Ciao Tambourine e tutti:
solo oggi scopro che Luigi Ghirri fu un grande estimatore nel nostro;
ieri ho dato una sbirciata in libreria al libro appena uscito "Luigi
Ghirri l'amico infinito" e si narra che Dylan contattò Ghirri per
lavorare assieme alla copertina di un disco. Che notizie avete a tal
proposito?
Grazie a tutti per le info che mi potrete dare, Buon Natale e Buon Anno,
Elena.
E' vero cara Elena, Ghirri fu un grande
estimatore di Bob, lo dimostra questa foto (tratta dall'archivio degli
eredi) scattata davanti a casa sua a Roncocesi nel 1991, un anno prima
che un infarto portasse via questo grande artista:
Luigi Ghirri ha anche
realizzato molte copertine per albums della RCA, sia di musica classica
che di artisti italiani come Lucio Dalla, Gianni Morandi, Luca Carboni,
CCCP Fedeli alla linea (Epica Etica Etnica Pathos), Stadio, Ciao
Fellini, Robert & Cara e altri.
Per quanto si sappia esiste un'unica foto di Bob scattata da Ghirri:
Chi volesse sapere un
pò di più su Ghirri clicchi i due link sotto:
Se qualcuno dei nostri
lettori ha notizie più dettagliate in merito ce lo farò certamente
sapere, stay tuned! ne approfitto per farti i migliori auguri per le
prossime feste, live long and prosper, Mr.Tambourine, :o)
Sabato 21
Dicembre 2019
Moon Township, Pennsylvania -
Robert Morris University, UPMC Events Center - November 10, 2019
di Shane Bliss
Ho iniziato a vedere Bob nel 2008, e questo è stato senza dubbio il
megliore di tutti gli spettacoli a cui sono stato. Voce nitida e pulita
e ottima chitarra, buono il piano e l’armonica. Anche la band sembra
stellare.
Le esecuzioni erano tutte solide. Can’t Wait, Honest with Me, Pay in
Blood, Early Roman Kings e Thunder on the Mountain avevano tutte un buon
ritmo divertente. Thunder è stata caratterizzata da una grande jam
session che ha dato a tutti la possibilità di brillare, soprattutto a
Matt Chamberlain. Sono stato colpito dalla sua batteria per tutta la
notte.
La voce di Bob era forte e potente, specialmente nelle canzoni più
lente. Not Dark Yet sembrava particolarmente ossessionante, e Girl from
the North Country ha avuto una grande reazione della folla. Era notevole
quanto suonasse bene, incanalare l'emozione di tutte le canzoni ed
esprimerle chiaramente. E’ stato anche bello vederlo davanti e al centro
del palco spesse volte, apparentemente interessato al pubblico.
Non mi aspettavo che Bob prendesse di nuovo la chitarra per l'encore, è
stata una bella sorpresa. L'intero bis mi ha lasciato senza fiato, la
fine perfetta di uno spettacolo che ha superato tutte le aspettative.
Shane Bliss
Venerdì 20
Dicembre 2019
Moon Township, Pennsylvania -
Robert Morris University, UPMC Events Center - November 10, 2019
di Daniel Chester
Tra la musica introduttiva e l'inizio dello show la parola "cacafonia"
mi venne in mente ma si insediò, ma in fondo non era così male...
fantastico vedere / ascoltare di nuovo la chitarra di Bob.
Ain't Me: a metà strada tra la tradizionale e la reinventata ... il
violino ha avuto una bella interazione con il piano ... canzone cantata
con la giusta sensibilità.
Highway 61: ha più vitalità di quanto si sia sentito da tempo... a causa
della nuova chitarra di Bob Britt? ... cantata bene.
Simple Twist: un gioiello... chitarre all'unisono... come sempre, con
qualsiasi melodia, l'armonica espande le cose.
Can’t Wait: non al meglio ma ben suonata e cantata.
Masterpiece: sente di canto di chiesa soprattutto all'inizio ... a volte
le parole erano chiare e talvolta no... armonica! ... abbastanza
fortunato a sentire questa.
Honest With Me: per quanto sia difficile da credere, pur avendo perso
pienezza per la mancanza di una chitarra, ora è ritornata piacevole.
Tryin' to Get: lo stesso che per Honest.
Make You Feel: davvero questa deve essere silenziosa e lenta per
trasmettere la tenerezza, comunque abbastanza bene (il violino ha
aiutato molto).
Pay In Blood: non sono mai stato un fan di questa, comunque non una
completa perdita di tempo.
Lenny Bruce: Shot of Love! ... interessante, cantato con una buona dose
di convinzione.
Early Roman Kings: era molto meglio di quanto non c’era la chitarra
(slide?) ... col contrabbasso... m’è rimasta nelle orecchie mentre
uscivo!
Girl from North: ricordami a colei che vive lì... ottima.
Not Dark Yet: non sapevo cosa aspettarmi da un punto di vista
organizzativo, eppure era diversa ed interessante (se non convincente),
cantata bene e si adatta bene, ma volevo di più perché è così speciale.
Thunder: un pò vorrei che il piano fosse più prominente, ma entrambe le
chitarre lo erano già, molto bene ... rigonfia l'energia.
Soon After: come alcuni altri riempitivi, non è stata terribile e
meravigliosamente corta.
Gotta serve: abbastanza buona ma un pò affrettata, cosa che ha reso
difficile la comprensione di alcuni testi appena scritti ... come Not
Dark, non è stata all'altezza del suo pedigree.
Thin Man: era un cavallo di battaglia stanco e quasi triste, davvero ben
evidenziata dal potente lavoro della chitarra solista.
Takes a Train: abbastanza divertente ma ancora difficile da misurarsi
con altre versioni... non è un finale cattivo ma sarebbe stato meglio
con Girl from the North.
a) Il basso elettrico di Tony era speciale in Lenny Bruce, perfetto per
il mix.
b) per il suono il Centro eventi era abbastanza buono.
c) il lavoro del nuovo batterista era bellissimo, in diverse canzoni, in
una notte piena di buona energia.
d) una manciata di assoli di chitarra freschi molto apprezzati.
e) il pianoforte verticale non ha funzionato per tutte le canzoni ma
sicuramente ha aiutato le cose nel complesso.
f) per diverse ragioni (nuovi musicisti? solo una buona notte?) il tutto
aveva più vitalità che negli ultimi anni.
g) Avrei dovuto essere ad Akron la notte prima.
h) Best Tunes (in ordine): Girl from the North; Early Roman,
Masterpiece, Not Dark Yet.
Grazie a tutti, Daniel Chester
Giovedì 19
Dicembre 2019
Akron, Ohio - University of Akron, E J
Thomas Performing Arts Hall (E.J. Thomas Hall) - November 9, 2019
di Laurette Maillet
Arrivo ad Akron puntuale alle 5.55, cammino per 20 minuti verso la E.J.
Thomas Hall, di nuovo in un campus. I tour-buses sono parcheggiati sulla
strada ma niente guardiani. Vedo uscire Charlie e più tardi Tony. La
sala ha una capacità di 3000 posti, così spero per il meglio. Il
pubblico è di mezza età. Nessuno del campus! Entro le 19.30 un signore
mi mette in mano un biglietto. Nessuna domanda, nessuna risposta. Entro
e mi siedo sul sedile della fila H.35. Davvero un ottimo posto. Nessuno
rivendicherà il posto alla mia destra.
Sono pronta per un bello spettacolo comodo. Poi suonano la musica
introduttiva come ci hanno abituato. Bob prende la sua chitarra e inizia
THC. Il suo vestito è nero con ricami bianchi, camicia bianca, scarpe
bianche. La setlist sarà la stessa.
Il suono è perfetto, chiaro e forte. Bob beve qualcosa tra una canzone e
l’altra. Forse ha un pò di raffreddore ma la sua voce è potente. Prende
l’armonica sbagliata per MYFML ma la cambia senza arrabbiarsi. Amo ogni
singola canzone. Questo spettacolo è per me il migliore finora. Il
pubblico reagisce molto bene. Bob è pronto per Ballad e lo guardo
sorpresa che prende ancora la sua chitarra. Sì! Farà Ballad alla
chitarra. Woah! Piango quasi. Grazie Bobby per lo sforzo! Mi ci vuole un
pò per uscire, ma sono felice di aver visto che lo spettacolo non ha
perso il suo potere. Grazie per tutto. Il prossimo è Pittsburgh.
Questa è la recensione di una persona che è stata per tutta la vita un
fan di Dylan, dai 14 ai 60 anni. Ho appena finito di leggere, Dylan &
Me, quindi ho una nuova prospettiva di Bob e consiglierei il libro a
tutti. Detto questo, le mie impressioni sono state che lui si renda
conto che a 78 anni la sua capacità di offrire una prestazione che sia
all'altezza delle aspettative sta diventando uno sforzo, quindi la sua
voce e
l'intensità erano misurate. Questa rinnovata attenzione e la scelta dei
brani indicano l’intento di una persona che riflette sulla sua vita e la
sua carriera. Da quando è Bob Dylan, leggenda vivente, l’esibizione è
diventata la parte più importante del suo lavoro. La canzone chiave è
Lenny Bruce, suo fratello spirituale, riflettendo su se stesso e sulla
sua carriera Bob Dylan ha pensato a Lenny. Mi è piaciuto lo spettacolo,
in particolare Ballad, che contiene secondo me una delle più belle frasi
del rock and roll, "Sta succedendo qualcosa qui e tu non sai cosa, non è
così Mr. Jones?"
Murray Davis
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
di Joe Malekovic
Bene, venerdì della settimana scorsa e sabato di questa settimana, mi
piacerebbe assolutamente divertirmi così ogni fine settimana! La voce di
Bob stasera era leggermente roca. Semplicemente questo spettacolo è
stato puro fuoco per me, quasi magia. La folla ha dato a Bob un saluto
entusiasta, energico e ispirato, ho visto un artista esibirsi per
restituire semplicemente ciò che il il pubblico gli ha dato!!!! Come
sappiamo il suono è un pò di più orientato sulle chitarre e Bob e la
band hanno iniziato a farci saltare in aria con il loro rock and roll!
Tutte canzoni perfette, le canzoni d'amore, le spezzacuori e le rock.
Perfette!!
Joe Malekovic
David Bowie - voce, chitarra acustica, stilofono
Mick Wayne - chitarra elettrica
Herbie Flowers - basso
Terry Cox - batteria
Rick Wakeman - pianoforte, mellotron
La storia del viaggio spaziale di Major Tom è entrata ormai nella storia
musicale della musica pop. David Bowie ha sempre lasciato un alone di
mistero intorno a questa sua canzone. «Riguarda l'alienazione», disse
una volta, aggiungendo di essere molto portato a immedesimarsi col
protagonista Major Tom. Nel luglio 2002, in un'intervista con Paul Du
Noyer della rivista Mojo, il cantante tornò sul significato del brano
affermando che Space Oddity parla solamente «del sentirsi soli».
