...I SAID THAT! |
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stesso in 40 anni di interviste, dichiarazioni, articoli etc... QUINTA PUNTATA (di dieci) |
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ABE ZIMMERMAN
"Mio padre era un uomo molto attivo, che purtroppo da giovane è
stato colpito da un attacco di poliomielite. Credo che la malattia abbia posto
fine a tutti i suoi sogni: non poteva quasi neanche più camminare. E quando ci
siamo trasferiti a nord, due dei suoi fratelli che lavoravano come elettricisti
hanno aperto un negozio, e l'hanno preso con loro, come magazziniere.
Mio nonno era arrivato dalla Russia all'inizio degli anni
Venti, faceva il venditore ambulante e cuciva scarpe. Aveva sette maschi e una
femmina. Mio padre non ha quindi mai avuto il tempo di andare a scuola: doveva
sempre fare qualche lavoretto, per portare soldi a sua madre. Poi è morto nel
1968."
ANNI '60
"Credo che negli anni sessanta ci fosse
"l'idea" che si poteva cambiare il mondo. Questa idea era più importante dell'
azione concreta. La sensazione di poter agire era più importante che agire
veramente. Oggi è essenzialmente questa idea che manca. Le idee sono una cosa
molto potente. Le idee non possono essere uccise."
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BRIGITTE BARDOT
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CHITARRE
"A dodici anni ho avuto la mia prima chitarra. Era una chitarra elettrica. Allora adoravo Elvis Presley, Chuck Berry , Buddy Holly, e suonavo musica rock. E poi, un giorno, ho sentito un disco di Odetta, e tutto è cambiato. Molti dicono Woody Guthrie ma prima ci sono stati i rock and rollers, e poi Odetta, il Kingston Trio, Harry Belafonte e The Carter Family. Guthrie è venuto dopo... ma che impressione mi ha fatto! Mi ha letteralmente sconvolto, ho imparato a memoria più di duecento sue canzoni"
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DIO
DROGHE
"Se scoprissi che uno dei miei figli si droga bè penso che gli
darei un paio di schiaffi. Comunque dipenderebbe dalla droga che prende. E poi,
cosa ci si può fare? Si può solo parlare, spiegare, la gente vuole fare le sue
esperienze da sola. Io personalmente ho sempre agito così... E poi, certo,
bisognerebbe che la gente avesse abbastanza esperienza, abbastanza senso della
propria identità, abbastanza fiducia in se stessa... Per noi era diverso:
prendevamo le droghe e dicevamo « facciamo un'esperienza ». Ma io non sono mai
stato schiavo di una droga, anche se ne ho prese di tutti i tipi.
In tutti i modi, non potete far schioccare la frusta per far
vivere la gente secondo le regole che volete imporre voi... Be', tornando ai
miei figli... non so cosa farei. Magari l'hanno già presa e non lo so. Anzi, la
mia figlia maggiore ne ha sicuramente presa, ma io non ero da quelle
parti...
Oggi ci sono droghe molto più pericolose dei
miei tempi. Ce n'è una che chiamano « polvere d'angelo », è un tranquillante che
danno agli elefanti. E la gente la prende per planare. Credo che si possa fare
tutto quello che si vuole fino al momento in cui non si capisce che bisogna
assumersi la propria responsabilità, sennò tutto è fottuto."
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ETICHETTE
"Mito, leggenda vivente, « poeta elettrico ». Me ne frego. E mi rompe pure un poco. Nel momento stesso in cui mi rifilano un'etichetta, è come se alzassero una barriera tra il pubblico e me."
"Non lo prendo come un complimento. Per me le parole "leggenda" o "icona" non sono che sinonimi educati per "è stato fatto fuori".
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FILM E PITTURA
FISCHI
"A Newport mi hanno persino cacciato di scena, a fischi, nel 1965 . Poi, mi ci sono abituato ai fischi. Ne ho ricevuti anche a Parigi e a Londra, nel '66. In fondo, credo che alla gente piaccia fischiare. Come a un incontro di catch."
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INFLUENZARE LA SOCIETA'
"Io non ho mai pensato che uno dei miei
dischi potesse influenzare il corso delle cose. Se avessi voluto agire sulla
società avrei fatto altre cose... Sarei stato ad Harvard o a Yale per diventare
un politico o una roba del genere."
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MASTERS OF WAR
"Nelle mie intenzioni "Masters of war" non
è affatto una canzone politica. Per dirle ciò che penso fino in fondo, non ne so
niente di politica. Sono incapace di distinguere quello che è di destra da
quello che è di sinistra.
Non ragiono in questi temini. Un giorno potrò difendere un idea che
verrebbe qualificata come conservatrice ed il giorno dopo, su un altro argomento
potrei sostenere una posizione che si qualificherebbe di sinistra. Capisce?
Quando ho un'opinione non mi chiedo se è di destra o di sinistra. Posso restare
della stessa idea su uno stesso argomento ma con angolature
diverse."
"Tutte le volte che canto Masters of war c'è qualcuno che scrive che si tratta di una canzone contro la guerra. Ma non c'è nessun sentimento contro la guerra in quella canzone. Io non sono un pacifista. Credo di non esserlo mai stato. Se presti attenzione alla canzone scopri che si tratta di quello che Eisenhower andava dicendo in merito ai rischi del complesso bellico-industriale nel nostro Paese. Credo profondamente che sia diritto di tutti difendersi in tutti i modi necessari."
