essere sempre pro. Ciao a tutti , Tiziana.
PRO
Cari Dylaniani-contro, vogliamo metterlo al rogo solo perchè è
invecchiato e la sua voce non è più quella ? Non vi sembra di esagerare ?
Avete scordato le emozioni che ci ha dato in tutti questi anni? Mente corta
? Lo ritiriamo in una casa di riposo per anziani non autosufficenti? E’
facile giudicare stando dall’altra parte senza conoscere i problemi e le
ragioni di un altro , Dylan non vi ha insegnato niente ? Se non avete capito
non meritate niente , nemmeno il diritto di giudicarlo.
Grazie Bob , pro tutta la vita , non preoccuparti di questi voltagabbana ,
loro passeranno e tu resterai.
Betty Stone
PRO
HONEST WITH ME
"To be outside the law, you must be honest"
(Bob Dylan)
La situazione si era fatta francamente imbarazzante.
Perché, insomma, dopo tre o quattro canzoni, già non ce la facevo più.
E sì che dopo i suoi sguardi ammiccanti a quella bionda in prima fila,
distante solo pochi passi da me, l'uomo sembrava decisamente galvanizzato e
messo nelle condizioni migliori per tirar fuori un grande show.
E invece no, il concerto stava diventando francamente noioso.
Come se non bastasse, poi, quella sgradevole sensazione stava
drammaticamente sostituendo l'ebbrezza del trovarmi per la prima volta lì
davanti, cinque, dieci metri al massimo da colui che non avevo mai smesso di
seguire nei suoi shows, fin da quando - il lontano 1984 - l'avevo visto la
prima volta a San Siro.
Macché, questa volta Bob Dylan mi stava profondamente deludendo e dopo un
po', se il bar non fosse stato troppo lontano, sarei proprio corso lì, ad
annegare i dispiaceri in una bella birra.
Cosa c'é che non va nei concerti di Bob Dylan oggi?
Cosa non funziona nel suo riproporsi senza tregua, in un neverending tour
che ormai prosegue senza soluzione di continuità esattamente da vent'anni?
Tante cose. La voce logorata, ad esempio, ma non solo. Anche il suo attuale
defilarsi dietro alle tastiere (suonate male) e, abbandonata la chitarra,
quel suo porsi di lato, quasi a sfuggire lo sguardo diretto del pubblico. E
poi una band apparentemente inadeguata, che sembra avere un basso tasso
tecnico, ma che é volutamente fatta suonare in un certo modo, così che tutto
assume le sembianze di un funk-blues, che rende le canzoni tutte uguali.
Canzoni, poi, che, pur variando un poco la scaletta da un concerto
all'altro, appaiono sempre più ripetitive, a fronte di un repertorio che,
invece, potrebbe essere tra i più vasti in assoluto nel rock.
Non é un caso se, nel sito italiano di Bob Dylan per eccellenza - Maggie's
Farm - si é aperto un dibattito che qualche tempo fa sarebbe parso
impensabile: "Dylan pro e contro".
Qualcuno va anche oltre, nelle critiche al buon vecchio Bob, sostendendo che
la vena compositiva si sia ormai inevitabilmente affievolita. Ed
effettivamente c'è da dire che le pubblicazioni di materiale live od inedito
pregresso (le Bootleg Series, di cui é imminente l'uscita del nuovo Tell
Tale Signs) appaiono francamente più esaltanti degli ultimi album in studio,
Love & Theft e Modern Times.
Eppure, sull'ultimo disco - Modern Times - c'é Ain't Talkin', una canzone
spesso proposta dal vivo e che personalmente non può lasciarmi indifferente,
al punto da avere ispirato il titolo di questo blog.
Una ballata lenta ed avvolgente, dotata di una musicalità scarna,
essenziale, ma terribilmente incisiva; un incedere quieto ed intenso allo
stesso tempo. L'anima di chi scrive ha sofferto (heart burnin', still
yearnin'), é stanca, e non parla, ma cammina solamente. Quello che viene
descritto e attraversato é uno stanco mondo di dolore (just walkin' through
this weary world of woe), con ponti che bruciano prima che tu possa
raggiungerli (I'll burn that bridge before you can cross). C'é un pianto che
consuma (Now I'm all worn down by weeping) ed é un mondo cinico e crudele
(danzeranno sulle tue disgrazie quando sarai a terra), ma forse la speranza
é destinata a non morire: "il fuoco é scomparso ma la luce non muore/ chi lo
dice che non otterrò l'aiuto dal cielo?". Quell'anima non é sterile e si fa
capace di chiedere ancora: "dicono che la preghiera abbia il potere di
guarire/ perciò prega per me, madre/ nel cuore dell'uomo può albergare uno
spirito malvagio/ sto provando ad amare il prossimo e far del bene/ma, oh
madre, le cose non vanno così bene".
Quando ascolto questa canzone non riesco a non pensare ad un'anima
mendicante. Cioé a qualcuno che non rinuncia all'idea della bellezza di un
destino, ma che ora che ha sofferto percepisce che questa non risiede nelle
proprie mani perché, oltre che desiderata, va richiesta.
E per me la mendicanza per eccellenza é quella che descrisse un giorno don
Giussani, quella a cui forse, inconsapevolmente, tende anche quell'anima che
non parla, ma cammina solamente :
"il Mistero come misericordia resta l'ultima parola anche su tutte le brutte
possibilità della storia. Per cui l'esistenza si esprime, come ultimo
ideale, nella mendicanza. Il vero protagonista della storia é il mendicante:
Cristo mendicante del cuore dell'uomo e il cuore dell'uomo mendicante di
Cristo"
Il mio amico Paolo Vites sostiene che una possibile chiave di lettura della
perseveranza del neverending tour di Dylan, coi ritmi e nelle condizioni
attuali, possa essere il suo desiderio d'andare dietro al destino, costi
quel costi.
Penso che abbia ragione, che possa essere proprio così.
Nel corso dell'intervista all'interno del programma "60 minutes" della CBS,
Ed Bradley chiede a Dylan "perché lo fai? perché sei ancora in giro?".
"Torniamo al discorso del destino", gli risponde Bob: "Ho fatto una specie
di patto di ferro col destino... sai, un sacco di tempo fa".
Una ragione, dunque, uno scopo. Né più né meno quanto raccontò al
giornalista di Playboy trent'anni fa, che gli chiese perché stesse facendo
quello che stava facendo: "Devi avere uno scopo. Devi credere di poter
passare attraverso i muri. Senza quella fede non riuscirai a diventare un
cantante rock o un cantante pop o folk-rock davvero bravo, e neppure un
bravo avvocato. O un dottore. Devi sapere che stai facendo ciò che stai
facendo"
Un Dylan che va sempre dritto per la sua strada, noncurante di tutto e di
tutti. In fin dei conti ha sempre fatto così. Racconta, alla fine di
Chronicles - che già all'inizio della sua carriera, l'attitudine era quella
d'imboccare strade apparentemente scomode ed incerte: "(...) la strada si
stava facendo pericolosa e io non sapevo dove portava, ma la seguii
ugualmente. Laggiù, più avanti, uno strano mondo stava per svelarsi, un
mondo tuonante, dagli spigoli taglienti come fulmini. Molti non lo capirono
e non l'avrebbero mai capito. Io ci entrai senza esitare".
Forse é perché Dylan é così che, nonostante tutto, non perderò mai del tutto
la voglia di andarlo a sentire in un concerto. E sfidare così la sua
strafottenza, la poca umiltà, ma rimanendo affezionato a quella strana ed
imbarazzante cocciutaggine ed onestà di fondo. Dylan continua ad essere
"Honest with me", una canzone spesso in scaletta nei concerti ed altrettanto
spesso noiosa.
Ma, onestamente, Bob, ho deciso di seguirti lo stesso, fino alla fine: sai
com'é, questa questione del Destino interessa anche me. Costi quel che
costi.
Fausto leali
PRO
Premessa : sono fan da molti anni , quasi 40 , ho tutti i suoi dischi
, bootleg ufficiali e una buona parte di registrazioni pirata di concerti
dal vivo , libri quasi tutti , mi manca l’ultimo di Murino che provvederò a
comprare al più presto. Credo di conoscere bene Bob in tutte le sue
sfumature parole e musica , ho visto sette concerti dal vivo, ma quello che
attualmente avviene sul palco con Bob è ( per me ) un qualcosa di
completamente estraneo alla mia mente , ai limiti della truffa. Mai ho visto
Dylan circondato da musicisti così piccoli ed insignificanti , privi di un
minimo di personalità , mai ho visto Bob accontententarsi di così poco , lui
che ha sempre indicato agli altri la via. E’ questa la nuova via da seguire?
Scusatemi la durezza ma la mia delusione è ancora più grande. Emilio
CONTRO
Sono Ennio di Carugo ( Co) , ho seguito il consiglio di Mr.Tambourine
e sono andato a vedermi tutti i gli ultimi filmati del tour di Dylan su
youtube . Ma questo è Dylan ? La domanda mi è venuta spontanea , oltre
l’aspetto fisico non è rimasto più niente , di chi è questa voce confusa e
rotolante ? Di chi sono queste canzoni che riesci a riconoscere solo da
qualche parola famosa di un ritornello ? Questo è uno che fa Dylan , non è
Dylan . Io Bob me lo ricordo in un altro modo , questo non mi dice niente di
niente , questo strano hidalgo spagnolo che pasticcia le canzoni del grande
Bob . Io non cerco scuse per lui , un artista va appezzato per quello che da
, lui ha dato tanto e ora non da più niente , ci mette solo la sua faccia ma
tutto il resto con il vero Dylan ha poco a che vedere. Ammetto che la cosa
mi dispiace e mi imbarazza, amo le sue canzoni, il suo strano modo di
essere, ma questo è troppo strano , eccessivo e deprimente , ripeto , ma chi
è questo che fa Dylan ? Ai miei occhi è un perfetto sconosciuto che sfrutta
la fama di un’altro, potremmo chiamarla "operazione nostalgia" invece di
"neverendingtour". Blood on my heart , ma sono contro questa mascherata
indegna di Bob.
CONTRO
Meno male che questo tour è finito , è stata una pena per me leggere
le recensioni , molte delle quali suonavano veramente false , i filmati
dimostrano il contrario. Speriamo che Sua Bobbità decida finalmente di
prendersi una bella pausa e di ritornare in vera forma on stage. Per il
momento non posso far altro che votare contro all’artista che amo di più ,
tutto passa e tutto cambia diceva lui , speriamo , ma che cambi in meglio ,
me lo auguro di cuore , son troppo legato a Dylan , anche se con questo voto
mi sembra di essere Bruto che pugnala Cesare.
Armando Belli
CONTRO
Miei cari amici , ho guardato in questi ultimi tempi i video più
recenti di Bob , ma non ce la faccio a guardarli un’altra volta....meglio
smettere che far finta di cantare. Mi si stringe il cuore a vedere Bob fare
queste misere prestazioni, è sempre grande , ma le canzoni fatte in questo
modo per permettergi di (cantarci ?) sopra perdono tutto il loro significato
e la loro bellezza , la loro poesia , sembra....non so come esprimermi ,
:O(((( , voto contro. Ottavio
CONTRO
Ciao a tutti i Magfarmiani ,
ho visionato gli ultimi filmati e devo a malincuore concordare con Michele e
Mr.Tambourine , non si può più votare a favore di Bob , che si prenda una
pausa e la smetta con queste esibizioni vergognose per lui e per i suoi
fans, per me è umiliante vederlo così , non sò per voi........
Giuseppe T.
CONTRO
Certo , Dylan è Dylan ( non metto verbo ) , i concerti sono i concerti
( mortalmente noiosi ), la band è la band trovatemene una più scarsa),
i soldi son soldi ( biglietto d’ingresso) , la voce è la voce ( quella che è
o quello che è rimasto ), i fans sono i fans ( quelli contro sono i
“traditori”) e io sono un traditore nel senso buono dell’espressione
gergale. Mi pesa votare contro , ma prenderei in giro me stesso votando a
favore. Considero Dylan-artista una cosa , e Dylan-businnes un’altra , per
ora mi pare che Bob penda molto dalla parte businnes, e questo non è bello ,
non ha ammucchiato ancora abbastanza DOLLARONI ? Nei dischi si sente il
Dylan-artista , nei concerti si sente il Dylan-businnes , che tristezza e
che rabbia , lo vorrei perfetto sotto ogni punto di vista ma devo ammettere
( così sembra a me , libero pensatore ) che non sia così. Non cerco scuse ,
cerco qualcuno che mi dimostri e mi convinca con dati alla mano che questi
sono i migliori concerti di Dylan , la miglior band di Dylan , la miglior
voce di Dylan , fatto questo cambierò il mio voto in pro. Ciao , Elio.
CONTRO
inequivocabilmente PRO per BOB DYLAN and his BAND
Grazie, Doodie.
PRO
Ciao , sono Umberto e non voglio sapere i motivi di Dylan per i quali
continua a suonare con questa low-profile band, accetto che la voce non sia
più quella , ma la band non la scuso. Mi fanno pagare una bella cifra per
vedere un concerto , che almeno questo sia decente. Dylan avrà certo le sue
ragioni , io , da vecchio e fedele fan ho le mie , che mi fanno votare
contro e non mi fanno andare ai concerti . Sorry Bob , the times they are
a-changin !
CONTRO
Ciao a tutti , sono Denny e sono contro . Ho letto e riletto tutte le
recensioni dei concerti sul nostro sito per paragonarle a quello che avevo
visto io a Chatillon . Mi sembra proprio che certa gente scrive a vanvera ,
recensioni dello stesso concerto completamenti agli antipodi - il più bel
concerto della mia vita – Dylan in grande voce – la band compatta e via con
cose di questo stampo. Ma cosa vede e cosa sente questa gente ? Io , quello
che ho visto quest’anno me lo ricordo bene anche se non ho scritto , non
sono portato e poi le cose che avrei detto io le aveva già dette Michele
Murino. Bando ai sentimentalismi , la realtà è un’altra.......!
CONTRO
E basta con queste cose sentimentali da ricovero per anziani , scuse
patetiche , possibile che non vedete la realtà?
Sono il primo ad essere dispiaciuto per le condizioni vocali di Bob , ma la
voce dov'è ? Ho visionato i filmati su Youtube , hai ragione Mr.Tambourine ,
e poi la band "What thath shit?" direbbe Greil Marcus...
Continuo ad ammmirare Bob , riascolto Blood on the tracks , Blonde , Under
the red sky , JWH , Time out , Love and thieft e mi piace molto anche Modern
times , ma ora siamo veramente underground , sono contro questo under-tour ,
ma il mio eterno grazie a Bob , anche se non è più quello di una volta ,
anch'io non ho più vent'anni e non sono più lo stesso di allora , ma io non
vado sul palco , you know i means.....?
