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MAGGIE'S FARM sito italiano di Bob Dylan

 

Austin, Texas - ACL Live at the Moody Theater - April 5, 2024
 
 di Sergi Fabregat
 
 Ero molto più vicino del previsto (la sede, essendo circa 2.500 poati di capacità, è così intima nella sezione GA!). E’ incredibile vedere Bob con la sua brillante maglietta verde hitchcockiana fare così MOLTO con la sua faccia. Lo ricordo ballare come un pazzo in diverse canzoni uptempo, come una “Masterpiece” molto espressiva o "Jimmy Reed",probabilmente la più creativa finora!
 
 C'è stato, come direbbe Beakerfullofdeath, quello che considererei un momento spaventoso. Nel mezzo di "Baby Tonight", prima dell'ultimo verso, qualcosa ha VERAMENTE fatto incazzare Bob. L'ho guardato lanciare l'armonica sul pianoforte e cominciando a guardare i membri della band alla sua destra, poi quindi Tony, Doug o Jerry. Un paio di veloci sguardi poi Bob ha smesso di fare qualsiasi cosa, è rimasto seduto lì per alcuni secondi e poi ha bevuto dalla sua tazza guardando verso dove mi trovavo io per pochi secondi e mi ha dato i brividi. Sembrava un pò a disagio, a un certo punto non ero sicuro se fosse incazzato o non si sentisse bene,
 ma è successo qualcosa. Oltre a preoccuparmi, temevo perchè fino a quel momento era tra i migliori spettacoli ai quali avevo assistito, quelli più gratificanti potrebbero finire nel dimenticatoio. Fortunatamente, ha tirato fuori una versione di “My Own Version of You” stile vecchio testamento e da lì ha semplicemente ribaltato tutte le carte in tavola.
 
 Ecco il mio ricordo di una notte memorabile, "Across the borderline" che Bob ha appena cantato stasera ad Austin potrebbe essere la MIGLIORE voce che ho mai sentito. Roba da Caruso, ogni parola un'emozione cristallizzata, che esce come un fascio di luce pura, trasfigurato. Non posso ringraziarti abbastanza, Bob.
 Innanzitutto, grazie a tutti quelli che hanno sottolineato che Across The Borderline non è un pezzo di Springsteen ma l’ originale è di Ry Cooder, John Hiatt e Jim Dickinson.
 Detto questo, la cover era stupefacente, non riesco a immaginare la voce di Bob trasmettre ed esprimere più di quello che ha fatto mentre cantava QUELLA CANZONE. Stava alzando tutta la testa per riprendere fiato di cui aveva bisogno per raggiungere note alte e volumi che sinceramente non avrei pensato potesse raggiungere.
 Conosciamo tutti i poteri espressivi di Bob e la loro illimitatezza, ma alle mie orecchie quello che ha fatto ieri sera in 'Across the
 Borderline' è storico in termini di pura qualità, come se solo la bellezza e la poetica della canzone potevano essere percepite cantando, sì, come Caruso.
 Mi concentro così tanto sulla cover perché non riesco a smettere di pensare per quanto fosse simile al Big Bang, ma l'intero spettacolo era un gioiello.
 Luogo sorprendentemente fantastico, pubblico FANTASTICO e Bob ancora una volta maestro nella prima metà e poi sperimentatore di modi ruvidi e giusti nella seconda parte.
 
 Penso che sia stato durante una 'Rubicon' estremamente impegnativa che lui ho guardato di nuovo verso la nostra zona ed è stato così bello vedere la gente agitare le braccia verso di lui. È da pazzi, è solo un uomo, ma è quello che è! L'umore era completamente buono da quel momento in poi.
 
 In "Key West" era ipnotico, quindi Bob dirige la band rallentando un pò' per provare una sorta di staccato alla fine, che ha portato ad una voce fantastica.
 Una 'Serve Somebody' semi-reggae, un pò alla 'Watchtower' del 2018, dove è arrivata una reazione così folle e bella, vivi la vita al meglio.
 
 "Made Up My Mind" sembrava in netto contrasto con "Across the Borderline", poiché era più fragile. La frase "molte persone se ne sono andate" ha ricevuto una vera ovazione, è stato davvero come un tuono dal cielo.
 'Jimmy Reed' era di nuovo *nuova*, a me suonava come una piccola jazz orchestra!
 
 Mi ha commosso COSÌ tanto quando T. Garnier, annuendo, con gli occhi chiusi, all’ ondeggiare di 'Grain of Sand', annuì più forte mentre sorrideva, quando Bob pizzicò alcuni tasti del pianoforte, come "SÌ MAN, LO DICO Anch'io".
 Ho dimenticato di dire che in "Big River" ha rallentato la canzone per un approccio quasi a cappella per stroncare ogni tentativo di cori (boooooo Bob!) eppure quando la band ha preso il sopravvento durante le pause strumentali era la più divertente e più grande cosa.
 
 Inoltre, vorrei sottolineare come fosse la band, specialmente Tony, questi ragazzi suonano per affrontarlo quotidianamente, supportarlo in molti modi, eppure l'ammirazione che i loro occhi mostravano mentre guardavano Bob era davvero commovente.
 Tony annuiva tutto il tempo e sorrideva durante quei brevi momenti, in più le note di pianoforte udibili che Bob stava suonando significavano così tanto. Non voglio leggerci troppo, ma per me era puro amore per la musica e per quel Vecchio. La fusione dell'arrangiamento e della voce in "Grain of Sand" ad Austin potrebbe essere una delle migliori cose belle dell'intero tour R&RW, e prestate attenzione alle registrazioni dell'assolo di armonica e come Bob continuava ad ampliarne una specifica nota molte volte, è stato penetrante e alla fine c'era tutta la folla con l'esplosione dell'amore. Una notte come questa, notte da ricordare.

Dallas, Texas - Music Hall at Fair Park - April 4, 2024
 
 di Robert Edwards
 
 Bob in buona forma stasera a Dallas. E’ rimasto in piedi per almeno metà dello spettacolo e martellava la tastiera del suo pianoforte. Buona folla. La sede dello show era confortevole ma le voci erano un pò impastate sugli acuti. Ciò nonostante il signor Dylan in buon mood. La sua armonica era piena di r&b e sottile mercurio argentino. Idem, Goodbye Jimmy Reed. Key West è un mistero, non importa come lo suona, non puoi sfuggire al fascino. Ha fatto i suoi complimenti alla chitarra e a Tony. Il batterista ha suonato tutto per tutta la notte. Bob si è inchinato e ha posato il gomito destro sul petto e aspettò sul palco mentre le luci si abbassavano. Attendo Austin..

Lafayette, LA - Heymann Performing Arts Center - April 2, 2024
 
 di Frank Camalo
 
 Martedì sera Lafayette ha assistito ad una bella esibizione di Bob Dylan e della sua stellare band itinerante. Mio figlio ed io eravamo presenti al primo spettacolo a Memphis qualche sera prima, venerdì sera, dove Bob era distratto e infastidito da problemi di monitoraggio all'orecchio....rendendo la prima metà del concerto problematica. Si è riscattato però nella seconda metà dello spettacolo con una performance molto forte delle canzoni rimanenti.
 
 Martedì sera a Lafayette la band è salita sul palco e, a differenza di alcuni spettacoli precedenti in cui la band suonava Watching the River Flow strumentalmente aspettando l’uscita di Bob diverse battute dopo, qui a Lafayette lui è uscito con la band iniziando la canzone al pianoforte. Per me il il concerto ha avuto un'impennata dopo le prime 4/5 canzoni...Da I'll Be Your Baby Tonight, lui, la band e il pubblico erano totalmente coinvolti. Molto inquietante la versione di My Own Version of You, trascendente Key West, nuova e rinvigorita Gotta Serve seguita dalla completa sorpresa del classico “Jambalaya” di Hank Williams...se qualcuno mi avesse detto 60 anni fa quando io ho iniziato ad ascoltare Dylan che lo avrei sentito cantare Jambalaya nel luogo che ha ispirato Hank a scriverlo... Ma... Forse lui e la band si sono divertiti un sacco qui nel paese dei Cajun.
 Una bellissima lettura di uno dei miei preferiti, I've Made of My Mind seguita poi da Big River. L'inno di chiusura Every Grain of Sand era semplicemente meraviglioso,
 eseguito con una piccola armonica extra... In effetti abbiamo avuto un'armonica estesa Bob è rimasto in piedi anziché seduto come per la maggior parte del tempo. Si sentiva chiaramente benissimo ed era in ottima forma. Lafayette ho ricevuto una rara scaletta di 18 canzoni... Merci Beaucoup Bob...

