MAGGIE'S FARM

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"TEMPEST" LYRICS 

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Giovedi 28 Febbraio 2013

Il Tour 2013 parte il 5 Aprile da Buffalo

Ieri abbiamo avuto la notizia della prima data del tour 2013, oggi il sito ufficiale di Bob ha postato le prime tredici date del nuovo Tour, tutte le date vedono l'apertura dei concerti da parte dei Dawes. Probabilmente nei giorni seguenti altre date saranno confermate ed elencate.

Apr 05, 2013 Buffalo, NY SUNY Buffalo - Alumni Arena - with Dawes
Apr 06, 2013 Amherst, MA University of Massachusetts - Mullins Center - with Dawes
Apr 08, 2013 Kingston, RI University of Rhode Island - Ryan Center - with Dawes
Apr 09, 2013 Lowell, MA University of Massachusetts - Tsongas Center - with Dawes
Apr 10, 2013 Lewiston, ME Androscoggin Bank Colisée - with Dawes
Apr 12, 2013 Newark, DE University of Delaware - Bob Carpenter Center - with Dawes
Apr 13, 2013 California, PA Convocation Center - with Dawes
Apr 14, 2013 Ithaca, NY Cornell University - Barton Hall - with Dawes
Apr 16, 2013 Richmond, VA Landmark Theater - with Dawes
Apr 18, 2013 Bethlehem, PA Lehigh University - Stabler Arena - with Dawes
Apr 19, 2013 Akron, OH The University of Akron - EJ Thomas Hall - with Dawes
Apr 20, 2013 Kalamazoo, MI Wings Stadium - with Dawes
Apr 21, 2013 Bowling Green, OH Bowling Green State University - Stroh Center - with Dawes


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Talkin' 9004 - duluth49

Volevo solo segnalare che nel cd "Chimes of Freedom" per i 50 anni di amnesty international dedicato a Bob Dylan c'e' una splendida esecuzione vocale e strumentale di una, forse delle piu' belle canzoni di Bob -- SIMPLE TWIST OF FATE-- interpretata magistralmente da una grandissima DIANA KRALL. Dire che la ascolto ogni giorno forse e' troppo, ma è quasi così.
Un saluto a tutta la fattoria, Marcello

 

Hai ragione, davvero bella versione, grazie della segnalazione, alla prossima, :o)

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VIDEO OF THE DAY.....

Rod Stewart - If Not For You

 

 

 
Mercoledi 27 Febbraio 2013

Talkin' 9003 - Giulia Satta

Stando a ticketmaster, tornerà presto davanti al suo pubblico!
Speriamo venga presto confermato dal sito ufficiale.

http://m.ticketmaster.com/event/16004A59859E3B09


Per il momento la notizia è ancora a livello di "rumor", la stessa notizia è stata data oggi (la puoi leggere nel post sotto) da Harold Lepidus sul suo sito, ma anche Harold  ha voluto sottolineare che fino alla conferma del sito ufficiale di Dylan queste anticipazioni devono essere considerate a livello di voci e basta. Comunque grazie per la segnalazione e complimenti per la tua rapidità, sei stata la prima a dare la notizia assieme a Lepidus, non male eh? :o)

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Bob Dylan in tour nel Nord America in Aprile

Bob Dylan, a quanto pare, sarà di nuovo in tour nel Nord America nel mese di Aprile, con i Dawes come gruppo di supporto in alcune delle date.
Il solo concerto finora confermato finora si dovrebbe tenere Sabato 13 aprile alle 7:30 pm presso il Convocation Center della California University della Pennsylvania.
Il servizio informazioni di Ticketmaster elenca la data con la prevendita dei biglietti che inizierà Sabato 2 marzo. I biglietti saranno messi in vendita al costo di $ 54,00, con un costo aggiuntivo per la prevendita di $ 8.05, per un totale di $ 62,05.
Corrono voci di un altro concerto sempre con il supporto dei Dawes l'8 aprile a Kingston, Rhode Island.
Nessuno di questi shows sono al momento di questo post pubblicati sui siti ufficiali di Dylan o dei Dawes. Nulla è ufficiale fino a quando non sarà elencato tour page di Dylan.

(Fonte: http://www.examiner.com/article/bob-dylan-to-tour-north-america-april-first-date-confirmed-new-rsd-single)

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VIDEO OF THE DAY.....

Dawes - If I Wanted Someone

 

 

 
Martedi 26 Febbraio 2013

Anche Bob Dylan per il Record Store Day?                                clicca qui

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Bob Dylan Dipinge New Orleans                                                 clicca qui

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Bob Dylan artista a tutto tondo                                                   clicca qui

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VIDEO OF THE DAY.....

The Load Out/Stay  - Jackson Brown

 

 

 
Lunedi 25 Febbraio 2013

Talkin' 9002 - Simone

Ho trovato questa cosa...sembra quasi interessante!
Ciao a tutti, Simone

 

Veronica Rudian, pianista compositrice pluripremiata di Bordighera e Donnie Herron, polistrumentista di Bob Dylan e leader del gruppo BR5-49, insieme per una collaborazione destinata a lasciare un segno nella cultura musicale locale e mondiale. Intervistati in esclusiva per i lettori di www.ventimiglia.biz

Veronica Rudian e Donnie Herron ci parlano dei loro prossimi progetti   clicca qui

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Bordighera: Il 27 febbraio concerto Unicef al Palazzo del Parco con Veronica Rudian e Donnie Herron                                                                            clicca qui

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Talkin' 9001 - Massimo (carlomartello)

Visto che vai cerca di prendere qualche contatto per qualche copia con i sottotitoli in italiano.
informati. sono aperto ad ogni soluzione.....appello rivolto a chiunqua possa farlo.
Massimo

Ottima idea, chiunque andrà a vedere Renaldo & Clara potrebbe informarsi circa le modalità per acquistare una copia del film in DVD con sottotitoli in italiano. Naturalmente, avute le informazioni, passatele al più presto alla Fattoria che le metterà a disposizione di tutti. Dico questo perchè io non sono sicuro di poterci andare. Grazie in anticipo a chi sarà così gentile da fornirci l'informazione tanto desiderata da molti fans italiani di Bob, :o)

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VIDEO OF THE DAY.....

Donnie Herron and BR5-49

 

 

 
Sabato 23 Febbraio 2013

Talkin' 9000 - Massimo Bomprezzi

Ecco il depliant della rassegna che vedrà Renaldo e Clara (in versione originale con sottotitoli in italiano) sul grande schermo Venerdì 1 Marzo allo Spazio Oberdan Milano.
Ciao, Massimo.

Grazie Massimo spero di poter esserci ed incontrare qualche dylaniato verace!!! :o)

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Dylan racconta dipingendo l’America “sporca” degli anni ‘40  clicca qui

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VIDEO OF THE DAY.....

Forever Young - Prof.Louie, Miss Marie, The Beards, J.Poulson and Andrea Garbo

 

 

 
Venerdi 22 Febbraio 2013

Mostre Milano: Bob Dylan                                                          clicca qui

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VIDEO OF THE DAY.....

