THE BEARDS IN
CONCERTO
Dal 31 Luglio al 7 Agosto 2009
FRENCH POTATOES TOUR 2009
THE BEARDS - TOUR IN FRANCIA
OSPITE ALLA CHITARRA: Alessandro Grazian
LE DATE:
* 01/08/09 a The Beards @ Binic Folk and Blues Festival, Binic, France
* 02/08/09 a The Beards @ Binic Folk and Blues Festival, Binic, France
* 03/08/09 a The Beards @ Le Plongeoir, Le Saint-Quay Portrieux, France
* 04/08/09 a The Beards @ Jazz and Blues Festival, Frehel, France
* 05/08/09 a The Beards @ The Lightning Music Hall, Rennes, France
* 06/08/09 a The Beards @ The Black Minou/Cat, Saint-Ave, France
a
E' USCITO!
1969 STORIA DI UN FAVOLOSO ANNO ROCK, DA
ABBEY ROAD A WOODSTOCK (Editrice Giunti)
Contiene il nuovo saggio di Michele Murino dedicato a Bob Dylan: HIGHWAY
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MICHELE MURINO: C'E' SEMPRE QUALCOSA DA DIRE SU BOB DYLAN
Napoleon in rags intervistato da Elena Meynet per Il trillo del diavolo
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Set list: Simpsonville, South
Carolina - Heritage Park Amphitheatre - July 29, 2009
1. Rainy Day Women #12 & 35 (Bob on guitar)
2. It Ain't Me, Babe (Bob on guitar)
3. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again (Bob on keyboard)
4. Man In The Long Black Coat (Bob on keyboard)
5. Rollin' And Tumblin' (Bob on keyboard)
6. Just Like A Woman (Bob on keyboard)
7. Honest With Me (Bob on keyboard)
8. Workingman's Blues #2 (Bob on keyboard)
9. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
10. When The Deal Goes Down (Bob on keyboard)
11. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
(encore)
12. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
13. Jolene (Bob on keyboard)
14. All Along The Watchtower (Bob on keyboard)
Review: Aberdeen, Maryland
- Ripken Stadium - July 24, 2009
by Todd Holden silverbird
Forgetfull Heart….trattamento completo , Bob al centro del palco , spot su
di lui…ben fatto….
Leopard Skin Pill box hat...sempre un Hit.
Levee's Gonna Break, in linea con la tempesta che ha interrotto lo show....
Spirit...debole , e diventava sempre più debole....
Nettie Moore...Gesù Cristo……su di nuovo….ben fatto Bob Dylan Band….
Thunder on the Mountain...ancora in tempo….nessuno è stato colpito dai
bulloni che si sono rotti durante il set di Willie , che ha dato il nulla
osta per il set di Mellencamp....del quale non avevo mai sentito o comperato
niente....non è stato male....ha fatto bene...
Jolene...in linea di massima ha fatto il suo lavoro….e così….
Per i dollaroni , il talento era li per suonare e non per farsi un
giro....spiacente per i disagi e la lavata che abbiamo preso , ma cazzo , è
uno stadio , una notte di luglio ed il meglio di qualcuna di queste icone
che potrebbe anche non passare più da queste parti...letteralmente o
figurativamente....
Lo show viaggiante continua….con tutti i migliori auguri di questo
supersuonato della contea di Harford , Maryland.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Review by Bob Cohen
Il Cal Ripken è uno stadio minore di base-ball situato ad Aberdeen , una
piccola cittadina nel nordest del Maryland.
Questo è il posto dove ho visto il primo concerto di Bob Dylan nel 2004 ,
inoltre ha ospitato il Dylan-tour nel 2005 e nel 2006.
Lo show del 2004 è stato eccezzionale. Larry Campbell e Stu Kimball facevano
dei bei licks di chitarra , Recile era pazzescamente buono alla batteria. Li
ricordo della forza che c’era sul palco e come Bob con la tastiera manteneva
al tempo il passo frenetico della band.
Lo show del 2005 è stato altrettanto grande. La voce di Dylan era in forma e
la band aveva un suono più morbido dopo l’abbandono di Campbell e l’arrivo
di Donnie Herron e Denny Freeman. I chitarristi facevano frequenti assoli .
Lo show del 2007 è stato un frastuono e non ho potuto distinguere la musica
attraverso il muro di suoni distorti.
Questo del 2009 era più allineato con quello del suono distorto del 2007 !
Perchè avere due chitarristi ( più Donnie Herron ) che , di base , fanno
tutti e tre le stesse cose , gli accordi di chitarra.
Freeman e Kimball raramente si esprimono , e potrebbero fare di più , ed
Herron è sempre sullo sfondo del mix , quasi inudibile. Bob è sembrato
divertirsi e dare tutto quello che aveva , ma perchè tutti questi musicisti
se non è possibile sentirli nel mix ?
E' incredibile ma vero!
Guardate che cosa succede sul palco e quanti baci riceve e, cosa
stupefacente, in un caso ricambia con piacere!!! E nessuno li ferma per
tutta l'esibizione!!!
Beh, confesso che se mi fossi trovata lì non ci avrei pensato nemmeno un
attimo a saltare anch'io sul palco ed a piazzargli un bel bacione come la
tizia che si vede a 0.33 del video!! Due secondi indimenticabili!!
Qualcuno di voi sa in che circostanza è accaduto? Ho preso un abbaglio o c'è
Eric Clapton alla chitarra?
Un abbraccio Marina
Set list: Durham, North Carolina - Durham Bulls Athletic
Park - July 28, 2009
1. Cat's In The Well (Bob on guitar, Donnie on violin)
2. Don't Think Twice, It's All Right (Bob on guitar)
3. Lonesome Day Blues (Bob on keyboard)
4. Po' Boy (Bob on keyboard and harp)
5. It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) (Bob on keyboard, Donnie on banjo)
6. Beyond The Horizon (Bob on keyboard)
7. Tweedle Dee & Tweedle Dum (Bob on keyboard)
8. If You Ever Go To Houston (Bob on keyboard)
9. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
10. Nettie Moore (Bob on keyboard and harp, Donnie on viola)
11. Summer Days (Bob on keyboard and harp)
(encore)
12. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
13. Jolene (Bob on keyboard)
14. All Along The Watchtower (Bob on keyboard)
Review: Aberdeen, Maryland
- Ripken Stadium - July 24, 2009
by Mark Rock
Il neverendingtour , meglio noto come il Bob Dylan show , è arrivato ad
Aberdeen , MD , venerdi sera. Stadio da base-ball piccolo e grazioso.
Bob è arivato con la stessa band che lo accompagna negli ultimi anni. Bob
era vestito in nero western con bande bianche ai pantaloni ed un cappello
bianco da cowboy.
E questo è il meglio che posso dire della sua performance.
Hanno aperto con Bob alla chitarra con una decente Leopard skin. Bob faceva
un sacco di movimenti e facce strane al microfono. Dopo due canzoni , Bob è
passato all’organo di carnevale che suona.
The leeve’s gonna break è stata bella , suonata in una specie di ritmo alla
Chuck Berry ( se Chuck ha preso un sacco di acido ) con un interminabile e
ripetitivo assolo.
Bob ha sputato i testi tutta la sera , con la sua vecchia abitudine di
mangiarsi le parole come se fosse sui carboni ardenti.
Spirit on the water è stata terribile , rumore bianco ed incomprensibile
blaterio.
Forgetful heart , la canzone nuova , avrebbe potuto essere l’highlight – Bob
al centro del palco con l’armonica , cantandola con poca convinzione. Ma la
maggior parte del tempo è stato tempo cattivo con un serio non cantare.
Un sacco di non fans se ne sono andati dal Park , avevo quasi la tentazione
di unirmi a loro.
Thunder on the mountain è stata la chiusura , che almeno ha suscitato
qualche interesse con qualche decente licks di chitarra rock. Gli encore
hanno avuto tre canzoni che sono finite con Watchtower , che lui usa sempre
per la chiusura dello show. Versione urticante , con la ripetizione due
volte della prima strofa.
Mi piace Bob a non finire , ma questa non è stata proprio la sua notte ,
nemmeno per il cantato.
Lui e la sua band possono cucinarci qualcosa di meglio.
Ho stimato il pubblico in circa 8.000 persone , i vecchi sono in misura
superiore ai giovani , c’erano abbastanza 20enni , e viene da chiedersi che
cosa li ha attirati. Devo dare qualche credito a Willie Nelson , i suoi fans
hanno più di 60 anni , ma si vestono come hippies e motociclisti.
Tra dei più grandi songwriter d’America , molto diversi ma talentuosi ,
impacchettati assieme. Biglietto dollari 67.50.
Nota di Mr. Tambourine : Si tratta della
recensione dello stesso concerto che ho pubblicato ieri , uno dei due autori
ha visto un'altro concerto ? Mi chiedo come sia possibile fare due
recensioni così agli antipodi , ne tradurrò una terza nel tentativo di
schiarirmi le idee perchè questi due fans me le hanno proprio confuse !
Ciao, ho trovato una cover di Senor fatta da un gruppo greco chiamato Pyx
Lax.
Si trova su un cofanetto intitolato Best of (3 cd + Dvd) pubblicato via Emi
Greece nel 2008.
La versione è live, questa è la copertina del box in questione.
Inoltre lo stesso pezzo
di Bob appare anche in STILVI - MOUSIKI KAI TRAGOUDIA APO TO SOUNDTRACK
TIS TAINIAS MONAXIA MOU OLA, che dovrebbe essere del 1998 (ma non ne
sono certo) e pure su YPARHOUN HRYSOPSARA EDO - (2CD)
Tutto il materiale può essere recuperato su questo sito. www.studio52.gr/english
ciao , Marcello
Grazie per la segnalazione Marcello ,
il pezzo è davvero godibile !
a
Mercoledi 29 luglio 2009
Review: Aberdeen, Maryland -
Ripken Stadium - July 24, 2009
by Francis King
Venerdi mattina , mia moglie ed io siamo volati dal Mariland a Music City ,
non per partecipare al raduno sociale all’Hotel Baltimore , ma per passare
un week-end con mia figlia che sta per diplomarsi alla John Hopkins , una
che può tranquillamente lasciar suonare versioni multiple di Don’t think
twice per tutta la notte sul suo computer fino che il gallo canta allo
spuntar dell’alba. ( Si , l’ho educata bene ).
Tutti e tre siamo andati a vedere Mr. Dylan cantare al Cal Ripken Stadium in
Aberdeen. Questo era per mia moglie il quarto show di Dylan in un anno ( si
, è una santa ! ) , mia figlia il quinto ed il mio 49° concerto dal 1974,
segue da vicino il mio 48° in Louisville l’8 luglio.
Non c’è paragone fra le due performance. Questo concerto era vastamente
superiore , non c’è stato un anello debole od un momento opaco, niente
così-così o arrangiamenti irritanti , non uno.
Dal riff d’apertura di Leopard al crescendo finale di All along the
watchtower , Dylan e la sua band erano infuocati , tanto che , durante
Jolene , Dylan ghignava ai suoi compagni di band , ovviamente compiaciuto
della performance.
Bob non sorride molto sul palco , è stato chiaro , che in questa occasione ,
stava certamente godendosi se stesso. Se eravate la , avrete certamente
capito il perchè. La voce di Bob era forte , il fraseggio godevole e vario ,
stava avendo chiaramente un grande momento. La band ha picchiato dentro con
energia per tutta la serata.
Scendiamo nei dettagli : Dylan alla chitarra per una eccellente , rauca ,
Pillbox Hat , che ha eccitato immediatamente il pubblico. E’ stata seguita
da una grande e piacevole versione di Don’t think ywice. Queste prime due
hanno rivelato che Dylan era in forma eccezzionale , la sua voce tirava
fuori tutti i vecchi trucchi. Persino i suoi abiminevoli assoli alla
chitarra elettrica erano , al limite , passabili durante questi pezzi (
anche se a malapena ).
Allora dietro la tastiera per il resto del concerto , cominciando con una
vibrante da battere i piedi The leeve’s gonna break , seguita da una bella
Spirit on the water ( molto meglio che a Louisville ) e da una veramente
forte versione di It’s alright mama , che ricordava la versione originale
che Dylan aveva cominciato a fare alcuni anni fa quando ha cominciato a
suonare la tastiera con l’entourage Sexton/Campbell.
I feel a change comin’ on è stata emozionale , decisamente meglio che la
registrazione in studio su TTL.
"Honest with Me" , versione più dura di quella su "Love & Theft" , originale
ma ugualmente buona , la familiare strofa di mezzo , dove l’originale riff è
stato rimpiazzato da un sinistro accordo in tonalità minore.
Allora ritorniamo a TTL per Forgetful Heart , di nuovo migliore della
versione in studio , con Dylan al centro del palco , usando una sola mano
per reggere il microfono e l’armonica.
Poi l’obbligatoria Highway 61 è stata impeccabile. Una versione con un tempo
slightly di Nettie Moore è stata la migliore che ho mai sentito. Thunder on
the mountain davvero rock. I tre encore LARS , Jolene ( che sembrta essere
attualmente la preferita di Dylan ) ed All along hanno fatto saltare la
gente.
Il concerto è stato , salvo poche eccezzioni , essenzialmente una vetrina
delle composizioni di Dylan dagli album del 21° secolo , Love and Theft ,
Modern times e Together Through Life. I vecchi pezzi erano grandi , ma
quello che risalta è come a Dylan piaccia suonare la sua recente musica , e
come la sua touring band , con lui dal 2005 ( eccetto i veterani Recile e
Garnier ) si sia evoluta in una ben oliata macchina musicale.
ANCORA preferisco Sexton/Campbell , il duo chitarristico migliore , e ANCORA
penso che Kimball e Freeman dovrebbero tirare fuori di più dalle loro
chitarre. E , in questo tour , non si può sentire abbastanza il virtuosismo
strumentale di Donnie Herron. Ma , al di la di tutto , il suono di questa
band , incluso Dylan all’organo , è pieno , ricco , stretto , impressionante
e divertente.
Non so quanto ancora il vecchio trovatore potrà continuare , ma io
continuerò a mettermi in viaggio finche lui sarà su un palco. Grazie al
cielo , le signore sono sempre con me !
Se non la conoscete già, ascoltate l'esilarante imitazione che Joni Mitchell
fa di Bob nell'esecuzione di Big Yellow Taxi durante il concerto al Warner's
Lot di Los Angeles, pubblicato col nome di "Painting With Words And Music"
JIMI HENDRIX, IL PRIMO CONTRATTO FU DI UN DOLLARO
clicca qui
a
Martedi 28 luglio 2009
Set list: Norfolk, Virginia -
Harbor Park - July 25, 2009
1. Rainy Day Women #12 & 35 (Bob on guitar)
2. It Ain't Me, Babe (Bob on guitar)
3. The Levee's Gonna Break (Bob on keyboard)
4. Make You Feel My Love (Bob on keyboard and harp)
5. Tweedle Dee & Tweedle Dum (Bob on keyboard)
6. Workingman's Blues #2 (Bob on keyboard)
7. High Water (For Charley Patton) (Bob on keyboard, Donnie on banjo)
8. Po' Boy (Bob on keyboard and harp)
9. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
10. Ain't Talkin' (Bob on keyboard, Donnie on viola)
11. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
(encore)
12. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
13. Jolene (Bob on keyboard)
14. All Along The Watchtower (Bob on keyboard)
Review: Lakewood, New
Jersey - First Energy Park - July 23, 2009
Review by Stephen Goldberg
Dopo 4 miserabili ore di guida sotto la pioggia siamo arrivati al First
Energy Park ed abbiamo deciso di aspettare sotto la pioggia durante il set
di Willie Nelson. La pioggia si è trasformata in una leggera nebbiolina
durante il set di Mellencamp che è stato uguale a quello di Bethel.
Finito il set di John , abbiamo guardato verso l’area dove erano posteggiati
i tour-buses di Bob ed abbiamo visto i ragazzi uscire dal bus e salire su un
van bianco che li ha portati fino al palco.
Bob era risplendente con un cappello bianco mentre
saliva la sclatetta del palco.
Il sound non era alto e fastidioso come con Mellencamp , la voce di Bob e
l’organo ben mixati.
La voce di Bob era chiara , e tutti quelli che dicevano che non capivano
una parola , e credetemi , ce n’erano molti di questi giudici fra la folla che
se ne sono andati prima della fine del concerto, certamente non hanno mai
prestato attenzione .
Meglio per noi , lui ha ripetuto solo 6 canzoni di quelle eseguite a Bethel
, così abbiamo avuto ben 16 canzoni diverse nelle due serate. Non male ,
ognuno citava questa o quella canzone come highlight , ma ancora una volta
sono state le canzoni lente come Workingman blues ed una ispirata Ain’t
talking , cantate con cura e con un meraviglioso backing strumentale , ad
avere la prevalenza.
Se mai Bob facesse uscire in futuro un live album , Ain’t talking sarebbe la
prima della lista.
Cosa avrebbe voluto dire una notte piovosa senza Hard Rain ? Un’altra grande
performance con un vocal straordinario.
Niente upsinging e nemmeno abbaiate stanotte , forse c’è andato vicino in
un’occasione.
E’ stato divertente vedere la gente che andava via.
Due commenti , meglio che fare denunce , una per ogni sesso , perchè
qualcuno urlava nel cellulare in modo che lo sentisse tutto il mondo : Aveva
1.000 canzoni da scegliere ma non ne ha suonata una che conoscevo per i
primi venti minuti” , e , “ Non ho riconosciuto una fottuta canzone !!!!!”.
Realmente , o non le conosci o non puoi non riconoscere Girl from the north
country , LARS , Watchtower , Hard Rain e Highway 61. Ma dove sei stato
figlio dagli occhi azzurri ?
Insomma il mistero è stato finalmente svelato! Bob Dylan e
Elvis
Presley non si sono mai incontrati... si credeva addirittura che la
canzone "Went to see the gipsy" raccontasse di questo incontro in
realtà mai avvenuto... (http://www.maggiesfarm.it/elvisbob.htm)
...come si evince dall'intervista a Bob pubblicata su RS Italia di
questo mese!
