Set list: Lyon, France -
Halle Tony Garnier - June 20, 2010
1. Leopard-Skin Pill-Box Hat
2. It's All Over Now, Baby Blue
3. I'll Be Your Baby Tonight
4. Just Like A Woman
5. High Water (For Charley Patton)
6. Simple Twist Of Fate
7. The Levee's Gonna Break
8. Blind Willie McTell
9. Cold Irons Bound
10. Tryin' To Get To Heaven
11. Highway 61 Revisited
12. Ain't Talkin'
13. Thunder On The Mountain
14. Ballad Of A Thin Man
(encore)
15. Like A Rolling Stone
16. Blowin' In The Wind
A Parma c’ero anch’io, e ritengo che tutto quello che si è detto sulla
disorganizzazione debba essere visto sotto tutti gli
aspetti, non solo quello della solita protesta “all’italiana”. Ho
sessant’anni, mi sono sciroppato quattro ore di macchina (altrettante
al ritorno) per partecipare ancora una volta al concerto e, nonostante in
possesso di un biglietto acquistato da mesi, mi sono messo davanti al
cancello di entrata alle due di pomeriggio.
Alcuni di quelli che non avevano il biglietto devono
sapere che, in questi casi, le cose funzionano in una certa maniera. Non si
tratta di andare a farsi vedere o a dire solo “Sai, ieri sono andato a
sentire quello lì… sì, Dylan”; bisogna guardare ogni giorno in internet
quando inizia la prevendita, farsi la coda, attendere trepidamente
l’apertura dei cancelli per fare la corsa anche se hai il posto prenotato:
anche questo è il pathos di questi concerti. Cara signora imbellettata,
abbronzata, in abiti da pomeriggio (non so come si dica in parmense, diciamo
fighetta) che “Ma io devo andare a mangiare prima di ritornare a sentire il
concerto”; il politico (così si è presentato al poliziotto) che “So che per
legge deve esserci una certa percentuale di biglietti disponibili al
botteghino”; all’altra signora che “E’ un messaggio ingannevole quel
cartello che cita -Apertura biglietteria alle 19.30- : bisogna scrivere
-Sportello per il ritiro dei biglietti prenotati-“; e anche quello che si
presenta e dice "Forse ci sono dieci solo dieci biglietti, vediamo cosa si
può fare"; …se sapete che da tempo il concerto è sold out non potete
permettervi di pensare di avere comunque e sempre il diritto di fare quello
che volete. D’altra parte si è anche verificato il caso che ci fossero
biglietti doppi, emessi dall’organizzazione e da TicketOne (ovviamente
quelli che avevano i primi hanno ottenuto il “diritto” di rimanere seduti).
Ed è anche chiaro che “la giunta (quasi al completo nelle prime file)” (così
cita La Gazzetta di Parma) sicuramente non ha speso settanta euro per stare
in prima fila e non ha il diritto di starsene tranquillamente ad “apparire”.
Quindi… ragazzine adolescenti, vecchiotti con la pancetta,
giovani esagitati, gli irriducibili che si fanno tutto il tour (come fanno
poi questi: non devono centellinarsi le ferie per farsi almeno una serata?
), comunque… forti delle decennali esperienze di partecipazione a questi
concerti, ci siamo tenuti strategicamente in posizione e alla prima nota
dello stacco iniziale di presentazione del concerto ci siamo fiondati in
prima fila, in piedi, stretti, nonostante il posto seduto prenotato e pagato
profumatamente, e ci siamo goduti un Dylan vivo e vegeto. Gigionesco,
ispirato, vecchio e giovane allo stesso momento… ti lascia sempre qualcosa
dentro, anche se lo hai ascoltato migliaia di volte, anche se lo hai visto
decine di volte (soprattutto da così vicino).
Bob Dylan – Parco Ducale, Parma 18 giugno 2010
clicca qui
Carissimi di Maggiesfarm!
Vi mando il link della mia recensione del concerto di Bob in quel di
Parma... vi prego, se possibile, di inserire il link e non il testo...
Grazie e W Bob! Paolo
Non ho resistito, l'ho comprata per mio figlio (sono diventato papà da un
paio di mesi, alla mia rispettabile età :-)
A parte questo, periodo un po' scarso di entusiasmi dylaniani, visto, che da
YouTube è sparito quasi tutto, e
visto che Together Through Life non mi è piaciuto. Non mi è sembrato
terribile come dicevano, ma è davvero poca cosa.
Temo che ormai Dylan sia irrimediabilmente sul viale del tramonto.
Non vado più a vederlo in concerto. Le ultime cose viste in video mi sono
sembrate quasi
imbarazzanti. Ho troppa paura di restare deluso, e di rovinarmi il ricordo
degli ultimi concerti, ormai sei o sette
anni fa, col Nostro ancora "in palla".
Sono contento, comunque, di avere chiuso Caravan con la sua citazione (a
proposito, grazie per la segnalazione).
Salutoni e buon tutto
Michele Medda
Ciao Michele,
no, non conoscevo questo capo di abbigliamento dylaniano (la sorta di
canotta per neonati
con la scritta "Time I Need A-Changin" ed una classica foto di Dylan
con occhiali scuri metà anni sessanta, foto sopra).
A me Together through life invece è piaciuto anche se non a livello di
Modern Times e del precedente "Love and theft" che per me resta il
migliore degli ultimi tre album di inediti.
Complimenti ancora per la tua serie a fumetti "Caravan" che ho trovato molto
bella e non solo per
i rimandi dylaniani ovviamente... Consiglio a chi ancora non l'ha letta
di recuperarla ora che si è conclusa (12 numeri, Sergio Bonelli Editore).
Ciao
Michele "Napoleon in rags"
ps: auguroni per la neo paternità! Mi raccomando comincia a far ascoltare
Bob da subito al pargolo, meglio iniziare da subito :o)
a
Domenica 20 Giugno 2010
Set list: Dornbirn, Austria -
Messehalle - June 19, 2010
1. Leopard-Skin Pill-Box Hat (Bob on keyboard)
2. Don't Think Twice, It's All Right (Bob on guitar)
3. Just Like Tom Thumb's Blues (Bob on guitar)
4. Just Like A Woman (Bob on keyboard)
5. High Water (For Charley Patton) (Bob center stage on harp, Donnie on
banjo)
6. Desolation Row (Bob on keyboard)
7. Ballad Of Hollis Brown (Bob center stage on harp)
8. The Lonesome Death Of Hattie Carroll (Bob on keyboard)
9. Honest With Me (Bob on keyboard)
10. If You Ever Go To Houston (Bob on guitar)
11. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
12. Workingman's Blues #2 (Bob on keyboard)
13. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
14. Ballad Of A Thin Man (Bob center stage on harp)
(encore)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
16. Forever Young (Bob on keyboard then center stage on harp)
Set list: Parma, Italy -
Parco Ducale - June 18, 2010
1. Rainy Day Women #12 & 35 (Bob on keyboard then center stage on harp)
2. It Ain't Me, Babe (Bob on guitar)
3. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again
(Bob on guitar)
4. Just Like A Woman (Bob on keyboard then center stage on harp)
5. Beyond Here Lies Nothin' (Bob on guitar, Donnie on trumpet)
6. Tangled Up In Blue (Bob on guitar)
7. Honest With Me (Bob on keyboard)
8. Love Sick (Bob on keyboard, Donnie on electric mandolin)
9. Cold Irons Bound (Bob center stage on harp)
10. I Feel A Change Comin' On (Bob on keyboard)
11. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
12. Spirit On The Water (Bob on keyboard)
13. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
14. Ballad Of A Thin Man (Bob center stage on harp)
(encore)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
16. All Along The Watchtower (Bob on guitar)
Review: Parma, Italy - Parco Ducale - June 18, 2010
by Stefano C.
Scrivo dallo Starhotels di Parma, reduce dalla serata in "casa" Dylan per
circa due ore. Intanto punteggio negativo per gli organizzatori D'Alessandro
e Galli. Loro sanno benissimo che in un concerto rock ci si alza in piedi
soprattutto nelle prime file, e cosi e' stato anche questa volta. Dalla fila 3
posto 7 settore 1 blocco B ho dovuto vedere l'intero concerto in piedi sulla
poltroncina di plastica, quando avevo pagato il biglietto per starmene
seduto. Anche se a pensarci ora non è andato male, avevo da sopra un visuale
eccellente con Dylan di fronte a me.
Detto cio' Dylan e' stato grande, in forma energica come non mai. Per energia
posso equiparare questa carica musicale e performance con i concerti fatti
in europa nel 2000, se qualcuno è stato ad Anzio ricorderà.
Ma questa volta c'è qualche cosa in più che vale la pena di andarlo a
vedere ancora e di continuo.
La novità è che durante le songs in cui si posiziona al centro del palco
Bob, mi viene in mente Ballad of a Thin man, inizia a muovere le mani dando
alla song un significato in più'. E' come se alle songs Dylan cosi facendo le
riveste di un aspetto quasi teatrale, ma anche, è portato a fare espressioni
che prima non faceva.
E' come se le interpreta.
E' difficile da spiegare, si deve vedere.
Altra cosa, è che Bob, è stato poco dietro le tastiere, la maggior parte
stava al centro del palco, o con chitarra elettrica, o senza con l'armonica.
La voce pur nella sua cadenza da "tracheite cronica" è stata a dispetto
delle altre volte in gran forma, anche se durante Love Sick ho avvertito
qualche stecca nello "youuuuu" finale.
Per il resto, per questo tipo di show che porta avanti andrei a vederlo tutte
le sere, perchè è in gran forma.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
La "vergogna di Parma"
sono 30 anni che seguo Bob Dylan ai concerti in italia
ed Europa, ma ciò che è accaduto a Parma il 18 giugno è incredibile e
vergognoso. Alle 19,30 la fantomatica biglietteria non è mai stata aperta, i
biglietti sono stati venduti al mercato nero, i responsabili
dell'organizzazione non hanno comunicato l'esaurimento degli stessi, però
strani individui entravano al di là dei cancelli, poi uscivano e li
rivendevano a 150 o addirittura a 200 euro!!!!! Noi spettatori che avremmo
dovuto acquistare il biglietto in loco siamo stati trattati come
delinquenti, infatti alle prime lecite proteste per la totale mancanza di
correttezza, sono state schierate le forze dell'ordine che, minacciandoci
hanno impedito il nostro giusto reclamo in quanto per legge una quota di
biglietti deve essere venduta presso il luogo dell'evento, in alternativa
deve esserne comunicata per tempo l'impossibilita'. CHE DESOLAZIONE!!!!!!!
Review: Padova, Italy - Palafabris - June 15, 2010
by Rocky 68
Ciao a tutti,
Bob Dylan è in forma strepitosa!! Non riesco ancora a credere a quello che
ho visto, il concerto di Padova, credo il mio 30°, è stato veramente
emozionante. Che dire, un Bob teatrale e sciamanico, ha preso in mano le
redini sin dall'inizio con Leopard, e via via ha snocciolato le sue canzoni,
tra l'altro mi è piaciuta moltissimo la resa di Tanglep up in blue, non
avevo mai sentito questa
versione, a me è sembrata completamente nuova e rivisto il giro finale della
strofa, veramente azzeccata.
Ma piu di tutto io, come sempre, guardavo l'uomo, il personaggio, con la sua
forza ed energia a stare su un palco, tra tastiera e chitarra, tra un
allargare le braccia al centro del palco quasi recitando come nella vecchia
RTR!! Spettacolare!
Garnier seduto sullo sgabello dava un tono di familiarità come se fossero
tra di loro a suonare, Herron poi è un bel tipo, sorrideva sempre e dava una
bella carica, ogni tanto ammiccava a Sexton e più in generale il feeling era
di allegria, il piacere di suonare e divertirsi.
La voce di Bob l' ho sentita carica, centrata ed anche il roco e il sangue
che sputa avevano un senso l'altra sera, tutto tornava.
L'highlight è stata per me Workingman blues, davvero ispirata, e anche
Ballad of a thin man.
Ho fatto bene a saltare l'anno scorso, sono tornato quest'anno più carico e
con piu voglia di vederlo e sono stato ripagato
Ad un certo punto mi stava venendo da piangere, non per una canzone in
particolare, ma perchè pensavo a quest' uomo che con le sue canzoni mi ha
accompagnato in tutti questi miei anni, pensavo al fatto che è ancora qui,
ancora con cosi tanta forza ed energia e voglia di vivere.
Dico a tutti, andate a vederlo se potete, quest' anno merita davvero e non
credo di esagerare.
Uun abbraccio a tutti, stay in line stay in step
Foto: Bob Dylan a Padova - di Paolo Brillo
clicca qui
Ciao , ho pubblicato alcune foto del concerto di Padova nella mia flickr
webgalerie.
