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THE  BEATEN  PATH

THE DYLAN'S PAINTINGS AND THE REAL PLACES

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Sabato 27 Febbraio 2021

Perché la voce di Bob Dylan è cambiata per l'album "Nashville Skyline"?

L’omonimo album di debutto di Bob Dylan fu pubblicato nel 1962; quando Nashville Skyline usci nel 1969, Dylan aveva già pubblicato otto album in studio, si era ritrovato definito come la "voce di una generazione" e si era ritirato dalle luci della ribalta. Per molti, questo avrebbe rappresentato la fine della carriera; per Dylan invece fu tutto condensato in sette anni che sembravano passare in una sorta di stato di sonnambulismo adrenalinico. Pertanto, non sorprende che “Nashville Skyline” lo abbia trovato con una voce diversa e più riflessiva. Tuttavia, non era cambiata solo la sua "voce" in termini di filosofia introspettiva, la sua voce sembrava essersi letteralmente trasformata.
Non è necessario esplorare tutto ciò che il grande uomo ha detto per trovare prove dell'influenza di Hank Williams nel suo lavoro. Non è mai stato un uomo che evitava di dire quali fossero state le influenze su di lui, Dylan ha continuamente citato Williams e altre stars del country come piloni centrali delle sue ispirazioni musicali. “Nashville Skyline” lo ha visto tuffarsi con un appassionato abbraccio e saltare in un grande letto di ottone con lo stile country con cui aveva flirtato a intermittenza per tutta la sua carriera.
Con il già citato grande letto in ottone, il nuovo stile di canto di Dylan è più che mai evidente nella canzone "Lay Lady Lay", che aveva scritto per il film “Midnight Cowboy” (Un uomo da marciapiede). Naviga dolcemente attraverso i testi in un'evidente ritorno allo stile parlato di un tempo.
Alla domanda su questo nuovo suono baritonale, la sua spiegazione è stata semplice: "Te lo dico", ha detto a Jann S. Wenner, "Smetti di fumare quelle sigarette e sarai in grado di cantare come Caruso".
Ora che la laringe di Bob era stata liberata dal soffocamento del fumo, lui è stato in grado di emettere suoni senza problemi per accostarsi armoniosamente ai toni dolci di Johnny Cash.
Le corde vocali logore di Dylan sono state senza dubbio alterate anche dal fatto che prima di Nashville Skyline, si è goduto quelli che essenzialmente sembravano essere i suoi unici cinque minuti liberi del decennio. Anche se il suono più burbero sarebbe tornato negli album successivi, il notevole passaggio a toni setosi su Nashville Skyline si adatta al messaggio del disco di "Love and only love".
Lo stile vocale grossolano atipico di Dylan, che David Bowie ha perfettamente incapsulato con la descrizione di "sabbia e colla", potrebbe benissimo averlo servito perfettamente con i suoi omonimi pezzi di protesta, ma la consegna afosa in questa occasione ha portato a uno dei suoi migliori dischi. Per di più, c'è un innegabile beneficio per la salute di Bob, tanto per cominciare.

(Fonte: https://faroutmagazine.co.uk/why-did-bob-dylan-voice-changed-nashville-skyline/)

Il disco

Origine e storia
Il disco creò grande scalpore all'epoca per le sue sonorità country soft, e per il cantato di Dylan, il quale aveva mutato la sua caratteristica intonazione vocale in una più convenzionale e vellutata voce da "crooner". Tutto l'album sembra pervaso da un'atmosfera più commerciale e accessibile rispetto ai passati dischi di Dylan, persino la copertina, che ritrae un Dylan sorridente che saluta l'occasionale ascoltatore togliendosi il cappello, sembra voler dare il benvenuto anche a quella parte di pubblico "mainstream" della quale il "vecchio" Bob Dylan si era sempre disinteressato.

Contesto storico
Come in seguito egli stesso scrisse, nel 1969, Dylan era sempre più frustrato dalla mancanza di privacy nella sua vita. Traslocare con la famiglia in campagna non era bastato a far desistere i suoi fan più accaniti dal cercare di introdursi nella sua proprietà molestando lui e il vicinato. «I vicini ci odiavano», affermò Dylan. «Per loro, non ero altro che un carrozzone carnevalesco».

La paternità aveva anche cambiato le priorità nella vita di Dylan. Sposato e con tre figli, era all'epoca solo interessato a prendersi cura della famiglia e a tenersi fuori dai guai, il che consisteva anche nel prendere le distanze dai tumulti politici e di protesta sociale che pervadevano l'America sul finire degli anni sessanta. Nonostante questo, la stampa continuava però a dipingerlo come il portavoce della sua generazione.

Registrazione
Nel febbraio 1969, Dylan fece ritorno a Nashville per iniziare a lavorare a Nashville Skyline. Era ormai passato un anno dal suo ultimo album, John Wesley Harding e da 15 mesi non metteva piede in uno studio di registrazione.
Le sedute iniziarono nello Studio A della Columbia, il 12 febbraio, ma niente di quello che fu suonato quel giorno fu messo su nastro. Una seconda sessione ebbe luogo il giorno seguente e produsse le versioni finali di To Be Alone With You, I Threw It All Away, e One More Night. Dylan provò anche diverse take di Lay Lady Lay; canzone scritta nel 1968, una delle poche canzoni scritte da Dylan in quell'anno.
I brani di Nashville Skyline hanno un'atmosfera rilassata e senza troppe pretese, riflettendo l'atmosfera presente nello studio. «Prendevamo semplicemente una canzone, io la suonavo e tutti gli altri mi venivano dietro», ricordò Dylan in seguito. «Allo stesso tempo, c'era qualcuno in cabina di regia che registrava il tutto ed è così che l'album venne fuori».
Dylan iniziò anche a modulare la voce nel cantato in maniera melodica, suadente, molto diversa dalla sua solita intonazione, e molti ascoltatori del disco rimasero sorpresi da questa sua "nuova" voce. Dylan attribuì il cambiamento di tono al fatto che aveva smesso di fumare, ma parecchi dei suoi amici di vecchia data non faticarono a riconoscere il vecchio modo di cantare impostato che Bob utilizzava agli esordi durante le sue esibizioni alla "Ten O' Clock Scholar" di Minneapolis e al "Purple Onion Pizza Parlor" a Saint Paul, nell'inverno del 1960.

Le versioni definitive di Peggy Day, Tell Me That Isn't True, Country Pie e Lay Lady Lay furono completate il 14 febbraio. Durante la pausa di due giorni che seguì, Dylan scrisse un'altra canzone, Tonight I'll Be Staying Here With You.

Quando le sedute ripresero il 17 febbraio, si focalizzarono su Tonight I'll Be Staying Here with You, e la versione finale fu scelta tra undici takes diverse. Uno strumentale provato all'inizio della seduta, intitolato Nashville Skyline Rag, venne rifinito per essere infine incluso nell'album.

