maggie's farm presents
...I SAID THAT!
Così parlò Zimmerman...
Bob Dylan racconta se
stesso in 40 anni di interviste, dichiarazioni, articoli etc...
PRIMA PUNTATA
(di dieci)

 
A

ANOTHER SIDE OF BOB DYLAN

"In quell'album non c'è una sola canzone che punti il dito su qualcosa... D'ora in poi voglio comporre a partire dalla mia interiorità e per farlo sto tornando al modo che avevo di scrivere quando avevo dieci anni - cioè lasciando che le cose si esprimano nella maniera più naturale. Mi piace comporre nello stesso modo nel quale cammino e parlo" (1964)



 
B

BAR-MITZVAH

(il bar-mitzvah è una cerimonia di iniziazione religiosa alla quale ogni ragazzo di religione ebraica si sottopone all'età di tredici anni; con essa l'iniziato viene ammesso al culto e da quel giorno è tenuto ad osservare i precetti della propria religione)
"In città non c'era un rabbino, ed era venuto il momento del mio bar-mitzvah. All'improvviso e in circostanze alquanto strane è comparso un rabbino che è rimasto là solo per un anno. Lui e sua moglie erano scesi dal pullman proprio nel bel mezzo dell'inverno; era arrivato giusto in tempo perchè io imparassi quella roba. Era un vecchio di Brooklyn con la barba bianca, e indossava un cappello nero e abiti neri. Lo avevano fatto sistemare in una stanza sopra il cafè che era il luogo di ritrovo della città; ed era anche un cafè dove si ascoltava il rock'n'roll e dove di solito andavo a passare le serate. Ci andavo tutti i giorni ad imparare quella roba, sia dopo la scuola sia dopo cena. Dopo aver studiato con lui per un'ora o giù di lì scendevo al cafè di sotto e facevo il boogie" (1985)

BIOGRAPH

"Là dentro c'è roba che non è mai stata sentita prima, ma dal momento che quasi tutto il mio materiale è uscito anche su bootleg, per i veri intenditori non c'è niente di veramente nuovo... Così com'è, è più che altro un'operazione di... diciamo... riciclaggio, e oltretutto costa un casino. Francamente, l'unica cosa che la renda speciale è il libro di Cameron Crowe" (1985)


BLOOD ON THE TRACKS

"Un sacco di gente pensava che quell'album parlasse di me" (1985)


BUDOKAN

"Diciamo che fui costretto quasi con la forza a realizzare un album dal vivo per il Giappone. Si trattava della stessa band usata per Street legal e quando il disco venne registrato avevamo appena trovato il modo migliore di fare le cose. Per me, non è assolutamente rappresentativo della mia musica, nè della mia band, nè del mio spettacolo dal vivo" (1984)



 
C

CANZONI NOSTALGICHE

"Per me, nessuna delle canzoni che ho scritto è veramente datata... La gente dice che si tratta di un'operazione nostalgica, ma io, francamente, non so cosa si intenda con questo termine. A tale of two cities è stata scritta cento anni fa: è nostalgica? Questo termine, nostalgico, mi sembra uno dei tanti modi che ha la gente di inserirti in una categoria che può comprendere; in breve è solo un'altra etichetta" (1984)


CARAIBI

"Di solito sono a New York, o sulla Costa Occidentale o ai Caraibi, dove possiedo una barca assieme a un'altra persona. Jokerman mi è venuta fuori nelle isole; è un brano molto mistico. Ai Caraibi le forme e le ombre sembrano possedere un non so che di antico; la canzone fu in parte ispirata da questi spiriti che chiamano Jumbi" (1984)


CARIBBEAN WIND

"Cominciai quella canzone a St.Vincent, nei Caraibi, dopo essermi svegliato da uno strano sogno... Pensavo a come sarebbe stato vivere con qualcuno per tutte le ragioni sbagliate. La lasciammo fuori dall'album perchè era molto differente da qualsiasi cosa avessi scritto... Il modo in cui il soggetto passa dalla terza persona alla prima finchè quella persona diventi tu, e poi questa gente che è là ma non è là. E poi la collocazione temporale che va indietro nel passato e quindi è riportata al presente... Penso che fosse davvero efficace" (1985)


CHI E' BOB DYLAN?

"La gente può imparare un sacco di cose su di me dalle mie canzoni, basta che sappia dove guardare. Può sovrapporre certe canzoni ad altre, in modo tale da ottenere un quadro chiaro e completo" (1990)


CONVERSIONE

"Verso la fine dello show del 17 Novembre 1978 a San Diego, qualcuno in mezzo al pubblico si rese conto che non stavo troppo bene. Penso che fosse una cosa evidente, del resto. A un certo punto qualcuno gettò una croce d'argento sul palco. Ora, di solito non raccolgo le cose che mi vengono gettate sul palco; voglio dire, a volte sì e a volte no. Quella volta, guardai la croce e dissi a me stesso: "Devo raccoglierla". Così feci, e me la misi in tasca. La portai nel backstage e quindi con me nella prossima città toccata dal tour, la quale si trovava in Arizona... In quella occasione stetti anche peggio di come ero stato a San Diego e mi dissi che avevo bisogno di qualcosa quella sera, senza sapere cosa. Avevo provato di tutto e pensai che avevo bisogno di qualcosa che non avevo mai provato prima, mi guardai in tasca e ci trovai quella croce" (1979)



"Avvertii una presenza nella stanza e non avrebbe potuto trattarsi di nessun altro se non Gesù... Mi sentii come rinascere, se vogliamo definire così quell'esperienza. Gesù pose la sua mano su di me. Fu una cosa fisica: sentii effettivamente la sua mano, e il mio corpo cominciò a tremare tutto. La gloria del Signore mi abbattè e poi mi aiutò a rialzarmi" (1980)


"La bellezza può essere molto molto traditrice, e non sempre viene da Dio. C'è un tipo di bellezza che viene da Dio, come per esempio la bellezza di un tramonto... Io però ho passato tanto tempo a interessarmi della bellezza umana che, talvolta, quella proveniente dal mondo divino è sfuggita alla mia attenzione" (1981)

COVER

"Mi piacerebbe fare un concept album... o un album di cover, ma non so se la gente me lo permetterà... A million miles from nowhere, I who have nothing, All my tomorrows, I'm in the mood for love, More than you know, It's a sin to tell a lie..."
"Sinatra, Peggy Lee... sì, sì, mi piacciono tutti ma se vuoi sapere chi è che ho ascoltato più di tutti in quest'ultimo periodo ebbene è Bing Crosby; penso che il suo fraseggio sia il migliore di tutti e in effetti ho deciso di incidere una delle sue prime canzoni"
"Non c'è una regola scritta che stabilisca che ognuno debba scrivere le canzoni che canta, cosa che tra l'altro io faccio spesso. Voglio dire, scrivo un sacco di canzoni ma con questo? Si può benissimo prendere una canzone scritta da un altro e farla propria. Non sto dicendo che in quest'ultimo album (Down in the groove)  ho inciso la versione definitiva di ogni brano in esso contenuto ma solo che mi piacevano quelle canzoni. Ogni tanto bisogna cantare delle canzoni che sono in circolazione... Comporre richiede uno stato di isolamento perlomeno mentale, uno stato in cui un tempo riuscivo a entrare in fretta e senza fatica ma che ora mi è più difficile raggiungere" (1988)


