BOB DYLAN

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LA POSTA DI MAGGIE'S FARM

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Giovedi 24 dicembre 2009

E’ stato un buon anno , ricco di Bob-notizie e di Bob-avvenimenti , di Bob-dischi. Bob è più che mai sulla cresta dell’onda e questo può solo far piacere a tutti coloro che stimano e nutrono affetto nei confronti del loro artista preferito. Un Maestro fuori da tutti gli schemi, un Maestro unico nell’arte delle parole e diciamo pure in quella della musica, un Maestro totale, al quale tutti guardano ed hanno guardato con rispetto , invidia ed amirazione, la voce di una generazione che poi è passata alla successiva , e da questa a quella dopo, ripetendo la magia per cinque generazioni. Il poeta laureato del Rock and Roll , the Columbia Recording Artist.....Bob Dylan !!!!!

Rinnovando ancora i miei migliori auguri per ognuno di tutti Voi e per tutti i Vostri cari, vi dò appuntamento all’anno venturo, per una nuova stagione Dylaniana, speriamo ricca di sorprese come quella appena passata.

Mr. Tambourine

 

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Mercoledi 23 dicembre 2009

Gli auguri agli amici di Maggie's Farm

                                       

           

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Tanti Auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo a Voi tutti carissimi amici della Farm con l'auspicio che il 2010 porti il meglio che ciascuno possa desiderare.
Un abbraccio. Marina

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"Eternal Circle" in Dylan's honor instead.

Please take a moment to read and sign the new petition at:
http://www.gopetition.com/petitions/eternalcircle.html

Thank you very much for your continuing support! Keep On Keepin' On,
Delores DiGiovanni
Jason Keis
Jake Kuhnle
Joseph Puchalski
Brian Slattery

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"Christmas in the Heart": il perfetto regalo di Natale                                      clicca qui

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Ricordi (in)distruttibili , le foto di Dylan ritrovate                                           clicca qui

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Burt Bacharach : Il pianista coi guanti                                                               clicca qui

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Usa, scoppia la Celentano-mania tutti pazzi per un brano del ‘72                   clicca qui

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Come nasce una notizia : Celentano rap , è come ascoltare Bob Dylan           clicca qui

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Toh, gli Usa scoprono il Celentano rapper                                                          clicca qui

 

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Martedi 22 dicembre 2009

Bob Dylan? Un fumetto                                                                                  clicca qui

segnalato da Marina

Ricordo di averne dato notizia tempo fa , ma sinceramente me ne ero scordato , grazie "Perfetta" ! :o)

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Review: Canton, Ohio - Memorial Civic Center - november 5, 2009

di Carsten Molt

Con il mio compagno di viaggio abbiamo fatto le 2 ore e 15 minuti di strada da Pittsburgh a Canton nel pomeriggio di Giovedi per arrivare al Civic center senza problemi. C'erano ancora poche ore fino al momento dello spettacolo così abbiamo deciso di visitare la Pro Football Hall of Fame e la libreria presidenziale di William McKinley.
Nessuno di questi è stato troppo interessante, ma per passare il tempo andavano bene.

Il Canton Civic Center è una tipica arena piuttosto blanda. Ha un
capacità di accoglienza di circa 5.200 persone e, mentre c’erano ancora biglietti disponibili, sembrava essere piena al 95%. Phil ed io ci siamo accomodati ai nostri posti nella 4° fila e
chiacchieravamo con la gente molto amichevole nei sedili accanto ai nostri. Tutti coloro che abbiamo incontrato sono stati gentili e molto eccitati che Dylan suonasse a Canton.

Alla fine, le luci sono calate e dopo un eternità, Dylan è stato presentato con la solita formula , le luci si sono rialzate ed il divertimento è iniziato.

1. Watching The River Flow (Dylan alla tastiera) - E 'stata una bella rovente versione. Dylan era in forma dietro la tastiera e Charlie ha svolto un breve solo.

2. Girl Of The North Country (Dylan alla chitarra) - Dylan ha cantato questa lentamente e teneramente. Sorprendentemente e per fortuna, la folla era tutta in silenzio, ma durante la ballata, invece di fischiare e urlare come spesso accade durante le canzoni lente nel set di Dylan.

3. Lonesome Day Blues (Dylan alla tastiera) – Più potente che mai, anche se la voce di Dylan era quasi annegata dalle chitarre, a volte. Non sembrava ispirato come in altre canzoni, ma era ancora una buona versione.

4. Love Minus Zero / No Limit (Dylan alla chitarra) - Dylan ha scavato in profondità nel suo sacchetto di sfumature vocali per una resa molto tenera di Love Minus Zero. Anche se, Dylan
ha suonato la chitarra solo in 2 canzoni stasera, su entrambe,le sue linee di chitarra sono state piuttosto interessanti e piene di inventiva per un presunto semplice strimpellatore.

5. High Water (For Charley Patton) (Dylan all'armonica al centro della scena) -- Donnie ha iniziato la canzone con alcuni liks di buon banjo. Come la canzone è progredita, la musica assunse uno scuro, groove paludoso che si adattava bene alla canzone. Alla
conclusione , Dylan ha fatto il suo primo assolo di armonica della serata che è stato grande.

6. If You Ever Go To Houston (Dylan alla tastiera) - C'erano un sacco di belle chiamate e rispostae alle chitarre tra Charlie e Stu durante i passaggi strumentali e Dylan ha dato uno spettacolo caldo con un vocal chiaro, ma mi sembra che abbia sbagliato qualcosa nel corso della seconda parte della canzone. Phil ha detto che forse è stato un problema con il mix per un momento o due.

7. Cold Irons Bound (Dylan all'armonica al centro della scena) - Mi piace molto l’ attuale arrangiamento del brano. Dylan ha l'armonica in una mano e il cavo microfonico nell’altra ed ha tirato fuori le realtà profondamente inserite nella canzone, sia cantando chee suonando l'armonica. Charlie ha fatto un sacco di numeri spettacolari con un assolo di origine vulcanica.

8. A Hard Rain's A-Gonna Fall (Dylan alla tastiera) - Ogni parola è stata chiara e ogni sfumatura è stata inchiodata alla perfezione. Questa era una versione mozzafiato ed ha ottenuto il più forte applauso della folla per la serata.

9. Honest With Me (Dylan alla tastiera) - E 'stata una versione tremenda, Stu e Charlie si sono scambiati assoli avanti e indietro mentre Dylan pestava sulla tastiera e diceva le parole in modo staccato prima di urlare le ultime righe di ogni verso. George davvero spinto la canzone in avanti con il suo drumming che ha dato al resto della band la libertà di colorare la canzone in una cornice steady rock.

10. Workingman's Blues # 2 (Dylan all'armonica al centro della scena) - Dylan ha cantato la canzone da dietro la tastiera, prima di prendere il suo posto al centro della scena per fare il suo assolo di armonica megliore della notte. Ha cantato la canzone con un sacco di emozione , come se pronunciasse una condanna. Probabilmente è stato il culmine della notte.

11. Highway 61 Revisited (Dylan alla tastiera) - Questa non era una sorpresa, ma il modo in cui è stata suonata lo è stato. Dylan ha cantato le prime due strofe e quindi Charlie ha avuto la possibilità di mostrare le sue abilità chitarraistica ,scintille
volavano mentre strappava le corde della sua chitarra con intensità. Dopo il solo di Charlie, anche Stu ha fatto un bel assolo di chitarra, ma impallidiva al confronto con quello che Charlie aveva appena fatto. Dylan ha cantato l'ultima strofa e
chiuso la canzone in un modo signorile.

12. Ain't Talkin '(Dylan alla tastiera) - speravo di sentire questa canzone e ancora una volta non sono stato deluso. Donnie suonava il violino squisitamente e ben sostenuto nel mix. Il pubblico era morto in silenzio, come Dylan che lentamente cantava
la canzone in un modo silenzioso e freddo, il pubblico ha dato a Dylan una tonante ovation alla fine della canzone.

13. Thunder On The Mountain (Dylan alla tastiera) - Il canto è cominciato bene, ma non è mai sembrato veramente a decollare. Era ben suonato e cantato con forza, ma non ha mai veramente preso fuoco. Non era così male, ma non è che sia buona.

14. Ballad Of A Thin Man (Dylan all'armonica al centro della scena) – La persistente delusione che ho provato dopo il brano precedente è stato rapidamente sostituito dal divertimento di questa esecuzione. Dylan dimenava le gambe ed è stato molto
animato. Charlie e Dylan si scambiavano sorrisi e gli assoli di armonica sono stati belli e abilmente suonati.

Encores

15. Like A Rolling Stone (Dylan alla tastiera) - Nessuna sorpresa qui, ma è stato ben fatto e Dylan ha alterato il fraseggio durante i versi, prima di cantare il coro si è rivolto al pubblico incitandolo a cantare insieme.

16. Jolene (Dylan alla tastiera) - E 'stato più forte del solito e ha visto qualche bel gioco di chitarra tra Stu e Charlie. Dylan si è messo a ridere con qualcuno in mezzo alla folla non so per quale motivo.

17. All Along The Watchtower (Dylan alla tastiera) - Lo spettacolo più atteso, ben suonato e Charlie ha suonato un solo piacevole, ma breve. La voce di Dylan era un po' burbera durante la prima strofa, ma ha cantato il resto del brano molto bene.

(Note)

A. La band è stata eccellente. Charlie Sexton è stato fenomenale per tutta la notte e ha condiviso tanti sorrisi con Dylan durante lo spettacolo. Egli ha avuto problemi con il cavo della sua
chitarra, a volte. Stu Kimball è stato molto più attivo del normale e la sua chitarra era più udibile di quanto non lo sia stato dal 2004. George Receli e Tony Garnier entrambi erano come delle roccie e sembravano condividere molti scherzi. Donnie
Herron sembra essere il collante che tiene insieme le cose, a volte. La sua pedal steel chitarra era un po' bassa nel mix, ma il suo violino ed il banjo erano ben mixati ed udibili perfettamente , e ben suonati.

La voce di B. Dylan era forte e non ho rilevato alcun flubs vocale o borbottamento. Il suo modo di suonare la chitarra era inventiva, ma avrei preferito che lui l’avesse suonanta di più. Il suo modo di suonare la tastiera è decente. Il suo modo di suonare l'armonica è stato bello ed i suoi assoli sono stati ben piazzato all’unterno delle canzoni.

C. La folla era davvero coinvolta nello spettacolo ed è stata attenta durante le ballate e un po 'rumorosa durante i numeri più rock.

Naturalmente, queste sono solo mie opinioni. Mi scuso per eventuali errori di battitura o per la lunghezza, ma tendo a
divagare, commenti o correzioni sono i benvenuti , in Bob we trust.

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Bob Dylan “Christmas in the heart”

di Stefano Aicardi

Bob Dylan è diventato buono e triste? Fa davvero dischi di beneficenza come questo o si tratta di pubbliche relazioni? Cosa sta succedendo al Grande Antipatico del pop?

Nel suo pezzo più riuscito degli ultimi anni Dylan cantava “People are crazy, times are strange…I used to care, but things have changed”. E quale migliore introduzione, per quanto paradossale, al Dylan degli ultimi dischi, impegnatissimo in un’operazione di “maquillage al contrario”, una distruzione al quadrato della propria immagine pubblica-al quadrato proprio perché la base erano le decennali, spericolate beffe alla stupidità del pubblico?

In questo senso la pubblicazione di “Christmas in the heart” è un ulteriore tassello al mosaico del vecchio Bob, che con gli anni ha trovato il punto di equilibrio tra la sua vena sentimentale e il necessario, feroce realismo che lo ha sempre tenuto un passo avanti rispetto ai rivali (se mai ne ha avuti).

Il Dylan che incide canzoni natalizie in un pomeriggio d’estate, le pubblica in Ottobre e sbatte sul retro una foto della pin-up anni ‘50 Bettie Page è quindi lo stesso Dylan che straziava in stile quasi punk i classici della canzone americana nell’oltraggioso “Self portrait”?

Si e no. Non tutto funziona e il gioco dell’ultimo Dylan rischia di farsi più prevedibile e ripetitivo. L’operazione in sé è geniale, ma debole dal punto di vista sonoro anche rispetto alla freschezza musicale degli ultimi album (di cui si era parlato anche qui su Nokoss).

Certo non mancano i momenti in cui l’ascoltatore (ma sarebbe meglio dire lo spettatore, vista la qualità da film di Frank Capra dell’insieme) si mette letteralmente le mani nei capelli, anche se con il segreto piacere di ritrovare il Dylan più gustoso: l’agghiacciante pronuncia latina esibita in “Adeste fideles”, un “Christmas blues” uggiolante al punto giusto, il contributo di demenzialità offerto dai Los Lobos nel singolo “must be Santa”, una sorta di polka suonata a velocità heavy metal e con il supporto delle classiche coriste “retrò”.

Bello anche il curioso esercizio vocale di “Have yourself a merry little Christmas”, dove Dylan gioca quasi a rifare Louis Armstrong sfruttando gli angoli più profondi della propria voce. Ma la maggior parte dei pezzi, purtroppo, arranca tra evocazioni di Brian Wilson (il pianoforte malinconico di “I’ll be home for Christmas) e una strana tendenza a riservare gli arrangiamenti più ricchi, in stile tex-mex, alla prima metà dell’album. Non sappiamo se si tratta di una sorta di “live in studio” che segue la scaletta della registrazione, anche se certamente alla lunga la brillantezza iniziale si perde un po’ e classici da natale anglosassone come “Silver bells” non molto noti da noi scorrono con una certa fatica.

Le interpretazioni di Dylan sorprendono comunque per misura e pacatezza, fatta eccezione per i momenti più deliranti sopra citati. L’apporto dei Los Lobos conferma la cura certosina e l’eleganza tra le righe tipica dell’ultimo Dylan, nascosta dietro la facciata “trasandata” e scontrosa, come un Howard Hawks del pop.

Resta però l’impressione che anche questa ennesima fase da “prestigiatore” stia venendo meno e che a Dylan rimanga da giocare soprattutto la carta di quella sobria pacatezza che in pagine come “Hark the herald angels” lo vede invecchiare con una grazia inaspettata.

(Fonte: nokoss.net)

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Natale? E' sempre la solita musica                                                                      clicca qui

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L'inglese inventato di Celentano spopola negli Usa e su Internet                    clicca qui

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Masked and Anonymous                                                                                      clicca qui

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Il video animato di "Little drummer boy"                                                         clicca qui

 

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Lunedi 21 dicembre 2009

Bob Dylan & The Beatles - Subterranean Homesick Woman

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Super Jam : Harrison, Starr, Springsteen, Clapton and Bob Dylan

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Bob Dylan/George Harrison duet - All I Have To Do Is Dream

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If Not For You - Dylan/Harrison Duet

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L’album di Natale di Dylan contiene un umorismo non voluto

Ciao, il mio nome è Carlo ed ho un carlino.
Essere il proprietario di un carlino vuol dire comprendere il significato di cos’è un brutto cane o un "carlino brutto."
Per la mia famiglia, se qualcosa è così brutto significa che è carino. E questo è in qualche modo come posso descrivere l’ album di Bob Dylan di Natale, "Christmas in the heart”.
E’ così brutto da essere buono.
In realtà, io non so come Dylan potrebbe registrare una singola canzone di questo disco mantenendo la faccia seria, è come una commedia - almeno mi fece un sorriso dall'inizio alla fine. E proprio come commedia Kitch.
Per esempio, ascoltando il canto della voce nasale di Dylan e piena di intemperie in "Hark the Herald Angels Sing" è proprio così male non si può fare a meno di farsi una dose.
Sono sicuro di aver reso l'idea.
Avrei voluto dire: "Vorrei acquistare l’album di Natale di quest'anno “Christmas in the Heart”, ma non posso. In realtà, è probabilmente solo un disco-must proprio per i fanatici duri-a-morire di Dylan.
Ma questa è la bellezza della generazione-download in cui viviamo, non c'è bisogno di comprare l'intero disco. Se si sceglie di seguire questa strada, le canzoni da scaricare devono includere "Must Be Santa" e "Here Comes Santa Claus".
Se si vuole di più, scaricate "Christmas Blues" e "Little Drummer Boy" seguito da "Silver Bells" e "Have Yourself a Merry Little Christmas".

(Fonte: sctimes.com)

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Christmas In The Heart

Di Todd Totale

Non c’è più grande sostenitore del talento vocale di Bob Dylan che me. In realtà, lo uso come una cartina di tornasole per il rock and roll di qualche altro rocker. La sua voce, a prescindere del periodo, rimane una delle migliori della musica, il suo fraseggio ha un'enorme influenza sui vocalists anche se non rappresenta bene l' idea di ciò che costituisce una bella voce.
Quindi immaginate quanto sia difficile per me ammettere che il problema principale con “Christmas In The Heart” non ha nulla a che fare con l' idea di Dylan. Nemmeno quella di considerarlo interamente un album di materiale per le vacanze, o anche la decisione di mantenere il regime vocale vicino alla tradizione. No, il problema con il disco è che suona come se fosse stato doppiato da uno zio ubriaco che sembra appena essersi seduto su una grande fortuna e, col rischio della perdita di un'enorme eredità e di offendere il suo benefattore, si presta a fare lo zio ridanciano e burlone , ma nessuno ha il buon senso di dire che lo zio Bob ci sta bene in questi numeri.
Non ci sono interpretazioni nuove qui e non c'è nessuna deviazione dalla sceneggiatura originale, anche se lo script è sfilacciato e ingiallito ai bordi. Così una volta risolta in una bella serata di regole tradizionali di Natale si capisce che la voce di Dylan è una voce magra, fatta apposta per cercare di scacciare il gatto selvatico da casa vostra, che apparentemente è entrato di soppiatto all'interno in cerca di avanzi.
Anche quando la strada è lastricata di buone intenzioni e la band di Dylan fa un lavoro ammirevole per portare la musica a un tempo semplice, niente può cancellare il fatto che la sua voce è una distrazione continua per tutto il disco.
Ci sono un paio di reali sorprese, vale a dire il suono hawaiano di "Christmas Island" e la polka cullante di "Must Be Santa" , impressionanti, quest'ultima è certo una delle canzoni più oneste che Dylan ha eseguito, se si considera come questo genere era la routine giornaliera che la radio suonava quando Zimmy era un ragazzino nel Midwest.
Questo è il tipo di disco realizzato con abbastanza nostalgia di Eisenhower per far che i Boomers se lo comprino in un attimo. Ma al momento che Bob apre la bocca e la sua voce esce dalla gola , si accorgeranno che queste non sono le carole natalizie che ricordano, e sicuramente faranno in modo di dimenticarsene in fretta.

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Dylan – Un ribelle con una Claus

di LES HORTON

Sono sempre stato , per tutto il tempo che posso ricordare, un fan di Bob Dylan, o almeno l'incarnazione, che ha alimentato la coscienza sociale di una generazione nei primi anni '60.
Questo veterano performer ha reinventato se stesso più volte, perfino partecipando ad una varietà di film anche se come attore era solo un bel cammeo imbarazzante.
Ma avrà sempre un posto nel mio cuore per la sua sfida ribelle alla costituzione e per aver levato la sua voce contro l' ingiustizia in un mondo ipocrita – la sua città natale degli Stati Uniti è sempre stato l'obiettivo della sua più grande indignazione.
E' stato il suo messaggio, però, spesso accoppiato con una commovente canzone, che gli ha fatto avere il consenso delle masse , non la voce stessa.
Per i ribelli, poeta e musicista che egli possa essere, ma cantante non lo è mai stato.
Così è stato con qualche diavoleria che ho messo sul “ghetto blaster” (radiolone portatile) che abbiamo nella doccia, ieri mattina, annunciando al coniuge e ai figli che stavamo per sentire le solite carole di Natale ma "con una differenza".
Il CD è stato l'ultimo album di Dylan, Natale nel Cuore, in cui manifesta la sua voce stridula in classici come "Here Comes Santa, Hark Herald Angels, The First Noel e Little Town of Bethlehem.
I love it, ma il commento di Sara (mia moglie) è stato di metterlo in sordina, mentre nostra figlia Jasmine correva in giro con le mani sulle orecchie, al grido di "disattivare, disattivare", e il piccolo James era stordito , come se stesse ascoltando un vecchio grammofono con la tromba al posto dell'altoparlante.
Come fan , devo confessare che canti i canti natalizi dell'idolo della mia giovinezza non sono cosae per lui e come l' ho ascoltato, non ho potuto assimilare la prestazione con quella di colui che cambiava il  mondot con The Times They Are A Changin ', o di Blowin' in the Wind.
Ma tutti i fan di Dylan dovrebbe avere questo  disco , se non altro per completare la collezione o semplicemente per aiutare chi ha bisogno, dal momento che i profitti vanno in beneficenza.
Quanto a me, l'ascolterò nel capannone, dal momento che Jasmine era angosciata a furia di gridare ed  alla fine mi ha costretto a premere il pulsante "off". Sorry, Bob.

(Fonte: gulf-daily-news.com)

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Review: Columbus, Ohio - LC - Lifestyle Communities Pavilion - November 3, 2009

di Don Ely - Rochester, MI

Lifestyle Communities Pavillion. Ho pensato che fosse un vecchio edificio cadente, la vecchia arena impregnata di odore di birra rancida che era stata stata ribatezzata dopo il 1980 quando un gruppo finanziario ne aveva rilevato la gerstione. Il Pavillion è in realtà una discoteca di grandi dimensioni, il luogo perfetto per un fan per vedere Bob Dylan e la sua band!
Non sapevo di questo rinnovo fino a quando non sono passato dalla Neil Avenue sulla strada per lo spettacolo. La sede si trova nel cuore del Colombus' Arena District, sulla strada da Nationwide Arena, dove ho visto suonare Bob il 11/10/01, il luogo è circondato completamente da Huntington Park, che potrebbe essere un luogo adatto per il futuro tour. E' una favolosamente pulita e luminosa parte della città che ospita anche un pò di storia della guerra civile. La LC fa parte di un più ampio complesso di Clubs ed è un luogo di ritrovo all'aperto tutto gestito dall' azienda di promozione per il turismo. Il mio biglietto diceva "porta 7" e grazie all'efficienza del personale di controllo dei biglietti eravamo all'interno di pochi minuti. Queste persone dovrebbero dare lezioni agli altri in questo campo. Così ho avuto un bel posto non troppo lontano dallo scintillante Oscar di Bob. Come ci si sarebbe dovuto aspettare, il pubblico era più orientato verso i giovani , gente abituata ad andare per Clubs con un interesse generale e non esclusivamente da ferventi fans di Bob Dylan. Almeno questo è quello che ho visto intorno a me. Tutti sembravano avere un buon momento quando la band ha aperto con un pezzo da “SLOW TRAIN COMING" , ”Gonna Change My Way of Thinking ". Questa è stata una delle canzoni che avevo sperato di
sentire in questa serie di spettacoli; perchè è l’ album col quale è nato il mio interesse e col quale ho iniziato ad essere un fervente fan di Dylan, e non era è stata suonata al mio primo concerto a Clarkston 6/12/81. In realtà, era completamente nuova per me! Sembrava molto simile alla versione su GOTTA SERVE SOMEBODY: le canzoni VANGELO DI BOB DYLAN. Non credo che il vocal di Bob è stato ruvido come la traccia registrata.
Poi c’è stata una resa luminosa di "Shooting Star", che ha sempre un effetto calmante su di me. "Beyond Here Lies Nothin '" ha suonato al passo con gli altri pezzi suonati in questa parte del tour, e la tromba Donnie era udibile. "Rollin 'And Tumblin'" suonava piuttosto piatta e banale, ma non è del tutto insolito per quella canzone.
Che valeva il prezzo da sola, però, era "My Wife's Home Town", chiudi gli occhi e senti McKinley Morganfield al Checkerboard Lounge! "Tweedle Dee e Tweedle Dum " è stata suonata con l’arrangiamento standard e non con il nuovo che avevo sentito questa estate a Eastlake. Anche "Beyond the Horizon" è stata rinnovata, mi è piaciuta, ma mi riservo il giudizio finché non la sentirò di nuovo. Non era certo superiore alla versione del Canandaigua nell’ estate '08. "Cold Irons Bound" è stata uguale a quella della notte scorsa a Bloomington, Great song, solo Charlie può suonarla. "Desolation Row" è stata molto buona come la prima volta che è stata suonata in questo tour.
"Ain’t Talikin' ", come qualcuno ha sottolineato in una recensione precedente, ha un tempo troppo veloce , che diminuisce il sottile ma forte impatto. Ero preoccupato per questo, perchè è una tendenza di Bob con le canzoni che non suona più frequentemente.
Se fossi costretto a scegliere, direi che quella di Bloomington sia stata una prestazione superiore a quella di Colombus, ma stasera non è stata in nessun modo una delusione. E 'stata una grande sorpresa trovare Bob Dylan e la sua band in un locale come questo. Questa era l'ultima data che avevo prenotato per questo tour in modo che potevo avere un’altra ragione per venire fin qui. Avanti nel nostro programma c’è la visita al Memorial Civic Center, quindi andremo a vederlo , poi torneremo sulla highway of diamonds!

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LE RISPOSTE AL DYLANQUIZ # 27

1-Street Legal
2-Canto' Restless Forewell
3-La prima volta ufficiale fu il 22.9.1985 al farm Aid,al Memorial Stadium di Champaign in Illinois.Da considerare anche il 19.9.85 in cui Dylan e Petty con la sua Band si riunirono per le prove per i futuri concerti.
4-Sulla canzone di Roy Head dal titolo Treat Her Right.
5-La prima si è tenuta nell'anfiteatro del Tempio Voltiano di Como il 30.9.2006.
6-Non lo so', forse in Italia mi sembra ci sia sempre il chitarrista Freeman,la posizione di Bob sul palco è a sinistra rispetto al pubblico e questo puo' risalire agli anni dal 2003 al 2006.
Bravo , ragionamento logico , posso accettare la risposta , per la cronaca la foto è del Pistoia Blues 2006.

