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THE BEATEN PATH
THE DYLAN'S PAINTINGS AND
THE REAL PLACES |
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Mercoledì 31 Maggio 2023
Talkin' 12106
- dinve56
Oggetto: Guerre e guerrafondai di ieri e
di oggi
Buongiorno Mister,
grazie della risposta. Il tuo elenco di guerre e guerrafondai completa
ed integra la rassegna di guerre in cui l'America ha combattuto con Dio
dalla sua parte presente nella canzone dylaniana del '64. Ricordi,
giustamente, che in molti hanno usato l'espressione "Dio con noi" e
simili. Ti chiedi "Che Dio è?", questo Dio invocato per portare morte e
distruzione. e concludi citando un verso dell'ode manzoniana dedicata a
Napoleone Bonaparte. Già già, non a caso Manzoni, che ritiene
imperscrutabile ed incomprensibile, per la debole e limitata mente
umana, la presenza di Dio nelle caotiche vicende umane. Dopo aver
ricordato le molteplici guerre che hanno causato milioni di morti, Dylan
dice, nell'ultima strofa di "With God on our side", "la confusione che
provo non c'è lingua che possa descriverla...". Come non essere confusi
e sgomenti di fronte alla follia della guerra? Eppure ancora oggi,
secondo me, la voce di Bob Dylan riesce a scuotere le nostre coscienze,
ci costringe a pensare, ci obbliga a dubitare delle false notizie, della
facile propaganda dei masters of war. La voce di Bob Dylan è unica,
bellissima e "dannata" perchè, se la ascoltiamo bene, ci impedisce di
vivere tranquilli, privi di dubbi , felici e contenti di "bere" tutto
quanto ascoltiamo e leggiamo. Certo i dubbi non risolvono i problemi, ma
sono l'essenza dell'essere uomini. Grazie Bob. Grazie Mister e lunga
vita! Carla.
L'elenco dei
"MACELLAI" sarebbe ancora lunghissimo carissima Carla, ma diventerebbe
uno sterile elenco di nomi di criminali, e la storia non cambierebbe
ugualmente perchè l'uomo non ha mai imparato niente dal suo passato. Non
a caso la materia "Storia" che ci fecero studiare a scuola era un
lunghissimo elenco di luoghi e date dove erano avvenuti i più micidiali
scontri militari. Omero divenne famosissimo raccontando le vicende della
guerra di Troia, se avesse raccontato le storie delle comari della via
dove abitava nessuno oggi saprebbe di lui. Alla data di oggi le guerre
in corso nel mondo sono 59 (alla faccia della pace....) e l'invasione
russa dell'Ucraina è solo l'ultimo di un lungo elenco di conflitti. Che
dire d'altro......si resta senza parole quando si vedono le immagini di
città rase al suolo con relative vittime civili senza che uno possa
capire il perchè dell'accadere di cose simili. Forse ha indovinato Bob
quando cantando dell'affondamento del Titanic in "Tempest" scrive:
The ship was going
under
The universe had open wide
The roll was called up yonder
The angels turned aside.
La nave stava andando sotto
l'universo era spalancato
lassù si faceva l'appello
gli angeli si voltarono dall’altra parte.
Alla prossima,
Mr.Tambourine, :o)
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Martedì 30 Maggio 2023
Talkin' 12105
- dinve56
Oggetto: With God On Our Side
Buongiorno Mister,
grazie della risposta. E' bello sapere che esistono ancora il garbo e la
gentilezza, doti che, insieme all'umiltà, appartengono alle persone
intelligenti, come hai giustamente ricordato.
"With God on our side" mi sembra un testo scomodo, scomodissimo, ancora
più scomodo oggi di quando è stato scritto, nel lontano 1964. E' scomodo
anche per noi, ammiratori di Bob Dylan, perchè è, oltre il tempo,
"dannatamente" profetico.... e sottolineo "dannatamente". Che ne pensi ?
Lunga vita. Carla.
