New York, New York - Beacon Theatre -
November 27, 2019
di Jeffrey Gonzalez
Dopo molti anni che seguo le recensioni su boblinks, questo è il mio
primo contributo. Questa è stata la mia seconda volta che vedevo Bob e
la band Al Beacon Theatre. C’ero anche la prima notte (23/11/19). Lo
spettacolo di stasera era abbastanza simile (pensavo che la prima notte
era stata fantastica) ma il pubblico è stato molto più reattivo e attivo
questa sera. Ciò potrebbe aver influenzato la mia percezione della
performance, ma anche Bob e la band sembravano più energici rispetto
alla prima notte. L'intera folla si è alzata in piedi durante le sezioni
orchestrali, durante Gotta Serve Somebody è rimasta in piedi per tutto
il bis. La setlist era ovviamente identica ma c'è molto nell’esecuzione
di Bob e la stretta esibizione della band che non è mai stata noiosa,
nonostante il prezzo che ho pagato per queste due notti nel posto
dell'orchestra.
La prima volta che ho visto Bob è stato nel 1997 o giù di lì e l'ho
visto probabilmente circa 10/12 da allora. Queste esibizioni sono state
le sue più impegnate che abbia visto. Probabilmente avrei detto, se
avessi recensito l’ultimo spettacolo dell'anno al Beacon, che era stato
grande. Mi sembra un passo avanti rispetto allo scorso anno. Forse è
principalmente il suo martellante pianoforte verticale in contrasto con
il tintinnio del mezza coda di prima, non sono sicuro di cosa si tratti,
ma c'è qualcosa in più nelle setlist e performances di quest'anno. C'è
qualcosa, probabilmente molto ben provato, che gli permette di fare
molto con ciò che gli è rimasto della voce. La sua campana suona ancora,
come si dice.
Sono stato sorpreso di sentire alcuni fans commentare che non potevano
capire cosa stava dicendo mentre uscivano dal teatro (ad es: "Penso che
stesse parlando russo”). Le parole suonavano chiare e fedeli alle mie
orecchie, ma credo che ormai siano allenate ed è più facile, grazie
anche al fatto di aver diversi albums negli anni.
Per me, stava usando intenzionalmente il suo ringhio basso. E canta in
realtà sui numeri più morbidi in un modo che sembra essere stato
influenzato dal lavoro sugli American Standards negli ultimi albums.
Questo tour è davvero da non perdere. Anni fa avevo pensato che
probabilmente non avrei continuato ad andare ai suoi spettacoli perché
mi sembnravano un pò senza ispirazione. Ma ora mi chiedo se tornerò per
una terza notte al Beacon (avviso spoiler: lo farò).
Not Dark Yet è un punto culminante rivelatore. È un riarrangiamento
molto efficace e la sua esecuzione è agghiacciante. Quella canzone è
sicuramente una delle mie preferite di Time Out of Mind, ma questa
versione è in realtà un grande miglioramento. Meno melodica ma più cool,
il che rende i testi ancora più d'impatto.
Durante i silenziosi numeri basati sul piano - When I Paint My
Masterpiece, Girl From the North Country, e in particolare Lenny Bruce,
potevi davvero sentire uno spillo cadere. Simple Twist è eccezionale e
sempre nei miei preferiti, anche se la maggior parte delle riscritture
dei testi sono inferiori alle linee originali. Io davvero amo Early
Roman Kings e lui che ama sputare quelle parole alla Muddy Waters.
Generalmente non sono un fan di Pay In Blood ma questo nuovo
arrangiamento è un vero miglioramento e mi è piaciuto. Takes a Lot to
Laugh è un
ottimo modo per terminare lo spettacolo e ha risuonato nella mia testa
per molto tempo dopo.
Anche Honest With Me mi ha davvero divertito. Bob si sta divertendo e lo
farai anche tu se vai a vedere questi spettacoli. Non fare tardi!
New York, New York - Beacon Theatre,
November 26, 2019
di Jeff Dellin
Quando sono state comunicate le dieci date al Beacon di NYC nella mia
mente c'era la speranza che Bob avrebbe potuto fare alcuni spettacoli
speciali e mescolare un pò l'elenco della set list, ma, non potendo
andare per motivi finanziari a tutti e 10 gli shows, ho optato per due
spettacoli, il primo è stato ieri sera.
La mia esperienza è stata di prim'ordine con un favoloso posto in 3°
fila al centro del corridoio nel loggione. Dalla prima canzone ho capito
subito che questo spettacolo sarebbe stato diverso dalle dozzine e
dozzine di altri che ho visto negli scorsi anni e sicuramente diverso
dagli ultimi due anni. E’ tornato ad aprire lo show con la chitarra come
previsto, ma era molto più che una novità, suonava di nuovo con la band.
Ricordo l'ultima volta che ho visto Bob suonare la chitarra in un
meraviglioso momento 11 anni fa.
Gran parte dello spettacolo è salito di tono fino alle stelle. I punti
salienti sono stati:
Simple Twist Of Fate - C’erano alcune nuove frasi (alcuni ascoltati ma
presto dimenticati) ma la canzone è venuta meravigliosamente bene.
Masterpiece - mi sono ricordato di un testo rinnovato, qualcosa come:
"Li ho visti arrivare, ho potuto leggere i loro volti come un libro".
Pay In Blood - Potevo sentire quasi ogni parola chiaramente, eccellente
e drammatica versione.
Lenny Bruce - Certo, inseguo questa canzone dagli anni ‘80.
Girl From The North Country - Versione stimolante che prende il
pubblico, amabile.
Not Dark Yet - Gli effetti vocali, a differenza di qualsiasi cosa lo
abbia mai visto fare prima, cantato con scopo e passione.
Gli Encores - La chitarra in Thin Man mi ha rimandato indietro di molti
anni. Il ragazzo del Texas Charlie ci ha dato dentro per ottenere un
suono alla ZZ Top. Slinky e divertente.
Mi è piaciuto anche gran parte del resto dello spettacolo. L'unica
canzone che suonava lo stesso dei tour precedenti è stata Soon After
Midnight. Stranamente era esattamente lo stesso arrangiamento (penso).
Ho preso alcuni dei testi alternativi a Gotta Serve Somebody, qualcosa
sulle allucinazioni lungo la strada.
Ho adorato percorrere la strada con Bob Dylan. Il tempo di questo
viaggio ne è valsa la pena.
Jeff Dellin
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di Barry Gloffke
Terza notte per Bob ed i ragazzi al Beacon Theatre di New York City. Il
mio quarto spettacolo in questo tour. Una serata calda per una notte di
fine novembre.
Bob e la band escono ancora in ritardo di 15 minuti e armeggiano / si
accordano fino all'inizio di una dura versione di Things Have Changed.
La voce di Bob era aspra e il suono sembrava essere irregolare ...
annegava la voce di Bob qua e là un paio di volte.
It Ain’t Me Babe ha caratterizzato alcuni ricami stellari di Donnie e
Bob ed uno splendido suono complessivo dalla band. La voce di Bob era
ancora aspra, ma sembrava ottima in questo pezzo.
Highway 61, oscillante come al solito ... Non mi stanco mai di sentire
questa versione.
Il primo momento clou per me è stato una squisita e slinky di Can’t
Wait.
E’ seguita una fantastica esecuzione di Masterpiece... musica
meravigliosa, bello Il pianoforte e una conclusione davvero bella.
Deludente Tryin’ To Get To Heaven, il basso era troppo rumoroso nel mix,
i ragazzi sembravano essere fuori di testa, si suonavano in testa l'uno
con l'altro, ma c'era un bel violino di Donnie.
Make You Feel My Love è seguita. Bob sembrava borbottare molte delle sue
parole, bella l' armonica e Donnie, come al solito, fece ottimo uso
della pedal steel. La cosa divertente di questa canzone, era che il mio
amico Anthony, che è un grande fan di Billy Joel, era con me stasera per
il suo primo spettacolo di Dylan. Non è un fan di Dylan, ma voleva
tuttavia vederlo. Quindi, essendo lui un fan di Joel, gli ho chiesto
dopo lo spettacolo quello che ha pensato di Bob stasera ... ha detto che
non l’ha nemmeno riconosciuto durante lo spettacolo! Bha!
Ma Bob offre una versione dura e potente di Pay In Blood, con crescendo
di suoni e begli interventi di Britt. Il resto dello spettacolo segue
l'esempio.
Bellissimi piano, violino e voce su Lenny Bruce.
Killer blues per early Roman Kings che è uno dei miei preferiti nel
tour. Donnie di nuovo con spettacolare violino e Bob che canta
dolcemente su Girl from The North Country.
Not Dark Yet... echo, spooky, un suono etereo che immagino fosse una
combinazione del piano di Bob e della pedal steel di Donnie. Charlie
uccide tutti in Thunder On The Mountain e Tony / Matt portano questa
canzone a casa.
Una fantastica interpretazione di Soon After Midnight... di nuovo, un
suono etereo emana dal palco, avvolge la stanza nella magia sonora. Il
finale è ancora una volta un risveglio, quasi spirituale per Gotta Serve
Somebody. La folla la adora. La band esce per circa cinque minuti e
riappare dopo per una versione spumeggiante di It Takes a Lot To Laug,
It Takes A Lot To Cry. Bob sputa le strofe e la band suona con
intensità. Gran finale.
Ancora una volta è bello vedere Ed, Kathleen, Phil e pochi altri. Ci
vediamo Mercoledì, da non perdere
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Recensione di Larry K.
La nostra riunione annuale: Gary, Chuck, Angela ed io ci siamo uniti a
Sarah, una neofita australiana... e Bob al Beacon.
Incredibile come reinventa il suo lavoro e il materiale orchestrale.
Adesso è in fase mutazione barocca / heavy metal a volume
prevalentemente elevato e intenso. Dovrei dare un giudizio; alcuni
arrangiamenti funzionano meglio di altri ... con momenti di magnificenza
celeste, incredibile interazione, musicalità superiore ... punti
salienti per me: Not Dark Yet, Girl from the North Country, Ballad of a
thin man (arrangiamento in stile retrò), Things Have Changed (rumba
beat) ... il nuovo chitarrista è molto diverso da Charlie ... Il piano
di Bob è diventato un elemento principale nell'orchestrazione, e il
violino di Donnie sta ora fornendo o completando il suono orchestrale.
La voce di Bob si sentiva in qualche modo confusa dai nostri posti sulla
balconata, ma la sua esecuzione è stata forte .... merito di Bob e della
sua band nella creazione di musica nuova di zecca. Pubblico contento.
Larry K.
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di Evan Bergman
Sono andato allo spettacolo ieri sera. Sono stato a molti, molti
spettacoli in molti diversi tipi di locali negli ultimi 25 anni incluso
il Supper Club. Quindi ecco il mio pensiero su ieri sera. Spettacolo
solido con 5 o 6 gemme. Quello in sé che fa andare a vedere Dylan è che
vale sempre il prezzo del biglietto d’ingresso. La band è davvero
stretta ma non decolla mai come potrebbe. Io continuo a cercare di
capire cosa gli dà piacere sul palco. Forse è il suonare e suonare? Come
un grande bluesman, penso che continuerà a suonare fino a quando vorrà
lui. Penso che una volta abbia detto qualcosa in proposito, ma non
ricordo nè dove nè quando nè come.
New York, New York - Beacon Theatre -
November 24, 2019
di Mike Skliar
Un leggero freddo invernale dopo che la pioggia pomeridiana aveva smesso
di cadere, insieme all’insegna luminosa tra Broadway e la 75th Strada
poteva significare solo uno cosa: Bob Dylan e la band erano di nuovo in
città per un altro set di concerti al Beacon in novembre-dicembre.
L'ultima volta avevo visto Bob l'anno scorso proprio al Beacon.
Lo spettacolo di stasera era circa il mio 80° concerto o giù di lì,
avendo iniziato ad andare a vederlo nel 1978, più di 40 anni fa.) Molta
storia, e mentre ero al bar nella hall mi sono ricordato di essere stato
lì per uno spettacolo di Dylan nel 1989, quando improvvisamente tutti al
bar si erano zittiti quando avevano riconosciuto JFK Jr. che era lì con
noi. Ricordo di aver visto Allen Ginsberg in mezzo alla folla qualche
minuto dopo, purtroppo ora, entrambi non sono più con noi.
Quindi eccomi lì, e diversamente da molti altri spettacoli recenti di
Dylan che ho visto, non avevo un posto così eccezionale - seconda fila
in balconata, ma la visuale era buona e avevo un'ottima panoramica del
palcoscenico, i manichini, insomma, tutto ciò che c’era sul palco, ma
credo che il suono avrebbe potuto essere migliore. Detto questo, non ho
mai sentito il suono giusto al Beacon, sebbene ora è meglio di quanto
non fosse prima della sua ristrutturazione 10-15 anni fa).
Il concerto si apre con una bella “Things Have Changed” con Bob alla
chitarra. Bob canta con forza, e, anche se io preferirei un’ altra
opener, la cosa funziona.
It Ain’t Me Baby” era ben eseguita e vedeva Bob al pianoforte verticale.
Il suo cantare e formulare frasi (e tutta la notte, davvero) era
espressivo e sentito, "vissuto" e autentico.
Una divertente "Highway 61" ha permesso
alla band di suonare un po' di più, e il nuovo batterista ed il
chitarrista si sono totalmente integrati: è una band ben stretta e gli
arrangiamenti sono per lo più simpatici e potenti.
"Simple Twist" è stata meravigliosa,
sebbene nell’ultimo verso che Bob aveva riscritto non riuscivo a capire
le parole, frustrante. Bella armonica al centro palco.
Poi è arrivata una versione chiave accattivante e agghiacciante di
"Can't Wait" tremenda. Ha preso il ponte e l'ha trasformato in un
segmento quasi-a-cappella fuori tempo, forse influenzato da ciò che la
sua. Sentendo questa versione, si capisce quanto abbia imparato con le
“sinatriane” per cantare le canzoni dell’"American Jazz Standard",
usando l’improvvisazione jazz di "massima comunicazione con frasi
sottili" e "fraseggio giocoso al servizio del significato sia dell'umore
e della lirica".
E’ seguito poi un altro momento clou, una country, influenzata dal blues
(e leggermente jazz) versione di "Masterpiece". Questo è stata ancora
più efficace di quella dell’anno scorso (uno dei momenti salienti per
me, una canzone che raramente ho sentito dal vivo). Le bordate di Herron
con la pedal steel guitar (che a volte sembrava un organo o una sezione
di archi), e l’interpretazione di Bob meritava la giusta attenzione. Non
sono un fan di "Honest With Me" ma è stata per lo più veloce e
divertente. Successiva, la grande" Tryin' to get to heaven" che è una
delle migliori canzoni che Bob ha scritto negli ultimi 30 anni. Tante
linee killer ("quando pensi di aver perso tutto, scopri che puoi sempre
perdere un po' di più") e l’arrangiamento che migliora ogni anno, così
come la prestazione.
Successivamente, "Make Yoy Feel My Love" è sicuramente un piacere per la
folla. "Pay in Blood" ha un arrangiamento creativo (simile a quello che
ho ascoltato l'anno scorso, anche se molto diverso dalla registrazione
originale dal 2012) ed è efficace e potente.
Poi è arrivata una serie di quattro canzoni che erano così buone da
essere quasi fuori-categoria. Prima, "Lenny Bruce" del 1981. Questa era
solo la seconda volta (in circa 80 spettacoli) che la sentivo dal vivo,
e questa è la versione migliore che abbia mai suonato. Alcune
riscritture del testo l’ha resa una canzone ancora migliore di prima, ed
è un profonda e penetrante indagine sulla società, il valore della
satira e dell'umorismo, e sul prezzo pagato da figure culturali
rivoluzionarie come Lenny. Inoltre, è quella che si è soliti chiamare
una "power ballad" che ti colpisce come un pugno, musicalmente e
liricamente.
La successiva era “Early Roman Kings” incredibilmente divertente e
spavalda. (E guardando in basso ho visto che alcuni fazzoletti erano
debitamente agitati da alcuni nella prima fila al momento opportuno).
“Girl From The North Country” aveva una meravigliosa inclinazione
irlandese, rendendo esplicito il collegamento con alcune vecchie ballate
delle Isole britanniche che sono state d’ispirazione per così tanto
materiale iniziale di Dylan.
Dopo è arrivato il momento clou assoluto per me, uno "spettrale e
spettacolare “Not Dark Yet”. Arrangiamento molto diverso dall’ album, e
c'è una un'intensità bruciante, (con eco aggiunto alla voce in
determinati momenti) che lo rende una delle esperienze più memorabili di
qualsiasi concerto. Ha sempre amato quel pezzo, e ha tirato fuori tutti
i nervi nascosti nelle ossa della canzone, ogni mormorio sembrava una
preghiera recitata in una stanza buia e ogni ombra cadeva su questo
capolavoro oscuro.
Per quanto grandi fossero quelle tre o quattro canzoni, le successive
tre canzoni furono buone ma una specie di opportunità perse. "Thunder on
the Mountain" ha uno strano arrangiamento rockabilly (lo stesso
dell'anno scorso) che non si adatta davvero al testo (e per me è una
canzone da dimenticare). “Soon After Midnight” è buona, ma non è una mia
favorita particolare. "Gotta Serve Somebody", ristrutturata in chiave
blues / rock shuffle ha funzionato bene. La versione attuale ha quasi
tutti i testi nuovissimi (immagino che li riscriva ogni notte a
giudicare dai fogli dei testi sparsi sulla parte superiore del piano. La
band suonava a tutto volume, in competizione (per una volta) con la voce
invece che fare da supporto.
Set di bis completamente diverso rispetto allo scorso anno. (L'anno
scorso ho avuto una strana "All Along The Watchtower" e "Blowin’ in the
wind". Stasera erano due classici del periodo iniziale, entrambi tratti
da "Highway 61" del 1965, "Ballad of a thin man" e "It takes a lot to
laugh, it takes a train to cry". “Thin Man” ha riportato di nuovo Bob
alla chitarra, facendo un po' di assoli strani ma coinvolgenti, e "Train
to cry" ha avuto ottimo risultato col pianoforte suonato in stile
gospel. Entrambi avevano voci sfumate e coinvolgenti, ed ho avuto la
sensazione che dopo due ore, Bob avrebbe potuto farne altre due senza
problemi. Tutto sommato, un ottimo modo per terminare una serata
splendida. All'età di 78 anni, forse è più giovane che mai, quasi
"Forever Young".
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di Laurette Maillet
La mia giornata inizia sotto la pioggia. Le strade di Williamsburg sono
allagate. Cammino per un'ora a cercare la zona Hassidic di Brooklyn dove
c’è un negozio di forniture d'arte. Perfino i Lubavich (Chabad-Lubavitch
è un movimento ebraico diffuso a livello internazionale ed una
ramificazione dell'ebraismo chassidico) si stanno coprendo il cappello
con la plastica. Compro alcune tele e pitture per fare altri ritratti di
Bob Dylan. Questo è adesso il mio modo per ottenere i biglietti dei
concerti. Dopo un momento di riposo, decido di andare a Manhattan, dove
c’è divertimento. Entro le 16:00 Bobby entra per il soundcheck. Poi
faccio una passeggiata fino a ... Times Square. Troppo piovoso e freddo
per il Parco. Ora sono le 18.30. La folla arriva lentamente per lo
spettacolo. Come ieri ho tra le mani alcuni quadri, sperando di attirare
l’attenzione, quando i miei due buoni amici australiani mi dicono di
avere un biglietto per me. Woah! Nessuna lotta oggi! Quindi entriamo per
ammirare le decorazioni del Beacon Theatre. Chiacchieriamo con altri due
Bobcat (amici miei) e mi muovo verso la destra del palco per controllare
la disponibilità di alcuni posti vuoti. Per una sorta di secondo
miracolo, quattro posti sono vuoti e lo saranno fino alla fine. Sono
all'estremità della quarta fila, a destra. Questo è un posto terribile.
Impossibile vedere Bob quando è seduto al piano o addirittura al centro
della scena. Non avrei mai pagato 400 $ o più per quelli. Ma però....va
bene. Riesco a vedere chiaramente la faccia di Bobby quando si trova al
piano e quando si muove sul palco. Sono di buon umore perchè sono
riuscita a salutare Barron nel pomeriggio e mi ha risposto con un dolce
sorriso. Cool Barron! Ben (il mio buon amico dalla Francia) vuole stare
alzato e ballare, ma l'uomo della sicurezza gli permetterà di farlo solo
in "Highway 61". La sicurezza del Beacon è bella ma ancora vigile. Ad
una ragazza davanti a noi che ballava su "Thunder" è stato chiesto di
sedersi. Ovviamente niente fotografie. Iniziano un po' tardi.
Un'abitudine ormai? Bobby indossa una bella camicia bianca e un
medaglione (stile nativo americano) la sua giacca bianca con pantaloni
neri a strisce "(dovresti provare qualcos'altro ?!) e stivali bianchi.
Quei pantaloni saranno bloccati in quegli stivali per l' intero
spettacolo! Che importa? "THC" ha un suono ovattato ma "IAMB" è
eccezionale. Vedo solo il sopra dei Bobby-capelli e io canto insieme a
lui. Ben è accanto a me per "H61". Potente, con una selvaggia reazione
da parte del pubblico. Bobby beve molto tra le canzoni e ride con Donnie
ogni volta che prende la sua tazza di ... tè ?! Forse lui ha il
raffreddore ma la sua voce è chiara. "PIB" è forte e chiara. La mia
preferita per questa notte. La chitarra di Charlie e la chitarra di
Britt sono in armonia e ottengono applausi dal pubblico. Mi arrabbio, mi
alzo e ballo su "T". L’uomo della sicurezza mi ha permesso di farlo,
cool! Alcuni altri fans sul lato sinistro stanno danzando nel corridoio.
Bobby presenta i musicisti, con alcune battute; menzionando qualcosa di
Charlie e il cappello in aria per Britt! Calmandosi su "SAM". Di nuovo
selvaggio su "GSS". Ci vuole un pò prima che Bob e la band tornino di
nuovo per il bis. Una nuova abitudine anche questa?. Tutti in piedi per
"Ballad". Mi concentro sulle mani di Bobby sulla sua stratocaster. Sta
andando bene. Forse salta qualche accordo qua e là!? Ma certamente sta
commettendo errori nei testi. L'ultimo verso è confuso. “Train” è
rumoroso e lo spettacolo è finito. Ottimo per me. Potrebbe essere
l'unica volta in cui riesco a vedere Bob così vicino. Grazie a tutte le
brave persone che sono venute dall’ Australia, Italia, Giappone... Cosa
faranno Bob e la band nel loro giorno libero? Io lo so. Dipingono ... il
loro capolavoro!
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di Barry Gloffke
La seconda notte delle dieci previste per Bob e la sua band al Beacon
Theatre è stata migliore dalla prima notte. Una folla più ottimista
(anche se, come al solito, quasi nessuno balla) e un’esecuzione migliore
da parte di Bob fanno lo spettacolo migliore. La prima metà dello
spettacolo non è stata così forte come la seconda metà, ma solo per
gradi.
Il tono della serata è stato immediatamente impostato da Tony e Matt
che propongono Things Have Changed con la guida della batteria e delle
linee di basso. Bel pianoforte per IT AIN'T ME, BABE e hard rock per
HIGHWAY 61 REVISITED. Sto ancora cercando di scrivere il nuovo/più
recente testo di SIMPLE TWIST OF FATE, ma questa è stata la migliore
versione delle tre che ho sentito finora in questo tour.
CAN’T WAIT è stata fenomenale. Grande reinterpretazione. MASTERPIECE è
stata fantastica. Splendide inflessioni vocali. Morbida, silenziosa, con
la band che entra dopo. HONEST WITH ME, super honky tonky. TRYIN’ TO GET
TO HEAVEN è cantata con passione e diventa un crescendo di strumenti man
mano che la canzone progredisce. PAY IN BLOOD è vendicativa, superba la
chitarra di Britt. Potevi sentire uno spillo cadere durante LENNY BRUCE.
Bellissima. Bob lo canta con tanta cura da farci piangere. Questa
canzone ha alzato il livello del concerto. EARLY ROMAN KINGS ha spaccato
il teatro! Killer blues e killer Bob. Stasera la scelta più squisita è
stata GIRL FROM THE NORTH COUNTRY. L'amore perduto non si vedrà mai più.
Sorprendente il violino di Donnie. NOT DARK YET molto suggestiva, da
brividi. Bob ha poi scosso tutti con THUNDER ON THE MOUNTAIN e la band
lo ha seguito. SOON AFTER MODNIGHT sembrava avere qualchosa in più,
forse il lavoro di pianoforte di rifinitura. Molto bella.
Bob ha presentato la band qui.
Si balla per il finale del set con GOTTA SERVE SOMEBODY. Fumosa!
Bob ci ha fatto aspettare ben cinque minuti prima dei bis.
BALLAD OF A THIN MAN ha scosso tutti. Fantastico lavoro di chitarra e
violino eccezionale.
Quindi Bob chiude lo show con lunghe estensioni vocali in su IT TAKES A
LOT TO LAUGH, IT TAKES A TRAIN TO CRY.
Bombe lontane! Un grande spettacolo! Altre otto sere per Bob, altre
sette per me.
Come al solito, è bello incontrare Ed prima dello spettacolo. Kathleen,
sono felice che tu abbia incontrato la mia ragazza. Cari Bobcats... ci
vediamo martedì.
Barry.
New York, NY - Beacon Theatre -
November 23, 2019
di Laurette Maillet
Sentimenti contrastanti .... Sono arrivata a New York giusto in tempo
per il soundcheck. Niente di straordinario. Ovviamente impossibile
avvicinarsi a Bob. Stava sgattaiolando dentro .... in incognito! Ho
visto tutti i musicisti però. Anche loro tipo-incognito tranne Charlie a
cui sembra piacere un po' di notorietà. Corro a fare il check-in al mio
ostello a Brooklyn. Sembra un’ area "colorata". Molta animazione. Ma
l'ostello è pulito e per ora ho una stanza privata. Di nuovo al Beacon
con la metropolitana M e poi una delle linee rosse, 1 2 o 3. Facile.
Provo a far cambio coi miei quadri per un biglietto. Attirano
l’attenzione di alcuni fans ma non tanto come previsto. La gente vuole
solo entrare per vedere Bob Dylan e la sua band.Tuttavia un gentilissimo
gentiluomo mi dà un biglietto. All'inizio non voleva il mio quadro ma
poi ha cambiato idea e ne ha preso uno. Il mio posto è un pò sul retro
del teatro ma il Beacon è piccolo, quindi la mia vista è buona. Il
palcoscenico è molto indietro, quindi Bob è lontano dalla prima fila.
