PARTE 419
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5387 Ciao, Si ti sbagli , Dylan dice esattamente : "Ask himself if it's him or them that's really insane", probabilmente la velocità della recitazione da l'impressione che hai avuto tu . L'altra questione
riguarda il Caro Andrea , credo che voler fare un parallelo fra Bob Dylan ed il poeta maledetto sia quanto meno azzardato ed improponibile .Rimbaud è stato tutto quello che Dylan non è mai stato , forse solo l'alcool e la droga possono creare un collegamento fra i due , ma questo è un collegamento che si può fare anche per alcune centinaia di milioni di persone . Rimbaud è stato per eccellenza l'uomo degli eccessi della sua epoca , ma è durato poco . La molla che fece scattare la vena poetica e ribelle di Rimbaud fu l'incontro con Verlaine , del quale si innamorò . Verlaine lo spinse a scrivere e nel giro di cinque anni nacquero tutte le sue opere. Poi Verlaine si stancò di questo giovane intellligente , visionario, estremo, rivoluzionario , egocentrico ed insicuro e mise fine alla loro relazione ferendolo con un colpo di pistola. Rimbaud non si riprese più , abbandono la poesia , bruciò tutti i suoi scritti e cominciò una vita fuori dalle righe , droghe , alcool , carcere , fece l'insegnante a Londra , lo scaricatore di porto a Marsiglia , il mercenario nelle Indie olandesi , il disertore a Giava , l'inserviente al seguito di un circo, il capomastro a Cipro e il commerciante in Abissinia . Il suo vecchio amante Paul Verlaine , credendolo morto , fece pubblicare le sue "Illuminazioni" . Rimbaud tornò in Francia per curarsi da un tumore al ginocchio , gli tagliarono la gamba e morì a soli 37 anni per cause conseguenti all'amputazione. Il poeta "visionario" che volle rinnovare la poesia con l'audacia degli adolescenti , aveva fatto tabula rasa di tutta la retorica precedente , arrivando persino a rinnegare Baudelarie , da lui giudicato "trop artist" , e non avendo a disposizione più niente che non fosse falsato dalla retorica , si fidò solamente delle sue sensazioni che chiamava "pure". Inventò così la poesia della sensazione traducendo in poesia quello stato psicologico dal quale nascono i nostri atti . Rimbaud diventò così la punta estrema di se stesso e di ogni audacia letteraria e poetica , andò così avanti che neppure i simbolisti e nemmeno i surrealisti riuscirono a seguirlo. Non ebbe discepoli e neppure imitatori , nondimeno è ancora il punto fisso di partenza per qualunque avventura poetica inzuppata d'estremismo. Dylan non è stato niente di tutto questo , è stato soltanto la voce , la coscienza e in qualche modo la morale dell'America del suo tempo . E' stato solo uno scrittore di canzoni , alcune della quali resteranno nella storia mentre altre sono da anni finite nel dimenticatoio , canzoni che altri hanno usato per i loro scopi ed ideali politici , Dylan non ha mai assunto una posizione politica precisa , è sempre stato ai margini di ogni movimento , Dylan è sempre stato per se e basta , un lupo solitario , e alla lunga è rimasto solo , due matrimoni falliti , figli ormai grandi ed estranei alla sua vita , Jakob quando parla del padre riesce soltanto a dire Lui , la parola papà non gli esce dalla bocca , questo è triste e credo che anche Dylan ne risenta , il suo inacidirsi ed il non concedere mai niente al pubblico è parte di questo , una grande persona , ma una persona ormai sola . Fouri dalle canzoni Dylan è stato un semi-flop . Tarantula e Renaldo & Clara sono le dimostrazioni più evidenti . Quindi non vedo un parallelo fra Dylan e Rimbaud , come non vedo un collegamento fra l'essere ed il non essere , la questione dell' "Io non sono qui" non riguarda Dylan in persona , non è una sua opera , Dylan è sempre stato qui , nei dischi e nei concerti , l'idea di Io non sono