MAGGIE'S FARM

SITO ITALIANO DI BOB DYLAN

La Grande Meraviglia Bianca di Patrick e Vladimir

La Grande Meraviglia Bianca di Patrick e Vladimir

di Michele Murino

"The Great White Wonder", mitico album pirata con materiale di Bob Dylan ormai entrato nella leggenda, è forse il più famoso bootleg di tutti i tempi. Oltre ad essere il primo bootleg di sempre.
Venne "pubblicato" negli Stati Uniti nel luglio del 1969 in una anonima veste costituita da una copertina bianca completamente vuota e con il solo numero identificativo di matrice GF 001/2/3/4. Forse proprio la copertina bianca costituì la base dell'ironico nome dato all'album, La Grande Meraviglia Bianca, altrimenti difficilmente spiegabile. Profetico oltre
tutto questo riferimento a Dylan con il termine "wonder" visto che molti anni dopo Bob vincerà un Oscar proprio per un film dal titolo "Wonder Boys".
Subito il bootleg si diffuse tra i collezionisti tanto da essere ristampato quello stesso anno '69 in una versione identica cui fu aggiunto solo il numero 2. In Europa il boot circolò quasi contemporanemente agli USA in una versione svedese. La leggenda a proposito di questo album ha i contorni sfumati ed incerti tanto che alcuni sostengono che la versione
europea fu in realtà la prima vera Grande Meraviglia Bianca o che ne esistesse una precedente con meno canzoni.
Da un articolo di Rolling Stone del 20 Settembre 1969 apprendiamo che: "2300 copie di "Great White Wonder" sono state stampate e immesse sul mercato clandestino da due giovani di Los Angeles entrambi con lunghi capelli".
I due si spacciarono per un tal Patrick ed un fantomatico Vladimir (più un terzo che mise il capitale iniziale, confessarono i due). I negozi vendettero il disco da un minimo di 6.50 dollari ad un massimo di 12.50 del The Psychedelic Supermarket di Hollywood e i due intraprendenti ragazzi giravano a piedi di negozio in negozio a consegnare a mano le copie premurandosi naturalmente di non lasciare nome cognome o indirizzo presso cui rintracciarli.
Gli effetti della messa in circolazione del disco nella zona di Los Angeles ebbero un pronto e fenomenale riscontro sulla scena della radio locali. La KCBS di Santa Barbara, la KNAC di Long Beach, la KRLA di Pasadena e la KMET-FM e la KPPC-FM di Los Angeles mandarono immediatamente in onda l'album tanto che ci fu una richiesta ai negozi che superò di gran lunga la disponibiltà della limitata tiratura.
Il contenuto dell'album, come dicevamo, è costituito da canzoni ormai mitiche di Bob Dylan alcune tratte dal cosiddetto "Minnesota Hotel tape" registrato in un albergo di Minneapolis il 22 dicembre del 1961. Poi altre leggendarie canzoni provenienti dai famosi Basement Tapes del 1967, i nastri registrati in cantina da Bob e dai membri della Band, Robbie Robertson, Levon Helm, Rick Danko, Richard Manuel e Garth Hudson, durante un periodo di forzato riposo di Dylan che si "ritirò dal mondo" isolandosi a Woodstock dopo una seria frattura al collo seguita ad una caduta dalla moto che gli costò quasi la vita (canzoni che vedranno la luce interamente tempo dopo e che oggi costituiscono la base di cinque bootleg dal titolo "Genuine Basement Tapes"). Più varie outtakes dai primi album di Dylan.
Canzoni come: Candy Man, Ramblin' 'round, Black cross, Ain't got no home, Death of Emmett Till, Poor Lazarus, New Orleans rag, If you gotta go go now, Only a hobo, Sitting on a barbed wire fence, The Mighty Quinn, This wheel's on
fire, Baby please don't go, Dink's song, See that my grave is kept clean, East Orange New Jersey, Man of constant sorrow, I shall be released, Open the door Homer, Too much of nothing, Nothing was delivered, Tears of rage, Living the blues.
Nel corso degli anni il primo bootleg della storia venne ristampato in varie versioni con copertine differenti, aggiunte nelle parti interne e modifiche varie, e tra queste varie versioni anche una con copertina a fumetti.
Da un punto di vista collezionistico è molto difficile, diciamo quasi praticamente impossibile entrare in possesso di un originale a meno di non sborsare una discreta somma. Anche solo tentare di fare una valutazione implicherebbe ipotizzare l'esistenza di un mercato per questo album, mercato che in pratica non esiste. Chi possiede il bootleg e decide di venderlo può di fatto sparare qualunque cifra se trova un compratore interessato. Consigliamo almeno, per ascoltare le indispensabili canzoni dei Basement Tapes, di procurarsi il cofanetto di cinque cd dal titolo "The Genuine Basement Tapes".
Notizie sui bootleg dylaniani sono reperibili nella sezione "Maggie's Basement".
 

Michele Murino