All'inizio del 1969, dopo una serie di singoli fallimentari e un album
d'esordio passato inosservato, le prospettive di Bowie come cantante pop
stavano sbiadendo e la sua relazione con Hermione Farthingale era giunta
alla fine. Alla luce della lite avvenuta durante la registrazione del
video promozionale Love You Till Tuesday, proprio il giorno prima che
David incidesse la prima versione di Space Oddity, versi malinconici
come I think my spaceship knows which way to go («Penso che la mia
astronave sappia quale via seguire») contribuiscono a far vedere il
brano come rinuncia, rassegnazione e accettazione di un destino
preordinato. L'ansia per la perdita di "controllo" potrebbe inoltre
avvalorare la visione della base di controllo come metafora del grembo
materno, un ambiente che nutre e dà certezze morali ma che l'individuo
perde quando viene catapultato nella vita.
Il verso Planet Earth is blue, and there's nothing I can do si offre poi
ad una doppia lettura, essendo interpretabile sia come «Il Pianeta Terra
è triste e non c'è nulla che io possa fare» sia come una citazione della
prima frase pronunciata dal cosmonauta sovietico Jurij Gagarin durante
il volo orbitale attorno al pianeta. Bowie potrebbe aver creato un
personaggio mandato in orbita da figure dell'establishment che lo
controllano, gli danno ordini e vogliono che faccia la sua parte di
promozione mediatica, il che ha portato alcuni biografi a ipotizzare che
il suo stato d'animo al momento riflettesse il beato senso di isolamento
del protagonista che, come ha scritto Neil McCormick sul Daily Telegraph
l'8 ottobre 2009 «decide di andare alla deriva piuttosto che tornare su
un pianeta in cui, come molti della sua generazione, si ritiene
politicamente impotente».
C'è anche chi ha voluto individuare un sottotesto legato agli
stupefacenti nel "trip" del Maggiore Tom, suggerendo che il conto alla
rovescia, il decollo e il «fluttuare nel modo più strano» (I'm floating
in a most peculiar way) potrebbero essere riferiti all'assunzione di
droga e al suo effetto. In seguito il cantante ha ammesso di aver
intrattenuto nel 1968 «uno stupido flirt con l'eroina», affermando di
essere stato attratto «semplicemente dal mistero e dall'enigma di
provare un'esperienza nuova», e nel 1980 è tornato sull'argomento su New
Musical Express in occasione dell'uscita di Ashes to Ashes: «C'era la
grande esplosione tecnologica americana che ha spinto questo ragazzo
nello spazio, ma una volta arrivato non era del tutto sicuro del perché
fosse lì. Ed è lì che l'ho lasciato... Una volta resosi conto che
l'intero processo che lo spinse lassù è decaduto è entrato in un
processo di decomposizione. Ma lui vuole tornare nel rassicurante
grembo, sulla Terra, dove tutto è iniziato... Si tratta di uomini dello
spazio diventati dei drogati».
Eppure, anche se alienazione e solitudine rappresentano possibili chiavi
di lettura, Space Oddity non è un brano del tutto cupo e disperato:
soprattutto all'inizio il testo suona come il gioco di due ragazzi con
il walkie-talkie e Bowie usa spesso parole "infantili" al posto di
quelle che utilizzerebbe un adulto: "astronave" (spaceship) invece di
"razzo" (rocket), "conto alla rovescia" (countdown) invece di "sequenza
di accensione" (ignition sequence), e anche il nome di "Major Tom"
sembra quello di un eroe d'azione degli anni cinquanta piuttosto che di
un reale astronauta.
Ground Control to Major Tom Controllo Terrestre a Maggiore Tom
Ground Control to Major Tom Controllo Terrestre a Maggiore Tom
Take your protein pills and put your helmet on Prendi le tue pillole proteiche e mettiti il
casco
Ground Control to Major Tom (Ten, nine, eight, seven, six) Controllo Terrestre a Maggiore Tom (Dieci,
Nove, Otto, Sette, Sei)
Commencing countdown, engines on (Five, four, three, two) Iniziato il conto alla rovescia, motori accesi
(cinque, quattro, tre, due)
Check ignition and may God's love be with you (Two, one, liftoff) Controlla l'accensione e possa l'amore di Dio
essere con te (Due, Uno, Decollo)
This is Ground Control to Major Tom Qui Controllo Terrestre a Maggiore Tom
You've really made the grade Ci sei davvero riuscito
And the papers want to know whose shirts you wear E i giornali vogliono sapere quali maglie
indossi
Now it's time to leave the capsule if you dare Adesso devi lasciare la capsula se ti azzardi
This is Major Tom to Ground Control Qui è il maggiore Tom a Controllo Terrestre
I'm stepping through the door Sto attraversando la porta
And I'm floating in the most peculiar way E sto fluttuando nel modo più particolare
And the stars look very different today E le stelle sembrano molto diverse oggi
For here am I sitting in my tin can Perchè qui sto seduto nella mia lattina di
stagno
Far above the world Lontano al di sopra del mondo
Planet Earth is blue Il Pianeta Terra è blu
And there's nothing I can do E non c'è niente che io possa fare
Though I'm past one hundred thousand miles Sebbene abbia percorso un milione di miglia
I'm feeling very still Mi sento molto tranquillo
And I think my spaceship knows which way to go E penso che la mia navicella spaziale sappia
dove andare
Tell my wife I love her very much, she knows Dite a mia moglie che la amo molto, lei lo sa
Ground Control to Major Tom Controllo Terrestre a Maggiore Tom
Your circuit's dead, there's something wrong Il tuo circuito si è spento
Can you hear me, Major Tom? Riesci a sentirmi, maggiore Tom?
Can you hear me, Major Tom? Riesci a sentirmi, maggiore Tom?
Can you hear me, Major Tom? Riesci a sentirmi, maggiore Tom?
Can you hear- Puoi sentire-
And I'm floating around my tin can E sto fluttuando intorno alla mia lattina
Far above the Moon Lontano al di sopra della Luna
Planet Earth is blue Il Pianeta Terra è blu
And there's nothing I can do E non c'è niente che io possa fare
Mercoledì
18
Dicembre 2019
Talkin'
10811 - flavio.poltronieri
Cari Amici, può darsi che la mia mail
sia del tutto inutile e obsoleta visto l'enorme e pregevole Vostro
lavoro, comunque ho appena ricevuto questo ottimo cd tributo
dall'Inghilterra e intendo segnalarvelo:
DYLANCENTRIC: OFFICIAL BOOTLEG (TALKING ELEPHANT TECD 436 - 2019)
Le covers contenute sono:
Maggie's Farm/Girl from the north country/Wings/Masters of war/One of us
must know (Sooner or later)/Mr. Tambourine Man/I'll be your baby
tonight/Not dark yet/Lay down your weary tune.
La band è stata formata nell'occasione di questo concerto celebrativo
dei 50 anni da quello all'Isola di Wight, nell'agosto di quest'anno da
Ashley Hutchings che, come ben sapete, non ha mai nascosto il suo amore
per l'opera del primo Dylan, fin dall'esordio dei Fairport Convention in
quegli anni lontani.
Un abbraccio e complimenti, Flavio Poltronieri
Caro Flavio, niente delle vostre segnalazioni è inutile od obsoleta,
tutto ciò che riguarda Dylan e vicinanze è sempre interessante per tutti
noi, qundi, grazie a te per averci portato a conoscenza di questo Cd
tributo. C'è un ottimo video dei Dylancentic, buonissima tribute band
che si fa ascoltare con gusto:
Le canzoni sono queste:
Lay Down Your Weary Tune, Masters of War, Girl From The North
Country.
Alla prossima, live
long and prosper, Mr.Tambourine, :O)
Akron, Ohio - University of Akron, E J
Thomas Performing Arts Hall (E.J. Thomas Hall) - November 9, 2019
di Bill Klos
Le bufere di novembre sono arrivate presto questo autunno, mentre
lasciavo la mia casa di Motown per Akron, per vedere ancora una volta
Bob Dylan e la sua band. Avendo avuto problemi di programmazione la
scorsa settimana mi era stato impossibile godermi gli spettacoli di
Lansing ed Ann Arbor, allora quale modo migliore per spendere 7 ore di
viaggio per andata e ritorno godendo del magnifico scenario della
tangenziale dell'Ohio e ascoltando alcuni concerti di Dylan dal vivo. La
sua performance è iniziata in modo ghiaioso e si è schiarita un pò con
Highway 61 Revisited. Anche Bob sembrava essere in difficoltà a causa,
sembrava, di forti dolori articolari ed era anche difficile distinguere
le parole, anche dopo che il tecnico del suono ha rifatto il suono di
tutta la band. Potrebbe essere stato il mio posto in ultima fila della
sala con solo 2.000 posti a sedere in circa 20 file dove l'acustica non
era buona, chissà. Ho persino potuto vedere i manichini che erano
proprio dietro di lui!
Il momento saliente è stato Lenny Bruce, in quanto è stata la più
udibile di tutte le canzoni. Sono stato sorpreso dopo aver letto dei
nuovi arangiamenti ma mi sono sembrati piatti i soliti pezzi salienti
come Things have changed (Beyond Here Lies Nothing almeno sarebbe stata
più fresca), It Ain't Me Babe, Highway 61, Masterpiece, Pay in Blood,
anche Thunder on the Mountain (me ne sono andato durante questo pezzo)
... stasera non sentivo niente e così ho deciso di tornare a casa presto
con 3 ore e ½ di guida in anticipo. So che questi show dipendono molto
dal suono e dalla venue, a volte sono FANTASTICI ed a volte no.
Ad ogni modo, non mi preoccupo per questi spettacoli negativi perchè nel
viaggio di ritorno verso casa ho ascoltato tanti suoi dischi. Buona
fortuna per il resto del tour, i nuovi musicisti si stanno rivelando
buoni.
fla
Martedì 17
Dicembre 2019
Talkin'
10810 - gabrionida54
Ciao Mr.Tambourine,
prima di ogni altra cosa grazie per quello che fai per tutti noi
dylaniati!
Ieri ho letto la recensione del concerto di Highland Heights, Kentucky,
di Kevin Waters e quando ho letto la frase "Adoro i manichini e
l'illuminazione del palcoscenico" mi son detto “O sono io che non
capisco o c’è gente che nel cervello ha un buco nero!". Ma come è
possibile scrivere stronzate simili? E poi seriamente! Fosse una
spiritosata poteri anche accettarla e farci sopra una risata ironica, ma
prenderla sul serio proprio non è possibile. E’ un peccato perchè una
frase così insulsa fa perdere di credibilità a tutto il resto della
recensione. Anche a me, come a molti altri, come hai diverse volte
specificato tu, piace il Dylan di un certo periodo e magari meno quello
di altri momenti nei quali Dylan ha avuto la capacità di calarsi in un
personaggio nuovo e diverso dalle precendenti rappresentazioni nelle
quali l’Artista ha saputo infilarsi dei panni nuovi cercando di
cancellare ciò che era stato prima. Ma non è questo che stupisce, Dylan
è sempre stato imprevedibile e multifaccia, e questo è arcinoto, con la
risultante che ognuno di noi si sceglie la versione che più si confà
alla sua idea di Dylan. Con questo non voglio assolutamente dare un
giudizio sui differenti Bob Dylan che Zimmerman ci ha fatto conoscere in
tutti questi anni! Allo stesso modo penso che in ogni epoca le
recensioni siano state corrette ed in qualche caso esagerate da fans
troppi entusiuasti (non considero l’entusiasmo un male ma certamente
porta ad allontanarti dalla realtà). Però arrivare a dire che adori i
manichini è troppo per chiunque abbia anche solo un minimo di neuroni
nelle cervici!