Paolo
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Bob Dylan live @ PalaFabris, Padova, Italy 15/06/2010
Leopard-Skin Pill-Box Hat - Live @ PalaFabris, Padova,
Italy
Like a rolling stone - Live @ PalaFabris, Padova, Italy
Padova 15.06.10 Bob Dylan
Bob Dylan a Padova "It's All Over Now, Baby Blue"
a
Giovedi 17 Giugno 2010
Set list: Viareggio, Italy -
Cittadella del Carnevale - June 16, 2010
1. Rainy Day Women #12 & 35 (Bob on keyboard then guitar)
2. Señor (Tales Of Yankee Power) (Bob on guitar)
3. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again (Bob on guitar)
4. Just Like A Woman (Bob on keyboard and harp)
5. Rollin' And Tumblin' (Bob on keyboard, Donnie on electric mandolin)
6. Shelter From The Storm (Bob on keyboard and harp)
7. Honest With Me (Bob on keyboard)
8. Man In The Long Black Coat (Bob on guitar)
9. High Water (Bob center stage on harp, Donnie on banjo)
10. Desolation Row (Bob on keyboard, Donnie on electric mandolin)
11. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
12. Not Dark Yet (Bob center stage on harp)
13. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
14. Ballad Of A Thin Man (Bob center stage on harp)
(encore)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
16. Blowin' In The Wind (Bob on keyboard and harp, Donnie on violin)
Reviews: Padova, Italy -
Palafabris - June 15, 2010
Padua 2010 ... a meteor absent.
Sometimes there was almost a feeling of attending a concert by Bob Dylan, an
experience that many humans tried on this planet for half a century. Then we
found a man with an historic anchorage of the past, and it was really
exciting. I'ts All Over Now, Baby Blue, Tangled Up in Blue, Masters of War,
Workingman blues # 2, for me, were the songs during which I received that
kind of connection. All the energy he put into Highway 61 and All along the
watchtower, we have implemented with enthusiasm. The dramatic beginning of
Ballad Of A Thin Man, the piece that marks this tour in 2010, broke the
levees of the crowd, which was poured under the stage. By Jolene you dance
like a dream, slowly, sinuously ...For the rest El hombre, whose shadow is
often projected on the background - the shadow of Bob Dylan! - He seems to
be light-years so far away. It leave this vicar performer, old-fashioned, a
little ridiculous in his jacket (I would say it is time to return to a
casual dressing). A meteor absent ... Finally blessing, as a Pope in exile
or a metaphysical king: ladies and gentleman ... Bob Dylan!
Gypsy Flag
Padova 2010... una meteora assente. A volte si è avuta
quasi la sensazione di assistere a un concerto di Bob Dylan, esperienza che
molti umani hanno fatto su questo pianeta ormai da mezzo secolo. Si è
ritrovato allora l'ancoraggio storico con un uomo d'altri tempi, ed è stato
davvero elettrizzante. I'ts all over now, baby blue, Tangled up in blue,
Masters of war, Workingman blues # 2, sono stati per me i brani durante i
quali ho percepito quel genere di collegamento. Tutta l'energia messa in
Highway 61 e in All along the watchtower, l'abbiamo recepita con entusiasmo.
L'inizio drammatico di Ballad of a thin man, il pezzo che segna questa
tournee del 2010, ha rotto gli argini della folla, che si è riversata sotto
il palco. Con Jolene si balla che è una meraviglia, dolcemente,
sinuosamente...
Per il resto l'hombre, di cui spesso viene proiettata sullo sfondo l'ombra -
l'ombra di Bob Dylan! - sembra lontano anni luce. Lascia questo
performer vicario, vecchiotto, un po' ridicolo nella sua giubba (sarebbe ora
direi che tornasse a una tenuta casual). Una meteora assente... infine
benedicente, come un papa in esilio o un monarca metafisico: ladies and
gentleman... Bob Dylan!
Gypsy Flag
Devo proprio dire caro Gypsy che hai
centrato il bersaglio, le recensioni dovrebbero essere così, non uno sterile
elenco di canzoni (questa bella,quella meno) o banali descrizioni della
venue con la moquette sul pavimento. Bravo e grazie per questa breve ma
"piacevole recensione" :o)
Bob Dylan a Padova sorride, ma resta la rabbia del poeta
di Greenwich
The Times are changing’, è tempo di sorridere: al concerto di Padova Bob
Dylan con l’armonica in mano ha sorriso ripetutamente, abbandonando per
buona parte dello spettacolo il distacco imperturbabile che lo ha sempre
contraddistinto. La prima tappa italiana 2010 ha rivelato un Dylan carico di
nuova espressività, in perfetta sintonia con la sua band.
Il blues maestoso del nuovo arrangiamento di ‘Masters of War’ del 1965
dimostra che Dylan non ha abbandonato lo spirito sarcastico, accusatorio,
disincantato. Non è accantonata la rabbia del poeta di Greenwich, icona
della protesta anni ‘60. Resta la voce roca, sempre piu’ cavernosa e cupa
quando canta di guerra in tempi come questi ‘fuori di testa’, ‘Time out of
mind’, come recitava il titolo dell’album di fine millennio.
Qualcosa però è cambiato se, staccando la bocca dall’armonica per dar spazio
alla chitarra solista di Charlie Sexton, Dylan sorrideva e si è dato al
pubblico della periferia nordestina con una gestualità diretta, incitativa.
E’ la filosofia di ‘Togheter through life’, per davvero, stavolta. Una
sorpresa, dopo i blues quasi feroci dei primi brani del concerto, annunciato
anche in autostrada dai cartelli luminosi ‘Concerto di Bob Dylan, uscita
Padova Est’.
Un regalo, dopo un ‘I’ll be your baby tonight’ irriconoscibile, distaccato,
quasi strafottente, ma sempre sessualmente provocatorio e cantato finalmente
di nuovo con la chitarra al collo. In ‘The levee’s gonna break’ la voce di
Dylan fatta blues, con una pausa ha tenuto sospesa sulla lingua tutta la
musica di una band in piena forma, decisa a giocare su ogni registro, anche
a beat pieno con la batteria di George Recile che caricava di energia le
note travolgenti di ‘Cold irons bound’. La chitarra di Sexton che urla
facendo da controcanto alla voce roca: quella del solista che interloquisce
con la musica è specialità jazz. Inoltre, se un tempo era improprio
definirlo una rockstar, perché avrebbe appiattito la dimensione del
cantautore, adesso è azzeccato chiamarlo anche così.
Scenografia sobria, con lo stacco di luci ogni fine canzone e la proiezione
di un intrico di linee sullo sfondo solo per il manifesto metropolitano
‘Highway 61′, destinata a essere rivista ad saecula. Se l’aspettativa è
sempre quella di risentirla nelle tonalità originali, povere, marginali del
primissimo Dylan, è questo salto verso la normalizzazione acustica che ne
consacra la classicità. Sulle note di ‘The ballad of a thin man’ Dylan ha
recuperato accenti da demone dell’inferno quotidiano. Ripetendo a ginocchia
piegate tre volte ‘American tax’ ha trascinato sotto al palco, ordinatamente
tutto il pubblico.
Tre i bis concessi dall’uomo che ha insegnato alle generazioni che la
parabola del potere è ‘Like a Rolling Stone’ come una pietra che rotola,
eseguita tra le ovazioni. Chiusura su ‘All along the watchtower’, mentre
sullo sfondo è comparso in bianco e nero un grande occhio dalla pupilla a
spirale, coronato di rune. Un riassunto di stili e una lezione di
professionalità, quella che il Piazzola Live Festival è riuscito a portare a
Padova.
La città euganea ne ha beneficiato grazie alle previsioni metereologiche
avverse che annunciavano un Fortunale e hanno consigliato per motivi di
incolumità del pubblico di spostare il concerto da Piazzola al coperto del
palasport di Padova. Quasi 5 mila i biglietti venduti, pubblico eterogeneo
da tutto il nord Italia, americani delle basi Usa compresi. Ha cominciato a
piovere solo a spettacolo finito.
Dylan, il menestrello del Minnesota fa impazzire Padova
di Francesco Verni
Soldout al PalaFabris: 4500 persone in piedi applaudono il più grande
genio della musica leggera che sul palco fra tastiera e chitarra esprime
energia, potenza e rabbia.
PADOVA - «Se vedessi William Shakespeare recitare le sue tragedie, faresti
caso se ha i capelli pettinati con la riga?», ha detto una volta Massimo
Bubola parlando dei live di Bob Dylan. Assistere ad un concerto di Dylan è
qualcosa di più che andare a sentire delle canzoni. Certo il cantautore del
Minnesota può essere più o meno coinvolto, può assecondare la sua buona luna
o suonare svogliatamente, ma rimarrà sempre Bob Dylan: il più grande genio
della musica cosiddetta leggera. Al Palafabris di Padova (il concerto è
stato spostato da villa Contarini, Piazzola sul Brenta, in un luogo coperto
causa maltempo) Dylan (and his band) ha tenuto uno di quei concerti in cui
tutto è andato per il verso giusto, in cui l’artista, eternamente infedele a
se stesso, ha dato il meglio di sé e, strano a dirsi, si è perfino
divertito.
4500 persone hanno mandato sold out l’unica data veneta del cantautore
statunitense. Alle 21.45 le luci si smorzano e inizia una tappa del “Never
ending tour”, quella tournée voluta da Dylan nel 1988 che da allora lo sta
portando in tutto il mondo, slegato dalle logiche di presentazione
dell’album, solo per il gusto di suonare. L’attacco è “Leopard-Skin Pill-Box
Hat”, gioiello minore (ma sempre di diamante si tratta) dell’album
capolavoro “Blonde on blonde” del 1966. Cappello bianco a tesa larga,
vestito country blu scuro rifinito in rosso, Dylan fa una cosa che non molti
si aspetterebbero, lascia la tastiera (dove negli ultimi anni si era
autorelegato, vuoi per il mal di schiena, vuoi perchè semplicemente non
aveva voglia), imbraccia la chitarra elettrica e si mette a cantare tre
canzoni che tolgono il fiato: “It’s All Over Now, Baby Blue”, (da “Bringing
It All Back Home” del 1965), “I’ll Be Your Baby Tonight” (da “John Wesley
Harding” del 1967) e “Tangled Up In Blue” (da “Blood on the Tracks" del
1975). Il biglietto del concerto è già più che ripagato: la voce di Dylan ha
la forza e il tono cupo di una cascata di montagna e la sensibilità di
antico poeta: la sua “Tangled Up In Blue” è perfetta nella sua maturità,
lascia per strada le curve strette del dolore e ritrova la strada aperta
della speranza.
Dylan torna alla tastiera per “The Levee's Gonna Break” da “Modern Times”
del 2006, e ancora un salto all’indietro con uno dei simboli del periodo
della canzone di protesta, “Masters Of War” (da “The Freewheelin' Bob Dylan”
del 1963). Due canzoni scritte a distanza di 40 anni che, grazie agli
arrangiamenti di Dylan suonano come nuove, condotte (come la maggioranza dei
brani proposti) ad una maturità artistica che sceglie le note del rock blues
(più blues che rock) più intenso, con piccole aperture al folk e accenni di
swing. Passano “I Don't Believe You (She Acts Like We Never Have Met)” (da
Another side of Bob Dylan 1964) con Dylan che suona l’armonica come se
l’avesse inventata lui, “Workingman's Blues #2” da “Modern Times” (prima
volta in scaletta nel 2010, anno in cui ha già proposto 66 canzoni
differenti dal vivo), e ancora “Cold Irons Bound” (da Time Out of Mind 1997)
e “Under The Red Sky” (dall’album omonimo del 1990). Il menestrello non
lascia punti di riferimenti al pubblico, con arrangiamenti in cui la linea
melodica è stravolta, ma si diverte un sacco: alle tastiere accenna anche
qualche movimento simile ad un ballo, ogni tanto sul viso scolpito nella
roccia, si scopre anche un sorriso.
Se entra nel mito con “Highway 61 Revisited” del 1965, irriconoscibile ma
potente, poi “Can’t Wait” da Time Out of Mind del 1997, commovente da quanto
è perfetta, ancora “Thunder On The Mountain” da Modern Times (tra le più
gettonate in scaletta nel 2010) e la chiusura con “Ballad Of A Thin Man” (da
“Highway 61 Revisited” 1965) in una delle più belle versioni di sempre,
potente, cattiva, ipnotica, con Dylan colpito al volto dalla luce di un faro
che sembra recitare un monologo: manca il cerone e gli anni passati sono 35,
ma sembrano tornati i tempi della “Rolling Thunder Revue”. Il pubblico ormai
è in piedi e sotto il palco, nei bis si parte con il capolavoro “Like A
Rolling Stone” (da “Highway 61 Revisited”) che sembra cantare controvoglia,
poi finalmente, dopo un’ora e mezzo di concerto, Dylan si rivolge al
pubblico per presentare la band Tony Garnier al basso, George Recile alla
batteria, Stu Kimball alla chiutarra ritmica, Charlie Sexton alla chitarra
solista e Donnie Herron al mandolino elettrico e alle chitarre steel. Passa
ancora “Jolene” dall’ultimo “Together Through Life” 2009, cantata con
l’energia di un ragazzo, e “All Along The Watchtower”.
