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IL RICORDO DEL 5° BEATLES

 
 

 

Al Aronowitz ricorda Neil Aspinall

 Secondo Al Aronowitz, Neil Aspinall era il vero 5° Beatle.

Il giornalista “black listed” (= sulla lista nera), ex confidente di Bob Dylan e amico stretto dei Beatles negli anni ’60, conosceva bene e stimava molto Aspinall.

Neil era il road manager numero uno e l’amico Malcom Evans* il numero due; Mal e Neil erano dei Beatles tanto quanto John, Paul, George e Ringo: <<era come se tutti e sei si leggessero nel pensiero a vicenda>> commenta Al.

Neil faceva parte dei Beatles ancora prima che Ringo diventasse il loro batterista e tutti erano d’accordo che se mai qualcuno meritasse di essere chiamato “il quinto Beatle”, era proprio lui! Se John era il “comandante” del gruppo, Neil era il “primo sergente”.

<<Nei vecchi tempi in cui lavoravo al Saturday Evening Post fui mando al JFK Airport per fare un reportage sull’arrivo dei Beatles a New York; incontrai Neil il giorno che i ragazzi scesero dall’aereo, aveva solo 22 anni, ma era il primo dell’entourage con cui sono riuscito a parlare. Quel giorno sembrava che migliaia di ragazzini si fossero dati un giorno di vacanza dalla scuola, solo per dare il benvenuto ai loro idoli! Tutti urlavano e spingevano: era impossibile avvicinarli, ma Neil mi dedicò un po’ del suo tempo per fargli qualche domanda.>> commenta Al.

Al: <<Quando eri a Liverpool hai mai desiderato visitare qualche posto in particolare a New York?>>

<<Si, certo>> disse Neil, <<L’Apollo>>.

L’Apollo, a Harlem, era “La Mecca” della musica afroamericana, dove i bianchi normalmente non andavano; ma quella notte Al con sua moglie e Neil Aspinall guidarono lungo la 125° strada e raggiunsero la folla di gente all’entrata dell’Apollo per lo show serale.

<<La mia amicizia con Neil diventò uno dei rari e preziosi rapporti che non molto spesso nascono nello showbiz. Fu proprio lui a farmi conoscere gli altri membri del gruppo, permettendomi di scrivere tutti quegli articoli molto esclusivi che mi resero famoso>>.

Anche dopo la rottura della band, Neil rimase il direttore generale della Apple, e fu leale a tutti fino alla fine, salvandoli da ingenti disastri finanziari…

 

 (*) un gigante buono, Mal aveva fatto il buttafuori al famoso Cavern Club a Liverpool, e molte volte aveva aiutato i Beatles in situazioni poco gradevoli, prima del loro successo…

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George Martin, Julian Lennon e Pete Townshend: addio a Neil Aspinall

C'era anche Sir George Martin, classe Ventisei, al funerale di Neil Aspinall. Col produttore dei Beatles, alle esequie dell'ex manager dei Fab Four, c'erano anche Yoko Ono, vedova di John, Julian Lennon, figlio di John, Barbara Bach, moglie di Ringo Starr, Stella e James McCartney, figli di Paul, Pete Best, primo batterista dei Beatles, e Pete Townshend degli Who. L'addio ad Aspinall, morto a New York, si è svolto presso la chiesa di St Mary-the-Virgin, nella zona londinese di Twickenham. Nel corso dell'orazione funebre Townshend ha imbracciato la chitarra ed ha eseguito "Mr Tambourine man" di Bob Dylan e "My sweet Lord" di George Harrison. All'uscita Stella McCartney ha abbracciato Yoko Ono.

 

 

‘Ultimo inedito’ di John Lennon: uscirà come tributo al ‘quinto Beatle’?

Potrebbe essere pubblicata come estremo omaggio a Neil Aspinall, ex compagno di scuola di Paul McCartney e George Harrison, poi autista dei Beatles ed infine produttore e dirigente discografico, una canzone definita “l’ultimo brano inedito di John Lennon”. Si tratta di “Now and then”, per la quale in passato si sono usurate delle tastiere da quanto se ne è scritto, anche conosciuta con i titoli alternativi di “Miss you” e “I don’t want to lose you”. Il pezzo, registrato da John nel 1978 e brevemente ripreso in considerazione dai tre rimanenti Beatles nel 1995 per la sua eventuale inclusione in “The Beatles anthology” al fianco di “Free as a bird” e “Real love”, verrebbe in questi giorni esaminato nuovamente; il progetto sarebbe quello di pubblicarlo come atto di addio ad Aspinall, morto lo scorso 24 marzo a New York poche ore dopo essere stato salutato da Sir Paul, volato appositamente a trovarlo da Londra. Tuttavia la registrazione è, a quanto pare, pessima e non si sa se il progetto potrà effettivamente essere realizzato. In questo momento non si sa neppure se Ringo Starr e Paul McCartney siano stati consultati. 