qui , anche se per ipotesi partisse dal "Je est an autre" di Rimbaud , cosa della quale dubito fortemente , è una trovata bislacca per fare cassetta , ma alla fine non so quanto abbia reso , è stata l'idea di un regista che ha voluto fare un omaggio alquanto confuso e sconclusionato a Dylan , un film dove il dialogo è tratto dai testi delle sue canzoni , con personaggi ( a parte la fenomenale Blanchette ) fuori posto e fuori ruolo , al limite dell' incapibilità . Dylan non è questo , Dylan c'è ancora , bene o male , apprezzato e criticato , venerato come un profeta , deriso come un buffone . Sulla sua pelle è passato di tutto e di più , ma tutto è scivolato senza intaccarlo , Dylan è unico e non paragonabile a nessuno. Lo stesso vale per Nietzche e per tutti gli altri . Dylan non è mai stato un superuomo , è stato solo un uomo , anzi , l'essenza dell'uomo , Dylan è stato più pensiero che uomo , più parole che uomo , pensieri grandi , parole grandi e uomo piccolo . Uomo in tutto , nelle cose giuste e negli errori , anche lui ha fatto i suoi sbagli , le sue meschinità , le sue cazzate come ognuno di noi , la differenza è che lui ha saputo dire cose che per il nostro cervello non sarebbero mai passate , da questo punto di vista è stato un grand'uomo , uno dei più grandi , ma uomo , terreno , coi piedi per terra , senza abbandonarsi ai voli mentali e alle utopie di Nietzche . Leonardo fu uomo , Michelangelo fu uomo , Dylan è uomo , Nietzche ha debordato un pò , si è eletto depositario della verità assoluta , ma la storia ha dimostrato che il suo pensiero , che ha dato origine al pangermanesimo defluito nel nazismo , ha portato a cose inenarrabili e al fallimento totale delle sue teorie . Interessante fin che vuoi , intrigante fin che vuoi ma completamente al di fuori della realtà quotidiana , il pensiero spinto al parossismo . Nietzche diventa attraverso le sue parole "figura unica" , Dylan , attraverso le sue parole rimane uomo comune , uomo di tutti i giorni , uomo che incontri per strada , uomo con la capacità di pensare e di esprimere , per se e per gli altri , uomo utile a tutti , Nietzche uomo utile a nessuno . Naturalmente questo è solo il mio modo di vedere le cose , discutibile e contestabile fin che vuoi ma pur sempre il mio . E' la mia interpretazione e la mia risposta alla tua domanda , spero solo che ti abbia soddisfatto anche se mi sono dilungato un momento per far capire agli altri lettori , magari che non conoscono a fondo Rimbaud e Nietzche , la possibilità di inquadrare l'argomento della tua domanda , au contraire non importa , restiamo amici come prima e continuiamo a discutere di Dylan sostenedo con forza le noster opinioni . Un saluto ed un ringraziamento per la bella ed utile chiacchierata , alla prossima :o) Mr.Tambourine
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Grazie per il link
Mr.Tambourine !
e poi una domanda ancora, cosa ne pensa il Nostro Michele del nuovo
capitolo Bootleg series, manca la sua opinione, mi pare...
per rispondere alla domanda direi che un nuovo disco Non fare il furbo Napoleon , la notizia l'ho già data io Venerdi 27 giugno : NUOVO ALBUM PER DYLAN OLTRE IL GIA' ANNUNCIATO BOOTLEG VOL.8 ? Bob Dylan ha pronto un nuovo album . Ci sono
stati quattro o cinque anni fra ciascuno dei suoi ultimi quattro album,
il più recente è il molto applaudito “Modern Times”; uscito appena due
anni fa. Più di questo, non posso dire. Potrebbe essere un capolavoro o
altro dei suoi offs sconosciuti , come “Under the red sky” del 1990 o
l'album “Knocked out loaded” del 1986 .Tutto quello che si sà di sicuro
è che in una certa stanza senza finestre nei sotterranei della SonyBMG
di Londra (molto probabilmente circondata dalle guarde armate) qualcuno
stà ascoltando i playback mentre l'amministrazione discute sul da farsi
.