FIORELLA MANNOIA, JAMES TAYLOR, ELIO E LE STORIE TESE

 

 

 
Giovedi 21 Febbraio 2013

Talkin' 8999 - Marco Manici

Ciao mr Tamburine,
ti scrivo poco, ma ti leggo sempre (la solita scusa) - l'articolo sul premio a Bob mi sembra proprio una cionfa - non so se Dagospia ci abbia giocato sopra --- comunque non è vero che la notizia non era mai stata pubblicata in italia - (tanto chi vuoi che vada a controllare in 50 anni di articoli e libri su Bob --) io l'ho letta parecchie volte in italiano e in inglese - ma non è solo questo -- il fatto è che veniva sempre detto che Bob era palesemente ubriaco e ne ha sparate tante - lo si deduce anche dalle frasi sconclusionate che dice - l'autore dell'articolo non può non averlo letto e dunque è in cattiva fede - far passare come summa ideologica di Dylan quella roba conferma semmai che Bob non aveva tutti i torti ad avercela sempre con la stampa -
Saluti, Marco

Concordo con te, :o)

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Talkin' 8998 - Riky

Mi piacerebbe condividere con voi questo mio live.
Pubblicalo su Maggie's farm se riesci.
Grazie, Riky

 

Voilà...e grazie per avermelo segnalato, alla prossima, :o)

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Bob Dylan in mostra con le sue New Orleans Series                 clicca qui

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VIDEO OF THE DAY.....

John Hall Power (No Nukes Concert)

 

 

 
Mercoledi 20 Febbraio 2013

LA POETICA DELL’OMICIDIO SPIEGATA DA BOB DYLAN        clicca qui

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Mostra Bob Dylan                                                                        clicca qui

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Talkin' 8997 - Dr. Robert

Hey Mr.Tambourine,
davvero Charlie lascia la band?
Dr. Roberts

Well, well, well your feeling fine, Well, well, well, he'll make you Dr. Robert....Scommetto che sei un vecchio beatlesiano buongustaio, posso dirti che finora nessuno ha ancora detto che Charlie lascia la backing band, le ipotesi si sono fatte quando Duke Robillard ha annunciato di essere stato chiamato a far parte della band di Bob, quindi ognuno, in base alle proprie senzazioni, ha fato le proprie ipotesi. Io penso che si, Charlie lascerà, anche in base alle sue, a mio modestissimo avviso, scarse e svogliate prestazioni dello scorso anno. Questa però è solo la mia opinione, vedremo se il tempo mi darà ragione o mi smentirà, che non sarebbe la prima volta....... Ciao, ti dedico il video del giorno, :o)

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VIDEO OF THE DAY.....

DR.ROBERT - THE BEATLES

 

 

 
Martedi 19 Febbraio 2013

Bob Dylan pittore, a Milano                                                        clicca qui

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New Orleans Series": i dipinti di Bob Dylan                               clicca qui

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Morto Tony Sheridan, collaboratore dei primi Beatles              clicca qui

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VIDEO OF THE DAY.....

Mad Dogs & Englishmen - Give Peace A Chance

 

 

 
Lunedi 18 Febbraio 2013

Talkin' 8996 - Orestory

ciao, ti segnalo questo oggetto in vendita su ebay:

http://www.ebay.it/itm/190796191409?ssPageName=STRK:MESELX:IT&_trksid=p3984.m1555.l2649

è un disegno originale del noto illustratore Franco Matticchio!

Complimenti per la gestione del sito.
Ho visto tanti concerti di Dylan dalla lontana performance di Verona nel 1984, ho smesso di seguirlo in tour dal 2007 perchè non mi emozionava piu come un tempo... :-(
Orestory

Ti capisco e rispetto la tua opinione, anche tu sei uno di quelli che hanno amato un Dylan che non c'è più da molti anni ormai, ma credo tu sia in buona e numerosa compagnia, questo non toglie il fatto che Bob continui a far concerti e che la gente continui ad andare a vederlo, quello di oggi è una delle tante evoluzioni di Dylan, può piacere come può non piacere, ma io preferisco che continui a venire tra di noi anche con la voce distrutta che adattarmi ad un Bob solo pittore...Ciao e alla prossima , :o)

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Talkin' 8995 - Giulia

Salve Mr Tambourine,
Pochi giorni fa ho trovato un'edizione da collezione della rivista Rolling Stone USA dedicata a Bob Dylan.
Il sito è affidabile, si tratta di "Barnes & Noble" (http://gifts.barnesandnoble.com/Rolling-Stone-Special-Bob-Dylan/e/9780594548409/?itm=2&USRI=rolling+stone). La data indicata come uscita è lo scorso 15 Febbraio.

Lo stesso articolo é stato messo in vendita da altri siti specializzati in vendite di riviste, come "Newsstand" (http://www.newsstand.co.uk/195-Rock-Music-Magazines/4441-Subscribe-to-ROLLING-STONE-PRESENTS-Magazine-Subscription.aspx). Qui si può ordinare come prossimo numero ("next issue") e viene riportata come data di uscita il prossimo 28 Febbraio.
Ma come è possibile che la data di uscita sia così vicina o addirittura passata e che nessuna notizia sia stata diffusa a riguardo dallo steso sito di Rolling Stone o da quello di Bob Dylan?
E poi, come può lo speciale contenere una raccolta di tutte le interviste mai fatte da RS a Bob Dylan e la definitiva classifica delle sue migliori cento canzoni quando ancora potrebbe essere intervistato altre dieci volte e pubblicare altri venti album?
Insomma, a me sembra uno di quegli articoli che vengono preparti per gli eventi futuri!
Cosa ne pensi?
Grazie, Giulia.

Cara Giulia, non sempre è facile capire lo scopo ed il senso di certe pubblicazioni, questa è strana ma prendiamola così come viene, altro non possiam fare e, sinceramente, non saprei proprio che dirti! Un salutone, Mr.Tambourine, :o).

 

 
Sabato 16 Febbraio 2013

Palazzo Reale "New Orleans Series"                                           clicca qui

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VIDEO OF THE DAY.....

Stay With Me - Strat Pack



Paul Rodgers (Lead Voice)
David Gilmour (plays his # 00001 Stratocaster).
Ronnie Wood
Joe Walsh
Brian May
The Crickets
Albert Lee
Gary Moore
Mike Rutherford
Phil Palmer
Paul Carrack
Phil Manzanera
Amy Winehouse
Jamie Cullum
Theresa Andersson
Annie Clements

The Entire Cast plays "Stay With Me" at the end of the Strat Pack" charity concert, for the 50th anniversary of the Fender Stratocaster guitar on September 24, 2004.