CRISTIANESIMO

"Cristianesimo vuol dire fare di Cristo il Signore della propria vita. Stai parlando della tua vita, ora, non soltanto di una parte di essa, o di una certa ora del giorno. Stai parlando di fare di Cristo il Signore e Padrone della tua vita, il Re della tua vita. Stai parlando anche di Cristo, il Cristo risorto; non stai parlando di un brav'uomo che aveva avuto delle buone idee e che per questo fu inchiodato a un albero!" (1980)



"Essere Cristiani Rinati è una cosa difficile; hai mai visto una donna dare alla luce un bambino? Beh, è una cosa dolorosa. Nessuno di noi vuole perdere le proprie vecchie abitudini ed atteggiamenti. Le conversioni richiedono tempo perchè, al pari di un bambino, devi prima imparare a procedere carponi e quindi a camminare; devi imparare a bere latte prima di poter gustare della carne; insomma, sei rinato, ma sei come un bambino. Un bambino non sa niente del mondo che lo circonda, ed è esattamente così che ti senti dopo essere rinato. Sei uno straniero, e devi imparare nuovamente tutto" (1980)


 
D

DARK EYES

"Sono io colui che, alla resa dei conti, decide ciò che deve restare su un mio disco e ciò che deve essere tolto. In questo ultimo disco, Empire Burlesque, c'erano nove canzoni che a parer mio vi stavano benissimo, ma me ne mancava una decima. Avevo quattro canzoni sottomano e una di esse sarebbe stata la decima. Finalmente ho capito che la decima avrebbe dovuto essere acustica e così l'ho scritta, semplicemente perchè nessuna delle altre andava bene come canzone di chiusura" (1985)


DAVID GEFFEN E LA ASYLUM





"Quanto al cambio di etichetta discografica si trattava di qualcosa attesa da tanto tempo. Avevo la sensazione che fosse ora di fare un passo avanti... Sospettavo che la CBS stesse facendo un sacco di chiacchiere ma in realtà non stesse combinando un bel nulla, così, semplicemente, me ne andai, ecco tutto. Francamente, ebbi l'impressione che per loro non facesse alcuna differenza" (1974)


DESIRE

"Provammo con un sacco di gente diversa, un sacco di differenti tipo di sound; per due o tre giorni feci venire anche delle coriste, e uno stuolo di percussionisti; man mano che le cose andavano avanti, però, tutto quel casino cominciava a darmi sempre più sui nervi, finchè alla fine decisi che avrei fatto a meno di tutto tranne che del basso, della batteria e del violino"


DIVORZIO

"Nessuno nella mia famiglia ha mai divorziato. E' una cosa inaudita per noi. Pertanto quando mi sono sposato non pensavo che sarei arrivato a divorziare.Pensavo invece che il mio matrimonio sarebbe durato per sempre. Invece no, ed eccomi qui con un matrimonio e un divorzio. Ci sono state delle particolari circostanze che hanno fatto sì che questo divorzio sia veramente un divorzio... Voglio dire, certe coppie non divorziano realmente; mantengono sempre un certo grado di contatto, il che è ottimo per i figli. Nel mio caso invece si tratta di un vero divorzio" (1978)



 
 
 
E

ELVIS

"Alla notizia della morte di Elvis ripensai a tutta la mia fanciullezza. Dopo la sua morte non parlai a nessuno per un'intera settimana. Se non fosse stato per lui probabilmente non starei facendo ciò che faccio ora" (1978)



EMPIRE BURLESQUE

"L'altro produttore ascoltava troppo le canzoni. Lo vedevo che ci pensava troppo su, sai; mentre mixava aveva accanto a sè dei veri e propri pacchi di carta sui quali prendeva appunti, e la cosa non mi andava. Arthur (Baker) invece ascoltò il materiale e disse: "Oh sì!" e riuscì a migliorare moltissimo il sound di quel disco, che, a paragone del precedente Infidels, suonava molto meglio" (1985)



 
 
 
F

FAMA

"Ognuno ha un modo diverso di affrontare la questione della fama. Nessuno però sembra pensare che è esattamente la fama ciò che andiamo cercando... E' come, che so, passare davanti a un pub, o a una piccola osteria, guardare dalla finestra e osservare tutta la gente all'interno che mangia, beve, parla e gode della reciproca compagnia; visti da fuori, tutti sembrano comportarsi in modo molto sincero gli uni verso gli altri, secondo il loro vero essere: quando entri però tutto finisce. Non sono più sinceri, e tu non li vedi più come tali"


FARISAISMO

"Farisaismo sarebbe stato limitarsi a ripetere a pappagallo ciò che era scritto nelle scritture, non cercare di convincere la gente... Se qualcuno riesce a capire cosa c'è sotto alle tue parole e a sentire il messaggio in esse contenuto, allora il messaggio non proviene da te ma attraverso di te, e non vedo niente di sbagliato in questo" (1985)
"Dicevo delle cose che ritenevo la gente dovesse sapere. Pensavo di stare dando alla gente un'idea di ciò che c'era sotto le canzoni" (1980)


FILM

"Ho in progetto di realizzare un film... Si tratta di una storia piuttosto complicata che parla di un pianista che viene a trovarsi nei guai a causa di un suo buon amico, e quindi finisce per fare del lavoro di concetto per una donna il cui marito è scomparso, la sposa, e poi si innamora di sua figlia. Alla fine, l'altro ricompare, e il film finisce bruscamente" (1986)



 
 
 
G

GENTE

"Non so cosa la gente pensi di me. So solo ciò che dicono le case discografiche... i manager e la gente come loro. Gente che vuole che tu faccia certe cose... ecco queste sono le sole cose che sento"


GESU' CRISTO

"Quest'ultima canzone parla del mio eroe. Ognuno di noi ha un eroe. Da dove vengo io ce ne sono tanti, ma tanti davvero. John Wayne, Clark Gable, Richard Nixon, Ronald Reagan, Michael Jackson, Bruce Springsteen. Per certa gente sono eroi. A ogni modo a me non importa niente di loro. Io ho il mio eroe, e ora canterò di lui... Quando vennero a prenderlo nel giardino..."


GITANI

"Andai nel sud della Francia a vedere il Re dei Gitani. Questo tizio aveva dodici mogli e un centinaio di figli: di mestiere faceva l'antiquario ed era proprietario di un magazzino di robivecchi, ma prima che mi recassi a fargli visita aveva avuto un attacco cardiaco. Tutte le sue mogli e i suoi figli se n'erano andati... Se ne torneranno una volta che sarà defunto. Annusano la morte e se ne vanno" (1977)


GOSPEL TOUR

"Tutte le mie canzoni di quel periodo erano influenzate dal Vangelo, quando non prese pari pari da esso; il che però non vuol dire che non si trattasse di uno show validissimo dal punto di vista musicale!" (1980)
"L'accoglienza era sempre delle migliori... Il problema era soltanto nella mente dei media. Per una ragione che non mi so spiegare è dal 1978 che i resoconti dei miei concerti offerti dai mezzi di comunicazione non sono mai accurati... Dissero allora che si era trattato di un concerto di gospel e che la gente aveva urlato e se n'era andata. Non è vero. Forse tre o quattro persone se ne andarono, non di più" (1984)



 
 