Ad un certo punto delle sedute di registrazione, la leggenda del country Johnny Cash fece visita a Dylan nello studio. Amico e collega di etichetta discografica di Dylan, Cash stava registrando nello studio attiguo con la sua band. I due registrarono una serie di duetti, interpretando canzoni di Dylan come One Too Many Mornings e Don't Think Twice, It's All Right e una di Cash I Still Miss Someone. Nessuna di queste fu usata per il disco, ma Cash ritornò il giorno seguente per cantare ancora con Dylan.

La seduta del 18 febbraio venne dedicata esclusivamente ai duetti con Cash. One Too Many Mornings e I Still Miss Someone furono riprovate e scartate una seconda volta. Vennero cantate anche Matchbox, That's All Right Mama, Mystery Train, Big River, I Walk the Line, e Guess Things Happen That Way, ma nessuna di queste sorpassò lo stato di abbozzo. Le cover di Jimmie Rodgers Blue Yodel #1 e #5, la celebre Ring of Fire di Cash (scritta dalla moglie, June Carter e da Merle Kilgore), You Are My Sunshine, Mountain Dew, la ballata tradizionale Careless Love, l'inno gospel Just A Closer Walk With Thee, How High The Water, e Wanted Man (canzone scritta specificatamente da Dylan per Cash) vennero tutte provate, ma ancora una volta non utilizzate. Alla fine solo uno dei duetti tra Dylan e Cash finì sul disco, Girl From The North Country (apparsa originariamente in The Freewheelin' Bob Dylan), e fu posizionata all'inizio dell'album come brano d'apertura.

I ritocchi finali al disco vennero dati durante le sessioni del 19, 20, e 21 febbraio. Con i suoi 27 minuti totali di durata, il disco risultò il più breve mai inciso da Dylan durante la sua carriera fino ad allora.

Commento ai brani
Come il celebrato Sweetheart of the Rodeo dei Byrds (a sua volta influenzato dalle atmosfere rurali del precedente disco di Dylan John Wesley Harding), Nashville Skyline fu promotore di un rinnovato interesse per la musica country dopo la sbornia psichedelica e di un ritorno all'essenzialità della musica popolare senza effetti di studio. Nel 1969, la musica country improvvisamente sembrò tornare di moda, avvicinandosi al pop e al rock. Nashville Skyline è un riflesso di quei tempi, non privo di un certo numero di clichés associati a quel genere musicale.
L'album inizia con la nuova versione di Girl From The North Country, cantata in duetto da Dylan e Johnny Cash. Amico intimo di Bob sin dai tempi del loro incontro al Newport Folk Festival del 1964, Cash scrisse anche le note di copertina per il disco premiate con un Grammy.

Peggy Day, Country Pie, e Nashville Skyline Rag sono i brani più leggeri di Nashville Skyline. Liricalmente hanno poche ambizioni (Nashville Skyline Rag è uno strumentale), ma la performance su disco è divertita e appassionata, non è incentrata sull'importanza del testo. Recentemente Dylan è tornato a suonare Country Pie durante i suoi concerti, agli inizi degli anni duemila, dimostrando di apprezzare ancora il pezzo.

Tell Me That Isn't True è la voce di un uomo geloso che si ripromette di autoconvincersi che la sua donna gli è fedele nonostante le voci che circolano in paese.

Lay Lady Lay è una delle canzoni più famose del disco e divenne uno dei più notevoli successi di Dylan, raggiungendo la posizione numero 7 in classifica negli Stati Uniti, e dandogli il suo singolo di maggior successo da tre anni a questa parte. Lay Lady Lay era stata originariamente scritta per la colonna sonora del film Un uomo da marciapiede, ma Dylan non la consegnò in tempo per essere inclusa nel film. Anche se all'inizio era recalcitrante sul far pubblicare la canzone come singolo, diede il suo assenso dietro le insistenze del presidente della Columbia Records Clive Davis.

I Threw It All Away fu il primo singolo estratto da Nashville Skyline, e narra della fine di una relazione amorosa.

Tonight I'll Be Staying Here with You, melodica ballata romantica e sensuale scritta da Dylan nel 1969 durante una sosta in un motel, fu il terzo singolo estratto dal disco.

(Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Nashville_Skyline)

 

 
Venerdì 26 Febbraio 2021

Talkin' 11060 - calabriaminimum

Oggetto: Dylan e Ferlinghetti

A proposito di Ferlinghetti & Dylan ho fatto un po' di ricerche. Ti invio qualche link e dei pensieri vari, su questi due artisti di spicco per quanto riguarda il Novecento americano.

https://www.repubblica.it/cultura/2016/10/16/news/lawrence_ferlinghetti_grazie_bob_dylan_hai_riscattato_chi_credeva_nei_sogni_della_beat_generation_-149913309/

Blackjack giallojack spazzajack | che mette a posto l'orologio nella
torre | e vede battere i rintocchi della libertà | l'unico orologio
che ha dentro di sé | quello grande quello acceso quello che funziona
| quello che scava | nel tempo dello struzzo | e scopre la pietra
solare | di se stesso | l'uomo-donna | l'uomo integro | che tiene
tutti i mondi insieme | quando tutto è detto e tutto è fatto |
nell'occhio selvaggio nell'occhio spalancato | del Jack di cuori | che
sta sulla soglia | vestito di sole (da Il Jack di cuori. (Per Dylan),
pp. 261-262)

(Fonte Wikipedia)

On 28 April 1964 (date of the postmark), Bob Dylan wrote a prose-poem letter to Lawrence Ferlinghetti after calling on him a couple of
months earlier (20 February 1964) and finding him not home.

Fonte: https://www.needsomefun.net/bob-dylan-and-lawrence-ferlinghetti/

La traduzione si trova negli archivi della Maggie's Farm di Michele (cosa che non sapevo)

http://www.maggiesfarm.it/ttt808.htm

Un saluto! Dario Twist of Beat

Ottimo caro Dario, il puntino sulla "i" ci voleva proprio, nemmeno io mi ricordavo della lettera di Bob a Lawrence postata sulla Fattoria di Michele, grazie! Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

 

 
Giovedì 25 Febbraio 2021

Talkin' 11059 - aurelio.riva

Oggetto: Dylan e Ferlinghetti

Ho letto della scomparsa di Ferlinghetti, ma Dylan lo conosceva? Ciao, Aurelio.

Da sinistra a destra: Michael McClure, Bob Dylan, Allen Ginsberg, Peter Orlovsky, Lawrence Ferlinghetti.

Ecco Dylan in una foto assieme ad altri personaggi della Beat Generation, ma nopn saprei dirti che tipo di rapporti possa aver avuto con Ferlinghetti. Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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Quella volta in cui Bob Dylan salì in sella alla bici di Tolstoj                                  clicca qui

 

 
Mercoledì 24 Febbraio 2021

Talkin' 11058 - calabriaminimum

News News News!!!