Dylan riagguanta la Fender elettrica, l’arrangiamento ha il sapore del rock,
da quando è stata scritta sono passati quarant’anni e una versione mitica di
Hendrix, ma “All Along The Watchtower” proposta a Padova è perfetta: negli
occhi azzurri di Dylan si vedono ancora i lampi di una rabbia antica che si
trasforma in note di energia e potenza. Dylan saluta il pubblico con cenni
quasi cardinalizi delle mani, e il pubblico ricambia con fiumi di applausi.
Profeta, menestrello, filosofo, ribelle, genio, impostore, inventore o
(solo) musicista. Dylan è sempre Dylan, già leggenda e mito, senza bisogno
di passare per la cronaca.
Straordinario concerto al PalaFabris di Padova del “poeta della musica”, che
ripropone il suo immenso repertorio accompagnato dalla sua band. E alla fine
canta assieme al pubblico “Like A Rolling Stone”.
di Alessandro Tich
In questi tempi votati all'immagine e agli effetti speciali,
c'è una sola persona al mondo capace di estasiare e entusiasmare la folla
restando fermo davanti a un microfono e intonando la prima nota con
l'armonica a bocca.
Questa persona è Bob Dylan: il grande mito della musica leggera che da mezzo
secolo sfugge alle più diverse e abusate definizioni - poeta, genio,
menestrello, filosofo, profeta, ribelle - per confermare, in maniera sempre
riveduta e corretta, gli immensi contorni della sua leggenda. Lo fa, da 22
anni a questa parte, con il “Never ending tour”: la “tournée senza fine”
iniziata dal cantautore statunitense nel 1988 e che da allora lo vede
riproporre sui palcoscenici di tutto il mondo il suo infinito repertorio
senza legarsi a logiche commerciali e per il puro gusto di suonare dal vivo.
Il tour 2010 ha fatto tappa ieri sera al PalaFabris di Padova: spostato
all'ultimo momento, causa maltempo, dall'anfiteatro di Villa Contarini di
Piazzola sul Brenta, sede annunciata del concerto che era stato inserito
quale evento speciale del cartellone del Piazzola Live Festival. 4500
spettatori - per un “sold out” annunciato - per l'incontro ravvicinato con
la storia.
Accompagnato dalla sua band di cinque elementi, Bob Dylan - al secolo Robert
Allen Zimmerman - compare sul palco con un cappello bianco a tesa larga,
vestito scuro con linee color rosso.
E' l'apparizione di un'icona: il suo viso, benché scolpito dai quasi 70 anni
di età, è sempre quello, visto e rivisto in migliaia di manifesti, filmati e
copertine. La voce è invece più roca e profonda, capace di emettere toni la
cui gravità entra direttamente nel sangue di chi la ascolta.
Dylan parte in quarta e attacca con “Leopard-Skin Pill-Box Hat”,
coinvolgente brano dell'album capolavoro “Blonde on blonde” del 1966. Per
tutta la serata, nelle oltre due ore di performance, salterà dai classici -
riarrangiati in versione blues o rock pop - degli anni '60 alle canzoni più
recenti alternandosi alla tastiera, alla chitarra elettrica e all'armonica a
bocca: contrappunto sonoro della sua inconfondibile voce.
Nessun concerto di Dylan è uguale a se stesso, e le sensazioni che si
avvertono sul palco dipendono ogni volta dal suo eternamente enigmatico
umore. Ma quello di Padova è un Dylan “positivo”: che accenna persino a
qualche movimento che assomiglia a un ballo e che per qualche istante -
incredibile ma vero - sorride ed ammicca al pubblico.
I 4500 del Palasport di Padova capiscono subito che l'artista sta dando il
meglio di sé e il feeling si sviluppa in un crescendo continuo.
Tra i momenti magici: “It’s All Over Now, Baby Blue” del 1965 eseguita
dall'autore alla chitarra elettrica Fender e “Masters Of War”, protest song
capolavoro del 1963, che accompagna invece alla tastiera.
Arriva il gran finale: ai primi accordi di “Ballad Of a Thin Man”, tra i
monumenti dell'album-simbolo “Highway 61 Revisited” del 1965, il pubblico si
alza dalle sedie e invade la zona antistante il palco. E' l'ultimo brano in
scaletta, dopo il quale il menestrello del Minnesota concede tre bis: la
leggendaria, e attesa da tutti, “Like A Rolling Stone” (sempre da“Highway 61
Revisited”), “Jolene” dell'ultimo album “Together Through Life” del 2009 e
“All Along The Watchtower”, di cui è celebre anche la sensazionale versione
di Jimi Hendrix.
Emozione su emozione: mentre esegue “Like A Rolling Stone”, Bob Dylan fa
cantare il ritornello alla folla ormai tutta in piedi. E per cinque,
indimenticabili minuti la storia siamo noi.
Review: Ljubljana,
Slovenia - Hala Tivoli - June 13, 2010
Io ero là e lui forse non c'era
Di Roberto Franco
Domenica 13 giugno alle 20.30 precise. Sul palcoscenico temporaneo, montato
sul parquet del palasport Hala Tivoli di Lubiana le luci si spengono. Una
voce programmata fa un discorsetto retorico, elogiativo in inglese e poi
conclude, sempre in inglese: "Signore e signori, ecco a voi Mister BOB
DYLAN!"
Sì per anni ho rimandato questo appuntamento con Dylan. Avrei potuto vederlo
anni orsono a Verona con Tom Petty, poi a Trento, ma mentre vedevo decine di
altri concerti, quello con Dylan era un appuntamento continuamente
posticipato. Non so perchè, ma le cose succedono e basta.
Non sono mai stato uno sfegatato dylaniano, ma le sue canzoni, il suo mito
mi hanno sempre affiancato, in alcuni periodi di più, in altri meno. Non ho
un disco preferito, non ho una canzone migliore, ho solo il senso di una
presenza continua, aleatoria, sfuggente, lontana. Alcuni mesi fa mi è
capitato tra le mani il DVD del film a lui ispirato (."..le vicende di sei
personaggi, ognuno dei quali rappresenta un aspetto diverso della vita e
della musica di Bob Dylan...") e il titolo dato mi sembrava parlasse
esattamente di questa condivisione per una distanza tra l'effige di un
musicista, il suo mito e la realtà delle cose. Il titolo era "I'm not there"
(tradotto "Io non sono qui", film di Todd Haynes del 2007).
Bob Dylan entra in scena. Io sono a pochi metri dal palco
ed è già una cosa strana. Mentre la gente urla e applaude mi cade lo sguardo
sull'uomo. Sono lì per il mito e vedo l'uomo: ha in testa un cappello di
paglia crema a coprire i ricci radi e grigi; indossa una specie di livrea
nera con i bottoni e i polsini dorati; i pantaloni sono neri con una riga
verticale per gamba anch'essa dorata; cammina a fatica dentro degli stivali
a punta, a passi lenti ed insicuri. Mi ricorda il presentatore di uno
spettacolo circense, mi viene in testa Buffalo Bill, la fine della sua
carriera nei circhi. Non riesco a concentrarmi sulla musica, continuo a
guardare l'uomo. E' un vecchio, ma per nemmeno un minuto, durante tutto il
concerto non perderà il suo carisma: sento e percepisco l'aurea di un mito,
percepisco la distanza. Alla fine mentre inizia Don't Think Twice, It's All
Right da "Freewheelin' Bob Dylan" in versione elettrica, riesco a uscire dai
pensieri e ad ascoltare finalmente il concerto. Dylan starà poco alla
chitarra e passerà gran parte della serata alla tastiera e all'armonica a
bocca. La voce per quasi sei canzoni è un grugnito faticato, poi da una
splendida versione di Simple Twist Of Fate in poi riprende quella sua
densità tipica. E' un crescendo fino ai bis. Il gruppo è costituito da due
chitarre, una steel guitar, una bass guitar e una batteria. Highway 61
Revisited ne esce benissimo e dopo un pò parte Ballad Of A Thin Man. Nel
risentirla capisco che forse è una delle canzoni che amo di più e lui la fa
benissimo, si contorce sull'armonica, la canta con la sua voce da fumo e
sinusite. Mentre la canta e suona Dylan ha gli occhi come fessure e sorride,
sorride per gli applausi, sorride perché stare su di un palco a cantare è la
sua vita. Il pubblico esplode. Poi Like A Rolling Stone ed è storia. Quindi
si finisce con una tiratissima All Along The Watchtower. Poco meno di due
ore, le luci si spengono, Dylan si muove al buio sul palco, i musicisti
posano gli strumenti e si avvicinano, insieme si scambiano parole al buio,
il pubblico grida, le sagome si mettono in fila lungo il palco, poi i fari
si accendono per alcuni secondi. Dylan prende gli applausi, li assorbe. Le
luci si spengono di nuovo e dopo alcuni secondi il suo mito "non è già più
lì".
Padova. "Leopard skin pill box hat" è la canzone, accolta da un'ovazione del
pubblico, con cui Bob Dylan ha cominciato stasera il concerto di Padova,
prima tappa italiana. Prima del concerto Dylan ha provato per un'ora: "Lui,
la band e nessun altro", ha detto uno degli organizzatori che ha provato ad
assistere ed è stato cacciato. Ecco l'elenco delle canzoni eseguite:
Set list: Padova, Italy -
Palafabris - June 15, 2010
1. Leopard-Skin Pill-Box Hat
2. It's All Over Now, Baby Blue (Bob on guitar)
3. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on guitar)
4. Tangled Up In Blue (Bob on guitar)
5. The Levee's Gonna Break
6. Masters Of War
7. I Don't Believe You (She Acts Like We Never Have Met)
8. Workingman's Blues #2
9. Cold Irons Bound
10. Under The Red Sky
11. Highway 61 Revisited
12. Can't Wait
13. Thunder On The Mountain
14. Ballad Of A Thin Man
(encore)
15. Like A Rolling Stone
16. Jolene
17. All Along The Watchtower (Bob on keyboard then guitar)
Gentile Mr. Tamburine,
mi chiamo Luca e ti scrivo da Milano.
Avrei bisogno di aiuto: purtroppo a causa di impegni lavorativi
sopraggiunti,
con mio grandissimo rammarico, non potrò essere al concerto di BOB a Parma
il 18 giugno.
volevo dunque chiederti cortesemente se fosse possibile mettere un piccolo
annuncio sul sito
nel caso qualcuno fosse interessato ad acquistarlo evitandomi oltre alla
beffa anche il danno(economico).
il biglietto è: SETTORE IV BLOC.S. FILA 8 POSTO 25 euro 40
Ti ringrazio anticipatamente per l'attenzione che vorrai dedicarmi.
A presto, Giuseppe
Ecco fatto , ti auguro di riuscire a venderlo , gli
interessati potranno contattarti al tuo indirizzo mail:
giuseppeloizzi74@libero.it
Concert in Parma: a ticket for sale
Dear Mr. Tamburine
My name is Luke and I write from Milan.
I need help: Unfortunately due to work commitments had been made, to my
great regret, I can not be at the concert of Bob in Parma June 18.
I therefore ask you kindly if you could put a small advise on the site and
in case anyone is interested in buying it and also prevented more than the
damage (economic).
the ticket is: SECTOR IV BLOC.S. ROW 8 SEAT 25 euro 40.
Thank you in advance for the attention you want to devote.
See you soon, Giuseppe
That's it, I hope you can sell your ticket,
interested people may contact you at your email address:
giuseppeloizzi74@libero.it
Reviews:
Bratislava, Slovak Republic -
Incheba Expo Arena -
June 9, 2010
Recensione di Steinar Daler
Abbiamo volato da Oslo a Vienna, poi abbiamo preso una macchina a noleggio,
mi sentivo come alle isole Canarie - veramente caldo! Bratislava
sembra una bella città, ma ciò che realmente volevamo vedere era Bob.
L'ultima volta che 3 di noi lo avevano visto è stato a Berkeley e Los
Angeles lo scorso autunno. L'arena del concerto era buona, c’erano i tappeti
sul pavimento, molto bene ed il suono assolutamente buono sia all'ingresso
che all'interno della sede. Ma, le prime dieci file erano occupate dagli
sponsor o qualsiasi altra cosa. L'atmosfera non era affatto quella che
avrebbe dovuto essere. Ma Bob e la band sono stati buoni e tutto il concerto
è stato qualcosa di soffice, molto melodico e di stile rustico fino in
fondo. A causa delle persone sorde nelle prime dieci file solo poche persone
si son messe a cantare con Bob il coro in una bella Just like a woman,
triste! Noi eravamo in 12° fila e abbiamo cercato di fare del nostro meglio,
ma a volte era impossibile. A tutti è piaciuto il concerto - ben diverso
dalla California - meno rock 'n roll. Bob ha fatto del suo meglio e la band
addirittura troppo.