H

HALL OF FAME

"E' stato un grande onore essere inserito nella Hall of Fame, ma ancora più importante è stato vedere riconosciuti i meriti di Leadbelly e di Woody e vederli ottenere il rispetto che meritano" (1988)


HANK+HANK+HANK

"Dove sono cresciuto si ascoltava musica country ma solo quella di Hank Williams, Hank Snow ed Hank Payne (1980)


HURRICANE

"La prima volta che lo vidi me ne andai sapendo una cosa sola, e cioè che la mia e la sua filosofia correvano su strade parallele, e che non si incontrano tanto spesso uomini di quella specie... Presi degli appunti, perchè non ero a conoscenza di tutti i fatti e pensavo che forse un giorno o l'altro avrei potuto condensare il tutto e farne una canzone" (1975)



 
 
 
I

INFIDELS E GLI EAGLES

"In qualche modo mi ero immaginato che, come sempre, avrei potuto cavarmela suonando le canzoni dal vivo in studio e via. Ero arrivato a un punto in cui sentivo che la gente si aspettava da me qualcosa del genere. Per Infidels, invece, decisi di fare le cose con calma, come fanno tutti" (1981)
"Davvero non affrontammo Infidels in maniera diversa da quella con la quale avevamo affrontato gli altri dischi.Buona parte delle canzoni venne suonata e cantata dal vivo... Hai mai sentito un disco degli Eagles? Le loro canzoni sono belle, ma ogni singola nota è prevedibile, e sai esattamente cosa accadrà dopo prima ancora che essa accada.Ecco, secondo me anche Infidels stava cominciando a suonare in quel modo, e a me non piaceva, per cui decidemmo di rifare alcune parti vocali... Non si trattò, però, di un eccesso di produzione" (1984)


J

JOHNNY RAY

"Ho sempre desiderato diventare un chitarrista e un cantante. Da quando avevo dieci undici o dodici anni è stato questo il mio solo interesse. Era l'unica cosa che volessi o potessi fare, e che per me avesse davvero significato. Il primo disco di Rock'n'Roll che ho ascoltato è stato Henrietta; prima di allora avevo ascoltato spesso Hank Williams, e prima ancora Johnny Ray - Ray è stato il primo cantante della cui voce e del cui stile mi sono perdutamente innamorato; c'era proprio qualcosa di speciale nel modo in cui cantava When your sweetheart send a letter... qualcosa che mi aveva davvero avvinto. Adoravo lo stile di Johnny Ray, volevo vestire come lui - ma questo comunque accadeva quando ero ancora molto giovane. Alla fine del 1978 l'ho incontrato casualmente in un ascensore a Sidney in Australia e gli ho raccontato come lui mi avesse impressionato e così crescendo... Conservo ancora oggi alcuni dei suoi dischi" (1985)


JOEY GALLO

"Stavo lasciando la città quando Jacques Levy mi disse che era stato invitato a una cena alla quale se ne avessi avuta voglia avrei potuto partecipare anch'io; siccome avevo fame, accettai. Andai con lui e ci recammo da Marty e Jerry Orbach; non appena varcata la soglia, sentii che Marty stava parlando di Joey; erano molto uniti. Mi limitai ad ascoltare, per alcune ore, e loro continuarono a parlare di questo tipo, Joey, e io mi ricordai di lui. In quel periodo non ero coinvolto in nessuna delle cose nelle quali era stato coinvolto lui, ma aveva destato una certa impressione in me. Non l'avevo mai considerato come un gangster, ma piuttosto come un eroe, in un certo qual modo e di un certo qual tipo; un derelitto che combatteva contro forze superiori. Egli conservò in parte la propria libertà e uscì di scena nel modo in cui doveva. Dal modo però in cui ella raccontava i fatti, mi sembrava di stare ad ascoltare la storia di Billy the Kid, e così, quella stessa sera, composi una canzone su di lui, Joey" (1975)



"Ero cresciuto ammirando eroi di quel genere... Robin Hood, Jesse James... persone che si erano ribellate agli oppressori e che avevano dei valori morali assai elevati... Mi stupiva l'idea di scrivere una canzone su Joey Gallo... ma sentivo che, se non l'avessi fatto io, chi l'avrebbe fatto? Era una vecchia tradizione e io penso di avere ripreso quel brano dalla tradizione folk... Ero solito cantare un sacco di quelle canzoni, e quindi, per così dire, proseguii su quella linea" (1981)


 
 
L

LANOIS

"Bono aveva sentito alcune delle mie nuove canzoni e mi aveva detto che secondo lui Daniel Lanois avrebbe potuto tirarne fuori qualcosa di veramente valido. Daniel venne a vedermi suonare quando mi esibii a New Orleans e... ci trovammo subito d'accordo. Sembrava capire a perfezione quale fosse l'essenza della mia musica; inoltre è molto difficile trovare un produttore che sia anche un bravo musicista... Fu davvero emozionante imbattersi in uno come Daniel, per il fatto che è un musicista davvero competente e sa sfruttare al massimo la tecnologia messa a disposizione dai moderni studi di registrazione, una cosa che a me in passato era sempre mancata" (1989)


"Lanois lavorava a qualunque ora, giorno e notte. La situazione era ideale: niente segretarie, flipper, manager, bighelloni vari, parcheggi, ascensori e temperature artiche. Ti serve aiuto per fare un disco, ed esso è sempre bene accetto, da qualunque direzione esso provenga. Certa gente si aspetta da me che porti in studio una canzone alla Bob Dylan e che la canti in modo che loro possano registrarla. Altra gente non lavora così ed è più disposta a fornire il proprio apporto" (1989)


LAS VEGAS

"I giornalisti si lamentano del fatto che il mio è uno show da Las Vegas. Bè, non so proprio da dove le abbiano tirate fuori, certe idee; non abbiamo mai sentito niente del genere quando abbiamo suonato in Australia, in Giappone o in Europa. E' come se qualcuno le avesse inventate in una città e un giornalista in quella successiva le avesse lette" (1978)



(ancora a proposito degli show del 1978)
"Non so quanto radicale sia la differenza tra le cose che faccio ora e quelle che ho fatto in passato... Prendiamo in considerazione gli elementi che ho in questa band: ho fatto un album intitolato New Morning e ho inserito delle voci femminili praticamente in ogni brano. Per quanto riguarda i fiati li ho usati anche a Nashville, in Rainy Day Women... Non c'è niente di realmente nuovo, soltanto dei pezzi messi assieme" (1978)

LEADBELLY

"La prima persona che ho sentito suonare una chitarra a dodici corde si chiamava Leadbelly. Era rinchiuso nella Prigione di Stato del Texas... e venne registrato da un uomo di nome Alan Lomax... In ogni caso, riuscì a farlo uscire di prigione. Lo portò a New York e gli fece incidere un sacco di dischi. Da principio egli suonava soltanto prison song o roba del genere... finchè dopo un pò di tempo da che fu uscito di galera decise di mettersi a suonare canzoni per bambini. La gente disse: "Oh, ma che succede, Leadbelly è cambiato!". A certi piacevano le sue vecchie canzoni e a cert'altri quelle nuove; però non era affatto cambiato; era sempre lo stesso uomo" (1980)


LENNY BRUCE E TENNESSEE WILLIAMS

"Ecco una canzone che parla del riconoscersi, o del non riconoscersi, in qualcuno. Fu Tennessee Williams a dire: Non chiedo la vostra pietà ma solo la vostra comprensione. Anzi neanche quella, ma solo che riconosciate me in voi stessi e il Tempo, il grande nemico di tutti noi.
Tennessee Williams condusse una vita piuttosto drastica, e morì in totale solitudine in un appartamento di New York, senza un solo amico al mondo. Un altro uomo è morto in quelle condizioni..."