Eccomi ancora qui con questo nuovo "attesissimo" pezzo del Lunario musicale del lockdown ispirato al grande Van "The Man" Morrison e in particolare a uno dei suoi periodi più controversi.
L' abitatore della soglia, in inglese "Dweller On the Threshold" è uno dei suoi brani più insoliti, sia musicalmente che sotto il punto di vista testuale. Ho provato a rendere giustizia a questo lavoro, con il contributo della talentuosa illustratrice Elena Artese. Spero
sia di vostro gradimento.
Presto ci saranno novità anche per quanto riguarda il Nostro Bob Dylan. Stay tuned!
Ecco il link di lettura:

http://thewildtheinnocentandthesaint.blogspot.com/2021/02/il-fantasma-della-polvere.html

Dario Twist of (Ask the) Dust

Caro Dario, dirti che scrivi in modo meraviglioso mi sembra una cosa inutile e ripetitiva, lo sai tu, lo so io e lo sanno tutti coloro che ti hanno letto su queste pagine. Permettimi di darti un consiglio, aumenta il corpo del carattere e usa il nero invece del grigio, com'è ora è molto faticoso da leggere. Detto questo ancora bravo, bella analisi della canzone di Van, l' artista che ammiro di più subito dopo il Nostro Bob! Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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Libri: Bob Dylan & Like A Rolling Stone                                                                   clicca qui

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Morto Ferlinghetti, leggenda della Beat Generation                                                 clicca qui

 

 
Martedì 23 Febbraio 2021

Talkin' 11057 - arduino.panaro

Oggetto: Bob è dovunque

Quando hai due passioni che ti accompagnano per una vita come Bob Dylan e Zagor, pensi che sia così strano unire due mondi così lontani……e poi una sera leggendo il tuo fumetto preferito trovi questa vignetta, e sorridi, perché Bob ha influenzato tutti.
Un caro saluto a tutti, Arduino.

Caro Arduino, è proprio come hai detto tu, BOB HA INFLUENZATO TUTTI, ed io aggiungo E TUTTO! Bob ha oltrepassato lo stato fisico ed umano per trasformarsi in una autentica leggenda! Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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"4 Way Street": il leggendario disco dal vivo di CSN & Y                                       clicca qui

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Perché i Dire Straits sono finiti così?                                                                      clicca qui

 

 
Lunedì 22 Febbraio 2021

Talkin' 11056 - corradooritanzi

Oggetto: LARS ai raggi X

Ciao Mr. Tambourine,
Per il mio blog ho scritto del libro di Mario Gerolamo Mossa "Bob Dylan & Like a Rolling Stone". Te lo invio augurandomi di fare cosa gradita ai lettori di MF.
In cascina, ma questa volta per il mio giornale, c'è un ampio intervista con l'autore sul tema. Se non toglie spazio ad altri interventi sul sito ti manderò anche quella.
Intanto colgo l'occasione per salutare tutti gli amici Farmers.
Corrado.

https://8thofmay.wordpress.com/2021/02/20/like-a-rolling-stone-la-canzone-che-non-avra-mai-fine/

 

Like a Rolling Stone, la canzone che non avrà mai fine.
Quando il 20 luglio 1965 uscì il 45 giri il mondo della musica si fermò.
Cos’è questo brano che inizia con un rumore che assomiglia a un calcio a una porta e procede in modo così bislacco per sei m…
8thofmay.wordpress.com

 

 

 

Grazie caro Corrado, naturalmente restiamo in attesa del tuo prossimo scritto! Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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Quando George Harrison fece uno scherzo a Phil Collins                                    clicca qui

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I Beach Boys cedono i diritti sul proprio materiale                                                clicca qui

 

 
Sabato 20 Febbraio 2021

Talkin' 11055 - g.giusti

Oggetto: Intervista ad Alessandro Portelli su Bob Dylan

Salve, vi seguo con interesse. Segnalo, qualora non ne foste già a conoscenza, questa bella intervista ad Alessandro Portelli su Dylan, in riferimento al suo libro “Pioggia e veleno”

https://www.youtube.com/watch?v=hjvORzyedVM

Un cordiale saluto, Giovanni Giusti.

Grazie Giovanni, molto buona ed interessante l'intervista, libro senz'altro da leggere! Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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Ziggy Stardust: a chi si ispirò Bowie per il suo alter ego?                                    clicca qui

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Cinquanta anni fa, "Stage Fright", il terzo album della Band                                clicca qui

 

 
Venerdì 19 Febbraio 2021

Talkin' 11054 - ivan casarano79

Buongiorno Mr.Tamburine,
sono Ivan Casarano , fan di Bob Dylan.
Per quanto riguarda i tre volumi italiani usciti nel novembre 2016 'Lyrics:1962-2012' , (traduzione di Alessandro Carrera ) ho notato l'assenza delle traduzioni di brani come 'I'm Not There' e 'Tell Ol' Bill'.
Per mia curiosità , perchè nei libri non sono stati inseriti questi due brani ?

Complimenti sinceri , il sito Maggie's Farm è grandioso , grande lavoro, la ringrazio, cordiali saluti.

Caro Ivan, i brani non sono inseriti nei volumi del Prof. Carrera perchè praticamente non sono mai stati eseguiti una sola volta in pubblico da Dylan.
"I’m Not There" è stato pubblicato nel 2014 si "The Bootleg Series, Vol. 11: The Basement Tapes RAW"

https://www.bobdylan.com/songs/im-not-there/

"Tell Ol’ Bill" è stato pubblicato nel 2008 su "The Bootleg Series, Vol 8: Tell Tale Signs"
https://www.bobdylan.com/songs/tell-ol-bill/

Come puoi vedere i testi non sono pubblicati sul sito ufficiale di Dylan!
Comunque li puoi trovare sul nostro sito a questi indirizzi:

http://www.maggiesfarm.eu/testiI/imnotthere.htm
http://www.maggiesfarm.eu/testiT/tellolbill.htm

Il brano I'm Not There era conosciuto solo attraverso la versione fornita dal bootleg The Genuine Basement Tapes (masterizzato negli anni duemila su supporto digitale come parte del più completo lavoro A Tree With Roots).
Per questi motivi, oltre che per il valore artistico intrinseco del brano, questa canzone è considerata dalla critica musicale come uno dei più famosi casi di registrazioni precedentemente non utilizzate - e quindi non distribuite ufficialmente in disco - concernenti l'intera carriera pluridecennale di Bob Dylan.
Nel doppio disco che serve da colonna sonora al film di Todd Haynes - Io non sono qui - il brano è stato inserito come seconda traccia del disco 1 - nella versione dei Sonic Youth - e come traccia di chiusura del disco 2, nella versione di Dylan accompagnato da The Band.
Non si sa con certezza quando questa canzone fu composta da Dylan anche se è possibile presumere che venne scritta intorno al periodo in cui vennero registrati i Basement tapes.
Alla prossima,  Mr.Tambourine, :o)

 

 
Giovedì 18 Febbraio 2021

Bob Dylan per sempre: il mosaico frammentario di una leggenda                         clicca qui

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Da Woody Guthrie a Jim Morrison: quando la musica diventò rivoluzione           clicca qui

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90 anni fa nasceva James Dean, ribelle senza famiglia                                           clicca qui

 

 
Mercoledì 17 Febbraio 2021

Talkin' 11053 - paolo.manclossi

A proposito dell'uscita del libro di Mossa ricordo uno analogo uscito un'anno fa che considero imperdibile per tutti i "Dylaniati"

Grazie per la segnalazione Paolo, alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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Quando Bob Dylan staccò la spina                                                                          clicca qui

 

 
Martedì 16 Febbraio 2021

Talkin' 11052 - calabriaminimum

In merito al pezzo Scarlet Rivera: Come ho incontrato Bob Dylan

"La Rivera fu integrata al gruppo di musicisti che preparavano il tour solo per essere stata vista camminare con in mano la custodia del
violino fra le vie del Greenwich Village. Prima di allora Dylan non aveva avuto alcun contatto con lei ne sapeva come la musicista sapesse suonare. Fu solo dopo la prima sessione di prove che Dylan decise di ingaggiarla per il tour autunnale."