Memphis, TN - Orpheum Theatre - March 30, 2024

di Jim Maynard

Il tour "Rough and Rowdy Ways" di Bob Dylan è tornato all’ Orpheum Theater di Memphis venerdì e sabato (29-30 marzo), con quasi la stessa playlist dell'aprile 2022, ma almeno era uno spettacolo molto diverso per me. L'ultima volta avevo i posti nell'ultima fila, e Dylan
era nascosto dietro il pianoforte verticale, e lui e l'orchestra erano immobili presentando le nuove canzoni del suo ultimo album. Era ancora un concerto piacevole per i fans di Dylan che sapevano cosa aspettarsi anche se i frequentatori casuali del concerto erano delusi di non aver sentito nessuno dei brani di Dylan “Greatest Hits”

Stasera avevo ottimi posti e un'ottima vista del palco ed è stata un'esperienza molto migliore.
Dylan non sta eseguendo i più grandi successi come molti artisti ed è concentrato sui brani di "Rough e Rowdy Ways".
Le canzoni sembrano concentrarsi molto sulla morte (Black Rider?) e sull'avvicinarsi della fine di una lunga vita e carriera (Key West).

Mi sono perso lo spettacolo del venerdì sera, dove a quanto pare Dylan aveva un pò di problemi con i suoi auricolari ed era uscito dal palco per circa 2 minuti dopo “I’ll be your baby tonight”. Le recensioni erano state ancora buone quindi speravo che le cose andassero meglio sabato sera, e non ci son stati difetti. La band è uscita per prima e ha suonato Watching the River Flow per qualche minuto prima che Dylan facesse la sua entrata mentre la band suonava, e il pubblico era in piedi ad applaudirlo. Fin dall'inizio Dylan era in gran forma stasera. Potevi sentire quasi ogni parola e sillaba. Il suono era fantastico. La band era una delle migliori che abbia mai visto accompagnare Bob. Sono stati stretti tutta la notte e hanno tenuto gli occhi puntati su Bob in cerca di indizi e indicazioni.

La scaletta è praticamente la stessa del tour del 2022, ma è stata un'esperienza diversa. Molte delle canzoni sono state rielaborate con grande effetto. La cosa più sorprendente è stata il remake di "Puttin' on the Ritz". In “Masterpice”.
Gotta serve somebody è stato mescolata con un blues. Ottima armonica in I'll Be Your Baby Tonight, To Be Alone with You e I've Made Up My Mind to Give Myself to You, e, soprattutto in Every grain of sand. Il pubblico l'ha adorato. Bob di solito riceve un'accoglienza calorosa a Memphis e stasera il pubblico era davvero preso, e c'era anche la partecipazione del pubblico a Crossing the Rubicon, con una sorta di botta e risposta negli intermezzi, qualcosa che non ho mai visto ad un concerto di Dylan.

I punti salienti per me sono stati i numeri RARW, I Contain Multitudes, False Prophet (dopo di che Dylan fece l'unica presentazione di Bob Britt alla chitarra), Crossing the Rubicon, la sublime I've Made Up My Mind e Mother of Muses. La band si è messa a volume più basso per fornire un supporto minimo su alcune di queste canzoni permettendo alla voce ed al pianoforte di Dylan di risaltare. Era tra i migliori cantati di Dylan che ho sentito in 20 concerti. Ha fatto un lungo impegno lavorativo nel modellare perfettamente le note e i testi. Il fatto di attenersi alla stessa scaletta negli ultimi due anni ha permesso a lui e alla band di perfezionare le canzoni. Poi c'è Every Grain of Sand, uno degli ultimi capolavori di Dylan, una delle canzoni più belle di sempre, scritta nel periodo dei "cristiani rinati" nel quale toccò il fondo più volte, ma è tornato con canzoni del genere, addirittura alcune delle sue cose migliori. Questa canzone è un valido argomento a favore della fede religiosa, ma trascende i limiti di quell’evangelismo cristiano che Bob ha attraversato. È ampiamente "spirituale" senza essere predicatori come le canzoni di Shot of Love e Slow Train Coming.

La cover di stasera era Big River di Johnny Cash, a cui è stato assegnato il premio  arrangiamento rockabilly dal Memphis Sun Studio, particolarmente significativo poiché il fiume Mississippi era a pochi isolati di distanza.

L'unica canzone che non mi è piaciuta molto è stata Key West, si è trascinata un pò, ma ci sono stati alcuni punti alti. Non sono sicuro di cosa la canzone parli, forse della pensione? Non mi interessa molto la Florida, vero? E non vorrei ritirarmi lì, ma immagino che Key West simboleggi il tramonto per Bob? Speriamo di no. Ha 82 anni ma è al top della forma e penso che gli sia rimasto almeno un altro album, e non sembra ancora pronto a smettere di esibirsi dal vivo. Bob è pieno di sorprese e supera le aspettative. Non credo che abbia amcora finito di dipingere i suoi capolavori.

Jim Maynard, Memphis, Tennessee

Memphis, TN - Orpheum Theatre - March 29, 2024

di Adam Selzer

Dopo una settimana a New York (con solo poche notizie sul set di "Complete Unknown"), sono volato a Memphis stamattina e ho iniziato subito a connettermi con gli altri fans di Dylan in giro nei locali, bevendo qualcosa e semplicemente girovagando godendomi la città col mio amico Henry, poi ho anche chiacchierato un pò con JP Pentecost! L'Orpheum è un luogo incantevole, e Dylan ha una stella sul marciapiede proprio di fronte. Lo spettacolo si è aperto con la band che suonava "Watching the River" solo strumentale - a quel punto se la cavavano piuttosto bene con tutta la canzone e Dylan uscì da dietro le quinte e si mise al piano, suonando un bel pò di più prima di cantare. Doveva essere la versione più lunga di quella canzone che ho mai sentito! Nelle prime canzoni qualcosa sembrava infastidire Bob; a un certo punto appoggiò perfino il gomito sul pianoforte e sembrò appoggiarsi alla sua mano, assumendo una sorta di posa alla Oscar Wilde. Da altri gesti che ha fatto era chiaro che c'era qualcosa che non andava con i suoi auricolari. Tony sembrava preoccupato. Lo show è andato avanti con una feroce "False Prophet" che la folla trasformò in un botta e risposta, poi il nuovo "Puttin' On The Ritz" alias "Masterpiece" che era oscuro e sinistro, facendoti chiedere a che diavolo di capolavoro stesse affrettando per tornare nella sua camera d'albergo per lavorarci sopra ancora. Per quanto amassi il pianoforte lento adoro anche quello nuovo. Più ci sono nuovi arrangiamenti meglio è. Dopo "I'll Be Your Baby" nel suo nuovo slot è stata la volta di "Black Rider," Bob semplicemente uscì dal palco, presumibilmente per aggiustare gli auricolari e Tony ha guidato la band in uno strumentale spettrale. Michelle era nel posto accanto al mio e abbiamo confrontato i nostri appunti: abbiamo visto molti spettacoli insieme, ma non abbiamo mai visto niente del genere. Lo strumentale si allungò per un paio di minuti e suonava quasi come una nuova canzone, ma era il nuovo, più essenziale arrangiamento di "My Own Verson of You". Quando Bob alla fine tornò, si unì al groove, cantò una strofa, poi disse in modo abbastanza udibile "Merda, questo è peggio!" nel microfono. Ma non andò più in giro, né fissò nessuno con uno sguardo mortale; Lui si è semplicemente chiuso in se stesso e ho iniziato a cantare. Qualunque guaio stesse avendo, ne cantò una versione secolare. (Solo un Nota; avere quel dottore pazzo che dà vita a una canzone così vicina al riff di "Puttin' On the Ritz" mi regala il delizioso "Young Frankenstein"). Mi ha ricordato l'arrangiamento della primavera 2022, ma quella versione era più "spaventosa", mentre questa tendeva a essere "Sinistra". Da quel momento in poi lo spettacolo fu una meraviglia. Prima di "Rubicon" (o forse era in "To be Alone With You" ha detto "Ugh", o qualcosa del genere, come se il monitor fosse ancora sbagliato. Ha reso l'esperienza unica e all'avanguardia per il resto dello spettacolo, sapendo che tutto poteva esplodere da un momento. Si può immaginare qualsiasi numero che potrebbe uscire da quegli IEM, dato la mia esperienza con apparecchiature simili, c'è il rischio di un suono stridulo, crepitio, voce distorta, cattivo mix, interruzioni costanti... qualsiasi cosa che andrebbe oltre il renderli inutili e rendere effettivamente tutto più difficile da eseguire. Dovrei confrontarlo con altri nastri recenti, dato che questo era il mio primo concerto primaverile, ma ho la sensazione che la band si sia tirata un pò indietro in alcuni canzoni, e ha mantenuto le cose un pò più tranquille, permettendo a Bob di concentrarsi molto sul canto nonostante i problemi con l'auricolare. I versi di "Big River", in particolare, erano quasi interamente a cappela, tranne che per un accordo di pianoforte o una nota di chitarra qua e là. "Gotta Serve Somebody" e "Goodbye Jimmy Reed" brillavano di novità, accordi più rapidi che la versione autunnale. "I Made Up my Mind" e "Mother of Muses" sono stati entrambi dei classici per me, con la folla che ha reagito alla grande ai riferimenti a Elvis e Martin Luther King in quest'ultimo. A questo punto l'umore di Bob era notevolmente migliorato. C'era l'armonica in tre canzoni, e "To Be Alone With You" aveva un nuovo, fantastico arrangiamento "start-stop", anche se i silenzi erano riempito da Tony col basso: è molto più udibile dal vivo. Dopo lo scintillante ed essenziale arrangiamento di "Every Grain Of Sand", molti di noi si sono precipitati a bordo palco, e Bob si avvicinò al microfono laterale, sorridendo e indicando le persone. Non c'e stata presentazione della band; la conversazione più intensa della serata è stata "Merda, è peggio."
Un grande ringraziamento a Henry, Liz, Erin, Garrett, Gary, Melanie, Irene, Michelle, quelle due donne di Wrigleyville che mi hanno regalato una Swiftie braccialetto su Beale e tutte le altre persone fantastiche con cui ho avuto modo di uscire a Memphis. Vedere amici da ogni parte, incontrarne di nuovi, e uscire insieme all'avventura è una parte così importante di ciò che rende tutto questo lo sport migliore del mondo e che quello che stiamo vedendo e che Bob Dylan sta facendo penso sia il tour migliore che abbia mai fatto.

