Aretha Louise Franklin (Memphis, 25 marzo 1942) è una
cantautrice e pianista statunitense, una delle icone della musica gospel,
soul e R&B. È cresciuta a Detroit.
Molti la chiamano La Regina del Soul o Lady Soul ed è giudicata da riviste
specializzate quali Rolling Stone come una delle migliori cantanti di sempre
per la sua fenomenale abilità di aggiungere una vena soul a qualsiasi cosa
canti e per le sue enormi abilità vocali. Lo Stato del Michigan ha
ufficialmente dichiarato la sua voce una meraviglia della natura.
È molto nota per la sua vasta produzione di musica soul e R&B ma anche jazz,
rock, blues, pop, hip hop, gospel e lirica che le hanno meritato ben 20
premi Grammy (otto dei quali vinti consecutivamente nella stessa categoria
dal 1968 al 1975; in quel periodo il premio veniva chiamato The Aretha
Award, ossia "Il premio Aretha")
Il 3 gennaio 1987 è stata la prima donna ad entrare a far parte della Rock
and Roll Hall of Fame
In una classifica dei 100 artisti più grandi nella storia stilata nel 2004
dalla famosa rivista Rolling Stone Aretha è stata classificata al quinto
posto, che è anche il piazzamento più alto per una donna. Sempre secondo
questa rivista, Aretha è la più grande voce, maschile o femminile, di tutti
i tempi.
Biografia
Giovane età e primi anni '60
Da bambina Aretha e le sue sorelle, Carolyn ed Erma, cantavano nella chiesa
del padre amministratore a Detroit ed a 14 anni incise la sua prima canzone.
Negli anni 50 incise cinque album di poco successo, ispirandosi ad artiste
jazz come Dinah Washington, amica di famiglia. Il padre, un reverendo famoso
nella città, educò le sue figlie ad una cultura religiosa solida. Il genere
gospel sarà infatti per la giovane Aretha una grande passione in giovane
età. Iniziò ad esibirsi in club jazz di Detroit, facendosi notare per la sua
voce giovane, fresca ma potente tanto da vantare in giovane età
un'estensione di quattro ottave. Nel 1966 firmò un contratto con la Columbia
Records dopo essere stata notata dal leggendario produttore discografico e
scopritore di talenti John Hammond. Nei primi anni 60 la Franklin incise
alcune canzoni di successo, tra le quali "Rock-a-bye Your Baby with a Dixie
Melody". Ma poiché la Columbia le faceva cantare solo musica jazz non riuscì
ad esprimere tutto il suo potenziale e le cose migliori erano ancora di là
da venire. Nel 1962 sposò Ted White che divenne il suo manager mentre era
alla Columbia Records.
Gli anni del successo: la svolta del 1967
Passata all'Atlantic Records nel 1967, collaborò con i produttori Jerry
Wexler e Arif Mardin che impressero alle nuove registrazioni della Franklin
una innovativa venatura soul ed alcuni loro lavori (ad esempio I Never Loved
a Man (The Way I Love You)) influenzarono grandemente lo scenario R&B degli
anni a venire, meritandole fin da subito il titolo di The Queen of Soul (la
Regina del Soul). In quegli anni conseguì anche notorietà internazionale e
divenne motivo di orgoglio per le minoranze di colore americane, soprattutto
con la sua interpretazione del brano Respect di Otis Redding, che diventerà
un inno dei movimenti femministi e per i diritti civili. In questo periodo
Aretha domina le classifiche, ottenendo numerosi album d'oro e di platino e
piazzando quasi tutti i suoi singoli nella top10 della Billboard Hot 100.
Ricordando quel periodo la Franklin racconta che "When I went to Atlantic,
they just sat me down at the piano and the hits started coming". ("quando
giunsi all'Atlantic mi fecero sedere al pianoforte ed i successi
cominciarono ad arrivare") Nel 1969 finì il suo matrimonio con Ted White,
avvenimento che la Franklin si è sempre rifiutata di commentare.
Tra la fine degli anni '60 e gli inizi degli anni '70 numerosi dei suoi
dischi hanno scalato le classifiche USA finendo spesso ai primi posti.
