Set list: Athens Greece -
Terra Vibe Park - May 29, 2010
1. Rainy Day Women #12 & 35 (Bob on keyboard then guitar)
2. Lay, Lady, Lay (Bob center stage on harp)
3. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on guitar)
4. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again (Bob on keyboard)
5. Just Like A Woman (Bob center stage on harp)
6. Honest With Me (Bob on keyboard)
7. Desolation Row (Bob on keyboard)
8. Ballad Of Hollis Brown (Bob center stage on harp)
9. Rollin' And Tumblin' (Bob on keyboard and harp)
10. The Lonesome Death Of Hattie Carroll (Bob on keyboard and harp)
11. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard and harp (intro), Donnie on lap
steel)
12. Workingman's Blues #2 (Bob center stage on harp)
13. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard nd harp)
14. Ballad Of A Thin Man (Bob center stage on harp)
(encore)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
16. All Along The Watchtower (Bob on keyboard)
Caro Michele,
ci risentiamo dopo un po' di tempo e appena prima della partenza del tour
europeo.
Spero possa interessarti per Maggie's Farm lo scan della recensione che ho
pubblicato su «Pulp Libri» n. 85 (la rivista, per inciso, è ancora in
edicola) al libro di Mike Marqusee su Bob e gli anni Sessanta.
Grazie e buon lavoro
Teo Lorini
ps. E' possibile - con molto tatto ovviamente - provare a spiegare a Mr.
Tamb che i segni di interpunzione non vanno piantati in mezzo alla riga in
desolato abbandono, bensì attaccati alla parola che li precede? Non lo dico
per fare il pignolo ma perché MF è (e resta) il miglior sito dylaniano
d'Italia ma gli articoli con quella punteggiatura dadaista sono veramente
faticosi da leggere...
Ciao e a presto! T.
Caro Teo, come saprai Michele ha lasciato
la sua "creatura" due anni fa, passando a me la conduzione del sito. E'
possibile :o) , anzi utile , fare osservazioni sulla punteggiatura usata da
me, se ogni tanto sbaglio qualcosa ti prego di scusarmi , sono solo a
portare avanti il sito ed il lavoro da fare è veramente tanto, ti
prego, magari anche privatamente, di farmi un paio di esempi della mia
punteggiatura dadaista come dici tu , questo mi aiuterà senz'altro in futuro
nel non ripetere questi errori , grazie , alla prossima , Mr. Tambourine.
Well, here we go, the Old Bobness is back in the good ol' Europe once again to
show us that he is still "alive and kicking," and his 69 years are only “on
the paper” and not “on the road. "
Back to renew a ritual that repeats itself for several years, the ritual of
fans and new-approach followers to Dylan-Sect. The Cult of His Bobness is
like that of the Queen of England, stainless and unbreakable by the time and
human affairs, from Bobby’s up and down , critics, journalists, from the
senseless Sony who’s removing all videos of Bob and tribute artists from
Youtube, change the King, Presidents change, dictators change, change the
Democracies, change the States, but he is always there on stage to reminds
us that like him, there was never any . China refuses him the permission to
perform and China make the figure of the donkey , miserable ,
anti-historical, even anti-democratic and pitiful facing the entire world.
What you wanna do, this way things are going , times have changed but not
Bob, he is always the troubadour-singer, the minstrel , the poet , the
prophet, the voice of all generations, hurling his warnings to all the
people , rich or poor, indigents or powerful , V.I.P. or homeless,
without exception.
Dylan has become a historical-era that has left an indelible mark in music
and society, he was certainly not the only one, but he was the one who had more
impact on the conscience of society, their way of thinking and behaving, the
way to judge, to sentence and sometimes to excuse. Dylan is great? No, great
is not a proper word, Dylan is huge, full and unique. Dylan is Robert
Zimmerman? No, Dylan is a completely invented character who has replaced
Robert, joined him and he did become someone else. Magic that once only
Merlin could do , something magic that will never happen again because the
magicians Merlin no longer exist. And then? So let's enjoy this magic once
again grumbling, with the rasp in his throat and the adenoids super developed,
this frog croaking and cheerful, yet that tells its stories, the stories of
all seen from his point of view, designed by Robert and narrated by Bob. The
stories of yesterday are not very different from today, all the world is the
same, always has been in all ages of history, nothing changes even if
sometimes something changes, and not always for the better. Only Bob’s anger
has faded a little, and rightly so, Robert said what Bob had to say, if we do
not have understood the message and took appropriate actions it’s our fault,
not his. For a few hours let us dive into his music and our memories of
yesterday, today and tomorrow. Thanks Bob, thanks for existing.
Mr.tambourine
Bob , grazie di esistere
Bene , ci siamo , il vecchio Bob torna nella cara vecchia Europa ancora una
volta , ancora una volta per farci vedere che lui è sempre “alive and
kicking” , che i suoi 69 anni sono solo sulla carta e non “on the road”.
Torna per rinnovare un rito che si ripete ormai da diversi anni , il rito
dei fans e l’approccio dei nuovi adepti alla Dylan-Setta. Il culto di His
Bobness è come quello della Regina d’Inghilterra , inossidabile ed
inscalfibile dal tempo , dalle cose umane , dagli up and down di Bobby , dai
critici , dai giornalisti , da quella insensata Sony che sta togliendo tutti
i video di Bob e tribute artists da Youtube . Cambiano i Re , cambiano i
Presidenti , cambiano i Dittatori , cambiano le Democrazie , cambiano gli
Stati , e lui è sempre lì sul palco a ricordarci che come lui non c’è mai
stato nessuno. La Cina gli rifiuta il permesso di esibirsi e la Cina fa la
figura del somaro , antistorica , antidemocratica e pure barbina davanti a
tutto il mondo. Che volete , le cose vano così , i tempi sono cambiati ma
lui no , lui è sempre il cantore , il poeta , il profeta , la voce di tutte
le generazioni , scagliando i suoi moniti a tutti , ricchi e poveri ,
indigenti e potenti , homeless e VIP , nessuno escluso.
Dylan è diventato un’era storica che ha lasciato un segno incancellabile
nella musica e nella società, non è stato certamente l’unico, ma è stato
quello che ha avuto più impatto sulla coscienza della società , sul modo di
pensare e di comportarsi della gente, sul modo di giudicare , di condannare ed a volte
anche di scusare. Dylan è grande ? No , grande non è una parola adeguata ,
Dylan è immenso , totale ed irripetibile. Dylan è Robert Zimmermann ? No ,
Dylan è un personaggio completamente inventato da Robert che l’ha sostituito
, è entrato in lui e l’ha fatto diventare un altro. Una magia che una volta
solo il mago Merlino poteva fare , una magia che non si ripeterà più perchè
di maghi Merlino non ne esistono più. Ed allora ? Allora godiamoci ancora una
volta questa magia borbottante , con la raspa in gola e le adenoidi super
sviluppate , questa rana allegra e gracchiante , che narra ancora le sue
storie , le storie di tutti viste dal suo punto di vista , sentite da Robert
e narrate da Bob. Le storie di ieri non sono molto diverse da quelle di oggi
, tutto il mondo è uguale , lo è sempre stato in tutte le epoche storiche ,
niente cambia anche se ogni tanto qualcosa si trasforma , e non sempre in
meglio. Solo la sua rabbia si è affievolita , ed è giusto che sia così ,
quello che Robert aveva da dire l'ha fatto dire a Bob , se noi non non abbiamo capito il
messaggio e preso provvedimenti adatti è colpa nostra , non certo sua. Per
qualche ora tuffiamoci nella sua musica e nei nostri ricordi , quelli di
ieri , quelli di oggi e quelli di domani. Grazie Bob , grazie di esistere.
Sony , una mossa commerciale eliminare i video da
Youtube ?
Cari amici della farm...
la situazione dylan - youtube è ormai senza ritorno, e mi mordo i gomiti per
non essere riuscito
a salvare molto del materiale che era online, bello e raro...dovuto alla
cortesia maniacale di molti
fans che amavano condividere materiale per, appunto, pura condivisione.
mi è venuta in mente questa ipotesi, che nasconde però un desiderio: e se la
"mossa" della columbia-records è quella di realizzare una uscita "live" di
dylan che comprenda le sue ultime
prestazioni? intendo almeno gli ultimi 10 anni, un sunto del never ending
tour! se così fosse, dato che
qua e là ho letto qualcosa di simile senza trovare però possibili riscontri
attendibili, l'eliminazione
di molto materiale live boot sarebbe giustificata almeno commercialmente!
beh, saluti a tutti , Simone
Potrebbe essere come tu dici , ma per
me il problema è un altro , esclusivamente finanziario , Sony vuole una
parte dei guadagni di Youtube , tutto lì , forse questa pagliacciata finirà
quando si metteranno d'accordo , per ora rassegnamoci , non c'è altro da
fare :o)
Ciao Mr. Tambourine,
anche l'ultimo video caricato mi è stato rimosso.
Mi viene il dubbio: ma che mi perseguitano? Me ne hanno cancellati
quattro!!!
Volevo seguire il suggerimento di Al, ma non so manipolare i video, e non
riesco nemmeno a caricarli su facebook!
Roba da matti. Marina
Businnes is businnes , e la confusione
è la confusione. Per esempio , ai Blackstones hanno oscurato per primo il
video di "Love minus zero / no limits" , poi misteriosamente , dopo essere
stato oscurato per circa un mese è ritornato visibile , e nessuno sa il
perchè. Successivamente ne hanno cancellati loro altri tre , ma ne hanno
lasciati ancora 38 visibili , forse quelli non infrangono il copyright ? Che
senso ha tutto questo ? Nessuno ci potrebbe rispondere , Al stesso mi ha
detto che non ostante avesse tolto tutti i tag e la parola Dylan dai filmati
glieli hanno oscurati ugualmente. In giorno finirà tutta questa storia di
m...a , aspettiamo e vedremo , altro non si può fare, a meno di trovare un
abile Avvocato disposto a sporgere querela a Sony . Mi spiego , non so se
Sony abbia o no i diritti di copyright sulle musiche e le immagini dei
filmati di Bob in concerto , di sicuro so che Sony non ha i diritti sulle
immagini dei Blackstones , quindi avrebbe dovuto rendere non udibile
solamente l'audio dei clips dei Blackstones , oscurando anche le immagini
sia Youtube che Sony hanno commesso una grave violazione di diritto perchè
hanno oscurato e manipolato immagini di proprietà di altri e non loro ,
giusto il mio ragionamento ? Un abbraccio :o)
a
Venerdi 28 Maggio 2010
Bob Dylan-Oh Mercy Outtakes
Questa versione è disponibile in una tonalità seppia , box
in cartone con le immagini di Dylan in Grecia nel 1989, con Van Morrison
quando fecero uno special per la TV chiamato One Irish Rover. Si tratta di
una riedizione che originariamente era uscita in una confezione con canzoni
diverse. Il materiale è del 1989 , le registrazioni in studio dall’ album Oh
Mercy.
E' interessante, ma non così la qualità del suono ma si tratta si outtakes.
E' una bella registrazione, anche se un poco sibilante ". Non spaventatevi ,
... ci sono alcune gemme.
Io non sono un artista, e non brillo per la memoria. Riesco a scrivere a
memoria, però. A volte, è tutto quello che ho per collegare un album con un
tempo od un luogo. Ho pensato a Time out of mind questa settimana perchè era
il compleanno di Bob. Ma la decisione è venuta tutta in un lampo, tutti
hanno da scrivere di Dylan, prima o poi, giusto?
Alcune persone preferiscono Love and Theft , con il Dylan degli ultimi anni.
Io non conosco quell’album , io conosco questo. Io amo questo album, perché
suona come una stanza scarsamente illuminata che conoscevo una volta troppo
bene.
A San Francisco, c'è un bar chiamato il Castello di Edimburgo. E' a Geary,
ed io vivevo praticamente dall'altra parte della strada, in Tenderloin. La
gente scriveva del bar come se fosse stato uno scherzo, ma è una tragedia.
Il Castello di Edimburgo è dove andavo quando i drogati e gli sbandati
venivano a cercarmi. Dopo aver visto la prostituta nana o la miseria dei
senza tetto coperti di sangue essiccato troppe volte, mi piacerebbe tornare
a casa dalla mia giornata di lavoro dalla clinica , prendermi due o tre Kronenbourg e
sedermi lì ad ascoltare tutto ciò che suona al juke-box, oppure parlare
dell’ultimo film col barista e la sua signora.
In breve, ho avuto paura di quello che è il mondo esterno. Ero scettico
della bontà del mondo, vedendo la fila giornaliera del metadone alla clinica
, e come gli studi di architettura hanno cercato di spostarsi nel quartiere
e piantare palme sul marciapiede della mecca ex gay di Polk "Village" (nata
Gulch). Questi e altri reati, tra i quali la mia intolleranza, mi ha
sorpreso all’ Edimburgo con un sacco di cose nella mente. Ero alla ricerca
di una canzone per sostituire la tristezza, o per alleviarla.
C'era un juke-box là, e c’era Time Out of Mind che suonava ed io non ero
su di giri. Anche se la triste, bellezza scura di "Not Dark Yet" o il lento,
strabico, tragicomico blues di "Highlands" stava bene tra quella folla e
l'architettura in legno consumato del bar. Time Out of Mind, ho detto prima,
spazia ampiamente mentre lo ascolti, come se gli strumenti sembrano sparsi
come se ci fosse un tizio qualunque sulla strada che suona alle spalle
mentre Bob canta. La musica - graduale, metodica nella sua mente mentre
cerca di toccare le corde del cuore – ti fa spostare il culo indietro sullo
sgabello del bar per rilassarti.
Devo ammettere che c'era una donna nella mia mente in quel momento. Era lei
che mi aveva dato il CD con "Not Dark Yet". Dovrei anche ammettere che ho
interpretato quella canzone come un presagio per lo svanire (per me) del
nostro rapporto che durava da molto tempo. E mi sono fermato lì, senza più
sentire Time Out of Mind fino a tempi recenti. Mi dispiace perché sarebbe
stato proprio il farmaco per cacciare a calci le vibrazioni malefiche,
l'ebbrezza, e le cattive abitudini.
È possibile attribuire i dischi più vecchi di Dylan a un determinato momento
e luogo. Questo non vuol dire che le canzoni non hanno una qualità al di
fuori del loro tempo, ma il passato è passato. Tale è il destino. E per me,
Time Out of Mind è senza tempo. Sono le spacconate da bar di "Cold Irons
Bound" (e , contestatemi se sono l'unico che pensa a Tom Waits, quando lo
ascolto), o il sentimento stanco di "Love Sick" che tira il mio cuore in
diverse direzioni, mentre io sto seduto ancora nel mio passato, a ricordare.
E' la cadenza ipnotica delle steel guitar che sembrano spuntar fuori dalle
ombre. E forse è anche il barista chi ha il cuore delle Highlands.
Sono uscito da quel posto buio con il cuore intatto. Un effetto collaterale
quello di non aver lasciato un pò di posto a Time Out of Mind nella mia
temporanea infermità mentale. La staccionata di legno antico porta verso la parte bassa della città, con i suoi abitanti e le loro lamentele ed
i loro problemi. Sono in grado di uscire da questa situazione cisposa, col
sorriso sul viso e la testa girata ad ovest, in leggera salita, convinto che
anche se la notte è subentrata al sole, il mattino sta arrivando.
È già là.
Il 24 Maggio 1941 alle 21:05, il piccolo Bobby Zimmerman - aka Sua Dylanness
- è nato. Misurate il vostro grado in Dylanologia con i nostri primer sulle
curiosità inaspettate, con un fatto per ognuno dei suoi 69 anni, don’t think
twice!
1. Prima di ribattezzarsi Bob Dylan, Robert Allen Zimmerman si faceva
chiamare Elston Gunn.
2. Il padre di Dylan, Abe, era un giocatore di baseball semi-professionista,
prima di contrarre la poliomielite poco più che ventenne.
3. Secondo Bob Spitz, autore di The Beatles: The Biography, Dylan è stato
il primo ad aver introdotto i Fab Four alla marijuana.
4. La frase accanto alla foto di Robert Zimmerman nel 1959 sull’ Hibbing
High School Yearbook era "Per unirmi a Little Richard".
5. la prima registrazione professionale di Dylan è stata un pezzo di
armonica in una sessione con Harry Belafonte.
6. Il suo bisnonno e gli zii , proprietri dei teatri più grandi a Hibbing,
nel Minnesota, consentivano al giovane Dylan di guardare film gratuitamente.
7. Dopo aver visto Rebel Without a Cause (Gioventù bruciata), Dylan era ossessionato da James
Dean.
8. Dylan e la sua band di back-up sono stati respinti da uno spettacolo
della High School, perché il consiglio degli studenti aveva giudicato la sua
performance al provino troppo scioccante.
9. Prima di essere bocciato alla University of Minnesota, Dylan era
impegnato con la fraternità Sigma Alpha Mu.
10. Al college, Dylan era noto per truffare i suoi amici con sigarette e
articoli di abbigliamento.
11. Nel 1960, Tommy Smothers dei Fratelli Smothers ha cercato di ottenere dal
manager di un club di Denver di buttare fuori a calci Dylan, lamentando che la
sua voce era terribile.
12. Durante i suoi giorni nel Greenwich Village negli anni 1960, Dylan era
diventato imbattibile al gioco degli scacchi.
13. Quando Dylan incontrò la madre della fidanzata Suze Rotolo, Maria, mentì e le disse che aveva una malattia degenerativa dell'occhio che
lo avrebbe alla fine portato a diventare cieco, guadagnandosi così la sfiducia
eterna di Maria.
14. Bob Dylan è apparso con Joni Mitchell nel primo episodio del Johnny
Cash Show.
15. Quando firmò il primo contratto con la Columbia Records, Dylan mentì a
causa del modo di svincolarsi da una clausola che richiedeva che fossero i suoi
genitori a firmare (a 20 anni, Dylan era considerato minorenne allora)
convincendo John Hammond che era orfano.
16. Suze Rotolo chiamava Dylan con nomi di amimali domestici , come "The
pig" e "RAZ".
17. Quando un censore della CBS lo ha informato che non avrebbe potuto
suonare "Talkin 'John Birch Paranoid Blues" all’ Ed Sullivan Show, Dylan si
rifiutò di andare avanti.
18. La prima grande apparizione di Dylan alla televisione americana fu allo
Steve Allen Show nel 1964. Quando Dylan annunciò che avrebbe cantato la
canzone "Hattie Carroll," solo un membro del pubblico lo applaudì in
riconoscimento.
19. Nel 2004, Dylan ha ricevuto una laurea honoris causa in musica presso
l'Università di St. Andrews.
20. L'unica altra laurea honoris causa che Dylan ha accettato è stato nel
1970 a Princeton.
21. L'anno scorso, Dylan è stato arrestato dalla polizia del New Jersey dopo
aver sbirciato in una casa mentre si aggirava intorno a un isolato
residenziale sotto la pioggia.
22. Durante il Dylan tour del 1965 in Inghilterra, i giornalisti sciamarono
intorno al cantante a Heathrow. Erano così affascinati da Dylan che Lena
Horne, una enorme celebrità inglese, passò inosservata dalla folla di
fotografi.
23. La prima volta che Donovan e Bob Dylan si incontrarono, Dylan e il suo
entourage indossavano tutti delle maschere di Halloween.
24. La prima bozza di Dylan di "Like a Rolling Stone" era di sei pagine.
25. La sua prima moglie, Sara Lownds, ha lavorato come coniglietta per
Playboy.
26. Una notte al Max's Kansas City, Dylan e il suo road manager, Bob
Neuwirth, hanno insultato i Rolling Stones fino a quando Brian Jones scoppiò
in lacrime.
27. Dylan strinse un' amicizia di breve durata con Tiny Tim, che ha registrato
mentre lui cantava “Like a Rolling Stone", e Tiny strimpellava l'ukulele.
28. E' apparso nel 1973 nel film di Sam Peckinpah “Pat Garrett & Billy the
Kid” intrepretando la parte di un vagabondo di nome Alias.
29. Kris Kristofferson era il custode presso lo studio in cui Dylan ha
registrato Nashville Skyline.
30. Oltre a scrivere canzoni, Dylan è anche un pittore prolifico. La
copertina del suo disco Self Portrait del 1979 è un suo autoritratto.
31. Dopo la morte del suo amico Phil Ochs, Dylan ha preso il vizio di
scolarsi un quinto di bourbon al giorno.
32. Pauline Kael disse del film di Dylan “Renaldo & Clara” "Che Luigi e
Maria Antonietta avrebbe potuto fare lo stesso a Versailles, se solo
avessero avuto le telecamere".
33. Secondo Nico, Edie Sedgwick è la protagonista di "Leopard-Skin Pill-Box
Hat".
34. A partire da circa il 1960-1964, gli intossicanti preferiti da Dylan erano
l’erba ed il Beaujolais.
35. Dopo l’ incidente in moto di Dylan del 1966, Allen Ginsberg gli portò un
baule pieno di libri per aiutarlo nel tempo del suo recupero.
36. Nell'estate del 1970, Dylan è stato per breve tempo coinvolto nella
produzione di una versione musicale di The Devil and Daniel Webster con il
poeta Archibald MacLeish.
37. Al secondo concerto di John Prine a Chicago , Dylan fece una apparizione
suonando l'armonica di backup.
38. Il titolo originale di Planet Waves era Ceremonies of the Horsemen..
39. Le prime parole di Dylan che disse al drammaturgo Sam Shepard, che Dylan
aveva assunto per scrivere le scene per il film Eat the Document, sono state
"Non c'è bisogno di fare collegamenti , niente di tutto questo ha una
correlazione".
40. Shepard e Dylan hanno scritto insieme una canzone di 12 minuti chiamata
"Brownsville Girl", basata sul film di Gregory Peck The Gunfighter. Dylan
l’ha suonata solo una volta in concerto.
41. Dopo la morte di Elvis, Dylan non ha parlato con nessuno per una
settimana.
42. Nel 1978, Dylan frequentò un corso di tre mesi presso la Vineyard School
of Discipleship come inizio della sua conversione al cristianesimo.
43. Un commento estemporaneo che Dylan fece al Live Aid ispirò Willie Nelson
per organizzare il Farm Aid.
44. Durante il suo programma radiofonico via Satellite, Bob Dylan ha
ripetuto un versetto di LL Cool J "Mama Said Knock You Out".
45. Dylan in tour con i Grateful Dead per sei spettacoli nel 1987.
46. Bruce Springsteen presenta l’inserimento di Bob Dylan nella Rock and
Roll Hall of Fame nel 1988.
47. I Traveling Wilburys hanno avuto origine quando Tom Petty, Roy Orbison,
George Harrison e Jeff Lynne hanno registrato un lato B di Harrison chiamato
"Handle with Care" a casa di Dylan a Malibu.
48. Il comitato del premio Pulitzer ha dato una citazione speciale a Dylan
nel 2008 per "composizioni liriche di straordinaria forza poetica."
49. Nel 2001, Dylan ha ricevuto un Academy Award per la sua canzone "Things
have changed”, presente nel film Wonder Boys. Secondo alcune voci, Dylan
porta sempre l’oscar in scena appaggiandolo sull’amplificatore quando suona.
50. Dal 1988, come parte del suo "Never-Ending Tour", Bob Dylan ha suonato
almeno 100 concerti all'anno.
51. Dylan protagonista di un film nel 1987 “Hearts of fire” che fu un grande
flop ai botteghini. Impersonava la parte di una ex rock star che si era dato
all’agricoltura.
52. Quando Dylan suonò per Papa Giovanni Paolo II nel 1997, il Cardinale
Joseph Ratzinger (l'attuale Papa Benedetto XVI), ha tentato di impedire a
Dylan di suonare.
53. "Rainy Day Women # 12 & 35" è stata registrata in un'unica ripresa.
54. Joni Mitchell ha recentemente rivelato un grande rancore contro Dylan.
55. Nel 1999, Dylan è apparso in un episodio di Dharma & Greg.
56. Il veterano di Seinfeld Larry Charles ha diretto il film del 2003 di
Dylan Masked & Anonymous.
57. Dylan ha suonato alcuni concerti in sostegno della setta degli
ultra-ortodossi Lubavitch del giudaismo.
58. Durante una gita di cross-country nel 1964, Dylan si presentò alla porta
di Carl Sandburg e consegnò al poeta una copia di The Times They Are
A-Changin'.
