Il nuovo video interattivo di Jeff
Buckley è "Just Like A Woman”
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Mercoledì
30 Marzo 2016
Talkin'
9788 - rudysalvagnini
ciao Mr. Tambourine,
se ti può interessare ho scritto, non proprio con tempismo perfetto, una
recensione sul mio blog del nuovo disco dylaniano di De Gregori. Questo
è il link:
http://rudysalvagnini.blogspot.it/2016/03/de-gregori-canta-bob-dylan.html
A presto e ancora complimenti per Maggie's Farm, sperando che il periodo
sinatriano (pure interessante, se delimitato nel tempo) non si prolunghi
troppo.
Rudy Salvagnini
Ciao Rudy, grazie per
avermi segnalato questo tuo saggio sul disco di Francesco. Ho letto con
interesse la tua opinione, specialmente quello che riguarda canzone per
canzone. Non credo di dire una novità ribadendo ancora una volta che
scrivi molto bene, non essendo questa la prima volta che pubblico dei
links riferentesi alle pagine del tuo blog. Ti dirò che ho ascoltato con
attenzione il disco di De Gregori ma, non ostante questo, in me non è
scattato niente, l'ascolto mi ha lasciato abbastanza indifferente, anche
se devo riconoscere che il disco è piacevole e ben eseguito. Per assurdo
avrei preferito che Francesco si fosse allontanato del tutto dalla non
perfettamente riuscita traduzione dei testi cercando di mantenere le
tematiche dylaniane, cosa che personalmente ritengo impossibile
rinarrare in un'altra lingua. Avrei preferito che Francesco avesse dato
sfogo alla sua usuale vena poetica sulle musiche di Bob, creando
qualcosa di diverso (con tutti i rischi della critica) e non questa
interpretazione che in fondo, a mio avviso, ed esclusivamente a mio
avviso, non è ne carne ne pesce. Al limite, al suo posto, avrei
accuratamente evitato l'impari confronto, chiunque, anche se Principe,
non può confrontarsi con un Re. Naturalmente posso essere
tranquillamente contestato per questa mia opinione, ma questo commento
era maturato dopo che, finito l'ascolto del disco, non mi era venuta la
voglia di riascoltarlo. Grazie per avermi segnalato la tua pagina e per
avermi anche dato l'occasione e lo spunto per riparlare del lavoro di De
Gregori. Live long and prosper, Mr.Tambourine, :o)
Martedì 29 Marzo 2016
Talkin'
9787 - gcautiero
Ciao Tambourine,
ho iniziato un nuovo blog: aboutsongs.
Spero ti piace, penso possa essere interessante per i lettori della
fattoria.
Qui un post in cui dylan e' coinvolto:
Thanks again Ugur!
Live long and prosper, Mr.Tambourine, :o)
Mercoledì
23 Marzo 2016
Traveling Wilburys - Inside Out
INSIDE OUT
(TOM PETTY / BOB DYLAN / GEORGE HARRISON
/ JEFF LYNNE)
Look out your window
That grass ain't green
It's kinda yellow
See what I mean?
Look up your chimney
The sky ain't blue
It's kinda yellow
You know it's true
It's so hard to figure what it's all about
When your outside's in
(Inside out)
And your downside's up
(Upside down)
Yeah, your upside's right
(Right side up)
Yeah, don't it make you wanna twist and shout
When you're inside out
Look down your drain pipe
What color do you see?
It's got to be yellow
Don't try to fool me
And don't it make you wanna twist and shout
When your outside's in
(Inside out)
And your downside's up
(Upside down)
Yeah, your upside's right
(Right side up)
Yeah, don't it make you wanna twist and shout
When you're inside out
Be careful where you're walking
You might step in something rough
Be careful when you're talking
And saying all that stuff
Take care when you are breathing
Some thing's funny in the air
And somethings, I'm not saying
'Bout what's happening out there
It's inside out
Look into the future
With your mystic crystal ball
See if it ain't yellow
See if it's there at all
Ain't no shadow of doubt
Don't it make you wanna twist and shout
When your outside's in
(Inside out)
And your downside's up
(Upside down)
Yeah, your upside's right
(Right side up)
Yeah, don't it make you wanna twist and shout
When you're inside out
Inside out
Right side up
Yeah, don't it make you wanna twist and shout
When you're inside out
Inside out, inside out
RIVOLTATO DA DENTRO A FUORI
(TOM PETTY / BOB DYLAN / GEORGE HARRISON
/ JEFF LYNNE)
Guarda fuori dalla tua finestra
Quell'erba non è verde
E' quasi gialla
Capisci cosa intendo dire?
Guarda su per il tuo camino
Il cielo non è azzurro
E' quasi giallo
Lo sai che è proprio così
E' così difficile capire di che si tratta
Quando sei rivoltato da fuori a dentro (da dentro a fuori)
E quando sei rivoltato da sotto a sopra (da sopra a sotto)
Già, sei capovolto da sotto a sopra (da sopra a sotto)
Già, non ti fa venir voglia di torcerti ed urlare
Quando sei rivoltato da dentro a fuori
Guarda giù nel tuo canale di scolo
Che colore vedi?
Dev'essere giallo
Non provare a prendermi in giro
E non ti fa venir voglia di torcerti ed urlare
Quando sei rivoltato da fuori a dentro (da dentro a fuori)
E quando sei rivoltato da sotto a sopra (da sopra a sotto)
Già, sei capovolto da sotto a sopra (da sopra a sotto)
Già, non ti fa venir voglia di torcerti ed urlare
Quando sei rivoltato da dentro a fuori
Stà attento a dove metti i piedi
Potresti inciampare in qualcosa di duro
Stà attento a come parli
E a tutto quel che dici
Stà attento quando respiri
C'è qualcosa di strano nell'aria
E qualcosa che non dico
Su quel che sta succedendo fuori
E' a rovescio
Guarda nel futuro
Con la tua mistica sfera di cristallo
Guarda se non è giallo
Guarda se non c'è affatto
Non c'è ombra di dubbio
Non ti fa venir voglia di torcerti ed urlare
Quando sei rivoltato da fuori a dentro (da dentro a fuori)
E quando sei rivoltato da sotto a sopra (da sopra a sotto)
Già, sei capovolto da sotto a sopra (da sopra a sotto)
Già, non ti fa venir voglia di torcerti ed urlare
Quando sei rivoltato da dentro a fuori
Martedì 22 Marzo 2016
Da Bob Dylan agli Stones, il rock è una
pietra rotolante
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Quando il vinile era una galleria d'arte
clicca qui
Lunedì 21 Marzo 2016
Talkin'
9785 - a.orlandi1
Caro Mr. T.,
attento che da quel poco che capisco - niente - di norvegese, è una
festa per il suo compleanno, non un SUO concerto, che proprio non ci sta
come data in EU schiacciato tra Giappone e Oregon....
Ciao, Andrea Orlandi
Cacchio Andrea, credo proprio di essere
obbligato a nominarti "correttore ufficiale delle mie cazzate". Era
sembrato un pò strano anche a me che il Tour sbarcasse in Europa per
solo un mese, ma molto superficialmente non ho indagato a fondo. Per
fortuna ci sei tu, anche se a malincuore credo di aver fatto la figura
del pinocchietto un'altra volta. Comunque ho cancellato la notizia dalla
giornata di sabato sperando così di salvare in modo meschino la faccia.
Un caro saluto, live long and prosper, Mr.Tambourine, :o)
Io non la conoscevo. Tu ne sai qualcosa?
Ti faccio ancora una volta i complimenti per il modo equilibrato e
sempre stimolante con cui gestisci il sito.
Un caro saluto, Giorgio
Ciao Giorgio, un caro
saluto anche a te. Non conoscevo questo sito, credo sia stato messo
online da non molto a giudicare dai pochissimi argomenti che sono
recenti. Al momento mi sembra un pochino scarso come sito che dovrebbe
avere la pretesa di essere in qualche modo un dylan-site. Forse in
futuro, ma credo proprio che ne debbano ancora mangiare in quantità
industriale di hamburger prima di poter essere considerato un
dylan-dedicated-site. Live long and prosper, Mr.Tambourine, :o)
Sabato 19 Marzo 2016
Talkin'
9783 - a.orlandi1
Caro Mr. T.
scusa ma i credits per il video sono :
- Chalo Charlie Quintana on drums,
- Steve Ripley guitar
- Carla Olson guitar (as Taylor solo)
- Alan Clark on keyboard
- Robbie Shakespeare on bass
- Cydie King keyboard
in realtà tutti, Bob compreso, sono in playback e recitano per il video
che pure è asincrono in più momenti con la musica
nel disco, infatti, che è l'audio del video, Quintana, la Olson, Ripley
e la King non ci sono e suonano invece Dunbar la batteria, Taylor la
chitarra elettrica solo, Knopfler l'acustica, Clark le tastiere,
Shakespeare il basso
Ciao, Andrea Orlandi
Ciao Andrea, sempre
più preziose le tue precisazioni per il sito, grazie un casino. Ciao,
live long and prosper, Mr.Tambourine, :o)
Venerdì 18 Marzo 2016
Bob Dylan - Sweetheart Like You
Bob Dylan – guitar, harmonica, keyboards,
vocals,
Alan Clark – keyboards
Sly Dunbar – drums
Clydie King – keyboard
Blonde woman guitar solo as Mark Knopfler
Robbie Shakespeare – bass guitar
Man on guitar as Mick Taylor
E' morto Frank Sinatra Jr., figlio del
leggendario The Voice
clicca qui
Giovedì 17 Marzo 2016
Le canzoni di "Fallen Angels"
L'ultimo album di Bob Dylan intitolato
“Fallen Angels” sarà pubblicato il 20 maggio. Ciò è stato confermato
ufficialmente dal manifesto promozionale che annuncia il prossimo tour
di Bob Dylan con Mavis Staples nel mese di giugno e luglio. ("Per ogni
paio di biglietti acquistati, si riceverà un codice di riscatto per
ricevere un CD del nuovo album di Bob Dylan “'Fallen Angels”)
Nel Record Store Day del 16 aprile Bob Dylan pubblicherà un EP in vinile
rosso contenente i brani " Melancholy Mood "," All Or Nothing At All ","
Come Rain Or Come Shine "e" That Old Black Magic ". Tutte e quattro le
canzoni sono tratte da “Fallen Angels” e la tiratura sarà limitata a
7000 copie. La copertina del disco sarà scritta oltre che in inglese
anche in katakana giapponese (utilizzato per la pronuncia giapponese di
parole inglesi) per celebrare il prossimo tour Giapponese he inizierà in
aprile.