Iniziano con quindici minuti di ritardo. Dove sono io il suono non è
così buono. La voce di Bob è ovattata.Tutti i miei amici Bobcats hanno
detto che lo spettacolo è stato fantastico. Bene! Quindi ...
probabilmente era il mio umore a non essere troppo alto. Nessun
cambiamento nella scaletta. Potrebbero essere 10 spettacoli uguali. "Pay
in blood" è stata l’highlight (per me). Un bello spettacolo ma
l'atmosfera oggi non era la mia ideale. Controllo bene la porta del
backstage dopo la fine dello show. Alcuni fans si stanno accumulando
intorno al tour-bus. So che Bob non salirà in questo modo. Troppo ovvio
e non abbastanza sicuro. Non vedo nessuna macchina in attesa di lui.
Niente Barron. Domani è domenica. Vedremo cosa porta. Buona notte da New
York.
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di Caitlin Hawke
Molte recensioni dei concerti del NET dell'autunno 2019 che mi hanno
entusiasmato molto mi hanno portato qui stasera. E infatti, la Beacon
Night #1 ha trovato Bob Dylan in buona forma, con una grande voce e
rilassato ed a proprio agio. Il Beacon si adatta a questa band come un
guanto. Molti piccoli cambiamenti. Nuovi volti. I ragazzi della band
sono tutti vestiti in abiti grigi abbinati con svolazzi luccicanti.
Dylan invece aveva un abito simile ma bianco con accessori neri...
luccicanti. Hai la sensazione che gli piaccia questa band. Iniziato in
ritardo lo show, ha però presentato ogni membro con una menzione
speciale al nuovo batterista Chamberlain per "alzarsi in modo che le
persone potessero vederlo". Dylan ha trascorso la maggior parte del
tempo in cui non era alla tastiera al centro coi musicisti, sempre in
asse con Charlie e Donnie, facendo contatto visivo qua e là mentre Tony
e Bob Britt lo fissavano da dietro. Quando era alla tastiera, suonava e
tintinnava, spesso in piedi per i pezzi honky tonky. Ma ha continuato a
sostenere la band, a volte con l’armonica in mano. Ha suonato due volte
la chitarra. Le ballate erano le canzoni che spiccavano. "Lenny Bruce"
ha catturato l'attenzione della folla, con il violino di Donnie che
reggeva la canzone. Sul tema delle ballate penso che presentando questo
arrangiamento di "Girl from the North Country"- e cantato così
magnificamente - aveva qualcosa a che fare con il suono di Nashville
Skyline, non proprio nel tono della voce di Nashville ma cantando tutto
allo stesso modo, abbastanza magnificamente. L'arrangiamento di “Not
Dark Yet” era da evidenziare. Non ho capito bene cosa era successo in
tutto lo show, la band non era abbastanza impennata, quello stato di
grazia che ho sperimentato occasionalmente altre volte. Stasera era
timida. Detto questo, Dylan offre costantemente un livello che raramente
si vede - in particolare senza espedienti, Sinatra se ne è andato da
tempo, e il canto di Bob è fluido e semplicemente carino come non era
prima di fare il crooner. Lo spettacolo al Beacon dell'anno scorso è
stato un evento più complesso, meraviglioso e una completa esperienza,
se devo fare il confronto con questo. Nel Novembre del 2018 era stato
uno spettacolo oscuro che sembrava un commento sullo stato del mondo. Lo
spettacolo di questa sera ha caratterizzato un Dylan più leggero, ma più
interno, più romantico e ben distaccato dal mondo esterno. "Non è buio
ancora, ma sta arrivando".Vediamo come si evolvono queste prossime due
settimane.
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di Roland Pabst
Era il mio 51° concerto di Dylan. Il mio primo fu a Locarno, in
Svizzera. Quello era il concerto che menziona nel suo libro Chronicles.
Quella sera lui ha ritrovato la sua voce e lo scopo di esibirsi. Ogni
stadio della sua carriera è stato grandioso, ma il modo in cui si
esibisce in questo tour autunnale è molto speciale. Non riesco a credere
che il Beacon 2019 sia molto diverso dal Beacon 2018. È incredibile
vedere come Dylan e la band possano riordinare le canzoni alla
perfezione in questo tour. Adoro davvero la band. Dylan è il leader sul
palco. Il suo canto, il piano e l'armonica sono probabilmente i migliori
che ho sentito. Ha così tanta energia e sembra che gli piaccia davvero
tanto ciò che sta facendo. Superbo vederlo alla chitarra e anche durante
la presentazione della band. I miei preferiti? Ne ho avuti molti. Girl
From The North Country, Not Dark Yet, Lenny Bruce e Masterpice sono
alcuni di questi. Per quanto bello sia il Beacon, non ho mai avuto una
buona esperienza sonora. Forse in platea è meglio, ma in loggione ho
avuto difficoltà ad ascoltare i testi. Le canzoni lente e tenere
andavano bene. Nel complesso, non vedo l'ora che arrivi il mio secondo
concerto venerdì.
Roland Pabst
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di Peter Smith
Mentre ero sulla strada per lo spettacolo di stasera, non ho potuto fare
a meno di pensare a quanto siamo fortunati ad avere Dylan ancora con
noi, e ancora così forte. I compagni di The Band dei primi tempi sono
ormai scomparsi (Richard Manuel all'età di 42 anni nel 1986, Rick Danko
55 nel 1999, Levon Helm 71 nel 2012). Nell'ultimo mese ci siamo
divertiti con le recensioni entusiastiche degli spettacoli nelle varie
città. Le radici del suo albero musicale sono più forti che mai. Il suo
spettacolo dal vivo ispira ancora il pubblico a ballare o muoversi nei
loro posti. E la sua voce è davvero migliorata negli ultimi anni. Detto
questo, stasera c'era la sensazione di un ritorno a casa per le vacanze
come quando Dylan fece l'ennesimo ritorno il giorno del Ringraziamento
al Beacon. Il teatro, come altri locali vintage che Dylan ha selezionato
negli ultimi anni, è una brillante gemma restaurata in oro con grandi
linee di vista e acustica. Penso che Dylan stesso sia felice di essere
arrivato qui dopo le sue 8 settimane di tour attraverso il paese. Alla
sua età, non può essere facile viaggiare così tanto in così poco tempo.
Deve essere un lavoro fatto con amore. La troupe del suono di Dylan è
stata chiamata al primo spettacolo di questa notte. Hanno chiaramente
scritto la ricetta per un ottimo mix qui. Mi è piaciuto molto il ritorno
dell'introduzione orchestrale quando le luci si sono attenuate e sono
stato felice di sentire Dylan presentare la sua bella band. Nel loro
abbigliamento in grigio, Dylan con la sua giacca bianca, pantaloni neri
con striscia bianca estivali bianchi. I capelli sembrano giusti, ancora
senza cappello. Avevo cercato di capire perché suonasse un pianoforte
verticale invece del pianoforte a coda dei tour passati. La risposta mi
è arrivata come l' ho sentito. La base sono le radici del rock, più
Little Richard, meno Elton John. Funziona. Inoltre Dylan si sposta da
esso. Lui sta al piano, passa al microfono centrale del palco per
cantare, suonare la chitarra e l'armonica. L’esecuzione è sempre
appassionata, impeccabilmente professionale ed efficiente. In evidenza
Simple Twist of Fate con un nuovo testo su qualcosa di "strano",
Masterpiece con una nuova lirica. Anche a Lenny Bruce e Gotta Serve
Somebody hanno una nuova vita e funzionano bene. Non è lo stesso per
Can't Wait, IMHO.
Bob al Beacon, dovremmo essere tutti grati che ritorna sempre alla
faccia dei suoi 78 anni, e dovremmo considerare che a quell’età le cose
che fa non sono poi così scontate.
Philadelphia, Pennsylvania - The Met
Philadelphia - November 21, 2019
di David Steinert
Io e mia moglie siamo andati a Filadelfia dal New Jersey per vedere Bob
per la prima volta in questo tour! Che spettacolo ha fatto Dylan
stasera! Questo è stato il nostro primo spettacolo con la nuova band ed
è stato fantastico. (Premesso che ci manca George) Bob è stato
incredibile, il mio highlight Girl from the north country con solo il
piano, la band di sottofondo e Bob che canta una delle migliori
prestazioni che abbia mai visto. Ho visto persone con le lacrime agli
occhi. La voce di Bob era bellissima. Re romani ottima.
Pay in blood è una melodia piuttosto graziosa e Bob l' ha cantata come
lui intendeva, sputando il testo come una vendetta. Il Met è un luogo
magnifico per il suono del locale, Bob è fantastico su tutta la linea.
L'intero pubblico, anche i fan occasionali, si sono alzati e hanno
rallegrato le ultime due canzoni. La gente mi chiede da un sacco di
tempo come posso andare a tanti spettacoli di Dylan? Dico che se potessi
vedere Monet dipingere, gli starei accanto e lo guarderei dipingere
tutto il giorno. Se potessi vedere Edgar Allan Poe scrivere, sarei
sempre alla sua scrivania. Stasera ho visto il più grande artista
creativo dei tempi moderni e la sua arte. Strabiliante. Ci vediamo al
Beacon!
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
di Adam Dean
Emozioni miste, gioia e tristezza, anticipazione, eccitazione e senso di
perdita - Bob Dylan e la sua band erano ieri sera al The Met, una
semplicemente fantastica sala da concerti nel centro di Filadelfia, ma
purtroppo Peter Stone Brown non c’era; recentemente l’ abbiamo perso
dopo una lunga malattia, ma Bob Dylan era lì e ha messo su un grande
show, molto elegante e professionale. Questa volta trovo Bob in modalità
"crooner" migliorato, dopo aver eliminato le “sinatriane” dalla set
list, si accovaccia accanto alla batteria, microfono in mano, quindi
salta al centro della scena per cantare testi pungenti come Not Dark
Yet, Can't Wait e Pay In Blood. C'è anche il "piano man" in Bob che
canta chiaramente bellissime ballate come Girl from the north country,
It ain’t me baby, Tryin’ to get to heaven e Soon after midnight. E c’è
"rocker" Bob che dà dei calci alla chitarra intorno al palcoscenico con
Things have changed e Ballad of a thin man. I musicisti con Bob sono,
come sempre, "alcuni dei migliori musicisti del country" e Charlie
Sexton e Tony Garnier alimentano le canzoni più forti come Highway 61,
Early Roman Kings, Honest With Me.
Interessanti allestimenti scenici, scomparsi i tappeti e l'incenso – ci
sono tre manichini vestiti con l'eleganza degli anni 1920 (tipo Grande
Gatsby) sul retro del palco. Il mio momento clou personale è stata Lenny
Bruce, una canzone che non avevo mai ascoltato in 45 anni di spettacoli
di Dylan, ed è stato eseguita come una bella ballata, con le parole
chiare ed eloquenti - ricordando il caro defunto Peter anche Lenny Bruce
non c'è più. Ma Bob continua il Never Ending Tour ed è così sempre un
grande brivido vederlo. Le luci si spengono alle 20:02, niente
introduzione e niente intervalli. Come dicono gli annunci pubblicitari,
"Don't You Dare to Miss It" e non fate tardi!
Ithaca, New York - Ithaca College,
Athletics and Events Center (A&E Center) - November 17, 2019
di Chris Lyons
Spettacolo eccezionale. La band è più calda che mai e Bob sembra
concentrato sull' affinamento di ogni brano nella migliore iterazione
(corrente) possibile.
La sede dello spettacolo, l'Ithaca College Athletics and Events Center,
è una struttura relativamente nuova e la qualità del suono non era
all'altezza dei luoghi più moderni, con distorsioni troppo frequenti e
un mix che era un pò caotico, con la voce che va e viene, impercettibile
Donnie a volte ecc.
Detto questo, lo spettacolo è stato fantastico. L'elenco dei brani di
questa tappa del tour sembra scelto in parte per enfatizzare la voce di
Dylan, che era flessibile, forte e potente dappertutto. Melodie come
Lenny Bruce e Make you You Feel My Love non avrebbero potuto essere
efficaci se cantate con il rauco ringhio di alcuni tour precedenti. La
band era eccezionale, anche rispetto alle uscite più recenti di Dylan.
Il nuovo batterista Matt Chamberlain ha avuto una serata fantastica,
portando delicatezza e fuoco nelle dinamiche rock and roll delle
canzoni. Dai tempi di Winston Watson un batterista non aveva più portato
così tanta energia contagiosa alla band.
Ma il vero VIP del concerto è stato Charlie Sexton. Ha offerto un corso
di livello di chitarra da maestro, una fusione apparentemente senza
sforzo di blues, surf, rock britannico e stili country in perfetto
accompagnamento per ogni canzone.
Note sull'effetto complessivo delle esibizioni:
Things Have Changed inizia lo spettacolo con un perfetto esempio di cosa
aspettarsi: un sorprendente arrangiamento di una canzone familiare,
facendovela sentire in un modo completamente nuovo ma con bellissimi
echi dell'originale. Dylan butta con una scrollata di spalle il tag alla
fine di ogni verso: “Ma ...Le cose sono cambiate".
It Ain’t Me Babe è allo stesso modo musicalmente disorientante, ma come
nell’opener mantiene un forte legame con l'originale, rendendolo facile
da seguire e apprezzo i cambiamenti. Proprio amabile. Bob suona forse il
suo miglior piano della notte.
Highway 61 strappa il tetto dalla venue, mi riporta al blues che Bob
avrebbe potuto pensare quando ha cantato per la prima volta la canzone,
pur essendo nel 2019 sembrava totalmente nuova.
Twist of Fate, come con la maggior parte delle canzoni di stasera i
testi sono chiaramente udibili e sono stati modificati e migliorati in
queste versioni. Assolo di armonica breve e disciplinato, il primo dei
tre di stasera.
Can't Wait è stato un altro successo, una canzone che sembrava un peso
per Time Out Of Mind, qui è esplosa con una bruciante intensità. La
migliore voce della notte.
A questo punto l'energia dello spettacolo è leggermente diminuita, per
essere ripresa di nuovo più tardi nel proseguio della notte.
Masterpiece non è stata una delle preferite in questa notte, forse il
nervoso ritmo a dondolo del resto dello spettacolo rende il ritmo in
questo caso un po' goffo. Splendide riscritture dei testi.
Honest With Me ha offerto un altro grande riarrangiamento, ma la musica
era troppo simile alla precedente Highway 61 (e ha sofferto il
confronto).
Tryin’ to Get To Heaven aveva un ritmo shuffle veloce e un vocal molto
buono. Sembrava più diretta e più allegra rispetto al malinconico tono
dell'originale.
Make You Feel My Love mi è sembrata veramente sincera, riscattando una
canzone che di solito tendo a saltare. Arrangiamento eccellente,
dinamico e bella voce.
Pay In Blood srotolata con la potenza, ma con le palle che mancavano su
Tempest - e ha riportato l'intensità dello spettacolo su, molto in alto.
Lenny Bruce ha mantenuto l'intensità, ma con una canzone più tranquilla.
E’ sempre stata una delle mie preferite. Non avrei mai pensato di
sentirla dal vivo, e Bob l' ha eseguita con una grazia amorevole, non
esagerata o melodrammatica ma semplice e commovente..
Early Roman Kings, altra prestazione da far rizzare i capelli,
sorprendente la chitarra, Bob al centro della scena squarcia la folla
cantando con precisione.
Girl From The North Country presentava un arrangiamento per pianoforte
molto simile ad un suono di tipo spagnolo. È la lingua amorevole degli
anni '70 ed è stata affascinante nella sua tristezza, riflesso di un
amore perduto.
Not Dark Yet, cullato, sostituendo il lento ritmo del disco, di nuovo
una grande partenza che ha offerto nuove intuizioni nel significato
della canzone.
Mantenendo l'atmosfera dell' uptempo, Thunder On The Mountain è stato
per me un forte miglioramento rispetto alla versione su Modern Times,
sostituendo l'originale locomotiva a vapore con un treno proiettile a
levitazione magnetica di 200 mph. Suono da hot rock britannico degli
anni '60. Spero che questa versione venga pubblicata un giorno.
Soon After Midnight ha oscillato come su Tempest, bel piano e voce.
Gotta Serve Somebody aveva un testo quasi completamente nuovo - per me
un enorme miglioramento rispetto all'originale. Altri suoni hot rock e
ottima chitarra, eccezionale per chiudere il main set.
Una lunga pausa prima di tornare per gli encore.
Bob ha ripreso la sua chitarra per Thin Man. Sorride e affronta il
pubblico con "Non sai di cosa si tratta, vero?"
Takes A Lot To Laugh di nuovo un rock di fumante intensità. Un ottimo
finale per una notte meravigliosa.
Bob sembra essere più forte che mai in questo set di spettacoli, e spero
che continui così per sempre. Spero anche che ad un certo punto questo
spettacolo o uno simile diventi disponibile in unh CD. Le esibizioni qui
messe insieme sarebbero le mie Bob's Greatest Hits Vol 4.
Baltimore, Maryland - University of
Maryland Baltimore County, UMBC Event Center - November 12, 2019
di Todd Holden
Il nuovo centro eventi della UMBC dove si esibiva Bob è molto vicino a
casa mia, quindi avevo prenotato i posto molto tempo fa per me e per il
mio amico ... entrambi fans di Bob da molto tempo ... diavolo, io ho 80
anni e vado verso i 90, ma neanche lui è un pollastrello. Non mi piace
guidare di notte, così ho chiamato un autista di limousine che conosco e
gli ho chiesto se poteva venire a prenderci alla fattoria ... ha detto
di sì e siam partiti.
Apertura con Things Have Changed, beh, Bob sta bene, voce forte, piena
di emozione ... di sicuro ... e la band ... più stretta del culo di un
topo...voglio dire che hanno suonato bene.
Le interpretazioni speciali per me sono state Lenny Bruce e Girl From
the North Country, ricordandomi delle donne che ho amato e che mi hanno
amato mentre ci coccolavamo ascoltando Bob.
Bob mi ha accompagnato in tanti amori...Not Dark Yet... mi risuona nelle
orecchie mentre mi avvicino alla fine del mio grande sogno solitario.
Speciale anche Simple Twist Of Fate... anche con arrangioamenti diversi
è sempre la stessa... tutto ciò che può fare la musica è arrivare nei
nostri cuori e anime.. come un curativo e lenitivo.
Ballad Of a Thin Man negli encore... mi ha fatto stare sempre bene nei
miei numerosi concerti di Bob ai quali ho partecipato, lui continua a
ricantarla, la folla era entusiasta.
Bob potrebbe anche non passare più da queste parti...chissà... per ora,
siamo io e lui e il resto del mondo rock...!
Todd Holden
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di David Mendick
Freddo. È autunno o è inverno? Ho un
brutto caso di depressione in questa stagione deprimente. E poi Bob
Dylan è arrivato in città. È una città fantastica per vederlo. no
spettacolo così geniale. Che brivido vederlo ancora suonare la chitarra
per aprire lo spettacolo e di nuovo per il bis. Il dylancanto è
fantastico.
Meglio che mai. Com'è possibile? Lenny Bruce non è mai stata una grande
canzone ma stasera è stata sicuramente fantastica, seguita da una
incredibilmente meravigliosa Early Roman Kings, Girl from the north e
una squisita Not dark yet.
L'intero spettacolo è stato così bello che la prossima maratona al
Beacon di NY è molto allettante. Howie X, Eric e Shaz saranno
sicuramente lì. Ci sarò anch’io per la chiusura del tour, non vedo
l'ora.
David Mendick
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di Tim Shorrock
Bob Dylan proprio in fiamme a Baltimora e continua a dondolare a 78
anni. Il periodo sinatriano è finito; nella set list solo canzoni del
suo catalogo. Le mie preferite: Girl from the north country, il suo
sentito tributo a Lenny Bruce, una frizzante GOTTA SERVE SOMEBODY. Il
pubblico era incantato.
Tim Shorrock, Washinton, DC
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di John Frisch
Ho avuto la grande fortuna di vedere Dylan ogni volta che si trovava
diciamo entro tre ore di macchina da Baltimora, da quando l'ho visto per
la prima volta al Baltimora Civic Center nel 1978. Questo è stato uno
dei più concerti più soddisfacenti, un Dylan che non vedevo da anni. Ho
letto recensioni molto positive a proposito di questa tappa del tour e
martedì sera ho visto Bob in ottima voce e forma. Era raggiante e il suo
fraseggio era eccezionale. Oltre a questo, molti dei momenti salienti
della notte sono stati eseguiti con un vero io emotivo da parte sua. It
Ain't Me Babe, Girl from the North Country e Not dark yet erano tenere,
malinconiche e ben indossavano la "Patina dell'età" che con la sua voce
ha dato a queste canzoni una maggiore risonanza. La risposta della folla
a Girl from the North Country ne è stata una testimonianza. Questo in
contrasto con le versioni feroci e ringhianti di Highway 61 e Ballad of
a thin man e una versione formidabile di It Takes A Lot to Laugh and a
Train to Cry. Mentre non ero un fan della versione rielaborata di Can’t
Wait, tutto il resto è davvero formidabile per me. Il violino e il
pianoforte verticale di Bob hanno aggiunto una nuova dimensione. La band
era ben stretta intorno a lui, suonando con moderazione, a volte creava
anche una sorta di scoppiettante energia nascosta nella musica. Questo,
e la scenografia / illuminazione (che era la migliore che abbia mai
visto), hanno creato un' atmosfera piuttosto avvincente. E’ stata
un’emozione vederlo con mia figlia che lo vedeva per la prima volta ed è
stata veramente colpita da Bob.
John Frisch
Moon Township, Pennsylvania -
Robert Morris University, UPMC Events Center - November 10, 2019
di Daniel Chester
Tra la musica introduttiva e l'inizio dello show la parola "cacafonia"
mi venne in mente ma si insediò, ma in fondo non era così male...
fantastico vedere / ascoltare di nuovo la chitarra di Bob.
Ain't Me: a metà strada tra la tradizionale e la reinventata ... il
violino ha avuto una bella interazione con il piano ... canzone cantata
con la giusta sensibilità.
Highway 61: ha più vitalità di quanto si sia sentito da tempo... a causa
della nuova chitarra di Bob Britt? ... cantata bene.
Simple Twist: un gioiello... chitarre all'unisono... come sempre, con
qualsiasi melodia, l'armonica espande le cose.
Can’t Wait: non al meglio ma ben suonata e cantata.
Masterpiece: sente di canto di chiesa soprattutto all'inizio ... a volte
le parole erano chiare e talvolta no... armonica! ... abbastanza
fortunato a sentire questa.
Honest With Me: per quanto sia difficile da credere, pur avendo perso
pienezza per la mancanza di una chitarra, ora è ritornata piacevole.
Tryin' to Get: lo stesso che per Honest.
Make You Feel: davvero questa deve essere silenziosa e lenta per
trasmettere la tenerezza, comunque abbastanza bene (il violino ha
aiutato molto).
Pay In Blood: non sono mai stato un fan di questa, comunque non una
completa perdita di tempo.
Lenny Bruce: Shot of Love! ... interessante, cantato con una buona dose
di convinzione.
Early Roman Kings: era molto meglio di quanto non c’era la chitarra
(slide?) ... col contrabbasso... m’è rimasta nelle orecchie mentre
uscivo!
Girl from North: ricordami a colei che vive lì... ottima.
Not Dark Yet: non sapevo cosa aspettarmi da un punto di vista
organizzativo, eppure era diversa ed interessante (se non convincente),
cantata bene e si adatta bene, ma volevo di più perché è così speciale.
Thunder: un pò vorrei che il piano fosse più prominente, ma entrambe le
chitarre lo erano già, molto bene ... rigonfia l'energia.
Soon After: come alcuni altri riempitivi, non è stata terribile e
meravigliosamente corta.
Gotta serve: abbastanza buona ma un pò affrettata, cosa che ha reso
difficile la comprensione di alcuni testi appena scritti ... come Not
Dark, non è stata all'altezza del suo pedigree.
Thin Man: era un cavallo di battaglia stanco e quasi triste, davvero ben
evidenziata dal potente lavoro della chitarra solista.
Takes a Train: abbastanza divertente ma ancora difficile da misurarsi
con altre versioni... non è un finale cattivo ma sarebbe stato meglio
con Girl from the North.
a) Il basso elettrico di Tony era speciale in Lenny Bruce, perfetto per
il mix.
b) per il suono il Centro eventi era abbastanza buono.
c) il lavoro del nuovo batterista era bellissimo, in diverse canzoni, in
una notte piena di buona energia.
d) una manciata di assoli di chitarra freschi molto apprezzati.
e) il pianoforte verticale non ha funzionato per tutte le canzoni ma
sicuramente ha aiutato le cose nel complesso.
f) per diverse ragioni (nuovi musicisti? solo una buona notte?) il tutto
aveva più vitalità che negli ultimi anni.
g) Avrei dovuto essere ad Akron la notte prima.
h) Best Tunes (in ordine): Girl from the North; Early Roman,
Masterpiece, Not Dark Yet.
Grazie a tutti, Daniel Chester.
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di Shane Bliss
Ho iniziato a vedere Bob nel 2008, e questo è stato senza dubbio il
megliore di tutti gli spettacoli a cui sono stato. Voce nitida e pulita
e ottima chitarra, buono il piano e l’armonica. Anche la band sembra
stellare.
Le esecuzioni erano tutte solide. Can’t Wait, Honest with Me, Pay in
Blood, Early Roman Kings e Thunder on the Mountain avevano tutte un buon
ritmo divertente. Thunder è stata caratterizzata da una grande jam
session che ha dato a tutti la possibilità di brillare, soprattutto a
Matt Chamberlain. Sono stato colpito dalla sua batteria per tutta la
notte.
La voce di Bob era forte e potente, specialmente nelle canzoni più
lente. Not Dark Yet sembrava particolarmente ossessionante, e Girl from
the North Country ha avuto una grande reazione della folla. Era notevole
quanto suonasse bene, incanalare l'emozione di tutte le canzoni ed
esprimerle chiaramente. E’ stato anche bello vederlo davanti e al centro
del palco spesse volte, apparentemente interessato al pubblico.
Non mi aspettavo che Bob prendesse di nuovo la chitarra per l'encore, è
stata una bella sorpresa. L'intero bis mi ha lasciato senza fiato, la
fine perfetta di uno spettacolo che ha superato tutte le aspettative.