Nashville, Tennessee - Brooklyn Bowl - 26/27-03-2024

di Ray Padgett

Frank Zappa aveva un concetto che chiamava "Big Song". Sosteneva che se ascoltassi tutti i suoi album dall'inizio alla fine, tutto si sommava in un'unica canzone, un unico pezzo di lavoro. The Big Song era più concettuale che letterale - le sue canzoni e i suoi album non confluiscono tutti insieme come un medley infinito - ma ho pensato all'idea mentre guardavo Dylan a Nashville ieri sera, a quello che probabilmente sarà il mio ultimo spettacolo dei Rough and Rowdy Ways.

Di solito mi concentro sulle singole canzoni, da "Watching the River Flow" a "Every Grain of Sand". Questa canzone era migliore la prima sera. Quella canzone di cui ha borbottato il testo. Ho preferito l’arrangiamento 2022. Eccetera. Ma non è proprio così che Dylan li presenta dal vivo. È più come una composizione di 115 minuti. Una grande canzone.

Anche mentre le canzoni (dovremmo invece chiamarle “movimenti”?) progrediscono da una all’altra, il suono durante una performance del Rough and Rowdy Ways Tour è unificato, una sorta di tensione silenziosa che fluisce e rifluisce, una forza di moderazione che tiene impedire che qualcosa esploda, per poi lasciarlo esplodere di tanto in tanto in raffiche concentrate. Nemmeno la musica si ferma mai del tutto, poiché tra un movimento e l'altro uno o due membri della band continuano a suonicchiare. Né le immagini cambiano mai, l'illuminazione, l'atmosfera e l'intensità rimangono le stesse per tutta la notte. Il fatto che, cover escluse, praticamente non abbia cambiato il programma sera dopo sera, anno dopo anno, conferma che questa presentazione è una cosa unificata. Non una raccolta di piccole canzoni individuali ma una grande canzone.

Questa Big Song, però, sembra raggiungere il suo crescendo finale. A Dylan restano otto spettacoli in questa tappa del tour. Poi quest’estate, per la prima volta da quando è tornato in tournée nel 2021, farà qualcosa di diverso: il tour Outlaw con Willie Nelson e altri. È possibile che il Rough and Rowdy Ways Tour riprenda in autunno, ma la maggior parte delle persone, me compreso, presume che questa sia la fine. E che modo di uscire.

Louisville, Kentucky - Louisville Palace - March 23, 2024

di David Mendick

Quanto sono stupido. Ho detto addio a Bob Dylan durante la sua ultima visita a Baltimora. Ho anche detto un affettuoso addio ai boblink. Ma eccomi di nuovo qui. Ed ecco Bob.
Questo è stato un grande pubblico in questo antichissimo teatro cittadino. Lo spettacolo inizia alle 8. Erano ancora in tanti nei molti bar della Hall eccessivamente decorata e bevevano molto, molto bourbon. Ma non mi preoccupava.
Si alza il sipario ed eccolo lì. Le prime 3 o 4 canzoni sono andate leggermente male, inizio difficile. Bob aveva qualche problema con il pianoforte e il suono o la sua voce non erano del tutto giusti. Ma poi lo spettacolo è decollato e ormai tutta la gente aveva raggiunto i loro posti a sedere.
Capolavori totalmente rielaborati. Come un tango o un foxtrot. To Be Alone With You sorprendente con anche l’armonica. Key West migliora sempre di più e per me è stato il momento clou. È una lunga serata, "È il posto dove essere".
Give Myself to You, voce più bella e più armonica. Mi è piaciuta molto Big River. Every Grain of Sand, intro e finale con armonica. Non mentirò: ero in lacrime.
Dylan era in gran forma. E’ rimasto in piedi per gran parte dello spettacolo. Sembrava fantastico. Ha anche detto un paio di "grazie".
Poi, mentre lui si trovava in fondo al centro della scena, il sipario si è abbassato. Non c'è niente di meglio di questo show, e così è stato. Grazie ancora di cuore a boblinks che ti porta in casa tutti gli spettacoli.
Un saluto al mio nuovo amico Reuben. Finalmente ha scoperto Bob Dylan.
David Mendick

Asheville, North Carolina - ExploreAsheville.com Arena - March 21, 2024

di Joe Moore

Vedrò sempre Dylan quando mi verrà data una ragionevole opportunità. Vederlo
Esibirsi a 20 minuti da casa sono sicuramente meglio di un lungo viaggio in macchina di questi tempi.
Detto questo, sono felice di aver fatto il viaggio fino a Charlotte, fu uno spettacolo decisamente migliore di quello di Asheville.
In parte perché ero seduto in un piccolo teatro tutto decorato in 5à fila con vista diretta di Bob seduto al suo pianoforte, ovvero l'ultima fila sul pavimento accanto al mixer in una grande arena con molti posti vuoti. Sono d'accordo con Richard Genz
Quando dice che il pubblico era caloroso e non è mai stato veramente entusiasta.
Educato però? La folla chiassosa nella parte posteriore urlava durante la musica
con un ragazzo in particolare che urlava ripetutamente Bob FU#King Dylan, che ho trovato tutto meno che educato. Ma va bene. Sono d'accordo con tutto il resto.
Nel complesso, la performance ad Asheville è stata solida. Bob mi stupisce ancoraper
la forza della sua voce e la sua capacità di suonare il pianoforte. Mi è piaciuto di più lo show di Charlotte, ma sono sempre grato per quello che ottengo.
Vale la pena vedere il tour Rough and Roudy Ways se avete qualche dubbio.
E il tour infinito un giorno finirà, ma Bob non dà segni di voler rallentare in questo momento. Molta gratitudine a tutti i soggetti coinvolti!
Joe Moore.