Comunque è sempre interessante leggere le diverse recensioni che tu così
gentilmente posti sulla Fattoria. Quest’anno sembra essere stato un
“annus mirabilis” per Bob, e la cosa può farci solo un gran piacere, ma
i manichini proprio no!
Ciao e grazie ancora, Lele.
Caro Gabriele, che vuoi farci, se al
Signor Waters sono piaciuti i manichini e sia, felice lui felici tutti.
Se dovessi dare la mia approvazione a tutte le recensioni che posto non
avrei più il coraggio di guardarmi allo specchio, ma così, con nome e
cognome del recensore, fuori mi chiamo e riesco a dormire tranquillo,
manichini o no. Live long and prosper, Mr.Tambourine, :o)
Rolling Thunder: il film di Scorsese
considerato documentario per gli Oscar
clicca qui
Lunedì 16
Dicembre 2019
Highland Heights, Kentucky - Northern
Kentucky University, BB&T Arena - November 8, 2019
Un altro spettacolo eccezionale. Bob e la
sua band erano eccellenti. La set list è incredibile. Tutte le canzoni
sembrano così dannatamente "personali". Quasiintime. Gli arrangiamenti
sono sempre unici ed interessanti, io apprezzo come questi nuovi tengano
il pubblico in punta di piedi. L'equilibrio tra "Rockers" e "ballate" è
perfetto. Pianoforte dolce, poi serio lavoro di chitarra. E Tony,
ovviamente, tiene tutto insieme.
Things have changed - mi piace vedere Bob alla chitarra. Apertura
deliziosa. "Stò cercando di allontanarmi il più possibile da me
stesso...".
It ain’t me baby, Bob al piano. Potrebbe essere la mia meno preferita
nella set list, ma viene fuori magnificamente. Cantare insieme è facile,
"... un amante per la tua vita e niente di più ..."
Highway 61 - "Dio disse ad Abraham:" Uccidimi un figlio". Versione molto
interessante. La notte si sta scaldando.
Simple Twist of Fate - Bob con l’armonica verso la fine ... come il
suono più dolce di sempre. Non mi stanco mai di Dylan "solista" con
l’armonica. Una versione tenera. L’ha suonata con i testi di questa
melodia. Molto ben fatta. Toccante.
Can’t Wait - a dondolo. Difficile non ballare. La band è così solida. Mi
sono divertito davvero.
Masterpiece - Il canto di Bob è buono. Ha molta energia, con interesse e
coinvolgimento. “Devo tornare in fretta nella mia camera d'albergo ...",
seguito da qualcosa del genere (questa è una mia approssimazione
ravvicinata, ma solo quella) “Mi lavo i vestiti, chiudo a chiave la
porta, tengo fuori tutti; fino a quando non avrò dipinto il mio
capolavoro. ”Il secondo (o era il terzo?) verso con nuovi testi era
ancora meglio, anche se le parole esatte mi sfuggono. Gli ultimi 2
versetti si sono conclusi con "tutto sarà bellissimo, (pronunciato
"bel-lis-simo") quando dipingo il mio capolavoro". Un punto culminante
della notte.
Honest with me - cacofonia più rauca su questo. La band si stava
divertendo. Bob al piano, canta con gusto. “Molte cose si frappongono
quando stai cercando di fare ciò che è giusto. "Questo non è uno dei
miei "super speciali preferiti", ma stasera era proprio fumante.
“Trying to get to heaven "... “prima che chiudano la porta." Come nell’
ultima settimana, sembra che dica sinceramente ogni sillaba. Come
qualcun altro ha detto, ascoltando Dylan cantare questo pezzo è
surreale.
Make you feel my love - “metti la tua mano nella mia; vieni con me",
versione fantastica.
Pay in blood - la band stava suonando davvero forte qui. Questa canzone
doveva essere suonata dal vivo per rendere bene. Adoro la versione da
studio, ma sul palco la canzone vola davvero. "Ho la testa dura come la
pietra; pago col sangue, ma non col mio”.
Lenny Bruce - fantastica. "Non sono mai arrivato alla terra promessa,
non sono mai uscito da Babilonia”. Il piano e la voce erano entrambi
eccezionali, sembra proprio che gli piaccia suonare questa canzone. Sono
contento di vederla di nuovo nella set list. Non sono sicuro di potermi
stancare di questa canzone. Il violino di Donnie è ossessionante ogni
volta che lo suona, e specialmente qui.
Early roman kings - potente. Un'altra possibilità per la band di suonare
forte. Mi piace moltissimo Dylan, al centro della scena, cantare a
squarciagola.
Girl from the north country - adorabile. Veramente bella. Morbida e
silenziosa, ma molto emotiva. Il modo di suonare il pianoforte di Bob è
stato bello. La sua voce era anche meglio. Penso che la folla abbia
adorato questa canzone.
Not dark yet - forse l'apice della serata. Versione potente. "... non
senti nemmeno il mormorio di una preghiera ..."
Thunder on the Mountain - Jamming! Elettrica e selvaggia. Tutti si
stavano divertendo in questo pezzo. "Un giorno dolce starò accanto al
mio re ...". Diversi riff di chitarra molto lunghi. Quando è finìta
avevo bisogno di una sigaretta o di un cicchetto. Davvero molto bene.
Soon after midnight - grande piano. Il canto era serio e pieno di
sentimento. Io mi diverto a sentirlo cantare "Trascinerò il suo cadavere
nel fango".
Gotta serve somebody - “potresti essere in un tonk honky bar, potresti
essere in una casa di cura ... potresti essere sul carro, potresti
essere sulla strada ...." - Bob ha suonato con i testi di questa melodia
più di ogni altra.
Ballad of a thin man - grande fraseggio. La band era molto accesa in
questa.
It takes a Lot to laugh... - canzone perfetta per finire. Bob Britt l’ha
accesa, il canto di Dylan è stato geniale. "Se muoio in cima alla
collina..."
Adoro i manichini e l'illuminazione del palcoscenico.
Randy, se leggerai questa recensione, grazie per il libro. Goditi Akron
e Pittsburgh. Il mio amico Dr. Johnston ed io siamo stati contenti di
aver fatto la tua conoscenza. Se tu torni a Cincinnati mi piacerebbe
rivederti. O forse ti troverò sulla strada un giorno.
Un altro spettacolo meraviglioso. L'uomo continua senza dar segni di
voler smettere. Non vedo l'ora di vederlo di nuovo.
Perchè i Beach Boys, al culmine della
loro fama, fanno una cover dell'iconica canzone di protesta di Bob Dylan
"Times They Are A-Changing" come parte del loro ormai iconico disco
“Beach Boys’ Party!” del 1965.
A quel punto, la fama dei Beach Boys, gruppo tra i migliori della west
coast americana, stava crescendo con un ritmo vertiginoso. Questo spinse
i dirigenti della loro etichetta discografica a forzare la band a
produrre quanti più album possibile, anche se questo non era
necessariamente un bene per la band.
La monetizzazione del successo di The Beach Boys stava arricchendo i
componenti del gruppo, ma per il leggendario cantautore del gruppo Brian
Wilson, vendere dischi non era più sufficiente. L'artista voleva creare
qualcosa di epico, da contrapporre a “Sgt. Pepper” dei Beatles, ed
iniziò a lavorare al suo capolavoro “Pet Sounds”. Ma l'etichetta
discografica aveva subito bisogno di un nuovo disco dei ragazzi della
California da mettere sugli scaffali dei negozi.
"Beach Boys’ Party”! fu il risultato della pressione che la Capitol
Records fece per avere un altro album da pubblicare a breve, dichiarò
Mike Love in una nota. "E non abbiamo davvero avuto il tempo di fare il
tipo di album che volevamo fare, album sul quale Brian stava lavorando
da tempo, chiamato Pet Sounds.... Quindi abbiamo detto: "Bene, cosa
possiamo fare in modo rapido e semplice?" E abbiamo deciso di fare
questo album quasi tutto di cover eccetto 2 pezzi nostri che erano I Get
Around e Little Deuce Coupe”.
"Mike disse “Perché non facciamo un album nel quale ci comportiamo come
se fossimo ad un party?, “Essere noi stessi su nastro?" ha chiesto Brian
Wilson. "Ed è quello che è successo. È stato un album molto spontaneo. "
Il gruppo iniziò a registrare il disco, che fu realizzato completamente
in studio e truccato con l'obiettivo di far suonare il disco come la
registrazione live di una festa intorno ad un falò in spiaggia con gli
amici che cantano insieme, completo di tamburello, bonghi e chitarra
acustica, la forza della band e il senso di allegria. Il clou, tuttavia,
è venuto dalla loro cover di "Times They Are A-Changing" di Bob Dylan.
Si parla molto anche di Bob Dylan.
Buone Feste, Marco.
Buone feste anche a te caro Marco,
naturalmente appena riuscirò ad avere il libro lo leggerò con piacere.
Alla prossima, live long and prosper, Mr.Tambourine, :o)
Speciale album di Natale: Christmas In The Heart di
Bob Dylan
clicca qui
Venerdì 13
Dicembre 2019
CAMBIO O VENDO
MATERIALE BOB DYLAN
In tanti anni passati a
collezionare materiale vario di Dylan, ho accumulato un bel pò di cose,
ufficiali e non che, in quanto doppioni, vorrei scambiare o vendere. Tra
libri, vinili e cd saranno complessivamente più di 300 pezzi.
Se qualcuno tra i
frequentatori del sito fosse qualcuno interessato ad ampliare la sua
collezione mi contatti a questo indirizzo mail:
Ringrazio chi mi
contatterà così potrò inviare loro l’elenco dettagliato del materiale a
disposizione. Saluto cordialmente, Andrea Brillo.
Giovedì 12
Dicembre 2019
Talkin'
10808 - samuconf93
Ciao, carissimo Mr. Tambourine!
Come va la vita? Ti allego qui sotto il link della mia recensione per
Music Map degli ultimi tre concerti dei dieci totali che Bob ha tenuto
quest’anno al Beacon Theatre di New York. Mi sono concesso una decina di
giorni nella meravigliosa Grande Mela e non potevo non andare a sentire
per l’ennesima volta il nostro idolo per qualche serata. Con questi tre
show ho raggiunto addirittura i 15 show totali, con il primo che fu a
Pistoia nel 2006 quando avevo 13 anni soltanto. Un amore infinito,
quello che lega tutti noi dylaniani, qui sulla Farm come in altre
community, ed è per me una grande emozione condividerlo potendo
scriverne su un sito di qualità come Music Map è:
Grazie dello spazio e sempre lunga vita al Nostro Bob e alla Farm. Un
abbraccio!
Samuele
Ottimo lavoro Samuele,
ho letto con piacere il tuo articolo, come credo faranno tutti i nostri
Maggiesfarmers!
