MAGGIE'S FARM

sito italiano di BOB DYLAN

PARTE 419

 

5387

Ciao,
ho 2 questioni da proporvi riguardanti B.D.:
La prima è un piccola questione: semplicemente, ascoltando diverse volte la
celeberrima Visions of Johanna,nella seconda strofa, piuttosto che "Ask
himself if it's him or them that's really insane", mi è parso di sentir
pronunciato, più o meno, il seguente verso: "I ask himself if him and
them are everything insane". Mi sbaglio?
 

Si ti sbagli , Dylan dice esattamente : "Ask himself if it's him or them that's really insane", probabilmente la velocità della recitazione da l'impressione che hai avuto tu .

L'altra questione riguarda il
concetto di presenza-assenza del personaggio e volendo della poetica di
Dylan; in pratica la questione dell' "I'm not there". Devo dire che ho
trovato riscontri non solo, scontatamente nel "Je est un autre"
rimbaldiano, ma anche nel concetto di "volontà di potenza" espresso da
Nietzsche. Ne trovo la seguente definizione su Wikipedia:

"La volontà di potenza è la volontà che vuole sé stessa, ovvero la volontà
come perpetua trascendenza e rinnovamento dei propri valori. La volontà
di potenza non si afferma dunque come desiderio concreto di uno o più
oggetti specifici, ma come il meccanismo del desiderio nel suo stesso
funzionamento incessante: esso vuole, continuamente, senza sosta, il
suo stesso accrescimento, ovvero è pulsione infinita di rinnovamento. È
evidente in tal senso il nesso profondo che lega il tema della volontà
di potenza con quello del superuomo e dell'eterno ritorno: è
caratteristico del superuomo, infatti, poter assumere su di sé con
leggerezza tutto il peso di questa volontà creatrice, accettando e
affermando nel contempo l'inesorabile ripetizione dell'attimo creativo,
che soggiace alla teoria dell'eterno ritorno".

Ma non finisce qui,
perché anche Carmelo Bene -ne sono prova alcune sue comparsate in
televisione testimoniate su youtube , profondo conoscitore di
Nietzsche, è stato un grande declamatore del concetto di "assenza",
applicandolo a sé e al suo mestiere di "macchina attoriale", parlando p.
e. di sé come de " Il qui presente-assente",ecc.
Sarei curioso di sapere la vostra sull'argomento.
Grazie.
-Andrea-

Caro Andrea , credo che voler fare un parallelo fra Bob Dylan ed il poeta maledetto sia quanto meno azzardato ed improponibile .Rimbaud è stato tutto quello che Dylan non è mai stato , forse solo l'alcool e la droga possono creare un collegamento fra i due , ma questo è un collegamento che si può fare anche per alcune centinaia di milioni di persone . Rimbaud è stato per eccellenza l'uomo degli eccessi della sua epoca , ma è durato poco . La molla che fece scattare la vena poetica e ribelle di Rimbaud fu l'incontro con Verlaine , del quale si innamorò . Verlaine lo spinse a scrivere e nel giro di cinque anni nacquero tutte le sue opere. Poi Verlaine si stancò di questo giovane intellligente , visionario, estremo, rivoluzionario , egocentrico ed insicuro e mise fine alla loro relazione ferendolo con un colpo di pistola. Rimbaud non si riprese più , abbandono la poesia , bruciò tutti i suoi scritti e cominciò una vita fuori dalle righe , droghe , alcool , carcere , fece l'insegnante a Londra , lo scaricatore di porto a Marsiglia , il mercenario nelle Indie olandesi , il disertore a Giava , l'inserviente al seguito di un circo, il capomastro a Cipro e il commerciante in Abissinia . Il suo vecchio amante Paul Verlaine , credendolo morto , fece pubblicare le sue "Illuminazioni" . Rimbaud tornò in Francia  per curarsi da un tumore al ginocchio , gli tagliarono la gamba e morì a soli 37 anni per cause conseguenti all'amputazione. Il poeta "visionario" che volle rinnovare la poesia con l'audacia degli adolescenti , aveva fatto tabula rasa di tutta la retorica precedente , arrivando persino a rinnegare Baudelarie , da lui giudicato "trop artist" , e non avendo a disposizione più niente che non fosse falsato dalla retorica , si fidò solamente delle sue sensazioni che chiamava "pure". Inventò così la poesia della sensazione traducendo in poesia quello stato psicologico dal quale nascono i nostri atti . Rimbaud diventò così la punta estrema di se stesso e di ogni audacia letteraria e poetica , andò così avanti che neppure i simbolisti e nemmeno i surrealisti riuscirono a seguirlo. Non ebbe discepoli e neppure imitatori , nondimeno è ancora il punto fisso di partenza per qualunque avventura poetica inzuppata d'estremismo.

