MAGGIE'S FARM

SITO ITALIANO DI BOB DYLAN

IN GIRO PER IL "VILLAGE" RESPIRANDO I RICORDI

Il Greenwich Village è un quartiere prevalentemente residenziale situato nella zona occidentale del centro (downtown) della "circoscrizione" (borough) di Manhattan, a New York. Il nome è spesso semplicemente abbreviato in Village.
Il quartiere, noto nell'Ottocento come "zona di Washington Square", è approssimativamente delimitato dalla 14ª Strada (14th Street) a nord, da Houston Street a sud, dal fiume Hudson a ovest e dalla Broadway ad est. I quartieri confinanti sono: a nord Chelsea, a sud SoHo e ad est l'East Village. Talvolta si parla dell'East Village come parte integrante del Greenwich Village, ma per gli abitanti di Manhattan è più opportuno considerarli due quartieri separati.
Lo schema viario del Greenwich Village non coincide con il tipico reticolato di Manhattan poiché un tempo il quartiere era un villaggio colonico separato dal resto della città. Un piano di riassetto urbanistico di New York sviluppato nel XIX secolo, consentì di lasciare inalterato il tracciato delle vie che rimasero disordinate rispetto alle altre zone (più strette, particolari curvature ecc.). Per di più le vie sono identificate con un nome, contrariamente alla diffusa abitudine cittadina di assegnare ad esse un numero che le contraddistingua.
I primi insediamenti vennero stabiliti in un terreno paludoso. Dopo la bonifica dei coloni olandesi che intorno al 1630 adibirono a pascolo la zona (nota come Noortwyck), vi fu l'occupazione di Nuova Amsterdam da parte degl'inglesi (1664) e il Greenwich Village iniziò il proprio sviluppo. Rimase però un villaggio rurale autonomo, senza essere fagocitato dalla vertiginosa crescita di Manhattan.
Un aumento della popolazione vi fu nel 1882, quando un'epidemia di febbre gialla spinse molti cittadini di New York a trasferirsi al Village che godeva di un’aria più salutare.
 



Il Village è famoso per la scena bohèmienne e la cultura alternativa di cui è stato teatro e che ha diffuso. Per tradizione è fucina di nuovi movimenti ed idee, a partire dalle avanguardie di inizio Novecento fino ai giorni nostri, grazie anche al tipo di persone che lo popola e frequenta.
Negli anni cinquanta la Beat Generation e il suo movimento avevano il proprio fulcro in questo quartiere dove si radunarono poeti, cantautori, scrittori, studenti, musicisti e artisti in fuga dalla società conformista. Essi gettarono le basi per il futuro movimento hippy degli anni sessanta. New York e il Village ispirarono le opere degli scrittori beat Jack Kerouac, Allen Ginsberg e William Burroughs. Nel 1969, in un locale gay del Village, lo Stonewall Inn, ebbe simbolicamente inizio il movimento di liberazione omosessuale.
Woody Allen, Andy Warhol, Bill Cosby, Joan Baez, Dave Van Ronk (The Mayor of MacDougal Street), Paul Simon, Art Garfunkel, Joni Mitchell, Peter La Farge, Mark Spoelstra, Fred Neil, Phil Ochs, Frank Zappa, Barbra Streisand, Jessica Lange, Nina Simone, Lou Reed, Dustin Hoffman e Al Pacino sono solo alcune delle celebrità che hanno mosso i primi passi al Village tra gli anni cinquanta e settanta.
Qui si conobbero tre dei quattro membri dei Mamas and Papas, uno dei più famosi residenti del quartiere fu il cantautore Bob Dylan e si ritiene che la scena folk degli anni sessanta abbia avuto un grande sviluppo qui, per poi influenzarsi reciprocamente con il folk rock di San Francisco.
Tuttora il Greenwich Village si contraddistingue per essere il fulcro di quei movimenti culturali, artistici e sociali che contribuiscono a modificare la cultura statunitense, come il movimento omosessuale. Le più antiche librerie gay del mondo hanno sede proprio in questa zona, nella quale si trova anche quella Christopher Street che è stata al centro dei moti di Stonewall del 28 giugno 1969.
Il Parco di Washington Square (Washington Square Park) è il cuore pulsante del quartiere, sebbene ve ne siano altri minori. Quello noto come The Cage è importante per essere teatro di importanti tornei cittadini di streetball e per i suoi numerosi campi di pallacanestro e pallamano.
Il Village è anche la culla di una vivace scena artistica, tuttora in fermento, e luogo in cui si concentrano diversi teatri off-Broadway. Comici e jazzisti si alternano nei locali alla moda del quartiere.
Nel Village ogni anno si tiene la tradizionale parata di Halloween, il 31 ottobre, la più imponente in tutto il paese.
Il settimanale The Village Voice è uno dei tanti periodici pubblicati nel quartiere.


