2nd RIGHT 3rd ROW
by Bob Dylan
SECONDO A DESTRA TERZA FILA
di Bob Dylan
(Dalle note introduttive dell'album "2nd Right 3rd Row" di Eric Von
Schmidt del 1972)
Eric Von Schmidt Naturalmente, abbiamo sentito parlare di Eric
Von Schmidt per molti anni. Il nome stesso è diventato
una parola d'ordine. Finalmente, dopo essere rimasto in piedi in fila per
incontrarlo,
eccolo lì -- l'ingresso della sua porta, un giorno di pioggia, e lui
saluta i suoi visitatori
invitandoli ad entrare. Gli avevano detto quanto essi amassero Grizzly
Bear e allora
Eric invitò tutto il gruppo al club, dove stava per esibirsi e cantarla
dal vivo. "Venite con me al club", disse -- "La canterò dal vivo".
Accettammo l'invito. Ed ecco quel che il suo disco è. Un
invito. Un invito alla contentezza, insensatezza, tristezza, al pungente,
eccitante, terrorizzante,
sgarbato, allietato, illuminato, coinvolgente, sconvolgente mondo di Eric
Von
Schmidt. Perchè egli è un uomo che può cantare dal filo l'uccellino
e l'uomo ed il bambino. Che può separare la gomma dalla ruota
e il rumore dalla nota. La briglia dalla sella e la mucca dalla vitella.
Può suonare della luna luminosa la canzone melodiosa. Al cielo togliere il
velo
e dal mare l'agitare. Lo può.
Bob Dylan
traduzione di Michele Murino
ndt: per mantenere
l'assonanza dei termini usati da Dylan ho modificato parzialmente alcuni
significati ed ho posposto alcuni versi per poter rispettare le rime.
Eric Von Schmidt, folksinger di Cambridge (Massachussets) incontrò Dylan a
Boston nel giugno del 1961 diventandone amico. I due si ritrovarono a
Londra nel gennaio del 1963 (Bob era in Inghilterra per partecipare alla
commedia "Madhouse on Castle Street"). Sia Dylan che Joan Baez hanno
debiti musicali nei confronti di Von Schmidt. Dylan interpretò "Baby let
me follow you down" nel suo primo album e nell'introduzione parlata
dichiara di avere imparato la canzone da Ric (il brano viene infatti
accreditato come Traditional / Ric Von Schmidt). "I first heard this from
Eric Von Schmidt, he lives in Cambridge. Ric's a blues guitar player. I
met him one day in the green pastures of Harvard University" dice Dylan
prima di iniziare la canzone ("Ho sentito questa canzone per la prima
volta da Eric Von Schmidt, che vive a Cambridge. Ric è un chitarrista
blues. L'ho incontrato un giorno nelle verdi praterie della Harvard
University"). Dylan suona l'armonica e contribuisce alla parte vocale nei
brani Glory Glory, Overseas Stomp, You Can Always Tell, Xmas Island,
Cocaine, London Waltz nell'album del 1963 di Richard Farina & Eric Von
Schmidt. Bob appare come "Grunt". Degno di nota anche il duetto con
Rambling Jack Elliot su "Acne", altro brano di Eric Von Schmidt. Dylan
canta anche la canzone di Von Schmidt dal titolo "Joshua Gone Barbados"
insieme a The Band nel bootleg "The Genuine Basement Tapes Volume 5". Tra
l'altro sulla copertina di Bringing it all back home, tra i vari dischi
che appaiono intorno a Dylan c'è anche 'The Folk Blues of Eric von
Schmidt".
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2ND RIGHT 3RD ROW
by Bob Dylan
Eric Von Schmidt Of course, we had heard about Eric
Von Schmidt for many years. The name itself had become
a password. Eventually, after standing in line to meet him, there
it was -- his doorstep, a rainy day, and he greeted his visitors,
inviting them in. He was told how much they liked Grizzly Bear and he then
invited the whole bunch to the club, where he was about to perform the
thing live. "C'mon down to the club" he said -- "I'm about to perform it
live".
We accepted the invitation. And that is what his record is. An
invitation. An invitation to the glad, mad, sad, biting, exciting,
frightening,
crabby, happy, enlightening, hugging, chugging world of Eric Von
Schmidt. For here is a man who can sing the bird off the wire
and the rubber off the tire. He can separate the men from the boys and
the note from the noise. The bridle from the saddle and the cow from
the cattle. He can play the tune of the moon. The why
of the sky and the commotion from the ocean. Yes he can.
Bob Dylan
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