Sembra strano ma tutti
coloro che hanno commesso le peggiori infamie avevano sempre Dio dalla
loro parte.
In epoca storica,
l’urlo di battaglia dei cavalieri romano-bizantini era “Deus nobiscum”.
Gott mit uns ("Dio con noi") era il motto dell'Ordine Teutonico; dopo la
caduta dello Stato dei cavalieri teutonici, divenne quello dei re di
Prussia, fino a divenire motto degli Imperatori tedeschi. Fu poi
utilizzato da Hitler che fece scrivere il motto sulle fibbie dei
cinturoni dei soldati della Wehrmacht.
Anche gli americani quando distrussero con ogni mezzo i nativi americani
avevano Dio dalla loro parte, quando sfruttavano gli schiavi avevano
sempre Dio dalla loro parte, quando sganciarono due bombe atomiche sulle
teste dei giapponesi di Hiroshima e Nagasaki avevano sempre Dio dalla
loro parte.
Lyndon Johnson, che successe a Kennedy, verrà ricordato per l'escalation
della Guerra del Vietnam. Nel 1965 ordinò anche l'invasione della
Repubblica Domenicana per rovesciare il governo socialista di Juan Bosch
Gavino.
Richard Nixon chiuse la guerra in Vietnam dopo un'escalation di
bombardamenti a tappeto sulle città e le campagne del Nord e,
segretamente, in Cambogia e Laos.
Ronald Reagan ordinò due azioni militari: l'invasione di Grenada nel
1983 ed il bombardamento di Tripoli nel 1986 con l'obiettivo di colpire
Gheddafi.
L'ultimo a dire "Dio è con noi" è stato George W. Bush prima di
scatenare la guerra in Afghanistan e Iraq come risposta all'attacco
delle Torri Gemelle.
Barack Obama eletto per far tornare le truppe a casa da Bagdad e Kabul,
Nobel per la Pace???, oltre ai noti interventi in Siria, Libia, Iraq e
Afghanistan, fece bombardare anche lo Yemen, la Somalia ed il Pakistan.
Secondo alcuni analisti è stato il presidente americano che ha tenuto in
guerra gli Stati Uniti per più tempo.
Ma che Dio strano è
quello che si mette al fianco di tutti questi guerrafondai? Ai posteri
l’ardua sentenza!!! Live long and prosper, Mr.Tambourine, :o)
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Sessant’anni fa la leggenda di The
Freewheelin’
clicca qui
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"The Freewheelin' ". Tutto
quello che c'è da sapere sul disco
clicca qui
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Sabato 27 Maggio 2023
Talkin' 12104
- benedettolandi
Oggetto: Seravezza Blues Festival
Annunciamo il primo spettacolo in cartellone al Seravezza Blues
Festival!
Il 20 luglio sarà dedicato a Bob Dylan con una serata di musica,
narrazione e grandi emozioni (come da tradizione del giovedì del
Festival). Nello spettacolo “Un uomo chiamato Bob Dylan” saranno messi
in scena spaccati di vita e carriera del leggendario songwriter
americano e brani del suo immenso repertorio, tra cui Blowin’ In The
Wind, Just Like A Woman, Like A Rolling Stone e Hurricane. Al fianco di
Ezio Gauitamacchi (giornalista, scrittore e ideatore dello spettacolo)
sul palco ci saranno Davide Van De Sfroos, nei panni di Bob Newuirth
cantautore amico di Dylan, e Andrea Miro’ che intepreterà Joan Baez. A
completare il cast la cantante Brunella Boschetti.
Saluti Benedetto.