Frank Sinatra ha cantato tutte queste quattro canzoni, il che significa
che le voci che circolano in Internet potrebbero essere veritiere, e
cioè che “Fallen Angels” probabile sarà un altro album di standard che
Sinatra ha eseguito. Bob e la sua band hanno già suonato "Melancholy
Mood", "All Or Nothing At All" e "Come Rain Or Come Shine" in tour
l'anno scorso.
Ventitré canzoni furono registrate durante le sessioni per Shadows In
The Night, quindi potrebbe essere possibile che le canzoni del prossimo
album siano il “secondo lotto” dei brani registrati nel 2014. E' anche
possibile che alcune delle canzoni di “Fallen Angels” siano state
registrate, come ha rivelato l’ingegnere del suono Al Schmitt, proprio
nello scorso mese di Febbraio. Dovremo aspettare per vedere: Al Schmitt
ha rivelato semplicemente a Billboard che Bob stava registrando un album
“seguito”, senza però menzionare le precedenti tredici outtakes da
Shadows In The Night.
Diverse fonti hanno riferito che le outtakes dell'anno scorso di Shadows
In The Night erano composte da queste canzoni: (Fonte originale:
Searching For A Gem)
1.All Or Nothing At All
2.All The Way
3.Come Rain Or Come Shine
4.Didn’t He Ramble
5.It Had To Be You
6.Maybe You’ll Be There
7.My Melancholy Baby
8.On A Little Street In Singapore
9.Polkadots and Moonbeams
10.Skylark
11.Stormy Weather
12.That Old Black Magic
Il servizio “Bob Cats Newsletter” ha riferito che anche la canzone
"Young At Heart" di Johnny Richards e Carolyn Leigh era stata anche
registrata.
Su Expectingrain, nel lontano novembre del 2014, un utente denominato
Geezerfreak aveva riportato con precisione le canzoni allora ancora
inedite di Shadows In The Night, così come le outtakes, ed in seguito ha
anche menzionato “Young At Heart”. Poiché l'unica canzone che mancava da
questa lista è “Melancholy Mood”, sembra che molte di queste canzoni non
incluse in Shadows In The Night potrebbe finire su “Fallen Angels”.
I commenti alla notizia del prossimo album sono stati misti. Alcuni non
amano l'idea di un altro album pieno di “cover di Sinatra” accusando una
mancanza di ispirazione da parte di Dylan, paragonando lo stato attuale
delle cose con alcuni dei periodi più improduttivi della carriera di
Dylan.
Il tipo di musica, così come il modo in cui Dylan si è presentato a
cantarla, è sicuramente diverso, e del tutto in modo abbastanza
sorprendente rispetto alla maggior parte di ciò che ha fatto nel primo
decennio del 2000. Naturalmente, non sarà gradito a tutti, ma anche
mettendo da parte i gusti personali, questo tipo di critica appare
ingiustificata. Se non altro, Dylan sta mettendo più impegno nella
finitura e nel perfezionamento della prestazione e della sua musica
rispetto al passato, sia nei lavori in studio che nelle sue recenti
esibizioni dal vivo. Lui sta esercitando un controllo minuzioso che solo
anni fa poteva sembrare fuori portata. Il che non indica una mancanza di
ispirazione o di idee musicali, ma piuttosto un cambiamento intenzionale
e significativo nel suo approccio all’esecuzione.
Quanto andrà in alto nelle classifiche il prossimo album resta da
vedere, ma è probabilmente bene tenere a mente che in generale, Shadows
In The Night era stato accolto molto bene sia dalla critica che dal
pubblico. Quindi, anche se non si è fans di Shadows in The Night è
probabilmente una saggia idea il mantenere una mente aperta, almeno fino
a quando il disco sarà pubblicato. Ci potrebbe essere qualche sorpresa,
questo è Dylan, dopo tutto!
Spesso mi chiedo come avrei fatto fronte al mantenimento di una fanzine
o una pagina di informazioni con così tanti avvenimenti nel mondo di
Dylan. Non sono sicuro che l'avrei potuta gestire, l'enorme quantità di
notizie che sono uscite è schiacciante, soprattutto quando si è aggiunta
quella del ritrovamento del magazzino-archivio di Tulsa e la successiva
cessione di tutto il materiale, oltre 6.000 pezzi, all’Università di
Tulsa per una cifra considerevole. E ancora i concerti, ancora dischi in
uscita e ancora, purtroppo, gruppi di fans e siti dedicati a Dylan pieni
di negatività nel corso degli ultimi due anni. Una delle molte cose
strane nel mondo dylaniano è che proprio i suoi fans sono quelli che lo
criticano invece di appoggiarlo.
E' stato così per tanto tempo che non dovrei essere sorpreso e tuttavia
sono un po' sorpreso per la quantità e la forza delle lamentele sul non
ancora pubblicato “Fallen Angels” e le preoccupazioni che i prossimi
concerti possano essere ulteriormente farciti di "covers". Quest'ultima
paura mi sembra particolarmente strana dal momento che il Never Ending
Tour è stato spesso teatro d’esecuzione di molte covers.
Per quanto riguarda Bob, credo che possa oggi come oggi pubblicare
qualsiasi cosa che gli piaccia. Quest’anno farà i 75 anni e nella sua
carriera ha già dato così tanto. Un sacco di negatività nel mondo dei
fans sembra provenire soprattutto dai “ragazzi” degli anni ‘60 che hanno
avuto il privilegio di poter vedere Bob proprio in quegli anni, e si
sono sempre lamentati perchè Bob non ha mai fatto quello che loro
volevano o si aspettavano da lui. Questo è deliziosamente ridicolo ed
ironico dato che la maggior parte di questa generazione si è innamorata
di Bob in quegli anni iniziali proprio perché non ha mai fatto quello
che la gente voleva che facesse.
Ma questo è successo non solo con quelli degli anni ‘60, anche la
generazione della decade successiva è incappata in quest’errore e più o
meno è stata la stessa storia. Ammetto di essere caduto anch’io in
quella trappola e che mi sono comportato in modo molto simile, in
particolare tra gli anni dal 2005 al 2009. Alla fine, mi sono reso conto
che se non mi piaceva quello che Dylan stava facendo potevo anche non
commentare negativamente, almeno non pubblicamente. Dopo tutto, come ha
detto Bob in più di una occasione " le persone che cercano di vivere la
loro vita indirettamente attraverso di me o che si aspettano cose da me
sono dei pazzi che sprecano loro vita".
Quale vantaggio si può ricavare a strombazzare le cose che non ti
piacciono più, come quelli che erano imprigionati nell’ombra dei tempi
passati, o attaccare verbalmente quelli che oggi ammirano Bob? La
risposta è “non serve a niente”! Forse la causa di questo
disagio/problema è di non capire che quelle persone sono rimaste schiave
di un’epoca che non c’è più e di non aver saputo evolversi con Bob.
Questo dovrebbe essere un campo fecondo per gli psicologi ed i sociologi
abbastanza coraggiosi per analizzare e capire la generazione dei
baby-boomers (un baby-boomer è una persona nata tra il 1945 ed il 1964
in Nordamerica, contribuendo a quello che fu un sensibile aumento
demografico avvenuto negli Stati Uniti in quegli anni conosciuto come
baby boom. Superata da poco la seconda guerra mondiale la generazione
del baby-boom contribuì notevolmente all'aumento della domanda di beni
di consumo, stimolando la crescita economica registrata in quel periodo)
ed esaminare tutto ciò che quella generazione ha comportato e quali ne
sono state le conseguenze sul costume sociale. Questo è improbabile
perchè, come molti di noi, la maggior parte dei sociologhi sono stati
probabilmente dei baby-boomers loro stessi, ritenendosi anche loro
responsabili di una o più delle tante cose che abbiamo fallito
clamorosamente. Comunque, a parte questa divagazione; il mio punto di
vista è proprio che dovremmo goderci festosamente la generosa creatività
di Dylan dal passato al presente che abbiamo avuto la fortuna di aver
vissuto in contemporanea a lui, oppure, se non siamo in grado di farlo,
basta lasciarlo fare quello che vuole ed interessarci di qualcos'altro.
Mentre cantava più di 50 anni fa c’erano molti che si lamentavano che
cantasse delle cover e non cantasse quello che volevano loro, ma lui
disse loro “Take Me As I Am Or Let Me Go” – Prendetemi come sono o
lasciatemi andare”. Questo fu il suo consiglio, consiglio che a volte
anch’io stesso non ho sempre rispettato.
Current line up:
Mick Dylan: Voice, Rhythm Guitar
Frank Night: Lead guitar, chorus
Joshep "Cobra" Tagliabue: Bass
Tiziano "Pillola" Minonzio: Drum
Special Guest in all songs Carmine Adiletta: guitar, chorus
Sapete quando si riceve una telefonata da
un vecchio amico al quale non puoi dire di no per mille motivi? Questo è
quanto mi è accaduto lunedi scorso.
“Ciao Mick, sono Sandro della Stella Alpina, da quando ero venuto a
sentirvi in sala prove mi ero ripromesso di fare una bella serata, una
festa privata con tutti i nostri amici, si mangia e si beve come
disperati e poi voi suonate finchè vien l’alba. Ho fatto un pò di
telefonate ed ho raccolto un centinaio di adesioni, sarebbe per sabato
12, quindi dovreste venire su, mangiare, bere e suonare.
Ero senza parole ma non potevo perdere l’occasione di questa serata con
i vecchi amici, quindi ho contattai gli altri componenti dei Blackstones
e li ho informati della cosa. Ho chiamato anche il mio vecchio amico
Carmine Adiletta col quale avevo fondato nel 1962 il mio primo complesso
musicale (allora si diceva così), quindi, visto che la cosa piaceva a
tutti abbiam deciso di fare questa specie di rimpatriata con amici che
conoscevamo quasi da sempre ma che probabilmente da anni non ci
sentivano più suonare.
Devo dire che è stata davvero una serata piacevolissima, mangiato bene,
bevuto bene, suonato molto bene.
