MAGGIE'S FARM

sito italiano di Bob Dylan

creato da Michele "Napoleon in rags" Murino  -  curato da Mr.Tambourine

 

 

IN EVIDENZA

Parole nel vento  a cura di Alessandro Carrera

clicca qui

Quelli che............suoniamo Dylan

clicca qui

MAGGIE'S FARM BLACKBOARD

clicca qui

 

 

prevista per giugno l'uscita del nuovo libro di Michele Murino - Percorsi vol.2 - DYLAN AND FRIENDS

clicca qui per la scheda del libro

 

 

  TUTTE LE BANDS DI DYLAN    clicca qui

 

MODERN TIMES, il nuovo splendido album - clicca qui

 

I'M NOT THERE - ORIGINAL SOUNDTRACK - La recensione     Clicca qui

 

BOB DYLAN - TARANTULA

 

E' uscito il terzo volume della collana "Musica & Parole" (Editrice Bastogi).   clicca qui

 

Tutte le traduzioni dei testi di Dylan   clicca qui

 

Interviste a Bob Dylan    clicca qui

 

WHEN WE FIRST MET.........Racconta la tua "prima volta" con Dylan    clicca qui  

 

Come writers and critics.... saggi e articoli su Bob Dylan     clicca qui      

 

UN GIORNO TUTTO SARA' CALMO - spettacolo teatrale liberamente ispirato all'opera di Bob Dylan  clicca qui

 

THE TRAVELING WILBURYS COLLECTION - Clicca qui

 

WHO'S WHO - Tutte le persone , gli amici ed i personaggi di Dylan            clicca qui     

 

BOB DYLAN TIMELINE      clicca qui

 

ALL YOU NEED IS ROCK - The show     clicca qui

 

PER TUTTE LE ALTRE SEZIONI DEL SITO
VAI ALL' INDICE GENERALE DI MAGGIE'S FARM CLICCANDO QUI

 

THE NEWS

 

Lunedi 14 Aprile 2008

Talking Bob Dylan Blues - Parte 402 -    clicca qui

________________________________________________________________

 

A Todi torna "Like a rolling stone"
Tam Tam - Todi,Umbria,Italy
... viaggio nella musica) ha voluto aprire “Like a rolling stone”, appunto venerdì 18, con Paolo Vites, uno dei maggiori esperti in Italia di Bob Dylan, ...
Mostra tutti gli articoli su questo argomento

clicca qui

___________________________________________________________________________

L'armonica che fece innamorare Bob Dylan         clicca qui

____________________________________________________________________________

LA PRIMA VOLTA DI DYLAN        clicca qui

_____________________________________________________________

" Io non sono qui " a Bagnacavallo     clicca qui

_____________________________________________________________

Sabato 12 aprile - Sugar Blue al Dimmidisi di Roma  clicca qui

________________________________________________________________________________

Bob Dylan, via alla prevendita dei biglietti

 

Bob Dylan sarà in concerto a Bergamo il prossimo 16 giugno, ore 21, nel suggestivo spazio del Lazzaretto, evento di apertura del

Summer Sound Festival 2008. L’organizzazione del concerto è di Harold&Maude. I biglietti per Bob Dylan, il grande evento

della stagione estiva bergamasca sono in vendita con i seguenti prezzi:
 

1° settore numerato 55 Euro + 5 € di prevendita
 

2° settore numerato 45 Euro + 5 € di prevendita
 

3° settore non numerato 31 Euro + 4 € di prevendita
 

Tutti i posti sono a sedere.

Queste le prevendite per i biglietti:
 

- Box Office di Viale Giulio Cesare 14, tel. 035.236787, aperto da martedì a venerdì dalle ore 11 alle ore 14 e dalle ore 15,30 alle ore

18,30; il lunedì e il sabato dalle ore 15,30 alle ore 18,30, oppure con prenotazione telefonica al numero telefonico 02.54271
 

- circuito www.ticketone.it e in tutti i punti vendita Ticketone, tra cui biglietteria Teatro Donizetti, aperta da lunedì a sabato dalle ore 13

alle ore 20,30 - tel. 035.4160611.
 

•Ticketone e ticket.it sono gli unici circuiti autorizzati alla vendita di biglietti via internet per la data del 16 giugno di Bob Dylan a

Bergamo. I biglietti rilasciati da altre organizzazioni di prevendita per questa data non saranno ritenuti validi.
 

-Giovani Card
 

I titolari della Giovani Card potranno acquistare i biglietti del terzo settore non numerato al prezzo speciale di 25 Euro, fino ad un

massimo di 200 richieste.
 

Per lo sconto Giovani Card è necessario rivolgersi direttamente all'Istituzione Servizi alla Persona, Area Giovani - via del Polaresco 15 -

a partire da venerdì 11 aprile, tel. 035401290

 

Domenica 13 Aprile 2008

A PROPOSITO DELLO SPEAKER DEL TG-La7 ( quello di Blowin' in the waind e Mr.Tamburain) , il commento di Paolo Vites...............

è disgustosa ignoranza... guarda, l'unica cosa che posso dire davanti a una cosa come questa è che mi vergogno di essere italiano...

Anch'io Paolo , siamo già in due , anzi , tre con Napoleon in rags , e grazie per il perfetto commento !

Mr.Tamburain

______________________________________________________________________________________________________________________

I feel ashamed to live in a land where (culture) is a game

 
di Paolo Vites

Quando avevo vent'anni un anziano signore mi disse di andare a vivere in Australia. Che ci stai a fare qui, diceva, questo è un Paese che non offre nulla.
Ci ho pensato spesso in questi venticinque anni da quando mi disse quelle cose, talvolta penso avesse ragione. Poi un amico del sito Maggie's Farm, la fattoria di maggie , mi segnala questo servizio di un'importantante testata giornalistica italiana e mi viene voglia di aprire una pizzeria nel Montana, con tutto il rispetto per gli abitanti del Montana.
Sentite un po' come questo signore, pronuncia i titoli delle canzoni di Bob Dylan. Ma un cazzo di corso di inglese prima di diventare giornalisti non si fa più? Non è l'unico, questo signore del TG7. Ne conosco di colleghi che non spiccicano una parola di inglese e guadagnano tre volte quello che guadagno io. Mah.
Le vie del rock'n'roll sono infinite.

 

clicca qui per vedere il filmato e sentire l'indefinibile commento 

Questo blog per protesta cessa l'attività per almeno una settimana (ma poi - scusate ma ho orrore a risentire due volte questo servizio, dice "importante valore patetico" invece di "poetico"??)
Scherzo. O forse no. Tanto sono troppo incasinato nei prossimi giorni. Se qualcuno di voi è dalle parti di Todi magari ci vediamo lì.