Shane Bliss
Akron, Ohio - University of Akron, E J
Thomas Performing Arts Hall (E.J. Thomas Hall) - November 9, 2019
di Bill Klos
Le bufere di novembre sono arrivate presto questo autunno, mentre
lasciavo la mia casa di Motown per Akron, per vedere ancora una volta
Bob Dylan e la sua band. Avendo avuto problemi di programmazione la
scorsa settimana mi era stato impossibile godermi gli spettacoli di
Lansing ed Ann Arbor, allora quale modo migliore per spendere 7 ore di
viaggio per andata e ritorno godendo del magnifico scenario della
tangenziale dell'Ohio e ascoltando alcuni concerti di Dylan dal vivo. La
sua performance è iniziata in modo ghiaioso e si è schiarita un pò con
Highway 61 Revisited. Anche Bob sembrava essere in difficoltà a causa,
sembrava, di forti dolori articolari ed era anche difficile distinguere
le parole, anche dopo che il tecnico del suono ha rifatto il suono di
tutta la band. Potrebbe essere stato il mio posto in ultima fila della
sala con solo 2.000 posti a sedere in circa 20 file dove l'acustica non
era buona, chissà. Ho persino potuto vedere i manichini che erano
proprio dietro di lui!
Il momento saliente è stato Lenny Bruce, in quanto è stata la più
udibile di tutte le canzoni. Sono stato sorpreso dopo aver letto dei
nuovi arangiamenti ma mi sono sembrati piatti i soliti pezzi salienti
come Things have changed (Beyond Here Lies Nothing almeno sarebbe stata
più fresca), It Ain't Me Babe, Highway 61, Masterpiece, Pay in Blood,
anche Thunder on the Mountain (me ne sono andato durante questo pezzo)
... stasera non sentivo niente e così ho deciso di tornare a casa presto
con 3 ore e ½ di guida in anticipo. So che questi show dipendono molto
dal suono e dalla venue, a volte sono FANTASTICI ed a volte no.
Ad ogni modo, non mi preoccupo per questi spettacoli negativi perchè
nel viaggio di ritorno verso casa ho ascoltato tanti suoi dischi. Buona
fortuna per il resto del tour, i nuovi musicisti si stanno rivelando
buoni.
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di Laurette Maillet
Arrivo ad Akron puntuale alle 5.55, cammino per 20 minuti verso la E.J.
Thomas Hall, di nuovo in un campus. I tour-buses sono parcheggiati sulla
strada ma niente guardiani. Vedo uscire Charlie e più tardi Tony. La
sala ha una capacità di 3000 posti, così spero per il meglio. Il
pubblico è di mezza età. Nessuno del campus! Entro le 19.30 un signore
mi mette in mano un biglietto. Nessuna domanda, nessuna risposta. Entro
e mi siedo sul sedile della fila H.35. Davvero un ottimo posto. Nessuno
rivendicherà il posto alla mia destra.
Sono pronta per un bello spettacolo comodo. Poi suonano la musica
introduttiva come ci hanno abituato. Bob prende la sua chitarra e inizia
THC. Il suo vestito è nero con ricami bianchi, camicia bianca, scarpe
bianche. La setlist sarà la stessa.
Il suono è perfetto, chiaro e forte. Bob beve qualcosa tra una canzone
e l’altra. Forse ha un pò di raffreddore ma la sua voce è potente.
Prende l’armonica sbagliata per MYFML ma la cambia senza arrabbiarsi.
Amo ogni singola canzone. Questo spettacolo è per me il migliore finora.
Il pubblico reagisce molto bene. Bob è pronto per Ballad e lo guardo
sorpresa che prende ancora la sua chitarra. Sì! Farà Ballad alla
chitarra. Woah! Piango quasi. Grazie Bobby per lo sforzo! Mi ci vuole un
pò per uscire, ma sono felice di aver visto che lo spettacolo non ha
perso il suo potere. Grazie per tutto. Il prossimo è Pittsburgh.
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di Murray Davis
Questa è la recensione di una persona che è stata per tutta la vita un
fan di Dylan, dai 14 ai 60 anni. Ho appena finito di leggere, Dylan &
Me, quindi ho una nuova prospettiva di Bob e consiglierei il libro a
tutti. Detto questo, le mie impressioni sono state che lui si renda
conto che a 78 anni la sua capacità di offrire una prestazione che sia
all'altezza delle aspettative sta diventando uno sforzo, quindi la sua
voce e
l'intensità erano misurate. Questa rinnovata attenzione e la scelta dei
brani indicano l’intento di una persona che riflette sulla sua vita e la
sua carriera. Da quando è Bob Dylan, leggenda vivente, l’esibizione è
diventata la parte più importante del suo lavoro. La canzone chiave è
Lenny Bruce, suo fratello spirituale, riflettendo su se stesso e sulla
sua carriera Bob Dylan ha pensato a Lenny. Mi è piaciuto lo spettacolo,
in particolare Ballad, che contiene secondo me una delle più belle frasi
del rock and roll, "Sta succedendo qualcosa qui e tu non sai cosa, non è
così Mr. Jones?"
Murray Davis
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di Joe Malekovic
Bene, venerdì della settimana scorsa e sabato di questa settimana, mi
piacerebbe assolutamente divertirmi così ogni fine settimana! La voce di
Bob stasera era leggermente roca. Semplicemente questo spettacolo è
stato puro fuoco per me, quasi magia. La folla ha dato a Bob un saluto
entusiasta, energico e ispirato, ho visto un artista esibirsi per
restituire semplicemente ciò che il il pubblico gli ha dato!!!! Come
sappiamo il suono è un pò di più orientato sulle chitarre e Bob e la
band hanno iniziato a farci saltare in aria con il loro rock and roll!
Tutte canzoni perfette, le canzoni d'amore, le spezzacuori e le rock.
Perfette!!
Joe Malekovic
Highland Heights, Kentucky - Northern
Kentucky University, BB&T Arena - November 8, 2019
di E.B.
“Ho attraversato quel fiume solo per starti vicino, ho sbagliato solo
una cosa, sono rimasto in Mississippi un giorno di troppo”, ma la
giovane donna accanto per me è arrivata dall'Alabama, quindi tanto di
cappello a te giovane donna! Mentre non suonava “Mississippi”, la mia
preferita, conoscevo molto bene la playlist di questo tour in anticipo
ed è una gioia da vedere .... Bob Dylan e la sua band stanno marciando
con tutti i cilindri e anche con l’overdrive.
Bob Dylan comanda il palco, anche suonando con le spalle alla band!
Suona la chitarra solo per la canzone d’apertura ma è stato un piacere
vederlo e per tutta la serata venire al centro della scena come per
abbracciare la folla e cantare.
Il pubblico questa notte nel nord del Kentucky, composto da residenti e
viaggiatori, era adorante, entusiasta, felice e affettuoso, a volte
vertiginoso, a volte un pò cupo (appropriatamente) e per tutto il molto
grato e rispettoso. Alcuni fotografi che sparavano i loro flash sono
stati scortati fuori, per fortuna, perché, ehi, è gente fastidiosa!
Smettetela! I miei dubbi su quale sarebbe la qualità del suono in una
palestra di pallacanestro di un college sono stati subito scacciati,
suonava benissimo.
I tecnici del suono sono stati in grado di ottenere un sonoro intimo
con una gamma dinamica e molta chiarezza nel mix, Bob suonava
assolutamente fantastico, la band era forte e feroce e ho adorato tutti.
Il momento saliente per me è stato, prima di tutto: non c'è che dire,
valeva da sola il prezzo del biglietto "Not Dark yet". Incredibile,
toccante, eseguita artisticamente e con cura, emozione oltre qualsiasi
descrizione in forma scritta, è come .... vedere il vapore che sale da
un lago in una frizzante giornata di novembre retroilluminato dal sole
all'alba, che celebra il respiro della vita prezioso ... è così ....
okay, non puoi scriverne, devi percepirlo di persona, quindi .... vai a
vedere Bob!
Un pò di fuori tema: alcuni pensieri che potrebbero interessare, non lo
so, dato che i residenti del Kentucky accanto a me non lo sapevano, Bob
Dylan ha una linea di alcolici che include un "Tennessee Bourbon"
Whisky, questo è ciò che dice l'etichetta, ora .... ma Il bourbon del
Kentucky è prodotto solo nel Kentucky, quindi ....
Inoltre: presto in arrivo a Broadway, se non lo avete già letto, c'è un
musical intitolato “Girl from the North Country” al teatro Belasco, in
anteprima il 7 febbraio 2020 e in apertura il 5 marzo 2020. È descritto
così: "L'inimitabile canzoniere di Bod Dylan si è autenticamente
trasformato in questa storia dolorosamente bella. "Nota: Bob non c’è,
c’è solola sua musica...
E grazie Bill, il tuo sito web è un tesoro per leggere tutte queste
varie recensioni di persone che cercano di trasmettere ciò che significa
per ognuno di loro essere un fan di Bob Dylan.
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di Kevin Waters
Un altro spettacolo eccezionale. Bob e la
sua band erano eccellenti. La set list è incredibile. Tutte le canzoni
sembrano così dannatamente "personali". Quasi intime. Gli arrangiamenti
sono sempre unici ed interessanti, io apprezzo come questi nuovi tengano
il pubblico in punta di piedi. L'equilibrio tra "Rockers" e "ballate" è
perfetto. Pianoforte dolce, poi serio lavoro di chitarra. E Tony,
ovviamente, tiene tutto insieme.
Things have changed - mi piace vedere Bob alla chitarra. Apertura
deliziosa. "Stò cercando di allontanarmi il più possibile da me
stesso...".
It ain’t me baby, Bob al piano. Potrebbe essere la mia meno preferita
nella set list, ma viene fuori magnificamente. Cantare insieme è facile,
"... un amante per la tua vita e niente di più ..."
Highway 61 - "Dio disse ad Abraham:" Uccidimi un figlio". Versione molto
interessante. La notte si sta scaldando.
Simple Twist of Fate - Bob con l’armonica verso la fine ... come il
suono più dolce di sempre. Non mi stanco mai di Dylan "solista" con
l’armonica. Una versione tenera. L’ha suonata con i testi di questa
melodia. Molto ben fatta. Toccante.
Can’t Wait - a dondolo. Difficile non ballare. La band è così solida. Mi
sono divertito davvero.
Masterpiece - Il canto di Bob è buono. Ha molta energia, con interesse e
coinvolgimento. “Devo tornare in fretta nella mia camera d'albergo ...",
seguito da qualcosa del genere (questa è una mia approssimazione
ravvicinata, ma solo quella) “Mi lavo i vestiti, chiudo a chiave la
porta, tengo fuori tutti; fino a quando non avrò dipinto il mio
capolavoro. ”Il secondo (o era il terzo?) verso con nuovi testi era
ancora meglio, anche se le parole esatte mi sfuggono. Gli ultimi 2
versetti si sono conclusi con "tutto sarà bellissimo, (pronunciato
"bel-lis-simo") quando dipingo il mio capolavoro". Un punto culminante
della notte.
Honest with me - cacofonia più rauca su questo. La band si stava
divertendo. Bob al piano, canta con gusto. “Molte cose si frappongono
quando stai cercando di fare ciò che è giusto. "Questo non è uno dei
miei "super speciali preferiti", ma stasera era proprio fumante.
“Trying to get to heaven "... “prima che chiudano la porta." Come nell’
ultima settimana, sembra che dica sinceramente ogni sillaba. Come
qualcun altro ha detto, ascoltando Dylan cantare questo pezzo è
surreale.
Make you feel my love - “metti la tua mano nella mia; vieni con me",
versione fantastica.
Pay in blood - la band stava suonando davvero forte qui. Questa canzone
doveva essere suonata dal vivo per rendere bene. Adoro la versione da
studio, ma sul palco la canzone vola davvero. "Ho la testa dura come la
pietra; pago col sangue, ma non col mio”.
Lenny Bruce - fantastica. "Non sono mai arrivato alla terra promessa,
non sono mai uscito da Babilonia”. Il piano e la voce erano entrambi
eccezionali, sembra proprio che gli piaccia suonare questa canzone. Sono
contento di vederla di nuovo nella set list. Non sono sicuro di potermi
stancare di questa canzone. Il violino di Donnie è ossessionante ogni
volta che lo suona, e specialmente qui.
Early roman kings - potente. Un'altra possibilità per la band di
suonare forte. Mi piace moltissimo Dylan, al centro della scena, cantare
a squarciagola.
Girl from the north country - adorabile. Veramente bella. Morbida e
silenziosa, ma molto emotiva. Il modo di suonare il pianoforte di Bob è
stato bello. La sua voce era anche meglio. Penso che la folla abbia
adorato questa canzone.
Not dark yet - forse l'apice della serata. Versione potente. "... non
senti nemmeno il mormorio di una preghiera ..."
Thunder on the Mountain - Jamming! Elettrica e selvaggia. Tutti si
stavano divertendo in questo pezzo. "Un giorno dolce starò accanto al
mio re ...". Diversi riff di chitarra molto lunghi. Quando è finìta
avevo bisogno di una sigaretta o di un cicchetto. Davvero molto bene.
Soon after midnight - grande piano. Il canto era serio e pieno di
sentimento. Io mi diverto a sentirlo cantare "Trascinerò il suo cadavere
nel fango".
Gotta serve somebody - “potresti essere in un tonk honky bar, potresti
essere in una casa di cura ... potresti essere sul carro, potresti
essere sulla strada ...." - Bob ha suonato con i testi di questa melodia
più di ogni altra.
Ballad of a thin man - grande fraseggio. La band era molto accesa in
questa.
It takes a Lot to laugh... - canzone perfetta per finire. Bob Britt l’ha
accesa, il canto di Dylan è stato geniale. "Se muoio in cima alla
collina..."
Adoro i manichini e l'illuminazione del palcoscenico.
Randy, se leggerai questa recensione, grazie per il libro. Goditi Akron
e Pittsburgh. Il mio amico Dr. Johnston ed io siamo stati contenti di
aver fatto la tua conoscenza. Se tu torni a Cincinnati mi piacerebbe
rivederti. O forse ti troverò sulla strada un giorno.
Un altro spettacolo meraviglioso. L'uomo continua senza dar segni di
voler smettere. Non vedo l'ora di vederlo di nuovo.
Kevin Waters
Ann Arbor, Michigan - University
of Michigan, Hill Auditorium - November 6, 2019
di Don Handy
Prima dello spettacolo due uscieri mi hanno detto che non potevo usare
il mio binocolo. Cosa? Forse Bob non vuole che la gente veda che ha le
rughe? Guardando in giro tra il pubblico prima dello spettacolo, almeno
il 90% di noi ha sentito gli effetti di questa stupidaggine. Quindi Bob,
smettila di nasconderti nell'ombra del palco e cerca di essere meno
stronzo. Arriveremo al punto che nel prossimo tour vorranno controllare
se portiamo gli occhiali e le lenti a contatto prima di entrare, e
magari nel tour successivo ci daranno la maschera copri-occhi come si fa
per dormire in aereo all'entrata che saremo costretti a indossare
durante lo spettacolo? Stiamo già pagando dei bei soldi per vederlo
esibirsi e questi divieti aggiuntivi non sono per niente divertenti. C’è
il rischio che lo show diventi una festa triste, Dylan dovrebbe
pensarci. Mi ha fatto riflettere senza distrazioni su cosa esattamente
stavo facendo lì, e il meglio che potrei dire è che non è possibile
portarsi a casa un ricordo che resterà per sempre con te.
Lo spettacolo in sé è buono, Dylan ha la voce squisita, esibendosi
appassionatamente per tutto lo spettacolo. Non è uno spettacolo frutto
di nostalgia, anche se alcune parti dello show poggiano su cose del suo
passato. Ad esempio, la prima canzone che lo vidi eseguire dal vivo fu
“When I Paint My Masterpiece” e, rivevendola oggi sembra una canzone in
qualche modo diversa, anche se in fondo è la stessa. Di simile impatto
sono state "Lenny Bruce" e "Girl from the North Country", entrambe le
avevo sentite più volte nell'81, e mi vengono in mente quei momenti,
anche se le esibizioni di oggi sono state distintamente diverse. Gran
parte del resto del set è altrettanto sorprendente e di alta qualità. Il
merito dovrebbe essere dato a Donnie Herron, per il suo lavoro col
violino e la pedal steel che crea un suono stile organo Hammond B-2 dei
primi anni 60, addolcendo la medicina come il proverbiale cucchiaio di
zucchero. Anche le canzoni che normalmente non mi piacciono suonavano
alla grande, tranne "Pay In blood”. Nel modo in cui lo immagino, Dylan è
sempre stato consapevole che sta interpretando un personaggio di nome
Bob Dylan e che in questi giorni il personaggio di Bob Dylan è quello
che rappresenta l’immagine di un vecchio bluesman. Il fatto è che Dylan
ha anche trascorso gran parte della sua carriera giocando con le
aspettative degli altri e che molte delle canzoni dei Tempest sono
luoghi comuni.
Sapevo esattamente cosa avrei scritto quando sono tornato a casa. Si
potrenne anche non essere d'accordo, ma io credo di averlo capito. Era
anche interessante vederlo vicino come un vecchio classico, una miscela
sublime di vecchio e nuovo, proprio come lo spettacolo di stasera nella
sua interezza.
Uscendo dalla porta ho comprato un programma e, fermo nel parcheggio
l'ho aperto per vedere cosa c'era scritto, una frase a grandi lettere
diceva “Dylan, il più grande artista del nostro tempo” Cristo, ho
pensato, che ego.
Don Handy
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di Laurette Maillet
Ann Arbor. Lo apprezzerò sicuramente. Ero incerta di poter entrare,
essendo stata respinta nel pomeriggio dalla sicurezza di Dylan ... Loro
pensavano fossi una fuori di testa.. Ma che ne sanno di come sono io? Mi
rilasso. Prima fila .... sulla balconata, vista profonda sul palco. Bob
è vestito con un abito che ho già visto; nero con ricami, camicia rosa e
scarpre bianche.
La prima canzone e la seconda sono disturbate dalla gente che si sedeva.
"Highway 61" è un must. Il mio mood finalmente sta diventando alto. Sono
qui per lo spettacolo. Il suono è buono, la sua energia è alta. Io sono
tornata ai miei tempi del karaoke. Anche "Honest with me" cattura la mia
attenzione. "Make you feel my love" mi ricorda perché sono qui. Ogni
singola canzone è fantastica stasera. Il pubblico è interessato. Sento
degli applausi dopo il solo di Bob Britt in "Pay in blood". E applausi
per "Thunder...". La prima fila si alza per “Ballad” ma viene fatta
sedere. Non è permesso essere troppo entusiasti! Ciò disturberà le
persone della Security! Ah ah. "Lenny Bruce" gli farà trovare un pò di
coscienza. “Ballad” è un must. Peccato che lo show sia quasi finito. Ero
felice e calorosa (fisicamente e spiritualmente).
Non so se Bob potrà continuare ancora più a lungo, mi sembra ancora
irrigidito, un pò statico, ma la voce era potente. Buona l’armonica.
Sono ancora arrabbiata con la Security" e tutto il resto, sono solo dei
"Pagliacci". Fanno un ottimo lavoro, ma un pò più di umanità sarebbe
apprezzabile. Chi ha detto che i fans sono dei nemici? Grazie Bobby.
Possa il tuo cuore essere sempre gioioso.
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di Dave Inman
Stasera è il mio 22° spettacolo di Dylan, tutti negli ultimi 15 anni.
L'ho visto la prima colta da studente universitario nel 2004.
Esattamente 10 anni fa, io e mia moglie stavamo vedendolo al Fox Theatre
di Detroit. Anche se il mio ultimo show è stato nel 2017, stasera Dylan
i ragazzi hanno avuto uno spettacolo molto rinfrescante.
Dylan era in abito nero con stivali bianchi, niente cappello.
Ero seduto sul balcone superiore, ma il ripido pendio dei posti a sedere
mi ha fatto sentire come se fossi seduto sopra Dylan, come guardare un
gladiatore romano al Colosseo.
Il ragazzo più giovane seduto accanto a me, Garrett, era al suo primo
spettacolo. A lui piace vedere Dylan alla chitarra per Things Have
Changed, peccato che dopo non l’abbia più usata, ha indicato la statua
dell’ Oscar vicino al pianoforte per dire che l’ha vinto con questa
canzone.
La folla era eccellente. Durante i pezzi più lenti, potevi sentire uno
spillo cadere. Non c'erano idioti ubriachi che urlavano per Bob e molto
poco conversare durante le canzoni. Durante le interpretazioni
silenziose, quasi col solo piano di Masterpiece e Lenny Bruce, la folla
era focalizzata su Dylan.
Non ricordo se le prime soffiate nell’armonica siano emerse durante It
Ain’t Me Babe o Simple Twist of Fate, ma la folla applaudiva Dylan con
allegria dopo ogni assolo.
La band ha riarrangiato molte delle canzoni più vecchie e anche le più
recenti sono state rifatte così da dare una rinfrescante sensazione.
“Highway 61” era diventta noiosa per me (dopo che l’ho sentita suonare
allo stesso modo 20 volte) ma questo nuovo arrangiamento è stato
interessante. Brani come Honest With Me, Can't Wait e Early Roman Kings
erano divertenti a diversi da molte altre esibizioni che io abbia mai
visto. I ragazzi sembravano divertirsi con il nuovo arrangiamento ed il
cambio di tempo a metà canzone.
“Tryin’ to get to heaven” ha avuto un’arrangiamento più allegro e questo
ha funzionato bene. L'arrangiamento e il testo originali sono
terrificanti. Parlando di brividi nelle ossa, il silenzio della folla e
l’esecuzione lenta di Girl From the North Country sembrava aver fatto
abbassare la temperatura nell’Arena. Potevi sentire i venti invernali
colpire forte sulle pareti. La performance è stata intrisa di emozione.
Una donna di fronte a me ha pianto apertamente durante Tryin’. Grande
concentrazione anche per Lenny Bruce e Girl From The North Country. Dopo
che Make you feel era finita, il giovane accanto a me, Garrett, si voltò
verso di me con le lacrime agli occhi e disse: “Abbiamo seppellito mia
mamma ad agosto e hanno suonato quella canzone al suo funerale. sono
così felice di averla sentita stasera, questa canzone da sola mi ha
appena reso felice".
La sicurezza era più severa di quanto avessi mai visto.
Ho sentito un bootleg di uno spettacolo di poche settimane fa. Ho
sentito i nuovo arrangiamenti e le diverse strofe. Quel bootleg è uno
dei motivi per i quali ho partecipato a questo spettacolo. Volevo vedere
il "nuovo" Dylan.
Il nuovo batterista, Matt, era rock e fantastico. Bob sembrava dare
segnali a Tony per tutto lo show. Charlie non è invecchiato un giorno
dal 2004, quando ha iniziato l’ho visto con la lineup Sexton-Campbell.
Charlie ha suonato bene per gran parte della notte, ma anche il nuovo
chitarrista, Bob Britt, ha fatto dei begli assoli.
Se hai visto Dylan un sacco di volte, apprezzerai questo tour più dei
tour più recenti. Se non hai mai visto Dylan, mescola i suoi hits con le
tracce più recenti. Grazie Dylan per essere ancora on the road e
divertirci. Possa tu rimanere per sempre giovane.
Dave Inman, Durand, MI
Columbus, Ohio - Ohio State
University, Wexner Center for the Arts, Mershon Auditorium - November 4,
2019
di Drew Jordan
Il mio primo spettacolo fu il giorno 2 Novembre a Dayton, Ohio,
nell’Hara Arena. Avevo 17 anni allora e stasera, all'età di 34 anni, ho
visto quello che sento essere uno dei miei spettacoli di Bob preferiti.
È stato davvero così bello o la mia percezione è cambiata? Ho sempre
sperato di sentire “Not Dark Yet” e finalmente sono riuscito a sentirla
stasera. Quella canzone significa tutto per me e non mi ha deluso. Sono
un grande fan di Bob, ma posso ammettere anche il declino degli
spettacoli. In realtà ho saltato l'ultimo spettacolo dell'Ohio perché
non mi importava di ascoltare le cover. Ma stasera ero in prima fila per
quello che sentivo come una specie di evento magico.
Non sono sicuro se farà un’ altro tour o altri tour, e non sono sicuro
di come sia la sua salute, ma ho la strana sensazione che questa sarà la
mia ultima volta di vederlo.
Era la stessa scaletta che stavano suonando, che è in assoluto la
setlist perfetta. Sembrava che ogni canzone fosse stata scelta per un
motivo. Lenny Bruce e Make You Feel My Love si sono distinte.
Masterpiece mi ha fatto venire una lacrima agli occhi. Come ho già
detto, Not Dark Yet è una canzone speciale per me e l’arrangiamento
sembrava ancora più drammatico della registrazione originale e l'ho
adorata. Ma il momento clou per me è stato Girl From the North Country.
Ha portato sentimenti di mortalità, tristezza e speranza allo stesso
tempo. È stata bellissima. Adoro Bob Dylan e la sua musica ha
significato molto per me nella mia vita. Quando è salito sul palco il
mio primo pensiero è stato che sembra così fragile e vecchio, ma il suo
comportamento mi ha detto che ne ha ancora per molti altri concerti.
Spettacolo incredibile, ed è stato un viaggio fantastico. Grazie a Dylan
e alla band, mi hanno lasciato tanti bei ricordi. Salute e felicità a
tutti in questo tour.
Drew Jordan
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di Laurette Maillet
Columbus Ohio. Sono arrivata in tarda mattinata, stanca dopo una notte
su di un autobus Greyhound e affamata. Faccio una passeggiata
direttamente verso il Mershon Auditorium e mi fermo per far colazione in
un bel caffè. Questa è una città universitaria. I giovani in giro vanno
e vengono da e verso grandi edifici. Trascorro un'ora a caricare la
batteria del mio telefonino in uno di quegli edifici. Non vedo l'ora di
vedere Bob e la band. Mi chiedo se i manichini non siano troppo stanchi
per il viaggio. Bobby e la band dovrebbero stare bene. Sono abituati
alla vita on the road. Soundcheck come al solito e Security come al
solito.
Comincia a piovere ma questo non fermerà il mio buon spirito.
L'Auditorium è piccolo, circa 2000 posti. Naturalmente dovrebbe essere
esaurito ma i biglietti sono ancora disponibili. La folla si riunisce
fuori sotto la pioggia e al riparo nella venue. Questa non è gente del
Campus. Persone maggiori di me; anni '60 / '70. Sezione A fila 4 posto
3. A sinistra del palco. Buon posto. Io sono pronta per la scaletta che
conosco a memoria. Mi aspettavo "Beyond..." ma no, le prime note sono
"THC". Sto sognando? Bob è vestito con un abito che ho già visto prima:
nero con un ricamo rosso lampeggiante, camicia a pois e scarpe nere
lucide (non stivali). I suoi capelli sono morbidi. Nessun cappello.
