11 OUTLINED EPITAPHS
da "The times they are a-changin'"
traduzione di Michele Murino
11 Outlined Epitaphs (Undici epitaffi abbozzati)
è il titolo di un poema scritto nei primi anni sessanta da Bob Dylan.
È stato pubblicato nei volumi Writings and Drawings e Lyrics 1962-1985.
Una versione ridotta del testo è stata pubblicata dalla Columbia Records -
sotto il titolo 4 Outlined Epitaphs - quali note di copertina per l'album
The Times They Are A-Changin', distribuito nel febbraio 1964.
11 EPITAFFI ABBOZZATI
di Bob Dylan
Finisco poi
all'inizio della sera
colpendo alla cieca le persiane
senza fiato
balbettando
saltato in aria
dove me ne vado?
cosa c'è che non va realmente?
chi circondare?
chi combattere?
dietro quale finestra
alla fine
sentirò qualcuno alzarsi dal desco
e domandare
"c'è qualcuno là fuori?"
ieri
un'ora fa
mi è venuto
un lampo improvviso
e tutto era così chiaro
ed ancora lo è
sì lo è
forse si sta nascondendo
deve nascondersi
il colpo mi ha scosso
all'improvviso... perchè mai
avevo sentito quel suono prima
all'inizio fa venire in mente pensieri sfrenati
sfrenati e logori
sfrenati e intorpiditi
sebbene ora si siano allineati
e son venuti fuori
lasciando nient'altro che la stranezza
le radici dentro un cencio stinto
gocciolando dalla corda dei panni
strani pensieri
dubbiosi
vani e superflui
la raffica di vento è vero
per un istante mi spinse indietro
appagato per
tutte le immagini, i manifesti e cose simili
dipinte per me
ah ma mi voltai
e quando guardai di nuovo
i guanti di immondizia
avevano colpito le tele
e lasciato vagonate di sporcizia
coprendo i colori
con un dolore accecante
tanto che fui costretto di nuovo
a chiudere le saracinesche dei miei occhi
ma anche a domandarmi
quando si apriranno
molto molto più forte
di chiunque i cui occhi
siano fissi su di me
"quando aprirà gli occhi?"
"chi quello? non lo sai? è un pazzo
non li apre mai"
"ma così si perde il mondo intorno"
"nah! vive in un mondo tutto suo"
"dio mio allora è pazzo davvero"
"già, pazzo"
e così su strade scintillanti
e sentieri di campagna
sento i campanellini della slitta
tintitinnare
ragazze vergini
lontano nel campo
cantare e ridere
con voci tremolanti
che svaniscono dolcemente
mi fermo e sorrido
e riposo un attimo
mentre guardo le candele
del tramonto affievolirsi
celate
celate ai miei occhi chiusi
§§§
Non ho ricordi della mia città natale
tranne che il suono delle sirene da nebbia
la bruma piovigginosa
e gli speroni rocciosi
non ho trattenuto sensazioni
delle colline del Lago Superiore
la città in cui son cresciuto è quella
che ha lasciato in me un retaggio di visioni
non era una città ricca
nè ricchi lo erano i miei genitori
non era una città povera
nè poveri lo erano i miei genitori
era una città morente
(era una città morente)
con la ferrovia che la attraversava
mostrando dove padri e madri
miei e dei miei amici
avevan preso su e si erano trasferiti
da Hibbing Nord
ad Hibbing Sud...
deserta
già morta
con il suo antico tribunale in pietra
in rovina nel vento
da tempo abbandonato
con le finestre pencolanti
il respiro delle sue mura crepate
soffocato nella stretta del muschio
la vecchia scuola
di mia madre
cadente ma ancora in piedi
si erge fredda e solitaria
con le braccia tagliate
e persino con la luna che evitava
il suo corpo frastagliato
fingendo di non vedere
e dandole la sua ultima dignità
cani ululavano presso il cimitero
dove persino le pietre miliari erano morte
e dove non c'era suono se non quello del vento
che soffiava nell'erba alta
e quello dei mattoni che tornavano
alla polvere a causa dei leggeri fendenti
del vento... tuttavia era come se
le piogge dei tempi della guerra avessero
lasciato la terra bombardata e distrutta
Hibbing sud
dove tutti erano venuti per
ricostruire la loro città. ma i venti del
nord al loro seguito erano cresciuti ancor più cattivi
e gli anni passavano
ma io ero giovane
e perciò corsi via
ed ancora sto correndo...
