Ieri Mick Jagger ha pubblicato sul suo
account Instagram una serie di foto fatte in Sicilia, dove ha preso casa
e dove passa spesso del tempo. Tra le altre, ce n’è una che lo ritrae
davanti a un cartello di un ristorante a Catania dove il martedì il cous
cous è scontato del 50%. Non starà mica cominciando a risparmiare in
vista della cessione del catalogo a un ente di beneficenza?
Giovedì 28
Settembre 2023
Talkin' 12151
- francescoanania71
Ciao,
nel video postato qui c'è Bob e non Neil. Talkin' 12150
- sebastiano.giulia
Era giusto.......sono io
che ho copiato un'altra mail al posto di quella di Riccardo, stupidata
corretta!!! Peccato che
ho cancellato la mail che mi segnalava il video di Neil Young e così
adesso non posso dare un nome a colui che ha l'effettivo merito della segnalazione!!! Comunque
riposto il video di Neil sperando che chi me l'aveva segnalato si
rifaccia vivo per mettere a posto le cose! Alla prossima, Mr.Tambourine,
:o)
Neil Young, Down by the River. Live at
the Roxy 9/20/23
Neil Young al ROXY, dove suonò con Lou
Adler ed Elmer Valentine, con l'aiuto dei partner originali, David
Geffen, Elliot Roberts e Peter Asher, aprirono il Roxy esattamente 50
anni prima di questo spettacolo. Billy Talbot al basso, Ralph Molina
alla batteria, Nils Lofgren alla chitarra e alle tastiere, affiancati da
Lukas Nelson (figlio di Willie) alla chitarra. Quasi simile la
formazione del 1973. Manca solo Ben Keith.
I musicisti che hanno accompagnato Bob al
Farm Aid
Come già sapete, Bob
Dylan ha fatto un'apparizione a sorpresa al Farm Aid lo scorso fine
settimana. Era la prima volta che suonava al festival dal 1986, e la
prima apparizione a sorpresa sul palco che faceva da anni.
Left to Right: Mike
Campbell, Steve Ferrone, Bob Dylan, Lance Morrison. Photo by Joeff
Davis.
Come se ciò non
bastasse, ha suonato accompagnato da due originali membri di Tom Petty e
The Heartbreakers: Mike Campbell e Benmont Tench, con entrambi i quali
aveva fatto lunghi tour negli anni '80. Accanto a loro c'erano il resto
dell'attuale band di Campbell, The Dirty Knobs: il bassista Lance
Morrison, il chitarrista Chris Holt e il batterista Steve Ferrone (lui
stesso un Heartbreaker degli ultimi giorni dopo la partenza di Stan
Lynch).
Bob Dylan è apparso improvvisamente al Farm
Aid del 2023 che si è svolto in Indiana.
Dylan ha eseguito 3 canzoni (Maggie's Farm, Positively 4th Street e
Ballad Of A Thin Man) e, grande sorpresa, ha suonato la chitarra al
centro del palco. Sul palco l' hanno accompagnato Mike Campbell & The
Dirty Knobs e Benmont Tench.
La cosa straordinaria è che sia Campbell che Tench hanno accompagnato
Dylan nel Farm Aid del 1985.
Grazie Riccardo, il
vecchio Bob riesce sempre a sorprenderci!!! Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)
Venerdì 22
Settembre 2023
Talkin' 12149
- giogiazzi
Oggetto: Nuova grafica
Ciao Mister, ho apprezzato molto la nuova
veste grafica del sito, complimenti, a mio avviso molto particolare e
graziosa nelle sue sfumature. Giovanni.
Ti ringrazio di cuore
Giovanni, anche questa è una continua ricerca dei colori migliori e
dell'armonia degli elementi in generale. Se segui la Fattoria da qualche
anno avrai certo notato che ogni tanto, (dipende dall'estro), mi piace
cambiare cercando nuovi abbinamenti che però siano subito riconoscibili
all'occhio di chiunque. Comunque grazie ancora, alla prossima,
Mr.Tambourine, :o)
CATHY WURZER: Bob ha mai registrato un album in Minnesota? La risposta è
sì e no. Nel dicembre del 1974, il cantautore nato a Duluth e crescuito
ad Hibbing, aveva un nuovo album nella borsa. Lo ha registrato a New
York City con una squadra eccezionale di turnisti. Ma qualcosa non
andava bene. Così all'ultimo minuto, Dylan si riunì in uno studio di
Minneapolis con sei musicisti del Minnesota. Ha finito per registrare
nuovamente cinque tracce. Kevin Odegard era uno di lro ed ora è qui con
me. Era il chitarrista delle Minnesota Sessions per quella che sarebbe
diventata la pubblicazione di Dylan del gennaio 1975, Blood on the
Tracks. Kevin, è così bello averti qui.
KEVIN ODEGARD: Sono passati 19 anni da quando ci siamo parlati. Come
stai?
CATHY WURZER: Io sono... beh, finora tutto bene. Grazie per essere qui.
Va bene. Ora, per le persone che non conoscono il retroscena, è anche un
buon retroscena. Dicembre1974, Dylan aveva completato Blood on the
Tracks a New York. Allora come siete finiti tu e gli altri ragazzi del
Minnesota in questo album?
KEVIN ODEGARD: Solo uno strano incidente. Stavo cercando di guardare
Kojak ignorando le chiamate del telefono. Era una notte fredda e buia
nelle città gemelle di Minneapolis e Saint Paul. E ho lasciato squillare
il telefono perché ero un grande fan di Kojak e volevo finire il
programma prima di dover affrontare la vita reale.
CATHY WURZER: Vecchia TV...
KEVIN ODEGARD: Alla fine, l'ho preso... sì. Ho solo... Chi era? Era
David Zimmerman, il fratello minore di Bob, che cercava una chitarra,
non per me e nemmeno per nessun altro. La prima chiamata era solo per
una chitarra. E voleva le corde di budello 0042 degli anni '20. A quei
tempi si chiamava modello Joan Baez, una chitarra dalla cassa più
piccola. E mi ha chiesto di risolvergli quel problema.
CATHY WURZER: Oh, mio Dio. E hai pensato tra te e te: "OK, posso
farcela". E solo per le persone che non ti conoscono, ti imbatteresti in
Dylan, credo, a High Holidays perché conoscevi David e la loro mamma,
Betty, giusto? Eri un pò nel cerchio allargato.
KEVIN ODEGARD: Ero nel giro largo, sì. E mi ero già imbattuto in Dylan
prima. Lo incontrerei di nuovo dopo tutto questo. E di tanto in tanto
lavorerei per lui. Ed è sempre stata una piacevole esperienza
meravigliosa sorpresa per me.
CATHY WURZER: Allora, va bene. Ti procuri la chitarra, e poi finisci con
gli altri ragazzi in una sessione.