Qui c'è una incongruenza piuttosto evidente. La Rivera non è stato affatto integrata al gruppo "a scatola chiusa". Venne infatti
impiegata durante le registrazioni di Desire che avvennero tra il 28 luglio, l'11 agosto e il 24 ottobre del 1975. Il tutto oltre a essere
facilmente reperibile in rete è contenuto nel prezioso volume di Larry Sloman "On the road with Bob Dylan", dedicato proprio alla Rolling
Thunder Revue e al disco Desire.

Facciamo attenzione sempre alle cose che pubblichiamo sulla Farm.
Anche perché su Dylan c'è un sacco di roba fantasiosa che circola da anni. Spesso la fonte è proprio quella di Bob Dylan, che non ho mai capito se lo fa di proposito oppure no. Cito giusto un dettaglio magari irrilevante per i più: nell'autobiografia Chronicles dice che
Mike Porco è siciliano di origini. In realtà è calabrese, della provincia di Cosenza, Carolei, per la precisione.

Oggi grazie a internet molte di queste "favole" si possono facilmente confutare. L'equivoco in questo caso nasce dal fatto che il disco
Desire verrà pubblicato solo dopo il tour, cioè a gennaio 1976. Ma come si può vedere, dai documenti ufficiali delle sessions, venne
registrato diverso tempo prima, proprio con la formazione che vedeva Stoner, Wyeth e la Rivera accompagnare Dylan per una backing band compatta ed essenziale, dopo i tentativi falliti di utilizzare una super band di 14 elementi. :)

Dario Twist of Q.

Caro Dario, questa volta sei stato un pò distratto nel leggere l'articoletto! Prima del pezzo che citi tu c'è questo pezzo:

"In realtà la domanda me la fece la donna accanto a lui" si corregge Scarlet.
"Lui le disse di chiedermi il mio numero di telefono, ma io le dissi di dirgli che non ho mai dato il mio numero a qualcuno che mi fermasse per strada". No, nemmeno a Bob Dylan.
"Vieni in centro e fai le prove con me," disse infine Dylan stesso.
"Sto andando uptown" disse Scarlet e chiese sfacciatamente un passaggio.
Le fu fatto cenno di entrare, Dylan svoltò verso il centro e la portò nel suo studio. Il resto è leggenda del rock.
Di lì a poco Scarlet sarebbe diventata un membro indispensabile della carovana Rolling Thunder Revue di Dylan, e con le sue improvvisazioni contorte e toccanti accompagnò le nove canzoni di “Desire”.

Come vedi in queste parole si spiega come avvenne l'incontro fra Bob e la Rivera e si specifica che Bob portò Scarlet in sala prove per sentire come sapeva suonare il violino. Nell'articolo non c'è scritto che Dylan prese nella Rolling Thunder la Rivera a "scatola chiusa", e nel pezzettino d'inizio che ho riportato sopra c'è scritto che la violinista accompagnò tutte le nove canzoni di Desire. Questo era il prologo, il seguito è una narrazione un pochino più specifica ma non altera le cose dette prima. Mi spiace che tu abbia avuto la sensazione dell'imprecisione, ma sono cose che possono succedere. Credo che tutti i dylaniati sappiano perfettamente o a grandi linee che Dylan vide la Rivera che camminava per strada e lo incuriosì il fatto che portasse una custodia di violino, qualcuno dice in spalla e qualcuno dice in mano, ma dove teneva il violino non ha una grossa importanza, ma la presenza dello strumento attirò l'attenzione di Bob e fu il motivo che lo fece fermare. Le conseguenza di quell'incontro casuale furono prima l'album "Desire" e poi la fantastica avventura della Rolling Thunder Revue. Un abbraccio, Mr.Tambourine, :o)

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Factory Girl: Il destino di una superstar                                                                 clicca qui

 

 
Lunedì 15 Febbraio 2021

Scarlet Rivera: Come ho incontrato Bob Dylan

In un afoso pomeriggio di luglio, una zingara di nome Scarlet Rivera camminava con in mano la sua custodia di violino nel Lower East Side di Manhattan. Stava andando a casa di un'amica per ammazzare il tempo prima di una prova con un'oscura band latina di 10 elementi che la pagava 100 dollari a settimana.

"Poi una macchina si avvicina e mi ferma" dice Scarlet “Una brutta macchina verde. Il tizio alla guida mi ha chiesto se sapevo davvero suonare il violino." Non ha mai mostrato la sua faccia, ma il profilo era inconfondibile.
"In realtà la domanda me la fece la donna accanto a lui" si corregge Scarlet.
"Lui le disse di chiedermi il mio numero di telefono, ma io le dissi di dirgli che non ho mai dato il mio numero a qualcuno che mi fermasse per strada". No, nemmeno a Bob Dylan.

"Vieni in centro e fai le prove con me," disse infine Dylan stesso.
"Sto andando uptown" disse Scarlet e chiese sfacciatamente un passaggio. Le fu fatto cenno di entrare, Dylan svoltò verso il centro e la portò nel suo studio. Il resto è leggenda del rock.

Di lì a poco Scarlet sarebbe diventata un membro indispensabile della carovana Rolling Thunder Revue di Dylan, e con le sue improvvisazioni contorte e toccanti accompagnò le nove canzoni di “Desire”.

Così Scarlet ricorda l'incontro con l'auto verde, "Ha iniziato a inventare tutta questa storia di essere una musicista zingara di nome Danny che era appena arrivata quì dall'Ungheria."
Naturalmente, a dire il vero, le radici ungheresi della Rivera sono fantasiose quanto quelle del suo leggendario autista. Scarlet non proviene da una grotta dell’andalusia ma dalla periferia di Chicago.
Scarlet Rivera, vero nome Donna Shea, ed è di origini siciliane irlandesi.

Dylan è stato accreditato della scoperta di Scarlet, secondo quanto raccontato da diversi biografi del cantante, la Rivera fu integrata al gruppo di musicisti che preparavano il tour solo per essere stata vista camminare con in mano la custodia del violino fra le vie del Greenwich Village. Prima di allora Dylan non aveva avuto alcun contatto con lei ne sapeva come la musicista sapesse suonare. Fu solo dopo la prima sessione di prove che Dylan decise di ingaggiarla per il tour autunnale.
Nella Rolling Thunder Revue era la “Regina di spade” perchè di solito sul palco si esibiva con una spada dipinta sul viso e qualche volta con un pugnale in vita.
La Rolling Thunder Revue fu il tour della magico e misterioso di Bob Dylan e, tralasciando le sciocchezze inventate da Scorsese per dare al film la parvenza di una pellicola non solo musicale (per esempio l’inserimento di Sharon Stone) il documentario conserva tutta la magia dylaniana di quel periodo. E’ un viaggio strambo, un continuo sali e scendi da un grosso forgone di guitti girovaghi che si spostavano di città in città, con un Dylan che voleva vivere un’esperienza nuova incontrando la gente non più nei grandi stadi ma piuttosto in piccoli teatri di provincia per avere un incontro più ravvicinato fra musicisti, roadie e ascoltatori. Certamente da vedere, anche se molte sequenze non sono inedite.