7-Credo "time out of mind".
Un saluto a tutti, Benedetto.

Un bel 28 punti :o)

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1) Street Legal del 1978;
2) Restless Farewell
3) Farm Aid il 22.09.1985. Scriveva Michele Murino a proposito dell'evento:
Dylan naturalmente prese parte al concerto che si tenne al Memorial Stadium di Champaign, nell'Illinois, il 22 settembre 1985, e scelse come band di supporto gli Heartbreakers di Tom Petty (Dylan aveva già collaborato e stretto amicizia con alcuni membri del gruppo che avevano suonato nel corso di alcune sessions di registrazione per l'album Empire Burlesque, nello specifico Mike Campbell, Benmont Tench e Howie Epstein).
Dylan, Petty e gli Hearbreakers si riunirono per le prove in vista del Farm Aid agli Universal Studios di Los Angeles il 19 Settembre del 1985. Bob, Tom e soci suonarono, per scaldarsi, un po' di brani di Dylan e molti di altri autori, da What'd I Say di Ray Charles a Baby What You Want Me To Do di Jimmy Reed (uno dei vecchi idoli di Dylan), da Then He Kissed Me a That Lucky Old Sun. Alle chitarre c'erano Tom Petty e Mike Campbell. Alle tastiere Benmont Tench, al basso Howie Epstein, con Stan Lynch alla batteria. Ai cori Debra Byrd, Queen Esther Marrow, Madelyn Quebec ed Elisecia Wright.
Le prove proseguirono poi due giorni dopo, il 21 settembre, direttamente sul luogo del concerto, il Memorial Stadium dell'Università dell'Illinois della città di Champaign. Bob, Petty e compagni provarono Shake, un brano che il biografo dylaniano Clinton Heylin nel suo "A Life in Stolen Moments: Day By Day 1941-1995" ipotizza essere stato scritto da Bob Dylan sulla melodia della canzone di Roy Head dal titolo Treat Her Right. Poi eseguirono Trust Yourself, ancora That Lucky Old Sun, Maggie's Farm ed un brano di Chris Kenner, I Like It Like That.
Il 22 settembre fu poi il giorno del Farm Aid, sul prato del Memorial Stadium della University Of Illinois di Champaign.
In un indimenticabile set Dylan e compagni si lanciarono in un'eccellente versione di Clean Cut Kid, seguita dalla già citata Shake e da I'll Remember You (cantata da Dylan a due voci con Madelyn Quebec). Fu poi la volta di Trust Yourself, ancora con Madelyn, e della cover That Lucky Old Sun (sempre particolarmente amata da Dylan, qui al debutto live). Il set si chiuse con una grande versione di Maggie's Farm tra le ovazioni della folla.
Su Trust yourself e Maggie's Farm si aggiunse Willie Nelson, l'organizzatore dell'evento, alla chitarra acustica.
L'esibizione di Dylan con Petty e compagni venne mandata in onda su moltissime stazioni televisive e radiofoniche sia negli Stati Uniti che in Canada e fu talmente straordinaria e memorabile che Bob capì di aver trovato una grandissima band che avrebbe potuto degnamente accompagnarlo in tour. Di fatto Tom Petty and The Heartbreakers vengono ricordati da molti ancora oggi come la migliore backing band mai avuta da Dylan insieme ai mitici membri di The Band (che lo accompagnarono sul palco alla metà dei '60 e dei '70 e in altre sporadiche occasioni).

4) La risposta era anche sopra: canzone di Roy Head dal titolo Treat Her Right
5) La prima di "All You Need Is Rock" si è tenuta nell'Anfiteatro del Tempio Voltiano di Como, il 30 Settembre 2006
6) non so
7) time out of mind

Un abbraccio, Marina

24  punti per Marina , ormai "one and only" perfetta Maggiesfarmer ! :o)

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In questo momento ricordo solo questa risposta:

2) Nel 1995 Bob partecipa alla
festa in onore di Frank Sinatra , che canzone canto ? Restless farewell

Ciao Tamb, auguri a te e a tutti i lettori di questo sito di buon Natale e buon
2010! Complimenti a Marina per la meritata vittoria nel dylanquiz, sono
contento del mio terzo posto!

Ciao!!!!!!!!!!!! Otello

Caro Otello , 4 punti , ma lode a te ed alla tua sportività , spero che nella ricerca delle risposte ti sia divertito e che tu abbia appreso nuove conoscenze , che in fondo era il solo ed unico scopo del quiz , un divertente ed utile passatempo , complimenti ancora :o)

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Come sarebbe stato Bob Dylan accompagnato dai Beatles ?????? Così !!!!!!!!!

 

 

a
Sabato 19 dicembre 2009

IT'S ALL GOOD

"I don't give a shit who plays bass" (Bob Dylan a Kenny Aaronson, 1989)

di Fausto Leali

Un giorno, quando il Never Ending Tour sarà finito, spero che scriva le sue Chronicles anche lui. L'uomo inossidabile, sempre tranquillo e sorridente al fianco di Bob Dylan da vent'anni a questa parte, da quando cioé sostituì al basso Kenny Aaronson, costretto a lasciargli il posto nella band per intraprendere la battaglia, fortunatamente vinta, con un melanoma. Tony Garnier, qualche giorno fa a Chicago, in una sera di Halloween in cui a Dylan dev'essere venuta in mente la sua performance di mille anni fa a Philadelphia (1), non se l'é sentita di stare al gioco col maestro in vena di scherzi, che ha tentato di fargli imitare Willie Nelson sul palco, dopo essere riuscito nell'intento con quella statua di sale di Stu Kimball, presentato come fosse Tom Waits e che poco c'é mancato che Tom Waits sembrasse sul serio. Stu aveva sfoderato una bella voce blues, cantando il primo verso di Jesus Gonna Be Here, prima di tornare diligentemente al suo posto, là in fondo, a fare lavoro di tappeto ritmico, con quella chitarra senza lode e senza infamia in mano. Ma Tony no, lui non se l'é sentita ed ha continuato come sempre a far da sfondo a Bob, lui che ha visto musicisti di ogni tipo girargli incontro, lui che, probabilmente, conosce Dylan meglio di chiunque altro e che proprio per questo non ne parla mai con nessuno.
Chi, invece, sa stare al suo posto, ma, allo stesso tempo, si fa capace di stuzzicare senza pari il bardo, é quel fenomeno di Charlie Sexton, che, oltre ad aver fatto finalmente comparire una chitarra nello show, sta facendo ritrovare a Dylan energie, umorismo e desiderio che sembravano assopiti per sempre, senza possibilità di recupero alcuna.

Qualche giorno fa, le note del concerto di Chicago fuoriuscivano allegramente dal mio stereo, a fronte di una giornata che allegra non sembrava essere stata proprio per nulla. Ci sono giorni in cui ti sei impegnato a fondo nel fare la tua parte: amare il prossimo, piangere con chi piange, ridere con chi ride; l'hai fatto al punto tale che, lo sguardo calato ogni momento dentro ciò che accade, giunto alla fine della giornata ti sembra d'aver perduto l'amore che hai donato e di provare solo stanchezza, quasi fosse polvere accumulata su di te, polvere che offusca la visuale, toglie il senso a ciò che hai fatto e stai facendo, appesantendoti e facendoti smarrire. Ma ci sono giorni - tanti, troppi - in cui non riesci affatto ed il tuo fare é uno sfuggire, un trascinarsi stancamente, una tristezza di fondo dalla quale sembra sia quasi impossibile uscire.
Forgetful Heart, messa lì dentro quel concerto, ti coglie e ti spiazza all'improvviso, in un momento così, al ritorno dal lavoro, in cui l'orizzonte del tuo sguardo sembra non andare più in là di quei pochi metri che separano il muso dell'auto dal pezzo di strada che riesce a intravedere là davanti. La voce di Dylan ti prende di sorpresa, intonata e appassionata come non mai, su un tappeto sonoro lento, discreto ed avvolgente, che inesorabilmente si fa spazio un po' alla volta, in mezzo a pensieri così densi che nemmeno una furibonda Highway 61, cantata di lì appresso, sarebbe riuscita in qualche modo a spazzar via.
Quella canzone, che parla di cuori perduti e smemorati ("forgetful heart / lost your power of recall / every little detail / you don't remember at all"), é la tua canzone, canta i versi del tuo cuore. Perché tutto questo é quello che sei tu, nel tuo giudicare la realtà condizionato dai fantasmi della mente, dalle emozioni che hai provato e dall'esito delle vicende che hai vissuto, successi e fallimenti che, come diceva quello là, in fondo non sono altro che maledetti impostori.
No, non é l'esito ciò che ti definisce, ma un cuore che recuperi la memoria del proprio desiderio. Un cuore appassionato, che sappia leggere, dentro le vicende del momento, l'agire di un Altro che lega le cose tra di loro con un filo rosso che sa di Destino buono.
E' in quell'istante - quando la percezione di ciò che é l'Amore riesce a farsi strada nuovamente - che quella stessa strada si allarga all'improvviso e, scossa la polvere di dosso, fa sì che lo sguardo riesca a vedere ogni cosa da vicino e da lontano. "It's all good", canta Bob Dylan, ed é tutto buono, tutto davvero, senza che nulla, ma proprio nulla, debba essere censurato dalla tua giornata.
Quando sei arrivato in fondo, ed il cammino é giunto sino a casa, ti accorgi che anche oggi un Altro si é fatto largo per misericordia dentro la tua vita, attraverso la canzone di un amico.
Vecchio disgraziato di un Bob Dylan, che ci volevi proprio tu, questa sera, a fare da strumento per ridestarmi dal mio solito e inguaribile torpore.



Note :
(1) "I have my Bob Dylan mask on, I'm masquerading," Bob Dylan, Philarmonic Hall, Philadelphia, "The Halloween Concert", 31 ottobre 1964.

(Fonte: talkin-walkin.blogspot.com)

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Charley Patton e la Gennett Records

    

Per un solo giorno , Charley Patton è rimasto legato per sempre a Richmond, Indiana.
Rick Kennedy , un autore che ha pubblicato "Jelly Roll, Bix, e Hoagy - Studios Gennett e la nascita del Jazz Recorded", Indiana University Press, 1994) ha voluto raccontare alcuni dei suoi studi su Charley Patton, la Records Gennett, e Richmond, Indiana , per saperne di più sulla Gennett Records e della sua importanza storica.

Il 14 giugno 1929, il 38enne Charley Patton ha preso la sua chitarra “Star” nello studio di registrazione della Gennett Records, lungo il fiume Whitewater a Richmond, Indiana, per il giorno più prolifico dell'epoca del blues del Delta.
Patton era per la prima volta in un studio di registrazione, il personale Gennett aveva padronanza del blues e degli spirituals su 78 giri, stampando su dischi in gommalacca la voce ghiaiosa del cantante e chitarrista. Quel disco ha fatto la parte del leone della musica più memorabile di Patton, tra cui "Banty Rooster Blues", "A Spoonful Blues" e "Pony Blues" - canzoni molto originali, che il bracciante e bluesman del Delta aveva cantato nelle case e nelle bettole piene di ubriachi per anni.

        

Nel 2008, nella sua definitiva storia Delta Blues, Ted Gioia non fa valutazioni sui giorni caldi ed umidi di Patton nello studio di Richmond: "Molti hanno contribuito, e contribuiscono ancora, a questa mistica costruzione che noi chiamiamo il blues del Delta, ma questa esplosione di creatività ispirata dallo Studio Gennett è stata la svolta decisiva, il momento in cui il Delta ha mostrato i muscoli e ha affermato la sua posizione preminente nel mondo del blues. "
Parole forti per una data di registrazione che passò inosservata per decenni. Eppure, si parla tanto per la resilienza di Patton e degli altri primi cantanti di blues del Delta registrati e conservati su vecchi 78 giri estremamente rari, che ancora oggi ci incantano, e la ricerca di spezzoni di vecchie registrazioni e di ogni dettaglio del loro passato sfuggente è sempre attiva.
La sessione di registrazione di Patton rende la città principale dell'Indiana, Richmond (popolazione 45.000), situata appena fuori della “Interstate 70” sul confine Indiana-Ohio - un insolita sede della “massima esperienza” in fatto di incisioni del Delta-Blues.
Ma c'è molto di più nella storia della Gennett Records. Una filiale della Richmond Starr, fabbrica di Pianoforti, è stata di proprietà della famiglia Gennett, che ha costruito e vissuto per decenni in un palazzo signorile (ora completamente restaurato) al 1829 East Main Street. Prima che la famiglia abbandonasse le registrazioni musicali nel 1934, la rivoluzionaria etichetta Gennett agli inizi del 1920 aveva stampato a Richmond i primi dischi dei pionieri del jazz come Louis Armstrong, King Oliver, Earl Hines, la New Orleans Rhythm Kings, Bix Beiderbecke, e Freddie Keppard . Gli assoli di Jelly Roll Morton al pianoforte della Gennett Records sono probabilmente le cose più importanti mai registrate. Inoltre, il famosissimo scrittore di canzoni dell’Indiana Hoagy Carmichael ha registrato il suo primo brano classico "Stardust" a Richmond, nel 1927.
L'impostazione casuale di queste sessioni di registrazione è altrettanto affascinante. La massiccia “Starr fabbrica di pianoforti” era situata in una gola freddissima (South 1st Street), che una volta veniva chiamata "Starr Valley" dalla gente del posto, sul fiume Whitewater. Lo studio di registrazione era in un piccolo edificio nella parte posteriore della fabbrica, che aveva già a suo tempo ospitato i forni per bruciare la legna. Una piccola ferrovia secondaria passava davanti per portare i materiali in fabbrica. Gli storici hanno spesso scritto che i treni su questo spezzone di ferrovia disturbavano le sessioni di registrazione che dovevano per forza di cose essere interrotte quando passava il trenino. In realtà, il problema più grande era il rumore e le vibrazioni create da moltissimi vagoni sferraglianti lungo i binari in cima alla gola della Starr Valley e sopra lo studio.  

Nel tardo 1920, la Gennet passò aggressivamente alla musica di campagna black & white, che è stata venduta sotto l'etichetta Gennett, una collaterale minore della Champion (con i musicisti, spesso indicati con pseudonimi), che la Gennett registrava e stampava a Richmond. Tra i più importanti cantanti di blues rurale che hanno registrato a Richmond ci sono stati Willie Baker, Cryin'Sam Collins, e William Harris, che può essere il primo bluesman del Delta ad essere registrato.
Ma il blues più significativo rurale dei 78 giri non viene dallo studio di Richmond per l'etichetta Gennett, ma per la Paramount Records, la regina sin dal 1920 delle etichette di blues. Per tutto il decennio, la Paramount ha registrato a Chicago. Ma all’inizio del 1929 la Paramount ha deciso di creare il suo personale studio a Grafton, Wisconsin, che era il suo quartier generale. Mentre era in costruzione, la Paramount raggiunse un accordo con Gennett per produrre i suoi musicisti a 40 dollari a facciata. Come risultato, lo studio di Richmond ha prodotto non solo le prime registrazioni di Charley Patton, ma nel mese di settembre, l'ultimo disco della grande star della Paramount, Blind Lemon Jefferson - appena tre mesi prima che Jefferson morisse a Chicago.

La storia (scoperta da Gayle Dean Wardlow) su come Patton firmò il suo primo contratto discografico è nota a molti di voi. H.C. Speir, proprietario di uno store a Jackson, Mississippi, e free-lance talent-scout di musica per diverse etichette del Nord, trovò Patton al Plantation Dockery vicino a Cleveland, Speir mise Patton su un treno del Mississippi per il viaggio di 750 miglia in Indiana.
Patton arrivò al Grand Pennsylvania Railroad Station al 10 North Street e North Street E vicino al centro di Richmond, ad un miglio dalla Starr Valley. (Abbandonata per più di 25 anni, ora la stazione è in fase di ristrutturazione.) Nella stessa data di registrazione, la Gennett ha inciso anche diversi masters per la Paramount da parte del cantante blues Walter Hawkins, che poteva essere arrivato sullo stesso treno con Patton.

        

Il 14 giugno, Richmond era in fermento, come riportò il giornale locale riportò a titoli cubitali , per unìazione da parte dei federali contro una banda di contrabbandieri. Non sappiamo se Patton sia rimasto in città per un certo periodo di tempo, ma in tal caso, egli probabilmente scrisse "Goose Town", in una stanza di una baraccopoli a nord della stazione ferroviaria, che il personale della Gennett usava spesso per il soggiorno per la registrazione di artisti di colore.

Paramount ha fatto uscire il blues di Patton dalla sessione di Richmond con tre nomi: Charley Patton, Rev. Elder JJ Hadley e Masked Marvel. Mentre la modestia di dischi venduti rispetto ai principali artisti del momento, i dischi di Patton hanno portato il Delta del Mississippi ad essere una zona di vitale importanza per i talenti del blues. Nel prossimo decennio, diversi bluesmen del Delta, associati o influenzati da Patton, da Son House a Robert Johnson, sarebbe stati registrati sui 78 giri.
Subito dopo la sessione di Patton a Richmond, l'attività di registrazione blues ebbe un capitombolo enorme. Nel mese di ottobre del 1929, il mercato azionario crollò, portando il Paese alla Grande Depressione. Blind Lemon Jefferson, cantante country blues su 78 giri, morì nel mese di dicembre in circostanze misteriose. Nel 1930, l'etichetta Gennett chiuse, e quattro anni più tardi, la famiglia Gennett smise di produrre musica a Richmond per le etichette minori, spostando ai Sound Records studios le sue attrezzature. L'etichetta Paramount chiuse nel 1932, solo due anni prima che Patton morisse all'età di 42 anni per scompenso cardiaco.
Quando ho scritto il libro sui record Gennett ( "Jelly Roll, Bix & Hoagy" pubblicato dalla Indiana University Press), nel 1990, la Valley Starr era un santuario deplorevolmente trascurato, con alcuni edifici fatiscenti della vecchia fabbrica di pianoforti in una gola ricoperta dal freddo. Da allora, la Starr Gennett Foundation di Richmond (www.starrgennett.org) ha fatto un notevole sforzo per il restauro, utilizzando fondi pubblici e privati per trasformare Starr Valley in una zona di parco pubblico.
Mentre solo un'infarinatura delle strutture della fabbrica Starr sono sopravvissute, la bella gola stimola ancora l' immaginazione musicale. Una nuova strada attraversa la valle, ed è rimasto il vecchio edificio per l’assemblaggio dei pianoforti con la facciata in mattoni con il logo Gennett originale (anche se ritoccato) sulla parete. Vicino al fiume, un cartello indica il punto esatto dello studio Gennett. Guardando al di sopra del sito, sul crinale della gola, è possibile vedere dove i treni ruggivano in passato.

Inoltre, la Fondazione ha costruito una “Gennett Walk of Fame”, lungo la nuova strada, con targhe per onorare musicisti principali che hanno registrato agli studi Gennett di New York e di Richmond, compreso Charlie Patton. Nel settembre 2010, la Fondazione organizza un festival che celebra la musica blues della Gennett Records.

Charley Patton
b. April 1891 - d. April 28, 1934
Grave Location: Holly Ridge, Mississippi, USA

 

(Fonte: thedeltablues.wordpress.com)

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Amore Illimitato                                                                                 clicca qui per MP3

Ciao Mr.Tambourine.
Ti mando la mia versione in italiano di "Love minus zero/no limit": Amore illimitato.
Andrea BURIANI

AMORE ILLIMITATO [ Love minus zero/no limit ]

Parole e musica di Bob Dylan - Versione in italiano di Andrea Buriani

Il silenzio è il suo parlare, senza violenza nè un ideale,
nulla da dire, lei mi è fedele, lei è vera come il fuoco e il mare.
Qualcuno le porta delle rose e fa promesse di due ore,
lei gli sorride e sembra un fiore, nulla mai la comprerà.

Al mercato e nelle stazioni, c’è chi si scambia le opinioni,
guarda fogli e quotazioni e affida ai muri le conclusioni.
La gente parla del futuro, l’amor mio ne sussurra spesso,
lei è votata all’insuccesso, ma fallire non è vincere, però.

Il “cappa e spada” oscilla, il cero di Madama brilla.
In cerimonie di cavalieri, chi va a piedi ha dei problemi.
Crollano statue di cerini, l’uno sull’altro i burattini,
all’amor mio non gliene importa, lei ne sa troppo di sentenze d’ogni sorta.

Ose ogni nipote di banchiere, mira in alto e aspetta doni dl potere.
Urla il vento e sembra un martello, piove, è freddo e come un fringuello
lei ora in volo mi è arrivata, è alla finestra ed ha un’ala spezzata.

Grazie, ciao :o)

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Quando l’uragano Ka-Tina Turner si scatenava sul palco

Nessuna donna è mai riuscita ad incarnare l’anima vera del Rock n’ Roll quanto lei , nessuna donna ha saputo essere una R&R entertainer and performer come lei , nessuna donna ha mai avuto una carica sexy-emozionale come lei , nessuna donna ha saputo essere all’altezza dei colleghi maschi-rock-stars come lei , nessuna donna ha mai saputo fare duetti emozionati che bruciavano occhi e cervello come lei , nessuna donna ha mai saputo eguagliare Anna Mae Bullock , nata a Nutbush,Te, il 26 novembre 1939 , in arte Tina Turner!

 

Scoperta dal cantante chitarrista di R&B Ike Turner , portata al successo da Ike , spostata da Ike , picchiata da Ike , drogata da Ike , divorziata finalmente da Ike , Tina , dopo l’enorme successo riportato con Proud Mary in compagnia del marito e del gruppo vocalist delle Lkettes , può finalmente cominciare una carriera solista che la porterà così in alto che più non si può. Tina ,“la tigre” la chiameranno gli addetti ai lavori, infila un successo dietro l’altro abbandonando il rhythm and blues per entrare da regina nel mondo del rock.


Non avendo scordato le regole fondamentali del R&B , “Shake your money maker all night long” , Tina continuerà ad agitare quella sua parte del corpo che incatenava gli occhi di tutti , dando un supporto tridimensionale alla sua incredibile voce. La “Camminata alla Tina Turner” entrò devastante negli occhi di tutti , diventando il suo marchio di fabbrica , forse più ancora della sua superba voce.
Tina Turner - Addicted to Rock :



Tutti i più grandi la vollerò per duettare con loro , Mick Jagger :

Rod Stewart :

Eric Clapton :

Vi siete chiesti se Tina avesse mai fatto una cover di una canzone di Bob ? Siiiii!!!!!!

Nel dicembre del 2005 Tina Turner ha ricevuto il Kennedy Center Honors per le sue performance artistiche, durante uno spettacolo al John F. Kennedy in Washington. La Turner si unisce quindi a un gruppo di artisti d'elite che comprendono Aretha Franklin, Ray Charles, Little Richard e Chuck Berry.

Hanno detto di lei :

I 70 anni dell'irriducibile Tina Turner

ROMA - Tina Turner ha 70 anni e ha da poco terminato una trionfale tournée che ha celebrato uno dei tanti clamorosi ritorni della sua carriera. Anna Mae Bullock, com'é registrata all'anagrafe di Nutbush, Tennessee, resta una delle più spettacolari icone sexy della musica popolare, una donna capace di attraversare 40 anni di musica e una vita così avventurosa da essere diventata un film con Angela Bassett.

Come molti sanno l'inizio della sua carriera è legato al suo ex marito, Ike Turner, un pioniere della fusione tra il soul e il rock con il quale, tra gli anni '60 e '70, ha ottenuto successi clamorosi con brani come "Proud Mary", "Nutbush city limits" e "River deep mountain high". Tanto per intendersi I Rolling Stones compirono la prima tournée Americana come spalla di Ike & Tina e proprio a quel periodo risale l'amicizia con Mick Jagger che ha sempre ammesso di aver rubato alla sua amica I celebri passettini di danza. Sul palco Tina sprigionava un'energia selvaggia, rimasta uno dei tratti distintivi della suo personaggio. Poi la storia con Ike, reso incontrollabile dalla cocaina, è diventata un incubo fino costringerla alla fuga, senza un soldo. Prima però aveva lasciato una traccia profondissima come l'Acid Queen nel film che Ken Russell ha diretto da Tommy degli Who. Sembrava la fine e invece grazie all'incontro con Roger Davies, dalla metà degli anni '80 diventa una delle regine della musica mondiale sulla scia del clamoroso successo dell'album Private dancer, di brani come The best, What's love got to with it, della sua folgorante apparizione in Mad Max e del brano legato al film con Mel Gibson (We don't need another hero), alla sua partecipazione a Live Aid con uno strepitoso duetto con Mick Jagger e a We are the world, alle cover di classici come Let's stay together e I can't stand the rain.

Da allora è una delle donne più amate e rispettate dello show business, un simbolo di vitalità, equilibrio, divertimento e sensualità che ha duettato con Rod Stewart, Elton John, David Bowie, Eric Clapton e I nostri Eros Ramazzotti ed Elisa, ha inciso la sua impronta nella Walk of fame di Hollywood e ha partecipato all'album premio Grammy "River: The Joni letters" di Herbie Hancock. Voce inconfondibile dai toni soul, fisico statuario (le sue gambe sono ancora bellisime), una presenza sul palco ineguagliabile, un look unico che ha fatto diventare un marchio le sue proverbiali parrucche, Tina Turner é davvero un esempio di come si possa arrivare a 70 anni senza essere la parodia di se stessi, lasciando il ricordo indelebile di una vicenda eccezionale, una storia che in troppe occasioni ha trasformato I suoi protagonisti in vittime e che lei ha saputo trasformare in una strada verso le stelle.
(Fonte: ansa.it)

Perdonatemi questa divagazione , sta nevicando , il paesaggio è tutto bianco ed io mi sento felice , così mi lascio prendere dalla nostalgia di quegli anni , ho sempre avuto un debole per Tina !