Grazie Benedetto, e
Voi amici segnatevi la data sul calendario! Alla prossima,
Mr.Tambourine, :o)
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Venerdì 26 Maggio 2023
Talkin' 12103
- dinve56
Oggetto: Buon compleanno Bob
Buongiorno Mister,
un saluto cordiale a te e a tutti i Farmers. Sempre grazie per il sito,
che seguo ogni giorno. Auguri di buon compleanno a Bob Dylan. Cento,
mille di questi giorni ad una persona, secondo me, ineguagliata nel
panorama della cultura musicale di oggi e del secolo scorso. In questo
periodo di guerra, di paura, di incertezza, ho riascoltato/riletto "With
God on our side". Non c'è Bruce Springsteen che tenga! Con tutto il
rispetto e l'ammirazione per " The Boss". Lunga Vita! Carla.
Carissima Carla, bello
sentire che sei sempre al passo con noi! Mi spiace per Bruce, ma lui
stesso ha detto di aver avuto la folgorazione quando ha sentito Bob
Dylan mentre era in macchina con sua madre. Ha cercato di copiare e l'ha
fatto anche bene, ma una cosa è copiare e un'altra creare! Ho avuto
l'occasione di vedere Bruce due volte a Como, una grazie al negozio
"Tessabit" nel quale il Boss non manca mai di recarsi a fare acquisti di
verstiario ogni volta che viene a Como. L'altra invece ero alla piscina
di Villa d'Este proprio vicino a Bruce e moglie quando una Signora che
conosco molto bene si è avvicinata a lui chiedendo se poteva scattare
una foto in sua compagnia. La gentilezza di Bruce mi ha veramente
stupito, si è alzato, ha detto alla Signora di avere pazienza una decina
di minuti che sarebbe andato a vestirsi perchè secondo lui non era bello
fare una foto ricordo in costume da bagno. A volte i grandi (perchè
Bruce lo è assolutamente) sono capaci di grande umiltà, e a questo gesto
così delicato ripenso sempre ogni volta che entro in casa di quella
Signora, casa nella quale troneggia in primo piano appena si entra
quella foto scattata sul bordo della piscina con Bruce e la Signora
sorridenti! Io credo che nemmeno Bruce abbia mai manifestato l'idea di
essere grande come Bob, e che nemmeno mai lo farà, d'altronde
l'intelligenza serve anche per queste cose, e Bruce è una persona
intelligente. Un sincero abbraccio, live long and prosper,
Mr.Tambourine, :o)
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“Blowin’ in the Wind”: la canzone che
ha sfiorato l’anima di una generazione
clicca qui
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The Freewheelin' compie 60 anni
The Freewheelin' Bob Dylan è il
secondo album del cantante statunitense, pubblicato il 27 Maggio 1963
dalla Columbia Records; è il secondo album ufficiale (il primo con
composizioni interamente sue) del cantautore di Duluth dopo il disco
d'esordio che portava il suo nome (Bob Dylan, del 1962, composto da
cover di brani traditional del folk statunitense e da un paio di pezzi
scritti da lui).
Undici delle tredici canzoni sull'album sono composizioni originali di
Dylan. Il disco si apre con Blowin' in the Wind, che divenne un brano
manifesto degli anni sessanta, ed un successo internazionale grazie al
trio folk Peter, Paul and Mary poco tempo dopo la pubblicazione di
Freewheelin'. Altri brani celeberrimi inclusi nel disco sono: Girl from
the North Country, Masters of War, A Hard Rain's a-Gonna Fall e Don't
Think Twice, It's All Right.
Il successo dell'album trasformò la percezione pubblica che la gente
aveva di Bob Dylan. Prima dell'uscita del disco, egli era considerato
uno dei tanti cantanti folk. Dopo, all'età di 22 anni, Dylan venne visto
come un artista a tutto tondo, forse persino una sorta di profeta
generazionale portavoce della gioventù disillusa.
L'album è presente nella classifica dei 500 migliori album di tutti i
tempi stilata dalla rivista Rolling Stone, alla posizione numero 97.
Registrato a New York, fu prodotto da John Hammond e Tom Wilson (anche
se quest'ultimo non venne accreditato in copertina); riporta sulla
contro-copertina note con descrizione dei brani e presentazione del
compositore e cantante scritte da Nat Hentoff.