Questi dischi spaziavano dalla musica gospel al blues, dalla musica pop alla
musica psichedelica ed al rock and roll. Indimenticabili sono alcune cover
dei The Beatles (Eleanor Rigby), The Band (The Weight), Simon & Garfunkel
(Bridge Over Troubled Water), Sam Cooke e dei The Drifters. Live at Fillmore
West e Amazing Grace sono due dei suoi più influenti LP. Il secondo è un
doppio live di musica gospel registrato in una chiesa Battista di Los
Angeles che risulta essere il disco gospel più venduto nella storia, con
oltre 2,000,000 di copie vendute. Nonostante i suoi successi, non è mai
arrivata al numero uno delle classifiche britanniche, raggiungendo "solo" un
quarto posto nel 1968 con la sua versione di I Say a Little Prayer di Burt
Bacharach. Detiene tuttavia il record di numero 1 nella classifica americana
R'n'B ed ha raggiunto due volte la prima posizione della classifica
Billboard Hot 100. Tra i singoli di successo di quegli anni si ricordano
Chain of Fools, (You Make Me Feel Like) A Natural Woman, Think, Baby I Love
You, The House That Jack Built e Respect, una cover di un singolo di Otis
Redding che è diventata la sua canzone simbolo. Dopo l'istituzione della
categoria R&B in seno ai Grammy Award nel 1968, divenne imbattibile
meritandosi per otto anni consecutivi quello della categoria "Best Female
R&B Vocal Performance" e guadagnandosene altri tre anche negli anni '80.
Anni '70: il declino commerciale
Nei primi anni '70 la sua musica si addolcì leggermente senza perdere nulla
della sua potenza. Pur continuando il sodalizio artistico con Wexler e
Mardin, cominciò ad assumere un ruolo sempre più importante nel produrre i
suoi lavori. Nel 1973 Quincy Jones collaborò al suo nuovo album You ma il
disco, nonostante il singolo Angel scritto dalla sorella Carolyn sia
diventato un classico della musica soul, non ebbe fortuna.
Seconda metà degli anni '80: la rinascita
Dopo quest'esperienza ritornò a lavorare Wexler fino a che questi abbandonò
nel 1976 l'Atlantic Records, ponendo fine alla loro prolifica e fruttuosa
collaborazione. Successivamente, nonostante abbia lavorato con artisti della
caratura di Curtis Mayfield, i consensi di critica e pubblico cominciarono a
scemare dalla fine degli anni '70 e per tutti gli anni '80 nonostante abbia
inciso anche in quel periodo canzoni di successo, spesso in duo con altri
grandi artisti. La più nota incisione di quegli anni è canzone dance Freeway
of Love del 1985 e la hit I Knew You Were Waiting (For Me), un duetto con
George Michael che divenne la sua seconda numero uno americana. Molti
critici giudicano, comunque, la sua produzione di quegli anni
qualitativamente molto inferiore alle leggendarie registrazioni degli anni
'60.
Anni recenti
Aretha Franklin viene investita della Medaglia presidenziale della
libertà.Oggi Aretha Franklin vive a Detroit e continua a sfornare dischi, in
cui cerca di affiancare classiche ballate soul a pezzi più attuali e
moderni, collaborando con gli artisti più talentuosi dell'R&B contemporaneo,
come Fantasia Barrino, Lauryn Hill e Mary J. Blige, e con i produttori hip
hop più alla moda, come Jermaine Dupri o Diddy. La sua figura è ormai
assestata come una delle più influenti nella storia della musica: numerosi
artisti, tra cui Alicia Keys, Beyoncé, Mary J. Blige, Fantasia, Joss Stone,
Jennifer Hudson, Usher, Giorgia ed Elisa citano Aretha nelle loro principali
ispirazioni ed hanno eseguito cover dei suoi brani più famosi.
Curiosità
Aretha Franklin è stata denunciata per rottura di contratto nel 1984 quando
non riuscì a partecipare al musical di Broadway "Sing, Mahalia, Sing",
(basato sulla vita della leggenda del gospel Mahalia Jackson),
principalmente a causa della sua paura di volare.