Dylan non è stato niente di tutto questo , è stato soltanto la voce , la coscienza e in qualche modo la morale dell'America del suo tempo . E' stato solo uno scrittore di canzoni , alcune della quali resteranno nella storia mentre altre sono da anni finite nel dimenticatoio , canzoni che altri hanno usato per i loro scopi ed ideali politici , Dylan non ha mai assunto una posizione politica precisa , è sempre stato ai margini di ogni movimento , Dylan è sempre stato per se e basta , un lupo solitario , e alla lunga è rimasto solo , due matrimoni falliti , figli ormai grandi ed estranei alla sua vita , Jakob quando parla del padre riesce soltanto a dire Lui , la parola papà non gli esce dalla bocca , questo è triste e credo che anche Dylan ne risenta , il suo inacidirsi ed il non concedere mai niente al pubblico è parte di questo , una grande persona , ma una persona ormai sola . Fouri dalle canzoni Dylan è stato un semi-flop . Tarantula e Renaldo & Clara sono le dimostrazioni più evidenti . Quindi non vedo un parallelo fra Dylan e Rimbaud , come non vedo un collegamento fra l'essere ed il non essere , la questione dell' "Io non sono qui" non riguarda Dylan in persona , non è una sua opera , Dylan è sempre stato qui , nei dischi e nei concerti , l'idea di Io non sono qui , anche se per ipotesi partisse dal "Je est an autre" di Rimbaud , cosa della quale dubito fortemente , è una trovata bislacca per fare cassetta , ma alla fine non so quanto abbia reso , è stata l'idea di un regista che ha voluto fare un omaggio alquanto confuso e sconclusionato a Dylan , un film dove il dialogo è tratto dai testi delle sue canzoni , con personaggi ( a parte la fenomenale Blanchette ) fuori posto e fuori ruolo , al limite dell' incapibilità . Dylan non è questo , Dylan c'è ancora , bene o male , apprezzato e criticato , venerato come un profeta , deriso come un buffone . Sulla sua pelle è passato di tutto e di più , ma tutto è scivolato senza intaccarlo , Dylan è unico e non paragonabile a nessuno.

Lo stesso vale per Nietzche e per tutti gli altri . Dylan non è mai stato un superuomo , è stato solo un uomo , anzi , l'essenza dell'uomo , Dylan è stato più pensiero che uomo , più parole che uomo , pensieri grandi , parole grandi e uomo piccolo . Uomo in tutto , nelle cose giuste e negli errori , anche lui ha fatto i suoi sbagli , le sue meschinità , le sue cazzate come ognuno di noi , la differenza è che lui ha saputo dire cose che per il nostro cervello non sarebbero mai passate , da questo punto di vista è stato un grand'uomo , uno dei più grandi , ma uomo , terreno , coi piedi per terra , senza abbandonarsi ai voli mentali e alle utopie di Nietzche . Leonardo fu uomo , Michelangelo fu uomo , Dylan è uomo , Nietzche ha debordato un pò , si è eletto depositario della verità assoluta , ma la storia ha dimostrato che il suo pensiero , che ha dato origine al pangermanesimo defluito nel nazismo , ha portato a cose inenarrabili e al fallimento totale delle sue teorie . Interessante fin che vuoi , intrigante fin che vuoi ma completamente al di fuori della realtà quotidiana , il pensiero spinto al parossismo . Nietzche diventa attraverso le sue parole "figura unica" , Dylan , attraverso le sue parole rimane uomo comune , uomo di tutti i giorni , uomo che incontri per strada , uomo con la capacità di pensare e di esprimere , per se e per gli altri , uomo utile a tutti , Nietzche uomo utile a nessuno .