KEVIN ODEGARD: Il proprietario del negozio di chitarre era schizzinoso.
Si chiamava Chris Webber. E quando ha scoperto che volevo la chitarra,
ha fiutato l’inghippo. Sapeva che ero per qualcuno di grosso, giusto?
Così disse: "Bene, per chi è? " Ho risposto: "Non posso dirtelo". Dopo
alcune telefonate in giro scopre che è per Dylan. Ha detto: "OK, vengo
anch’io alla sessione". Devo proteggere la chitarra. Devo stare vicino
alla chitarra perché non è mia. È in conto deposito. È sul muro.
CATHY WURZER: So che voi ragazzi stavate registrando a South Minneapolis
nei vecchi studi di registrazione Sound 80, che hanno una storia davvero
fantastica. E penso che ... al giorno d'oggi, siano ancora aperti. Non
è... così? La stanza più silenziosa del mondo?
KEVIN ODEGARD: È la stanza più silenziosa del mondo. I Laboratori
Orfield. Steve Orfield è un ragazzo meraviglioso. Hanno dei dischi d'oro
laggiù di alcuni di noi. E ti faranno fare un giro se ti avvicini alla
reception. Steve è un fan di Dylan ed è fin troppo felice di mostrarti
in giro.
CATHY WURZER: Quindi tu e i ragazzi entrate. Dylan è lì. Iniziaste a
suonare. La prima canzone su cui hai lavorato è stata, beh, l'abbiamo
appena ascoltata, giusto? Idiot Wind.
KEVIN ODEGARD: Esatto. Era discordante. Non ci è piaciuta. Non mi è
piaciuta. A nessuno è piaciuta. Chris ci ha lavorato. Perché inizia in
do minore, che è uno strano punto di partenza. Quello che non sapevamo
era... beh, non sapevamo molto allora. Chris ha lavorato con lui per
modificarla. E Chris è diventato de facto il leader delle sessioni per
questo motivo. Ha chiamato Chris per mostrargli la canzone. E Chris ha
sistemato una cosa qui e una cosa là. E oggi... direi solo questo su
Chris. Immagina che davanti a te ci sia la più grande rock star del
pianeta terra. E hai un equipaggio di impavidi esploratori, diciamo,
intorno a te al tuo comando. Quindi Chris ha tracciato la strada per la
vetta, non una, non due, ma quattro volte nello spazio di altrettante
ore. Quindi questo era Chris Webber il ragazzo che era un pò schizzinoso
nel negozio di chitarre ha assunto questo ruolo di leader delle sessions
e sarà sempre il mio eroe.
CATHY WURZER: Wow. So che hai suonato alcune delle cinque canzoni.
Suoneremo uno di loro. E questo è una delle mie preferite. Sentiamo.
[MUSICA - BOB DYLAN, "TANGLED UP IN BLUE"]
BOB DYLAN: (Canta) Una mattina presto, il sole splendeva. Ero sdraiato
sul letto, chiedendomi se avesse cambiato tutto se i suoi capelli
fossero ancora rossi. I suoi genitori, dicevano, la nostra vita insieme
sarebbe stata sicuramente dura. Non gli è mai piaciuto il vestito fatto
in casa della mamma. Il libretto di banca di papà non era abbastanza
grande.
Adoro questa canzone. Quindi parlami un pò di questa. Ora, hai... hai
detto che non ti piaceva... all'inizio pensavi che Idiot wind fosse
discordante. Cosa ne pensi di Tangled Up in Blue?
KEVIN ODEGARD: Beh, tra Chris e Bob hanno sistemato Idiot Wind e suonava
come qualcosa degli anni '60. È stato fantastico quando hanno finito con
quella. Abbiamo fatto sette o otto takes. Lunedì sera, quando abbiamo
fatto Tangled Up in Blue, quella canzone ci piaceva, tranne per il fatto
che era in sol, ed era semplicemente OK. E poiché Dylan era rilassato e
solo con un gruppo di ragazzi, Bill Berg il batterista, è stato davvero
da solo in una garage-band per una notte. E mettiamo da parte ogni
pretesa. Non c'erano star del cinema. Non c'erano celebrità nella
stanza. Erano solo Robert Zimmerman e quattro tizi di South Minneapolis
che suonavano le loro chitarre. E’ stato bello, ma non è stato bello
come pensavo potesse essere. Quindi ho completamente dimenticato
dov'ero. E Bob mi ha guardato a tre piedi dalla mia faccia e ha detto:
"Beh, cosa ne pensi?" E gli ho detto che era passabile. E quello era
davvero un insulto. Quindi ho pensato, beh, ora mi caccerà, sono fuori,
è finita. E invece non lo era. Ha seguito il mio consiglio. Siamo
passati in tonalità di La. E in una take, 6 minuti dopo, stavamo tutti
guardando le nostre scarpe meditando. Non abbiamo potuto dire nulla. È
stato un indescrivibile, indicibile momento di verità e gloria per tutti
noi musicisti. Era qualcosa, ora che ho dei nipoti, di cui parlerò loro
un giorno.
CATHY WURZER: Come ho detto, è una delle mie canzoni preferite. So che
sta per uscire un nuovo libro che racconta la storia di tutti voi. I
musicisti del Minnesota in questa seminale sessione di registrazione del
mio caro amico Rick Shevchik. Ed è stato anche divertente metterlo
insieme?
KEVIN ODEGARD: Beh, Shevchik è un maestro quando si tratta di scrivere
libri. È il miglior intervistatore, psicoanalista con cui abbia mai
lavorato in vita mia. E mi sono sempre sentito un pò meglio, tipo,
quando mi manderà una fattura? Perché scaverà più a fondo di chiunque
abbia mai incontrato. E ne ho incontrati alcuni negli ultimi 48 anni. Ho
conosciuto un paio di giornalisti. E Rick Shevchik è tra i migliori e
Paul Metz, suo partner nel progetto. Questo è il libro che dovrebbe
diventare il film di Bob Dylan che è il film di Bob Dylan, anche senza
Bob Dylan. Bob Dylan è il coro greco, diciamo. Ma questo è un grande
libro. E parla di... Voglio dire, hai visto film sui Beatles in cui i
bambini si stanno preparando per l'arrivo dei Beatles in città, e ci
sono interi film su di loro senza i Beatles. Questo libro nella mia
mente è un... è un film. È un film importante. Ed è molto divertente. E
se hai scavato in profondità nella psiche di tutti gli altri come ha
fatto lui nella mia, questo libro vincerà premi, vincerà premi e venderà
molte copie. È un libro davvero, davvero fantastico. È un aggiornamento
sull'intero progetto, tipo, non è mai stato fatto.
CATHY WURZER: Vedi, prima di andare, ho circa 30 secondi. Cos'è successo
alla chitarra che hai usato in Tangled Up in Blue?
