Lowell, Massachusetts - University of
Massachusetts Lowell - Tsongas Center - November 20, 2010
di Boynton Owen
Un altro bello spettacolo, come ci si aspettava in questo tour. "Visions of
Johanna" spiccava rispetto alle primi nove canzoni, come ha fatto "Simple
Twist of Fate". Entrambi questi sono stati suonati con cura e sono stati
molto belli, come ci si aspetterebbe. Tuttavia, sembrava come se Dylan
teneva indietro e a volte, in questa notte, Dylan sembrava un pò stanco,
come se fosse andato in riserva.
"It Ain't Me, Babe" aveva una voce chiara e un buon lavoro di chitarra (che
è stato impressionante per Dylan in questo tour), e l’ attuale arrangiamento
di "Love Sick", soprattutto l’organo di Dylan in questa è roba potente. Con
"Tangled Up in Blue", l’energia è salita di livello, più vicino a quello che
i fans si potevano aspettare dopo alcuni recenti
spettacoli. Mi sembra che la sua entrata al centro della scena, cantando,
senza strumenti, sia stata la chiave di questo pezzo: facendo questo, egli
ha dimostrato che se vuole può prendere il volo. Noi abbiamo dovuto
aspettare la nona canzone questa sera.
"Tangled" è stato, come tutte le canzoni al centro del palco, molto buona, e
ha compattato la folla. "Not Dark Yet ", al centro della scena, è stato un
altro punto di forza, dolorosamente lenta, con assolo di armonica
particolarmente ben eseguito. "Ballad", come sempre, regna (qualcuno
dovrebbe far uscire una raccolta delle migliori performance di questo tour.
Infine, mentre "Jolene" era un pò impallata, "Like a Rolling Stone" ha
colpito le mie orecchie e gli occhi così forte durante questo spettacolo, ma
a questo punto, è davvero difficile decidere quando questa canzone funziona
particolarmente bene. Di interesse adiacente, in "Tweedle Dee," Dylan non ha
suonato la chitarra, appoggiato invece all'organo, e con scarso entusiasmo,
a volte, tornando da esso e goffamente in piedi a guidare il suono della
band durante il quale forse voleva sentire un volo di assoli di chitarra che
non sono mai decollati. Tutto sommato, abbiamo avuto un buon momento, senza
picchi spettacolari, ma anche senza minimi degni di denuncia, e con, come
sempre, quattro o cinque canzoni che da sole valgono il viaggio e la pena di
aspettare, e altro ancora.
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di Stephen Johnson
Non vedevo l'ora di vedere Bob e la sua band e questa volta non sono stato
deluso. Bob era in ottima forma e sembrava divertirsi. Come alcuni esperti
hanno commentato, la band è stato un pò incerta a tratti, e soprattutto
Charlie sembrava essere scollegato e, occasionalmente, inconsistente, come
se le preferenze di Bob e il suo sguardo d'acciaio fossero in contrasto con
la voglia di Charlie di stupire con i suoi liks di piombo, o strappare
l’applauso con buffonate da chitarrista (i-Shimmy Shimmy e fare la frusta
col cavo d' alimentazione). Ci sono state diverse pause belle e dondolanti,
e alcuni brani meravigliosi, in particolare Highway 61 e Simple Twist of
Fate, ma altre volte l'insieme sembrava solo essere professionale, nel senso
migliore, ma limitato, del vocabolo.
Ciò detto, è stata una notte meravigliosa. Bob è veramente un leone in
inverno ora, e ha uno swing affascinante ed una gentile spavalderia, la sua
cenciosa ma spesso morbida voce esprime ed interpreta le sue canzoni
stupefacentemente, accentuate con movimenti del braccio e segni di
interazione col corpo all’organo e all'armonica, portando un sorriso e
suscitando una lacrima. E' impossibile per me separare il significato della
sua musica maturato in oltre 45 anni da una realtà specifica di una serata
particolare e dello spettacolo. Mi piacerebbe pensare che in piccola misura
ho imparato a non discutere o giudicare, solo offrire questa testimonianza
nel mio ruolo di ammiratore e di testimone.
La set list è stata trascendente e se fosse stata solo la bellezza del
momento, o che la sede era nella città di Keroauc, o che la fine del Tour è
vicina, e la prossima settimana lo riporta a New York City, le canzoni e la
scaletta sono stati sublimi: l'aggiunta di “Change my way of thinking” è
stata un’ottima scelta, e “It ain’t me baby” è stata maestosa. Ascoltare
Simple Twist of Fate e Tangled Up in Blue insieme nella stessa notte è stato
incredibile, e Visions of Johanna è sempre da commozione per strappare
qualche lacrima. Io sono diffidente di commentare Not Dark Yet dal momento
che è l’ 'ultima canzone' che può essere cantata, almeno al mio orecchio,
che unisce il cielo e l'inferno, il buio e la luce, la gloria e la debolezza
dell’ umanità insieme in alcune strofe incorniciate dal suo ossessionante
refrain. E
poi ci sono anche le altre canzoni, meravigliose e suggestive. Una notte
grande e speciale.
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Dylan canta, ma cosa dice? La performance
dell’Icona manca di connessione.
di James Reed - Personale Globe
Centro Tsongas, Sabato: Non solo una prodezza di illuminazione intelligente,
che ha fatto parlare anche l'ombra del 69enne Dylan. Il vecchio con la sua
influenza sovrasta la storia della musica popolare. Questo è innegabile.
Tuttavia, non ha distratto dalla realtà che vedere Dylan dal vivo è una cosa
difficile in questi giorni. E’ glorioso - burbero, sì, ma saggio e
onnipotente, come se fosse appena sceso dal monte.
Più spesso, però, i concerti di Dylan sono frustranti - non solo per lo
stato della sua voce, ma piuttosto la sua incapacità (o forse il rifiuto) di
comunicare il suo messaggio tanto bene. E se non vai a vederlo in un teatro,
dove il suono non è così disperso, si spende la metà dello show a spingere
lo sconosciuto accanto a te chiedendogli: "Cosa sta dicendo?''
Quello che canta non è così cruciale come quello che ha come trasporto.
Presso il Tsongas Center, il mix del suono non era prevedibile da parte di
Dylan, ma questo potrebbe non avere importanza, davvero. La sua voce - in
modo brizzolato e confuso, si sta ormai avvicinando timbro di Tom Waits - è
stato difficile da capire non solo per i testi, ma anche il collegamento di
Dylan a loro.
I fan hanno accettato queste cose a malincuore in cambio del privilegio di
vedere una tale icona importante della cultura pop. Hanno imparato a gustare
le briciole: frammenti di linee familiari ("Non sono io, bambina / No, no,
no''- aha!), Fugaci momenti in cui ascoltare Dylan ti dà qualcosa di più, e
la consapevolezza che egli non dice una parola, tranne il suo solito: "Bene,
grazie, amici'' prima di presentare la band alla fine di ogni spettacolo.
Questi sono tutti fatti di lunga data ormai, ma a volte i fans vogliono
qualcosa in più. Ha suonato bene in alcune canzoni, in particolare con la
esecuzione emotiva di "Tangled Up in Blue'' e "Not Dark Yet". E' stato detto
che per entrambe le canzoni di Dylan si è avvicinato al microfono al centro
del palco e ha suonato come niente di più di un uomo di spettacolo.
Ancorata all’ asso chitarrista Charlie Sexton, la sua band era uniformemente
eccellente, costeggiando il confine tra arte, precisione e destrezza
casuale. I cambiamenti di umore erano sottili ma rilevanti, dal blues tipo
treno-merci di "Rollin 'and Tumblin' '' alla crudezza flessibile di "Visions
of Johanna''.
Quando Dylan non era dietro la sua tastiera, i suoi liks di chitarra,
frastagliati e fragorosi, si evidenziavano in "Stuck Inside of Mobile With
The Blues Again Memphis'' e "A Simple Twist of Fate.''
"Like a Rolling Stone'' ha chiuso lo show, un mare di mani al cielo hanno
riconosciuto la melodia abbastanza bene per cantarla tutti insieme. E' stata
una scena toccante - la voce di una generazione che guida la folla in un
inno. Un' ultima domanda mi è venuta in mente: Perché non è possibile che la
voce si esprima più spesso a quel livello?
(Fonte: http://www.boston.com)
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Bob Dylan, un'icona enigmatica
di Jim Sullivan
Bob Dylan non tira più pugni da knockout. Egli fa delle finte, evita i colpi
e ogni tanto ti tocca con un gancio sinistro.
Sabato sera alla Tsongas Arena, i forti ganci sono stati "Simple Twist of
Fate" e "Ballad of a Thin Man". Sono due dei migliori pezzi di Dylan, e sono
stati i brani rari dove ha lasciato la tastiera e la chitarra elettrica e si
è avventurato al microfono centrale armato con la sola armonica. Ha tagliato
in "Thin Man" fieramente: "Qualcosa sta succedendo qui, ma tu non sai cosa
sia, è così Mr. Jones?"
Non posso fare a meno di chiedermi chi sia il Dylan del giorno d'oggi.
L'uomo ha acquisito l'abitudine di maltrattare i suoi pezzi. Ha un quintetto
di musicisti bravi, guidato dal chitarrista Charlie Sexton, e sono stretti
tra di loro. Ma, come cantante, ci sono stati momenti in cui Dylan era così
approssimativo che ringhiava come Tom Waits. In "Love Sick", "Visions of
Johanna" e "Tweedle Dee & Tweedle Dum", la gente si chiedeva cosa stesse
borbottando, non si capiva una parola.
Dylan, che sfoggiava pantaloni a strisce stile confederato e un cappello
tipo Cordobes, non è quello che chiamerei un people pleaser. Lui è
imperscrutabile. Questo set, come il primo spettacolo al Teatro Wang lo
scorso anno, cadenzato in 100 minuti, ha avuto un atmosfera simile anche con
una set list diversa.
Dylan e la sua band sono in grado di modificare praticamente tutto in una
canzone blues-boogie. Questo era lo stile primario, un suono chugging che
bolliva, ma raramente esplodeva, con passare del tempo Dylan è uguale sia
alla chitarra che alla tastiera. Mai chitarra acustica, però.
Nel mezzo di una canzone, Dylan è così remoto, in modo disimpegnato dal
pubblico, hai la sensazione questa potrebbe essere una prova generale invece
di uno show. E, naturalmente, Dylan ha suonato solo i successi che voleva,
rivoltando gli arrangiamenti. "It Ain't Me Babe" e "Tangled Up in Blue" sono
stati un esempio. Dylan non ha nemmeno realmente tentato di cantarle, stava
borbottando qualcosa di blues durante le canzoni.
L'unico effettivo parlare nel quale Dylan si è impegnato è stato quello di
dire grazie dopo il primo bis, "Jolene", e per presentare la band, prima di
scivolare nel finale, "Like a Rolling Stone." Qui, Dylan - che può
demitizzare uno qualsiasi dei suoi inni – ha modificato il travolgente
ritornello "How does it feels?" e lo ha abbassato di parecchie tacche.
C'è ancora qualcosa di quasi perversamente gratificante nel vedere Dylan
live. Lui è sempre in tour - un lavoratore tipo-ape su un palcoscenico
scarno. Immagini minimali. Solo una tela con immagini occasionali. Lui è una
leggenda vivente e non ha bisogno d'altro.
Ma lui non dà molto peso alle parole ed alle melodie che hanno significato
così tanto per così tante persone. Sta suonando un buon rock 'n' roll, ma
che cade sotto i colpi che Dylan infligge alla sua musica ed alle sue
canzoni.
(Fonte: http://www.bostonherald.com)
Amherst, Massachusetts - University of
Massachusetts Amherst - Mullins Center - November 19, 2010
di CSK
Il Mullins Center è stato il teatro dove ho visto il mio show preferito di
tutti i tempi di Bob, nell’autunno del 1999, quando è stato raggiunto sul
palco da Phil Lesh, Warren Haynes e Jorma Kaukonen, e ha suonato una
versione incredibile di Highlands che doveva essere vista / sentita di
persona per essere creduta.
Questo sarebbe il mio unico e solo show di quest'anno, l'anno scorso dopo
aver visto i due spettacoli a New York dove Bob era chiaramente eccitato dal
ritorno di Charlie e l’introduzione in scaletta di alcuni pezzi del nuovo
album TTL, cosa che ha prodotto alcuni show ad alto vertice di energia
positiva per loro. Prima di questo, l’avevo visto l’ultima volta a Vancouver
nel 2008.
Bob sembra aver portato un pò più sotto controllo lo show - utilizzando il
tono di voce che vuole al momento, alternando questa con il canto più
tonale, apparentemente a volontà. Allo stesso modo, egli ha in abbondanza
ricchezza strumentalmente, con il suo microfono elettronico, organo,
armonica e chitarra. 4 parti principali in evidenza dello spettacolo di
questa sera sarebbe il risultato di questa intenzionale pacchetto mix.
L'opener - Gonna Change My Way of Thinking - una canzone che avevo perso
l'anno scorso, è stato un RedHot fuori dalla scatola e molto gradito
davvero. Bob dietro la tastiera, il sound della band subito su di giri e di
un beat irresistibile fin dall’inizio.
Shooting Star, non uno dei 4 in evidenza, ma di successo.
Stuck Inside of Mobile - la voce di Bob in un basso, in modo quasi staccato
con buoni risultati, ma è il suo lavoro di chitarra che fa il trucco.
Spirit on the Water - una versione buona con alcune estensioni verso una
jam, con Bob all’organo verso il finale di questa canzone e l'altra, che è
stato una calda Rollin '& Tumblin' - ancora una volta, con lo stile della
band cambiato - questa è stata dominio di Charlie e ben accolta. Grande
Tangled Up In Blue - Bob al centro della scena che narra i sentimenti del
suo cuore con risultati eccellenti - ma era il suo lavoro di armonica che
era davvero ingigantito - Una fantastica versione di una canzone che
semplicemente valeva il prezzo del biglietto da sola.
Honest with me, leggermente rielaborata ma non veramente convincente, ma va
bene così.
Can't Wait - all centro della scena Bob di nuovo, gesti e parole di grande
effetto, la band frizzante e tagliente dietro di lui – fantastico.
Poi, un pò rimaneggiata, Tweedle Dee & Tweedle Dum - sempre interessante
ascoltare Bob che mutila le sue canzoni.
A Hard Rain's A-Gonna Fall - Bob sembra attaccare spesso questa canzone
quando ha la sensazione di sicurezza - questa è una di quelle volte, e ha
trovato nuovi fraseggi che hanno fatto salire il canto, la sequenza di
climax è stato meravigliosa - colpisce diritto, sempre un punto culminante
questa Highway 61 - buona, sempre uno dei preferiti dalla folla.
Workingman's Blues – in questo pezzo l’uomo ha iniziato a stancarsi proprio
qui, ha iniziato verso la metà andando fuori con la voce.
E’ sempre una cosa grande vedere Bob ogni tot - è il vero artista
definitivo, usando la sua cassetta degli attrezzi per dare il massimo
effetto di impulso al momento. Una dei più grandi interpreti del live di
tutti i tempi. Sempre un privilegio vederlo all'opera.
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Dylan non è più 'Forever Young'
di Mark Schiffer
Facciamo chiarezza su alcuni fatti: Bob Dylan ha suonato uno show solido
questo Venerdì presso il Mullins Center. Ha cantato e suonato con energia,
occasionalmente con assoli alla chitarra e organo. I timori che la vecchiaia
abbia lasciato l'uomo in lento impoverimento vocale si sono rivelati
infondati. La band è la stessa con la quale Dylan è stato in tour negli
ultimi 10 anni, in modo da avere una dinamica ben coesa. La set list è
costituita da una solida combinazione di fan-preferiti, classici popolari, e
materiale recente. La folla cantava con gioia, e il Mullins Center profumava
di patchouli e marijuana.
Bob Dylan, senza dubbio, è stato al top della forma Venerdì sera. Il
problema è che ogni fan di Bob Dylan, che era in grado di sborsare $ 60, o
il $30, prezzo scontato per gli studenti, ha avuto uno show adeguato, buono,
ma privo di spontaneità. Le canzoni erano stati ri-arrangiate in modo più
blues-rock possibile, i fans praticamente hanno detto che non erano state
eseguite con l'energia necessaria, si sentiva che non erano state suonate
con un minimo di creatività dall’ inquieto spirito di Bob Dylan.
Dylan, come al solito, ha parlato poco nel corso delle prestazioni. Di
solito questo lo fa sembrare una figura misteriosa e pura. Molte recensioni
sottolineano questo aspetto, di collegarlo al suo passato enigmatico o
sostenendo l'idea di collegare esclusivamente la poesia alla sua musica, e
che chiedere di più da lui è solo essere un fan egoista.
Tuttavia, in un ambiente da stadio, questo aspetto della sua performance è
servita solo a isolare ulteriormente il cantautore. I nuovi arrangiamenti
hanno fatto sì che, con le eventuali eccezioni di "Ballad of a Thin Man" e
"A Hard Rain's A-Gonna Fall", le sue canzoni hanno suscitato molte
perplessità. Si sentiva come era un suono costruito per i Baby Boomers che
avevano perso la scintilla della vitalità che ci vuole per approcciare
artisti di quella generazione critica. Questa è stata la scintilla carente
in termini di prestazioni di Dylan Venerdì.
Tecnicamente, è stato uno show di grande successo, ma pensate a questo: se
foste andati fino al tavolo del merchandising nella hall dello stadio, dove
uno dei vostri artisti preferiti si esibiva, come avreste reagito se aveste
trovato che una t-shirt veniva venduta a non meno di 35 dollari?
Se doveste andare a vedere una delle più innovative, affascinanti figure
della musica popolare in concerto, come vi sentireste se ogni brano è stato
confezionato in modo blando, i più girati verso il blues-rock?
Non chiamatela morte artistica, chiamatela stagnazione artistica.
Questa è una considerazione negativa del concerto. Il Mullins Center era
gremito Venerdì scorso, con molti fans soddisfatti. Se siete alla ricerca di
una recensione positiva, parlate con qualcuno che ama il proprio artista
preferito incondizionatamente. Se state cercando una scintilla di vita nella
musica, tornate alle registrazioni.
(Fonte: http://dailycollegian.com)
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di Dan Fleming
Sono stato agli shows della UMass Amherst e UMass Lowell questo fine
settimana – ed è stato un grande momento per essere un fan di Dylan! Qui ci
sono un paio di commenti: ho pensato “Questo è stato uno spettacolo
veramente forte”. Ero circa 10 file lontano dal palco e la folla intorno a
me era davvero tanta. Ci sono stati un sacco di punti alti in questo
spettacolo, ma soprattutto il tandem di "Can't Wait", seguito da "Tweedle
Dee" è stato davvero efficace. La band veramente a posto in questi pezzi, le
canzoni avevano un down-and-dirty, paludoso sound. L'illuminazione bassa ha
anche contribuito a questo effetto. Sono un grande fan del drumming di
George, e il suo drum beat ha veramente cotto a puntino queste canzoni. Un
altro evento per me è stato" Tangled Up In Blue ". Un altro
bell’arrangiamento, e la band ha dimostrato la sua versatilità nel dare a
questo un sound-accendino rispetto allo stile da roadhouse-band che spesso
la caratterizza. Come previsto, Dylan ha fatto alcuni lavori di armonica
davvero belli, ma non vi era una bella interazione tra lui e Charlie. Sono
un grande fan di Charlie - forse sono stato influenzato dalla mia posizione
nella sala, ma mi sarebbe piaciuto se il suo assolo fosse stato più in
rilievo nel mix - a volte ho potuto vedere le sue dita partire in qualcosa
di intricato, ma in realtà non sentivo cosa faceva perchè era messo male nel
mix. Inoltre, sarebbe bello se alla band fosse permessa qualche divagazione
più lunga - io non sono un grande fan della jam-band, ma vorrei che avessero
più spazio per gli assoli. Non ricordo in quale canzone è stato, ma verso la
fine dello show (forse "Highway 61"), Tony si stava prendendo qualche
battuta in più ma è stato bloccato, ma questi sono aspetti secondari. Sono
stato fortunato di aver visto diverse volte Bob nella mia vita, che
risalgono alla Rolling Thunder Revue e diversi spettacoli dal 2001, e questo
è stato uno dei miei preferiti.
Binghamton, New York - Binghamton University -
Events Center - november 17, 2010
di Chuck LaBlanc
Questa è la terzo show di sette in questo tour. Rochester e Poughkeepsie
sono stati spettacoli molto buoni, ma devo dire che Bob e la sua cowboy band
hanno messo una tacca sul calcio della loro pistola per noi gente di
Binghamton. Nella mia precedente recensione RIT, ho segnalato l'aspetto
malsano di Charlie Sexton e la sua generale mancanza
di energia. Beh, sembrava che Charlie fosse tornato dalla porta dei morti.
Appariva molto più maaarvelous, il suo colore era molto più sano e ha
recuperato il suo posto alla destra di His Bobness. Ho goduto interamente i
primi due shows che ho visto, ma con Charlie che si sta avvicinando a
livelli di prestazioni veramente top, sembrava uno spettacolo completamente
diverso.
Lo spettacolo è iniziato con una dura "Gonna change my way of thinking”. La
voce di Bob è stata chiara e melodica per tutta la serata e lo spettacolo è
iniziato con il piede giusto. Song # 2 "The Man In Me", io amo questa
canzone. Ho avuto la sensazione che la voce era un pò debole. Song # 3
"Stuck Inside un Mobile With The Memphis Blues Again”, non un preferito per
alcuni, ma porta sempre un sorriso sul mio volto. Ho persino sentito un paio
di urla quando è iniziata, quindi deve essere un favorito per alcuni. Avanti
# 4 "I Don't Believe You (She Acts Like We Never Have Met)”. Mi è sempre
piaciuta questa canzone e la versione di questa sera è stata ben suonata e
ben cantata.
Song # 5 "The Leeves Gonna Break". Con Charlie che suonava alla grande,
questa canzone ti prende alla gola, fantastica. Il primo highlight per me
stasera è stato il brano # 6 "Spirit on the Water", la canzone è stata
splendidamente cantata e la band era molto stretta strumentalmente.
Brano # 7, "Honest with me" sta iniziando a crescere in me, è solo che non è
il mio preferito.
Song # 8 un altro top 10 per me ,"Desolation Row". È sempre un favorito, ben
cantata e suonata.
Song # 9 "Tweedle Dee e Tweedle Dum, Bob e la band sembrano sempre
divertirsi. Mi manca l’ avanti e indietro interplay delle chitarre di
Charlie e Larry che ci hanno intrattenuto per anni. Bob conferisce una buon
andare, ma è solo un pò morbido. Credo che sia stato per la canzone # 10,
Blind Willie McTell che Donnie ha tirato tirò fuori il suo Banjo. Bob e la
band hanno fatto una splendida interpretazione di questa canzone. In molte
delle canzoni, anche Donnie però sembra che stia suonando, ma i suoi suoni
strumentali mi sfuggono. Ma il Banjo era chiaro in tutta la canzone e mi è
piaciuto.
Song # 11 "Highway 61 Revisited" è stata rivitalizzata con il ritorno di un
sano Charlie Sexton.
Song # 12 "Love Sick" grande versione di una grande canzone. Quando l'album
"Time Out of Mind" uscì diventò subito uno dei miei album preferiti.
Song # 13 "Thunder on the mountain”, io non odio questa canzone, ma Levee
riempie già bene questo spazio per me, non c’è bisogno di entrambe. Ma, come
hanno detto altre persone, se vi è qualcosa in una canzone di Bob che non ti
piace, non la stai ascoltando abbastanza attentamente.
Song # 14 Ballad of a Thin Man, una luce ogni notte.
Il bis. Un altro buon pezzo con Stu in evidenza "Jolene". E, ultimo ma non
meno importante "Like a Rolling Stone" implora la domanda "How does it
feeeels?", fantastico, grazie Bob.
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di Boynton Owen
Ero già stato impressionato favorevolmente dallo show di Rochester, questo è
stato anche migliore. Non c’è stato un singolo brano che non era niente di
meno che "molto buono", e quattro canzoni sono almeno state distinte come
buone, come qualsiasi altra che ho sentito fare a Dylan dal vivo: "Spirit on
the Water "," Desolation Row "," Blind Willie McTell, "e" Ballad of a Thin
Man". C'erano alcuni fan presenti che dicevano che questo dovrebbe essere
chiamato il "Ballad of a Thin Man" tour ed hanno ragione: è l'elemento
centrale di ogni concerto e in qualche modo, almeno in questi due spettacoli
sono stati una spettacolare performance di Dylan.
"Desolation Row" era il mio preferito della serata.
Si sentiva tutta la band, anche Donnie, che spesso è sepolto nel mix,
l’organo di Dylan era vorticoso dentro e fuori, la voce ed il versetto
finale
suonava come se fosse stato registrato per un album. "Blind Willie" con
all centro della scena Dylan, armonica in mano, riceve il giusto trattamento
delicato e lirico di Dylan, che dà alle canzoni, quando è libero dagli
strumenti, e si concentra solo sui tempi del canto dei testi, e questo
arrangiamento , blues, scuro, profondo, e un qualcosa in più che Dylan da,
essendo nel giusto stato d'animo, e non può essere altro che magica. Solo un
piccolo taglio inferiori a quelle canzoni sono state "Gonna Change My Way of
Thinking", "I Don't Believe You","The Man in Me", e ... oserei dire ...
"Tweedle Dee & Tweedle Dum" e "Jolene".
Inevitabile delusione quando "Tweedle" è partito, ma Dylan si diverte ancora
con questa canzone, dicendo le frasi con chiarezza. "Gonna Change My Way of
Thinking" è stata abbastanza una sorpresa, come la canzone d’apertura, e un
piacere da ascoltare.
"I Don't Believe You" ha visto Dylan fare le sue espressioni facciali, i
gesti delle mani, e, per poche righe, la voce soft-espresso che egli
utilizza in "Modern Times".
"Jolene", qualunque sia la sua valenza come canzone, ha un senso in questo
tour, con questa band, in questo slot. Per un sacco di ragioni ha funzionato
così bene stasera ... finalmente Charlie Sexton era alto nel mix su quasi
ogni canzone, versando l'energia nei numeri che può dare ("The Levee's Gonna
Break" sia qui che a Rochester è stata una grande
sorpresa, perché la canzone è un pò squallida sull'album, con
Dylan che agitava il corpo fino in fondo e in Binghamton è stato molto
meglio che a Rochester, anche perchè Charlie era udibile e potente).
Niente di cui lamentarsi qui, molto di cui essere grati.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
di Boynton Owen
Ero già stato impressionato favorevolmente dallo show di Rochester, questo è
stato anche migliore. Non c’è stato un singolo brano che non era niente di
meno che "molto buono", e quattro canzoni sono almeno state distinte come
buone, come qualsiasi altra che ho sentito fare a Dylan dal vivo: "Spirit on
the Water "," Desolation Row "," Blind Willie McTell, "e" Ballad of a Thin
Man". C'erano alcuni fan presenti che dicevano che questo dovrebbe essere
chiamato il "Ballad of a Thin Man" tour ed hanno ragione: è l'elemento
centrale di ogni concerto e in qualche modo, almeno in questi due spettacoli
sono stati una spettacolare performance di Dylan.
"Desolation Row" era il mio preferito della serata. Si sentiva tutta la
band, anche Donnie, che spesso è sepolto nel mix, l’organo di Dylan era
vorticoso dentro e fuori, la voce ed il versetto finale suonava come se
fosse stato registrato per un album. "Blind Willie" con all centro della
scena Dylan, armonica in mano, riceve il giusto trattamento delicato e
lirico di Dylan, che dà alle canzoni, quando è libero dagli strumenti, e si
concentra solo sui tempi del canto dei testi, e questo arrangiamento ,
blues, scuro, profondo, e un qualcosa in più che Dylan da, essendo nel
giusto stato d'animo, e non può essere altro che magica. Solo un piccolo
taglio inferiori a quelle canzoni sono state "Gonna Change My Way of
Thinking", "I Don't Believe You","The Man in Me", e ... oserei dire ...
"Tweedle Dee & Tweedle Dum" e "Jolene".
Inevitabile delusione quando "Tweedle" è partito, ma Dylan si diverte ancora
con questa canzone, dicendo le frasi con chiarezza. "Gonna Change My Way of
Thinking" è stata abbastanza una sorpresa, come canzone d’apertura, e un
piacere da ascoltare.
"I Don't Believe You" ha visto Dylan fare le sue espressioni facciali, i
gesti delle mani, e, per poche righe, la voce soft-espresso che egli
utilizza in "Modern Times".
"Jolene", qualunque sia la sua valenza come canzone, ha un senso in questo
tour, con questa band, in questo slot. Per un sacco di ragioni ha funzionato
così bene stasera ... finalmente Charlie Sexton era alto nel mix su quasi
ogni canzone, versando l'energia nei numeri che può dare ("The Levee's Gonna
Break" sia qui che a Rochester è stata una grande sorpresa, perché la
canzone è un pò squallida sull'album, con Dylan che agitava il corpo fino in
fondo e in Binghamton è stato molto meglio che a Rochester, anche perchè
Charlie era udibile e potente).
Niente di cui lamentarsi qui, molto di cui essere grati.
Poughkeepsie, New York - Mid-Hudson Civic Center -
November 16, 2010
di Howard Weiner
Non ho potuto resistere alla tentazione di vedere Dylan al Civic Mid-Hudson
Center di nuovo. Ero in prima fila su questa pista da hockey quando Dylan ha
suonato qui nel 1989 dopo la pubblicazione di Oh Mercy! - Grande spettacolo.
Dylan era di nuovo padrone dellla sua musica nel 1996 e '98. Ha sempre amato
suonare a Pò Tawn - vicino a Woodstock. Ha anche registrato Modern Times giù
nel quartiere di Bardavon. Dall'altra parte della strada, nel 1788, la
Costituzione degli Stati Uniti è stata ratificata dallo Stato di New York.
La storia di Poughkeepsie è scintillante, ma la città è attualmente una
città fantasma, avvolta nel mistero. Per ogni negozio che è rimasto aperto,
tre sono stati chiusi e abbandonati.
Nel tipico modo “I Love Upstate NY”, Dylan è uscito offrendo il meglio del
suo materiale: This wheel’s On Fire, Visions of di Joanna, Just Like a
Woman, Just Like Tom Thumb's, Leopard-Skin Pillbox Hat. Beh, forse alcuni di
questi brani sono stati scritti nella Grande Mela, ma Bob li porta in giro
con sè, come fosse sposato con essi. La band funziona. Tweedle Dee e Tweedle
Dum è stato funky come alla Sly Stone, e Beyond Here Lies Nothin' ha rumbato
proprio come una rumba dovrebbe.
Stavo pensando che questo fosse uno show classico fino a quando Kevin Bacon
(mi riferisco a Charlie Sexton) e Dylan si sono divisi. Una delle diverse
cose che potrebbero essere in corso. 1) Sexton è annoiato - 2) Il Tour ha
esaurito Ole Charlie - 3) Dylan ha messo il guinzaglio a Sexton - 4) Ho
visto oltre 100 shows di Dylan. Quello che sto
cercando di dire è che Charlie non ha suonato un fraseggio nelle due
mega-jam della serata: Summer Days e Thunder on the Mountain. La jam
strumentale era un banale violino-fiddle. Dylan sul suo organo, mentre
Charlie sognava il 2002, quando lui, Larry Campbell, e Dylan si scambiavano
fraseggi di chitarra torrido arrivando all’estasi.
Che cosa è successo? Mi ricordo quando Denny Freeman diventatò il capro
espiatorio nella band dopo il primo anno stellare. Ora Sexton è nella gabbia
del cane, o è bruciato, ma i risultati di questo tratto del tour sono stati
terribili.
Dylan suonava l’organo durante Thunder on the Mountain. La jam che ne è
uscita era facilmente la più debole che avessi mai sentito nel corso di
questo inno potente. Dylan sarebbe più saggio se continuasse come all’inizio
del ritorno di Charlie due anni fa. Ora l’energia creativa è sparita,
risucchiata via dalla ”assenza” di Charlie. Dylan ha ancora la voglia di
suonare dal vivo, ma le cose non sono più come prima, Herron ha fatto la sua
parte come il resto della band, ma il risultato non c’è stato, non c’è più.
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di Jeffrey Johnson
Una tranquilla ora e mezza sulla silenziosa linea ferroviaria della pin-drop
Hudson Valley è stata in contrasto col casino successivo, benvenuti nel
manicomio del New Jersey Transit.
Ecco un assaggio dello show di Poughkeepsie:
Possiamo discutere tra noi dello show, ma quando migliaia di geriatri stanno
dall'inizio alla fine, abbiamo una convalida indipendente che si trattava di
una bella notte a Poughkeepsie. Forse prevedevano che Visions stava
arrivando, che è sempre un indicatore affidabile che sarà una grande notte.
Chiara voce, un sacco di chitarra e un pò meno armonica rispetto ai giorni
scorsi.
Queste canzoni al # 2 e # 3 meritano una menzione speciale e un altra ancora
dove la folla purtroppo non ha potuto corrispondere il loro canto con lui in
Just Like A Woman. La mia richiesta personale si è compiuta quando Beyond
Here Lies Nothin' è stata effettuata con un accompagnamento di tromba. Tutti
e quattro i chitarristi hanno agito perfettamente in Simple Twist Of Fate,
superiore alle altre volte.
Stu ha guidato la band attraverso Tweedle Dee e, come nel West Long Branch,
è stato mischiato con strumentali Not Fade Away.
Non troppi balletti idioti a Poughkeepsie.
Steiner, Opie, NorBro-Dovevate esserci stasera!
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di Kosofsky Larry
Bello avere Bob ancora nel quartiere dopo un'assenza di due anni ... Lo
spettacolo è iniziato alle 8.15 senza D.W. Griffith, solo l'intro regolare.
Opener una hard "Leopard Pillbox", molto percussiva, voce buona. "Wheel's On
Fire" ha continuato questa tendenza con interventi delle chitarre ... solo
l'armonica di Bob è stata un pò debole, ma io non sono un grande fan del suo
lavoro armonica recentemente ... "Tom Thumb's Blues" è stata suonata su un
tempo un pò strano, sciatta, con un assolo di chitarra fuori tonalità di Bob
... "Just Like a Woman" ha avuto un intro dolce e buono, lavoro stretto
dalla band, Bob all'organo e la pedal steel ora presenti nel mix ... "Beyond
Here Lies Nothing", caratterizzata da Donnie alla tromba - ritmica molto
solida, Bob alla chitarra, ma il basso era irresistibile ... le frasi di
Donnie alla tromba sembravano goffe, ma la melodia era sicuramente rock ...
"Simple Twist" è stata cantata bene
in qualche modo rovinata da uno slash guitar fastidioso di Bob - penso che
questa bella canzone richieda un trattamento acustico dritto, piuttosto che
questa impostazione hard rock.
Una versione allungata di "Tweedledee" è seguita,, molto forte, un buon
lavoro di chitarra di Charlie ... "Visions of Johanna" è stato eseguita in
stile rumba, un highlight per me, il ritmo terrificante, rovinata solo dalle
linee di staccato del mandolino di Donnie, vocale di Bob forte. "Honest with
me", caratterizzata o da una solida ritmica della band, voce recitante
cenciosa che ha funzionato bene in questo rocker blues ... "Masters of War
"è stato affrontato col tempo di sei ottavi, è iniziato ruvida poi è
migliorata..." Summer Days" ha scosso con la chitarra abbastanza saporita di
Charlie ..." Nettie Moore "è stato un altro pezzo da evidenziare, ancora una
volta segnata da quelle linee staccate di mandolino - molto buona la voce.
"Thunder on the Mountain" era una meravigliosa interazione tra i ragazzi
nelle pause del canto, un groove feroce, un assolo di organo debole e poi di
nuovo groove ... "Thin Man" è stata terribile, scura, forte e molto insieme.
"Jolene", un rock troppo blues, e l’assolo di chitarra di Stu non lo ha
soccorso. "Like a rolling stone" è un solido che termina una non
soddisfacente serata ... mi sà che prenderò più di un paio di denunce, ma,
tutto sommato, la band è forte, e come sempre sembra un work in progress,
... troverai un sacco d’ oro e un sacco di scorie, ma loro sono là fuori
lavorando sodo!
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di Craig Werner
Grande spettacolo questa notte a Poughkeepsie di Bob Dylan, ancora una volta
con il rifacimento di vecchie e nuove canzoni per mantenere la vita
interessante. Proprio quando pensavo perché andare ad un altro show {ne ho
visti circa 100} Dylan mi ha deliziato con una rielaborazione di Wheel's on
Fire, Summer Days e Honest with me. La cosa divertente con tutte le canzoni
leggendarie nel suo catalogo il momento clou dello spettacolo per me è stato
Tweedle Dee .... Anche Visions of Johanna è stata cantata in modo dolce,
qualcosa che non ero sicuro che lui fosse in grado di fare più. La sola
critica è il canto troppo sincopato che ha usato in Beyond Here Lies Nothin,
favolosa, seguita da Simple Twist of Fate, non così forte. Una ossessionante
Ballad of a Thin Man con illuminazione drammatica è stata buona, così come
la rielaborazione di Jolene, pleasers per la folla sono state Just Like a
Woman e Tom Thumbs Blues.
West Long Branch, New Jersey - Monmouth University
- The MAC - November 14, 2010
di Mike Hodnett
La Monmouth University si trova molto vicino a dove Bob è stato fermato
dalla polizia due anni fa, quando i vicini avevano visto un uomo mal vestito
che scrutava nelle case in rovina. La poliziotta 20enne che lo aveva fermato
lo conosceva solo dalle immagini dal '60 e quando lui si è identificato,
aveva problemi a credergli. La questione è stata risolta in fretta, e quasi
mi aspettavo che avrebbe fatto una battuta su quel fatto questa sera.
La sede per questo concerto è un palazzetto di basket di recente apertura.
Lo spettacolo è stato sold out e la folla si era radunata piuttosto
rapidamente, per cui la band è arrivata sul palco esattamente nei tempi
previsti. Ci sono volute circa quattro canzoni ai tecnici per ottenere il
suono giusto, ma una volta fatto, l'atmosfera era molto piacevole. La mia
stima è che circa la metà della folla erano studenti. E' stato gratificante
sentire che la gran parte della gente sembrava riconoscere pezzi
non-standard come "Cold Irons Bound "e" Not Dark Yet ".
Ho sentito la voce di Bob migliore del solito e sembrava che cantasse dietro
al beat nella maggior parte delle canzoni, ma mi è piaciuto il trattamento
unico di "Tangled" e "Hard Rain ". Egli sembra godere dei vocalizzi senza
chitarra o, soffiando con tutto il suo cuore nell’armonica. Egli ha parlato
del suo desiderio di trovare il tastierista "giusto" che lo avrebbe liberato
da quell’impegno e lasciato libero di fare di più sul palco, non vedo l'ora
che questo avvenga.
I suoi spettacoli combinano il comfort dei nostri favoriti con alcune
interessanti selezioni da album recenti e meno recenti che ci tengono sempre
all'erta. Aspettate che arrivino i vostri!
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di Bill Coleman
Dylan ha suonato l'ultima volta al Monmouth College nel mese di aprile del
97 ed è stato tra i top 5 migliori spettacoli che avessi mai visto. Quindi,
non ci aspettavamo di essere abbagliati come lo siamo stati poi ... siamo
stati trattati con una serie incredibile di canzoni, Dylan frontale al
centro con la migliore armonica che ho sentito mai in 10 anni. E' stato
pungente con la chitarra in "Mobile" e ha creato uno stato d'animo
incredibilmente drammatico in ogni canzone con l’organo a livello di
ebollizione. Ha cantato in modo struggente, era un narratore accattivante e
quando lui era tranquillo ci ha pensato la band a scuoterci dal torpore.
Bravo Bob, un tuffo nel passato.
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di Michael Perlin
Il mio primo Bobconcert dopo oltre due anni, e non sono stato deluso. Bob
era impegnato, si è concentrato, si divertiva, e, oserei dire, era anche
musicale. Sicuramente la migliore esperienza in quattro-cinque anni.
Questo è stato il mio primo concerto con Charlie come chitarra solista con
la band, e l'energia extra e la verve che Charlie porta con lui erano
evidenti fin dall' apertura. Visto quante soste il Never Ending Tour fa
nelle palestre degli innumerevoli college, arene enormi, piccoli club, stadi
della minor league, etc etc, è quasi incomprensibile per me che la band
possa mantenere lo spirito e l'anima notte dopo notte. E lo hanno fatto.
Le canzoni
1. RDW: Sempre scontato per me (ma sempre un pleaser per la folla), aveva
più grinta stanotte, e mi ha suggerito che Bob si stava mettendo in gioco
(il pezzo d’ apertura è spesso poco più di un sound check posticipato).
Continuo a sperare di sentire l'apertura con gli accordi di Down in the
Flood, ma immagino che quei giorni siano ormai lontani.
2. Baby Blue: Questa è stata la prima che ho sentito suonare la chitarra da
Bob dopo 7 anni e che, (!) da sola valeva il prezzo del biglietto. Avevo
chiesto se non avrebbe fatto nulla oltre che strimpellare accordi (e
sinceramente, che sarebbe stato legnoso dopo un tale periodo di inattività),
ma in realtà ha fatto un assolo sorprendentemente fresco e appuntito. Yay.
3. Mobile: A questo punto, ho notato la tela ... le prime immagini dei
paesaggi urbani (una sorta di versioni moderne dei film di Fritz Lang, poi,
sia l’ assolo di Bob e di tutta la band). L’intro era nuovo per me fino alle
due ultime barre.
Ancora una volta, ha suonato la chitarra buono e premuroso. A questo punto,
è diventato chiaro per me come la presenza di Charlie porti molta più
energia alla band (più di quanto nei giorni felici quando Larry era chitarra
solista). Una buona cosa.
4. JLAW: Forte la partecipazione del pubblico, e Bob che ritorna con la
stesso frase proprio alla fine del canto pubblico, utilizzando gli spazi ed
i resti così efficacemente. La mia prima intuizione della notte: ho sempre
detto che, culturalmente / sociologicamente, Bob è stato più simile a Miles
Davis di qualsiasi altro musicista della mia vita. Ma qui – ed è ricorsa in
molte altre canzoni - ho sentito una parentela tra Bob e Thelonious Monk
(gli spazi vuoti sono così importanti musicalmente). Ero stupito, non avevo
mai notato questa cosa prima.
5. Levee's Gonna Break: il primo pezzo del 1966. E qui, ho iniziato ad
ascoltare il fraseggio (di nuovo, come se questo fosse un notte jazz), del
modo di suonare la tastiera di Bob. Non più solo accordi martellanti, ma
intonate improvvisazioni-a-tempo.
6. Tangled: Ancora una volta, molto diverso dalla fraseologia che ho sentito
negli negli ultimi tempi (più recentemente, Asbury Park 08). Al centro della
scena con l'armonica, molto ben fatto. Melodiosa e melodica. E ancora, è
diventato ancor più chiaro che Bob si stava davvero divertendo. Egli può
aver aggiunto alcune nuove parole nell’ultimo versetto, ma non potrei
giurarlo.
7. Tweedle: Signore. Perché questo? Perché questo? Con 2000 canzoni a
disposizione! Perché questo? OK, non mi aspettavo di sentire Idiot Wind o
License to Kill, ma forse Johanna o Willie McTell? Perché questo? God only
knows, per citare una canzone di Bob che ho sentito una o due volte. D'altra
parte, è tornato alla chitarra, e credo che dovremmo essergli grati per
qualsiasi cosa faccia con la chitarra. E ancora, gli assoli sono stati ben
pensati, armonici e musicalmente maturi.
8. Hard Rain: la prima volta l’ho sentita a Rutgers nel concerto delle
Nazioni Unite nel febbraio del 65, e molte volte da allora. Uno dei miei
preferiti (ho disegnato i testi più volte per i titoli degli articoli, come
i miei amici di lavoro sanno), e mi sorprende che ancora dopo 22 anni avrei
avuto la visione di queste immagini come le avevo immaginate allora. E
continua sempre più forte.
9. Cold Irons: Sembra che sia sempre nella set list quando lo vedo (questa
deve essere stata in la mia 10° volta). Ancora una volta, al centro della
scena con l'armonica.
10. Forgetful Heart: Valeva il prezzo del biglietto. E molto altro ancora.
Sconvolgente. Stordente. Nessun altro modo per descriverla. La mia prima
prima volta in assoluto per questa canzone, e una volta che non dimenticherò
mai. Bob con più anima, passione, profondità, emozione che si possa
immaginare. Al di là delle convinzioni. Ho avuto il privilegio di sentirlo.
11. Highway 61: Un pò deluso dopo Forgetful Heart. Ancora una volta, ho
sentito questo pezzo 100 volte, è stato fatto bene, ma niente di memorabile.
12. Not Dark, Bob ritorna al centro della scena con l'armonica, e, con
Forgetful Heart, il punto più alto della notte. Questo è Bob che guarda in
faccia la morte come 13 anni fa, e il senso di mortalità / immortalità /
domina ancora le sue prestazioni. Ascoltavo questa canzone ogni notte ed ero
felice.
13. Thunder: Da questo punto in poi, niente più sorprese. Thunder è come
sempre rock e Bob era realmente in essa. Ancora una volta, ho notato che era
sorridente e felice ed ha coinvolto tutti. Che piacere!
14. Thin Man: Erano passati anni da quando l’ho sentita l’ultima volta,
anche se me l' aspettavo. Una delle migliori canzoni di "allora", e non ha
perso nulla in questi anni. Il suo finale al centro della
scena-con-armonica.
15. Jolene: Il secondo pezzo da tagliare con Tweedle (Perché questo? Perché
questo?). Yawn.
16. LARS: Quante volte ha suonato questa canzone Bob negli ultimi 45 anni?
10.000? Ancora fresca. Ancora nuova. Ancora un inno. Ancora la più grande
canzone rock di tutti i tempi. Ancora perché Bob è Bob. Ha lasciato il
pubblico con un sorriso grande come il cuore mentre usciva.
Parlando mentre uscivano, una coppia di ragazzi del college, la ragazza ha
detto al ragazzo: "Mi sento come se fossi stata parte della storia
stanotte". Tesoro, lo sei stata.
Che notte. E, dopo questo concerto, mi rendo conto che lo vedrò di nuovo fra
a 60 ore. Non vedo l'ora!
Washington, DC - George Washington
University - Charles E. Smith Center - November 13, 2010
5 ragioni per pagare ancora $ $ $ per
andare a un concerto di Dylan
Sabato scorso 13 novembre sono andato al concerto di Bob Dylan a Washington
DC. Nonostante il fatto che nel corso degli ultimi anni il signor Zimmerman
abbia avuto modestissime recensioni dei concerti del suo "Never Ending
Tour", la maggior parte delle quali dicevano che lui è un performer
terribile e che niente suona più come una volta, ho ancora una volta
sborsato sessantacinque dollari (con lo sconto studenti!), più 5,25 $ di
tasse di spedizione per vederlo esibirsi. E maledizione, sono stati davvero
dollari ben spesi. Ecco perché:
Il concerto si è tenuto alla George Washington University e Dylan ha suonato
al Charles E. Smith Center, alias la palestra. Ora, ci sono degli aspetti
negativi su questo fatto: Numero uno, la palestra. Dubito fortemente che io
ero l'unica persona che si sentiva come se fosse ancora al liceo,
schiacciato in una stanza con le pareti imbottite di un evento che non
avrebbe mai dovuto svolgersi in quel luogo, come giocare una partita di
basket nella mia cameretta. Numero due, è stato un concerto a secco. Il
giovane Dylan ha mai proibito di bere ad uno dei suoi spettacoli? HELL NO.
Ma poi, a partire dalle ore 08:15, quando è salito sul palco, alle 10:30 pm
per il suo "Like A Rolling Stone" finale, mi sono divertito a guardare lui
eseguire sobriamente le sue canzoni. Non molto spesso si ha la possibilità
di vivere un concerto, senza essere sotto l'influenza di qualche tipo di
droga. E hey, in realtà è stato abbastanza piacevole. Inoltre, dopo un pò il
luogo (la palestra) ha contribuito alla gloria del sentimento degli anni
passati - i bei vecchi tempi quando le cose erano semplici.
Per tutte le persone che non hanno mai avuto un nonno simpatico, Bob Dylan è
diventato il più prezioso degli uomini invecchiati (OK, ha solo 69 anni, ma
i suoi giorni da rockstar gli hanno sicuramente fatto uscire le rughe). A
metà di una canzone Dylan alzava gli occhi dalla sua chitarra o dalla
tastiera con un grande sorriso, sorriso appena abbozzato con una scintilla
negli occhi tale che non si poteva non star sedutoiai suoi piedi in attesa
che lui vi desse qualche consiglio da nonno sulla vita . E' stato il ragazzo
che ti da una pacca sulla schiena e ridacchia mentre rievoca il vecchio
Dylan. Qui è stato un nonno affettuoso che indossa un cappello bianco da
cowboy.
Il giovane, chitarrista di Bowie-esque, può essere stato difficile per Dylan
con i riflettori addosso durante alcuni dei numeri, ma il ragazzo può ancora
fare un buon lavoro con l’ armonica.
Si va avanti ribadendo l'ovvio: IT'S BOB DYLAN. Chi non pensa che Dylan è
uno delle più straordinarie persone influenti del pianeta? Vedendolo di
persona è abbastanza buono, anche se non riesco a capire una sola parola che
esce dalla sua bocca. Ha introdotto i Beatles alla droga, per l'amor di Dio!
Lui è il poeta di tutti i poeti. Lui è il mitico Dylan. Ho detto.
(Fonte:
http://www.urb.com/2010/11/18/5-reasons-you-still-want-to-pay-to-go-to-a-dylan-concert/)
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di Sorensen Steve
Il concerto era general admission, ma ancora una volta mia moglie ed io
abbiamo trovato un paio di posti a sedere alla grande. Questo ci ha dato una
visione abbastanza chiara della band e Bob quasi di fronte a noi.
Il concerto è cominciato con circa quindici minuti in ritardo. Io sospetto
perché Bob abbia apportato una modifica dell'ultimo minuto alla set list. Ci
sono stati almeno due o tre fogli nelle sue mani che rimescolava sul
palcoscenico, uno sulla tastiera di Bob. Ma questo era tutto buono. Ha
contribuito aggiungere un pò più di attesa con la folla enorme che aspettava
ansiosa.
Sembrava che ci fossero un sacco di studenti universitari. Il concerto si è
tenuto presso lo Smith Center della George Washington University. Avevamo
sentito che per gli studenti c’era in prezzo ridotto. Ma c'erano un sacco di
vecchi folks anche lì. Ho suonato la musica di Bob quando ero un DJ
all’inizio del '68-'69.
E' stato un mix di vecchie e nuove canzoni. La sua band è stata insieme e
solida fin dall'inizio. Che talento! Ogni canzone sembrava scorrere bene
nella successiva. C'è stato un momento in cui sembrava che Sexton cercasse
di assicurarsi che Bob e la band erano insieme, ma potrebbe essere
semplicemente il loro stile adepto di mutua comprensione di ciò che sta
accadendo, anche trovarsi di fronte ad un un momento particolare.
Ho pregato che lui avrebbe suonato “Ain't Talki ' “, e lo ha fatto! Seguito
da Thunder On The Mountain! Che gran paio di canzoni. Quando lui e la band
si sono lanciati in un bis molto energico con Like A Rolling Stone, la folla
era entusiasta e l’ha dimostrato. Mentre stava salutando ho amato il suo
modo e il suo gesto. E' stata una benedizione essere lì in più modi. Ho
chiesto circa i manifesti di Dylan prima di ripartire, ma erano stati
venduti tutti. Sono sicuro che molti ricordi speciali sono stati creati
questa sera. Per me e mia moglie di sicuro ci sono stati. Noi lo amiamo.
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di Bedford Roger
Questo spettacolo doveva essere forte! Ho preso mio figlio, 15 anni, Zane.
Fin da quando era piccolo abbiamo visto molti show in arene differenti ed in
diversi Stati. Sono stati momenti fantastici che non scorderò mai,
specialmente uno show alla Waterville Civic Center nel Maine, ballavamo con
due Deadheads, Zane pogava ed agitava i pugni nell’aria. Alla George
Washington University non siamo riusciti a capire una parola di quello che
Bob stava cantando o se in realtà parlasse inglese, questo è stato molto
deludente.
Mentre si muoveva sul palco la voce di Bob sera mi sembrava del tutto vuota,
e il modo in cui diceva le parole della canzone non ha certo aiutato! Per
me, ascoltare le parole, non importa se ringhiate o sputate fuori, è una
parte importante dello show. Colpa del sistema audio? Forse hanno qualche
tipo di garbler al banco di missaggio? Ho anche notato che lui tagliarva il
testo della canzone abbreviandola mentre cantava, quasi abbaiava, quindi,
anche se la sua voce era buona, sarebbe comunque stata difficile da sentire.
Abbiamo iniziato lo show in platea poi ci siamo trasferiti al piano di
sopra, nessuna differenza. Zane ha detto che la musica sovrastava il suo
canto, e penso che questa potrebbe essere stata una ragione di questo
inconveniente. La band è stata buona, ma l'intero show sembrava mancare di
lustro. Il pubblico non è stato molto animato. Nessuno ballava, tutti in
piedi o seduti. La cosa che non capisco è che ho letto commenti sulle pagine
di boblinks e altrove, e tutti vanno in estasi per quanto è bravo "un uomo
che conduce totalmente il suo gioco " ecc. mi sono sentito come se dovessi
gridare gridare "Il Re è nudo!". Io quasi stavo per uscire... e
Zane non avrebbe avuto di bisogno di molto per essere persuaso a fare
altrettanto. Questa è stata probabilmente l'ultima volta che sono andato a
vederlo...
E’ questa l’arte...? Canto sciatto ed interpretazioni strane?
Odio sparlare di Bob e se questa probabilmente è stata solo una brutta
serata e ci può stare. Mi rendo conto che deve essere difficile stare lassù
giorno dopo giorno ...e provare qualcosa di diverso è sicuramente lodevole,
anche se non è lavoro. Ma se questa è la normale routine hummmmmmmmmm poi
....
Quello che mi chiedo è: siamo sempre imparziali, obiettivi nelle
recensioni...cosa sta succedendo? Sono ansioso di leggere qualche altro
parere.
Ehi Bob: se stai leggendo questo>>> grazie per tutte le altre volte buone!
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di George Spanos
Arrivato allo Smith Center ho incontrato un mio amico, che era arrivato
alle 9:30 ed era secondo nella fila. Le porte si aprirono alle 6:45 PM, e
abbiamo avuto i posti al centro , una splendida vista a circa 30 piedi da
Dylan. La scaletta è stata impressionante, anche se io personalmente
preferisco "Leopard-Skin Pill-Box Hat " come apertura. Highlights per me
sono stati "Señor (Tales Of Yankee Power)","Just Like Tom Thumb's
Blues","Desolation Row","High Water (for Charley Patton)", e "Ain't Talkin
'". Dylan ha suonato una chitarra fresca in "Simple Twist Of Fate", una
performance che ha raccolto una grande quantità di lode. La sua voce era un
pò meno burbero e growly di quella che ho sentito di recente, con Dylan che
a volte prendeva alcuni registri alti in "Just Like A Woman" e "Like A
Rolling Stone". Una piacevole sorpresa è stata la sortita di Stu, in
particolarein "Ain't Talkin '", che ha generato alcune rare Kimball call-out
da parte del pubblico. Charlie, come al solito, è stato uno show nello show,
un ottimo aspetto e suonate ancora meglio, anche se la sua chitarra è stata
un pò bassa nel mix dal mio punto di vista.
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Nessuno rovina Dylan come Dylan stesso
by Bob Boilen
In questi anni Bob Dylan ha passato un sacco di tempo dietro la tastiera
negli spettacoli dal vivo.
Ho visto Bob Dylan e la sua band esibirsi questo fine settimana in una
palestra cavernosa a Washington DC. Uno sguardo alla scaletta ed è facile
pensare che fosse uno spettacolo incredibile:
1. Rainy Day Women # 12 & 35
2. Señor (Tales Of Yankee Power)
3. Just Like Tom Thumb's Blues
4. Just Like A Woman
5. Rollin 'And Tumblin'
6. Tryin 'To Get To Heaven
7. Summer Days
8. Desolation Row
9. High Water (For Charley Patton)
10. Simple Twist Of Fate
11. Highway 61 Revisited
12. Ain't Talkin '
13. Thunder On The Mountain
14. Ballad Of A Thin Man
(Bis)
15. Jolene
16. Like A Rolling Stone
Ma a dire il vero, lo show non era buono. Chi vede Bob Dylan dal vivo sà che
le sue canzoni sono spesso appena riconoscibili dagli originali. Io di
solito applaudo gli artisti che cambiano le loro canzoni e trovano nuovi
modi di dare vita ad esse, ma raramente questo è vero per Bob Dylan. Di
solito le melodie sono trascurate, buttale lì, il canto spesso è staccato,
piccole frasi spogliate delle loro forme cantabili. Nella palestra presso la
George Washington University era quasi impossibile distinguere le parole se
non le conoscevi già.
Dylan sembrava felice, a volte, bardato in un grande cappello e una divisa
con una striscia in grassetto sulle gambe dei pantaloni. Sembrava uno
sceriffo messicano, anche se forse qualcuno può dirmi se c'è un altro
significato per le origini ed il senso di questo abbigliamento.
La band è stata buona ed agile, ma la sua caratteristica è stata proprio il
tipo di conduzione musicale in linea retta, con riff blues e rock-and-roll
che fanno diventare grandi canzoni molto ordinarie.
Ci sono state circa quattro canzoni nelle quali mi sono ritrovato a
desiderare che Dylan avesse lasciato la sua band di talento sul tour bus. Ha
Dovuto uscire da dietro la tastiera per coinvolgere la gente, mettersi a
tracolla una chitarra acustica e cantare. Ma suppongo che questa sia una
noia per lui. Lui sembra più interessato a intrattenere se stesso piuttosto
che il pubblico e, francamente, chi potrebbe biasimarlo? Dylan ha fatto
oltre un centinaio di spettacoli all'anno per 22 anni, quindi credo che
l'emozione di reinventare i suoi brani sia stata la sua motivazione
primaria. Ma con l'eccezione di "Ballad of a Thin Man", continuavo a pensare
che se una qualsiasi delle melodie classiche fosse stata presentata
nell’attuale forma con la quale sono state suonate e cantate qui, sarebbero
state presto dimenticate. Amo ancora Dylan e gli darò un’altra chance se
arriverà di nuovo in città. Ma è stata una delusione.
Avete visto Dylan negli ultimi anni? Siete stati soddisfatti o smarriti?
Bethlehem, Pennsylvania - Lehigh University - Stabler
Arena - November 12, 2010
di Ken Sherman
Bob ha avuto alcuni grandi musicisti e non nel corso degli anni. Ho sempre
pensato che la band con Larry Campbell non sarebbe mai stata superata. E
mentre ti aspetti la chitarra acustica della band Campbell (la mia
caratteristica preferita), devo dire che questa line-up sembra così stretta
come qualsiasi che ho visto suonare con Bob. Io non sono sicuro se è
Charlie, Stu o qualcuno / cosa altra influenza, ma la chitarra di Bob suona
assoli, e l’armonica, erano tanto buoni quanto li ho sentito e visti. Il suo
suonare la tastiera è troppo. C'è stato un punto di stasera, credo che sia
stato durante Highway 61, quando stava facendo una cosa a percussione con la
tastiera sul solo di Stu che era abbastanza stupefacente. Mi ha ricordato
Miles / Coletrane che incontranoi Dead, cose di questo tipo.
Sembrava seccato con George alla batteria durante Rollin'& Tumblin’, ma
tutto era rettificato da Cold Irons Bound. Stu continua a stupire e sembra
quasi essere la controfigura di Robbie in alcuni punti. Forse, come qualcuno
ha suggerito, tutto il credito è dovuto a Tony che tiene tutto insieme.
Personalmente, io sono un amante della pedal steel / mandolino di Donnie, dà
profondità ai pezzi lenti. Charlie fa un bel lavoro di guida senza essere
prepotente e tutti sembrano conoscere lo spazio che hanno a disposizione,
questa band in questo momento è molto buona.
Da Don't Think Twice a Things Must Change Bob è impegnato.. Una delle
versioni più recenti di Just Like a Woman anche se non mi importa se lui ha
lasciato cantare la folla nel ritornello. Workingman è interessante ed è
tanto una canzone per il suo tempo come qualsiasi altra che Bob ha fatto. Il
bello sarebbe se questo tour diventasse la prossima uscita delle Bootleg
Series.
TUIB sembra più viva, quando Bob si agita con questa canzone. Questa
versione fa la giustizia con il tempo passato. A volte era troppo veloce e
questa versione aiuta a farla tornare sotto controllo. La band è rock /
blues, molto stretta. Non è più un fluff.
Certamente parte dell'esperienza è ascoltare alcune canzoni che significano
qualcosa per chi le ascolta. la voce di Bob è sempre in discussione e
stasera siamo stati fortunati ad avere la sua voce in grande forma con una
esecuzione forte ed emotiva in tutto. Ma per me questa sera è la storia
della band e della musica. Non vi sono brani di routine in questa notte,
l'unità collabora ed è più della somma delle parti. I vecchi cavalli di
battaglia brillano. Questo è venuto alla luce, tutto lo spettacolo è una
costante, alta costante, non importa la canzone.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
di Peter Stone Brown
Bob Dylan una volta ha detto in un'intervista non molto tempo fa qualcosa
sulla falsariga che la sua roba è basata su errori. Lo spettacolo di Bob
Dylan in Bethlehem alla Stabler Arena, il mio sesto in 29 anni, è stato come
quello di ogni buona band che è sulla strada, notte dopo notte. Anche Dylan
ha cercato alcuni giri alla chitarra per cercare e trovare qualcosa di nuovo
invece che cercare e distruggere. La voce di Dylan era in forma abbastanza
buona e alla Stabler non c'è stato nessuno degli staccato che secondo il
vostro punto di vista avevano fatto di una divertente canzone un disastro un
anno fa. Tutto è stato eseguito abbastanza dritto, e anche le nuove modalità
non erano poi così lontane dalle versioni originali.
Ci sono voluti a Dylan ed alla sua band cinque canzoni per arrivare a
scaldarsi, anche se non ha mai davvero spinto a tutto vapore, anche se a
volte c’è arrivato vicino. Le prime tre canzoni, "Leopard Skin Pill-Hat
Box", "Don't Think Twice, It's Alright, e" Things Have Changed" sono stati
rapide, tipo “ascolta e via”, quasi di passaggio. Dylan ha iniziato a
diventare un pò giocoso su una ragionevolmente soul "Just Like A Woman" con
la band particolarmente stretta e Charlie Sexton che ha fornito qualche
bella frase alla Steve Cropper alla chitarra. Nel corso degli ultimi anni il
ritornello si è trasformato in un sing-a-long, in genere Dylan
non consente al pubblico di cantare la loro parte giusta, sempre salta alto
sopra il coro. Mentre lui sicuramente ha lasciato spazio alla folla per
intervenire, a Bethlehem quelli che cantavano non erano poi così numerosi.
In realtà il pubblico non era forte in tutto. Infatti, al contrario delle
precedenti opinioni su Bob Dylan scritte su Internet, nessuno ne ha parlato.
Nessuno intorno a me stava parlando con un telefono cellulare o altro
dispositivo. Tutti sono stati a guardare e ascoltare. Questo non avveniva
più da oltre 30 anni.
Dopo una piuttosto incomprensibile "Rollin 'And Tumblin", dove ho potuto
sentire forse la quarta strofa, la band stava iniziando a funzionare, Dylan
è andato dritto verso il primo highlight della notte "Simple Twist of Fate."
Questa è stata seguita da una potente "Cold Iron Bounds", in cui ho sentito
qualche intervento eccellente con l’armonica. L’armonica di Dylan è stata
superba l'intero spettacolo.
La scenografia ha cambiato questo tour includendo immagini proiettate dietro
Dylan su un enorme schermo, dove l'ombra di Dylan avrebbe dominato sulle
immagini, immagini di città, edifici vecchi misti con nuovi, l'interno di
quello che sembrava un trolley, cose che mi sembravano familiari, ma allo
stesso tempo sfocate quel tanto sufficiente in modo che non potevi essere
sicuro di quello che erano.
"Spirit on the Water" che ha seguito "Cold Irons Bound", ha portato il
livello di energia giù di una tacca, per essere portato su di nuovo con
"Summer Day", in cui Dylan sembra godere nel cantare la linea "Politician's
got on his jogging shoes,", con gusto particolare.
Poi è arrivata "Tangled Up In Blue". Avevo sentito questa ultima nei
precedenti show in questo tour, e penso sia stata anche meglio di alcune e
non così buona come altre. Dylan è al il microfono, con solo l’armonica ed
il piglio del maestro narratore appare. Tutto ciò che riguarda l' intera
esecuzione è stata drammatica. Ha seguito subito con un altro grande assolo
di armonica, ma, qualunque cosa sia successa, sembrava funzionare, la
cartuccia nel cervello di Dylan in cui sono tenute le strofe delle canzoni
perché tutto ad un tratto sul finale è venuto fuori il versetto che non
cantava (per quanto ne so) dal 1984, "Some are ministers of the trade" e io
non sono nemmeno sicuro che fosse cantata nel modo in cui si supponeva
dovesse essere cantata. E’ come spuntato dal nulla. Il mio amico mi ha
guardato con l’espressioni di dire "Cosa?"
Dopo una "Highway 61" che ha caratterizzato alcuni jamming abbastanza buone
- Dylan può effettivamente suonare l’organo come vuole, il narratore è
tornato per "Workingman's Blues # 2", con Dylan partito dalla tastiera per
poi passare a metà canzone al centro della scena per un altro assolo di
armonica. Ci sono stati momenti durante la canzone dove la voce di Dylan ha
misteriosamente perso la raucedine di questi ultimi decenni con parole e
note . Dopo un okay "Thunder On The Mountain", che serviva per mantenere
l'energia in corso più di tutto, Dylan tornò al centro della scena per una
"Ballad of a Thin Man", dove non poteva sbagliare, e con tutte le sue
capacità di eseguire abbastanza intatte sembrava godere di abbaiare le linee
"You're been with the professors and they all like your looks."
Tornando a "Jolene", che davvero non merita l'ultimo posto, lui ha chiuso
con un non male "Like A Rolling Stone", dove da qualche parte lungo i
decenni che sembrano secoli, ha cantato come se si ricordasse il motivo per
cui ha l’aveva scritta.
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di Hinson
Trevor
E' stata una corsa veloce di 20 minuti in auto da casa mia alla Lehigh
University Stabler Arena di Bethlehem, PA. La Lehigh Valley è nota per
essere la città dal suono-Biblico. E’ nota per le sue feste di Natale, io
vivo in una cittadina di nome Emmaus, e naturalmente c’è vicino anche
Nazareth, che è anche nota per essere la sede della fabbrica delle Martin
Guitars.
Siamo arrivati intorno alle 7,00 e dopo aver mangiato qualcosa, abbiamo
preso i nostri posti intorno alle 7.30. Una cosa strana di questo spettacolo
è che non vi era un pre-show musicale. E' stato proprio tutto in silenzio,
cosa che mi è sembrata strana.
Bob è venuto su poco dopo le 8,00, con indosso il suo abituale vestito nero
con le fibbie, strisce bianche lungo i lati dei pantaloni, cappello bianco,
stivali neri da cowboy, camicia-verde pastello. Da dove ero io (fila
centrale anteriore), il suono per i primi 2 brani è stato un pò duro e si è
ammorbidito solo col progredire dello spettacolo. Stavo ascoltando un sacco
di suono proveniente dal palco e non dalle pile dei grandi altoparlanti
sopra il palco.
Ci sono stati alcuni momenti dove la voce e l'armonica di Bob sono stati
scoppietanti. La mia unica lamentela circa il suono era che non sentivo Stu
dagli amplificatori e monitor, quindi ci sono stati anche momenti che
riuscivo a malapena a sentire Charlie, cosa che mi ha fatto incazzare,
perché mi piace tanto il suo fraseggio. Credo che Charlie era consapevole di
essere basso nel mix, perché ci sono stati momenti durante la serata che
sembrava annoiato.
Un'altra osservazione riguardo a questo spettacolo è stato l'uso di
strumenti multimediali. Ho visto Bob più di 50 volte e dal primo spettacolo
che ho visto (4/13/97 Wayne, NJ), Bob non ha mai fatto uso di uno schermo
video. Stasera dietro il palco si proiettavano le foto dello skyline della
città, delle stazioni della metropolitana, e anche alcuni video live delle
sue esibizioni. Ci doveva essere una telecamera di lato ed una sopra il
palco. Una cosa che ho notato è stato che Bob sembrava di guardarle un sacco
durante la notte. Forse stavano facendo la videoregistrazione di tutti gli
spettacoli di questo tour e lui stava controllando le telecamere. Un' altra
osservazione sul video live - che aveva un qualche tipo di ritardo sul vivo,
così effettivamente sembrava un pò psichedelico.
Non farò la recensione canzone per canzone, lascio che siano altri a
scrivere queste cose, ma voglio ricordare e mettere in evidenza una Simple
Twist aggrovigliata e Workingmans.
Bob ha eseguito un fraseggio di grande stile con la sua chitarra durante
Simple Twist, ed ha detto la maggior parte delle parole sui toni bassi.
Tangled è stata una vera chicca - Bob senza strumenti, solo canto e "gesti"
sulla canzone. Ha inoltre inserito due versi della canzone in uno solo.
Penso che sia stato un flub, ma la persona in piedi accanto a me ha detto
che pensava che Bob l’avesse fatto intenzionalmente. Chi lo sa, era una
bella versione alternativa di una delle più grandi canzoni di Bob, ed ha
funzionato.
Workingman’s Blues è stato il culmine indiscusso della serata. Si poteva
sentire la sua emozione in questa canzone, assolutamente perfetto. Cè stato
un drammatico crescendo musicale e vocale durante le righe "Posso vivere di
riso e fagioli, alcune persone non ha mai lavorato un giorno nella loro
vita, non sanno cosa voglia dire lavorare”. Valeva il prezzo del biglietto.
Un altro aspetto nuovo che ho notato della musica in questo tour è che ci
sono state 2 o 3 canzoni in cui Bob davvero inceppava con i ragazzi, dove si
portava la canzone verso il basso al punto in cui c'erano solo batteria e
basso, dando così a Bob un sacco di tempo per le jam ed i liks col suono
dell’Hammond B3. Bob è stato anche molto melodico sia con la chitarra sia
con l’armonica stasera, ed ha suonato con molta fiducia.