Abbiamo anche deciso di non eseguire il solito repertorio dylaniano ma
di fare una serata con canzoni degli anni 60/70 che sono state tutte
degli hit e che conoscevamo bene perchè a volte passiamo la serata
suonando questi pezzi per rompere la monotonia.
Siamo saliti sulla pedana del palchetto (il salone era una balera di
liscio fino a qualche tempo fa ed era attrezzato per la musica, soffitto
un pò troppo basso che esaltava esageratamente i toni alti, ma dopo una
decina di minuti di prova abbiamo trovato il giousto compèromesso).
Partiamo con una canzone che ancora oggi quando la canti ti vengono i
brividi, quella "Auschwitz" di Francesco Guccini che tanto crudemente
racconta quella disgraziata storia.
Si prosegue con "Knockin’ on Heavern’s Door", forse l’unica canzone di
Bob che assieme a Blowin’ in The Wind è conosciuta da cani e porci e
forse anche dal mago Otelma, infatti cantavano tutti.
Il bello nel suonare queste canzoni è che tutti le conoscono e sanno le
parole, dal palco si vedeva chiaramente che tutti muovevano la bocca
cantando con noi anche se si sentiva poco visto il volume di suono che
usiamo noi.
Ecco "Have You Ever See The Rain", uno dei gioielli dei Creedence
Clearwater Revival di John Fogerty che fa esplodere l’entusiasmo.
Segue un pezzo dei primi Rolling Stones, quella “I’ts All Over Now”
scritta da Bobby e Shirley Womack e pubblicata nel 1964 sull’album degli
Stones “12 X 5”. Ormai la serata è decollata e gli amici ci danno una
spinta incredibile.
Allora ci buttiamo a pesce in una bella versione di Impressioni di
Settembre della PFM, canzone scritta da Mussida/Mogol/Premoli, e scusate
se è poco. Frank la canta con la giusta grinta, sostituendo la sua Les
Paul distorta al Moog per l’assolo.
E’ poi la volta di un altro capolavoro degli Stones, quella “Dead
Flowers” che apparve nel 1971 sull’album “Stycky Fingers”. Che dire,
saranno mummificati ma gli Stones son sempre venerati e le loro canzoni
lasciano sempre il segno.
E’ poi la volta del capolavoro dei “Free” “All Right Now” scritta da
Andy Fraser e Paul Rogers. Pezzo scritto dai Free per far cantare la
gente nei concerti dal vivo, canzone che riesce ad ottenere anche questa
volta lo scopo, il ritornello è assai noto a tutti i presenti.
Segue la perla di Eric Clapton “Wonderful Tonight” che fa spellare le
mani dei presenti, specialmente per le parti di chitarra solista di
Frank. Forse la canzone più gradita della sera.
“Honky Tonk Woman” chiude il primo set, tutti ritornano ai loro posti a
tavola, noi compresi, perchè è la volta del dolce e del gelato.
Ma nemmeno mezz’ora dopo si deve riprendere, la festa è la festa, e "no
music no party".
Ripartiamo con la splendida “Bring It On Home To Me” del grande Sam
Cooke, come si suol dire, un pezzo da 90! Troppo bello!
E finalmente arriva il turno dei Beatles con “Don’t Let Me Down”,
diventata famosa per essere stata una delle canzoni eseguite nell’ultimo
concerto che vide i quattro Beatle assieme, con l’ausilio di Billy
Preston all’organo Hammond, sul tetto della “Apple” al n° 3 di Savile
Row a Londra.
Cominciamo una lunghissima “Sweet Home Chicago” dove gli assoli di Frank
si sprecano, suscitando l’entusiasmo dei presenti.
E finalmente arriviamo ad eseguire l’ultima canzone in programma, una
bellissima “Handle With Care” di G. Harrison / J. Lynne / R. Orbison /
T. Petty / B. Dylan che avevamo preparato con particolare attenzione
perchè ci prendeva tutti bene. E’ proprio vero che le grandi canzoni son
facili anche quando son difficili.
Salutiamo e ringraziamo tutti, la serata è stata piacevilissima e
perfettamente riuscita.
Cediamo così il palco ai soliti nottambuli con bottiglie di rosso,
chitarre acustiche, mandolini e fisarmoniche che mentre la gente se ne
andava vista l’ora ormai tarda, hanno cantato a squarciagola tutto
quello che era possibile, ma tanto in montagna, lontani dalle altre
poche case e circindati da una coltre di circa 30 centimetri di neve
nessuno si lamenta per il baccano, e forse stanno ancora facendo casino!
Una di quelle serate che ti lasciano il dolce in bocca e la gioia nel
cuore, chissà se avremo occasione di viverne un’altra...?
Lunedì 14 Marzo 2016
Talkin'
9782 - robertopozzi94
Oggetto: Risposta Talkin'
9780 emmeeffe23
Ciao a tutti,
seguo da anni Maggie's Farm e non potevo non intervenire di fronte alla
richiesta di Mac dato che, ormai già tre anni fa, ho portato anche io
Bob Dylan alla maturità. Al di là dei singoli collegamenti tra Dylan e
le materie classiche, innumerevoli e tutti secondo me validi e
suggestivi, spero di poterti dare una mano riportando la mia esperienza
e soprattutto le mie difficoltà nello scegliere come strutturare la
"tesina".
L'argomento Dylan è incredibilmente complesso e concordo con
Mr.Tamburine circa la necessità di concentrarsi su un preciso periodo
della multiforme carriera dylaniana. Nella mia tesina, che puoi
consultare a:
http://www.intheflesh.it/speciali/perche-bob-dylan-non-era-a-woodstock/
, avevo scelto di focalizzare l'attenzione sul primo periodo della
produzione di Dylan e sul suo legame conflittuale con la cultura folk e
con il movimento di protesta giovanile americano della fine degli anni
'60. I testi di quel periodo sono a mio parere quelli più storicizzati e
storicizzabili dell'intera produzione dylaniana, in altre parole è più
facile capire in quale orizzonte culturale si collochi la poesia di
Dylan e che cosa realmente voglia dire l'autore attraverso le canzoni.
Non ti dico questo perché tu faccia la stessa cosa, anzi sarei
curiosissimo di vedere quale altra strada sceglierai di prendere, ma mi
sembrava utile condividere con te il mio ragionamento di allora dato che
ti appresti alla stessa piccola impresa.
Un'altra cosa che mi sembrava importante condividere è la duplice
prospettiva da cui puoi analizzare l'argomento Dylan:
1) Puoi concentrarti, ed è secondo me la cosa più difficile, sulla
poesia di Dylan e sui suoi moltissimi legami con altri autori di epoche
diverse. Se scegli di percorrere questa strada non posso non
consigliarti, ma magari l'hai già letto, il capolavoro "La voce di Bob
Dylan" del Prof. Carrera (http://www.ibs.it/code/9788807722660/carrera-alessandro/voce-bob-dylan.html)
che analizza scientificamente le tematiche e le caratteristiche della
produzione di Dylan in maniera chiara e approfondita. Ti sembrerà di
leggere un saggio letterario a tutti gli effetti che, al posto di
Ungaretti o Aristofane, analizza Bob Dylan!
2) Dylan può essere un magnifico pretesto
per parlare di altro. Puoi scegliere, come mi sembra di aver capito tu
intenda fare, alcuni argomenti del programma d'esame e ritrovarne tracce
nelle canzoni di Dylan. Se decidi di procedere in questo modo secondo me
potresti anche non limitarti ad un preciso periodo della carriera di
Dylan, ma scegliere i testi che più si adattano agli argomenti
scolastici che desideri trattare, magari dando alle tue scelte un
qualche principio generale (ad esempio una canzone di Dylan per
decennio).
Tra le due possibilità la seconda mi sembra più adatta ad una tesina di
maturità. Anche se sicuramente il Liceo Classico ti mette a disposizione
tutti gli strumenti per analizzare Dylan come poeta autonomo (cosa che
è, lo sto dando per scontato ma mi sembra si sia tutti d'accordo), forse
questa strada potrebbe diventare un po' troppo rischiosa, penso a
professori diffidenti o con poche conoscenze sull'argomento. Ma saprai
sicuramente fare la scelta migliore.
Volevo spendere soltanto due parole per ringraziare Mr. Tamburine per la
gestione ineccepibile della pagina e per "l'onestà intellettuale"
dimostrata non solo in questa occasione. Spero di esserti stato utile e
che tu condivida poi il risultato del tuo lavoro che mi incuriosisce
molto.
Ovviamente complimenti per la scelta e in bocca al lupo!
Roberto Pozzi
Perchè tante critiche se ci sarà un nuovo
album di cover? Non è la prima volta. Agli inizi degli anni 90 ha
pubblicato "Good as I been to you" e " World gone wrong", covers
accompagnate da chitarra acustica e armonica.