A Pistoia 2006 c'ero
anch'io e c'era anche Michele Murino. La scaletta di quello show fu:
1. Maggie's Farm (Bob
on keyboard)
2. The Times They Are A-Changin' (Bob on keyboard and harp)
3. Down Along The Cove (Bob on keyboard)
4. Mr. Tambourine Man (Bob on keyboard and harp)
5. It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) (Bob on keyboard, Donnie on
violin)
6. Just Like A Woman (Bob on keyboard)
7. Tweedle Dee & Tweedle Dum (Bob on keyboard)
8. Positively 4th Street (Bob on keyboard and harp)
9. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
10. I Don't Believe You (She Acts Like We Never Have Met) (Bob on
keyboard and harp)
11. Ballad Of A Thin Man (Bob on keyboard and harp)
12. Summer Days (Bob on keyboard)
(encore)
13. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
14. All Along The Watchtower (Bob on keyboard)
Nella band, oltre ai soliti Tony Garnier, George Recile, Donnie Herron,
c'erano Stu Kimball e Denny Freeman alle chitarre in una serata per loro
da dimenticare, sembravano due gatti di marmo, assolutamente negativi
per il suono della band. Fu proprio in quella serata che, finito il
concerto, una persona, identificata poi in Antonio Terni, proprietario
della Fattoria Le Terrazze e grande estimatore di Dylan tanto da
produrre due grandi vini che hanno il nome di Vision of Johanna e Planet
Waves, si avvicino a Bob nel retropalco dove aspettava il bus di Bob per
portarlo via e si mise a parlare con Dylan. Girò poi voce che Dylan
avesse comperato il terreno della Fattoria Le Terrazze, ma questa è
probabilmente una leggenda metropolitana che non ha mai trovato conferma
o riscontro.
Alla prossima, live
long and prosper, Mr.Tambourine
Quelle canzoni di successo svilite
dalla pubblicità
clicca qui
Mercoledì
11
Dicembre 2019
Talkin'
10807 - Barbara Belloni Band
Siamo felici di annunciarvi che è
in lavorazione un disco della Barbara Belloni Band totalmente dedicato a
Bob Dylan!
I dieci brani che compongono la tracklist vedono anche la presenza di
illustri ospiti del panorama blues nazionale ed internazionale.
Pippo Guarnera all’organo Hammond e al pianoforte, Roberto Luti alla
slide guitar, Paul Millns alla voce e al pianoforte (in un emozionante
duetto con Barbara in uno dei brani) e Butch Coulter all’armonica, hanno
impreziosito le versioni degli storici brani di Dylan che la band ha
meticolosamente selezionato e riarrangiato per questo lavoro.
Registrato in diretta presso gli studi Magister Recording Area di
Preganziol (TV) il disco è ora nelle prime fasi di post-produzione e
dovrebbe essere disponibile nei primi mesi del 2020.
Vi terremo naturalmente informati sui prossimi sviluppi dell'opera!
Saluti e a presto! Barbara Belloni Band
Benissimo cara Barbara, e spero che il
disco sia apprezzato da moltissimi dei nostri lettori! A presto dunque,
live long and prosper, Mr.Tambourine :o)
Perché i Cream sono ancora il
più importante trio della storia del rock
clicca qui
Martedì 10
Dicembre 2019
Washington D.C. - The Anthem -
December 8, 2019
1. Things Have Changed (Bob center stage
on guitar, Donnie on violin)
2. It Ain't Me, Babe (Bob on piano, Donnie on violin)
3. Highway 61 Revisited (Bob on piano, Donnie on lap steel)
4. Simple Twist Of Fate (Bob on piano then center stage on harp, Donnie
on violin)
5. Can't Wait (Bob center stage, Donnie on lap steel)
6. When I Paint My Masterpiece (Bob on piano then center stage with
harp, Donnie on violin)
7. Honest With Me (Bob on piano, Donnie on violin)
8. Tryin' To Get To Heaven (Bob on piano, Donnie on violin, Tony on
standup bass)
9. Make You Feel My Love (Bob center stage, Donnie on violin)
10. Pay In Blood (Bob center stage, Donnie on pedal steel)
11. Lenny Bruce (Bob on piano, Donnie on violin)
12. Early Roman Kings (Bob center stage, Donnie on pedal steel, Tony on
standup bass)
13. Girl From the North Country (Bob on piano, Donnie on lap steel, Bob
Britt guitar with bottleneck, Tony on standup bass)
14. Not Dark Yet (Bob center stage, Donnie on pedal steel)
15. Thunder On The Mountain (Bob on piano, Donnie on lap steel)
16. Soon After Midnight (Bob on piano, Donnie on lap steel)
-- Band introduction
17. Gotta Serve Somebody (Bob on piano, Donnie on pedal steel)
(encore)
18. Ballad of a Thin Man (Bob center stage on guitar, Donnie on pedal
steel)
19. It Takes A Lot To Laugh, It Takes A Train To Cry (Bob on piano,
Donnie on pedal steel)
E anche quest’anno Dylan ci ha stupiti
con un colpo di scena, due nuovi elementi nella band, Bob Britt che ha
occupato il posto lasciato vacante da Stu Kimball e la più sorprendente
ancora sostituzione di Ceorge Recile (probabili motivi di salute) con
Matt Chamberlain. Da quel che abbiamo potuto sentire dai videoclip
postati su Youtube il suono della band è certamente migliorato rispetto
alla formazione della prima parte del tour, l’inserimento di una
chitarra in più ha sicuramente fatto sentire il suo peso dando una
maggiore completezza a tutto l’insieme musicale. Certamente anche
l’ingresso di Matt alla batteria non ha fatto rimpiangere George in
quanto trattasi di un collaudato ed esperto professionista che ha
suonato con molti artisti di grosso calibro. Naturalmente, come in tutte
le cose, ci sarà chi rimpiange il drumming di Recile e chi apprezza
invece quello più sottile di Matt. Anche Britt con la seconda chitarra
ha fatto bene la sua parte anche se per il momento non abbiamo avuto
ancora la possibilità di vederlo dal vivo nel nostro paese per poter
farci un’idea personale di prima mano del suo valore, ma anche in questo
caso stiamo parlando di un artista che ha alle spalle un background di
tutto rispetto. C’è stata poi la novità di Bob che ha sostituito il
piano mezza-coda con un verticale che fornisce un suono forse più adatto
al genere di musica che sta proponendo attualmente e la reintroduzione
della chitarra per la canzone d'apertura.
Le recensioni dei concerti sono state tutte più che positive, con le
solite esagerazioni come da manuale del perfetto fan integralista e
quelle più misurate di molti altri che hanno descritto con semplicità
quello che hanno visto e sentito senza aggiungere o togliere niente.
Anche la scenografia ha avuto le sue modifiche, con la presenza di prima
due e poi tre manichini sul palco che hanno dato spazio alle spiegazioni
più fantasiose. Di certo, tutte querste cose, con l’aggiunta della set
list praticamente blindata, hanno trasformato lo show di Bob,
conferendogli un sapore più teatrale che più si adatta alle venue
odierne, per la maggior parte teatri vecchio stile. Anche qui ci saranno
i fans che preferivano lo "show old style" col rischio dell’imprevisto,
bello o brutto che avrebbe potuto essere, a quelli invece che
preferiscono l’esibizione più sicura e ragionata del presente.
Possiamo dunque dire che l’attività dal vivo, specialmente ora che Bob è
vicino alla soglia degli 80 anni, è sempre florida e copiosa, Bob non si
risparmia, nonostante sia evidente che ha sicuramente dei problemi
fisici nel reggere il peso di questa attività. Ma dobbiamo anche
ricordare che Bob è sempre stato uomo di scelte a volte estreme, dettate
più dalla pancia che dalla testa, lui ha sempre fatto quello che si
sentiva di fare andando spesso contro la critica ed i suoi stessi
sostenitori.
Probabilmente lo stare sul palco gli fa sentire di essere ancora un
valido artista e non un anziano signore che potrebbe tranquillamente
annoiarsi dalla mattina alla sera senza nessun problema e senza far
niente.
Sicuramente Bob ha avuto una vita movimentata e straordinariamente
interessante e varia, nessuno di noi può sapere cosa provi ora che mogli
e figli vivono una vita non più strettamente legata alla sua e
probabilmente la lontananza e l’assenza di coloro che ha amato
profondamente nei suoi anni migliori si fa sentire con tutta la forza
della nostalgia, e l’essere on the road quasi costantemente è una buona
medicina per curare questi disagi mentali. Naturalmente queste sono solo
opinioni personali, valide o no, non importa, quello che conta è che Bob
non si fermi e torni da noi il più presto possibile.
Mr.Tambourine
Lunedì 9
Dicembre 2019
Highland Heights, Kentucky - Northern
Kentucky University, BB&T Arena - November 8, 2019
di E.B.
“Ho attraversato quel fiume solo per starti vicino, ho sbagliato solo
una cosa, sono rimasto in Mississippi un giorno di troppo”, ma la
giovane donna accanto per me è arrivata dall'Alabama, quindi tanto di
cappello a te giovane donna! Mentre non suonava “Mississippi”, la mia
preferita, conoscevo molto bene la playlist di questo tour in anticipo
ed è una gioia da vedere .... Bob Dylan e la sua band stanno marciando
con tutti i cilindri e anche con l’overdrive.
Bob Dylan comanda il palco, anche suonando con le spalle alla band!
Suona la chitarra solo per la canzone d’apertura ma è stato un piacere
vederlo e per tutta la serata venire al centro della scena come per
abbracciare la folla e cantare.
Il pubblico questa notte nel nord del Kentucky, composto da residenti e
viaggiatori, era adorante, entusiasta, felice e affettuoso, a volte
vertiginoso, a volte un pò cupo (appropriatamente) e per tutto il molto
grato e rispettoso. Alcuni fotografi che sparavano i loro flash sono
stati scortati fuori, per fortuna, perché, ehi, è gente fastidiosa!
Smettetela! I miei dubbi su quale sarebbe la qualità del suono in una
palestra di pallacanestro di un college sono stati subito scacciati,
suonava benissimo.
I tecnici del suono sono stati in grado di ottenere un sonoro intimo con
una gamma dinamica e molta chiarezza nel mix, Bob suonava assolutamente
fantastico, la band era forte e feroce e ho adorato tutti.
Il momento saliente per me è stato, prima di tutto: non c'è che dire,
valeva da sola il prezzo del biglietto "Not Dark yet". Incredibile,
toccante, eseguita artisticamente e con cura, emozione oltre qualsiasi
descrizione in forma scritta, è come .... vedere il vapore che sale da
un lago in una frizzante giornata di novembre retroilluminato dal sole
all'alba, che celebra il respiro della vita prezioso ... è così ....
okay, non puoi scriverne, devi percepirlo di persona, quindi .... vai a
vedere Bob!
Un pò di fuori tema: alcuni pensieri che potrebbero interessare, non lo
so, dato che i residenti del Kentucky accanto a me non lo sapevano, Bob
Dylan ha una linea di alcolici che include un "Tennessee Bourbon"
Whisky, questo è ciò che dice l'etichetta, ora .... ma Il bourbon del
Kentucky è prodotto solo nel Kentucky, quindi ....
Inoltre: presto in arrivo a Broadway, se non lo avete già letto, c'è un
musical intitolato “Girl from the North Country” al teatro Belasco, in
anteprima il 7 febbraio 2020 e in apertura il 5 marzo 2020. È descritto
così: "L'inimitabile canzoniere di Bod Dylan si è autenticamente
trasformato in questa storia dolorosamente bella. "Nota: Bob non c’è,
c’è solola sua musica...
E grazie Bill, il tuo sito web è un tesoro per leggere tutte queste
varie recensioni di persone che cercano di trasmettere ciò che significa
per ognuno di loro essere un fan di Bob Dylan.