KEVIN ODEGARD: Ne abbiamo parlato. E avevo alcune offerte sul tavolo.
Abbiamo esaminato collezionisti di chitarre, gestori di hedge fund,
persone che avevano abbastanza soldi per comprarla. Ma, Susan Casey, io
e mia moglie abbiamo deciso alla fine della giornata: "Ehi, andiamo a
Tulsa e diamo questa cosa al Bob Dylan Center, che è la nostra nuova
casa sull'albero. È la nostra nuova clubhouse. Metz, io e tutti i
musicisti che hanno mai lavorato per Dylan, ogni giornalista, tutti i
grandi giornalisti si riuniscono lì. Quindi è il nostro... se fossimo
bambini, sarebbe dove andremmo a suonare con Bobby Zimmerman e la sua
sandbox nella sua casa sull'albero. fantastico, ottimo posto. E c'è un
sacco di Minnesota. Cammini al primo piano e ti trovi su Main Street a
Hibbing, Minnesota. Non riesci a credere a quanto Minnesota ci sia in
questo posto.
CATHY WURZER: Oh, ti dico una cosa, Kevin, ho apprezzato la tua presenza
qui. Grazie per le tue storie. E attendo con ansia il libro. E spero che
tu abbia un buon resto della giornata. Grazie mille.
KEVIN ODEGARD: Grazie. Ciao, per ora.
CATHY WURZER: Ragazzi, vi dico, il chitarrista Kevin Odegard è
fantastico. Era uno dei sei musicisti del Minnesota che hanno suonato
nell'album del '75 di Dylan Blood on the Tracks. Rick Shevchik, come
avete sentito, nel libro di Paul Metz Blood on the Tracks, i musicisti
del Minnesota dietro il capolavoro di Dylan usciranno questo agosto
dalla University of Minnesota Press.
Mercoledì
20
Settembre 2023
Talkin' 12148
- sebastiano.giulia
Oggetto: Rest In Peace Olof Björner
Leggo con dispiacere che è mancato Olof
Björner, imperdibile fonte di notizie.
https://www.bjorner.com
13 set 2023 - Rest in peace Olof Björner
One of the great Bob Dylan fans and
archivists has died.
Olof Bjorner was a great and humble man. A Swedish researcher who
specialized in documenting the live performances and recording sessions
of American singer-songwriter Bob Dylan.
Ciao Riccardo
E' vero caro Riccardo,
Olof è stata una vera fonte di informazioni anche per le mie ricerche.
Possiamo solo sperare che qualcuno continui l'opera da Lui iniziata.
Come tanti altri amici che ci hanno lasciato in questi ultimi anni,
R.I.P. Olof. Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)
Questa sera, IRIS, il
canale di film di Mediaset, ci ha riproposto “Pat Garrett & Billy The
Kid”. Visto e rivisto alla noia....ma amici, la musica è sempre
meravigliosamente stupenda e ti tocca il cuore.
Film come validissima alternativa a programmi inutili come il G.F. che
Pier Silvio si ostina a mandare in onda....ma forse noi vecchi dylaniani
siamo parte di un’altro mondo, un mondo dove le persone da ammirare
erano di un altro calibro e di un’altra statura. Ma i numeri
dell’audience danno ragione a chi sta a guardare questi miseri e poveri
programmini basati sul niente....ma il mondo gira così, un mondo che si
trova improvvisamente messo in quarantena da un virus che non si sa
ancora da dove è venuto, un mondo dove le guerre non mancano mai, un
mondo nel quale nessuno riesce a spiegare, a prescindere dalla logica
del profitto (così alcune centinaia di migliaia di persone lavorano a
costruire armi che ammazzeranno persone come loro), la logica di
conflitti come la guerra Russia-Ucraina, la logica delle tragedie
del Mediterraneo dove migliaia di innocenti in cerca di un mondo dove
armi e violenza gratuita non esistano, continuano ad affogare senza una
ragione plausibile.
Io, da buon vecchio Fan dylaniano, ricordo con nostalgia e piacere gli
anni passati, sperando che la macchina di Bob continui imperterrita a
correre sulla Highway &1, magari Revisited!!!
Il famoso pistolero Billy the Kid ha fatto finta di morire?
La maggior parte degli storici direbbe di no, ma una leggenda del
Vecchio West come Billy the Kid non è facile da far scomparire.
Secondo la maggior parte delle fonti, il famigerato fuorilegge trovò la
sua fine alla tenera età di 21 anni nell'estate del 1881, quando fu
ucciso a colpi di arma da fuoco dallo sceriffo della contea di Lincoln
Pat Garrett a Fort Sumner, nel New Mexico.
Si dice che sia stato sepolto nel cimitero di Fort Sumner il giorno
seguente accanto ad altri due membri della sua banda.
La fama del ragazzo non finì definitivamente nel luglio 1881 e affascina
il pubblico ancora oggi.
Il suo status di eroe popolare è cresciuto costantemente con l'aiuto di
innumerevoli libri, film e canzoni, che romanticizzano la vita e la
morte del famigerato fuorilegge.
Esiste qualche disputa sull'affermazione che Pat Garrett sia o meno
l'uomo che ha ucciso il ragazzo o se in realtà e se è realmente morto
quel giorno. Dal 1881, molte persone hanno affermato di essere Billy the
Kid, e nei decenni che seguirono la morte del Kid, spuntarono ovunque
negli Stati Uniti. La maggior parte non è stata mai presa sul serio e
solo pochi sono riusciti a convincere chiunque altro che erano Billy the
Kid.
La storia di un uomo di nome Ollie Roberts, a.k.a. Brushy Bill, era
diversa.
Billy the Kid usò diversi altri nomi, tra cui Henry McCarty e William
Henry Bonney, ma nel 1949 fu aggiunto un altro nome alla lunga lista dei
suoi alias: Brushy Bill Roberts.
Brushy Bill Roberts, che sosteneva di essere il famigerato fuorilegge
Billy the Kid, portava i baffi, un cappello a tesa larga, una sciarpa al
collo e un cappotto.
Brushy Bill Roberts (26 agosto 1879 - 27 dicembre 1950; data di nascita
presunta 31 dicembre 1859) aka William Henry Roberts,Ollie Partridge
William Roberts,, Ollie N. Roberts o Ollie L. Roberts, attirò l'
attenzione su di se sostenendo di essere il fuorilegge William H.
Bonney, noto anche come Billy the Kid....
L'affermazione di Roberts fu respinta dal governatore Thomas Mabry nel
1950 e da allora è stata ampiamente discussa.
La storia di Brushy Bill è promossa dal "Billy the Kid Museum" nella sua
città natale di Hico, nella Contea di Hamilton, in Texas.
La sua affermazione è stata esplorata in un episodio del 2011 di Brad
Meltzer's Decoded e in un segmento di Robert Stack nel 1990 su Unsolved
Mysteries.