Michele Lenzi
Ciao Michele a mio
avviso GAIBTY e WGW contenevano cover più nelle corde dylaniane, invece
Shadows e probabilmente questo nuovo Fallen Angels contengono cover di
canzoni sinatriane con le quali Dylan, artisticamente parlando, non ha
niente a che vedere. Molti pensano, a ragione o a torto, che Dylan
sia stato "stregato" dallo spirito di Old Blue eyes e che non sia
più il Bob Dylan che tutti i fans di ogni
parte del mondo conoscono e sono abituati a sentire, ma che sia diventato un
qualcosa di momentaneamente falso e sbagliato, che il vero Dylan prima o
poi tornerà sul palco scacciando l'ombra di questo Dylan/Sinatrizzato. Molte di queste cover sono
noiose, ma questo è già stato abbondantemente detto, e se il prossimo
album sarà sulla stessa falsariga del predecessore non penso possa
ricevere recensioni e critiche entusiastiche. Molti fans dello zoccolo
duro pensano sia tempo che Bob smetta i suoi costumi di scena da Zorro,
da Charlie Chaplin, da old spanish Hidalgo, da old Las Vegas crooner, da old
Grand Ole Opry country-star, da Sinatra's die-hard fan e ritorni nei suoi
panni dylaniani a scrivere e cantare le sue canzoni con la sua voce, piacevole o
suggestiva che sia, rasposa o da ranocchio gracchiante, oppure da
Tom Waits ubriaco (è stata definita in ogni modo possibile e fantasioso),
ma la sua voce va bene
in qualunque modo e condizione sia, lasciando perdere canzoni che possono solo farlo sembrare un
piccolo artista ed un cattivo caratterista. A mio avviso le critiche non
sono ancora cominciate, quelli espressi finora sono solo dubbi, quando
il disco sarà uscito allora sì che potremo valutare le critiche a Bob e
a queste sue strane e non altrettanto indispensabili divagazioni/tributo. Live long and prosper, Mr.Tambourine, :o)
04 Aprile 2016 - Tokyo, Japan - Bunkamura
Orchard Hall, Shibuya
05 Aprile 2016 - Tokyo, Japan - Bunkamura Orchard Hall, Shibuya
06 Aprile 2016 - Tokyo, Japan - Bunkamura Orchard Hall, Shibuya
09 Aprile 2016 - Miyagi, Japan - Tokyo Electron Hall Miyagi
11 Aprile 2016 - Osaka, Japan - Festival Hall
12 Aprile 2016 - Osaka, Japan - Festival Hall
13 Aprile 2016 - Osaka, Japan - Festival Hall
15 Aprile 2016 - Nagoya, Japan - Bunkamura Orchard Hall, Shibuya
18 Aprile 2016 - Tokyo, Japan - Bunkamura Orchard Hall, Shibuya
19 Aprile 2016 - Tokyo, Japan - Bunkamura Orchard Hall, Shibuya
21 Aprile 2016 - Tokyo, Japan - Bunkamura Orchard Hall, Shibuya
22 Aprile 2016 - Tokyo, Japan - Bunkamura Orchard Hall, Shibuya
23 Aprile 2016 - Tokyo, Japan - Tokio Dome City Hall
25 Aprile 2016 - Tokyo, Japan - Bunkamura Orchard Hall, Shibuya
26 Aprile 2016 - Tokyo, Japan - Bunkamura Orchard Hall, Shibuya
28 Aprile 2016 - Yokohama, Japan - Pacifico
FALLEN ANGELS TOUR WITH MAVIS STAPLES
04 Giugno 2016 - Woodinville, WA - Chateau Ste. Michelle Winery
05 Giugno 2016 - Woodinville, WA - Chateau Ste. Michelle Winery
07 Giugno 2016 - Eugene, OR - Cuthbert Amphitheater
09 Giugno 2016 - Berkeley, CA - Greek Theatre
11 Giugno 2016 - Santa Barbara, CA - Santa Barbara Bowl
13 Giugno 2016 - San Diego, CA - Humphreys Concerts By The Bay
14 Giugno 2016 - San Diego, CA - Humphreys Concerts By The Bay
16 Giugno 2016 - Los Angeles, CA - Shrine Auditorium
19 Giugno 2016 - Morrison, CO - Red Rocks Amphitheatre
21 Giugno 2016 - Kansas City, MO - Starlight Theatre
22 Giugno 2016 - Lincoln, NE - Pinewood Bowl Theater
24 Giugno 2016 - Highland Park, IL - Ravinia Festival
25 Giugno 2016 - Indianapolis, IN - Farm Bureau Insurance Lawn at White
River State Park
26 Giugno 2016 - Nashville, TN - Carl Black Chevy Woods Amphitheater
28 Giugno 2016 - Kettering, OH - Fraze Pavilion
29 Giugno 2016 - Toledo, OH - Toledo Zoo Amphitheatre
30 Giugno 2016 - Lewiston, NY - Artpark
02 Luglio 2016 - Lenox, MA - Tanglewood
03 Luglio 2016 - Mashantucket, CT - Foxwoods Resort Casino
05 Luglio 2016 - Vienna, VA - Wolf Trap
06 Luglio 2016 - Vienna, VA - Wolf Trap
08 Luglio 2016 - Queens, NY - Forest Hills Stadium
12 Luglio 2016 - Canandaigua, NY - CMAC
13 Luglio 2016 - Philadelphia, PA - The Mann Center
14 Luglio 2016 - Boston, MA - Blue Hills Bank Pavilion
16 Luglio 2016 - Portland, ME - Thompson's Point
17 Luglio 2016 - Gilford, NH - Bank of New Hampshire Pavilion
Keit Emerson. l'uomo che accoltellava
l'Hammond « Domani è storia di ieri e l'arte ci sarà ancora, anche se la vita
termina »
(Da una nota di copertina dell'album dei
Nice, Ars Longa
Vita Brevis, 1968)
Le sue prime composizioni pianistiche
nacquero dall'ascolto delle big band americane e dal forte interesse
verso Johann Sebastian Bach, Sergej Prokof'ev, Dave Brubeck e Art Tatum.
Emerson giunse alla notorietà come organista e pianista dei Nice a
partire dal maggio del 1967. Il gruppo fu formato da Emerson come band
di supporto su incarico della cantante P.P.Arnold, con la condizione che
la band avesse da protagonista una parte degli spettacoli. La band, che
iniziò a lavorare autonomamente alla fine dell'estate del 1967, amava
mescolare il rock con la musica classica senza disdegnare incursioni nel
jazz, con delle parentesi dalle sonorità particolari tipiche dell'organo
Hammond e aggiungendo forti elementi psichedelici, elementi che a
posteriori possono far considerare i Nice come uno dei primi gruppi
progressive rock al mondo. Fu anche e soprattutto grazie al rifacimento
della canzone America di Leonard Bernstein, che i giornalisti e il
pubblico notarono la sua grande bravura e virtuosità esecutiva e
compositiva.
Emerson fondò quindi un nuovo gruppo con
altri due musicisti che già godevano di una certa fama: Greg Lake
(chitarrista-cantante-bassista), proveniente dai King Crimson di Robert
Fripp, e Carl Palmer (batteria-percussioni), proveniente dagli Atomic
Rooster di Vincent Crane.
Nacquero così gli Emerson Lake & Palmer, che divennero uno dei più
significativi gruppi di rock progressivo degli anni settanta. Unitisi
nel mese di maggio, ad agosto già si esibivano insieme al Festival
dell'Isola di Wight.
Restano famose le performance durante le quali Emerson si gettava a
terra tirandosi l'Hammond C3 sulla pancia e suonandolo al contrario,
oppure tirando coltellate alle sue tastiere, il tutto continuando a
suonare. Nel terzo album Pictures at an Exhibition (sorta di cover rock
dell'opera di Musorgskij) di cui esiste anche il film del concerto, sono
evidenti queste performance. Questo LP, contenente anche citazioni de Lo
schiaccianoci di Čajkovskij, faceva emergere le origini classiche di
Emerson, che da bambino era considerato un enfant prodige
nell'esecuzione di pezzi classici.
Dopo aver raccolto successi a piene mani, verso la fine degli anni
settanta il gruppo si sciolse ed Emerson si lanciò in una carriera
solista che lo portò, tra l'altro, a comporre colonne sonore.
EL&P si riunirono per un disco nel 1991 e poi fecere un tour mondiale
che durò dal 1992 al 1993.
Durante la metà degli anni novanta, Keith Emerson ebbe un periodo di
profonda crisi, iniziata con la separazione dalla moglie. Emerson viveva
in una casa, di sua proprietà, precedentemente abitata da J.M. Barrie,
il creatore del personaggio di Peter Pan. Al momento del divorzio, la
moglie ricevette tutta la proprietà e tutti i fondi dal matrimonio,
stimati attorno a 10 milioni di sterline. A seguito di ciò Emerson si
spostò negli Stati Uniti, ospite del suo amico e tecnico delle tastiere
Will Alexander, al quale rimarrà affezionato negli anni a seguire. Nello
stesso periodo gli fu riscontrata una malattia al braccio destro
(compressione del nervo ulnare, forse dovuta anche al suo modo energico
di suonare il pianoforte) che per un certo periodo gli rese difficile,
se non quasi impossibile, l'utilizzo dell'arto. L'operazione chirurgica
cui si sottopose nel 1994 andò comunque a buon fine e nel 1996, una
volta ripresosi, il tastierista ritornò in tour con ELP.
Successivamente, nel 1997, ci fu un tour mondiale ma, dopo il tour del
1998 (nel quale condivisero gli spettacoli con Dream Theater e Deep
Purple), ELP si sciolse. La reunion dal vivo avvenne, quindi, nel 2010,
al Victoria Park di Londra, nella giornata del 25 luglio dell'High
Voltage Festival.
Nel 2014 è stato inserito nella Hammond Organ Hall of Fame assieme ai
più grandi virtuosi dello strumento come Jimmy Smith.
Durante la notte tra il 10 e l'11 marzo 2016, all'età di 71 anni,
Emerson si uccide nella sua casa di Santa Monica presso Los Angeles, con
un colpo alla testa; soffriva di depressione a causa della malattia alla
mano destra, che ormai lo obbligava a suonare la tastiera con otto dita,
e con una prognosi di ulteriore peggioramento.
il triste annuncio è stato dato sul sito
Facebook di EL & P:
Emerson, Lake & Palmer
Keith Emerson (1944 - 2016)
We regret to announce that Keith Emerson died last night at his home in
Santa Monica, Los Angeles, aged 71. We ask that the family’s privacy and
grief be respected.
For any other enquiries, please contact management@qedg.co.uk
Ciao,
puoi decidere di pubblicare o no questa mail. Ti scrivo perché ho
bisogno di un consiglio e anche se non ci conosciamo, leggo sempre il
sito, le cose che scrivi e credo tu sia la persona più adatta per
provare quantomeno a darmi una mano sul percorso che sto facendo.
Porterò Bob Dylan alla maturità, in un liceo classico. Sto ragionando
sui possibili collegamenti e vorrei un confronto. Sapere come
collegheresti le materie classiche. Io ho già un paio di idee: una Gotta
Serve Somebody per filosofia (rapporto servo-padrone per Hegel vs
alienazione del lavoratore schiavo di Marx), Political World da
intrecciare con qualche commedia politica di Aristofane o Masters of War
con i poeti di guerra tipo Ungaretti o ancora Desolation Row con Eliot
in inglese. Se hai tempo e voglia soprattutto, mi farebbe piacere
ricevere un riscontro.
Grazie in anticipo.