Sembra stanco. Primo brano alla chitarra. Ma il suono è ... cattivo. Il
basso è troppo forte. La voce di Bob è ovattata. Migliorerà nei brani
sucessivii, in particolare “Make You Feel” o “Girl From”, ma nelle
canzoni rock il basso è troppo forte. Peccato perchè Bob doveva
sforzarsi per sentirsi. "Pay in blood" è forte, con un buon assolo di
Bob Britt, ma Bob ha cambiato una strofa? "Make you feel my love" è uno
dei momenti salienti di stasera. Presto attenzione a “Not Dark Yet” e
sento una fitta di tristezza. La faccia di Bobby sembra vecchia e
nell’insieme sembra fatichi a muoversi, si piega più che ballare. Non lo
vedo sorridere, nemmeno a Donnie! Tutto il suo potere sta esprimendo le
sue canzoni vocalmente. Due canzoni saranno metà al piano e metà al
centro del palco con l’armonica, "Masterpiece" e "Simple Twist". Ottimo
lavoro con l’armonica. Bravo! Il pubblico è educato e non ha esagerato
con l’entusiasmo. Ero felice di essere a Columbus. E’ stata una bella
giornata e un'ottima serata. Inchino e via verso i tour-bus. Buona notte
Bobby.
Muncie, Indiana - Ball State
University, Emmens Auditorium - November 2, 2019
di Kevin Waters
Brillante. Un concerto meraviglioso. Dalle note di apertura della
chitarra di Bob In “Things Have Changed” fino al bluesy strabiliante di
“Train To Cry”, l'intero spettacolo è stato illuminato, elettrico,
incredibile.
Bob aveva una grande energia, era molto interessato alle canzoni e
sembrava proprio che lui si stesse godendosi quello che stava facendo.
La band va benissimo, sta diventando un bel groove - dai jamers rocker
(Can't Wait, Honest with Me, Pay in Blood, Thunder on the Mountain) alle
ballate tranquille (It Ain't Me, Babe, Girl from the North Country, Soon
After Midnight) - erano nel punto giusto. Bob con un bel piano ritmico e
poi al centro della scena con solo il microfono. E l'occasionale
intervento con l'armonica, che suonava perfettamente. “Not Dark Yet”
spettacolare. “Lenny Bruce” è stata strabiliante. “Gotta Serve Somebody”
e “Masterpiece” fenomenali.
Bob ha suonato con il testo in alcuni brani (Lenny Bruce - “mai
raggiunto la terra promessa; mai uscito da Babilonia” è la maggior parte
memorabile). Gotta Serve era piena di testi diversi (“potresti essere
sul vagone, potresti essere sulla strada" – o "sulla pista", non posso
ricordare). Il suo canto era solido, per lo più chiaro e vibrante.
La donna accanto a me ha emesso un sospiro forte quando Make You Feel My
Love è iniziata, poi ha pianto per tutta la canzone.
Tryin’ To Get To Heaven” è stata intensa - cantava come se volesse dire
tutte le sillabe del ritornello (prima che chiudano la porta ...)
Oh sì, Thin Man, Twist of Fate, Roman Kings e Highway 61 erano anche
straordinariamente buone.
La set list è favolosa. Non vedo l'ora di vederlo venerdì prossimo nel
nord del Kentucky.
South Bend, Indiana - Morris
Performing Arts Center - November 1, 2019
di John Haas
Wow! Un concerto davvero impressionante. Sia mia moglie - che l'ha visto
forse 12 volte - e mia figlia – che l'ha visto circa nel 1989 per la
prima volta che aveva sei anni ( e lo ha visto cinque volte da allora) –
ed io, abbiamo pensato che fosse il miglior concerto che avevamo mai
visto. L'ho visto forse 40 volte dal 1974 e non è mai stato così
fantastico, stupendo, eccitante, bellissimo, abbastanza toccante, da non
perdere, se possibile. Sia mia moglie che mia figlia hanno confessato di
aver pianto in alcuni momenti.
Le luci del palco si accendono intorno alle 20:00 e 15 secondi dopo vedo
Bob, incredibilmente piccolo, con in mano una chitarra elettrica, e la
band sta già suonando “Things Have Changed” (Ci vuole solo un pò perchè
il tecnico del suono ottenga la voce giusta). Il livello del suono non è
al livello dei concerti rock (Bob non ha davvero tenuto concerti "rock"
di per sé dalla metà degli anni 2000, il che non significa che non
faccia "rock" in circa un terzo o un quarto delle canzoni. Lo fanno e
loro potrebbero fare molto più rumore - questa band potrebbe fare
qualsiasi cosa, ci si rende rapidamente conto - ma non è neanche troppo
morbida. Attira la tua attenzione ma non è travolgente. Avrebbe potuto
essere più rumorosa per i miei gusti, ma Bob non vuole che si esageri.
Ad ogni livello - dagli arrangiamenti (che sono radicalmente rielaborati
in alcuni pezzi) per mettere in risalto il canto, ed è abbastanza ovvio
che Bob abbia pensato a tutto, e lui vuole davvero che la musica sia
esattamente come la sta immaginando. Niente è sciatto, mezzo cotto o
lasciato al caso. Nulla è di routine, forse qualcosa suona vecchio o
stanco o telefonato (e a volte nemmeno molto familiare). Massima
creatività in ogni momento e ad ogni livello. Mi piace ogni
allontanamento dal familiare originale? Forse no. Ma è l'essenza di
qualunque cosa nel suo più profondo recesso che fa sì che Bob Bob
continui a cercare, migliorare, trovare nuove canzoni all'interno delle
vecchie? Apparentemente. Comunque Bob non sarebbe Bob se Bob non stesse
facendo ciò che Bob fa ora e che ha sempre fatto, e sono d'accordo con
Bob che lui sia Bob ogni giorno della settimana. C'è una ragione per cui
ha vinto un premio Nobel e io no, e si trova da qualche parte
nell'essenza di His Bobness - che, inutile dirlo, Bob ha in dotazione
dalla nascita.
Ci sono state sorprese (molte), confusioni (alcune), delusioni (per il
fan occasionale, suppongo, più di alcuni - anche se nessuno per me - e
momenti sublimi di grande bellezza, umorismo astuto e difficile da
definire e grande umanità (mentre forse si nasconde ancora un pò dietro
quella maschera - la "canzone è la maschera dell’uomo che danza ",
ovviamente). E va bene. In effetti, è fantastico. Lui è Bob. È quello
che voglio.
Ma lasciatemi fare qualche altra osservazione.
Il primo sorprendente momento musicale è arrivato per me con "Can't
Wait" – una canzone che adoro - che ha questo grande highlight vocale
lento che ferma il tempo e ti lascia tramortito. Come per tutta “Not
Dark Yet” – altra canzone che adoro davvero - che è stata completamente
riarrangiata e non perde nulla nella trasformazione e almeno per tutto
il tempo diventa un intero mondo in cui sei coinvolto.
Non sono entusiasta del piano in "When I Paint My Masterpiece", ma, di
nuovo, è Bob, e gli darò il beneficio del dubbio.
Le interruzioni dell'armonica sono ottime dappertutto. Chamberlain è
completamente integrato.
C'erano forse tre o quattro assoli di chitarra din Britt davvero buoni,
tranne uno (l'ultimo, su “It Takes a Lot to Laugh, It Takes a Train to
Cry”, l'ultima canzone, in cui Charlie predomina chiaramente
nell'assolo). La visione del batterista Britt mi era impedita dal piano
di Bob, ed era difficile a volte vedere anche cosa stesse facendo Donnie
quando suonava in particolare la lap steel), ma ogni volta che ho
sentito qualcosa avvicinarsi ad una cosa di stile classico negli assolo
di chitarra, non sembrava essere Charlie, quindi ho pensato che fosse
Britt. Questi assoli erano fantastici, e questo mi ha stupito, con
Charlie Sexton lì - veterano della band da 20 anni - che stava per gran
parte del tempo legato alla chitarra ritmica ed ai vari colori da dare
alla musica. Ecco uno dei migliori chitarristi elettrici del mondo
proprio lì sul palco che non fa quello che sa fare! Perché? Penso che
sia perché Bob vuole la musica così e può fidarsi di Charlie per farlo -
quella precisione momento per momento è più importante dell’impressione
generale fatta dalle canzoni rispetto a qualsiasi assolo, e Charlie
offre proprio questo.
La band fa un ottimo lavoro - dal punto di vista dell’ ascoltatore -
creando un paesaggio sonoro misterioso che non assomiglia molto a tutto
ciò che vuoi sentire. È principalmente un suono pre-rock degli anni '40
e '50 - con della rock mischiato qua e là. "Honest With Me", ad esempio,
sembrava molto come una cosa che veniva da uno show del 1958, Bob in
piedi al piano assomigliava molto a Little Richard, con tutta la band
che soffiava come un uragano.
Non avrei mai immaginato che Bob potesse travolgermi con "Girl from the
North Country", una canzone molto familiare da quasi mezzo secolo ormai,
ma il ragazzo l'ha fatto, così come fece nel 1997 con "Mr. Tambourine
Man ” a Deer Creek in Indiana. Sia Tony che Donnie erano chini sui loro
strumenti mentre accompagnavano Bob, ed era come un fiume lento e
profondo che trasportava la canzone che non avrebbe potuto essere
migliore. (Il basso elettrico di Tony è suonato fantastico tutta la
notte, comunque.)
"Tempest" non è un album molto amato dalle mie parti, ed ero molto
curioso di sapere come sarebbero state quelle canzoni questa volta e
come sarebbero state accettate. Mi piacciono molto i testi, ma non il
suono dell'album.
"Pay in Blood" è stato davvero bella dal vivo, davvero buona; "Early
Roman Kings" è, tuttavia, un punto culminante. La folla l'ha adorata e
Bob sembrava contento di cantarla.
È stato bello vedere “It Takes a Lot to Laugh, It Takes a Train to Cry,”
come bis finale, per una ragione piuttosto personale. Ho iniziato ad
ascoltare per la prima volta Bob sul serio quando avevo nove o dieci
anni, nel 1966, e l'unico album che avevo allora era "Highway 61
Revisited". Nessuno altro amico nella mia cerchia era a conoscenza di
Bob, e, per qualche strana ragione, quella era la canzone per me più
straordinaria di qualsiasi altra. L’assolo di chitarra di Charlie in
questa canzone stasera è stato quindi per me di particolare interesse e
non mi ha deluso. Da qualche parte, Mike Bloomfield stava forse
sorridendo, mi piace pensare.
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di Adam Selzer
È meraviglioso come un concerto possa farti vedere cose in una canzone
che ti sei sempre perso prima. Io ho visto Bob Dylan eseguire "Highway
61 Revisited" almeno 30 volte nel corso degli anni, più, come molte
altre volte ho sentito solo delle registrazioni. Ma in qualche modo, il
modo in cui Dylan ha cantato il secondo verso qui a South Bend mi ha
fatto capire che c'era una specie di minaccia quando Louie the King dice
a Mack the Finger "fammi pensare per minuto figlio". Considerato il
primo verso, abbiamo già capito cosa fanno ai figli sull'autostrada 61.
Mentre ero seduto lì a ridere con gioia per la nuova rivelazione in un
vecchia canzone, Dylan ha cantato di nuovo il verso precedente, però,
quando ha realizzato il suo errore, piuttosto che cercare di continuare
in modo goffo o confuso, ha cantato di nuovo l'intero verso.
Stasera sembrava esserci un certo numero di cose dimenticate come
quella, ma Bob stava cantando a squarciagola. Ho dovuto perdere lo
spettacolo di Chicago a causa del lavoro, quindi ho guidato due ore
attraverso le foglie che cadono in questo periodo fino a south Bend
ascoltando la nuova Bootleg Series (non ho mai pensato che la sessione
con Cash fosse scaturita da una sola sessione).
La venue è meravigliosa e la securyty era la più stretta che avessi mai
visto per i telefoni - mi hanno fatto spegnere il mio 15 minuti prima
dell’ inizio dello spettacolo.
Anche se gli arrangiamenti dei primi pezzi erano buoni - specialmente
"Simple Twist" con un'armonica micidiale – c’è voluto fino al nuovo
bridge a capella di “Can’t Wait” prima che lo show decollasse. I nuovi
arrangiamenti presentano molti interludi e intro a cappella e Bob si
sporgeva e cantava in quello stile Allen Ginsberg paragonabile alla
cantilena ebraica. Dopo aver distrutto quel ponte, il concerto ha
raggiunto una zona buona e vi è rimasto. L' intesa su "Masterpiece” era
rafforzata e molto più stretta di quanto non fosse un anno fa, "Pay In
Blood" è rinvigorita, "Lenny Bruce" è stata sorprendente, e anche "Early
Roman Kings” funziona assolutamente. Il nuovo arrangiamento di "Not Dark
Yet" è stato affascinante, sostituendo il lamento rassegnato
dell'originale con un vortice, una costruzione, una disposizione
claustrofobica che sembrava molto più urgente (Suppongo che 20 anni dopo
ho notato per la prima volta che si sta avvicinando il buio, è -
diventerà più urgente). Niente mi aveva scioccato come il lento, quasi
da solo "Don’t Think Twice” dalla fine dell'anno scorso, ma la sua
sostituzione con il lamento maestoso di "Girl From the North Country" è
stato bello. Mi è venuto in mente che è una canzone molto diversa
proveniente da un bambino di 78 anni che da un ragazzo di 21 anni.
Quando aveva 21 anni, si poteva supporre che la ragazza del paese del
nord fosse rimasta al paese, e che forse il romanticismo riaccenderà la
simpatia. Ora è ancora viva? Ormai non si è trasferita in Arizona o
qualcosa del genere? È un una sorta di lamento completamente diverso.
Le canzoni sono organizzate in modo molto stretto in questi giorni, non
le jam confuse dei vecchi tempi. I manichini ben vestiti fanno la
guardia sul palco e l'illuminazione – puntando sempre sul viso di Bob in
ogni momento - da l'impressione che questa sia una scenografia sulla
quale Bob ha riflettuto molto. Il nuovo gruppo era stretto: Matt
Chamberlain ha suonato i tamburi impercettibilmente con riempimenti e
accenti molto leggeri. Non ho invece ancora un'opinione precisa su Bob
Britt, tranne per il fatto che si è appena unito e forse questo è il
motivo per cui ci sono tanti pezzi da "Time Out of Mind" nel set come
nel tour "Time Out of Mind".
Donnie ha suonato il violino per gran parte della notte, il che è stato
grandioso. Mi manca il giorno in cui ci saranno alcune sorprese nella
setlist, ma le prestazioni di stanotte valevano la pena, e non vedo
l'ora di vedere come la band e lo spettacolo si saranno legati ed
evoluti il mese prossimo. Mi sembra una cosa strano il fatto di
conoscere la setlist in anticipo. Ho sentito di Peter Stone Brown dopo
lo spettacolo. RIP, Pete. Sono sicuro che sei presente ad ogni
spettacolo di Bob, comunque, quindi ci vediamo al Beacon a NY il mese
prossimo.
Chicago, Illinois - University of
Illinois at Chicago (UIC), Credit Union 1 Arena - October 30, 2019
di David Moyer
Five Decades of Music
30 ottobre 2019, performance straordinaria di Bob alla Credit Union 1
Arena di Chicago, Illinois, che è stata caratterizzata da canzoni che
coprivano un arco di musica di 49 anni, spaziando da "Girl from the
North Country" dall’album " The Freewheelin' Bob Dylan" del 1963 a tre
canzoni dall’album “Tempest” del 2012, il più recente album in studio di
Dylan di canzoni originali.
Bob ha aperto con "Things Have Changed" alla chitarra e chiuso al piano
con un una scalciante versione di "It Takes a Lot to Laugh, It Takes a
Train to Cry". Nel mezzo c'erano quattro canzoni da “Time Out of Mind
("Can't Wait", "Tryin 'to Get to Heaven", "Make You Feel My Love" e "Not
Dark Yet").
Gli arrangiamenti da Time Out erano intriganti, in particolare "Tryin
'to Get to Heaven", che presentava un suono simile all’arrangiamento
classico di "Desolation Row". Ogni giorno che invecchia questa canzone
sembra più toccante ("Ho camminato nel bel mezzo del nulla / Sto
provando ad arrivare in paradiso prima della chiusura della porta ").
E, beh, chi non ha fatto una cover di
"Make You Feel My Love?"
Il piano di Bob era allineato perpendicolarmente al palco alla sinistra
del pubblico. Quando non suonava il piano Bob si spostava al centro del
palco e spesso stuzzicava il pubblico andando allo stand per cercare e /
o fingere di cercare una delle sue armoniche (uno scherzo che non
invecchia mai). La sua armonica suonava sporadica ma ben accolta dalla
folla. In alcune canzoni era al centro del palcoscenico, mischiandosi
con il suono della band, attirando l'attenzione sul suono e non su se
stesso.
È davvero difficile spiegare cosa è successo questa notte. L’età della
folla variava da 3 a 80 anni. Mi sono seduto accanto a una donna che
aveva ballato sul palco con Bob durante "Like a Rolling Stone" al
concerto alla Eagles Ballroom di Milwaukee nel 1996, quando lo
spettacolo presentava un mood decisamente country. Quel concerto
includeva una versione forte di "Simple Twist of Fate". Questa notte la
versione di "Simple Twist of Fate" valeva in sé e per sé il prezzo del
biglietto. Direi che è stato il momento clou, poi "When I Paint My
Masterpiece" è stata molto bella," Lenny Bruce" è stata fantastica, e
"Thunder on the Mountain" dondolava duramente. Durante Masterpiece la
band supportava il piano di Bob in sottofondo, permettendogli di fare
una impressione indelebile sul pubblico.
I nuovi membri della band Matt Chamberlain alla batteria, che si è
esibito con artisti di spicco troppo numerosi per essere menzionati, e
Bob Britt alla chitarra, che può essere meglio descritto allo stesso
modo, sembrano dare a Bob ancora un'altra possibilità per ricreare le
sue canzoni. Sebbene Chamberlain fosse principalmente calmo per tutta la
serata (George Recile era più duro), Chamberlain ha guidato "Thunder" e
"Gotta Serve Somebody" e, personalmente, ho adorato il suo modo
tradizionale di suonare! Britt ha fatto dei bei liks qua e là, e si
fondeva magistralmente con gli altri come se stesse suonando queste
canzoni da decenni. Entrambi sono ovviamente veri professionisti.
Questo è il 30° anniversario di Tony col Tour o il 20° anniversario di
Charlie col Tour? Era surreale, macabro, toccante, pertinente, classico,
contemporaneo e riverente allo stesso tempo. La messa in scena e
l'illuminazione assomigliavano al film del 2003 Masked and Anonimous.
Ero in ottava fila e non so perché i tre manichini di cera mi stavano
fissando dal fondo del palco, anche se suppongo che la scultura nella
parte anteriore del palco avesse qualcosa a che fare con il fascino di
Bob nel suonare "Early Roman Kings" da quando ha debuttato su Tempest.
La chitarra di Charlie Sexton era ultraterrena come sempre. La sua
musicalità è incredibile e manca completamente di pretenziosità. È solo
dannatamente buono. Tony Garnier si sta semplicemente divertendo molto
al contrabbasso elettrico.
E poi c'è Donnie Herron. Che si tratti della sua pedal steel o del
violino (o anche a volte il banjo, il mandolino o qualunque altra cosa
Bob potrebbe volere), riempie tutti gli spazi con una tale grazia
spaziando per tutti i generi, dal country, americana, blues, rock,
swing, bluegrass, jazz, rockabilly, dixie, gospel, fondendosi in
perfettamente con le necessità musicali di Bob.
Maestoso. E sì, per quelli di voi che potrebbero trovarlo difficile,
credo, Bob ha cantato di brutto in ogni canzone e sembra dannatamente
bene. Quando il circo arriverà nella vostra città, non commettere
l'errore di non andare allo show. Io sono stato a 47 spettacoli. Posso
contarne solo alcuni assurdamente buoni. Un paio qua, un paio là, e
molti altri spettacoli davvero buoni e divertenti.
Bob è un artista che è ancora agli inizi. Incredibile che lo possa
sembrare, ma è vero.
Dave Moyer
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di Bob Shiel
A 78 anni, Bob Dylan è arrivato a Chicago stasera e ha dato il meglio
di sé dopo l'esibizione che tenne qui nel 2014, quando tenne uno stand
di tre notti al Teatro Cadillac Palace. L'acustica superiore del
Cadillac Palace è stata l'unica cosa che rendeva quegli spettacoli
migliori di quelli di stasera. Come era buona la voce di Bob 5 anni fa,
ora suona molto meglio.
Forse sono stati tutti quegli standard americani che Bob ha
canticchiato in studio di registrazione e sul palco nei successivi 4
anni. La sua enunciazione e la capacità di dare un pugno in bocca ai
testi è notevolmente migliorata.
Innanzitutto, Bob Britt alla chitarra e Matt Chamberlain alla batteria
sono una benvenuta aggiunta alla band. Britt è un esecutore migliore di
Stu Kimble? Chi deve dirlo? Io, per esempio, sono rimasto piuttosto
colpito da lui.
George Recile era più appariscente di Chamberlain, ma la band non perde
una battuta con Chamberlain alla batteria. Noi tutti
auguriamo a George il meglio per i suoi problemi di salute.
Senza dubbio in questo tour, dopo il cambiamento dei due musicisti,
mostra i nuovi suoni stanno uscendo dalla band. Ad esempio, ho sentito
quello che sembrava un organo sul brano d’apertura Things Have Changed,
ma non c’era nessun organo sul palco, solo tre strani manichini e un
busto romanico, il tutto adatto per Halloween, con l’illuminazione
arancione e nera. Penso che l'illusione uditiva dell'organo fosse
l'interazione tra steel guitar di Donnie Herron e i Fenders Charlie
Sexton e Britt. Anche se probabilmente ho sentito questa canzone dal
vivo dozzine di volte, non ha mai suonato meglio, rielaborata
melodicamente e con la voce di Bob alta nel mix sin dall'inizio.
Bob, come è solito fare, ha riscritto parecchi testi, in particolare
quando lui fece un accenno sentimentale a Echo Helstrom nel 1958 in
Simple Twist Of Fate.
Quindi, al centro del palco in Can’t Wait il riverbero sul microfono
palmare di Bob è stato alzato con risultati inquietanti, mentre Bob
guardava verso qualche posto lontano noto solo a lui. Tony Ganier in
Masterpiece ha aggiunto note di basso piene di sentimento tra le strofe.
Honest With Me è diventato l'ennesimo degli innumerevoli rifacimenti di
questa canzone. In Pay In Blood viene dato spazio a Britt per allungare
il suo assolo di chitarra mentre Bob e i ragazzi ci regalano un nuovo
ritmo e un nuovo cambio melodico.
Lenny Bruce era il must dello spettacolo. Tutti nelle 7 file di fronte
Si sono seduti per la prima volta. L'ultimo verso conclude ogni ferita,
al contrario di ogni vittoria, fa ancora male. Bob ha avuto il pubblico
ai suoi piedi da questo punto in avanti.
Early Roman Kings è stato reinterpretato in una sorta di moderno blues
classico, con la band che ha suonato il meglio di tutta la serata.
Invece Not Dark Yet ha una nuova melodia spettrale, perfetta per la
stagione di Halloween.
Bob è arrivato appena in tempo sull'ultimo verso di Thunder On The
Mountain, non che nessuno se ne fosse accorto davvero tranne Tony, il
cui contagioso sorriso si è allargato e in seguito Bob e Tony ebbero una
breve discussione su qualcosa o un altro prima di Soon After Midnight,
che è uscita sensazionale come il bel valzer rapido che è. Tony suona
magistralmente in Make You Feel My Love e Soon After Midnight con uno
stile martellante che mi ha ricordato il grande Rob Stoner.
Poi, Gotta Serve Somebody è stato un bel rock con in evidenza Britt e
Sexton con un duetto di chitarra. A Train To Cry ci ha portato su un
lento blues pieno zeppo di assoli di Britt e Sexton che duellavano col
pianoforte verticale dell'uomo che eravamo venuti a vedere.
Ho scherzato spesso sul fatto che il mio 61° show di Dylan sarebbe
combaciato con la mia età, bene, stasera avevo 61 anni. Mi è piaciuto
soprattutto condividerlo con Patrick Boyle, un fan di Blood On The
Tracks al suo terzo spettacolo. Se questo sarà il mio ultimo show,
perché non lo sai mai, sarà un ricordo indimenticabile di un concerto
fantastico, testimonianza del fatto che Bob Dylan non deve mai essere
sottovalutato o ritenuto in calo di grinta. Proprio quando tu ti chiedi
se è stato eliminato, lui estrae la pistola dal cinturone per un'altra
sparatoria nelle sale della musica americana. Bravo, Bob!
Normal, Illinois - Illinois State
University, Braden Auditorium - October 29, 2019
di Tom Burke
Nel 90 ° anniversario del Black Tuesday, il giorno del grande tracollo
della Borsa americana del 29 Ottobre 1929, Bob Dylan e la sua band hanno
restituito un enorme dividendo musicale a quei fans che avevano
investito i loro dollari dollari per un biglietto allo spettacolo di
ieri sera al Braden Auditorium nel campus della Illinois State
University di Normal. Tutto pieno a giudicare dalla risposta entusiasta
della folla durante il set di 19 canzoni, così come Dylan e la sua band
di supporto hanno suonato come se stessero percorrendo la Route 66,
chiamata anche The Mother Road, che attraversa questa città dell'
Illinois centrale situata a metà strada tra Chicago e St. Louis, alla
massima velocità.
In piedi al centro della scena suonando la chitarra, Dylan ha aperto lo
spettacolo con Things Have Changed, seguita senza indugio da una
insistente e adorabile It Ain’t Me Babe, la prima delle numerose canzoni
che Bob ha suonato al pianoforte verticale piazzato sul palco a
sinistra. Per tutto lo spettacolo il piano di Dylan ha suonato seguito
dal riflesso di Simple Twist of Fate, Masterpiece, Lenny Bruce e Girl
From the North Country, in stile boogie woogie per Thunder On The
Mountain e Gotta Serve Somebody. Durante l'intera performance la voce di
Dylan è stata forte come il suo canto chiaro ed espressivo, in
particolare sui numeri che ha eseguito col microfono in mano al centro
del palco, tra i quali: Can’t Wait, Make You Feel My Love, Early Roman
Kings e Not Dark Yet. Di particolare godimento, l'impatto e l'efficacia
espressi da Dylan con l’armonica in Simple Twist Of Fate, Masterpiece e
Ballad Of A Thin Man.
La band di Dylan è eccezionale. Il lavoro di chitarra di Bob Britt
aggiunge profondità e ricchezza al suono della band e sottolineando le
tendenze blues di molti degli arrangiamenti. La batteria di Matt
Chamberlain era ben piazzata al centro dek mix, il violino di Donnie
Herron suona più in evidenza rispetto ai tour precedenti più recenti., e
come è il caso da molti anni ormai, Charlie Sexton con la chitarra
solista ha spinto la musica in avanti mentre il basso di Tony Garnier
forniva il suo ritmo e il suo polso.
