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Sabato 14 Novembre 2009
Mr.
AntonDjango's Band
presenta
...Are Times A-Changin’ ?
Teatro “Eleonora Duse” – Asolo (TV) -
ore 20.45
Info e Prenotazioni on-line
www.are-times.com
Ritorna in Provincia, nella splendida cornice del Teatro “Eleonora Duse” di
Asolo, “…ARE TIMES A-CHANGIN’? “
lo Spettacolo nato dall’idea di Antonio Nardo di portare in scena le musiche
storiche del rock degli anni Sessanta.
Questo progetto è diventato, dopo l’incontro con Giò Alajmo, giornalista -
critico e autore, una rappresentazione di
musica e teatro sull’America del dopobomba; un percorso storico-sociale che
attraversa la nascita del rock’n ’roll, la
poesia beat, le crisi politiche, le battaglie per i diritti civili e
l’integrazione razziale, il grande sogno degli anni Sessanta
vissuti da un ragazzo del ’43, orfano di guerra, che si trova a vivere il
suo tempo e a inseguire una passione per la
musica ritrovandosi in prima persona tra gli eventi del suo tempo fino a
chiedersi alla fine se davvero – come cantava
Bob Dylan - i tempi erano cambiati. Lo spettacolo è un po’ concerto, un po’
narrazione, un po’ integrazione visiva
con luci, proiezioni e immagini che completano il percorso narrativo di
questo messaggio di pace interpretato da Vasco
Mirandola e Gaetano Rocco Guadagno e con le musiche d’epoca eseguite dal
vivo dalla Mr.AntonDjango’s Band.
Un evento assolutamente imperdibile a sessant’anni dalla Dichiarazione dei
Diritti Umani e della Costituzione Italiana, a
quaranta dall’assassinio di M.L.King e dal ..’sessantotto; un evento che,
nell’ambito del “Trittico di Pace e Uguaglianza
nella Provincia”, proseguirà a Treviso (10 Dicembre,Teatro Eden) e
Conegliano (15 Gennaio 2010, Auditorium “Dina Orsi”).
1) Quante volte Dylan ha eseguito "Jolene" nel 2009 dal vivo
?
2) il 25 febbraio 2001 dove si è esibito Bob ?
3) Il 30 aprile 1999 Dylan si esibì a Vienna nella Standthalle , qual’era la
set list ?
4) Come si chiamava e chi erano i componenti del la prima band di Bob a
Hibbing ?
5) come si chiamava la seconda band di Bob a Hibbing ?
6) Come si chiamava la terza band formata da Bob a Hibbing ?
7) 19 novembre 1981 - L'amico di Dylan, Larry Kegan, costretto su una sedia
a rotelle canta "No money down" di Chuck Berry come ultimo bis del concerto
mentre Dylan che strumento suona ?
8) 22 dicembre - Dylan fa una visita a casa di Frank Zappa e dopo aver
suonato una dozzina di canzoni per lui gli chiede di produrre il suo
prossimo album. La cosa non va in porto, secondo alcuni perchè Zappa si
rifiuta (resta famoso l'aneddoto per cui sembra che Zappa, preoccupato,
avesse chiesto ad un certo punto a Bob se nel suo album ci fossero volta
canzoni su "Big J". A chi si riferiva Zappa con questa espressione ?
9) Durante uno show una ragazza sale sul palco e comincia a cantare The
times they are a-changin con Bob , dove ed in che data ?
Set list: Chicago,
Illinois - Aragon Entertainment Center - October 29, 2009
1. Watching The River Flow (Bob on keyboard)
2. Girl Of The North Country (Bob on guitar)
3. Beyond Here Lies Nothin' (Bob on keyboard)
4. Just Like A Woman (Bob on guitar and harp)
5. The Levee's Gonna Break (Bob on keyboard)
6. I Feel A Change Comin' On (Bob on keyboard)
7. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again
(Bob on keyboard)
8. My Wife's Home Town (Bob on guitar)
9. Tweedle Dee & Tweedle Dum (Bob center stage)
10. Workingman's Blues #2 (Bob on keyboard then center stage on harp)
11. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
12. Ain't Talkin' (Bob on keyboard, Donnie on viola)
13. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
14. Ballad Of A Thin Man (Bob center stage on harp)
(encore)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
16. Jolene (Bob on keyboard)
17. All Along The Watchtower (Bob on keyboard
Beh, Christmas In The Heart è arrivato nel post di oggi - servizio
efficiente da Isis. Riescono sempre a ottenere le nuove versioni sullo
zerbino il giorno prima dell’uscita ufficiale. Molte grazie a Derek e Tracy.
Per quanto riguarda l'album, l’ ho scaricato sul mio iPod e l’ho ascoltato
camminando come un cane intorno al cimitero locale. Ciò che immediatamente
mi ha colpito - e, non subito, ma quello che ha iniziato a crescere in me
dopo la seconda o terza canzone, ed è stato chiarito dalla quarta - è che
questa non è solo un progetto off-side.
Piaccia o no, il coinvolgimento emotivo che Dylan ha dato senso a queste
canzoni di Christmas In The Heart , il nuovo album di Bob Dylan.
Per molte persone, alcuni album - Bringing It All Back Home, Highway 61,
Nashville Skyline, Self Portrait, Slow Train Coming, Saved, Shot of Love -
erano troppo associati con qualcosa che loro odiavano (rock & roll, country,
Schmaltz, il cristianesimo) per essere in grado di apprezzare l' album. È
possibile aggiungere Christmas in the Heart all’elenco sopracitato.
Coloro che non possono accettare il fatto che Bob potrebbe aver desiderato
di avere un tale album nel suo catalogo - come Bing Crosby, Elvis, Frank
Sinatra, Dinah Washington e molti altri dei suoi cantanti preferiti hanno
fatto – troveranno quest’album come una porta chiusa. Ma per chiunque altro,
potrebbe essere un piccolo piacere.
Ho ascoltato l'album, una volta sola, e ho avuto solo il tempo per scrivere
le impressioni più fugaci. Tutto quello che vorrei dire è “Ascoltate i
musicisti ( la touring band di Bob strada più David Hidalgo e pochi altri -
e il sorprendente assolo di armonica che c’è nella prima canzone ), la
melodie è veramente molto bella, e il modo di cantare si rifà alle modalità
vocali dei suoni in studio degli anni 40’/50’ , suoni coi quali Bob è
cresciuto, li ha assimilati , li ha umanizzati con la sua voce martoriata
che riesce ancora a prendere tutte le note - cantando con la stessa intensa
intimità che c’era in Simple Twist of Fate.
E poi c'è Must Be Santa. Bob ha spesso parlato del suo amore per la polka. E
con questa maniacale - ma sempre controllata - performance ci fa capire il
perché. Mi chiedo che cosa il mondo avrebbe fatto se Bob aveva scritto le
sue liriche popolari e surreali con una polka come supporto al posto di una
rock & roll band. Avremmo fischiato?
E che tutti noi – fans e simili – dovremmo continuare a seguirlo lungo le
sue strade diverse, in questa pagina di multiuniverso? fin’ora.
Sto divagando, e deve finire. Ho molto da fare e il tempo è breve.
A quanto racconta la leggenda, la canzone di natale più cantata nella storia
della discografia fu scritta nel pieno dell’estate. Mel Tormé dice che
“faceva così caldo, che per tenerci al fresco cercammo di pensare alle cose
più fredde che ci venissero in mente”. Caldarroste, eschimesi, cose così. La
canzone si chiama – pensa un po’ – “The Christmas song”: “dedicata ai
bambini da un anno a novantadue”. Mel Tormé (soprannominato poi “Nebbia di
velluto”) la scrisse assieme a Bob Wells, che aveva buttato giù quei primi
versi e con cui avrebbe collaborato intensamente negli anni successivi.
Il primo a registrarla, però, fu Nat King Cole nel 1946, e le sue restano
tra le versioni più popolari: anche se ogni anno, quando arriva la stagione
dei dischi di natale, viene ricantata e incisa un’altra decina di volte
almeno. Quest’anno sta con altri classici (manca solo Jingle Bells) nel
disco di natale di Bob Dylan, uscito la settimana scorsa, prima ancora dei
panettoni.
Quando Mel Tormè scrisse “The Christmas Song” assieme a Bob Wells era,
dicevamo, estate. L’altra notizia è che era l’estate del 1944, e che Mel
Tormé aveva diciotto anni (a sedici aveva scritto già una canzone di
successo, cantata da Harry James). Fino a quando morì, per un attacco di
cuore, nel 1999, fanno cinquantatré vigilie in cui si spartì la scena con
Babbo Natale.
In un libro saranno esposti segreti del sesso di alcune leggende del rock
tra cui Bob Dylan, Mick Jagger, e Ringo Starr , messi a nudo salla nota
groupie CHRIS O'Dell che ha scritto le sue memorie.
La bionda ha avuto alcune storie con la leggenda del folk Bob Dylan ed il
frontman dei Rolling Stones Mick Jagger, e poi con il chitarrista dei
Beatles George Harrison che ha scritto una canzone per lei , poi dopo con il
batterista Ringo Starr, quando lavorava presso gli stidi della Apple Records
negli anni '60.
Ora ha descritto la sue spericolate avventure nel mondo del rock 'n' roll in
nuovo libro : "My Hard Days and Long Nights with The Beatles, The Stones,
Bob Dylan, Eric Clapton, and the Women They Loved". (I miei giorni duri e le
lunghe notti con i Beatles, gli Stones, Bob Dylan, Eric Clapton, e le donne
che amavano).
O'Dell, che ora lavora come consulente per la droga in Arizona, ha detto:
"Dove c'è musica rock e la droga , il sesso segue solo automaticamente."
Un bizzarro e convincente artista da comperare a Natale: Bob Dylan
Addobbate il salotto e preparate le orecchie, Bob Dylan ha fatto un album di
Natale. Il poeta visionario dei sogni rock può essere sentito gracidare
canti in latino, soffocando il vischio e scatenandosi con scherzi da buffone
in Santa, come un vecchio nonno sentimentale che è stato immerso nel vin
brulè ed è un po' troppo pieno di allegria stagionale.
'Christmas In The Heart' è, da una certo punto di vista , il disco più
strano di Dylan. Ecco un uomo che ha trasformato la cultura pop con le sue
incredibili doti liriche, la fantasia surrealista nel raccontare la verità
spietata, improvvisamente rivela un gusto kitsch finora insospettato per il
Natale. La copertina interna dispone anche un dipinto della pin up degli
anni 50 Betty Page in un abito di Santa impertinente, che non è proprio il
tipo di cosa che si sarebbe associato con un'icona del movimento di protesta
degli anni Sessanta. I tempi sono a-cambiati, anzi.
Si pone la questione di che cosa la gente vuole da Dylan? Mentre non ho mai
comprato un disco con la nozione sbagliata che non può cantare, dubito che
ci sono molte persone che lo ascoltano per la bellezza della sua voce. Ha
iniziato con una primo, nodoso, tono di filo spinato, e non ha avuto nessuna
voce più bella di quella nel corso degli anni. Il suo timbro , più o meno in
questi giorni, un ringhio gutturale che solo rimane veramente convincente
per l'onestà e lo status mitico, che lo sostiene fino in fondo. Quindi è
oltremodo strano sentirlo gracidare teneramente 'Have Yourself A Merry
Little Christmas', come il peggior sosia del mondo di Nat King Cole , o
senza riverenza canticchiando PUMS pum parumpa gelidamente incentrata su un
'Little Drummer Boy'.
Eppure c'è qualcosa di stranamente convincente nell’album natalizio di
Dylan. Per prima cosa è del tutto sincero. Sotto lo pseudonimo di Jack
Frost, ha creato un ambiente caldo, di vecchio stile musicale, avvolto in
una lussureggiante, armonia cremosa in cui la sua antica voce in frantumi
veramente spicca, stranamente vulnerabile nella sua convinzione
sentimentale. Come si blocca allegramente attraverso 'Must Be Santa' o
affronta 'Do You Hear What I Hear' con imperiosa gravità , è veramente un
suono ricco, con lo spirito della stagione.
Dylan , rinato di nuovo dopo aver abbracciato il cristianesimo nei primi anni
'80, producendo un trio di evangelizzanti album gospel che hanno sconvolto i suoi
fans. Mentre la sua fede non è mai stata così esplicita, poiché, si cela ,
ma è evidente , sotto la superficie di tutti i suoi lavori successivi,
mischiato col Vecchio Testamento, la moralità e il dramma apocalittico.
Nella suo programma a tema Radio Time, Dylan ha rivelato l'entità dei suoi
gusti musicali vecchio stile e un debole per i dischi di sorprendente
novità. Tutti questi aspetti si uniscono in 'Christmas In The Heart', che si
conclude con un silenzioso, traballante "Amen". E dal momento che tutti i
proventi vanno in beneficenza, tutto ciò che possiamo veramente dire è Amen.
Reviews: Phoenix, Arizona
- Arizona State Fair - Memorial Coliseum - October 17, 2009
di Howard Weiner - visionsofdylan.blogspot.com
Sono arrivano tre giorni prima dello show di Bob Dylan , su una veloce
navetta che andava a nord in compagnia di sei stranieri. La nostra gita di
95 minuti comprendeva , cactus e Tumbleweed e Tumbleweed e cactus. Abbiamo
risalito la Carefree Highway passando una città chiamata Bumble Bee sulla
strada oltre Mingus, altitudine 4.000 piedi. Poi la discesa dall’altro
versante di Mingus, da qualche parte vicino a Cottonwood, con le rocce rosse
di Sedona all'orizzonte. Per due giorni, ci siamo beati della bellezza
mozzafiato di Sedona quando il sole illuminava
le rocce rosse e le ombre danzavano sulle mesas. Con la mia anima e lo
spirito ritorno alla Sun Valley , implacabile , nella quale la città di
Phoenix stava vivendo il suo record di calore , oltre 100 gradi.
Io non ho visto i cartelli
dello show , sono stati inghiottiti dal trambusto carnevalesco: Ferris
Wheel, freaks, Barkers, luci al neon, wild rides, mele, caramelle, zucchero
filato, i coni di neve, indiani
di pane fritto, salsicce polacche, i cani di mais Cajun. La nuove delizie
culinarie erano scorpioni fritti e lucertole affumicate su un bastone.
Un valzer in circa 7:06, è stata l’apertura di Dylan e la sua band con Cat's
in the Well . Il suono era tonante e l'urlo vigoroso della voce di Dylan è
esploso in ogni fessura del Colosseo, ma prima di trovare il mio posto,
altre due canzoni sono passate, Lay Lady Lay e Baby Tonight. Dylan sembrava
una pantera col cappello da cowboy nero e la sua band sembrava elegante in
giacca di pelle nera lucida. E’ stato favoloso sentire e vedere Charlie
Sexton alla chitarra solista ancora una volta.
Donnie ha lasciato il segno con la sua tromba, in Beyond here lies nothin’.
Love sick è stata una grande emozione come sesta canzone e poi la
scoppiettante chitarra di Charlie ci ha portato in una If You Ever
go to Houston veramente dilettevole. Dylan era rampante sul palco, dietro
l’organo nelle prime tre canzoni , e spavaldo al
centro della scena, armonica in mano, ha fatto una versione brillante di
Workingman's Blues. Lui agitava il dito verso la folla all’inizio del coro,
chiedendo al pubblico di battere il tempo con gli stivali e scarpe. Thunder
on the Mountain è stata selvaggia e lanosa, Sexton l’ha suonata benissimo.
Fermandomi sulla Thunder Mountain a Sedona per due giorni, non vedevo l'ora
di sentire la canzone.
Dylan ha concluso lo show con la leggendaria con Ballad of a
Thin Man e la vecchia tripletta dei soliti encore.
Con il mio vecchio amico di NYC Jim e la sua bella moglie Susan, e un
batterista di nome Hutch, ci siam fatti parecchi giri di Hoegaarden e Loose
lift. Poi siamo tornati a Poenix al pad di Jim , dove il suo magnifico cane
, Rick, ha fatto un casino infernale per tutta la notte. A quanto pare, Rick
ha attaccato due ospiti prima di lasciarsi alle spalle una scia di sangue e
un’ occhio nero . Avrei visto il mio 100° show di Dylan 100 a Las Vegas la
notte seguente, così ho dato da mangiare a Rick fino alle 2:00 e l’
ho accarezzato con tenerezza. Sono contento perchè in questo momento sono al
The Mirage a gustare un buffet Champagne Brunch.
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di Rick Greenwald
"I'm countin' on you, love, to give me a break . . ."
Così cantava Mr. Dylan molto tempo fa , qualcosa che dovrei ricordare. Lo
spettacolo di Phoenix è stato davvero buono, nonostante l'acustica molto
povera e una folla un po 'chiassosa
(Ho visto fare a pugni nelle file superiori durante Highway 61 che ha
richiesto l’ intervento della
security).
Lo spettacolo è stato vivace , con alcuni highlights reali, comprese Lay
Lady Lay e Tonight I'll Be Staying Here With You da Nashville Skyline.
Bob sembrava essere profondamente coinvolto nello show, contribuendo con un
paio di assoli di chitarra e con il suo organo che era il più alto nel mix.
E Love Sick è stata magnifica, con la voce stanca di Bob che aumentava in
netto miglioramento.
Allora, qual è la denuncia? Beh, io ero allo show di una settimana prima a
Berkeley, che sembrava essere di un rango superiore a questo. La scorsa
settimana, Bob ha suonato molto di più l’armonica , sembrava proprio saltare
dentro in alcuni assoli di imprevisti, come pure si spostava intorno al
palcoscenico di frequente.
La settimana scorsa, con la nuova band, il livello di impegno musicale di
Dylan è stato una sorpresa, mentre mi aspettavo tanto questa settimana.
Anche questa notte di musica, con un
manciata di momenti di adrenalina , mi ha lasciato che volevo di più.
Voglio dire, cavolo, se io sono stanco di questo ancora una settimana
dopo uno spettacolo, questo spiega il perchè di molta gente (Tanta davvero) in attesa di vedere Dylan tornare alla sua forma di folksinger del primi
anni '60, o con la sottile
musica di mercurio selvatica con la band, per non parlare dei personaggi
musicali più importanti nei decenni successivi.
Quindi a meno che non siete il tipo che è sempre in grado di ascoltare con
orecchie nuove, allora non leggete questo mio scritto – non cercate novità o
ritorni al passato ed andate a vedere il presente coi suoi tesori musicali.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
di Tyler
Non ho visto Dylan dopo l'ultima volta che è stato qui così ero in forte
attesa per lo spettacolo. Purtroppo gli ultimi biglietti in vendita sono
stati disponibili durante le prime due canzoni , così le ho perse . La
canzone dei gatti era quella che aspettavo di sentire da molto tempo , sfiga
, l’ho persa. Comunque ho fatto in tempo a sentire Be Your Baby Tonight,
buona , con Dylan alla chitarra , unica cosa da notare che faceva dei liks
con Charlie per rendere le cose più equilibrate ed interessanti. Parlando di
Charlie è una gradita aggiunta, ma a giudicare dalle set list che stanno
suonando recentemente fanno quelle più sicure per la band , magari in
futuro inseriranno qualche extra.
La canzone successiva è stata Love Sick molto ben eseguita considerando il
contribuito di Charlie.
Le nuove canzoni eseguite dal vivo sono state molto belle , da Modern Times
e Together.
Memphis Blues again ha avuto un diverso arrangiamento , con Charlie che
sentivo quasi a parte, ma è stata salvata tornando alla disposizione
originaria, e' andata bene solo che non era il momento giusto. Tutto il
resto è stato abbastanza standard, mi sarei messo a piangere se avessi
sentito Shooting Star o Vision, sarebbe stato molto bello.
Mi stupiscono sempre i commenti del pubblico di non essere in grado di
capire i suoi testi, ma è l'arte di Dylan, per quanto io
ha fatto notare come lo spettacolo fosse andato sempre in crescendo e sempre
più forte , compresa la voce.
Tornate alla fiera ogni anno, sono sicuro che ci sarà sempre folla e vendite
di biglietti garantite. Peace!
1998 , Dylan , ritorno nella sua Duluth. Voci in
platea: sta per ritirarsi
La citta' natale commossa al concerto del poeta - folk Dylan, ritorno nella
sua Duluth.
Il vento e' questo: scende gelido dal Canada, carezzando il pelo del Lago
Superiore e prende a schiaffi Duluth, villaggio popoloso del nord Minnesota.
E' lo stesso che Bobby Zimmerman ascoltava da bambino, molto prima di
scrivergli attorno parole e musica e farlo diventare una leggenda. Tra le
decine di ipotesi che si celano dietro al primo concerto in assoluto di Bob
Zimmerman Dylan nella citta' dov'e' nato, forse vale la piu suggestiva:
nostalgia, semplice nostalgia. Cosi' l'altra notte, a 57 anni, Bob Dylan ha
fatto il suo esordio nella DECC Arena, di fronte ai suoi compaesani e a
parecchi dei loro figli cresciutelli. Un concerto secco, essenziale e senza
ritorno economico. Dediche speciali per la sua gente? Nessuna. Ma a quelli
di Duluth va bene cosi': loro Bobby lo aspettavano da anni. Qui le guide
turistiche ti esortano a contemplare le navi da trasporto che placidamente
lasciano il porto, uno dei piu importanti perche' conduce in Atlantico. Uno
spettacolo. Nella vicina Hibbing, una tetra ex localita' mineraria, c'e'
pero' anche casa Zimmerman, dove ogni tanto si passa in macchina per dire:
ecco, in quella villetta a due piani strimpellava Bobby a 10 anni, e piu in
la c'era il negozio di elettrodomestici di papa' Zimmerman. E allora capisci
come un'arena da 6000 posti venga otturata da quasi ottomila persone. Una
folla variegata: c'era il nostalgico irriducibile coi lunghi capelli grigi e
la maglietta anti - Vietnam, ma c'erano anche le sedicenni coi calzettoni di
lana e l'apparecchio per i denti, tirate su a cereali e dischi di Dylan. E
c'era pure Pamela Coyle, che 20 anni fa divenne famosa ottenendo da Dylan
una intervista esclusiva per il giornalino della scuola: una rarita' per cui
l'Associated Press le diede 85 dollari. Alla fine tutti si sono divertiti un
sacco, stordendosi di birra e fumo proibito. Dicono sia l'ultimo tour di
Dylan, e quindi il saluto doveroso al luogo di partenza, prima del ritiro.
La gente non e' parsa interrogarsi. Spesso, nell'arena dove stasera c'e'
l'hockey e domani la banda militare, non si capivano neppure le parole delle
canzoni. Ma li' il pubblico sentiva quello che c'era da sentire, senza
passare dalle orecchie. Quando Dylan ha messo le mani su "Blowin' in the
Wind", una vibrazione tellurica ha attraversato la sala. Bob parlava di un
vento che conoscevano tutti molto bene. Il loro vento.
Romani Riccardo
Pagina 36 (25 ottobre 1998) - Corriere della Sera
a
Giovedi 29 Ottobre 2009
Set list: Rockford, Illinois - Rockford Metrocentre -
October 27, 2009
1. Cat's In The Well (Bob on keyboard, Donnie on violin)
2. Don't Think Twice, It's All Right (Bob on guitar, Donnie on lap steel,
Stu on acoustic guitar, Tony on standup bass)
3. Lonesome Day Blues (Bob on guitar, Donnie on lap steel)
4. It's All Over Now, Baby Blue (Bob center stage on harp, Donnie on pedal
steel, Stu on acoustic guitar)
5. Cold Irons Bound (Bob center stage on harp, Donnie on lap steel)
6. Under The Red Sky (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel)
7. Summer Days (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel, Tony on standup
bass)
8. If You Ever Go To Houston (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel, Stu on
acoustic guitar)
9. Honest With Me (Bob on keyboard, Donnie on lap steel)
10. Masters Of War (Bob on keyboard, Donnie on lap steel, Stu on acoustic
guitar, Tony on standup bass)
11. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard, Donnie on lap steel)
12. Ain't Talkin' (Bob on keyboard, Donnie on viola, Stu on acoustic)
13. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard, Donnie on lap steel, Stu on
acoustic guitar)
14. Ballad Of A Thin Man (Bob center stage on harp, Donnie on lap steel)
(encore)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel)
16. Jolene (Bob on keyboard, Donnie on lap steel, Tony on standup bass)
17. All Along The Watchtower (Bob on keyboard, Donnie on lap steel)
Bob Dylan - Christmas in the Heart, "terribilmente,
orribilmente brillante"
di Mark Ward
Dopo 47 anni e 33 album di studio, Bob Dylan ha fatto un LP di Natale.
"Grazie al cielo," vi sento gridare: "Finalmente si rispetta la promessa
della sua intera carriera". I Dylanologi hanno predetto questo momento
per decenni, raccogliendo sapientemente tutti i piccoli indizi sparsi per
tutta la sua produzione. In primo luogo c'è lo pseudonimo di Jack Frost , lui
produce i suoi dischi sotto questo nikename negli ultimi dieci anni. Poi,
naturalmente, c'è l'esistenza di una pista con campanelle da slitta
che si può quasi sentire nel mix su 'Subterranean Homesick Blues'. Aggiungi
quei messaggi nascosti su Santa che si possono sentire se si ascolta 'Lay
Lady Lay', e le cose cominciano a venire insieme. Infine, chi può ignorare
le voci sui notoriamente inediti Grotto Tapes, il Santo Graal per tutti i
bootleggers di Dylan ? That's right: Bob ama il Natale, e a lui non importa
chi lo sa. In realtà, la sua conversione al cristianesimo è sempre stata più
di un amore di Natale , un amore per Cristo. Con Christmas in the heart si
celebra l'amore, riunendo le 15 canzoni preferite per la festa, sacra e
profana, per la cronaca di una vita.
Beh, forse. Forse se la rivelazione di quest'anno era che Sua Bobness
avrebbe fatto uscire un album di Natale non sarei svenuto per questo , anche
se è stato uno shock. C'è stato un disgelo calibrato nel suo personaggio
pubblico negli ultimi anni - attraverso la sua autobiografia, le sue
interviste a Martin Scorsese nel documentario No Direction Home, e la
maggior parte di tutto il suo show radiofonico spesso esilarante, Dylan si è
rivelato essere più giocoso per Natale di Curmudgeonly Scrooge. Dylan,
visto che nella sua veste di D.J. ha dimostrato di essere in balia della
musica della sua giovinezza, come sempre, dovremmo essere sorpresi perchè ha
scelto di lasciare una traccia nelle cronache di quest’ epoca ? Dopo tutto,
Elvis ha fatto due album di Natale; Johnny Cash tre.
Dalle prime battuta d’ apertura del disco è chiaro Dylan ha scelto di
riprodurre l'estetica easy listening degli anni Quaranta e Cinquanta in
dettaglio , con dolciastri cori angelici ed una copertina che sembra una
confezione di cioccolatini. Si trattava di individuare con perfetta modalità
la maggior parte dei classici senza tempo dal songbook americano.
Naturalmente, un direttore responsabile di tali registrazioni che sembrano
arrivare dalla metà del secolo scorso in questo album di stile revival non
avrebbe mai sovrapposto la sua voce su cose come queste. La voce è
crocchiante come lui l’ha registrata sul nastro. Come nel suo Theme Time
Radio Hour, egli suona spesso cose che fanno sembrare Dylan esageratamente
comico. Ascoltate il canto in «Herald Angel” che suona come un ubriaco
sentimentale, mentre l' introduzione in latino di 'O Come All Ye Faithful
(Adeste Fideles)' è incredibilmente pessima . Nulla di tutto questo sembra
davvero essere un problema però. Quando Dylan è terribile diventa curiosamente
simpatico. Sentite il modo di Dylan di pronunciare la parola
"Chriiiiiiiist", è decisamente brillante. Orribilmente, orrendamente
brillante. È ciò che Dylan ci fa sentire con questi suoni tipo Dezee Bonkers piace
molto.
In altre parti , l'album ha qualche reale delizia. 'Must Be Santa' è una
risata spensierata, mentre la chitarra hawaiana da la sensazione in
'Christmas Island' di essere un inserimento stupido. Inoltre, 'Silver
Bells', 'The Christmas Song' e 'I'll Be Home For Christmas' riescono ad
essere veramente toccanti, con la voce profondamente appassionata di Dylan.
C'è un senso di nostalgia per un tempo più semplice, per l' America di Norman
Rockwell. Ironia della sorte, è una nostalgia per un’ America nella quale il
Bob Dylan degli anni Sessanta ha fatto così tanto per far scomparire.
Per essere il secondo album dell'anno da Bob, i fans possono certo lamentare
una mancanza di materiale nuovo o desideravano che avesse fatto qualcosa di
meglio. E'un palliativo per far del bene , caritatevole , una novità per
Bob, un esperimento divertente.E’ il dono natalizio di Bob Dylan a
voi, espresso con calore dal suo cuore, anche se la sua lingua sembra
impastata con la sua guancia. Come zabaione, è qualcosa che ascolterete
sempre, almeno una volta all'anno, anche se probabilmente è solo una volta
sola.
Era il 30 maggio 2000 : Tangled Up in Firenze (ma in senso buono)
di thedornblog.wordpress.com
"Avevo iniziato a raccontare la storia di me e mia moglie per andare ad un
concerto rock in Italia. Ma, come dice il luogo comune “ è andato tutto in
merda”.
Non capivo quanta merda stava per arrivare così presto. Il giorno 26, mia
moglie (Robin) ha sviluppato una febbre di 102,4 °, ha vomitato per tutto il
nostro furgone e ha avuto un arresto . Tanto per le vacanze ... ho trascorso
gran parte delle settimane seguenti a prendermi cura di lei , si sono
occupati medici, farmacisti e società di assicurazione.
La infezione duale che ha causato la febbre di Robin(che, a sua volta, ha
causato l’arresto ), infine, ha risposto al fuoco di fila degli
antibiotici. Quindi, ecco la storia che ho promesso, storia che dedico a lei.
Le mie prime esperienze con Bob Dylan le ho avute in novembre e dicembre del
1965. Il clou è stata la mia partecipazione al concerto rock al Berkeley
Community Theater. Oggi, ho intenzione di raccontare una storia di un altro
concerto di Dylan - era il 30 maggio 2000 al Palasport di Firenze (Firenze),
Italia.
Robin, mia moglie, ha la sclerosi multipla. Si tratta di una malattia
veramente devastante ed ha bisogno di usare una sedia a rotelle dal 1997.
Nonostante questa sfida, abbiamo fatto un viaggio di 4 settimane in Italia
nel mese di maggio e giugno del 2000. E 'stata una grande organizzazione che
utilizza l'esperienza di Joan Diamond, un agente di viaggio che è
specializzata in organizzazione di viaggi per le persone con disabilità
fisiche.
Attraverso Joan, avevamo affittato un camioncino Renault adattato con
un ascensore per sedie a rotelle.
Scarico Robin dal camioncino per acquistare dei dolci a Torgiano.
Un camioncino francese con il cambio manuale è certamente insolito (e
talvolta difficoltoso) per girare come veicolo da turismo in Toscana e le città
collinari dell’Umbria , ma è servito i nostri scopi.
Per circa la metà del viaggio, il mio amico e collega Banana Slug, Martha
Wolf e sua sorella Susan hanno viaggiato con noi. Ci siamo incontrati a
Venezia e poi siamo andati a Modena e a Lucca. Dopo aver trascorso una
settimana in un agriturismo, vicino al Lago Trasimeno in Umbria, quatro di noi
diretti a Firenze. Guidare in Firenze è un incubo assoluto - anche i
fiorentini cercano di evitarlo. A un certo punto, mi sono trovato in una
strada sempre più stretta e ho notato un cartello che indica nella direzione
opposta nella quale stavo andando.
Molti abitanti hanno dovuto aiutarmi a fare il giro per circa 2 isolati per
tornare indietro - ho detto che si trattava di un veicolo ingombrante? Ho
avuto un breve tracollo a quel punto, ma non dimenticherò mai quel "Senso
Unico" , si intende!
Una volta che siamo effettivamente arrivati al Grand Hotel Cavour nei pressi
della piazza del Duomo ho lasciato che il portiere parcheggiasse la Renault,
abbiamo fatto un gran giro per Firenze - vagando per le strade antiche,
meravigliose per l'arte e l'architettura, e abbiamo fattomagnifici pranzi.
Due giorni dopo, stavo guardando un giornale locale e ha scoperto che Bob
Dylan avrebbe tenuto un concerto a Firenze la notte seguente. Marta e sua
sorella non erano interessate, ma Robin era impaziente di andare. Ho parlato
con il portiere dell’ hotel per l’accessibilità per le persone handicappate
nel luogo del concerto. L'uomo ha fatto un lavoro fantastico! In primo
luogo, ha chiamato il Palasport e scoperto che avevo bisogno di prendere
accordi presso la biglietteria. Poi, ha scritto una nota in italiano,
spiegando esattamente quale era la mia situazione.
Il giorno del concerto abbiamo fatto una gita a mezzogiorno alla Galleria
dell'Accademia per vedere il David di Michelangelo. Poi, ci siamo seduti in
un bar e ho scoperto che stavamo pranzando accanto a Huey Lewis (mi
dispiace, non abbiamo cercato di fare come i paparazzi, quindi niente foto
con lui).
Quel pomeriggio, mentre Robin faceva un pisolino, sono andato alla sede
centrale, vicino alla stazione di Santa Maria Novella. La stragrande
maggioranza delle persone era in riga per acquistare i biglietti per il
concerto di Dylan – era un miscuglio di studenti universitari e gente di mezza
età, appassionati che venivano da da tutta Europa - non molti di madrelingua
inglese, ma parlavano tutti un po' d’ inglese.
Dopo circa mezz'ora, sono arrivato davanti al bancone e ho presentato lo
scritto che mi aveva fatto il portieredell'hotel. L'impiegato, leggendolo, ha annuito e mi ha detto :
"Nessun problema." Mi ha mostrato un grafico dei posti a sedere e mi ha
indicato un posto all'estrema sinistra nella fila 34 sul pavimento, ho detto
ok e lui mi ha venduto un biglietto.
Nel maggio del 2000, in Italia c’era ancora la lira. Un biglietto di 50.000
lire valeva circa $ 25.
Si noti anche che a Firenze, il box office aggiunge una tassa di servizio -
ma solodi circa $ 2.50.
Ero confuso. Perché solo un biglietto? Tale domanda non era nel mio
vocabolario da viaggio di italiano. "Perché solo un biglietto?" Ho
improvvisato. L'impiegato ha cercato di spiegare, ma né il suo inglese né il
mio italiano sono stati sufficienti. Ha parlato con una donna che stava in
fila , lei si è voltata verso di me dicendomi "Tua moglie starà seduta
accanto a te sulla sua sedia a rotelle."
Avevo capito. "Bene." Ho sorriso. Poi ho ripetuto "Perché un solo
biglietto?", alzando nel contempo il mio dito indice, nel tentativo di
sottolineare la mia preoccupazione.
La gentil donna realisticamente mi ha risposto : "Perché tua moglie porterà
la sua poltrona."
Improvvisamente mi sentivo come se fossi nel bel mezzo di una gag di Chico
Marx. Ho ringraziato tutti per il loro aiuto, ma ho lasciato il box office
convinto che Robin sarebbe potuta entrare al concerto.
Quando tornai in albergo, ho detto a Robin quello che era successo. Lei
rise. "Non ho bisogno di acquistare un biglietto perché porterò la mia
carrozzina che farà da poltrona. I love it! "
Ho suggerito che il management di Dylan poteva non essere divertito da
questa logica.
Abbiamo deciso di andare al concerto presto, nel caso in cui ci fossero
complicazioni. Dopo una cena leggera, abbiamo chiesto al portiere di
chiamarci un taxi . L’autista ha messo la sedia a rotelle nel retro
dell'auto e si è diretto
verso il Palasport. Come siamo arrivati sul posto , è stato uno schock - c'era un
ingorgo di traffico terribile! Alla fine, l'autista del taxi ci ha lasciato
sul bordo del parco dove si trova il Palasport.
Stavo spingendo la sedia di Robin, quando, mentre ci avvicinavamo
all'ingresso dell'arena, si è avvicinata a noi una donna con una divisa che
era membro di una organizzazione locale chiamata Miseracordia che,
apparentemente, era la responsabile per la sicurezza dei disabili in
occasione di manifestazioni pubbliche. Lei ci accompagnò per un ingresso
accessibile e quindi ci condusse ai nostri posti – la mia poltrona era
vicina al corridoio adiacente, dove Robin sarebbe stata con la carrozzina.
Poi la donna ci ha mostrato dove era l’accesso per il bagno e disse che
sarebbe tornata a fare un controllo dopo l’inizio dello spettacolo . Ero un
po' perplesso da questo ultimo commento, ma le cose erano andate abbastanza
liscie, quindi ho lasciato tutte le preoccupazioni.
Robin voleva bere qualcosa , così ha avvicinato la sua carrozzina allo stand
dove c’era il bar , dove servivano il caffè espresso in contenitori di carta
rotonda – ne abbiamo ordinati 3 - hey, sembravano piccoli. Il barista ci ha
detto che sicuramente non ci saremmo addormentarsi durante lo spettacolo!
Robin ed io siamo tornati al nostro posto a guardare la fila della gente che
entrava , alle 21,15 l'arena era gremita. Le luci si abbassarono e Bob e la
sua band sono saliti sul palco - erano perfettamente vestiti per uno show al
Grand Ole Opry. Bob ha scritto centinaia di canzoni, ma quella notte ha
iniziato la sua serie con un vecchio motivo popolare, Duncan & Brady. La
folla è andata subito in pressione. Non avevo mai visto un tale
entusiasmo turbolento dalla volta che ero stato ad un concerto di di Patti
Smith al Santa Monica Civic nel maggio del 1978. E, proprio come per
dimostrarlo , in pochi secondi tutti erano in piedi sulle loro sedie. Beh, non
proprio tutti: Robin, non era in grado di farlo, ha faticato a trovare un
angolo dal quale poteva vedere il palco.
Dylan ha proseguito con “The times they are a-changin’”, Visions of Johanna
e To Ramona. Più o meno mentre stava cantando Ramona ho visto arrivare la
donna della Miseracordia con una torcia elettrica. Fece un cenno a noi di
seguirla. Lei ci ha portato sul pavimento e giù vicino al lato destro del
palco. C’era una rampa che portava ad una piattaforma rialzata. Altre 6 o 7
persone in sedia a rotelle erano sedute lì, a godersi lo spettacolo. Eravamo
vicino al palco , ma così a destra che non abbiamo potuto vedere alcuni dei
membri della band. Robin era felice, il profilo distinto di Dylan era
abbastanza chiaro.
C’era una canzone particolare che volevo sentire quella notte: Tangled Up in
Blue. It's a great song, ma avevo un motivo specifico per volerla sentire da
Dylan a Firenze. Il nostro hotel era a pochi passi dalla casa di Dante - o
almeno la casa dove presumibilmente aveva abitato il poeta . Ho la sensazione che dicendo
"Dante ha vissuto qui" sia l'equivalente italiano di dire "George Washington
ha dormito qui", sulla costa orientale degli Stati Uniti. Ciononostante, 2
giorni prima eravamo andati a vedere la casa di Dante e la cosa mi ha fatto
ricordare il
quinto versetto di Tangled Up in Blue:
Lei accese la stufa e mi offrì una pipa
"Pensavo che non avresti mai detto ciao", disse
"Sembri un tipo taciturno"
Poi aprì un libro di poesie e me lo porse
Era scritto da un poeta italiano del Trecento
Ed ognuna di quelle parole suonò vera
e splendente come un carbone ardente
trasudando da ogni pagina
come fosse scritta nella mia anima da me per te
aggrovigliato nella tristezza
Amavo quella strofa : il narratore della canzone stava cercando l'anima
gemella nello stesso modo col quale Dante aveva cercato il conforto della
sua amata Beatrice. Naturalmente, non c'è alcuna riferimento di Dante che
lavora come pescatore su un peschereggio a Delacroix" , nemmeno di Beatrice
che lavora in un topless bar.
Comunque, avevo visto Dylan eseguire il brano più volte e nei bootleg avevo
sentito la versione di altri spettacoli dal vivo e per qualche motivo
saltava sempre quel versetto. Ma quella notte, nella città natale di Dante,
il brano successivo che ha suonato è stata proprio Tangled Up in Blue ed ha
cantato anche quel versetto.
Dylan ha fatto in totale 19 canzoni, quella notte, e per noi è stato l'evento.
La folla è rimasta in piedi per tutto lo spettacolo (tranne nella nostra
sezione). Durante It Ain't Me,Babe ho guardato indietro e ho visto parecchie
migliaia di mani alzate con la punta dell' indice alzata che si spostava a
destra e sinistra come per dire "No, no, no!" , ho sorriso , ricordando come
avevo fatto durante il tentativo di parlare italiano con il venditore di
biglietti . "No, no, no!" - Le uniche parole in italiano che Bob ha cantato
in tutta la notte.
Dopo lo spettacolo, abbiamo detto addio alla sua carovana ed abbiamo preso un
taxi per tornare in albergo. Sono rimasto sveglio tutta la notte a pensare
al concerto – pensando che non avrei dovuto bere quei tre caffè espressi.
Allora ... cosa abbiamo imparato?
Chi ha bisogno dell’ Esperanto? Il Rock and roll è la lingua universale.
Quando la terra dà a loro i limoni, gli italiani fanno il limoncello.
E' bello vedere e fare ogni sorta di cose diverse in paesi stranieri, ma mi
piace anche fare alcune delle stesse cose che normalmente faccio a casa. Che
è il mio modo per vedere le sottili differenze tra un paese e l’altro ...
come non dover comprare un biglietto quando si va ad un concerto di
Dylan su una sedia a rotelle.
Ricordatevi il 3 Novembre la puntata di
NCIS per sentire "California" di Bob Dylan che fa parte della soundtrack
a
Mercoledi 28 Ottobre 2009
Set list: Springfield,
Missouri - Shrine Mosque Auditorium - October 25, 2009
1. Leopard-Skin Pill-Box Hat (Bob on keyboard)
2. Don't Think Twice, It's All Right (Bob on guitar)
3. Most Likely You Go Your Way (And I'll Go Mine) (Bob on keyboard and harp)
4. My Wife's Home Town (Bob on guitar)
5. Rollin' And Tumblin' (Bob on keyboard)
6. Beyond The Horizon (Bob center stage on harp)
7. Tweedle Dee & Tweedle Dum (Bob on keyboard)
8. Tryin' To Get To Heaven (Bob on keyboard)
9. Cold Irons Bound (Bob center stage on harp)
10. Not Dark Yet (Bob on keyboard then center stage on harp)
11. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
12. Nettie Moore (Bob on keyboard)
13. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
14. Ballad Of A Thin Man (Bob center stage on harp)
(encore)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
16. Jolene (Bob on keyboard)
17. All Along The Watchtower (Bob on keyboard)
Review: Los Angeles,
California - Hollywood Palladium - October 15, 2009
di Falling James
Dopo la performance vocale inaspettatamente liscia ed i molti momenti
sublimi nel primo spettacolo di Bob Dylan nelle tre serate al Palladium di
Hollywood, è comprensibile e forse inevitabile che ci sarebbe stata una delusione
leggera al concerto finale. Giovedi notte, la voce di Dylan era rasposa , e
il mix non è stato altrettanto buono, che di per sé era una significativa
distrazione, in particolare nel confronto con la più piena, più forte, un
po'
di sound acquoso Martedì e Mercoledì in particolare, quando sembrava che
tutto che stava nuotando in un mare d'amore.
Ma questi sentimenti contrastanti ed anche il punto sulla natura soggettiva
dell’esperienza musicale possono essere influenzate da tutto, da dove ti
trovi nella sala a ciò che hai mangiato quel giorno. Se non avessi visto i
primi due concerti , avrei
pensato che questo era uno show semplicemente meraviglioso, con i soliti
momenti di alti e bassi, forse, ma anche con le solite insolite
insostituibili sorprese , effimere , trascendentali gemme. Nella set list
c’erano i più recenti dei miei preferiti, e la folla era notevolmente più
coinvolta della gente passiva alle due prime serate. Forse è
imperdonabilmente sciocco tentare di fare l’arbitro delle risposte emotive
variabili a vibrazioni sonore che rimbalzano in 4.000 paia di orecchie. Non
c’era un ragazzo che una volta disse : "Non pensarci due volte, It's all
right "?
Dopo l’introduzione standard degli altoparlanti che racconta una breve
storia di Bob Dylan , la band è salita sul sul palco, vestita stasera in
abiti grigi con camicia nera e cappello nero (tranne il chitarrista Charlie
Sexton e il multi-strumentista Donnie Herron, che non indossavano cappelli).
Dylan era vestito con un cappello nero e uno dei suoi soliti vestiti neri.
Dylan sembrava buono per la sua età, un paio di baffi sottili incorniciavano
il suo sorriso rapido con un pizzico di malvagità mentre lui stava
leggermente curvo sopra la tastiera elettrica.
La band ha dato il via con "Gonna Change My Way of Thinking", che ha aperto
lo show anche Martedì. E 'stata una buona versione, ma non aveva lo stesso
il fuoco e zolfo come la prima notte. Le chitarre suonavano in
sordina e attenuate, che sarebbe stato il problema di tutta la serata, e
mentre in generale si sentiva bene la voce, gli strumenti non avevano la
stessa chiarezza per mordere, e non si poteva sempre suonare più leggeri di
Dylan che aveva un fraseggio più silenzioso. Il nuovo sistema audio è un
milione di volte meglio del vecchio impianto del Palladium , ma il volume
complessivo è stato più tranquillo di quello delle prime due notti, fino
quasi alla fine.
Dylan ha cambiato marcia nel brano successivo, "This Dream of You", una
piagnucolosa Tex-Mex valzer lento dal suo non più recente-
Together Through Life , che è uscito all'inizio di quest' anno. Portato in
alto da una leggera spinta del contrabbasso di Tony
Garnier , sostenuta dall’acustica di Stu Kimball e dalle tessiture armoniche
di Donnie Herron al mandolino elettrico, la canzone è legata alla Terra,
con un Dylan basso, voce roca, facendo un contrasto stranamente bello e un
idillio dolce-amaro con le parole "C'è un momento in cui tutte le cose
vecchie / Diventano ancora nuove / Ma quel momento avrebbe potuto venire ed
andare", si è lamentato commovente. "Tutto quello che tocco sembra svanire".
Poi cambia canzone , "Things Have Changed", la melodia della colonna sonora
di Wonder Boys (2000), che gli fece vincere un
Academy Award per la Miglior Canzone Originale. E 'uno dei miei pezzi
preferiti del passato decennio, con testi grandi come: "Sto guardando il
cielo tinto di zaffiro / Sono ben vestito, aspettando l'ultimo treno "e"
Tutte le verità del mondo si sommano alle bugia "e" Mi sono innamorato di
una donna che non si è mai interessata di me. "
Ma Dylan dice una frase incomprensibile di una strofa che avrebbe avuto una
grande risposta grande folla, se la gente lì avesse sentito: "Sono nella
città sbagliata, dovrei essere a Hollywood".
