maggie's farm presents
...I SAID THAT!
Così parlò Zimmerman...
Bob Dylan racconta se
stesso in 40 anni di interviste, dichiarazioni, articoli etc...

SESTA PUNTATA
(di dieci)



 
A

AMICI

"Il mio amico più caro?Wow! Ecco una domanda che fa veramente pensare. Migiori amici? Cristo, se devo pensare a chi è il mio migliore amico penso che cadrò in una profonda e cupa depressione"


ANNI SETTANTA

"Li vedo come un periodo di ricostruzione dopo i sessanta. Ecco tutto. Ecco perchè la gente dice: che noia, non accade mai nulla; perchè abbiam passato dieci anni a cicatrizzare le ferite. Negli ottanta tutti quelli che vorranno fare qualcosa saranno svantaggiati. Non sarà possibile tornare in gioco negli anni ottanta".



B

BIOGRAFIE

"Non ne ho più lette dopo che uscì la biografia di Shelton. È difficile leggere di se stessi perché nella propria mente le cose non accadono mai in quel modo. Sembra tutto fittizio".



 
C

CARRIERA

"Per quanto mi riguarda io non ho una carriera. Una carriera è qualcosa che tu puoi ricordare e io non sono pronto per ricordare. Il tempo non esiste proprio per me in questi termini. Non ricordo assolutamente in un modo "monumentale" quello che ho fatto. Questa non è la mia carriera, è la mia vita ed è ancora vitale per me".



 
 
D

DESTRA O SINISTRA?

"Non c'è destra e non c'è sinistra. C'è la verità e c'è l'ipocrisia. Guardate la Bibbia: non sentite mai parlare di destra o di sinistra. Altri potranno avere idee diverse sulle cose ma io no, perchè non sono tanto acuto. Detesto prendere la gente a bibbiate sulla testa ma è il solo strumento che conosco, l'unica cosa che rimane certa"


DONNE

"Credo che le donne reggano il mondo e non credo ci sia un uomo che ha mai fatto qualcosa senza che una donna glielo abbia concesso o lo abbia incoraggiato a farlo".



 
 
G

GIOVANILISMO


t-bone walker

"A volte penso a gente come T-Bone Walker, John Lee Hooker, Muddy Waters; gente che suonava ancora a sessant'anni. Se a ottant'anni ci sarò, farò ancora le stesse cose. Questo è tutto quello che voglio fare; questo è tutto quello che posso fare. Voglio dire, non c'è bisogno che tu abbia diciannove o vent'anni per suonare questa roba. Questo è quello che insegna la cultura giovanilistica che va di moda. Per me non è mai stato così. Non mi sono mai trovato d'accordo con nessuna cosiddetta cultura giovanile. Mi sono rivolto alla gente che io ho immaginato avesse le stesse esperienze che avevo avuto io, che è quasi passata attraverso le cose che ho passato io. Ma immagino che per molti non sia così".



 
 
H

HUMOUR

"Cerco di scrivere canzoni il più tridimensionali possibile. Una canzone che sia unidimensionale o bidimensionale non resiste per molto tempo. E' importante usare l'umorismo quando si può. Persino il rapper più violento utilizza un pò di humour".



 
 
I

IDEALISMO

"Idealismo nelle mie canzoni dei '60? Beh, in quanto scrittore e persona sei influenzato dalla cultura e dallo spirito dei tempi. Ero sulla lunghezza d'onda dello spirito di quei tempi allora così come sono sulla lunghezza d'onda di quello attuale oggi. Nessuno è immune allo spirito dei tempi. Ci influenza senza che nemmeno ce ne accorgiamo, ci piaccia o meno. C'è qualcosa dello spirito culturale odierno su "Love and Theft". Penso che ci sia stato un cambiamento nel Paese all'incirca intorno al 1966. Bisogna leggere i libri di storia per accorgersene veramente, ma ci sono persone che hanno distorto la Guerra del Viet-Nam. Chiunque fossero hanno tradito gli Stati Uniti d'America. E' stato l'inizio del rilevamento corporativo dell'America". (2001)