LENTO TRENO, I KISS E L'ANTICRISTO, L'AFGHANISTAN E GOG E MAGOG

"Voi sapete che tutti i giorni, nei quotidiani, leggiamo che il mondo si trova in una situazione orribile. Dio decide di fare sì che queste cose accadano nel mondo per confondere i saggi. In ogni caso, noi sappiamo che questo mondo verrà distrutto; Cristo instaurerà il proprio regno a Gerusalemme per un migliaio di anni e il leone dormirà con l'agnello. L'avevate mai sentito dire prima? Sono curioso di sapere quante persone ne erano a conoscenza. Questa canzone parla di un treno che arriva lentamente; ha percorso una lunga strada e sta aumentando la propria velocità" (1979)


"Volete sapere una cosa? Non siamo per niente preoccupati anche se questi sono i giorni che portano alla Fine; vediamo infatti lì prendere in ostaggio delle persone, là sequestrare droga, e tutte le altre tristi storie che ci circondano. Non siamo preoccupati da nessuna di queste cose, neanche dalla bomba atomica, perchè sappiamo che questo mondo verrà distrutto e Cristo instaurerà il proprio regno a Gerusalemme per un migliaio di anni e il leone dormirà con l'agnello. Sapete che il leone si nutrirà d'erba quel giorno. Inoltre, se un uomo non vivrà fino a cent'anni verrà chiamato maledetto. E' interessante vero? E a noi non importa. Sappiamo che Egli sta arrivando, e ogni uomo che non avrà lo spirito di Cristo dentro di sè sarà uno schiavo in catene. Voi sapete di essere tutti in catene, e pertanto avete bisogno di qualcosa di più solido alla quale aggrapparvi. Questa canzone è intitolata Hanging On to a Solid Rock Made Before the Foundation of the World, e se non avete niente del genere alla quale aggrapparvi, è meglio che cominciate a cercarla" (1979)


"Un mese fa, a San Francisco, in occasione del nostro concerto inaugurale, tre o quattro persone se ne sono andate, perchè non riuscivano e recepire il messaggio. Però siamo ancora qua... Non bisogna andarsene prima di avere ascoltato il messaggio. In ogni caso... l'Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo: mi chiedo quanti di voi capiscano di cosa sto parlando" (1979)


"Il mondo, così come lo conosciamo ora, verrà distrutto. Spiacente ma è così. In breve tempo - che so, tre, cinque, dieci anni - ci sarà una guerra. Sarà chiamata la Guerra dell'Armageddon... Avverrà, sicuro come il fatto che siete lì" (1979)


"Hmmm. Ci sono un bel pò di maleducati stasera, vero? Ah sapete bene come si fa a essere maleducati! Sapete cos'è lo spirito dell'Anticristo? C'è nessuno che lo sa? Bè, lo spirito dell'Anticristo è libero in mezzo a voi, stasera! Lasciate che vi faccia un esempio (qui inizia a raccontare la storia di un guru che spruzza i suoi discepoli con un estintore e in quel momento qualcuno urla "Rock'n'roll!")... Se volete rock'n'roll, bè, allora andatevi a vedere i Kiss, e ballate rock'n'roll finchè non giungerete nell'abisso! (continua la storia rispondendo ad altre urla). Volete ancora del rock'n'roll? Vi dirò io quali sono i due tipi di persone che esistono al mondo. Non importa quanti soldi abbiate, ci sono soltanto due tipi di persone: i redenti e i dannati. Ecco qua. Ricordatevelo e poi non venite a dire che non vi avevo avvisato. Forse non mi rivedrete mai più, o forse sì, ma in ogni caso, un giorno, vi ricorderete che qui qualcuno vi ha detto che solo Gesù è il Signore, e ognuno dovrà piegare le proprie ginocchia davanti a lui!!" (1979)


"La Russia sferrerà un attacco in Medio Oriente. La Cina ha un esercito di due milioni di soldati e anche loro attaccheranno il Medio Oriente. Ci sarà una guerra chiamata Battaglia dell'Armageddon, e sarà qualcosa che neanche avete mai osato sognare. E Cristo instaurerà il proprio regno e governerà il mondo da Gerusalemme. Per quanto bizzarro possa sembrare è ciò che dice la Bibbia (Qualcuno grida: Bisogna andare tutti fuori di testa!)... Ve la dico io una cosa a proposito dell'andare fuori di testa - cosa volete sapere a proposito dell'andare fuori di testa? Ciò di cui avete bisogno è qualcosa di forte alla quale aggrapparvi, e ora per voi quella cosa è la droga. O il lavoro. Ma quando quei giorni arriveranno, vi servirà qualcosa di molto, molto più solido. Lasciate che vi dica un'altra cosa. Quando Gesù narrò le proprie parabole le narrò alla gente... tutti poterono udire le parabole. Qualcuno le udì e le capì, altri no. Disse la stessa cosa a tutti. Capite? Non cercò di nasconderla. La disse, semplicemente. Coloro che credevano ci credettero, e la compresero. Chi non credeva, no... Parlate ai vostri insegnanti di ciò che vi ho detto. Sono sicuro che spendete un sacco di soldi per la vostra istruzione, perciò è bene che ne riceviate una!" (1979)


"Ricordate ciò che vi ho detto quando udrete che esiste una verità, una via e una vita. Forse ora non l'avete compreso, e forse non lo comprenderete neanche tra una settimana, o un anno, ma ricordatevene la prossima volta che accadrà" (1979)


"Vi voglio raccontare una storia. Quattro mesi fa stavamo suonando in un
campus, o in un college, non so. Non ricordo neanche dove eravamo... In Arizona, mi pare.
In ogni caso, io leggo un sacco la Bibbia, e in essa ci sono scritte delle cose che non ho appreso se non recentemente, e in quella occasione ne ho parlato perche là c' era della gente con un'istruzione e un'educazione superiori, gente che studiava tutte le diverse filosofie, come quella di Platone e, uh... chi altro? ...Insomma, nella Bibbia, nel Libro delle Rivelazioni, si parla di una cosa che si adatta perfettamente ai tempi nei quali viviamo adesso... [Qui Dylan riferisce dell'interpretazione data da Lindsey della Russia e dell'lran come Gog e Magog].
Be', non avrei mai dovuto raccontare questa storia a quella gente. Forse mi sono lasciato trascinare... Ho detto loro che la Russia avrebbe sferrato un attacco nel Medio Oriente, perchè è scritto nella Bibbia. Ho letto un sacco di libri in vita mia, e di tutti i tipi... qualunque cosa mi capitasse sottomano, e a essere sincero non vi ho mai trovato nessuna verità. Ho detto a quella gente che sarebbe stato sferrato un attacco, e tutti - cinquantarnila persone... no, forse è più probabile cinquemila - hanno fischiato, ma proprio tutti. E un mese dopo, ecco che la Russia invade l' Afghanistan, e tutto cambia, come ben sapete. Ora, non vi ho detto questo per dimostrarvi che loro avevano torto e io ragione, o qualcosa del genere, ma solo per farvi capire che bisogna prestare attenzione a ciò che sta scritto nella Bibbia, perchè contiene un sacco di premonizioni su quale potrà essere l'aspetto dell' Anticristo... Avete bisogno di qualcosa di forte alla quale aggrapparvi. Si è manifestato nella carne! Testimoniato nello Spirito! Ricevuto dagli angeli! Predicato in tutto il mondo!" [1980]