Naturalmente questo è solo il mio modo di vedere le cose , discutibile e contestabile fin che vuoi ma pur sempre il mio . E' la mia interpretazione e la mia risposta alla tua domanda , spero solo che ti abbia soddisfatto anche se mi sono dilungato un momento per far capire agli altri lettori , magari che non conoscono a fondo Rimbaud e Nietzche , la possibilità di inquadrare l'argomento della tua domanda , au contraire non importa , restiamo amici come prima e continuiamo a discutere di Dylan sostenedo con forza le noster opinioni . Un saluto ed un ringraziamento per la bella ed utile chiacchierata , alla prossima :o)

Mr.Tambourine

 

5388

Grazie per il link Mr.Tambourine !

sto rileggendo il grande "canzoni d'amore e misantropia" di Carrera e mi sono fissato con questa storia della terza fase della carriera di Dylan e quella teoria di Adorno...

io cmq ci sono, (io sono qui) però adesso sto rielaborando vecchio materiale che è gia comparso su maggiesfarm...
appena avrò roba nuova te la invierò! e mi fa molto piacere cmq, davvero!

una domanda : ma si può scomodare Carrera per sapere la sua sul Dylan attuale ?
 

e poi una domanda ancora, cosa ne pensa il Nostro Michele del nuovo capitolo Bootleg series, manca la sua opinione, mi pare...
 

per rispondere alla domanda direi che un nuovo disco
con inediti di Bob è sempre una bella cosa ma va detto che questo
poteva essere decisamente fatto meglio visto che mi sembra un po'
un'accozzaglia.
io avrei preferito tutte le canzoni delle bromberg sessions piuttosto che questo centellinare le cose...
l'anteprima di dreamin' of you non mi ha esaltato devo dire ma non vedo l'ora di
ascoltare Mississippi o gli inediti e le versioni alternative di Modern
Times e "Love and theft" che ormai sono tra i miei dischi preferiti in assoluto di Bob.
Mi aspetto grandi cose però anche da Red River Shore e Marchin' to the City.
Non capisco cosa c'entrino le cose già edite come
Huck's Tune, The Lonesome River e 'Cross the Green Mountain.
E le canzoni live? Mah! Misteri della fede. Comunque visto che molti pro
dicono che Bob non si discute ma sia ama allora amiamolo. Io lo amo, e
qualche notte fa me lo sono pure sognato... parlavamo del più e del
meno, giuro... mi diceva che arriverà presto un nuovo album...
Michele "Napoleon in rags"
ps : ah mi aspetto mirabilia anche da 32-20 Blues
(Unreleased, World Gone Wrong)

Non fare il furbo Napoleon , la notizia l'ho già data io Venerdi 27 giugno :

NUOVO ALBUM PER DYLAN OLTRE IL GIA' ANNUNCIATO BOOTLEG VOL.8 ?

Bob Dylan ha pronto un nuovo album . Ci sono stati quattro o cinque anni fra ciascuno dei suoi ultimi quattro album, il più recente è il molto applaudito “Modern Times”; uscito appena due anni fa. Più di questo, non posso dire. Potrebbe essere un capolavoro o altro dei suoi offs sconosciuti , come “Under the red sky” del 1990 o l'album “Knocked out loaded” del 1986 .Tutto quello che si sà di sicuro è che in una certa stanza senza finestre nei sotterranei della SonyBMG di Londra (molto probabilmente circondata dalle guarde armate) qualcuno stà ascoltando i playback mentre l'amministrazione discute sul da farsi .