Paolo
Caro Paolo , l'articolo di
Maggie's Farm da te citato faceva solo delle ipotesi , come altre mille ne
sono state fatte su Bob , lui stesso molte volte dice una cosa e poi se la
rimangia a distanza di tempo , aumentando così la confusione. L'articolo si
apre proprio con questa frase " la domanda relativa al fatto se Elvis
Presley e Bob Dylan si siano mai incontrati, rimane uno dei misteri più
duraturi della storia della musica popolare" , e prosegue " Ma visto che
stiamo parlando di Dylan, e senza prove corroboranti, non è escluso che
l'incontro descritto in quella canzone sia di fantasia". Quindi , con Bob ,
non si sa mai quale sia la verità e quale la fantasia. Peccato che l'
intervista di RS non sia ancora on-line sil sito del Magazine. Sarà questa
la verità ? Ciao e grazie per la segnalazione :o)
BOB DYLAN "I'll Be Your Baby Tonight" 7/1/09 Summerfest
Milwaukee, WI 2009
a
Lunedi 27 luglio 2009
Set list: Aberdeen, Maryland -
Ripken Stadium - July 24, 2009
1. Leopard-Skin Pill-Box Hat (Bob on guitar)
2. Don't Think Twice, It's All Right (Bob on guitar)
3. The Levee's Gonna Break (Bob on keyboard)
4. Spirit On The Water (Bob on keyboard)
5. It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) (Bob on keyboard)
6. I Feel A Change Comin' On (Bob on keyboard)
7. Honest With Me (Bob on keyboard)
8. Forgetful Heart (Bob center stage on harp)
9. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
10. Nettie Moore (Bob on keyboard)
11. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
(encore)
12. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
13. Jolene (Bob on keyboard)
14. All Along The Watchtower (Bob on keyboard)
Review: Pawtucket, Rhode
Island - McCoy Stadium - July 21, 2009
by Larry Fishman
Questa è la terza volta di Bob Dylan al Ballpark tour e la terza volta al
McCoy Stadium , famoso per aver ospitato la più lunga partita di base-ball
della storia. Pawtucket è a 10 miglia da Providence e circa a 40 miglia a
sud di Boston. É un grande posto per vedere uno show di Bob Dylan , anche in
questa calda e piovosa notte d’estate.
Sono arrivato molto presto e mi sono messo vicino ad una transenna alla
destra del palco. Come sempre ho fatto molti incontri
interessanti----qualche trapiantato inglese che vive nel New Hempshire , una
coppia di vecchi ragazzi di New York uno dei quali dichiarava di aver
vissuto al Village allo stesso tempo di Zimmy nel 1960 ( e aveva a casa le
fotografie di lui che passeggiava per Bleeker Street per provarlo ). Ma il
mio preferito è stato un ragazzo sui 20 anni , che sembrava Jack White , che
ha tirato fuori un pezzo di roccia dalla tasca raccolta dalla stradina di
Big Pink durante il week-end.
Bob Dylan: Sottile come l’asta del microfono , cappello bianco , vestito
nero con una sorta di maglietta porpora , due anelli sfavillanti sugli
anulari.
Questo era infatto il “Bob Dylan Show” come diceva il biglietto.
Sono stato a pochi show di Bob ( OK , più che pochi ) e non l’ho mai visto
fare assoli di chitarra. Quando ha suonato la chitarra , ha suonato gli
assoli. Quando ha suonato l’organo , ha suonato assoli d’organo. La band ,
almeno stasera , è stata trattata come una backing-band , Garnier , Freeman
e Kimball in linea alla destra del palco , Recile ed Herron dietro per
supportare il capo , nessuno ha fatto un passo avanti per un momento da
solista.
La voce di Bob è stata rauca per tutta la serata , ma molto passionale ,
focosa e gioviale.
Questa era inoltre una notte da rock .
1. Cat’s in the well : é la canzone giusta per aprire , Bob al centro del
palco con la chitarra e pronto a partire. E’ passato molto tempo da quando
avevo visto l’ultima volta con la chitarra , la cosa mi ha riscaldato il
cuore.
2. It ain’t me babe. Con la chitarra alta sul collo , questa è una versione
rock , non a tutti piace la versione acustica del passato. Un sorriso
subdolo ha attraversato il suo volto nell’ultima strofa.
3: I’ll be your baby tonight. Fluidamente forte , certo una sorpresa nella
set list. , Bob ancora alla chitarra , oscilla e si sta divertendo.
4. This wheel’s on fire. Prima di lasciare la chitarra , Bob suona questo
classico con un arrangiamento sostenuto , con un groove molto funky.
5. The Levee's Gonna Break. Sembrava appropriato con il tempo , io avrei
preferito "A Hard Rain's Gonna Fall." Eseguita con gioia nel familiare
arrangiamento. Molto organo che era ben mixato nel sound generale per tutta
la serata.
6. Masters of War. Mentre le passate versioni erano meditative e funeree ,
questa è stata hard rock , così ce l’ha buttata in faccia.
7. It's Alright Ma (I'm Only Bleeding) Ancora una volta molto forte , Donnie
suonava il banjo ma era coperto dal suono della band che era infuocata. Bob
sputava fuori quelle parole che colpiscono ancora.
8. Po' Boy. Iniziata con un dolce assolo di armonica , finalmente una
canzone lenta per prendersi un pò di riposo , ma ancora troppo veloce
rispetto alle precedenti versioni. Apprezzata.
9 Highway 61 Revisited. Sparata diritta in faccia , con l’assolo strumentale
dell’organo di Bob.
10. Ain"t Talkin' . Se volessi fare una critica al nuovo album direi che non
c’è una canzone come questa , è un classico dell’era tardiva eseguito con
cura e sfumature. Bravo.
11. Summer Days. Bene , le canzoni più interessanti della serata sono state
suonate , ed il pubblico gradisce questa Summer Days. Dovrei lamentarmi
perchè non ha suonato “Honest with me” e “Tweedle” che sono due delle mie
preferite, ma penso che questa sia la mia terza. Ma questo è il mio pensiero
, non il suo. Sta facendo un buon lavoro , così penso che dobbiamo lasciare
che Bob sia Bob.
12. Like A Rolling Stone. E’ uno show da stadio , doveva suonarla per forza.
Sempre bello sentire la più grande canzone rock di tutti i tempi.
13. Jolene. L’unico brano dal nuovo album ( se avessi fatto io la set list
li avrei inclusi tutti ). Brano divertente , in buona sintonia col pubblico.
14. All Along the Watchtower. Chiude lo show. Niente chitarre alla Jimy
Hendrix questa sera , solo il minimo per mandarci a casa tutti felici.
piacere di scoprire anche il vostro bel sito su His Bobness!
saluti londani ,Chiara
Cara fresca e dolce Chiara , segnalaci
sempre quando scrivi qualcosa su Bob, ogni contributo è sempre molto ben
accetto , alla prossima e complimenti per i tuoi scritti , ciao :o)
Charles Wayne Sexton (San Antonio, 11 agosto 1968) è un chitarrista e
cantautore statunitense. È stato reso famoso soprattutto per aver suonato
come chitarrista nella band di Bob Dylan dal 1999 al 2002.
La madre di Sexton era solo una sedicenne quando diede alla luce il bambino
a San Antonio, in Texas. All'età di quattro anni, si trasferì con la donna
ad Austin, in Texas, dove il ragazzo crebbe ascoltando la musica suonata in
alcuni club come l'Armadillo World Headquarters ed il Soap Creek Saloon.
Dopo un breve periodo trascorso fuori città, Sexton vi tornò all'età di 12
anni.
Dai primi anni ottanta, mentre Charlie e suo fratello Will Sexton erano
ancora ragazzini, vennero istruiti nell'uso della chitarra dal "padrino del
blues texano" W.C. Clark. Con l'aiuto di Joe Ely ed altri musicisti locali
come Jimmie e Stevie Ray Vaughan, Charlie Sexton sviluppò le sue doti da
chitarrista.
Sexton venne presto definito un "prodigio della musica"; creò addirittua una
varietà di atti e ritmi durante i primi anni di insegnamento prima del suo
album di debutto, Pictures For Pleasure, nel 1985. Registrato quando era
solo un sedicenne, il singolo Beat's So Lonely si aggiudicò un posto nella
Top 20; la canzone rimane una delle più famose degli anni ottanta,
nonostante fosse stata inizialmente accreditata come una creazione di MTV.
Pictures for Pleasure ha guadagnato critiche positive ed è oggi considerato
un classico.
Sexton continua a sviluppare le sue doti da chitarrista e diventa un
popolare rocker, registrando con artisti come Ron Wood, Keith Richards, Don
Henley e Bob Dylan. A questo exploit seguì un album intitolato omonimamente
Charlie Sexton, registrato a venti anni.
Nel 1998, Charlie lavorò per un periodo con Will Sexton, suo fratello. La
band, chiamata Will and the Kill, realizzò un omonimo album di 38 minuti in
cui oltre a loro suonava anche Jimmie Vaughan. L'album venne prodotto da Ely
e distribuito tramite la MCA.
In seguito, alcune tracce di Sexton vennero incluse in molti film famosi,
tra cui Una vita al massimo ed Air America, mentre lui stesso ebbe un cameo
nel film Thelma & Louise. Tra il 1992 ed il 1994, Sexton entrò a far parte
degli Arc Angels di Austin, una band blues rock che includeva i musicisti
Doyle Bramhall II, Tommy Shannon e Chris Layton. Il gruppo registrò un album
omonimo, realizzato nel 1992 dalla Geffen Records. Nel 1994, la band si
sciolse.
Sexton presto formò un nuovo gruppo, il Charlie Sexton Sextet, e realizzò
Under the Wishing Tree nel 1995 per la MCA. Nonostante le vendite non
abbiano raggiunto le mete ambite, l'album venne recensito molto
positivamente.
Nel frattempo, Sexton continuò a suonare con altri artisti, a fianco di
Lucinda Williams in Car Wheels on a Gravel Road e di Shawn Colvin in A Few
Small Repairs.
Nel 1999, Sexton venne chiamato da Bob Dylan per rimpiazzare Bucky Baxter.
Sexton aveva precedentemente suonato con Dylan durante un concerto ad Austin
nel 1996 ed in qualche demo registrata nell'autunno del 1983.
La collaborazione con Dylan gli portò grande successo; molti critici lo
acclamarono e apprezzarono il suo duetto con Larry Campbell, anch'egli
chitarrista nella band di Dylan. Considerato come uno dei migliori
assemblamenti, il gruppo registrò un gran numero di album, tra cui Things
Have Changed (tratto dal film del 2000 Wonder Boys di Curtis Hanson) e
l'album del 2001 Love and Theft. Nel 2003 ha interpretato un ruolo in Masked
& Anonymous.
Nel frattempo, Sexton ha continuato a lavorare con altri artisti, producendo
Been a Long Time dei Double Trouble ed Essence di Lucinda Williams, entrambi
realizzati nel 2001. Dopo aver lasciato la band di Dylan, Sexton ha prodotto
molti altri lavori, tra cui Volcano di Edie Brickell, Great Battle di Jon
Dee Graham e Geronimo di Shannon McNally. Nel tardo 2005, Sexton ha
realizzato il suo ultimo album, Cruel and Gentle Things.
Rock Of Ages -- Bob Dylan , Charlie Sexton , Larry
Campbell , Tony Garnier, Dave kemper
a
Sabato 25 luglio 2009
Set list: Lakewood, New
Jersey - First Energy Park - July 23, 2009
1. Watching The River Flow (Bob on guitar)
2. Girl Of The North Country (Bob on guitar)
3. Lonesome Day Blues (Bob on keyboard)
4. Chimes Of Freedom (Bob on keyboard)
5. Tweedle Dee & Tweedle Dum (Bob on keyboard)
6. A Hard Rain's A-Gonna Fall (Bob on keyboard)
7. Honest With Me (Bob on keyboard)
8. Workingman's Blues #2 (Bob on keyboard)
9. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
10. Ain't Talkin' (Bob on keyboard)
11. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
(encore)
12. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
13. Jolene (Bob on keyboard)
14. All Along The Watchtower (Bob on keyboard)
Review: Syracuse, New York - Alliance Bank Stadium -
July 19, 2009
by Monica Martinangelo
Estate….una dolce stagione
“Ho una canzone da cantare , non è molto lunga , la canterò molto bene se mi
prende per tutta la notte”.
Bob Dylan e la sua band , insieme con Willie Nelson e John Mellencamp ( e
The Wiyos ) sono arrivati al Central , NY in un caldo pomeriggio di una
estate assolata.
Syracuse è la città del sale , e considerata il cuore di NY ; patria della
Salt Potato , Elizabeth Cotton , dei cantanti di American Blues famosi per
il loro stile unico di pizzicare la chitarra e per la famosa canzone Shake
Sugaree.
Questo show si svolgeva all’Alliance Bank Stadium , noi avevamo già visto lo
show a Bethel la sera prima e speravamo in qualcosa di più vitale dalla
band. L’abbiamo avuto !
Hanno aperto The Wiyos che prendono il nome da una vecchia gang di strada di
fine 800’ ( Whyos ). Armati di armonica , kazoo , washboard , chitarra e
contrabbasso , questi ragazzi hanno eseguito dei piacevolissimi numeri ,
sentiremo ancora parlare di loro.
Poi è arrivato l’uomo con l’eterno dolce sorriso , con le sue lunghe trecce
argentate , che suonava la sua vecchia chitarra con straordinaria abilità.
Come il resto del pubblico siamo stati felici di vedere Willie. Poi è
arrivato Mellencamp davvero su di giri con la sua band che ci ha
letteralmente scaraventati fuori dal parco. Abbiamo ballato a lungo con la
sua “Ain’t that America”. Lo stadio ha cantato a lungo , quasi in ogni
canzone. Dal prato potevi vedere le sedie riservate ballare !
Come il sole è calato è arrivato il prossimo….."..Ladies and gentlemen,
Columbia Recording Artist: Bob Dylan."
L’apertura è stata abbastanza sorprendente con Gotta serve somebody ,
seguita da Senor con Bob alla chitarra.
Il pubblico era pronto a continuare la cavalcata. C’è una scena nel film
Forest Gump , dove Forest fa una lunga corsa per tutti gli Stati Uniti , e
più la corsa durava più gente lo seguiva , poi , sotto un cielo blu , si
fermava e uno di quelli che lo seguivano grida “ Sta per dire qualcosa!”.
Questa scena mi girava straordinariamente per la testa mentre Bob borbottava
qualcosa in ricordo del nostro amato anchor-man Walter Cronkite. Dalla folla
si è sentito qualcuno che diceva “ Sta dicendo qualcosa” , “Sta parlando”.
Sembrava essere una novità , poi Bob e la Band si sono lanciati in Million
Miles.
La set list era piena di pezzi usuali in concerto : Stuck inside og Mobile ,
Spirit on the water , High water , Highway 61 , Summer days e la sempre
triste Nettie Moore. Per il primo encore Bob e la sua band hanno stuccato la
folla con una versione stellare di LARS , seguita dalla nuova bluesy Jolene
, ed hanno finito con la solita All along the watchtower.
Con il nuovo album Together Through Life al primo posto delle classifiche ,
Dylan si è messo on the road di nuovo , questa nuova parte del tour potrebbe
essere raddoppiata : “The blood of the land” provvederà in merito , con
molti funky blues , seguito dai suoi musicisti che non staccano mai gli
occhi da lui.
Forse per questo Bob e la cowboy band mi hanno affascinato in questa notte
d’estate. Dylan e la sua band stanno facendo faville , è tempo di lasciare
momentaneamente la famiglia ed andale al vecchio ball park per saltare su
questo show , è la cosa migliore che c’è in città ! Estate.....una dolce
stagione , infatti.
Bob Dylan Performs At The AFI Life Achievement Award: A
Tribute To Michael Douglas
a
Venerdi 24 luglio 2009
Review: Bethel, New York -
Bethel Woods Center For The Arts - July 18, 2009
by Stephen Goldberg
Un grande show e una grande venue. Devo ammettere che dopo essere andato ai
concerti di Dylan negli ultimi 21 anni , ora ho settato il bar più in basso
frequentandolo molto meno.
Ora lo show è un buono spettacolo , anche se a volte ha alcuni momenti di
crisi. Mi aspettavo il peggio dopo aver letto le recensioni , la temuta
upsinging e la stessa noiosa band. Bene , sono felice di riportare che non ci
sono stati upsinging , e che la voce di Bob è sempre stata chiara , dal
brano di apertura all’ultimo versetto di Watchtower.
L’ highlight , per me , credeteci o no , è stata Po’ Boy , cantata magnificamente.
Che Bob potesse torare fuori una canzone come questa e Forgetful Heart di
fronte ad un pubblico da una parte cordiale , e dall' altra ubriacata ed infuocata
da John Mellencamp . è un altro segno del suo potere , o preferibilmente ,
della sua forza come esecutore.
La cosa che mi ha colpito , è quanto è richiesto al pubblico da Bob , se
comparato a Willie Nelson o Mellencamp. Dylan , suonando canzoni come Hattie
Carrol , Po’ Boy , Workingman blues e Forgetful heart , obbliga il pubblico
ad ascoltare le sue canzoni , la prestazione è la cosa che ha più senso di
tutte. Quelli che lo fanno sono riccamente compensati. Gli altri ,
preferibilmente , se ne possono anche andare. Dopo Mellencamp , penso , cosa
popteva fare Bob , dopo una prestazione piena di energia come quella di
John , per compiacere il pubblico ?
Ebbene , egli lo ha fatto , non ostante abbia suonato poche canzoni che i
fans casuali conoscevano , ed un chitarrista solista che non ha fatto una
sola nota memorabile in tutta la serata.
Dopo lo show , mia moglie mi ha detto , “ Dylan c’è riuscito ancora”.
Nel bel mezzo si un’estate piovosa , tra temperature altalenanti , eravamo
riluttanti a metterci in viaggio per Bethel , NY , forse preferivamo uno
spettacolo più vicino a casa.