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Asheville, North Carolina - ExploreAsheville.com Arena - March 21, 2024

Chiudere il cerchio cosmico con Bob Dylan ad Asheville

Di Michael Broermann

C'era una volta, in una terra lontana chiamata Cleveland, Ohio, un ragazzo di 12 anni che andò a vedere il suo primo concerto in una calda notte di luglio del 2009. Lo spettacolo era un triplo incontro in uno stadio di baseball della lega minore sull’ East Side della città con Willie Nelson, John Mellencamp e Bob Dylan. Considerando che gli Uber non erano disponibili o addirittura non ancora inventati - e il fatto che aveva 12 anni - andò con sua madre a vedere queste icone della musica vintage di cui si stava rapidamente innamorando, Dylan in particolare.
Da allora il ragazzo ha continuato ad andare ai concerti, soprattutto rock classico, e sempre con i suoi genitori. Mentre lavorava per il giornale del liceo, l'incarico di seguire una battaglia locale tra bande segnò la fusione della sua passione nascente per la scrittura e l'infatuazione di lunga data per la musica, un pò della sua forma d'arte preferita e un pò della sua ossessione. Ha continuato a scrivere di musica durante il college e alla fine ha ottenuto un lavoro come scrittore a tempo pieno per una rispettabile pubblicazione musicale online, quel ragazzo ero io.

Nel frattempo, anche per Bob Dylan le cose andavano abbastanza bene. Ha pubblicato sei nuovi album negli anni successivi a quello spettacolo del 2009, alcuni dei quali piuttosto buoni. Nel 2016 lui ha vinto un Premio Nobel per la Letteratura, mentre nel 2019 io ho conseguito una laurea in Giornalismo presso l'Università dell'Ohio, quindi siamo andati abbastanza bene entrambi. In una calda serata del 2024, entrambi i nostri percorsi ci hanno portato a Asheville, Carolina del Nord per un concerto in cui sono stata raggiunto, ancora una volta, da mia madre.
Molte cose erano cambiate per Dylan nei 15 anni trascorsi dal mio primo concerto. Mai uno che si adagia sugli allori, Dylan ha costantemente reinventato le selezioni classiche dal suo catalogo. Sezioni familiari dello spettacolo sono state rese nuove e uniche mentre Dylan condivideva interpretazioni alternative di classici come "Most Likely You Go Your Way (and I'll Go Mine)", "When I Paint My Masterpiece", "Gotta Serve Somebody" e "I’ll Be Your Baby Tonight".

Mentre Dylan trasportava "Most Likely" da Woodstock a Laurel Canyon attraverso una nuova e frizzante composizione, una delle parti più affascinanti dello show di giovedì sera era la sua nuova versione allegra e dal sapore spagnolo di "When I Paint My Masterpiece". Di solito non si vedono musicisti che iniziano a suonare le loro canzoni più velocemente man mano che invecchiano, ma ancora una volta Bob Dylan non è un musicista normale. Inoltre, da devoto Deadhead, è stato surreale doverlo ricordare a me stesso dopo averlo ascoltato cantare innumerevoli volte seguito da innumerevoli band.

In un altro punto del set, Dylan e la sua band di supporto hanno estratto "I'll Be Your Baby Tonight" dall'aura boscosa di John Wesley Harding e l'hanno lanciata su una spiaggia della California meridionale con una rivisitazione surf-rock. Un altro classico, "Gotta Serve Somebody", è stato nuovamente rinnovato quando Dylan ha tolto il blues dalla canzone e ne ha fatto uno spiritual a costruzione lenta, portandolo da una tonalità minore a una tonalità maggiore. Dato che il suo attuale stile di performance si appoggia a un blues lounge act sommesso, fumoso - un altro cambiamento dell'ultimo decennio e mezzo, e che gli è di grande aiuto - l'ironia di rimuovere il blues da "Serve Somebody" sembrava sottolineare la sua lunga irrequietezza creativa.
Quest'ultima evoluzione dell'artista che ha costantemente definito i tempi proviene dal suo album del 2020, Rough and Rowdy Ways, attorno al quale si basava gran parte dello spettacolo. Delle 17 canzoni suonate giovedì, otto provenivano dall’LP del 2020, che molti hanno etichettato come il miglior lavoro del cantautore da anni. L'accento confuso, per metà cantato e per metà parlato, dell'album si traduce dal vivo in una presenza scenica così delicata ed esatta. Non è forzato perché il significato è evidente. Le luci sobrie del palco erano basse e il volume non era altissimo come un tipico concerto rock, quindi il pubblico seduto si è avvicinato per non perdere una parola. Anche se il suo stile di canto è rimasto costante, questa volta sono riuscito a capire di più i suoi testi e di più la vita, che sono la stessa cosa. Anche conoscere meglio il materiale originale dopo anni di ascolto ha sicuramente aiutato.

Naturalmente alcune cose sono rimaste le stesse negli ultimi 15 anni. C'erano ancora canzoni che non conoscevo, come "False Prophet" e Shot of Love (1981). Un'altra costante è il suddetto impegno di Dylan nel ridefinire costantemente il suo catalogo con nuove interpretazioni, anche se fortunatamente sono maturato abbastanza per apprezzare il prodotto dal vivo che non suona come il disco (grazie a quasi un decennio di ascolto di jam band per questo).

Sebbene il Dylan degli anni '60 e il Dylan del 21° secolo siano certamente molto diversi – qualcosa che non sapevo durante il mio primo concerto nel 2009 – una cosa a cui si è aggrappato teneramente è la sua armonica che fa diverse apparizioni durante lo spettacolo mentre Dylan si alzava dal suo posto dietro il pianoforte per suonare "To Be Alone With You", "I've Made Up My Mind To Give Myself to You", la chiusura "Every Grain of Sand", e altri. Mentre suonava l'armonica, non potevo fare a meno di ripensare a me stesso, dodicenne, che portavo la mia armonica di plastica allo spettacolo pensando che ci fosse una possibilità che potessi convincere Dylan a autografarla. Non ridete, avevo 12 anni.

Ma più eterno del posto di Bob Dylan nel nostro pantheon culturale – più eterno per me, almeno – è stato il sostegno incrollabile di mia madre ai miei sbocchi creativi e al mio amore per la musica. Ovviamente, nessuno di noi due ha perso il surrealismo di rivedere Bob Dylan con mia madre circa 15 anni dopo, e quando sono state annunciate le date del tour in linea con la visita di mia madre ad Asheville, ho anche osservato che questa recensione si sarebbe scritta da sola. (A proposito, non è stato così. Ci sono voluti molto sangue, sudore e lacrime di birra).

Essere lì con la persona che mi ha aiutato a intraprendere il percorso per diventare un pazzo della musica dal vivo e, alla fine, un giornalista di musica dal vivo ha chiuso completamente il cerchio cosmico e ha riportato indietro la canzone per una coda. Ero di nuovo un ragazzino di 12 anni e condividevo la mia musica e la mia vita con la persona che me le aveva donate entrambe.

Riportando tutto a casa, per così dire, Dylan ha offerto un altro momento di chiusura del cerchio verso la fine dello spettacolo con una cover di "Big River" di Johnny Cash, una canzone che è anche un punto fermo dei concerti dei Grateful Dead. Prima di diventare un seguace dei Dead e prima ancora di vedere il primo spettacolo di Dylan, sono cresciuto con The man in Black. Fare un collegamento fra Johnny Cash, Dylan ed i Deadi sono stati quattro minuti solidi di risoluzione tematica che sembravano troppo sceneggiati per essere reali. Alla fine, vedere Bob Dylan dal vivo è sempre all'altezza delle aspettative. Se vai allo spettacolo pensando di non riuscire a capire una parola di quello che dice o di non conoscere la maggior parte delle canzoni, è probabile che rimarrai sorpreso.

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di Richard Genz

Asheville è la mia città natale. Questa era la mia quarta volta con il Rough & Rowdy Ways Tour . Per quanto io sia affascinato da tutto ciò che riguarda Dylan, Trovo difficile rimanere attento allo stesso set. Sospetto che anche lui sia distratto ed annoiato.
Questo spettacolo è stato attenuato. Tutte le canzoni avevano un ritmo e un'energia simili.
Il "grazie" di Bob sembrava un po' forzato mentre la risposta del pubblicoera era calorosa ed educata ma mai veramente entusiasta.
Simboleggiando l'atmosfera casual di Dylan, ha smorzato la bofonchiato la primissima riga di Every Grain mentre mescola i fogli sul pianoforte. Key West era anche confusa da testi fuori posto.
Il lato positivo: il nuovo arrangiamento di Serve Somebody era bello, le parti di armonica erano eccezionali e Bob Dylan c'era.
Riccardo Genz.

