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GRAM PARSONS |
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Gram Parsons, pseudonimo di Ingram Cecil Connor III (Winter Haven, 5 novembre 1946 – Joshua Tree, 19 settembre 1973), è stato un cantautore, chitarrista e pianista statunitense. Ha avuto una carriera come solista ma è stato anche membro di note band fra cui International Submarine Band, The Byrds e The Flying Burrito Brothers). È conosciuto principalmente per una serie di dischi che hanno aperto la strada al cosiddetto Country Rock degli anni settanta e, poi, all'Alternative country (o Alt-country) degli anni novanta. Parsons ha definito la propria musica come "Cosmic American Music". La sua morte a ventisei anni di età è avvenuta per un'overdose di sostanze stupefacenti.
Gram Parsons
Ed ecco un'altra scomparsa prematura,un altro “artista
maledetto”.
Dopo due soli album, Parsons perse il posto, per colpa della vita sregolata
che conduceva nell'angelico inferno di Los Angeles cantato dai suoi testi.
Traviato dagli amici Rolling
Stones, Parsons si diede a una vita opulente e decadente,
conteso dalle donne e dalla motocicletta, dall'alcool e dall'amfetamina. http://www.youtube.com/watch?v=lKngXFoV2Dk
Forse sarà stato l’effetto delle sostanze, quasi tutte non tutte lecite, che
nel settembre 1973, all’età di soli 27 anni, lo hanno portato alla tomba: ma
la definizione che Gram Parsons ha dato della propria musica - “cosmic
american music” - varrebbe già da sola un posto nella storia della cultura
pop dello scorso millennio. E se proprio vogliamo tale definizione non era
nemmeno così lontana dal vero: cosa c’è di più americano della musica
country? E cosa ha fatto Parsons se non iniettare una buona dose di
“cosmicità” (lisergica, visionaria, fantascientifica...) alla musica
country?
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° Gram Parsons & The Flying Burrito Brothers Il nome di Gram Parsons (da Winter Haven, Florida) è ancora oggi oggetto di rispettoso culto da parte di una schiera di musicisti che erano troppo giovani per ascoltare i suoi dischi quando era ancora vivo e registrava i suoi dischi altamente innovativi e decisamente alternativi. Dopo la parentesi folk con gli Shilos, durata dal 1963 al 1965, Gram si sposta a New York dove fonda la International Submarine Band con Ian Dunlop.
Dopo un paio di singoli incisi per la Columbia, la band si trasferisce a Los Angeles dove, nel 1967, registra Safe At Home, il primo album di country-rock della storia, dopo di che la band si scioglie. Nel 2002 si assiste ad una bieca operazione di mera speculazione ad opera di Ian Dunlop e Jon Croneal ed esce un CD di materiale – giustamente – inedito ed attribuito al gruppo suddetto, sul quale è preferibile non dilungarsi. La fuoriuscita di Gram dalla I.S.B. corrisponde approssimativamente al suo ingresso nei Byrds, ma la sua permanenza nella formazione californiana durerà ben poco – lo spazio di Sweetheart Of The Rodeo – a causa della conflittualità di rapporti fra lo stesso Gram e Roger McGuinn, leader dei Byrds. Uscito dai Byrds e portato con sé il bassista Chris Hillman, Gram fonda una band fondamentale nell’economia del country-rock californiano: i Flying Burrito Brothers.
Il 1969 vede l’uscita del disco di esordio, quel The Gilded Palace Of Sin divenuto oggetto di culto per le generazioni a venire e simbolo di ribellione ideologica (e non solo): si noti a questo proposito il contrasto stridente fra gli abiti dei componenti la band in copertina, decorati di lustrini secondo la moda più tradizionalmente country di Nudie’s e le applicazioni di foglie di marijuana sulla giacca di Gram. La formazione iniziale comprende Gram Parsons alla chitarra e voci, Chris Hillman al basso, chitarra ritmica e voci , Chris Ethridge al basso e piano e Sneaky Pete Kleinow alla pedal steel guitar. Brani quali Christine’s Tune, Sin City, Wheels e Hot Burrito #1 restano di diritto fra le gemme del repertorio della band. Per il disco seguente Burrito DeLuxe, la formazione viene rimaneggiata con l’uscita di Ethridge, Parsons passa al piano e canta, entra Bernie Leadon (ex-Hearts & Flowers) alla chitarra ed al dobro e Michael Clarke (ex-Byrds) alla batteria.