INFIDELS

"Perchè ho scelto questo titolo? Be', c'erano anche altri titoli. Lo volevo chiamare Surviving In A Ruthless World ma qualcuno mi ha fatto notare che i titoli dei miei ultimi albums iniziavano tutti con la lettera s... Così mi sono detto: "Non voglio impantanarmi nella lettera s". E poi, un giorno, mi è venuto in mente Infidels. Non so cosa significhi. Non so se la gente vedendo quel titolo si è domandato: "Intende dire noi"? Non so. Avrei potuto intitolare l'album Animals e la gente avrebbe pensato la stessa cosa. Voglio dire, quale sarebbe una parola che alla gente piacerebbe sentirsi dire?".


IDEOLOGIA IN CANZONE?

"Non sono abituato a sedermi e scrivere. I miei versi vanno nelle canzoni e quelle hanno una determinata struttura e devono conformarsi a un preciso idioma. Non sono forme libere, non c'è modo di buttarci dentro cose ideologiche. Non puoi farlo in una canzone. Se è successo in passato, è capitato de-facto ma non sono mai partito con questa intenzione. Forse altri lo fanno, ma non io".


IMPOSSIBILE?

"Ho sempre  cercato di essere un individuo, uno con un suo punto di vista. Se ho provato a fare qualcosa, è probabilmente questa, a far capire a qualcuno che è possibile fare l'impossibile. E questo è tutto. Se ho mai avuto qualcosa da dire a qualcuno è questa: tu puoi fare l'impossibile. Tutto è possibile. E' così. Nient'altro".



 
 
 
L

"LOVE AND THEFT"

"Se ci sono versi che potrebbero sembrare autobiografici?...Probabilmente, non vedo come potrebbe essere altrimenti... Ma non c'è nulla di premeditato. Molte di queste liriche sono state scritte in una sorta di flusso di coscienza. Non mi capita di sedermi a un tavolo e meditare su ogni singolo verso".



 
 
M

MUSICA POP

bing crosby

"Non ritengo che quella che si definisce oggigiorno col nome di musica pop sia peggiore di quanto non lo fosse un tempo. Non ho mai amato la musica pop. Negli anni '50 non avevo capito che Bing Crosby era in auge 20 anni prima che io lo ascoltassi. Non avevo mai ascoltato il Bing Crosby di venti anni prima. Il Louis Armstrong che io ascoltavo era il tipo che cantava "Hello, Dolly!". Non lo avevo mai sentito cantare "West End Blues". (2001)



 
 
N

NEW WAVE

alice cooper

"Non mi interessa la new wave. Penso che Alice Cooper sia un compositore trascurato. Mi piace Ry Cooder e Dave Mason. Ultimamente i Dire Straits" (1979)


mark knopfler (dire straits)


 


NUOVI SCRITTORI

"Non credo che ce ne siano, perché viviamo in un'altra epoca. I media sono molto invasivi. Cosa si può pensare di scrivere che non si veda ogni giorno sui giornali o in televisione? I media muovono le emozioni della gente in ogni caso. Quando c'erano tipi come William Blake, Shelley o Byron, non c'era probabilmente alcun tipo di media, solo bollettini. Potevi sentirti libero di mettere giù ogni cosa che avevi in mente. I media hanno ucciso la poesia. Assolutamente. Perché la letteratura è scritta per un pubblico. Nessuno è come Kafka, e si siede a scrivere qualcosa senza desiderare che qualcuno la legga. Ma i media fanno questo per tutti. Non puoi vedere cose più orribili di quelle che propongono i media. Le news mostrano alla gente tutto quello che neanche hanno potuto sognare e anche i pensieri che pensavano di poter sopprimere, però li vedi e così non puoi più neanche sopprimerli. Quindi cosa può fare uno scrittore se ogni idea è già esposta nei media prima che si possa coglierla e farla evolvere? Viviamo in un mondo di fantascienza nel quale ha vinto Disney, la fantascienza di Disney. È tutta fantascienza. Per questo dico che se uno scrittore ha qualcosa da dire, deve assolutamente farlo. Questo è un mondo reale. La fantascienza è diventata il mondo reale. Che noi ce ne accorgiamo o no".