Uno dei punti più emozionanti nel finale, per me – questo è stato il primo
spettacolo in molti casi in cui ho potuto vedere il luccichio nei suoi
occhi, ed era così rassicurante e soddisfacente per capire che egli è vivo e
vegeto, e performante, come il suo intro dice giustamente, "alcune delle più
forti canzoni della sua carriera ".
Dio ti benedica Bob – continua così.
Charlottesville, Virginia - University of
Virginia - John Paul Jones Arena - November 10, 2010
di Don Ely
Mercoledì, 10 novembre, ho guidato da 300 miglia a sud di Charlottesville,
Virginia, con temperature superiori ai 70 gradi, un bel
ricordo d’ estate prima dell'inizio della stagione nevosa. I colori
autunnali erano ancora dominanti in tutto lo stato, piacevole fare la
Shenandoah Valley. Ancora una volta il mio albergo era vicino alla sede e ho
fatto il tragitto a piedi. La John Paul Jones Arena non prende il nomedal
bassista dei Led Zeppelin, né dal grande navigatore, ma da un ex allievo
della University of Virginia benefattore (che ha vissuto gran parte della la
sua vita a Memphis! ). Essa è stata costituita all'interno del campus, ma
non da il senso di essere in un college come le arene di Pitt e Penn State.
Sembrava che ci fossero più giovani a Charlottesville rispetto a tutti gli
altri concerti, ma ho pensato che era decisamente strano che i concerti
nelle città dei college non abbiano avuto molti studenti presenti.
Bob Dylan ha sempre guadagnato giovani che lo seguono
anche nella sua "vecchia" età, potrebbe essere che la generazione attuale
non sia a conoscenza della sua magia vibrante e vivere la storia che sia
solo il signor Zimmerman? La band era raggruppata strettamente sul palco,
migliorando la sensazione di una seduta nel salotto di Dylan come dicono
alcune delle migliori canzoni mai scritte. Purtroppo questo spettacolo non è
stato pulito come alla Pittsburgh University Park, o quello di Ann Arbor il
28 ottobre.
E' stato ostacolata principalmente dalla chitarra fuori accordatura di Bob
che ha rovinato alcune canzoni tra le quali "Simple Twist Of Fate". Ciò ha
inciso negativamente sulla band e sulle canzoni che Bob suonava alla
chitarra, con conseguente loro difficoltà. Il pezzo di improvvisazione alla
fine di" Desolation Row "era una sorta di disgiunzione. Non è stato
disastroso, ma nel complesso non è stato il miglior spettacolo del tour.
“Love Sick" è stato superiore ad Ann Arbor, e "The Levee's Gonna Break" è
stato forte, come lo sono stati molti dei numeri più avanti nel set. E,
difetti a parte, Charlottesville ha amato questo concerto, non potevo certo
dare la colpa all’organizzazione. Dopo il classico americano "Like A Rolling
Stone", tra i ragazzi è caduto qualcosa dal palco, qualcosa che Bob ha
lanciato a qualcuno tra il pubblico, lontanosulla destra dello stadio. Io
non sono riuscito a vedere cosa fosse, ma qualcuno ha detto che era la sua
armonica. Qualcuno ha avuto un regalo di Natale di Bob Dylan!
Ho visto 3 Bobshows quest'anno, ho viaggiato molto per questo. In Virginia
era un mio desiderio vedere Bob esibirsi lì. Il mio totale è ora pari al 73
spettacoli in 22 Stati dal 1981. Vorrei il meglio di tuttoper i Bobcats di
tutto il mondo. Dio benedica tutti!
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di Williamson Thad
In generale ho pensato che era eccellente - avevo aspettative basse ma sono
state facilmente superate. La band è ora abbastanza stretta e di buon gusto,
con un buon suono, non importa cosa esce dalla bocca di Dylan. Un buon
esempio è "Stuck inside of Mobile", una canzone che la band di Dylan ha
macellato diverse volte in concerto negli anni '90, ma ora si trova in un
buon mood, un rilassante groove che si poteva ascoltare tutta la notte.
Molte delle le canzoni erano disposizioni radicalmente diverse, in
particolare Love Sick, Tangled Up in Blue, Tweedle Dee, Simple Twist.
Dylan stesso ha tre intonazioni distinte: il tentativo di cantare in chiave
di un relativamente acuto registro, l'altra una cosa che sembra che parli
ruggendo in modo quasi atonale ma non amusicale, ed un vero e proprio basso.
La parte del basso è una novità (dell' ultimo paio di anni). Non imitava
Johnny Cash, ma io ero impressionato dal fatto che Dylan è stato in grado di
cantare su un registro in chiave piuttosto basso quando ha voluto - e ha
mescolato le intonazioni efficacemente. Strumentalmente, la maggior parte
delle canzoni le ha suonate alla tastiera, e la chitarra per 2 o 3, e ha
fatto a cappella con il microfono un paio di canzoni pure.
Per me, Desolation Row e Working Man's Blues stati i momenti salienti,
seguita da una High Water solida e interessante fino in fondo. In
Workingman’s blues ha afferrato il microfono e davvero ha sputare fuori il
versetto finale con enfasi e passione, così come i gesti del braccio. Egli
ha anche fatto anche Like a Rolling Stone con un suono convincente che non è
facile da ottenere.
Un'altra nota, bel lavoro sul setup delleluci, comprese la silhouette di una
donna alla fine di "It Ain't Me, Babe".
Penso che Tony Garnier debba essere citato sulla lapide di Dylan per avergli
prolungato la carriera di almeno dieci anni. Ha in mano la band e Dylan non
ha intenzione di intromettersi, e ha la una possibilità in certe determinate
notti di fare davvero diverse performances ispirate.
University Park, Pennsylvania - Penn State
University - Bryce Jordan Center - November 9, 2010
di Joshua Seese
E' stato solo un altro giorno in ufficio per Bob Dylan. Le mie emozioni
erano ancora in circolo a causa dell' adrenalina di una serata con Mr. Dylan
due notti prima a Pittsburgh. Il Pennsylvania State College era vivace già
da quando sono arrivato il pomeriggio fare il check-in al Days Inn con la
mia fidanzata al seguito. Stare dietro agli spettacoli di Bob Dylan è
diventato il punto culminante del mio autunno. Il sogno di vedere di nuovo
Dylan era diventato una realtà. Inseguire Bob Dylan ancora una volta aveva
un senso perfetto. Ho preparato il mio vestito col papillon, il gilet, i
jeans, stivali da cowboy. La mia fidanzata ha comprato un vestito
abbagliante. Tutto è stato perfetto. Il concerto è stato un assalto sonico
per addolcire i sensi visivi e sonori, nel quale Bob Dylan ha gettato in più
momenti molte forme della sua arte, più di quanto Picasso avrebbe mai
voluto. Noi adoriamo la sua voce. Noi rispettettiamo il fatto che la sua
voce rispecchia gli stati d'animo, immagini e audaci temi corrono sul filo
attraverso i suoi album. Alcuni momenti salienti della serie hanno incluso
Leopard Skin Pill Box Hat, che era lo stesso pezzo d’apertura di Domenica.
Avrei preferito Rainy Day ma mi piaceva come ha fatto questa canzone, come i
versi sono stati posati e fissati in posto come se fosse stato un muratore.
Wheel's On Fire è stata totalmente inaspettata e minacciosa, è stata audace,
accattivante e drammatica. Mi sono molto eccitato quando ha suonato questa
canzone, perchè io sono un grande fan di The Basement Tapes. Just like a
woman è stata geniale e solida come Domenica sera, con un inizio nervoso e
stop nel canto in coro, con dinamiche per tirare le corde del cuore.
Visions of Johanna ha riportato quel suono di mercurio che mi ha fatto
etasiare! Dylan ha evocato brillantezza con movimenti esuberanti ed una voce
elettrizzante dietro le tastiere. Summer Days sembrava perfetta per una
riunione di ballo con qualche chitarra meravigliosa. In Ballad of a Thin Man
ha pasciuto la folla con la sua presenza scenica meravigliosa e con
minacciosi assoli di armonica. Like a Rolling Stone aveva le belle onde
della melodia, dolce come una caramella, meravigliosamente cantatoa Il
locale era intimo, l' acustica è stata grande, la band ben amalgamata, e il
pubblico è stato grande. Sono stato al centro della scena un pò fuori dal
pavimento con una vista brillante. Bob Dylan è un uomo che conosce la sua
roba. Ha sempre ha un gran sorriso, perché lui ama quello che fa. Non
lasciatevi ingannare pensate di sapere chi è o provare a capire perché lui è
sempre giovane e tutto il resto! È ancora audace come sempre! Poi abbiamo
brindato alla capacità di Bob Dylan di farti credere che qualunque cosa sia
opera sua, qualunque sia la vita che stai vivendo salta oltre e lasciati
spazzare via da quel suono selvaggio di mercurio.
°°°°°°°°°°°°°°°°
di Toby Thompson
Bob era caldo, il pubblico del Penn State tiepido, da solo in piedi Bob al
microfono ha eseguito diverse canzoni, gesticolando come Sinatra, leader
come Ellington, un maestro showman all'estrema portata della sua carriera.
Il pullman se n’è andato lentamente verso il nero della notte.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
di Don Ely
Lunedi è stato un giorno di riposo dal lavoro per me, così ho potuto
prendere il tempo per guidare fino al College di Stato, solo circa 140
chilometri da Pittsburgh. La prima fermata è stata la città di Donora sulle
rive del fiume Monongahela. Come molte città sparse in tutto l’est
industriale, Donora era una città chimica, e nel 1948 una inversione di
tempuratura aveva creato una nube tossica di fluoruri che ha ucciso venti
persone e fatto decine e decine di feriti.
Ho voluto visitare lal Latrobe Brewing Company, produttorice della Rolling
Rock, la più grande fabbrica di birra Americana in Latrobe, PA. Per la mia
delusione ho trovato che l'azienda era stata venduta nel 2006 ad un
importante corporate Brewer, che fa diversi marchi presso l'impianto, ma la
Rolling Rock non è più tra questi.
Il mio albergo era nel cuore del campus della Penn State, così ho passato la
giornata ad esplorare ciò che la città aveva da offrire. Mi trovavo a meno
di due miglia dal Jordan Bryce Center University Park, e ho ho deciso di
andare a piedi dall'hotel al luogo dello show, un luogo fresco e
un’esperienza rinfrescante in entrambe le direzioni. Un'altra prestazione
stellare ci hanno dato Bob Dylan e la sua band, altrettanto buona come
quella precedente in Pittsburgh.
Il palco era molto alto e al Jordan Center la gente si è seduta in una
formazione a cuneo. Questo è stato meraviglioso per quelli di noi che erano
là, trasformando l’arena da basket in un teatro intimo. Ho fatto la
conoscenza di una bella signora del posto che aveva vissuto per qualche
tempo a Lincoln Park, Michigan, gli onnipotenti MC5 avevano le loro origini
a Lincoln Park. Stanotte lo show di Bob Dylan ha incluso "This wheel's On
Fire", che sarebbe probabilmente stata in scaletta se Bob avesse fatto lo
spettacolo solo per me. Ho sentito il reinventato " Tweedle Dee and Tweedle
Dum" per la prima volta, guidato dai tamburi della giungla di
George Recile e, invece di gemiti e smorfie questa canzone ha messo il
sorriso sulla mia faccia. "Cold Irons Bound" in quello che credo fosse un
nuovo arrangiamento, è stato assertivo come sempre. In contrasto "Visions of
Johanna" era delicato come Louise e la band ha suonato bene, Tony con il
basso acustico con l'archetto, ed violino di "Forgetful Heart" usato nelle
due successive. "Can't Wait", anche per effetto del basso di Mr. Tony
Garnier, è stato probabilmente il mio numero preferito della serata, ho
amato il suo sound e le selezioni da Time Out Of Mind sono state tra le più
interessanti del tour. Gli show in Pennsylvania, sono stati il mio secondo e
terzo live nella mia carriera concertistica di Dylan, valevano ogni
centesimo che ho speso, e, potrei aggiungere, a prezzi ragionevoli,
considerando che erano da Hall of Fame.
Pittsburgh, Pennsylvania - University of
Pittsburgh - Petersen Events Center - November 7, 2010
di Don Ely
Grande settimana di viaggi! Ero pronto a essere tormentato dalla pioggia o
addirittura guidare nella neve sui monti e le valli dei monti Appalachiani a
novembre, ma c'era il sole durante il viaggio e abbastanza caldo, una buona
occasione per strappare il golf di flanella dalla mia schiena e metterlo
nella parte posteriore della vettura. Il primo spettacolo è stato Domenica 7
Novembre a Pittsburgh, e sono arrivato abbastanza presto in città per
visitare il mio negozio di dischi preferito, CD di Paolo, nel quartiere di
Bloomfield. E’ fornito di una bella selezione di musiche internazionali, e
tra le altre cose ho preso alcune selezioni nigeriane cool del 1970
sull'etichetta Soundways. Da lì è stato un breve tragitto in auto al
quartiere Oakland dove ho parcheggiato per 5 dollari in un garage a pochi
isolati dalla sede. Questo è stato un ottimo affare perché ho avuto un sacco
di tempo da passare prima dello Showtime, e la mia macchina è rimasta lì
fino a dopo che Bob ha suonato la sua ultima nota. Mi era seduto nel bel
mezzo del campus della Università di Pittsburgh, i suoi edifici universitari
e le sale di soggiorno, e gli studenti abbondavano. Ho camminato su e giù
per le strade alla ricerca di locali e negozi interessanti, soprattutto
trattorie e negozi che vendono di tutto. Una cosa su questa città, alcuni lo
chiamano Steeltown, ma l'ho chiamata la Città cardiovascolare, dominata da
colline e salite lunghe verso l'alto. Io scommetterei dei soldi sull'idea
che, nel complesso i Pittsburghiani sono più sani rispetto a molti cittadini
statunitensi.
Per quanto riguarda lo spettacolo, Bob Dylan e il suo gruppo sono saliti sul
palco dando un impeccabile show due ore con alcune delle più grandi canzoni
del mondo.
E' stato quella che io considero uno spettacolo perfetto, 2010-stile, slick
e professionale e degno del nome di Bob. La pillola blu "Leopard-skin-box
Hat " ha aperto la serata, poi" It's All Over Now, Baby Blue "e" I'll Be
Your Baby Tonight ", che suona meglio di quanto io ricordassi. Il pubblico
americano ancora in realtà non sembra avere il potenziale per cantare
insieme il coro di "Just Like A Woman", ma questo è ok. "Tryin 'To Get To
Heaven" è stata particolarmente forte, ed è stato un numero che avevo
sperato di sentire in questo tratto del tour.
"Blind Willie McTell" è stato abbastanza buono per onorare Blind Willie che
riposa nella sua tomba giù al di fuori di Thomson, Georgia! Per tutta la
sera i musicisti sul palco hanno interagito con il massimao impegno, una
performance così coinvolgente che non riesco davvero a ricordare molti alti
o bassi, e un pubblico amichevole e riconoscente mi ha dato una bella
esperienza completa. Gloria va anche al personale presso il Centro Petersen,
che hanno, gestito la folla con molto aplomb.
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di Joshua Seese
La musica di Bob Dylan è come la tua sorella più giovane. Si può fregarsene
se di tanto in tanto la sorella maggiore si è presa un appuntamento, ma la
sorella minore si salvaguardia con la propria vita a causa della quantità
immensa di gioia e di potenziale che ti da e non ha bisogno di essere
macchiata. La musica di Bob Dylan ha una ricca storia in versi con gli anni
passati, presenti e futuri. Un uomo che sanguina inevitabilmente americano,
conoscendo i nostri momenti più gioviali nella vita come così come quelli
callosi del dolore. Questo è un uomo che ha scelto di mettere la sua vita
personale sul tavolo in modo da poter essere fornita a tutti attraverso la
musica, come pure composizioni poetiche immerse nel profondo calore del
cuore , il suono cambia sonorità e una voce spigololosa e cavernosa che si
perde nelle profondità e nel rispetto di tutte le autostrade infinite per
tutto il tempo. L'uomo integrala sua arte come un pittore con la sua
tavolozza. Indossa maschere di morte di molti generi musicali differenti, e
mette il suo marchio sulle cose diventando famoso, funzionando con successo
anche nei momenti più bassi, tra l’austerità, il neo-classicismo, la
parodia, il simbolismo post-moderno dell'assurdo e altre liaisons varie.
Bob Dylan è un nome che si dovrebbe conoscere. Mezzo secolo di genio puro,
di poesia, di spettacolo abbagliante, e il confronto con l’attuale sound
“Americana” regge molto bene. Lui è un genio con un occhio acuto per
l'articolazione delle condizioni umane, ha suscitato una grande attenzione
nella creazione di un sacco di identità diverse. Ha incarnato Shakespeare
evocando labirinti di immagini e simbolismi nelle case ben illuminate e
nella camera oscura della nostra mente.
Musica che parla da sé, che a sua volta parla per noi. Io ho bisogno di
musica come il bisogno di avere un nome, una storia, il peso della verità,
lui si appropria predando qualunque genere musicale. Questo è Bob Dylan.
Ogni performance è del tutto originale nella sua spontanea volontà. Ogni
performance ha creato un altro pianeta che orbita nella storia e corregge
l'esperienza visiva e uditiva del mito Dylan. Il bisogno di un uomo la cui
mente corre come il vento si di un’autostrada senza fine dove centinaia di
paia di scarpe hanno consumato i tacchi viaggiando attraverso i sette
continenti. Questo è Bob Dylan. Non posso dire abbastanza. Lo spettacolo è
stato al chiuso, intimo, pieno di brava gente, un brillante spettacolo,
suono svettante, ballabile, oltre il significato dell'uomo. Dylan aveva più
energia di tutti noi messi insieme. Ho avuto molte risate e sorrisi, oltre a
qualche lacrima di gioia. Chiaramente, Bob Dylan sta lavorando verso la sua
immortalità. Egli è un maestro d'armi che comprende tutta la poesia e la
musica, con un occhio da cecchino per i dettagli. Sono così orgoglioso di
lui e di tutto.
Sono in grado di imparare tante cose dalla sua musica. Le geometrie del
musical dell’universo di Bob Dylan sono il riparo dalla tempesta. Detto
semplicemente, la sua è musica per ogni tipo di persona in qualsiasi luogo,
con un vasto e illimitato cuore infinito pronto per il genio musicale che ha
iniziato la rivoluzione della controcultura.. Cheers a Bob Dylan, hai avuto
una bella serata! Tutti, doppo essere usciti erano eccitati di averlo visto!
Grazie a Bob per quel pò di tempo incredibile!
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di Marck Rock
E’ stato solo un altro giorno sulla strada per Bob. Ha suonato nell’arena di
basket presso l'Università di Pittsburgh. Nel complesso la sua band ha
suonato ogni melodia bene e, in generale sembravano godere di se stessi.
Leopard Skin Pill Box Hat, l’ opener è stato grande - l'uomo si diverte
ancora con il testo della canzone dopo 44 anni. Un paio di canzoni dopo la
sua voce è sprofondata nella ghiaia. Rollin and Tumblin era basata su di un
Chicago blues. Tangled è stato grande, Bob al centro della scena con il
microfono e l’armonica. Ha fatto dei gesti con le braccia aperte - una sorta
di moderno Al Jolson - e indicato con la mano l’armonica per enfatizzare
certe linee. High Water apocalittico come sempre. Hanno colpito il loro
bersaglio con Blind Willie McTell. Bob gesticolava piacevolmente al centro
della scena – si tirava la cravatta per sottolineare alcune linee. Highway
ha scosso la gente. Workingman's è stato il cantato migliore della serata.
Anche i ragazzi del pubblico sono stati presi da ogni parola – molti
applausi. Thin Man è ancora insicura – una cosa come un vecchio thriller in
bianco e nero. Quasi non credevo che sarebbero ritornati per il bis. Gli
applausi quasi subito dopo ogni canzone - e anche dopo un solido show di 45
minuti la folla è apparsa stanca. Jolene e una LARS di routine ci hanno
mandato a casa. Quando Bob ha presentato Stu ha detto qualcosa su Pittsburgh
ma non ho potuto capire cosa, viene da lì? George Recile stato fantastico
tutta la serata, l'uomo sa fare ogni sorta di cose, inizia e si ferma per
spingere le canzoni insieme, è ancora il cuore di ogni canzone. Bob
indossava una camicia nera, giacca bianca e cravatta di cuoio con un bianco
cappello piatto. La mia stima – c’erano circa 5000 presenze. Il solo
fastidio è stato dato dalla security che impediva alle persone discattare
foto e minaccia di sequestrare le telecamere.
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di Daniel Chester
Leopard-Skin: buon pezzo d’apertura, anche se un pò sfruttato.
Baby Blue: bello sentire soprattutto il lavoro di chitarra.
Baby Tonight: forse non laconico come vorrebbe, un abbinamento gustoso con
'Baby Blue'.
Just Like: fatto bene, aveva un aspetto un pò sing-along.
Rollin 'and Tumblin': versione statica.
Tangled: versione incredibilmente cool, il meglio della notte.
Highwater: non eccezionale, ha fatto qualche caratteristico suono pizzicato.
Tryin 'to Get: non troppo familiare, niente di speciale.
Summer Days: ha oscillato un pò, bella chitarra di Sexton con qualche riff
di organo.
Blind Willie: sempre ben suonato, stasera davvero bene, armonica dolce.
Highway: aggiornata da Akron, chitarra decente / interazione organo, ha
ancora bisogno di vibrazioni alla Johnny Winter.
Workingman's: meravigliosamente suonata, secondo momento migliore della
serata.
Thunder: abbastanza enegetica, cantata bene.
Thin Man: cool, armonica fresca, ha confermato che è ancora un pezzo di
ruolo.
Jolene: di nuovo, fuori tutto il lavoro possibile con la chitarra,
croccante.
Like A: tra il funzionale e l’ispirato, la folla godeva.
Nel complesso, un "Workingman's show". Nessuna trascendenza, alcuni
interventi di armonica di squisita fattura, e la band ben concentrata,
energica. Piace molto quando l'organo suona tipo-Kooper. Riconoscenti per
l'esperienza.
Rochester, New York - Rochester Institute of
Technology - Gordon Field House - November 6, 2010
di Chuck LaBlanc
Sabato 6 novembre, ho avuto modo di vedere Bob Dylan e la sua rock band al
RIT campus. Non avevo visto Bob dallo scorso novembre. Ho visto due degli
spettacoli del Palace. Lo spettacolo di martedì sera è stato favoloso, con
una grande chitarra di Charlie Sexton e Bob in bella voce. Purtroppo lo
spettacolo di Giovedi notte non è stato altrettanto gradevole. Voglio
ricordare che ho visto più di 100 spettacoli dal 1994, e sento che non ho
mai visto un cattivo spettacolo. La maggior parte hanno spaziato da forme
molto buone ad altre mondane, io sono uno di bocca buona. Ci sono stati uno
o due show in cui ho pensato che forse stavo vedendo uno spettacolo cattivo,
ma Bob li tirò fuori nel finale e lasciò lo show con un bagliore positivo.
La distanza dal palcoscenico sempre svolge un ruolo enorme per il massimo
divertimento. Mi piace vedere il sudore sgocciolare del naso di Bob.
Torno allo spettacolo del RIT. Quando la band di Bob sale sul palco non ho
potuto fare a meno di notare che Charlie Sexton non sembrava in forma.
Sembrava molto più magro di come la ricordavo e la sua carnagione era
spettrale. Per la maggior parte del tempo riuscivo a malapena a sentire la
sua chitarra e molte volte per tutto lo spettacolo è andato giù a suonare
appoggiato su un ginocchio e non mi era chiaro il perché. Avevo sentito
parlare nelle recensioni della grande interazione tra Charlie e Bob. Non ho
visto nulla di tutto ciò.
Il primo brano "Rainy Day Woman" mi fa sempre sorridere. Bene "Senor, {Tales
of Yankee Power}", uno dei miei preferiti top ten, Bob al centro della scena
con microfono in mano, sorriso maniacale sul volto, a fornire una resa
potente di una delle mie canzoni preferite. La canzone # 3 è stata "Just
Like Tom Thumbs Blues", ben suonata, con Bob che ha fatto alcuni
interessanti liks. Le prime canzoni sono state vocalmente roche ma
melodiche, se questa cosa può avere un senso. La song # 4 "Things Have
Changed", Bob sta cominciando a lasciare la voce roca. Il mio amico e io
siamo certi che Bob ha tutte le voci che ha utilizzato nel corso degli anni
a sua disposizione per l'uso in qualsiasi momento, ma a volte sceglie di
apparire come Werewolf Bob. Fortunatamente il lupo mannaro era per lo più
tenuto a bada. La song # 5 "The Leaves Gonna Break", Bob e la rock band
mette questa canzone in sincronia con il fiasco politico dopo l’uragano
Katrina, più che positivo per me. Song # 6, "The Lonesome Death of Hattie
Carroll ", un altra canzone nelle top 10 per me, suonata bene
strumentalmente e cantata con cura. Song # 7 "Honest with Me", non una delle
mie preferite, ma Bob sembra amare questa canzone. Song # 8, "Forgetful
Heart", una canzone dolce, ben suonata e ben cantata , un altro punto
culminante. Song # 9, "Cold Irons Bound ", ho molte, molte versioni di
questa canzone uptempo molto più rock, questa versione era un pò più lenta,
ma ancora più piacevole.
Song # 10, "Simple Twist of fate", un bellissimo cantato e suonato, la
versione è da mettere in evidenza per me. Song # 11, "Highway 61 Revisited",
sempre un pleaser per la folla anche se questa versione non era così
chiassosa come alcune che avevo sentito. Song # 12 “Ain't Talkin' ", bella
canzone ben suonata. Song # 13 "Thunder on the Mountain", trovo questa
canzone, insieme con "Summer days" e "The leaves Gonna Break " così simili
che mi aspetto che le parole di una di quelle canzoni scivolino nell’altra
in qualsiasi momento . Thunder è probabilmente il mio meno favorito dei tre.
Ma è rock!
La mia amica Angela ha chiamato questo tour il "Ballad of a Thin Man Tour".
Questa canzone è suonata in ogni spettacolo con estrema cura, vocalmente e
strumentalmente, ed energicamente, diventa il fulcro di ogni notte. Il bis
di due canzoni inizia con "Jolene" molte persone chiedono "perché Jolene"
fra tutte le canzoni tra le quali Bob potrebbe sciegliere.
Beh, qualunque cosa si possa pensare di "Jolene", da a Stu Kimball la
possibilità di fare qualche fraseggio pesante, mi è piaciuto. Infine la song
# 16, "Like A Rolling Stone ", un pleaser reale, perenne, che ha soddisfatto
tutti.
Columbus, Ohio - Ohio State University -
Schottenstein Center - November 4, 2010
di Gibson Gary
Passeggiando per il campus dell’ Ohio State University al Centro
Schottenstein in questa notte autunnale fredda, non c'era rivoluzione nell’
aria ma non c'era la musica come i pezzi di Blonde on Blonde che passava la
radio.
In effetti, la folla di mezza età questa notte non era qui a ribellarsi, ma
a rendere omaggio a colui che ha plasmato tanta parte della nostra vita, dal
professore della OSU nella fila sotto che si asciugava le lacrime dagli
occhi durante Hard Rain, o per la mamma 30enne che saltava su e giù durante
Stuck Inside of Mobile.
Dopo aver visto Dylan nel 1978 durante il suo Street Legal periodo pseudo
Elvis, so che l'unica cosa prevedibile di un show di Dylan è la sua
imprevedibilità. Ma hey, se si vuole ascoltare musica nota per nota, come
sono stati registrati posso raccomandare Celine Dion.
Apertura della mostra con una rollicking Rainy Day Women, non ho potuto fare
a meno di andare indietro agli anni Settanta, quando il ritornello di questa
canzone aveva un intero diverso significato, ma l’invocazione di Dylan ad
essere ancora schiacciati e oppressi risuonava ancora vero.
In una notte di sorprese, la canzone successiva è stata una bella versione
di “Girl fron the north country” con Bob alla chitarra che ha evocato
malinconia nel ricordo del suo primo amore vero.
Stuck Inside of Mobile ha mostrato la potenza della band Dylan. Più di
semplici musicisti di supporto, sono un'estensione dello stesso Dylan.
Charlie con la sua chitarra era potente in tutta la canzone e per tutta la
serata. La sua presenza spicca, ma non scoraggia Bob. Tony Garniers è il
basso collante che tiene insieme il tutto. Un professionista consumato.
La voce di Bob è cambiata e si è evoluta nel corso della sua carriera. A 69
anni, la sua voce trasmette l’esperienza di un uomo che ha vissuto, ma è
ancora alla ricerca di qualcosa di più, non ancora soddisfatto della gloria
passata.
Tangled Up in Blue è stata trasformata in un blues, con al centro della
scena Bob con solo l’armonica. I brividi mi hanno preso quando Bob pestava i
piedi mentre partiva con la sua magica armonica.
Sto cadendo nei ricordi, ma è sufficiente per dire che lo spettacolo non era
finito qui, sarebbe stata una serata indimenticabile. Hard Rain è stata una
rivelazione, come le metafore di tanto tempo fa ancora suonava vera anche
per i giorni nostri.
Come si può dire, la mia opinione è che bisogna sentire le emozioni più che
la tecnica.
Ma non è che queste descrivono ciò che Dylan è sempre stato. In questa notte
mi ha ricordato che cosa era essere uno studente universitario di 18 anni
sentendo Positively 4th Street per la prima volta. 34 anni dopo la musica
che ho sentito è ancora rilevante e importante. Non era da un artista che
sta cercando di rigurgitare i passati successi. Era da un artista che ha
ancora molto da dire. Shelter from the storm, la canzone non è stata
suonata, ma in questa notte ci ha dato un riparo dalla tempesta e come Bob
ha lasciato il palco dopo aver chiesto a noi "How does it feeeel", ho potuto
rispondere "Forever young”.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Stimando la folla nella City Arena mi sembra che le tende erano circa la
metà di quelle degli show nel 2004 e nel 2007. La folla sembrava meno nume,
capelli grigi, educati. Io ero in 20° fila sul pavimento, e lì sono stato
per la maggior parte dello show.
Lo show è iniziato con Rainy Day Women con Dylan dietro alla sua tastiera
dal suono molto vivace, una sequenza di battute in una cadenza molto ironica
alle mie orecchie. Purtroppo, verso la fine della canzone la sua voce ha
perso improvvisamente i toni alti ed è diventata un gracidio.
La canzone successiva, con una bella intro che ha avuto inizio con Stu
Kimball alla chitarra acustica e ho visto Dylan al microfono con la chitarra
che ci ha sorpreso con "if you're going to the North Country Fair”. Dylan ha
suonato la chitarra matematicamente mentre gracchiava senza melodia per
tutta la canzone. Peccato, era una nuova canzone nella set list.
E’ seguita una "Stuck insode of Mobile" con un'altra bella intro della band,
con Kimball ancora in acustico e Dylan alla chitarra. In questa i versi
erano gracchiati ma ben enunciati, ha abbaiato "Oh Mama" a piena
gola come se fosse tornato indietro di 30 anni.
Poi "Love Sick", drammatica come al solito, ma interrotta da qualche nuovo
problema tecnico (Herron alla pedal steel forse). Sono andato a prendere una
birra certo che questa versione non sarebbe stata superiore a quella
dell’ultima volta.
"Summer Days", e il mio cuore è affondato un pò quando ho sentito gli
accordi d’apertura. Tuttavia devo ammettere che Dylan cantava molto bene,
con molto entusiasmo, e la folla sembrava godere di questo. Charlie Sexton
non è mai riuscito ad uscire fuori, mi chiedo perchè. Sono ragionevolmente
certo che Tony Garnier ha suonato qualcosa che si avvicinava ad un assolo
sul suo contrabbasso.
Pochi secondi ed ho ricopnosciuto gli accordi dell’intro di "Tangled up in
Blue", caratterizzata da Dylan al microfono senza chitarra. Il canto non è
stato particolarmente buono. La sua armonica aveva pause deliziose e
chiaramente ben progettate. Inoltre c’erano in primo piano le immagini del
profilo di Dylan proiettate sulla grande tenda grigia dietro la band, un bel
tocco visivo che sembrava più sottile del più tipico ed enorme schermo da
concerto rock.
Poi "Tweedle", un altro perenne, in cui la band sembrava un pò indecisa (ad
eccezione del batterista), ma il canto è stato animato, dicendo i testi
molto amari con gusto evidente.
Poi ha cantato un trascendente "Tryin' to get to heaven", splendidamente
accompagnata, in piedi alla tastiera e suonando qualche pezzo di armonica in
ritardo sulla canzone. Questo è stato una ripetiione della serie 2004, ma in
modo migliore.
Poi "High Water", un’ altra ancora perenne, altra birra. Il banjo è stato
importante e di nuovo Dylan sembrava gracchiare sulla strada del brano.
E poi un momento, "Hard Rain", una sorta di coro gracchiante senza realtà,
fino al versetto: "che cosa farai ora", che Dylan ha assolutamente
inchiodato. Non credo che aver perso una parola per tutta la canzone e
sembrava come se stesse tornando a protestare verso la fine della canzone.
Credo che la folla intera ronzava a questo punto.
Così sul prossimo perenne, "Highway 61", che ha iniziato con un verso ben
cantato per primo, seguito da una bella e scontata serie di versi cantati in
cadenze che l’ hanno resa quasi incomprensibile. L' accenno alla "World War
3"- versetto è stato omesso del tutto.
L'intro di "Not Dark Yet" quasi mi ha tolto il respiro (con mia grande
sorpresa) e Dylan non mi ha deluso, in piedi al microfono e cappello bianco,
una carezzevole lirica molto cupa quasi alla fine. Un trionfo!
Da qui in avanti si era in discesa, tranne per la piacevole "Ballad of a
thin man ", che è diventata una cosa molto solida con la nuova illuminazione
da Halloween e l’ esecuzione drammatica. Tutto sommato sono stato felice,
dopo aver essere stato testimone di diversi spettacoli memorabili.
Highland Heights, Kentucky - Northern
Kentucky University - The Bank of Kentucky Center - November 3, 2010
di Bjzh
# 1 RDW # 12 & 35 per aprire, da amare, tutti devono Get Stoned, bella,
eccezione a Leopard Skin Pill Box Hat che ha aperto gli shows più
recentemente.
# 2 It's All Over Now Baby Blue - oldie but gooldie.
# 3 Stuck Inside of Mobile canzone - straordinaria, la migliore di "I'm Not
There" versione cinematografica.
# 4 Love Sick - spettacolare!
# 5 The Levee's Gonna Break - alcuni pesanti riff di rockin' guitar e un pò
di jam.
# 6 Desolation Row - canzone bella e lunga piena di grandi testi che sono
stati cantati bene rispetto ad altri spettacoli.
# 7 Cold Irons Bound - abbastanza rockin'.
# 8 Man in the Long Black Coat – non si sente spesso questa canzone.
# 9 Summer Days - sempre rockin', soprattutto stasera.
# 10-Tangled Up in Blue – la nostra preferita stasera anche se ci sono stati
altri / buona.
# 11 Highway61 – la band suona il rock bene come il blues.
# 12 Workingman's Blues # 2 - a ripetizione, non la mia canzone preferita ma
buona, anche il testo.
# 13 Thunder on the Mountain – lotte per ballare fra le sedie in questo
pezzo.
# 14 Ballad of a Thin Man - ti dà i brividi ogni volta che la senti, cantata
in in un modo irritante, la più grande de lset principale.
# 15 Jolene ha aperto e scosso la gente nel bis, Bob la canta bene, grande
canzone blues fra le più recenti.
# 16 Like a Rolling Stone – il classico preferiti dalla gente, luci sulla
folla durante "How Does It Feel" e ci siamo sentiti tutti come se Bob stesse
guardando verso di noi, la miglior canzone rock di tutti i tempi.
NKU, luogo piacevole e piccolo, sedili in 5° fila a sinistra di fronte al
palco, guardando a destra Dylan e la band. Ha amato la intro ripetuta in
tutti i concerti... "Signore e signori diamo il benvenuto al poeta laureato
del rock 'n' roll. La sua è stata la voce della controcultura degli anni
'60. Il ragazzo che ha costretto ad andare a letto il folk con il rock. Che
si truccava negli anni '70 ed è scomparso in una foschia di abuso di
sostanze. Che è riemerso per trovare Gesù. Che è stato dimenticato alla fine
degli anni '80, e che improvvisamente ha rimesso in moto gli ingranaggi
facendo uscire alcuni dei più forti pezzi musicali della sua carriera a
partire dalla fine degli anni '90. Signore e signori – il Columbia
rerecording artist Bob Dylan! "
La statuetta dell’Academy Award per "Things Have Changed" dal film Wonder
Boys alla destra di Bob. Belle le riprese video di Bob e Charlie Sexton alla
chitarra a testa alta a colori e in bianco e nero da sopra il palco di Bob
con il cappello a tesa larga, vestito di nero con paillettes d'oro e
scintillanti bande sulle gambe.
Gli uscieri erano un pò troppo Gung Ho nel tentativo di confiscare
telecamere, sparavano torce elettriche sui volti delle persone come se
dovessero arrestarle... per favore, dirompente.
Comunque, la notte perfetta per vedere Dylan per la dodicesima volta.
Possiate rimanere per sempre giovani Bob & The Never Ending tour!
Akron, Ohio - University of Akron - EJ
Thomas Hall - November 2, 2010
di Daniel Chester
Leopard-Skin: apertura solida, abbastanza ben suonata.
Whell: difficile individuarla in un primo momento, l'armonica era piacevole.
Beyond Here: suono fresco e bel posto per suonarla.
Stuck Inside: pedestre ed innocuo.
Spirit: esecuzione, momento migliore della notte.
Masters: Halloween-y e apocalittica versione, cantata così, momento più
bello d'organo della notte.
Summer Days: dell'Apocalisse ad un giorno d'estate? Gotta love it, oscillava
potente, la chitarra Sexton ha brillato.
Visions: sempre la fortuna di ascoltare questo e allo stesso tempo il
pensiero dell’organo sminuito del suo potenziale, Acoustic Alchemy.
Piuttosto sicuro che questi ultimi quattro brani sono stati suonati col
contrabbasso, che è dove la forza di questa band.
Cold Irons: sempre funky, consegnata bene.
Can’t wait: non sono mai stato un grande fan di questa canzone , ma a
sorpresa è stata meravigliosamente paludosa, secondo numero migliore della
serata.
Highway: Autostrada Barney Fife? scomoda. Invece di bruciare le cose le
hanno trascinate alla fine.
When the Deal : dolcemente sesguita.
Thunder: simile alla versione dell'album con quel suono di pianoforte
Barrelhouse e ancora stasera era un treno in corsa che raccoglieva i
passeggeri sempre di più (senza bisogno dei biglietti), unico problema è
grande canzone, il modo di perdersi nel rombo (ho avuto braciole di maiale,
ho avuto la torta, non era un angelo e non ero io), il basso suonava grande,
questa suonava come 'Highway' avrebbe dovuto essere stata.
Ballad of a Thin Man: sempre presentata molto bene, buona atmosfera.
Jolene: va bene, ma con tutti i suoi capolavori? Proprio 'Jolene'?
Like a Rolling Stone: non male.
Nel complesso, sede spettacolare, suono solido per la maggior parte, alcuni
più deboli ma si mescolavano con il suono dell’acustica, dell’armonica,
sperimentazione? Difficile da dire. Fatta eccezione per una molto deludente
Highway 61 la band ha avuto una bella serata. Ancora il manierismo di questa
fase evolutiva del leader, quando senza uno strumento (ho fatto il verso ad
Al Jolson? WC Fields? Vic Damone?). Grato per l'esperienza.
Grazie a tutti quanti, post scriptum, Potete per favore suonare "Shelter" a
Pittsburgh Domenica?
Indianapolis, Indiana - Murat Theatre -
October 31, 2010
di Charles Cicirella
"Queen Jane", perfetta immagine di Bob Dylan a Indianapolis
Lo show di Ann Arbor a me ed al mio autista HO-hum è piaciuto moltissimo.
Kalamazoo sicuramente ha portato l'energia ad un altro livello, mentre a
Chicago è stato come se Bob avesse raccolto tutti noi in un razzo e ci
avesse lanciato per la corsa della nostra vita. Giuro ci sono state numerose
volte durante l'ANCE di Chicago che ho sentito che stavo per lasciare la
Terra per luoghi sconosciuti. High grade, futuro perfetto davvero!
Ho sentito il suono di Indy ed è stato di gran lunga il migliore, ma ho
sentito una storia piuttosto diversa da alcuni altri. Bassi troppo potenti
nel mix è stato uno dei reclami, e questo è quello che ho effettivamente
notato anch’io. A Indy ogni parola di Bob poteva essere ascoltata e
perfettamente capita. E sì, “Queen Jane” è stato un culmine preciso e non
solo perché non era eseguito da un pò di tempo, ma più perché non era
affatto una versione buttare via. Immaginate Bob al centro del palco solo
con la sua armonica, è stata una esecuzione da incorniciare. Chicago è stato
per me lo spettacolo numero 6, ma Indy è stato anche ad un livello molto più
alto e vero, nel cuore delle tenebre di Conrada.
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di Steven Zubel
Innanzitutto, permettetemi di ringraziare Bill per la gestione di questo
sito web e tutti coloro che hanno inviato commenti nel corso degli anni. Ha
fatto in modo che andare ad uno spettacolo di Bob Dylan sia stata
un'esperienza più ricca per me.
Questo era il mio 6° show di Dylan ed è stato uno dei migliori. L'anno
scorso sono stato fortunato di vedere Bob negli show del 4 luglio e di
Halloween. Così, era passato esattamente un anno da quando avevo visto Bob e
la band. Ma potrei dire dalle recensioni precedenti che ero in un buon
tempo.
Il teatro Murat era un posto perfetto per vedere Bob, l'audio è stato mixato
giustamente. Si poteva sentire la voce di Bob sopra gli strumenti. Ha anche
cantato sufficientemente chiaro per essere facilmente comprensibile.
1. Leopard Skin Pillbox Hat - Bob alla tastiera. Probabilmente il più adatto
per iniziare lo spettacolo. Non è una delle mie canzoni preferite ma è
ancora bello sentirla di persona.
2. Don't Think Twice, It's All Right - Bob suonava la chitarra ed era anche
sorridente quando il suo riff di chitarra è salito sopra nel mix.
3. Beyond Here Lies Nothin '- Bob ha suonato la chitarra e lo "spettacolo" è
iniziato sulla tenda dietro la band. La scena era lo skyline di una città,
magari del Messico o del sud-ovest americano.
4. Queen Jane Approximately - Bob ha suonato l’armonica su questo pezzo. Lui
davvero ha messo tutto il suo cuore nella canzone.
5. The Levee's Gonna Break - Questa è la prima volta che ho sentito la
tastiera ed il modo di suonare di Bob nel mixaggio. Il "light show” sembrava
come originare delle nuvole dietro la band.
6. Simple Twist of Fate - Bob alla chitarra e il suo modo di suonare poteva
chiaramente essere ascoltato.
7. Cold Irons Bound - Questa è stata trainata dal rullo dei tamburi. Simile,
ma non buona come la versione di "Masked and Anonymous". La scena sulla
tenda sembrava essere uno scorcio della Tour Eiffel, sovrapposta con
l’interno di una fabbrica o una vecchia stazione ferroviaria di stampo
europeo. Bob è stato al centro della scena con l’armonica.
8. If You Ever Go to Houston - Bob è tornato alle tastiere per questo
numero, mentre quelle che sembravano essere colline si stagliavano sullo
sfondo.
9. High Water (for Charlie Patton) - Bob ha preso il centro della scena con
l’armonica e la scena di sfondo era impostata su una giornata piovosa.
10. Trying to get to heaven - Bob ha suonato tastiera ed armonica. Sullo
sfondo l'immagine della band sembravano dei raggi di luce del sole che
attraversavano le nuvole.
11. Highway 61 - Bob è rimasto alle tastiere.
12. Tangled Up in Blue- Una delle mie preferite, ma Bob ha saltato verso la
metà tre versi, (barca da pesca, topless bar, poeta italiano). Alla fine
della canzone, la sfondo ha mostrato un uomo e una donna a piedi.
13. Thunder on the Mountain - Bob e la band non sono solo passati attraverso
delle proposte di risoluzione su questo pezzo, sono stati "on". Bob ha fatto
anche un assolo di tastiera.
14. Ballad of a Thin Man. - Le luci ambientali soffuse e le luci della
ribalta si raggruppano , adatto per Halloween. Bob al centro della scena con
l’armonica, si capiva che si stava divertendo. Questo è stato uno dei punti
salienti dello spettacolo.
15. Jolene - Molto simile alla versione registrata.
16. Like a Rolling Stone - Questa è la migliore versione live che ho
sentito.
17. All Along the Watchtower - Non uno dei miei preferiti. Sì, la band ha
"scosso" il pubblico in questo pezzo. Ma, se dovessi risentirlo di nuovo dal
vivo, per me andrebbe bene. Devo anche dire che abbiamo sentito 17 canzoni
invece di 16.
Mentre gli strumenti di Bob potevano essere ascoltati bene nel mix, devo
dire che non è stata la miglior serata per il suono dell’armonica.
Ci sono stati altri due effetti spettacolari delle luci, ma non mi ricordo
su quali canzoni. Una era una scena del tipo: una cena, un passeggero su una
ferrovia o su di un’auto o un autobus, non saprei definire. L'altro era il
live action della band preso dall’alto. Questo è stato il miglior effetto di
tutti.
Come altri hanno scritto, "non perdete lo show!" E' stato un grande
spettacolo con musica onesta. Tutto sommato, è stato un bel modo per
trascorrere Halloween.
Chicago, Illinois - Riviera Theatre - October 30,
2010
di Adam Selzer
Penso di avere un’idea circa i due principali cambiamenti tra gli show
attuali di Dylan e quelli di dieci anni fa. La voce, ovviamente, è
cavernosa, ma non è questo il grande cambiamento.
Il primo è il ritmo. Senza il set acustico, la miscela blues è diventata una
di rincorsa tra una canzone e l'altra. La band ha ora il proprio suono, la
propria identità, ma non è come uno che ha un sacco di trucchi nella manica,
è una band dannatamente buona.
La vera differenza è il modo in cui canta le canzoni di Bob. 10 anni fa se
fossi andato a tre spettacoli, la stessa canzone, "Desolation Row " avrebbe
avuto un suono diverso ogni sera. Una notte Bob avrebbe indossato i panni di
una guida turistica che porta un gruppo in visita a Desolation Row, un’altra
volta avrebbe potuto suonarla come nel Groundhog Day, descrivendo la
sequenza di eventi che aveva visto innumerevoli volte prima con una sorta di
distacco.
Forse era tutto solo nella mia testa, ma ora, la ginnastica vocale di Bob si
concentra di più sulla melodia che sul significato delle parole. Egli trova
un riff, un nuova melodia, con l'organo e canta il riff.
Ma funziona ancora. In “Chronicles” scrive di un nuovo stile di eseguire le
canzoni in modo matematico, utilizzando in qualche modo questo stile per
incantare gli ascoltatori.
Avrebbe potuto soffiare fumo dal naso (come fa spesso), ma le sue
prestazioni hanno ancorala capacità di mettermi in trance,
sollevandomi e tirandomi giù. Fatta eccezione per il fatto che la sua voce è
uno strumento per se stesso, avrebbe potuto fare il tutto come un assolo di
arpa.
Il Riviera di Chicago non è il mio posto preferito per vedere uno show - il
vecchio palazzo del cinema non era semplicemente stato costruito per sentire
musica ad alto volume. Il suono è sempre impastato, ma i seggi della
balconata sono confortevoli, e lo show di Bob la scorsa notte (il mio 38°)
era semplicemente da ko.
"Leopard Skin Pillbox Hat" è stato un buon rocker blues opener (come
sempre), si passa poi a "The Man in Me" a sorpresa, con Donnie alla tromba e
Bob che esegue un assolo di armonica che ha segnato la mia prima trance di
questa sera.
"Things have changed" le cose si muovono in modo giusto, con la band che
rientra nel suo giusto groove mentre Bob ringhia le parole. Qui, la band
morde, un-suono malvagio-blues-da club seminterrato ha preso il centro della
scena. Ho visto alcuni shows buoni dal 2002, ma è stato solo recentemente
che la band davvero sembra come se si fosse trovata di nuovo, non come se
fosse "di transizione". Receli è la riproduzione del brano, non solo la
batteria.
E anche se, nel mio rimbambimento, io probabilmente guardo indietro e
preferisco la line-up Larry / Charlie, o anche l'imprevedibile Freddy
Koella, ci sono canzoni però che questa band fa meglio, e "Positively Fourth
Street ", il brano successivo, è stata una di quelle. Questa band riporta la
melodia in un sacco di canzoni in cui si era persa nelle jams delle vecchie
chitarre.
"Summer Days" è stata grande, poi disordinata, poi grande, poi disordinata,
poi grande.
Il clou della serata per me, è stata lo splendido, cadenzato valzer di "The
lonesome death of Hattie Carroll", che ha visto Dylan
trovare la melodia iniziale (e cantare in un registro molto più basso di
quello che lui fa normalmente - di tanto in tanto le note erano così basse
che sembrava fare un un sacco di sforzi per prenderle). E, avendo trovato la
melodia, si è trovato bene, ed ha messo uno sforzo maggiore nel cantare.
Quanti arrangiamenti di "Cold Irons Bound" ci sono stati fino ad oggi?
Questa canzone è il regalo che continua a darci, Bob che ruggisce di fronte
a una immagine proiettata che credo fosse il piano terra della Torre Eiffel.
Durante l'assolo di armonica, un video di Bob è stato proiettato su di lui,
non aveva l'aspetto di uno schermo video – sembrava più come una camera
oscura o, forse esagero, una lanterna magica.
"Simple Twist of Fate" era un altro bell’ arrangiamento melodico che mi ha
ricordato la versione dell'album.
"High Water" è stato un rocker malvagio, come sempre sempre.
Sono stato molto contento di aver sentito "If You Ever Go to Houston", dal
momento che questa è una canzone che non ho mai visto in uno show di Dylan,
una sorta di rarità. Non male, ma è una canzone che va avanti all'infinito
senza davvero andare da nessuna parte, è solo un avvertimento per qualcun
altro su cosa fare se Lui decide di andare da qualche parte.
Ci sono momenti in cui sento di non aver bisogno di vedere "Highway 61" di
nuovo, ma questo non era uno di quelli - la sezione strumentale alla fine è
stata particolarmente impressionante.
"Tangled" aveva un arrangiamento strano nuovo tutto da ascoltare. "Thunder"
è sempre un gran rock - penso che questa sia una canzone che è stata fatta
da Bob per suonarla in concerto. Le parole non significano necessariamente
qualcosa, ma sono chiaramente molto divertenti da cantare, e Bob trova
infinite strani modi di cantarla.
"Thin Man" è un'altra di quelle canzoni in cui Bob sembra stia davvero
prestando attenzione a ciò che significano le parole, non solo come suonano
nei riff. Dopo "Hattie" questo è stato il culmine per me.
"Jolene" è stata un buon rocker, "Like a Rolling Stone" è stato forse la più
accurata take che ho mai sentito (questo è un altro motivo per il quale
penso che questa band la suoni meglio rispetto alle band precedenti), poi,
come una sorpresa bonus speciale, abbiamo avuto un terzo encore - un bella
"Forever Young", la quarta canzone del 1970 dello show.
Sono stato fino alla fine dentro e fuori dagli stati di trance che mi
avevano preso, scosso.
Con il mio amico ho camminato verso sud per trovare un bar ancora aperto,
poi siamo andati verso il vecchio cimitero dove era facile trovare un taxi
per tornare a casa.
Certe notti si esce da uno spettacolo di Bob pensanddo "l'uomo mi ha fatto
esplodere". Certe notti pensi "forse era migliore sul disco”. Certe notti è
tutto e High Fives, il "Miglior spettacolo di sempre" .
In alcune notti basta camminare e aspettare che la trance svanisca. Queste
sono buone notti.
Kalamazoo, Michigan - Western Michigan
University - Miller Auditorium - October 29, 2010
Se si va avanti show di Bob Dylan a volte si pensa che sarà una performance
dove ti puoi trovare a grattarti la testa parlando con te stesso come in un
monologo. Beh, ad Ann Arbor mi ero sentito abbastanza così, sorpreso quando
la mia canzone preferita “Senor” era stata eseguita per seconda al centro
del palco, ma anche questa scoppiettante performance non aveva potuto
salvare il concerto di Ann Arbor per me.
Ora, se si va a un sacco di spettacoli Bob si può anche avere l'esperienza
di assistere ad uno show pessimo o ad uno show giusto, da essere ricordato
proprio perché l’uomo mistico è andato oltre il sole e la luna con la sua
musica mercuriale.
Kalamazoo è stato un lamentoso sbuffare, come un fienile che brucia, una
sferzante frustata che ha assolutamente acceso lo stoppino per lo spettacolo
killer che sarebbe seguito. Qualcuno mi ha detto dopo lo show di Akron che
Bob e la band erano in ottima forma in questo momento e che se avrei avuto
la fortuna di partecipare a Kalamazoo, Chicago, Indy e Akron l’avrei visto
di persona.
Highlights di questo concerto sono stati per me Beyond Here Lies Nothin,
Tangled Up In Blue, ma ad essere onesto mi è piaciuto tutto e mi sono
ritrovato completamente coinvolto per tutto il tempo perché, a differenza di
Ann Arbor, la band e Bob erano completamente impegnati e investiti nella
musica, e la magia vorticosa era tutta intorno a noi.
Ann Arbor, Michigan - University of
Michigan - Hill Auditorium - October 28, 2010
di Marc Schemansky
Tutto va bene nella città di Ann Arbor. Una notte fredda d’ autunno,
studenti a piedi e ciclisti tutti intorno alla città universitaria, negozi e
ristoranti aperti e pieni... solo come nella maggior parte delle grandi
università del Midwest. Io e mia figlia ci avvicinavamo all’ Hill Auditorium
ed agli ingressi si era formata una fila di persone in attesa di entrare
nell’auditorium, un vecchio edificio proprio nel bel mezzo della U of M
campus, totalmente rinnovato, con una eccellente acustica. C'era un senso di
eccitazione tra la folla, l'attività di Bob Dylan è viva e vegeta in questo
periodo di recessione economica (n. Workingman Blues qui).
Intorno a noi stavano seduti alcuni fans hardcore di Dylan, alcuni erano
arrivati dal precedente concerto a East Lansing, tutti sembravano esperti ed
appassionati di Bob... uno ha acquistato una armonica presso lo stand del
merchandise ed ha iniziato a suonare.
Poco dopo le 8, l'intro è iniziata e la band è venuta fuori. Bob vestito di
nero e viola con un cappello bianco. Il resto della band in completo grigio.
Mi chiedo se questo era il look delle bands di Hank Williams e Bob Wills,
una specie di incrocio tra un cowboy ed un Riverboat Gamblers.
Posso dirvi che questo è stato un ottimo concerto, gli highlights “Just like
a woman”, “Simple twist of fate”, “High Water”, “Forgetful Heart”, “Highway
61” e "Ballad of a Thin Man". Una miscela di generi e sentimenti,
rockabilly, jitterbug, gutbucket blues, canzoni di gruppo, di cuore,
spettrali, beat-driven .. tutto in uno. La band è stata stretta e fiera di
esserlo. Grandi chitarristi (Charlie, Stu, Donnie), una sezione ritmica
stretta (Tony e George), e, naturalmente, la goccia che mescola la bevanda,
Bob. Niente di eccezionale, solo a testa bassa , corsa senza fermate, musica
così, ritmi semplici a volte, in altre ritmiche beat più complessi,
ricordare e si, indovinare. Le chitarre cambiano ogni canzone (Telecaster,
Gibson, custom-made, mandolino, contrabbasso, banjo, violino ... i roadies
consegnano strumenti come infermiere di sala operatoria ...
Una cosa che ha reso questo show diverso rispetto ai tour precedenti è stata
la messa in scena. Era molto ben fatta ed estremamente interessante. I
fondali che cambiavano per ogni canzone, .. per lo più in bianco e nero,
foto lunari di città misteriose, formazioni di nubi, l'interno di un
autobus, ecc. Molto bello vedere la band che suona dentro un autobus. Ma la
più interessante è stato quando hanno inquadrato con una telecamera che era
al di sopra la band verso il basso in modo che sullo sfondo si vedeva una
vista tipo a volo d'uccello di Bob e dei ragazzi (tutti in un lunare grigio
e bianco). L'illuminazione durante Thin Man gettava una grande ombra di Bob
sulo sfondo facendolo sembrare un imbonitore in un evento collaterale o un
evangelista sotto la sua tenda; effetto cool. E' appena una cosa in più per
stimolare i sensi e fanno diventare il concerto una esperienza completa.
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di Joe Malekovic
Solo un altro fantastico show di Bob Dylan. Ero un pò preoccupato essendo
nella balconata superiore, ma l 'Auditorium Hill è probabilmente uno delle
migliori sedi acusticamente parlando. Il mix per le mie orecchie è stato
molto buono, tutti i musicisti erano udibili e hanno contribuito molto bene,
gli strumenti di Bob sembravano essere solo leggermente più prominenti nel
mix, che è come dovrebbe essere, credo. L' unico inconveniente ha avuto
luogo è stato durante "High Water", quando Bob è uscito al centro col
microfono che non funzionava bene, il problema al microfono ha costretto Bob
a tornare dietro al suo organo per finire la canzone. Il microfono è stato
riparato ed è tornato al centro per la canzone successiva "Forgetful Heart",
che ho riconosciuto dalla prima nota di violino di Donnie. Difficile
scegliere punti da mettere in evidenza, lo show è stato un culmine
dall'inizio alla fine, per me, e la scaletta mi ha dato molto più del
previsto. 3 ore per il ritorno, le strade erano leggermente intasate, ma non
troppo male, ancora una volta, solo un altro buon spettacolo di Bob Dylan e
della sua band.
Ci vediamo tutti questa sera in Kalamazoo, "Non vi azzardate a mancare".
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di Don Ely
"TK Wu" in Liberty Street serve il pollo Hunan meglio di qualsiasi altro
posto che conosco, e il calore medio era circa pari a quello servito da Bob
Dylan e la sua Band all’Hill Auditorium. Un'altra bella serata per certo,
proprio nulla di veramente straordinario, ma Bob come sempre ci tiene caldi
in questa fredda notte d'autunno. "Leopard-skin Hat Pill-box" non era il
rocker vescicante dei tour recenti, e la prestazionie era debole, hanno
compiuto la loro missione senza essere eccezionali. "Senor (Tales Of Yankee
Power)" è stato molto bello, mentre "Just Like Tom Thumb's Blues "
impallidisce al confronto con gli altri che ho visto." Simple Twist Of Fate
"è stato il primo breakout della serie, una versione con bel finale
melodioso guidato dalla tastiera di Bob. Due canzoni dopo è venuto il
meglio, "Desolation Row " di recente memoria. La band, che sembrava forse un
pò tesa, , ha davvero avuto modo di essere in sintonia su questo pezzo,
dando alla canzone il morso necessario, come i peperoni piccanti asiatici.
Durante "High Water (For Charley Patton) ", Bob è uscito con il microfono al
centro, e se era infastidito il tecnico del suono ha semplicemente spento la
sua tastiera per finire la canzone. Donnie Herron al banjo era il conduttore
di questa canzone, comunque, e io sono contento. "High Water” è tornata ad
una forma più vicina alla traccia dell'album. Dal mio posto in 12° fila
centrale, a livello dell'occhio con Bob, il mix del suono era buono, con
Donnie e Stu Kimball che si udivano. A volte in un mix è difficile isolare
gli strumenti, in quanto ci sono meno assoli, e nel caso di Donnie e Stu, il
loro ruolo è spesso quello di fornire una base solida per il suono generale.
Il suono della tastiera di Dylan per tutta la serata non era prepotente, e
almeno sulla canzone che ho notato ha suonato la chitarra in modo
"naturale", cioè senza il manico in posizione quasi verticale. E, per coloro
che prestano attenzione a queste cose l'abito lungo nero era completato da
uno Stetson bianco e una camicia viola.
"Forgetful Heart "è stata la pietra di paragone emotiva del set, e la mia
personale favorita della notte. Mi piace come Bob si raccoglie intorno alla
band in questo pezzo, un riparo per il cantante dalla tempesta di
vulnerabilità, "non è forse un pò come te e me?”. Attraverso tutto Bob si
erge, come la sua ombra proiettata sugli archi sostenuti dai tralicci
dorati, il suo cappello da cowboy si profila una ventina di metri sopra il
palco.
"Thunder On The Mountain" è stato anche uno spettacolo frizzante, la
migliore che ho visto da un pò di tempo. Una cosa nuova per il Never-Ending
Tour, Stati Uniti autunno 2010, sono le proiezioni alle spalle della band
sul retro del palco, senza più la tenda stellata, si va da miscelazioni di
colore preferito dell’amata New York di Bob ad alcuni che sembravano nuvole
psichedeliche. Durante "Thunder" hanno fatto la cosa più bella, la video
proiezione del gruppo dall'alto in bianco e nero quando hanno suonato.
Bellissimo! "Jolene" continua ad essere molto meno frenetica rispetto alle
versioni dell’Estate 2009 e, a mio parere molto più piacevole, con sapore di
rhythm &blues anni 50, groove molto simile a Together Through Life. La
canzone è culminata in una accattivante assolo di Stu (sì, Stu!), e con
"Like A Rolling Stone”, poi la sua buonanotte con la band ed è sparito verso
il prossimo concerto. Le persone soddisfatte sono state lasciate con una
calda e piacevole sensazione che è rimasta con loro per un bel pò.
East Lansing, Michigan - Michigan State
University - MSU Auditorium - October 26, 2010
di Christopher Oxie
Ho avuto il privilegio di trascorrere un pomeriggio glorioso con il famoso
dottor Robert Schuler. Dopo più di 5 decenni, il Dr. Schuler ha ha deciso di
rallentare un pò la sua attività e di concentrarsi sui suoi scritti.
E’ stata una serata molto speciale, la moglie del dottor Schuler, la
Duchessa Susan, si è unita a noi, con mia moglie Amy che da molto tempo è
una collaboratrice della Duchessa.
Abbiamo trascorso il pomeriggio visitando alcuni dei vecchi ritrovi del Dr.
Schuler nel campus della Michigan State University. Dopo un'ottima cena, il
nostro autista ci ha portato alla porta d'ingresso dell'Auditorium MSU. Sono
rimasto sbigottito nel vedere le lunghe file di persone che cercavano di
entrare dalla porta principale. Ci sono quattro entrate nella costruzione, e
da tutte e quattro le corsie le persone venivano incanalate in un’unica
porta dove strappavano i biglietti. Questo, unito al fatto che il bar era
direttamente di fronte, ha creato molta congestione ed un lungo processo per
entrare.
Non c'era alcun atto di apertura e ho chiesto a uno degli addetti a che ora
era previsto per iniziare Dylan. Dopo circa un’ora, le luci si sono
abbassate e il solito annuncio è stato fatto. Dylan è uscito con un cappello
grigio, giacca nera, pantaloni neri con una striscia rossa sul lato e un
fazzoletto di seta nera.
1. Leopard Skin Pillbox Hat - Dylan iniziato al pianoforte. La sua voce era
chiara e il livello del suono eccellente. Per la prima volta con questa
band, hanno proiettato immagini di Dylan in video sul back drop. Le immagini
erano in bianco e nero di alcune sembravano nuvole, il deposito ferroviario,
i vecchi magazzini e, occasionalmente, Dylan stesso è stato proiettato su di
esse in uno spettrale modo. La canzone è stata niente di nuovo e suonava
come è nel recente passato.
2. It's All Over Now Baby Blue - Dylan si trasferisce a centro della scena
con la sua chitarra di un colore arancio bruciato Ha fatto qualche accordo
solo accennato perché sembrava avere qualche danno al corno in cui c’è
l'interruttore. Ancora una volta, nulla di nuovo.
3. Stuck Inside of Mobile – Ho fatto una smorfia quando ho sentito il primo
verso. Io non sono un fan di questa canzone e la maggior parte tra la folla
sembrava un pò confusa da ciò che veniva suonato. Dylan ha preso un sacco di
spazio in questo pezzo e la sua chitarra un pò troppo forte nel mix.
4. Just Like a Woman - Dylan è tornato al pianoforte. Mi piaceva la versione
del 2005 di questa canzone molto più di quella suonata qui. Stu e Tony hanno
cantato insieme alla folla e Stu aveva un gran sorriso sul suo viso per
tutto il tempo.
5. Rollin and Tumblin - Charlie sembravano avere alcuni problemi con la sua
chitarra durante l'intero brano. Il suo giocherellare non-stop con le
manopole ed i quadranti è stata abbastanza luingo da poter andare a bere
qualcosa. Era quasi perduto nel mix e solo all'ultimo minuto o giù di lì
sono riuscito a sentire che stava cercando di uscire fuori. Donnie era
costantemente alla ricerca di quello che Dylan stava suonando, cercando di
capire quali accordi venovano suonati.
6. Masters of War - Niente di nuovo. Tony ha tirato fuori il contrabbasso
per la prima volta. C'era una calca davanti alla batteria alla fine della
canzone con Dylan, Charlie e Tony.
7. Summer Days - Niente di speciale sul brano, diverso da ciò che sembrava,
un pò affrettato.
8. Hard Rain's Gonna Fall - Dylan stava sempre lisciando la parte posteriore
della sua testa vicino al collo nel tentativo di asciugare i galloni di
sudore che stava producendo.
9. High Water (for Charlie Patton) - Dylan è tornato al centro della scena,
con il microfono in mano e la sua armonica. Donnie ha preso il banjo e
questo accordo ha funzionato bene. Ovviamente, Dylan si stava divertendo con
la canzone.
10. Simple Twist of Fate - Il clou della serata. Quelli che hanno fatto
delle registrazioni saranno senza dubbio d'accordo. Chiara come una campana,
e sapientemente suonata. Questa canzone è la sola ragione che giustificava
l’essere andati al concerto.
11. Highway 61 - La spirale discendente inizia. La maggior parte dei 20enni
hanno cominciato a saltare qundo è iniziata. Si dondolava come fa sempre, ma
sembrava essere un pò troppo precipitosa.
12. Workingman Blues - Dylan è tornato al centro della scena. E' stata ben
fatta ma il calore nell’ edificio era quasi insopportabile da questo punto
in poi. Eravamo completamente bagnati solo in piedi sui sedili.
13. Thunder on the Mountain - Orribile. Questo è una delle peggiori canzoni
di sempre. E' stato difficile capire ciò che veniva detto, ma nessuno
sembrava curarsene.
14. Ballad of a Thin Man - Un altro highlight dello show. Dylan era in
"piena modalità aeroplano" durante questa canzone e aveva le braccia al suo
fianco e volava e costantemente cercava di tirarsi su i pantaloni dalla
cintura. Le luci si sono abbassate e la band si è allontata nel buio. Un
roadie è uscito e ha iniziato a rimuovere gli strumenti dalla parte di
Donnie del palco. Questo è stato il primo segno che stavamo per avere il bis
consueto.
15. Jolene - Ancora una volta, nessuno voleva sentire altro, ma non è stato
così. Dopo la prentazione della band è partita LARS.
16. Like a Rolling Stone - Niente da segnalare qui. E' stata proprio come l’
avevo sentita prima. Una volta che la canzone è finita, Bob è stato in fila
con la band per circa 10 secondi e poi se ne è andato. C'è stato un momento
fugace in cui ho pensato che poteva fare All along the watchtower perchè le
luci sono rimaste accese un pò più del previsto, ma lui se n'era andato.
Tutto sommato un’ altra piacevole serata con il dott Schuler e sua moglie.
Guardiamo avanti per il futuro!
Madison, Wisconsin - Overture Hall -
October 25, 2010
di S. Bauer L.
La prima volta che ho visto Bob Dylan sono stato portato al concerto dai
miei genitori, avevo 16 anni, era il 1988, e per la maggior parte dei miei
amici, in quel momento, Dylan era percepito come una reliquia irrilevante
del 1960.
Lunedi notte, ho portato mia figlia di 9 anni, al suo primo show di Dylan
all’ Overture Madison's Hall. Ventidue anni dopo il mio primo concerto di
Dylan, il suo Neverending tour continua ad essere proprio questo. Ma posto
che la cultura di Dylan in America è stata elevata nel corso degli ultimi
due decenni, al punto che andare a uno dei suoi spettacoli è quasi un atto
reverenziale, quasi come un’ esperienza religiosa.
Infatti, durante il concerto di 100 minuti, la chitarra solista Charlie
Sexton ha agito come l' accolito che va a pregare ai piedi del suo guru,
spesso cadendo in ginocchio guardando Dylan alle tastiere. Sexton, un
chitarrista maestro nel suo pieno diritto, non deve genuflettersi a nessuno.
Ma questo è Bob Dylan. E possiede il palcoscenico.
Dylan è uscito poco dopo le 7 di sera, per il primo dei due spettacoli
previsti al Madison. Egli non ha mai guardato il pubblico, in qualsiasi
momento durante la notte, oltre alla dovuta presentazione della band e
l'addio scomodo dopo gli encore. Nessun "ringraziamento”, niente"Hey
Madison!", Niente di niente. Ma chi ne ha bisogno?
Dylan è stato quasi commerciale, ha suonato "Cat's in the Well", una canzone
d’ aperturaa sconosciuta a molti tra il pubblico prima di entrare nella più
riconoscibile "It's All Over Now Baby Blue". E' fin troppo facile
dimenticare che un uomo come lui ha scritto così tante canzoni. Ma Dylan ha
attraversato l'ampiezza della sua carriera martedì, suonando "Things Have
Changed", la canzone che gli valse un Oscar nel 2000, "Jolene" dal suo più
recente disco, e per buona misura, ciò che può essere la canzone più rock di
tutti i tempi - "Like a Rolling stone”. Il pubblico, se qualcuno di loro
aveva mai visto uno show di Dylan prima di stasera, forse l’ha sentita per
la prima volta. Ma la risposta è stata entusiastica. La canzone vive. Si
respira.
Molto credito va dato alla band crackerjack di Dylan, diretta da Sexton. Se
c'è un difetto nella composizione della line-up attuale, è che il vecchio
non ha lasciato che la sua chitarra sparasse piombo caldo quanto lui avrebbe
potuto o dovuto. Bob non sarà certo ricordato per il suo pianismo, ma si è
rifiutato di cedere il comando della band a Sexton per tutta la notte. Se
non altro, Sexton è ancora più contenuto del suo tour precedente con la band
di Dylan. Che peccato.
Detto questo, almeno Dylan non si sente più legato alla tastiera. Egli ha
aperto con tre brani alla chitarra solista, ma ha anche vagato fuori al
centro palco con nient'altro che un microfono e la sua armonica.