Highlights sono stati High Water- Vocal molto buonoa, Forgetful Heart,
fantastico. Bob era al centro della scena. Ballad of a thin man è stata
troppo grande. La rarità assoluta Sweet Marie è stata anche una degli
highlights. Abbiamo lasciato il concerto con un buon feeling in una calda
notte d’estate, dormito in un bar fino alle 02:00 e il giorno dopo ci siamo
diretti a Praga.
Steinar Daler (in tour con Geir, Thor, Lasse - e un sacco di altri buoni
amici)
Essendo solo a 50 minuti d'auto da Vienna, Bratislava è stato il perfetto
calcio d'inizio per il nostrotour 2010. Situato nei pressi del Danubio, la
Incheba Expo Arena è circondata come qualsiasi altro polo multi-funzionale
da palazzi in cemento. L'interno è abbastanza
bello, però, col pavimento coperto in moquette e piuttosto piccola, con solo
2.500 posti a sedere.
Le prime 8 file erano riservate per alcuni (sponsor?), coppie vestite per l'
occasione in excecutives e con le loro ragazze molto più giovani - non
avevano idea di cosa aspettarsi e sicuramente non sapevano niente di quello
che avrebbero visto.
Lo show è iniziato
poco dopo 8:00 con Leopard-Skin ... (con Tony seduto (!), ovviamente
soffre lo stesso mal di schiena come nel 2008? Le prime due canzoni son
servite, almeno questa è stata la mia impressione, come
warm-up per Bob e la band, in particolare It Ain't Me, Babe sembrava un pò
caotica e non concentrata. Ma a partire da I'll Be Your Baby lo spettacolo
ha veramente iniziato a funzionare, nonostante le prime due noiose, anche se
si potrebbe dire che tutti sul palco erano un pò delusi quando l'ormai
solito cantare il ritornello di Just Like A Woman era solo un sussurro da
dietro i sedili. Ma poi abbiamo ottenuto una forte Stuck Inside Of Mobile
con qualche avventuroso fraseggio di Bob di una intensità incredibile e
realmente, intendo davvero!, forte l’armonica. Poi la sorpresa della serata,
Absolutely Sweet Marie per la prima
volta dal 2007, credo, una scura ed intensa High Water, e la nuova e
piuttosto efficace versione di Shelter e - lo so, lo so, ad un sacco di
gente non piace molto questa canzone, ma mi è piaciuta - Tweedle Dee con
alcune grandi interazioni tra Charlie, Bob e Stu alla chitarra. A mio parere
è un bello spettacolo se si sente e si vede che lui e la band si divertono
a suonare insieme, quando si vede e si sente l'interazione sul palco. Quando
la band o i singoli membri provano qualcosa di nuovo e Bob accetta le sfide
- e con Charlie e le sue novità sta accadendo di nuovo, l'ascolto di ciò che
Bob suona e anche per lui allettante. Questo è ciò che - almeno per me - era
scomparso nel corso degli ultimi anni.
Non mi piace molto levare la versione di Man In The Long Black Coat nelle
varie versioni e sentirlo dal vivo per la prima volta non ha cambiato la mia
opinione di molto ... ma solo un pò'. Il resto era solo un alto livello
recente dello show di Dylan, buono come appare in questi giorni.
Grande canto (ah, beh, il canto ... naturalmente la voce è gracchiante,
sappiamo tutti che, e naturalmente lui non ha preso proprio tutte le note,
ma lui è ancora in grado di trattenere il respiro per un periodo piuttosto
lungo), grande suono di armonica e grande gesticolare. E anche se la
versione di LARS non è più quella di una volta - a chi importa? Questa
canzone ha raggiunto da molto tempo lo status di dare al popolo quello che
vuole, ed ancora lo vogliono. Standing ovations.
Il call center conferma che il parterre del palasport di
Padova è organizzato e riservato alle prenotazioni; eventuali posti in piedi
saranno disponibili dietro la zona riservata. (sperando che, come altre
volte, non ci sia la solita carica dei più facinorosi che costringono gli
altri a salire in piedi sulle sedie o a spostare i disabili ai lati estremi
del palco).
A stasera. Riccardo
The call center confirmed that the
parterre of the indoor stadium of Padua is reserved for reservations, any
standing will be available behind the reserved area. (Hoping that, like
other times, there is the usual disonhesty of most troublemakers who force
others to stand on their chairs or move the disabled at the two ends of the
stage).
See you tonight. Richard
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Weather Alarm, the concert of Dylan moved
to Padua
Rains and strong wind in Piazzola sul Brenta, the
organizer Zed decides to move the event indoors. The concert will be held at
PalaFabris of Padua.
PADUA - The main official weather reports confirm that the area of Piazzola
sul Brenta will be affected by disturbances during the afternoon and evening
will bring the area rainfall and strong winds. For this reason the concert
organization entrusted to Zed's Entertainment, the Municipality of Piazzola
and domestic production have all decided to move the concert of Bob Dylan
provided in Piazzola sul Brenta, with the nearest indoor facility, the
PalaFabris of Padua, 21.30 p.m.. This in view of primary interest to protect
the safety of the public, the artist and the band and also not to deprive
the fans
of the unique opportunity of attending the Dylan concert, which, being
international production, could not be reprogrammed during the summer
festival.
The organization is also taking care to prepare a new
field of standing booked by phone at 049/8644888 or available directly at
the cashier. The event will take place then the Palafabris of Padua,
Tuesday 15 June at 21.30 p.m.. The choice was dictated by issues of public
safety and to ensure the opportunity to attend the concert anyway,
international event not easily replicable in the long term. The seats will be
redeployed on a new plant, the structure of Palafabris completely different
of the Amphitheatre Camerini allow the public a good view, but will require
an adjustment of the different types of ticket. For any clarification is
available, a call center /049/8644888.
Allarme meteo, spostato a Padova il
concerto di Dylan
Piogge e venti forte a Piazzola, la Zed decide di
trasferire l'evento al chiuso. Il concerto si terrà al PalaFabris.
PADOVA - I principali bollettini meteo ufficiali confermano che la zona
di Piazzola sul Brenta sarà colpita da una perturbazioni che nel corso del
pomeriggio e della serata porterà sul territorio piogge intense e forti
venti. Per questo l’organizzazione del concerto affidata a Zed
Entertainment's, il Comune di Piazzola e la produzione nazionale hanno
insieme deciso di spostare il concerto di Bob Dylan, previsto a Piazzola sul
Brenta, presso la più vicina struttura coperta, il PalaFabris di Padova,
alle ore 21.30. Questo in considerazione del primario interesse di
salvaguardare l’incolumità del pubblico, dell’artista e della band e anche
per non far perdere ai fan la straordinaria occasione di assistere al
concerto di Dylan, che, trattandosi di produzione internazionale, non
avrebbe potuto essere riprogrammato nel corso del festival estivo.
L’organizzazione sta inoltre provvedendo a predisporre
un nuovo settore di posti in piedi prenotabili per telefono al numero
049/8644888 o disponibili direttamente presso la cassa. L’evento avrà
quindi luogo al Palafabris di Padova, martedì 15 giugno, alle ore 21,30. La
scelta è stata dettata da questioni di ordine pubblico e per garantire la
possibilità di assistere comunque al concerto, evento internazionale
difficilmente replicabile anche a lungo termine. I posti saranno riassegnati
sulla base di una nuova pianta; la struttura del Palafabris, completamente
diversa rispetto all’Anfiteatro Camerini, consentirà al pubblico un’ottima
visuale, ma implicherà un adeguamento delle diverse tipologie di biglietto.
Per qualsiasi chiarimento è a disposizione un call center al numero
049/8644888.
Ci sono giorni in una vita che si ricordano per tutta la vita. Il giorno che
Bob è venuto a Zagabria per la prima volta è uno di quei giorni, questo è
sicuro. Zagabria non è una città troppo grande, non è troppo ricca
sicuramente, ma quello che è più importante di Zagabria è che è sempre stata
una parte del mondo occidentale, con lo spirito del mondo occidentale. Era
come se fossimo una parte del mondo occidentale, anche quando eravamo fuori
da esso. Tuttavia siamo stati capace, cioè ci fu permesso, di guardare tutto
dalla distanza, ma non di essere parte di esso. Quindi noi sappiamo (e si
sapeva) tutto su Bob, ma eravamo solo "amici lontani"! Ed è per questo che
stavamo aspettando che Bob venisse a Zagabria a partire dall'inizio del
tempo, letteralmente parlando. Così finalmente è venuto. Non riesco a
trovare le parole per spiegare il senso della sua visita: era proprio come
se Beethoven stesse venendo a Zagabria, o Mozart, o Hemingway o Verlaine o
Rimbaud! Questo è stato un evento estremamente culturale!
Il leggendario Salata stadio, sede non molto grande situata sulla sommità di
una piccola collina nel centro della città, è stata la migliore scelta
possibile per il concerto di Bob a Zagabria. Sono stato a Berkeley, CA, al
Teatro Greco l'anno scorso, così ieri Salata mi ha ricordato di Berkley in
un certo senso. Io ero lì, al posto di Bob, ora lui era venuto nel mio
posto! Finalmente!
Sono stato a Belgrado domenica e sono stato pienamente soddisfatto del
concerto di Bob.
E' stato fantastico. Ma poi di nuovo, profondamente dentro, mi sentivo che
il concerto di Zagabria deve essere ancora meglio! È la mia città natale,
Bob è venuto nella mia città, doveva per forza essere il migliore concerto!
E così è stato!
Una forte Leopard Skin è stato il brano d’apertura, contrariamente a Rainy
Day Women a Belgrado, ma Leopard è stata scelta eccellente, con la folla
contenta, cantando a partire dall’inizio. Come ho detto, sappiamo tutto su
Bob!
It Ain't Me Babe e I'll Be Your Baby Tonight sono stati i brani seguenti. A
Belgrado ci sono stati alcuni problemi con l'audio, ma il suono a Zagabria
era perfetto. Quando si ascolta la stessa musica per due serate di fila, si
può fare un confronto.
Queste due canzoni sono state la parte più debole dello show di Belgrado, ma
la notte scorsa a Zagabria li ho goduti entrambi per davvero. Beyond Here
Lies Nothing è stato l'ultima canzone per il riscaldamento. Non tutti i
partecipanti avevano familiarità con questo brano ma la resa del brano è
stata semplicemente perfetta.
La folla sembrava diventata un vulcano quando è iniziata Just Like a Woman,
e questo è durato fino alla fine del concerto. È diventato popolare negli
ultimi anni, la folla canta per aiutare Bob durante Just Like a Woman, ma
ciò che era insolito a Zagabria è stato il fatto di Bob, in una
grande atmosfera, si inchinava alla la folla come un direttore d'orchestra.
Ok, era solo una mano, una sola volta, ma non ho mai visto qualcosa del
genere prima d'ora! E, naturalmente, la folla è impazzita! Il primo vero
clou dello show, prima di molti altri a venire!
Honest with me, una scelta eccellente seguita da Desolation Row, nella
quale l’atmosfera un po' più rosa. Grandi prestazioni. Un altro punto
culminante, Desolation è stato un piacere reale, e di nuovo i fans
cantavano con Bob.
High Water, una delle mie canzoni preferita è stata la successiva. Un altro
evento. Che canto forte e potente!
Una grande sorpresa è seguita, Mr. Tambourine Man. Eravamo in attesa di
questa canzone da lungo tempo, tutti sapevano che l’avrebbe cantata, tutti
erano contenti. Canzone da non perdere!
I Don't Believe You è stata la preparazione per il gran finale del set
principale. Non è la mia preferita, ma questa notte ogni canzone è stata
grande!
Il blocco finale, Highway 61 Revisited, Love Sick, Tundher on the mountain e
Ballad of a thin man sono state straordinarie. Il mio inglese non è
sufficiente per spiegare e descrivere i sentimenti della folla, l'atmosfera.
Potente H61, tonante Thunder, leggera ma brillante Love Sick, e Ballad
straordinariamente catartica.
Il break e poi gli encore, Like a rolling stone. Non ho mai visto gente così
pazza come la notte scorsa. Ed era così visibile l'atmosfera che è stata
assorbita pure dalla band. Ho 22 concerti nelle gambe (non troppi in
effetti), ma non ho mai visto Bob di buon umore, non solo durante LARS, ma
durante il concerto. Jolene è poi seguita. Ancora una volta,
questa canzone è molto, molto meglio dal vivo. Blues, rock, vera meraviglia
di canzone.
Presentazione della band e grandi applausi dalla folla.
All along the watchtower per la fine - storming, potente, grande.
