MAGGIE'S FARM

sito italiano di BOB DYLAN

PARTE 406

 

5243

Complimenti per la serata di sabato allo spaziomusica di Pavia! Bravissimi i John Train, e fortissimi i membri dello Zimmerman Circus: ma si esibiscono spesso? dove si possono rivedere?
Ciao! Carlo

Giriamo la domanda ai diretti interessati .
 

I John Train (a dispetto del nome si tratta di una band, avete inteso perfettamente) compiono un evidente quanto inatteso balzo in avanti, mettendo a punto un delizioso gioiello folk-rock, che spicca tra le sorprese più appaganti di questo pungente inverno. Le tonalità evocative e bucoliche di Looks Like Up sono tra l'altro l'ideale compendio ad un tale clima, favorendo probabilmente l'assimilazione ed il lusinghiero giudizio finale sul disco in questione. Accantonate momentaneamente queste suggestioni ambientali, va riconosciuto senza mezzi termini che il talento intravisto nelle note del precedente Angels Turned Thieves si è trasformato in qualcosa di estremamente concreto, frutto di una sensibilità interamente attribuibile al bravo Jon Houlon, chitarra, voce ed autore unico del progetto John Train. Adagiandosi prevalentemente su sonorità elettro-acustiche, infarcito com'è di mandolini, dobro e steel guitars, Looks Like Up sposa le antiche radici dei monti Appalachi con la poesia di un folk-rock dalle reminiscenze seventies, tra il Bob Dylan di John Wesley Harding, i Byrds infatuati dal country più rurale e soprattutto l'indimenticabile e monumentale opera della Band. Senza arrampicarsi in pericolosi ed ingenerosi raffronti, numerose sono le suggestioni in comune, a partire dalla sezione fiati in Misery loves company e 500 miles, forse i due brani più commoventi del disco

http://www.trainarmy.com/

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Zimmerman Circus :

Uno splendido insieme di musicisti pavesi che si ritrovano direttamente sullo stesso palco per un omaggio all intramontabile Bob Dylan, suonando materiale Dylaniano prevalentemente dagli anni '60, senza prove, lasciando spazio alle improvvisazioni, avvicinandosi allo stile di una contemporanea Rolling Thunder (la famosa tourneè zingaresca del 1975). Gli ospiti: Matteo Callegari: Voce e quel che trova; Dario Gravina: Tromba; Francesco Montesanti: Chitarre; Paolo Terlingo: Voce e chitarra; Elisabetta Verri: Voce; ed altri....forse

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

questo è quel che ti posso dire adesso , aspettiamo loro per notizie più dettagliate , ciao ,

Mr.Tambourine

 

5244

DUE MAGGIESFARMERS VENDONO I LORO BIGLIETTI PER I CONCERTI DI DYLAN A TRENTO E BERGAMO

ciao a tutti! vendo un biglietto per il concerto di Dylan a Trento il
prossimo 16/06, primo anello numerato, al prezzo di 55.00euro spese di
spedizione escluse via corriere. per contattarmi:
ilariamorotti@virgilio.it
grazie,
ilaria


°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

ciao mi chiamo Stefano,
ti volevo chiedere se mi potevi pubblicare sul
sito la messa in vendita
di un biglietto per il concerto di Bob Dylan a
Bergamo del 26\06\08. lo
vendo perche non posso più andare. il
biglietto è per il secondo
settore, fila 3, posto 6. lo vendo a 50€ che
è il suo prezzo originale.
il mio numero di tel è
3398840518. ti ringrazio in anticipo. ciao

 

5245

Ciao Mr.Tambourine , mi sai dire quando esce il DVD di I'm not there ? Grazie , Marina .

In America è uscito il 6 maggio , ho appena ricevuto la notizia da bobdylan.com , in Italia non si sà ancora , ma non passerà molto tempo , sii paziente ancora un pò....

questa è la foto che mi hanno mandato , ciao

Mr.Tambourine

 

5246

Dario Twist of fate risponde ad Angela (vedi 5240)

Mentre leggevo la talking mi trovavo in un piccolo appartamento su North Main Street, stavo ascoltando "Glory Box" nella versione lunare e lirica di John Martyn.

Volevo ringraziarti per la tua nota, e darti una dritta, nelle passate talking compaiono alcune mie composizioni ed in particolare nella talking n 401 c'è il racconto "If you see her say hello"

Link: 
http://83.103.52.33/maggiesfarm/talking401.htm

forse ti era sfuggito...

Ti consiglio di dare un'occhiata anche alle talking 399 e 400

purtroppo la farm ha subito una piccola rivoluzione e come sempre accade abbiamo rinunciato prima al superfluo (vedi l'assenza di nuovi fantaracconti) concentrandoci sulle cose fondamentali... grafica, nuovo assetto, impostazioni...

anzi Mr tambourine sta facendo miracoli...
e chi lo critica dovrebbe fare un esamino di coscienza, a mio avviso, perchè pesante è l'onere della corona e sostuire Murino è come sostituire Keith Richards nei Rolling Stones... 

In più sto completando in questi giorni due nuovi racconti
"E aspetterò domani per avere nostalgia" e "Lady Midnight, la fuggitiva"
Con i consueti riferimenti a Dylan, De Andrè, Leonard Cohen, Nick Drake, Edgar Allan Poe e Giovanni Bivona
Che fanno da colonna sonora ad "un bel pezzo" della mia recente parabola esistenziale.

Cmq se ti va di ricevere i miei scritti in anteprima basta scrivermi una mail all'indirizzo
0984@libero.it
metti come titolo "sono Angela di Maggies Farm" e ti invierò il nuovo materiale, mi piace molto questa condivisione comunitaria, questi tam tam e passa parola. unica forma di comunicazione dignitosa, a mio avviso.

Da queste parti sono ben viste anche le critiche costruttive
Ultimamente, ad esempio mi hanno dato dell'intellettualoide saccente, presuntuoso e patetico poeta del c.zzo!

.ma forse me lo sono meritato! In qualche modo.

Per quanto riguarda Davide "The Saint" Imbrogno, ti ricordo che il suo libro "La Gloria dell'Indigente" edito da Ibiskos, sta riscontrando un notevole successo di critica, in quanto "opera di grande abilità tecnica che denota una tenace maturità compositiva" ( De Luca).   ti consiglio di visitare il suo myspace, e di restare connessa perché sentirai sicuramente parlare di lui in futuro.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Per Mr Tambourine.
più che innamorato, sono in fase romantico - depressa - crepuscolare (alla Pat Garrett & Billy the Kid)
e molto autolesionista.
Dato che un'altra critica ricevuta è che ci si innamora sempre in due, mentre da soli si può essere soltanto morbosamente attratti (in modo ossessivo !?!)
 