Mr.Tambourine

 

a
Venerdi 18 dicembre 2009

Per acquistare "The People Speak" [SOUNDTRACK]                                     clicca qui

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Bob Dylan e il progetto “ People Speak”

In estate, si ha notizia del coinvolgimento di Dylan in un programma televisivo intitolato The People Speak, che è stato ispirato da “A People's History of the United States”, di Howard Zinn, e da “Voices of A People's History of the United States”, scritti da Howard Zinn and Anthony Arnove. Il libro è stato originariamente pubblicato nel 1980, poi un'edizione aggiornata è uscita nel 2003, e il secondo (una antologia di scritti, discorsi, poesie e canzoni da una grande varietà di persone, tra cui Allen Ginsberg, Martin Luther King Jr e John Steinbeck, tra molti altri), è seguito nel 2004.
La voce di questa estate ha dichiarato che Dylan ha eseguito due canzoni di Woody Guthrie per il progetto, vale a dire "Vigilante Man" e "Do Re Mi". Moore ha aggiunto: "L'idea era di avere in primo luogo persone che stanno ridicendo le parole degli altri e chiedere loro di celebrarle facendolo , che è il motivo per Bob non ha fatto una sua canzone. “Volevano festeggiare quello che è successo in passato." Chris Moore, il produttore e co-direttore del programma televisivo, ha detto che al momento non tutte le prestazioni potrebbero essere incluse.
Al presente , Dylan si è esibito in "Do Re Mi" in “The People Speak”, che sarà trasmesso da History Channel negli Stati Uniti il 13 dicembre 2009. Nel film ci saranno anche Matt Damon, Morgan Freeman, Danny Glover e Bruce Springsteen e molti altri artisti.
Per completare il progetto, una serie di video saranno disponibili su richiesta o on-line, ma non è ancora noto se questa comprenderà anche la versione di Dylan di "Vigilante Man”.

(Fonte: bobdylanisis.com)

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Dylan: A Tribute to Bettie Page

  Bettie Page official web site : clicca qui

“Sono un po' in ritardo per questo ... ma, meglio tardi che mai”. Bob Dylan è uscito con il suo primo album di Natale intitolato "Christmas in the heart” , che rende omaggio anche alla compianta regina delle pinup Bettie Page.
Bettie Page compare sulla pagina posteriore del booklet dell'album, in un'immagine della famosa artista delle pinup, Olivia, che ha disegnato Bettie Page in versione natalizia. E’ il 47° album e segue il successo mondiale del suo album “Together Through Life” . Nel suo impegno a porre fine alla fame, tutti i diritti di Bob Dylan negli USA, attuali e futuri provenienti delle vendite di “Christmas In The Heart” saranno devoluti in perpetuo a Feeding America, garantendo che oltre quattro milioni di pasti saranno forniti a oltre 1,4 milioni di persone bisognose in questo paese durante il periodo natalizio di quest'anno. Ci sono 15 brani tra cui 'Here Comes Santa Claus', 'Winter Wonderland', 'Have Yourself A Merry Little Christmas' e molti altri.
Onestamente, come sapete, la Page era diventato una devoa cristiana, quando ha smesso il suo lavoro di modella. Questo gesto molto umile e piacevole proveniente da Dylan probabilmente le avrebbe fatto molto piacere.

(Fonte: the-infectious-bettie-page.blogspot.com/)

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La casa di...............clicca qui

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Bob Dylan - Shelter from the storm con sottotitoli in italiano

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Kent Jones takes a second swipe @ Dylan Xmas

Simpatica presentazione del nuovo disco natalizio di Bob Dylan fatta dal giornalista Kent Jones nel programma di Rachel Maddow,tv americana,apparsa sul canale DylanRadio di youtube.
Buon Natale a tutti i Dylaniati.

Benedetto.

Very bello , Thanks :o)

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Alessandro carrera : L'importanza di non tradurre baby

    
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Questo è un estratto del saggio di Alessandro Carrera da "Parole nel vento" (edizioni Interlinea)

La prima decisione che dovevo prendere riguar dava le numerose allocuzioni affettive come baby, mama, daddy, honey, love. Ho scartato subito ogni variante di "bambina», "bimba", "dolcezza, «cara" o "te soro" (a queste ultime due ho riservato solo un contesto ironico). In inglese si tratta di termini che non hanno età, non richiamano nessuna classe sociale e a volte non hanno nemmeno sesso, ma in italiano appartengono alla lingua della piccola borghesia o al lessico fortemente codificato del libretto d'opera del pri mo Novecento e della canzone di consumo. «Bimba dagli occhi pieni di malia» si ascolta nella Madama Butterfly ma, siccome il personaggio che canta è un americano, e il libretto è ricavato da un testo teatrale scritto in inglese, non è detto che non sia una traduzione di baby. «Ciao, ciao, bambina, un bacio anco ra» è stato il tentativo di Dino Verde e Domenico Modugno, in Piove, di tra durre «Bye, bye, baby». Nonostante il successo del brano, però, l'espressione non ha avuto presa. In effetti non era del tutto nuova; gli italiani avevano anco ra nelle orecchie alcuni versi di canzoni degli anni trenta come «Bambina inna­morata, stanotte ti ho sognata».

"Tesoro", "cara" e "dolcezza», poi, se non sono ironici (come in "cara mia") sono orribili, sanno di sceneggiato televisivo mal tradotto. "Amore" va usato con molta parsimonia, perché in inglese uno può dire indifferentemente che ama Dio, ama il suo cane o ama la crostata di mele di sua zia, ma in italiano bi sogna andarci piano con un "amore" che, per una ragione o per l'altra, ha un maggiore peso semantico (meglio "amore mio"). La lingua di Dylan, poi, non è quella della piccola borghesia americana. È una lingua composita che attinge dalla poesia romantica e simbolista così come dal linguaggio formalizzato e in sieme estremamente idiosincratico dei blues e delle folk ballads. Per rendere un simile impasto è necessario tener presente uno strato profondo della lingua, popolare e colto insieme, anche se è raro poterlo usare direttamente. Per mie ra gioni geografiche a volte sento un equivalente linguistico dylaniano, popolare e magari anche populista, nelle canzoni milanesi di Enzo Jannacci e Nanni Svam pa, o nei testi più argutamente rétro di Paolo Conte. Ma anche vari canti meri dionali adattati da Giovanna Marini o la canzone napoletana classica potrebbe ro fornire nutrimento a un possibile italiano parallelo e dylaniano, se non fosse che la distanza tra l'italiano standard e i suoi dialetti è troppo molteplice perché un ipotetico Bob Dylan italiano sia in grado di rifondere il crogiolo delle lingue italiche in un'unica esperienza artistica nazional‑popolare. Del resto, il livello popolare non è sufficiente per tradurre Dylan. Come si vedrà tra poco, per scendere nel cuore della sua lingua abbiamo bisogno di Paolo Conte ma anche di Petrarca, di Sergio Tofano ma anche di Mario Luzi.

Torniamo a baby. Una corrispondenza quasi perfetta si avrebbe con le espressioni napoletane nenna o nennella, purtroppo inutilizzabili perché troppo localizzate. "Ragazza mia" si può usare se il tono non è troppo dolce. Quanto al maschile, “ragazzi” sa di oratorio e di trasmissioni per giovani alla radio negli anni sessanta, ed è quasi sempre meglio tradurlo con “amici” o “amici miei”. In definitiva, per trovare l'equivalente di “baby" mi sono letto tutto il Canzoniere italiano curato da Pier Paolo Pasolini nonché la raccolta dei Canti popolari ita liani curata da Roberto Leydi. L'unico possibile, comune a tutti i dialetti e a tut te le regioni, è “bella" o “bella mia". Ma anche “bella" non va inflazionato. Dy lan canta, ha bisogno di riempire il verso e a questo scopo baby va sempre bene. Ma una volta che il suo testo viene letto, e letto in un'altra lingua, di simili riempitivi non c'è bisogno. Sulla pagina danno solo fastidio. Da qui la decisio ne di compiere un massacro degli innocenti e di eliminare quanti più babies possibile. Ho lasciato “bella”, “bella mia” o “ragazza mia” solo quando il verso e il senso lo richiedevano. Non l'ho usata neanche una volta in canzoni piene di habies come It Ain't Me, Babe o Baby, Stop Crying. Ho lasciato l'espressione in inglese, invece, quando aveva un effetto fonetico che non si poteva alterare, co me in It's All Over Now, Baby Blue o in Sugar Baby, perché l'espressione baby blue non si può tradurre con “bambina triste” o “bambina blu”. Può avere il senso, se si vuole, di “perla dei miei occhi”, ma in realtà non vuol dire niente di preciso, è semplicemente un effetto della tavolozza fonetica dell'inglese.

Cercare di tradurla sarebbe come voler rendere in un'altra lingua "c'era una volta un bambino piccino picciò". E una sugar baby può essere tutt'altro che una "zuccherina".
Certo, qualcosa nel passaggio si perde. Data l'ambiguità di babe, It Ain't Me, Babe è una canzone rivolta da un uomo a una donna solo perché la canta Dylan. In realtà può anche essere indirizzata da una donna a un uomo (così infatti, senza cambiare una virgola, la cantaJoan Baez, e sempre senza una modifica la cantavano assieme Johnny Cash e June Carter). Per lasciare la stessa ambiguità in italiano avrei però dovuto concludere ogni strofa con un verso che non mi piaceva. Invece di "l'uomo che cerchi tu non sono io" avrei dovuto dire «chi cerchi tu non sono io" con un effetto di chiusura troppo brusco e con due "chi" dal suono troppo secco. Pazienza per l'ambiguità.

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Ma non è stata Cate Blanchett ad interpretare i ruoli di Bob Dylan ed Elisabetta I ????

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Knockin' on heaven's door - The Blackstones Al Diesan & Pino Tocco

 

a
Giovedi 17 dicembre 2009

Bob Dylan-Do Re Mi (Woody Guthrie cover) 2009

Ciao, ho visto il video di do re mi. Bellissimo! Ma quando è stato registrato? Ha fatto solo quel pezzo?
grazie , Alberto

 

Il video in questione è un estratto dal film documentario “The People Speak” , andato in onda solo negli usa domenica 13 dicembre su History Channel.
Il pezzo con Dylan Dylan comincia circa dopo 52 minuti (compresa la pubblicità) in due ore di trasmissione.
Prima di Dylan appare un breve segmento di Woody Guthrie, con la riproduzione del brano di introduzione in background:
Gli agricoltori, abbandonate le loro terre e la polvere nelle loro ciotole nel 1930, viaggiano attraverso tutto il paese alla ricerca di un posto per sopravvivere. Il cantautore Woody Guthrie ha descritto la loro situazione.
Dylan esegue il pezzo con l' acustica, con l'aggiunta di Ry Cooder (chitarra elettrica) e Van Dyke Parks (pianoforte). Il segmento dura circa 2 minuti e 50 secondi.
La prestazione sembra aver avuto luogo in uno dei teatri elencati all'inizio del programma ma non è specificato quando. Il vocal di Dylan è molto forte, aggiungendo ulteriore profondità ed intensità ad alcuni dei segmenti precedenti. Il marchio della sua voce è la sua raspa , ma piena di potenza . Non si può negare la passione di Dylan che , entrando dentro la canzone la rende sua. Ha usato anche gli accenti ritmici sulla sua chitarra, e canta in staccato durante la “elencazione degli Stati" che c’è nel testo , per aggiungere enfasi. Dylan anche un sorriso durante il suo solo di chitarra.
Tutti e tre i musicisti sembrano suonare strumenti ed amplificatori vintage. Ry Cooder sembra avere una logora Fender Telecaster.
Le strade di Dylan e Cooder si sono incontrate periodicamente nel corso dei decenni passati. Entrambi sono apparsi al concerto tributo per Woody Guthrie alla Carnegie Hall, New York, il 20 gennaio 1968. Una canzone scritta da Cooder, "Across The Borderline", è stata eseguita regolarmente da Dylan (con Tom Petty & the Heartbreakers) nel 1986, come pure di tanto in tanto negli anni successivi.

Dylan, con Richard Thompson, 17 ottobre 1991 “Across the borderline”

Van Dyke Parks ha collaborato con molti artisti nel corso degli anni, tra cui Cooder, The Byrds, T-Bone Burnett, Kinky Friedman, Arlo Guthrie, e, soprattutto, Brian Wilson e dei Beach Boys.

C’è un momento involontariamente umoristico. A promuovere il sito web di History Channel, c'è un pop-up che dice : "Chi è il vero Babbo Natale?", E poi fornisce un URL del nuovo album di Dylan, naturalmente, “Christmas in the heart”.
Il film, coprodotto da Josh Brolin, Matt Damon, Howard Zinn, Chris Moore, e Anthony Arnove, è il tanto atteso film documentario ispirato dal libro di Howard Zinn “A People's History degli Stati Uniti”. Il documentario è andato in onda su History Channel domenica 13 dicembre 2009.

Per il testo della canzone clicca qui

Gli Stati Uniti ripartono dalle proprie radici per guardare con speranza al futuro. Attori e cantautori si esibiscono, rispettivamente in un DVD e un CD, per celebrare le conquiste sociali raggiunte dalla "ordinary people" in oltre 200 anni di storia americana. Documenti storiografici e canzoni di ieri e oggi finiscono nel progetto realizzato dal pervicace professor Howard Zinn. Il titolo è semplice ed illuminante: The People Speak.

di Francesco Santoro

Un progetto per dare voce a quella “ordinary people” silenziosa e laboriosa che ha fatto l’America.

Si chiama The People Speak e compendia immagini, musica, storia e letteratura in un documentario di 90 minuti e in una compilation di 12 brani.

Matt Damon, Marisa Tomei, Don Cheadle, Viggo Mortenson, Josh Brolin e molti altri illustri attori prestano volto, voce ed appassionata interpretazione al lungometraggio basato su due libri (“A People’s History of the United States” e “Voices of a People’s History of the United State”) di Howard Zinn, docente, storico statunitense e attivista politico di lungo corso. Cantautori del calibro di Bob Dylan, Bruce Springteen, Ed Vedder e Rick Robinson, invece, partecipano con registrazioni inedite alla colonna sonora che rispolvera inni folk di straordinaria potenza.

Il film è incentrato sulla narrazione di racconti e sulla lettura di diari, lettere e altri documenti scritti da quella maggioranza in ombra che ha reso possibile il dettame costituzionale incluso nella Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti. Il coinvolgente reading delle star hollywoodiane rende giustizia alla bistrattata working class, agli orgogliosi afroamericani, agli indomiti nativi e alle paladine dei diritti civili per le donne che hanno reso esemplare il loro percorso verso l’emancipazione negli States.

Rivendicazioni, dure e coinvolgenti, riemergono da epoche lontane: “L'intera storia del progresso della libertà dell’uomo dimostra che tutte le concessioni ottenute su nobili rivendicazioni sono nate da serrata lotta […] che può essere morale o fisica, ma deve essere lotta. […] Se non c’è lotta non c’è progresso”. Parole come macigni che invitano all’azione e che infondono speranza. Sono tratte da un discorso del 1857 di un affrancato Frederick Douglass, primo nero d’America emerso in ambito politico. Ancora oggi fanno riflettere alla stessa stregua delle affermazioni di ira mista a conforto sputate dal Tom Joad di Steinbeck: “Dovunque si lotti per sfamare il popolo, ci sarò. Dovunque un poliziotto pesti un ragazzo, ci sarò." Affermazioni che si ritrovano anche nel "Communist Manifesto" di Bruce Springsteen The Ghost Of Tom Joad.

Gli Stati Uniti hanno sempre trovato nella musica popolare una fonte inesauribile di riscatto e di incoraggiamento. Un paese che riconosce, per ogni epoca, un pugno di cantori capaci di vomitare strali ed invettive di intere generazioni e che individua autori abili nell’esorcizzare, con vena creativa inimitabile, i drammi della comunità. Letteratura e musica che si intersecano fino a diventare denominatore unico della cultura. Ecco perché alla recitazione di brani tratti da Furore, epopea di una famiglia ai tempi della Grande Depressione, si alterna l’interpretazione di This Land Is Your Land, scritta da Woody Guthrie nel 1940, e ancora una volta riproposta da Springsteen. Al progetto musicale aderisce buona parte del mondo folk più noto, quello che “vende”, e vede menestrelli di ieri e di oggi prodigarsi nel creare la spina dorsale di un lungometraggio davvero interessante. A Bob Dylan e Ry Cooder spetta il compito di rileggere Do Re Mi, un altro classico del repertorio di Guthrie (un americano comunista!), John Legend rifà il Marvin Gaye impegnato autore di What's Going On, Jackson Browne canta la sua The Drums of War e un Ed Vedder sempre più unplugged esegue una personale versione di Master Of War, dylaniano afflato poetico degli anni ‘60. Solo alcune performance presenti in video, però, vengono riproposte nella colonna sonora. Tra queste una “Depression-era labor song” intitolata Brother, Can You Spare a Dime?, straordinario inno alla solidarietà ad opera di Allison Moorer, Only a Pawn in Their Game (ancora di Dylan) folk ballad di aspra denuncia intonata dal “corvo nero” Rich Robinson e See How We Are, amabile canto a due voci per Exene Cervenka e John Doe (degli X).

La setlist del CD assembla una godibile compilation di american roots music che lascia spazio anche a voci svincolate dal folk. E’ il caso della giovane promessa hip hop Lupe Fiasco, con l’acoustic rap version di American Terrorist, Taj Mahal con il suo Blues With A Feeling, Randy Newman con una sempre bella Sail Away e P!nk con Dear Mr. President, recente ambasciata inoltrata a George W. Bush in prosa e musica.

Il dormiveglia di certi ambienti culturali, oggi, sembra finalmente cessato e pare di assistere al ridestarsi di un movimento sempre più imponente pronto a rivalutare certa politica di stampo socialista: un bel passo verso una democrazia piena e mai realizzata nel paese dei mille contrasti. Un plauso va sicuramente tributato agli attori che si sono cimentati nella lettura di testi di non facile interpretazione e ai musicisti che hanno offerto versioni inedite di protest songs immortali. Il merito più grande, però, è soprattutto dell’irriducibile Howard Zinn, combattivo ottantasettene, che ha coinvolto tutti questi artisti in un progetto coraggioso e di ampio respiro: evidenziare come nella vita di tutti i giorni è possibile riaffermare valori spesso soffocati nella più indifferente iniquità. Come Springsteen ha dichiarato a Rolling Stone (quello americano, of course) nel 2007: “A People’s History of the United States (di Howard Zinn, nda) ha avuto su di me un enorme impatto […] mi ha fatto sentire parte della storia e mi ha indotto a vivere in modo partecipe”. Una dichiarazione vincolante che trova riscontro anche nella sua ultima dichiarazione in favore dei diritti di gay e lesbiche. E a proposito di dichiarazioni, lascia il segno l’incipit di presentazione al film: “Piuttosto che una certezza incisa nella pietra, gli Stati Uniti sono sempre stati un progetto in evoluzione”. Lo stesso principio che è alla base della musica popolare americana: arte in continua trasformazione che ha il pregio di cantare le tangibili assurdità dei tempi e le incredibili vicende umane di ogni stagione. Ecco perché alla drammatica interpretazione di documenti ritenuti solenni, il film accosta sobrie esibizioni di “profane” canzoni del dissenso.

Forse due i difetti riscontrabili nell’intero progetto: la ridotta track list selezionata a fronte di una colossale disponibilità antologica (peccato non trovare gli anatemi di Phil Ochs e il banjo di Pete Seeger) e l’esclusione, nel CD, di alcune performance presenti nel film documentario (ad esempio Vigilante Man ancora a cura di Dylan con Cooder).

The People Speak andrà in onda, solo negli USA, il 13 dicembre su History Channel e il relativo DVD sarà in commercio presumibilmente dal marzo 2010. Il CD, invece, è già in vendita.

(Fonte: 7ottobre.blogspot.com)

Per altre informazioni sul film  clicca qui

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Dylan European Tour 2100 , 4 date in Austria e 4 date nel Nord-Italia ?

Caro Mr.Tambourine e tutti gli amici della fattoria

Lunedi scorso 14 Dicembre ero a cena dal batterista della band Who Cares? con il quale da quasi 15 anni condivido il piacere di suonare e cantare soprattutto cover di Dylan.
Il pretesto per l'accogliente serata davanti a un bollente e invitante piatto di Gulasch, mentre fuori il termometro segnava implacabile minus zero era quello di ascoltare e guardarsi le registrazioni dei concerti che avevamo tenuto poche sere prima in due locali a Vienna.
Fin qui niente che valga la pena di essere segnalato sulla posta di Maggie's Farm fino al momento in cui mentre Rainer stava combattendo con i cavi di collegamento tra la video camera e il suo 42 pollici LCD se ne uscito con una battuta che sapeva di grande: annunciazione! annunciazione! se non fosse stato per il suo dialetto strettamente viennese avrei pensato immediatamente al grande Troisi e alla sua indimenticabile comica.
" Ah, amici ieri ho contatato un mio conoscente dell'enturage di Bob, è ormai certo che nel mese di Giugno, subito dopo il tour in Giappone e in Australia, Dylan ha già fissato due date anzi in verità quattro qui in Austria e altrettanto in Nord d'Italia per dare inizio al suo ennesimo tour europeo.
Già alle prime voci che circolavano sul tour in estremo oriente, mi ero ormai rassegnato a pensare di rivederlo chissá fra quanti anni invece sorpreso e stupito sono balzato in piedi dal gioia.
Di Rainer mi posso fidare ciecamente, già in altre occasioni mi ha dimostrato di avere dei buonissimi contatti vicini a quelli di Bob posso assicurarvi che la notizia non é una bufola.
Per cui visto che ormai é Natale ho pensato bene di farvi questo piccolissimo regalo, anticipandovi questa notizia, sapendo che voi come me siete sempre sulle tracce del nostro amato Bobness.
Un augurio di Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutti.

P.S.
ho aggiunto qui di seguito un link rivolto soprattutto a coloro che oltre al vero Bob apprezzano anche i tentativi più o meno riusciti di emularlo o semplicemente di riproporlo in una veste personalizzata come abbiamo provato noi in queste due versioni: Forgetful Heart e All Along The Watchtower.

http://www.troester.at/whocares/Videos.htm

alla prossima , Peter Del Bello - Vienna

Grazie della notizia , speriamo che Rainer abbia ragione anche questa volta , contraccambio gli auguri a tutta la band :o)

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Bob Dylan - Christmas in the Heart                                                                   clicca qui

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Bob Dylan torna all’impegno e parla soltanto agli homeless                           clicca qui

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Bob Dylan, "Must Be Santa"                                                                               clicca qui

 

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Mercoledi 16 dicembre 2009

Bob Dylan-Do Re Mi (Woody Guthrie cover) 2009

Da quanto tempo aspettavamo qualcosa del genere!! Bob ce la fa ancora a cantare senza l'artiglieria pesante alle spalle e con la chitarra acustica, e senza quel disco volante in testa:)!! Aldo Gianola

Avevi dubbi ? Però al disco volante sono ormai abituato ! :o)))))

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Cagliari : La 16° Giornata Europea sulla Disabilità

Ciao carissimo, ti mando in allegato la locandina della manifestazione a cui parteciperemo domenica prossima 20 dicembre.
Si tratta della 16a Giornata Europea sulla Disabilità, un momento di riflessione utile a tutti quanti e che vuole dare un messaggio di solidarietà e di impegno; noi lo facciamo in musica insieme ad altri 11, tra artisti e band di vario genere.
Sarà una bella "vetrina", in quanto la manifestazione è inserita nell'area fella Fiera di Cagliari ove, in questo periodo, è in corso la Fiera Natale.
Lo spazio a disposizione per ogni gruppo/artista non è molto (circa 25 minuti cadauno), ma il programma è lungo, dalle 16 alle 23 di sera.
Naturalmente è importante dire che la nostra partecipazione, così come quella di tutti gli altri artisti, è assolutamente gratuita, così come gratuito è l'ingresso.
Ciao, un abbraccio affettuoso , Al Diesan

  vedi foto grande in vetrina

Peccato che abito così lontano , comunque lode a Cagliari , agli organizzatori , a te ed agli altri musicisti perchè l'iniziativa è davvero da sottolineare , le persone più sfortunate di noi hanno sempre bisogno anche del più piccolo aiuto , quindi giusto darglielo ! :o) Ciao

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Libri : "Tutta un'altra musica"

Ciao Mr. Tambourine,
questa mail è un invito alla lettura.
Non so se ne abbiate già parlato, ma proprio oggi ho finito di leggere il nuovo libro di Nick Hornby "Tutta un'altra musica" e voglio avere il piacere di consgliarlo a tutti. Non è nulla di epocale o immortale ma è molto godibile e scorrevole, e come potete immaginare,  dal fatto che per consigliarlo scriva su Maggie's Farm, è intriso di Dylan con numerose citazioni dirette e indirette.
La cosa più particolare però, che quantomeno io ho sentito, è che nel libro c'è anche tanto di noi e della nostra passione, magari esagerata ma per tanti aspetti reale come non mai.
Un saluto a tutti e naturalmente, per chi si sia lasciato convincere, buona lettura...
Giorgio
P.s. volevo farti i complimenti per quanto ultimamente il sito abbia ripreso forza ed iniziativa...