59. Alla festa per l'uscita di Blood on the Tracks, la tabella di Bob Dylan
includeva tra gli ospiti Bette Midler e David Bowie.
60. Il romanzo sperimentale di Dylan, Tarantula, fu pubblicato nel 1971.
61. Quando era al liceo, il suo ordine standard al ristorantino locale era
torta di ciliegie.
62. Patti Smith e Dylan in tour insieme brevemente nel 1995.
63. È anche apparso negli spot commerciali della Victoria Secret nel 2004.
64. Weird Al Yankovic ha fatto una canzone interamente in palindromi
chiamata "Bob" che è stata copiata da "Subterranean Homesick Blues".
65. Il fratello minore di Dylan, David Zimmerman, è un produttore
discografico.
66. Dylan ha nove nipoti e un adesivo sportivo sulla sua macchina con la
scritta "World's Greatest Grandpa".
67. Dylan ha avuto l'idea per alcuni dei testi per il suo album Love and
Theft dal libro "Confessioni di uno Yakuza".
68. L'anno scorso, Dylan ha pubblicato un album di canzoni natalizie
intitolato Christmas in the heart, che comprende una molto accelerata
versione dylanizzata di "Must Be Santa".
69. Nel mese di febbraio, Dylan ha sfidato una tempesta di neve per esibirsi
al concerto per i diritti civili alla Casa Bianca.
Nel sondaggio della rivista Rolling Stone Dylan batte
gli Stones
BOB DYLAN, con “Like A Rolling Stone” ha superato un nuovo elenco delle
migliori canzoni di tutti i tempi.
I redattori e collaboratori di Rolling Stone Magazine hanno passato mesi a
mettere insieme l'ultima Top 500 e Dylan ha battuto i Rolling Stones con (I
Can't Get No) Satisfaction per il primo posto.
“Imagine” di John Lennon Imagine si è piazzata al terzo posto, mentre
“What's Going On” di Marvin Gaye e Aretha Franklin sono fuori dai primi
cinque.
Nei primi diesci ci sono Good Vibrations dei Beach Boys, Chuck Berry con
Johnny B. Goode, Hey Jude dei Beatles e Smells Like Teen Spirit dei Nirvana.
I brani del 1960 sono stati i migliori successi per il decennio, con 195
brani nella top 500; gli anni 1970 sono secondi con 131 canzoni. L'anno
migliore è stato il 1965.
I Beatles ed i Rolling Stones sono gli artisti più presenti nel sondaggio -
i Fab Four hanno 23 brani presenti sulla lista, gli Stones 14. Bob Dylan è
terzo con 13 e Elvis è l'unico altro artista con doppia cifra, con 11.
Mellencamp e Dylan di nuovo insieme per il ballparks
tour questa estate ?
Mellencamp è stato in tour con Dylan l'anno scorso, dal 10 luglio
2009 al Fifth Third Field, Dayton, Ohio.
Un articolo pubblicato oggi su Billboard, titola "T-Bone Burnett che ha
preso il premio per il 'Better' Album", ha dichiarato che ci sono piani per
Bob Dylan e John Mellencamp di essere di nuovo insieme per il ballparks
tour questa estate.
Ecco un sunto da Billboard:
Mellencamp. . . Sta inoltre pianificando alcune date con la minor league di
baseball negli stadi con Dylan durante l'estate.
L'estate scorsa, Dylan e Mellencamp sono stati raggiunti da Willie Nelson ed
i Wiyos per il ballparks tour. All'inizio della decade, Dylan e Nelson
avevano già fatto un paio di tour simili.
Seguiranno maggiori informazioni quando le cose saranno più definite.
Grazie a DSJ per la segnalazione.
Harold Lepidus, "Bob Dylan Examiner"
http://www.examiner.com/x-21829-Bob-Dylan-Examiner~y2010m5d24-Report--Dylan-and-Mellencamp-to-tour-minor-league-ballparks-again-this-summer?cid=examiner-email
Non so come sono venuto a conoscenza di Bob Dylan, ma mentre
ero in seconda elementare, mi ricordo di essere stato nella scuola di musica
della mia classe, e di aver trovato una canzone di Bob Dylan in un libro di
musica . E' stato incluso anche se la canzone "Blowin' In The Wind"
era stata pubblicata solo da tre anni, ho trovato subito dopo "This Land Is
Your Land" di Woody Guthrie. Anche alla mia giovane età, in qualche modo io
sapevo della connessione con Guthrie. Ricordo di essere stato impressionato
dal fatto che qualcuno aveva incluso Dylan nel libro di musica, tanto più
che la musica pop era ancora vista come una moda passeggera, e non realmente
degna di studio o di rispetto.
Tuttavia, io ero preso dai Beatles e dei Monkees al momento. Dylan era un pò
troppo strano per me, con i suoi titoli delle canzoni, la voce strana,
insolita, i capelli selvaggi. Comunque, sapevo che era una persona da non
sottovalutare, e tenevo le schede su di lui, anche se non avevo il
coraggio di comprare uno dei suoi dischi.
Alla fine del 1968, devo aver avuto una radio a transistor e un adattatore
per 45 giri al mio giradischi, mi resi improvvisamente conto della
top 40, ascoltando WABC e WGLI a New York. Il 1969 è stato un grande
momento, con i Rolling Stones ed i Creedence mescolati con Tommy James e le
Shondells, Johnny Cash, e Sly and the family Stone nella playlist. I primi
tre singoli che ho comprato sono stati "Can't Get Next To You" dei
Temptations della Motown, "Hair" dalle Cowsills della MGM, e "I'd Wait A Million
Years".
Quello stesso anno, la canzone di Bob Dylan era "Lay Lady Lay", che non mi
diceva molto. Non avevo Dylan, Elvis Presley o "In The Ghetto", al momento.
Ho pensato che stavo perdendo il loro meglio, e che questo stava diventando
musica "adulta”. Mia sorella minore, però, sapeva abbastanza
sull'argomento , e aveva "Lay
Lady Lay".
Volle il destino che uno dei miei migliori amici, Danny , al momento, stava
diventando un fan di Dylan. La sua famiglia lo mandò in Inghilterra per una
vacanza alla
pari. Quando tornò a casa aveva una copia mono di Bringing It All Back
Home, Danny rimase affascinato dalla musica, e cercò di coinvolgermi.
Tuttavia, ci voleva ancora un po'.
Ero ancora un grande fan dei Beatles, avrei voluto avere assistito al
concerto per il Bangla Desh, nel 1971, ma mi è stato impossibile per una
serie di ragioni, tra cui essere in vacanza estiva con la mia famiglia.
Quando ho letto una recensione del concerto sul giornale, è sembrato che
l'aspetto di Dylan sul palco era almeno altrettanto grande come la storia
dei Beatles. Né i Beatles (insieme o singoli), né Dylan in tour dal 1966,
anche se ci sono stati una manciata di apparizioni una tantum qua e là. Ora
ero molto incuriosito.
Ho aspettato per l’album del concerto del Bangla Desh album in uscita, ma è
stato ritardato per diversi motivi. Quando è arrivato il mio compleanno nel
mese di dicembre, Danny (o i suoi genitori) mi hanno comprato un regalo di
compleanno. Si trattava ovviamente di un album . Ho visto un immagine dal
vivo di Dylan, e per una frazione di secondo ho pensato che fosse Bangla
Desh! Poi lo girò e vedo che era Bob Dylan's Greatest Hits, Vol.. II. Ero
molto eccitato di avere il mio album molto personale di Dylan.
L’ho ascoltato quella sera, stupito dai quattro stili differenti che Dylan
manifestava. E ancora c’è voluto tempo per abituarsi, soprattutto alla sua
voce, o dovrei dire "voci". Ma si poteva dire che questo ragazzo era
interessante. La mia canzone preferita era "Maggie's Farm, probabilmente
perché seguiva una struttura abbastanza normale, era un titolo che aveva
qualcosa a che fare con i testi, e mi ha scosso!
Ho quindi cominciato ad accululare la collezione più strana di cose di Dylan. Compravo
tutto ciò che era appena uscito. Naturalmente ho comprato Bangla Desh , poi
Pat Garrett, e la raccolta non autorizzata da Dylan.
Nel dicembre del 1973, c'è stato un netto annuncio a piena pagina sul New
York Times di Bob Dylan / The Band al Madison Square Garden e al Coliseum di
Nassau a fine gennaio 1974. Ero stato a qualche concerto, tra cui John e
Yoko al Garden, oltre ai Grand Funk / Freddie King e Emerson, Lake e Palmer,
comunque, quelle erano le occasioni speciali, che di solito comportavano in
qualche modo la sorveglianza da parte dei genitori. Anche se mi era sembrata
una opportunità unica nella vita, non me la sentivo di chiedere loro il
permesso di andare a quegli show.
Fortunatamente, l'amico di Danny, Steven ,aveva una sorella maggiore che
aveva comperato i biglietti. Sono riuscito per fortuna ad averne uno per
lo spettacolo del 29 gennaio. C'era un biglietto in più, e Danny l’aveva
bloccato per me. Non posso farci niente se sono fortunato!
Ho ascoltato WLIR-FM la Domenica prima dello show. C'era una sorta di
"special" alla radio
su Dylan e The Band. Stavo cercando di assorbire quante più
informazioni possibili, su Dylan e The Band non conoscevo quasi nulla. Ho
scoperto che avevo un 45 dei Three Dog Night con "Chest Fever", quindi
sapevo che canzone era, ma io non avevo idea che Robbie Robertson avesse
scritto l’hit della Baez "The night they drowe Drove Old Dixie Down" fino a
quando non ho sentito la versione della Band quella sera – sono anche andato
a guardarte il mio 45 della Vanguard con Joan Baez per verificare il credito
scritto! Ho persino fatto una ricerca leggendo diversi articoli sulle
riviste, quindi sapevo cosa aspettarmi.
Mi ricordo di Steven e Danny che parlavano di temi come Dylan Great White
Wonder e titoli dei brani bizzarri come "Rainy Day Women # 12 & 35”. Mi
sentivo indegno di partecipare a questo concerto, ma ha cercato di diventare
un videoregistratore-umano per catturare questo evento nella mia mente in
modo che potessi imparare.
Eravamo vicino alla parte posteriore, in Loge credo, con il binocolo e
qualcuno aveva un registratore Panasonic. La scena era veramente rilassata -
sembrava esserci una lampada e un divano, un tocco davvero funky.
Dylan e la Band sono usciti senza preavviso lanciandosi in "Most Likely You
Go Your Way (And I'll Go Mine)". Non avevo mai sentito nulla di simile prima
- sciolta, energica, musica da adulti.
Poi hanno suonato "Lay Lady Lay" a rotta di collo, almeno rispetto alla
versione in studio, poi è stata una grande canzone dopo l'altra. Alcune
canzoni le conoscevo, a volte ho riconosciuto solo il titolo. L'unica
canzone della quale non avevo mai sentito parlare è stata "The Ballad Of
Hollis Brown", che è stata la mia preferita della notte, con Robbie che
imitava Hendrix.
Un'altra cosa che spiccava era il set acustico di Dylan, con una vera e
propria chitarra folk, credo, con un microfono posto davanti ad essa. Dylan
ha infilato i suoi classici , "Times", "Don't Think Twice", "Gates", "Baby
Blue", con l'evidenziazione di "It's Alright, Ma", con la strofa dove il
presidente era nudo che ha creato una forte allegria. Altra cosa da notare
durante il set acustico è stato l’ apprezzamento per la chitarra acustica.
Fino ad allora, amavo solo la chitarra elettrica, e tolleravo l’acustica.
Quando ho visto quello che Dylan sapeva fare, ha cambiato il mio modo di
pensare riguardo all’ acustica.
E, naturalmente, ho visto di persona che Dylan e The Band stavano cambiando
il corso dell'arte in generale.
Grazie, Bob, e stato un compleanno molto felice.
Il 24 maggio nella vita di Bob Dylan, in base alle informazioni tratte dal
Desolation Row Service information:
Robert Allen Zimmerman, figlio del proprietario di un negozio di mobili
Abe Zimmerman, è nato a Duluth, Minnesota. Il ragazzo crescerà fino a
diventare Bob Dylan. (1941)
Robert Allen Zimmerman ha il suo bar-mitzvah, presso l'Hotel Androy,
Hibbing, nel Minnesota, con 400 ospiti. (In realtà maggio 22,1954)
Dylan è registrato durante l'esecuzione di canzoni di Woody Guthrie a
Minneapolis, Minnesota. La registrazione, a tempo debito, varrà a galla come
bootleg intitolato Il Minnesota Party Tape. (1961)
Roy Orbison è tra gli ospiti che partecipano al 21 ° compleanno di Dylan nel
Greenwich Village, New York City. (1962)
Per il suo 25 ° compleanno, Bob Dylan suona all' Olympia di Parigi, in
Francia, dove viene svolto il set elettrico di fronte a un enorme bandiera a
stelle e strisce. Dietro le quinte, incontra gli idoli del pop francese
Francoise Hardy e Johnny Hallyday. (1966)
Dylan passa il suo 30 ° compleanno visitando il Muro del Pianto a
Gerusalemme, Israele. (1971)
Durante le sessioni per l'album Shot Of Love, Dylan è ai Clover Studios, Los
Angeles, lavorando sul mix delle canzoni Shot Of Love e Heart Of Mine.
(1981)
Dylan risuona almeno 21 canzoni per il suo prossimo tour europeo al Teatro
Beverly Hills, Los Angeles, California, con Mick Taylor, Greg Sutton, Ian
Maclagan, e Colin Allen. (1884)
Per festeggiare il suo 66 ° compleanno, una via di 1,8 miglia chiamata Bob
Dylan Way è aperta a Duluth, Minnesota, contrassegnata da cartelli che
mostrano Dylan con chitarra e microfono. (2007)
Dylan suona il secondo concerto dei due al The One Mile Centre, St. John's,
Newfoundland, Canada. (2008)
Harold Lepidus, "Bob Dylan Examiner"
http://www.examiner.com/x-21829-Bob-Dylan-Examiner~y2010m5d23-Happy-69th-birthday-Bob-Dylan-?cid=examiner-email
L’ho già detto una volta ed ora lo ripeto , Massimo Bubola è ancora il
cantautore # 1 , che piaccia o no. Ieri sera sono stato al Teatro Ciak a
vedere il suo show e sono uscito con la bocca addolcita. Le sua ballate mi
hanno riportato nella musica , quella musica che le radio stanno facendo a
pezzi , con tutta quella massiccia importazione di stronzate dall’estero ,
artisti usciti dai ghetti e che nei ghetti sarebbe meglio ritornassero ,
rappettari ciccioni , rappettare che dire volgari è un eufemismo , il vocal
femminile rappresentato dal peggio che possano offrire le strade di Harlem o
di Los Angeles. Meno male che da noi c’è ancora gente come Massimo , che
trasforma la poesia , i sentimenti , le emozioni , i ricordi , in
straordinarie ballate che ti cullano come la dolce ninna-nanna che ci
cantava la nonna , non voglio significare che veniva da addormantarsi ,
voglio solo dire , cazzo , un feeling all-right si era impossessato di me e
degli altri spettatori. Massimosda parlare al cuore della gente con parole
semplici , e quando prende qualche forzatura letterale per esigenze di rima
si sente subito che ha sbandato leggermente dal suo Staus Quo. Lontano dal
mondo dei Work in Progress fatti di misere riedizioni di classici senza
pathos solo per raggranellare soldi , Massimo vive nel suo mondo “Bubola” ,
un mondo al quale molti devono tanto ed han reso poco , soprattutto
sfruttando ( non voglio dire plagiando ) il suo linguaggio , la sua
emozionalità , la sua sensibilità. Qualcuno ha sfruttato spudoratamente
l’opera di Massimo costruendoci sopra una folgorante carriera , peccato si
sia sempre scordato di ringraziare Massimo per questo , ma non è un problema
basilare od esistenziale , Massimo capisce queste cose anche se gli fanno
male dentro , perchè Massimo è un Maestro , e per i Maestri c’è la gloria ,
lo stipendio mensile è per i mediocri.
L’eccellenza è sempre combattuta , osteggiata , invidiata , criticata ,
volutamente ignorata , ne sa qualcosa il buon Dylan che è sempre presente
nelle pieghe della musica buboliana , anche Bob ha subito , forse ancora in
forma più pesante , le vessazzioni che ha subito Massimo , ma ne sono usciti
tutti e due alla grande , andando dritti per la strada che avevano scelto
senza guardare in faccia a nessuno. Questo è il comportamento del vero
Artsista con la A maiuscola , quello che guarda al suo cuore e non agli
stolti desideri dei discografici che stanno collezzionando figure
impensabili in questi ultimi anni. L’Artista crea per se stesso , per una
esigenza personale , gli impiegati della musica naturalmente agiscono in
modo diverso , con un occhio al mercato , uno alla moda del momento e la
mano sul portafoglio , comportamento lecito , ma quanta povertà in queste
cose !
Ho visto molti vecchi amici di Maggie’s Farm allo spettacolo di Massimo , mi
aspettavo anche giornalisti e critici di grido , ma quelli sono troppi
impegnati a seguire le gesta di lady Gaga , fa niente , tengono famiglia e
devono “maggnnà”, forse capibili , ma...........
Dopo questa doverosa premessa che non ha nessuna pretesa di verità assoluta
( è solo il mio parere ) , veniamo alla cronaca della serata.
Set list :
1) Ballata dei luminosi giorni (M.Bubola)
2) Fiume Sand Creek (M.Bubola-F.Deandrè)
3) Corvi (M.Bubola)
4) Marabel (M.Bubola)
5) Quello che non ho (M.Bubola – F. Deandrè)
6) Dolce Erika (M.Bubola)
7) Capelli rossi (M.Bubola)
8) La sposa del diavolo (M.Bubola – M.Gazich)
9) Ma non ho te (M.Bubola)
10) Rosso su verde (M.Bubola)
11) Puoi uccidermi ( M.Bubola)
12) Dostoevskij (M.Bubola – P.Fabrizi)
13) Niente passa invano (M.Bubola)
14) Eurialo e Niso (M.Bubola – A.Severini)
15) Camicie rosse (M.Bubola)
16) Uruguay (M.Bubola)
17) Blues di Re Teodorico (M.Bubola)
18) Doppio lungo addio (M.Bubola – P.Fabrizi)
19) Senza famiglia (M.Bubola)
20) Encantado signorina (M.Bubola)
21) Il cielo d’Irlanda (M.Bubola)
Teatro Ciak , splendida cornice per uno splendido concerto
!
Sul palco solo la musica e le parole sono i padroni assoluti , niente
orpelli , scenografie , macchine del fumo , abiti di scena , solo musicisti
senza atteggiamenti da superstar , la semplicità di una musica genuina e
sincera , che viene dal cuore prima che dalla mente , parole che la mente
mette in rima senza mai cadere nel banale o nello scontato , testi dotati di
una loro "nobiltà" incontestabile , musica che viene dal passato per
manifestarsi nel presente , perchè la musica "vera" non tramonta mai , non è
soggetta alle mode. Questa è la musica di Bubola , musicista e songwriter
"prezioso" , con un posto prenotato nella Hall of Fame Italiana , se mai ci
sarà una Hall tutta nostra , popolata di personaggi che ci sono stati e ci
sono cari , che hanno scandito i tempi della nostra vita con le loro canzoni
, l'idea è buona , perchè non realizzarla ?
Ballata dei luminosi giorni : Personaggi reali ed
immaginari entrano ed escono dalla canzone mescolandosi con i ricordi di
Massimo che è sempre sensibile a questi sentimenti , ad una vita lontana
dall’oggi e dalle sue frenesie. La storia di un persiodo di vita cantata
davanti al camino , con gli amici riuniti in cerchio , un buon bicchiere di
vino e quei sapori di vita campagnola che si perdono ormai nella notte del
tempo passato.
Fiume Sand Creek : Grande ballata sottolineata dal
suono dolce della slide e delle acustiche . Nota doverosa , Massimo ha
rinunciato al supporto delle tastiere per mantenere un suono più aderente
allo stile delle ballate e del blues. Composta con Deandrè, questo classico
trova nuova vita in questo nuovo suono country , con questi musicisti che
vivono quello che stanno suonando e mettono l’anima e la sensibilità nella
musica , Massimo fa il resto con la voce , le parole , la sua tranquillità
trasmette pace e serenità in chi l’ascolta , il crooner ti porta lontano in
un mondo che forse oggi è irreale e paradossale se confrontato con l’intento
della canzone.
Corvi : Ballata rock , sembra di sentire il suono
grezzo dei primi Rolling , degli Animals ed anche dei Kings , assolo in
stile Clapton che insaporisce il tutto. Chilometri e centimetri si
paragonano mentre i Corvi volano sopra di noi e i denti gialli del lupo ci
creano una visione di terrore , il pensiero delle realtà quotidiane con le
quali ci dobbiamo scontrare , finale in crescendo , suono pieno e ricco ,
che dire di più , promossa a pieni voti.
Marabel : Non so perchè ho trovato molto Dylan in
questo rock , il Dylan di Hurricane e quello di Stuck inside of Mobile , il
Dylan crooner della sua fantasia , proprio come fa Massimo , racconta le sue
storie semplici sempre lontano dal mondo reale , versione moderna di Omero o
Virgilio e di tutti quei poeti che cantano le bucoliche cose affascinando la
gente da migliaia d’anni.
Quello che non ho : Anche qui l’ispirazione “12 &
35” si insinua nella mente di Massimo che la usa per confezionare un solido
blues-rock con un testo che riporta agli anni 60. Anche la musica e
l’arrangiamento danno una mano a ricreare questa atmosfera blues nella quale
era maestro John Mayall. I musicisti dimostrano ancora una volta di aver ben
assimilato la lezione , di come vanno suonati certi pezzi , di come vanno
interpretati , di come si usano i suoni , in questo brano la fa da padrone
il suono nasale Gibson-style che ben si integra con i riff blues-jazz che
questa canzone sa mettere in mostra.
Dolce Erika : Avevo già sentito alcuni di questi
brani in precedenza , Dolce Erika , dedicato alla moglie , si rifà alla
tradizione dei trovatori medioevali , con il caratteristico uso di accordi
minori che rendono drammatico il pezzo. Erika è come il pettirosso che si
appoggia sulla spalla di Massimo e più non andrà via , Erika rimane per
sempre , il pettirosso invece se ne andrà per ritornare , trasformando in
tragedia una dolce storia d’amore alla Paolo e Francesca.
Capelli rossi : Ispirato ad un fatto vero , che può essere letta
anche al di là dei fatti che l’hanno ispirata. Acustiche arpeggiate e slide
sono in primo piano facendo corona alla voce limpida di Erika Ardemagni che
con Massimo duetta in modo perfetto, l’armonica di Massimo riporta qualcosa
di dylaniano sul palco , i musicisti si vestono da turnisti di Nashville , e
non li fanno rimpiangere.
La sposa del diavolo : Ballata ispirata da un’antica tradizione marinara
che narrava la tristezza e il dolore delle mogli che vedevano partire i loro
amati sulle navi per le rotte commerciali , e che non sempre ritornavano
alle loro case tra le braccie di chi li aspettava. Una triste realtà che
ancora oggi si esprime in forme diverse , ma Massimo è il crooner del dolce
stile che riesce ad essere felice e drammatico allo stesso tempo , è il
nonno che racconta le storie ai nipotini , con le parole dei tempi andati ,
che sempre affascinano per la loro rarità e realtà. La narrazione è a due ,
con Erika e Massimo che interpretano le parti dei disgraziati che sperano di
potersi sempre reincontrare , di non doversi mai confrontare col destino del
mare nero che tutto inghiotte senza pietà alcuna.
Ma non ho te : Canzone sulle mancanze che affliggono tutti , tutti
abbiamo tanto , eppure c’è sempre qualcosa che ci manca , una donna da amare
, la fiducia , la speranza , le tante cose materiali non compensano la
mancanza di te , mentre il tempo si fa passare bevendo birra e pisciando
lacrime , perchè c’è sempre una vocina che mi ricorda che non ho niente se
non ho te.
Rosso su verde : Ispirato dalle feste contadine che
si svolgevano sull’aia , quando si raccontavano i fatti della guerra appena
passata , dove l’esperienza degli anziani diventava il “verbo” da seguire.