Il brano dell'album destinato a restare nella storia della musica rock e
a lanciare su scala planetaria il giovane Dylan fu Blowin' in the Wind,
che diverrà da allora la canzone di protesta per eccellenza e al tempo
stesso una vera e propria bandiera del pacifismo, per i versi dal
contenuto universale e senza tempo.
L'album comprende tra gli altri motivi anche A Hard Rain's a-Gonna Fall,
monito esplicito espresso senza mezzi termini sulle conseguenze di un
possibile conflitto nucleare.
Altri brani degni di essere ricordati sono Masters of War, brano che si
scaglia contro i "signori della guerra", vale a dire i fabbricanti di
armi, anch'essa diventata quasi un inno per i pacifisti, soprattutto
negli anni in cui il conflitto in Vietnam era alle porte.
Infine Talkin' World War III Blues, acido talkin' blues (blues parlato,
quasi antesignano dei successivi rap) su una possibile nonché temuta
terza guerra mondiale.
La copertina dell'album raffigura una fotografia di Bob Dylan a
passeggio con sottobraccio Suze Rotolo, la sua fidanzata dell'epoca. La
foto venne scattata nel febbraio 1963 dal fotografo della CBS Don
Hunstein all'angolo tra Jones Street e la West 4th Street nel Greenwich
Village, New York City, vicino all'appartamento dove ai tempi viveva la
coppia.
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Giovedì 25 Maggio 2023
SIMPLY THE BEST,
R.I.P.
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Mercoledì
24 Maggio 2023
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Martedì 23 Maggio 2023
Talkin' 12102
- magicbus21
Oggetto: Quando finalmente Bruce
Springsteen raccolse l'eredità di Bob Dylan
Ciao Mr. Tamburine,
ho letto in questi giorni i fiumi di polemiche legate al concerto si
Bruce Springsteen a Ferrara.
Faccio una premessa: l'ultimo concerto del Boss l'ho visto 20 anni fa al
tempo del the rising tour, che a mio avviso è stato l'ultimo grande
disco di Springsteen (se per questo non vado neanche più a vedere Bob,
dal tour con Mark Knopler); I prezzi scandolosamente alti, le cose nuove
che non mi piacciono molto, e l'avversione ai concerti negli stadi hanno
fatto il resto.
Springsteen ha cercato di fare come Bob, ha sciolto la E street, ha
intrapreso nuove strade, ma non essendo Dylan non tutto gli
è venuto bene; E poi soprattutto i fans: loro volevano Bruce Springsteen
and the E Street Band.
Insomma per farla breve: a Bruce è venuto il braccino; ha richiamato
pregando a suon di milioni la E Street, dopo che l'aveva scaricata, si è
rimesso i jeans, gli stivali e via in grandi tour, perchè la pecunia non
puzza, i dischi si vendono sempre di meno, le carote dei cavalli
costano, tengo il figlio pompiere che guadagna poco ecc.
Il popolo era contento: il nostro Bruce collar rock é tornato!
Fa niente se negli ultimi album si vede chiaramente che a) non ne può
più di fare il rock, b) vorrebbe fare altro.
E cosi la E street si allarga perché non ce la facciamo più in 7, e giù
fiati, coriste, violini, per creare un sound che nasconda l'eta' anche
se quella spontaneità ed improvvisazione viene un pò a mancare.
Ma quando è troppo è troppo.
Arrivato a 75 Bruce non ha più gli stivali, ma delle comode pedule che
gli danno stabilità, non si sente più il dovere di essere il paladino
dei deboli e degli oppressi (anche se è da 20 anni che va in vacanza con
Clooney, la famiglia Obama, Spielberg ecc).