Normale: un altro grande spettacolo in questo straordinario tour dell'
autunno 2019.
Bloomington, Indiana - Indiana
University, IU Auditorium - October 27, 2019
di Luke M. Jacobus
Ogni due o tre anni Bob Dylan visita l' Indiana centrale nel periodo di
Halloween.
Ventun' anni fa, ho partecipato al mio primo spettacolo di Bob Dylan con
alcuni amici del college. Stasera ho portato mia figlia in età scolare
al suo primo Dylan/spettacolo. Diverse persone mi hanno detto quanto
erano contente di vederla presente allo show. Lei ha un occhio attento
ed un orecchio ottimo per i dettagli, quindi io ero molto interessato di
sentire le sue impressioni sullo spettacolo.
Abbiamo trascorso l'ultima settimana ascoltando albums insieme, in
particolare quelli che contenevano le canzoni che ci aspettavamo che
suonasse stasera. Lei è una polistrumentista e cantante in via di
sviluppo e apprezza l'arte. Come tale, è stata colpita dalla
comunicazione e dall' interazione tra Bob Dylan e la sua band, e quanto
bene questa band lavori insieme.
Sono stato colpito da questo e anche dal fatto che a volte formavano
abilmente una singola unità sonora, molto simile ad un'orchestra.
L'abbiamo osservato entrambi, senz’altro sembra che abbiano provato
molto insieme, ma però stanno ancora cercando sottilmente di risolvere
alcune cose. Ho notato Bob scuotere la sua testa per un bel pò di no
stasera, e sembrava essere un mix di fidanzamento
con le sue canzoni e la comunicazione con la band, o almeno un membro
della band in particolare.
Sono stato colpito dalla gamma vocale esplorata questa sera. Ormai
sembra quasi un cliché in una recensione dire che la voce di Bob Dylan è
più forte che mai, ma potrebbe benissimo essere vero. Più volte, lui ha
prodotto una voce gentile nella sua naturale gamma alta che evoca un
genitore che sta cantando una tenera ninna nanna a un neonato. Non credo
di aver sentito usare questa voce con un così grande effetto in concerto
o nei dischi. La maggior parte del pubblico, soprattutto i casuali, non
se la aspettano da Bob Dylan e non la riconoscevano come la sua.
Gradirei avere questo particolare aspetto vocale in un disco. La sua
voce era straordinariamente forte fino alla fine, e soprattutto alla
fine, con il numero di chiusura It Takes A Lot to Laugh, It Takes a
Train To Cry, essendo uno pezzo dove la voce è più potente secondo me.
La più grande impressione per me di questo concerto è stata quella di
Bob che ha adattato la sua postura al centro dell'attenzione dall'ultima
volta che l'ho visto due anni fa. Teneva il microfono a varie distanze
dalla sua accia e si chinava con la testa leggermente piegata, a volte
fino alle ginocchia. A volte l'inclinazione era così forte che
appoggiava la mano destra al suo ginocchio destro. Invece di apparire
curvo, soprattutto nelle canzoni più arrabbiate, sembrava un pugile che
gongolava su un avversario al tappeto mentre lanciava sguardi penetranti
a un punto immaginario del palco.
In conclusione, apprezzo l'opportunità di aver potuto scrivere questa
recensione. Frequento boblinks da circa 20 anni ed ho letto molto dei
concerti passati, ma non ho mai avuto il tempo di scrivere e inviare una
recensione.
Ho imparato molto su Bob Dylan e la sua musica attraverso il controllo
frequente della setlist e la lettura della maggior parte delle
recensioni.
Sarà un felice Halloween in Indiana, perché Bob Dylan è stato qui.
Luke M. Jacobus
Milwaukee,
Wisconsin - Eagles Club, The Rave - October 26, 2019
di Stu Levitan
Un'altra forte performance di un Dylan molto animato apprezzato dalla
molta folla. Il palco si illumina con Dylan - giacca bianca, camicia da
smoking con bottone superiore aperto, pantaloni neri con profilo bianco,
scarpe bianche e cintura – al centro palco con chitarra; voce per cose
paludose e funky.
Things have changed forte ma un pò bassa nel mix. Risolto subito questo
piccolo problema, ecco It ain’t me babe. Poi al piano verticale per una
dondolante Highway 61. Violino di Donny (molto durante la notte), prima
Bob al centro della scena con l’armonica. Tiene il microfono nella mano
destra quando canta (molto gesticolare con la sinistra), lo passa nella
sinistra per le pause dell'armonica. Can’t wait emotiva, Bob con la mano
sinistra sul cuore, facendo un'imitazione passabile di Sarah Bernhardt.
Voce molto forte. Masterpiece è un pò parlata, con i nuovi testi dallo
scorso anno. Non è la mia preferita della notte, un pò arrancata senza
uno scopo reale. Non è il caso di Honest With Me, con un intervento
molto bello di Charlie. Bob in piedi al piano, sparando sorrisi e
sguardi giocosi tutt'intorno. Heaven con un arrangiamento sbarazzino
totalmente estraneo al suo significato; non suona come una canzone dello
Yom Kippur. Make you feel my love rivolto verso Charlie in piedi a circa
un metro di distanza. Non la mia canzone preferita, ma una bella
prestazione. Piccola danza stravagante durante Pay in Blood. Seduto al
piano per Lenny Bruce, nella quale la folla era insolitamente
silenziosa, bella voce impegnata. Early roman kings continua (per me) ad
essere un top, ottima voce, molti gesti con la mano sinistra. Le ragazze
intorno a me urlano per una lenta e morbida North County, piano e
violino.
Not dark yet - almeno QUESTA suona ancora come una canzone dello Yom
Kippur. Quella piccola pausa e sapere che strizza l'occhio prima di "...
ma ci sta arrivando" è brutale. Rullo di tamburo per Thunder on the
mountain, che ha dei bei lavori da parte di Charlie. Soon after midnight
non al massimo, riscattata in qualche modo da un altro simpatico
intermezzo di Charlie. In piedi al piano per una Serve somebody rock per
chiudere il set principale. Torna al centro palco, microfono nella mano
destra, per una Thin Man leggermente rivisitata ("ti aspettavi una
specie di invito a cena? "), con il migliore (più lungo) intervento
dello show da parte di Bill, poi piano molto blues per Train to Cry, con
un'altro bell’intervento di Charlie. Nessuna presentazione della band.
Si inchinano rapidamente e poi via verso la prossima città.
Stu Levitan
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di Jerry Spanbauer
Che piacere vedere stasera un vecchio amico in compagnia di altri vecchi
amici in una Eagles Club di Milwaukee piena zeppa. Questo era il mio 33°
spettacolo di Bob, ed ero con un amico col quale avevo visto oltre 20
shows di Dylan. Era la settima volta che lo vedevamo proprio qui all’
Eagles Club, l'ultima volta nel 2005. Eravamo vicini ad una coppia di
sposi che vedevano Bob per la prima volta e abbiamo visto alcuni altri
volti familiari tra la folla.
Lascerò l'analisi e canzone per canzone ad altri, ma farò alcune
osservazioni generali sullo spettacolo.
-Bob cantava davvero con una passione e un fuoco difficili da
estinguere. L'idea comune che "borbotta" e non puoi capire le parole,
ecc. (che ritengo esagerate) ma che non era un problema stasera. Ha
pronunciato bene e allungato le parole e la sua voce era molto
"dylanesque" nel miglior modo possibile! Chiunque avrebbe detto nel 2010
che Bob avrebbe cantato così bene nel 2019 sarebbe stato
preso per pazzo. Dite quello che volete sulla "trilogia di Sinatra", ma
penso che quella fase abbia avuto un impatto straordinariamente positivo
sulla sua voce
-Come sempre, si potrebbe discutere della setlist. Ci vogliono palle
delle dimensioni del Rhode Island per Bob per mettere 10 delle 19
canzoni del periodo del 1997 ed anche oltre. Su potrebbero facilmente
elencare 50 canzoni che avrebbe potuto suonare e che il pubblico avrebbe
riconosciuto subito, ma la performance è stata così solida che il resto
non importava. È stato fantastico vedere il Maestro esibirsi al
top del suo gioco! Poteva facilmente andare in tour tipo Neil Diamond o
i Rolling Stones (tra molti altri) ogni cinque anni e mettere su un tipo
di spettacolo con le “migliori hits”, nostalgico e piacevole per la
folla nelle arene dove si pagano $ 150 per farsi sanguinare il naso, ma
invece sfida la sua band ed il pubblico andando costantemente avanti con
una setlist inalterata e arrangiamenti di tutte le forme e dimensioni.
IO gli sono grato per questo, ma fa parte del motivo per il quale molti
fans occasionali non sanno capirlo o come prenderlo, e per questo a
volte lasciano lo show delusi. Non ho visto nessuno andarsene stanotte,
super folla molto impegnata.
-Come al solito, la band è eccezionale nel fornire il sound per l’esatto
sfondo che Bob vuole e di cui ha bisogno. Ognuno di questi musicisti
potrebbe suonare assoli strabilianti di tipo virtuoso per tutta la
notte, ma il gioco è focalizzato sull'unità di ensemble molto raffinato.
Sono stato molto colpito dal nuovo chitarrista Bob Britt. Non aveva
paura di mostrarsi o di essere confrontato con Stu Kimball. C'erano
alcune grandi interazioni tra lui e Charlie Sexton. A proposito di
Charlie, lui si è animato nella seconda metà dello spettacolo ed ha
suonato alcuni
grandi passaggi di chitarra. Tony aveva un suono di basso molto intenso
che si adattava bene per le canzoni e ballate al piano.
-E' stata la nostra prima volta che sentivamo "Lenny Bruce" (da "Shot of
Love" del 1981) e non siamo stati delusi dalla sincera esecuzione.
Alcune di queste canzoni più lente erano caratterizzate da "Bob con solo
piano e voce”, con in sottofondo le sottili trame della band.
-Il mio amico e io eravamo entrambi d'accordo sul fatto che "Early Roman
Kings" e "Pay In Blood "sono stati i veri momenti salienti, e Bob ha
cantato entrambi come se i suoi pantaloni fossero in fiamme.
-Come previsto, l'attuale interpretazione di "Not Dark Yet" è stata
sorprendente! Puro genio al lavoro e da sola vale il prezzo d’entrata!
-Un paio di scelte che potrebbe inserire nella setlist dei sogni che
penso funzionerebbro bene con la sua voce e suono attuali sarebbero:
"Sweetheart Like You", “Groom’s Still Waiting At The Altar,” e “Dirge.”.
Se sostituissero "Soon after midnight " verso la fine con qualcosa come
“Queen Jane Approximately” lo spettacolo raggiungerebbe proporzioni
epiche.
- Gotta Serve Somebody,” straordinaria e ben fatta, “Ballad of a Thin
Man” è la mia favorita di tutti I tempi, “It Takes A Lot To Laugh (It
Takes A Train To Cry)” ha portato lo spettacolo ad una conclusione
INCREDIBILE. Non volevamo che finisse dopo quei tre pezzi.
-Sono stupito che Bob stia suonando e cantando così a 78 anni, dopo 31
anni anni di NET. Per 20 anni ho letto frasi tipo "Dovrebbe
semplicemente appendere la chitarra al chiodo" o "E’ stato terribile e
non andrò più a vederlo", quella è gente che non capisce un tubo di
Dylan. Dovremmo TUTTI sapere che non smetterà MAI. Ha dimostrato time
after time di sapersi alzare sempre a nuovo splendore. Il prossimo passo
in questo sarà almeno un altro leggendario album di canzoni originali?
Che ne dici Bob?!?
Jerry Spanbauer, Oshkosh, WI
Mankato, Minnesota -
Mankato Civic Center - October 24, 2019
di Susan Laing
Sincera onestà ...
correre nuda è quello che ho portato via da ieri sera dall’esibizione di
"Bob Dylan e la sua band Live and In Person" ... era Bob che lasciava
uscire tutto. La camicia a collo aperto faceva vedere a tutti i segni
del tempo; niente baffi sottili a matitae trucco leggero. Allo stesso
modo non c'erano assoli ornamentali inseriti nel tessuto della band. Le
diciannove canzoni riempivano ampiamente lo spazio creando una perfetta
armatura semplicemente bilanciata; ordito gli strumenti, trama la voce.
L'illuminazione del
palcoscenico ha creato un'enorme cavità, quasi un effetto cattedrale ad
arco che enfatizzava le minuscole cornici umane. Le prestazioni di Bob
provengono da qualche parte ... non sono correlate al tempo spuntato da
orologi mortali e questa disconnessione serve solo per evidenziare la
sua arte che sfiderà allo stesso modo la mortalità. I manichini
congelati nel tempo e nei gesti rivelano il netto contrasto con questa
rivelazione accettabile che il tempo e il cambiamento sono simbiotici
... tra l'idea e la realtà, tra il movimento e l'atto, cade l'ombra (ts
Elliot)
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di Gene Senger
Con due amici arrivo a Mankato alle 17:00 e ci dirigiamo al al
botteghino per ritirare i nostri biglietti in prima fila! Prima di
arrivarci
abbiamo visto Charlie Sexton che veniva verso di noi e quando era a due
passi da me gli ho detrto: "Ehi Charlie, benvenuto!" Si abbassò il
cappello sugli occhi, grugnì e / o annuì leggermente mentre ha
continuato il cammino. È interessante notare che la mia amica Laurie mi
ha ricordato quando Charlie si è fermato per una foto 10 anni fa nel New
Jersey. Suo marito ha tirato fuori il telefono per mostrarci la foto,
rinfrescando i nostri ricordi. Quindi siamo andati in un bar prima di
tornare al centro civico. Saliti alcuni gradini alla ricerca di un bagno
abbiam visto il tour-bus di Dylan che era parcheggiato proprio lì. Entro
10 minuti abbiamo visto di nuovo Charlie mentre parlava col road manager
prima di entrare nell'edificio. Quindi il “vestito” di Dylan è stato
portato da una donna nel bus. Cinque minuti dopo è tornata fuori seguita
da Dylan in giacca di pelle e una felpa con cappuccio tirato su. Era
sicuramente lui, impossibile confondere quella sua andatura unica.
Entrambi sono entrati nel centro civico, così asiamo andati a prendere i
nostri posti.
Le luci si sono affievolite e mi sentivo confuso per un momento, era
Beyond Here Lies che stavo ascoltando? No, aspetta, sembra che poteva
essere ... ma cosa ?! Quindi si è appena trasformata in Things have
changed. Un particolare, il modo in cui tutti i musicisti si sono
guardati e ascoltati l'un l'altro, come se fosse una cosa da provare
ancora ma aperta anche all'improvvisazione. Durante It Takes A lot to
Laugh It Takes a Train to Cry, la testa di Dylan era chinata giù verso
il piano, stava agitando le braccia, gli occhi chiusi, ascoltando
Charlie dietro di lui, completamente a manettone con la sua chitarra.
Questa è la prima volta che ho visto Dylan guardare anche gli altri, con
la stessa cura con cui loro guardavano lui. Ciò che mi ha sorpreso è
stata Early Roman Kings! Non posso dire di essere un grande fan della
canzone, ma il modo in cui la fanno ora è qualcosa da vedere. È stata
rallentata, con un suono di blues mescolato, ma ora Dylan ha modo di
allungare davvero la voce con delle belle note di blues lunghe ed
aperte. Canto molto energico, forse la mia esibizione preferita della
notte.
Il mio pensiero era davvero questo ragazzo sa come guidare la sua band.
Lenny Bruce era ipnotica, potrevi sentir cadere uno spillo. Ballad of a
thin man era intensa come sempre. Mentre tornavamo a St. Paul, ho
ricordato ai miei amici che Dylan era sulla nostra stessa strada,
diretto a Milwaukee. Ci siamo chiesti se dovevao andarci anche noi!
Gene Senger, St. Paul, MN
Ames, Iowa - Iowa State
University, C.Y. Stephens Auditorium - October 23, 2019
di John C.
Il 23 ottobre ho partecipato al mio 16° spettacolo di Bob Dylan. Questo
spettacolo credo sia stato, musicalmente, il migliore che abbia mai
visto. Una volta guardavo le set lists e probabilmente avevo visto circa
100 canzoni diverse, la setlist di mercoledì includeva diverse canzoni
che non avevo mai sentito.
Fin dall'inizio ho capito che sarebbe stato uno show speciale, Bob alla
chitarra per le prime due canzoni. Highway 61 era ben chiaro di voce.
Uno dei miei preferiti era Simple Twist Of Fate che quasi mi ha fatto
piangere, bellissima. Non voglio elencare ogni canzone ma o c’era
l’armonica di prim'ordine, un buon piano o una voce toccante in tutte.
Trying to get to heaven, Lenny Bruce, Girl from the north country, Not
dark yet erano tutte speciali. I bis erano eccellenti interpretazioni.
Solo pochi spettacoli in questo tour, ma questa band è stretta intorno a
Bob e si sta fondendo bene.
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di Marty Traynor
Ci sono alcuni vantaggi nel vedere due spettacoli di Dylan in quattro
giorni. Uno di questi è osservare quanto sono diversi gli spettacoli. Ci
sono diversi punti salienti In diversi spettacoli anche quando la set
list è identica. Ad esempio, lo spettacolo di Lincoln è iniziato forte
dal momento in cui la band è salita sul palco, mentre sembrava che ci
volesse fino a Simple Twist of Fate, la quarta canzone, per sfoderare la
magia. Ma una volta fatto, lo spettacolo era pieno di punti salienti.
Innanzitutto, il suonare l'armonica di Dylan è buono come non lo è mai
stato, e questo è stato fatto in Simple Twist. Quindi Can't Wait è stato
eseguito in modo tale da trasmettere un senso di anticipazione urgente,
portando la canzone a un altro livello. Quindi la voce e l'armonica di
Dylan suonano in When I Paint My Masterpiece, che ci ha fatto
assolutamente sentire che Bob lo aveva già realizzato. Non avrei mai
pensato di dire che Make You Feel My Love sarebbe stato un punto
culminante in uno spettacolo di Dylan, ma sicuramente lo è stato ad
Ames. Le forti performances sono continuate per tutto lo show,
soprattutto in Girl from the North Country e Not Dark Yet.
Come a Lincoln, la band ha beneficiato di due eccezionali chitarristi e
il violino di Donnie Herron è stata un'ottima aggiunta al sound
generale. Dopo lo spettacolo di Lincoln ero convinto che l’esibizione di
Dylan/band fosse stata di altissimo livello, una delle migliori a cui
abbia mai assistito. Lo spettacolo di Ames non era proprio a quel
livello, ma sicuramente era un insieme solido, con alcuni punti salienti
eccezionali.
St. Louis, Missouri - Stifel Theatre -
October 22, 2019
di Jason Guthrie Barton
La voce devastata di Dylan ha cancellato ogni ricordo degli originali.
Chi è lui per esibirsi ancora? E perché lo fa, se non per i soldi?
Però, come per magia, tutto è cambiato. Il genio di Dylan si esibirà
fino all’ultimo dei suoi giorni dopo che ha iniziato 60 fa, un'idea da
capogiro. Invece, è una combinazione della sua presenza (come sempre),
ma di più soprattutto, dei suoi arrangiamenti, che sono vari,
sfaccettati e nuovi come sempre.
In verità, Dylan comprende e comanda ogni idioma musicale americano
popolare degli ultimi 200 anni, da Stephen Foster ad oggi.
Con quella maestria, infonde a canzoni vecchie di mezzo secolo una
straordinaria nuova vitalità, un segno dei suoi poteri immutati.
La riconfigurazione della sua band ha dato nuova energia. A mio avviso,
sono buoni come qualsiasi altra abbia mai suonato, da The Band, alla
Rolling Thunder a quella di "Love and Theft". Ognuna di ese detta e
modifica il suo suono. La sua fluida padronanza dell'idioma
fornisce gli strumenti per adattare i suoi arrangiamenti ai particolari
punti di forza di ciascuna band.
Gli arrangiamenti di stasera erano potenti come qualsiasi altro che
abbia mai sentito: fluidi, risonanti, una piattaforma per stratificare i
suoi testi/romanzo in sorprendenti modi.
Sulle scale affollate dopo il concerto, stavo già cercando i biglietti
disponibili per le prossime date nelle città vicine. Mi sento
trasformato.
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di Gestault Von Alabaster VII
È finalmente il mio turno di scrivere una recensione! Sono felice per
questo. Io, Gestault, non sono mai stato a un evento di Bob prima di
oggi perchè il lavoro agricolo come il mio non mi concedeva molto tempo
per i concerti. Io sapevo con due settimane di anticipo che sarei stato
in grado di partecipare a questo spettacolo, così mi sono preparato.
Avevo raccolto dei meravigliosi piselli per la stagione più fredda per
lo stufato ed ho ascoltato i miei dischi di Bobby per prepararmi davanti
ad un bicchiere di birra. Andiamo allo spettacolo. Sono arrivato in
aereo. È stato divertente ed ascoltato Oh Mercy per tutta la durata del
volo! Dal Terminal ho preso un taxi per l'hotel dove mi sono cambiato e
bevuto un paio di birre. Bei tempi! Lì incontro alcuni fans di Bobby.
Stavano desiderando buone notizie! Sono eccitato oh sì! Il palcoscenico
è illuminato da luci scure. Come è cool! Ho comprato il mio biglietto 4
giorni prima.
Meravigliosa apertura con Beyond here! In piedi alla chitarra al centro
del palco! Oh, è fantastico! Bob, come vedo, si esibisce bene nella
prima canzone.
A molti altri classici tra cui uno che suono spesso nella mia fattoria:
Masterpiece. È stato fantastico ascoltarlo dal vivo! Sto ballando! Fare
una danza, come diciamo noi nella mia nativa Bosnia. La mia preferito è
It Takes A Lot To Laugh, It Takes A Train To Cry, eseguita nei bis!
Bobby ha fatto un lavoro meraviglioso con questo pezzo! Che bello! Sono
triste per Frank, un mio amico, che non è venuto, l'ho convinto a
dirigersi ad Ames per un futuro spettacolo di Bobby. Buon divertimento
Frank! Nel complesso Bob Dylan è stato vivo e vegeto questa sera a
Kansas City. Ciao, Gestault Von Alabaster VII.
Kansas City, Missouri - Arvest
Bank Theatre at the Midland - October 20, 2019
di Michael Mahoney
Questo è stato uno spettacolo molto forte. Arrangiamenti interessanti e
molto accessibili al fan occasionale.
Ma prima devo dire che alcune persone non hanno avuto il corrispettivo
per quello che hanno pagato.
Secondo gli uscieri dell'Arvest Bank Theatre a The Midland, “per
richiesta dell'artista", nessuno era ammesso al teatro mentre l'artista
si esibiva. Lo spettacolo di Dylan è iniziato alle 20,00 in punto. Ciò
significa che almeno 100 persone, forse più, non hanno potuto sedersi
durante la sua prima canzone, "Beyond Here Lies Nothing". O, se fossero
andati via per prendere un drink o usare il bagno durante lo spettacolo,
dovevano aspettare la fine della canzone per tornare ai loro posti. A
mio avviso questo agire è una cazzata. Lo spettacolo: il
il suono era ben miscelato. Il nuovo batterista e la chitarra sembrano
funzionare. Donnie Herron con la sua steel ed il violino è un artista
straordinario.
Questo è uno spettacolo incentrato sulla recente carriera di Bob. E mi
piace. La vecchia "It’s all over now, baby blue" è una mia favorita ed
è stata eseguita bene. Era la seconda canzone dopo "Beyond Here Lies
Nothing".
Bob e la Band hanno poi colpito con Highway 61. Zimmy davanti ad un
pianoforte verticale che lo sbatteva come se fosse stato Jerry Lee
Lewis. Lo ha fatto più volte durante lo spettacolo. Dylan, nella
prossima canzone, ha cambiato alcuni versi del testo di "Simple Twist of
Fate". È ancora una magia, una melodia elegante. Bob ha preso il centro
della scena per gran parte del numero.
È interessante notare che tende a rimanere in profondità sul palco, in
piedi accanto a Tony Garnier al basso e il nuovo batterista. Durante i
suoi assoli, a volte Bob si piega posizionando la mano sinistra vicino
alla sua coscia. Spesso sembra un combattente accovacciato. Sembra
aggiungere intensità al suo canto. Soprattutto su "Masterpiece", che è
stata suonata con un tempo ancora più lento di alcuni spettacoli
precedenti in questo tour. È maestosa e dà luce dello spettacolo.
"Honest with Me" riporta Bob al pianoforte a fare di nuovo il verso a
Jerry Lee. "Trying to get to heaven" sembrava essere suonata con un
ritmo un pò più veloce di quello che ho sentito finora in questo tour.
Forse sono io, ma non sembrava avere lo stesso lamentoso fascino come
alcuni degli spettacoli precedenti. Potrebbe essere l’arrangiamento.
Forse perchè Bob rielabora le cose. Per me questo non ha funzionato.
"Make You Feel My Love" era una versione convenzionale di una buona
canzone. “Pay in blood” era una gemma. Aveva una formulazione davvero
forte.
C'è del veleno qui, ed è ricca. Segue "Lenny Bruce". Io sono
sconcertato perché questo pezzo è nel set. Questa è un'ottima melodia
con testi pessimi, secondo me. Forse Dylan pensa che sia un tributo a
qualcuno che ha detto la verità al potere nella morsa dei conformisti
degli anni '50? Perché pensa che oggi sia ancora il momento di dire la
verità al potere? O è perché Dylan è preoccupato per l’aumento del
pensiero antisemita? Io non lo so. Ma ciò che era evidente a Kansas City
è che sembrava davvero impegnato nei testi. Bob e la band hanno sparato
degli highlits da qui in avanti. "Early Roman Kings" è stata un volgare,
cattivo blues con un fastidioso ronzio. Gran divertimento. Lo ha seguito
una tenera “Girl from the north country” con Bob che mette questa
meravigliosa ballata fuori dalla normalità. È interessante notare che
questo sembrava essere il motivo più riconoscibile per molti quando
hanno sentito le prime note. Una nuova versione di "Not DarkYet" è la
gemma di QUESTO spettacolo, ora è una melodia spettrale che si adatta
alla stagione. Ha lo stesso fatalismo della versione TOOM. La chitarra
in questo pezzo è spettacolare. Il canto di Bob è fantastico. Il
fraseggio è elegante. Dovete sentire questo pezzo se non l'avete già
fatto.
Questo è l'unico punto nello spettacolo dove Bob non si limita a
cantare sul palcoscenico, ma è completamente sincero e coinvolto
nell’interpretazione, e che esecuzione! Segue "Thunder on the mountain",
un grande cambio di passo esattamente al momento giusto. Quindi passa a
“Soon after midnight”, con un bit che sembra qualcosa funk di New
Orleans che serve proprio bene per questo numero.