Dolce ninna-nanna delle rimembranze , fatti di guerra che tornano alla mente
, rinnovano la paura del non ritorno a casa , là , su quella maledetta
collina prima che scoppi l’inferno. Mandolino e chitarre acustiche fanno da
dolce sottofondo a questo scoppio di umanità sotto forma di ricordi e forse
anche di rimpianti , per tutti quelli che c’erano e che ora non ci sono più
, che non mi sentono più perchè sono rimasti su quella collina e non
torneranno a raccontare le loro storie sull’aia in mezzo ai loro cari.
Puoi uccidermi : Acustiche e Telecaster sono il supporto di questa
Nashville song. Il tema è l’amore , che ti può uccidere con una rosa
infilata sotto le lenzuola , come uno specchio che non riflette , puoi
uccidermi in un attimo o farmi vivere per sempre dice il crooner , ma non
dissanguarmi lentamente. Maestoso assolo delle chitarre che svolgono due
temi diversi integrandosi alla perfezione , suono ricco e compatto , con i
vuoti ed i pieni che sottolineano i passaggi della canzone , la sua
drammaticità e la sua speranza nella felicità infinita.
Dostoevskij : Suono e ritmo tipicamente country con gli arpeggi delle
telecaster che entrano ed escono al momento giusto. Avrei voluto diventare
Dostoevskij per trovare sempre le parole giuste per te , ma come tanti ho
perso il tempo , e anche la fortuna.
Niente passa invano : Il titolo dice già tutto , niente passa invano ,
tutto quello che abbiamo vissuto serve ad aumentare la nostra esperienza , a
diminuire la distanza fra la mia mano ed i tuoi capelli. Ogni volta alzò gli
occhi ma non ho il coraggio di domandare , contrabbando parole per poesia ,
ma questo è il silenzio che volevamo noi , dove le parole non sono più
necessarie a riempire il tempo , basta uno sguardo per capire tutto , per
questo nessun dolore e nessun amore passa invano. Ripercorro i miei passi
mentre passano le stagioni , ho rivisto tutto , momenti brutti e belli , ed
alla fine niente passa invano.
Eurialo e Niso : Anche questo pezzo suona country , Massimo con
questa band si è allontanato dal sound celtico per avvicinarsi al
tex-mex bordeline con sonorità slide alla Ry Cooder. La forma narrativa è
sempre la tipicamente crooner di Massimo che non tradisce se stesso , non si
piega alle mode , ama le sue forme ed il suo suono e per niente al mondo è
disposto ad allontanarsi , come dice lui , le canzoni più belle non sempre
sono quelle più famose. Il dobro slide e certi stacchi ritmici richiamano le
sonorità Creedence che ben si compattano con la narrazione di Massimo , in
fondo c’è poca differenza di intenti fra lui ed il country , musica che
racconta storie semplici nate dall’esperienza giornaliera proprio come
quelle di Bubola.
Camicie rosse : Siamo in pieno Mex , con tromba e sax che danno il
vero sapore messicano , mentre per il tex-mex borderline la fisarmonica
sostituisce i fiati. La fusione fra le due culture si realizza in questi due
modi , ma le sonorità sono diverse , più piena e felice nella tristezza del
Mex , più povera e speranzosa nel Tex che guarda avanti con un occhio al
passato.
Che la storia narrata sia da questa o da quell’altra parte dell’oceano non
ha importanza , la morale è sempre quella , la gioia ed il dolore , le
speranze e le delusioni sono le stesse su qualunque sponda del grande mare
Oceano ti trovi.
Uruguay : Con il riff dei fiati preso in prestito da norwegian wood e
Positively fourth street , d’altronde Massimo non ha mai fatto mistero che i
suoi modelli sono sempre stati Dylan e Lennon. Anche qui siamo sempre in
territorio messicano , il suono non si distacca un attimo dalle regole.
L’assolo eseguito dalla tromba da alla canzone il senso della tristezza che
è ugualmente espresso dalle parole , il dolore per la mancanza della dolce
patria , che sembra il paradiso , il paradiso del dolce Uruguay.
Blues di Re Teodorico : Un salto indietro ai tempi del Rhythm & Blues
con i fiati che svolgono il tipico lavoro di contrappunto ritmico. Povero Re
Teodorico , che avevi tutto ed ora tutto appartiene a me, forse chi troppo
vuole nulla stringe alla fine. Mai balzare in groppa al diavolo è la morale
della canzone , queste cose portano sempre alla rovina , povero Re Teodorico
!
Doppio lungo addio : C’è La Bamba , Twist & Shout e
Like a rolling stone nei meandri scuri di questa canzone , il loro sapore
nasce dal fondo e viene timidamente a galla durante l’esecuzione. Cantato di
forma dylaniana , testo che mette in evidenza le due facce della medaglia ,
positivo contro negativo , la vecchia storia della vita , bisogna saper
scegliere da che parte stare , io e te , tu ed io , tu eri me io ero te , un
doppio bacio , un doppio lungo addio , un doppio sparo , un doppio lungo
addio. Io costruivo ali e tu volavi , io costruivo chitarre e tu le
suonavi , è questa la storia che si ripete sempre , il santo e l’assassino
che sono in noi continuano lo scontro all’infinito.
Senza famiglia : Suono tipico da gruppo country soft-rock , con la
pedal steel che ti porta al centro di quell’atmosfera ed i fiati che
mantengono il tutto dentro al tex-mex . La radio dice “Si salvi chi può” ,
io mi unisco ad una banda di Rock & Roll , ma tu dove sei amore ? Credi che
sia facile , credi che sia semplice , andarmene senza di te ? Il tempo
scorre , i giorni se ne vanno , ed io rimango con la tristezza di
essere senza famiglia , senza nessuno che mi somiglia , in questa valle di
solitudine.
Encantado signorina : Questa canzone starebbe bene anche su “Desire”
di Bob senza sfigurare. L’atmosfera messicana ed il sound borderline fanno
un fischio al paradiso , encantado signorina , encantado ballerina dice il
crooner , faccio un salto in paradiso poi rispondo al tuo sorriso , mia
regina , un inchino a quel sorriso mentre il pubblico batte il tempo con le
mani e la pedal steel rende tutto dolce , zuccheroso e divertente. Sembra
una triste e romantica dichiarazione d’amore d’ altri tempi , quando si
andava sotto la finestra dell’amata a far la dichiarazione con la chitarra.
Il cielo d’Irlanda : Troppo famosa per richiedere altre descrizioni ,
è sempre un piacere riascoltarla , specialmente con il suono corposo di
questa ottima backing-band , un bravo a tutti tra gli applausi sinceri del
pubblico , quel gregge sotto il cielo d’Irlanda che ti ubriaca di
stelle , alla prossima Massimo.
Ho appena scoperto che 'Wichita' non è di Gilian Welch.
Anche
lei la canta, ma è di Tim and Mollie O'Brien.
Andrebbe corretto qui:
http://www.maggiesfarm.it/moderntimesnote.htm
Ciao.Francesca Chiarelli
Oggi ci concentriamo su John Robert "Joe" Cocker, OBE, il quale è nato il 20
maggio 1944 a Sheffield, in Inghilterra.
"Just Like A Woman"
Cocker ha coverizzato Bob Dylan, le canzoni di tutta la sua carriera, tra
cui "Catfish", "Dear Landlord", "Dignity", "Girl From The North Country", "I
Shall Be Released", "Just Like A Woman," The Man In Me "," Seven Days ", e"
Watching The River Flow ". Grande fan di Ray Charles, Cocker ha avuto anche
una hit nel 1987 con la sua cover di "Unchain My Heart", che Bob Dylan aveva
eseguito 13 volte in concerto l'anno precedente.
Joe Cocker
esegue "Dear landlord".
Harold Lepidus, "Bob Dylan Examiner"
http://www.examiner.com/x-21829-Bob-Dylan-Examiner~y2010m5d20-Bob-Dylan-birthday-tribute--Part-three-with-Joe-Cocker
Ciao... giusto per ricordarti, ma sicuramente non è
necessario, che da
domani 24 maggio (compleanno di Bob) si può votare sul sito
www.dylanradio.com per scegliere, tra le 50 canzoni in gara, chi passerà al
turno successivo.
Speriamo che anche quest'anno il simbolico trofeo arrivi in Italia, la
concorrenza è forte... Al Diesan
Raccomandazione ai nostri affezzionati
Maggiesfarmers , trovare 5 minuti di tempo e votare per gli italiani Al
Diesan e Dylan Dogs !
World Championship Trials - Duluth Minnesota 2005 - in the land of BoB
" Easy to do , do you Mr. Jones ? ".
a
Venerdi 21 Maggio 2010
Cerco aiuto per Piazzola sul Brenta
ciao Tambourine....un piccolo aiuto se si potesse pubblicare il mio
messagio.
non riesco a trovare hotel o pensioni a piazzola sul brenta vicino al
centro,
solo molto in campagna, se qualcuno del posto volesse dare delle indicazioni
sarebbero gradite.
o in alternativa come piazzola è collegata a padova, fino a che ora c'è un
pulman....
grazie, carlomartello@libero.it
C'e' una song di Dylan,visto che tra un pò viene in Italia
che pagherei oro per sentirla dal vivo, mi basterebbe solo questa e andrei
via dal concerto, tanto per dire quanto ci terrei ad ascoltarla direttamente
dalla voce di Bob.
Ricordo uno scritto in cui una volta un fan (durante il NET degli anni 90)
andando ad un concerto di Dylan incontro' Bob stesso, e la fan o il fan gli
chiese (vado a memoria) perche' non canti mai Sara? Dylan porto' la mano sul
cuore e disse qualche cosa tipo che per lui cantarla era una faccenda
"dolorosa".
E pure Sara è una delle più belle canzoni di Dylan forse al pari di Sad-Eyed
Lady of the Lowlands, e come molti ricordano fù incisa in una sola take a
presa diretta.
Certo è' che quella song secondo il mio punto di vista è' una composizione
talmente alta che contiene un "anima" viva nel suo interno.
Mi chiedo che reazione ci sarebbe da parte dei fans dei critici ed altri se
durante questo nuovo tour Dylan, che non l'ha mai eseguita dal vivo, se non
durante la Rolling Thunder Rewie nel 1975, Bob prendesse a suonarla.
Io penso che già dai primi due accordi si assisterebbe ad un religioso
silenzio per poi esplodere con grandi applausi e magari a dire mentre si
ascolta "stà' cantando Sara, ha suonato Sara" e a fine song con l'audience
che esplode in un grande boato. Certo è' che si assisterebbe e sarebbe ad un
grande evento.
Tra l'altro la song "Sara" per quanto sia un "testo personale" non mi sembra
che sia stata mai incisa come cover da altri artisti. Ad esempio One More
Cup of Coffee è stata eseguita spesso , ma Sara ancora non mi risulta.
Lo sò lo sò è solo un po' di fantarockdylaniano,a piace pensare che Dylan un
giorno o l'altro risuoni Sara.
Cagliari : The Happy Birthday Live Show - Open stage
con Al Diesan
Ciao carissimo, finalmente rivedo on line il nostro amato
Maggie's Farm e ne
approfitto subito per inviarti la locandina di quella che è sicuramente la
nostra serata importante, quella con la quale festeggeremo il 69° compleanno
di Bob.
Dal momento che capita di lunedì ci è un po' difficile festeggiare il
medesimo giorno, perciò abbiamo posticipato l'evento al venerdì e c'è una
novità: sarà un 'open-concert' ovvero aperto a tutti quei musicisti/cantanti
che vogliono cantare o suonare con noi le canzoni in scaletta (pubblicata
anche alla pagina dell'evento su Facebook), possono salire sul palco per
festeggiare al meglio.
Un abbraccio, Alex
Che rabbia non esserci !!!!!!!!!!!!!!!!
Ma perchè non vieni ad abitare a Milano ????? :o)
Io non sono qui: visioni e revisioni delle
impersonificazioni di Bob Dylan
So che è passato diverso tempo dall’uscita del film di Todd Haynes “I'm Not
There”. Anche se, stavo pensando ad film alcuni sui quali teorizzare, mi è
venuto spontaneo di rivedere questo. Come quelli che hanno letto i miei post
precedenti, è del tutto ovvio che mi intriga Bob Dylan. O se è stato lui
l'analisi nel contesto della autenticità, o per il tempo che si parlava di
lui, nel contesto del folk revival e della controcultura. Ho quindi voluto
dare un'occhiata a questo film di nuovo e vedere i vari passaggi ai quali è
stato sottoposto pubblicamente, Haynes sottolinea questo molto bene.
Come detto, I'm Not There cattura con grazia i personaggi mosaico del
cantante folk americano iconico / cantautore Bob Dylan. Rivedere i cinque
decenni di carriera di Dylan, lui che non ha mantenuto l'attenzione alla
cultura popolare (per quanto sotto il tiro dei tabloid di gossip). Credo di
essere affascinata dalle sue personificazioni camaleontiche che lui, forse
intenzionalmente o no, manifestava nella sfera pubblica. In una certa
misura, questo lui l’ha rivelato essendo in anticipo sui tempoi e per
il resto di noi ci lo ha fatto notare, questo atteggiamento gli dava alcuni
attributi profetici.
Questo film cattura le sei di transizioni più evidenti di Dylan, ritratte in
sei caratteri diversi. La causa di queste transizioni è stata molto più
grande di ciò che si potrebbe definire nei suoi termini letterali, nel senso
che questo potrebbe essere spiegato anche metaforicamente. Perché Bob Dylan
si sia mosso così rapidamente soprattutto nella prima metà degli anni
Sessanta, un decennio molto particolare di rivolte, con l’aumento della
presa di coscienza, gli sconvolgimenti sociali, i sentimenti socio-politici,
e così via. Anche se, ogni personaggio rappresenta un momento specifico che
è stato catturato dalla sua persona, l'impatto culturale del tempo aveva
anche un risultato riverberante su di lui.
Durante tutto il film, i racconti de facto di un adolescente Dylan come
rappresentazione di Arthur Rimbaud, il cui concetto di visualizzazione è
pieno di simbolismi. Questo può anche essere spiegato nel senso che lui
contesta l'opera di Rimbaud come poeta nel quale anche lui si rispecchia, il
ruolo di Arthur dà senso alla energia insaziabile e incontenibile
visualizzata anche nel resto dei personaggi, dà un senso a queste
transizioni.
Inizialmente, quando Dylan era apparso sulla scena, aveva incorporato Woodie
Guthrie nel suo personaggio, da cui il nome del primo carattere. Questo
personaggio è stato visto attraverso la musica che ha suonato, il suo modo
di vestirsi, e le storie sensazionali, le origini di Dylan assomigliavano ad
un'ideologia di Guthrie, politicamente di sinistra e con l'atteggiamento di
un vagabondo. Il fatto che "Woodie" sia stato interpretato da un giovane
ragazzo afro-americano incorpora già la sintesi intrinseca nel personaggio,
era come l'elefante nella stanza. Ha raccontato storie di viaggi e
l'appartenenza ad una famiglia circense e di essere stato educato da molti
genitori adottivi. Tuttavia, ha lasciato filtrare qualche verità qua e là,
come dire che ha vissuto a Hibbing, nel Minnesota. Le canzoni di Woodie sono
una vecchia selezione di canti tradizionali fuori dal suo tempo.
Di conseguenza, il ruolo di Jack Rollins mostra un interessante precursore
di tutta la questione della verità e di autenticità al momento del suo
arrivò al Greenwich Village. E 'stato chiamato il "Trovatore del Conscio."
Questa storia rappresenta in particolare un documentario in stile narrativo
PBS con la ricostruzione del "classico", le fotografie e le interviste di
Alice Fabian che rappresenta Joan Baez. La parte di Rollins simula il
documentario di Martin Scorsese “No Direction Home”. Vediamo come Rollins
assume un manto politico cantando canzoni in forma tradizionale, con le
preoccupazioni contemporanee. Come nella vita reale, questa forma di canto
di Rollins si distingue dal resto dei suoi contemporanei, che in gran parte
cantano ricordi di un tempo o canzoni d'attualità.
Poi c’è il personaggio di Robbie Clark, il famoso attore egoista e marito
infedele che ha fatto il suo debutto con il film "Grain of Sand" nel 1965 in
una parte di co-protagonista nel film di Jack Rollins. La sua passione per
la moglie Claire e l'infedeltà sono anche una messa a fuoco sulla verità di
quel periodo. Claire rappresenta una miscela di due famose signore che sono
state le più importanti per lui. Sono Suze Rotolo, che uscì sulla copertina
di “The Freewheelin' Bob Dylan” (Claire è una pittrice astratta come Suze),
ma più evidente, della prima moglie di Dylan Sara Lownds, che erano sposati
da diversi anni ed avevano hanno avuto diversi figli insieme. Un altro
personaggio di Dylan è Billy the Kid, che lo rappresenta, quando si
nascondeva lontano dalla sfera pubblica.
Saltando indietro a Rollins, era già uno sul quale la musica popolare e
politica poteva avere effetto diretto. Successivamente, si è mosso più verso
un lavoro interiore e poeticamente metaforico. Il film mostra l'assassinio
di Kennedy che potrebbe avere segnato un punto di cambiamento nella sua
psiche che più tardi ha inaugurato in quello che era possibile e impossibile
in termini di reale cambiamento politico attraverso la canzone di protesta.
Alice Fabian cita Rollins dicendo che il cambiamento reale non potrebbe
essere realizzato attraverso una canzone. Introduce con questo il prossimo
punto di Dylan della sua vita creativa.
Jude Quinn, interpretato da una femmina, è invitato ad esibirsi al festival
del New England, che incarna il famoso 1965 Newport performance Festival.
Ecco, quando si arrende e passa dal folk all’elettrico. Gli strumenti sono
mostrati come mitragliatrici. Era come se avesse tradito il folk e stesse
sparando sul suo pubblico con la musica "chiassosa. Una risposta al suo
allontanamento dal folkies è mostrata nella sua canzone "Positively 4th
Street." La sua musica si era trasferita in questo paesaggio surreale, dove
la sensibilità urbana si è scontrata con i sentimenti reminiscenti dell'era
folk. C’era anche un grande senso di surrealismo e di oscuramento della
cultura popolare che crollava sulla alta cultura intellettuale. Queste nuove
percezioni erano evidentemente viste con i beatnik, Allen Ginsburg, e Andy
Warhol. Un modernista di alta "surrealtà", che si è riflesso quindi nella
musica e nel carattere di Jude, durante il 1965 e il 1966.
Durante questo momento, a Jude, come a Dylan, era costantemente chiesto di
spiegare perché avesse abbandonato le cause sociali e politiche, spostandosi
dalla musica folk a quella di protesta del rock. "Ballad of a thin man"
dimostra metaforicamente i sentimenti intorno a questo argomento. Essa parla
di un giornalista con il nome di Mr. Jones. In questo film si reca da Keenan
Jones. Nella canzone attuale, il signor Jones non si basa su un carattere
specifico. Tuttavia, è basato sul fprincipio che Quinn era latitante da se
stesso. E' stata la forza di essere immobilizzato e di essere invitato a
spiegare se stesso. Sono così diventati una serie di conflitti e bassi show
tra Quinn e la stampa. Forse la paura di essere smascherato, e ci si chiede
che cosa il suo intento di artista gli abbia suggerito. Forse una sorta di
intenzionalità, che è vicino all'idea di essere ingannevole o di essere
artificiale, e per chiudere con l'idea di essere insultato. Quinn si ribella
a questo stato di cose. In seguito si rivelerà essere uguale ad Aaron Jacob
Edelstein, come il vero Bob Dylan si rivela essere uguale a Robert
Zimmerman, in quanto entrambe le rivelazioni di questo personaggio
periferico sono figurazioni della classe media e dei caratteri tradizionali.
Il fatto è che sia Quinn e Dylan sono quelli che vedono una 'verità' della
quale possono parlare in un modo che nessun altro è capace. Inoltre, in
ultima analisi, sono coloro che rifiutano di essere feriti e di essere messi
in una posizione di vulnerabilità. Si rifiutano di essere messi in un luogo
dove venga loro chiesto di definire o difendere il loro lavoro o la loro
musica. Dylan e Quinn sono entrambi sorprendentemente difensivi, soprattutto
per chi è in controllo delle proprie capacità creative, e qualcuno che
intimidiva i Beatles e Andy Warhol si trova di certo dalla parte superiore
del loro gioco culturale. Nel complesso, "Ballad of a thin man” è la storia
di un uomo ombra che rappresenta la figura media della società, o quello che
le forze dei mass media tendono a definire; qualsiasi soggetto affronta il
pericolo di essere rappresentato come ingannevole o sensazionale. Questa
canzone è molto drammatizzata nel film. Quinn ha rifiutato di essere
ascritto a qualsiasi piattaforma.
Nel corso di tutti i caratteri, le incarnazione di Dylan scavano nell'abisso
del complesso della mente ancora profetica di questo individuo iconico. Lui
ha messo in discussione ciò che si poteva decifrare da una canzone e qual è
reale il significato dietro quello che la musica rappresenta, in quanto non
ha una definizione assoluta. E' una canzone di valore per quello che è senza
dargli un significato letterale o una funzione specifica, ma di lasciarla
nella sua forma originaria.
Well, this year Bob will be in Italy for three gigs, three concerts were
perhaps longer doubtfu than the other European dates. The organizers of the
Italian dates for Bob Dylan, always have to make a big effort to convince
the political authorities and citizens' associations to shell out the filthy
metal (the money), because Bob Dylan is still the most prestigious Artists ,
but unfortunately, a big cultural event rather than a purely big musical
event , at least in Italy i believe, his cachet is too higher and there’s no
opportunity to offset the costs of the show with only the paying spectators.
Ten years ago a concert of Bob attracted 8/10.000 people, at present 3/4.000
, we are down to appearances, and this is due to several factors, above all
the lack of a viable musical news, lack of artistic renewal, Dylan is quite
running on his Sunset Boulevard, they are many years that he has no impact
on most social thought, he is now barricaded in his world made of memories,
and I think it's also a right thing after 50 years of distinguished career,
but, musically speaking, this fact has a marked influence on its ability to
attract new audiences . All this fits are in the natural order of things,
the concerts have become a sacred rites to be attended by the same people,
it seems more the recollections day than a music events, the celebration of
a myth repeated endlessly. The show is old and trudge from the start to the
end, Bob's voice has become an unintelligible sound, today's versions of
LARS, HG 61, WATCHTOWER are things that have no longer anything to do with
the originals songs , necessarily all the same because the voice of Bob does
not allow him to do what he wants like once, and also limits the songs that
have become distant and indistinguishable, they lost their strength and
their impact as an insipid soup. The lack of musicians of international
status on stage, with all the due respect to the backing-band, completes the
picture of sadness on stage. The crowd miss the giant screens, people in
most cases cannot see Bob, almost all the time behind his keyboard, the
stage-set is poor and almost nothing, Dylan is no longer able to compensate
these shortcomings with his mere presence, with his voice or his inventions.
Today Bob is an old quiet that makes his work with dignity, nothing more,
times have changed and we cannot pretend to see, for these reasons, another
Rolling Thunder Revue , this Never Ending Tour has become a ritual, a
tribute to the greatest of all the times, but is no longer a valid and
exciting music experience.
But that's another story , another ballgame, and basically is not so
interesting to us (Machiavelli docet, the aim justifies the means), but in
any case is better than Italian politicians spend our money for Bob Dylan
than for themselves, to pay their blue-cars, their Pharaonic homes in Rome,
their penthouses gold-lacquered make a fine show around the Colosseum,
symbol of a huge and great civilizations now dead by long long time. Dylan
wrote a song about Rome when, in the early 60's, had the opportunity to
visit the Eternal City with Suze Rotolo, who came to Italy to study at the
University of Perugia, beautiful and cultured city, where Suze, after
closing his story with the voice of his generation, went and finally married
an Italian man who is still her husband. The song that Bob wrote immediately
after moving back "in the land of Coca-Cola," (read the lyrics), was "When I
Paint My Masterpiece", which Dylan describes all the beauties of the Eternal
City that struck his fancy houses , monuments, historical Roman houses , the
awesome Nero’s Domus Aurea, ancient footprints of the days of old of the
Roman Empire are everywhere , and will fall on you after you turn every
corner, the awesome beauty of the painting (Dylan imagine to have a date
with a Botticelli's niece), the difficult ascent of the famous Spanish
Stairs , the roar of lions that, if you go into the Colosseum you can still
hear. Then Suze went to Perugia, Bob imagine to do the trip back to the
States (the land of Coca-Cola), so called because it realized, after
visiting Rome that the source of the History, civilization , art, poetry,
architecture, sculpture, painting, in short, all expressions of civilization
departed from here, more or less transferred and copied all over the world,
especially in America after the discovery of Colombo, that the “new wolrd”
is too young to aspire to develop their own civilization, especially since
there was already served on a silver dish, you just have only to take it and
transplant it, and this was exactly what made America, committing at the
same time a small error, because together with the civilization also
imported the Italian Mafia, but it is known, is not possible all the times
to serve the donuts with the hole.