Con affetto, complimenti ancora, Mac
Caro Mac, prima di
tutto non c'è nessun problema nel pubblicare la tua mail. In seconda
battuta ti ringrazio di cuore per la stima che nutri per me, ma
purtroppo devo dirti che non sono all'altezza di risponderti come si
dovrebbe, non conosco le tematiche sulle quali si basa il pensiero
filosofico di Hegel, di Marx, di Aristofane, nemmeno conosco il pensiero
di Ungaretti e nemmeno di Eliot. Quelle cose che si possono leggere su
Wikipedia ti danno un'infarinata superficiale perchè se non hai solide
basi culturali alle spalle è facile leggere ma non capire quello che si
legge. Dylan è poi un artista che in 50 anni di carriera ha toccato un
pò tutti gli argomenti possibile ed immaginabili, ha indossato la
maschera ed i vestiti di diversi personaggi, interpretato l'anima e lo
spirito di diversi decenni. Quindi, se un piccolo consiglio mi permetti
di dartelo, ti suggerirei di scegliere un periodo ben preciso e
concentrati sulle canzoni di quel periodo, leggine i testi e le
traduzioni e poi cerca di collegarli a quei filosofi dei quali conosci
bene il pensiero in modo da fare un paragone ed un parallelo credibile.
Essere più semplici possibile, scrivere in modo che chiunque legga possa
capire è importantissimo, io sottolineerei questo aspetto, non è detto
che la tesi scritta con paroloni ed espressioni di difficile
comprensione sia la migliore, c'è sempre il rischio di scoglionare anche
l'esaminatore della tesi, che invece dovrebbe divertirsi ed essere
incuriosito leggendola, e non fare uno sforzo assurdo per capire quello
che l'esaminando vuol dire.
Detto questo, spero
che tra i nostri amici lettori ci sia qualcuno all'altezza
dell'argomento e che voglia darti un amano scrivendoti i suoi
suggerimenti. Stay tuned, se qualcuno raccoglierà la tua richiesta a
breve giro lo pobblicherò immediatamente. Scusami ancora ma certe cose
non si possono comprare al mercato, la cultura non viaggia un tot al
chilo, altrimenti, in questo paese dove purtroppo ci stanno
"balotellizando" tutti, ci sarebbero un sacco di parvrnu acculturati ed
intelligenti. Io mi son fermato alla Ragioneria e certi argomenti ho
potuto sfiorali solo leggermente e senza le basi per approfondire il
discorso, quindi una cosa come quella che molto simpaticamente mi hai
chiesto è purtroppo fuori dalle mie capacità e possibilità. Live long
and prosper, Mr.Tambourine, :o)
Quando George Martin ha mixato il
suono per Bob Dylan
Nel maggio del 1994 Bob Dylan ha partecipato a “The Great Music
Experience”, un evento-concerto di tre giorni che ha avuto luogo presso
il tempio buddista di Todai-ji dell' VIII secolo, a Nara, in Giappone.
Il 20 maggio, 21, e 22. Gli spettacoli sono stati organizzati in
collaborazione con l'UNESCO, ed erano presenti anche Joni Mitchell, i
Chieftains, Ry Cooder, gli INXS, Jon Bon Jovi e Richie Sambora, Roger
Taylor, Wayne Shorter, e vari artisti giapponesi.
Per la prima volta nella sua carriera, Dylan ha cantato davanti a
un'orchestra, in questo caso la Tokyo New Philharmonic diretta da
Michael Kamen. C'era anche una house-band composta da Phil Palmer alla
chitarra, Paul "Wix" Wickens alle tastiere, Pino Palladino al basso e
Jim Keltner alla batteria. Ogni sera Dylan ha eseguito la stessa
scaletta: "A Hard Rain A-Gonna Fall", "I Shall Be Released" e "Ring Them
Bells", con un finale di gruppo con una reprise di "I Shall Be Released"
con tutti gli artisti sul palco. Secondo il produttore della Music
Experience Tony Hollingsworth, Dylan è stato costretto a fare il seguace
invece del leader, ed "E’ stato un enorme sollievo per lui, e quando è
sceso dal palco mi ha detto che non aveva mai cantato così bene negli
ultimi 15 anni”. Secondo un intervista del 2010 con la cantante Sheryl
Crow su "Popeater", Dylan ha anche preso lezioni di canto in
preparazione all'evento:
"Bob Dylan è un grande esempio di come uno non vuole rimanere statico e
finì per fare “Nashville Skyline”, e lui in realtà sembra Bobby
Goldsboro in quel disco. E poi in seguito ha partecipato al grande
evento a Tokyo (sic) con Joni Mitchell e ha preso lezioni di canto anche
per quello. Quindi penso che i buoni cantanti che vogliono tener viva la
loro arte continuano a lavorare su questo particolare.
Un programma televisivo e radiofonico ha documentato l'evento, The Great
Music Experience è stato trasmesso in oltre 50 paesi, il 22 maggio 1994
e sulla BBC il 29, secondo il sito di Olof Bjorner. Assumendo il ruolo
di un "anziano statista" George Martin ha agito come un emolliente per
l'organizzazione delle collaborazioni, e ha guidato il team di tecnici
incaricati dell'audio. Il figlio di Martin, Giles, è stato nominato
co-direttore musicale per la televisione e la radio . Secondo "Endless
Further", la musica (per il programma) è stato poi mixato dal produttore
dei Beatles George Martin.
La versione mozzafiato di Dylan di "Hard Rain" dalla notte finale è
stata aggiunta al singolo CD5 di "Dignity", pubblicato in varie
configurazioni in diversi paesi nel 1994 e 1995, tuttavia George Martin
non è accreditato sul CD. Se volete ascoltare le prestazioni di Dylan a
The Great Music Experience come mixato da George Martin, la soluzione
migliore è quello di godersi la clip sottostante dove nelle scritte di
coda Martin è accreditato come consulente musicale e del suono.
Harold Lepidus - "Bob Dylan Examiner"
(Fonte:
http://www.examiner.com/article/when-george-martin-mixed-the-sound-for-bob-dylan)
Venerdì 11 Marzo 2016
Talkin'
9779 - cmfansite
Salve a tutti.
Leggo da anni Maggie' s Farm, ma non avevo mai scritto. Questa è la
prima volta, e cercherò di scrivere in futuro, se la cosa non disturba.
Colgo l'occasione per dire che quest'uscita del vinile del Record Store
Day mi lascia un po' perplesso: che senso ha far uscire quattro canzoni
che poi saranno contenute nel prossimo disco in uscita a maggio, Fallen
Angels? Avrei capito se si trattasse di inediti rimasti fuori
dall'album, ma tutti scrivono che saranno contenute nel disco in uscita.
Proprio non capisco questa mossa.
Antonio F.
Prima di tutto lasciami
ringraziarti per aver trovato il tempo di scrivere alla Fattoria
(visto che è la prima volta), e spero inoltre che continuirai in futuro
a mandarci le tue opinioni su Dylan ed il suo lavoro. Magari qualche
volta ti capiterà di far incazzare qualcuno che non sarà d'accordo con
te, ma non importa, fa parte del gioco. Qualcuno ti loderà e
qualcun'altro ti condannerà, ti disapproverà, forse ti maledirà, oppure
ti denigrerà, potrebbe anche disprezzarti, sminuirti, biasimarti,
criticarti, nel peggiore dei casi imprecarti contro, disonorarti
etc....etc.....! A me è successo qualche volta, ma a volte è il prezzo
da pagare per esprimere la proria opinione. A volte è anche successo che
nascessero delle interessanti discussioni con più partecipanti, spero
proprio che ti aggregherai al gruppo! A proposoto del Record Store Day è
diventato quasi obbligo che gli artisti "maggiori" pubblichino qualcosa
per l'occasione. Probabilmente Bob non aveva nient'altro di nuovo già
pronto per essere pubblicato, nel senso che potrebbe avere nel cassetto
un album doppio di canzoni originali inedite ma non aver ancora avuto il
tempo e la possibilità di registrarle. Così in Sony si è pensato a
questo stratagemma di far uscire un EP in vinile, che era la versione
lunga del 45 giri con quattro canzoni invece di due. L'EP non fu mai
molto popolare, ma a volte riuscì a risolvere situazioni magari
difficili per qualche artista. Non ci vedo niente di male, è solo una
normalissima operazione commerciale, niente di più. Ci saranno coloro
che comprteranno tutti e due i dischi, questo "Melancholy Mood" ed il
successivo "Fallen Angels", ci saranno quelli che non compreranno ne uno
ne l'altro, ci saranno qualli che parleranno bene di tutti e due e
quelli che invece ne parleranno male, quindi, niente di nuovo sotto il
sole!. Alla prossima, live long and prosper, Mr.Tambourine, :o)
I'm listening to Billy Joe Shaver...."I
Feel A Change Comin’ On" (Dylan / Hunter)
E se il titolo del
nuovo album di Bob fosse stato ispirato da questa canzone invece che dal
film di Preminger? Visto che Bob conosce bene e stima il lavoro di Billy
Joe, avendolo cantato e citato in "I Feel A Change Comin’ On",
quindi potrebbe essere possibilissimo.
When The Fallen Angels Fly (Billy Joe
Shaver)
I have climbed so many mountains
Just to reach the other side
And I've near drowned myself in freedom
Just to feed my foolish pride
On my journey through the darkness
I have finally seen the light
I know no one's ever loved me
Like you're loving me tonight
There is something you must tell me,
You think I won't understand
How you found such worldy pleasures,
In the arms of other men
I would never try to judge you,
We have both been wrong and right
But I know no one's ever loved you
Like I'm loving you tonight
God will save His fallen angels,
And their broken wings you'll mend
When He draws their hearts together
And they learn to love again
All their sins will be forgiven
In the twinkle of an eye
All the saints rejoice in Heaven,
When the fallen angels fly
There's a story in the bible
About the eagle growing old
How it grows new sets of feathers,
Then becomes both young and strong
Then it spreads its mighty wing span
Out across the open sky
We will have the wings of eagles,
When the fallen angels fly
When the fallen angels fly,
When the fallen angels fly
We will have the wings of eagles
When the fallen angels fly
Giovedì 10 Marzo 2016
La copertina del nuovo EP in vinile di
Bob in pubblicazione per il Record Store Day
Inoltre, sull'ultimo ebook del Prof. Carrera viene citata una versione
molto bella di Mr. Tamburine Man (Towson, Maryland November 19.11. 2000)
e sono riuscito a scovarla su youtube:
https://www.youtube.com/watch?v=frOfxB4-c28
Un caro saluto a tutti,
Alessandro77
Grazie ed un caro
saluto anche a te, live long and prosper, Mr.Tambourine, :o)
Che nonno Bob pubblichi un nuovo disco
non può essere che una buona notizia. Ma non riesco a nascondere una
punta di delusione nell'apprendere che, almeno a dar retta alle
indiscrezioni della stampa, si tratterà del seguito di Shadows in the
Night. Sebbene in quel lavoro ci siano cose pregevoli, e che ho
apprezzato, non c'è niente da fare: preferirei ascoltare le sue canzoni.
