THE KENNEDY POEMS
Le poesie per Kennedy
di Bob Dylan
1963
traduzione di Michele Murino
PRIMA POESIA
Signora Kennedy ... lei stava arrampicandosi
in tutte e quattro ... L'ho vista
l'hanno pubblicata sul giornale in questo modo
per quelli che sono in cerca di curiosità
per dare un'occhiata da vicino
all'ultimo viaggio in auto
di Mr. Kennedy ... sì anche io sono
stato costretto ad accettare il mio
ruolo di cercatore di curiosità...
l'hanno mostrata in quattro foto
diverse, come al rallentatore
dopo che aveva capito che
avevano sparato a suo marito...
l'istante dopo che lei ha capito che suo marito era stato colpito
lei era in piedi e aveva scavalcato
il sedile di dietro ... scendendo
lungo il bagagliaio
poi è arrivato un uomo di corsa ...
correva verso di lei ...
è stato definito guardia del corpo
le si è avvicinato mentre lei era dalla parte opposta del bagagliaio
lui è saltato sul bagagliaio ...
fine delle fotografie
nel mostrare queste foto la rivista
ha poi dichiarato che lei
stava cercando di aiutare l'uomo
a salire nella macchina ...
Signora Kennedy lei non ha
bisogno di scusarsi per il fatto che si trovava fuori sul bagagliaio
negli attimi successivi al momento in cui suo marito era stato colpito.
tutti hanno potuto vedere quel che era successo
in queste fotografie con i propri occhi ...
perchè è stata distorta la verità di esseri umani?
a che serve questa immagine eroica?
nessuno è un eroe ...
perchè sono deliberatamente ingannato con confuse menzogne
a proposito di ciò che vedo con occhi sani
chi sono io per essere insultato così?
Io la rispetto Signora Kennedy
ma non ho bisogno di fotografie per fornire rispetto ...
il mio rispetto nasce da motivi che sono nel mio animo
che non posso toccare
nè spiegare ...
Non mi sento meglio sapendo che lei è umana
Lo sapevo da sempre
Bob Dylan
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The Kennedy Poems
by Bob Dylan
Mrs Kennedy ... you were crawlin
on all fours ... I saw you
they printed you that way
for the curiousity seekers
t get a close glimpse
of Mr Kennedy's last
car ride ... yes I too was
forced into acceptin my
role as curiousity seeker ...
they showed you in four separate
pictures runnin in slow motion
after you knew your
husband was shot ...
the second after you knew your husband was shot
you were up an past
the back seat ... climbin
down the trunk ...
then a man came runnin ...
he came runnin t'wards you ...
he was called a security guard
he came closer as you were farther out on the trunk
he jumped up on the trunk ...
there were no more pictures
showin this the magazine
then proclaimed that you
were tryin t help the man
into the car ...
Mrs Kennedy you dont
need excuse for being out on the trunk
the seconds after your husband was shot
everybody could see what was happenin
in these pictures with their own eyes ...
why was the truth of human beings distorted?
how far can this hero image go?
everybody aint a hero ...
why am I deliberately lied wild lies
about what I see with sound eyes
who am I t be so insulted?
I respect you Mrs Kennedy
but I need no pictures t provide the respect ...
my respect springs from reasons in my soul
of which I cant touch
nor explain ...
I do not feel better knowin you are human
I knew it all the time.
Bob Dylan
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Bob Dylan e Lee Oswald
di Michele Murino
Il 13 Dicembre del 1963 Bob Dylan fu insignito del Tom Paine Award a lui
consegnato dal National Emergency Civil Liberties Committee (NECLC),
fondato nel 1951 e conosciuto per molti anni semplicemente come Emergency
Civil Liberties Committee (ECLC). Solo tre settimane prima di questa data
il Presidente degli Stati Uniti d'America John Fitzgerald Kennedy era
stato assassinato a Dallas dal presunto killer Lee Harvey Oswald.
Il premio consisteva in una targa con una fotografia in cornice del
politico e filosofo inglese Tom Paine, vissuto nel diciottesimo secolo, e
veniva assegnata ogni anno ad un personaggio pubblico che si fosse
distinto con la propria opera impegnandosi nella battaglia per una società
più giusta. La cornice fu consegnata a Dylan nel corso dell'annuale cena
che vedeva riuniti i membri ed i simpatizzanti dell'organizzazione.