In Rome, even now, is told the story of an alleged performance of Bob in a
small club called "Folkstudio" in presence of a dozen people, but today in
Rome at least 10.000 people are ready to swear of taking in that little
performance !
Bob then imagine to board a dirty gondola to move back home and finish in
this way his italian adventure.
Since then much water has passed under the bridges, perhaps too much, now
Bob, the show and his backing-band, seem to be reborn with the return of
Charlie, and this bodes well, because the concerts of last year were a music
and financial disaster. Dylan was soft, tired, suffering, in Aosta had to
bring a doctor because between the main set and the encore Bob had an
illness, but stoically climbed on stage to finish the concert, and this
makes him an artist more than respectable. Last year the band looked like a
bunch of nerds who were there by chance, without a real reason to play , yes
they played, but each one to their own business, Kimball and Freeman looked
like two marble-cats, uncertain, insecure, lacking sound, afraid to look at
Bob. Donnie, George and Tony were playing because they were paid to do it,
they were just a necessary stage presence, nothing more. A note really bad
and sad from the passed years tour : Bob had forbidden to the staff of the
hotel in St. Vincent, where housing, addressing a slightest word to him ,
strange desire but acceptable. But it happened that a young manservant
twenty years old , meeting him in the hallway, let slip from his lips:
"Hello Bob", and Dylan broke a disgraceful uproar demanding the dismissal of
the young boy. The young boy , intelligently, was removed by the hotel
management, for several days, until the departure of Bob, then quietly
resumed his work, basically he had not killed anyone!
We hope to see a different show this year, at the height of His Bobness , we
hope to be supported by equally good performances, we really miss them , in
the last four years the performances of Bob were not transcendental, with
one foot in boredom and the other in the indifference, it was difficult to
understand what he said and what he was playing, and I assure you that the
words of his songs are all well know by heart in Italy. Well, in conclusion,
we are all excited and with high spirits, soon it's your turn Bob, don’t
give a fuck if you do not speak, do not greet us, do not look or other
things, we know this fact and accept it as it is, you can also save to
introduce the band, we well know all them , we only need to see the right
Dylan, with the balls to their right place. See you soon Bob!
Mr. Tambourine
Concerti italiani 2010 : something new or deja-vù ?
Bene, quest'anno Bob sarà in Italia per tre concerti, tre concerti che sono
stati forse più incerti delle altre date europee. Gli organizzatori delle
date italiane di Bob Dylan, devono sempre fare un grande sforzo per
convincere le autorità politiche e le associazioni dei cittadini a sborsare
il metallo sporco (il denaro), perché Bob Dylan è ancora uno dei più
prestigiosi artisti, ma purtroppo, è diventato un grande evento culturale
piuttosto che un grande evento puramente musicale, almeno in Italia credo,
il suo cachet è troppo alto e non c'è possibilità di compensare i costi
dello show con il solo ricavo dagli spettatori paganti. Dieci anni fa un
concerto di Bob attirava 8/10.000 persone, allo stato attuale siamo scesi a
3/4.000, e questo è dovuto a diversi fattori, soprattutto la mancanza di un
rinnovamento musicale, la mancanza di rinnovamento artistico, Dylan è
tranquillamente sul suo Viale del Tramonto , sono molti anni che non ha più
alcun impatto sul pensiero sociale, ora è barricato nel suo mondo fatto di
ricordi, e io credo che sia anche uno cosa giusta dopo 50 anni di carriera
distinta, ma, musicalmente parlando, questo fatto ha influito notevolmente
sulla sua capacità di attrarre nuovo pubblico. Tutto questo rientra
nell'ordine naturale delle cose, i concerti sono diventati un rito sacro
frequentato dalle stesse persone, sembra più il giorno ricordi che un evento
musicale, la celebrazione di un mito ripetuta all'infinito. Lo spettacolo è
vecchio e arranca dall'inizio alla fine, la voce di Bob è diventata un suono
incomprensibile, le versioni attuali di LARS, HG 61, WATCHTOWER sono cose
che non hanno più nulla a che fare con le canzoni originali, necessariamente
abbastanza uguali in quanto la voce di Bob non gli consente di fare ciò che
vuole come una volta, e limita anche le canzoni che sono diventate lontane
ed indistinguibili, hanno perso la loro forza e il loro impatto come una
minestra insipida. La mancanza di musicisti di caratura internazionale sul
palco, con tutto il rispetto dovuto alla backing-band attuale, completa il
quadro di tristezza sul palco. La folla sente la mancanza dei maxischermi,
le persone, nella maggior parte dei casi non riescono a vedere bene Bob,
quasi tutto il tempo seminascosto dietro la tastiera, la scenografia è
povera e quasi nulla, Dylan non è più in grado di compensare queste carenze
con la sua sola presenza, con la sua voce o le sue invenzioni. Oggi Bob è
una tranquillo anziano artista che fa il suo lavoro con dignità, niente di
più, i tempi sono cambiati e noi non possiamo far finta di non vedere, per
queste ragioni, un altra Rolling Thunder Revue, il Never Ending Tour è
diventato un rito, un omaggio al più grande di tutti i tempi, ma non è più
una valida esperienza musicale.
Ma questa è un'altra storia, e in fondo non è così interessante per noi
(Machiavelli docet, al fine giustifica i mezzi), ma in ogni caso è meglio
che i politici italiani spendano i nostri soldi per Bob Dylan che per se
stessi, per pagare le auto-blu, le loro case faraoniche a Roma, i loro
attici laccati d’oro fanno bella mostra di loro tutto intorno al Colosseo,
simbolo di una civiltà grande e ormai morta da lungo tempo. Dylan ha scritto
una canzone su Roma, quando, nei primi anni '60, ha avuto l'opportunità di
visitare la Città Eterna con Suze Rotolo, che era venuta in Italia per
studiare presso l'Università di Perugia, città bella e colta, dove Suze,
dopo aver chiuso la sua storia con la voce della sua generazione, è andata e
finalmente sposò un uomo italiano che è ancora suo marito. La canzone che
Bob ha scritto subito dopo essere tornato "nella terra della Coca-Cola",
(leggere il testo), è stato "When I Paint My Masterpiece", nella quale Dylan
descrive tutte le bellezze della Città Eterna che avevano colpito la sua
fantasia, i monumenti, le storiche case romane, l'impressionante Domus Aurea
di Nerone, le antiche impronte del passato dell'Impero Romano sono ovunque,
e vi cadono addosso ogni volta che girate un angolo, la splendida bellezza
dei dipinti (Dylan immagina di avere un appuntamento con la nipote di
Botticelli), la faticosa salita della Scalinata di Piazza di Spagna, il
ruggito dei leoni che, se si va al Colosseo sembra quasi possibile sentire
ancora. Poi Suze andò a Perugia, Bob immaginò di fare il viaggio di ritorno
verso gli Stati (la terra della Coca-Cola), così chiamata perché si era reso
conto, dopo aver visitato Roma, che la fonte della storia , della civiltà,
dell’arte, della poesia, dell’architettura, della scultura, della pittura,
insomma, di tutte le espressioni della civiltà sono partite da qui, più o di
meno esportate e copiate tutto il mondo, specialmente in America dopo la
scoperta di Colombo, perchè il “Nuovo Mondo” era troppo giovane per aspirare
a sviluppare la proprie civiltà, tanto più che ce n’era già una servita su
un piatto d'argento, bastava solo prenderla e trapiantarla, e questo fu
esattamente ciò che fece l'America, commettendo al tempo stesso un piccolo
errore, perché insieme alla civiltà importatò anche la Mafia italiana, ma si
sa, non è possibile che tutte le volte che le ciambelle riescano con il
buco.
A Roma ancora si racconta la storia di una presunta performance di Bob in un
piccolo club chiamato "Folkstudio" in presenza di una dozzina di persone, ma
oggi a Roma, almeno 10.000 persone sono pronte a giurare di aver partecipato
a quel concerto!
Bob poi immagina di salire a bordo di una gondola malconcia e tornare a casa
per finire in questo modo la sua avventura italiana.
Da allora molta acqua è passata sotto i ponti, forse troppa, ora Bob, lo
spettacolo e la sua backing-band, sembrano essere rinati con il ritorno di
Charlie, e questo fa ben sperare, perché i concerti dello scorso anno sono
stati un disastro musicale e finanziario. Dylan era moscio, stanco,
sofferente, ad Aosta è dovuto intervenire un medico perché tra il set
principale ed il bis Bob ebbe un malore, ma stoicamente risalì sul palco per
concludere il concerto, e questo lo rende un artista ancor più rispettabile.
La band sembrava un mucchio di sfigati capèitati lì per caso, senza una vera
ragione per suonmare, sì, hanno suonato, ma ciascuno per i fatti propri ,
Kimball e Freeman sembravano due gatti di marmo, incerti, insicur, senza un
sound, con addosso la paura di guardare verso Bob. Donnie, George e Tony
sembrava che stessero suonando solo perché erano stati pagati per farlo,
erano solo una presenza scenica necessaria, ma niente di più. Una nota
davvero triste dal tour dell’anno scorso: Bob aveva vietato al personale
dell'hotel di St. Vincent, dove alloggiava, di rivolgergli la minima parola
, desiderio strano ma accettabile. Ma è successo che un giovane cameriere di
vent'anni, incontrandolo nel corridoio, si lasciò sfuggire dalle labbra:
"Ciao Bob", e Dylan scatenò un guazzabuglio vergognoso chiedendo il
licenziamento del giovane ragazzo. Il ragazzo, intelligentemente , fu
allontanato per qualche giorno dalla direzione dell'hotel fino alla partenza
di Bob, poi riprese tranquillamente il suo lavoro, in fondo non aveva ucciso
nessuno!
Quest’anno speriamo di vedere uno spettacolo diverso, all’altezza di His
Bobness, speriamo di vedere altrettanto buone prestazioni, davvero ci
mancano da molto tempo ormai, negli ultimi quattro anni le performances di
Bob non sono state trascendental, con un piede nella noia e l’ altro
nell'indifferenza, era difficile capire le parole vhe diceva e ciò che stava
suonando, e vi assicuro che le parole delle sue canzoni sono tutte
conosciute a memoria anche in Italia. Quindi, in conclusione, siamo tutti
eccitati e con gli spiriti elevati, ben presto è il tuo turno Bob, non ce ne
frega un cazzo se non parli, non ci saluti, non ci guardi o altre cose,
sappiamo che questa è la realtà e la accettiamo così com'è, puoi anche
evitare di presentare la band se non hai voglia di parlare , li conosciamo
bene uno per uno, abbiamo solo bisogno di vedere il giusto Dylan, quello con
le palle al posto giusto. A presto Bob!
Mr. Tambourine
Questa sera Massimo Bubola al Ciak presenta il nuovo DVD
MASSIMO BUBOLA & ECCHER BAND
DATA UNICA - TEATRO CIAK DI MILANO
20 MAGGIO 2010 ORE 21.00
PRESENTAZIONE DEL DVD
CON PRESENZA SEZIONE FIATI!
IL concerto è il 20 Maggio ore 21.00 - www.teatrociak.it
i biglietti sono in vendita su ticketone - www.ticketone.it
il costo è di 25 euro per i posti centrali e di 18 euro per i laterali.
Bob Dylan birthday tribute - Part one, with Jimi
Hendrix
(Polydor)
Bob Dylan compirà 69 anni il 24 maggio.
Si dice che l'imitazione è la più sincera forma di adulazione, in questo
caso, Dylan è stato molto lusingato nel corso degli ultimi cinquant'anni.
Durante la settimana prossima , pubblicherò le cover di Bob Dylan cantate da
una varietà di artisti che lavorano in diversi generi.
Inizieremo con Jimi Hendrix. La sua versione di "All Along the Watchtower"
viene spesso considerata non solo la miglior cover della canzone di Dylan,
ma forse la più grande cover di un brano mai realizzata. Questo è il pezzo
più eseguita dal vivo di Dylan. Nel 1974, quando Dylan iniziò a suonare la
canzone in concerto, si basò sull’arangiamento di Hendrix. Ha cantato questa
canzone in concerto più di 1900 volte, circa 150 più di "Like A Rolling
Stone".
Atlanta Pop Festival, 1970
"Mi è piaciuta la cover di Jimi Hendrix di questa canzone , da quando è
morto sto facendo il pezzo in questo modo. Divertente però, il suo modo e il
mio modo non sono dissimili, voglio dire il significato della canzone non
cambia come quando alcuni artisti fanno le canzoni di altri artisti'. Strano
però che quando io la canto mi sento sempre come se fosse un omaggio a lui
in qualche modo. Hanno fatto un sacco di mie canzoni anche altri di quel
periodo ... "Drifter's Escape", "Like a Rolling Stone", "Crawl Out Your
Window", altri non mi ricordo. Avrebbe fatto "Masters of War" esattamente
come io lo faccio adesso. " Bob Dylan "Biograph" note di copertina, 1985.
Come ha detto Dylan, Hendrix ha fatto le cover di altre canzoni di Bob. Ecco
"Like A Rolling Stone", dalla sua leggendaria performance del 1967 al
Monterey Pop Festival:
Qui è una registrazione della BBC del 17 ottobre 1967, di "Can You Please
Crawl Out Your Window?", andata in onda il 13 novembre nel programma blues
di Alexis Korner:
Altre cover in arrivo!
Harold Lepidus, "Bob Dylan Examiner"
http://www.examiner.com/examiner/x-21829-Bob-Dylan-Examiner~y2010m5d18-Bob-Dylan-birthday-tribute--Part-one-with-Jimi-Hendrix
Ciao Mr Tambourine,
ultimamente ho scoperto John Prine, un artista che conoscevo poco per non
dire
affatto, l'ho ascoltato piu' volte e devo dire che è un grande. Se ricordi la
mia
mail su Phil Ochs, e tutte le menate che si sono fatte nel tempo, metto a
paragone i due e dico che non c'è partita. Scelgo tutta la vita John
Prine, tra
l'altro se non sbaglio molto apprezzato da Bob, e girando nel sito di Prine
ho
letto che anche Jacob Dylan considererebbe Prine una grande songwriter. Se
ascolto ad occhi chiusi i primi suoi dischi sembra proprio Dylan prima
maniera.
Se hai notizie riguardanti la sua vita e sulla sua opera te ne sarei grato
come sempre.
Infine dopo un anno di pausa, rientro nel neverending tour al concerto di
Padova.
Un abbraccio, Rocky
Stay in line stay in step
Benissimo Rocky , il rientro ai
concerti è sempre cosa dovuta a Bob ! Per quanto riguarda John Prine sono
completamente d'accordo con te , ho avuto la fortuna di conoscerlo e
lavorare con lui nel periodo che seguivo alcuni artisti americani in tour in
Italia , è stato molti anni fa , quasi una quindicina , ma ricordo
l'impressione che John mi aveva fatto , davvero un artista raffinato , con
un pò più di calma faremo una pagina dedicata a lui. Ciao :o)
Ciao Mr.Tambourine, ho appena tentato di aprire Maggie's
Farm e ho visto il
messaggio dove annunci che stai trasferendo il tutto su un altro server:
spero sia la risoluzione del problema poichè ultimamente la pagina delle
News è molto lenta da aprire... quando ci si riesce (forse c'è anche da
verificare i comandi html, io per esempio mi sono trovato, per caso, a
scoprire che un paio di pagine erano invase da decine di righe di programma
assolutamente inutili e che rallentavano di molto la visualizzazione e la
costruzione della pagina stessa).
Ho fatto in tempo però a leggere il tuo commento sintetico a proposito della
nota vicenda YouTube, praticamente mi dici di metterci una croce sopra....
DETTO--FATTO !!!
Mi è venuta un'idea un po' particolare.
Immaginando YouTube come un enorme campo di battaglia, dove il nostro
piccolo esercito di video si scontra con l'esercito corazzato ed i cecchini
della Sony Music Entertainment, ho paragonato i video rimossi a quei soldati
che cadono sul campo... quindi... credo sia nostro dovere onorare la memoria
dei caduti.
Come ? Proprio come dici tu, mettendoci una croce sopra, creando una tomba
virtuale
in memoria di ciascun caduto, in un luogo dove ora regna il silenzio; in
altre parole ripubblicando i medesimi video oscurati, questa volta senza
audio e listati a lutto con una croce a lato e la scritta: "In memory of the video created on the music of "(titolo della canzone)",
killed and died by the hand of Sony Music Entertainment.
..but our passion will never die !! "
Mi piacerebbe vedere anche negli altri canali (Blackstones, Marina Gentile
ecc) la stessa manifestazione silenziosa a testimonianza che, anche se ci
tappano la bocca, non possono annientarci e che il silenzio puo fare molto
rumore !!
Con affetto Alex
La tua idea è bella , ma non sò se gli
altri hanno l'attrezzatura e le capacità di montare video come sai fare tu.
Anche se servirà a poco è una testimonianza valida di una dissidenza
silenziosa , non pretenziosa , ma reale e determinata, ma sai, purtroppo a
Sony interessano solo i DOLLARI !!!! :o)
Pubblicati i nome dei 50 finalisti (su 60..) che accedono
allo scontro diretto one-to-one, eliminazione diretta.
Per quello che ci riguarda, il commento è davvero positivo... speriamo
bene!! http://www.dylanradio.com/
"Al Diesan news!
Mr.AntonDjango's band
Like a Rolling Stone
la Storia del Rock e dei ’60 vista con gli occhi di
Bob Dylan
Venerdì 21 Maggio 2010
AL VAPORE
Via Bandiera,8 – Marghera (VE)
Live set : ore 21.30 Nite set : ore 23.00
Like a Rolling Stone è uno spettacolo/concerto musicale che racconta la
nascita del grande rock attraverso
storie – aneddoti – immagini proiettate su schermo gigante e musica eseguita
dal vivo dalla Mr.AntonDjango’s
Band . Il tutto si sviluppa attorno alla vita, musicale e non, di Bob Dylan
soffermandosi sul periodo d’oro del rock
(gli anni “sessanta”..) e sugli amici che assieme a Dylan hanno contribuito
all’affermazione di questo genere quali
Rolling Stones e Beatles, Jimi Hendrix - Chuck Berry ed Elvis, ‘Creedence ,
Animals, Deep Purple…
NONOSTANTE SIANO STATI RIMOSSI I TAGS E IL NOME "BOB
DYLAN" DA TITOLI E
COMMENTI, LA SONY HA PROVVEDUTO A RIMUOVERE LA NOSTRA COVER DI "WHEN THE
NIGHT COMES FALLING FROM THE SKY" (che peraltro era pubblicata come
frammento in quanto non esiste la registrazione intera della canzone).
Il filmato è stato ora trasferito nella sezione video della mia pagina
ufficiale del social network Facebook al seguente indirizzo:
Negoziando per la “Salvazione” - Bob Dylan, un maestro
Zen?
Di Steven Heine
Una recensione del 1965 dice del suo cambiamento,''Dylan cantava come un
malato di cancro ai polmoni quando cantava le canzoni di Woody Guthrie.
Adesso suona come un canto di Immanuel Kant''. Allen Ginsberg diceva che
Dylan aveva messo la poesia in un juke-box, e un altro commentatore si
riferisva a lui come “Un Rimbaud con una Rickenbacker''
Così afferma Steven Heine nel sesto capitolo 'dal protestare per detestare'
di “ Negoziando per la salvazione”: Bob Dylan, un Maestro Zen?
Colorato, criptico e forse una considerazione più controversa di un artista
al culmine della sua carriera, ha detto parole che sono solo una punta
piccola di un enorme analisi letteraria. Più accademica e densa di una
serata con Samuel Beckett a discutere le componenti subliminale di Ulisse ,
questo libro è una dissertazione concentrata di primissimo ordine.
Scrivi la caratteristica di un artista il cui massimo è equivalente alla sua
individualità''. Heine indaga il mistero maestoso e la maestria del Corpus
incredibile di Bob Dylan - in un modo che è semplicemente encomiabile e in
alcune parti, irresistibilmente originale.
Con l'esame approfondito in una misura costantemente complessa, la matrice
delle opere di Bob Dylan è fondamentalmente il contrasto tra due distinte
visioni del mondo - quello del cristianesimo e del buddismo zen - l'autore
mette in luce nuove ed importanti considerazioni sulla percezione e la
comprensione del songbook di Dylan.
In quanto tale, si può approfondire ogni sezione di questo libro a caso, e
non solo leggere qualcosa di nuovo e illuminante, ma venire via con una
prospettiva del tutto ardente e ispirata.
Per esempio, il titolo “Bargainin' for salvation” è una frase adottata nella
canzone “Shelter From The Storm”'- una canzone su cui Heine pone chiaramente
l'abbondanza di valore vero e proprio:''La canzone si occupa della relazione
di Dylan con la sua signora, che una volta ''ha preso la sua corona di
spine'', provocando così in lui grandi lotte e sofferenze, e offrendo
consolazione gioiosa. Ma, alla fine, lei si è tragicamente allontanata. Ora
che si è perso con lui e lui sta camminando sul filo del rasoio e non è in
grado di recuperare il tempo che tanto bramava, esperienza ancora irta di
difficoltà insormontabili, che diventa angoscia e dolore, al fine di
ottenere la redenzione: In un piccolo villaggio sulla collina si sono giocati i miei vestiti
ho patteggiato per la salvezza e mi hanno dato una dose letale
Ho offerto in cambio la mia innocenza e sono stato ripagato con lo scherno
"Entra" - disse lei - "Ti darò riparo dalla tempesta"
Tale indagine idiosincratica promuove la canzone fino ad un alto livello di
pensiero, perché come in un’ interiezione filosofica, quasi Heine riesce a
mutare 'Shelter From The Storm' in uno spettacolo teatrale. Ma, prima di non
aver tessuto in ultima analisi una decostruzione : il processo in corso di
Dylan della ricerca spirituale è stato perseguito sia attraverso
l'auto-scoperta introspettiva, l’autonomia, o attraverso la riverenza ed il
rispetto per una potenza salvatrice accompagnata da un’ anticipazione
escatologica. Nonostante il suo profondo desiderio di salvezza, entrambi i
percorsi lo hanno portato a dubbi e confusione, o diffidenza e delusione.
Secondo 'Shelter From the Storm,' Dylan ha dovuto fare un sacrificio come
Cristo, nel senso che qualcuno gli ha dato una “dose letale'' della salvezza, mentre
la sofferenza in cambio della sua innocenza viene disprezzata.''
E qui l'autore scrive di una sola canzone!
Per gli appassionati di Dylan in tutto il mondo, mi piacerebbe provare a
inserire questo libro, lassù con i gusti di Clinton Heylin “Bob Dylan:
Behind the Shades Revisited”, Michael Gray “Song and Dance Man III: The Art
of Bob Dylan” e di Greil Marcus “Like a Rolling Stone: Bob Dylan at the
Crossroads” - anche se diventerebbe un agglomerato troppo denso.
Cate Blanchett, l'arte del trasformismo
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Venerdi 14 Maggio 2010
Stefano C.: su Sony-Youtube-Dylan io la penso così
C'e' qualche cosa che non quadra in questa epurazione dei
video della Sony su Youtube di Bob Dylan.
Ovvero, al di la' dei diritti delle song dell'artista al di la' delle cover
al di la' che secondo loro si usa il materiale di Dylan in modo scorretto ,
c'e' da chiedersi perche' tutto questo?
Ma youtube non e' un veicolo di comunicazione per tutti facile e immediato
ad uso e consumo di tutti? Oppure e' un veicolo che serve solo alle major?
Ma il punto e' anche un altro, e cioe' che cosi' facendo si toglie
all'artista, e in questo caso a Dylan, la possibilita' di farlo conoscere a
tutti anche attraverso "opere" live.
E mi sembra strano che la Sony invece di sfruttare questa occasione per
Dylan la annulli.
