Ciao Renzo , per cominciare , dove vivi
e come hai cominciato ?
Vivo a la Spezia, dove abito e lavoro , con mia moglie
Daniela e mio
figlio Giacomo. Ha iniziato a cantare e suonare la
chitarra nei primi anni '70.
La tua prima band ?
La prima band era un gruppo country-rock denominato
Tulsa Band, nato verso
la fine degli anni '70, ed anche in seguito l'attività musicale prevalente è
stata sempre dal vivo in locali, piazze, manifestazioni ed eventi di vario
tipo. Sono stato anche parte di numerosi gruppi musicali della mia
zona, in prevalenza backing-band formate per accompagnare il mio repertorio
live che consiste in mie composizioni originali in italiano e cover di
Neil Young, Bob Dylan, Leonard Cohen , Townes Van Zandt, Kate and Anna
McGarrigle, diverse delle quali adattate e tradotte da me in lingua
italiana.
Fra le tue numerosi esibizioni live
tenute quale ricordi come le più significative ?
Il concerto organizzato per i detenuti del carcere della mia città,
in
occasione della giornata europea della musica del 1997, esperienza replicata
recentemente a dieci anni di distanza;
-l'esecuzione, dal palco della marcia Perugia-Assisi del 2001, di "Imagine"
di John Lennon con l'accompagnamento del più celebre gruppo musicale
nicaraguense, i "Mejia Godoy".
- la partecipazione, in ambito nazionale, ai Maggie's Farm Folk Fest del
2005 (Roma), 2006 ( Pistoia Blues), e 2007 (Città di Castello); al Neil
Young Tribute del novembre 2005 (Roma) ed al Townes Van Zandt Tribute del
2007 a Como.
Recentemente, il 15 marzo, ho aperto insieme alla band "Our Lady" il
concerto di Elliott Murphy durante la notte bianca della Spezia.
Come nasce la tua passione per autori
come Neil Young e Bob Dylan?
Neil Young, musicalmente parlando, è per me "la" passione: ho
cominciato a
suonare la chitarra sui suoi dischi a metà degli anni settanta e non ho mai
smesso di "frequentarlo"; indubbiamente è l'autore la cui sensibilità
musicale risponde meglio alle mie corde e la sua caratteristica più bella,
per me, è una capacità straordinaria di esprimere cose di grande intensità
con una forma semplice ed immediata.
Dylan, forse un pò stranamente, ho cominciato ad apprezzarlo davvero molto
più tardi, quando ho compreso che è l'autore da cui non si può prescindere
se si parla della musica degli ultimi cinquant'anni; non esito a dire che un
ruolo molto importante in questo senso l'ha svolto la Maggie's Farm di
Michele Murino, e ora curata da te , e della comunità di appassionati e
musicisti che
vi ruota intorno.
In generale, comunque, ho sempre teso ad apprezzare quella musica che
"funziona" anche se resa con la sola chitarra e voce, la canzone nella sua
essenzialità: per questo apprezzo tendenzialmente più gli autori solisti che
le band, e penso a Cohen ma anche a Townes Van Zandt e tanti altri...
Chi sono gli Our Lady?
Our Lady è la band con cui suono in giro da un paio
d'anni, e con cui di
fatto ho ripreso a far musica dopo uno stop di circa dieci anni (anche se
non avevo mai smesso di comporre...);
questo gruppo mi ha dato stimoli nuovi sia per la giovane età dei componenti
sia perchè mi piace molto il connubio che pratichiamo tra strumenti tipici
del folk rock ed altri più "classici" come il clarinetto, il violoncello ed
anche altri archi all'occorrenza: il "nocciolo duro" del gruppo è costituito
da sei elementi : io, l'altra cantante e percussionista Valeria, un altro
chitarrista, Simone, poi Roberto che è un polistrumentista che suona dalla
slide alla chitarra classica, dalla concertina al mandolino, e due sorelle
gemelle, Alessandra e Francesca, rispettivamente clarinettista e
violoncellista.
Mi puoi parlare delle canzoni di Bob
che hai tradotto? In base a quale criterio le hai scelte?
Generalmente tendo a sceglierle, ovviamente, tra
quelle che preferisco ma è anche necessario che abbiano determinate
caratteristiche, per così dire, tecniche, in particolare che non si siano
troppe parole tronche in fondo alle frasi, perchè questo in italiano
renderebbe molto difficile dire cose che abbiano un certo
significato...sempre che si voglia rispettare la metrica originale del
brano, ma questo per me è un punto fondamentale: devo dire che in questo
senso che le mie traduzioni si differenziano da alcune, anche molto più
blasonate, proprio perchè rifiuto di forzare la metrica della canzone
originale...in questo senso puoi confrontare, per capire, la mia versione di
One More Cup of Coffee con quella recente di Mattia Donna ( la mia tra
l'altro è precedente, anche se lo so solo io e pochi intimi)...per carità,
con questo non voglio dire che le mie siano migliori, è soltanto una
differente scelta stilistica che però considero essenziale al mio modo di
tradurre: se devo scegliere tra rispettare il significato letterale del
testo o la struttura della frase musicale privilegio il secondo aspetto,
ovviamente senza però stravolgere il senso della canzone; infine, alcune
canzoni ci tenevo particolarmente a tradurle per quello che dicono: è il
caso ad esempio di Every Grain of Sand ed Oh Sister , come del resto Red Sun
di Young e The Faith di Cohen: tutti brani che trattano tematiche spirituali
a cui mi sento particolarmente vicino.
Telegramma finale?
Buon lavoro a te, ed al più presto un altro Maggie's
Farm
Folk Fest, ci contiamo.
Se qualcuno vuole contattarmi per una serata :
Renzo Cozzani 3385000657
renzo.cozzani@libero.it
riferimenti web:
http://www.myspace.com/renzocozzani
http://www.myspace.com/aintalkin
http://www.myspace.com/neilinitalian
http://www.youtube.com/my_playlists?p=B9EFF700CC2DF5DB
Ok Renzo , ciao e grazie da me e dai
maggiesfarmers per la disponibiltà!.
E' stato un piacere , grazie a te e a coloro che mi
leggeranno !
( by Mr.Tambourine )
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