Una volta ho sentito un politico alla TV che parlava delle assunzioni di 5 giornalisti nelle varie Reti : Il primo è di sinistra - diceva - , il secondo è di destra , il terzo è del centro , il quarto è raccomandato ed il quinto è bravo , evidentemente questo è uno dei primi quattro , condividi ?

Mr.Tambourine

_____________________________________________________________________________________________________________________

il commento di " Napoleon in rags"

ho visto il video di La7... ESILARANTE!
Ti suggerisco da
oggi di firmarti su MF come "Mr. Tamburain"... :o) ciao Michele


In questi giorni stavo alscoltando : Highway 61 revaisaited , I dreamed i saw Saint Augustain , Love minus zero / no laimaits , New mornaing , Queen Jane approximatelay , The mighty Quainn , When the ships come ain , potrei continuare all' infinito.......che ridere :o) o che piangere :o( .............deciderò......dice bene Paolo , la cultura in questo paese è un gioco (variazione della frase finale di "Hurricane" - to live in a land where justice is a game ).

Mr. Tamburain...................:o(

___________________________________________________________________________________________________________________

Il concerto della Slow Train Band

A Slow Train - in a fast Lane:

(Tribute Band's Gig in Milan)

Giovedì sera: piove e fa abbastanza freddo, non le migliori condizioni climatiche per uscire dal calduccio della propria casa e cercare un locale chiamato "Blue Rose Saloon" a Bresso - nemmeno per i più fanatici di Dylan-!

Ma per chi poi ha fatto lo sforzo di uscire per ascoltare questa Band di quattro ragazzi che hanno suonato "top class" classici di Dylan, la serata si è rivelata tutt'altro che uno spreco di tempo!

La Slow Train Band - Max Ambra (chitarra e voce), Dario Girardo (basso), Raffael Massa (batteria), Luca De Niglio (chitarra)- suona con questa formazione da oltre 2 anni, coprendo il periodo che va dai primi anni '60 (Blowing in the Wind) ai primi '80 (Slow Train Coming).

La serata è cominciata con un'ottima versione di "Like a rolling stone" e presto tutte le più attese "hits" (Knockin' on Heaven's Door, All Along the Watchtower, Hurricane) si sono susseguite in un crescendo di velocità e grinta, col "lead singer" Max che ha eseguito un'ottima performance senza risparmiarsi.

Certamente l'inclusione di "Positively 4th Street" e "Isis" sono state una sorpresa inaspettata e gradita, ma dovendo fare una scelta, a mio parere l'apice della serata è stato raggiunto con la versione reggae di "Don't Think Twice It's Alright" (Bob Dylan a Budokan nel 1978) e con l'evergreen  "I Shall be Released" cantate e suonate in maniera eccellente!

Con solo una pausa per dire i titoli delle canzoni, i ragazzi della Band hanno suonato forte e scorso il loro repertoire di una ventina di canzoni in ciò che a me è sembrato UN ATTIMO !!

Mentre la serata volava via, tutto il locale -ne sono sicuro- si stavano divertendo (bevendo una buona birra e ascoltando "Highway 61" dal vivo, what could be better??)...

Chi tra i fan di Dylan di Milano si è scordato o non aveva voglia di uscire.... it's their loss !! (Cavoli loro!! Ora sanno quello che si sono persi !!)...

RICORDA: SOSTIENI SEMPRE LA TUA BAND LOCALE, specialmente se suonano buon rock come la Slow Train Band e suonano DYLAN !!

Dean Spencer

____________________________________________________________________________________________________________________

BARACK OBAMA RIAVVICINA I GRATEFUL DEAD
Dopo il concerto a sostegno del senatore Usa si riaccendono le speranze dei fan del gruppo.

Non è ancora detto che Barack Obama sia il prossimo presidente degli Stati Uniti d’America, ma una cosa è certa: il senatore democratico ha fatto riavvicinare i Grateful Dead. Dopo lo show a favore di Obama nello scorso Febbraio, la storica band statunitense, sostenitrice del candidato democratico nella corsa alla Casa Bianca, potrebbe riunirsi nuovamente e forse entrare anche in sala di registrazione.

Ad alludere ad una nuova esperienza dei Greateful Dead, formatisi nel 1965 a San Francisco, è lo stesso Bob Weir, chitarrista del gruppo, attualmente impegnato con i suoi Ratdog.

“Sarei sorpreso – ha detto Weir – se, prima o poi, non dovessimo tornare assieme a suonare, anche se in questo momento la mia priorità sono i Ratdog. E lo stesso vale per Phil (Lesh) che ha il suo gruppo, per Mickey (Hart) che ha un progetto solista e per Billy (Kreutzmann) che vive felicemente in pensione alle Hawaii. Ma torneremo assieme, ne sono sicuro”.

( Dean Spencer news )

 

Sabato 12 Aprile 2008
 

The Day Carol Dennis asked who is Bob Dylan?

 
In un'intervista pubblicata nel dicembre del 1992, Carol Dennis si ricordò della prima volta che sentì nominare Bob Dylan: "Chi?", chiese al telefono alla sua amica "è Bob Dylan?".
Carol, che aveva già lavorato con Stevie Wonder e che in quel momento stava lavorando col musicista Burt Bacharach in Sud America, spiega che le propria vita fino ad allora era stata molto riservata, e non aveva avuto mai molto contatto con la musica contemporanea. "Mi dissero che dovevo fare un'audizione per il Signor Dylan, e mi dissero anche che non c'era nessuno di più importante dei Dylan o dei Beatles negli anni '60. Cominciai a lavorare per lui nel 1978, in seguito andammo in tour negli USA e poi abbiamo registrato un album in studio".
D: "Dopo il primo tour con lui, hai avuto un ruolo speciale nel gruppo: gli arrangiamenti vocali del gruppo erano compito tuo".
R: "Bhè, io mi occupavo di fare i provini ai cantanti che mi sembravano più adatti, perchè sapevo che cosa lui stava cercando, ma poi l'ultima parola era sempre la sua. Sapevo che voleva cantanti con un feeling e un passato che trasparisse dalla loro voce. Non era tanto il fatto di cercare dei cantanti che potessero adattarsi alla melodia, ma la ricerca di persone con esperienze di vita alla spalle. Questo è quello che lui mi chiese: voleva che dai suoi spettacoli emergesse un profondo feeling spirituale, esattamente come sta facendo ora Bruce Springsteen".

link originale

( Dean Spencer )