Il set principale è terminato con una nuova versione di “You Gotta
Serve Somebody”, molto divertente, ha anche un tempo più duro e più
veloce, un arrangiamento che penso funzioni bene. E soprattutto i nuovi
testi, per quanto ne so io. Veramente mi piace, e la canzone mantiene il
suo messaggio terribile.
I bis di Kansas City iniziano con una versione tradizionale e ben fatta
di “Ballad of a thin man”. Adoro questa canzone. La serata si conclude
con una bella versione blues di “ It Takes a Lot to Laugh, It takes a
Train to Cry”. È uno dei miei preferiti. Questo è un grande spettacolo
di Bob Dylan. E’ diverso. È accessibile anche per i fan causali ed è ben
fatto.
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di Andrew Hammond
La recensione di Michael Mahoney ha già detto tutto. Questo è stato uno
spettacolo molto forte e concordo con la sua recensione del set. Bob
Dylan e la sua band erano in ottima forma la scorsa notte. Avevo sentito
il nuovo arrangiamento di Not Dark Yet dallo show di Irvine e avevo
pensato che questo sarebbe stato il massimo punto di questo spettacolo
per me. Mi sbagliavo. L'intero spettacolo è stato fantastico
e la rielaborazione di NDY è la più sorprendente che abbia mai sentito,
le due canzoni di apertura mi hanno lasciato senza parole e mi hanno
dato il mood per un nuovo Bob Dylan stile 2019. Sì, è uno spettacolo
raro ed è bello vedere ancora Bob con una chitarra. Bob era in piedi
davanti al palco con una Fender Tele per Beyond Here e una versione
inaspettata e brutta di Baby Blue. Non ha solo suonato, ha suonato
ripetutamente da solo. La sua energia ti rimandava indietro nel tempo e
sembrava il Bob Dylan dei suoi anni '40.
Chiunque pensi che Bob non sia un buon chitarrista dovrebbe averlo visto
questa notte! Fraseggi semplici, ma davvero intensi. La band era molto
unita. Io penso che sia Matt Chamberlain che Bob Britt siano grandi
aggiunte alla band.
Bob è stato energico per tutta la notte. Mi sentivo un pò strano, credo
durante Honest With Me. Charlie e Bob Britt si scambiavano assoli
succosi con Britt che suonava la chitarra con lo slide. E’ durato a
lungo, finchè Bob alla fine si è avvicinato al piano, suonato alcuni
accordi e la la canzone è finita. Forse sto sbagliando. Ho sicuramente
pensato che il piano verticale ha funzionato meglio del mezza coda per
questo spettacolo. Ha suonato entrambi i pezzi in piedi e da seduto ha
davvero evocato Jerry Lee Lewis con quei pazzi capelli selvaggi. Una
nota pre-spettacolo, io e mia moglie siamo arrivati al Midland Theatre
molto presto ed abbiamo visto i tour-bus di Bob dietro l'edificio.
Abbiamo deciso di fare una passeggiata e come abbiamo girato l'angolo in
cui c’erano gli autobus ci siamo imbattuti in Charlie e Matt! Ho detto
alcune parole a Charlie ma non ho riconosciuto Matt, così dopo mi sono
sentito mortificato. Ma hey, scommetto che neanche lui mi ha
riconosciuto! :)
Spettacolo fantastico. Andrew Hammond PoBoy
Lincoln, Nebraska - Pinnacle Bank
Arena - October 19, 2019
di Nancy Cobb
Non ancora buio, ma sta arrivando
La Secuity nell'arena di Lincoln, Nebraska, è la più severa che io abbia
mai incontrato, ma per la maggior parte dei fans che vengono qui da
diversi anni era una cosa normale. Io e il mio amico non potevamo
portare le nostre borse e nessuna foto era consentita all'interno, anche
prima dello spettacolo. Primi due pezzi con Bob alla chitarra, Beyond
Here Lies Nothin', e It’s all over now baby blue. Lo strumento sembrava
essere diverso dalla Fender bianca che suonava in precedenza. Il resto
del set era lo stesso ma con le canzoni un pò più lunghe per mostrare il
notevole talento della sua nuova band.
Anche il suo pianoforte verticale era dipinto di nero e non aveva
bisogno di accordatura, quindi probabile che fosse solo il mobile con
una tastiera elettronica inserita. Il piano era lontano, a destra del
setup del palco, e Bob ha suonato la maggior parte del set in piedi al
piano o al centro, così tutto il pubblico poteva vederlo. Gli studenti
erano in "pausa autunnale", quindi molti probabilmente sono tornati a
casa per il lungo weekend.
La maggior parte dei giovani che ho visto sembravano essere con i loro
genitori o con i nonni. Tuttavia la folla era felice e rispettosa. Da un
lato avevo una coppia di Omaha che amava lo spettacolo, e dall'altra
parte c'era una donna che sembrava Calamity Jane nel Deadwood South
Dakota e che ha guidato per 9 ore per vedere Bob. Sembrava che a Bob
piacesse cantare e suonare l'armonica al centro della scena, di fronte
al pubblico completamente illuminato, senza cappello, ed è stato bello
vedere finalmente il vero Bob. Per le persone che sono state deluse
dagli spettacoli negli anni passati, consiglio vivamente di vederlo nel
2019!
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di Marty Traynor
Non appena è iniziato questo show, ho capito che sarebbe stato diverso
dagli spettacoli di Dylan che avevo visto finora. Tre segnali immediati.
Innanzitutto, guardando il palco allestito, il piccolo pianoforte a coda
che Dylan preferiva nel passato - con Dylan rivolto verso la band dal
lato destro del palco (come il pubblico vede il palco) - è stato
sostituito da un pianoforte verticale che Dylan suonava con le spalle
alla band. In secondo luogo, come Lui e la band son saliti sul palco,
Bob ha imbracciato una Fender Stratocaster che ha suonato nelle prime
due canzoni. Beyond Here Lies Nothin’, l'opener è stata bella e vederlo
suonare emanava un livello elevato di energia che era il terzo segno del
cambiamento. Ha cantato con voce buona e forte durante tutto il
concerto, dimostrando la sua capacità distintiva di usare sia
enunciazione che tempismo per allungare le canzoni verso nuove
direzioni. La voce di Dylan era chiaramente udibile e, come mia moglie
Frani ha osservato, potevi capire le parole meglio di qualsiasi altro
spettacolo al quale io abbia partecipato. Naturalmente, c'erano anche
due nuovi musicisti nella band, e sia Matt Chamberlain alla batteria che
Bob Britt alla chitarra sono diventati degni contributi.
Lo spettacolo era pieno di momenti salienti. Dylan ha portato energia
sul palco dal momento in cui lo spettacolo è iniziato fino alla fine. Il
suo piano, suonato in molte canzoni, avrebbe reso geloso Jerry Lee Lewis
mentre suonava canzoni come Highway 61 Revisited. La nuova disposizione
del piano ha reso più facile per lui saltare fino a cantare al centro
della scena. Ciò ha giovato sia al suo canto e agli interventi di
armonica, che hanno illuminato diverse canzoni. Iniziò cantando Girl
from the North Country praticamente senza accompagnamento strumentale,
portando perfettamente la melodia, negli ultimi anni non l'ho mai fatto
così bene.
Due canzoni da Time Out of Mind si sono distinte. Trying to get to
heaven era fantastica, e poi alla fine, Dylan ha cambiato “before they
close the door” con “but he’s closed the door". Not Dark Yet, qualche
canzone dopo, è stata interpretata in modo molto lunatico, oscuro, come
canta Dylan nel suo primo bis “Sta succedendo qualcosa qui, ma non sai
cosa”.
Ci sono stati anche momenti salienti per la band durante lo spettacolo.
Il suono del violino di Donnie Herron è stato sentito in molte canzoni.
Tony Garnier col basso e Bob col piano hanno aperto Simple Twist of Fate
con l’attacco del basso nella prima strofa prima che le altre chitarre
si unissero.
Charlie Sexton ha brillato in ruoli particolarmente forti in When I
Paint My Mastyerpiece e si è davvero esibito in Thunder in the Mountain,
poi ha concluso lo spettacolo con un fantastico blues in It Takes a Lot
to Laugh, It Takes a Train to Cry. Nel frattempo, Bob Britt ha avuto i
suoi momenti suonando da lead guitar in Pay in Blood e Early Roman
Kings. Il duello di chitarra tra Sexton e Britt in quella canzone ha
mostrato perché avere due grandi chitarre nella band è un grande
vantaggio.
In sintesi, è stato un grande spettacolo. Mentre la Pinnacle Bank Arena
di Lincoln è fondamentalmente un'arena di basket, il mix di suoni era
degno di un teatro. La band è eccellente, la voce di Dylan è la migliore
da anni, forse decenni, e la set list è una grande sezione della
carriera di Dylan.
Denver, Colorado - The Mission
Ballroom, October 17, 2019
di Geoff
Un grande spettacolo a Denver ieri sera! Mi manca Recile alla batteria,
ma Matt
Chamberlin ha fatto un lavoro fantastico. Ha anche potuto fare un pò di
assolo di batteria durante "Thunder”. E Bob Britt è una grande aggiunta
alla band alla chitarra. Avevo supposto che Charlie Sexton fosse la lead
guitar Birtt il chitarrista ritmico, ma Britt ha fatto altrettanto e
probabilmente di più di Sexton. La canzone di apertura degli ultimi
spettacoli è stata "Beyond Here Lies Nothing ", e sembra che la band
abbia iniziato a suonare quella canzone anche all'inizio di questo
concerto, ma Bob ha iniziato a cantare "Things Have Changed".
Alcuni punti salienti dello show: mi sono davvero piaciuti i testi di
“Simple twist of fate”. Ho sempre pensato che "Lenny Bruce" fosse una
sciocca canzone, ha una bellissima melodia ma un testo a mio avviso
banale in alcuni punti, ma è sembrata straordinaria ieri sera,
arrangiamento molto scarso e Bob ll’ha cantata con convinzione. Un
momento clou dello spettacolo.
L'arrangiamento di "Not Dark Yet" è stata la cosa preferita dello
spettacolo, grandi
cambiamenti di accordi che la hanno fatta sembrare una canzone di Dylan
nuova di zecca. C'è una canzone migliore di "Soon after Midnight"? Bob
era particolarmente eccitato durante "Pay in Blood". L'armonica di Bob è
suonata per tutta la notte
melodica. Il suo modo di suonare il pianoforte variava. A volte
desideravo che abbassero il piano perché non è sempre eccezionale, ma
altre volte stava suonando un semplice piano rock di vecchia scuola! La
canzone di chiusura era un killer! Charlie ha davvero suonato dei grandi
liks di blues durante "It Takes a Lot to Laugh", un modo energico e
sorprendente per terminare lo spettacolo.
La Mission Ballroom di Denver è un luogo abbastanza nuovo. La capacità è
solo
Di circa 3.000 posti. Sono rimasto sorpreso dal fatto che non abbia
suonato in un posto più grande. Ma è un bel posto, e anche se ha ucciso
i miei questi vecchi piedi per essere stato a luingo in piedi, ma
dovevoi essere vicino al palco e guardare Dylan agitarsi con i capelli.
E ho visto bene i manichini, quindi ne è valsa la pena.
Palo Alto, California - Stanford University - Laurence Frost
Amphitheater (Frost Amphitheater), October 14, 2019
di T. Way
L'ultima volta che ho
visto uno spettacolo al Frost Amphitheatre di Stanford è stato nel 1991
per vedere Miles Davis durante il suo Amandla tour. Prima di ciò, ho
visto i Greatful Dead. Il luogo ha sempre un semplice fascino. Freddo
classico della California. Riaperto di recente dopo molti anni di
inattività, la sede ha ospitato un'altra vecchia leggenda, Willie
Nelson, la sera prima. General admission con una folla la cui età media
era di oltre 50 anni.
Dopo un avviso contro
fotografie o la registrazione di qualsiasi pezzo, lo spettacolo è
cominciato. La band, come al solito, sembra un pò un gruppo da
blues-club molto bravo. L'aggiunta di alcuni manichini in smoking ha
creato un'aria di stravaganza formale. Bob è uscito dalle quinte
suonando la chitarra, il suono era molto buono e la voce era chiara e
l’esecuzione fatta con gusto.
Nuovi versi sono stati
aggiunti a Simple Twist of Fate (buona fortuna per chi riesce a trovare
questa registrazione!) ed è stato per me il punto culminante dello show.
Grande novità sono stati riarrangiati quasi tutti i brani. Bob ha fatto
qualche numero al centrp del palcoscenico si muoveva e sembrava essere
di ottimo umore. Il set si è concentrato generalmente al di fuori delle
sue canzoni "hit". Ho adorato la set list. Voglio dire, solo Bob può
finire il suo spettacolo con with It Takes A Lot To
Laugh, It Takes a Train To Cry. No Forever Young, no Blowing In The
Wind. Certamente non
ciò che la gente vorrebbe ascoltare. Comunque a me è sicuramente
piaciuto.
T. Way
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di Pete Shanks
Nel Frost Amphitheater di Stanford, Dylan sembrava divertirsi tanto,
così come il pubblico. Era in ottima forma e la sua band è (come al
solito) superlativa. La sua voce suonava brusca all'inizio, potente ed
efficace, roca - Beyond here lies nothin’ - ma quando ha raggiunto la
fine della canzone alla fine era chiaro che il modo in cui cantava era
una scelta, non un collasso. Quando vuole, le note sono chiare; forse
questo è il vantaggio delle registrazioni in stile Sinatra, chi lo sa?
Ha anche suonato molta più armonica del solito: il più delle volte era
"al centro della scena" (vedi la lista della set) con l’armonica in
mano, e talvolta anche quando era al piano. Forse questo è un modo per
riposare la sua voce (e forse le sue mani), dando sicuramente alla gente
ciò che volevano - i suoi assoli di armonica ci hanno regalato punti
alti durante tutta la sua carriera. Tutto il palco era illuminato, non
solo dove c’era Bob, l'intera band (in abito scuro). Stranamente, a
volte mi ha ricordato Liberace, interpretato da Michael Douglas - un
professionista fino alle unghie dei piedi, anche se Bob condivide ben
poco con il vecchio Lee, tranne per il fatto che entrambi sono (o erano)
esattamente se stessi come nessun altro potrebbe essere. Inoltre, meno
stranamente, mi ha ricordato il modo in cui faceva Charlie Chaplin nei
suoi primi spettacoli, piccoli passetti di danza che ti fanno sorridere.
Quando Bob e la band sono saliti sul palco, il pubblico si è alzato in
piedi e soprattutto noi ci siamo rimasti praticamente tutto il tempo. È
stata una gioiosa celebrazione, probabilmente il mio show preferito di
sempre, ehm, forse San Jose nel 1992. Ci sono altre tre dozzine di
spettacoli in questo tour: andateli a vedere se potete!
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di Michael Lederman
Il carnevale è arrivato in città. In una bellissima notte nella Bay
Area, Bob e la band hanno portato la loro musica nel Frost Amphitheatre
presso la Stanford University. Da interpretazioni di canzoni
splendidamente cantate, sia vecchie che nuove, a melodie ossessionanti
suonate dalla sua ultima band itinerante, Bob e compagnia non deludono.
In effetti, dopo aver visto Mr. D molte volte durante il NET, lo show di
stasera si colloca vicino o in cima. In evidenza: It ain’t me babe -
cantata con tenera chiarezza. When i paint my masterpiece - interpretata
a ballata. Wow.
Girl From The North Country - potevi sentire uno spillo cadere, cantata
come non ho mai sentito cantare Bob. Not dark yet - Ancora una volta,
ogni parola canticchiava. Semplicemente magico. NON PERDETE QUESTI
SPETTACOLI !!! Bob al suo meglio. Grazie a te Mr. Dylan.
Santa Barbara, California - Santa
Barbara Bowl, October 12, 2019
di Nancy Cobb
Cambio nella band
Gli spettacoli del 2019 iniziano con alcuni cambiamenti radicali, cambio
del batterista dopo un decennio, di nuovo il gruppo di 6 musicisti,
Donnie che suona il violino nella maggior parte delle canzoni, Bob in
piedi la maggior parte del tempo, niente piano a coda, Bob alla chitarra
elettrica per un nuovo opener, Tony con sempre più responsabilità, e
Donnie o Charlie sono in alla pari nelle parti strumentali tranne quando
Bob lo indica come ha fatto stasera, “Masterpiece” e Girl fron the north
country”. Sono stato sorpreso quando “Beyond here”, un tributo alla
memoria di Robert Hunter, ha aperto lo show e mi è piaciuto un sacco.
Sembrava che gli piacesse muoversi con quella chitarra. La voce per me
era cristallina sia se la musica era veloce o lenta. Sembrava che un
intero esercito stesse marciando dietro Bob per riprendere l'oggetto
della sua ossessione ... non un solo pazzo che ulula dentro il vento.
L'ho adorato ad Hyde Park quando era divertente e lo adoro ancora adesso
quando fa cose serie. “Simple Twist” ha alcuni nuovi testi e Bob ha
fatto uno dei tanti fantastici assoli di armonica. “Honest with me” è
buona ma “Thunder” è in per me migliore. Le prossime 2 canzoni sono le
più deboli, sempre secondo me,
(Trying to get to Heaven e Make you feel my love) ... Non sarei
dispiaciuto se le sostituisse con, diciamo, Changin of the guard e
Series of dreams per esempio. Mi è piaciuto tutto il resto del set. Pay
in Blood è così nuova e unica, Lenny è una canzone gospel che narra la
storia di un (vero) ebreo, Early roman Kings quasi come John Barrymore
che fa un soliloquio shakespeariano, Girl from north country dolce e
tenera, Not dark yet sembra una canzone dei vecchi Shadows, Thunder è
veloce, selvaggia ed eccitante, e Soon after midnight mostra il talento
di Mr. Sexton. Direi che i prossimi 2 (Gotta Serve Somebodye Ballad of a
Thin Man) stiano inviando un messaggio ad alcuni Leader attuali e Train
to get è un divertente messaggio ottimista per dare il via al resto di
quest'anno. Un grande show!
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di Laurette Maillet
12 ottobre , da Irvine a Santa Barbara. Abbiamo preso la strada la
mattina presto dopo una ricca colazione. Decidiamo di fare una sosta
allo Xanadu e questa volta troviamo facilmente l'ingresso della
proprietà di Dylan.
Poi subito il deserto che sputa fino in fondo la strada, cespugli di
fiori, alberi ad alto fusto e la forza dei cavalli che corrono selvaggi
in lontananza. Immagino il vecchio cimitero di macchine proprio di
fronte alla recinzione di sicurezza. Le telecamere del vecchio cancello
non sembrano nemmeno funzionare. Sembra abbandonato da 45 anni. Andiamo
avanti, seguendo la strada costiera. Santa Barbara non è lontana da
Malibu, quindi abbiamo tempo per raggiungere la venue nel pomeriggio,
sentire il soundcheck in distanza e rilassarci con una tazza di tè ed
uno spuntino. Lo spettacolo di stasera inizierà alle 19.30. L’anfiteatro
a ciotola è rivolto verso l' Oceano e dall'alto possiamo vedere il
tramonto e la luna. Ricevo un biglietto da un amico e passo il tempo
andando un pò in giro. La band e le persone dell'equipaggio pranzano in
un'area visibile; Tony è impegnato con alcuni amici e Charlie cammina
con un cappello bianco.
Matt Chamberlain e Bob Britt non sono figure familiari per me, quindi
non sono sicura di riconoscerli. Barron è di turno. Alle 19 mi siedo
nella prima sezione verso l'alto a sinistra del palco. Vedo ora 3
manichini sul palcoscenico. Ne hanno aggiunto uno? Se ne aggiungono uno
ogni spettacolo, sarà una folla di persone alla fine del tour! Lo
spettacolo inizia come ieri e Bob indossa quello che sembra un abito
grigio scuro, camicia e scarpe bianche (non riesco ancora a vedere se
sono stivali o no). Stesso show di ieri ad eccezione di "Ballad of a
thin man" invece di "Long and wasted years". Buona scelta in quanto dà
la possibilità a Britt di fare un piccolo assolo con la sua chitarra.
Bob sta bene. La band è professionale. Alcuni bobcats che ho
riconosciuto si divertono nella sezione frontale. Ma io .... mi sento
stanca ed ho freddo. La mia mente va alla deriva lontano. È solo il
secondo spettacolo ma già sembra una routine. Finito lo show mi
concentro sull'atmosfera intorno. I roadies sono pronti per
impacchettare il materiale il più velocemente possibile. La folla si
allontana lentamente. Bob si è messo subito in sicurezza nel suo autobus
proprio sul palco. Dall'autobus sul palco, dal palco all'autobus e via
va per il prossimo show
che sarà .... lo stesso di questo. Il mio ricordo di Santa Barbara è
molto più emozionante dei miei sentimenti immediati. Forse il gruppo
dietro di me col suo incessante parlare non mi ha aiutato. "Thunder" ha
infiammato alcuni fans ma niente come un'atmosfera rock and roll.
Vedremo cosa porterà domani. Buona notte alla band, devo ancora
abituarmi alla mancanza di Stu e George.
Irvine, California - UC Irvine, Bren
Events Center, July 9, 2019
di Jeff Beresford-Howe
Alcuni pensieri sparsi sullo spettacolo di Irvine: Bob è stato al piano
praticamente per tutto lo show - un vero pianoforte - ed ha aggiunto un
tocco evangelico al suo modo di suonare. In particolare, nei numeri
lenti, la band ha trascorso lunghi periodi quasi completamente
silenziosi mentre Bob suonava e cantava. Sembrava che fosse nel tuo
salotto di casa a suonare solo per te, soprattutto in "Lenny Bruce", che
è stata,
nonostante i testi strani, da pelle d'oca. In "Pay in Blood" aveva un
atteggiamento fresco e rilassato. "Serve Somebody" ha avuto un nuovo
arrangiamento e, come "Mastertpiece", molti versi nuovi o modificati,
con buoni risultati.
Il nuovo batterista sembrava adattarsi senza problemi, ma ovviamente
questo non l' ha fatto distinguere. A titolo di contrasto invece, Bob
Britt, il nuovo chitarrista, ha aggiunto alcuni splendi commenti nei
numeri blues. "Girl From the North Country", seguita da "Not drk Yet "è
una combinazione assolutamente killer, le due canzoni suonano
magnificamente insieme. "Thunder on the mountain" è stata scoppiettante.
Nel complesso, questo è stato molto bello spettacolo, con la voce di Bob
forte e la band che suona bene. Una nota sulla folla: erano tutti
vecchi, nonostante lo spettacolo fosse nel bel mezzo di un campus
universitario con la scuola in sessione, c'erano pochissime presenze di
giovani.
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di Laurette Maillet
Irvine, 11 ottobre 2019. Un'occasione per vedere la California di nuovo.
Abbiamo aspettato molto tempo per sapere finalmente le date del Tour,
chiedendoci se il NET stava finendo o no. Non ancora. A Bob piace la
costa orientale! E in particolare il Beacon Theatre. Dopo un viaggio a
Malibu, alla ricerca dI Xanadu (invano) .... questo è il momento del
primo spettacolo del Tour autunnale. Ormai so che il "piccolo Georgie"
non farà parte della band. Triste notizia. Abbi cura di te George
Receli. Mi manchi. Prendo un biglietto e entro all'interno del locale
per vedere la situazione del palcoscenico. Sono state apportate alcune
modifiche, niente più pianoforte a coda, ma un piano verticale al centro
della scena. Però il retro del piano blocca la visuale ai posti a
destra, ed è meglio essere al centro o sulla sinistra di fronte al
palco. Un altro cambiamento è la presenza di due manichini a grandezza
naturale sul retro del palco. Strano! Un nuovo batterista (Matt
Chamberlain) ed un nuovo chitarrista (Bob Britt) tra Donnie e Tony. La
capacità della sede è di 5000 posti ma non è esaurito. Ho un sedile da
balcone che non userò. Decido di stare molto indietro sul pavimento, al
centro, quindi vedo il palcoscenico e tutti i musicisti.
Iniziano con 15 minuti di ritardo con un'introduzione musicale e una
sorta di accordamento degli strumenti tutti insieme. Bob è vestito di
nero, senza cappello e una buona quantità di capelli ricci. La prima
canzone è una delle mie preferite; "Beyond here lies nothing". Stessa
melodia di prima. Bob sorprendentemente suona la chitarra al centro del
palco. Quindi un elenco non così "nuovo". Tranne "Lenny Bruce" avevo già
sentito tutte le canzoni da questa list. Una strana scelta che esce dal
terzo "album gospel"; "Shot of love". Ben fatto da Bob con molta
emozione. Bob era felice di essere qui stasera. Ha detto "grazie" e ha
presentato la sua band. La sua voce era chiara come non mai. Ha fatto lo
sforzo di essere al centro dell'attenzione, quindi di essere visto dal
massimo dei fans. Lato negativo; Non sono rimasta impressionata dal
suonare la chitarra di Britt. E’ persino è difficile distinguere tra le
due chitarre. Sembra che stanno solo suonando le stesse cose, come un
doppione. Forse con le eccezioni di "Pay in Blood" (Il momento clou per
stasera) e " Early Roman Kings". Ma Charlie è stato sempre eccezionale
in questi pezzi. Per quanto riguarda il "nuovo" batterista. Bene! Lui
non mi ha impressionato e stava copiando il drumming di George.
È stato un grande spettacolo per iniziare il tour. E si spera che le
chitarre si sistemino meglio in futuro. Niente di sbagliato in Bob.
Anche se forse ha fatto errori di testo qui e là. "Thunder" era un po'
confusa. Il bis era perfetto. grande scelta. Finalmente ci siamo
sbarazzati di BITW. La band ha fatto il suo inchino. Il pubblico era
rispettoso. Ero felice di essere qui. Uno spettacolo del genere vale la
pena. Grazie Bobby. Ci vediamo a Santa Barbara.
Buona notte Bobby!
Helsinki, Finland - Hartwall Arena, June 24,
2019
di Al Diesan
Ciao Tambourine, è un po' che non
mi faccio vivo, e mi scuso di ciò, ma questa volta l'occasione è giusta.
Come tutti sanno quest' anno il tour di Bob, benchè si sia sviluppato in
Europa sia in primavera che all'inizio estate (a memoria non ricordo sia
successo in passato), non prevedeva alcuna data italiana, al contrario
dello scorso anno dove ha fatto il record di 9 concerti, perciò, gioco
forza, scegliere una data tra quelle presenti con la particolarità, per
quello che mi riguarda, di voler assistere allo show dalla prima fila
(VIP tickets).
La scelta è ricaduta su Helsinki, dal momento che in poco tempo la prima
fila di Stoccolma era già tutta esaurita.
