maggiesfarm.eu - sito italiano di bob dylan

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THE  BEATEN  PATH

THE DYLAN'S PAINTINGS AND THE REAL PLACES

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Sabato 30 Settembre 2023

Talkin' 12152 - zoppasm

Oggetto: Giovanna d'Arco e Leonard Cohen

Ciao Mr. Tambourine,
un mio articolo su Giovanna D'Arco e Leonard Cohen che forse può interessare "Maggie's Farm":
https://cinemonitor.it/due-visioni-di-giovanna-darco-katherine-j-chen-e-leonard-cohen/

Un caro saluto, Marco.

Grazie Marco, letto ed apprezzato :o)), così come credo sarà per tutti gli amici della Farm! Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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Bob Dylan, un lungo viaggio verso se stesso                                                       clicca qui

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Mick Jagger, il catalogo dei Rolling Stones...in beneficenza                               clicca qui

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Mick Jagger, casa in Sicilia

Ieri Mick Jagger ha pubblicato sul suo account Instagram una serie di foto fatte in Sicilia, dove ha preso casa e dove passa spesso del tempo. Tra le altre, ce n’è una che lo ritrae davanti a un cartello di un ristorante a Catania dove il martedì il cous cous è scontato del 50%. Non starà mica cominciando a risparmiare in vista della cessione del catalogo a un ente di beneficenza?

   

 

 
Giovedì 28 Settembre 2023

Talkin' 12151 - francescoanania71

Ciao,
nel video postato qui c'è Bob e non Neil.
Talkin' 12150 - sebastiano.giulia

Era giusto.......sono io che ho copiato un'altra mail al posto di quella di Riccardo, stupidata corretta!!! Peccato che ho cancellato la mail che mi segnalava il video di Neil Young e così adesso non posso dare un nome a colui che ha l'effettivo merito della segnalazione!!! Comunque riposto il video di Neil sperando che chi me l'aveva segnalato si rifaccia vivo per mettere a posto le cose! Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

 

Neil Young, Down by the River. Live at the Roxy 9/20/23

Neil Young al ROXY, dove suonò con Lou Adler ed Elmer Valentine, con l'aiuto dei partner originali, David Geffen, Elliot Roberts e Peter Asher, aprirono il Roxy esattamente 50 anni prima di questo spettacolo. Billy Talbot al basso, Ralph Molina alla batteria, Nils Lofgren alla chitarra e alle tastiere, affiancati da Lukas Nelson (figlio di Willie) alla chitarra. Quasi simile la formazione del 1973. Manca solo Ben Keith.

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I musicisti che hanno accompagnato Bob al Farm Aid

Come già sapete, Bob Dylan ha fatto un'apparizione a sorpresa al Farm Aid lo scorso fine settimana. Era la prima volta che suonava al festival dal 1986, e la prima apparizione a sorpresa sul palco che faceva da anni.

Left to Right: Mike Campbell, Steve Ferrone, Bob Dylan, Lance Morrison. Photo by Joeff Davis.

Come se ciò non bastasse, ha suonato accompagnato da due originali membri di Tom Petty e The Heartbreakers: Mike Campbell e Benmont Tench, con entrambi i quali aveva fatto lunghi tour negli anni '80. Accanto a loro c'erano il resto dell'attuale band di Campbell, The Dirty Knobs: il bassista Lance Morrison, il chitarrista Chris Holt e il batterista Steve Ferrone (lui stesso un Heartbreaker degli ultimi giorni dopo la partenza di Stan Lynch).

(Fonte: https://www.flaggingdown.com/p/behind-the-scenes-of-bob-dylans-farm?utm_source=post-email-title&publication_id=24981
&post_id=137434091&utm_campaign=email-post-title&isFreemail=false&r=pa6e7&utm_medium=email)

 

 
Mercoledì 27 Settembre 2023

Un raro concerto di Bob Dylan con la chitarra                                                         clicca qui

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Passioni rubate: la vita segreta del fotografo rock Paolo Brillo                              clicca qui

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Mimi & Richard Fariña                                                                                              clicca qui

 

 
Martedì 26 Settembre 2023

Farm Aid 2023 Foto

   

    

  

 

 
Lunedì 25 Settembre 2023

Bob Dylan cameo al Farm Aid 2023

 

Bob Dylan è apparso improvvisamente al Farm Aid del 2023 che si è svolto in Indiana.
Dylan ha eseguito 3 canzoni (Maggie's Farm, Positively 4th Street e Ballad Of A Thin Man) e, grande sorpresa, ha suonato la chitarra al centro del palco. Sul palco l' hanno accompagnato Mike Campbell & The Dirty Knobs e Benmont Tench.
La cosa straordinaria è che sia Campbell che Tench hanno accompagnato Dylan nel Farm Aid del 1985.

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Talkin' 12150 - sebastiano.giulia

Oggetto: E curiamoci questa!

 

Ciao. Riccardo.

Grazie Riccardo, il vecchio Bob riesce sempre a sorprenderci!!! Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

 

 
Venerdì 22 Settembre 2023

Talkin' 12149 - giogiazzi

Oggetto: Nuova grafica

Ciao Mister, ho apprezzato molto la nuova veste grafica del sito, complimenti, a mio avviso molto particolare e graziosa nelle sue sfumature. Giovanni.

Ti ringrazio di cuore Giovanni, anche questa è una continua ricerca dei colori migliori e dell'armonia degli elementi in generale. Se segui la Fattoria da qualche anno avrai certo notato che ogni tanto, (dipende dall'estro), mi piace cambiare cercando nuovi abbinamenti che però siano subito riconoscibili all'occhio di chiunque. Comunque grazie ancora, alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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Due chiacchere con uno dei musicisti fantasma di Blood On The Tracks

Intervista a Kevin Odegard ( https://kevinodegard.com/ ) di CATHY WURZER

CATHY WURZER: Bob ha mai registrato un album in Minnesota? La risposta è sì e no. Nel dicembre del 1974, il cantautore nato a Duluth e crescuito ad Hibbing, aveva un nuovo album nella borsa. Lo ha registrato a New York City con una squadra eccezionale di turnisti. Ma qualcosa non andava bene. Così all'ultimo minuto, Dylan si riunì in uno studio di Minneapolis con sei musicisti del Minnesota. Ha finito per registrare nuovamente cinque tracce. Kevin Odegard era uno di lro ed ora è qui con me. Era il chitarrista delle Minnesota Sessions per quella che sarebbe diventata la pubblicazione di Dylan del gennaio 1975, Blood on the Tracks. Kevin, è così bello averti qui.
KEVIN ODEGARD: Sono passati 19 anni da quando ci siamo parlati. Come stai?

CATHY WURZER: Io sono... beh, finora tutto bene. Grazie per essere qui. Va bene. Ora, per le persone che non conoscono il retroscena, è anche un buon retroscena. Dicembre1974, Dylan aveva completato Blood on the Tracks a New York. Allora come siete finiti tu e gli altri ragazzi del Minnesota in questo album?
KEVIN ODEGARD: Solo uno strano incidente. Stavo cercando di guardare Kojak ignorando le chiamate del telefono. Era una notte fredda e buia nelle città gemelle di Minneapolis e Saint Paul. E ho lasciato squillare il telefono perché ero un grande fan di Kojak e volevo finire il programma prima di dover affrontare la vita reale.