Sto ancora correndo credo
ma la mia strada ha veduto molti cambiamenti
perchè ho espiato quei tempi in cui ero un esule
in termini mentali e fisici
e più di una paura è svanita
e so che ritroverò di nuovo il nevoso Nord
ma con occhi differenti la prossima volta
a camminare pigramente nelle sue vie
e a sostare sul confine della città
a trovare vecchi amici se ancora ce ne sono
a parlare con i vecchi
e con i giovani
correndo sì...
ma fermandomi un attimo
per abbracciare quel che ho lasciato
ed amarlo - perchè ora ho imparato
a non aspettarmi mai
quel che non può darmi
§§§
Tempo fa, pure io
avrei desiderato di esser vissuto
negli anni 30, anni di fame,
e come Woody
arrivare a New York
cantare per pochi centesimi
sui treni della metropolitana
appagato per un nichelino
a far passare il cappello
nei bar
dell' ottava strada
a fare qualche giro
al sindacato
ma quando arrivai
le paghe erano superiori
arrivavano fino a quindici centesimi ed oltre
e quei bar in cui aveva risuonato
la chitarra di Woody... erano cambiati
rinnovati
e quei sindacati
come il cio
e l'nmu
non scherziamo! potete immaginare
se avevano bisogno di me
per una canzone
o due
ah dov'è la forza di quei tempi?
perchè non mi è venuta incontro
per salutarmi?
l'underground è sprofondato
dice il vecchio spazzacamino
l'underground è fuori servizio
cantano le campane di New York
l'underground si è fatto pericoloso
suonano le campane di Los Angeles
l'underground è finito
piangono le campane di San Juan
ma dov'è finito
suonano le campane di Toronto
la forza adesso risplende attraverso la mia finestra
riconquistandomi e ridestandomi
di giorno in giorno
dalla stanchezza
di camminare con i fantasmi
che sorsero e son sorti
dalle rovine e dalle vestigia
del passato modello T
anche se ho afferrato i loro lenzuoli
sono sempre stato rifiutato
e lasciato in confusione
perchè non c'era nessuno lì
che mi facesse entrare
soffiava un vento di terre desolate
da dietro al cartello
"nessuno in casa
abbiamo traslocato"
nettamente negato
infatti io mi voltai
e all'inizio indietreggiai
ma dissi "ok
messaggio ricevuto"
mi sentivo respinto? no
non amato? no
Non sentivo nulla
perchè non c'era nessuno lì
e nessuno vidi
che volesse o meno
amare o non amare
forse c'è qualcuno
ma non mi fanno entrare
non vogliono rischiare
con quelli che vanno a bussare
e dunque dovrei prendermela?
sento che il digrignare dei miei denti
anche solo per un istante
significherebbe
che la mia mente è stata
interamente inghiottita
così torno indietro verso la strada
e volto oltre lungo la strada
bussando alle porte
perduto?
non esattamente
dò solo uno sguardo intorno
uno straniero?
no non uno straniero ma piuttosto solo qualcuno
che non vive qui
e che non ha mai fatto finta di sapere
cosa valga cercare
ma almeno
senza fantasmi al seguito
a tradire la mia fanciullaggine
a portarmi su falsi sentieri
facendomi bere da queste acque fangose
sì sono io
che sto bussando alla vostra porta
se siete voi da dentro
che sentite il rumore
§§§
Jim, Jim
dov'è il nostro partito?