Ho incontrato per strada un uomo molto povero ed innamorato, portava un vecchio cappello ed un cappotto strappato.          
L'acqua gli entrava nelle scarpe e le stelle nell'animo. ( Victor Hugo )

:o) Mr.Tambourine

 

5247

Ciao cari,
sono un buon dylaniano anche io.
Vi scrivo per chiedervi
un'informazione.
Dove si trova la versione originale di "I'll keep it
with mine"?
Voglio dire: io conosco quella che è sul bootleg ufficiale.
Ma mi risulta che sia una versione b.
Ce n'è un'altra, che tra l'altro
si può ascoltare anche digitando il nome di dylan e il titolo, su
youtube, e che un po' compare su "I'm not there".
Mi potete far sapere
qualcosa?
Grazie
Davide
Libreria Voland - Cisterna
 

Ciao Davide , senza dubbio la versione originale si trova su "Biograph" del 1985 , la seconda su "The Bootleg series volumes1-3" del 1991, anche la pagina del sito ufficiale di Dylan indica così , clicca sul link sotto per verificare :

http://bobdylan.com/moderntimes/songs/keepit.html

Invece per le versioni di youtube :

http://it.youtube.com/watch?v=qYwwfymc9hQ  questa è la versione originale

http://it.youtube.com/watch?v=h24d21LM-XE  questa è la versione della Bootleg series

su Youtube trovi inoltre la versione di Nico : http://it.youtube.com/watch?v=EcXFunZfM7U 

alla prossima :o)

Mr.Tambourine

 

5248

Ciao tambourine , mi chiamo Mario e sono un affezionato dylaniano , ho trovato queste due citazioni in internet:

I Beatles sono andati via trent'anni prima averci annoiato.

I Rolling Stones continuano a non volersene andare via trent'anni dopo aver cominciato ad annoiarci.

Io ci ho aggiunto questa:

Dylan ci annoia da 50 anni , che bello !!!!

concordi ? ciao .

Pienamente Mario , ma penso che siamo davvero in tanto a concordare con te !!!!!! , ciao :o)

Mr.Tambourine

 

5249

TRADUZIONE WORKINGMAN'S BLUES # 2

Ciao Mr. Tambourine,
stavo riascoltando con maggiore attenzione al testo la canzone in oggetto
(la mia preferita di quell'album) e se la chiave di lettura, come credo,
debba essere quella di un lamento della "classe operaia" in questa nuova era
di pensiero unico... allora la traduzione che ho trovato su Maggie's Farm
non mi soddisfa. Intanto credo che nel testo originale non ci sia "hunger"
ma "anger" che in quella sintassi è anche un modo di dire. Non sarebbe la
prima volta che Dylan gioca sulla pronuncia in modo così ambiguo e felice
(gut è budella, ma è anche inteso come fegato, coraggio).

Ti mando in allegato la traduzione riveduta e corretta secondo questo punto
di vista.
Il succo della canzone sarebbe, IMHO, "Guardate (dice l'operaio al
capitalista), l'Unione Sovietica è andata (the place i love best) e voi ora
ci avete ridotto alla miseria, possiamo ancora volerci bene (gonna give you
another chance), ma tra un po' non ce la facciamo più e allora saranno
casini".

Se possibile, mi piacerebbe anche sapere cosa ne pensa Michele della
traduzione riveduta.

Ciao!
Bruno "Jackass"
 

Ti ringrazio Bruno ,  ho messo a confronto le due traduzioni in modo da essere facilmente consultabili e paragonabili da parte di tutti i Maggiesfarmers , ho aggiunto al piede anche una diversa possibile traduzione di una frase , ora aspettiamo il parere di Michele , ciao ed alla prossima :o)

clicca qui

Mr.Tambourine

 

5250 

Ancora Dario Twist of fate

a grande richiesta (cioè per angela) ti invio un nuovo racconto con riferimenti dylaniani...
Fantaracconti Dylaniani - 

E aspetterò Domani per avere nostalgia - di Dario Twist of fate .   clicca qui

Grazie Dario , siamo tutti contenti di risentirti , ed Angela di più ancora , al prossimo fantaracconto , ciao :o)

Mr.Tambourine

                                                                                                                                                                    

5251 

Ciao , segnalo a tutti i lettori della fattoria questa versione video di I shall be released di Joe Cocker , Attilio .

http://www.youtube.com/watch?v=8paGjAeKnaM

Grazie Attilio , veramente suggestiva la voce di Joe , permettimi di ricambiare con "With a little help from my friends" che fù la più impressionante performance al Woodstock festival , Cocker veramente da brivido per tutti !!!!!

http://www.youtube.com/watch?v=eOwl_APqVm4&feature=related

alla prossima:o)

Mr. Tambourine

 

5252 

Ciao Michele... è la prima volta che scrivo a Maggie's Farm!
Vorrei sapere se potresti spiegarmi di cosa parla " Stuck Inside of
Mobile with the Memphis Blues Again" di Blonde on Blonde. è 1 canzone
bellissima! Spero in una tua risposta , a presto...
Dario


Ciao Dario
purtroppo non posso aiutarti per il semplice motivo che credo che sia
una di quelle canzoni piene di allusioni che solo Bob sa con precisione
che vogliono dire... Se qualche lettore vuole avanzare ipotesi ci
faccia sapere... Che ne pensi Mr. Tambourine? Qual è la tua
interpretazione? Io posso solo dire che Carrera in questo pezzo
pubblicato su MF avanza un'ipotesi su Grossman, il manager di Dylan, in
relazione al verso della sigaretta...
http://www.maggiesfarm.it/ferrovierecarrera.htm

ciao
Michele "Napoleon in rags"

 

BLOCCATO UN'ALTRA VOLTA A MOBILE
COL BLUES DI MEMPHIS
Parole e musica Bob Dylan

Oh, lo straccivendolo traccia cerchi
su è giù per l'isolato
gli chiederei di che si tratta
ma so che non parla
e le signore mi trattano gentilmente
e mi riforniscono di nastro,
ma nel profondo del mio cuore
so che non posso fuggire.
Oh, Mama, può essere veramente la fine
essere di nuovo bloccato a Mobile
col blues di Memphis

Shakespeare, è nel vicolo
con le sue scarpe a punta e le sue campane
Sta parlando ad una prostituta
che dice di conoscermi bene
Ed io vorrei spedire un messaggio
per scoprire se ha parlato
Ma l'ufficio postale è stato rubato
e la cassetta postale è chiusa
Oh, Mama, può essere veramente la fine
essere di nuovo bloccato a Mobile
col blues di Memphis

Mona ha tentato di avvertirmi
di stare alla larga dai binari
Ha detto che tutti i ferrovieri
bevono il tuo sangue come vino
Ed io ho risposto "Oh, non lo sapevo,
ma poi ne ho incontrato solo uno
E mi ha solo affumicato le palpebre
e forato la sigaretta" (oppure "si è messo la mia sigaretta nel pugno" *)
Oh, Mama, può essere veramente la fine
essere di nuovo bloccato a Mobile
col blues di Memphis

Nonno è morto la scorsa settimana
ed ora è sepolto tra le rocce
Ma tutti ancora parlano
di come sono stati duramente colpiti
Ma io me l'aspettavo
Sapevo che aveva perso il controllo
Quando ha acceso un fuoco sulla Main Street
e gli ha sparato dentro
Oh, Mama, può essere veramente la fine
essere di nuovo bloccato a Mobile
col blues di Memphis

Il senatore è arrivato
mostrando a tutti il suo fucile
e distribuendo biglietti gratis
per il matrimonio di suo figlio
Ed io, quasi le ho buscate
la mia solita fortuna
essere preso senza biglietto
ed essere scoperto sotto un camion
Oh, Mama, può essere veramente la fine
essere di nuovo bloccato a Mobile
col blues di Memphis