Le versioni precedenti di "Things Have Changed" erano lente e dondolanti ,
ma la versione di stasera aveva più il suono dei Dire Straits, con un suono
pulito di chitarre come farfalle che volavano , ed in generale un suono
morbido , ovattato di bambagia. Si
vorrebbe un suono più duro, quando ringhia cose come "La gente è pazza e i
tempi sono strani. . . Le ho sempre avute a cuore , ma le cose sono cambiate
".
Più ho guardato la statuetta dell'Academy Award arroccata sul Leslie della
tastiera e la cosa mi ha confuso. Se è vero che è proprio l'originale dell’
Oscar che ha vinto che egli porta con sé in tour, che può essere facilmente
persa, danneggiata o rubata. Vuol dire che veramente non gliene frega un
cazzo delle competizioni artistiche, premi e palle di Natale senza
significato.(probabilmente c'è un roadie che tiene costantemente d'occhio la
statuetta, con il rischio di essere preso a calci nel culo se succede
qualcosa).
Comunque più ci penso e più lui è un grande. Se, per caso, l' Oscar era solo
una replica - si sa, tutti i turisti ne possono acquistare uno sull’
Hollywood Boulevard – ci sarebbe qualcosa di sbagliato in tutto questo , che
un autore di canzoni leggendarie come Dylan abbia bisogno di ricordare a tutti che
ha vinto uno Academy Award, una volta. Che sarebbe piuttosto patetico.
Meglio che la dannata statuetta sia fottutamente vera, ho pensato
severamente guardandola brillare sotto l’effetto delle luci.
"Conosco queste strade, sono già stato qui prima," Dylan cantava con voce
abbastanza chiara su "If You Ever Go to Houston". C’era un bel suono di
chitarre stridenti, ma Sexton e la chitarra di Kimball erano ancora troppo
basse nel mix.
Poi è arrivata la sua surreale makeover del vecchio blues “Rollin 'and
Tumblin'", nella quale ha aggiunto il suo malumore proprio nei brillanti
testi sull’arrangiamento di Muddy Waters ', da Modern Times, uno dei miei
album preferiti di quelli recenti, così sono stato felice che l’abbia tirata
fuori dal cilindro stasera. Le chitarre erano ancora basse nel mix, ma
sembravano comunque buone , con Sexton e Kimball che controreplicavano
strani liks blues.
"Chimes of Freedom" è stata la sesta canzone e la prima dei vecchi
anni 60’, ma
qui ho pensato che la miscela di Captain Beefheart, con la musica pop vivace
è stato sconvolgente. L'esecuzione è stata e felice. Come ho guardato
intorno a me la folla, mi sono chiesto quale sarà il significato della
canzone, libertà? Che tipo di libertà? E per chi?
"Tweedle Dee & Tweedle Dum" (da "Love and Theft") è ritornata stasera. Si
tratta di una uptempo roots-rocker con una armonica stomping e il
contrappunto della chitarra, che si muove in un emozionante rave-up e si
ferma proprio come è cominciata, questo mini rave-up mi ha ricordato gli
Aerosmith. Questa sera, erano gli Yardbirds, che è più o meno la stessa
cosa.
Appena Dylan ha cantato il verso iniziale "Le ombre sono in calo, e io sono
qui tutto il giorno ") di" Not Dark Yet "(dal 1997 Time Out of Mind), la
folla ha urlato riconoscente con grande allegria. Si tratta di una
ondeggiante, acoustic-based ballad che ha una specie di "Moonlight Mile"
sognante, con Herron ad abbellire con parti che sono state quasi esotiche.
"Most Likely You'll Go Your Way (And I'll Go Mine)" è stato un altra
ripetizione di Martedì notte, ma ancora non ha funzionato per me. Era
fradicia ed emotivamente irrilevante e, a volte suonava come se i musicisti
stessere andando contemporaneamente in tutte le direzioni, come in realtà
stavano andando a modo loro, mentre Dylan andava a modo suo. Ancora più
importante, era troppo dannatamente allegra.
Il blues sguazzante di "My Wife's Hometown" ha avuto un tocco più duro e un
incedere più deciso rispetto alla versione su Together Through Life. Tre
chitarre elettriche (compreso Dylan) e il mandolino elettrico di Herron si
sono scambiati grandi e mielosi eccitanti liks.
Nulla di apertamente appariscente, si badi, ma ci sono stati alcuni picking
terribilmente belli 'e pluckin'.
"Highway 61 Revisited" è un pilastro , di solito è uno dei punti salienti. E
Perché no? L’ordine ad Abramo di Dio di sacrificargli un figlio, e Abe non è
veramente felice della cosa , così chiede consigli a Robert Johnson (più o
meno). La versione di stasera è stata davvero buona , ma non pienamente
sorprendente come le prestazioni all'inizio della settimana. Durante la
prima pausa strumentale, Dylan (torna alle tastiere) e Sexton hanno cercato
una piccola jam , ma hanno lasciato cadere la cosa nella routine pop.Nel
secondo assolo della canzone, però, Dylan messo la squadra sulle spalle e se
ne è andata a raccogliere la vittoria. Ha eseguito le sue soap-operistiche
esplosioni di organo e Sexton ha risposto con la sua Telecaster nera e
bianca, e il mix complessivo improvvisamente era diventato molto più ampio e
forte.
"Ain't Talkin '" è un'altra buona canzone recente che non ha suonato le
altre due notti. Stasera era più di un hard-blues rispetto alle due versioni
in Modern Times e The Bootleg Series Vol.. 8: Tell Tale Signs. C’era il
basso blues-funky che dava un senso di minaccia, con le tastiere di Dylan e
il violino di Herron che sovrastava tutti. La chitarra di Sexton (questa
volta quella color argento) suonava sinistra, non di volume o di
distorsione, ma a causa del basso-pedale degli accordi , bravo e furbo, che
era sotto.
Sexton è col gruppo solo da due settimane , ma stava bene stasera, anche se
non ha ripetuto quanto ha fatto le prime due notti. Io mi
chiedo che cosa è successo a Denny Freeman, il precedente chitarrista di
piombo, che era stato con Dylan per la maggior parte del decennio ed è stato
in tour con la band di recente, fino ad Agosto. Freeman è stato troppo
buono, a modo suo, non appariscente a tutti ma a quanto pare , non in
sintonia con i turni interminabili ed i vortici di melodie live di Dylan , con
poca enfasi nelle parti di chitarra.
"Thunder on the Mountain", da Modern Times, è molto più di un elaborato modo
di dire che Dylan ha una cotta per Alicia Keys. Si tratta di un blues
istantaneamente infuocato , alla pari con "Rollin 'and Tumblin'" , con un
rock di taglio apocalittico, spesso suonato verso la fine dello show . La
versione di stasera è stata buona, ma questo era altro caso in cui le
chitarre avevano davvero bisogno di essere più alte nel mix.
"They have good shadows," ha detto qualcuno del pubblico , mentre le luci
proiettavano le sagome giganti del cappello di Dylan e della sua band contro
il muro dietro di loro durante l’esecuzione di "Ballad of a Thin Man".
Questa è una delle vecchie canzoni che da sempre conserva il suo potere , e
non solo perché ha una predisposizione che va bene per tutti i tempi e le
situazioni , è come un serpente che cambia sempre la sua pelle. E’ sempre
avvincente, un brano intenso che può sopravvivere a tutto , e la versione di
stasera è stata correttamente ben suonata e grave. Come per diradare la
nebbia intorno a Dylan , Kimball , con la sua arpa solista di forma
triangolare ha scatenato con la leva del tremolo nuvole ondulate di feedback
fantasma e di armonia. Grande, grande, grande.
Il pubblico stasera ha fatto una vociare molto più grande per richiedere il
bis , più di quanto la gente ha fatto nelle prime due notti, anche se alla fine
finiscono sempre per ottenere le stesse tre canzoni.
Ma "Like a Rolling Stone" ha avuto più di un applauso questa volta. Sexton
ha scolpito folate più veloci che erano taglienti ed argentee come la sua
chitarra, e poi Dylan ha inserito la sua cool-keyboard con scatti solistici
che hanno cambiato il tempo e la sensazione generale, portando il vecchio
cavallo di battaglia in un luogo completamente diverso per circa un minuto.
Dylan non ha parlato molto ai fans, ma durante le presentazioni ci ha
ricordato Kimball, che aveva rinunciato a una carriera da professionista di
baseball per la band.
Poi è passato al recente blues rocker di "Jolene", che è stato incisivo e
spavaldo. "Ci deve essere qualche modo per uscire da qui", Dylan ha
iniziato l'ultima canzone della serata," All Along the watchtower", forse
già pensando al modo di uscire dal Palladium.
Dopo tre notti consecutive che lo sento cantare , mi sento come se tutte le
versioni hanno un legamento in una versione gigante nella mia mente. Gli
assoli di chitarra sono stati più brevi questa volta, ma sono stati forti ,
esaltanti, anche se ci sono tante altre canzoni di Dylan che preferisco
sentire.
Lo spettacolo al di fuori del Palladium dopo il concerto era quasi
affascinante come lo spettacolo dentro, con un pubblico eterogeneo di tutte
le età (Dylan attira ancora un sacco di giovani fans) in piedi sul
marciapiede. I venditori ambulanti mi hanno proposto almeno tre diversi
disegni di bootleg T-shirt. Il figlio di uno dei miei vecchi amici di
famiglia ha comperato un libro con la copertina nera e foto in bianco di
Dylan nel 1960 (Bob Dylan: Attraverso gli occhi di Joe Alper).
Dietro l'angolo su El Centro, due donne vestite da bambole fine anni 40’
barcollavano sui loro tacchi alti e abiti da cocktail lungo il marciapiede
verso uno dei tour-bus.
«È dentro? Sta dentro?" ha gridato disperatamente qualcuno verso chiunque poteva
essere in ascolto attraverso la porta aperta del bus buio. Dopo di che , una
limousine SUV nera ha attraversato lentamente la strada lasciando il
Palladium. Dylan era probabilmente ormai lontano, ma quelli che si trovavano
di fronte alla Limo (che era vuota , probabilmente un trucco) hanno bloccato
il suo percorso, agitandosi e chiamandolo fino a che non sono stati
gentilmente cacciati via dalle guardie della sicurezza.
Guardando questo scoppio di frenesia dei fans sull’ apparente partenza del
sempre giovane e sexy Bob Dylan è stato come essere in una vera scena in una
outtake colorata di cinque minuti a tre dimensioni di Don't Look Back. O una
scena estratta da I'm Not There.
Questo post può sembrare una recensione di un disco
rivolta ai Dylanmaniaci. È lungo e forse noioso. Me se vi interessa entrare
nel neurodelirio in cui nasce il nostro Caligari armatevi di pazienza ed
arrivate fino in fondo.
Vi prometto che i prossimi saranno più brevi.
Pochi giorni fa è uscito il nuovo album di Bob Dylan, Christmas In The
Heart, una raccolta di canzoni natalizie della tradizione americana.
Disco che, da dylaniano duro e puro, sono corso a comprare nel giro di 48
ore dalla sua esposizione sugli scaffali.
Del disco ne sapevo poco, avevo letto che era un'operazione di beneficenza o
qualcosa del genere, non sono stato a pormi molte domande, ho imparato che
con Bob farsi domande sulle sue scelte discografiche non serve a nulla,
tanto appena sei riuscito ad inquadrarlo in uno schema lui ti frega e
diventa un predicatore pentecostale o vince un oscar.
Anzi, questo è esattamente il motivo per cui lo adoro e perché ne ho fatto
un mio eroe.
Per cui ci ho riso un po' su e poi da diligente adepto del culto ho cacciato
i miei 17 euri con tempismo matematico.
Il disco...
Lo ascolti e si rivela dal primo pezzo per quello che dichiara di essere,
cioè un disco di Bob Dylan che, con la sua attuale band, esegue
diligentemente delle canzoni di Natale americane.
E la cosa potrebbe chiudersi qui se non fosse per due interessanti
paticolari:
1. un disco natalizio che esce il 16 ottobre
2. il disco è di Bob Dylan (magari non lo avete capito...) cioè quel signore
anziano che un po' di anni fa scrisse Blowing in the wind, The times they
are a-changin', A hard rain's a gonna fall e altre canzoncine che
cominciarono a far nascere l'opinione che la musica potesse cambiare il
mondo. Molto probabilmente per un po' ne fu convinto lo stesso Dylan.
Ecco. Chiaro no? No. Forse no.
Allora...
Bob Dylan (e dagli...) quello che nel 64 convinceva l'occidente che un altro
mondo era di li a venire, nel frattempo ne ha passate tante: ha avuto alti e
bassi creativi, si è sposato, ha avuto figli, è diventato cattolico, ha
girato un paio di film assurdi ed inguardabili, ha vinto premi, è stato
stroncato dalla critica, ha stretto la mano al papa e nel mentre non ha mai
smesso di cantare.
Ma il mondo non sembra essere cambiato di molto. Tanto orrore si aggira
ancora tra gli uomini.
E la pioggia che doveva cadere? E i tempi che dovevano cambiare? Che cazzo
di fine hanno fatto Bob?
Chi se ne frega di sentirti cantare del tuo matrimonio fallito? Chi se ne
fotte che hai trovato Gesù?
Ridacci indietro i soldi! Noi vogliamo speranze, non canzoncine!
Giuda!
Però, a ben guardare...
Negli ultimi anni Bob è tornato a mietere successi, pubblico e critica
acclamano l'attempato folk-singer che si è rinnovato riscoprendo la
tradizione, mischiando Blues, Country, Folk, Rock, Boogie con la sua voce
sempre più roca.
Urrà! Bob è tornato! Certo... non infiamma più gli animi come una volta,
anzi, sembra portare avanti una filosofia di vita fatta di caminetto e
ricordi, ricordi di un tempo andato e che forse non è mai esistito, un tempo
di armonia e sentimenti puri, di malinconie, anche di rabbia ma anche di
giustizia ed equilibri.
Bob ha deciso di portare i suoi fedeli ascoltatori verso il mondo della sua
infanzia passata ad incantarsi davanti alla radio.
Ha capito che i tempi non cambieranno mai se non cambiamo noi.
E che noi non cambieremo mai se continueremo a vivere nella paura e
nell'egoismo.
Se McCarthy ha capito che il mondo di oggi sta perdendo la sua umanità,
Dylan sta provando a fermare il morbo nel suo piccolo, invitandoci tutti
alla calma, cullandoci con la musica che da bambino gli diede la voglia di
reinventarsi poeta.
Lo fa attraverso i microfoni della trasmissione Theme Time Radio Hour, dove
per un'ora ci porta a spasso nella musica che ama, e lo fa attraverso i
propri album, che di quella musica sono figli legittimi.
Mi sforzo di tagliare corto (capacità che in questo periodo mi è veramente
sconosciuta):
un disco di beneficenza non può che essere un disco natalizio, il Natale
dove tutti dobbiamo essere più buoni.
Fanculo al cinismo che ci fa vedere solo lo sputtanamento commerciale, il
Natale è bellissimo quando sei bambino e non solo per i regali.
A Natale c'è la neve, ci sono le lucine, si sta al caldo mentre fuori fa
freddo e si mangiano cose buone con le persone a cui vuoi bene.
Il Natale è commovente e dolce.
E in questo periodo il mondo ha bisogno di sentirsi buono, il mondo ha
bisogno di fiducia e di messaggi positivi.
E Bob ci porta nei suoi Natali Passati, ci porta nel suo mondo di infanzia e
cerca di farci stare calmi.
Certo, siccome sa che però siamo grandi e, siccome ha anche un certo gusto
per la sdrammatizzazione, dentro il disco non ci trovi mica Gesù Bambino. Ci
trovi Betty Page, l'intramontabile gnocca delle gnocche.
Perché tutto è più semplice se ci si ride un po' su e se ci si diverte.
Cristiano sì. Ma bigotto mai!
E così in questi giorni io me la scorrazzo in bici per Milano con Here Comes
Santa Claus nelle orecchie, faccio finta che è Natale e sono felice, anche
se sono stressato, anche se c'è Berlusconi, anche se due persone care mi
hanno profondamente deluso io sono felice!
Perchè se non hai nemmeno il desiderio di essere felice, come potrai mai
essere un rivoluzionario?
Quindi, direte voi, che c'entra tutto questo con Dr. Caligari?
Ah, gia, certo...
Non vi ho detto che il protagonista di Dr. Caligari, Z-Man (o Z-Boy, chi lo
sa?) Barzell, è un produttore discografico che con la sua musica è in grado
di pilotare l'umore ed i pensieri degli esseri umani?
Ed ora so che in lui ci dovrà essere qualcosa di Bob Dylan.
E con questo un altro tassello va al suo posto.
Un'altra delle mie grandi ossessioni sta trovando il suo canale per
completare l'opera, dando un senso alla propria esistenza.
Bene. Ho finito. Grazie per avermi seguito fino a qui.
Set list: Tulsa, Oklahoma -
Brady Theater - October 24, 2009
1. Gonna Change My Way Of Thinking (Bob on keyboard, Donnie on lap steel)
2. The Man In Me (Bob center stage on harp. Donnie pedal steel and trumpet)
3. Beyond Here Lies Nothin' (Bob on keyboard, Donnie on trumpet)
4. The Lonesome Death Of Hattie Carroll (Bob on keyboard, Donnie on electric
mandolin, Stu on acoustic guitar, Tony on standup bass)
5. Tweedle Dee & Tweedle Dum (Bob on keyboard then center stage on harp,
Donnie on pedal steel)
6. This Dream Of You (Bob center stage on harp, Donnie on electric
mandolin,Stu on acoustic guitar, Charlie on dobro, Tony on standup bass)
7. Cold Irons Bound (Bob center stage on harp, Donnie on lap steel)
8. Po' Boy (Bob on keyboard, , Donnie on pedal steel, Stu on acoustic
guitar, Tony on standup bass)
9. Honest With Me (Bob on keyboard, Donnie on lap steel)
10. I Feel A Change Comin' On (Bob on keyboard and harp, Donnie on lap
steel)
11. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard, Donnie on lap steel)
12. Workingman's Blues #2 (Bob center stage on harp, Donnie on pedal steel,
Stu on acoustic guitar)
13. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard, , Donnie on lap steel, Stu on
acoustic guitar)
14. Ballad Of A Thin Man (Bob center stage on harp, Donnie on lap steel)
(encore)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel)
16. Jolene (Bob on keyboard, Donnie on lap steel)
17. All Along The Watchtower (Bob on keyboard, Donnie on lap steel)
Review: Los Angeles,
California - Hollywood Palladium - October 15, 2009
by Roderick Smith
The Ballad of a Thin Man Handy Dandy
Ha suonato questa canzone per tre notti di fila e stasera ha messo un tocco
su essa con un tempismo perfetto, finemente sfumato, audace risposta alla
domanda impossibile posta al povero Mr. Jones.
Nel frattempo, si è sbottonato la giacca per aprire e distendere le braccia,
rivelando una camicia con disegni rossi tipo quelle degli zingari per poi
abbottonarsi di nuovo, e andare, nota per nota, riga per riga, fino
alla fine della canzone.
Questo è Bob Dylan come personaggio fuori di sé e da tutti gli schemi.
E' un Handy Dandy man in piena vista. Un attore che recita una parte. Lui è
fascino puro, vaudeville vecchia, Tommy Twimble, Charlie Chaplin che si
aggira intorno a noi. Charlie Sexton è posseduto come un cavaliere fedele al suo re, con la
chitarra come una pistola o come un fucile nella custodia sulla sella dei
cavalleggeri.
Focoso il ragazzo nel piccolo cappello nero. Inchini a persuadere, la
musa e le muse. Le smorfie del vecchio si trasformano in un’altra smorfia e viceversa.
Lui si mette al centro, con quella gioia di armonica cromata nella mano
destra. Si piega sul microfono,
inclina la testa e canta qualcosa di simile "You hand in your ticket and go
watch the geek who immediately walks
up to you when he hears you speak and says How does it feel to be such a
freak? Come ci si sente ad essere un mostro ?
Cantinflas si sveglia dal brutto sogno, si stropiccia gli occhi e vede il
suo Creatore.
La band magistrale nella creazione di una solida base per questo magico atto
teatrale. La ballata di un uomo sottile come lo mostra la routine. E 'stato
qui stasera!
Guarda alla finestra, baby e vedi ciò che piace a te,
con la banda in testa, a mano tesa passa un tipo che
potrebbe essere il Furer, oppure un prete o chi vuoi tu,
come un uomo di pace, lo sai, spesso avanza Belzebù.
Lui ha una dolce parlantina ed una voce vellutata,
lui sa ognì canzon d’amore che sia statata mai cantata.
Una mano sporca l’altra e una buona intenzione ancor di più,
perchè in un uomo di pace, sai a volte si nasconde Belzebù.
Lui ti arriva alle spalle e te lo trovi in fronte lì,
i suoi occhi come fari a caccia di conigli ,... oh si!
Nessun sguardo lo attraversa, non il Capo della Polizia,
perchè ogni uomo di pace, sai a volte del Demonio è una spia.
Lui veloce ti cattura, ti programma la giornata
quando ogni tuo pensiero pesa una tonnellata.
Può esserti vicino, certo non si nota, ma lui è lì.
e come un uomo di pace, sai a volte anche Satana è così.
Lui può essere noioso, ... bella giornata,
nel barile del tuo cranio può discender la cascata.
Sento che qualcuno cuoce della carne, è certamente un barbecue,
perchè in uomo di pace, sai a volte si nasconde Belzebù.
Lui è un grande umanitario, un filantropo così
lui ben sa dove toccarti, e che ti piace un bacio lì.
le sue mani sul tuo collo, dolce il tocco della bestia sentirai
e in uomo di pace, del Demonio l’esperienza proverai.
Ululare questa notte udrai, ... serpi vedrai,
quercie secolari all’improvviso ai piedi avrai
e se ti vuoi sposare, sarà meglio che lo fai ora o mai più,
perchè in uomo di pace, sai a volte si nasconde Belzebù.
Da qualche parte piange una mamma il figlio suo,
lei stringe le scarpine ed un giocattolo in disuso,
lui insegue quella stella, che per tre saggi sorse ad Est,
e in ogni uomo di pace, m’han detto che un Demonio
spesso c’è,... oh yea.
Bob Dylan - Cold Irons Bound, Salina, KS 10-23-2009
Bob Dylan - Ballad of a Thin Man, Salina, KS 10-23-2009
a
Lunedi 26 Ottobre 2009
Set list: Salina, Kansas - Bicentennial Center - October
23, 2009
1. Leopard-Skin Pill-Box Hat (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel, Stu on
stratocaster, Charlie on telecaster)
2. Lay, Lady, Lay (Bob on guitar, Donnie on pedal steel, Stu on acoustic
guitar, Charlie on telecaster)
3. High Water (For Charley Patton) (Bob on keyboard, Donnie on banjo,
Charlie on telecaster, Tony on standup bass)
4. Girl Of The North Country (Bob on guitar, Donnie on pedal steel, Charlie
on acoustic guitar, Tony on standup bass)
5. Cry A While (Bob center stage on harp, Donnie on banjo, Tony on standup
bass)
6. Sugar Baby (Bob center stage on harp, Donnie on pedal steel, Stu on
acoustic guitar, Tony on standup bass)
7. Cold Irons Bound (Bob center stage on harp, Donnie on lap steel, Stu on
stratocaster, Charlie on telecaster)
8. Just Like A Woman (Bob on guitar, Donnie on pedal steel, Stu on acoustic
guitar, Charlie on stratocaster)
9. Honest With Me (Bob on keyboard, Donnie on lap steel, Stu on
stratocaster)
10. Spirit On The Water (Bob on keyboard and harp, Donnie on pedal steel,
Stu on telecaster, Tony on standup bass)
11. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard, Donnie on lap steel, Stu and
Charlie on telecasters)
12. Ain't Talkin'(Bob on keyboard, Donnie on viola, Stu on acoustic guitar,
Charlie on telecaster)
13. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard, Donnie on lap steel, Stu on
acoustic guitar, Charlie on telecaster)
14. Ballad Of A Thin Man (Bob center stage on harp, Donnie on lap steel,
Charlie on telecaster)
(encore)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel, Charlie on
telecaster)
16. Jolene (Bob on keyboard, Donnie on lap steel, Stu on stratocaster, Tony
on standup bass)
17. All Along The Watchtower (Bob on keyboard, Donnie on lap steel, Stu and
Charlie on stratocasters)
Review: Los Angeles,
California - Hollywood Palladium - October 14, 2009
Bob Dylan al Palladium di Hollywood
by randy.lewis – Los Angeles Times
Lui ignora le canzoni del suo nuovo album – niente di nuovo. Nemmeno il
tentativo di cambiare la setlist per ridefinire se stesso.
Bob Dylan ha aperto le sue tre serate Martedì sera al Palladium di
Hollywood, in sostanza, nel cortile della sua residenza Malibù, lo stesso
giorno dell’uscita del suo ultimo album.
Questa non è una grande sorpresa dato che l'album sembra essere "Christmas
in the heart", la sua collezione di canzoni festive. Metà ottobre è un po'
presto per immergersi nel songbook natalizio - anche supponendo che Dylan
non farà mai nel suo set dal vivo canzoni come "Must Be Santa", "Here Comes
Santa Claus" o altre del set di Natale.
Il fatto è che , come al solito , non esegue mai canzoni da nuovi album in
concerto. Due decenni fa è venuto in città subito dopo l’uscita di “Oh
Mercy" , ma non l’avrebbe mai inserito nella sua set list. Il punto saliente
è che la parola "promozione" sembra essere una voce di lingua inglese che
manca dal suo vocabolario.
Invece, Dylan sembra trattare la set list di ogni notte show come un rituale
cabalistico, un esercizio mistico, nel quale qualcosa di trascendente
potrebbe emergere dalla sequenza corretta e la combinazione dei pensieri,
suoni, note e ritmi in una determinata serata.
Nel nuovo tour che ha cominciato a Seattle, i numeri chiave di volta sono
apparsi diversi quasi ogni notte. Dai primi anni, sta cantando regolarmente
"Most Likely You Go Your Way (And I'll Go Mine)", "Highway 61 Revisited",
"Ballad of a Thin Man", "Like a Rolling Stone" e "All Along the watchtower".
Poi ci sono le canzoni dal suo album in studio più recente, tra cui "Cold
Irons Bound", "Beyond Here Lies Nothin '", "My Wife's Home Town",
"Jolene" più "High Water (for Charley Patton)", "Thunder on the
Mountain"
Insieme, queste canzoni costituiscono circa i due terzi dello spettacolo,
l'altro composto da wild card pescate al terzo turno drammaticamente da una
notte all'altra.
Potrebbe essere il modo di Dylan, di sottolineare ciò che egli è adesso - la
faccia dell'artista è sempre in primo piano - pur offrendo sufficienti
spunti per creare una rivolta da parte dei fans consapevoli di questo
comportamento.
Martedì scorso, a seguito di un vivace show di 40 minuti del senza-età
Johnny Rivers, Dylan ha cantato "Shooting Star" da "Oh Mercy" e "Nettie
Moore" da "Modern Times", brani separati da quasi due decenni che guardano
in modo diverso alle storie di quei tempi.
"Shooting Star" assapora la dolcezza di quello che era una volta, mentre
"Nettie Moore" si immerge nel dolore della perdita: "ti ho amato allora e
sempre / Ma non c'è nessuno qui che ha lasciato qualcosa da dirti / Il mondo
è diventato nero davanti ai miei occhi ".
Il suo sornione senso dell 'umorismo si sentiva in modo sottile. "My Wife's
Home Town", da "Together Through Life" è selvaggiamente divertente di per sé
- la città natale in questione è l'inferno - ma segue indirettamente quel
sentimento cattivo in "Stuck Inside of Mobile With Memphis Blues Again", ha
aggiunto un extra-sapore a quel lamentoso blues dalla metà degli anni '60.
Molte canzoni di "Together Through Life" sono radicate nel blues, una forma
nella quale la sua band di 5 musicisti eccelle .
Il chitarrista Charlie Sexton, che era stato nella touring
band di Dylan quasi un decennio fa, è tornato all'ovile dando un nuovo
sostegno con un grande ritmo e alcuni assoli molto pungenti. Il batterista
George Recile ha fornito gran parte della magia strumentale su diversi
numeri con sempre sorprendenti accenti ritmici.
E anche se lo slancio andava inesorabilmente verso il potente tris finale
"Ballad of a Thin Man", "Like a Rolling Stone" e "All Along the Watchtower",
Dylan ha di nuovo cercato di prolungare il cantato con quel suo fraseggio
kilter-off- che è diventata la sua firma.
Ha ammucchiato le parole nei versi di "Rolling Stone" nella prima metà di
ciascuna strofa , poi si è consentito una pregnante pausa prima delle ultime
parole in ritardo sul tempo della canzone alla fine di ogni frase musicale.
Era come se egli stesse facendo quel vecchio esercizio di continuare a
ripetere una frase più volte , mettendo ogni volta l'accento su una parola
diversa per vedere come cambia il significato.
Nel frattempo, dalla sua postazione alla tastiera, suonava un riff di note
decrescenti durante "Watchtower", che ha dato l'impressione dei soldati in
marcia verso il basso da una scalinata del castello sulla strada per
svolgere il loro dovere. La band ha fornito una base di adeguato spessore e
un accompagnamento tonante.
Chi ha bisogno di canti natalizi comunque?
Non è ancora novembre, ma non ho avuto questo sconvolgimento
nello scoprire che Babbo Natale non esiste.
E questa volta non mi hanno nemmeno dato un modello di “Hacksaw Jim Duggan”
del wrestling per facilitare il colpo.
Era brillante, Jim. Duro come l'acciaio. Poteva buttarne per aria tre o
quattro con la stessa facilità di premere un interruttore.
E naufraga nell'oblio il pensiero triste che l'unico uomo in rosso che
veniva a darmi regali era il mio papà con una maglia dell'Arsenal.
Questo Natale non ho niente per alleviare il dolore. Sto solo pensando di
dovermi sedere sul divano e accettare il fatto che Bob Dylan ha pubblicato
un album di canzoni di festa.
Quando ho sentito la notizia mi è scappato un sorrisetto, sapendo che lui
avrebbe avuto sicuramente un asso nella manica - un brillante atto di
sovversività, mancato ciecamente dal mainstream. Se sentite la traccia tre
all'indietro è possibile sentirlo dire a un gruppo di elfi natalizi parole sui
mali dei padroni della guerra.
Ma non c'è nessuno. Solo un martellare senza fine di ballate di Natale.
Giuda!
Altrettanto stupida quanto inevitabile la playlist con i titoli ritoccati delle
canzoni di Dylan , normale per una storia come questa.
Esempio: Don't Think Twice It's All White. Mr Tangerine Man. Snowin
'in the Wind. Ballad of a fat man.
Canzoni con le quali sono cresiuto , che ho passato ore ad ascoltare,
cantare , impararle la chitarra – farcite come un tacchino di Natale nel
forno proverbiale.
Non ho molti veri eroi. Tolstoj, Arsene Wenger e Dylan. Uno è morto, uno è
testardo come una vecchia capra e non suscettibile di cambiamenti. Ma avrei
dovuto aspettarmelo da Bob che l’avesse fatto prima o poi.
C'era quella canzone che parla del Mozambico, la strana fase religiosa, la
pubblicità per Victoria’s Secret e l'album pubblicato esclusivamente da
Starbucks.
Puntò tutta la sua carriera futura nell’andare in elettrico. Quello che
mi fa arrabbiare di più è che non ha bisogno di fare queste cose alla fine
della sua carriera.
Già le lamentazioni di Bob Dylan avevano risuonato in tutta la mia casa per
molte stagioni di festività.
Si cucinava la cena al suono di Blonde on Blonde e si facevano i soliti
giochi da
tavolo con Joan Baez Sings Dylan tutta la serata.
Erano perfetti canti di Natale, tranne quando mio padre si univa al coro .
Ora tutti questi ricordi felici dei periodi con la neve non hanno più
rilevanza.
Bob mi ha tradito e ha li rovinati.
Ma la cosa peggiore della sua ultima fatica è che mi sento in obbligo con
lui e sto
andando a comprarla.
Like a Rolling Stone, non ho scelta.
E non è perché tutti i profitti andranno ad aiutare le persone affamate in
tutto il mondo.
Gli utili dell'album potrebbe essere divisi tra iTrafigura ed i Talebani ma
io avrei ugualmente la mani sudate.
Questo è il problema con gli eroi. Una volta che li hai scelti non c'è
scampo. Le cose erano molto più semplici con Hacksaw Jim. Scommetto che
poteva tirar fuori grumi di sangue anche da quel traditore di Bob.
Cosa sembra Bob Dylan che canta le canzoni di Natale ?
By Seth Colter Walls
Cosa direste se Bob Dylan venisse a distribuire i doni nel vostro quartiere
alla vigilia di Natale?
"Senti, Bobby D. E' stato assolutamente travolgente ascoltare
'Must Be Santa', ma ti dispiacerebbe terribilmente cantare 'Idiot Wind'
mentre sei qui?"
Beh, questo è esattamente ciò che avreste fatto , se avesse un senso. Così, un
coro di sorrisetti dispregiativi e di chiacchiere da parrucchuiere hanno
accompagnato la recente notizia che Dylan aveva registrato un album di
Natale. Il Vaticano della Dylanologia, come sempre, guarda l'album come un
problema da risolvere. E 'uno scherzo? O un approfondimento delle radici
della musica? O è il continuo di questa ossessione che ha generato il suo
trio di recenti album ? Qualcos'altro?
La mia opinione , dopo un primo ascolto (Sony non ha fornito un ascolto in
anticipo del CD) è che non c'è alcun significato profondo o scherzoso da
trovare qui.
Chiunque tenti un collegamento ermeneutico tra la nuova versione di Dylan di
"Little Drummer Boy" e la sua recente riscrittura del brano di Willie
Dixon "I Just Wanna Make Love To You" è come se chiedesse di essere preso
in giro in piazza.
Qualunque cosa dica lo storico Sean Wilentz , queste nuove canzoni non
suonano come parte di un progetto di composizioni originali come Love and
Theft o Together Through Life. Non c'è niente di niente che li leghi a
qualsiasi altra cosa in catalogo di Dylan, neanche con Self Portrait. Ma
questo non è nemmeno un album scherzo-usa-e-getta, come alcuni sapientoni
hanno sospettato: tutti i proventi andranno in perpetuo) per un trio di
organizzazioni di beneficenza che combattono contro la fame nel mondo. Come
avrebbe dovuto fare il tirchio Dylan per associare un tale nobile scopo con
una premessa del tutto poco seria?
Quindi, se ogni album di Dylan si distingue in qualche modo, diciamo che
“Christmas in the Heart” raggiunge il suo status unico in virtù del suo
essere quello che è , e non quello che gli altri pensavano che fosse.. In
realtà, l’intenzione di rovinare il divertimento non può essere trovata in
quest’album : Lui cerca di cavarsela dai suoi problemi vocali in "Have a
Merry Little Christmas", cerca di mettere quel pathos beneaugurante nelle
sue devastate corde vocali, che riesce ad infondere in "Little Drummer Boy
"e in "O Little Town of Bethlehem". La canzone peggiore dell’album è "Here
Comes Santa Claus". Il Jolly del backing vocale e la sezione ritmica
cadenzata, sono malamente in contrasto con la voce di Dylan , si potrebbe
effettivamente fare meglio con il pendolo di un austero orologio che
rintocca nella mattina di Natale. Il resto del disco, però, è abbastanza
vivace per essere un piacere minore.
1-27.11.2005
2-5.5.2007
3-cinque volte: 25.4 a New Orleans, 2.8 a Joliet, 9.8 a Holmdel, 17.8 a
Wallingford, e il 15.11 a Londra. Sono 6 volte , hai dimenticato il 19/07 a Lake
Tahoe :o(
4-11 tribute band.
5-2 sono italiane,The Blakstones e Slow train band.
6-Forse al Zimmy's bar e restaurant,al 531 East Howard Street a Hibbing nel
Minnesota.Con 8.39 dollari si puo' mangiare la pizza highway 61,e devo dire
che è un locale che visiterei molto ma molto volentieri, chissa' perche'.
7-Across the borderline è di Cooder, Hiatt, Dikinson.
8-Hank Williams sr.
9-Guitar Legend del 1991con le seguenti canzoni:
All along the watchtower
Boots of spanish leather
Answer me my love(G.Winkler)
Shake Rattle & Roll(Shelley-cochan)
I'm going down (F.King)
Somethin'else (Cochran-Shelley)
Connection(Jagger-Richards
Can't turn you loose(Redding)
Ciao Benedetto.
32 punti - 2 di penalità per la 3° risposta non
giusta = 30 punti
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Ciao Tamburino.
Le risposte al quiz n.19:
1) 22.03.2009 a Stoccolma
2) 22.07.2007 a Albunquerque
3) sei volte: 25/04 a New Orleans; 19/07 a Lake Tahoe; 02/08 a Joliet; 09/08
a Holmdel; 17/08 a Wallingford; 25/11 a Londra. Tutte esibizioni in versione
acustica.
4) 11 bands
5) The Blackstones e Slow Train Band
6) Zimmi's Bar & Restaurant di Hibbing, 531 East Howard Street. Si tratta di
una pizza;
7) Ry Cooder, John Hiatte e Jim Dickinson. E' la title track dell'omonimo
album di Willie Nelson del 1993, in cui è inclusa Heartland di cui Bob è
coautore con Willie;
8) Hank Williams
9) Exsposures. E' una compilation del 1992, che contiene Shake, Rattle &
Roll di Charles Calhoun, eseguita da Bob e Keith all'expo '92 di Siviglia.
Questo è l'album
http://www.discogs.com/Keith-Richards-Exposures/release/1902763 e questo
è il video del brano
http://www.youtube.com/watch?v=s3_4-4uyF4I
Bacioni Marina
Exposures è accetabile , 36 punti
, XOXO :o)
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
1) In che data Bob ha eseguito del vivo l'ultima volta Cry A While ?
22 Marzo 2009 (al Berns Salonger. Stockholm, Sweden, tappa
inaugurale del tour europeo 2009. Questa la scaletta della serata, che
include l'unica performance live di sempre di Billy:
Most Likely You Go Your Way (And I'll Go Mine)
Señor (Tales Of Yankee Power)
I'll Be Your Baby Tonight
Stuck Inside Of Mobile With The
Memphis Blues Again
Tryin' To Get To Heaven
hings Have Changed
Watching The River Flow
8. Blind Willie McTell
I Don't Believe You (She Acts Like We Never Have Met)
I Believe In You
Honest With Me
Billy
Summer Days
All Along The Watchtower
Cry A While
Like A Rolling Stone
Forever Young
2) In che data Bob ha eseguito del vivo l'ultima volta To Ramona ?
15 Agosto 2009 (al Banner Island Park, Stockton,
California, penultima data del tour USA estate 2009.
Questa la scaletta della serata:
Ballad Of A Thin Man
Forever Young
Beyond
Here Lies Nothin' (Bob Dylan-Robert Hunter/Bob Dylan)
To Ramona
Rollin' And Tumblin'
Beyond The Horizon
Honest With Me
Ballad of Hollis Brown
Highway 61 Revisited
Workingman's Blues #2
Thunder On The Mountain
Like A Rolling Stone
Jolene
All Along The Watchtower
3) Quante volte Bob ha eseguito dal vivo A Hard Rain's A-Gonna Fall nel 2003
?
Sei (Fair Grounds Race Course. Heritage Fair, New Orleans,
Louisiana, 25 April 2003 - Harveys Outdoor Amphitheatre, Lake Tahoe, Nevada,
19 July 2003 - Route 66 Raceway, Joliet, Illinois, 2 August 2003 - PNC Bank
Arts Center, Holmdel, New Jersey, 9 August 2003 - Oakdale Theater,
Wallingford, Connecticut, 17 August 2003 - Brixton Academy, London, England,
25 November 2003)
4) Quante tribute band sono linkate ufficialmente su boblink ?
Undici: Bob Dylan Déja-vu, Nothin' But Dylan, Highway 61
Revisited, The Blackstones, Dillon A Bob Dylan Tribute, Dylanesque.co.uk, To
Bob, The New Fools, Slow Train Band, Like A Bob Dylan, Peter van Emden
5) E quante di queste tribute band linkate sono italiane ?
Due: The Blackstones, Slow Train Band
6) Dove si può mangiare il piatto "Highway 61 (wild mushroom pesto & sausage
& pepperoni)" ?
Da Zimmy's, al 531 E Howard St, Hibbing, MN 55746
7) Bob ha cantato diverse volte la cover di "Across The Borderline" , chi
sono gli autori ?
Ry Cooder, John Hiatt, Jim Dickinson. Il brano è stato
proposto da Bob in 61 occasioni, delle quali 53 nel solo 1986.
8) Bob ha cantato diverse volte la cover di "Honky Tonk Blues" , chi è l'
autore ?
Hank Williams. Il brano è stato proposto da Bob in otto
occasioni, tutte nel 1999.
9) Come si chiama l'album non ufficiale inciso dal vivo da Bob con Keith
Richards ?
Guitar Legends,
http://orad.dent.kyushu-u.ac.jp/dylan/uo13bkg.html, accreditato ad
entrambi, ma credo potrebbero essere valide anche risposte riferite ad altri
bootleg accreditati al solo Bob o al solo Keith.
Ciao Tamb, alla prossima!Otello
p.s. Bob ha riproposto Cry A While ieri 23 ottobre!!!!!! Ma la risposta fa
ovviamente riferimento alla data del quiz! :-)
Bravo Otello , 36 punti + 3 di "special
bonus" = 39 puntoni :o)
Ma noi “irregolari” rivendichiamo il “nostro” Jack
Kerouac
clicca qui
a
Sabato 24 Ottobre 2009
Che cosa è successo alla voce di Dylan??
di Paul Hoad
Mi sono messo a meditare su questa questione, dopo le prestazioni di Dylan
in "Things have changes" alla festa di Michael Douglas. E' su
youtube se volete vedere.
Mi sono chiesto : cosa è successo alla voce di Bob?
E 'così evidente, ma nessuno osa chiedere a Bob. Abbiamo avuto un DVD con 2
dischi e "memorie" , e una serie di ex musicisti e, naturalmente, Michael
Gray con il suo libro 100000 Dylan, ma nessuno ha mai posto la domanda , in
realtà “Cosa è successo alla tua voce?
OK mi piace Dylan e il suo recente successo è incredibile, tanto più in
considerazione del fatto che il suo registro superiore è andato e ha il
fiato molto corto. La mancanza di respiro non è un mistero. E' colpa di un enfisema
causato dal troppo fumo , tutto ben documentato dal set di Masked and
Anonymous.
L'equivoco è nella gente che dice che la voce di Dylan è stata degradata da
anni di canto e dalle ingiurie del tempo, un lento degrado. Bhe , queste
sono tutte cazzate ! Dillo a Jagger e Neil Diamond, Paul McCartney, Elton
John o Leonard Cohen, ecc ecc. Questi ragazzi cantano più o meno nelle stesse
tonalità di quando le canzoni sono state scritte. Certo, alcune delle note
di testa sono un rischio , ma anche dopo il cancro alla gola, Elton John
canta ancora con la stessa voce familiare. Il canto di Dylan è diventato
gracchiante , in un modo irriconoscibile che fa uscire un 10/20 percento
delle persone che di solito vanno a vedere i suoi spettacoli dal vivo.
UN MOMENTO! Io non sono uno di loro, ma questo mi permette di capire le
scuse che i fan di Dylan tirano fuori in difesa della “nuova” voce di Bob.
Di solito il ritornello è questo .. " lui sta reinventando se stesso
................. Dopo 40 anni che canta le stesse canzonei sta cambiando
gli arrangiamenti .... Lui non è un juke-box, ma un artista ", ecc ecc
,tutte
sciocchezze. Ad un certo punto tra il 1989 e il 1994 Bob ha perso la voce.
Un problema enorme è riuscire a fare un qualsiasi tipo di discussione
razionale su questo argomento con i fans di Dylan. Vedete, quei fans
prima hanno attaccato Bob quando la sua voce è diventata un gracidio. La
realtà li colpisce solo quando devono ammettere davanti ai loro bambini
prima di uno show che "Bob sta per dare un grande .. concerto stasera, ma
non sembrerà quello dei CD"
OK alcuni fatti. A un certo punto Dylan potrebbe facilmente prendere un MI o
addirittura on sol. Si può ascoltare questo nel suo primo disco, quando
cantava "Baby let me follow you down". Come Bob è avanzato negli anni ha
sviluppato un registro molto bello ma inferiore, Lay Lady Lay può essere un buon
esempio. Allo stesso tempo, egli non solo ha mantenuto un registro
abbastanza decente in alto, ma a volte lo ha alzato.
È possibile ascoltare alcune note alte nell' album “Infidels”. Se si ascolta
Il disco della Rolling Thunder dal vivo si sentirà Bob al suo meglio in
assoluto con una voce che la maggior parte di noi sarebbe fiero di avere.
Questo è stato a metà degli anni 1970. A metà del 1980 Bob andò in tour con
Tom Petty e cominciò a cantare in tonalità molto alte. Per esempio, se si
guarda "Real Live", sentirete cantare Bob "It's Alright Ma" un'ottava sopra.
Egli spinse veramente le cose al massimo.
Se si ascolta "Live Aid" si potranno ascoltare le sue note alte nasali.
Un pezzo veramente buono lo trovate su una performance di canto di LARS in
tonalità di Re su “Youtube" ! Ciò è particolarmente difficile da fare
(l'originale è in Do). Lui lo ha fatto.
Poi è successo qualcosa!
Il prossimo passo è vedere Bob a metà degli anni '90 con Unplugged.
OK canta LARS in La. Non Do, non ma in La.
La sua voce è tirata , ma ancora utilizzabile. Se vi è capitato di ascoltare
alcune delle outtakes, potreste capire quello che voglio dire.
A metà degli anni '80 le note molto alte, a metà degli anni '90 il tonfo
!!!!!!
Che cosa è successo?
Potrebbero essere stati dei noduli o che abbia rotto le sue corde vocali.
Credo anche che Dylan , e questo è da sottolineare , abbia fatto il suo
cosiddetto "abuso di sostanze" nel periodo dei primi anni '90. Ha anche
pubblicato alcuni CD di blues acustico in questo periodo per segnalare il suo cambiamento di direzione e magari convincere i fans ad
amare la "nuova" voce. Questo materiale si adatta alla sua voce senza
lasciare il gatto fuori dal sacco.
Non c'è stato il degrado progressivo, ha perso la voce di colpo e non ha mai
recuperato la sua gamma timbrica originale.
Il mio punto di vista è che il suo management , gestito da altri , non si è
preoccupato molto di questo doloroso problema.
I chitarristi di Bob per esempio, avrebbero dovuto imparare di nuovo tutti i
brani in tonalità diverse; le coriste avrebbero avuto bisogno di lavorare
sui nuovi pezzi, ecc , non penso sia stata una coincidenza il fatto che
Dylan fece a meno delle sue cantanti gospel proprio in quel periodo. Eh no
questo non è stato uno scherzo del destino !!!!!!!