Grazie della segnalazione , io lo leggerò ed altrettanto spero per tanti fans di Bob :o)

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Scegliere un classico , uno soltanto di Bob Dylan : Blonde on Blonde         clicca qui

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Calendari 2010: The Wild Unknown                                                               clicca qui

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Anni Rock : 1975 - di Blue Bottazzi    clicca qui

 

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Martedi 15 dicembre 2009

I Voti di "Napoleons in rags"

Ciao Michele, sono una ragazza che si stà avvicinando alla musica del nostro grande Bob. Vorrei sapere da Te: dopo il periodo storico 1963- 1966 (a proposito, da 1 a 10 che voto daresti a The Times They Are a Changin?) nel quale Bob ha dato il meglio di sé, e quindi partendo dal 1967 a tutt'oggi quali sono secondo TE e la critica internazionale quei 5 o 6 album veramente belli, importantissimi, fondamentali che ogni appassionato deve avere assolutamente e perché? Che voto daresti, da 1 a 10 motivandolo, a Infidels e Time out of mind e "Love & Theft"? Ti prego rispondimi al piu presto: Tu sei un grande!

Un bacione da Elisa da Roma.

Ciao Elisa,
allora intanto ti dico che al momento (intendo dire che nel corso degli anni il mio giudizio sugli album di Bob può anche avere avuto piccole variazioni), al momento - scrivevo - darei a The Times They Are A-Changin' un bell' 8 e 1/2.
Per quanto riguarda i 5/6 album che mi chiedi successivi al '66, a mio avviso ecco la sequenza in ordine:
1) Blood on the tracks (che metto comunque anche prima di quelli del periodo che tu citi)
2) Oh Mercy
3) Slow Train Coming
4) Desire
5) John Wesley Harding ex aequo con Street Legal
6) "Love and theft"

Secondo la critica? Beh è difficile dirlo visto che le opinioni cambiano, ma direi che senza dubbio anche secondo la critica Blood on the tracks è su tutti. Poi direi Oh Mercy... Poi sicuramente "Love and theft" che a mia memoria è l'album di Bob più osannato dalla critica dal 66 ad oggi.
Per quanto riguarda Infidels gli darei un 8. Non è un disco da 10 o da 9 per me perchè ha alcune canzoni "deboli", diciamo così, ma naturalmente ha alcuni capolavori come Sweetheart like you, Jokerman, I and I e License to kill che lo pongono molto in alto in ogni caso.
A Time out of mind darei un 10 se non fosse che la produzione di Lanois in quel disco la trovo molto penalizzante.
Lo avesse prodotto Bob da solo come ha fatto per i tre album successivi, sarebbe stato al livello di "Love and Theft" e Modern Times. Se non che Lanois, che aveva fatto un egregio lavoro su Oh Mercy, si è lasciato prendere la mano dalle sue paranoie volendo fare un disco che alla distanza per me risulta monotono per come è venuto (basta che tu ascolti le versioni alternative e le canzoni tagliate dal disco e che sono finite su Tell Tale Signs, ed in cui si vede chiaramente che c'è la mano di Bob e non quella di Lanois, e che sono decisamente superiori a quelle finite sul disco ufficiale... per non parlare del capolavoro assoluto del disco che Lanois pensò bene di non inserire... devo dire il titolo? non credo ce ne sia bisogno no?).
Quindi voto al TOOM di Lanois 6. Voto al TOOM di Bob 9. Voto complessivo nella mia personalissima opinione attuale direi quindi sul 7 e 1/2.
Ciao, Michele "Napoleon in rags"

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che sia il caso di avvisarli ? Ghio Freewheelin'

Non ne vale la pena........i commenti dicono già tutto ! :o)

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Lunedi 14 dicembre 2009

Lettera semiseria a Bobby Christmas ( sull'oscuramento del sito DVDylan )

Fiona: " Hey Billy e se ci provo a cantare una tua canzone?" (riferendosi a The Usual)

B.Parker "Provaci,e io ti faccio scuoiare viva dai miei avvocati" (o da uno dei miei avvocati)

From the Movie "Hearts of Fire" 1987

Stanno chiudendo il sito Dvdylan e la cosa mi lascia un po' perplesso, perche' mi sembra strano che Bobby Christmas ha iniziato la
battaglia contro la pirateria in questa circostanza. Mi spiego meglio. Si sa' che nei concerti non si deve registrare nulla e' risaputo (anche se io sono in disaccordo con questo), ma puntare il dito su un sito che ha a che fare con dei dylan fans, solo per il semplice scambio, senza profitto fa ridere. Fa ridere perche' o Bobby si e' messo a navigare per internet e ha scovato il sito, oppure ha dato mandato a dei legali a cercare e ordinarne l'oscuramento. Entrambi le ipotesi hanno dell'incredibile sana follia.Cosa gli viene in tasca a Bobby Christmas di questa vergognosa operazione? E' stato lui direttamente e perche'?
Dal momento che i controlli vengono fatti ai concerti, chi riesce ad avere la registrazione e' libero di fare cio' che vuole della stessa,o no? O e' di proprieta' di Bobby Christmas? La risposta e' no! e' di mia proprieta' e io sono libero di scambiare con un altro fans quello che
possiedo senza divieto alcuno.
Allora se compro un tuo cd anche ufficiale e lo registro a qualcuno perche' vuole sentire le tue songs, non posso farlo. Gli debbo dire "...hey amico, il cd te lo compri ok?"
Mi dispiace Bobby ma questa volta se sei stato tu o qualcuno per te l'hai fatta grossa! Ah! Ah! Visto che ti sei vestito da Babbo Natale cerca di esserlo fino in fondo, e no a meta' e ci rifili questo attacco.
Ad ogni modo e' un mistero la vicenda.
E allora santo cielo Bob, perche' non fai uscire di tanto in tanto qualche video in Homevideo di un tuo concerto appena trascorso?        E magari negli anni passati mentre facevi i concerti registravi dei video a noi fans e ce li donavi ?
Perche' no? Diciamocela tutta se la pirateria dylaniana e' riuscita a tanto un po' di buona colpa ce l'hai anche tu Bob, o no?
Non resta quindi che aspettare dalla Columbia l' uscita di qualche buon live, audio o video non ha importanza, ma quando ?

Stefano C.

Addendum "Ho letto su dvdylan che la compagnia di avvocati della societa' si presenta come "Rappresentiamo Bob Dylan".


Caro Stefano , capisco il tuo punto di vista da fan , ma purtroppo devo dire che a mio parere è sbagliato. Le leggi sulla protezione dei diritti d'autore sono severissime e spesso e volentieri Internet se n'è fatto un baffo , anzi due o tre , di queste regole. Sono leggi e come tali vanno rispettate , che ci piaccia o meno. In teoria non potresti duplicare un CD e darlo ad un tuo amico. Che poi si sconfini nelle esagerazioni è un'altro paio di maniche, ma in gioco ci sono interessi finanziari molto ingenti , un sacco di palanche insomma, mica bruscolini , allora come dare torto a chi giustamente tira l'acqua al suo mulino ? Avrai notato che anche da Youtube sono spariti un sacco di video di Bob , lo stesso per Van Morrison e molti altri. La lotta contro i vari siti cosidetti "illegali" cominciò anni fa contro "Olga" , passo poi a Kazaa , Bearshare , E Donkey , E Mule e non è ancora finita , perchè gli illegalisti trovano sempre vie nuove per gabbare le Major e gli artisti ( buon per noi ) , ma sarà ancora una lotta che durerà per lungo tempo e chi vincerà è molto difficile dirlo. E' un pò come la lotta al Doping , tutti sanno che è proibito e tutti si dopano , quando esce un elenco di sostanze dopanti i chimici aggiungono qualcosa qui e là , rinominano il prodotto e si ricomincia da capo , fermo restando che chi si dopa è fuori legge , su questo non ci piove. Lo stesso si sta cercando di fare in campo musicale , ma i risultati ottenuti sono molto scarsi e gli artisti prima o poi dovranno trovare altre fonti meno costose dei CD per vendere le loro opere , ricordi il cofanetto "Berlusconiano" di TTS a 230 euri ? Potrei citarti 100.000 altri casi nei quali la gente si fa beffe delle leggi e delle regole , ma questo non vuol dire che la gente abbia ragione , anzi !!! Così vanno le cose , oggi prendono di mira Tizio , domani Caio e dopodomani Sempronio , ora è la volta di DvDylan , domani chissà ? Vogliamo far una colpa agli artisti che cercano giustamente di difendere i diritti sulle loro opere ? Possiamo contestare tutto ed il contrario di tutto , siamo liberi di farlo , ma gli artisti rimangono sempre dalla parte della ragione e quelli che acquisiscono illegalmente le loro opere ( me compreso che scarico tutto da Internet ) siamo nel torto marcio , bariamo sapendo di barare , scarichiamo musica sapendo che è illegale , e non ce ne frega un cazzo , e qualche volta ci lamentiamo anche. Io credo che un pò più di giudizio da entrambe le parti non sarebbe male , ma purtroppo la giustizia resterà sempre una Shangri Là . Non prendermi per moralista , mi sono lamentato anch'io , specialmente nei confronti della Sony che , con una spesa ridicola , potrebbe inviare in anteprima ai siti dedicati a Bob una copia del CD in uscita , in modo da poter fare delle giuste recensioni delle canzoni , e sarebbe solo a vantaggio loro , ma questo non succede mai , se voglio recensire un disco me lo devo comperare ( o scaricare da internet ) , insomma la Sony ci considera siti di un Dio minore , ma noi ce ne freghiamo , aggiriamo l'ostacolo illegalmente continuando a fornire il nostro servizio tutto a vantaggio di Bob , il quale , almeno una volta potrebbe preoccuparsi di questo piccolo problema invece di fornire le anteprime sempre ai soliti tre o quattro network che contano , tutto sommato , nel giro di un anno , tutti i siti come il nostro dedicati a Bob ricevono una quantità in totale di visite che i grandi network se le sognano , senza trascurare che le grandi agenzie e le riviste parlano di Dylan una volta ogni tanto , i siti come noi lo fanno tutti i giorni. Meriteremmo qualcosa di più da parte di Bob , magari una mail di ringraziamento una volta nella vita , che che vuoi fare , per ora il mondo gira così !

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Non è ironico? Sorprese da Dylan

di Douglas Newman

All'inizio di questo autunno, quando la notizia che Bob Dylan avrebbe fatto uscire un album pieno di antiche canzoni di Natale, il mio amico Jim (un collega uber-fan) mi ha impegnato in una vivace discussione di ciò che avrebbe potuto seguire. "Perché in nome di Dio," Jim ha chiesto, "Dylan dovrebbe tirare fuori una trovata come questa, soprattutto in occasione di questa straordinaria carriera tardo-rinascita creativa?" Il suo timore era che sarebbe stato un errore di calcolo "di proporzioni epiche, una follia che avrebbe fatto sembrare “Self Portrait” come il suo opus magnum".
La mia risposta iniziale era che Dylan è un figlio di puttana sovversivo con una bottiglia in mano e un gran senso dell'umorismo. Inoltre, egli ha probabilmente qualcosa di importante da aggiungere ai soliti tranquilli classici di Natale. "Jim", dissi, " non sottovalutiamolo. Chiunque abbia composto cose brillanti come 'Visions of Johanna' e 'Cold Irons Bound' merita il beneficio del dubbio". E con questo, Jim e ho deciso di rimandare il giudizio.
Un mese dopo, ho ascoltato l'album.Ed era lì, il miglior songwriter della nostra generazione , circondato da uno stuolo di cinguettii nello stile dei backing-vocalist di Ray Conniff , cantando 15 delle canzoni delle vacanze in pieno rettilineo. Non un sorriso o strizzatina d'occhio in vista.
Surreale? Questo è un eufemismo. Un colossale errore di calcolo alla pari con "Self Portrait” del 1970? Neppure vicino . Mentre conferma di certo di avere le palle grandi come Colbert e un debole per l'umorismo sornione, più che ogni altra cosa evidenzia la sua posizione come maestro stilista la cui abilità interpretativa fa a pugni con il suo acume come songwriter.
Una volta superato lo shock iniziale e sentito Dylan in un ambiente accogliente e ovattato, mi accorsi ben presto che il suo sparuto gracchiare aveva aggiunto una nuova vita a questi vecchi castagni. "Silver Bells" viene reso come un valzer con un imponente base di pedal steel e con un Dylan eccessivamente prudente nell’esecuzione. "Little Drummer Boy" va avanti con un ritmo morbido, sostenuto da un riverbero di chitarra ossessiva ed un costante rullo di tamburi, ognuno dei quali è a più livelli al di sotto della voce di Dylan con le armonie di una back-up singer femminile. Si può quasi immaginare questa canzone fare il verso con alcuni dei brani più scuri di "Oh Mercy" o "Time Out of Mind".
Uno dei punti salienti del nuovo album è il semplice, con arrangiamento jazz senza tempo "Have Yourself A Merry Little Christmas", una performance che Jim descrive come "la suddivisione della differenza tra la speranzosa versione di Frank Sinatra e quella morbosa di Judy Garland." E 'un classico di Natale che è come un bicchierino di whiskey che aggiunge una rugosità rinfrescante intorno ai bordi. Ancora al sicuro per i tradizionalisti, ma asimmetrica appena sufficiente per i cinici. In effetti, la descrizione che praticamente riassume tutto l'album.
Mai una volta che sia prevedibile (chi l’ha visto dal vivo può testimoniarlo) o sentimentale (idem), Dylan ha osato affrontare le regole del Natale, riuscendo a ridefinire tutte queste canzoni yuletide pur rimanendo rispettoso delle versioni classiche. E’ una testimonianza del suo grande gusto e dell'esecuzione straordinaria. Come si sta con una dose di allegria rinfrescante per le vacanze ?

(Fonte: culturemap.com)

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Reviews: Columbus, Ohio - LC - Lifestyle Communities Pavilion - november 3, 2009

di Charles Cicirella

Cosa posso davvero dire della notte scorsa che non potrebbe fare un qualsiasi Perry Mason per rendere giustizia a quello che abbiamo visto / vissuto ieri sera? Erano meglio i tre concerti che ho visto a Chicago, ma è questo in realtà il punto? No, il punto è che non devi mai illuderti. Avevo già visto Bob prima (a Park West nel 2004 e al Trap nel 2003), ma niente avrebbe potuto prepararmi per quello che ho visto l'altra notte! In primo luogo devo dire di essere sempre in compagnia con amici veramente buoni , e anche la notte scorsa ho avuto alcune delle persone più belle sulla sinistra e di fianco a me – la mia amica Chrissy era così vicina proprio in fronte a Bob al microfono centrale , e quando è uscito ed ha iniziato Shooting Star era come se fosse nel suo salotto , penso che sia quasi svenuta (Chrissy ha detto che aveva i brividi e credo a lei). Desolation Raw è stata una rivelazione per il modo come diceva le singole parole e le faceva cadere su di noi come bombe di vernice ! E 'stato come se fossimo farfalle fissate in un Pollock e l'unica via di uscita era fuori uso ! Mi sono reso conto, credo durante Ballad, come non c'è che più frenesia nel pubblico come quando Elvis o i Beatles suonavano bene , tranne quando si vede Bob. E quando vedete questo Bob da vicino quasi da poterlo toccare , allora il pubblico beatificato comincia ad urlare il gradito ritorno , come si ammira un vero Maestro che mostra tutta la sua arte.

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di Mike Roos

1. Gonna Change My Way of Thinking, Un opener degno di nota, poiché questo è dal periodo cristiano Dylan. Un inizio di fuoco, con, credo un sacco di parole nuove. Mi piacerebbe avere il testo. Gesù è ancora lì. Credo di avere sentito una frase che diceva qualcosa come "Jesus is coming, sta tornando a reclamare i suoi gioielli." Non voglio pensare che Bob sta tornando al cristianesimo fondamentalista, ma con lui non si sa mai. Qualunque cosa stava dicendo, questa canzone era infuocata fin dall’ inizio. La band,
con Charlie in testa, era davvero al massimo della cottura.

2. Shooting Star , molto ben fatta, nonostante la non melodia. Charlie e Stu l’hano sostenuta con dei begli interventi delle loro chitarre.

3. Beyond Here Lies Nothin ' , una continua frustrazione per me è il fatto di non sentire quasi mai il lavoro di Donnie Herron, il polistrumentista della band. Almeno qui la sua tromba era udibile e aggiunge molto all'atmosfera di questa canzone buia. Più grande la chitarra di Charlie.

4. Rollin 'and Tumblin' , la chitarra di Charlie in questo pezzo era meno Muddy Waters di quanto era solito essere Denny Freeman. Charlie , in maniera diversa , l’ha fatta sua , dando un po'più di energia.

5. I Don't Believe You , per questa, Charlie ha usato la sua Telecaster bianca e nera, proprio come quella che usava Bob con gli Hawks nel 1966, molto appropriato qui, anche se il canto di Dylan, naturalmente, non è stato in nessun posto vicino a quello incendiario della versione '66. Dylan ha mantenuto lo spirito anche se suonava l’armonica tenendola con le due mani come fece nel '66. Questo è stato molto divertente.

6. My Wife's Home Town , un momento particolarmente speciale della serata, perché Bob aveva imbracciato la chitarra ( la sua Duesenberg nuova, che ha stranamente tenuto in posizione eretta ). La cosa che mi ha sorpreso è che Dylan ha effettuato alcuni passaggi di chitarra davvero belli che guidavano la canzone, in uno stile che non ho visto prima. In passato, i suoi interventi sono sempre stati difficili, aritmici, e spesso atonali. Non questa sera. Ha eseguito alcuni molto gustosi links blues. Questo è stato uno dei vantaggi principali della notte per me. Un vero e proprio cool vecchio stile slow blues tune.

7. Tweedle Dee & Tweedle Dum , questa canzone a volte può essere noiosa per me (tweedlious), ma non stanotte. Stu e Charlie si scambiavamo riff di chitarre calde e Bob ha davvero pronunciato le parole con un cattivo gusto.

8. Beyond the Horizon , che era la mia canzone preferita , spogliata della melodia, dava l’impressione di non avere un posto dove andare. E 'stato una cosa diversa da Modern Times , ma non ha funzionato per me.

9. Cold Irons Bound , Bob sembra godere di fare scherzi con questa canzone. Ha cambiato la versione un sacco di volte, e questa, pur non essendo la mia preferita, (Masked and Anonymous è la migliore, a mio avviso), mi ha preso pesantemente a calci nelle chiappe.

10. Desolation Row , questa stava in cima ai miei desideri nella mia personale setlist per la notte. What a great rendition. Bob ha cantato quasi tutti i versi, credo, e ha cantato con reale sentimento. L'unica cosa che posso dire per certo che mancava era il verso del Titanic. Credo che ormai non lo canti più. Mi chiedo perché. Charlie ha continuato a spingerlo con un lavoro veramente spettacolare alla chitarra. Vorrei veramente avere una registrazione di questa performance.

11. Highway 61 Revisited , raramente fallisce , e Charlie, ovviamente, ama suonarla. Un sacco di divertimento.

12. Ain't Talkin ' , la viola era solo appena udibile. Questo è stato buono, però. Bob ha lavorato sodo per interpretare le parole tetre e Charlie aggiunto una bella chitarra che era nuova per questa canzone.

13. Thunder On The Mountain , un altro divertente numero, ma forse un po' troppo simile ad Highway 61. Perché era nella stessa setlist ?

14. Ballad Of A Thin Man , un altro highlight. Si potrebbe pensare che la tastiera sarebbe importante in questa canzone , ma i gesti delle mani di Bob mano e le espressioni facciali erano troppo da grande "Miss" e la chitarra di Charlie ha più che compensato la mancanza del pianoforte. E 'sembrato il 1966 di nuovo ... beh, quasi.

(encore)

15. Like A Rolling Stone , versione molto buona, in questi ultimi giorni di canto melodico non-stile, che richiede un po' per abituarcisi, ma aveva tonnellate di energia.

16. Jolene , Charlie di nuovo a calci in questo overdrive. Molto meglio della versione dell' album, con lo stesso riff ripetuto fino alla nausea.

17. All Along The Watchtower , la Torre di Guardia è crollata. Forse troppo cacofonica, ma Charlie e Stu sembravano un po' fuori sincrono per me, per qualche ragione che non sembrava intenzionale. Non importa. E' stato ancora un grande spettacolo, e aspetterò la prossima volta che Bob verrà da queste parti.

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Ciao ti mando l'indirizzo di questo video di Bob nell'interpretazione di una vecchia canzone di C.Mayfield , che finora avevo sentito soltanto durante la R.T.R.nel 1975,
Benedetto

 

.

Thanks Benedict :o)

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Due album di Bob nei primi venti !

1 Radiohead: Kid A
2 The Strokes: Is This It
3 Wilco: Yankee Hotel Foxtrot
4 Jay-Z: The Blueprint
5 The White Stripes: Elephant
6 Arcade Fire: Funeral
7 Eminem: The Marshal Mathers LP
8 Bob Dylan: Modern Times
9 M.I.A.: Kala
10 Kanye West: The College Dropout
11 Bob Dylan: Love and Theft
12 LCD Soundsystem: Sound of Silver
13 U2: All That You Can’t Leave Behind
14 Jay-Z: The Black Album
15 Bruce Springsteen: The Rising
16 OutKast: Stankonia
17 Beck: Sea Change
18 MGMT: Oracular Spectacular
19 Amy Winehouse: Back to Black
20 The White Stripes: White Blood Cells

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Tesori nascosti: Bob Dylan e la variante dell'album della svolta elettrica       clicca qui

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LE RISPOSTE AL DYLANQUIZ # 26

1) Aprile-Maggio - Le sessions dell'album "Shot of love" hanno luogo presso i Clover Studios di Los Angeles. Dove viene registrata invece la title-track ?
La versione di Shot of Love inclusa nell'album fu registrata ai Clover Recorders Studios di Los Angeles ai primi di maggio dell'81. Una versione precedente fu registrata il 23 aprile 81 sempre ai Clover Recorders Studios.
L'informazione per anni circolata secondo cui la canzone sarebbe stata registrata ai Peacock Studios di Los Angeles è smentita dai due massimi esperti di Dylan sessions, gli unici ad avere avuto accesso alle informazioni sulle registrazioni (Michael Kroksgaard e Clinton Heylin). Entrambi riportano i Clover come sede della registrazione della canzone.

2) Londra 2 luglio 1981 : "Mi spiegheresti che vuol dire quando la gente descrive se stessa come "born again" (rinata), che è qualcosa di cui sento parlare un sacco, ci sono milioni di persone che dicono di essere "born again"...Chi feve questa domanda a Bob nel corso di un' intervista ?
Dave Herman

3) ADELITA : canzone messicana tradizionale, versione eseguita da Bob Dylan nello Chabad TV Studio di Los Angeles, California, il 24 Settembre 1989, in compagnia di chi Bob la eseguì ?
Peter Himmelman alla chitarra e Harry Dean Stanton alla voce e armonica

4) COOL WATER : con chi e dove fu registrata da Bob questa canzone ? Big Pink, West Saugerties, New York, tra il Giugno e l'Ottobre del 1967 con i membri di The Band
Ti sei risposto da solo :).... Big Pink, West Saugerties, New York, tra il Giugno e l'Ottobre del 1967 con i membri di The Band
...Azzo ! Non ho cancellato la risposta !!!!!! Sorry , domanda annullata :o)

5) CUPID , parole e musica di Sam Cooke, registrata da Bob Dylan al Columbia Studio B di New York City, il primo Maggio 1970 nel corso della prima seduta di registrazione per l'album "New Morning" prodotta da Bob Johnston . Reperibile sul bootleg "Possum Belly Overalls".Chi c'era alla chitarra oltre a bob ?
George Harrison

6) HANDSOME MOLLY. un traditional , su quali dischi si può trovare questa canzone ?
'Live 1961-2000: Thirty-Nine Years Of Great Concert Performances'
'The Gaslight Tapes'

6) Il tour europeo del 1981 di Bob Dylan si chiuse con un concerto memorabile sebbene tragico. Un ragazzo muore per una scarica elettrica dopo essere caduto tra i cavi dell'impianto di alimentazione. Più tardi una ragazza muore cadendo dagli spalti. Dove avvennero questi tragici fatti ?
Avignone, 25 luglio 1981

7) Il pubblico durante un concerto cominciò a strepitare ed a contestare chiedendo le canzoni vecchie continuando a gridare "Rock'n'roll... Vogliamo rock'n'roll". Bob rispose imperturbabile: "Non ci sarà rock'n'roll stasera... Chi se ne vuole andare se ne vada perchè non suoneremo canzoni vecchie... Se volete rock'n'roll andate a vedere i Kiss". Di che tour si trattava ?
Del primo Gospel Tour (1979). L'episodio risale al concerto di Tempe, del 26-11-79

8) Shot of Love è comunemente considerato la conclusione della trilogia cristiana iniziata con Slow Train Coming , qual'è l'altro album che fa parte di questa cosidetta trilogia ?
Saved

Ciao , Alessandro

8 x 4 = 32 punti + 3 di "Special bonus" specialmente per la prima risposta :o) , totale 35 punti

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1-La title-track viene registrata in maggio presso i Peacock Studios di L.A.

2-Domanda fatta da Dave Herman.

3-Con Harry Dean Stanton.

manca Peter Himmelman , devo considerarla non risposta :o)

4-A questa domanda ai già dato tu la risposta,"4) COOL WATER : con chi e dove fu registrata da Bob questa canzone ? Big Pink, West Saugerties, New York, tra il Giugno e l'Ottobre del 1967 con i membri di The Band
Annullata :o)

5-Con Bob c'era l'indimenticato George Harrison.