 

 
Venerdi 15 Febbraio 2013

Bob Dylan Music & Photos

Il titolo dice già tutto di questa ennesima compilation che contiene musica e foto di Bob Dylan. Dieci stampe molto grandi nel libro allegato ai 2 CD. Questo non significa che la musica non sia valida, anzi. Ovviamente questo è un buon doppio disco che contiene di 36 pezzi fondamentali nella carriera di Dylan, tra i quali quasi tutti i soliti noti, la maggior parte dei quali non sono in sequenza di ordine cronologico. Grande musica, ma tutta facilmente reperibili altrove, quindi non è una tentazione per i Dylan fans, che forse compreranno questa raccolta unicamente per avere le foto.

tracks: disc 1

1 Blowin' in the Wind
2 Don't Think Twice, It's All Right
3 The Times They Are A-Changin'
4 It Ain't Me, Babe
5 Maggie's Farm
6 It's All Over Now, Baby Blue
7 Mr. Tambourine Man
8 Subterranean Homesick Blues
9 Like a Rolling Stone
10 Positively 4th Street
11 I Want You
12 Just Like a Woman
13 Rainy Day Women #12 & 35
14 All Along the Watchtower
15 Lay, Lady, Lay
16 If Not for You
17 You Ain't Goin' Nowhere
18 I Shall Be Released
19 Knockin' on Heaven's Door
20 Tangled Up in Blue
21 Forever Young

tracks: disc 2

1 Shelter from the Storm
2 Hurricane
3 Gotta Serve Somebody
4 Groom's Still Waiting at the Altar
5 Jokerman
6 Everything Is Broken
7 Blind Willie McTell
8 Not Dark Yet
9 Make You Feel My Love
10 Dignity
11 Things Have Changed
12 Mississippi
13 Thunder on the Mountain
14 When the Deal Goes Down
15 Beyond Here Lies Nothin'

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VIDEO OF THE DAY.....

Bob Dylan - Not Dark Yet

 

 

 
Giovedi 14 Febbraio 2013

Talkin' 8994 - Maria Rosa Ventura

Ciao Mr. Tamburine,
penso si possa sopravvivere alla mancata nomination di Dylan ai Grammy... ha già vinto così tanti premi nella sua carriera! (e nella vita ci sono cose più importanti...)
E poi Tempest è un album così difficile da collocare, da definire, è troppe cose per poter essere inserito in una soltanto...
Certo mi sarei aspettata più commenti approfonditi sull'argomento nel blog di Maggie's, anche se ho letto alcune osservazioni interessanti che mi hanno fatto riflettere.
Non sono però d'accordo in merito al tuo giudizio un pò negativo nei confronti di "Duquesne Whistle". Non è la canzone migliore dell'album ma, a mio avviso, non è nemmeno così semplicemente orecchiabile e meno riuscita come tu dici. Credo che sia semplicemente (e dico "semplicemente" non in senso riduttivo) quello che vuole essere.
Certo, a proposito del senso di quel fischio, penso che treni e città abbandonate (dei quali ho letto) ci stiano sempre bene quando si parla di Dylan... :-)
Ma non dimentico neanche la sua passione per la vecchia storia americana. Così ho trovato l'occasione per rispolverare la storia Abraham Duquesne, ammiraglio francese di famiglia ugonotta (!610-1688) che abbracciò, pare, la fede cattolica per poter restare nella marina. Il figlio, Michel-Ange Duquesne de Menneville, fu governatore della Nuova Francia fra il 1752 e il 1755 e venne inviato nel Quebec. Qui, fra il 1753 e il 1754, si scontrò con George Washington, mandato a contrastare l'espansione francese nella zona dei Grandi Laghi. Washington nel 1758 ebbe un ruolo centrale nella conquista del forte francese di Duquesne, fatto costruire dallo stesso governatore, nei pressi dell'odierna Pittsburg.
Poi, se vogliamo, in merito al verso che parla di "the mother of our Lord", possiamo pensare a Jacques Duquesne autore di un libro ("Maria" - Corbaccio - 2005) dove contesta la "disumanizzazione" e l'eccessiva spiritualizzazione operata sulla figura di Maria nel corso dei secoli da parte dei dogmi Mariani che ne allontanano la figura da qualsiasi evidenza storica.
Per quanto riguarda il video, pieno di tanti piccoli particolari curiosi, non ho potuto non notare la croce al collo dello scagnozzo (quello con la mazza da baseball) del "commerciante" fatto cadere dalla scala dal giovane ladro di rose. Per puro caso la portano anche un paio dei "bodygards" che scortano Dylan nella sua promenade.

Ho apprezzato le tue riflessioni sulla mostra ma aggiungo qualcosa (spero non me ne vorrai) perché penso che nei quadri ci siano tanti aspetti, oltre al ricordo di New Orleans e all'attenzione per gli emarginati che reclamano il loro posto nella storia. E' curioso, ad esempio, che la donna trasportata fuori dalla galleria in "Rescue team" indossi un abito da sera.
Mentre il "Blind man" afromericano si fa condurre dal ragazzo con la nobiltà di un redivivo Omero, che pensa che l'unica vista che gli occorre sia quella interiore.
E' stato detto che i volti dei suoi quadri sono ritenuti mancanti di una vera espressione. Forse, come antichi automi meccanici, aspettano di prendere vita caricati dagli occhi di chi li guarda.
Naturalmente, come tu dici, la fama repentina e planetaria ha impedito a Dylan di avere una vita "normale", obbligato a proteggersi dalla curiosità e da possibili aggressioni. Ma credo che sia riuscito a vagare tra luoghi e persone "masked and anonimous" molto più spesso di quanto non sia stato "beccato".
Non si governa un popolo che non si conosce e non si può fare grande poesia solo con il ricordo. L'arte nasce dalla vita e ne diventa concime.

Quanto all'immediatezza della musica rispetto alla pittura, di cui tu parli, credo sia solo apparente. Perché così sarebbe se di fronte a una grande musica o a una grande canzone ci sapessimo sempre spogliare dal nostro bagaglio di attese e di preconcetti e ascoltare. Ascoltare.
Un abbraccio, Maria Rosa

Per prima cosa lasciami precisare che io non ho detto che "Duquesne Whistle" è una canzone semplicemente orecchiabile e meno riuscita, io ho scritto:  " infatti ci sono pezzi semplici e accattivanti come Early Roman Kings, Duquesne Whistle ", come vedi c'è una bella differenza! Invece per i particolari da te citati tipo "Abraham Duquesne" e "Jacques Duquesne" sono storie che avevo trovato anch'io nella mia prima ricerca che avevo fatto per capire qualcosa di più di Duquesne, ma ho pensato che fossero storie che non avessero niente a che fare con la canzone e non le ho citate. Le considero ancora estranee e senza nessun rapporto con "Duquesne Whistle", ma vorrei esprimerti il mio apprezzamento per la tua ricerca. In quanto al video ci saranno certo piccoli dettagli voluti, come il manifesto di Lennon e forse anche le cose che citi tu, ma di questo non potremo mai esserne sicuri, possiamo soltanto citarle come osservazioni personali senza nessun reale collegamento alla canzone, comunque posto ancora il video perchè è sempre interessante rivederlo, anche se trovare un collegamento tra il testo e le immagini è veramente difficile:

 

Dylan spesso si trucca (parrucca bionda di capelli liscie cappuccio sulla testa) e gira per le strade solo per vedere la vita del luogo o per semplice curiosità, ricordo a Città del Messico un paio d'anni fa quando si vestì da donna e girò per la città in bicicletta, oppure altre occasioni delle quali la Fattoria ha postato le foto. Chissà se un giorno salteranno fuori delle foto di Dylan che gira solo per Milano la settimana scorsa, sappiamo che è stato al Castello Sforzesco e nel refettorio di Santa Maria delle Grazie a vedere il Cenacolo vinciano accompagnato dall'assessore Boeri, ma potrebbe essere anche che mentre le autorità e la stampa milanese lo aspettavano inutilmente a Palazzo Reale per l'inaugurazione della mostra, lui sia stato invece in giro per Milano o forse anche per Como, visto che pare sia stato alloggiato a Villa D'Este. 