E' pur vero che la colpa, non in questa circostanza secondo me, è di Bob
Dylan, anche se non credo che sia stato lui a muovere il dito per togliere
tutti i video, ma è sua la colpa perche' ai fans e non, ha concesso
pochissimo materiale video e audio ufficiale nel corso della sua lunga
carriera, ha concesso le briciole e spesso anche le croste.
E' ovvio che quando un artista fa' uscire sul mercato discografico poche
cose i fans (ed è anche normale e giusto secondo me) cercano in tutti i modi
di reperire o confezionare materiale fatto da loro o preso da altri per
avere qualche cosa in piu' di un tour o di una qualsiasi altra
manifestazione.
Se Dylan faceva uscire video su video, live su live, antologie varie di ogni
annata, riprese, uncut, materiale inedito, i fans, noi fans saremmo stati
appagati e di certo non si creava quel mercato denominato bootlegario..
Secondo me per Bob Dylan c'e' da fare questo discorso, un discorso a parte.
Cosi la penso.
Stefano C
Caro Stefano , non saprei a chi dare
specificamente la colpa , certo Bob non è esente , lo zampino suo ci deve
essere , perchè se non avesse voluto l'epurazione non ci sarebbe stata Sony
che tenga , probabilmente non gliene frega più di tanto , specialmente dei
suoi fan ( parola che lui odia perchè considera diminutivo di fanatico ), e
nel nostro caso la definizione è più che esatta , perchè i fan di Dylan
vanno ben oltre il fanatismo , sono come i talebani , non c'è verso che
riescano ad essere obbiettivi nel giudicare Bob , ma questo è più che
risaputo , niente scoperta dell'acqua calda o cose del genere. La colpa è
fondamentalmente nostra , di noi che comperiamo i dischi , che andiamo ai
concerti e via così. Probabilmente "Cristmas in the Heart" è uno dei
peggiori dischi del secolo , ma noi siamo riusciti ad esaltarlo e farcelo
piacere , è stata dura ma ce l'abbiamo fatta, e la sconfitta è nostra
purtroppo. Dylan ci ignora completamente , quasi fossimo un fastidio
necessario alla sua sopravvivenza economica, lo dimostra apertamente da anni
nei suoi show , ma noi siamo arrivati a dire che va bene così , che è giusto
così. Personalmente ritengo sia sbagliato questo atteggiamento , ma ormai
non me ne faccio più un problema , idem per i concerti indegni di tale nome
, idem per le canzoni rese indegne del loro "titolo". Per le canzoni concedo
tutte le scusanti del mondo a Bob , la voce ormai sappiamo quello che è e di
più non può dare , e nemmeno lo pretendiamo , ma l'educazione , la cortesia
, la gentilezza e forse , perchè no , un pò di riconoscenza verso chi l'ha
fatto diventare miliardario non ci starebbe male , ma come disse Mosca dei
Lamberti "Cosa fatta capo ha" ! I fan di Dylan sono come Guelfi e Ghibellini
, usano lo stesso metro , stanno sempre dalla parte che a loro fa più comodo
, e così facendo sbagliano , dando licenza a Bob di trattarli come dei pezzi
di merda , e ellora inutile lamentarsi , giusto ?
Una giacca di pelle indossata da Bob Dylan nel documentario di Martin
Scorsese The Last Waltz andrà all’ asta a fine mese (Maggio 2010). Si
prevede di recuperare 6.000 dollari.
La giacca marrone, con interno di pelliccia, è stata indossata dalla
leggenda popolare in diversi segmenti del film del 1978, viene fornito con
una lettera firmata di autenticità dal musicista della Band Rick Danko.
Soprannominata "Jackson The Taylor", la giacca sarà in vendita al Cameo
Auctioneers Fine Art a Reading, in Inghilterra il 23 maggio (10). Si tratta
di un valore di tra $ 4,500 (£ 3.000) e $ 6.000 (£ 4.000).
Bob Dylan, Dario Fo e tanti altri: ecco gli spettacoli
"Sotto il cielo di Parma"
clicca qui
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Giovedi 13 Maggio 2010
Incredibile diminuzione dei video di Bob Dylan su Youtube
Gli appassionti vogliono che smetta la battaglia fra Sony e Youtube
Sony Music e Bob Dylan stanno spingendo via tutti i video di Bob Dylan da
YouYube come avevamo previsto lo scorso autunno. Quando il video “Day of
locust”è stato rimosso dalla nostra “Storia arte Bob Dylan originali e
stampe Drawn Blank” è stato solo un altro video di Dylan "rimosso" da
YouTube.
La ricerca di "Bob Dylan" su YouTube ora produce 65.000 video, in calo
rispetto ai più di 110.000 nel mese di settembre del 2009. Per la maggior
parte, i video di Bob Dylan sono rimasti solo su canali ufficiali come BobDylanTV
e VEVO, che sono entrambi di proprietà o controllati da Sony Music.
Segui il denaro
Non è che Bob Dylan non ami i suoi fans o i loro video. La sua etichetta
Sony pensa che sta perdendo soldi di pubblicità quando guardiamo i video che
non sono sotto il suo controllo.
"Vevo è sito di intrattenimento con video musicali. È di proprietà della
Sony Music Entertainment, Universal Music Group e Abu Dhabi Media , la
società oggetto del servizio è stata lanciata ufficialmente l'8 dicembre
2009. Il supporto per i video di Vevo è fornito da YouTube, e Google con
Vevo condivide le entrate pubblicitarie. Vevo propone video musicali di tre
delle quattro maggiori etichette discografiche, Universal Music Group, Sony
Music Entertainment ed EMI. "
"Una delle ragioni addotte per il lancio di Vevo è la concorrenza che i
video musicali si fanno su YouTube. Warner Music Group ha apparentemente
rimosso da YouTube i suoi video nel marzo 2009 per questo motivo, per poi
farli rientrate attraverso su Vevo. Il concetto per il sito è descritto come
una rivista per video musicali, con l'obiettivo di attrarre più
inserzionisti pubblicitari paganti.
L’interesse dei fan sta diminuendo
Nuovi artisti stanno costruendo la loro base di fan con siti come YouTube.
Come OK GO ha dimostrato, il passaggio ad un’altra etichetta può spiazzare i
fan che sono abituati a vederli e condividerli liberamente. La EMI video bloccò OK GO
- come si poteva essere così ciechi?. Nel marzo del 2010, OK GO splittò la
loro etichetta formando la Parachute Recordings. La ragione era ovvia. OK Go
aveva costruito la sua base di fan con una distribuzione virale su YouTube.
La mossa stupida della EMI alla fine aveva favorito la grande popolarità di
OK Go. I fan sono un valore superiore alle etichette nel business della
musica di oggi.
Con artisti come Dylan in invecchiamento, è l'interesse dei fan che tiene il
suo nome nella mente del pubblico. I fan che raccoglono video e musica.
Vedendosi proibire i loro video dei concerti finiranno per perdere
l’attenzione su Bob, senza contare che i fan hanno contrabbandato Dylan fin
dall'inizio.
Ai fan piace condividere la musica di Dylan ed i video. E' un passatempo
potremmo dire anche competitivo per i fan postare i loro video su YouTube
per poi fare paragoni con la musica di Dylan. L'ultima
canzone o le vecchie canzoni sono sempre interessanti sia da
pubblicare che da guardare.
Sony molesterà i fans con DMCA oscurando video e sospendendo gli account su
YouTube fino a quando la gente si stancherà. Quante volte abbiamo di
caricare un video e vedere che ci hanno cancellato l' account e dovremo
crearne un’altro per cominciare da capo ?
Sony può prendersi tutte le entrate pubblicitarie, ma sono sicuro che ora il
numero di visitatori è inferiore al numero dei video amatoriali che erano
stati caricati , questo significa che i fan sono scoraggiati e lasciano
perdere. I video ufficiali ormai li hanno già visti tutti.
(Fonte: njnnetwork.com)
Bene , avevamo previsto giusto quando
abbiamo detto che si trattava della solita BATTAGLIA DELLA GRANA, i fan sono
ignorati ed abusati quando si tratta di businnes , che vergogna.... , se
Sony e Youtube troveranno un accordo le cose rientreranno nella normalità ,
ma se continueranno così prima o poi si scatenerà un casino legale mica da
poco , Sony può vantare il copyright sui filmati di Dylan , ma non credo
proprio su quelli delle tribute band o tribute artist amatoriali. Il fatto è
che nessuno che non sia un grande gruppo editoriale con interessi nella cosa
può permettersi di far causa a Sony , e Sony vergognosamente se ne
approfitta. Forse un giorno , quando i fan di Dylan saranno veramente
spazientiti ed alla frutta e comincieranno a non comprare più i dischi del
loro beniamino , ma troveranno di certo la via per scaricarli illegalmente
da internet ed i concerti di Bob diventeranno sempre meno frequentati , i
responsabili di queste schifezze se ne renderanno conto , ma forse sarà
troppo tardi per porre rimedio al patatrack che stanno combinando. Le Major
possono controllare tutto quello che riguarda il mercato , ma l'incazzatura
dei fan quella proprio no. Abbiamo già visto stadi mezzi vuoti per protesta
contro le società di calcio, vogliamo che succeda anche per Bob? Noi
speriamo di no, ma Sony sembra non darci alternative , chi vivrà vedrà !
Un brano di Bob Dylan brano inserito nel DVD della
colonna sonara di “True Blood”
(Elektra)
La colonna sonora della seconda stagione di “True Blood”
includerà il brano di Bob Dylan, "Beyond Here Lies Nothin '". E' stata la
canzone del titolo della dodicesima puntata finale, ed è stato suonata
durante i titoli di coda. La serie è stata originariamente trasmessa lo
scorso settembre.
Elektra Records e HBO hanno unito le forze ancora una volta per “True
Blood”: Music From The Original HBO Series, Volume 2. L'album segue quello
nominato per il Grammy Award True Blood: Music From The Original Series HBO,
che conteneva i pezzi della prima stagione della serie di successo, tra cui
la sigla "Bad Things", eseguita da Jace Everett. Il Volume Due segue
l'esempio con una lista di tutte stelle, tra cui Bob Dylan, Beck, Lucinda
Williams con Elvis Costello, e altri ancora.
Ecco la tracklist completa per True Blood: Musica dall'originale HBO, vol.
2:
1. Howlin’ For My Baby – M. Ward
2. Evil (is Going On) – Jace Everett / C.C. Adcock
3. Timebomb – Beck
4. How To Become Clairvoyant – Robbie Robertson
5. Shake and Fingerpop – Junior Walker & the All-Stars
6. Frenzy – Screamin’ Jay Hawkins
7. Kiss Like Your Kiss – Lucinda Williams / Elvis Costello
8. Gasoline and Matches – Buddy & Julie Miller
9. You Did (Bomp Shooby Dooby Bomp) – Chuck Prophet
10. You’re Gonna Miss Me – 13th Floor Elevators
11. Fresh Blood – Eels
12. Forgotten People, The – Thievery Corporation
13. New World In My View – King Britt/Sister Gertrude Morgan
14. Beyond Here Lies Nothin’ – Bob Dylan
" Beyond Here Lies Nothin’" è stata originariamente pubblicata sull’album
dello scorso anno Together Through Life. E' anche uno dei molti brani di
Dylan inseriti nel film, My Own Love Song. La musica sembra essere basata su
una vecchia canzone di Otis Rush, ripresa da Willie Dixon, "All Your Love
( i miss loving)".
Ecco una versione cover dei John Mayall's Bluesbreakers, con Eric Clapton:
Harold Lepidus, "Bob Dylan Examiner"
http://www.examiner.com/x-21829-Bob-Dylan-Examiner~y2010m5d11-Bob-Dylan-track-to-be-included-on-new-True-Blood-soundtrack-DVD?cid=examiner-email
Il video dell'originale All your
love (I miss loving) di Otis Rush , la canzone è proprio uguale , con il testo cambiato
Carissimi,
dal sito dei Low Anthem (http://www.lowanthem.com/home.html)
- meravigliosi, a mio parere - se ci si iscrive alla mailing list ( da
"music") si riceve un link per scaricare la loro versione di Dignity...
ciao a tutti, Gypsy Flag
Caro margent62,
Con questo messaggio ti informiamo che abbiamo reso inaccessibile il tuo
video Bob Dylan - Boots Of Spanish Leather - Roma 17 aprile 2009 a seguito
di una segnalazione da parte di Sony Music Entertainment, che ritiene che
questo materiale violi il copyright.
Come dice il proverbio
? La mamma degli............................? Avevo già fatto la
trascrizione del link, come avrai notato, credo di essere stato uno dei
primi a sollevare il problema , scrivendo due articoli in inglese che sono
stati ripresi da expectingrain , e devo dire che sono stati veramente molto
letti in tutte le parti del mondo , ora qualcun'altro si sta svegliando ,
meglio tardi che mai , anche se servirà a poco , perchè quando ci sono di
mezzo i soldi non ci son Santi.................., un abbraccio ,
Mr.Tambourine :o)
20 MAGGIO 2010 ORE 21.00
PRESENTAZIONE DEL DVD
CON PRESENZA SEZIONE FIATI!
IL concerto è il 20 Maggio ore 21.00 - www.teatrociak.it
i biglietti sono in vendita su ticketone - www.ticketone.it
il costo è di 25 euro per i posti centrali e di 18 euro per i laterali.
ho appena letto sul sito che Roberto è in cerca di biglietti di primo
settore. se per primo settore si intende quelli da 69 io ne ho uno da
vendere. purtroppo per lavoro debbo accontentarmi degli altri 2
concerti....se gli giri il messaggio....
Massimo
Caro Roberto , il tuo problema sembra risolto ,
ecco la mail di Massimo per contattarlo direttamente :
carlomartello@libero.it
Lo strano nome di William Zantzinger è familiare a quasi tutti quelli che
conoscono la musica di Bob Dylan - Zantzinger è il mostro che picchiò una
cameriera d'albergo a morte in The lonesome death of Hattie Carroll, una
delle canzoni di Dylan del 1964 incisa sull’album The Times They Are
A-Changin '.
Anche se spesso etichettato come cantante di protesta, Dylan non è mai stato
un animale molto politico e ha inciso relativamente poche canzoni di
protesta . The Lonesome death of Hattie Carroll è uno di loro. E' una storia
vera. William Zantzinger, un giovane e ricco ricco coltivatore di tabacco ,
ubriaco ad un ballo di società a Baltimora, nel Maryland, in data 8 febbraio
1963, disse alla 51enne Hattie Carroll di versagli da bere. Hattie riuscì
a servire Zantzinger che voleva che la vcmeriera fosse più rapida , allora
cominciò ad abusare verbalmente di lei e colpirla con il suo bastone da
passeggio, che, come cantava Dylan " faceva roteare intorno al dito con
l’anello di diamanti". Hattie Carroll ebbe un collasso e morì di
insufficienza cardiaca. Anche se un giudice dichiarò che le azioni di
Zantzinger l’avevano portata alla morte, fu condannato ad appena sei mesi
per omicidio colposo.
La sentenza è stata emessa nel bel mezzo del crescendo del movimento per i
diritti civili, il giorno in cui Martin Luther King Jr. Fece il suo famoso
discorso 'I Have a Dream' nella vicina Washington DC. Il giovane Bob Dylan
cantò alla marcia su Washington. Leggendo del caso Zantzinger in seguito su
un giornale , prese da questo lo spunto per fare una canzone sul paradigma
dell'ingiustizia razziale - per Carroll che era una donna di colore, forzata
a subire gli abusi di un uomo bianco.
Quando cominciai a scrivere : La vita di Bob Dylan, nel 2000, decisi di
provare a parlare con Zantzinger. Sebbene la canzone di Dylan lo avesse fatto
diventare quasi un personaggio leggendario di un cattivo libro di fiabe,
sapevo che Zantzinger era una persona reale. Era ancora vivo? L’ho trovato
ancora in vita nel Maryland, elencato nella rubrica telefonica. Ho chiamato
il numero. Non appena mi presentai, Zantzinger iniziò a far fuoco e fiamme
su Dylan, "il figlio di cagna”, dicendo che avrebbe fatto causa al cantante
per diffamazione. Quando ho provato ad approfondire la questione più da
vicino, l’agricoltore ha sbattuto giù il telefono.
Ho citato le parole arrabbiate di Zantzinger nel mio libro, che è stato un
bestseller nel 2001, e quando Zantzinger è morto l'anno scorso ho notato che
il necrologio di giornalisti di tutto il mondo - per Dylan che
aveva fatto di Zantzinger un infame - citava le poche parole che
l'agricoltore mi aveva detto. Mi ricordai allora che avevo registrato la conversazione e avevo
ancora il nastro.
Questo piccolo micro-tape è diventato il nucleo di una notevole radio-
documentario di 30 minuti che andrà in onda sulla BBC Radio 4 alle 11:00 di
Venerdì 14 maggio. Il produttore sarà Sara Parker e sono andato a nel
Maryland a consegnare il programma, The Lonesome Death Of Hattie Carroll,
scoprendo una sorprendente quantità di nuove informazioni su questo caso. La
cosa più interessante è che abbiamo trovato testimoni del momento in cui la
Carrol è stato attaccata, l’originale giudice del processo e, nell'ufficio
del figlio di uno dei procuratori originali, abbiamo trovato il bastone di
William Zantzinger, rotto in pezzi, e non dal colpo contro Hattie, ma perché
il bastone era stato spezzato e gettato via in seguito per nascondere le
prove. Avere i frammenti di questo articolo leggendario mi faceva sentivre
come se stessi manipolando la pistola di John Dillinger.
Gli ammiratori di Dylan (non dico 'fan', perchè come ci ricorda Dylan fan è
l'abbreviazione di fanatico) potranno essere sorpresi di apprendere che
mentre Zantzinger stesso era furioso per la canzone, che ritiene averlo
diffamato, anche la famiglia Carroll non era contenta della ballata. Almeno
uno dei ragazzi di Hattie ritiene che Dylan abbia sfruttato la loro storia,
aiutandosi a diverntare ricco, mentre alcuni dei nipoti Hattie non potevano
nemmeno pagare il college.
Oltre a Down the Highway, Howard Sounes è autore di diversi libri di
saggistica tra cui una biografia di prossima pubblicazione riguardante Sir
Paul McCartney, Fab: la vita intima di Paul McCartney.
(Fonte: bbc.co.uk/blogs)
a
Martedi 11 Maggio 2010
Parma , biglietti di I settore
ciao Mr.Tambourine,
mi chiamo Roberto, devo partecipare al concerto di dylan a Parma, su
ticketone risultano esauriti i biglietti di I settore.
Mi sai dire se per caso ci sono altre siti dove poter acquistare biglietti
di I settore?
ciao grazie, Roberto
Caro Roberto , l'unico rivenditore
autorizzato alla vendita dei biglietti per Parma è Ticketone e se dice che i
biglietti per quel settore sono esauriti credo che sia discorso chiuso. La
soluzione è quella di provvedere all'acquisto di un biglietto per un altro
settore. Potrebbe anche succedere che qualcuno che ha tali biglietti per
motivi personali non possa andare al concerto e quindi decida di metterlo in
vendita , è già successo , e se capiterà anche questa volta , dietro
richiesta dell'eventuale venditore noi pubblicheremo la disponibilità ,
altro credo non ci sia da fare , o)
Ciao,
so di chiederti forse troppo, ma non è che sapresti cosa dice
dylan dopo baby let me follow you down nell'album Live 1966???
Io capisco solo alla fine quando dice ''clap so hard...''
Se non lo sai è lo stesso grazie comunque..
Lorenzo
Ciao Lorenzo,
credo che tu ti confonda. La frase in questione Bob la dice alla fine di
"Leopard-Skin
Pill-Box Hat" e non di "Baby let me follow you down".
Visto che il pubblico continua a contestare (stiamo ovviamente parlando del
famigerato concerto di Manchester erroneamente conosciuto come "Royal
Albert Hall" di Londra) Dylan bofonchia parole inventate senza senso
come se stesse raccontando una storia, per cercare di attirare
l'attenzione del pubblico. La maggior parte delle parole non vogliono
dire niente e sono solo delle sillabe bofonchiate con qualche parola
qua e là per far credere di star davvero dicendo qualcosa. Solo alla
fine Dylan parla davvero dicendo "...if you only wouldn't clap so
hard...", ovvero "... se soltanto non applaudiste così forte..."
Ciao,
Michele "Napoleon in rags"
nights @ the Arcimboldi - di Paolo Vites
clicca qui
a
Lunedi 10 Maggio 2010
La mail di Gypsy Flag
Carissimi,
mi sorprendono, nella lista compilata da Alexan Wolf, tutte quelle canzoni
scritte da Dylan con Helena Spring...io conoscevo solo le due eseguite da
Eric Clapton nell'album Backless del 1978. Qualcuno sa se esistono
registrazioni di questi pezzi e dove si trovano? Grazie , Gypsy Flag
Caro Gypsy , messaggio girato a tutti ,
anche se credo che la rispostra sia più facile da parte di Alexan Wolf in
quanto questa meticolosa ricerca è stata fatta da lui , :o)
Ciao Tamb...ti avevo inviato una mail poco più di una
settimana fa inviandoti anche la locandina della nostra serata all'Old
English Pub; mi è sembrato strano non vederla pubblicata, poi ho capito il
perchè... la mia mail non ti è mai arrivata, solo ieri mi è arrivata la
notifica del fallimento di invio (un po' tardi .. !!).
Salto la prima parte, relativa alla presentazione della serata che abbiamo
fatto ieri, e ti scrivo qui sotto il testo rimanente:
"Da una cosa ad un' altra, la Battle of the Dylan Cover Bands... devo dire
che il livello è abbastanza alto e la presenza dall'Italia è molto
qualificata e qualificante, immagino pubblicherai qualche commento nelle
news a proposito di questa 'singolar tenzone' nei prossimi giorni!
Altro... YouTube: continuo a leggere di tagli indiscriminati da parte di
Sony e concordo che sia vergognoso eliminare i video delle cover (che altro
non sono che un tributo all'artista ed, inoltre, sono tutta sana PUBBLICITA'
GRATUITA per il medesimo) e poi si permette a gente come Zucchero (tanto per
citarne uno) di andare in giro a copiare a destra e manca da artisti
sconosciuti senza che questo abbia un giusto seguito sanzionatorio .. In
questo modo la S.M.E. si sta facendo solo nemici e sta trasformando i suoi
clienti in potenziali 'scaricatori' di musica finora acquistata regolarmente
nei negozi specializzati (personalmente ho tutto materiale originale,
vinili, cassette, cd, videocassette e dvd, ma penso che i prossimi li
scaricherò come fanno in molti), se vogliono la guerra, che guerra sia, come
disse qualcuno.. "non abbiamo ancora cominciato a combattere !!". Piccolo
consiglio, se può servire: togliere, dai video pubblicati, tutti i tags ed
il nome "Bob Dylan" dai titoli e dalle descrizioni, se non altro sarà più
difficile ricercarli da parte di Sony, in buona sostanza ci devono perdere
molto più tempo. Inoltre, trasferire i video tagliati su Facebook, che per
adesso sembra essere terra di confine dove ancora è possibile vedere
qualcosa, condividerlo con la propria cerchia di amici, pubblicandoli (in
formato flash) senza problemi. Ciao Alex"
La prossima serata giovedì 13 allo Zalu's Club
Inoltre: stiamo preparando la grande festa Dylaniana per il compleanno, in
programma per il venerdì 28 maggio al Movida; sarà un 'open-concert', ovvero
tutti i musicisti e cantanti che vorranno suonare e cantare le canzoni di
Bob saliranno sul palco con noi.