Pillo
CONTRO
Colgo la palla al balzo e mi permetto di dire anch'io la mia sul
sondaggio mosso dai farmers in questa calda, e ultima (finalmente!), serata
agostana. Mi ha colpito molto la definizione che ne ha dato il buon
Alessandro Carrera nel libricino che accompagna il dvd di I'm not there,
vado a memoria, ma se non erro lo definì "una santità vivente" o qualcosa
del genere. Ebbene, diciamolo chiaramente, essere Bob Dylan e rimanere tale,
un santo, padre di uno spaccato di storia della musica moderna, non è
facile, anzi forse impossibile. Sarebbe impossibile in fondo, riuscire a far
contenti tutti, vecchie e nuove generazioni, dylaniani e dylanini, quelli
che oggi vorrebbero sentire Dylan suonare con l'evocatività di Tom Waits e
la trascendenza di Neil Young e quelli che vanno ai concerti per sentire la
canzone della loro generazione e togliersi lo sfizio di cantarla come se
fossero ad un concerto di Vasco, è impossibile soprattutto perché Dylan,
come da 40 anni suonati, non si è mai preoccupato di quelli che stanno
dall'altra parte della transenna. O meglio, non se n'è mai fatto un
problema; è sempre andato avanti, ostinato e contrario, a far musica, la sua
musica, a sfuggire da qualsiasi etichetta di genere, a divertirsi e, volente
o nolente, a far parlare di sé. Poco importa se i Traveling Wilburys sono
piaciuti di meno o sono apparsi troppo pop, se i suoi film sono stati mezzi
flop o se il suo neverending tour non sempre soddisfa tutti. In fondo non è
mai stato un suo compito. Non è mai stato compito di nessun artista. E'
l'ascoltatore o lo spettatore che decide se quello spettacolo o quel lavoro
lo soddisfa, se riesce a fargli rivivere emozioni, se lo fa innamorare. Come
dire: questo è quello che vi offro, se vi piace ascoltatelo altrimenti,
buona serata. Fatta questa premessa, c'è da dire che questo suo procedere in
maniera ostinata inevitabilmente gli procura scelte a volte discutibili, ma
non mi sono mai sentito di criticarle o di guardarle con occhio negativo. Il
motivo è presto detto; non dimenticatevi che stiamo sempre parlando di una
santità che in barba ai migliori profeti e apostoli sta diffondendo il suo
messaggio in ogni buco del mondo con un tour che dura da vent'anni e che gli
porta davanti agli occhi ogni sera migliaia di spettatori. Questa è la
realtà. Questo accostato agli ultimi album, album di altissimo livello
artistico, lo fanno diventare e rimanere ciò che è: un santo al quale
bisogna avvicinarsi senza preconcetti o pregiudizi, dimenticandosi tutto ciò
che è o non è stato, con cuore e orecchie ben aperte. Dunque pro o contro?
Non posso non trovare conforto e simpatia in quello che ha scritto Giorgio,
che si lamenta del Dylan versione Bontempi e al quale consiglio tanta
pazienza e uno sforzo sicuramente fattibile rispetto a quel che gli abbiamo
dovuto in passato nell'ascoltarlo, e vedrai che c'è di buono anche lì; ma la
parte di me che prevale si rispecchia in quello che molto semplicemente ha
scritto Gippo: "Dylan è Dylan, quando lo vedo mi ribolle qualcosa nelle
budella, indescrivibile".
Gianluca
PRO
assolutamente pro per Bob e la banda
Jenny
PRO
Caro Michele e mr. Tambourine
Mi chiamo Santo ed ho 43 anni. Quando
posso, seguo Bob nei suoi avvincenti tour e così nel penultimo sono
arrivato fino a Madrid, completamente appagato da Bob e dalla band...
E' la prima volta che vi scrivo, proprio per entrare tra quelli che sono
“pro” Bob, così com’è adesso. Sareste così gentili da spiegarmi perché
di fronte ad un sondaggio che dovrebbe essere imparziale, vi siete
schierati categoricamente contro Bob, proprio voi che con la posizione
che avete nel sito, avreste dovuto essere almeno al di sopra delle
parti?. Perchè sono a favore? Innanzitutto, mi dispiace che non ci si
accorga che Bob in questi ultimi anni si è completato. Lo trovo al
massimo della sua potenza vocale e non mi riferisco ad eventuali
gorgheggi che siamo abituati a sentire in tutto il mondo. Bob ti
trascina chissà dove , con quella voce profonda e quasi diabolica, che sa
come colpire, risvegliando emozioni che solo lui, ti può far rivivere.
E la banda? Non dimentichiamo che è scelta da Bob, e mi sembra che anche
questa volta abbia dimostrato di aver ragione. C’è classe e bravura, un
Tom Petty oggi sarebbe fuori posto, perchè Bob è ancora migliorato e mi
fa piacere leggere che molti di quelli che lo hanno visto, come me, lo
definiscono pure felice, e più giovane.
Vi saluto affettuosamente,
complimenti per il vostro vivacissimo sito e spero che ci sia un
ripensamento su questi distorti e troppo frettolosi giudizi.
Santo
PRO
Mi spiace amici dylaniani e dylaniati , non riesco ad accettare questa
cosa del never ending tour , con un Dylan pesantemente criticato per gli
arrangiamenti delle canzoni che le rendono irriconoscibili , la voce che
sembra una raspa in cerca di una gallina ( parole delle recensioni e non mie
!) , Kimball inutile e messo in un angolo , Dylan che ha strarotto col
pianino , con la sua evidente indifferenza verso il suo pubblico , i suoi
fans , quelli come me che hanno sempre comprato i suoi album , che sono
sempre andati ai concerti , una parte della sua fortuna finanziaria ce l’ho
messa anch’io , con tutti i soldi che sono usciti dalle mie tasche in questi
anni , e non sono pochi. Allora ? è così che si tratta un pubblico? , il tuo
publico? Nascosto in mezzo a cinque personaggi mediocri che non valgono la
suola delle tue scarpe, fans volutamente ignorati , senza un cenno , un
saluto , una parola , senza feeling reciproco , ora capisco le parole di
Michele del concerto di Chatillon , la reazione della gente alla sua
indifferenza è altrettanta indifferenza , forse se tutto il pubblico un
giorno si mettesse a pulirsi le unghie dei piedi , a leggere la Gazzetta o
fare dei Barbecue allora la cosa sarebbe evidente anche agli occhi del
grande Bob Dylan ! Penso che nemmeno “Lui” possa permettersi queste cose che
forse saranno la sua rovina definitiva . Sei stato grande Bob , cerca di
ritornare ad esserlo , riposa la voce , fai meno concerti , cambia i
musicisti , fai solo le canzoni che riesci a cantare , lascia perdere quelle
che non sono più alla tua portata vocale , perchè rovinare una leggenda ? Si
dovrebbe parlare di te con orgoglio , la voce di una generazione , la nostra
generazione , non con il rimpianto di vedere la voce del nostro tempo
gorgogliare e borbottare come uno che sta affogando . Ma possibile che
intorno a te non ci sia nessuno che ti fa capire le stupidate che stai
facendo magari con un bel pugno in testa ? Con tanto rammarico e tanto
dolore , pienamente contro .
Giorgio Della Valle
CONTRO
Ciao , penso che oramai la gente vada ai concerti per VEDERLO e non
per SENTIRLO, la voce si è trasformata in un gorgoglio , quasi un rantolo ,
triste finale per un GRANDE come lui !
Chi se ne frega se canta o borbotta , Dylan è Dylan , è sempre un’emozione
trovarsi vicino a lui , la leggenda vivente per eccellenza ! A me non
interessa la qualità della sua voce , quando lo vedo mi ribolle qualcosa
nelle budella , indescrivibile , andrò sempre ai suoi concerti finchè sarà
possibile vederlo. Mille volte PRO , e che , vogliamo scherzare ???????????
Gippo
PRO
Carissimi , la penso come voi , Dylan ha ormai i suoi anni e certo non
tornerà più quello di prima , credete che questa sia una ragione sufficiente
per buttarlo giù dalla torre ? prima di lui ce ne saranno un migliaio
d’altri , comunque e sempre pro , ciao a tutti.
Hester C.
PRO
Ciao Mr.Tambourine ,
Incredibili questi americani ! Mi riferisco al tuo
commento alle recensioni del concerto di
Mashantucket, Connecticut ! Questi hanno le fette di prosciutto nelle
orecchie e quelle di salame sugli occhi , non è possibile fare un resoconto
totalmente così diverso dello stesso avvenimento ! Viva l’Italia e la sua
sincerità ! Ho riletto con calma tutte le altre recensioni e ho trovato una
disparità di giudizi che non ha la minima coerenza , dalle stelle alle
stalle come si suol dire , ma che razza di gente va ai concerti di Dylan ?
Le nuove generazioni sono così prive di fantasia ? Allora in alto i cuori ,
siamo sempre i migliori , la Storia siamo noi come dice il Principe a
ragione , la vecchia guardia dei fans Dylaniati è difficile che sbagli ,
dare ragione a “Napoleon in rags” e Mr.Tambourine è il minimo che posso fare
, senza perdere un grammo di stima per Dylan , ma il mio giudizio è contro .
Ciao , Luciano Brambilla.
CONTRO
Ciao a tutti , se Dylan vi piace OK , se non vi piace nessuno vi
obbliga ad andare ai concerti . Io sono pro e lo sarò sempre ,
Dylansondaggio o no .
Marco - Fiesole
PRO
Ha ragione Mr.Tambourine quando dice che gli show di Dylan sono scarsi
, è dal 1984 all’Arena di Verona con Carlos Santana che faceva da opener ,
con Mick Taylor ( terribile , si sentiva solo lui ! ) Sutton al basso , Jan
Mclagan alle tastiere e Colin Allen alla batteria , che seguo i concerti ,
ne ho persi pochi per ragioni di lavoro ) e devo dire che livelli bassi come
quelli degli ultimi 3 anni non me li ricordo . Riesco a capire le ragioni di
Bob di voler continuare , il palco è il suo habitat naturale , ma l’età e la
voce non gli permettono più di sostenere tour così faticosi , quindi meglio
pochi ma buoni . Così la vedo io , anche se a Bob è inutile dire qualcosa ,
lui fa come vuole , però dispiace dover constatare che oggi sembra un
oggetto indefinito sul palco.
Con rammarico ma sono contro , Bob Dylan non lo vediamo più da parecchio
tempo . Ciao a tutti .
Robert Muller .
CONTRO
Seguo Dylan da tanti anni , ho comprato tutti i suoi dischi appena
uscivano , dischi belli ( Oh Mercy , Time out of mind , Under the red sky ),
capolavori ( Blood on the tracks , Blonde on Blonde , Desire , Highway 61 )
, ed insulsi ( Self portrait , Knocked out loaded , Empire Burlesque ) . Ho
imparato a conoscere e capire i diversi periodi Dylaniani che non sto a
ripetere , ho altresì imparato ad accettare Dylan per quello che mi dava , a
conti fatti mi ha dato molto di più di quello che mi ha rifilato . Ho
sentito i grandi musicisti che l’hanno accompagnato in tutti questi anni ,
bravi e meno bravi , superbi o mediocri , ma alla fine quella che spuntava
sempre fuori era la musica di Dylan , le sue canzoni , ritengo solo tre
musicisti fondamentali ed importanti nei dischi di Bob , Al Kooper , Robbie
Robertson , Tom Petty , tutti gli altri , chi più chi meno hanno dato il
loro onesto contributo , qualche volta anche bello , ma sempre sopra tutto e
tutti svettava lui . Ora Dylan ha 67 anni , migliaia di concerti alle spalle
, senza famiglia , pochi affetti e pochissimi amici , il classico lupo
solitario che dopo aver dominato il branco per anni si ritira nel silenzio e
nella solitudine a passare quel che rimane della sua avventura terrena . I
concerti sono scadenti ? La sua voce è scadente ? I musicisti sono scadenti
? E allora , Dylan ha dato a tutti noi musica da ascoltare per mille anni ,
ringraziamolo di questo invece di massacrarlo per la sua età , la sua voce ,
le sue scalette o la sua band . Quale altro artista ha dato di più ? Non mi
viene in mente nemmeno un nome di uno che sia stato capace di durare quasi
cinquant’anni sulla cresta dell’onda , Beatles compresi ( sono finiti nel
1970 !!!) , forse il solo Lennon avrebbe potuto scendere in gara con Bob ,
se quel maledetto malato di mente non gli avesse sparato senza sapere
nemmeno perchè lo faceva .
Dylan è Dylan , e Dylan non si discute mai , farlo vuol solamente dire
incorrere nella possibilità di un grosso errore . La sua attuale voce
sgraziata , roca ed afona è sempre ricca di sfumature , di lirismo e di
suggestione , tocca sempre le persone nel punto giusto , il cuore , grazie
Bob , continua pure così finchè vorrai , e che Dio ti conservi il più a
lungo possibile , sul palco o giù dal palco , non ha importanza , la tua
voce , quando dici qualcosa fa sempre il giro del mondo e lascia sempre il
segno !
Croci Alberto , infinitamente PRO !Spero di aver anche accontentato
Mr.Tambourine che si è lamemtato della brevità di alcuni contributi di altri
Magfarmiani .
PRO
Dylan sta passando i limiti del buon gusto , non fossero bastati i
concerti ai confini della noia di quest’anno , al limite della
presentabilità , ed ecco , scatta l’ aparthied fra ricchi e poveri con le
tre edizioni del nuovo (nuovo ? Ma non si tratta di outtake di vecchie
canzoni ? Che c’è di nuovo ? ) bootleg series 8 . Bob non dovrebbe prestarsi
a giochetti di questo genere , la figura di M la fa lui , mica la sua casa
discografica ! Decisamente e fortissimamente contro questi modi di fare ,
spiacente Bob , riprendi il controllo , ti stanno ridicolizzando .
Eugenio - Perugia
CONTRO
assolutamente PRO
ddeg
PRO
CONTRO ! Piero
CONTRO
ciao a tutti, mi chiamo Walter e scrivo da Milano. Vorre intervenire
sull'ormai eterna questione del Dylan attuale, il Dylan che suona il piano
elettrico, che ripete più o meno sempre gli stessi brani, che accenna assoli
un po' traballanti con l'armonica blues, che è sostenuto da una band secondo
alcuni non eccelsa.