O

ODIERNO PANORAMA MUSICALE

"So che ci sono delle band in vetta alle classifiche che sono acclamate come i salvatori del rock'n'roll o cose di questo tipo, ma sono soltanto dei dilettanti. Non sono consapevoli esattamente dell'origine di quella musica... Io sono stato fortunato. Sono cresciuto in un'altra epoca.  Un'epoca in cui c'erano dei grandi artisti blues, country e folk e la spinta a fare quel tipo di musica mi venne quando ero giovanissimo.  Non mi sarebbe mai passato per la mente di fare musica se fossi nato al giorno d'oggi. Non ascolterei nemmeno la radio. Sono una persona severa. Non sono un "ragazzo della festa". Non mi interessano i balli rave e tutto il mucchio di altra roba simile che si vede in giro. Probabilmente oggi mi interesserebbe la matematica. Ecco cosa mi interesserebbe. O forse l'architettura. O qualcosa di questo tipo." (2001)


OM KALSOUM

"Il mio musicista preferito? Om Kalsoum, la cantante egiziana ora scomparsa. Era quella che preferivo. Mi piaceva il suo cuore. Mi piace il modo di cantare dei Dervisci e dei Sufi. E' da lì che viene la mia musica... solo che canto in America. Ho sentito troppo Leadbelly per essere influenzato profondamente dai volteggianti dervisci".



 
P

POETI

"Suzie Rotolo, la mia fidanzata di New York, mi fece apprezzare i poeti francesi ma prima di quelli c'erano stati Jack Kerouac, Ginsberg, Corso e Ferlinghetti: Gasoline, Coney Island of the Mind... Oh era fantastico. "Ho visto le migliori menti della mia generazione distrutte dalla pazzia" che per me ha voluto dire più di qualunque cosa mi avessero insegnato fino a quel momento... Avveniva tutto al di fuori della società, non c'era una formula da seguire, non c'era una "cultura ufficiale" o cose che era obbligatorio dire o fare per stare al passo con i tempi. L'America era ancora molto perbene, molto dopoguerra, il suo segno di distinzione era un abito di flanella grigia. McCarthy, paura dei comunisti, puritana, molto claustrofobica. Le cose che avevano valore accadevano altrove, rimanevano nascoste alla vista e ci sarebbero voluti anni prima che i media se ne accorgessero, strangolassero tutto e lo riducessero a un'idiozia. Comunque io ho fatto in tempo a vederne la fine ed è stata una cosa magica..." (1985)

"Se mi sento un poeta? Qualche volta. E' parte di me. E' parte di me il convincere me stesso che sono un poeta. Ma ci vuole molta dedizione. Molta dedizione. I poeti non guidano. I poeti non vanno al supermercato. I poeti non svuotano la pattumiera. I poeti non fanno parte dell'Associazione dei genitori e insegnanti. I poeti non vanno nemmeno a fare picchetti davanti all'ufficio delle Case popolari, o qualunque altra cosa. I poeti non parlano nemmeno al telefono. I poeti non parlano con nessuno. I poeti ascoltano molto e ... di solito sanno perchè sono poeti! Sì sono... come posso dire? Il mondo non ha bisogno di altre poesie , c'è già Shakespeare. Ce n'è già abbastanza di qualunque cosa. Qualunque cosa venga in mente, ce n'è già abbastanza. Ce n'era già fin troppa con l'elettricità, forse. C'è gente che l'ha detto.  C'è gente che ha detto che la lampadina era già fin troppo. I poeti vivono in campagna. Si comportano da gentiluomini. E vivono secondo il loro codice di gentiluomini e muoiono in miseria. O annegano nei laghi. Di solito i poeti finiscono molto male. Basta guardare alla vita di Keats. O a quella di Jim Morrison, se lo vogliamo chiamare un poeta".