L’illuminazione dello stadio lo faceva sembrare spettrale, quasi come un
esecutore di vaudeville di altri tempi.
E' molto difficile catturare l’attenzione di una bimba di 9 anni, in
particolare una che non è mai stata ad un Rock Show prima. Ma lei lo ha
applaudito. Ha applaudito. Ha comprato anche un cappello ed alcuni adesivi.
Ed ha anche letto una breve biografia per bambini di Dylan per prepararsi
allo spettacolo.
"Papà", ha detto mentre andavamo al concerto. "Ho letto che una volta alla
gente non piaceva Bob Dylan con la band, perché ha suonato con una band
stasera? "
"E 'vero, ad alcune persone non piaceva" ho risposto.
"Ma oggi è piaciuto", Ha detto lei.
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di Dave Moyer
Che differenza da un anno fa
"C'è sempre qualche ragazzo che potrebbe diventare come me vedendomi per la
prima volta o l'ultima, gli devo il mio meglio."
(Joe DiMaggio)
Bob Dylan e la sua band continuano il loro viaggio attraverso il Midwest,
lunedi sera al Teatro Overture a Madison, Wisconsin. Questo show sembrava
avere una impostazione eccessivamente formale, una cosa un pò strana per la
Cowboy preferita da tutti, e il suono potrebbe non essere andato alla deriva
al livello superiore, come è successo a quelli che avevano i sedili sul
pavimento. Qualità del sound a parte, questa band sembrava che stesse
chiaramente cercando di realizzare qualcosa di diverso dall'ultima volta che
li ho visti in concerto un anno fa presso il Theater Aragon a Chicago.
Lo spettacolo all’ Aragon fu uno spettacolo potente, e questo spettacolo al
confronto è stato un pò addomesticato. I commenti del pubblico "Like a
Rolling Stone "è stata ordinaria, ed i favoriti up-tempo" Cold Irons Bound
", "Highway 61 Revisited" e "Thunder on the Mountain" erano privi di
ispirazione, anche se "All Along the Watchtower", ha roccheggiato abbastanza
bene.
Dylan è venuto fuori e ha suonato la chitarra per tre canzoni consecutive,
"Cat's in the well"," It's All Over Now, Baby Blue "e "Things Have Changed
", e la sua voce non era nella forma migliore. Spesso, dopo un aver fatto un
paio di pezzi, la voce si scalda, ma è stata povera e perdente questa notte.
Diversi anni fa a Joliet, ricordo uno spettacolo che era iniziato molto male
come questo ma era riuscito a recuperare circa a metà. Questo concerto
sembrava snodarsi senza mai veramente prendere il suo passo giusto, anche se
George Recile era stellare alla batteria.
"Just Like a Woman" ha mostrato la promessa iniziale, ma si è allontanata
verso la metà in una curiosa esecuzione. La speranza è tornata quando per
“The Levee's Gonna Break ", Tony Garnier è passato al contrabbasso,
l’esecuzione di Dylan è stata cristallina, il suono era perfetto, e la band
ha scosso la gente. Una versione unica e divertente di "Tangled Up in Blue",
eseguita con Bob al centro della scena con l’armonica. Tuttavia, "Cold Irons
Bound", che è venuta dopo è stata deludente in questa versione da zainetto,
poco punch, e una promettente "Desolation Row" che è finita anche peggio di
"Just Like a Woman" per le stesse ragioni.
La cosa più strana di tutte è stata la “sterilizzazione” di Charlie Sexton.
Non potevo fare a meno di sentirmi come se stessi facendo jogging passando
davanti alla casa del mio vicino dove c’è un cartello con scritto:
"Attenzione, cane in gabbia, recinzione elettrica”. Sentivo come se Charlie
fosse stato chiuso in un confine invisibile. Quando avete un cane sciolto,
fatelo correre! Quando qualcuno può far goal, passare la palla a lui! Perché
lo frenano?
Invece, l'organo è stato tenuto alto nel mix. E' un suono che tutti vogliono
sentire, ma non a scapito di lasciare in panchina Charlie ed i suoi liks di
chitarra.
Altri potrebbero essere in disaccordo con questa valutazione. Probabilmente
c'è qualcuno che dirà che è stato il miglior spettacolo che abbia visto, e
questo è il bello.
Quattro delle cinque persone con cui ho parlato prima dello spettacolo
stavano per vedere Dylan per la prima volta. Come un ventilatore
imperturbabile Dylan ci ha dato tutti i suoi migliori sforzi, ma forse ha
avuto solo brutta giornata. Nel corso di 162 shows, a volte può succedere
anche questo. A volte accade la notte che hai i biglietti.
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di Masked and Anonymous
Questo è il mio 18° show di Dylan in circa 14 anni e la mia prima
recensione. In questa prospettiva vorrei presentare il mio commento sui due
concerti del 25/10/10 al Teatro Overture a Madison, WI.
Come punto di rilevanza storica, credo che questa sia la prima volta che Bob
ha svolto due spettacoli nella stessa serata.
Hanno anche avuto una data la sera successiva ad East Lansing, MI., Così da
qualche parte, un extra "riserva di combustibile" è stata trovata per
rendere questo un back to back di 30 canzoni con Mr. Dylan.
Il Teatro Overture è una bella e nuova sede confortevole, con un'acustica
adeguata di prima classe.
Lo Show è iniziato puntualmente alle 19:00 con "Cat's in the Well" che ha
stuzzicato il nostro appetito per quello che doveva venire. E' importante
dire che ho visto cinque show caratterizzati dal ritorno di Charlie Sexton.
Le tre notti a Chicago il 10/29-31/09 in Aragona e ora questa sera
"back-to-back" in Madison. Quindi, commenterò il suo impatto in questi
spettacoli in relazione alla mia esperienza precedente con lui l'anno
scorso. Confrontando questa band a quella che comprendeva Larry Campbell e
Charlie nel periodo 1999-2002 è come paragonare i “Bears” dell’85 alla loro
versione 2006 nel Super Bowl. La dominazione della pura invenzione di
squadra di Larry e Charlie nel 2002 era un'altra cosa, contro l'attuale
line-up - diciamo solo che Bob ha ri-raccolto un significativo free-jolly
che aveva già avuto a che fare con la sua organizzazione. Il musicista
ideale senza ridondanze nostalgiche.
Ora che sapete come la penso sul talento di Mr. Sexton, vorrei dare il mio
Giudizio sui due signori che erano stati ingaggiati per sostituire il signor
Campbell. Donnie e Stu sono ugualmente buoni musicisti e in questa serata
non mi hanno dato alcun motivo per pensare altrimenti. Penso a loro come a
due wide-receiver dalla line-up frontale di Bob, George e Tony. Bob ha
mantenuto Tony e George perché la loro funzione è importante quanto la presa
dell’energia elettrica. Hanno di nuovo messo Bob in tutte le questioni
ritmiche. Istintivamente sanno se Bob sta chiamando un "sonoro", e non ci
mettono tanto a rispondere.
Si comincia con "Cat's in the Well". Bob alla sua "chitarra funk" che
stabilisce alcuni punti per le linee dure in entrambe le "CITW", It's All
Over Now Baby Blue "e" Things have changed". Sì, le cose sono cambiate
perché io sinceramente ho pensato che l’amplificatore di Charlie Sexton
fosse stato scollegato. Mi aspettavo qualche passaggio interplay, alcuni
scambi di chitarra con Bob, ma no, Charlie era immobile dietro Bob per quei
primi tre numeri. Nessun danno, nessun fallo, ma sembrava essere stata
sprecata una grande opportunità data la sua esperienza.
"Just Like a Woman", "The Levee's Gonna Break ", tutti gli accordi messi in
mostra dal Bob's New Found Booker T. Washington sono come delle braciole nel
senso del suono. Sto sentendo un pò di chitarra ma che proviene da Stu
Kimball e non da Charlie. Sono seduto sul pavimento e l’ampli vintage Fender
Bassman di Stu è puntato nella mia direzione. Il cab del 65’ di Charlie è
inclinato verso il mezzanino, quindi sono fuori dall’asse del cono del suo
altoèarlante. Ancora mi viene da pensare che il suono di Charlie nel mix
dovrebbe essere il principale, visto la sua potenzialità e le sue
caratteristiche, il chitarrista che aveva divelto lo show all’Aragona
Theater a Chicago un anno fa. Sono disposto ad essere paziente e aspettare
ancora. Ma non arriva nessun liks dalla chitarra di Charlie Sexton, ma il
nuovo arangiamento di "Tangled Up in Blue". Sono consapevole che questa
versione abbia avuto un buon impatto nel tour europeo e nelle precedenti
date americane, ma non ero preparato per la brillantezza della prestazione
di stasera. Tutta l'enfasi era sulla lamentosa esposizione del cantato di
Bob, che ben si inseriva nella cadenza del nuovo arrangiamento. Questo deve
essere sentito per essere creduto. Trasformare una canzone di Dylan è una
prodezza, e che più di lui è capace di questo? Straordinario. Anche "Cold
Irons Bound" specificamente come canzone è stata modellata come l'argilla
con ogni nuova lettura. Per inciso, Charlie e Larry Campbell suonarono la
versione definitiva in "Masked and Anonymous".
Bob anche suonato tre canzoni nel bis, e re-inserito "All along the
watchtower”. A questo punto, penso che qualcosa potrebbe accadere.
Per riassumere la prima metà, meno Charlie, più Stu. Bob è stato abbastanza
buono su tutti gli strumenti che toccava. Donnie è un pò acustico, e la
pedal steel era perfettamente mixata e masterizzata. Ho capito che Tony e
George erano preoccupati per il 2° spettacolo che avrebbe avuto luogo più
tardi nella serata, e forse pensavano al frigor pieno di Gatorade sul
pullman.
Così è finito il primo show. Un business vivace presso la biglietteria
suggeriva che gli spettatori fossero convinti che il 2° show sarebbe stato
un gioco completamente aperto, e che il doppio biglietto per lo show di Bob
fosse stato un buon investimento. Ancora una volta, controllata la set-list,
si può dire questo spettacolo back-to-back era una notte molto speciale per
tutti presenti.
Devo dire che i fondali con le nuove foto d'epoca, (dove di solito c’è
l’"occhio"), sono visivamente appropriati.
Musicalmente, gli show sono stati tutto quello che si poteva sperare.
Emotivamente, mi sentivo privilegiato di aver assistito per esteso a questa
specie di "lavoro straordinario". Siamo tutti usciti sapendo che abbiamo
potuto vedere Bob e la sua rockin'-band oltre il suo momento di coricarsi.
Ero davvero stanco, ed ho dormito molto quella notte.
Cedar Falls, Iowa - University of Northern Iowa -
McLeod Center- October 24, 2010
di John Condon
Bob e la band hanno suonato uno spettacolo eccellente alla
University Center di McLeod Northern Iowa. Si tratta di un pallone da basket
con una piccola arena, ed era perfetto per il mio 18° show di Bob. Qualsiasi
biglietto in sala avrebbe potuto dire che erano posti meravigliosi, ma il
nostro gruppo ha avuto biglietti davvero fortunati ed eravamo direttamente
di fronte alla batteria, cinquanta piedi indietro. Il suono era molto
chiaro, a volte troppo forte, ma c’è da dire che il buon Dio ha creato anche
i tappi per le orecchie. Bob era acceso.
Abbiamo sentito grandi prestazioni di Tryin 'To Get To Heaven, High water,
Tangled Up In Blue, e soprattutto Ballad of a Thin Man. Perché questo sito è
in gran parte visitato da fans irriducibili, devo proprio parlare dei nuovi
fondali del palco. Mentre la band ha suonato come al solito, i profili di
Bob sono stati proiettati sullo sfondo, a volte le immagini in tempo reale,
e queste era semplice teatralità sorprendentemente abbinata al movimento. I
fondali che sembravano un pranzo o uno scuolabus durante Ballad of a Thin
Man, e quello che sembrava una similitudine della Torre Eiffel o di un ponte
durante High water. Un altro brano contenuto ha avuto una proiezione della
band, espresso sullo schermo posteriore, originale e fresco.
I fondali e l'illuminazione sono stati particolarmente efficaci quando Bob
ha preso il microfono al centro della scena. Tre urrà per la teatralità!
Andate a vedere questo tour!
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di Ken Gratton
Il mio quinto show di Dylan dal 1996. E' vero, la sua voce non è forte come
lo era una volta, ma la performance è stata fantastica, molto di più del
raccontare la storia delle canzone. Hwy 61 ha scosso i viso spenti, come
sempre fa. Credo che il clou della serata è stata Workingman Blues. E' stata
dolce e bella, migliore rispetto alla versione dell'album. Blind Willie era
troppo grande, Bob è stato in piedi davanti e al centro e lui sembrava un
cantante degli anni '30. Molto cool.
Un altra grande esperienza per me. Naturalmente se ti aspettavi il Bob degli
anni 70's o 80's saresti stato deluso, ed alcune persone se ne sono andate.
Andrà bene per loro, solo che non capisco. Oh, sì, non dimentichiamo la
band. Intenta a guardare Bob per gli spunti, Tony e George ridendo spesso,
immagino che Bob stesse facendo qualche improvvisazione per tutti. Tutto
sommato, Bob Dylan è un vero artista ed un poeta. Love you di Bob.
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di Bob Hughes
Il terzo spettacolo di quest'anno e il mio 40°. Era il mio compleanno quindi
ero contento di poterlo festeggare così. Naturalmente l'arena UNI era piena
di docenti e studenti ... quindi quando Bob ha cantato Tangled up in Blue ha
cambiato il testo della canzone (se ho capito bene) in questo modo...
Alcuni sono matematici
Alcune sono mogli di professori
Non so come sia cominciata
Non sanno quello che fanno della loro vita
... La folla è esplosa. E' stata una notte fantastica.
Gli highlights sono stati Blind Willie McTell, Workingman’s Blues e Ballad
of a thin man, ognuna delle quali è stata come la prima volta che le
sentivo. Snervante vedere Bobby di nuovo di fronte al microfono con in mano
solo l’armonica, gesti stravaganti e ovviamente per tirare applausi.
Di fianco, Charlie Sexton era evidentemente chenon regnava più in un certo
qual modo come al rientro , quando assumeva grandi pose, a volte, facendo
sembrare lo spettacolo di Sexton con Bob Dylan. E questo è un peccato perché
Charlie è un musicista impressionante. Egli sembrava semplicemente annoiato
e frustrato. In Highway 61, dove c'è stata una
occasione per far sentire la sua capacità, non è stato nello stesso mood
come a KC nel mese di agosto, quando Charlie ha dominato la scena. Sto
pensando e credo di indovinando egli lasciarè questa band molto presto.
Encore corto e alcune note discordanti in Jolene, qualcuna era così stonata
da dar fastidio. Forse Bobby era stanco quando è uscito per il bis,
mostrando che la sua età ha la sua importanza sulla prestazione .. ma poi la
notte seguente si reca in un altro posto e comincia da capo . Come un
marine, ... una canzone e l’uomo che balla.
Champaign, Illinois - University of Illinois - Assembly
Hall - October 22, 2010
by Bob Siebrecht
Fantastico. La migliore band del paese.
Inoltre, l'illuminazione e la messa in scena di "Ballad of a Thin Man" ha
fatto venire ai fans la pelle d'oca. Il bis, "Like a Rolling Stone", invece
di assomigliare all’ originale, è stata gioiosa. Era come se stesse dicendo:
"Qui siamo suonando la miglior canzone rock mai scritta. Godetevela! "
St. Louis, Missouri - St. Louis University - Chaifetz
Arena - October 21, 2010
di Williams Zak
Ieri sera è stata la mia terza volta che vedevo Mr. Dylan in concerto,
questa volta alla Chaifetz Arena nel campus della St. Louis University. Mio
padre era ancora al lavoro nei campi e non ho trovato nessun altro che mi
accompagnasse, così sono andato con mia mamma (sorprendentemente a lei non
importava dello spettacolo, tranne che essere partecipe all’evento).
La Chaifetz Arena sembra abbastanza accogliente per essere un' arena b-ball,
anche se credo che avrei visto un migliore concerto se fossi stato un pò più
lontano ...
Siamo arrivati molto presto ed abbiamo dovuto aspettare più di un'ora prima
dell'orario di inizio, che ha finito per essere circa 8-10 minuti dopo le
8,oo. I nostri sedili erano nell’ottava fila , sul lato più lontano di Bob.
Sono stati posti abbastanza buoni e abbiamo pensato che erano meglio della
prima fila in cui non si vedeva niente stando seduti a causa della gente in
piedi davanti al palco. Il pre-show è stato un ragazzo ubriaco, che cantava
Subterranean Homesick Blues a squarciagola dal lato della destro dell’arena.
Sapevo di non dover aspettarmi nulla di straordinario o radicale, la
migliore cosa che speravo era una canzone in più nel bis o uno dei miei
favoriti a sorpresa. Finii per ottenere né l’uno né l’altro ...
Leopard Skin e Senor erano buone, e mi sono divertito sentendo I'll Be Your
Baby Tonight di nuovo, anche se il sound era molto bluesy piuttosto che
country, quando l’avevo sentita fare ancora con Larry. La jamming intro di
Just Like A Woman è stata un punto di forza della notte. Il modo in cui Bob
e la band hanno dato corpo al suono ed alla melodia è stato bello, anche se
a metà canzone Bob ha lasciato lo spazio per consentire al pubblico di
cantarla insieme. Noi abbiamo finito per stare in piedi quasi tutta la
notte, almeno per tutti noi sul pavimento, fatto che è stato un pò
sorprendente. Bob sembrava essere un buon umore, sorridente e saltellante in
giro per tutta la notte ...
I primi sette numeri sono stati davvero buoni, tranne Hard Rain e Nettie
Moore, troppo rock nel suono. Credo che questa sia l'influenza di Charlie
Sexton. Questa è stata la mia prima volta che lo vedevo. L'allampanato
texano sembra che sia sempre pronto a scatenare la sua chitarra in qualsiasi
momento. E la maggior parte dei fans sembrano amare questa versione della
band di Bob ed il suono. Avrei solo preferito un pò di più di numeri leggeri
e intricati come i due che ho citato sopra, la steel guitar di Donnie Herron
era persa nel mix. Personalmente, penso che Bob abbia troppi musicisti sul
palco, almeno con questo suono hard rock e Charlie in aggiunta al suo suono
dell'organo ...
Cold Iron Bounds è stato un altro numero forte, Highway 61 era una sorta di
blah, fino a quando non si aggiustata su una velocità più confacente durante
la jam. Questa è stata seguita da Nettie Moore, che è stata una delle
canzoni che hanno suonato meglio per me.
La migliore canzone della notte? Ballad of a thin man probabilmente. L'ho
sentita entrambe le volte che ho visto Bob e sapeva che stava arrivando. Le
impostazioni di luce e lo sfondo sul palco sembravno accordarsi
perfettamente con lo stato d'animo dei testi e le chitarre hard rock, in più
c’era l’armonica migliore di Bob della notte.
Dopo la pausa sono tornati fuori per il bis, George con un sigaretta appesa
dalla sua bocca, ed hanno suonato Jolene, che era buona.. Dopo c’ è stata
"Thank You Amici ... "e la presentazione della band e poi la classica Like A
Rolling Stone, che ha fatto tutti felici. La band si è messa nella line up
sulla sinistra, restando nel buio per pochi minuti. Stavo pensando che
potevamo avere una canzone in più, ma un sacco di persone erano già in
partenza e la folla era abbastanza moscia per iniziarne un’altra, quindi non
c'era molto per invogliarli a suonare ancora un pezzo ...
E' stato un bello spettacolo, un pò più di un'ora e mezza. Ho poche
lamentele minori da fare, solo una canzone alla chitarra e non ha suonato
Tangled Up in Blue, che ha suonato al massimo negli show precedenti. Ma era
uno spettacolo di Bob unico nel suo genere e c’erano 8 canzoni che non avevo
ancora sentito, e un luogo dove non ero mai stato.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
di Jason Barton
A volte negli ultimi 12 mesi, qualcuno deve aver spento l’interruttore del
carisma di Charlie Sexton, gettandolo al vento. Niente nomi, ma le iniziali
del probabile colpevole (immagino) sono BD.
Se non mi sono illuso (cosa che può essere vera), Sexton ha trascorso gli
spettacoli (che ho visto) lo scorso anno impettito, pavoneggiandosi, facendo
il famoso duck-walk e assoli furiosi. Sexton ha due facce, il suono e la
presenza, vanno insieme, come l'uva e le noci. Non si può avere solo uno o
l'altro.
Stasera, ho aspettato che lui esplodesse, senza alcun risultato. E' stato
sommesso, fuori dallo show, un medievale Mago Merlino senza la sua bacchetta
magica.
A mio avviso, un pomposo Sexton dovrebbe trionfare sul Sexton sottomesso
ogni volta. Il suo atteggiamento tempestoso è basilare per il sound della
band, conferendo una selvaggia tensione al ritmo costante di basso, batteria
e organo. E tuttavia, è stato spogliato del suo carisma, l’han fatto
diventare solo un altro chitarrista, e la band ne aveva già uno di quelli.
Se leggete questo sfogo come una lettera d'amore per Sexton (e un colpo
basso a Stu, Dylan, lo spettacolo, e tutto l’insieme), è solo che la
disparità di questa band con quella dello scorso anno era evidente ed
esaltante. O, forse, (come la band), sto semplicemente avendo una serata no.
E tuttavia, è significativo che Sexton è sembrato veramente vivo solo quando
si è tolto la giacca giusto prima di "Ballad of a Thin Man". Solo poi, nella
sua lunga camicia nera, sembrava avere lo spirito scatenato dei giorni
passati.
Oh, bene, spero che lo spettacolo di domani porti qualcosda di nuovo nel
senso della sua vitalità e presenza. In caso contrario, è difficile
immaginare che Sexton rimanerrà ancora a lungo in questa band. La domanda è:
può la musica tenere incatenato un leone e contemporaneamente far tacere la
sua anima?) Dal mio punto di vista la risposta è "no".
Nota di Mr.Tambourine
Questa recensione fa venire veramente da riflettere sulla attuale situazione
e sul ruolo di Sexton nella band. Diciamo che dopo aver letto moltissime
recensioni entusiastiche riguardanti Sexton dal momento del suo rientro,
qualcuno potrebbe essersi rotto le palle della sua presenza e della sua
personalità, qualcuno che ruba il charisma a qualcun’altro può dare
fastidio, è già successo, if my memory serve me well, con Tom Petty, quando
Bob era convinto che la gente andasse ai suoi show per vedere Tom con gli
Heartbreakers e non lui.
Le recensioni degli ultimi mesi sottolineano spesso la diversità del
comportamento di Sexton rispetto ai primi mesi dopo il ritorno nella band,
quando con la sua vitalità, la sua prorompenza, il suo incitamento a Bob
stesso, aveva dato un impulso veramente nuovo alla musica e di conseguenza
alle prestazioni del nuovo crooner Bob Dylan . Charlie sembrava trascinare
tutto e tutti come un vorticoso fiume in piena che aveva rotto gli argini
portando via ogni cosa, creando un paesaggio nuovo da guardare con speranza.
Forse questa cosa può aver stancato qualcuno, qualcuno che ha imposto un
qualche specie di stop a Charlie, annullando gli effetti positivi della sua
presenza. Un Charlie “spento” non serve a nessuno, ma conosciamo bene il
carattere e la permalosità in certe situazioni di Bob, durerà ancora a lungo
questa collaborazione? Oppure Charlie dirà di nuovo: “Caro Bob , è stato
bello finchè ero libero di suonare come mi sentivo, ma ora è finita, le
nostre strade si dividono ancora, e purtroppo, questa volta
definitivamente!”.
Speriamo di no, Bob ha, al momento, bisogno Charlie come il ghiaccio ha
bisogno del freddo per mantenere il suo status, andando diversamente le cose
Charlie di sicuro si scioglierebbe (se non lo sta già facendo), ed allora
dovremo dire di nuovo addio ad un tour all’altezza delle regole, purtroppo
di tour come quello Freeman/Kimball penso che ogni singolo fan di Bob ne
abbia avuto più che a sufficienza.
A meno che Bob abbia in mente un sound nuovo ed un nuovo tipo di show, con
musicisti nuovi e motivazioni nuove, meno esaurite di quelle degli attuali
interpreti di questo show senza fine ormai ripetitivo e prevedibile, Charlie
aveva solo portato più in alto la soglia della noia, ma se oggi qualcuno gli
ha tirato il freno a mano la vedo triste, il ritorno alla noia formato
standard degli anni scorsi di certo non può entusiasmare più nessuno.
Nashville, Tennessee - Municipal Auditorium - October 19,
2010
Bob Dylan in gran forma a Nashville
di Schlansky Evan
Bob Dylan e la sua band stanno suonando "Leopard Skin Pillbox Hat" quando
arrivo al Nashville Municipal Auditorium. Non c'è tempo per comprare della
birra. Mostro il mio biglietto all'usciere che mi guida proprio di fronte al
palco per raggiungere il mio posto. E per un attimo, lo giuro. mi sento gli
occhi di Bob Dylan addosso. È una specie di brivido vertiginoso, e mi sento
un pò a disagio. La band si lancia in "This Wheel's On Fire", ed io prendo
il mio posto. “If your memory serves you well, we were going to meet again
and wait. So I’m going to unpack all my things, and sit before it gets too
late.” "Se la vostra memoria funziona bene, stavamo andando a incontrarci di
nuovo e aspettare. Quindi ho intenzione di disfare tutte le mie cose, e
sedermi prima che diventi troppo tardi. "
L'ultima volta che ho visto Bob Dylan suonare, ho avuto l'esperienza
surreale si stare di piedi a diversi metri di distanza da lui, sul lato
della scena, al Prospect Park di Brooklyn. Ma non ho mai avuto modo di
vedere la sua faccia. Invece, questa volta mi fissò mentre blandiva le note
della sua tastiera, e sputava fuoco caldo nel microfono. Quella fu anche
l'ultima volta che io abbia mai zittito qualcuno in un concerto.. Com'è
stato il concerto di Brooklyn? Da qualche parte tra il trascendente e il
buono. Tutti sanno che uno spettacolo moderno di Dylan è una proposta
rischiosa. Egli sarà in vena di dare? Sarà la sua voce buona? Riuscirà a
cantare come lui vuole? E questo spettacolo sara 'Blowin' in the wind,
oppure sarà un colpo solo? Avevo visto male Bob Dylan prima, e non avevo
voglia di ripetere l'esperienza. Quale era il motivo sono rimasto
piacevolmente sorpreso, infatti esaltato, di aver assistito a questo
spettacolo. Bob Dylan ha picchiato, signore e signori, ha picchiato duro.
Come bonus aggiuntivo, ho avuto una vista spettacolare. Halloween si
avvicina (mettete tutti le maschere di Bob Dylan), e come un jack-o-lantern,
la sua faccia era mezzo in ombra e metà illuminata in un bagliore arancione.
Poi c'era Charlie Sexton, la sua seconda pelle, al suo fianco, alla ricerca
di tutto il mondo come un Nashville Cat, con il suo abito grigio e tagliente
ed i capelli acconciati. Cadeva in ginocchio, mentre rintoccava fuori dalle
linee di chitarra. Gli altri musicisti sono stati altrettanto bravi. E poi
c'era Dylan: vestito con il vestito antiquato, ormai il suo marchio di
fabbrica, sembrava una reliquia della guerra civile più che il leader di una
rock band. Domanda per i puristi: quando è stata l'ultima volta che Dylan ha
suonato indossando un cappello?
"Stuck Inside A Mobile (With The Blues Memphis Again" mi aveva fatto
chiedere che cosa il compositore veterano deve pensare di queste vecchie
linee e indovinelli criptici, circa quaranta anni dopo. Palpebre piene di
fumo, sigarette schiacciate, è tutto così stile1960. Apparentemente ottiene
ancora spinta da queste canzoni, dal momento che non ha mai smesso di
suonarle.
In "Just Like A Woman", Dylan all’organo. Dove ha messo l'accento questa
volta? La canzone era stoppata dopo "Takes ..." e poi “...just like a woman"
come un coro greco. Bob, naturalmente, riprendeva subito dopo. "Tangled Up
In Blue", è stato riscritta ancora una volta. Ora si va "Al mattino
presto”..." (attesa per esso) "il sole stava sorgendo" (attesa per esso).
Tutto il Bob Dylan che eravamo abituati a conoscere ora è un’illusione per
noi.
Se vi piace il modo in cui la voce di Dylan suona in questi giorni, tutta
rauca ed abusata, allora davvero vi piacerà sentire canzoni come "Beyond
Here Lies Nothing" e "Rollin 'and Tumblin'" dal vivo. E' la stessa voce che
sentite sul disco. Perversamente, le nuove canzoni sembrano avere liriche
buone. Non certamente in "Lay Lady Lay".
"Rollin'and Tumblin' " è il momento del concerto in cui tutto sembra segnare
il passo. "Ho avuto problemi così difficili, non riesco a sopportare la
tensione. Alcune giovani sgualdrine mi han portato via il cervello. Dopo
qualcuno ha gridato "All Along The Watchtower", che, da quello che posso
immaginare, è quasi sempre negli encore. Stranamente, non l’ha suonata
stasera.
In "Spirit On The Water" la melodia è portata molto più alto di quanto non
sia in Modern Times, e dispone di un altro testo Halloween-friendly: "Sono
pallido come un fantasma, tengo un fiore su uno stelo. Hai mai visto un
fantasma? No, ma li avete sentiti "Anche macabro:". Voglio essere con te in
paradiso, e sembra così ingiusto. Non posso andare in paradiso, non c'è più,
ho ucciso un uomo laggiù ".
"High Water (For Charley Patton)," con Donnie Herron al banjo, era una
canzone appropriata per una città dove "è venuto giù il diluvio", non troppo
tempo fa. Sulle canzoni distanti dalla tastiera, come questa, Dylan usa il
suo corpo, in modo molto sottile, ma molto cooly, a punteggiare il testo
della canzone. Per un secondo, lui sembra un vecchio raggrinzito cantante
blues nero nella sua esecuzione.
"Workingman's Blues", probabilmente la più in evidenza della serata, è
emotiva. E chiaro. "Dannazione, stasera è più coerente rispetto agli ultimi
tre spettacoli che ha tenuto a Nahsville," mi ha detto la donna vicino a me
che cantava il coro di "Just Like A Woman". Io ci credo. "Highway 61
Revisited" prende vita. Una nuova energia è stata inserita. Ci stiamo
muovendo lungo la strada ad una velocità accelerata.
"Ain't Talkin '" è una canzone lunga, ma è ancora impressionante. E dà ad
Herron, un polistrumentista, la possibilità di usare la viola. "Thunder On
The Mountain", che ha un’intro killer, una sorta di falsa partenza che ti
prepara l'evento principale, anche se suona un pò come "Highway 61
Revisited". Ma c’è dentro Alicia Keys , ed il Tennessee.
"Ballad Of A Thin Man" sarebbe stata buona per Jack White da cantare. White
si era unito a Dylan sul palco del Ryman nel 2007 per "Meet Me In The
Morning" e "One More Cup Of Coffee". Ma lui deve aver dormito stanotte nel
backstage. Dylan esegue un altro assolo armonica dadaista, suonando
abbastanza note per fare una buona impressione. Poi è il momento dei bis.
Per "Jolene", le prime file si trasformano in una festa da ballo. E "Like A
Rolling Stone" è pura festa, la felicità ed un concerto rock – rock, quelli
di base sono gli accordi del rock (ascoltate "La Bamba", "Wild Thing" e
altrove), graditi da tutti. Come ci si sente? Mi sentivo abbastanza bene.
(Fonte: americansongwriter.com)
Clemson, South Carolina - Clemson, University - Littlejohn
Coliseum - October 17, 2010
di Kenneth Aguar
Abbiamo guidato da Atene, Ga, che è circa un viaggio di 90 minuti da che Bob
non ha fissato date in Georgia. E' stato un bel pomeriggio di sole ed il
giro nella Carolina del Sud è stata piacevole, con assenza di traffico.
Siamo arrivati al campus di Clemson presto, con altri fans che erano
sdraiati nel residenziale parcheggio gratuito, ad un salto dalla sede del
concerto. Il mio amico ed io eravamo in attesa della proiezione del film di
D.W. Griffith "Intolerance" (Come avevo letto in altre recensioni), così
abbiamo fatto in modo di essere dentro il Coliseum in anticipo. La gente era
ancora in attesa in fila per entrare quando siamo arrivati al cancello.
Tuttavia, non vi era nessun film, e dopo essere nel Littlejohn Coliseum alle
20:07, Dylan e la sua band hanno cominciato con “Leopard Pillbox Hat". I
nostri posti erano in quarta fila, al centro, direttamente di fronte a Bob.
Ho potuto vedere la saliva spruzzare dalla sua bocca ("Bobby, non sputare su
di me!"), come ha iniziato a sputare fuori il testo della canzone. Avere
buoni posti a sedere in uno show di Dylan fa tutta la differenza del mondo
perché le espressioni del suo viso sono così importanti. Tutte le cose che
ho letto su di lui che è "Chaplin-esque" sono vere e sono diventate più
esagerato con l'età. Ho visto Dylan 15 o 16 volte (ho perso il conto). Il
mio primo spettacolo è stato nel 1990, ma la mia ossessione è davvero sono
cresciuta al tempo di "Love and Theft". Devo aver visto una dozzina di
spettacoli nel 2001- 02 con Larry Campbell e Charlie Sexton nella band, e mi
ricordo quando George Recile era il nuovo "ragazzo”, così sono stato
particolarmente felice di vedere Sexton ritornato nella band. Dylan e Sexton
sono stati al centro della scena e la band è stata rock e forte. Un sacco di
colpi, “It ain’t me baby” , “Hwy 61”, "Stuck Inside Of Mobile", ecc. ecc.,
miscelate con un pò di canzoni dal taglio più profondo come "Simple Twist of
Fate", "Visions of Johanna" e "Ballad of a thin man”. Charlie Sexton era
hot-as-shit con la sua chitarra in argento lucido e Texas Twang. Mi ha
ricordato un giovane Robbie Robertson che incontra Stevie Ray Vaughn, e si
capiva perchè Dylan è ritornato su di lui!
Bob ha preso spesso il centro della scena e suonato assoli di armonica, ma
ci sono stati momenti in cui stava solo al microfono e cantva senza chitarra
o senza tastiera come non l’avevo mai visto fare prima. L'ultima volta che
ho visto Bob è stato l'anno scorso nel Willie Nelson / Mellancamp tour e il
set era stato molto breve. Questa volta ha suonato per un buon 90 minuti.
Sembra essere sempre meglio con l'età ... no “Watchtower” come bis questa
volta e sarei curioso di sapere se lo schermo del film sarà usato in altre
città o se è stato solo un esperimento? Eppure, pollici in su, è stato uno
dei migliori spettacoli di Dylan che io abbia mai visto! Vorrei poter andare
fino guidare a Nashville stasera per un'altra dose di Bob ... è così bello
quando puoi farlo due volte! Al ritorno in Georgia il prossimo anno Bob!
Winston Salem, North Carolina - Lawrence Joel Veterans
Memorial Coliseum (Joel Coliseum) - October 16, 2010
Dylan: la sua voce può essere andata, ma lui c’è ancora, e
ci porta ancora a sognare.
di Lynn Felder - REPORTER Magazine
Il trovatore può aver perso gran parte della sua voce, ma non ha perso le
sue canzoni o il suo stile fuorilegge.
Bob Dylan e la sua band sono saliti sul palco al Joel Coliseum ieri sera con
poco clamore e con la solita introduzione "Columbia-recording artist Bob
Dylan", ed eseguito un un concerto che ha tenuto il pubblico di età diverse
rapito per due ore.
La sua Band è puro “Americana”, compresi il contrabbasso, il mandolino, il
dobro, la steel guitar. Il bilanciamento del suono era un pò ruvido nei
primi tre brani - "Leopard-Skin Pill-Box Hat", "Don't Think Twice It's All
Right" e "Stuck Inside of Mobile With The Blues Memphis Again" - ma nessuno
sembrava curarsene. Con il passare del tempo Bob e la band hanno suonato un
paio di brani recenti, canzoni irriconoscibili, la voce di Dylan si era
scaldata un pò, e il suono era migliorato con lui in tempo per una
strepitosa, straziante "Just Like a Woman".
E' stata una piacevole folla che cantava insieme le canzoni più vecchie.
"Shelter From the Storm," fatto a reggae condito con l'hip-hop suonato così
bene, più simile a un dolce ballata standard che all'inno originale dei
lussuriosi. "Tangled Up In Blue" è stata pura gioia ed angoscia.
Dylan è stato uno showman consumato, ogni gesto delle sue braccia e le mani
filiformi trasportavano mistero e di significato.
La cosa è: Non importa che lui sta iniziando a ”suonare” come Leonard Cohen
o come Jimmy Durante, siamo stati affacciati a quello che sembrava il 1964.
Ciò che conta è che lui continua a stare in tour, anno dopo anno, a suonare
per folle di 5.000-6.000 persone in città come Winston-Salem e Asheville.
Ciò che conta è che la sua parola morde ancora, e le sue melodie ancora
afferrano il tuo cuore e saltano su di esso. E lui è ancora una roccia.
I jeans stracciati sono stati sostituiti con abiti di seta di foggia
occidentale, ma Dylan è ancora "il vagabondo originale", come Joan Baez ha
scritto, ancora "Bringin 'It All Back Home", per noi.
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L'enigma incessante di Bob Dylan: il Never Ending Tour
di Ryan Snyder
A questo punto, in realtà non importa ciò che qualcuno dice in una
recensione di un concerto di Bob Dylan, perché la conclusione sarà quasi
sempre lo stesso: la band è stata abbastanza buona, Dylan non tanto. Il suo
spettacolo di sabato al Lawrence Joel Veterans Memorial Coliseum non era
diverso. E' quasi un luogo comune in questi giorni parlar non tanto bene del
live di Bob, ma poiché egli fa poco per cambiare le cose , è come
raccogliere la frutta dai rami bassi dell’albero. E' un convinto militante
anti-foto allo stesso modo per la stampa e per il pubblico, egli si impegna
raramente per la folla al di là delle più elementari regole di cortesia di
un performer, e i suoi set sono diventati così meccanici nella loro
esecuzione che uno dovrebbe chiedersi se Dylan sia soddisfatto di inserire
il pilota automatico per la maggior parte del tempo. In una tappa del suo
neverending tour ogni pubblico ha guardato nello stesso modo l’aspetto di un
uomo che sta svoltando verso i 70 anni con alle spalle 50 anni di
performance dal vivo.
Non importa se il suo gracchiare impenetrabile rende l'ascolto di alcuni dei
più grandi testi mai scritti un'esperienza esasperante. E' come andare a
vedere il "David" di Michelangelo riesposto nella sua piazza dopo essere
rimasto riparato nel porto di Gaeta per 22 anni. Il suo Never Ending Tour
resiste ancora, solo che a lungo andare è quasi come un tacito
riconoscimento per un artista che non ha mai avuto veramente il dono di una
voce d'oro per cominciare, quindi a che gli seervirebbe prendersi del tempo
libero per recuperare un pò di voce? Tenere la band ben stretta intorno a
lui, riprodurre i brani e il resto funzionerà da sé, come lavorare per
l'ufficio postale, basta essere presenti ed è sufficiente.
Sarebbe una cosa da dire che il suo show a LJVM è stata una delle rare
eccezioni in cui è stato eliminato una rarità come "Odds and Ends", ma
questo non era diverso da tutti gli altri 71 spettacoli che aveva fatto
prima nel 2010. Egli è salito sul palco nel suo vestito bianco e nero,
cappello Cordobes a differenza dell’abito bianco della Band, immediatamente
si è seduto dietro la sua tastiera e ha iniziato con "Leopard-Skin Pill-Box
Hat", proprio come aveva fatto in tanti altri show. Abbastanza
sorprendentemente, la sua esecuzione è stato per lo più udibile, e il suo
burbero cantato richiamava "Blues Automobile" di Lightning Hopkins, da cui
ha preso l'ispirazione Dylan.
Dylan ha fatto significativi passi in avanti, negli ultimi due anni offre un
set più interessante. Invece di rimanere fisso dietro la tastiera per 100
minuti, ha esteso il suo campo di recente con la consuetudine di fare due o
tre canzoni mitemente strimpellate alla chitarra nelle prime fasi del set
con "Don't Think Twice, It's All Right" e "Stuck Inside of Mobile”. Sembrava
che aveva già sparato tutte le sue cartucce vocali sull’ opener, ma bisogna
dare più credito a Dylan. Egli non cerca di nascondere i suoi difetti. La
sua voce è alta e forte nel mix, ben appoggiato dalla sua risoluta backing
band.
L'accompagnamento attuale della sua band è un fac-simile ragionevole della
Band; Charlie Sexton interpreta la parte di Robbie Robertson e comanda
mirabilmente la situazione allontanando dal viso di Bob le passate smorfie
di disgusto. Il bassista Tony Garnier, il batterista George Recile e il
chitarrista ritmico Stu Kimball fanno il loro lavoro così bene che
difficilmente ce ne accorgiamo. Lo stesso non si può dire per Donnie Herron,
che è una costante in sottofondo, che è fondamentalmente in una band in
perfetta sintonia col rock-and-roll ed il blues, un suond “Americana” e
persino un accenno di Gospel. L'incredibile versatilità di Herron sembrava
essere la chiave per dare a Dylan modo di sviluppare la sua personalità.
Mentre Bob suonava "The Lonesome Death of Hattie Carroll" , il suo pizzicato
sul mandolino ha dato un’impronta decisamente più rock rispetto al suono
squallido dell'originale.
L’atteggiamento completamente distaccato di Dylan si è finalmente
ammorbidito con la presentazione della band. prima di suonare il solo pezzo
della serata che potrebbe lontanamente essere considerato una canzone di
protesta. Ha preso il centro della scena con la sua armonica a bocca in mano
e ha cantato "Ballad of a Thin Man" tranquillamente potente per
l'accompagnamento scarno. Come nell'apertura, durante i bis è rimasto
immobile mentre brontolava "Jolene" e "Like A Rolling Stone", anche se ha
lasciato fuori "All Along the Watchtower", a differenza della serata a
Charlotte di due giorni prima.
Le carenze vocali dal vivo ci sono, ma Bob Dylan in concerto si ascolta
ancora con una speciale indulgenza. Questo è l'enigma di Bob Dylan: Non
importa quanto mediocre uno spettacolo potrebbe essere, stai sempre vedendo
Bob Dylan in concerto. E' lo stesso uomo che ha scritto Blonde on Blonde e
Blood on the Tracks, insieme a uno dei cataloghi della canzone più espansivo
e modellato come nessun’altro ha mai fatto. Come il suo amico e unico
fotografo ammesso nel suo circolo ristretto Ken Regan disse: "Non importa se
ha suona per 600 persone o 5.000 o 50.000. Lui vuole solo suonare".
(Fonte: www.yesweekly.com)
Birmingham, Alabama - Birmingham Jefferson Convention
Center (BJCC) - Concert Hall - October 13, 2010
di Jeff Kurtzman, Chattanooga, TN
Bob continua a stupire. Lo show di ieri sera a Birmingham non ha lasciato
alcun dubbio che è lo spettacolo di Bob. Il nostro uomo in nero ha preso la
chitarra, ma solo in alcune canzoni, e in tutte le altre ha usato la
tastiera o la sua armonica a bocca. Ma non è così appariscente o
tecnicamente abile come gli assoli di Charlie, Bob è ancora sul melodico. Le
ultime versioni di Things have changed e Simple Twist of Fate sono fatte con
una contenuta chitarra particolarmente gustosa. Bob ha fatto altrettanto
bene in The Levee's Gonna Break e Highway 61 Revisited, tanto che un paio di
volte Tony ha dovuto andare a lato di Bob per vedere dove stava prendendo le
cose. Un Bob idiosincratico e gesti che evidenziavano la sua armonica al
centro della scena. Il canto di Bob è stato appassionato e forte per tutta
la notte, bellissima Workingman's Blues # 2. Come fa --- tutti quei testi
anche adesso a 69 anni --- la mente vacilla. In tutto, una virtuosa
prestazione di un tesoro nazionale. Lode a Bob!
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di David Bond
Ho visto per la prima volta Bob a Los Angeles nel 1974, lo spettacolo del
pomeriggio al termine del comeback tour con The Band. Ho visto la Rolling
Thunder in Mobile nel 1976, la grande band al di fuori del tour a Washington
DC nel 1978, il Gospel tour a Charleston, West Virginia, il Tour
Retrospettivo di Atlanta nel 1980 e varie versioni del Never Ending Tour
negli ultimi due decenni. Questo era il mio quindicesimo concerto, l’ultimo
era stato Bob con Willie Nelson al Met di Hoover nel 2004.
La Concert Hall ha 3500 posti a sedere ed un'ottima acustica. Direi che
c’erano dalle 2.500 alle 3000 persone, con le zone alte vicino alla parte
posteriore vuote. Bob e la sua band erano sul palco poco dopo la designata
ora di inizio. Si muovevano in un eccellente jumpy Leopard-Skin Pill-Box
Hat. La voce di Bob era chiara, enunciando le parole bene e il suo organo è
stato trasformato nel mixaggio, e lui sembrava essere davvero un tuttuno con
esso (e quindi per tutta la serata). Una delle
grandi sorprese della notte è venuta dopo con Bob che ha preso la sua
chitarra elettrica partendo con una canzone che ho subito riconosciuto come
It's All Over Now, Baby Blue. E' stata davvero ben fatta, quasi come se
stesse suonando una chitarra acustica.
Da alcune registrazioni che ho sentito sta facendo una cosa simile anche con
Don't Think twice. E' fantastico avere di nuovo Charlie con la band, perché
sembra avere ottenuto il ritorno di Bob ad essere lo strumentista che mi
ricordo alla fine degli anni 90. Le altre cose che sono emerse con Baby Blue
e con un paio di altre canzoni era quello che io chiamerei quasi uno stile
talking blues che penso serva bene la voce di Bob bene in questa fase. E'
stato divertente vedere l'interazione tra Bob e il pubblico durante Just
Like a Woman, e il godimento chiaro che lui aveva vedendo la folla cantare
durante il ritornello. E' stata la prima di molte volte durante la notte,
quando Bob sorrideva e sembrava essere in buon mood per scatenare
l'entusiasmo dei suoi fan.
Tangled Up In Blue è una di quelle canzoni che ha portato dentro di me nel
corso degli anni di molti ascolti, forse troppo eseguita, forse sarebbe bene
dare alle cose una di riposo per un pò. Ho pensato che c’era molto accordo
stanotte, con quel blues parlato come stile, sembrava sospeso e sembrava
alimentare gli interventi di una armonica eccellente. Mentre suonavano
Things Have Changed ho cominciato a capire quanta chitarra solista Bob stava
suonando.
Ancora una volta, era come tornare negli anni 90 su fino ai primi anni 2000,
quando Charlie e Larry erano nella band e Bob sembrava essere se stesso
mettendosi in primo piano per mostrare la sua valenza con la chitarra. Alla
chitarra ha fatto una versione bella di Simple Twist of Fate come solo Bob
sembra possa fare dolcemente in questo modo.
Poi venne una delle mie canzoni preferite, Cold Irons Bound. Ho pensato che
era una canzone molto buona su Time Out of Mind ed è diventata una grande
canzone anche per il tour. La versione che ho sentito all'inizio di quest’
anno è stata probabilmente la mia preferita, ma almeno c'è una nuova svolta
per ora, forse perché Bob lo sta facendo come uno stand up, con tutti quei
movimenti del corpo ed una prte di armonica molto bella. Tutti si intreccia
con le variazioni della batteria, è ipnotizzante. Workingman's Blues # 2 è
stata cantata in modo commovente ed ha catturato veramente l'attenzione
della folla. Ain't Talkin' è stata spettacolare e ossessionante, come credo
che una canzone di un Bob Dylan apocalittico debba essere. Qualunque sia la
rugosità che c’è nella sua voce in questi giorni, gli conferisce solo
maggiore autorità per la visione di questo mondo e quello di là.
Oltre al grande piacere emotivo che ho sperimentato nel sentire Baby Blue
(Bringing It Back Home è il mio album preferito di Dylan), il momento clou
dello spettacolo è stato Ballad of a thin man. Avevo visto alcuni video di
altri spettacoli e la coerenza delle set list mi ha detto che stava
arrivando, ma ancora non ero preparato all'effetto veramente drammatico di
questa canzone drammatica, con Bob in piedi davanti al pubblico, cantando la
vanità delle vanità, che non racchiude solo il signor
Jones, ma tutti noi. E' stata una grande notte per vedere Bob, che presto
avrà 70 anni, ancora “on the road” per noi.
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del Rev. Giovanni Wm Klein
Mia moglie Linda ed io siamo venuti da Opelika per il concerto a Birmingham.
Abbiamo avuto ottimi posti al Jefferson Convention Center Conference Concert
Hall. Eravamo casualmente seduti accanto
al nostro amico e compagno di studi Grad presso l’Auburn University, poi
c’erano Toby e sua moglie Heidi. L'auditorium si è rapidamente riempito con
fans di tutte le età – dai diciassette ai settanta anni - niente di
insolito.
Il film muto di DW Griffith “Intolerance” del 1916 è stato mostrato sullo
sfondo per ventina di minuti o giù di lì prima che il set ha avuto inizio.
La tenda drappeggiata distogeva le immagini - intenzionalmente o non - e del
film di quattro episodi di "Intolerance" - agitazioni sindacali in
California nel 1914, la Crocifissione, il massacro del giorno di San
Bartolomeo nel 1572, e Babylon 539 aC.
Il set si apre con "Leopard-Shin Pill-Box Hat". Le mie note, scarabocchiate
nel buio, Bob alla chitarra come è avvenuto per i prossimi due numeri della
serie: "It’s all over now baby blue”e" Stuck Inside of Mobile”, che doveva
semplicemente cantare mentre era in Alabama, cosa che ha fatto! E' stato
perfetto con i fans, che al suggerimento di Bob, si sono uniti al coro. Una
volta ho sentito Dylan cantare "Girl from the North Country" in Minnesota e
"Mobile" ha avuto lo stesso effetto qui. In questo tour senza fine c'è un
senso intenzionale che Bob sa esattamente dove si trova. Ho notato che ha
cantato "Señor: Tales of Yankee Power "a Barcellona, anche."Just like a
woman" è stata la quarta del set e Bob aveva i fans in piedi per i primi
quattro numeri. Questo è stato molto efficace, ben fatto ho pensato. Un uomo
maturo accanto a me mi disse semplicemente: "E' una canzone bellissima." La
realtà è che le canzoni di Dylanti ti riportano un milione di miglia di
memoria. Questo concerto non era diverso in proposito.
Mi ricordo che Bob ha suonato la chitarra in cinque canzoni nel set: i primi
tre, più "Things have changed" e "Simple Twist of Fate". Questo è il più che
ho sentito negli ultimi anni. Bob, ovviamente, reinventa costantemente la
sua opera. Si tratta ormai di un luogo comune dire che andare al concerto
tutti insieme è diverso dall' ascoltare un album. Questo è vero per diversi
motivi: nuovi arrangiamenti, improvvisazioni, e la torsione occasionale dei
testi. In "Thgings Have Changed " la scorsa notte, ad esempio, Bob ha
cantato," La gente è pazza ed i tempi sono strani , sono irriversibilmente
bloccato, fuori dal mio solito campo, ma le cose sono diverse "invece di"
sono cambiate " nel secondo ritornello. Almeno questo è quello che ho
sentito.
"Tangled Up In Blue" era facilmente riconoscibile non per la sua musica ma
per i suoi testi, che Bob quasi diceva come se stesse recitando una poesia.
Mentre io sono disperatamente tradizionale, non ho potuto fare a meno di
ammirare la creatività in questo sempre più popolare racconto - immagino che
molti avrebbero voluto "tornare da lei un giorno".. Non ho e non potevo
riconoscere "The Levee's Gonna Break ", che era la quinta nella serie.
Sembrava che tutti intorno a me l’avessero riconosciuta. Molto difficile
riconoscere "Cold Iron Bound", che era molto potente. Ma nulla ha eguagliato
"Workingman's Blues # 2" – di gran lunga la migliore performance, a mio
avviso, di tutta la serata. Per il mio udito Bob ha dato una maggiore
chiarezza ad alcuni testi, come "Gonna give you another chance … I'm all
alone and I'm expecting you To lead me off in a cheerful dance … Some people
never worked a day in their life Don't know what work even means."
Naturalmente, a volte sentiamo quello che vogliamo sentire o che parla più
chiaramente a noi. Bob sembrava molto chiaro per me su "WorkingMan's Blues #
2 ".
"Highway 61 Revisited" è stato un pleaser per la folla, "Thunder on the
Mountain" è stato accompagnato da una super illuminazione piuttosto
drammatica. Ho pensato che le improvvisazioni della tastiera non sono state
le migliori di Bob. Ma, ero solo contento di sentirla e penso che sia stato
probabilmente uno dei migliori pezzi della serata. Tra questi, dodicesimo
nel set, c’è stata "Ain't Talkin '", con Donnie Herron alla viola e Bob alla
tastiera. Ho dato quattro stelle come punteggio. Assolutamente magnifico!
C'è una qualità ossessionante nella composizione che sembrava venire fuori
ancora di più drammatica ieri sera. "Ballad of a Thin Man", eseguito con
numerose immagini di edifici di difficile interpretazione.
Dopo una standing ovation davvero grande Bob e la band sono tornati per il
solito bis, "Jolene" e "Like a Rolling Stone". Bob è "a casa" sul palco
cantando le sue canzoni. Possa questo tour senza fine non finire mai e ti
ringrazio Bob Dylan per la gioia e l’ispirazione che hai portato a milioni
di persone di ogni continente di questa terra.
Tallahassee, Florida - Tallahassee-Leon County
Civic Center Arena - October 11, 2010
di Warren
La vita è breve e l'arte è davvero lunga. Questo rock show tesseva alcune
note storie di vita familiare ed altre diverse cucite insieme in un arazzo,
splendidamente rivestite di nuovo, contemporanee e luminose. Come in altri
shows degli ultimi giorni, lo spettacolo di Tallahassee è stato eseguito
molto più teatralmente, completo con alcune immagini di sfondo ben esposte,
a volte visualizzate con sottigliezza da sogno che scorre sul palcoscenico e
tende ad aumentare il senso del nuovo, destinate profezie in armonia e
ritmo, a volte le immagini sono state come se i suonatori fossero delle
ombre davanti a noi, metaforiche delizie fuori
dalle parole. Queste immagini fornivano un’ armonia soffice per le canzoni,
mentre Bob le canticchiava, canzoni così familiari, occhi lucidi, e tutti a
guardare.
Non riesco a trovare alcun collegamento fra la set list ed il breve filmato
di DW Griffith del 1916, forse un avvertimento precauzionale,
l'intolleranza: L’amore si strugge attraverso i secoli, influenzando anche
il dramma della vita attuale, ma è certamente un bel pre-show, curiosità e
tentativo di incoraggiare gli ascoltatori a partecipare a questo moderno
rally della vita in questa nuova epoca buia, Dylan vuole ancora condividere
la sua malizia visionaria!
In generale la qualità del suono era mediocre, ma grande per ballare, almeno
per i fans fedeli che costantemente stanno tra la folla. Purtroppo questa
arena è molto più adatta per il sangue dei gladiatori, spettacoli o concorsi
per suini e non poteva bene sopportare la serata. Probabilmente a causa
della sua dimensione vuota e un conseguente House Mix (anche un feedback
raro e bruciante a un certo punto), la distinzione della strumentazione
rapidamente si è fusa in una gamma di frequenze impossibili da distinguere.
Eppure, a guardare il feed dei musicisti da uno all'altro era chiaramente un
piacere, una vera e propria saga.
Il tono e la voce di Dylan hanno una buona chiarezza in questo tour, ma il
mix ed il volume sono spesso surdimensionati, eccetto che nelle melodie più
dolci, dove era quasi stellare e melodica.
Spesso fermo dietro la tastiera, con dei riff funky suonati a palla con
l’organo, ha davvero fatto la differenza, soprattutto inaspettati, era molto
divertente. Il suo occasionale uso della la chitarra è stato migliore
rispetto agli anni precedenti e i ben temperati assoli di armonica sono
sempre una eccitazione per i fans, come la folla ha dimostrato. Un display
professionale per quanto riguarda il pubblico che viene da un vecchio, ben
levigato, il canto e la danza dell'uomo vaudevilliano ci ha tenuto su
attraverso la vita. Il rock di Tony, l’ improvvisazione ed il groovingness
di George, incredibile ritmo poli- spazio che sembra irrimediabile ma alla
fine torna nella sua culla, rock avanti ed indietro. Wow, questi individui
sono scroscianti al di là di ogni confronto! Ed i sorrisi di gioia di Donnie
sono stati più evidenti nel corso della serata e il suo lavoro sul mandolino
particolarmente lusinghiero, ma noi tutti ci auguravamo di sentire almeno un
paio di interludi di steel guitar, qualche impennata che avrebbe rotto la
mente, solo un poco, di tanto in tanto.
Kimball è un colosso, una fondazione con la chitarra acustica, una sinistra
ombra nottambula, e sciolto nel blues, solido e preciso: è la resistenza del
fuoco.
Sexton, un leone coi tacchi, swing sound, lo spaccabarili personificato, il
suo fraseggio è scorrevole come un fulmine pigro, ancora una volta ai piedi
del maestro, il suo omaggio con una tranquilla camminata duck-walk è
divertente a vedersi, lui è uno splendore ben inserito per comandare durante
le fasi delle jam estese.
Questa band è chiaramente forte e con un groove degno, sa cosa vuole e dove
deve andare! Tutti erano così, animati ed impegnati, anche la folla; il
tempo è volato estremamente veloce, lungo la strada che non finisce mai.
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di Montes Oscar
Lo spettacolo più emozionante della stagione è arrivato ala fine ... almeno
per me ... Grande spettacolo a Tallahassee!
A grande sorpresa Sweet Marie con Bob alla tastiera per cominciare! Ottima
esecuzione! Don’t think twice è sempre buona e ben accolta dal pubblico, un
buon numero con Bob alla chitarra. Bob è rimasto alla chitarra per suonare
una buona e dondolante Beyond Here Lies Nothin '. Just like a woman è stata
apprezzato dal pubblico, esecuzione dolce!
Rollin’ and Tumblin' è andata molto bene in questo tour! Molto ballabile
devo dire! Una bella Forgetful Heart è stata la successiva, tutti sembravano
ipnotizzati durante l'ascolto di questo brano dolce e così personale, Bob
suonava l'amonica al centro della scena. Honest with me ha scosso il Civic
Center, così forte e potente!
Una delle canzoni preferite dai fan di Bob in questo tour è di Desolation
Row, alla gente piace molto questa! Un classico enorme! Cold Irons Bound con
Bob al centro del palco e armonica è stato il brano seguente, davvero un
pezzo buono e forte! Spirit era ok con Bob alla tastiera. Highway 61 come al
solito ha fatto saltare e ballare tutti! Così Rocky!
Can’t wait è stata una grande sorpresa ed è stata eseguita davvero bene da
Bob e dalla sua band! Thunder ha fatto ballare tutti! Ballaad of a thin man
viene eseguita da Bob intensamente, vedere Bob che suona l'armonica su
questo pezzo è proprio magico!
Il bis, Jolene, una delle migliori prestazioni di questa canzone che io
abbia mai visto, la gente era davvero felice! Like a rolling stone grande,
tutta la gente che balla e canta con poche luci provenienti dallo stadio
verso di loro. Devo dire che il popolo di Tallahassee è stato quello più
entusiasta di questo tour in Florida!
Questa tappa del tour ha molte cose interessanti e sul palco, per cominciare
con, il film che è proiettato appena prima dello spettacolo, ma forse ne
avete già sentito. Più luci colorate sono state aggiunte alla scena,
specialmente quelle rossi e viola. Mentre ascolti Bob in Highway 61 le luci
sfumano al bianco e nero con striscie come se si stesse vedendo una zebra!
Una cosa speciale che si può notare è che in alcuni brani come Thunder c'è
una telecamera sopra Bob e la sua band e la loro immagine viene visualizzata
in tempo reale sullo schermo del palco per qualche istante! Wow!
Grazie Bob, sei davvero rock! Spero di vederti il prossimo anno!
Voglio ringraziare tutti i fan di Bob che ho visto per la prima volta e
quelli Che avevo già incontrato! Bill, Kate, Judd, Jay, Nichole, Susan,
Stefan e Thomas dalla Germania, Doodie & Rita dall’ Italia, Simone dalla
Grecia, Ed & Michelle, Noel dall'Irlanda e specialmente Vera e Denise e
anche a Oliver Jimenez, il mio amico dal college a Città del Messico che ora
vive a Orlando e ci ha permesso di stare a casa sua per 2 notti.
A presto Bobcats! E 'stato bello vedere tutti voi!
Orlando, Florida - University of Central Florida - UCF
Arena - October 10, 2010
di Tom Thoeni
Il meteo in Florida è stato assolutamente incontaminato per l'ultimo paio di
settimane. Sembra che un giorno di riposo sotto il sole della Florida ha
fatto bene a Bob esdalla sua band. Bob sembra grande. Il suo colore era
buono, il suo umore è stato alto.
Sorrideva spesso e ha anche ballato un pò.
Ho visto la prima volta Bob Dylan nel 1988 a Gainesvile, FL, in una
performance assolutamente piatta e senza vita. Nell’esaminare le Setlists di
entrambi gli spettacoli che ho notato alcune similitudini. Lo stesso numero
di canzoni
sono state suonate. 5 dei 16 brani sono stati gli stessi ogni notte. Ma 22
anni dopo gli spettacoli erano completamente opposti per l’energia, la
creatività e la vita.
Ho visto Bob otto volte e ho visto prestazioni mediocri ed eccellenti.
Questo è stato il più vivace spettacolo finora.
Tangled up in Blue è stata una rivelazione, con lui in piedi al centro del
palco con nient'altro che l’armonica. Certo TUIB è una storia di Dylan, ma
lui eccelle ora con il personaggio del narratore. Ora è singolare che un
uomo vecchio può mantenere la vostra attenzione per tutto il pomeriggio.
So che il suo suono dell'organo è stata una questione di costernazione per
un bel pò la scorsa notte, anche stravagante, ma aveva senso. Il mio amico
ha detto che ha cercato di cancellare ogni canzone dalla sua memoria in modo
che potesse ricordare come stupefacenti erano. Ahimè, anche questa mattina i
confronti ci sono stati, ma la memoria si sfalda in una notte incredibile,
guardando un gruppo impressionante al meglio delle sue potenzialità, torna
una leggenda la cui musica è tanto rilevante da essere cantato da un vecchio
di 69 anni, come lo era quando era un ribelle di 25 anni, la classe rimane.
Andate a vedere questo tour!
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di James Hope
Ho trascorso tutto ieri, senza successo, cercando di spiegare a mia moglie
ciò che Leopard-Skin Pill-Box Hat è stata, e quindi potete immaginare il mio
sorriso questa sera presso la U.C.F. arena quando il pezzo d’ apertura Zimmy
era, «Beh vedo che hai il tuo nuovo Leopard-Skin Pill-Box Hat ...." Questo
era circa il mio 15° show di Dylan nel corso degli anni, e devo dire che,
alla luce di alcune delle recensioni molto recenti in Florida, le mie
aspettative sono state eccessivamente elevato. Mentre stavo uscendo ho
sentito un commento da donna più anziana, "Questo non è stato il miglior
show di Dylan che ho visto, ma non era il peggio". Il suo
commento, scavando nel fondo, per i seguenti motivi: l'Arena è un college
impostato come una mezza ciotola con lo stadio al centro. Questo ha dato la
sensazione di un luogo molto più piccolo, che era buono. Ironia della sorte,
però, la qualità del suono è stata effettivamente molto meglio nel numero di
apertura, ed è peggiorato dalla quinta canzone, Rollin'And Tumblin' , che è
risultato un bel pasticcio confuso, (come è stato
Cold Iron Bounds), e stranamente la batteria (soprattutto la cassa) era
troppo alta nel mix. Curiosamente, non sono mai stato distratto dalla
batteria ad un concerto prima d’ora. Un'altra distrazione strana era il
chitarrista che stava accovacciato come se fissasse una corda rotta su una
racchetta da tennis – ma è rimasto lì e ha suonato. E' stata come una mossa
di Chuck Berry, ma senza il movimento di attraversare il palco. Ogni pochi
minuti si rannicchiava, come se avesse bisogno di un medico. In ogni caso,
lo spettacolo sembrava tornare sulla strada giusta con una molto compiaciuta
Every grain of sand, anche se gli assoli dell'armonica di Bob
erano - dato ciò che egli è in grado di fare - telefonati -, come dice il
proverbio.
L'eccezione alla monotonia con un’armonica piu ispirata è venuta durante
Ballad of a thin man, e ha rivelato un barlume di grande armonica. La set
list è stata molto carina, con l'eccezione di avere entrambi Rollin' And
Tumblin' e Thunder On The Mountainnello stesso show;
entrambi hanno la stessa atmosfera, ma Rollin' è molto più debole nei
concerti di questi giorni.
L'ultima osservazione è che, dopo non molto di più di un minuto o due di
pausa , Bob si è riaccordato per il bis e sembrava letteralmente
rivitalizzato per Jolene e Like A Rolling Stone, come nel pezzo d’apertura.
Così sono andate le cose, e questa è la mia critica sul concerto, senza
ascoltare un amico che diceva "Perché non ha suonato questo e quello", un
inutile dramma. Quando Bob tornerà nel Sunshine State, potete contare che io
sarò lì.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
di Montes Oscar
Grande spettacolo a Orlando! Il giorno prima abbiamo visitato gli Universal
Studios e ha preso alcune foto di memorabilia di Bob all'Hard Rock Cafè!
Ideale per incontrare di nuovo i miei amici italiani Rita & Doddie e Simone
dalla Grecia! Noel, Nichole, Susan, Vera, Denise, Ed, Michelle, tutti loro
erano lì!
Bob ha iniziato con una ottima “Leopard skin”, e un impressionante “Don’t
think twice”, nella successiva ha preso la chitarra; “Stuck inside”, era
così grande con Bob alla chitarra. “Just like a woman” era meglio che le 2
notti precedenti. Rollin’ & Tumblin' era migliore e più rock delle
prestazioni precedenti di questa in questa tappa del tour!
TUIB con Bob al centro della scena e armonica è stato meraviglioso, una
potente Highwater è stata la successiva, con Bob al centro della scena. La
successiva è stata Tryin' to get to heaven , bella esecuzione devo dire!
Un momento magico è stato quando Bob ha eseguito Every grain of sand! Tutti
contenti perchè suonava l’armonica. Una potente Highway 61 che ha scosso
tutto e tutti è stata la seguente. Una grande sorpresa è stata la
successiva, Not Dark Yet! Speravo che Bob la cantasse questa! Una cosa
semplicemente meravigliosa!
Thunder on the mountain ha fatto ballare e gridare tutti! Mr. Jones, buona
come quella in Gainesville con Bob all’armonica.
Il bis, una grande prestazione per Jolene! Davvero Rocky! E una
impressionante Like a rolling stone ha chiuso lo show!
Tutti d'accordo che è stato un grande show! Ora sono nel parcheggio presso
il Civic Center di Tallahassee in attesa di vedere l'ultimo spettacolo di
Bob in Florida! A presto ragazzi!
Gainesville, Florida - University of Florida - Stephen
C.O'Connell Center - October 8, 2010
di Montes Oscar
Sono stato presentato a Noel da Denise alcune ore prima dello spettacolo!
Enorme Bob-fan venuto dall’Irlanda, tutti voi lo conoscerete di sicuro! Vera
Chen si è unita a noi in questo tappa del tour! Siamo andati per un
pranzetto prima dello spettacolo presso l'Università, $ 10 per tutto ciò che
si vuole mangiare, penso che non valeva la pena!
Questo è stato un bello spettacolo, uno pò lento all'inizio, devo dire, ma
non è sicuro che gli altri pensino la stessa cosa! E' andato meglio verso la
metà ed alla fine è stato semplicemente meraviglioso. Rainy Day Women ha
aperto questo show, con Bob prima alla tastiera e poi alla chitarra. Lay
Lady Lay con Bob con l’armonica al centro della scena è stata un buon
numero. I’ll be your baby tonight è stata la seconda canzone in cui Bob ha
suonato la chitarra questa notte.
Just like a woman era buona, ma penso che sia stato meglio le due notti
prima. Una grande Beyond here lies nothin’ ha fatto girare le cose verso il
meglio! Bob ha suonato la chitarra in questo pezzo! Tangled Up In Blue con
Bob al centro con l' armonica che era buona ma non tanto quanto ieri! Lo
stesso è accaduto con Rollin’ and Tumblin'. Spirit on the water è stata
bella con Bob ancora con l’armonica, come se fosse incatenato con fredde
manette al centro della scena, è stata una bella sorpresa ed alla gente è
veramente piaciuta! Simple Twist con Bob alla chitarra è stata buona, ma
ancora una volta sembrava che Bob e la sua band non si impegnassero più di
tanto! Spiacente per i fans di Bob, che è quello che ho visto e sentito.
Highway 61 Revisited è stata buona. WorkingMan's blues con Bob all’armonica
è altrettanto bella come a Ft. Lauderdale!
Thunder on the mountain è stato un successo! Questo è il punto in cui lo
spettacolo di Bob e della sua band è davvero iniziato! Grande, proprio
grande prestazione di Bob! Ballad of a Thin Man è stata eccezionale! Il modo
in cui Bob suonava l'armonica era qualcosa di incredibile, qualcosa di mai
visto prima! Il pubblico lo ha adorato e applaudito come non ho mai visto
prima.
Il modo in cui il bis è stato eseguito questa notte è stato molto superiore
rispetto a due notti prima! Jolene, Like a Rolling Stone & Watchtower hanno
fatto impazzire la gente! Uno dei migliori bis, mi sono divertito come mai
nella mia vita! Grazie Bob, questo è stato un finale eccellente per lo
spettacolo.
Non posso che attendere lo show di Orlando do Domenica prossima, ci vediamo
lì fans di Bob!
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
di Leon
Terzo spettacolo alla ripresa autunnale del tour, e le notizie mozzafiato di
chi ha partecipato alle serate precedenti, accoppiate alle aspettative, che
a Tampa erano tangibili. Ed è giusto così. Il tanto decantato “Rinascimento"
di Mr. Dylan continua a salire senza sosta. Questi spettacoli sono ora molto
più in stile teatrali con l'impiego di una maggiore illuminazione nelle
ballate e nelle canzoni dal carattere più sottile. Questo anno la voce di
Bob è diventata meno dura, dice le parole con grande chiarezza, accarezzando
i testi con impeto aggiunto o sottigliezza ovunque si sentiva la necessità.