Carissimo Alex , innnanzitutto grazie per
i consigli about Youtube. Per quanto concerne la tua mail , COME HAI POTUTO
PENSARE CHE NON L'AVESSI VOLUTA PUBBLICARE ?????????? :o)
Battle of the Dylan Cover Band : come ho
già detto privatamente a te e Bruno Jackass dei Dylan Dogs, gli unici che
prendono sul serio questa irreale battaglia che non ha nessun senso , sono i
partecipanti stessi , e NON tutti , perchè , dando un'occhiata alla lista
degli artisti di quest'anno , ho visto che ci sono ancora i bari dell'anno
scorso , e questo mi dice male , perchè "il lupo perde il pelo ma non il
vizio". Dopo la figura di merda mondiale rimediata dai Blackstones per
interrompere quella FALSA battaglia ( con successo devo ammettere , ed
aggiungo che mi spiace veramente per loro per la figura diciamo meritata e
non , in quanto il loro scopo era quello di smascherare i bari , e per far
questo hanno dovuto barare a loro volta esasperando la cosa fino a farla
saltare in aria come era giusto , almeno questo è il mio giudizio sul loro
comportamento , ho parlato a lungo con loro e mi sono fatto spiegare tutto
nei minimi particolari che ora non starò a dire , anzi , non li dirò mai ,
perchè è una cosa detta in amicizia e credo confidenzialemente ), ho poca
fiducia che quella di quest'anno si svolga nel pieno rispetto delle regole e
dell'etica. Per questo motivo ho deciso che non seguirò la Battle , anzi ,
se tu e Bruno vorreste diventare i reporter ufficiali per questo avvenimento
di Maggie's Farm ne sarò veramente lieto. Devo dedicare molto tempo al sito
e non voglio sprecarne facendo una cosa nella quale credo molto poco. Ho
visto che anche gli Highway 61 Revisited , coi quali suonano spesso e
volentieri Rob Stoner , Scarlet Rivera e numerosi altri musicisti che sono
stati sul palco con Dylan , quest'anno hanno optato per la non
partecipazione, e questo mi fa pensare che anche loro siano dell'idea dei
Blackstones e della mia. Sono d'accordo che buona parte dei partecipanti di
quest'anno sono ad un livello molto alto , e questo rende onore a loro al di
là del risultato della Battle. Spero vogliate darmi una mano nella cronaca
di questo evento , un abbraccio , Mr.Tambourine.
Avevo appena segnalato la bellissima serie
a fumetti della Sergio
Bonelli Editore dal titolo "Caravan", sottolineando i molti riferimenti
dylaniani che l'autore Michele Medda dissemina nei vari numeri,
quando... guardate sul blog di Michele il titolo sulla copertina
dell'ultimo numero della serie e quello che scrive Medda sotto di
essa... Inutile dire che io non me lo perdo :o)
http://caravan-laserie.blogspot.com/
ciao , Michele "Napoleon in rags"
Alcuni di voi potrebbero ricordare il mio post di poche settimane fa, quando
ho detto che stavo lavorando ad un saggio di critica sulla letteratura di
Bob Dylan. Bene, oggi ho avuto il voto, una A, ovviamente. Sono molto
contento di come sono andate le cose, ed evidentemente il mio professore
pure.
Ecco il saggio:
By R.T.Packard
Quando si pensa ai musicisti pop, non molto spesso li identifichiamo con lo
stesso genere dei vincitori del Premio Nobel per la letteratura. Vi è,
tuttavia, un cantautore i cui contributi al mondo letterario sono
commisurati con la sua offerta musicale: Bob Dylan. Eppure, nonostante i
paralleli con altri famosi scrittori, si tende a rifuggire da tali giudizi.
Attraverso colpi simbolici ai media e alla stampa incorporati in numerose
canzoni, come The Wicked Messenger e Ballad of a thin man, la sua
presentazione lo fa diventare un personaggio completamente contraddittorio,
Dylan fa attivamente uno sforzo per dissuadere da analisi e da interpretazioni
dei suoi testi, sia con la stampa che con il pubblico.
Nel 1965, Dylan ha pubblicato Highway 61 Revisited, un album contenente
quello che lui chiamava "le canzoni della visione" (No Direction Home). A
parte le "visioni" - i brani weano altamente lirici, c'erano
allegorie nascoste volte a confondere gli analizzatori dei suoi testi. In
Ballad of a thin man, Dylan inizia identificando immediatamente il suo
obiettivo: "Cammini nella stanza
con la tua matita in mano (linee 1-2). Egli continua a sottolineare che
"Qualcosa sta accadendo qui / ma tu non sai che cosa è / Non è così , Mister
Jones?", Un ritornello che ripete alla fine di ogni strofa (9-10).
Immediatamente, il lettore è consapevole del fatto che Dylan rifiuta Mister
Jones che, pur entrando nella stanza con una matita, pronto a prendere
appunti, è evidentemente ignaro di quanto sta accadendo intorno a lui.
Secondo la biografia approfondita da Howard Sounes di Dylan, "A Bob è stato
chiesto molte volte nel corso degli anni che fosse Mister Jones... Non ha
mai dato una risposta diretta, e sicuramente la verità è che Mister Jones
non era un singolo individuo" (186). Chi, dunque, potrebbe rappresentare l’
anonimo personaggio ? Le possibilità sono state infinitamente discusse da
studiosi e profani.
Forse la più accettata interpretazione è che Dylan realizzato quello
pseudonimo per puntare il dito contro i giornalisti ed critici della sua
opera. Lui parla direttamente alla figura Mister Jones , anche nel primo
verso, cercado di avvertirlo che suo compito è inutile:
e dici "Chi è quell'uomo?"
provi in tutti i modi ma
non capisci proprio
quello che stai dicendo
quando torni a casa. (08/05)
Questa affermazione si adatta bene con il ruolo di Mister Jones come
analista o giormalista. Nel film I'm Not There, il film biografico basato
sulla vita di Bob Dylan, Mister Jones è anche rappresentato come "un
carattere composto sintetizzato da una serie di ... giornalisti dell'epoca,
che sgridano Dylan ... per la sua apparente indifferenza allo “'standard
delle emozioni umane". Ci sono persino giornalisti che gli hanno chiesto chi
questo personaggio avrebbe dovuto essere, e Dylan appena fuori dai denti
ride e risponde: «Ora, non posso dirvelo, potrei essere citato in giudizio
"(No Direction Home). Anche se cerca di respingere scherzosamente la
domanda, potrebbe aver segnalato che la risposta non era troppo lontana (
Mr. Jones era tra i giornalisti ?).
Ballad of a thin man chiarisce inoltre che non importa quanta energia Mister
Jones spende o quanta ricerca fa, è impossibile per lui arrivare ad una
conclusione reale. Dylan castiga quasi la sua creatura, mentre gli spiega
come le sue indagini non serviranno a nulla:
Hai molti contatti
tra i taglialegna
per ottenere i tuoi fatti
quando qualcuno attacca la tua immaginazione
ma nessuno ha alcun rispetto
e comunque tutti si aspettano che tu dia
un assegno deducibile dalle tasse
ad organizzazioni di carità
Sei stato con i professori
e sei piaciuto a tutti
hai discusso con grandi uomini di legge
di lebbrosi ed imbroglioni
hai letto tutti
i libri di F. Scott Fitzgerald
sei un uomo molto istruito
è risaputo
Ma qui sta succedendo qualcosa
e tu non sai cos'è
vero, mister Jones?
Dylan ripete poi il coro, di nuovo affermando che "Qualcosa sta accadendo
qui / ma ... [Mister Jones non] ... sai di cosa si tratti" (50-51). I
"boscaioli" sono da intendersi come una metafora per la gente comune, e
anche se per Mr. Jones sarebbe possibile ottenere alcune informazioni da
loro, essi si rendono conto che lui sta fingendo di avere a cuore la loro causa;
allora Jones si limita a dare soldi a "organizzazioni di carità", che gli
permettono di rivolgere domande senza alcun sforzo. Inoltre, egli è ben
istruito, ha familiarità con la letteratura classica ed è in grado di
discutere e filosofeggiare su molti argomenti. Tuttavia, nella mente di Mr.
Jones, la sua analisi non riesce ancora a rispondere a ciò che "sta
succedendo qui", che implica anche che gli mancava qualcosa o che non sia in
grado di comprenderla. Dato che questi testi furono scritti nel 1965,
durante la guerra del Vietnam e nel bel mezzo del movimento della
controcultura giovanile, Dylan vuole probabilmente sottolineare la
separazione tra il suo Mister Jones e quello pubblico.
Anche i suoi effettivi rapporti con la stampa ed i giornalisti vanno presi
con uno spirito analogo, Dylan era noto per la sua arguzia pungente e il
comportamento grossolano verso i corrispondenti della stampa. Nel
documentario di Pennebaker - una cronaca del tour di Dylan, prima dell’
uscita di Highway 61 Revisited - vi è un notevole alterco con Horace Judson
della rivista Time, al quale Dylan si scaglia contro non solo in quanto
rappresentante dell'istituzione dei media, ma anche contro Judson stesso,
come giornalista e facile bersaglio. Dylan dice di Judson, "Tu non conosci
le persone che vi leggono... Non sono mai stato sulla rivista Time, non ho
bisogno di Time Magazine", che è stranamente comparabile alla disconnessione
attribuita da Dylan a Mister Jones. Secondo Dylan, "la rivista News non ha
avuto nulla da guadagnare stampando la verità ... In realtà la verità è solo
una semplice immagine ... come potremmo dire.... il vomito di un barbone,
l'uomo che vive nelle fogne." Per servire quasi come un colpo finale , Dylan
giunge alla conclusione che: "Io so di più di quello che Judson sa di
se stesso...
solo guardandolo... lui non saprà mai niente di me." Mentre la conversazione
continua, il manierismo e la parola di Dylan assumono un tono più surreale e
contraddittorio; Judson appare terribilmente a disagio e completamente
stordito.
L'incidente con la rivista "Time" non è certo l'unica volta in cui Dylan
tratta rudemente gli intervistatori. Secondo Robert Shelton, "[egli] recitava
nelle interviste alla stampa ... Se non gli piacevano le domande, dava risposte assurde o oblique" (283). Questo rifiuto del protocollo
standard si è manifestato in numerose risposte contraddittorie. Quando gli è
stato chiesto di definire Mister Jones, Dylan ha detto che: "È una persona
reale. Tu lo conosci ... lo hai visto entrare nella stanza una notte ... E'
tutto lì, è una storia vera ", così come lo caratterizza come "un birillo
con le bretelle "(citato in Shelton 283-284). Entrambe le osservazioni
casuali sono state fatte durante quella conferenza stampa nel 1965. E, due
anni dopo, Dylan ha cambiato idea sulla questione, affermando che, "potrei
dirvi che il signor Jones fa parte della mia vita, come tutti hanno il
loro Mister Jones, per cui non posso davvero dire che sia la stessa cosa per
tutti "(citato in Shelton 354). Che Dylan abbia sempre una risposta per
tutto ciò che gli viene chiesto è una questione completamente diversa: il
suo netto rifiuto di collaborare con i media è l'unico dato di fatto su cui
si può veramente contare.
Un altro brano nel quale Bob Dylan incarna i sentimenti verso i critici è
The Wicked Messenger, inciso su John Wesley Harding, che delinea la storia
di un personaggio senza nome – con la mansione di messaggero - e la sua
illuminazione finale. Secondo il testo, il "messaggero malvagio" è un uomo
"con una mente che moltiplicava le cose più piccole:
Quando gli chiesero chi lo avesse inviato
egli rispose con il suo pollice
dal momento che la sua lingua non avrebbe potuto parlare
ma soltanto lusingare " (Dylan 3-7). In un primo momento, questo individuo
anonimo dorme dietro i luoghi di aggregazione popolare, vagando alla ricerca
del senso di una storia:
Stava dietro la sala dell'assemblea
era lì che aveva fatto il suo letto
Molte volte lo si sarebbe potuto vedere ritornare
finchè un giorno egli semplicemente apparve
con una nota nella mano che recitava
"le piante dei miei piedi
giuro che stanno bruciando" . (7-12)
Quando il messaggero è finalmente stanco della sua ricerca, è perché ha
esaurito le forze fisiche, il che implica che aveva l'energia e la sua
missione non era ancora finita. Questa strenua caccia allude al viaggio stesso
che Dylan continua: un viaggio attraverso il mondo e lo spettacolo, ma alla
fine ritorna al suo punto di partenza. Nei suoi occhi, Dylan ha passato gli
ultimi anni della sua vita passata, pieno di idee, ma sempre in grado di
esprimerle.
La conclusione The Wicked Messenger può offrire uno sguardo a quello che
Bob Dylan vuole dai suoi critici:
"Se non puoi portare buone notizie
allora non portarne affatto" (16-18)
Secondo Paul Williams, "The Wicked Messenger ... dovrebbe essere ironica, ma
con Dylan, specialmente in questo periodo, non si sa mai" (246). L'ironia
esiste all'interno di una interpretazione che assume il carattere di Dylan,
è una rappresentazione di se stesso piuttosto che di un altro reporter, come
Mister Jones. Williams continua a teorizzare che il testo della canzone sia
"sarcastico e amaro ... Dylan è percepito come un cantante che lancia un
messaggio, era di fronte a persone che si lamentano dei contenuti delle
visioni che condividevano" (246). Se l'ipotesi di Williams tiene, il
messaggero - Avatar di Dylan - è stanco: stanco di clamore pubblico , stanco
di comprendere il suo presunto messaggio e irritato con la loro
costernazione, quando l'essenza del messaggio non può esserne distillata.
Si può dare credito alla supposizione che Dylan dia prospettive personali ai
suoi testi, dei quali parla in varie interviste, vi è una netta differenza
tra la sua opera prima e quella dopo l'album in cui è stata inserita The
Wicked Messenger:
Prima ho scritto di John Wesley Harding, ho scoperto qualcosa su tutte
quelle canzoni delle quali avevo già scritto in precedenza... che quando ho
usato parole come "lui" e "loro" e ... stava parlando di altre persone, ero
davvero come se parlasse di me ... Non avevo capito prima, che stava
scrivendo su di me in tutti questi brani. (Citato in Williams 238)
Le dichiarazioni di Williams etichettano The Wicked Messenger come ironica.
È il pubblico che ritiene che la mente di Dylan è stata cambiata da coloro
che gli hanno chiesto di suonare solo ciò che volevano sentire? La sua
risposta è; "'Se voi non avete buone notizie non portatene nessuna" , è più
probabile uno scherzo: un rovesciamento sardonico delle aspettative. Dylan,
che ha storicamente mantenuto un'immagine pubblica mercuriale, sta
villanamente condannando coloro che aspettano che lui assecondi i loro
desideri.
La riluttanza di Dylan verso la stampa è il risultato, in parte, di numerose
prime interazioni sfortunate. Newsweek, in particolare, ha avuto un
rapporto teso con il musicista, a causa di "un articolo che ha deriso
l'immagine di Bob... e ha detto che, lungi dall'essere la pinna di
Huckleberry della musica popolare, il suo Hibbing talk è convenzionale della
classe media "(Sounes 143). In risposta, lui è diventato "così protettivo
sulla sua vita personale che sarebbe stato quasi impossibile per la stampa
scoprire qualcosa di significativo su di lui" (Sounes 145-146). Ma anche la
facciata iniziale che Dylan aveva creato era indicativa del suo rifiuto di
essere esaminato.
Bob Dylan è uno dei pochi scrittori che sono diventati così sfuggenti
eppure, al tempo stesso, infinitamente affascinante. E si impegna nel
mestiere di raccontare storie in tanti modi diversi, come può, costantemente
sfidando le aspettative. Anche a fronte di giornalisti e analisti che lo
perseguitano per sapere il grande "messaggio" dietro il suo lavoro, Dylan
rifiuta di scendere a compromessi con i suoi ideali. Eppure, nel bel mezzo
del suo atteggiamento scontroso verso il suo pubblico, ha ottenuto un
sostegno sufficiente per vincere il Pulitzer 2008 , citazione speciale per
"composizioni liriche di straordinaria forza poetica». Il suo contributo
alla letteratura e l'influenza che ha avuto su molti altri cantautori e
prosatori sta in piedi da solo. L'immagine perennemente oscillante di Dylan
presenta la sua parte celata alle stesse persone per le quali si esibisce,
cioè , cercare di elevare, al di là di se stesso, i suoi coetanei. Dylan è
una storia a se, troppo personale, l'unica garanzia è che ci sarà un finale
a sorpresa.
Bibliography
Don't Look Back. Dir. D. A. Pennebaker. Pennebaker Films, 1967. DVD.
Dylan, Bob. "Ballad of a Thin Man." Highway 61 Revisited. Bob Dylan.
Columbia, 1965. Vinyl recording.
Dylan, Bob. "The Wicked Messenger." John Wesley Harding. Bob Dylan.
Columbia, 1968. Vinyl recording.
No Direction Home: Bob Dylan. Dir. Martin Scorsese. Paramount, 2005. DVD.
Porton, Richard. "I'm Not There." Cineaste Winter 2007: 56+. Literature
Resource Center. Web. 24 April 2010.
"The Pulitzer Prizes Special Awards and Citations." The Pulitzer Prizes.
Pulitzer, 2008. Web. 26 Apr. 2010.
Shelton, Robert. No Direction Home: The Life and Music of Bob Dylan. New
York: Beech Tree, 1986. Print.
Sounes, Howard. Down the Highway: the Life of Bob Dylan. New York: Grove,
2001. Print.
Williams, Paul. Bob Dylan: Performing Artist. London: Omnibus, 1994. Print.
Originariamente trasmesso in diretta Venerdì 14 Marzo
2003 , particolare edizione dai nastri persi dei Beatles. Queste rare
registrazioni sono state effettuate durante le riprese di quello che divenne
il film "Let it Be". Essi erano stati stati rubati oltre 30 anni fa e sono
rimasti inascoltati fino a quando la polizia li ha recuperati nel febbraio
2003. L’intervista , All songs considered, è condotta da Bob Boilen che
parla di queste registrazioni con Bruce Spizer, autore di "The Beatles on
Apple Records". Il filmato dura circa due ore e dà modo di sentire tutte le
canzoni che erano state considerate “Missing”.
(Fonte: npr.org)
a
Sabato 8 Maggio 2010
"Wild Mercury: Storia di due Dylan" - Part 3°
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Photographs & memories # 4 - il blog di Paolo Vites
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Venerdi 7 Maggio 2010
Dylan' songs co-firmate
ciao Mr. Tambourine,
seguo sempre con piacere le news della fattoria / il contributo di oggi -
magari già presente in qualche sperduto antro del sito - riguarda l'elenco
di canzoni nelle quali Bob ha ufficialmente riconosciuto un co-autore /
l'elenco l'ho trovato su bobdylan.com ed è aggiornato al 3 novembre 2009 /
lo si può considerare - almeno per quanto riguarda l'ufficialità - completo?
/ su youtube ci sono un paio di video (solo foto, però) di Street Rock, nel
quale Dylan rappeggia e, in effetti, Kurtis Blow è citato anche in
Chronicles.
Tears of Rage (w/Richard Manuel)
This Wheel's On Fire (w/ Rich Danko)
Ballad Of Easy Rider (uncredited - w/Roger McGuinn)
I'd Have You Anytime (w/George Harrison)
Hurricane (w/Jacques Levy)
Mozambique (w/Jacques Levy)
Black Diamond Bay (w/Jacques Levy)
Oh, Sister (w/Jacques Levy)
Isis (w/Jacques Levy)
Joey (w/Jacques Levy)
Romance in Durango (w/Jacques Levy)
Catfish (w/Jacques Levy)
Money Blues (w/Jacques Levy)
Rita May (w/Jacques Levy)
Baby Give It Up (w/Helena Springs)
Coming From The Heart (The Road Is Long) (w/Helena Springs)
Her Memory (w/Helena Springs & Ken Moore)
I Must Love You Too Much (w/Helena Springs)
If I Don't Be There By Morning (w/Helena Springs & Carolyn Dennis)
Love You Too Much (w/Helena Springs & Greg Lake)
More Than Flesh And Blood (w/Helena Springs)
One More Time (w/Helena Springs)
Responsibility (w/Helena Springs)
Someone Else's Arms (w/Helena Springs)
Stop Now (w/Helena Springs)
Tell Me The Truth One Time (w/Helena Springs)
Walk Out In The Rain (w/Helena Springs)
Wandering Kind, The (w/Helena Springs)
What's The Matter (w/Helena Springs)
Without You (w/Helena Springs)
Take It Or Leave It (w/Helena Springs)
Your Rockin' Chair (w/Helena Springs)
Brownsville Girl (w/Sam Shepard)
Got My Mind Made Up (w/Tom Petty)
Jammin We (w/Tom Petty)
Street Rock (w/Kurtis Blow)
Waiting for the Morning Light (w/Gene Simmons)
Under Your Spell (w/Carole Bayer Sager)
Silvio (w/Robert Hunter)
Ugliest Girl In the World (w/Robert Hunter)
Handle With Care (w/The Traveling Wilburys)
Dirty Mind (w/The Traveling Wilburys)
Congratulations (w/The Traveling Wilburys)
Tweeter and the Monkeyman (w/The Traveling Wilburys)
Inside Out (w/The Traveling Wilburys)
If You Belonged To Me (w/The Traveling Wilburys)
Seven Deadly Sins (w/The Traveling Wilburys)
Where Were You Last Night? (w/The Traveling Wilburys)
Steel Bars (w/ Michael Bolton)
Saved (w/Tim Drummond)
Masquerade (w/Gerry Goffin)
Tragedy Of The Trade (w/Gerry Goffin & Barry Goldberg)
Well Well Well (w/Danny O'Keefe)
Champaign, Illinois (w/Carl Perkins)
Love Rescue Me (w/Bono)
Heartland (w/Willie Nelson)
Beyond Here Lies Nothin' (w/Robert Hunter)
Life Is Hard (w/Robert Hunter)
My Wife's Home Town (Willie Dixon w/Robert Hunter)
If You Ever Go To Houston (w/Robert Hunter)
Forgetful Heart (w/Robert Hunter)
Jolene (w/Robert Hunter)
Shake Shake Mama (w/Robert Hunter)
I Feel A Change Comin' On (w/Robert Hunter)
It's All Good (w/Robert Hunter)
saluti da Alexan Wolf
Ti ringrazio Doc , aggiungo questa pagina
alla Blackboard perchè questa statistica mancava proprio, in caso qualcuno
volesse fare ricerche in proposito , credo che l'elenco sia ufficiale , il
sito di Bob è come la Bibbia, alla prossima :o)
Caro Michele, grazie per la risposta al dubbio su
"Desolation Row".
Grazie anche ad Aurelio ma la versione di Don't Think Twice di Cock
Robin, bellissima anche quella, non è quella di cui cerco gli esecutori.
Quella di Cock Robin è più intimista e predomina il piano
elettrico, quella che dico io è più blues con lunghi assolo di chitarra.
Te la mando così si chiarisce. Saluti. Gianni
clicca qui
Ciao, la mia domanda non è semplice, gli indizzi che ho sono pochi però
vorrei sapere se qualcuno riesce a dirmi in che testo Dylan recitava
una frase simile a :" accompagnerò mio fratello nel suo ultimo viaggio"
o una cosa molto simile. Il concetto è quello ma non è detto che sia
espresso esattamente in questo modo.
Missione impossibile?
Intanto grazie e saluti. Francesca
E' dura davvero cara Francesca , spero
che qualche lettore della fattoria abbia un lampo nella memoria e ci possa
illuminare tutti about , viao , :o)
Ciao a tutti i Maggiesfarmers,
volevo segnalare un bellissimo fumetto
che esce per la Sergio Bonelli Editore. Si tratta di Caravan (arrivato
al numero 12), una serie scritta da Michele Medda che da grande
dylaniano quale è fa praticamente in ogni numero riferimenti a Dylan.
Consiglio di seguire questa serie davvero interessante ed in
particolare segnalo il numero nove dal titolo "Nove per un dio
perduto". Ecco la scheda del fumetto da Wikipedia: Caravan è una serie
a fumetti di fantascienza di 12 numeri, ideata e sceneggiata da Michele
Medda e pubblicata da giugno 2009 da Sergio Bonelli Editore. Trama - La
tranquilla vita della cittadina di Nest Point, negli Stati Uniti, è
turbata da uno strano fenomeno meteorologico che blocca temporaneamente
tutti i dispositivi elettrici, elettronici e le automobili; interviene
l'esercito, che organizza l'evacuazione della città e fa partire un
esodo di tutti i cittadini in una colonna d'auto, diretta verso una
destinazione ignota. La storia viene narrata da Davide Donati, un
diciassettenne italoamericano allo stesso tempo attore e spettatore
delle vicende, che scrive un diario mentre, all'interno del proprio
caravan, segue la colonna di auto in viaggio; si parte con i primi
effetti dell'evento meteorologico, proseguendo negli albi successivi
rimanendo incentrato sull'esodo della carovana, ogni volta con
protagonisti diversi, sempre più disorientati, spazientiti o rassegnati
al loro destino e navigando, oltre che nella vita quotidiana dei
viaggiatori, anche nei loro ricordi. Oltre a Davide e alla sua
famiglia, presente in ogni albo, durante la serie si susseguono vari
protagonisti, tra i quali Stanley Curtis Lee, alias Stagger: easy rider
sempre fuori dalle righe, che tenta fatalmente di ribellarsi alle
regole dettate dall'esercito per la carovana e di fuggire. Carrie
Shawnessy: ex cantante folk alcolizzata e dal passato burrascoso, che
ha una relazione con Stagger e ed è madre di Jolene, di cui Davide si
invaghisce. Sindaco Banks: veterano dell'esercito, in carica come
sindaco di Nest Point, che tenta di organizzare una rivolta dei
cittadini contro l'esercito, al fine di sapere di più sulla loro
destinazione.