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NAPALM
"A un certo punto, fecero persino circolare la voce che avessi comprato azioni di una industria di armamenti che fabbricava il napalm... Mai fatta una cosa del genere! Ho la mia armeria personale, ho pistole, fucili, come tutti gli americani...del resto... ma napalm no, proprio no, soltanto armi un po' più tradizionali..."
NEIGHBORHOOD BULLY
"La posizione di questa canzone dovresti
considerarla al di là di me. Non sono uno scrittore di canzoni politiche. Joe
Will lo era, Merle Travis ha scritto alcune canzoni politiche. Which Side Are
You On? è una canzone politica. Neighborhood Bully non è una canzone politica,
perchè se lo fosse finirebbe per appoggiare un determinato gruppo politico. Se
ne parli come di
una canzone
politica su Israele -anche se è una canzone politica su Israele -devi
considerare che in Israele ci sono almeno venti partiti politici. Non so come
potrebbe schierarsi, con quale partito.
Solo perche qualcuno sente le cose in un certo modo,
non puoi incollarci sopra qualche slogan di partito. Se ascolti attentamente,
potrebbe parlarti di altre cose. Definirla è semplice e facile, così puoi
fissarla e sistemarla in qualche modo. Ma io non farei così. Non so quale sia la
politica di Israele. Proprio non lo so. Ma ciò che accade oggi non durerà per
sempre. La battaglia di Armageddon lo ha fatto capire chiaramente: dove si
combatterà, o se vogliamo essere più tecnici, quando si combatterà. La battaglia
di Armageddon sarà combattuta definitivamente proprio in Medio
Oriente."
NOMI D'ARTE
"Mi chiedono perchè ho scelto di chiamarmi Bob Dylan... Perchè la gente cambia città, nazionalità, vita? Mi è venuto così, un giorno, diciamo che mi è caduto di bocca, che mi è piaciuto e me lo sono tenuto ma non c'è alcun rapporto col poeta Dylan Thomas. Assolutamente nessuno. Se fossi stato un fan di Dylan Thomas avrei cantato le sue poesie, o avrei scelto come nome Bob Thomas..."
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OCCHIALI NERI
"Perchè vado sempre in giro con quegli occhiali neri? Non si tratta di una forma di aggressività. Al massimo di insicurezza. Credo di portarli soprattutto perchè mi piace portarli."
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PACE NEL MONDO
"Non ci sarà nessuna pace"
"Mentre stai ricaricando il fucile, proprio nel momento in cui lo stai ricaricando, quella è la pace. Può durare molti anni."
"Non è giusto lottare per la pace... Niente
di tutto questo. Ho sentito qualcuno che raccontava alla radio quel che sta
succedendo ad Haiti: "Dobbiamo es-
sere coinvolti in quello che sta succedendo ad Haiti. Ora siamo persone
globali". Stanno spingendo tutti verso questo stato d'animo, come se noi non
fossimo più solo gli Stati Uniti, come se fossimo globali. Pensiamo in termini
di mondo intero perchè le comunicazioni arrivano dritto fino a casa. Bene,
que-
sto è l'argomento del
Libro dell'Apocalisse. Puoi essere certo che chi protesta per la pace non è per
la pace."
POLITICA
"Penso che la politica sia uno strumento del Diavolo. Sia chiaro, penso che la politica uccida e non porti niente di vivo. La politica è corrotta, lo sanno tutti."
PUNK
"Be', non me ne intendo molto di quel movimento: ho ascoltato alcuni dischi, ho visto alcuni gruppi... Credo che scatenino molta energia, e questo è molto importante. Ma per essere sincero, io ascolto quasi esclusivamente della buona musica, rhythm and blues, hill-billy, blues..."
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SCRITTORE (il più grande di tutti i tempi)
"Henry Miller. Penso che sia il più grande scrittore americano di tutti i tempi."
SOLDI
"Certo, ho anche bisogno di soldi, e so come spenderli, ma è molto più semplicemente perchè ho voglia di fare l'unica cosa che ho sempre saputo fare: cantare e suonare. Sono un musicista, nient'altro che un musicista."
SLOW TRAIN COMING
"Penso che le mie nuove canzoni siano aderenti all'attualità come quelle dei miei esordi. Sì, ne sono convinto. E questo sarà ancora più evidente nel mio prossimo album. Credo che le mie nuove canzoni rispecchino veramente il modo di pensare della gente di oggi. Almeno, di quella che frequento io. Musicisti, pittori. E gente che lavora. Io vado dappertutto, dove c'è gente, la ascolto parlare, confidarsi, raccolgo il loro feeling."
SUCCESSO
"L'insuccesso è preferibile al successo... perchè l'insuccesso genera il successo, mentre il successo è un punto finale. Non ho mai avuto la sensazione di aver raggiunto il successo, e ne sono felice. Se avessi quella convinzione, non sarei qui. E da un sacco di tempo."
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TESTI
"Dove e come trovo il tempo per scrivere? Dovunque e comunque. Mi vengono continuamente idee e motivi di canzoni e annoto subito le mie idee. Non le annoto su quaderni ma su fogli staccati, come i giornalisti." (1978)
THE TIMES THEY ARE A-CHANGIN'
"Ogni volta che la canto, ho l'impressione di averla scritta il giorno prima"
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