Penso che questa era la storia di Dylan che aveva bisogno di essere
raccontata .. qualcuno sa tutto su questa storia !!!!!!!!!
Quello che i critici hanno detto di “Christmas in the
heart”
Tutti i giudizi critici vengono convertiteiin un scala di 100 punti. Se un
critico non indica un punteggio, si assegna un punteggio basato sulla
impressione generale data dal testo della recensione.
80 - Slant Magazine
Strano, ma ancora profondamente accogliente, "Christmas in the heart"
dipinge un quadro affascinante di vacanza: arrostire le castagne su un fuoco
aperto, Jack Frost che si gratta le orecchie.
80 - Tiny Mix Tapes
Alcuni lo ritengono dozzinale come altri dischi , come Dylan & the Dead.
Altri ancora lo classificano come una stranezza , come Self Portrait. E'
tutto e nessuno di questi.
75- Paste Magazine
Musicalmente, è meravigliosamente male, concettualmente, è semplicemente
meraviglioso.
70 - Pop Matters
Christmas in the heart è, in nessun ordine particolare: delizioso, sciocco,
intimo in un modo un po' falso, dolce, gonfiato, folle, datato,
sconcertante e amabile.
60 - All Music Guide
Oltre alla polka-veloce di Must Be Santa', che suona come una festa in
un’osteria, Dylan in realtà non avrebbe dovuto reinterpretare queste canzoni
con la sua band scricchiolante , ha perso un po 'di fascino – la frase
"dovremo cavarcela in qualche modo" di 'Have Yourself a Merry Little
Christmas,' cantato in apertura di 'O Come All Ye Faithful' nella sua
versione originale in latino - ma mai spingere le melodie in direzioni
inaspettate.
60 - Boston Globe
E 'un album decente con buone intenzioni.
60 - Rolling Stone
Bob Dylan celebra la hit parade di Natale alla vecchia maniera: Parte in
tromba , tanto quanto gli permette il suo baritono traballante , con una
band che mescola David Hidalgo con il R & B del chitarrista Phil Upchurch.
Reviews: Los Angeles,
California - Hollywood Palladium – october 14 , 2009
by Robert Salo
Non avevo intenzione di scrivere un altra recensione , ma dopo la mia ultima
dello show di Lake Elsinore nel mese di agosto ho promesso che avrei
recensito questo show si Hollywood e dal momento che nessun altro lo ha ancora fatto.....
eccola:
Non ho intenzione di citare canzone per coinvolgendo i miei
sentimenti più intimi, piuttosto voglio solo fare un commento generale.
Cold Irons Bound, Highway 61, Beyond here, Man in me, Twiddle Dee ,
Honest with sono state suonate con un rinnovato vigore e intensità, che non
avevo visto in Dylan da molto tempo. O forse dovrei dire la band di Dylan -
Dylan è SEMPRE IN - ma devo dire che Leopard Skin Pill Box e Jolene
mi hanno fatto quasi piangere di gioia - suonava così bene e strettoa(e
forte!) . Ho notato che il pubblico tendeva verso i giovani e FREAKIN LOVED
HIM !!!!! Io personalmente guardavo i ragazzi e le ragazze, alcune delle quali
sembravano avere 16 anni circa, ballavano e rocckavano totalmente occupati a
vivere i suoni di Dylan. E non erano lì con i loro genitori! Erano lì con i
loro amici. Hanno pagato il biglietto . Per vedere Dylan. Mi sorprende come
è possibile che Dylan ,senza una parola, ma forse solo con una canzone ,
attragga tante diverse generazioni di ascoltatori. Solo a pensare, TDDWE (il
momento in cui Dylan ha suonato in elettrico) è stato quasi 45 anni fa!
E guarda la sua influenza fino a quel punto già nel '65.
Al Palladium di Hollywood c'erano i fans con i capelli grigi e vecchi
ragazzi con le loro mogli, come in ogni spettacolo di Dylan. Ma la notte
scorsa erano in definitiva in minoranza. Fate che i giovani diventino i fans
più giovani. E un'altra cosa,
di solito dopo il terzo o quarto brano in uno show , il pubblico dei vecchi
che aspetta un “oldies” , deluso , comincia a lasciare la venue in
anticipo....l’ho visto ad ogni show di Dylan. Ma non in questo. Tutti quei
giovani fans sono rimasti fino all'ultima parola dello spettacolo. E poi
sono rimasti a grandi gruppi su tutto il marciapiede di fronte al luogo dopo
lo spettacolo.
Un altro concerto di Dylan veramente grande. Non so quando vedrò il
prossimo, ma spero che Charlie sia ancora con lui.
John Doe e la sua band hanno aperto lo show ma non hanno offerto offre molto
altro che un sistema di scarsa qualità del suono. Ho letto che Johnny Rivers
è stato grande nell’apertura della sera prima.
Un altro punto altamente inaspettato è stata la polizia che immiatamente ha
chiuso la strada dall'altra parte del Palladium per fare uscire la carovana
di Bob.
Ho smesso di contare arrivato a 35 auto della polizia. Anche se era
mezzanotte ho messo gli occhiali scuri e mi son messo dietro l'angolo per
mia sicurezza (la polizia mi spaventa).
Ora tutti voi , abbiate un felice Natale!
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Recensione di Tony Anderson
Ha voluto ricordare alcune riflessioni sul resoconto dello show di oggi al
Palladium. Entrambe le notti sono state molto ben frequentate, e la band è
sicuramente verso il rinnovo del contratto. "Gonna Change My Way of
Thinking" , ben tirata come un solido Rock” è stata l’opener , si come un
solid Rock . Charlie sembra aver svegliato anche Stu,
lasciandolo brillare qua e là offrendogli più spazio per qualche momento per
lui (il meno
rigido che ho visto da quando Stu nella band ).
Forgetful Heart è stato davvero convincente e per le nuove canzoni avevo
affinato l'orecchio. Po Boy aveva Donnie e Tony che storcevano il collo per
guardare i cambiamenti di accordo di Bob più attentamente. Bob ha suonato di
più la chitarra che nella prima notte, cosa che non vedevo da anni ,
mettendosi al centro della scena per suonare la chitarra in posizione quasi
verticale
, jammando con Charlie alcuni liks in "Highwater" .
Per coloro che vogliono sapere degli strumenti , Stu ha usato un Fender amp
Bassman come Top ed un 212 come cab. Ha anche qualcosa che sembra essere
della fabbrica “Divided by 13” , anche se il modello 412 con testata è
chiamato "Royal Albert 65".
Tony ha suonato con un Epiphone Bass Cabs, con diverse testate Bass in una
unità rack accanto a lui, per lo più teste Ashdown (EVO500 & EVOII).
Charlie sta suonando con due ampli , un Vox e un Fender Bassman o Blues Deville?
Bob suona la Korg CX3 organ con il Leslie. Good times.
Grazie Bob & band :o)
ciao Mr. T. , nuovo blog e nuova segnalazione
Con una porta che apre su un mondo meravilgioso (basta cliccare sulla
destra)
Segui qui
http://kafkabreaks.blogspot.com/
Un saluto
Dario The Agent
Mi piace sempre leggere i tuoi scritti
, sempre attivo , complimenti , ciao Mr.T.
Like a Rolling Stone- Live at the Great Saltair in Salt
Lake City October 19, 2009
Bob Dylan at Hollywood Palladium (1) - 10/13/09
Bob Dylan & his Band - Beyond Here Lies Nothin' -
Phoenix, AZ 10.17.09
Bob Dylan & Charlie Sexton jam out the end of "I'll Be
Your Baby Tonight," 10.17.09
a
Venerdi 23 Ottobre 2009
Set list: Denver, Colorado -
University of Denver - Magness Arena - October 21, 2009
1. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again (Bob on keyboard,
Donnie on pedal steel, Charlie on telecaster)
2. It Ain't Me, Babe (Bob on guitar, Donnie on pedal steel, (Stu on acoustic
guitar, Charlie on white Gretsch)
3. Beyond Here Lies Nothin' (Bob on keyboard, Donnie on trumpet, (Stu and
Charlie on stratocasters)
4. Most Likely You Go Your Way (And I'll Go Mine) (Bob on keyboard, Donnie
on lap steel, Stu on acoustic guitar, Charlie on stratocaster)
5. Cold Irons Bound (Bob center stage on harp, Donnie on lap steel, (Stu on
telecaster, Charlie on black Epiphone)
6. Workingman's Blues #2 (Bob center stage on harp, Donnie on pedal steel,
Stu on acoustic guitar, Charlie on stratocaster)
7. High Water (For Charley Patton) (Bob on keyboard, Donnie on banjo, (Stu
on acoustic guitar, Charlie on telecaster, Tony on standup bass)
8. Spirit On The Water (Bob on keyboard then center stage on harp, (Donnie
on pedal steel, Stu on telecaster, Charlie on stratocaster, Tony on standup
bass)
9. Honest With Me (Bob center stage on harp, Donnie on lap steel, (Stu on
stratocaster, Charlie on telecaster)
10. Man In The Long Black Coat (Bob on keyboard and harp, Donnie on lap
steel, Stu on acoustic guitar, Charlie on telecaster)
11. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard, Donnie on lap steel, (Stu
on stratocaster, Charlie on telecaster)
12. When The Deal Goes Down (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel, Stu on
acoustic guitar, Charlie on white Gretsch, Tony on standup bass with bow)
13. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard, Donnie on lap steel, Charlie
on silver telecaaster)
14. Ballad Of A Thin Man (Bob center stage on harp, Donnie on lap steel, Stu
and Charlie on telecasters)
(encore)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel, Stu on Les
Paul, Charlie on silver telecaster)
16. Jolene (Bob on keyboard, Donnie on lap steel, Stu and Charlie on
stratocasters, Tony on standup bass)
17. All Along The Watchtower (Bob on keyboard, Donnie on lap steel, Stu on
stratocaster, Charlie on telecaster, Tony on Rickenbacker bass)
Reviews: Los Angeles, California - Hollywood Palladium
- october 13 , 2009
by Ron Wells
Il Palladium di Hollywood è situato sul Sunset Blvd. a Hollywood, CA.
Costruito in stile Art Deco, l'interno può contenere circa 4.000 persone, è
fatto in parte in legno e in parte è una pista da ballo circolare, due
balconi che si affacciano sul pavimento, e lampadari appesi in un
semicerchio intorno alla pista da ballo. Ha aperto nel 1940 con l’ orchestra
di Tommy Dorsey e cantava uno sconosciuto con il nome di Frank Sinatra.
Un passaggio veloce per tutti ,dai Rolling Stones a James Brown a
Jimi Hendrix hanno suonato lì.
E questa sera il Palladium accoglie Bob Dylan.
La prima sorpresa è che Johnny Rivers è l'atto di apertura. Johnny
Rivers ? Yep, quel Johnny Rivers, che è lontano alcune decadi dai suoi
giorni di gloria al Whiskey a Go-Go sull'estremità opposta del Sunset Strip. Egli ha fatto un set breve , quaranta
minuti di greatest hits che comprendevano Mountain of Love, Poor Side of
Town, Memphis, Maybelline e Secret Agent Man. Niente male, e la folla è
stata generosa con il suo applauso.
Bob Dylan, aprendo la prima delle tre serate qui al Palladium, si presenta
alle 8:35 . E' subito evidente che qualcosa è diverso.
Le tastiere di Bob sono un pò più rivolte verso il pubblico e si
può anche vedere la sua faccia. Donnie è ancora dietro di lui accanto a
George, ma Tony e Stu si trovano sul lato opposto di fronte a Bob con
Charlie Sexton tra di loro. Charlie inizia immediatamente ad aggirarsi per
il centro della scena.
La prima canzone è Gonna Change My Way of Thinking da Slow Train e questo dà
il tono per la serata. Questa non è lo stesso
Bob Dylan Show di un anno fa. Egli ha reinventato se stesso e la sua band
ancora una volta, e Charlie è il punto focale di questo cambiamento.
Lui prosegue con Shooting Star, mentre prende il microfono al centro su uno
sfondo nero riempito di bianche "stelle".
E’ qualcosa che farà più di una volta, in questa serata, canta al microfono
in piedi davanti a lui, e contemporaneamente ne ha un altro nella mano
destra, che poi usa quando suona la sua armonica.
Segue poi Beyond Here Lies Nothin ', una delle quattro canzoni dall'album
più recente. Bob rimane al centro della scena con Donnie che ora suona la
tromba. Qual che è stato evidente fin dall'inizio è ora anche più evidente,
è che come Charlie si trova accanto a Bob lo sfida , lo pungola , suonando con lui
. Bob fa dei riff di armonica e Charlie risponde con la sua chitarra. Il
gioco è una cosa affascinante da guardare.
Se le prime tre canzoni non erano necessariamente le mie preferite, quello
che stava avvenendo sul palco era affascinante. L’interazione tra Bob e
Charlie continua, e la band è in ripresa per questo e suona con una
rinnovata energia e concentrazione.
Un cambiamento davvero.
Poi, incredibilmente, Bob prende la chitarra elettrica e di nuovo resta il
centro della scena per suonare Don't Think Twice, con Tony al contrabbasso.
La sua voce è solida e chiara come mai ho sentito prima, e , dal mio punto
di vista , il suono della band è tutto molto buono.
In Cold Irons Bound, Bob rimane il centro della scena, mentre alla canzone
viene dato un diverso arrangiamento che avevo sentito di
recente, e ancora una volta Charlie è lì con la sua chitarra a suonare
contro e con l’armonica di Bob.
Alla fine Bob torna alle tastiere per Most Likely You Go Your Way. Ma non
importa dove va, Charlie lo segue e si confronta con il tastierista. Bob
Dylan sembra avere un grande momento, aggiusta il suo suono e raccoglie la
sfida del suo riscoperto chitarrista.
My wife home’s town , con Donnie al mandolino, è suonato come gloriosamente
e sporca una canzone blues può essere. Tony fa girare il suo contrabbasso e
la jam della band rernde la canzone dura, più dura, più dura. Per me, questa
song prende in questo show un senso completamente diverso. Con Charlie che
cerca sempre Bob, che è ancora una volta alla chitarra, la band suona
stretta e forte, sulle martellanti vie del blues.
Per Stuck Inside of Mobile Bob ritorna ancora alle tastiere con Charlie il
centro della scena, accovacciato davanti al monitor, poi si rimette in piedi
per a spingere di nuovo il Maestro dei songwriter.
High Water vede Donnie con un suono meraviglioso di banjo con Tony che torna
di nuovo al contrabbasso. Bob si sposta ancora una volta al centro della
scena con la sua chitarra.
Lui e Charlie fanno botta e risposta l'un l'altro, anche se sembra difficile
che Bob possa tenere testa a Charlie. Bob lascia che le note della sua
chitarra parlino per lui, e poi Charlie risponde. Una versione molto bella
del questo brano, suonato in una notte piovosa in Hollywood.
Con Bob ora dietro le tastiere, per I Feel a change Comin on', che non è una
delle mie canzoni preferite del nuovo album, ma guardando il palco è più
divertente. Charlie è di nuovo in ginocchio davanti allo stadio, fino a
quando non si rialza per combattere quando Dylan prende l’armonica. C'è
molta energia su tutto ciò che accade sul palco, anche nelle canzoni non
piacciono molto, è impossibile essere lontani da ciò che è evidente di
fronte a voi, come le canzoni si trasformano in qualcosa che, si potrebbe
dire , nessuno ha mai sospettato che fossero.
L’affermazione è ovvia: vi è sicuramente una rielaborazione enorme in corso
con questa band e questo performer.
Highway 61, che è il vecchio cavallo di battaglia , viene fuori come
raramente ho sentito. Questa non è la stessa band più vecchia, e questa
canzone e questa band minacciano di tirar giù tutto.
Charlie è sempre irrequieto, accovacciato, in movimento, ora si mette in
fila a sinistra prima di marciare per tutto il palco e mettersi di fronte a
Dylan , lusingandolo a picchiare le tastiere ancora di più. Questo è
troppo divertente.
Nettie Moore , gocce di energia considerevole, ma perde intensità dopo la
canzone precedente. E' ancora una canzone bella e l’ hanno suonata molto
bene.
Thunder on the mountain ha dentro l'energia di questa rinata band. Charlie
suona parte del suo assolo in ginocchio davanti al monitor ancora una volta,
poi spinge se stesso e il gruppo ancora verso cose più difficili. Tutte i
musicisti sono molto concentrati, in questo momento, è una cosa molto bella
da vedere , mentre il vostro corpo danza insieme al tonante battere.
Ballad of a Thin Man porta Bob al centro ancora una volta, cantando in un
Microfono mentre ne tiene in mano un altro. Fa quasi delle pantomime mentre
canta la canzone: "Tu sai cosa sta succedendo qui, ma non si sa cosa sia,
non è così , Mr. Jones ?. "Be', lo so quello che è, è Bob Dylan, mai soddisfatto, sempre in movimento, in continua evoluzione, sempre
alla ricerca di qualcosa di nuovo e diverso nelle sue canzoni e per questo
tour, che ha scelto Charlie Sexton per iniettare nuovo sangue, nuova
vitalità nella sua band. Come la canzone continua, ci si accorge che l’ombra
di Bob è proiettata dalle luci di fronte al palco contro il nero della tenda
dietro di lui. Un uomo del mistero. Una presenza spettrale. Il contorno del
genio.
Come la band esce per il bis, Charlie si è tolto la giacca, l'unico della
band a farlo, ed ora indossa solo la sua nera t-shirt. Nelle vecchie regole
non ci sarebbe stato, Mr.Dylan ha sicuramente cambiato il suo modo di
pensare. Bob dice: "Grazie voi, amici "e introduce la band con alcune
osservazioni su un coppia di membri della band che non sono comprensibili dal
fondo della sala.
Like a Rolling Stone e All Along the Watchtower sono eseguite con la
meravigliosa Jolene tra di loro. Il bis, con Bob dietro le tastiere ancora
una volta, sono in primo luogo per i fans occasionali . Ancora, le canzoni
sono suonate bene ed il livello di energia di questa band non ha cedimenti ,
e anche Stu si esibisce in alcuni passaggi veramente belli.
La band si avvicina al fronte del palco e Bob fa un cenno al pubblico. Poi
se vanno. Sono le 10:30 e hanno suonato per quasi due ore ipnotizzanti.
Prima che la band salisse sul palco , uno dei brani diffusi per l’auditorium
è stato "You Better Move On". Non è un problema con Bob Dylan. Egli è sempre
in movimento, sempre cercando di cambiare, sempre alla ricerca di qualcosa
per tenerlo interessate e ispirato. Con l'aggiunta di Charlie Sexton, si è
constatato che qualcosa è cambiata. Se la scelta delle canzoni non è ciò che
si potrebbe aver sperato, si può dire che l’esecuzione della band era tutto
quello che si può desiderare. Questo è un modo ben focalizzato per la ricerca
di modi diversi per ampliare e reinterpretare alcune delle migliori canzoni
mai scritte.
Così ha voluto Dylan.
Dylan deve pagare Charlie Sexton a prescindere che tutti si chiedono perché
da quando è arrivato Sexton nella band il livello di energia è aumentato
enormemente. Ho visto Dylan circa 8 volte
negli ultimi 6 anni o giù di lì ma non è mai sato bello ed eccitante come
stasera , ne mai più forte ed energica. Dal momento che ha cominciato "I'm
Going to Gonna Change My Way of Thinking , la sua voce era forte e sembrava
davvero molto coinvolto.
La ragione di questo il fatto è che Dylan rispetta Sexton in un modo che non
ha per il resto della sua band , e le funzioni di Sexton sono come quelle di un direttore
d'orchestra che mantiene tutti gli altri sempre sulle punte dei piedi e
molto concentrati. Ha suonato alcuni assoli di grande valore e ha tenuto
il volume a un livello che non ho mai sentito prima di uno spettacolo Dylan.
Su alcune canzoni, come nella completamente rinnovata Highway 61 , e un vero
e proprio dondolo come Thunder on the Mountain , Sexton ha anche aumentato
il livello di qualcosa che sembrava quasi come feedback o rumore. Anche
Watchtower è rinata a nuova vita. Dylan ha risposto jammando con Charlie,
mentre sulla tastiera era grande (una grande organo di Dylan in Highway 61).
L'altra cosa grande: Dylan è stato fuori davanti al palco con la chitarra o
semplicemente cantando per circa la metà del set, nel resto è stato dietro la
tastiera (che per una volta si poteva sentire ).
Nel Palladium, una volta noto per il suono terribile e fangoso, ( Dylan e la
band hanno
realmente migliorato il suo loro sound) era energico. Lui ha sorriso e riso
anche un paio di volte. Dylan è stato anche un maestro di molti stati
d'animo stasera. E 'stato divertente per la maggior parte del tempo ,
probabile si sentiva "On His Way" , in Ballad of a Thin Man (aiutato da una
luce frontale) è stato minaccioso come un demente clown di una casa di
divertimenti, apocalittico e triste in Nettie Moore e nella commovente
Shooting Star era profondamente impegnato.
E ci sono state anche scorie come Beyond the Horizon / Spirit on the Water
(quasi la stessa canzone) e le noiose "Honest with me e A Million Miles e ,
maledizione , Tweedly Dee.
Mi è piaciuta anche l’apertura-Johnny Rivers la cui voce è esattamente la
stessa che sul suo hits del 1960. Ha fatto la bellissima canzone "Summer Rain" e
si è conclusa con "Secret Agent Man". Sembrava veramente in forma ed era
chiaramente divertito.
Inoltre amo vedere Dylan in sale da ballo più piccole piuttosto che in stadi
da Baseball o arene.
Alberto Cagnin ( P.M.A.) scrive ai Blackstones per
Lanny
Ciao Mick
ho sentito la triste notizia...
quando muore un musicista è come togliere una nota da una bella melodia
quando muore un musicista che ha suonato insieme a te è come togliere
all'improvviso il jack da un amplificatore
quando muore un amico musicista che ha suonato insieme a te è come spegnere
di colpo il mixer
I Blackstones non dimenticheranno Lanny, ne sono certo.
Così come noi non lo dimenticheremo - abbiamo anche una foto che mi hai
inviato tempo fa e che ho messo nel nostro sito
un abbraccio a te, caro Mick e a tutti i Blackstones
Alberto Cagnin
Caro Alberto , ho passato la tua mail
ai Blackstones certo che farà loro un immenso piacere vedere che Lanny è
ricordato da così tanti e sinceri amici :o)
Dato l'adorazione di Dylan per la musica degli anni '40 e '50 che ha immesso
suoi lavori più recenti, è sorprendente che ha aspettato così a lungo per
fare un album di Natale per il pubblico generico. L'affetto di Dylan e
l'interpretazione, spesso magistrale di canzoni che sono state tramandate di
generazione in generazione non ha esempi precedenti , quindi perché dovrebbe
essere un’album stagionale fuori discussione? Si potrebbe supporre che il
disco dovrebbe derivare da canzoni scelte dal coinvolgimento di Dylan nel
suo Theme Time Radio Hour Show. Se non altro, l’esplosiva touring band di
Dylan sarebbe in grado di ripetere le canzoni sul palco e poi il bardo
instancabile continuerà a portare avanti i suoi prossimi progetti.
Abbastanza esilarante, quando l'annuncio ufficiale è stato fatto che
"Christmas In The Heart" sarebbe stato pubblicato il 13 ottobre, alcuni miei
cognoscenti dei media hanno ridacchiato di derisione. Le domande sulla fede di
Dylan sono sempre attuali , come è stata la preoccupazione che questo album
facesse scattare un’ altra partecipazione nel movimento dei cristiani rinati. I critici
hanno divorato l’album
sostenendo che è l'equivalente dell’album del 21enne Dylan
"Self-Portrait", mentre altri hanno osservato che la voce di Dylan era
troppo inadatta per un suono come questo. Non è stato tanto cattiva la
stampa pensando Dylan avesse registrato con i Jonas Brothers, o peggio,
andare ancora in tour con i Grateful Dead.
La nostalgia che alimenta "Christmas In The Heart" è diligentemente
deferente al suo materiale di origine e si ascolta come un album che poi si
mette a prendere polvere nella soffitta di casa. "Christmas In The Heart" è
tanto magistrale nel catturare le immagini della stagione perfetta e tanto
di cattivo gusto nella sua esecuzione. Una versione vivace di "Here Comes
Santa Claus" apre l'album con Dylan che fa il verso al Gene Autry classico.
Un Dylan gracidante si giustappone contro la voce dei suoi cantanti del coro
può fornire un primo assaggio del surreale ma festoso disco. "Do You Hear
What I Hear" sembra essere OK, sebbene Dylan fa del suo meglio nel cantare.
Con una strizzatina d'occhio, Dylan è più piacevole nei pezzi secolari come
"Winter Wonderland" e la satura di suond zydeco "Must Be Santa",che fornisce
uno stridente segnale d'allarme verso la fine dell'album.
L'interpretazione di Sammy Cahn di "The Christmas Blues" si sente come una
scelta naturale per Dylan e offre uno sguardo a ciò che avrebbe potuto
essere. La sdolcinata overkill hawaiana di "Christmas Island" è redento
dalla semplicità di "The Christmas Song".
Mentre "Christmas In The Heart" non è l'abominio che è stato detto di
essere, nello stesso tempo non è la prova più evidente della rinascita di
Dylan. Tuttavia su questo album Dylan è colpevole di essere Dylan , e se
non vi piace la sua scelta delle canzoni o le sue interpretazioni , non è
poi troppo male. Il rovescio della medaglia è che, se l'umore fosse stato
po' meno rigido e meno riverente, Dylan avrebbe creato uno dei più
interessanti album di Natale di sempre.
(Fonte: ventvox.com)
a
Giovedi 22 Ottobre 2009
Review: Berkeley, California
- Greek Theater - october 11, 2009
Sfida di Dylan tonificante, frustrante
by Aidin Vaziri, Cronista di Pop Music Critic
Il ritorno di Bob Dylan a Berkeley, dove ha suonato uno dei suoi primi
spettacoli elettrici con gli Hawks più di quattro decenni fa, ha chiaramente
significato molto nella platea del teatro Greco. Dove altro si pensi di
trovare più persone le cui vite sono intrecciate in modo del tutto completo
con le canzoni del 68enne cantante folk di politica e di liberazione
personale che nella città che ha dato al mondo il Free Speech Movement ?
Ma per Dylan, che è fondamentalmente sulla strada da quando sono state
erette le statue dell'isola di Pasqua, questo è chiaramente solo un altro
stop sulla strada per il prossimo show.
Mentre i Rolling Stones e Paul McCartney hanno scelto la strada dei
mercenari - grandi tour infarciti di grandi successi ogni pochi anni -
Dylan ha scelto di fare qualsiasi cosa vuole , e al diavolo tutto il resto.
Se questo significa vestirsi come lo zio untuoso Jack White, mettersi dietro
le tastiere elettriche e portare la sua band indisciplinata attraverso uno
show da 100 minuti, ricco di canzoni apparentemente tirate fuori dal suo
cappello spagnolo che sembra un appartamento, va bene così.
Nulla è cambiato molto dall'ultima volta che Dylan è stato nella Bay Area,
molto tempo fa . Il bis, ancora una volta ha visto bruciare la sua band
attraverso contundenti esecuzioni di "Like a Rolling Stone" e "All Along the
Watchtower", mentre tutto il resto - dal 1964 "The Lonesome Death di Hattie
Carroll," fino a "Jolene" - è stato eseguito come una marcia funebre
lolloping , avvolta in chitarre e forti raffiche abrasive, con Dylan non
tanto a cantare la canzone, ma come se tossisse le parole attraverso il naso.
La sua sfida è stimolante quanto frustrante. L'esplosione farsesca delle
corde e la voce tonante che maliziosamente lo presentò come "la voce della
controcultura 1960", nella parte principale dello spettacolo ha messo in
chiaro che Dylan non aveva intenzione di fare un viaggio attraverso la
nostalgia, come i suoi fan che erano seduti trasportati da dolci canzoni
d'amore bonario e assoli di armonica che caratterizzano il suo più recente
modo di esibirsi, però, sembrava anche disposto a compiacerli , ma alle sue
condizioni.
Do You Hear What I Hear? In Defense of Dylan "Christmas
in the heart"
by Pete Chianca
L’altro giorno sono andato alla posta ed ha cominciato a nevicare ! Allora ho
pensato che era il momento di fare alcune osservazioni sull'album di Bob Dylan
di Natale, “Christmas in the Heart”.
No, non è male - in realtà, credo di poter dire (oserei dire?) che mi piace ,
come un bambino che ama un giocattolo nuovo o Santa Claus a cui piace il pudding
ai fichi. Ma mi sento l'obbligo di avvertire che, se non vi piace sentire la
gola gracchiante di Dylan , questo vi farà grattare la testa ancor più di Together
Through Life. OK, molto di più.
Personalmente, io sono un sostenitore del canto di Dylan, la sua voce può
essere non convenzionale (OK, shot), ma ciò che egli fa con tale strumento
malconcio e vecchio non cessa mai di stupirmi – pensate a Clapton che suona
il blues con una vecchissima , scordata Stratocaster. E il suo recente album
benefico mette in evidenza le intemperie nella sua voce, molto di più del
suo vecchio stile nasale-Whit adatto ai suoi lavori degli anni '80.
Ma la voce roca di Bob può stare con il Natale? Sì, ci sono momenti in cui
sembra evidente, esilarante, ridicolo, ma per la maggior parte, a me, sembra
accorato, nostalgico, triste, speranzoso e divertente - in realtà, a volte
tutte queste cose assieme. A differenza di alcuni altri album natalizi
incisi da cantanti con voce (buona) più tradizionale, sembra davvero di
sentire "The Blues Christmas" arrugginito.
Concesso, ci sono alcune cose che Bob non avrebbe dovuto tentare - la nota
alta alla fine di "Do You Hear What I Hear" è probabilmente peggiore di
quella del suo Vangelo che era "I Believe in You". Posso solo immaginare il
male che avrebbe causato ai timpani di Mahalia Jackson , li avrebbe fatti
esplodere. In realtà, molte di queste canzoni mi ricordano periodo religioso
di Dylan, dove il suo desiderio di esplorare questo genere sembra mostrare
l'evidente inadeguatezza della sua voce per fare questa musica.
Per quanto riguarda la sua decisione di cantare e di inserire negli
arrangiamenti lo stile anni 50’, e cantanti coristi dello stesso periodo ,
può essere un bavaglio - ma io non la penso così. Prese dai concerti che
metteva in onda durante il suo show radiofonico , Theme Time Radio
Hour, dove faceva escursioni nella sua memoria di ragazzo , penso che si tratti di un vero e proprio
omaggio alla musica , musica che ha probabilmente sentito che si sprigionava dai
diffusori metallici dei dime-stores durante la sua infanzia in Hibbing,
Minnesota.
Così ascolto “Christmas in the heart” in modalità di ripetizione da ora fino
al 25 dicembre, e anche dopo? Probabilmente no - anche se si può dire che la
polka di Dylan in "Must Be Santa" resteà sulla mia playlist di vacanza per
tutta l'eternità. E devo ammettere di essere un po 'deluso dal fatto che Bob
non ci ha messo almeno un brano originale, ma forse non sarebbe stato in
tema. Ma dopo pochi ascolti , ho deciso che questo disco mi fa, beh, felice.
E per chi preferisce un coro più celeste in questo periodo dell'anno, va
bene lo stesso. Ci sono un sacco di copie di Mariah Carey "Merry Christmas"
nei negozi per loro.
Tutti i diritti d'autore degli Stati Uniti di Bob Dylan andranno a favore
dell'associazione di carità Feeding America.
La serata in memoria di Lanny , Alberto Cagnin a Dario Girardo
caro Dario , grazie per la data che ci comunichi
per noi sarà difficile essere presenti, vista la distanza e gli impegni -
purtroppo non solo di tipo musicale...
è ancora vivo in noi il ricordo della bellissima serata all'agriturismo La
Boccia di Città di Castello, dove proprio Lanny ha suonato il basso con noi.
un caro saluto a tutti
un abbraccio a tutti i Blackstones
e in particolare ai familiari di Lanny
un caro saluto alla Slow Train Band
ad Al Diesan e a tutti i partecipanti
"I've got nothing but affection
for all those who sailed with me"
Set list: Magna, Utah - The Great Saltair - October 19,
2009
1. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again (Bob on keyboard)
2. Señor (Tales Of Yankee Power) (Bob center stage on harp)
3. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on guitar)
4. Beyond Here Lies Nothin' (Bob on keyboard, Donnie on trumpet)
5. I Don't Believe You (She Acts Like We Never Have Met) (Bob center stage
on harp then went to keyboard)
6. The Levee's Gonna Break (Bob on keyboard)
7. Beyond The Horizon (Bob center stage on harp)
8. High Water (For Charley Patton) (Bob on guitar, Donnie on banjo)
9. I Feel A Change Comin' On (Bob on keyboard)
10. Desolation Row (Bob on keyboard and harp)
11. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
12. When The Deal Goes Down (Bob on keyboard)
13. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
14. Ballad Of A Thin Man (Bob center stage on harp)
(encore)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
16. Jolene (Bob on keyboard)
17. All Along The Watchtower (Bob on keyboard)
RICORSO
Per l’annullamento parziale del provvedimento emesso in data 19 ottobre 2009
con il quale veniva considerata errata la risposta n. 9 al dylanquiz n. 18
***
La Sig.ra Marina Gentile, nella sua qualità di dylaniata senza scampo,
rappresentata e difesa da sé medesima, elettivamente domiciliata, per il
presente atto in Highway 61
PREMESSO
- Che codesto Ill,mo Tamburino nel bandire il dylanquiz n. 18, ha formulato
la seguente domanda (n. 9): In quale poesia Bob Dylan cita Duluth ?;
- che la sottoscritta inoltrava risposta al quesito del seguente tenore
letterale: 11 Outlined Epitaphs, poema scritto nei primi anni sessanta,
composto, appunto da 11 epitaffi abbozzati, e quello in questione è il
secondo, ove a proposito di Duluth Bob afferma "Non ho ricordi della mia
città natale tranne che il suono delle sirene da nebbia la bruma
piovigginosa e gli speroni rocciosi non ho trattenuto sensazioni delle
colline del Lago Superiore ... ... ";
- che codesto Ill.mo Tamburino riteneva la risposta errata affermando che in
tale verso risulta citata la citta di Hibbing mentre Bobby ha citato la
città di Duluth in “Something there is about you”;
CONSIDERATO
- che con la domanda n. 9 codesto Ill.mo Tamburino chiedeva ai partecipanti
al quiz di indicare in quale poesia fosse menzionata Duluth e non in quale
testo di una canzone Bobby avesse citato la sua città natale;
- che, se è vero che ogni testo del nostro amato potrebbe essere considerato
una poesia, tuttavia quando si utilizza tale vocabolo, indiscutibilmente ci
si intende riferire ad uno dei vari componimenti cui tale definizione è
convenzionalmente riferita; componimenti che devono essere tenuti distinti
da quelli concepiti per essere messi in musica, giacché diversamente
opinando non vi sarebbe possibilità di operare alcuna diversificazione con i
testi delle canzoni;
- che il verbo “citare” è si un sinonimo di “menzionare” ed ha si il
significato del riportare in un testo qualcosa di altri, ma esprime anche il
concetto del fare riferimento a qualcosa in senso figurato, allegorico;
- che “11 Outlined Epitaphs” è indiscutibilmente considerato un componimento
poetico e come tale è qualificato dai critici, ed altrettanto
indiscutibilmente il secondo epitaffio contiene una citazione, nel senso di
riferimento figurato, alla città di Duluth, sebbene contenga anche la
esplicita menzione della città di Hibbing;
- che al contrario “Something there is about you” non è qualificabile come
“poesia” in senso stretto ed è, invece, il testo di una canzone dell’album
Planet Waves;
- che, pertanto, la risposta formulata dalla sottoscritta è pienamente
conforme al quesito posto e, conseguentemente il provvedimento adottato
appare affetto da manifesta illegittimità per travisamento della
fattispecie.***
Tutto ciò premesso e considerato, la sottoscritta
RICORRE
a codesto Ecc.mo Mr. Tambourine, affinché, in accoglimento delle suesposte
ragioni, Voglia annullare il provvedimento impugnato nella parte in cui ha
considerato errata la risposta n. 9 e per l’effetto riattribuire i due punti
decurtati con il conseguente aggiornamento della classifica del perfetto
Maggiesfarmer. Con riserva di adire il Tribunale di Maggie’s Farm in
composizione collegiale in caso di mancato accoglimento e di richiedere
anche il ristoro delle spese di lite in misura non inferiore al costo di due
biglietti per ognuno dei concerti di Bob del prossimo tour italiano.
Marina Gentile
p.s.: se avessi impostato un ricorso amministrativo di questa specie
all’esame di avvocato, mi avrebbero bocciato senza appello!!! Mi raccomando,
che rimanga tra amici, che se lo legge qualcuno del mio ordine di
appartenenza mi cancellano dall'albo.
Baci, :o) Marina
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Ill.mo Avvocato Marina Gentile ,
ho esaminato con attenzione il suo ricorso ed al riguardo esprimo quanto di
seguito:
La domanda : "in che poesia Dylan cita Duluth" è stata posta in modo giusto
, ma poteva avere due risposte diverse ma ugualmente accettabili.
Duluth's an iron ore shipping town in Minnesota
It's built up on a rocky cliff that runs into Lake Superior
I was born there - my father was born there -
My mother's from the Iron Range Country up north
The Iron Range is a long line a mining towns
that begin at Grand Rapids and end at Eveleth
We moved up there to live with my mother's folks
in Hibbing when I was young -
Hibbing's got the biggest open pit ore mine in the world
Hibbing's got schools, churches, grocery stores an' a jail
It's got high school football games an' a movie house
Hibbing's got souped-up cars runnin' full blast
on a Friday night
Hibbing's got corner bars with polka bands
You can stand at one end of Hibbing's main drag
an' see clear past the city limits on the other end
Hibbing's a good ol' town
I ran away from it when I was 10, 12, 13, 15, 151/2, 17 an' 18
I been caught an' brought back all but once
I wrote my first song to my mother an' titled it "To Mother"
I wrote that in 5th grade an' the teacher gave me a B+
I started smoking at 11 years old an' only stopped once
to catch my breath
I don't remember my parents singing too much
At least I don't remember swapping any songs with them
Later I sat in college at the University of Minnesota
on a phony scholarship that I never had
I sat in science class an' flunked out for refusin' to watch
a rabbit die
I got expelled from English class for using four-letter words
in a paper describing the English teacher
I also failed out of communication class for callin' up
every day and sayin' I couldn't come
I did OK in Spanish though but I knew it beforehand
I's kept around for kicks at a fraternity house
They let me live there an' I did until they wanted me to join
I moved in with two girls from South Dakota
in a two-room apartment for two nights
I crossed the bridge to 14th Street an' moved in above
a bookstore that also sold bad hamburgers
basketball sweatshirts an' bulldog statues
I fell hard for an actress girl who kneed me in the guts
an' I ended up on the East Side a the Mississippi River
with about ten friends in a condemned house underneath
the Washington Avenue Bridge just south a Seven Corners
That's pretty well my college life
After that I thumbed my way to Galveston, Texas in four days
tryin' to find an ol' friend whose ma met me
at the screen door and said he's in the Army -
By the time the kitchen door closed
I was passin' California - almost to Oregon -
I met a waitress in the woods who picked me up
an' dropped me off in Washington someplace
I danced my way from the Indian festivals in Gallup, New Mexico
To the Mardi Gras in New Orleans, Louisiana
With my thumb out, my eyes asleep, my hat turned up
an' my head turned on
I's driftin' an' learnin' new lessons
I was making my own depression
I rode freight trains for kicks
An' got beat up for laughs
Cut grass for quarters
An' sang for dimes
Hitchhiked on 61 - 51 - 75 - 169 - 37 - 66 - 22
Gopher Road - Route 40 an' Howard Johnson Turnpike
Got jailed for suspicion of armed robbery
Got held for four hours on a murder rap
Got busted for looking like I do
An' I never done none a them things
Somewheres back I took time to start plain' the guitar
Somewheres back I took the time to start singin'
Somewheres back I took the time to start writin'
But I never did take the time to find out why
I took the time to do those things - when they ask
Me why an' where I got started, I gotta shake my head
an' weave my eyes an' walk away dumfounded
From Shreveport I landed in Madison, Wisconsin
From Madison we filled up a four-door Pontiac with five people
An' shot straight south an' sharp to the East an'
in 24 hours was still hanging on through the Hudson Tunnel -
Gettin' out in a snowstorm an' wavin' goodbye
to the three others, we swept on to MacDougal Street
with five dollars between us - but we weren't poor
I had my guitar an' harmonica to play
An' he had his brother's clothes to pawn
In a week, he went back to Madison while I stayed behind an'
Walked a winter's line from the Lower East Side
to Gerde's Folk City
In May, I thumbed west an' took the wrong highway to Florida
Mad as hell an' tired as well, I scrambled my way back to
South Dakota by keepin' a truck driver up all day an' singin'
One night in Cincinnati
I looked up a long time friend in Sioux Falls an' was let down,
worried blind, and hit hard by seein' how little we had to say
I rolled back to Kansas, Iowa, Minnesota, lookin' up
ol' time pals an' first-run gals an' I was beginnin'
to find out that my road an' their road
is two different kinds a roads
I found myself back in New York City in the middle part
a summer staying on 28th Street with kind, honest
hard-working people who were good to me
I got wrote up in the Times after playin' in the fall
at Gerde's Folk City
I got recorded at Columbia after being wrote up in the Times
An' I still can't find the time to go back an' see why an' where
I started doing what I'm doing
I can't tell you the influences 'cause there's too many
to mention an' I might leave one out
An' that wouldn't be fair
Woody Guthrie, sure
Big Joe Williams, yeah
It's easy to remember those names
But what about the faces you can't find again
What about the curbs an' corners an' cut-offs
that drop out a sight an' fall behind
What about the records you hear but one time
What about the coyote's call an' the bulldog's bark
What about the tomcat's meow an' milk cow's moo
An' the train whistle's moan
Open up yer eyes an' ears an' yer influenced
an' there's nothing you can do about it
Hibbing's a good ol' town
I ran away from it when I was 10, 12, 13, 15, 151/2, 17 an' 18
I been caught an' brought back all but once.
Questa era la risposta giusta al quesito.
Va però specificato che in senso più allargato , Dylan è considerato la voce
di una generazione per i suoi testi e non per le sue canzoni , ed il poeta
laureato del rock n’ roll , ragione per la quale i testi delle sue canzoni
possono essere a giusto merito considerate poesie.
Questo apriva la possibilità di una seconda risposta :
2) -"Something there is about you" ( seconda strofa ) :
"Thought I'd shaken the wonder and the phantoms of my youth
Rainy days on the Great Lakes, walkin' the hills of old Duluth.
There was me and Danny Lopez, cold eyes, black night and then there was Ruth
Something there is about you that brings back a long-forgotten truth."
Ogni altra risposta deve per forza di cose essere considerata sbagliata
perchè non appare la parola "Duluth".
Per queste ragioni devo respingere il Suo ricorso , ferma restante la
facoltà della S.V.Ill.ma di ricorrere al Tribunale Supremo di Maggie’s Farm
il cui Giudice Unico è il Mega-Magistrato-Galattico Sig. Michele “Napoleon in rags” Murino.
Le invio i miei più distinti saluti rinnovandoLe tutto il rispetto e la
stima per la sua persona.
Con affetto , :o) Mr. Tambourine
P.S. : Il suo ricorso è intestato ad un certo Sig. Tamburino che non ho il
piacere di conoscere :o(
Perché dovrebbe essere una sorpresa che Bob Dylan ha finalmente registrato
un album di musica di Natale? Le più grandi Star discografiche delle Major,
da Bing Crosby (che ha fatto della sua carriera un corollario di Natale),
Perry Como, Frank Sinatra , Elvis Presley, Jimmy Buffett ed i Beach Boys, e
tutte le celebrità che hanno prestato la loro voce al colore rosso dello
spettacolare nastro avvolto sulle collezioni di Natale del 1960 hanno
contribuito a modellare l' evento per gli americani, e - in misura minore -
in tutto il mondo.
Gli amici di Dylan e colleghi hanno fatto album di Natale, anche a
prescindere dalle loro origini e convinzioni religiose. Johnny Cash e Willie
Nelson hanno entrambi registrato le canzoni di Natale. Barbra Streisand, la
sua vicina di casa di Malibù, ha fatto un album di Natale nel 1967 che era
di senso molto religioso, con "Ave Maria" e "The Lord's Prayer" (così come,
senza alcuna ragione apparente, diverso da quello di dimostrare che si
potrebbe cantare come Julie Andrews. Gli albums di Neil Diamond del 1992 e
nel 1994 di Natale sono appena stati riconfezionati col rosso-ciliegia per
l’uscita dalla Columbia, anche oggi, col titolo di "A Cherry Cherry
Christmas”. L'album contiene due nuove canzoni di Diamond, la title track e
"Christmas dream".
Quindi, anche senza precedenti , una cosa doverosa da fare
per un popolare cantante è pubblicare un album di Natale. Abbiamo sentito da
“Dylan's Theme Time Radio Hour" quanto gli piace la storia della musica, e
qui, lui è impegnato con le tradizionali, sentimentali, religiose, canzoni
popolari di Natale. Quello che si sente qui è che lui è seriamente e
profondamente impegnato, una cosa nella quale, dopo l’uscita di tutti i suoi
album del passato ad eccezione , forse, del tanto criticato "Self Portrait"
non succedeva più. Sta lavorando con un gruppo di musicisti coi quali sembra
divertirsi un sacco, dispensando a piene mani il suo notevole ,e, a volte
deprecato , senso dell 'umorismo, nonché - una prima assoluta per Dylan -
sta dando tutto in beneficenza.
Sean Wilentz, giornalista del The Daily Beast, dice che
Dylan ricalca le orme di Woody Guthrie in riferimento allo spirito
caritatevole di Dylan, per dare tutti i proventi del disco ad organizzazioni
di soccorso contro la fame, fornendo una cena di Natale per le famiglie
bisognose . Bob sia benedetto per questa impresa, non importa quello che
pensate del disco una volta che l’avrete ascoltato nella sua interezza.
Che cosa vediamo, quando guardiamo “Christmas in the
Heart” ? L'immagine della copertina di un portatore di regali su una
slitta disegnata in stile russo, cosa già riportata ampiamente in Internet.
Così, in altro modo, è l'immagine sul retro della copertina: Bettie Page, la
famosa pin-up con le sue calze, i corsetti, i tacchi a spillo , la corta
pelliccia aperta , vestita come un piccolo Babbo Natale , le mani sui
fianchi come una Femlin. La Page è stata Miss Playboy nel gennaio del 1955,
nella famosa foto in cui lei tiene un ornamento per l'albero di Natale,
indossando solo un cappello da Babbo e una strizzatina d'occhio.