CATHY WURZER: Vecchia TV...
KEVIN ODEGARD: Alla fine, l'ho preso... sì. Ho solo... Chi era? Era David Zimmerman, il fratello minore di Bob, che cercava una chitarra, non per me e nemmeno per nessun altro. La prima chiamata era solo per una chitarra. E voleva le corde di budello 0042 degli anni '20. A quei tempi si chiamava modello Joan Baez, una chitarra dalla cassa più piccola. E mi ha chiesto di risolvergli quel problema.

CATHY WURZER: Oh, mio Dio. E hai pensato tra te e te: "OK, posso farcela". E solo per le persone che non ti conoscono, ti imbatteresti in Dylan, credo, a High Holidays perché conoscevi David e la loro mamma, Betty, giusto? Eri un pò nel cerchio allargato.
KEVIN ODEGARD: Ero nel giro largo, sì. E mi ero già imbattuto in Dylan prima. Lo incontrerei di nuovo dopo tutto questo. E di tanto in tanto lavorerei per lui. Ed è sempre stata una piacevole esperienza meravigliosa sorpresa per me.

CATHY WURZER: Allora, va bene. Ti procuri la chitarra, e poi finisci con gli altri ragazzi in una sessione.
KEVIN ODEGARD: Il proprietario del negozio di chitarre era schizzinoso. Si chiamava Chris Webber. E quando ha scoperto che volevo la chitarra, ha fiutato l’inghippo. Sapeva che ero per qualcuno di grosso, giusto? Così disse: "Bene, per chi è? " Ho risposto: "Non posso dirtelo". Dopo alcune telefonate in giro scopre che è per Dylan. Ha detto: "OK, vengo anch’io alla sessione". Devo proteggere la chitarra. Devo stare vicino alla chitarra perché non è mia. È in conto deposito. È sul muro.

CATHY WURZER: So che voi ragazzi stavate registrando a South Minneapolis nei vecchi studi di registrazione Sound 80, che hanno una storia davvero fantastica. E penso che ... al giorno d'oggi, siano ancora aperti. Non è... così? La stanza più silenziosa del mondo?
KEVIN ODEGARD: È la stanza più silenziosa del mondo. I Laboratori Orfield. Steve Orfield è un ragazzo meraviglioso. Hanno dei dischi d'oro laggiù di alcuni di noi. E ti faranno fare un giro se ti avvicini alla reception. Steve è un fan di Dylan ed è fin troppo felice di mostrarti in giro.

CATHY WURZER: Quindi tu e i ragazzi entrate. Dylan è lì. Iniziaste a suonare. La prima canzone su cui hai lavorato è stata, beh, l'abbiamo appena ascoltata, giusto? Idiot Wind.
KEVIN ODEGARD: Esatto. Era discordante. Non ci è piaciuta. Non mi è piaciuta. A nessuno è piaciuta. Chris ci ha lavorato. Perché inizia in do minore, che è uno strano punto di partenza. Quello che non sapevamo era... beh, non sapevamo molto allora. Chris ha lavorato con lui per modificarla. E Chris è diventato de facto il leader delle sessioni per questo motivo. Ha chiamato Chris per mostrargli la canzone. E Chris ha sistemato una cosa qui e una cosa là. E oggi... direi solo questo su Chris. Immagina che davanti a te ci sia la più grande rock star del pianeta terra. E hai un equipaggio di impavidi esploratori, diciamo, intorno a te al tuo comando. Quindi Chris ha tracciato la strada per la vetta, non una, non due, ma quattro volte nello spazio di altrettante ore. Quindi questo era Chris Webber il ragazzo che era un pò schizzinoso nel negozio di chitarre ha assunto questo ruolo di leader delle sessions e sarà sempre il mio eroe.

CATHY WURZER: Wow. So che hai suonato alcune delle cinque canzoni. Suoneremo uno di loro. E questo è una delle mie preferite. Sentiamo. [MUSICA - BOB DYLAN, "TANGLED UP IN BLUE"]
BOB DYLAN: (Canta) Una mattina presto, il sole splendeva. Ero sdraiato sul letto, chiedendomi se avesse cambiato tutto se i suoi capelli fossero ancora rossi. I suoi genitori, dicevano, la nostra vita insieme sarebbe stata sicuramente dura. Non gli è mai piaciuto il vestito fatto in casa della mamma. Il libretto di banca di papà non era abbastanza grande.
Adoro questa canzone. Quindi parlami un pò di questa. Ora, hai... hai detto che non ti piaceva... all'inizio pensavi che Idiot wind fosse discordante. Cosa ne pensi di Tangled Up in Blue?
KEVIN ODEGARD: Beh, tra Chris e Bob hanno sistemato Idiot Wind e suonava come qualcosa degli anni '60. È stato fantastico quando hanno finito con quella. Abbiamo fatto sette o otto takes. Lunedì sera, quando abbiamo fatto Tangled Up in Blue, quella canzone ci piaceva, tranne per il fatto che era in sol, ed era semplicemente OK. E poiché Dylan era rilassato e solo con un gruppo di ragazzi, Bill Berg il batterista, è stato davvero da solo in una garage-band per una notte. E mettiamo da parte ogni pretesa. Non c'erano star del cinema. Non c'erano celebrità nella stanza. Erano solo Robert Zimmerman e quattro tizi di South Minneapolis che suonavano le loro chitarre. E’ stato bello, ma non è stato bello come pensavo potesse essere. Quindi ho completamente dimenticato dov'ero. E Bob mi ha guardato a tre piedi dalla mia faccia e ha detto: "Beh, cosa ne pensi?" E gli ho detto che era passabile. E quello era davvero un insulto. Quindi ho pensato, beh, ora mi caccerà, sono fuori, è finita. E invece non lo era. Ha seguito il mio consiglio. Siamo passati in tonalità di La. E in una take, 6 minuti dopo, stavamo tutti guardando le nostre scarpe meditando. Non abbiamo potuto dire nulla. È stato un indescrivibile, indicibile momento di verità e gloria per tutti noi musicisti. Era qualcosa, ora che ho dei nipoti, di cui parlerò loro un giorno.

CATHY WURZER: Come ho detto, è una delle mie canzoni preferite. So che sta per uscire un nuovo libro che racconta la storia di tutti voi. I musicisti del Minnesota in questa seminale sessione di registrazione del mio caro amico Rick Shevchik. Ed è stato anche divertente metterlo insieme?
KEVIN ODEGARD: Beh, Shevchik è un maestro quando si tratta di scrivere libri. È il miglior intervistatore, psicoanalista con cui abbia mai lavorato in vita mia. E mi sono sempre sentito un pò meglio, tipo, quando mi manderà una fattura? Perché scaverà più a fondo di chiunque abbia mai incontrato. E ne ho incontrati alcuni negli ultimi 48 anni. Ho conosciuto un paio di giornalisti. E Rick Shevchik è tra i migliori e Paul Metz, suo partner nel progetto. Questo è il libro che dovrebbe diventare il film di Bob Dylan che è il film di Bob Dylan, anche senza Bob Dylan. Bob Dylan è il coro greco, diciamo. Ma questo è un grande libro. E parla di... Voglio dire, hai visto film sui Beatles in cui i bambini si stanno preparando per l'arrivo dei Beatles in città, e ci sono interi film su di loro senza i Beatles. Questo libro nella mia mente è un... è un film. È un film importante. Ed è molto divertente. E se hai scavato in profondità nella psiche di tutti gli altri come ha fatto lui nella mia, questo libro vincerà premi, vincerà premi e venderà molte copie. È un libro davvero, davvero fantastico. È un aggiornamento sull'intero progetto, tipo, non è mai stato fatto.