"Suonammo in un cosiddetto college, dove si supponeva si trovassero i miei cosiddetti fan. Scoppiò un casino! Gridavano: Togliti quel vestito! Vogliamo rock 'n' roll! e un sacco di altre cose che neanche voglio stare a ripetere, perche erano solo sconcezze e volgarità" (1985)


"La religione è solo un'altra forma di schiavitù, che l'uomo inventa per avvicinarsi a Dio. E' proprio per questo che Cristo è venuto. Cristo non ha predicato la religione, ha predicato la Verità, la Via e la Vita" (1979)
"La mia ideologia proviene direttamente dalle Scritture. Vedete, non le ho inventate io queste cose - mi sono state soltanto mostrate. Io rimarrò saldo nella mia fede - per me sono vere. Credo che siano vere. So che sono vere" (1979)


"Stasera non verranno eseguite vecchie canzoni, per cui chiunque voglia andarsene è meglio che lo faccia subito. Chissà, magari fuori c'è qualcuno al quale il concerto interessa" (1980)


"Non se n'è andato ancora nessuno? Mi dicono che a questi miei concerti
tutti lasciano la sala; non saprei, da qui non riesco a vedere. Amici miei, siete schiavi, schiavi in catene, ma Dio sta aspettando di liberarvi. So che, in questi giorni, non vi capita spesso di sentir parlare di Dio, per cui ne parleremo per tutta la sera. Non parleremo di misticismo, di meditazione, di nessuna di quelle religioni orientali: parleremo soltanto di Gesù. Ai demoni quel nome non piace, e io vi dico fin da ora che se avete dei demoni dentro di voi, non gli piacerà" [1980].


"Lo so qual è la tendenza, oggigiorno. Non è più di moda parlare d'Inferno
e di Paradiso, lo so. Ma Dio non deve essere di moda, perche è sempre di moda. Sapete, è difficile non finire all'Inferno; ci sono troppe distrazioni, troppe influenze: cominciate sulla retta via, e prima o poi viene fuori qualcuno che ve ne distoglie. Non appena vi liberate del Nemico all' esterno, ecco che il Nemico entra dentro di voi, perchè ha mille risorse. La Bibbia
dice: Resistete al Maligno, ed Esso fuggirà. Bisogna tenere duro per resistergli. Come si fa? C'è qualcuno che lo sa? [nessuna risposta] Dobbiamo restare a suonare qui un'altra sera" [1980].

LEVY

"Avevo diversi frammenti di canzoni sui quali stavo lavorando e così glieli feci ascoltare accompagnandomi al piano, chiedendogli se per lui avevano un qualche significato; dopo diverse elaborazioni finimmo per ritrovarci con quella canzone, Isis, bella e pronta" (1975)



 
 

LIVE AID

"Fu un casino terribile. Non avevamo neanche le spie sul palco. Quando decisero all'ultimo momento di inserire il gran finale tolsero tutto dal palco e cominciarono a prepararlo per i trenta cantanti che aspettavano dietro le quinte. Non riuscivamo neanche a sentire le nostre voci e quando non riesci a sentirti non riesci neanche a suonare; il senso del tempo va a farsi friggere. E' come procedere col radar" (1985)



 
 
 
M

MACCHINE FOTOGRAFICHE

"Le macchine fotografiche mi fanno girare le palle. Non importa chi le usa, potrebbe essere anche un membro della mia famiglia; è che le macchine fotografiche mi danno delle sensazioni spaventose... rendono le persone spettri" (1990)


MARK KNOPFLER

"Mark mi incoraggiava ad andare in studio anche quando non ne avevo voglia, quando avrei voluto essere in qualsiasi altro posto... Per quanto riguardava il suonare la chitarra, poi, era misurato e per nulla invadente" (1983)



 
 
 
N

NATURA DELL'ARTE

"Ciò che faccio è qualcosa di più immediato: sali su di un palco e canti - e hai una risposta immediata. Non è come scrivere un libro, o anche incidere un disco... Ciò che faccio è talmente immediato da cambiare la natura stessa dell'arte, e il concetto che ho di essa (1981)


NORMAN RAEBEN

"Alcuni amici stavano parlando a proposito della verità, dell'amore, della bellezza e di tutte quelle parole che avevo sentito per anni, e ne avevano dato una definizione... Chiesi: "Come avete fatto a tirare fuori tutte quelle definizioni?" e loro mi parlarono di questo insegnante. Decisi di fargli visita la prossima volta che mi fossi recato a New York, il che avvenne nella primavera del 1974. Feci una capatina da lui un giorno, e finii per restare là due mesi... Andavo da lui cinque giorni alla settimana, e gli altri due giorni li passavo a pensarci su. Di solito andavo a casa sua alle otto e ci restavo fino alle sedici. Questo è tutto ciò che feci per due mesi. Era un pittore... era arrivato in questo Paese nel 1930 e i primi tempi si era guadagnato da vivere facendo il pugile, perchè era bello robusto. Quindi cominciò a guadagnarsi da vivere dipingendo ritratti, ma negli anni Trenta, in Francia, era stato compagno di camera di Soutine, il pittore. Pensa che conosceva di persona Modigliani, e bene anche... In ogni caso non ti insegnava tanto a dipingere, o a disegnare; non ti insegnava nessuna di queste cose. Ti insegnava però a mettere assieme la tua testa, la tua mente e i tuoi occhi, per farti cogliere e riprodurre in modo visivo qualcosa di concreto... Guardava nel tuo animo e ti diceva ciò che eri... La mia mente, la mia mano e il mio occhio non erano collegati. Avevo un sacco di sogni fantastici, e lui non rispetta la fantasia, ma solo l'immaginazione... I suoi corsi erano frequentati da ogni sorta di persone: vecchie signore - ricche, vecchie signore della Florida - un poliziotto fuori servizio, un conducente di autobus, un avvocato... persone di tutti i tipi, davvero. Alcuni studenti d'arte che erano stati cacciati a pedate da ogni università, e giovani ragazze che lo adoravano... Ovviamente, mi cambiò. Dopo quel periodo, tornai a casa, e da allora mia moglie non riuscì più a capirmi: fu infatti allora che il nostro matrimonio cominciò ad andare in malora. Non riusciva mai a capire di cosa stessi parlando o a cosa stessi pensando, nè io ero in grado di spiegarglielo" (1978)



"Mi legò al tempo presente più di ogni altra cosa che avessi mai fatto... Venivo costantemente mischiato con me stesso, e con tutti i differenti io che si trovavano dentro di me, finchè questo se ne andò, quello se ne andò e io finalmente giunsi a contatto con quello col quale avevo maggiore familiarità" (1978)


"Norman Raeben mi insegnò a vedere... in un modo che mi consentiva di fare consapevolmente ciò che sentivo in modo inconscio, e non sapevo come tirare fuori. Non ero sicuro che si potesse fare anche con le canzoni, perchè non avevo mai scritto una canzone in quel modo. Quando però cominciai a farlo, il primo album che realizzai fu Blood on the tracks. Tutti sono d'accordo nel ritenere che si trattasse di un disco diverso dal solito: ciò che ha di diverso è il fatto che nei testi c'è un codice e anche che non c'è senso del tempo" (1978)

NUOVI DISCHI?