New York, N.Y. - Beacon Theatre -
December 6 , 2019
1. Things Have Changed (Bob center stage
on guitar, Donnie on violin)
2. It Ain't Me, Babe (Bob on piano, Donnie on violin)
3. Highway 61 Revisited (Bob on piano, Donnie on lap steel)
4. Simple Twist Of Fate (Bob on piano then center stage on harp, Donnie
on violin)
5. Can't Wait (Bob center stage, Donnie on lap steel)
6. When I Paint My Masterpiece (Bob on piano then center stage with
harp, Donnie on violin)
7. Honest With Me (Bob on piano, Donnie on violin)
8. Tryin' To Get To Heaven (Bob on piano, Donnie on violin, Tony on
standup bass)
9. Make You Feel My Love (Bob center stage, Donnie on violin)
10. Pay In Blood (Bob center stage, Donnie on pedal steel)
11. Lenny Bruce (Bob on piano, Donnie on violin)
12. Early Roman Kings (Bob center stage, Donnie on pedal steel, Tony on
standup bass)
13. Girl From the North Country (Bob on piano, Donnie on lap steel, Bob
Britt guitar with bottleneck, Tony on standup bass)
14. Not Dark Yet (Bob center stage, Donnie on pedal steel)
15. Thunder On The Mountain (Bob on piano, Donnie on lap steel)
16. Soon After Midnight (Bob on piano, Donnie on lap steel)
-- Band introduction
17. Gotta Serve Somebody (Bob on piano, Donnie on pedal steel)
(encore)
18. Ballad of a Thin Man (Bob center stage on guitar, Donnie on pedal
steel)
19. It Takes A Lot To Laugh, It Takes A Train To Cry (Bob on piano,
Donnie on pedal steel)
Ci sono rumors che e' quasi pronto il New
Bob Dylan album dal titolo ''Days Of Yore'' Dovrebbe uscire prima del
Tour estivo europeo 2020.
Ciao, Stefano.
Caro Stefano, andiamo
con i piedi di piombo su questi rumors, come potrai leggere dal link
sotto ci sono dichiarazioni che lo staff di Dylan prevede date italiane
nel 2021 e non l'anno prossimo. Sarebbe bello se le voci fossero vere e
Bob ci regalasse un nuovo album di inediti, speriamo!!!!!!!! Live long
and prosper, Mr.Tambourine, :o)
Reggio - Concerto di Bob Dylan, slitta
tutto di un anno
clicca qui
Sabato 7
Dicembre 2019
New York, N.Y. - Beacon Theatre -
December 5 , 2019
1. Things Have Changed (Bob center stage
on guitar, Donnie on violin)
2. It Ain't Me, Babe (Bob on piano, Donnie on violin)
3. Highway 61 Revisited (Bob on piano, Donnie on lap steel)
4. Simple Twist Of Fate (Bob on piano then center stage on harp, Donnie
on violin)
5. Can't Wait (Bob center stage, Donnie on lap steel)
6. When I Paint My Masterpiece (Bob on piano then center stage with
harp, Donnie on violin)
7. Honest With Me (Bob on piano, Donnie on violin)
8. Tryin' To Get To Heaven (Bob on piano, Donnie on violin, Tony on
standup bass)
9. Make You Feel My Love (Bob center stage, Donnie on violin)
10. Pay In Blood (Bob center stage, Donnie on pedal steel)
11. Lenny Bruce (Bob on piano, Donnie on violin)
12. Early Roman Kings (Bob center stage, Donnie on pedal steel, Tony on
standup bass)
13. Girl From the North Country (Bob on piano, Donnie on lap steel, Bob
Britt guitar with bottleneck, Tony on standup bass)
14. Not Dark Yet (Bob center stage, Donnie on pedal steel)
15. Thunder On The Mountain (Bob on piano, Donnie on lap steel)
16. Soon After Midnight (Bob on piano, Donnie on lap steel)
-- Band introduction
17. Gotta Serve Somebody (Bob on piano, Donnie on pedal steel)
(encore)
18. Ballad of a Thin Man (Bob center stage on guitar, Donnie on pedal
steel)
19. It Takes A Lot To Laugh, It Takes A Train To Cry (Bob on piano,
Donnie on pedal steel)
Martin Scorsese e Bob Dylan non si
parlano da 20 anni
clicca qui
Venerdì 6
Dicembre 2019
Ann Arbor, Michigan - University
of Michigan, Hill Auditorium - November 6, 2019
di Laurette Maillet
Ann Arbor. Lo apprezzerò sicuramente. Ero incerta di poter entrare,
essendo stata respinta nel pomeriggio dalla sicurezza di Dylan ... Loro
pensavano fossi una fuori di testa.. Ma che ne sanno di come sono io? Mi
rilasso. Prima fila .... sulla balconata, vista profonda sul palco. Bob
è vestito con un abito che ho già visto; nero con ricami, camicia rosa e
scarpre bianche.
La prima canzone e la seconda sono disturbate dalla gente che si sedeva.
"Highway 61" è un must. Il mio mood finalmente sta diventando alto. Sono
qui per lo spettacolo. Il suono è buono, la sua energia è alta. Io sono
tornata ai miei tempi del karaoke. Anche "Honest with me" cattura la mia
attenzione. "Make you feel my love" mi ricorda perché sono qui. Ogni
singola canzone è fantastica stasera. Il pubblico è interessato. Sento
degli applausi dopo il solo di Bob Britt in "Pay in blood". E applausi
per "Thunder...". La prima fila si alza per “Ballad” ma viene fatta
sedere. Non è permesso essere troppo entusiasti! Ciò disturberà le
persone della Security! Ah ah. "Lenny Bruce" gli farà trovare un pò di
coscienza. “Ballad” è un must. Peccato che lo show sia quasi finito. Ero
felice e calorosa (fisicamente e spiritualmente).
Non so se Bob potrà continuare ancora più a lungo, mi sembra ancora
irrigidito, un pò statico, ma la voce era potente. Buona l’armonica.
Sono ancora arrabbiata con la Security" e tutto il resto, sono solo dei
"Pagliacci". Fanno un ottimo lavoro, ma un pò più di umanità sarebbe
apprezzabile. Chi ha detto che i fans sono dei nemici? Grazie Bobby.
Possa il tuo cuore essere sempre gioioso.
Stasera è il mio 22° spettacolo di Dylan, tutti negli ultimi 15 anni.
L'ho visto la prima colta da studente universitario nel 2004.
Esattamente 10 anni fa, io e mia moglie stavamo vedendolo al Fox Theatre
di Detroit. Anche se il mio ultimo show è stato nel 2017, stasera Dylan
i ragazzi hanno avuto uno spettacolo molto rinfrescante.
Dylan era in abito nero con stivali bianchi, niente cappello.
Ero seduto sul balcone superiore, ma il ripido pendio dei posti a sedere
mi ha fatto sentire come se fossi seduto sopra Dylan, come guardare un
gladiatore romano al Colosseo.
Il ragazzo più giovane seduto accanto a me, Garrett, era al suo primo
spettacolo. A lui piace vedere Dylan alla chitarra per Things Have
Changed, peccato che dopo non l’abbia più usata, ha indicato la statua
dell’ Oscar vicino al pianoforte per dire che l’ha vinto con questa
canzone.
La folla era eccellente. Durante i pezzi più lenti, potevi sentire uno
spillo cadere. Non c'erano idioti ubriachi che urlavano per Bob e molto
poco conversare durante le canzoni. Durante le interpretazioni
silenziose, quasi col solo piano di Masterpiece e Lenny Bruce, la folla
era focalizzata su Dylan.
Non ricordo se le prime soffiate nell’armonica siano emerse durante It
Ain’t Me Babe o Simple Twist of Fate, ma la folla applaudiva Dylan con
allegria dopo ogni assolo.
La band ha riarrangiato molte delle canzoni più vecchie e anche le più
recenti sono state rifatte così da dare una rinfrescante sensazione.
“Highway 61” era diventta noiosa per me (dopo che l’ho sentita suonare
allo stesso modo 20 volte) ma questo nuovo arrangiamento è stato
interessante. Brani come Honest With Me, Can't Wait e Early Roman Kings
erano divertenti a diversi da molte altre esibizioni che io abbia mai
visto. I ragazzi sembravano divertirsi con il nuovo arrangiamento ed il
cambio di tempo a metà canzone.
“Tryin’ to get to heaven” ha avuto un’arrangiamento più allegro e questo
ha funzionato bene. L'arrangiamento e il testo originali sono
terrificanti. Parlando di brividi nelle ossa, il silenzio della folla e
l’esecuzione lenta di Girl From the North Country sembrava aver fatto
abbassare la temperatura nell’Arena. Potevi sentire i venti invernali
colpire forte sulle pareti. La performance è stata intrisa di emozione.
Una donna di fronte a me ha pianto apertamente durante Tryin’. Grande
concentrazione anche per Lenny Bruce e Girl From The North Country. Dopo
che Make you feel era finita, il giovane accanto a me, Garrett, si voltò
verso di me con le lacrime agli occhi e disse: “Abbiamo seppellito mia
mamma ad agosto e hanno suonato quella canzone al suo funerale. sono
così felice di averla sentita stasera, questa canzone da sola mi ha
appena reso felice".
La sicurezza era più severa di quanto avessi mai visto.
Ho sentito un bootleg di uno spettacolo di poche settimane fa. Ho
sentito i nuovo arrangiamenti e le diverse strofe. Quel bootleg è uno
dei motivi per i quali ho partecipato a questo spettacolo. Volevo vedere
il "nuovo" Dylan.
Il nuovo batterista, Matt, era rock e fantastico. Bob sembrava dare
segnali a Tony per tutto lo show. Charlie non è invecchiato un giorno
dal 2004, quando ha iniziato l’ho visto con la lineup Sexton-Campbell.
Charlie ha suonato bene per gran parte della notte, ma anche il nuovo
chitarrista, Bob Britt, ha fatto dei begli assoli.
Se hai visto Dylan un sacco di volte, apprezzerai questo tour più dei
tour più recenti. Se non hai mai visto Dylan, mescola i suoi hits con le
tracce più recenti. Grazie Dylan per essere ancora on the road e
divertirci. Possa tu rimanere per sempre giovane.