La mia opinione è che la mancanza di sorpresa (questo è il vero cruccio di
molti, me compreso), quella tensione che ti faceva seguire Bob in ogni
sillaba, appeso a un filo, per vedere come l'apparente disordine della
perfomance potresse trasformarsi in senso, la continua invenzione
disseminata in strofe che solo ai profani paiono uguali, e invece mutano
costantemente.... tutto ciò sembra scomparso. Ma perchè? Per mancanza di
ispirazione, per stanchezza, routine? Forse, ma se così è non è questo
soltanto, io credo.
Bob, come tutti gli artisti e i "ricercatori di verità", ha avuto le sue
fissazioni, e le ha ancora.
La fissazione attuale è impersonare una sorta di Casadei del Minnesota. Un
operaio della musica, che suona per intrattenimento a volte anche spicciolo,
più che per Arte. Da qui, come per le modeste orchestrine da ballo, una
scaletta piuttosto granitica, una posizione defilata sul palco (non conta il
leader, ma l'anonima band di periferia che fa ballare il pubblico), il tour
costante e le prove ridotte al minimo (non novità, queste, ma anch'esse
coerenti con la tesi di fondo).
Più che Casadei, ovviamente, il possibile riferimento di Bob sono le memorie
della sua adolescenza, o prima. La sua "tradizione" personale che riaffiora
sempre più, prima con gli album folk dei primi anni '90, poi coi brani
originali non più soltanto colorati di blues, ballate nervose, rock 'n roll,
ma anche di swing da cantante confidenziale, un antico amore mai dimenticato
che negli ultimi anni è riaffiorato prepotentemente.
E riaffiora il pianoforte, che Dylan suonava nei gruppetti studenteschi
prima di esibirisi con la chitarra, in band non professionistiche, il cui
spirito contrasterebbe con una band attuale troppo rifinita e sicura (vedi,
per esempio gli Heartbreakers di Tom Petty, spesso citati in questo sito
nell'ultimo periodo).
Bob, ormai anziano e quindi sempre più vicino ai propri più lontani ricordi,
dà sfogo ad una volontà di modestia, di ri-diventare un semplice operaio
della musica, un intrattenitore da locale di terz'ordine, un esecutore di
musica popolare mescolato alla propria band, uno studente che suona da
dilettante, un mestierante della musica che vuole innanzitutto sbarcare il
lunaio.
"Tutto ciò che volevo era suonare la chitarra", questo pensava prima di
desiderare il successo e la classifica. Bob è tornato ciò che era o sognava
di essere, uno sgangherato pianista adolescente, ed un esecutore (quasi)
anonimo di musica da intrattenimento.
ciao
CONTRO
Ciao , voglio anch’io dire la mia . E’ vero , a Chatillon Dylan è
stato
scarso , voce quasi zero , band da 4—a voler essere gentili , avete ragione
Tu e Michele con le vostre critiche che trovo sincere , direi quasi
doverose e necessarie . Ma permettetemi di dire che Dylan rimane Dylan ,
anche
se a volte sul palco sembra esserci il suo sosia . Il suo charisma è rimasto
immutato per tutti questi anni , guarda la gente e la strega , è successo a
me ,
ero proprio sotto il palco di fronte a lui , non so , forse per sbaglio mi
ha
fissato negli occhi , probabilmente non mi ha nemmeno visto bene , ma a me è
ribollito il sangue , il grande Bob che guardava me , ci pensate ?
Comunque , anche se dò ragione a voi , rimango sempre dell’idea che
prima di vedere un’altro come lui passeranno secoli , pro a vita , in
qualunque modo .
Elena
PRO
Ciao a tutti coloro che come me non riescono a smettere di essere
ipnotizzati da Bob Dylan.
Il mio voto è decisamente PRO, io ho 15 anni e soltanto da 1 anno "conosco"
questo mr. Dylan a me così caro per tutte quelle canzoni che a me colpiscono
direttamente al cuore, e ho capito una cosa su di lui, una cosa che me lo fa
ammirare ancora di più: lui ha sempre fatto quello che voleva fare, come e
quando lo voleva fare e continuerà a fare così fino a quando avrà vita.
Il 18 giugno sono andata al suo concerto in valle d'aosta ed era la prima
volta che lo vedevo, quando è salito sul palco nonostante fossi in
primissima fila lo vedevo appena, il palco era alto e lui stava indietro
rispetto al bordo, ero delusa volevo erssergli più vicino, poi ha iniziato a
suonare e il mio cuore ha iniziato a battere più forte come succede sempre,
non riconoscevo le canzoni, nonostante le sappia ormai praticamente tutte a
memoria, su 20 canzoni che ha fatto sono riuscita a riconoscerne soltanto
due, tutte storpiate e modificate, anche su questo ci sono rimasta male e
quando il concerto è finito, lui a salutato e se ne è andato via. Voi
potreste pensare che fosse stato un concerto deludente, ma per me non è
stato così, ero euforica per aver visto il mio idolo e poi dopo averci
riflettuto sopra anche quelle piccole delusioni riguardanti il palco troppo
alto e le canzoni irriconoscibili, se ne sono andate, lui è così e io lo
adoro esattamente così com'è.
Il fatto di non esporsi troppo al pubblico di non assecondare il pubblico
in niente, fa parte di lui, in fin dei conti Bob Dylan è stato l'unico
artista a cui il pubblico andava in contro senza che lui si muovesse di un
passo, è un genio assoluto e non smetterò mai di pensarlo.
Proissima a vita , Alice .
PRO
Purtroppo al cuor non si comanda – dice il proverbio – e nel mio caso
è così . Ero al concerto di Trento e devo confessare che a parte qualche
sprazzo non mi sono divertito , come mi era successo anche l’anno scorso a
Milano e Torino. Sono da decenni fan di Bob , come un Dylandipendente , e
solo vivere qualche momento della mia vita vicino a lui mi fa stare bene .
So che Michele e Mr.Tambourine hanno ragione nelle loro fredde analisi dei
concerti live , loro riescono a farlo , io ci ho provato ma niente da fare ,
l’affetto e la gratitudine per Bob mi frega sempre , e continuerà a fregarmi
, anche se spero anch’io come tanti di rivedere un concerto con la C
maiuscola , io non dispero . Perciò , anche se la mente mi dice contro il
mio cuore dice pro , pro per Bob che tanto mi ha dato in questi anni , anche
se ora è molto sottotono , ma sento che prima o poi lui riuscirà a stupirci
ancora .
Alberto – Senna Comasca - PRO
PRO
Ciao,sono Marco e volevo dire la mia sull'attuale Dylan live. Sono
d'accordo con Michele su molti aspetti della vicenda :scalette ripetitive,
esclusione chitarra,voce non sempre all'altezza, versioni non sempre
centrate (anche se fa'un pò specie sentire Napoleon criticare BOB; prima di
"abbandonare" la Farm lo aveva difeso ad oltranza anche nelle situazioni più
scabrose:)), comunque ho capito cosa vuol comunicare, e sò che per lui BOB
resta il più grande, Beatles permettendo :)))..). Però nonostante tutte
queste considerazioni ho stretto forte il mio biglietto per il concerto di
Bergamo e ho dato un'altra chance a BOB, e devo dire che non mi sono pentito
(lasciamo perdere l'organizzazione, ma si sapeva che con le sedie và a
finire così...): il vecchio leone ha ruggito ancora (in alcune canzoni
realmente!) e penso che a tutti i farmer sarebbe piaciuto sentire le grandi
versioni di THINGS HAVE CHANGED e di BALLAD OF THIN MAN, il fascino di IF
YOU SEE HER SAY HELLO e di JUST TOM THUMB'S BLUES, per non dire della grande
sincronia della scaletta con la situazione metereologica (HIGHWATER, HARD
RAIN, THUNDER ON THE MOUNTAIN che tradotta in modo letterale calzava a
pennello = temporale su Bergamo, THE LEVEE'S GONNA BREAK grande
versione).Certo l'amore per BOB influenza il mio giudizio, ma devo dire che
il concerto di Bergamo ha vinto il mio scetticismo iniziale, e che quindi
esprimo il mio voto a favore nonostante tutte le riserve che ho elencato
all'inizio. Saluti a Mr.tambourine e a tutta la Farm,a presto.
PRO
Michele Murino ha ragione , c’ero anch’io al concerto di Chatillon ed
ho visto le stesse cose da lui descritte . Che pena ( nel senso doloroso
della cosa ) , Bob , ti prego , cambia o smetti , non torturaci in questo
modo , che ti abbiamo fatto di male noi che da tanti anni ti seguiamo ?
Beppe fortemente contro .
CONTRO
E' dal concerto di Milano 2002 che non
assisto ad un concerto di Bob , ma ascoltando i bootleg non sento una
particolare differenza di suono.
La prima volta che ho visto un suo
concerto è stato a Correggio credo nel ' 91. Una cosa orribile non ho
riconosciuto una canzone. Tutto il concerto ha guardato per terra.
Mi è piaciuto ferrara '96 e Milano ' 02.
Dovrebbe cambiare qualche canzone e
suonare la chitarra. Bob scrive ancora bene ( huck's tune tell'old
bill) ma dal vivo sono sempre quelle.
Una nota anche contro i fans.
In ogni concerto che ho visto c'è sempre qualcuno che si lamenta. Ormai
sappiamo che è così. Se ci vai ascolta e basta, altrimenti fai come me
e stai a casa ad ascoltarti i cd.
Andrea Argenti
Felino ( PR)
CONTRO
Hello, avanzo un'ipotesi (alla quale io credo fermamente): non
potrebbe
essere che Dylan tiene, da almeno 5 anni a questa parte mi sembra
sempre più evidente, concerti per chi va a vederlo per la prima volta e
non per chi lo rivede per l'ennesima? Non potrebbe essere che un
Artista che rifiuta da sempre le celebrazioni e punta chiaramente ai
posteri (avendo tutte le carte in regola in tal senso) abbia un "piano"
preciso che consentirà al suo nome e al suo lavoro di durare per
moltissimo tempo ancora? E questo non attraverso un vecchio pubblico
che crede di sapere tutto e vorrebbe vestirlo per giocarci come un
pupazzo, che, perché possiede tutti i suoi dischi pensa di essere
coinvolto col suo lavoro, bensì attraverso un ricambio continuo di
neofiti (lo siamo stati tutti a suo tempo) che, almeno una volta, lo
vanno a vedere e pensano: ma questo chi è? E cominciano un viaggio.
Avete letto Chronicles con attenzione quando scrive sul 1987/88? Avete
presente il lavoro che fa in radio? Dylan è di una coerenza micidiale.
Io quest'anno mi sono divertito molto, come appunto 5 anni fa e, da
musicista, mi sono molto divertito a sentirlo suonare in quel suo modo
unico l'organo (che palle sentirlo definire pianola). Sono quasi 25
anni che mi godo questo meraviglioso mix di divertimento spontaneo e
dettaglio, roots music e dada, caos organizzato e fantasmi, e ne sono
solo grato, senza pretese ulteriori. Tra l'altro nessuno mi obbliga ad
andarlo a vedere. Quest'uomo ha contribuito a incendiare la mia vita,
ma so che (già... it'ain't me babe...) non lo possiedo nemmeno un poco,
e so che basta guardare bene al suo lavoro di poeta in fuga per
capirlo. Spero che continui a sfuggire a tutti
Best regards
Piero
PRO
Fino ad ieri ero molto titubante , riluttante , indeciso se scrivere o
no il mio punto di vista .Dylan per me rappresenta il top , il massimo
dell’espressione poetica e letteraria applicato alla musica . Ho amato ed
amo tutti i suoi dischi , anche i più brutti , ho sempre cercato di trovare
in essi il positivo , il momento che fa brillare tutto e ho sempre trovato
qualcosa che giustificava l’album . Sappiamo che un artista non può essere
sempre al massimo , che tutti hanno degli alti e bassi , e il Maestro non fa
eccezzione a questa regola , ma anche nei suoi momenti infelici è sempre
stato sopra le righe , sopra gli altri , sopra tutto e tutti . Cito ad
esempio Paul McCartney , finiti i Beatles è stato il naufragio peggiore dopo
quello del Titanic , dimostrando che il genio era Lennon . McCartney si è
dato da fare in questi 38 anni ma non riesco a ricordare nulla di valido
uscito dalla sua mente , per intenderci all’altezza di Imagine di Lennon .
Questo per dire che per essere grandi e durare nel tempo ci vogliono degli
attributi solidi , e Bob ha dimostrato di possederli . E’ stato grande ,
splendido , unico , irripetibile , di lui ho visto concerti fantastici e
concerti inguardabili , ma questo succede a tutti , la serata no è una
variabile importante per chi passa la vita sul palco . Io ho un gruppetto di
amici coi quali mi diletto a suonicchiare un giorno alla settimana , ma non
tutte le volte sono uguali , ci sono sere che andiamo a mille e ci sono sere
che piantiamo tutto e andiamo a mangiarci la pizza . Quindi , nella mia
piccola esperienza ho capito che non siamo delle macchine , che schiacci il
bottone e via , per questo ci sono gli HF , gli iPod e tutte le moderne
diavolerie . Ma suonare dal vivo è un’altra cosa , devi “sentire” , devi
“vivere” quello che stai suonando , altrimenti la magia non c’è , tutto
sparisce come la neve al sole . Per questo ho sempre capito Dylan e
accettato i suoi momenti no , per quanto genio è pur sempre umano come me ,
come tutti , con i suoi momenti si e e quelli no che condizionano il
comportamento della gente . Leggo tutto ed ascolto tutto ( nei limiti del
possibile ) quello che viene fatto da Bob e quello che viene detto su Bob ,
e , scusate l’impertinenza , nel sondaggio ho letto cose da far rizzare i
peli , che sembrano scritte da un cieco o da un sordo . Dico questo perchè
ieri , alla solita ricerca di filmati , ho scovato due video di “Like a
rolling stone” dai concerti spagnoli che fanno rivoltare lo stomaco , una
esecuzione da basso-oratorio , un Dylan senza voce che procede a tentoni ,
che non canta , farfuglia parole e mezze frasi , una cosa non degna del nome
e della fama di Bob . Sarà l’età , sarà la stanchezza , il tipo di vita , i
troppi concerti , non saprei esattamente dare la colpa a qualcosa di preciso
, ma le cose non funzionano più . Lo dico a malincuore , molto a malincuore
, ripeto , ho amato ed amo Dylan in tutte le sue peripezie , i suoi
esperimenti , i suoi cambiamenti , ma così non lo sopporto proprio , con
tutta la buona volontà vedere un video simile è una grande delusione , certo
non avrei il coraggio di mostrarlo a qualcuno e dirgli che sta vedendo il
più grande artista della storia del rock , ho paura delle espressioni
satiriche derivanti da quella vista , e non potendo dare torto a chi le
direbbe dovrei stare zitto ed andarmene con la coda tra le gambe . Io
rispetto il passato di Bob ma non capisco il presente ; per questo oggi devo
dare atto a Michele e Mr.Tambourine che stanno dicendo il vero , e credo che
a loro dispiaccia tanto quanto a me se non di più per questo oggi dico
contro , veramente con grande dispiacere , ma il verdetto è : contro !.