La storia di Brushy Bill Roberts inizia nel 1948 quando un avvocato di
nome William Morrison venne a sapere che lo sceriffo Pat Garrett non
riuscì mai a sparare a Billy the Kid, che si trovava sano e salvo e
viveva nella città di Hico, in Texas, con il suo ultimo pseudonimo di
Ollie Roberts, ma la maggior parte della gente in città lo conosceva
semplicemente come Brushy Bill.
Dopo aver incontrato alcuni contemporanei del Kid, quelli che
conoscevano personalmente il pistolero e che dissero a Morrison di
essere sicuri che Brushy Bill fosse davvero Billy the Kid, Morrison
decise di andare ad Hico per incontrarlo di persona e porre fine a tutte
le voci. Una volta giunto sul posto concluse che l'uomo di fronte a lui,
proprio come sostenevano i suoi contemporanei, era in realtà Billy the
Kid. Il vecchio disse che non aveva nulla da perdere e sperava che
Morrison lo avrebbe aiutato a ottenere il perdono che gli era stato
promesso circa 70 anni fa dal governatore del New Mexico Thomas J.
Mabry.
Le storie raccontate da Brushy Bill sembrarono abbastanza convincenti
per l'investigatore e se le parole non fossero bastate, il vecchio aveva
tutte le cicatrici che possedeva il vero Billy the Kid.
Non c'era quindi alcun dubbio nella mente di Morrison che stava parlando
con il pistolero più famoso del Vecchio West, ed era determinato ad
aiutarlo a ottenere il tanto atteso perdono.
Morrison organizzò un incontro con il Governatore Mabry, che non era
pero' del tutto convinto che Brushy Bill fosse davvero Billy the Kid.
Si dice che abbia alzato gli occhi al cielo quando sentì la storia di
Brushy Bill, rispondendo che non avrebbe intrapreso alcuna azione in
merito alla domanda di grazia di Billy the Kid perché non credeva che
Brushy Bill fosse quell'uomo.
La loro missione per ottenere il perdono si rielò così infruttuosa e,
inoltre venne ritenuta uno scherzo.
Circa quattro settimane dopo, Brushy Bill subì un infarto mentre
camminava verso l'ufficio postale e morì il 27 dicembre 1950.
Ma fino al giorno della sua morte, Brushy Bill continuò a sostenere di
essere Billy the Kid.
Nel 1989 il Lincoln County Heritage Trust commissionò uno studio al
computer dall'antropologo forense Clyde Snow.
Le fotografie scannerizzate di Billy the Kid e Roberts, insieme a quelle
di altre 150 persone, sono state inserite in un computer utilizzando un
"indice di somiglianza" per abbinare 25 "punti di riferimento" facciali.
Ciò ha portato al 42 ° posto nella classifica delle foto di Roberts
(vale a dire: altre 41 persone assomigliavano di più a Bill rispetto a
Roberts).
Snow ha indicato che se i due fossero stati la stessa persona, Roberts
avrebbe dovuto classificarsi almeno secondo.
È stata notata che l'accuratezza dei confronti facciali dipende dalla
posizione della faccia nelle fotografie essendo la stessa.
Nel 1990, uno studio di apparecchiature di comparazione fotografica
presso il Laboratory for Vision Studies e Advanced Graphic Laboratory
dell'Università del Texas è stato condotto dagli esperti di immagini
Scott Acton e Alan Bovik. Lo studio ha corretto il posizionamento del
viso e ha utilizzato le stesse tecniche di riconoscimento del volto
utilizzate dall'FBI, dalla CIA e dall'Interpol che si ritiene forniscano
un "livello significativo di validità statistica".
Le fotografie di Brushy Bill Roberts all'età di quattordici anni
sembravano assomigliare alla famosa foto di Dedrick-Upham di Billy The
Kid.
Una fotografia di Brushy Bill all'età di 71 anni ha fornito una
corrispondenza del 93%.
Sia Acton che Bovik hanno concluso che questo risultato "mostra
inconfutabilmente che Roberts e Kid abbiano avuto una parentela
stretta". Tuttavia, questi risultati dovrebbero essere replicati in modo
scientificamente conclusivo (che fino ad oggi non si è verificato), e in
quel caso non proverebbero ancora che Roberts e Billy the Kid fossero la
stessa persona.
Nel 1996 i risultati dello studio furono presentati ad Andre McNeil,
giudice della cancelleria del 12 ° distretto giudiziario, e ad un
importante avvocato dell'Arkansas, Helen Grinder, il quale dichiarò che
sulla base dello studio e di altre prove il caso per Roberts di Billy
the Kid era " forte "," sostanziale "e" eccellente ".
Nel 2003 lo sceriffo della contea di Lincoln Tom Sullivan, Capitan, il
sindaco del New Mexico Steve Sederwall e la contea di De Baca, lo
sceriffo del New Mexico Gary Graves hanno iniziato una campagna per
riesumare i resti di Billy the Kid e sua madre, Catherine Antrim, per
dimostrare attraverso l'analisi del DNA che Billy the Kid fu sepolto a
Fort Sumner.
L'iniziativa ha colpito l'opinione pubblica sin dall'inizio.
Innanzitutto, non vi è alcuna conferma su dove si trovino i resti.
In secondo luogo sono state le proteste con sia gli esperti pro-Brushy
Bill Roberts che anti-Brushy Bill Roberts schierati contro l'esumazione.
L'esumazione dei resti è stata quindi bloccata in tribunale nel
settembre 2004.
*Il cimitero di Fort Sumner, dove si diceva che fosse stato sepolto
Billy the Kid, fu spazzato via dall'alluvione del Grande fiume Pecos nel
1904.
Il danno fu così grande che i resti esposti dovettero essere
riseppelliti con la maggior parte non identificata.
La lapide di Billy era stata spazzata via e la sua tomba non era stata
segnata per ben 28 anni.
Sebbene nel 1932 venne eretta una lapide, non si sa dove fosse la tomba
originale.
*The Silver City cemetery dove fu sepolta Catherine Antrim fu venduto
nel 1882 ed il nuovo proprietario dovette trasferire le tombe fuori dai
confini della città. Non esiste alcuna documentazione che indichi se i
corpi siano stati spostati o solo le lapidi. È possibile che altre
persone fossero state sepolte nella stessa tomba. È possibile che fosse
stato originariamente sepolto in una tomba non contrassegnata con la
lapide collocata in seguito.
*Considerando il periodo di tempo trascorso dalla sepoltura, è probabile
che tutti i resti si siano decomposti completamente e vi è una
trascurabile possibilità di identificare positivamente i resti se mai
venissero trovati.