Dave Inman, Durand, MI
Giovedì 5
Dicembre 2019
New York, N.Y. - Beacon Theatre -
December 3 , 2019
1. Things Have Changed (Bob center stage
on guitar, Donnie on violin)
2. It Ain't Me, Babe (Bob on piano, Donnie on violin)
3. Highway 61 Revisited (Bob on piano, Donnie on lap steel)
4. Simple Twist Of Fate (Bob on piano then center stage on harp, Donnie
on violin)
5. Can't Wait (Bob center stage, Donnie on lap steel)
6. When I Paint My Masterpiece (Bob on piano then center stage with
harp, Donnie on violin)
7. Honest With Me (Bob on piano, Donnie on violin)
8. Tryin' To Get To Heaven (Bob on piano, Donnie on violin, Tony on
standup bass)
9. Make You Feel My Love (Bob center stage, Donnie on violin)
10. Pay In Blood (Bob center stage, Donnie on pedal steel)
11. Lenny Bruce (Bob on piano, Donnie on violin)
12. Early Roman Kings (Bob center stage, Donnie on pedal steel, Tony on
standup bass)
13. Girl From the North Country (Bob on piano, Donnie on lap steel, Bob
Britt guitar with bottleneck, Tony on standup bass)
14. Not Dark Yet (Bob center stage, Donnie on pedal steel)
15. Thunder On The Mountain (Bob on piano, Donnie on lap steel)
16. Soon After Midnight (Bob on piano, Donnie on lap steel)
-- Band introduction - Bob introduced
Jack White who was in the audience and told him to stand up
17. Gotta Serve Somebody (Bob on piano, Donnie on pedal steel)
(encore)
18. Ballad of a Thin Man (Bob center stage on guitar, Donnie on pedal
steel)
19. It Takes A Lot To Laugh, It Takes A Train To Cry (Bob on piano,
Donnie on pedal steel)
Ann Arbor, Michigan - University
of Michigan, Hill Auditorium - November 6, 2019
di Don Handy
Prima dello spettacolo due uscieri mi hanno detto che non potevo usare
il mio binocolo. Cosa? Forse Bob non vuole che la gente veda che ha le
rughe? Guardando in giro tra il pubblico prima dello spettacolo, almeno
il 90% di noi ha sentito gli effetti di questa stupidaggine. Quindi Bob,
smettila di nasconderti nell'ombra del palco e cerca di essere meno
stronzo. Arriveremo al punto che nel prossimo tour vorranno controllare
se portiamo gli occhiali e le lenti a contatto prima di entrare, e
magari nel tour successivo ci daranno la maschera copri-occhi come si fa
per dormire in aereo all'entrata che saremo costretti a indossare
durante lo spettacolo? Stiamo già pagando dei bei soldi per vederlo
esibirsi e questi divieti aggiuntivi non sono per niente divertenti. C’è
il rischio che lo show diventi una festa triste, Dylan dovrebbe
pensarci. Mi ha fatto riflettere senza distrazioni su cosa esattamente
stavo facendo lì, e il meglio che potrei dire è che non è possibile
portarsi a casa un ricordo che resterà per sempre con te.
Lo spettacolo in sé è buono, Dylan ha la voce squisita, esibendosi
appassionatamente per tutto lo spettacolo. Non è uno spettacolo frutto
di nostalgia, anche se alcune parti dello show poggiano su cose del suo
passato. Ad esempio, la prima canzone che lo vidi eseguire dal vivo fu
“When I Paint My Masterpiece” e, rivevendola oggi sembra una canzone in
qualche modo diversa, anche se in fondo è la stessa. Di simile impatto
sono state "Lenny Bruce" e "Girl from the North Country", entrambe le
avevo sentite più volte nell'81, e mi vengono in mente quei momenti,
anche se le esibizioni di oggi sono state distintamente diverse. Gran
parte del resto del set è altrettanto sorprendente e di alta qualità. Il
merito dovrebbe essere dato a Donnie Herron, per il suo lavoro col
violino e la pedal steel che crea un suono stile organo Hammond B-2 dei
primi anni 60, addolcendo la medicina come il proverbiale cucchiaio di
zucchero. Anche le canzoni che normalmente non mi piacciono suonavano
alla grande, tranne "Pay In blood”. Nel modo in cui lo immagino, Dylan è
sempre stato consapevole che sta interpretando un personaggio di nome
Bob Dylan e che in questi giorni il personaggio di Bob Dylan è quello
che rappresenta l’immagine di un vecchio bluesman. Il fatto è che Dylan
ha anche trascorso gran parte della sua carriera giocando con le
aspettative degli altri e che molte delle canzoni dei Tempest sono
luoghi comuni.
Sapevo esattamente cosa avrei scritto quando sono tornato a casa. Si
potrenne anche non essere d'accordo, ma io credo di averlo capito. Era
anche interessante vederlo vicino come un vecchio classico, una miscela
sublime di vecchio e nuovo, proprio come lo spettacolo di stasera nella
sua interezza.
Uscendo dalla porta ho comprato un programma e, fermo nel parcheggio
l'ho aperto per vedere cosa c'era scritto, una frase a grandi lettere
diceva “Dylan, il più grande artista del nostro tempo” Cristo, ho
pensato, che ego.
Don Handy
Mercoledì
4
Dicembre 2019
New York, N.Y. - Beacon Theatre -
December 2 , 2019
1. Things Have Changed (Bob center stage
on guitar, Donnie on violin)
2. It Ain't Me, Babe (Bob on piano, Donnie on violin)
3. Highway 61 Revisited (Bob on piano, Donnie on lap steel)
4. Simple Twist Of Fate (Bob on piano then center stage on harp, Donnie
on violin)
5. Can't Wait (Bob center stage, Donnie on lap steel)
6. When I Paint My Masterpiece (Bob on piano then center stage with
harp, Donnie on violin)
7. Honest With Me (Bob on piano, Donnie on violin)
8. Tryin' To Get To Heaven (Bob on piano, Donnie on violin, Tony on
standup bass)
9. Make You Feel My Love (Bob center stage, Donnie on violin)
10. Pay In Blood (Bob center stage, Donnie on pedal steel)
11. Lenny Bruce (Bob on piano, Donnie on violin)
12. Early Roman Kings (Bob center stage, Donnie on pedal steel, Tony on
standup bass)
13. Girl From the North Country (Bob on piano, Donnie on lap steel, Bob
Britt guitar with bottleneck, Tony on standup bass)
14. Not Dark Yet (Bob center stage, Donnie on pedal steel)
15. Thunder On The Mountain (Bob on piano, Donnie on lap steel)
16. Soon After Midnight (Bob on piano, Donnie on lap steel)
-- Band introduction
17. Gotta Serve Somebody (Bob on piano, Donnie on pedal steel)
(encore)
18. Ballad of a Thin Man (Bob center stage on guitar, Donnie on pedal
steel)
19. It Takes A Lot To Laugh, It Takes A Train To Cry (Bob on piano,
Donnie on pedal steel)
Non voglio fare incazzare nessuno…
Ma l’immagine di Leonard che non ha mangiato abbastanza patate per
elevarsi all’altezza di Bob mi ha strappato un sorriso beffardo.
Il Nobel, già… a proposito di altezze…
Cohen affermò che darlo a Dylan fu come mettere una targetta all’Everest
quale cima più alta.
E nella sua sottile ironia, sono sicuro, intendeva che il Nobel… le
altezze…la vetta più alta sono solo dei limiti umani che lui e Dylan
hanno sempre voluto superare con la Poesia.
Non mi interessa stabilire chi sia (stato) il più grande di tutti,
proprio perché ho sempre visto i due come faccia della stessa medaglia:
Dylan che raggiunge la Poesia attraverso una chitarra… e Leonard che
raggiunge la chitarra attraverso la Poesia.
Dylan che dice che l’unica persona che avrebbe voluto essere, se non
fosse nato Bob Dylan, sarebbe stata Leonard Cohen, seppure per un
attimo…
Del resto è stato Dylan a resuscitare Cohen da vivo, con la primissima
cover di halleluja…, credo nel 1987, prima ancora che il mondo
(attraverso John Cale e Jeff Buckley) e Cohen stesso si accorgessero di
quel capolavoro…
Così discuto spesso con gli amici sulla grandezza di John Fante e
Bukowski… similmente Bukowski, secondo una felice intuizione di Vinicio
Capossela, fu il santo che resuscitò da vivo Fante…Nominandolo come
migliore di tutti nel suo Romanzo Donne… che importa sapere chi dei due
fu il più grande se sono, in fondo, la stessa persona?
Non fu forse lo stesso Bukowski, nella prefazione di Chiedi alla
Polvere, a urlare in faccia alla donnaccia ubriaca che aveva nel letto “
Io sono Arturo Bandini!!!”???
Non so se mi spiego…Probabilmente no…Speriamo di no, Marco
Caro Marco, avere una propria opinione, seppur
diversa da quella di un altro, non vuol dire assolutamente far incazzare
qualcuno, e perchè poi qualcuno dovrebbe incazzarsi? Avere la propria
opinione è legittimo, manifestarla anche e difenderla di più ancora.
Questo non esclude di aver considerazione, stima o apprezzamento
dell'opinione di un altro. La diversità serve soprattutto per discuterci
sopra, senza farsi cattivo sangue, uno scambio amichevole di pareri pur
con le differenze in essere. Condivido la prima parte della tua mail
certamente la faccenda delle patate era una specie di boutade, significa
che personalmente amo e valuto migliore Dylan di Cohen. Ho sempre
apprezzato Cohen ed il valore delle sue poesie espresse con l'aiuto
della chitarra. Ebbi la fortuna di vederlo dal vivo nel 1970 ad Aix en
Provance esibirsi con Judy Collins che gli faceva la doppia voce.
All'epoca non sapevo chi fosse Leonard Cohen, ma siccome faceva parte
del cast del Festival Pop di Aix assieme a Johnny Winter, Deep Purple,
Colosseum, Mungo Jerry ed altri artisti di elevato calibro, lo ascoltai
con piacere e mi sorprese per la sua dolcezza, la bellezza che sgorgava
dalle sue canzoni che capivo essere poesie pur non capendone ancora il
significato. Lo studiai in seguito e l'ho apprezzato ancora di più e lo
apprezzo ancora oggi, anche se nella mia personalissima classifica al
numero uno c'e sempre Dylan, ma questo non sminuisce per niente il
valore di Leonard, la mia è solo una opinione leggermente diversa dalla
tua, niente di male, apprezzo anch'io Leonard come te ed ho letto e
condiviso con piacere la tua replica. Per quanto riguarda invece Charles
Bukowsky, non conoscendolo e non avendo letto niente di suo, ho cercato
notizie in Internet ed appena avrò occasione cercherò di leggere uno dei
sei romanzi che ha publicato. Alla prossima, live long and prosper,
Mr.Tambourine, :0)
Martedì 3
Dicembre 2019
East Lansing, Michigan - Michigan
State University, Wharton Center for the Performing Arts, Cobb Great
Hall - November 5, 2019
di Eddie Gildner
Un paio di cose veloci che non ricordo di aver visto menzionate in altre
recensioni. Sembra che Bob parli con Donnie dopo quasi ogni canzone - o
forse sta solo bevendo qualcosa da uno dei bicchieri di plastica lì
dietro davanti a Donnie. I segnali delle mani da Bob alla band sembrano
più palesi e meno sottili questa volta. La band sembra ancora essere più
o meno tenuta sotto controllo da Bob, nessuno esegue troppo a lungo un
assolo. Ogni canzone ha un nuovo arrangiamento e alcuni testi sono stati
modificati.
Avere un nuovo batterista ha rinfrescato il suono. La "carità deducibile
dalle tasse" in “Ballad of a thin man” sembrava essere una variazione
diversa rispetto alle registrazioni che ho sentito di Denver e Mankato.
Alcune delle canzoni iniziano con Bob da solo, poi entra Donnie e poi
gli altri membri che si uniscono gradualmente. Nel complesso lo show è
stato eccezionale!!!!
Eddie Gildner
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
di Josh
"Una fantastica serata con Bob, la band e i suoi fans, in una comodo
teatro da a 2400 posti.