Io credo che ci sia una grande differenza fra la musica e la pittura (naturalmente è solo la mia personale opinione), la musica la puoi sentire e gustare anche se non vuoi (quante volte mi è capitato di essere in un supermarket e di sentire in filodiffusione "Like a rolling stone" sempre con lo stesso piacere), la pittura invece per gustarla devi guardarla molto attentamente, il sapersi spogliare del nostro bagaglio di attese e di preconcetti, e qualche volta anche dei pregiudizi, non è sempre cosa così facile, a volte è più facile dirlo che farlo. Comunque grazie per aver espresso le tue opinioni. Un abbraccio anche a te, alla prossima, :o)

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Bob Dylan pittore a Palazzo Reale                                              clicca qui

 

 
Mercoledi 13 Febbraio 2013

Talkin' 8993 - Mattia Ferella

Gentile Mr. Tambourine,
la ringrazio per la disponibilità dimostrata nei miei confronti.
Colgo il suo invito e le invio il mio lavoro di laurea. La tesi è stata premiata con un 110 e lode, e mi sembrava doveroso condividerla con tutti voi che direttamente o indirettamente avete contribuito a far si che il mio lavoro ottenesse un così alto premio.
Ringrazio Francesco "Gypsy Flag" ma purtroppo all'epoca avevo già consegnato tutto il materiale e stampato la tesi, motivo per cui non ho potuto utilizzare il materiale della sua ricerca. Ma comunque lo ringrazio per la cortesia e la disponibilità.
Colgo di nuovo l'occasione per ringraziare il professor Carrera: ritengo che del punteggio assegnato alla mia tesi, l'80 % sia da attribuire al suo lavoro e alla sua ricerca. Grazie mille, di cuore.

Sicuramente sono l'ultimo arrivato ad essersi cimentato con l'opera di Dylan. La passione e l'ammirazione hanno di certo condizionato il mio lavoro, ma ho cercato di essere il più obiettivo possibile nella mia analisi. Su Dylan molto è stato scritto e detto, ma ritengo che certe cose può saperle solo Bob (e alle volte nemmeno lui). Tanto in campo artistico quanto in campo privato le notizie sono tante e spesso discordanti, ho utilizzato quelle che a me sembravano più plausibili.
Mi scuso anticipatamente per gli errori di battitura o di "distrazione"... e sono sicuro che ci sono!
Con riconoscenza, Mattia Ferella

LA TESI DI MATTIA FERELLA     CLICCA QUI

Caro Mattia, ti ringrazio per la tua disponibilità a condividere con noi la tua tesi (complimenti per il 110 e lode!!!). Non sono ancora riuscito a leggerla tutta per poterla apprezzare, ma lo farò certamente nei giorni che verranno. Chiunque abbia o voglia dire qualcosa su Dylan troverà sempre spazio su queste pagine, non importa chi è arrivato per primo e chi per ultimo, l'importante è quello che si dice, le tue considerazioni (così come quelle di molti altri amici appassionati dylaniati che già riempivano gli archivi di Maggie's Farm) valgono oggi, varranno domani e sarebbero potute valere anche per ieri, le opinioni su Dylan sono un argomento sempre attuale, senza tempo, non conta quando sono state scritte, conta quello che esprimono. Ancora un sentito grazie, Mr.Tambourine.

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 Bob Dylan: “NEW ORLEANS SERIES”                                       clicca qui

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VIDEO OF THE DAY.....

STATUS QUO - Whatever you want

 

 

 
Martedi 12 Febbraio 2013

Dylan pittore a Palazzo Reale                                                      clicca qui

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It Ain’t Me Babe – un blues su Bob Dylan                                  clicca qui

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Talkin' 8992 - Stefano Catena

Vabè non hanno messo Bob nelle varie categorie del http://www.grammy.com/nominees . Questo vuol dire che apprezzo di piu' Tempest!! Ritengo cmq una vergogna non averlo inserito, chissa' poi per quale motivo. Ma poi alla fine un Masticazzi Gino lo vedo bene a conclusione per averlo escluso, Tempest rimane il miglior album di Dylan del ultimo periodo superiore a Together Through Life e Love and Theft!!! E come disse Lambchoop rivolgendosi al pubblico inglese, perche' fischiavano Bob...."Non ve lo meritate Dylan"!!!!
Stefano C.

Capisco il tuo disappunto ma ormai alle stranezze su Dylan ci abbiamo fatto il callo, chissenefrega se non l'hanno citato in nessuna categoria, Tempest è e rimane  un ottimo lavoro con pezzi di alto livello, non saprei dire quale altro artista sarebbe in grado di sfornare ancora un disco simile a 71 anni. Tempest è certamente superiore a TTL e L&T, anche se Bob ha dichiarato che non era proprio il disco che aveva in mente, infatti ci sono pezzi semplici e accattivanti come Early Roman Kings, Duquesne Whistle (scritto con Robert Hunter e probabilmente recuperato dalle sessioni di TTL) ed altri più intensi come Long and Wasted Years, la title-track Tempest, Narrow Way e Pay in Blood. Ricordo che giudicai TTL un disco minore nella produzione di Dylan, proprio a causa della presenza di Hunter che, seppur valida, ne falsava leggermente il valore, le narrazioni erano più descrittive che viscerali, risultando alla fine storie con poca emotività personale. Tempest è un disco all'altezza di Dylan, tipico di Dylan, un disco da ascoltare ancora a lungo per poterne gustare tutto il suo sapore!

 

 
Lunedi 11 Febbraio 2013

Dylan pittore a Milano, "I remember you New Orleans".