Le sue, di Dylan. Magari anche brutte, purché sue.
Certo, lui può fare quello che vuole. E di sicuro il suo inestinguibile
talento ci sorprenderà materializzandosi in una canzone di Sinatra. Però
preferirei ascoltare la versione di Bob. Della musica, del destino degli
uomini, della vita che ne stilla e ne traspare. Con tutto il rispetto
per il vecchio Frank, ci mancherebbe.
Il fatto è che trovo sia una occasione mancata, per lui, Bob, che ha
quell'età, di farci sapere cosa sente e cosa prova in maniera diretta, e
non de relato. Lo farà certamente anche attraverso le canzoni, non sue,
che interpreta: del resto l'ha già fatto egregiamente, per decenni.
Basterà la sua voce a rendere sue quelle canzoni e a farle amare a
coloro che lo amano.
Fossi stato in lui, e considerate le contingenze non meno che la non
trascurabile età, avrei diretto tutte le mie forze espressive nella
redazione di un monumentale testamento artistico, esclusivo frutto e
compendio del mio lavoro. E non è detto che il suo, seppure basato su
cover, non lo sia. Però ha più le sembianze del tributo - quando, ma
ammetto obiezioni, meglio sarebbe stato dire la sua ultima parola, il
solo suggello che da lui ogni suo ammiratore devotamente aspetta. E che
si augura, e spera, abbia ancora in serbo. Tanto, Bob, l'amiamo
comunque.
Caro Rocco, la
faccenda è solo una questione di punti di vista. Se ho imparato qualcosa
in questi anni da dylaniano, nulla si fa che Bob non voglia, voglio
dire, se lui non è d'accordo non si fa assolutamente niente di niente.
Quindi dobbiamo dedurre che la scelta di dare un seguito a Shadows in
The Night sia un'operazione che lo vede d'accordo, anche perchè le
canzoni del nuovo album dovrebbero essere state registrate durante le
sessions di Shadows, almeno stando a quanto ha detto Daniel Lanois, e
credo che nessuno abbia motivo o dubbio per smentire le sue
dichiarazioni. Poi tutto il resto, se piace o no, se era opportuno
oppure no pubblicare un altro album di questo genere, se ha fatto bene,
se ha fatto male, se....se......se......ma....ma......ma.....all'nfinito
lo sapremo dopo, quando i cosidetti "dotti, medici e sapienti" avranno
vergato col fuoco nella roccia il loro illumunato parere. Credo che su
questo prossimo album ci saranno molte discussioni, dando anche per
scontato che ognuno di noi si farà la propria idea personale e non sarà
disposto a cambiarla. Detto questo, non vedo la premura per Bob di dover
dire la sua ultima parola, non è in punto di morte, visto così sembra
stare bene, certamente non ha più l'energia dei vent'anni ma questo non
significa che sia caduco da sugellare la sua carriera con qualcosa di
definitivo. Probabilmente ha ancora molte cose da dire a tutti noi, cose
che ci piaceranno o che non condivideremo, ma questa è tutta un'altra
storia. Le cover sinatriane non mi hanno entusiasmato per diversi
motivi, primo fra tutti perchè, come hai detto tu, avrei preferito uno
spettacolo con canzoni sue. Nell' attuale show, a mio personalissimo
parere, le cover inserite in scaletta sono troppe ed a volte anche
noiose, ma se lui si diverte a cantarle io non posso proprio dirgli
niente, nemmeno accusarlo di tradimento nei confronti di se stesso, è
solo un uomo che ha raggiunto la maturità, la possibilità e la
consapevolezza di voler e poter fare ciò che desidera. Se poi noi non
siamo d'accordo a lui non interessa più di tanto, lui continua a girare
il mondo e dove suona c'è sempre abbastanza gente da giustificare la
continuaziuone degli spettacoli dal vivo. Se mai verrà un giorno che i
teatri e le altre venues andranno deserti allora capirà che anche per
lui sarà arrivato il momento di smettere, ma per ora siamo ancora molto
ma molto lontani da quel momento. Live long and prosper, Mr.Tambourine,
:o)
E' morto il "quinto Beatle", il
produttore George Martin
clicca qui
Mercoledì
9 Marzo 2016
Talkin'
9775 - se.ti 66
Oggetto: Fallen Angels
Ma che vuol fare Dylan con un altro disco
di cover di Sinatra, forse prendere il suo posto nell’immaginario
musicale americano?
Sergio
La tua idea potrebbe anche non essere così
campata in aria, Dylan potrebbe davvero voler raccogliere il testimane
di Sinatra che finora nessuno ha mai raccolto. Per sostituire Frank
nella mente degli americani ci vuole un artista di caratura mondiale e
di carisma immmenso, e queste sono doti che Dylan possiede....diciamo
dalla nascità???
Live long and prosper, Mr.Tambourine, :o)
Thanks again Ugur! Live
long and prosper, Mr.Tambourine, :o)
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Bob Dylan annuncia il nuovo disco “Fallen
Angels”
clicca qui
Martedì 8 Marzo 2016
Talkin'
9773 - a.orlandi1
Caro Mr T.
in merito al luogo dove suonerà a Tanglewood, non lo definerei un
"capannone", che fa pensare ad un luogo chiuso industriale, ma più
esattamente una "tettoia".
A Tanglewood ci sono stato nel 97 ed è un luogo isolato in mezzo al
verde, sembra di stare in un parco. E lo "Shed" è una tettoia che ripara
dalla pioggia, non un capannone dove si entra al chiuso.
Allego una foto ufficiale dello "Shed".
Cari saluti, Andrea Orlandi
Caro Andrea, le tue precisazioni sono sempre
gradite oltre che giuste ed interessanti. Ho tradotto Shed con
"capannone" perchè così il traduttore di Google, che spesso sono
obbligato ad usare essendo il mio inglese appena sopra a "the pen is on
the table", indica "capannone", "rimessa" o stalla", quindi fra le tre
ho scelto quella meno peggio. Ero andato a guardare sul sito
https://en.wikipedia.org/wiki/Tanglewood
le foto della venue ma non avevo capito che era
una struttura solo coperta senza pareti. Comunque grazie ancora, ciao,
live long and prosper, Mr.tambourine, :o)
Comunicate oggi le date del tratto
americano del Tour 2016
Come avevamo previsto, e anche
prima del previsto, il sito ufficiale di Bob ha pubblicato le date
relative al tratto americano:
04 Giugno 2016 - Woodinville, WA -
Chateau Ste. Michelle Winery
05 Giugno 2016 - Woodinville, WA - Chateau Ste. Michelle Winery
07 Giugno 2016 - Eugene, OR - Cuthbert Amphitheater
09 Giugno 2016 - Berkeley, CA - Greek Theatre
11 Giugno 2016 - Santa Barbara, CA - Santa Barbara Bowl
13 Giugno 2016 - San Diego, CA - Humphreys Concerts By The Bay
14 Giugno 2016 - San Diego, CA - Humphreys Concerts By The Bay
16 Giugno 2016 - Los Angeles, CA - Shrine Auditorium
19 Giugno 2016 - Morrison, CO - Red Rocks Amphitheatre
21 Giugno 2016 - Kansas City, MO - Starlight Theatre
22 Giugno 2016 - Lincoln, NE - Pinewood Bowl Theater
24 Giugno 2016 - Highland Park, IL - Ravinia Festival
25 Giugno 2016 - Indianapolis, IN - Farm Bureau Insurance Lawn at White
River State Park
26 Giugno 2016 - Nashville, TN - Carl Black Chevy Woods Amphitheater
28 Giugno 2016 - Kettering, OH - Fraze Pavilion
29 Giugno 2016 - Toledo, OH - Toledo Zoo Amphitheatre
30 Giugno 2016 - Lewiston, NY - Artpark
02 Luglio 2016 - Lenox, MA - Tanglewood
03 Luglio 2016 - Mashantucket, CT - Foxwoods Resort Casino
05 Luglio 2016 - Vienna, VA - Wolf Trap
06 Luglio 2016 - Vienna, VA - Wolf Trap
08 Luglio 2016 - Queens, NY - Forest Hills Stadium
12 Luglio 2016 - Canandaigua, NY - CMAC
13 Luglio 2016 - Philadelphia, PA - The Mann Center
14 Luglio 2016 - Boston, MA - Blue Hills Bank Pavilion
16 Luglio 2016 - Portland, ME - Thompson's Point
17 Luglio 2016 - Gilford, NH - Bank of New Hampshire Pavilion
Bob Dylan e la sua band gireranno gli Usa
in Giugno e Luglio con Mavis Staples.
L'album comprenderà alcuni pezzi già eseguiti dal vivo: “Melancholy
Mood”, “All or Nothing at All”, “Come Rain or Come Shine” ed anche “That
Old Black Magic”, classicissimo per eccellenza di Sinatra. Queste
quattro canzoni formeranno inoltre un EP programmato per l'uscita col
"Record Store Day” il 16 Aprile 2016 (il Record Store Day è nato
ufficialmente nel 2007 e viene festeggiato con centinaia di
registrazioni e di artisti che vi partecipano facendo apparizioni
speciali, performance, incontri e accoglienza con i propri fans, nonché
con l'organizzazione di mostre d'arte, stampa di vinili e CD in edizione
speciale, insieme ad altri prodotti promozionali creati per
l'occasione).
Alcuni pensano che “Fallen Angels” sia
stato ispirato dall’omonimo film noir di Otto Preminger, Il regista che
ha anche diretto il miglior film di Frank Sinatra, “L'uomo dal braccio
d'oro”.
“Fallen Angels” sembra essere una sorta di continuo del suo ultimo album
e molto probabilmente è costituito da standard di Frank Sinatra.
Almeno una parte delle registrazioni dell'album è stata fatta nello
Studio B dei famosi Capitol Studios di Hollywood (come ha detto il
giorno 11 Febbraio il produttore Al Schmitt).