Concordo con il sentimento generalmente espresso che Dylan sta
esibendosi ad alto livello, con passione e dedizione per la sua arte di
performer in questo in tour. Ecco un paio di prospettive e riflessioni
su cosa sia esattamente sia una performance costantemente eccellente. È
bello ascoltarlo mentre usa tutta l' intera gamma delle sue possibilità
vocali. Allo stesso modo, penso che l'intero "spettacolo" - setlist,
arrangiamenti, ritmo e tono, sia ad un livello di raffinatezza ed
efficacia che non ha eguali nei passati 6-7 anni di esibizioni per i
concerti di Dylan. Il ritmo e l'umore del set è sfumato e riflessivo. È
molto più sofisticato di "suoneremo un blues veloce, poi una ballata,
poi un altro blues". Le canzoni si connettono l’una con l’altra creando
un filo narrativo attraverso i suoni, le parole e gli anni. Forse
nessuna grande sorpresa nella set list, ma lui è riflessivo, potente ed
efficace.
Concordo con molti altri recensori che Lenny Bruce, Girl From The North
Country e Masterpiece sono tra i punti salienti della serata. Simple
Twist era molto dolce, Ballad era severa e pungente come sempre.
Meravigliosa vetrina della gamma e dell'ampiezza delle opere di Dylan.
Bob sembra avere la sua bella età. Sono grato di aver condiviso il
pianeta con lui, ho avuto tutte le incredibili opportunità di assistere
alla sua arte nel corso degli anni, cibo per la mente.
Josh
Nel 2012 Leonard & Bob, a
braccetto, pubblicano gli splendidi Old Ideals e Tempest…
Poi Bob si arresta… e il vecchio Leonard, al
fotofinish piazza Popular Problems nel 2014, You Want It Darker nel
2016…
Ma Leonard si prende il lusso di morire… ora, penso, Bob può recuperare…
E invece… è ancora Leonard che, dall’Olimpo della
Canzone d’Autore, piazza l’incredibile Thanks for the Dance, 2019.
E noi, a quasi 8 anni dall’ultimo disco di inediti di Dylan (un caso
unico nella discografia di Bob questo “silenzio” ad oltranza) siamo
ancora qui a elucubrare sui significati reconditi delle sue vecchie
perle, cercando collegamenti fra le canzoni che ormai non scrive più…
Marco
Caro Marco, credo che fare un paragone
o un parallelo fra il lavoro di Bob e quello di Leonard serva a poco,
Leonard Cohen, con tutta la sua bellezza non ha mangiato abbastanza
patate per elevarsi all'altezza di Dylan, almeno io la penso così, nel
senso che mi interessa poco quello che fanno gli altri artisti. Io mi
concentro su Bob e penso che alla bella età di quasi 80 anni Bob abbia
dato così tanto a tutti noi che non sia più davvero necessario un nuovo
disco di inediti, certo, se poi in futuro arriverà, lo accoglieremo a
braccia aperte, se invece non verrà non staremo a piangerci sopra. Bob
attualmente si sta dedicando totalmente alle esibizioni dal vivo,
cercando di reinventarsi per quello che l'età e la situazione fisica e
vocale gli permettono. E questo è grande da parte sua, sta a noi saper
non pretendere l'impossibile da lui!!! Quindi prendiamo quello che ci
sta dando con gioia, in fondo, piaccia o meno, con le ultime uscite
delle Bootleg Series ci ha mostrato un lato di se più umano, di quello
che lavora duro per migliorare la sua arte, di un uomo che prova e
riprova per migliorare se stesso e le sue canzoni. Non per niente è
stato premiato col Premio Nobel!!! Alla prossima, live long and prosper,
Mr.Tambourine, :o)
Lunedì 2
Dicembre 2019
Talkin'
10803 - miscio.tux
Caro Mr. Tambourine,
è una vera soddisfazione poter dare dell’erudito a Sir Eglamore. Nel suo
intervento però pecca di troppa “misura”: quando si tratta di Dylan
bisogna sempre ricordare la regola un tempo enunciata da Santo Pettinato
e da te instancabilmente praticata, cioè procedere sempre per addizione
piuttosto che per sottrazione. Per parlare a ragion veduta dobbiamo
almeno conoscere i testi, per cui:
“Cecilia” -
https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?lang=it&id=38960
“The Maid Freed From The Gallows” -
https://terreceltiche.altervista.org/gallows-pole/
“Anathea” e “Seven Curses” -
https://terreceltiche.altervista.org/gallows-pole-seven-courses/
Nella prima Cecilia vuole salvare il marito e subisce il ricatto
sessuale del capitano, a cui anche il marito la spinge. Nella seconda
troviamo il “climax della famiglia” (Portelli), la rassegna dei
congiunti che preferiscono tenersi l’oro e mandare la figlia sulla
forca, ma la ragazza è alla fine salvata dall’innamorato. In “Anathea”
la protagonista si concede, invano, contro il volere del fratello, al
giudice per salvarlo. Questa sommaria tabellina, compilata questa sera
col mal di testa, sembra (purtroppo) confermare la tesi del nostro
insopportabile signorotto, che cioè Seven Curses abbia pochi legami con
“The Maid..”.
Nonostante la canzone di Dylan sia considerata minore, è piuttosto
frequentata dai commentatori. Clinton Heylin, ad esempio, in “Revolution
in the Air: The Songs of Bob Dylan 1957-1973”, cita un’e-mail del 1996
di Judy Collins, in cui l’artista conferma che " Seven Curses è
correlata ad Anathea. Ma ci sono antichi temi, comuni a tutto il mondo,
drammi vecchi di secoli che sono elaborati nel processo creativo da
artista ad artista… Vedo che quello che Dylan ha sempre fatto è
connetterli col suo interno, sotterraneo fiume inconscio". Inoltre, nota
Heylin, lo stesso titolo, “Sette Maledizioni” è indicativo del fatto,
che mentre in Anathea ricorre il numero 13, con cui si maledice il
giudice crudele (“Thirteen years may he lie bleeding...”), Dylan ha in
mente anche qualcos’altro, conosce il potere simbolico che il numero
sette ha nel folklore Anglo-Americano e si riferisce anche a “The Cruel
Mother”(1). L’osservazione più interessante è forse però quella di
Alessandro Portelli (2); Dylan è il solo, se si scorrono tutti i testi
di queste canzoni, a usare nella sua l’aggettivo “old”. Il padre, che
ruba il cavallo è “Old Reilly”, il vecchio Reilly, mentre il crudele
giudice ha “old eyes” (“Quando il giudice vide la figlia di Reilly, i
suoi vecchi occhi strabuzzarono”). Come si vede Dylan non ha intenzione
di rifare una Anathea #2, ma rispetto a tutti gli altri autori si
dimostra come al solito il più sensibile alle istanze nascostre nella
tradizione folk. Le interroga con lo spirito dell’epoca, e in un momento
storico in cui il nuovo avrebbe dovuto stravincere spazzando via tutte
le vecchie atrocità, non se ne dimostra troppo sicuro, facendo risuonare
la tipica ambiguità delle vecchie ballate. Gli Zeppelin, commenta
Portelli, mostrano con la loro versione che “non ci sono né padre né
madre, ma solo fratello e sorella: nella controcultura giovanile rock le
vecchie generazioni sono irrilevanti e spariscono del tutto, e fra
quelle nuove non esiste conflitto ma solidarietà.” Dylan, mi permetto di
dire io, è piuttosto dubbioso su questi fatti, perché se davanti si
trova il “vecchio” giudice corrotto e libidinoso, sembra pensare che ci
sarà un motivo se è riuscito a durare tanto da diventare vecchio.
Ciao, Miscio.
Carissimno e sempre vile Miscio, credo di
poter, o dover, condividere le tue osservazioni sulle canzoni citate dal
Nobile Sir Eglamore. Non è la prima volta che Dylan prende ispirazione
da una vecchissima ballata (come nel caso di A Hard Rain's Gonna la cui
melodia fu presa paro paro da "Lord Randal", Child Ballads nº 12).
"Cecilia" è una delle canzoni più conosciute e più diffuse della musica
popolare italiana. Senza alcun riferimento a nessuna maledizione,
racconta una storia non molto diversa da quella di "Feher Anna" e "Seven
Curses". Il marito di Cecilia è stato condannato all'impiccagione e
chiede al capitano come è possibile risparmiargli la vita. Il capitano
promette di salvare il marito se Cecilia dormirà con lui, ma al mattino
Cecilia vede dalla finestra che il suo uomo è stato impiccato.
Possiamo dire che nel caso di queste antichissime ballate tradizionali,
all'epoca dei menestrelli girovaghi e trovatori, ognuna di esse veniva
acquisita per conoscenza diretta, un girovago la sentiva suonare e
cantare da un'altro, la imparava, se ne aveva voglia e capacità
modificava le parole per metterci un pò del suo, poi nel paese
successivo la cantava nella sua versione, e via di questo passo. Per
questo ci sono centinaia di canzoni che se assomigliano tutte e trattano
a grandi linee dello stesso argomento a parte alcune piccole varianti.
"The Maid Freed from
the Gallows" è uno dei tanti titoli di una canzone popolare secolare su
una fanciulla condannata che chiede a qualcuno di comprarle la libertà
dal carnefice. Nella collezione di ballate compilata da Francis James
Child alla fine del XIX secolo, è indicizzata come Child Ballad numero
95; 11 varianti, alcune frammentarie, sono indicizzate da 95A a 95K. Nel
Roud Folk Song Index è il numero 144. La ballata esiste in una serie di
varianti folkloristiche, provenienti da molti paesi diversi, ed è stata
rifatta in una varietà di formati. Ad esempio, fu registrata nel 1939
come "The Gallis Pole" dal cantante folk Huddie "Lead Belly" Ledbetter,
e nel 1970 come "Gallows Pole" dal gruppo rock inglese Led Zeppelin,
sull' album Led Zeppelin III.
La canzone è anche conosciuta come "The Prickly Bush", (variante di The
Briery Bush") un titolo derivato dal ritornello spesso usato che lamenta
la situazione della fanciulla destinata ad essere impigliata in un
cespuglio di rovi che le pungono il cuore. Nelle versioni che portano
questo tema, il ritornello tipico può aggiungere:
O il cespuglio spinoso, il cespuglio spinoso,
Mi ha fatto male al cuore;
Se mai esco dal cespuglio spinoso,
Non entrerò più.
In alcune versioni, il protagonista è un maschio. Questa tipologia
sembra essere più diffusa negli Stati Uniti dove l'impiccagione delle
donne era rara.
La versione più estesa non è affatto una canzone, ma una fiaba
intitolata "The Golden Ball", raccolta da Joseph Jacobs in More English
Fairy Tales. La storia si concentra sulle gesta del fidanzato che deve
recuperare una palla d'oro per salvare il suo amore dal cappio. Altre
fiabe in lingua inglese, che raccontano la storia in modo più completo,
raccontano sempre qualche variante dell'impiccagione dell'eroina per
aver perso un oggetto d'oro.
Non si sa con precisione dove abbia avuto otigine la canzone,
esistendone almeno una cinquantina di versioni (Finlandese, dove è ben
noto come "Lunastettava neito". È intitolata "Den Bortsålda" in Svezia,
"Die Losgekaufte" in Germania. Una versione lituana ha la cameriera che
chiede ai parenti di riscattarla con i loro migliori animali o cose
(corona, casa, corona, anello, spada, ecc.). La fanciulla maledice i
suoi parenti che si rifiutano di rinunciare alle loro proprietà e
benedice il suo fidanzato, che la riscatta.