«I remember you” sembra voler dire Bob a New Orleans con questa serie di quadri esposti a Palazzo Reale a Milano fino al 10 Marzo con ingresso gratuito. Perchè “I remember you?”....Perchè la New Orleans rappresentata nei dipinti della «The New Orleans Series» è una New Orleans che non esiste più, è una New Orleans riprodotta da Dylan così come la videro i suoi occhi e la sua mente diversi anni addietro. In realtà potremmo dire che quella famosissima città è stata per sempre cancellata dall’uragano, case, palazzi, rustici, bar, ristoranti, live music club dove si poteva ascoltare i migliori musicisti del mondo. “Katrina” ha spazzato via la città ma non il mito, quello è rimasto e diventerà più “bello e più forte che pria” come diceva Petrolini davanti alla Roma imperiale che si consumava nel fuoco. A New Orleans è toccata la sorte dell’acqua invece ma il risultato è stato lo stesso. Roma si trasformò da un caotico e pericoloso agglomerato di capanne e case di legno in quella che fu la Roma Imperiale tutta marmi bianchi e monumenti che tutto il mondo ammira ancora oggi, e New Orleans cosa diventerà? Nessuno lo può dire con esattezza, la rinascita è lenta e dolorosa, le ferite sono ancora aperte per coloro che sono sopravvissuti e forse la vera rinascità sarà completata dai figli di quelli che sono usciti vivi da quella drammatica esperienza.
Dylan però non è retorico come molta altre gente, per lui New Orleans è quella che lui ha dipinto sulle sue tele e basta, con i personaggi potremmo dire irreali al giorno d'oggi, personaggi che sembrano rubati al cinema Felliniano più che ad una realtà cittadina, momenti e flash che inondano la mente di ricordi, che rammentano quanto era bella e caratteristica, dolce e folkloristica la vecchia New Orleans, personaggi che rapprsentano un mondo con il quale, per forza di cose, Dylan non è più in contatto reale da moltissimi anni. Fondamentalmente credo che Dylan sia un artista innamorato dei suoi personaggi tragici e di bassissimo lignaggio dei quali ha raccontato moltissime volte la storia con canzoni memorabili. Questa volta i personaggi sono sempre quelli, giganti nella loro povertà e miseria, dignitosi nel loro squallore, come se la loro condizione fosse la giustificazione di tutto e di tutti. Con un tratto scuro e stile d’altri tempi Dylan li fa rivivere sulla tela, quei personaggi sono solo scomparsi nella realtà, ma nel ricordo e nella leggenda di New Orleans sono e sarano sempre presenti. E’ la New Orleans che cerca di cominciare e divertirsi dopo i tragici anni della seconda guerra mondiale, gli anni dello sviluppo economico nei quali se avevi la pelle bianca potevi tutto, se invece era nera potevi solo intrattenere la gente suonando il blues o spaccarti la schiena nei lavori più massacranti e umilianti. Dylan sembra amare con tutta la sua anima questi uomini più rurali che cittadini, più rustici che sofisticati, forse perchè in fondo in fondo è lo stesso tipo di gente che lui imparò a conoscere quando era piccolo nelle strade del Minnesota. Certo che lo stratosferico successo gli impedì materialmente di continuare ad aggirarsi tra quel tipo di gente, obbligandolo a frequentare i luoghi per lui più sicuri, dove di solito la gente non gira armata e ti può sparare nella schiena dopo che gli hai firmato un album. La realtà è questa, anche per Dylan esiste il "vorrei ma no posso", e ce lo dice a chiare lettere con queste opere che sono l’istantanea di qualcosa che gli è rimasto nella mente ma che in realtà è stato spazzata via dalla natura e dal progresso degli uomini. Forse Dylan non ci stà e si aggrappa al passato, al suo passato, in questo modo, tutto sommato un modo piacevole da vedere e che ti da mille spunti per riflettere. Dylan è un artista totale, comunica sempre, qualunque mezzo adoperi. Sono cinquant’anni che con la musica ha simpatizzato per personaggi disperati, prevaricati, umiliati, uccisi, insultati, ora sta facendo la stessa cosa con la pittura, usa gli stessi soggetti per dire qualcosa che questa volta sta a noi capire. La musica è una cosa senz’altro più recepibile e più immediata nei suoi messaggi, la pittura è diversa, ti fa pensare, ti fa riflettere, la maggior parte del difficile tocca a chi guarda e non a chi ha dipinto. Se avete l'occasione non perdetevi la mostra!

Mr.Tambourine

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VIDEO OF THE DAY.....

Glen Campbell- Wichita Lineman

 

 

 
Sabato 9 Febbraio 2013

Dal rock alla tela                                                                          clicca qui

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Tutti i quadri di Dylan esposti a Palazzo Reale                          clicca qui

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VIDEO OF THE DAY.....

Bob Dylan & Joan Baez - Never Let Me Go (1975)

 

Forse l'avevo già postato, ma è tanto bello che sono certo che mi perdonerete se l' ho postato ancora......

 

 
Venerdi 8 Febbraio 2013

Bob Dylan sceglie Milano per le sue ultime opere                     clicca qui

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Bob Dylan, the Milano Series - di Paolo Vites                              clicca qui  

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Talkin' 8991 - Tarantulalips

Ciao Mr. tambourine,
occupo lo spazio della farm perche' ho letto solo ora che, all'uscita di tempest, sono state consegnate, solo a pochi fortunati, 75 copie numerate in vinile dell'album. Questo e' il titolo: TEMPEST TEST PRESSING RARE! volevo sapere da te se si tratta di alternate take che forse un giorno andranno a comporre un capitolo della "bootleg series" oppure sono solo copie numerate da collezione. Grazie come sempre per tutto quello che fai per noi followers.

Sono solo 75 copie e non ho la minima idea del perchè siano state pubblicate in questo modo, misteri Sony credo.............? La confezione è questa:

si tratta di due LP, il primo contiene le prime 6 canzoni di Tempest ed il secondo le restanti quattro senza nessuna variazione rispetto al CD.

 

 
Giovedi 7 Febbraio 2013

Bob Dylan sulle rive del lago di Como                                       clicca qui

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Talkin' 8990 - Maria Rosa Ventura

Ciao Mr Tambourine,
vi seguo da lungo tempo, apprezzando il vostro lavoro e gli spunti di riflessione che offrite.
Solo oggi mi sono decisa a scrivere a questa confraternita che, dalle firme di chi viene pubblicato, mi pare in maggioranza maschile... :-)
Ho visitato la mostra di Dylan a Milano e, da appassionata di arte totalmente dilettante, non mi infilerò in commenti critici. Commenti tipo: "la mano è incerta, lo stile post cubista" li lascio ad altri, evidentemente più competenti di me...
Amo questi quadri, grezzi ma profondi e misteriosi come se fossero appena emersi da uno scavo archeologico. Quando si rigira con cautela tra le dita un piccolo oggetto incrostato e ci si chiede se sia proprio quello che sembra, un fermaglio per capelli, e non invece la chiave della perduta biblioteca di Pergamo... l'evidenza talvolta inganna!
E ho pensato che se la sua musica avesse dovuto prendere una forma questa era proprio una delle forme possibili: facile da imitare, impossibile da rendere.
Non mi aspettavo, chissà perché, i quadri "erotici". Poi però mi è venuta in mente una mostra di Hokusai vista, anni fa, sempre a Palazzo Reale. Tra onde, fiori, uccelli e immagini del Monte Fuji, ieratici nodi... il pennello, la penna e la spada...
Mi fa piacere sapere che abbia scelto di sostare davanti alla Pietà Rondanini, una delle opere d'arte che amo di più, insieme al suo autore.
Il buon Michelangelo si scontrò con Leonardo (apprendo che Dylan ha visitato pure il Cenacolo) a proposito della superiorità della scultura sulla pittura. E si scontrò con lui su molte altre cose ancora... ma questi discorsi ci porterebbero troppo lontano...
Un mio maestro mi disse, una volta, "when you fight, fight for, not against". Ecco, io credo che Dylan, con la sua arte, sia come un pittore che dipinge nel quadrato di un ring, combattendo "per" qualcosa e qualcuno e non "contro".
Ma molti questo non glielo hanno mai perdonato.
Un abbraccio, Maria Rosa