Aretha Franklin compare anche nel film cult "The Blues Brothers" come moglie
di Matt "guitar" Murphy. Nel film la Franklin si esibisce in una versione
della sua Think. Un'altra apparizione cinematografica della Franklin è in
"Blues Brothers 2000 - Il mito continua", il seguito del primo capolavoro
con John Belushi. In questo film la cantante interpreta "Respect".
Ai Grammy del 1998, dovendo sostituire Luciano Pavarotti colpito da un
malessere, improvvisò in 24 ore un'interpretazione del Nessun dorma in
tonalità originale e cantando in italiano (solo la prima strofa). La
performance è considerata una delle più grandi esibizioni di sempre ai
Grammy.
Ha cantato alla cerimonia di insediamento del 44° Presidente degli Stati
Uniti d'America, Barak Obama, avvenuta a Washington il 20 gennaio 2009, in
diretta tv mondiale e davanti a più di due milioni di persone indossando un
improbabile copricapo a forma di fiocco.
Profilo della voce
Aretha viene classificata come un soprano, nonostante sia in grado di
raggiungere toni più bassi rispetto a quelli tipici di un soprano. Possiede
una voce di petto molto acuta, riuscendo a prendere in piena voce fino ad un
do sovracuto di petto (do6), il tono generalmente identificato come
"d'eccellenza" per un soprano, e possedendo una straordinaria estensione di
3 ottave in piena voce, cosa davvero molto rara. Per quanto riguarda il
falsetto, Aretha può arrivare fino ad un re6 in brani come Ain't no Way.
Tipo di voce: soprano
Note più alte in voce di testa: re6
Note più alte in piena voce: do6, si5, la5, sol#5
Note più basse: do3
Estensione vocale: 3.2 ottave (do3-re6)
Estensione vocale in piena voce: 3 ottave (do3-do6)
re6 in Ain't no way
do6 in Amazing Grace
si5 in Old landmark live nel cd Amazing Grace
sib5 in Bridge Over Troubled Water
la5 in Young, gifted and black
sol#5 in Amazing Grace live dall'omonimo album
sol#5 in Natural Woman live Divas 1998
sol#5 in Think (nota finale)
sol5 in I knew you were waiting for me
fa#5 in I never loved a man
fa#5 in Ain't no way
fa5 in I Say a Little Prayer
fa5 in Baby baby baby
do3 in Baby i love you
Discografia
Album
Songs of Faith
1961
Aretha
1962
The Electrifying Aretha Franklin
The Tender, The Moving, The Swinging Aretha Franklin
1963
Laughing on the Outside
1964
Unforgettable: A Tribute to Dinah Washington
1965
Yeah!: Aretha Franklin in Person
Once in a Lifetime
1967
I Never Loved a Man the Way I Love You
Aretha Arrives
Take It Like You Give It
Lee Cross
1968
Lady Soul
Aretha Now
Aretha in Paris
1969
Aretha Franklin: Live!
I Say a Little Prayer
Soul '69
1970
This Girl's In Love with You
Don't Play That Song
Sweet Bitter Love
Spirit in the Dark (Aretha Franklin)
1971
Aretha Live at Fillmore West
Young, Gifted and Black
1972
Amazing Grace
1973
Hey Now Hey (The Other Side of the Sky)
1974
With Everything I Feel in Me
Let Me In Your Life
1975
You
1976
Sparkle
1977
Satisfaction
Sweet Passion
Most Beautiful Songs
1978
Almighty Fire
1979
La Diva
1980
Aretha
Aretha Sings The Blues
1981
Love All the Hurt Away
1982
Jump to It
1983
Get It Right
1984
Never Grow Old
1985
First Lady of Soul
Who's Zoomin' Who?
1986
Aretha
Soul Survivors
1987
One Lord, One Faith, One Baptism
1989
Through the Storm
1991
What You See Is What You Sweat
1995
Greatest Hits: 1980-1995
1998
A Rose Is Still A Rose
2003
So Damn Happy
2007
Jewels in the crown: All-Star duet with the Queen
2008
This Christmas
Grammy Awards
Aretha è la seconda donna più onorata nella storia dei Grammy, avendo
ricevuto 21 premi in totale, contando anche quelli speciali alla carriera.