Ci è arrivato un pò tardi, Bob aveva mollato la chitarra acustica dopo 4
dischi, la protesta dopo 5 , ed andato avanti per la sua strada con
successi e non, ma con una coerenza che ce lo rende unico, gli è costato
tantissimo, in termini di popolarità, niente stadi, arene a volte mezze
vuote, e a volte anche teatri non esauriti, però nel corso dei succesivi
40 anni ci ha regalato almeno 10 capolavori, e molti altri dischi
notevoli. Bruce dopo la splendida cinquina a cavallo dei 70/80 ha avuto
solo il sussulto di the rising, forse ci avrebbe regalato qualcosa in
più in e maniera diversa se ci avesse provato con più convinzione, non
lo sapremo mai; ha fatto le seeger session che non erano male, ma poi ha
mollato il colpo. Adesso Bruce si fa un ultimo giro, ma oramai è un
altro e dentro gli stivali non ci sta più.
Ma il popolo e i critici sono spiazzati.
Ma come? Neanche una parola sulla tragedia in Romagna? Non da parte
dell'incasso in beneficenza? E poi, i nostri inni, cantati in maniera
impeccabile, ma un pò freddi?
La storia si ripete, ci siamo costruiti il nostro idolo a nostra
immagine, e quando questi si rivela un uomo come noi rimaniamo delusi,
io invece provo un pò di compressione per il figlio prediletto di Bob:
it's hard to be a saint in the city.
Lo disse Bob stesso anni
fa, consapevole che la frase sarebbe stata valida anche per lui, "Things
have changed"!!! Gli anni passano per tutti, la ruota gira allo stesso
modo per ognuno di noi, senza accorgerci ci modifichiamo giorno per
giorno finchè scopriamo di essere diventati una persona completamente
diversa da quella che avevamo idealizzato dentro di noi nei nostri anni
migliori. Bob e Bruce in fondo non sono diversi da noi, uomini anche
loro, con i loro pregi ed i loro difetti, come tanti grandi uomini e
come tanti piccoli uomini. Ma non siamo solo noi a cambiare, anche il
mondo non è più lo stesso della nostra gioventù, eravamo poco più di un
miliardo ed ora siamo otto miliardi, e la torta è sempre la stessa. La
musica è cambiata, il modo di scriverla, di cantarla, di registrarla, di
riascoltarla.......ma così vanno le cose. Oggi non ci sono più i negozi
di dischi, quei magnifici posti che quando vi entravi ti perdevi nel
mondo stupendo delle copertine degli LP. I dischi non si vendono più,
non saprei dirti quanto la rete è in grado di far guadagnare ad un
artista con le visualizzazioni, ma una cosa l'ho capita, il costo dei
concerti è diventato proibitivo e uno che guadagna a fatica mille euro
al mese si chiede come deve fare per spendere 150 euro per vedere un
concerto del suo artista preferito. Il discorso dell'invecchiamento e
del degrado e conseguente mancanza di vitalità è cosa che abbiamo citato
più volte su queste pagine, ed una volta in più non servirebbe a niente.
Le cose stanno così, prendere o lasciare! Se esamini la carriera di Bob,
i suoi periodi ed i suoi cambiamenti ti rendi conto che il tempo è
tiranno, anzi, "TIRANNA" come diceva il grande Aldo Biscardi, R.I.P.!