IN GIRO PER IL "VILLAGE" RESPIRANDO I RICORDI




MAPPE & LEGGENDE: POSITIVELY 4TH STREET REVISITED




Nel gennaio del 1961, 19 anni fa, Bob Dylan ha camminato per la prima volta per le strade di New York . Andò dritto al Greenwich Village per conoscere la fiorente scena folk. Il resto, spiega John Bauldie, è storia.

1. CAFE WHA? (115 MacDougal Street)

   

Appena arrivato a New York il 24 gennaio 1961, Dylan prese il subway per il GreenwichVillage e si buttò nel Caf Wha? in un turbinio di fiocchi di neve. Era una serata Hootenanny e il posto era mezzo vuoto. Dylan chiese al gestore se poteva suonare qualche pezzo di Woody Ghutrie  e lo fece. Nelle settimane seguenti Dylan apparve occasionalmente alla coffee-house, suonando l'armonica (sfiatavo i polmoni per un dollaro al giorno, è la frase che mise in una delle sue prime canzoni Talkin' New York) al fianco di Mark Spoelstra e di Fred Neil, scrittori di Dolphins e Everybody Talkin'.


2.  THE FOLKLORE CENTER (110 MacDougal Street)

Il quotidiano luogo di incontro per quasi tutti gli appassionati della emergente scena folk, era stato fondato nel marzo 1957 da Izzy Young, un omone, disorganizzato, grande appassionato di folk. Dylan trascorreva molte ore qui, guardando i dischi, la musica, sperimentava strumenti, incontrava le persone e, più tardi, comiciò a scrivere canzoni nella camera sul retro di Izzy Young con una vecchia macchina da scrivere. Una di queste, la mai pubblicta Talkin 'Folklore Center, è stata appositamente composta il 19 marzo 1962. Izzy Young fu il promotore del primo concerto professionale di Dylan, alla Carnegie Chapter Hall il 4 novembre 1961. Allo spettacolo c'erano solo 52 persone. Oggi, Young dirige il Folklore Centrum con sede a Stoccolma.

      



3. IL GASLIGHT CAFE e LA KETTLE OF FISH (116 MacDougal Street)

Il Gaslight era originariamente una panetteria nella quale gli artisti che si esibivano erano pagati con gli spiccioli messi in un cestino che era fatto passare tra il pubblico presente. Inaugurato nel 1958 da John Mitchell, un selvaggio Boemiese e leggendario pioniere della coffe-house del Greenwich Village, locale buio, pieno di vapore, il sotterraneo del Gaslight aveva come attrazione i poeti beat Allen Ginsberg e Gregory Corso, ma è diventato un folk club quando Sam Hood ha rilevato l'azienda. L'anteprima di Masters Of War e di molte altre canzoni è stata in questo locale.

   

Il Kettle Of Fish bar, sopra le scale, era un'altro posto dove si poteva bere.

  

4. LA COMUNE, in seguito ribattezzata LA FAT BLACK PUSSYCAT (MacDougal Street, vicino a Minetta Lane)

Dylan aveva suonato al The Commons, un club che stava in un semi-interrato della zona, entro una settimana dal suo arrivo a New York era il luogo di riunione di maggior importanza, come ha ricordato David Blue: "Mi ricordo di un pomeriggio, eravamo seduti al " La Fat Black Pussycat" a bere caffè, e Dylan ha cominciato a scrivere una canzone su un pezzo di carta. Mi ha dato la sua chitarra e mi ha chiesto di suonare diversi accordi, mentre lavorava sulle parole. Quando ha finito, siamo andati al Folk City e Bob la suonò per Gil Turner, il quale disse che la canzone era fantastica. Poi Gil salì sul palco e l' ha cantata per il pubblico, mentre Bob se ne stava nascosto nell'ombra al bar. La canzone era "Blowin' In The Wind".