Aretha Franklin's Grammy Award Wins
1 1968 Grammy Award for Best Rhythm & Blues Recording R&B Respect
2 1968 Grammy Award for Best Female R&B Vocal Performance R&B Respect
3 1969 Best Female R&B Vocal Performance R&B Chain Of Fools
4 1970 Best Female R&B Vocal Performance R&B Share Your Love With Me
5 1971 Best Female R&B Vocal Performance R&B Don't Play That Song For Me
6 1972 Best Female R&B Vocal Performance R&B Bridge Over Troubled Water
7 1973 Best Female R&B Vocal Performance R&B Young, Gifted and Black (album)
8 1973 Grammy Award for Best Soul Gospel Performance Gospel Amazing Grace
(album)
9 1974 Best Female R&B Vocal Performance R&B Master Of Eyes
10 1975 Best Female R&B Vocal Performance R&B Ain't Nothing Like The Real
Thing
11 1982 Best Female R&B Vocal Performance R&B Hold On...I'm Comin' (album
track)
12 1986 Best Female R&B Vocal Performance R&B Freeway Of Love
13 1988 Best Female R&B Vocal Performance R&B Aretha (album)
14 1988 Grammy Award for Best R&B Performance by a Duo or Group with Vocals
R&B I Knew You Were Waiting (For Me) (con George Michael)
15 1989 Grammy Award for Best Soul Gospel Performance, Female Gospel One
Lord, One Faith, One Baptism (album)
16 1991 Grammy Legend Award - Living Legend Award Special
17 1994 Grammy Lifetime Achievement Award Special
18 2004 Grammy Award for Best Traditional R&B Vocal Performance R&B
Wonderful
19 2006 Best Traditional R&B Vocal Performance R&B A House Is Not A Home
20 2007 Golden Grammy Awards Special
21 2008 Best Gospel-Soul Vocal Performance by a Duo or Group Gospel Never
Gonna Break My Faith (con Mary J. Blige)
(fonte: wikipedia)
Aretha Franklin
I segreti di Lady Soul
di Francesco Serini
Un inizio di carriera disastroso segnato anche da vicende personali infelici
gettarono la Franklin in una profonda malinconia che mai l'abbandonò. E
quando dal 1967 la luce cominciò a brillare su di lei caricò le sue
interpretazioni di questa profonda inquietudine. Da allora è diventata per
sempre Lady Soul .
Non capita solo ai giorni nostri che artisti di grande talento molte volte
rimangano ai margini del mercato discografico, poco conosciuti e poco
rispettati. Lo stesso capitò nella prima metà dei Sessanta alla grande
Aretha Franklin. E nel suo caso il periodo buio non durò il tempo di un solo
disco o di una stagione, ma addirittura sei anni. Figlia del reverendo C. L.
Franklin, uno dei predicatori di colore più noti e apprezzati del periodo,
proprio durante le sue cerimonie cominciò a incantare gli spettatori,
sfoggiando non solo una tecnica vocale di tutto rispetto ma anche
interpretazioni piene di passione e umanità. Essendo ancora ragazzina la
Franklin modellò la sua voce sulle grandi cantanti gospel dell'epoca come
Mahalia Jackson e Clara Ward. Fu soprattutto questo l'errore che portò
inizialmente la Franklin a rimanere ai margini: l'assenza di personalità.
Tutti gli album registrati tra il 1960 e il 1966 per la Columbia mancano del
suo inconfondibile stile interpretativo trascinante e fuori degli schemi
degli anni successivi. Ma non è solo questa la ragione. Quando nel 1967
passò all'Atlantic e trovò finalmente giustizia, la Frankiln aveva solo 24
anni ma era già una donna vissuta. Madre di due figli, avuti a 15 e 17 anni,
un divorzio, una carriera fin lì fulminante ma senza successo. Questi primi
bui anni di vita personale e professionale la segneranno profondamente.
Ancora fuori dal grande giro, non poteva far altro che sperare in qualcuno
che si accorgesse delle sue incredibile potenzialità e le desse tutto
l'aiuto possibile. Questo qualcuno un giorno arrivò e il suo nome era Jerry
Wexler, produttore bianco per l'Atlantic. Seguendo i suoi giusti consigli,
la Franklin lasciò la Columbia e si legò proprio a questa nuova casa
discografica.
