VD CITY
LA CITTA' DELLA SIFILIDE
parole e musica Woody Guthrie
da "The Early Years"
traduzione di Michele Murino
Beh, avete veduto le vostre luminose visioni di gloria,
voi tutti avete costruito le vostre città che svettano nel cielo
Io ho visto soltanto i freddi e scuri sotterranei
dove piangono le vittime della sifilide
Son chiamati alla città del dolore
per confessare tutto il male che han fatto
Le lacrime sono molto più forti
che nelle città bombardate dalle bombe
Qui c'è un nome di strada per ogni malattia,
Valle della Sifilide e Via della Gonorrea
E le puttane ed i magnaccia e le loro vittime
passano tutti sui marciapiede fuori dalla nostra vista
Una volta ero giovane, una volta ero sano e felice
Non voglio (...)
perchè qui in questa sfrenata città della sifilide
nessuno ti conosce per nome
Entri in scena troppo velocemente qui
il tuo corpo è marcio fino alle ossa
Ad ogni curva è pieno di volti persi
Relitti umani che si trascinano a stento sulle scale ed alle porte
Devi pagare il tuo pedaggio per la città
con un ora di passione e di vizio
Prego di non vedere la tua faccia qui
dove milioni di persone ora bruciano nel disprezzo
VD CITY
words and music Woody Guthrie
Well you've seen your bright visions of glory,
you all built your the cities on high.
I just seen the cold dark dungeons
where the victims of syphylus cry.
They're called to the city of sorrow
to confess all wrong things they've done.
The teardrops [...] are much louder
than in the cities blown down by the bombs.
There's a streetname for every disease here,
Syph Valley and Clap Avenue.
And the whores and the pimps and their victims
all pass on the curbs from our view.
Once young, once healthy and happy,
I don't wanna pull [...]
'cos here in this wild VD city,
nobody knows you by name.
You rise too fast on the scene (?) here,
your body is rotten by source.
Every wind stands full of lost faces,
human wrecks pound the stairs and the doors.
Must you pay your way to the city
with an hour of passion and vice.
I pray that I'll not see your face here
where the millions now burn in despise. |