THE BALLAD OF FRANKIE LEE
AND JUDAS PRIEST
da "John Wesley Harding"
LA BALLATA DI FRANKIE LEE E JUDAS
PRIEST
parole e musica Bob Dylan
Bè, Frankie Lee e Judas Priest
erano amici per la pelle
così quando Frankie Lee ebbe bisogno di denaro un giorno
Judas subito tirò fuori un rotolo di biglietti da dieci
e li poggiò su uno sgabello
proprio sopra i campi nella pianura
dicendo "prendi quello che ti serve caro Frankie
la mia perdita sarà il tuo guadagno"
Bè, Frankie Lee si sedette attento
e portò le sue dita al mento
ma con i freddi occhi di Judas addosso
cominciò a girargli la testa
"Ti pregherei di non fissarmi in quel modo"
disse "è solo il mio stupido orgoglio
ma delle volte un uomo deve essere lasciato solo
e qui non c'è un posto dove nascondersi"
Ma Judas ammiccò appena e disse
"Okay ti lascerò solo
ma sarebbe meglio che tu ti sbrigassi a decidere
quali di queste banconote vuoi
prima che spariscano tutte" -
"Inizierò a sceglierle subito
dimmi solo tu dove sarai"
Judas puntò il dito lungo la strada e disse "Eternità"
"Eternità?" disse Frankie Lee
con una voce fredda come il ghiaccio
"Esatto" disse Judas "Eternità
ma se vuoi puoi chiamarla Paradiso"
"Io non la chiamo in alcun modo"
disse Frankie con un sorriso
"Okay" disse Judas Priest
"arrivederci a tra poco"
Bè, Frankie Lee si appoggiò alla spalliera,
si sentiva triste e sconsolato
quando uno straniero di passaggio
apparve sulla scena
dicendo "Sei tu Frankie Lee il gambler
il cui padre è deceduto?
Bè, se tu sei quello
c'è un tizio che ti chiama lungo la strada
e dicono che il suo nome è Priest"
"Oh sì, è un mio amico"
disse Frankie Lee impaurito
"lo conosco bene
infatti mi ha appena lasciato"
"Sì, è lui" disse lo straniero
tranquillo come un topo
"oh il mio messaggio è che ti aspetta lungo la strada sperduto in una
casa"
Bè Frankie Lee fu preso dal panico
lasciò ogni cosa e corse
finchè arrivò nel luogo
dove stava Judas Priest
"Che razza di edificio è questo" disse
"dove ho dovuto venire a vagare?"
"Non è un edificio" disse Judas Priest
"Non è un edificio, è una casa"
Bè Frankie Lee cominciò a tremare
e ben presto perse ogni controllo
su ogni cosa che avesse fatto
mentre le campane della missione suonavano
egli lì in piedi guardava
verso il grande edificio luminoso come il sole
con ventiquattro finestre
ed il viso di una donna in ognuna di esse
Bè Frankie Lee salì su per le scale
con un passo svelto e turbato
e con la bocca schiumante
A mezzanotte per la prima volta apparve
per sedici notti e sedici giorni infuriò
ma il diciassettesimo cadde esausto
tra le braccia di Judas Priest
nelle quali morì di sete
Nessuno provò a dire una parola
quando lo portarono via come in gioco
tranne naturalmente il bambino del vicino
che lo seguì al suo riposo
e semplicemente camminò da solo al suo fianco
con la sua colpa ben nascosta
e borbottò sottovoce
"Niente è stato rivelato"
Bè la morale di questa storia
la morale di questa canzone
è semplicemente che uno non dovrebbe mai stare
dove non ha niente da fare
Perciò quando vedi il tuo vicino che trasporta qualcosa
aiutalo a trasportarla
e non continuare a confondere il Paradiso
con quella casa aldilà della strada
THE BALLAD OF FRANKIE LEE AND JUDAS
PRIEST
words and music Bob Dylan
Well, Frankie Lee and Judas Priest,
They were the best of friends.
So when Frankie Lee needed money one day,
Judas quickly pulled out a roll of tens
And placed them on a footstool
Just above the plotted plain,
Sayin', "Take your pick, Frankie Boy,
My loss will be your gain."
Well, Frankie Lee, he sat right down
And put his fingers to his chin,
But with the cold eyes of Judas on him,
His head began to spin.
"Would ya please not stare at me like that," he said,
"It's just my foolish pride,
But sometimes a man must be alone
And this is no place to hide."
Well, Judas, he just winked and said,
"All right, I'll leave you here,
But you'd better hurry up and choose
Which of those bills you want,
Before they all disappear."
"I'm gonna start my pickin' right now,
Just tell me where you'll be."
Judas pointed down the road
And said, "Eternity!"
"Eternity?" said Frankie Lee,
With a voice as cold as ice.
"That's right," said Judas Priest, "Eternity,
Though you might call it 'Paradise.'"
"I don't call it anything,"
Said Frankie Lee with a smile.
"All right," said Judas Priest,
"I'll see you after a while."
Well, Frankie Lee, he sat back down,
Feelin' low and mean,
When just then a passing stranger
Burst upon the scene,
Saying, "Are you Frankie Lee, the gambler,
Whose father is deceased?
Well, if you are,
There's a fellow callin' you down the road
And they say his name is Priest."
"Oh, yes, he is my friend,"
Said Frankie Lee in fright,
"I do recall him very well,
In fact, he just left my sight."
"Yes, that's the one," said the stranger,
As quiet as a mouse,
"Well, my message is, he's down the road,
Stranded in a house."
Well, Frankie Lee, he panicked,
He dropped ev'rything and ran
Until he came up to the spot
Where Judas Priest did stand.
"What kind of house is this," he said,
"Where I have come to roam?"
"It's not a house," said Judas Priest,
"It's not a house . . . it's a home."
Well, Frankie Lee, he trembled,
He soon lost all control
Over ev'rything which he had made
While the mission bells did toll.
He just stood there staring
At that big house as bright as any sun,
With four and twenty windows
And a woman's face in ev'ry one.
Well, up the stairs ran Frankie Lee
With a soulful, bounding leap,
And, foaming at the mouth,
He began to make his midnight creep.
For sixteen nights and days he raved,
But on the seventeenth he burst
Into the arms of Judas Priest,
Which is where he died of thirst.
No one tried to say a thing
When they took him out in jest,
Except, of course, the little neighbor boy
Who carried him to rest.
And he just walked along, alone,
With his guilt so well concealed,
And muttered underneath his breath,
"Nothing is revealed."
Well, the moral of the story,
The moral of this song,
Is simply that one should never be
Where one does not belong.
So when you see your neighbor carryin' somethin',
Help him with his load,
And don't go mistaking Paradise
For that home across the road.
Copyright © 1968; renewed 1996 Dwarf Music |