________________________________________________________________

ps
e poi sto rileggendo anche Chrnonicles, te lo avevo detto che mio nonno era del paese di Mike Porco e che si erano anche incontrati a New York nel 1955, mio nonno gestiva una pizzeria nel Bronk,
leggere quei passaggi mi da i brividi! peccato che Dylan parli di Mike Porco come del "padre siciliano"
ah noi poveri calabresi, così sottostimati!

Dario twist of fate

Caro Dario , la filosofia è come un Campo minato , se metti un piede in fallo sei spacciato . Certo , il paradosso di Adorno potrebbe essere avvicinabile a certi comportamenti e modi di esprimersi di Dylan , ma personalmente credo che sia solo una coincidenza , forse Dylan ha letto Hegel , Kant e forse anche Nietzche , ma come facciamo tutti noi , animati da puro spirito di curiosità del sapere , senza però farci condizionare dalle loro teorie e senza ribaltare per questo il nostro modo di concepire il mondo . Ribaltare il mondo non è facile , nessuno ci è mai riuscito , il mondo va come deve andare o come Colui che muove il sole e l'altre stelle ha deciso che vada , checchè ne abbiano detto i più grandi pensatori dai quali pare sia partito il tutto , Aristotele e Platone , tra i quali c'era una differenza di base notevole , per Aristotele le parole avevano valore morale , per Platone soltanto valore estetico , poi ci hanno provato in tanti , tutti partiti dallo stesso principio , la definizione della verità assoluta e la contemplazione del "Tutto" attraverso l'aiuto ed il supporto dell' episteme .  Dopo la stasi e la catarsi medioevale del pensiero umano , ci ha provato Galileo con la dinamica , poi Bacone che insieme a Galilei si rifaceva all'Atomismo greco , prima di loro Pitagora con la concezione matematica dell'universo , poi Hobbs con il de cive ,  Cartesio che con il suo famoso "cogito ergo sum" sottolinea l' opposizione del concetto Aristotelico di certezza uguale verità , inaugurando  il pensiero ed il concetto di contrapposizione fra verità e realtà , i dubbi di Cartesio vengono ampliati e sviluppati da Hegel , , da Agostino , col Razionalismo e l'Empirismo , con le prime reazioni a queste forme di pensiero da parte di Geulincx , con la filosofia popolare di Malebranche che ha gli stessi contenuti di quella di Spinoza sia pur con le dovute differenze , con Hobbs che non capisce  Cartesio, proprio perchè l'unica metafisica di Hobbs consiste nell'estendere alla totalità del reale l'interpretazione meccanica della natura avanzata da Galilei. Spinoza va oltre la teologia di Cartesio con la sua Ethica  , Liebniz con la "monodologia" dopo aver letto il Saggio sull'intelletto umano di Locke , il primo grande testo dell'empirismo moderno. Gian Battista Vico con la scienza nuova conia il Verum ipso factum , il vero è lo stesso essere fatto , l'empirismo di Locke che scavalca Hobbs , Barkeley che si destreggia fra Empirismo ed Idealismo  enunciando l'Immaterialismo , Hume , col suo empirismo radicale che si svilupperà nel pensiero di Rousseau . Subentra poi la critica della ragion pura di Kant , con la sua ricerca esasperata dell' "Io" , l'esaltazione dello stesso a suprema forma del "Tutto" , concetto ripreso e portato all'iperbole da Nietzche con la teoria del super-uomo uguale a Dio in quanto emanazione dell'essere Supremo , ma alla fine della fiera filosofica il mondo è rimasto quello . Sostanzialmente non sono i pensieri a modificare il mondo ( inteso come totalità delle cose ) , ma i fatti , anche se non si può negare l'importanza delle parole . Dylan ha scritto cose importanti , riprese ed usate dalla sua generazione nel tentativo di cambiare lo Status Quo della società americana , di trovare un miglior equilibrio fra le classi superiori dei capitalisti disposti a tutto per il profitto e quelle più umili disposte a tutto per una vita più decorosa e meno disprezzata. Ma non sono state le parole di Dylan a cambiare l'America , certo hanno sostanzialmente contribuito , ma l'America è cambiata perchè stavano cambiando gli americani , gli umili , i coloured , i native africans , i chicanos , i wops e tutte quelle razze da sempre tenute sotto il giogo del capitale , quelle persone che vedevano svanire il Sogno Americano che è stato una realtà  , ma il più delle volte un'utopia , la ricerca disperata di Shangri-la .