Sono perfettamente d'accordo con la tua opinione carissima Maria Rosa, anch'io sono convinto che Bob dipinga per "qualcosa" e non contro "qualcosa". Al mondo ci sono alcuni milioni di fans di Bob che gli perdonano tutto ed altri che non gli perdonano niente, la cosa continua da 50 anni, e allora? Allora lui se ne frega di qualunque opinione degli altri e tiene conto solo delle sue, e fa dannatamente bene. Non importa se non sarà un gran pittore, il suo scopo è sempre quello di "comunicare" qualcosa, questa volta con una forma d'arte diversa dalla musica. Ti ringrazio molto di aver scritto, alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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Talkin' 8989 - Stefano Catena

Bob dove vai a finire?

Sto leggendo tutti i commenti su fb e gli articoli di stampa sul Dylan pittore!!! Divertenti e seri alcuni, e noto come al solito che Dylan divide e non unisce.
Come quando incise il suo primo album nel 1962 e presero per matto Hammond o come al festival di Newport c'era chi lo criticava e chi no, oppure nei concerti londinesi del 1966. Stessa cosa dicasi con Tempest ad esempio. Nulla e' cambiato con Bob.
Io da fan di Dylan posso dire che lo preferisco quando suona e canta, perche' quando dipinge in realta' non essendo la pittura il suo lavoro primario, mi lascia indifferente. Ha un suo stile riconoscibile, chi ha visto i lavori precedenti nei libri "The Brazil Series" o in "Drawn Blank" che io posseggo entrambi, si nota lo stesso tratto inconfondibile che si vede nelle tele esposte a Milano. Tutto questo per chiedermi ma Dylan con la pittura dove va a finire? Quando incide e pubblica un album sai a chi e' diretto, ma qui in realta' quando esponi dei dipinti devi confrontarti con altri pittori e critici del settore e non con critici musicali o con fruitori di musica e appassionati dylaniani tanto piu' che Bob ha iniziato a suonare e cantare molto prima del 1962 mentre con la pittura si puo' dire che e' salito alla ribalta da pochi anni. Auguri Bob per la pittura!!!

Stefano C.

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Talkin' 8988 - Dario "Twist Of Fate" Greco

Ciao Mr.Tambourine,
guarda cosa ti segnalo oggi... una tua (nostra) vecchia conoscenza... ;)

http://maggiesfarms.blogspot.it/2013/02/my-back-pages-di-bob-dylan-per-la.html

Saluti alla Farm, Dario "twist of fate" Greco

Ciao Dario, è vero, il "vecchio buon" Davide è sempre all'altezza della sua fama! :o)

 

 
Mercoledi 6 Febbrario 2013

 

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Pisapia e la foto ricordo con Bob Dylan                                      clicca qui

  Image Credits: Achille Guzzardella - Scultore

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Bob Dylan stregato dalla Pietà Rondanini                                   clicca qui

  L'assessore comunale alla Cultura Stefano Boeri ha accompagnato Bob Dylan, in questi giorni a Milano per la mostra dei suoi dipinti, durante la visita privata al Castello Sforzesco dove è ospitata la Pietà Rondanini di Michelangelo.

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Bob Dylan pittore, Milano lo celebra a Palazzo Reale                 clicca qui

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Pisapia: "emozionante incontrare Bob Dylan qui a Milano"       clicca qui

 

 
Martedi 5 Febbrario 2013

The New Orleans Series: dal 5 febbraio al 10 Marzo 2013           clicca qui

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BOB DYLAN - The New Orleans Series                                        clicca qui

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Whole Trotta Love - Bob Dylan - parte 2

 

 

 
Lunedi 4 Febbrario 2013

Bob Dylan pittore in mostra a Palazzo Reale                               clicca qui

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BOB DYLAN: New Orleans nelle tele del cantautore                    clicca qui

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..Whole Trotta Love - Bob Dylan - parte 1

 

 

 

Sabato 2 Febbrario 2013

Talkin' 8987 - Miscio

Caro Mr. Tambourine,
ancora altri piccoli particolari che fanno pensare indirettamente a "Roll on John".

"Allen Ginsberg in un'intervista del 1985 aveva ribadito il suo apprezzamento per la canzone di Dylan del 1981, 'Lenny Bruce' (Shot of Love). Osservava che cantando di Lenny Bruce, " Lui [Dylan] in realtà parla anche di se stesso, e di tutti noi come artisti ".
In effetti, Dylan, in questa canzone, parla di se stesso e dell'arte, ma commenta anche la fragilità della celebrità e la tendenza inesorabile della società moderna a sopprimere la creatività, e dice che, in questo contesto, l'impulso artistico ad esprimere dissonanza assume un significato politico.
Nell'ultimo verso della canzone Dylan contrappone un "loro" [They] composto da leader sociali e promulgatori di regole ad un vulnerabile e fortemente individuale Lenny Bruce. "Hanno detto che era malato perchè non giocava secondo le regole/ Ha solo mostrato che i saggi del suo tempo non erano niente di più che sciocchi. / Lo stamparono ed etichettarono come si fa con pantaloni e camicie, / Ha combattuto una guerra in un campo di battaglia dove ogni vittoria fa male. / Lenny Bruce era cattivo, era il fratello che non hai mai avuto".
[D.Boucher, G.Browning - The Political Art of Bob Dykan - p.111]



LENNY BRUCE
parole e musica Bob Dylan

Lenny Bruce is dead but his spirit's livin' on and on
Never did get any Golden Globe award, never made it to Synanon.
He was an outlaw, that's for sure,
More of an outlaw than you ever were.
Lenny Bruce is gone but his spirit's livin' on and on.

Maybe he had some problems, maybe some things that he couldn't work out
But he sure was funny and he sure told the truth and he knew what he was talkin' about
Never robbed any churches nor cut off any babies' heads,
He just took the folks in high places and he shined a light in their beds.
He's on some other shore, he didn't wanna live anymore.