"Certa gente smette di fare dischi perchè non gliene frega più niente. Finchè i loro spettacoli dal vivo vanno bene non hanno bisogno di dischi. Anch'io stavo arrivando a un punto simile e si trattava per me di venirmene fuori con un gruppo di canzoni che fossero originali e prestare loro attenzione o prendere alcuni autori veramente validi e farmele scrivere da loro...Ognuno lavora all'ombra di ciò che ha realizzato in precedenza; però si tratta di qualcosa che bisogna superare" (1989)



 
 
 
O

OH MERCY

"Gran parte delle canzoni di Oh Mercy sono canzoni in stile "flusso di coscienza", del tipo cioè che ti viene in mente nel bel mezzo della notte, quando vorresti soltanto tornare a letto" (1989)


ON THE ROAD AGAIN
"Quello del 1974 con The Band non era di uno di quei tour dove un gruppo di persone si ritrova e dice: "Dài, andiamo a suonare!". C'era stata una grande richiesta per quel tour (dodici milioni di richieste per 650mila biglietti disponibili) ed era cresciuta al punto che ci decidemmo a farlo. Sai, a quel punto suonavamo tre, quattro sere al Madison Square Garden e tre, quattro sere al Boston Garden, ma cosa giustificava una cosa del genere? Non avevamo realizzato alcun disco! Quando in passato avevamo suonato in quegli stessi posti non avevamo mai attirato tanta gente" (1989)

"Sin dal primo momento in cui misi piedi sul palco in occasione del primo concerto capii che riuscire ad arrivare in fondo a quel tour sarebbe stato la cosa più difficile e dura che avessi mai fatto... Il problema era che ognuno sembrava avere un'idea tutta propria di quello che era il suo reale significato. Tutti sembravano avere qualcosa da dire: la gente della pubblicità, i promoter, tutti. Non avevo nessun controllo su ciò che stava succedendo" (1978)


"Quando Elvis fece That's Alright Mama nel 1955, era tutto sensibilità e forza. Nel 1969 era solo forza a tutta birra; non c'era altro che forza, a spingerlo alle spalle. Anch'io sono caduto in quella trappola. Prendi, ad esempio, il tour del 1974: una volta che hai creato una cosa, devi stare bene attento a cosa fai se vuoi mantenere il contatto con essa... Non ci sono vie di mezzo: o regge o non regge" (1980)


 
 
 
P

POSSIBILI RITIRI

"Una facile via d'uscita consisterebbe nel dire: Sì è tutto alle mie spalle, questo è quanto, adesso basta. Però ti rimane in testa l'idea che possa esistere la possibilità che tu riesca a produrre qualcosa che superi tutto ciò che hai realizzato finora. Tutti lavorano nell'ombra di ciò che hanno realizzato in precedenza, ma è una cosa che bisogna superare" (1989)


PROVE

"Per me e la mia band provare una canzone vuol dire saperne il titolo e la tonalità. Se possiamo fare una cosa del genere vuol dire che stiamo provando" (1989)



 
R

RADICI EBRAICHE

"Radici, amico - Stiamo parlando di radici ebraiche: vuoi saperne qualcosa di più? Guarda Elia il Profeta. Riusciva a far piovere. Prendi Isaia o anche Geremia e vedi se i loro confratelli non avevano voglia di spaccare loro la testa per il fatto di avere detto le cose come stavano, eh sì... queste sono le mie radici, suppongo. Se le sto cercando? Di certo non le sto cercando nelle sinagoghe, con tutte quelle stelle di Davide che occhieggiano da ogni parte, di questo puoi star sicuro" (1983)


REALIZZAZIONE DI UN DISCO

"Quando realizzo un disco ho sempre bisogno di canzoni e a un certo punto comincio a frugarmi nelle tasche e nei cassetti per trovare queste canzoni. Quindi ne tiro fuori una che non avevo mai cantato prima, della quale a volte neanche mi ricordo la melodia, e provo a vedere cosa succede: a volte grandi cose, a volte mediocri. In ogni caso, senza tenere conto dei risultati, quando faccio una cosa del genere in studio è sempre la prima volta che la faccio, per cui non mi è molto familiare. In passato, sono sempre andato avanti con ciò che era venuto fuori all'inizio, indipendentemente dal fatto che si trattasse di roba della quale ero entusiasta o no. Non c'era un vero motivo se non la mancanza della determinazione e della dedizione necessarie per prendersi il disturbo di aggiustare le cose nel migliore dei modi. Ecco, non voglio più procedere in quel modo. Ora sto registrando più di quanto ero solito fare; circa due anni fa ho deciso di mettermi a fare le cose sul serio e registrare, semplicemente... Ciò che faccio adesso è registrare, sempre; a volte non viene fuori niente, a volte un sacco di roba e valida. Ho impiegato un sacco di tempo per registrare Empire Burlesque; buttavo giù i brani così come me li sentivo al momento, e poi, in un secondo tempo, li riascoltavo e decidevo se mi piacevano o no. Se no, o li registravo nuovamente o li modificavo" (1985)


RECENSIONI

"Leggendo le recensioni di "Renaldo and Clara" ebbi la netta sensazione che quella gente ce l'avesse con me. Non parlavano del film, ma sembravano cercare soprattutto una scusa per attaccare la mia persona, per una ragione o per l'altra... Rimasi deluso nel vedere che nessuno dei recensori era stato capace di guardare sotto la superficie; tutti sembravano ritenere che il film parlasse di Bob Dylan, Joan Baez e Sara Dylan...cosa assolutamente non vera"(1978)


RENALDO AND CLARA

"Renaldo and Clara era stato pensato in origine come un film molto più strutturato. Avevo assunto il commediografo Sam Shepard perchè ne scrivesse i dialoghi, ma finimmo per non usare granchè di quanto aveva preparato, perchè le nostre idee erano in conflitto" (1978)


"Sapevo che non sarebbe stato un film breve, che so, di un'ora, perchè non era possibile raccontare una storia come quella in un'ora. All'inizio non vedevo proprio come avremmo potuto farcela in meno di sette, otto ore. Togliemmo però un sacco di canzoni, di scene e di dialoghi, finchè non fu possibile togliere alcunchè" (1978)

"Tutti i possibili finanziatori sembravano volere qualcosa di più definito di un film improvvisato con appena un canovaccio di trama e incentrato sui temi della morte e della rinascita" (1978)


"Portammo il film da una delle maggiori case di produzione: ci trattarono come delle pezze da piedi. Per quel che mi ricordo non volevano vedere più di quindici minuti del film prima di acquistarlo, mentre noi pensavamo che fosse corretto che lo vedessero tutto. Dissero che non lo avrebbero mai fatto uscire nella versione integrale, che durava quattro ore; volevano che durasse un'ora e mezzo circa e fosse tutto musica" (1978)


"Alla gente venne detto questo, questo e questo - il resto sta a voi, cosa dite in ogni singola scena è affar vostro, ma allo stesso tempo anche oltre a quello, e le uniche indicazioni che avete sono: morirete entro un anno, oppure vedrete vostra madre per la prima volta in vent'anni. Ecco, più o meno queste furono le istruzioni che vennero impartite agli attori" (1977)


