MAGGIE'S FARM

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PETER PAUL AND MARY - LINER NOTES
DALL'ALBUM "IN THE WIND" DEL 1963

La neve era ammucchiata sulle scale e fino sulla strada quel primo inverno in cui io mi aggiravo per New York City
Era una strada diversa allora -
Era un quartiere diverso -
Nessuno aveva niente -
Non c’era niente da ottenere -
Invece di essere attratto dal denaro venivi attratto dalle altre persone -
Tutti quanti passavano il tempo in un caffè sotterraneo dai caloriferi rimbombanti chiamato Gaslight -
Era a quel tempo sepolto giù nel bel mezzo di Mac Dougal Street -
Era un posto strano e non fuori da alcun libro di scuola -
Più di sette notti a settimana i poliziotti e i pompieri tempestavano giù per le scale distribuendo multe per vagabondaggio -
Più di cinque notti a settimana i bulli di fuori città scatenavano risse e tutti da John il proprietario a Dave il cuoco a Rod il cassiere a Adele la cameriera a chiunque fosse sul palco fino ai semplici amici che se ne stavano lì dovevano iniziare a far oscillare piatti e manici e scope e sedie e qualche volta persino spade appese al muro per poter bilanciare il peso dei bulli e i bulli erano sempre belli grossi -
Tutti quelli che stavano al Gaslight erano vicini -
Bisognava esserlo -
Per evitare di impazzire e per sopravvivere-
E non lo si può negare -
Era un ritrovo -
Ma non come un angolo di strada -
Laggiù non ce ne stavamo a guardare il mondo fuori e a osservare le ragazze - e a scoprire come camminano -
Ci guardavamo l’un l’altro… e scoprivamo cose su noi stessi -
Sono quei tempi che io ricordo con più tristezza -
Perché sono finiti -
E non torneranno più -
E’ a quei tempi che penso adesso -
Ripenso a una di quelle notti in cui le porte erano chiuse a chiave e forse trenta o quaranta persone sedevano più vicine che potevano al palco -
Era una di quelle notti dopo l’una il che significava che i turisti per strada non potevano entrare -
A quell’ora nessuno poteva dire cosa sarebbe successo -
Mai mai nemmeno il più grande profeta avrebbe potuto indovinarlo -
Non c’era niente di simile ad un pubblico -
Non c’era niente di simile a qualcuno che si esibiva -
Tutti facevano qualcosa -
E avevano qualcosa da dire riguardo a qualcosa -
Ricordo Hugh che portava un altro genere di vestiti allora ma ancora gridava e torceva con la lingua fluenti versi di poesia che chiunque potesse essere colpito dal suono di un sasso che sbatte contro un muro di mattoni era in grado di capire -
Ricordo Luke che suonava il suo banjo e cantava “East Virginia” con un tono morbido come la neve all’esterno e “Mr.Garfield” con un’inflessione tagliente dura come il tubo della stufa all’interno -
E Dave che cantava “House Of The Rising Sun” con la schiena appoggiata contro i mattoni e le parole che correvano fuori in un triste affamato rauco sospiro che ogni ragazza con la faccia nascosta nel buio poteva capire -
Paul allora era un chitarrista cantante commediante -
Ma non del tipo buffo ha ha -
La sua comicità poteva essere definita e descritta solo dalla parola “hip” o “hyp”-
Una combinazione di Charlie Chaplin Jonathan Winters e Peter Lorre -
Forse fu quella sera che qualcuno tirò fuori un pezzo di cartone e lo mise davanti al minuscolo riflettore e fece veloci movimenti contorti sul palco e gli occhi di tutti videro di prima mano un film silenzioso dal vero –
Il villano barbuto di una fotografia fuori stampa -
Non c’è abbastanza spazio sulla carta per dire di tutti quelli che c’erano e cosa esattamente facevano -
Ogni notte era un vero romanzo ad alto livello -
Ad ogni modo fu una di quelle notti che Paul disse “Voi ora dovete sentir cantare me e Peter e Mary”
I capelli di Mary le arrivavano quasi alla vita allora -
E la barba di Peter era cresciuta solo a metà -
E il palco del Gaslight era più piccolo -
E la canzone che cantarono era più giovane -
Ma i muri tremarono -
E tutti sorrisero -
E tutti si sentirono bene -
E laggiù l’approvazione non arrivava con un battimano alla fine della canzone -
Arrivava scoppiando in qualunque momento in qualunque modo avesse voglia di scoppiare -
Ed essi furono approvati -
Dalla gente che guardava e da se stessi -
Che in realtà erano una cosa sola -
E lì è dove fu l’inizio -
Dentro quelle mura di un mondo sotterraneo -
Ma è un inizio concreto -
E’ concreto perché è vicino -
E’ vicino perché deve essere vicino -
E quel sentimento non viene dimenticato -
Lo porti con te -
E’ un sentimento che è nato e non comprato -
E non può essere insegnato -
E vivendo con esso impari a vederlo e a riconoscerlo in altre persone -
Per cantare e parlare come una cosa sola si deve pensare come una cosa sola -
E si deve credere come una cosa sola -
E si deve sentire come una cosa sola -
E Peter e Paul e Mary ora stanno portando il sentimento che era dentro quelle mura su per i gradini e verso tutto il mondo esterno -

Il gallo non cantava mai in Mac Dougal Street -
Non c’era rugiada sull’erba e il sole non spuntava mai splendente dalla montagna -
Non c’era niente che ti dicesse che era mattina tranne il formicolio nelle braccia e nelle gambe per essere stato su tutta la notte -
Ma tutti noi troviamo il nostro modo per sapere quand’è mattina -
E una volta conosciuto il sentimento non cambia -
Può solo crescere -
Perché Peter è cresciuto -
E Paul è cresciuto -
E Mary è cresciuta -
E i tempi sono cresciuti

Bob Dylan, 1963