Per quanto riguarda Alessandro Carrera io non ho ancora avuto l'occasione di conoscerlo personalmente , ma Michele gli farà questa richiesta , sperando che , preso com'è dal suo lavoro , possa trovare un pò di tempo per due parole su una piccola rubrica come la Talkin.

Per Mike Porco sottolineiamo che era CALABRESE , e tutti quelli che l' hanno chiamato il padre siciliano sono in errore , meno Maggie's Farm che gli aveva tempo fa dedicato una review , clicca qui , ciao :o)

Mr.Tambourine

 

5389

Caro Tambourine , sono contemporaneamente fan dei Nomadi e di Bob Dylan . Ho conosciuto Dylan dopo aver ascoltato nei primi anni 60 "Ti voglio" , una delle prime versioni in italiano delle canzoni del Maestro . Era così bella la canzone che mi ha spinto a voler conoscere il vero autore , e da allora non ho più perso un disco , pur continuando a seguire la carriera ed il lavoro dei Nomadi . Volevo sapere cosa ne pensavi dei Nomadi attuali . Ti ringrazio per la risposta , Alcide.

Caro Alcide , sarò più che sincero , per me i Nomadi sono e rimarranno sempre quelli di Augusto Daolio , Beppe Carletti , Franco Midili , Gianni Coron e Gabriele Copellini . Per me i Nomadi sono quelli di quell' ancora meraviglioso disco che si chiamava " Per quando noi non ci saremo ". Quelli di adesso sono soltanto un'ottima tribute band dei Nomadi , anche se grazie alla presenza di Carletti possono continuare ad usare il nome "Nomadi". Ma non scherziamo , quelli di Augusto erano un'altra cosa, un'altra dimensione, un'altro pianeta , un'altro pathos , un'altra musica . Non dimenticare le parole di Augusto  " Per quando noi non ci saremo.....lasciamo un suono...." Ehhhhh Cazzo se l'hanno lasciato , quel suono è rimasto nei nostri cuori e non se ne è più andato , proprio come quello di Dylan . Maggie's Farm aveva dedicato una special page ai Nomadi , cliccare qui  per coloro che  la volessero rileggere. Un saluto , alla prossima :o) e W i Nomadi ( quelli di Augusto però!!!!) ! 

Mr.Tambourine

 

5390

Ciao Mr.Tambourine , prima di tutto un grande grazie per come porti avanti Maggie's Farm , credo di non essere l'unico che fra i doveri della sua giornata deve fare una visita al sito .

Ho per le mani Blonde on Blonde e guardando la copertina ho notato che le prime lettere del titolo fanno BOB (Blonde On Blonde) può essere ? ciao Federico.