"Si trattò di un film realizzato senza copione. C'erano alcune idee presenti sin dall'inizio, ma buona parte di esso si sviluppò man mano che andava avanti. C'era molta improvvisazione, ma solo entro certe regole" (1978)


"Questo film non è un puzzle, A-B-C-D, ma la composizione è simile a quella di un gioco - il fiore rosso, il cappello, i temi del rosso e del blu. L'interesse non è nella trama letterale, ma nella struttura a esso associata - i colori, le immagini, i suoni" (1977)


"Ho fatto questo film per esprimere una certa visione che non avrei mai potuto esprimere su tela" (1978)


"A prescindere dal suo argomento - Renaldo, Clara, un tizio che vende un cavallo, un altro che canta su un palco o un altro ancora che fa a cazzotti, non importa - in questo film noi abbiamo fermato il tempo, lo abbiamo afferrato. Ho visto solo un altro film che sia riuscito a fermare il tempo: Les enfants du Paradis" (1977)


"L'uomo sdraiato sul pavimento alla fine sta chiaramente sognando e nessuno gli chiede niente, ma tutto il film è il suo sogno... Renaldo ha fede in sè stesso e nella propria abilità di sognare, ma talvolta il sogno è tanto potente da riuscire ad annientarlo. Renaldo ha una mente fuori dell'ordinario - chissà, forse non ha neanche un'anima. Potrebbe anche essere il Tempo stesso, nei suoi momenti più folli" (1977)


"Renaldo può essere chiunque... Renaldo sei tu, agitato da mille contrasti interiori, consapevole di essere bloccato dalle catene del tuo stesso essere... nel film, è l'Uomo della Strada, l'Uomo Qualunque, e sopravvive. Un uomo che contempla il futuro... All'inizio del film ha indosso una maschera attraverso la quale si può vedere... è trasparente. Alla fine, lo si vede dipingersi il volto" (1977)


"L'uomo con la faccia bianca rappresenta ciò che Renaldo non può diventare in quel momento. Alla festa degli Indiani quello non è Renaldo, è l'uomo con la faccia bianca. Rappresenta l'irresistibile figura dell'autorità" (1977)


"Bob Dylan viene usato nel film come un nome famoso, così che non abbiamo bisogno di assumere Marlon Brando!... Diciamo che nella vita reale, Bob Dylan fissa il proprio nome sul pubblico. Può ritrovare il proprio nome a volontà. Qualunque altra cosa ne faccia il pubblico, sono affari suoi" (1978)


"In questo film Clara è il simbolo della Libertà. E' ciò che attrae Renaldo... Renaldo vive in una tomba e l'unico modo per lui di uscire è sognare... Alla fine del film egli sta per fuggire da quella tomba, o è riuscito a farlo... Si ha la sensazione che anche se sta forse attraversando dei momenti difficili, riuscirà a superarli... Sta cercando di uscire da se stesso - non solo, ma sta cercando di farlo per mezzo della ragione... Sembra sul punto di conquistare e vincere la propria anima... la fine del film è in effetti il mattino della vita di Renaldo. Egli ha cessato di essere Renaldo. Da quel momento in poi diventerà chi vuole. Non risponderà più al nome di Renaldo... La Donna in Bianco è lo spettro della Morte, e Renaldo si libera della morte quando ella se ne va, e va avanti, vivo, con il proprio cerone. Sta diventando l'eroe del suo stesso sogno" (1977)


"David Blue nel film sembra sapere cosa sta accadendo, ma esiste solo nel sogno di Renaldo. E' il narratore che lega il film alla storia generazionale... è un'invenzione dell'immaginazione di Renaldo che tenta di far quadrare un passato che non è mai esistito" (1977)
"Nel simbolo della rosa noi possiamo vedere la vagina che viaggia ovunque. Lo vediamo spesso e lo si può distinguere ogni volta che compare. Andate a vedere il film e cercate di notare tutti i posti in cui la si vede. La prima volta è sul tavolo di fronte al camionista; poi Clara, in una delle proprie identità passate - una manifestazione di lei come simbolo di disperazione - prende la rosa e viaggia con essa. Non era la rosa di nessuno. Clara la raccoglie e se ne va da sola alla stazione, dove vede e seduce Renaldo per la prima volta" (1977)


"Mentre giravamo il film la situazione era piuttosto caotica. Un sacco di buone scene non vennero filmate perchè avevamo terminato di improvvisarle prima ancora che le cineprese fossero pronte, e non si può catturare nuovamente lo spirito di una cosa del genere. Ci furono anche un sacco di conflitti, e gente che non capiva cosa stessimo facendo, perchè non c'era un copione. Alcuni di quelli che non capivano erano disposti ad andare avanti ugualmente, ma altri no, e ciò danneggò il film" (1978)

ROLLING THUNDER REVUE

"Sono stato sulla montagna e ho dovuto scegliere. Devo tornare giù? Così sono tornato giù. Dio ha detto: "Okay, sei stato sulla montagna, ora scendi. Sei da solo, libero. Dopo vedremo, ma per adesso sei solo" (1975)


"Andremo a suonare in ogni posto dove potremo suonare, ma dobbiamo sostenere anche un sacco di cose. Voglio dire, non andremo certo a suonare nei salotti, sai. Questo non è uno spettacolo da club... Suoneremo però nei teatri, come abbiamo già fatto e continueremo a fare" (1975)
S

SCALETTE

"Non ho voglia di salire sul palco e giocare a indovinare cosa vorrà ascoltare la gente. Per prima cosa l'opinione del pubblico non è mai uniforme, e certe canzoni che per alcune persone significano molto a tante altre non dicono un bel nulla, e poi in ogni caso non si può lasciare che sia il pubblico a prendere il controllo della situazione altrimenti tanto vale trasferirsi a Las Vegas perchè vuol dire che non si è più coerenti con la propria musica... ma con qualcos' altro che non significa nulla, se non qualche applauso" (1987)


SERVO DI DUE PADRONI

"Un sacco di gente che suona country & western è così. Spesso cantano frasi del tipo "Il mio letto è sempre pronto per te, baby" poi si voltano e intonano "Oh Lord Just a Closer Walk to Thee". Bè, io non ci riesco. Non si può essere il servo di due padroni, ne devi amare uno e odiare l'altro. Non si può bere da due bicchieri contemporaneamente" (1980)


SHOT OF LOVE

"Nel disco c'è qualcosa che avrebbe potuto essere realizzata negli anni Quaranta o Cinquanta, forse... le canzoni erano molto varie... la critica non fece invece che parlare di Gesù di qui e Gesù di là, come se si trattasse di un disco Metodista" (1985)


SLOW TRAIN E SAVED

"Le canzoni che avevo scritto per Slow Train Coming mi spaventavano... Non era stata mia intenzione scriverle, ma le avevo scritte ugualmente. Non mi piaceva scriverle, non volevo scriverle. Ma mi ero ritrovato a scriverle e dopo averne composto un certo numero scoprii che non volevo cantarle, così le feci cantare a una ragazza... con la quale cantavo in quel periodo, Carolyn Dennis... le avrei date tutte a lei e gliele avrei fatte incidere, senza neanche fare apparire il mio nome sull'album. Volevo far uscire quelle canzoni ma non volevo farlo di persona perchè ritenevo che sarebbero state fraintese, e avrebbero causato un sacco di problemi, una cosa della quale non avevo proprio bisogno allora" (1984)