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Da Dylan a Young, quei successi ceduti per milioni                                               clicca qui

 

 
Sabato 13 Febbraio 2021

Talkin' 11051 - miscio.tux

Oggetto: Bandire Sir Eglamore

Caro Mr. Tambourine,
sono rimasto solo, qui nel porcile del castello. Sir Eglamore con la sua delegazione è partito per le consultazioni del Principe di Metternich, che formerà il nuovo governo dell’Imperatore. Prima di partire mi ha detto di star sereno, che ci sarà un nuovo Rinascimento, con grandi benefici per noi servi, e nuovi veterinari e tante scuole di bicicletta per i giovani che dovranno imparare a consegnare le pizze. Qui nella piccola corte di provincia è tutto un vociare di giullari che cantano madrigali su quanto il Principe sia intelligente e geniale, amico fidato di tutti i regnanti del globo. Certo i problemi che devono affrontare non sono nemmeno concepibili per le nostre piccole menti, pensa che nell’infuriare della pandemia hanno anche dovuto soppesare l’opportunità di sterminarci tutti per il bene comune, come i visoni ed i cincillà, ma poi dato che sono credenti e misericordiosi hanno deciso di vaccinare anche noi per non fermare la produzione. Fortunato il servo che ha un così illuminato Signore! Nel frattempo, dato che sono curioso, mi sono intrufolato nelle stanze del Sir e ho frugato nei cassetti perché il servo ha le scarpe grosse e il cervello sospettoso. Pensa che ho trovato le bozze delle missive che ti invia. Non puoi immaginarti quanto sia subdolo e falso! Lui in realtà odia Maggiesfarm, lo considera un circolo di alpini alcolizzati e di vecchi barbogi con le ragnatele che si riuniscono per lodare un mito, ammaliati dal fatto che sia più ricco e cucchi più di loro anche se ha 80 anni, un pò come quelli che vanno al "Billionnaire" per fotografare Briatore e se ne tornano a casa con lo sguardo di chi ha scopato con Dio come Teresa d’Avila. Certe cose non ve le dirà mai perché è furbo, ma è andato su tutte le furie quando Carrera, ormai immerso nel suo capriccioso tardo stile, ha confuso la “jouissance” di Lacan con i suoi arcani (Psichiatra, psicoanalista, filosofo, clinico, surrealista, dandy, tutto questo, e molto altro ancora, è Jacques Lacan, originale e discussa figura del panorama intellettuale Novecentesco. I suoi seminari, tenuti davanti ad un pubblico estatico e adorante, hanno contribuito a fissare l’immagine straniante e oracolare di un sacerdote visionario alla guida di una setta, tanto più numerosa quanto più ermetico andava diventando il suo discorso). Ho letto persino una nota in cui classifica questo stupendo studio di uno scienziato sulle fricative labiodentali (
http://www.mimesis.education/uncategorized/mario-gerolamo-mossa-bob-dylan-e-like-a-rolling-stone-unanalisi-poetico-musicale/ ) come “delirio di un tirapiedi di Carrera”. Insomma, quest’uomo è pericoloso, peggio di un pedofilo, si considera l’unico erede di Debord (Guy-Ernest Debord era un filosofo, sociologo, scrittore e cineasta francese, tra i fondatori dell'Internazionale Lettrista e dell'Internazionale Situazionista), e svilisce l’Internazionale Situazionisita che si è ricostituita su Facebook a quattro bevitori di grappa. Mi chiedo veramente se tu non debba prendere seri provvedimenti verso di lui, come per esempio bandirlo dal sito, prima che torni da Vienna con il Sigillo dei Draghi e ci incenerisca tutti.

Ciao, Miscio.

Carissimo sempre umile, remissivo, dimesso, modesto, povero, semplice, scarno, misero, mansueto, popolano, plebeo e servile Miscio (ti faccio notare che l’aggettivo servile è quanto di peggio si possa usare per descrivere la caratteristica di una persona! Essere servile è ancora peggio che essere schiavo, perchè gli schiavi sono obbligati ad esserlo, invece quella di essere dei servi è una scelta libera e di conseguenza molto più abbruttente ed umiliante), dovresti sapere che i Nobili, i Cavalieri (della Tavola Rotonda e non), i Cacciatori di Draghi, insomma trutti coloro che a ben far spendono gli ingegni, non possono essere giudicati e soprattutto è assolutamente proibito parlar male o parlare a loro sfavore! Un atto simile potrebbe essere oggetto di crudeli rappresaglie (tipo cancellazione dalla faccia della terra dei villaggi dove queste malelingue abitano) precedute da lunghissimi giorni di torture prima di una decollazione con una mannaia ruggine alla quale non viene rifatto il filo da almeno 200 anni! Perciò ora sai cosa rischi a proporre l’abominio di cotanto potente e prestigioso Nobile di natali!
Detto questo, permettimi di contestare le tue parole. Non capisco perchè tu cerchi di far apparire cosa negativa la bizzarra, geniale, stravagante, singolare, curiosa, bislacca, strampalata, stramba, originale, insolita, eccentrica, estrosa, balzana, ombrosa, genialità del nostro valoroso ed indispensabile Cacciatore di Draghi.
E’ pur vero che a volte le sue intuizioni superiori sembrano stranezze a noi personaggi di piccolo cabotaggio che viviamo nei substrati del miserrimo popolo, ma la colpa di questo è dovuta alla nostra limitatezza e povertà intellettuale. Certamente tutti invidiano il lignaggio di Sir Eglamore, il suo forbito linguaggio e la sua illimitata sapienza in tutto lo scibile possibile, ma l’invidia è un brutto difetto dei miserabili. La gente come Eglamore non ha niente da invidiare a nessuno, quindi può esprimere liberamente le idee geniali che passono in quantità industriale nella loro mente.
Questa pandemia ci ha davvero fatto sbarellare un pò tutti, noi poverini che ci siamo affidati ed aggrappati alle parole di dotti, medici e sapienti che ci hanno propinato tutto ed il contrario di tutto, aumentando la naturale confusione che alberga da millenni nelle nostre menti poco dotate. Ora noi non sappiamo più se sia meglio morire o continuare a vivere per consegnare le pizze a domicilio, sprofondati in questo grande dubbio al quale non siamo in grado di dare una risposta.
Inoltre credo che le persone come Eglamore siano veramente affezionate ai loro servi e sottoposti, che in fondo sono la loro ragione di vita, che con la loro pochezza danno modo a questi generosi mecenati di fornire loro un motivo per sorridere almeno una volta all’anno. Io trovo Sir Eglamore una persona indispensabile per la nostra misera esistenza, come il sale lo è per il mare, come il bitter Campari lo è per il Negroni sbagliato inventato appunto per sbaglio da Mirko Stocchetto al Bar Basso di Milano che confuse la bottiglia del gin con quella del prosecco!
Le persone come Eglamore sono quelle che danno un senso, un sapore, un tono alle nostre piccole vite, quindi sarebbe un madornale errore volerlo bandire dal nostro sito. Credo che in fondo anche tu sia d’accordo con me nel ritenere Eglamore indispensabile per la nostra sopravvivenza materiale. Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