Tuttavia , il vecchio campo alfaalfa di 40 anni fa è stato tutto rimesso a
posto ed era una buona venue per vedere uno show, così , attraversando i
boschi , siamo arrivati a Bethelwood. Gli echi del 1969 erano ancora chiari
e presenti , il fallito conflitto miliotare del Viet Nam , la battaglia per
i diritti civili all’interno del paese. Il festival di Woodstock aveva messo
assieme , musica , un milione di persone e l’armonia sociale. Tuttavia ,
anche se fosse stato nel suo cortile , Dylan non aveva voluto partecipare.
Bob e la sua cowboy band si esibiscono questa sera.
Abbiamo optato per le sedie sul prato per questo show e ci siamo messi in
centro al prato.
Dopo Nelson e Mellencamp , quando Dylan è salito sul palco , la pioggia era
finita e le stelle luccicavano.
Partecipare ad uno show di Bob Dylan è come la scatola di cioccolatini di
Forrest Gump “ Non sai mai cosa c’è dentro” ( nel nostro caso che canzoni
sentirai ), e questo show non ha fatto eccezzioni.
Lo show è cominciato con un vecchio pezzo preferito dai fans , Leopard Skin
, e Don’t think twice con Bob alla chitarra.
In risposta , un buon canto corale ed il battere delle mani del pubblico.
La performance di Tweedle Dee , che normalmente per me è un ronzio che mi fa
cercare un pezzo di gomma da masticare nella borsa , invece mi ha preso. Il
lavoro della chitarra me ne ha fatto prendere atto. Tuttavia mi ha fatto
guardare se c’era una scimmia col cappellino rosso sulla spalla di Bob che
girava la manovella dell’organino.
Po’ Boy è un’altra di quelle che molti fans non hanno nella lista delle
canzoni preferite . Bob e la sua cowboy band hanno fatto una versione più
seducente di quella del disco.
Con le stelle che stavano luccicando nella notte , Bob è uscito da dietro la
tastiera ed ha suonato con l’armonica una accattivante versione di Forgetful
Heart. Per un attimo potevate immaginarvi stesi in un accampamento , con i
piedi vicini al fuoco e la testa sulla sella a guardare la volta del cielo ,
questa è un’altra canzone che suona meglio in concerto che su disco. L’uomo
che canta e la sua band di soldati hanno suonato un set di canzoni che a
prima vista farebbe cadere le braccia , ma questo è quello che è
sorprendente in uno show di Dylan.
Quello in cui lo show potrebbe essere carente : le popolari preferite ,
canzoni mai cantate tolte da scaffali polverosi , cantare insieme un
ritornello ( cose che non fareste mai a casa ), invece offre una nuova
prospettiva di canzoni che non sono di scelta popolare.
Nonostante una breve doccia, questa è stata una bella serata con le stelle
splendenti e il dolce odore di fleolo nella brezza.
Bob Dylan , ineguagliabile musicista e la sua pulita cowboy band ci hanno
dato una serata con un pò di preferiti onorati dal tempo , un’accoppiata di
melodie non molto popolari che si mischiano bene con le nuove , cresceranno
assieme e diventeranno vecchie e miglioreranno come il buon vino. Come
questa Jolene !.
Set list: Pawtucket, Rhode
Island - McCoy Stadium - July 21, 2009
1. Cat's In The Well (Bob on guitar)
2. It Ain't Me, Babe (Bob on guitar)
3. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on guitar)
4. This Wheel's On Fire (Bob on guitar)
5. The Levee's Gonna Break (Bob on keyboard)
6. Masters Of War (Bob on keyboard)
7. It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) (Bob on keyboard)
8. Po' Boy (Bob on keyboard)
9. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
10. Ain't Talkin' (Bob on keyboard)
11. Summer Days (Bob on keyboard)
(encore)
12. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
13. Jolene (Bob on keyboard)
14. All Along The Watchtower (Bob on keyboard)
Review: Essex Junction,
Vermont - Champlain Valley Exposition - Grandstand - July 17, 2009
by Steve
E’ buono vedere Bob suonare la chitarra e poi la tastiera con un lato del
volto girato verso il pubblico. Nel buio fra una canzone e l’altra potete
vederlo sfogliare i fogli dei testi con la lucina vicino alla sua tastiera.
Probabilmente ha dei problemi a ricordarsi tutti quei testi ? E’ in grande
forma vocale , pieno di feeling ma mai esagerato.
Tutti nella band vestiti in nero , cappello nero , eccetto Dylan , cappello
bianco a falda larga , lustrini sul collo della camicia ,chitarra luccicante
ed anelli sfavillanti sulle mani. Gli show casual degli anni 80 sono solo un
ricordo , in questi giorni anche il guardaroba è stato elaborato , roba di
grande effetto.
Quello che affiora dopo un pò di tempo è che questa incredibile band è
ancorata a Recile e Garnier. Donnie Herron non stacca mai gli occhi dalle
mani di Dylan. Ci sono tutta una serie di cose intricate che accadono ,
solide come il granito del Vermont. Dylan ha settato la tastiera sul suono
dell’organo aggiungendo un sacco al suono della band. In una delle prime
recensioni qualcuno ha detto che i chitarristi Freeman e Kimball non sono
buoni perchè non fanno assoli. Questa band non è costruita per gli assoli ,
paragonata a questa band , quella di Mellencamp è solo un chlichè di rock n’
roll band.
Nella mia mente niente batte la band dove c’erano Charlie Sexton e Larry
Campbell e il set acustico che facevano , ma in 30 anni che vedo Bob Dylan
devo dire che questo è un buonissimo show.
Era la prima volta che vedevo Willie. E’ stato grande di persona , con un
grande soul ed un grande songwriter. Ha chiuso sotto il chiaro di luna del
Vermont , bel tocco .
Ho citato Mellencamp ? Oh si , l’ho fatto.
Non sono sicura se questo è il modo di fare una recensione , ma ci proverò.
Il tempo era incerto e minaccioso , niente di nuovo in questa estate del New
England. Ciò non ha scoraggiato il mio spirito come a mia sorella , che mi
ha fatto conoscere Bob Dylan quando eravamo bambine all’inizio degli anni
60’.
Questa era la seconda volta che vedevamo Dylan in questa venue , amiamo
questo posto. Ha un grande feel e non c’è niente come sentire la musica
volare via nella notte , tutto l’opposto che uno stadio chiuso.
Non sono una fan di Willie Nelson per cui non posso dire molto , ma sembrava
che gli altri lo apprezzavano veramente , così l’ho gustato anch’io.
Ho trovato John Mellencamp e la sua band come una vera sorpresa. Lui è uno
showman , qualcuno lo trova ridicolo , ma io ho apprezzato l’impegno che ha
messo nel suo show. Mi è piaciuta la sua band , specialmente la violinista.
Ha aggiunto un tocco di sapore in più allo show , e mi è piaciuto vedere una
donna rockkare con una band.
Ma , torniamo a noi , sono qui per vedere Dylan.
Mentre preparavano il palco ho dato un’occhiata al suo tour bus per vedere
se potevo vederlo assieme alla band che saliva sul palco. Ero in 5° fila
alla sinistra del palco , così i bus erano parcheggiati proprio in faccia a
noi.
Era un pò scuro al momento , ma ho potuto vedere i ragazzi col cappello nero
scendere da uno dei bus .....e uno aveva un cappello bianco. Sono saliti sul
palco nel buio , hanno iniziato Leopard Skin e le luci si sono accese.
Quasta è stata una grande apertura ed io ero entusiasta di vedere Bob , col
cappello bianco , con la sua chitarra , suonare al centro del palco.
Non sono una musicista , così non posso analizzare o sezionare i brani come
alcuni degli altri recensori , perciò mi limiterò a dire che , malgrado la
leggera pioggia , per me è stata una serata magica.
Mi è piaciuta la versione di I’ll be your baby tonight , Things have changed
e I feel a change comin’ on. Highway 61 mi ha totalmete tramortita e penso
che la band sia straordinaria.
Non mi importa che ognuno dica che sente la mancanza di Charlie Sexton.
La tastiera di Bob era di fronte a noi così abbiamo potuto vederlo molto
bene e certamente sembrava divertirsi , faceva un sacco di sorrisi. Era
divertente guardare le sue mani e vedere come dirigeva la band.
Ho avuto una sola delusione , quando ha cominciato a suonare If you ever go
to Houston ero in crisi perchè il mio nome è Nancy , e nel disco lui dice :
If you see her sister Nancy..." , così aspettavo quella strofa , ma quando è
arrivata lui ha rimpiazzato il mio nome con Betsy ! Ok , solo una cosa
strettamente personale , una cosa sciocca.
Mi sono piaciuti gli encore LARS e All along the watchtower , ma non ho potuto
sentirli molto. Alla fine dello show lui ha detto "Thank you, friends" prima
di raggiungere il resto della band al centro del palco per raccogliere
l’ovazione , a un cenno del suo capo , con le braccia alzate.
Io e mia sorella amiamo questa cosa , sin da quando abbiamo pianificato di
stare Insieme Attraverso la Vita ed andare a vedere Bob Dylan ogni volta che
possiamo.
remise bludenz, may 09 - THE BLACKSTONES: "Hurricane"
a
Martedi 21 luglio 2009
Set list: Syracuse, New York
- Alliance Bank Stadium - July 19, 2009
1. Gotta Serve Somebody (Bob on guitar, Donnie on electric mandolin)
2. Señor (Tales Of Yankee Power) (Bob on guitar)
3. Rollin' And Tumblin' (Bob on keyboard)
4. Million Miles (Bob on keyboard and harp)
5. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again (Bob on keyboard)
6. Spirit On The Water (Bob on keyboard and harp)
7. High Water (For Charley Patton) (Bob on keyboard, Donnie on banjo)
8. If You Ever Go To Houston (Bob on keyboard)
9. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
10. Nettie Moore (Bob on keyboard and harp, Donnie on viola)
11. Summer Days (Bob on keyboard, Donnie on trumpet)
(encore)
12. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
13. Jolene (Bob on keyboard)
14. All Along The Watchtower (Bob on keyboard)
Review: Allentown,
Pennsylvania - Coca-Cola Park - July 14, 2009
by Stephen Trageser
Finora , in questa parte del paese , il tempo è stato mite , con poca
umidità. Ieri sera non ha fatto eccezzione , con poche nubi e grazie a Dio
niente pioggia.
Il Coca-Cola Stadium è solo al suo secondo anno di esistenza ,
strutturalmente è simile ad ogni altro stadio della Minor league ,
facilmente accessibile dalle maggiori highway , a 1 ora o 2 di macchina per
almeno 20 milioni di persone. Fortunatamente molti di loro sono rimasti a
casa a vedere l’All Star Game ( ha-ha ) , ma ciò nonostante lo show era
sold-out.
Prima c’è stato Willie con la sua prevedibile raccolta di preferiti.A me non
importa , ma un sacco di persone non erano d’accordo.
Poi è stata la volta di John Mellencamp. Un’altro ragazzo che la gente ama
ed odia. Sarà per i suoi capelli corti , la mia opinione è cambiata nel
corso degli anni. L’ho visto la prima volta circa 30 anni fa come “John
Cougar” , aprire il concerto per i Kinks ( ahhhh! ) ed avevo pensato che
fosse gay ( non c’era niente di male in questo....). Ora ha una band davvero
grande ed ha scritto delle canzoni che , a mio giudizio , possono competere
con quelle di “The Boss”.
Aspettando Bob sul calar del giorno , mi è venuto in mente quando ero
bambino nei drive-in , aspettando che venisse scuro per vedere il film. Via
le luci , tema dell' intro , solita presentazione parlata , ma invece del
film ecco Bob e la sua band salire sul palco. Un inizio movimentato è ciò a
cui sono abituato , e lo show comincia a prender forma.
Bob ha cominciato con la chitarra elettrica Pill Box Hat , con la voce
rasposa e non molto pulita. Seguita poi da Don’t think twice che sembrava
per due terzi Tom Waits e per un terzo Levi Stubbs.
Al riguardo , mi sono immaginato una moglie seduta nella sua poltrona
assistendo ad un concerto di Bob Dylan per la prima volta dire a suo marito
“ Questo ragazzo è una truffa Walter , andiamo a casa!”. Speriamo che Walter
risponda “ Noi non ce ne andiamo , almeno fino a quando ogni dollaro dei
67,50 che abbiamo speso per il biglietto ne valga la pena”.
Con Rolllin’ and Tumblin’ è iniziato il ritorno , con Bob ora alla tastiera
, e si , in questo tour potete ascoltarla distintamente.
Ha suonato dei bei pezzi in Spirit on the water , bel tocco , suono chiaro
ed udibile.
A questo punto la voce è migliorata , più chiara e non più rasposa e
borbottante , voce che ha usato per il resto dello show.
Poi ha fatto Tweedle Dee che è sempre una buona vetrina per la band.
E’ seguita una versione OK di Workingman blues , ma la mia preferenza va ai
pezzi più movimentati , più rock , numeri come Honest with me che è venuta
dopo , grande performance.
La nuova If you ever go to Houston , è stato un piacere per me sentirla dal
vivo per la prima volta , ma Highway 61 , come al solito , ci ha dato un
calcio nel c..o.
Basti dire che Ain’t talkin non è una delle mie preferite , ma Thunder on
the mountain , più aderente al titolo , ci ha dato una bella scossa , con
molta gente che ballava. I miei voti per gli encore : LARS B , Jolene A e
Watchtower A.
Come qualcuno ha sottolineato qualche show fa , Jolene ha molto più effetto
dal vivo. Sembra destinata a diventare un punto di forza dello show per gli
anni a venire. Non mi stancherò mai di sentire Watchtower in chiusura. Una
delle cose che mi ha fatto tornare ad uno show di Dylan , è la sua forza di
prendere rischi. Qualcosa funziona e qualcos’altro no , ma lui non è un
artista prevedibile come molti altri che sono contenti di esserlo.
Vero , abbiamo ascoltato un sacco di stesse canzoni show dopo show , ma lui
le mischia meglio di chiunque altro. La qualità può variare , ma lui non può
essere accusato di prendere scorciatoie , di vivacchiare senza spingere
all’estremo i suoi limiti , o il peggiore di tutti , di fare lo show con
disinteresse senza impegnarsi abbastanza. Dio lo benedica.
Set list: Bethel, New York
- Bethel Woods Center For The Arts - July 18, 2009
1. Leopard-Skin Pill-Box Hat (Bob on guitar)
2. Don't Think Twice, It's All Right (Bob on guitar)
3. The Levee's Gonna Break (Bob on keyboard)
4. The Lonesome Death Of Hattie Carroll (Bob on keyboard)
5. Tweedle Dee & Tweedle Dum (Bob on keyboard)
6. Po' Boy (Bob on keyboard)
7. It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) (Bob on keyboard)
8. Workingman's Blues #2 (Bob on keyboard)
9. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
10. Forgetful Heart (Bob on harp center stage - no keyboard)
11. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
(encore)
12. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
13. Jolene (Bob on keyboard)
14. All Along The Watchtower (Bob on keyboard)
Set list: Essex Junction,
Vermont - Champlain Valley Exposition - grandstand - July 17, 2009
1. Leopard-Skin Pill-Box Hat (Bob on guitar)
2. Señor (Tales Of Yankee Power) (Bob on guitar)
3. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on guitar)
4. Rollin' And Tumblin' (Bob on keyboard)
5. Spirit On The Water (Bob on keyboardand harp)
6. Things Have Changed (Bob on keyboard)
7. If You Ever Go To Houston (Bob on keyboard)
8. High Water (For Charley Patton) (Bob on keyboard)
9. I Feel A Change Comin' On (Bob on keyboard)
10. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
11. Nettie Moore (Bob on keyboard, Donnie on banjo)
12. Summer Days (Bob on keyboard)
(encore)
13. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
14. All Along The Watchtower (Bob on keyboard)
Review: New Britain,
Connecticut - New Britain Stadium - July 15, 2009
by Cody Derespina
Pensieri pre-Bob : Willie è stato meglio dell’ultima volta che l’ho visto ,
ma gente , i roadies devono portarsi appresso delle bare in caso qualcuno
della band muoia improvvisamente , sembrano senza vita e pallosi. John
Mellencamp attualmente è davvero buono. Non sò molto della sua musica , ma
la esegue con vigore , la band è stretta bene intorno a lui egli da un sacco
di energia.
Dopo essere salito da Long Island per lo show . ho trovato posto nelle prime
file in fronte a Bob.
1. Rainy Day Women 12&35
Sono stato a 17 concedrti di Bob e questa non l’avevo mai vista , e ,
credeteci o no , non avevo mai sentito questo pezzo. A parte la novità ,
questa è stata la sola cosa buona di questo pezzo. Bob cantava con un
borbottio , ma è stato bello vederlo suonare di nuovo la chitarra. Una cosa
ho notato , Dylan sembra divertirsi di più con la tastiera che con la
chitarra. Ogni tanto viene al centro della scena , ma attualmente fa quello
che vuole con l’organo.
2. Stuck Inside of Mobile
Quando ho sentito Stu fare la sequenza di accordi sol/do con l’acustica , ho
pensato di essere fortunate e che “Billy” stava per essere suonata , invece
, la batteria ha fatto un’intro and the Ragman drew circles. Anche in questo
caso un’interpretazione non molto eccitante da parte di Bob , non male ma
niente di stimolante. Non mi è piaciuto m olto l’arrangiamento che era
così-così.
3. Levee’s Gonna Break
Non mi sono mai curato tanto della versione di Modern Times , ma in concerto
la canzone è tremenda. Questo è stato il primo pezzo che mi ha dato speranza
per lo show. Bob suonava la tastiera facendo la sua danza “ devo stare qui o
andare al centro del palco ?” e sorrideva dopo ogni strofa. Buona
performance.
4. Tryin’ To Get To Heaven
Assolo di armonica decente , buona performance. L’ha cantata veramente bene
, addirittura sorprendentemente. Un’altra canzone che tendevo a bypassare
sull’album , ma qui è stata diversa e molto buona. Dopo questa ho pensato “
Va bene , il concerto comincia a marciare”, ma allora abbiamo avuto.....