Può essere Federico , ma ci sono anche altre interpretazioni , ricordo che Michele aveva già parlato di questa cosa in una talkin che riporto sotto :

2733) caro michele
complimenti
sito generosissimo
sono un pressapochista
ma apprezzo gli appassionati solidi come te
una domanda banale
una curiosità che forse potrai soddisfare
perchè si intitola
BLONDE ON BLONDE?
GRAZIE INFINITE COMUNQUE
flà

Cordiali saluti

Flaviano Raschietti

Ciao Flaviano,
bella domanda!
Qualcuno sostiene che sia semplicemente un acronimo per "Bob". Blonde On Blonde.
Qualcuno sostiene che il titolo sia legato ad uno slogan televisivo dell'epoca (ed ai relativi manifesti pubblicitari) di una marca di lozione per ossigenare i capelli dal nome "Lady Clairol". Uno slogan che recitava appunto "Blonde on blonde" o meglio "Blond on blond".
In questo senso qualcuno sostiene che il riferimento sia a Edie Sedgwick, la modella e attrice dell'entourage di Andy Warhol (la "Factory") che Dylan frequentava all'epoca ed alla quale sarebbe forse dedicata "Just like a woman", così come "Leopard skin" e "I Want You", altri pezzi di "Blonde on blonde" (Edie era una falsa bionda).
La cosa sarebbe provata anche da una poesia scritta da Patti Smith e dedicata a Edie in cui Patti scrive:

(...)

"...'limes. Then a limosine. Everyone
knew she was the real heroine of
Blonde on Blonde"

Qualcuno fantasticando ha fatto notare alcune incredibili connessioni tra "Sad Eyed Lady of the Lowlands" ed "Highlands". Il primo pezzo è proprio di "Blonde on blonde". Il secondo pezzo, di "Time out of mind", chiude l'album proprio come "Sad Eyed Lady". E' un pezzo lunghissimo come SEL e proprio come quest'ultimo brano occupa tutta la seconda facciata del secondo lp (parliamo ovviamente dell'edizione in vinile). Naturalmente "Lowlands" richiama "Highlands". Ed in "Highlands" Dylan canta: "Couldn't know the difference between a real blonde and a fake" ("Non posso sapere la differenza fra un bionda naturale e una falsa").
Altri hanno visto un riferimento a Brecht (non saprei dire quale... qualcuno lo sa?).
Bisogna tenere conto che all'epoca Dylan sceglieva per le proprie canzoni dei giochi di parole e l'album "Blonde on Blonde" in particolare ne è ricco a partire dalla celebre "Rainy day women", titolo che è stato associato (come la canzone) alle droghe.
C'è anche da dire che nel corso di un'intervista Bob dichiarò che il titolo dell'album non lo scelse lui e che nemmeno gli piaceva.
Ma in un'altra intervista Bob dichiarò esattamente l'opposto. Disse cioè che il titolo lo aveva scelto lui ma che in origine doveva essere "Blond on blond" (dal femminile al maschile dunque) e questo ci riporta allo slogan televisivo.
C'è chi ha visto un riferimento al colore delle chitarre Telecaster sebbene sembra che fosse Robertson a suonarne una "blonde" mentre quella di Bob era nera.
Qualcuno sostiene che invece sia un riferimento ad una hit di Bobby Vinton chiamata "Blue On Blue" laddove i connotati di un termine come "blonde" ispirerebbero leggerezza ed allegria in luogo della tristezza di "blue".
Altri parlano di un riferimento ai capelli di Bob sullo sfondo del disco.
Ciao
Michele "Napoleon in rags"

 

Grazie per i complimenti , continua a seguire la Fattoria , :o)

Mr.Tambourine

 

5391

Vi segnalo questa bellissima versione di Imagine di Lennon cantata da Dolly Parton , Image è sempre Imagine !

http://www.youtube.com/watch?v=VW1H0u4s2yQ&feature=related

Mail non firmata

Mi trovi d'accordo Mail non firmata , Imagine è sempre Imagine ! e Dolly è Dolly ! capito cosa voglio dire........:o)))))))))))))

Mr.Tambourine

 

CLASSIFICA ALBUM PIU' VOTATI

1)  Highway 61 revisited

2)  Blonde on blonde

3)  Desire

4)  "Love and theft"

5)  Oh mercy

6)  Bringing it all back home

7)  Time out of mind

8)  The times they are a-changin'