Come avevamo riportato in occasione dell’uscita del precedente “Shadows
in the night”, Daniel Lanois aveva dichiarato al “Vancouver Sun”: "E'
venuto a casa mia otto o sei mesi fa ed è rimasto un paio d'ore, abbiamo
ascoltato 21 canzoni perché voleva ricavare due dischi di questo
“progetto Sinatra".
Bob Dylan, il nuovo album è "Fallen
Angels"
clicca qui
Lunedì 7 Marzo 2016
Seconda data del Tour estivo USA
2 Luglio 2016, Lenox, Massachusetts - Tanglewood, Koussevitzky Music
Shed
Bob Dylan torna a Tanglewood in luglio Insieme a Mavis Staples
(Lenox, Mass.) - Secondo quanto riportato dal sito non ufficiale ma
sempre affidabile BobLinks.com, Bob Dylan tornerà a Tanglewood Sabato 2
luglio alle 07,00 di sera come headliner di un concerto nel capannone
della Koussevitzky Music, dove ci sarà anche la leggenda del gospel/R
& B Mavis Staples. Il concerto sarà la terza volta che Dylan supnerà a Tanglewood, dove fece il suo debutto nell’ estate del1991 per
poi tornare nel 1997.
L'appuntamento con Mavis Staples (che segue quello del Ravinia Festival
ad Highland Park nell’Illinois, lascia suppore un probabile tour estivo
americano dai due, che si incontrarono e si esibirono insieme nei primi
anni ‘60 quando suonarono in favore dei diritti civili uno accanto
all’altra. Secondo una vecchia storia, Dylan avrebbe chiesto al padre
della Staples, Roebuck "Pops" Staples, la mano della figlia ma il padre
rifiutò. Al momento le due date americane non sono ancora state
confermate dal sito ufficiale, ma restiamo in attesa di comunicazioni di
altre date nei giorni prossimi.
DO RE MI (Woody Guthrie) - Bob Dylan,
Ry Cooder, and Van Dyke Parks
Lots of folks back east they say "Hello"
every day,
Hitting the hard old dusty way to the California line
Across that desert sand they go
They're getting out of the old dust bowl
They think they're going to a sugar bowl
But here is what they find
Oh the police at the port of entry say,
"You're number fourteen thousand for today"
Heey you ain't got the do re mi, boy
If you ain't got the do re mi
Better go on back to beautiful Texas,
Oklahoma, Kansas, Georgia, Tennessee.
California is the garden of eden
A paradise to live in or see
But believe it or not
You won't find it so hot
If you ain't got the do re mi.
If you want a house or farm
That won't do nobody harm
Take your vacation by the mountains or the sea.
Don't swap that old cow for a car
Better stay right where you are
You had better take this tip from me.
Cause I read it in the want ads every day
And the headlines on the papers always say
If you ain't got the do re mi, boy
If you ain't got the do re mi
Better go on back to beautiful Texas,
Oklahoma, Kansas, Georgia, Tennessee.
California is a garden of eden
A paradise to live in or see
But believe it or not
You won't find it so hot
If you ain't got the do re mi.
(Nota: Nello slang americano la dicitura "DO
RE MI" significa una cifra indefinita di denaro)
Sabato 5 Marzo 2016
Talkin'
9772 - vilmo.modoni
Sarebbe per me un grande piacere e un
onore veder pubblicato sul sito l'articolo che allego. Per corretteza vi
informo che è già stato pubblicato sull'inserto culturale del Manifesto
del sabato.
Ciao e buon lavoro.
Vilmo Modoni
Grazie mille per l'articolo Vilmo, e anche per
la tua stima per il sito. Sono certo che i nostri Maggiefarmers
leggeranno con piavere il tuo articolo. Alla prossima, live long and
prosper, Mr.Tambourine, :o)
I Nuovi Dylan
di Vilmo Modoni
Dopo la svolta elettrica del 1965, ma
soprattutto durante il periodo forse più lungo di appannamento creativo
– il primo lustro dei '70 – si propagò una tendenza nefasta.
Approfittando dello stato di vera o presunta confusione dell'Originale,
si andò alla forsennata ricerca del Nuovo Dylan. L'etichetta fu
appiccicata quasi mai a ragion veduta da una critica che non voleva
accettare come una delle massime icone di sempre della cultura pop
avesse apparentemente perso il lume della ragione. Presto ci si arrese
all'idea che anche per un'artista è lecito evolversi e cambiare.
All'epoca non fu così. Se mr. Zimmerman abbandonava il folk degli esordi
e infilava la spina della chitarra nella presa elettrica, era d'obbligo
trovare qualcuno che lo rimpiazzasse nella composizione di ballate
acustiche; se faceva cilecca con dischi effettivamente discutibili come
Self Portrait o New Morning, era imperativo trovare chi tenesse alta la
fiaccola della canzone d'autore. Furono in parecchi a fare le spese di
un gioco scorretto verso chi faticava a trovare un'identità propria e
che, spesso, venne travolto dal fatto di essere avvicinato al mitico
Bob.
Tra i presunti Nuovi Dylan solo Paul Simon, Bruce Springsteen e lo
scozzese Donovan saranno in grado di reggere il confronto. Tutti gli
altri finiranno schiacciati dal peso di un paragone insopportabile. Tra
i primi a essere etichettati come Nuovo Dylan ci fu Eric Andersen.
Esordisce nel 1965 quando firma per la Vanguard e pubblica Today is the
Highway. Con il secondo disco, 'Bout Changes and Things, si segnala come
un Dylan più morbido e accattivante, anche per via di una vocalità che
non soffre delle asprezze del celebre collega. L'album, caratterizzato
perlopiù da voce e chitarra acustica con minime sovrapposizioni di una
seconda chitarra e di un basso elettrico, grazie alla generale
piacevolezza delle melodie finisce subito sotto l'attenzione degli
addetti ai lavori. I paragoni col menestrello di Duluth si sprecano e
fanno perdere la bussola ad Andersen. Ripubblica nel '67 'Bout Changes
and Things con le canzoni in ordine diverso e l’aggiunta di tastiere e
batteria. Nei due dischi seguenti si circonda di musicisti del giro di
Dylan, nella scelta davvero infelice di seguire Bob sul terreno
'elettrico'. Critica e soprattutto pubblico non stanno al gioco,
preferendo l'Originale. Andersen nel 1970 tirerà fuori dal cilindro un
gioiello come Blue River ma ormai la luna di miele col pubblico è
finita, nonostante una carriera di ottimo livello protratta sino ai
giorni nostri.
Se Andersen lo seguiva, copiandolo, c'è anche chi, tra i Nuovi Dylan, ha
affiancato Bob nella composizione. E' il caso di David Blue che si
racconta abbia aiutato Mister Tamburino durante la composizione della
celebre Blowin' in the Wind. Il giovanotto del Rhode Island, nato David
Stuart Cohen, in realtà si era limitato a suonare gli accordi dell’inno
pacifista sotto dettatura del Maestro. Erano i primi anni '60 e i due si
conoscevano già da un paio d'anni, quando David (divenuto Blue proprio
su suggerimento di Dylan) cercava di farsi largo nel mondo del cinema.
Il contratto con la Elektra arrivò quando aveva già in mente un suono
analogo a quello dello Zimmermann elettrico. In verità il momento non
era ancora giunto: i suoi discografici gli riservarono un piccolo spazio
(tre brani) in Singer Songwriters Project del 1967, un album showcase in
coabitazione con Richard Farina, Bruce Murdoch e Patrick Sky (anche
questi ultimi due ebbero recensioni in cui furono segnalati come Nuovi
Dylan). David Blue dovette comunque attendere solo alcuni mesi per
sfogare, con l'omonimo disco d'esordio, tutti i suoi istinti dylaniani.
Voce nasale a tratti più oscura di quella di Bob, pessimismo da far
sembrare Leonard Cohen un allegro buontempone, la carriera di David non
decollò mai nonostante successive produzioni di Graham Nash e una cover
degli Eagles della sua Outlaw Man.
La critica musicale riuscì a scovare artisti che emulavano tutte le
sfaccettature della produzione artistica dylaniana. Tra questi non
potevano mancare il pacifismo e il sostegno al movimento per i diritti
civili. Da questi punti di vista, i giornalisti individuarono in Phil
Ochs e Tom Paxton gli emuli dell’Originale. Il primo potrebbe essere
descritto come un radicale animato da un autentico e profondo
patriottismo, nel solco del Woody Guthrie di This Land is my Land. Si
definiva un <<giornalista cantante>> o un <<cantautore giornalistico>>,
dicendo che le sue canzoni si basavano su storie che leggeva su Time o
Newsweek. La sua carriera inizia nel 1962 nei piccoli folk club del
Greenwich Village. Dopo due partecipazioni nel ’63 e nel ’64 al Newport
Folk Festival, Ochs firma un contratto con la Elektra e sforna i suoi
primi tre album in cui da sfoggio delle sue grandi capacità come folk
singer puro, specialmente nei due generi in cui Phil eccelleva: il
talking blues e la reinterpretazione musicale della poesia classica in
lingua inglese (ad esempio The Bells di Edgard Allan Poe e The
Highwayman di Alfred Noyes). Lo stesso Dylan apprezzava Ochs
(<<Semplicemente non posso competere con Phil. E sta diventando sempre
migliore>>), anche se poi i rapporti si raffreddarono quando Ochs
criticò una canzone del Maestro. La sua produzione si dispiegò in sette
album tra studio e live. Lo scarso riscontro commerciale contribuì al
declino della salute mentale di Phil, via via in caduta libera nella
psicosi maniaco-depressiva e nell’alcolismo che lo portarono nel 1976 al
suicidio. Come accade per Nick Drake, trovò fama postuma. E’
impressionante il numero di artisti che hanno attinto alla produzione di
Ochs, da Billy Bragg ai Teenage Funclub, da Ani Di Franco a Marianne
Faithfull, da Diamanda Galas ai They Might Be Giants, dai Clash ai Pearl
Jam, tanto per citare i più noti. Decisamente meglio è andata a Tom
Paxton, un altro alfiere del folk impegnato che può fregiarsi
dell'investitura di Nuovo Dylan e di cover di decine di altri colleghi
musicisti, da Norah Jones ai Pogues allo stesso Zimmerman. Paxton
infatti alla non più tenera età di 78 anni continua a fare concerti e si
è permesso il lusso, nel 2007, di riscrivere la sua canzone di protesta
contro il presidente fautore dell'intervento in Vietnam Lyndon Johnson
Told the Nation in George W. Told the Nation, dedicandola a un altro
noto guerrafondaio residente alla Casa Bianca.