5. High Water
Normalmente amo questa canzone. Sono solito suonarla con la mia band tutte
le volte. Ma il nuovo arrangiamento con il tempo raddoppiato di batteria nel
ritornello ha davvero rovinato il tutto per me. La band non è mai entrata in
uno spirito consistente e non c’era nessun lavoro di choitarra in questo
pezzo. Un leggera caduta di valore.
6. I Feel A Change Coming On
Dopo queste tre canzoni è stata la volta di questa , ma ora penso che sia
grande in concerto. L’ho riconosciuta subito , e dopo lo stupore iniziale ho
ascoltato il debutto live , è stata eccellente. Una cosa divertente ,
cantando l’ultimo versetto si è dimenticato qualche parola , allora ha
gridato nel microfono “ oh poppy “ che ha fatto scatenare una grande risata
fra il pubblico.
7. Tweedle Dee and Tweedle Dum
Questa canzone è diventata stantia per le trope ripetizioni dal vivo , ma
qui c’era un nuovo arrangiamento che suonava bene. Un altro highlight della
serata. Ma Stu NON può ancora suonare la parte di Charlie , è SEMPLICE STU !
STUDIOLA ! Lui sa le note , ma non riesce a suonarle veloci come il tempo
richiede. Spiacente , la cosa mi ha infastidito.
8. When the Deal Goes Down
Una canzone che non ascolto tanto sull’album , e questa non è stata in grado
di farmi cambiare opinione , non che fosse una cattiva versione , solo penso
che sia la canzone a non essere particolarmente buona , ha stroncato
l’energia per le prossime due canzoni.
9. Highway 61 Revisited
Superficiale , si può fare di meglio per non renderla peggiore , la
prossima.
10. Ballad of a Thin Man
Questa è stata grande ed ha riempito la mia serata. E’ una delle mie
preferite e Dylan tira fuori un inferno da questo pezzo. Ha fatto un bel
suonare-e-cantare di routine quando cerca di inserire le frasi sulla traccia
dell’organo che aveva un bell’effetto.
11. Thunder On The Mountain
Buona versione stasera , ma il pezzo sembra più adatto come opener. Saranno
tutti questi anni di chiusura con Summer days ma è difficile immaginare
un’altro pezzo per chiudere il set principale.
12. LARS
Non male , cantato il verso “You’ve gone to all the finest schools”, che è
stato buono da sentire , ha farfugliato che mi ha fatto saltare un paio di
volte , ma comunque una versione normale.
13. Jolene
Bella versione e canzone OK.
14. Watchtower
Gente , questa canzone è stata la m igliore , cos’ tanto migliore.
La band è davvero buona , ad eccezzione dei chitarristi che mancano di
grinta e di spinta , non han fatto un asssolo che ci abbia fatto esclamare
“WOW”. Stanno l’ e suonano gli accordi o fanno semplici melodie , cosa che è
bella , ma quando non fai nient’altro diventa semplicemente orribile.
Mi mancano Charlie , Larry e perfino Freddy , dannazione ! Almeno si
guardassero come se stessero divertendosi , Stu e Denny se ne stanno li col
la faccia senza espressione. Molto scocciante , considerata la band che
aveva.
Tutto ? Leeve , Heaven , Change , Tweedles e Ballad sono stati gli
highlights. E’ stato uno show molto solido. Ma io sono addolorato , vorrei
un altro di QUELLI GRANDI.
Ciao Tamburain,
domani parto e quindi per una settimana non ci saro',e quindi non posso
seguire il Dylanquiz.(ferie)
Non potendo rispondere al quiz di lunedi questo e forse anche dell'altro
rimarrei indietro di molto e difficilmente potrei recuperare il punteggio.
Che si fa'? Gli altri non vanno in ferie?
Aggiungiamo una postilla al regolamento? Tipo si riprende il quiz a
Settembre e da domani Lunedi 20/07 non si pubblicano le domande?
Buone vacanze a tutti.
Stefano C.
Caro Stefano , la tua mi sembra un'idea
piena di buon senso , sospendiamo il quiz fino al primo lunedi di settembre
, buone vacanze anche a te :o)
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Sabato 18 luglio 2009
Set list: New Britain,
Connecticut - New Britain Stadium - July 15, 2009
1. Rainy Day Women #12 & 35 (Bob on guitar)
2. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again (Bob on guitar)
3. The Levee's Gonna Break (Bob on keyboard)
4. Tryin' To Get To Heaven (Bob on keyboard and harp)
5. High Water (For Charley Patton) (Bob on keyboard, Donnie on banjo)
6. I Feel A Change Comin' On (Bob on keyboard)
7. Tweedle Dee & Tweedle Dum (Bob on keyboard)
8. When The Deal Goes Down (Bob on keyboard)
9. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
10. Ballad Of A Thin Man (Bob on keyboard and harp)
11. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
(encore)
12. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
13. Jolene (Bob on keyboard)
14. All Along The Watchtower (Bob on keyboard)
Set list: Allentown,
Pennsylvania - Coca-Cola Park - July 14, 2009
1. Leopard-Skin Pill-Box Hat (Bob on guitar, Donnie on lap steel)
2. Don't Think Twice, It's All Right (Bob on guitar, Donnie on pedal steel,
Stu on acoustic guitar, Tony on standup bass)
3. Rollin' And Tumblin's (Bob on keyboard, Donnie on electric mandolin,
Denny on slide guitar, Stu on acoustic guitar)
4. Spirit On The Water (Bob on keyboard and harp, Donnie on pedal steel,
Tony on standup bass)
5. Tweedle Dee & Tweedle Dum (Bob on keyboard and harp, Donnie on pedal
steel)
6. Workingman's Blues #2 (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel, Stu on
acoustic guitar)
7. Honest With Me (Bob on keyboard, Donnie on lap steel)
8. If You Ever Go To Houston (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel, Stu on
pedal steel, Tony on electric bass)
9. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard, Donnie on lap steel)
10. Ain't Talkin' (Bob on keyboard, Donnie on viola, Stu on acoustic guitar)
11. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard, Donnie on lap steel, Stu on
acoustic guitar)
(encore)
12. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel)
13. Jolene (Bob on keyboard, Donnie on lap steel, Tony on standup bass)
14. All Along The Watchtower (Bob on keyboard, Donnie on lap steel)
Review: Washington,
Pennsylvania - CONSOL Energy Park - July 13, 2009
by Bill Huggins
Devo cominciare col dire che il tempo è stato meraviglioso per questo show.
Una confortevole giornata di sole è diventata una chiara e bellisssima
notte. Mi sentivo come in Settembre.
Willie Nelson ha cominciato il concerto nel sole splendente con un
apprezzabile show a medio volume. Poi, Mellencamp , ha testato i livelli di
distorsione con i suoi piercing , solitamente non è così alto di
volume.Fortunatamente hanno lasciato per ultimo Bob che con e la sua band è
salito sul palco al crepuscolo.
Lo show si è aperto con le solite prevedibili
anticipazioni. Bob è salito sul palco prendendo la sua chitarra. Il pubblico
e la band sembravano in apprensione all’inizio , come avevo notato negli
show precedenti. E’ stato come se le anticipazioni avessero inserito un pò
di adrenalina nelle vene di tutti.
Bob ha aperto con Watching the river flow – e la sua chitarra suonava
grande. Certamente può ancora suonare la chitarra , e questo è meraviglioso
, perchè da ai suoi fans l’opportunità di vederlo ancora strimpellare anche
solo per pochi pezzi.
La chitarra e la tastiera di Bob erano mixate più alte che nei passati show.
E’ stato bello sentire il suo suono chiaramente. Una volta che questa fase
adrenalinica è finita , lo show ha preso forma ed ha continuato a regalare
“momenti” fino alla fine degli encore.
Bob si è messo alla tastiera all’inizio della terza canzone , The levee’s
gonna break. Il suono dell’organo era pieno e ricco e ben mixato con il
resto degli strumenti. Suonava grande , è stato così fino a quando Bob è
uscito per suonare l’armonica nella canzone seguente, Po’ Boy.
Bob non ha suonato nessuna delle nuove canzoni fino alla senta della set
list , che è stata Forgetful heart.
Come avete potuto leggere nelle precedenti recensioni , Bob ha lasciato la
tastiera per questa canzone , stava al centro del palco con in mano
l’armonica.
Le luci arancioni sul palco hanno sottolineato la rarità di questo evento.
E’ insolito vedere Dylan ne alla chitarra ne alla tastiera , questa è
un’interessante aggiunta allo show.
Forgetful heart è stata davvero eccellente e Bob ha cantato e suonato
l’armonica con convinzione.
E’ eccitante sentire come Dylan prende lo spirito della canzone nei toni
profondi e li inserisce nella performance.
Nettie Moore e Summer days hanno chiuso la prima parte del set. Nattie Moore
è stata anch'essa grande , ed è stato bello che sia stata seguita da Summer
days. Di nuovo , è stato bello sentire la tastiera di Bob molto chiaramente.
Il mix era veramente buono questa sera.
Il suo modo di suonare è veramente unico , e il mix l’ha catturato bene.
Devo menzionare che ho notato che Stu Kimball sembrava avere problemi ( o
era solo sfortunato ) con il suo setting di chitarra-pedale-amplificatore.
Sembrava aver la necessità di molti aggiustamenti durante tutto il concerto
, questo è insolito , ma non sembrava aver inciso sulla qualità dello show
più di tanto.
L’energia di Symmer Days ed il modo col quale questa energia arriva
attraverso la canzone ( come suonata dal vivo ) non manca mai di stupirmi.
Potrei ascoltarli suonare questa canzone per trenta minuti ed ancora
chiederei di più. L’hanno suonata alla grande , Tony era al meglio della
forma come al solito. Non voglio togliere nulla a loro dicendo che sento la
mancanza di Charlie e Larry in questa canzone. Sono proprio nostalgico della
prima Bob Dylan band che ha suonato questa canzone.
Come al solito , dopo Summer Days , una breve uscita dal palco , la folla è
diventata un’onda incessante come se Bob e soci avessero bisogno di essere
spronati a ritornare sul palco per suonare ancora qualche canzone.
Gli encore sono cominciati con Like a rolling stone , e i fans l’hanno
gradito. E’ bello vedere la folla che cantava insieme questa canzone.
Improvvisamente ognuno ha sperimentato la rivoluzione con le parole di
questo vecchio classico senza tempo che venivano dall’area della tastiera.
Bob non sembra essere stanco di cantare questa canzone. Musicalmente è un
semplice brano , liricamente un capolavoro. Ogni esecuzione sviluppa
sentimento , compresa questa notte. Jolene è stato il secondo encore ,
suonata veramente bene. Questa e gli altri brani del nuovo album sono meglio
della versione sull’album. Indubbiamente Bob cambierà gli arrangiamenti di
queste canzoni in futuro , Jolene è finita troppo presto , speravo la
facesse durare di più. Il concerto è finito con All along the watchtower ,
dopo la presentazione della band da parte di Bob. Questa canzone è epica
come sempre. Al di la di tutto , lo show è sembrato partire piano , ma si
costruiva momento per momento sviluppando energia fino a raggiungere un
picco delizioso come in ogni concerto di Bob Dylan. Bob è una persona
senza-tempo , e ancora molto abile come performer/musicista/cantante.
Easy rider : i quarantanni di Captain America
clicca qui
a
Venerdi 17 luglio 2009
Review: Dayton, Ohio - Fifth
Third Field - July 10, 2009
by Dave Inman
Mi sto rilassando nella mia stranza di Hotel in Troy , Oh , dopo il concerto
di Bob Dylan in Dayton ,Oh , io sono un ragazzo del Michigam ed ho dovuto
fare il viaggio fino nell’Ohio perchè ero via per lo show di Rothbury.
Comunque , stanotte è stato il mio 11° concerto dai tempi del college tour
nel 2004.
Come in molti dei concerti di Dylan mi sono reso conto che il pubblico era
pieno di “Dylan-vergini” e di attempati “veterani”. Il Ballpark sembrava
essere soldout ed il prato era pieno di gente. La set list di stasera non
era familiare agli occasionali Dylan-fans.
Fra Lay Lady lay e Highway 61 , Dylan e la sua band hanno suonato 6 canzoni
degli ultimi 15 anni e molta gente attorno a me bighellonava in giro perchè
non conosceva nessuna di queste canzoni. Ho cercato di dire ai nuovi adepti
di non aspettarsi Hurricane perchè non l’avrebbe suonata. Diversamente da
Honest with me , queste “nuove canzoni” sono state eseguite o con dolci
melodie o guidate dal beat della batteria.
Le songs erano solide e potenti e Bob era in grande spolvero. Ha sorriso
frequentemente durante le canzoni come Highway 61 , Summer days e Lonesome
days blues , che sono state più lunghe del solito perchè la band ci jammava
sopra.
Se guardate la set list pensereste che lo show è stato corto , ma molte
canzoni sono state suonate in versioni allungate. La chitarra di Bob in Lay
Lady lay è stata eccezzionale. La nuova melodia di Behind the horizon non è
stata di mio completo gradimento , ma molti del pubblico hanno apprezzato il
cantato di Bob e gli assoli di armonica. Ha suonato la versione che faceva
verso la fine del tour 2008 ma questa è suonata meglio , ma forse è solo una
mia impressione.
3 canzoni da Together Through Life sono state suonate stasera e tutte sono
state forti. If you ever go to Houston con la gente che ballava , anche
quelli che non avevano mai sentito prima la canzone. Jolene è stata suonata
negli encore e questo è stato un buon cambiamento dal sentire in ogni show
Thunder on the Mountain.
Come ho detto all’inizio , questo è stato il mio 11° concerto , Watchtower è
stata la chiusura. Non sono mai riuscito a sentire Blowing in
the wind dal vivo. Ho lasciato lo show di Eastlake al mattino per 4 ore di
guida .
Speriamo che suona quella canzone ! Vieni allo show se hai dei dubbi , NON
rimarrai deluso.
Ciao carissimo
ho inserito nella mia nuova pagina YouTube il secondo video.
Si tratta di "Moonlight", da "Love & Theft", sempre creato su immagini
registrate a Kiev, questa volta in maggio di quest'anno.
La pagina è
http://www.youtube.com/user/TheDiesanProduction
Tornerò in Ucraina questo prossimo sabato, ma prima di partire vi lascio con
un altro video (già pronto da alcuni giorni) che immagino possa essere
ancora più apprezzato: si tratta di "Forgetful Heart" dal recentissimo
"Together Through Life", con una dedica speciale per una storia personale
finita lo scorso anno.
Ancora una volta sembra che Dylan abbia deciso di scrivere ciò che io ho
vissuto nella mia anima, ma è una storia, una situazione, che probabilmente
in molti possono aver già vissuto.
Un abbraccio..Alex
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Carissimo Tambourine, carissimi amici
prima di andare un po' in vacanza vi lascio con un video che non può non
fare piacere ai Dylaniani veri: "Forgetful Heart".
Spero vi piaccia, votate e commentate...
http://www.youtube.com/watch?v=PySuioZbYr8
Un abbraccio a te e a tutti...
A presto per altre produzioni
Alex
Caro Al , ho apprezzato moltissimo il
tuo lavoro , resto in attesa dei prossimi , un abbraccio anche a te ,
Mr.Tambourine
Bob Dylan - Boogie Woogie Country Girl (Doc Pomus tribute
album)
a
Giovedi 16 luglio 2009
Set list: Allentown,
Pennsylvania - Coca-Cola Park - July 14, 2009
1. Leopard-Skin Pill-Box Hat (Bob on guitar, Donnie on lap steel)
2. Don't Think Twice, It's All Right (Bob on guitar, Donnie on lap steel,
Stu on acoustic guitar, Tony on standup bass)
3. Rollin' And Tumblin' (Bob on keyboard, Donnie on electric mandolin, Denny
on slide guitar, Stu on acoustic guitar)
4. Spirit On The Water (Bob on keyboard and harp, Donnie on pedal steel,
Tony on standup bass)
5. Tweedle Dee & Tweedle Dum (Bob on keyboard and harp, Donnie on pedal
steel)
6. Workingman's Blues #2 (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel, Stu on
acoustic guitar)
7. Honest With Me (Bob on keyboard, Donnie on lap steel)
8. If You Ever Go To Houston (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel, Stu on
pedal steel, Tony on electric bass)
9. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard, Donnie on lap steel)
10. Ain't Talkin' (Bob on keyboard, Donnie on viola, Stu on acoustic guitar)
11. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard, Donnie on lap steel, Stu on
acoustic guitar)
(encore)
12. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel)
13. Jolene (Bob on keyboard, Donnie on lap steel, Tony on standup bass)
14. All Along The Watchtower (Bob on keyboard, Donnie on lap steel)
"Michael Jackson è stato un genio sofferente
e creativo, destinato a lasciare un’impronta superiore persino a quella dei
Beatles e di Bob Dylan".
**
Perche' fare un confronto tra MJ e Bob Dylan o i Beatles?
E allora perche' non ci mettiamo in mezzo anche Madonna?
Se intendiamo che per il lavoro che fanno ciascuno ha il suo stile e sono
innovatori di un qualche cosa che non si era mai visto prima d'ora,in questo
contesto allora ognuno puo' essere un "genio a se".
Ogni artista ha il suo pubblico,e ogni pubblico pensa che ogni artista che
adula sia un genio.Magari questa definizione ci puo' stare,ma detta dal
critico o professore,non la capisco.
E' come accostare due individui "artisti" diversi tra loro ma dire che uno
e' superiore all'altro.
In base poi a cosa? Quale e' il metro di giudizio?
Io non conosco la musica di MJ, se non sentita qualche volta, ma non riesco
a fare un confronto tra i due, non hanno nulla di simile.
Non so', penso che MJ avra' influenzato un certo tipo di musica chesso' la
afro, la dance, pop, ma il confronto e' impossibile da fare.
Forse lascera' un impronta in termini di vendite,ora che e' morto, maggiore.