Una cosa di più per la cronaca: i saluti.
Durante i saluti Bob si è tolto il cappello della testa per un secondo o
due! Credo che sia stata una cosa intenzionale e voluta!
Sicuramente il miglior concerto che ho mai visto.
Alcuni critici nei giornali locali hanno dichiarato il concerto di Zagabria
come il migliore nella regione di S.E. Europea degli ultimi 20 anni. Sono
d'accordo.
Cari amici siamo giunti, finalmente, al termine di questo
2° round della "Battle of the Dylan cover bands" che si disputa sul sito
www.dylanradio.com.
Dico 'finalmente' poichè i risultati sarebbero dovuti uscire lunedì 7 (o al
più tardi martedì mattina, considerando il fuso orario) ed invece siamo
arrivati al sabato che ancora nulla era stato pubblicato.
Tra conferme e sorprese cerchiamo di analizzare quanto è apparso poi
domenica sul sito.
Cominciamo dai colori italiani: ovviamente fa piacere la conferma della
Maggie’s Farm Southern Band (MFSB per brevità da qui in seguito), vincitrice
lo scorso anno, la quale ha messo in atto un recupero importante, in termini
di voti, riuscendo alla fine a prevalere rispetto agli Hard Rain e
onestamente la votazione finale riflette pienamente la validità del pezzo
presentato, sia per qualità che per interpretazione.
La nostra "What was it you wanted" (Al Diesan & his band) invece ha avuto la
sfortuna di doversi scontrare con una delle favorite alla vittoria finale,
oltre al fatto che l'americana Renee Safier (interprete in coppia con A.
Hill) può contare su un consenso popolare molto vasto; non dimentichiamo
infatti che loro sono, da 20 anni, gli organizzatori di uno dei 'Dylan
Festival' più famosi ed apprezzati della California.
I nostri sostenitori, passati i 100 punti, si sono praticamente esauriti
mentre i loro continuavano a votare; al di là di questo comunque la scelta,
per i giudici, dev'essere stata tutt'altro che facile.
Unica possibilità, oggi esile filo di speranza, è che servirà la 14a canzone
per gli accoppiamenti, in numero pari, del turno successivo, anche se
abbiamo visto scelte molto discutibili, in tal senso, alla fine del 1°
round.
Le conferme, sia in termini di qualità che di voti, sono arrivate inoltre da
Jacques Mees e Dusty Keleher; non ce l'ha fatta invece Michael Crimmins con
la sua "Visions of Johanna" molto convincente e fedele all'originale.
Parliamo adesso delle 'anomalie', ovvero di quei risultati stravolti dai
giudici, i quali hanno pensato (bene ?) di sovvertire la votazione popolare:
emblematico quello di Butchers Blind che con appena 18 voti (il minimo
assoluto in questo turno) è stato nominato vincente rispetto ad un Lawton
Gafford che ne ha avuto più di 70: gli oltre 50 punti di vantaggio non sono
stati sufficienti a determinarne il passaggio al turno successivo.
Lawton Gafford è fuori.
Altra vistosa 'anomalia' è il passaggio di turno di "ROBOBOB", iscritto con
una assurda cover di "Positively 4th street" in versione 'dance', con tanto
di effetti 'robot' sulla voce, tutte cose che messe insieme rendono
irriconoscibile il pezzo ed assolutamente lontano anni luce dallo spirito
dylaniano, un vero orrore per tutti i fans del Maestro.
Nonostante ciò, per la seconda volta consecutiva, i giudici, benchè il brano
sia stato sconfitto come votazione popolare, ne hanno decretato la vittoria;
a farne le spese sono stati rispettivamente i Nurktwins, nel primo turno, ed
gli Utacata nel secondo.
Vogliono forse far arrivare questo pezzo alla finale ?
Sarebbe uno scandalo !!
Se poi parliamo semplicemente di voti, la finale dovrebbe vedere "Andy Hill,
R. Safier & Hard Rain" contro "Renee Safier" (con Andy Hill che suona la
chitarra e fa i cori in “One more cup of coffee“).
Domanda: ma il regolamento non prevedeva forse che un artista e/o band
poteva iscrivere solo 1 canzone ?
Per non parlare degli "Hard Rain" che Pete Flickerton (gestore di
dylanradio.com) si è affrettato a precisare, nel forum della votazione, che
non sono gli stessi "Hard Rain" che erano in competizione con la nostra
MFSB.
Ci dobbiamo credere ?
I latini dicevano "excusatio non petita, accusatio manifesta" !!
Questo 'giochetto' della doppia iscrizione poi si è scoperto che è stato
messo in atto anche da altre band le quali hanno presentato il secondo pezzo
a nome del leader/cantante (es. the New Fools - Ben Shuurmans, ma ce ne sono
tanti altri); se vogliamo dirla tutta, le band italiane, sono state le più
oneste, alla faccia della solita nomea che ci descrive, il più delle volte,
come quelli che fanno sempre i furbi... per una volta i 'furbetti' non siamo
noi.
Personalmente mi sono permesso di evidenziare, ed esprimere dubbi, su questa
interpretazione molto (troppo) larga del regolamento con il risultato di
essere 'bacchettato' da un certo Wilbur (sinceramente non ho capito bene il
suo ruolo all'interno del sito), il quale, in buona sostanza, mi ha detto
che “nessuno, in precedenza, aveva fatto obiezioni su questa cosa” (è ovvio
dal momento che erano, e sono, quasi tutti diretti interessati), che “le
regole hanno un loro spirito e che questo spirito rende possibili le
eccezioni”, e che “la possibilità di avere eccezioni fa funzionare le
regole”… probabilmente un bel giro di parole per dire che qui si fa come
meglio si crede, l’importante è non esagerare.
Altra contestazione che ho 'osato' fare, all'inizio di questa avventura, è
stata quella che la sessantesima canzone iscritta, ad opera degli Slop
Mountain Ramblers (usciti dopo il primo turno), sia stata accettata fuori
dai termini regolamentari del 30 aprile.
Pur considerando infatti la differenza di fuso orario, la predetta cover è
comparsa sul sito nel tardo pomeriggio (ora italiana) del 1° maggio, quindi
con i termini orari già scaduti.
La risposta di Pete Flickerton è stata una 'non-risposta' , il cui senso era
..."..se pensi a queste piccole cose finirai con il non divertirti...(ed
ancora) ...tu pensa a promuovere la tua canzone che IO (Pete) penso alle
regole."
Che dire... l'impressione è che ci sia una gestione un po' 'allegra' e poco
attenta al rispetto, uguale per tutti, delle regole che essi stessi si sono
dati; non vorrei inoltre che, in qualche modo, abbiano fatto ‘pagare‘ alla
nostra canzone queste critiche e dubbi espressi sulla regolarità dello
svolgimento della “Battle“.
Personalmente ho un desiderio, ed è anche un auspicio, per l'edizione del
prossimo anno: a parte una maggiore chiarezza di regole (e che esse vengano
fatte rispettare senza distinzioni), mi piacerebbe vedere una giuria
composta da 5 persone assolutamente competenti e già dentro all'ambiente
dylaniano più vero e appassionato.. ad esempio: Karl Erik Andersen (gestore
del sito Expectingrain.com), Eyolf Østrem (colui che scrive le tablature
delle canzoni di Bob sul sito Dylanchords.com), Hans Peter Bushof (Sony BMG
Germania grandissimo appassionato della musica di Dylan), David Plantus
(gestore del sito Dylancoveralbums.com) e magari uno come Winston Watson o
Bucky Baxter (ex membri della band di Dylan negli anni 90).... ma forse è
solo un sogno !!
Continueremo a seguire gli sviluppi della "Battle" evidenziando con piacere
il fatto che i colori italiani possano proseguire, ma anche le eventuali
ulteriori 'storture' di una gestione fin qui approssimativa e stravagante.
Caro Al,
forse non mi hai creduto quando ti ho spiegato che questa era una sciocca ed
insipida Battle senza un senso definito, dopo l’esperienza a dir poco
stravagante dello scorso anno, era una buffonata con la B maiuscola, senza
regole definite, dove c’era gente che avanzava di 150 voti al giorno e
nessuno diceva niente. Ci volle l’exploit dei Blackstones per smascherare
tutta la faccenda (ai quali nessuno ha detto grazie a quanto mi risulta, transit...).
Che Pete di Dylanradio fosse per lo meno incompetente e superficiale nella
direzione della Battle (cosa ampiamente dimostrata nell’edizione dell’anno
scorso ed evidentemente trascinatasi in quella attuale) era ed è più che
evidente, lo dissi tempo addietro a te ed a Bruno Jackass dei Dylan Dogs
quando vi informai che Maggie’s Farm non avrebbe seguito quest’anno la
manifestazione per i motivi ormai ben noti. Niente da stupirsi dunque ,
tutto si sapeva prima di cominciare, quindi niente rimpianti, bisogna solo
avere il buon senso di stare lontani da manifestazioni del cazzo come
questa, anche se l’amore e la passione per la musica di Dylan ci fanno spesso
cadere in questi errori. Dispiace dover rilevare queste cose , ma quando
sento un pezzo assolutamente idiota come quello di Robobob che passa due
turni mi viene la pelle di cappone. Per quello che riguarda le doppie
iscrizioni già l’anno scorso i Blackstones, facendo una ricerca sui siti web
dei partecipanti, scoprirono la storia della doppia iscrizione perchè
costoro, ingenuamente, avevano mantenuto il loro nome che usavano anche
nella band con la quale erano iscritti. La formula della votazione via WEB
non funzionerà mai, non darà mai un senso di giustizia e credibilità, i
giudici poi, chi sono ? Chi li conosce? Che potere hanno? Tutte domande
senza risposta, o con risposte idiote come quella che Pete ha dato a te
(praticamente fatti i cazzi tuoi che Dylanradio la dirigo io come voglio).
Così hai potuto renderti conto di persona della serietà della cosa , spero
solo che per l’anno venturo anche tu abbia il buon senso di startene
lontano, questa battle non serve a niente ed a nessuno , serve solo a Pete
per chiedere contributi finanziari agli ascoltatori per il mantenimento
della sua radio. Ti immagini se io chiedessi un contributo a voi per
continuare a mantenere attiva la Farm? Non saprei più dove andare a
nascondermi per la vergogna, perciò queste cose la lascio volentieri al buon
Pete “The Walrus”.
Mr.Tambourine
a
Lunedi 14 Giugno 2010
Set list: Ljubljana, Slovenia
- Hala Tivoli - June 13, 2010
1. Leopard-Skin Pill-Box Hat
2. Don't Think Twice, It's All Right
3. I'll Be Your Baby Tonight
4. Just Like A Woman
5. High Water (For Charley Patton)
6. Simple Twist Of Fate
7. Rollin' And Tumblin'
8. Tryin' To Get To Heaven
9. Cold Irons Bound
10. Blind Willie McTell
11. Highway 61 Revisited
12. Nettie Moore
13. Thunder On The Mountain
14. Ballad Of A Thin Man
(encore)
15. Like A Rolling Stone
16. All Along The Watchtower
Set list: Linz, Austria -
Tips Arena - June 12, 2010
1. Leopard-Skin Pill-Box Hat (Bob on keyboard)
2. The Man In Me (Bob center stage on harp)
3. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on guitar)
4. Tangled Up In Blue (Bob on guitar)
5. The Levee's Gonna Break (Bob on keyboard)
6. The Lonesome Death Of Hattie Carroll (Bob on keyboard)
7. I Don't Believe You (She Acts Like We Never Have Met) (Bob center stage
on harp)
8. Ballad Of Hollis Brown (Bob center stage)
9. Honest With Me (Bob on keyboard)
10. What Good Am I? (Bob on keyboard)
11. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
12. Not Dark Yet (Bob center stage on harp)
13. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
14. Ballad Of A Thin Man (Bob center stage on harp)
(encore)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
16. Jolene (Bob on keyboard)
17. Forever Young (Bob on keyboard then center stage on harp)
Review: Belgrade, Serbia -
Belgrade Arena - june 6, 2010
by Bo
Stavamo aspettando da tanto tempo che Bob venisse nel Sud-Est Europa! Uno
poi, come abbiamo imparato, che "il meglio deve ancora venire", Bob
finalmente in uno show! Presa al volo l'opportunità di elaborare un
programma perfetto, il mio amico ed io, il più grande Bobcats locale,
abbiamo deciso di seguire Bob nel suo giro da Belgrado a Padova. Così Belgrado è
stata la nostra prima destinazione.
Quattro ore di macchina a est per raggiungere un luogo molto piacevole,
l’Arena di Belgrado. Devo ammettere, dopo la recente guerra che abbiamo
subito 15 anni fa, mi sono sentito ancora un pò a disagio ad andare là. Ma
le cose sono decisamente cambiate e si sono avviate in direzione positiva.
Di belle persone ne abbiamo incontrate tante durante il concerto. Ciao a
tutti!