*Roberts affermò che Catherine Antrim non era sua madre ma una zia
imparentata dal matrimonio, quindi un test del DNA non avrebbe avuto
senso in qualsiasi scenario diverso dai resti di Catherine e Billy,
entrambi identificati, testati e mostrati essere come madre e figlio.
Alcune persone che hanno studiato il caso si sono dimostrate sprezzanti
riguardo a questa storia, e affermano che Brushy Bill non era abbastanza
grande, ed era analfabeta mentre Billy the Kid aveva una bella
calligrafia.
Inoltre, non esiste supporto per il DNA.
Tuttavia, ci sono molte persone oggi che credono nella legittimità della
pretesa di Brushy Bill.
...E la leggenda continua...
Martedì 19
Settembre 2023
"The
philosophy of modern song" tradotto in cinese
Ho ascoltato i primi due singoli estratti di questo interessante disco
live che uscirà il prossimo novembre 2023.
Trovo la resa vocale e musicale di Ballad Of A Thin Man, in particolare,
molto intensa ed interessante.
Mi pare un prodotto intrigante, che merita un ascolto prolungato e
attento.
Per il resto c'è da aspettare l'uscita del disco, programmata per il 10
novembre.
In fede, Dario Greco, blogger nostalgico e compassato presso "Natural
Born Boomer"
Non li ho ancora sentiti, cosa che farò al più
presto, ma mi fido del tuo giudizio. Naturalmente le cover dei pezzi
dylaniani hanno sempre un che di magico e misterioso, forse solo la
curiosità di sentire le differenze, che ti fa venire la voglia di
ascoltarle con attenzione. Speriamo che anche il resto delle cover sia
sullo stesso livello, anche se mi pare scontato perchè quando ci si
misura con calibri come Bob non puoi permetterti passi falsi!!!! Alla
prossima, Mr.Tambourine, :o)
25 rock star che hanno cambiato il
nome
clicca qui
Martedì 12 Settembre 2023
Confermate 13 nuove date in Novembre
01 Novembre 2023 - Springfield, MA -
Symphony Hall
03 Novembre 2023 - Boston, MA - Orpheum Theatre
04 Novembre 2023 - Boston, MA - Orpheum Theatre
04 Novembre 2023 - Boston, MA - Orpheum Theatre
07 Novembre 2023 - Port Chester, NY - The Capitol Theatre
08 Novembre 2023 - Port Chester, NY - The Capitol Theatre
10 Novembre 2023 - Providence, RI - Providence Performing Arts Center
11 Novembre 2023 - Waterbury, CT - Palace Theater
14 Novembre 2023 - Brooklyn, NY - Kings Theatre
15 Novembre 2023 - Brooklyn, NY - Kings Theatre
19 Novembre 2023 - Philadelphia, PA - The Fillmore
20 Novembre 2023 - Newark, NJ - New Jersey Performing Arts Center -
Prudential Hall
21 Novembre 2023 - Newark, NJ - New Jersey
Performing Arts Center - Prudential Hall
Lunedì 11 Settembre 2023
Talkin' 12146
- magicbus21
Oggetto: At Budokan
Ciao Mr. Tambourine,
La notizia dell'uscita della ripubblicazione in versione deluxe del live
at Budokan , mi ha fatto venire in mente una cosa: sappiamo che
recentemente Dylan ha venduto il suo catalogo, e visto che si vociferava
la chiusura dei Boolteg series, non è che questa mossa, sia la prima che
il suo catalogo sta par essere ripubblicato in versione Expanded?
Sappiamo che il catalogo di molti cantanti si è dilatato a dismisura
dopo la morte, visto che gli eredi hanno fatto di tutto per monetizzare
l'opera (vedi Hendrix), Bob è ancora in vita, ma non lo possiede più.
La notizia della pubblicazione del live, mi ha fatto felice, però come
fan incallito, so che ci sono molte altre date di quel tour che sono
state registrate, che sono senz'altro meglio di questo tour giapponese.
Ovviamente su Dylan c'è sempre mistero, la mia è solo una supposizione,
ma se venisse confermata con le prossime ristampe, sarebbe
un indizio. Alla prossima, Alessandro.
Caro Alessandro, come
ben sappiamo tutti cosa frulla nella mente di Bob, del suo staff o dei
suoi discografici, è sempre il solito mistero!|!! Che fare, possiamo
solo aspettare che qualcosa venga pubblicato, poi ogni supposizione può
essere giusta o sbagliata. Con Bob questa è l'unica certezza, cioè di
non sapere mai cosa farà domani! Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)
Annunciate due date di Novembre ma non
ancora confermate
14 Novembre 2023 - Brooklyn, NY - Kings
Theatre
15 Novembre 2023 - Brooklyn, NY - Kings Theatre
Le date sono state pubblicate sia da
expectingrain.com sia da boblink.com, aspettiamo la conferma ufficiale
di bobdylan.com prima di inserirle in calendario.
Sabato 9 Settembre 2023
Bob Dylan: esce il cofanetto delle
storiche esibizioni giapponesi
clicca qui
Oggetto: Live at Budokan (1978) 4CD in
uscita il 17 Novembre 2023
.... e finalmente ....