Permettetemi qualcosa da (ri)dire su Event Travel.
La cosa che trovo scandalosa è la gestione dei biglietti VIP: tanto per
dare un'idea, li ho ordinati ai primi di dicembre scorso (per
l'esattezza 198 giorni prima della data dell'evento), i soldi sono stati
tolti dal mio conto a fine dicembre e la spedizione del pacco prevedeva
l'arrivo al mio indirizzo da 7 a 10 giorni prima. Quando ne mancavano 6
ancora non erano arrivati ed il costo della spedizione era di ben 47 €
!!!
Ho dovuto dare l'indirizzo dell'albergo di Helsinki per far arrivare
tutto lì, partendo da casa senza avere niente in mano e senza troppe
garanzie sulla consegna in tempo per la sera del concerto.
Quando si paga profumatamente una prima fila, perchè non effettuano la
spedizione un mese prima? (visto che i soldi te li prendono 5/6 mesi
prima), o, in alternativa, perchè non aprono un ufficio temporaneo
presso la sede del concerto dove andare con la ricevuta stampata ed il
documento di identità per il ritiro “on-site”?
Detto questo passiamo al concerto.
Non avendo visto alcuno degli spettacoli precedenti di quest'anno, non
ho termini di paragone, se non a livello audio, ma chiaramente
l'esperienza live, specialmente in prima fila, va oltre il solo fattore
uditivo; stando lì, a pochi metri da lui e dalla band, si riescono a
percepire sfumature che forse da una distanza maggiore, o con il solo
audio, è difficile cogliere.
L'intro di qualche anno fa, eseguito da Stu Kimball con la chitarra
acustica, è sostituito da una sorta di assolo alla batteria da parte di
George, non male, anche se l'inizio con l'acustica era di ben altro
spessore (e questa mancanza si sente anche in diversi momenti del
concerto).
La scaletta è praticamente identica a quella del concerto precedente, la
quale era uguale al concerto precedente ancora... e così via a ritroso
nel tempo; forse l'unica variazione, rispetto a Bergen, è la posizione
del piano, molto più centrale e da questo si capisce subito che,
verosimilmente, non canterà in piedi dal microfono al centro del palco.
Le prime canzoni partono con una certa energia, ma tutto sommato, anche
abbastanza standardizzate, non ci sono acuti stilistici o
interpretativi, ma molta professionalità di sicuro.
Con Simple Twist Of Fate si comincia a salire, la canzone è sempre
delicata, si sente una certa malinconia ed un coinvolgimento
particolare, anche se il testo, rispetto all'originale, è talvolta
stravolto ed incomprensibile.
Dopo aver toccato una vetta alta ecco il precipizio: Cry A While, poco
riconoscibile fin dall'inizio, il brano è avvolto da un arrangiamento
troppo approssimativo, troppo chiasso, gli strumenti si distinguono a
malapena, forse il punto più basso del concerto, opinione personale
ovviamente.
When I Paint My Masterpiece risolleva le sorti della serata e Honest
With Me esprime una buona energia, lo vedo che comincia a sudare, e non
poco; Trying To Get To Heaven è cantata bene, la voce è sicura, calda,
riesce a dare il meglio di se.
Con Scarlet Town il livello di pathos sale ancora, la canzone è bella di
suo e dal vivo riesce a svilupparsi davvero bene, sia nell'arrangiamento
che nella voce.
Poi qualcosa si inceppa nel meccanismo perfetto ed ormai fin troppo
collaudato; Make You Feel My Love potrebbe essere un altro punto molto
alto, ma qualcosa non funziona, Bob è disturbato, nervoso, smette di
suonare, si avvicina nella zona della batteria e tocca qualcosa, forse
il microfono della cassa (questo succederà un paio di volte durante il
concerto), poi fa un giro in mezzo al palco, prende tempo (in questo
contesto la band è costretta ad improvvisare), beve, poi torna al piano
per l'ultima strofa.
L'intro della canzone ricorda troppo quello di Simple Twist Of Fate,
sembra quasi stia ripetendo la stessa canzone essendosi dimenticato di
averla già fatta.
A fine canzone, così come successivamente, parlotta con Tony nel
tentativo di far risolvere ciò che secondo lui non va bene.
Di Pay In Blood ho ascoltato versioni migliori, mentre ci stupisce
nuovamente con Like A Rolling Stone dove si ritaglia uno spazio, di
strofa in strofa, con piano e voce su tutto il resto degli strumenti e
con un ritmo più lento, quasi fosse un evidenziatore che sottolinea le
parole in quei punti, per poi riprendere con forza “How does it
feel...”.
Dopo una energetica, ma standardizzata, Early Roman Kings, arriva quello
che probabilmente è il punto più alto dello show, ovvero Don't Think
Twice: piano e voce, una versione più lenta di quelle ascoltate in
passato, eseguita con voce intensa, sembra quasi uscita da Triplicate o
Shadows In The Night, il piano è suonato magistralmente, credo che di
meglio non si possa fare in una versione così, da standing ovation.
Personalmente mi piace molto Love Sick, e considero anche questo uno dei
punti più elevati della serata, così come Soon After Midnight.
Gotta Serve Somebody invece è poco riconoscibile, specialmente
all'inizio, non entusiasma più di tanto e ci dice che sono già passate
18 delle 20 canzoni in programma; tutto sommato il tempo è volato e ti
fa sentire come se mancasse qualcosa, troppo breve il tutto, forse
troppe poche canzoni per noi che ascoltiamo, ma sicuramente anche una
serata lunga e non facile per un uomo di 78 anni che ancora va in giro
per il mondo a fare decine di concerti all'anno.
In alcuni momenti si è anche fermato dal suonare, oltre che dal cantare,
una mano sulla faccia come se avvertisse capogiri o comunque per
toglersi il sudore che colava, non tutto è andato per il verso giusto,
nelle sue corde; per noi invece è forte il desiderio di ascoltarlo
ancora, forse all'infinito, difficile togliersi dalla testa la voglia di
cogliere ogni attimo della sua performance.
Blowing In The Wind, nell'encore, deve molto al violino di Donnie, ben
calibrato, protagonista senza eccedere ed in perfetta sintonia col piano
di Bob.
Per il finale avrei preferito una qualche altra canzone rispetto a It
Take A Lot To Laugh.... , qualcosa che fosse all'altezza di Blowing,
magari tornasse Watchtower!!!
Ma come dice Bob stesso, il fatto di avere molte aspettative è un
problema solo per chi le ha.
Pochissimo il tempo dedicato ai saluti finali con tutti loro al centro
del palco, ma come sempre troppo indietro, troppo lontano.
Il desiderio di ripetere l'esperienza della prima fila, di essere a
pochi metri da lui, respirare la stessa aria nello stesso istante, è
grande, ma è anche forte la consapevolezza che ogni concerto potrebbe
essere l'ultimo e si incrociano sempre le dita affichè ce ne possano
essere tanti altri ancora, ma questo solo Dio lo sa.
Al Diesan.
Bergen, Norway - Koengen, June
21, 2019
di Amund Børdahl
La performance di Bob Dylan a Bergen, sulla costa occidentale della
Norvegia, dopo le sei settimane di riposo, è stata forte sin
dall'inizio. Questa era la terza volta che lui suonava nella City of
Rain; come nelle sue precedenti visite (2001, 2011), ha portato bel
tempo con lui. L'apertura "Things have changed" (con ancora un'altra
nuova modulazione del ritornello dall'ultima volta che l'ho ascoltato
l'anno scorso) è stata seguita da versioni magistrali di tre canzoni
classiche. "It ain’t me babe" era semplicemente bellissima: la voce in
primo piano, una disposizione musicale spogliata fino all'essenziale;
melodiosa, sentita. ob ora controlla il suo pianoforte e la band di
supporto come se fosse sul palco da solo con una chitarra come ai vecchi
tempi, tranne che la chitarra è ora un dobro; l'effetto è difficile da
descrivere, un sospiro felice. La seguente,
"Highway 61", in una versione che è stata veramente rivisitata; ogni
linea era articolata con un'intensità come se il testo fosse stato
creato oggi e quì, con il cantante sorpreso e orgoglioso della sua
retorica destrezza; le espressioni facciali di Dylan come la canzone
erano inestimabili. (È contento di essere tornato al lavoro hanno detto
due ragazze della folla). Durante "Simple Twist Of Fate" le nuvole
bianche e grigie
si sono ritirate finché il palcoscenico è stato avvolto dalla luce del
sole. Poi versioni animate dei rocker "Love and Theft", "Cry A While" e
"Honest With Me", una versione sorprendente di" When I Paint My
Masterpiece", di nuovoeseguita come se Dylan fosse da solo sul palco,
con la band pienamente nelle sue mani, e che band. Che pianoforte, che
armonica, Dylan è senza ombra di dubbio il più forte suonatore di
armonica a bocca sulla terra in questi giorni; niente è premeditato, è
tutto così spontaneo. Sbalorditiva bellezza, assolutamente gradita dalla
folla. E il modo in cui ha soffiato nuova vita in "Like a Rolling Stone"
e "Don’t Think Twice" sono a dir poco miracoloseo. Per quanto riguarda
il quadro generale, è come se fondesse le sue esperienze musicali di
Tempest e Triplicate (e dei suoi predecessori) in un idioma diverso da
entrambi, con un blues e rock di livello stile inizio e metà anni
Sessanta. Non sembra esserci alcun limite a ciò che può essere fatto
sotto il suo cappello. Mi piacerebbe sentire molte altre sue canzoni
fatte con lo stile attuale (immagino Subterranean Homesick Blues, A Hard
Rain, qualsiasi cosa. Se conosci già le sue canzoni del ventunesimo
secolo inizia a cantarlei (alla faccia di quei recensori dei giornale e
concomitanti stupidi che non hanno certamente scuse per la loro
stupidità), sarai ben intrattenuto durante tutto questo spettacolo.
Amund Børdahl
Locarno, Switzerland - Palazzetto
Fevi, April 22, 2019
di Alexan Xolf
Ieri sera la compagnia teatrale di Bob
Dylan è passata vicino a Milano. Se gli sei contemporaneo come fai a non
fargli visita? E dunque: gita rocambolesca a Locarno (grazie Stefano).
Il concerto non ha fatto il tutto esaurito: acquisto il biglietto
scegliendo la 42a fila, un pò' sulla sinistra; Bob sta sempre un pò' a
destra per chi guarda. Per me il giusto compromesso tra i prezzi
svizzeri e la possibilità di godermi lo spettacolo. Dal momento che
dietro non ho nessuno, provvisto di potente binocolo sono stato in piedi
per larga parte del concerto. Si entra. Puntuale alle 20 lo spettacolo
inizia e, un pò' a sorpresa, l'acustica del Palazzetto si rivela molto
meglio del previsto.
Scaletta invariata.
01. Things Have Changed
02. It Ain't Me, Babe
03. Highway 61 Revisited
04. Simple Twist Of Fate
05. Cry A While
06. When I Paint My Masterpiece
07. Honest With Me
08. Tryin' To Get To Heaven
09. Scarlet Town
10. Make You Feel My Love
11. Pay In Blood
12. Like A Rolling Stone
13. Early Roman Kings
14. Don't Think Twice, It's All Right
15. Love Sick
16. Thunder On The Mountain
17. Soon After Midnight
18. Gotta Serve Somebody
19. Blowin' In The Wind
20. It Takes A Lot To Laugh, It Takes A Train To Cry
Vediamo: abbiamo 6 brani degli anni sessanta (Blowin' e Don't Think
Twice a questo punto hanno 56 anni!) e 11 brani dal 1997 al 2012
(un'artista che si ritenga professionalmente vivo promuove in tour i
suoi ultimi lavori). E in mezzo? When I Paint My Masterpiece del 1971
(prima che da Bob fu pubblicata dalla Band), Simple Twist Of Fate del
1975 (recentemente riedita in "More Blood, More Tracks") e Gotta Serve
Somebody del 1979 (cosiddetto "periodo cristiano").
Cosa manca? Domanda stupida – con mille risposte possibili – per uno
come Dylan che come esecutore ha nel proprio repertorio tutto il proprio
canzoniere oltre che le cover già eseguite dal vivo sia di traditonal
sia di altri artisti e senza contare la sua conoscenza sterminata di
ogni tipo di song (anche extra-americana) sia dal punto di vista delle
melodie che dei testi. A questo punto stiamo parlando potenzialmente di
migliaia di brani. Mancherà sempre qualcosa. Ed è normale che Bob con il
suo lavoro non si rivolga primariamente a chi lo segue per tutte le date
del tour. Semmai la scaletta fissa dev’essere una discreta fonte di
tensione per i musicisti. D’altronde è così anche a teatro. Non ci
saranno comunque mai due recite uguali anche se il testo (Romeo e
Giulietta) è lo stesso sera dopo sera. L’ascolto dei 36 CD del box dei
live recordings del 1966 mostra chiaramente la professionalità di Dylan:
nonostante una scaletta praticamente fissa non vi furono mai cali di
tensione.
Ma scontentiamo lo stesso qualcuno: mancano gli anni ottanta (compreso
il meglio, Oh Mercy) e mancano gli anni novanta e quelli a cavallo del
nuovo millennio, intesi come gli anni durante i quali la sfida sul palco
era sostenibile solo per un’artista inquieto e nel pieno della sua
maturità anche fisica, gli anni in cui si metteva a nudo e vinceva o
falliva, sempre gloriosamente. Non ci si mette più a nudo sul palco a
quasi 78 anni, il ridicolo è in agguato. O lo si fa in un altro modo,
perché in realtà, se da spettatore ti rendi conto che l’opera che hai di
fronte ti sta ancora ispirando e (parlo per me) in un modo ancora
diverso dall’ultima volta (Mantova, aprile 2018) vuol dire che hai
ancora di fronte un’artista.
Molti tirano un sospiro di sollievo nel registrare che nella scaletta
attuale manca del tutto il cosiddetto “Great American Songbook” (si è
fatto – e Bob stesso ha fatto – riferimento a Sinatra, in quanto prima o
poi interprete di quasi tutti i pezzi che hanno popolato gli ultimi
cinque CD). Ma ne siamo sicuri? Nel concerto di ieri – equamente diviso
tra ballad e rock – diverse volte mi è capitato di pensare che alcune
finezze interpretative fossero direttamente debitrici del bagno che Bob
ha voluto fare anche in quel repertorio e quel tipo di interpretazione.
Dal mio punto di vista basta anche la considerazione più superficiale:
l’intelligibilità delle parole, mai pronunciate così nitidamente dal
vivo.
La coesione della band è subito evidente con il pezzo di apertura,
Things Have Changed. La sezione ritmica fa faville. Charlie si è
prodotto anche in un assolo rock nel corso della serata ed e è stato il
solito maestro nell’uso delle spazzole (un pò di nostalgia per il suo
assolo in That Old Black Magic); nel corso del concerto Tony ha
alternato basso elettrico e basso acustico; su di lui non mi dilungo, è
in assoluto e con grande distacco il musicista con il quale Bob ha
suonato di più, e un pò per questo e un pò per il tipo di musica che
fanno oggi il suo ruolo di collante tra batteria e resto della band non
necessita neanche più della sua costante attenzione alle mani di Bob.
L’ho incontrato prima dell’inizio del concerto e gli ho stretto la mano,
al pensiero di avere un grado di separazione con Bob per un attimo ho
pensato di non lavarmela più.òLa chitarra: ci sono cose che un
chitarrista che suona con Bob può fare e altre che non può fare. Charlie
per fortuna ha una sua vita fuori dal gruppo (è produttore per altri
artisti, direttore della scena musicale di Austin, animatore di un
proprio locale, appassionato di chitarre e anche attore): si ha sempre
l’impressione che sia un pò costretto nel suo ruolo di chitarrista della
band, ma al momento non riesco a immaginare qualcuno che prenda il suo
posto. E’ sostanzialmente il responsabile del colore delle canzoni ed è
maestro di una talmente ampia varietà di stili che riesce a riempire i
momenti di non cantato in maniera sempre diversa (vedi Cry A While).
Probabilmente l’abbandono di Stu lo ha motivato ancora di più.
Certamente se Charlie dovesse lasciare cambierebbe molto (a me
eventualmente non dispiacerebbe qualche concerto con la formula del
piano trio: piano, basso e batteria).
Di Donnie non saprei che dire, sarà un mio limite: alla steel non lo
sento (soprattutto nei pezzi più rock), lo sento solo quando si alza per
suonare un altro strumento e se dovessi augurarmi un cambio nella band
vorrei che si limitasse a mandolino, banjo e violino.
Considerando i mezzi vocali a disposizione Bob è impeccabile. Questo è
un pò un mistero: alcuni anni fa la sua voce sembrava irrimediabilmente
persa e poi la tendenza si è invertita e da diversi tour si registra un
costante miglioramento. Lo stesso si può dire per il suono del piano che
viene abbandonato solo per Scarlet Town quando Bob va a posizionarsi al
centro del palcoscenico per sfoderare una prestazione solo vocale.
Infine, suona anche l’armonica in Simple Twist Of Fate, When I Paint My
Masterpiece, Make You Feel My Love, Don't Think Twice, It's All Right e
Blowin' In The Wind (a volte contemporaneamente il piano e l’armonica).
Dalla mia posizione, un pò rialzata, sul fondo, ho visto bene il
movimento dei suoi piedi, a volte buffo, e goduto le due volte in cui
alla fine di un pezzo si è lasciato andare ad un movimento con le
braccia del tipo “a me gli occhi!”
L’infilata It Ain't Me, Babe, Highway 61 Revisited e Simple Twist Of
Fate mi ha steso e ho passato il resto del concerto a ripensarci. Con
tutte le interpretazioni che ha It Ain't Me è stato ancora possibile che
ne scoprissi un significato nuovo. Sarà stato il modo in cui l’ha
sussurrata (dolente, ma senza cattiveria), ma per la prima volta l’ho
immaginata non immedesimandomi nel narratore o nell’artista che rifiuta
un certo tipo di amore (o la chiamata alle armi o il ruolo di portavoce
della propria generazione, o di beniamino del pubblico, etc). e che si
tira indietro dicendo “no no no”, ma come colui che quei no li riceve,
venendo anche rimproverato per aver fatto (kinda) sprecare del tempo
prezioso a qualcuno. E qualcosa di analogo mi è capitato più tardi con
Don’t Think Twice.
A una tirata e implacabile Highway 61 è seguita una struggente Simple
Twist Of Fate. Sarà per questo che per me la tensione con Cry A While è
un pò calata, nonostante l’inventività di Charlie e la spietatezza (Bob
ne è maestro) del cantato: “I’m gonna buy me a barrel of whiskey / I’ll
die before I turn senile / Well, I cried for you / now it’s your turn,
you can cry awhile”.
Per me la tensione risalirà con Like A Rolling Stone (più che con Pay In
Blood), con il suo andamento lento e teso e le prolungate pause (meal,
deal, steal, conceal) prima del ritornello. L’arrangiamento di Thunder
On The Mountain è ormai sperimentato: la band macina il suono
velocemente come un meccanismo perfetto; musicalmente ne risulta un
brano un pò ripetitivo e che si appiccica in testa.
Soon After Midnight è uno dei brani di Tempest che ho preferito da
subito. Sarà anche più “leggero” di Long And Wasted Years, ma per me è
più misterioso, meno decifrabile, e se è vero che Long And Wasted Years
esige una lunga storia in comune per venire scritta, credo che occorra
anche molta maturità e fantasia per comporre Soon After Midnight: “I'm
searching for phrases / To sing your praises … My heart is cheerful /
It's never fearful / I've been down on the killing floors / I'm in no
great hurry / I'm not afraid of your fury / I've faced stronger walls
than yours … It's now or never / More than ever … Its soon after
midnight / And I don't want nobody but you”. Solito sontuoso
assolo/bridge di Tony e deliziosi licks di Charlie.
Dopo Gotta Serve Somebody si accende un filo di speranza per qualcosa di
nuovo: la band è in serata di grazia e il pubblico è stato rispettoso. I
musicisti confabulano, ma poi inizia il violino di Donnie ad annunciare
Blowin' In The Wind dal consueto andamento solenne e intimo a un tempo.
Si chiude con un’ispirata It Takes A Lot To Laugh, It Takes A Train To
Cry, lenta e tesa come Like A Rolling Stone; starebbe bene anche in
mezzo alla scaletta.
Lo spettacolo è terminato, gli attori hanno smesso di recitare, chi
vuole portarsi a casa un ricordo ha circa mezzo minuto per fare qualche
foto. “Left Rome and landed in Brussels … Everyone was there to greet me
when I stepped inside / Newspapermen eating candy / Had to be held down
by big police / Someday, everything is gonna be diff’rent / When I paint
my masterpiece”.
Paris, France - Grand Rex, April 11,
2019
di Rene Baumont
Una splendida giornata a Parigi.
Ho preso un giorno libero nella mia agenda professionale. Sono arrivato
a Parigi a mezzogiorno e avevo un hotel molto vicino al Grand Rex. In
questo pomeriggio soleggiato ho colto l'occasione per andare al Museo
Picasso a 25 minuti a piedi dal Grand Rex. La mostra di Picasso è
magnifica con molti capolavori e il resto del museo con le collezioni
permanenti di Picasso è un vero incanto. Questa visita è stata ispirata
per cercare i punti in comune tra Dylan e Picasso. A priori no! Ma in
effetti molto! Due artisti con una lunga e prolifica carriera con
diversi periodi e diversi stili distinti, la capacità di rivoluzionare
la loro arte, per reinventare costantemente il modo di praticare la loro
arte, creatività per tutta la vita e anche nella vecchiaia. Anche la
loro personalità, due artisti con grande sicurezza in se stessi, un
certo senso di provocazione ... ma soprattutto due geni nella loro arte!
Il Gran Rex è un grande cinema costruito negli anni '30 con 2700 posti a
sedere, la dimensione ideale per un concerto di Dylan al giorno d'oggi.
Dylan era già venuto qui nel 2013 per 3 sere come quest'anno. L'acustica
è eccellente. Questa volta, ho un posto sulla balconata, lontano dal
palco, ma con una vista a volo d'uccello che ti permette di vedere tutto
ciò che accade. Che dire del concerto? Nessuna sorpresa con la setlist
fissa, ma ho trovato Dylan estremamente abile e impegnato nel suo modo
di cantare e suonare il piano. La band è eccellente come al solito. In
qualche modo, si va a vedere questo piccolo vecchio che continua a fare
più di 50 concerti all'anno per consegnare le sue canzoni rinnovandole
sempre. Joan è quasi in pensione, la salute di Mick non è più quella di
una volta, Sir Paul conta i suoi milioni... Le nuove interpretazioni dal
2018 sono più tranquille, più pulite di prima. La mia opinione è che
Dylan, dopo aver interpretato per qualche anno gli standard americani
cantati da Sinatra, abbia cambiato il look anche alle sue canzoni, come
se lui si fosse reso conto che fanno parte ormai del libro delle canzoni
dell' umanità. Queste nuove interpretazioni sono per la maggior parte di
successo, l'apice per me è stata la sequenza "Don’t Think Twice" suonata
quasi da solo al piano, seguita da "Love sick". Ho avuto la sensazione
che fossero più adatte al pubblico francese che è entrato nello show con
“Like a Rolling Stone”. La fine del concerto è stata sublime, ho amato
il finale con la reinvenzione blues di "It Takes a Lot to Laugh, It
Takes a Train to Cry" che è davvero grandiosa, il finale inaugurato a
Praga, con il saluto e l’uscita di Dylan, poi i musicisti suonano "Just
LikeTom Thumb's Blues" e lasciano il palco uno dopo l'altro,
semplicemente fantastico. All'uscita, ho parlato per alcuni momenti con
una signora molto colpita da Dylan, che aveva adorato il concerto e la
sua voce! ... La prima volta che mi sento che tutta la folla è felice di
aver passato un bel momento uscendo da un concerto di Dylan a Parigi!
Una giornata bellissima e una magnifica serata! Ci vediamo la prossima
volta a Parigi Bob!
Prague, Czech Republic - Lucerna
Palac, Great Hall - April 9, 2019
di Harm Peter Smilde
Non essendo di Praga, sono rimasto piacevolmente sorpreso dal luogo
molto bello per il concerto. Il Lucerna Palace si potrebbe descrivere
come “Art Nouveau che incontra lo stile orientale”. Nel luogo si respira
l'atmosfera dei gloriosi tempi passati. Tutto sommato un ottimo posto
per Dylan che inizia il concerto con “Things Have Changed”, molto bene.
Questa sera la canzone suona vibrante e fresca, e questo è il caso per
molte altre canzoni. Non indossa il cappello, i suoi capelli ricci sono
come un' aura nella retroilluminazione arancione-gialla, e il suono è
spigoloso e caldo, probabilmente il miglior suono che abbia mai sentito
durante un concerto di Dylan. “It Ain’t Me Babe'' è fantastica, “Highway
61” suona calda e blues-rock, “Simple Twist of Fate” è intima, con
alcune parole alternative che non ho mai sentito prima, come “metti la
tua mano nella mia, non c'è bisogno di esitare”. “Cry A While”contiene
una specie di suono rombante. Ovviamente Dylan si è impegnato durante le
sue settimane di riposo dal tour, facendo nuovi arrangiamenti. “Pay In
Blood” è completamente cambiata, è molto più rotonda ora, meno cupa, ma
ancora spigolosa. Una sorpresa per me è stata "Like A Rolling Stone". In
questa canzone la band è silenziosa dalla quinta riga di ogni verso,
lasciando Dylan a contemplare le frasi, e poi la band si unisce di nuovo
in un ululato per "How does it feel?", una versione molto intensa e
molto fresca. Sebbene abbia eseguito questa canzone più di duemila
volte, ha urlato e sogghignato e cantato come se la stesse cantando per
la prima volta in assoluto. Io ho amato ogni interpretazione delle
canzoni, sembrano essere molto equilibrate, diverse ma accattivanti e
nitide. “Blowin' In The Wind” suonava come un valzer irlandese, con il
violino di Donnie. Dylan sembrava divertirsi, dondolando al centro del
palcoscenico dopo “Gotta Serve Somabody” (forse l'unica prestazione
leggermente travolgente) e dopo una versione molto goffa e avvincente di
'It Takes A Lot To Laugh'. Per un pò di tempo è rimasto al centro del
palco, scomparendo poi mentre la band suonava una versione strumentale
di “Just Like Tom Thumb's Blues”, andando fuori scena uno per uno.
Questo è probabilmente il miglior concerto di Bob Dylan a cui ho
partecipato.