They said that he was sick' cause he didn't play by the rules
He just showed the wise men of his day to be nothing more than fools.
They stamped him and they labeled him like they do with pants and shirts,
He fought a war on a battlefield where every victory hurts.
Lenny Bruce was bad, he was the brother that you never had.
Lenny Bruce was bad, he was the brother that you never had.

traduzione di Michele Murino

Lenny Bruce è morto ma il suo spirito vive ancora
Non ha mai vinto un Golden Globe, non è mai arrivato al Synanon
Era un fuorilegge, questo è certo,
più fuorilegge di quanto tu non sia mai stato
Lenny Bruce è morto ma il suo spirito vive ancora

Forse aveva dei problemi, forse qualcosa che non riusciva a progettare
Ma di sicuro era divertente e diceva la verità e sapeva
di cosa stava parlando
Non ha mai rubato in chiesa nè tagliato la testa ai bambini
Ha soltanto preso quelli dell'alta società ed ha acceso una luce nei loro letti
E' su qualche altra spiaggia, non voleva più vivere

Lenny Bruce è morto ma non ha commesso mai alcun crimine
Aveva una capacità di penetrazione che sollevava il coperchio
in anticipo sui tempi
Una volta presi un taxi con lui, solo per un miglio e mezzo,
mi sembrò come se durassero un paio di mesi
Lenny Bruce è andato avanti ed è morto come quelli che lo hanno ucciso

Dissero che era morboso perchè non giocava secondo le regole
Mostrò semplicemente agli uomini saggi del suo tempo che non erano altro che degli imbecilli
Gli appiccicarono etichette addosso come si fa con i pantaloni e con le magliette
Combattè una guerra su un campo di battaglia dove ogni vittoria fa male
Lenny Bruce era cattivo, era il fratello che non hai mai avuto

Lenny Bruce era cattivo, era il fratello che non hai mai avuto

Harold Lepidus [http://www.examiner.com/article/bob-dylan-and-john-lennon-part-three] riferendosi ad un passaggio della canzone ["Una volta presi un taxi con lui, solo per un miglio e mezzo, mi sembrò come se durassero un paio di mesi"]
nota che :
" Alcuni hanno interpretato la canzone di Dylan del 1981, "Lenny Bruce", come in realtà riferita a Lennon (notare i nomi simili), in particolare il riferimento alla condivisione di un taxi.
I "bambini" menzionati nel testo (Non ha mai rubato in chiesa nè tagliato la testa ai bambini ) potrebbero essere un cenno

ciao, Miscio.

Caro Miscio, prima di tutto permettimi di riepilogare che era Lenny Bruce perchè non tutti possono sapere o ricordare chi era e cosa ha fatto ( il testo è tratto da wikipedia):

Lenny Bruce, nome d'arte di Leonard Alfred Schneider (Mineola, 13 ottobre 1925 – Hollywood, 3 agosto 1966), è stato un comico, cabarettista e autore teatrale satirico statunitense di origine ebraica. Una buona parte del suo repertorio è stata di genere burlesque.

Infanzia

« La verità è ciò che è, non ciò che dovrebbe essere. Ciò che dovrebbe essere è una sporca bugia »
Leonard Alfred Schneider nacque a Mineola, sull'isola di Long Island, nello stato di New York. La sua gioventù fu molto caotica, dato il divorzio dei suoi genitori quando lui aveva cinque anni, e vide Lenny trasferirsi dai vari parenti durante il decennio seguente. La madre, Sally Marr, era un'attrice ed ebbe una forte influenza sulla carriera di Lenny.
Dopo aver vissuto con una famiglia in una fattoria per un po' di tempo, si unì alla marina americana nel 1942 e si imbarcò sull'incrociatore Brooklyn che viaggiava in Europa durante la guerra. Ci restò fino al 1946.
Nel 1947, cambiò il suo cognome in Bruce ed iniziò la sua carriera guadagnando 12 dollari in un locale di Brooklyn, New York. Ebbe questa opportunità grazie a sua madre ed iniziò facendo imitazioni di alcune stelle del cinema americane, come ad esempio Humphrey Bogart.
Nel 1951, fu arrestato a Miami per essersi spacciato per un prete. Fece questo fondando una compagnia di beneficenza per aiutare i lebbrosi della Guinea inglese. Siccome il suo operato era legale, fu dichiarato innocente e successivamente spiegò nel suo libro "Come parlare sporco e influenzare la gente" che guadagnò 8.000 dollari in tre settimane, spedì 2.500 dollari alla colonia di lebbrosi per tenersi il resto.

Carriera

« Mia suocera è stata la causa del mio divorzio. Una volta mia moglie è tornata a casa e mi ha trovato a letto con lei. »
All'inizio della sua carriera, Lenny Bruce fu coinvolto anche nella scrittura di alcune sceneggiature come, per esempio "Dance Hall Racket" del 1953 dove i ruoli principali erano interpretati da lui stesso, sua madre, Sally Marr, e sua moglie, Honey Harlow; "Dream Follies" del 1954, un burlesque a basso costo; un film per bambini, "The Rocket Man", del 1954.
Inoltre incise quattro album dove, attraverso interviste satiriche e pezzi comici, trattava i temi che poi lo hanno reso famoso: jazz, filosofia della morale, politica, patriottismo, religione, razze, aborto, sistema sanitario, malattie, droghe, Ku Klux Klan, ebraismo, cattolicesimo.
Questi album furono successivamente ricompilati e messi in vendita come i "The Lenny Bruce originals". Altri due dischi furono prodotti da Bruce stesso (con incluse le performance che diedero inizio ai suoi problemi con la legge nel 1961 a San Francisco) mentre altro materiale fu rilasciato alla fine degli anni sessanta (dopo la sua morte) da Alan Douglas, Frank Zappa e Phil Spector. Lenny lavorò nel nightclub Hungry I di Enrico Banducci a North Beach.
La sua crescente fama lo condusse a grandi apparizioni di livello nazionale, come per esempio allo Steve Allen Show dove debuttò parlando del matrimonio tra Elizabeth Taylor ed Eddie Fisher e dove disse la prima battuta fuori copione: "Will Elizabeth Taylor become bar mitzvahed?". Lenny iniziò anche ad essere recensito dalla stampa, sia positivamente che negativamente.
Il 3 febbraio 1961, Lenny fece una famosa performance alla Carnegie Hall di New York. Infatti lo spettacolo fu inciso e successivamente pubblicato in un box di tre dischi. Questa è considerata la sua miglior performance.

Problemi legali

« Non puoi mica scrivere "tette e culi" su un'insegna. Perché no? Ma perché è volgare, è sporco, ecco perché. Le tette sono sporche e volgari? No, non mi prendi in trappola: non son le tette, son le parole. Le parole. Non si scrivono certe parole, dove anche un bambino può vederle. Il tuo bambino non ha mai visto una tettina? Non ci credo. Credo invece che per te siano proprio le tette ad essere sporche. Mettiamo che l'insegna dica "seni e sederi". Va già meglio. Interessante. Vediamo in latino avrà anche maggior austerità: gluteus maximus et pectorales majores ogni sera. Così sì, ch'è pulito. Per te, schmuck... ma è sporco per i latini! »
Il 4 ottobre 1961 Lenny fu arrestato per oscenità al Jazz Workshop a San Francisco; aveva usato la parola cocksucker ("pompinaro") e affermato che venire è un verbo e che il suo uso in termine sessuale non ha alcun peso; se qualcuno si offende a sentirlo, egli probabilmente non può venire. Ad ogni modo la giuria non lo condannò, anche se comunque iniziò un monitoraggio legale molto forte nei suoi confronti che lo condusse a diversi arresti con accusa di oscenità. Questo monitoraggio comportò anche due arresti per possesso di droghe, a Filadelfia lo stesso anno e a Los Angeles due anni più tardi.
Alla fine del 1963, Lenny era diventato un bersaglio dell'avvocato distrettuale di Manhattan, Frank Hogan, che era strettamente legato al cardinale Spellman, l'arcivescovo di New York. Nell'aprile 1964 egli fece due apparizioni al "Cafe Au Go Go" nel Greenwich village, con poliziotti in borghese tra il pubblico. In entrambe queste occasioni, fu arrestato non appena lasciato il palco, sempre con accusa di oscenità.
Il 4 novembre 1964, Bruce e il proprietario di un club nel quale c'era stato un suo spettacolo furono portati in tribunale. Una petizione a suo favore fu firmata da molte personalità intellettuali importanti come: Woody Allen, Elizabeth Taylor, Bob Dylan, Allen Ginsberg, Jules Feiffer, Norman Mailer e molti altri artisti. Lenny comunque fu condannato a quattro mesi di Workhouse.