 


5. GERDE'S FOLK CITY (71 West Fourth Street)

Inaugurato come un coffee-house da un simpatico italiano chiamato Mike Porco nel 1952, dopo una elegante ristrutturazione, divenne un folk club nel 1960 e le sue serate hootenanny il lunedì sera diventarono le più importanti della scena Folk del Greenwich Village. Quasi tutti hanno suonato lì, Dylan incluso, che ha fatto la sua prima apparizione "hoot" il lunedì 13 febbraio 1961 e ha tenuto il suo primo concerto professionale il giorno 11 Aprile, assieme a John Lee Hooker. Fu la sua prima apparizione al Gerde's il 26 settembre, che fu recensita per il New York Times da Robert Shelton, dopo di che la reputazione di Dylan era cosa fatta.

 


6. ART D. LUGOFF'S VILLAGE GATE (160 Bleecker Street, at Thompson)

Dylan ha scritto A Hard Rain's A-Gonna Fall, nel settembre 1962 nel seminterrato del Village Gate, in un piccolo appartamento occupato da Chip Monck, che più tardi divenne uno dei più apprezzati direttori nella musica rock.

   

7. WASHINGTON SQUARE PARK

I Folksingers si radunavano intorno alla fontana la domenica pomeriggio,dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, e Dylan trovava il posto delizioso: "Washington Square è un luogo dove si sapeva che le persone si riunivano ogni domenica, ed era un mondo di musica ... Bongos, fusti, tamburi, congas, suonatori di sassofoni, di xilofono, batteristi di tutte le razze e nazionalità, poeti che sbraitavano e deliravano dalle statue. Sapete, quelle cose non succedono più, ma allora era quello che accadeva nelle strade... "

  

8. WASHINGTON SQUARE HOTEL (HOTEL EARLE - 163 Waverly Place)

Dopo aver passato il tempo a dormire sul pavimento e di accettare qualunque tipo di ospitalità che gli offrivano le madri sostitutive e le occasionali fidanzate, Dylan ha vissuto qui al Washington Square Hotel (costruito nel 1902 come hotel residenziale col nome di Hotel Earle), per breve tempo, nella camera 305, come ha fatto Ramblin 'Jack Elliott (Stanza 312) e il pellerossa folksinger Peter LaFarge (camera 306), una guardia del corpo non retribuito e compositore di The Ballad Of Ira Hayes, canzone celebre perchè registrata da Johnny Cash e da Dylan stesso. LaFarge si suiciderà tempo dopo nella vasca da bagno di Liam Clancy, in un appartamento sulla Sullivan Street.




9. CEDAR STREET TAVERN (24 University Place at 8th Street)

Nei primi anni '50, questo bar era stato il ritrovo preferito di artisti, inclusa la regolare presenza di Jackson Pollock, Willem de Kooning e Mark Rothko. Successivamente, agli imbrattatele del Village si sono aggiunti gli scrittori Allen Ginsberg, Jack Kerouac, Gregory Corso, e inevitabilmente, negli anni'60 Tuli Kupferberg e il musicista / compositore David Amram. Dylan è stato uno dei frequentatori occasionali.

  


10. 1 SHERIDAN SQUARE

Quello che era il palazzo del Cafe Society oggi è la sede di una compagnia teatrale. Il Cafe Society è stata una dei primi club in città veramente razzialmente integrato. Bianchi e neri erano autorizzati a sedersi e ballare insieme, e chi riteneva questa promisquità un insulto razzista veniva costretto a lasciare il Cafe. Billie Holiday ha inaugurato la parte seminterrata del club, e la sua famosa canzone, "Strange Fruit", è nata qui. La canzone è nata da una poesia scritta da Lewis Allen, ed i due si incontrarono in questo luogo. Altri grandi interpreti che si sono esibiti nel seminterrato di questo club sono stati Lena Horne, Sarah Vaughan, Big Bill Broonzy, Art Tatum, Lester Young e Django Reinhardt.

  

Precedentemente al Cafe Society Downtown, sopra a questo piccolo teatro vivevano i Rotolo, Maria, una vedova, e le sue due figlie, Carla e la diciassettenne Suze (pronunciato "Suzy"). Suze era diventata una appassionata seguace di Dylan dopo averlo visto suonare in un "folkmusic day" alla Chiesa di Riverside il 29 luglio 1961. Sopra di loro, al quarto piano, viveva Miki Isaacson, il cui soggiorno era permanente occupato da cantanti folk, tra cui Dylan, al quale faceva piacere stare vicino a Suze, i due divennero presto una coppia fissa. Purtroppo, la loro storia d'amore era condannata. Suze lasciò Dylan nel maggio del 1962 , lui gli aveva dato affetto e alcune delle sue prime canzoni d'amore più belle - Tomorrow Is A Long Time, Don't Think Twice, It's All Right e successivamente, i litigi con la famiglia Rotolo sono descritti nella " Ballad in D plain " e sul disco "Another side of Bob Dylan".