Wexler credeva ciecamente in lei e aveva deciso di farne la regina del nuovo
soul. Dopo sei anni da dimenticare, finalmente nel 1967 Aretha Franklin fu
toccata per la prima volta dalla fortuna. E considerato come la situazione
si capovolgerà completamente, si può anche parlare di magia. Magico fu
infatti il provino che la Franklin tenne per l'Atlantic, presso gli Muscle
Shoals Studios in Alabama, dove stava rinascendo la black music. Qui Otis
Redding aveva infatti inciso alcuni dei suoi capolavori. Ancora una volta,
la scelta di questi studios fu di Wexler. Finalmente qualcuno che sapeva
consigliarla. Come spesso Wexler ha ricordato, in quella giornata vide una
giovane ragazza trasformarsi da interprete insicura, com'era stata negli
anni precedenti, in una fuoriclasse di grande forza e concentrazione.
Nonostante la leggenda dica anche che Aretha litigò con tutti i musicisti,
che qualcuno le fece anche delle avance pesanti e che la giornata finì tra
gli insulti, questo poco importa perché si sta parlando proprio di leggenda,
di un avvenimento entrato nella storia. In questa giornata Aretha inciderà
alcuni dei brani che poi entreranno nel suo primo album-capolavoro per la
Atlantic I Never Loved A man (The Way I Love You).
Ma la Franklin non divenne improvvisamente felice e serena. Quei sei anni
bui peseranno sempre su di lei, ma segneranno magistralmente anche tutte le
sue interpretazioni.. La profonda malinconia che questi avvenimenti le
provocarono permisero alla Franklin di caricare le interpretazioni delle sue
paure, dei suoi sensi colpa e dei momenti di gioia, sempre improvvisi e
spontanei.
Lo stesso Wexler ricordava che quando la sentiva cantare, capiva che l'unico
modo per la Franklin di arrivare ad interpretazioni sublimi, era quello di
lasciarla cantare come lei voleva senza dirle nulla, senza interromperla. E
questa è stata sicuramente l'intuizione più importante di Wexler nei suoi
confronti. Quello che da allora ha letteralmente stregato tutti non è tanto
la sua tecnica di cantare sopra un'ottava, quanto le sue "esplosioni"
interpretative. Le sue, non sono mai interpretazioni studiate a tavolino, ma
nascono dal desiderio di dar voce alla sua anima. Quegli acuti improvvisi
nei momenti apparentemente meno opportuni di un brano, così come i toni
bassi, sono solo i momenti in cui Aretha dimostrava di non essere una
semplice cantante, ma prima di tutto un'umana creatura che soffriva e gioiva
attraverso le parole del suo canto. Una sorta di immedesimazione spontanea.
Da questo momento in poi, non le poteva essere attribuito soprannome più
appropriato di Lady Soul. Regina del Soul, dunque, ma anche voce dell'anima.
Non solo la massima cantante soul esistente, ma anche un'interprete dalla
voce sublime e allo stesso tempo devastante. Quando Aretha cantava, faceva
sua la canzone, con la sua voce e la sua interpretazione spingeva i brani
verso nuovi significati. Si pensi a "Respect" di Otis Redding, che nella sua
interpretazione acquista nuova linfa ed energia.
Se altre cantanti black del periodo erano sdolcinate e romantiche, Lady Soul
era invece aggressiva, grintosa o realmente triste. Dal 1967 al 1970 almeno,
Aretha fu una vera e propria icona soul, incarnando perfettamente il bisogno
di spiritualità della nuova generazione nera. La sfrenata potenza e gioia di
questi primi album per la Atlantic, oltre I Never Loved A Man, da ricordare
Take a Look e Aretha '69, le fecero vincere tantissimi dischi d'oro e di
platino negli Usa, con una media impressionante per il periodo. Ebbe perfino
una copertina sul Time: fu una delle prime artiste donne ad avere questo
onore e poiché era nera, se ne comprende anche l'importanza storica.
I sessanta per Lady Soul quindi si divisero esattamente in due: il buio
della prima metà e la luce della seconda metà. Questa contrapposizione,
questa contraddizione in una donna come Aretha che comunque fu segnata
profondamente dentro di sé dal buio dei primi anni, riemersero nei Settanta.