6-Su un disco di The country gentleman del 2001, on the road, su un bootleg dal titolo Help di Dylan, sul disco Odd man in di Tim o'brien, su un album di Martin Simpson, Grinning in your face del 1983, su un disco di Bill morrissey "Standing Eigtht"del 1989.
Posso considerarla valida

7-Ad Avignone in Francia al Palace des Sports il 25.7.1981.

8-Il Gospel Tour

9-Saved.

Mando un saluto a tutti e auguro buone feste, Benedetto.
 

7 x 4 = 28 punti - 2 per la risposta n° 6 , totale 26 punti :o)


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1) Peacock Studios di Los Angeles, 1981

2) Dave Herman. Alla domanda Bob risponde: "Già. Quel che vogliono dire è che quando nasci la prima volta nasci con lo spirito che viene dal basso. Quando rinasci lo spirito viene dall'alto, il che è un po' differente".

3) Insieme a Peter Himmelman e Harry Dean Stanton. Mandata in onda dal vivo da Chabad Telethon nella trasmissione benefica "L'Chaim To Life!" (Telethon '89)

4) Hey Mr. Tambourine, così non vale!!!
Sorry Marina , annullata :o))))))

5) Dalle informazioni che ho trovato, Cupid non fu registrata il 1° maggio 1970 a New York al CBS Studios B, ma l'anno prima, il 3 maggio a Nashville. Nelle sessioni del 1969 alle chitarre c'erano Carl Perkins, Johnny Cash e Billy Wotten, mentre nelle sessioni del 1970 alla chitarra c'era George Harrison. Tutto questo lo si trova qui http://www.bobsboots.com/CDs/cd-p25.html. Tuttavia, qualcuno (compreso MF) accredita Cupid alla sessione del 1° maggio 1970, con George Harrison alla chitarra. Su You Tube, ho trovato un video de "ilgenoano", già conosciuto a noi della farm, che appunto aderisce a questa seconda tesi http://www.youtube.com/watch?v=WTcLQdmD2WE

6) The Gaslight Tapes, 1962; Bob Dylan Live 1961-2000; Help (bootleg su vinile)

6 bis) il 25 luglio 1981 al Palais des Sports di Avignone

7) Gospel tour del 1980

8) Saved

Un abbraccio a tutti , Marina

8 x 4 = 32 punti :o)

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1) Aprile-Maggio - Le sessions dell'album "Shot of love" hanno luogo presso i Clover Recorders Studios di Los Angeles. Dove viene registrata invece la title-track ?
Parsimoniuos Recorders Studios, Pocatello
None :o((((

2) Londra 2 luglio 1981 : "Mi spiegheresti che vuol dire quando la gente descrive
se stessa come "born again" (rinata), che è qualcosa di cui sento parlare un
sacco, ci sono milioni di persone che dicono di essere "born again"...Chi feve
questa domanda a Bob nel corso di un' intervista ?
Dan Herave
Buon anagramma di Dave Herman anche se manca una "m" , la considero giusta :o)


3) ADELITA : canzone messicana tradizionale, versione eseguita da Bob Dylan nello Chabad TV
Studio di Los Angeles, California, il 24 Settembre 1989, in compagnia di chi Bob la eseguì ?
Los Lobos
None :0(((

4) COOL WATER : con chi e dove fu registrata da Bob questa canzone ? Big Pink, West Saugerties, New York, tra il Giugno e
l'Ottobre del 1967 con i membri di The Band
La risposta è esatta! Allegriaaaaa ..... :-) scherzi a parte, credo sia da annullare ....... comunque anche al
grande Mike, al re del quiz, è successo più di una volta .......
Sbagliare è umano , perseverare è diabolico :o)

5) CUPID , parole e musica di Sam Cooke, registrata da Bob Dylan al Columbia Studio B di
New York City, il primo Maggio 1970 nel corso della prima seduta di
registrazione per l'album "New Morning" prodotta da Bob Johnston . Reperibile
sul bootleg "Possum Belly Overalls".Chi c'era alla chitarra oltre a bob ?
Al Jordan jr
None :o((((

6) HANDSOME MOLLY. un traditional , su quali dischi si può trovare questa canzone ?
No reply ! :o)

6bis) Il tour europeo del 1981 di Bob Dylan si chiuse con
un concerto memorabile sebbene tragico. Un ragazzo muore per una scarica
elettrica dopo essere caduto tra i cavi dell'impianto di alimentazione. Più
tardi una ragazza muore cadendo dagli spalti. Dove avvennero questi tragici fatti ?
Avignon

7) Il pubblico durante un concerto cominciò a strepitare ed a
contestare chiedendo le canzoni vecchie continuando a gridare "Rock'n'roll...
Vogliamo rock'n'roll". Bob rispose imperturbabile: "Non ci sarà rock'n'roll
stasera... Chi se ne vuole andare se ne vada perchè non suoneremo canzoni
vecchie... Se volete rock'n'roll andate a vedere i Kiss". Di che tour si
trattava ?
1994
None :0(((

8) Shot of Love è comunemente considerato la conclusione
della trilogia cristiana iniziata con Slow Train Coming , qual'è l'altro album
che fa parte di questa cosidetta trilogia ?
Saved

Ciao Tamb! Otello

3 x 4 = 12 meno 8 punti , totale 4 punti :0)

 

a
Sabato 12 dicembre 2009

C'e' qualche cosa di interessante in questo articolo. Lo rigiro alla Fattoria.   clicca qui

Saluti a tutti, Stefano C.

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Here it comes Santa Claus

Se guardate fuori dalla finestra nella notte di Natale vedrete una slitta trainata dalle renne volare nel cielo , guidata da un vecchio Bob Dylan , che scuote i nastri delle campanelle per farsi sentire dai bambini , la sua voce canta “Here comes Santa Claus” , tutti la possono sentire , gracchiante , rasposa , ghiaiosa , la voce di un vecchio che da 2.000 anni solca i cieli del mondo per portare la pace nelle famiglie , l’amore infinito di Dio sulla terra, i doni per tutti , poveri e ricchi , per lui e per Dio non c’è differenza , gli uomini sono tutti uguali di fronte a lui , preparate le calze appese al camino , saltate nel letto ed infilatevi sotto le coperte , non dovete vedere Bob consegnare i regali , ricordatevi di mettere sul balcone la ciotola del latte per le renne. Quando le campane annunceranno l’alba del nuovo Natale lui avrà svolto il suo millenario compito e se ne andrà felice in attesa del prossimo, per scatenarsi in una discesa folle , lui e le sue renne Dasher, Dancer, Prancer e Vixen nella sua corsia riservata nel cielo che lo porterà di nuovo sulla terra , di nuovo vicino ai fanciulli che lo aspettano col cuore trepidante ed il viso nascosto sotto le coperte. Che spettacolo , realtà o fantasia non importa , Natale è il più grande spettacolo del mondo , tutti lo guardano , tutti lo sentono nel cuore, le guerre si fermano in quella magica notte dove il Bambinello nacque in una grotta per mondare il mondo da tutte le umane miserie e nefandezze. Rendiamo grazie al Signore se la pace potrà trovare un luogo sulla terra dove porre le sue radici e crescere rigogliosa. Dylan è Santa Claus , la sua voce è Santa Claus , la sua musica ti fa vivere Santa Claus , arrangiamento perfetto , voce che si alterna ai cori celestiali in modo stupendo, che vogliamo di più , viva Santa Claus , viva Bob Dylan con le sue straordinarie quanto strane idee.

Here comes Santa Claus

Qui arriva Santa Claus
Qui arriva Santa Claus giù dritto dalla sua corsia
tirando le redini di Vixen e Blitzen e di tutte le sue renne
Le campane suonano, i bambini cantano, tutto è allegro e luminoso
Appendete il calze e dite le vostre preghiere
Perchè Santa Claus arriva stasera

Qui arriva Santa Claus
Qui arriva Santa Claus giù dritta dalla sua corsia
Ha di nuovo la borsa piena di giocattoli per i ragazzi e le ragazze
Ascoltare il jingle jangle delle campabelle della slitta
che bello spettacolo
Salta nel letto e copriti la testa
Perchè Santa Claus arriva stasera

Qui arriva Santa Claus
Qui arriva Santa Claus giù dritto dalla sua corsia
A lui non importa se sei ricco o povero perchè ti ama ugualmente
Santa sa che siamo figli di Dio che fa tutto giusto
Riempire i vostri cuori con gli evviva per il Natale
Perchè Santa Claus arriva stasera

Qui arriva Santa Claus
Qui arriva Santa Claus giù dritto dalla sua corsia
Lui sarà qui quando le campane annunciano che
è di nuovo la mattina di Natale
La pace sulla terra arriverà a tutti se davvero seguiamo la luce
Riempire i vostri cuori con gli evviva per il Natale
Perchè Santa Claus arriva stasera

La pace sulla terra arriverà a tutti se seguiamo la luce
rendiamo grazie al Signore lassù
Perchè Santa Claus arriva stasera
Perchè Santa Claus arriva stasera
rendiamo grazie al Signore lassù
Perchè Santa Claus arriva stasera
stasera stasera


HERE COMES SANTA CLAUS

Here comes Santa Claus
Here comes Santa Claus right down Santa Claus Lane
Vixen and Blitzen and all his reindeer pulling on the reins
Bells are ringing children singing all is merry and bright
Hang your stockings and say your prayers
Cause Santa Claus comes tonight

Here comes Santa Claus
Here comes Santa Claus right down Santa Claus Lane
He's got a bag that's filled with toys for boys and girls again
Hear those sleigh bells jingle jangle what a beautiful sight
Jump in bed and cover your head
Cause Santa Claus comes tonight

Here comes Santa Claus
Here comes Santa Claus right down Santa Claus Lane
He doesn't care if you're rich or poor for he loves you just the same
Santa knows that we're God's children that makes everything right
Fill your hearts with Christmas cheer
Cause Santa Claus comes tonight

Here comes Santa Claus
Here comes Santa Claus right down Santa Claus Lane
He'll come around when the chimes ring out when it's Christmas morn again
Peace on earth will come to all if we just follow the light
Fill your hearts with Christmas cheer
Cause Santa Claus comes tonight

Peace on earth will come to all if we just follow the light
Let's give thanks to the Lord above
Cause Santa Claus comes tonight
Cause Santa Claus comes tonight
Let's give thanks to the Lord above
Cause Santa Claus comes tonight
Tonight, tonight

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Tra le tracce: “Christmas in the heart” di Bob Dylan                                           clicca qui

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Le canzoni da ascoltare sotto l’albero                                                                      clicca qui

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Bob che da 40 anni cancella se stesso                                                                       clicca qui

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Buon compleanno, Jakob                                                                                          clicca qui

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Tesori nascosti : Highway 61 Revisited                                                                   clicca qui

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La più grande R&R band d'America. Parola di Bob Dylan - di Paolo Vites       clicca qui

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Questa storia l'ho rubata a Bob Dylan                                                                     clicca qui

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New York, chiude la Hall of Fame                                                                            clicca qui

 

a
Venerdi 11 dicembre 2009

EXPECTING RAIN : Linkata la pagina  di Maggie's Farm dei testi di "Christmas in the Heart" nella sua Home Page

I have placed a link under Bob Dylan news, the semi-permanent left column at Expecting Rain.
I will keep it there until over Christmas.
But I notice that your page has the songs in a different order.
I would have preferred to find them in the same order as on the CD.
Just an idea!
Karl Erik - expectingrain.com

Questa la mail che ho ricevuto da Karl Erik Anderson , webmaster di expectingrain.com , il primo sito al mondo per le notizie su Bob Dylan. Per me è una grande gioia e per Maggie's Farm un grande onore , grazie Karl :o)

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Ho trovato "STREPITOSO" Christmas in the Heart

di Alexan “wolf”

Ciao Mr. Tambourine,

sono appena tornato da un giro in Umbria con mio figlio e con tutte le cose che ho da fare mi sorprendo a scrivere due righe alla Fattoria. E' che mi faceva piacere condividere con qualcuno la gioia provata nell'avere avuto come colonna sonora del nostro viaggio Highway 61 revisited, il volume 3 della raccolta dei brani live pubblicati su bobdylan.com e Christmas in the heart. Ho trovato quest'ultimo STREPITOSO. Non sono uno che si esalta per qualsiasi cosa faccia Bob, ma questo CD mi è piaciuto veramente moltissimo. Per dire: Time out of mind mi è piaciuto, ma non è che sia tornato spesso nel lettore. "Love and theft" l'ho ascoltato moltissimo. Modern times molto (di più le ballate per la verità). Together through life mi è piaciuto, ma per ora l' ho ascoltato poco. Ma Xmas l' abbiamo letteralmente consumato. Credo che stia a fianco (e in qualche modo andrebbe considerato come) Good as I been to you e World gone wrong: un album di cover di classici! E, come in quei due dischi, classici americani. Ovviamente se consideriamo le ascendenze delle song possiamo risalire all'Europa (cosa più evidente in Xmas) e per il tempo possiamo risalire anche nei secoli. Ma, alla fine, tutte le song rappresentano dei classici nel mondo anglosassone. Nelle scorse settimane ho avuto l'impressione, leggendo delle recensioni sia in maggiesfarm sia altrove, che alcune cose siano state ripetute automaticamente. Per esempio il cimento vocale in latino (Adeste fideles) è stato definito quantomeno ridicolo. A mio parere è una delle più belle prestazioni vocali di Bob da parecchio tempo, ma in realtà vale per tutto il disco, che va ascoltato col cuore.

Ogni canzone ha l’arrangiamento giusto – gli strumenti, i musicisti e i cori sono tutti perfettamente al loro posto. Da qualche parte ho letto che Dylan si è lamentato del fatto che i critici non abbiano preso il suo lavoro seriamente. Ha ragione ad essere arrabbiato: personalmente penso che ci sono almeno dieci dischi - anche dei più belli - di Bob per i quali avrei desiderato un’attenzione produttiva di pari livello.

Mi piacerebbe scrivere qualcosa per ogni canzone, ma mi limito a Have yourself a merry little Christmas che mi ha veramente commosso; è il tipo di brano che non manca alla fine dei più zuccherosi film americani sul Natale. Ma Dylan, come del resto fa un po' per tutti i brani dell'album, gli infonde nuova vita.

Ecco di seguito il testo:
 

                               Have yourself a merry little Christmas

Traditional                                                                                                    Bob Dylan

Have yourself a merry little Christmas,                                              Have yourself a merry little Christmas,
Let your heart be light                                                                      Let your heart be light
From now on,                                                                                 Next year
Our troubles will be out of sight .                                                      All our troubles will be out of sight.

Have yourself a merry little Christmas,                                              Have yourself a merry little Christmas,
Make the Yule-tide* gay,                                                                 Make the Yule-tide gay,
From now on,                                                                                 Next year
Our troubles will be out of sight.                                                       All our troubles will be miles away.

Here we are as in olden days,                                                           Once again as in olden days,
Happy golden days of yore,                                                              Happy golden days of yore,
Faithful friends who are dear to us                                                    Faithful friends who are dear to us
Gather near to us once more.                                                           Will be near to us once more.

                                                                                                     Someday soon we all will be together
                                                                                                     If the Fates allow

                                                                                                     Until then we’ll have to muddle
                                                                                                     through somehow So have yourself
                                                                                                     a merry little Christmas now

                                                                                                     (Coro:) riprende la seconda strofa

                                                                                                     (Dylan:) riprende la terza strofa

Through the years we all will be together                                          Someday soon (?) we all will be together
If the Fates allow                                                                            If the Fates allow
Hang a shining star upon the highest bough                                       So hang a shining star upon the highest bough
And have yourself a                                                                        and have yourself a
merry little Christmas now                                                               merry little Christmas now.

                                                                                                    (Coro:) have yourself a
                                                                                                     merry little Christmas now.

* yule-tide = il periodo delle feste di Natale: dalla vigilia di Natale fino al 1° gennaio o, specialmente in Inghilterra, fino all’Epifanìa.

Magari a leggere solo i testi non si sente, ma ascoltandolo (next year / all our troubles will be out of sight) mi sono venuti in mente i testi di Hard times: --- Hard times, hard times, come again no more. / Many days you have lingered all around my cabin door. / Oh, hard times, come again no more. ... --- laddove è evidente, nel momento stesso in cui lo dice, che i tempi duri torneranno. Ma per il momento: --- Someday soon / We all will be together, / If the Fates allow / Until then we’ll have to follow through somehow / So have yourself a merry little Christmas now. --- ho sottolineato il now, perchè nella poetica di Dylan se qualcosa non è necessario, sparisce, ma se è importante lo capiremo dalla sua voce/pronuncia. E se qualcosa non c’è? Lo mette lui, senza problemi, anche in un traditional: vedi il terzo verso di questa strofa (che mi pare sia assente dal testo pubblicato nella “vetrina”).

Strofa che racchiude in sè molto del senso di quest’album (e di tutto l'ultimo Dylan): il profondo rispetto per lo spirito di queste canzoni nelle quali si sono stratificati secoli di sentimento popolare; la fedeltà alla sua musa; --- Through the years (o someday soon) / We all will be together ---: in qualche modo ancora Together through life; contemporaneamente un sentito omaggio, ma anche un'opera intensamente personale.

Il tono complessivo di Have yourself a merry little Christmas mi sembra dolente, ma alla fine, ancora come in molto dell’ultimo Dylan, mi pare di avvertire non tanto una nota di ottimismo (magari c’è anche quello) quanto una voglia di dare il giusto valore ai rapporti umani. E torno un attimo allo spirito delle canzoni. Discutere se il disco rappresenti un ritorno al cristianesimo mi sembra una baggianata. Sono convinto che queste siano cover di classici. Semmai c’è la voglia di recuperare lo spirito del Natale, anche da un punto di vista religioso (in senso lato), ma soprattutto di un momento nel quale riscoprire la parte buona di sè e degli altri. E poi in Christmas in the heart ci sono le castagne sul fuoco da mangiare in compagnìa, c’è lo sfigato la cui depressione passerà solo dopo le feste, c’è babbo natale con le sue renne (e i nomi delle renne!), c’è chi vorrebbe essere con i suoi ma è lontano e c’è chi invece lo passerà su una bella isola calda, etc. etc.

Ancora sul “now”, il “someday” e l’ “until then”, il “once again” e il “next year” ... bisognerebbe scrivere qualcosa sull’uso degli avverbi di tempo e delle espressioni legate al tempo nei testi di Dylan (per esempio l’uso del “now” nei titoli delle sue canzoni). Mi sono fatto l’idea che una delle ragioni dell’eccezionalità di Dylan risieda nel fatto che abbia raggiunto in giovane età, molto (decenni) prima di quanto comunemente accada, una consapevolezza profonda della caducità della vita.

--- by the way, don't be bewildered by the Never Ending Tour chatter. there was a Never Ending Tour but it ended in '91 with the departure of guitarist G.E. Smith. that one's long gone but there have been many others since then. The Money Never Runs Out Tour (fall of '91) Southern Sympathizer Tour (early '92) Why Do You Look At Me So Strangley Tour (European '92) The One Sad Cry of Pity Tour (Australia & West Coast America '92) Principles Of Action Tour (Mexico -- South American '92) Outburst Of Consciousness Tour ('92) Don't Let Your Deal Go Down Tour ('93) & others too many to mention each with their own character & design. to know which was which consult the playlists ---

--- The hollow horn plays wasted words / Proves to warn / That he not busy being born / Is busy dying ---

L’uomo protegge la sua privacy – ed è la dimostrazione vivente che sia possibile, pur essendo anno per anno e da decenni sul palco per una media di oltre cento volte all'anno – e come viva in privato non lo sappiamo, ma penso che sia giusto così. Il fatto che si comporti in un certo modo con i fan è frutto di una scelta, magari sbagliata (io penso di no), ma sicuramente meditata. Al concerto la gente paga il biglietto e si guadagna il diritto di esprimere il proprio apprezzamento o riprovazione per lo “spettacolo”. Sul ruolo dell’artista nella società – di oggi come di mille o duemila anni fa – sono stati versati fiumi d’inchiostro (per dirne una: di cosa vive l’artista?). Mi pare che Dylan, che cmq di tanto in tanto non rinuncia a dire la sua, abbia scelto di DARE QUELLO CHE SENTE, non curandosi minimamente di quello che la gente vuole sentire (non sempre per la verità: certi arrangiamenti degli anni ’80 e, a sentir lui, la scelta di certi temi in The times they are a-changin’) e neanche di essere frainteso (what’s wrong in being misunderstood? al regista di Masked & anonymous). Forse una scelta troppo tranchant, poco intellettuale, ma che ha sicuramente avuto il merito di non compromettere la sua musa (... i poeti non vanno al supermarket ...). Apprezzo sempre di più Another side of BD e Subterranean homesick blues, due album di transizione (ma quali non lo sono?), dove si sente che Dylan ha cominciato ad essere abitato da visioni sue. Scusa se alla fine ho mescolato, e in fretta, tante cose, ma mi è sempre più difficile trovare il tempo per scrivere qualcosa di compiuto – alla perfezione ho rinunciato da un pezzo ...

Saluti e sempre grazie per aver preso il compito di portare avanti il sito

Alexan “wolf”

Ottima disamina Alex , sono d'accordo in tutto e per tutto , grazie per questo bel saggio , ma la tua idea di trattare canzone per canzone dovresti portarla a termine , queste pagine hanno fame di scritti come il tuo , :o) Mr.Tambourine

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BOB DYLAN E LA MEMORIA DEL NATALE                                clicca qui

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Il Papa e Bob Dylan nei ricordi di......

TUTTA LA GRANDE FEDE IN UNA PICCOLA GRANDE ESIBIZIONE DI BOB DYLAN

di David Zard

Non voglio dilungarmi su quello che tutti o quasi tutti hanno visto in televisione, ma voglio fare un racconto di quello che succedeva dietro il palco fino all'esibizione di Bob Dylan.
Dopo molte peripezie sono riuscito ad entrare, ad un certo punto l'ingresso era stato bloccato perché arrivava S.S. il Pontefice, poi finalmente entriamo e ci dirigiamo verso i camerini degli artisti situati dietro il palco.
Incontro Barry Dickins, agente europeo di Dylan, poi incontro il suo Manager Jeff Kramer e così, via via, tutti i componenti dell'entourage di Dylan, ma di lui nemmeno l'ombra: era rinchiuso nei camerini assalito da mille dubbi ed indecisioni. Mi informano che nelle ultime due ore la scaletta era cambiata cinque volte e l'unica canzone fissa era Forever Young che Bob Dylan voleva dedicare al Papa.
Blowin' in the wind era una richiesta degli organizzatori dell'evento, ma é sparita dalla lista delle canzoni non appena i ragazzi hanno rivolto delle domande a S.S. basate sulla poesia di Dylan ed il Papa ha risposto come tutti abbiamo visto.
Ero seduto nei camerini di Dylan, quando Jeff Kramer mi chiede se era obbligatorio fare come tutti gli artisti, e cioé omaggiare il Papa dopo la loro esibizione, ed io gli ho risposto che sarebbe stato brutto o almeno di cattivo gusto non farlo, allora mi é stato detto che Dylan non poteva baciargli la mano o l'anello dato che Dylan non era Cristiano né tanto meno Cattolico; ed io gli ho confermato che sarebbe bastato un segno di riverenza e di rispetto.
- l'incontro
"Bob wants to see you", ed allora mi alzo assieme a mio figlio e mi dirigo verso il suo camerino. Dylan mi stava aspettando fuori dalla porta e, vedendo mio figlio Clemente, gli dice che se lo ricordava molto più piccolo e Clemente: "Are you Bob Dylan ?" E lui: "No Bob is in the lunch room eating pickles" ("No, Bob e nella sala da pranzo che mangia dei sottaceti"). Poi si rivolge a me e mi chiede informazioni su cosa hanno scritto i giornali riguardo la sua partecipazione all'evento, perché "sai due anni fa ero stato invitato a cantare per i Buddisti in Giappone ed hanno scritto che ero diventato Buddista", allora io gli ho spiegato che lui non rende la vita facile ai giornalisti, dato che raramente rilascia interviste e allora loro si devono inventare qualche cosa. Un pacato risolino, e poi mi chiede come
sta mia madre e se fa ancora il Cous Cous; io per tutta risposta lo invito a passare le prossime festività ebraiche a casa mia e lui mi risponde che per Rosh Asshana (il capo d'anno ebraico) sarà a Londra ma Yom Kippur lo deve passare con i suoi figli in America ed è solo per questa ragione che ha rinunciato ad esibirsi in altri paesi d'Europa.
Arriva l'ora di salire sul palco, il Papa ha appena iniziato il suo intervento e Dylan mi chiede cosa ha detto, io traduco le parole di Blowin' In The Wind e lui mi interrompe dicendo che le conosce ma quando il Papa inizia a parlare di Cristo sempre sui toni della canzone dice: "Queste non le ho scritte io".
"Cosa ne pensi se cantassi il Kol Nidre, usciamo vivi da qui?"
Io allora: "Perché hai accettato di fare questa manifestazione, non sapevi che era una manifestazione religiosa ?"
"Io canto per tutti, gli ebrei non discriminano e non hanno mai discriminato nessuno. E poi le benedizioni da chiunque arrivino sono sempre benedizioni. Blessings are blessings". E si avvia sul palco, dopo aver accarezzato sulla testa Clemente, mio figlio, quasi volesse benedirlo.