Il predicatore sembrava così sconvolto
quando gli ho chiesto perchè era vestito
con venti libbre di titoli
cuciti sul petto
Ma mi ha maledetto quando gliel'ho dimostrato
Poi ho sussurrato: "Nemmeno tu puoi nasconderti.
Vedi, sei proprio come me,
spero tu sia soddisfatto"
Oh, Mama, può essere veramente la fine
essere di nuovo bloccato a Mobile
col blues di Memphis

L'uomo della pioggia mi ha dato due cure
Poi ha detto: "Sèrviti"
La prima era "Texas medicine"
l'altra era solo "railroad gin"
Ed io come uno scemo le ho mischiate
E mi hanno strangolato il cervello
E adesso la gente diventa più brutta
Ed ho perso la cognizione del tempo
Oh, Mama, può essere veramente la fine
essere di nuovo bloccato a Mobile
col blues di Memphis

Ruthie dice di andare a vederla
nel suo locale malfamato,
dove posso guardarla ballare il valzer gratis
sotto la sua luna di Panama
Ed io le dico: "Andiamo,
Devi conoscere la mia debuttante"
E lei risponde: "La tua debuttante sa solo di cosa hai bisogno
Ma io so cosa vuoi"
Oh, Mama, può essere veramente la fine
essere di nuovo bloccato a Mobile
col blues di Memphis

Ora i mattoni giacevano sulla Grand Street
dove i pazzi al neon si arrampicano
Cadono tutti così perfettamente
Tutto sembra così ben cronometrato
Ed io siedo qui pazientemente
aspettando di scoprire quale prezzo
dovrai pagare per evitare di
passare attraverso queste cose una seconda volta
Oh, Mama, può essere veramente la fine
essere di nuovo bloccato a Mobile
col blues di Memphis

Traduzione di Michele Murino

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Oh, the ragman draws circles
Up and down the block
I'd ask him what the matter was
But I know that he don't talk.
And the ladies treat me kindly
And furnish me with tape,
But deep inside my heart
I know I can't escape.
Oh, Mama, can this really be the end,
To be stuck inside of Mobile
With the Memphis blues again.

Well, Shakespeare, he's in the alley
With his pointed shoes and his bells,
Speaking to some French girl,
Who says she knows me well.
And I would send a message
To find out if she's talked,
But the post office has been stolen
And the mailbox is locked
Oh, Mama, can this really be the end,
To be stuck inside of Mobile
With the Memphis blues again.

Mona tried to tell me
To stay away from the train line.
She said that all the railroad men
Just drink up your blood like wine.
An' I said, "Oh, I didn't know that,
But then again, there's only one I've met
An' he just smoked my eyelids
An' punched my cigarette."
Oh, Mama, can this really be the end,
To be stuck inside of Mobile
With the Memphis blues again.

Grandpa died last week
And now he's buried in the rocks,
But everybody still talks about
How badly they were shocked.
But me, I expected it to happen,
I knew he'd lost control
When he built a fire on Main Street
And shot it full of holes.
Oh, Mama, can this really be the end,
To be stuck inside of Mobile
With the Memphis blues again.

Now the senator came down here
Showing ev'ryone his gun,
Handing out free tickets
To the wedding of his son.
An' me, I nearly got busted
An' wouldn't it be my luck
To get caught without a ticket
And be discovered beneath a truck.
Oh, Mama, can this really be the end,
To be stuck inside of Mobile
With the Memphis blues again.

Now the preacher looked so baffled
When I asked him why he dressed
With twenty pounds of headlines
Stapled to his chest.
But he cursed me when I proved it to him,
Then I whispered, "Not even you can hide.
You see, you're just like me,
I hope you're satisfied."
Oh, Mama, can this really be the end,
To be stuck inside of Mobile
With the Memphis blues again.

Now the rainman gave me two cures,
Then he said, "Jump right in."
The one was Texas medicine,
The other was just railroad gin.
An' like a fool I mixed them
An' it strangled up my mind,
An' now people just get uglier
An' I have no sense of time.
Oh, Mama, can this really be the end,
To be stuck inside of Mobile
With the Memphis blues again.

When Ruthie says come see her
In her honky-tonk lagoon,
Where I can watch her waltz for free
'Neath her Panamanian moon.
An' I say, "Aw come on now,
You must know about my debutante."
An' she says, "Your debutante just knows what you need
But I know what you want."
Oh, Mama, can this really be the end,
To be stuck inside of Mobile
With the Memphis blues again.

Now the bricks lay on Grand Street
Where the neon madmen climb.
They all fall there so perfectly,
It all seems so well timed.
An' here I sit so patiently
Waiting to find out what price
You have to pay to get out of
Going through all these things twice.
Oh, Mama, can this really be the end,
To be stuck inside of Mobile
With the Memphis blues again.
 

Ciao Dario , ho aggiunto la traduzione di Michele ed il testo originale in modo che tu possa analizzare meglio la canzone , ma credo che non ci sia nient'altro da aggiungere alle parole di Michele . Tutto l'album "Blonde on Blonde" ( registrato in diverse sessions , la prima il 25 gennaio ai Columbia studios di New York , poi il 14/15/16 di febbraio e successivamente 8/9/10 marzo ai Columbia Music Row Studios di Nashville ) risente dell'influenza dello stile di vita di Dylan in quel periodo , registrazioni fra una tappa e l'altra del tour , vino , anfetamine , droga e quant'altro possibile ingerire per stare svegli e non dormire quasi mai ( tanto che Al Kooper lascerà il tour imitato da altri musicisti , al suo posto entreranno in toto gli Hawks di Robbie Roberton che in seguito assumeranno il nome di "The Band" ) . Le parole delle canzoni sono una serie infinita di "visioni" forzate dagli stupefacenti , ma pur sempre visioni descritte con una maestria mai raggiunta da nessuno , Dylan is Dylan , e su questo non si discute . Il suono del disco , la voce di Dylan , le parole delle canzoni sono il frutto di questa esperienza spinta all'estremo , Dylan sembrava un morto che cammina , e di certo il famoso incidente in moto sarà quello che paradossalmente  gli salverà la vita , altrimenti difficilmente sarebbe giunto ancora vivoalla fine del 1966 . I riferimenti nelle canzoni sono centinaia , persone , cose , vecchie ballate tradizionali , stili di vita dell' America ante-guerra che si trascineranno per anni anche dopo la fine del conflitto , ma tutte queste cose , almeno in parte , possono essere identificate solamente da coloro che gli stavano intorno od erano in confidenza con lui . Certo la frase  "She said that all the railroad men ust drink up your blood like wine" e la successiva "An' he just smoked my eyelids  An' punched my cigarette" con buona probabilità sono riferite al suo manager Albert Grossman col quale Dylan avrà molteplici divergenze fino alla separazione finale ( quando si accorse che Grossman , sfruttando il suo lavoro e la sua mente , aveva fatto più soldi di lui ). Grossman sarà oggetto anche della canzone "Dear landord" e sarà citato metaforicamente con asprezza in quel capolavoro che sarà "All along the watchtower" sempre per gli stessi motivi ( per la spiegazione più estesa della cosa vedi questa pagina di MF : http://83.103.52.33/maggiesfarm/zbabylon.htm .