"Seguo Dio e così se i miei fan seguono me, indirettamente seguono anche Dio, perchè io non canto alcuna canzone che non provenga da Dio" (1979)


"Nel 1979... cominciammo con uno show del tutto diverso. Suonavamo tutte canzoni mai sentite prima d'allora. Si trattava di uno show completamente diverso, tutto fatto di inediti... Penso fosse una cosa interessante... voglio dire, non avevo mai sentito dire di nessuno che, dopo aver scritto canzoni per vent'anni di punto in bianco eseguisse esclusivamente solo materiale nuovo... Fu una cosa che mi dette un sacco d'entusiasmo" (1981)


"Slow train fu un grande album. Saved non aveva gli stessi numeri ma per me era altrettanto valido. Posso ritenermi fortunato per il fatto di trovarmi in una posizione tale da poter pubblicare un album come Saved con una grande casa discografica in modo tale che esso sia disponibile per la gente che lo vuole comprare" (1981)


SOGNI

"Non ho mai avuto in mente di fare qualcosa d'altro, rispetto a quello che faccio. Suono da quando avevo dodici anni e tutto quello che volevo fare era suonare la mia chitarra" (1985)


STREET LEGAL

"Impiegammo una settimana per realizzare Street legal: lo mixammo la settimana seguente e lo facemmo uscire quella dopo. Se non fossimo riusciti a farlo tanto in fretta, non sarebbe mai uscito, perchè dovevamo assolutamente tornare on the road" (1978)



"Ci fu qualche problema con quel disco. Non volevo realizzarlo là e non riuscii a trovare il produttore giusto. Era però necessario farlo, così facemmo venire un'unità mobile e lo registrammo cercando di ottenere una sonorità live. Durante tutto quel periodo ci eravamo dimenticati degli show, e così risultammo un pò rigidi" (1978)


SOUND

"Non mi è capitato spesso di realizzare dei dischi che avessero un buon sound... Francamente non so neanche come si fa a ottenere una cosa del genere ma pensavo di esserci arrivato vicino l'ultima volta con Baker su Empire Burlesque. Io mi ero limitato a registrare il materiale e quando era venuto il momento di mettere insieme il disco l'avevo portato a lui che lo fece suonare come un disco" (1985)



 
 
 
T

TANGLED UP IN BLUE

"C'è una versione di Tangled up in blue che eravamo soliti fare dal vivo con il solo accompagnamento di chitarra elettrica e sassofono... Non mi soddisfaceva, però, e così ne cambiai il testo, per aggiornarlo.Una sera mentre lo stavo cantando avevo pensato: "Oh, sono stufo delle vecchie parole". Le vecchie parole non erano mai state veramente completate. Le riscrissi in una stanza d'albergo, ad Amsterdam, mi pare... Quando la sera dopo le cantai, capii che erano quelle giuste" (1985)



"Tangled up in blue era un'altra di quelle canzoni nelle quali cercavo di fare qualcosa che non era mai stata fatta in precedenza; voglio dire, cercavo di raccontare una storia e di esserne al contempo un personaggio senza risultare fintamente e scioccamente strappalacrime. Cercavo di essere qualcuno nel presente evocando al tempo stesso un sacco di immagini del passato, e cercavo di farlo in modo consapevole. Di solito riuscivo a farlo in modo inconscio, ma ora non ero più interessato a farlo in quel modo... Quello che cercavo di fare non aveva niente a che vedere con i personaggi o con quello che avveniva nel brano; cercavo di fare qualcosa che non so se ero preparato a fare. Volevo sfidare il tempo in modo che la storia avesse luogo contemporaneamente nel presente e nel passato. Quando si osserva un dipinto, puoi guardarne ogni singola parte o guardarlo nel suo insieme: ecco io volevo che quella canzone fosse come un dipinto" (1985)

TECNOLOGIA

"L'altra sera stavamo registrando un pezzo sul quale volevamo mettere un battimani ritmico. Il tizio seduto dietro al banco del mixer ha detto: "Come, volete andare in sala e battere veramente le mani? Ho qui una macchina che può fare la stessa cosa!".
Invece siamo andati in sala di registrazione e abbiamo registrato un vero handclap... Ecco questo è solo un esempio di come tutto ora sia dominato dalle macchine" (1984)


TOUR DEL 1981

"Ho un concetto molto elevato di questo spettacolo. Ritengo che abbia qualcosa da dire. Nessun altro fa qualcosa del genere, nè Bruce Springsteen nè altri" (1981)


TOUR INFINITO

"E' sempre lo stesso tour. Il Tour infinito... Per me le cose funzionano meglio in questo modo. Puoi scegliere meglio quando sei sempre in giro e il tuo spettacolo è già ben definito. Voglio dire, non devi smettere e ricominciare ogni volta. E' meglio restare perennemente in attività, con qualche interruzione di tanto in tanto... magari anche prolungata" (1989)


TRAVELING WILBURYS VOL.1

"Non fu poi così difficile realizzare quel disco perchè non ci furono delle grandi decisioni da prendere. In cose del genere la cooperazione è un fattore davvero importante perchè ti impedisce di bloccarti (1989)



 
 
V

VIDEOCLIP E FASSBINDER

"A dire il vero non sono sicuro di sapere cosa sia un video, se non che il mercato per i video è nuovo, ma la forma artistica è sempre esistita.Sì, c'è molta gente che considera Subterranean Homesick Blues un video.Ora, non so se fosse un video, perchè allora non lo pensammo come tale; avevamo soltanto bisogno di un pezzo di pellicola che scorresse all'inizio di un film (Don't look back)... Volevamo realizzare un video di Neighbourhood Bully, ma è difficile spiegare a qualcuno ciò che si vede e disegnarne lo story board. Non ho ancora trovato nessuno che abbia pensato un modo per realizzarlo, come i cineasti tedeschi, o quelli inglesi. Negli Stati Uniti, gente del genere non esiste, non esiste proprio... Sono riuscito a visualizzare Neighbourhood Bully... Una sera ho buttato giù alcuni segmenti che pensavo avrebbero fatto un gran bell'effetto come video: qualcosa un pò alla Fassbinder..." (1984)



 
 
 
W

WE ARE THE WORLD?

"Gente che compra un disco e i proventi vanno alla gente che muore di fame in Africa... una bella idea, ma non ero tanto convinto del messaggio contenuto nella canzone. A dire il vero, non penso che la gente possa salvare sè stessa" (1985)


WHEN THE NIGHT COMES FALLING FROM THE SKY (VIDEO)
"Dave Stewart mise assieme una grande band per questo video in playback e sistemò l'equipaggiamento sul palco di una piccola chiesa situata in un punto imprecisato di West L.A. Così nelle interminabili pause durante le quali la troupe sistemava cineprese, luci e tutto il resto, potevamo suonare dal vivo per questa piccola folla che si era radunata là. Non riesco neanche ad esprimere quanto bene mi sentissi - in effetti stavo cercando di ricordarmi quando era stata l'ultima volta che avevo instaurato un tipo di contatto tanto diretto" (1985)



 
 
Y

YOU'RE A BIG GIRL NOW

"Ho letto da qualche parte che si pensava che You're a big girl now parlasse di mia moglie... Bè, non scrivo canzoni che siano anche confessioni" (1985)



   
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