CATHY WURZER: Vedi, prima di andare, ho circa 30 secondi. Cos'è successo alla chitarra che hai usato in Tangled Up in Blue?
KEVIN ODEGARD: Ne abbiamo parlato. E avevo alcune offerte sul tavolo. Abbiamo esaminato collezionisti di chitarre, gestori di hedge fund, persone che avevano abbastanza soldi per comprarla. Ma, Susan Casey, io e mia moglie abbiamo deciso alla fine della giornata: "Ehi, andiamo a Tulsa e diamo questa cosa al Bob Dylan Center, che è la nostra nuova casa sull'albero. È la nostra nuova clubhouse. Metz, io e tutti i musicisti che hanno mai lavorato per Dylan, ogni giornalista, tutti i grandi giornalisti si riuniscono lì. Quindi è il nostro... se fossimo bambini, sarebbe dove andremmo a suonare con Bobby Zimmerman e la sua sandbox nella sua casa sull'albero. fantastico, ottimo posto. E c'è un sacco di Minnesota. Cammini al primo piano e ti trovi su Main Street a Hibbing, Minnesota. Non riesci a credere a quanto Minnesota ci sia in questo posto.

CATHY WURZER: Oh, ti dico una cosa, Kevin, ho apprezzato la tua presenza qui. Grazie per le tue storie. E attendo con ansia il libro. E spero che tu abbia un buon resto della giornata. Grazie mille.
KEVIN ODEGARD: Grazie. Ciao, per ora.

CATHY WURZER: Ragazzi, vi dico, il chitarrista Kevin Odegard è fantastico. Era uno dei sei musicisti del Minnesota che hanno suonato nell'album del '75 di Dylan Blood on the Tracks. Rick Shevchik, come avete sentito, nel libro di Paul Metz Blood on the Tracks, i musicisti del Minnesota dietro il capolavoro di Dylan usciranno questo agosto dalla University of Minnesota Press.

 

 
Mercoledì 20 Settembre 2023

Talkin' 12148 - sebastiano.giulia

Oggetto: Rest In Peace Olof Björner

Leggo con dispiacere che è mancato Olof Björner, imperdibile fonte di notizie. https://www.bjorner.com

13 set 2023 - Rest in peace Olof Björner

One of the great Bob Dylan fans and archivists has died.
Olof Bjorner was a great and humble man. A Swedish researcher who specialized in documenting the live performances and recording sessions of American singer-songwriter Bob Dylan.

Ciao Riccardo

E' vero caro Riccardo, Olof è stata una vera fonte di informazioni anche per le mie ricerche. Possiamo solo sperare che qualcuno continui l'opera da Lui iniziata. Come tanti altri amici che ci hanno lasciato in questi ultimi anni, R.I.P. Olof. Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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Pat & Billy

Questa sera, IRIS, il canale di film di Mediaset, ci ha riproposto “Pat Garrett & Billy The Kid”. Visto e rivisto alla noia....ma amici, la musica è sempre meravigliosamente stupenda e ti tocca il cuore.
Film come validissima alternativa a programmi inutili come il G.F. che Pier Silvio si ostina a mandare in onda....ma forse noi vecchi dylaniani siamo parte di un’altro mondo, un mondo dove le persone da ammirare erano di un altro calibro e di un’altra statura. Ma i numeri dell’audience danno ragione a chi sta a guardare questi miseri e poveri programmini basati sul niente....ma il mondo gira così, un mondo che si trova improvvisamente messo in quarantena da un virus che non si sa ancora da dove è venuto, un mondo dove le guerre non mancano mai, un mondo nel quale nessuno riesce a spiegare, a prescindere dalla logica del profitto (così alcune centinaia di migliaia di persone lavorano a costruire armi che ammazzeranno persone come loro), la logica di conflitti  come la guerra Russia-Ucraina, la logica delle tragedie del Mediterraneo dove migliaia di innocenti in cerca di un mondo dove armi e violenza gratuita non esistano, continuano ad affogare senza una ragione plausibile.
Io, da buon vecchio Fan dylaniano, ricordo con nostalgia e piacere gli anni passati, sperando che la macchina di Bob continui imperterrita a correre sulla Highway &1, magari Revisited!!!

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Billy the Kid e Pat Garrett insieme: la foto trovata al mercatino vale 10 milioni     clicca qui

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Billy the Kid, mistero da X-Files                                                                               clicca qui

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Billy the Kid ha fatto finta di morire?

( Credits:// www.thevintagenews.com/2017/11/26/billy-the-kid/ )  

Il famoso pistolero Billy the Kid ha fatto finta di morire?
La maggior parte degli storici direbbe di no, ma una leggenda del Vecchio West come Billy the Kid non è facile da far scomparire.
Secondo la maggior parte delle fonti, il famigerato fuorilegge trovò la sua fine alla tenera età di 21 anni nell'estate del 1881, quando fu ucciso a colpi di arma da fuoco dallo sceriffo della contea di Lincoln Pat Garrett a Fort Sumner, nel New Mexico.
Si dice che sia stato sepolto nel cimitero di Fort Sumner il giorno seguente accanto ad altri due membri della sua banda.
La fama del ragazzo non finì definitivamente nel luglio 1881 e affascina il pubblico ancora oggi.
Il suo status di eroe popolare è cresciuto costantemente con l'aiuto di innumerevoli libri, film e canzoni, che romanticizzano la vita e la morte del famigerato fuorilegge.

Esiste qualche disputa sull'affermazione che Pat Garrett sia o meno l'uomo che ha ucciso il ragazzo o se in realtà e se è realmente morto quel giorno. Dal 1881, molte persone hanno affermato di essere Billy the Kid, e nei decenni che seguirono la morte del Kid, spuntarono ovunque negli Stati Uniti. La maggior parte non è stata mai presa sul serio e solo pochi sono riusciti a convincere chiunque altro che erano Billy the Kid.

La storia di un uomo di nome Ollie Roberts, a.k.a. Brushy Bill, era diversa.

Billy the Kid usò diversi altri nomi, tra cui Henry McCarty e William Henry Bonney, ma nel 1949 fu aggiunto un altro nome alla lunga lista dei suoi alias: Brushy Bill Roberts.
Brushy Bill Roberts, che sosteneva di essere il famigerato fuorilegge Billy the Kid, portava i baffi, un cappello a tesa larga, una sciarpa al collo e un cappotto.
Brushy Bill Roberts (26 agosto 1879 - 27 dicembre 1950; data di nascita presunta 31 dicembre 1859) aka William Henry Roberts,Ollie Partridge William Roberts,, Ollie N. Roberts o Ollie L. Roberts, attirò l' attenzione su di se sostenendo di essere il fuorilegge William H. Bonney, noto anche come Billy the Kid....

L'affermazione di Roberts fu respinta dal governatore Thomas Mabry nel 1950 e da allora è stata ampiamente discussa.
La storia di Brushy Bill è promossa dal "Billy the Kid Museum" nella sua città natale di Hico, nella Contea di Hamilton, in Texas.
La sua affermazione è stata esplorata in un episodio del 2011 di Brad Meltzer's Decoded e in un segmento di Robert Stack nel 1990 su Unsolved Mysteries.