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di Mimmo Rapisarda                                clicca qui

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di Sounes Howard

E l' ebreo errante cantò per il Papa Bologna, 1997: Bob Dylan davanti a Wojtyla

Si diceva che la conversione fosse dovuta a motivi di mercato Giovanni Paolo II citò «Blowin' in the wind»
Anticipiamo l' ultimo brano tratto da Down the Highway di Howard Sounes che uscirà da Guanda alla fine di agosto con il titolo Bob Dylan - Una biografia. Alcuni pensavano che Bob avesse abbracciato il cristianesimo per ragioni commerciali. Keith Richards dei Rolling Stones, per esempio, aveva parlato di Bob come del «profeta del profitto». Anche Ronnie Hawkins aveva ironizzato sul suo spirito cristiano quando il 20 aprile 1980 la tournée di Dylan era arrivata a Toronto e i due avevano parlato per un po' . «Dopo che questo disco avrà venduto un po' diventerai ateo, così potrai vendere a quelli che non credono in niente» gli aveva detto Hawkins, con una risata sardonica. A Bob non era piaciuta la battuta: «Non ha riso. Mi ha guardato e basta. Ma io sapevo qual era il suo piano. E lui sapeva che io sapevo: vendeva dischi. È il suo mestiere». (...) Gli spettatori dovevano sorbirsi lo spettacolo insolito di lui che faceva sermoni da predicatore televisivo. «In questo periodo non si sente parlare molto di Dio. Be' , noi ne parleremo tutta la sera», aveva detto al pubblico di Hartford, nel Connecticut, il 7 maggio 1980. Poche sere dopo ad Akron, nell' Ohio, Bob fu contento dell' accoglienza abbastanza amichevole riservatagli dal pubblico. Ringraziò dicendo che era abituato a «ogni tipo di malizia operata dal demonio», tra il pubblico. Satana doveva aver messo lo zampino anche al botteghino, visto che il concerto finale della tournée venne annullato a causa della scarsità delle vendite. Bob subì altri colpi di sfortuna nei mesi seguenti, e sia la sua vita professionale sia quella privata vennero colpite dalle avversità e, infine, anche dalla tragedia. (...) Dopo tre mesi fra malattia e convalescenza, e dopo la causa con Victor Maymudes, Bob riprese le tournée il 3 agosto 1997, tenendo un concerto a Lincoln, nel New Hampshire. Era ancora gonfio in viso, sudava abbondantemente e chiazze scure gli macchiavano gli abiti di scena. «Prendo ancora medicine tre volte al giorno. A volte mi gira un po' la testa e ho un po' di nausea» ha dichiarato a Usa Today. «E ho bisogno di dormire parecchio, ma credo che ce la farò». Un mese dopo suonò per Giovanni Paolo II al Congresso eucaristico mondiale di Bologna. Sembrava impossibile: un ebreo errante che cantava Knockin' on Heaven' s Door davanti a un pontefice in là con gli anni che sembrava mezzo addormentato. A Bob piacque il concerto, ma lo seccò il fatto di doversi fermare dopo due canzoni per salire la predella e omaggiare Sua Santità con lo Stetson in mano. Oltretutto non aveva idea di cosa dire: il papa sembrava molto più a suo agio e tenne l' omelia a una platea di duecentomila persone, usando le parole del cantante. «Tu dici che la risposta è nel vento, amico mio. È vero: ma non è un vento che spazza via le cose. Questo vento è il respiro e la vita dello Spirito Santo, la voce che ti chiama e ti dice: "Vieni!"». Nemmeno Bob avrebbe saputo dire di meglio. Bob era in Europa quando Time Out of Mind uscì negli Stati Uniti il 30 settembre 1997. Servendosi dei missaggi provvisori, Daniel Lanois era riuscito a mantenere il sound naturale di quelle straordinarie registrazioni di Miami. «Sembrava di stare di nuovo lì» dice Cindy Cashdollar. Gli amici erano sorpresi dal carattere intimo dei testi e Jacques Levy ha detto: «Si sente dentro la ricchezza emozionale della sua vita». Le canzoni, come diceva Bob, avevano a che fare con «la terribile realtà dell' esistenza piuttosto che con quell' idealismo tutto rose e fiori che va di moda adesso». Il disco era, perciò, una provocazione: Greil Marcus, su Mojo, scrisse di averlo trovato «scioccante per la sua amarezza e il rifiuto di ogni conforto, di ogni gentilezza». C' erano, però, molte cose da apprezzare. Elvis Costello, magari esagerando, aveva salutato Time Out of Mind come il miglior disco di Bob in assoluto, ma tutta la critica era d' accordo sulla qualità di quest' album, che ridestò l' interesse per il cantante. Dylan tutt' a un tratto tornava di moda e, anzi, veniva celebrato come un grande esponente della cultura americana: in ottobre, ebbe l' onore di ricomparire sulla copertina di Newsweek. Non accadeva dal 1974: allora aveva trentadue anni e girava per il Paese con la Band. Adesso, nel 1997, ricompariva, invecchiato e con un' aria gufesca, in una fotografia di Richard Avedon. Il titolo diceva: DYLAN È VIVO. Era come se fosse risorto. «È un disco pieno di ombre, perché è così che mi sento» ha dichiarato a Newsweek. «Non sono in sintonia con niente». (16 - fine © Guanda)

Sounes Howard
(Fonte: archiviostorico.corriere.it)

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IL PAPA DEL ROCK - di Michele Murino                                clicca qui

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LE COVER.......

immensi Staples singers...Jim Jones.

The Staple Singers - A Hard Rain's A Gonna Fall

HIGHWAY 61 REVISITED -  The Blackstones

Sheryl Crow - Mississippi (Rockin' The Globe Live)

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E le imitazioni........

 

 

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Giovedi 10 dicembre 2009

Bob Dylan e Tiny Tim

di Harold Lepido - (Rounder Records)

La scorsa settimana, Bob Dylan ha accreditato ai Brave Combo l’arrangiamento di "Must Be Santa," che ha registrato nel suo nuovo album “Christmas in the Heart”.
. . . Questa versione viene da una band chiamata Brave Combo. Qualcuno ha inviato i loro nastri per il suo radio show. Sono un gruppo regionale del Texas, che prende le canzoni originali e ne cambia in modo radicale l’arrangiamento.
La versione dei Brave Combo di "Must Be Santa" è stata suonata nel Time Radio Hour speciale di Natale nel 2006.. Durante il programma, Dylan ha commentato: ”Dicono che la loro missione è quella di espandere il gusto musicale di chi li ascolta. Abbiamo la stessa missione qui al Theme Time Radio Hour".
Nell'intervista sulla NASNA, Dylan ha anche aggiunto: "Dovresti sentire la loro versione di Hey Jude".
Ciò che Dylan non ha detto , è che i Brave Combo sono stati si la backing-band per quella versione della canzone dei Beatles, ma il cantante era un vecchio amico di Dylan, che si chiamava Tiny Tim. La registrazione viene da una raccolta del 1996 , chiamata "Girl", che prende il nome da un altro brano dei Beatles che apre la raccolta.

 

L'album è stato completato otto anni dopo l'inizio del progetto. Secondo le note di copertina di Carl Finch e del resto della band, "non vogliamo che sia etichettato come solo un altro disco-novità'." La collezione comprende tutto, da "Bye Bye Blackbird" a "Stairway To Heaven" dei Led Zeppelin . Il disco vede anche la presenza del cantante Tiny Tim che canta in una tonalità più bassa della sua solita.
La versione cha-cha di "Hey Jude" è sicuramente uno dei brani standout. Si può ascoltare un campione qui.

Le strade di Dylan e di Tiny Tim si erano già incrociate molto tempo fa. Dylan ricorda, in Chronicles Volume One, i suoi primi giorni al Greenwich Village. Nel primo capitolo, Markin' Up The Score, Dylan scrive che Tim "Suona l'ukulele e canta come una ragazza – secondo le vecchie norme degli anni '20". Secondo Dylan, si sono frequentati un po ', ed hanno condiviso molte patate fritte.

Tiny Tim, la sua ragazza di allora Eleanor Baruchian, e The Band, 1967.

Mentre Dylan si stava riprendendo a Woodstock dal suo incidente con la moto, lui ed i membri della band hanno iniziato a registrare quelli che sono ora conosciuti come i “The Basement Tapes”. Quando il materiale più inedito arrivò nelle mani dei collezionisti, sono emerse anche alcune registrazioni con Tiny Tim. Tiny e la band hanno registrato il materiale per il film, “You Are What You Eat”, un oscuro film co-prodotto da Peter Yarrow (di Peter , Paul and Mary ). I quattro brani conosciuti conservati su nastro di questo periodo sono "Sonny Boy", "Be My Baby", "I Got You, Babe" e "Memphis, Tennessee." Dylan, probabilmente non ha suonato su questi brani. È possibile guardare una clip da "You Are What You Eat" (1968), con riprese fan dei Beatles giuntati pollici (per un pubblico maturo.)

Si dice che Dylan abbia offerto a Tim un cammeo nel suo televisivo inedito speciale, Eat the Document. Ci sono anche storie che dicono che Dylan e Tim hanno privatamente eseguito brani uno per l'altro.

Bob Dylan ha suonato una registrazione Tiny Tim in una puntata di Theme Time Radio Hour. Il tema era "Fiori", e la canzone che Dylan ha fatto suonare , è stato, ovviamente, il maggior successo di Tiny, "Tiptoe Through The Tulips," del 1968. Ecco quello che Dylan ha detto: "Nessuno era esperto più di musica antica come Tiny Tim. L’ ha studiata ed amata. Sapeva anche tutte le vecchie canzoni che esistevano solo come spartiti”.

Tiny Tim è morto a Minneapolis, Minnesota, il 30 novembre 1996, quando aveva 64 anni.

Bucks Burnett ha detto: Grande storia! Ho coprodotto l'album “Girl” con i Brave Combo, e mi fa piacere se al signor Dylan piace. Ne ho dato una copia anche al suo suo manager, alcuni anni fa. Nel 1989, Rick Danko mi ha detto che Dylan aveva girato con Tiny e con la band qualcosa per uno speciale televisivo inedito, e che il filmato non è mai stato visto. I miei tentativi di rintracciare il filmato finora non hanno portato a nulla. Tiny è stato molto frainteso, ma anche molto amato, e le sue gentili parole sono apprezzate.

(Fonte: examiner.com)

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Dylan ha copiato step by step la versione dei Brave Combo ?

Brave Combo - Must Be Santa

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Se avete pubblicato delle vostre cover di Bob Dylan su Youtube mandate l'indirizzo a spettral@gmail.it , saranno postate su queste pagine

Le più belle cover......

Joséphine Baker -"The Times They Are a-Changin' ". Live, 1973

Simon & Garfunkel - The Times They Are A-Changin'

Phil Collins The Times They Are A-Changin' Live

Nina Simone - The times they are a changing

Bryan Ferry - The Times They Are A Changin

The Byrds - The Times They are a Changing

Barbara Dickson - The Times They Are A-Changin'

The Blackstones  - The times they are a-changin'

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Copenaghen/ Sarà Hard rain di Dylan l'inno ufficioso del summit            clicca qui

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E' MORTO LIAM CLANCY, LEGGENDA DEL FOLK IRLANDESE    clicca qui

 

Bob Dylan on the Clancy Brothers

 

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Mercoledi 9 dicembre 2009

Salvatore Esposito da la sua disponibilità per la conferenza su Dylan a Salerno

Come saprai io ho collaborato con Michele al volume Legends (e sto scrivendo
per un importante editore una discografia illustrata che riserverà non poche
sorprese) e per di più sono a Caserta, se dovesse interessare, do all'amico
che ha scritto, la mia piena disponibilità nel partecipare alla giornata di studio.
Un saluto , Sal "The Eagle"

Caro Sal , credo che il tuo gesto sarà apprezzato ed anche sfruttato , ti ringrazio in anticipo a nome di MF , e ti ringrazio a nome mio per la parte privata della tua mail che ho apprezzato con gioia , spero che tu possa trovare un pochino di tempo ogni tanto per scrivere qualcosa anche per la nostra Fattoria , dico nostra perchè è sempre di tutti gli appassionati dylaniani , come te , Michele , come me e come tanti altri della vecchia guardia che purtroppo non hanno più il tempo per collaborare attivamente come una volta , ma si sà , the times they are a-changin' per tutti , un saluto affettuoso , Mr.Tambourine.

PS-: allego nome ed e-mail dell'organizzatore di Salerno in modo che chi desidera dare una mano potrà contattarlo direttamente :

Salvatore Amoroso : salontheroad13@gmail.com

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Il secondo video da "Christmas in the Heart" - Little drummer boy    clicca qui

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Ilarità per una buona causa - "Christmas in the Heart" è puro Dylan

Di Andy Phipps

La reazione al nuovo album è istintiva e non è sorprendente, Dylan è noto per prendere a pugni i suoi fans. Prendete per esempio "Self Portrait", per il quale un recensore della rivista Rolling Stone notoriamente ha iniziato la sua recensione con le parole, "Che cos'è questa merda?"
Noto per la sua opacità esoterica in tutta la sua carriera, questa ultima offerta stagionale è solo un backup del suo show radiofonico, "Theme Time Radio Hour", dove seleziona come DJ canzoni attorno ad un tema, come il caffè, le scarpe o il carcere. Recentemente, una donna della classe operaia in quartiere del New Jersey ha chiamato la polizia per segnalare un vecchio vagabondo che gironzolava intorno , cercando la casa in cui Bruce Springsteen ha scritto "Born in the USA".
L'uomo era Bob Dylan. Settimane più tardi, ha annunciato che era stato contattato da diverse case automobilistiche importanti sul la possibilità di prestare la sua voce roca ai sistemi GPS.
Ma cosa ci si aspetta da un uomo che al culmine della sua fama nel 1960 versò una bottiglia di whisky sopra la sua testa di fronte ai giornalisti?
"Christmas in the heart” rivela, se non altro, che egli continua coi suoi scherzi, e per una buona causa.
La prima cosa che si vede appena si apre l'album è la pin-up Betty Paige in abiti sexy da Mrs. Claus, ed il 100% dei proventi delle vendite negli Stati Uniti andranno a Feeding America, una associazione caritatevole distribuisce alimentari alle famiglie bisognose.
La musica è puro Dylan, e questo significa musica popolare nel suo senso più vero. Dopo tutto, la musica delle festività non è una parte consistente della nostra tradizione popolare di musica di festa? Sostenuto dalla sua touring-band e da un coro che fornisce esattamente quello che ci si aspetterebbe da un album natalizio registrato e prodotto sotto il suo ironico pseudonimo di Jack Frost: canzoni tradizionali, la musica di classe ed il canto graffiante stile Tom Waits.
Viene posto l'accento su quella voce, però, non ci sono arrangiamenti musicali fatti apposta per nascondere la sua voce quando canta le melodie tradizionali, cosa che ci assicura che quest’ uomo non è Bing Crosby, e questo è il punto.
Il risultato è niente di meno che profondamente esilarante. In realtà, chi non vorrebbe sentire l'uomo che cantava "Subterranean Homesick Blues" e "Like a Rolling Stone" cantare canti natalizi come "Silver Bells" e "Have Yourself a Merry Little Christmas"?
Ma, questo solleva più domande che risposte. Ad esempio, perché non ha fatto "Silent Night" o "Feliz Navidad?" , doc’è finita "I Saw Mommy Kissing Santa Claus?"
OK, l'uomo ha ancora un sacco di dignità, e per questo motivo non l’ha fatto. Ancora, l'album non è altro che una gemma in termini di cultura pop. E'il definitivo cantante-songwriter delle ultime tre generazioni, che ha fatto quanto di più dozzinale di un album importante poteva fare, tutto in nome di una buona causa. Merita una "A", per lo stile, ilarità e la compassione.

(Fonte: thecurrentonline.com)

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Review: Columbus, Ohio - LC - Lifestyle Communities Pavilion - november 3, 2009

Bob Dylan è ancora rotolante

Da Maxwell Webster | The Record News

La folla in piedi nella sala era solo un confuso grappolo. Hipsters ormai bruciati in cerca di uno che ha colpito la loro ultima nostalgia, gli occhi lucidi da studenti di college, MOP-headed adolescenti, gruppi di Oxford vestiti da imprenditori , Haggard groupies , vecchi, e semplicemente curiosi. I rappresentanti di tre generazioni ammassati sul pavimento della Colombo's Lifestyle Communities Pavilion Martedì 3 novembre, in attesa che il poeta laureato del Rock and Roll apparisse sul palco.
Quando Dylan infine è emerso vestito con un abito nero ed una camicia rosa, cravatta , fascia da smoking e un cappello a cilindro nero con tesa larga, la folla scoppiò e Dylan non ha perso tempo nel immergersi subito nel tour de force di 17 canzoni.
Diventa evidente quando si comincia che questo non è il Bob Dylan degli anni '60 – che da solo su un palcoscenico strimpellava una chitarra acustica, facendo piagniste su canzoni popolari. Per prima cosa, la voce di Dylan è diventata così debole che è impossibile per lui prendere le note che erano state il suo marchio di fabbrica iniziale. Si può vedere subito che la linea dura della blues-band è destinata a lavorare con la regressione vocale di Dylan.
Anche i giorni nei quali Dylan suonava la chitarra se ne sono andati. Solo un paio di volte l'ho visto avventurarsi fuori da dietro la sua tastiera e solo una volta ha preso la chitarra.
Detto questo, la prestazione è stata a dir poco spettacolare. Dylan avrà anche 68 anni, ma suona come un ossesso:uno scatto, una smorfia, un balletto , una torsione e un sorriso, con ogni nota ha pestato la sua tastiera. Non è la scena incredibile di delirio e buffonate di Mick Jagger, ma Dylan è ancora forte abbastanza per accalappiare la folla con ogni movimento che fa.
E anche se la voce di Dylan è ormai qualcosa come delle biglie sferraglianti all'interno di un barattolo di latta, ha fatto un lavoro fantastico riordinando le sue canzoni in modo da poterle fare con la sua attuale estensione vocale. Classici come "All Along the Watchtower" e "Like a Rolling Stone" sono stati modificati, ma in modo tale che il loro potere non è andato perduto.
Come ogni buon spettacolo, però, la prestazione non avrebbe potuto essere migliore. È una cosa strana, ma , in qualche modo , nel mezzo del set, si è costretti a rendersi conto che la folla è solo piena di amore e di apprezzamento per questo uomo. Al grida di "Bobby D we love you!" E "Anything for you Bob!" sembrano cadere nel vuoto durante l'esecuzione, con Dylan che difficilmente indirizza un’occhiata nella direzione folla. Ma al momento del bis non poteva fare a meno di sorridere, ed al saluto frastornante del pubblico ha infine risposto con un "Grazie amici."
E non dimentichiamo la band, solo per loro sarebbero uno spettacolo al quale vale la pena di andare. Charlie Sexton ha fatto davvero dei begli assoli per tutta la sera.
Con l'ultimo "How does it feel", Dylan ha fatto un inchino e ha mandato un bacio ai suoi fan adoranti, sono stato costretto a chiedermi che cosa ha fatto quest'uomo che è la voce per eccellenza della musica americana per 50 anni. La risposta deve essere che in ogni canzone l'ascoltatore può visualizzare se stesso: la loro realtà ed i loro sogni si riflettono e si immortalano nelle canzoni in un modo indelebile.

Un A + a Dylan e a noi, i fans, tutti insieme.

(Fonte: newsrecord.org)

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"Concert for a friend - Remembering Lanny " - Al Diesan with The Blackstones

 

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Martedi 8 dicembre 2009

La conferenza su Dylan a Salerno

Caro Mr Tambourine.
Intanto spero di trovarti in ottima salute.
Se rieci a rintracciare il nostro amico di Salerno che vuole organizzare una conferenza su Bob, io sono a disposizione per dargli una mano. Intanto con tutti i riferimenti su Alessandro Carrera.
Un abbraccio , Ivano Bison

Caro Ivano , ti ringrazio per la tua disponiobiltà , appena sò qualcosa in più ti farò sapere, saluti a tutta la tua Dylan-community :o)

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Review: Columbus, Ohio - The LC - Lifestyle Communities Pavilion - November 3, 2009

Il maestoso gracchiare può ancora far venire i brividi , ma Bob Dylan , naturalmente non ha niente in comune con le canzoni del suo album di Natale

Di John Petric

Bob Dylan , sarebbe bello se tu non dovessi guardarlo o ascoltarlo.
Tuttavia, la grandezza ha prevalso sul declino del piccolo maestro che potrebbe trascendere i propri limiti e fare un maledetto e abbastanza buono spettacolo al LC Pavillion Martedì notte.
Qualcosa di Bob è più grande della vita.
Appare come uno dei personaggi mutanti in una canzone di Tom Waits, piuttosto che un mentore effettivo di Tom(quale è), Dylan ha calzato un cappello da toreador, strisce rosse sui pantaloni neri e una giacca da cameriere. In piedi alla sua tastiera, sembrava un suonatore di organo italiano senza la sua scimmia.
Non è proprio timore che ispira, soprattutto dato il doloroso gracchiare della sua voce.
Io odio vedere le persone soffrire, soprattutto quando sono io. Con la seconda canzone, "Shooting Star", l'ascolto di Dylan era diventato un tormento in un batter di ciglio.
"Shooting Star", tra l'altro, è tratto dal suo nuovo album, “Together Trough Life”( nota : probabilmente un errore , Shooting star è statza incisa su Oh Mercy). Beh, non proprio il suo album più recente, tecnicamente. Non era esattamente dal suo album di Natale , ma avrebbe potuto esserlo. E no, lui non ha fatto "Rudolph la renna dal naso rosso." Devo ancora gustare le mie costolette prima di ascoltarlo, anche se , potrebbero essere al sangue !
Così, il gracidare , il gracchiare , il crap crap è andato avanti per tutta la serata, come una vecchia rana nello stagno con un cancro alla gola e il desiderio di infliggere dolore agli altri. Le 13 canzoni del set principale erano in stata in gran parte da TTL , insieme ad un’altra manciata di classici rielaborati da Dylan.
Poi dalla 7° canzone in avanti il suo canto è migliorato, è stato una perversa performance di arte moderna : Dylan, sembrava un pasticcione , con l’aria di uno che sta vomitando , conati di vomito di parole in atmosfera, con una sorprendente quantità di forza, dato che ha quasi 200 anni . Suoni accattivanti, non è vero?
Per troppo tempo, la musica è stata quasi solo un leggero-blues svolto con competenza a sostegno di una leggenda. Il samba di "Beyond Here lies nothing" è indicativo della capacità del gruppo di suonare arrangiamenti più complessi, ma è arrivata solo dopo una feroce e dura versione "Rollin 'and Tumblin'", il classico di Skip James.
Più irritante è "My Wife's Home Town", e una rielaboeazione di "I Just Wanna Make Love To You" di Willie Dixon. Ma, come si suol dire, l'ora più buia è giusto prima dell'alba. Hanno proseguito la parodia con la loro canzone ancora più vivace "Tweedle Dee e Tweedle Dum", seguita dalla convincente e tranquilla “Beyond the Horizon.”.
Da quel momento in poi, lo spettacolo è stato fumante.
La pulsante e palpitante "Cold Irons Bound", con un'architettura molto complessa, ha mostrato che la sua band è di ottimo calibro nel tirar fuori quella che era fino ad allora la migliore canzone della notte e un killer per l'apertura. Dylan cantò con immaginazione una riordinata "Desolation Row", cantando come un banditore. Mi ha messo KO.
Poi è arrivata una super-pesante "Highway 61" ( "Dio disse ad Abramo / Sacrificami un figlio “ brividi!), con un finale di chitara mostruoso. Una morbida e sensuale meditabonda "Ain't Talkin '" e una rotolante "Thunder on the mountain”. Ultima, ma non certo meno importante: una strana e riordinata ma potente “Ballad of a Thin Man ". Whew !.
Encore: "Like a Rolling Stone", tutti avrebbero dovuto mettersi in ginocchio. "Jolene" e "All Along the Watchtower". Ancora altri brividi in più, per amor del cielo.
Ancora, avrei dovuto mettermi a ridere mentre cantava "Like a Rolling Stone." Avete mai sentito parlare di Rhino "Ugola d’oro" per la serie di quelli che non hanno una occupazione in uno studio di registrazione, ma questo non li frema ? Si dovrebbe appaiare l’ attuale versione di Dylan con quella di Sebastian Cabot, sono come culo e camicia!
Bob Dylan ha sempre assorbito tutto ed io l’ho sempre amato.

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I'll remember you ( for Lanny Brush ) - The Blackstones

Grazie ad Al Diesan per il filmato

 

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Lunedi 7 dicembre 2009

INFIDELS : La prima risposta ad Enzo

Forse, anzi credo, che Infidels sia importante per diversi aspetti. Intanto a buona ragione si puo’ considerare un disco importante per il fatto che rappresenta una svolta musicale nella carriera di Dylan.
Finita l’ubriacatura religiosa (stiamo parlando dei primi anni Ottanta) Dylan si presenta con un disco diverso dagli ultimi tre, diverso in tutto, dalla musica ai testi alla produzione.
E’ il Dylan che uno aspettava da tempo, e’ il Dylan rock, e’ quello “impegnato politicamente”, metto tra virgolette perche’ non e’ la definizione piu’ adatta, diciamo che butta uno sguardo su una certo modo di far politica, tipo la song Unione Sindacale, e’ inoltre musicalmente rinnovato grazie a Knoplfer.
E’ per questo che si puo’ ritenere un disco importante ad aggiungersi ai tre che citava la coppia Murino-Esposito, secondo me.
Con Infidels Dylan ritorna un po’ in carreggiata, lasciato alle spalle il periodo religioso, ci consegna un disco nuovo, un disco per dire della “svolta”.