Ci sara' un altro santuario come quello di Elvis, forse sara' piu' grande o
forse no, ma da qui a fare un raffronto tra MJ e Bob Dylan in termini di
arte o in termini di genio maggiore o superiore e' come dire che Madonna e
Joan Baez sono simili.
Stefano C.
“Michael Jackson è stato un genio sofferente
e creativo, destinato a lasciare un’impronta superiore persino a quella dei
Beatles e di Bob Dylan”.
Che dire: è vero! Ed è contemporaneamente falso. Nel senso che bisogna
definire l’ ambito dell’ influenza: Dylan non ne ha alcuna sulla musica
dance così come Jackson non ne ha sulla musica “impegnata”.
« Il Dna musicale di Jackson in ogni
stile, compreso il rock »
Parla Jon Pareles, musicologo laureato a Yale e chief
music critic del New York Times
L'autorevole critico musicale americano: «Michael è stato anche il più
grande ballerino dai tempi di Fred Astaire»
NEW YORK – «Michael Jackson è stato un genio sofferente e creativo,
destinato a lasciare un’impronta superiore persino a quella dei Beatles e di
Bob Dylan». Parla Jon Pareles, musicologo laureato a Yale e chief music
critic del New York Times, considerato il più autorevole critico musicale
americano. Adesso che il circo dei media scatenato dalla sua morte si è
finalmente placato e le troupe televisive di mezzo pianeta sono tornate a
casa, Pareles spiega al Corriere.it quella che secondo lui sarà l’eredità
musicale del Re del Pop.
Jon Pareles (dal web)
«Dopo 27 anni, Thriller influenza ancora la musica di oggi e ogni Boy Band
contemporanea lo studia e lo imita. La maggior parte del rhythm and blues
(R&B) e dell'hip-hop è influenzato dai ritmi elettronici di quell’LP».
A quali artisti si riferisce?
«Justin Timberlake, Robin Thicke, Ne-Yo e Rihanna tanto per citarne alcuni.
Jackson è stato il primo ad abbinare ballate vocali fluide e melodiche a
ritmi di sottofondo elettronici e frammentari, tipici del R&B di oggi. Dopo
20 anni Wanna be startin’ something scatena ancora le piste da ballo. Il suo
DNA musicale è virtualmente presente in ogni stile, compreso il rock».
Anche nelle band più nuove?
«Usher e Ginuwine sono una versione gioiosa di Michael Jackson; altri
artisti si ispirano a lui ma sono più “machi”, tutti lo hanno studiato. Per
capire l’importanza di Jackson basta osservare il numero delle band che lo
imitano rispetto ai Beatles. Oggi l’hip-hop è il linguaggio internazionale
della musica, non il pop inglese».
E quale eredità ci lascia nella danza?
«E’ stato il più grande ballerino dai tempi di Fred Astaire e Bill
“Bojangles” Robinson. Michael li aveva studiati, insieme a Charlie Chaplin -
la canzone Smile dell’album HIStory fu scritta da Charlot - alle danze
africane e alla break dance. Su Youtube gira un video dove artisti
Vaudeville, quali Robinson e Sammy Davis Jr. fanno il back slide: il vero
antesignano del moonwalk. Tutti usano ancora questi passi, anche nei film di
Bollywood».
Come spiega il suo appeal internazionale?
«Jackson è partito come artista Vaudeville, che stupiva gli spettatori ogni
volta che saliva sul palco per cantare e ballare dal vivo. Ma poi ha capito
che per diventare una star globale doveva offrire le proprie performance
anche in video. Si è messo a studiare tutti i musical di Hollywood, da
Singing in the Rain a Westside Story, dal quale ha tratto ispirazione per il
suo Beat It. Grazie ai video, Jackson è accessibile ovunque, dal Malawi,
all’Indonesia, all’Argentina».
Quindi era una persona molto studiosa?
«Nessun artista viene fuori dal nulla e certamente Michael Jackson era uno
studente zelante. Ha studiato tutto quello che Hollywood ha prodotto
musicalmente».
Chi ha più influenza oggi a livello internazionale: Michael Jackson o Bob
Dylan?
«Il ritmo viaggia meglio delle parole e non teme barriere linguistiche: le
canzoni che fanno ballare, lo fanno ovunque. Dylan arriva al cuore con la
poesia, che non viaggia allo stesso modo. Anche se erano calate in USA, le
vendite degli album di Jackson continuavano a salire nel resto del mondo. La
chitarra folk e la musica ispirata al blues di Dylan sono per le generazioni
più vecchie, mentre i suoni elettronici e sintetici di Jackson hanno più
appeal sui giovani».
Michael Jackson avrà un posto accanto ai grandi della musica, da Sinatra a
Elvis ai Rolling Stones?
«Certamente. Soprattutto tra le generazioni più giovani. La musica che ti
colpisce tra i 10 e i 30 anni è quella che ti resta».
Perché le generazioni meno giovani non lo apprezzano?
«Perché la musica è generazionale e ti trafigge quando sei giovane e i tuoi
ormoni sono in subbuglio. Sinatra è stato l’idolo dei miei genitori, Bob
Dylan dei Figli dei Fiori, Jackson dei ragazzi degli anni ‘80: cantava le
loro canzoni, li accompagnava nelle danze, era il sottofondo delle loro
feste e dei loro amori. E’ giusto che i Baby Boomers siano affezionati ai
loro artisti, ma la musica non finisce quando uno compie 30 anni».
È vero che le sofferenze personali di Jackson hanno contribuito al suo
successo?
«Dalla sua voce emergono vulnerabilità e dolore e questo affascina la gente.
Se uno ascolta attentamente Wanna be startin’ something, o Billy Jean,
capisce che la sua non è la voce calda e melodica di Sinatra. E’ il
paradosso di un artista straordinario e allo stesso tempo sofferente che gli
ha portato un successo tanto eccezionale».
Questo tormento interiore è anche la causa ultima della sua morte?
«Purtroppo sì. Odio pensare che tutti gli artisti debbano essere sofferenti,
ma nel suo caso il mix di talento sublime e personalità problematica lo
hanno reso famoso in tutto il mondo».
Cosa pensa del video delle prove per il concerto realizzato due giorni prima
della morte?
«Mi sembra che Jackson volesse reinventarsi come una sorta di figura
storica: un attivista per i diritti umani che invoca Martin Luther King. Il
suo sogno commerciale di avere tutto il mondo come audience può anche essere
letto come un desiderio di pace e fratellanza universali: un’utopia senza
razzismo o rivalità tribali».
Set list: Washington,
Pennsylvania - CONSOL Energy Park - July 13, 2009
1. Watching The River Flow (Bob on guitar, Donnie on lap steel)
2. It Ain't Me, Babe (Bob on guitar, Donnie on pedal steel, Stu on acoustic
guitar)
3. The Levee's Gonna Break (Bob on keyboard, Donnie on electric mandolin,
Tony on standup bass)
4. Po' Boy (Bob on keyboard and harp, Donnie on pedal steel, Stu on acoustic
guitar, Tony on standup bass)
5. Rollin' And Tumblin' (Bob on keyboard, Donnie on electric mandolin, Stu
on acoustic guitar)
6. Forgetful Heart (Bob center stage on harp, Donnie on violin, Stu on
acoustic guitar, Tony on standup bass)
7. It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) (Bob on keyboard, Donnie on banjo,
Tony on standup bass)
8. If You Ever Go To Houston (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel, Stu on
acoustic guitar)
9. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard, Donnie on lap steel)
10. Nettie Moore (Bob on keyboard, Donnie on viola, Stu on acoustic guitar)
11. Summer Days (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel then trumpet, Tony
on standup bass)
(encore)
12. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel)
13. Jolene (Bob on keyboard, Donnie on lap steel, Tony on standup bass)
14. All Along The Watchtower (Bob on keyboard, Donnie on lap steel)
Dylan ti frega sempre, accidenti a lui. Da quando è uscito il suo ultimo
album, "Together Through Life", medito di scrivere una recensione e,
ovviamente, da brava filologa mi sto documentando sulle recensioni altrui.
Posso dirlo? Non sono questa grande esperta di musica e non posso entrare
nei dettagli, diciamo così, tecnici: sonorità, debiti, crediti, ascendenze e
discendenze. Ma poi, chi se ne frega? Per me sono importanti in primo luogo
i testi, e il suo modo di impastarli alla musica, con quella voce oggi così
gracchiante, a tratti ironica fino al sarcasmo, straniante, altre volte
struggente nella sua fragilità, nella sua apparente assenza di potenza,
strascicata, gutturale, quasi stonata senza esserlo mai, quella voce che si
sofferma sulle sillabe finali dei versi, le trascina, le stira, le lascia
andare dopo averle stravolte e violate. Questo è Dylan, e il Dylan di oggi
mi piace, proprio perché non è più quello che ho conosciuto e amato quando
avevo quindici anni. Perché lui ha compiuto sessantotto anni da pochi giorni
e io ne ho compiuti quarantotto da un mese. Fingere di essere quelli di una
volta, diciamolo, avrebbe poco senso. Quanto al Dylan "classico", quello
degli anni Sessanta, me lo sono perso sempre per ragioni anagrafiche: lui
pubblicava "Blonde on Blonde" e io andavo alle elementari, nel mio
mangiadischi ascoltavo Gianni Morandi, "Scende la pioggia", il primo
quarantacinque che mi regalò, lo ricordo bene, il mio fratellone, e con la
mia famiglia non mi perdevo mai l'annuale appuntamento televisivo in bianco
e nero con Sanremo, figurarsi. E se dopo ho comprato tutto quello che potevo
comprare di Dylan, era comunque troppo tardi perché potessi vivere
direttamente quella magia, se non nei racconti nostalgici di chi davvero era
stato "lì", in quei tempi e in quelle circostanze.
Ma il Dylan di oggi lo capisco bene, o almeno ho questa presunzione, perché
con Dylan non si sa mai: tutti pretendono di capirlo più di quanto lui
capisca se stesso, tutti discettano, analizzano, gareggiano in sottili
esercizi di ermeneutica, si perdono nei tortuosi labirinti della
dylanologia. Ma ammettiamo pure che io non sia così acuta e preparata. Sono
una dei tanti e Dylan è un artista. Un artista offre al suo pubblico lo
specchio in cui ciascuno può riconoscersi, a modo suo: chissà se poi la
visione è quella giusta, ma di certo è vero che io, una volta di più, in
questo riflesso mi sono ritrovata. Spiegare perché è complicato e, se
vogliamo, abbastanza imbarazzante. C'entra il tempo che passa, c'entra il
fatto che non sono più giovane e d'improvviso mi sono resa conto che con
tutta probabilità gli anni che ho alle spalle sono ormai più numerosi di
quelli che ho davanti. C'entra una certa malinconia generazionale, c'entra
la tentazione dei bilanci che ti coglie quando, piaccia o non piaccia, ti
ritrovi a veleggiare intorno al mezzo secolo o giù di lì. C'entra la
sensazione di non aver fatto tutto quello che potevi e la certezza di non
aver fatto tutto quello che volevi.
Dylan,com'è noto, è uno che cita parecchio, fino a sfiorare il plagio.
Naturalmente l'esercito dei dylanologi non ha mancato di notare, in questo
lavoro, la citazione ovidiana, dai Tristia: "Beyond here lies nothing". Cosa
che alla sottoscritta, che pure fa la professoressa di latino, in un primo
momento era completamente sfuggita, ovviamente perché Ovidio lo conosco
direttamente e non nella traduzione inglese. Ma non ho trovato nessuno che
si sia chiesto perché mai Dylan qui (e anche in Modern Times, per essere
precisi) tiri in ballo proprio il molle, sensuale Ovidio. Immagino che la
spiegazione di questa trascuratezza sia abbastanza semplice: i dylanisti
conoscono Dylan, ma non è così scontato che conoscano Ovidio, in particolare
quello dei Tristia e delle Epistulae ex Ponto. Ma io, abituata ai misteri
della cosiddetta "arte allusiva" e dell'intertestualità, non ho potuto fare
a meno di chiedermi: "perché proprio Ovidio?" Perché mai un cantautore
americano, per quanto sia piazzato per tre quarti nella leggenda, si mette a
citare un antico poeta latino immagino sconosciuto a buona parte del suo
pubblico?
Ovidio, il poeta brillante dell’amore e della metamorfosi, quasi senza
rendersene conto si ritrovò a vestire gli scomodi panni del provocatore
rispetto all’occhiuta politica moralizzatrice di Augusto e finì la sua vita
in un esilio remoto, ben lontano dalla vita spensierata e galante della
capitale che tanto amava. Il potere guarda sempre con sospettosa diffidenza
a chi, sia pure in perfetta buona fede, preferisce all’austera retorica
della propaganda le lusinghe del piacere e dell’arte. E non a caso Ovidio,
ormai perduto fra le nebbie della Sarmazia, chiese di non essere ricordato
sulla sua tomba come l’autore colto delle Metamorfosi ma come il tenerorum
lusor amorum, il cantore scherzoso di quei versi d’amore che ne avevano
causato la rovina. In quella terra sconosciuta, barbara e ostile, Ovidio
continuò a evocare nei versi la sposa perduta, rimasta a Roma mentre lui era
trascinato via, condannato senza possibilità di perdono. Amore, esilio,
potere, memoria. E poesia. Questi sono gli ingredienti dell’ultima stagione
ovidiana, questi a pensarci bene sono sempre stati gli ingredienti dell’arte
di Dylan.
Che è stato, è, un grande cantore dell’amore, in particolare di quell’amore
che diventa tanto più violento e irrimediabile e bruciante, quanto più
appare irraggiungibile e perduto, come un sogno che non si può fare a meno
di sognare, sia pure nella certezza che la realtà comunque lo negherà e lo
farà a pezzi. Ma Dylan è anche uno che è perpetuamente in esilio, persino da
se stesso, un giocoliere dell’anima, un istrione, uno che preferisce
coscientemente la solitudine della maschera al giochino abusato
dell’identificazione con il suo pubblico più o meno adorante, più o meno
incazzato con un idolo a tratti addirittura infastidito dal culto che in
molti gli riservano. Non solo. Giunto in un luogo della vita, oltre il quale
davvero non c’è più niente, Dylan continua a scrivere canzoni, come Ovidio
che non riusciva a liberarsi dalla condanna della poesia sia pure in mezzo
alle tempeste, alla neve, alla solitudine del Ponto.
Chi credete sia la donna evocata in My Wife Hometown? Quella di cui si dice:
Well there’s plenty to remember, plenty to forget
I still can remember the day we met
I lost my reasons long ago
My love for her is all I know
Io un’ipotesi ce l’avrei: è la musica, gente, e ancor più precisamente
quella musica senza tempo, dionisiaca e demoniaca che si chiama blues. Da
lei non ti liberi, così come Ovidio non poteva liberarsi della maledizione
della sua poesia, la poesia che lo aveva perduto.
E tuttavia, a dirti la verità, non si può impedire alla mia Musa di far
poesia. Scrivo e subito distruggo nel fuoco i miei versi: un esile
focherello è il risultato di miei sforzi. Non riesco a farne a meno e invece
vorrei tanto non scrivere più: così tutta la mia fatica la butto fra le
fiamme, e del mio ingegno non vi arrivano che sparsi frammenti sfuggiti alle
fiamme per caso o per inganno. (Ovidio, Tristia V, 12).
Insomma, il triste destino del poeta latino, che invocava gli dei del mare
di salvarlo, " se solo può non perdere la vita uno che è già perduto", è
forse lo specchio deformato dai secoli che il moderno cantante americano ha
scelto per raccontarsi, sottraendosi una volta di più allo sguardo diretto
di chi vuole incasellarlo in un personaggio deciso da altri.
E ora ascoltiamo, per concludere, questa straordinaria, struggente versione
live di Forgetful Heart, la canzone forse più malinconica dell’intero album
("La porta è chiusa per sempre,/se davvero c'è mai stata una porta")
Review: Eastlake, Ohio -
Classic Park - July 11, 2009
by Steinar Daler
Dopo un bel concerto di Willie Nelson ed un ancora migliore di John
Mellencamp , Dylan e la sua band sono saliti sul palco quando la luce del
giorno se ne stava andando. Dopo una normale Cat’s come opener , il primo
highlight della serata è stato Senor. Bob ha deposto la sua chitarra dopo
questi due pezzi ed ha cominciato una davvero solida versione di rock n’
roll show con Rollin’ & Tumblin’.
E’ seguita Blind Willie McTell e questa è stata la sola canzone non molto
buona , come al solito. Certi “staccato” nel canto alla fine la distruggono
, almeno per me.
Bob è venuto al centropalco di nuovo per Tweedle Dee ed ha funzionato. La
mia prima canzone dal vivo di TTL è stata la seguente. If
you ever go to Houston funziona pergettamente. Things have changed è stata
buona come al solito e Workingman Blues è stata buona come la versione
che ha cantato questa primavera in Amsterdam , il che vuol dire Fantastica
!!!
Per Hg61 , Lucas Nelson ha raggiunto Bob sul palco e ci è rimasto per il
resto del concerto. Ha aggiunto qualche bell’assolo di chitarra e
questo ha spinto Bob a dare il meglio , non ultimo in Ain’t Talkin’.
Thunder è stata impressiva , proprio come questa mattina quando
imperversavano tuoni e lampi mentre stavamo raggiungendo Cleveland. Dopo un
breve break , loro e Lucas sono ritornati per un grande trio di canzoni ,
LARS , Jolene e Watchtower. Jolene è molto meglio dal vivo che su CD ,
questa la mia opinione. Di certo un buonissimo concerto , assolutamente
sopra gli standard del tour europeo in primavera. Il suo buonisssimo cantato
in Workingman Blues ed Ain’t Talkin risuonano ancora nella mia testa.
"Michael Jackson è stato un genio sofferente e creativo, destinato a
lasciare un’impronta superiore persino a quella dei Beatles e di Bob Dylan".
Parola del più autorevole critico musicale americano. si tratta di Jon
Pareles, musicologo laureato a Yale e chief music critic del New York Times.
"Dopo 27 anni – dice Pareles al Corriere della sera – Thriller influenza
ancora la musica di oggi e ogni boy band contemporanea lo studia e lo imita.