I suoi tempi e le inflessioni sono ancora ben all' interno del suo
fraseggio, con la padronanza di un’ arte consumata. Al termine di questa
notte, avrà eseguito 50 canzoni su tre spettacoli in totale, con 29 di esse,
diverse. Di fronte al mio occhio, è in gioco una forza creativa che non
esiste da nessun' altra parte. Bob Dylan è vivo e vegeto, gente. Andate a
vederlo mentre è ancora possibile. Lui è lì per voi, lui arriva
regolarmente.
Venti minuti di proiezione di un film muto del 1916, "Intolerance" hanno
preceduto lo spettacolo, mostrato in tutta la sua gloria sulla parete di
fondo. Un ulteriore attesa di quindici minuti, e quella sensazione familiare
nell'intestino di ansia e aspettativa di vita, prima che Santos annuncia la
introduzione "burlesque" ormai di routine. Bob arriva e si dirige al suo
posto dietro la tastiere, con il suo cappello grigio e la piuma viola, con
le strisce verticali sui pantaloni del vestito nero, il tutto combinato con
una camicia verde. Un suono, pochi accordi qua e là e poi il riff
inconfondibile di "Rainy Day Women".
Blast off. Una grande quantità di ottani ad alta energia viene rilasciata
come il suono si gonfia riempiendo l’ arena. La terra trema sotto i nostri
piedi e le vibrazioni si spandono per l'atmosfera. Ed è tutto buono. La voce
di Dylan, forte e cristallina, dichiara la sua intenzione. Charlie, che la
sera prima sembrava distratto e disinteressato, è stato stasera attento a
riempire tutti i cilindri col carburante giusto. Per la strofa finale, Dylan
prende la chitarra con una nuova cinghia di colore rossastro.
Lay Lady Lay segue, al centro della scena Bob narra la storia con una
dolcezza non sentita da molti anni, accompagnato da un bell’ assolo di
armonica a bocca. Beautiful. Chitarra ancora in vigore, Bob attacca "I'll Be
Your Baby Tonight ". Questa canzone a volte sembra essere un "pezzo
riempitivo”, ma con la band di stanotte, funziona come una propria entità ed
è apprezzata.
Segue "Just Like A Woman", con Bob che torna alla tastiera.Di solito il
ritornello è cantato col pubblico, ma questa sera non va. Bob aspetta, ma
succede poco. Forse è perché di fronte al palco non ci sono i soliti noti,
perchè la prevendita dei biglietti era riservata agli studenti.
Chi lo sa? Eppure, era una resa meravigliosa con Bob che usava bene sia la
voce che le tastiere Poi torna alla chitarra mentre Donnie sta sull' attenti
con la tromba in mano. "Beyond Here Lies Nothin '" segue dolcemente! Poi
arriva "Tangled Up In Blue" con Bob al centro, microfono ed armonica in
mano, ancora una volta, il suo canto è forte ed esegue questo classico con
fedeltà, con alcuni inserti di armonica squisiti. Poi torna alle tastiere
per una dissoluta "Rollin' and Tumblin' ". Funziona bene come canzone rock e
dà a Charlie spunti per sparare i suoi abbellimenti.
La grafica dello sfondo cambia con il brano successivo "Spirit On The
Water". Su tutte le canzoni precedenti le immagini dello sfondo sono state
variazioni dell’occhio di Horus con diverse colorazioni. Questi display
certamente aggiungono un effetto giusto per lo stato d'animo o per
l'impostazione. In particolare quando è apparsa la silhouette di Dylan.
E' una illusione inquietante, a seconda della vostra mentalità, e poi anche
tutta la band può essere vista in ombre. Misteriosamente irresistibile. Su
questa canzone, però, un sole d'oro in dissolvenza incandescente tra gli
alberi e come la canzone raggiunge la fine si trasforma in una sagoma di un
uomo ed una donna che camminano l'uno verso l'altreae quasi si uniscono. Mi
pervade una sensazione triste mentre Dylan cammina al centro della scena e
soffia gloriosamente nella sua armonica con la sua silhouette ingrandita
sullo sfondo. Mozzafiato. Ora, Bob rimane al centro della scena per "Cold
Irons Bound". Una canzone "killer"per tutto l'anno e stasera non è diverso.
In effetti è un pò meglio, con la voce e l’ armonica urlate e "l'occhio" in
viola dietro di lui. Magnifico.
"Simple Twist Of Fate" con Bob alla chitarra che fa un bel solo lasciando
Charlie a guardare. Le immagini continuano ad alternarsi, l'occhio, i colori
e le silhouettes. Una versione bella, ma con l’esigenza di essere messa a
punto nel finale. Poi Dylan cammina verso le tastiere ed ecco i primi
accordi di "Highway 61”. E nel buio, Bob alza le mani in aria come a
proclamare "sono qui" con una gioiosa espressione sul suo volto che si
illumina come le luci si accendono. La versione è come al solito brillante.
Bob, ovviamente, si gode il momento e poi va avanti e avanti. Proprio come
l’autostrada stessa. "Un maestoso" lavoro in Workingman's Blue's " , è il
nuovo inno degli USA di Dylan. Le sfumature visive mantenengono il passo con
la solennità della canzone. La successiva è "Thunder On The Mountain", con
Bob ancora alle tastiere. Puro divertimento, come la band esegue i pezzi ed
il canto di Dylan suona per far che il suo cuore goda insieme al pubblico.
"Ballad Of A Thin Man", vetrina preveggente di un Dylan in grande ripresa in
entrambe le parti vocali e di animazione, è facile vedere il giovane del
1966 al centro di questa canzone. Come Jack Nicholson ha detto " è
trascendente". Bob totalmente ispirato.
Intervallo prima dei bis con la folla che attende il suo ritorno.
Non dobbiamo aspettare molto. "Jolene" è rock-allegro e Bob tintinna i
tasti. Charlie sudava come una fontana. La band tutta felice e contenta per
la dinamicità del ritmo. L’ "occhio" è tornato con grande effetto. "Like A
Rolling Stone" offre ciò che fa sempre. Un pleaser travolgente per la folla.
L'"occhio" è illuminato verso il basso sulla band. Ancora una volta, un
display bello e la canzone risuona in tutta la sala come il fragore delle
armi durante una battaglia. Ed è stato fantastico! Ultimo pezzo "All Along
The Watchtower". Ora, l 'occhio" illumina entrambi i lati del palco con la
parete di fondo tutta ombreggiata con tutte le forme e le colorazioni.
Splendido. E così è stata anche la canzone. E' una canzone con un beat
mortale, ed il testo di fuoco della canzone dà ulteriore impulso alla voce
ringhiante di Dylan. Un finale glorioso.
Che spettacolo. Buono come quello della notte prima, ma questo non ha molta
importanza. Tutto ciò che importa è che lui c’è. E per questo, dobbiamo
essegli grati.
Tampa, Florida - University Of South
Florida - Sun Dome - October 7, 2010
di Montes Oscar
Secondo show di Bob in Florida! Bello incontrare ancora Nichole e Susan in
prima fila dove c’era anche Denise! Ancora una volta un piacere vedere Judd,
Jay, Michelle, Stefan e Thomas! Prima dello spettacolo stavo cercando in
giro per il Sun Dome per vedere se riuscivo a vedere Bob da qualche parte!
Ho visto il pullman, dove il suo equipaggio viaggia, e potevo vedere Tony,
George e Stu!
Prima canzone della notte, Leopard Skin, grande inizio, la gente era davvero
entusiasta, poi Lay, Lady, Lay con Bob al Centro palco con l’armonica,
canzone molto dolce che tutti hanno gradito! Stuck Inside è stata la
seguente con Bob che suonava la chitarra per la prima volta in questa notte.
Just like a woman senza armonica è venuta dopo, la folla ha cantato Juuuust
liiiike a woman!
La rocciosa Rollin’ and Tumblin' è stata davvero buona! A grande sorpresa,
Tangled Up In Blue! Wow! Una cosa semplicemente meravigliosa con Bob al
centro con l'armonica! Tweedle Dee & Tweedle Dum è stata la successiva! Un
buon numero di Bob il centro della scena con la chitarra!
Il clou della serata per me è stata Simple Twist Of Fate, proprio bella!
Avevo voglia da tanto tempodi ascoltarla dal vivo! High Water, davvero forte
come ieri! Love Sick è stata la successiva, davvero ben eseguita! Highway
61, ancora una volta ha scosso il Sun Dome! Un'altra sorpresa è stata una
grande Hard Rain! Proprio bella!
Thunder on the mountain e Mr. Jones con Bob all’armonica al centro della
scena ha chiuso il main set! La gente era davvero entusiasta a questo punto
dello spettacolo!
Il bis, come ieri, Jolene e Like a Rolling Stone! Solo perfetto! Bob stava
dicendo addio a noi, quando lui e la sua band hanno deciso di suonare
un'altra canzone! Watchtower! Davvero potente!
Ci vediamo allo show di domani a Gainesville!
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di Steve Tampa
Benvenuti al tour di Bob Dylan.
L'atmosfera solita pre-party di una grande arena per concerti è stato
abilmente sovvertita da questa impetuosa e semplice aspettativa. Poi,
all'ora stabilita, le luci si sono accese e la band a grandi passi è salita
sul palco. Dylan ha aspettato 5 secondi, poi anche lui è saltato fuori ,
anche. Fantastico! L'USF Sun Dome era pieno meno della metà in quel momento.
Come una curiosa miscela di profumi di caramello di mais e aromi Nag Champa
ha pervaso la Hall, la band ha iniziato piuttosto tranquillamente facendo
strada attraverso alcuni dei brani previsti. Lucidi anelli brillavano sulle
dita di Dylan. La sua rotante speaker (Leslie) col tono d’organo si sentita
ad alto volume(e sì, la sua statuetta Oscar era appollaiata in cima
all’amplificatore). Quando si è spostato al centro della scena per la
seconda canzone, le luci della ribalta hanno proiettato una inquietante,
enorme Bob-ombra sulla tenda dietro la band. Una sorpresa: Dylan stesso ha
dominato la maggior parte dei segmenti strumentali, sia alla chitarra
elettrica (che ha suonato in stile sfilacciato, ma complesso) all'armonica,
o sul suo organo. Charlie Sexton sembrava più rockstar che mai, ma in
generale si è comportato in modo molto sobrio, chiaramente facendo un sacco
di spazio al capo. E io sarei negligente se non citassi, come sempre, che
George Recile è il più cazzuto, groovingest batterista di questa parte del
Zigaboo Modeliste. Egli distribuisce il suo drumming con gusto perfetto in
ogni momento e non oltrepassa il suo ruolo, anche quando è rock. Io sono
sempre in soggezione di lui.
L'attuale sistemazione disgiunta di "Tangled Up in Blue" è stato uno shock
delizioso. "Simple Twist of Fate" è stato pieno di riff complicati fatti da
Dylan con la chitarra, che sembrava molto contento di suonare in quel modo e
ricordare tutte le parole, allo stesso tempo.
"Ballad of a Thin Man" è stato eseguita senza strumento, con teatrali gesti
sulla ribalta, avvolto da una luce inquietante. A me importa poco delle
canzoni blues-rock più recenti, ma tutte sembrava abbastanza solide. Devo
ammettere di essere uscito per raggiungere il parcheggio verso la metà di
"Like a Rolling Stone" in quanto non aveva una prese particolare sul
pubblico. Fra qualche mese sarà il 70 ° compleanno dell'uomo, e lo
spettacolo è divertente e ricco di arte, come sempre. Da non perdere!
Seattle, Washington - Bumbershoot 2010 - Seattle Center -
Main Stage - September 4, 2010
di Fred Muller
Come utente regolare del vostro inestimabile webite, vi scrivo per dirvi che
io ero al concerto di Bob al Festival di Seattle al Bumbershoot Sabato
scorso (4 Settembre), vengo dalla Nuova Zelanda e ho visto Bob otto volte.
Stavamo mettendo insieme un viaggio per visitare il Pacifico
nord-occidentale quando ho visto che, con una piccola variazione ai
progetti, potevamo, mia moglie ed io, vedere Bob. Ecco alcuni commenti
(siamo usciti prima durante il bis perchè avevamo una lunga strada da
percorrere, quella notte per tornare in albergo).
Una serata quasi perfetta con l'area a biglietto unico. Sono più persone che
lasciano prima , perché "non può cantare" ecc ecc ... si va a vedere Dylan
perché è Dylan e basta. Fin dall'inizio era chiaro che lui e Charlie erano
in un grande momento con le chitarre intrecciate durante l’apertura con
Rainy Day Women # 12 & 35 (che qualche anima gentile ha pubblicato su
YouTube come "Everybody Must Get "Stoned!) Ci sono stati nuovi arrangiamenti
(per me), Tangled Up in Blue ed Highway 61 Revisited e su quest' ultimail
finale è stato prolungato ed era affascinante: Donnie sorrideva mentre
guardava Bob e Charlie che improvvisavano aggirandosi dalle parte delle luci
della ribalta o in ginocchio. Meravigliosa interazione. Tony era al suo
solito alto standard e Stu sembrava più limitato, forse dalle dimensioni del
palco. L'armonica è stata top, troppo: meglio che nel "Sottile, Wild
Mercury" sound degli anni '60.
Nessuna sorpresa in scaletta, unica debolezza una piuttosto arrancante
Thunder on the Mountain. Tutto il resto buono, arrangiamenti, suono e
dinamiche dello spettacolo. Come tirare fuori il coniglio dalla scatola!
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
di Tom Dunn
L'ultimo spettacolo in questa tappa del tour è stato speciale. Perché
speciale? E' stato il 40° anniversario della Bumbershoot, ho compiuto 40
anni quest'anno e questa era il mio 40° show di Dylan. Così, mia moglie ed
io abbiamo fatto il viaggio da St. Paul, Minnesota per vedere Bob ed i
ragazzi sul palco principale in un molto nuvoloso, croccante Sabato notte a
Seattle. Abbiamo volato il Venerdì e visitato mia nonna che ha 90 anni a
Bothell. Ci siamo trovati con alcuni nostri amici e ci siamo diretti al
Seattle Center. La fila per entrare nel palco principale era come un
labirinto di mais, che avvolge il vecchio Memorial Stadium. The Decemberists
hanno attirato una grande folla raccolta di fronte al palcoscenico. Hanno
messo in mostra un bel rock per la gioia della folla. La prima cosa che ho
notato durante l'intervallo, non c'era vendita di birra all'interno del
Colosseo. Non un grande affare, in realtà, ma, semplicemente sembrava strano
che qualcuno non avrebbe cercato di fare soldi in un grande evento. Se si
voleva bere, si doveva lasciare lo stadio, andare in un giardino all'aperto
e tornare a fare la linea labirinto di mais e passare di nuovo attraverso la
sicurezza. Parlando di sicurezza, oltre al punto di controllo all'entrata,
in realtà non c'era molta altra security da vedere oltre a quella di fronte
al palco. Così, chiunque si era intrufolato è stato incontrollato tutta la
notte, che è molto diverso dalla maggior parte degli show di Dylan che ho
visto, compreso l' essere arrestato due volte perchè avevo una macchina
fotografica. Neko Caseha ha messo su uno spettacolo dolce e la folla
sembrava essere con lei. Potrebbe avere contribuito il fatto che lei è di
Tacoma, Washington. Ci siamo seduti in alto nel colosseo ed abbiamo atteso
l’evento principale. Bob e dei ragazzi sono usciti alle 9:00. Era buio e lo
spazio era illuminato da un riflettore, come un ago nel cielo notturno. La
parte superiore dell'ago mi ricordava l’occhio del logo di Dylan. La folla
giovane si è imballata subito con l’apertura con Rainy Day Women per
mantenere il loro dondolamento che era partito.
Bob era alla chitarra per i primi tre brani, tra cui, Don't Think Twice e
Just Like Tom Thumbs Blues, secondo e terzo rispettivamente, che sono stati
grandi e sembravano venire da un magico elenco di un altro set. Bob ha
iniziato a piegare il ginocchio e a sberleffare la folla e la sua voce era
buona. Just Like A Woman al numero quattro e un rivistazione di Rollin' and
Tumblin' al cinque. Allora i ragazzi hanno tirato fuori il mio pezzio
preferito dello show, Desolation Row. Poi, ciò che era iniziato come Honest
with me si è fuso con Cold Irons con un lungo finale di armonica. Non è la
migliore versione che ho sentito, ma, ancora una canzone super nella set
list. Per la gioia di mia moglie e degli amici, TUIB, con assoli di
armonica, è venuto dopo. Bob ha saltato due strofe, almeno come è stato
molto breve, ma, stavo bene con questo pezzo che era molto vicino alla
versione Charlie/ Larry alla fine degli anni '90. Bob ha fatto un bel solo
di tastiera sul pleaser del festival Highway 61, seguito dalla più bella
Simple twist of fate che io abbia mai sentito, che si è sostanzialmente
conclusa con i riff di Bob e Charlie in dissolvenza.
Bob ha finito il main set con Thunder on the mountain e una inquietante
Ballad of a thin man con una dura illuminazione al centro della scena con la
sua armonica. I ragazzi hanno chiuso lo show con Jolene-LARS, un bis da
knockout, con la presentazione della band nel mezzo. La maggior parte della
folla era ancora lì alla fine dello show, hanno detto che Bob ed i ragazzi
sono piaciutoi come attrazzione principale della notte al Bumbershoot a
Seattle.
Yakima, Washington - Yakima County Stadium -
September 3, 2010
by Steven Thwaits
Ieri sera ho fatto due e una mezz'ora di viaggio da Seattle, attraverso la
bellezza di fine estate della Cascade Range e oltre le sempre sterili Saddle
mountains, fino alla città nel deserto di Yakima. Bob Dylan e la sua band
stavano dando il cuore ancora una volta, in uno di quei divertenti parchi
della Minor League di Baseball, Yakima County Stadium, sede della squadra
dei Bears!
Bob Dylan. Bob Dylan. Bob Dylan. Il più grande artista vivente sulla terra.
In questa notte di Yakima grande set list, da 'Things Have Changed' fino a
'Love Sick' sette canzoni più tardi.
Banda più coesa che mai. Che band! Le luci sembravano più brillanti stasera
sulla band, o forse era solo il mio angolo di vista su Bob, ma c’era un
bruciante calore, e pinte di sudorazione. Tutti sembravano un pò stanchi
alla fine, ed a volte penso che Thunder on the mountain sia una scelta
strana, un saggio di lirica, a quel punto dello show.
Ma in realtà 'Thunder' è meno importante nelle parole e più nella jam. So
che non accadrà mai, ma Bob avrebbe desiderato buttare la sua giacca ieri
sera. Ero un pò preoccupato per lui, ma probabilmente era solo una mia
impressione, sorrideva molto e soffiava nell’armonica perfettamente. Egli è
come una roccia dura ed a volte si dimentica che ha, dopo tutto, 69 anni.
Possa fare spettacoli per molti anni ancora! Possa egli stare ancora molto
con noi. . .Un colpo di cannone nella mia città, stasera.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
di John Dobken
Una serata perfetta per un concerto al baseball stadium di Yakima, nello
stato di Washington, la folla non sembrava così numerosa c'era molto spazio
per stare di fronte al palcoscenico, con pochi spintoni durante tutta la
serata.
Sono andato al concerto in compagnia di mio figlio di 15 anni che è
cresciuto ascoltando la musica di Dylan, sebbene io non lo avressi mai
classificato come un fan di Bob. Come ogni buon padre speravo che sarebbe
cambiato, ed ho sempre contribuito per spiegargli il significato della
musica di Bob. La canzone preferita di mio figlio è Ballad of a thin man,
era molto eccitato per sapere se la canzone fosse stata in scaletta. Questo
era il mio settimo concerto di Dylan. Il primo è stato nel terribile tour
del 1988 quando Bob non era tutto ciò che è adesso. Questo spettacolo è
stato alla pari con le altre volte che l' ho visto nel baseball tour, vale a
dire piacevole. Un momento divertente è stato durante "Just Like a Woman",
George e Tony sorridenti, e Bob approvava. La strofa successiva che ha
cantato è stata "forse è tempo per noi di lasciare." E Tony ha approvato con
più sorrisi. Bob ha avuto anche qualche divertimento con il pubblico che ha
cantato insieme le parole "Just like a woman..." Il pubblico cantava la
versione dell’album, Bob la propria versione elaborata molto diversa. La
folla cantava "Just like a woman... "durante una pausa della musica e poi
Bob avrebbe ripetuto il verso. Ha iniziato la pausa con l’effetto drammatico
di trascinare la folla. Molto divertente. C'è sempre una canzone del set che
mi sta davvero a cuore e ti fa ripensare alla vista di quella canzone. È
come un grande campo da golf sul quale ci tieni a tornare. Quella canzone
per me la notte scorsa è stata "Forgetful Heart”, e pensare che non ho mai
ascoltato bene questa canzone su TTL, anzi qualche volta la saltavo. La
scorsa notte, i miei occhi (e le mie orecchie) sono stati ben aperti. Bob e
la band l’ hanno suonata con un feeling alla "Oh, Mercy", con un sacco di
atmosfera, e la drammatica interpretazione di Bob è stata agghiacciante. Mio
figlio ha molto goduto lo spettacolo e appena siamo arrivati a casa verso
mezzanotte ha iniziato a caricare il suo iPod con la mia collezione di
canzoni di Dylan. "Dylan possiede Yakima "sono state le sue parole, appena
abbiamo lasciato lo stadio.
Missoula, Montana - Ogren Park -
Allegiance Field - August 31, 2010
di Fred Robinson
Bob ha fatto un totale di 9 spettacoli in Montana e li ho visti tutti. Non
sono mai rimasto deluso. Ieri sera è stata la stessa cosa, tranne che,
sentite le versione corrente di AATWT con Freewheelin' Charlie Sexton a
Billings poche settimane fa, speravo che avrebbe fatto di nuovo il bis. Ma
non c'è modo per essere critici su Bob e la band con tutti gli spettacoli e
tutte le canzoni del repertorio. Per non dire che questa è forse la più
grande band bluesy per la "leggenda del Folk" che si possa immaginare,
tranne forse per la Paul Butterfield Blues Band che era la band di backup a
Newport. Mi mancano alcuni dei vecchi tradizionali, gente come Ralph Stanley
o Larry Campbell per quello che hanno fatto quando erano ancora con la band,
ma mi piacciono anche quelli che ora li sostituiscono. E l' ultima volta che
ho visto lo spettacolo, prima del ritorno di Charlie, la band, anche se
ancora rockin', sembrava un pò più di Nashville e un pò più vicina a quello
che si aspettava di ascoltare. Non che questa sia una brutta cosa, ma è
bello sentire un suono fresco, forse meno raffinato di quello di prima, ma
meno tecnico e più viscerale. Charlie mi piaceva già prima, ma ora ha preso
veramente il centro della scena ed è interessante vedere come tiene il palco
e detta i tempi , annuendo ai membri della band, tenendo d’occhio tutti gli
strumenti e quello che Bob sta facendo. Charlie sembra avere un pò di
problemi con i cavi di alimentazione, anche se questo può essere dato da
tutti gli spostamenti che fa sul palco. Donnie è sempre sullo sfondo, ma
versatile e integrale, giocando un ruolo primario nel tappeto musicale di
Bob. Stu sta facendo il suo lavoro d' arte, ed è costante.
Tony, anche lui sempre costante e vigile, forse un pò più rilassato adesso
che il regista Charlie sembra aver assunto tale ruolo. E, naturalmente,
George non si vede molto, ma si sente benissimo. Che band! E Bob, un pò di
chitarra in più rispetto a Billings, ma ancora nel ruolo di tastierista, a
volte anche al centro per l’armonica e la voce. I suoi manierismi, l’
enunciazione, i suoi tempi, sono ancora inconfondibilmente Dylan. Mi piace.
Ora, una denuncia - ho visto Bob a Missoula, Bozeman, Great Falls, e Big
Sky. Cosa c'è di sbagliato qui ad Helena? Abbiamo un campo di baseball
troppo piccolo. Come sarà la prossima estate?
Solo una parola o due su Mellencamp, un bravo ragazzo, spettacolo buono ed
ottima band. Ma lo spettacolo è stato quasi identico, fino alla
conversazione con la folla, a quello di Billings.
Troutdale, Oregon - McMenamins Historic
Edgefield Manor - August 29, 2010
di Roger e Claire Cutler
Dopo aver assistito a un grande show di Dylan al McMenamin's Manor Edgefield
Sabato notte (vedi recensione di 28 agosto) per celebrare il nostro 26°
anniversario di matrimonio, Claire ed io abbiamo passato una giornata
tranquilla e rilassante sulla proprietà McMenamin godendo l'energia
proveniente da coloro che hanno partecipato allo spettacolo della sera
precedente e quelli in arrivo per il secondo spettacolo in questo locale
notevole. La trepidazione e le vibrazioni circolanti prima di un concerto
sono sempre una corsa enorme. Queste sono state intensificate in questa
occasione per come la gente aveva discusso lo show della sera precedente e
su ciò che essi speravano di ascoltare nel prossimo spettacolo. Nel corso
della giornata, l'energia ha raggiunto un nuovo livello, a metà pomeriggio,
quando il sound check è rimbombato in tutto l'hotel. Avevamo già deciso di
saltare i numeri d’apertura, il nostro piano era quello di fare una bella
cena al ristorante all'aperto dell’albergo dove si poteva sentire la musica
di John Mellencamp.
Sapevamo dalla sera precedente che i posti a sedere, una volta che Bob era
sul palco, tutti nelle prime 25 file sarebbero stati in piedi con le coperte
e le sedie abbandonate. Eravamo riusciti ad essere a 15 metri da Bob durante
il primo show, ma speravamo di arrivare ancora più vicino a His Bobness
stasera.
Siamo entrati mentre Mellencamp stava suonando il suo penultimo pezzo, ci
siamo seduti per terra, lontano dal palcoscenico giusto per l’ultima
canzone, entro dieci minuti dall’entrata eravamo posizionati direttamente di
fronte al palco, a non più di 15 metri da lui, increduli, era stupefacente!
Fortunatamente, non abbiamo dovuto aspettare a lungo. L'intro è iniziata e
sono usciti i membri della band e Bob. Stasera indossa un cappello bianco da
trovatore (la scorsa notte era un cappello da cowboy bianco), con abito nero
con le striscie in grassetto ai pantaloni.
La band ha iniziato con Pill Box Hat, la stessa apertura come la sera prima.
La folla, spingendo verso il palco ci ha portano ancora più vicino. Poi è
arrivato l’higlight della notte. Bob ha suonato la chitarra elettrica per
Don't Think Twice. La folla cantava insieme a lui. Non abbiamo mai pensato
di sentirla ancora una volta. La sua esecuzione è stata meravigliosa! Questa
è stato seguita da una dinamica I Don't Believe You. Bob era al centro della
scena con la sua armonica ed il microfono e gesticolava ad ogni frase, come
se stesse tirando fuori la canzone da se stesso. Non potevamo credere a
quello che stavamo vedendo. Non l'ho mai visto così emozionato. La folla ha
amato la giocosità della canzone di Bob ed i suoi gesti. Wow - che cosa
divertente. In Just Like a Woman la folla era completamente inserita. In
tutto il coro Bob cantava l’inizio del ritornello ("She takes") e tutta la
folla cantava indietro "Just like a woman" e allora Bob ricantava la stessa
frase. E' stato magico. Un certo numero di canzoni dal repertorio di ieri
sera (Highway 61, Thunder on the Mountain) ha scosso nuovamente il posto.
Rollin' and Tumblin' stata una buona scelta per far dondolare la gente. High
Water è stata buona e un vero piacere per tutti. L'unica delusione per me è
stata Tryin 'To Get To Heaven. Si tratta di una delle mei preferite, ma
questa era una versione musicale strana e difficile per me da accettare.
Forse ad alcuni è piaciuta. Willie McTell ha fornito una tregua con un
assolo pieno di soul dall’armonica di Bob. L'ultima canzone del set, come la
notte prima, era una drammatica resa affascinante di Thin Man. Bob ha
cantato questo con un tale assoluto disprezzo per Mr. Jones, e di nuovo
gesticolava per ridicolizzarlo ad ogni frase. Io spero che qualcuno stia
filmando questi spettacoli. L'arte è mozzafiato. Il bis è stato una ben
eseguita Jolene, e Like a Rolling Stone con una partecipazione della folla
entusiasta. Bob era al meglio di lui.
E come sempre, Bob ci ha dato molto su cui riflettere. Per Claire ed io, noi
continueremo a seguirlo. Speriamo di rivedere Bob in un tempo non troppo
lontano.
Troutdale, Oregon - McMenamins Historic Edgefield
Manor - August 28, 2010
Review by Roger and Claire Cutler
Claire, la mia migliore amica di trenta anni, si è imbarcata con me in un
altro pellegrinaggio per vedere His Bobness, questa volta da Victoria BC a
Troutdale, Oregon.
Il luogo era McMenamins Edgefield Manor, che è uno dei luoghi più
impressionanti di tutto il pianeta, una ex fattoria casa di poveri con
grande spirito comunitario in un semplice posto circondato da vigneti,
fiori, erbe, orti, ristoranti, pub, una sala di biliardo seminterrata con
freccette, e anche un juke-box. Forse il più emblematico segno di questa
impostazione utopica è la statua di bronzo nel giardino di Jerry Garcia.
L'hotel dispone di alcune camere ostello con letti a castello fino a dodici
viaggiatori, mentre le altre stanze, come la nostra hanno i letti
matrimoniali ed il bagno in corridoio.
E, naturalmente, un bel piccolo anfiteatro all'aperto che ospita i concerti
estivi. Il Bob 'Never Ending Tour' è in città per due
spettacoli. E sì, è possibile ascoltare il concerto da qualsiasi punto della
zona, tra cui la vostra stanza.
Sto scrivendo questa recensione il mattino dopo il primo spettacolo da una
sedia a dondolo posizionata sotto il portico a lato dell'hotel che si
affaccia sulla sala concerti che la notte scorsa è stata riempita fino alla
sua massima capacità (circa 5000), con molta altra gente sdraiata sulle
coperte sul prato all'esterno per ascoltare la musica.
Siamo entrati che lo spettacolo stava per iniziare, avendo rinunciato a
Mellencamp, un pò per la cena e un pò per vagare nella proprietà. Avevamo
che sentito Bob era alle 8:15 quindi abbiamo pensato di aspettare la fine
del set Mellencamp.
Poco dopo è cominciata l'introduzione standard di Bob, mentre la band
prendeva posizione sul palco. E poi il pavoneggiarsi quasi melodico di Bob
dietro all’organo. L'eccitazione stava crescendo e poi la band ha iniziato
“Leopard Skin Box Hat '. Wow! Voce grufolante, ma si poteva sentire ogni
parola cinica. Il suono e la voce di Bob stavano per essere grandi. Poi è
venuto 'Baby Blue'. Beautiful.
A questo punto ero in movimento, per andare verso il frontale dove c’era
Charlie. E' stato relativamente facile passare tra le coperte attraverso e
le sedie sul prato perchè molte persone stavano in piedi da quando era
cominciato lo show. Ero circa 20 file indietro quando sono stato fermato di
botto , colpito dalle prime note di Tom Thumbs con Bob alla chitarra. E'
stato un inno. Alla fine tutto il pubblico si sentiva l'angoscia addosso,
senza dubbio Bob aveva colpito, e tutti abbiamo applaudito. Lo spettacolo è
continuato. "Just Like a Woman" è seguita, con la folla che faceva il coro e
Bob che si divertirtiva. Mi resi conto alla fine della canzone che la mia
missione di ricognizione era finita e ho dovuto ritornare da Claire per
farle un rapporto stilato dalla prima linea. Abbiamo rapidamente abbandonato
le nostre sedie da giardino e la coperta e ci siamo messi in movimento.
Eravamo rimasti indietro nel tempo di 15 anni, e stavamo assistendo ad un
concerto come mai avevamo visto da anni. Era di buon umore, giocoso,
strimpellando la chitarra, battendo sulle tastiere, e la sua voce era
andata. La sua è stata una suonata di armonica ossessionante. Tutte le
canzoni erano meravigliose e commoventi.
Ci furono una serie di momenti indimenticabiliai quali si spera di poter
assistere di nuovo. Quando Bob si avvicinò al microfono al centro palco con
la sua armonica e lo abbiamo sentito dire "It was early one morning, I was
laying in bed", ero incredulo.
Anche se ha tagliato alcuni dei versi di 'Tangled' è stata una meravigliosa
esecuzione e direi una pietra di paragone per i fans, per di più sembrava
che avesse tanti vecchi amici che non sanno cosa stanno facendo con le loro
vite. Una ipnotizzante Workingman Blues è stato la descrizione sofferta
soprattutto dell’odierno clima economico. Alla fine Bob al centro con
l’armonica ci ha fatto sentire il dolore. Highway 61, un soffio che veniva
da altri tempi. Eravamo tutti a dondolare. Ecco dove si può davvero vedere
cosa Charlie Sexton porta alla band. Molto più energia che diventa la
normalità , compreso Bob. Questo è stato rock n roll elettrico.
Nessuno si era seduto, allora Bob ci ha scosso con Thunder on the mountain.
Bob ha anche suonato The Levee's Gonna Break. E' stata una performance
commovente. Il momento più notevole però, e la firma del Tour, da quello che
posso dire, è stata l'ultima canzone del set, Ballad of a thin man.
Bob al centro della scena con la sua armonica, canto le strofe con tale
acido sprezzante, come se fosse un poeta Beat in un caffè del Village.
Povero Mr. Jones. Se fosse stato presente, doveva sentirsi abbastanza
piccolo e confuso. È troppo tardi ora Sir!
I bis sono stati gli standard Jolene e Rolling Stone. Fatti bene. Non
importa quante volte si sente suonare Rolling Stone, dà sempre i brividi.
Si tratta di un grande tour, da non perdere. Torneremo domani sera sperando
di sentire "It's Alright Ma ", ma sapendo che potrebbe essere necessario
accontentarsi di un altro surreale" Thin Man ". Riferirò domani.
Bend, Oregon - Les Schwab Amphitheater -
August 27, 2010
by Richard Bacon
Dal momento che nessuno ha recensito il concerto di Bob & Mellencamp
all’Anfiteatro di Les Schwab, ritengo sia mio dovere farlo. Potrebbe essere
che la set list era prevedibile. E' non lo era la gente, il luogo era ben
climatizzato era piacevolmente fresco, con la luna piena in aumento e non un
metro quadrato di erba libero.
Mellencamp ha combinato il vecchio con una nuova band, acustica e completa e
la folla è stata con lui. Lavoro ben fatto. Aveva un lieve problema con la
tosse e un assistente gli ha portato una bottiglia d’acqua un paio di volte.
Troppe sigarette? Beh, si, è ampiamente conosciuto che i suoi figli (Hud e
Speck) sono testimonial di una campagna online contro il cancro da fumo.
Come abbia fatto Bob ad arrivare fino a questo punto, Dio solo lo sa. Quando
l'orologio di grandi dimensioni ha segnato le 20,30, John e la band hanno
fatto la loro uscita frettolosa e tutti aspettavano Bob. Han calato lo
sfondo nero, l’ Oscar e poi il silenzio.
Ladies e Gentleman....e poi si parte di filata con con Rainy Day Women, è
stato un blues, col basso quasi slap di seguito. E' stato abbastanza
piacevole vedere Bob fare un assolo di chitarra qui e là (che l’ artrite sia
dannata!). Charlie Sexton è stato il cavo di ancoraggio, ma aveva certamente
i suoi problemi con la pedaliera, voglio dire che era sempre occupato a
sistemare qualcosa, in ginocchio, in piedi, fissando la sua pedaliera,
scuotendo il suo cavo di collegamento come un lazo più e più volte.
I migliori momenti:
Bob, al centro della scena, con armonica / microfono e canto. E le risatine
della band quando gli assolo di Bob non erano giusti per terminare la
canzone come previsto. A 69 anii c’è ancora,parola di mia figlia che di anni
ne ha 25 e dice che è sempre grande, il che dice tutto. Una versione
perfetto di Like a Rolling Stone nel bis ha fatto venire a tutti la pelle
d'oca con grandi sorrisi. Grazie, Bob. Ti seguiremo sempre sulla strada.
San Francisco, California - Warfield Theater -
August 25, 2010
di David Sason
La parte migliore nel vedere Bob Dylan in concerto nel 21° secolo è
esattamente questa - vederlo. Quel brivido ancora formidabile è stato
rafforzato per la dimensione del piccolo locale Mercoledì notte. Anche se
l’affluenza è stata inferiore alle aspettative (il teatro era occupato per
circa l’80% ), il "poeta laureato del rock" e la sua incredibile band hanno
suonato una stretta, serie mirata di + di 90 minuti che si fondava
sorprendente tanto sulle gemme degli ultimi giorni, compresa la rarità "Man
in the Long Black Coat "da Oh Mercy del 1989.
Questa scelta della scaletta fatta da Dylan, al solito burbero, contiene
anche cose incomprensibili meno sconcertanti. Penso che "Ain't Talkin '" sia
stata molto più divertente che la precedente "Highway 61" Revisited.
Strumentalmente, ha certamente mantenuto un buon livello con l’attuale band,
soprattutto quando il suo organo duellava con i fraseggi di chitarra di
Charlie Sexton durante una dinamica esecuzione di "Thunder on the mountain”,
probabilmente l’highlight dello spettacolo. Con la più stretta "Like a
Rolling Stone", era chiaro che il canto di Bob era sfalsato. Ma a giudicare
dalla folla che cantava a metà canzone , quando Dylan semplicemente ha
sorriso, non importava il fraseggio.
(Fonte: www.bohemian.com)
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Recensione di Steinar Daler
Sono di nuovo a casa in Norvegia, dopo aver partecipato ai concerti di
Monterey, Lake Tahoe, Oakland e San Francisco. Tutti questi grandi
spettacoli con una buona variazione della Setlists. Per me, forse Lake Tahoe
è stato il momento clou, perché la scaletta aveva molte delle mie canzoni
preferite, un ottimo Taj Mahal ha aperto per Bob. Ma quello che sto per
scrivere qui è il molto discusso concerto di Warfield.
Io e miei due compagni di viaggio, Geir dalla Norvegia e Tim
dall’Inghilterra, avevamo previsto un altro concerto nella Bay Area che è
stato annunciato quando abbiamo ordinato i nostri biglietti aerei, per cui
eravamo pronti per uno spettacolo in più.
Ci volle molto tempo prima di sapere quello che stava succedendo, e
naturalmente abbiamo avuto un sacco di discussioni su ciò che dovevamo fare
- in fila a mezzogiorno o alzarci tardi e sperare che la coda non fosse
lunga. Bene, noi tutti avevamo previsto che il concerto non sarebbe stato
sold-out, ma comunque noi siamo grandi fans, ed essere a San Fransisco,
quando Bob suona al Warfield ci ha fatto scattare la paura di non poter
entrare, per cui ci siamo fatti la fila fin dal mezzogiorno con sedie a
sdraio, acqua, frutta e di più. Abbiamo avuto circa 25 persone davanti a noi
in prima linea - e poche erano lì dalle 06,30 di mattina - e quando hanno
iniziato a farci entrare la mia ipotesi che solo 800 persone erano in fila.
Ma lo abbiamo rimpianto? Assolutamente no! Il tempo era bello, abbiamo visto
molti volti familiari in coda. Un sacco di ricordi dei vecchi tempi, quando
facevamo code come questa e non ricorfo nessuno che si lamentava. A pochi è
sembrato a caldo, ma io nella mia sedia a sdraio verso la zona bassa del
Mercato, mi sentivo come su una spiaggia davvero strana ma amichevole in
attesa di qualcosa di grande che stava per accadere.
C'erano un sacco di persone interessanti in coda e anche qualche passante.
Uno di loro - che per quanto ho potuto capire non era lì per assistere al
concerto (o forse non poteva permetterselo) era un ragazzo che sembrava più
anziano di Bob e che qualcuno definiva uno dei molti poeti di strada di San
Fransisco. Ho parlato con lui poco prima di entrare, ed è venuto fuori che
il suo nome era David Whittaker. Il tizio dietro i famosi "Whittaker tapes "
dei primi anni '60 e amico di Bob e degli altri giovani aspiranti musicisti
a Minneapolis in quegli anni. E' successo 50 anni fa, dal momento che
avevano socializzato a Minneapolis, e in qualche modo era interessante
vedere come la vita di due persone, Bob e David, abbia preso strade diverse.
David sembrava felice, spero che Bob si senta altrettanto felice. E questo
mi porta al concerto. Ho visto 9 concerti di Bob quest'anno (5 in Europa e 4
qui in California / Nevada). E non riesco a ricordare di aver visto Bob più
bello e felice sul palco. Sorride molto, sia per i ragazzi della band che al
pubblico. Ha un aspetto sano e la sua voce è il più delle volte meglio di
qualche anno fa. Il Warfield è una grande sala per la musica e penso che la
maggior parte del pubblico aveva una buona visuale di Bob e della band.
Avete visto tutti la scaletta in modo che questa non sarà una recensione
sulle canzoni, ma solo il dire alcune parole su alcune di esse, e Rainy day
women è stata certamente una buona canzone d'apertura, imposta l'umore
giusto e rende il pubblico felice. Dovrò ascoltare le registrazioni della
canzone per esserne sicuro, ma a me sembrava che c’erano parole diverse
nelle strofe del testo.
Senor è una canzone che tutti conoscono, non la suona troppo spesso ma è
stata ben eseguita, era come una festa che il pubblico amava.
Per me, il brano successivo “Just like tom Thumb’s blues” è stato uno dei
più in evidenza, forse solo perché è una delle mie canzoni preferite di
Dylan, ma anche perché ha sempre fatto grandi versioni di questa canzone.
“Simple twist of fate” è stata accolta da un grande applauso. E' fatta in
una versione molto riconoscibile ed è piaciuta a tutti. “Desolation Row” ha
fatto impazzire un sacco di persone nel pubblico. Per me e alcuni altri, è
stato grande fino agli ultimi due versi. Poi ha iniziato il suo canto strano
staccato. Molto fastidioso, un modo di distruggere qualcosa che è veramente
buono. Almeno è tornato alla melodia originale per le ultime due strofe del
testo. Il canto "staccato fastidioso è fortunatamente apparso molto più
raramente in questi anni rispetto ai due anni prima, ma quando succede devo
proprio dire che lo odio.
“Man in the long black coat” – realmente suonato come è – è stato
graditissimo dal pubblico, ma a mio parere mancava qualcosa - forse
l'atmosfera mistica della registrazione originale. Per qualche ragione - non
so quale - Bob non suona molte canzoni da TTL, ma almeno questa sera ha
fatto “My wife home’s town”. Abbiamo anche avuto una raramente suonata
“Ain’t Talking” molto ben eseguita. Bob stava facendo ai suoi compagni della
band molti sorrisi alla fine di questa canzone e sembrava essere molto
soddisfatto per le prestazioni.
“Ballad of a thin man” è stata fantastica come lo è stata per tutti i
concerti a partire dall'autunno dello scorso anno. Ero con un paio di vecchi
amici da SF che non avevano visto Bob in concerto l'anno scorso e sono stati
molto impressionati dal fatto che egli è ancora in grado di fare qualcosa di
simile a questo. Questo tipo di performance è davvero qualcosa che non si
dimentica, ed è la conferma della grandezza di Bob.
Tutti sembravano molto felici, dopo il concerto – forse anche per il luogo
leggendario, e forse, più realisticamente, perchè c'erano più Dylan-fan del
solito tra il pubblico - e, naturalmente, ancora una volta una solida
performance di Bob e della sua grande band, questo concerto passerà alla
storia come uno dei concerti migliori. Io per fortuna c'ero!
Grazie a Geir e Tim per essere stati grandi compagni di viaggio, ed anche a
tutti gli altri amici vecchi e nuovi che abbiamo incontrato. Un
ringraziamento speciale ed un ciao a Lesley, Danny, Mark e Joyce.
Oakland, California - Fox Theater - August
24, 2010
by Mark Stevens
Ero nella parte anterioredel teatro per il mio 20° showterzo show. Alte
temperature durante il giorno che hanno reso ancora più caldo il luogo ben
climatizzato rispetto al normale, quelli della band sudavano come matti.
Bob in uno stato insolitamente ottimista stasera, ridendo insieme con la
band per il divertimento che stavano avendo da "Rollin’ and Tumblin “ 'e
fino alla fine dello show. Bob alla chitarra più del solito, ha tenuto
Charlie
un pò indietro. Mr. Sexton, ancora in forma stellare, tuttavia, con un paio
di davvero bei brani effettuati con la pedaliera col Leslie che avrlo
costretto un paio di volte ad inginocchiarsi e correggere i problemi a metà
canzone.
La sorpresa della notte era "Highway 61" , la versione migliore che ho
sentito in questi anni con un sacco di riff scambiati tra Sexton e Dylan,
anche George ha inserito nuovi fills, i ragazzisi stavano spingendo a
vicenda in tutto e Bob alla fine sorrideva come un gatto. A un certo punto
più avanti nella serie George ha concluso una canzone anzitempo, mentre Bob
ha sorriso tutto il tempo, è stato chiaramente uno scherzo musicale e BD è
effettivamente scoppiare a ridere quando è successo. Stu era come al solito
solito solido e di basso profilo, ed è stato particolarmente gustoso, solo
che la sua acustica andava alzata un pò nel mix.
Anche la tromba di Donnie è stato un pò bassa nel mix, ma quello che ho
potuto sentire era bello e liscio, nonostante un pò di confusione in
principio. Era abbastanza vicino per entrare in sintonia con Bob questa
sera, si può davvero farlo in alcune serate e questa era uno di quelle, se
fai un gesto casuale con la testa verso di lui, lui poi lo imiterà per farti
sapere che ti stava guardando. E' anche divertente per i testi, lui cambia
il fraseggio per cercare di buttarti fuori e mi ha inchiodato
nel mezzo del "Hw61".
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
di Trevor Townson
Ero sul davanti del palco, così vicino che potevo salire. Bob, la band e gli
strumenti avevano riempito tutto e la zona sembrava immersa in un bagliore
di luce strana. Tutto questo dava un aspetto irreale, come guardare una
sorta di performance futurista in 3D ad ologrammi, un "Bob Dylan nel vostro
salotto", una cosa del genere. Ho visto e sentito come se fossi stato sul
palco senza cercare di toccare nulla.
Si può sempre prendere qualcosa da un concerto di Bob Dylan, ma non riesci
sempre ad ottenere quel valore aggiunto che si ha presso le sedi più
piccole. Questa era la ragione per la quale avevo scelto Oakland,
scegliendola come sede solo all’ultimo momento, perchè si rivelava
accattivante e adatta. Sono stato a vedere Bob negli Stati un paio di volte
in precedenza, ma questa è stata la prima volta che andavo solo per uno
spettacolo, ed ho fatto una cosa un pò folle, prenotando un volo low-cost
convenievolissimo, e dopo aver discusso un pò con l’addetto ho dovuto pagare
amche l’assicirazione sulla vita, speriamo di tornare a casa mi son detto ad
un certo punto.
Ma non importa, mi trovo sotto l’enorme insegna del Fox Theatre e so con
certezza che sono sicuramente nel posto giusto, basta guardare sopra
l'ingresso e vedere l'enorme facciata arredata con arte con il grande,
coraggioso e bello frontale di una Chevy del '57.
Il FOX Theater, è stato chiuso negli ultimi 42 anni ed è stato riaperto solo
recentemente nel febbraio del 2009. Una volta lo chiamavano "La più grande
porta d’orinatoio del mondo" per le sempre più malandate condizioni,
tuttavia dopo aver subito un accurato restauro, ancora una volta si
distingue, come molti palazzi Fox Theatre, se non altro perchè è per molti
versi una bella costruzione mistica, e non ultimo a causa delle due statue
di guerrieri enormi seduti come all’entrata di un grande tempio di Buddha,
una per ciascun lato del portale che vi guardano in faccia. Così ancora una
volta mi trovo in fila in attesa di Dylan.
Credo che il fare la coda è la parte principale della giornata per alcuni e
ancora una volta si tratta di un disagio. Ho vagato fino al Teatro dal mio
hotel poco prima di mezzogiorno per verificare la natura del terreno prima
di tornare indietro, Oakland non è una delle città più sicure al mondo, e
nel tornare indietro dal teatro alla città ho sentito che vi era stato un
incidente e un uomo era stato colpito a morte. Accidenti ho pensato, siamo
solo a metà mattina ! Quanto sarà pericoloso ritoprnare a tarda sera ?
Alla fine il più pazzo gruppo dipersone che ho incontrato quel giorno sono
stati un gruppo di religiosi di Gesù. A quanto pare eravamo tutti un peccato
andando al concerto ed eravamo tutti colpevolisenza diritto ad un processo.
Se questa è la religione sono scioccato, sembravano essere battaglieri come
alcune fazioni di protesta naziste.
CScentolavano bandiere che annunciavano tutti i nostri peccati compresa la
masturbazione, l’aborto e perfino di essere un buddhista. Strano ho detto al
ragazzo dietro di me, non vi è alcuna menzione per l’ omicidio, allora può
essere OK essere un assassino.
Ma ecco il momento, Bob è in abito nero e con quelli che mi sembravano
essere due luminosi anelli di diamanti scintillanti, stasera si si apre con
Leopard Skin Pill Box Hat.
Poi c’è stato un bel cambiamento e la sorpresa di sentire This Wheels On
Fire.
Durante Just Like A Woman ho visto Bob ritardare il canto per consentire
alla gente di cantare. Masters of War è stato un altro bell’inserimento
nella set list per me, non sono troppo sicuro ma mi sembra di aver sentito
che recentemente ha cantato due volte la frase finale. Per finire la solita
Like a Rolling Stone, ma insolitamente prima che la band cominciasse la
canzone, Bob ha suonato la tastiera da solo ed ha cantato qualche secondo di
"Hey Jude".
Stateline, Nevada - Harveys Lake Tahoe -
Outdoor Arena - August 22, 2010
di Iris Seifert
The Dough Rollers hanno aperto la serata. Dopo le recensioni lette su di
loro l'interesse per sentirli era elevato. Per me, questa è stata la
sorpresa più rinfrescante della notte. Due giovani musicisti molto buoni,
ben vestiti, che suonano un vecchio blues & numeri gospel, tra cui "Someday
Baby". Dopo alcune ricerche, sembra che questi ragazzi abbiano genitori
famosi (nota di Mr.Tambourine: Malcolm Ford (Vocals and Mandolin), Jack
Byrne (Guitars and Vocals), Ford è il figlio 20enne di Harrison Ford, Jack
Byrne è il figlio di Ellen Barkin e Gabriel Byrne), ma mi piacevano senza
avere suggestionabili pensieri nella mia testa, un grande potenziale e un
sacco di abilità. Forza ragazzi! Controllo il vostro Myspace e YouTube.
Poi venne Taj Mahal con la sua band: un grande nome che parla da sé, e
solido blues col banjo, ma forte. Che avrebbe dovuto essere un indizio ...
Il pubblico ha riempito la sala, ma non era proprio completa, sulla sinistra
c’erano posti vuoti.
Quindi, vista quasi perfetta, e la vicinanza ottima. Quellli di fronte erano
in piedi, qualcuno ballava, ma con il palco alto 6 piedi non era proprio
l’ideale per entusiasmarsi con i musicisti. La scintilla tra la band, il
Maestro e il pubblico non è scattata, ma la musica era forte, e anche un pò
squilibrata dai nostri posti. Durante la maggior parte dello spettacolo
l’idea che non ha lasciato la mia mente era quella che tutti vanno a uno
spettacolo per ottenere "qualcosa". Hanno trovato quello che cercavano?
Emozionalmente non molto signidicativo; il gruppo di mezza età che ballava
davanti non sembrava troppo sicuro di voler lasciarsi andare (anche se è
stata una grande "danza" in “Phill boh hat”" Rollin' and Tumblin' ","
Highway 61" e " Thunder"; miscelata solo con leggeri dondolii in "Baby
Blue", "Stuck inside" o "tTngled"); qualche fan giovane sull’onda
dell’entusiasmo di essere in platea, anche a cantare insieme “Just like a
woman”. Lo stesso maestro, cercando di catturare l'onda, era tutto show man,
qualche chitarra abbastanza solida (anche se è difficile distinguerle a
volte), organo, e soprattutto armonica, così come al centro della scena,
tutti hanno fatto del loro meglio per accendere la folla, forse un pò
bloccata dal freddo. Dopo la fine del set principale ci sono stati due bis,
ma sulla sinistra si sentiva male ... mi sono chiesta come si sentiva
dall’altra parte.
Grazie, signor Zimmerman, ci auguriamo che la zona della baia ti sia
piaciuta.
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Dylan cosparge la notte di blues
di Mimi Beck mknudsen@rgj.com
Il Lake Tahoe è un pò più blues oggi dopo il concerto Bob Dylan a Harveys
nell’Arena di Stateline. L’apertura dello show sono state due blues band -
qualcosa di vecchio (Taj Mahal) e qualcosa di nuovo (The Dough Rollers).
I Dough Rollers sono costituiti da Malcolm Ford e Jack Byrne, entrambi figli
di star del cinema. La deliziosa Barkin era presente, perfettamente lanciata
nel ruolo di mamma orgogliosa.
Il duo, armato con una serie di chitarre, mandolini e un kazoo, suonano in
stile Delta Blues 1920, ogni canzone un omaggio appassionato ai loro idoli
musicali del passato.
Poi Taj Mahal, un trio blues - con musica latina, dei Caraibi e influenze
africane. Taj Mahal ha 68 anni e si è esibito per più di 40 anni, e il trio
ha scosso l’arena come il sole che tramonta. Poi, finalmente, Dylan.
Nella mia ricerca pre-concerto, ho trovato un blogger che aveva visto Dylan
a Las Vegas la scorsa settimana, ha detto, il suo 48° concerto di Dylan.
Questo è stato solo il mio secondo. Lo vidi suonare con Paul Simon circa 25
anni fa, nella Bay Area, e sembrava vecchio e stanco già allora. Ora, a
quasi 70, sembra essere ancora sulla strada giusta.
Una set list di brani tipicamente soggetta ad opinioni diverse, le
interpretazioni di Dylan del suo ampio campo di produzione è indecifrabile,
insieme ai titoli delle canzoni che non corrispondono più ai testi.
Indossando un vestito nero con polsini di lamé d'oro, una cravatta di cuoio
tempestata di diamanti, due anelli di diamanti, cappello a larghe falde,
Dylan ha suonato per 95 minuti, accompagnato da una fantastica band di
cinque elementi. Un faretto dal basso gettava la sua ombra sullo sfondo di
grandi dimensioni, e lui si è spostato dalla chitarra all'organo e
all’armonica senza soluzione di continuità, dal blues al rock alle ballate.
Il mio rispetto per questo poeta laureato è enorme, e la maggior parte del
pubblico ha mantenuto uno stato di trance sognante, ondeggiando, il culto
per l'artista per tutta la serata. L'adorazione è stata meritata, senza
dubbio. Ma, forse ero troppo saturo di blues, o forse i miei gusti sono
stati livellati verso il basso. Ma per me, l'idea di andare a un concerto di
Dylan è meglio che andare effettivamente ad un concerto di Dylan.
Monterey, California - Monterey Fairgrounds -
August 21, 2010
di Colin Selig
La mia Signora ed io siamo usciti di casa nel primo pomeriggio per il
viaggio di due ore a sud di Monterey, in tempo per vedere alcuni luoghi
spettacolari della California prima dello show. Vestiti leggeri e col
cappello abbiamo camminato sulla spiaggia quasi abbandonata di Marina State
Beach a guardare i pellicani tuffarsi in picchiata in mare alla ricerca di
pesci. Poi siamo stati a Point Lobos per osservare i leoni marini e le
lontre sdraiate al sole sui pittoreschi scogli rocciosi.
L'atto di apertura è stato fatto da un paio di ragazzi giovani che fingevano
di essere vecchi cantanti di blues, poi finalmente ecco arrivare Bob e la
band verso le 20:54. Charlie è ancora davanti e al centro, ma la sua
presenza è ora più sottomessa di quando era appena rientrato nella band di
Bob circa un anno fa. Sembra che egli lavori con Bob in modo da occupare
l'importante ruolo di primo piano musicale alla chitarra, ma non attrae
troppo l’ attenzione quando è lontano da Bob con i suoi movimenti fisici sul
palco, anche se si è messo in ginocchio un paio di volte con entusiasmo. La
band è ora decisamente più coesa rispetto al passato mese di ottobre presso
il Teatro Greco a Berkeley. Non sono dinamici come la big band di un
decennio fa, quando Larry Campbell era con loro, ma sono in un buon groove
ed è un piacere ascoltarli. Diverse canzoni hanno avuto una intro piuttosto
lunga prima che Bob iniziasse a cantare.
Bob ha cantato molte canzoni questa sera al centro della scena a braccia
aperte - uno verso la folla e l'altro verso il basso e leggermente a lato -
come un banditore impegnato ad far sentire il suo messaggio.
Era di buon umore, sorridente, ha accennato agli altri membri della band una
o due volte.
Lo show di questa sera ha avuto un grande set list, con meno enfasi sulle
canzoni da 'Together Through Life' ora che tale album è un pò che è uscito.
"To Ramona", uno dei miei preferiti, è stata cantata con sincerità, anche se
credo che gli mancava un verso.
"Honest With Me" aveva un nuovo arrangiamento che mi ha fatto felice. "Just
like a woman" è stato cantata con autentico interesse rinnovato, che è
sorprendente dato il numero di volte che l’ha già cantata nella sua
carriera. "Ballad Of Hollis Brown" è stato espresso con forza ed ha portato
una lacrima ai miei occhi, ancora un altro brano del suo repertorio, che è
tanto rilevante oggi, come quando l’aveva scritta decenni fa, perchè
purtroppo ci sono ancora molte persone che muoiono di fame su questo
pianeta.
Due dei miei preferiti "Every grain of sand”, una meditazione sulla
perfezione dell'universo, e "Shelter from the Storm ", un cenno alla potenza
di una brava donna nella propria vita, sono stati fantastici e fatti bene.
Bob è un potente e accattivante performer, e ancora una volta sono stato
affascinato e lasciato in uno stato di ansiosa attesa per i prossimi show a
Oakland e San Francisco.
Per coronare la serata, durante la presentazione della band all'inizio di
Lars, Tony e Charlie hanno finto di bruciare la chitarra di Stu con un
accendino, un omaggio alla famosa performance di Hendrix in questa canzone
fatta da Kimi 43 anni fa.
Ontario, California - Citizens Business Bank -
August 19, 2010
di Bob Edwards
In Ontario, ho visto un avvio lento dello show. E' stato divertente dopo il
riscaldamento, il concerto ha preso la giusta via con Tangled. Le prime
canzoni erano molto da prestazioni rivoluzionarie, ma la maggior parte del
pubblico sembrava eccitato solo dal fatto essere in presenza di un uomo che
ha scritto canzoni così grandi come RDW, Love Minus Zero e Stuck Inside Of
Mobile With The Memphis Blues Again. C’è stata la partecipazione del
pubblico in Just like a woman, che l’ha cantata assieme a Bob come non ho
mai sentito da una folla US-americana. Tangled era intensamente eseguito con
un nuovo (per me) arrangiamento e la maggior parte dei versi cambiati, la
disposizione e l'energia è stata fresca, il testo della canzone modificato
invece non lo era. Lo show è continuato con High water e Love sick, poi con
Ballad of a Thin Man, e così si è conclusa la parte principale dello show.
Mi sono spostato sul retro e ha dato il mio posto ad un amico per il bis che
non è stato niente di speciale, ma ancora una volta molto apprezzato dalla
maggior parte del pubblico. La folla ha gradito tutto lo spettacolo, per
quanto posso dire. Ho parlato con
tre persone al primo concerto di Dylan che hanno detto che gli è piaciuto
molto e volevano vederne altri in futuro. Non c’è stato molto in questo show
per i fans hardcore che volevano una insolita setlist, ma pur sempre uno
spettacolo divertente per me. Immagino di essere facilmente soddisfatto.
Dove sono stato in piedi (4° fila, un pubblico di pochi posti a destra di
Zimmy) il suono è stato grande.
La tastiera era alta nel mix, con un suono tipo Jimmy Smith, Dylan è più
buono con la tastiera rispetto al passato. Lui sorrideva molto, si rivolgeva
alla folla con un ampio gesto del braccio alla Pavarotti, soprattutto quando
era al centro del palco con l’armonica. Per quanto riguarda gli acts di
apertura, credo che John Mellencamp si sia rivolto principalmente a persone
di una certa età che hanno visto un sacco di MTV negli anni '80. Per loro i
suoi classici sono stati la colonna sonora e la nostalgia che realmente è
piaciuta. I Doughboys sono stati interessanti. Due uomini molto giovani,
vestiti in stile anni 30, suonando con una vecchia scuola di chitarra ed il
canto sullo stile di un country blues alla Howlin 'Wolf / Tom Waits / Johnny
Rotten. Credo che ogni generazione di giovani debba sentire il revival del
blues. Bello da vedere. Tutto sommato, sono contento di essere andato a
vedere questo spettacolo.
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Parole da Dylan? Non è da lui, babe
Di David Allen, Redazione
`HELLOOOO, ONTARIOOOOO!" Bob Dylan ha urlato dopo un giro del palco. "Voi
siete il migliore pubblico, lasciatemi dire questo. Datemi una mano voi. Ora
siete pronti al folk-rock and roll?! "
Sto scherzando. Bob Dylan non fa cose del genere. Lui non cerca di eccitare
il pubblico. Ha appena sfiorato la città, suonando per circa 90 minuti.
Pensavo che la sua performance di giovedi alla Citizens Business Bank Arena
era stata molto buonoa, ma come dire? Sono un fan. La persona media
probabilmente non saprebbe cosa farsene di un cantante che ringhia testi di
canzoni come "In ceremonies of the horseman/Even the pawn must hold a
grudge", vestito come un aristocratico messicano.
Dylan è ben noto, ma, come ha ammesso in un'intervista del 2009, "Io non
sono un artista del mainstream." Alla domanda su quale tipo di artista lui
sia, ha risposto: "Non sono sicuro, Byronesco forse."
Questo potrebbe spiegare perché c'erano tante sedie vuote, anche con John
Mellencamp in cartellone.
Uno dei miei colleghi mi ha detto che ha visto Dylan sola volta e non andrà
mai più ad un suo concerto. "E' un esecutore terribile. Non parla, lui non
vuole contatto con la gente e non è possibile capirlo. Probabilmente non
sapeva nemmeno dove fosse," ha detto.
La mia sensazione è, chi se ne frega se Bob Dylan sa dove si trova? Si
tratta di un concerto, non di una lezione di geografia.
Dylan non ha parlato fino all’ultima canzone, quando ha detto: "Grazie,
amici," il suo primo riconoscimento a noi che eravamo lì, e poi ha
presentato la sua band. Noi fans hanno imparato ad accettarlo così. A volte
il comportamento in concerto di Dylan frustra anche me che l’apprezzo molto.
Se Herman Melville dovesse prendere prendere il palco della Citizens Arena e
leggere i più grandi successi da "Moby Dick", non mi lamenterei se non
avesse fatto neanche una battuta sul traffico sulla Hw.10.
Io sono felice solo vedendolo, e credo che sia uno che fa semplicemente le
sue cose, che in questo caso è stato un insieme di 14 canzoni che si
appoggiavano pesantemente sul repertorio degli anni 60.
Dylan era accompagnato dalla sua touring band di cinque elementi,
evidenziata dal chitarrista Charlie Sexton che ha effettuato un sacco di
liks rock, folk, blues e country.
Dylan ha suonato l'organo - è stato un gas sentirlo fare la parte di Al
Kooper in "Like a Rolling Stone" - con un paio di incursioni alla chitarra e
un altro paio all’armonica. Per essere un 69enne è piuttosto arzillo.
Per quanto riguarda le prestazioni, Dylan cambia la sua set list ogni show
(sei delle 14 canzoni erano diverse dalla set list di Las Vegas della notte
precedente) e non fa alcun tentativo di riprodurre il suono dei suoi dischi.
La canzone può essere difficile da capire, soprattutto in quelli veloci, ma
un sacco di piaceri sono musicali. Devi solo lasciarti rotolare con esse.
Ho avuto un grande posto in terza fila - ho comprato il biglietto il primo
giorno - ed ero a circa 30 metri da lui. Ha sorriso molto. Ha riso anche
durante la cupa "Love Sick".
C'erano un sacco di facce felici tra il pubblico. Molte persone erano in
piedi, e ballavano anche. In realtà, erano più animati di Dylan.
Sono sicuro che alcuni del pubblico erano lì per Mellencamp e non si
curavano molto di Dylan, così come per lo stesso motivo io potevo vedere
Mellencamp o andarmene. Ma ha cantato "Small Town", che mi è sempre
piaciuto.
Parlando del pubblico, era più multigenerazionale di quello che in genere si
vede a un concerto. Sembra che ogni epoca sia stata rappresentata, dagli
anziani agli adolescenti.
Seduto accanto a me c’era un 18enne e la sua mamma. Erano venuti da Ventura.
"Bob Dylan è il mio idolo", mi ha detto serio.
Per me, vedere Dylan così vicino a casa è stata una festa. L'ultima volta
che lo vidi fu al Teatro Pantages a Hollywood nel 2006. Pioggia battente, e
col traffico delle ore di punta abbiamo fatto più di due ore di un viaggio
miserabile.
Questa volta, ho lasciato l' ufficio presto, ho cenato vicino a Ontario
Mills, ma ero nell' arena in cinque minuti. E il cielo era sereno.
Ma torniamo alla show. A differenza di Mellencamp, Dylan non sollecita la
folla, anche se tenta di rendere felici le persone. Ha suonato "Like a
Rolling Stone" e "All Along the Watchtower" come lui di solito fa, fermo
restando che questi sono due brani che quasi tutti conoscono.
Ha anche trovato un modo per incoraggiare il pubblico discretamente a
cantare il ritornello di "Just Like a Woman", semplicemente ritardando la
sua parte vocale nel ritornello. In un insolito tocco di charme, Dylan ha
punteggiato molte strofe con un gesto di un braccio, come se fosse Maurice
Chevalier.
I grandi gesti non sono nel suo stile e probabilmente non strambano con la
sua personalità in ogni caso, o con i suoi densi, testi allusivi.
Immaginate Bob Dylan che guida il coro del pubblico in "Like a Rolling
Stone":
"Ok, tutti. Stiamo per fare un piccolo concorso! Questo lato della platea,
voglio che cantiate, ora guida il tuo cavallo cromato con il tuo
diplomatico. Capito?”
"Ora, l’altro lato della platea, canteremo,« Chi porta sulla sua spalla un
gatto siamese.” (Il pubblico grida le parole a sua volta.)
"Datemi una mano!" (Cosa che fanno.)
"Ora chiedo alle Signore di cantare la riga successiva."
Ma che cazzo! Prendete Dylan come arriva, grazie.
http://www.dailybulletin.com/ci_15855874
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di Mirowitz Howard
L'arena, che ha una capacità di circa 10-12.000, era piena solo per l’ 85% .
C'è stato un atto di apertura supplementare, un duetto Delta blues chiamato,
credo, Doughboys , che sembravano cercare di impersonare i fantasmi di Son
House e Charley Patton, anche se erano sia bianchi che giovani. Hanno
suonato roba come Stack-O-Lee e High Water Everywhere con una sorta di
prestazione emotiva piacevole da vedere. Non avrebbero potuto avere più di
circa 20-25 anni.
Io non conosco molto Mellencamp, ma ha tenuto la folla presentando con un
mix di cose nuove dal suo album che ha appena pubblicato (prodotto da T-Bone
Burnett) e dai suoi hits, dove il pubblico cantava insieme i cori.
Poi Bob ha aperto il suo show, dopo una intro stranamente borbottata ("Il
poeta laureato del rock-n-roll ", ecc.) con Rainy Day Women che è stata la
solita accozzaglia di improvvisazione sul testo della canzone, suonando
verso la fine la chitarra.
Poi ha suonato una versione molto bella di Love Minus Zero, ancora alla
chitarra. Ha continuato ancora alla chitarra per Memphis Blues Again e poi è
tornato alla tastiera per Just Like A Woman, durante la quale, seguendo
l’esempio di Mellencamp, ha smesso di cantare nel coro, affinché il pubblico
potesse cantare "proprio come una donna", come fa lui in Europa.
Rollin'and Tumblin' è stata di fuoco, con Charlie in un paio di grandi
assoli mentre Bob ringhiava. Poi Bob è uscito uscì di nuovo da dietro la
tastiera al centro della scena con la sua armonica per cantare una versione
molto sinistra, lasciando fuori tutte le strofe di mezzo.
High water è stata interessante da confrontare con la versione dei Doughboys
e con la versione originale di Charley Patton.
Love Sick è stata ben presentata, se ben più stridente rispetto :-) alla
versione fatta per lo spot di Victoria's Secret.
Highway 61 è iniziata molto rock, fino a quando Bob ha cercato di fare un
duetto di chiamata e risposta chitarra-organo
con Charlie, ma ha perso la sua strada.
Bob ha fatto un lavoro d'arte su Workingman's Blues # 2, poi, in Thunder On
The Mountaun, ancora una volta ha tentato un duetto chitarra-organo con
Charlie. Questo ha funzionato un pò meglio, anche se Charlie non è riuscito
quasi mai ad entrare a pieno titolo nello spirito della cosa. E in Ballad of
a Thin Man Bob di nuovo è venuto fuori da dietro la tastiera per andare al
centro della scena, con l’armonica, con la quale per tutta la sera ha fatto
interventi molto semplici, quasi primitivi.
Dopo la pausa , Bob ha iniziato con Like A Rolling Stone e All Along The
watchtower, e lo show è finito.
Il contrasto tra Mellencamp e Bob non avrebbe potuto essere più istruttivo.
Mellencamp interagisce con il pubblico, ondeggiando e scuotendo la folla coi
pugni, porgendo loro il microfono per incoraggiarlo a cantare insieme a lui
i cori, racconta storie, ha anche portato il figlio sul palco a suonare
l’ultima canzone del suo set principale. E il pubblico ha risposto.
Per Bob, d'altra parte, è stato interessante il confronto con questi due
giovani ragazzi che hanno aperto lo show. Il fatto che
hanno scelto di suonare High water di Charley Patton, e poi Bob abbia
suonato la sua versione di High water, mi ha fatto chiedere se Bob l’ha
suonata perchè voleva confrontarsi o se l’ha suonata solo perché era già
nella sua set list, o ... ?