9)  The freewheelin' Bob Dylan

10) Blood on the tracks

11) Blind Willie mcTell

12) Man in the long black coat

13) Ain't talking

14) Girl from the north country

15) The lonesome death oh Hattie Carrol

16) Series of dreams

17) Morth country blues

18) Stuck inside of Mobile with the Memphis blues again

19) Nettie moore

20) Mississippi

 

CLASSIFICA CANZONI PIU' VOTATE

  1)   LILY, ROSEMARY AND THE JACK OF HEARTS
  2)   MY BACK PAGES
  3)   HURRICANE
  4)   LIKE A ROLLING STONE
  5)   SUBTERRANEAN HOMESICK BLUES
  6)   ONE MORE CUP OF COFFEE
  7)   BLOWIN' IN THE WIND
  8)   IDIOT WIND
  9)   MR TAMBOURINE MAN
 10)  IF YOU SEE HER SAY HELLO


 

LE CITAZIONI DYLANIANE NEI FILM

Nota: in questa lista vanno inseriti solo ed esclusivamente i film in cui Dylan viene citato in qualche modo (il suo nome, un verso di una sua canzone, un poster, una copertina di un disco, o qualsiasi altro rimando di questo genere) e non quelli in cui appaiono semplicemente sue canzoni o cover delle sue canzoni (nè ovviamente quelli direttamente dedicati a lui come "Io non sono qui" o quelli fatti da lui of course... ;o) )
Aiutateci ad allungare la lista e segnalate, segnalate, segnalate...

We shall overcome , una lezione di vita - di Niels Arden Oplev (2005) - Il Proff. Freddie cita Bob Dylan sfogliando i dischi con Frits . Una casa alla fine del mondo"(con Colin Farrell 2004 ) 
Ma il cielo è sempre più blu, di Marco Turco (Fiction TV)                                                                                                              It's a free world, di Ken Loach
Vanilla sky, di Cameron Crowe
The ladykillers, di Ethan Coen e Joel Coen
Grindhouse (segmento Deathproof), di Quentin Tarantino
Ricky e Barabba, di Christian De Sica
Vacanze di Natale 2000, di Carlo Vanzina
Dangerous Minds, di John N. Smith
Simpson (vari episodi del cartone animato di Matt Groening)
Due nel mirino
Lady in the water, di M. Night Shyamalan
Walk the line, di James Mangold
The Doors, di Oliver Stone
Scrivimi una canzone
Blow, di Ted Demme
Bob Roberts, di Tim Robbins
The Hunted - La preda, di William Friedkin
Interstate 60, di Bob Gale
Be Cool, di F. Gary Gray
L'amore e' eterno finche' dura, di Carlo Verdone
Al Lupo Al Lupo, di Carlo Verdone
Io e Annie , di Woody Allen ( Just like a woman )                                                                                                                          Forrest Gump - ( Blowing in the wind )

 

I RIFERIMENTI A DYLAN NEI ROMANZI O IN ALTRE OPERE LETTERARIE
 

Vuoi contribuire ad allungare la lista sottostante? Segnala a spettral@gmail.it i romanzi, i racconti o le altre opere letterarie in cui viene citato direttamente o indirettamente Bob Dylan .

 