 

Per completare l'opera : Una breve storia su Blonde on Blonde.

di Andrea Fedeli

Festival folk di Newport del 1965: Bob Dylan, il giovane folksinger più amato d'America, si presenta all'appuntamento accompagnato da 3/5 della Paul Butterfield Blues Band (compreso l'eccezionale chitarrista Mike Bloomfield), e inizia a lanciare bordate di musica elettrica sull'attonito pubblico, composto in massima parte da puristi del folk. In pochissimo tempo il palco diventa un campo di battaglia e Dylan è costretto ad andarsene dopo tre pezzi.; tornerà pochi minuti dopo per intonare, in rigorosa versione acustica, una profetica "It's all over now, baby blue".

Nonostante il diluvio di critiche che gli piovono addosso, Dylan porta avanti la svolta elettrica e nel settembre del 1965 incide "Highway 61 revisited", eccitante album di blues elettrico (a parte gli undici minuti acustici di "Desolation Row"), e si imbarca in un massacrante tour mondiale, che in più di un'occasione sfocia nello psicodramma collettivo. Tra le pause del tour nasce "Blonde on Blonde", capolavoro insuperato dell'arte dylaniana, nonché snodo fondamentale nell'evoluzione della musica rock.

"Blonde on blonde" è il primo album doppio della storia, in anticipo di qualche mese su "
Freak Out" di Frank Zappa, e segna il definitivo passaggio dall'era del 45 giri a quella del 33 giri; dopo "Blonde on blonde", l'album non potrà più essere concepito né come una banale raccolta di singoli, né tantomeno come una serie di riempitivi che fanno da contorno all'hit single di turno, ma diventerà il frutto unitario, indivisibile nelle sue parti, della mente e dell'anima dell'artista. Nasce di fatto la magica stagione dei concept album.

Ma la vera rivoluzione copernicana Dylan la compie sui testi, fino a quel momento il punto debole della musica rock, che abbandonano il registro della canzone di protesta e diventano ermetici, metafisici e visionari. Le canzoni di "Blonde on blonde" parlano d'amore, ma lo fanno attraverso una cascata di citazioni e riferimenti che vanno da Shakespeare a Platone, dalla poesia simbolista di Rimbaud alle vecchie canzoni dei pionieri dei monti Appalachi; inoltre, molto spesso le liriche nascono da libere associazioni mentali di immagini (emblematica in questo senso "Visions of Johanna"), e hanno un tono colto e intellettuale davvero inconsueto per l'epoca.

Da un punto di vista musicale, con "Blonde on blonde", registrato a Nashville con l'ausilio di musicisti del calibro di Robbie Robertson e Al Kooper (il suo organo è il protagonista assoluto del disco), Bob Dylan assimila definitivamente la lezione folk-rock dei
Byrds, sviluppa il blues elettrico di "Highway 61 revisited" e getta un ponte verso le nuove istanze psichedeliche.

Si parte con l'incedere caracollante di "Rainy day women nos 12 & 15", sorta di blues degli svitati con tanto di trombe da circo Barnum, voci sguaiate in sottofondo e un Dylan più sfasato che mai; il testo, censurato un po' ovunque, propone doppi sensi che rimandano al consumo di droga (la locuzione "Rainy day women" sta a indicare il nostro "spinello"). Il menestrello di Duluth è ormai morto e sepolto. Un'armonica stridente introduce il lento e viscerale blues "Pledging my time", che sembra uscito direttamente dai solchi di "East-West" della Paul Butterfield Blues Band. In "Visions of Johanna", Dylan, come Alice, passa attraverso lo specchio e si lascia andare al flusso di coscienza; le visioni d'amore allucinato delle cinque strofe del testo e il visionario accompagnamento dell'organo di Kooper si insinuano subdolamente nei labirinti della mente e gettano l'ascoltatore in un sublime stato di trance ipnotica. Indubbiamente il capolavoro dell'album, un volo pindarico dell'immaginazione verso l'infinito.

La successiva "One of us must know (sooner or later)" regala uno dei momenti più intensi del disco, grazie ai ricami della sei corde di Robbie Robertson e alle folate dell'organo, prima di esplodere nell'anfetaminico ritornello. L'orecchiabile e briosa "I want you" (il brano di maggior successo dell'album) è bella, colorata e ricca di suggestioni, come un arcobaleno dopo un pomeriggio di pioggia. Sullo stesso registro ironico di "Rainy Day women nos 12 &15", si muove "Leopard-skin pill-box hat", scatenato omaggio ai padri fondatori del rock 'n roll. "Stuck inside of mobile with the Memphis blues again" è una delle apocalittiche gallerie dylaniane di varia umanità, sulla scia di "Desolation Row".

Si prosegue con la dolce "Just like a woman", classica ed elegante ballata folk-rock basata su un semplice giro di chitarra e puntellata dai tocchi del pianoforte e dal discreto organo di Kooper; nel testo, Dylan ironizza sull'altra metà del cielo, il che gli procurerà non pochi problemi con il nascente movimento femminista. La leggiadra "Just like a woman" lascia il posto al vibrante blues di "Most likely you go your way and I'll go mine", desolato dialogo tra due innamorati giunti al capolinea della loro storia.

Uno dei vertici compositivi di "Blonde on Blonde" è sicuramente la scoppiettante "Absolutely sweet Marie" , lanciata in orbita dal maestoso riff dell'organo di Al Kooper e dall'incedere fluido della strumentazione, con in particolare evidenza il bel lavoro di Kenneth Buttrey alla batteria. L'arpeggio di chitarra in stile Tex-Mex conferisce un clima di estatica serenità a "4th time around", stralunata successione di bozzetti allegorici.

L'ideale quarta facciata del disco è interamente occupata dagli 11 intensissimi minuti di "Sad eyed lady of the lowlands", che, a modesto parere di chi scrive, è semplicemente la più bella canzone d'amore della storia della musica popolare: una struggente serenata folk di disarmante e geniale semplicità, che lascia segni profondi nell'anima. Per descrivere il brano, faccio mie le straordinarie parole del critico rock Paul Nelson, che di "Sad eyed lady of the lowlands" disse: "Una celebrazione della donna come opera d'arte, come figura religiosa, come oggetto di eterna maestà e meraviglia".

Così cala il sipario su un album straordinario, che negli anni diventerà l'ossessione di tutti i cantautori del globo, e che, soprattutto, rimane una preziosa testimonianza di come la musica rock possa trasformarsi in arte con la A maiuscola.

