MAGGIE'S FARM sito italiano di BOB DYLAN |
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"BRINGING IT ALL BACK HOME TO ERBA"
THE BLACKSTONES IN CONCERT Special Guest Star:
Michele “Napoleon in rags” Murino |
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Hurricane
The Blackstones:
Devo ammettere che viaggiando verso Erba mercoledì sera avevo un occhio
sulla strada e uno che guardava le enormi nuvole grigie sopra di me.
Arrivando ad Erba trovammo tutte le strade bloccate al traffico, dato che
era la Notte Bianca della cittadina che avrebbe offerto molti spettacoli per
strada e negozi aperti. Il nostro unico interesse, però, era lo spettacolo
speciale che ci sarebbe stato nel cortile di Casa Colombo, una
bellisssima venue con due pini secolari che erano uno spettacolo , col
palco piazzato fra i pini , dove la Tribute Band numero uno in Italia ci
avrebbe regalato uno show con l’attrazione aggiunta di Mr. “Nap in Rags”
Michele Murino in persona.
I shall be released fu ancora meglio e Frank riuscì finalmente a convincere
il fonico ad alzare il volume della sua chitarra solista così che quando
arrivò il momento di Highway 61 i ragazzi erano un fiume in piena. Il riff
fu suonato con grinta e la band spingeva con tutti e quattro i cilindri.
A beneficio di tutti e soprattutto dei non dylaniani, Michele interveniva
tra un numero e l’altro per dare un breve riassunto della canzone
successiva, parlando del suo significato, il suo tempo e luogo nella storia
quasi cinquantennale di Dylan. Parlando con ospiti e amici del pubblico,
notai come queste informazioni fossero ricevute e molto apprezzate. Con il
suo stile pulito e raffinato, Michele fa del suo lavoro di Capo del
Cerimoniale il suo asso nella manica. Baudo, presta attenzione!
Lay Lady Lay, eseguita in chiave reggae , un’altra canzone apprezzata dal
pubblico e interpretata molto bene. Un altro breve interludio di Michele e
torniamo subito alla musica con Mr. Tambourine Man e Rainy Day Women # 12 &
35. A questo punto, la band andava a tutta birra e l’highlight della serata
stava per arrivare con I’ll Remember You e Hard Rain. Biagio mi guardò e
confessò “Wow, mi viene voglia di rinunciare a suonare Dylan” mentre
Giancarlo continuava a ripeteva quanto gli piacesse ascoltare Michele “e
quanto è bravo”.
Una canzone scivolava dentro l’altra e affondava naturalmente nella
prossima: When I Paint My Masterpiece, You’re A Big Girl Now e Don’t Think
Twice si susseguirono e terminarono in quello che sembrò come un istante.
Lanny suonava come un orologio senza mai sbagliare una singola nota ed
insieme a Ricky metteva le basi per una sezione ritmica perfetta. Mick
aveva il pubblico nelle sue mani mentre Sir Darius, una volta trovata la
corretta bilanciatura del suono dopo le prime canzoni, faceva uscire un
tappeto di suono dal suo Hammond e Frank era solo … beh, Frank! Suonava la
sua Strat a tutto gas, sicuramente imprecando per il fatto che non poteva
aumentare il volume come avrebbe ovviamente voluto ma, suonando all’aperto
in centro città , con case a ridosso, alcune norme e regole dovevano essere
rispettate.
Ancora non contenti, Frank iniziò a suonare l’intro di All Along The Watchtower e , prima che ce ne accorgessimo, iniziò un’altra improvvisata sessione
jam con Ricky che si scatenava sulla batteria.
Oltre due ore di musica meravigliosa che stavano arrivando alla conclusione.
Il pubblico era felice, Sindaco e autorità comunali ancora di più , Michele
ed i Blackstones erano felici per la riuscita dello show e per il tempo
passato assieme , e persino il tempo rimase bello. Cos’altro si può
chiedere di più?
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