ps Caro Dario , la filosofia è come un Campo minato , se metti un piede in fallo sei spacciato . Certo , il paradosso di Adorno potrebbe essere avvicinabile a certi comportamenti e modi di esprimersi di Dylan , ma personalmente credo che sia solo una coincidenza , forse Dylan ha letto Hegel , Kant e forse anche Nietzche , ma come facciamo tutti noi , animati da puro spirito di curiosità del sapere , senza però farci condizionare dalle loro teorie e senza ribaltare per questo il nostro modo di concepire il mondo . Ribaltare il mondo non è facile , nessuno ci è mai riuscito , il mondo va come deve andare o come Colui che muove il sole e l'altre stelle ha deciso che vada , checchè ne abbiano detto i più grandi pensatori dai quali pare sia partito il tutto , Aristotele e Platone , tra i quali c'era una differenza di base notevole , per Aristotele le parole avevano valore morale , per Platone soltanto valore estetico , poi ci hanno provato in tanti , tutti partiti dallo stesso principio , la definizione della verità assoluta e la contemplazione del "Tutto" attraverso l'aiuto ed il supporto dell' episteme . Dopo la stasi e la catarsi medioevale del pensiero umano , ci ha provato Galileo con la dinamica , poi Bacone che insieme a Galilei si rifaceva all'Atomismo greco , prima di loro Pitagora con la concezione matematica dell'universo , poi Hobbs con il de cive , Cartesio che con il suo famoso "cogito ergo sum" sottolinea l' opposizione del concetto Aristotelico di certezza uguale verità , inaugurando il pensiero ed il concetto di contrapposizione fra verità e realtà , i dubbi di Cartesio vengono ampliati e sviluppati da Hegel , , da Agostino , col Razionalismo e l'Empirismo , con le prime reazioni a queste forme di pensiero da parte di Geulincx , con la filosofia popolare di Malebranche che ha gli stessi contenuti di quella di Spinoza sia pur con le dovute differenze , con Hobbs che non capisce Cartesio, proprio perchè l'unica metafisica di Hobbs consiste nell'estendere alla totalità del reale l'interpretazione meccanica della natura avanzata da Galilei. Spinoza va oltre la teologia di Cartesio con la sua Ethica , Liebniz con la "monodologia" dopo aver letto il Saggio sull'intelletto umano di Locke , il primo grande testo dell'empirismo moderno. Gian Battista Vico con la scienza nuova conia il Verum ipso factum , il vero è lo stesso essere fatto , l'empirismo di Locke che scavalca Hobbs , Barkeley che si destreggia fra Empirismo ed Idealismo enunciando l'Immaterialismo , Hume , col suo empirismo radicale che si svilupperà nel pensiero di Rousseau . Subentra poi la critica della ragion pura di Kant , con la sua ricerca esasperata dell' "Io" , l'esaltazione dello stesso a suprema forma del "Tutto" , concetto ripreso e portato all'iperbole da Nietzche con la teoria del super-uomo uguale a Dio in quanto emanazione dell'essere Supremo , ma alla fine della fiera filosofica il mondo è rimasto quello . Sostanzialmente non sono i pensieri a modificare il mondo ( inteso come totalità delle cose ) , ma i fatti , anche se non si può negare l'importanza delle parole . Dylan ha scritto cose importanti , riprese ed usate dalla sua generazione nel tentativo di cambiare lo Status Quo della società americana , di trovare un miglior equilibrio fra le classi superiori dei capitalisti disposti a tutto per il profitto e quelle più umili disposte a tutto per una vita più decorosa e meno disprezzata. Ma non sono state le parole di Dylan a cambiare l'America , certo hanno sostanzialmente contribuito , ma l'America è cambiata perchè stavano cambiando gli americani , gli umili , i coloured , i native africans , i chicanos , i wops e tutte quelle razze da sempre tenute sotto il giogo del capitale , quelle persone che vedevano svanire il Sogno Americano che è stato una realtà , ma il più delle volte un'utopia , la ricerca disperata di Shangri-la . Per quanto riguarda Alessandro Carrera io non ho ancora avuto l'occasione di conoscerlo personalmente , ma Michele gli farà questa richiesta , sperando che , preso com'è dal suo lavoro , possa trovare un pò di tempo per due parole su una piccola rubrica come la Talkin. Per Mike Porco sottolineiamo che era CALABRESE , e tutti quelli che l' hanno chiamato il padre siciliano sono in errore , meno Maggie's Farm che gli aveva tempo fa dedicato una review , clicca qui , ciao :o) Mr.Tambourine