E' una foto che era destinata a dormire col tredicenne Bobby Zimmerman, se
avesse potuto metterci le mani sopra quando stava ad Hibbing in quel tardo
inverno o all'inizio della primavera.(Rinata di nuovo a Key West, nel 1959,
la Page avrebbe continuato a lavorare come missionaria in Angola, in una
organizzazione umanitaria con lo stesso spirito natalizio della tradizione).
La foto all'interno è quella di una banda di sgangherati-Babbi Natale-in
parata, che suonano dei fiati, è stata scattata per le strade di Roma nel
2000 da Leonard Freed. E la cover posteriore dell'album, che è di un colore
blu profondo e rappresenta i tre Re Magi che seguono la stella cometa , è
stata realizzata dal grafico Ed Fotheringham, un illustratore che aveva
fatto dei lavori per Elvis Costello, Mudhoney, il Rev. Horton Heat e The New
Yorker (opere eseguite principalmente per pittori e musicisti o per i grandi
del jazz o del punk rock).
I testi non sono allegati alla confezione. Non ne abbiamo necessariamente
bisogno in realtà , allora che facciamo adesso? Quando il lettore comincia a
far girare il CD che sembra un vecchio disco - tutti ci sentiamo familiari
come vecchi amici in vacanza. I brani, "Hark the Herald Angels Sing" (uno
standout), "O Come All Ye Faithful / Adeste Fideles", "The First Noel," e "O
Little Town of Bethlehem" - tutti canti tradizionali - sono stati scelti da
Dylan stesso. Insieme con i membri della sua backing band, l'album presenta
l’aggiunta di David Hidalgo alla chitarra, fisarmonica, mandolino e violino,
Phil Upchurch alla chitarra, Patrick Warren al pianoforte, organo, e
Celeste. Il coro è composto da Amanda Barrett e Abby De Wald delle Bops
Ditty, dal cantante e composiore Bill Cantos, e , così si è autodefinito -
il freelance vocalist Randy Crenshaw, e Walt Harrah, che si esibiscono
insieme al quartetto gospel Haven of Rest ( con Jeff Gunn); e Nicole Eva
Emery dei Lovebird. Sono personaggi diversi e variopinti, una piccola
Rolling-Thunder improvvisata.Vorrei che tutti potessero andare in tour con
Bob.
L'album si apre con il suono delle campane jingle di "Here Comes Santa
Claus." Gene Autry, il cowboy cantante di Hollywood ha scritto la canzone,
quando Dylan era un ragazzino. Natale dovrebbe essere un periodo felice, sii
felice per il compleanno di Gesù o per Babbo Natale ed i regali, o entrambi.
Ricordo la cacofonica gioia della scoperta di Ebenezer Scrooge nel giorno di
Natale? "No nebbia, chiara, luminosa, gioviale, mescolata al freddo,
tubazioni per scaldare il sangue , sole d'oro; celeste cielo, dolce aria
fresca; campane allegre. Oh, glorioa, Gloria!"." Here Comes Santa Claus ",
ha questo stesso suono dickensiano, e Dylan e la sua squadra sembrano farlo
orgogliosamente : brillante David Hidalgo, una vera scintilla strumentale, e
il canto si sovrappone con gioia felice. Vorresti essere la persona che
suona le campane della slitta.
Le voci maschili e femminili si mischiano per cantare assieme in un botta e
risposta con Bob in questa canzone, come nelle canzoni dopo. Lui è il
direttore d'orchestra, e sono un coro felice di ripetere la risposta. Quando
tutti cantano all' unisono , è veramente bello poter ascoltare Dylan con
qualsiasi tipo di cantanti che lo circonda. Eravamo abituati , molto tempo
fa, quando Dylan era abbastanza contento di condividere il microfono con
Rick e Richard e Levon, ma è stato un po' così anche con la bella voce di
Larry Campbell e con Tom Petty, ai quali era consentito di cantare in
armonia con lui sul palco. E 'bello sentire il "Natale nel Cuore." C'è
qualcosa di veramente commovente sulla qualità della condivisione vocale, a
turno, e la collaborazione.
"Do You Hear What I Hear?" Era, un tempo, concepito come una canzone di
protesta - sulla scia della crisi dei missili di Cuba, nel 1962. Dylan non
canta in questo modo, egli dà una lenta versione Texana in 2 quarti da sedia
a dondolo, anche se il drumming di George Recile ha ancora una rat-a-tat-tat
ritmo di tipo militare. La voce di Dylan è sola per la maggior parte di
questa canzone, ed è al suo meglio , come è il caso nelle canzoni di altri,
usata nel suo registro più basso , tenorile , alla Johnny Cash , e il ricco
Rumble è presente non solo quando Dylan arriva alla fine di una frase , ma
anche quando canta a bassa voce il timbro rimane risonante.
Da secoli il Natale è una stagione sentimentale, ed anche romantica - un
momento per tenere le mani sulla neve, passeggiare in un paesaggio
invernale. "Winter Wonderland" inizia con un coro di campane, e un Dylan che
fa lo zio, l'uomo di buono umore, si unisce al divertimento in stile Bing
Crosby, si può quasi immaginarlo in giacca di tweed, ... quasi. La canzone
si sente che è intensamente americana. Il giovane Bobby Zimmerman, che
cresce in una famiglia ebraica nel Minnesota, circondato da tradizioni
natalizie nel Middle West del 1940, che Scott Fitzgerald aveva evocato solo
venti anni prima nel Grande Gatsby: "Quando siamo usciti fuori nella notte
d'inverno c’era la neve vera, la nostra neve, cominciò a stendersi accanto a
noi e brillava contro i vetri delle finestre, e le luci soffuse delle
piccole stazioni del Wisconsin nelle quali grossi braceri riscaldavano
l’aria. Abbiamo respirato profondamente il profumo della neve mentre
tornavamo dalla cena con i vestiti ghiacciati, indicibilmente consapevoli
della nostra identità, con questo paese in queste ore uniche , prima di
confonderci di nuovo in maniera indistinta col resto della gente. Questo è
il mio Middle West, non il grano o le praterie o la mia perduta città
svedese, ma l'emozionante ritorno dei ricordi della mia giovinezza, coi
lampioni e la slitta e le campane nel buio gelido, e le ombre delle corone
di agrifoglio uscenti dalle finestre illuminate che si stagliavano sulla
neve ".
"Hark The Herald Angels Sing" è la mia canzone preferita dell’album. Dylan
continua nella vena americana, e canta in stile Woody, pronunciando "gloria"
e "nato" con un "aw" in loro, offrendo una cantato nasale come "saaang," e
l'abbandono della “t” di Cristo. La dolcezza e la chiarezza delle voci delle
donne nel background si richiamano al suono della canzone Herald angels',
una performance da vecchie canzoni natalizie.
"I'll Be Home for Christmas", sembra in un primo momento essere crudelmente
veritiera - si può ascoltare ogni esitazione, e l'occasionale vacillare e la
rottura della voce di Dylan. Poi ti rendi conto che è una performance di un
cantante che è triste perchè, quest'anno, non sarà a casa per Natale. La
malinconia e il tono tragico della canzone, richiedono la voce di un
cantante come quella di Bob, quando canta del vischio e dei regali sotto
l'albero per lui, quando torna a casa - se tornerà a casa. “ La Vigilia di
Natale mi troverete dove brilla la scintilla dell' amore / sarò a casa per
Natale, anche se solo nei miei sogni." Il romanzo del focolare e la casa
avevano un effetto potente nella canzone originale nel 1943 per la sua
impostazione in tempo di guerra - Walter Kent, che ha composto la melodia,
aveva composto anche Vera Lynn's World War II Classic nel 1941 "(Le bianche
scogliere di Dover"). Il trovatore, con tante case, che passa così molto del
suo tempo così lontano e tra di noi, fanno di questa canzone qualcosa che
potrebbe addirsi molto bene a lui.
"The Little Drummer Boy" è un'altra canzone di Natale del 20° secolo, in cui
Dylan gestisce una piccola dolcezza infantile in molte delle frasi - il
finale "io e il mio tamburo" è abbastanza chiaro da suonare come un bambino
che sta cantando. Le sue prestazioni in questa canzone - e molte canzoni
sono eseguite in modo da rappresentare personaggi diversi: il vecchio zio al
tavolo da pranzo, dopo la cena di Natale, il cantore della gioia ; in stile
del direttore d'orchestra Rudy-Vallee ; Der Bingle - è tra i migliori di
Dylan. Ci sono inizi difficili in un sacco di strofe, ma come se avesse una
dolce mongolfiera, alla fine, Dylan canta nel modo, per esempio, di "If You
Ever Go To Houston," che è il modo in cui canta in concerto in questi
giorni. Questa canzone è vecchia come Dylan, composta nel 1941, è una delle
canzoni più popolari più recenti per l'album, registrato , tra le tante,
dalle Trapp Family Singers famose per "The Sound of Music", Rosemary
Clooney, e il duetto di David Bowie e Bing Crosby nel 1977.
"The Christmas Blues" è un brano poco conosciuto in cui Dylan suona per
tutti come un Sinatra più ghiaioso in "She Shot Me Down", o come un cliente
abituale della Preservation Hall. La sua voce suona meglio e più a suo agio
in questa canzone rispetto ad altre, e il wah-wah strumentale la completa
magnificamente.
Dylan comincia "O Come All Ye Faithful (Adeste Fidelis)" in latino, ed è
idiosincraticamente interessante. Non canta spesso in altre lingue, ma
sembra per divertirsi quando lo fa - ricorda il suo molto più scorrevole
accento spagnolo su "Desire" -, ma il finale "Venite adoremus Dominum" è del
tutto in movimento, come è "Cristo Signore" che conclude la parte di Dylan,
prima che le voci femminili intervengano per il verso successivo. Egli si
ricongiunge con loro per il coro quasi umilmente, come un mix di voci, come
qualcuno che arriva tardi alla festa natalizia se i inserisce nel
gruppo con buona volontà e buon umore.
"Have Yourself a Merry Little Christmas" inizia con Dylan che canta da solo
- come si addice ad una canzone di un artista solista che ci ricorda che la
circostanza: "un giorno non lontano saremo tutti insieme, se il destino ce
lo permetterà." Quando gli altri si uniscono a lui e sono tutti insieme, ci
si sente come se si dovrebbe ringraziare il destino per quello che ci ha
consentito.
"Must be Santa" ha il tempo di una polka Mexicali romp and roll, e fornisce
una versione un pò diversa da quella più nota. Dylan ha sempre avuto il
senso dell 'umorismo - si pensi alle filastrocche (Coca-Cola e la gondola),
le sfide impassibili (sarà troppo buio per voi a trovare la porta), e il
gemito di creare giochi di parole in stile shakespeariano (Freddie o no, qui
vengo). L'umorismo brilla qui, incorporando, forse, un tocco del grande
poeta, riconoscendo che la pesantezza è meno divertente della leggerezza.
"Silver Bells" rallenta l'album di nuovo. Un Dylan stanco, ma felice, l'uomo
cammina attraverso ciò che deve essere New York, oltre le finestre di Macy's
e Bloomingdale's, tra la folla di acquirenti e dei bambini fuori dalla
scuola. A undici anni, Bobby potrebbe avere sentito in "The Lemon Drop Kid"
al teatro con la sua famiglia, visto film con Bob Hope che canta, la famosa
versione di Bing Crosby. Il violino di Donnie Herron - suona come Herron,
almeno - è la caratteristica migliore di questa canzone per me, anche se il
modo di cantare di Dylan nella strofa "questo è il grande scenario di Babbo
Natale" mi fa sentire un po' cat-girl, che indossava un nero dolcevita e le
calze, schioccando le dita per lui ai tempi della sua presenza nel Village
molti anni fa.
Le due canzoni seguenti, una bella versione cadenzata di "The First Noel",
cantata in gran parte dalle donne, lascia il posto a un brano più noto per
la sua versione femminile , "Christmas island" . Le Andrews Sisters -
Maxene, Patty, e LaVerne - sono state le migliori artiste americane dalla
gioventù di Dylan , divertivano le truppe durante la Seconda Guerra
Mondiale. Hanno registrato la canzone, sia per conto proprio che con
l'onnipresente Santa Bing (Crosby), anche se mi chiedo se Dylan non ha
passato troppo tempo ad ascoltare i loro successi “Bei Mir Bist Du Schon/To
Me, You are so Beautiful,” “The Beer Barrel Polka,” “The Boogie-Woogie Bugle
Boy of Company B,” and “Beat me Daddy, Eight to the Bar” - tutti, a modo
loro, si sono installati nella sua coscienza musicale per diverse
ragioni. Il saluto (aloha) all'inizio e alla fine dell’ album , mi fanno
sentire come se fosse Don Ho a guidare la canzone, e le voci delle donne
sono troppo stucchevolmente dolci - la qualità delle Andrews Sisters manca.
"The Christmas Song" è dolcemente eseguita da un nonno che spera in un
felice Natale per i suoi nipoti. Dylan pronuncia con attenzione ogni parola,
la dizione è chiara e nitida, da "piccola piccolissimi" alla frase
"semplice" di Buon Natale. E' un semplice augurio di buone vacanze prima
della fine dell’album.
"O Little Town of Bethlehem" è l'ultimo, un inno
americano, composto da Phillips Brooks, un prete episcopale e parroco dei
quartieri della città di Philadelphia dopo la guerra civile Americana.
L’inno di Brooks, così come è eseguito su “Christmas in the heart”, si
conclude con la frase piena di grazia "il caro Cristo sta arrivando ", e
chiude , come si conviene, con un lungo, estenuante Amen.
"Christmas in the Heart” è il titolo giusto per questo album: inizio con il
classico di Natale più conosciuto da tutti ( "Here Comes Santa Claus") e si
conclude con il cuore, e la benedizione di quell’ Amen. A Natale, si
dovrebbe essere devoti, e adorare Dio, e grati, se si è di fede cristiana -,
ma si festeggia anche il più felice dei compleanni. Dylan ha percorso una
lunga strada, musicalmente e pure in termini di anni, dai giorni del suo
“Saved" , ma sia il senso di gioia per la neve e del canto degli inni in una
chiesa è quello che pervade "Christmas in the heart”. Il disco restituisce
una cronaca storica dei cantanti, e le versioni di queste canzoni durante la
vita stessa di Dylan, e della pace e della gioia cristiana. E' una strada
piena di folla , e "Christmas in the heart” ci porta in giro sulle ali degli
angeli, e su di una slitta scoperta tirata da un cavallo.
(Fonte: annemargaretdaniel.com)
a
Martedi 20 Ottobre 2009
Set list: Las Vegas, Nevada -
Hard Rock Hotel & Casino - The Joint - October 18, 2009
1. Leopard-Skin Pill-Box Hat (Bob on keyboard)
2. The Man In Me (Bob center stage on harp, Donnie on trumpet)
3. Don't Think Twice, It's All Right (Bob on guitar)
4. Beyond Here Lies Nothin' (Bob on keyboard, Donnie on trumpet)
5. Spirit On The Water (Bob on keyboard and harp)
6. Forgetful Heart (Bob center stage on harp, Donnie on violin)
7. Tweedle Dee & Tweedle Dum (Bob center stage on harp)
8. Beyond The Horizon (Bob on keyboard and harp)
9. Cold Irons Bound (Bob center stage on harp)
10. Tryin' To Get To Heaven (Bob on keyboard and harp)
11. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
12. Po' Boy (Bob on keyboard)
13. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
14. Ballad Of A Thin Man (Bob center stage on harp)
(encore)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
16. Jolene (Bob on keyboard)
17. All Along The Watchtower (Bob on keyboard)
Review: Berkeley,
California - Greek Theater - october 11, 2009
by Mitch Meyer
Ho pensato che la notte scorsa Berkeley lo show è stato molto buono ma non
eccellente, un po 'deludente, davvero, ma lo show di stasera non è stato un
po' a corto di qualcosa di fenomenale.
Dopo circa 25 spettacoli, direi che stasera è stato uno dei migliori. Il mio
amico David ha dichiarato questo show come il suo preferito ... ma credo si
riferisse a Dylan e non allo show.
Come si spiega questa contraddizione ? Ho pensato che l'elenco dell’ ultima
set list era zeppa di canzoni abbastanza mediocri dell’ultimo periodo
dylaniano. Che cosa si può dire di
"Tweedle Dee," salvo che sia di gran lunga la peggior canzone di un album
che , credo, sia stato il suo miglior dopo "Blood on the Tracks"?
"I Don't Believe You "non è mai stata una grande canzone e l'esecuzione è
stata noiosa. Non è piaciuta a tutti , e nemmeno canzoni molto buone come
"The Man in Me" ed anche la super-rara "Mama, You've Been On My Mind".
"Spirit on the Water" non è una gran canzonee la versione di stasera è stata
noiosa, " Cold Irons Bound " è stato molto buona, ma mancava il caos
emozionante delle versioni della band di pochi
anni fa.
Ci sono stati sicuramente alcuni punti realmente alti, il migliore dei quali
è stato "Hattie Carroll, "soprattutto quando Dylan è uscito da dietro la
tastiera al centro della scena a cantare il versetto finale con un impegno
totale.
"My Wife's Hometown " e " Ballad of a Thin Man "sono state superbe. E, come
tutte le altre recensioni di questa settimana hanno detto, dopo aver
aggiunto Charlie
Sexton è tornato un gigantesco
aggiornamento in termini di musicalità, di freschezza, di divertimento e di
dinamica visiva. Ma ancora, quasi la metà della set list era debole,
a mio parere, e in qualche modo la
band raramente ha ingranato una marcia alta.
Ma nessuna di queste carenze diminuisce il valore della serata. Dylan e la
band erano totalmente in marcia dal primo momento, e ogni canzone è stata
una forte e dinamica esecuzione. Quando
vedo Dylan non voglio la musica, ma solo i grandi testi . So che possono
suonare del buon rock 'n roll, ma un sacco di band possono fare questo.
Stasera, da "Love and Theft" abbiamo avuto "High Water" e "Honest with me",
invece della sopracitata , liricamente terribile "Tweedle Dee". Se è
possibile scegliere, per me i migliori spettacoli sono stati quelli ricchi
di lenti, canzoni tranquille: l'atmosfera di "This Dream of You "," Tryin
'to Get to Heaven "," My wife home’s town”," Hard Rain ", e ,forse più di
tutti, "Forgetful Heart," sono state del tutto incredibili. Chiaramente un
buon suono è stato ascoltato dalla folla di 8.000 persone durante quei molti
minuti di sottile bellezza. La voce di Dylan è stata chiara e forte, e il
suo fraseggio è stato continuamente pieno di inventiva e significativo. E la
musica è stato da sogno, evocativa ed in movimento.
Anche le canzoni che ha evocato poco la notte scorsa sono state sbalorditive
e fresche. Sto pensando a "Thunder on the Mountain", in particolare, che ha
evidenziato i migliori solos di Charlie, un thriller in assoluto, che poi ha
ispirato Dylan a penetrare in quello che sembrava essere uno completamente
spontaneo, improvvisato assolo di organo, gettandosi nel riff con Charlie
ricamandogli tutto intorno. Per mostrare come è stato buono lo spettacolo di
stasera, anche "LARS", che spesso devo lottare per ascoltare e capire era
fresco, con nuovi cambiamenti nella gamma dinamica e Charlie aveva a
disposizione tutti i tipi di improvvisazione e di divertimento.
Avere Charlie dietro è una cosa grande, è sciolto, è la creazione , è
malizioso, e, che ci crediate o no, lui è lì per divertirsi.
Che cambiamento dalla solita triste band ! Chi fa musica non dovrebbe essere
gioioso e giocoso? Tutto questo è meraviglioso soprattutto perché ho trovato
molto
frustrante, nei primi anni di questo decennio, vedere Dylan fare la maggior
parte degli assoli di chitarra in modo mediocre, nella migliore delle
ipotesi, quando prima aveva due grandi chitarristi,
Larry e Charlie che suonavano intorno a lui. E’ stato con il ritorno di
Charlie con la band che Bob
ha dato la facoltà ai virtuosismi di chitarra di uscire fuori dagli schemi
rigidi di prima.
Ma sembra che nel frattempo, in questi sei anni di lontananza, la statura di
Charlie come chitarrista sia cresciuta enormemente agli occhi di Bob, tanto
che ora potrebbe piuttosto essere chiamato "Bob Dylan e la sua Band, con
Charlie Sexton. Charlie mantiene anche il contatto visivo con gli altri
membri della band e sorride a tutti durante lo spettacolo. E 'bello da
vedere.
Ieri sera, ero proprio davanti a Dylan circa quattro file indietro dal
palco, ma è stato deludente non essere in prima fila dopo aver aspettato in
coda per oltre sei ore. E un ragazzo alto e vicino al palco, con un cappello
da cowboy in testa, mi ha impedito di vedere bene per la maggior parte dello
show. Ma stasera, aspettando in fila lo stessa quantità di tempo, abbiamo
ottenuto la posizione del venerato frontalino per la prima volta.
E 'stato come se Dylan e la sua band suonassaro solo per noi, senza
nessuno ad ostacolare la nostra visuale.(Devo dire che la folla di Berkeley
in entrambe le serate è stata completamente ordinata e ben educata ... a
differenza della rissa fra ubriachi
davantoi al bar nella zona in piedi al campo da baseball di Stockton un paio
di mesi fa, con un incontro di pugilato con i fans ubriachi di Mellencamp.
Che dono di vedere Dylan in una notte in cui tutto ha funzionato per lui e
per la band, e quando tutti sono nel bel mezzo di un impulso creativo a
causa del ritorno del Sig. Sexton! Hanno provato ogni stile di canto , ed è
stata una vasta gamma, che ha colpito
diritto il bersaglio. E 'stata una cosa bella da vedere.
Faccio le mie scuse a chi avrà degli incubi stanotte a causa di questo
titolo, ma penso che questo sia il principio organizzativo alle spalle del
nuovo dico di Bob Dylan, “Christmas in the heart”. Sono passati quasi
quaranta anni da che Sua Bobbità ha pubblicato un album concettualmente
brillante, artisticamente fiducioso, e praticamente inascoltabile come Self
Portrait, e ora che Dylan ha fatto questo - io ho fatto la mia parte
di carità acquistandolo - voglio l'occasione, voglio dire poche parole prima
di metterlo nel dimenticatoio sullo scaffale del soggiorno.
Greil Marcus, l'eminenza grigia della sapienza dylanologica, anni fa aveva
anticipato il mio pensiero di fare una recensione di “Christmas in the
Heart” aprendola il suo esame di Self Portrait con le parole
"Che cosa è questa merda?" Ma il concetto che sta dietro Self Portrait era
molto arguto : se noi costruiamo la nostra identità sulle cose che ci
piaciono, allora perché non dovrebbe Bob Dylan aprire se stesso attraverso
le canzoni che gli piacciono?
E se il Natale era un tempo la più nostalgica delle festività, un motivo in
più per stare in
famiglia , per incontrare i parenti e per il rispetto delle tradizioni,
allora perché non dovrebbe lo stile Dylan avere queste impostazioni musicali
per il suo album di Natale dopo che l’hanno fatto i maggiori cantanti della
sua infanzia, che dalla televisione abbagliavano la gente con i loro sorrisi
straordinariamente luminosi ? In altre parole, perché non dovrebbe Bob Dylan
avere un disco natalizio alla Perry Como?
Mi rendo conto potreste immediatamente pensare a un migliaio di motivi per
non voler sentire Dylan cantare con la King Family-cantanti coristi di quello
stile , ma questo è il genere di cose che sentiva dalla televisione il
giovane Dylan nella sua casetta con travi a vista assieme alla sua famiglia
nelle feste di Natale, e il Natale ci riporta il bambino che c’è in ognuno
di noi, giusto? Già il titolo fa rivivere i ricordi di tutti quei Hallmark
Hall of Fame specials TV che il tempo e il disturbo post-traumatico da
stress avevano sepolto da qualche parte dietro il mio midollo allungato.
Come uno la cui infanzia si è svolta sul finire di quel periodo, ho potuto
riconoscere tutte le cose nostalgiche con le quali Dylan ha lavorato, e
riconosco l'intento, anche se , ho scosso la testa sentendone il risultato.
Anche se con uno sforzo di immaginazione “Chritsmas in the heart” è un buon
album , alcune parti sono difficilmente ascoltabili senza un atteggiamento
demenziale passeggero. Le future generazioni che vorranno sapere come Dylan
pronuncia il latino saranno entusiaste di avere "O Come All Ye Faithful". I
numeri nel tempo tendono a lavorare meglio. Quando le cose saranno passate,
Dylan sarà sembrato un uomo che cercava di competere stando difficilmente in
partita con la sua laringe.
A conti fatti, il reale dono di Natale per Dylan è stato il ritorno di
Charlie Sexton nella touring-band. I recenti shows si suppone siano di gran
lunga meglio del niente che Dylan dava prima , anche se un pò in ritardo. Io
voglio sentire uno di questi concerti al più presto. Non riesco a immaginare
di voler sentire “Christmas in the Heart” ancora una volta.
Non ho fretta. L'ho visto in vetrina e lasciato nel negozio. Quasi per la
prima volta, dal lontano 1974. Mi era successo solo con Saved, per via di
quella copertina e perchè al tempo ero attraversato da una vena anarchica e
miscredente. Ora, questa cosa natalizia diciamo che non mi incuriosisce. Non
ho neppure ascoltato le clips. Lo comprerò, si, ma a Natale. Non prima, per
cortesia. Ho due bambine a casa e la kermesse natalizia comincia già ai
primi di dicembre. Per oltre un mese c'è un martellamento di canzoncine in
tutte le forme e da canali multipli, che si arriva stremati alla Befana.
Sentire ancora qualche versione di "rosso-e-verde-è-l'agrifoglio" dopo il 6
gennaio può provocarmi crisi nevrasteniche, da correre a mettere la testa
sotto il cuscino! Non pensate che odi il Natale, no, non sono come quel
tale, Scrooge, del racconto di Dickens. Ce la metto tutta a calarmi nello
spirito natalizio, a chiudermi gli occhi allo scempio mercificante e
ad aprire il cuore al sentimento dell'infanzia. Ma le canzoncine... beh,
dunque come minimo aspetto, e so che questo Natale magari potrò stupire le
figlie con le "mie" canzoncine, sarò curioso di osservare l'effetto!
Ciò che caratterizza questo nuovo disco di Bob Dylan - lo si può dire senza
averne nemmeno ascoltato una nota - è che non sta nella fila. Si fatica a
collocarlo nella fila di tutti gli altri dischi, non entra nella serie,
elude il segreto piacere del collezionista e il suo ordine cumulatorio.
L'attesa e l'ascolto dell'"ultimo disco di Bob Dylan", sono un rituale che
un numero consistente di membri della razza umana pratica sul pianeta da
circa quarant'anni. Questo CITH - odio le sigle ma questa volta la uso - è
un "irritus" al culto dylaniano di quasi due generazioni. Assolutamente
imprevedibile, certo, ma perchè stupirsi se arriva da chi ha scritto It
ain't me, babe, appena giunto alla prima notorietà? Questa operazione
natalizia mi conferma nell'idea che Dylan non coltivi una particolare
empatia con i suoi "fans". Da quando si è trovato a fuggire dall'assalto
degli hippies alla sua casa di Woodstock, Dylan mi pare abbia mantenuto una
certa freddezza con i suoi affezionati della ormai attempata controcultura.
Ha ammesso diverse volte di non guardare nelle prime file, ai suoi concerti,
ma alle ultime. Questa volta credo che abbia reputato la felicità dei suoi
nipotini più importante delle irritazioni della schiera di vecchi
fricchettoni che non si perdono un bootleg o un concerto. Possiamo capirlo,
no?
Rimettiamo in tasca la nostra critica marxista alla beneficienza? Di questi
tempi, che gli homeless americani possano ricevere una zuppa calda è, sic et
simpliciter, una cosa buona. Sono tempi dickensiani - Hard Times- e Dylan
entra nel grande coro natalizio. La dobbiamo prendere così com'è...Solo che,
con il berretto di Santa, proprio non si può guardarlo!
Gypsy Flag
Caro Gipsy , partiamo dall’assunto che
questo non è in nessun modo un disco di Bob Dylan , è solo un altro
disco-raccolta di canzoni di Natale cantato da Dylan , un ritorno alla sua
gioventù che lui ha cercato di rifare nel modo più fedele possibile.
L’intento è più che nobile e Bob l’ha fatto alla sua maniera , come sentiva
lui le cose , ha cercato di ricreare l’atmosfera che si era fissata nella
sua memoria , non ci vedo niente di male , anche per me come Dylan-fan il
disco non mi entusiasma, lo farò passare in un’altra categoria , quella
delle curiosità o delle stranezze dylaniane, senza dolore e senza rimpianto
, siamo troppo abituati alle diversità del pensiero e dell’agire dylaniano ,
quindi perchè stupirsi un’altra volta ? Credo che in questa operazione i
fans non c’entrino niente , il disco è rivolto ad un pubblico completamente
diverso , che fan sarebbe uno che vuole catalogare questo fra i dischi di
Dylan ? Si può comprarlo , anzi , si dovrebbe , in fondo si contribuisce a
dar del cibo a chi non ne ha , vediamo tutti i giorni messaggi alla
televisione che ci invitano a sostenere le cause più disparate inviando SMS
, tutte le organizzazioni chiedono soldi , e noi , ne diamo un pò a tutti ,
principalmente a quelli che ci governano ( senza polemica ) pensando
esclusivamente al loro “cadreghino” , cosa che si verifica puntualmente da
50 anni. Se i fans lo compreranno , credo lo faranno solamente per curiosità
, per tenere aggiornata la loro discografia dylaniana , per fare beneficenza
e non certamente per giudicare e sviscerare come si fa di solito i
significati nascosti o meno dei testi , la validità o meno delle canzoni ,
il grado di ispirazione , lo stato di forma , la qualità della voce, la
valenza dei musicisti , le allegorie mistiche o bibliche , e via di questo
passo. Tutte queste cose non c’entrano con questo disco , fuori devono stare
e fuori rimarranno. Tutte queste cose rimarranno nell’universo dylaniano e
continueranno ad essere discusse più o meno ragionevolmente ed
intelligentemente , ma questo disco si colloca al di fuori del mondo
dylaniano , è solo un episodio sporadico , forse più unico che raro , sarà
solo una parte dei ricordi dylaniani che verrà alla luce senza intaccare la
personalità di profeta , di voce della sua generazione , di poeta laureato
del rock n’ roll di His Bobness. Anche queste definizioni sono cose che gli
hanno affibiato gli altri , essendosi Dylan sempre rifiutato di essere
etichettato in qualunque maniera , Self Portrait fu l’esempio più clamoroso
a dimostrazione di questo suo rifiuto , o mi sbaglio ? Dylan incise questo
disco per dire che lui non ci stava , non per fare un dispetto ai suoi fans
, ma per sottolineare l’idea che niente e nessuno poteva permettersi di
giudicare il suo operato e la sua arte e tanto meno di etichettarla , volete
etichettare qualcosa ? Allora etichettate questa merda ! Fu la risposta
silenziosa di Bob alla intellighenzia che tutto sa e tutto vede e tutto
capisce prima di ogni altro comune mortale. Fu un dispetto per questa gente
e non per i suoi fans , e credo ottenne l’effetto desiderato , da quel
momento la smania di etichettarlo in qualche corrente o stile scemò
notevolmente fino a sparire quasi del tutto. In seguito Dylan sfornò dischi
diversi uno dall’altro , diversi nel genere , nel suono , negli intenti e
nei messaggi , diversi nei testi e diversi nelle intenzioni. Dylan cominciò
allora ad esplorare tutto il mondo musicale americano , scavando a fondo
fino a troverne le radici più profonde , ogni genere musicale fu toccato da
Bob , nessuno escluso , raggiungendo l’apice con questa raccolta natalizia.
Il Natele fa parte della tradizione musicale americana , come il jazz , il
country , il blues , il rock n’ roll , il tex-mex , il gospel , il folk.
Dylan ha toccato ed inciso tutti questi stili musicali , e continuerà a
farlo in futuro , ma teniamo presente che dobbiamo anche capire gli scopi di
un’opera , non solo i suoni ed i significati. Catalogare “Christmas in the
heart” nella discografia è giusto ed è allo stesso tempo sbagliato , perchè
è un disco di Dylan ma non è un disco di Dylan ( nel senso stretto
dell’espressione ) , è qualcosa che Dylan ha fatto perchè gli andava e gli
faceva piacere fare , perchè criticarlo ? Tutti siamo liberi di fare quello
che vogliamo senza arrecare danno ad altri , perchè Dylan dovrebbe essere
privato di questa libertà ?
a
Lunedi 19 Ottobre 2009
Alla ricerca dei credits di “Christmas in the Heart”
Ho la strana mania, un vero vizio , di leggere ogni cosa che riguardi i vari
credits di qualunque cosa, dall'inizio alla fine, parola per parola, anche
perché ho un appuntamento con una donna della Biz film che mi ha attaccato
l'abitudine di guardare i crediti di un film alla fine, mentre il
resto del pubblico sta uscendo. "Mi piace vedere chi dei miei amici sta
lavorando," mi ha detto mentre i titoli di coda scorrevano. Così sia film,
libro, o un album musicale , è sempre interessante per me vedere i crediti
della squadra che ha lavorato insieme. Ecco alcuni retroscena suil credits
di Christmas in the Heart.
Front cover
La Stilista Coco Shinomiya ha trovato l’illustrazione vittoriana della
slitta - che molte persone sentono di ispirazione nettamente russa – sul
sito visuallanguage.com, che era una delle 150 immagini su un CD dal titolo
"Victorian Scrapbook Treasures II".
Come tutti i veri fans di Theme Time Radio Hour dovrebbe sapere, Shinomiya è
una graphic designer e art director ed è stata candidata due volte ai
Grammy. Guardate i crediti di qualsiasi progetto di Bob Dylan degli ultimi
anni ed è probabile che Shinomiya sia presente col suo design, tra cui la
creazione del logo iconico di Theme Time Radio Hour.
Foto interna
La foto è di Leonard Freed , un'immagine del 2000 scattata a Roma che
raffigura dei musicisti di strada italiani durante il loro giro natalizio
per le strade della città.
Nato a Brooklyn nel 19 o nel 29, Leonard Freed ha iniziato la sua carriera
di fotografo in Olanda nel 1953. Si trasferì ad Amsterdam nel 1958 e
fotografò la comunità ebraica, proseguendo con questo tema in numerosi libri
e film. Il suo libro sugli ebrei in Germania è stato pubblicato nel 1961,
"Made in Germany", è stato pubblicato nel 1965.
Lavorando come fotografo freelance, Freed ha fotografato i neri in America,
la guerra dello Yom Kippur nel 1973, e una serie che documenta il
dipartimento di polizia di New York City dal 1972 al 1979. E’ morto nel
2006.
Retro copertina
La quarta di copertina è una illustrazione dei Re Magi che seguono la stella
cometa è stato creata da Edwin Fotheringham, un nome che suona come se
potesse facilmente appartenere al guidatore dlla slitta di “Christmas in the
heart”. Fotheringham ha studiato presso la University of Washington School
Arts of Seattle, dove vive oggi con la sua famiglia.
Secondo la sua sulla bio-line, "... Fotheringham cominciato la sua carriera
di disegnatore di copertine nel 1992 ... visto che alcuni membri di diverse
bands che abitavano vicino a lui, hanno dato a Mr. Fotheringham l'occasione
per illustrare le copertine dei loro CD ..."
Tra i suoi altri crediti, Fotheringham ha illustrato le copertine degli
albums per la band dei Mudhoney, ha fornito illustrazioni a Neiman Marcus,
al The New Yorker ed a “Ladies'Home Journal”. Ha anche illustrato due libri
per bambini, "What To Do About Alice?" e "Mermaid Queen". "Mr. Fotherigham"
ha un grande sito web che merita una visita.
Le voci del coro
Se qualcosa da a “Christmas in the heart” il sapore vintage di fine anni
50’/60’ly` sono le voci "miste" nei ritornelli che suonano come se venissero
da un’ album di Natale di Ray Conniff. Due membri del coro - Amanda Barrett
e Abby Dewald - sono meglio conosciute col nome The Ditty Bops, un duo di
Los Angeles con cinque album al loro attivo.
Sei canzoni delle Ditty Bops sono state hanno mandate in onda nello show tv
"Grey's Anatomy", con la principale "There's a Girl" che figura nella
colonna sonora della serie. Il duo ha anche fatto apparizioni nel Garrison
Keillor's Prairie Home Companion.
La Famosissima Bettie Page
L’unica e sola e sempiterna "Queen of the Pin-Ups", Bettie Page ha vissuto
una vita e una carriera complicata come Bob Dylan. Un po' come Bob Dylan,
l’immagine pubblica di Page si è evoluta in una serie di archetipi - Jungle
Queen, Girl Next Door, Good Girl Gone Bad - negli anni '50 ». Si spense nel
dimenticatoio, poi la sua leggenda rivisse ancora una volta fino al 1980.
Nel 1950, durante una passeggiata lungo la spiaggia di Coney Island, la
26ene Bettie Page incontò Jerry Tibbs, un ufficiale di polizia con l’
interesse per la fotografia, e un membro di quella che era eufemisticamente
definita un "club di macchine fotografiche all'aperto". Mentre ci sono stati
numerosi club fotografici legittimi di fotografi amatoriali che operavano
negli anni 40’ e 50’, Tibbs apparteneva a uno dei gruppi quasi-legali, il
cui scopo principale era quello di fotografare ragazze in vari stati di
abbigliamento succinto ... solo per "uso" artistico.
Entro pochi mesi, Page divenne modella e posò per riviste per soli uomini
dell'epoca, con titoli come Wink, Eyeful, Titter, e Tab. Nel 1955, Bettie ha
vinto il titolo di "Miss Pinup Girl of the World" e nel gennaio 1955, ha
fatto il colpo della sua vita, nel paginone centrale di Playboy per una
sessione di foto che dovevano dare l’impressione di un'illustrazione di
Olivia usata per "Christmas in the Heart”.
La vita della Page è stata tormentato dallo sfruttamento – era una mite
pin-up, una particina nel film "Girlie", la frequentazione marginale del
mondo del cinema e del varietà - matrimonio andato male, e nella sua vita
più tardi, la depressione clinica. Dal 1959, aveva concluso la sua carriera
di pin-up ed aveva riorientato la sua vita sul cristianesimo facendo la
missionaria in una organizzazione umanitaria. Nei primi anni 1980, il
fumettista Dave Stevens basa l'interesse del suo eroe amore su Bettie Page
nella pionieristica serie "The Rocketeer". La popolarità del fumetto,
insieme a una fanzine dal titolo "Le Pagine di Betty", che comprendeva
vecchie foto dei giorni del club , ha suscitato un rinnovato interesse per
la vita e la carriera di Page. Dave Stevens sarebbe poi diventato un amico
intimo della Page, sottolineando in una intervista che non avrebbe mai
potuto immaginare che avrebbe dovuto aiutare la Page e raccogliere generi
alimentari per lei quando aveva creato "Betty Page" in "The Rocketeer".
Bettie Page è morta il 6 dicembre 2008, lasciando dietro di sé molti ricordi
piacevoli per i ragazzi e gli uomini che sono cresciuti con le immagini di
"That Girl Next Door".
Per curiosità, ho digitato "Bettie Page" e "Bob Dylan" insieme in una
ricerca su Google, scoprendo che erano separati di poco nell’indice delle
ricerche. Probabilmente più fantasia che realtà.
“Christmas in the Heart”, giustamente applaudito !
La copertina del nuovo album benefico di Bob Dylan, sembra destinata ad un’
accoglienza di tipo-Scrooge da parte di molti pomposi studiosi
auto-nominatisi che stanno attaccati ai canoni del cantante come una palla
al piede negli ultimi anni.
Questa è una buona notizia, ovviamente. Con amici come questi, la tentazione
di Dylan di realizzare una collezione di Kylie deve essere grande. Forse il
prossimo Natale?
Non è troppo difficile capire perché Dylan ha registrato una nostalgica
antologia natalizia. Proprio come il suo eclettico Theme Time Radio Hour
Show, l'album conferma la sua reputazione di studente instancabile del Great
American Songbook, trovando sempre nuovi colori e texture nelle pieghe più
remote della nazione nel suo grande arazzo musicale. Più cinicamente,
contribuirà ad aumentare il profilo del cantante nel bel mezzo del suo
attuale rilancio commerciale e nella critica.
Ma anche tra i fans occasionali, me compreso, è difficile non amare
“Christmas in the heart”. In primo luogo, tutti i proventi vanno in
beneficenza per il problema della fame nel mondo. Tradizionalmente,
naturalmente, gli album buona-causa sono un affare mediocre nascosti dietro
alibi di piombo , ma almeno il contributo di Dylan al genere mette la musica
prima del messaggio. E 'giocoso e allegro e, fortunatamente, privo di
sermoni.
Dylan canta per i senzatetto a Natale, ancora un altro lato di Bob Dylan?
Lungi dall'essere un gesto stupido o eccentrico, si potrebbe sostenere che
le canzoni di festa sono proprio il genere di cose che un veterano rocker
come Dylan dovrebbe affrontare. L’album ci ricorda che lui è, in primo
luogo, un appassionato di musica e un cantante pop. Si colloca anche lui nel
mezzo di una discendenza illustre che comprende Elvis Presley, Phil Spector,
John Lennon, Nat "King" Cole e Bing Crosby.
Questa è probabilmente un'eresia da ammettere, ma “Christmas in the Heart” è
effettivamente migliore di album più recenti di Dylan, il superlodato Modern
Times e Together Through Life. Piuttosto che altra musica blues da saloon
bar, preferisco questi disinvolti stornelli su Santa e sui fiocchi di neve
tutti i giorni. Specialmente se sono cantati con la imbellettata, lacera,
stridula voce del fantasma del Natale passato.
Solo roba per vendere ? Bah ipocrisia!
Videointervista: La Bertè parla di Bob Dylan
clicca qui
Bertè racconta il Diavolo di Dylan
Tgcom incontra Loredana
Un fiume in piena. Si è vista a Verissimo e a Domenica cinque. Ora è anche a
Tgcom. Stiamo parlando di Loredana Bertè che ci ha raccontato delle sue
ultime peregrinazioni nel mondo della musica. E quella a cui tiene di più,
si chiama Bob Dylan. Sì, Lola (così la chiamava Mia Martini) ha avuto il
permesso dalla casa di produzione del cantautore statunitense di fare sua
Things Have Changed (quella che fa "Gonna take dancing lessons do the
jitterbug rag" e ancora "Mr. jinx and ms. lucy they jump in the lake billy
the kid too ...") che diventerà molto probabilemente Lucy Fer.
Con lei abbiamo parlato di questo. Ma non solo. Anche di vangeli, rockstar,
figlie che uccidono madri, Porta a Porta, Il diavolo veste Prada, reality,
Anna Oxa (con cui ha duettato recentemente), Grande Fratello ("Me piaciono i
divani", ci ha detto) e di vita. La sua, difficile e sofferta, ma
assolutamente unica. Come del resto lo è lei.
Videointervista di Alberto D'Amico
(musica: Things Have Changed di Bob Dylan)
Set list: Phoenix, Arizona
- Arizona Veterans Memorial Coliseum - October 17, 2009
1. Cat's In The Well (Bob on keyboard)
2. Lay, Lady, Lay (Bob on guitar, Stu on acoustic guitar)
3. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on guitar)
4. Beyond Here Lies Nothin' (Bob on keyboard, Donnie on trumpet, Stu on
telecaster, Charlie on stratocaster)
5. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again (Bob on keyboard, Stu
on acoustic guitar)
6. Love Sick (Bob on keyboard, Donnie on electric mandolin)
7. If You Ever Go To Houston (Bob on keyboard, Stu on acoustic guitar,
Charlie on telecaster)
8. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
9. Workingman's Blues #2 (Bob center stage on harp, Stu on acoustic guitar)
10. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard, Stu on acoustic guitar)
11. Ballad Of A Thin Man (Bob center stage on harp, Stu on telecaster)
(encore)
12. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
13. Jolene (Bob on keyboard, Stu on telecaster, Charlie on stratocaster)
14. All Along The Watchtower (Bob on keyboard)
Review: Berkeley,
California – Greek Theater - october 10 , 2009
by di James Strohecker
In una notte fredda, un luogo fresco ha rivitalizzato Bob Dylan e la sua
band sul palco di Berkeley con nuova energia, un nuovo look, nuovo suono, e
di un nuovo calcio nel culo da parte del chitarrista Charlie Sexton. E’
sembrato che il ritorno del chitarrista abbia contribuito a fornire Bob a
una rockin-blues band revisionata che spinge molto di più e che ha divertito
la folla stipata nel Teatro Greco.
Era come una casa piena il Teatro questa sera - un luogo in cui i
Grateful Dead erano soliti fare tre spettacoli al giorno per soddisfare le
richieste dei loro fans , ma stasera però, è stato
più sublime, la gente rilassata , fans di Dylan in attesa di un buon
spettacolo. La band è uscita indossando tutti vestiti neri (Bob portava una
camicia rosa sotto il suo abito), e Stu, Tony e Bob portavano tutti in testa
un piatto Stetson nero.
La band ha aperto con Gonna Change My Way of Thinking, che è stato potente,
un rinfrescante cambio d’ apertura rispetto agli anni passati. Questo è
stato duro e rock fin dall’inizio , grande e cantato con bella voce.I n
platea si capiva che era una cambiato il
gruppo dei musicisti: Charlie Sexton è saltato al centro del palco e subito
ha cominciato a dondolarsi. La band, raccolta a semi-crchio di fronte al
palco , come mai si era visto in passato – seguiva i colpi di Charlie, e Bob
rimbalzava su e giù per come si muoveva e, a volte sputava il versetto,
“Gonna make
myself a different set of rules . . . !”
The Man in Me, che è iniziato e finito grande e audace, ha confermato che il
rock è tornato a Bob. Per la prima di tante volte, questa notte, Charlie si
è messo di fronte a Dylan e suonava faccia a faccia con Bob, mentre Bob
batteva sulla tastiera e cantava.
Poi sono seguite The man in Me e Beyond Here Lies Nothin ', nelle quali Bob
si è trasferto al centro della scena a canticchiare, suonare l'armonica e
gesticolare con le mani, e cantava al
passo con la musica. Bob ha cantato appassionatamente - mentre la
band suonava una blues-rockin'-jam session in tutte le strofe. Il pubblico
si spellava le mani.
Canzoni dure e forti e lo sportarsi di Bob al centro della scena per molte
canzoni sembrano essere la caratteristica di questo di questo tour (vedi le
recensioni di Seattle di Steve Rostkoski e
Drew Kampíon [fonte: - Bob Links]. Bob ha passato un sacco di tempo al
centro palco e sembrava godere - canticchiando e facendo dei riffs con la
sua armonica a bocca , a volte per accattivarsi il pubblico ed avere in pugno
la canzone (lo showman) e altre volte suonava assieme a tutta la band.