 

Now And Then, canzone registrata da John Lennon nel 1978 e mai completata, potrebbe trovare spazio su una raccolta-tributo a Neil Aspinall, il produttore noto come “quinto Beatle” scomparso lo scorso 24 marzo. Lo ha rivelato il tabloid inglese The Sun. Il brano, registrato da Lennon nel suo appartamento di New York, era stato rispolverato già nel 1995, quando gli altri tre Beatles pensarono di usarlo per lanciare la raccolta Anthology 1 e il documentario The Beatles Anthology. Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr passarono all’epoca due giorni in studio per completarlo prima di gettare la spugna e ripiegare su un altro inedito: Free As A Bird.

Nel demo di Now And Then Lennon canta piano e voce la complicata fine di una storia d’amore: “Non voglio perderti, oh no no no/ Trattarti male o confonderti, oh no no no/ Ma se senti di dover andare via/ Io non ti fermerò”. (p.pisa)

John Lennon - Now And Then (audio via YouTube)

 

Il 26 Marzo 2008 se ne andava Neil Aspinall

 

 

Il testo che segue è di Gino Castaldo

Sono in molti ad aver ambito nel tempo al titolo di “quinto Beatle”. Toccò ovviamente a Brian Epstein, il manager che li scoprì e li introdusse nel grande mercato, poi a George Martin, il Virgilio nel mondo della meraviglie musicali, e si è detto perfino di Billy Preston che spesso suonò le tastiere con loro. Ma per molti il vero, e più nascosto, quinto Beatle era Neil Aspinall, scomparso ieri all’ età di 66 anni, dopo una lunga lotta contro il cancro in una clinica di New York, e a darne l’ annuncio sono stati proprio i due Beatles sopravvissuti, Paul McCartney e Ringo Starr. “Tutti i suoi amici e parenti conserveranno per sempre il ricordo gentile di un uomo straordinario”, si legge nel testo della nota congiunta, firmata anche da Yoko Ono e Olivia Harrison, che ricorda Aspinall come “un amico leale e una persona molto vicina”. Aspinall era amico di Paul e George fin dai tempi dell’ adolescenza, compagno di classe al Liverpool Institute, era quello che aveva partecipato alla genesi del gruppo quando si chiamavano ancora Quarrymen, e lui che diventò il loro primo roadie, ovvero quello che letteralmente li caricava sul pulmino e li portava in giro da un locale all’ altro, fu lui a guidarli per la prima volta a Londra (sbagliando strada e arrivando con molte ore di ritardo) per presentarsi al primo provino per una casa discografica, la Decca, che, per inciso, li rifiutò. Fu poi promosso assistente personale quando la partita diventò più complessa. Aspinall era loro ombra, la balia affettuosa, l’ amico in prima linea, si occupava di tutto, li consigliava, e se capitava partecipava anche alla session discografiche. Sue tracce possono essere trovate in Within you without you e Being for the benefit of Mr.Kite, da Sgt.Pepper, nel coro di Yellow submarine e addirittura sembra che da lui sia partita l’ idea del gioco occulto sulle voci che davano per certa la morte di Paul in un incidente automobilistico, sostituito nel gruppo da un sosia. Col passare del tempo Aspinall cominciò a occuparsi degli affari del gruppo, in un intrico di questioni legali che portarono alla fondazione della società Apple, di cui è stato dirigente fino all’ anno scorso, quando inaspettatamente volle rinunciare al suo incarico pochi giorni prima che fosse dato l’ annuncio dell’ accordo con l’ altra Apple, quella di Steve Jobs dopo decenni di battaglie legali per l’ utilizzazione del marchio. Le circostanze delle dimissioni di Aspinall non furono mai chiarite del tutto, ma molti commentatori interpretarono la mossa come un segno di totale disaccordo con quella che lui riteneva una scelta sbagliata, una svendita del patrimonio beatlesiano. Con lui se ne va un altro pezzo fondamentale di quella irripetibile storia, e forse il personaggio rimasto più fedele nel tempo allo spirito originario del gruppo, di cui era un guardiano amorevole e appassionato.

 

( Dean Spencer news )