____________________________________________________________________________________________________________________

 

Sono comparse Usa e getta: glorie effimere destinate alle note di Bob Dylan. Chi ci campa (Jesse Bradford), chi cura la memoria come i commilitoni (Ryan ...   clicca qui
 

____________________________________________________________________________________________________________________

 

VIDEO BOB DYLAN: Boots of spanish leather - Across the borderline      clicca qui

 

____________________________________________________________________________________________________________________

un omaggio a Gaber e uno al Dylan di Pennebaker    clicca qui

 

____________________________________________________________________________________________________________________

Quando gli incompetenti prestano la loro voce al TG di La7 , incredibile.... , guardate il video e ascoltate i nomi delle canzoni.........fateci sapere il nome dello speaker per mandargli i complimenti di tutti i maggiesfarmers..............   clicca qui

____________________________________________________________________________________________________________________

SHOOTING STAR è da oggi collaboratore fisso della Fattoria , WELCOME !!!       clicca qui

 

Venerdi 11 Aprile 2008

TUTTO IL MONDO PARLA DEL PULITZER A BOB DYLAN

La Stampa.it              clicca qui

La Stampa                 clicca qui

MTV Italia                 clicca qui

Billboard                    clicca qui

BBC news                   clicca qui

CNN                           clicca qui

Dailynews                   clicca qui

Kataweb                     clicca qui

Alice notizie                clicca qui

Quotidiano net           clicca qui

N.Y. Post                    clicca qui

TG.com                      clicca qui

ANSA                         clicca qui

ADNkronos                clicca qui

Sonorika                     clicca qui

SHOWBUZZ               clicca qui

WALLSTREET-Italia  clicca qui

______________________________________________________________

ROGER McGUINN & THE BYRDS     clicca qui

_______________________________________________________________

Mr.AntonDjango’s Band , seconda rappresentazione di :

ARE TIMES A-CHANGIN’ ?     clicca qui

 

Venerdì 9 Maggio 2008

Cinema Teatro BUSAN – Mogliano Veneto (TV)

ore 21.00

_____________________________________________________________________________

A Fool Such As Columbia!

 Persino un gigante del mondo della musica come la Columbia qualche volta può commettere un errore. Per esempio, possiamo trovarne uno nelle registrazioni di “A Fool Such As I”.

Scritta da Bill Trader, e’ stata un grande successo per Hank Snow nel 1952 e più tardi registrata, e nuovamente un grande successo, dal grande Elvis Presley. Allora, ci si chiede, perché la versione dell’album “Dylan” del 1973 di “A fool such as I” e’ stata attribuita ad un certo B. Abner?

 

 

The Swanee River Boys in the 1940s: Buford Abner (who didn't write A Fool Such As I) is lower right

 

 

La canzone in questione e’ ovviamente quella di Bill Traders.

Bill Traders registrò un album di canzone sue, includendo “A fool such as I”. Egli era principalmente un cantautore e il copyright prova i suoi diritti.

 

 

Chi è, allora, B. Abner?

Ebbene, era il cantante del gruppo The Swanee Riverboys, un gruppo popolare del sud, che cantava soprattuto Gospel e si esibiva durante gli anni ’30.

Nato in Alabama, nel 1917, James Buford Abner scrisse e firmò almeno 116 canzoni, inclusa una canzone gospel chiamata “A fool such as I” –ma completamente diversa da quella che intendiamo noi-!!

il disco della Columbia attribuito a B.Abner

 

 

 

.............e quello attribuito a B.Trader

 

 

Il malinteso doveva essersi verificato in qualche modo alla Columbia Usa, perché nelle altre Columbia CBS companies l’errore è stato corretto, come dimostrato dall’album “Dylan” del 1973 in Inghilterra.

 

Ciò che è anche più strano, è che il cd del 1990 del suddetto album e lo stesso sito web di Bob Dylan ancora attribuiscono la canzone a B. Abner!!  clicca qui

 

Questi sono i misteri del mondo della musica…!

original link

( Dean Spencer )

____________________________________________________________________________________________________________________

LIBRI: NEWTON COMPTON PRIMA IN ITALIA A PUBBLICARE LA RACCOLTA DI BOB DYLAN

clicca qui

_________________________________________________________________________________________

ANCORA SUL PULITZER

Premio Pulitzer a Bob Dylan La prima volta di una rockstar

BOB DYLAN, PREMIO PULITZER 2008 ALLA CARRIERA

Premio Pulitzer per Bob Dylan
 

Premio Pulitzer alla carriera per Bob Dylan
 

Bob Dylan, il rock da Pulitzer

A BOB DYLAN IL PREMIO PULITZER PER LA MUSICA

Un Pulitzer alla carriera per Bob Dylan

PULITZER A DYLAN, PRIMA VOLTA PER IL ROCK

PULITZER PER DYLAN Bob ha ricevuto il premio per il suo apporto ...

__________________________________________________________

Cosa passa nel cervello di Dylan ?

 

il ritratto dell'artista fatto da "Vanity Fair " - articolo in lingua inglese -   clicca qui

 

Giovedi 10 Aprile 2008

Qualche giorno fa , durante la pausa pranzo , passeggiavo chiacchierando con Michele ( Napoleon in rags ) per le stradine di Aosta mentre ci stavamo dirigendo alla pizzeria per mangiare un calzone di quelli da antologia . Dopo esserci stancati di parlar di politica , stranamente il discorso è caduto su Bob . Ad un certo punto , visto che stavamo parlando di libri dedicati a sua Bobbità , ho chiesto a Michele : " Perchè non mi fai un elenco dei libri che ogni dylaniano deve assolutamente avere in casa ?". " Zero Killed , vieni domani in negozio , lo troverai pronto "....................   clicca qui

____________________________________________________________________________________________________________________

Il commento di Paolo Vites sul Pulitzer a Dylan       clicca qui

______________________________________________________________________________

Einstein - the first rock star?

image courtesy of NASA

<<Einstein mascherato da Robin Hood>> cantava Dylan in Desolation Row.

Nessuno scienziato ha mai completamente trasceso il ruolo di “esperto” per diventare un emblema di logica e ragione, come fece Einstein.

Oggi sappiamo indicare il momento preciso in cui egli è diventato un’icona: il 6 Novembre 1919. Quella notte la Royal Society tenne un meeting speciale a Londra per annunciare i risultati delle osservazioni che sembravano confermare la “Teoria della Gravità” e la “Teoria Generale della Relatività” del fisico.

Il giorno dopo il Times di Londra annunciava che il lavoro dello scienziato riassumeva: “A revolution in science, a new Theory of the universe, and Newton’s ideas overthrown”.