        


11. 161 WEST FOURTH STREET

A metà dicembre del 1961, poco dopo la registrazione il suo primo album per la Columbia, Dylan si spostò nel primo appartamento preso in affitto, un piccolo posto sopra lo Spaghetti Bruno's Shop, e convinse la sua ragazza, Suze Rotolo, ad andare ad abitare con lui.

E' stato al centro della West Fourth Street, nel febbraio 1963, che Dylan e Suze, di nuovo insieme dopo sette mesi di separazione, sono stati fotografati con la neve per la copertina di " The Freewheelin Bob Dylan " da Don Hunstein, un fotografo professionista dello staff della Columbia Records, che così ha ricordato Dylan sulla rivista The Telegraph: "Siamo andati a casa di Dylan in Fourth street, appena fuori Sixth Avenue, proprio nel cuore del Village. Era inverno, la neve sporca per terra... Beh, non posso dire il motivo per cui l'ho fatto, ma l'ho detto, camminare su e giù per la strada. Non c'era nient'altro da fare. Era tardo pomeriggio, si può dire che il sole era già basso dietro di loro. E' stato piuttosto scomodo, là fuori nel pantano".

Quando diversi anni dopo, Dylan aveva trasformato se stesso da cantante di protesta in una pop star, aveva subito un contraccolpo amaro dal vecchio Village-folk che lo aveva eletto suo campione nei primi giorni del Village, ha usato Fourth Street come un simbolo per il mondo che aveva lasciato alle sue spalle, e ha scritto una caustica serie di canzoni da mettere nell'album "Positvely Fourth Street" sui personaggi che pensavano che lui li avesse traditi... Anzi ci dovrebbe essere una correzione di Scott A. Robbins, che è nato a Jones Street e ancora vive lì, mi ha detto che Bob e Suze sono stati fotografati che scendevano verso Jones Street dalla West 4th Street .

  

12. THE WHITE HORSE TAVERN (567 Hudson Street, at West 11 Street)


Più famoso per l' altro Dylan, Dylan Thomas, che ha fatto di questo pub la sua seconda patria nei primi anni ‘50, che stava sempre a bere per dimenticare in quel bar, dice che Bob Dylan è stato un cliente abituale del bar nel 1961, spesso tirando oltre la mezzanotte, e quando Gerde's chiudeva, stava qui con Gil Turner e Bob Shelton per guardare I Clancy Brothers, dai quali Dylan ha imparato molte ballate e canzoni popolari irlandesi, molte delle quali avrebbe poi adattato o addirittura, ri-scritto facendole passare per sue.

 

13. 94 MACDOUGAL STREET

Dylan ha comprato questo casa alla fine del 1969 quando è tornato in città, per la prima volta dopo quattro o cinque anni, il tempo fra questi due periodi lo ha trascosro a Woodstock, vicino a New York, dove ha vissuto tranquillamente con la moglie Sara e la famiglia. Tornare al Village - ha ammesso in seguito Dylan - è stata una cosa stupida...I momenti peggiori della mia vita sono stati quando ho cercato di trovare qualcosa nel passato, come quando sono tornato a New York per la seconda volta. Non sapevo cosa fare. Tutto era cambiato". Forse non accidentalmente, è stato in questo periodo che Dylan si trovò costantemente assalito dalla infamie del dylanologo A.J. Weberman che stava ore ed ore fuori dalla sua casa a rovistare nella spazzatura del cantante, che esaminava scrupolosamente per trovare tesori da portare al suo Dylan-archivio al 6 Bleecker Street.




14. THE OTHER END (147 Bleecker Street at La Guardia Place)

L'ex Bitter End, quando Dylan ha ricominciato a girare di nuovo nel Village, nell' estate del 1975, ha suonato qui con Patti Smith, Ramblin' Jack Elliott e Bobby Neuwirth, eseguendo per la prima volta brani come Abandoned Love, Joey e Isis. Questo ha riacceso il suo entusiasmo e la sua voglia di interagire con altri musicisti e l' ha portato all'idea di uno spettacolo viaggiante con artisti e poeti, suonando in posti piccoli , senza preavviso, in tutti gli Stati Uniti, possibilmente per sempre. L'idea è diventata realtà con la Rolling Thunder Revue, che ha cominciato la sua strada partendo dal New England ai primi di ottobre del 1975. La prima parte di questa magica avventura musicale è stata documentata in quattro ore di film, Renaldo & Clara.