Poi , il gruppo ha suonato Mama,You Been On My Mind, con Bob alla chitarra
elettrica ( con il manico verso l'alto in aria - simile a come ha fatto un
paio di show fa a Reno. Bob - forse per dimostrare le sue dichiarazioni
nella recente intervista su Rolling Stone che solo lui e la sua band
potevano suonarla così , riffando mentre la band lo seguiva : Charlie con la
sua Gibson
semi-acustica , STU con l’ acustica, Tony al contrabbasso e Donnie al
violino. Nel loro insieme hanno fatto una grande versione di questa canzone.
La band ha seeguito poi Tweedle Dee & Tweedle Dum, che in passato poteva
sembrare una canzone "Usa e getta" . Al Teatro Greco, essa ha assunto
nuove energie – fino a diventare una festa esplosiva di chitarre rock con
Charlie/Donnie straordinari , in combinazione con la batteria e il basso
back-beat, che era tanto rock. Stu ha strappato il cavo, mentre Charlie
era incollato al centro della scena per spingere Bob.
Poi c’è stata I Don't Believe You (She Acts Like We Never Have Met), che è
stata una delle canzoni in cui il resto della band ha fatto un passo
indietro, in gruppo sulla destra del palco, con Bob che suonava l'armonica ed
il piano , una bella ballata in stile-croon, con una cantilena finale che
era veramente ben fatta.
La band, dopo questa , ha proseguito con una bluesy “My Wife's Hometown” ,
che è stata caratterizzata da alcuni liks di chitarra da parte di Bob
all’inizio ed alla fine , poi in Spirit on the Water, che è stata suonata da
un vivace Bob in versione blues-rock al centro della scena con l’armonica.
Duro e lento, country e rhythm and blues, aricchiti dall’ armonica di Bob -
che unisce tutti in questo nuovo tipo di sound corale. Molto interessante e
divertente.
Da qui, il gruppo è passato ad un nuovo arrangiamento di Cold Irons Bound
suonato in stile Backbeat, forte, e si sentiva il peso di George (come in
passato), in combinazione bluesy con la chitarra dura di Charlie e l’armonica
di Bob al centro della scena.
La sua nuova capacità di intrattenere il pubblico - canticchiando il centro
della scena e di leadership - ha aggiunto una nuova dimensione allo show che
è stato più divertente. . . E 'stato bello vederlo là fuori sorridente e
girarsi verso la band.
Il prossimo è stata The Lonesome Death Of Hattie Carroll - un po' una
sorpresa - che è stata eseguita lentamente e con passione. Bob ci ha messo
passione in ogni parola di questa
poetica storia, e le note di chitarra acustica di Stu e del mandolino di
Donnie hanno aggiunto risonanza.
Il gruppo, in finale del main-set prima degli encore , si è buttato in una
indiavolata Highway 61, nella quale tutti hanno dato più gas possibile e
martellatvano le loro chitarre e
la batteria, mentre la folla urlava.
E’ seguita una solida, I fell a change comin’ on , (questa è una buona
canzone e un buon motivo per acquistare il suo ultimo album) ed una versione
bossa-nova di Thunder On The Mountain , dove Charlie faceva botta e risposta
con Bob , suonando come se stesse martellando la sua chitarra bianca e Tony
e George eseguivano un Backbeat.
Hanno finito con ben fatta , articolata, stretta, versione elettrica di
“Ballad of a thin man” , che ha lasciato i fans senza fiato, mentre la band
lasciava il palco prima degli encore.
L'attesa dei bis è stata quasi imbarazzante, è stata una lunga attesa ed un
bis a breve. La folla si aspettava molto di più che un bis breve , voglio
dire, è stato Sabato sera, l'energia
era terribile, il luogo era stipato, e poi la band era uscita di scena
senza una parola. . . Dopo un’ attesa molto lunga, il gruppo è tornato fuori
e ha suonato il solito trio Like A Rolling Stone / Jolene / All along the
watchtower. Il bis è stato buono,
ma nulla di nuovo o diverso.
Forse, la mancanza di un altro brano portato alla delusione di alcune delle
persone del pubblico, "Ragazzi, lo show è sembrato breve!" è stata una
dichiarazione comune da parte
le persone che abbiamo incontrato all’uscita.
** Bottom-line **
Per gli ultimi sei anni (dopo la partenza di Larry Campbell e Charlie
Sexton), la band di Dylan il più delle volte sembrava un atto di dormiveglia
con occasionali lampi di simbiosi. A volte, sembrava che avessero un
musicista-del- mese in tour con loro (il violinista, il batterista, i
chitarristi vari, a turno).
Ma la notte scorsa, l'hanno ritrovata.
La notte scorsa, era chiaro che Bob era rivitalizzato, l'aggiunta di Charlie,
e un pugno di ottimi musicisti che suonano insieme divertendosi può creare un
sound completamente diverso e l'energia che non hanno avuto negli ultimi sei
anni. Insieme hanno eseguito vari pezzi con l’energia della chitarra e il
duro-Backbeat del basso che hanno affascinato la folla e ha fornito nuova
energia alle canzoni ed alla voce di Dlan.
Questo era Bob sembrava essere alla ricerca di quel suono che dal 2002 solo
occasionalmente riusciva a trovare. La gente dell’entourage di Bob aveva
scritto sui manifesti “Don't miss it!" . Direi che la frase è appropriata
per questo nuova band, per Bob e la sua musica. Don't miss it.
1-k.c & sunshine band La risposta è sbagliata , si tratta di Bob Dylan &
Helena Spring.
2-the miner song
3-the buffalo skinners Bob la chiamo The trial of the
buffalo , ma si tratta della stessa canzone con il testo identico , l'unica
diffreneza sta nell'ultima riga dove nella versione dylaniana troviamo " on
the trial of the buffalo" invece dell'originale "On the range of the
buffalo." , per il resto il testo è identico.
Buffalo Skinners - Traditional,
arranged by Arlo Guthrie
Come all you old time cowboys
And listen to my song
Please do not grow weary
I'll not detain you long
Concerning some wild cowboys
Who did agree to go
And spend the summer pleasant
On the range of the buffalo.
Well I found myself in Griffin
In eighteen eighty-three
When a man by the name of Creagho
Come a'walkin' up to me
Sayin "How do you do young fella
And how'd you like to go
And spend the summer pleasant
On the range of the buffalo".
Well me being out of work right then
To that drover I did say
"My goin' out on the buffalo range
Depends upon the pay
But if you pay good wages,
Transportation to and fro
I think I might go with you
On the range of the Buffalo".
Well yes I pay good wages
And transportation too
If you'll agree to work for me
Until the season's through
But if you do get homesick
And you try and run away
You'll starve to death out on the trail
And you'll also lose your pay
Well with all the flatterin' talkin'
He signed up quite a train
Some ten or twelve in number
Of able bodied men
And our trip it was a pleasant one
Through all New Mexico
Until we crossed Pease River
On the range of the buffalo
It was there our pleasures ended
And our troubles all begun
A lightnin' storm come up on us
And made the cattle run
We got full of the stickers
On the cactus that did grow
And the outlaws waited to pick us off
In the hills of Mexico
Well the working season ended
But the drover would not pay
He said "You spent your money boys
You're all in debt to me".
But the cowboys never put much stock
In a thing like a bankrupt law
So we left the bastard's bones to bleach
On the range of the buffalo.
4-curtis jones
5-cecil a. null
6-blind willie johnson
7-
8-dylan e bono vox
9-se per poesia intendi una canzone è "something there is about you".
10-the painting by van gogh.
ciao Benedetto.
La prima risposta è sbagliata e la 7° è
mancante , quindi devo considerare giuste solo 8 risposte che fanno un
totale di 32 punti - 2 di penalità = 30 punti , ciao :o)
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Ecco le risposte al quiz n. 18
1) si tratta di una gospel song di cui sono coautori Bob e Helena Spring,
registrata nel maggio 1979, forse a Santa Monica, nei Rundown Studios;
2) The Miner's Song; è una canzone di Paul Metzers, cantata da Bob a
Youngstown, Ohio, il 2.11.1992;
3) il vero titolo della canzone è The Buffalo Skinners. Si tratta di un
traditional della canzone folk americana, che Bob registrò in una session
dei Basement Tape nel 1967, attribuendole il titolo di The Hills Of Mexico;
4) Curtis Jones;
5) è la canzone più significativa della musica country scritta da Cecil A.
Null nel 1947. La prima registrazione, del 1953, è attribuita a The Davis
Sisters;
6) l'autore è Blind Willie Johnson; il titolo originale è "In My time Of
Dying"; Nell'album "Bob Dylan", ove è pubblicata, è, dunque, riportata con
un errore.
7) I Will Not Go Down Under The Ground; nel bootleg in mio possesso (e di
molti altri :)) è indicata proprio con il titolo alternativo e viene così
descritta: I Will Not Go Down Under The Ground [Let Me Die in My Footsteps]
- Broadside version with Happy Traum, from the Folkways album Broadside
Ballads Vol. 1, 1963, alternate version to the one released on The Bootleg
Series Vols. 1-3
8) coautori Bob e Bono degli U2;
9) 11 Outlined Epitaphs, poema scritto nei primi anni sessanta, composto,
appunto da 11 epitaffi abbozzati, e quello in questione è il secondo, ove a
proposito di Duluth Bob afferma "Non ho ricordi della mia città natale
tranne che il suono delle sirene da nebbia la bruma piovigginosa e gli
speroni rocciosi non ho trattenuto sensazioni delle colline del Lago
Superiore ... ... "
Nel secondo scritto degli 11 epithaphs
che trovi riportato qui sotto , Duluth non è citata , bensì troverai Hibbing
:
Non ho ricordi della mia città
natale
tranne che il suono delle sirene da nebbia
la bruma piovigginosa
e gli speroni rocciosi
non ho trattenuto sensazioni
delle colline del Lago Superiore
la città in cui son cresciuto è quella
che ha lasciato in me un retaggio di visioni
non era una città ricca
nè ricchi lo erano i miei genitori
non era una città povera
nè poveri lo erano i miei genitori
era una città morente
(era una città morente)
con la ferrovia che la attraversava
mostrando dove padri e madri
miei e dei miei amici
avevan preso su e si erano trasferiti
da Hibbing Nord
ad Hibbing Sud...
deserta
già morta
con il suo antico tribunale in pietra
in rovina nel vento
da tempo abbandonato
con le finestre pencolanti
il respiro delle sue mura crepate
soffocato nella stretta del muschio
la vecchia scuola
di mia madre
cadente ma ancora in piedi
si erge fredda e solitaria
con le braccia tagliate
e persino con la luna che evitava
il suo corpo frastagliato
fingendo di non vedere
e dandole la sua ultima dignità
cani ululavano presso il cimitero
dove persino le pietre miliari erano morte
e dove non c'era suono se non quello del vento
che soffiava nell'erba alta
e quello dei mattoni che tornavano
alla polvere a causa dei leggeri fendenti
del vento... tuttavia era come se
le piogge dei tempi della guerra avessero
lasciato la terra bombardata e distrutta
Hibbing sud
dove tutti erano venuti per
ricostruire la loro città. ma i venti del
nord al loro seguito erano cresciuti ancor più cattivi
e gli anni passavano
ma io ero giovane
e perciò corsi via
ed ancora sto correndo...
Sto ancora correndo credo
ma la mia strada ha veduto molti cambiamenti
perchè ho espiato quei tempi in cui ero un esule
in termini mentali e fisici
e più di una paura è svanita
e so che ritroverò di nuovo il nevoso Nord
ma con occhi differenti la prossima volta
a camminare pigramente nelle sue vie
e a sostare sul confine della città
a trovare vecchi amici se ancora ce ne sono
a parlare con i vecchi
e con i giovani
correndo sì...
ma fermandomi un attimo
per abbracciare quel che ho lasciato
ed amarlo - perchè ora ho imparato
a non aspettarmi mai
quel che non può darmi
Mentre il nome di Duluth lo trovi citato nella
seconda strofa di "Something there is about you" :
"Thought I'd shaken the wonder and the
phantoms of my youth
Rainy days on the Great Lakes, walkin' the hills of old Duluth.
There was me and Danny Lopez, cold eyes, black night and then there was Ruth
Something there is about you that brings back a long-forgotten truth."
Quindi , con dispiacere , dovrò
considerare questa risposta sbagliata e toglierti 2 punti :o(
10) Definitely Not Van Gogh.
Spero di non avere sbagliato nulla. Non vorrei perdere la mia bella prima
posizione ehehehe!
Un abbraccio a tutti Marina
9 risposte X 4 punti = 36 - 2 di
penalità = 34 punti + 3 di "special bonus" = 37 punti , ciao :o)
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
1) Chi sono gli autori di "Baby Give It Up" ? Bob Dylan-Helena Springs
2) Qual'è il titolo alternativo di "Farewell To The Gold" ? The Miner's Song
3) Qual'è il titolo alternativo di "Hills Of Mexico" ? The trail of the
Buffalo
4) Chi ha scritto "Highway 51" ? Curtis Jones
5) Chi ha scritto "I Forgot More Than You'll Ever Know " ? Cecil A. Null
6) Chi ha scritto "In My Time Of Dyin' " ? Blind Willie Johnson
7) Qual'è il titolo alternativo di "Let me Die In My Footsteps" ? I Will Not
Go Down Under the Ground
8) Chi sono gli autori di "Love Rescue Me" ? Bob Dylan & Bono
9) In quale poesia Bob Dylan cita Duluth ? Something there is about you
10)Qual'è il titolo alternativo di "Positively Van Gogh" ? Definitely not
Van Gogh - The painting by Van Gogh
Alla prossima Tamb. Otello
Set list: Los Angeles,
California - Hollywood Palladium - October 15, 2009
1. Gonna Change My Way Of Thinking (Bob on keyboard)
2. This Dream Of You (Bob center stage on harp, Donnie on electric mandolin)
3. Things Have Changed (Bob on guitar)
4. If You Ever Go To Houston (Bob on keyboard)
5. Rollin' And Tumblin' (Bob on keyboard, Donnie on electric mandolin)
6. Chimes Of Freedom (Bob on keyboard, Tony on standup bass)
7. Tweedle Dee & Tweedle Dum (Bob center stage on harp)
8. Not Dark Yet (Bob center stage on harp)
9. Most Likely You Go Your Way (And I'll Go Mine) - (Bob on keyboard)
10. My Wife's Home Town (Bob on guitar)
11. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
12. Ain't Talkin' (Bob on keyboard, Donnie on viola)
13. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
14. Ballad Of A Thin Man (Bob center stage on harp)
(encore)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
16. Jolene (Bob on keyboard)
17. All Along The Watchtower (Bob on keyboard)
Review: Eugene, Oregon -
University of Oregon - McArthur Court - october 8, 2009
by Cam
Clima perfetto a Eugene per stare in coda in piedi, e poi .. ci siamo
aggiornati (grazie bobdylan.com) per entrare prima.
Eravamo nella tribuna centrale e alcuni del nostro gruppo hanno detto che
erano i posti migliori nella venue . Mi piace il parterre di fronte al palco
, ma hey, I'm forever young :o)
-Watching the River Flow è stato un inizio naturale per uno spettacolo in
Eugene , con l'emozione di vedere Bob e Charlie alla chitarra insieme di
nuovo. Nice.
-Una sorpresa è stata per me "The Man in Me" , ma non riuscivo a sentire
Donny alla tromba, una carenza per tutta la serata , bello sentire ancora
questa canzone.
-Beyond here lies nothin’ ... una nuova . Sto ancora ascoltando TTL.
A questo punto è chiaro che Charlie sta per prendere le redini dello
spettacolo.In ho lasciato lo show lodando Sexton più di Dylan, anche se Bob
era maestoso.E’ come se Charlie fosse venuto da Bob a raccogliere la sfida,
impegnandosi molto di più di lui, come detto in altre recensioni. L’energia
di Sexton e la sua presenza, combinata con l'entusiasmo della nuova
scenotecnica , uguale Bob infuocato.
Gradevoli "Don’t think twice”,"Till I Fell in Love Whit You"... nessuno può
non ricordare la fantasia di Gibson che c’era nei primi Wyman / Richards con
i manici delle chitarre in posizione eretta.
-And I'll Go Mine .. tilt completo-boogie ... un'altra tendenza, un lungo
arpeggio sul tema, e anche a un certo punto Bob ha cantato alcuni versi in
una scala discendente in stile "spaventoso Nursery Rhyme" , cosa che a volte
funziona e a volte no.
- My Wife's Hometown – Bob sembrava l’Howlin Wolf del Minnesotata. Roba
divertente.
-Desolation Row.Ho notato Stu per la prima volta nella serata... fermo
ancora sul lato destro del palco , strimpellare la ritmica di base .Bella
rilettura di uno strano brano epico.
-Una nuova versione di 'Cold Irons Bound ", con sul palco l'ombra spettrale
creata dalle luci poste in alto , amo questa canzone , ne voglio ancora.
-I Feel a chanhe comin’ on ... altro pezzo di quelli nuovi.Eccitante.
-Highway 61 in qualunque modo è sempre rock, SEMPRE! Ancor di più quando vi
è una Rock & Roll guitar a spingere Bob.
- Po Boy , nuovo arrangiamento , mi è sembrato non così scattante come sul
disco , questione di gusti.
-Thunder on the Mountain ... una copia minore di Summer Days a mio parere,
ma abbastanza buono per il pubblico.
-Ballad of a Thin Man. Minacciosa come sempre.
I bis tradizionali e la presentazione della band, Charlie riceve GROSSI
applausi).
- Rolling Stone .. rockin. Ancora la canzone migliore di sempre.
- Jolene- non la canzone migliore di sempre, ma divertente.
- Watchtower .... e il modo migliore per terminare uno show.
Considerazioni finali: Charlie Sexton ha spinto Bob e la band a calci
diverse volte. Non ho potuto sentire bene Donnie , anche se la sua
steel-guitar è grande. Bello rivedere ancora Bob alla chitarra , e qualche
altra volta al centro della scena solo con l’armonica. Stu potrebbe essere
superfluo e Tony e George sono Rocking. Questa band è di nuovo ROCK !
Andateli a vedere se vi è possibile.
Bob Dylan: un uomo di molti cappelli: la leggenda in concerto
by Sean Hart - Argus Observer
EUGENE - Sembrava un mezzano di classe, di quelli che accompagnano i
matadorers all’arena in Messico.
Lucido, scarpe nere. Pantaloni neri , bande a righe rosse, la cucitura
esterna. Un giubbetto nero con bottoni ornamentali sul petto, per lo più
nascosti da una rossa camicia sbottonata. E un copricapo che ricorda quello
di un cantante di una mariachi band o un cattivo spagnolo in un film di
spaghetti western.
Anche se spesso raffigurato con i capelli ricci ed in disordine come se si
fosse appena svegliato la mattinain, Bob Dylan ha portato molti cappelli
durante i suoi quasi 50 anni di carriera come musicista. E quello sottile,
nero, a larga tesa di foggia spagnola che indossava Giovedi nella McArthur
Court nel campus della University of Oregon in Eugene è stato così iconico
come qualunque altro che ha portato.
Il cappellino da strillone che indossava sulla copertina del suo primo
album, omonimo, nel 1962 copriva la testa di un viso da ragazzino cantante
folk nei suoi 20 anni, con un certo sguardo fiducioso nei suoi occhi - come
se fosse già importante come chiunque altro aveste mai incontrato.
I cappelli che metteva nei primi anni della sua carriera mostrano un
outsider assorto nei suoi pensieri – uno che avrebbe fatto tendenza
nell'infanzia del rock 'n' roll. Il Fedora che indossava per "The Last
Waltz" – il film di Martin Scorsese del 1978 su The Band, gruppo spalla di
Dylan nei primi tempi elettrici - raffigura un uomo che ha superato le
avversità, che ha affrontato orde di fischi dai fans dell’ acoustic-folk
solo per tornare al top brandendo una chitarra elettrica e una band completa
alle spalle.
Ora, più di 30 anni dopo , Dylan ha reinventato se stesso ancora una volta
con un cappello di tipo spagnolo con influenze tra un sombrero e un porkpie.
Sottile ed elegante, il cappello si adatta perfettamente al suo abito tutto
nero e il suo nuovo blues-country, il suono attuale della sua band . E Dylan
ha dimostrato di essere ancora un maestro nell’ invenzione - nello stile e
nella musica.
Con la falda diritta il suo cappello nuovo sta tranquillamente sul volto
riposato di Dylan. Se era la luce, il make-up o una sorta di bagliore
acquisito da un mezzo secolo di luci della ribalta, quando Dylan ha sorriso
- come ha fatto durante lo spettacolo – invece di un 68enne, sembrava quasi
come se egli avrebbe avesse ancora 20 anni.
Lui ha riso . Ha ballato - in piedi da solo, in un inferno di spettacolo,
come sempre si è mosso in modo da far invidia ad un 50enne. Ha diretto la
band durante i punti cardine della musica con uno sguardo di determinazione
stoica. E lui è riuscito a mettere su uno spettacolo che ha strappato al
pubblico ( sold-out ) una standing ovation la sua ultima canzone, "All Along
The Watchtower".
Il pubblico era vario. Studenti da College di mezza-età. Gente che arrivava
dritta dal 1969. C'erano tante teste calve, come ci sono stati anche tanti
con i dreadlocks. La folla era dolce e sommessa la maggior parte del tempo,
ma, dopo ogni canzone, gli applausi crescevano. Dopo lo spettacolo, ho
sentito una persona dire che si era annoiata, ma il consenso è stato quello
di una grande prestazione - nonostante l'età.
Con la sua band completo - tre chitarristi, un bassista e un batterista -
Dylan ha presentato una raccolta di brani famosi di tutta la sua carriera,
tra cui quattro dal 1965, "Highway 61 Revisited", "Ballad Of A Thin Man,
"Desolation Row" e "Like A Rolling Stone”. Ha suonato anche quattro brani
dal suo album del 2009,"Together Trough Life” , "My Wife's Home Town","I
Feel A Change Comin' On","Jolene" e il suo nuovo singolo "Beyond here lies
nothin’”, una canzone che riassume il nuovo sound di Dylan.
Dylan non è mai stato lodato per il suo talento vocale e, dopo 50 anni di
cantare, la sua voce era più roca e aspra che mai. Egli non sembra nemmeno
avere il fiato necessario per tenere molte delle note lunghe su alcune delle
sue canzoni più vecchie - il testo della canzone è detto a scatti brevi , e
non corrispondono alla lunghezza della musica corrispondente. Eppure, Dylan
ha cantato le sue canzoni e, come solo lui poteva fare - con una passione
evidente e comprensibile, anche se solo con una forte inflessione voluta e
un timbro da frattaglie. Non è la voce del Dylan che aveva 20 anni, ma, con
le orecchie giuste , si possono sentire tutti i 50 anni della sua carriera
nella sua voce , e la lotta che conduce nel 2009 con la voce di un vecchio
68enne.
Dylan ha iniziato lo show alla chitarra, ha cantato e fatto pochi assoli di
armonica, è stato dietro la tastiera per la maggior parte della notte. Ogni
canzone eseguita è stata riarrangiata per adattarla alla sua nuova band.
Ognuna era una versione originale, molto diversa da quelle del passato, e il
set è stato molto coeso. Lo stile Country-blues è il suono odierno , con
estenuanti canzoni con un suono pieno e stacchi strumentali tra le strofe -
come qualcosa che si sente in un honky-tonk bar il venerdì sera nei locali
di periferia di Nashville.
Dopo più di un'ora e mezza di spettacolo , Dylan e la sua band sono
ritornati sul palco dopo una breve pausa ed hanno riversato tutte le loro
energie ed emozioni nel grand finale culminante, che è iniziato con "Like A
Rolling Stone" e "Jolene." Dylan ha poi ringraziato il pubblico, presentato
la band e poi ha cpmonciato la sua ultima canzone, "All Along The
Watchtower", con il vigore di un 20enne.
Dylan è rimasto accanto alla sua band per ricevere l’ ovazione della folla
dopo lo spettacolo, ha sorriso ancora una volta, sembrava fiero e contenuto
del successo. A 68 anni, Dylan è, senza dubbio, ha dimostrato che può fare
ancora esibizioni moderne come questa di Eugene.
Ha dimostrato di essere ancora un musicista competente ed un performer. Ha
dimostrato che la sua musica - vecchia e nuova - è ancora importante per un
pubblico di tutte le età. Ha dimostrato che il suo stile e la musica può
cambiare senza diventare obsoleta.
E, soprattutto, ha dimostrato che è, e sarà per sempre, Bob Dylan.
Bob Dylan canta il Natale, Usa divisi: "disarmante",
"sorprendente"
clicca qui
Ho letto questo articolo su Bob Dylan e il suo cd di
natale.Devo dire, che e' troppo forte,l a battuta su Halloween e' una
genialata perche' dice la verita'. Per non parlare dei commenti che si
leggono sotto.
Uno su tutti quando si accenna a F.De Gregori. Sono sicuro anche io che De
Gregori se non e' quest'anno sara' il prossimo , se ne ucira' anche lui con
un disco sul Natale! :o)
Per quanto riguarda il DylanQuiz mollo la gara perche' non ho piu' tanto
tempo a disposizione, inoltre sono fermo da una vita alla 4° posizione,
troppo distacco, e bravura degli altri concorrenti DylanFans come me, e
anche perche' mi sono stancato, mi sembra che sia un "NeverendingTourQuiz"
il quiz senza fine. Quindi dico Stop!
Alla prossima , Stefano C.
Caro Stefano , grazie per la
segnalazione dell'articolo davvero bello ! Per quanto riguarda il tuo
abbandono del Dylanquiz mi dispiace davvero , ma comprendo le tue ragioni ,
il quiz finirà a dicembre come detto in partenza e sto cercando di aumentare
e rendere più difficoli le domande proprio per creare uno stacco di
punteggio , alla prossima ;o)
Caro Mr. Tambourine, cari amici della Farm, questo disco
mi ha colpito al cuore.
E’ da qualche giorno che ci penso e sebbene tema ci siano buone probabilità
che stia per dire delle amenità, voglio condividere con voi il mio pensiero.
Christmas in The Heart mi sembra la rappresentazione sintetica della storia
di Bob, dell’intrecciarsi della sua vita con la storia della sua terra
americana e persino della terra delle sue origini, attraverso questo filo
conduttore e comune denominatore della musica degli ultimi cinquant’anni.
Questo disco non è una mera raccolta di canti natalizi. Qui il nostro caro
vecchio lancia un messaggio ancora più preciso sul senso della sua vita così
profondamente legata alla musica e delinea in maniera ancora più netta il
viaggio a ritroso nel tempo che ha iniziato di recente rincorrendo e
riscoprendo la tradizione musicale dell’America sulla quale ha costruito la
sua formazione ed alla cui evoluzione ha contribuito in prima persona. Il
Natale è l’occasione per attraversare le sonorità della sua infanzia, della
sua giovinezza e della sua maturità. Ci sta dicendo che la storia della
musica americana è anche la sua storia; la musica, tempo per tempo, è stata,
è e sarà la compagna della sua vita; la musica lo avvicina
all’imperscrutabile, è la chiave di lettura dell’universo; dalla musica di
un tempo è partito ed alla musica di un tempo vuole nuovamente approdare; la
musica è anche il mezzo per compiere un opera di bene. Ci sta dicendo questo
sono io. Sono io il ragazzino di Hibbing avvolto nei suoni della polka della
fine degli anni cinquanta importata dalla tradizione dei paesi dell’est dai
minatori del Minnesota; sono io immerso nelle sonorità dell’ Hillbilly o di
quella commossa disillusione, disperata ed edificante al tempo stesso,
espressa dal blues. E poi sono io con i miei tormenti ascetici a cercare il
conforto in questa piccola capanna a Betlemme.
Forse i miei sono vaneggiamenti, ma la sua voce mi ha trasmesso tutto
questo.
Questo album si apre con i suoni festosi di Here come Santa Claus, prosegue
con il divertente “parapapampam” di Little drummer boy e il ritmo vorticoso
di Must be santa passando per il solenne fraseggio in latino di Adeste
Fideles, spassosamente pronunciato con inflessione americana, e la
commovente e bellissima Christmas Blues, si chiude con un simbolico e
struggente “amen” liberamente introdotto nel testo originale di O’ Little
Town Of Bethlehem. “Amen” è un avverbio ebraico che sta a significare
“essere vero, veritiero”, ed in tale accezione è stato assunto anche nel
Nuovo Testamento. Forse Bob vuole dirci che l’unica cosa vera è la venuta di
Cristo tra i peccatori, anche se l’orecchio del peccatore non può percepire
la sua venuta, quando canta le due più significative strofe delle quattro
che compongono il canto? Non so. Forse vaneggio. Qualcuno, miglior
conoscitore di Bob di me, spero dirà presto la sua opinione.
Una cosa però è chiara. La voce, mai così dolcemente aspra negli ultimi
tempi, trasuda e trasmette profonde emozioni. Le interpretazioni sono vere,
sentite, sincere. E parlano di sé, di ciò che più ama.
Non credo, poi, di dire amenità più gravi di quelle che ho appena espresso,
se affermo che nel complesso l’esecuzione dei vari brani è di ottimo livello
(non a caso non ci sono i soliti noti a suonare la chitarra) e che Bob si
destreggia egregiamente tra i cori con una voce che si integra ed al tempo
stesso si contrappone perfettamente alle vocine celestiali dei coristi.
E’ questa voce che parla al cuore. Perlomeno al mio.
Ancora grazie, quindi, Bob. Quest’anno avrò un po’ più di Natale nel cuore.
Un abbraccio a tutti, Marina
Cara Marina , tra i tanti , il tuo
pensiero è quello che condivido di più . la tua sintesi mi sembra proprio
azzeccata , profonda e per niente banale , l'unica cosa triste è che mi
rendo conto che Dylan sta tornando "come full circle", cioè all'inizio di
tutte le sue cose, e questo mi spaventa , anche se sono convinto che il
"vecchiaccio" saprà ancora stupirci in futuro. Buon Natale ed un abbraccio a
te ed i tuoi cari , Mr. Tambourine.
ciao, faccio parte dello staff di TntVillage.org, un forum
che ospita
le più disparate release, aderente al progetto scambioetico, dotato di
statuto per proteggere i diritti di copyright, scrivo perchè da grande
fan di Bob, partecipo e collaboro attivamente all'ampliamento di un
Ciclo dedicato a Bob Dylan (per ciclo si intende un progetto che
coinvolge più categorie: video audio testi ecc), e vorrei proporvi di
mettere il nostro link nel maggie's basement... ci piacerebbe che i fan
di Dylan che non sono pratici di trading possano comunque apprezzare le
opere del grande Bob.
vi lascio il link sia al forum in cui è possibile leggere lo statuto per
valutare la nostra serietà
http://www.tntvillage.scambioetico.org/
resto in attesa di una risposta , cordialmente, Selene
Cara Selene , tutti coloro che si
occupano di Bob Dylan sono sempre ben accetti sulle pagine della Fattoria ,
troverai il link del tuo sito in coda nella pagina della BLACKBOARD a questo
indirizzo :
Ascoltate l'araldo: La beneficenza di Dylan può portare
tutto a casa dei senzatetto
by Patrick Foster, Media Correspondent
I fans possono vedere la sua musica come più mirata sui diritti civili
rispetto ai riti stagionali come il Natale, ma Bob Dylan si è classificato
al 1° posto nella corsa natalizia.
Il cantautore del 1960, che una volta manifestava nelle sue canzoni il fuoco
della protesta, ieri ha pubblicato un album di classici di Natale. Il denaro
( sotto forma di royalities ) proveniente da Christmas In The Heart, che
comprende canti e canzoni contemporanee, andrà in beneficenza ad
organizzazioni caritatevoli tra le quali , oltre a Feeding America e WPA ,
c’è anche “Crisis”, l'organizzazione britannica che sostiene le persone
senza fissa dimora.
Anche se alcuni potrebbero pensare che la raspa nella voce di Dylan non
trasuda allegria natalizia - un critico ha paragonato la sua voce nell’album
al muggito di una mucca con una gamba bloccata in un cancello – ma altri
esperti del settore dicono che il disco raggiungerà la cima delle
classifiche in questo Natale.
Martin Talbot, amministratore delegato della Official Charts Company, ha
detto che il volontariato può sperare in un imprevisto, con le canzoni che
potrebbero diventare dei classici. "Tornando agli anni 50’, tutti i grandi
artisti hanno inciso canzoni di Natale, ma ora è generalmente considerata
come una cosa un pò strana e fuori moda”. Ha detto.
"Non sono a conoscenza di altri come Bob Dylan, che hanno messo insieme un
album come questo. Non c'è dubbio che sarà un successo enorme”.
"E 'una cosa logica da fare, perché lui sta riproponendo canzoni che
ricorrono anno dopo anno, e la gente continua a comprarle.
"L'unico pericolo per gli artisti è che queste iniziative vendano di più dei
loro albums.
"La più grande vendita di Mariah Carey negli ultimi cinque anni, per
esempio, è All I Want For Christmas Is You. Ma Dylan ha alle spalle un
catalogo molto forte e dubito che accadrà ".
I fans sono divisi sui meriti dell’ album, che include favoriti come Winter
Wonderland, Hark the Herald Angels Sing, e Have Yourself a Merry Little
Christmas.
Caroline Schwarz, co-direttore del Bob Dylan Fan Club, ha dichiarato: "Ho
sentito opinioni diverse, ma mi piace veramente. Dopo aver ascoltato correttamente penso che si tutto stia assieme molto
bene. E 'un suono classico, molto Bob. Mi piace il mix di canzoni religiose, si
può sentire ciò che egli intende, e poi le sue variazioni nel pop hits ".
Feeding America, un ente di beneficenza che aiuta le famiglie a basso
reddito negli Stati Uniti, riceverà le royalties americane derivanti
dall’album in perpetuo, mentre “Crisis” e il WPA . il programma alimentare
mondiale si divideranno i diritti internazionali. Il ricavato delle vendite
dovrebbero fornire più di quattro milioni di pasti durante il periodo
natalizio.
Ieri il rapporto annuale delle Nazioni Unite in materia di sicurezza
alimentare a livello mondiale ha confermato che più di un miliardo di
persone - un sesto della popolazione mondiale - sono denutriti e ha detto
che il numero è in crescita anche prima della crisi economica, che ha solo
peggiorato la situazione.
Leslie Morphy, chief executive di “Crisis”, ha detto: "A Natale, Crisis
offre compagnia e sostegno per alleviare la solitudine e l'isolamento con
servizi essenziali, quali l'edilizia e la consulenza del lavoro, per aiutare
le persone a muovere i primi passi dei senzatetto.
"Siamo molto grati a Bob Dylan per la sua generosa donazione. Il denaro
servirà a fornire migliaia di pasti caldi ai nostri ospiti ed anche una cena
di Natale. "Dylan ha venduto finora oltre 100 milioni di dischi, ma non ha mai
avuto un n.1 in Gran Bretagna.
Il suo successo più grande in questo paese è stata Like a Rolling Stone, che
è arrivata al n. 4 nel 1965.
Il cantante ha detto: "che il problema della fame è risolvibile in ultima
analisi, significa che dobbiamo fare ogni cosa in nostro potere per
contribuire ad alimentare chi soffre e di sostenere gli sforzi per trovare
soluzioni a lungo termine.
"Sono onorato di collaborare con il Programma alimentare mondiale e Crisis
nella loro lotta contro la fame e la senza fissa dimora".
Quando mi sono svegliato questa mattina, niente sembrava fuori dal comune.
Mi sono fatto una tazza di cereali, ho portato fuori l’ immondizia, ho
guardato un pò i gabbiani che raccoglievano la roba dai sacchetti, poi ho
acceso il mio computer portatile. Negli ultimi giorni sono stato a
controllare i siti regolari per rilevare ogni cosa sul nuovo album di Bob
Dylan senza alcuna fortuna. Questa mattina, tutto è cambiato. Ho deciso di
creare questo blog per condividere alcuni dei miei pensieri.
Ieri, il premio Nobel per la letteratura è stato assegnato ad una persona
diversa da Bob Dylan. Il suo ultimo album “Christmas in the Heart” dimostra che
egli avrebbe potuto averlo , nella letteratura (e tutta l'arte),
l'invenzione e l'innovazione sono elementi essenziali per poter andare
avanti. Questo è stato prima osservato dai formalisti russi, che erano
arrivati con il coniare il termine “evoluzione letteraria”. In breve, la
'novità' è una parte importante nel definire ed apprezzare la letteratura;
allontanarsi dalle convenzioni è ciò che rende possibile l'evoluzione.
Bob Dylan è noto per i suoi costanti cambi di rotta, a volte ho cercato
dentro di me di vedere i suoi lati diversi, come tante altre persone, una
nozione che è stato esplorata nel film I'm Not There. Dylan , al momento , è
sempre alla continua ricerca di nuove forme di espressione che si rifanno
agli anni cinquanta, che è una cosa notevole da diversi punti di vista : lui
ha fatto parte della musica migliore mai pubblicata, con una scrittura di
testi che dovrebbe seriamente impressionare tutti anche senza il supporto
della musica.
E ora sto ascoltando il suo ultimo album, “Christmas in the Heart”. Se c'è
qualcuno là fuori che si sarebbe aspettato che Dylan potesse fare una cosa
del genere , diciamo, un anno fa, avrei detto che era andato via di testa.
Poi di nuovo, Dylan ha dimostrato di essere in grado di cavarsela con
qualunque cosa lui faccia, lasciando spesso gli ascoltatori storditi, o
colpiti, o semplicemente sbalorditi. Durante l'ascolto sento Dylan che
mormora dolcemente PUR-rum pum-pum-pum, sono impressionato. Quando chiede
chi ha un grosso naso rosso, io sono divertito e impressionato. Quando mi
augura un buon Natale, sono grato e impressionato. Impressionato, perché la
qualità di questo album è, ancora una volta di livello elevato, e forse non ho mai
goduto di altre interpretazioni di canzoni di Natale come le sue ( Non
so cosa abbia influenzato Dylan nel prendere questa decisione).
Il calore che ho sempre sentito durante l'ascolto di "The Times Are A-Changin o
di “One Too Many Mornings” ritorna in me in questo intimo contesto di Natale
con Bob Dylan.
Oltre al fatto che le canzoni sono molto piacevoli da ascoltare, di buon
umore e sono state attentamente orchestrate e organizzate, questa mossa
artistica è di gran lunga la più inaspettata da Bob.Questo, a mio parere,
dimostra il vero artista che è: sempre in movimento, reinventando se stesso,
allargando i limiti al regno delle possibilità - e rimanere sulla parte
superiore della sua arte in termini di creazione.
Se Bob Dylan non ha alcuna chance di vincere il premio Nobel per il futuro,
è a causa di questo processo artistico che è sempre stato ispirato e
commovente generazione dopo generazione, e continuerà a farlo. La sua
eredità sarà di immenso valore culturale, tanto che è quasi impossibile,
solo pensare di cominciare a coglierne la sua vastità e la sua qualità.
I gabbiani al di fuori della mia finestra erano troppo lenti per gli uomini
della spazzatura. Quando le ultime note di O Little Town Of Bethlehem si
sono spente , mi ritrovo sorpreso: per la prima volta, da che mi ricordo,
sono davvero impaziente che arrivi il Natale di quest'anno.
La lezione di Bob Dylan e gli operatori della finanza
clicca qui
Ciao tamb , è un po' che non ci si sente. come va?
ti segnalo che sulla prima pagina del sole 24 ore di oggi compare un
articolo che trae ispirazione da dylan.
te lo allego.
un caro saluto , blindboygrunt
Si vivacchia caro Blind , un salutone
anche a te e grazie per la segnalazione :o)
Set list: Los Angeles,
California - Hollywood Palladium - October 14, 2009
1. Leopard-Skin Pill-Box Hat (Bob on keyboard)
2. The Man In Me (Bob on keyboard then center stage on harp, Donnie on
trumpet)
3. Beyond Here Lies Nothin' (Bob center stage on harp, Donnie on trumpet)
4. Po' Boy (Bob on keyboard and harp)
5. Tweedle Dee & Tweedle Dum (Bob center stage on harp)
6. Sugar Baby (Bob center stage on harp)
7. Cold Irons Bound (Bob center stage on harp)
8. When The Deal Goes Down (Bob on keyboard)
9. Honest With Me (Bob on keyboard)
10. Forgetful Heart (Bob center stage on harp, Donnie on violin)
11. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
12. Workingman's Blues #2 (Bob on keyboard then center stage on harp)
13. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
14. Ballad Of A Thin Man (Bob center stage on harp)
(encore)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
16. Jolene (Bob on keyboard)
17. All Along The Watchtower (Bob on keyboard)
Set list: Los Angeles,
California - Hollywood Palladium - October 13, 2009
1. Gonna Change My Way Of Thinking (Bob on keyboard)
2. Shooting Star (Bob center stage on harp)
3. Beyond Here Lies Nothin'(Bob center stage on harp, Donnie on trumpet)
4. Don't Think Twice, It's All Right (Bob on guitar)
5. Cold Irons Bound (Bob center stage on harp)
6. Most Likely You Go Your Way (And I'll Go Mine) (Bob on keyboard)
7. My Wife's Hometown (Bob on guitar, Donnie on electric mandolin)
8. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again (Bob on keyboard)
9. High Water (For Charley Patton) (Bob on guitar, Donnie on banjo)
10. I Feel A Change Comin' On (Bob on keyboard and harp)
11. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
12. Nettie Moore (Bob on keyboard, Donnie on viola)
13. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
14. Ballad Of A Thin Man (Bob center stage on harp)
(encore)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
16. Jolene (Bob on keyboard)
17. All Along The Watchtower (Bob on keyboard)
Review: Portland, Oregon -
Memorial Coliseum - October 7, 2009
Un Bob Dylan sorridente al Coliseum
by Jeff Baker
C’ è un momento in ogni concerto di Bob Dylan quando il genio, l'adulazione,
il disappunto ed il top della magia si trovano insieme in un singolo momento
che definisce la sera e che cosa significa vedere questa leggenda in questa
notte particolare.
Mercoledì al Coliseum Dylan realmente stava facendo un certo sforzo nel suo
vocal e la sua armonica ha caratterizzato da sola un piccolo riordino del
morbido-shuffle, il boogie di Bob Dylan. Quando è arrivato alll'ultimo
verso, la sua voce si è inarcata , prendendo in giro il tono ed ha dato una
risposta alla domanda. “Pensate che io sia sopra la collina?” ha cantato
“Pensate che sia oltre la mia primavera?”
Noooo, ha urlato il pubblico, dando a Dylan la risposta che voleva. Ha
ghignato largamente e gli ha dato giù duro sugli ultimi due versi. “Avete
avuto quello che volevate . (Un altro sorriso.) Possiamo divertirci.”
Lo stoico Dylan distaccato dalle ombre del passato , è ora sostituito da un
tipo anziano , affabile che ha scambiato sorrisi con il suonatore della
steel-guitar Donny Herron , dondolando avanti e dietro la sua tastiera
mentre la sua band trovava nuova energia con le versioni eccitanti di
“Highway 61 Revisited” and “Thunder On the Mountain”. Non ha detto una
parola tranne che per la presentazione della band, ma quando ha eseguito
“Ballad of a thin man” gesticolava e cantava come un predicatore in un
cimitero, e non c’era da chiedersi se fosse completamente coinvolto in quel
momento.
Molto merito va a Charlie Sexton che è ritornato nella band dopo sette anni.
E’ la prima settimana del suo ritorno regolare nella band e sta ancora
cercando di trovare il feeling giusto, sempre puntando verso Dylan ,
spingendolo , incitandolo , suonando mentre avanza verso Dylan, che risponde
ai suoi incitamenti.
Sexton ha dato una prima spallata con “Cold Irons Bound” , in seconda
battuta con “Highway 61” e “Jolene”.
Lo show è cominciato all’ora prevista , senza nessun numero d’apertura con
“Leopard-Skin Pill-Box Hat,” , un opener che ha dato un indizio iniziale
dell'umore di Dylan nella sua furba rilettura di “well I saw him making love
to you. You forgot to close the garage door.”
È uscito da dietro la tastiera , ha preso una chitarra per “Lay Lady Lay”,
versione quasi tradizionale , non ha fallito una lirica.
“Things Have Changed,” una delle grandi canzoni dell’ ultima decade, è molto
migliore, con Sexton che fa sentire la sua presenza e Dylan che osserva e
che suona animato.
Metà dello show è stata dominata dalle canzoni dagli album recenti: “Sugar
Baby,” “My Wife’s Home Town,” “Spirit on the Water,” “Workingman’s Blues
#2,” Ain’t Talkin.’” Il livello di energia può calare di una tacca ogni
tanto , particolarmente in quei momenti di esecuzione dei grandi hits , ma
bisogna anche capire che una persona di 68 anni non può rimanere sempre
fresco ed energico per tutta la durata dello show.
Picchia sulla tastiera , piega il ginocchio , fa ondeggiare il braccio che
sembra la carrozza di Calloway , nel suo vestito nero ed il cappello a larga
tesa , trascinandosi sul palco affaticato, un miscuglio di quando Elvis ed i
Beatles hanno suonato su quello stesso palco.
Il Colosseo ora è pieno di fantasmi e di quegli echi. I concerti di gran
livello si sono spostati al “Rose Garden”, lasciando cadere il Palazzo di
vetro in un triste autunno. Dylan ha suonatp una volta al “Rose garden”,
subito dopo l’uscita di Time out of Mind , ma i suoi ultimi due concerti di
Portland sono stati al Coliseum. Lui è oltre la collina, e non è più nella
sua primavera . Questoo non significa che non può svegliarsi e ballare
quando suona “Like a Rolling Stone” ancora una volta.
Bob Dylan non funziona sulla slitta di Babbo Natale
Come una slitta rotolante ? Bob Dylan cerca di affrontare le tradizioni
di Natale - con risultati disastrosi.
by Jim DeRogatis - Pop Music Critic
Anche se può sembrare come lo sforzo più improbabile, i fan di lunga data
del Bardo più famoso del rock devono applaudire al messaggio di Robert Allen
Zimmerman nel fare un album di Natale - che è, almeno se si apprezza
perfidamente il senso dell 'umorismo sarcastico e l'amore per il
surrealismo, sono sempre stati un punto fermo lavoro di Bob Dylan.
Questo è, dopo tutto, l'uomo nell cui autobiografia loda il vecchi wrestler
Gorgeous George e il suonatore di ukulele Tiny Tim, come due dei suoi
più grandi ispiratori, e che ama pasticciare con la nostra nozione del suo
status, come la voce di una generazione, con l'occasionale deviazione
stupefacente nel fare uno spot per Victoria's Secret.
Concettualmente, quindi, "Christmas in the heart” è un successo,
semplicemente perché è così inaspettato e bizzarro. Si potrebbe pensare che
quando entra nel sesto decennio della sua carriera, con 34 album in studio e
innumerevoli registrazioni dal vivo al suo attivo, a Dylan non poteva venire
in mente null’ altro per sorprenderci di più.
Purtroppo, per quanto riguarda la musica, l'album è un completo fallimento.
Come una slitta rotolante ? Bob Dylan cerca di affrontare le tradizioni di
Natale - con risultati disastrosi.