Il New York Times, tre giorni dopo riportava: ”Le stelle non sono più dove si pensava fossero – o dove sono state calcolate fino ad ora-”. Alla fine di quell’anno Einstein diventò un personaggio pubblico (public property).

Una grande parte del suo fascino fu dettato dal suo essere fotogenico, era uno che piaceva all’obiettivo e lui sapeva come giocarci: basta ricordare le foto in cui è alla guida di una bicicletta o quella in cui fa la linguaccia! Una famosa storia dell’epoca lo dimostra: gli fu chiesto da uno sconosciuto cosa faceva per vivere e la sua risposta fu <<Faccio il modello per un fotografo>> !!

Non ha mai nascosto mai le sue idee sull’aborto, la pena di morte e il proibizionismo. Nessuno scienziato prima di lui è mai stato così aperto al pubblico.

Einstein completò il suo lavoro nel 1915 a Berlino, che di lì a poco sarebbe diventata la capitale della più distruttiva guerra del mondo, fatto che condizionò profondamente la sua vita e il suo lavoro degli anni a venire.

Con l’avvento dei primi cinegiornali al cinema e delle trasmissioni radiofoniche, tra la fine degli anni ’20 e i primi anni ’30 la sua immagine e la sua voce l’avevano fatto conoscere in tutto il mondo a milioni di persone.

Fu -in un certo senso- la prima rockstar!! Aveva trovato la sua verità con la sola forza della sua mente, e con essa nel 1919 portò una ventata di speranza di nuovo inizio in un’Europa tremendamente ferita.

<<…Now you would not think to look at him, but he was famous long ago, for playing the electric violin, on Desolation Row…>>

original link

( Dean Spencer )

__________________________________________________________________________________________________________________

Roger McGuinn: “still flying solo

 

 Quando Roger McGuinn attaccò la sua Rickenbacker a 12 corde all’amplificatore e ne distorse il suono, nacque uno dei momenti chiave della musica folk rock.

Il suono era proprio quello che McGuinn –un vecchio artista della musica folk- stava cercando per iniziare la sua versione di “Mr Tambourine man”.

Dal 1964 al 1973 The Byrds (che avevano già una hit al primo posto con “Turn turn turn”), crearono una manciata di album innovativi, che aprirono le porte a varie forme musicali, come country rock, psychedelic rock e folk rock, e che poi altre band avrebbero seguito e sviluppato.

Con McGuinn anche David Crosby, Chris Hillman, Gene Clark, Michael Clark e più tardi Gram Parsons furono inseriti nella Rock’n’roll Hall of Fame nel 1991.

 Negli ultimi 10 anni McGuinn ha lavorato su un progetto chiamato “The Folk Den”: si tratta di rivisitare vecchie canzoni folk ormai quasi dimenticate. Il suo album del 2002 “Treasures from the Folk Den” conteneva contributi da Pete Seeger, Joan Baez, Judy Collins e Odetta, ed è stato nominato per un Grammy Award.

McGuinn commenta: <<Dylan aveva appena finito “Good as I’ve been to you”, ma io non sapevo nemmeno che l’avesse fatto. Sembra strano, ma abbiamo sempre lavorato su percorsi paralleli: mentre lui faceva “Basement Tapes”, noi stavamo entrando nel nostro periodo country, non eravamo in contatto, ma probabilmente ricevevamo gli stessi impulsi!>>…

…<<Ho cominciato a mettere su internet una canzone folk al mese nel 1995, tuttora lo faccio. Ora nei miei concerti c’è un po’ di tutto: canzoni folk, registrazioni “solo” e roba dei The Byrds. Non mi manca suonare col gruppo, perché con la Rickenbacker ho un sound pieno ed è molto più semplice muoversi senza grossi mezzi>>.

Quando gli si chiede se il cambiamento di Dylan da acustico a elettrico può essere stato influenzato dai Byrds: <<Forse>>, risponde, <<Ma so che dopo aver sentito la versione di ”House of the Rising Sun” dei The Animals, si rese conto che avrebbe potuto facilmente farlo anche lui. Prima era contento di essere un folk singer, ma dopo The Animals e il nostro “Mr Tambourine Man”, volle provare la scena rock…>>.

Domanda: <<Volevi fare di “8 Miles High” una canzone psichedelica?>>

Risposta: <<In realtà era una canzone sull’andare in Inghilterra: parlava dello shock culturale che abbiamo ricevuto quando ci siamo andati, con le ragazze che urlavano e la stampa che non ci accettò mai veramente.>>

D:<<Stavi per registrare con Dylan nel 1970. Ti penti di non averlo fatto?>>

R:<<Beh, i ragazzi della band volevano tornare in California, ed era tutto abbastanza vago (sia il dove che il quando avremmo dovuto farlo), ma avrei dovuto essere più forte e insistere sul rimanere lì un po’ più a lungo… ma avrebbe potuto trasformarsi in un ammutinamento… quindi partimmo!>>

D:<<Puoi dirci qualcosa sul tuo famoso guitar sound?>>

R:<<Vidi George Harrison in “A hard Day’s Night”, aveva una chitarra Rickenbacker, sembrava a 6 corde, ma era una 12! Vendetti la mia Gibson 12 corde, il mio banjo, aggiunsi un po’ di dollari e mi comprai una Rickenbacker. Cominciai a suonarla come un banjo, l’ho suonata come farebbe un folkie. La prima volta che suonai “Mr Tambourine Man” rimasi sbalordito: non potevo credere al sound che avevamo trovato. Quella canzone per me è come una preghiera: Mr Tambourine Man per me era Dio e la Magic Swirling Ship era la Terra. Facemmo solo una strofa perché le radio a quei tempi non trasmettevano canzoni più lunghe di 2 minuti e 30. Ma io amo tutta la canzone: nei concerti ora canto spesso tutte le strofe>>.

D:<<Senti mai Crosby?>>

R:<<Comunico di più con Hillman, più che altro emails, ma ho parlato con Crosby ad agosto, augurandogli buon compleanno>>.