Ciao , alla prossima :o)

Mr.Tambourine

 

5253 

Ciao , sono Matteo Callegari di Pavia, ti ringrazio della segnalazione sul sito della serata "ZImmerman's Circus", ti scrivo a proposito dei documenti, abbiamo poche foto , perchè la sfiga ci ha perseguitato e nessuno ha avuto a disposizione un apparecchio funzionante..2 macchine scariche la stessa sera..non è male.. le uniche foto che abbiamo sono quelle scattate durante il check da mia nipote..che ha 6 anni! ...cmq non sono malaccio:-)
la serata è stata comunque registrata e mi chiedevo se ti posso mandare qualche mp3 o un mixaggio-montaggio di + pezzi , sempre in mp3, dimmi tu la durata e lo spazio che è a disposizione..
sono cmq contento perchè il concerto è andato molto bene con 1 pubblico numeroso e sopra le aspettative, mi piacerebbe riproporla anche in trasferta e quindi contattami pure x qualunque evento possa interessare, la possibilità di suonare Dylan è sempre benvenuta.
fammi sapere
grazie ancora
Matteo

 

Ciao Matteo , è sempre un piacere sapere che c'è sempre qualcuno che suona la musica di Dylan , organizzatevi meglio per le foto , ne bastano cinque o sei , anche se non siete "in concert" , poi , se risponderete alle domande di MF che elenco di seguito faremo anche per voi una bella pagina da aggiungere alla rubrica "Quelli che...suoniamo Dylan" . Per gli Mp3 non possiamo accettarli , occupano troppo spazio sul server , in genere si appoggiano tutti su Youtube per i loro pezzi , consiglio di usare lo stesso mezzo di supporto anche a voi .

Appena MF avrà l'occasione per organizzare qualche evento stà sicuro che vi contatteremo . Ora le domande :

1) Come nasce Zimmerman Circus e perchè ? - 2) La vostra formazione , che strumenti suonate , da che esperienze venite? - 3) Perchè la scelta di suonare Dylan ? - 4) Secondo voi , cosa c'è nella musica di Dylan che non trovate nella musica di altri artisti ? - 5) Qual'è la canzone che è il vostro "cavallo di battaglia" ? 6) Qual'è il Dylan a cui fate maggior riferimento ? 7) L'album e la canzone che preferite ? 8) Trovate difficoltà nel proporre Dylan ai gestori dei locali nei quali vi esibite ? 9) Se non suonaste Dylan quale altro artista avreste scelto ? 10) Pensierino finale....

Resto in attesa delle foto e delle risposte , ciao e grazie a tutti i membri della Band ,

Mr.Tambourine

  

5254

Ciao Mister,
questo video è veramente carino.

http://es.youtube.com/watch?v=HC9CE4NqKtk

Bye
Bruno jackass

 

Grazie Jack , è la stessa intervista che ho postato nelle news la settimana scorsa con i sottotitoli in italiano , solo che qui sono diverse le domande , bella idea e bel montaggio davvero , divertente , ciao :o)

Mr.Tambourine

 

5255

Ciao Tambourine,
un suggerimento: dovresti sempre pubblicare il nome di chi ti scrive. Le mail anonime non ritengo vadano bene. Se chi ti scrive non si firma, tu pubblica il suo indirizzo mail, come faceva chi ti ha preceduto.
Questo perchè già tutto quello che diciamo trova il tempo che trova, ma quando poi nemmeno ci identifichiamo con quello che diciamo, il rischio che la talkin' diventi un caos è enorme.
Magari, come nel tuo stesso caso o come potrebbe essere anche nel mio stesso caso, un'identità astratta, non bene definita, ma almeno sempre la stessa e riconducibile ad un indirizzo mail che tu puoi collegare.

Ho avuto il torto di essermi semplicemente risentito per un modo di dire che, almeno su queste pagine, avrei preferito non trovare. Tu mi hai adeguatamente e correttamente spiegato quanto era successo. Ma cosa c'entra una considerazione come quella della talkin' 5236 di lunedì scorso dove chissà chi "scrive per prendere posizione a riguardo della vicenda spalatori di san Siro o qualcosa di simile, vicenda per altro da me seguita quantomeno distrattamente". Ma di quali spalatori di San Siro si è mai parlato qui? Che posizione prendi su una cosa, se l'hai seguita distrattamente? Ma di quale facilità nel mio scandalizzarsi parli?

Ciao Tambourine e alla prossima, grazie.
Otello

 

Sono d'accordo con te Otello , terrò conto del tuo suggerimento e colgo l'occasione per invitare tutti coloro che mi scrivono a firmare le loro mail , anche con un nome inventato , non importa , almeno c'è un riferimento preciso per lo scambio di opinioni . Per quello che riguarda il pubblicare l'indirizzo e-mail di chi mi scrive non sono di questo parere , se me lo chiedono loro è un conto , altrimenti preferisco rispettare la loro privacy , poi in fondo non cambia niente , nell'ipotesi più estrema si può sempre fare riferimento al numero della Talking che c'è in alto prima di ogni lettera . Ricevo anche mail con un indirizzo diverso dal nome che firma la mail , questo può succedere se per esempio scrivi da un PC di un amico perchè sei fuori casa , sei in vacanza , non hai il tuo PC a portata di mano , i motivi possono essere diversi , questo non esclude che chi mi scrive possa usare l'indirizzo e-mail di un'altro , per questo non ritengo corretto pubblicarli . Certo che è molto meglio firmarsi , se non altro per chiarezza , ma l'unico collegamento fra coloro che scrivono sulla Talking devo essere io , non posso permettere che un'amico che mi scrive riceva poi ( per ipotesi assurda ) pareri o cose del genere da persone che magari si nascondono dietro l'anonimato .Per questo pubblico ugualmente anche chi non si firma , anche se mi spiace , ma io rispondo a tutti con la stessa correttezza come ho fatto con te .Ricevo anche mail con preghiera di non pubblicarle , ed a questo proposito vorrei dire a queste persone che se non vogliono vedere le loro mail pubblicate di evitare di scrivermi , la Talking è aperta a tutti , anche per scambi di idee tirati ed al limite , ascolto la voce di tutti , rispetto le idee di tutti , difendo le mie , giustifico le mie decisioni o riconosco i miei errori . Io l'ho fatto diverse volte su queste pagine , non mi sono mai vergognato di aver sbagliato , specialmente agli inizi della mia gestione quando avevo talmente tante cose per la testa che ero costretto a prendere in esame soltanto la quantità e non la qualità . Poi pian piano si prende la mano e le cose si aggiustano , ho sempre ascoltato i consigli e le critiche di tutti , quelli che ritenevo validi li ho seguiti e gli altri che magari non mi convincevano di primo acchito li ho messi in stand-by lasciandoli bollire per un pò di tempo , come si dice : la notte porta consiglio . Alla fine tra brave persone ci si intende sempre come è successo fra noi due . In quanto agli interventi di altri lettori ci stanno anche quelli , il 5236  (chiamiamolo così) ha espresso i suoi dubbi come era nel suo diritto , anche a lui il tuo risentimento per quella frase era sembrato esagerato ma non credo volesse alimentare una nuova polemica , come dicono i giudici alla fine dei dibattimenti " Il caso è chiuso !" , spero concorderai .