PRINCIPI

"Princìpi? I soli princìpi che puoi trovare sono i princìpi della Bibbia. Nel libro dei Proverbi, ce li trovi tutti"


PROBLEMA DELL'ABORTO

Aborto? Personalmente non credo che l'aborto sia così importante. Penso che l'aborto sia esattamente l'argomento che rende possibile evitare di pensare a tutto quello che è legato all'aborto. Penso che il controllo delle nascite sia un altro tranello in cui le donne non sarebbero dovute cadere ma ci sono cadute. Voglio dire, se un uomo non vuole mettere incinta una donna è un problema suo. È interessante: arrestano le prostitute ma non arrestano mai quelli che
vanno con le prostitute. E tutto molto unilaterale. La stessa cosa accade per il controllo delle nascite. Perchè fanno prendere alle donne tutte le loro pillole e se ne fottono in quel modo? La gente ha usato contraccettivi per anni e anni e anni. Poi, tutto d'un colpo, qualche scienziato inventa una pillola, è un'industria da miliardi di dollari. E si finisce per parlare di soldi. Come fare soldi da un'idea sul sesso. "Sì, ora puoi uscire e fare l'amore con chi vuoi". Sai? Così hanno messo in testa a una persona: "Sì, se prendo una pillola...". Ma chi sa cosa fanno a una persona queste pillole? Penso che saranno superate. Ma hanno già procurato un sacco di guai, proprio un sacco di
guai. Se un uomo non vuole che la donna resti incinta, allora è lui che deve preoccuparsene. Altrimenti, questo è proprio l'abuso definitivo. Ma il problema non è l'aborto. Il problema è l'intero concetto che accompagna l'aborto. L'aborto è il risultato finale dell'uscirsene e scopare con qualcuno,
tanto per cominciare. Il sesso casuale". (1984)



 
 
 
Q

QUANDO SCRIVI?...

"...Non so. Certe cose mi arrivano come in sogno. Ma potrei scrivere un sacco di materiale appena te ne sei andato... magari su come sei vestito. Guardo le persone come se fossero dei concetti. Non le guardo come semplici persone. Intendo da un punto di vista di osservazione superficiale. Chiunque io osservi lo osservo come un'idea... l'idea di quello che questa persona rappresenta. Questo è il modo in cui io vedo la vita. Come una cosa utilitarista. Allora si escludono delle cose finchè si arriva alla sostanza di quello che conta davvero.



 
R

ROCK'N'ROLL

"Non c'è più rock'n'roll. E' un'imitazione, possiamo dimenticarcelo. Non ho mai fatto rock'n'roll, faccio quello che ho sempre fatto. Ho cantato rock'n'roll solo nello spirito. Il rock'n'roll è finito con Phil Spector. I Beatles non erano rock'n'roll e neanche i Rolling Stones. Il puro rock'n'roll è finito con Little Anthony e gli Imperials, nel 1959".



 
S

SALA DI REGISTRAZIONE

"A volte mi sembra di aver passato metà della mia vita in una sala di registrazione. E' come vivere in una miniera di carbone"


VIDEO

"Oh, per vendere dischi hanno molta importanza, sì. Ma i video ci sono sempre stati. David Bowie li ha fatti fin da quando ha incominciato. Una
volta ho visto un video e ho pensato fosse grande. Poi ho ascoltato il disco alla radio ed era un niente. Eppure il video ti fornisce un appiglio. Ne stavo giusto parlando l'altra sera con Ronnie Wood. Era andato al concerto dei Duran Duran al Garden e mi ha detto che era stato proprio buffo, perche die-
tro il palcoscenico c'era uno schermo gigante: che mostrava enormi primi piani dei membri del gruppo. Ogni volta che mostravano il primo piano di qualcuno il pubblico sembrava impazzito: diventavano matti, capisci? Così, mentre mostravano il primo piano di qualcuno del gruppo, il chitarrista stava facendo un assolo. Naturalmente ha pensato che stessero urlando per lui. Allora ha ripetuto lo stesso assolo per scatenare la stessa reazione ma non ha ottenuto nulla"
 
 

VAI ALLA SETTIMA PUNTATA