Stefano C.

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Infidels: cosa diceva Alessandro Carrera

Un po’ perché non contiene più canzoni apertamente ‘cristiche”, un po’ perché mostra nell’interno della copertina un Dylan che si inginocchia sul monte Sion, con Gerusalemme sullo sfondo, Infidels era stato accolto da molti, alla sua uscita, come il ritorno di Dylan alla fede ebraica. La realtà era più complessa. Dylan stava cercando di conciliare l’importanza della figura di Gesù Cristo (ciò che lui stesso ha definito come “complesso messianico”, e che è cosa distinta dalla figura effettiva del Cristo), con un’etica e una concezione del mondo che, conversione o non conversione, erano rimaste ancora molto vicine al Vecchio Testamento. Infidels, infatti, è un album sputafuoco, pieno di indignazioni e di denunce, di “canzoni di protesta” in difesa di Israele (Neighborhood Bully) e contro i falsi profeti (Man of Peace), la globalizzazione economica (Union Sundown) e le presunzioni scientiste dell’uomo moderno (License to Kill). Infidels è anche l’album più “reazionario” di Dylan, quello in cui la sua insofferenza per il mondo moderno prende a tratti un tono da “cittadino che si lamenta”. Il problema è che se uno protesta contro la guerra o il razzismo, non ha bisogno di offrire alternative perché sono implicite, ma se uno protesta contro l’avidità dei capitalisti, dei preti e degli scienziati deve offrire alternative valide, altrimenti la sua protesta scade a lamentela. Questi limiti non devono far dimenticare che in Infidels ci sono almeno tre canzoni importanti: Jokerman (che a suo modo è una riflessione sul rapporto tra il dio della religione e il dio del mito), Sweetheart Like You (che ha un paio di versi infelici, ma è anche piena di sottili allusioni bibliche), e soprattutto I and I, la canzone in cui Dylan confessa più onestamente, e con un'inventiva musicale memorabile, la sua incapacità di “impegnarsi” per la vita, sia al fianco di una donna che al fianco di una religione. Grazie alla serietà di questi assunti, Infidels avrebbe potuto essere un grande album se Dylan avesse avuto più fiducia in altre canzoni che aveva scritto e registrato, e che all’ultimo momento ha deciso di non inserire: Blind Willie McTell, soprattutto, che è il suo più grande omaggio alla cultura del blues, ma anche Has Anybody Seen My Love? (titolo preso dal Cantico dei Cantici), Lord, Protect My Child e la lunga, caotica e allucinata Foot of Pride (tutte riprese, per fortuna, in The Bootleg Series Vols. 1-3).
Alessandro Carrera

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Bob Dylan e la teoria della ricettività                                                            clicca qui

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Vorrei organizzare un Bob Day di studio all' Università di Salerno.....

Spett.le sito , Spett.le Michele Murino

Mi rivolgo a lei o chi per lei cura questo spazio. Scrivo per una richiesta molto semplice da esporre, ma non altrettanto facile da risolvere, ho intenzione di organizzare una giornata studio sul mitico uncle Bob presso l’Università di Salerno, solo che non saprei chi invitare per l’ esposizione. La possibilità di realizzare una attività del genere richiede tempi burocratici, si presenta la proposta del progetto, che rientra come attività culturale per gli studenti, con una descrizione e un preventivo massimo, affinché una apposita commissione la valuti, insieme a tante altre, e decida di finanziarla. Quello che chiedo è una rosa di nomi papabili con i relativi contati così da farmi un’idea e tastare con mano la possibilità di realizzo.
Porgo i migliori ringraziamenti.
N.B.: Sto cercando di contattare, tramite la Casa Editrice Feltrinelli, il prof. Alessandro Carrera, ma ritengo questa strada poco percorribile.

Ciao, lascio la parola a Mr. Tambourine sperando ti possa aiutare... Naturalmente se riesci ad avere Alessandro
Carrera secondo me sarebbe il massimo per voi...
Ciao Michele "Napoleon in rags"

Carissimo lettore del quale sfortunamanete al momento non ho ne il suo nome ne la sua mail perchè Michele si è dimenticato di girarmeli , la sua idea è lodevole , ma per poterle essere di aiuto abbiamo bisogno di una bozza di programma per poter essere in grado di  metterla in contatto con eventuali scrittori , critici , esperti ed artisti ( se è prevista anche una parte musicale). Quando avremo questa bozza con delle date fissate potrò metterla in contatto col Prof. Alessandro Carrera , Michele Murino del quale ha già l'indirizzo mail , e Paolo Vites , che credo siano i maggiori esperti italiani di Bob Dylan,  idem per quanto riguarda gli artisti , resto in attesa , la sua risposta la invii direttamente a me a questo indirizzo : spettral@gmail.it .

Mr.Tambourine

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Christmas in the Heart ? I like it a lot !

Ciao Mr. Tambourine,
volevo dire la mia veloce sul disco di Natale di Bob... Non ho scritto subito perchè volevo prima assimilarlo per bene... Allora devo dire a costo di fare la figura di quello che parla sempre e comunque bene dei dischi di Bob che secondo me è una delle cose più belle che abbia mai fatto. Lo trovo davvero splendido. Tutte le canzoni. Dalla prima all'ultima ma con Christmas blues però su tutte. Qui ad Aosta non sono il solo a pensarla così... Di recente ho incrociato i ben noti ai magfarmiani cantautori aostani Stefano Frison e Alberto Visconti (con i quali un decennio fa organizzai il mitico Bob Dylan Forever che qualcuno della vecchia guardia ricorderà) che mi hanno detto che anche per loro è una delle cose migliori di Bob, corroborando la mia tesi e rassicurandomi sulle mia facoltà mentali (pensavo di avere ormai perso completamente il senso del giudizio critico sulle cose di Bob). Ho letto invece in giro parecchie recensioni negative che naturalmente non condivido. In particolare, mi sembra sul Mucchio, si diceva che non si possono cantare le canzoni di Natale con la voce di Orco o qualcosa del genere. Boh, sarà! A me la voce di Bob in quel disco mi piace moltissimo e non credo che ci sia comunque una regola per cantare le canzoni di Natale... O no?
Un saluto a tutti e grazie a quelli che ogni tanto mi rimpiangono in quanto timoniere di MF (ho letto di recente qualcosa di Marco on the tracks al riguardo) ma confermo che Mr. Tambourine sta facendo tutto benissimo e io non potrei fare niente di diverso o migliore. Piuttosto invito di nuovo come feci tempo fa a collaborare con lui in maniera sempre più proficua.

ps: forse grosse sorprese prossimamente da Aosta con me come "protagonista"... Speriamo in bene :o)))))

Fammi sapere , ci sarò senz'altro ! Salutami Stefano :o)

ps2: ne approfitto per fare gli auguri di Buon Natale con largo anticipo (voglio essere il primo stavolta!) a tutti i Magfarmiani e a Bob!

Mi unisco per gli auguri :o)

p3: visto che con il cambio nella band le cose vanno meglio... non lo avevamo detto da secoli?

E' maledettamente vero , ma cazzo , quante parolaccie abbiamo raccolto per quelle opinioni espresse sinceramente ! Finalmente Bob , involontariamente, ci ha dato ragione , forse legge anche lui le recensioni ? Da quando ho postato il primo video con Sexton ho detto che la MUSICA ERA CAMBIATA , ce ne fosse stato uno che ( pentito....! ) mi avesse scritto : "BRAVO , avevi ragione" ! Pazienza........:o)

Michele "Napoleon in rags"

Caro Napoleon ,
questa volta sono completamente d’accordo con te , il disco è bello , strano fin che si vuole , ma bello. Personalmente non riesco ad immaginare Babbo Natale con la voce di Bing Crosby o di Dean Martin , se Babbo Natale cantasse le canzoni di Natale lo farebbe con la stessa identica voce di Bob. Le canzoni hanno tutte il tocco magico dylaniano, imbevute di dylanismo il più possibile , e questo le rende diverse dalle solite cose , tipo lo scontatissimo album di Bocelli , cantato in maniera perfetta ma soltanto un clone più o meno bello di tanti altri. Il disco di Bob è diverso , originale , strano , finalmente uno che interpreta il Natale in maniera più realistica e meno poetica , un Natale reale , quello delle famiglie , non quello dei film di Walt Disney senza nulla togliere a quei film , bellissimi ma irreali. Bob ci riporta un Natale nostrano , reale , come in realtà lo passiamo tutti , un’occasione per ricordare la presenza di Dio in noi , unita al bisogno di festeggiare e staccare un momento dalla vita reale. Dylan ha di nuovo bacchettato tutti , mostrando che si può far coniugare la tradizione con la realtà materiale.
Per quanto riguarda il Dylan-Live andavamo dicendolo da anni che qualcosa doveva cambiare e finalmente Bob si è deciso , una nuova impennata ed un nuovo spirito per affrontare il live-act , meglio non poteva fare. Non scordiamo che a 68 anni non si può più cantare come a venti , il fisico cambia e con il fisico la voce. Trova l’attuale voce affascinante , anche se non può più permettersi gli sfronzoli del 1970 , ma che c’è di male? Quel Bob è rimasto nei nostri ricordi , quel Bob non c’è più , ora c’è questo , dal quale mi aspetto esattamente quello che fa , senza pretendere quello che non potrebbe più dare.
Mr.Tambourine

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Le risposte al Dylanquiz # 25

DYLANQUIZ # 25

1) Da che canzone è derivato il ritornello di Working man blues 2 ?
'Meet Me Around The Corner' di Big Joe Williams (in realtà solo una piccola parte del ritornello, quella dove dice 'bring me my boots and shoes')

2) Qual'è la fonte del titolo e del ritornello di Nettie Moore ?
'Little White cottage' o 'Gentle Nettie Moore' pubblicata nel 1857

3) Su quale canzone è basata The Levee's Gonna Break ?
'When the Levee Breaks' di Memphis Minnie (anno 1929)


4) In che canzone si trovano queste parole di Bob ?
The kickoff, Hebrew
letters on the wall, Victor Hugo's
house in Paris, NYC in early
autumn, leaves flying in the park, the
clock strikes Eight, Bong \ I dropped a
double brandy & tried to recall the events ...

In nessuna canzone, ma nelle liner notes di Planet Waves

5) Per quale canzone ci fu il famoso litigio fra Bob Dylan e Phil Ochs dopo il quale Bob fece fermare l'auto su cui viaggiavano e scaricò Phil sulla strada urlandogli infuriato""Tu non sei un cantautore, sei un giornalista..."
Can You Please Crawl Out Your Window?


6) Nel Rerum vulgarium Fragmenta (il Canzoniere di Petrarca) troviamo questi versi :
* -Rvf 267,14: "ma 'l vento ne portava le parole"
* -Rvf 215,13: "pò far chiara la notte, oscuro il giorno"
é -Rvf 307,7: "A cader va chi troppo sale"
Per quali canzoni Dylan sembra essersi giovato di questi versi ?

ma 'l vento ne portava le parole - Blowin' In The Wind
pò far chiara la notte, oscuro il giorno- She Belongs To Me
A cader va chi troppo sale - Foot Of Pride

ciao, Alessandro

Benissimo , 24 punti + 3 punti di "Special bonus" per la tua sportività !!!!!!!! :o)

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1-Il ritornello di Working man blues 2 penso sia derivato dalla canzone working man blues, un brano di musica country americana scritto e cantato da Merle Haggard nel 1969.
Error ! Si tartta di "Meet Me Around the Corner" di Big Joe Williams:
Meet me around the corner baby / bring my boots and shoes
My best woman done quit me / and I ain't got no time to lose
Now she low and she squatty / she right down on the ground
Every time she wobbles / she make my love came down

2-é ripreso da una vecchia canzone del 1854,the little white cottage o gentle Nettie Moore.

3-é basata sulla falsariga di when the leave breaks di Menphis Minnie.

4-Le parole si trovano nelle linear notes di planet waves il disco di Bob del 1974.

5-La canzone che aveva il consenso della critica ma non piaceva a Phil Ochs e che fece arrabbiare Bob era "can you please crawl out our window.

6-"ma 'l vento ne portava le parole"forse blowin'in the wind.
"po' far chiara la notte,oscuro il giorno"sicuramente she belong to me.
"a cader va chi troppo sale" forse black crow blues.
Per questa risposta non essendo sicuro ti autorizzo a non prenderla in considerazione,quindi come non risposta,sia giusta o sbagliata.

Peccato, , la considero non risposta , totale 14 punti :o)

Ciao Benedetto.

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1) Il ritornello viene da "Meet Me Around the Corner" di Big Joe Williams:
Meet me around the corner baby / bring my boots and shoes
My best woman done quit me / and I ain't got no time to lose
Now she low and she squatty / she right down on the ground
Every time she wobbles / she make my love came down

2) La fonte del titolo e del ritornello è una vecchia canzone, 'The Little White Cottage, o Gentle Nettie Moore' pubblicata il 16 Settembre 1857
La struttura del ritornello (ed i primi due versi) sono pressoché identici :
O! I miss you Nettie Moore,
And my happiness is o'er,
While a spirit sad around my heart has come;
And the busy days are long,
And the nights are lonely now,
For you've gone from our little cottage home.

3) 'When the Levee Breaks' di Memphis Minnie (1929)

4) Planet Waves

5) .... non so

6) a) Blowin' in the wind: "The answer is blowin' in the wind"; b) She belongs to me: "She can take the dark out of the nighttime | And paint the daytime black", c) Foot of pride: "He reached too high, was thrown back to the ground"; Si tratta di una ipotesi prospettata da un lettore di MF. La cosa potrebbe essere verosimile, come sostiene Michele Murino, perché Bob in un'intervista rilasciata a Craig McGregor alla Brisbane Festival Hall di Brisbane, Australia, il 12 Marzo 1978 e pubblicata in New Musical Express il 22 Aprile 1978, pur citando come ispiratore di Tangled up in blue, un poeta del 13mo secolo che indica in Plutarco, probabilmente si riferiva a Petrarca.

Un saluto affettuoso a tutti, Marina


5 risposte 20 punti  :o)

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1) Da che canzone è derivato il ritornello di Working man blues 2 ?
Night Ride across the Caucasus

Bel video e bella canzone , ma non ciazzecca :o)

2) Qual'è la fonte del titolo e del ritornello di Nettie Moore ?
THE AMAZING SILENCE
Non ciazzecca neppure questa :o)

3) Su quale canzone è basata The Levee's Gonna Break ?
New Improved Pain
Idem come sopra :o)

4) Dove si trovano queste parole di Bob ?
The kickoff, Hebrew
letters on the wall, Victor Hugo's
house in Paris, NYC in early
autumn, leaves flying in the park, the
clock strikes Eight, Bong \ I
dropped a double brandy & tried to recall the events ...
Sul retrocopertina di PLANET VAWES

5) Per quale canzone ci fu il famoso litigio fra Bob Dylan e
Phil Ochs dopo il quale Bob fece fermare l'auto su cui viaggiavano e scaricò
Phil sulla strada urlandogli infuriato""Tu non sei un cantautore, sei un giornalista..."
Can You Please Crawl Out Your Window?

6) Nel Rerum vulgarium Fragmenta (il Canzoniere di Petrarca) troviamo questi versi :
* -Rvf 267,14: "ma 'l vento ne portava le parole"
* -Rvf 215,13: "pò far chiara la notte, oscuro il giorno"
é -Rvf 307,7: "A cader va chi troppo sale"
Per quali canzoni Dylan sembra essersi giovato di questi versi ?
I brani sono tanti, i riferimenti evidenti li troviamo in Tangled up in blue, Hazel, Mozambique,
Billy, New pony, In the summertime, I'll be your baby tonight, You angel you,
Dead man dead man, Emotionally yours. Petrarca ci sarebbe anche ln Love and
Theft e di Modern Times, secondo critiche recenti (che magari tra un pò lo
troveranno anche in Together trough life ....).
Le hai dette tutte meno quelle giuste :o)))))))

Ciao, buona settimana. Otello

Hai fatto proprio i calcoli esatti !!..... 0 punti , ciao , buona settimana anche a te.

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The Masked Marauders: Jagger, Dylan, McCartney, Lennon, Harrison. Ma sarà vero?

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Da Dylan a Bocelli: le major puntano sul Natale contro la crisi        clicca qui

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Quando l'analogico batte il digitale                                                      clicca qui

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La canzone di Nanda di Giulio Casale                                                  clicca qui

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Gli Zen copiano da Dylan.......                                                                clicca qui

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Tom Petty : THE LIVE ANTHOLOGY                                               clicca qui

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Prince in nomination ai prossimi Grammy Awards                            clicca qui

 

a
Sabato 5 dicembre 2009

 "Remembering Lanny Concert " - "Lanny Brush" - Al Diesan

Grazie ancora ad Al Diesan per il video !

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Bob Dylan e Macca sul calendario di beneficenza per i malati di cancro

Londra, 29 novembre (ANI): Alcune Stars, compreso Bob Dylan, David Bowie, Bruce Springsteen, Paul McCartney e Deborah Harry hanno unito le forze per apparire su un calendario di beneficenza HMV, la raccolta di fondi per i malati di cancro.
In vendita ora, il lucido calendario “My Inspirations” dell’HMVS, offre anche a ciascuno di questi influenti artisti l'occasione per svelare la loro più grande ispirazione musicale, riporta il Daily Express.
Dylan rende omaggio al poeta scozzese Robert Burns, mentre Dylan stesso ha, a sua volta ispirato McCartney e Bono.
Più grande influenza su Springsteen ha avuto Woody Guthrie, mentre Paul Weller ha un debito con John Lennon e McCartney.
Tutti i proventi vanno a HMV per l’operazione caritatevole denominata “Clic Sargent”, che si prende cura dei bambini e dei giovani, lottando contro il cancro.
HMV spera di raccogliere 20.000 sterline con la vendita del calendario che costa 7,99 sterline.
Quasi 200 Stars hanno collaborato con HMV.
Inoltre sono raffigurati nel calendario anche un giovane Elvis Presley, Bono degli U2, The Killers, Siouxsie , Tom Waits e Keith Richards.
Gli artisti sono stati fotografati da celebri fotografi tra i quali Anton Corbijn e Dean Chalkley.

(Fonte: sindhtoday.net)

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INFIDELS , PERCHE' ? La domanda di Enzo

Ciao a tutti, io mi chiamo Enzo e vorrei tanto una risposta alla mia domanda: conosco e possiedo tutta la discografia di Bob Dylan in
studio. Leggendo nello specifico, i libri di Cesare Rizzi (Giunti editore) e del grande Michele Murino con Salvatore Esposito (Editori
riuniti) la mia domanda ha come oggetto specifico l'album del 1983 Infidels. Vorrei sapere: 1) perché per l'autore Rizzi e per la coppia
Murino/ Esposito questo Infidels é un disco "importantissimo" e uno "dei tre grandi dischi" del dopo '60? Mi spiego in due parole: la
storia dell' Infidels che avrebbe dovuto essere (io possiedo ed ho ascoltato il bellissimo bootleg Rough Cuts) é che di fatto non é stato,
ormai la conoscono tutti. Però personalmente, pur avendolo ascoltato almeno un centinaio di volte (nell'attuale edizione in cd) non riesco
veramente ne a capirne l'importanza dal punto di vista dei testi (possiedo il libro Feltrinelli dei testi Lyrics: complimenti al suo
autore) e neanche a livello musicale. Musicalmente, a livello di band di studio e di produzione mi sembra eccezzionale, però a livello
compositivo é veramente cosi grande? I miei brani preferiti sono 2 su tutti: sweetheart like you e I and I, ed anche Jokerman. Però per il
resto mi sembra solo un buon disco e nulla più. 2) Ripeto la domanda: perché gli autori dei libri succitati lo ritengono un disco veramente
importante e fondamentale? 3) Perché gli autori dello staff della rivista MOJO, nel recente volume (bello) dedicato a Dylan edito in
italiano dalla Rizzoli, lo ignora e denigra quasi del tutto? / Se qualche buona e competente persona mi volesse rispondere in maniera
DETTAGLIATA E SPECIFICA (non vorrei avere risposte generiche grazie) mi farebbe veramente molto felice. Un ultima cosa: non é che magari potrei avere la casella di posta elettronica del Prof. Cesare Rizzi, cosi questa domanda la rivolgo anche a lui in persona? Infine un complimento vivissimo a Michele Murino: mi piace moltissimo il modo in cui parla di Dylan. Per chiudere, dò il mio consenso aperto ed incondizionato per tutto ciò che volete, se volete pubblicare questa mia email sul vostro sito per me é OK. Grazie a Tutti.  Ciao da Enzo in provincia di Roma.

La questione è aperta , credo che la domanda di Enzo sia rivolta , oltre alle persone citate nella sua Mail , anche a tutti quelli che seguono Maggie's Farm da poco o da anni , a tutti quelli che nel tempo hanno imparato ad amare , giudicare , lodare , esaltare e criticare Dylan. Spero di cuore che le persone citate da Enzo leggano la sua mail e si sentano felici di poter spiegare , una volta ancora , e forse ancora più dettagliatamente , il perchè delle loro affermazioni. Non ho l' indirizzo mail del Prof. Cesare Rizzi e nemmeno ho il privilegio di conoscerlo , ma spero che qualcuno gli parli di questa tua domanda e che possa risponderti su queste pagine. Murino/Esposito sono certo che ti daranno la loro risposta , e spero che molti altri lettori di Maggie's Farm se la sentano di dire la loro. Come sempre queste pagine sono aperte alle opinioni di tutti , basta scrivere !

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Wonderland : Un Bob Dylan invernale ironico

Il meraviglioso inverno di un Bob Dylan ironico
Dal momento che Bob Dylan si fa chiamare Jack Frost, quando produce il proprio lavoro, lui ha fatto sua l’attività di indagare ogni angolo della canzone americana, forse non si avrebbe dovuto rimanere sorpresi alla notizia che avrebbe un giorno realizzato un album di Natale. "Christmas in the Heart” è l'album, le cui royalties andranno in beneficienza contro la fame nel mondo.
Come gli altri progetti di Dylan del 21° secolo, l'album è a brandelli, astuto, ironico e imperscrutabile. Si tratta di un divertente e perverso gracchiare che lascia all’ascoltatore, quando viene suonato, quanto è il rispetto per i cantatutori, a quanto ammonta la suariverenza e quanto lui è proprio strano. Non sarà lui a raccogliere eventuali nuovi fan, che devono chiedersi quanto ognuno di loro può avere dell’ansimante e devastata voce di Bob. Ma dà quelli da tempo ammiratori come me ,vale la pena di cercare di capire gli indizi ed i sottotitoli fra le righe.
Vediamo le immagini dell'album: un focosa slitta stile russo sulla neve, tre silouette di RE ( i tre re magi?), suonatori di tromba per le strade di Roma , e sorridente in abito da Santa la posperosa Bettie Page con un pupazzo di Babbo Natale, e lei che ostenta lingerie rossa. E 'il Natale come festa d'inverno, il pellegrinaggio, il lavoro di intrattenimento e di indulgenza sensuale.
Nella musica, la voce di fatiscente di Dylan è in primo piano. E' graffi e fessure, si sbriciola spesso sulle note alte (no Auto-Tune qui). Nel frattempo, gli arrangiamenti vengono dalo stesso tempo dei pezzi che lui fa sentire nel suo "Theme Time Radio Hour" . La produzione di Jack Frost prende la svolta verso il rock. Molte volte la sua chitarra si unisce alla sua touring-band - spesso con un sapore di uno swing easygoing occidentale - con il tipo di voci bianche che potrebbero aver cantato in uno spot per il pane del 1940 alla radio, e la loro purezza blanda contrasta ancor più con le sue peculiarità vocali ed i suoi difetti.
La maggior parte delle 15 canzoni sono cavalli di battaglia di Natale. Dylan suona con fermezza, con voce rauca e devota in ai rintocchi di "Hark the Herald Angels Sing", ma c'è un intermezzo di armonie femminili e di celeste kitsch. "Do You Hear What I Hear?", parla della ricchezza contro la povertà, sollecitando a "pregare per la pace", consiglio che ritengo giusto. Dylan è indifferente in "Winter Wonderland", ma è lento, stordito e malinconico in "Have Yourself a Merry Little Christmas" e "I'll Be Home for Christmas" - un rassicurazioni offerta che lui stesso ha dei dubbi.
Ci sono anche alcune canzoni novità. Dylan potrebbe aver trovato la versione di Sammy Cahn di "Christmas Blues" - "There's not a store I missed/But what's the use of stopping when there's no one on your list" - su un album di Dean Martin. "Christmas Island" è una vetrina per la chitarra di stile hawaiano di Donnie Herron . "Must Be Santa" è stato registrato nel 1950 da quel nemico del rock 'n' roll di Mitch Miller, e Dylan e lo ha trasformato in una eccitante polka - con David Hidalgo dei Los Lobos alla fisarmonica – sostituendo i nomi delle renne con quelli di alcuni Presidenti : " Dasher, Prancer, Dancer, Vixen / Eisenhower, Kennedy, Johnson, Nixon. "
Cosa dire d’altro su Dylan a? Come il resto dell'album, che potrebbe essere filastrocca, incentivo pop, commento sociale, un “Dada sequitur” o tutti assieme.

(Fonte:ndtv.com)

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Qual'è la versione che preferite ?

BOB DYLAN - San Francisco Bay Blues

Eric Clapton San Francisco Bay Blues

San Francisco Bay Blues - Paul Mc Cartney

 

Mungo Jerry - San Francisco Bay Blues

RAMBLIN JACK ELLIOT. San Francisco Bay Blues

Peter Paul and Mary, San Francisco Bay Blues

 

a
Venerdi 4 dicembre 2009

"Remembering Lanny Concert " - I shall be released - Al Diesan with The Blackstones

Grazie ad Al Diesan per averci fornito il video !