La maggior parte del rhythm and blues e dell'hip-hop è influenzato dai ritmi
elettronici di quell’Lp". Il giornalista si riferisce ovviamente a "Justin
Timberlake, Robin Thicke, Ne-Yo e Rihanna tanto per citarne alcuni. Jackson
è stato il primo ad abbinare ballate vocali fluide e melodiche a ritmi di
sottofondo elettronici e frammentari, tipici del R&B di oggi. Dopo 20 anni
Wanna be startin’ something scatena ancora le piste da ballo. Il suo Dna
musicale è virtualmente presente in ogni stile, compreso il rock".
"Il ritmo viaggia meglio delle parole e non teme barriere linguistiche –
continua il critico delineando un parallelo Michael Jackson-Bob Dylan – le
canzoni che fanno ballare, lo fanno ovunque. Dylan arriva al cuore con la
poesia, che non viaggia allo stesso modo. Anche se erano calate in Usa, le
vendite degli album di Jackson continuavano a salire nel resto del mondo. La
chitarra folk e la musica ispirata al blues di Dylan sono per le generazioni
più vecchie, mentre i suoni elettronici e sintetici di Jackson hanno più
appeal sui giovani".
E anche nella danza, Jacko ci mancherà: "È stato il più grande ballerino dai
tempi di Fred Astaire e Bill “Bojangles” Robinson. Michael li aveva
studiati, insieme a Charlie Chaplin, la canzone Smile dell’album HIStory fu
scritta da Charlot, alle danze africane e alla break dance. Su Youtube gira
un video dove artisti Vaudeville, quali Robinson e Sammy Davis Jr. fanno il
back slide: il vero antesignano del moonwalk. Tutti usano ancora questi
passi, anche nei film di Bollywood".
(fonte:musica.excite.it)
"Michael
Jackson è stato un genio sofferente e creativo, destinato a lasciare
un’impronta superiore persino a quella dei Beatles e di Bob Dylan".
Questa frase , detta da Jon Pareles,
musicologo laureato a Yale e chief music critic del New York Times , mi ha
letteralmente lasciato di sale , di fronte a tanta sapienza mi rifiuto di
fare un commento ! Mr. Tambourine
a
Martedi 14 luglio 2009
Set list: Eastlake, Ohio - Classic Park - July 11, 2009
1. Cat's In The Well (Bob on guitar, Donnie on violin)
2. Señor (Tales Of Yankee Power) (Bob on guitar, Donnie on lap steel)
3. Rollin' And Tumblin' (Bob on keyboard, Donnie on electric mandolin, Stu
on acoustic guitar)
4. Blind Willie McTell (Bob on keyboard and harp, Donnie on banjo, Stu on
acoustic guitar)
5. Tweedle Dee & Tweedle Dum (Bob center stage on harp, then keyboard,
Donnie on pedal steel)
6. If You Ever Go To Houston (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel, Stu on
acoustic guitar)
7. Things Have Changed (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel, Stu on
acoustic guitar)
8. Workingman's Blues #2 (Bob on keyboard and harp, Donnie on pedal steel,
Stu on acoustic guitar)
9. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard, Lucas Nelson on electric guitar,
Donnie on lap steel)
10. Ain't Talkin' (Bob on keyboard, Lucas Nelson on electric guitar, Donnie
on viola, Stu on acoustic guitar)
11. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard, Lucas Nelson on electric
guitar, Donnie on lap steel, Stu on acoustic guitar)
(encore)
12. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard, Lucas Nelson on electric guitar,
Donnie on pedal steel)
13. Jolene (Bob on keyboard, Lucas Nelson on electric guitar, Donnie on lap
steel, Tony on standup bass)
14. All Along The Watchtower (Bob on keyboard, Lucas Nelson on electric
guitar, Donnie on lap steel)
Review: Eastlake, Ohio -
Classic Park - July 11, 2009
by Carsten Molt
Classic Park è situato vicino ad Eastlake , Ohio , del quale è un sobborgo
ad est di Cleveland.
Sono entrato alle 1840 per prendere il posto in seconda fila a metà di un
teribile e brutto set di Willie Nelson. Qualcuno sembrava averlo apprezzato
, ma non c’è una contabilità nel senso del gradimento.
Dopo Willie , John Mellencamp ha eseguito un bel set , un mix fra vecchi
successi ed i nuovi dal suo iltimo album “Life , death anf Freedom” e alcune
canzoni inedite. Ha dato una performance energetica ed è stato ben accolto e
gradito dal pubblico.
Poi è partita la musica , il consueto annuncio , il palco si è illuminato di
rosa ed il vero divertimento è cominciato.
1. Cat’s in the well – Era l’opener dello show che ci aspettavamo e mentre
la voce di Dylan era un pò burbera , il vederlo alla chitarra ha compensato
la cosa.
2. Señor (Tales Of Yankee Power)- Sono sempre contento di sentire questa
canzone ed è stata suonata bene. Dylan ha cantato impegnandosi molto mentre
il suo suono di chitarra era incostante ma ben inserito nell’arrangiamento
che la band eseguiva.
3. Rollin' And Tumblin'- Dylan è passato alla tastiera e mentre la canzone
era eseguita bene , non ha acceso il fuoco se non verso
l’ ultima strofa. Freeman ha fatto un grazioso assolo durante la fase-jam.
4. Blind Willie McTell- Wow! Questa è stata un’eccellente versione di un
grande pezzo ed anche uno dei miei preferiti del suo repertorio. Donnie
Herron ha aggiunto dei bei pizzicati di banjo all’arrangiamento e dopo una
passionale performance vocale , Dylan ha finito la canzone con un bellissimo
assolo di armonica.
5. Tweedle Dee & Tweedle Dum. Come la canzone è cominciata , Dylan è venuto
al centro del palco e l' ha cantata con qualche intermezzo di armonica fra
una strofa e l’altra. La band si era calata in un bel vodoo rock feeling
aggiungendo un sapore nuovo alla canzone.
6. If You Ever Go To Houston- Questa è stata suonata perfettamente con
l’organo che sostituiva la fisarmonica che c’e nella versione del disco ,
cantata con molta convinzione , e la band suonava bene facendo una bella
cornice alle parole di Bob.
7. Things Have Changed- La sola canzone dello show che non è stata buona.
Infatti , era davvero pessima. Dylan ha borbottato le parole senza cura e la
band sembrava annoiata. Donnie ha suonato qualche buon pezzo di violino
verso la fine della canzone , ma era troppo basso nel mix per fare la
differenza.
8. Workingman's Blues #2- Speravo di sentirlo e Dylan l’ha fatto in modo
molto bello. Dylan era in totale controllo e non ha scordato niente.
Improvvisava il fraseggio riga per riga , qualche volta cantava basso ,
qualche volta passava all’ottava superiore senza mostrare incertezze nel
recitare le parole. Questa , e Blin Willie McTell , sono stati gli
highlights della serata.
9. Highway 61 Revisited- Come è cominciata questa , il figlio di Willie
Nelson , Lucas è salito sul palco per suonare la sua chitarra. La canzone è
stata davvero forte. Lucas sembrava molto nervoso e non ha aggiunto niente
alla performance.
10. Ain't Talkin'- Questa canzone era al primo posto della mia lista che
volevo sentire. E’ stata buona come avevo sperato. Dylan ha messo molta cura
e la sua interpretazione in ogni strofa è stata migliore delle altre. Donnie
ha suonato qualche eccellente pezzo di violino che fluttuava intorno a Dylan
come un fantasma inquieto. Lucas Nelson era ancora sul palco ma il tipo di
background che suonava sembrava terrificante.
11. Thunder On The Mountain- Sembrava una versione troppo veloce , ma questo
ha permesso a Lucas alcune assoli di chitarra davvero buoni. Dylan gli ha
sorriso ed ha alzato il pollice verso di lui.
Encores
12. Like A Rolling Stone- Ha provocato un grande sorriso , come al solito.
E’ stata cambiata dal normale arrangiamento , con la gente che cantava nel
coro e Lucas Nelson e Danny Freeman hanno suonato qualche duello di
chitarra. E’ stata una esecuzione divertente di una canzone che ho sentito
non so quante volte.
13. Jolene- Sapevo che sarebbe arrivata ma son rimasto sorpreso nel
constatare quanto buono sia questo pezzo dal vivo , ho gradito la versione
del disco , ma questa è una bestia totalmente diversa dal vivo. Dylan era
realmente divertito , suonando e cantando con il suo fraseggio , e mugugnava
qualcosa durante la parte strumentale. Lucas Nelson è sembrato confortante
con questa canzone e l’ha suonata al suo meglio.
14. All Along The Watchtower – La prevedibile chiusura dello show. Lucas ha
suonato un decente assolo durante la jam. Dylan l’ha eseguita duramente ed è
stata una buona versione di una canzone che potrebbe essere suonata col
pilota-automatico.
Note:
La band di Dylan è stata buona in ogni momento. Hanno suonato bene assieme e
fatto un buon lavoro per colorare i vocals di Dylan. Kimball e Freeman
sembrano contenti dei loro rispettivi ruoli , anche se continuo a pensare
che Freeman non abbia abbastanza personalità. George Receli è stato solido
come di consueto alla batteria e Tony Garnier ha suonato il basso in modo
appropriato e piacevole. Donnie Herron è stato eccellente tutta la serata
con qualunque strumento , violino , steel guitar o mandolino..
Bob Dylan sembrava essere in buona forma e ci è rimasto bene per tutto lo
show, anche se sudava copiosamente , cosa da aspettarsi in una notte
umidissima. Non ha suonato molte parti di armonica , ma quando l’ha fatto ,
ha fatto degli ottimi assoli.
Lucas Nelson all’inizio era incero e nervosa , ma nel proseguimento del set
si è assestato bene, specialmente negli encores.
La folla era molto cool e bendisposta. C’era qualcuno che aveva bevuto
troppo durante il set di Willie , ma anche Willie sembrava essere abbastanza
pieno anche lui.
Alla fine dei conti lo show è stato eccellente ed io ho avuto grandi
momenti. Naturalmente questa è solo la mia opinione , e mi scuso per la
lunghezza e gli errori di battitura. Ogni opinione diversa dalla mia è
benvenuta , in Bob we trust !
Set list: Dayton, Ohio -
Fifth Third Field - July 10, 2009
1. Beyond Here Lies Nothin' (Bob on guitar)
2. Lay, Lady, Lay (Bob on guitar)
3. Lonesome Day Blues (Bob on keyboard)
4. Love Sick (Bob on keyboard)
5. The Levee's Gonna Break (Bob on keyboard)
6. Beyond The Horizon (Bob on keyboard and harp)
7. Honest With Me (Bob on keyboard)
8. Make You Feel My Love (Bob on keyboard and harp)
9. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
10. If You Ever Go To Houston (Bob on keyboard)
11. Summer Days (Bob on keyboard)
12. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
(encore)
13. Jolene (Bob on keyboard)
14. All Along The Watchtower (Bob on keyboard)
Review: Louisville, Kentucky
- Louisville Slugger Field - July 8, 2009
by Francis King
Mercoledi , mioa moglie ed io , abbiamo guidato da Nashville alla città del
baseball per il mio 48° concerto di Bob Dylan dal 1974. Le mie aspettative
di questi giorni sono temperate dal fatto che l’uomo ha ormai 68 anni , ha
cantato negli ultimi 50 anni , e , di conseguenza , è sorprendente quello
che riesce a dare ancora a tutti noi .
Lo show di Louisville è stato un sacchetto misto. Dylan ha suonato la
chitarra elettrica per le prime tre canzoni , Whatching the river flow , Man
in the long black coat e Just like Tom Thumb's blues.
Accanto al piacere di aver sentito Coat live ( una rarità per me ) , queste
prime tre sono state tra il pedestre ed il debole. Il corrente arrangiamento
di Tom Thumb è noioso. Io di solito mi delizio con le sperimentazioni e il
riarrangiamento di Bob sulle sue canzoni , è sempre stato il suo punto di
forza come performer. Questo arrangiamento di Tom Thumb's , tuttavia , è
stato solo noioso . Quando Dylan ha tentato qualche parte di chitarra
solista mi ha sempre in qualche modo annoioato , è veramente terribile in
questo. Ho sempre pensato che lui fosse una passabile chitarra elettrica
ritmica e che era molto meglio con la chitarra acustica ( lo vedremo suonare
ancora acustico ? ). Ma elettrica solista ? Scordiamocelo.
Bob dovrebbe lasciare i solos a Denny Freeman. Parlando di questo , penso
sarebbe meglio se Bob lasciasse a Denny e Stu molte più parti di chitarra
come faceva con Larry Campbell e Charlie Sexton , quella band era flessibile
, efficace , semplicemente migliore. Ma penso che Freeman e Kimball
potrebbero dare molto di più se lasciati più liberi di scatenarsi.
Dylan si è messo all’organo per una versione alternativa di Rollin’ and
Tumblin’ che non era all’altezza di quella di Modern Times , comunque è
stata OK.
Lo stesso si può dire della successiva Spirit on the water.
Things have changed , persa la sua definita linea melodica , è stata
deludente , quindi lo show ha perso considerevolmente.
Bob ha fatto una solida performance di If you ever go ti Houston , seguita
da una versione revival da batticuore di Hard rain. Highway 61 è stata
suonata bene ( come al solito ) con Dylan che ha suonato qualche riff di
organo davvero cool. Il suo modo si suonare l’organo è attualmente
migliorato , anche se mi piaceva il suo tocco honky tonk jazzato del piano
elettrico dei passati tours.
Po’ Boy è stata ragionevolmente ben eseguita , anche Thunder on the mountain
e LARS ( Lars una delle migliori versioni che ho sentito , in parte dovuto
al fatto che Dylan miglòiora di volta in volta quando suona l’organo ). Gli
encore con Jolene e la sfruttata All along sono stati davvero solidi , come
il sol nascente.
Complessivamente , anche se diverse canzoni sono state noiose e deludenti ,
è stata una prestazione godibile. La voce di Dylan è dura , il suo suono
dell’organo interessante ed in costante miglioramento , e la band ? Pur non
essendo all’altezza di quella di Sexton-Campbell è molto buona.
Dylan è sempre il comandante sul palco e , come ho detto prima , a questo
punto , mi stupisce che la faccia ancora in barba a tutti !
By Jeffrey Lee Puckett • jpuckett@courier-journal.com • July
9, 2009
Il Dylan , Willie e John show è arrivato come atteso mercoledi notte allo
Slugger Field----ma questo dipende dalle vostre aspettative-
La wild cars , come sempre , era Bob Dylan. Per quelli esperti dei concerti
dylaniani è stato forte , un set divertente con numerosi momenti
galvanizzanti. Per quelli che si aspettavano un perfetto set di greatests
hits , bene , erano quelli che si lamentavano all’uscita.
In fondo , questa gente ha avuto Willie Nelson e John Mellencamp , entrambi
hanno snocciolato i loro maggiori successi con qualche piacevole deviazione.
Dylan , vestito come un barone spagnolo o un elegante sinistro gaucho , è
arrivato sul palco fra le urla di una vecchia ragazza dodicenne e fra i noti
sorrisi dei 65enni vetereni di tutte le Zimmerman wars.
Ha passato tre diverse decadi con le prime tre canzoni—Wathcing the river
flows , Man in the long black coat e Just like Tom Thumb’s blues----suonando
il più scassato , deformato e ridicolo fill blues di chitarra immaginabile.
Per il resto del suo set di 13 canzoni , Dylan ha comandato l’organo ed ha
cantato con una voce che suonava come se avesse inghiottito marmo tritato ,
puntualizzando alcune frasi con un confuso gracchiare , ma alla fine ha
cantato bene.
In Spirit on the water lui suonava pieno , quasi flirtato , e una jangle-pop
versione di LARS è stata piene di sorprese e sfumature melodiche.
E’ una canzonwe come Like a rolling stone che mette nei guai Dylan con i
principianti che vogliono la versione familiare e non le svisate ed i giochi
che lui fa con l’organo.
Questa versione è atata una rivelazione , tuttavia , suonava come una cover
di Dylan dei Byrds che non hanno mai fatto. Molto impressiva è stata Hard
rain. E’ stata suonata come un valzer e l’inaspettato pedaggio è la sua
cadenza circolare che aumenta la tensione che costruisce nel rush finale del
testo.
Anche Melencamp ha fatto una serie di ritocchi durante il suo sert stellare-
Le sue prime canzoni , incluse Pink Houses e Paper in Fire erano intrise di
Delta blues , dando ad esse una personale qualità semza sminuire l’impatto
degli originali.
E poi c’è stato Willie Nelson , come ultima portata , country music , il cui
set ha offerto zero sorprese ma è stato pieno intrattenimento. Nelson ha
strimpellato la sua chitarra attingendo al suo immemso catalogo di classici
quali Me and paul , Bloody Mary Morning e The Troublemaker , che , e questo
è strano , ha dedicato all’ultimo Michael Jackson.
Bob Dylan- Renaldo and Clara - When I Paint my
masterpiece
You belong to me - Bob Dylan & Sarah Dylan video
a
Sabato 11 luglio 2009
Review: Rothbury, Michigan -
Double JJ Ranch - The Odeum stage - July 5, 2009
by Jim Fackert
Ho visto il delirio dell’esibizione di Dylan e della sua touring band. Li
ho visti al Rothbury festival , e sono stato dolorosamente deluso.
La band marcia attraverso alcune delle canzoni più grandi e famose ,
poetiche ed espressive del mondo e di tutti i tempi , comportandosi come una
band che le martella per la milionesima volta....troppa caffeina.
Dylan è un’icona , le sue canzoni poesia , ed entrambi meritano di meglio di
questo cestino di spazzatura. Qualche migliaio di garage-bands possono
suonare All along the wartchtower con più espressività ed energia di questi
musicisati.
Chi ha messo assieme questo spettacolo ? Chi è il leader della band ?
Arrangiamenti ? Non c’è alchimia fra Bob e la band , solo tutti gli occhi
puntati su Bob nel caso faccia qualcosa di non preventivato....