Guardate il video e capirete quello che voglio dire . “Like a rolling stone”
– Bob Dylan ?
clicca qui
clicca
qui
Ciao a tutti , Giovanni.
CONTRO
Ciao Tambourine. Anche io mi esprimo circa La questione.
Quest'anno non sono andato. Non sono andato per tanti motivi, ma
essenzialmente per uno solo: ho trovato gli ultimi concerti del Nostro molto
noiosi, a tratti irritanti.
Il mio primo concerto fu nel '89 e ne rimasi completamente sconvolto
positivamente. Poi via via esibizioni a volte meno entusiasmanti come nella
mia Genova'92, convincenti come a Torino nel '98, salvati solo sul finale
dopo una battaglia tra Dylan stanco e Dylan Dylan come a Brescia e La Spezia
2001, sopraffini come San Remo '94. E altri concerti ancora con i loro alti
e bassi. Fino a Milano 2002, l'ultimo decente concerto di Bob che ho avuto
la fortuna di vedere. Ripensandoci però, di quella sera, ricordo in
particolar modo il sound della band che forse aveva raggiunto il suo apice
in quella formazione. Lui, il nostro Bob non aveva brillato per emozioni o
tensioni particolari. Da quel momento ha cominciato a succedere ciò che mai
mi sarei aspettato succedesse ad un concerto di Dylan: la noia si è fatta
strada e spesso ha regnato quasi incontrastata. Noia a Como nel 200(4)?, al
Forum nel 2005, infastidito dal mio idolo, mi sono andato a fare una birra
durante Stuck inside of mobile, sempre a Milano nel 2007 ho ascoltato una
band che potrebbe tranquillamente suonare in un qualsiasi locale cittadino
senza suscitare particolari entusiasmi. Ho anche ascoltato la già
insopportabile pianolina di Bob resa ancora più insopportabile da Colui che
la suona. Che dire poi delle scalette? A parte la già citata mancanza di
interi dischi-capolavoro, ma come si fa a fare da anni e anni sempre le
stesse due canzoni come bis finale? Quello che mi chiedo io a riguardo è:"
ma se mi annoio io che ti vedo una volta all'anno, ma come fai a non
annoiarti tu che le suoni tutte le sere?" Mistero della fede..
In poche parole trovo che il Dylan che rendeva unici i suoi concerti non
esista praticamente più. Una volta ci sapeva tenere sul filo assieme a lui.
Avevamo paura che potesse cadere da un momento all'altro, durante un assolo
di armonica, durante una strofa, poi ci prendeva per mano e ci portava in
salvo dimostrandoci che solo lui lo sapeva fare. E la magia si ripeteva!
Scontroso, energico, depresso, arrabbiato, romantico, sofferente e in cerca
di ispirazione.. Tutto questo è stato sostituito da un unica versione
appiattita di quel che conoscevamo. La band che lo accompagna è
assolutamente in sintonia con il suo leader, il sound che produce è
falsamente raffinato.
Non credo che la causa di questo declino sia da imputarsi all'età: ho visto
su youtube alcuni spezzoni di Neil Young a Verona: quello si lancia per
terra durante gli assoli. Non che questo voglia dire matematica qualità,
però almeno il cuore quello di sicuro c'è ancora. E la voce? O meglio il
cantato, le interpretazioni? Mi capita spesso di ascoltare gli ultimi dischi
di Johnny Cash, sono dischi di cover, quindi si tratta di pura
interpretazione e registrati negli ultimi anni della sua vita malata. Quanta
emozione nella voce del caro Johnny.. Quella emozione che da anni è
scomparsa nella voce del suo amico Bob.
Spesso mi sono chiesto il perchè di questo insistere nella tournee infinita
e di risposte certe ovviamente non ce ne sono. Solo supposizioni: la fuga da
se stesso, l'autocondanna ad essere un musicista errante, l'espiazione per
aver mandato a puttane la sua vita privata, il non rendersi conto..Il numero
di concerti, quello invece potrebbe essere una causa, per lui ormai salire
su un palco probabilmente ha la stessa valenza che può avere per noi salire
sulla nostra automobile e metterla in moto. Forse, se si limitasse ad un
concerto od ad un tour ogni tanto, la vecchia fiamma si potrebbe riccendere,
ma si sa il tempo passa..e nessuno può prevedere il futuro, nemmeno Dylan.
Insomma quest'anno, per la prima volta dal 1989, ho passato la mano e come
si può facilmente intuire io voto pollice verso.
Proprio mentre scrivo quest'ultima riga (quella del pollice verso) la radio
(lifegate) malignamente ci mette del suo e imprime un fin troppo severo
sigillo a questa lettera, facendo partire "Meet me in the morning". Mmmm
quanta rabbia nel cantare "Look at the sun sinkin' like a ship"
Matteo
CONTRO
Ciao a tutti,
complimenti per il sito,un vero punto di riferimento,per chi come me ama
Dylan da sempre.
Adoro Dylan.Il che vuol dire che io amo la sua musica,la preferisco a quella
di altri come a volte preferisco quella degli altri alla sua.Amo Dylan meno
di quanto amo me stesso!Insomma,non pratico decisamente il culto della
personalità.
Credo sia questo il punto della questione.
Già,perchè questa discussione pro o contro la trovo davvero folle,specie
quando si arriva a suggerire abbigliamento,ospiti,canzoni.
Ho assistito al concerto di Trento e l'ho trovato piacevole,non
entusiasmante,ma convincente.Personalmente apprezzo molto la voce
suggestiva,la figura da gentleman del Dixie e anche la band non mi dispiace
affatto,anzi,trovo molto interessante la musica suonata.
Non sono certo queste buone ragioni per biasimare chi critica queste
esibizioni..mi permetto solo di ricordare che il biglietto è liberamente
acquistabile,benchè non troppo costoso e di ricordare l'assurdità della
pretesa di avere di fronte un artista immenso piegato alle nostre voglie,che
si vesta come vogliamo noi,scelga la propria band,ci chieda quali canzoni
suonare,magari faccia il concerto di sabato sera perchè lunedi dobbiamo
andare al lavoro.
Chi è affetto da questa particolare sindrome può benissimo sfogarla
ascoltando gli album dal proprio salotto di casa.
Certamente se qualcuno andasse al concerto solo perchè altrimenti si
sentirebbe per cosi dire in imbarazzo con la propria coscienza di
fedele,credo sia,salvo il caso della curiosità dell prima volta,ma qui
intorno non vedo vergini,un autentico sperperatore di denaro.Oltretutto c'è
anche la crisi,molto meglio risparmiare.
Non mi pare proprio concepibile il discorso,specie fatto da persone
intelligenti o comunque, vuoi anche solo per il decennale ascolto di Dylan,
piuttosto colte,di certo interessate,che vorrebbe un' artista piegato alle
esigenze del pubblico,che,a mio giudizio,pur facendone parte,come
l'elettorato,non meno dei soci del circolo tennis o di qualunque agglomerato
umano,è sempre da disprezzare.O,per meglio da dire,da non considerare,quando
si è chiamati a guidarlo.
Anch'io vorrei che la mia ragazza mi rispondesse sempre quello che voglio
sentirmi dire.Se lo facesse suppongo che smetterei anche di guardarla.
Voler guardare un'artista che produce la sua arte secondo le nostre
direttive è andare a puttane.
I Rolling Stones,che sono uguali a 40 anni fa,esercitano qualcosa di simile
alla prostituzione,danno al fan,che non è generalmente un appassionato di
musica,ma un succube della loro figura storica,quello che vuole.Come fanno
gli infermieri con i pazienti della casa di cura e custodia.
Bob Dylan invece,dovremmo essergli grati,rispetta il proprio pubblico e,in
qualche modo,la sua libertà di scelta,proponendo quello che ha senza
compiacerlo in alcun modo.A me sembra un rapporto estremamente paritario e
corretto.Se poi qualcuno vuole proprio una foto o una firma,ricadiamo ancora
nel feticismo,idolatria,mania.Credo che ,pensandoci,converrete con me.
Comunque---pro!
Francesco Paniccià
PRO
Ho letto con attenzione le esternazioni di Michele “Napoleon” riguardo
al concerto di Chậtillon e sul tipo di show
che Bob ci propone da qualche anno.
Sono abbastanza d’accordo che per il fan di lungo corso ci sia bisogno di
qualcosa che ravvivi un po’ le
emozioni, 4 anni con la stessa band e gli stessi arrangiamenti (o quasi)
sono tanti.
Personalmente dopo un lontanissimo esordio (1984 Arena di Verona) ero
tornato a vedere Bob dal vivo dopo ben 21 anni,
2005 Forum di Assago, poi l’anno scorso sempre a Milano e quest’anno a
Bergamo.
Rimango convinto che la band attuale abbia dato il meglio di sé durante il
tour 2005. Ascoltando moltissimi bootlegs e in
particolare una live compilation era evidente la freschezza e la
brillantezza del suono, ogni tanto ci scappava anche il pezzo raro da
90 e pure la voce di Bob era ancora piuttosto estensibile e chiara, adesso è
ovvio che a forza di ripetersi per diversi anni i musicisti
abbiano stancato sé stessi e di conseguenza chi va ai concerti da sempre.
Non posso dire di essermi annoiato al concerto di Bergamo, anzi il fatto che
Bob venisse a “casa mia” era già motivo di adrenalina, e
anche la setlist a parte 2 o 3 canzoni che proprio non mi mandano in
sollucchero, non è stata malaccio…cito a caso i pezzi migliori: If You
See Her, Say Hello, High Water (la aspettavo da tempo), A Hard Rain’s
A-Gonna Fall, e un’ottima versione di Just Like Tom Thumb’s
Blues…lasciamo perdere la disastrosa organizzazione del concerto e il
maltempo, io ero già felice perché finalmente sono riuscito a vedere
Bob per 2 ore a 7-8 metri di distanza.
Le critiche che Michele muove a Bob sono largamente condivisibili, secondo
me le attenuanti sono: l’età
di Bob che pare ormai non abbia più voglia di sbattersi per sorprenderci
come faceva fino a pochi anni fa, la band attuale non
consente voli pindarici in tal senso e forse Bob non vuole avventurarsi con
nuovi musicisti con i quali ripartire da zero, non che questo mi
renda felice ma cerco solo di entrare nell’ottica di un musicista di 67 anni
che suona ininterrottamente live dal 1974 con poche pause.
Io come Michele spero che qualcosa cambi, se Bob trova qualche stimolo è
sempre
in grado di grandissime cose, ma sarà difficile….chissà se The Times They
Are A-Changin’, e se qualche novità è Blowin’ in the Wind; per
quanto mi riguarda continuerò a seguire Bob dal vivo, ho già perso troppi
bei concerti degli anni passati, e lui per me resta sempre
indiscutibilmente inarrivabile.
Saluti a tutti i Maggiesfarmers ,
Enrico - Bergamo
CONTRO
Ciao a tutti,
è parecchio che non intervengo più sul forum ma l'esilarante post di Michele
sull'attività live del nostro è un'occasione troppo ghiotta per lasciarsela
scappare.
Sull'attività live del Maestro il mio pensiero è noto ai vecchi
maggfarmiani.:
la band è sotto Roipnol, i pochi segni di vita che emergono dal palco sono
quelli della corsa giù dalla scaletta verso il tour bus. Quando si
presentava ubriaco fradicio sul palco era, se la sbornia era di quelle
buone, capace di performnces almeno sorprendenti, insomma era come stare
sulle montagne russe, come avvenne a Pisa nel 92 o 93.
Unico rimedio per non assopirsi ora è l'uso di abbondanti sostanze
psicotrope, ma ormai io non ho più l'età ed anche i summenzionati astanti è
meglio che se ne astengano, viste le note controindicazioni
Il sound è ormai una nenia piatta piatta che può giusto indurre la trance o
il sonno. A me ha indotto il secondo sin dal lontano 2001 a spezia, e la
buonanotte me l'hanno cantata definitivamente a bologna nel 2005.
Le scalette ormai sono come il rosario. Si sa, è questione di fede, e chi
non c'èl'ha si rompe le palle.
il look da bovaro-elegante-in-quella-casa-nella-prateria è il perfetto
contro altare della parte sonora ed è come l'aids, se lo conosci lo eviti.
Sulla proposta del pubblico rogo della pianola mi offro volontario per il
reperimento del materiale combustibile ed anche per l'accensione.
Quanto all'ipotesi di un ultimo valzer che dire, viste le attuali condizioni
del nostro nurajev forse meglio soprassedere e farla finita qui.
In ogni caso concordo che, se quest'ultimo giro veramente ci fosse, gli
venga impedito fisicamente di fare assoli di chitarra alla
vorrei-ma-non-posso.
ciao
Francesco
PS si è capito che sono Contro?
PS II a parte gli scherzi, io capisco il suo stanco trascinarsi sui palchi
di mezzo mondo, a casa, è evidente, ci sta male, ma quello che mi fa
incazzare è che per essere un vero song&dance man (alla bb king, tanto per
dire) devi mettere su uno spettacolo che sia rispettoso di te stesso e del
tuo pubblico, ti devi impegnare ed essere almeno un po' professionale, devi
ripsettre il value for money, e che cazzo! Ho visto neil young a Firenze 10
giorni fa, ragazzi, non c'è storia, non c'è paragone. Si diverte come un
bambino a giocare ancora con il feedback e ci da dentro che è una
meraviglia, altro che zio bob.
CONTRO
DOMANI E’ UN’ALTRO GIORNO
di Mr.Tambourine
Avevo detto che non sarei andato ai concerti di Bob e l’ho fatto , non per
cattiveria , anzi , per un senso di giustizia , non ritengo giusto che Dylan
tratti il suo pubblico , i suoi fans , in questo modo.
Modo strano di far concerti , tutto considerato ci sono un sacco di cose che
non funzionano .