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Review: Bloomington, Indiana - Indiana University - IU Auditorium - november 2 , 2009

di Don Ely

Bloomington è stato il primo di quattro concerti di fila per me, ho gettato il cappello in questo tour autunnale 2009... e ballato intorno ad esso! Come un fedele seguace delle Setlists ho notato diversi momenti in questo tratto del tour che sono stati quasi privi del materiale di Together Through Life, così ho tenuto le dita incrociate e gli occhi aperti che dovrebbero essere in grado di catturare quasi tutto ciò che voglio vedere. La Polvere di Stelle cade sull’ Indiana questa notte, perche' questo concerto è stato Knocked Out Loaded!

Scendendo da Detroit, in ritardo come al solito, non aiutato dall’orologio che non porto, pensavo che stessi cambiando fuso orario. Quando sono arrivato a Bloomington ho avuto un problema a trovare il mio hotel, ma poi l’ho trovato alle 7:15, ho parcheggiato , e quindi, a piedi, dopo aver acquistato due bottiglie di acqua, ho raggiunto la venue e trovato il mio posto appena dopo l'inizio di "Watching The River Flow ". Per quanto sia bella una sala da concerto come l'Indiana University Auditorium, la qualità del suono è stata tutt'altro che stellare, ma avrebbe potuto essere anche essere dovuto al fatto che ero in un posto non adatto per sentire bene, ma avrebbe anche potuto essere che era il mix a non essere giusto. Questo inconveniente è scomparso con l’avanzare dello show.
“The Man In Me ", normalmente una rarità, è una canzone che è entrata ultimamente nei favori di Bob ed è diventata una regolare rotazione in questo tour. Un numero abbastanza piacevole, non mi sento di dire al suo meglio, ma ancora ho goduto la sua inclusione come una di quelle canzoni che avrei voluto sentire. L’ altra unica prestazione che avevo visto era stata a Wappingers Falls nel 2006.
Poi siamo arrivati alla roba buona! "Beyond Here Lies Nothin'", il primo dei cinque (!) pezzi da TTL è stato servito caldo appena tolto della griglia. Charlie's back in town!
Son già passati sette anni da quando lui se n’era andato? Tutto questo tempo è stato spazzato via in una nuvola di fumo, come Charlie Sexton ha riportato la sua GUITAR , tornando con Bob Dylan e la sua band, ha portato un fuoco elegante che era scomparso dopo gli ultimi giorni di Freddie Koella (sì, il tanto denigrato Freddie).
E che dire di Bob stesso? Ha strappato qualche porta stasera che stava as indicare che il vecchio ragazzo può ancora gestire la sua ascia, artrite o no. O forse ha appena fatto un accordo con Robert Johnson! "It's All Over Now, Baby Blue" è stata anche un benvenuto e caloroso ritorno, una canzone che era stata presente in quasi tutte le prestazioni dal vivo degli inizi di Bob Dylan, ma che era stata un pò abbandonata. Poi è arrivata la seconda in assoluto da TTL , "It's All Good", fresca di debutto all’Aragona. Senza la fisarmonica di David Hidalgo perde l'identità della Louisiana come sul disco, ma sembrava comunque grande.
Come qualcuno ha sottolineato in una recensione precedente, "The Levee's Gonna Break" è la firma di questa band. Non ho mai apprezzato appieno la canzone nel momento in cui è stata registrata in studio, ma in questo momento è fermentata prendendo un grande corpo, un full-elisir.
Poi Bob dice: "Qualcuno vuole venire e cantare una canzoncina per noi ? Ya. Tom Waits ! "Senza scherzare c’è stato un sobbalzo nella folla, ma al microfono Tom - hem, voglio dire, c'era Stu – e che io sia dannato se non suonano esattamente come il Serenader di San Diego ! Mi aspettavo di vedere delle vipere strisciare fuori dalla batteria di George.... che Bob, che Joker! In seguito ha cercato di convincere Willie Nelson a tirar fuori le ali, ma Tony non ha voluto farlo (Charlie però ha suonato una bella copia del sound di Willie). Poi è seguita un'altra pepita d'oro da TTL, la scarsamente suonata "This Dream Of You", così la mia fortuna ha continuato a rotolare.
Nei prossimi due numeri è stato rivistato Time Out Of Mind, un' astutamente-riarrangiata "Cold Irons Bound", che è sempre minacciosa grazie alle mani di Charlie Sexton), e una bella "Tryin 'To Get To Heaven". Bob ha iniziato a soffiare un assolo di armonica, ma non era "sintonizzato" con gli altri , così dopo poche note ha abortito, una mossa saggia pa parte del brizzolato Bobby.
"A Hard Rain's A-Gonna Fall ", molto apprezzata dal pubblico, è stata presentata con garbo. "Ballad Of A Thin Man" è iniziata come una minaccia, come tutte le versioni che ho sentito, ma a un certo punto correva troppo nel rock, e senza nessuna modifica, ha zoppicato parecchio per arrivare a riva.
Tutto sommato è stata una notte perfetta a Bloomington, Indiana, se ci fosse stato lì Hoagy Carmichael sarebbe stato così orgoglioso. Un pubblico bellissimo, una bella sera, asciutta e non troppo fredda per camminare da e per il luogo. UI è un attraente campus, una sorta di scuola Ivy League del Midwest, per me Bloomington è una città interessante con un sacco di persone amiche.
Mi è piaciuta la mia visita lì. E, la teoria non è stata smentita: anche in quest’ era digitale , ogni college ha il suo buon posto per bere una buona birra ed ha almeno un buon negozio di dischi. L'ho trovato, Landlocked Records , a destra nella Walnut Street sulla piazza. Waiting for Columbus!

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Massimo Bubola a Sondrio con il suo primo romanzo                                      clicca qui

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I favoriti per i Grammy Awards 2010                                                                 clicca qui

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I sampietrini romani cantano «Blowin’ in the wind»                                        clicca qui

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Bob Dylan - Come Una Pietra Scalciata                                                             clicca qui

 

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Giovedi 3 dicembre 2009

Natale Zimmerman: moderatamente divertente, tremendamente strano

Di Jason Gross

Dylan vi augura un buon Natale. Questro strano ebreo soffre di invidia per le vacanze: Goyim ci porta i doni desiderati e le canzoni classiche, mentre noi accendiamo le candeline e scartiamo le monete di cioccolato da sgranocchiare. Forse è per questo che, nonostante le recenti ed apparenti frequentazioni alla sinagoga, Bob Dylan ha fatto nel 2006 in uno special di Natale nello spettacolo sulla sua radio satellitare. Aveva fatto ascoltare ciò che erano delle divertenti curiosità natalizie, barzellette religiose, patter jive, i desideri di vacanza, e considerando la poesia e suonando canzoni a tema Xmas bop, calypso, garage rock, ska, mambo, poi r & b, e l' annuncio che avrebbe presto registrato un album di Natale sembrava solo una bizzarria.

”Christmas in the Heart” è di per sé un po' bizzarro, anche se, lavorando sotto il peso di troppe regole standard per quel tipo di canzoni, non ha avuto abbastanza libertà. Mentre Louis Armstrong suonava carino con le note di festa, la raspa di Dylan è proprio dolorosa, aggravata dai cori celesti maschili e femminili che sembrano esser venuti fuori uno special di Lawrence Welk. La maggior parte di quelle vocalists di supporto sembrano affogarlo nell’allegra "Here Comes Santa Claus", ed in un pio e sommesso "Little Drummer Boy".

Sì, vi siete chiesti perché pensava di aver aperto le costolette della gola per prendere le note più alte, sulle note pop come "Winter Wonderland", "The First Noel", o "Silver Bells", o nel regno del suo ragliare tecnicamente impeccabile, ma Bob , ovviamente, non lo è. Così mentre nellle tonalità basse la musica rilassante emana un atmosfera accogliente di vacanza, Dylan, in Must be Santa, distrugge l'atmosfera-play di Natale con una festa tra amici, senza per altro ottenere niente. A suo merito, inizia "O Come, All Ye Faithful" in originale latino.

Non è tutto negativo, però. Il Tex-Mex sing-along "Must Be Santa," la palme e le chitarre hawaiane sono una novità in "Christmas Island", e lo svolgersi languido e armonico di "Christmas Blues" si metteno in evidenza, anche se suona come se facessero parte di in un'altra sessione. In più, Bob sembra davvero essere se stesso, godendo questo che non è solo uno scherzo perverso, che la sua non-proprio-gola d'oro sia dannata ! Tendenze Froggy a parte, "Have Yourself a Merry Little Christmas" e "The Christmas Song" suonano dolci e commoventi.

Ma in generale, andando contro calibri come Deano o Der Bingle, davvero lui ha pensato che noi avremmo preferito il Dylan's Xmas Rockin'? Come ha dimostrato nel suo show XM, aveva molto materiale più adatto a portata di mano: la ghiaia sparsa nella voce avrebbe potuto facilmente trasformarsi nel timbro di voce di artisti del calibro di Leadbelly, Sonny Boy Williamson, e The Staple Singers. In realtà, il suo show radiofonico ha dimostrato che avrebbe potuto prendere questa strana idea e tirare fuori uno special per la televisone basato sulle radici della musica americana. Non sarebbe più strano di fare uno spot per vendere camicie da notte, vero?

Musica a parte, si deve ammirare il concetto audace di questo album. C’è voluta una bella faccia tosta per lui nel fare qualcosa come questa, esponendosi al ridicolo. E 'affascinante vedere che anche Bob può entrare nello spirito delle vacanze. E dato che il Natale è un momento di allegria forzata per molti di noi, piena di ansia e di panico per lo shopping familiare, un disco infallibile come questo è più vero per l'occasione di ogni allegria forzata natalizia. In realtà, è il disco delle vacanze che ci meritiamo.

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Flash forward per Dylan

 
nell'ultima puntata la canzone da Hard Rain "appare" 3 volte questa è la prima , poi in una versione cover giapponese e e poi tutta nella scena finale .

Così come nella scena finale di 2 puntate la colonna sonora è stata affidata ai Rolling Stones con "Like a Rolling Stone"


ciao, Kuore Scuro

Grazie per la segnalazione KD , Bob appena possono lo mettono dappertutto , probabilmente alza l' audience ! :o)

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Bob Dylan - Here Comes Santa Claus

 

Here comes Santa Claus Here comes Santa Claus
Right down Santa Claus Lane
Vixen, Blitzen And all his reindeer pulling on the reins
Bells are ringing Children singing All is merry and bright
Hang your stockings And say your prayers
'Cause Santa Claus Comes tonight

Here comes Santa Claus Here comes Santa Claus
Right down Santa Claus Lane
He's got a bag That's filled with toys For boys and girls again
Hear those sleigh bells Jingle jangle what a beautiful sight
Jump in bed Cover up your head
'Cause Santa Claus Comes tonight

Here comes Santa Claus Here comes Santa Claus
Right down Santa Claus Lane
He doesn't care If you're rich or poor But He loves you just the same
Santa knows That we're God's children That makes everything right
Fill your hearts With Christmas cheer
'Cause Santa Claus Comes tonight

Here comes Santa Claus Here comes Santa Claus
Right down Santa Claus Lane
He'll come around When the church rings out
It's Christmas morn again
Peace on Earth Will come to all if we Just follow the light
Feel your heart with christmas cheer
'cause Santa Ckaus comes tonight

Peace on earth will come to all, If we just follow the light,
let's give thanks to the Lord above
'Cause Santa Claus comes tonight, 'Cause Santa Claus comes tonight
let's give thanks to the Lord above
'Cause Santa Claus comes tonight.......tonight.........tonight.


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Scoperte nuove fotografie di Bob Dylan                                                            clicca qui

Speriamo che prima o poi ce le facciano anche vedere !!

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Tom Petty - L’eroe del mainstream rock - di Johhny Basement                     clicca qui

 

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Mercoledi 2 dicembre 2009

DYLAN: Il Christmas Album non è uno scherzo

La leggenda del rock è arrabbiatissimo dopo che i critici lo hanno accusato di aver fatto l’album di cover di Natale come uno scherzo.
La decisione di Dylan di incidere un disco con le sue canzoni preferite per le festività ha lasciato perplessi alcuni commentatori, che dicono che il progetto è un trucco e una speculazione.
I loro sospetti sono ulteriormente aumentati con la messa in onda sulla rete del WEB del promo di Dylan per il disco del primo singolo, Must Be Santa, nel quale la sua immagine non è super seria , ma un' immagine di cattivo umore e indossa un cappello da Santa per ospitare una festa chiassosa in casa.
Ma l'icona della musica insiste dicendo che i veri fans hanno capito che stava rappresentando la sua immagine ai confini, usando la sua persona e la sua voce in un genere musicale differente.
Dylan dice: "I critici, certamente si trovano nella parte esterna che cerca di guardare. Non sono sicuramente i fan o il pubblico per cui io suono e canto. Loro non hanno alcuna conoscenza a livello intestinale di me e del mio lavoro, quello che posso e non puosso fare – del mio campo di applicazione del tutto. Anche in questo momento non sanno cosa pensare di me. Queste canzoni sono parte della mia vita, proprio come le canzoni popolari. Devi riprodurle come sono , senza stravolgerle troppo ... Le canzoni non richiedono molta qualità.   La contengono già dentro di esse.

(Fonte: contactmusic.com)

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Harrison sognava un ultimo tour in barca per i Traveling Wilburys

Caption: 'From life to life, a garden for George Harrison at Chelsea Flower Show London,England ....

GEORGE HARRISON una volta ha sognato una avventura in alto mare per il supergruppo Traveling Wilburys - ma era un rischio troppo grande mettere Tom Petty, Bob Dylan, Roy Orbison e se stesso , ex-star dei Beatles sulla stessa barca.
Harrison ha condiviso la sua idea-tour a vela con Petty, spiegando il tragitto lungo le baie e le fermate dove fare gli spettaccoli.
Petty ricorda, "Ha detto, dovremmo noleggiare una nave a vela . Potremmo fermarci in una baia e suonare per i ragazzi in canoa. E che chiameremo la nave col nome dello Sponsor. Disegneremo un logo diverso aziendale su di essa ogni giorno. Così potremo pagare per il viaggio. Era così divertente".
Ma il cantante di Free Fallin' ammette che avrebbe potuto essere l'unico modo col quale Harrison avrebbe accettato di fare il tour.
Dice la rivista Rolling Stone, "Il suo problema più grande sarebbe stata la macchina organizzativa e gli agenti di prenotazione dei biglietti.

(Fonte: contactmusic.com)

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“…ARE TIMES A-CHANGIN’? a Treviso il 10 dicembre                     clicca qui

 

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Martedi 1 dicembre 2009

Dylan Does it Again

Di Jeff Schwachter

Come i lettori di questa rubrica possono ormai sapere, sono un grande fan di Bob Dylan. Sono grato di essere vivo e testimone della sua carriera per anni in tempo reale.
Direi che l’ho visto in concerto più di 50 volte. Oltre che fuori , l’ ho visto su e giù per lo stato del New Jersey, con le sue numerose notti al Borgata di Atlantic City a Madison, Montclair, Camden e più di recente - la scorsa estate - a Lakewood. (Questo è lo spettacolo incappucciato nella pioggia battente, da solo che guardava in una casa da affittare , notato da una poliziotta giovane. Lei non lo riconobbe, non aveva documenti d'identità e un mese dopo, la CNN ha riferito che la polizziotta aveva arrestato il 68enne Dylan e dopo averlo identificato al suo albergo lo aveva riaccompagnato al suo tour bus.)
Fin dal mio primo concerto di Dylan - a Boston, 1989 – l’ ho visto quasi ogni anno in tutto il litorale orientale. L'ho visto a Pittsburgh, New York, Newark, Delaware, Bethel Woods, NY (il sito del primo Woodstock), così come in altre città tra le quali innumerevoli volte Philly - un tratto del suo tour che comprende ancora il mio show preferito.
Dylan ha appena pubblicato il suo primo album di Natale e tutti i proventi della vendita del disco, Christmas in the heart , saranno devoluto a enti di beneficenza in tutto il mondo, che aiutano a combattere la fame. Per uno strano scherzo del destino, l’intervista a Dylan in connessione con l' album è stata data allo scrittore Bill Flanagan, un membro dei media al quale Dylan ha concesso interviste varie volte in passato. E l'unico posto dove è possibile trovare questa intervista, che parla dei cibi preferiti di Natale da Dylan , la sconosciuta band Brave Combo e il leggendario Tex Ritter, è ... no, non Rolling Stone o Newsweek o il Los Angeles Times. L'unico posto per trovare l'intervista è in un giornale "di strada". Che cos'è un giornale di strada, vi chiederete?
Siete mai stati a DC ed incontrato una persona senza fissa dimora che vi avvicina e vi chiede di acquistare - per un dollaro - una copia di Street Sense? In altre città in tutto il paese, ci sono giornali simili, venduti dai senzatetto e che trattano le loro problematiche, questo è quello che è un giornale di strada.
Comunque, al di là di questo , Dylan ha scelto di donare tutti i proventi dell’album ad enti di beneficenza che combattono la fame. Ma la parte migliore - a parte il video per la polka "Must Be Santa" (consultate il nostro blog per vederlo) dal nuovo album - è che Dylan dà l'intervista ad una pubblicazione (o di una rete di pubblicazioni in questo caso) che è venduto esclusivamente da persone senza fissa dimora, lo stesso gruppo di persone in tutto il mondo che Dylan sta cercando di aiutare con il Natale.
Brillante persona questo Dylan. Proprio come le sue canzoni sono a molti livelli, così è il suo modo di agire. Dylan non solo aiuta le organizzazioni di beneficenza, come Feeding America, ma accende una luce su una grande rete, NASNA (North American Street Newspaper Association), che offre ai nostri senzatetto la possibilità di un nuovo inizio o, come il sito web della NASNA dice: "un'opportunità per le persone che vivono in condizioni di povertà".
In questo Thanksgiving Bob Dylan mi è venuto in mente. Voglio ringraziarlo per la sua generosità nel donare le royalties del suo ultimo album, e di aiutare i nostri senzatetto. Andate , comprate questo album, non solo per aiutare i senzatetto e coloro che hanno fame, ma questo gesto darà sicuramente alle vostre vacanze un tocco diverso quest'anno.

Happy Thanksgiving.

(Fonte: atlanticcityweekly.com)

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Bob Dylan: Le trasformazioni di una PopStar

By Tom Townshend, MSN Music

Guardando come Bob Dylan si avvicina al suo quinto decennio di musica, appare una figura quasi senza tempo, in un abito classico occidentale e Stetson in testa. Ma è uno sguardo che si è evoluto nel corso di numerose reinvenzioni radicali che rispecchiano la sua rivoluzione musicale. Arrivò a New York nel 1961, come ha confessato ,e faceva il jukebox-Woody Guthrie, non solo imitando le canzoni del suo eroe e il suo stile di canto, ma indossava vestiti che gli davano l’aspetto di un vagabondo, coi pantaloni tenuti su con lo spago. Poi cambiò dal folk all’elettrico , The Beatles avevano chiaramente influenzato la sua scelta di stivali a punta e camicie con colori forti , anche se non siamo sicuri da dove vengono quei selvatici capelli che sembravano il nido di un uccello rapace. Ha anche sperimentato il trucco e le maschere per la Rolling Thunder Revue,(apparentemente influenzato dalla rock-band dei Kiss). E se pensate ai cambiamenti che ha fatto ,guardate il nuovo video Must be Santa, dove porta una parrucca bionda e un cappello di Babbo Natale. E'  il look di questa stagione.

(Fonte: music.uk.msn.com)

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Michele Murino: c'è sempre qualcosa da dire su Bob Dylan

di Elena Meynet

Michele Murino torna a parlare di musica in due pubblicazioni che non cura direttamente ma che hanno firme autorevoli. La prima ci porta in un anno d'oro per la musica internazionale e si intitola "1969". In copertina ci sono i Beatles, ma già il secondo capitolo è dedicato a Bob Dylan, l'artista di cui Murino è considerato esperto.
«E' un libro che è dedicato tutto al '69, una collana che fa la Giunti di Firenze e questa volta è incentrato su un anno cardine per quanto riguarda la musica rock e non solo. Io ho avuto il piacere di avere da parte di Riccardo Bertoncelli, che è il curatore del volume, la richiesta di occuparmi del capitolo dedicato a Dylan. Si è scelto infatti di trattare gli artisti che in quell'anno hanno maggiormente avuto una importanza, come Beatles, Bob Dylan o Franck Zappa. Quindi ho scritto questo saggio dedicato al Bob Dylan del 1969».

Cosa faceva Dylan nel 1969?
«Ho cercato di sviscerare quanto possibile quell'anno abbastanza particolare. Bob Dylan era sparito dalle scene tre anni prima in seguito al famoso, o famigerato, incidente motociclistiche in seguito al quale le leggende metropolitane dell'epoca volevano che fosse quasi in punto di morte o chi diceva completamente sfigurato. Poi naturalmente attorno alla figura di Bob Dylan c'è sempre stato un alone di mistero. Nel 1966 nelle campagne di Woodstock ebbe questo incidente e si ritirò dalle scene anche perché, e lo dichiarò lui stesso in interviste successive, si era reso conto di essere letteralmente arrivato ad un passo dalla morte, non solo per l'incidente di moto in sé quanto per una vita fatta di tour, senza fine, sregolati, a base di acidi e di droghe che prendevano per reggere quei ritmi. Nel '69 invece Dylan torna sulle scene, e per questo è un anno importante. Sconvolge praticamente tutti i fans e gli appassionati di musica, come periodicamente Dylan fa cambiando la propria immagine tanto che io lo chiamo "il camaleonte del rock". Nel '69 si propone in una veste completamente nuova, inusitata, di cantante country. Era famoso il Dylan elettrico, acido "anfetaminico", che suonava questi blues elettrici stile Chicago, oppure il Dylan poeta dei primi tempi di "Blowin' in the Wind" o di "A Hard Rain's A-gonna Fall". Lui "ha messo la poesia nei juke box", come disse Allen Ginsberg. Invece appunto in questo 1969 cambia totalmente volto, si presenta come un tranquillo signorotto di campagna, nel frattempo si è sposato e ha avuto 4 figli, e si era ritirato a vivere nella campagna di Woodstock con la moglie Sara. Fece questo disco "Nashville skyline" registrato appunto a Nashville, che è la patria della canzone mainstream un po' conservatrice, quindi era anche vista come un'onta dai dylaniani, quella per cui un cantante famoso per questo ruolo di picconatore dell'establishement andava invece a registrare un disco di canzoni country, un genere considerato reazionario di destra all'epoca, nella patria del country che era Nashville».

Dylan è tornato in Italia in tour anche nel 2009 e con un nuovo album, "Together Through Life", uscito il 24 aprile, ed è presente anche in un altro libro che tu, Michele, hai curato nella parte degli aggiornamenti: si intitola proprio "Dylan".
«Diciamo che non so se per caso o per strategie editoriali felicemente concomitanti, è avvenuto tutto insieme. Dylan ha realizzato un nuovo disco, che è uscito negli stessi giorni, è stato in tour in Italia a Milano, Firenze, Roma, e sono usciti questi due libri che modestamente vedono anche il mio nome. Questo secondo volume "Dylan", edito dalla Rizzoli, è anch'esso a cura di Riccardo Bertoncelli, il padre del giornalismo critico musicale italiano. Si tratta di un saggio che traduce articoli della rivista inglese "Mojo", tutti dedicati ovviamente a Bob Dylan, e che prendono in esame la sua vita dall'inizio fino ad oggi. Io ho avuto l'onore di collaborare in quanto il volume inglese datava credo sei o sette anni fa e per l'edizione italiana hanno pensato di aggiungere gli aggiornamenti, dato che in questo periodo Dylan non è stato fermo ma ha fatto di tutto e di più».

Hai curato più libri dedicati a Dylan: c'è ancora qualche segreto da raccontare?
«In maniera anche casuale, dato che sono partito come curatore di un sito web dedicato a Dylan, ho avuto con mia grande sorpresa il piacere di essere poi chiamato da questi grossi nomi, come appunto Riccardo Bertoncelli, Alessandro Carrera e altri, e da grossi editori che mi chiedono sempre libri su Bob Dylan. Ogni volta che ne faccio uno mi dico "Basta, questo è l'ultimo", invece poi immancabilmente vengo meno a questa promessa perché la tentazione è forte. Dire qualcosa di nuovo su Dylan è molto difficile ma per fortuna lui è sempre in attività, per cui non mancano i motivi di interesse e di nuove analisi della sua opera. Devo dire che nel mio piccolo ho anche realizzato un libro precedente a questi ultimi due: per Bastogi nel 2008, "Dylan&Friends", e lì posso arrogarmi questo piccolo merito di aver realizzato un libro che nessuno aveva mai fatto, pur lasciando ad altri giudicare la bontà del prodotto. L'idea, però, è originale: analizzare l'opera di Bob Dylan parallelamente a quella dei collaboratori, suoi amici artisti famosi, che ne hanno incrociato la strada in questi ormai cinquant'anni, dai Beatles, a Joan Baez, allo stesso Elvis Presley. Novità su Dylan fortunatamente se ne possono sempre trovare».

(Fonte: iltrillodeldiavolo.it)

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Natale in varie salse (se cantano Bocelli e Bob Dylan)                                  clicca qui

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Un ring per togliere i ragazzi dalla strada                                                      clicca qui

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Best of Decade 2000-2009: i primi cinque - di Paolo Vites                            clicca qui

 

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