Ero ansioso di sentire la nuova versione di Rainy Day Women come apertura
del concerto. Ho mantenuto le dita incrociate per ascoltare questo pezzo,
principalmente a causa del nuovo arrangiamento con il rombante riff
incorporato. E abbiamo capito! Quello era grande, sangue fresco in questa
canzone classica! La canzone inizia il suo cammino ordinario, ma poi
sempre più "rombante". E per la prima volta ho visto Bob cambiare strumento
durante la canzone - nel mezzo della canzone,
Bob è passato dalla tastiera alla chitarra. Grande divertimento!
Per le prossime due canzoni di Bob è rimasto alla chitarra per It ain’t me
babe e I’ll be your baby tonight. Sembravano esserci alcuni
problemi con l’audio, quindi questa parte è stata la parte più debole del
concerto.
E’ seguita Masters of war. Forte esecuzione, nuovo arrangiamento e nuova
canzone naturalmente. È stato un messaggio per quanto riguarda le guerre
recenti che abbiamo avuto qui? Chi lo sa? Con Masters il concerto è entrato
nella sua parte migliore. Stuck inside of Mobile ci è piaciuta molto e
subito dopo Beyond here lies nothin' (prima esecuzione in Europa ? Non sono
sicuro) e Honest with me, le cose sono andate a posto. Meravigliosa
Workingman a cui è seguita una potente Cold irons bound, solo per preparare
il clou della serata: Forgetful heart. Proprio brillante! Valeva la pena di
venire al concerto solo per questa canzone.
Forte e potente H61 è stato la successiva, un altro gioiello - una delle
grandi canzoni per me . Eccellente.
Thunder on the mountain era bello, e Ballad of a thin man, ancora una volta
ha dimostrato di essere una canzone straordinaria ed estremamente potente.
Like a Rolling Stone è stato accolto dalla folla come al solito, e Jolene ha
dimostrato ancora una volta che è molto più bella nella registrazione
originale in studio. Blowing per la fine. Grande come al solito. Un
messaggio nuovo?
Tornando a casa dopo il concerto che abbiamo visto l’autobus di Bob ! Niente
foto perchè sono proibite in area doganale comunque. Eppure un funzionario
serbo ci ha detto in dogana che l’autobus di Bob era un poco più avanti
della nostra auto!
Bene, lo show di Lubiana è terminato e Bob è già sulla
strada per venire da noi, finalmente, Padova,Viareggio,
Parma, un trittico perfetto. La band gira bene, lui anche, nelle ultime date
ha inserito canzoni nuove nelle scalette, dovremo aspettarci qualcosa per
l’Italia ? Chi può dirlo, Dylan è l’uomo dei momenti, delle intuizioni,
magari parlerà al pubblico, due o tre parole oltre la presentazione dei
membri della band, sperare non costa nulla. Forse qualcuno avrà la fortuna
di incontrarlo in giro in bicicletta, qualcuno all’autogrill, sono contento
per loro se questo avverrà. Quindi tutti pronti, carta e penna per appunti,
macchine fotografiche opportunamente mascherate. Sarete voi Maggiesfarmer a
fare la cronaca di questi tre giorni, a scattare le foto che testimonieranno
i vari momenti del suo italico passaggio. Io non ci sarò, andrò in Austria
con gli amici Blackstones, Al Diesan e Pino Tocco. Dylan è il mio idolo, ma
Blackstones, Al e Pino sono amici molto cari ai quali non potevo dire di no.
Sono loro , assieme alla Slow Train Band, Dylan Dogs, Maggie’s Farm Southern
Band e tanti altri amici che ci danno la possibilità di ascoltare dal vivo
le canzoni del Maestro per tutto il resto dell’anno.
Vi chiedo solamente di essere giusti, date a Cesare quel che è di Cesare
ed a Dylan quello che è di Dylan, non fate cronache dove tutto è
meraviglioso, dove tutto è perfetto, dove niente è andato per il verso
sbagliato, niente è meglio della verità, bella o brutta che possa essere. Se
davvero sarà tutto perfetto saremo tutti contenti, se qualcosa non sarà al
top cercheremo di capire, sa sarà scarso capiremo lo stesso, l’uomo non è
più un ragazzino, ha i suoi momenti alti e quelli bassi, è umano e normale
che sia così, noi possiamo solo sperare di vederlo al meglio delle sue
possibilità, e ce lo auguriamo di cuore per noi e per lui. Perciò, cari
amici, in alto i cuori e Viva Dylan, nunc et semper !
Dylanchords, blocca l’accesso al sito agli
israeliani di Gaza.
Dylanchords dice che il
blocco è un contributo al boicottaggio culturale dello Stato di Israele, per
la sua 'disumanità assurda'.
Da Haaretz Service
Uno dei siti più grandi dedicato alle canzoni di Bob Dylan, Dylanchords, ha
recentemente bloccato agli israeliano l’accesso al sito per gli IP adress
degli utenti 'sulla Striscia di Gaza per protestare contro il raid delle
Forze di Difesa Israeliane per l’azione della “Freedom Flottilla” di due
settimane fa.
Gli Israeliani che desiderano imparare a strimpellare la canzone di Dylan
"The tomes they are a-changin’ “, dovranno cercare altrove, perchè la pagina
web reindirizzerà gli utenti del web israeliano al
blog del webmaster.
"Da oggi, visitatori provenienti da indirizzi IP in Israele sono bloccati da
dylanchords", dice il messaggio online. "Come contributo al boicottaggio
culturale dello Stato di Israele - una reazione attesa da tempo per la
disumanità assurda dimostrata nelle sue azioni e che va contro tutti i miei
principi, perciò questo sito è stato bloccato ai i visitatori provenienti da
Israele ".
"Considero il mio blocco come parte di un boicottaggio culturale della
stessa natura di quella contro il Sud Africa nel 1980", dice il post sul
blog con il titolo "Boicottaggio culturale-alcune riflessioni".
Il sito di musica, che fornisce gliaccordi per chitarra e le schede di
decine di canzoni di Bob Dylan, tra cui notizie e informazioni biografiche
per i tifosi ferventi, era stato fondato dall’ esperto danese di musica
Eyolf Østrem anni fa, eppure era stato chiuso nel 2005 a causa della
violazione del copyright americano.
Poiché il sito è stato ufficialmente chiuso, ha continuato con
versioni-specchio non ufficiali.
La scorsa settimana, il veterano gruppo rock statunitense dei Pixies hanno
annullato il loro concerto in Israele, l'annuncio è seguito alle recenti
cancellazioni dei concerti dei Klaxons e Gorillaz Sound System dopo il raid
israeliano della flottiglia di Gaza.
Battle of the Dylan Cover Band: Round 2 round Results!
David Bertsch vs JB Heinink
Winner: David Bertsch
A. Hill & R. Safier & Hard Rain vs Dylanesque
Winner: A. Hill & R. Safier & Hard Rain
Dusty Keleher vs Dylan Night Band
Winner: Dusty Keleher
Garden on a Trampoline vs G K Miller
Winner: G K Miller
Blood on the Tracks vs Mika Hashimoto
Winner: Blood On The Tracks
Blind vs Lawton Gafford
Winner: Butchers Blind
Jacques Mees vs Tudesque
Winner: Jacques Mees
BIG SON vs Die DoubleDylans
Winner: BIG SON
Hard Rain vs Maggie’s Farm Southern Band
Winner: Maggie’s Farm Southern Band
ROBOBOB vs Utacata
Winner: ROBOBOB
Luigi Catuogno vs The Highlights
Winner: The Highlights
Al Diesan & His Band vs Renee Safier
Winner: Renee Safier
Michael Crimmins vs Zelda Michele
Winner: Zelda Michele
Nota di Mr.Tambourine: Naturalmente
congratulazioni a chi ha passato il turno, ma permettetemi di dire che
l'eliminazione di Al Diesan è una vera vergogna e riporta la Battle sul
piano dell'anno scorso , e più non dico !
a
Sabato 12 Giugno 2010
What happened to our video-clips of Dylan on YouTube?
Good question, we can say “The 1.000.000 dollars question”, a question to
which only few people in the world could answer. And the fans? Those don’t
matter a fuck, who cares about the fans, those who buy his records, those
who pay a lot of money to go to his concerts, those who constantly take high
the popularity of Bob, those of us who manage the amateur websites talking
about him every day , those who continue with their work to keep alive the
Dylan-myth that without us would end in oblivion from many years. With what
( money ) Bob would live without our despised presence? What could eat Bob
if we don’t buy his records no more? Bob Dylan could continue to live in his
beautiful mansion in Malibu if we don’t pay a lot of fine money to go to his
concerts? Even these are questions which someone should give an answer.
Dylan has a large number of persons engaged in his life and his work, his
household staff, the staff members, the musicians who play with him on
stage, the roadies who assembled and dismantled the equipment sound, the
tour-buses , the trucks, drivers, hotels, jetplanes, shit, a mess of stuff
to pay, and he would like to pay all these things without our contribute?
We, who pay him to do all these things because he can live by nabob , and we
regularly kicked in the ass every day. Well, it's time to stop this foolish
bad habit, it would be time to stop writing about him, to obscure all sites
dedicated to him, stop buying records, stop going to concerts, then Bob
would begin to wonder why and try to give himself the answers!
Why Sony (or Bob) is doing everythings to obscure the fans’ Bob-clips on
Youtube? And not only the video of Bob, also the clips of a lot of tribute
bands and tribute artist, in the name of "copyright infringment". But what
these guys are talking about? What are they saying about ? When a tribute
band performs on stage a Bob’song regularly pays the fee of copyright, tot
spare tot dollars, therefore they have every right to play the songs they
want without asking anyone's permission. It’s clear that these clips are
simply an evidence of their activity as a hobby and not a commercial
purposes, such as video posted on YouTube, will never have any market
opportunity or provide any form of income. But Sony thinks that we have no
right to do it, Sony thinks he's the only one to have all the rights in the
world, Sony thinks to have the power to overshadow all the videos they want,
but I don’t think they are acting unfair and uncorrect.
A fan who creates a video clips of a performance of Bob (remember that to
see the show he paid a ticket) and then posting it on YouTube will not make
any kind of gain ever, these clips are only the testimony of a moment, not
an attempt to steal money to Sony. Dylan is a public figure, he has the
right to his privacy when he is inside his house, but not when he is on
stage or in some street around the world. Nobody can prevent me taking a
picture if Bob is out of his property, out of his house. Celebrities lose
their own image-right, obviously is not a big sacrifice, they are well paid
handsomely for this small sacrifice.
Talking again of the tribute bands videoclips , actually I do not know what
the U.S. laws require on copyright, maybe Sony can claim rights to the music
of Dylan, but it certainly has no right to obscure my videos with my own
images , i mean, if Sony makes obscure sound maybe really have the right to
do so, but certainly has no right even to obscure my own images! It would
take a lawyer with the capital L, who is familiar with U.S. copyright law,
and has the desire to sue Sony and Youtube. I'm sure both turns green
because to the shame , making them retrace their steps. It would only give
back justice to the fans, because Bob is not able to do it or not
interested, anyway, thanks Bob, it's really a pleasure to be your fans, to
be a tribute band that plays your music, to spend a lot of money for your
albums and concerts , and be taken shamelessly kicked ass from you, from
your staff and your Major, but I’m asking myself , were not you the one who
wrote the songs and fought the battles to defend civil rights? Forgotten
everything ?
Amanwithnoalibi
Cos’è successo ai nostri videoclips di Dylan su Youtube ?
Bella domanda , potremmo definirla la domanda da un milione di dollari,
domanda alla quale solo poche persone al mondo potrebbero rispondere. E i
fans ? Quelli non contano un cazzo, chi se ne frega dei fans, quelli che
comperano i dischi, quelli che vanno ai concerti, quelli che tengono
costantemente alta la popolarità di Bob, quelli che gestiscono i
siti amatoriali, che parlano ogni giorno di lui, quelli che con la nostra opera
continuiamo a mantenere vivo un mito che senza di noi sarebbe finito nel
dimenticatoio da molti anni. Con che vivrebbe Bob Dylan se non ci fossimo
noi? Cosa mangierebbe Bob Dylan se noi non comprassimo i suoi dischi?
Potrebbe Bob Dylan continuare ad abitare la sua splendida villa di Malibu se
noi non pagassimo fior di soldi per andare a vedere i suoi concerti? Anche
queste sono domande alle quali bisognerebbe dare una risposta. Dylan ha un
elevato numero di persone addette alla sua vita e al suo lavoro, il suo
personale di casa, i membri dello Staff, i musicisti che lo accompagnano
sul palco, i roadies che montano e smontano l’attrezzatura sonora, i
tour-bus, i camion, gli autisti, gli alberghi, gli aerei, cazzo, un
casino di roba da pagare, e come farebbe a pagare tutte queste cose senza
di noi ?
