The last ride of Hank Williams

 
 

 

 

 

 

Da oltre 55 anni, le ultime 48 ore della vita di Hank Williams sono uno degli enigmi più oscuri della musica country americana.

Ciò che accadde veramente è quasi impossibile da dire con certezza, ma dopo aver parlato con alcuni amici stretti e parenti, questa è la versione più verisimile di ciò che potrebbe essere accaduto:

 

Nato il 17 Settembre 1923 a Montgomery (Alabama), Hiram Williams -conosciuto come Hank fin da piccolo- stava cercando di rientrare nel giro che conta della music business, dopo essere stato licenziato dal Grand Ole Opry, a causa di problemi con alcool e morfina…

La mattina del 30 dicembre 1952 Hank partì sulla sua Cadillac cabrio, diretto a Charleston (W. VA), dove era stato ingaggiato per suonare con la sua band (Drifting Cowboys) la sera di Capodanno ed il giorno seguente.

Il viaggio sarebbe dovuto durare 4 giorni; con Charles Carr, un giovane studente che “per arrotondare” si era offerto di guidare, Hank lasciò la città con solo la sua chitarra, alcuni effetti personali e due cambi di costume di scena. Faceva molto freddo quel giorno, e con l’alta possibilità di neve, sarebbe stato sicuramente più saggio partire più presto, vestito più pesantemente e addirittura prendendo l’aereo! Ma non fu così.

Alle 11.30 lasciarono la casa della madre di Hank a Montgomery, ma presto il cantante decise di fermarsi per salutare degli amici Dj ad una radio locale… si fece poi trascinare ad una festa in un hotel, dove bevve qualche bicchierino, e poi decise di andare dal suo dottore per farsi prescrivere un po’ di morfina per il suo mal di schiena cronico (aveva sofferto di dolori alla schiena sin da bambino). Ma, il rifiuto del dottore di prescrivergli dei medicinali dopo aver capito che Hank aveva bevuto, spinse il cantante ad andare da un altro dottore, il quale gli fece avere ciò che voleva…

Arrivarono a Birmingham a notte inoltrata per ripartire presto il mattino dopo, con direzione Knoxville; una volta arrivati a Knoxville si resero conto che il tempo era decisamente peggiorato: stava nevicando pesantemente e alle 10.30 Hank decise che, con la macchina, non sarebbe mai arrivato a Charleston in tempo per lo show di quella sera. Quindi, trovarono un aereo che sarebbe partito alle 15.30 di quel pomeriggio; ma alle 18.00 l’aereo era già di ritorno a Knoxville a causa dell’impossibilità dettata dal maltempo di proseguire il volo.

 

 

Hank avvisò il suo promoter che non sarebbe riuscito ad arrivare in tempo per quella sera, ma lui lo supplicò di riuscire per lo meno ad essere presente per lo spettacolo del 1 Gennaio a Canton (Ohio).

Charles e Hank pernottarono all’Andrew Johnson Hotel, ma il cantante dovette addirittura essere aiutato dai due inservienti a salire le scale, a causa della sua salute ormai molto precaria… Hank quella sera mangiò solo qualche boccone della bistecca che aveva ordinato, decidendo di andare a riposarsi un po’, ma durante il sonno cadde dal letto: il Dottor Cardwell lo visitò e gli diede un sedativo di due siringhe di morfina.

Con solo qualche ora di sonno alla spalle decisero di ripartire subito e gli stessi due inservienti dell’hotel lo aiutarono ad entrare in macchina e sdraiarsi sui sedili posteriori, coprendolo con il suo cappotto (più tardi loro stessi confermarono che aveva tossito e ansimato molto). La Cadillac blu ripartì alle 23.45 per Canton (Ohio).

L’intera area era ormai coperta di ghiaccio e neve e la temperatura sotto zero. Hank, sdraiato sul sedile posteriore della sua macchina, coi suoi vestiti leggeri, era molto malato e aveva ancora più di 600 miglia delle più pericolose autostrade del sud-est degli Usa davanti a sé. Route 11 è una tortuosa strada a due corsie che attraversa montagne scoscese; perfino i camionisti evitano di percorrerla con il maltempo.

Hank probabilmente stava già gelando e morendo… questa purtroppo sarebbe stata la sua ultima strada.

Un poliziotto del Tennessee, Swan Kitts, fermò la macchina a Blaine per guida spericolata, la multò e disse a Carr che il passeggero gli sembrava in cattive condizioni; Carr rispose che si trattava di Hank Williams e che stava cercando di portarlo a Canton il prima possibile.

La mattina presto del 1 Gennaio il ragazzo si fermò per controllare che Hank stesse bene: le mani erano gelide e lui lo coprì col suo stesso capotto. Alle 5.30 circa Charles si fermò di nuovo ad una stazione di servizio e cercò aiuto: quando gli uomini della stazione di servizio non ricevettero segnali di vita dal cantante, gli dissero di guidare immediatamente fino al più vicino ospedale.

Al pronto soccorso, Hank fu diagnosticato ufficialmente morto dal Dottor Diego Nunnari alle 7.00 circa.

Aveva solo 29 anni.

 

 

L’autopsia fu poi eseguita dal Dottor Ivin Melinin, un russo che parlava poco inglese e che racconta -a stenti- di aver trovato segni di aghi sulle braccia di Hank, lividi sul suo corpo e emorragie interne sul cuore e sul collo.

La causa di morte è stata attribuita a “dilatazione acuta del ventricolo destro”, nel sangue è stato trovato dell’alcool, ma nessuna traccia di droga (probabilmente non fu nemmeno cercata…). Si pensa che l’autopsia sia stata un po’ superficiale, ma ciò che emerge dai racconti dei familiari è che Hank era probabilmente morto molto tempo prima che il viaggio avesse inizio: di crepacuore.

 

Nella macchina sono state ritrovate delle lattine di birra e testi manoscritti di canzoni inedite. Alcuni affermano che fosse già deceduto prima di lasciare Knoxville, altri che sia morto intorno alle 3.00, ma il suo certificato di morte conferma che Oakhill e le 7.00 di mattina siano luogo e orario del decesso. Molti però dicono che non fosse in realtà Oakhill, ma una unknown location, somewhere along the road…

 

La figlia Jett, nacque solo 5 giorni dopo la morte del padre.

 

 

Hank Williams memorial - Montgomery , Alabama

 

Si pensa che 14.000 persone abbiano partecipato ai funerali a Montgomery – ad oggi è ancora il numero più grande di persone in adunanza in quella città.

 

Nella sua breve carriera Hank ha avuto 11 numeri uno in classifica e molti altre top 10 hits.

 

Nel 2003 fu classificato n° 2 nella lista dei più grandi 40 cantanti di Country Music.

(Suo figlio, Hank Junior il numero 20!)

 

Nel 2004 il Rolling Stone Magazine l’ha posizionato al 74° posto sulla lista dei migliori artisti di tutti i tempi.

 

Suo figlio, Hank Williams Junior, la figlia Jett Williams, il nipote Hank Willimas III, e le nipoti Hillary e Holly, sono tutti cantanti country.

 

Bob Dylan disse: <<Hank Williams, uno dei più grandi cantautori che sia mai esistito. Certo, Hank poteva essere testardo e volenteroso, “a backslider and a reprobate, no stranger to bad deeds”. Ma, sotto tutto ciò era compassionevole e aveva dei sani principi.>>

 

Su Theme Time Radio Hour, Hank Williams è stato messo in onda da Bob per sei volte, solo altri sei artisti hanno avuto la fortuna di essere ascoltati di più.

 

Dean Spencer