In una versione ungherese chiamata "Feher Anna", raccolta da Béla Bartók
nel suo studio La canzone popolare ungherese, il fratello di Anna László
viene imprigionato per aver rubato cavalli. Anna dorme con il giudice
Horváth per liberarlo ma non riesce a salvargli la vita. Quindi rigonfia
il giudice con 13 maledizioni. La canzone si trova anche in Northern
Sami, intitolata Nieida Kajon sis, che racconta una storia che ricorda
fortemente la versione lituana. La cameriera chiede ai suoi parenti
(padre, madre, fratello, sorella e zio) di riscattarla con i loro
migliori beni o animali (cavallo, mucca, spada, corona e nave).
Francis James Child trovò la versione inglese "difettosa e distorta", in
quanto, nella maggior parte dei casi, la logica narrativa era andata
perduta e rimaneva solo la sequenza del riscatto. Numerose varianti
europee spiegano il motivo del riscatto: l'eroina è stata catturata dai
pirati. Dei testi che stampa, uno (95F) era "degenerato" in un gioco per
bambini, mentre altri erano sopravvissuti come parte di una favola
inglese settentrionale, The Golden Ball (o Key). Child descrive
ulteriori esempi delle Isole Faroer, dell'Islanda, della Russia e della
Slovenia, molte delle quali raffigurano un uomo che viene riscattato da
una donna.
Il tema di ritardare la propria esecuzione in attesa del salvataggio da
parte di parenti appare con una struttura simile nella fiaba classica
del 1697 "Barbanera" di Charles Perrault (tradotto in inglese nel 1729).
Nella canzone di Bob Dylan "Seven Curses", non è la fanciulla che deve
essere impiccata, ma suo padre, per aver rubato uno stallone. La donna
si offre di acquistare la libertà di suo padre dal giudice, che
risponde: "L'oro non libererà mai tuo padre / il prezzo mio caro sei tu,
invece". La fanciulla paga il prezzo terribile del giudice ma si sveglia
la mattina dopo per scoprire che suo padre è stato impiccato, comunque.
Come si può capire
tantissime cose possono avere avuto una medesima origine che volta per
volta viene modificata nella narrazione a seconda del luogo o delle
usanze locali, ma questa è una cosa che ancora oggi, specialmente nel
blues, si usa fare comunemente. Esempio ne è "Early Roman Kings", ma
questo non vuol dire che Dylan l'abbia plagiata, ha solo preso lo spunto
e ne ha fatto una sua versione con il testo riscritto da lui. Lodevole
lo spunto dato dal prode Sir Eglamore, ed altrettanto le osservazioni
del miserabile Miscio, ma così è la vita, che accomuna ed avvicina
persone di così diverse estradizioni, forse "A Simple Twist Of Fate"
come direbbe Bob! Alla prossima, live long and prosper, Mr.Tambourine,
:o)
New York, N.Y. - Beacon Theatre -
November 30, 2019
1. Things Have Changed (Bob center stage
on guitar, Donnie on violin)
2. It Ain't Me, Babe (Bob on piano, Donnie on violin)
3. Highway 61 Revisited (Bob on piano, Donnie on lap steel)
4. Simple Twist Of Fate (Bob on piano then center stage on harp, Donnie
on violin)
5. Can't Wait (Bob center stage, Donnie on lap steel)
6. When I Paint My Masterpiece (Bob on piano then center stage with
harp, Donnie on violin)
7. Honest With Me (Bob on piano, Donnie on violin)
8. Tryin' To Get To Heaven (Bob on piano, Donnie on violin, Tony on
standup bass)
9. Make You Feel My Love (Bob center stage, Donnie on violin)
10. Pay In Blood (Bob center stage, Donnie on pedal steel)
11. Lenny Bruce (Bob on piano, Donnie on violin)
12. Early Roman Kings (Bob center stage, Donnie on pedal steel, Tony on
standup bass)
13. Girl From the North Country (Bob on piano, Donnie on lap steel, Bob
Britt guitar with bottleneck, Tony on standup bass)
14. Not Dark Yet (Bob center stage, Donnie on pedal steel)
15. Thunder On The Mountain (Bob on piano, Donnie on lap steel)
16. Soon After Midnight (Bob on piano, Donnie on lap steel)
-- Band introduction
17. Gotta Serve Somebody (Bob on piano, Donnie on pedal steel)
(encore)
18. Ballad of a Thin Man (Bob center stage on guitar, Donnie on pedal
steel)
19. It Takes A Lot To Laugh, It Takes A Train To Cry (Bob on piano,
Donnie on pedal steel)
Dischi: At Budokan, Bob Dylan sbarca
in Giappone
clicca qui
Domenica 1
Dicembre 2019
New York, N.Y. - Beacon Theatre -
November 29, 2019
1. Things Have Changed (Bob center stage
on guitar, Donnie on violin)
2. It Ain't Me, Babe (Bob on piano, Donnie on violin)
3. Highway 61 Revisited (Bob on piano, Donnie on lap steel)
4. Simple Twist Of Fate (Bob on piano then center stage on harp, Donnie
on violin)
5. Can't Wait (Bob center stage, Donnie on lap steel)
6. When I Paint My Masterpiece (Bob on piano then center stage with
harp, Donnie on violin)
7. Honest With Me (Bob on piano, Donnie on violin)
8. Tryin' To Get To Heaven (Bob on piano, Donnie on violin, Tony on
standup bass)
9. Make You Feel My Love (Bob center stage, Donnie on violin)
10. Pay In Blood (Bob center stage, Donnie on pedal steel)
11. Lenny Bruce (Bob on piano, Donnie on violin)
12. Early Roman Kings (Bob center stage, Donnie on pedal steel, Tony on
standup bass)
13. Girl From the North Country (Bob on piano, Donnie on lap steel, Bob
Britt guitar with bottleneck, Tony on standup bass)
14. Not Dark Yet (Bob center stage, Donnie on pedal steel)
15. Thunder On The Mountain (Bob on piano, Donnie on lap steel)
16. Soon After Midnight (Bob on piano, Donnie on lap steel)
-- Band introduction
17. Gotta Serve Somebody (Bob on piano, Donnie on pedal steel)
(encore)
18. Ballad of a Thin Man (Bob center stage on guitar, Donnie on pedal
steel)
19. It Takes A Lot To Laugh, It Takes A Train To Cry (Bob on piano,
Donnie on pedal steel)
Columbus, Ohio - Ohio State
University, Wexner Center for the Arts, Mershon Auditorium - November 4,
2019
di Drew Jordan
Il mio primo spettacolo fu il giorno 2 Novembre a Dayton, Ohio,
nell’Hara Arena. Avevo 17 anni allora e stasera, all'età di 34 anni, ho
visto quello che sento essere uno dei miei spettacoli di Bob preferiti.
È stato davvero così bello o la mia percezione è cambiata? Ho sempre
sperato di sentire “Not Dark Yet” e finalmente sono riuscito a sentirla
stasera. Quella canzone significa tutto per me e non mi ha deluso. Sono
un grande fan di Bob, ma posso ammettere anche il declino degli
spettacoli. In realtà ho saltato l'ultimo spettacolo dell'Ohio perché
non mi importava di ascoltare le cover. Ma stasera ero in prima fila per
quello che sentivo come una specie di evento magico.
Non sono sicuro se farà un’ altro tour o altri tour, e non sono sicuro
di come sia la sua salute, ma ho la strana sensazione che questa sarà la
mia ultima volta di vederlo.
Era la stessa scaletta che stavano suonando, che è in assoluto la
setlist perfetta. Sembrava che ogni canzone fosse stata scelta per un
motivo. Lenny Bruce e Make You Feel My Love si sono distinte.
Masterpiece mi ha fatto venire una lacrima agli occhi. Come ho già
detto, Not Dark Yet è una canzone speciale per me e l’arrangiamento
sembrava ancora più drammatico della registrazione originale e l'ho
adorata. Ma il momento clou per me è stato Girl From the North Country.
Ha portato sentimenti di mortalità, tristezza e speranza allo stesso
tempo. È stata bellissima. Adoro Bob Dylan e la sua musica ha
significato molto per me nella mia vita. Quando è salito sul palco il
mio primo pensiero è stato che sembra così fragile e vecchio, ma il suo
comportamento mi ha detto che ne ha ancora per molti altri concerti.
Spettacolo incredibile, ed è stato un viaggio fantastico. Grazie a Dylan
e alla band, mi hanno lasciato tanti bei ricordi. Salute e felicità a
tutti in questo tour.
Drew Jordan
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
di Laurette Maillet
Columbus Ohio. Sono arrivata in tarda mattinata, stanca dopo una notte
su di un autobus Greyhound e affamata. Faccio una passeggiata
direttamente verso il Mershon Auditorium e mi fermo per far colazione in
un bel caffè. Questa è una città universitaria. I giovani in giro vanno
e vengono da e verso grandi edifici. Trascorro un'ora a caricare la
batteria del mio telefonino in uno di quegli edifici. Non vedo l'ora di
vedere Bob e la band. Mi chiedo se i manichini non siano troppo stanchi
per il viaggio. Bobby e la band dovrebbero stare bene. Sono abituati
alla vita on the road. Soundcheck come al solito e Security come al
solito.
Comincia a piovere ma questo non fermerà il mio buon spirito.
L'Auditorium è piccolo, circa 2000 posti. Naturalmente dovrebbe essere
esaurito ma i biglietti sono ancora disponibili. La folla si riunisce
fuori sotto la pioggia e al riparo nella venue. Questa non è gente del
Campus. Persone maggiori di me; anni '60 / '70. Sezione A fila 4 posto
3. A sinistra del palco. Buon posto. Io sono pronta per la scaletta che
conosco a memoria. Mi aspettavo "Beyond..." ma no, le prime note sono
"THC". Sto sognando? Bob è vestito con un abito che ho già visto prima:
nero con un ricamo rosso lampeggiante, camicia a pois e scarpe nere
lucide (non stivali). I suoi capelli sono morbidi. Nessun cappello.
Sembra stanco. Primo brano alla chitarra. Ma il suono è ... cattivo. Il
basso è troppo forte. La voce di Bob è ovattata. Migliorerà nei brani
sucessivii, in particolare “Make You Feel” o “Girl From”, ma nelle
canzoni rock il basso è troppo forte. Peccato perchè Bob doveva
sforzarsi per sentirsi. "Pay in blood" è forte, con un buon assolo di
Bob Britt, ma Bob ha cambiato una strofa? "Make you feel my love" è uno
dei momenti salienti di stasera. Presto attenzione a “Not Dark Yet” e
sento una fitta di tristezza. La faccia di Bobby sembra vecchia e
nell’insieme sembra fatichi a muoversi, si piega più che ballare. Non lo
vedo sorridere, nemmeno a Donnie! Tutto il suo potere sta esprimendo le
sue canzoni vocalmente. Due canzoni saranno metà al piano e metà al
centro del palco con l’armonica, "Masterpiece" e "Simple Twist". Ottimo
lavoro con l’armonica. Bravo! Il pubblico è educato e non ha esagerato
con l’entusiasmo. Ero felice di essere a Columbus. E’ stata una bella
giornata e un'ottima serata. Inchino e via verso i tour-bus. Buona notte
Bobby.