Non volevo e non voglio vedere questo Dylan sempre più Miss Lonely , sempre
più like a “rolling stone” nel senso gergale della parola , questo Dylan non
lo conosco , non lo capisco e non lo sò apprezzare , sempre più uguale a uno
dei tanti vecchi artisti in tour di fine carriera . Questo Dylan che sta
lentamente scivolando nel girone di coloro che vivono senza infamia e senza
lodo , questo Dylan “guarda e passa e non ti curar di lui” , questo Dylan
che niente dà e niente toglie alla sua leggendaria figura , questo Dylan
quasi inerme di fronte all’enorme importanza delle sue canzoni , delle sue
parole , questo Dylan che ti lascia la bocca asciutta e ti fà dire “ Che ci
son venuto a fare ?” , questo Dylan pallida ombra di Bob Dylan , questo
Dylan fuori dai suoi storici canoni , questo Dylan confuso e smarrito che
sembra incapace di ritrovar se stesso , questo Dylan che non fà la
differenza , che non sà distinguersi , questo Dylan più una combinazione che
una presenza sul palco , questo Dylan che sembra sempre più schiavo dei
businnesmen that drink his wine . Dicono le parole di una sua canzone – come
si sarebbe potuto prevedere , il Re e la Regina andarono a pezzi !-. Di
Regine ne abbiamo viste tante finire così , Suze , Joan , Sara , Echo etc.
etc. etc. , ora è la volta del re .
Ma che ci fà il nostro Re dietro l’organino che indispettisce tutti , vecchi
e nuovi fans . Vecchi fans che lo amano sempre e dicono la triste verità ,
vecchi fans che mentono a se stessi ed agli altri , vecchi fans che vedono
un concerto e ne recensiscono un’altro , quello ideale che trova posto solo
nella loro fantasia . Traducendo le recensioni mi scappa spesso un sorriso ,
patetiche queste persone che si trincerano dietro il ricordo o il desiderio
che niente cambi , che vanno al concerto con le fette di prosciutto sugli
occhi , che si annoiano e dicono – Il miglior concerto della mia vita - . Ma
che dice questa gente , che vede questa gente , che sente questa gente ? Ma
vi pare che Dylan sia quella cosa di traverso seminascosta dietro la
Bontempi ? Questo è Dylan ? No signori , questo è uno che lo scimmiotta ed
anche piuttosto male , il classico Mister No More che gioca male a fare
Dylan .
Era il Re di tutti , ora è solo uno dei tanti su un palco . Triste per me ,
triste per tanti che come me lo hanno ammirato e rispettato per una vita .
Muhammad Alì suscita più ammirazione adesso che trema per il morbo che non
quando era il Cassius Clay spaccatutto , è non è la pietà per la malattia
che lo ha ridotto così a suscitare il nostro rispetto , è la sua vita , come
l’ha condotta e come l’ha vissuta , attraversando il bene ed il male sempre
a testa alta , non truccato da Hank Williams , senza nascondere il viso
sotto un cappello da cow-boy che non è mai stato , vestito da Nashville
country-man che non è mai stato . Non mi importa della sua voce attuale ,
non mi importa se canta bene o canta male per apprezzarlo , canta come può e
come riesce , non è questo , Paperino o Elephant man va bene lo stesso , che
canti o mugugni non mi importa più di tanto , è la dignità che gli manca ,
persa durante questo NET e non ancora ritrovata . Forse è stanco della vita
da Re e vuole vivere la vita di un Kimball e di un Freeman qualunque ,
confondersi e mischiarsi con questi piccoli ed insignificanti personaggi che
frequentano il palco e non si capisce per quale merito ? . Questo è il
target attuale di Dylan ? Mi spiace Mr. Zimmerman , io non ci stò a questo
gioco al disastro.
Un Re così maleducato da non rivolgere la parola ai suoi sudditi ? Un Re che
fatica a dire “ Ciao” , o “ Good evening” o “Thanks for coming” ? E’ così
difficile ? Tanto scontroso da proibire al personale degli alberghi che lo
ospitano e lo servono di rivolgergli un saluto ? Che succede di così
catastrofico se un cameriere gli dice “ Ciao Bob “ ? Casca la volta celeste
? Che ci vuole a concedere 5 minuti del suo prezioso tempo ( ma che avrà di
così importante da fare ?) per firmare due autografi ai ragazzi degli
alberghi , 5 minuti di una giornata a volte inutile , lunga , noiosa da
passare in solitudine nella tua camera , nel tuo bus-flat , nel triste suono
del silenzio ? Anche i membri della band hanno difficoltà a rivolgergli la
parola , gente che bene o male sta con lui da anni e divide con lui parte
della loro vita , gente che suona per lui , come vuole lui e quello che
vuole lui, servi profumatamente pagati ( questo lo soppongo ma non ne sono
così certo ) , servi invece che amici , triste no ? .
E la vocina malefica che continua a ripetermi “ Ma che ci fa dietro al
pianino ?” – “ Cazzo , che ne sò , ci stà e basta , perchè non lo chiedi a
lui , forse non lo sà nemmeno lui il perchè , forse crede di essere diverso
, originale , forse crede di essere un pianista , ma che ne sò io di quello
che crede o del perchè fa certe cose ?” .
“ Sembra quasi che tu lo odii “ continua la vocina .
“ Cara vocina , non hai mai capito un cazzo , è proprio perchè non vorrei
vederlo così che dico queste cose , perchè ancora lo rispetto e lo stimo ,
amo la sua musica e le sue canzoni , le sue parole , il suo carisma , il
genio che c’è in lui , lui che per anni mi ha dato tanto , una ragione , una
motivazione , a volte una speranza o una illusione , lui che sapeva dire
quello che io pensavo , che lo diceva per me e per tanti altri , milioni di
tanti altri , hai capito adesso ?”.
“No “ dice sommessamente la vocina come sentendosi in colpa .
“ Non importa , lascia perdere – le dico – tanto non serve a niente , son
solo parole che il vento porta via lontano , andiamo a dormire , domani è
un’altro giorno !”.
CONTRO
THERE MUST BE SOME WAY OUT OF HERE - Dylan a Chatillon (18 Giugno
2008)
Michele "Napoleon in rags"
Scrivo queste osservazioni senza pretesa di verità... sono solo mie
impressioni personalissime quindi prendetele come volete ma non come
qualcosa di anche solo vagamente autorevole... fatto sta che al concerto di
Chatillon al quale ho assistito mi sono quasi annoiato... erano già diversi
concerti che Bob non mi esaltava ma quest'anno è stato il peggiore... fatto
sta che quando bob ha cantato Aatw, alla frase there must be some way out of
here io ho pensato "Eh sì Bob ci deve proprio essere una via d'uscita perchè
qui non ne usciamo vivi", parlo solo per me naturalmente... non è che possa
dire che il concerto sia stato bello o brutto, ormai per me il discorso va
al di là di quello... il fatto è che Chatillon non mi ha affatto esaltato...
ma nemmeno mi ha lontanamente divertito... come dicevo mi ha quasi annoiato,
anzi mi ha annoiato in diverse canzoni e sulle restanti mi ha lasciato
abbastanza indifferente... a mio modesto avviso - precisando che non è un
fatto mio, perchè in realtà fino a pochi anni fa ancora trovavo concerti
esaltanti - è proprio che questo show ha fatto il suo tempo... i musicisti
suonano più o meno bene non è quello il problema, Bob canta anche con una
voce discreta e forse migliore del solito... ma è proprio lo show che non va
più secondo me... il sound è sempre lo stesso da parecchi anni o quanto meno
le poche modifiche non sono tali da stravolgerlo più di tanto... a me Modern
Times e Love and Theft piacciono da morire e anzi sono tra gli album
preferiti di Bob ma non so perchè ormai sentire quelle canzoni live non mi
dà più alcuna emozione nè divertimento nè altro... Spirit on the water mi fa
impazzire sul disco ma dal vivo mi fa addormentare non so che farci...
Thunder on the mountain mi esalta su disco e mi fa stare davvero bene
fisicamente e mentalmente tanto che spesso la ascolto a ripetizione anche
tre volte di fila... ma dal vivo mi sembra una pallida ombra che ci volete
fare? e poi spesso Bob la fa a breve distanza da Summer days il che mi
sembra una inutile ripetizione... il che è avvenuto appunto a Chatillon...
poi c'è il solito discorso mio delle scalette che presentano è vero tante
canzoni a rotazione ma purtroppo la rotazione avviene sempre tra le stesse e
Bob ignora interi album o quasi come Blood on the tracks, Desire, Planet
waves, Street legal, Slow train coming, Saved, Shot of love, New morning,
Another side, Times changin', Under the red sky, Oh mercy, Toom, Knocked
out, Down in the groove, Empire, Good as i been to you, World gone wrong,
Infidels, Basement tapes, Nashville, sto citando a casaccio e ne ho già
detti ventuno e di questi ventuno quante ne fa? in totale forse tre quattro
cinque? una miseria, stiamo parlando di ventuno album cazzo!!!! anzi
arriviamo a ventiquattro addirittura se ci mettiamo anche Dylan, Bob Dylan e
John wesley harding...ventiquattro album ragazzi!!!!!! quasi completamente
ignorati!!!! e quelle tre o quattro che fa sono poi sempre le stesse aatw e
le solite altre... andate a leggervi le tracklist di questi ventiquattro
album e guardate quanti capolavori contengono!!! e poi passiamo ai dischi da
cui prende il grosso... ormai da soli due album prende ogni volta almeno 8
canzoni quando non di più e sono mt e l&t... poi pesca sempre dai soliti
Freewheelin , Highway e Blonde... insomma non vi sembra un insulto a tutti i
capolavori che ha realizzato in quasi cinquant'anni?
io prima mi sono messo a contare dai ventiquattro album ignorati ma anche da
quelli considerati quante canzoni non fa... sapete a quanto sono arrivato?
duecentoottantasette!!! quasi trecento pezzi ignorati!!!! se poi ci
aggiungiamo la marea di canzoni ignorate da Biograph e Bootleg series non so
più a quanto arriviamo... non è possibile... non stiamo parlando di trenta
canzoni ma di trecento e passa... poi una volta c'erano le cover anche...
insomma questo è uno dei grossi difetti del Bob attuale...
poi qualcuno dice... ma ormai fa le stesse perchè la band le conosce ed è
difficile provarne altre... ma ragazzi è il loro mestiere... vi mettete lì e
le imparate... Bob in testa se non se le ricorda più le trecentocinquanta
che non fa da anni... questo sempre secondo me che pago il biglietto però e
quindi mi piacerebbe anche sentire canzoni diverse visto che lo vedo
spessissimo... è vero che non me lo ordina Dylan ma non è un discorso...
anche perchè Bob sa benissimo che ci sono molti che lo vanno a vedere sempre
e da secoli... e che magari gradirebbero ogni tanto sentire anche qualche
pezzo nuovo... del resto tempo fa qualcosa faceva, tipo Romance in durango o
Yea heavy o Jokerman per dire... all'uscita da Chatillon abbiamo beccato
Roberto Bergadano e poi Vincent e Pino e altri amici... Roberto cercava
dispertamente di convincermi - scherzo :o) - che Bob decide lui e che non si
deve criticarlo e che va bene così e che lui si è divertito e che cosa
sarebbe cambiato se avesse fatto qualche pezzo raro... beh io se mi avesse
fatto un pezzo tipo Romance o Yea o Jokerman etc. avrei sicuramente
apprezzato molto di più il concerto e anzi avrei apprezzato di più anche le
solite... è un fatto di equilibri... se mi fai qualche pezzo così vivacizzi
il tutto... se no è tutto piatto come anche il sound... già veniamo al
sound... io adoravo quel sound ma alla lunga basta non se ne può più... la
caratteristica di Bob era quella di dare sempre improvvise sterzate al suo
sound e questo è avvenuto nei sessanta nei settanta negli ottanta e nei
novanta pensate al folk iniziale acustico poi all'elettrico anfetaminico
blues poi alle ballate inizio settanta poi alla reinvenzione delle stesse
alla metà dei settanta poi al sound tex mex di Desire poi al sound corposo
rock e rnb con fiati e coriste di Street legal poi al sound reggaeggiante
del periodo Budokan e poi la sterzata ancora di più verso la black music e
il gospel del periodo cristiano e poi ancora il sound differente della metà
degli anni ottanta e poi Tom Petty e poi il net e così via fino agli anni
novanta... e poi comunque in molti concerti di questi vari periodi alternava
vari sound e vari modi di porsi... ora è tutto uguale... con Vincent e Pino
(che si è annoiato al pari mio anzi di più) dicevamo ma cacchio una volta
esci da dietro quella pianola e fai un pezzo acustico solo tu con la
chitarra acustica e l'armonica... il pubblico farebbe cader giù il teatro o
il posto dove suoni e a te cosa comporterebbe la cosa... davvero un così
grande sacrificio? non sei più capace di farli bene da solo perchè non sei
coperto dalla band? e chi se ne frega se sbagli qualcosa... ma sinceramente
a qualcuno importerebbe qualcosa se ad un certo punto lui venisse davanti a
tutti mandando dietro le quinte la band e facesse da solo chitarra e voce
mr. t o blowin o it ain't me o song to woody o... aggiungete voi le altre
centinaia possibili... ormai io non riesco più nemmeno a sopportare questo
show da un punto di vista visivo... sempre tutti fermi immobili come
statue... sembrano sagome di cartone... allora mettete delle sagome
direttamente... anche l'occhio vuole la sua parte... non è che vogliamo i
Rolling Stones o i REM ma cavolo vi muovete un po' ogni tanto per far vedere
che siete vivi o no?... Campbell Sexton e Koella al confronto erano dei
folletti spiritati :o) e poi Bob basta con questa tastiera... piuttosto
mettiti al centro senza chitarra e fai solo il cantante... almeno ti si
vede... almeno ti muovi un po' che ti fa bene alle ossa :o) insomma tra il
serio e il faceto volevo dire che io ormai al concerto di Bob posso
ascoltare anche solo la musica e tenere gli occhi chiusi tanto non cambia
niente...
poi sulla voce devo dire che e ne parlavamo con Vincent e Pino a questo
punto sono da rimpiangere Charlie e Larry che almeno di quando in quando con
i cori vivacizzavano il tutto (oltre al fatto che sono da rimpiangere come
musicisti sicuramente anni luce più bravi degli attuali)... insomma Bob ora
ha anche una voce non male dal punto di vista della potenza (diciamo così)
ma il fatto è che rappa più che cantare... diciamo la verità ormai non canta
più... un amico, Antonio, di Aosta, aveva con sè i figli piccoli e ad un
certo punto uno gli ha chiesto candidamente dopo sei o sette canzoni... papà
ma quando inizia a cantare Bob? ed erano ragazzini che avevano sentito un
sacco dei suoi dischi tramite il papà... insomma loro si meravigliavano
perchè non capivano che Bob stava già cantando... credevano che stesse
parlando probabilmente... poi tornando al sound mi viene or ora in mente che
un altro difetto è che sto sound appiattisce tutti gli arrangiamenti... a
Chatillon ha fatto 4th street e cacchio a me sembrava moonlight o spirit on
the water... non puoi fare tutte le canzoni uguali Bob dai!!! soprattutto
poi 4th street... cacchio ha un testo acido corrosivo e tu me la canti come
fosse white christmas! maddddaii!!! piatto piatto piatto... sto sound
appiattisce tutte le canzoni... ormai quelle veloci sono tutte tipo summer
days e le lente tutte tipo spirit... non esiste... oppure ci sono i
bluesacci anche quelli sempre uguali l'uno con l'altro...