dov'è quel partito
dove tutti i membri sian considerati alla pari
e prometta di filtrare questo pensiero
tra le persone che spera di servire
e fissi una strada da rispettare
per tutti coloro i quali come me
gridano
"io sono rabbiosamente assolutamente contro
tutto quello che vuole forzare la natura
ad essere innaturale (sia essa umana o meno)
e sono violentemente assolutamente per
tutto quello che combatterà quelle
forze (siano esse umane o meno)"
oh qual è il nome di questo valoroso gruppo?
guidatemi all'urna elettorale
quale uomo dobbiamo votare?
quanti voti ci vorranno
per una dentiera nuova
nella bocca del congresso?
quante mani dovranno essere alzate
prima che i capelli ricrescano
sulla testa della casa bianca?
un party per il tè a Boston non ha più lo stesso valore
...che aveva negli appena nati
anni di un tempo. persino il
significato del termine
è cambiato, ah
ah... a dir poco
già, quel partito è ormai defunto
ma dov'è il partito che si sbarazzi
dei sentimenti
degli ardenti bruciatori di croci
e dei portatori di fiammiferi accesi?
se un tale partito esistesse
ce ne saremmo sbarazzati
molto prima... chi si suppone
dovrebbe sbarazzarcene ora?
quando tutti sono in grado di vedere i loro fili pendere deboli
ma ancora tener duro
leali ma morenti
che respirano a fatica
allora chi ucciderà la loro miseria?
quale mare dovremo inquinare?
quando mi fu detto di imparare
quello che gli altri sanno
per avere una vita tranquilla
e per conquistare più di un sogno da lavaggio del cervello
io andavo avanti a furia di dischi e libri
dalle forze che mi eran state vendute
e mi si poteva vedere meditabondo
vagabondare attraverso valli affollate
alla ricerca di ciò che gli altri sapevano
con le ombre delle aquile
silenti
affamate
ad osservare in attesa
dalla cima delle montagne
e con me che me ne andavo
con le farfalle nella testa
e l'amaro in bocca
(ecco qua! prendi questo, ragazzo ed imparatelo per bene
ma perchè, signore? le mie braccia sono così pesanti
ho detto prendilo. ti farà bene
ma non ho nemmeno imparato ancora la lezione di ieri sera.
stai cercando di farmi arrabbiare?
no no me lo dia me lo dia lo metta su
insieme al resto della roba
ecco qua! se lo imparerai bene
ti darò un bel voto... e non far nulla
che io non farei)
e ad ogni nuova frase illuminante
ero più confuso
finchè mi ritrovai quasi inghiottito
sotto quel carico
con la testa che mi girava
col passo rallentato
e con l'occhio vitreo
sempre più pesante
ma alla fine sentii
l'aquila ciarlare
mentre vagavo come uno zombie
su al di là delle pendici dei monti
colpito da tuoni
e mi arrestai freddo
ed urlai
"non voglio imparare più nulla
ne ho abbastanza"
e presi un lungo respiro
mi voltai
e corsi come se ne andasse della mia vita
urlando urlando
in direzione dell'autostrada
lontano dalla montagna
con nulla che più mi importasse
di quello che la gente sapeva delle cose
ma piuttosto di quello che sentiva per le cose
e corsi verso un'altra strada
una più antica
attraverso tempo e dignità
e non mi sono mai tolto gli stivali
non importa quanto le miglia bruciassero
i miei piedi...
e sono ancora su quella strada, Jim
e ancora ne dormo sul ciglio di notte
e mangio dove la strada mi conduce
dove non ci sono confini di stato
e non conta la conoscenza
quando i sentimenti sono feriti
ed io sono di fianco a questi sentimenti feriti
colpiti da martelli insensibili
e fatti sanguinare da chiodi arruginiti
e guardo te, Jim
dov'è il partito per quel genere di sentimenti?
come si fa ad eliminare dal gioco
i giocatori che li mescolano e che ci turbinano che ci trafficano?
da qui
oltre
e da oggi in poi
§§§
La moglie di Al affermava che non potevo essere felice
mentre la notte del New Jersey correva all'indietro
e scompariva al di là delle nostre orecchie roteanti
"mi piacciono i colori di fuori, e sono felice"
"ma canti canzoni talmente tristi"
"ma lo affermi dal tuo punto di vista"
"ma il mio punto di vista non è così irreale"
"sì ma è sempre il tuo punto di vista"
"e tutti gli altri che la pensano come me?"