Ciao a tutti, Michele "Napoleon in rags"
Vasco Rossi: Re di Londra per una notte , come Bob Dylan
clicca qui
a
Giovedi 6 Maggio 2010
Thank God there's Bob Dylan
We are in times when all the discussions, dissertations, analysis,
criticism, praise and all kinds of comments made on the work and life of Bob
Dylan is now superwellknown, boring and sometimes repetitive, there's
nothing more to discover, nothing to understand, nothing to find, nothing to
invent. So what can we do? This is what are asking the fans, those who are
living with words and music of Bob in the heart, from which they can not
detach, this kind of DNA is now firmly attached to their person, that
characterizes them and distinguishes them in many different ways. There is
the avid, the moderate , the conservative exaggeration. the criticism, one
that challenges what he complains, she sees 100 when in fact you should see
40 or 50, who’s wryting well and who’s writing badly , and who.......
who.....and who….! Surely do you understand what I mean, Dylan’s fans have
toushand facets like a diamond, but one thing in common that binds them to
each other, a thing called Bob Dylan, an artist made of a material harder
than diamond, a hard and active material , constantly evolving, both in the
best moments than in those of low-level. Dylan is still Dylan, with any kind
of voice, arrangement , his music can create pleasure or displeasure, but
never manages to remain indifferent. I think if we were writing 1.000
opinions of 1.000 fans would be certainly 1.000 different interpretations of
the character and the artist Bob Dylan. All good? I think so, diversity does
not imply an error of someone, only to be assessed differently according to
different starting parameters. But the synthesis is always that Dylan is a
legend, Dylan has gone beyond the legend, Dylan is an icon that has gone
beyond being an icon, a voice of a generation that continues to be reflected
more or less intensely on subsequent . Dylan's people has undergone many
transformations over the years, some have abandoned while many others were
made to follow him , like Forrest Gump running from just to his race and is
to be followed by thousands of people. Then he turns , looks at this whole
in the face and calmly said: "I'm tired," he turns and goes home.
Allegorically is what Dylan has done all his life, for different periods of
his life. Million people gathered behind him and then suddenly leave their
past him looking for a new future and certainly different from the old.
Sometimes favorably surprised, sometimes disappointed, but certainly new
crowds have queued to him in succession, is the fate of the prophet ? I
think so, Dylan is a particularly greasy I could not well say what, but it
has something more than everyone else, knows where to attract more diverse
people, I do not know if it's calculated, I more likely to find that things
go well, without groped to explain that may also appear ridiculous or
delirious. So the things are working with Bob, let's face it, we continue to
praise, to criticize, to appreciate or despise our way, so there is always
something that holds us all together, love and respect for the man Dylan ,
the artist Dylan, the poet Dylan , the performer Dylan , the songwriter
Dylan , we are not and never alone in this, millions of people around the
world think like us, talk quietly or wildly as we do , sometimes they get
angry for what they believe to be "Dylancrap negative", then they lie on the
couch, listening "Sad Eyed Lady of the Lowlands" and felling the heart in
peace . Dylan is a man just like us, maybe with something more extra, a gift
of nature that only few people have , and we fall asleep with a slight smile
on the face ...... a peace pact not to let the thought slip over poverty,
degrading and pitiful performance of the yesterday-TV show between our
politicians Massimo D'Alema and Claudio Scajola!
Mr.Tambourine
Meno male che c’è Bob Dylan
Siamo nel tempo nel quale tutte le discussioni , dissertazioni , analisi ,
critiche , lodi ed ogni genere di commento fatto sul lavoro e sulla vita di
Bob Dylan è ormai strarisaputa , qualche volta noisosa e ripetitiva , non
c’è più niente da scoprire , niente da capire , niente da trovare , niente
da inventare. Allora che facciamo ? si chiedono i fans ? Coloro che vivono
con le parole e la musica di Bob nel cuore , dalle quali non riescono a
distaccarsi , un DNA ormai fortemente attaccato alla loro persona , che li
caratterizza e li distingue in tanti modo diversi. C’è lo sfegatato , il
moderato , il prudente , l’esagerato , quello che critica , quello che
contesta , quello che si lamenta , quello che vede 100 quando in realtà si
dovrebbe vedere 40 o 50 , quello che scrive bene , quello che scrive male ,
quello che.......e quello che.....! Avete capito ciò che voglio dire , i
fans dylaniani hanno mogliaia di sfaccettature m come i diamanti , ma una
cosa in comune che li lega fra di loro , una cosa che si chiama Bob Dylan ,
un artista fatto di una materia più dura del diamente , di una materia dura
ed attiva , che si evolve continuamente , sia nei momenti migliori che in
quelli di basso livello. Dylan è sempre Dylan , con qualsiasi tipo di voce ,
di arrangiamento , di musica , può piacere o creare disappunto , ma mai
riesce a restare indifferente. Penso che se mettessimo per iscritto 1.000
pareri di 1.000 fans avremmo di certo 1.000 diverse interpretazioni del
personaggio e dell’artista Bob Dylan. Tutte valide ? Credo di si , la
diversità non implica l’errore di qualcuno , solo una diversa valutazione in
base a parametri di partenza diversi. Ma la sintesi è sempre quella , Dylan
è una leggenda , Dylan è andato oltre la legenda , dylan è un’icona che è
andato oltre l’essere un’icona , una voce di una generazione che continua a
riflettersi più o meno intensamente sulle successive. Il popolo di Dylan ha
subito molte trasformazioni negli anni , qualcuno l’ha abbandonato mentre
molti altri si sono messi a seguirlo, come Forrest Gump che parte da solo
per la sua corsa e si trova ad essere seguito da migliaia di persone. Allora
si gira , guarda tutta questa moltitudine in faccia e serenamente dice :
“Sono stanco” , si volta e torna a casa. Allegoricamente è quello che Dylan
ha fatto per tutta la vita , per i diversi periodi della sua vita .
Raccoglieva milioni di persone dietro di lui per poi lasciarle
improvvisamente al loro passato cercando per lui un futuro nuovo e
certamente diverso dal vecchio. A volte ha stupito favorevolmente , a volte
ha deluso , ma di sicuro nuove moltitudini si sono accodate a lui in
successione , è il destino del profeta ? Credo di si , Dylan è un unto
particolare non saprei bene dire da che cosa , ma di certo ha una marcia in
più rispetto a tutti gli altri , sa attrarre a se le persone più disparate ,
non saprei dire se è una cosa calcolata , sarei più propenso a constatare
che le cose vanno così , senza tentare di dare spiegazioni che potrebbero
anche apparire ridicole o vaneggiante. Così funzionano le cose con Bob ,
prendiamone atto , continuiamo a lodarlo , a criticarlo , ad apprezzarlo o
disprezzarlo a modo nostro , tanto c’è sempre una cosa che ci tiene tutti
insieme , l’amore ed il rispetto per l’uomo Dylan , l’artista Dylan , il
poeta Dylan , il performer Dylan , il songwriter Dylan , non siamo e mai
saremo soli in questo , milioni di persone nel mondo la pensano come noi ,
discutono pacatamente o selvaggiamente come facciamo noi a volte , si
arrabbiano per quello che ritengono “dylanate negative”, poi si stendono sul
divano , ascoltano “Sad eyed lady of the lowlands” e si rimettono il cuore
in pace , Dylan è un uomo come noi , forse con qualcosa in più , un dono di
natura che hanno in pochi , e ci addormentiamo con un leggero sorriso di
pace sul volto......a patto di non lasciar scivolare il pensiero sulla
misera , degradante e pietosa esibizione dello show di D’Alema e Scajola !
Mr.Tambourine
La Sindrome di Bob Dylan
di Emanuele Podestà
HabanerO Edizioni
Costo: 8 €
Alessandro Baricco viene ritrovato ucciso in un appartamento e qui inizia
questo strano romanzo.
Cosa sareste disposti a rinunciare per la possibilità di amare ancora una
volta,
cambiare qualcosa di come sono andate le cose, vivere per una seconda volta
lo
stesso momento?
Questo è davvero uno strano romanzo.
Non è un giallo anche se si parla di un assassino; non è fantascienza anche
se
ci saranno dei viaggi nel tempo; c’è una storia d’amore, di persone che si
ingannano e tutto ciò che ne consegue.
Un serial killer spietato ed imprendibile che decide di uccidere ogni anno
almeno uno degli scrittori italiani alla moda (da Baricco, appunto, ad
Ammaniti,
da Faletti a Giordano, passando per Camilleri e Tabucchi) finché di
scrittori, in
Italia, non ce ne sono più. Una mattanza senza senso? Un uomo con una
straordinaria memoria inviato indietro nel tempo, un pellegrino
spaziotemporale
in missione al fine di impedire che il primo omicidio sia commesso così da
sventare la successiva carneficina. Una volta viaggiato nel tempo, il
Protagonista deciderà di ritrovare la donna amata all’epoca. Ma ce la farà a
sventare l’omicidio di Alessandro Baricco?
E poi la domanda su cui tutto il libro si basa: a quanto sareste disposti a
rinunciare per provare una seconda volta uno stesso sentimento? Rischiereste
la
fine del Mondo e dell’Umanità?
Questo è La Sindrome di Bob Dylan, strano, strano romanzo.
Emanuele Podestà (Genova, 11 maggio 1987), già autore de La Vera Storia del
Fegato di C. Bukowski, ancora una volta mette tutto se stesso su carta
stampata.
Ciao!
Grazie mille di aver pubblicato la mail, non pensavo avreste pubblicato
direttamente cosa vi ho scritto ma sono stato contentissimo di constatare
tanta gentilezza e sensibilità da parte vostra. Come mi hai risposto sul
sito ti mando un po' di materiale, se pubblicassi queste cose sarebbe
davvero il massimo. Se ti posso chiedere una cosa, io toglierei la mail che,
come detto non pensavo venisse pubblicata e ti chiederei di copiare questi
contenuti.
Grazie davvero di cuore, avete la mia più totale riconoscenza,
Emanuele
Caro Emanuele , noi siamo sempre qui ,
a disposizione di tutti gli ammiratori di Bob Dylan...ed a volte anche a
disposizione di chi ne parla non proprio bene , alla prossima, :o)
Un testo della canzone di Bob Dylan non richiama mai espicitamente le sue
radici ebraiche, ma le influenze ebraiche non sono mai lontane dalla
superficie.
Bob Dylan, il grande compositore e performer, è nato Robert Allen Zimmerman.
Il figlio di Abramo e Beatty Zimmerman, è nato a Duluth, Minnesota, e ha
trascorso gran parte della sua infanzia a Hibbing, Minnesota, una povera
città mineraria con una piccola popolazione ebraica. Il giovane Robert ha
festeggiato il suo bar mitzvah nell’ Harding, ma non si è identificato
fortemente con la sua identità ebraica. Nella sua musica, si presentò, sotto
il nome di Bob Dylan, con la voce del tipico mid-occidentale americano. Ma,
come mostra il seguente articolo, i testi delle canzoni di Dylan in certe
occasioni mostrano influenze ebraiche. Ristampato con il permesso di Rock
'N' Roll Jews (Five Leaves Publications).
La musica rock di Dylan dalla metà degli anni 60 è forse tra le più belle
della sua produzione. Certo, ha trasformato la canzone rock. Dopo di lui, il
rock avrebbe avuto testi che potevano essere confrontati con Keats e
Shelley. I Professori di letteratura hanno sezionato le immagini di Dylan ed
il significato in modi che non hanno mai fatto con Gershwin, Berlin, o
Pomus. Alcuni hanno cercato una criptico-bibliche, anche cabalistiche
[mistica], allusioni. Non c'è dubbio che queste cose possono essere trovate,
se il critico è abbastanza fantasioso. Se queste erano nelle intenzioni
dell'autore è un'altra questione, Dylan scriveva velocemente con le parole
che rotolavano fuori, al di là del suo controllo.
Allusioni bibliche
Non è difficile trovare influenze ebraiche. Il verso di apertura di "Highway
61 Revisited" racconta con irriverenza la storia del sacrificio di Isacco.
Dio dice ad Abramo di "uccidere un figlio per Lui". Abe risponde: " Amico ,
mi stai prendendo in giro ?." La familiarità di scherzare con Dio -
l'immaginare una conversazione con l'Onnipotente - è di per sé molto
ebraica, e si trova nei testi e nelle versioni ortodosse del giudaismo.
Abramo è trattato con familiarità nella canzone: Egli è 'Abe,' proprio come
il padre di Dylan, anche lui chiamato Abe.
Certo, gli interessi di Dylan hanno incluso la religione e la spiritualità.
Le canzoni di John Wesley Harding, come "I Dreamed I Saw St Augustine,"
contengono riferimenti biblici. Su questo album, uscito nel 1967, Dylan
celebra il vecchio West americano. John Wesley Hardin era un "Wild West"
fuorilegge, una specie di Robin Hood, si suppone che rubasse ai ricchi per
dare ai poveri. L'album contiene la rivelazione "I Pity the Poor Immigrant".
La rabbia contro la canzone "l'immigrato", che "usa il suo potere per fare
del male a tutti", "si innamora della ricchezza", "costruisce la sua città
con il sangue", e così via.
I sentimenti sono brutti. L'insider è accendere l'outsider. Ma Dylan non era
insider: lui era ancora in viaggio sotto mentite spoglie. Quale modo
migliore per cercare di convincere te stesso e gli altri che sei un insider
che utilizza le immagini tradizionali di odio contro gli immigrati?
Copertine di album per Highway 61 Revisited e The Essential Bob Dylan.
Durante gli anni Settanta, Dylan è diventato cristiano, incidendo dischi
che apertamente manifestavano la sua nuova fede. Ironia della sorte, Dylan
ha scelto Jerry Wexler come produttore del suo album più cristiano, Slow
Train Coming. Durante la registrazione Dylan ha cercato di interessare
Wexler in materia biblica. Il commento di Wexler: "Quando gli dissi che
aveva a che fare con un 63enne ebreo ateo, egli è sembrato schiattare".
Wexler era tollerante divertito da tutta la faccenda: "Mi piaceva l'idea che
Bob venisse da me, l'Ebreo errante, per ottenere il conforto di Gesù".
Nella sua ricerca musicale e spirituale, Dylan sembra anche essere stato
qualcosa di più di un Ebreo errante. Egli non è rimasto bloccato all'interno
del rinato cristianesimo. Prima egli aveva attraversato una fase ebraica.
Anthony Scaduto [nel suo libro, Bob Dylan] suggerisce che ha iniziato a
studiare l'ebraico. Non è uno che usa mezze misure, Dylan apparentemente si
era messo in contatto con la destra “Jewish Defense League”, la cui ala
estrema di nazionalismo-sionista era fascista. Dylan è stato successivamente
fotografato al Muro Occidentale di Gerusalemme, con indosso il tallit (lo
scialle di preghiera) e il tefillin (filatteri) in occasione del Bar Mitzvah di
suo figlio.
Il periodo ebraico sembra aver lasciato un’ influenza minore nella sua musica
rispetto al periodo cristiano-missionario. Non ci sono canzoni ebraiche che
corrispondano al palese cristianesimo. Tuttavia, l’album di Dylan del 1983,
“Infidels”, contiene un brano implicitamente pro-sionista. "Neighborhood
Bully" è una non troppo velata parabola sulla storia degli ebrei. La canzone
descrive il cosiddetto "bullo" (Israele), che è stato cacciato da ogni
paese. La sua famiglia è stata dispersa, egli è costantemente sotto processo
solo per essere nato e ora, surclassato da un milione a uno, è accusato di
essere il bullo di quartiere da parte dei pacifisti che non farebbero male a
una mosca, ma che avrebbe lasciato quello che chiamavano “il bullo del
quartiere" fosse distrutto.
La canzone esprime temi che sarebbero stati impensabili 15 anni prima. Né
"Israele", né "gli ebrei" sono esplicitamente indicati come tali. Il pronome
rimane la terza persona: è "lui", non "noi". La canzone non è, va detto, uno
dei pezzi migliori di Dylan.
The Outsider
Nel 20° secolo, la creatività ebraica è dovuto in gran parte al potere
simultaneo e all’impotenza delle outsider. Qualcuno comodamente collocato
all'interno della tradizione folk americana potrebbero non essere stato in
grado di trasformare questa tradizione. Una persona potrebbe riprodurre
melodie popolari che gli erano state tramandate da genitori e nonni,
come Abe e Beatty, il giovane Robert Zimmerman ha voluto riprodurre la
cantilena tradizionale della sua parte di “Bar Mitzvah”.
O, come probabile, il destinatario della tradizione popolare avrebbe potuto
andare avanti. I figli e le figlie dei minatori di Hibbing hanno senza dubbio
preferito Elvis a Woody Guthrie, come Robert, in comune con tanti ebrei
americani della loro generazione, ha preferito il canto di Woody e Little
Richard a quelle del suo rabbino.
La musica di Dylan è stata quella di un estraneo in posa come un insider
diseredato. Egli ha sostenuto la tradizione folk americana, che non era
appartenuta ai suoi nonni. Nel riprendere questa tradizione ha affermato di
esserne il suo tutore, non poteva non sovvertirla. La sua immaginazione non
voleva stare ferma. Doveva tenerla in movimento - per mantenere alto il
livello - come se temesse un decadimento, così come quando era giovane ed
aveva paura di presentarsi come "Zimmerman". Il risultato è stato una
originalità a disagio, ma senza dubbio una facile sintesi della verità.
Dylan’s back pages - Con Johnny Cash, George Harrison,
e il fratello di Paul McCartney.
Il 1 Maggio è la data di uno degli eventi più memorabili della carriera
di Bob Dylan.
Dylan ed i fans, Adelphi Hotel, Liverpool, 1965
Nel 1965, Dylan suonò all'Odeon di Liverpool. La scena in “Dont Look Back”,
dove è staccato il microfono di Dylan durante l'apertura di "The Times They
Are A-Changin' “, viene da questo spettacolo. Dylan incontra Roger McGough e
Mike McGear dopo il concerto. Mike McGear è il fratello di Paul McCartney.
Johnny Cash and Bob Dylan
Quattro anni più tardi, Bob Dylan si presentò al Ryman Auditorium di
Nashville, Tennessee, per una apparizione nella prima puntata del Johnny
Cash Show. Dylan cantò "I Threw It All Away" e "Living The Blues. Questi
sono stati immediatamente seguiti da un duetto Dylan-Cash che cantarono
"Girl From The North Country". Lo spettacolo, in cui figurava anche Joni
Mitchell, è stato trasmesso dalla ABC-TV il 7 giugno 1969.
L'anno seguente, il 1 ° maggio 1970, George Harrison si presentò allo Studio
B della Columbia a New York City, proprio mentre Dylan stava iniziando a
registrare il suo album New Morning. In questa prima sessione, i due futuri
Wilburys furono raggiunti da Charlie Daniels al basso e cori, e Russ Kunkel
alla batteria, con il produttore Bob Johnston che occasionalmente entrava al
pianoforte. La versione di "If Not For You" che si trova su The Bootleg
Series Volume 2 è tratta da queste sessioni.
Dylan è tornato a Liverpool il 1 maggio 2009, per un concerto alla Liverpool
Echo Arena. Si è esibito nella canzone più popolare di Geroge Harrison,
"Something", che interpretava per la seconda volta nella sua carriera.
Harrison è morto nel 2001.
Harold Lepidus, "Bob Dylan Examiner"
http://www.examiner.com/x-21829-Bob-Dylan-Examiner~y2010m5d1-Dylans-back-pages--May-1-with-Johnny-Cash-George-Harrison-and-Paul-McCartneys-brother?cid=examiner-email
a
Mercoledi 5 Maggio 2010
Bob Dylan North American tour estivo, le voci sono
cominciate
Le voci son partite - Bob Dylan potrebbe portare il tour nel Nord America
questa estate.
Ho sentito da un paio di fonti che il management di Dylan sta esaminando la
possibilità di allestire un tour estivo nel Nord America. Mi sono state
fornite alcune date per il New England. Non c'era altra informazione diversa
da quella che ci sono state alcune "indagini". Inutile dire che non c'è
ancora nulla di definitivo.
Un articolo del “Metronews.ca” (Halifax) ha dichiarato che Dylan si è
espresso favorevolmente per un concerto all’ Halifax Rocks 2010, il 23
luglio. Tuttavia, si scopre che questo probabilmente non accadrà:
Il Metro ha descritto che la scaletta, ancora da annunciare, per The Rock
Show, sarà caratterizzata da una "una serie nuova e fresca di artisti" che
non hanno mai suonato prima in città. In questo caso Dylan sembrerebbe
essere escluso visto che si è già esibito nel 1997, 2002 e 2008.
Dylan non è più stato in tour nel Nord America dal novembre scorso, fatta
eccezione per una performance speciale alla Casa Bianca in febbraio. Quest’
anno, si è esibito in Giappone e Corea del Sud, e ha in preparazione il tour
europeo per la primavera e l'inizio dell'estate, che dovrebbe concludersi in
Irlanda il 4 luglio.
Nota: Durante il fine settimana, il sito ufficiale di Bob Dylan finalmente
ha confermato la data e la vendita dei biglietti per il concerto nella
Cittadella del Carnevale a Viareggio, Italia, il 16 giugno.
Harold Lepidus, "Bob Dylan Examiner"
http://www.examiner.com/x-21829-Bob-Dylan-Examiner~y2010m5d4-Bob-Dylan-North-American-summer-tour-rumors-are-starting?cid=examiner-email
Questione: Negli ultimi tempi, , ammette Sony
Entertainment, sono stati oscurati centinaia di video di Bob Dylan su
Youtube. Potrebbe anche essere chiamata purga sistematica. Questo,
naturalmente, è dobuto principalmente al fatto che si trovano sempre meno
video di Bob Dylan in concerto come avrete notato. Tutto questo viene fatto
chiamando in causa il principio della difesa del diritto d'autore.
Ma per i fan, è sempre stato una fonte di diletto, l'esperienza dei grandi
maestri nele loro performance in tutto il mondo, almeno in video. I quasi
ultimi video, che sono ancora lì, sono le performance intorno al 1980 (fase
rinato). Mentre questo è molto carino (l'energia che è insita in queste
performance è davvero eccezionale, per i testi, ci sono opinioni diverse),
ma non abbastanza per coloro che sono sempre interessati al lavoro di Bob
Dylan.
Inoltre, dovrebbero anche rimanere in giro quella razza ormai dannata, le
"finestre" “ACQUISTA” (CD / vinile) e cose supplementari, che sono inserite in
molti video di Youtube. E la cara "Sony Entertainment”, le teneva lì su
Youtube in modo del tutto tollerato! E' piuttosto il tentativo riuscito di
nuovo di darsi il martello sui piedi. L'industria musicale, non è ancora
abbastanza cattiva. Forse tutto questo in attesa della immissione sul
mercato di tutti i CD rimasterizzati ?
Hard Rain sarebbe bello, troppo anche Budokan. Salvo Shot Of Love e Real
Live, il resto può anche apparire finalmente rimasterizzato.
BEATLES: i compositori della nuova epoca
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Martedi 4 Maggio 2010
Riconsiderando le cose: il 35 ° anniversario di "Blood on
the Tracks"
Il nostro sguardo al classico di Bob Dylan "Blood on the Tracks" prosegue con
un esame della poetica del luogo e il trasferimento su disco, e di come
l'album si presenta come un documento che sottolinea la ricerca di base
spirituale dell'artista.
di Jacobs Rodger
Che cosa si può dire del capolavoro aggrovigliato e complesso di Bob Dylan
“Blood on the Tracks”, che non sia già stato scritto o ipotizzato? Poiché l’
album è stato pubblicato dalla Columbia Records nel gennaio 1975, l'album è
stato sezionato ed esaminato con la serietà sobria solitamente riservata
alle pergamene perdute del Talmud o le profezie di Nostradamus.