D:<<Si parlava di una rimpatriata dei Byrds…>>

R:<<Sono contento di essere un artista solo, non ho interesse nel riformare una band.>>

D:<<Qual è la tua canzone dei Byrds preferita?>>

R:<<Beh, so che quella di Dylan è “Lay down your weary tune” –me l’ha detto di persona un giorno-, ma il mio album preferito è “Notorius Byrd Brothers”, penso che sia pluridimensionale.>>

D:<<Quando si pensa che i Byrds sono passati dal folk rock al country rock allo psychedelic rock è incredibile: cosa puoi dirci di questo?>>

R:<<Noi non volevamo essere etichettati una cosa o l’altra. La maggior parte dei musicisti la pensano così. Come artista può essere restrittivo…>>.

original link

( Dean Spencer )

_________________________________________________________________________________________________________________

I PINK FLOYD DI NUOVO INSIEME                clicca qui

__________________________________________________________________________

 
La prima missione per arrivare alla conquista del mondo partì dagli Stati Uniti d'America, per essere più precisi nel Minnesota, nella cittadina di Duluth. Fu per caso che Holk individuò il punto di partenza di quel fantastico progetto che voleva costruire.  

Stava ascoltando Virgin Radio su 106.6fm e cominciò a non tollerare più quelle schitarrate distorte e quelle voci imbutate dei paladini Indie Rock e così decise di accendere la TV. Qui Holk venne a conoscenza di un tale Robert Allen Zimmermann che si faceva chiamare Bob Dylan ma anche Elston Gunnn, Bob Dillon, Blind Boy Grunt, Bob Landy, Tedham Porterhouse, Robert Milkwood Thomas, Lucky Wilbury , Boo Wilbury, Jack Frost, Sergei Petrov, Justin Case, Elmer Johnson. Troppi nomi, pensò. Ma a lui non interessava il suo nome...interessava la sua musica: il folk. Decise che con quella musica avrebbe acquisito enorme potere nella scena mondiale. Ma ovviamente da quel giorno si sarebbe chiamata musica HOLK.

clicca qui

 

Mercoledi 9 Aprile 2008
 

A Bobby il premio Pulitzer alla carriera!

 Grandioso
 Ciao
Marina

Bob Dylan vince il Pulitzer ( da il sole 24 ore )              clicca qui

Mr. Tambourine Man è nella storia ( da Repubblica )      clicca qui

( dalla maggiesfarmer Marina ) 

_________________________________________________________________________________________________

MAGGIE'S FARM è  su WIKIPEDIA  ( a piede pagina )   clicca qui

__________________________________________________________________________________________________

Appuntamenti con la musica di Bob

La Bob Dylan Tribute Band LOST IN THE RAIN live on stage
SABATO 26.04.2008 al Bar "DA PINA" via brigata casale
Gorizia.

-------------------------------------------------------------------

LOST IN THE RAIN video " One too many mornings "    clicca qui

----------------------------------------------------------------------------------------

MF vorrebbe sapere notizie sulla band , contattatemi per combinare un'intervista , grazie Mr.Tambourine .

__________________________________________________________________________________________________________

10 buoni motivi per suonare una Fender Telecaster      clicca qui

___________________________________________________________________________________

I Queen e Paul Rodgers in concerto in Italia

I Queen tornano in tour e danno alla luce un nuovo album. Ad accompagnarli in tournée Paul Rodgers, il cantante che si era già unito a Brian May e Roger Taylor in occasione del tour del 2005 passato anche dall’Italia con quattro date sold out. E ora è tempo di novità e anche di nuove date italiane: il 26 il 28 settembre a Roma e Milano.

Queen + Paul Rodgers Rock the Cosmos 2008” toccherà 14 paesi in sette settimane tra Europa e Asia per un totale di 28 date, prima di portare la band di nuovo in Sud America, dove manca dai primi anni ’80 e dove ha tenuto nel 1985 il suo più grande concerto di sempre, in occasione del Rock in Rio davanti a più di 300.000 persone.
Due saranno le date italiane: Roma e Milano il 26 e il 28 settembre.
Durante i concerti sarà presentato anche il nuovo album in uscita il 1 settembre. Con questo lavoro si segna l’esordio in studio con i Queen per Paul Rodgers, il quale ha attivamente partecipato con May e Taylor alla stesura dei brani. Ancora da decidere il titolo dell’album, anticipato dal singolo “Say it’s not true”.

I biglietti per entrambi i concerti in Italia saranno disponibili a partire da Lunedì 7 Aprile.

Ecco le info sulle due date.

VENERDì 26 SETTEMBRE 2008 – ROMA – PALALOTTOMATICA
I Anello numerato: 70€ + prev.
II Anello numerato: 65€ + prev
Parterre: 50€ + prev.
III Anello / I e II Anello laterale numerato: 40€ + prev.

Biglietti disponibili nel circuito TicketOne

DOMENICA 28 SETTEMBRE 2008 – MILANO – DATCHFORUM
Tribuna Gold: 75€ + prev.
Parterre/Primo Anello non numerato: 55€ + prev.
II Anello non numerato: 45€ + prev.

Biglietti disponibili nel circuito TicketOne e in seguito nelle prevendite abituali Barley Arts Promotion

_______________________________________________________________________________

20 - 26 luglio 2008 - Lucca - piazza Napoleone

20 luglio Alicia keys in concert

26 Luglio Chicago - unica data italiana

__________________________________________________________________________________

Ma quanti nomi ha Dylan ?

Il nome legale di Bob Dylan è, dall'agosto 1962, quello di Robert Dylan; i principali alias con cui è conosciuto in carriera sono: Elston Gunn (adolescenziale); Bob Dillon (secondo alcuni biografi uno dei suoi primi pseudonimi, ricavato dal personaggio di Marshal Matt Dillon del film Gunsmoke); Blind Boy Grunt (accreditato su alcuni album); Bob Landy (idem); Tedham Porterhouse (idem); Robert Milkwood Thomas; Lucky Wilbury (come componente dei Traveling Wilburys); Boo Wilbury (idem); Jack Frost (produttore dell'album Love and Theft e co-produttore degli album Under the Red Sky e Time Out of Mind); Sergei Petrov (co-sceneggiatore del film Masked & Anonymous); Justin Case (usato occasionalmente nei tour dal 1980 al 1990); Elmer Johnson (usato al Mississippi River Festival di Edwardsville, il 14 settembre 1969, come guest star insieme al gruppo The Band) e ha all'attivo una carriera pluridecennale iniziata nei primi anni sessanta.
------------------------------------------------------------------------------