Fayetteville, North Carolina - Crown Complex - Crown Theatre - March 18, 2024
 
By Paul Leslie

Ciao, vi dirò i miei pensieri sul concerto di Bob Dylan del 18 marzo 2024 dal tour "Rough and Rowdy Ways".
 Questa era la terza volta che vedevo uno spettacolo del tour “Rough and Rowdy Ways” iniziato nel 2021. È sempre un'esperienza diversa dalle altre. Assume un significato speciale che sembra andare oltre il semplice “intrattenimento”. Certamente c'è qualcosa del genere, ma per le persone che vanno a vedere Bob Dylan, è un'opportunità per riconnettersi con certe parti di sé a cui non sempre hanno accesso.
 Non ero mai stato a Fayetteville, nella Carolina del Nord. Il locale era vicino a dove abita un mio amico di nome Robert McCready, anche lui scrittore. Una piccola deviazione aveva causato un ritardo, ma la mia fame era reale. Ma la crisi è stata evitata.
 Il Crown Theatre è un piacevole locale degli anni '60 che può ospitare circa 2.400 persone. Preferisco l'antiquato al moderno quando si tratta di spettacoli dal vivo. Mi è stato detto che il teatro chiuderà l'anno prossimo per far posto a qualcosa di nuovo. Mi chiedevo se questa sarebbe stata l'unica volta in cui Bob Dylan si sarebbe esibito lì. Bob Dylan non è stato molto soddisfatto dell’uso dei telefoni cellulari. Sicuramente possono mettere un freno a una serata significativa. Questa volta sarebbe diverso. I telefoni di tutti erano chiusi in una custodia. Forse ad alcuni non piace, ma ho sentito che è per il nostro bene.
 
 Ci fu una corsa pazzesca quando gli uscieri annunciarono che mancava un minuto alla chiusura delle porte. Poi 30 secondi. Anche 15 secondi. Ho capito che non ce l’avremmo fatta con la prima canzone. Ma hey. Eravamo ancora vivi e avevamo i nostri portafogli e i nostri biglietti. Una volta dentro, ci siamo sistemati nella stanza particolarmente buia dove ci saremmo concentrati sulle parole e sulle melodie per le successive due ore.
 
 Molti fans di Bob Dylan hanno una sorta di tradizione che seguono quando vanno ai suoi spettacoli. Ho letto di un ragazzo di nome "Philm" che ha detto che sarebbe andato alla Waffle House dopo il concerto. La mia tradizione iniziava parlando con gli sconosciuti dopo lo spettacolo per scoprire cosa ne pensavano. Ho incontrato un ragazzo molto eccentrico ad Augusta, in Georgia, che è venuto dalla Svezia per vedere lo spettacolo.
 Questa si è trasformato nella pratica di portare con me qualcuno che non ha mai visto Bob Dylan prima. Robert McCready è stato quello giusto questa volta.
 
 Tante canzoni da “Rough and Rowdy Ways”. Rispetto agli altri spettacoli che ho visto del tour “Rough and Rowdy Ways”, sembrava che ci fosse un approccio più leggero. O chissà, forse l'ho semplicemente percepito in quel modo. Sembrava che Dylan si stesse divertendo. Il modo di suonare il piano di Bob era più allegro e la band sembrava più esultante, anche se la scaletta era più o meno la stessa. Dylan ha suonato più canzoni da "Rough and Rowdy Ways" che da qualsiasi altra fonte. Hanno fatto nove canzoni da quell'album.
 Ci sono stati alcuni momenti salienti: "Black Rider" e "My Own Version of You" sembravano confluire l'una nell'altra. Queste canzoni sono inquietanti e mi piacciono sempre di più. Ci sono stati due grandi cambiamenti nello spettacolo. Per prima cosa, l'aggiunta della canzone di Johnny Cash "Big River" e una versione contagiosa e rinnovata di "When I Paint My Masterpiece". Sebbene le parole siano rimaste le stesse, la melodia sembrava essere stata sostituita con quella di “Puttin’ on the Ritz” di Irving Berlin e aveva un’atmosfera da samba.
 La band continua a presentare Doug Lancio e Bob Britt alle chitarre, e il fedele Donnie Herron che si avvicina ai 20 anni con la band alla lap steel e alla pedal steel. La nuova aggiunta era Jerry Pentecost alla batteria. Naturalmente, il bassista di lunga data (dal 1989) Tony Garnier ha suonato alla grande e ha aggiunto elementi interessanti, che si potrebbero dire dell'intera band. Completano perfettamente Bob. La band aiuta a mantenere gli spettacoli freschi e interessanti.
 
 Ho la sensazione che, nonostante Bob Dylan componga melodie fuori dal mondo, sia anche conosciuto per i suoi testi. Mi sono ritrovato a concentrarmi sulle parole come mai prima d'ora. Sono quasi come le star dello spettacolo.
 Imparando i testi, ho potuto anticipare ogni riga e provare un senso di soddisfazione per la loro interpretazione. Canzoni come "I Contain Multitudes" e "Crossing the Rubicon" accolgono volentieri ascolti ripetuti e nuove interpretazioni di Bob e della band possono colorare la tua comprensione delle canzoni.
 Come ha detto Robert, tutti gli spettacoli del tour "Rough and Rowdy Ways" terminano con "Every Grain of Sand". C'è qualche canzone che si avvicina, tranne gli inni? Quando penso ai tre spettacoli che ho visto in questo tour, ricordo vividamente la pronuncia evocativa di quelle battute finali prima che lasci il palco: “Sono sospeso in bilico nella realtà dell'uomo, come ogni passero che cade, come ogni granello di sabbia."
 Irreale. Non importa quale sia la tua convinzione religiosa, è difficile non esserne influenzato.
 Ci saranno più date del tour nel sud-est fino ad aprile. Poi quest'estate andrà in viaggio con Willie Nelson e altre leggende. Senza dubbio sono in serbo altre innovazioni. Fino ad allora, rimarrò con i miei ricordi di Fayetteville.

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by Jeffrey Speer
 
Stasera ho invitato la mia figlia più piccola (22 anni) al suo primo spettacolo di His Bobness a Fayetteville, circa 75 miglia a sud di casa nostra Chapel Hill. Lei era entusiasta di unirsi a me e abbiamo passato una serata fantastica alla presenza di Sua grandezza. Tanto rispetto a Bob per essere tornato qui al Sud e sono grato che dopo tutto voglia ancora accontentare i suoi fans, anni e miglia...!
 Sala da concerto standard e ben utilizzata, costruita nel 1967 come parte del più grande "Crown Complex" che condivide il terreno con un centro espositivo e una sala da ballo in questa città militare. Viaggio facile da Chapel Hill e zero problemi di parcheggio o arrivo
 nella sede in breve tempo. Il mio acquisto Stubhub dell'ultimo minuto ci ha portato nella sezione orchestrale centrale quasi in fondo, ma sulla navata. Per fortuna, lì c'era un minimo spazio nel far passare le persone durante lo spettacolo. Ne parleremo più avanti.
 
 Eravamo sotto la sporgenza del balcone e mi sembra che ciò ci fornisse un suono più pieno. Questo Tour con le stesse canzoni che ho visto nel 2022 non ha funzionato nel consentire a molti, se non nessuno, di ascoltare assoli da parte dei musicisti accompagnatori e gli arrangiamenti erano piuttosto rigidi rispetto a quando l'ho visto l'ultima volta a Charlotte (con mia figlia maggiore al seguito per il SUO primo spettacolo di Bob!).
 Bob era molto più prominente nel mix col suo pianoforte questa volta, quindi probabilmente era quello che deiderava in questo tour. Bob ha anche suonato un'armonica robusta alcune volte, tanto da far gioire i suoi fans. Era anche molto più "visibile" rispetto all'ultimo spettacolo che avevo visto nel 2022, stava in piedi in molte canzoni e fare alcuni cenni di ringraziamento per i calorosi applausi del pubblico tra una canzone e l'altra.
 