La storia di Brushy Bill Roberts inizia nel 1948 quando un avvocato di nome William Morrison venne a sapere che lo sceriffo Pat Garrett non riuscì mai a sparare a Billy the Kid, che si trovava sano e salvo e viveva nella città di Hico, in Texas, con il suo ultimo pseudonimo di Ollie Roberts, ma la maggior parte della gente in città lo conosceva semplicemente come Brushy Bill.
Dopo aver incontrato alcuni contemporanei del Kid, quelli che conoscevano personalmente il pistolero e che dissero a Morrison di essere sicuri che Brushy Bill fosse davvero Billy the Kid, Morrison decise di andare ad Hico per incontrarlo di persona e porre fine a tutte le voci. Una volta giunto sul posto concluse che l'uomo di fronte a lui, proprio come sostenevano i suoi contemporanei, era in realtà Billy the Kid. Il vecchio disse che non aveva nulla da perdere e sperava che Morrison lo avrebbe aiutato a ottenere il perdono che gli era stato promesso circa 70 anni fa dal governatore del New Mexico Thomas J. Mabry.

Le storie raccontate da Brushy Bill sembrarono abbastanza convincenti per l'investigatore e se le parole non fossero bastate, il vecchio aveva tutte le cicatrici che possedeva il vero Billy the Kid.
Non c'era quindi alcun dubbio nella mente di Morrison che stava parlando con il pistolero più famoso del Vecchio West, ed era determinato ad aiutarlo a ottenere il tanto atteso perdono.
Morrison organizzò un incontro con il Governatore Mabry, che non era pero' del tutto convinto che Brushy Bill fosse davvero Billy the Kid.
Si dice che abbia alzato gli occhi al cielo quando sentì la storia di Brushy Bill, rispondendo che non avrebbe intrapreso alcuna azione in merito alla domanda di grazia di Billy the Kid perché non credeva che Brushy Bill fosse quell'uomo.

La loro missione per ottenere il perdono si rielò così infruttuosa e, inoltre venne ritenuta uno scherzo.
Circa quattro settimane dopo, Brushy Bill subì un infarto mentre camminava verso l'ufficio postale e morì il 27 dicembre 1950.
Ma fino al giorno della sua morte, Brushy Bill continuò a sostenere di essere Billy the Kid.

Nel 1989 il Lincoln County Heritage Trust commissionò uno studio al computer dall'antropologo forense Clyde Snow.
Le fotografie scannerizzate di Billy the Kid e Roberts, insieme a quelle di altre 150 persone, sono state inserite in un computer utilizzando un "indice di somiglianza" per abbinare 25 "punti di riferimento" facciali.
Ciò ha portato al 42 ° posto nella classifica delle foto di Roberts (vale a dire: altre 41 persone assomigliavano di più a Bill rispetto a Roberts).
Snow ha indicato che se i due fossero stati la stessa persona, Roberts avrebbe dovuto classificarsi almeno secondo.
È stata notata che l'accuratezza dei confronti facciali dipende dalla posizione della faccia nelle fotografie essendo la stessa.

Nel 1990, uno studio di apparecchiature di comparazione fotografica presso il Laboratory for Vision Studies e Advanced Graphic Laboratory dell'Università del Texas è stato condotto dagli esperti di immagini Scott Acton e Alan Bovik. Lo studio ha corretto il posizionamento del viso e ha utilizzato le stesse tecniche di riconoscimento del volto utilizzate dall'FBI, dalla CIA e dall'Interpol che si ritiene forniscano un "livello significativo di validità statistica".

Le fotografie di Brushy Bill Roberts all'età di quattordici anni sembravano assomigliare alla famosa foto di Dedrick-Upham di Billy The Kid.
Una fotografia di Brushy Bill all'età di 71 anni ha fornito una corrispondenza del 93%.

Sia Acton che Bovik hanno concluso che questo risultato "mostra inconfutabilmente che Roberts e Kid abbiano avuto una parentela stretta". Tuttavia, questi risultati dovrebbero essere replicati in modo scientificamente conclusivo (che fino ad oggi non si è verificato), e in quel caso non proverebbero ancora che Roberts e Billy the Kid fossero la stessa persona.

Nel 1996 i risultati dello studio furono presentati ad Andre McNeil, giudice della cancelleria del 12 ° distretto giudiziario, e ad un importante avvocato dell'Arkansas, Helen Grinder, il quale dichiarò che sulla base dello studio e di altre prove il caso per Roberts di Billy the Kid era " forte "," sostanziale "e" eccellente ".

Nel 2003 lo sceriffo della contea di Lincoln Tom Sullivan, Capitan, il sindaco del New Mexico Steve Sederwall e la contea di De Baca, lo sceriffo del New Mexico Gary Graves hanno iniziato una campagna per riesumare i resti di Billy the Kid e sua madre, Catherine Antrim, per dimostrare attraverso l'analisi del DNA che Billy the Kid fu sepolto a Fort Sumner.
L'iniziativa ha colpito l'opinione pubblica sin dall'inizio.
Innanzitutto, non vi è alcuna conferma su dove si trovino i resti.
In secondo luogo sono state le proteste con sia gli esperti pro-Brushy Bill Roberts che anti-Brushy Bill Roberts schierati contro l'esumazione. L'esumazione dei resti è stata quindi bloccata in tribunale nel settembre 2004.

*Il cimitero di Fort Sumner, dove si diceva che fosse stato sepolto Billy the Kid, fu spazzato via dall'alluvione del Grande fiume Pecos nel 1904.
Il danno fu così grande che i resti esposti dovettero essere riseppelliti con la maggior parte non identificata.
La lapide di Billy era stata spazzata via e la sua tomba non era stata segnata per ben 28 anni.
Sebbene nel 1932 venne eretta una lapide, non si sa dove fosse la tomba originale.

*The Silver City cemetery dove fu sepolta Catherine Antrim fu venduto nel 1882 ed il nuovo proprietario dovette trasferire le tombe fuori dai confini della città. Non esiste alcuna documentazione che indichi se i corpi siano stati spostati o solo le lapidi. È possibile che altre persone fossero state sepolte nella stessa tomba. È possibile che fosse stato originariamente sepolto in una tomba non contrassegnata con la lapide collocata in seguito.

*Considerando il periodo di tempo trascorso dalla sepoltura, è probabile che tutti i resti si siano decomposti completamente e vi è una trascurabile possibilità di identificare positivamente i resti se mai venissero trovati.

*Roberts affermò che Catherine Antrim non era sua madre ma una zia imparentata dal matrimonio, quindi un test del DNA non avrebbe avuto senso in qualsiasi scenario diverso dai resti di Catherine e Billy, entrambi identificati, testati e mostrati essere come madre e figlio.

Alcune persone che hanno studiato il caso si sono dimostrate sprezzanti riguardo a questa storia, e affermano che Brushy Bill non era abbastanza grande, ed era analfabeta mentre Billy the Kid aveva una bella calligrafia.
Inoltre, non esiste supporto per il DNA.
Tuttavia, ci sono molte persone oggi che credono nella legittimità della pretesa di Brushy Bill.
...E la leggenda continua...