La gente si è decisa ad apprezzare di più ciò che è venuto prima di loro , e molti
sono rimasti disgustati “di vedere Dylan!”. L’esecuzione di Bob era
affrettata , bruciava le parole , frase per frase senza partecipazione ,
senza cuore , difficile da seguire. Molte canzoni erano irriconoscibili fino
a quando non sentivi qualche parola o frase conosciuta.
Dio , tutto quello che vorrei fare è di non lasciare il palco urlando “Bob ,
spara al batterista , prendi la tua piccola chitarra e canta le tue poesie !
Ah bene. Big pink è un dolce ricordo.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
by Stu Levitan
Una impressione dominante , Bob si è divertito un sacco , molto di più di
quanto io possa ricordarmi. Non solo sorrideva e guardava il
pubblico---durante Memphis blues again RIDEVA. E ha cantato con piena
autorità e belle sfumature in tutto il concerto. Una grande , grande
performance. Penso che Milwaukee sia stato bello , ma questo era di livello
più notevole.
Ciao Mr. Tambourine, ho visto la bella foto che hai
pubblicato.di "Bob a Rothbury con la sua nuova Danelectro elettrica"
Volevo pero' precisare che la chitarrra non e' una Danelectro, ma una
splendida tedesca Duesenberg.
Forse Dylan la utilizza dopo avere visto quella di Mike Campbell....
http://www.duesenbergusa.com/dmc.html
Ciao!Dario
Ti ringrazio per la precisazione , alla
prossima , ciao :o)
Caro Mr. Tambourine,
ho visto oggi la foto di Bob del concerto del 5 luglio con la didascalia
"Bob a Rothbury con la sua nuova Danelectro elettrica".
Si tratta della stessa chitarra che ha utilizzato anche Roma e Firenze.
Bene, il mio amato Floriano (compagno impagabile della mia vita)
successivamente ai concerti italiani cui abbiamo partecipato ha svolto una
serie di indagini per accertare di quale strumento si trattava, e dopo
averlo individuato mi ha invitato più volte a segnalarlo, come curiosità,
agli amici di MF, ma come spesso succede, per mancanza di tempo e per i noti
problemi che ho avuto, ho trascurato di dare seguito all'invito.
Stamani gli ho mandato la foto pubblicata su MF con la indicazione allegata,
a seguito della quale mi ha intimato di farvi sapere che "non è una
Danelectro (di cui sarebbe, peraltro inutile specificare che si tratta di un
elettrica, perché detta casa non produce chitarre acustiche) bensì una
DUESENBERG STARPLAYER TV. Le chitarre DUESENBERG sono utilizzate, fra gli
altri, da Mike Campbell (che dà anche il suo nome ad uno dei modelli in
commercio), per cui è verosimile che l'approccio di Dylan con la chitarra
che sta attualmente usando sia stato occasionato proprio dalla
collaborazione con Campbell" (citazione testuale).
Un bacione a tutti
Marina
Grazie anche a te , cara Marina , vedo che
siete sempre attenti , e se l'avessi fatto apposta ? :o)
Makes you wanna stop and read a book - di Paolo Vites
Come non ascolto dischi di musicisti italiani, così non leggo libri di
scrittori italiani. Il poco che ho sfogliato (vabbè, ovvio, non parlo di
Dante Alighieri o Alessandro Manzoni o Giacomo Leopardi, parlo di scrittori
contemporanei e viventi) mi ha annoiato a morte. E quando leggo qualcosa,
così come quando ascolto qualcosa per il mio piacere e non per meri motivi
di lavoro vado a recuperare dischi di decenni fa, leggo libri di autori
stranieri scritti decenni fa. Adesso, ad esempio, mi sto intrippando
nell’opera omnia dell’inglese Graham Greene, autore che avevo sempre
snobbato.
Qualche autore anglo-americano recente mi è piaciuto: Douglas Coupland,
ovviamente; Jay McInerney pure. E Nick Hornby.
Mi piacciono perché hanno saputo trasferire nel loro modo di scrivere
l’attitudine rock, essendo di una generazione – come la mia – cresciuta a
nutella e rock’n’roll. Come le migliori canzoni rock, i loro libri non
offrono filosofie, risposte, manifesti politici. Raccontano la realtà, e
tanto basta. E poi hanno uno stile narrativo splendido, anch’esso mutuato
dalle migliori canzoni rock.
Così qualche settimana fa ho fatto un’eccezione. Un ragazzo (italiano) mi ha
mandato il suo libro, l’ho svogliatamente cominciato a leggere, poi l’ho
divorato. Davide Imbrogno è sicuramente uno scrittore rock. È giovane, dovrà
migliorare certi aspetti, curare meglio la forma, ma va bene così. La sua
raccolta di racconti “La gloria dell’indigente” (Ibiskos Editrice Risolo;
http://www.ibiskoseditricerisolo.it/catalogo_scheda.php?id=431) è
bella assai. Naturalmente il mio preferito è “Materiali di età neroniana”,
dove si parla di un critico musicale la cui carriera viene stroncata quando
scrive una recensione di un concerto che in realtà non ha visto perché ha
preferito andare con una ragazza. Il concerto viene annullato a sua
insaputa, ma il suo articolo in cui si narrano le magnifiche gesta del
gruppo rock verrà pubblicato. Oh, ne conosco di gente così, nel mio
mestiere.
Davide è un romantico, per questo mi piace ancor di più. Ha un buon senso
dell’ironia, la giusta dose di cinismo e non è qui per fare delle morali a
nessuno. Racconta storie (realiste) di gente vista dentro a un pub o in una
sala concerti o immaginata leggendo un articolo di giornale. E chiunque
scriva una frase come questa: “Le menti varcarono la linea d’ombra. E quando
i pensieri divennero immagine, la bellezza divenne dolore”, è un tipo in
gamba.
Buon viaggio Davide.
(fonte: gamblin--ramblin.blogspot.com)
a
Venerdi 10 luglio 2009
Set list: Louisville,
Kentucky - Louisville Slugger Field - July 8, 2009
1. Watching The River Flow (Bob on guitar)
2. Man In The Long Black Coat (Bob on guitar)
3. Just Like Tom Thumb's Blues (Bob on guitar)
4. Rollin' And Tumblin' (Bob on keyboard)
5. Spirit On The Water (Bob on keyboard)
6. Things Have Changed (Bob on keyboard)
7. If You Ever Go To Houston (Bob on keyboard)
8. A Hard Rain's A-Gonna Fall (Bob on keyboard)
9. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
10. Po' Boy (Bob on keyboard)
11. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
12. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
(encore)
13. Jolene (Bob on keyboard)
14. All Along The Watchtower (Bob on keyboard)
Review: South Bend,
Indiana - Coveleski Stadium - July 4, 2009
by Bob Shiel
Yankee Doodle Dandy ha dato l’inizio allo show con le luci e le vibrazioni
festive dell’Indipendence Day , ancora una volta abbiamo cercato di
immaginare che canzoni i ragazzi avrebbero suonato. Nessun sorriso da parte
di Bob ancora , mentre si buttava dritto in Rainy day women , e Bob eseguiva
alcuni riff con una Les Paul , tenendola piegata ad un angolo di 45° ,
diversamente da come è solito imbracciare la Fender. Ho sempre amato il
suono delle vecchie chitarre , che danno sensazioni serie , la canzone ,
naturalmente , ha eccitato la folla. Bello vedere Dylan così in forma in
questi giorni.
In 8° fila al centro del palco , la visione del lato sinistro di Bob Dylan
era perfetta , specie quando girava la testa verso di noi nel cantare. Sono
stato fortunato ad avere vicino a me Marianela , dal Perù , che non aveva
mai visto un concerto di Bob.
E’ stato un piacere introdurla a questa fetta di America , e nella festa del
4 luglio. Parlavamo di stivali , ma quelli di cuoio spagnolo non c’erano
stasera , male.
Comunque , il suono era graziosamente orribile , con troppa batteria e basso
sul fronte , così ci siamo spostati al lato del palco per gli ultimi 3 di
solo 12 canzoni....
This weel’s on fire è stato l’highlight per me. Siamo andati dietro al palco
per LARS , è stato divertente osservare le faccie estasiate che avevamo di
fronte. Un solo encore , All along the watchtower, chisura con una
eccellente performance....solo 12 canzoni.
La mia valutazione di questa band : d’accordo che hanno percorso una
lunghissima via , e quello che fanno è superlativo.... , ma... io preferisco
il suono della string band di Charlie e Larry...di fatto.
Lieve delusione : Non una canzone da TTL , un disco che amo veramente. Lo
show sarebbe stato più pepato con qualche brano di quell’album. , mi
piacerebbe avere un bootleg dal vivo dell'album, o due , o sette.
Durante il pedestre show di Willie Nelson , siamo andato alle bancarelle a
comperare una borsa con il logo di Bob Dylan. Fortunatamente Nelson ha
suonato dopo Dylan così siamo usciti senza incontrare confusione.
La security si è completamente scordata di esaminarci , avevo una camera
digitale che si vedeva bene nella mia borsa . Loro si sono preoccupati di
ammucchiare tutti gli ombrelli contro i cancelli, lasciando la gente sotto
la pioggia che pisciava loro in testa.
Come veterano di 65 concerti , cominciati nel 1986 con il tour con gli
Heartbreakers , sono d’accordo con Adam che ha recensito il concerto dell’
Illinois pochi giorni fa , non uscirò più da un concerto di Dylan sentendomi
come se avessi realizzato il senso della vita......tuttavia non è pretendere
di più da Bob e la sua band....è una questione solamente mia....la mia mente
è meno concentrata sulla musica di Bob che una volta era tutto , ora ho una
buona vita a Chicago , è non è più il caso di andare a 10 concerti all’anno.
Ero solito andare ai concerti arrabbiato , aggressivo , parlare con la gente
come se la mia fosse la sola verità. Ieri sera ho incontrato tanto amici coi
quali ero solito andare ai concerti come per un break da un cattivo
matrimonio , per dire la verità , ma è stato bello parlare ancora
serenamente con loro.
Alla fine di tutto , Mellencamp e Dylan hanno catturato l’attenzione ,
mentre Nelson sembra non avere più l’energia di una volta , almeno , così mi
è sembrato la notte scorsa.
Review: Rothbury, Michigan -
Double JJ Ranch - The Odeum stage - July 5, 2009
by Gary Graff, Rothbury
Il primo giorno di pieno sole per il Festival di Rothbury di quest’anno ,
Bob Dylan ha mandato a casa i suoi fans con Blowin’ in the wind dopo un set
di 90 minuti , 17 canzoni per chiudere il Festival sull’ Odeum main stage.
Per il quarto show di questo U.S. Tour per promuovere il suo ultimo album ,
“Together Through Life” , Dylan e la sua band , ci hanno offerto solo una
canzone del nuovo disco , Jolene , immergendosi invece nel suo vasto iconico
catalogo che offre una vasta scelta , come Leopard Skin Pill Box Hat , una
frettolosa Tangled up in blue , Highway 61 revisited , Ballad of a thin man
, Stuck inside , LARS ed una feroce All along the watchtower.
Suonando la chitarra per le prime due canzoni della serata e quindi passando
alla tastiera e/o armonica per il resto , Dylan , vestito nero sportivo e
cappello nero , ci ha servito inoltre una ben conosciuta sequenza con Senor
, Rollin’ and Tumblin’ , Po’ Boy , Nettie Moore , Till i feel in love with
you e Thunder on the mountain.
Dylan ha chiuso il Festival di Rothbury quando il sole ed il calore ha fatto
spuntare ballerini semi-nudi , con un set potente da tenere la gente nei tre
punti principali dell’area.
Carissimo Mr.Tambourine
ti faccio sapere che è ufficialmente aperta la mia nuova pagina su YouTube.
Qui pubblicherò tutti i video che ho creato sulle canzoni di Bob Dylan.
La pagina è a questo indirizzo
Si comincia con "Dreaming of you", realizzato con foto di Kiev (la maggior
parte prese su Flickr.com) che rendono bene l'idea della povertà dei paesi
dell'Est, in particolare nelle periferie delle grandi città.
Un modo come un altro per ricordare uno dei tanti risvolti di vita di cui
sono stato testimone nel mio primo viaggio nella capitale ucraina, a
dicembre.
Prossimamente, a breve, un altro video sarà pubblicato; questa volta non ci
saranno foto, ma solo immagini... immagini della Kiev di notte, davvero
fascinosa e spettacolare.
Questo prossimo video è quasi terminato ed è sulla musica di "Moonlight".
Ne ho in cantiere altri due, ma per adesso non ti svelo la sorpresa...
Un abbraccio
Alex
Caro Al , davvero un magnifico lavoro ,
l'ho propio guardato con piacere , ora sono impaziente per le altre sorprese
, ma sò che ci vorrà del tempo. Credo che il tuo video sarà apprezzato anche
da molti Maggiesfarmers ! Ciao , a presto.....
Set list: Rothbury, Michigan -
Double JJ Ranch - The Odeum stage - July 5, 2009
1. Leopard-Skin Pill-Box Hat (Bob on guitar)
2. Señor (Tales Of Yankee Power) (Bob on guitar)
3. Tangled Up In Blue (Bob on keyboard)
4. Rollin' And Tumblin' (Bob on keyboard)
5. Spirit On The Water (Bob on keyboard)
6. High Water (For Charley Patton) (Bob on keyboard, Donnie on banjo)
7. 'Til I Fell In Love With You (Bob center stage on harp)
8. Po' Boy (Bob on keyboard and harp)
9. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
10. Ballad Of A Thin Man (Bob on keyboard)
11. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again (Bob on keyboard)
12. Nettie Moore (Bob on keyboard, Donnie on viola)
13. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
14. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
(encore)
15. Jolene (Bob on keyboard)
16. All Along The Watchtower (Bob on keyboard)
17. Blowin' In The Wind (Bob on keyboard and harp, Donnie on violin)
Review: Sauget, Illinois -
GCS Ballpark - July 2, 2009
by Mike Mahoney
E’ stata la prima notte a Ballpark , è stata la seconda notte del tour.
Dylan e la sua band hanno fornito un duro , ben confezionato----ma pedestre
show.
Stasera ha debuttato “This dream of you “ da TTL. Ben fatto , ma da questa
canzone manca la fisarmonica che è il motore del suono bordertown. Dylan si
è allontanato dalla tastiera , è venuto al centro del palco , ha preso la
chitarra e l’ha suonata da li.
La nuova canzone ha preso di sorpresa molta gente. E’ difficile dire quanti
Bobcats c’erano fra le 5-6.000 persone del pubblico , ma non è che tanti
hanno riconosciuto il debutto della canzone.
Apparentemente a Dylan sembra piacere “Forgetful Heart” , l’ha suonata di
nuovo l’altra sera a Sauget. Questo è diverso in lui , la messa in scena.
Zimm sembrava uno di quei neri gambler delle Riverboat ( hey , siamo a poche
miglia dal Mississsippi , sulla riva di St.Louis) è venuto al centro del
palco , non ha preso la chitarra , nient’altro se non il microfono e
l’armonica. Aveva il feeling di quando faceva i set acustici ad inizio
carriera , con solamente una leggera base di chitarra e nient’altro. E’
stato un lavoro fatto senza rete. Dylan e la band hanno fatto una esecuzione
della canzone come da disco. Ha anche fatto qualche passo verso il lato
sinistro del palco , come per stabilire una connessione con il pubblico. E ,
di nuovo , molti non hanno riconosciuto la canzone. Jolene è stata la terza
canzone da TTL. Deve essere orgoglioso di questa canzone , è stata l’opener
degli encore. Hanno fatto un gran lavoro con questa , stavano suonando una
grande canzone.
Il problema però , è che questa canzone è fatta per dar sfogo alla musica ,
è un pezzo fatto su misura per una lunga e divertente jam , stasera , almeno
, è stato così , ha tenuto tutti in scacco. Jolene , tuttavia , promette di
essere un vero e proprio stomper ( che fa battere i piedi ). Per molta gente
nel pubblico è stato il calcio d’inizio della festa del 4 Luglio. E’ stato
molto di più di un evento familiare.
Questo show ha dimostrato che la gente era desiderosa dello show ma non
solamente di Zimm come questa recensione dedicata a lui.
Quando Bob ha suonato una versione molto fedele di Don’t think twice , la
gente ha dimostrato di gradirla. In Just like a woman l’arrangiamento è
studiato per far partecipare il pubblico !
Straordinario , quando è cominciato il coro , ha lasciato che la gente
cantasse quanto voleva , non avevo mai visto questa cosa prima. Anche
Highway 61 è partita così , ma a metà , Dylan e la band si sono lanciati in
una improvvisazione che ha reso la canzone davvero interessante.
Un buono show , A ‘B’----inclusa una anteprima che è stata molto cool. Tre
canzoni non avevo mai sentito prima ( tutte da TTL ).
Ma spero che ne introduca qualche altra. Bob , devi essere meno rigido.
Set list: South Bend,
Indiana - Coveleski Stadium - July 4, 2009
1. Yankee Doodle Dandy (Bob on guitar) (song by George M. Cohan)
2. Rainy Day Women #12 & 35 (Bob on guitar)
3. If You See Her, Say Hello (Bob on guitar then keyboard)
4. Tweedle Dee & Tweedle Dum (Bob on keyboard)
5. This Wheel's On Fire (Bob on keyboard)
6. It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) (Bob on keyboard)
7. Beyond The Horizon (Bob on keyboard)
8. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
9. Just Like A Woman (Bob on keyboard)
10. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
11. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
(encore)
12. All Along The Watchtower (Bob on keyboard
Da qui non se ne esce, puoi metterti anche la tua maglietta
della Juventus e partecipare alla sfilata del conformismo, ma questo non
cambierà la tua natura intima… La risposta sta soffiando su Facebook
probabilmente...
Prima o poi dovrai servire qualcuno: Sia esso il Demone di periferia o il
Signore nella stanza dei bottoni.