 Come ormai è ben noto, praticamente ogni brano ha un nuovo arrangiamento In questo tour... speravo di vedere il ritmo aumentare almeno in Gotta Serve Somebody ma ahimè, Bob sembra voler tenere le redini del suono piuttosto strette, e non ho mai avuto mai la sensazione che la band volesse librarsi in volo... ma era tutto commovente e adorabile e Bob sta ancora picchiando forte, quindi ecco questo :-)
 
 Una nota interessante sul pubblico... non riesco a ricordare un momento in cui sono stato ad un QUALSIASI concerto seduto dove c'erano tante persone che camminavano su e giù e attraversavano il corridoio durante lo spettacolo. Ero incredulo che praticamente in OGNI canzone, c'erano almeno 5-10 persone che si alzavano, scendevano dalla fila e andavano su e giù per il corridoio lungo tutto il piano. Disturbava e distraeva, per non parlare del fatto di essere bloccati dalle persone nelle file davanti a noi. La cosa è diventata comica dopo circa un'ora dopo l'inizio dello spettacolo quando io e mia figlia ci siamo guardati l'un l'altro dicendo "Che cavolo sta succedendo con tutte queste persone che si spostano in giro!?" La folla era un pò rozza e rumososa (ROUGH and ROWDY) con tutta le gente che andava in giro, con alcune chiacchiere, fischi e gente che tenta di applaudire mentre la band suonava, davvero una cosa imbarazzante!

Charlotte, North Carolina - Blumenthal Arts - Belk Theater - March 17, 2024
 
 di Joe Moore
 
Bob ha offerto un'altra solida prestazione a Charlotte. Per la maggior parte, tutti noi conoscevamo la scaletta, quindi il momento clou è stato Bob che ricordava il giorno di San Patrizio eseguendo “The Roving Blade” al riguardo. Siamo stati favoriti anche dalla recente aggiunta di Big River.
 Personalmente pensavo che lo spettacolo fosse iniziato lentamente e fosse un pò spento fino alla fine di Multitudes e l'inizio del False Prophet. A questo punto Dylan sembra fare il passo giusto per lo spettacolo. L’arrangiamento di Masterpiece e il fraseggio di Dylan mi hanno tenuto sulle spine seguendo i testi e la trama. Il mio amico ha commentato che chi non è un hardcore Bobhead farebbe fatica anche a riconoscere la melodia. Black Rider eseguito con potenza vocale e forza e ha dato il tono alla voce di Dylan per il resto della notte. Ci sono volte nelle quali mi mancano i tempi di Larry Campbell e Charlie Sexton (una band davvero "jamed"), ma stasera quando Bob agitava la mano dicendo alla band di fare marcia indietro creando così un'esecuzione quasi "solista" di diversi brani, mi sono fuso in un mare di estasi. Ho visto circa 30 spettacoli negli ultimi 35 anni e semplicemente non c'è niente di meglio di così. L' intro con l'armonica in I've Made Up My Mind è stata molto apprezzata e sentita. Goodbye Jimmy Reed non era uno dei miei brani preferiti della serata, ma ha aumentato un pò il ritmo e ha fatto il suo effetto. Complimenti a Tony Garnier! Tanti anni sulla strada con Bob dirigendo la band secondo i desideri di Dylan, rispetto assoluto! Grazie.
 È sempre difficile per me ascoltare Every Grain Of Sand. Adoro la melodia ma lo paragono sempre alla classica versione del “cane che abbaia” con Bob nel suo soggiorno al pianoforte... e beh... è un paragone difficile. Stasera la versione era assolutamente bellissima e degna del bis. L'armonica alla fine era rilassante e sembrava essere senza sforzo. Vedere Bob in un così piccolo posto come il Belk Theatre (con posti incredibili e un pubblico piuttosto anziano) è stata un'esperienza davvero meravigliosa. Lo spettacolo di Asheville giovedì sarà un cambiamento drammatico di sede e probabilmente ci sarà qualche hippy che fumerà erba. Spero che la gente sappia cosa aspettarsi: nessuna canzone di successo, solo Bob che suona alcune delle performance più forti e potenti della sua carriera.

Athens, Georgia - The Classic Center Theatre - March 14, 2024
 
 di Jeff Bridges
 
 Ieri sera è stata una bella serata se eri un fan di Bob Dylan. È una specie di, come ha detto alla band, "ragazzi, rilassatevi stasera...ci sono". Era energico e giocoso mentre esercitava magistralmente la sua arte.
 Performance è la parola che mi è venuta in mente... performance art. Bob indossava un cappotto nero e pantaloni neri con profili argentati, camicia stampata in bianco e nero, scarpe bianche e senza cappello. La band indossava abiti scuri, alcuni sfoggiavano cappelli e alcuni no. La prima manciata di canzoni era come al solito. La mia prima volta che sento i nuovi arrangiamenti e sicuramente hanno attirato la mia attenzione.
 Mentre lo spettacolo si svolgeva, Bob ha preso il sopravvento. Ha rappresentato la parte migliore del tempo, vagando davanti in diverse occasioni per posare e una volta per muoversi al supporto del microfono. Tornato dietro il pianoforte ha chiesto al pubblico "Come sto andando?" Orgoglioso di dare una mano ovunque potesse. Quasi tutti gli assoli musicali durante la seconda metà dello spettacolo sono stati eseguiti da Bob. Il suo pianoforte era la forza motrice. Ha tirato fuori l'armonica due volte e ha scherzato nel farlo terza volta. Il suo lungo assolo di armonica in I'll Be You're Baby Tonight è stato una vera delizia. Bob ci ha dato tutto quello che aveva, bella esperienza. E’ sembrato indugiare un momento in più mentre prendeva gli applausi alla fine. I miei occhi si sono riempiti di lacrime. Ti amiamo Bob. Grazie.

Orlando, Fl- Dr. Phillips Center for the Performing Arts - Walt Disney Theater - March 10, 2024

di Dan Dorchak

La seconda notte a Orlando è iniziata in bellezza. Watching the river flows ha mostrato un Bob con una voce molto bella, il suo pianoforte che suonava davvero bene. A metà della canzone ho pensato che è certamente ragionevole andare a vedere Bob solo per suonare il piano, come la gente va a vedere alcuni artisti solo per la loro abilità con la chitarra. Il suo modo di suonare è diventato impressionante ed è parte integrante della band complessiva e del flusso della la musica.
You Go Your Way sembrava un pò più lento e artificioso della serata di ieri, ma comunque divertente. Lo dello spettacolo, fino a Key West, è stato praticamente perfetto, il suono estremamente forte e nitido e la voce di Bob perfetta. Quando ha cantato KW Bob ha dimenticato uno dei primi versi, ha ripetuto un verso tre volte e
praticamente ha massacrato l'intera canzone. I momenti in cui si è ripreso sono stati
comunque spettacolari. Un pò caotico, ma l'incidente alla fine si è risolto e
Bob ha portato magnificamente la canzone alla fine. Il pubblico lo applaudiva
per rassicurarlo. Il resto dello spettacolo è stato perfetto, nessun errore, solo pura musica esilarante. L'assolo di armonica alla fine di Every Grain of Sand ha esaudito le richieste della donna dietro di noi che urlava “Suona l’armonica!!!!” praticamente per tutto lo spettacolo.
Per me questa è la fine del tour “Rough and Rowdy Ways”. Ho visto 9 spettacoli sin questo tour dal 2021, in 4 stati diversi, 5 luoghi diversi. È stato un Tour divertente. Non vedo l'ora che inizi l'Outlaw Tour in estate con Willie Nelson e Robert Plant e altri ancora. Forse una scaletta diversa. Grazie, Bob, per i ricordi, le nuove canzoni, quelle vecchie rielaborate. Apprezzerò quei momenti per sempre... ci vediamo a Jones Beach.

Orlando, Fl- Dr. Phillips Center for the Performing Arts - Walt Disney Theater - March 9, 2024

by Marc Roffman

Bob stasera era in forma e si è esibito in un magistrale concerto magico. Questo era il mio 126° show dal lontano 1974, quando andò in tournée con The Band. Il Walt Disney theater è quello che immaginavo. Legno multi-livello con acustica all'avanguardia, una sorta di flusso su più livelli. La band è stata fantastica, come può fare un uomo di 83 anni seduto al suo pianoforte a coda davanti a diverse migliaia di fans di tutte le età ad esibirsi così come ha fatto stasera è davvero sorprendente. Ha ringraziato più volte il pubblico in modo molto caloroso, un mood sincero ed è stato in grado di resistere per gran parte dell'ultima metà dello spettacolo. Every Grain Of Sand, l'ultima della serata, ha lasciato la gente sbalordita dalla chiusura con la sua armonica nel finale della canzone. Il mio compagno di posto che lo vedeva per la prima volta aveva le lacrime agli occhi.