Dylan - secondo diverse fonti completamente ubriaco - tenne un discorso di
accettazione improvvisato in cui iniziò con il ringraziare tutti per il
Tom Paine Award per conto di tutti quelli che erano andati a Cuba. Tutti
giovani - disse Dylan - ed io sono orgoglioso di essere giovane. Vorrei
non vedere voi qui davanti - proseguì Dylan rimarcando l'anzianità di
coloro che aveva di fronte - gente senza capelli, che dovrebbe essere in
spiaggia a nuotare... dovreste essere a riposo, dovreste essere in vacanza
a rilassarvi... questo non è un mondo per gente vecchia... quando i vecchi
perdono i capelli dovrebbero togliersi dai piedi... guardo quelli che mi
governano e vedo che non hanno capelli in testa... (dal pubblico qualche
risata). E parlano dei negri, e parlano dei bianchi e dei neri... e
parlano di rossi, blu e gialli... io non vedo colori quando guardo
fuori... ho letto libri di storia e nessun libro di storia mi ha mai
insegnato a vedere cosa prova la gente... ho letto fatti riguardanti la
nostra storia ma non ho mai letto niente su quello che la gente prova
circa quello che accade...
Il pubblico del cocktail dell'Hotel American dove si svolgeva la cerimonia
cominciava a spazientirsi. Erano tutti i più vecchi membri della sinistra.
A volte vorrei - proseguì Dylan - esser venuto qui nel 1930 come il mio
primo idolo Woody Guthrie... ma le cose sono cambiate da quei tempi di
Woody al momento in cui sono venuto io... non è più così facile... la
gente sembra avere più paura...
Poi Dylan proseguì con un surreale discorso a proposito di strani regali
che la gente andava a fargli nel backstage dei concerti... il
fermacravatta di George Lincoln Rockwell... le chiavi del bagagliaio
dell'auto del Generale Walker... Roba che la gente aveva rubato per lui,
disse Dylan... Poi disse di avere anche lui dei regali... segnali di
rifugi antiatomici che la gente aveva rubato per lui da Filadelfia... Non
c'è bianco o nero - aggiunse - per me non esiste più sinistra o destra...
c'è solo su e giù, e giù è molto vicino al suolo...
Dylan proseguì dicendo di accettare il Tom Paine Award in suo nome anche
se in realtà non lo stava accettando davvero in suo nome, nè nel nome di
alcun gruppo, nè gruppo di negri - disse Dylan - nè di alcun altra specie.
Ero alla Marcia su Washington - disse - sul palco, e ho guardato intorno a
me un sacco di negri e non ho visto negri che assomigliavano a qualcuno
dei miei amici. I miei amici non indossano abiti completi o tailleurs...
non indossano niente che serva a provare che sono negri rispettabili... i
miei amici sono miei amici e sono gentili, sono persone gentili se sono
miei amici.
Perciò accetto questa ricompensa --- mmm no, non ricompensa --- premio
(gioco di parole tra reward ed award) in nome di Philip Luce che ha
guidato il gruppo a Cuba.
Poi fece qualche riferimento a coloro che erano andati a Cuba ed infine
disse: "Devo ammettere che l'uomo che ha ucciso il Presidente Kennedy, Lee
Oswald, non so esattamente dove -- cosa pensasse di fare, ma devo
ammettere onestamente che anche io -- io vedo qualcosa di me stesso in
lui...".
Dylan venne a questo punto subissato di fischi... "Potete fischiare... ma
fischiare non ha niente a che vedere con questo..." poi concluse incerto
tra i fischi dicendo di accettare il premio in nome di James Forman ed in
nome della gente che era andata a Cuba.
Successivamente Dylan cercò di aggiustare il tiro ed in una intervista
rilasciata a Nat Hentoff cercò di chiarire il proprio pensiero dicendo che
non approvava l'assassinio di Kennedy ma che comprendeva come si fosse
sentito Lee Oswald.
Michele Murino
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