poi ripeto che Bob ormai con questa band non sente più la sfida si adagia e
si rilassa troppo... invita almeno delle guest star sul palco...!!! Bob ha
bisogno di stimoli l'ho detto per dare il meglio basti vedere il duetto con
Clapton di Crossroads quello con Norah Jones in parte anche quelli con Jack
White almeno per i cambiamenti di scaletta... è chiaro... vede altra gente e
si gasa e dice adesso mi impegno così vi faccio vedere... con Garnier e soci
cosa deve gasarsi se sono mille anni che ci suona insieme...? non si è
ancora rotto le scatole? almeno vieni in Italia invita De Gregori sul palco
fai felice lui e noi perchè sicuramente qualcuno non si addormenta (io
sicuramente no) e probabilmente non devi nemmeno pagarlo perchè ci viene
gratis :o)
insomma per farla breve - si fa per dire - io a questo concerto non mi sono
nè emozionato nè divertito - mi sono annoiato per lo più tranne su una
canzone che non ricordo più nemmeno qual era dove mi sembra che finalmente
bob stesse iniziando a cantare, ve lo dirà Vincent che me l'ha ricordata
quella sera a cena ma me la sono ridimenticata...
per me la cosa più bella da ricordare ahimè è stata la presentazione del
libro ma non per motivi di orgoglio personale bensì solo per gli amici
venuti a trovarmi e in particolare Marina con cui abbiamo fatto le foto
messe da Mr.Tamburain su MF di recente... e pensate che le ultime otto o
nove canzoni del concerto di Bob me le sono viste a due metri da lui perchè
un amico potente mi ha fatto accedere al backstage e mi sono visto lo show
praticamente attaccato alle transenne dietro la tastiera di Bob eppure
nemmeno questo è bastato per farmi svegliare pensate un po'... una nota di
colore a chi può interessare... dopo la prima parte Bob è sceso dal palco ed
è entrato con i musicisti in una tenda nera allestita dietro il palco... poi
è tornato per i bis... all'uscita finale è sceso dal palco e si stava
avviando verso un furgoncino mercedes nero che lo avrebbe portato al bus...
lo chiamano dallo staff , lui si gira come a ricordarsi qualcosa e torna
indietro e va a firmare un libro con gesto teatrale della mano della penna
del braccio e del corpo... non so cosa abbia firmato... non credo un
autografo... mi sembrava una cosa ufficiale... la siae? la sua presenza a
Chatillon? boh... poi sapete cosa? cammina veramente strano Bob... dal palco
al furgone - io ero a pochi metri da lui - sembrava Clint Eastwood mentre
entra in un saloon pronto alla sfida con qualcuno... mani leggermente ai
fianchi ma sollevate un po' davanti e aria di chi dice levatevi di mezzo che
arrivo io che sono Dylan e voi non siete un cazzo... ma non lo faceva con
spocchia intendiamoci... era proprio il modo di camminare... però l'effetto
era quello... fonti attendibili mi hanno riferito che all'hotel dove
alloggiava, il Billia, abbia dato ordine al direttore che nessuno del
personale per nessuna ragione al mondo avrebbe dovuto rivolgergli la parola
o lo sguardo per tutto il tempo del suo soggiorno... rassicurato sul fatto è
successo poi che un inserviente lo ha riconosciuto in corridoio e gli ha
detto una cosa tipo ehi Bob e lui si è incazzato nero e ha piantato un
casino con l'albergo... se è vero credo però che il tipo oltre ad ehi Bob
gli abbia anche dato un po' fastidio... altrimenti mi sembrerebbe esagerata
la reazione... comunque relata refero...
insomma ragazzi io se Bob non cambia non vado più a vederlo a meno che non
mi regali il biglietto ovviamente... :o)
Michele "Napoleon in rags"
ps: ciò non toglie che Bob sia di gran lunga il più grande ovviamente !!!
CONTRO
Ragazzi, ho letto le varie dichiarazioni pro e contro ed in
particolare le osservazioni del nostro amato Michele "Napoleon in rags" e
tra coloro che si lamentano e quelli che vogliono propinargli qualche cura
d'urto per assicurargli lunga vita, mi è venuto un moto di riso pensando
alla possibile espressione che Sua Bobbytà potrebbe assumere se mai gli
dovesse capitare di leggere quello che tutti noi ci ostiniamo a scrivere. E
mi è venuto alla mente che se mai pensasse di volere esaudire i nostri
desideri, specie quelli di Michele, di vederlo con una bella chitarra
acustica in mano, al prossimo concerto italiano, per compiacerci potrebbe
intonare le note di It Ain't me, babe, adattata per l'occasione e dirci:
"Andatevene dalla mia finestra,andatevene alla velocità che preferite Non
sono quello che volete amici, non sono quello di cui avete bisogno. .......
Non sono quello che volete, amici, io vi deluderò soltanto ..." !!
Il mio voto? IRRIDUCIBILMENTE PRO .Marina
PRO
Vi sembrerò laconico , ma tutto è già stato detto , superfluo
aggiungere altro , concordo con voi nel dire no a questi concerti di serie B
, basta pianola , basta Freeman e basta Kimball . Alfredo
CONTRO
Il mio giudizio sui concerti degli ultimi anni è pessimo per tutti
quei motivi che sono già stati abbondantemente esposti.
Non vado ai concerti da alcuni anni, ma vorrei ricordare come solo nel
2000, dopo lunghi periodi di concerti tristissimi, il Maestro ci abbia
saputo regalare serate ai massimi livelli.
Quindi serve una cura.
LA CURA:
1) Scioglimento definitivo della band attuale.
2) Fermo biologico di tre anni nella speranza che la voce torni…un poco
almeno!
Nel frattempo pubblicazione dell’ultimo album. Dato che nessuno si aspetta
più nuove Mr. Tambourine Man, un ironico (non in chiave apocalittica)
commentario sull’attuale decadenza dei costumi (alla Altman), qualcosa nello
stile di Highlands, potrebbe costituire la via d’uscita. Gli spunti non
mancano e l’obiettivo è alla portata. Basta con i taglia-incolla
intercambiabili di tradizionali folk e letteratura varia.
3) Ultima tournée in teatri e club con supporter di qualità preferibilmente
nell'ambito del nuovo folk, non patetiche operazioni-nostalgia tipo Joan
Baez o Jack Elliott (anche se ne sono un estimatore). Che dite di Gillian
Welch & David Rawlings?
4) Abbigliamento più europeo e più consono all’autorevolezza e all’età del
personaggio. Quindi basta cappello da cowboy e giacche coi fiori ricamati.
L’abito non farà il monaco, però vederlo vestito da rimbambito dispiace.
5) Scaletta di venti canzoni (quindici fisse + cinque a rotazione), con
arrangiamenti nuovi e ben studiati. Struttura del concerto rigida, ma con
vari cambiamenti di climax, così da rompere la monotonia.
6) Uniche condizioni nella scelta del repertorio: pochi hits, significativa
presenza di pezzi 70’s + uno o due standard folk/blues (cose tipo Let Me
Follow You Down, Constant Sorrow, S.F. Bay Blues…), non country per carità!
Rigorosamente vietate: Watchtower, Rolling Stone, Forever Young, Released,
Maggie, Highway.
7) Un sì convinto alle coriste, ma in un contesto acusticheggiante e intimo
(Tom Waits, Leonard Cohen?). C’è il rischio che sia ancora Never Ending
Tour, ma un Dylan rocker ormai non sembra plausibile. Anche i fiati
potrebbero essere una possibilità. Il recupero di Bruce Langhorne e dei suoi
preziosi quanto discreti assolo un’altra.
8) Rogo su pubblica piazza della pianola Bontempi suonata a gomitate e
introduzione di un più dignitoso, anche esteticamente, piano a coda da
suonare nel Suo stile essenziale, come ha sempre fatto e come sicuramente è
ancora in grado di fare (I’ll Keep It With Mine, Dirge, Blind Willie
McTell…).
9) Netta prevalenza delle canzoni alla chitarra: non più di quattro o
cinque, di cui una da solo, al piano. Se fosse vero, come dubito, del mal di
schiena, c’è comunque la possibilità di suonare da seduti anche la chitarra
(l’ha anche già fatto durante la R.T.R.).
10) Obbligatoriamente niente assolo di chitarra (intendo eseguiti dal
Maestro!).
11) Un breve set acustico solo (due-tre canzoni), possibilmente con
chitarra non preamplificata; personalmente ne trovo il timbro sgradevole.
12) Armonica: il meno possibile se usata cross-harp, o comunque suonata con
emissione intermittente di poche note ripetute all’infinito, sonorità più
simile a un clacson che a uno stile musicale.
Il più possibile se usata su sostegno da collo in posizione naturale con
suono pieno e continuo nel rispetto della melodia della canzone.
Ricordate il meraviglioso scroscio di note sporche nei due assolo di
Desolation Row? E’ la tecnica più semplice che ci sia. Dylan non sarà mai un
Sonny Terry.
13) La tecnica di anticipare (o ritardare) il canto rispetto alla linea
melodica della canzone è uno dei motivi per cui ci piacciono tanto le
canzoni di Dylan, ma l’abuso che ne ha fatto nelle ultime decadi ha portato
spesso a risultati aberranti. Infatti l’eccessiva (a volte paradossale)
contrazione del cantato con conseguente distorsione della melodia originale
appare svogliata sperimentazione, più che vivace improvvisazione. Si
consiglia quindi di limitarne drasticamente l’uso, oltre a fare il possibile
(anche farmacologicamente, se necessario) per ridurre il timbro nasale
(Paperino).
14) Risulterebbe anche opportuna qualche introduzione parlata alle canzoni.
Fatela avere al Maestro, voi che Lo conoscete, così Lo facciamo chiudere in
bellezza.
Carrera, lei cosa ne pensa?
Michele
CONTRO
Sono da ormai molti anni uno sfegatato fan di Bob , ma ora comincio a
non capirci più niente , leggo le recensioni dei concerti e mi viene un
dubbio , possibile che una persona veda lo stesso concerto in modo diverso
da un’altra ? Uno dice – gran concerto – l’altro – concerto scadente e
mediocre , un’altro ancora che la voce di Dylan era potente e meravigliosa e
un’altro che Dylan la voce non ce l’ha più , gone with the wind ! Allora ,
qual’è la verità ? Dylan è bravo e perfetto a prescindere ? Dylan è in fase
calante come il sole al tramonto ? La band lo stà aiutando a tramontare
dando una solida spallata alla caduta ? Oppure lui non è all’altezza della
band ? Leggo di gente che loda Freeman e Kimball , chitarristi solidi e
competenti , di gente che dice che Kimball fa assoli completamente fuori
tono o con la chitarra scordata ( Peter del Bello se non ricordo male –
recensione di Vienna - ) , leggo le critiche dei Dylanologi specializzati
che si rifiutano di andare a sentire concerti di questo livello . Dylan ,
che stai facendo ? Dove stai finendo ? Non so dirvi il rammarico che provo
nel vedere il mio Totem preferito sul “Viale del tramonto” , capisco che
l’età e il tempo passano per tutti , mi viene da pensare che faccia questi
concerti per riempire il tempo che gli resta , mi sembra un uomo che non
crede più nel futuro e questo lo posso capire , ma non potrebbe progettare
un’ uscita di scena in grande stile tipo The 30° anniversary concert o tipo
The last walz ? Il colpo da maestro finale e via , nell’olimpo dei grandi
sul trono che gli spetta di diritto ? Amo Bob e odio Bob per queste cose ,
ma lui è ingiudicabile , un artista al di sopra di ogni sospetto , duro da
digerire in questo disastrato tour ? ( o meraviglioso , dipende da chi lo
vede ) , ma che ha riempito il cuore e l’anima di tutti i suoi fans come me
con parole e canzoni irripetibili , e questo non posso dimenticarlo ,
preferisco ingnorare la realtà e pensarlo sempre al top , ragione per cui
sono pro anche a dispetto di me stesso .
Roberto
PRO
Sono stato a Trento e Bergamo , che dire ? La musica è sempre quella ,
si trascina stancamente da una canzone all’altra con pochi sprazzi di luce e
di novità . Bob da quello che può , a volte la voce non è al massimo della
forma , ma lui canta , bene o male canta , trasmette emozioni , la sua voce
roca è suggestiva , trasmette vibrazioni che ognuno riceve a modo suo , per
me ancora piacevoli e ricche di significato . Purtroppo non c’è il contorno
, band moscia , statica , incapace di cambi di passo , sembrava l’Italia di
Donadoni , una cosa senza speranza . Non boccio Dylan , lui è sempre
all’altezza , anche nei suoi momenti peggiori , boccio in pieno la band ,
non dico altro , chi vuol capire capisca . Non mi spiego questo insistere
con questi due chitarristi mummificati , sarebbe sufficiente l’innesto di
altri due un pò più vivi per risollevare l’atmosfera , un qualcosa che sa di
triste , a volte di tragico , una perfetta macchina per rovinare il lavoro
del Maestro . Nemmeno io andrò più ad un concerto finchè ci saranno questi
elementi sul palco con Dylan , non vogliatemene , così la penso e così lo
dico , purtroppo CONTRO , anche se mi dispiace perchè il cuore grida sempre
PRO , ma la verità va affrontata , è Dylan che non si deve accontentare ,
non noi suoi fans da una vita ormai .
Alessio Galher - Trento
CONTRO
Caro Tambourine ,
vorrei partecipare anch’io al sondaggio pro e contro , il problema è che non
so decidere da che parte stare . Concordo con i critici che i concerti sono
una cosa che si trascina da tempo , ma al cuor non si comanda , come ho
letto nella mail di Dean Spencer , anche per me Dylan potrebbe salire sul
palco e stare immobile senza fare niente , è l’ultima leggenda vivente , da
contemplare e non da criticare . Perciò , pur con profondo dubbio ,dico Pro
.
Albino - Rieti
PRO
ciao Mr Tambourine,
è la prima volta che scrivo alla nuova fattoria, ma
spero di uscire presto da un periodo un po' difficile e fare una mail
come si deve - con tutti i ringraziamenti che Michele, tu e tutti
quelli che collaborano con te sicuramente meritate.