Come la copertina in stile Currier & Ives , il tipo di arrangiamenti
fastidiosamente preziosi, e al di là della scelta prevedibile dei pezzi
ormai strausati , il coro di background dei cantanti suoai come se fossero i
membri superstiti della famiglia King, Dylan suona le cose in modo diretto ,
aderendo agli sciropposi, pop schlocky suoni della pre-rock era, che hanno
anche caratterizzato i momenti peggiori nei suoi albums più recenti.
Dylan non mai stato un buon cantante convenzionale, poi negli ultimi anni ,
il suo (una volta) potente gracidio è diventato più di un sibilo stridente.
Ma la sua esecuzione è il vero problema.
Quando lui inciampa con la voce in "I'll Be Home for Christmas", suona come
una imbarazzante pecora nra in una famiglia di diseredati, offrendo il
sentimento come una minaccia piuttosto che una promessa.
In "Winter Wonderland", quando il mieloso canta "Avremo un sacco di
divertimento con Mr. Snowman", lui suona come uno psicotico e risponde:
"Fino a quando gli altri ragazzi sapranno tutti che è caduto !" E dal
momento che inizia la macellazione il ritornello familiare in latino di
"Adeste Fideles" - "Venite adoremus Dominum" diventa , non scherzo "Benito
adore-a-moose domino!" !" - Non si sa se è un sussulto o una risata.
Se i proventi di questo album non fossero stati donati in beneficenza per
attenuare la fame nel mondo, si potrebbe pensare che era tutta una messa in
scena fallimentare. Indipendentemente da ciò, i fan farebbero bene a
comprarlo per fare una donazione di tasca propria risparmiandosi la festosa
tortura di ascoltare le canzoni.
Cosa sarebbe diventato oggi John W. Lennon ?
clicca qui
a
Mercoledi 14 Ottobre 2009
Reviews: Portland, Oregon - Memorial Coliseum - october
7, 2009
by Dave Harper - Oregon blue spark
Musicisti più uniti , show ancora più brillante. Come un pugno in faccia. Il
suono del Coliseum non è il mio preferito, ma
questa volta è stato una granucola di calci nel culo. Dylan ha cominciato lo
show con con Leopard Skin Pill Box Hat e non ha mai avuto un momento di
cedimento o perso feeling nella voce. Il tutto è stato forte con momenti
ricchi come abbiamo sentito attraverso gli anni. Il pensiero dopo una canzone
era che suonava meglio che sul disco. Pure i vecchi cavalli di battaglia come
Most Likely You Go Your Way erano forti e ferocemente pertinenti. Dylan
totalmente impegnato in questa Highway 61 mi ha fatto ricordare i tempi
delle cavalcate nel 1984 lungo la Columbia tutto vestito con abbigliamento
classico Harley, tutto cromato , 3 fari, le puntate a 80 miglia all'ora, il
sole, la strada chiara.
Qualcosa è cambiato. Era il suono e la sensazione di muoversi attraverso
di esso. Questo spettacolo è stato pieno di luci. Charlie Sexton, lungo,
magro e serpentino, lui ha afferrato il palco e lo ha tenuto per tutta la
notte .Working Mans Blues è stato pieno di sentimento e profondamente
cantato. Sorprendentemente sul palco c’era segnata la posizione dove doveva
mettersi per ogni canzone.
Stava bene. Sugar Baby è stato un knock out. Diversa da quella Lonesome Road
fatta per il disco. Really nice. Spirit On The Water è evoluto, più muscolare
e vicino a LARS . Ha usato nuovi trucchi, una voce sepolcrale che
sottolineava ogni parola, era Watchtower ed ha avuto l’attenzione che
meritava. Ho sentito qualcuno dire che Bob forse non doveva prendere le cose
così sul serio, col rischio di perdere tutto il significato delle cose. Non
è stato assolutamente così. Bob Dylan in realtà, significa sempre quello che
sta dicendo e che sta dicendo a voce alta e forte come sempre.
Le due ore sono volate. La band era meglio che mai e come l'eroe
ci ricorda in Jolene, verso l'alto, con una strizzatina d'occhio, lui è il
re. (e anche Babbo Natale ).
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
by Jeff Rosenberg
Beh, certe notti si ha la setlist che vuoi , e alcune notti prendi la
setlist che viene. A Portland i fans di Bob sono stati clamorosamente delusi
perchè , mentre Lunedi notte a Seattle, Bob effettuato una mezza dozzina di
canzoni dal suo
meraviglioso album più recente, questa sera ne ha cantate , entrambe noiosi
blues shuffle – di Jolene ero stanco dopo la prima volta che ho l’ho sentita
, e così è stato per “Home town” , co-accreditata con Willie Dixon. Nessuno
dei pezzi più melodici -- Feel a Change, This Dream of You, Forgetful
Heart, Houston, ha potuto essere ascoltato. E pensare che ero andato
sperando
nel debutto live di "Life is hard” ! " Almeno avrebbe potuto fare i più
blusey , come "Shake Shake mamma" o "It's All Good”.
Invece, ha suonato quattro canzoni da Modern Times e due da Love and Theft -
Sugar Baby che è stato un rallentamento,
stonato eco delle versioni di Love and Theft era nuovo, e
Tweedle Dee, una canzone almeno noiosa come Jolene.
Poi di nuovo, anche se quelle canzoni più melodiche sono state eseguite, la
triste verità è che Bob, semplicemente non le ha eseguite in modo melodico.
Non è più che canta una melodia alternativa all’originale, è che spesso non
canta alcuna melodia di sorta, semplicemente cantando tutta la strofa su una
sola nota per tenere la stessa identica nota alla fine di ogni riga della
strofa.
Bisogna ammetterlo - è prevedibile ormai, e noioso. E non è solo che gioca
con la metrica dei suoi testi per stare nelle battute in modo sorprendente -
È che lui non rispetta più nulla del fraseggio originale, compreso ciò che
funziona bene . Non è solo che lui canta "Sing a little bit of these
workingman's blues" come un'esortazione invece della sua bella melodia
scritta - è che anticipa la riga di "Workingman's Blues" così tanto prima
della battuta che si può a malapena sentire le parole sulla musica. E lo ha
fatto tutte le volte alla fine del ritornello.
Guardando le carriere contemporanee di Elvis Costello e Bruce
Springsteen, il contrasto tra questi artisti non potrebbe essere più chiaro
, artisti consapevoli di dover rispettare ill loro repertorio ed il loro
pubblico, curando la loro carriera con attenzione, variando le setlists
consapevolmente e non solo a casaccio, e Bob, che - dopo un breve rinascita
della coscienza di sé nel 1993 , da allora in poi non gliene frega più un
cazzo di niente. Egli potrebbe anche essere di nuovo in quella nebbia "di
abuso di sostanze stupefacenti negli anni '80 " o qualsiasi altra cosa che
quella incredibilmente stupida, inutile e noiosa introduzione del concerto
recita ogni sera.
Lo show della scorsa notte, è stato così incredibilmente frustrante - ma al
tempo stesso, incredibilmente divertente. Nonostante il canto non-melodico
del quale mi sono lamentato
sopra, devo dire che gli assoli di armonica di Bob stasera erano più
melodici rispetto a quelli che ho sentito da lui in tanti anni - il che
significa che in realtà usava più
di due o tre note! Alcuni di loro avevano anche una struttura riconoscibile e
una visione globale. Naturalmente, ci sono stati anche i momenti con note di
troppo e anche sbagliate che addirittura andavano fuori della tonalità del
brano.
E 'stato un bene che Charlie è tornato, finalmente uno strumentista con
abbastanza personalità per essere un aiuto dignitoso per Bob a confronto
della altrimenti attuale band senza volto. La pedal steel-guitar è stata
completamente incomprensibile per tutta la notte.
A volte Charlie prende il centro della scena , di fronte a Bob o vicino a
lui quando entrambi suonavano la chitarra, a volte anche in faccia quando
suonava la tastiera, cercando di fare scintille. Altre volte si mettevano in
fila tra George e Tony, con i manici delle chitarre in fila come fossero una
horn section. In realtà, George e Donnie sono rimasti al loro tradizionale
posto , introdotto recentemente , con Bob di fronte agli altri tre alla sua
sinistra sul palco.
E quando Bob andava al centro della scena, sono stati i momenti magici
della serata , punto più alto per me , e davvero riusciva a
raggiungere l'intensità e l'atmosfera in sala. È solo in questo modo che si
vede Bob come showman, che gesticola e si muove senza uno strumento -
pensare che fino a pochi anni fa, l'unica altra volta l’ aveva fatto, era
stato per "Isis" nella Rolling Thunder!
Gli altri highlights sono stati Most Likely and Ain't Talkin'. E dopo la
pausa, la band ben unita ha sviluppato alcuni freschi, sorprendenti momenti
di stop-start , variazioni ritmiche e svisate fra gli accordi che mai avevo
sentito prima.
Ma ... adesso, che probabilmente ho visto tra due e tre dozzine di shows,
forse di più - ho smesso di tenere un conteggio esatto pochi anni fa - Eppure
non c'era una sola canzone nella setlist della notte scorsa che non avevo
sentito prima dal vivo, quasi tutte più volte.
Bene, fatta eccezione per le due non eccezionali da “Together” fatte in un
modo che, per me, costituisce uno spettacolo deludente, soprattutto quando
anche le versioni delle canzoni che ho sentito più volte prima non si
possono paragonare a quelle precedenti.
Una cosa mi viene in mente - Cos'è accaduto al concetto di un mini-set
con chitarra acustica ? Da qualche parte nella notte, sia per la prima metà
dello show o come pausa in mezzo? Fare quello sarebbe consentire a Bob e
alla band – e anche al pubblico - di prendere un bel respiro e per ritrovare
entusiasmo. Una cosa tipo
l'ascolto di un album in vinile , che prevede una momentanea pausa tra le
canzoni per raccogliere i pensieri, lasciando che ogni lato del disco possa
fare una buona impressione più forte
su di te, piuttosto che di tutte le cose una sequenza come su un cd. Nello
stesso modo, separando alcune canzoni acustiche dal resto dello show
, effettuate sia con l’acustica magari amplificata che è più nitida. Ma in
questi giorni, sembra, che questa cosa richieda una lunga pianificazione e
troppa lungimiranza.
E un'altra cosa per la setlist - due canzoni da Blonde on Blonde,
tre da Highway 61, uno da J.W.Harding e uno da Nashville Skyline - e allora
perchè non altre canzoni dagli anni tra il 1969 e il 1997? Mi sembra di
ricordare qualcosa da alcuni album degli anni '70 l’aveva fatta. Non sto
dicendo che deve suonare la metà del nuovo album, al fine di variare la
scaletta, ma è enorme errore trascurare alcuni pezzi del suo catalogo.
E non sto dicendo che l'imperatore è nudo, penso che in questi giorni sia un
pò logoro. Amo tutto ciò che fa, anche la roba cattiva è affascinante, e io
di certo non ho rinunciato a lui - come ho detto, sono assolutamente più
d’accordo con i pezzi del nuovo album. E sono sicuro che questo è un altro
modo scontato di criticare - negli anni '70 sono sicuro che dicevano che
avrebbe dovuto fare gli anni '60 ... negli anni '80 hanno detto che avrebbe
dovuto fare gli anni '70, ecc... ma ora tocca a me
a cantare quella stessa vecchia canzone. Dovrebbe fare gli anni '90. Era
veramente al top delle sue possibilità.
"Christmas In The Heart", la voce e il cuore di Bob
Dylan davanti al Natale
di Paolo Vites
«Adeste fideles laeti triumphantes venite, venite in Bethlehem Natum videte
Regem angelorum Venite adoremus, Dominum»: fa un effetto straniante sentire
le parole, in latino seppur un po’ zoppicante in quanto a pronuncia, cantate
da Bob Dylan.
Sì, l’uomo che un tempo immemorabile tuonava contro i padroni della guerra,
denunciava la dura pioggia atomica, chiedeva al tamburino magico di fargli
dimenticare l’oggi fino al domani e senza una direzione verso casa, si
sentiva come una pietra che rotola. Il più importante e influente autore di
canzoni rock dell’epoca moderna pubblica un disco di classici natalizi,
questa è la notizia, tra cui Adeste fidelis.
Quello del Christmas album è un appuntamento classico negli Stati Uniti, da
quando Bing Crosby, con la sua "White Christmas", vendette decine e decine
di milioni di copie, tutti i grandi si sono adeguati, da Elvis a Frank
Sinatra a Phil Spector, che a tutt’oggi con il suo "A Special Gift" detiene
certamente il titolo di produttore del disco natalizio - dal punto di vista
rock - più riuscito. Che un disco così lo faccia il più outsider dei
musicisti rock, fa scalpore, ma in fondo neanche tanto.
Musicalmente, la raccolta conferma il punto a cui è giunto e si è fermato
ormai da anni e da almeno tre dischi, gli ultimi, il cantautore americano.
Dopo aver approcciato in modo rivoluzionario il folk, il rock, il blues, il
country, la musica gospel e quant’altro, cioè aver rovistato a fondo
nell’anima musicale del suo paese, Bob Dylan si è adagiato in quella forma
musicale pre-rock’n’roll, anni Quaranta e primi Cinquanta, tra melodie da
crooner, classica country music hillbilly, blues.
Non è un caso allora che il repertorio prescelto da Dylan per questo
"Christmas in the Heart " ricalchi quasi fedelmente quello del disco "Elvis’
Christmas Album", pubblicato nel 1957: brani come Here Comes Santa Claus,
I’ll Be Home For Christmas, O Little Town Of Bethlehem. Ma anche quello del
secondo disco natalizio di Elvis ("Sings The Wonderful World of Christmas"),
pubblicato nel 1970: O Come All Ye Faithful, Silent Bells, Winter
Wonderland.
E anche gli arrangiamenti sono pressoché gli stessi, con il sapiente uso di
cori maschili e femminili che ricordano i Jordanaires, i back up singers del
Re del rock’n’roll, e l’impianto musicale elegantemente jazzy e un po’
country.
La voce, però, non è esattamente quella consolatoria e sdolcinata dei
classici album natalizi: è quella di un uomo anziano, provato da oltre 40
anni di vita on the road, da bottiglie di Jack Daniel’s e sigarette come se
piovesse, una voce che forse non è raccomandabile far ascoltare ai bambini
la sera di Natale. La voce di un sopravissuto, la voce di un bluesman del
cuore. Ma proprio per questo è una voce vera: il disco di Bob Dylan trasuda
sangue e cuore, commuove nel sentirlo piegarsi su melodie che corrono il
rischio di diventare stereotipate se non vengono eseguite con l’anima.
E Dylan si diverte un mondo ad approcciare questo repertorio che
evidentemente, visto il modo di suonarlo, lo fa tornare ai giorni della sua
adolescenza, a un’America in cui ideali e promessa erano ancora intatti e in
cui anche il Natale aveva un significato. Anche per lui, ragazzino ebreo,
attraverso canzoni che sanno comunicare un oltre.
Diverte, e tanto, quando si getta capofitto nel cajun indiavolato e
trascinante con tanto di fisarmonica di Must Be Santa, in cui nell’ultima
strofa, chissà perché, cita uno dopo l’altro tutti i presidenti americani
che ha visto sfilare nella sua vita (“Kennedy, Johnson, Nixon, Carter,
Reagan, Bush, Clinton, Bush…”) e spezza il cuore nel blues da tarde ore
della notte di Christmas Blues, in cui ci infila con nonchalance un
bell’assolo di armonica.
Appassiona con l’hillbilly music di Christams Island, e intenerisce il cuore
con la già citata Adeste Fidelis. I diritti d’autore del disco sono devoluti
da Bob Dylan a Feeding America, associazione che si occupa di chi non è in
grado di pagarsi da mangiare: si calcola che il ricavato del disco possa
procurare circa quattro milioni di pasti per circa un milione e mezzo di
persone durante il periodo natalizio. Non male, vecchio Bob.
Il 13 ottobre 2009 giorno di uscita dell'ennesima opera di DYLAN (Christmas
in the heart), è una data che molti aspettavano (devo dire purtroppo...la
maggior parte) per poter nuovamente criticare in maniera del tutto gratuita
la qualità del disco. Il fatto poi che DYLAN abbia deciso di donare le
royalties al World Food Program per sfamare gli affamati in tutto il mondo ,
è per i più l'unica nota di merito del disco. Non voglio mettermi ad
analizzare "tecnicamente" brano per brano come ho visto fare in molti per
trovare qualche difetto del tipo ".. quì la voce è troppo gracchiante, no
forse quì ci voleva un assolo di armonica,ma forse era meglio una chitarra
acustica...etc.. etc.. etc..".
Penso che DYLAN sia andato ancora una volta controcorrente in tempi in cui i
dischi natalizi fatti dalle grandi "star musicali" siano finiti da un pezzo.
RAY CHARLES,JOHNNY CASH, JOHN FAHEY, JIMI HENDRIX, WILLIE NELSON...tutti
loro ne hanno inciso uno , non vedo perchè se lo incide DYLAN diventi tutto
d'un tratto.. "un traditore.., un venduto.., o meglio ancora uno che ormai
vive solo di ... NEVER ENDING TOUR.
Christmas in the heart è un disco natalizio, e allora DYLAN ancora una volta
ha centrato il bersaglio e , che si voglia o non si voglia ormai è parte di
DYLAN. (QUESTO E' DYLAN , PRENDERE O LASCIARE)
Ci fossero miliardi di parole, lo stesso non basterebbero a raccontare la
musica e se le note fossero mille e non sette, da sole non potrebbero
contenere quello che le pagine conservano. Si dice che dietro ogni canzone
c'è una storia, un libro consumato o una poesia mandata a memoria e si dice
anche che ogni volta che si scrive, o semplicemente si legge, la musica è lì
a farci da colonna sonora. La musica e la scrittura sono arti permeabili che
a vicenda si lasciano attraversare e influenzare. Da sempre, o più o meno,
prima della scrittura e della stampa, la parola e la sua diffusione
dipendeva dalla musica che attraverso ritmo e melodia restava impressa nella
memoria e tramandata.
Con il tempo musica e parole hanno cambiato il loro rapporto, entrambe si
sono evolute senza mai allontanarsi al punto di separarsi. La poesia è e
sarà sempre musicale e alcune delle più celebri canzoni della popular music
sono pagine di letteratura, testi pregni di lirismo. C'è poi la narrativa
che racconta la musica, la sua storia, le sue figure, le sue storie e quella
che dalla musica è fortemente influenzata. E ancora musicisti che si
misurano con la poesia e la scrittura e poeti che collaborano con musicisti.
Le varianti sono quasi le stesse che permettono alle note di diventare
canzoni sempre nuove e alle parole di trasformarsi in storie mai lette.
Simbolo vivente del rapporto tra musica e letteratura è, secondo me, Bob
Dylan. La grandezza di un artista come Bob Dylan è di compiere gesti immensi
con estrema facilità. Prima di lui musica e poesia sembravano dialogare
attraverso il jazz, o per lo meno il jazz sembrava essere in qualche modo
influente nella composizione stessa della poesia. Dylan è riuscito a unire
nella sua arte narrazione, musica, poesia, spettacolo a scavalcare il limite
facendo dialogare il rock con la cultura alta. Rappresenta un feedback, una
frattura se vogliamo, che ha forzato alcune resistenze e ha unito linguaggi
musicali e letterari apparentemente lontani. Non a caso il poeta Allen
Ginsberg salutò il suo arrivo nelle radio con la frase "La poesia nei juke
box" e non a caso a lui riserviamo la copertina del nostro nuovo numero di
Coolclub.it dedicato al rapporto tra libri e musica così come una serie di
incontri che si stanno svolgendo a Lecce nell'ambito della manifestazione
nazionale Ottobre piovono libri: i luoghi della lettura e che abbiamo
intitolato, proprio a farla apposta, "La poesia nei jukebox".
Abbiamo interrogato alcuni scrittori su questo tema, lo abbiamo chiesto
anche alle band intervistate. Abbiamo cercato di delineare i profili di
questo tema anche grazie al contributo eccezionale di Giancarlo Susanna che
ci ha regalato il ricordo e le parole di Pier Vittorio Tondelli. E poi
dischi libri, film, appuntamenti come per ogni numero e, speriamo, per molti
altri.
Posti di lavoro sempre più difficili da trovare. I bilanci dello Stato e
delle amministrazioni locali fanno acqua. Il deficit nazionale continua a
crescere. Ma sorridete gente , Santa's coming!
Le minacce contro il Paese ci riempiono di rabbia. Trame continuano ad
essere tessute. I Mayhem (I Mayhem sono una band black metal norvegese,
formata nel 1984 dal chitarrista Euronymous. Sono giudicati da tanti uno dei
gruppi più rappresentativi del genere e il loro disco De Mysteriis Dom
Sathanas è definito una pietra miliare di questa corrente. I Mayhem sono
anche molto mitizzati nel panorama heavy metal per la loro storia
controversa, costellata da episodi di omicidio e suicidio, performance dal
vivo raccapriccianti e vandalismi contro luoghi cristiani, oltre per le
numerose leggende metropolitane macabre che hanno creato un alone di mistero
intorno alla band stessa ) sembrano essere proprio dietro l'angolo. Ma cheer
up, folks, Santa's coming!
Norme di inciviltà hanno invaso la Terra. I sapientoni fanno
richieste di anarchia. Nessuno sembra d'accordo su niente. Ma sorridete
gente , Santa's coming!
Mi sono ricordato che San Nicola è venuto a visitarci di nuovo con il
recente annuncio che il 13 ottobre Bob Dylan farà uscire “Christmas in the
heart”, un'importante raccolta di preferiti per le vacanze che riscaldano il
cuore.
Fra le canzoni ci sono "Here Comes Santa Claus", "Winter Wonderland",
"Little Drummer Boy" e "Must Be Santa".
Ho intenzione di essere in prima fila per comprare il disco di Dylan. Non ho
comprato un album di Dylan dai tempi di "Blood on the Tracks", molto tempo
fa. E 'giunto il momento per un po' sorrisi Natalizi annunciati dal
cantante, compositore, musicista e poeta emerito.
Questi devono essere tempi agrodolci per Dylan, il nostro grande poeta. Dopo
tutti questi anni, non abbiamo mai imparato niente dalle sue parole . I
maestri della guerra sono ancora in piena attività. Da Detroit a New
Orleans, le Desolation Rows sono cresciute in modo esponenziale e sempre più
disperate. E, Dio solo sa che cosa sta soffiando nel nostro vento.
Ancora, Santa is coming. E Dylan non ci ha voltato le spalle. Egli ci sta
dando un Natale, che lo meritiamo o no. Cosa c'è di più, ha deciso di donare
i suoi diritti d'autore degli Stati Uniti a Feeding America, che supporta le
banche per alimenti e mense tutto su questa terra.
La preoccupazione di Dylan mi fa sentire un po' di gioia. La sua generosità,
anche a me fa valutare tuttti i Balordi di questa terra, la loro avarizia ,
la loro mediocrità senza spiritualità , il loro materialismo che si
amplifica sempre più, e per contrasto, mi rende chiaro tutto il bene che può
esistere!
Thank you, Rush Limbaugh ( radio americana che ospita commenti di politici
conservatori ), vi ringrazio per tanti anni di parole sui poveri indegni. Vi
ringrazio per mostrarci quanto miserabile un tirchio possa essere!
Thank you, bevitori di tea , grazie per la vostra turbolenta protesta contro
tutti gli indegni di assistenza sanitaria, che sono sporchi perchè non si
lavano. Vi ringrazio per quella brutta abitudine di dire "Hey,questo è mio,
Jack !" , stupida ostentazione agli altri!
Grazie anche a Cynthia Davis, R-O'Fallon, che ci avete mostrato il modo di
giustificare i tagli ai programmi di refezione scolastica per i bambini
affamati. Grazie per aver fatto sapere all’intero paese che qui, in
Missouri, crediamo che "la fame può essere una motivazione positiva" per
tutti i giovani con lo stomaco vuoto.
Quando il direttore di Feeding America Vicki Escara sentito parlare del dono
di Dylan, ha gridato il suo apprezzamento per la generosità di Bob, che
contribuirà a portare l’attenzione "sui 38 milioni di americani che oggi non
hanno la sicurezza alimentare. It's just inconcepibile".
Sì, è inconcepibile. Ma vi è un motivo di speranza. Santa is coming.
Bob Dylan Gonna Change My Way of Thinking Greek Theater
Berkeley CA 10-10-2009
Bob Dylan Momma You Been On My Mind Greek Theater
Berkeley CA 10-10-2009
Bob Dylan - Live at the Greek Theater - Berkeley, Ca. -
10/10/2009
Bob Dylan in Berkeley - "Hwy 61" - 10-10-09
The Man in Me - Bob Dylan and his band - The Greek in
Berkeley, CA - 10/10/09
Beyond Here Lies Nothin' - Bob Dylan and his band - The
Greek in Berkeley, CA - 10/10/09
a
Martedi 13 Ottobre 2009
Set list: Berkeley,
California - Greek Theatre - October 11, 2009
1. Leopard-Skin Pill-Box Hat (Bob on keyboard)
2. This Dream of You (Bob center stage on harp)
3. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again
(Bob on keyboard and harp)
4. Beyond Here Lies Nothin' (Bob center stage on harp, Donnie on trumpet)
5. Tryin' To Get To Heaven (Bob on keyboard and harp)
6. High Water (For Charley Patton) (Bob on guitar, Donnie on banjo)
7. A Hard Rain's A-Gonna Fall (Bob on keyboard, Donnie on electric mandolin)
8. My Wife's Hometown (Bob on guitar, Donnie on electric mandolin)
9. Honest With Me (Bob on keyboard)
10. Forgetful Heart (Bob center stage on harp, Donnie on violin)
11. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
12. Workingman's Blues #2 (Bob on keyboard)
13. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
14. Ballad Of A Thin Man (Bob center stage on harp)
(encore)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
16. Jolene (Bob on keyboard)
17. All Along The Watchtower (Bob on keyboard)
Sting dice che odia il Natale. Ma lui è uno con le palle. Lui è un figo, in
tutti i sensi, fisico in forma straordinaria nonostante i quasi 60 anni, lui
è uno che fa sesso tantrico, sai lui riesce a fare sesso anche per sette ore
consecutive. E' uno di quelli che non sbagliano mai niente nella vita, a cui
va tutto bene. Fa un disco bellissimo dedicato all'inverno perché il Natale,
lui lo odia. Senza canzoni di Natale ovviamente.
Noi, invece, che siamo degli sfigati, che ci vanno storte tre cose su due,
che a 47 anni ne dimostriamo più di 60, che il sesso... be', era divertente,
se ci ricordiamo bene, noi stiamo dalla parte del vecchio bastardo, e se
disco di Natale deve essere, che sia un cazzuto disco di Natale vero e
proprio. Lui, ebreo, ateo, cristiano rinato e poi morto e risorto mille
volte, 70 anni alla soglia, uno che la storia del rock l'ha fatta sul serio,
mica mandava messaggi in bottiglia a Roxanne, rischiando la pelle, mica
facendo il sesso tantrico, uno che ha amato e odiato davvero, uno che sa che
non c'è successo come il fallimento e che il fallimento non è un successo
per niente. Che sa che quando hai perso tutto, hai solo da perdere ancora
qualcos'altro.
Ecco perché Bob Dylan fa un bellissimo disco di Natale. E non si vergogna.
Neanche di cantare in latino (dopo aver cantato in spagnolo e in italiano)
durante Adeste fidelis. Magari l'ascolterà anche papa Ratzi il prossimo
Natale. Lo fa come si facevano una volta i dischi di Natale, quando la
musica rock era musica rock e anche il Natale era Natale. Come lo faceva
Elvis con i Jordanaires dietro o come li produceva Phil Spector. E canta
benissimo, Zimmerman, meglio di quanto fatto nei dischi autografi recenti.
Oddio che sballo sentire le vocine femminili di Christmas Island, sembra di
essere a un Natale con i Beach Boys, e che sentimento rock'n'roll (sì, Sting
dice che la musica rock è copnservatrice e di destra, ma Sting è un figo,
uno che sa tutto della vita e della musca rock, ad esempio lui sa fare de du
du du de da da da) con quella fisarmonica cajun in Must Be Santa. C'è anche
un po' di Bing Crosby qua e là, è ovvio, ad esempio in The Christmas Song.
C'è il mondo antico del Radio Hour Theme Time. C'è il Natale dei perdenti in
Christmas Blues. C'è Frank Sinatra in O' Little Town of Bethlehm. C'è un
sacco di buona musica, suonata benissimo con gusto jazzy e rockabilly. E il
ricavato delle vendite del disco, a differenza di quello di Sting, va tutto
in beneficenza a chi in America muore di fame. Ma Sting odia il Natale.
Noi no.
Review: Seattle,
Washington - WaMu Theatre – october 5, 2009
by Drew Kampíon
La notizia ha cominciato a filtrare lungo la fila di attesa dell’apertura
delle porte al Teatro WaMu che i numeri delle sedie sui nostri biglietti non
significavano nulla. Non ci sarebbero stati stasera posti a sedere, e che
avremmo dovuto vedere lo show in piedi.Ci sono stati diversi brontolii.
Stasera sembrava di essere in un pisciatoio.
Ancora, la WaMu, mi era stato descritto con precisione) come un grande
spazio aperto con numerose tende, sembrava l’enorme palestra di un ginnasio.
Ci sono , infatti, un sacco di tende, appese ovunque, che delimitano
funzioni speciali (ingresso, bar & lounge, concessioni, servizi igienici,
ecc) che triangolavano con gli angoli della grande sala centrale, con il
piano del posti centrali ricoperto di tela cerata, che era aperto ed esposto
per circa il 70 per cento dello spazio. La parte posteriore del 30 per cento
è una bassa platea inclinata, abbastanza confortevole , ma un buon 50 metri
lontana dal palco. Tuttavia, c’era calore nel nuovo WaMu, parte del
complesso di Seattle Qwest Field, sede del Seahawks e della squadra di
calcio dei Sounders. Forse era il teatro scuro , con l'illuminazione dell’
ambiente in azzurro, con il bagliore ambrato della sistemazione dei
separatori.Ciò mi porta all’ aspetto più sconcertante della serata: le
persone con le vaschette piene di popcorn e bibite che scivolavano tra le
persone sedute quasi addormentate ... per vedere Bob Dylan?
Comunque, ho notato (o credo di aver notato) che, quando la sede acustica è
buona, Mr. Dylan è buono. Se egli non può sentire se stesso correttamente, o
che ha la sensazione di non essere sentito bene, credo che tiri là le cose
in qualche modo . Stasera il WaMu sembrava confermare la teoria. Il suono
era buono e così è stato lui.
Il concerto è stato splendido. Bob è stato forte fin dalle prime parole :
“Gonna change my way of thinking, Make myself a different set of rules". Che
sollievo! Anche se il secondo numero è stato "Lay Lady Lay, "una canzone che
ho profondamente desiderato che non avrebbe mai eseguito di nuovo perchè
ormai ha un buon quarto secolo .
Fortunatamente, "Beyond here lies Nothin’" ha rapidamente portato le cose a
posto nuovamente. Il nuovo materiale Bob sta crescendo con un lavoro che sta
veramente ridefinendo il nostro senso di Dylan artista. C'è un intero
universo negli ultimi quattro album , come una unica via definitiva simile a
quella degli anni '60, periodo di grande ed ineguagliabile creazione
poetica. Il nuovo materiale manca della mitologia astratta di quelle opere,
ma pienamente occupa la Gestalt attuale (o come volete chiamarla) nello
stesso modo. C'è una grande convergenza di parole e suoni e immagini che
sembra evocare un' atmosfera al tempo stesso letteraria e astratta e
dolorosamente attuale. È come un maestro di aikido in epoca nucleare.
Bob Dylan non è ottimista. C'è una profonda tristezza che simanifesta in
lui. Ho il sospetto che in grande misura, sia dovuta alla capacità del
genere umano di essere continuamente deluso. Per capire , nel senso di stare
a sentire ciò che dice, come un artista e visionario, ma non fare nulla.
Voglio dire, questo uomo ci ha messo in guardia su ciò che ci sta arrivando
sin dal primo giorno, e noi siamo ancora qui, sguazzandoci dentro fino ai
nostri occhi, fischiando ed applaudendo, agitando i nostri accandini,
l'udito e la sensazione di tutto ciò che è stato detto negli ultimi
cinquant'anni circa, e il più grande cambiamento che è venuto poi e ...Siamo
molto più vecchi adesso.
E ancora lui snocciola le parabole ed i canti e la storia - le sue lezioni,
che ci ricorda che that “the hour is getting late,” “State gone
broke, the county’s dry,” “I feel a change coming on, And the fourth part of
the day is already gone,” … “For the love of God, you ought to take pity on
yourself!” …e questa set-list crea una bella luce nel cuore!
Penso che probabilmente lui abbia già abbandonato tutto. Egli sa che non
siamo veramente cambiati . Anche così, lui è ancora in viaggio verso la fine
dell'affare che ha messo in piedi col suo stesso talento di grande
insegnante . Egli è contrattualmente obbligato a prendere la sua missione
sul serio, non importa la sua inutilità.
"Ci sono molti qui tra noi che sentono che la vita non è altro che uno
scherzo. Ma tu ed io, ci siamo pasati attraverso tutto questo , e questo non
è il nostro destino, Non lasciateci dire falsità adesso, l'ora
è......tarda".
Recensione Album: Bob Dylan, “Chrismas in the Heart”
by greg@gregkot.com
I primi momenti dell’ album natalizio di Bob Dylan, suonano come qualcosa
che vien fuori dai dischi di Ray Conniff : campane, slitta, chiming marimba,
uno vocale corale liscia e morbida come un semifreddo alla Vaniglia. Dylan
ha sempre avuto un debole’ per lo scricchiolante suono dello stile pop anni
40/50 che ha preceduto l’avvento dell’era del rock n roll. Apprezzamento che
si manifesta in un album retrodatato pieno di pezzi dal sapore mioloso del
Natale , quando Nat King Cole, Gene Autry e Mitch Miller canticchiavano le
canzoni di buon umore. Naturalmente, la voce rasposa di Dylan non è
veramente la più adatta per questo tipo di canticchiare, così
l'orchestrazione è a volte medio-fronte sul cantato --- in particolare l'uso
del supporto dei cori --- suona come un maldestro tentativo di addolcire un
piatto dal sapore leggermente salato.
Dylan coinvolge tutto se stesso nelle canzoni sentimentali, ma le scelta
delle canzoni è priva di immaginazione o di novità ( "Hark the Herald Angels
Sing", "The Little Drummer Boy", "The First Noel"), e la sua backing band (
più la mano di David Hidalgo alla fisarmonica), suona con sommessa
professionalità. Dylan e i ragazzi potrebbero fare cose come queste mentre
dormono, e a volte il disco suona proprio così. Gli intenti sono
caritatevoli, tutto il ricavato andrà alle organizzazioni per nutrire gli
affamati del mondo, potrebbe spiegare perché Dylan è rimasto così
strettamente legato alla tradizione. Piuttosto che pasticciare ricette
bislacche , egli offre la sua versione modesta delle stesse, a partire dalla
nostalgica immagine della copertina di una slitta nell’inverno del mondo
meraviglioso di Natale. Ancora, i momenti migliori sono quando Dylan si
butta in una particolare e cullante "Must Be Santa" e uno scosceso
"Christmas Island", suonata con un accento hawaiano. Questo album avrebbe
senz’altro avuto maggior beneficio con un po’ di più di questa irriverenza.
Set list: Berkeley,
California - Greek Theatre - October 10, 2009
1. Gonna Change My Way Of Thinking (Bob on keyboard)
2. The Man In Me (Bob on keyboard, Donnie on trumpet)
3. Beyond Here Lies Nothin' (Bob center stage on harp, Donnie on trumpet)
4. Mama, You Been On My Mind (Bob on guitar, Donnie on violin, Stu on
acoustic guitar, Tony on standup bass)
5. Tweedle Dee & Tweedle Dum (Bob on keyboard)
6. I Don't Believe You (She Acts Like We Never Have Met) (Bob center stage
on harp)
7. My Wife's Hometown (Bob on guitar, Donnie on electric mandolin, Tony on
standup bass)
8. Spirit On The Water (Bob on keyboard, then center stage on harp)
9. Cold Irons Bound (Bob center stage on harp)
10. The Lonesome Death Of Hattie Carroll (Bob on keyboard, then center stage
on harp, Donnie on electric mandolin)
11. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
12. I Feel A Change Comin' On (Bob on keyboard)
13. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
14. Ballad Of A Thin Man (Bob center stage on harp)
(encore)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
16. Jolene (Bob on keyboard)
17. All Along The Watchtower (Bob on keyboard)
Reviews: Seattle, Washington - Moore Theater - 4 ottobre
2009
by Steve Rostkoski
La tastiera non è più la regina dello show . Invece, Dylan ha trascorso gran
parte della serata al centro del palco cantando o suonando armonica e
chitarra. Non lo ricordo così animato dal 1995. Parte del motivo di questa
rivitalizzazione è il ritorno del chitarrista Charlie Sexton. Lui e Bob si
guardavano l'un l'altro durante lo spettacolo, spingendosi , incitandosi,
giocando a vicenda come due cuccioli di pantera. Sexton è uno showman e
Dylan non è uno che lascia prendere la scena dai giovani , così Bob HA AVUTO
il suo gioco. E lui era libero di fare le cose che voleva.
Il numero d’apertura è stato di stampo vangelico con "Gonna Change My Way of
Thinking," ed è servito come una chiara dichiarazione che le cose sono
cambiate. Ho sempre amato la versione di questa canzone che Dylan ha cantato
con Mavis Staples e la versione di questa notte è stata vicino al suo
splendore. Bob poi ha abbellito le cose con una ossessionate versione di
"Shooting Star", immerso nel colore ambrato della scarsa illuminazione
facendo qualche assolo di armonica. La tromba Donnie Herron, bella, ha
segnato l'inizio di "Beyond here lies nothin ' ", dal suono molto più
pesante che sull’ album “Together Through Life” . Dylan e Charlie si sono
scambiati botta e risposta di chitarra in "High Water" (con Bob che teneva
la sua chitarra quasi verticale, allo stile di Bill Wyman, ex bassista dei
Rolling stones ), migliorando in qualche modo il suo suono bluegrass e rock
'n' roll allo stesso tempo. "Not Dark Yet" è stato per un momento il centro
di una scena sublime. Quando Dylan ha suonato la tastiera, pareva più ricco
di inventiva e il timbro dell'organo era più vicino a quello dell’ Hammond
che al Farfisa. Il suo riff di valzer in “When the deal goes down” ha dato
una luce incantevole alla canzone. Una minacciosa e soddisfacente "Ballad of
a Thin Man" ha concluso il set principale e noi tutti siamo stati sparati
fuori al fresco della notte con un travolgente, anche se piuttosto
prevedibile, encore di "Like a Rolling stone” e “Jolene". Mi aspettavo
un'altra canzone o due, ma Bob ha deciso di finire così. L’unica delusione è
stata "Tweedle Dee & Tweedle Dum," che non è mai stata una delle mie
preferite, ma devo dire che la canzone è stata salvata dal lavoro di Sexton
con la sua chitarra in fiamme.
Ci sono stati momenti durante il concerto che non potevo credere a quello
che stavo vedendo e sentendo , mi ritengo fortunato di essere nella stessa
stanza con l'uomo e questi musicisti. Questo è un buon feeling. Dopo averlo
visto nel 2006, non sapevo se sarei
stato veramente entusiasta di questo nuovo tour, ma sono ancora qui, nel
2009, a chiedermi cosa farà Dylan prossimamente. E sono entusiasta.
Al prossimo spettacolo.
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Oltre qui si trova qualcosa
Bob Dylan da il via al nuovo tour dal Moore Theatre di Seattle con un
insieme vivace che mescola materiale da vecchi album , recenti, materiale
folk blues, e anche un senso di divertimento inaspettato.
By Travis Hay
La storia era nell'aria Domenica, quando Bob Dylan ha dato il via un'altra
tappa del suo incessante tour al Teatro Moore, e per quanto concerne uno
spetytacolo d’apertura è stato interessate non poteva andare molto meglio.
La band è stata vicina a lui , Dylan era in forma e l'acustica era perfetta.
Ha anche preso la chitarra un paio di volte per tutta la serata, cosa che
raramente fa oggi. Queste erano alcune delle cose che ha dato un senso ed un
significato per la visione di un personaggio storico come Dylan, suonare in
un ambiente storico come il Moore, anche se l'uomo conosciuto come Robert
Zimmerman ebbe il suo punto più pesante di impatto sociale e culturale
decenni indietro .
La set list spaziava da canzoni di vecchi album e nuovo materiale. "Shooting
Star" e "Not Dark Yet" sono state sorprendenti, anche per la gente che stava
in cima al secondo balcone del Moore. "Highway 61 Revisited" ha assunto un
ritmo più sostenuto e la cadenza di Dylan si prestava completamente ad un
dondolante riassetto della canzone , con una predominanza della tastiera
vicino alla fine. Unico difetto dello spettacolo è stato la voce di Dylan.
Ma io non ho alcun motivo di mettermi contro la critica musicale che ha
dichiarato indecifrabile Bob Dylan. La comprensione del suo ghiaiosi,
ringhianti cantati dal vivo è un po' un ostacolo da superare, ma può anche
rendere l'esperienza del concerto un pò più divertente. Caso e il punto, io
in realtà rideva quando pensavo che Dylan cantava “Get away from these
jellybeans and these daggum women who rule” durante "Nettie Moore." Cosa c'è
di sbagliato con jellybeans Bob? (Una ricerca rapida Google mostra i testi
effettivi da "State lontani da quei demagoghi e quelle cattive le donne che
hanno la fortuna attaccata con la colla stick," nel caso vi stiate
domandando.) Forse, se Dylan avrebbe cantato una canzone o due da “Chrismas
in the Heart”, il suo nuovo album , le sue parole sarebbero state più
chiare. Ma probabilmente non da quando è il Bob Dylan di cui stiamo
parlando.
E 'stato anche bello tornare a vedere un Dylan che , anche se ha passato la
sua primavera , può ancora scivere temi popolari potenti in forma di buona
musica.Il suo album del 2006 Modern Times, il disco nel quale c’era "Nettie
Moore", è stato a giudizio di molti critici il migliore di quell'anno e il
suo ultimo sforzo di quest'anno “Together Through Life”, ha raggiunto il
numero 1 nella classifica di Billboard da quando è uscito nel mese di
aprile. Due canzoni da quest'ultimo nella set list di 16 canzoni. L'apertura
dell'album "Beyond Here Lies Nothin '", è arrivato in anticipo e ha
contribuito insieme alla dondolante “Jolene” in tempo bluesy. "Jolene," uno
dei brani migliori dell’album , alla bellezza delo show. La notte si è
conclusa dopo quasi due ore , con la maggior parte delle canzoni che hanno
messo in evidenza il lavoro della bruciante chitarra di Charlie Sexton.
Sexton, con il suo comportamento sciolto , è stato, assieme a dylan , uno
dei momenti migliori della notte. Sapeva quando mettersi sotto i riflettori,
e durante la dura riproduzione di classici come "Highway 61 Revisited" si è
messo gentilmente in disparte, lasciando a Dylan lo spazio per uscire da
dietro la tastiera e prendere il centro del palco con l’armonica, la
chitarra o il microfono. Questa è la seconda volta che Sexton va in tour con
Dylan - è stato in precedenza nella band di Dylan tra il 1999 e il 2002 - e
Domenica ha segnato il suo primo spettacolo di ritorno come chitarrista. La
chimica tra Dylan e Sexton è stata evidente , come i due si fanno bordone
uno verso l'altro lato e giocare con le chitarre, e Sexton non pivcchiava
mai sulle corde mentre Dylan soffiava nell’armonica. Dylan ha mostrato anche
che riusciva a duettare con la sua chitarra durante "High Water (For Charlie
Patton)" e "Don't Think Twice, It's All Right", mentre accompagna Sexton.
Dylan sembrava avere un po 'di spavalderia nel suo modo di fare ed è stato
bello vederlo divertirsi. Durante "Ballad of a Thin Man" Dylan ha alzato le
braccia tendendole verso la folla mentre cantava. Ondeggiava avanti e
indietro quando suonava l'armonica e ha anche fatto un po'di hip scuotendo
le dita al ritmo da dietro i tasti. Lui ei suoi cinque membri della band -
Sexton, il bassista Tony Garnier, il batterista George Recile, il
multi-strumentista Donnie Herron e il chitarrista Stu Kimball - erano
vestiti di nero e la luce sul palco era di colore bianco brillante con
tonalità occasionali di giallo e arancione per cambiare gli effetti.
L'approccio alle esecuzioni si è sposato bene con la musica, permettendo ai
suoni dal palco per essere all’altezza delle aspettative.
La folla era di età diverse, che andava dai Baby Boomers aggrappati a ogni
parola indecifrabile che usciva dalla bocca della voce di una generazione ,
poeta laureato del R&R per i fans,e ragazzi di 20 anni, che sono stati
attirati allo show dalla recente popolarità di Dylan, o forse i più giovani
sono venuti con la speranza di sentire un canto natalizio.
Ciao Tamburain...
Ho letto un blog musicale dove si e' cominciato parlare di una cosa,finendo
poi per parlare di Bob Dylan.Ovviammente ogni persona ha le sue idee ma dire
che Frank Zappa e' un musicista e Dylan no e' divertente.
Ecco il post in questione:
da da Fabrizio (quello di Tom Waits)
Ottobre 8, 2009 alle 5:58 pm
Credo che Dylan meriti il Nobel per le sue liriche, ma credo che nessuno gli
darebbe gli stessi premi per un contributo nell’innovazione musicale (tant’è
che i premi a Dylan arrivano da esimi letterati, non da esimi musicisti).
Rimanendo in ambito rock Dylan non ha le capacità compositive di uno Zappa
(per dirne uno); se chiedi un jazzista chi preferisce tra Dylan e Zappa ti
dira che il primo è uno zappatore il secondo un musicista. Diciamo che con
quel poco che ci ha passato il secondo Novecento, Dylan allora sì che può
dirsi un genio… Allora concordo. Comunque “a Beethoven e Sinatra preferisco
l’insalata, a Vivaldi l’uva passa che mi dà più calorie”. Ciao irriducibili
fans! F.
Fabrizio (quello di Tom Waits)
Ottobre 9, 2009 alle 5:53 pm
Zappa scriveva testi (volutamente) idioti, per forza non gli avrebbero mai
dato il Pulitzer! Ma tu ferma qualsiasi musicista con la M maiuscola (gente
diplomata in direzione d’orchestra ed esperta di contemporanea) e chiedigli
chi preferisce tra Zappa e Dylan poi mi dirai, o chi preferisce tra Yes e
Dylan, Genesis e Dylan. Se cerchiamo gente musicamente capace e competente
nel rock dobbiamo guardare al Progressive, al Kraut-rock, alla Fusion, alle
Avanguardie degli anni ‘70 influenzate da Stockhausen, Berio, Sciarrino,
Ligeti… Luca Ripanti, esimio flautista barocco e collaboratore RAI, ha
pubblicato 4 partiture dei primi dischi dei Genesis per Rugginenti Editore
(da “Trespass” a “The Lamb Lies Down On Broadway”). Prova a vedere l’incipit
per piano solo di “Firth of Fifth” di Tony Banks e capisci che cosa intendo
per brani musicalmente affascinanti e complessi.