Nei milioni di fans dylaniani ci sono diversissime opinioni e preferenze
sulla sua evoluzione artistica e musicale, e questo vale per tutti,
specialmente per quelli che non ammettono di essere l'ombra di se stessi
continuando in uno sculettare patetico mentre canta una parodia di
Satisfaction. Detto questo, chiudo qui l'argomento perchè non vorrei
sembrare ripetitivo e scontato. Sotto, a beneficio di coloro che non
conoscono "It's hard to be a saint in the city", ho postato la
traduzione del testo, tanto per far notare come lo Springsteen degli
inizi copiasse spudoratamente lo stile dylaniano. Ti ringrazio per le
tue considerazioni che condivido in pieno!!! Alla prossima,
Mr.Tambourine, :o)
“Ho la pelle come il
cuoio
e lo sguardo di duro diamante come un cobra
sono nato triste e alterato
ma ho bruciato come una supernova
ho potuto camminare come Brando
dritto verso il sole
poi ballare come un Casanova
con il mio manganello
e la giacca e i capelli ingellati
Una stella d’argento orna i miei stracci
come una Harley nel calore
quando avanzavo impettito giù per la strada
potevo sentire il suo cuore battere
le sorelle indietreggiavano
e dicevano – Proprio carino quell’uomo –
lo storpio all’angolo urlava
– Un nichelino per vostra pietà –
qui ragazzi del distributore
parlano veramente da duri
è dura essere un santo in città
Ero il re del vicolo mamma
ero libero di parlare in maniera sporca
ero il principe dei mendicanti incoronato
in centro ad un banchetto di accattoni
ero la prima guida dei protettori
tenevo tutto sotto controllo
solo un giocatore da bassifondi
con la fortuna da perdere
e quando il momento buono cessò
essa svanì sul campo
il diavolo apparve come Gesù
attraverso il vapore della strada
mostrandomi una mano che sapevo
che nemmeno i poliziotti potevano colpire
sentivo il suo caldo fiato sul collo
mentre mi tuffavo nella folla
è così difficile essere un santo
quando sei solamente un ragazzo per strada
E i saggi della metropolitana
siedono come dei morti viventi
mentre i binari tengono il ritmo
i loro occhi guardano fissi d’avanti
cavalcano la linea d’equilibrio
e si tengono solamente attaccati ad un filo
ma è troppo caldo in questi tunnels
puoi essere soffocato dal vapore
ti alzi per scendere alla tua prossima fermata
ma ti spingono indietro al tuo posto
il tuo cuore comincia a battere più in fretta
mentre tenti di rialzarti
finché non sei fuori da quel buco
e tornato su per la strada
E quelle prostitute del South
sembrano davvero carine
lo storpio all’angolo grida
– Un nichelino per vostra pietà –
e quei ragazzi del centro
parlano davvero da duri
è così dura essere un santo in città”.
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Lunedì 22 Maggio 2023
Rimini: Maratona di note per l'omaggio a
Dylan
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A Complete Unknown - Benedict
Cumberbatch nel cast
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A est di Elvis
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Sabato 20 Maggio 2023
Bob Dylan aprirà la 50esima edizione di
Umbria Jazz
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Levi’s 501: così nacquero i jeans 150
anni fa
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Venerdì 19 Maggio 2023
Talkin' 12101
- catestef
Oggetto: Invito alla casa Feltrinelli
Quanto è bello leggere che già è
prenotabile la versione in tedesco di questo libro....mentre noi? Noi
rimaniamo ad aspettare....chi gira la voce al dylaniano Carlo
Feltrinelli per la traduzione in italiano?
stefano C.
Probabilmente sarà in
corso di traduzione, sii paziente!!! Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)
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“A Complete Unknown”: Elle Fanning
entra nel cast
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Giovedì 18 Maggio 2023
Talkin' 12100
- francescoanania71
Oggetto: Compito in classe su Bob Dylan,
Nicoletta è da 10 e lode
https://www.spoleto7giorni.it/2023/05/07/compito-in-classe-su-bob-dylan-nicoletta-e-da-10-e-lode/
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Hi Folks, ma per il compleanno di Bob non
c'è nessuna cover band in Abruzzo?
Ci saranno
sicuramente, bisognerebbe consultare le pagine online dei giornali
locali. Certamente qualcuno organizzerà una serata celebrativa!!! Alla
prossima caro Francesco, Mr.Tambourine, :o)
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Mercoledì
17 Maggio 2023 Il disco
del giorno: Vari artisti, "Is it rolling Bob?"