Una sofferta inquietudine accompagna la vita personale ed artistica di
questo decennio. Spirit In The Dark o Young Gifted And Black sottolineano il
momento di sofferenza e disperazione. Affezionatisi all'energia che Lady
Soul emanava tra il 1967 e 1970, la gente non comprendeva (o non voleva
comprendere) questo momento. Così le vendite calarono vertiginosamente. Ma
non per questo si può parlare di declino artistico. Anzi, in questo periodo,
Lady Soul si riavvicinò al gospel d'inizio carriera registrando anche
quell'Amazing Grace, che incanta, appassiona e turba fin dal primo ascolto.
Per dieci anni purtroppo Aretha ricadde se non nel buio di una volta,
sicuramente nell'ombra. Sarà solo nel 1980 grazie al film musicale "The
Blues Brothers" che la sua luce ricominciò a brillare, e da allora senza più
spegnersi. La Franklin appariva e cantava per soli quattro minuti, ma la sua
re-interpretazione di "Think" era molto più che esaltante. Lady Soul
dimostrava di essere un vero e proprio portento della natura. La sua voce
era adesso riconosciuta come un dono preziosissimo. Da allora mai più
nessuno ha voluto dimenticarla. Addirittura nel 1985, il governo del suo
Stato dichiarò Aretha "una delle risorse naturali del Michigan". Dagli
Ottanta in poi non si contano più i duetti: quelli con George Michael, Elton
John, Whitney Houston, Luciano Pavorotti ed Eurythmics sono solo i più
famosi. Le apparizioni non sono più tante, ma le poche fanno la differenza.
Durante la serata Night Divas del 1998, è stata schiacciante la superiorità
di Lady Soul (ultrasessantenne) nei confronti di dive del momento quali
Mariah Carey, Shania Twain e Celine Dion. Uno dei suoi ultimi album, A Rose
Is Still A Rose, è stato scritto e prodotto per lei dalla promettente Lauryn
Hill. La luce di Aretha splende perché esiste la sua voce. Finchè potrà
cantare, il suo apporto alla musica soul sarà sempre notevole.
Figlia d'arte" è un termine sincero nel caso di Aretha Franklin, senza
esagerazioni.
Suo padre è stato uno dei più grandi predicatori gospel della storia
americana e quando la signora Franklin abbandonò la famiglia, lasciando
Aretha in verdissima età, fu la grande Mahalia Jackson a curarsi di lei e a
coltivarne l'interesse per la musica.
La strada era segnata ma la via al successo è riuscita difficile. "Rapita"
alla chiesa appena diciottenne, Aretha faticò per anni nel mondo
discografico nonostante la fiducia che in lei riponeva John Hammond sr., lo
scopritore di Billie Holiday, Bob Dylan, di Bruce Springsteen. Fu un lungo
purgatorio di canzoni e di arrangiamenti sbagliati che naufragarono
l'artista nella desolazione; fino a che, nel 1966, Jerry Wexler la volle con
se alla Atlantic e con un sapiente colpo di bacchetta magica la trasformò.
Bastarono due canzoni nemmeno nuove (i never loved a man di Ronnie Shannon e
respect di Otis Redding), per creare il mito di Lady Soul: una voce di
velluto che garffiava, una musica altrettanto raffinata ma scorticante, una
straordinaria capacità di suscitare emozioni, qualunque verso intonasse.
Timida e spaurita, Aretha fu per anni la regina della musica nera, svariando
in direzione jazz, pop e folk pur di mantenere il proprio ruolo al vertice,
ebbe la peggio solo quando arrivò la crisi del soul dei primi anni '70.
Nelle varie vicende della sua vita privata e nei saliscendi discografici, un
solo punto è sempre stato fermo: la chiesa, il gospel, a cui ancora di
recente Aretha ha dedicato pagine toccanti. (one faith, one gospel, one
baptism). "Ho sempre 'sentito' la stessa musica," è la sua accorata
confessione, "anche quando ero una star commerciale, avevo la fede con me".
Ancora oggi la figura di 'soul woman' di Aretha Franklin rimane ineguagliata
e le sue sporadiche apparizioni sono diventate una
(fonte. bluesandblues.it)
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