 

 
Martedì 19 Settembre 2023

"The philosophy of modern song" tradotto in cinese

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Una stagione che non tornerà più: Robbie Robertson                                           clicca qui

 

 
Lunedì 18 Settembre 2023

Sul «Carro» di Bob Dylan                                                                                         clicca qui

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Bob Dylan, il ritorno al futuro dell’uomo che uccide la propria leggenda             clicca qui

 

 
Sabato 16 Settembre 2023

Rock on the wild side: Dylan e Sid Vicious                                                              clicca qui

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Bob Dylan e Post Malone, la canzone che rimane nel cassetto                              clicca qui

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Jesse Dylan "Mio padre è un’anima buona e generosa"                                         clicca qui

 

 
Venerdì 15 Settembre 2023

Bob Dylan: a Mercanteinfiera trent’anni di scatti “rubati” di Paolo Brillo            clicca qui

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Il più empio dei crimini (di Bob Dylan?) - di Leonardo Tondelli                           clicca qui

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“Bob Dylan blues”: storia e origini della canzone fantasma di Syd Barrett         clicca qui

 

 
Giovedì 14 Settembre 2023

Talkin' 12147 - calabriaminimum

Cat Power annuncia il suo live album dedicato al Dylan anni '60

https://www.indieforbunnies.com/2023/09/12/cat-power-annuncia-un-live-album-di-cover-di-bob-dylan/

Ho ascoltato i primi due singoli estratti di questo interessante disco live che uscirà il prossimo novembre 2023.
Trovo la resa vocale e musicale di Ballad Of A Thin Man, in particolare, molto intensa ed interessante.
Mi pare un prodotto intrigante, che merita un ascolto prolungato e attento.
Per il resto c'è da aspettare l'uscita del disco, programmata per il 10 novembre.
In fede, Dario Greco, blogger nostalgico e compassato presso "Natural Born Boomer"

Non li ho ancora sentiti, cosa che farò al più presto, ma mi fido del tuo giudizio. Naturalmente le cover dei pezzi dylaniani hanno sempre un che di magico e misterioso, forse solo la curiosità di sentire le differenze, che ti fa venire la voglia di ascoltarle con attenzione. Speriamo che anche il resto delle cover sia sullo stesso livello, anche se mi pare scontato perchè quando ci si misura con calibri come Bob non puoi permetterti passi falsi!!!! Alla prossima, Mr.Tambourine, :o) 

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Cat Power annuncia un live di cover di Bob Dylan                                                clicca qui

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Magnifici ottantenni, super cantanti che ancora fanno concerti                           clicca qui

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25 rock star che hanno cambiato il nome                                                               clicca qui

 

 
Martedì 12 Settembre 2023

Confermate 13 nuove date in Novembre

01 Novembre 2023 - Springfield, MA - Symphony Hall
03 Novembre 2023 - Boston, MA - Orpheum Theatre
04 Novembre 2023 - Boston, MA - Orpheum Theatre
04 Novembre 2023 - Boston, MA - Orpheum Theatre
07 Novembre 2023 - Port Chester, NY - The Capitol Theatre
08 Novembre 2023 - Port Chester, NY - The Capitol Theatre
10 Novembre 2023 - Providence, RI - Providence Performing Arts Center
11 Novembre 2023 - Waterbury, CT - Palace Theater
14 Novembre 2023 - Brooklyn, NY - Kings Theatre
15 Novembre 2023 - Brooklyn, NY - Kings Theatre
19 Novembre 2023 - Philadelphia, PA - The Fillmore
20 Novembre 2023 - Newark, NJ - New Jersey Performing Arts Center - Prudential Hall

21 Novembre 2023 - Newark, NJ - New Jersey Performing Arts Center - Prudential Hall

 

 
Lunedì 11 Settembre 2023

Talkin' 12146 - magicbus21

Oggetto: At Budokan

Ciao Mr. Tambourine,
La notizia dell'uscita della ripubblicazione in versione deluxe del live at Budokan , mi ha fatto venire in mente una cosa: sappiamo che recentemente Dylan ha venduto il suo catalogo, e visto che si vociferava la chiusura dei Boolteg series, non è che questa mossa, sia la prima che il suo catalogo sta par essere ripubblicato in versione Expanded?
Sappiamo che il catalogo di molti cantanti si è dilatato a dismisura dopo la morte, visto che gli eredi hanno fatto di tutto per monetizzare l'opera (vedi Hendrix), Bob è ancora in vita, ma non lo possiede più.
La notizia della pubblicazione del live, mi ha fatto felice, però come fan incallito, so che ci sono molte altre date di quel tour che sono state registrate, che sono senz'altro meglio di questo tour giapponese.
Ovviamente su Dylan c'è sempre mistero, la mia è solo una supposizione, ma se venisse confermata con le prossime ristampe, sarebbe
un indizio. Alla prossima, Alessandro.

Caro Alessandro, come ben sappiamo tutti cosa frulla nella mente di Bob, del suo staff o dei suoi discografici, è sempre il solito mistero!|!! Che fare, possiamo solo aspettare che qualcosa venga pubblicato, poi ogni supposizione può essere giusta o sbagliata. Con Bob questa è l'unica certezza, cioè di non sapere mai cosa farà domani! Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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Il "Bob Dylan" cileno ha avuto (finalmente) giustizia                                            clicca qui

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Annunciate due date di Novembre ma non ancora confermate

14 Novembre 2023 - Brooklyn, NY - Kings Theatre
15 Novembre 2023 - Brooklyn, NY - Kings Theatre

Le date sono state pubblicate sia da expectingrain.com sia da boblink.com, aspettiamo la conferma ufficiale di bobdylan.com prima di inserirle in calendario.

 

 
Sabato 9 Settembre 2023

Bob Dylan: esce il cofanetto delle storiche esibizioni giapponesi                        clicca qui

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Talkin' 12145 - calabriaminimum

I chitarristi di Bob Dylan                                                                                                                                              clicca qui

Sempre grazie!!! :o))))))))))))))))))))))))))))))

 

 
Venerdì 8 Settembre 2023

Talkin' 12144 - francescoanania71

Oggetto: Live at Budokan (1978) 4CD in uscita il 17 Novembre 2023

.... e finalmente ....

The Complete Budokan 1978

Disc 1:
1 A Hard Rain's A-Gonna Fall (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - February 28, 1978) 4:33
2 Repossession Blues (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - February 28, 1978) 2:49
3 Mr. Tambourine Man (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - February 28, 1978) 5:27
4 I Threw It All Away (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - February 28, 1978) 5:25
5 Shelter from the Storm (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - February 28, 1978) 4:44
6 Love Minus Zero / No Limit (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - February 28, 1978) 4:16
7 Girl from the North Country (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - February 28, 1978) 5:03
8 Ballad of a Thin Man (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - February 28, 1978) 4:45
9 Maggie's Farm (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - February 28, 1978) 5:05
10 To Ramona (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - February 28, 1978) 4:40
11 Like a Rolling Stone (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - February 28, 1978) 6:34
12 I Shall Be Released (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - February 28, 1978) 4:29
13 Is Your Love in Vain? (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - February 28, 1978) 5:01
14 Going, Going, Gone (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - February 28, 1978) 4:04