The Complete Budokan 1978
Disc 1:
1 A Hard Rain's A-Gonna Fall (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan
- February 28, 1978) 4:33
2 Repossession Blues (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan -
February 28, 1978) 2:49
3 Mr. Tambourine Man (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan -
February 28, 1978) 5:27
4 I Threw It All Away (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan -
February 28, 1978) 5:25
5 Shelter from the Storm (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan -
February 28, 1978) 4:44
6 Love Minus Zero / No Limit (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan
- February 28, 1978) 4:16
7 Girl from the North Country (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan
- February 28, 1978) 5:03
8 Ballad of a Thin Man (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan -
February 28, 1978) 4:45
9 Maggie's Farm (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - February
28, 1978) 5:05
10 To Ramona (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - February 28,
1978) 4:40
11 Like a Rolling Stone (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan -
February 28, 1978) 6:34
12 I Shall Be Released (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan -
February 28, 1978) 4:29
13 Is Your Love in Vain? (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan -
February 28, 1978) 5:01
14 Going, Going, Gone (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan -
February 28, 1978) 4:04
Disc 2:
1 One of Us Must Know (Sooner or Later) [Live at Nippon Budokan Hall,
Tokyo, Japan - February 28, 1978] 4:32
2 Blowin' in the Wind (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan -
February 28, 1978) 4:32
3 Just Like a Woman (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan -
February 28, 1978) 5:02
4 Oh, Sister (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - February 28,
1978) 4:40
5 Simple Twist of Fate (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan -
February 28, 1978) 4:16
6 You're a Big Girl Now (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan -
February 28, 1978) 5:33
7 All Along the Watchtower (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan -
February 28, 1978) 4:13
8 I Want You (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - February 28,
1978) 2:32
9 All I Really Want to Do (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan -
February 28, 1978) 3:57
10 Tomorrow Is a Long Time (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan -
February 28, 1978) 4:24
11 Don't Think Twice, It's All Right (Live at Nippon Budokan Hall,
Tokyo, Japan - February 28, 1978) 5:08
12 Band Introductions (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan -
February 28, 1978) 2:41
13 It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) [Live at Nippon Budokan Hall,
Tokyo, Japan - February 28, 1978] 6:34
14 Forever Young (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - February
28, 1978) 7:18
15 The Times They Are A-Changin' (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo,
Japan - February 28, 1978) 5:02
Disc 3:
1 A Hard Rain's A-Gonna Fall (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan
- March 1, 1978) 4:05
2 Love Her With A Feeling (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan -
March 1, 1978) 2:53
3 Mr. Tambourine Man (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March
1, 1978) 5:04
4 I Threw It All Away (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March
1, 1978) 5:17
5 Love Minus Zero / No Limit (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan
- March 1, 1978) 4:05
6 Shelter from the Storm (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan -
March 1, 1978) 4:52
7 Girl from the North Country (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan
- March 1, 1978) 4:18
8 Ballad of a Thin Man (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan -
March 1, 1978) 4:49
9 Maggie's Farm (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March 1,
1978) 5:31
10 One More Cup Of Coffee (Valley Below) [Live at Nippon Budokan Hall,
Tokyo, Japan - March 1, 1978] 3:29
11 Like a Rolling Stone (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan -
March 1, 1978) 6:51
12 I Shall Be Released (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan -
March 1, 1978) 4:23
13 Is Your Love in Vain? (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan -
March 1, 1978) 4:15
14 Going, Going, Gone (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March
1, 1978) 4:04
Disc 4:
1 One of Us Must Know (Sooner or Later) [Live at Nippon Budokan Hall,
Tokyo, Japan - March 1, 1978] 4:44
2 Blowin' in the Wind (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March
1, 1978) 4:36
3 Just Like a Woman (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March
1, 1978) 5:07
4 Oh, Sister (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March 1, 1978)
4:57
5 I Don't Believe You (She Acts Like We Never Have Met) [Live at Nippon
Budokan Hall, Tokyo, Japan - March 1, 1978] 4:23
6 You're a Big Girl Now (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan -
March 1, 1978) 4:59
7 All Along the Watchtower (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan -
March 1, 1978) 3:27
8 I Want You (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March 1, 1978)
2:43
9 All I Really Want to Do (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan -
March 1, 1978) 3:50
10 Knockin' On Heaven's Door (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan
- March 1, 1978) 4:10
11 The Man in Me (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March 1,
1978) 3:52
12 Band Introductions (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March
1, 1978) 1:56
13 It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) [Live at Nippon Budokan Hall,
Tokyo, Japan - March 1, 1978] 6:39
14 Forever Young (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo, Japan - March 1,
1978) 7:50
15 The Times They Are A-Changin' (Live at Nippon Budokan Hall, Tokyo,
Japan - March 1, 1978) 5:12
Ciao Dylanaiti,
su REDDIT circola voce che il prossimo episodio di BOOTLEG SERIES sia
dedicato a PAT GARRET SESSIONS.
Vi risulta?
Caro Francesco, grazie
per le news!!! Per le prossima Bootleg qualunque "rumor" potrebbe essere
giusta o sbagliata ma sempre "rumor" resta. Aspettiamo e sapremo, alla
prossima, Mr.Tambourine, :o)
L’indelebile eredità musicale di
Robbie Robertson
clicca qui
Sabato 2 Settembre 2023
R.I.P. incredibile e straordinario Sixto
Parlammo di Rodriguez nello scorso mese di maggio quando Rai5 trasmise
il film-documentario sull’incredibile vicenda di Sixto Rodriguez.
Successivamente Rai5 ha ritrasmesso il film ed ancora una volta ci siamo
chiesti se la storia di quest’uomo fosse stata scritta da un
fantasiosissimo romanziere o se fosse veramente la pura realtà. Davvero
difficile credere che un artista che vende un paio di milioni di dischi
nei paesi dell’Africa del Sud diventando l’idolo di uomini, donne e
ragazzi che cominciano a lottare per abolire l’Aparthied sia invece
completamente sconosciuto negli Stati Uniti, paese dove è nato e tuttora
vive.
Ma come era possibile una cosa del genere, e soprattutto, perchè è
accaduta una cosa simile?
Forse Rodriguez, per il solo fatto di non essersi trovato nel posto
giusto al momento giusto ha perso il treno giusto ed ha preso il treno
dopo, quello che quando arriva in stazione non c’è più nessuno ad
aspettarlo. Sixto è arrivato dieci anni dopo, arrivato dopo uno che si
chiamava Bob Dylan è che ormai aveva già occupato quel posto unico nel
cuore e nella mente degli americani non lasciando spazio per nessun
altro che assomigliasse a lui.
Rodriguez avrebbe potuto, se avesse continuato a vivere nel mondo della
musica invece di ritirarsi e continuare a fare la vita di un qualunque
operaio americano delle classi più umili, diventare un grandissimo
songwriter all’altezza di Dylan, il talento ed i numeri li aveva, tutti
in regola, ma dieci anni di ritardo son troppi per chiunque. L’America
non aveva più bisogno di un giovane fustigatore mentale che la lodasse,
rimproverasse e criticasse. Tutto ciò era già avvenuto ed era stato
sepolto quando Dylan lasciò la chitarra classica per passare a quella
elettrica. Quello che c’era da dire era già stato detto, il male delle
frustate era passato ed era stato assorbito, accettato e glorificato,
l’America aveva avuto quello che cercava e non aveva bisogno di un altro
che ripercorresse le strade del passato. Se l’album “Cold Fact” di
Rodriguez fosse stato pubblicato nel 1960 invece che nel 1970
probabilmente l’America si sarebbe trovata con due Bob Dylan sulle
spalle e sarebbe stata costretta a scaricarne uno, proprio come nel
gioco della torre nel quale si butta di sotto quello che serve di meno.
Credo che lo stesso paragone si possa fare fra Roger McGuinn e Tom
Petty. Petty è stato uno dei massimi esponenti del Mainstream, ma non
sarà mai una “leggenda” come McGuinn. Due persone talentuosissime, ma
uno con la bacchetta magica e l’altro no.
Per chi avesse perso o scordato la vicenda di Rodriguez, riporto quì
sotto quello che scrissi su di lui il 19 maggio 2014 in modo che chi
volesse rileggere la storia deva perdere tempo nella ricerca di quel
post.
Dal post di Maggie’s Farm del 19 Maggio 2014:
Sembra una storia inventata da un
fantasioso scrittore di sceneggiature per un improbabile film su un
musicista dimenticato da tutti che riappare sul palco dopo trent’anni di
vita passata a fare l' operaio a Detroit, capoluogo della contea di
Wayne, principale centro dello Stato del Michigan.