Si è spesso ipotizzato - e la speculazione è la parola operativa qui - che
"Blood on the Tracks" era l'espressione artistica della ricaduta emotiva che
pioveva sulla testa di un unto Dylan in seguito alla dissoluzione del suo
matrimonio con Sara Lowndes. Album in studio numero 15, è stato salutato come
"l'album del divorzio definitivo" , un lavoro molto autobiografico, come
Kevin Odegard afferma coraggiosamente, è stato "tirato fuori e messo alla
berlina" nel suo libro del 2004 sulla realizzazione del disco, “A Simple
Twist of fate”.
Odegard, che suonava la chitarra di back-up nelle leggendarie
Minneapolis-sessions, si fa beffe delle memorie di Dylan nel suo libro
“Chronicles, Vol.1”, cioè che i testi della canzoni di "Blood on the Tracks"
sono stati ispirati dai racconti dello scrittore russo Anton Cechov, autore
preferito di Dylan. C'è della verità, tuttavia, nella dichiarazione di
Odegard che noi possiamo scegliere di credere o comprendere.
Nell’esecuzione e nell’effetto, "Blood on the Tracks" reca una discendenza
diretta dalle opere del celebre autore e commediografo. Nei suoi racconti
teatrali sperimentali e nei dialoghi dei drammi di Cechov viene esplorato
come la vera azione emotiva corre sotto la superficie del testo, che opera
sulla convinzione che gli esseri umani raramente esprimono ciò che è nelle
loro menti o danza intorno alle questioni di cuore in una conversazione
banale.
"Cechov non esprime spesso il suo pensiero nei discorsi", scrive Constantin
Stanislavski, regista famoso del teatro russo, nella sua autobiografia “La
mia vita nell'arte", ma nelle pause e tra le righe o nelle risposte
costituite da una sola parola ... i personaggi spesso si sentono pensare le
cose non espresse con le loro parole".
Le dieci canzoni che compongono "Blood on the Tracks" rappresentano, nella
classica forma letteraria, un viaggio intrapreso dal protagonista-ombra che
ha "pagato alcuni debiti per passare attraverso" fino alla fine del viaggio,
alla scoperta di sé, il protagonista di Dylan dice che tutte quelle persone
che lui ha "usato per sapere" sono un'illusione per lui adesso, lui è ora
stato profondamente cambiato, in meglio o in peggio, dall'esperienza
(Tangled Up in Blue).
Confrontiamo la canzone sopra con il seguente passaggio da Anton Cechov “The
Wife” , come Raymond Carver ha interpretato un versetto del racconto nel suo
poema “Two Carriages” :
I recalled all the details of that strange wild day, unique in my
life, and it seemed to me that I really had gone out of my mind
or become a different man. It was as though the man I had been
till that day were already a stranger to me …
Ho ricordato tutti i dettagli di quello strano giorno selvaggio, unico nella
mia vita, e mi sembrava che ero andato fuori di testa
o diventato un uomo diverso. Era come se l'uomo che ero stato
fino a quel giorno fosse già un estraneo per me ...
Virginia Woolf ha osservato nel suo saggio “The Common Reader” che Chekov
scrive di storie psicologicamente e spiritualmente finite in frantumi ", l'
assunto è che le storie dovrebbero concludersi in modo a noi riconoscibile",
così, dal 1975, Bob Dylan ha usato il metodo di Cechov per modificare per
sempre l‘ approccio ai testi delle canzoni nella musica popolare. Come Dave
Tilton scrive nel suo saggio originale per questa retrospettiva “One of
Blood and Toil” , le composizioni di Dylan in “Blood on the Tracks” erano
molto diverse da quelle standard della musica popolare nella Top 40
americana trasmessa dalle stazioni radio in quel periodo. Così la sua musica
non suona come quella degli ABBA, dei Bad Company, o dei Jive Talkin'. Lui è
stato l'equivalente in vinile del cibo "per la mente denutrita e per
l'immaginazione”.
Con Blood on the Tracks, scrive Gregg Lipkin a Bob Dylan: la voce (un altro
dei sei saggi originali nel primo volume dei nostri due tour
attraverso il cuore delle tenebre di Dylan), "(Dylan) pennea e pensieri di un
uomo arrabbiato che tira calci gridando a suo modo che un rapporto è finito
e che
non vede l'ora di uscirne. "
L’ interpretazione di Lipkin potrebbe essere al 100 per cento esatta o
potrebbe essere una completa speculazione. Chi diavolo lo sa? Non lo so io e
nemmeno Kevin Odergard, o qualsiasi altro critico o agiografo di Dylan. Solo
Bob Dylan conosce la verità e la menzogna e finora ne sta con fermezza su
tutto ciò che ha scritto in Chronicles: Blood on the Tracks è stato ispirato
dalle opere letterarie di Anton Cechov.
"Hai ragione nel chiedere che un artista debba tenere un atteggiamento
intelligente al suo lavoro," Cechov ha risposto scrivendo al magnate russo
Aleksey Suvorin su una pubblicazione il 27 ottobre 1888 (Lettere di Anton
Cechov), "ma si confondono due cose: la soluzione di un problema è
l’indicare un problema in modo corretto. E' solo il secondo che è
obbligatorio per l'artista. "
I critici stanno facendo la rivisitazione del leggendario "Blood on the
Tracks", mentre gli insegnanti e gli studenti tentano di scoprire il suo
significato letterario. Il mistero persiste.
"Blood on the Tracks" è stato analizzato all'infinito e gli sono stati dati
molti significati. Fin dalla sua uscita nel gennaio 1975, l'album è stato
sezionato ed esaminato con la serietà sobria solitamente riservata a
pergamene perdute del Talmud o alle profezie di Nostradamus", scrive Rodger
Jacobs per PopMatters.
In definitiva, il mistero è parte della capacità del disco di intrigare
generazioni di ascoltatori. "Le parole, la musica, i toni di voce parlano di
rimpianto, di malinconia, un senso di addio inevitabile, miscelati con
umorismo sornione, alcuni momenti di rabbia e un senso di gioia semplice.
Sono le poesie di un superstite ".
In onore del 35 ° anniversario dell'album, PopMatters dedica una serie di
saggi ad esso. Un' introduzione alla funzione speciale, dal titolo "Tutto
riconsiderato: il 35 ° anniversario di Bob Dylan Blood on the Tracks",
discute le teorie sui testi delle diverse canzoni. Nella sua autobiografia
"Chronicles, Volume One," Dylan insiste che le parole sono ispirate ai
racconti di Anton Cechov, un credito contestato chitarrista
Kevin Odegard.
Cicli di lezioni sulla centralità di Dylan.
Il docente universitario di Boston Kevin Barents tenne un corso nel 2009 in
cui gli studenti imparano sui testi delle canzoni di Bob Dylan a tentare di
decifrare le sue canzoni. Il Corso di Barents era un seminario di scrittura
che insegna "la meccanica e l'arte della poesia nei testi delle canzoni di
Dylan." Gli studenti sono inoltre invitati a "valutare la relazione tra le
parole e la musica", riferisce NPR. Barents tende a concentrarsi su "Blood
on the Tracks" e sull’ album del 1967, "John Wesley Harding".
PBS American Masters prevede un piano di lezioni dal titolo "Bob Dylan: No
Direction Home", che indaga i fattori storici che hanno influito sulla musica
dell'artista. PBS sostiene che il risultato della seconda guerra mondiale "e
la prosperità successiva negli Stati Uniti di impostare lo sfondo per quello
che sarebbe stato un mondo perfetto," fino a quando la guerra fredda e le
"irrisolte questioni razziali risalenti alla Guerra Civile" non sono emerse.
Nella lezione, gli studenti esplorano il periodo dell’ infanzia di Dylan, le
sue influenze musicali e lo stile personale, e analizzano i suoi testi.
Musica a Scuola
Altri artisti hanno anche preso il centro della scena in aula. Beyonce, per
esempio, figurava in primo piano in una classe di inglese di Milwaukee
guidata dall’insegnante Megan Huff, dimostrando come la musica popolare può
ispirare gli studenti.
Secondo il Chicago Tribune, gli studenti della scuola media “Huff” della
“HOPE Christian School” hanno trasformato "Single Ladies" di Beyonce in un
loro video chiamato “Scholar Ladies". “Invece di cantare alla ricerca di un
anello di fidanzamento, il vanto delle ragazze è di guadagnare il massimo
dei voti, la preparazione per l'università e rimanere libere dai guai ",
scrive Lolly Bowean per il Chicago Tribune.
Argomento correlato: polemiche sui testi
I suoi testi possono rivelarsi fonte d'ispirazione e uno stimolante per
molti studenti e insegnanti, ma le parole di Bob Dylan non sono prive di
critica e scetticismo.
In una recente intervista con il Los Angeles Times, la cantautrice Joni
Mitchell ha avuto parole dure. "Bob non è autentico affatto. Lui è un
plagiario, e il suo nome e la voce sono falsi. Tutto ciò che riguarda Bob è
un inganno ", ha detto all’intervistatore.
I commenti della Mitchell possono derivare dalle polemiche sull’album di
Dylan, "Modern Times". Le canzoni dall'album hanno una notevole somiglianza
con le poesie di Henry Timrod, conosciuto anche come “il poeta laureato
della Confederazione", ha scritto Motoko Rich per il New York Times. Timrod
era nativo di Charleston la cui struttura fu il centro della Guerra Civile.
Il suo biografo, Walter Brian Cisco, ha detto che avrebbe potuto trovare
almeno altre sei frasi della poesia di Timrod nelle canzoni di Mr. Dylan.
Altri album di Dylan hanno specifiche "somiglianze" con "le parole di altri
scrittori", tra cui Junichi Saga, l'autore giapponese di "Confessioni di uno
Yakuza." Secondo Rich, i fan hanno notato somiglianze tra testi delle
canzoni di Dylan ed "il dialogo del film e della fiction ", tra cui "La
gatta sul tetto che scotta".
Background: Bob Dylan, Premio Pulitzer
Bob Dylan ha ricevuto una menzione speciale da parte del consiglio Pulitzer
per il suo contributo poetico alla musica popolare nel 2008, facendo di lui
il primo musicista pop a vincere il premio. Il consiglio del Pulitzer era
già stato criticato per aver dato il premio a musicisti classici. Spesso, i
pezzi vincenti sono risultati inascoltati da parte del pubblico.
Nel 2004, Dylan ha parlato della sua designazione come "la voce della sua
generazione", dice Steve Inskeep di NPR, dicendo che ha sentito questa
etichetta come un peso. Dylan parla anche del tour con i Grateful Dead, e la
sua esitazione ad eseguire le canzoni dei primi album, che non riusciva più
a reinterpretare.
L’articolo “Happy Birthday” di FindingDulcinea parla inoltre dell'infanzia
di Dylan in Minnesota, le sue realizzazioni di rilievo come musicista e del
suo lavoro più recente.
Plagi musicali : Gianluca Grignani vs Bob Dylan
clicca qui
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Lunedi 3 Maggio 2010
The Times They Have a-Changed, unfortunately!
Sony Music Enterteinment wants a slice of Youtube’s cake? Apparently so,
yes, now this is clear, otherwise I see no other explanation for the
behavior of neurotic, ridiculous, shameful, humiliating Sony acting in
respect of Italian fans of Bob Dylan, those who buy his records, those who
go to the concerts, those who play and sing his songs as an hobby and not
for money. I can not say if this fact is happening all over the
youyube-world, i have no informations about, but I can assure you that this is
what’s happening in Italy, with Sony's who is systematically blacking out
some videos of amateur Dylan tribute band who play for fun, and I stress
again , only for hobby and not earn money, and other fans who have uploaded
some videos of the performances of Bob Italian concerts last year, kind of videos
posted on Youtube by thousands of fans in all parts of the world. I do
not know the U.S. laws on copyright protection, but do not need to know
these laws to understand that these actions are truly wretched, miserable,
unworthy by a company like Sony and especially by an icon-artist as Bob
Dylan. Sony is kicking ass the fans of Bob and what does he do? He
safely continue to carry around a now old-show, stale, rather boring, in
which you do not understand a word he mumbles, even not easy to tell what song
he’s singing, while many of the most loyal fans continue to see "Their
own show", not the real one, praising awesome reviews of the performance of an
ordinary guitarist who could not stand alongside Clapton, Robertson, Carlos,
G.E.Smith, Mike Campbell, Mike Bloomfield, just to name a few. If Sexton is
the brightest star of the show in this case the level was lowered and
warrying. The present-days Dylan has become a shadow and a caricature of the Dylan of the
past, he looks like an effeminate old hidalgo-man dressed as Zorro; Oh Bob, what you
got? Why? You who have always been the spirit of renewal, what happened to
you? But why are you dressed as a puppet? Why you do not act as the artist
you've always been rather than a faded photograph of Bob Dylan? Why do not
you act as a man, defending your fans, letting your "Lords ?" kicking
ass of your fans? Where are you Robert Zimmerman a.k.a. Bob Dylan, why don’t
you return to talk about you in a superlative way rather than stand in a
position to be tolerated? Why do you dress like a bum and let a young girl-cop
you arrest? Why to stink the air of your neighbors with the filthy fumes of
your staff in Malibu? Why make recordings with trite and obvious
road-house songs as Togheter Through Life, album ridiculous as "Christmas in the
Heart"? Where is stuck now the Bob Dylan we all loved and respected? Your
current behavior makes us big doubts, it makes us think of you as an old
person unable to raise his voice in defense of those poor devils who
admire you from a long time. Think Bob Dylan, think Robert Zimmerman, think Jack Frost, or
whoever you are, if you're closing, close to great, this low level is not
for you nor for us.
Sony Music Enterteinment vuole una fetta della torta di Youtube ? Pare
proprio di si, ormai questo è chiaro , altrimenti non vedo altra spiegazione
al comportamento nevrastenico , ridicolo , vergognoso , umiliante di Sony
nei confronti dei fans italiani di Bob Dylan , quelli che comperano i suoi
dischi , quelli che vanno ai concerti , quelli che suonano e cantano le sue
canzoni per hobby e non per denaro. Non saprei dire se questo sta succedendo
il tutto il mondo youtube , non ho notizie in merito , ma posso assicurare
che questo sta succedendo in Italia , con Sony che sta sistematicamente
oscurando i video di alcune tribute band dylaniane amatoriali che suonano
per hobby , sottolineo per hobby e senza guadagnare denaro , e di altri fans
che hanno caricato alcuni video delle esibizioni italiane di Bob nei
concerti italiani dell’anno scorso, tipo di video postati a migliaia dai fans in
tutte le parti del mondo . Non conosco le leggi americane sulla difesa del
copyright , ma non c’è bisogno di conoscere queste leggi per capire che
queste azioni sono veramente meschine , miserabili , indegne di una company
come Sony e soprattutto di un artista icona come Bob Dylan. Sony sta
prendendo a calci in culo i fans di Bob e lui che fa ? Continua
tranquillamente a portare in giro uno show ormai vecchio , stantio ,
abbastanza noioso , nel quale non si capisce una parola di quello che
farfuglia e nemmeno è facile capire la canzone che sta cantando, mentre
buona parte dei fans più fedeli continuano a vedere “il loro show personale” , non
quello reale , esaltando nelle recensioni le prestazioni di un mediocre
chitarrista che non potrebbe stare al fianco di Clapton , Robertson , Carlos
, G.E.Smith , Mike Campbell, Mike Bloomfield solo per fare alcuni nomi. Se
Sexton è la star più luminosa dello show allora il livello si è abbassato in
modo preoccupante. Il Dylan di oggi, purtroppo, è ormai l'ombra e la caricatura del Dylan del
passato, sembra un vecchio effemminato travestito da Zorro , oh Bob , dove
sei finito ? Perchè ? Tu che eri lo spirito del cambiamento e del
rinnovamento, che fine hai fatto ? Ma perchè ti vesti da burattino ? Perchè
non ti comporti da quell’ artista che sei sempre stato invece che da
fotografia sbiadita di Bob Dylan ? Perchè non ti coporti da uomo difendendo
i tuoi fans, permettendo ai tuoi “padroni ?” di prenderli a calci in culo ?
Dove sei Robert Zimmerman a.k.a. Bob Dylan , perchè non ritorni a far
parlare di te in modo superlativo invece di metterti in condizione di essere
tollerato ? Perchè ti vesti come un barbone e ti fai arrestare ? Perchè
appesti l’aria dei tuoi vicini con le esalazioni delle latrine del personale della
tua villa di Malibù ? Perchè incidi dischi triti e scontati con canzonette
da road-house come Togheter Through Life, dischi ridicoli come “Christmas in
the heart” ? Dov’è si è impantanato il Dylan che tutti amavamo e stimavamo ?
Il tuo comportamento attuale ci fa venire grossi dubbi , ci fa pensare a te
come ad un vecchio inerme incapace di levare la sua voce in difesa di quei
poveri diavoli che ti ammirano da una vita. Pensaci Bob Dylan , pensaci
Rober Zimmerman , pensaci Jack Frost, o chiunque tu sia , se devi chiudere,
chiudi alla grande , questo basso livello non è per te , e nemmeno per noi.
Come da Tua richiesta Vi mando un pensiero sulla puntata di
Almost True in onda su DJ TV sul piu' grande songwriter della storia,
condotta magistralmente da C. Lucarelli e coadiuvata dal giornalista
musicale Mangiarotti. Credo che sia
talmente delirante e di fatto grottesca da non riuscire, forse per gioco, a
non cascarcisi dentro.
Allora, per primo esisterebbe un Bob ex cameriere imbranato del Cafe' Wha ,
morto in maniera accidentale mentre si fonava la chioma nella vasca da
bagno; poi un secondo Dylan autore egocentrico inglese detto "piccolo lord"
che fa delirare il pubblico col rock n roll e che pero' muore (lui) nel
famoso incidente in moto del 66.
Terzo personaggio, un prete Texano scomparso dai suoi parrocchiani per la
causa, ma che non partecipa a Woodstock poiche' ancora poco somigliante col
conosciuto Bob. Questo poi partecipa al film Pat Garret &... ma litiga
furiosamente con Peckimpah sul set , tanto da abbandonare la troupe e
scomparire nel deserto senza lasciare piu' traccia.
Infine c'e' Yzac Kirgiz , Maggiore dei Servizi Speciali Israeliani, promosso
per meriti ad Ambasciatore del proprio Paese a Washington ed assoldato come
ultimo ed attuale Dylan.
Tutto questo, pilotato ed amministrato sapientemente da tre strampalati
personaggi per scommessa, di cui una sarebbe l'attuale perfida direttrice di
Vougue Anna Wintour, il secondo un produttore musicale di scarso successo,
ed ultimo un cosigliere
dei Servizi Segreti Americani scampato allo scandalo Watergate ma che
ultimamente rimane un forte sostenitore della presenza di armi chimiche di
distruzione in Iraq.
Ma ora la cosa piu' incredibile (quì anche l'impenetrabile Lucarelli si e'
lasciato scappare un sogghigno mentre citava la fonte) sarebbe che il vero
autore dei piu' importanti testi del ns. sarebbe nientedimenoche'.... G.W.
Bush , sì proprio lui!!!
Non so voi ragazzi ma io mi sono divertito un sacco.
Grazie . Shooting Star Davide
Ciao,
mi chiamo Emanuele Podestà e ho pubblicato per HabanerO Edzioni, una
nascente casa editrice underground, un romanzo sui temi di Bob Dylan, sulla
sua poetica. E' un racconto non su Bob Dylan ma su una vita da hobo che
proprio in Dylan prende il proprio avvio per quanto riguarda il libro
scritto. Mi piacerebbe sapere se siete interessati a darci un minimo di
spazio nel vostro sito. Se fosse così (o se semplicemente siete curiosi di
capire di più su che cosa significhi "Sindrome" in questo caso) vi posso
scrivere più dettagliatamente riguardo al libro.
Aspettando news vi ringrazio dell'attenzione
Caro Emanuele , lo spazio è sempre a
disposizione per tutti coloro che hanno qualcosa da dire su Bob ,
pubblicherò con piacere tutto quello che mi invierai sul tuo libro , alla
Fattoria siamo sempre tutti curiosissimi , :o)
Perché l'America ha ancora bisogno di musicisti come
Dylan
di David Lorango
"Voi che filosofate con le vostre penne, vergogna, e non criticate quello
che non potete capire", un giovane Bob Dylan si lamentava per i tempi che
stavano cambiando. "Levate il fazzoletto dalla faccia, ora non è il momento
per le vostre lacrime". Il motivo emotivo e sociale trovano ampio spazio
nello sviluppo musicale di Dylan, The Lonesome Death di Hattie Carroll è
emblematica di un'epoca in cui il songwriting di attualità, i cantautori, si
ponevano di fronte all'ingiustizia con l'occhio attento di un artista.
Oggi, la musica prende vie più tranquille per gli argomenti che tratta.
Accendi la radio e ti verrà portata via dalle ragazze che protestano che si
dovrebbe "Just Dance", e cantanti maschi confusi dalla prospettiva di
"provare a trovare le parole per descrivere questa ragazza senza essere "irrispettoso". E se è possibile identificare queste voci musicali, non sono
le sole colpevoli. Il nome di qualsiasi pop star con un album nei top ten è
limitato per trattare gli stessi tre temi che sono questi: le donne la
danza, e il crepacuore.
La musica pop è per lo più basata su tali argomenti ben collaudati. Anche i
nostri personaggi più amati hanno cantato su questi argomenti negli anni 50
(Elvis, ed altri), Dylan, e quelli come lui negli anni '60, hanno catturato
lo spirito del tempo e degli sconvolgimenti politici e sono riusciti a
mettere in questa lotta duratura impressioni artistiche sotto forma di note
e suoni.
Lo stato attuale della politica americana è quello di essere forse uno dei
più tumultuosi dopo la Grande Depressione e la seconda guerra mondiale.
Con due guerre, disoccupazione record, un congresso comprato dal
predominio sempre più crescente di imprese di pochi americani importanti, e
un futuro economico incerto, l'America è sull’orlo del precipizio. Ma a
dispetto di tutto questo trambusto, la musica americana continua a
diffondere incessantemente banalità. Il nostro approccio, dopo l'11
settembre, è stato quello di ballare e scacciare via le preoccupazioni della
nostra vita quotidiana. Una guerra è un mondo a parte, tranne che in
aeroporto.
Gli americani stanno cercando un modo per ricollegarsi tra loro sulle
ingiustizie nel mondo. Ci sono movimenti tea-party, Glenn Beck
party-orologio, raduni di assistenza sanitaria, e movimenti di protesta di
ogni genere su Internet. La musica ha risposto al suo compito più prezioso
di avvicinare le persone, così facendo, nel modo più inoffensivo e poco
stimolante che può: per indurre uno stato di euforia ignorante e cieca.
Gli ascoltatori di musica riflettono sempre meno sul mondo e sulla loro
posizione all’interno di esso, e in peggio, per essere felici e ballare
ubriachi uno vicino all'altro. In particolare nelle giovani generazioni, il
pensiero di ascoltare un brano in cui un uomo giovane leggermente spettinato
canticchia "killed by a blow, slain by a cane [...] e destinata distruggere
tutti i “gentili", la trovano come "troppo deprimente" per meritare
ulteriormente di essere ascoltata.
C'era una credenza nel 1960, cioè che la musica potesse cambiare il mondo.
Questa non è una convinzione che debba essere abbandonata. La luce dell’
America, nel bene o nel male, sembra essere bollente, e la musica sarà
ancora necessaria per fare qualcosa di più che coltivare un senso di euforia
collettiva per qualsiasi quantità di gioia per sopire il cuore scheggiato
dell'America. La musica può guarire e abbattere dalle fondo la profonda
morale americana ed i suoi ideali, e la promessa è quella che resti sempre al
centro dell’attenzione. Come se fosse una nuova cultura, dobbiamo aprire i
nostri occhi. In caso contrario, il nostro cinismo porterà, proprio come è
scritto nella canzone di Dylan, al nostro "burying the rag, deep in our
faces" e trovare, a malincuore e non graditi, che "ora è il momento per le
nostre lacrime".