Charlie ha sicuramente fatto la differenza nel suono della band. Ma
stranamente pareva essere un pò fuori sincrono con Bob in questo show. La
voce di Bob è sempre la stessa, per quanto mi riguarda, ma lui sembra più
energico e concentrato nel suo fraseggio con Charlie, e questo ha avuto l'
effetto di innalzare il livello delle prestazioni. Tutto considerato, è
stato uno spettacolo molto meglio dell’ultima volta che avevo visto Bob dal
vivo al Santa Monica Civic Auditorium Center nel 2008.
Las Vegas, Nevada - Colosseum at Ceasars -
August 18, 2010
di Phil Levine
Sulla scia dello show di Bob di ieri sera al Caesar's Palace qui a Sin City,
non ero venuto per seppellire Bob, ma per lodarlo.
Era il secondo show di His Bobness a Las Vegas in soli 10 mesi, questa volta
in collaborazione per l’apertura della serata da parte del figlio prediletto
dell' Indiana, John Mellencamp. E proprio ad essere onesti, l' ex 'Johnny
Cougar', ha fatto una bella performance con una serie pepata di brani vecchi
e nuovi. Una performance molto audience-friendly da un sottovalutato live
performer di notevole pregio.
Per quanto riguarda l'headliner ...
Anche se la band era pronta per l'azione dal momento in cui il presentatore
ha dettp "Columbia recording artist Bob Dylan" (come se potesse essere un
rivale di Justin Bieber, invece del più grande cantautore vivente del mondo
...) la selezione dei brani d’apertura dello show è stata deludente. Leopard
skin pill box hat non è stata un divertimento, anche se sembrava che Bob si
stesse sicuramente divertendo, sogghignando e facendo la faccia giubilante a
tutta la band in tutte le canzoni ..) E poi c'è poco di buono da dire,
diverse liks di chitarra eseguiti dal sempre grande Charlie Sexton, passando
per la decimazione della sua bella Lay Lady Lay ... sembrava la foto di
Howlin 'Wolf con una infezione alla gola. Difficilmente il tono giusto per
una ballata d'amore.
Ah, ma voi di poca fede, anche se le prossime due canzoni sono state tratte
dal Dylan degli anni '60, si avvertiva che l'intensità cominciava a salire
con una scintillante 'Stuck Inside of Mobile'. E lo spettacolo ufficialmente
(beh, magari non ufficialmente ma di certo ...) decollava con una fumante
Rollin '& Tumblin'. E' da tempo che, mentre lui è abile in ogni genere di
musica americana, Bob considera se stesso come un girovagante musicista
blues. Una vivace Spirit on the Water che è sgfociata in una profonda Cold
Irons Bound veramente funky.
E poi ... posso affermare che in tre decenni di presenza agli show di Bob,
non ho mai avuto un momento più commovente come durante la sua
interpretazione del suo più recente capolavoro "Forgetful Heart". E mentre
confesso che la recente fine del mio matrimonio è stata certamente dovuta ad
un fattore simile a questo, vorrei anche sostenere (a gran voce) che questo
esecuzione è l’ incarnazione del perché di 5 decadi di carriera, His Bobness
non solo c’è ancora, ma quando lo desidera, può trafiggere anche un
ascoltatore occasionale. Nessun uomo o donna, vivo o morto, avrebbero potuto
scrivere o cantare un verso più potente "la porta è chiusa per sempre, se
effettivamente ci sia mai stata una porta ..." La definitiva ultima parola
su un amore trovato e perduto ....
C'è così tanto altro che si potrebbe dire sul resto dello spettacolo ... una
rivisitazione di Highway 61 che poteva mettere la vergogna a Robert Johnson,
una bella versione di Workingman's Blues (forse un cenno alla città con il
più alto tasso di disoccupazione americano?) poi un back to back sandwich
blues di Thunder on the mountain e una più appropriata Ballad of a thin man
(ahimè povero Mr. Jones, sei ancora così incompetente ...)
Le tre canzoni del bis partono da una Jolene come un pugno (ancora non è
sicuro il perché, ma da questo momento l'adrenalina dentro e fuori dal palco
è tanta, e la selezione delle canzoni diventa quasi irrilevante), seguita
dagli auguri di compleanno in musica per Tony con un wop bam boo versione di
Happy Birthday, e poi la meccanica Like A Rolling Stone, con una pletora di
urli e sorrisi dentro e fuori dal palco.
Il Maestro e i suoi menestrelli poi stanno davanti palco per la "stare down"
e poi, ho bisogno di dirlo? – se ne vanno verso un’altra città.
Per coloro abbastanza arroganti da pensano che il Never Ending Tour è
proprio questo, una nota di cautela: niente e nessuno
è eterno (come spesso ci ricorda lui stesso nella canzone), e quindi si
farebbe bene a non considerare il tour infinito.
Come dimostrato ancora una volta ieri sera, presso il Vaesar’s Palace, His
Bobness è questo.
************************
di Sergio Zurita
Sapevo chi era Muhammad Ali prima di sapere chi era Bob Dylan. La prima
volta che ho Ali è stato visto in televisione, quella volta per KO tecnico
da Larry Holmes. L'anno: 1980. Il luogo: il Caesar’s Palace di Las Vegas,
Nevada.
Guardando il manager di Ali gettare la spugna all’undicesima ripresa, quella
sera mi ha fatto male come l'inferno, anche se avessi saputo dell'esistenza
di Ali solo da alcune ore. Vent'anni dopo, lo scorso Mercoledì, Bob Dylan è
salito sul palco dell Coliseum, dentro al Caesar’s Palace, per suonare uno
dei concerti più drammatici che ho visto da lui negli ultimi dieci anni.
Ogni singolo aspetto della sera sembrava essere in combutta per far fallire
il concerto: il Coliseum ha una crisi di identità e non ne vuole sapere di
assomigliare ad una sala da concerti o un teatro. E il pubblico, beh, è la
metà di agosto e c'è un record di caldo, per cui quasi tutti sono ubriachi.
E questa ebbrezza ha raggiunto il suo punto di euforia quando John
Mellencamp era sul palco. Oggi, dopo tre drink, quel pubblico non vuole
ascoltare nulla che non sia esplosivo.
Vogliono sbaaaallaaaareeee!. E Dylan, beh, lui è in vena di amore. La
canzone, è "Lay, Lady, Lay", Bob prende il centro del palco per cantare e
suonare un bell’assolo di armonica, ma non accade nulla. Sta cercando di
fare una serenata ad una donna che non è minimamente interessata a lui. Poi
suona superbamente la chitarra in "Stuck Inside Of Mobile With The Memphis
Blues Again ", ma il pubblico rimane in coma.
Poi si decide a suonare la sua canzone d'amore più irresistibile: una
cattedrale denominata "Just Like A Woman". Lui fa l’intro con il
fantasmagorico suono dell'organo. C'è fumo che viene dall’incenso che viene
sempre bruciato durante i suoi spettacoli, e questo conferisce alla canzone
un effetto da tomba dell’aldilà. Dylan si presenta come un personaggio di un
racconto di Edgar Allan Poe: come Vincent Price che canta il suo amore a
Legia.
La band prosegue con la sorprendente, ma altrettanto ignorata, esecuzione di
"Rollin' and Tumblin' “. E forse la frase “Some young lazy slut has charmed
away my brains” (Qualche giovane pigra sgualdrina ha incantato la mia mente)
aveva qualcosa a che fare con quello che è successo dopo.
Nella corrida, quando un matador affronta un toro che non è disposto a fare
una buona corrida, la peggiore cosa che può fare è lasciare che la bestia
prosegua sulla sua strada. Egli non può costringerla a fare quello che vuole
lui, non può neppure lasciare che la bestia prenda il controllo. In una
situazione del genere si deve sopportare pazientemente incitando l'animale
ad attaccare.
“You think I’m over the hill/ You think I’m past my prime”, (Credi che io
non abbia più l'età, pensi che abbia passato la mia primavera), il nostro
matador ha cantato in "Spirit On The Water ". ”Let me see what you got/ We
Can have a whoopin’ good time”, (Fammi vedere che hai, possiamo spassarcela
un pò), ha osato. Poi prende il centro della scena ancora una volta, si
tocca i capelli, ed esegue una potente, furiosa "Cold Irons Bound". La folla
ha applaudito in estasi. Dylan per non lasciarsela sfuggire l’ha stesa con
un uno-due con "Forgetful Heart".
Era come guardare Muhammad Ali alle corde nel leggendario Rumble in the
Jungle. In quel combattimento , Ali non "volava come una farfalla", come era
solito fare. Invece è andato alle corde e ha lasciato che George Foreman lo
colpisse fino a stancarsi , e poi Ali ha contrattaccato e vinto per KO.
Dylan ha fatto uso della strategia delle corde al Coliseum Mercoledì scorso?
Non lo so.
Quello che so è che quel concerto lo sentivo come una bella vittoria, un
esempio di grazia sotto pressione. Dopo una sorprendente “Faena” con alcune
canzoni, è partito per uccidere con la migliore, spaventosa live-versions di
"Ballad Of A Thin Man" che ho mai sentito nei 48 concerti di Dylan che ho
visto.
Se questa fosse stata una corrida, Bob Dylan sarebbe finito sulle spalle
della folla adorante che finalmente aveva avuto ciò che voleva: una festa.
Era il compleanno del bassista Tony Garnier, sideman più fedele di Dylan
(più di 2.000 concerti insieme) così la band e il pubblico hanno cantato
"Happy Birthday" per lui.
Poi, dopo "Like A Rolling Stone", la serata si è conclusa. Al di fuori del
Colosseo , dentro il Casino, la gente giocava, ignara di quanto era appena
successo: venti anni dopo, in un luogo pieno di macerie, il più grande
cantautore di tutti i tempi ha dipinto il suo capolavoro per vendicare il
più grande pugile di tutti i tempi.
Park City, Utah - Deer Valley Resort -
August 17, 2010
La leggenda del rock Bob Dylan fa stare i
fans dell’ Utah sulle punte dei piedi
Non credo di aver mai visto la folla stare in piedi per un intero concerto a
Deer Valley.
Martedì, però, la maggior parte delle diverse migliaia di tifosi
all’anfiteatro di Deer Valley anfiteatro è stato in piedi tutta la notte
mentre erano davanti ad una delle vere e proprie icone della musica.
Bob Dylan, riconosciuto da molti come uno dei più grandi cantautori della
storia del rock, si è esibito per diverse migliaia di tifosi entusiasti a
Deer Valley. Tutto il pubblico si è alzato in piedi come Dylan è arrivato
sul palco, e ricorda i giorni del concerto di Old Park West, quando la
maggior parte del pubblico è rimasta in piedi per tutta la sua intera
durata.
L'esecutore di 69 anni, suona quasi due ore di canzoni dalla sua carriera.
Ha attaccato con brani più upbeat rock 'n' roll "This Wheel's on Fire", una
canzone che Dylan ha originariamente registrato nel 1967 con la band e poi
da The Byrds, seguito da una bluesy "I'll Be Your Baby Tonight" del 1968.
Dylan si è alternato a tre strumenti nel corso della serata, usando
principalmente la tastiera , diverse volte l’armonica e quindi solo
occasionalmente la chitarra.
I critici hanno notato la mancanza di interazione di Dylan con il suo
pubblico durante i suoi concerti, e la sua interazione con la folla era fra
l’estremamente minimale ed il niente. Ma questo non sembrava disturbare il
pubblico, visto che per ogni mossa di Dylan e il suo sorriso occasionale sul
palco lo divertiva.
La domanda più frequente che mi è stata chiesta da amici prima e dopo lo
spettacolo è stata: "Potevi capirlo?" La mia risposta: per la maggior parte.
La profondità unica di Dylan, la voce sporca e il suo stile di canto sono
stati un argomento di conversazione per decenni. Con il modo in cui usa la
sua voce oggi, alcune delle sue canzoni suonano molto diverse da quello
delle registrazioni originali, e rende alcuni dei suoi testi di difficile
comprensione per coloro che non hanno familiarità con essi.
Ma quando si parla di alcune delle canzoni più note nella storia del rock,
durante il bis il pubblico cantava col cuore insieme a lui ogni parola di
"All Along the Watchtower" e "Like a Rolling Stone".
I dibattiti sul fatto che Dylan può "cantare", o essere capito nelle parole
che canta probabilmente continuerà. Ma la cosa importante sono i testi delle
canzoni e la loro origine più che l’esecuzione materiale, e il fatto che
Dylan sia ancora on the road eseguendole.
Martedì siamo stati intrattenuti da una leggenda del rock.
(Fonte: www.deseretnews.com)
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PARK CITY - Non comprare i biglietti per un concerto di Bob Dylan nella
speranza di vedere uno spettacolo pirotecnico e stage-diving dall' icona del
rock.
Si va per il suono blues, il ritmo dondolante, che atmosfera leggendaria
Dylan. E Martedì notte all'anfiteatro della Deer Valley Snow Park, Dylan ci
ha consegnato i suoi 69 anni.
Dylan, vestito di un abito bianco e nero, cappello Cordobés , sostenuto
dalla sua band di cinque uomini, hanno suonato 17 canzoni in poco meno di
due ore. Ha aperto con il blues-pesante "Leopard-Skin Pill-Box Hat", poi ha
ringhiato "This Wheel's On Fire", uscendo da dietro la tastiera per fare
l'assolo di armonica.
A differenza dello show del 2008 ricordato più per la tempesta di pioggia,
questa performance è stata consegnata sotto un cielo sereno e temperature
miti - aggettivi più usato per descrivere la folla "eclettico" , tie-dye,
camicie hawaiane e capelli color sale-e- pepe.
Anche se alcuni erano presenti per tutta la durata, molti si sono stati
reclinati sotto le loro coperte dal terzo brano - "I'll Be Your Baby
Tonight" - e la maggior parte ha fatto poco più che ondeggiare la testa al
ritmo di Bob per tutto il set.
Alcuni discepoli hard-core-Dyl nella parte anteriore del palco hanno
mostrato un pò di vita dopo "Honest with me" e "Tangled Up in Blue", poi
sono tornati nella loro riservatezza fino a quando il bis, che conteneva una
versione un pò riconoscibile del trascendente "Like A Rolling Stone" e
"Jolene", prima di chiudere con "All Along The Watchtower".
Da parte sua, Dylan ha fatto poco per coinvolgere il pubblico. Era quasi
come se fossero concessi una visione fly-on-the-wall di una sessione di
registrazione. Dylan ha rimbalzato dalla tastiera alla chitarra e armonica
facendo gesti alla folla. Eppure, pochi sembravani essere stati delusi alla
fine dello show.
Jon Clifford
(Fonte: www.sltrib.com)
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di Staker Ryan C. - Springville, Utah
Bob Dylan e la sua band sono saliti sul palco di Park City proprio mentre il
sole stava tramontando. La band era vestita in beige con abiti di taglio
occidentale e Dylan che è il leader col suo costume da cowboy nero, con una
cravatta con un fermaglio con l'aquila e, naturalmente, il suoi famosi
stivali da cowboy neroii. La folla è stata lenta a impegnarsi pienamente con
Dylan e la sua band, ma è stata la canzone # 9 in scaletta "Cold Irons
Bound" che ha destato la nostra attenzione.
Questo è stato il primo numero in cui Charlie Sexton (chitarra guida, con i
suoi virtuosismi mentre Bob accarezzava la tastiera alla perfezione) che
Dylan e Charlie si sono scambiati alcuni fraseggi. E' stato un vero piacere
vederli sorridere e mostrare il rispetto che hanno l'uno per l'altro.
Highway 61 è stata la canzone # 11 e inoltre sembrava essere una vera e
propria crow-pleaser. Lo show è finito nel tempo di un bang, ma Dylan ed i
ragazzi lo hanno più che compensato con un bis di 3 canzoni. Le luci sono
tornate all'inizio di Like A Rolling Stone e Dylan ha scelto questo momento
per fare una lunga presentazione della band, bello!
Poi ha fatto una versione vescicante di Jolene, con Charlie che faceva
ululati rock con la chitarra, proprio come il il pubblico. Hanno chiuso lo
show con una bella versione di All Along the Watchtower. Le luci si sono
spente e Dylan e la sua band in fila per scendere dal palco facendo il
famoso saluto fdi Dylan che punta la pistola, e proprio così, lo spettacolo
era finito. Mentre stavamo camminando verso il parcheggio, il bus di Dylan
era già on the road again diretto a Las Vegas, pistolero a bordo, lasciando
alle sue spalle nient'altro che fumo e una memoria della sua presenza.
Boise, Idaho - Idaho Botanical Gardens
August 15, 2010
di Richard Arndt
Dylan ha cominciato il concerto al Botanical Gardens ( grande sede
all'aperto) con una sciatta ma divertente Rainy Day Woman, poi ha messo la
folla ai suoi piedi con una versione crackerjack di Love Minus Zero / No
Limit e Most Likely You Go Your Way. Un ottimo intro di organo ha quindi
avviato una grande, sing-a-long Just Like A Woman. Poi lui e la band
sembrano perdere la concentrazione della folla con le versioni un pò fiacche
di Rollin' and Tumblin' e Tryin' To Get To Heaven, ma che è cambiata
rapidamente quando Dylan e la band hanno infilato un sorprendente filotto di
otto canzoni di fila con la voce forte, con la guida della pedal steel e la
folla che ballava, cantava ed applaudiva con tutto il cuore. Sarebbe
difficile scegliere la miglior canzone dal set, perchè ogni canzone sembrava
migliorare dell'altra.
High Water ha visto la folla rimettersi in piedi, Forgetful Heart e The
Levee's Gonna Break la tenevano inchiodata lì, Blind Willie McTell è stata
la migliore interpretazione di questa canzone che io abbia mai sentito,
Highway 61 Revisited un vero tuono per l’oratore, Workingman’s Blues (uno
dei miei preferiti), è stato tenero e dolce, poi una emozionante Thunder On
The Mountain e quindi la versione veramente grande di Ballad Of A Thin Man.
Bob ha sorriso più di una volta durante tutto il concerto in modo un pò
sorprendente per avere avuto solo una canzone di encore con una dignitosa
versione di Like A Rolling Stone, che la folla ha cantato insieme. Accidenti
che bel concerto!
Jackson, Wyoming - Snow King Resort -
August 14, 2010
di Steven King
Bob & la sua band ha fatto ritorno a Jackson, Wyoming, dopo 7 anni. Egli ci
ha dato quello che volevamo, bei momenti, una serata Rock in una calda
nottata estiva. Questo è stato un piacere dal momento che terminato il ciclo
della pioggia alla sera eravamo con la neve alta nel paese caduta la notte
prima (in realtà non volevamo un altro spettacolo sotto la pioggia come a
Deer Valley in '08).
Noi siamo arrivati prima perchè non volevamo fare la fila, e la musica di
sottofondo era fatta di vecchi classici del blues. Poi Bob e Company hanno
preso possesso del palco al tramonto con Leopard Skin Pill Box Hat come
opener, Bob alla tastiera, col suo cappello bianco a tesa larga con piume
rosse e una cravatta di cuoio con l'aquila d'oro in volo su di essa, (forse
un nuovo acquisto), un abito nero con bottoni in ottone con le strisce
bianche sulle gambe. Poi prende la chitarra e si mette accanto a Charlie per
“To Ramona”, piacevole sorpresa questa canzone. Rimane con la chitarra e c'è
una bella intro di Stuck Inside of Mobile e un sorriso da Bob. Torna
all'organo per Just like a woman, con fraseggi distribuiti in modo che la
folla poteva fare il coro poi Bob avrebbe seguito con le strofe. Non l’avevo
mai sentita prima e lui l' ha fatta per far partecipare la folla.
Poi è arrivata Rollin' and Tumblin', Charlie suonava la sua chitarra
scambiando liks con Donnie al mandolino elettrico. Era la prima volta che
sentivo questo pezzo dal vivo e aveva un suono dolce! Questo è seguito da I
Don't Believe You (She Acts like We
Never Had Met), con Bob al centro del palco con l’armonica. Io guardavo Bob
stagliato contro la falce della luna mentre stava cantando. Abbiamo avuto un
sacco di armonica per tutta la notte ed io ho amato tutto. Poi la sorpresa
della notte, per me, con Hollis Brown, seguita da The Lonesome death of
Hattie Carroll. Donnie era al banjo in Hollis ed al mandolino elettrico per
Hattie, Tony al basso standup per entrambi. Molto lente, solide e molto ben
eseguite, Bob potente in queste due canzoni. Hattie aveva quelle pause di
riflessione che in realtà si aggiungono alla sensazioni. Poi è passato a
Cold Iron Bound, Bob di nuovo all’armonica. E' stato piacevole ascoltare
Charlie tornato sul palco insieme a Bob, io non l' avevo più sentito dal
2002 ad Aspen. Charlie anima davvero le cose, meraviglioso il suo lavoro di
chitarra. Un vero divertimento per chi lo guardava interagire e provocare
Bob.
Poi è seguita una dolce When The Deal Goes Down con Bob all’organo e con
l’armonica, L’organo di Bob era già alto nel mix e questa aveva uno dei
tanti riff di organo davvero solidi. Ora siamo di nuovo sul rock per Highway
61 Revisited, uno degli amici che stavano con me sperava di sentirla e
Charlie l’ha iniziata. "Abe ha detto cosa?!"
Poi una buona Spirit On The Water con una più dolce armonica. La canzone è
durata molto tempo, fino all’inizio di Thunder On The Mountain, con Bob che
cantava alla grande, sorridendo e ridendo con Charlie e Donnie, roba buona.
Dopo di che, Ballad Of A Thin Man con Bob al centro per 2 interventi con
l’armonica , WOW, chiara e pulita come il canto! Questo ci ha portato verso
la fine dello show. Bob ci ha regalato tre grandi rock, che hanno ottenuto
l’approvazione della folla. Like A Rolling Stone aveva le pause per il coro,
Charlie suonava la sua Telecaster metallica. Bob aveva un sorriso divertito
ed un anello di diamanti su ogni mano. Jolene è stata un’altra che non avevo
mai sentito dal vivo e ci ha fatto ballare. Poi Bob ha presentato la band ed
iniziato All Along the Watchtower, ci dà il segno di avviare applausi e
veramente si libra sull'organo. Tutti cantano, ondeggiando e ballano, che
spettacolo ... ... ... ... Che piacere trascorrere la serata con questo uomo
e la sua band. Grazie per essere venuto Bob, ci sei piaciuto moltissimo! Se
avete l'occasione di andare a vederlo, non osate perderla!
Casper, Wyoming - Mike Lansing Field -
August 12, 2010
di Dilkes Doc
La nostra giornata inizia 300 miglia a sud di Casper, Wyoming. E' un viaggio
senza incidenti attraverso il deserto. Vediamo altopiani ed ampi spazi
aperti per ore, nient'altro che qualche Tumbleweeds e un'antilope
occasionale. La posizione di Casper era un bivio per i pionieri in viaggio
ad ovest verso la metà del 1800. La pista passava attraverso Casper e
attraversava il fiume North Platte proprio qui. Il Mormon Trail, The Oregon
Trail, The California Gold Rush Trail, e il Pony Express tutti si fermavano
qui per fare rifornimento prima di attraversare il Continental Divide per
arrivare più facilmente a South Pass per continuare il viaggio verso l’
ovest. Questo per quanto riguarda la lezione di storia.
Quando si tratta di rock n 'roll, uno della "famiglia reale" è in città
questa sera. Potrebbe essere chiamato Sir Bob o Lord Dylan... verrà il
tempo. Noi, arrivati al ballpark intorno alle 6:00 pm ci siamo seduti, un
buon relax, e magari vedere anche una stella cadente o due, perché stasera è
la sera della pioggia delle meteore delle Perseidi. Sono sicuro che Bob lo
sa, il che significa che * non * canterà “Shooting Star” stasera! Il set di
apertura è fatto da 2 giovani che intrattenevano la folla con diverse buone
canzoni accompagnate col battito dei piedi. Poi un altro vecchio rocker,
John Mellencamp. La folla si alza in piedi in molti dei suoi classici.
Ora è tempo per la "voce della controcultura degli anni '60".
Rainy Day Women, tutti a cantare e ballare, grandi sorrisi e grande
approvazione. Lay Lady Lay fa venire le lacrime agli occhi delle signore.
Stuck Inside e ci rendiamo conto di quanto stretta questa band sia con Bob.
Molto ben eseguiti. Girl from the north country ha fatto uscire la più bella
voce di Bob della serata. Posti tra due pezzi rock duri, Rollin' and
Tumblin' e Honest with me, era il più divertente Bob che vedevo da anni.
Just like a woman trasformata in un incoraggiante e stupefacente canto
corale, ogni volta che era il nostro turno di cantare "Just like a woman"
Bob si fermava, faceva una faccia buffa con gli occhi spalancati e
puntava verso di noi gesticolando "andate avanti ... cantate". L'intera band
aveva le facce in pieno sorriso. E questo è stato il brano lento! Honest
witm me è stata seguita da una gemma, Simple Twist of Fate. Highway 61 in
questi giorni è una canzone che esplode, e se sei vicino alla parte
anteriore del palco come me quando ascolti questa canzone sai cosa
un'esplosione emotiva. Canzone # 10, è il tempo per tirar fuori dal
sacchetto un'altra pepita d’oro, Love Sick, un'altra melodia ipnotizzante
vocalmente. Con Thunder on the mountain e Ballad of a thin man finisce il
set principale. Con applausi scroscianti e inchini degni di un
re ... oh giusto, ci ha fatto vedere il rock 'n roll maestoso stasera. Mi
dispiace dire che a 60 anni, mi sentivo un pò stretto nel mio posto-cubicolo
a pochi decimentri davanti il palco. Ci siamo trasferiti in campo aperto
vicino al retro e ballato e apprezzato i fantastici encore. Like A Rolling
Stone, scrivono libri su questa canzone. Jolene è il nuovo favorito di Bob,
non credete? E, infine, Watchtower, esplosivo ...alla fine! Quando arriviamo
al parcheggio, l'ultimo bus di Bob stava caricato con almeno una dozzina di
persone in più ... fortunati loro.
Billings, Montana - Dehler Park - August 11, 2010
di KJ Ladwig
Sono arrivato da Minneapolis via Delta verso le 03:30, mi sono riunito con
il mio buon amico del college, il Dr. Phil Mauer. Ci siamo diretti verso il
basso per raggiungere Dehler Park-minor league ballpark, che è nascosto in
una ciotola sotto le scogliere di Billings. Arrivati abbiamo parcheggiato a
30 piedi dall’ingresso, gratuito, e mentre camminavamo abbiamo sentito Il
Cougs che cantava Na, na, na, na, na na – con gioia abbiamo preso una birra
e ci siamo diretti verso i nostri posti, circa a 15 piedi dalla tastiera di
Bob e dal fidato Oscar appoggiato sugli altoparlanti. E' stata una bella
notte calda, con una leggera brezza fresca che mischiava l’odore del sudore
con quello della birra.
Bob all'organo indossa un cappotto di taglio fantasia navy blu, con i
relativi pantaloni ed il suo cappello standard a tesa larga beige.
BOB ha iniziato il concerto con con Rainy Day Women, e urlava sulle note
basse - Everybody Must Get Stoned!, la folla ha letteralmente preso in
parola Bob e l'odore familiare della Cannabis riempiva l'aria.
BOB ha cantato la sua “It’s all over now baby blue” alla chitarra, ed è
stato evidente, che Bob era qui per fare un grande show, la sua voce era su,
idratata, con una sensazione di freschezza come è stata anche la band.
Poi ha fatto uno standard, davvero bello e molto ben suonato e cantato
“Stuck inside of Mobile”.
...... “Just like a woman”, cantata come l’ha cantata Bob ha offerto alla
folla lo spunto per cantare insieme.
Poi ha proseguito con una molto gustosa e stretta “Rollin and Tumblin” con
Charlie Sexton e Bob che andando avanti e indietro. Charlie continua ad
essere un grande insieme visivo oltre che musicale, inoltre,dopo la
ricongiunzione con la band l'anno scorso a Seattle, dopo una pausa di sette
anni, Bob e la band si scambiavano sorrisi, annuivano l’uno verso l’altro,
ridevano, e il buon umore e la loro dedizione alla musica hanno brillato per
tutta la notte.
Semplicemente una emozionante avventura, con Bob a 69 anni che suona ogni
sera a un livello così elevato. È veramente da vedere per credere gente,da
dire “DON’T U MISS IT!”
Il brano successivo è stato un raro e molto particolare arrangiamento di
“Shelter from the storm” e la folla ha davvero cominciato a partecipare
ballando e cantando insieme a lui.
Poi c’è stata “High Water”, con Donnie Herron al banjo, rendendo questa
canzone la vera jam della notte. Poi è venuta “Forgetful Heart”, e mi sono
sentito così fortunato nel sentire questa canzone ancora una volta, dopo
averla sentito in diretta a Milwaukee, e a Hollywood.
Bob si è dimenticato un verso, ma nessuno è sembrato accorgersi, o dare
importanza alla cosa, la canzone con il suo testo roccioso, come Bob ha
detto in un'intervista, parla di un "colloquio con il suo cuore ", mi ha
fatto rizzare i peli sulle braccia. Che canzone !!!!!!!!!!!
Poi una forte “Highway 61”, davvero intensa performance, poi un Bob profondo
ed emotivo al centro della scena per cantare “Workingmans Blues”, seguita
dalla epica “Thunder on the mountain”, e ancora con la versione assassina di
“Ballad of a thin man”, con l’ombra di Bob proiettata sullo sfondo dietro di
lui, braccia in fuori ------ Brillante e ben eseguita.
Poi sono arrivati gli encore usuali, ma con una differenza. Durante la
presentazione della band, Tony Garnier si è avvicinato a Bob sussurrandogli
qualcosa all'orecchio, e Bob ha annuito. Bob allora annuncia che è il
compleanno di Charlie mentre Sexton diventa tutto rosso in viso. Bob ha
detto “Voglio cantare Happy Birthday per lui, tutti d’accordo ?” Così la
folla canta con la band che accompagna il felice compleanno di Charlie! -
Bob poi ha detto: “--- ok ora cantiamola tutti assieme quando dico Via!!” La
band e la folla sono scoppiati a ridere mentre Bob inizia di nuovo Happy
Birthday davanti ad un sorridente Charlie!
Alla fine della canzone, tutto rosso in viso, Charlie, si è avvicinato a Bob
e puntandogli il dito ha detto :-“Tu hai me, You Really Got Me”, e Bob
faceva fatica a contenersi, è stato un momento dolce per un gruppo di
ragazzi che amano suonare assieme godendosi i loro momenti lungo il percorso
del tour. Loro sono una band molto legata ora che Charlie è con loro da
circa un anno. Bob e Charlie si piacciono a vicenda, creando fra loro
momenti spontanei che coinvolgono tutti, anche George Recile, Stu Kimball,
Tony e Donnie. Che formazione di all-star, questo è il mio umile parere, il
miglior BOB e la migliore band al loro meglio, se vi capita l’occasione, non
pensateci due volte – Andate a Vederlio!!
Stasera la voce di Bob era particolarmente chiara e forte, non ci sono state
interruzioni o staccati nella sua voce.
Alla fine dello spettacolo, per la prima volta dopo anni Bob ha salutato la
folla scaricando tutti e sei i colpi della sua pistola. L’Ultimo Trovatore
era venuto in città e ci ha fucilati tutti con la sua musica.
Un capolavoro di un concerto. Grazie Bob Dylan, per essere così grande a 69
anni, dopo che la tua musica da oltre 50 anni è in cima al mondo della
musica, è semplicemente sorprendente, semplicemente incredibile. Ancora una
volta, se avrete una chance, andate a vedere Bob Dylan e la sua band. Sarete
stupiti e rinnovati!
Un ringraziamento speciale alla famiglia Mauer e JD per la loro calorosa
ospitalità!
Sturgis, South Dakota - Sturgis Rally´s
70th Anniversary Celebration - Buffalo Chip Campground - Buffalo Chip
Campground - August 10, 2010
Bob Dylan ancora difficile da definire
E 'ovvio che non troverete luci massicce o lampeggianti o qualcosa di
pirotecnico ad un concerto di Bob Dylan. Né si avvertono i 69 anni del
cantautore, che fa salti e scalcia in aria mentre jamma con la chitarra.
Così si può vedere e sentire la musica di una Leggenda, e le sue canzoni. E'
davvero così semplice.
L'uomo, che ha cambiato il panorama della musica nel corso dei suoi 50 anni
di registrazioni, ha portato la sua armonica, la sua chitarra, la sua band
vestita in modo uniforme a suonare di fronte a una folla record allo Sturgis
Motorcycle Rally di Buffalo Chip. Ma come amico di lunga data di Dylan e
fotografo personale, Ken Regan, disse una volta: "Non importa se è un
concerto per 600 persone o 5.000 o 50.000. Lui vuole solo suonare".
Apertura con i Kid Rock, in qualche modo di un attacco strano. Cavalcano il
vento del successo del loro primo album, Orianthi trasuda fiducia mentre
suona sfolgoranti riff di chitarra su testi di canzoni pop orecchiabili.
L'australiano di 25 anni, è pieno di energia, e così la sua band.
"Inaspettatamente brillante" è stato il commento della folla.
Nonostante sia su ciò che i critici ed i fans hanno chiamato il "Never
Ending Tour" per gli ultimi 20 anni, la vista di Bob Dylan in concerto fa
sentire come un raro piacere grazie al suo comportamento solitario. Ma il
tenere un centinaio di spettacoli all'anno lo fa sembrare meno come un
recluso e di più come un uomo di spettacolo, anche se non agisce in questo
modo in concerto.
Se i fans sono venuti a questo concerto per sentire una voce chiara e
limpida saranno stati amaramente delusi. Non ci sarebbe alcun motivo di
avere tali aspettative, tuttavia, dal momento che Dylan non ha mai avuto una
voce così non si può pretendere che canti come Steve Perry, dopo anni di
canto e di fumo. Invece la voce è roca, ringhiando e confusa, e talvolta
anche spaventosa. Ma lui è Bob Dylan, e lui è una leggenda.
Le luci sono state mantenute molto deboli su Dylan, infatti i riflettori di
casa erano spenti. Anche se è un setup molto atipico, è molto intimo per
sentire il concerto, come se si stesse guardando uno vecchio spettacolo in
uno scantinato polveroso con alcuni amici.
Le sue set list variano notte di notte, e Sturgis non ha fatto eccezione. Le
nuove canzoni dal suoi ultimi albums sono state sparse in mezzo a
inevitabili necessità come "All Along the Watchtower" e "Just Like a Woman".
La maggior parte delle canzoni più vecchie sono cantate con un ritmo più
frettoloso per favorire la limitata voce del Bardo.
Dylan ha un look vecchio, ma non stiamo guardando più il giovane Dylan, ma
piuttosto una versione più vecchia e più saggia, che rimane un enigma
potente. Le canzoni sono ancora lì - e questo è ciò che conta quando si
tratta di Bob Dylan.
(Fonte: //melodicrockconcerts.com)
Lincoln, Nebraska - Haymarket Park -
August 8, 2010
di Bob Hughes
Dopo aver visto quello che ho considerato come uno dei migliori spettacoli
da lungo tempo in Kansas la notte prima, siamo arrivati a Lincoln con grandi
aspettative. Faceva molto caldo , specie di fronte al palco, così siamo
stati fuori all'ombra della tribuna in attesa dell'apertura dei cancelli a
bere birra.
Apertura dei Rollers, che hanno lottato per portare il calore adatto alla
serata come due venditori di assicurazione. Buono, ma non così buoni come la
notte precedente in KC. Il sole era ancora alto e in faccia ... e così una
prestazione lodevole, secondo le circostanze.
Mellencamp è stato il successivo. Io non sono un grande fan, ma un buon warm
up tutto l’insieme.
Intorno alle 09:00 l' introduzione poeta laureato ecc..., e si parte ..
Whatching the River Flow.
Gli sguardi scambiati da Charlie con il resto della band hanno detto tutto.
Bob sudava copiosamente durante tutto il set, asciugandosi i capelli alla
fine di ogni canzone. Il sudore grondava sulla sua tastiera.
Io non voglio fare la recensione di ogni canzone, ma ho sentito che lo show
ha cominciato un pò a scaldarsi, nonostante il caldo, dal pezzo # 5 Rolling
and Tumblin e poi Cold Irons Bound, che è stata la mia sorpresa. Mai il mio
preferito è stato eseguito con tale potere. Charlie è al top della forma
.... un collante.
Da lì in poi si è messo meglio. Ballad of a thin man era potente e lui si
muoveva come a Kansas City, buono come non l’ho mai visto in qualcosa di 40
di spettacoli di Bob.
Nessuna presentazione della band fino alla fine del main set. Bob andava
quasi di corsa per guadagnare l’ uscita. Chi può biasimarlo, il caldo era
incredibile e mi chiedevo quanto il calore abbia influito sul sistema di
regolazione dello strumento. Più di una volta Bob ha preso un’armonica e
dopo la prima nota si è scambiato uno sguardo con Charlie per far capire che
il caldo l’aveva mandata fuori tonalità.
Encore più brevi che a KC, con Jolene eliminata, eravamo di nuovo in tribuna
dove il suono era ancora eccellente. Dieci al tecnico del mixer.
Solo una nota che, anche per Lincoln, molti Bobcats venivano dalla Svizzera,
Italia, Danimarca Svezia .. e così il casino verbale che si sentiva nella
parte anteriore del palco tra loro ed i rednecks del Nebraska era così
divertente come è stato triste. Se solo sapessero che cosa hanno fatto i
fans locali si sarebbero certo sentiti in imbarazzo. Menzione speciale per
quello stronzo odioso col cappellino da baseball arancione e camicia a
quadri che era un esperto di tutte le cose di Bobby, anche se è improbabile
che leggerà questa recensione. Il mio compagno che è americano si è scusato
con un paio di Svizzeri per il comportamento dei suoi campagnoli
connazionali.
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di WOLGAMOTT L. Kent / Lincoln | inviato dello Star Journal
Bob Dylan è tornato a Haymarket Park nella notte di Domenica, offrendo 14
canzoni in un coinvolgente set di 90 minuti.
Indossando un vestito bianco e nero, cappello piatto, Dylan era molto più
animato e voglioso di esibirsi rispetto al 2004, l'ultima volta che ha
suonato nei ballpark della lega minore di Lincoln. Allora rimase dietro il
pianoforte per tutto lo show.
Domenica, ha suonato il piano, ma si è anche trasferito al microfono al
centro della scena per cantare, suonare l’armonica e persino una piccola
chitarra. Ho anche notato un paio sorrisi, che si distinguono dal
comportamento in genere imperscrutabile di Dylan.
Con il fromboliere della chitarra Charlie Sexton tornato nella band, tutti
vestiti in tute bianche, Dylan sembrava ri-energizzato. Ci sono stati
momenti nel set, come il blues, la grande "Highway 61 Revisited", in cui
Dylan e compagnia sembravano la più grande band del mondo.
Il set era composto principalmente di canzoni familiari, anche se, come al
solito, il pubblico non ha potuto cantare insieme il refrain di "Lay Lady
Lay", perchè Dylan si è incasinato con il fraseggio mandandoli fuori tempo.
La voce di Dylan era un pò rauca Domenica, cosa non facile da raccontare. Ma
le parole erano pronunciate in modo chiaro e, con Bob, le parole sono
importanti.
Tutto sommato, lo show di Domenica notte è stato uno dei migliori concerti
di Dylan che ho visto di recente.
L '"opening act" è stato John Mellencamp - lo spettacolo era davvero
accoppiato bene. Mellencamp e la sua band hanno svolto un bel set di 14
canzoni, mescolando brani dal suo album di prossima uscita con i suoi
passati successi, tra cui la più entusiasmante "The Authority Song".
A differenza di Dylan, Mellencamp ha fatto un sacco di interazione con il
pubblico, lasciando alla folla di cantare i cori o tenere il tempo battendo
le mani, come quando ha fatto una versione a cappella di "Cherry Bomb".
Come era già avvenuto sei anni fa, Haymarket Park ha dimostrato di essere un
buon posto per un concerto, con il suono particolarmente impressionante.
Kansas City, Missouri - Starlight Theatre - August 7,
2010
di Gene Senger
Dal momento che Bob non è più venuto a St. Paul-Minneapolis dalla notte
delle elezioni quando Obama vinse, ho fatto la strada per i 3 spettacoli a
Chicago lo scorso ottobre e per quello di adesso a Kansas City, stasera. Oh
mio Dio, Bob e quella banda di cowboy mi strapparono il cuore con una set
list imprevedibile ed emozionante, coronata con la potente, urlante e
ringhiante voce di Bob. Caro lettore, è sufficiente sapere che Bob è più
potente ora all'età di 69 anni, il suo fraseggio continua ad essere
interessante. Non fatevi ingannare guardando le set list e pensando che
nulla è cambiato. Quelle canzoni non sono assolutamente uguali a quelle che
hai sentito l’ultima volta. Questo gruppo è diventato così coeso che ci si
sente come se stessero suonando nuove canzoni, in tempo reale, di fronte a
voi come vi sedete lì cercando di ricordare come quella canzone era suonata
, questo nuovo live è tanto più interessante, nervi crudi esposti, più volte
da cullare il testo di una canzone familiare, ora provenienti da 69enne
vecchio cantante di blues con la sua fumosa banda di cowboy. Il mio
consiglio è di non aspettare che lui venga nella vostra città, andate voi
dove si esibisce.
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di Braulio Escobar
Se mai doveste andare a Kansas City .......... ho volato a KC per lo
spettacolo, il terzo del tuor di questa estate. La gente del posto ha detto
che era una serata fredda, ma per me , ragazzo dalla costa dell'Oregon,
faceva caldo ed era appiccicoso, proprio come questo spettacolo allo
Starlight Theater, un anfiteatro per 8.000 persone. Ho incontrato alcune
persone che avevo visto allo spettacolo in Oklahoma nel parcheggio, la notte
precedente e ancora in estasi per le prestazioni. Apertura di circa 30
minuti per un duo di giovani che sembravano missionari dell’LDS, dal canto
gospel acustico e blues. Sembravano entusiasti di essere sulla scena. Un
cambiamento rapido set, le luci abbassate, la fanfara inizia e Bob salta sul
palco, dietro il suo pianoforte ed inizia con la band che ruggisce Whatching
the river flows e poi Senor. Il set si è aperto con un ruggito rock, e
colpisce una fase introspettiva mediana con Just Like a Woman, Hollis Brown,
Hattie Carroll e Workingman's Blues # 2, poi un‘ esplosione per terminare
con Ballad of a Thin Man ed i bis. Come fa Bob a continuare a darci brividi?
E' un gioco divertente quello che fa con Charlie Sexton? Ci sono stati
diversi momenti dove Bob si spostava dalle tastiere, costringendo la band a
tenere il passo mentre lui scambiava riffs avanti e indietro con Charlie.
Tutto questo sotto il costante sguardo di Tony Garnier al basso, che non
perde un colpo, con Stu Kimball in piedi sul lato sinistro a suonare la
chitarra ritmica. E poi tutto torna a Bob. Questa sera lui non era un
vecchio brontolone. Pieno di energia e nel suo elemento è il modo migliore
per descriverlo. La sua voce era chiara, a volte in un canto con fraseggio
staccato e, a volte in piedi al centro, suonando la sua armonica mentre
conduce la sua band e muove le braccia come in una canzone in stile antico e
danza come un uomo che vende pozioni magiche musicali. Come dice il poster
del tour .... non ti azzardare a mancare!!
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di Michael Mahoney
Ci sono tante buone cose da dire su Bob Dylan e lo spettacolo al Teatro
Starlight a Kansas City sabato notte. Ma ci sono elementi circa la sede non
mi piacciono. Forse sono io. Diciamo solo che alla fine dello spettacolo, ho
pensato che gli uscieri erano molto desiderosi di fare il loro lavoro. Il
ritorno di Charlie Sexton è un miglioramento travolgente in questa band.
Sembra che porti una nuova energia alla musica. Tutta la banda ben stretta
intorno a Bob. CVharlie sembra dare nuovo slancio alle prestazioni di Zimmy.
Sexton ha suonato spesso al centro della scena alcuni forti e impressionanti
liks. Egli si piega a volte su un ginocchio, come se si genuflettesse alla
musica. Sabato sera, va effettivamente riconosciuto che per Dylan c’era un
pubblico di diverse migliaia di persone. No, lui non ha detto molto. Solo
una volta, alla presentazione della band ha detto: «Grazie amici". Quando ha
suonato e cantato, spesso spostava il suo microfono in modo da cantare al
pubblico, piuttosto che tenere lo sguardo fisso sulla scena e alla band.
Sono abbastanza sicuro che la sua tastiera non è più sempre sepolta nel mix.
A un certo punto in “'Thunder on the Mountain”, ha messo la tastiera in
modalità Hammond B-3 modalità e ha svolto un assolo elegante.
Si diverte, Zimm ora lascia spesso la tastiera e passeggia sul palco.
Questa è stata una parte in evoluzione dello spettacolo negli ultimi due
anni. Prende il centro della scena per i suoi pezzi alla chitarra, al centro
della scena per gli assoli di armonica, al centro della scena a volte solo
per cantare. Quando e lì sembra a suo agio con gesti delle mani e delle
braccia per puntualizzare i testi. Questo genere di cose piccole lo rendono
più accessibile al pubblico. Musicalmente questo è stato uno spettacolo più
interessante. L’opener “Whatcing the river flows” era forte, incisivo. Un
buon pezzo per cominciare, ma niente di eccezionale. “Senor” è uno dei miei
pezzi preferiti, per la prima volta è uscito da dietro la tastiera
passeggiando per una magistrale versione di un brano davvero buono.
Poiché questa è una blues-band, “ My Wife's Home Town” ci stava propsio
giusta nello slot. Un'altra novità per me e per il tour. Questo è stato il
momento nel quale lo spettacolo ha iniziato a marciare a tutto vapore,
abbastanza fedele alla versione sul CD, ma con la forza che ci si aspetta
dal vivo. La stessa cosa accadde poi con ‘Cry A While”, uno sporco stomp
blues che ha caratterizzato uno dei migliori assoli di armonica della serata
da parte di Zimm.
E’ bello sentire il blues di Chicago. ‘Most Likely’ è stato rivitalizzato
da Sexton. E' stato il primo di molti stand out di questa sera. Lui è un
chitarrista dannatamente bravo! Ci sono stati, per me, due momenti top nello
show. Workingman's Blues era uno di loro. Questo tragico racconto può
sembrare più significativo a causa dei tempi duri che stiamo vivendo, ma la
performance sabato notte aveva dentro di se la rabbia. Il mio block-notes
mostra che questa è stata una delle interpretazioni più intense che ho
sentito da Zimm da anni. Brava gente, è stato in questa canzone che l’ho
visto come mai, è stato affascinante. Il suo fraseggio, forte tutta la
notte, era particolarmente buono in questo pezzo, era anche in serata di
buona voce. Questa è una potente combinazione quando Zimm le ha entrambe.
L’altro clou altro è stata “Jolene". Ho aspettato questo pezzo per un paio
di anni.
Nei due bis le versioni sembravano rielaborate, con Sexton al comando con
la sua chitarra, La band ha jammato un pò nel mezzo di queste a canzoni,
trasformandoli in pezzi di 6 o 7 minuti – così le canzoni sbocciano
veramente.
Show molto bello! Se siete in giro --- come il suo poster dice a volte ---
Non osate mancare! Grazie
Oklahoma City, Oklahoma -Zoo Amphitheatre - August 6,
2010
di Michael da Walter
Questo è stato il mio 15° concerto di Dylan negli ultimi 7 anni ed era un
buon un modo di trascorrere il mio Venerdì, anche se mi ha costretto a
guidare da Dallas a OK City per arrivarci.
Da "Leopard" a "I Don't Believe You" sono state le cose migliori che io
abbia mai sentito da questi ragazzi. "I Don't Believe You" sembrava
particolarmente forte, ma forse era perché ero così felice di essere lì.
Il gruppo era stretto come sempre intorno a lui e Bob sembrava davvero
divertirsi e godere di se stesso, molto di più quando l'ho visto due volte
l'anno scorso in Texas. Forse la sua salute è migliorata da allora? Io non
lo so, ma mi piaceva vedere come si divertivano. L'uomo si mette in mostra!
Ha ballato! Ha suonato la chitarra in tre canzoni!
Tutte le canzoni da Love and Theft han suonato come sempre grandi. E'
difficile lamentarsi quando hai udito una di queste, anche se le ho sentite
tutte molte volte sono sempre vive. La unica canzone della quale non avrei
potuto fare a meno è stata "Spirit on the Water." Forse solo per me, ma
quella canzone è una specie di trascinatrice in generale.
"Forgetful Heart " è stato un must. Vorrei che avesse suonato più canzoni da
TTL, ma almeno abbiamo avuto modo di sentire questa. Bob era grande, al
centro del palco guidando tutti.
Niente altro da dire davvero ... la folla è stata grande a parte alcune
donne 50enni un pò ubriache che hanno deciso di spingersi proprio di fronte
a me
per avere una visuale migliore. E' difficile lamentarsi troppo quando si
vede Dylan.
Che altro si può chiedere di più??
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di Rachel Chumney
Venerdì sera abbiamo fatto il viaggio da Dallas a Oklahoma City per vedere
Bob Dylan. Noi di solito cerchiamo di vedere almeno uno show di Dylan
all’anno. Abbiamo dovuto parcheggiare lontano un miglio, ma per fortuna
abbiam fatto l’autostop con un furgone del Casinò. Siamo entrati
nell’Anfitheater Zoo proprio mentre Dylan era in fase di introduzione.
Trovati i nostri posti a sedere, che si sono rivelati eccellenti, forse i
migliori che abbiamo mai avuto: sulla sinistra, a soli 10 metri o giù di lì
a destra della tastiera di Bob. Tutto sembrava andare per il verso quasi
troppo perfetto fino a quando la folla seduta ha cominciato a lamentarsi di
quelli in piedi ( che eravamo noi) "Siediti, non mi lasci vedere".
Seriamente, questo non è musica sinfonica, né un Kum Bah Ya Concerto folk:
si tratta di rock-n-roll!! Bisogna stare in piedi, ballare e sballaaaare!
Comunque, dopo che circa 20 persone ci hanno chiesto di sederci, abbiamo
deciso di non farlo.
Uno delle mie cose preferite ad ogni concerto è guardare la gente. E a
seconda della città e del luogo si vedono sempre tipi diversi di persone ad
un concerto di Dylan. Ad OKCity sembrava esserci un gruppo che sembravano
hippies giovani, molte eleganti studentesse universitarie, la solita
manciata di pendolari, con poche persone come noi, perditempo delle piazze
di periferia. Proprio dietro di noi c'era una donna che sembrava essere
vicina agli 80 anni, che stava in una specie di girello.
Così Bob ha cominciato alla chitarra, ha suonato 3 canzoni prima di passare
alla tastiera, dove si è nascosto per il resto della notte. Venerdì notte ha
effettivamente giocato 4 canzoni alla chitarra e poi si è avventurato al
centro della scena solo per qualche pezzo con la sua armonica. Questo è
stato grande per noi, perché in caso contrario, avremmo visto solo il suo
culo per tutta la notte. La voce di Dylan in questi giorni è buona, anche se
burbera. Penso che molte persone non-Dylanfans non possano capire come sia
sopportabile sentirlo così in concerto, con questa voce poco piacevole.
Penso a Louis Armstrong. A proposito di Louis Armstrong. L'uomo aveva una
delle voci più distintamente burbere di sempre. Ed io penso che che la
maggior parte di noi sarebbe d'accordo, che "What a Wonderful World" è una
delle più belle canzoni di tutti i tempi. Suppongo che sia un pò un gusto
acquisito. Ma c'è molto di più nell'esperienza di concerto di Bob Dylan che
la sua voce. Molte persone hanno piacere della ricchezza e della consistenza
che si ha ascoltando un concerto di Dylan. La sua band è composta da alcuni
dei migliori musicisti, che davvero sanno jammare e offrire uno spettacolo.
Ma whoa, non aspettatevi di sentire i pezzi nel loro arrangiamento
originale. Si cambia tutto. A volte le parole, a volte le melodie, i riff
quasi sempre e sicuramente il ritmo. I critici stanno sempre a teorizzazione
perché lo fa. La maggior parte pensa che per lui cantare "Like a Rolling
Stone" per la 16.534esima volta sia ancora una cosa soddisfacente? Penso che
lo cambi apposta per rendere impossibile il cantare assieme a lui, così ti
costringe a guardarlo, ad ascoltarlo, per essere trafitto ... da lui.
Gli irriducibili sono sempre in attesa che Dylan faccia qualcosa di speciale
in più. Forse, suonare la loro canzone preferita, forse guardano se si
diverte, magari se si impegna in dialoghi con il pubblico. Hanno sempre da
scrivere nella loro opinioni, "Bob era particolarmente giocoso stasera: la
danza, il gesticolanre .... veramente sembrava che si stesse divertendo
lassù. Sono stronzate. Ho visto Bob probabilmente 12 o 13 volte, e non
posso pensare a solo un paio di volte, in cui ho davvero pensato che stesse
pensando a far divertire la folla. Il che mi porta indietro al punto che ho
fatto in precedenza. La maledetta sedia-sitter!! So che la gente vuole
rilassarsi e godersi la musica ... ma questa cosa è possibile solo se siete
seduti nel vostro salotto, damn!! La cosa più cool ai concerti è che c’è
questo mix di persone radunate tutte insieme per un interesse comune!
Godetevi la gente intorno a voi, abbiamo tutti qualcosa in comune. Non
sprecate tempo in stupide chiacchiere per dire ogni 5 minuti al buttafuori
che qualcuno vi ha pestato un piede. A meno che non stiate andando a vedere
Barbara Streisand, direi che è cosa certa pensare che ci sarà un gruppo di
ubriachi, pazzi urlanti vicino a te. Prendete l’umore della gente e godetevi
lo spettacolo. Accidenti che barba!
Visualizzate l'uomo con un certo rispetto anche per il suo sudore, se non
altro, sembra che tu stai godendo per quello che quest’uomo si è dedicato a
fare nella vita. Gridate un pò. Bevete qualcosa, non fate commenti stupidi e
fumatevi uno spinello. Non riuscite a vedere? Beh, alzatevi in piedi,
Dammit.
Tutto sommato, è stato uno spettacolo fantastico. La parte migliore:
"Forgetful Heart" dal suo ultimo album TTL, accidenti era bello. Il suono
della sua armonica che fluisva attraverso l'outdoor nella notte era
inquietante e assolutamente inebriante. Non avrei potuto fare a meno di
"Spirit on the Water", e l’ha suonata, o di "When the Deal Goes Down". Ero
un pò deluso che non ha suonato 3 canzoni nel bis, ma non prendiamocela con
l'amico. C’era una ragazza in prima fila che si sbaciucchiava con il suo
amichetto (Onestamente, non ero io) per una canzone intera, e la folla non
stava facendo molto per spingerlo ad attaccare un'altra canzone.
Questo è quello che avevo da dire, arrivederci al prossimo show.
Austin, Texas - The Backyard - August 4,
2010
di Chris Bennett
L’inizio del tour estivo di Dylan negli Stati Uniti è stato 2 spettacoli in
uno. E' stato un inizio tiepido con diversi standard familiari e tre dei
suoi brani più opachi e più recenti.
Mentre la voce di Dylan era forte e chiara in tutto, tendeva a succhiare la
melodia di questi classici, senza lasciare nulla di memorabile al loro posto
- solo i testi eseguiti con poco zelo. Gli arrangiamenti sono stati allo
stesso modo senza vita. Ma hey, è stata la serata di inaugurazione, e il
sole non era ancora tramontato.
La sempreverde / versatile Lay Lady Lay, la canzone # 2, ha fatto sognare -
nessun trattamento può mascherare quel pezzo stupendo e Dylan la cantava
come se fosse stata la sua preferita. Ma nella canzone # 8 io ero avvolto in
un miscuglio di cose, irrequieto, una sensazione di brontolio, non speravo
più una svolta decisiva nello show. E poi è venuto. Cold Irons Bound mi ha
liberato. Dylan era fuori con l’armonica, e lui, la band e la folla hanno
ottenuto il loro primo assaggio di un arrangiamento vero e proprio, con la
giusta dinamica quanto mai necessaria. Il rumore della folla è raddoppiato
alla fine e una specie di "rumore rosa" si è instaurato da qui in avanti.
Dylan e Sexton non mollano mai. Grazioso e speciale, un concerto che era
appena decollato su un altro piano.. Non credo che i contributi di Sexton
possano essere esagerati - quando Dylan ha davanti uno spartito (o due) da
rispettare lui è molto meglio. E questo si aggiunge naturalmente alla sua
prestazione vocale. Sexton non è un musicista appariscente, ma ha inventiva
ed è avventuroso, e questa band mancava proprio di uno come lui.... I due
sembrano avere più chimica musicale adesso, o Sexton è più libero di
spaziare.
Suona figure che danzano intorno all’armonica ed alla tastiera di Dylan, la
miscelazione era molto efficace. Il suono dell’armonica di Dylan era davvero
sentito e tecnicamente impeccabile. Sono stato lontano per qualche anno
dagli show di Dylan dal vivo, e ora, per me, la sua tastiera suona meglio -
è più integrata nel suono generale - più interessante del suo lavoro di
chitarra. Il mix di questo spettacolo, per inciso, è stato eccellente. Tre
pezzi importanti nella seconda parte si sono messi in evidenza: Workingman's
Blues # 2 – questa è una grande canzone - un omaggio alla Hag, come la sua
roba migliore, anelli di verità difficili da ingoiare, ma anche un sacco di
spirito. Non sono sicuro se Ivan Neville è stato ospite solo per questo
show, ma ha aggiunto un certo peso con il suo lavoro di organo. Can’t wait,
- grande dinamica, Dylan di nuovo al meglio vocale. "Thin Man – a Dylan
piace ancora biascicare quetsa lirica - Mr. Jones è quello che ognuno di noi
vuole che sia - drammatico, una sorta di versione spaventosa , stile 1966.
Non perdete Dylan con Sexton in questo tour, se potete.
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di Tom Lallier
Gettate in aria i vostri cappelli ragazze e ragazzi e andiamo a vedere
questo show. Una calda notte piena di vapore ad Austin con la band ben
avvolta intorno a Bob, e così era la folla.
Bob ha di nuovo reinventato la sua band e il suo suono come mai prima.
E' stato bello vederlo di nuovo alla chitarra per 4 canzoni, non suonando la
sua tradizionale ax marrone e bianca, ha preso una bellezza grigia che
Charlie ha usato più avanti nel set. La prima metà dello show è stata fatta
con un beat staccato che ha cambiato le sue canzoni con ottimi risultati,
tra cui una versione inquietante di Tangled up in blu. L’highlights è stato
Cold Irons Bound, con Bob andato giù pesante, credeteci o no, con la sua
armonica. Donnie non ha aveva il cappello tradizionale della band, non sono
sicuro se per il caldo o se è il suo nuovo modo di suonare la steel. Charlie
ha sicuramente tirato fuori il lato giocoso di Dylan sulle tastiere, lo
provocava a rispondere ai suoi liks con ottimi risultati, il miglior suono
di Bob alla tastiera che ho sentito. Ivan Neville è stata una bella sorpresa
alla tastiera ed ha aggiunto una certa profondità quando ha suonato le
tastiere mentre Bob era al centro della scena con la sua armonica. La
speranza continua con il tour. Le ultime 3 canzoni sono state dominate da
Stu con un primo piano sulla rovente Ballad of a thin man. Charlie sembrava
amare il suonare nella sua città natale, aveva la più grande allegria
durante la intro. Lui e Tony hanno fatto riffs di piombo durante lo scambio
in Thunder on the mountain, hanno rifatto le stesse cose dopo 8 anni come se
fosse stato solo ieri. Ci vediamo tutti a Lincoln, non siate in ritardo.
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di Tom Palaima
Il luogo, the Back Yard, è una bella ciotola naturale nella Hill Country,
18 miglia a sud ovest dal centro di Austin. Ha solo posti in piedi, ad
eccezione di una veranda per i vip che è dietro in alto a destra del palco.
Bob era in forma rara di menestrello-crooner, utilizzando tutti i tipi di
mimica facciale e corporea ed i movimenti della gamba e del piede per
accompagnare le sue canzoni. Ha usato questa tecnica quasi subito per "Lay
Lady, Lay", con un gesto a sinistra verso la parte posteriore della testa e
piegandosi in avanti quando cantava , due volte, il gesto sembrava
a significare: "Eccomi, sono qua, se non vi siete accorti!"
L'intera band, tra cui due pezzi con Ivan Neville alla tastiera, era in
ottima sintonia, e ognuno sembrava contento di poter suonare di nuovo dopo
la pausa di un mese dopo la fine del tour europeo.
La notte era calda - ma il sole stava per tramontare quando l'introduzione è
stata letta - in realtà NON è registrata su nastro - alle ore 20:15.
Noi eravamo in tre (Richard Thomas, un professore di Harvard di letteratura
che periodicamente è docente un seminario su Dylan; Gavin Garcia, direttore
del TODO di Austin e ideatore dello show di Dylan in questo agosto, ed io,
in piedi in quarta fila direttamente in linea con l'altoparlante alla
sinistra del palco e del pianoforte di Bob. L’Oscar era in cima a questo
diffusore drappeggiato con due collane di perline di Mardi Gras che guardava
verso di noi, una metafora per il canto manierato e gli stili che hanno
caratterizzato le prestazioni del set.
La band è uscita per prima andando ad occupare i loro posti mentre Bob era
pronto per entrare al termine dell'introduzione "Columbia recording artist
Bob Dylan! "
É entrato a grandi passi, con indosso una divisa da ufficiale di cavalleria
del 19° secolo, pantaloni blu con strisce gialle su un lato, sopra inoltre
indossava un cappotto militare alla finanziera aperto sul petto, con un
taschino che ha dato un senso di 'medaglie' appuntate sul petto.
I membri del gruppo indossavano abiti marrone chiaro.
La voce di Bob era in gran forma e il sound della band è stato piacevolmente
modulato in modo che i testi e gli strumenti formavano un insieme coerente,
al posto della zuppa di suono sgradevole che ci aveva servito il 2 Agosto
2009 alle Woodlands fuori Houston.
Lungo, alto e allampanato, Charlie Sexton, guardando come se fosse appena
uscito fuori un mese intero di lavoro sotto il sole cocente della Parchman
Farm, piuttosto che di relax, si aggiravano sul palco, in ginocchio,
accovacciato, avvicinandosi a Bob per lo scambio di liks fra tastiera e chitarra. A
un certo punto, durante il quartetto inaspettato di canzoni in cui Bob ha
fatto un cambio di strumento, prendendo la chitarra, Sexton ha fatto una
sincronizzata coreografia con Bob.
Era come se fossero per un momento gli ZZ Top, il loro pas de deux era
proiettato con le ombre sulle tende del back stage gonfiate dal vento.
Tony Guarnier e George Recile hanno guidato la band sapientemente. Donnie
Herron ha aggiunto un tocco piacevole con la steel guitar, sebbene avrebbe
potuto e avrebbe dovuto essere più forte nel mix del suono. Herron è stato
sorridente per tutto lo show mentre studiava cercando di rimanere in
sintonia con quello che Bob stava facendo sulla tastiera.
Stu Kimball era sul palco a destra ed ha suonato la chitarra ritmica
con un’aria di auto-assorbimento
Le canzoni dopo l'introduttiva "Leopard-Skin" e "Lay Lady Lay " sono
aumentati nel tempo e nel volume, avvolte intorno ad un più pensoso nucleo
di "Tryin 'to Get to Heaven", "Cold Irons Bound",
"Workingman's Blues # 2", e "Tangled Up in Blue" a cui mancava almeno una strofa.
I 20enni, 30enni e 40enni intorno a noi sono stati stimolati a ballare,
saltellavano, e gioiosamente si sono agitati
per tutte e quattro le canzoni. "Cazzo, Yeah!" ha urlato una Dylanofila.
Tutto intorno a noi hanno pensato che era solo un buon modo come un altro
per registrare un forte parere positivo.
La richiesta di bis è stata caratterizzata da una gruppo di noi gridando
"Bobby, Bobby, Bobby! ", come ringraziamento per il suo modo di suonare con
il vigore e l'inventiva degli anni 60.
Nel complesso lo spettacolo è stato ben al di sopra di Stubb's 2007, ACL
2007, Woodlands 2009 e Round Rock 2009.
Senza più pose alla Elvis come nello show del 1999 mostrano ad Austin, il
suo primo con Charlie Sexton, Dylan era ancora così eccitato che tutto lo
spettacolo aveva la stessa forza di quello del 99, facendo di questo show
uno dei più memorabili.
Se non avete ancora i biglietti per il prossimo show andate a prenderli.
Limerick City, Ireland - Thomond Park Stadium -
July 4, 2010
di Steinar Daler
Solo una breve recensione da Limerick. Ho visto i concerti in Bratislavia,
Praga, Linz e Lubiana ed ero molto felice di essere tornato per l'ultimo
concerto del tour. Dopo quattro concerti davvero grandi il concerto di
Limerick non mi ha deluso.
Più rock 'n roll degli altri e il canto forse anche meglio. Una forte Lay,
Lady, Lay - più animata. Just Like Tom Thumb's Blues, uno dei miei preferiti
di sempre, è stata buona come speravo. La voce di Bob era la migliore che ho
sentito da lungo tempo. Anche Tangle Up In Blue è stata buona questa sera,
non così strana come in precedenza nel tour. Tre canzoni da “Time outof
Mind” in fila - Tryin 'To Get To Heaven, Cold Irons Bound e Love Sick, è
stata una cosa davvero speciale edda tutti
gradita. Il clou dello show è stato una eccezionale Workingman's Blues # 2,
mai sentita meglio, anche se di solito è buona. Quattro canzoni di encore,
avrebbe potuto essere cinque se non fosse per un idiota che ha puntato in
viso a Bob il eaggio verde di una penna laser.
Il pubblico era di buon umore, e l'unico neo è stato che Bob si è
dimenticato di presentare la band. Questo tour potrebbe essere styato il
migliore da alcuni anni.
Continuate a credere in Bob! E potreste rivederlo presto!
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
di Colin Lacey
Uno spettacolo molto più divertente di quanto mi aspettassi! Ad alta
energia, dondolante e duro, nonostante sia l'ultimo show del tour europeo. -
Bob e band erani nello stesso respiro. La gente era concentrata ed attenta
per la maggior parte. Probabilmente è stato a causa di dove eravamo seduti
che occasionalmente la voce di Dylan si perdeva nel vento vorticoso.
Principalmente, però, Dylan è venuto fuori forte, suona buono come detto in
questi giorni, e la folla di fronte al palco sembrava avere grandi momenti.
Pochi punti deboli - Pill Box Hat " formato usa e getta è stato il
riscaldamento, Thunder on the Mountain sembrava meglio , e Rollin 'and
Tumblin' non eraall’altezza di nesseuna delle altre due. A parte questo, lo
show è stato molto divertente. Una rozza Lay, Lady Lay è stata gradita dalla
folla, JLAW era dolce, e Tom Thumb Blues era tagliente e appuntito.
Cold Irons Bound era potente, e Thin Man è stato il punto più alto delo
show. E’ difficile trovare qualcosa di nuovo in una canzone vecchia di 45
anni - e Dylan spesso sceglie, in particolare negli stadi, di inserire
qualcuno dei suoi classici - ma questo era la versione più avvincente che ho
sentito. Poi ci sono stati quattro bis! Uno show molto buono, solido.
near Paddock Wood, United Kingdom - Hop Farm
Festival - July 3, 2010
Bob Dylan, Fattoria Hop, Kent
di Holly Williams
L’ Hop Farm Festival ha confezionato alcuni “momenti” musicali, con una
selezione dagli anni Sessanta e Settanta di pesi massimi per tentare di
riconquistare i suoi giorni di gloria. Da Van Morrison a Blondie, Peter
Green e Ray Davies. Ma il più grande è stato, ovviamente, Bob Dylan.
Non avendo mai visto prima Dylan, anch’ io ho atteso il set Sabato. Lui ha
aperto con alcune canzoni da Blonde on Blonde, anche se a volte era
difficile dire se era una canzone o un grugnito. La loro intonazione lirica
e il ritmo erano piuttosto alterati, nel senso che devi arrivare a metà
canzone prima di riconoscere cose familiari come l'opener "Rainy Day Women #
12 & 35". La voce era scheggiata e poco armoniosa, come quando ha gracchiato
cantando "Oh, mamma, can this really be the end?" durante "Stuck Inside of
Mobile with the Memphis Blues Again", sembrava che davvero stava sul punto
di gracchiare.
Sinceramente la voce di Dylan non è mai stata armoniosa nel canto, ma il
concerto ha cominciato a marciare dopo averla riscaldata con i primi pezzi.
Il lavoro con l'organo Hammond e l'armonica è stato accolto con gioia dalla
folla, e tutto è stato supportato da una band ben stretta intorno a lui.
Ma purtroppo c'era zero interazione con il pubblico, anche con l’aiuto di
due schermi video che hanno mostrato solo una band coinvolta solo a metà -
nessuna emozione sui volti intrisi nei pochi primi piani consentiti, è
questo ha reso un po' difficile lasciarsi coinvolgere totalmente. Questa
cosa è sembrata eccessiva anche per le legioni di fans più vicini alla
stessa età di Dylan che ovviamente si erano spinti davanti alla barriera
frontale per essere più vicino al loro idolo.
Tuttavia, la possibilità di ascoltare le versioni dal vivo di "Like a
Rolling Stone" e "Forever Young" - le due canzoni meglio eseguite -
certamente ha sollevato lo stato d'animo. Diverse migliaia di persone hanno
cantato con entusiasmo “How does it feel?", si può essere sicuri che la
risposta era "dannatamente bene".
(Fonte: http://www.independent.co.uk)
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di Joe Neanor
Per il Festival Hop Farm nel Kent, il Giardino d'Inghilterra, unico show di
Bob nel Regno Unito del tour estivo in una bella serata.
Come era prevedibile, dato il nome del locale, lo show ha avuto luogo in un
campo molto grande. E' stato piacevole vedere i grandi schermi entrambi ai
lati del palco - questi erano stati così mancanti l'anno scorso quando Bob
suonò alla cavernosa O2 di Londra. Purtroppo, si rendono necessarie alcune
riflessioni sul loro uso. Per qualche ragione ignota (forse per volere di
Bob) per tutto lo spettacolo gli schermi erano come una foto fissa che
mostrava praticamente la larghezza del palco senza nessuna variazione di
campo. Ciò ha provocato che Stu Kimball non sembrava essere sempre in
ripresa, almeno quando ho guardato lo schermo. Avevo un ragionevole, un pò
stretto, lato a vista di Bob. Questo è stato a costo di non essere in grado
di vedere gli altri musicisti, solo in qualche occasione il grande Charlie
Sexton. Guardare il grande schermo dava il quadro più generale, ad eccezione
dell’assenza visiva di Stu Kimball. Il sistema audio è stato impressionante.