 

 
Venerdì 12 Febbraio 2021

Talkin' 11050 - giuseppe-acquaraggia

Oggetto: Acquaraggia-Pontifex

Buongiorno Michele come stai? Tutto ok? Davvero con molto piacere vorrei presentarti questa opera importante costata anni di lavoro ma bellissima entusiasmante completamente attuale e musicalmente audace ma non troppo. Insomma una cosa importante ,il Costruire Ponti tra le Civiltà e specialmente in questo momento storico . Giudichi Lei se vale la pena di parlare di questa opera . Le allego gi scritti introduttivi , tutto il booklet è tradotto in inglese e cinese , ed un paio di brani . Se poi musicalmente ti interessa posso mandarle tutti i files in mp3 ed anche una copia ovvio !

Ti ringrazio e spero vivamente in un riscontro positivo !! Loveonyou

Giuseppe Oliverio www.acquaraggia.it



“Habemus Discum“ , un disco chiamato PONTIFEX , Dylan o the Great Wall , Dylan sulla Grande Muraglia !!

Il Pontefice nell’accezione più antica è Uno che costruisce i Ponti tra le Civiltà, e ne abbiamo davvero un gran bisogno, perché è stato difficilissimo convincere le musiciste cinesi a lavorare con me. Poi però tutto è filato liscio come l' olio. Un album con 11 tracce (9 canzoni di Bob Dylan + un tradizionale cinese ed una ouverture) suonate sulla base dell’antica arpa cinese chiamata Guzheng e completate da altri musicisti cinesi e tibetani e dai musicisti della mia band. Ma ciò che mi interessa molto è proprio l’aspetto sociale, insomma questa è l' idea. Ti allego uno scritto introduttivo che andrà sul disco assieme ad un altro (tutto ciò che scriviamo è tradotto in 3 lingue compreso il cinese) Ed un brano, la ouverture, che comprende i temi di tutti i brani. Alla fine ad esempio, visto l' andazzo di questi mesi, abbiamo aggiunto l' incipit di Hard rain' s gonna fall. Le prime 500 copie del Cd contengono un popup, vedi allegato, fatto a mano come solo in Cina!!! La ringrazio per ora e buon ascolto. Loveonyou, Giuseppe Oliverio.


Gran lavoro Giuseppe, un bravo a te, a tutti i tuoi bandmates ed agli artisti cinesi che vi hanno aiutato. Ho ascoltato con vivo interesse le registrazioni che mi hai mandato e le ho trovate veramente belle ed originali nel loro sound e nell'esecuzione. E' un peccato che non possa metterle online sul sito, anche perchè andrebbe contrologica. Spero che il vostro lavoro incontri il successo che merita! Complimenti ancora, alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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Ecco perché “Like a Rolling Stone” è la miglior canzone di tutti i tempi               clicca qui

 

 
Giovedì 11 Febbraio 2021

David Mansfield: «Bob Dylan era come Willy Wonka»                                             clicca qui

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Talkin' 11050 - calabriaminimum

Un mio split Dylan/Gray.

https://thewildtheinnocentandthesaint.blogspot.com/2020/10/standing-in-doorway-long-distance-call.html

Dario Twist "of Grey"

Sempre ottimo come al solito! Ciao, Mr.Tambourine, :o)

 

 
Mercoledì 10 Febbraio 2021

Libri: Bob Dylan & Like A Rolling Stone                                                               clicca qui

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90 anni fa nasceva James Dean, ribelle senza famiglia                                         clicca qui

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Le collaborazioni top secret dei Beatles                                                                clicca qui

 

 
Martedì 9 Febbraio 2021

E venne "Blood on the Tracks", l'insostenibile grandezza di Bob Dylan                clicca qui

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Talkin' 11049 - calabriaminimum

Sei anni fa (era il 3 febbraio 2015) Bob Dylan pubblicava il suo (primo) lavoro dedicato a Sinatra e al songbook che copre il ventennio
1942-1963, sostanzialmente da quando Bob Dylan nasceva, fino all'inizio della sua carriera da cantautore (anno più, anno meno).
Un mio breve e personale ricordo dell'uscita di Shadows in the Night:

https://maggiesfarms.blogspot.com/2021/02/shadows-in-night.html

Saluti a tutti i Farmers by Dario Twist of Greco

Grazie one more time caro Dario Twist of Qualcosa, alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

 

 
Lunedì 8 Febbraio 2021

Talkin' 11048 - sandrino71

Buongiorno,
Sono un vecchio fan di Bob Dylan da quando c' era Michele Murrino alla gestione del sito e vorrei sapere se il porcile di Maggie's Farm è ancora attivo, nella pagina del sito ho scritto a uno dei contatti ma non mi hanno mai risposto.
Grazie, Alessandro.

Ciao Alessandro, che piacere sentire la voce di un vecchio Maggiesfarmer. Purtroppo credo che il Porcile sia fermo da alcuni anni ormai. Era già in regime di inoperosità quando ho rilevato la gestione del sito dal fondatore Michele Murino, che, tra l'altro, ho risentito con vero piacere in occasione dell'uscita dell'ultimo lavoro di Bob quando mi ha mandato diverse traduzioni dei testi. Quest'anno è il 14° anno che gestisco e compilo le pagine di Maggie's Farm e mi sembra ieri quando cominciai con tutti i timori e le paure che questo importante compito mi presentava. Come ho già detto in diverse occasioni, molti amici che all'inizio di questa avventura prestarono la loro opera a Michele e al sito hanno avuto una loro evoluzione che spesse volte, anche grazie alle nuove possibilità che il WEB offriva, li ha portati su strade diverse, creando siti e blog personali e di conseguenza abbandonando la collaborazione su Maggie's Farm. Ma questo rientra nell'ordine delle cose e quindi possiamo soltanto dire grazie a tutti coloro che nei primi anni della Fattoria si sono spesi per contrinuire a fare di questo sito l'unico sito italiano dedicato a Bob Dylan. Lo stesso grazie vale per tutti coloro che sono arrivati dopo avvicendandosi su queste pagine con i loro contributi. Purtroppo questi processi evolutivi hanno portano allo stallo di pagine come il Porcile, quando il WEB non offriva le possibilità di fruire di materiale musicale come al momento attuale. Spero di sentirti ancora in futuro per qualche tua opinione che sarò felice di leggere! Alla prossima dunque, Mr.Tambourine, :o)

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Talkin' 11047 - calabriaminimum

Ciao Mr. T.,
ti mando il mio ultimo pezzo dedicato a Neil Young e una lunga estate di qualche anno fa.
Si tratta di un pezzo che ho abbinato con il video di Al The Coordinator che esegue la canzone di Neil Young,
For the Turnstiles, contenuta nel disco On the beach del 1974.