Ciao , alla prossima ,

Mr.Tambourine

 

5256

La risposta di Michele "Napoleon in rags" a Bruno Jackass (e Mr.T.) ,

Ciao Mr. T. e ciao Bruno "Jackass",
grazie per il contributo e - limitandomi ovviamente ai
versi con discrepanze più evidenti - vado a commentare le differenze
tra la traduzione di Jackass e la mia premettendo che preferisco la mia
non tanto perchè ovviamente ne sono l'autore :o) quanto perchè l'ho
pensata molto attentamente e, a differenza di quanto sostiene quella
serpe in seno di Mr. T., l'ho rifinita con estrema cura (altro che
"sgrossato il blocco di marmo"... ma come ti permetti o turpe
malcreato...??? :o) )


°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Jackass rende:

La nebbia della sera cala sulla città
le stelle si riflettono nel lago

Napoleon rende:

C'è la nebbia della sera che cala sulla città
mentre la luce stellare si riverbera
sullo specchio del fiume

La mia mi sembra più conforme alle parole
usate da Dylan relativamente al primo verso e più libera ma più poetica
nel secondo (e comunque "starlight" è proprio la "luce stellare" non
solo "le stelle"). Sostanzialmente quindi se invertiamo le traduzioni o
le incrociamo sono ok entrambe e le differenze stanno solo nelle
preferenze dei due traduttori (a me piace moltissimo "riverbera", ad
esempio). "Creek" indica una "piccola corrente d'acqua", quindi che si
tratti di un fiume o di un lago non molto grossi non cambia la
sostanza. Non sappiamo a quale posto si riferisca Dylan quindi non
potremo mai sapere la natura del "creek". Meglio secondo me "fiume" o
"lago" che "fiumiciattolo" o "laghetto" ma direi che va bene tutto.


Jackass rende:

Il denaro diventa debole ed inconsistente. Il luogo che
amavo è ormai un dolce ricordo
abbiamo intrapreso una strada nuova
Ci dicono che i salari bassi sono una realtà

Napoleon rende:

Il denaro
sta diventando sempre più debole ed inconsistente. I luoghi che amavo
sono ormai un dolce ricordo
E' nuovo il sentiero che abbiam percorso
Dicono che i salari bassi sono una realtà

A me piace più l'idea del
"sempre più debole..." perchè il "gettin'" dà l'idea di un qualcosa in
divenire e nel caso del potere d'acquisto del denaro c'è poi la
sensazione che "più passa il tempo e più il denaro non basta"... Il
resto sono differenze minime anche se preferisco il più letterale
"sentiero" che resta comunque una "strada", più genericamente. Sul
"trod" invece non saprei, a me dà l'idea di una cosa che abbiamo già
fatto, una cosa in stato avanzato, mentre nella traduzione di Bruno c'è
l'idea di una cosa appena iniziata che secondo me manca nel verso di Dylan.


Jackass rende:

Ho deposto le mie armi crudeli ora vieni a
sederti sulle mie ginocchia
Tengo a te più che a me stesso
come puoi ben vedere

Napoleon rende:

Le mie armi crudeli sono sulla mensola
Vieni a sederti sulle mie ginocchia
mi sei più cara di me stesso e da
te lo puoi capire

Nel primo verso, l'aggiunta di "ora" (che non è presente nel verso di Dylan)                                                                          non mi piace perchè messa in quella posizione dà l'impressione che il protagonista                                                             voglia sottolineare che ha deposto le armi in quel preciso momento.                                                                                         Al massimo secondo me andrebbe bene un "ormai".                                                                                                               Ma non essendoci nessuna precisazione nel
verso originale io preferisco un letterale "sono sulla mensola" che
oltre tutto mi dà l'idea del nostro "appendere al chiodo".

Jackass
rende:

Mentre sento le rotaie d'acciaio vibrare
tengo gli occhi chiusi e stretti
sto fermo seduto e cerco di impedire che la rabbia
cominci a rodermi il fegato

Napoleon rende:

Mentre sento le rotaie d'acciaio vibrare
ho chiusi gli occhi e serrati
e me ne sto qui, seduto, cercando
di impedire che la fame
mi si insinui nelle budella

Qui non ci sono dubbi. Dylan dice proprio "hunger", fame, e non "anger", collera,
rabbia. Mi sembra strano, Jack, che tu abbia dubbi. La pronuncia è
chiarissima. Oltre tutto "gut" indica lo stomaco... L'idea di "rodersi
il fegato" non è proprio possibile.
Invece è palese il concetto di "la fame mi attanaglia le budella (o lo stomaco)",                                                                      che abbiamo anche in italiano.
Inoltre, Bruno, non è come scrivi il discorso del "gut" come
"fegato". Quello è "guts", esclusivamente al plurale. Qui è "gut",
quindi ripeto non ci sono proprio dubbi.


Jackass rende:

Ora veleggio di traverso, aspetto la corrente a favore
Sballottato dal vento e dal mare
Li trascinerò tutti all'inferno, li metterò al muro
Li venderò ai loro nemici

Napoleon rende:

Sto navigando indietro, pronto per la lunga raccolta
Sballottato dai venti e dai mari. Li trascinerò tutti
quanti all'inferno e tutti li metterò al muro
Li venderò ai loro nemici

Nel primo verso non so come si possa giustificare l'idea di
"veleggiare di traverso". Il "back" indica chiaramente il "tornare
indietro" quindi qui non sono d'accordo. Quanto a "long haul" non so
come si possa giustificare la frase di Jackass "aspetto la corrente a
favore". Non so se hai trovato da qualche parte quest'espressione,
Bruno. A me non risulta. Quando ho tradotto il
verso invece io ero dibattuto tra due possibili interpretazioni.                                                                                             "Long haul" infatti può indicare una "grande distanza" (tra due città ad esempio),                                                          oppure può indicare una grossa quantità (ad esempio i "long haul trucks" sono i
tir che trasportano enormi quantità di merce). Alla fine ho scelto la
seconda perchè il verso successivo, "li trascinerò tutti all'inferno",
mi faceva pensare a qualcuno che stava tornando appunto indietro (I'm
sailin' on back) per una "raccolta di morte".
Al massimo, se si vuole scegliere la chiave della "distanza", può essere "sono pronto                                                                 a coprire la grande distanza (che mi separa dal mio punto d'arrivo)".
Oltre tutto il "ready" indica uno che è "pronto" a fare qualcosa in maniera attiva.
L' "aspetto" di Jackass mi sembra invece indicare una posizione passiva.


Jackass rende:

Io cerco di nutrire la mia anima col pensiero
Cercherò di dormire per tutto il resto del giorno
Certe volte non apprezzi ciò che hai
Certe altre non l'apprezzano gli altri

Napoleon rende:

e cercherò di nutrire la mia anima col pensiero
Dormirò per tutto il resto del giorno
Ci son volte che nessuno vuole quel che ha
Ma ci son volte che quel che hai non puoi darlo via

Non mi
sembra che il "tryin'" che Dylan usa nel primo verso sia poi sottinteso
anche nel verso successivo, come risulta dalla resa di Jack.
Sugli ultimi due versi chiedo a Bruno perchè rende con "apprezzare" il "want"
di Dylan e perchè dà alla frase quella connotazione. Non mi è chiaro.