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di Dan Dorchak

Questa era la seconda volta che vedevo Bob al Dr. Phillips Center di Orlando e rimane un pensiero simile: il suono qui è incredibile. Bob era di nuovo con voce e umore fantastici per il primo dei due spettacoli a Orlando, ridendo più volte durante la notte stando dietro al pianoforte per diversi brani consecutivamente. Indossava una giacca nera con camicia bianca e pantaloni neri, entrambi ricamati con strass. Niente cappello. La folla era ricettiva, non aspra e fredda come Ft. Lauderdale. Tutti stavano divertendosi.
Non c'è molto da commentare sullo spettacolo in sé dato che era praticamente lo stesso spettacolo che ho visto a Ft Lauderdale con l'aggiunta di I'll Be Your Baby Tonight. Mi piace il modo in cui costruisce lentamente questa canzone fino a una jam frenetica, anche le vecchie teste davanti a me annuivano di approvazione. Walking By Myself ha nuovamente preso il posto di jolly, e posso dirlo,
a Bob piace davvero cantare questa canzone. Every grain of sand presentava un assolo di armonica che volò fuori dai binari come una locomotiva errante. Sempre bello per sentirlo soffiare.

Clearwater, Florida - Ruth Eckert Hall - March 5, 2024

Bob Dylan a Clearwater: una serata di blues "grezza e turbolenta".

Di Chyrisse Tabone, Rock At Night Tampa

Recensione: Rough and Rowdy Ways Tour di Bob Dylan alla Ruth Eckerd Hall, Clearwater, Florida – 6 marzo 2024

Cosa si può dire di Bob Dylan che non sia già stato detto? Il suo nome è strettamente legato agli anni '60, al movimento per i diritti civili e alla musica folk. La sua musica è una parte fondamentale della cultura americana del XX e XXI secolo ed è stata coverizzata da più artisti di chiunque altro. Ci sono corsi universitari dedicati al suo lavoro. Martin Scorsese ha diretto film sulla sua vita e nel 2016 lui ha vinto il Premio Nobel per la letteratura. Anche se conosciamo la sua arte, la persona “Dylan” è un enigma. Conduce una vita privata, è un noto burbero e si fa beffe di essere pubblicizzato come un "profeta".

Anche se è in tournée con 80/100 spettacoli all'anno, la leggenda è alla sua ottava decade su questo pianeta e non mostra voglia di fermarsi. L’unica pausa che ha avuto è stata durante la pandemia. Ha pubblicato l'album “Rough and Rowdy Ways” nell' estate del 2020 e quando la vita ha iniziato a normalizzarsi, è tornato in tournée nel 2021 per far ascoltare l'album. La vita on the road è rigorosa a qualsiasi età, quindi perché lo fa? Non ha bisogno di soldi, vero? Nel 2022, ha venduto il suo intero catalogo a Sony Music Entertainment per una cifra stimata sui 200 milioni di dollari. Come un vero trovatore americano, non ha ancora finito di raccontare storie. Ha bisogno di creare e esprimere la sua voce nella vera forma dell'artista: per vivere e respirare. Ascoltate la canzone di 17 minuti "Murder Most Foul" e riceverete una lezione di storia sugli anni '60, a cominciare dall'assassinio di Kennedy.

Quando ho sentito che il suo tour Rough and Rowdy Ways sarebbe arrivato in Florida quest'anno, sapevo che dovevo andare a vederlo. La mia ultima volta è stata nel 2006 a Tampa al Sundome. Ho portato mia madre con me come regalo per la "Festa della mamma" e lei era più che entusiasta. Dopotutto, sono cresciuta con Dylan. I suoi dischi in vinile venivano spesso ascoltati la sera, soprattutto nei momenti contemplativi e tranquilli. Mia madre diceva: “Dimentica la voce. Ascolta i testi. Sono poesia”. La sua voce roca lo faceva sembrare molto più vecchio di un uomo di vent'anni.

Il 6 marzo, il tour Rough and Rowdy Ways è arrivato a Ruth Eckerd Hall di Clearwater, Florida, per due stettacoli. Camminando dal parcheggio alla venue, ho notato persone che si accalcavano nel parcheggio. Una donna sedeva sul bordo del suo camioncino, suonava la chitarra e cantava. All'ingresso principale del locale, le persone hanno consegnato i loro cellulari affinché fossero custoditi in modo sicuro durante il concerto. Ai concerti di Dylan non è consentita alcuna fotografia. (Fatti un favore e lascia il cellulare in macchina.)

L'atrio del locale brulicava di Baby Boomer dai capelli argentati, alcuni sulla sedia a rotelle e altri che trascinavano i piedi verso i loro posti. A volte è difficile credere che molti fossero "fanatici hyppies dai capelli lunghi" che fumavano e godevano dell' "amore libero", grazie alla magia delle pillole anticoncezionali.
Ho sentito per caso una donna nel bagno dire: "Spero che suoni Like a Rolling Stone". Se le persone andavano al concerto aspettandosi un catalogo dei più grandi successi, rimanevano deluse. Sapevo che avrebbe messo in risalto Rough and Rowdy Ways, un capolavoro lirico. La sua musica non è per il pubblico della Top 40 ma è poesia ricca di metafore e riferimenti alla letteratura, alla mitologia greca, alla religione, al teatro e alla cultura pop. Rende spesso omaggio ad artisti, poeti e autori blues e fa riferimenti autobiografici. Se volete ascoltare "Maggie's Farm", vi suggerisco di partecipare a Farm Aid o di vedere una tribute band di Dylan.

Esattamente alle 20:00 il sipario si alzò mentre Dylan sedeva al pianoforte a coda e la band stava dietro di lui. La serata è iniziata con un paio di canzoni vecchie come antipasto, "Watching the River Flow", una canzone prodotta da Leon Russell, e "Most Likely You Go Your Way and I'll Go Mine". Dylan indossava pantaloni neri, scarpe color crema e giacca nera con paillettes in rilievo. Ha folti capelli ricci: il Santo Graal per un uomo di quell'età. Era affiancato da Tony Garnier (basso elettrico e standup), Jerry Pentecost (batteria), Bob Britt e Doug Lancio (chitarra acustica ed elettrica) e Donnie Herron (pedal steel, mandolino, violino). Le chitarre suonavano metalliche e stridenti a volte, sopraffacendo la sua voce e il pianoforte. Avevano bisogno di tirarsi indietro un pò.

Poi si è avventurato nel tema principale della serata: la musica di Rough & Rowdy Ways. In canzoni recenti come "I Contain Multitudes", la voce baritonale di Dylan è apparsa più morbida, morbida e cadenzata, donando alla musica una ritrovata emozione e sensibilità. “I’ve Made Up My Mind to Give Myself to You” e "Mother of Muses" erano particolarmente sentimentali e toccanti.

“False Prophet” aveva sfumature blues anni ’50, Bob con la testa che dondolava e i piedi che battevano. "When I Paint My Masterpiece", con il suo ritmo latino jazz, era un mix tra "Puttin' On the Ritz" e vibrazioni caraibiche.

“My Own Version of You”, evoca immagini del Frankenstein di Mary Shelley, è deliziosamente cupa e malinconica, con la sua linea di basso discendente. Allo stesso modo, "Black Rider" è sobria, jazzistica e con un'aria di mistero: rimanda ai film noir.

Mentre seguivo il concerto e mi guardavo intorno nella stanza, è stato commovente non vedere alcun cellulare sollevato in aria. Durante il concerto il pubblico era col fiato sospeso. Applaudiva e si alzava in piedi alla fine di una canzone.

Si potrebbe pensare che il pubblico dei Baby Boomers sia cortese nei confronti degli spettatori, ma non è sempre stato così. Ho dovuto schivare la testa attorno a una donna sola che ballava. Alcune persone erano ubriache nel corridoio e si rifiutavano di sedersi ai loro posti. Una donna sfortunata sembrò svenire, un paio di file davanti a me. La sicurezza, che era molto professionale, faceva costantemente da babysitter e si occupava del cattivo comportamento degli adulti. Frequento concerti ogni settimana e ho osservato la maleducazione da parte degli avventori ai concerti di artisti con successi degli anni '70 e '80.