clicca qui
Libri: Lunario della musica: Un disco
per ogni giorno dell'anno
clicca qui
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Martedì 16 Maggio 2023
Talkin' 12099
- calabriaminimum
Oggetto: Rif. Talkin'
12098
Prisoner è George Jackson:
https://www.youtube.com/watch?v=SEg8ml9ei0s
(Big band version)
https://www.youtube.com/watch?v=y2WfzlskjYc
(Acoustic version)
https://www.youtube.com/watch?v=TXgXXM71IC8
(Bob Dylan 1971)
e qui trovi il testo:
http://www.maggiesfarm.eu/testiG/georgejackson.htm
Saluti, Dario Twist of fate
Grazie ancora una
volta per la preziosa precisazione, Gianni ti sarà grato. Alla prossima,
Mr.Tambourine, :o)
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Sabato 13 Maggio 2023
Talkin' 12098
- gbarnini
Oggetto: Watching the river flow, album
del 1971
C’è all’interno una canzone dal titolo
“Prisoner”. Non riesco a trovare il testo e la traduzione.
Grazie, Gianni.
Caro Gianni, potresti
fornirmi le indicazioni per trovare online la canzone da te citata? Io
ho cercato dappertutto ma non ho trovato nessuna cover o canzone di Bob
col titolo Prisoner. Ho trovato il disco da te citato (spero sia
questo):
http://albumsthatshouldexist.blogspot.com/2018/04/bob-dylan-watching-river-flow-various.html
ma nella track list
quella canzone non c'è. Resto in attesa di tue ulteriori indicazioni!"
Alla prossima, Mt.Tambourine, :o)
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Eric Clapton, la Mano Lenta di Dio
clicca qui
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Venerdì 12 Maggio 2023
Talkin' 12097
- uptome65
Ciao Mr.T.,
È in uscita questo “tomo”, spero sia già nella sfera di quelli da
tradurre a cura della Feltrinelli che ha sempre un occhio di riguardo
per il Nostro…
Descrizione
Several years ago, a treasure trove containing some 6,000 original Bob
Dylan manuscripts was revealed to exist. Their destination? Tulsa,
Oklahoma.
The documents, as essential as they are intriguing—draft lyrics,
notebooks, and diverse ephemera— comprise one of the most important
cultural archives in the modern world. Along with countless still and
moving images and thousands of hours of riveting studio and live
recordings, this priceless collection now resides at The Bob Dylan
Center in Tulsa, Oklahoma, just steps away from the archival home of
Dylan’s early hero, Woody Guthrie.
Nearly all the materials preserved at The Bob Dylan Center are unique,
previously unavailable, and, in many cases, even previously unknown. As
the official publication of The Bob Dylan Center, BOB DYLAN: MIXING UP
THE MEDICINE is the first wide-angle look at the Dylan archive, a book
that promises to be of vast interest to both the Nobel Laureate’s many
musical fans and to a broader national and international audience as
well.
Edited by Mark Davidson and Parker Fishel, BOB DYLAN: MIXING UP THE
MEDICINE focuses a close look at the full scope of Dylan’s working life,
particularly from the dynamic perspective of his ongoing and shifting
creative processes—his earliest home recordings in the mid-1950s right
up through Rough and Rowdy Ways (2020), his most recent studio
recording, and into the present day.
The centerpiece of BOB DYLAN: MIXING UP THE MEDICINE is a carefully
curated selection of over 600 images including never-before-circulated
draft lyrics, writings, photographs, drawings and other ephemera from
the Dylan archive.
With an introductory essay by Sean Wilentz and epilogue by Douglas
Brinkley, the book features a surprising range of distinguished writers,
artists and musicians, including Joy Harjo, Greil Marcus, Michael
Ondaatje, Gregory Pardlo, Amanda Petrusich, Tom Piazza, Lee Ranaldo,
Alex Ross, Ed Ruscha, Lucy Sante, Greg Tate and many others. After
experiencing the collection firsthand in Tulsa, each of the authors was
asked to select a single item that beguiled or inspired them. The
resulting essays, written specifically for this volume, shed new light
on not only Dylan’s creative process, but also their own.
BOB DYLAN: MIXING UP THE MEDICINE is an unprecedented glimpse into the
creative life of one of America’s most groundbreaking, influential and
enduring artists.