Prague, Czech Republic - Lucerna
Palace, Great Hall - April 8, 2019
di Laurette Maillet
Praga, 8 aprile, secondo, giorno. Questa mattina ho trovato un video
che mostrava Bob Dylan che arrivava alla venue ieri. Ci sono già
discussioni pesanti, pettegolezzi e le voci inutili come sempre. Sono
una fan da molto tempo e io c'ero. Prima di tutto... la sede è un
piccolo teatro (in realtà una sala da ballo) all' interno di un piccolo
centro commerciale. Non c'è backstage. Nessun parcheggio per i
tourbuses. Ieri Bob è arrivato alla sala dalla strada. Alcuni stalker
hanno disturbato la sua pace. Urlando il suo nome o chiedendo .... cosa?
Il secondo giorno, ieri, la sicurezza è stata rinforzata. 2 ragazzi
della sicurezza di Bob Dylan oltre a un gruppo di ragazzi della
sicurezza locale vestiti di nero. Allora ... Stavamo aspettando da tutto
il pomeriggio quando finalmente Bob è arrivato dalla strada per il suo
sound check. Cosa si aspettano i fans? Che Bob Dylan, a 77 anni, con 60
anni di carriera alle spalle, vada da loro a dirgli; "Piacere di vedervi
ragazzi, vi amo tutti”. Sono stata in giro per il mondo seguendo Bob
Dylan. Ho incontrato fanatici che chiedevano un autografo, che non
andasse nemmeno allo show, ho visto squilibrati fare foto
rispettosamente, come se Bob Dylan fosse una scimmia in uno zoo! Nel
video un uomo con il cappello si sta ovviamente dirigendo verso Bob ....
chissà perché? Sono grata alle persone della sicurezza. Voglio vedere
Bob Dylan sul palco di buon umore. Detto questo ... ho fatto una lunga
camminata in giro per la città tutto il giorno. Al momento dello
spettacolo, alle 18,00, i miei piedi erano stanchi e mi facevano male.
Aspetto pazientemente dal lato dell' ingresso quando arriva un giovane
per me e dice di sì, ho un biglietto extra. Prima vuole venderlo ed io
gli dico di andare a venderlo, ma poi torna e mi dice che questo
biglietto era per sua madre che non è potuta venire, così me lo dà.
Grazie molte! Entro nella sala immediatamente e prendo il mio posto in
piedi. La prima fila è già piena e non ci sarà modo per me di vedere
qualcosa. Stranamente, le sezioni in piedi sono numerate. Quindi non c'è
modo di muoversi. Oh bene! Sono dentro, quindi comunque sentirò bene il
suono. Per puro caso, o è la mia buona stella, c’è una sedia proprio
accanto a me, quindi mi siedo. Quando sento le prime note decido di
alzarmi in piedi alla sedia, almeno per vedere Bob che sale sul palco.
Poi mi alzo sempre di più ...fino a quando un ragazzo della sicurezza mi
chiede di sedermi. Lui è gentile e parla un buon inglese. Io dico che
sono piccola, sarebbe ok se io stessi in piedi sulla mia sedia? Io non
disturbo la vista a nessuno perchè sono proprio contro la parete. Il
ragazzo sorride e dice ok! Quindi ... Per la prima volta nella mia lunga
carriera da fan (quasi 400 spettacoli) è la prima volta che assisto ad
uno spettacolo di Bob Dylan in piedi su una sedia. Il suono non è così
buono, è attutitito. La voce di Bob, al momento, non si sente bene.
Anche questa è un'esperienza. Certo tutto l’opposto di ieri, dal momento
che non oso muovermi da questa sedia. I piedi mi fanno male, ma in
nessun momento farò un passo indietro. Sfortunatamente il bar è dietro
di me, e alcuni stupidi stanno chiacchierando a voce alta. Devo chiedere
loro di calmarsi quando Bob inizia “Don’t Think Twice”. Non capisco
perché certa gente compra un biglietto del concerto per stare poi al bar
a chiacchierare! Mi siedo un pò in attesa del finale. Ma .... Non c'è
luce, Bob è sparito rapidamente al buio mentre ma la band esegue
strumentalmente “Just Like Tom Thumb Blues”. Poi Donnie lascia il palco,
poi Charlie, poi Tony e infine George che tirerà in aria le sue
bacchette. Questo darà il tempo a Bob di sfuggire alla folla e lasciare
la sede in incognito senza alcun disturbo. Quello è stato per me lo
spettacolo più strano di sempre. Ma come? Mi sono divertita comunque!
Grazie a Barron, a Bob e alle persone di sicurezza! Grazie Bobby per
essere ancora in giro. Grazie mille a tutti voi gente, siate gentili con
gli altri. Ci vediamo domani.
Prague, Czech Republic - Lucerna
Palace, Great Hall - April 7,
2019
di Steve Haynes
Non esito a dire che è stato forse il miglior concerto che ho visto in
oltre 40 anni di shows di Bob ai quali ho assistito. La sede stessa era
eccezionale, una hall davvero suggestiva, la folla sembrava davvero
starci a malapena, tutti desiderosi di essere lì in quel momento.
Nessuna canzone è stata più perfetta di una incredibilmente commovente
“Don’t Think Twice”, anche se la versione di LARS è stata fantastica. La
set list per me è stata grandiosa, quelli che vanno a tutti i concerti
notte dopo notte potrebbero anche annoiarsi, ma è ingiusto farlo quando
Bob e la band sembrano davvero impegnati, in particolare alla fine di
“Thunder on the Mountain” dove un assolo di batteria / basso
apparentemente spontanei sembravano sorprendere Bob causandogli ilarità.
Con il bis il pubblico non ha più potuto stare seduto e si è spostato
verso il centro del palco. Avevamo bei posti sulla balconata inferiore,
quindi ho avuto un'ottima visuale ma anche sentivo bene, ho visto le
persone visibilmente commosse durante Blowin’ e un pubblico
letteralmente eterogeneo, dai 7 ai 70 anni e oltre. La serata si è
conclusa quando io e Tina abbiamo trovato un pub allegro dall'altra
parte del fiume e ci siamo imbattuti in una bella coppia di musicisti
Bobcats che dovevano amdare al concerto di lunedì.
Steve Haynes
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di Laurette Maillet
Stavo sognando questi 3 giorni a Praga. È sempre comodo stare qualche
giorno nella stessa città. Da Magdeburgo ho un passaggio da F. Noche
invece che andare in autobus. Ho pensato che sarebbe stata una buona
idea viaggiare con un fan di Bod Dylan e scambiare idee e ricordi. E sì,
ma ... Ogni fan di Bob ha un’immagine tutta sua di Bob Dylan e delle sue
esperienze. Non sono d'accordo con F.,non abbiamo la stessa prospettiva
su Bob. Non ho mai incontrato un fan che stesse cavalcando il mio stesso
cavallo, abbastanza divertente. Il viaggio è piacevole e raggiungiamo
Praga a metà pomeriggio. F. vuole comprare i biglietti per gli
spettacoli. Questa ossessione io non ce l’ho. Nel bene e nel male riesco
sempre a trovarli, anche un’ora prima dell’inizio dello spettacolo. Se
alla gente non piace questa setlist statica non è un mio problema. Penso
ad altre cose: un trasporto sicuro e un posto sicuro dove riposare dopo
lo spettacolo. Per il resto conto sulla mia buona stella. Anche se dico
di essere agnostica, sembra che io abbia più fede della maggior parte
dei credenti, che contano solo sulla loro carta di credito! F.
gentilmente mi posta fino a casa del mio ospite C.S. Guillaume, un
espatriato francese. Parliamo di come va la vita a Praga, mangiamo una
ciotola di lenticchie cotte in salsa di pomodoro e latte di cocco.
Guillaume si trasferisce poi nella sua camera da letto e io mi sistemo
un letto di fortuna nel soggiorno per una buona notte di sonno.
Praga I, colazione con muesli e dopo, con Guillaume camminiamo verso il
centro della città. Poi lui va per la sua strada ed io per la mia. Vado
a controllare la sede. È sorprendentemente una piccola sala, all'interno
di strada zeppa di caffè e negozi. Incontro H, e lì discutiamo della
capacità della sala, sono stai venduti 800 posti più alcuni in piedi. Il
cartello dice capienza 2500 ma ho un dubbio al riguardo. Vedremo
stasera. Cammino e cammino a piedi ... le strade sono piene di turisti e
"Praguers". La città è un'interessante melting pot di architettura;
case, chiese e musei,. Nel primo pomeriggio la band e Bob entrano per il
suond check. Afferro un panino in un caffè vicino. Alle 18.30 le porte
si aprono. Un gran numero di Bobcats si congratulano a vicenda. Altri
fans sono pacifici e carini. Folla di mezza età come al solito. Alle
19.30 F. arriva e riesce a comprare un biglietto di fila al botteghino.
Mi consegna il suo biglietto in piedi. Io accetto ma in qualche modo non
mi sento a mio agio né felice. Lui me lo getta come si lancia un osso a
un cane! Mi sento ferita. Cerco di superare questa malasensazione, come
avere un osso in gola. Ho bisogno di un amico, comunque sono dentro. La
mia posizione è al primo livello, in fondo a sinistra del palco, dietro
un paio di posti. Alla mia sinistra c'è un pilastro che bloccherà la mia
visuale di George e in parte di Tony, ma vedo Bob al piano abbastanza
chiaramente. L'eccitazione è al primo posto quando compare Bob vestito
di nero, giacca nera, pantaloni neri. Sembra sempre giovane! L'
atmosfera si scalda su “Highway 61” e via. Non riesco a fermare il mio
corpo muovendomi al ritmo con i piedi. Sopprimo il mio karaoke perché ho
una persona seduta di fronte a me e non voglio malignamente cantare
nelle sue orecchie! Da allora sono solo io e la musica. Il pubblico è
caloroso e, naturalmente, i Bobcats sono i primi a reagire e ad
applaudire, qua e là nel pubblico. Dopo “Thunder on the mountain" Bob fa
una bella risata con Tony. George ha fatto qualcosa di divertente?
Sempre la consultazione con Donnie prima di ogni canzone. Non conosce la
setlist a memoria? E i testi appoggiati sul piano? Finora questo è stato
il miglior spettacolo per me. Piccolo locale, ottima vista, fantastico
suono e ... ballare sul pavimento. Cammino tutta sola verso casa, con la
testa piena di note musicali e di immagini di Bob. Gli altri possono
ubriacarsi con altre sostanze, ma io non ne ho bisogno! Grazie a tutti,
grazie Bobby. Grazie band. Grazie roadies che hanno lavorato sodo per
sistemare l’attrezzatura sul palco. Ci vediamo domani. È già un'altra
storia.
Magdeburg, Germany - GETEC
Arena, April 5, 2019
di Laurette Maillet
Magdeburgo, 5 aprile. Arrivo a Magdeburgo alle 10 del mattino. Dovrei
andare alla casa del mio ospite solo alle 17:00 e non so cosa fare con
il mio bagaglio. Johannes arriverà a mezzogiorno, quindi aspetto il
treno in stazione seduta all'interno di un Cafe. Quindi ora posso
trasferirmi al suo Hotel. Mentre andiamo, incontriamo Frank, un fan di
BD che è venuto con la sua auto. Decidiamo tutti e tre di pranzare in un
ristorante indiano. Parliamo tutto il tempo della musica di Bob Dylan
.... Poi continuiamo all’ hotel. Vado con Johannes alla GETEC Arena che
è a 35 minuti a piedi di distanza. La folla già presente in fila mi
sembra di mezza età e rilassata. La comunicazione è difficile perché non
capiscono l'inglese (almeno il mio inglese) . Riesco ad avere un
biglietto all'ultimo momento mentre Bob era già attivo sul palco. Mi
prendo un posto libero in cima all'arena, lontano sul lato sinistro, da
dove vedo Bob al piano, di fronte a me. Ho una vista eccellente su
George. Così mi concentrerò sulla batteria tutta la notte. Il suono è
potente. Il pubblico è di nuovo educato. Solo le canzoni più famose
provocano una reazione. Il pubblico inizia ad essere veramente
determinato su “Like a rolling stone”. Bob sta giocando con le parole,
modulando la sua voce. Si sta divertendo ma la prima fila del pubblico è
troppo lontana per avere una buona interazione con lui e la band.
Stasera parla molto con Donnie. Mi aspetto, forse, una nuova canzone?
No. La stessa set list. Riesco a rubare un istante col mio telefonino,
scatto una foto durante la performance di “Scarlet Town” con Bob al
centro del palco. Solo una foto! Mi sono divertita. Bene, mi è piaciuto
molto George alla sua batteria questa sera. Charlie era bello come
sempre. Torno all'hotel con Johannes, per una buona notte di sonno.
GrazieBobby! Sogni d'oro. Ci vediamo a Praga.
Berlin, Germany - Mercedes-Benz Arena,
April 4, 2019
di Laurette Maillet
Berlino, 3 aprile. Arrivo a Berlino alle 20:00. Thomas, il mio ospite,
sta aspettandomi con un buon pasto: pasta con salsa di pomodoro,
insalata e gelato per dessert. Parliamo in francese di politica. È
abbastanza raro per me parlare di religione o di politica. Potrebbe
essere difficile, maThomas è uno di quei "cittadini del mondo" e andiamo
d'accordo. In 2 ricostruiamo il mondo, rendendolo molto migliore e
pacifico. Di nuovo dentro gli anni '60 e tutte le speranze previste. Ma
.... Vado a letto e sogno. Berlino 4 aprile. La luce del sole filtra
attraverso le tende alle 6:30. Sarà un giorno soleggiato e caldo, fino a
20 gradi centigradi. Voglio avere la possibilità di vedere di nuovo
Berlino. Per la quinta volta, se la mia memoria mi serve bene, esco alle
10 verso il sole. Mi aggiro per le strade fino a quando ricevo un
messaggio da Johannes che mi dice che ha disponibile la sua camera
d’hotel solo fra 2 ore . Potresti incontrarmi? Certo, sì. Ci siamo
incontrati ai piedi della torre della TV e pranzare. Poi camminiamo
piano verso la Mercedes Benz Arena. Mi compro un sandwich alla griglia e
riposo e mi rilasso per 1 ora in riva al fiume. Prendo molte foto del
dipinti sugli edifici. Street Art è la migliore. E’ tempo di trasferirmi
di nuovo. Raggiungo la galleria del muro, un pezzo rimasto della
separazione "Berlino Ovest / Berlino Est", era stato trasformato in una
galleria di graffiti. Il clima è così bello che centinaia di berlinesi
stanno prendendo il sole lì di fuori. Io mi rilasso prima dello show.
18,00 p.m., i fans iniziano ad accodarsi per entrare. È un'arena
enorme, con una capacità di 10.000 posti! Non ho difficoltà a trovare un
biglietto. Il mio posto è sul lato ma in prima fila. Il programma inizia
puntualmente e Bob è vestito di bianco e nero. Ho letto un post in cui
si diceva che i suoi capelli erano grigi argento, a me non sembra
proprio, sono tinti di marrone come al solito! Lo spettacolo è
professionale. Nessun errore ma neanche nessuna sorpresa. È il mio terzo
spettacolo di questo tour e quello di Wurzburg era stato più energico. A
volte, in questo show, mi sono annoiata. Il pubblico è veramente calmo.
«Highway 61 » non ha molta reazione. Pochi fans iniziano a battere le
mani in Like a rolling stone” ma con pochi risultati. Vedo poche braccia
in aria che sono sostituite rapidamente da un mare di teste. Tranne
alzarsi per prendersi della birra, nessuno si muove. Woah! Bob e la band
stanno facendo il loro lavoro. Vedo Bob prendere delle bevande dal lato
spesso tra le canzoni. La sua voce è chiara. “Thunder on The Mountain”
più lenta del solito? O è la mia mente alla deriva? Mi alzo per la fine.
È stato un bello spettacolo, ma per me, non il migliore. Il mio buon
samaritano sarà presente a Praga. Quindi ci vedremo là dopo Magdeburgo.
Cammino 40 minuti per tornare a casa. Buona notte Bobby. Sogni d'oro!
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di Michael Brenner
Dal 1978 (Dortmund) sono sempre in viaggio per seguirte i concerti di
Bob Dylan. Milano, Londra, New York, Lulea, Bad Segeberg, Petange,
Stoccolma etc. Quasi ogni volta Bob è come un vecchio amico per me, che
viene di tanto in tanto a farmi una visita.E sono felice di incontrarlo.
Sembra che Bob continuerà il suo tour senza fine per sempre, e sarò lì
anche quando me ne sarò andato da tempo, anche se lui ha 78 anni ed io
67. La scorsa notte Bernd ed io siamo andati al concerto di Berlino.
Alcune delle mie impressioni: E 'stata una notte magnifica. Bob ha
suonato 2 ore e le cose sono cambiate. Sta cantando magnificamente, il
suono era cristallino, mentre lui stava facendo le sue canzoni lente si
poteva capire quasi ogni parola. I miei punti salienti: “Masterpiece”
bello, mi sono commosso fino alle lacrime. “Like a Rolling Stone” nuova
versione, che cambia drasticamente il tempo all'interno della canzone.
Ottima! Divertente! “Don’t Think Twice” Bob fa da solo con piano e
armonica, solo Tony suonava il basso in background. Sicuramente il
momento clou della notte, pura bellezza, magnifica. La folla era
entusiasta, tra cui Wim Winders, il regista. Per il momento sto
lavorando a un libro "Bob Dylan - un politicoattivista? " Su di lui, gli
anni sessanta, lo spirito del tempo e le influenze di Bo sulla società e
sui giovani. Fare un progetto come questo è in forte contrasto con una
notte come ieri sera. I tempi stranno cambiando. Tra un paio di
settimane vedrò di nuovo Bob a Gothenburg, in Svezia.
Michael Brenne, Amburgo.
Wurzburg, Germany - s.Oliver Arena,
April 2, 2019
di Laurette Maillet
1 aprile. Sono arrivata a Wurzburg in macchina. E' stata una cosa
inaspettata, ma ho avuto un passaggio da H. Il tempo è bello, soleggiato
e caldo. Il mio host CS termina il lavoro alle16:00, quindi abbiamo
tempo per la visita al castello fortezza di Wurzburg. Poi piacevole
serata a cucinare le tortillas spagnole e un'insalata. Parliamo in
tedesco, inglese, francese e spagnolo. Poi il tempo per una buona notte
di sonno.
2 aprile. Abbiamo deciso con H., anche lui fan di BD, di visitare lal
bellissima parte nuova / e la parte vecchia della città di Wurzburg,
completamente distrutta durante la seconda guerra mondiale e ricostruita
nuova di zecca con il vecchio stile. Ci devono essere circa 20 chiese,
cattedrali e duomi. Un bel passeggio per il mercato e ci imbattiamo in
...un fan di BD. Joachim intratteneva la gente con alcune grandi canzoni
e chiaccheriamo con lui intorno a una tazza di caffè o un bicchiere di
birra o vino, in quanto è una città dove si produce anche il vino
bianco! L’ho provato la scorsa notte e mi è davvero piaciuto. Alle 16:00
circa 15 bobcats si riuniscono per un incontro pre-spettacolo.
L'atmosfera è allegra e rilassata: alcuni mangiano, bevono qualcosa e
tutti cantano insieme a JoJo. Commentiamo lo spettacolo di Dusseldorf.
Non brutte sensazioni! Tutti erano felici di testimoniare un evento
storico (non lo sappiamo ancora, ma questo sarà uno show segnato nel
libro del never ending tour). Alle 18:00 con H. Andiamo alla s.Oliver
Arena, un'arena da basket con una capacità di 3000 posti. La metà della
capacità della venue precedente. Tutto per il meglio. Lo spettacolo non
è esaurito ma gli scalpers provano comunque a sfruttare l’occasione. Una
coppia, una bella signora e suo marito, si avvicinano e mi danno un
biglietto. Scambiamo alcune parole e comprendo che loro sono persone di
buon cuore. Devo lasciare la mia borsa nell'armadietto. La sicurezza è
rigorosa ma senza metal detector. I nostri posti sono sul parterre ma
dietro la scheda audio, lontana dal palco. La vista non è la migliore.
Sulle note della sinfonia di Stravinsky si spegnono le luci e la band e
Bob prendono le loro posizioni. Bob sembra essere vestito esattamente
come ieri! Bianco e nero. La prima canzone è potente. Il suono dove sono
seduta io è perfetto, forte e chiaro. La voce di Bob è chiara. L'
energia continua con "Highway 61".
Bobby sta mettendo tutto il suo cuore nel cantare e vedo George che
batte forte sui tamburi. La chitarra di Charlie è potente. Il pubblico
sta reagendo con entusiasmo. Ogni singola canzone è un capolavoro come
se fosse la prima volta che la suonano. Per alcune delle canzoni,"Like a
Rolling Stone", dovrebbe essere la 2000millesima esecuzione. I nuovi
arrangiamenti rendono tutto nuovo di zecca. H. ha osservato che la
canzone era completa, tutti le strofe sono state cantate. C'era un
perfetto silenzio durante "Don’t Think Twice". Sono impressionata dalla
capacità di Bobby di far trattenere il respiro a 3000 fans solo con la
sua voce ed il pianoforte. La band suona estremamente delicata in
sordina, e la batteria di George è totalmente silenziosa fino alle note
finali. Mi sorprendo a fare il karaoke anche su "Make You Feel My Love".
"Love Sick" sarà la mia preferita di stasera. "Pay In Blood" è anche
toccante, anche con Bob al pianoforte. Ha avuto un lungo applauso dopo
"Scarlet Town", il solo brano eseguito al centro della scena. Qualcuno
mi ha fatto un'osservazione, dicendo che sembra come un pastore, il
microfono è il suo bastone! Per l'encore mi sposto verso il corridoio.
La sicurezza non ha detto niente, fantastico! Posso ballare su "It Takes
...". Così è tutto finito! Ma che spettacolo! Che energia! Elettricità
nell'aria! Il Rock n’ Roll non morirà mai! Grazie a tutti i miei buoni
amici per il loro aiuto. Ho avuto un giorno e una sera magnifici. Grazie
a Bobby ed al la banda. Buona notte.Ci vediamo tutti a Berlino.
Dusseldorf, Germany - Mitsubishi
Electric Halle, March 31, 2019
di Ralph Gehrke
La scorsa notte Bob Dylan ha dato il via al Tour Europeo 2019 a
Düsseldorf, Germania. E che inizio fantastico è stato ...Tutti sul palco
erano in buona forma, persino Bob. La sua voce era forte e a volte anche
nitida e chiara. Il suono del pianoforte è stato molto migliorato
aggiungendo alcune note speciali e un bel tipo di musica intima.
Soprattutto l’armonica picchiava come un martello. Per me "Simple twist
of fate", "Masterpiece" (suonata con così tanta passione) e "Don’t Think
Twice" sono stati i punti salienti di uno spettacolo mozzafiato. Se c'è
qualcosa da dubitare su Dylan e sui suoi compagni di band ancora
abbastanza forti da suonare in festival come Roskilde o British Summer
(Hyde Park), questo concerto dimostra che la risposta è: Nessun dubbio,
sono in grado perfettamente do farlo! Una serata molto piacevole che ha
lasciato il pubblico pienamente soddisfatto - non ho sentito nessuna
lamentela come in altre volte prima all'indomani di uno show di Dylan in
Germania. Mentre i roadies erano già impegnati con il loro lavoro di
smontaggio ho visto molte persone restare ancora ai loro posti, gli
occhi chiusi e semplicemente rilassanti, persi nella loro personale
recensione ...Anche le persone del merchandising erano felici. Non li ho
mai visti vendere i manifesti, le camicie e altre cose così in fretta -
grande affare per loro! Nel frattempo, la festa era finita ma ne è
iniziata un’altra appena fuori le porte dell’Arena. Ho visto gente
ridere e riunirsi intorno a qualche Dylan-sosia per celebrare i bei
vecchi tempi della Rolling Thunder ...
Per quanto riguardava il Tour del 2013 si poteva dire "Dylan stava
promuovendo “Tempest", per il 2017 "Dylan presenta Sinatra e l'American
Songbook". Questo Tour 2019 è diverso. È molto di più: "Dylan interpreta
Dylan" e si può dire che lo fa in un modo da essere descritto come solo
"Dylan e nient’altro". Quindi, se potrete esserci non perdetelo, a
Würzburg, Berlino o altrove. Dio benedica tutti e Bob Dylan.
Ralph Gehrke
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di Martin Altenbokum
Una bella e fresca serata di inizio primavera a Düsseldorf, con in
programma il concerto di apertura del Never Ending Tour 2019. La sala
era gremita. Alle 20,00 il palco si è illuminato e Dylan sedeva dietro
al suo pianoforte a coda, niente cappello, niente divisa fantasy come
altre volte, e la familiare band ha iniziato a suonare. "Things Have
Changed”, ho notato qualcosa, forse una strana eccitazione nella sua
voce, ma il suono non era ancora al meglio ed è stato calibrato un pò
più tardi. Non è la versione di maggior successo per iniziare. "It Ain’t
Me Babe" era già meglio, "Highway 61" piuttosto stringata e non più
rocciosa come nei molti concerti precedenti. "Simple Twist of Fate",
cantata con molta partecipazione, si poteva sentire Dylan che provava
davvero a cantare senza cadere nel familiare canto dylaniano. Per la
prima volta lo stile del concerto sembrava essere molto diverso dai
passati shows, nonostante sia molto simile, se non identico nella
setlist, rispetto a quello dell'anno scorso. La chitarra di Charlie
Sexton suona molto in sottofondo, il piano chiaramente dominante, la
batteria forse un pò troppo in primo piano. Mentre la serata andava
avanti la voce di Dylan andava sempre meglio, quasi morbida e molti
testi potevano essere capiti bene. "When I Paint My Masterpiece" un
successo, "Scarlet Town" anch’essa molto sensibile, l'unica canzone
della serata nella quale Dylan e venuto al centro del palco. "Like A
Rolling Stone" sembrava molto sulla difensiva, mancava un pò di grinta.
Il momento saliente della serata per me è stata una bellissima e mai
sentita versione di "Don’t Think Twice”, meravigliosa armonica in tono
sommesso, quasi come se non osasse disturbare la canzone. Noiosa "Love
Sick", in una sorta di canto in modalità staccato, ma non così triste
come al solito. "Soon After Midnight" un altro momento clou della
serata, la voce di Bob chiara e con una gamma piacevole. "Blowin 'in the
Wind" sembrava un pò indifferente, subito dopo la breve pausa quando la
band è scomparsa per alcuni minuti. Dopo più di 50 concerti sai già come
si svolgono le cose. Tanto più sorprendente questa sera, abbiamo vissuto
un pò l'artista appartato, quasi tutto il tempo seduto al piano, ma ha
eseguito le sue canzoni incredibilmente belle con una presenza notevole,
molto ben concentrato, la voce morbida ed elastica. Una serata molto
bella e un pò di una nuova esperienza. Ci rivediamo il 21 giugno a
Bergen, in Norvegia. |