Disc 2:
1 One of Us Must Know (Sooner or Later) [Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - February 28, 1978] 4:32
2 Blowin' in the Wind (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - February 28, 1978) 4:32
3 Just Like a Woman (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - February 28, 1978) 5:02
4 Oh, Sister (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - February 28, 1978) 4:40
5 Simple Twist of Fate (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - February 28, 1978) 4:16
6 You're a Big Girl Now (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - February 28, 1978) 5:33
7 All Along the Watchtower (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - February 28, 1978) 4:13
8 I Want You (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - February 28, 1978) 2:32
9 All I Really Want to Do (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - February 28, 1978) 3:57
10 Tomorrow Is a Long Time (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - February 28, 1978) 4:24
11 Don't Think Twice, It's All Right (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - February 28, 1978) 5:08
12 Band Introductions (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - February 28, 1978) 2:41
13 It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) [Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - February 28, 1978] 6:34
14 Forever Young (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - February 28, 1978) 7:18
15 The Times They Are A-Changin' (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - February 28, 1978) 5:02

Disc 3:
1 A Hard Rain's A-Gonna Fall (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March 1, 1978) 4:05
2 Love Her With A Feeling (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March 1, 1978) 2:53
3 Mr. Tambourine Man (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March 1, 1978) 5:04
4 I Threw It All Away (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March 1, 1978) 5:17
5 Love Minus Zero / No Limit (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March 1, 1978) 4:05
6 Shelter from the Storm (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March 1, 1978) 4:52
7 Girl from the North Country (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March 1, 1978) 4:18
8 Ballad of a Thin Man (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March 1, 1978) 4:49
9 Maggie's Farm (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March 1, 1978) 5:31
10 One More Cup Of Coffee (Valley Below) [Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March 1, 1978] 3:29
11 Like a Rolling Stone (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March 1, 1978) 6:51
12 I Shall Be Released (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March 1, 1978) 4:23
13 Is Your Love in Vain? (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March 1, 1978) 4:15
14 Going, Going, Gone (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March 1, 1978) 4:04

Disc 4:
1 One of Us Must Know (Sooner or Later) [Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March 1, 1978] 4:44
2 Blowin' in the Wind (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March 1, 1978) 4:36
3 Just Like a Woman (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March 1, 1978) 5:07
4 Oh, Sister (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March 1, 1978) 4:57
5 I Don't Believe You (She Acts Like We Never Have Met) [Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March 1, 1978] 4:23
6 You're a Big Girl Now (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March 1, 1978) 4:59
7 All Along the Watchtower (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March 1, 1978) 3:27
8 I Want You (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March 1, 1978) 2:43
9 All I Really Want to Do (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March 1, 1978) 3:50
10 Knockin' On Heaven's Door (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March 1, 1978) 4:10
11 The Man in Me (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March 1, 1978) 3:52
12 Band Introductions (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March 1, 1978) 1:56
13 It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) [Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March 1, 1978] 6:39
14 Forever Young (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March 1, 1978) 7:50
15 The Times They Are A-Changin' (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March 1, 1978) 5:12
 

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Hello,
Ho trovato questa news....E piango piano piano...

https://japan.postsen.com/music/93716/Bob-Dylan-Japan-led-original-project-Complete-Budokan-will-be-released-worldwide--NME-Japan.html

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Ciao Dylanaiti,
su REDDIT circola voce che il prossimo episodio di BOOTLEG SERIES sia dedicato a PAT GARRET SESSIONS.
Vi risulta?

Caro Francesco, grazie per le news!!! Per le prossima Bootleg qualunque "rumor" potrebbe essere giusta o sbagliata ma sempre "rumor" resta. Aspettiamo e sapremo, alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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Talkin' 12143 - catestef

Oggetto: Budokan in uscita

Grazie anche a te!!! Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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Talkin' 12142 - calabriaminimum

 

Caro Dario, Semper Fidelis!!!!!!! :o)))))))))))))))))))))))))))))))))))))))

 

 
Martedì 5 Settembre 2023

Talkin' 12141 - calabriaminimum

Le collaborazioni tra Dylan & The Band                                                                 clicca qui

Gracias Amigo!!! Mr.Tambourine, :o)

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Bob Dylan, il vento soffia ancora                                                                           clicca qui

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Scoprendo Jack Kerouac                                                                                        clicca qui

 

 
Lunedì 4 Settembre 2023

Talkin' 12140 - aurtag62

Oggetto: The man in me

Bentornato!
Ho trovato questo:
https://www.youtube.com/watch?v=eL0cucaP0oI

Quando l'ho visto sono rimasto letteralmente a bocca aperta...
Grazie per il tuo lavoro, Aurelio.

Ciao Aurelio, con Bob capita spesso di restare coi denti al vento, video bellissimo!!! Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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Talkin' 12139 - calabriaminimum

Bob Dylan e Jack Kerouac: quando il formato canzone vola alto.

http://thewildtheinnocentandthesaint.blogspot.com/2023/07/bob-dylan-e-jack-kerouac.html
 

:o)))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))) Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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Robbie Robertson, un addio che fa male                                                              clicca qui

L’indelebile eredità musicale di Robbie Robertson                                              clicca qui 

 

 
Sabato 2 Settembre 2023

R.I.P. incredibile e straordinario Sixto

Parlammo di Rodriguez nello scorso mese di maggio quando Rai5 trasmise il film-documentario sull’incredibile vicenda di Sixto Rodriguez.
Successivamente Rai5 ha ritrasmesso il film ed ancora una volta ci siamo chiesti se la storia di quest’uomo fosse stata scritta da un fantasiosissimo romanziere o se fosse veramente la pura realtà. Davvero difficile credere che un artista che vende un paio di milioni di dischi nei paesi dell’Africa del Sud diventando l’idolo di uomini, donne e ragazzi che cominciano a lottare per abolire l’Aparthied sia invece completamente sconosciuto negli Stati Uniti, paese dove è nato e tuttora vive.
Ma come era possibile una cosa del genere, e soprattutto, perchè è accaduta una cosa simile?
Forse Rodriguez, per il solo fatto di non essersi trovato nel posto giusto al momento giusto ha perso il treno giusto ed ha preso il treno dopo, quello che quando arriva in stazione non c’è più nessuno ad aspettarlo. Sixto è arrivato dieci anni dopo, arrivato dopo uno che si chiamava Bob Dylan è che ormai aveva già occupato quel posto unico nel cuore e nella mente degli americani non lasciando spazio per nessun altro che assomigliasse a lui.
     

Rodriguez avrebbe potuto, se avesse continuato a vivere nel mondo della musica invece di ritirarsi e continuare a fare la vita di un qualunque operaio americano delle classi più umili, diventare un grandissimo songwriter all’altezza di Dylan, il talento ed i numeri li aveva, tutti in regola, ma dieci anni di ritardo son troppi per chiunque. L’America non aveva più bisogno di un giovane fustigatore mentale che la lodasse, rimproverasse e criticasse. Tutto ciò era già avvenuto ed era stato sepolto quando Dylan lasciò la chitarra classica per passare a quella elettrica. Quello che c’era da dire era già stato detto, il male delle frustate era passato ed era stato assorbito, accettato e glorificato, l’America aveva avuto quello che cercava e non aveva bisogno di un altro che ripercorresse le strade del passato. Se l’album “Cold Fact” di Rodriguez fosse stato pubblicato nel 1960 invece che nel 1970 probabilmente l’America si sarebbe trovata con due Bob Dylan sulle spalle e sarebbe stata costretta a scaricarne uno, proprio come nel gioco della torre nel quale si butta di sotto quello che serve di meno.
Credo che lo stesso paragone si possa fare fra Roger McGuinn e Tom Petty. Petty è stato uno dei massimi esponenti del Mainstream, ma non sarà mai una “leggenda” come McGuinn. Due persone talentuosissime, ma uno con la bacchetta magica e l’altro no.
Per chi avesse perso o scordato la vicenda di Rodriguez, riporto quì sotto quello che scrissi su di lui il 19 maggio 2014 in modo che chi volesse rileggere la storia deva perdere tempo nella ricerca di quel post.