Ultimi anni

« La satira è tragedia più tempo. Se aspetti abbastanza tempo, il pubblico, i recensori, ti permetteranno di farci satira. Il che è piuttosto ridicolo, se ci pensi. »
Nonostante la sua grande potenzialità come comico, Lenny Bruce ha fatto solo 6 apparizioni in televisione durante la sua vita. Nei suoi ultimi spettacoli da club, Lenny raccontava dettagliatamente i suoi incontri con la polizia e i suoi processi in tribunale; questo ha incoraggiato la polizia a tenere una maggior sorveglianza su di lui. Questi spettacoli erano soprattutto diretti alla sua protesta per avere libertà di parola, proclamata dal 1° e dal 14° emendamento della costituzione americana e secondo lui non rispettata.
Egli fu bandito da molte città americane e, nel 1962, fu anche bandito da una performance che stava facendo a Sydney, Australia. Al suo primo show in questa città salì sul palco e disse: "What a fucking wonderful audience" (letteralmente "Che cazzo di bel pubblico!"), e fu subito arrestato. Il 22 novembre 1963, il giorno dell'assassinio di John F. Kennedy a Dallas, nonostante molti comici avessero cancellato il loro show, Lenny andò comunque sul palco ed aprì, entrando lentamente, scuotendo la testa e dicendo: "Povero Vaughn Meader!" -- (Vaughn Meader era un comico che aveva raggiunto il successo con imitazioni del presidente John Fitzgerald Kennedy e della sua famiglia).
Nel 1966 era sulla lista nera della maggior parte dei nightclub degli Stati Uniti perché i loro proprietari erano stati denunciati con accuse di oscenità. Lenny fece una trionfante performance nel dicembre del 1965 al "Berkeley Community Theatre", l'ultima performance dove dalle registrazioni lo ritroviamo come lucido ed al suo massimo. La sua ultima esibizione è stata il 26 giugno 1966, al Fillmore di San Francisco, assieme a Frank Zappa e The Mothers of Invention.
Su richiesta di Hugh Hefner, Lenny scrisse la sua autobiografia, pubblicata inizialmente a puntate su Playboy e successivamente rilegata in un libro intitolato "Come parlare sporco e influenzare la gente".

Morte

« Non sono un comico. Sono Lenny Bruce. »
Il 3 agosto del 1966, Lenny fu trovato morto per overdose all'età di quaranta anni nel bagno della sua casa di Hollywood all'8825 di Hollywood Boulevard. La foto "ufficiale" della scena mostra un Lenny Bruce nudo, disteso sul pavimento con accanto una siringa e alcuni farmaci. La causa ufficiale della sua morte era "acuto avvelenamento da morfina causato da un'overdose accidentale".
Appena il suo corpo fu trovato la polizia lasciò entrare liberamente i giornalisti a fotografare la scena per almeno mezz'ora, senza mostrare alcun rispetto per il comico. Questa situazione venne descritta nel documentario "Swear to tell the truth" del 1998.
Fu sepolto nell'Eden Memorial Park Cemetery a Mission Hills in California; una manifestazione in sua memoria fatta il 21 agosto 1966 fu abbastanza controversa da mantenere il nome di Lenny sotto i riflettori. Infatti più di 500 persone vennero per mostrare il loro rispetto ed erano capitanati dal produttore Phil Spector. Le guardie del cimitero provarono comunque a fermare la cerimonia.
Dick Schaap scrisse un elogio a Lenny su Playboy, con la famosa, ultima frase: "Un'ultima parola di quattro lettere per Lenny: Morto. A quarant'anni. Questo è osceno" (in inglese morto è "dead" e la parola oscena a cui si riferisce è "fuck")

Il 3 dicembre 2003, 37 anni dopo la sua morte, è caduta l'accusa di oscenità, per merito del governatore di New York George Pataki, sotto richiesta di una petizione promossa da Robert Corn-Revere, Ronald Collins e Davod Skover, firmata da grandi star come per esempio Robin Williams.

« Se Gesù fosse stato ucciso vent'anni fa, i cattolici porterebbero al collo piccole sedie elettriche e non croci »

Detto questo, sono d'accordo con te che la canzone possa indirettamente riferissi a Bob stesso e più largamente alla dura realtà con la quale la creatività e l'arte dovette scontrarsi in quegli anni dove un eccessivo moralismo e puritanesimo regnava ancora sovrano in tutti gli States. Il punto di svolta fu forse il festival di Woodstock che "sdoganò" certi modi di vivere e di pensare, scatenando una nuova guerra tra il "vecchio sistema" e le nuove generazioni assetate di qualcosa di diverso (Elvis non era stato abbastanza), fu necessaria la British Invasion capitanata dai Beatles per trasformare i giovani americani, artisti e non. Non dimentichiamo che Dylan cominciò a diventare realmente "artista" quando prese atto della realtà Beatlesiana, cominciando a sfornare testi che misero in ginocchio tutti, Beatles compresi, che da quel momento faranno riferimento a Bob cambiando completamente il modo di scrivere dei loro testi. "Dylan shows the way" dissero, e questo la dice più di ogni altra cosa. Bob ebbe l'opportunità di conoscere personalmente e vedere Bruce al lavoro? Credo proprio di si, e credo che questo lo spronò ad accusare il sistema evitando però le parole allora vietate per le quali Bruce si mise in grossi guai. Dylan ebbe la fortuna al principio di avere come manager Grossman il quale, pur con tutti i difetti a lui attribuiti in seguito, ebbe la capacità di trasformare il piccolo Bob Dylan nel più grande mito della musica moderna. Penso che Bob abbia in un certo senso provato ammirazione per Lenny Bruce, forse sentendo di far parte come lui di una ristretta cerchia di artisti dotati ed anticonvenzionali. Questa mia convinzione mi viene dal fatto che il canto in "Lenny Bruce" è teso, emozionato, sentito e carico di pathos. Cosa che invece non ho riscontrato in "Roll on John", certamente arrivata troppo in ritardo all'appuntamento con la storia per diventare un a canzone importante, canzone quasi eseguita freddamente da Dylan, senza l'emozionalità necessaria per un personaggio come John. Ma su questo argomento mi piacerebbe poter leggere il parere di altri Maggiesfarmers.

 

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