Sergei Petrov, Lucky Wilbury, Jack Frost oppure Bob Dylan. Uno dei più grandi, sfaccettati e polivalenti musicisti, poeti e artisti del secolo passato. Parlare di Bob Dylan significa parlare di un mito vivente, e come ogni mito sfugge a ogni descrizione e inquadramento: di lui si possono dare solo una molteplicità di immagini, cosa che ha fatto Todd Haynes in Io non sono qui (2007) (lasciando interpretare a diversi attori diversi Bob Dylan). Miti sono alcune canzoni simbolo della controcultura americana, quali "Blowin' in the wind", "Like a Rolling Stone" o "Mr. Tambourine Man" che scioglievano le differenze di genere tra country, blues e rock and roll, con influenze di jazz, swing e della tradizione irlandese o scozzese. Mitica è la sua vita, tra l'ebraismo e il cristianesimo, la rivoluzione e la reazione, la metropoli e la campagna, il grande pubblico e l'elitarismo. Ma Dylan è soprattutto uno straordinario innovatore. Ne è simbolo quel capolavoro di "Subterrain Homestick Blues" (1965) nel cui video di D.A. Pennebaker, Dylan non canta ma mostra una serie di cartelli con le parole più significative del pezzo. Un'opera di straniamento in linea con il cinéma verité e la sovversione dei codici culturali che stava avvenendo in quegli anni. Nel momento in cui il cantante è muto e mostra il testo della canzone scritto, si crea un cortocircuito tra l'espressione e il contenuto; il dispositivo stesso della musica e dell'immagine viene a galla lasciandoci nell'inquietudine prodotta dal non coinvolgimento. Dylan è stato forse il primo a portare nella musica leggera quella corrente che aveva già rivoluzionato l'arte visiva e il cinema. Nella sua autobiografia "Chronicles" rivela d'altronde di aver iniziato a scrivere musica ispirato, tra gli altri, da certi pezzi di Brecht e Kurt Weil.
Inutile elencare la miriade di premi non solo americani: basti citare gli Emmy, i Golden Globe, un posto nella Rock and roll hall of fame, nel '90 la nomina a Commandeur dans l'ordre des arts et des lettres da parte del ministro francese Jack Lang e più recentemente un Oscar per la colonna sonor di Wonder Boys (2000) di Curtis Hanson.
Nato in una cittadina sul confine col Canada, la famiglia di origine ebraica e il padre operaio per la Standard Oil Company, il giovane Robert Zimmerman ascolta le radio locali che trasmettono folk e country. Nel '59 si trasferisce a Minneapolis per i suoi studi universitari che lascia ben presto per suonare in piccoli locali della zona con una chitarra acustica. Trasferitosi a New York, si farà chiamare Bob Dylan in onore del poeta Dylan Thomas. All'inizio dei '60 pubblicherà alcune tra le più famose canzoni di protesta americane e parteciperà attivamente a battaglie politiche e culturali. L'innovazione di Dylan che all'epoca scioccò i puristi del genere fu quella di rendere elettronica la musica folk, portando contaminazioni di rock e jazz. In quegli anni Dylan usciva con la cantante Joan Baez; nel '65 si sposerà invece con Sara Dylan, da cui avrà quattro figli tra cui Jakob, cantante dei Wallflowers. Nel '66 un terribile incidente motociclistico lo costringe a uscire di scena per un lungo periodo. La prima apparizione in pubblico dopo l'incidente sarà nel '68. Nel frattempo registrava brani che resteranno inediti fino al '75 col suo gruppo The Band. La straordinaria carica eversiva di Dylan ha avuto alti e bassi, tra gli anni della contestazione, il famoso album "Slow Train Coming" estremamente cristiano, e l'esibizione per il Papa a Bologna nel '97.
Innumerevoli le apparizioni cinematografiche. Ha contribuito alla colonna sonora di quasi duecento film (tra cui Easy Rider, The Wanderers, 1978, Hamburger Hill, 1987) e il primo vero ruolo d'attore l'avrà nel western crepuscolare di Sam Peckinpah, Pat Garrett e Billy the Kid (1973), di cui realizza anche la splendida colonna sonora, che includeva, tra gli altri pezzi, "Knockin' on Heaven's Doors". Nel '73 Dylan realizza da 400 ore di girato su una sua tournée il film, Renaldo e Clara. Più curiosa che interessante, la pellicola raccoglie una quarantina di brani inframmezzati da riflessioni filosofiche e letterarie, cui parteciparono alcuni poeti beat come Ginsberg e Kerouac, forse un po' troppo frammentarie, al punto che lo stesso Dylan dichiarò d'averlo realizzato per sé stesso e per un ristretto gruppo di amici.
Nell '87 torna a recitare nel ruolo di una matura star del rock, Billy Parker, in Hearts of fire di Richard Marquand. Nell '89 è nel thriller di Dennis Hopper con Jodie Foster Ore contate. Molto più tardi, nel 2003, tornerà nei panni della rockstar in Masked and anonymous di Larry Charles (e insieme a lui firma la sceneggiatura, sotto il nome di Sergei Petrov).
Martin Scorsese ne ha amato particolarmente la vita, realizzando due documentari. Nel '78 L'ultimo valzer, su The Band attiva per una quindicina d'anni. Nel 2005, No Direction Home: Bob Dylan, un ritratto di oltre tre ore con interviste inedite e pezzi d'archivio.

____________________________________________________________________________________________________________________

From Chronicles: The unwilling rebel

 Riferendosi ai suoi tempi a Woodstock negli anni ‘60, Dylan dice: <<Era assurdo, tutti dicevano che io ero la voce di una generazione -che, tra l’altro, nemmeno conoscevo!->>.

 <<Tutto quello che volevo era una vita normale (“a 9 to 5 existence”), una casa con un vialetto alberato e rose rosa nel giardino, ma tutto ciò che ho avuto è stato una banda di sbandati, drogati, che mi saltavano sul tetto di casa o tentavano di sfondarmi la porta d’ingresso!! Volevo bruciarli vivi! Dovemmo cercare rifugio a New York>>.

Dylan dice di essersi sentito come un manichino nella vetrina di un negozio, mentre gli anni ’60 trascorrevano.

<<La cosa più importante della mia vita era la mia famiglia. La morte di Malcom X, Martin Luther King e dei Kennedy per me non furono morti di leaders, ma di padri che avevano lasciano le famiglie ferite.

Ma anche a New York le cose non andarono meglio: i vicini ci odiavano! Io do la colpa soprattutto alla stampa: continuavano a chiamarmi uno spokesman o “la coscienza di una generazione”, mi sentivo come un pezzo di carne lanciato in mezzo ai cani affamati.>>

Mentre gli anni ’60 diventavano rapidamente i ’70, Dylan era riuscito lentamente  a trovare la pace interiore che stava cercando da tempo.