Venerdi 16 maggio Rai 5 ha trasmesso il film “Searching for Sugar Man”,
Oscar per il miglior documentario 2013, del regista svedese Malik
Bendjelloul che è stato recentemente trovato morto a Solna, vicino a
Stoccolma per suididio in seguito a depressione. Io avevo sentito
parlare di questo fantomatico Rodriquez dal mio amico Stefano, un
accanito collezionista di vecchi LP al punto che ha quasi spinto la
moglie fuori casa per far posto ai dischi (scherzo naturalmente).
Stefano possiede oltre 30.000 vinili che ha messo un pò dappertutto,
recentemente anche nella cuccia del cane. Una mattina mi vede passare
per strada, blocca la sua Range Rover col tubo di scarico che si eleva
un paio di metri sopra il tetto come se dovesse traversare il
Mississippi sott’acqua, mi prende per il collo e mi trascina a bordo
senza alcuna fatica essendo un uomo costituito da quasi 120 chili di
muscoli, una specie di Pastamatic umano con la forza di centobraccia.
“Senti qui e poi dimmi”. Mi fa ascoltore tutto un LP, saprò dopo che
l’album si chiama “Cold Fact”, e rimango sbalordito. Mi volto verso
Stefano e gli dico “Ma perchè io non sapevo un cazzo di questo quasi
Dylan?”. Canzoni che vale la pena ascoltare e testi raffinati, tanto di
cappello Sig. Rodriguez. Viene spontaneo chiedersi com’è possibile che
un songwriter tanto bravo possa essere stato ignorato nel suo paese
mentre in Sud Africa, Botswana, Rhodesia, Nuova Zelanda e Australia
vendeva un paio di milioni di dischi senza sapere e senza immaginare
minimamente che in quei paesi era una rock-star più famosa di Elvis, dei
Rolling Stones, di Hendrix e dello stesso Dylan, le sue canzoni,
conosciute a memoria e cantate dai ragazzini sudafricani erano diventate
inni contro l’Apartheid. assurde. Ecco, in breve, la storia di
Rodriguez:
Sixto Díaz Rodríguez nasce nel 1942 a Detroit, Michigan, da una famiglia
di modeste condizioni economiche. Suo padre era un messicano immigrato
negli Stati Uniti negli anni venti, sua madre invece era una
statunitense di origini native americane ed europee. La maggior parte
delle sue canzoni tratta temi sociali e soprattutto indaga poeticamente
le condizioni della classe lavorativa del paese.
Nel 1981 Rodriguez si laurea in filosofia alla Wayne State University di
Detroit, lo stesso ateneo lo ha insignito di una laurea honoris causa il
9 maggio 2013 al Ford Field di Detroit. Secondo l'Associated Press,
Rodriguez ha ricevuto il dottorato in Humane Letters dall'Università
della sua città natale per il suo "genio e l'impegno per la giustizia
sociale musicale"
Nel 1967 (con il nome Rod Riguez) incide e pubblica senza troppa fortuna
il suo primo singolo, “I'll Slip Away”, con la casa discografica Impact.
Per i successivi tre anni rimane inattivo, finché non firma un contratto
con la Sussex Records, una casa discografica di Los Angeles, di
proprietà della Buddah Records.
Dopo aver cambiato il suo nome in Rodriguez, pubblica due stupendi album
con la Sussex Record, “Cold Fact” nel 1970 e “Coming from Reality”, nel
1971. I dischi vendono tuttavia pochissime copie negli Stati Uniti e la
casa discografica gli rescinde il contratto.
In difficoltà economiche, Rodriguez comincia allora a lavorare come
operaio. A partire dalla metà degli anni settanta, a sua insaputa, i
suoi albums “Cold Fact” e “Coming from Reality”, sotto forma di
bootlegs, cominciano a vendere quasi mezzo milione di copie in Sud
Africa, Botswana, Rhodesia, Nuova Zelanda e Australia. È a questo punto
che l'etichetta australiana Blue Goose Music acquista, non si saprà mai
da chi, i diritti di alcuni suoi brani e pubblica “At His Best” (una
raccolta delle sue migliori canzoni con l'aggiunta di due singoli mai
pubblicati prima).
“At His Best” ha successo in Sud Africa, e le sue canzoni diventano
simbolo della lotta contro l'apartheid. La sua musica è paragonata a
quella di Bob Dylan e ispira numerosi artisti sudafricani (sembra che
Steve Biko fosse un suo fan). Ma Rodriguez viene a sapere di essere
famoso solo nel 1996, quando ha 54 anni. È in quell’anno infatti che una
delle sue figlie, navigando in Internet, si imbatte per caso in un sito
web dedicato al padre scoprendo che le sue canzoni sono state la colonna
sonora della lotta contro l’apartheid in Sudafrica. Dopo lo scarso
successo di due album (Cold Fact, del 1970, e Coming from Reality, del
1971) Sixto abbandona ogni velleità artistica e comincia a lavorare come
operaio. E mentre lui conduce una vita normale, in un altro continente
la sua musica è oggetto di ricerca e di censura. Rodriguez diventa per i
suoi fan sudafricani un eroe maledetto, di cui nessuno sa niente e la
cui morte sarebbe stata altrettanto misteriosa e straordinaria.
C'è chi sostiene che sia morto di overdose e chi invece che si sia dato
fuoco o si sia sparato un colpo di pistola alla testa sul palco alla
fine di un fallimentare concerto. Comunque sia, Rodriguez è un mito, i
cui testi (oggi paragonati a quelli di Bob Dylan, da qualcuno ritenuti
addirittura superiori) animano le proteste del Sudafrica nel corso degli
anni ’70. A riportare in vita Sixto è un gruppo di fans che, per cercare
di raccogliere quante più notizie possibili su questo personaggio venuto
dal nulla e scomparso nel nulla, negli anni ’90 crea un sito web. È così
che Rodriguez nel 1998 può atterrare in Sudafrica, accolto dal delirio
dei fans cresciuti col suo mito. Comincia così la rinascita e la
riscoperta dell’artista, nello stesso anno effettua un tour di sei
concerti proprio in Sud Africa (da cui è stato tratto il documentario
“Dead Men Don't Tour: Rodríguez in South Africa 1998”, mandato in onda
dalla SABC). Rodriguez suona poi in Svezia, per tornare successivamente
in Sud Africa altre due volte nel 2001 e nel 2005 dove tiene una
trentina di concerti tutti “sold out”. Per la prima volta si esibisce in
uno stadio colmo di gente davanti agli occhi sbalorditi e increduli
delle figlie.