Forte e, a volte, convincente la prestazione di Bob e della sua band.
Charlie Sexton è chiaramente in sintonia musicale con Bob, anche se un pò
sopra le righe, a volte nel modo in cui egli si muove intorno al palco,
aggiunge qualcosa allo spettacolo.
Una partenza lanciata con Everybody Must Get Stoned. Questa è stata seguita
da un bella luminosa versione di Don’t think twice e poi una vescicante
Stuck Inside of Mobile. Bob ha cantato Just like a woman come l’aveva
scritta, mettendo in evidenza le sfumature. Poi è venuta una vorticosa
Honest with me. In A Simple Twist of Fate Bob sembrava aver cannato una
frase, ma questo è perdonabile in quanto è stata effettuata, come molte
canzoni questa sera, lontano dalla sua tastiera e dai fogli dei testi, di
fronte alla folla al centro della scena. Seguono i punti salienti dello
spettacolo per me - le grande esecuzione di High Water (for Charlie Patton)
e una maestosa Blind Willie McTell, anche per i meravigliosi assoli con
l’armonica. Highway 61 ha cambiato il mood, che sembra andare a rotta di
collo e di gran carriera. E’ seguita Workingman’s Blues, una canzone dolce
ma potente. Bob ha cantato la frase "Se vuoi guardare nei miei occhi” dal
centro del palco a braccia aperte. Thunder On The Mountain , alla tastiera,
aveva un nuovo ritmo. Ballad of a thin man vide tornare Bob al centro della
scena, agitando la mano libera verso il pubblico tra un assolo e l’altro di
armonica a bocca. Like A Rolling Stone è stata cantata con energia e Bob si
è spostato lateralmente alla sua tastiera per interagire con il pubblico.
Forever Young ha chiuso lo show, cantato dal centro della scena, a quanto mi
sembrava, c’era una prevalentza di pubblico giovane.
A volte guardando lo spettacolo era tutto un pò squash e compressione, con
alcune persone che avrebbero dovuto saperlo meglio, mescolandosi con i
giovani membri del pubblico che avevano bevuto un drink di troppo. Ma il
peggio doveva ancora venire - mi ci è voluta circa un'ora e mezza per uscire
dal parcheggio e avevo l’auto parcheggiata vicino all'uscita.
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di Paul Carvajal
Dylan ha dato uno spettacolo potente di genio puro a Hop Farm. La qualità è
stata costante dal momento in cui la band ha aperto la serata, la troupe
di professionisti del Maestro è ora allineata con il canto e la danza
dell'uom. Dylan è chiaramente il leader della band
e suona l'organo come se stesse mescolando o colori sulla tavolozza. Il
rapporto tra lui e la sua band si svolge attraverso sguardi e sottili
movimenti della. E' stata tutta professionalità e maestria
al più alto livello. Non si può vedere nulla di simile in qualsiasi altro
luogo. Ha inchiodato la gente per tutta la notte ed è stato integralmente
al comando di tutte le sue tecniche. La sua voce era forte, precisa e
potente, stretching, torsioni, scandendo le parole, modulandola e
comprimendola con espressione. Lui ha combinato questa esecuzione riccamente
espressiva vocale con altrettanti espressivi movimenti fisici e gesti,
un'altra innovazione del suo ultimo periodo. Quando viene al centro del
palco con il microfono per Ballad of a thin man, Blind Willie McTell, High
Water (for Charley Patton), Workingman's Blues, la performance diventa
teatro drammatico. Con precisione della voce e del gesto in primo piano, gli
elementi delle canzoni funzionano come una sceneggiatura e ci porta
attraverso il dialogo, scene e immagini in un modo che era quasi
cinematografico, testi ed atmosfera con forza drammatica, potentemente
espressa anche con l'armonica estendendo pienamente le potenzialità di
questa strumento.
Musicalmente e poeticamente Dylan è un maestro della tradizione del folk
americana, del blues e della musica country, quello che ha chiamato il
'sangue della terra' nella sua voce. Ieri abbiamo sentito il sangue della
sua la terra nel suo suono unico di mercurio selvaggio. Sono stato con i
miei figli per dodici ore in una densa calorosa folla eccitata di poter
vedere da vicino l'uomo. Abbiamo visto lo sciamano.
St. Herblain, France - Zenith Nantes
Metropole - July 1, 2010
di John Gallienne
Serata di emozioni contrastanti.
Ho ascoltato Bob ogni giorno durante le mie giornate universitarie negli
anni 60. Sono stato sbalordito dal suo lirismo, che potrebbe oscillare da
ingannevolmente semplice a decisamente enigmatico. Avevo tutti i suoi album.
Una parte di me si è identificata con la sua musica. Importanti ricordi.
La vita passava e il mio gusto musicale cambiava con essa. Poi ho ritrovato
Bob pochi anni fa, e sto recuperando terreno da allora. Ora, più di 40 anni
dopo il mio periodo universitario, guardo praticamente ogni giorno su questo
sito (Boblinks) tute le set-list insieme alle recensioni del suo tour in
corso. Emozioni contrastanti, come dicevo.
Ma prima di tutto, per quanto riguarda lo spettacolo, complimenti a Bob e la
band per la incredibile resistenza e la qualità che è stata mantenuta
durante lo spettacolo, nonostante l’insopportabile, prepotente ed energetico
calore che fiaccava tutti. E' stata la giornata più calda della recente
ondata di caldo, 34° che ti soffocavano quando sono arrivato a Nantes, circa
alle 5:00 di sera. Sinceramente mi chiedevo se lo spettacolo avrebbe dovuto
svolgersi all’aperto a causa di rischi per la salute degli artisti sul
palco, o almeno rinviato di un paio di ore in attesa di un pò più di fresco.
Dio solo sa qual’era la temperatura sul palco durante il concerto. Tutto
quello che posso dire è che ovunque si guardasse le persone si stavano
tergendo le ciglia, sventolandosi con documenti e tutto quello su cui
potevano mettere le mani, tenendosi al fianco borse di grandi dimensioni di
acqua o di birra. Lo show è stato sold out. Non un posto in più da nessuna
parte, cosa non non sorprende visto che era la prima apparizione di Dylan a
Nantes dal 1983.
Nel complesso, uno spettacolo molto buona che ha mostrato alcuni momenti
privilegiati.
Quindi, perché le emozioni miste? Beh, lasciatemi dire che anche se mi è
piaciuto il concerto immensamente, anche alla maggior parte della folla a
giudicare dalle acclamazioni e dagli applausi, ma so per certo che non a
tutti è piaciuto.
Le persone sedute accanto a me, più o meno della mia età, con le quali avevo
parlato prima lo spettacolo e che mi avevano assicurato che conoscevano la
musica di Dylan, sembravano essere totalmente stupefatte da quello che stava
succedendo, e si abbandonavano ad un mormorio superficiale durante gli
applausi dopo ogni numero.
Mentre uscivo ho sentito una signora dire "un peu déçue, pas vraiment ce à
quoi je m'attendais"(un pò delusa, non proprio quello che aspettavo).....
Mentre mi dirigevo verso la mia auto, ho sentito un uomo della mia età,
smarrito, stordito, perplesso, cantare ad alta voce più volte in un distinto
accento francese "La risposta, amico mio soffia nel vento ", ma nella
melodia originale, come se ricordare a se stesso come la canzone in realtà
dovrebbe essere cantata, respingendo la totale rielaborazione di questa
ballata fatta da Dylan..... "Blowing in the Wind" è quella canzone di Dylan
che tutti conoscono in tutto il mondo, un testo semplice ma devastante,
l'epitome della protesta contro la follia del genere umano. E questo tizio
si sentiva tradito da Dylan, e non poteva accettare che il metro particolare
della sua gioventù avrebbe potuto essere in qualche modo rotto in mille
pezzi e ricostruito. Così Dylan è Giuda ancora una volta.
Posso capire la delusione. Io rispetto il parere di queste persone, anche se
non sono d'accordo con loro .... Riesco a capire che la gente non accettava
che Dylan fosse andato elettrico, posso capire l’avversione di alcune
persone per i nuovi arrangiamenti di alcune canzoni. Talvolta essi sono
stati rielaborati al punto di essere quasi irriconoscibili, solo il testo
della canzone è rimasto, e anche i testi, come tutti sappiamo, possono a
volte essere cambiati un pò, una licenza poetica qua e una là. Anche la
prima canzone che ha fatto dal suo album più recente (Jolene) era parte di
un arrangiamento musicale molto rielaborato.
Aggiungete a tutto questo, oserei dire, la probabilità che molti degli
spettatori presenti non avevano una conoscenza di base della lingua inglese
e la possibilità necessaria per cogliere le sottigliezze e la liricità. E'
un pò come un narratore di lingua inglese con una piccola infarinatura di
francese cercasse di rendere e far capire le sfumature della poesia di
Rimbaud , (che ha avuto una forte influenza sul lavoro di Dylan), ma di
certo incapace di cogliere il genio puro di un uomo che ha cominciato a
scrivere quando aveva appena 19 anni.
Ma queste persone deluse si aspettano davvero di vedere Bob sul palco circa
50 anni dopo con la stessa chitarra acustica, sedersi sullo stesso sgabello
stesso, e iniziare canticchiando le vecchie melodie nello stesso modo? Non è
forse questo in qualche modo un pò come aspettarsi che Picasso si segga di
fronte al medesimo oggetto e dopo 50 anni lo dipinga allo stesso modo ?....
non si forse spostato anche Picasso dal suo "periodo blu" al cubismo,
Guernica e oltre? ... Ha fatto capire a queste persone che lui ha prodotto
più di 40 album in carriera in una fascia di oltre 50 anni, coprendo folk,
country, rock, blues, jazz, rythm & blues, gospel.
Non capiscono queste persone che Dylan è mutato con il passar del tempo? O
devo anche dire che Dylan ha dimostrato diverse volte nel tempo quale
direzione prendere?
Non è forse giusto che l'artista, il suo privilegio, e forse la sua volontà,
si evolvano?
Non è forse un suo diritto non solo scrivere nuovo materiale, ma anche dare
una revisione alle cose vecchie con un occhio nuovo? .. Non è giusto che
faccia questo, da una parte per soddisfare se stesso, e dall’altra lasciare
che il succo della sua creatività vada dove vuole andare?
È vero, ci sono tanti artisti degli anni '60, '70, che in questo periodo
hanno fatto il loro ritorno sulla scena per denaro. Alcuni, non tutti, sono
felici di sfornare la stessa roba, la stessa set list , le stesse modalità,
notte dopo notte, non hanno più niente da dire, la loro creatività si è
prosciugata, ma si sentono persone felici. Facili soldi ...
Dylan, a mio modesto parere, non è ancora sulla scena solo per il denaro,
lui sta lì sul palco notte dopo notte perché gli piace farlo, è il giorno
dopo vuol essere altrove. Lui fa uno sforzo massiccio per essere lassù sul
palco, era evidente a chiunque fosse presente.
Non esistono due spettacoli uguali. Il suo repertorio enorme gli permette di
modificare radicalmente la set list notte dopo notte. Solo 7 su 17 canzoni
di questa sera 17 sono state ripetute dalla set list di Bordeaux, e quelle 7
includono inevitabilmente Highway 61 e Like a Rolling Stone.
10 canzoni cambiate dalla set list precedente. Quale altro artista vivente è
grado di offrire questa sorprendente varietà? .. Non ce ne possono essere
molti, forse Aznavour nel suo periodo di massimo splendore?. Per favore
ditemi, gente, mi piacerebbe sapere .... No, lui non è proprio felice di
star seduto a raccogliere le royalties dalle centinaia di cover. Sul palco è
dove lui vuol essere. I miei due figli sono nella musica, entrambi
chitarristi, entrambi lottano per sbarcare il lunario, ma vi diranno che il
posto dove vogliono essere di più è sul palco. Ecco dove ottengono il senso
ultimo della loro realizzazione. Adempimento insieme alla ricerca incessante
di miglioramento e, si spera, lungo la strada, uno scorcio di soddisfazione.
Spero che faranno lo stesso quando arriveranno all'età di Bob.
Parlando dell’età, un'osservazione sbagliata che ho sentito di sfuggita, è
stata "il faut savoir s'arrêter" (che tradotto significa" devi sapere quando
è il momento di fermarti"). Io non sono sicuro al 100%, ma sono quasi certo
stavano parlando di Dylan, se era così, non ho parole! Bob è così,
ovviamente, divertirsi dando il tutto, nonostante il sudore e le
impossibilie condizioni soffocanti, quando gran parte delle persone hanno
optato per restare in casa con le persiane chiuse, sorseggiando un
margarita. È possibile la sua avversione per le consuetudini, è possibile
l'antipatia per le sue canzoni più recenti, si può preferire quello che egli
era solito fare 50 anni fa, ma non puoi dire che è sopra le righe,
soprattutto dopo questa prestazione. Non si può non considerare il coraggio,
la resistenza, la qualità eccezionale, l'emozione prima. Se riesce a suonare
e cantare come stasera, se può continuare a condividere con noi i frutti
delle sue splendide liriche il suo posto è lì, sul palco, fino al giorno in
cui lui deciderà che è arrivata l’ora di appendere la chitarra e l’armonica
al chiodo. Solo quando il godimento, l'emozione, il calcio che ti da sarà
scemato, solo quando riterrà di non poter mantenere lo stesso livello di
qualità. Solo allora. Nessun motivo, nel frattempo, per negare all'artista
il diritto di amare ciò che fa.
Così avevo pochi commenti negativi nella mia testa, ma il sollievo è stato
andare al concerto. Fede restaurata. Giovani alla riscossa. Mi sono
imbattuto in due giovani ragazzi francesi che avevano parcheggiato le loro
auto accanto alla mia. Entrambi pensano che lo spettacolo è stato favoloso.
Sapevano che questo è il Dylan del 2010. E poi una ragazza danese, cercando
di fare l'autostop via del ritorno a Parigi con il suo ragazzo, mi disse che
era assolutamente fantastico. C'erano migliaia di giovani stasera, la mia
generazione è stata probabilmente in minoranza, un tributo ad un uomo che ha
scritto musica di grande diffusione in 5 decenni in tanti stili diversi, e
che sta ancora scrivendo oggi. Sono sicuro che questa gente e tutti i
giovani la pensavano allo stesso modo.
Dopo questo sfogo dei miei pensieri, poche parole sullo show. E’ stato un
privilegio di ascoltare classici come Visions of Johanna, Shelter from the
Storm, ma in grande evidenza sono stati High Water, Love Sick, Jolene, What
good am i (che mi ha ancora più convinto che l'album Oh Mercy dal 1989 è
giusto che stia lassù con i migliori), e il vero boom dello show, Ballad of
a thin man.... Semplicemente indimenticabile. L'ultimo enigma di lirismo di
Dylan, nessuno può essere d'accordo di che cosa tratta (anche Dylan stesso
deve chiedersi dove la sua Musa lo ha trovato quando scrisse quella
canzone).
Dylan è a volte così come un pittore che mette pennellate diverse sulla sua
tela. Ogni pennellata ha senso, così tanti brillanti one-liners, ma
mettendole tutte insieme, talvolta l'ensemble rimane una sfocatura aperta ad
ogni interpretazione. Tocca all'osservatore guardare l'opera finita e trarre
le proprie conclusioni. Nel caso di Dylan, la tela può spesso apparire
misteriosa, giustapposizione di colori come se fosse un Jackson Pollock
astratto, spesso impenetrabile e opaco, ma altre volte può dipingere un
bellissimo e semplice ritratto nello stile di Modigliani.
Pensavo che la sua voce era chiara come una campana, forse meglio che a
Parigi tre anni fa, l'acustica era migliore, anche se alcuni dei fraseggi di
chitarra sono stati a volte un pò sopraffatti dalla sezione ritmica. Leopard
Skin Pill Box Hat è stata una scelta eccellente per l’apertura e per
impostare il tono per il resto della notte. Nel complesso, lo spettacolo di
stasera è stato probabilmente appena un pò meglio di Parigi. Congratulazioni
a Bob e alla sua band.
Ricordate una cosa. Non è per niente che Dylan viene nominato di anno in
anno per il Premio Nobel per la letteratura. Lui naturalmente non lo ha mai
vinto, ma ha avuto una speciale citazione vincendo il Premio Pulitzer nel
2008, il primo mai dato a un musicista "rock" , rendendogli giustizia,
almeno per il suo talento incredibile.
Emozioni contrastanti, come ho detto, ma, naturalmente, sono troppo felice
di essere stato lì.
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di Nicolaas Koldewijn
Io c'ero e non ho letto ancora alcuna recensione. Quindi farò un tentativo:
E' stato il mio secondo concerto di Dylan e mi è piaciuto come il primo.
Avrò certamente qualche pregiudizo perché sono un grande fan, grande.
Nonostante l'età e la sua voce (meglio rispetto a Toulouse nel 2008), la sua
performance è irresistibile, ha questa capacità di attirare tutto su di lui
che ti fa godere per tutto il concerto. Faceva caldo in teatro ma lui è
rimasto per quasi 2 ore. Non parlo di tutte le canzoni, erano tutte buone e
speciali, ma Leopard skin e Stuck inside of Mobile sono state davvero
eccellenti. What good am I è stata speciale e sembrava che lui fosse da solo
sul palcoscenico. Shelter from the storm non è stata riconosciuta da mio
marito (un Dylan-fan un pò minore), ma forse anche perchè non è stata una
versione molto buona. Ma Ballad of a thin man è stata favolosa, molto
teatrale. Dopo i tre bis mi dispiaceva che lo show era finito. Purtroppo non
ha cantato Blind Willie McTell come in altre notti. Così ho ancora qualcosa
da desiderare. Speriamo nella prossima volta!
Bordeaux, France - Patinoire Meriadeck -
June 29, 2010
di Flynn Myles
Bene, Bordeaux è stato il mio ennesimo show di Bob. Terribile, lo ammetto,
senza alcun trepidazione. L'ultima show che avevo visto nel Regno Unito, tra
cui il concerto alla Roundhouse erano stati, per me, piatti. Bob sembrava
stanco, trascinandosi nei movimenti, è forse faticoso questo tour per lui?
La prima cosa che ho notato è stata la folla. Non erano tutti calvi o
vecchi di 55 anni come me. La zona di fronte al palco era pieno di ragazzi e
ragazze dai 18 ai 25 anni, tutti lì per divertirsi. Quelli coi quali ho
parlato non erano a conoscenza delle vecchie canzoni del catalogo di Bob,
non sono erano in grado di discutere seriamente di quello che sarebbe stata
la canzone d’apertura, erano venuti per godersi una serata diversa con Bob,
e si sono davvero divertiti godendosi lo spettacolo. Dal momento in cui la
band ha iniziato con Leopard Skin Pill Box Hat fino a Wheels on fire e All
Along the Watchtower hanno saltato per tutto il tempo. Bob e la band hanno
svolto un rockin-set, con la voce Bobs più chiara di questi anni.
Highlight della notte? La faccia di Charlies quando Bob ha attaccato Things
Have Changed, che non era quello che la band si aspettava.
Come ho lasciato la sala da concerto ho sentito una ragazza dire: "E' il
miglior concerto al quale sono mai stata" e lei non era l'unica che la
pensava così. E' stato un spettacolo terrificante.
Bob Dylan, stanco del tour? Logoro? Non so cosa pensare.
Carcassonne, France - Theatre Jean
Deschamps - June 28, 2010
di Mallol Guillem Turon
Se Barcellona è stata la notte selvaggia Dylan qulla di oggi non è stata
così selvaggia, ma altrettanto buona come quella notte. Il suono, ad
eccezione della prima canzone, è stato fantastico e si sentivano tutti i
dettagli degli strumenti. Questo è stato un grande punto. La voce era un
poco coperta dagli strumenti, ma io sono sicuro che sanno ciò che stanno
facendo. Diverso l’inizio da Barcellona: Leopard, Baby Blue, Ill’ be your
baby tonight. Ok. Abbiamo capito che è una non-wild-noight. Ben fatta Just
like a woman, con una melodia diversa e nuova, ma stasera non così potente.
Tutto sommato, una buona prestazione ed è stato bello sentirlo così bene.
Poi una rocciosa Leevee's Gonna Break, una delle mie canzoni meno preferite,
ma era OK. Poi Tangled up in blue ... di nuovo. Penso che suonava meglio
oggi rispetto a giovedi, anche se Bob si è incasinato con un verso (non so
se mancava uno o se ha cantato il seguente troppo presto), e lui e la band
ha fatto ciò che doveva per stargli dietro naturalmente. Una volta ha
cantato "Tangled up in" bluuuuuuue, risata di Donnie e volto difficile da
descrivere, mentre gli diceva "Che casino che ho fatto" o "wow, ci siamo
quasi persi".
Segue poi un altro dei miei meno preferiti: Tweedle Dee & Tweedle Dum, ma
lui l' ha fatta bene, quindi non c'è lamentarsi. Questo è una delle più
grandi cose, vedere Dylan dal vivo: egli fa quello che ti piace ed anche
quello che di solito non piace, a volte fa anche di più di quello che speri.
Poi Love Sick. Molto nuova. Forse mi è piaciuta un pò più che a Barcellona.
E segue Cold Irons bound. Speravo di sentirla per la prima volta dal vivo in
questi due spettacoli (avendo già visto Bob 6 volte dall’ uscita di Time Out
of Mind) ed ho avuto per due volte il piacere di ascoltare una versione così
meravigliosa. Da sottolineare ancora, le canzoni di Time out hanno subito un
grande lavoro dal vivo (e nell’album troppo per me).
Poi un altro non dei miei preferiti, nonostante il parere generale: Mr.
Tambourine Man. Bella anche questa versione, mi sono divertito. Poi Highway
61, buona come sempre. E poi, una grande sorpresa per me: una bellissima
versione di uno dei miei preferiti, Not dark yet. Ancora una grande canzone
da Time out, grande suond. E poi i soliti Thunder & Ballad of a thin man.
Questa non è stata una serata divertente come a Barcellona, ma molto meglio
suonata credo. I bis sono stati in qualche modo rovinati dalla gente
irrispettosa che non pagare il prezzo più alto del biglietto hanno deciso di
entrare nella zona e di stare di fronte agli altri e non lasciar che
vedessero bene. Per fortuna io sono alto e vedevo, ma che dire per la povera
donna che era alle mie spalle? Posso capire quelli della seconda fila che si
sono alzati in Like a rolling stone, ma penso che non è giusto quello che
molti hanno fatto, arrivare a trattare gli altri così ci vuole cattiveria.
Per fortuna erano solo alcuni. Beh ... Il bis di stasera è stato di 3
canzoni. Penso che come LARS sia stata ben cantata, anche Blowin' in the
wind, che aveva una splendida armonica solista specialmente alla fine.
Penso che è stato uno di quegli speciali assoli come in Every grain of sand
da Shot of Love, o proprio come in Just like a woman al Budokan.
Uno spettacolo piacevole, tra i migliori ai quali ho partecipato. Non so se
mi è piaciuto di più o sia stato inferiore al concerto di Barcellona. Quello
è stato speciale per il sentimento selvaggio, ma penso che stasera era
musicalmente migliore. Due buone serate in 4 giorni. Spero di non dover
aspettare ancora a lungo per avere di nuovo qualcosa di simile.
Vitoria, Spain - Azkena Rock Festival -
June 26, 2010
di Uriarte da Angel
Giornata di pioggia a Vitoria, ma la pioggia risparmia Bob e bagna Robert
Gordon e Chris Isaak, gli artisti prima e dopo Bob. Due voci e un ringhio in
mezzo. Se sapete cosa voglio dire.
Il sound è stato grande, Bob suonava cristallino dal primo all'ultimo pezzo.
Rainy day women era giusta con quel suo ritmo, Don’t think twice è stata
country, molto bella da ascoltare. Stuck Inside of Mobile è arrivata troppo
presto, io speravo la facesse più avanti nello show. Jist like a woman con
Bob che anticipa il pubblico che ha fatto il solito coro, non così forte
però come in altri spettacoli che ho visto. Honest with me, mi piace come
George esegue il pezzo, ma manca tutto il battito uptempo che solo David
KEMPER utilizzava per essa. Mi manca David KEMPER alla batteria, comunque mi
è piaciuto il modo in cui risolve questo numero.
Ma ora siamo in arrampicata ... e la canzone dopo ci porta fino in cima,
così in alto che in un primo momento penso che sia Every grain of sand, ma
non è quella, è Simple twist of fate, e si tratta di una bella versione che
ho sentito dal vivo per la prima volta, con Bob così tanto in profondità,
heartfeeling, questa canzone fa da sola il concerto, rende la notte come il
giorno, mette in chiaro le cose: il re è nel suo trono.
Siamo sul picco della montagna trattenendo il respiro, e mentre siamo ancora
in cima, ecco che arriva un vero e proprio bello High water con Bob e Charly
che fanno duetti alla fine. Ho ascoltato questa canzone in altri show di
questo tour, ma ho la sensazione che sia suonata con un ritmo diverso.
Charly si è inginocchiato fin dall'inizio, credo che abbia problemi con le
sue ginocchia, cerca di alzarsi, ma si inginocchia di nuovo, poi allunga la
gamba, poi si siede quasi, sicuramente ha qualche problema.
Arriva Blind Willie e siamo ancora sull’ Everest, è il tempo per Bob di
gesticolare. Suona l’armonica flettendosi in avanti, poi alza le braccia al
pubblico e poi si piega a suonare la sua armonica di nuovo.
Highway 61 si suona "Al galope" (al galoppo), manca la propulsione a razzo
che - ancora una volta, David avrebbe dato ad essa, ma pur sempre una grande
esecuzione, anche se stiamo scendendo da quelle altezze.
Shelter from the storm ha lo stesso arrangiamento dell’ultimo show, è chiaro
che stiamo riscendendo al campo base, dove la solita "Verbena" è in atto,
sapete, verbena in spagnolo sta per danza all'aperto in estate, e dal
momento che è estate, ecco che arriva Thunder on the mountain. E dopo ogni
verbena ci deve essere un pezzo lento, così ecco Ballad of a thin man. Tutti
sappiamo quanto è buona, grande, etc etc questa canzone, quindi perché
dovrebbe essere diversa stanotte? E la notte è calata sulla città .... e
quindi le ombre sono anche sul palco, creando una misteriosa atmosfera.
Like a Rolling Stone mi è piaciuta, sì mi piace, E’ solo a Rolling Stone, ma
mi piace. Solo un Rolling Stone .... ma mi piace, mi piace, oh si mi piace!
Alla fine qualcuno mi ha detto che Bob si è dimenticato di presentare la sua
band, ma non ha importanza.
Barcelona, Spain - Poble Espanyol - June 24,
2010
di Fran Scott
Bob si è gettato in una performance straordinariamente coinvolgente stasera
sotto il chiaro cielo di mezza estate al chiaro di luna di Barcellona. In
diversi modi il concerto è stato caratterizzato da alcune prestazioni
eccezionali.
Più luce che ombra per tutto quanto il suono che è stato molto sostenuto, i
numeri delicati sono stati limitati a Just Like a Woman e Girl from the
north country.
Ballad of a thin man, che ha chiuso il set principale, è stato semplicemente
eccezionale, incredibilmente buona, con Dylan al microfono centrale,
inchiodando il fraseggio con la brillante armonica, facendo felice la folla
catalana.
Bob ha appena guardato la band per tutta la notte - si è concentrato sulla
folla in un modo che non avevamo mai visto nel recente tour. Senor è stato
eseguito come se fosse un cantastorie, con le braccia gettate in avanti per
l'effetto, come il racconto che veniva spiegato al fronte del palco.
La parte centrale del concerto è stato una cosa piccola ma non per questo
noiosa. Troppi arrangiamenti avevano una marcia stridented e una battuta che
hanno reso le canzoni come se stessimo sentendole sui trampoli ". Avrei
preferito che la sezione ritmica fosse stata meno in evidenza e in Tangled
Up in Blue non c’è abbastanza lavoro per me, sembrava buttata lì con
approssimazione.
Tuttavia, il desiderio di Dylan di entrare in sintonia con il suo pubblico
si è manifesto per tutta la sera, sarà questo che resterà nella nostra
memoria.
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di Mallol Guillem Turon
Per me non è stato così particolare come nel 1993 o ad Encamp 2008, e
neanche al grande livello di Barcellona '95 e '99, ma tuttavia un bello
spettacolo.
Si potrebbe dire che era un selvaggio Dylan. C'era un concerto dei Kiss a
Palau Sant Jordi (meno di 1km dal Poble Espanyol), in contemporanea e lui ha
voluto dimostrare a tutti che lui era davvero potente stasera a Barcellona.
A questo punto si deve puntualizzare che la sua voce non è più la stessa e
lui recita più che cantare. Inoltre, il suono non era buono come altre
volte. Donnie, le chitarre e la tastiera erano troppo forti. Anche la
chitarra di Bob. Le sue prime 2 o 3 note hanno messo paura anche a lui. Poi
alcuni problemi con il microfono dell’armonica durante Thin Man che sembrava
irritarlo. Ma fra tutte queste cose, un potente Bob, un selvaggio Bob, con
un sacco di energia. Questo è stato subito evidente con Rainy day women,
Señor e Watching the river flows (non sono un grande fan di quelle canzoni
ma hanno funzionato bene). Non sono molto appassionato di cori, ma oggi ho
contribuito in Just like a woman e Like a rolling stone, e probabilmente per
questo che ha fatto il terzo bis.
E' stato divertente quando Bob ha iniziato a suonare una melodia molto
semplice sulla tastiera prima di Like a Rolling Stone che non ho
riconosciuto. La band sembrava riderci sopra.
Il punto culminante per me era la canzone che speravo più di sentire: Cold
Iron bound. Non l’avevo mai sentita dal vivo ed è valsa la pena di
aspettare. Impressionante. Poi è seguita una grande Love sick e Highway 61,
la parte migliore dello spettacolo per me, seguita da una scarsissima Spirit
on the water che penso fatto cadere quasi tutti in depressione. Bob mi
sembrava stonato sia sulla tastiera che nel canto.
Non ho potuto fare il confronto con il mio ultimo concerto da Encamp,
Andorra il 22 giugno del 2008, con le canzoni che suonò anche lì (High
water, Thin Man, Blowin' in the vento ... L'unica dubbio per me è stato
Thunder on the mountain. Non ha suonato male oggi, ma tutto quanto era
inferiore ad Encamp per me. Ma quella fu una notte molto speciale.
Nice, France - Palais Nikaia - June 22,
2010
di David Page
Ciao a tutti, sono appena tornato da Nizza, ancora sorridendo per i piaceri
offerti da Bob nello spettacolo, domandandomi cosa diavolo farà alla
prossima!
Prima di tutto devo dirvi che ho scelto di stare in un hotel sul lato della
città vicino al luogo - Palais Nikaia - che era anche vicino all'aeroporto.
Io non lo sapevo, al momento, ma la zona è conosciuta come S. Agostino, zona
pericolosa di sera.
Leopard Skin Pill Box è stata l’apertura, eseguita nel suo consueto stile,
Charlie Sexton ha certamente aggiunto qualcosa, un elemento di sorpresa
suppongo, ma ho visto il brano eseguito meglio.
Wheels On Fire è stata maestosa, però, Bob alla chitarra al centro della
scena e la band che ha fatto una performance molto bella - davvero
dondolante.
La pedal steel di Donnie è servita come intro per I'll Be Your Baby Tonight,
con ancora Bob alla chitarra. Non sono sicuro ma credo che sia la prima
volta che l’ho sentito suonare questa canzone e non sono rimasto deluso.
Just Like A Woman è stata una delle mie favorite dalla sera, è stata
rielaborata più volte, ma questa versione è stata molto solida, con un
assolo di armonica memorabile.
Che cosa si può dire di John Brown? Ogni volta che sento questa canzone
penso che sia così attuale, con i soldati che tornano a casa da Iraq e
Afghanistan con ferite terribili. Una importante canzone di protesta del
Dylan's anni 60, a volte trascurata. E’ stato uno dei tre brani eseguiti al
centro del palco senza tastiere o chitarra, solo una grande armonica
solista.
Under the red sky è sempre stato uno dei miei preferiti, grande pezzo
eseguito abbastanza regolarmente, ma stasera la performance non è stata la
migliore.
Honest with me ha resistito alla prova del tempo e, ancora rocciosa e mi è
sempre piaciuta.
La nuova versione di Tangled Up In Blue si ama o si odia, credo che alcune
canzoni siano migliori.
Cold Irons Bound è stato il momento clou dello spettacolo per me, al centro
della scena di nuovo senza tastiere o chitarra - solo l'armonica, ma
chiaramente in controllo del procedimento. Una versione grande, con Charlie
eccellente. Non sono mai stato deluso da questa canzone.
Gli esperti dicono che dobbiamo ringraziare Tom Jones per aver avuto What
good am i ? C'è voluto un pò di tempo per riconoscerla, ma una performance
divertente lo stesso.
Questa è stata seguita da Highway 61, la folla di fronte al palco sembrava
essere un pò poco entusiasta fino ad allora, erano tutti seduti al loro
posto, ma per questa sono scesi dalle gradinate fino al lato del palco per
partecipare.
Masters of War è stancante e molto prevedibile.
Tuttavia ho pensato che la versione di Ballad of a thin man, con Dylan al
centro della scena, ancora una volta è stata una delle migliori performance
della canzone che abbia visto.
Sorprendentemente, mi è piaciuta anche Jolene, la performance dal vivo
sembra molto meglio di quello su Together Through Life. Io sono per vederle,
alcune delle canzoni di Modern Times hanno cominciato a piacermi dopo averle
viste eseguite dal vivo.
All Along The Watchtower, Dylan ha iniziato alle tastiere, ma poi ha preso
la chitarra e si è messo di fianco a Tony e al centro della scena Charlie.
Per concludere vorrei dire che lo show non è stato all’altezza di alcuni
altri concerti di Bob che ho visto, ma era ancora molto buono. Vorrei sapere
perché Charlie suona spesso accovacciato sul palco, è solo per effetto
scenico? Inoltre in Francia hanno sottotitolo lo show di Dylan come
'Nostalgie'.
Per fortuna c'era un bus navetta gratuito che risaliva in direzione del mio
albergo così non ho dovuto fare la pericolosa strada del ritorno di notte
attraverso la 'dodgy' area, altrimenti avrei dovuto prendere un taxi.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
di A. & H. Adkins
Siamo due ragazze volate a Nizza da Birmingham nel Regno Unito il giorno
prima dello spettacolo.
Bel tempo, quando siamo arrivate dopo 1 ora e 40 minuti di volo e non ci è
voluto molto per trovare il nostro albergo, abbiamo sistemato i nostri
bagagli, pronte per la prossima giornata. Il pomeriggio, sedute davanti alla
piscina dell'hotel al sole, e c’erano anche due uomini che sorseggiavano una
bevanda che hanno detto che anche loro erano lì per lo spettacolo. Uno
veniva dall'Inghilterra e l'altro da New York. Hanno girato per vari luoghi
per gli spettacoli. Uno di loro disse che quest'anno andava meglio con il
ritorno di Charlie. Eravamo anche noi ansiose di vederlo. Sempre presso la
piscina intorno alle 3,30 abbiamo visto un elicottero atterrare all’
aeroporto. Ci siamo chiesti se potesse essere Bob, faceva certo molto caldo
su quei pullman.
Comunque decidiamo di raggiungere a piedi il luogo del concerto che era
distante circa 30 minuti. Una coda molto lunga, ma non ci volle molto per
entrare, gli steward erano molto amichevoli ed utili. I nostri posti erano
per la zona laterale sulla destra / dietro dove stava Bob. Non erano posti
veramente buoni.
La musica inizia e Bob esce con la sua giacca scura a bande rosse e col
cappello bianco. Dopo un paio di canzoni, un sacco di gente intorno a noi ha
cercato di avvicinarsi al fronte del palco e gli steward lo hanno impedito,
ma poi, improvvisamente, dopo circa 9 canzoni, i sorveglianti hanno permesso
a chiunque di andare sotto il palco al fronte. Riusciamo ad arrivare proprio
di fronte a Bob, è un sogno.
E ora le canzoni. Entrambe abbiamo amato tutti i brani, ma soprattutto What
Good Am e John Brown. Speravo che avrebbe fatto Forever Young, ma sarà per
un'altra volta. C’era molto caldo, Bob si è asciugato il viso un paio di
volte tra una canzone e l’altra nel buio. Perchè ci sono i fortunati che
ascoltano 17 canzoni ed alcuni altri solo 16? Peccato non aver potuto
seguire più spettacoli in questo tour, ma avevamo altri impegni. Stiamo per
tornare a casa nella nostra città, Midlands. Grazie a Bob e alla sua band,
ci vediamo nel Kent.
Dornbirn, Austria - Messehalle - June 19, 2010
by Martin Zielke
No, non sono il tipo che scrive recensioni regolarmente, ma darò una prova.
Ieri ... un mio amico mi ha dato il biglietto come regalo del treno (THXGV),
... Ho viaggiato 700mls per arrivare alla mostra a Dornbirn, all’Arena dove
si gioca hockey su ghiaccio. Non ho mai mai fatto una cosa del genere prima
di questa follia, un viaggio in auto, in metropolitana, in aereo, in treno,
in autobus ed a piedi ... Sono arrivato 2 minuti prima che Bob aprisse il
concerto.
Brividi? Ho avuto brividi quasi tutta la notte. Era Bob, ero io? Chi lo sa?
Temo che potrebbe essere stato l'ultimo brivido per me, ... forse non ce ne
sono molti altri per il resto della mia vita. ;-) Perché? Non so perché.
Da circa 12 anni per la prima volta ho scelto di NON ascoltare registrazioni
di precedenti show, felice di aver fatto così questa volta. Sono più aperto
a Bob e non si pensa alla Setlists della scorsa settimana. Lo farò ancora.
Autunno 2003 e la primavera 2004 sono stati incredibili spettacoli con
Bob...ed io, i miei dubbi erano di rivederlo in buona forma.
È solo se sei in grado di affrontare i tempi in cui vivi, si può affrontarli
con Bob, a volte si condividono con lui.
A volte questo non è stato facile in passato ... ma guardando indietro
spesso ha fatto la strada giusta per sé e per .... per noi, pure.
Cosa ne penso? Quali sono i motivi per cui mi sono impressionato?
Non voglio entrare in una recensione di canzoni, mi dispiace.
- Non si può tenere un buon uomo girato verso il basso. :-) Mai. Mai per un
lungo periodo. E’ un uomo buono.
- E' stato aperto e lo ero anch'io, lui rideva, si muoveva, è passato dal
pianoforte alla chitarra e al centro della scena con l'armonica. Sembrava
stesse predicando alla folla in uno stato d'animo meraviglioso. Ha dato
molto di più che nel corso degli ultimi anni. Non fraintendetemi: lui ha
sempre la presenza, ma oggi che ha perso un pò della sua voce, si muove come
un intrattenitore degli anni '50, ha predicato, si è mosso, ha ballato.
- Charlie Sexton è tornato e .... può dare brividi anche ... alcuni
manierismi di troppo, ma hey, non mi interessa.
- Le cose cominciano bene con JLAW ... la folla canta.
- Nei quattro minuti di Desolation Row ha trovato un nuovo fraseggio che
mantenne fino alla fine ... e la sua voce ruvida era incredibilmente aperta.
Mi ha ricordato Tambourine Man del 2000 a Towson.
Avete mai provato a sentirvi ubriachi quando si lascia un film o uno
spettacolo?
Lo spettacolo si è concluso, ma va avanti nel proprio cuore e cervello.
Questo è ciò che è successo ieri. Brividi. Andate a vederlo.
Lui e la sua band lo meritano. Evviva
Parma, Italy - Parco Ducale - June 18,
2010
Padova e Parma , le impressioni di Marina
Caro Mr. Tambourine,
con un po’ di ritardo - dovuto ad incessanti impegni di lavoro - vengo ad
illustrare anch’io la mia opinione sul tour italiano del Nostro Amato ed in
particolare sui concerti di Padova e Parma ai quali ho assistito.
Farò solo un breve accenno alla questione della invasione del pubblico verso
il sottopalco, verificatasi in entrambi i concerti, ma che a Parma ha
raggiunto l’apice della inciviltà. Non ho voglia di tediare alcuno sul punto
e mi servo di queste pagine solo per esprimere, brevemente, tutto il mio
disprezzo per coloro che programmaticamente usano violenza al prossimo
(perché, cari amici, di questo si tratta) calpestando volontariamente i
diritti degli altri, all’unico e stolto scopo, peraltro, di farsi vanto di
una trasgressione fine a se stessa, che nulla aggiunge all’intensità della
partecipazione all’evento, che vieppiù nel caso di Dylan andrebbe goduto in
religioso silenzio per godere di ogni piccola o grande sfumatura della
esibizione. Gli organizzatori, ed in particolare quelli del concerto di
Parma, hanno gravi responsabilità ma, è bene rimarcarlo, la responsabilità
maggiore è dei singoli spettatori che mancano di rispetto ai loro simili.
Sui fatti non aggiungo altro poiché sono noti dalle cronache dei giorni
scorsi. Preciso, tanto per prevenire osservazioni scontate, che per il
concerto di Parma ho acquistato i biglietti di terza fascia (volutamente,
quasi avessi avuto un presentimento) e dunque non ne faccio una questione di
denaro, bensì unicamente una questione di principio.
Chiusa la incresciosa parentesi, passo ai concerti, riguardo ai quali, pur
non avendo potuto intervenire sinora, ho letto le opinioni espresse in
questi giorni, la Tua compresa, Mr. Tambourine, e devo dire io non sono così
entusiasta.
Orbene, premesso che adoro Bob e premesso, altresì, che non ho alcuna
cognizione tecnico-musicale, proverò a descrivere le sensazioni che “ad
orecchio” ho provato.
Il concerto di Padova, per il mio orecchio, è risultato piuttosto disastroso
e la responsabilità non penso sia da ascrivere unicamente alla acustica del
Palafabris che, degno compare del Palalottomatica di Roma, generava ed
amplificava un fastidioso frastuono. Il punto è che la band mi è sembrata
una accozzaglia di musicisti e strumenti scoordinati con una sezione ritmica
pressoché messa in disparte (mentre di solito negli ultimi tempi è quella
che eccelle e dà ritmo al sound) con Sexton non all’altezza di sollevare le
sorti del gruppo sebbene nelle intenzioni dovesse assumere il ruolo
trascinante di leader, ed oso dire, neppure tanto preciso nella esecuzioni
in più di una occasione. La sua chitarra, la chitarra di Bob e soprattutto
la “pianola” erano sparati a tal punto che spesso sopravanzavano ogni altro
suono. Mi sono chiesta più volte durante il concerto se Bob si rendesse
conto di quanto fosse alto il volume della tastiera e quanto coprisse ogni
altra cosa, peraltro con risultati musicali non certo da encomio: vi
assicuro che quel suono è stata una vera tortura per le mie povere orecchie.
Non mi pronuncio sulla trombetta di Donnie Herron che aveva
dell’imbarazzante. Le esecuzioni migliori sono state quelle in cui Bob è
rimasto lontano tanto dalla chitarra quanto dalla tastiera, sebbene qualche
stecca si sia avvertita anche con l’armonica. La voce, al contrario, era, a
mio avviso molto buona e potente, tenuto conto del suo standard attuale.
Devo dire che l’unica cosa entusiasmante, unica negli ultimi anni ed
inaspettata è stata la presenza di Bob sul palco: le espressioni del volto,
le movenze, i sentimenti gioiosi che ha profuso per tutta la serata. In
questo senso, può darsi che, come qualcuno ha già evidenziato, la presenza
di Sexton possa avere il suo peso. Sta di fatto che Bob era davvero presente
ed il suo pubblico non sembrava essere la pena da sopportare per raggiungere
un suo, tutto particolare, appagamento: era lì per dare qualcosa di sé anche
con la sua fisicità, forse a sopperire ed a farsi perdonare altre
manchevolezze. Non riuscivo a smettere di guardarlo questo grande vecchio
dalla voce rauca ed in fondo non mi importava di tutto il resto: mi è
bastato qualche bel sorriso per attenuare quel senso di delusione che a
tratti mi ha sopraffatto nel corso del concerto. .
Venerdì mattina, sono partita alla volta di Parma con in cuore una grande
pena ed una grande speranza, senza aspettarmi nulla. Qui le cose sono andate
meglio, anche se per via del caos cagionato dagli spettatori ogni tanto mi
sono allontanata dal mio posto ed ho vagato per il parco alla ricerca di uno
spazio dove poter vedere qualcosa, oltre che sentire, senza salire su una
sedia, e ciò ovviamente mi ha impedito di percepire appieno l’esibizione.
Comunque, ho avuto la netta impressione che la band avesse recuperato una
certa coesione e che tutti fossero più concentrati verso l’obiettivo. Anche
Tony Garnier e George Receli sono riemersi (la cartina di tornasole è stata
Highway 61) ed il rapporto tra i vari strumenti era più equilibrato:
soprattutto niente pianola bucatimpani. Nel complesso, dunque, un concerto
migliore, ma ancora al di sotto delle aspettative che tutti noi nutrivamo
con il ritorno di Sexton, sebbene alcune esibizioni fossero, qui, degne di
nota: per esempio Ballad Of A Thin Man, che è diventato quasi un pezzo fisso
in questo tour europeo e che Bob esegue con tanto sentimento, è stata molto
buona; così pure Thunder On The Mountain dove Sexton finalmente si è
distinto. Tangled Up In Blue sembrava all'inizio promettente ma poi non ha
avuto sbocchi innovativi.
Tutto nell’insieme è andato un po’ meglio e Bob ha regalato ancora un grande
abbraccio al pubblico, divertendosi a duettare con Sexton (anche se, non
posso non dirlo, con scarsi risultati), dispensando sorrisi e gesti quasi
teatrali che ho potuto cogliere solo in parte negli spazi in cui sono
riuscita ad intrufolarmi, quando stufa di stare al mio posto e vedere
essenzialmente le schiene ed il posteriore di tutti quelli che erano sotto
il palco, mi sono alzata ogni tanto per avvicinarmi.
Sono uscita da Parco Ducale con un bel poster fronte-retro in bianco e nero
con due bellissime foto dei tempi passati.
Comunque, malgrado tutto, anche adesso, mentre scrivo, mi accordo che
inseguendo la sua figura con la mente provo istintivamente una sorta di
commozione e sono grata alla sorte per averlo incontrato ancora una volta e
so che il giorno in cui dovesse decidere di abbandonare il palco sarà per me
un grande dolore. Per questo, pur non potendo fingere che lo spettacolo che
oggi ci offre è senza pecche, non credo riuscirò mai a fare a meno di andare
dove lui mi chiama.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Parma: Il caos all'italiana
di Ricky Massakro
A Parma c’ero anch’io, e ritengo che tutto quello che si è detto sulla
disorganizzazione debba essere visto sotto tutti gli
aspetti, non solo quello della solita protesta “all’italiana”. Ho
sessant’anni, mi sono sciroppato quattro ore di macchina (altrettante
al ritorno) per partecipare ancora una volta al concerto e, nonostante in
possesso di un biglietto acquistato da mesi, mi sono messo davanti al
cancello di entrata alle due di pomeriggio.
Alcuni di quelli che non avevano il biglietto devono sapere che, in questi
casi, le cose funzionano in una certa maniera. Non si tratta di andare a
farsi vedere o a dire solo “Sai, ieri sono andato a sentire quello lì… sì,
Dylan”; bisogna guardare ogni giorno in internet quando inizia la
prevendita, farsi la coda, attendere trepidamente l’apertura dei cancelli
per fare la corsa anche se hai il posto prenotato: anche questo è il pathos
di questi concerti. Cara signora imbellettata, abbronzata, in abiti da
pomeriggio (non so come si dica in parmense, diciamo fighetta) che “Ma io
devo andare a mangiare prima di ritornare a sentire il concerto”; il
politico (così si è presentato al poliziotto) che “So che per legge deve
esserci una certa percentuale di biglietti disponibili al botteghino”;
all’altra signora che “E’ un messaggio ingannevole quel cartello che cita
-Apertura biglietteria alle 19.30- : bisogna scrivere -Sportello per il
ritiro dei biglietti prenotati-“; e anche quello che si presenta e dice
"Forse ci sono dieci solo dieci biglietti, vediamo cosa si può fare"; …se
sapete che da tempo il concerto è sold out non potete permettervi di pensare
di avere comunque e sempre il diritto di fare quello che volete. D’altra
parte si è anche verificato il caso che ci fossero biglietti doppi, emessi
dall’organizzazione e da TicketOne (ovviamente quelli che avevano i primi
hanno ottenuto il “diritto” di rimanere seduti). Ed è anche chiaro che “la
giunta (quasi al completo nelle prime file)” (così cita La Gazzetta di
Parma) sicuramente non ha speso settanta euro per stare in prima fila e non
ha il diritto di starsene tranquillamente ad “apparire”.
Quindi… ragazzine adolescenti, vecchiotti con la pancetta, giovani
esagitati, gli irriducibili che si fanno tutto il tour (come fanno poi
questi: non devono centellinarsi le ferie per farsi almeno una serata? ),
comunque… forti delle decennali esperienze di partecipazione a questi
concerti, ci siamo tenuti strategicamente in posizione e alla prima nota
dello stacco iniziale di presentazione del concerto ci siamo fiondati in
prima fila, in piedi, stretti, nonostante il posto seduto prenotato e pagato
profumatamente, e ci siamo goduti un Dylan vivo e vegeto. Gigionesco,
ispirato, vecchio e giovane allo stesso momento… ti lascia sempre qualcosa
dentro, anche se lo hai ascoltato migliaia di volte, anche se lo hai visto
decine di volte (soprattutto da così vicino).
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Non aspettare altri dieci o vent'anni per capire a cosa hai assistito
di Roberto Fiore
Non vedevo Dylan dal vivo da parecchi anni.
In tutto ho assistito a una decina di concerti, la maggior parte dei quali
concentrati nel periodo fine anni novanta/inizi anni duemila, il periodo
dominato dall'accoppiata Sexton & Campbell, dove Dylan apriva il concerto
con un tradizional.
A proposito: noto che oggi quei concerti sono osannati come appartenenti a
uno dei migliori periodi live di Dylan, ma mi ricordo che all'epoca erano
solo critiche: dall'upsinging, alla batteria di David Kemper, al repertorio
sempre uguale, alle versioni irriconoscibili di certi brani, ecc.
Dunque, dicevo: dopo svariati anni ritorno a vedere Dylan a Parma.
Per quanto riguarda la polemica dell'invasione sotto il palco: io ricordo
che accadeva regolarmente anche in passato, ma solo nella seconda metà del
concerto, spesso verso la fine.
Oggi l'incapacità della security (inesistente) ha permesso l'invasione sin
dal primo minuto. Io ad ogni modo non posso lamentarmi: ero seduto in quarta
fila, quando ho visto il caos mi sono precipitato e ho visto il concerto con
i gomiti appoggiati alla transenna. E senza fare neppure un minuto di coda,
visto che ero appena entrato. Che goduria!
In ogni caso questo mi ripaga di tante altre volte in cui ho passato
l'intera giornata in coda per poi ottenere una postazione a decine di metri
dal palco. Questa ricompensa a distanza di anni mi ci voleva, non credete?
Dylan mi è apparso in forma, cantare diventa sempre più difficile, ma il
suono rinvigorito da Sexton mi sembra davvero esaltante, anche se Tangle up
in blue è molto cambiata rispetto a una decina di anni fa. Gli anni passano.
in effetti in passato vedevo Dylan dal vivo per quello che rappresentava in
quel preciso momento del suo divenire artistico. Per la prima volta a Parma,
ho avuto invece l'impressione di ammirare esclusivamente l'uomo e quello che
rappresenta: un passato glorioso che oggi viene degnamente ricordato e
onorato in questi concerti.
Poi da quando ho letto il bellissimo articolo di Paolo Vites (anzi
quell'articolo è un vero capolavoro andate a leggerlo sul suo blog) non
faccio che pensare alle mani. LE MANI di Bob che si muovono placide mentre
impugna l'armonica e canta come un vecchio crooner.
Vi giuro avevo quasi voglia di piangere per il pathos raggiunto da
quell'immagine e avrei pagato qualsiasi cosa per ascoltare Not dark yet in
quella situazione, ma anche con Ballad of a thin man le emozioni non sono
mancate.
Vecchio Bob, sei riuscito ancora una volta a farmi vivere un giorno
memorabile e pieno di sensazioni grandi.
Mentre vado via ascolto un ragazzo che si lamenta per la voce da "pecora
sgozzata" o per la versione non riconoscibile.
Lo guardo per un attimo. Vorrei dirgli con lo sguardo: non aspettare altri
dieci o vent'anni per capire a cosa hai assistito. Un domani, quando Bob
sarà in pensione o si sarà rotto le scatole di questo tour senza fine,
allora rimpiangerai tutto. Non aspettare. Innamorati di questa musica, di
questa serata, ORA.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
by Stefano C.
Scrivo dallo Starhotels di Parma, reduce dalla serata in "casa" Dylan per
circa due ore. Intanto punteggio negativo per gli organizzatori D'Alessandro
e Galli. Loro sanno benissimo che in un concerto rock ci si alza in piedi
soprattutto nelle prime file, e cosi e' stato anche questa volta. Dalla fila
3 posto 7 settore 1 blocco B ho dovuto vedere l'intero concerto in piedi
sulla poltroncina di plastica, quando avevo pagato il biglietto per starmene
seduto. Anche se a pensarci ora non è andato male, avevo da sopra un visuale
eccellente con Dylan di fronte a me.
Detto cio' Dylan e' stato grande, in forma energica come non mai. Per
energia posso equiparare questa carica musicale e performance con i concerti
fatti in europa nel 2000, se qualcuno è stato ad Anzio ricorderà.
Ma questa volta c'è qualche cosa in più che vale la pena di andarlo a vedere
ancora e di continuo.
La novità è che durante le songs in cui si posiziona al centro del palco
Bob, mi viene in mente Ballad of a Thin man, inizia a muovere le mani dando
alla song un significato in più'. E' come se alle songs Dylan cosi facendo
le riveste di un aspetto quasi teatrale, ma anche, è portato a fare
espressioni che prima non faceva. E' come se le interpreta. E' difficile da
spiegare, si deve vedere.
Altra cosa, è che Bob, è stato poco dietro le tastiere, la maggior parte
stava al centro del palco, o con chitarra elettrica, o senza con l'armonica.
La voce pur nella sua cadenza da "tracheite cronica" è stata a dispetto
delle altre volte in gran forma, anche se durante Love Sick ho avvertito
qualche stecca nello "youuuuu" finale.
Per il resto, per questo tipo di show che porta avanti andrei a vederlo
tutte le sere, perchè è in gran forma.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
La "vergogna di Parma"
sono 30 anni che seguo Bob Dylan ai concerti in italia ed Europa, ma ciò che
è accaduto a Parma il 18 giugno è incredibile e vergognoso. Alle 19,30 la
fantomatica biglietteria non è mai stata aperta, i biglietti sono stati
venduti al mercato nero, i responsabili dell'organizzazione non hanno
comunicato l'esaurimento degli stessi, però strani individui entravano al di
là dei cancelli, poi uscivano e li rivendevano a 150 o addirittura a 200
euro!!!!! Noi spettatori che avremmo dovuto acquistare il biglietto in loco
siamo stati trattati come delinquenti, infatti alle prime lecite proteste
per la totale mancanza di correttezza, sono state schierate le forze
dell'ordine che, minacciandoci hanno impedito il nostro giusto reclamo in
quanto per legge una quota di biglietti deve essere venduta presso il luogo
dell'evento, in alternativa deve esserne comunicata per tempo
l'impossibilita'. CHE DESOLAZIONE!!!!!!!
Sergio 51 e Grazia
Padova, Italy - Palafabris - June 15, 2010
Padova 2010... una meteora assente. A volte si è avuta quasi la sensazione
di assistere a un concerto di Bob Dylan, esperienza che molti umani hanno
fatto su questo pianeta ormai da mezzo secolo. Si è ritrovato allora
l'ancoraggio storico con un uomo d'altri tempi, ed è stato davvero
elettrizzante. I'ts all over now, baby blue, Tangled up in blue, Masters of
war, Workingman blues # 2, sono stati per me i brani durante i quali ho
percepito quel genere di collegamento. Tutta l'energia messa in Highway 61 e
in All along the watchtower, l'abbiamo recepita con entusiasmo. L'inizio
drammatico di Ballad of a thin man, il pezzo che segna questa tournee del
2010, ha rotto gli argini della folla, che si è riversata sotto il palco.
Con Jolene si balla che è una meraviglia, dolcemente, sinuosamente...
Per il resto l'hombre, di cui spesso viene proiettata sullo sfondo l'ombra -
l'ombra di Bob Dylan! - sembra lontano anni luce. Lascia questo performer
vicario, vecchiotto, un po' ridicolo nella sua giubba (sarebbe ora direi che
tornasse a una tenuta casual). Una meteora assente... infine benedicente,
come un papa in esilio o un monarca metafisico: ladies and gentleman... Bob
Dylan!
Gypsy Flag
°°°°°°°°°°°°
Farò solo un breve accenno alla questione
della invasione del pubblico verso il sottopalco, verificatasi in entrambi i
concerti, ma che a Parma ha raggiunto l’apice della inciviltà. Non ho voglia
di tediare alcuno sul punto e mi servo di queste pagine solo per esprimere,
brevemente, tutto il mio disprezzo per coloro che programmaticamente usano
violenza al prossimo (perché, cari amici, di questo si tratta) calpestando
volontariamente i diritti degli altri, all’unico e stolto scopo, peraltro,
di farsi vanto di una trasgressione fine a se stessa, che nulla aggiunge
all’intensità della partecipazione all’evento, che vieppiù nel caso di Dylan
andrebbe goduto in religioso silenzio per godere di ogni piccola o grande
sfumatura della esibizione. Gli organizzatori, ed in particolare quelli del
concerto di Parma, hanno gravi responsabilità ma, è bene rimarcarlo, la
responsabilità maggiore è dei singoli spettatori che mancano di rispetto ai
loro simili. Sui fatti non aggiungo altro poiché sono noti dalle cronache
dei giorni scorsi. Preciso, tanto per prevenire osservazioni scontate, che
per il concerto di Parma ho acquistato i biglietti di terza fascia
(volutamente, quasi avessi avuto un presentimento) e dunque non ne faccio
una questione di denaro, bensì unicamente una questione di principio.
Chiusa la incresciosa parentesi, passo ai concerti, riguardo ai quali, pur
non avendo potuto intervenire sinora, ho letto le opinioni espresse in
questi giorni, la Tua compresa, Mr. Tambourine, e devo dire io non sono così
entusiasta.
Orbene, premesso che adoro Bob e premesso, altresì, che non ho alcuna
cognizione tecnico-musicale, proverò a descrivere le sensazioni che “ad
orecchio” ho provato.
Il concerto di Padova, per il mio orecchio, è risultato piuttosto disastroso
e la responsabilità non penso sia da ascrivere unicamente alla acustica del
Palafabris che, degno compare del Palalottomatica di Roma, generava ed
amplificava un fastidioso frastuono. Il punto è che la band mi è sembrata
una accozzaglia di musicisti e strumenti scoordinati con una sezione ritmica
pressoché messa in disparte (mentre di solito negli ultimi tempi è quella
che eccelle e dà ritmo al sound) con Sexton non all’altezza di sollevare le
sorti del gruppo sebbene nelle intenzioni dovesse assumere il ruolo
trascinante di leader, ed oso dire, neppure tanto preciso nella esecuzioni
in più di una occasione. La sua chitarra, la chitarra di Bob e soprattutto
la “pianola” erano sparati a tal punto che spesso sopravanzavano ogni altro
suono. Mi sono chiesta più volte durante il concerto se Bob si rendesse
conto di quanto fosse alto il volume della tastiera e quanto coprisse ogni
altra cosa, peraltro con risultati musicali non certo da encomio: vi
assicuro che quel suono è stata una vera tortura per le mie povere orecchie.
Non mi pronuncio sulla trombetta di Donnie Herron che aveva
dell’imbarazzante. Le esecuzioni migliori sono state quelle in cui Bob è
rimasto lontano tanto dalla chitarra quanto dalla tastiera, sebbene qualche
stecca si sia avvertita anche con l’armonica. La voce, al contrario, era, a
mio avviso molto buona e potente, tenuto conto del suo standard attuale.
Devo dire che l’unica cosa entusiasmante, unica negli ultimi anni ed
inaspettata è stata la presenza di Bob sul palco: le espressioni del volto,
le movenze, i sentimenti gioiosi che ha profuso per tutta la serata. In
questo senso, può darsi che, come qualcuno ha già evidenziato, la presenza
di Sexton possa avere il suo peso. Sta di fatto che Bob era davvero presente
ed il suo pubblico non sembrava essere la pena da sopportare per raggiungere
un suo, tutto particolare, appagamento: era lì per dare qualcosa di sé anche
con la sua fisicità, forse a sopperire ed a farsi perdonare altre
manchevolezze. Non riuscivo a smettere di guardarlo questo grande vecchio
dalla voce rauca ed in fondo non mi importava di tutto il resto: mi è
bastato qualche bel sorriso per attenuare quel senso di delusione che a
tratti mi ha sopraffatto nel corso del concerto. .
Venerdì mattina, sono partita alla volta di Parma con in cuore una grande
pena ed una grande speranza, senza aspettarmi nulla. Qui le cose sono andate
meglio, anche se per via del caos cagionato dagli spettatori ogni tanto mi
sono allontanata dal mio posto ed ho vagato per il parco alla ricerca di uno
spazio dove poter vedere qualcosa, oltre che sentire, senza salire su una
sedia, e ciò ovviamente mi ha impedito di percepire appieno l’esibizione.
Comunque, ho avuto la netta impressione che la band avesse recuperato una
certa coesione e che tutti fossero più concentrati verso l’obiettivo. Anche
Tony Garnier e George Receli sono riemersi (la cartina di tornasole è stata
Highway 61) ed il rapporto tra i vari strumenti era più equilibrato:
soprattutto niente pianola bucatimpani. Nel complesso, dunque, un concerto
migliore, ma ancora al di sotto delle aspettative che tutti noi nutrivamo
con il ritorno di Sexton, sebbene alcune esibizioni fossero, qui, degne di
nota: per esempio Ballad Of A Thin Man, che è diventato quasi un pezzo fisso
in questo tour europeo e che Bob esegue con tanto sentimento, è stata molto
buona; così pure Thunder On The Mountain dove Sexton finalmente si è
distinto. Tangled Up In Blue sembrava all'inizio promettente ma poi non ha
avuto sbocchi innovativi.
Tutto nell’insieme è andato un po’ meglio e Bob ha regalato ancora un grande
abbraccio al pubblico, divertendosi a duettare con Sexton (anche se, non
posso non dirlo, con scarsi risultati), dispensando sorrisi e gesti quasi
teatrali che ho potuto cogliere solo in parte negli spazi in cui sono
riuscita ad intrufolarmi, quando stufa di stare al mio posto e vedere
essenzialmente le schiene ed il posteriore di tutti quelli che erano sotto
il palco, mi sono alzata ogni tanto per avvicinarmi.
Sono uscita da Parco Ducale con un bel poster fronte-retro in bianco e nero
con due bellissime foto dei tempi passati.
Comunque, malgrado tutto, anche adesso, mentre scrivo, mi accordo che
inseguendo la sua figura con la mente provo istintivamente una sorta di
commozione e sono grata alla sorte per averlo incontrato ancora una volta e
so che il giorno in cui dovesse decidere di abbandonare il palco sarà per me
un grande dolore. Per questo, pur non potendo fingere che lo spettacolo che
oggi ci offre è senza pecche, non credo riuscirò mai a fare a meno di andare
dove lui mi chiama.
Un abbraccio, Marina
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Padova vista da Nicola e Francesco
E siamo a quattro! Nonostante la nostra passione per il Grande Vecchio sia
relativamente recente. Nonostante le sirene del relativismo musicale,
squillanti anche nella Fattoria. Nonostante il diluvio veneto che ha fatto
spostare il concerto da Piazzola sul Brenta alla meno nota "Padova" (sic!).
Quattro, ma per la prima volta impugniamo la penna per un nostro resoconto.
E' notorio, rispetto alla bassa pianura attraversata nel biennio '65-66, la
voce del nostro ha finalmente raggiunto il suo zenit, il
che gli ha permesso negli ultimi anni di fornire prestazioni estremamente
eclettiche, anche grazie al dream team della musica rock
che l'ha accompagnato. Ottimamente equipaggiati di birra, caramelle gommose,
scalette dei concerti precedenti, donzelle al nostro fianco, ci lanciamo in
un totoscommesse sulla setlist. Al centro dei nostri desideri Time Out Of
Mind, ognuno con le sue preferenze.. Farà Love Sick? E Can't Wait? E invece
Not Dark Yet? Molto probabile un ripescaggio della solita versione live di
Sad-Eyed Lady of the Lowlands.
Attacco col solito bluesettone (questa volta Leopard-Skin Pill-Box Hat),
bello, ma già sentito nei precedenti concerti a correnti
alternate: bluesettone-ballatozza-bluesettone-ballatozza e via fino alle
rispettive città natali, di pubblico e band. E' dunque la solita
minestra?! Non indigesta per carità ma, dopo aver esonerato il più grande
chitarrista di tutti tempi dopo Francesco Guccini, si auspicava una svolta
più marcata. Che questo sedicente Sexton si sia perso nel solito sound degli
ultimi tour, forse anch'egli ammaliato dalla voce argentina di Bobbo Rock?!
Ma ecco la prima sorpresa! Sono finite le birre e adesso per raggiungere il
baretto ci toccherà svegliare tutta la fila. Invece no, si tratta di Baby
Blue. Non una versione memorabile, ma un pezzo che latitava nelle scalette
degli ultimi anni e che ci fa ben sperare per il prosieguo. A tal fatta ci
ha spinto la nostra fede.
Skip.
La numero quattro, ma la prima nel cuore del Ghidini, che l'attendeva da
quattro anni, è Tangled Up In Blue. Essicata a sole tre strofe, quelle di
cui The Mummy ancora ricorda le liriche struggenti. Un colpo al cuore alla
fine di ogni strofa con un piccolo guizzo, una zampata del vecchio leone,
nel verso finale e nel ritornello: tangled up in Bob!
Skip.
Masters Of War. Serve aggiungere altro? Sì, serve eccome. Pezzo raro
ultimamente, riarrangiamento coi controcazzi, inizia a sentirsi la cura
Sexton con delle rasoiate di chitarra che sezionano l'incedere roboante
della canzone, svegliando persino gli spettatori dal sonno più pesante. Bob
è vivo e lotta insieme a noi! Da allora il concerto diventa un concerto del
Columbia recording artist amato da grandi e piccini - ma soprattutto da
attempati relitti 6o's che affollano il palazzetto, quelli vecchi vecchi
vecchi che non gli tira manco per la cippa. Come se non bastasse, un riff di
chitarra si fa riconoscere nitido nella scura notte patavina, altra novità
rispetto al mood musicale a cui ci avevano assuefatti gli ultimi concerti.
Parte I Don't Believe You, ma noi, citazionisti financo nelle viscere,
intoniamo I Believe In You, Bob. E le frecce nella faretra del nano di
Duluth non sono ancora finite. Segue Workingman's Blues, uno degli ultimi
masterpiece del Maestro. Ma ecco far capolino dai nostri desideri nascosti
TOM, il secondo zio più amato degli States. La band si lancia in una buona
versione di Cold Irons Bound, impreziosita da almeno un paio di orsetti
gommosi decapitati per l'occasione.
Skip.
Skip.
L'intro è riconoscibile, infatti persino l'Andreani lo riconosce e accoglie
le prime parole con gridolini estatici. E' proprio lei! E giù
pacche sulle cosce fidanzatesche e sul manico del Ghidini. Can't Wait, non
avremmo aspettato un altro anno per sentirla. O meglio, avremmo aspettato
anche altri diciassotto anni, ma Bob ci ha abbonato la spastica attesa. Il
maggior estimatore del brano, Chuck Norris, ha rinunciato a spaccare le
consuete tre mascelle serali con calcio volante per commemorare
l'avvenimento.
Skip.
Non ci facciamo sorprendere da Ballad Of A Thin Man: le scalette dei
precedenti live parlano chiaro. Eppure ci facciamo sorprendere ugualmente.
La canzone risuona ancora sulfurea nelle nostre giovanili orecchie. L'incubo
è riuscito e Bob lo declama con voce mefistofelica.
Fine.
Quella finta però e noi lo sappiamo. Tutti lo sanno. I musicisti escono, Bob
pure. Noi no, ci sprechiamo in grandi applausi. Bob
rientra subito, ma solo perché ha dimenticato il pannolone. Il
fuoriprogramma elettrizza la folla che grida come un sol uomo "Vogliamo
Barabba!" E un miracolo anche. Cortesemente. Inchiodati alle loro
responsabilità legali, Bob & his band si precipitano nuovamente sul palco.
Like a Rolling Stone. Insospettabile, mormoreggiano i più, Barabba,
mugugnano gli altri. Jolene, quindi la presentazione degli scalmanati
vestiti da gondolieri del Texas e infine All Along The Watchtower. Nel pezzo
conclusivo l'ebreo tascabile lascia la pianola Bontempi per imbracciare la
chitarra, pur con qualche difficoltà, vista la sua ostinazione a non
privarsi dell'inseparabile sombrero.
La chitarra bobbesca per noi ormai è come il voto: una questione estetica.
Da non sopravvalutare, ma certamente apprezzata.
Il concerto ci appaga. E' il più bello a cui abbiamo assistito negli ultimi
quattro anni. L'innesto di Sexton ha rivitalizzato e arricchito
il sound del gruppo; non solo il gruppo, Bob stesso sembra tornato a nuova
vita. Certo, compatibilmente alle 102 primavere che si ritrova sul groppone.
E' palese che si diverta alla pianola, chitarra & center stage on harp.
Addirittura si diletta improvvisando dei duelli con la chitarra sextoniana,
per non parlare dei balletti dietro la pianola.
Lo arresterebbero, non indossasse dei pantaloni da carabiniere. Non ci resta
che tornare a casa sognando qualche pezzo da Oh Mercy, Visions Of Johanna e
Ufo Robot, da bravi dylaniani.
Nicola e Francesco.
n.b. per non tediarvi più del giusto (siete pur sempre dylaniani), con lo
skip abbiamo inteso selezionare e non snobbare.