Jackass rende:

Ora il luogo è pieno di nemici
Alcuni di loro saranno ciechi e sordi
Non c'è uomo nè donna che sappia
quando arriveranno i guai

Napoleon rende:

Ora il luogo è accerchiato da innumeri nemici
Forse alcuni di loro son sordomuti
Non c'è uomo nè donna che conosca
l'ora in cui il dolore verrà

Nel primo verso Jackass ignora il
"ringed", non so perchè. A me sembra proprio che Dylan voglia
sottolineare che il luogo è "accerchiato" e non semplicemente "pieno"
di nemici (perchè altrimenti dire "ringed with" e non semplicemente
"full of"?). Il "ringed" indica senza ombra di dubbio il concetto di
qualcosa che è "in cerchio intorno" e non so perchè non sottolinearlo
anche in italiano. E ancora ignora il "countless" che precede il
"foes", non traducendolo. Mi sembra chiaro che Dylan voglia
sottolineare non solo che il luogo è accerchiato da nemici ma anche che
questi sono "countless", innumerevoli (o "innumeri" come ho preferito
tradurre più poeticamente io). Quindi non credo si possa saltare nella
traduzione italiana. "Pieno" è troppo generico comunque.                                                                                                "Countless" per me dà proprio l'idea che Dylan voglia dire che i nemici sono
veramente "a perdita d'occhio" e - mi ripeto - soprattutto circondano
il luogo (come a dire, non c'è via d'uscita).
Poi Jack rende "deaf and dumb" con "ciechi e sordi".                                                                                                      Perchè? Qui non ci sono proprio dubbi.
"Deaf" è "chi non può sentire".
"Dumb" è "chi non può parlare". Quindi "sordomuti".
Poi mi sembra strano tradurre "sorrow" con "guai". Mi
sembra troppo "leggero" come termine.

Jackass rende:

Vecchi ricordi di te che non riesco a scacciare
Tu mi hai ferito con le tue parole
d'ora in poi dovrai controllare la lingua
Quello che ti dico è tutto vero.

Napoleon rende:

Antiche memorie di te mi si sono attaccate strette
Tu che mi hai ferito con le tue parole
dovrai parlare con lingua dritta
Tutto è vero, quel che hai sentito. Ogni cosa.

A me piace più il letterale "attaccate strette" con riferimento alle antiche
memorie, mi dà il senso di un qualcosa che ormai non si stacca più da
dosso, che mi sembra il concetto che Dylan voglia esprimere. Fermo
restando che la scelta di Jackass di non tradurre letteralmente ma
rendere il concetto ("non riesco a scacciare") può andare bene, ma
ripeto si perde secondo me la frase molto bella di Dylan (imho).
Non sono invece d'accordo per niente sul "controllare" la lingua.                                                                                    Quando tradussi quel verso ci persi un bel po' di tempo e la soluzione che
scelsi mi sembra la più adatta. "To straighten out" infatti significa
"rendere qualcosa meno complicato o confuso", quindi parlare in maniera
schietta senza tentare di nascondere il proprio pensiero, renderlo
volutamente complicato e confuso, mentire o non dire le cose per
intero. Ora mi sembra che ci sia un'enorme differenza tra il
"controllare la lingua" scelto da Bruno (che sta per "tenere la lingua
a freno", quindi non insultare, ad esempio) e "parlare non in maniera
complicata o confusa".
Secondo me il concetto è proprio quello di "parlare chiaro, parlare con sincerità",                                                                 non di "controllare la lingua" nel senso di (tanto per intenderci) "bada bene a quel che dici...
modera i termini..." ed altre similari espressioni italiane.                                                                                                    Quindi optai per "parlare con lingua dritta" perchè mi piaceva la similitudine
con l'espressione italiana riferita agli indiani d'America laddove la
frase stava ad indicare appunto qualcuno che parla in maniera chiara,
non deliberatamente confusa o complicata per ingannare l'interlocutore
o nascondere il vero significato delle proprie parole.


Jackass rende:

Nei grandi e santi pacifici campi
Loro vi seppelliranno
spezzeranno i vostri corni e vi sferzeranno con l'acciaio
Io l'ho detto e così deve essere

Napoleon rende:

Loro ti abbatteranno da un capo all'altro dei sacri pacifici campi
e spezzeranno i tuoi corni e ti batteranno con sferzate d'acciaio.
Ho dato io l'ordine e perciò è così che dovrà avvenire

Non mi piace il semplice "nei campi" usato da Jackass che non
rende secondo me l'idea dell' "all across" usato da Dylan che per me
indica appunto un'ampia distanza, un concetto riferito a qualcosa che
va da un punto all'altro coprendo una distanza notevole (da qui la mia
scelta di "da un capo all'altro").
Il "voi" o il "tu" generico van bene entrambi ma preferisco la mia scelta                                                                                che mi sembrava più "poetica" (con riferimento al "nemico").


Jackass rende:

Ora la fortuna mi ha voltato
le spalle, sono pieno di lividi
ma ti darò un'altra occasione
Sono qui tutto solo e aspetto
che tu mi inviti al ballo
Avrò un abito nuovo e una nuova moglie
posso anche continuare a vivere di riso e fagioli
C'è gente che non ha mai lavorato un giorno in vita sua
e lavorare non sa nemmeno cosa significhi

Napoleon rende:

Ora la fortuna mi ha voltato
le spalle, sono pieno di lividi
ma ti darò un'altra occasione
Son qui tutto solo e sto aspettando te
perchè mi conduca in un'allegra danza
Ho un nuovo abito e una nuova moglie
e posso continuare a vivere di riso e fagioli
C'è gente che non ha mai lavorato un giorno in vita sua e
lavorare nemmeno lo sa cosa significhi

Non vedo perchè non tradurre il
"cheerful" di Dylan ("allegra danza", scrive Bob,  non solo "danza").
Visto che Dylan usa il termine perchè saltarlo? E poi perchè solo
"inviti al ballo"? Non è solo "invitare", è "lead me off in a cheerful
dance". Il "lead me" è proprio "condurre" o "trascinare". Insomma il
concetto per me è "aspetto che tu mi trascini in un'allegra danza",
quindi perchè un generico "inviti"? Non mi sembra renda il termine
usato da Dylan. Anche qui io propendo per rispettare la parola usata da
Dylan se questa è particolare.

Sul discorso poi della chiave
interpretativa del brano in riferimento all'Unione Sovietica mi
convince molto poco. Potrebbe anche darsi che sia così ma non so perchè
non mi persuade.


Ciao,
Michele "Napoleon in rags"

 

Nota della "serpe in seno" "turpe" e "malcreata" : io volevo solo dire , ed ho detto , che a parte le differenze nell'uso delle parole e delle espressioni , la SOSTANZA della traduzione non cambia , l'idea è perfettamente resa da ambedue le traduzioni . Però devo dire che la frase : "Well, the place I love best is a sweet memory" sia riferita alla ex-Unione Sovietica ci stà tutta ed è anche convincente , come diceva Shakespeare "Why not ?". Comunque al di là di questo giuro che non volevo intromettermi nella diatriba , non lo farò mai più , visti gli appellativi che mi sono guadagnato  :o) :o) , fuori mi chiamo e lascio il campo di battaglia ai Guelfi ed ai Ghibellini , attendiamo tranquilli la replica di Bruno Jackass , Respons'amici, Se dedit flamini, Responsum se dedit flamini. :o)
 

Mr.Tambourine

 

5257

Ciao michele...
sono curioso di sapere perchè ti
sta particolarmente a cuore quel
"Napoleon in rags"..ho cercato nel tuo
sito ma non ho
trovato nessuna ragione...mi ricordo che è una citazione
da "like
a rolling stone"...ma perchè ti firmi cosi ogni volta?
senza
firma - mail "renacat"

 

Hai cercato male cara Renacat , qui trovi l'intervista fatta da me a "Napoleon in rags"   Clicca qui , troverai la risposta alla tua curiosità , ciao :o)

Mr.Tambourine

 