Diversi anni fa, è stata rivelata l'esistenza
di un tesoro contenente circa 6.000 manoscritti originali di Bob Dylan.
La loro destinazione? Tulsa, Oklahoma.
I documenti, tanto essenziali quanto intriganti (bozze di testi,
quaderni e diversi oggetti effimeri) costituiscono uno degli archivi
culturali più importanti del mondo moderno. Insieme ad innumerevoli
immagini fisse e in movimento e migliaia di ore di avvincenti
registrazioni in studio e dal vivo, questa inestimabile collezione ora
risiede al The Bob Dylan Center di Tulsa, in Oklahoma, a pochi passi
dalla casa d'archivio del primo eroe di Dylan, Woody Guthrie.
Quasi tutti i materiali conservati al Bob Dylan Center sono unici,
precedentemente non disponibili e, in molti casi, anche precedentemente
sconosciuti. Come pubblicazione ufficiale del The Bob Dylan Center, BOB
DYLAN: MIXING UP THE MEDICINE è il primo sguardo grandangolare
all'archivio di Dylan, un libro che promette di essere di grande
interesse sia per i numerosi fans musicali del premio Nobel sia per un
pubblico più ampio pubblico nazionale ed internazionale.
A cura di Mark Davidson e Parker Fishel, BOB DYLAN: MIXING UP THE
MEDICINE concentra uno sguardo ravvicinato sull'intero ambito della vita
lavorativa di Dylan, in particolare dalla prospettiva dinamica dei suoi
processi creativi in corso e mutevoli: le sue prime registrazioni
casalinghe a metà degli anni '50 fino a Rough and Rowdy Ways (2020), le
sue registrazioni in studio più recenti, e fino ai giorni nostri.
Il fulcro di BOB DYLAN: MIXING UP THE MEDICINE è una selezione
accuratamente curata di oltre 600 immagini tra cui bozze di testi,
scritti, fotografie, disegni e altri effimeri mai diffusi prima
dall'archivio di Dylan.
Con un saggio introduttivo di Sean Wilentz e un epilogo di Douglas
Brinkley, il libro presenta una gamma sorprendente di illustri
scrittori, artisti e musicisti, tra cui Joy Harjo, Greil Marcus, Michael
Ondaatje, Gregory Pardlo, Amanda Petrusich, Tom Piazza, Lee Ranaldo,
Alex Ross, Ed Ruscha, Lucy Sante, Greg Tate e molti altri. Dopo aver
sperimentato in prima persona la collezione a Tulsa, a ciascuno degli
autori è stato chiesto di selezionare un singolo oggetto che li avesse
colpiti o ispirati. I saggi risultanti, scritti appositamente per questo
volume, gettano nuova luce non solo sul processo creativo di Dylan, ma
anche sul proprio.
BOB DYLAN: MIXING UP THE MEDICINE è uno sguardo senza precedenti sulla
vita creativa di uno degli artisti più innovativi, influenti e duraturi
d'America.
Louis Rap
Caro Louis, se ci sarà
una traduzione italiana di questo libro non sarà a breve, però sperare
non costa niente. Grazie della segnalazione, alla prossima,
Mr.Tambourine, :o)
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Sabato 6 Maggio 2023
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Paolo Brillo e i suoi scatti rubati a
Bob Dylan
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Venerdì 5 Maggio 2023
Highway 61, la strada del Blues
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Abbiamo chiesto a ChatGPT di scrivere
una canzone in stile Bob Dylan
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Mercoledì
3 Maggio 2023 "Shadow
Kingdom", il film e l’album del concerto in streaming del 2021
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È morto Gordon Lightfoot
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Addio a Gordon Lightfoot, leggenda del
folk canadese e amico di Bob Dylan
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Morto Gordon Lightfoot, il re della
musica folk amato da Bob Dylan
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Libri: “Music paranoia”, misteri e
leggende metropolitane
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Martedì
2 Maggio 2023
Bob Dylan pubblica Shadow Kingdom il 2 giugno
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