Il gospel "Crossing the Rubicon" e il rock "To Be Alone With You" erano sicuramente gioie, trasportandomi all'Apollo nei primi anni '60. In realtà, con il palco ben illuminato e gli strumenti tradizionali, il concerto aveva un'aria nostalgica, ma per nulla americana. Lo stile attuale di Dylan si è evoluto nel blues jazz in piena regola degli anni '50.

Per rafforzare il tema del blues, Dylan ha reso omaggio ai bluesmen di Chicago. Il titolo del suo album deriva dalla melodia di Jimmy Rogers "My Rough and Rowdy Ways". La voce di Dylan era grintosa e precisa, come se si esibisse in un bar pieno di fumo nell'East Village mentre suonava "Walking By Myself". Il pubblico ha potuto assistere all'esibizione di Dylan all'armonica durante "Goodbye Jimmy Reed". Ad un certo punto, si alzò mentre suonava il piano, la prima e unica volta durante il concerto.

Nel complesso, vedere la performance di Dylan stasera ha superato le mie aspettative. No, non ci sono state battute e chiacchiere con il pubblico. Come un pianista classico, si è esibito e si è esibito come dovrebbe fare un professionista.

È un vero tesoro americano il cui corpus di opere collega il XX secolo e il Millennio. Non è un artista che rimane stagnante o si adagia sugli allori dei suoi primi lavori. Progredisce costantemente, evolvendosi e mantenendo il suo pubblico sulle spine. Non sai mai cosa aspettarti, ed è così che ci piace.

(Fonte: https://www.rockatnight.com/2024/03/bob-dylan-in-clearwater-a-rough-and-rowdy-evening-of-blues/)

 

Fort Lauderdale, Florida - Broward Center for the Performing Arts - March 1, 2024

di Daniel Dorchak

È bello rivedere finalmente Bob in Florida per la prima volta dal 2018. Era un pò in ritardo, è salito sul palco alle 8:10. Lo spettacolo è proseguito come al solito per questo tour fino a Masterpiece, che ha un’arrangiamento totalmente nuovo e quasi inquietante. Serve Somebody ha anch’essa un nuovo arrangiamento, melodia veloce e voce potente. Ill’ Be Your Baby Tonight non era in lista per questo spettacolo, così come Old Black Magic - ma invece abbiamo avuto Walking By Myself di Jimmy Rogers; una canzone che a Bob sembrava piacere moltissimo cantarla. L’usuale Rough and Rowdy Ways Show - eccellente. Il modo di suonare il pianoforte di Bob continua a brillare, la sua voce sta migliorando, più forte e più chiara, e la band si modella in un unico grande organismo fluente. Grazie, come sempre, ci vediamo a Orlando.

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di Tom Finkel, Miami New Times

Bob Dylan ha dato il via al suo tour primaverile con una grande sorpresa al Broward Center. Lo spettacolo, tutto esaurito, di Bob Dylan del 1° marzo al Broward Center ha offerto uno spettacolo straordinario: la prima esecuzione del successo blues di Jimmy Rogers del 1956 "Walking by Myself".

Venerdì sera presto, circa un'ora prima dell'inizio dello spettacolo, una burrasca si è scatenata al largo dell'Atlantico e su Las Olas Boulevard fino al patio del tutto esaurito dell’ Au-Rene Theater at the Broward enter for the Performing Arts. Il cielo si è aperto, inseguendo brevemente i primi arrivati che sorseggiavano rum e Coca-Cola e Pommery Pink Pops nel patio.

Le luci della casa si abbassano poco dopo le 8 e il massiccio il sipario si è alzato per rivelare la Voce della Sua Generazione, che, se il buon Dio vuole che tutto vada bene, compirà 83 anni a maggio.

Dopo aver interrotto il suo Rough and Rowdy Ways Tour all'inizio di dicembre, Bob Dylan ha iniziato la primavera qui in Florida, iniziando con un set di due spettacoli
a Fort Lauderdale 1 e 2 Marzo.

La sera dell'inaugurazione, con la sua band di sei elementi schierata sul palco spoglio,
Dylan si lanciò in un paio dei suoi classici degli anni '60, "Watching the River Flow" e "Most Likely" Molto probabilmente, quell'uno-due d'apertura blues
suona familiare al pubblico che ha assistito alle date precedenti di questo tour,
che è iniziato alla fine del 2021. Lo stesso vale per quasi tutti i 90 minuti, senza interruzioni, set senza bis, salvo una sorpresa a circa due terzi del percorso.

La band era vestita per lo più di nero, Dylan stesso insolitamente senza cappello, apparendo eccezionalmente minuscolo, con tutto, tranne la testa, incorniciato dal bagliore dell’aureola dei suoi capelli crespi, quasi nascosta dalla parte anteriore chiusa di un pianoforte a coda dietro il quale si appollaiava.

Fedele alla sua forma, ha eseguito tutti i brani di Rough and Rowdy Ways del 2020, tranne, comprensibilmente, l'epica di 17 minuti "Murder Most Foul". Intervallato tra queste nove arrangiamenti erano sei titolo del suo prodigioso catalogo e la già citata sorpresa, una cover in stile boogie-woogie di "Walking by Myself", un piccolo successo nel 1956 del bluesman sfortunatamente poco famoso Jimmy Rogers (da non confondere con il famoso "padre della musica country" Jimmie Rodgers).
Si è alzato dallo sgabello del pianoforte per parti o tutti solo di pochi brani, compresi
"Crossing the Rubicon", uno dei tanti momenti salienti della serata, che ha visto il
il vecchio maestro in piedi, con le ginocchia piegate, a battere forte sulla tastiera
come un vecchio Little Richard, come se fosse tornato allo Hibbing High School
auditorium che cerca di stupire le ragazze dell'era Eisenhower.

Ovviamente non deve cercare di impressionare nessuno dei nati in questi tempi. E la scaletta, nonostante ciò, è sempre stata un esercizio di improvvisazione.
Mai conosciuto per la sua abilità musicale, non è un virtuoso del pianoforte, ma piuttosto come se fosse un espressionista astratto, lasciando alla sua band il compito di occuparsi della melodia mentre lui segue la sua musa peculiare.

Così è stato ieri sera a Fort Lauderdale, soprattutto durante i brani con influenze jazz, che soffrivano tutti dell'acustica della sala, che ha confuso il procedimento eccessivamente amplificato e ha spazzato via ogni parvenza di sottigliezza nella famosa interpretazione poco enunciata di Dylan.

In generale, la serata è stata più chiassosa con il picco di "Gotta Serve Somebody", una canzone del periodo cristiano di Dylan che gli valse un Grammy nel 1980.
Qui ha ricevuto un allegro arrangiamento gospel che è stato sufficiente a motivare un pensionato che era seduto vicino alla prima fila, che aveva battuto le mani dondolandosi felice.

"Goodbye Jimmy Reed" (che, tra i tanti bei doppi sensi, contiene il brillante
"Non riesco a suonare il disco perché mi si è incastrata la puntina") ha ispirato più o meno la stessa cosa in precedenza.
Dylan, brevemente e senza cerimonie, ha presentato la sua band e ha chiuso con "Every Grain of Sand", pronunciata in modo deludente con il suo pianoforte più martellante, privando la canzone del suo nucleo di spiritualità ma facendo alzare in piedi la folla, che per un momento ha battuto i piedi con adorazione e la vana speranza della concessione di un bis.

Da Roma a Bruxelles, da Salt Lake City a Birmingham, da Fort Lauderdale a Key West, attraverso il Rubicon, per 90 minuti Dylan è venuto a portarti con sé se scegli di seguirlo.

Nota: molti fans sono già a conoscenza del divieto du usare cellulari durante i suoi spettacoli e ne impone il divieto tramite un gruppo chiamato Yondr che ti chiude il telefono, in stile controllo dell'inventario, in una custodia quando entri, e te lo restituisce quando esci (o in caso di emergenza). Ma non tutti sono al corrente, e
Il personale di Yondr doveva dare molte spiegazioni educate alla porta.

Tom Finkel, Miami New Times

 

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