Ecco il link:
http://thewildtheinnocentandthesaint.blogspot.com/2021/01/la-lunga-estate-di-neil-young.html

P.s
Sto seguendo con interesse ed estremo spasso alcune mail che vengono pubblicate qui sulla Fattoria.
A breve risponderò un pò a tutte, appena avrò un attimo di tempo.
Per ora un saluto e un abbraccio caloroso a tutti voi dalla ridente Cosenza.
Dario Twist of Q.

Grazie Dario, alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

 

 
Sabato 6 Febbraio 2021

Talkin' 11046 - samuconf93

Oggetto: Talkin' 11045 - calabriaminimum

Ciao a tutti!
Cari Dario e Mr.Tambourine, non posso che essere d’accordo con voi sulla questione genere ed etichette per Bob. Il Nostro è un poeta, un bardo contemporaneo; qualsiasi categoria nella quale si cerchi di inserirlo è sbagliata, limitante, ridicola. Chiamiamolo come volete: “contemporary folk”, “Genere Dylan”, “crossover”, “blues-folk-country-gospel-pop-rock”: ogni etichetta è superflua e la mia “semplificazione” (“folk music”) era inevitabile all’interno di un podcast che toccava, oltre a Bob e alla sua poetica, argomento principale dell’incontro, anche il mondo cantautorale contemporaneo (e definire anch’esso “folk” è limitante, ovviamente).
Bob è un vulcano in piena da più di cinquant’anni e la sua opera va studiata - non esagero - come si studia la produzione di Shakespeare. Sono grato del fatto che a livello accademico e giornalistico si riesca a scrivere e e a trattare sempre di più di lui, da ormai quarant’anni, e che sia così impossibile definirlo e “fissarlo”. He’s not there. Per fortuna!
Un caro saluto a tutti! Samuele

Caro Samuele, ero più che certo che le cose stavano così, quindi è con piacere che posso constatare che siamo tutti d'accordo, tu, io, Dario e chissà quanti altri amici che condividono le nostre parole. Naturalmente capisco che dovendo parlare di Dylan ad altre persone magari meno informate sulla totalità del suo lavoro bisogni, per forza di cose, usare qualche tipo di etichetta per farsi capire da chi non ha masticato Dylan per anni come noi. Comunque non è un male, chi è "giovane" dal punto di vista dylaniano usi pure le etichette che vuole, l'importante è che pian piano entri nell'ordine di idee di avere a che fare con un artista unico ed irripetibile ed incatalogabile. Se poi non ci arriva fa niente, mica tutti capiscono ed amano il massimo, c'è anche gente che è rimasta attaccata ad Al Bano e Romina, con tutto il rispetto per questi artisti che tanto successo hanno avuto in tutto il mondo e che hanno sempre rappresentato degnamente il nostro paese e la nostra musica.

Per chiudere gustiamoci questo videoclip del Re e della Regina! Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

 

 

 
Venerdì 5 Febbraio 2021

Talkin' 11045 - calabriaminimum

Oggetto: Talkin' 11044 - samuconf93

Grazie per il tuo podcast Samuele. Mi è piaciuto molto. Ho un solo appunto da fare, non direttamente a te, mi rivolgo in generale a chi scrive e chi ascolta di musica oggi. Mi domando se sia davvero possibile etichettare un lavoro estremamente fitto e ricco di "citazioni",
"rimandi", strizzate d'occhio e d'orecchio come "Rough and Rowdy Ways" come un lavoro di folk moderno. Ora, presumo tu voglia dire, per la precisione "Contemporary folk music", perchè parliamo di musica nordamericana, quindi bisogna usare un minimo di termini direttamente anglofoni per non fare ulteriore confusione. Penso che invece questo ultimo lavoro affondi direttamente nelle radici blues, country, roots, per non sbagliare quello che oggi tutti chiamano "Americana". Personalmente ho sempre fatto fatica a definire cosa sia davvero il folk.

Per me Dylan non ha mai fatto musica propriamente e puramente "folk", anche se sicuramente ha attinto da questo "macro-mondo"
e calderone musicale. Tuttavia, ma potrei sbagliare, è importante per definire un genere fare uno studio più che semantico e testuale,
su quella che è la strumentazione utilizzata per produrre un album. In questo disco Bob Dylan assume i tratti salienti di una rhythm and
blues band, specialmente per quello che concerne la sezione ritmica, ma penso anche all'utilizzo di strumenti a fiato come il sax che
possiamo ascoltare sul singolo "False Prophet". Più complicato poi dare una definizione di genere per brani come "Key West" o
"Murder Most Foul", mentre in almeno tre occasioni il folk (contemporary) emerge in modo evidente. Penso, non so a brani come
"Mother of Muses" e ancora di più a "I've Made Up My Mind to Give Myself to You". Eppure anche lì troviamo suoni molto più pop
e contemporanei, dalla sezione ritmica passando per la bella frase di chitarra eseguita da Blake Mills (musicista che ammetto
di aver scoperto solo grazie a questo nuovo disco in studio).

Per concludere dico che ultimamente sto facendo un ascolto a ritroso degli ultimi dischi di Dylan, partendo da "Love and Theft", album che è un pò lo spartiacque tra la discografia che lo precede e quella successiva. Proprio in quella occasione Dylan, produttore e autore,
deciderà di utilizzare per la prima volta quel sound che oggi troviamo sempre più definito negli arrangiamenti di My Own Version of You,
a mio avviso uno degli episodi musicalmente più riusciti di questo ultimo disco. In questo caso ritroviamo questa rilettura dello swing,
con una sezione ritmica elastica e agile, che fa la parte del leone in termini di arrangiamenti. Si tratta di uno stile musicale molto
raffinato e abbastanza elaborato, che secondo me ha poco in comune con il genere Contemporary folk music. Del resto per evitare di incorrere in queste rigide griglie forse è preferibile parlare di "crossover" quando si vuole dare una definizione di ciò che ha prodotto Bob Dylan in studio negli ultimi 20 anni.

Dario Twist of Q.