Noi che paghiamo tutte queste cose per fargli fare la vita da nababbo, e
regolarmente veniamo presi a calci in culo tutti i giorni. Bene, sarebbe
ora di smetterla , sarebbe ora di piantarla di scrivere su di lui, di
oscurare tutti i siti dedicati a lui, smetterla di comperare dischi,
smetterla di andare ai concerti, allora poi sarebbe Bob a cominciare a
chiedersi alcuni perchè e cercare di darsi le risposte!
Perchè Sony (o Bob) sta facendo oscurare tutti i video postati dai fans su Youtube?
E non solo i video di Bob, anche moltissimi delle tribute band o tribute
artist con la motivazione “ copyright infringment”. Ma di cosa parlano
questi signori? Cosa stanno dicendo? Una tribute band quando esegue sul
palco dei pezzi di Bob paga regolarmente la tassa del diritto d’autore, tot
pezzi tot euro, quindi ha tutti i diritti di suonare le canzoni che
vuole senza dover chiedere il permesso a nessuno. E’ chiaro che queste
esibizioni sono a livello amatoriale e non a scopo commerciale, come i
video postati su Youtube non avranno mai nessuna possibilità di essere
commercializzati o procurare una qualsiasi forma di guadagno. Ma Sony pensa
che non sia così, pensa di essere la sola ad avere tutti i diritti del
mondo, pensa di avere il potere di far oscurare tutti i video che vuole,
ma non credo che le cose stiano proprio così.
Un fan che realizza un videoclips di una esecuzione ( per vedere la quale ha
pagato un biglietto ) che poi posta su Youtube non realizzerà mai nessun
tipo di guadagno, quei clips sono solo le testimonianze di un momento, non
un tentativo di rubare soldi alla Sony. Dylan è un personaggio pubblico, ha
diritto alla privacy quando è a casa sua, non quando è sul palco o per
strada in giro per il mondo. Nessuno mi può impedire di scattare una foto a
Bob se è fuori dalla sua proprietà, da casa sua. I V.I.P perdono il diritto
all’immagine, d’altronde non lo perdono per niente, sono profumatamente
ben pagati per questo piccolo sacrificio.
Torniamo a parlare dei video delle tribute band, effettivamente io non so
come sia la legge americana sul copyright, può darsi che Sony possa vantare
i diritti sulla musica di Dylan, ma certo non ha alcun diritto di far
oscurare un mio video con le mie immagini, non quelle di Bob Dylan, voglio
dire, Sony faccia oscurare l’audio se veramente ha il diritto di farlo, ma
certamente non ha il diritto di far oscurare anche le mie immagini personali! Ci vorrebbe un Avvocato con la A maiuscola, che conosca bene la
legislazione americana sul copyright, e che abbia la voglia di far causa a
Sony e Youtube. Sono sicuro che li farebbe diventare verdi tutte e due per la
vergogna, facendoli ritornare sui loro passi. Sarebbe solo rendere
giustizia ai fans, visto che Bob non è capace di farlo o non gli interessa, comunque grazie Bob, è davvero un piacere essere un tuo fan, una tribute
band che suona la tua musica, uno che spende un sacco di soldi per
acquistare i tuoi albums e venire ai tuoi concerti, ed essere preso
spudoratamente a calci in culo da te, dal tuo staff e dalla tua Major, ma
mi viene da chiedermi, non eri tu quello che ha scritto le canzoni e
combattuto le battaglie in difesa dei diritti civili ? Scordato tutto ?
Set list: Prague, Czech
Republic - O2 Arena - June 11, 2010
1. Rainy Day Women #12 & 35 (Bob on keyboard then guitar)
2. Lay, Lady, Lay (Bob center stage on guitar)
3. Just Like Tom Thumb's Blues (Bob center stage on guitar)
4. Just Like A Woman (Bob on keyboard then center stage on harp)
5. Beyond Here Lies Nothin' (Bob center stage on guitar, Donnie on trumpet)
6. Shelter From The Storm (Bob on keyboard)
7. Honest With Me (Bob on keyboard)
8. Mr. Tambourine Man (Bob on keyboard then center stage on guitar)
9. Cold Irons Bound (Bob center stage on harp)
10. Workingman's Blues #2 (Bob on keyboard then center stage on harp)
11. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
12. I Feel A Change Comin' On (Bob on keyboard)
13. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
14. Ballad Of A Thin Man (Bob center stage on harp)
(encore)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
16. Jolene (Bob on keyboard)
17. All Along The Watchtower (Bob on keyboard)
La sua richiesta è stata - nessuna foto durante gli
spettacoli. Per proteggersi aveva anche ottenuto una squadra armata. Foto
Nuovo Tempo è riuscita a fotografare Dylan durante la sua pedalata davanti
alla banchine di Bratislava! Anche se il cantante ha fatto intervenire
immediatamente la sua guardia di sicurezza costringendo il fotografo a
cancellare le immagini, però, qualcuna è riuscito a salvarla.
Un anziano signore con un berretto a maglia, giacca sportiva
e nero e tuta da moto lungo il Danubio. Sarebbe niente di speciale, se non
fosse stato che il signore anziano era Bob Dylan – la leggenda della musica
che tiene molto alla sua privacy! Gli organizzatori slovacchi erano stati
chiari circa il divieto di scattare foto del concerto. "Se qualcuno viola il
divieto scattando foto, Bob Dylan ha minacciato di interrompera il concerto.
La pena per chi contravverrà sarà di centinaia di migliaia di euro ", ha
detto John Mudríková della Agenzia di Vivien.
Il suo arrivo in Slovacchia allo Kempinski Hotel, dove era
alloggiato, è stato strettamente riservato.
Martedì Bob Dylan, con una bicicletta, invece che con la limousine
dell’Hotel , è andato a fare una passeggiata lungo il Danubio, accompagnato
dal suo bodyguard americano.
Non appena Dylan ha visto il fotografo ha fatto intervenire
la guardia, bloccando il fotografo e costringendolo a cancellare le
immagini, ma non tutte! Una delle ultime immagini private di Bob Dylan era
stato fatto nel 2001, quando fra gli spettatori a guardare un incontro di
boxe.
Una piccola zuffa è scoppiata prima di dire le preghiere
durante la riunione del consiglio comunale dello Shropshire, dopo che un
consigliere aveva messo gli auricolari nelle orecchie e ascoltava Bob Dylan
mentre gli altri recitavano il Padre Nostro.
Durante la riunione del consiglio comunale di Wellington, il Consigliere Pat
McCarthy ha tirato fuori il suo lettore MP3 e ha scelto di ascoltare il
cantante americano, mentre gli altri membri chinavano il capo pregando.
Il Consigliere McCarthy è stato chiamato "disgustoso" dagli altri membri del
consiglio, dopo questa azione.
La zuffa è scoppiata il mese scorso quando il consigliere McCarthy, un
membro indipendente, ha chiesto che le preghiere obbligatorie all'inizio
delle riunioni del Consiglio fossero sostituite da una "pre-incontro" , dove
la partecipazione poteva essere volontaria.
Egli ha affermato che la preghiere cristiana obbligatoria è discriminante
nei confronti degli atei e di persone di altre fedi.
Le sue osservazioni hanno provocato rabbia in seno al Consiglio e ha portato
il vescovo anglicano di Shrewsbury, il Reverendo Mark Rylands, a dare
pubblicamente pubblico appoggio alla volontà del Consiglio di pregare prima
delle riunioni. Ma all'inizio della riunione di ieri, il consigliere
McCarthy ha ascoltato la musica di Bob Dylan durante le preghiere.
Successivamente il Consigliere Miles Hosken ha detto che voleva che il suo
disgusto per le azioni del Consigliere di McCarthy fosse verbalizzato,
ma il consigliere McCarthy ha difeso le sue azioni.
"Penso di avere il diritto di ascoltare musica con le mie cuffie finchè non
disturbo nessuno" ha detto.
Dylan sconvolge CSNY nel 1970 e
l'inizio del "Never Ending Tour" nel 1988.
(Atlantic Records)
Nel giugno 1970, Crosby, Stills, Nash e Young hanno suonato sei notti al
Bill Graham's Fillmore East, dal 2 al 7. Questi concerti sono stati
registrati per una parte del doppio album live, “4-Way Street”. Nella serata
finale, secondo Clinton Heylin, Bob Dylan era presente.
Ecco il ricordo di Graham Nash della serata, cortesia della “Bill Graham
Presents”: My Life Inside Rock And Out, by Bill Graham and Robert Greenfield
(De Capo Press, pp 320-21):
"Sapevamo che tutti i Big stavano fra il pubblico, così abbiamo detto, senti,
non dobbiamo esagerare. Andiamo per suonare e basta. Basti fare l'unica
canzone che ognuno di noi è destinato a cantare. Ma siccome Dylan era lì tra
il pubblico, Stephen ha fatto quattro canzoni. Io non so come David e Neil si
siano sentiti, ma io ero indignato. Avevamo un piano di suono ma Stephen non
lo aveva seguito.
Così si stava discutendo come **** con lui. Questo è stato durante la pausa.
Bill era lì. Io e Stephen stavamo ******* urlando a vicenda. Stephen aveva
una Budweiser in mano e stava lentamente schiacciandola, e la schiuma gli
gocciolava addosso, e Bill guardava noi dicendo "Oh Dio".
Siamo tornati fuori ed abbiamo fatto il miglior set elettrico che avevamo mai
fatto. Penso che era il martedì notte.
Con noi è sempre stato così, Stephen è sempre stato pazzo. Penso che se
Stephen non fosse stato Stephen Stills, sarebbe stato cacciato molto tempo
prima".
Ecco Nash raccontare la storia in un altro modo: "Ricordo una sera al Fillmore East di New York. Stavamo suonando, e Dylan era
venuto a trovarci. I nostri spettacoli dal vivo di solito si svolgono con un
set acustico per primo, poi facciamo una pausa, seguita da un set elettrico
per il resto della notte. All'interno di tale struttura, tutti hanno assoli
acustici. Io volevo fare due canzoni, David ne avrebbe fatte altre due,
Stephen anche, e Neil lo stesso.
Ma in quella notte particolare, a causa di Dylan che era lì, Stephen va e fa
cinque canzoni. E' naturalmente fa incazzare giustamente tutti. Noi tutti
volevamo impressionare Dylan, eppure Stephen prese personali iniziative.
Bene, eravamo tutti così infuriati che durante la pausa ho iniziato a
parlare con Stephen dicendogli esattamente quello che pensavo di lui. E
mentre lo stavo facendo, lui teneva in mano una lattina di Budweiser, e
stava lentamente cercando di romperla. Stephen è un uomo immensamente forte,
e con questa energia maniacale ha schiacciato la lattina appiattendola, e la
birra e la schiuma sono uscite fuori sopra il tappeto ed i suoi pantaloni.
Subito dopo, siamo usciti e abbiamo suonato il più grande set elettrico che
avevamo mai fatto".
Nash sembra aver preso la cosa particolarmente male. Per tutte le sei
serate, Stills aveva suonato una canzone in più per tutte le
serate, e questo non era nei patti. Forse Dylan si presentò in una notte
diversa, ma Still, per non sbagliare, prolungò il suo set in tutte le
serate. Ecco l'elenco fissato per (Domenica), 7 giugno:
Acoustic set:
1. Suite: Judy Blue Eyes
2. Blackbird
3. On The Way Home
4. Teach Your Children
5. Tell Me Why
6. Triad (Crosby)
7. Guinnevere (Crosby)
8. Another Sleep Song (Nash)
9. Man In The Mirror (Nash)
10. Don't Let It Bring You Down (Nash)
11. The Loner>Cinnamon Girl>Down By The River (Young)
12. Black Queen (Stills)
13. 49 Bye-Byes>America's Children (including "For What It's Worth")
(Stills)
14. Love The One You're With (Stills)
---
Electric set:
15. Pre-Road Downs
16. Long Time Gone
17. Helplessly Hoping
18. Southern Man
19. As I Come Of Age
20. Ohio
21. Carry On
Encore:
22. Woodstock
23. Find The Cost Of Freedom
Ecco il set acustico di apertura della sera precedente:
1. Suite: Judy Blue Eyes
2. Blackbird
3. On The Way Home
4. Teach Your Children
5. Tell Me Why
6. Triad (Crosby)
7. Guinnevere (Crosby)
8. Simple Man (Nash)
9. King Midas In Reverse (Nash)
10. The Loner>Cinnamon Girl>Down By The River (Young)
11. Black Queen (Stills)
12. 4 + 20 (Stills)
13. 49 Bye-Byes>America's Children (Stills)
14. Love The One You're With (Stills)
In ogni caso, dopo lo spettacolo, si dice che Dylan abbia partecipato al
party post-concerto per CSNY e gli Who, che avevano suonato Tommy al
Metropolitan Opera House la sera stessa.