Mi muovo in una pioggia infinita, fra pagine passate che non riesco a
dimenticare. Il dolore della mia anima cede il posto alla rassegnazione,
imitazione liberatoria di una gioia. E’ questo cuore vigliacco e smemorato,
questo Nowhere perso fra la città e il deserto. Ci sono volpi che mi
tagliano la strada e una civetta che attende il rombo della mia auto ma solo
per schernirlo con il proprio sdegno. Tutte le persone cha avevano senso
nella mia vita sono perdute, e quelle che restano vicine sono la parodia di
sé. Impigliato nella malinconia, il mio cuore vigliacco brucia ancora,
sfiorato dal siero di dolore di una freccia invisibile. Sono l’unico
disposto a pagare, in un mondo che ti presenta il conto e sparisce come un
cameriere distratto.
Sono quello con un punto di vista differente anche verso il proprio
pensiero, il senso di questo Nowhere che ci abbraccia in un valzer infinito
di polvere e lacrime, sangue e pietra, cactus e whisky. Sembra un’operetta
da dieci centesimi ma è la mia vita, e cosa dovrei fare, impigliato dentro
il mio farò sarò e potrò? Qualcuno sta servendo il mio sangue nudo
ghiacciato dentro una coppa da champagne. Fate attenzione non è vino quello…
E’ la mia anima che se ne va via per sempre, mentre questa Stratocaster sta
affondando il suono nelle fiamme eterne del peccato, ancora un attimo e sarà
troppo tardi sentirla anche negli abissi infernali dove la notte e il giorno
si fondono, in un urlo di disperazione.
Minacce acuminate ingannano con sdegno, commenti suicidi sono strappati
dalla cuffia d'oro dello stolto. Il vuoto corno suona parole sprecate che
avvertono che Egli non è impegnato a nascere è impegnato a morire. Pagina di
tentazioni vola via al di fuori della porta la segui e ti trovi in guerra
vedi ruggire cascate di pietà ti viene da lamentarti ma a differenza di
prima scopri che saresti solo un'altra persona che piange.
E il Minotauro, sperduto tra la folla e la follia del mondo, indossò un
elmetto conformista. Soltanto un ridicolo cappellino da baseball, uno dei
tanti persi tra la moltitudine delle nostre capitali. E mi domando per cosa
hanno lottato i nostri (antichi) avi?
E per cosa ha lottato Ulisse, Teseo o Giasone? Per quale motivo mi sveglio
ogni giorno dal lato sbagliato del letto; e mi faccio la barba con la
lametta sbagliata, quella che assieme ai peli si porta via, ogni volta, un
pezzetto della mia innocenza, del mio candore. Oh, Linfa vitale e carburante
per velivoli fatati in questa notte infestata da spettri di rivalsa e
rancore!
I sacerdoti stanno annunciando di malvagi destini, e gli insegnanti di ieri
spiegano che il saper attendere può condurre a mance da cento euro. Le
divinità si nascondono dietro i loro cancelli, ma persino il presidente del
consiglio a volte deve presentarsi nudo…
Questa notte siamo usciti con nostri scudi di guerra, siamo usciti coi
nostri elmetti conformisti, siamo usciti per gridare il nostro dissenso,
però stavano tutti dormendo e noi, sparuto drappello di Visionari, ci siamo
confusi tra le ombre della notte, sconfitti da Kaos e dal regno delle
tenebre ci siamo rifugiati in una capanna di sogni infranti, in riva al mar
Tirreno…
Chi diavolo racconterà mai questa storia, se neppure il mio cuore stremato
riesce a trattenerla? Ho visto danzare l’innocenza di Ismene in una ridda di
disperata speme e brama di vivere in Via della Povertà… Va tutto bene,
adesso Madre, sanguino solo un po’ sotto questa giacca di pelle nera… Terrò
duro e continuerò il mio percorso lungo questo Nowhere in questa infinita
notte, di battaglie e cuori spezzati, calabrese…
Ancora una volta la breccia, ancora una volta provo un respiro lungo che si
spezza a metà in un urlo di rancore e sopravvivenza…
Il sacrificio di Demetrio, che inconsapevolmente ha ricercato la sconfitta e
la morte come unica possibile soluzione di redenzione. C’è solo una cosa che
interessa a Demetrio, non riportare a casa la sua anima fragile, ma il
respiro epico del Mito, dell’attimo che diviene eterno fino a svanire nella
leggenda: la sua…
“Non è ancora esistito un individuo vero, capace di vivere, capace di
morire. Soltanto ammalati, sciocchi e tragici, lugubri e ridicoli, che a
volte hanno persino sperato di arrivare all’ideale per mezzo di un Miracolo,
con la semplice forza del grande desiderio di arrivarci. Ma di solito
costringendo l’intero genere umano a credere in loro con la prepotenza”
(Saul Bellow “Herzog”)
Review: Milwaukee, Wisconsin -
Summerfest - Marcus Amphitheatre - July 1, 2009
by Adam Selzer
Il mio amico Michael , sua moglie , Io e mia moglie Jill , abbiamo lasciato
Chicago abbastanza presto per evitare il traffico di punta.
Avevo immaginato la summerfest come uno di quei festival musicali tipo Music
Midtown o River Stage , etc. , ma è stato molto più di una festa di paese ,
ovunque guardavi , la gente vendeva cibo su spiedini , c’era un ragazzo su
un monociclo che faceva il giocoliere col fuoco , bel modo di ammazzare il
tempo in attesa del concerto. Il problema , in quell’atmosfera da circo , è
che sembrava che il concerto fosse un riempitivo ( Willie aveva suonato in
modo adeguato ) , ma quando Dylan è salito sul palco ogni cosa è cambiata.
Le prime tre canzoni alla chitarra sono state abbastanza tranquille , non
c’era niente di sbagliato in esse , niente upsinging o altre cose , ma
l’aria si stava riscaldando , davvero.
Per Mobile si è trasferito all’organo , tirando fuori l’inferno dallo
strumento.
Come fa spesso in questi ultimi tempi , trova un riff e ci canta intorno
costruendo la melodia.
Qualche volta penso che basi il cantato intorno al punto di vista narrativo
( sono quasi sicuro che faccia così ) , ho sentito storie diverse narrate
nella stessa canzone notte dopo notte , e adesso , solo occasionalmente
prende un diverso spunto narrativo , ma questo modo si presta al suo tipo di
voce molto emozionale. E’ stata una grande Mobile , ed è stata solo una
delle tante.
Il vocal di Bob è stato grande in tutte , sugli standard del 2009. La voce è
un pò rauca , a volte troppo , ma il cantato era forte come negli anni
passati , lui metteva il massimo sforzo nel cantare come faceva dieci o
undici anni fa , in molte occasioni , come Mobile o Desolation Row la voce
sembrava quella dei tempi passati.
Desolation Row è stato il momento più forte del concerto , iniziata con
chitarra acustica e organo , Bob ha cantato come se stesse narrandola ad un
programma radiofonico , e l’intensità cresceva di momento in momento , senza
che certi passaggi lirici potessero fermarla , ci sono stati diversi momenti
simili nella serata , ma è sempre riuscito a coprire col suo modo di cantare
questi momenti , è stato un progresso , ed in qualche modo lo show è stato
migliore del solito.
Un particolare interessante che abbiamo notato tutti , il riff di “If you
ever go to Houston” era escluso da questo arrangiamento. Ha funzionato ,
credetemi.
Po Boy è stata dinamite , stesso arrangiamento della primavera , stessa
durezza , canto accurato.
A questo punto mi sono girato verso Mike e gli ho detto “ Man , stiamo
sentendo una canzone dal nuovo album” , cosa molto rara , uno show dove non
avevamo nessuna idea di quello che sarebbe accaduto. Era naturale aspettarsi
qualche premiere dal vivo , è stata il calcio d’inizio di questo Summer tour
, queste sono sempre cose da greatest hits ( lo sono da anni ed anni ).
Cominciavamo a capire quanto eravamo stati fortunati a sentire Houston.
Ma allora Bob ha abbandonato l’organo , armonica in mano , per una
incredibile versione di Forgetful Heart , Live premiere ! Centro ! E
non una anteprima qualunque , ma una fantastica anteprima.
Bob stava al centro del palco , suonando l’armonica tra un verso e l’altro ,
mentre la band suonava un rigido arrangiamento acustico che richiamava “What
was it you Wanted”. Diversa dalla versione dell’album – aspetto con
impazienza l’Mp3. E’ stato uno di quei momenti per i quali preghi quando vai
da uno show all’altro , Mike ed io eravamo attenaglliati da quella tensione
come quando andavamo al banco dei pegni nei nostri giorni del college.
Summer Days è suonata come al solito , eccetto che Donnie suonava una più o
meno inudibile tromba. Finita questa Bob si è lanciato in un riff d’organo
che si è trasformato in un pieno strumentale , e la tromba si sentiva forte
e chiara. Noi discutevamo se questa era un’altra canzone o l’estensione di
Summer Days ( cosa che sembrava essere ). Finito il pezzo strumentele , Bob
ha presentato la band ed ha detto “ Donnie Herron alla tromba”.
Poi è tornato all’organo per una bella LARS , con un organo divertente.
Poi gli encore , bello è stato sentire un’altra anteprima con “Jolene” , ma
non è stata niente di speciale , come nel disco , è un divertente ballabile
senza niente di sbagliato , ma non certo una canzone che lascia il segno.
Watchtower ha chiuso lo show.
Non sono mai andato via da uno show di Dylan sentendomi come se avessi
capito di più il senso della vita – sarà che sono troppo vecchio o sarà che
me lo sono sempre immaginato -. Non vado in giro a dichiarare che gli show
attuali sono di livello più scarso di quelli del 1999 , ma , in qualche modo
, sono superiori ( gli arrangiamenti sono spesso noiosi e sembrano una lunga
jam , le melodie spesse volte sono cambiate , e questo è stato da un certo
punto di vista uno show terribile.
Bob mette molto nel cantato , gli arrangiamenti poco originali , qualche
volta avventurosi. Per la maggior parte questo non è stato uno nuovo show ,
ma la continuazione dello Spring tour , ma la tromba , la strumentazione e
la meravigliosa Forgetful Heart dimostrano che la sperimentazione e la
risultante evoluzione , che era apparsa negli Mp3 dello Spring tour sta
continuando. Le cose sembrano buone per il futuro. Eravamo gasati sulla via
del ritorno , ed anche la fermata in un triste bar per uno spuntino nel
midwest non ha ucciso il nostro entusiasmo .
Set list: Sauget, Illinois - GCS
Ballpark - July 2, 2009
1. Watching The River Flow (Bob on guitar)
2. Don't Think Twice, It's All Right (Bob on guitar)
3. The Levee's Gonna Break (Bob on keyboard)
4. Spirit On The Water (Bob on keyboard)
5. Things Have Changed (Bob on keyboard)
6. Just Like A Woman (Bob on keyboard)
7. Honest With Me (Bob on keyboard)
8. Forgetful Heart (Bob on harp center stage - no keyboard)
9. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
10. This Dream Of You (Bob on guitar)
11. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
12. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
(encore)
13. Jolene (Bob on keyboard)
14. All Along The Watchtower (Bob on keyboard)
Bob Dylan-Forgetful Heart First Live Performance
Ever,Milwaukee,July 1, 2009
a
Venerdi 3 luglio 2009
Set list: Milwaukee,
Wisconsin - Summerfest - Marcus Amphitheater - July 1, 2009
1. Cat's In The Well (Bob on guitar)
2. It Ain't Me, Babe (Bob on guitar)
3. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on guitar)
4. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again (Bob on keyboard)
5. Blind Willie McTell (Bob on keyboard)
6. Desolation Row (Bob on keyboard)
7. Honest With Me (Bob on keyboard)
8. Po' Boy (Bob on keyboard and harp)
9. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
10. Forgetful Heart (Bob on harp center stage - no keyboard)
11. I Don't Believe You (She Acts Like We Never Have Met) (Bob on keyboard)
12. Love Sick (Bob on keyboard)
13. Summer Days (Bob on keyboard, Donnie on trumpet)
14. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
(encore)
15. Jolene (Bob on keyboard)
16. All Along The Watchtower (Bob on keyboard)
BOB DYLAN "Like A Rolling Stone" 7/1/09 Summerfest Milwaukee
BOB DYLAN "I'll Be Your Baby Tonight" 7/1/09 Summerfest
Milwaukee
Bob Dylan-Jolene, First Live Performance
Ever,Milwaukee,July 1, 2009
La voce di Dylan nel prossimo album dei Beastie Boys
The Beastie Boys hanno aggiunto Bob Dylan al loro nuovo
album di prossima uscita - la leggenda folk rock farà una comparsa a
sorpresa il nuovo album del trio.
I Beastie Boys Ad-Rock e Mike D sono stati storditi nel sentire il loro
idolo musicale discutere la loro musica sul satellite radio show e hanno
deciso di campionare la voce di Dylan che aveva espresso parole d’entusiasmo
per il loro disco di prossima uscita, Hot Sauce Comitato Pt. 2.
Parlando al sito DrownedinSound.com, Mike D, aka Mike Diamond, hanno detto ,
"Bob Dylan è uno dei più grandi cantautori di tutti i tempi. Quando si pensa
ad un songwriter, si pensa a lui, a Gordon Lightfoot; non ce ne sono molti
altri.
"Ha passata una delle nostre canzoni e ha parlato di noi, è un nostro grande
fan. Così abbiamo pensato di inserire la sua voce in un pezzo di Hot Sauce
Comitato Pt. 1. che sarà sul mercato nel mese di settembre (09).
Toghether Through Life - di Riccardo Rendaclicca qui
a
Mercoledi 1 luglio 2009
Dylan e McCartney , sarà una speculazione ?
By William Routhier
Bob Dylan e paul McCartney si conoscono da 40 anni. Nel 1964 , Dylan ed i
Beatles si incontrano per la prima vola a New York , e la storia famosa dice
che Dylan li iniziò al fumo.
Attraverso gli anni , Dylan divenne amico di George harrison , suonando nel
concerto per il Bangladesh , scrivendo assieme “If not for you” , suonando
nei Travelling Willburys. Nelle più recenti interviste , Dylan ha espresso
la sua ammirazione per il talento di Paul McCartney e per risposta
MacCartney ha dichiarato che lavorare con Dylan è sempre stata una delle sue
maggiori ambizioni.
Questo è quanto si sa , ma piani non ne sono ancora stati fatti , rimane
solo il dubbio che possa essere una grossa speculazione musicale.
Ne Dylan ne McCartney hanno lasciato depositarsi della polvere sulle loro
carriere , entrambi sono ancora creativamente attivi.Dylan è costantemente
in tour e McCartney sarà con la sua band nel Nordest questa estatae.
L’ultimo CD di Dylan , Together Through Life , ha raggiunto il primo poste
nelle classiche USA ed Inglesi. McCartney con il suo “Memory Almost Full” ha
raggiunto il n° 3 nella classifica di Billboard , ed entrambi i dischi hanno
ricevuto molte lodi nelle recensioni.
McCartney ha anche realizzato un CD in collaborazione con Youth , musica
d’ambiente con voce , chiamato “The Firemen” , musica graziosa per unpo di
64 anni , il testamento della vena creativa di Paul.
McCartney e Dylan sono le parti estreme dello spettro esaminando il loro
stile compositivo – McCartney è un genio di melodie memorabili e Dylan è
conosciuto come genio nella impostazione lirica dei testi nella struttura
musicale. Entrambi si ammirano , tuttavia sarebbe affascinante se questi due
giganti della musica moderna si unissero per creare delle canzoni. Che tipo
di collaborazione sarebbe resta solo da vedere. La notizia è interessante
per tutti i fans di entrambi.
Se abbastanza fans chiederanno questa cosa avendo il sospetto della
speculazione chi lo può dire ?
Dylan e McCartney potrebbero fare le spallucce e dire – " Che diamine , con
tutte le cose strane che sono accadute.....”
Hey Mr. Tambourine,
ma quanti punti mi hai attribuito per le risposte all'ultimo quiz? nella
talking di lunedì 29 ti sei dimenticato di indicarlo!!!! io non mi ricordo
il punteggio precedente e quindi non sono in grado di verificare, ma ho come
l'impressione che i conti non tornano. Vedi un pò tu. Forse gli altri amici
sono più attenti di me e possono darci ragguagli. Magari è un impressione
errata.
A parte ciò, ho visto che domani sera c'è un concerto dei Blackstones ad
Erba. Se, come penso, sarai loro ospite, porta ai simpaticissimi Mick,
Lanny, Riky, Frank e Sir Darius un carissimo saluto, nonché un abbraccio
speciale a Michele. Accidenti quanto mi piacerebbe partecipare, ma è proprio
impossibile, per una molteplicità di motivi, non ultimo il fatto che giovedì
mattina sono in ospedale per gli ennesimi controlli. Spero vivamente che
presto i Blackstones annunceranno una esibizione in una località meno
distante da Roma e che Michele vi partecipi. Mi farebbe molto piacere
incontrarli ed ascoltarli e passare una bella serata come quella dello
scorsa estate. Magari, con l'occasione, puoi sentire se c'è qualcosa in
vista.
Un bacione a te, ed uno a tutti gli altri carissimi amici.
Marina
Cara Marina , ti ho attribuito 24 punti
, ecco la classifica precedente :
1) Benedetto................113 punti
2) Stefano Catena......... 92 punti
4) Otello....................... 90 punti
3) Marina..................... 88 punti
5) Alessandro............... 32 punti
6) Dario..........................2 punti
e quella attulale :
1) Benedetto................140 punti
2) Stefano Catena....... 116 punti
4) Otello..................... 114 punti
3) Marina................... 112 punti
5) Alessandro............... 56 punti
6) Dario..........................2 punti
Come vedi , 88 + 24 fa 112 , credo sia
tutto regolare :o)
Al concerto dei Blackstones andrò in
compagnia di Michele "Napoleon in rags" e ti saluteremo tutti , sono certo
che anche loro avrebbero gradito passare qualche altra ora in tua compagnia
, sarà per la prossima volta , magari con meno distanza in mezzo ! Rinnovo i
miei auguri per la tua completa guarigione. Un abbraccio , Mr.Tambourine