CLASSIFICA ALBUM PIU' VOTATI

1)  Highway 61 revisited

2)  Blonde on blonde

3)  Desire

4)  "Love and theft"

5)  Oh mercy

6)  Bringing it all back home

7)  Time out of mind

8)  The times they are a-changin'

9)  The freewheelin' Bob Dylan

10) Blood on the tracks

 

CLASSIFICA CANZONI PIU' VOTATE

  1)   LILY, ROSEMARY AND THE JACK OF HEARTS
  2)   MY BACK PAGES
  3)   HURRICANE
  4)   LIKE A ROLLING STONE
  5)   SUBTERRANEAN HOMESICK BLUES
  6)   ONE MORE CUP OF COFFEE
  7)   BLOWIN' IN THE WIND
  8)   IDIOT WIND
  9)   MR TAMBOURINE MAN
 10)  IF YOU SEE HER SAY HELLO


 

LE CITAZIONI DYLANIANE NEI FILM

Nota: in questa lista vanno inseriti solo ed esclusivamente i film in cui Dylan viene citato in qualche modo (il suo nome, un verso di una sua canzone, un poster, una copertina di un disco, o qualsiasi altro rimando di questo genere) e non quelli in cui appaiono semplicemente sue canzoni o cover delle sue canzoni (nè ovviamente quelli direttamente dedicati a lui come "Io non sono qui" o quelli fatti da lui of course... ;o) )
Aiutateci ad allungare la lista e segnalate, segnalate, segnalate...

                                                                                                                                                                                               Una casa alla fine del mondo"(con Colin Farrell 2004 )                                                                                                                  Ma il cielo è sempre più blu, di Marco Turco (Fiction TV)
It's a free world, di Ken Loach
Vanilla sky, di Cameron Crowe
The ladykillers, di Ethan Coen e Joel Coen
Grindhouse (segmento Deathproof), di Quentin Tarantino
Ricky e Barabba, di Christian De Sica
Vacanze di Natale 2000, di Carlo Vanzina
Dangerous Minds, di John N. Smith
Simpson (vari episodi del cartone animato di Matt Groening)
Due nel mirino
Lady in the water, di M. Night Shyamalan
Walk the line, di James Mangold
The Doors, di Oliver Stone
Scrivimi una canzone
Blow, di Ted Demme
Bob Roberts, di Tim Robbins
The Hunted - La preda, di William Friedkin
Interstate 60, di Bob Gale
Be Cool, di F. Gary Gray
L'amore e' eterno finche' dura, di Carlo Verdone
Al Lupo Al Lupo, di Carlo Verdone
Io e Annie , di Woody Allen ( Just like a woman )

 
I RIFERIMENTI A DYLAN NEI ROMANZI O IN ALTRE OPERE LETTERARIE
 

Vuoi contribuire ad allungare la lista sottostante? Segnala a spettral@tin.it i romanzi, i racconti o le altre opere letterarie in cui viene citato direttamente o indirettamente Bob Dylan

 

- "Music Box", Curcu&Genovese, Trento, 2006. ( Marc Pontoni )
- "Nel momento" di Andrea De Carlo
- "Alta fedeltà" di Nick Hornby
- "La spia e la rockstar" di Liaty Pisani, Fazi, 2006
- "L'era del porco" di Gianluca Morozzi, Parma, Guanda, 2005
- "Scirocco" di Girolamo De Michele, Torino, Einaudi, 2005
- "Giorni di un uomo sottile" di Ernesto Aloia nella sua raccolta "Chi si ricorda di Peter Szoke?", minimum fax 2003
- "La ragazza dai capelli di cobalto" di Gianluca Morozzi, nell'antologia di vari autori "Strettamente Personale", ed. Pendragon, 2005.
- "L'Emilia o la dura legge della musica" di Gianluca Morozzi - Guanda
- "Tokyo blues" di Murakami Haruki - Norvegian Wood (trad. ital. Milano, Feltrinelli)
- "Dance dance dance" di Murakami Haruki (trad. ital. Torino, Einaudi)
- "La Torre Nera" di Stephen King
- "I giorni felici di California Avenue" di Adam Langer
- "Per sempre giovane" di Gianni Biondillo, edizioni Guanda - 2006
- "Americana" di Don de Lillo
- "Denti bianchi" di Zadie Smith
- "La Danza del Pitone", di Norman Silver
- "Troppi paradisi" di Walter Siti, Einaudi
- "La fortezza della solitudine" di Jonathan  Lethem (Tropea)
- "Siamo tutti nella stessa  barca" di Owen King (Frassinelli)
- "Come dio comanda" di N. Ammaniti (Mondadori)
- "Accecati dalla luce" di Gianluca Morozzi (Fernandel)
- "Chi è quel signore vestito di bianco vicino a Bob Dylan?" di Gianluca Morozzi ("Vertigine", numero unico - 2006)
- "Il cielo sopra Parigi" di Teo Lorini (Fernandel n. 58)
- "Venerati maestri" di E. Berselli (Mondadori)
- "Zona disagio" di Jonhatan Franzen (Einaudi)
- "Una vita da lettore" di Nick Hornby
- "Ragionevoli Dubbi" di Gianrico Carofiglio - Sellerio editore
- "31 Canzoni" di Nick Hornby
- "Questa scuola non è un'azienda. I racconti del prof. Bingo" di Vittorio Vandelli
- "I ponti di Madison County'' di R. J. Waller
- "La cultura del controllo" di David Garland
- "Il paese mancato" di Guido Crainz
- "Paura e disgusto a Las Vegas" di Hunter S. Thompson
- "L'ultima tazza di caffé" di Teo Lorini (da "Posa 'sto libro e baciami" - ed. Zandegù, Torino 2007)
- "Small world" di David Lodge
- "In cerca di te" di John Irving
- "Mi ammazzo, per il resto tutto ok" di Ned Vizzini, Mondadori.
- "Parlami d'amore" di Silvio Muccino e Carla Vangelista
- "Memorie di un artista della delusione" di Jonathan Lethem (Minimum fax)
- "Boccalone. Storia vera piena di bugie" di Enrico Palandri, Milano, L'erba voglio, 1979 (ristampato da Bompiani)
- "Vedi alla voce Radio Popolare", a cura di Sergio Ferrentino con Luca Gattuso e Tiziano Bonini, Milano, Garzanti, 2006, p. 240 ("Live In Paris  - 1978").
- "Jim ha cambiato strada"(1987) di Jim Carroll. Edizione originale "Forced Entries:The Downtown Diaries 1971-1973", traduzione italiana: Milano, Frassinelli, 1997.
- "Desperation" di Stephen King
- "La bambola che dorme" di Jeffery Deaver, trad. ital., Milano, Sonzogno, 2007.
- "Testadipazzo-Brooklyn senza madre" di Jonathan  Lethem (Tropea, e in ed. tascabile Saggiatore)
- "Questo libro ti salverà la vita" di A.M. Homes
- "A long way down" (tradotto in italiano con "Non buttiamoci giù") ed. Guanda.
- "La gloria dell'indigente" di Davide Imbrogno - Ibiskos Editrice Risolo
- "Hellbook" di Michele Murino (ovvero "X-Files Bob")

 

per pubblicare le vostre mail scrivete a : spettral@gmail.it