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5389 Caro Tambourine , sono contemporaneamente fan dei Nomadi e di Bob Dylan . Ho conosciuto Dylan dopo aver ascoltato nei primi anni 60 "Ti voglio" , una delle prime versioni in italiano delle canzoni del Maestro . Era così bella la canzone che mi ha spinto a voler conoscere il vero autore , e da allora non ho più perso un disco , pur continuando a seguire la carriera ed il lavoro dei Nomadi . Volevo sapere cosa ne pensavi dei Nomadi attuali . Ti ringrazio per la risposta , Alcide. Caro Alcide , sarò più che sincero , per me i Nomadi sono e rimarranno sempre quelli di Augusto Daolio , Beppe Carletti , Franco Midili , Gianni Coron e Gabriele Copellini . Per me i Nomadi sono quelli di quell' ancora meraviglioso disco che si chiamava " Per quando noi non ci saremo ". Quelli di adesso sono soltanto un'ottima tribute band dei Nomadi , anche se grazie alla presenza di Carletti possono continuare ad usare il nome "Nomadi". Ma non scherziamo , quelli di Augusto erano un'altra cosa, un'altra dimensione, un'altro pianeta , un'altro pathos , un'altra musica . Non dimenticare le parole di Augusto " Per quando noi non ci saremo.....lasciamo un suono...." Ehhhhh Cazzo se l'hanno lasciato , quel suono è rimasto nei nostri cuori e non se ne è più andato , proprio come quello di Dylan . Maggie's Farm aveva dedicato una special page ai Nomadi , cliccare qui per coloro che la volessero rileggere. Un saluto , alla prossima :o) e W i Nomadi ( quelli di Augusto però!!!!) ! Mr.Tambourine
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5390 Ciao Mr.Tambourine , prima di tutto un grande grazie per come porti avanti Maggie's Farm , credo di non essere l'unico che fra i doveri della sua giornata deve fare una visita al sito . Ho per le mani Blonde on Blonde e guardando la copertina ho notato che le prime lettere del titolo fanno BOB (Blonde On Blonde) può essere ? ciao Federico. Può essere Federico , ma ci sono anche altre interpretazioni , ricordo che Michele aveva già parlato di questa cosa in una talkin che riporto sotto :
2733) caro michele Grazie per i complimenti , continua a seguire la Fattoria , :o) Mr.Tambourine
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5391 Vi segnalo questa bellissima versione di Imagine di Lennon cantata da Dolly Parton , Image è sempre Imagine ! http://www.youtube.com/watch?v=VW1H0u4s2yQ&feature=related Mail non firmata Mi trovi d'accordo Mail non firmata , Imagine è sempre Imagine ! e Dolly è Dolly ! capito cosa voglio dire........:o))))))))))))) Mr.Tambourine
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CLASSIFICA ALBUM PIU'
VOTATI 1) Highway 61 revisited 2) Blonde on blonde 3) Desire 4) "Love and theft" 5) Oh mercy 6) Bringing it all back home 7) Time out of mind 8) The times they are a-changin' 9) The freewheelin' Bob Dylan 10) Blood on the tracks 11) Blind Willie mcTell 12) Man in the long black coat 13) Ain't talking 14) Girl from the north country 15) The lonesome death oh Hattie Carrol 16) Series of dreams 17) Morth country blues 18) Stuck inside of Mobile with the Memphis blues again 19) Nettie moore 20) Mississippi
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CLASSIFICA CANZONI
PIU' VOTATE
1) LILY, ROSEMARY AND THE JACK OF HEARTS |
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LE
CITAZIONI DYLANIANE NEI FILM
Nota: in questa lista vanno
inseriti solo ed esclusivamente i film in cui Dylan viene citato in
qualche modo (il suo nome, un verso di una sua canzone, un poster, una
copertina di un disco, o qualsiasi altro rimando di questo genere) e
non quelli in cui appaiono semplicemente sue canzoni o cover delle
sue canzoni (nè ovviamente quelli direttamente dedicati a lui come "Io
non sono qui" o quelli fatti da lui of course... ;o) )
We shall overcome
, una lezione di vita - di Niels Arden Oplev (2005) - Il Proff. Freddie
cita Bob Dylan sfogliando i dischi con Frits . Una casa alla fine del
mondo"(con Colin Farrell 2004 )
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I RIFERIMENTI A DYLAN NEI ROMANZI O IN
ALTRE OPERE LETTERARIE Vuoi contribuire ad allungare la lista sottostante? Segnala a spettral@gmail.it i romanzi, i racconti o le altre opere letterarie in cui viene citato direttamente o indirettamente Bob Dylan .
- "Scimpru "
di Roberto Valentinii, dove Dylan è citato due volte
- "Achille piè veloce"
di Stefano Benni, dove il cantante preferito della ragazza del
protagonista è, per l'appunto, Dylan.
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per pubblicare le vostre mail scrivete a : spettral@gmail.it |