Per il Nobel invece non credo sia la provenienza musicale di Dylan, in fondo
anche Dario Fo è un autore teatrale che ha creato la sua fortuna su
personaggi popolari e sul gramelot, e, come Dylan, è un personaggio
televisivo (soprattutto negli anni ‘60 e limitatamente al nostro paese);
secondo me stanno semplicemente scremando e nei prossimi anni arriveranno
forse anche a Dylan. Se l’hanno già sdoganato i professori universitari
Dylan, non vedo perché non i luminari del Nobel (in fondo sono professori
anche loro)! E, sottolineo, per i testi lo meriterebbe eccome, secondo me!
Sia ben chiaro: io ho uno smisurato amore per Dylan e che… vivo le mie
passioni in modo critico, tutto lì. Fab.
(Fonte: thebrixtownmassacre.wordpress.com)
Stefano
Caro Stefano , molto interessante
questa discussione , per contribuire ti dirò come la penso io :
Effettivamente fra Dylan e Zappa c’è
molta differenza e molta affinità , ma di certo non è possibile fare un
paragone , non per la loro valenza artistica ma perchè si esprimono in due
campi totalmente diversi anche se entrambi in ambito musicale. Sono due
geniali personaggi , ognuno con caratteristiche totalmente distanti uno
dall’altro. Inutile e sciocco cercare di stabilire chi è più grande o fare
un paragone , possiamo soltanto elencare i meriti dei due ma non
paragonarli.
Frank Zappa , con una gran passione per la musica orchestrale , è stato
senz’ombra di dubbio forse il più grande compositore di musica rock fino ad
oggi ( se non il più grande , ma questo rientra nelle opinioni personali ).
Frank è stato un immenso musicista dal punto di vista compositivo ,
strumentalmente era un chitarrista spericolato e sperimentatore ma
sostanzialmente non raggiungeva l’eccellenza di altri come Clapton , ma con
la capacità di “vedere la musica” e dirigere gli altri , sapeva far suonare
ad altri quello che passava per la sua mente e che le sue mani forse non
sapevano materializzare altrettanto bene. Il suo gruppo , Le Mothers of
Inventions , sono state senz’altro una delle più importanti fucine di
strumentisti rock , sfornando talenti del calibro di Roy Estrada , Don
Preston , Ian underwood , Ansley Dunbar , Terry Bozzio , Vinnie Colaiuta e
molti altri di ugual valore. Definire la sua musica è materialmente
impossibile , Frank ha toccato ogni genere musicale rivistandolo nel suo
geniale e dissacrante modo di concepire le cose.
Frank fu un Grande con uno scarso potenziale commerciale , per la difficile
e complicata struttura musicale dei suoi pezzi , per la volgarità , la
banalità , la satira esasperata ed allucinata dei suoi testi , per questo
non fu molto amato , anzi fu combattuto dal mondo musicale , lui toccava nel
vivo troppa gente importante che gli chiuse le porte in faccia diverse volte
, confinandolo , immeritatamente , nel campo della curiosità musicale.
Dylan è una cosa completamente diversa , con capacità musicali immense ma
non paragonabili alla complessità compositiva e geniale di Frank. Dylan
aveva una capacità letteraria e poetica che a Frank mancarono sempre. Dylan
aveva quel carisma che Frank non ebbe mai , Dylan toccò gli stessi argomenti
di Frank ma in modo diverso , esprimendosi contro il sistema in maniera così
intelligente da essere accettato dallo stesso sistema che lui criticava. Il
sistema lo dichiarò voce della sua generazione , anche perchè il sistema
trasse dall’opera di Dylan dei guadagni che con Zappa mai avrebbe potuto
realizzare. Dylan , a suo modo , seppe entrare in quell’ambito culturale dal
quale Zappa fu sempre emrginato , quell’ambito culturale che scatenò fiumi
di discussioni pro e contro che non sono terminati nemmeno oggi a 50 anni di
distanza dalla sua apparizione nel mondo musicale. Il genio di Dylan è senz’
altro più grande e molto più vasto di quello di Zappa , senza nulla togliere
a Frank. I segni lasciati nella sociatà dall’opera di Bob non sono
paragonabili a quelli di nessun altro artista , Beatles compresi , Beatles
che sono una leggenda passata , mentre Dylan è ancora una leggenda
contemporanea. Zappa e Beatles furono a loro modo icone , ma, a mio parere
icone figlie di un
dio minore , Dylan è la maggior icona americana degli ultimi 50 anni , e lo
resterà fino a quando Dio gliene darà la possibilità.
Sull’opera e sull’arte di Dylan sono stati scritti centinaia di libri ,
miliardi di parole in articoli su riviste e giornali per non parlare di
Internet , su quella di Frank Zappa no.
Zappa fu trattato come un fenomeno bizzarro , Dylan come un fenomeno unico e
geniale. La musica di Dylan ha raggiunto tutti , nel bene o nel male , con
un impatto musicale e sociale paragonabile solo a quella dei Beatles , la
musica di Zappa fu esaltata nei circoli d’elitè , forse anche sottovalutata
, ma la valenza della musica di Frank non aveva , purtroppo per lui ,
l’appeal della musica di Bob o dei Beatles.
Ho cercato di sintetizzare il più possibile la mia opinione su questo
argomento , fermo restando che è solo la mia opinione.
"Christmas in the heart" , forse sono stato troppo
duro.
Ok, prometto che è la mia ultima sull’ argomento.
È che ho ascoltato il disco, finalmente, e mi sono detto: “Forse sono stato
troppo duro”.
Ma poi ho ascoltato questo :
e mi sono convinto che Dylan deve cantare Dylan.
Ciao dalla Lucertola
Cara Lucertola , mi trovi pienamente
d'accordo , credo che Bob avrebbe dato una gamba per avere la voce di Elvis
! :o)
1) Nella prima foto Bob è con Madonna. Nella seconda foto
è fotografato con Madonna, Chris Rock (attore e regista statunitense,
scoperto da Eddie Murphy) e Tommy Mottola (discografico statunitense di
origini italiani, che ha diretto la Sony Music per 15 anni ed ha scoperto i
talenti e promosso la carriera di numerosi artisti, fra i quali, Hall &
Oates, Carly Simon, John Mellencamp, Diana Ross, Taylor Dayne, Mariah Carey
(sua ex moglie), Jessica Simpson e Jennifer Lopez, Celine Dion, Beyoncé,
Shakira , Barbara Streisand, Bruce Springsteeen, Billy Joel.) .
2) Entrambe le foto sono state scattate a Beverly Hills (Los Angeles -
California).
3) Sulla data ho trovato indicazioni discordi. Prevalentemente viene
indicato il 20 marzo 1999, ma da qualche parte ho trovato pure il 19 marzo
1999. Vanno bene entrambe
4) La prima foto (quella con solo Madonna) è stata
scattata da Dave Allocca, la seconda da Kevin Mazur, entrambi fotografi
professionisti di star.
5) Entrambe le foto sono state scattate al pre-party della Miramax per il
71st Annual Academy Awards, ovvero l'Oscar. In verità sembra che i due
fotografi abbiano scattato le foto pressocché contemporaneamente mentre il
gruppo si era messo posa. Sembrano fotogrammi in sequenza.
6) Il party si svolse al Beverly Wilshire Hotel.
La premiazione degli Oscar si tenne il 21 marzo successivo. Vincitore come
miglior film fu "Shakespeare in love". In quella occasione ricevette la
statuetta anche Benigni, come miglior attore, nel film "La vita è bella".
Baci Marina
Risposte esatte cara Marina , 24 punti + 3 di "special bonus" = 27 punti
:o)
Per la serie come darsi la mazzata sui piedi senza
accorgersene.:)
Allora Dylan Quiz 17:
Bob Dylan e' assieme a Madonna,Chris Rock e Tommy Mottola - al Miramax
(Albergo o Hotel) al 71 St.Annual Academy, awards pre-oscar party, 20 Marzo
1999, in California a Beverly Hills, foto di Kevin Mazur.
Stefano C. Caro Stefano , purtroppo Miramax non è il nome
dell'albergo ma quello della società che organizzo il pre-party , La Miramax
Films :
http://www.miramax.com/index.html
addendum :
La foto in cui compare solo Madonna e Bob Dylan e' stata scattata:
Singer/songwriter Bob Dylan and singer Madonna.
Location:Los Angeles, CA, US
Date taken:March 19, 1999
Photographer:Dave Allocca
Stefano C.
Sono 5 risposte giuste che fanno
20 punti , - 2 punti di penalty per la risposta sbagliata = 18 punti , ciao
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
1.Nella prima foto Bob è con Madonna
2.La foto è stata scattata a Los Angeles,Ca.
3.Il 19.3.1994
4.Il fotografo è Dave Allocca
Queste le notizie che ho della foto a sinistra, della foto a destra ,
suppongo scattata nello stesso evento, non riconosco i due uomini nè
l'autore dello scatto.
Benedetto.
Caro Benedetto , mancano i nomi dei
personaggi della 2° foto e il nome di un fotografo , il nome del'albergo ed
il nome dell'evento , quindi posso soltanto ritenere risposte complete
quella della data e della località , solo 8 punti :o(
1) Chi sono le persone fotografate con Bob ? Madonna -
Madonna, Chris Rock & Tommy Mottola
2) In che città è stata scattata la foto ? Los Angeles
3) In quale giorno , mese , anno ? 20 marzo 1999
4) Chi era il fotografo ? Dave Allocca - Kevin Mazur
5) In occasione di quale evento ? 71st Annual Academy Awards
6) In quale albergo?
Ti allego un'altra foto, direi fantastica, scattata da Mazur a Bob ......
Ciao Tamb!Otello
5 risposte , totale 20 punti , bellissima
la foto, ciao , Tamb
Lucy in the sky with diamonds è morta.
Lucy O’Donnel è scomparsa all’età di 46 anni per una grave malattia. Lucy
era compagna di asilo di Julian Lennon, figlio di un certo John dei Fab
Four. Secondo la leggenda fu proprio lei ad ispirare John al brano ‘Lucy in
the sky with diamonds’ , che divenne poi ‘l’inno’ dell’LSD. La storia
racconta che un giorno Julian porto’ al padre un disegno fatto dalla sua
compagna di classe. Quando John chiese di spiegare il disegno , Julian
rispose : ‘E’ Lucy, nel cielo con i diamanti’. Leggende metropolitane o no?
chi lo sa.. comunque sia ..RIP Lucy!
a
Sabato 10 Ottobre 2009
Set list: Eugene, Oregon -
University of Oregon - McArthur Court October 8, 2009
1. Watching The River Flow (Bob on guitar)
2. The Man In Me
3. Beyond Here Lies Nothin' (Donnie on trumpet)
4. Don't Think Twice, It's All Right (Bob on guitar)
5. 'Til I Fell In Love With You (Bob on guitar)
6. Most Likely You Go Your Way (And I'll Go Mine)
7. My Wife's Hometown
8. Desolation Row (Stu on acoustic guitar)
9. Cold Irons Bound (Bob center stage)
10. I Feel A Change Comin' On
11. Highway 61 Revisited
12. Po' Boy (Bob on harp)
13. Thunder On The Mountain
14. Ballad Of A Thin Man
(encore)
15. Like A Rolling Stone
16. Jolene
17. All Along The Watchtower
Christmas In The Heart forse, ad un migliore e più approfondito ascolto, non
risulterà ascrivibile alla categoria dei capolavori. Ma è divertente pensare
a questo nostro caro vecchio che come un bimbo in attesa dei doni canta un
inno a Babbo Natale accompagnato da cori e suoni di campanelli.
La voce del vecchio Bob? Graffia l’orecchio dell’ascoltatore, a volte.
Graffia persino l’anima, a volte, perché sembra preludere ad un ineluttabile
declino fisico. Ma che bello sentirla. Che bello non dovere piangere la sua
assenza.
Lo slancio caritatevole? Forse la beneficenza è una necessità della sua
anima strapazzata, è l’espressione di un egoistico bisogno di sentirsi a
posto con se stessi. Forse. Forse è questa forma di egoismo interiore che
muove tutte le azioni umanitarie. Ma che bello che lo abbia fatto. Che bello
poter dire agli amici ed ai colleghi, che non lo conoscono (e credetemi ce
ne sono molti), che Bob è grande anche per questo.
La Sony? Fa il suo lavoro e Bob e tutti coloro che raccoglieranno il suo
messaggio non devono misurare la lodevolezza della iniziativa in funzione
dell’atteggiamento della casa discografica. Forse questa ha fatto un
bell’affare, ma ogni disco in più venduto sarà un pasto in più per un
affamato. Ed in questo senso, chiunque contribuirà ad aumentare le vendite,
per qualunque motivo lo faccia avrà, suo malgrado, contribuito alla causa
(Citybank compresa).
Che Dio lo benedica, dunque. In ogni caso.
Forse il mio sembrerà un atto di fede, piuttosto che un giudizio obiettivo
sull’opera di un artista. Forse è così. Se avere fede significa dare per
vero e buono l’imperscrutabile, questa volta più che mai faccio atto di
fede.
L’altro ieri sono andata da Ricordi in via del Corso, nel
centro di Roma, come mi capita spesso quando ho voglia di comprare un disco
che non ho (ho comprato Tupelo Honey di Van Morrison). Con l’occasione ho
chiesto all’addetto alle informazioni discografiche se aveva notizie
dell’uscita del nuovo disco di Bob Dylan prevista per il 13 ottobre. E lui:
“Un altro?? Ma è instancabile!! Come si intitola?” Io: “Christmas In The
Heart”. Mi guarda “Christmas ….!!” Io: “Si. E’ un disco di canzoni natalizie
americane”. Mi guarda scuotendo la testa: ”Anche lui ha ceduto, eh … !!!”.
Ma che vuol dire ho pensato, rimanendo impassibile. Volevo spiegargli il
senso di questa cosa. Ho rinunciato. Era così sciocca l’osservazione e
l’allusione che non ho avuto voglia di spiegare nulla. Peraltro, mi ha detto
che in Italia esce domani, venerdì 9 ottobre, in anticipo rispetto agli USA.
Domani se lo ritrovo lì gli dirò quello che non sa.
sono d’ accordo con quanto hai scritto e ti dirò di più: il fatto che Dylan
abbia usato questo disco per fare beneficenza dimostra la sua assoluta buona
fede.
Lo dimostra perché si tratta di un disco davvero “rischioso”: si è messo in
gioco, e pesantemente. Sarebbe stato molto più comodo cedere “una parte”
delle royalties di TTL: faceva una bella figura e aumentava vendite già
ottime.
Tu scrivi: “Che cosa possiamo imputare a Dylan ? Di essere un Grande ? Di
essere un Poeta ?.....ecc”.
In realtà la mia opinione era ben più ristretta: a Dylan non imputo niente;
parlavo solo di “Christmas in the heart”, il cui valore puramente artistico
secondo me è davvero poca cosa.
Non dico che sia bello o brutto: dico che è… come dire… fuori posto.
Davvero: mi sembra come andare a dirigere la nona di Beethoven vestito da
metallaro.
Voleva fare canzoni natalizie? Bene: poteva riarrangiarle in chiave blues,
in modo che la sua voce fosse adeguata. E invece no: lui vuole l’
arrangiamento classico.
Sapete cosa penso? Penso che il contrasto sia talmente evidente, talmente
rischioso e talmente poco gradevole che Dylan non possa averlo ignorato. Per
questa ragione io credo che Bob si sia sentito costretto (una volta tanto) a
fare il disco in quel modo, che sentisse di non avere scelta: la beneficenza
si poteva fare solo con quelle canzoni, arrangiate così.
Mi piacerebbe sapere cosa pensate in proposito.
Premio Nobel per la Letteratura 2009: a sorpresa vince
Herta Muller
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Venerdi 9 Ottobre 2009
Set list: Portland, Oregon -
Memorial Coliseum - October 7, 2009
1. Leopard-Skin Pill-Box Hat (Bob on keyboard)
2. Lay, Lady, Lay (Bob on guitar)
3. Things Have Changed (Bob on guitar)
4. Tweedle Dee & Tweedle Dum (Bob on keyboard)
5. Sugar Baby (Bob center stage on harp)
6. Most Likely You Go Your Way (And I'll Go Mine) (Bob on keyboard)
7. My Wife's Hometown (Bob on guitar)
8 Spirit On The Water (Bob on keyboard)
9. Cold Irons Bound (Bob on guitar)
10. Workingman's Blues #2 (Bob on keyboard)
11. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
12. Ain't Talkin' (Bob on keyboard)
13. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
14. Ballad Of A Thin Man (Bob center stage on harp)
(encore)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
16. Jolene (Bob on keyboard)
17. All Along The Watchtower (Bob on keyboard)
Tutto ciò che si potrebbe immaginare su nuovo album di Bob Dylan "Christmas
in the Heart"" è vero, se le clips pubblicate su YouTube sono reali. Dylan
ha cantato davvero "Winter Wonderland" e "Do You Hear What I Hear?"
, e lui ha davvero
cantato in un sussurro allegro che suona come William Shatner e Elvis che
avevano ingozzato troppo zabajone e se ne andò tutto traballante in una notte molto fredda. L'album esce
13 ottobre, ed i proventi vanno a enti di beneficenza per nutrire gli
affamati, quindi è qualcosa di buono o qualcosa di strano?
Parlando di altre novità più interessanti musicalmente , Charlie Sexton è rientrato
nella
touring band di Dylan e sarà sul palco dal 4 ottobre, ed il 7 al Memorial Coliseum.
Sexton, il chitarrista blues girò in tour con Dylan da 1999-2002, dovrebbe
fornire una scossa di energia fresca in una scaletta che raramente
il maestro fa sul palco.
Questo tour inizia con uno spettacolo di club al Moore Theater di Seattle il
4 ottobre e, dopo il concerto di Portland, continua a McArthur Corte in Eugene
il giorno 8 ottobre. L' ultima volta che Dylan ha suonato al Coliseum , nel 2006, la
sua voce era chiara in "Stuck Inside of Mobile with the Memphis Blues Again" e
"Just Like a Woman", ma il suono povero e un brutto caso di borbottamento erano
stati un mix disastroso nelle altre canzoni. Il Coliseum, una famosa camera
d' eco famosa nei
suoi giorni migliori, ha da lungo tempo passato quei giorni. Il suono potrebbe essere
veramente disastroso, peggio ancora che nella versione di Dylan di "Silver Bells".
Un altro ricordo: Il parterre del Coliseum viene venduto come biglietto
unico . Ciò significa che niente sedie e primi arrivati, primi serviti. "
E 'un buon affare rispetto ai posti a sedere riservati, ma dovrete stare
tutto il tempo in piedi.
L’ultima trovata di Bob Dylan: cantare il Natale per
una banca
di Antonio Lodetti
Una voce flebile e di cartavetro, annaspa a fatica e intona brani come
Silver Bells e Christmas Song con tanto di coretti e arrangiamenti
sdolcinati. Bob Dylan torna a «bussare alle porte del Paradiso», ma in modo
molto meno provocatorio che in passato. Signori ecco Christmas In the Heart,
il nuovo album del più grande poeta del rock che si mette a giocare al Babbo
Natale (da ebreo convinto poi folgorato dal cristianesimo ai tempi di Saved)
come fecero Sinatra, Elvis e molte altre star. Solo che Dylan è Dylan e
questo non è esattamente, anzi per nulla il suo ruolo; eppure prende
quindici classici della tradizione natalizia (manca solo White Christmas) e,
giocando la carta di un petulante melodismo, li cucina un po’ in tutte le
salse. I dylaniani doc sono spiazzati, e lo sono ancora di più perché il cd,
in uscita il 13 ottobre, potrà essere scaricato online in anteprima e in
esclusiva dai clienti della Citibank. È una prassi ormai consolidata
(l’ultimo cd di Herbie Hancock e di Paul McCartney erano addirittura in
prevendita nella catena di bar Starbucks) ma se lo fa Dylan ha un altro
peso. «Questo cd si vende solo online - specificano dalla banca - non ci
saranno copie nelle nostre filiali».
Mezzo secolo di battaglie, visioni, provocazioni, immagini degne di Rimbaud
e Baudelaire per calare le braghe davanti al nemico a 68 anni? Eh no, Bob -
che noi «dylaniani» proviamo a difendere sempre e comunque - di attenuanti
ne ha, e anche tante. Avrebbe potuto starsene zitto, godersi il successo di
Together Through Life uscito da pochissimo (e quello di Modern Times che due
anni fa lo ha riportato in cima alle classifiche a trent’anni da Desire), e
proseguire la sua estenuante tournée senza fine (ripartita ieri da Seattle),
senza giocare una carta così pericolosa per la sua immagine. Ma lui zitto
zitto, anche se canta canzoni sotto l’albero, lancia una nuova e meritoria
battaglia: tendere la mano a chi muore di fame. Le royalties di Christmas In
the Heart andranno tutte all’associazione «Feeding America», che offre pasti
gratuiti a milioni di bisognosi. «È una tragedia che solo in America più di
35 milioni di persone, di cui 12 milioni di bambini, vadano a letto senza
mangiare e si svegliano senza sapere quando sarà il loro prossimo pasto.
Spero con questo disco di poter aiutare qualcuno ad avere il cibo
garantito», scrive Dylan nella prima pagina del suo sito web. E in più
cederà i diritti sulle vendite del cd ad altre due associazioni benefiche
britanniche.
E allora che volete da lui? Non è ancora il cavaliere senza macchia e senza
paura di una volta? E poi non è lui quello che per primo ha dato la sveglia
al mondo del rock dicendo che «i tempi stavano cambiando?». Il fatto è che
Dylan è impenetrabile; lui non parla e chi lo ama è obbligato a fare al
tempo stesso da difensore e da pubblica accusa. È il re dei cantautori e su
questo non ci piove, ma sul resto ha ragione il suo manager, Jeff Rosen, che
dice di lui: «È maniacale nel prendere iniziative straordinarie per tutelare
la sua immagine che così cresce continuamente di valore». E la dichiarazione
si adatta alla perfezione anche a questo nuovo cd, che probabilmente venderà
uno sfracello di copie grazie ai 13 milioni di clienti della Citibank.
The Nobel Prize in Literature goes to Herta Müller "who, with
the concentration of poetry and the frankness of prose, depicts the
landscape of the dispossessed".
Confesso la mia ignoranza , qualcuno sa
chi è e cosa ha scritto, e se quello che ha scritto ha avuto un'
importante impatto sociale molto ma molto superiore a quello di tutte le
"cazzate" che ha scritto Bob Dylan ? La curiosità mi prende di brutto ,
visto che le hanno assegnato il più alto riconoscimento a livello mondiale
letterario. Grazie per le risposte che verranno tutte pubblicate.
a
Giovedi 8 Ottobre 2009
Oggi il Nobel per la letteratura
Stoccolma, 5 ott. - (Adnkronos) - Il Nobel della letteratura
per il 2009 andra' a un grande scrittore americano come Thomas Pynchon,
Philip Roth o Joyce Carol Oates? Oppure andra' a premiare il cantautore
statunitense Bob Dylan per la qualita' letteraria dei suoi testi? E se poi
avessero ragione i bookmaker londinesi che danno in vantaggio su tutti il
romanziere israeliano Amos Oz? Queste domande avranno presto una risposta,
perche' il Nobel letterario sara' annunciato giovedi' 8 ottobre a Stoccolma,
alle ore 13 in punto. Lo ha reso noto, con un comunicato, l'Accademia
Svedese di Letteratura.
Review: Seattle, Washington -
WaMu Theatre - October 5, 2009
Bob Dylan porta la sua perfezione , la magica bizzaria al
WaMu Theatre
By Brian J Barr
Eccolo lì, ghignante in fronte alla folla da sotto la tesa larga del suo
cappello nero, le labbra contratte in una smorfia mentre ringhia queste
parole classiche: "Lay Lady Lay ... abbandonati sul mio grande letto
d'ottone." E le donne dietro di me si lamentavano le une con le altre ad
alta voce: "Dio, la sua voce! E' orrenda!"
Non è il Dylan che ho sentitoio. Sembrava meglio di quanto avessi mai sentito
dal vivo. Quella voce ormai orgogliosamente amplificata, e Dylan lascia che
la sua gola sapor cenere faccia tutto il lavoro. Il testo della canzone che
una volta cantava dolcemente ora è diventato una cosa mozza , sillaba per
sillaba, parole mangiate, sputate, che esce attraverso un tubo di
scappamento pieno di vecchia ruggine. Lui è meglio adesso che mai prima
d'ora. Non è un ragazzotto di 28 anni , ma un 68enne vecchio bluesman che si
veste come un incrocio tra Zorro e un generale della guerra civile, e canta
vecchie canzoni con strane puntate nel jazz e nuove canzoni come se fosse
ancora il 1950 .. . o il 1920, a seconda. Il figlio di puttana è sempre un
enigma totale. Ma lui è sempre stato così. Solo che lui è ancora più strano
oggi.
Dylan , al WaMu Theatre, ha aperto lo spettacolo allo stesso modo della sera
precedente al Moore Theatre, con unl tuffo nello stomp blues di "Gonna
Change My Way of Thinking" da Slow Train Coming. Lui stava dietro la sua
tastiera, curvo come un avvoltoio, guardando di tanto in tanto gli altri per
dare loro spunti. Con l’asso texano della chitarra Charlie Sexton di nuovo
come membro del quintetto, Dylan sembrava molto vivo, gettandosi in ogni
canzone, con le spalle grosse ed i fianchi piroettanti da dietro la
tastiera. Quando è uscito da dietro la tastiera, a volte suonava la chitarra
e altre volte ha preso il microfono come un cantante di un locale di Las
Vegas, protendendo le braccia alla folla per cantare testi come "Oh, be 'I
love ya Pretty Baby", da “Together Through Life” (Beyond here lies nothin’
,) o "Tu vedi qualcuno nudo e ti chiedi : Chi è quell'uomo? '" dal suo
minaccioso "Ballad Of A Thin Man".
Un set di oltre 100 minuti, ha suonato una grossa fetta di canzoni dai suoi
ultimi due album, Modern Times e Together Through Life, facendo gracchiare
la sua voce per "Spirit On The Water", "If You Ever Go To Houston", e
"My Wife's Hometown ". Una particolarmente sofferta "Forgetful Heart" è stata
eseguita con svolazzi di armonica in modo ossessivo e con voce pepata, tanto
che potevano sembrare delle outtakes da Oh Mercy del 1989. Grande come lui,
però, si poteva ancora sentire il senso la delusione di alcuni fans, come le
donne di cui sopra dietro di me. Vogliono Dylan giovane, bello e
vertiginoso, non vecchio, rugoso, il Dylan senza la voce roca. Peccato,
perché Dylan di oggi è pura magia , bizzarro e il bello risiede nella
sottigliezza delle prestazioni. Il suo modo di muoversi , le smorfie da vecchio
jazzman. Il modo in cui socchiude gli occhi alla folla in un modo ci fa
mettere in discussione tutto quello che credevamo di sapere. Il modo in cui
un sorrisetto spunta di tanto in tanto durante le canzoni ti fa chiedere se
tutto lo spettacolo è una sorta di scherzo e se tu ne fai parte. Come ho
detto prima, il figlio di puttana è strano ed è un mistero totale. Ma Bob è
ancora Bob scritto al contrario.
"Christmas in the Heart" , cos'è sta merda again ?
Trovo scorretto da parte mia esprimere un giudizio sul
nuovo album basandomi su una manciata di sample; tuttavia non resisto alla
tentazione di riesumare un’antica domanda, suscitata da “Self Portrait”.
Per “Christmas in the Heart” non posso che domandare: “Cos’è ‘sta merda?”
Giustifico l’ affermazione: puoi vestirti da metallaro ed essere adeguato
alla situazione; puoi metterti il frac ed essere adeguato alla situazione.
Non puoi cantare canzoni di natale, con arrangiamenti alla Bing Crosby, se
hai la voce di Bob Dylan.
Ciao dalla Lucertola ( Roberto The Lizard )
Devo confessare che la prima impressione che ho avuto ascoltando i samples
nel breve tempo che sono stati su Amazon UK è stata identica a quella sopra
postata di Roberto the Lizard , cioè , “Cos’è sta merda !”.
Sembra un Bob Dylan impazzito , che vuole prendere per il culo se stesso ed
il mondo , ma forse invece le cose non stanno in questo modo.
Il disco sarà terribile , non credo proprio che ci sarà differenza fra i
samples ed il disco nella sua intierezza , ma il ragionamento che faccio io
è un’altro.
E’ questo un disco di Bob Dylan ? Chiariamo la questione , materialmente lo
è , artisticamente e moralmente no.
Detto questo , sarà difficile inserire questo “Christmas in the heart” nella
discografia ufficiale di Bob , non ha niente a che vedere e non l’avrà mai (
questo al di la del fatto che il disco , o almeno alcuni pezzi dello stesso
, alla lunga potrebbero anche piacere ).
Questa è un’operazione diversa , trasparente nell’intenzione e con molti
lati oscuri nella realtà.
Mi spiego meglio :
Il lavoro di Bob e la sua intenzione sono quanto di più lodevole si possa
fare , l’aver lavorato gratuitamente , lui ed i musicisti , la
cessione delle royalities alle organizzazioni umanitarie sono quanto di più
nobile , generoso , solidale ed altruistico si possa fare.
Ma la cosa non finisce qui , finora , a quel che risulta a me , la Sony non
ha dichiarato che gli utili della vendita del disco andranno alle stesse
organizzazioni , allora mi chiedo , chi intascherà questa montagna di denaro
? La Sony stessa naturalmente , e per la compagnia sarà un’altro Affare con
la A maiuscola , un’operazione commerciale coi fiocchi e controcoglioni. Non
posso addossare la colpa di questo stato di cose a Dylan , lui la sua parte
l’ha fatta, ci ha messo la faccia, ci ha messo la voce , ci ha messo il
lavoro , la sua reputazione ed a meno di considerarlo uno scemo , di certo avrà previsto la
comune reazione di milioni di fans nel dire ancora una volta “Cos’è sta
merda ?”.
Quindi , a conti fatti , Dylan voto 10 – Sony voto 2 - , con i complimenti
per il senso del businnes dei suoi dirigenti .
Da un’altro punto di vista dobbiamo tener sempre presente che Dylan ha
sempre fatto , fa e farà quello che gli passa per la mente, fregandosene
altamente dell’opinione del resto del mondo , fans e non. Questo è sempre
stato un atteggiamento duro da digerire per tutti , ma alla fine tutti noi
l’abbiamo mandato giù , e forse abbiamo capito dentro di noi , senza mai
ammetterlo pubblicamente, che proprio questo è quello che ha distinto e
sopraelevato il valore di Bob rispetto agli altri.
Nessuno più di Dylan ha dato delle picconate micidiali per distruggere e
rovinare la sua immagine pubblica di uomo ed artista , nessuno ha inciso
cose talmente diverse le une dalle altre da sembrare altamente bislacche ed ai
confini della pazzia e del suicidio artistico. Ma questo è Dylan , take it
or leave it ! Nient’altro che si possa dire.
La maturazione dylaniana attraverso gli anni si è spostata in campi diversi
, ha esplorato le radici di ogni forma musicale americana , lui ha voluto
cantarle e rappresentarle tutte , e bene ha fatto. Siamo noi fans che
vorremmo un Dylan immutabile nel tempo ( ne siamo poi così sicuri ? ),
quello che più piace a noi , potrebbe essere il Dylan della RTR , di Blonde
on Blonde , del periodo cristiano , del periodo folk , della protesta , il
Dylan nuovo Profeta , voce della sua generazione , il più grande poeta di
questo secolo , il più grande songwriter della musica Rock , e chi ne ha più
ne metta. Ma sarebbe altamente ingiusto ed altrettanto egoistico. Dylan ha
il diritto di essere se stesso , di fare e suonare le cose che piacciono a
lui , di parlare col suo pubblico o di stare zitto ( e forse è arrivato alla
decisione di stare zitto perchè aveva capito prima di tutti noi che era
assolutamente inutile parlare , perchè ogni parola detta da lui può venir
travisata od usata nel modo che più fa comodo agli altri ).
Che cosa possiamo imputare a Dylan ? Di essere un Grande ? Di essere un
Poeta ? Di essere un genio letterario e musicale ? Di saper stare al
di sopra delle convenzioni ? Di aver fatto gioire e soffrire milioni di fans
? Di aver inciso solo 47 LP ? Di aver fatto della carità a persone bisognose
? Ma di cosa stiamo parlando ? “Christmas in the heart” non è un disco di
Bob Dylan nel senso stretto del significato , ed allora ? . “Christmas in
the Heart” ha uno scopo ed un significato ben preciso dal punto di
vista di Bob , e se questo dovesse essere il giudizio , ben vengano altre
merde del genere , milioni di bambini muoiono di fame in tutto il mondo ,
facciamo finta di non saperlo ? Dylan ha fatto quello che era in grado di
fare per contribuire ad alleviare questo problema troppo sottovalutato dai
Grandi della terra , e , moralismo a parte , 100.000 Dylan piuttosto che un
solo Bush , o Saddam o altri guerrafondai del genere. “Cos’è sta merda ?” ,
bene, è merda utile , merda con un alto valore
intrinseco , merda che darà cibo a bambini che muoiono di fame e di stenti ,
vorrei tonnellate di questa merda , e scusatemi l’uso di parole così terra a
terra.
Primo ascolto: Bob Dylan's 'Christmas in the Heart'
by Randy Lewis - Il blog di musica L. A. Times
Nonostante qualche reazione scettica del pubblico alla notizia che Bob Dylan
ha fatto un album di Natale - "Un altro segno che i tempi finali sono
vicino", un amico ha scritto in una e-mail che collega alla pagina Amazon
Web --- Non è uno scherzo. E a giudicare da una mezza dozzina di canzoni che
ho potuto ascoltare in anteprima nella serata di Mercoledi, si tratta di una
tonnellata di divertimento.
"Christmas in the heart" uscirà il 13 ottobre, e Dylan , in questa settimana
, stava ancora cercando di decidere la selezione di brani e la sequenza ,
che è una delle ragioni per cui una manciata di giornalisti musicali non
hanno potuto ascoltare tutto il disco.
L’ immagine della copertina è un buon indizio di ciò che Dylan ha fatto in
questa serie di canti tradizionali di Natale - al di là dell'aspetto
benefico dell’operazione. (Tutti i diritti d'autore di Dylan - per sempre -
saranno divoluti a tre organizzazioni che aiutano a nutrire gli affamati:
Feeding America, UK , e quella delle Nazioni Unite
'World Food Program., C’è stata anche una brutta storia all'inizio di questa
settimana su un primo accordo per il download del disco tra Sony Music e
Citibank che sembra particolarmente sbagliata.)
Piuttosto che un semplice sessione per i suoi figli e nipoti, quella di
Dylan sembra essere l’offerta di un astuto esploratore delle radici della
musica per le vacanze , ed in particolare quelle di Natale – esplorando vari
album nel corso degli anni per la musica pop , la miniera nel blues, folk,
country e gospel.
La sua versione di "Must Be Santa", con la fisarmonica di David Hidalgo, è
direttamente ispirata alla registrazione del gruppo di Texas-polka “Brave
Combo” , che faceva parte dell’album del 1991 "It's Christmas, Man!".
Eppure, c'è in arrivo un video di Dylan, girato qui nei sobborghi di L.A.,
di "Here Comes Santa Claus" che si rifà dritto alla versione di Gene Autry
incisa nel 1947, con un assolo di chitarra che rispecchia l'originale,
timbricamente melodico.
Egli va ancora più indietro nel tempo con "O Come All Ye Faithful (Adeste
Fidelis)," come se cantasse per la prima volta a Hibbing, Minnesota , con
accento latino. Quattro stelle per Bob !
L’ arrangiamento di "Christmas Island" si divide tra la versione delle
Andrews Sisters-Guy Lombardo fatta nel'40 e quella pop di Leon Redbone's del
1987 . Ricordando Mel Tormé in "The Christmas Song", la voce brizzolata
Dylan suona a volte come se una corda vocale o due fossero state messe a
tostare sul fuoco insieme alle castagne.
Il coro di alcuni dei brani in anteprima ricorda i cantanti di Ray Conniff ,
Mitch Miller e altri gruppi che spopolavano negli album delle vacanze degli
anni '50 e '60, i paesaggi sonori altrettanto ampii e potenti , ben
orchestrati , favorendo con
gran riverbero campane, xilofoni e campanelli con un suono limitato dalle
regole , ed il suono corposo e blues dei recenti album in studio di Dylan.
Possiamo solo sperare che, quando il resto della musica verrà a galla ,
Dylan prenda spunto dal Dwight Yoakam e riservi un trattamento da mariachi
alle "Silver Bells".
All Along the Watchtower, Bob Dylan, Seattle, WA 2009
a
Mercoledi 7 Ottobre 2009
Set list: Seattle,
Washington - WaMu Theatre - October 5, 2009
1. Gonna Change My Way Of Thinking (Bob on keyboard)
2. Lay, Lady, Lay (Bob on guitar)
3. Beyond Here Lies Nothin' (Bob center stage on harp, Donnie on trumpet)
4. Spirit On The Water (Bob center stage on harp)
5. Honest With Me (Bob center stage on harp)
6. I Don't Believe You (She Acts Like We Never Have Met) (Bob on guitar)
7. My Wife's Hometown (Bob on guitar)
8 Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again (Bob on keyboard)
9. Forgetful Heart (Bob center stage on harp)
10. If You Ever Go To Houston (Bob on keyboard)
11. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
12. I Feel A Change Comin' On (Bob on keyboard)
13. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
14. Ballad Of A Thin Man (Bob center stage on harp)
(encore)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
16. Jolene (Bob on keyboard)
17. All Along The Watchtower (Bob on keyboard)
Review: Seattle,
Washington - The Moore Theatre - October 4, 2009
E' Bob Dylan ad essere Dylan al Moore Theatre di Seattle
Da Jonathan Zwickel - The Seattle Times
Per parafrasare Donald Rumsfeld, si va a un concerto di Bob Dylan per il Bob
Dylan che è quella sera , non il Bob Dylan che si potrebbe desiderare di avere.
Il Dylan che ha suonato al Teatro Moore ieri sera non era forse il Dylan
ideale, ma il sold-out della folla lo ha abbracciato comunque. “Dylan The
Freewheelin”, “Dylan Highway 61”, Dylan “The desire”," Dylan - non sono il
Dylan attuale , un mago fuorilegge in età avanzatoa, vestito come il papà di
Zorro in nero, cappotto nero, pantaloni e cappello a larga tesa,
incomparabile al Dylan di molti decenni fa.
Questo Dylan ha 68 anni, con i fianchi di un adolescente che spuntano fuori
da dietro la sua tastiera per rifare le pose di Bobby Darin, le ginocchia
bloccate, ruotare il corpo, il braccio destro proteso come per tenere a bada
le aspettative. Questo è un Dylan che sorride, come se il suo set di 100
minuti fosse solo scherzo privato, brevi esplosioni, raffiche di armonica
blues o il pianto in un assolo di chitarra sorprendentemente agile, che non
canta ma invece fa una sorta di linguaggio rap, ritardando l’attacco delle
strofe per poi correre fra di loro , di alzare l’ inflessione alla fine di
ogni riga come un imbonitore di carnevale. L'unica cosa in comune tra questo
Dylan e tutti gli altri: Si esibisce alle sue condizioni, inflessibile,
impassibile, imperscrutabile. Questo è il Dylan di oggi.
La gente del Moore sembrava felice, basta essere in sua presenza. I
1.870 posti erano troppo intimi , il luogo era intrinsecamente epocale, giudizio
opaco e difficile per uno show così irregolare . (Si prevede di spostare lo
show al più grande WaMu teatro per un secondo spettacolo stasera.)
Dylan ha aperto lo show al Moore con una canzone rara di di 30 anni fa ,
"Gonna Change My Way of Thinking", dal suo primo album gospel, "Slow Train
Coming". Sostenuto da un quintetto forte del ritorno del chitarrista texano
, un vero asso , Charlie Sexton, ha trascorso la mezz'ora successiva
distribuendo una abitudinaria e meccanica jam di blues – ben fatto , certo,
ma all’ Highway 99 Blues Club si possono sentire le stesse cose tutti i
Martedì.
La bar-band ha fondamentalmente entusiasmato qualcuno , suono di chitarra
e fischi
degli avventori durante una accelerata versione da juke-box di "Don't Think
Twice It's Alright"? - Ma è stata la serie a metà strada dello show che ha
davvero colpito, quando la band è scivolata in un ritmo molto più
interessante per un trio di pezzi di quest'ultimo periodo. "Tweedle Dee &
Tweedle Dum", "High Water" e "Not Dark Yet" sono stati languidi e doloranti,
ma ancora una volta qui era il problema: Il pubblico voleva le emozioni del
Dylan dei tempi passati . Dylan ora fa solo il Dylan di adesso, il Bob
soulman non ha reso la tristezza di "Not Dark Yet". Aveva una gamma limitata
di registri ieri sera. Forse, in un vero concerto, riesce ancora a farlo.
Il range è stato abbastanza prolisso, canzoni jazzate , imitazioni della
"Highway 61 Revisited" della versione elettrica del 1966. Non è stato negato
il brivido nelle title track, "Ballad of a Thin Man" e "Like a Rolling
Stone". Queste canzoni hanno portato la band al suo apice. La folla, troppo
rumorosa e adorante. Dylan è più enigma ora che mai, e noi lo amiamo per
questo, una lezione di come apprezzare il genio ovunque si trovi.
Bob Dylan's "Chrismas in the heart”: Fricke's First
Listen
Sincerità – questo è Bob Dylan che presenta il suo primo album in assoluto
di Natale. Sulla base di un preascolto di sei brani da “Christmas in the
Heart” - una serie di canti tradizionali e canti popolari di vacanze in
uscita il 13 ottobre - presso gli uffici Sony Music in questa settimana,
Dylan dice sinceramente, quando si arriva alla famosa frase di chiusura del
"The Christmas Song", co-scritta dal cantante Mel Tormé e prima incisione
nel 1946 da Nat King Cole: "Anche se è stato detto molte volte in molti
modi, Buon Natale a tutti voi." A fronte di un arrangiamento contenuto da
band di saloon, la sporca laringe di Dylan si fa strada per uscire con un
basso e caldo timbro tenorile che è il top della stagione.
Dylan ha prodotto l'album sotto lo pseudonimo di Jack Frost (molto
appropriato questa volta) e ha registrato con la touring band e alcuni
ospiti, tra i quali ci sono cori maschili e femminili e il fisarmonicista
dei Los Lobos David Hidalgo, che ha suonato tutto l'ultimo album di Dylan
“Together Through Life”. La fisarmonica è, infatti, lo strumento guida in
"Must Be Santa", che Dylan prende a suono di polka iper-veloce, con una
punta di troppo zabajone nel backing vocale. "The Little Drummer Boy"
combina la rispolverata delle radici di qualità di “Together Through Life” e
il fascino del suo tormentato album del 1989, Oh Mercy, con importanti rulli
di tamburo e un muro del canto degli angeli dietro di lui. Le armonie maschili ispirate ai Jordanaires in "Here Comes
Santa Claus", aggiungono un po’ di Elvis in vacanza alla ritmo di danza
della stalla. Una steel guitar di stile hawaiano inizia ad accarezzare le
palme ondeggianti in "Christmas Island", e Dylan torna ancora una volta in
chiesa per "O Come All Ye Faithful" cantando il primo versetto nella lingua
originale latina ( "Adeste Fidelis...").
Dylan, che riprenderà il suo Tour il 4 ottobre a Seattle, ha recentemente
girato un video per "Must Be Santa" e spera che “Christmas in the Heart”
sarà un dono che continui a dare frutti anche in futuro per la gente
bisognosa. Egli si è impegnato a dare tutti i suoi diritti d'autore , ora e
per sempre, all’organizzazione “Feeding America”, un programma che fornisce
i pasti per gli affamati. I proventi derivanti dalle vendite all'estero
andranno alle fondazioni benefiche internazionali.
Charlie ritorna nella band e Bob
risorge , era ora !!!!!!!!
Nota: Il video è molto bello , l'audio
perfetto , la musica è cambiata , Charlie dirige la baracca , si sente e si
vede, spinge anche Bob e Dylan ha una nuova vitalità , questo Dylan andrei
volentieri , con gioia e rinnovato interesse a vederlo ! Aspetto i vostri
commenti :o)
a
Martedi 6 Ottobre 2009
Set list: Seattle, Washington
- The Moore Theatre - October 4, 2009
1. Gonna Change My Way Of Thinking (Bob center stage)
2. Shooting Star (Bob center stage on harp)
3. Beyond Here Lies Nothin' (Bob center stage on harp, Donnie on trumpet)
4. Don't Think Twice, It's All Right (Bob on guitar)
5. Lonesome Day Blues (Bob on keyboard)
6. I Don't Believe You (She Acts Like We Never Have Met) (Bob center stage)
7. Tweedle Dee & Tweedle Dum (Bob on keyboard)
8. Not Dark Yet (Bob center stage on harp)
9. High Water (For Charley Patton) (Bob on guitar)
10. When The Deal Goes Down (Bob on keyboard)
11. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
12. Nettie Moore (Bob on keyboard)
13. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
14. Ballad Of A Thin Man (Bob center stage on harp)
(encore)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
16. Jolene (Bob on keyboard)
Band Members
Bob Dylan - keyboard, guitar, harp
Tony Garnier - bass
George Recile - drums
Stu Kimball - rhythm guitar
Charlie Sexton - lead guitar
Donnie Herron - banjo, electric mandolin, pedal steel, lap steel, trumpet
Review: Seattle,
Washington - The Moore Theatre - October 4, 2009
by Glen Boyd
Per alcuni fans di Seattle che hanno avuto la fortuna di trovare i biglietti, Natale è
arrivato con un giorno di anticipo, con Dylan e la sua band che si sono
esibiti nel piccolo ed intimo locale da 1.300 posti, il Moore Theatre , in uno show
di riscaldamento per il fall-tour nella notte di Domenica 4 ottobre.
Come uno che ha visto Dylan live numerose volte nel corso degli anni, posso
dirvi per esperienza che i suoi spettacoli possono essere grandi o scadenti
- a volte così selvaggiamente. L'ultima volta che l’ho visto suonare con la
sua band attuale, ad esempio - nel 2006 a Seattle nella molto più grande Key
Arena – lo show sembrava trascinarsi , e Dylan ha cantato bene solo una canzone,
"Thunder On The Mountain", dal suo allora corrente (e ancora brillante)
album, Modern Times.