Il terzo album della band, lo splendido Flying Burrito Brothers non vede più la guida di Parsons, che si è preso un periodo di riposo, prostrato dall’abuso di alcool e droghe. Rick Roberts ne prende il posto nella formazione, che incide così uno dei suoi dischi migliori, con le grandi covers di White Line Fever (Merle Haggard) e Tried So Hard (Gene Clark) oltre ad alcuni originali di Roberts quali la dolcissima Colorado, Four Days Of Rain e Hand To Mouth. Bernie Leadon lascia la band per suonare con Linda Ronstadt in quella compagine che brillerà poi di luce propria con il nome di Eagles e viene rimpiazzato da Kenny Wertz (che lo aveva sostituito alla dipartita dai Kentucky Mountain Boys o Scottsville Squirrel Barkers) alla chitarra acustica mentre Al Perkins rimpiazza Sneaky Pete alla pedal steel guitar ed il risultato live di questa line-up è documentato in Last Of The Red Hot Burritos.
Ennesimo rimaneggiamento della formazione: entrano il fiddler Byron Berline, il banjoista Alan Munde, il batterista Eric Dalton, il bassista Roger Bush ed il pedal steeler Don Beck e resta solo Roberts della precedente formazione; il tutto per tenere una serie di concerti in Europa, un estratto dei quali vedrà la luce in Olanda con il doppio Live In Amsterdam (doppio LP con repertorio di country-rock classico) e Bluegrass Special (singolo ed esclusivamente bluegrass-oriented). Nel frattempo Gram Parsons fa uscire il suo debutto solista, inciso con la compagna Emmylou Harris e G.P. diventa una bellissima realtà con gioielli quali Still Feeling Blue ed i bellissimi duetti di We’ll Sweep Out The Ashes In The Morning e Streets Of Baltimore.
Per quanto riguarda i Flying Burrito Brothers, la band entra in crisi artistica, ma il nome è ancora sinonimo di interesse per i fans e cominciano ad uscire diverse compilations più o meno interessanti, ma accomunate dallo sfruttamento di un logo che continua a ‘tirare’. A poco servono gli inserimenti, in tempi diversi, di pur validi professionisti quali il fiddler bayou Floyd “Gib” Guilbeau, il bassista ex-Byrds Skip Battin, il pluristrumentista John Beland (che ancora oggi guida una band con il nome mitico) o l’avventura sotto il nome di Burrito Brothers o Burrito DeLuxe: non c’è più quella forza innovativa che probabilmente si era esaurita con Gram o che forse era durata fino al periodo di Rick Roberts e l’attuale accanimento terapeutico non ci trova proprio d’accordo sullo sfruttamento di un logo divenuto oramai mitico, almeno per quello che riguardava i veri Flying Burrito Brothers.
Nel frattempo Gram Parsons realizza un nuovo disco, Grievous Angel ed ancora fioccano i gioielli: Brass Buttons, Love Hurts, Las Vegas ed il medley live comprendente Cash On The Barrelhead e Hickory Wind. Purtroppo Gram non si è mai affrancato dagli abusi di cui sopra e viene trovato cadavere nel deserto vicino a Joshua Tree. Si assisterà ad alcuni ripescaggi postumi, come il prezioso Gram Parsons & The Fallen Angels – Live 1973, ma il mito di Parsons resta ancora ben presente fra i musicisti delle nuove generazioni, molto meno inflazionato di quello della sua band.
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