<<Le cose che amo di più di quel periodo con la mia famiglia erano i compleanni, portare i bambini a scuola, le escursioni in tenda, pescare e andare in barca… vivevo semplicemente con i diritti d’autore, e mi bastava!>>.

original link

( Dean Spencer )

 

Martedi 8 Aprile 2008

RENZO COZZANI - L'intervista       clicca qui

_____________________________________________________________

TOM PETTY - La storia                       clicca qui

_____________________________________________________________

ripetiamo le date del Neverending Tour 2008               clicca qui

_________________________________________________________________________________

Chatillon aspetta Bob Dylan         clicca qui

______________________________________________________

Yes e Fleetwood Mac di nuovo insieme, Bob Dylan in concerto a Bergamo     clicca qui

______________________________________________________________________________________________________________

anziché il figlio di Bob Dylan ci siamo trovati la figlia di Fantozzi   clicca qui

_________________________________________________________________________________________________

In scena l’atto finale di The Dark Side Of The Moon
Un tour per l’ultima volta di un concept album che fece impazzire il mondo
 

Atto finale. Roger Waters suonerà dal vivo, e per l’ultima volta, tutto il concept album che fece impazzire il mondo: The Dark Side of the moon. Per permettere ai suoi fans di partecipare all’ultima del progetto che fece decollare i Pink Floyd ai vertici delle classifiche mondiali, Roger Waters ha deciso di organizzare due concerti inglesi, il 15 maggio a Liverpool e il 18 maggio a Londra

Due date e due misure precise soprattutto in fase di esecuzione. La scaletta, infatti, sarà divisa in due parti. Nella prima la band eseguirà i brani estratti dai primi album dei Pink Floyd quali The Wall, Animals, Wish You Were Here, The Final Cut e Amused To Death; nella seconda ci sarà spazio solo per The Dark Side Of The Moon.
Roger Waters, che sul palco sarà accompagnato da Chester Kamen (chitarra e basso), Snowy White (chitarra), Dave Kilminster (chitara e voce), Jon Carin (tastiere e voce), Graham Broad (batteria), Harry Waters (Hammond), Ian Ritchie (sassofono), Sylvia Mason James (cori), PP Arnold (cori) e Carol Kenyon (cori) sarà ancora in Europa l’ 11 maggio in Olanda e il 13 in Danimarca. I biglietti, il cui prezzo va dalle 45 alle 55 sterline (dai 67 agli 82 euro circa) saranno messi in vendita a partire da venerdì 29 febbraio

( Dean Spencer news )

___________________________________________________________________________________________________________

CITAZIONE SPECIALE DAL PULITZER PER DYLAN !!!

__________SPECIAL CITATION_________

A Special Citation to Bob Dylan for his profound impact on popular music and American culture, marked by lyrical compositions of extraordinary poetic power.
clicca qui

 

Lunedi 7 Aprile 2008

Talking Bob Dylan Blues - Parte 401 -    clicca qui

______________________________________________________________________________________________________________________

Bob Dylan & Tom Petty - True confessions for Carol - 2 CD      clicca qui

_______________________________________________________________________

Carol Dennis-Dylan canterà ad "Iceland" il giorno prima del suo ex-marito

La ex-moglie della leggenda americana del rock Bob Dylan, la cantante di colore Carol Dennis-Dylan, per apparente coincidenza , canterà in un concerto nella chiesa de Filadelfia in Reykjavík il giorno prima che Dylan salga sul palco nella palestra di Egilshöll in Reykjavík il 26 di Maggio . " Carol è  una cantante potente, realmente stupefacente," ha detto il direttore del coro Óskar Morgunbladid a Mr. Einarsson del coro-gospel di Reykjavík. Nel concerto nella chiesa di Filadelfia (Fíladelfíukirkjan) questo è il nome della chiesa dove si esibirà  la cantante , Carol Dennis-Dylan canterà con Andraé Crouch, un cantante americano ben noto nel giro del gospel, con il coro-gospel della chiesa ed il coro-gospel di Reykjavík. Carol Dennis e Bob Dylan si sono sposati nel 1986 e si sono separati nel 1992. I due ex-coniugi hanno una figlia ventitreenne che si chiama  Desiree Gabrielle Zimmerman .

_______________________________________________________________________________

John Sebastian in Cincinnati

  

John Sebastian dei “Lovin Spoonful”, un famoso gruppo degli anni ’60, si ricorda bene della sua apparizione al Woodstock Festival, come pure delle sessioni musicali con “The Doors”. Ma persino i suoi primi passi nei caffè di New York, dove suonava con Bob Dylan negli anni ’60, dietro suggerimento del manager di Dylan Albert Grossman, sono ricordi ancora lucidi.

Sebastian suonerà con Roger McGuinn dei “Byrds” in spettacoli che faranno insieme più avanti quest’anno. Ma questo sabato, in Fairfields, Cincinnati, Sebastian si esibirà nel suo ultimo “one man show”.

Ha mostrato di possedere ancora un memoria molto vivida dei frenetici anni ’60, rispondendo alle domande che gli venivano poste.

Domanda: <<Questo mese sei stato inserito nella “Songwriters Hall of Fame”. Cosa significa per te?>>

Risposta: <<Sono così entusiasta di essere lì con Chuck Berry, Little Richard e Neil Sedaka>>

D.: <<Lonny Mack, che è di queste parti…>>

R.: <<Oh, Lonny! Sono un suo grande ammiratore. Suonammo insieme con i “Doors” in “Roadhouse Blues”. Io suonavo l’armonica e Lonny il basso. Il chitarrista dei “Doors”, Robbie Krieger, ed io eravamo in adorazione di Lonny. Mentre lo registravamo, non avevamo idea che “Roadhouse Blues” sarebbe diventato un classico dei “Doors”. Morrison non lo cantò perfettamente ma il risultato fu sorprendente per tutti, grazie anche a Lonny.

D.: <<Secondo lei, chi è stato più importante per il movimento “folk-rock”? I “Lovin Spoonfull”, “The Byrd” oppure i “Mamas & Papas”?