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by Rocky 68
Ciao a tutti,
Bob Dylan è in forma strepitosa!! Non riesco ancora a credere a quello che
ho visto, il concerto di Padova, credo il mio 30°, è stato veramente
emozionante. Che dire, un Bob teatrale e sciamanico, ha preso in mano le
redini sin dall'inizio con Leopard, e via via ha snocciolato le sue canzoni,
tra l'altro mi è piaciuta moltissimo la resa di Tanglep up in blue, non
avevo mai sentito questa
versione, a me è sembrata completamente nuova e rivisto il giro finale della
strofa, veramente azzeccata.
Ma piu di tutto io, come sempre, guardavo l'uomo, il personaggio, con la sua
forza ed energia a stare su un palco, tra tastiera e chitarra, tra un
allargare le braccia al centro del palco quasi recitando come nella vecchia
RTR!! Spettacolare!
Garnier seduto sullo sgabello dava un tono di familiarità come se fossero
tra di loro a suonare, Herron poi è un bel tipo, sorrideva sempre e dava una
bella carica, ogni tanto ammiccava a Sexton e più in generale il feeling era
di allegria, il piacere di suonare e divertirsi.
La voce di Bob l' ho sentita carica, centrata ed anche il roco e il sangue
che sputa avevano un senso l'altra sera, tutto tornava.
L'highlight è stata per me Workingman blues, davvero ispirata, e anche
Ballad of a thin man.
Ho fatto bene a saltare l'anno scorso, sono tornato quest'anno più carico e
con piu voglia di vederlo e sono stato ripagato
Ad un certo punto mi stava venendo da piangere, non per una canzone in
particolare, ma perchè pensavo a quest' uomo che con le sue canzoni mi ha
accompagnato in tutti questi miei anni, pensavo al fatto che è ancora qui,
ancora con cosi tanta forza ed energia e voglia di vivere.
Dico a tutti, andate a vederlo se potete, quest' anno merita davvero e non
credo di esagerare.
Uun abbraccio a tutti, stay in line stay in step
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Bob Dylan a Padova sorride, ma resta la
rabbia del poeta di Greenwich
The Times are changing’, è tempo di sorridere: al concerto di Padova Bob
Dylan con l’armonica in mano ha sorriso ripetutamente, abbandonando per
buona parte dello spettacolo il distacco imperturbabile che lo ha sempre
contraddistinto. La prima tappa italiana 2010 ha rivelato un Dylan carico di
nuova espressività, in perfetta sintonia con la sua band.
Il blues maestoso del nuovo arrangiamento di ‘Masters of War’ del 1965
dimostra che Dylan non ha abbandonato lo spirito sarcastico, accusatorio,
disincantato. Non è accantonata la rabbia del poeta di Greenwich, icona
della protesta anni ‘60. Resta la voce roca, sempre piu’ cavernosa e cupa
quando canta di guerra in tempi come questi ‘fuori di testa’, ‘Time out of
mind’, come recitava il titolo dell’album di fine millennio.
Qualcosa però è cambiato se, staccando la bocca dall’armonica per dar spazio
alla chitarra solista di Charlie Sexton, Dylan sorrideva e si è dato al
pubblico della periferia nordestina con una gestualità diretta, incitativa.
E’ la filosofia di ‘Togheter through life’, per davvero, stavolta. Una
sorpresa, dopo i blues quasi feroci dei primi brani del concerto, annunciato
anche in autostrada dai cartelli luminosi ‘Concerto di Bob Dylan, uscita
Padova Est’.
Un regalo, dopo un ‘I’ll be your baby tonight’ irriconoscibile, distaccato,
quasi strafottente, ma sempre sessualmente provocatorio e cantato finalmente
di nuovo con la chitarra al collo. In ‘The levee’s gonna break’ la voce di
Dylan fatta blues, con una pausa ha tenuto sospesa sulla lingua tutta la
musica di una band in piena forma, decisa a giocare su ogni registro, anche
a beat pieno con la batteria di George Recile che caricava di energia le
note travolgenti di ‘Cold irons bound’. La chitarra di Sexton che urla
facendo da controcanto alla voce roca: quella del solista che interloquisce
con la musica è specialità jazz. Inoltre, se un tempo era improprio
definirlo una rockstar, perché avrebbe appiattito la dimensione del
cantautore, adesso è azzeccato chiamarlo anche così.
Scenografia sobria, con lo stacco di luci ogni fine canzone e la proiezione
di un intrico di linee sullo sfondo solo per il manifesto metropolitano
‘Highway 61′, destinata a essere rivista ad saecula. Se l’aspettativa è
sempre quella di risentirla nelle tonalità originali, povere, marginali del
primissimo Dylan, è questo salto verso la normalizzazione acustica che ne
consacra la classicità. Sulle note di ‘The ballad of a thin man’ Dylan ha
recuperato accenti da demone dell’inferno quotidiano. Ripetendo a ginocchia
piegate tre volte ‘American tax’ ha trascinato sotto al palco, ordinatamente
tutto il pubblico.
Tre i bis concessi dall’uomo che ha insegnato alle generazioni che la
parabola del potere è ‘Like a Rolling Stone’ come una pietra che rotola,
eseguita tra le ovazioni. Chiusura su ‘All along the watchtower’, mentre
sullo sfondo è comparso in bianco e nero un grande occhio dalla pupilla a
spirale, coronato di rune. Un riassunto di stili e una lezione di
professionalità, quella che il Piazzola Live Festival è riuscito a portare a
Padova.
La città euganea ne ha beneficiato grazie alle previsioni metereologiche
avverse che annunciavano un Fortunale e hanno consigliato per motivi di
incolumità del pubblico di spostare il concerto da Piazzola al coperto del
palasport di Padova. Quasi 5 mila i biglietti venduti, pubblico eterogeneo
da tutto il nord Italia, americani delle basi Usa compresi. Ha cominciato a
piovere solo a spettacolo finito.
(Fonte:
http://www.blitzquotidiano.it/musica-showblitz/bob-dylan-a-padova-sorride-ma-resta-la-rabbia-del-poeta-di-greenwich-426250)
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Dylan, il menestrello del Minnesota fa impazzire Padova
di Francesco Verni
Soldout al PalaFabris: 4500 persone in piedi applaudono il più grande genio
della musica leggera che sul palco fra tastiera e chitarra esprime energia,
potenza e rabbia.
PADOVA - «Se vedessi William Shakespeare recitare le sue tragedie, faresti
caso se ha i capelli pettinati con la riga?», ha detto una volta Massimo
Bubola parlando dei live di Bob Dylan. Assistere ad un concerto di Dylan è
qualcosa di più che andare a sentire delle canzoni. Certo il cantautore del
Minnesota può essere più o meno coinvolto, può assecondare la sua buona luna
o suonare svogliatamente, ma rimarrà sempre Bob Dylan: il più grande genio
della musica cosiddetta leggera. Al Palafabris di Padova (il concerto è
stato spostato da villa Contarini, Piazzola sul Brenta, in un luogo coperto
causa maltempo) Dylan (and his band) ha tenuto uno di quei concerti in cui
tutto è andato per il verso giusto, in cui l’artista, eternamente infedele a
se stesso, ha dato il meglio di sé e, strano a dirsi, si è perfino
divertito.
4500 persone hanno mandato sold out l’unica data veneta del cantautore
statunitense. Alle 21.45 le luci si smorzano e inizia una tappa del “Never
ending tour”, quella tournée voluta da Dylan nel 1988 che da allora lo sta
portando in tutto il mondo, slegato dalle logiche di presentazione
dell’album, solo per il gusto di suonare. L’attacco è “Leopard-Skin Pill-Box
Hat”, gioiello minore (ma sempre di diamante si tratta) dell’album
capolavoro “Blonde on blonde” del 1966. Cappello bianco a tesa larga,
vestito country blu scuro rifinito in rosso, Dylan fa una cosa che non molti
si aspetterebbero, lascia la tastiera (dove negli ultimi anni si era
autorelegato, vuoi per il mal di schiena, vuoi perchè semplicemente non
aveva voglia), imbraccia la chitarra elettrica e si mette a cantare tre
canzoni che tolgono il fiato: “It’s All Over Now, Baby Blue”, (da “Bringing
It All Back Home” del 1965), “I’ll Be Your Baby Tonight” (da “John Wesley
Harding” del 1967) e “Tangled Up In Blue” (da “Blood on the Tracks" del
1975). Il biglietto del concerto è già più che ripagato: la voce di Dylan ha
la forza e il tono cupo di una cascata di montagna e la sensibilità di
antico poeta: la sua “Tangled Up In Blue” è perfetta nella sua maturità,
lascia per strada le curve strette del dolore e ritrova la strada aperta
della speranza.
Dylan torna alla tastiera per “The Levee's Gonna Break” da “Modern Times”
del 2006, e ancora un salto all’indietro con uno dei simboli del periodo
della canzone di protesta, “Masters Of War” (da “The Freewheelin' Bob Dylan”
del 1963). Due canzoni scritte a distanza di 40 anni che, grazie agli
arrangiamenti di Dylan suonano come nuove, condotte (come la maggioranza dei
brani proposti) ad una maturità artistica che sceglie le note del rock blues
(più blues che rock) più intenso, con piccole aperture al folk e accenni di
swing. Passano “I Don't Believe You (She Acts Like We Never Have Met)” (da
Another side of Bob Dylan 1964) con Dylan che suona l’armonica come se
l’avesse inventata lui, “Workingman's Blues #2” da “Modern Times” (prima
volta in scaletta nel 2010, anno in cui ha già proposto 66 canzoni
differenti dal vivo), e ancora “Cold Irons Bound” (da Time Out of Mind 1997)
e “Under The Red Sky” (dall’album omonimo del 1990). Il menestrello non
lascia punti di riferimenti al pubblico, con arrangiamenti in cui la linea
melodica è stravolta, ma si diverte un sacco: alle tastiere accenna anche
qualche movimento simile ad un ballo, ogni tanto sul viso scolpito nella
roccia, si scopre anche un sorriso.
Se entra nel mito con “Highway 61 Revisited” del 1965, irriconoscibile ma
potente, poi “Can’t Wait” da Time Out of Mind del 1997, commovente da quanto
è perfetta, ancora “Thunder On The Mountain” da Modern Times (tra le più
gettonate in scaletta nel 2010) e la chiusura con “Ballad Of A Thin Man” (da
“Highway 61 Revisited” 1965) in una delle più belle versioni di sempre,
potente, cattiva, ipnotica, con Dylan colpito al volto dalla luce di un faro
che sembra recitare un monologo: manca il cerone e gli anni passati sono 35,
ma sembrano tornati i tempi della “Rolling Thunder Revue”. Il pubblico ormai
è in piedi e sotto il palco, nei bis si parte con il capolavoro “Like A
Rolling Stone” (da “Highway 61 Revisited”) che sembra cantare controvoglia,
poi finalmente, dopo un’ora e mezzo di concerto, Dylan si rivolge al
pubblico per presentare la band Tony Garnier al basso, George Recile alla
batteria, Stu Kimball alla chiutarra ritmica, Charlie Sexton alla chitarra
solista e Donnie Herron al mandolino elettrico e alle chitarre steel. Passa
ancora “Jolene” dall’ultimo “Together Through Life” 2009, cantata con
l’energia di un ragazzo, e “All Along The Watchtower”.
Dylan riagguanta la Fender elettrica, l’arrangiamento ha il sapore del rock,
da quando è stata scritta sono passati quarant’anni e una versione mitica di
Hendrix, ma “All Along The Watchtower” proposta a Padova è perfetta: negli
occhi azzurri di Dylan si vedono ancora i lampi di una rabbia antica che si
trasforma in note di energia e potenza. Dylan saluta il pubblico con cenni
quasi cardinalizi delle mani, e il pubblico ricambia con fiumi di applausi.
Profeta, menestrello, filosofo, ribelle, genio, impostore, inventore o
(solo) musicista. Dylan è sempre Dylan, già leggenda e mito, senza bisogno
di passare per la cronaca.
(Fonte:
http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cultura_e_tempolibero/2010/16-giugno-2010/dylan-menestrello-minnesota-fa-impazzire-padova-1703208937040.shtml)
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Bob Dylan, l'emozione del mito
Straordinario concerto al PalaFabris di Padova del “poeta della musica”, che
ripropone il suo immenso repertorio accompagnato dalla sua band. E alla fine
canta assieme al pubblico “Like A Rolling Stone”.
di Alessandro Tich
In questi tempi votati all'immagine e agli effetti speciali, c'è una sola
persona al mondo capace di estasiare e entusiasmare la folla restando fermo
davanti a un microfono e intonando la prima nota con l'armonica a bocca.
Questa persona è Bob Dylan: il grande mito della musica leggera che da mezzo
secolo sfugge alle più diverse e abusate definizioni - poeta, genio,
menestrello, filosofo, profeta, ribelle - per confermare, in maniera sempre
riveduta e corretta, gli immensi contorni della sua leggenda. Lo fa, da 22
anni a questa parte, con il “Never ending tour”: la “tournée senza fine”
iniziata dal cantautore statunitense nel 1988 e che da allora lo vede
riproporre sui palcoscenici di tutto il mondo il suo infinito repertorio
senza legarsi a logiche commerciali e per il puro gusto di suonare dal vivo.
Il tour 2010 ha fatto tappa ieri sera al PalaFabris di Padova: spostato
all'ultimo momento, causa maltempo, dall'anfiteatro di Villa Contarini di
Piazzola sul Brenta, sede annunciata del concerto che era stato inserito
quale evento speciale del cartellone del Piazzola Live Festival. 4500
spettatori - per un “sold out” annunciato - per l'incontro ravvicinato con
la storia.
Accompagnato dalla sua band di cinque elementi, Bob Dylan - al secolo Robert
Allen Zimmerman - compare sul palco con un cappello bianco a tesa larga,
vestito scuro con linee color rosso.
E' l'apparizione di un'icona: il suo viso, benché scolpito dai quasi 70 anni
di età, è sempre quello, visto e rivisto in migliaia di manifesti, filmati e
copertine. La voce è invece più roca e profonda, capace di emettere toni la
cui gravità entra direttamente nel sangue di chi la ascolta.
Dylan parte in quarta e attacca con “Leopard-Skin Pill-Box Hat”,
coinvolgente brano dell'album capolavoro “Blonde on blonde” del 1966. Per
tutta la serata, nelle oltre due ore di performance, salterà dai classici -
riarrangiati in versione blues o rock pop - degli anni '60 alle canzoni più
recenti alternandosi alla tastiera, alla chitarra elettrica e all'armonica a
bocca: contrappunto sonoro della sua inconfondibile voce.
Nessun concerto di Dylan è uguale a se stesso, e le sensazioni che si
avvertono sul palco dipendono ogni volta dal suo eternamente enigmatico
umore. Ma quello di Padova è un Dylan “positivo”: che accenna persino a
qualche movimento che assomiglia a un ballo e che per qualche istante -
incredibile ma vero - sorride ed ammicca al pubblico.
I 4500 del Palasport di Padova capiscono subito che l'artista sta dando il
meglio di sé e il feeling si sviluppa in un crescendo continuo.
Tra i momenti magici: “It’s All Over Now, Baby Blue” del 1965 eseguita
dall'autore alla chitarra elettrica Fender e “Masters Of War”, protest song
capolavoro del 1963, che accompagna invece alla tastiera.
Arriva il gran finale: ai primi accordi di “Ballad Of a Thin Man”, tra i
monumenti dell'album-simbolo “Highway 61 Revisited” del 1965, il pubblico si
alza dalle sedie e invade la zona antistante il palco. E' l'ultimo brano in
scaletta, dopo il quale il menestrello del Minnesota concede tre bis: la
leggendaria, e attesa da tutti, “Like A Rolling Stone” (sempre da“Highway 61
Revisited”), “Jolene” dell'ultimo album “Together Through Life” del 2009 e
“All Along The Watchtower”, di cui è celebre anche la sensazionale versione
di Jimi Hendrix.
Emozione su emozione: mentre esegue “Like A Rolling Stone”, Bob Dylan fa
cantare il ritornello alla folla ormai tutta in piedi. E per cinque,
indimenticabili minuti la storia siamo noi.
(Fonte: http://spettacolo.bassanonet.it/musica/6320.html)
Ljubljana, Slovenia - Hala Tivoli - June 13, 2010
Bob Dylan a Ljubliana, recensione
di Ken
Phew. 33 gradi tutto il giorno e 29 gradi di notte in una palestra piccola e
soffocante di Ljubliana. Tutti erano a buon punto di cottura, nessuno più di
Bob, che stava versando sudore dopo pochi minuti. Ma questo non ha fermato
il più duro lavoratore dello spettacolo (ora che è morto James Brown),
regalandoci uno spettacolo estremamente buono. Sono in strada e sto usando
un portatile con una tastiera peculiare, così chiedo scusa per qualsiasi
punteggiatura insolita), e dopo molto tempo, ho deciso solo di fare una
serie di punti in generale, piuttosto che scrivere una lunga recensione;
- Questo tour sembra essere un passo avanti con uno standard nuovo.
- Sembra essere in forma e star bene (e sfoggia un anello nuziale)
- Lui è molto impegnato ed animato
- Lui è fuori nella parte anteriore del palco per circa 8 delle 16 canzoni
- Un sacco di grande armonica
- Ha una nuova chitarra, sfumata di opaco marrone, non così bella come
quella dell'anno scorso, una Duisenberg
- Tony Garnier sta seduto per tutto lo spettacolo, le voci di un infortunio
alla gamba (Bob potrebbe finire l'ultimo show del NET in piedi, ll
probabilmente sopravviverà a tutti noi!
- La folla è stata fantastica, molto giovane, e senza dubbio in buona forma
in parte per l'Algeria che hanno appena battuto in Coppa del Mondo!
Continuando nel mondo del calcio, l’unico autogol della serata è stata per
me Rolling e Tumbling (ha tante canzoni molto più blues di questa)
- Ma blip minore a parte, ci sono state versioni semplicemente incredibili
di molte canzoni questa sera, Don’t Think Twice, Tryin’ to get to heavem,
Just like a woman, più un bel nuovo arrangiamento di Simple Twist of Fate
- I principali pezzi in evidenza per me anche se sono stati Ballad of a thin
man, e forse lal migliore Blind Willie McTell io abbia mai sentito!
- La band è maturata, Charlie è inserito proprio bene ora, e Donnie era
udibile anche in alcune occasioni!
Per ora è tutto quello che posso dirvi, forse vi aggiornerà di nuovo dopo
Padova. Lubiana è una bella città, e la Slovenia è uno scenario mozzafiato.
Sto andando verso Padova attraverso il lago di Bled e giù per l'Adriatico
via Trieste.
(Fonte: //samsonsdiner.blogspot.com)
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Io ero là e lui forse non c'era
Di Roberto Franco
Domenica 13 giugno alle 20.30 precise. Sul palcoscenico temporaneo, montato
sul parquet del palasport Hala Tivoli di Lubiana le luci si spengono. Una
voce programmata fa un discorsetto retorico, elogiativo in inglese e poi
conclude, sempre in inglese: "Signore e signori, ecco a voi Mister BOB
DYLAN!"
Sì per anni ho rimandato questo appuntamento con Dylan. Avrei potuto vederlo
anni orsono a Verona con Tom Petty, poi a Trento, ma mentre vedevo decine di
altri concerti, quello con Dylan era un appuntamento continuamente
posticipato. Non so perchè, ma le cose succedono e basta.
Non sono mai stato uno sfegatato dylaniano, ma le sue canzoni, il suo mito
mi hanno sempre affiancato, in alcuni periodi di più, in altri meno. Non ho
un disco preferito, non ho una canzone migliore, ho solo il senso di una
presenza continua, aleatoria, sfuggente, lontana. Alcuni mesi fa mi è
capitato tra le mani il DVD del film a lui ispirato (."..le vicende di sei
personaggi, ognuno dei quali rappresenta un aspetto diverso della vita e
della musica di Bob Dylan...") e il titolo dato mi sembrava parlasse
esattamente di questa condivisione per una distanza tra l'effige di un
musicista, il suo mito e la realtà delle cose. Il titolo era "I'm not there"
(tradotto "Io non sono qui", film di Todd Haynes del 2007).
Bob Dylan entra in scena. Io sono a pochi metri dal palco ed è già una cosa
strana. Mentre la gente urla e applaude mi cade lo sguardo sull'uomo. Sono
lì per il mito e vedo l'uomo: ha in testa un cappello di paglia crema a
coprire i ricci radi e grigi; indossa una specie di livrea nera con i
bottoni e i polsini dorati; i pantaloni sono neri con una riga verticale per
gamba anch'essa dorata; cammina a fatica dentro degli stivali a punta, a
passi lenti ed insicuri. Mi ricorda il presentatore di uno spettacolo
circense, mi viene in testa Buffalo Bill, la fine della sua carriera nei
circhi. Non riesco a concentrarmi sulla musica, continuo a guardare l'uomo.
E' un vecchio, ma per nemmeno un minuto, durante tutto il concerto non
perderà il suo carisma: sento e percepisco l'aurea di un mito, percepisco la
distanza. Alla fine mentre inizia Don't Think Twice, It's All Right da
"Freewheelin' Bob Dylan" in versione elettrica, riesco a uscire dai pensieri
e ad ascoltare finalmente il concerto. Dylan starà poco alla chitarra e
passerà gran parte della serata alla tastiera e all'armonica a bocca. La
voce per quasi sei canzoni è un grugnito faticato, poi da una splendida
versione di Simple Twist Of Fate in poi riprende quella sua densità tipica.
E' un crescendo fino ai bis. Il gruppo è costituito da due chitarre, una
steel guitar, una bass guitar e una batteria. Highway 61 Revisited ne esce
benissimo e dopo un pò parte Ballad Of A Thin Man. Nel risentirla capisco
che forse è una delle canzoni che amo di più e lui la fa benissimo, si
contorce sull'armonica, la canta con la sua voce da fumo e sinusite. Mentre
la canta e suona Dylan ha gli occhi come fessure e sorride, sorride per gli
applausi, sorride perché stare su di un palco a cantare è la sua vita. Il
pubblico esplode. Poi Like A Rolling Stone ed è storia. Quindi si finisce
con una tiratissima All Along The Watchtower. Poco meno di due ore, le luci
si spengono, Dylan si muove al buio sul palco, i musicisti posano gli
strumenti e si avvicinano, insieme si scambiano parole al buio, il pubblico
grida, le sagome si mettono in fila lungo il palco, poi i fari si accendono
per alcuni secondi. Dylan prende gli applausi, li assorbe. Le luci si
spengono di nuovo e dopo alcuni secondi il suo mito "non è già più lì".
(Fonte: //continuavoaguardarefuori.blogspot.com)
Linz, Austria - Tips Arena - June 12, 2010
di Trevor Townson
La fama, a volte si può averne troppa e sarebbe molto meglio averne meno. Un
uomo è cresciuto a Linz e più tardi nella vita ha considerato il posto sua "
città natale " , mentre la città ha scelto di ignorare completamente il suo
figlio più famoso.
Linz è famosa per altre persone oltre a Mozart, come Bruckner. Anche la
città si stende ai lati del "Bel Danubio Blu", composizione celeberrima di
un altro compositore di musica classica in Austria,"The Waltz King", il
signor Johann Strauss Jr.
Linz è anche popolarmente conosciuta come la città delle chiese e gli
abitanti di Linz si dice che amino molto la musica.
Purtroppo la gente di Linz non è più in grado di partecipare e rivedere un
live-concert del suo famoso figlio Wolfgang Amadeus Mozart “di persona".
Comunque è a Linz che Mozart ha dato la sua prima esibizione pubblica e la
sua Sinfonia n. 36, che è anche conosciuta come la "Sinfonia di Linz", è
stata scritta durante il tempo di una sosta che Mozart ha trascorso in
città.
Mi chiedo che cosa avrebbero fatto Mozart e Bruckner se avessero avuto sulla
loro tastiera uno spartito di organo di Bob Dylan. Senza dubbio sarebbero
stati molto critici al riguardo, ma almeno non potevano batterlo in quanto a
fama. Bob Dylan ha più fama di quanto nessuno di noi potesse immaginare di
aver mai. Mozart era on the road da sei anni e ha tenuto concerti a Londra e
a qualche gay Paree, ma non avrebbe mai potuto essere stato in qualsiasi
luogo come ha fatto Bob Dylan durante la sua vita.
Oltre alla tastiera Mozart aveva un'altra cosa in comune con Bob, stava
facendo un sacco di viaggi in carrozza tra un concerto e l’altro ed ha speso
un sacco del suo tempo componendo mentre viaggiava.
In realtà anche se penso che ho letto da qualche parte o potrebbe essere
stato detto da Bob, o poi di nuovo forse ho fatto un sogno su questa cosa, o
forse sto solo immaginando, o forse sto solo inventando, o forse era Ron
Cornelius che ha detto che anche Bob Dylan porta in giro nella sua testa
cantinaia di canzoni in qualsiasi momento. Quindi non abbiamo mai avuto
dubbi, è assolutamente una prova inconfutabile che Bob Dylan è davvero un
gran genio.
Bob e Mozart usano lo stesso metodo ma all’inverso, in questo i due si
discostano notevolmente, mentre con la musica di Mozart, la sfida è di
suonare ogni pezzo ed ogni nota perfettamente ed esattamente uguale ogni
volta, l'intelligente trucco della musica di Bob è che ogni volta un pezzo
deve sempre essere suonato in modo diverso. Credo che la musica di Mozart
potrebbe essere chiamata ripetitiva e tutti sappiamo quanto facile la
ripetizione possa diventare.
La matematica può tuttavia a volte dare alcuni risultati fantastici
imprevisti, per esempio 111.111.111 x 111.111.111 = 12,345,678,987,654,321
Molto spesso anche con la musica di Bob si possono ottenere risultati
fantastici quanto inaspettati. Che noia sarebbe poi andare ad un concerto di
Mozart se fosse in tour oggi, sapendo in anticipo esattamente quello che
stai andando a sentire, la set list potrebbe essere annunciata in anticipo e
del programma si potrebbe già conoscere ogni nota della partitura grazie al
beneficio di averlo ascoltato già molte volte, grazie anche alle
registrazioni della moderna tecnologia. La differenza è che ascoltare la
musica ripetitiva del sig Mozart è matematica, quella del sig Dylan è nuova
e diversa ogni volta e non sai mai cosa aspettarti o cosa suonerà o in che
modo.
Allora chi è il genio, Mozart o Dylan? Non sono sicuro che gli argomenti che
ho esposto finora qui a favore di Bob possano stare veramente in piedi e
probabilmente una discussione di esperti li farebbero crollare in pezzi.
Il giorno del concerto era troppo caldo davvero, troppo caldo almeno per me.
Uscendo dalla mia camera d'albergo verso le 6:15 per andare allo show si
sentiva così caldo e pesante come se fosse in arrivo una tempesta elettrica.
Era chiaro che stava per arrivare un temporale, così sono tornato in camera
mia per prendere la giacca e quando sono ritornato in strada è iniziato a
piovere. Era evidente che l'imminente acquazzone torrenziale sarebbe (ed è
stato) una cosa piuttosto lunga, così ho subito optato per un taxi che mi ha
lasciato fuori dall’'arena sul lato destro. Come di consueto è stato
prezioso un piccolo riparo dell’Arena, la pioggia scendeva così pesantemente
che anche un ombrello era totalmente inefficace per restare asciutti.
In considerazione del tempo hanno aperto le porte in segno di solidarietà
per tutti verso le 6:30 circa, c’è stato un pò di panico folle per entrare
tutti.
Ora la sicurezza era molto a maglie larghe questa sera ed una volta dentro
non c’era assolutamente nessun controllo dei biglietti, così ho vagato da
solo in avanti, come se avessi avuto un biglietto per la terza fila. La cosa
qui, tuttavia, era che tutti hanno fatto la stessa cosa, conme se avessero
tutti lo stesso biglietto.
Era chiaro che c'era troppa gente di fronte ai posti a sedere ed è stato
anche chiaro che c’era bisigno di qualche intervento pesante per risistemare
le cose. Alcuni tentativi sono stati effettuati dai commissari della
vigilanza per riportare la gente al loro posto, ma per tutti coloro che
hanno fatto tornare indietro molti più altri venivano avanti.
Un tizio è antrato in scena dal lato destro per parlare con quelli della
sicurezza, col solo risultato di provocare un boato di applausi
dal gruppo serrato di persone di fronte al palco. Parlava in lingua locale
così non ho potuto capire che cosa veniva detto, ma dalla reazione dei volti
della gente del posto e dagli applausi susseguenti, era ovviamente qualcosa
come "troppo tardi, interrompere tutto , Bob sta arrivando". Il ragazzo ha
quindi appena avuto il tempo di scendere dal palcoscenico immerso nel buio e
la band ha iniziato a camminare sul palco nel ruggito più massiccio della
folla.
Di fatto avevano trasformato in General Admission (posti tutti uguali) la
parte anteriore ed i sorveglianti avrebbe avuto un lavoro più facile a
rimuovere i sedili piuttosto che cercare di spostare la gente. Io ero in
piedi nel corridoio centrale e livello con la prima fila di sedili e c’erano
altre otto persone di fronte a me.
Non male, ho avuto una bella vista e l'atmosfera era fantastica.
La gente era in piedi sui sedili della fila anteriore, e un ragazzo era
seduto sulle spalle tra quelli. Questo è stato come un rovesciamento
completo di un blocco di fronte VIP.
Pensavo che l'atmosfera di festa contribuisse a tirar fuori il meglio di Bob
e della band, dopo Rainy day women, canzone d’apertura, la seconda molto
inaspettatamente fu The Man In Me. Ma le canzoni più inaspettati dovevano
ancora venire.
Tangled Up In Blue una canzone che è possibile suonare in qualsiasi modo,
questa era una versione veramente rallentata, eseguita in un modo che non
avevo sentito prima, ma molto divertente.
The levee's Gonna Break ci ha davvero scosso, ma poi abbiamo avuto
l’occasione per sentire The Lonesome Death Of Hattie Carroll e Ballad Of
Hollis Brown, due delle più grandi canzoni di Bob che ti creano tali
immagini vivide nella mente fino al punto come se stessi quasi guardando un
film su di loro. Hollis Brown è stata fantastica, Hattie Carroll era buona
terribile.
Una cosa che va menzionata sulla band è che non si può avere davvero un
grande spettacolo senza avere tutti gli ingredienti. Charlie ha ottenuto i
breaks necessari e li ha svolti bene e tutti gli altri ha fatto il
necessario. Tony è stato seduto per tutto lo show, anche quando suonava il
suo contrabbasso.
In realtà Tony è stato davvero grande durante Jolene, si poteva vederlo
suonare come non ho mai notato prima, una nuova esperienza molto divertente
per me come un ulteriore bonus.
Highway 61 ha scosso ancora una volta.
Thunder On The Mountain davvero oscillante, come ha fatto Ballad Of A Thin
Man con Bob che ha preso il microfono dal suo stand ottenendo l'approvazione
folla come fece con la più imprevista Forever Young, che ha fatto accendere
gli accendini alla folla.
Menzione va fatta qui comunque di qualcosa di davvero sorprendente che avevo
quasi dimenticato. Già nel 2002 ho ha partecipato ad uno show a Brighton,
Inghilterra con la mia fidanzata di allora che in seguito divenne mia moglie
e mia anima gemella. A quel concerto di Bob appena alzò gli occhi ed era
evidente a tutti che non c’era connessione con lui ed il pubblico. Questo è
stato comunque un buon momento per vedere Bob, perché almeno era in piedi di
fronte al suo pubblico suonando la chitarra. Anche se Bob non stava
guardando il suo pubblico in quel momento, un periodo ancora più scuro era
incombente, quando Bob subito dopo decide di suonare una tastiera
completamente nascosto al pubblico. Forse qualcuno si è lamentato, alcuni
hanno deciso di smettere di andare a vederlo, sono stati spettacoli poco
piacevoli. Alcuni di noi ancora, hanno anche viaggiato per tutto il mondo
per vederlo esibirsi.
Se ci riferiamo a ciò, ora dovremmo essere sbalorditi o stupiti perchè
stiamo probabilmente assistendo ad alcuni show dei più aperti
di Bob Dylan che non è mai stato colpito dal divismo. Per terminare la
presentazione Bob si trova in un primo momento ben davanti ai membri della
band, affrontando e guardando il pubblico, alzando le braccia riconoscendo
la folla.
Riconoscimento individuale o meno, di certo il fatto di aver guardato
qualcuno del pubblico negli occhi è stato davvero soddisfacente. Io non sono
affatto sicuro se Bob si rende conto di quanto ha dato con quel gesto,
qualunque sia la ragione, è stata una benedizione e un dono che così poche
persone hanno avuto.
Può essere in qualche centinaio di anni di tempo da oggi Bob sarà di nuovo
su You Tube e qualcuno potrà vantare il fatto che ho potuto avere
l'opportunità di vedere, sentire e rivedere una performance a Linz di Bob
Dylan "in persona".
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di Markus Atzmüller
Ho guidato per 200 km dalla mia città (Landshut, Germania) a Linz, io
sentivo che qualcosa di speciale sarebbe accaduto questa sera. Magari
sentire What Good Am I? per la seconda volta quest'anno (l'anno scorso a
Monaco di Baviera sono stato fortunato, in quanto hanno suonato One More Cup
Of Coffee per la seconda volta e l'ultima nel 2009) o faranno sostituire
Ballad Of A Thin Man da Forever Young come l'ultima sera in Tokyo il 29
marzo 2010?
E si è rivelata una serata molto speciale a Linz. Avevo un biglietto di
platea nella fila 4. Ma ben presto la gente si è ammassata in piedi davanti
al palco. Così ho colto l' occasione e sono trovato di fronte Stu quando il
concerto è iniziato alle 20:05. Non ho mai avuto un posto migliore in uno
show di Bob. Proprio grande!
Qui sono i miei preferiti dello spettacolo eccellente:
# 1 Tangled Up In Blue (con Bob al centro della scena alla chitarra)
bellissimo arangiamento!
al centro della scena per la seconda volta: Forever Young (con Bob alla
tastiera e poi all’armonica)
Mentre suonavano la grande Ballad Of A Thin Man (che non avevo mai sentito
dal vivo ), ho pensato, va bene - ancora una volta non Forever Young, che è
uno dei miei all-time-favoriti di Bob! Nella pausa prima del bis di un
tecnico delle chitarre ha portato una chitarra acustica al posto di Stu - un
segno sicuro di Blowin' In The Wind come canzone finale della notte. Ma dopo
l'inizio del pezzo che ha fatto seguito all'introduzione della band ero
sicuro, non era Blowin' In The Wind. E quando Bob ha cominciato a cantare
"May God bless you and keep you always", la più grande sorpresa della
manifestazione, Forever Young come bis finale. Grande. Wonderful. Perfetto.
Grazie Bob!
# 3 What Good Am I? E' sempre un piacere ascoltare qualcosa di nuovo o
raramente suonato. Bella e commovente versione!
# 4 The Man In Me (al centro della scena con l’armonica) versione piena con
Donnie al mandolino elettrico (non alla tromba).
# 5 Not Dark Yet (al centro della scena con l’armonica) ben eseguita ed
anche molto commovente.
# 6 Ballad Of Hollies Brown (al centro della scena) l'anno scorso a Monaco
di Baviera, la versione alla tastiera di questo brano è stato uno dei
preferiti di quello spettacolo. Ma con Bob al centro della scena, la canzone
è ancora più sostanziale. Alla fine della canzone ha guardato Charlie,
Donnie e Tony ec’è stata una breve confusione tra loro quattro – nessuno
sapeva se Bob iniziava a suonare l'armonica o meno. Infine Bob ha fatto loro
un cenno, il che significava che dovevano chiudere la canzone senza la sua
parte di armonica.
# 7 Honest with me - La folla ha ritenuto che tutta la band e soprattutto
Bob e Charlie si siano divertiti molto in questo pezzo.
# 8 Ballad of a Thin Man (al centro della scena con l’armonica) potente
versione. Era la prima volta per me che vedevo fare questo pezzo senza
tastiera. Un pleaser assoluto per la folla !
Conclusione:
Dopo Monaco 2002 questo è stato il mio secondo miglior concerto di Bob Dylan
fino ad ora. A mio parere, è un vero miglioramento, grazie a Charlie Sexton
che è tornato nella band.
Gli unici punti dolenti sono, oltre Jolene, nient’altro da Together Trough
Life, speravo in Rainy Day Women # 12 & 35. Ma non si può sempre ottenere
quello che si vuole! Tuttavia un grande show in un luogo piacevole senza
veri punti deboli e con Bob e la sua band in ottima forma!
Prague, Czech Republic - O2 Arena - June 11, 2010
di Steinar Daler
Praga è sicuramente una bella città. C’ero già stato e sapevo che era un
buon
posto dove stare. Ancora piena estate. Ci siamo incontrati con un sacco di
altri norvegesi, rutabaga,
englihsmen, tedeschi e altro ancora. Nella 02 AENA 15 su 20 posti in prima
fila
erano occupati da noi, e come Bob è entrato quelli dietro si sono
precipitati allelle transenne davanti al palco e centinaia dietro di noi ha
fatto lo stesso. Molto diverso da Bratislava. Credo che questo sia stato il
migliorconcerto migliore di Bob! 7 canzoni diverse da Bratislava. Tom
Thumb's blues è stato grande come sempre, e questa volta il pubblico si è
unito a Bob nel coro di Just like a woman. Non la versione migliore di Mr.
Tambourine man che abbiamo sentito , ma comunque è stato un piacere
ascoltarla. Anche Cold Irons bound è stato uno degli higlights. Bob suonava
la chitarra, l’armonica e cantava al centro della scena per quasi la metà
del concerto. Il vero punto più alto della notte è stata Ballad of a thin
man. Credo di avere visto Bob fare questa canzone forse 20-30 volte dal
1978, ma non l’ ho mai sentita buona come stasera. Tutti i miei amici erano
d'accordo. Beh, è notte fonda e devo andare domani a Linz - e se quello sarà
ancora meglio questo, ci ricorderemo di questo tour per molto tempo. Grazie
Bob!
Steinar Daler (in tour con Geir, Thor, Lasse - e un sacco di altri buoni
amici).
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di Malgorzata Büthner-Zawadzka
Questo era il mio quinto concerto di Dylan (dopo Varsavia 1994, Varsavia
2008, Ostrava 2008 e Berlino 2009) e credo che sia stato il migliore. Oppure
ero solo in uno stato d'animo molto buono, viaggiando all'estero, essendo da
solo, senza una casa, ecc. mi è piaciuto molto lo spettacolo
e il signor Dylan sembrava stesse divertendosi dasvvero tanto. Penso che
cambiare gli strumenti gli dia un grande piacere: tastiera? chitarra?
armonica? – Soloi suoi amici possono indovinare ciò che lui vuol fare in
quel momento! :) E' iniziato tutto con Rainy Day Women, ho aspettato tutto
il giorno le parole: bene, tutti sballati... e sono arrivate! Durante Lay,
Lady, Lay ero così felice che cantavo come il buon vecchio Bob - non solo
dicendo le parole, ma anche il canto - sono sicura che tutti sapete cosa
voglio dire. Altri momenti brillanti per me sono stati: Just Like A Woman -
Bob voleva che cantassimo con lui ed è stato un grande onore, bella versione
di Shelter From The Storm e Mr. Tambourine man, semplicemente da far venire
le lacrime agli occhi. Sono stato anche contenta di sentire tre canzoni
dall’'album Together Through Life e una certa roba potente come Honest with
me.
Grande serata. Non so se credo in Dio, non so se credo nell'amore, ma
Io credo in Bob Dylan! :)
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di Galbraith Gary
Solo poche note dello spettacolo che ho visto a Praga Venerdì sera.
Oltre allo show al club Barrowlands di Glasgow nel 2004 (e forse i due Di
Brixton nel novembre 2005), è stato forse il migliore dei 15-16 show di
Dylan che ho visto a partire dal settembre 2000 - un tratto europeo che
ritengo essere il più alto in assoluto di tutto il Never Ending Tour.
È stato molto piacevolmente sorprendente, un pò troppo prevedibile però per
i miei gusti. Tuttavia, questo era la prima volta che vedevo Dylan da quando
è ritornato Charlie Sexton dopo un'assenza di 7 anni.
La differenza è come il giorno e la notte. Sexton è il chitarrista più
perfetto che Dylan abbia mai avuto nella sua band (considerando che alcuni
dei suoi predecessori sono stati artisti del calibro di Robbie Robertson,
Jerry Garcia e Mick Taylor) questo vuol dire molto. Il calcio in culo che la
sua presenza ha dato a Dylan è chiaro fin dalle prime note. Sexton è tutto,
accovacciato accanto a Bob facendo un gran lavoro che esalta la folla.
Bob trascorso un tempo molto più tempo lontano dalla sua tastiera che in
qualsiasi altro spettacolo che ho visto. In un paio di canzoni (Cold Irons
Bound e Ballatd of a thin man) ha fatto la canzone in piedi al centro del
palco col microfono e l'armonica in mano. La setlist è stata composta per la
maggior parte da pezzi del solito blues in 12 battute, come in molti show in
questi ultimi anni. Non so se c'è un collegamento, ma il bassista e
bandleader di Dylan Tony Garnier ha passato tutto lo spettacolo seduto su
una sedia - Posso solo supporre che gli è tornato il mal di schiena. Lui
sembrava ancora avere un grandi momenti, con un po' di
scherzi in corso tra lui e George Recile sulla destra, alla batteria dietro
di lui.
Per le canzoni - Rainy Day Women come apertura. Di solito la canzone di
apertura è un pò di riscaldamento, ma questo era molto meglio di quanto non
sia avvenuto in passato. La ciliegina sulla torta però è stata Stu Kimball
che ha suonato il riff di "Rumble" di Wray per l'ultimo paio di minuti.
Lay Lady Lay - del tutto simile alla versione di Nashville Skyline.
Just Like Tom Thumbs Blues - Una delle mie canzoni preferite, e una versione
per i secoli. Bob ancora alla chitarra e nella seconda parte della canzone
lo ha visto fare un duello magnifico con Sexton. (Gridava di "andare avanti
andare avanti" come un pazzo).
Just Like A Woman - Bob torna alle tastiere. Il pubblico ha anche cantato
insieme a lui il coro, e Bob, cosa insolita per lui, lo ha permesso.
Beyond Here Lies Nothin' - La prima volta che lo sento suonare questo pazzo,
tira fuori le parole ringhiando, con qualche bel passaggio della tromba da
Donnie.
Shelter From The Storm - non cessa mai di stupirmi in quanti modi si può
riorganizzare la stessa canzone da un anno all'altro.
Honest with me - in nessun luogo vicino alla versione di Love and Theft.
Tentativo di rinfrescare questo pezzo, riuscito non bene.
Mr Tambourine Man – Piacevole versione rallentata, con Bob alla chitarra al
centro del palco.
Cold Irons Bound - di solito rock rumoroso, Bob al centro a fare qualche
bizzarro assolo di armonica, ma la voce era buona.
Workingman's Blues n.2 - prima volta che ho visto suonar anche questa, ed è
stato assolutamente bello. Ha strizzato ogni emozione fuori del testo, e poi
è venuto davanti per un bellissimo assolo di armonica.
Highway 61 Revisited - Nulla di cambiato con questo. Applausi scroscianti
come al solito.
I Feel A Change Comin 'On - Abbastanza una piacevole sorpresa. Io non penso
che lui non la suona troppo spesso ma è stato davvero buono.
Thunder On The Mountain - Non ha mai avuto lo stesso impatto dal vivo come
nel disco, suona un po' affrettata.
Ballad of a thin man - Sei anni fa ho visto Dylan suonare una versione di
'Like A Rolling Stone' alla sala da ballo Barrowland di Glasgow che aveva
avuto la più grande reazione tra lui e una folla di sempre. Questa canzone
può anche essere stata la cosa più vicina a quel momento. È stato
fottutamente incredibile, al microfono, armonica in una mano (quasi come in
'Renaldo & Clara' - per quelli di voi che conoscono lae versioni di 'Isis'
di quell'epoca), braccia tese ad indicare la folla, gesticolando
all'indietro con l'altro braccio a George Recile, e assolutamente ruggente e
ringhiando i testi. Quando arrivò alla linea di "F Scott Fitzgerald " ha
sputato fuori la 'f' come 'f, f, f, f' come se stesse recitando una battuta
classica di Hannibal Lechter nel 'Silenzio degli innocenti'. Assolutamente
la migliore versione di questa canzone dal 1966.
Encore -
Like A Rolling Stone - va sempre che è una meraviglia. Terrificante
performance vocale da Bob (un po' troppo piegato sulla tastiera), alla folla
è piaciuta molto.
Jolene - un altra nuova per me. Non uno dei miei preferiti di Together
Through Life, ma era abbastanza solida.
All Along the Watchtower - riesce ancora ad esaltare la folla. Terrificante
versione per chiudere.
Performance gloriosa questo show. Possano le sue canzoni essere sempre
cantate.
Bratislava, Slovak Republic - Incheba Expo Arena -
June 9, 2010
di Steinar Daler
Abbiamo volato da Oslo a Vienna, poi abbiamo preso una macchina a noleggio,
mi sentivo come alle isole Canarie - veramente caldo! Bratislava
sembra una bella città, ma ciò che realmente volevamo vedere era Bob.
L'ultima volta che 3 di noi lo avevano visto è stato a Berkeley e Los
Angeles lo scorso autunno. L'arena del concerto era buona, c’erano i tappeti
sul pavimento, molto bene ed il suono assolutamente buono sia all'ingresso
che all'interno della sede. Ma, le prime dieci file erano occupate dagli
sponsor o qualsiasi altra cosa. L'atmosfera non era affatto quella che
avrebbe dovuto essere. Ma Bob e la band sono stati buoni e tutto il concerto
è stato qualcosa di soffice, molto melodico e di stile rustico fino in
fondo. A causa delle persone sorde nelle prime dieci file solo poche persone
si son messe a cantare con Bob il coro in una bella Just like a woman,
triste! Noi eravamo in 12° fila e abbiamo cercato di fare del nostro meglio,
ma a volte era impossibile. A tutti è piaciuto il concerto - ben diverso
dalla California - meno rock 'n roll. Bob ha fatto del suo meglio e la band
addirittura troppo.
Highlights sono stati High Water- Vocal molto buonoa, Forgetful Heart,
fantastico. Bob era al centro della scena. Ballad of a thin man è stata
troppo grande. La rarità assoluta Sweet Marie è stata anche una degli
highlights. Abbiamo lasciato il concerto con un buon feeling in una calda
notte d’estate, dormito in un bar fino alle 02:00 e il giorno dopo ci siamo
diretti a Praga.
Steinar Daler (in tour con Geir, Thor, Lasse - e un sacco di altri buoni
amici)
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di Rainer Vesely
Essendo solo a 50 minuti d'auto da Vienna, Bratislava è stato il perfetto
calcio d'inizio per il nostrotour 2010. Situato nei pressi del Danubio, la
Incheba Expo Arena è circondata come qualsiasi altro polo multi-funzionale
da palazzi in cemento. L'interno è abbastanza
bello, però, col pavimento coperto in moquette e piuttosto piccola, con solo
2.500 posti a sedere.
Le prime 8 file erano riservate per alcuni (sponsor?), coppie vestite per l'
occasione in excecutives e con le loro ragazze molto più giovani - non
avevano idea di cosa aspettarsi e sicuramente non sapevano niente di quello
che avrebbero visto.
Lo show è iniziato
poco dopo 8:00 con Leopard-Skin ... (con Tony seduto (!), ovviamente
soffre lo stesso mal di schiena come nel 2008? Le prime due canzoni son
servite, almeno questa è stata la mia impressione, come
warm-up per Bob e la band, in particolare It Ain't Me, Babe sembrava un pò
caotica e non concentrata. Ma a partire da I'll Be Your Baby lo spettacolo
ha veramente iniziato a funzionare, nonostante le prime due noiose, anche se
si potrebbe dire che tutti sul palco erano un pò delusi quando l'ormai
solito cantare il ritornello di Just Like A Woman era solo un sussurro da
dietro i sedili. Ma poi abbiamo ottenuto una forte Stuck Inside Of Mobile
con qualche avventuroso fraseggio di Bob di una intensità incredibile e
realmente, intendo davvero!, forte l’armonica. Poi la sorpresa della serata,
Absolutely Sweet Marie per la prima
volta dal 2007, credo, una scura ed intensa High Water, e la nuova e
piuttosto efficace versione di Shelter e - lo so, lo so, ad un sacco di
gente non piace molto questa canzone, ma mi è piaciuta - Tweedle Dee con
alcune grandi interazioni tra Charlie, Bob e Stu alla chitarra. A mio parere
è un bello spettacolo se si sente e si vede che lui e la band si divertono
a suonare insieme, quando si vede e si sente l'interazione sul palco. Quando
la band o i singoli membri provano qualcosa di nuovo e Bob accetta le sfide
- e con Charlie e le sue novità sta accadendo di nuovo, l'ascolto di ciò che
Bob suona e anche per lui allettante. Questo è ciò che - almeno per me - era
scomparso nel corso degli ultimi anni.
Non mi piace molto levare la versione di Man In The Long Black Coat nelle
varie versioni e sentirlo dal vivo per la prima volta non ha cambiato la mia
opinione di molto ... ma solo un pò'. Il resto era solo un alto livello
recente dello show di Dylan, buono come appare in questi giorni.
Grande canto (ah, beh, il canto ... naturalmente la voce è gracchiante,
sappiamo tutti che, e naturalmente lui non ha preso proprio tutte le note,
ma lui è ancora in grado di trattenere il respiro per un periodo piuttosto
lungo), grande suono di armonica e grande gesticolare. E anche se la
versione di LARS non è più quella di una volta - a chi importa? Questa
canzone ha raggiunto da molto tempo lo status di dare al popolo quello che
vuole, ed ancora lo vogliono. Standing ovations.
Zagreb, Croatia - Salata - June 7, 2010
by Bo
Ci sono giorni in una vita che si ricordano per tutta la vita. Il giorno che
Bob è venuto a Zagabria per la prima volta è uno di quei giorni, questo è
sicuro. Zagabria non è una città troppo grande, non è troppo ricca
sicuramente, ma quello che è più importante di Zagabria è che è sempre stata
una parte del mondo occidentale, con lo spirito del mondo occidentale. Era
come se fossimo una parte del mondo occidentale, anche quando eravamo fuori
da esso. Tuttavia siamo stati capace, cioè ci fu permesso, di guardare tutto
dalla distanza, ma non di essere parte di esso. Quindi noi sappiamo (e si
sapeva) tutto su Bob, ma eravamo solo "amici lontani"! Ed è per questo che
stavamo aspettando che Bob venisse a Zagabria a partire dall'inizio del
tempo, letteralmente parlando. Così finalmente è venuto. Non riesco a
trovare le parole per spiegare il senso della sua visita: era proprio come
se Beethoven stesse venendo a Zagabria, o Mozart, o Hemingway o Verlaine o
Rimbaud! Questo è stato un evento estremamente culturale!
Il leggendario Salata stadio, sede non molto grande situata sulla sommità di
una piccola collina nel centro della città, è stata la migliore scelta
possibile per il concerto di Bob a Zagabria. Sono stato a Berkeley, CA, al
Teatro Greco l'anno scorso, così ieri Salata mi ha ricordato di Berkley in
un certo senso. Io ero lì, al posto di Bob, ora lui era venuto nel mio
posto! Finalmente!
Sono stato a Belgrado domenica e sono stato pienamente soddisfatto del
concerto di Bob.
E' stato fantastico. Ma poi di nuovo, profondamente dentro, mi sentivo che
il concerto di Zagabria deve essere ancora meglio! È la mia città natale,
Bob è venuto nella mia città, doveva per forza essere il migliore concerto!
E così è stato!
Una forte Leopard Skin è stato il brano d’apertura, contrariamente a Rainy
Day Women a Belgrado, ma Leopard è stata scelta eccellente, con la folla
contenta, cantando a partire dall’inizio. Come ho detto, sappiamo tutto su
Bob!
It Ain't Me Babe e I'll Be Your Baby Tonight sono stati i brani seguenti. A
Belgrado ci sono stati alcuni problemi con l'audio, ma il suono a Zagabria
era perfetto. Quando si ascolta la stessa musica per due serate di fila, si
può fare un confronto.
Queste due canzoni sono state la parte più debole dello show di Belgrado, ma
la notte scorsa a Zagabria li ho goduti entrambi per davvero. Beyond Here
Lies Nothing è stato l'ultima canzone per il riscaldamento. Non tutti i
partecipanti avevano familiarità con questo brano ma la resa del brano è
stata semplicemente perfetta.
La folla sembrava diventata un vulcano quando è iniziata Just Like a Woman,
e questo è durato fino alla fine del concerto. È diventato popolare negli
ultimi anni, la folla canta per aiutare Bob durante Just Like a Woman, ma
ciò che era insolito a Zagabria è stato il fatto di Bob, in una grande
atmosfera, si inchinava alla la folla come un direttore d'orchestra. Ok, era
solo una mano, una sola volta, ma non ho mai visto qualcosa del genere prima
d'ora! E, naturalmente, la folla è impazzita! Il primo vero clou dello show,
prima di molti altri a venire!
Honest with me, una scelta eccellente seguita da Desolation Row, nella quale
l’atmosfera un po' più rosa. Grandi prestazioni. Un altro punto culminante,
Desolation è stato un piacere reale, e di nuovo i fans cantavano con Bob.
High Water, una delle mie canzoni preferita è stata la successiva. Un altro
evento. Che canto forte e potente!
Una grande sorpresa è seguita, Mr. Tambourine Man. Eravamo in attesa di
questa canzone da lungo tempo, tutti sapevano che l’avrebbe cantata, tutti
erano contenti. Canzone da non perdere!
I Don't Believe You è stata la preparazione per il gran finale del set
principale. Non è la mia preferita, ma questa notte ogni canzone è stata
grande!
Il blocco finale, Highway 61 Revisited, Love Sick, Tundher on the mountain e
Ballad of a thin man sono state straordinarie. Il mio inglese non è
sufficiente per spiegare e descrivere i sentimenti della folla, l'atmosfera.
Potente H61, tonante Thunder, leggera ma brillante Love Sick, e Ballad
straordinariamente catartica.
Il break e poi gli encore, Like a rolling stone. Non ho mai visto gente così
pazza come la notte scorsa. Ed era così visibile l'atmosfera che è stata
assorbita pure dalla band. Ho 22 concerti nelle gambe (non troppi in
effetti), ma non ho mai visto Bob di buon umore, non solo durante LARS, ma
durante il concerto. Jolene è poi seguita. Ancora una volta, questa canzone
è molto, molto meglio dal vivo. Blues, rock, vera meraviglia di canzone.
Presentazione della band e grandi applausi dalla folla.
All along the watchtower per la fine - storming, potente, grande.
Una cosa di più per la cronaca: i saluti.
Durante i saluti Bob si è tolto il cappello della testa per un secondo o
due! Credo che sia stata una cosa intenzionale e voluta!
Sicuramente il miglior concerto che ho mai visto.
Alcuni critici nei giornali locali hanno dichiarato il concerto di Zagabria
come il migliore nella regione di S.E. Europea degli ultimi 20 anni. Sono
d'accordo.
Belgrade, Serbia - Belgrade Arena - June
6, 2010
by Bo
Stavamo aspettando da tanto tempo che Bob venisse nel Sud-Est Europa! Uno
poi, come abbiamo imparato, che "il meglio deve ancora venire", Bob
finalmente in uno show! Presa al volo l'opportunità di elaborare un
programma perfetto, il mio amico ed io, il più grande Bobcats locale, ha
deciso di seguire Bob nel suo giro da Belgrado a Padova. Così Belgrado è
stata la nostra prima destinazione.
Quattro ore di macchina a est per raggiungere un luogo molto piacevole,
l’Arena di Belgrado. Devo ammettere, dopo la recente guerra che abbiamo
subito 15 anni fa, mi sono sentito ancora un pò a disagio ad andare là. Ma
le cose sono decisamente cambiate e si sono avviate in direzione positiva.
Di belle persone ne abbiamo incontrate tante durante il concerto. Ciao a
tutti!
Ero ansioso di sentire la nuova versione di Rainy Day Women come apertura
del concerto. Ho mantenuto le dita incrociate per ascoltare questo pezzo,
principalmente a causa del nuovo arrangiamento con il rombante riff
incorporato. E abbiamo capito! Quello era grande, sangue fresco in questa
canzone classica! La canzone inizia il suo cammino ordinario, ma poi
sempre più "rombante". E per la prima volta ho visto Bob cambiare strumento
durante la canzone - nel mezzo della canzone, quasi a partire dal "Rombo",
Bob è passato dalla tastiera alla chitarra. Grande divertimento!
Per le prossime due canzoni di Bob è rimasto alla chitarra per It ain’t me
babe e I’ll be your baby tonight. Sembrano esserci alcuni
problemi con l’audio, quindi questa parte è stata la parte più debole del
concerto.
E’ seguita Masters of war. Forte esecuzione, nuovo arrangiamento e nuova
canzone naturalmente. È stato un messaggio per quanto riguarda le guerre
recenti che abbiamo avuto qui? Chi lo sa? Con Masters il concerto è entrato
nella sua parte migliore. Stuck inside of Mobile ci è piaciuta molto e
subito dopo Beyond here lies nothin' (prima esecuzione in Europa ? Non sono
sicuro) e Honest with me, le cose sono andate a posto. Meravigliosa
Workingman a cui è seguita una potente Cold irons bound, solo per preparare
il clou della serata: Forgetful heart. Proprio brillante! Valeva la pena di
venire al concerto solo per questa canzone.
Forte e potente H61 è stato la successiva, un altro gioiello - una delle
grandi canzoni per me . Eccellente.
Thunder on the mountain era bello, e Ballad of a thin man, ancora una volta
ha dimostrato di essere una canzone straordinaria ed estremamente potente.
Like a Rolling Stone è stato accolto dalla folla come al solito, e Jolene ha
dimostrato ancora una volta che è molto più bella nella registrazione
originale in studio. Blowing per la fine. Grande come al solito. Un
messaggio nuovo?
Tornando a casa dopo il concerto che abbiamo visto l’autobus di Bob ! Niente
foto perchè sono proibite in area doganale comunque. Eppure un funzionario
serbo ci ha detto in dogana che l’autobus di Bob era un poco più avanti
della nostra auto!
Bucharest, Romania - Zone Arena - June 2,
2010
by Trevor Townson
Bucarest e la Romania non sono probabilmente nella lista dei Top Ten luoghi
da visitare, non essendo io una persona che
avrebbe acquistato una macchina bianca che al momento è la scelta più
popolare, Bucarest e la Romania sembrava essere la scelta giusta e sono
partito per soddisfare questa curiosità.
Tuttavia, "se i cani corrono liberi", questo può essere molto fastidioso per
i residenti di Bucarest, in quanto può anche essere quello il maggior
problema per i visitatori. Il problema maggiore per la sicurezzaè che si si
rischia di incontrare, a Bucarest la popolazione dei cani randagi è di circa
70.000 animali, con più di 50 persone al giorno ferite dal morso di un cane.
I visitatori sono avvisati di essere preparati all’incontro con i cani che
come minimo vi abbaieranno dietro. Il mio albergo era a 4 km dalla sede
dello show ed è facile perdersi camminando. In ogni caso nel 2006 l’ultimo
turista ucciso in un attacco dei cani era un uomo d'affari giapponese.
Il consiglio che ti danno è che se incontri i cani non devi correre, ma se
ti mordono devi andare subito in ospedale per disinfettare la ferita e fare
una iniezione antirabbica. Nel mio caso però il bit era per i cani, ne ho
morsi un paio andando e un paio tornando dal concerto!
La sera prima del giorno di concerto pioveva e c’erano allagamenti per le
strade della città. Il libro guida aveva detto "Non c'è evasione dal fatto
che Bucarest è triste quando piove ". Se desiderate un secondo parere da
questo particolare visitatore (io) "Non c'è niente da fare, Bucarest è
miserabile quando piove ".
Andando all’Arena per il concerto ho visto qualche cane randagio, ma la
maggior parte, cioè quelli davvero selvaggi che mordono stanno in periferia.
In città i manifesti per l'evento erano messi su qualsiasi cosa, su pezzi di
parete o addirittura sui lampioni. Ci sarà un funzionario volante per
distaccarli, per quanto altri di recenti eventi o dei prossimi erano a
fianco di quelli di Bob, Metallica, AC/DC, Clapton e Steve Winwood, poi
Elton John e più sorprendente per me, la band preferita dalle mie sorelle
“Rammstein” (chi?). Mia sorella è riuscita a vagare per il back stage in uno
dei loro concerti una volta e si è incontrata con loro.
Due gruppi di supporto hanno proceduto in questa notte Bob , il primo è Zan
Bucium, seguito da Nicu Alifantis che hanno eseguito le loro canzoni in
Rumeno credo. Sarebbe stato meglio in inglese (in realtà a causa dello stile
da band irlandese di entrambe le band), ma non importa, i Rumeni non
avrebbero capito una parola di quello che avrebbe detto Bob, a parte il
piccolo contingente di pubblico straniero, che hanno ricevuto lo stesso
trattamento prima di Bob.
Mentre la maggior parte di noi può anche vivere senza un gruppo di apertura
quando andiamo a vedere Bob, queste due band non erano poi così male e delle
due ho preferito il primo, Zan Bucium e non solo perché con lui c’era una
violinista che era una della più belle donne si possa desiderare di vedere,
ma lui è sembrato essere anche bravo.
Ancora giorno, il palcoscenico è impostato per il regime serale, i ragazzi e
Bob vengono fuori fra gli applausi del pubblico aprendo con Rainy Day Women
# 12 & 35 per la quale insolitamente Bob inizia sulla tastiera ma ben presto
la lascia per prendere la sua chitarra per continuare il numero.
In generale durante la sua esibizione stasera ho pensato che Bob era di gran
lunga più in forma, e la sua chitarra era molto più puntata verso il
pubblico piuttosto che alla punta delle sue scarpe. Stasera non ho avuto
l'impressione che si trattava di uno show-tastiera anche rispetto ad altri
spettacoli in cui ha incluso chitarra e l’armonica al centro della scena per
il suo "assolo". Come ben sappiamo Bob ha un ciclo di vita diverso per tutte
le cose, ma sono sicuro che il pubblico prevalentemente rumeno era in attesa
di chitarra e armonica da parte di Bob e ritiengo che sarebbe stato meno
soddisfatto se Bob fosse stato nascosto e stravaccato dietro la sua tastiera
per tutto lo spettacolo, così però credo che ha funzionato bene anche per il
pubblico di casa e per gli stranieri.
Ho letto che qualcuno su BobDylan.com ha detto che la qualità del suono non
era buona, ma questo certamente non era il caso di fronte a dove mi trovavo
io.
Bob aveva trovato un modo per suonare proprio come fosse una donna di
piacere, sia per il pubblico e sia per se stesso, con una sorta di
compromesso fraseggio sul coro, così ognuno riusciva a cantare senza che Bob
annegasse nell’attesa che il pubblico fosse a tempo con lui, così le cose
sembravano quasi in sincronia.
Questa sera abbiamo avuto uno stile tutto nuovo nelle prestazioni col
microfono, una fase che non poteva più aspettare. Questo non è stato il
"crooner” di stile visto in precedenza, questo è stato Bob che marcia in
un'altra direzione, molto più Rock & Roll.
Difficile da spiegare quando non ci sono paragoni, è difficile confrontare
Bob, anche perchè confrontarlo con qualsiasi altro artista sarebbe del tutto
eccessivo per Bob, che è quell’ artista unico che è sempre stato. Bob ha
preso il microfono staccandolo dal supporto poi si è spostato liberamente
sul palco tenendo il microfono in mano e alla folla sembrava piacere questa
cosa a giudicare dagli applausi che arrivavano come un'onda che veniva da
lontano, e come al solito in questi casi, Bob lascia da parte la paura di
strafare.
Dopo lo spettacolo mi imbatto nel collega Steve Adams, ancher lui fan di
Bob, che aveva veramente goduto lo spettacolo, ma mentre io sarei volato
verso casa il giorno dopo, lui si recherà all’aeroporto in direzione dello
show successivo, perchè aveva fatto dei piani per seguire il tour con alcune
date più di me. Camminiamo per l’arena e ci lasciamo per andare in direzioni
diverse, Steve prende un trasporto pubblico ed io cerco qualcosa da
mangiare.
Era circa mezzanotte quando finalmente sono tornato giù a Calea Victoriei
nella parte centrale di Bucarest dove abitavo. Notte tempo Bucarest è un
luogo molto diverso e "Down the streets the dogs are barkin’...".
Stavo seguendo un gruppo di rumeni che camminavano per strada e dopo aver
preso l'ultimo bivio prima del mio albergo ho notato nei pressi dell’
incrocio un piccolo gruppetto di cani che giravano. Di tanto in tanto
abbaiavano, ma niente di particolare, mentre due auto si avvicinano ad un
incrocio con lo stop. I rumeni non hanno attraversato la strada ed entrambe
le vetture si sono fermate. Io non ero sicuro se avevo diritto di passaggio,
mentre i rumeni non si muovevano ma parlavano ad alta voce come se avessero
bevuto un pò troppo.
Siamo stati tutti in questa situazione di stallo per quella che sembrava
un'eternità, ma era in realtà solo una frazione di tempo, ma probabilmente
abbastanza a lungo per iniziare as attirare l’ attenzione dei cani che
cominciano a venire nella nostra direzione. Penso che le macchine avessero
effettivamente visto la situazione e si erano fermate per farci attraversare
la strada e continuare lentamente, ma i rumeni non sembravano accorgersi che
qualcosa stava succedendo, così rimasero in piedi in mezzo alla strada a
parlare ad alta voce.
Improvvisamente una delle auto parte a tutta velocità ed i cani ringhianti
la inseguono. Allora ho ben compreso perché la guida mi aveva detto di non
correre. Con i cani attualmente occupati con le macchine, ho completato le
poche centinaia di metri che mi separavano dal mio hotel, allora ho
riflettuto sul fatto chè il libro-guida avesse bisogno di un aggiornamento
con l’aggiunta del Giapponese e dell’Inglese. Il destino di quel povero uomo
d'affari giapponese era stata una spaventosa realtà, e la guida aveva avuto
ragione nel dire di aspettarsi almeno un incontro con i cani che abbaiano.
Beh ho già fatto la mia scelta successiva, sarà Linz in Austria, tutto bene
tranne quello che è successo a Tombstone Blues? Era davvero stata suonata
l’ultima volta nel 2006 e poi solo una volta come opener. Sembra che il 2006
non sia stato un buon anno per l'industriale giapponese e per quella
canzone. Mi auguro che almeno la canzone possa essere riportata in vita un
giorno nella set list, sarebbe davvero un idea brillante!
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Bob Dylan in concerto a Bucarest
La conclusione? Un concerto perfetto in un concerto storico.
Se fosse stato uno spettacolo di wrestling, qualcuno avrebbe probabilmente
detto "E' Showtime". Dylan ha sempre detto le cose, non per niente è
chiamato il "poeta laureato del rock and roll”. Così Bob Dylan e quelli che
compongono la band sono entrati in scena senza troppi fronzoli, vestiti
elegantemente, con alcuni di loro che indossano dei cappelli e hanno
cominciato con Everybody Must Get Stoned, seguito da It Ain ' t me Baby e
I'll Be Your Baby Tonight. Tutti i brani musicali sono stati quasi
riscritti, così spesso ripetuti che è ammesso non riconoscerli.. Poi è
comparsa l’armonica, che ha sollevato la temperatura del pubblico ogni volta
che la suonava. Jolene ha portato in scena blues elettrico-energetico,
quindi il pubblico ha cantato il coro per Just Like A Woman. Come il buio è
sceso sull’arena Arena alcune luci sono state accese, presenza discreta, il
palco sembrava un club di vendita abusiva di alcoolici degli anni 30, con i
musicisti vestiti da bluesman, ricordo del proibizionismo Usa.
E mentre canta questo genere di canzoni, l'artista non ha dimenticato che ha
iniziato la sua carriera musicale suonando rock and roll, Highway 61
Revisited è una delle canzoni cantate in questo profilo. Mi sarebbe
difficile classificare lo stile del concerto di Bob Dylan, la scorsa notte
dopo che lui ha cantato una vasta gamma di canzoni folk, blues e blues
elettrico, rock and roll o soul. O semplicemente una poesia accompagnata
dalla musica. In alcuni momenti, cantando o recitando i testi delle canzoni
di Bob Dylan sembrava un dramma di carattere o la fase finale di un monologo
di una tragedia shakespeariana.
Like a Rolling Stone non è una semplice canzone, anche se si tratta di una
canzone di protesta con un messaggio forte. Like a Rolling Stone è l'inno di
una generazione, è il grido che si oppone al destino che rinasce dalle
proprie ceneri (la canzone è stata scritta Bob Dylan in un momento in cui
voleva rinunciare alla sua carriera musicale, che prese una nuova svolta
dopo aver scritto questa canzone, poi ripresa anche dai Rolling Stones, una
canzone che è diventata un vero e proprio inno. E' stata la prima canzone
del bis ed ha fatto venire le lacrime agli occhi di un signore molto
rispettabile e sobrio alla mia destra. E il concerto è finito, forse troppo
presto rispetto a quello che tutti avremmo voluto, con All along the
watchtower.
Forse, se i Rumeni avessero visto Dylan in concerto 20 anni fa sarebbe stato
estasianti, entusiasti di aver visti una performance di un artista del
calibro di Bob Dylan. Forse in termini di spettacolo prettamente musicale
Dylan è un artista non molto spettacolare. Forse avremmo voluto sentire Mr.
Tambourine Man, Knockin' on heaven's door. Forse per circa 40 anni abbiamo
visto soltanto le foto di tizio scontroso, ora, con disinvoltura è venuto ad
esibirsi senza cortesia con il pubblico, ma con la voglia di cantare, così
ha recentemente festeggiato i suoi 69 anni.
Ma posso onestamente dire che sono andato al concerto per vedere lo spirito
che ha mosso le masse, la gente che ha sollevato contro l'ingiustizia. Per
vedere il geniale artista le cui canzoni sono state coverizzate in una forma
più o meno vicina alle versioni originali da oltre 1000 artisti che hanno
fatto più di 2500 versioni. Questo perchè Dylan non è un semplicemente un
vecchio musicista, ma un artista che ha cambiato la storia.
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Bob Dylan a Bucarest: Musica per affetti da pareidolia
(La pareidolia (dal greco είδωλον, immagine, col prefisso παρά, simile) è
l'illusione subcosciente che tende a ricondurre a forme note oggetti o
profili (naturali o artificiali) dalla forma casuale.