Adesso voglio solo esprimere il mio PRO.
Sull'argomento, all'inizio della sua carriera
Bob ha già detto tutto quello che c'è da dire:
il pubblico paga e quindi ha tutto il diritto di applaudire se è soddisfatto
e di
fischiare se non lo è.
Domani vado a Bergamo a vedere di trasmettere
un po' di affetto all'artista (tanto ... peggio di come l'ho sentito in
altre occasioni non potrà fare ...).
Concordo con chi ha detto che le
recensioni pubblicate sul sito di Bill Page sono da prendere con le
molle: come per le previsioni del tempo (l'unica della quale mi fidi è
quella che faccio io al mattino quando guardo fuori dalla
finestra/Bertrand Russell) e le recensioni (... mio fratello è figlio
unico perchè non ha mai fatto una recensione di un film senza prima
averlo visto .../Rino Gaetano) anche un concerto - anche mal fatto -
può sorprenderci o deluderci in maniera imprevedibile: è un evento DAL
VIVO, irripetibile.
Il mio battesimo in concerto con Dylan fu un
concerto a Milano, diviso a metà con Van Morrison, che dai dylanologi è
pressochè unanimemente considerato una ciofeca. Eppure io ne rimasi
folgorato!
Nel corso degli anni mi sono concesso delle repliche
(pretesti per fare dei viaggetti low cost) in luoghi disparati con
acustiche di varia qualità (allo Zenith di Parigi, in un capannone
industriale a Berlino Treptow, all'aperto sul lago di Como, in una
piazzetta medievale in Toscana, etc) e ho raccolto emozioni positive
così come anche robuste dosi di disappunto.
Non sopporto più il luogo
comune che Dylan stravolge sempre i suoi pezzi (non è così da molto):
adesso lo fa ogni tanto, ed è bello che ci provi, ma ultimamente capita
anche che stravolgendoli li peggiori (non sto a fare esempi).
Piuttosto vorrei chiederti se da qualche parte in rete c'è un'analisi
approfondita dell'elemento cerimoniale che alla fine fa parte anche
dello spettacolo. E'assolutamente evidente. E deve avere un
significato. Sono convito che c'entri proprio con il fatto dell'
"esecuzione", il fatto di fare MUSICA dal vivo L'introduzione,
l'abbigliamento, lo sfondo (e. quando non è presente dall'inizio, il
momento nel quale scende), la scelta quasi costante di non parlare, se
non per presentare i musicisti, il saluto finale nel quale sembra
impacciato e chapliniano, ma anche SICURO delle sue armoniche,
eccetera.
Un saluto da wolf alexan a Mr Tambourine (e non Mr Tambourine
man, mi chiedo se sia voluto - ma su questo ti riscriverò)
PRO
Carissimi,
Ho letto molte buone cose in questo "forum", esposizioni dai tratti a volte
filosifici, a volte poetici, a volte pratici e pragmatici, tra le righe
delle quali trovo il mio pensiero pienamente e meravigliosamente espresso da
altri. Non avrei pensato, perciò, di aggiungere la mia opinione tra quelle
già pubblicate (si sarebbe trattato di un semplice voto PRO in più e nulla
avrebbe aggiunto ai ragionamenti fatti, che rappresentano poi ciò che
veramente conta in questo sondaggio).
Mi sono deciso ad inviare questa mia perchè non esprime né un voto né un
opinione e non è neanche una disquisizione: è un semplice sentimento.
L'ultima volta che ho visto Dylan dal vivo era il 2002, non mi sono
procurato l'ingresso per Bergamo (e non potrò farlo perchè, vi prego notare,
la data è SOLD OUT), ma ho appena ascoltato alcuni estratti dalle ultime
esibizioni di Dylan e mi sono letteralmente commosso.
Esprimo qui il mio totale pentimento per non aver pensato di andare a
Bergamo.
Max
PRO, centomila volte PRO.
Da dieci anni a questa parte i suoi live non piacciono a un sacco di
persone, me compreso. Per una buona parte di tutti quelli che hanno la
presunzione di conoscerlo, me compreso, è inspiegabile come Bob Dylan
non si renda conto del sound schifoso che le sue esibizioni vanno
ostentando serata dopo serata. Sarà che l'amo, ma mi piace pensare che
lo faccia apposta. Che la sua sia una manifestazione di ribellione
verso tutti. Solo contro il male...Superdylan! Ci siamo anche abituati
ai suoi pantaloni di raso con la banda nera e ai suoi stelton. Un
costume. Un Super eroe. Comunque un inguaribile ribelle. Io lo vedo
così. Resta il fatto che tra poco sarà in Italia...Dubbio amletico.
Pagare il biglietto per restare delusi, o mettere su un etto, poltrendo
sul divano? Io metterò su un paio d'etti ascoltandomi qualche bootleg
anni settanta.
McTell
CONTRO
Dylan e la spazzatura
Oh, the Street of Rome are filled of rubble
Ancient footprints are everywhere.
You can almost think that you’re seein’ double
On a cold, dark night on the Spanish Stairs.
Leggendo gli interventi pro o contro Dylan di questi giorni mi viene un pò
da ridere.
C’è chi dice che i concerti sono diventati una noia mortale, a me non
sembra, alti e bassi si è inevitabile.
Basterebbe leggersi i resoconti dei concerti in Sud America oppure ascoltate
le videoclip su youtube
Alcuni vorrebbero una scaletta di canzoni completamente diversa, altri fan
invece una rivoluzione nella band che lo accompagna e poi c’è chi vuole che
riprenda la chitarra preferibilmente l’acustica oppure anche quella
elettrica purchè la smetta di picchiare quella insopportabile tastiera.
Se Dylan dovrebbe acconterare i desideri del pubblico probabilmente dovrebbe
dare concerti privati a casa di ognuno di noi.
Oppure rivedersi No Direction Home di Scorsese e le reazione del pubblico
del tour 1966 o quelle del tour Cristiano del 1980 aiuterebbe a capire di
più il fenomeno.
Esempi ce ne sono a bizzeffe.
Ma Dylan per fortuna ha fatto sempre quello che voleva e a me va bene così.
Non è mia intenzione criticare o biasimare le scelte personali di chiunque,
i gusti cambiano è chiaro.
È molto interessante però secondo il mio personale punto di vista che
proprio molti fan e conoscitori di Dylan, molti dei quail della “vecchia”
guardia, proprio il Dylan dal vivo di oggi non lo mandano giù e di
conseguenza decidono di non andare più ai suoi concerti.
Almeno sotto questo aspetto mostrano una particolare coerenza.
Una dote che secondo me è sempre più rara al giorno d’oggi.
È probabile che vedere Dylan invecchiare può far male.
Alcuni anni fa me sono addirittura sognato.
Nel sogno mi ritrovavo alla fine di un suo concerto, dietro il backstage, me
lo vedevo venire incontro giù dalle scalette col suo tipico fare goffo e
iperarticolato.
Aveva una presenza tutto sommato ancora giovanile e pimpante ma appena
scomparve allo sguardo del suo pubblico, improvvisamnte, la rivelazione.
Con un gesto nervoso e subdolo si tolse giù la maschera, una maschera
appicicosa che nel tirarla via la pelle si allungava come un chewingum.
Il suo volto era ormai segnato, gonfio e logorato come quello di Dastin
Hoffman nel film Il Piccolo Grande Uomo vi ricordate quando il giornalista
lo intervista? Proprio così.
Segnato da profondissime rughe ancora più marcate di quelle che in effetti
oggi Dylan si ritrova.
Nel sogno che dico nell’incubo si tolse persino una parrucca riccioluta e
infine la giacca-busto
da cui veniva fuori una massa grassa che lo inciabellava tutto.
Mi spaventai rimanendo per alcuni giorni profondamente scosso.
Bob era diventato un mostro, il mio caro e per sempre giovane Bobby, mi
ingannava spacciandosi per un immortale.
Non era più l’invulnerabile giullare resistente all’inesorabile logorio del
tempo.
Quel sogno è stato un grande insegnamento.
Quel Dylan lì poteva benissimo essere la proiezione del suo mito su di me,
quel mostro ero io e Dylan allo stesso tempo o meglio quello che non
vorremmo mai diventare.
A malincuore me ne feci una ragione e accettai l’idea di vederlo invecchiare
e di vedermi invecchiare insieme a lui.
Comprendo, cazzo! Che ciò rimane per chiunque assai difficile da sopportare.
Però invecchiare è un dovere e un diritto di tutti noi ma troppe cose ce lo
rendono un processo duro e difficile.
In I’ts alright ma, I’m no bleeding si chiude il verso con: La vita Ma, è la
vita, è la vita soltanto.
Ci sono coloro che vogliono mantenere un buon ricordo.
Se lo metterebbero in vetrina come un bel servizio di porcellana, ed evitare
così di confrontarsi con il suo invecchiamento o altri preferiscono cercarsi
altri eroi.
Potrebbe essere un buon escamotage per non ascoltare per l’ennesima volta
Like a Rolling Stone, All Along The Watchtower o Blowin In The Wind.
Avete nonotato che non canta più, mi pare dal 2002, Knockin’ On Heavens Door
beh è chiaro che Bobby non ne vuole sapere di presentarsi davanti al
creatore perchè forse dovrebbe accontentare anche i suoi sommi desideri.
Vorrei dire a chi decide di non comprarsi più un biglietto per vederlo che
mi consola il fatto che quel biglietto non rimarrà alla cassa del
botteghino.
È augurabile che al posto loro se lo compri un giovane.
Visto il trend musicale che fureggia al giorno d’oggi mi sembra una cosa
assolutamente da elogiare il fatto di vedere ai suoi concerti sempre carni e
menti più fresche.
Perdonatemi voi che scrivete i vostri disappunti, avete forse in parte anche
ragione, sto un pò esagerando ma mi sorprendono ancora alcune vostre
sommarie sentenze.
Quello che Dylan fa oggi è in coerenza con quello che ha fatto sempre.
Non si può così facilmente farvelo sdoganare.
Chiunque abbia visto più di un paio di volte un qualsiasi suo concerto avrà
avuto spesso la senzazione ascoltandolo e ossevandolo bene che sia lontano
millemiglia dal luogo dove si trova.
Così immerso per lunghi momenti alla ricerca di un feeling.
Ci sono volte che gli viene facile altre volte no.
Ma è soprattutto questo che apprezzo in Dylan, l’onestà dell’artista e
dell’uomo.
La scintilla possiamo essere noi con la nostra pazienza altre volte può
essere un riff che gli viene bene e come d’incanto è li pronto a cogliere
l’attimo fuggente e cullarti nell’oceano della sua grandezza.
Ma queste cose le sapete, e sapete pure che il ribaltone è una tradizione
soprattutto nostra, intendo italiana.
Inneggiamo al genio, al maestro e al salvatore ( il Berlusca è un eccezione)
e dopo un pò di tempo, o pochi anni lo ripudiamo, lo dissacriamo o peggio
ancora lo riponiamo nel dimenticatoio.
È una tradizione che ha precedenti illustri primi fra tutti, Dario Salvatori
quando scriveva sulla rivista musicale Ciao 2001, versava fiumi di parole di
elogio con una scrittura fotocopiata dai versi di dylaniana creatività.
Poi un bel giorno … Ploff! E via con le “cazzate” su Bob!
Oggi, “Gossippa” davanti alle porte dell’Ariston travestito da generale
Custer, lui direbbe forse, famoso un tempo per come ascoltava e spaccava i
tamburi agli indiani senza auricolare, non è stupefacente?
Come non ricordare, Riccardo Bertoncelli di gucciniana memoria, anche lui un
bel giorno improvvisamente si è “anestesizzato” contro il verbo dylaniano
proprio lui che se leggevi un suo articolo credevi che l’anima di Bob si
fosse impadronita della sua penna.
Chissà quale sia stato il narcotizzante che lo ha “rinsavito”.
Oh, intendiamoci io devo un poco della mia dylanite anche a tutti loro
perchè in quegli anni Settanta, un gran periodo di magra informazione,
oserei dire quasi il vuoto assoluto a confronto con oggi.
Quei pochi trafiletti su Dylan un pò appagavano la mia sete e quella di
tanti altri.
Io e Bob, questo completo sconosciuto, l’artista, il profeta, la leggenda,
il mito, il genio, il poeta, il cantante e ballerino già conviviamo da
quando avevo l’incosciente età di tredici anni.
Millenovecentosessantaotto, Oddio son quaranta anni fa.
Allora mi riempivo la testa col Corriere dei Piccoli, può essere che ciò mi
abbia fatto molto male e la mia dylanite li da venire è tutta colpa di quel
giornalino.
Può essere, io comunque ringrazio il bel giorno che nel soggiorno di casa a
Cinecittà, mio fratello, oltre ai libri di Faulkner, Steinbeck e Ginsberg o
Pasolini cominciò ad accumulare uno sopra l’altro i dischi di Bob come
fossero mucchi di “Spazzatura” quella che oggi si vede spesso agli angoli
delle strade.
A Roma si dice Monnezza e ha Dylan deve essere piaciuta e rimasta impressa.
La introduce già nei primi versi di When I Paint My Masterpiece
Il paragone Spazzatura e i dischi Dylan centra e come, calza a pennelo e ha
tutta una sua multivalenza.
Le canzoni di Dylan sono mondezza, rifiuti e scarti.
Sono un accozzaglia colorata avvolte anche maleodorante e nauseante.
Versi presi un po quì un po là, ma una volta ri-toccati dalla sua mano
magica, c’è chi dice dal vento, si trasformano in oro.
Sono scaturiti dai riufiuti della sua mente e del suo cuore, fortuna mia e
nostra che lì dentro proprio non ci volevano rimanere.
Cosa può essere stato a far nascere questa esigenza?
Sono le storie, i fatti e gli avvenimenti che possiamo benissimo definire
anche questi paradossalmente spazzatura.
Una cozzaglia di ingiustizie e disgrazie che giorno per giorno gli si
sbattevano davanti agli occhi.
Ai suoi occhi turchini di giovane paffutello ragazzo della provincia
americana, arrivato dal siderale Minnesota in un siderale inverno del 1961 a
New York.
Ovunque lui avesse messo il naso, le orecchie o gli occhi davanti gli si
rifletteva sporcizia, le immagini della crisi di Cuba, la morte solitaria di
Hattie Carrol o quella di David Moore o le faccie dei padroni della guerra,
l’assasinio di J.F. Kennedy e cosi via una schifezza dopo l’altra, senza
tregua.
Era questa la soluzione a tutti i problemi dell’umanitá?
Beh per qualcuno si, una volta una bomba, un’altra volta uno sparo e in fine
una mazzata sulla testa.