R.: <<No, eravamo tutti diversi ma importanti ognuno a modo suo. I “Mamas &  Papas” con i loro incredibili arrangiamenti vocali, McGuinn con la sua “Rickenbacker” a dodici corde e noi che suonavamo i nostri dischi senza l’aiuto di musicisti professionisti.>>

D.: <<”Wellcome Back Kotter”, che scrisse e cantò nel 1976, salì al numero uno in classifica. Ha ancora bisogno dei soldi?>>

R.: <<Fare concerti mi mantiene in forma. E non si dimentichi che sto rifacendo il tetto di casa mia!>>

D.: <<Si sarebbe mai immaginato che “Wellcome Back Kotter”, dato che era stata scritta per un serie televisiva americana, sarebbe stato un successone?>>

R.: <<Ebbene, anche le sigle televisive di “Happy Days” e “Chico and the man” avevano avuto successo e, quando stavamo lavorando su questa canzone, dissi al produttore “Sai che questo potrebbe essere una “hit song?”>>.

original link

( Dean Spencer news )

 

Domenica 6 Aprile 2008

Era la canzone preferita da John Lennon     clicca qui

____________________________________________________

E le due preferite da Jimi Hendrix   clicca qui   e   clicca qui

____________________________________________________

Hey! Mr.Tambourine,
ti segnaliamo la nostra prossima data live :


Il treno lento ci riprova, una nuova serata dedicata agli appassionati di Bob Dylan:

Slow Train Band
 
Giovedi 10 aprile 2008 ore 22:00
BLUE ROSE SALOON
 
Via Caterina Romani 1/11
 
BRESSO (MI)

E' una delle poche occasioni di ascoltare Dylan suonato dal vivo a Milano e dintorni, approfittatene amici dylaniani!!!
E' giovedi' prossimo, si inizia presto e si finisce presto!

______________________________________________________________________________________________

The politics of Bob Dylan

Red Pepper, una rivista britannica tendente alla sinistra politica e nata dalle ceneri dello sciopero dei minatori inglesi del 1984-85, ha recentemente guardato nelle canzoni di protesta politica di Dylan, affermando che tutte le canzoni più importanti scritte negli anni ’60 furono composte in un periodo frenetico durato 20 mesi (Gennaio ’62 – Novembre ‘63).

Secondo il Red Pepper le sue canzoni erano influenzate dalle tradizioni radicali americane, come il Popular Front degli anni ’30/’40; i Beat Anarchists dei ’50 e poi un tocco del Young Political Movement (= Ban the Bomb e Civil Rights).

Citano canzoni come:

Only a pawn in their game”, in cui secondo loro si parla di dominanza di classe (class rule) e delle radici del razzismo;

Masters of war” = industrializzazione delle milizie (Industrial military complex )

The lonesome death of Hattie Carrol” = il sistema dei liberali contro una singola ingiustizia (sistem of liberals against single injustice).

Dopo l’uscita di “Times they are a-changing” nel 1964, il 22enne di Hibbing fu coronato come “la voce di una generazione” – ma a Dylan non importava nulla di tutto ciò, come spiegato al critico Nat Hentoff nell’estate del 1964:

<<Non voglio più scrivere per le persone, d’ora in poi voglio scrivere dal mio io più profondo, non faccio parte di nessun movimento>>.

Per far chiarezza una volta per tutte, ci disse di non fidarci di quelli che ti dicono <<lies that life is black and white>> (bugie come “la vita è in bianco e nero”) e per confermarlo cantò che lui “era così tanto più vecchio allora, ma è molto più giovane ora” (<<I was so much older then, but I’m younger than that now>>, da “My Back Pages”).

Rinforzato al Newport Folk Festival quando ci ha urlato “I try my best to be like I can, but everybody wants me to be like them” (faccio del mio meglio per essere come sono, ma tutti mi vogliono come loro!) .

Ma il suo lavoro dei successivi 12-24 mesi “It’s alright Ma, I’m only bleeding”, “Tombstone blues” e “Desolation Row, per esempio, non conferma di certo ciò che aveva annunciato nell’intervista con Henttoff!!

(Ad esempio quando un fan frustrato ha urlato a Dylan all’Albert Hall di cantare “protest songs”, Dylan rispose seccamente: <<Oh, come on, these are all protest songs!!>>)

original link

( Dean Spencer news )

_____________________________________________________________________________________

Like a complete unknown

Skirball Cultural Centre LA

Un concerto per celebrare la musica di Bob Dylan – Mercoledì, 23 aprile 2008

 Per una serata soltanto, alcuni artisti saliranno sul palco per suonare e celebrare l’arte di Bob Dylan.

 La lista è composta da: 

  • Zack De La Rocha – vocalista e paroliere del gruppo rock “Rage against the machine
  • Joe Doe – membro del gruppo punk rock “X” e artista solo di Los Angeles
  • Tim Easton – cantautore folk-rock
  • Michael Franti – musicista schietto che spazia dalla musica punk degli esordi all’”Hip Hop”  odierno
  • Maria McKee – come artista solo e cantautrice ha già pubblicato sette album
  • Meiko – cantautore “Indie”, con plauso della critica, che è stato al primo posto nella classica folk “I-Tunes”, attualmente in tour
  • Lucinda Williams – vincitrice del premio Grammy nella categoria Blues e Folk, votata dal “Time” nel 2001 quale migliore cantautrice americana. Il suo più recente lavoro si chiama “West” ed è, probabilmente, quello più personale fino ad ora.

original link

( Dean Spencer news )

_________________________________________________________________________

LORY DEL SANTO: TRADI' CLAPTON CON GEORGE HARRISON         clicca qui

 

Sabato 5 Aprile 2008

Fender Guitars : La Storia    clicca qui

_________________________________________________________________

Bob Dylan - Highway 61 revisited             clicca qui

_________________________________________________________________

Anche "Voyager" si è occupata della presunta morte di Macca        clicca qui

___________________________________________________________________________________________________

Quattro chiacchiere con Mick Jagger     clicca qui

_________________________________________________________________

The Beatles: Revolution in Pittsburgh

Ron Campbell, l’animatore australiano si ricorda che ai “Fab Four” non sono mai piaciuti i suoi cartoni che andavano in onda sulla televisione americana ogni sabato mattina dal 1965 al 1969: <<Io credo che la maggior parte degli inglesi si adombrano quando sentono un americano che cerca di parlare con l’accento inglese! John lo detestava davvero! Lo chiamava “quel fottuto Flintstones’”.

Alcuni dei lavori di Campbell saranno in mostra questa settimana insieme a fotografie e memorabilia che mostreranno i lavori originali basati sullo “Yellow submarine” dallo stesso Campbell e dallo scrittore Al Brodax: <<Lo scrissero mentre lo giravano. Non avevano la minima idea di come un film come quello dovesse essere fatto ma questo fu uno dei punti di  forza, dato che il risultato fu un film proprio inusuale.

( Dean Spencer news )

___________________________________________________________________________________________________________________

Le date dei concerti di Dylan in Italia  ( da Rockol.it )        clicca qui

_______________________________________________________________________________________

Giorni fa abbiamo parlato dei Procol Harum , guardate questo video     clicca qui

 

VAI ALLA PAGINA PRECEDENTE

ARCHIVIO NEWS

ARCHIVIO TALKING

per pubblicare le tue mail scrivi a : spettral@gmail.it