È la tendenza istintiva e automatica a trovare forme familiari in immagini
disordinate; l'associazione si manifesta in special modo verso le figure e i
volti umani. Classici esempi sono la visione di animali o volti umani nelle
nuvole, la visione di un volto umano nella luna oppure l'associazione di
immagini alle costellazioni. Sempre alla pareidolia si può ricondurre la
facilità con la quale riconosciamo volti che esprimono emozioni in segni
estremamente stilizzati quali le emoticon.
Si ritiene che questa tendenza sia stata favorita dall'evoluzione perché
consente di individuare situazioni di pericolo anche in presenza di pochi
indizi, ad esempio riuscendo a scorgere un predatore mimetizzato.
La pareidolia consente spesso di dare una spiegazione razionale a fenomeni
apparentemente paranormali, quali le apparizioni di immagini su muri o la
comparsa di "fantasmi" in fotografie.
Un fenomeno analogo alla pareidolia (una sorta di pareidolia acustica) si
verifica anche per le percezioni uditive, quando si crede di sentire suoni,
parole o frasi significative in rumori casuali, come quelli ottenibili da
registrazioni eseguite al contrario. Numerose leggende riguardo a presunti
messaggi satanici inclusi in canzoni rock ed heavy metal (ad esempio, il
caso di Stairway to Heaven dei Led Zeppelin) sono, secondo un'opinione
diffusa, da attribuirsi semplicemente a questo fenomeno, amplificato dai fan
e in alcuni casi sfruttato a scopi commerciali dall'industria discografica).
by Cosmin Navadaru,
In un mondo di immagini, le persone sono condannate alla pareidolia. E'
questa caratteristica del cervello umano di vedere le nuvole a forma di
dinosauri, il volto di Gesù in un tronco d'albero o ascoltare messaggi
nascosti quando un disco viene suonato al contrario. Un fenomeno di massa di
pareidolia è stato Mercoledì 2 giugno, durante il concerto di Bob Dylan alla
Zona Arena di Bucarest, quando 10 mila rumeni hanno visto un dio sul
palcoscenico, un poeta, un suonatore di armonica e anche un promotore dei
segni satanici.
Dicono di Jimi Hendrix che non poteva cantare, ma che ha inventato un modo
di suonare la chitarra che molti, tra cui Kurt Cobain, hanno considerato
inutile. Hanno detto di Bob Dylan, non solo che non poteva cantare, ma anche
che egli era ben lungi da essere un virtuoso della chitarra.
Per alcuni, è un tizio che ha rubato canzoni altrui ed il cognome a Dylan
Thomas, un chitarrista medio e un cantante senza voce. Per altri, lui è un
genio musicale, un poeta, una voce seducente attraverso le sue asperità, un
idolo per quelli per i quali suona sul palco. Il chitarrista della sua band
usa suonare stando inginocchiato durante i concerti, come per mostrare il
suo rispetto per Bob Dylan. Dylan è il creatore di un "lavoro enorme: 34
album di studio, 13 album live, 14 compilation e 58 singoli.
Mercoledì sera, 10 mila rumeni hanno rivolto lo sguardo a Bob Dylan come ad
una guida spirituale. Prima del concerto di due ore, il pubblico ascoltava
frammenti di On the Road, un libro di Jack Kerouac, un volume caro a Bob
Dylan. I brani sono stati presentati in una combinazione di blues e rock'n
roll, e questo è stato considerato il segreto per capire i mondi proposti
dal musicista americano, accolto da applausi ad ogni nota.
Per coloro che non sapevano che questo non sarebbe stato un concerto folk, è
stata una delusione, ma per altri, è stato magico. Bob Dylan ha bisogno
semplicemente di essere visto come un uomo che esplora l'universo attraverso
le sue canzoni. Dice che ogni brano è una rappresentazione dell'universo e
vale di più il testo della canzone, un modo di avvicinarsi all'essenza delle
cose.
Le sue canzoni non erano di intrattenimento, come Dylan diceva alcuni anni
fa, ma la sua musica era un altro modo di arrivare alla realtà, ad altri
paesi, da poco liberati, quelle "repubbliche invisibili", come il nome del
libro dello storico della musica Greil Marcus.
Bob Dylan - per alcuni, un istigatore di satanismo, un enorme logo stava
sullo sfondo in background durante il concerto, un logo considerato un
simbolo satanico, l'occhio di Horus, ha aggiunto anche il logo dell' Ordine
degli Illuminati che attualmente è stampato sul retro della banconota da un
dollaro. Per altri, è "un amico": tra le poche parole da lui pronunciate
ieri sera, l'artista infilato un "Grazie, amici!".
(Fonte: english.hotnews.ro)
Istanbul, Turkey - Harbiye Cemil Topuzlu
Amphitheatre - May 31, 2010
by Taylan
E’ stato un grande piacere vedere Bob sul palco, a Istanbul, la mia città.
L'ambiente era totalmente sorprendente.
Ho aspettato e aspettavo di ascoltare dal vivo Bobby per quasi tutta la mia
vita. E, francamente, adesso mi dispiace molto perche sono troppo giovane, e
non sono riuscito vedere dal vivo di Bobby sul palco, quando era nel
decennio dai 20 ai 30 anni.
Sapevo che modificava testi e ritmi delle canzoni, come ha fatto in ogni
concerto, come al solito. Ma, come fan di Dylan, non mi aspettavo così
grandi cambiamenti nei ritmi delle canzoni. Quasi non potevo capire quale
canzone stava cantando. Nelle canzoni doce c’era il coro riuscivo a capire
di che canzone si tratava (specialmente Masters of war).
Il batterista è stato noioso e malamente troppo alto nel mix. Il chitarrista
solista ha anche saltato alcune parti di alcune canzoni , è poco
professionale ed ha cercato di mostrare se stesso come Clapton.
Io preferirei un giovane Dylan con la sua chitarra e l’armonica, invece di
un forte e rumoroso tamburo, e un chitarrista elettrico dilettante. Non è
che io preferisco il Dylan-folk di protesta invece del Dylan blues-rock, è
solo che voglio vedere Dylan come un frontman, un uomo che scrive le sue
canzoni con i suoi testi magici, invece di un giovane batterista e un povero
chitarrista.
Oltre a tutto questo, sono del tutto contento di aver visto Dylan prima di
morire. La scaletta è stata perfetta, è stata una grande esperienza
ascoltare le canzoni di album leggendari come Blonde on Blonde, Highway 61
Revisited e Freewheelin'. Come ho detto prima, penso di essere solo triste
per non essere stato giovane, per non aver visto Dylan in gioventù. Tangled
Up in Blue!
Grazie Bob Dylan, per la sua visita in Turchia,
Ti amiamo Bobby,
Questa terra è la tua terra,
Spero di rivederti
LONG LIVE DYLAN
(Fonte: www.bobdylan.com/#/node/17169)
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Bob Dylan in Istambul - by Sumeera Younis
Alcune persone si lamentano che quando vanno a vedere Dylan, non c’è
spettacolo. Avevo sentito dire che lui è diventato vecchio, che si sarebbe
dovuto fermare perché la sua voce è andata, e che andare al concerto era uno
spreco di denaro. Sono andato allo show con le aspettative un pò basse, ma
non avevo motivi per aspettarmi qualcosa di meglio.
Alcune persone si lamentano che quando vai a vedere Dylan, non c’è
spettacolo ... Quando si è Bob Dylan, non è necessario.
Dylan è sorprendente. Punto. Non ha bisogno di un sacco di luci e costumi e
teatralità perché ha la sua musica. La sua voce è solida roccia. Lui stasera
ha dato una prestazione perfetta. Sono rimasto stupito che un uomo che ha
compiuto 69 anni la settimana scorsa può ancora rendere come lui.
Le sue canzoni sono geniali, non solo per le melodie ed i testi brillanti,
ma perché portano qualcosa dentro di te. Ti portano indietro alla prima
volta che le hai sentite e le migliaia di altre volte che le hai ascoltate
dopo. Raccontano storie che fanno venire i brividi nelle ossa e ti fanno
credere che la musica è assolutamente la cosa migliore del mondo.
E' stata una sensazione incredibile essere seduto in un anfiteatro sotto il
grande cielo di Istanbul ed i gabbiani che roteavano sopra, come abbiamo
cantato insieme a Bob Dylan Just Like a Woman ... "But she breaks up like a
little girl..."
In generale, io do allo show soooooooolo un A ++++++ , ma se avesse suonato
“The times they are-a changin’ “ non esisterebbe un voto da dargli.
Tokyo, Japan - Zepp Tokyo - march 24 ,
2010
by Moise Potié
Dylan e la sua band sono stati soprattutto grandi nella seconda metà dello
show. Un po' di Highlights per me: "Most Likely YGYW" ha avuto molta presa
sul pubblico, mentre "Highway 61" e "Thunder On The Mountain" avevano
sezioni strumentali che sono state davvero cool. "If You Ever Go To Houston"
è stata molto vicino alla versione del CD, ma il suo semplice riff
contagiante mi ha fatto sorridere e ballare. Una delle mie frasi preferite è
is "I'm gazing out the window, of the St. James Hotel" da" Blind Willie
McTell ", e sentirlo cantare dal vivo dalla bocca di Bob è stato un piacere.
Le altre canzoni sono state tutte buone, come pure, ma credo che se dovessi
scegliere il pezzo migliore per me, sarebbe questo.
Nagoya, Giappone - Zepp Nagoya - march 19 , 2010
Recensione di Yashio Nakajima
Apertura stasera con “Leopard Skin” per la seconda volta in Osaka. Charlie e
Stu si sono scambiati liks di chitarra e la band era già ad alto regime.
Poi è seguita " Lay Lady Lay ", nello stesso ordine del 12 marzo e io mi
aspettavo "Don't Think Twice" e "Just Like Woman", che entrambe erano state
suonata quella sera . In "Lay Lady Lay" Bob ha suonato la chitarra elettrica
per la prima volta nel 3° show , ma non l’armonica questa volta. Ero
emozionato con "Just Like a Woman", perchè la mia aspettativa si era
avverata. Durante il coro ho urlato "Just Like a woman" ed è stato molto
impressionante. Poi" The Levee " è seguita. Il dolce intro di chitarra ed
armonica hano colpito il mio cuore.
Poi “Every grain of sand”, non solo la prima volta in questo tour , ma era
stata suonata solo altre due volte nei precedenti tour in Giappone, a
Sapporo nel Feb.24 1997 e nel Hamamatsu Mar.13 2001. Ha suonato l’armonica
in quasi tutte le strofe. E' stata una prestazione convincente. Dopo "Cold
Iron Bound" e "Sugar Baby" sono state eseguite per la prima volta in
Giappone. La voce di Bob è molto forte e chiara e questa canzone si adatta
alle piccole sedi come lo Zepp.
La canzone No.10 è stata “Desolation row” , bella come la No.4 “Just like a
woman”.Bob alla tastiera è molto importante e imponente. "Highway 61", ha
riscaldato la folla ed il grande entusiasmo del pubblico è stato poi
raffreddato con "Spirit on the water”. Ascoltare questa canzone nel piccolo
locale è rilassante come essere nel mio soggiorno.
Poi il pubblico di casa è stato ricaricato con la dondolante "Thunder on the
Mountain". Bob ha volentieri collaborato con Charlie durante l'assolo.
“Ballad of A Thin Man " con Bob al centro della scena è sempre qualcosa di
speciale. A causa degli effetti di illuminazione drammatici Bob sembrava
Tycoon che urlava e soffiava nella sua armonica.
Negli encore "Like a Rolling Stone" Bob ha suonato alcuni licks di tastiera
impressionanti, prima del versetto finale e poi ha sorriso. Nella successiva
"Jolene", ha presentato i membri della band, come al solito. Poi la band si
è lanciata in "All Along The Watch Tower" e ha travolto tutti.
Nell' ultimo tour in Giappone del 2001 Bob ha suonato 37 canzoni in 13
spettacoli. Finora 20 canzoni in 7 spettacoli. Mi auguro di più per il
futuro.
Osaka, Japan - Zepp Osaka - march 16 , 2010
di Kathleen
Il vento sferzava intorno alle 20 miglia all'ora e ci ha congelati tutti
prima dello spettacolo. Un tizio con un vestito leopardato e cappello pure
leopardato tipo Zio Sam arrivò di corsa fino a dove mi trovavo io a Dire che
Cat's in the weel e This Wheel's On Fire erano state le canzoni del
soundcheck. Ecco come è iniziato tutto. Davvero buone entrambe le versioni.
Non ho qualcosa da dire su ogni canzone, anche se tutte sono state molto
intratteneti. Credo che sia stata globalmente una notte abbastanza morbida.
La voce di Bob sembrava un po' ruvida all'inizio dello spettacolo, ma ho
pensato che sarebbe migliorata nel proseguo. Tutte le canzoni che sono state
suonate nel 2010 sono state leggermente diversificate negli arrangiamenti o
avevano sezioni di improvvisazione, solo rock n roll fine.
Così, posso sentire i dolori lancinanti in Summer Days , ma è stata
divertente e ha funzionato bene. No, non è la versione dei giorni gloriosi
con Bob, Charlie e Larry tutti alla chitarra che andava sempre più
velocemente fino a quando tutti arrivavano alle vertigini, ma è ottimista e
ben suonata lo stesso. Quando Bob ha detto la frase "me ne vado al mattino"
, tutti impazzirono perché, tutti ce ne andremo al mattino, dopo una
settimana qui.
È stato meraviglioso sentire Forgetful Heart stasera.
John Brown è stata buona, una versione di stop-start. Donnie si sentiva bene
, tutti i suoi stasera strumenti funzionavano bene. Quindi evviva il suono
equilibrato di stasera.
La folla ha applaudito Under the red sky perchè l’ha riconosciuta subito.
Highway 61 aveva qualcosa di ultra, pezzo unico. Bob era dietro alla sua
tastiera agitando le sue mani verso il pubblico. Bob fatto qualche chiamata
e risposta nei numerosi liks con Charlie, si sono divertiti, il gioco è
contagioso.
Po’ Boy era graziosa. Bob ha fatto un lavoro fantastico. Charlie suonava
liscio.
Thunder on the Mountain è veramente la nuova Summer Days. Versione
saltellante da ballare, costruisce e realizza , peccato non sia stata
abbastanza lunga.
Non c'è molto da riferire in merito ai bis, ma ero di nuovo in mezzo alla
folla, per fortuna non schiacciata.
Bob stasera era Mr.Keyboard. Tony faceva un sacco di inchini al suo
contrabbasso. Tutti erano concentrati , Bob ha fatto qualche sorriso al
pubblico e la band sembrava divertirsi tranquilla. Abito grigio scuro con
bordi di velluto nero sul collo e alle tasche per i ragazzi. Bob aveva tutti
gli accessori in rosso.
Alcune cose che ho in mente di dire: Ogni volta che il “mindeye” logo si
illuminava ad Osaka, si sentiva un collettivo "Woo", che era quasi
infantile. E' affascinante essere in un paese dove tutto significa qualcosa.
A tutti piace il warm-up anni 50 della musica prima dello show.
La folla era tranquilla e la sicurezza non era occupata.
Quando mi son seduta al mio posto, in mezzo a tutte quelle persone
tranquille, ho sospirato, "Sono così felice". Sono sicura che tutti stanno
pensando “I'm soooooo american” e commentando come sto descrivendo la
cultura giapponese. Spero di non essere stata troppo ingiusta.
Sto cercando di essere umile il più possibile " non è il nostro paese ", ero
finalmente riuscita a tenere dietro le persone al loro posto per il bis,
cosa che avevo cercato di fare tutta la settimana . Sono riuscita a fare
qualche buono spostamento e finalmente non c’era troppa folla davanti. Io so
cosa vuol dire non vedere.
E poi, io sono così fortunata ad essere dallo stesso paese di Bob e riuscire
sempre ad andare a vederlo. E' diverso, però, non vedere. Tutti noi avevamo
i posti numerati, per cui ritengo che la fine di questa sera sia valida per
la nostra successiva esperienza.
Ho fatto un paio recensioni extra questa settimana grazie alla mia fortuna,
Pace e amore , grazie a chi mi ha aiutato, ho passato due notti che mi ha
portato dalla seconda alla prima fila.
Io non sono una ragazza Facebook, la mia vita è molto tranquilla. E se si
spende un sacco di tempo per scrivere sulla tua vita probabilmente non sei
là fuori viverla. Io viaggio sui treni veloci , vado a vedere i musei, mi
piace godermi le terme, guardare le montagne, dare soddisfazione alla gente,
le lezioni di yoga in una classe Giappone. Guardare per il resto della mia
recensione nell'etere. Sarà lì.
Grazie, amici giapponesi. Grazie, Bob.
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di Sonny Boy McFitzson
Kathleen. Io sono quello vestito di pelle di leopardo col cappello da Zio
Sam.
Sì, li ho sentiti fare nel soundcheck "Wheel's" e "Cat's" Entrambi sono
stati interrotti verso la metà , cupo come soundcheck. A cantare su
"Wheel's" di sicuro è stato Bob. Dopo hanno fatto "Cat's" solo strumentale.
In aggiunta a quello che ha detto Kathleen :
2. This Wheel's On Fire – Davvero sorprendente al centro della scena. Ma Bob
ha cantato due volte il versetto 3, saltando il versetto 1.
5. Forgetful Heart - Bob sembrava prenderci in giro , ma eravamo così
contenti di sentire questa indimenticabile performance all'ultimo spettacolo
di Osaka.
7. John Brown – La versione di New York, 17 Nov 09 fu un
arrangiamento totalmente nuovo. Ma questo era una ripresa della versione di
"Jack O'Diamonds" , ad eccezione degli stop-start come Kathleen ha
menzionato.
13. Thunder on the Mountain - Charlie all'improvviso si è rivolto alla folla
con un volto apparentemente sorpreso. Ci ha messo un po' per capire cosa
stava succedendo , era il feedback della sua chitarra.
15. Like a Rolling Stone – il più grosso highlight di questa sera. Bob non
ha cantato i primi due "How does it senti? "nella prima strofa, perché tutta
la folla gridava insieme. In seguito Bob ha mantenuto un sorriso felice alla
folla e ha cantato insieme a loro
"How-does-it-Feel / To-Be-without-a-Home / With-No Direction-Home /
Like-A-Complete-Unknown / Likarolinstone " . La folla non ha ovviamente
cantato "To-Be-without-a-Home" e "Likarolinstone", tranne me!
16. Jolene – Charlie, altra faccia sorpresa a causa di un altro feedback.
Sono stati i momenti migliori di Bob nel corso di questi 5 notti di Osaka.
Grazie a: --
Kathleen per scrivere recensioni, per lingua inglese ed il suo amico Pablo
per il giapponese.
Un ringraziamento speciale a: --
Manabu & Yuta a jerrys.zero-city.com per aver fatto foto insieme.
Heckel & Akiko
... e ad F dall’ Italia: --
Che Dio ti mantenga in salute, che la fortuna ti assista dovunque tu vada ,
abbiamo riso e passato momenti buoni insieme.
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Dylan , spessore alto ad Osaka
Alla fine ho visto il mio primo concerto di Bob Dylan la notte scorsa (15
marzo) allo Zepp Osaka. La mia eccitazione era mitigata dalla trepidazione
indotta dalle parole dei miei amici che dicevano che un concerto di Dylan è
sempre un’incognita, potrebbe essere la migliore o la peggiore prestazione
che abbia mai visto, e ho temuto che il cielo grigio e piovigginoso di Osaka
fosse un oscuro presagio.
Il tempo è la nota dolente di Osaka
Assillo che è durato poco, Bob è entrato in scena col suo cappello da cowboy
e ha iniziato a suonare la tastiera. Mi chiedevo: "Che diavolo sta
suonando?" Be', la canzone mi era sconosciuta, ma non importava, la canzone
mi aveva scosso e sapevo che sarebbe stata una buona serata. Più tardi,
quella notte ho cercato su Google alcuni versi della canzone ed era Watching
the River Flow - un pezzo del 1971 unico che non è mai apparso su un suo
album ufficiale.
Il brano successivo è stato molto più familiare – anche se inatteso - Señor
(Tales Of Yankee Power), nel quale Bob è venuto al centro della scena per
suonare la sua armonica.
Senor, Senor, sai dove siamo diretti?
Lincoln County Road o Armageddon?
Ora, la sua voce è sempre stata oggetto di ampio dibattito e che ha molti
detrattori . Ebbene, mentre la sua voce è cambiata nel corso degli anni
quasi quanto il suo stile musicale, è stata e rimane uno degli aspetti più
interessanti della sua musica. Come gracchiava fuori "Sen-yor! sen-yor! " mi
chiedevo come fare per descrivere la sua voce. Potevo solo pensare a una
parola giapponese che sembra cogliere la sfumatura giusta e che è Shibui.
Shibui ha un certo numero di significati, a volte facendo riferimento al
vino, che ha un carattere abrasivo o ruvido, ma, paradossalmente, può
significare anche raffinato o - più comunemente - si può semplicemente dire
"cool". Bene, stasera la sua voce è stata fortemente Shibui.
Il brano successivo è stato I'll Be Your Baby Tonight ed è stata una rara
performance con la chitarra (dal momento che non sembra usare la chitarra
dal vivo così spesso in questi giorni).
Quel tordo se ne volerà via
e lo dimenticheremo
quella grossa grassa luna risplenderà come un cucchiaio
ma la lasceremo fare
non ti pentirai
Non posso dirvi i nomi dei componenti della band di supporto di Bob , ma il
più importante dei cinque è stato il chitarrista energico e duro , poi il
suonatore di banjo / lap steel . Il bassista si alternava tra basso
acustico, elettrico, ed è venuto alla ribalta soprattutto in un segmento che
consisteva di canzoni dal periodo più recente, a partire da Love and Theft
in cui la musica di Bob ha avuto la tendenza ad essere una sorta di miscela
di blues e di cajun (?) Il culmine di questo è stato High Water, che ha
alcune frasi divertenti:
Ho un ardente desiderio della fiammeggiante velocità
Ho una Ford Mustang col motore truccato
Salta a bordo, amore, getta le mutandine fuoribordo
Posso scriverti poesie, far andare fuori di testa un uomo forte
Non sono un porco senza una parrucca,
spero sarai gentile con me
Le cose si stanno smantellando lì fuori
Acque alte dappertutto
La parte migliore dello show è stata quello in cui Bob saltellava dalla
tastiera all’armonica ed alla chitarra, rispettivamente per Desolation Row,
Stuck Inside of Mobile e la meditabonda Man In the Long Black Coat. In Stuck
Inside of Mobile, Bob dimostrato (come se ce ne fosse bisogno) ciò che è un
grande armonicista con un assolo ipnotico. Le frasi finali erano
intervallate da contrappunti di armonica:
Ora i mattoni giacevano sulla Grand Street
dove i pazzi al neon si arrampicano
Cadono tutti così perfettamente
Tutto sembra così ben cronometrato
Ed io siedo qui pazientemente
aspettando di scoprire quale prezzo
dovrai pagare per evitare di
passare attraverso queste cose una seconda volta
Oh, Mama, può essere veramente la fine
essere di nuovo bloccato a Mobile
col blues di Memphis nuovamente
L'album, Highway 61 Revisited, era ben rappresentato con quattro canzoni :
Desolation Row, Ballad Of A Thin Man, Highway 61 Revisited e la prima
canzone del bis, Like a Rolling Stone. La successiva è stato Jolene, una
delle canzoni migliori del nuovo album Together Through Life, e una delle
canzoni più popolari della notte, a giudicare dalla reazione del pubblico.
Poco prima degli encore si è illuminato improvvisamente il
Bliderbergy-Eye-of-Horusy suscitando un grande entusiasmo.
Infine, Bob rivolto alla folla ha presentato la band, ma mentre faceva
questo una chitarra è stata portata fin sul palco con una lettera allegata
ad essa. Io so molto poco di chitarre, ma al mio occhio inesperto sembrava
essere una Fender Stratocaster. Bob ha guardato un attimo disorientato e
detto che il suo chitarrista l’avrebbe apprezzata. Poi ha detto al membro
del pubblico che gliela aveva data che stava solo scherzando, dicendo che
gli piaceva un sacco, giusto prima che la band con un un ruggito alla
Hendrix attaccasse All Along the Watchtower per finire un fantastico set.
Il mio timore che Bob non sarebbe stato all’altezza stasera era stato
completamente bandito e, come sono uscito fuori sotto la pioggia di Osaka ho
promesso di esserci la prossima volta che Bob Dylan tornerà da queste parti.
Miglior canzone della serata: Stuck Inside of Mobile (With The Memphis Blues
Again).
(Fonte: http://angrysoba.blogspot.com)
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di Peter Gray
Io vivo a Sapporo, in Giappone, una bella città che non è mai stata meta di
un concerto, vedere Bob in concerto è come imbattersi in un’ oasi dopo
essere stato perso nel deserto per anni. Non accade spesso, ci vuole di
solito un po' di fortuna, e l'acqua è dolce, dolce, dolce.
Il 16 marzo, ho volato da Sapporo a Osaka, per vedere il mio quinto concerto
di Dylan.
Lo Zepp Osaka è un luogo piacevole ed intimo. Non ho dovuto spingere o dare
spintoni, ma c’era più eccitazione nella folla che nei due altri concerti di
Dylan che ho visto in Giappone (Marzo 1986 a Nagoya, e nel marzo 2001 a
Tokyo).
Cats in the Well era il previsto opener vivace. La voce di Bob suonava come
se fosse stata già riscaldata.
This Wheel's on Fire è stata una bella sorpresa. Non mi aspettavo nulla da
The Basement Tapes. Questa band non sembrava The Band, ma questa versione ha
funzionato bene, aumentando l'eccitazione dopo Cats.
Summer Days è stato il primo punto alto nel concerto per me. Questo è una di
quelle song divertenti e la band in realtà gli ha dato una bella scossa.
Prima di rendermene conto avevo le lacrime che mi rigavano il viso. Questa è
la ragione per la quale si va ad un concerto, essere circondati da gente
simpatica, musica gioiosa, e piangere, perché si è felici.
Due canzoni più tardi, Bob ha cambiato ritmo, con una semplice versione
alleggerita di Forgetful Heart. La band sembra passare in secondo piano
sulla voce di Bob e Donnie ha fatto un bel lavoro con la viola. Quando il
concerto è finito, questa è stata la canzone che è rimasta bloccata nella
mia testa.
Il brano successivo, probabilmente You Go Your Way, è stato un altro da
evidenziare a mio parere. Amo tutto di Blonde on Blonde. Le canzoni di
quell’album sembrano avere tutte un’ oncia extra di Dylanità. I testi sono
più lirici, la musica più musicale. Io non posso dirlo con assoluta
certezza, ma quell’ album è davvero speciale. Inoltre, questa è stata la
canzone d’apertura del primo concerto di Dylan che io abbia mai visto
(febbraio 1974 al Forum di LA). I ricordi abbondano.
Su John Brown, il banjo di Donnie è stato il pezzo-forte. Il banjo ha un
suono così americano! E' stato l'accompagnamento perfetto per questa canzone
di patriottismo americano, le guerre americane, e i soldati americani che
sono stati coinvolti.
Honest with me per me è stato il punto più basso della serata. La band
suonava aspra. La voce di Bob era come la ghiaia. Sapevo le parole che stava
cantando, ma non riuscivo a sentirle.
Masters of War mi ha sorpreso, un'altra canzone contro la guerra così presto
dopo John Brown. Ho sempre pensato che questa canzone fosse solo un testo,
con l’aggiunta della musica semplicemente perchè Bob potesse chiamarla
canzone. Per questa versione, le luci sul palco si sono abbassate, e la band
ha espresso un palpitante beat che aumenmtava gradualmente la tensione in
ogni verso. Visivamente,
musicale, lirico, un canto che è un vero e proprio messaggio.
Charlie, che stava al centro della scena la maggior parte del concerto, è
stato veramente vivace, spostandosi, guardando gli altri membri del gruppo,
a volte mettendosi in ginocchio mentre suonava, ha fatto davvero brillare la
Highway 61. Grande assolo di chitarra nel mezzo della canzone. Go Charlie!
Po Boy era OK, ma ha perso la dolcezza della versione dell’ album.
Le cose hanno ripreso a crescere con Thunder on the Mountain. La band si è
davvero superata verso la fine della canzone. Tutti si guardavano come se
stessero avendo un grande momento. E’ stato davvero un gran momento.
Dopo aver letto le recensioni dei primi quattro concerti a Osaka, sapevo che
Bob avrebbe cantato Ballad of a Thin Man, ma veramente non lo desideravo ,
perché è una delle poche canzoni che mi capita di saltare quando ascolto
l’album Highway 61. Se ho alcune canzoni di Bob su una scala mobile che
viene dal profondo del predicatorio, Thin Man va ben oltre il lato
predicatorio. Tuttavia, la folla evidentemente conosceva questa canzone ed è
stata molto attenta nel seguirla. E il cantato di Bob è stato incredibile.
Ogni parola era perfettamente chiara. La sua voce risuonava improvvisamente
di 20 anni più giovane. Come fa a farlo? E anche se le parole ormai mi
crescono un po', la musica è grande.
Il bis sono state le stesse tre canzoni come nei concerti precedenti. Like a
Rolling Stone è sempre una grande emozione. La band era davvero intrippata
durante Jolene, e Bob ha presentato i membri della band alla fine di questa
canzone. Quando ha cantato All Along the Watchtower, ha cantato tre strofe,
Charlie ha suonato il suo assolo, e poi Bob ha cantato di nuovo la prima
strofa, in modo che il
concerto terminasse con le parole “The wind begin to howl” e si è conclusa
abbastanza confusamente , come se nessuno di loro sapesse come finirla.
Hmmmm.
La prima volta che ho visto Bob Dylan in concerto, avevo 17 anni e lui aveva
33 anni. Negli anni seguenti l’ho visto altre quattro volte, ma faccio
tesoro di questi momenti-oasi. Apprezzo anche tutti coloro che hanno inviato
le informazioni o le recensioni a Bob Links, un ottimo modo per tenere il
passo con tutti i concerti che uno non può vedere. Grazie.
Osaka, Japan - Zepp Osaka - march 15 , 2010
di Kathleen
Ero nel bel mezzo di una discussione con dei giapponesi sulla mia
sensibilità culturale , e Bob sembravaessere in ritardo, e invece è venuto
fuori quasi per tempo ...
Osservazioni generali:
Abito sul grigio gessato per i ragazzi e camicia nera. Bob, cappello bianco
/ grigio , camicia azzurra, bande colorate sui pantaloni, gilet e Giacca con
bottoni in ottone.
Dalle poche battute che ho potuto ascoltare da Donnie, uno di loro stava
dicendo "Non riesco a capire come ...". qualcosa del genere ma non ho potuto
sentire il resto della frase. Poche battute e scarsa giovialità stasera, ma
ognuno ha suonato bene, concentrato, e sembrava abbastanza felice.
Hanno iniziato un po' lenti nel carburare, ma poi è andata sempre meglio.
Canzoni (Qualche riflessione)
Senor - centrato l’arrangiamento con l’armonica. Adorabile.
High Water - versione grande, stasera si sentiva bene Donnie , yeah!
Bell’assolo di banjo.
Levee - Bob stava ridendo per qualcosa nel finale della canzone, mentre
stava facendo alcune cose selvatiche sulla tastiera. Inoltre sembrava quasi
esserci un terzo chitarrista insieme a Stu e Charlie all'inizio del brano.
Tryin’ to Get to Heaven - voce indimenticabilmente bella da Bob e un assolo
yummy di Charlie.
Cold Iron Bounds - ancora un nuovo arrangiamento... it's good. Due o tre
volte la canzone sembrava come fermarsi , abbastanza drammatica e superiore
alle altre volte.
Desolation Row - Bob aveva un lick in corso...
Mobile - so che tutti i nemici di questa canzone troveranno questo difficile
Da credere, ma è stato il pezzo preferito del pubblico questa sera (e magari
anche di Bob e della band ). Era un arrangiamento costruito intorno
all’armonica. Bob riusciva a malapena a tenere l'armonica leggermente
distante dalla sua bocca in tempo per cantare il testo da tanta armonica
c’era nella canzone. Comunque grandi suoni di armonica per tutta la notte -
è stata davvero molta. Ho avuto la fortuna di essere nella sezione dove il
pubblico riusciva a ballare , è stata una vera Dance-O-Rama.
Man in the Long Black Coat - questa è una soluzione molto nuova della quale
mi sto innamorando. Garantito. Non ho idea di come descriverla però. Il
basso è la base della canzone, è praticamente tutto quello che posso dire.
In quel momento dello spettacolo , mi ero rotta di tenere accesa la torcia
elettrica, così non ho preso molti altri appunti. Ricordo che ho ballato e
perso un orecchino durante Thunder on the Mountain , una parte del pubblico
era in delirio , altri hanno cominciato a ballare a partire da Mobile.
Una cosa particolare : i giovani fan giapponesi, davvero groovy , avevano
fatto una chitarra per Bob e stavano facendo gesti per cercare di dargliela,
e finalmente ci sono riusciti. Era una chitarra davvero bella, sembrava una
Fender Thinline Tele con buca ad F, finitura naturale, un po' più scura
della blonde , però fatta a mano. Comunque, questi ragazzi avevano un
cartello che chiedeva a Bob di prendere la chitarra, e così prima che la
band iniziasse l’intro, Stu l’ha presa e l’ha data a Bob. Bob ha detto, "che
cosa è questa, per chi è ... è qualcuno che cerca di dare a Stu una
chitarra? Stu, ho una chitarra per te”. C'era una biglietto sulla chitarra e
Bob ha chiesto " Penso che devo aprirlo ? "Bob l’ha appoggiato sulla
tastiera, poi Charlie lì ha preso e mostrato agli altri . Poi Bob disse: "La
porterò con me". Ha fatto una risatina durantel’ introduzione della band,
soprattutto quando la chitarra gli è stata ridata.
L' intero scambio è stato uno di quei rari momenti di un grande concerto che
ho potuto vivere , e una ragione in più per recarsi in altri paesi per
ascoltare Bob. Sono sicuro che questa cosa non sarebbe potuta accadere
ovunque, ma in Giappone si. A partire dal primo giorno la relazione tra Bob
ed il pubblico giapponese è stata perfetta.
Un sacco di “5” si scambiavano assieme a calorosi abbracci, gente che forse
non sapeva nemmeno che il concerto stava per finire. Stasera grande
divertimento, grande divertimento.
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di Jamie Boot
Sono stato alla show anche ieri sera, il mio terzo. La prima volta che vedo
Dylan dopo 8 anni, nel frattempo, da allora , viaggio ed abito in Giappone.
Volevo solo aggiungere qualche commento a quelli di Kathleen di ieri sera.
La folla era grande, davvero ordinata ed attenta e non vi è stato nessuno
dei tafferugli dei quali ho letto. Ho anche avuto un po' di spazio per far
oscillare i miei fianchi. Credo che i fans vogliono sentire ogni parola
senza perdersi in divagazioni da ubriachi come succede nel Regno Unito e
negli Stati Uniti. Comunque io ero il più vicino a Bob , forse lo show di
Besancon nel 94 fu l'unica volta che sono stato più vicino, ma in ogni caso,
potevo vedere bene Bob e le sue interazioni con la band. Bob era abbastanza
in sintonia con Donnie, spesso si parlavano tra i brani, da quanto ho potuto
capire si confermavano le canzoni e le tonalità. Tony spesso si avvicinava a
Bob per lo stesso motivo. Bob portava un anello di diamanti gigante alla
alla mano sinistra, un anello che non ho mai visto prima. Stava bene e
luccicava quando muoveva in aria il braccio o ballava , proprio come aveva
detto Katheleen.
Un po' di canzoni e l'imprevisto della chitarra
Watchin the river flows, una versione solida, ma non uno dei miei favoriti.
Essa era come la pioggia che pisciava giù fuori, così mi sa che suonato
questa canzone.
Señor - grande, potente versione con Bob al centro agitando le braccia. Bel
lavoro di armonica da quello che posso ricordare. Questa canzone funziona
bene come nuomero due nella slot.
BabyTonight - preferisco la versione classica, ma Bob si è sicuramente
divertito nel suonarla, sputando fuori i testi con la folla che era
abbastanza ricettiva. Bello vedere Bob alla chitarra, ma in realtà credo che
dovrebbe suonarla con l’acustica e stare lontano da quelli assoli di
chitarra che ci fa sopportare. Lascia quelle parti ai professionisti Bobby!
High Water, ho veramente gradito questa canzone, anche se credo che questa
versione abbia meno power da quando l’ho sentita suonare nel primi mesi del
2000, ma una versione grande lo stesso. Il banjo è più percussivo rispetto
alle versioni schizzinose del passato, ma non era molto udibile nel mix.
Charlie Sexton è stato il fuoco per tutta la notte, ho perso il conto di
quante chitarre ha suonato , stava accucciato sulle ginocchia e scambiava un
sacco di sguardi insolenti con Bob e la band. Egli è veramente attento a
quello che Bob sta facendo e lo tiene d'occhio per assicurarsi di tutte le
variazioni, si può dire Bob si perde a volte, particolarmente durante i
pezzi di jam , ma Charlie lo aiuta a ritornare nel solco della canzone.
Levee - Graziosa jam prolongata alla fine. si può dire che si stavano tutti
divertendo lasciandosi andare nella semplice struttura della canzone. Bob ha
sperimentato un sacco sulla tastiera e un grande lavoro di chitarra di
Charlie. Un sacco di risate, alla fine, mentre stavano cercando di portare a
termine la canzone.
Tryin’ to get to heavem, molto tenera con la versione resa più bella
dall’armonica di Bob. Stava suonando bene stasera. Bob canta davvero bene
queste canzoni , sembra molto meno sperimentale, con la voce delle canzoni
più recenti, forse perchè non ha avuto molto tempo per pasticciare con esse.
Cold irons bound – bella versione d’atmosfera, cominciata abbastanza
tranquilla per poi svilupparsi in quella che posso ricordare. L’ho gradita.
Desolation row - gran voce, un altro modo di far piacere alla folla. Non è
stato molto sicuro il primo break di chitarra di Charlie, un po' macchinoso
prima di aggiustarsi in una bella versione.
Mobile , sono stato sorpreso nel sentire questo pezzo posto nel mezzo del
set dopo essere stato l'apertura l’altra sera. Davvero una versione a
dondolo, costruita sul lavoro di Bob all’armonica che è stato molto forte.
Durante il coro soffiava nell’armonica tra ogni frase , io non so dove dove
trovava il fiato! Essa ha dato modo al coro di diventare un po' ampolloso,
ma è stato divertente da guardare. Ancora una volta la folla si è fatta
prendere da questa canzone che ha preso gli applausi più grandi del set
principale.
Man in ther long black coat è stata veramente bella, una semplice versione,
con il canto di Bob come profondo ruggito. Pochissimi intermezzi strumentali
e il ritmo di base solo da Bob. Probabilmente l ‘ highlight della notte, ma
piuttosto breve.
Highway 61 - Un altro gradito alla folla , solida versione.
Spirit on the water- troppo bene, ma la voce Bobs non era chiara come
richiedono queste canzoni canzoni croony.
Thunder on the mountain – Bella versione, batteva forte, anche se non così
bella come le precedenti notti. Bob sembrava perdersi con la voce nel
groviglio delle chitarre.
Encore - più o meno quello che ci si aspettava. Rolling stone con scontato
coro , Watchtower è stata una sorta di incrocio tra la versione ampollosa di
venerdì e la versione rettilinea di sabato. la sorpresa è stata quando, dopo
Rolling Stone, quando Bob stava per presentare la band. Charlie è andato a
prendere una cosa al bordo del palco e l’ha postata a Bob, Bob ha detto 'Oh
!!... Che cosa è questo?' .. Charlie gli ha spiegato che era stato dato a
Stu.....Bob non sapeva come compostrarsi, sembrava un po' impacciato, poi ha
capito che si trattava di una chitarra con la paletta che sporgeva dal
pacco... così lui l’ha appoggiata sulla tastiera e ha detto : “Sembra che
qualcuno abbia dato a Stu una chitarra ... Vieni a prenderla Stu...Charlie
l’ha data a Stu .... Poi Bob ha capito che era stato un po' scortese , così
ha detto “ Mi piace questa chitarra, davvero, la terrò proprio qui al mio
fianco”.... Così Charlie, in modo teatrale , ha ripreso la chitarra e l’ha
ridata a Bob , meritandosi un grande applauso. Proprio quando ha cominciato
Jolene ha detto qualcosa come “ Terrò questa chitarra al mio fianco, proprio
come tutte le persone belle che... Tutto sommato è stato un momento
piacevole. Alla fine, quando stavano uscendo, Charlie ha indicato a Bob il
ragazzo che aveva fatto a mano la chitarra, ma Bob non ha avuto nessuna
reazione.....Ho incontrato quel ragazzo fuori dalla venue e mi ha detto che
costruiva a mano le chitarre per vivere. Vediamo se sarà sul palco domani!
Comunque, questa si è trasformata in una recensione, cosa che non avevo
previsto di fare. Era l’ ultimo spettacolo per me stasera.
Osaka, Japan - Zepp Osaka – march 13 , 2010
di Kathleen
Non posso credere che sto scrivendo un’ altra recensione, ma sono di nuovo
al mio albergo davanti al mio computer e "Shelter from the Storm" era stata
così buffa, in più devo fare quello che mi aveva chiesto Bill , allora
andiamo :
Prima di tutto, con molta fortuna e qualche malizia, ho evitato di essere
schiacciata a morte nelle ultime due notti. Stasera non avevo il biglietto,
ma una coppia affascinante mi ha venduto il numero 108 (Grazie ragazzi !!!!)
e ho anche scoperto perché le cose sono così selvagge nel piano General
Admission - la sicurezza cammina avanti e indietro con un cartello che dice
a tutti di muoversi in avanti e stare più vicini.
Vediamo, i ragazzi erano in nero stasera, Bob aveva una sciarpa nera con
pois bianchi punteggiati. Charlie aveva stivali bianchi in modo che facesse
il paio con la sciarpa di Bob. Sembravano tutti belli, come al solito. Penso
che le tute nere siano quelle migliori.
Stasera è stato uno spettacolo molto, molto buono.
Mobile - Apertura bella forte con un sacco di movimento oscillante. ( E’
anche la mia canzone preferita da ballare , quindi ero eccitata per quanto
ho potuto ballare e muovere le braccia, però non si poteva muovere i
fianchi).
Man In Me - ho veramente goduto questa canzone tutte le volte che l’ho
sentita ultimamente e mi sono anche goduta Bob al centro della scena. In
tutte le canzoni centrali di questo tour che ha fatto VERAMENTE grandi
movimenti con le braccia. (Anche se in molte canzoni lente lui era dietro
alle tastiere, che a volte non suonava , appoggiava la mano sinistra sul
bordo della tastiera e si voltava verso la folla ). La tromba, purtroppo
(come con la maggior parte degli strumenti di Donnie), è tornata ad essere
appena udibile. Charlie stava suonando la sua telecaster con frasi molto
grezze.
I'll Be Your Baby – in stile country... eccola tornata. Bob luminoso e
felice, in questa canzone ha anche ballato.
Rollin 'and Tumblin' - non so se posso essere obiettiva perché amo questa
canzone, ma mi sembrava molto al di sopra della versione media. Charlie
all’inizio un pò in sordina, con alcune lacune, ma poi ha ripreso il volante
, tutti piuttosto animati sul palco.
Hattie Carroll - Bella, un vero piacere per il pubblico. E' interessante per
me vedere quali sono le canzoni che hanno più richiamo qui in Giappone.
Tweedle - una versione solida. ( quella di ieri era migliore , ma è
difficile per me essere obiettiva perché odio così tanto questa canzone).
I Don't Believe You - Bob sputava le parole come richiede la canzone. La
band aveva pienamente superato il jet lag, direi, tutti ballavano in questa
canzone. Charlie tirava calci coi suoi stivali bianchi , Tony ondeggiava i
fianchi e di fronte George, Donnie piegato verso Bob, Stu era nascosto ai
miei occhi dalla gente) Questa è ovviamente una canzone che a loro piace
suonare e che ha diffuso un'energia contagiosa. La caratteristica di questo
tour è l’amore per il divertimento.
Hollis Brown – Come doveva essere , scura e minore. Ero in piedi di fronte
al diffusore e avevo dei problemi all’orecchio , così ho dovuto proteggerlo
con la mano, vale a dire, le mie orecchie non reagivano come al solito. Sì,
perché ho potuto vedere le mani di Donnie che si spostavano sul banjo, ma
non sentivo una nota. Io non lo so, magari dall'altra parte del palco si
sentiva meglio. Ho paura che il mix abbia fatto un passo indietro , il che è
un vero peccato.
Shelter From the Storm - questo è stato il breakout hit della notte.
TOTALMENTE nuovo l’arrangiamento . E’ cominciata come una canzone disco (
"Staying Alive", magari) e poi si è trasformato in un canto morbido,
incentrato sulla voce di Bob - Stu con l’ acustica, Donnie alla pedal steel
(dita in movimento e lo sentivo finalmente! Suoni davvero ricchi e gustosi!)
, tutti hanno avuto modo di fare brevi assoli con solo un leggero
accompagnamento di rhythm section. E' stata davvero selvaggia , come tre
canzoni in una sola.
Highway 61- non molto diversa dal solito, ma divertente e ballabile per
buona parte del pubblico.
Not Dark Yet - un favorito dalla folla con Bob che allargava le braccia in
modo ampio al centro della scena.
Thunder on the Mountain - Versione estesa tipo blues-jam. Per me
“extra-jam”. Sono veramente colpita dal suono di Charlie, che è stato una
sorpresa per me, io avevo un debole per il suono di Denny! (Okay, lo
ammetto, Charlie è per me al secondo posto.) La sensibilità di Charlie – (
almeno non ha dovuto imparare il blues dai Led Zeppelin) nel blues è un
valore aggiunto per questa deliziosa Bob's upbeatdal canto lirico perfetto.
Bob era veramente rock. La canzone è stata assolutamente swinging.
Thin Man - movimenti del braccio più giganti.
Gli encore sono stati buoni. Penso ancora che Jolene è perfetta , Bob, la
band e il pubblico (nella misura in cui non sono schiacciati) ballano tutti
insieme felicemente.
Altri commenti casuali:
La voce di Bob è suonata grande (soltanto un paio di crepe in tutta la
serata). Lui non ha fatto nessun vocalizio strano - abbastanza preciso nel
canto. Sonicamente bello per me.
E' stata una notte ben concentrata. Bob mi è parso essere un po' più
riservato con il pubblico rispetto alle altre serate, ma anche la gente
vicino a me sembrava essere piuttosto riservata. Lui è stato loquace e più
sorridente con la band quando la notte ha cominciato a registrare un buon
andamento, ho visto Bob sussurrare a Donnie e Tony qualcosa che ho potuto
sentire (ma non distinguere le parole), perché ero proprio di fronte a uno
dei diffusori.
Non credo che la sicurezza sia davvero necessaria in Giappone. Non ci sono
telecamere o telefoni cellulari puntati su Bob, non ci sono persone nascoste
dietro ogni lampione, in ogni angolo del parcheggio e luogo tutta la città,
cercando di toccare un lembo del vestito di Bob. E’ tutto così graziosamente
signorile.
Durante il secondo spettacolo, alcune persone avevano bisogno di andare
oltre la ringhiera, perché erano schiacciate, allora sono saltate oltre la
transenna con nonchalance sulla sinistra del palco, senza che nessuno del
posto o della gang di Bob abbia fatto un movimento verso di loro. Mi piace
questo comportamento , calma ed efficienza. (Nota per tutti : dovremmo
cercare di assomigliare di più ai Giapponesi in queste cose).
Sarei negligente se non dicessi quanto i fan giapponesi siano stati gentili
con gli stranieri. Tutti sono utili, e avere una conversazione con i fan
locali prima e dopo lo show è sempre un punto culminante. La gente qui ama
Bob come negli altri Paesi , ma il loro l'approccio non è solo una
strepitosa pacca sulle spalle , come facciamo noi occidentali. È rispettosa
e dolce, in un certo senso commovente. Nessuno è arrogante fra i loro fan, e
nessuno recita statistiche come se lo shoe di Bob fosse una partita di
baseball. No "Qui ci si comporta in questo modo”! Così , alla fine , pace e
amore, con un grande ringraziamento ai nostri fan ospiti!
Penso che Bob e la band hanno trovato condizioni eccezionalmente adatte a
questo show in questa notte particolare. Stu sembrava felice quando riuscivo
a vederlo. George era un sorriso continuo , suonano bene. Charlie
Ottimo e Tony finalmente ha iniziato a ballare. E Donnie continua a fare il
suo Boblovefestsmile. La band è stata sorridente, parlando fra di loro. Il
calendario è piuttosto a favore per tutti i membri della caravona di Bob ,
solo tre città in tre settimane in Giappone. Penso che questo aiuti tutti
noi a vedere uno show migliore , più rilassato e quindi meglio suonato. Ora
sto sbadigliando......ho il diritto di essere stanca dopo il concerto
Anche se sono d'accordo con la gente che dice che Charlie è tenuto un pò al
guinzaglio, è probabilmente un migliaio di volte meglio di quello che era
Denny, e suona molto meglio di quando era nella band con Larry , dove faceva
solo qualche plink plink e qualche abbellimento ritmico per la maggior parte
del tempo. Però sto apprezzando questa specie di guinzaglio, e ciò che Bob
sta cercando di fare è farlo suonare bene e coerentemente, lo show adesso è
molto ben suonato (ben provato?) e pieno di piccole e piacevoli sorprese che
lo rendono più interessante. La gioia di non avere imprevisti , di non dover
rischiare è una costante gratificazione per loro.
Questo è stato uno fra i 5 concerti migliori che ho visto , Osaka , 13
marzo.
Osaka – Japan - Zepp Osaka – march 12 , 2010
di Hiroshi Yoshizawa (translated by Paul Swanson)
Il secondo concerto.
La prima canzone è "Leopard-Skin Pill-Box Hat". L’ esecuzione sulla tastiera
è stata spettacolare.
Mi ha ricordato “ Booker and The MGs”. Dylan indossava pantaloni neri e
giacca dello stesso colore, con una camicia verde. Molto fresco come
looking. Sulle dita della mano sinistra brillavano numerosi anelli. La banda
sui pantaloni era bianca.
La seconda canzone, "Lay Lady Lay" è volata via. Dylan aveva il microfono in
mano e si muoveva come se stesse seducendo una donna. Dai , sdraiati sul
letto, lui canticchiava. Egli sarà anche vecchio, ma non si può ancora
licenziarlo. Ha cantato come se fosse un donnaiolo, ha sparato alto.
Durante "Beyond Here Lies Nothin '", ha alzato la mano sinistra in aria
agitandola.
Charlie è un punto di forza del tour. Egli sta al centro del palco, con una
presenza quasi come quella di Keith Richards. Deve essere una cosa gradita a
Dylan che gli permette di farlo. Si dice che Tony sia il leader della band,
ma sembra che il suo posto si sia spostato.
"Don't Think Twice, It's All Right" è così famosa, e ha sempre una buona
ricezione. Non avvilitevi, godiamoci la vita, sembra dire. Dylan teneva la
chitarra quasi verticale come se fosse uno shamisen o un sitar.
Durante "The Levee's Gonna Break” si è messo a ridere. Ripensandoci bene, la
prima notte ha riso mentre cantava nel corso di tre canzoni. Lo immagino
come un cantante folk che ride mentre canta.
Poi "Just Like a Woman". I testi erano più chiari di altre canzoni. Il
pubblico ha cantato insieme per il coro. E poi un "happening". Appena la
canzone finì, ha gettato l'armonica a bocca che stava suonando nel
backstage. Forse c'era qualcosa che non andava ? I suoi occhi erano di
fuoco.
"Twiddle Dee & Tweedle Dum" è stato solo Karaoke con le tastiere.
"Make You Feel My Love" è stata bella. Ha fatto un errore in una frase nel
corso della parte introduttiva . Alla fine egli fece un gesto con la mano
destra alla band per far capire che era il finale.
"Honest With Me" è stato un flop. Suonata con un ritmo molto più pop che in
concerti precedenti. In ogni caso, si mise a ridere un sacco. Più tardi ho
avuto una discussione su questo. Il mio amico ha affermato, "Non stava
ridendo , era solo che i lati della bocca si sono rannicchiati verso le
orecchie". Forse è vero. In ogni caso, ha conquistato il pubblico con la
canzone terminata con un crescendo.
"Po 'Boy" non è stato molto ben accolta. Forse era così diversa dalla
registrazione originale, con gran parte della melodia mancante, che il
pubblico non l’abbia riconosciuta ?
Ho pensato, questo tour sarà ricordato nella storia di Bob Dylan. Questo
sarà un tour che continuerà ad essere discusso. Vi prego di capirmi. Nei
prossimi 200 o 300 anni, Bob Dylan sarà ricordato e onorato come Beethoven e
Mozart. (Naturalmente, i Beatles, anche.) Lui è gran parte della storia
della musica! E la prestazione di oggi è stata foriera di grandi prestazioni
a venire.
Un "cambiamento di marcia" si è verificato con "Highway 61 Revisited". La
canzone è iniziata morbida, e gradualmente ha progredito fino a quando Dylan
ha accennato a Charlie "take it away", e la chitarra e le tastiere sono
partite alla grande. Questo è Rock!
"I Feel a Comin Change 'su" era cupa e raffinata. Il batterista ha gettato
la bacchetta della mano sinistra in aria.
"Thunder on the Mountain" è stata grande. Ancora una volta stava ridendo.
Cantava e rideva mentre buttava fuori le parole. Muoveva i fianchi come un
pistone al culmine, ed i membri della band sorridevano.
"Ballad of a Thin Man" è stata fatta bene. Questa sarà probabilmente una
parte standard di questo tour. Ho visto Dylan che ha bevuto da una tazza
rossa, cosa che fa raramente. Che grande prestazione ! In questo spettacolo
è stato più un artista che un rocker, come Frank Sinatra , o Presley nei
suoi ultimi anni. Egli ha mostrato tutto, compreso un’armonica lunare.
Charlie gli ha tirato la giacca nel corso di "Like a Rolling Stone". Hmmm,
questo è insolito. Bob potrebbe arrabbiarsi ... Ma a questo punto mi sono
certo: Bob Dylan è diventato un grande intrattenitore. La folla era in
delirio.
"Jolene" è stato salutata da un applauso travolgente. Questa è stata una
grande prestazione.
Oh, e ho quasi dimenticato. Quando presenta i membri della band, Dylan dice
di solito: "Grazie a tutti ", ma in questo tour dice" Grazie amici". Forse è
anche per quello che ha detto lo scorso autunno.
La seguente è stata "All Along the Watchtower". Altra grande prestazione..
Questa melodia è bruciata nella nostra coscienza, è una melodia fantastica.
Alla fine, Bob si è tolto il cappello facendo un inchino. Ha fatto il segno
della pace con entrambe le mani. Sembrava che fosse stato un interprete
diverso da quello della prima notte, non lo stesso uomo. Posso solo
chiedermi come sarà la terza notte.
Osaka, Japan - Zepp Osaka – march 11, 2010
di Kathleen
Parte I
Sembra che lo spettacolo sia già in grado di formare la propria opinione, ma
io dirò alcuni dei miei pensieri ed un resoconto sulla parte musicale dello
spettacolo. La Parte II è quella è quella che è stata la mia esperienza
personale in questo show , in questo modo è possibile saltarla, se tutto ciò
che interessa è solo Bob.
Di solito io sono una che spulcia le noiose setlist seduta al mio
posto, ma ho deciso che dovevo girare pagina per il Giappone o sarei stata
davvero infelice. Così ho fatto. E' stata una set list suonata bene (solo
qualche piccolo momento debole) , la canzoni ben messe a fuoco, solide. Non
ho lamentele circa la musica o le
prestazioni - di persone che si sono lamentate della setlist non ce
n’erano , questo è quello che posso dire.
I miei commenti sulle canzoni in scaletta:
North Country è stata interessante, con Bob alla chitarra.
Things Have Changed è stata grande e c’è stato uno scambio piacevole tra
Charlie e Bob.
Per Ramona uno strano arrangiamento ed è per questo che penso che il pubblibo
abbia
avuto problemi nel riconoscerla . Inoltre, da dove mi trovavo io , per
questa canzone, la voce era fangosa ed incomprensibile.
High Water suonava veramente bene - Bob continua con un arrangiamento con
gli stumenti veramente di sottofondo e quasi niente durante il pezzo di
banjo , quindi è bello sentire il banjo forte e chiaro. In generale, il
mandolino ed il banjo di Donnie, e in qualche misura anche la steel guitar, sono
stati alzati di volume nel mix di modo che da poterli sentire, il che è un
miglioramento rispetto allo scorso anno. Anche la tromba è stata portata più
in evidenza , ma tolto il bis non è stata utilizzata. Così c’è la speranza
di sentire alcuni dei nuovi brani in questo tour, a quanto pare.
Spirit on the Water è stata molto buona , bene Charlie, meno il modo jazz di
Denny.
Levee sembrava la versione tipica ma è piaciuta a tutti.
Hard Rain - Bob era veramente coinvolto , con dei riff felicissimi con
l’intera band, facendo la sua voce “Kindergarten-Bob” Nah Nah.. Dopo è
venuto verso il bordo del palco vicino alla tastiera (che era sul lato dove
ero io) e ha fatto un piccolo inchino divertente - come il muovere le sue
mani spalancate nell’aria (un arco forse) e aveva un grande sorriso
sbarazzino che ha emozionato la folla.
Highway 61- Bob ha avuto un momento fantastico. La folla lo amava. Charlie
era in uno dei suoi fantastici momenti blues con il suono sporco della
chitarra , ma in qualche modo è dovuto scendere a suoni più jazz ( io do la
colpa Bob), ma la canzone è stata abbastanza ad alta energia ed emozionante.
Can’t Wait per me è stato un arrangiamento diverso, molto, molto lowdown che
è progredito fino ad una sorta di un groove funk. Alla fine, Bob è uscito di
corsa da dietro la tastiera per le ultime battute (lui
era alcentro della scena) e alla fine sono saltati in Thunder on the
Mountain alla maniera dei Dead, è stato davvero cool. Non potevo davvero
credere che stava accadendo. Charlie ruggiva sugli assoli e lui,
Bob, e Donnie trovavano tutti insieme dei bei riff e sorridevano. Davvero
divertente e molto rock n roll.
Jolene era allegra. Funziona bene per me, anche dolce è posizionata bene in
scaletta, ed è una canzone da ballare ondeggiando. E’ piaciuta al pubblico
Watchtower, che ci crediate o no, penso che sia stata la canzone che più è
piaciuta alla folla, che è diventata selvaggia per questo pezzo.
Una nota di più sulla musica, non riuscivo a vedere Stu, ma le canzoni che Stu
ha suonato con la chitarra elettrica suonavano davvero buone. E,
naturalmente, era solido con l'acustica. Sì, George e Tony erano perfetti.
Per completare la descrizione: Bob indossava una sciarpa color lavanda, con
un vestito a strisce viola sui pantaloni. I ragazzi avevano delle tute
grigie. Tutti avevano il loro taglio di capelli di inizio tour. Erano in
piedi nei luoghi esatti in cui li abbiamo lasciati in NYC. La band
sembrava un po appensantita per il jet-lag, ma è stata incredibile e Bob
aveva spesso dei sorrisi per loro, una notte di bella interazione con loro.
Bob è riuiscito ad interagire col pubblico a partire da Highway 61. Sembrava
abbastanza soddisfatto e sorrideva un pò alla folla , facendo gesti con le
braccia verso varie parti della platea.. Sembrava avesse un
paio di passi di danza nuova. Bob è stato abbastanza diretto in tutti
i suoi movimenti, non raccoglieva continuamente l’armonica , per esempio,
per poi non suonarla o metterla giù. Sapeva dove voleva andare in ogni
canzone.
Parte II
Ecco ciò che è stata la mia esperienza del concerto: Sono arrivata alla
venue alla 4:30 circa per cercare di vedere come funzionassero le cose.
Erano molto organizzati, con un ragazzo con un megafono che dava indicazioni
ogni 15 minuti o giù di lì. C'era una fila , anche
se c'era bisogno di essere in fila. A 5 per volta ci era permesso di
andare giù per le scale ai distributori, che erano giusto al di fuori della
porta d’entrata, potevamo comprare le cose e poi tornare su per le scale. Il
manifesto del concerto era lo stesso del suo ultimo tour. C’erano alcuni
elementi nuovi, come le foto di Bob in vendita (forse solo per il Giappone,
la maggior parte di loro con lo sguardo come il suo logo del mind-eye).
Era freddo e le ossa gelavano in un modo che può avvenire solo quando si è
sin una baia al nord con il vento rigido. In ogni caso, a un certo punto siamo
stati divisi in gruppi di circa trecento, secondo il nostro numero del
biglietto, poi ulteriormente suddivisi in gruppi di 100. Come potete
immaginare, questo era incredibilmente
organizzato rispetto a un concerto GA ( General Admission) in qualsiasi
altro luogo del pianeta. Esattamente alle 6 (tutto
succede esattamente in tempo qui, il ritardo medio dei treni veloci l’ anno
scorso era di sei secondi), le prime 20 persone sono state chiamate e
mandate ai loro posti.
Dopo di che siamo andati in in gruppi di circa 10, hanno chiamato un numero.
Sembrava di essere ad un'asta negli USA, la persona di fronte chiamatva il numero e
aveva una persona circa a metà della folla al megafono che rièeteva cantilenando di
nuovo il numero. (Per qualche ragione, i megafoni giapponesi
sono efficaci, non forte e sgradevoli, come dappertutto.) Lo staff è stato
molto utile per trovare il mio posto quando il mio numero è stato chiamato. Questo era il
mio numero migliore del tour, 195, che mi metteva in terza fila davanti alla
tastiera di Bob. Nonostante ciò che tutti dicono, tutti i giapponesi sono
piccoli , ed anch' io sono molto piccola. Così ho dovuto spostarmi spesso per
vedere qualcosa, ma almeno ho avuto una finestra per vedere Bob.
Inizialmente.
Per qualche miracolo, che probabilmente potrebbe accadere solo in Giappone,
il luogo è stato riempito in modo molto ordinato, in circa 40
minuti. Per questa prima mezz'ora, si poteva sentire cadere uno spillo,
nessuno fiatava. Poi, quando sono entrati quelli della balconata, c’è stato
un leggero mormorio, ma non più di tanto. La musica di sottofondo era un
certo tipo di musica anni 50 USA; mi dispiace non mi ricordo i titoli esattamente a
causa dello stress in seguito, ma penso, "Blueberry Hill". Alle 7,00
esattamente, finita la canzone , la folla ha capito che lo show stava
iniziando ed ha incominciato ad applaudire. Ma poi un'altra canzone è
iniziata e si è conclusa. Più applausi cortesi e pochi fischi ed urla. La
cosa è andata avanti per circa sei canzoni. Io pensavo che la folla era un pò
perplessa o preoccupata perché lo spettacolo non era ancora iniziato.
Comunque, alle 7:17 Lo show è iniziato. (Si è concluso verso le 9:10) La
folla si è mossa , o forse dovrei dire, catapultata in avanti (almeno nella
mia zona). Ero circonsata e mi sentivo schiacciata.
Per il resto del concerto, c’erano alcuni giapponesi alti intorno a me, ma
per fortuna non proprio di fronte me. Non riuscivo a muovere le braccia o la
testa all'indietro (la gente che avevo addosso me lo impediva) , per la maggior parte della serata
ho dovuto appoggiarmi all’indietro per poter respirare e rilassare il mio corpo
che si lasciava sostenere dalla folla intorno. Questo mi ha fatto ricordare
di una volta in Italia , dove i miei piedi non hanno toccato il terreno per
45 minuti e ho dovuto fare la respirazione yoga per poter sopravvivere.
Sono stata sorpresa di come è andata e come la gente intorno fosse
impazzita, cercando di arrivare più vicina al palco, apparentemente salendo
sopra la mia testa. Non è quello che mi aspettavo dal Giappone e la mia
sembrava la lotta per la sopravvivenza dei popoli . (N. Il personale di
sicurezza era in vista, ma anche no ...le telecamere erano puntate
attentamente sulle persone che stavano attente a rispettare le regole , la
gente però , non la sicurezza.)
L'unico motivo che mi era rimasto, era perché questo era il primo concerto
del tour e quindi sentivo una certa responsabilità verso gli altri di dover
tornare a casa e recensire il primo concerto del tour.
Ci sono stati molti più ubriachi di gente che beveva, e anche se non ho
visto le sigarette, alla fine del concerto il luogo ero saturo di fumo.
Tutto sommato, questo è stato fisicamente il mio concerto di Bob più
miserabile (ho assistito a circa 112 concerti)
La ricompensa però è stata vedere Bob ed i ragazzi, naturalmente. E per
fortuna, ero spremuta come il tubetto del dentifricio, i piedi a malapena
toccavano per terra, io era come una sorta di galleggiante in balia della folla ,
per fortuna intorno avevo persone basse ed ho potuto vedere bene in gran
parte del concerto.
I fan giapponesi di Bob sicuramente volevano essere vicini a lui. (95% dei
ragazzi nei posti davanti , la mia ipotesi è perché potevano permettersi di
comprare i biglietti dai bagarini per avere buoni posti. Molti
più ragazzi rispetto alle ragazze ).
Così è stato il mio primo concerto giapponese.
E poiché questo è probabilmente il mio tour-canto del cigno e la recensione,
vorrei ringraziare Bill per il discorso d'incoraggiamento, Andrew per la
torcia, e Yoki (sp?) per l'aiuto datomi per le traduzioni quando ero in
fila. Grazie a Bob per aver suonato in posti dove non avevo mai pensato che
sarei andata, per aver reso la mia vacanza piena di musica, e per essersi
circondato con una band di sapore texano spesso fantastica!
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di Hiroshi Yoshizawa & Paul Swanson
Bob Dylan è venuto in Giappone dopo una pausa di 9 anni.
Questo tour di Bob di 14 date in Giappone è unico in quanto tutti i concerti
sono nello stesso luogo di piccole dimensioni (Lo Zepp), piuttosto che in
grandi sale da concerti o arene. Sono passati due anni da quando ho visto
l'ultima volta Dylan dal vivo negli Stati Uniti.
L'ho visto in alcuni piccoli locali negli Stati Uniti (Birmingham, Santa
Cruz) e Londra, ma sono stato sorpreso perchè qui il luogo è ancora più
piccolo.
Non ho intenzione di scrivere una revisione giornaliera di questi copncerti,
l'elenco è disponibile sulla rete, quindi mi basta dire alcune cose. Voglio
scrivere le mie impressioni come un fan infatuato. Se non vi piace il
delirio di un fan, non leggete questa recensione.
11 marzo (Giovedi), Osaka
Ieri quando ho dato un'occhiata a Twitter, un fan aveva scritto che Bob era
appena arrivato al Kansai International Airport.
La sede per il concerto di stasera è in un luogo lontano. Lì ho incontrato
una donna italiana che segue Dylan da molti anni , ogni volta che vado a un
concerto di Dylan, eccola, con un cartello che chiede di comprare i
rimanenti biglietti restanti. L' ho vista negli Stati Uniti, e anche in
Europa. Ed eccola qui in Giappone. Sta facendo questo da 12 anni ( Nota di
Mr.T : che sia l’ amica brasiliana pazza innamorata di Roma e Foggia che
salì sul palco a baciare Dylan ? ).
Ma che dire del concerto?
Il pubblico era molto giovane. Di solito i membri del pubblico sono circa
della mia età, ma questa volta c’erano un sacco di giovani. Non ho mai visto
questo negli Stati Uniti.
La prima canzone è "Watching the River Flow". Potrei dire in sintesi che
Dylan era di buon umore.
Indossava un vestito nero, pantaloni e giacca e un foulard arancione. Aveva
anche una banda arancione ai lati dei pantaloni. Quando la canzone finì
indicò il pubblico come per dire: "Come è stato?"
Ho pensato, oggi è il primo di quattordici spettacoli Dylan, e lui sembrava
rendersene conto.
La terza canzone è "Things Have Changed", la prima esecuzione live di questa
canzone in Giappone. Il tempo è stato buono.
Il quarto canto è stato "To Ramona", una famosa canzone, con una esecuzione
straziante. Dylan ci sta mostrando le varie parti di se stesso, ho pensato.
Questo lo so: Ogni anno, le performances di Dylan sono diverse. In un primo
momento ho pensato che fosse così per tutto il tempo, ma ora non la penso
così.
Dylan ha ballato. La sua danza è come una palude senza fondo. La superficie
è come una palla a specchio.
Lo specchio riflette e manda innumerevoli immagini. Queste sono messe
insieme in sempre nuovi spettacoli. Pertanto, ogni volta la sua performance
è diversa.
Ho visto Paul McCartney suonare. E' stato molto divertente, ma Paul non è
come Dylan. Bob Dylan fa sempre in questo modo. Forse una metafora migliore
è il modo della cucina cinese e indiana nel fare il curry, mescolano diversi
elementi e sempre viene un sapore nuovo.
"The Levee's Gonna Break " è stata una grande prestazione! Bob ha tirato
fuori la lingua!
Devo dire alcune parole sulla band. Ci sono stati momenti in cui ho sentito
dire che la band aveva paura di Dylan. Beh, naturalmente hanno paura! Mi
sembrava che stasera stessero giocando, questo in base alle reazioni del
volto di Dylan . Oggi, la band stava suonando bene.
"I Don't Believe You" è stata cantata quasi come se stessero facendo il
Karaoke, ma sicuramente è stata fresca.
Mi è piaciuta molto "A Hard Rain's A-Gonna Fall". E' stato cantata in stile
blues, rendendo la canzone quasi irriconoscibile. Quelli di voi che hanno la
curiosità e la la volontà di capire, lo stile era quello di "Tumbling-man" ,
stile che Dylan ha usato nel 2002.
"Can't Wait" molti stop nel bel mezzo della canzone, come nella canzone di
Yamaguchi Momoe's "Playback # 1." Che cosa posso dire, è stata grande.
"Ballad of a Thin Man" è stato anch’essa da "Karaoke". In sospeso. Mi
ricordo quando Dylan la suonava nel 1978, egli aveva la chitarra ma la
cantava con le mani libere. Qualcuno ha detto, " Non dovrebbe essere
permesso che Bob canti senza uno strumento musicale". Ma ha cantato in
questo modo nel 1966, 1976, 1978 e 1979 !
E 'un modo completamente diverso per lui di esibirsi, ed ero affascinato.
L'ultimo brano è stato "All Along the Watchtower". Quando è finita ha fatto
una posa come se chiedesse al pubblico, "Come è andata ? Vi siete divertiti
?". Non l'ho mai visto fare ad una cosa così prima. Ma si stava divertendo ,
ha riso un sacco di volte.
Ed ora , giù il sipario, la performance di Bob Dylan è finita !
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