Dylan è stato associato con i vari membri di CSNY nel corso degli anni, in
un modo di un altro, tra cui The Byrds (con Crosby) che fecero diverse
covers di canzoni di Dylan a metà degli anni 60 – in più Dylan apparve con i
Byrds riuniti in un concerto tributo a Roy Orbison nel 1990 , Stills
partecipò nel 1976 alla "Night Of The Hurricane 2" all’Astrodome a Houston,
e Nash lasciò gli Hollies quando questi avevano deciso di registrare un
album tributo a Dylan (Hollies sing Dylan), mentre Young sembra aver avuto
il legame più stretto con Dylan, che apparve sul palco con lui in numerose
occasioni.
Wolfgang's Vault è in streaming Crosby, Stills, Nash e Young Fillmore East
concerti da giugno 4, 5, e 6, ma purtroppo non il 7. Ho incluso parte del
solista Stills 'fissato dal 6 giugno qui. Buon divertimento!.
Nello stesso giorno del 1988, il "Never Ending Tour" ha
iniziato presso il Padiglione Concord in California, con nientemeno che Neil
Young che suona la chitarra per una parte del set. Ci sono stati oltre 2.200
concerti fatti da Dylan col NET.
A Dylan non piace il termine "Never Ending Tour". La frase veniva da una
intervista del Dicembre 1989 con Adrian Deevoy per Q Magazine (per gentile
concessione di Michael Gray ”Bob Dylan Encyclopedia”): Deevoy: “Dimmi di questa cosa dal vivo. Sei andato dritto in questo
tour di nuovo - un tour praticamente precedente a quello successivo”.
Dylan: “Oh, è tutto lo stesso tour”.
Deevoy: "E' il Never Ending Tour?”
Dylan: (senza entusiasmo) “Yeah, yeah”.
7. Man Of Constant Sorrow (trad. arr. by Bob Dylan)
8. Lakes Of Pontchartrain (trad.)
9. Boots Of Spanish Leather
10. Driftin' Too Far From Shore
11. Gates Of Eden
12. Like A Rolling Stone //
13. Maggie's Farm
Primo concerto del The Never-Ending Tour. Primo concerto dello Interstate 88
Tour, parte 1: Summer Tour nel Nord America. Primo concerto con la prima
Never-Ending Tour Band: Bob Dylan (voce & chitarra), GE Smith (chitarra),
Kenny Aaronson (basso), Christopher Parker (batteria).
7-9 Bob Dylan (voce & chitarra), G.E. Smith (chitarra).
1 G.E. Smith (voce di backup)
1-6 e 10-13 Neil Young (chitarra).
Note: 1, 2, 8, 10 debutti live.
7 prima performance live dal 1961.
11 prima versione elettrica mai eseguita.
Bob dice:
"Va bene, grazie! Abbiamo avuto qui per una suonata Neil Young stasera!
(Dopo You're A Big Girl Now) Grazie! Questo è Neil Young con la chitarra.
Dategli una mano! (Dopo Like A Rolling Stone) Oh, grazie gente per essere
così bello! (Prima di Maggie's Farm)".
Harold Lepidus, "Bob Dylan Examiner"
http://www.examiner.com/x-21829-Bob-Dylan-Examiner~y2010m6d6-Dylans-back-pages--Dylan-disrupts-CSNY-1970-and-the-start-of-the-Never-Ending-Tour-1988?cid=examiner-email
Set list: Bratislava, Slovak
Republic - Incheba Expo Arena - June 9, 2010
1. Leopard-Skin Pill-Box Hat
2. It Ain't Me, Babe (Bob on guitar)
3. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on guitar)
4. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again
5. Just Like A Woman
6. Absolutely Sweet Marie
7. High Water (For Charley Patton)
8. Shelter From The Storm
9. Tweedle Dee & Tweedle Dum (Bob on guitar)
10. Man In The Long Black Coat (Bob on guitar)
11. Highway 61 Revisited
12. Forgetful Heart
13. Thunder On The Mountain
14. Ballad Of A Thin Man
(encore)
15. Like A Rolling Stone
16. Jolene
17. All Along The Watchtower
Review: Bucharest, Romania -
Zone Arena - June 2, 2010
by Trevor Townson
Bucarest e la Romania non sono probabilmente nella lista dei Top Ten luoghi
da visitare, non essendo io una persona che
avrebbe acquistato una macchina bianca che al momento è la scelta più
popolare, Bucarest e la Romania sembrava essere la scelta giusta e sono
partito per soddisfare questa curiosità.
Tuttavia, "se i cani corrono liberi", questo può essere molto fastidioso per
i residenti di Bucarest, in quanto può anche essere quello il maggior
problema per i visitatori. Il problema maggiore per la sicurezzaè che si si
rischia di incontrare, a Bucarest la popolazione dei cani randagi è di circa
70.000 animali, con più di 50 persone al giorno ferite dal morso di un cane.
I visitatori sono avvisati di essere preparati all’incontro con i cani che
come minimo vi abbaieranno dietro. Il mio albergo era a 4 km dalla sede
dello show ed è facile perdersi camminando. In ogni caso nel 2006 l’ultimo
turista ucciso in un attacco dei cani era un uomo d'affari giapponese.
Il consiglio che ti danno è che se incontri i cani non devi correre, ma se
ti mordono devi andare subito in ospedale per disinfettare la ferita e fare
una iniezione antirabbica. Nel mio caso però il bit era per i cani, ne ho
morsi un paio andando e un paio tornando dal concerto!
La sera prima del giorno di concerto pioveva e c’erano allagamenti per le
strade della città. Il libro guida aveva detto "Non c'è evasione dal fatto
che Bucarest è triste quando piove ". Se desiderate un secondo parere da
questo particolare visitatore (io) "Non c'è niente da fare, Bucarest è
miserabile quando piove ".
Andando all’Arena per il concerto ho visto qualche cane randagio, ma la
maggior parte, cioè quelli davvero selvaggi che mordono stanno in periferia.
In città i manifesti per l'evento erano messi su qualsiasi cosa, su pezzi di
parete o addirittura sui lampioni. Ci sarà un funzionario volante per
distaccarli, per quanto altri di recenti eventi o dei prossimi erano a
fianco di quelli di Bob, Metallica, AC/DC, Clapton e Steve Winwood, poi
Elton John e più sorprendente per me, la band preferita dalle mie sorelle
“Rammstein” (chi?). Mia sorella è riuscita a vagare per il back stage in uno
dei loro concerti una volta e si è incontrata con loro.
Due gruppi di supporto hanno proceduto in questa notte Bob , il primo è Zan
Bucium, seguito da Nicu Alifantis che hanno eseguito le loro canzoni in
Rumeno credo. Sarebbe stato meglio in inglese (in realtà a causa dello stile
da band irlandese di entrambe le band), ma non importa, i Rumeni non
avrebbero capito una parola di quello che avrebbe detto Bob, a parte il
piccolo contingente di pubblico straniero, che hanno ricevuto lo stesso
trattamento prima di Bob.
Mentre la maggior parte di noi può anche vivere senza un gruppo di apertura
quando andiamo a vedere Bob, queste due band non erano poi così male e delle
due ho preferito il primo, Zan Bucium e non solo perché con lui c’era una
violinista che era una della più belle donne si possa desiderare di vedere,
ma lui è sembrato essere anche bravo.
Ancora giorno, il palcoscenico è impostato per il regime serale, i ragazzi e
Bob vengono fuori fra gli applausi del pubblico aprendo con Rainy Day Women
# 12 & 35 per la quale insolitamente Bob inizia sulla tastiera ma ben presto
la lascia per prendere la sua chitarra per continuare il numero.
In generale durante la sua esibizione stasera ho pensato che Bob era di gran
lunga più in forma, e la sua chitarra era molto più puntata verso il
pubblico piuttosto che alla punta delle sue scarpe. Stasera non ho avuto
l'impressione che si trattava di uno show-tastiera anche rispetto ad altri
spettacoli in cui ha incluso chitarra e l’armonica al centro della scena per
il suo "assolo". Come ben sappiamo Bob ha un ciclo di vita diverso per tutte
le cose, ma sono sicuro che il pubblico prevalentemente rumeno era in attesa
di chitarra e armonica da parte di Bob e ritiengo che sarebbe stato meno
soddisfatto se Bob fosse stato nascosto e stravaccato dietro la sua tastiera
per tutto lo spettacolo, così però credo che ha funzionato bene anche per il
pubblico di casa e per gli stranieri.
Ho letto che qualcuno su BobDylan.com ha detto che la qualità del suono non
era buona, ma questo certamente non era il caso di fronte a dove mi trovavo
io.
Bob aveva trovato un modo per suonare proprio come fosse una donna di
piacere, sia per il pubblico e sia per se stesso, con una sorta di
compromesso fraseggio sul coro, così ognuno riusciva a cantare senza che Bob
annegasse nell’attesa che il pubblico fosse a tempo con lui, così le cose
sembravano quasi in sincronia.
Questa sera abbiamo avuto uno stile tutto nuovo nelle prestazioni col
microfono, una fase che non poteva più aspettare. Questo non è stato il
"crooner” di stile visto in precedenza, questo è stato Bob che marcia in
un'altra direzione, molto più Rock & Roll.
Difficile da spiegare quando non ci sono paragoni, è difficile confrontare
Bob, anche perchè confrontarlo con qualsiasi altro artista sarebbe del tutto
eccessivo per Bob, che è quell’ artista unico che è sempre stato. Bob ha
preso il microfono staccandolo dal supporto poi si è spostato liberamente
sul palco tenendo il microfono in mano e alla folla sembrava piacere questa
cosa a giudicare dagli applausi che arrivavano come un'onda che veniva da
lontano, e come al solito in questi casi, Bob lascia da parte la paura di
strafare.
Dopo lo spettacolo mi imbatto nel collega Steve Adams, ancher lui fan di
Bob, che aveva veramente goduto lo spettacolo, ma mentre io sarei volato
verso casa il giorno dopo, lui si recherà all’aeroporto in direzione dello
show successivo, perchè aveva fatto dei piani per seguire il tour con alcune
date più di me. Camminiamo per l’arena e ci lasciamo per andare in direzioni
diverse, Steve prende un trasporto pubblico ed io cerco qualcosa da
mangiare.
Era circa mezzanotte quando finalmente sono tornato giù a Calea Victoriei
nella parte centrale di Bucarest dove abitavo. Notte tempo Bucarest è un
luogo molto diverso e "Down the streets the dogs are barkin’...".
Stavo seguendo un gruppo di rumeni che camminavano per strada e dopo aver
preso l'ultimo bivio prima del mio albergo ho notato nei pressi dell’
incrocio un piccolo gruppetto di cani che giravano. Di tanto in tanto
abbaiavano, ma niente di particolare, mentre due auto si avvicinano ad un
incrocio con lo stop. I rumeni non hanno attraversato la strada ed entrambe
le vetture si sono fermate. Io non ero sicuro se avevo diritto di passaggio,
mentre i rumeni non si muovevano ma parlavano ad alta voce come se avessero
bevuto un pò troppo.
Siamo stati tutti in questa situazione di stallo per quella che sembrava
un'eternità, ma era in realtà solo una frazione di tempo, ma probabilmente
abbastanza a lungo per iniziare as attirare l’ attenzione dei cani che
cominciano a venire nella nostra direzione. Penso che le macchine avessero
effettivamente visto la situazione e si erano fermate per farci attraversare
la strada e continuare lentamente, ma i rumeni non sembravano accorgersi che
qualcosa stava succedendo, così rimasero in piedi in mezzo alla strada a
parlare ad alta voce.
Improvvisamente una delle auto parte a tutta velocità ed i cani ringhianti
la inseguono. Allora ho ben compreso perché la guida mi aveva detto di non
correre. Con i cani attualmente occupati con le macchine, ho completato le
poche centinaia di metri che mi separavano dal mio hotel, allora ho
riflettuto sul fatto chè il libro-guida avesse bisogno di un aggiornamento
con l’aggiunta del Giapponese e dell’Inglese. Il destino di quel povero uomo
d'affari giapponese era stata una spaventosa realtà, e la guida aveva avuto
ragione nel dire di aspettarsi almeno un incontro con i cani che abbaiano.
Beh ho già fatto la mia scelta successiva, sarà Linz in Austria, tutto bene
tranne quello che è successo a Tombstone Blues? Era davvero stata suonata
l’ultima volta nel 2006 e poi solo una volta come opener. Sembra che il 2006
non sia stato un buon anno per l'industriale giapponese e per quella
canzone. Mi auguro che almeno la canzone possa essere riportata in vita un
giorno nella set list, sarebbe davvero un idea brillante!
Ciao Tambourine.....
vorrei ringraziare tramite te Roberto, per il consiglio sul sito venere.it.
pur se non prorpio facilissimamente alla fine ho risolto tramite quel sito
Grazie. Massimo