Dal post di Maggie’s Farm del 19 Maggio 2014:

Sembra una storia inventata da un fantasioso scrittore di sceneggiature per un improbabile film su un musicista dimenticato da tutti che riappare sul palco dopo trent’anni di vita passata a fare l' operaio a Detroit, capoluogo della contea di Wayne, principale centro dello Stato del Michigan.
Venerdi 16 maggio Rai 5 ha trasmesso il film “Searching for Sugar Man”, Oscar per il miglior documentario 2013, del regista svedese Malik Bendjelloul che è stato recentemente trovato morto a Solna, vicino a Stoccolma per suididio in seguito a depressione. Io avevo sentito parlare di questo fantomatico Rodriquez dal mio amico Stefano, un accanito collezionista di vecchi LP al punto che ha quasi spinto la moglie fuori casa per far posto ai dischi (scherzo naturalmente). Stefano possiede oltre 30.000 vinili che ha messo un pò dappertutto, recentemente anche nella cuccia del cane. Una mattina mi vede passare per strada, blocca la sua Range Rover col tubo di scarico che si eleva un paio di metri sopra il tetto come se dovesse traversare il Mississippi sott’acqua, mi prende per il collo e mi trascina a bordo senza alcuna fatica essendo un uomo costituito da quasi 120 chili di muscoli, una specie di Pastamatic umano con la forza di centobraccia. “Senti qui e poi dimmi”. Mi fa ascoltore tutto un LP, saprò dopo che l’album si chiama “Cold Fact”, e rimango sbalordito. Mi volto verso Stefano e gli dico “Ma perchè io non sapevo un cazzo di questo quasi Dylan?”. Canzoni che vale la pena ascoltare e testi raffinati, tanto di cappello Sig. Rodriguez. Viene spontaneo chiedersi com’è possibile che un songwriter tanto bravo possa essere stato ignorato nel suo paese mentre in Sud Africa, Botswana, Rhodesia, Nuova Zelanda e Australia vendeva un paio di milioni di dischi senza sapere e senza immaginare minimamente che in quei paesi era una rock-star più famosa di Elvis, dei Rolling Stones, di Hendrix e dello stesso Dylan, le sue canzoni, conosciute a memoria e cantate dai ragazzini sudafricani erano diventate inni contro l’Apartheid. assurde. Ecco, in breve, la storia di Rodriguez:

Sixto Díaz Rodríguez nasce nel 1942 a Detroit, Michigan, da una famiglia di modeste condizioni economiche. Suo padre era un messicano immigrato negli Stati Uniti negli anni venti, sua madre invece era una statunitense di origini native americane ed europee. La maggior parte delle sue canzoni tratta temi sociali e soprattutto indaga poeticamente le condizioni della classe lavorativa del paese.

Nel 1981 Rodriguez si laurea in filosofia alla Wayne State University di Detroit, lo stesso ateneo lo ha insignito di una laurea honoris causa il 9 maggio 2013 al Ford Field di Detroit. Secondo l'Associated Press, Rodriguez ha ricevuto il dottorato in Humane Letters dall'Università della sua città natale per il suo "genio e l'impegno per la giustizia sociale musicale"

Nel 1967 (con il nome Rod Riguez) incide e pubblica senza troppa fortuna il suo primo singolo, “I'll Slip Away”, con la casa discografica Impact.

Per i successivi tre anni rimane inattivo, finché non firma un contratto con la Sussex Records, una casa discografica di Los Angeles, di proprietà della Buddah Records.
Dopo aver cambiato il suo nome in Rodriguez, pubblica due stupendi album con la Sussex Record, “Cold Fact” nel 1970 e “Coming from Reality”, nel 1971. I dischi vendono tuttavia pochissime copie negli Stati Uniti e la casa discografica gli rescinde il contratto.

     

In difficoltà economiche, Rodriguez comincia allora a lavorare come operaio. A partire dalla metà degli anni settanta, a sua insaputa, i suoi albums “Cold Fact” e “Coming from Reality”, sotto forma di bootlegs, cominciano a vendere quasi mezzo milione di copie in Sud Africa, Botswana, Rhodesia, Nuova Zelanda e Australia. È a questo punto che l'etichetta australiana Blue Goose Music acquista, non si saprà mai da chi, i diritti di alcuni suoi brani e pubblica “At His Best” (una raccolta delle sue migliori canzoni con l'aggiunta di due singoli mai pubblicati prima).

   

“At His Best” ha successo in Sud Africa, e le sue canzoni diventano simbolo della lotta contro l'apartheid. La sua musica è paragonata a quella di Bob Dylan e ispira numerosi artisti sudafricani (sembra che Steve Biko fosse un suo fan). Ma Rodriguez viene a sapere di essere famoso solo nel 1996, quando ha 54 anni. È in quell’anno infatti che una delle sue figlie, navigando in Internet, si imbatte per caso in un sito web dedicato al padre scoprendo che le sue canzoni sono state la colonna sonora della lotta contro l’apartheid in Sudafrica. Dopo lo scarso successo di due album (Cold Fact, del 1970, e Coming from Reality, del 1971) Sixto abbandona ogni velleità artistica e comincia a lavorare come operaio. E mentre lui conduce una vita normale, in un altro continente la sua musica è oggetto di ricerca e di censura. Rodriguez diventa per i suoi fan sudafricani un eroe maledetto, di cui nessuno sa niente e la cui morte sarebbe stata altrettanto misteriosa e straordinaria.

C'è chi sostiene che sia morto di overdose e chi invece che si sia dato fuoco o si sia sparato un colpo di pistola alla testa sul palco alla fine di un fallimentare concerto. Comunque sia, Rodriguez è un mito, i cui testi (oggi paragonati a quelli di Bob Dylan, da qualcuno ritenuti addirittura superiori) animano le proteste del Sudafrica nel corso degli anni ’70. A riportare in vita Sixto è un gruppo di fans che, per cercare di raccogliere quante più notizie possibili su questo personaggio venuto dal nulla e scomparso nel nulla, negli anni ’90 crea un sito web. È così che Rodriguez nel 1998 può atterrare in Sudafrica, accolto dal delirio dei fans cresciuti col suo mito. Comincia così la rinascita e la riscoperta dell’artista, nello stesso anno effettua un tour di sei concerti proprio in Sud Africa (da cui è stato tratto il documentario “Dead Men Don't Tour: Rodríguez in South Africa 1998”, mandato in onda dalla SABC). Rodriguez suona poi in Svezia, per tornare successivamente in Sud Africa altre due volte nel 2001 e nel 2005 dove tiene una trentina di concerti tutti “sold out”. Per la prima volta si esibisce in uno stadio colmo di gente davanti agli occhi sbalorditi e increduli delle figlie.