L’improvviso, e di certo inatteso, successo non cambia l’uomo che Sixto
è diventato; continua a vivere a Detroit, nello stesso quartiere
popolare in cui è cresciuto; vive di ciò di cui ha bisogno. Niente
sfarzi, lussi, vane ostentazioni; solo la semplicità e l’impegno per gli
altri che da sempre hanno contraddistinto la sua vita.
I suoi due primi album sono stati ripubblicati nel 2009 dalla casa
discografica Light in the Attic Records di Seattle (Washington).
Nel 2012 il regista svedese Malik Bendjelloul (1977 - 2014) realizza il
documentario “Searching for Sugar Man”, che ha per tema lo sforzo di due
fans sudafricani di Rodriguez intenti a rintracciare il poco noto (e
forse deceduto) artista. Presentato al Sundance Film Festival, il film
riceve il premio Audience Award, World Cinema Documentary e il premio
World Cinema Special Jury Prize. “Searching for Sugar Man” vince poi
diversi premi, tra i quali l'Audience Award e il Best Music Documentary
Award all'International Documentary Film Festival di Amsterdam del 2012,
il premio BAFTA e infine vince l'Oscar 2013 (Academy Award) come miglior
documentario. In Italia è stato trasmesso dalla rete Sky e
successivamente il 16 maggio 2014 e replicato l’8 agosto 2014 in chiaro,
da Rai 5.
Caro Mr.Tambourine,
come ben sai la vecchiaia non sempre è una bella cosa. Sono in fuga di
mezza giornata sul lago d’Iseo con mia moglie,
in questa estate nient'affatto afosa.
Ogni duecento metri di passeggiata devo sedermi su una panchina a
riprender fiato, l’acqua riflette la luce, il vento smuove i capelli
ancora folti. Ormai ci sono momenti in cui non ricordo il mio nome da
celibe, ormai ascolto troppo poco la musica.
Lei guarda il suo cellulare, mi chiede se so chi è Robbie Robertson.
Confondo il nome con quello di qualcun altro, ma capisco al volo.
Mi torna un pò di memoria. Dopo qualche armeggio riesco a far partire
You Tube.
Le dico di stare attenta all’accompagnamento della chitarra mentre
ascoltiamo Dirge.
Il vento soffiava malinconico anche prima, ma adesso di più.
Buone vacanze, Biagio.
Carissimo Biagio,
felicissimo di rileggerti dopo lungo tempo, ma gli amici son così, si
sta anni senza vedersi e quando ti incontri è come se fossero passati
solo pochi minuti. Robbie è stato vertamente un grande, pensa che quando
Clapton lo sentì suonare esclamo: "Questo è il suono che stavo
cercando....accantonò la sua mitica Gibson 335 cherry red e si fece
costruire una Fender Stratocaster su misura, ma con le caratteristiche
sonore di quella di Robbie, e scusa se è poco!!! Avrei voluto pubblicare
subito la tua bellissima mail ma purtroppo avevo già chiuso i cancelli
della Fattoria quando la ricevetti. Ma come vedi, gli amici non si
dimenticano! Un sincero abbraccio ed un grande grazie, alla prossima,
Mr.Tambourine, :o).
Venerdì
1 Settembre 2023
Finito il riposo eccoci di
nuovo al nostro posto dylaniano. Nel mese di Agosto ci hanno lasciato
due grandi artisti, Robbie Robertson e l’incredibile Sixto Rodriguez. Ne
parleremo nei prossimi giorni, intanto anche Bob si sta rimettendo sul
sentiero di guerra con le nuove date del Fall Tour 2023.
01 Ottobre
2023 - Kansas City, MO - The Midland Theatre
02 Ottobre 2023 - Kansas City, MO - The Midland Theatre
04 Ottobre 2023 - St. Louis, MO - Stifel Theatre
06 Ottobre 2023 - Chicago, IL - Cadillac Palace Theatre
07 Ottobre 2023 - Chicago, IL - Cadillac Palace Theatre
08 Ottobre 2023 - Chicago, IL - Cadillac Palace Theatre
11 Ottobre 2023 - Milwaukee, WI - The Riverside Theatre
12 Ottobre 2023 - Milwaukee, WI - The Riverside Theatre
14 Ottobre 2023 - Grand Rapids, MI - DeVos Performance Hall
16 Ottobre 2023 - Indianapolis, IN - Murat Theatre
17 Ottobre 2023 - Indianapolis, IN - Murat Theatre
20 Ottobre 2023 - Cincinnati, OH - The Andrew J. Brady Music Center
21 Ottobre 2023 - Akron, OH - Akron Civic Theatre
23 Ottobre 2023 - Erie, PA - Warner Theatre
24 Ottobre 2023 - Rochester, NY - Auditorium Theatre
26 Ottobre 2023 - Toronto, ON - Massey Hall
27 Ottobre 2023 - Toronto, ON - Massey Hall
29 Ottobre 2023 - Montreal, QB - Place des Arts - Salle
Wilfrid-Pelletier
30 Ottobre 2023 - Schenectady, NY - Proctors Theatre
Oggetto: Mixing up
the medicine - copertina rigida - 24 Ottobre 2023
Buongiorno,
mi chiamo Stefano Catena e sono uno scrittore. Ho pubblicato dieci libri
per la casa editrice Robin Edizioni (Torino).
Le invio anche a Lei questa e-mail sperando cha catturi la vostra
attenzione e magari una risposta.
Grazie perdonate il disturbo, cordialità, S.Catena
n.b. spettral@alice.it è l'indirizzo del sito italiano dedicato al
premio nobel per la letteratura Bob Dylan:
Caro Tamburino,
ti riporto nuovamente questo link sperando che venga notato da qualcuno
della Feltrinelli, ammesso che questo qualcun segua Maggie’s Farm. Cito
la Feltrinelli perchè sono usciti diversi libri su Bob Dylan a comincare
da quelli editi dal Prof. A. Carrera ma anche, e porto un esempio,
questa casa editrice ha pubblicato il discorso tradotto in italiano di
Dylan - The Nobel Lecture -.
Ora, uscirà a breve un bel librone su Dylan che sarà pubblicato in
tedesco, in francese e ovviamente sarà in inglese.
Sembra essere un libro interessante, un volume di 600 pagine ed il
prezzo anche se alto mi fa credere che sia un ottimo libro da avere e da
leggere.
Clicca qui
Quindi chi può girare questa richiesta per la traduzione in italiano ai
vertici della redazione Feltrinelli?
Intanto di mio invierò questo scritto alla casa editrice via e-mail
sperando in una loro risposta!
Ciao, Stefano C.
Caro Stefano, se non
ricordo male mi avevi segnalato l'uscita di questo librone già nel mese
di Maggio. Speriamo che la Feltrinelli si accodi agli altri paesi
europei che pubblicheranno questo king-size book nelle loro lingue. Un
salutone, alla prossima, Mr.Tambourine, :o)