Carissimo Dario Twist of Qualcosa (trovo eccezzziunale veramende questo nickname), permettimi di dire la mia su questo argomento dei diversi modi di cercare di imbrigliare la musica di Dylan sotto qualche tipo di "etichetta". Premetto che è solamente la mia idea, ma trovo alquanto inutile cercare di definire il lavoro dylaniano in qualche corrente musicale. Sarei piuttosto propenso a coniare un termine nuovo come "Genere Dylan" che in pratica è una musica ed un sound che è unico e solamente dylaniano, praticamente imposibile da far rientrare in altre definizioni. Dylan è Dylan, la sua musica è "la sua musica", il suo sound è "il suo sound" ed il suo genere è solo ed esclusivamente il "Genere Dylan"!  Naturalmente si può liberamente non essere d'accordo con la mia opinione, ma che c'è di più bello di una categoria esclusivamente riservata al Nostro? Un abbraccio, alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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Dylan, quando Just Like A Woman fu accusata di sessismo                                 clicca qui

 

 
Giovedì 4 Febbraio 2021

Talkin' 11044 - samuconf93

Oggetto: Mio POdcast su Bob Dylan, il suo ultimo album, l'influenza della Bibbia e del mondo afroamericano nei suoi lavori, e sul cantautorato anglofono contemporaneo

Ciao a tutta la Farm!
Sul sito della Web Radio Giardino potete trovare il podcast della puntata dello show Propaganda del 13/01 scorso dove l’ospite, come redattore della webzine musicale Kalporz, sono io e, in qualità di dylanologo, espongo alcuni dei miei studi recenti relativi a Bob Dylan, in particolare riguardanti Rough and Rowdy Ways, ma anche l’impatto che la Bibbia e il mondo afroamericano hanno da sempre sulla sua poetica.
In quanto redattore presso Kalporz, espongo anche una disamina sul mondo cantautorale americano e britannico contemporaneo. Ho cercato di snocciolare e presentare in sintesi alcuni degli autori e delle opere più cruciali degli ultimi anni (Sufjan Stevens, Bon Iver, Big Thief e molti altri).
 

Grazie a tutti dello spazio e dell’attenzione. Un caro saluto!
Samuele Conficoni

Grazie a te Samuele, restiamo tutti in attesa della prossima! Mr.Tambourine, :o)

 

 
Mercoledì 3 Febbraio 2021

Talkin' 11043 - calabriaminimum

Ciao Mr. T.,
Questo è un doveroso tributo a un disco e una canzone che mi ha molto ispirato nel corso degli ultimi 15 anni.
Spero vi piaccia!

http://thewildtheinnocentandthesaint.blogspot.com/2021/01/tangled-up-in-blue.html

Saluti alla Farm! :0), Dario Twist of q.........!

Come al solito godibile, grazie Dario Twist of q........? Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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Dylan: quando registrò una cover di "Yesterday" con George Harrison                clicca qui

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Burroughs e il culto del rock’n’roll                                                                          clicca qui

 

 
Martedì 2 Febbraio 2021

Talkin' 11042 - benede

Oggetto: Hazel

Ciao, in questi giorni mi sono risentito spesso Hazel, la canzone che Dylan cantò durante il concerto di The Band, nel novembre '76, e che inizialmente era stata esclusa dal disco. Allora mi sono divertito a farci un video con le foto di quel giorno. Secondo me è una grande versione.
Un saluto, Benedetto.

 

Grazie Benedetto, bel lavoro!!! Hazel era un brano che avevo dimenticato, una bella canzone che ho risentito con vero piacere! Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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Perché "Like a Rolling Stone" è una canzone sconfinata - di Alessandro Carrera      clicca qui

 

 

Lunedì 1 Febbraio 2021

Talkin' 11041 - calabriaminimum

Ciao Mr. T.,
ho lanciato questo sondaggio sul blog Maggie's Farm:

https://maggiesfarms.blogspot.com/2021/01/gli-anni-ottanta-secondo-bob-dylan.html

Vorrei estendere il quesito anche qui sul sito della Fattoria.

Non mi va di entrare nel merito della questione Dario Twist of qualcosa, anche perché è un momento un pò delicato per tutti, quindi essere frustrati e nervosi sta all'ordine del giorno e del gioco che chiamiamo vita e nello specifico i social, il web e il mondo di internet è costellato da fraintendimenti, scherzi, ironie che spesso non vengono colte. Ad esempio qui nella Fattoria ho notato qualche buontempone, che di tanto in tanto stuzzica la supercazzola prematurata. Fa parte del carrozzone.
Chi conosce un minimo la vicenda artistica di Bob Dylan lo sa bene, e se siamo qui a scrivere vuol dire che un minimo chi più chi meno la conosce.
Abbracci a tutti, belli e meno belli!

Dario Twist of... qualcosa!

Benissimo, ho messo il link al tuo blog in Vetrina così che sarà sempre raggiungibile dai Maggiesfarmers! Grazie, alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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È morto Hilton Valentine, il chitarrista degli Animals                                             clicca qui

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Come ho conosciuto Hilton Valentine

Hilton Valentine (Animals), Mr.Tambourine, Jim McCarty (Yardbirds)

Ho conosciuto Hilton Valentine ed ho avuto il privilegio ed il piacere di cantare con i suoi Animals e gli Yardbirds sullo stesso palco per un bis finale che vedeva due leggendari gruppi esibirsi assieme in una splendida e trascinante versione di “Gloria” di Van Morisson. Mi sembra inutile ricordare che gli Animals erano il gruppo che lanciò all’inizio anni ’60 “The House Of The Rising Sun” con alla voce l’incredibile Eric Burdon, come mi sembra inutile dire che gli Yardbirds sono stati il gruppo che ha avuto come chitarristi prima Eric Clapton, poi Jeff Beck (dopo il rifiuto di Jimmy Page che non voleva mettersi in urto con Eric di cui era grande amico). Più tardi Jimmy Page entrò a far parte del gruppo come bassista al posto del fondatore Paul Samwell-Smith che aveva lasciato il gruppo per continuare come produttore. Poco dopo, a causa di un malore di Beck, Jimmy Page lo sostituì come chitarrista in un concerto al Carousel Ballroom di San Francisco. Da quel momento l’altro chitarrista Chris Dreja venne spostato al basso e gli Yardbirds continuarono con la leggendaria formazione con due chitarre soliste suonate da Jeff Beck e Jimmy Page. Dopo pochi mesi durante un tour negli Stati Uniti Beck abbandonò il palco a concerto in corso e venne definitivamente licenziato, così Jimmy Page rimase il chitarrista. Nel 1968 gli Yardbirds si separarono e Page chiamò come sostituto il cantante Robert Plant e successivamente il batterista John Bonham, continuando con nome di New Yardbirds. A quel punto Chris Dreja abbandonò anche lui e venne sostituito dal bassista John Paul Jones e la band, nell’ottobre del 1968 cambiò il nome in Led Zeppelin.
40 anni dopo, alcuni membri originali dei due gruppi si rimisero assieme per fare altri concerti, ed in uno di questi arrivarono alla discoteca La Marna di Sesto Calende scritturati da quel grande filantropo che fu l’indimenticato amico impresario Carlo Carlini, di conseguena Musica Vera fu chiamata a fare il service audio e fu così che io, come tecnico di palco, ebbi modo di conoscere tutti i componenti dei due gruppi che alla fine, per il bis, mi fecero segno di avvicinarmi ad uno dei microfoni e partecipare al coro.
Fu davvero una emozione indescrivibile ed il pensiero di essere stato per pochi minuti come un membro di quelle due mitiche band mi fece tremare le ginocchia per l’emozione per diversi anni.
Oggi leggo con dispiacere della scomparsa di Hilton Valentine, e questa storia mi è tornata alla memoria. Riposa in pace Hilton, il rock si ricorderà sempre di te!
Mr.Tambourine


 

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