È la degenerazione che deve aver alimentato la coscienza e la ragione e
soprattutto la poesia nelle canzoni di Bob.
Gli sono uscite dalla bocca, dalle dita e dale orecchie al ritmo dei tempi
che stavano cambiando e poco dopo anche dalle assunzioni di dosi di una
“monnezza” letale ma non fatale per sua fortuna.
Dylan è però anche le sue bellissime canzoni d’amore.
Scaturite probabilmente da un altro genere di rifiuti ma non per questo meno
innoqui.
Quali?
Il suo rifiuto di vivere accanto a Echo? The Girl of the North Country o il
rifiuto di Suse? Tomorrow is a long time oppure quelli nei confronti di
Joan? Positively 4th Street o di Edy? Leopard skin pill-box hat.
Negli anni a seguire il rifiuto definitivo di Sara e quello del matrimonio
sapientemente nascosto con Carolyn.
Ma tutto questo a dire il vero sono fatti suoi.
“It Ain’t Me Babe” è l’ultima canzone di Another Side of Bob Dylan, la
cantava allora e la canta ancora oggi.
La canta forse perchè capisce che c’è sempre qualcuno che vuole da lui
quello che lui non può dare.
Qualcuno che vuole che lui sia quello che non è.
Qualcuno che lo vuole disposto a portarci costantemente mazzi di fiori.
Qualcuno che vuole togliergli la libertà di fare ciò che crede giusto.
Di esempi nella sua lunghissima carriera ce ne sono un’infinità.
Dalle reazioni alla scelta elettrica del Festival di Newport nel 1965, o
quando si è messo a suonare musica Country o quando si è convertito al
Cristianesimo.
Noi abbiamo sentito centinaia di volte i suoi vomiti e suoi moniti, i suoi
gridi di sofferenza e suoi sberleffi, le sue cadute e le sue resurrezioni,
percepito la sua riverenza tanto quanto la sua indifferenza ma non abbiamo
ancora imparato bene la lezione.
Facciamo ancora le classifiche, diamo i numeri e scarichiamo immondezza,
come se fosse un nostro diritto mettere tutto in un termovalorizzatore che
forse non abbiamo più.
Forse non siamo più capaci di entrare in sintonia.
Se lo fossimo probabilmente usciremmo più appagati.
La prossima volta caro Bob, martedi allo Stadhalle di Vienna il mio urlo al
concerto rimarrà uno e unico:
<<Hey, Bob! Canta quello che te pare!!!>>.
Tu non capirai ma la lezione l’ho imparata, un pomeriggio di tanti anni fa,
quando la tua voce nelle mie orecchie fu finalmente mia.
Peter Del Bello
p.s. per gli errori di grammatica e sintassi prendetevela con i miei vicini
di casa viennesi non mi correggono mai,cazzo!
PRO
Riprendo la frase di Aldo : E' che da Dylan ci si aspetta sempre
qualcosa di diverso da ciò che lui è e fa . Sono quasi tre anni ( a parte
Modern Times )che aspetto qualcosa di diverso , ma quando finalmente
arriverà ?
Voto decisamente contro ! Questo tour è ....come la minestra senza sale ,
insipido ! Io non andrò ai concerti , voi fate come volete !
Ciao a tutti , Fausto
.
CONTRO
Secondo me il punto non è se adesso sia ancora bravo o no. E' che da
Dylan ci si aspetta sempre qualcosa di diverso da ciò che lui è e fa. Ho
guardato poco tempo fa "No Direction Home" e in alcuni spezzoni di
interviste ai fan dopo la svolta elettrica si sentivano fare (ovviamente
senza la questione dell'età) esattamente gli stessi discorsi che hanno dato
inizio a questo sondaggio. A mio avviso Dylan è un artista che il pubblico
va a cercare non viceversa, non ha mai fatto contento nessuno se non per il
tempo che gli ci voleva per preparare la prossima svolta.Cioè è vero che
ormai è difficile definire cantare quello che fa bob ma probabilmente siamo
noi che sbagliamo la definizione di cantare non lui (che sbaglia abbasatanza
raramente almeno in campo musicale).Cioè il fatto è che se potessimo porre
il problema dei concerti direttamente a lui (magari!) ci riderebbe in faccia
e ci direbbe di non andarci più, e avrebbe ragione. E poi potrebbero esserci
vari motivi per l'attuale assetto dei concerti a parte la band che non a me
non sembra poi tanto male lui volta più volta meno mi sembra più in forma
adesso che in altri periodi (non quello 2001-2003)...beh per concludere
direi che per un artista della sua età gli spettacoli sono ancora di ottima
qualità calcolando anche il numero di date. Io consiglio comunque di andare
a vedere i concerti di Dylan soprattutto perchè per motivi anagrafici sono
tra gli ultimi che potremo vedere in Italia e poi perchè al di la di tutto
olte gli acciacchi, la voce e la monotonia Dylan dopo tanti anni ha ancora
quel "qualcosa in più" che altri non hanno e non avranno mai.
Aldo
PRO
Io sono d’accordo con Dean Spencer , Dylan può fare qualunque cosa che
va sempre bene , anch’io trovo la sua voce emozionante e suggestiva più di
quando era giovane . Vero anche che gli attuali musicisti non gli danno il
giusto valore , ma noi non possiamo sapere quali sono i motivi per i quali
non li cambia , giusto ? Per le scalette ho visto l’apposita pagina ,
quest’anno ha portato finora 59 canzoni in tour , ma che volete di più ? Pro
al 100& anchio .
Valeria Rubini - Milano
PRO
Carissimi, io credo che il problema sia sostanziamente nostro: Dylan fa quello
che ritiene di fare, cioè presentare un'immagine di sè attuale e insieme uno
spaccato della sua intera carriera. Per questo non può che selezionare nelle
scalette dei concerti alcune delle canzoni recenti insieme a brani dei suoi
albums più di successo, come Blonde on Blonde. Ogni tanto ci ficca dentro
pezzi da Blood on the Tracks e qualche rara canzone "anti-guerra" dei primi
anni sessanta, tipo John Brown. In questo modo, il vecchio Mugik del lago
Ladoga o il sedicenne di Santa Barbara in California, che per diverse
ragioni non hanno mai visto o sentito parlare di Bob Dylan, possono andare
al concerto e farsi una certa idea. Questi concerti non sono fatti per i
fans. La noia mortale sarebbe - come qualcuno continua a fare - seguirli uno
per uno. O cercare l'arcano nella setlist. Raramente Dylan fa concessioni ai
fans. Il suo non recedere o concedere è il segreto della sua persistenza
culturale. Esso segna anche però l'autocondanna a una rigidità stilistica
che sta ormai diventando senile. La senilità è qualcosa che Dylan aborrisce
e dunque la speranza è che finisca prima o poi questo Never-Ending tour
- espiatorio o mercantile che sia - e che Dylan indossi una nuova (e chissa
se ultima) maschera di vecchio pazzerello imprevedibile. Cosa Dylan farà e
"cosa Dylan dovrebbe fare" è un tormentone storico-politico-musicale che
dura da mezzo secolo. Chiaro che ognuno di noi persistenti seguaci,
martellato da decenni di ripetizioni di varianti, sogna o si augura o tenta
di suggerire cosa Dylan dovrebbe fare. Nel 2005, quando ascoltai Million
Dollar Bash dal concerto di Londra pensai: ecco cosa dovrebbe fare!
Riproporre dal vivo, con la band e il sound di oggi, i pezzi dei Basement
Tapes, sarebbe fantastico! Ma cosa si muove nell'inconscio del menestrello e
cosa può riemergere o nuovamente crearsi solo Dio lo sa.... God knows, not
t' try...
Gypsy Flag
(Voto: astenuto)
CONTRO
Ciao a tutti , Dylan mi è sempre piaciuto e mi piace
ancora , non ho perso un suo concerto italiano . Ricordo gli ultimi ,
Cernobbio dove c’era ancora Campbell a salvare la baracca , poi da Pistoia
blues , Milano , Torino comincia la calma piatta , quanto durerà ancora ? E
poi Dylan al piano non mi piace per niente , non si sente niente di quello
che suona , poi sinceramente , non è che sia un gran pianista tipo Elton
John o qualcun’altro del genere . Sono certa che se continua con questa band
il Nobel per la noia non glielo leva nessuno ! Però a Trento vado lo stesso
e voto pro !
Veronica
PRO
FOR AND AGAINST : 100 % FOR
Sono daccordo con Dario di Twist of fate.
Stiamo parlando di una leggenda... e tieni a mente che Bob non andrebbe mai
in tv per fare uno speciale come Celentano, Ligabue, De Gregori e tutti gli
altri solo per promuovere un nuovo cd (vedi Fabio Fazio di due settimane fa,
senza fare nomi).
L'unico modo in cui noi veri fan potremo rivederlo ancora sarà probabilmente
in qualche foto rubata dal suo castello in Scozia, mentre raccoglie rose o
pesca salmoni in uno di quei famosi fiumi.
Con quella voce incredibilmente espressiva che ha solo lui (c'è qualcun
altro in Italia a parte me che ascolta il suo show alla radio?!) per me può
anche andare sul palco e semplicemente leggere dal suo libro Chronicles...
that's alright Ma.
Lasciamolo cantare, stare in tour, scrivere e registrare fin quando vuole.
Dovremmo tutti supportarlo e farglielo sapere.
"You think I'm over the hill?" -No way!-.
Dean Spencer
PRO
Decisamente contro , immagino il Dylan attuale con
dietro Tom Petty e gli Heartbreakers e le Queens , magari con il ritorno di
Al Kooper col suo hammond , immaginate che suono !!! al posto delle cinque
statue che ci sono ora ? I concerti cambierebbero di sicuro e la gente
sarebbe molto più soddisfatta . Per esperienza dico che quando una persona
si presenta sul palco si mette in condizioni di farsi giudicare , e il
giudizio dei concerti degli ultimi 3 anni è negativo , Cambia Bob , cambia ,
per te e per noi .
Mick Dylan
CONTRO
A me Bob piace anche così , certo che gli anni
scorsi era un’altra musica , sono molto indeciso ma se devo decidere dico
contro .
Angelo Bitti -Parma
PRO
Caro Mr. Tambourine,
personalmente ho le stesse perplessità di Michele e Paolo sui concerti di
Dylan, ma da molto tempo prima del 2004. In un certo senso le ho sempre
avute, sin dal primo concerto visto nel 1984. Dal vivo Dylan mi ha deluso
quasi sempre, con rare eccezioni (vedi Roma 1998). Forse, Mr. Tambourine, è
come dici tu: da Dylan ci aspettiamo sempre troppo... l'idea che abbiamo di
lui è sterminata, idealizzata all'inverosimile. E' come una bella amante che
la mattina dopo troviamo struccata, arruffata, pallida e piena di rughe :-)
E' la penosa quotidianità di questo tour infinito... anni fa i concerti
erano eventi rari, attesi, preparati con cura (magari non sempre nel caso di
Dylan). Ma come si fa a fare buoni concerti suonando 150 volte l'anno, un
giorno sì e l'altro pure, tra i mille altri impegni professionali? E'
evidente che è impossibile. Età, stanchezza, ripetizione, corde vocali, come
potrebbe essere altrimenti?
Non è vero che Dylan non ha più voce: Dylan canta benissimo, e in studio lo
dimostra continuamente (tutti gli ultimi dischi e soundtrack sono
strepitosi). Ma forse il NET non è fatto per fare buoni concerti, forse è
qualcos'altro... forse un progetto che va visto nella sua totalità... forse
è un modo di immolarsi o forse solo un modo per incassare la liquidazione
(negli ultimi anni Jeff Rosen sta sfruttando l'immagine Dylan come prima non
era mai stato fatto!!!).
Forse, anzi probabilmente, non lo sapremo mai.
E non accetto il discorso: Dylan stravolge le sue canzoni, le riarrangia...
ok, dico io, ma così son capaci tutti. La ricerca va bene ma ci vuole anche
il risultato... Ricordo che le versioni di Budokan erano si nuove, ma erano
anche belle, avevano un loro senso, stessa cosa per Hard Rain e i concerti
del periodo cristiano... ma ora. Esce fuori qualche perlina di tanto in
tanto, ma sembra quasi uno sbaglio, perché viene presto abbandonata.
Disseminazione archeologica, ho scritto altrove. Lavoro per i posteri, scava
scava tra 10.000 registrazioni pirata troveranno qualcosa. Quando la
troveranno uscirà un bel Bootleg Series!!!!
Vabbe', continuiamo così, facciamoci del male!
Ciao!
Bruno Jackass
CONTRO
Ciao Mr
Tambourine, ti scrivo la mia opinione su Dylan:
Decisamente Pro, senza riserve!
Potendo decidere mi basterebbe ascoltare due pezzi suonati alla chitarra
acustica.
La band non mi dispiace, ma a parte il batterista non mi esalta, certo mi
piacerebbe sentire un bel suono di organo o di piano di un musicista di
spessore, ce ne sono tanti in giro e di sicuro gioverebbe al sound
soprattutto ai pezzi scritti prima di "Time out of mind"
La voce di Bob è più che buona, mentre sulle scalette dovrebbe insistere sui
dischi Blood on the tracks, Desire e Street Legal, per dare freschezza allo
show
Nel complesso cmq parliamo di un artista capace ancora di emozionare e
colpire con pochi effetti speciali. magari a fine concerto potrebbe anche
avvicinarsi e raccogliere qualche mazzo di fiori, cosa che farebbe piacere
alle sue numerose fan, che non credo siano lì per aggredirlo.
Insomma, io credo che possa ancora permettersi di esibirsi, ma dovrebbe fare
qualche piccola modifica, inserire qualche novità, riproporre qualche pezzo
dimenticato, ce ne saranno a centinaia e uno meglio dell'altro
Ma io ovviamente non sono un fan di vecchia data, per me questo "finto funk
blues" non è poi tanto male, non posso essere nostalgico: Dylan è anziano e
non tornerà più a fare concerti come negli anni 70- 80
E' un grande artista verso il declino, chi non è d'accordo può a mio avviso
passare la mano.
Non c'è niente di scandaloso e non sarebbe un tradimento.
Nessun artista può restare giovane per sempre, nemmeno Dylan. io credo stia
invecchiando con grande dignità sopra un palco: cioè la sua vita, la sua
famiglia. e poi ultimamente mi pare che la voce ci sia. ho sentito alcuni
bootleg anni 90 dove aveva una voce davvero tremenda, e poi basta rivedere
il live del 30esimo anniversario per rendersi conto che a volte è in forma,
altre no, a me per essere un 67enne mi sembra sufficientemente in forma e in
grado di reggere un concerto.
Dario Twist of fate
PRO
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° |