- "Scimpru " di Roberto Valentinii, dove Dylan è citato due volte                                                                                                        - "Achille piè veloce" di Stefano Benni, dove il cantante preferito della ragazza del protagonista è, per l'appunto, Dylan.
- "Music Box", Curcu&Genovese, Trento, 2006. ( Marc Pontoni )
- "Nel momento" di Andrea De Carlo
- "Alta fedeltà" di Nick Hornby
- "La spia e la rockstar" di Liaty Pisani, Fazi, 2006
- "L'era del porco" di Gianluca Morozzi, Parma, Guanda, 2005
- "Scirocco" di Girolamo De Michele, Torino, Einaudi, 2005
- "Giorni di un uomo sottile" di Ernesto Aloia nella sua raccolta "Chi si ricorda di Peter Szoke?", minimum fax 2003
- "La ragazza dai capelli di cobalto" di Gianluca Morozzi, nell'antologia di vari autori "Strettamente Personale", ed. Pendragon, 2005.
- "L'Emilia o la dura legge della musica" di Gianluca Morozzi - Guanda
- "Tokyo blues" di Murakami Haruki - Norvegian Wood (trad. ital. Milano, Feltrinelli)
- "Dance dance dance" di Murakami Haruki (trad. ital. Torino, Einaudi)
- "La Torre Nera" di Stephen King
- "I giorni felici di California Avenue" di Adam Langer
- "Per sempre giovane" di Gianni Biondillo, edizioni Guanda - 2006
- "Americana" di Don de Lillo
- "Denti bianchi" di Zadie Smith
- "La Danza del Pitone", di Norman Silver
- "Troppi paradisi" di Walter Siti, Einaudi
- "La fortezza della solitudine" di Jonathan  Lethem (Tropea)
- "Siamo tutti nella stessa  barca" di Owen King (Frassinelli)
- "Come dio comanda" di N. Ammaniti (Mondadori)
- "Accecati dalla luce" di Gianluca Morozzi (Fernandel)
- "Chi è quel signore vestito di bianco vicino a Bob Dylan?" di Gianluca Morozzi ("Vertigine", numero unico - 2006)
- "Il cielo sopra Parigi" di Teo Lorini (Fernandel n. 58)
- "Venerati maestri" di E. Berselli (Mondadori)
- "Zona disagio" di Jonhatan Franzen (Einaudi)
- "Una vita da lettore" di Nick Hornby
- "Ragionevoli Dubbi" di Gianrico Carofiglio - Sellerio editore
- "31 Canzoni" di Nick Hornby
- "Questa scuola non è un'azienda. I racconti del prof. Bingo" di Vittorio Vandelli
- "I ponti di Madison County'' di R. J. Waller
- "La cultura del controllo" di David Garland
- "Il paese mancato" di Guido Crainz
- "Paura e disgusto a Las Vegas" di Hunter S. Thompson
- "L'ultima tazza di caffé" di Teo Lorini (da "Posa 'sto libro e baciami" - ed. Zandegù, Torino 2007)
- "Small world" di David Lodge
- "In cerca di te" di John Irving
- "Mi ammazzo, per il resto tutto ok" di Ned Vizzini, Mondadori.
- "Parlami d'amore" di Silvio Muccino e Carla Vangelista
- "Memorie di un artista della delusione" di Jonathan Lethem (Minimum fax)
- "Boccalone. Storia vera piena di bugie" di Enrico Palandri, Milano, L'erba voglio, 1979 (ristampato da Bompiani)
- "Vedi alla voce Radio Popolare", a cura di Sergio Ferrentino con Luca Gattuso e Tiziano Bonini, Milano, Garzanti, 2006, p. 240 ("Live In Paris  - 1978").
- "Jim ha cambiato strada"(1987) di Jim Carroll. Edizione originale "Forced Entries:The Downtown Diaries 1971-1973", traduzione italiana: Milano, Frassinelli, 1997.
- "Desperation" di Stephen King
- "La bambola che dorme" di Jeffery Deaver, trad. ital., Milano, Sonzogno, 2007.
- "Testadipazzo-Brooklyn senza madre" di Jonathan  Lethem (Tropea, e in ed. tascabile Saggiatore)
- "Questo libro ti salverà la vita" di A.M. Homes
- "A long way down" (tradotto in italiano con "Non buttiamoci giù") ed. Guanda.
- "La gloria dell'indigente" di Davide Imbrogno - Ibiskos Editrice Risolo
- "Hellbook" di Michele Murino (ovvero "X-Files Bob")

 

per pubblicare le vostre mail scrivete a : spettral@gmail.it