Stasera però è stata una storia completamente diversa. Suonando nei confini
molto più intimi del Teatro Moore, Dylan è stato altrettanto sciolto come
penso di non aver mai visto. Invece di star dietro alla sua tastiera come ha
fatto nel tour recente, Dylan si aggirava per il palco , ha cantato canzoni
diverse, senza suonare alcuno strumento di accompagnamento diverso dal suo
microfono.
Era anche insolitamente animato, agitava le braccia mentre cantava, e dava
spunti al resto della band puntando il dito contro di loro. Vestito dalla
testa ai piedi in nero, questo è stato un Dylan più appariscente di quanto
ci si fosse aspettato. Su diverse canzoni, ha anche usato la sua armonica
firmata, ed ha aggiunto un bel tocco a canzoni come "Shooting Star", "Ballad
Of A Thin Man" e "Not Dark Yet".
Anche uno standard come "Ballad Of A Thin Man" ed il suo cavallo di battaglia
"Like A Rolling Stone" hanno assunto nuova potenza, ed il fraseggio di Dylan
ha aggiunto ad esse un nuovo fuoco. Quando Dylan ha cantato la strofa
familiare, "Qualcosa sta succedendo qui, ma non si sa cosa sia, non è così ,
Mr Jones", ha ancora una volta riformulato il testo della canzone, dandole
ancora di più la sensazione di rabbia dell'originale. Chi dice che Dylan è
un cantante scadente, ovviamente, sa molto poco di fraseggio vocale - no
, Dylan ha imparato quest’arte come pochi cantanti sulla piazza , quasi del calibro di Sinatra stesso.
Dylan ha fatto anche qualcosa in questa notte che non faceva da un un po'-
ha preso la chitarra per un paio di canzoni. Anche se si vedeva che era
chiaramente in difficoltà con essa (Dylan suona la chitarra dal vivo sempre
più di rado, a causa, pare, di una forma di artrite), sembrava proprio ben
in sintonia con Sexton in "Don't Think Twice, it’s Alright" e "High Water
(For Charley Patton) ".
Tra gli highlights includo una perfetta "Beyond Here Lies Nothin '", da
Together Through Life , ed un forte versione sonora di "Gonna Change My Way
of Thinking", una canzone del periodo del Dylan cristiano rinato, una scelta
molto sorprendente per aprire lo show.
Dylan e la sua band hanno suonato per due ore di fila - che è un tempo un
po' lungo per i suoi standard abituali, e sembrava avere grandi momenti per
tutta la serata. Dylan ha anche sorriso un paio di volte.
Una prima sbirciata all’album di Bob Dylan “Christmas
in the Heart”
Di Phil Gallo / LiveDaily Contributor
Fan di Dylan, tenetevi forte: la leggenda del folk-rock canta in latino nel
suo album di Natale, che sarà nei negozi 13 Ottobre.
Mentre Dylan sta portando a termine la track list di "Christmas in the
heart", ha
dato il permesso che sei delle tracce dell'album fossero date in anteprima
d’ascolto ad un ristretto numero di giornalisti. E 'evidente che Dylan ha preso
sul serio questo progetto, i brani hanno avuto un regime canonico ed
integrale con cori, campane della chiesa, sezioni d'archi e le bande che
includono pezzetti dal sapore swing Western.
Per completare il tutto, ha girato un video con una festosa atmosfera
natalizia per "Must Be Santa" , brano che era già stato registrato da
artisti del calibro di Brave Combo e Tommy Steele.
Il tono della mezza dozzina di brani si rifà agli album di Natale del 1950 e
primi anni '60, con arrangiamenti che ricoerano Andy Williams, Bing Crosby e
le Andrews Sisters, un LP corale insomma. L'approccio è di vecchio stile,
costellato da una gioia convincente nella voce ruggente di Dylan e dei
musicisti che lo circondano. Immaginate Bob, come se fosse vostro zio con
tutta la famiglia raccolta intorno al pianoforte e lui che canta, che
potrebbe non avere la voce migliore per questo, ma che è certamente pieno di
entusiasmo.
Il suono ridonda dell’ impegno di Dylan per rendere questo un progetto
artistico. "Little Drummer Boy" è solenne eppure sempre più accogliente, un
effetto creato per dare l'impressione di avere vicino un bambino , aumentando gradualmente la sua
presenza vocale fino a quando il canto non è completamente in tandem con
Dylan. "The Christmas Song" si apre con un pianoforte verticale, che
suggerisce l'isolamento. Come si unisce il sostegno degli altri strumenti ,
il pianoforte dà modo alle campane ben intonate che rafforzano l'idea di un
raduno, anche se una chitarra jazz fa scintillare la melodia, come nella
versione di Nat Cole , non vi è "Jingle Bells" in coda.
Dylan cala la carta giusta con "Here Comes Santa Claus", apparentemente in
viaggio su un percorso illuminato da torce tiki, e "Christmas Island", che
si collega alla versione delle Andrews Sisters.
La tradizionale esecuzione di "Adeste Fidelis" potrebbe farvi sollevare le
sopracciglia . Dylan ha attraversato il mondo facendo un sacco di csvolte
nei suoi quasi 50 anni di carriera , ma chi avrebbe pensato che avremmo
dovuto un giorno sentirlo cantare le parole "Regem angelorum / Venite
adoremus"? Stranamente, la resa è del tutto convincente.
Primo ascolto: Bob Dylan's 'Christmas in the Heart'
by Randy Lewis - Il blog di musica L. A. Times
Nonostante qualche reazione scettica del pubblico alla notizia che Bob Dylan
ha fatto un album di Natale - "Un altro segno che i tempi finali sono
vicino", un amico ha scritto in una e-mail che collega alla pagina Amazon
Web --- Non è uno scherzo. E a giudicare da una mezza dozzina di canzoni che
ho potuto ascoltare in anteprima nella serata di Mercoledi, si tratta di una
tonnellata di divertimento.
"Christmas in the heart" uscirà il 13 ottobre, e Dylan , in questa settimana
, stava ancora cercando di decidere la selezione di brani e la sequenza ,
che è una delle ragioni per cui una manciata di giornalisti musicali non
sono stati invitati ad ascoltare il tutto.
L’ immagine della copertina è un buon indizio di ciò che Dylan ha fatto in
questa serie di canti tradizionali di Natale - al di là dell'aspetto
benefico dell’operazione. (Tutti i diritti d'autore di Dylan - per sempre -
saranno divoluti a tre organizzazioni che aiutano a nutrire gli affamati:
Feeding America, UK e quella delle Nazioni Unite
'World Food Program. C’è stata anche una brutta storia all'inizio di questa
settimana su un primo accordo per il download del disco tra Sony Music e
Citibank che sembra particolarmente sbagliata.)
Piuttosto che un semplice sessione per i suoi figli e nipoti, quella di
Dylan sembra essere l’offerta di un astuto esploratore delle radici della
musica per le vacanze , ed in particolare quelle di Natale – esplorando vari
album nel corso degli anni per la musica pop , la miniera del blues, folk,
country e gospel.
La sua versione di "Must Be Santa", con la fisarmonica di David Hidalgo, è
direttamente ispirata alla registrazione del gruppo di Texas-polka “Brave
Combo” , che faveca parte dell’album del 1991 "It's Christmas, Man!".
Eppure, c'è in arrivo un video di Dylan, girato qui nei sobborghi di L.A.,
di "Here Comes Santa Claus" che si rifà dritto alla versione di Gene Autry
incisa nel 1947, con un assolo di chitarra che rispecchia l'originale,
timbricamente melodico.
Egli va ancora più indietro nel tempo con "O Come All Ye Faithful (Adeste
Fidelis)," come se cantasse per la prima volta a Hibbing, Minnesota , con
accento latino. Quattuo stelle!
L’ arrangiamento di "Christmas Island" si divide tra la versione delle
Andrews Sisters-Guy Lombardo fatta nel'40 e quella pop di Leon Redbone's del
1987 . Ricordando Mel Tormé in "The Christmas Song", la voce brizzolata
di Dylan suona a volte come se una corda vocale o due fossero state messe a
tostare sul fuoco insieme alle castagne.
Il coro du alcuni dei brani in anteprima ricorda i cantanti di Ray Conniff ,
Mitch Miller e altri gruppi che spopolavano negli album delle vacanze degli
anni '50 e '60, i paesaggi sonori altrettanto ampii e sonori, favorendo con
gran riverbero campane, xilofoni e campanelli su il suono stretto, ed il
suono corposo e blues dei recenti album in studio di Dylan.
a
Lunedi 5 Ottobre 2009
Ripartito ieri sera a Seattle il tour di Bob
Restiamo in attesa delle recensioni per
sapere del debutto di Charlie Sexton
1) A quale poeta e scrittore Dylan fece ascoltare in
anteprima l'album Empire Burlesque?
Allen Ginsberg
2) Insieme a quale artista Bob incise il primo demo di Mr. Tambourine Man?
Jack Elliott
3) Quale canzone di Robert Johnson viene citata nel brano High Water (For
Charley Patton)?
I'll dust my broom Il titolo esatto è "I believe I'll dust my broom",
quindi devo considerarlo un errore : - 2 punti
4) Chi girò il videoclip del brano Political World?
John Mellencamp
5) Qual'è il titolo del saggio scritto da Allen Ginsberg sull'album Desire.
Songs of redemption
6) Quale brano Dylan dedicò ad un noto giocatore di baseball?
Catfish
Stefano C.
Caro Stefano , fai più attenzione , sei sempre il
primo a rispondere , se avessi cercato con attenzione avresti evitato questo
banale errore che ti fa prendere solo 18 punti , ciao :o)
1) Bob fece ascoltare in anteprima Empire Burlesque ad Alleng Ginsberg. In
una recente intervista a Rolling Stone Magazine, alla domanda se ricordava
la serata negli anni ottanta in cui era corso da lui all’East Village alla
ricerca disperata di un titolo di quello che alla fine sarebbe divenuto
“Empire Burlesque” Bob risponde così: «Certo che lo ricordo! Andai a trovare
Allen, e mi sembra di ricordare di avergli suonato la canzone lì sulla
quinta strada ad Avenue B. Gliela suonai perché pensavo potesse piacergli.
Non ho mai creduto che Ginsberg si sentisse legato al mondo della pop music.
Loro erano più vicini al jazz. Chiesi ad Allen quale potesse essere il
titolo giusto per quel disco. Ascoltò. Si mise a riflettere un attimo e
disse “Razzmatazz”». Dylan ride e dice: «Restai senza parole. Non era il
titolo che mi spettavo. L’idea non mi convinceva. In seguito mi è capitato
di pensare che potesse avere ragione. Forse avrei dovuto intitolarlo come
aveva detto lui».
2) Il primo demo di Mr. Tambourine Man fu registrato in duetto con Ramblin'
Jack Elliott, nelle session di Another Side Of Bob Dylan. Il demo fu inviato
ai The Byrds che di lì a poco ne registrarono una splendida versione
elettrica che poi diede il titolo al loro più importante album di successo.
3) La canzone di Robert Johnson citata in High Water è "I believe I'll dust
my broom". Anzi il verso I'm getting' up in the morning - I believe I'll
dust my broom è praticamente “rubato” dalla prima strofa di “I Believe I’ll
Dust My Broom”. Diciamo che può considerarsi un omaggio alla maniera di Bob
al bluesman per il quale ha più volte dimostrato tutto il suo apprezzamento.
In Chronicles Bob afferma espressamente di avere utilizzato tra il 1964 ed
il 1965 alcune fome blues di Johnson, per le immagini liriche dei versi e
che se non l'avesse ascoltato alcune centinaia dei suoi versi non ci
sarebbero stati affatto.
4) il videoclip di Political World fu girato da John Mellecamp.
5) Il saggio scritto da Allen Ginsberg sull'album Desire è "Songs of
redemption" scritto il 10 novembre del 1975, durante il tour della RTR, in
cui Ginsberg rappresenta una specie di guida spirituale. Nel saggio Ginsberg
mostra tutto il suo entusiamo per quella esperienza.
6) Il brano dedicato al noto giocatore di basseball James Augustus 'Catfish
Hunter' è, appunto "Catfish" nato il 8 aprile 1946 e morto il 9 settembre
1999. Grande giocatore inserito nella National Baseball Hall of Fame
nel1987.
un abbraccio
Marina
24 punti + 3 di "Special bonus" :o) un
abbraccio anche a te
Considerando che, tra di loro, questi due artisti non
hanno nulla in comune se non per il solo e semplice fatto che sono famosi e
appartengono al mondo musicale, mi chiedo visto che la foto e' stata
scattata penso, vedendo i volti dei due personaggi, non molto tempo fa';Vi
chiedo dove e come si sono incontrati, in qualche backstage? In quale
concerto? Possibile che uno dei due sia andato ad ascoltare l'altro? In
quale ricorrenza? In qualche assegnazione di un Grammy o che altro?
Grazie.Stefano C.
Caro Stefano , come vedi sopra la tua
domanda è diventata oggetto del Dylanquiz # 17 , ciao e "pilama yelo" per
l'idea :o)
Tornando al sito ISIS 146 (pagina 15) avevamo detto che Bob Dylan sarebbe
apparso in un video per un singolo estratto dall’album “Christmas In The
Heart".
Possiamo ora confermare che il video, con Dylan, è stato girato a Los
Angeles il 23 settembre, 2009. Le riprese video, che è stato girato per la
canzone per 'Must Be Santa', sono iniziate Mercoledì 19 e sonoproseguite
fino alle prime ore di Giovedi. Com'era prevedibile, nel video sono presenti
cantanti e gente che balla al ritmo della vecchia polka-Hibbing , e si
riferisce ai momenti dell’ infanzia di Dylan attorno al 1950. Nessuno dei
musicisti che hanno suonato nell’album appare nel video.
Anteprima del disco Natalizio di Bob: Un Natale davvero
Zimmy!
di Chris Willman
Ormai saprete tutti che Bob Dylan ha un album di Natale in
uscita in ottobre. ( Potreste non accettare la cosa, ma di certo ne avete
sentito parlare.) Ieri sera, uno dei rappresentanti di Dylan ha tenuto un
party-seduta di ascolto a Los Angeles per pochi privilegiati giornalisti
musicali, suonando sei brani del disco , si dice che His Bobness stia ancora
facendo i tocchi finali in questa settimana. Sono contemporaneamente un
patito di musica di Natale e un Dylanologista , mi è piaciuto quello che ho
sentito, anche se mi aspetto che, sinceramente, lasciando da parte le
castagne, come "The Christmas Song (Chestnuts Roasting on an Open Fire),"
Dylan può avere fatto il suo album più controverso di tutta la sua carriera.
In primo luogo, lasciate che vi dica quello che l'album non è. Non c'è
materiale originale, ogni canzone è uno standard di familiari canzoni per le
festività. In altre parole, non mi aspettavo di sentire le canzoni originali
di Dylan sulla falsariga di "Blowin 'in the Blizzard", "Positively 34th
Street", "Non controllare l'elenco dei Twice, It's All Right", "I Want Yule
"o " Ballad of a Jolly Fat Man ". Sono anche deluso dal fatto che Dylan non
ha dato all’album un titolo più personale e meno generico, come, per
esempio, Blitzer on Blitzer, Eggnog on the Tracks, The Freestyle-Skiin' Bob
Dylan, Santa Claus Lane Revisited, , The Toyshop Tapes, Slow Horsedrawn
Sleigh Coming, Under the Blood Red Mistletoe, or Elf Portrait.
No, si chiama semplicemente “Christmas in the heart”, e sarà nei negozi il
13 Ottobre (anche se sarà disponibile come download per i clienti di
Citibank una settimana prima, cosa che è fonte di molte controversie minori
tra i fans ). In copertina c’è una slitta di vecchia scuola grafica , molto
nella tradizione della vecchia scuola di Currier e Ives, è difficile pensare
che il progetto sia stato attuato sinceramente e con nostalgia, senza alcun
serio tentativo di revisionismo di Natale, anche se, per sua stessa natura,
la voce di Dylan in quelle canzoni sarà oggetto di alcune recensioni
pesanti.
Sono rimasto molto soddisfatto da Dylan nella rara "Must Be Santa", una
polka, che è probabilmente il più veloce ritmo che Bob ha registrato nei
suoi 48 anni di carriera. Lo stile è stato sicuramente influenzato da una
registrazione della canzone fatta nei primi anni 1990 dal gruppo texano
Brave Combo, come i fans più esperti hanno notato. Ci viene detto che Dylan
appena girato un video per il brano, in un palazzo decadente in L.A. nello
storico quartiere di West Adams, con circa 40 comparse per aiutarlo a
ricreare lo spirito di festa che si sente nella canzone , che ha
effettivamente il suono di una festa in casa.
Gli altri brani che ho sentito nel corso della sessione di ascolto sono
stati "Here Comes Santa Claus", "The Christmas Song", il brano preferito
nella Seconda Guerra Mondiale "Christmas Island", "O Come All Ye Faithful",
e "Little Drummer Boy". Come descrivere il suono non-polka? “Christams in
the heart” è un ibrido strano. C'è una sensazione decisamente anni 50’ nella
strumentazione di base, con spazzole sul rullante, assoli di chitarra
country-ish (in particolare su "Here Comes Santa Claus", che rende omaggio
al Gene Autry originale), e l'abbondanza della fisarmonica di David Hidalgo
suona festosamente.
Ma c'è anche un uso di cori di sfondo alternativamente maschili e femminili,
dagli anni del perido vangelico di Dylan non avevo più sentito queste voci
di pulcini tubare lungo su un disco di Dylan. Sono sicuro che questi cori
saranno derisi in tutto il mondo , come se Dylan si fosse sottomesso ad una
mentalità di facile ascolto, ma credo che, come un acuto storico musicale,
lui abbia deliberatamente evocato alcuni dei registri di classe di Natale di
fine anni '50 della sua giovinezza, o eventualmente gli inizi degli anni '60
con musicisti del calibro di Mitch Miller, Ray Conniff, e Harry
Simeone Chorale. C'è anche un po' di sapore di Andrews Sisters- Emmylou
Harris, quando ci sono alcuni versi che suonano come un piccolo coro di due
o tre donne.
E per quanto riguarda voce di Dylan? Egli non è esattamente al culmine dei
suoi poteri in questi giorni, ma così è e così l’avrete. Mi ha sorpreso che
ha inserito alcuni classici che hanno note di picco che sono fuori dalla sua
portata naturale , dove a volte sembra cedere ed altre volte no . Per
fortuna, lui non canta anche l’ "Ave Maria". Simon Cowell, capito che Dylan
non avrebbe mai voluto fare un Must , non avrà alcun motivo per cambiare
idea qui, ma chi se ne frega? Sentire tutti i sei brani è stato un lavoro
terribile, bisogna che le orecchie vadano in sintonia con quello che alcuni
fans irriducibili e beffardi hanno giudicato una auto-parodia.
Non bisogna scambiarlo per un affare economico , in ogni caso, gli addetti
di Dylan dichiarano che il suo cuore era veramente coinvolto in questa
operazione , che ha preso molto sul serio il progetto e ha fatto molte
registrazioni per esso, spontanee come potrebbe sembrare. (Come nota a
margine vale la pena dire che questa è la prima volta che lui si sia
pubblicamente schierato con una organizzazione di beneficenza, e il suo
guadagno andrà direttamente nelle casse del Programma alimentare mondiale in
tutto il mondo.)
Poche settimane fa, le clips di 30 secondi delle 15 canzoni della track list
sono apparsi sul sito Amazon UK, ma sono stati subito ritirati , ed i
rappresentanti Dylan insistono sul fatto che non solo questi campioni di
misteriosa origine non erano stati autorizzati , ma Dylan era ancora
impegnato per stilare l'elenco completo delle canzoni fino a questo Venerdì.
C’è stata anche la voce che avrebbe potuto cambiare la track list all'ultimo
minuto per fare dispetto a chi è stato responsabile di questo passo falso su
Amazon UK.
Naturalmente, i campioni sono rimasti abbastanza tempo per essere scaricato
da molti Bob-Ologi.
Ecco alcune delle opinioni dei più attivi fan di Dylan su expectingrain.com.
come anteprima di quanto controverso questo album può rivelarsi:
"Non posso farci niente, io sono un sentimentale e il disco mi piace. Il
Vecchio si è divertito con questo e lo sono anch'io La sua eredità è già
fermamente stabilizzata e dubito che lui si preoccupi delle opinioni degli
altri. Ho intenzione di bere zabaione a go-go e Crankin 'it up a 10! "
"E 'il male puro, nella forma del suono".
"Oh, povero! Qualcuno lo maledirà ! “
"Credo che sia affascinante. E 'accogliente e rustico, come It's a Wonderful
Life. ' Attendo con impazienza l'album , dopo aver fiutato che potrebbe
anche essere un aborto. E dove potresti sentire Bob cantare in latino? "
"Si tratta di due grandi cose che si scontrano , messe assieme suonano male
e sicuramente sarà messo fra le cose peggiori che Bob abbia mai proposto ai
suoi fans , come Self Portrait, Knocked Out Loaded, Down in the Groove e la
riedizione commemorativa delle sue armoniche a 2.600 dollari ".
"Ha messo il chiodo nel posto giusto. Questo sarà un album che porterà un
sorriso raggiante sul volto ad ogni ascolto. Se non lo farai allora sei un
po 'troppo iper-pretenzioso con la bocca piena di Botox. Please, please,
ricordate ... non è mai una cosa disdicevole solo perchè è divertente ,
nessun artista dovremme mai escludere progetti “divertenti”.
"Dovrebbe sono stato chiamato “Christmas in Intensive Care Unit."
"Un sacco di gente giudica male perchè vorrebbe Bob sulla propria lunghezza
d'onda, ma così va la storia musicale, la reinterpretazione di essa, e il
senso dell 'umorismo. Qualcuno ascolta Theme Time Radio Hour? Geez ..."
"Le persone si sputtanano solo nei cori di Natale a casa . E’ un ricordo
ispirato agli usi del 1950 , a quella estetica popolare (anche Johnny Cash
ha usato questo tipo di suono in un album come Ballads of the West True).
Perché questa dovrebbe essere meno valida rispetto a qualsiasi altra
estetica? So cosa mi devo aspettare da quest’album, mi scoraggia un pò , e
anche se non è facile accettarlo con questo suono , almeno finché non sarò
sceso ad un compromesso con Bob , senza prenderlo troppo sul serio , si può
ancora godere di quest’album come divertimento ".
"Due parole: Oy Vey".
"Personalmente, io sono per il boicottaggio , mi sembra un mendicante che
vuole vendere il suo CD il giorno della sua uscita. Non posso, in tutta
coscienza, considerare l'acquisto di questo pezzo di raschiamenti di gola
rancidi".
"Bisogna dargli credito per non andare incontro ad un altro flop
inaspettato. Voglio dire, è in ultima analisi, è una cosa più
donchisciottesca che suonare elettrico, country o la fase di cristiano
rinato".
"Adoro la mancanza di finzione ... non prendo sul serio questa release , mi
fa ridere e mi da la gioia di sentirlo. Non voglio cercare di sezionare o
analizzare, perché , ovviamente , esso non garantisce niente. Penso che sia
divertente , un “sacco” di divertimento e così sarà per molte delle persone
che mangeranno grazie a questo “Christmas in the heart”.
"E 'un po' come Blind Melon Chitlin che vaga sul set del Lawrence Welk
Show".
Dylan tira fuori qualcosa di nuovo dal sacco di Natale
By Jonathan Zwickel
L’uscita dell’album di Bob Dylan per il prossimo Natale è di per sé
contraddittoria.
Ho sentito le clisp di trenta secondi di canzoni come "Here Comes Santa
Claus" e "Do You Hear What I Hear?" recentemente apparsi su YouTube e sono
sincero, roba risibile, barocca, leziosa. La voce di Dylan suona come quella
del vecchio dei Muppets ubriaco di zabaione; i cori sono zuccherosi come
quelli delle Andrews Sisters , degli show di Perry Como – che facevano
fa-la-las e wooh-oohs; gli accordi sono quelli della radio “Golden Age” ,
tintinnii di glockenspiel e slitta con le campane. La copertina dell'album è
Pasternak come immaginata da Rockwell. Le royalties andaranno alle Nazioni
Unite via il “World Food Program”.
Il disaccordo su Dylan è endemico di Dylan, e senza fine. La sua voce, il
suo intento, la sua corruzione, la sua integrità. Il suo anti-consumismo, il
mercantilismo. La sua arte, la sua religione, la sua vita. Lui è un genio,
ma anche post-genio. E ora questo, "Natale nel Cuore". Un regalo
improvvisato? Un appello per la carità? Esce 13 ottobre su Columbia Records.
I prossimi concerti che aprirano il tour di Dylan a Seattle - presso il
Teatro Moore di Domenica ed al WaMu Theater di Lunedi - probabilmente
chiariranno poco. Questa è la superstar che ha cessato di cantare la maggior
parte del suo catalogo per alcuni anni nella fine degli anni '70 e primi
anni '80, dopo la sua conversione al cristianesimo. Anche allora, il suo
rapporto con la religione - come il suo rapporto con i suoi fan, i suoi
coetanei ed i media - era imperscrutabile. Potrebbe essere un calcolo o
potrebbe essere un capriccio.
Durante la sua fase cristiana , Dylan ha tenuto tre spettacoli al Paramount
nel gennaio del 1980. Le registrazioni bootleg rivelano che erano un
tentativo di predicazione , come evangelizzare: "Gesù è il Signore,"
dichiarò Dylan , al quale qualcuno tra il pubblico gridò una volgarità.
Dylan risponde: "Non ti piace il Signore, o non conosci il Signore? Quale di
queste due?"
Qualcun altro urlò: "Non mi importa!"
"You don't care? So che non ti interessa. Non l’ho fatto per quello."
Una settimana dopo, durante un concerto a Omaha, prima di cantare "Solid
Rock", Dylan disse alla folla, "Anni fa hanno detto che ero un profeta. Ero
solito dire così allora , 'No, io non sono un profeta. ' ho risposto. Hanno
continuato in quel modo per anni per convincermi che lo ero . Adesso esco e
dico “Gesù Cristo è la risposta”. Allora dicono, 'Bob Dylan non è un
profeta.' Solo che non è possibile gestire la cosa. "
A Dylan, Gesù ha insegnato come manipolare la gente , la percezione della
verità nonché le questioni spirituali. Non dovrebbe essere una sorpresa,
egli filtrò il Vangelo attraverso la sua lente artistica. Infatti, per
Dylan, la manipolazione e la percezione sono questioni spirituali.
Una delle canzoni presenti nel cosidetto tour-evangelico di Dylan era "Gotta
Serve Somebody", un brano impegnativo di deferenza verso la Potenza massima.
Ha vinto il suo primo Grammy, con la motivazione "Migliore interpretazione
per voce rock maschile”. Risultò evidente che i fans di Dylan non erano gli
unici ad essere scettici riguardo alle vicissitudini del loro eroe
spirituale: Nella primavera del 1980, John Lennon registratò un brano di
risposta sferzante chiamato "Gotta Serve Yourself". “ Va, devi servire te
stesso, servirti da solo, non c'è nessuno che lo può fare per te ".
Dopo pochi anni, Dylan prese le distanze dal cristianesimo dicendo di non
aver mai appartenuto alla congregazione dei “New born childrens”. Entro la
metà degli anni '80, era ad assistere alle funzioni degli ebrei ortodossi
nelle sinagoghe a Brooklyn e St. Paul , facendo registrazioni per
raccogliere fondi per il Telethon Chabad. Nel 2007, egli lesse alcuni brani
della Torah durante una funzione per lo Yom Kippur in Atlanta.
La religione, la giustizia sociale, l'amore, la morte - Bob Dylan spaccia
grandi idee come fece in “Leopard-skin pillbox hats”. Un album di Natale -
in particolare uno come questo simultaneamente riverente e sicario - non era
inevitabile, ma ha senso. Le canzoni di Natale sono canzoni popolari;
"Winter Wonderland" è meno inno religioso rispetto allo standard del
songbook americano. Vieni Domenica al Moore, porta anche i soldi per lui ,
farà l'apertura con "I Have a Dreidel Little".
Il mio nome è Donald White, sapete,
sto davanti a tutti voi
Sono stato da voi giudicato un assassino
ed il cappio della forca sta per arrivare
Morirò sul patibolo
appena la luna brillerà
e queste sono le mie ultime parole
le ultime che mai mi sentirete pronunciare
Lasciai la mia casa in Kansas
quando ero solo un ragazzo
Giunsi nel vecchio Nord Ovest
Seattle, Washington,
Sebbene abbia percorso molte miglia
non sono mai riuscito ad avere un amico
perchè non riuscivo mai a vivere la vita
delle persone che incontravo
Se avessi avuto una qualche educazione
che mi desse un avvio decente
sarei potuto diventare un dottore
o un maestro delle arti
Invece ho usato le mie mani per rubare
quando ero solo un ragazzo
e mi hanno chiuso in prigione
La mia vita è iniziata così
Oh, i ricoverati ed i prigionieri,
scoprii che erano della mia stessa razza,
e fu proprio tra le sbarre
che trovai la mia pace mentale.
Ma le prigioni erano troppo piene
Gli istituti sovraffollati
Così mi lasciarono percorrere
le aggrovigliate strade della vita
E c'è pericolo sull'oceano
dove le salate onde marine si infrangono alte
E c'è pericolo sul campo di battaglia
dove volano le schegge di proiettili
E c'è pericolo nel mondo aperto
dove gli uomini desiderano essere liberi
E per me il pericolo maggiore
era nella società
Perciò chiesi che mi rispedissero
al mio istituto di detenzione
Ma dissero che era troppo affollato
Non c'era posto per me
Mi misi in ginocchio e pregai:
"Oh, per piaacere mettetemi dentro"
Ma non vollero ascoltare la mia supplica
O niente di quello che dicevo
Così avvenne alla vigilia di Natale
del 1959
Fu quella notte che uccisi un uomo
e non provai a nascondermi
La giuria mi dichiarò colpevole
e non posso obiettare
perchè sapevo che sarebbe accaduto
se non mi avessero imprigionato
E sono felice di non avere genitori
a preoccuparsi per me o a piangere
Perchè essi ora non dovranno conoscere
l'orribile morte di cui morirò
E sono anche felice di non aver amici
che mi vedano in disgrazia
Perchè non vedranno mai il cappuccio da impiccato
che mi avvolge il viso
Addio, vecchi boschi del nord
dove ero solito vagabondare
Addio locande affollate
che furono la mia casa
Addio a tutti voi,
gente che pensate tutto il male di me
Suppongo starete meglio quando
penzolerò da quel ramo
Ma c'è solo una domanda
che voglio farvi prima di esser ucciso
Mi chedo quanto vi ho
realmente detto
circa tutti i ragazzi che
si ritrovano su una strada come la mia
Sono nemici o vittime
della vostra società?
BALLAD OF DONALD WHITE
words and music Bob Dylan
My name is Donald White, you see,
I stand before you all.
I was judged by you a murderer
And the hangman's knot must fall.
I will die upon the gallows pole
When the moon is shining clear,
And these are my final words
That you will ever hear.
I left my home in Kansas
When I was very young,
I landed in the old Northwest,
Seattle, Washington
Although I'd a-traveled many miles,
I never made a friend,
For I could never get along in life
With people that I met.
If I had some education
To give me a decent start,
I might have been a doctor or
A master in the arts.
But I used my hands for stealing
When I was very young,
And they locked me down in jailhouse cells,
That's how my life begun.
Oh, the inmates and the prisoners,
I found they were my kind,
And it was there inside the bars
I found my peace of mind.
But the jails they were too crowded,
Institutions overflowed,
Life's hurried tangled road.
And there's danger on the ocean
Where the salt sea waves split high,
And there's danger on the battlefield
Where the shells of bullets fly,
And there's danger in this open world
Where men strive to be free,
And for me the greatest danger
Was in society.
So I asked them to send me back
To the institution home.
But they said they were too crowded,
For me they had no room.
I got down on my knees and begged,
"Oh, please put me away,"
But they would not listen to my plea
Or nothing I would say.
And so it was on Christmas eve
In the year of '59,
It was on that night I killed a man,
I did not try to hide,
The jury found me guilty
And I won't disagree,
For I knew that it would happen
If I wasn't put away.
And I'm glad I've had no parents
To care for me or cry,
For now they will never know
The horrible death I die.
And I'm also glad I've had no friends
To see me in disgrace,
For they'll never see that hangman's hood
Wrap around my face.
Farewell unto the old north woods
Of which I used to roam,
Farewell unto the crowded bars
Of which've been my home,
Farewell to all you people
Who think the worst of me,
I guess you'll feel much better when
I'm on that hanging tree.
But there's just one question
Before they kill me dead,
I'm wondering just how much
To you I really said
Concerning all the boys that come
Down a road like me,
Are they enemies or victims
Of your society?
(traduzione di Michele Murino)
a
Sabato 3 Ottobre 2009
Meglio un Pulitzer di un Nobel - di Alessandro Carrera
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Reviews: Stateline, Nevada -
Harveys Lake Tahoe Outdoor Arena - August 16, 2009
Review by Paul Wultz
Lo show finale del Ballpark Tour non in uno stadio ma sull’esterno del
casino di Stateline , Nevada.
La serata è cominciata tranquillamente calda , ma prima di tutto devo dire
che chi si era portato una giacchetta non se n’è pentito.
L’ Harvey Casino è una venue molto bella dove i biglietti sono stati
sovravenduti per mettere più gente possibile dentro. Questo non dovrebbe
succedere in Califlrnia , e nemmeno il capo dei pompieri avrebbe dovuto
permettere questa cosa. Di conseguenza, le persone vagavano per le navate
laterali e il parterre durante tutta la serata in cerca di un posto a
sedere.
Comunque , a questo show finale non c’era Mellencamp , e dopo un bel ma
predevidile set di Nelson , Bob è salito sul palco verso le 21,15 circa come
sempre. Non voglio scendere in dettagli circa le solite canzoni , ma vorrei
concentrare la mia attenzione su quelle inaspettate.
La prima è stata una bella versione tipo crooner di Lay Lady Lay con Bob al
centro del palco con chitarra ed armonica. Questo ha fatto davvero felice la
gente intorno a noi perchè parlavano di quello che volevano sentire tra una
canzone e l’altra , e questa era una di quelle.
Sono stato in giro con Magne ed Henrik che venivano dalla Norvegia ed anche
noi discutevamo di quello che volevamo sentire , e alla fine è quasi
diventato uno show “ a nostra richiesta”.
Ho sempre amato "I Don't Believe You" della quale credo che piaccia anche a
Bob fin da quando occasionalemente la inseriva nella set list fin dal 1965.
Bhe , stasera è stata la quarta canzone , e di certo è stata una bellissima
versione.
Magne , Henrik ed io parlavamo anche di quanto sarebbe stato grande sentire
“Vision of Johanna” , e BINGO , è stata la numero 6, cantata molto bene da
Bob e suonata dolcemente dalla band. Dietro di me citavano “Not dark yet” e
allora , WHALLA, Bob l’aveva inserita come 10° canzone nella scaletta ,
tutto è stato fatto con passione e cura , con una potente performance della
band.
Eravamo davvero felici di come le cose stavano andando , ma vi garantisco
che nessuno era preparato per la prossima sorpresa. Durante gli encore
, fra Rolling stone e Watchtower , Bob ha attaccato improvvisamente
"Heartbreak Hotel". Ci siamo guardati tutti in faccia e non potevamo credere
alle nostre orecchie.
Era un bell’arrangiamento che rocckeggiava molto bene e sono sicuro che
avrebbe reso orgoglioso Elvis.
Spero che i tapers abusivi l’abbiano registrata perchè credo sarà forse
l’ultima volta che l’abbiamo ascoltata. Nessuno in realtà ha capito perchè
ha fatto questa canzone. "Not Fade Away" in Lubbock, "Something" in
Liverpool, certo! Ma perchè mai Bob ha deciso di cantare Heartbreak Hotel a
Stateline?
Si , in un certo senso è vicina a Reno e Las Vegas , dove Elvis ha tenuto
molti show , ma con questo posto Elvis non ha mai avuto niente a che fare.
Comunque, è stato assolutamente scioccante e forte , bella prestazione, e
sarà nella mia memoria per un tempo molto lungo.
Così , con un’altra versione rock di Watchtower la show è finito. Questa
volta ho visto solo gli ultimi 4 , ero andato anche a Glendale ma come
saprete tutti lo show è stato cancellato per il caldo torrido.
La gente mi chiede sempre quale è stato il mio show preferito , ma io
davvero non ho mai cercato di fare paragoni e mi sono sempre goduto quello
che stavo vedendo e sentendo, ma penso che gli show attuali siano stati
tutti estremamente buoni. Bob sembra ancora divertirsi sul palco e non fa
prestazioni tipo “documentario” , e la band continua a migliorare di show in
show.
( Nota : sembra che la band abbia lavorato a lungo su Jolene , e spero che
resti in scaletta per molto tempo).
Ma penso che ciò che distingua uno show dall’altra sia la set list , che
naturalmente è suscettibile di variazioni più o meno gradite , ma quando
alla gente è piaciuto uno show credo che non abbia importanza quali canzoni
ha cantato e quelle che sono piaciute.
Questa è la mia opinione , e rimango con quella.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Review by Tim Hart
Harveys a Lake Tahoe è un luogo impressionante per vedere un concerto. Ho
visto John Fogerty e John Mellencamp ad Harveys pochi anni fa ed è stato
fantastico. Ahimè,
Mellencamp non era in questo show, dopo tutto il tour con Bob e Willie per
tutta l'estate.
Tuttavia, Dylan ha fatto un tour de force di fronte a una folla
impacchettata come le sardine.
Recessione? Quale recessione?
Io ho scoperto per la prima volta la musica di Dylan nel 1982 quando avevo
16 anni. Ho visto circa 10 show in 10 venue diverse su e giù per la
California e devo dire che lo show dell’ Harvey è stato uno dei migliori e
dei più memorabili (non che c'è n’è stato un male o addirittura uno
mediocre).
Io credo che il pubblico influenzi Bob quando lui suona i suoi show migliori
, quando la gente è attenta ed entusiasta a quello che lui sta cercando di
fare sul palco.
Non voglio fare qui una recensione canzone per canzone , ma ogni volta che
uno va ad uno show di Dylan e sento una assolutamente rockin' "Levee Gonna
Break", "Not Dark Yet", per la priva volta “Heartbreak hotel”, "I Don't
Believe You" and "Visions of Johanna" (Thanks Bob!) , penso sia normale
testimoniare di aver assistito ad uno show unico.
Sono arrivato allo show con aspettative basse e Dylan mi ha preso
assolutamente a calci nel culo.
Chi è così stupido da dire che questo ragazzo non può piùcantare , devete
ascoltare la registrazione di questo show e dargli un ascolto. Grazie Bob!
See ya in Berzerkley!
Bob Dylan - Just Like a Woman (Live at Woodstock 1994)
Bucky Baxter (pedal-steel guitar/mandolin)
Tony Garnier (bass)
John Jackson (guitar)
Winston Watson (drums)
Bob Dylan - Jokerman (Live at Woodstock '94)
Bucky Baxter (pedal-steel guitar/mandolin)
Tony Garnier (bass)
John Jackson (guitar)
Winston Watson (drums)
Bob Dylan You Ain´t Goin´ Nowhere - Sexton / Campbell
lineup
Bob Dylan Cat´s In the Well - Sexton / Campbell lineup
a
Venerdi 2 Ottobre 2009
Bob Dylan Partners con il World Food Programme
Published on 24 September 2009 share + 'Christmas in the Heart' CD gives
half a million school meals to hungry kids worldwide
New York – Le royalities dell’album di Natale di prossima uscita di Bob
Dylan saranno devolute al World Food Programme (WFP) dal momento che una
crescente crisi della fame minaccia la vita di 108 milioni di persone in
tutto il mondo.
Le royalities artistiche in perpetuo che deriveranno dall' album di canzoni
natalizie , Christmas in the Heart , che uscirà il 12 ottobre , saranno
donate al WTP.
Il WTP ha detto che questo dono straordinario porterà aiuto e speranza alle
famiglie affamate che hanno subito un duro colpo devastante dalla crisi
finanziaria e dei prezzi alimentari in persistente crescita.
"La generosità di Bob Dylan nell’aiutare il WTP contribuirà a sfamare
migliaia di persone nel mondo che soffrono la fame, non poteva venire in un
momento migliore. A partire da questo Natale, il WTP sarà in grado di
fornire migliaia di pasti ai bambini affamati in tutto il
mondo, "un dono per tutta la vita" ha detto Josette Sheeran , Execurive
Director del WTP , la più grande agenzia umanitaria mondiale , aggiungendo
che per soli 25 centesimi di dollaro al giorno, il WTP può riempire ad un
bambino una tazza con i fiocchi d'avena per aiutarli a crescere e
meglio e avere successo in futuro.
“Il numero degli affamati nel mondo – molti dei quali sono bambini – ha
raggiunto il massimo strorico , mentre l'assistenza alimentare ha raggiunto
un minimo storico.
Oggi negli Stati Uniti e in molte parti d’Europa , più persone si affidano
alle reti assistenziali del governo per il sostegno alimentare e che forse
mai prima, ma per l'80 per cento del mondo, una rete di sicurezza è poco più
che un sogno che il nuovo album di Bob Dylan contribuirà a cambiare ".
Bob Dylan ha commentato, "Che il problema della fame è in ultima analisi
risolvibile significa ognuno di noi deve fare tutto il possibile per
contribuire ad alimentare chi soffre e di sostenere gli sforzi per trovare
soluzioni a lungo termine. Sono onorato di collaborare con il Programma
alimentare mondiale e la crisi nella loro lotta contro la fame nel mondo ".
Christmas In The Heart sarà l'album n°47 di Bob Dylan, e segue il precedente
Together Through Life che ha scalato le classifiche di tutto il mondo,
pubblicato all'inizio di quest'anno.
I dubbi di Otello silla classifica del Dylanquiz e la
Talkin'
Si tutto ok Tamb, va bene, che fai allora ? non la tieni
più aggiornata qui http://83.103.52.33
/maggiesfarm/zzperfettomaggiesfarmer.htm ma l'aggiorni tu a parte ..... non
so
se l'avevi detto ma non lo sapevo, nè so se hai mai detto che la talking,
dopo
500 settimane circa, non ci sarà più ....
Ciao! Otello
Caro Otello , hai
perfettamente ragione , aggiornavo il punteggio sulla pagina e poi mi
dimenticavo di trasferirla sul server.........chiedo davvero scusa. La
Talkin’ non è abolita , ma scrivono in pochi , non saprei spiegarti il
perchè , così quelle poche lettere che arrivano le metto direttamente nelle
news , quando la posta aumenterà riprenderemo la Talkin’ , ciao :o)
Bob Dylan Heartbreak Hotel (Elvis Presley tribute)
Tahoe 8/16/09
Bob Dylan "Honest With Me" at Banner Island Ballpark in
Stockton, CA (8/15/09)
a
Giovedi 1 Ottobre 2009
La classifica del Dylanquiz
Ciao Tamb, ma la classifica del dylanquiz a quando è
aggiornata? Otello
Questa è l'attuale ( aggiornata al
dylanquiz # 15 )
1) Benedetto................300 punti
2) Otello..................... 287 punti
Marina.................... 287 punti
3) Stefano Catena....... 274 punti
4) Alessandro............ 128 punti
5) Dario.........................2 punti
e questa è quella della settimana scorsa (
dylanquiz # 14 )
1) Benedetto................276 punti
2) Otello..................... 260 punti
Marina................... 260 punti
3) Stefano Catena....... 250 punti
4) Alessandro............ 128 punti
5) Dario.........................2 punti
La frase “Natale nel cuore” non aiuta ma mi fa venire in mente le parole
della riforma di Ebenezer Scrooge dal famoso racconto di Charles Dickens,
quando si promette: "Voglio onorare il Natale nel mio cuore, e cercare di
mantenerlo tutto l'anno".
Tuttavia, vi è anche una citazione attribuita a un uomo di nome William T.
Ellis, che comprende il titolo di Dylan più precisamente:
"E' il Natale nel cuore che mette il Natale nell’aria".
E ci sono diverse citazioni più famose sul tema del Natale con riferimento
al cuore, non è così sorprendente. Washington Irving ha detto, " Il Natale è
la stagione per accendere il fuoco dell’ospitalità nella sala, la geniale la
fiamma della carità nel cuore."
E George Matthew Adams ha scritto: "Ricordiamoci che il cuore del Natale è
donare il cuore, un cuore spalancato che pensa prima agli altri. La nascita
del bambino Gesù si presenta come l'evento più significativo di tutta la
storia, perché ha comportato il versamento in un mondo malato della medicina
curativa dell’amore che ha trasformato tutti i tipi di cuori per quasi
duemila anni ... Sotto tutti gli ostacoli c’è questo cuore pulsante di
Natale. "
In ogni caso, il gesto di Bob Dylan è in onore di tutti i sentimenti di cui
sopra. Dio ti benedica, Bob.
Il leggendario songwriter Bob Dylan fa uscire un album
di Natale.
By David Silverberg
Ricordate la confusione dei fans di Bob Dylan quando hanno sentito la
canzone Love Sick in uno spot di Victoria's Secret?
Dude sta vendendo fuori, diceva qualcuno dell’icona della musica. "WTF?"
Altri dubbi ?
Per Dylan è ora di far uscire il box set con il suo album di Natale ,
chiamato “Christmas in the Heart”, che sarà sul mercato il 13 ottobre.
I blogs musicali hanno parlato del recente trapelare dei campioni di 30
secondi estratti dall'album, messo su YouTube (47.000 visite e oltre).
Infine, tutti noi possiamo sentire e constatare “Here Comes Santa Claus” è
cantata dalla voce roca che molti anni fa diceva che tutti quanti dovevano
sballare in Rainy Day Women # 12 & 35.
Tra gli altri brani ci sono Little Drummer Boy, O Come All Ye Faithful,
Silver Bells, e O 'Little Town of Bethlehem.
Date un ascolto ai 7 minuti di campioni se potete.
È roba imbarazzante, anche se siete innamorati di Dylan e / o dei canti di
Natale.
Un commentatore sul sito dei fans di Dylan Expecting Rain ha scritto:
"Assolutamente imbarazzante. Per favore Dio , no, fallo smettere".
L’amaro consiglio dei blogs culturali è di saltare il canto di Dylan,
dicendo che" la sua voce è più roca che rasposa e ansimante , e che suona
come lui fosse immerso nello zabaione. "
Solo un fattore di redenzione? La fisarmonica energica in Must Be Santa.
Tutto il resto è un commento negativoper la triste svolta di Dylan. Forse ha
bisogno di soldi. Forse la sua etichetta discografica ha fatto pressioni su
di lui per un album nel 2009. O forse vuole solo scioccare i suoi fan con un
album che sembra un’anatra zoppa.
Tuttavia ci sembra oltremodo crudele colpire violentemente “Christmas in the
Heart” , Dylan ha promesso che le royalities internazionali delll'album
saranno donate al World Food Program per sfamare gli affamati in tutto il
mondo. Ma un progetto di musica dovrebbe ancora essere sia di beneficenza ,
sia gradevole, giusto?