Nella caccia al Nuovo Dylan incapparono anche alcune donne. Carly Simon
in un intervista raccontò come, agli inizi della carriera, <<stavano
cercando di trasformarmi in un Bob Dylan femmina a tal punto che mi
demoralizzarono completamente, tanto che pensai di smettere di
cantare>>. Anche Tracy Chapman agli esordi venne paragonata al
menestrello di Duluth. Ma la Nuova Dylan più credibile è stata di certo
Patty Smith, che con l'Originale divideva l'amore per Rimbaud. Patty
trovava che lei e Dylan lavorassero entrambi per raggiungere la
<<sregolatezza dei sensi>> cantata dal poeta francese, <<quella forma di
coscienza che nasce soffrendo, viaggiando, cercando>>.
Mentre la ricerca agli albori dei '70 continua con i discografici che
puntano da prima su Loudon Wainwright III e John Prine, nel 1973 salgono
sul palcoscenico i due Nuovi Dylan definitivi, Elliott Murphy e un certo
Bruce Springsteen. Il 5 gennaio esce Greetings From Asbury Park, il
primo album del Boss, 25 mila copie vendute e un tiepido riscontro di
critica. Tra settembre e novembre escono l'esordio di Murphy, Aquashow,
e poi The Wild, The Innocent and the E Street Shuffle, secondo lp di
Springsteen nove mesi dopo il primo. In generale le recensioni per
Aquashow furono migliori, ma non influenzarono più di tanto le vendite,
che rimasero scarse per entrambi. Nel 1975 le carriere dei due, fino
allora abbastanza parallele, si divaricheranno in modo deciso. Quella di
Springsteen decolla con Born To Run, mentre Elliott atterra prima con
l'interlocutorio Night Lights e poi con la pomposa produzione di Just A
Story From America.
Nel 1975 si sopisce anche il chiacchiericcio sui Nuovi Dylan. Quell'anno
l'Originale torna alla grande con la pubblicazione di Blood On The
Tracks, definito dalla critica la sua opera migliore da otto anni a
quella parte, quando non il suo disco più bello di sempre. D'altra
parte, lui, Robert Zimmerman, su questa fregola dei Nuovi Dylan, non che
ci avesse mai creduto: <<Non è mai stato un problema – raccontò in
un'intervista – non c'è nessuno che fa le mie cose, sebbene non voglia
dire che io sono il più grande. E' solo roba mia, e nessuno può
rifarla>>. Un po' come dire: io sono io e voi non contate un...
Vilmo Modoni
Venerdi 4 Marzo 2016
Prima data Americana del Tour 2016
Dopo il tratto giapponese che finirà il 28
Aprile Yokoama, è stata comunicata la prima data del tratto americano
per il 24 Giugno 2016 ad Highland Park nell’ Illinois al Ravinia Park.
Lo show,
https://www.ravinia.org/calendar ,
https://www.ravinia.org/ShowDetails/Index?id=1173 , sarà parte del
Ravinia Festival. Dylan partecipò per la prima volta al Ravinia Festival
nel 1964, quando fu presentato col nome di Robert Dylan. Al momento la
data non è ancora stata confermata, ma si pensa sarà seguita nei
prossimi giorni da altre date americane. Se così fosse, il tratto
europeo potrebbe avere luogo nei periodi di Agosto/Settembre o di
Ottobre/Novembre, dal momento che, considerata anche l’età avanzata di
Bob, ogni tratto del tour non dura più di due mesi. Restiamo in attesa
di ulteriori notizie al riguardo.
Bob Dylan vende i suoi cimeli più
preziosi all'università di Tulsa
clicca qui
Bob Dylan vende il suo archivio per 20
milioni di dollari
clicca qui
Bob Dylan vende il suo archivio: 6000
cimeli all’Università di Tulsa
clicca qui
L'archivio segreto di Bob Dylan ceduto
per 20 milioni di dollari
clicca qui
Dylan ha ceduto 6000 pezzi della sua
collezione privata per $ 15 milioni
clicca qui
ui
Giovedi 3 Marzo 2016
Talkin'
9771 - miscio.tux
Oggetto: Arte, falso e fake
Caro Mr. Tamborine,
ci hanno gabbato come due vecchi tromboni. Grazie ad Andrea Orlandi per
la puntualizzazione (circa la non esistenza di un "vero" video con
extended-version dello spot IBM-Watson), ci sono cascato in pieno, il
fatto è che non sapevo nemmeno che esistesse Funny or Die. Il video è
realizzato perfettamente, solo col senno di poi si nota che Dylan dice
sempre la stessa frase e compare sempre nella stessa inquadratura. In
fondo, si potrebbe dire, "chi la fa l'aspetti", è un sacco di tempo che
gli artisti usano il metodo del falso per alterare la percezione della
realtà, e Dylan non è da meno. Ci ricordiamo per esempio di quando ha
fatto sposare Marilyn e John Kennedy sulla copertina di Life:
oppure quando ha fatto passare per immigrati clandestini le reclute in
un centro di reclutamento dell'esercito degli anni 50'
Alla fine degli anni 70 anche qui da noi il "Male" aveva provato a
sciogliere un po' l'ingessatura democristana con le sue false edizioni
dei quotidiani:
Maria Rosa Ventura a suo tempo aveva fatto notare (Talkin'
9208) come anche nelle "Cronache"
dylaniane, venivano usati procedimenti di falso. Si riferiva nello
specifico a episodi della vita di Carl Sandburg che invece vengono
attribuiti a quella di Archibald McLeish.
Queste operazioni neo-dadaiste possono avere la pretesa di mettere in
discussione l'autenticità, l'identità, la cultura, la storia,ecc.
Entrano comunque in contrasto in maniera evidente con qualche
caratteristica della realtà. Il venire svelati è implicito nelle loro
intenzioni. Bisognerebbe forse chiamarli falsi parziali o fake, per
distinguerli dai falsi veri e propri, e in particolare da quelli
ottenibili con le tecnologie moderne come nel caso di Funny or Die.
Un'operazione di questo genere è più simile a quella compiuta da Ted
Berrigan nel 1966, con una celebre intervista a John Cage, pubblicata
sulla rivista Mother, (http://epc.buffalo.edu/authors/berrigan/cage.html
) che poi rivelò essere interamente falsa, costruita con brandelli
presi da altre interviste a Burroughs, Warhol e altri tra cui anche
Dylan.
In particolare il falso di Funny or Die sembra proprio quello che
Umberto Eco chiamava il "falso assoluto", l'iperreale, il falso che è
migliore della realtà. In qualche modo, in fondo, non siamo lontani
dalla problematica posta da IBM/Watson, perchè la perfezione di tali
falsi è sempre più connessa agli sviluppi delle macchine tecniche, e
allo straordinario processo di astrazione in cui inseriscono la vita
umana. (Siamo ormai alle soglie dell'intervento genetico sugli embrioni,
e a quel punto dovremo forse parlare di "falso" d'uomo?). Pare che Dylan
dopo aver aspramente criticato la riduzione della realtà a Disneyland si
sia rassegnato a giocarci dentro, sperando che la libertà sia davanti e
non dietro di noi.
Ciao, Miscio
Ok, d'accordissimo su
tutto quanto hai detto, rimane il fatto che ho una curiosità esagerata
di sapere chi era quel sosia di Bob fotografato a San Francisco, quello
era lui, non un falso o un fake, ma credo che dovrò rassegnarmi a non
saperlo mai. Ora che me lo hai fatto notare avevo visto qualcosa di
strano nel video, proprio Bob che ripeteva sempre la stessa frase, ma
pensandoo ad altre cose che avevo da fare non ho avuto l'impulso di
indagare seriamente e rivedere quale poteva essere l'inganno, ma
confesso di essere stato superficiale e quindi "bellamente uccellato".
Idem per la foto del sosia, uccellato due volte, può capitare, anche se
quando te lo dicono ci rimani male e ti girano gli zebedei ma, come dice
il proverbio, chi è causa del suo mal pianga se stesso, ed a me non è
rimasto altro che commiserarmi per la figuraccia. Long ligve and
prosper, Mr.Tambourine, :o)
Mercoledi
2 Marzo 2016
Talkin'
9770 - a.orlandi1
Oggetto: Video IBM
Non c'è una versione normale ed una
estesa del video pubblicitario, ma una sola versione reale ed una
costruita per far ridere da Funny or die.
Ti ringrazio per la precisazione, non sapevo di questa
cosa....:o(((((((((((((((((
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Oggetto: Foto San Francisco
Leggo la descrizione della foto di due
sconosciuti in un caffè che - si dice - in San Francisco.
Forse sarebbe meglio mettere le fonti quando si pubblica una foto
sostenendo chi rappresenta la foto.
A quanto mi risulta il tutto nasce da un post in Fb di un certo Rolf
Hansen, che dopo averla pubblicata sostenendo di aver fotografato Dylan,
non ha mai replicato a tutte le obiezioni.
Esiste anche una seconda foto, che lo stesso non ha messo assieme nel
suo post, che palesemente fa vedere che manco lontanamente può essere
Bob (uno per tutto, il profilo del naso, lasciando perdere discorsi che
non fanno prova su colore capelli od altro, a meno che anche Bob non
abbia ceduto alla chirurgia estetica questo inverno, per rifarsi la
gobba del naso..)
Dire poi che quello di spalle sarebbe Jeff Rosen è... ridicolo, per chi
abbia anche solo una vaga idea di chi sia e come sia Rosen.
Non che il mio parere faccia prova del contrario, ma prima di
avventurarsi in attribuzioni poco documentate e provate, sarebbe meglio
approfondire, quantomeno.
Cari saluti.
Andrea Orlandi
Ti ringrazio anche per questa
precisazione caro Andrea, ero convinto fosse proprio Bob, a mio avviso
la somiglianza di questa persona sconosciuta con Bob è a dir poco
impressionante, per curiosità mi piacerebbe sapere il nome di questo
sosia che mi ha burlato con tanta facilità. La foto è stata segnalata su
expectinrain.com da Ugur Oral il giorno 25 febbraio 2016 con un link a
questa pagina:
https://www.facebook.com/Bob-Dylan-Sharing-838871576195971/?fref=ts
. Live long and prosper, Mr.Tambourine, :o(((((((((