L’improvviso, e di certo inatteso, successo non cambia l’uomo che Sixto è diventato; continua a vivere a Detroit, nello stesso quartiere popolare in cui è cresciuto; vive di ciò di cui ha bisogno. Niente sfarzi, lussi, vane ostentazioni; solo la semplicità e l’impegno per gli altri che da sempre hanno contraddistinto la sua vita.
I suoi due primi album sono stati ripubblicati nel 2009 dalla casa discografica Light in the Attic Records di Seattle (Washington).

Nel 2012 il regista svedese Malik Bendjelloul (1977 - 2014) realizza il documentario “Searching for Sugar Man”, che ha per tema lo sforzo di due fans sudafricani di Rodriguez intenti a rintracciare il poco noto (e forse deceduto) artista. Presentato al Sundance Film Festival, il film riceve il premio Audience Award, World Cinema Documentary e il premio World Cinema Special Jury Prize. “Searching for Sugar Man” vince poi diversi premi, tra i quali l'Audience Award e il Best Music Documentary Award all'International Documentary Film Festival di Amsterdam del 2012, il premio BAFTA e infine vince l'Oscar 2013 (Academy Award) come miglior documentario. In Italia è stato trasmesso dalla rete Sky e successivamente il 16 maggio 2014 e replicato l’8 agosto 2014 in chiaro, da Rai 5.

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Talkin' 12138 - ziobob41

Oggetto: Robbie Robertson

Caro Mr.Tambourine,
come ben sai la vecchiaia non sempre è una bella cosa. Sono in fuga di mezza giornata sul lago d’Iseo con mia moglie,
in questa estate nient'affatto afosa.
Ogni duecento metri di passeggiata devo sedermi su una panchina a riprender fiato, l’acqua riflette la luce, il vento smuove i capelli ancora folti. Ormai ci sono momenti in cui non ricordo il mio nome da celibe, ormai ascolto troppo poco la musica.
Lei guarda il suo cellulare, mi chiede se so chi è Robbie Robertson.
Confondo il nome con quello di qualcun altro, ma capisco al volo.
Mi torna un pò di memoria. Dopo qualche armeggio riesco a far partire You Tube.
Le dico di stare attenta all’accompagnamento della chitarra mentre ascoltiamo Dirge.
Il vento soffiava malinconico anche prima, ma adesso di più.
Buone vacanze, Biagio.

Carissimo Biagio, felicissimo di rileggerti dopo lungo tempo, ma gli amici son così, si sta anni senza vedersi e quando ti incontri è come se fossero passati solo pochi minuti. Robbie è stato vertamente un grande, pensa che quando Clapton lo sentì suonare esclamo: "Questo è il suono che stavo cercando....accantonò la sua mitica Gibson 335 cherry red e si fece costruire una Fender Stratocaster su misura, ma con le caratteristiche sonore di quella di Robbie, e scusa se è poco!!! Avrei voluto pubblicare subito la tua bellissima mail ma purtroppo avevo già chiuso i cancelli della Fattoria quando la ricevetti. Ma come vedi, gli amici non si dimenticano! Un sincero abbraccio ed un grande grazie, alla prossima, Mr.Tambourine, :o).

 

 

Venerdì 1 Settembre 2023

Finito il riposo eccoci di nuovo al nostro posto dylaniano. Nel mese di Agosto ci hanno lasciato due grandi artisti, Robbie Robertson e l’incredibile Sixto Rodriguez. Ne parleremo nei prossimi giorni, intanto anche Bob si sta rimettendo sul sentiero di guerra con le nuove date del Fall Tour 2023.  

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Le date del Fall Tour 2023

01 Ottobre 2023 - Kansas City, MO - The Midland Theatre
02 Ottobre 2023 - Kansas City, MO - The Midland Theatre
04 Ottobre 2023 - St. Louis, MO - Stifel Theatre
06 Ottobre 2023 - Chicago, IL - Cadillac Palace Theatre
07 Ottobre 2023 - Chicago, IL - Cadillac Palace Theatre
08 Ottobre 2023 - Chicago, IL - Cadillac Palace Theatre
11 Ottobre 2023 - Milwaukee, WI - The Riverside Theatre
12 Ottobre 2023 - Milwaukee, WI - The Riverside Theatre
14 Ottobre 2023 - Grand Rapids, MI - DeVos Performance Hall
16 Ottobre 2023 - Indianapolis, IN - Murat Theatre
17 Ottobre 2023 - Indianapolis, IN - Murat Theatre
20 Ottobre 2023 - Cincinnati, OH - The Andrew J. Brady Music Center
21 Ottobre 2023 - Akron, OH - Akron Civic Theatre
23 Ottobre 2023 - Erie, PA - Warner Theatre
24 Ottobre 2023 - Rochester, NY - Auditorium Theatre
26 Ottobre 2023 - Toronto, ON - Massey Hall
27 Ottobre 2023 - Toronto, ON - Massey Hall
29 Ottobre 2023 - Montreal, QB - Place des Arts - Salle Wilfrid-Pelletier
30 Ottobre 2023 - Schenectady, NY - Proctors Theatre

Nuove date saranno aggiunte nei prossimi giorni

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Una borsa di studio di Bob Dylan per nuovi cantautori                                         clicca qui

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Talkin' 12137 - catestef

Oggetto: Mixing up the medicine - copertina rigida - 24 Ottobre 2023

Buongiorno,
mi chiamo Stefano Catena e sono uno scrittore. Ho pubblicato dieci libri per la casa editrice Robin Edizioni (Torino).
Le invio anche a Lei questa e-mail sperando cha catturi la vostra attenzione e magari una risposta.
Grazie perdonate il disturbo, cordialità, S.Catena

n.b. spettral@alice.it è l'indirizzo del sito italiano dedicato al premio nobel per la letteratura Bob Dylan:

http://www.maggiesfarm.eu/

Caro Tamburino,
ti riporto nuovamente questo link sperando che venga notato da qualcuno della Feltrinelli, ammesso che questo qualcun segua Maggie’s Farm. Cito la Feltrinelli perchè sono usciti diversi libri su Bob Dylan a comincare da quelli editi dal Prof. A. Carrera ma anche, e porto un esempio, questa casa editrice ha pubblicato il discorso tradotto in italiano di Dylan - The Nobel Lecture -.
Ora, uscirà a breve un bel librone su Dylan che sarà pubblicato in tedesco, in francese e ovviamente sarà in inglese.
Sembra essere un libro interessante, un volume di 600 pagine ed il prezzo anche se alto mi fa credere che sia un ottimo libro da avere e da leggere.    Clicca qui
Quindi chi può girare questa richiesta per la traduzione in italiano ai vertici della redazione Feltrinelli?
Intanto di mio invierò questo scritto alla casa editrice via e-mail sperando in una loro risposta!
Ciao, Stefano C.

Caro Stefano, se non ricordo male mi avevi segnalato l'uscita di questo librone già nel mese di Maggio. Speriamo che la Feltrinelli si accodi agli altri paesi europei che pubblicheranno questo king-size book nelle loro lingue. Un salutone, alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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Talkin' 12136 - luisa127mp

Ciao complimenti per il sito lo guardo sempre. Smile.

Grazie Marialuisa, continua a seguirci!!! Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

 

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