"Lenny Bruce dice che non esistono parole
scabrose... solo menti scabrose ed io dico che non ci sono
parole tristi ma solo menti tristi"
"ma come sei quando sei felice e quando lo sei?"
"ora lo sono abbastanza"
"perchè?"
"perchè guardo di fuori in tutta tranquillità e vedo scorrere la notte"
"come sarebbe a dire scorrere?"
"voglio dire tipo qualcosa che non ha fine
ed è sconfinata
tanto che ogni volta che la vedo mi sembra di vederla
per la prima volta"
"cioe?"
"tutto ciò che è infinito
deve diventare poesia
in qualche modo"
"sì ma..."
"e la poesia mi fa sentire bene"
"ma..."
"e mi rende felice"
"ok ma..."
"in mancanza di un termine migliore"
"ma che mi dici delle canzoni che canti sul palco?"
"non sono altro che lo scorrere della mia felicità"
§§§
Woody Guthrie è stato il mio ultimo idolo
lui era l'ultimo idolo
perchè è stato il primo idolo
che abbia mai incontrato
che mi abbia insegnato
faccia a faccia
che gli uomini sono uomini
distruggendo persino se stesso
in quanto idolo
e che gli uomini hanno delle motivazioni
per ciò che fanno
e per ciò che dicono
e che ogni comportamento può essere messo in dubbio
senza lasciare nessuna verità
intoccabile o assoluta
osservata ed ossequiata
dimenticando i propri istinti naturali
(perchè esistono milioni di motivi
nel mondo
ed un milione di istinti
scatenati
e non è molto frequente
che due si incontrino)
gli idoli nascosti generano paura
e calpestano le speranze quando si infrangono
Woody non mi ha mai fatto paura
e non ha mai calpestato alcuna speranza
perchè aveva con sè solo un libro sull'Uomo
e me lo ha fatto leggere un pò
e le mie più grandi lezioni le ho imparate da lì
mi chiedi "come ci si sente ad essere un idolo?"
sarebbe sciocco se io rispondessi, non credi...?
§§§
Un Russo ha tre occhi e mezzo rossi
cinque antenne fiammeggianti
ed una palla ed una catena color rapa
e vuole infilare germi
nel mio distributore della Coca Cola
"bruciate i ceppi degli alberi sul confine"
gridano i pazzi affamati di sesso
facendo propaganda di guerra di primo mattino
"avvelenate i cieli così che gli aerei non possano arrivare"
urlano i cavalieri color betulla con
gli scudi patriottici
"ed uccidete tutti i non-Americani"
dicono gli Americani doc
che bruciano i libri
(sì abbiamo bruciato cinque libri la settimana scorsa)
mentre il mio amico, Bobby Lee,
cammina avanti e indietro
ora libero dalla sua natia Harlem
dove la mamma ancora dorme di notte
al suono dei topi nello scolo
e sotto il suo letto di legno massiccio
e mura forate
in cui passa il freddo
impaurita
avvolta nella coperta
e lei, Dio lo sa,
è gentile
è dolce
non ci sono cattivi più cattivi
dei Russi che mangiano i bambini
anche i topi mangiano i bambini
ho parlato con uno
dei figli della Germania
una volta che ero in territorio estero
ed ho appreso che
per lui
Adolf Hitler
è come per noi negli states
Robert E. Lee
legati stretta la tua
fondina
mr. pistola veloce
e compra nuove frecce
da appenderti al collo
non esiste nessuna destra
o sinistra...
c'è solo il su
ed il giù
stanotte ho sognato
che stavo rimarginando dei soffitti
su ad Harlem
ed ho visto il Canada in fiamme
e nessuno sapeva
nulla
tranne naturalmente
quello col fiammifero
§§§
Sì, sono un ladro di pensieri
non, vi prego, un ladro di anime
ho costruito e ricostruito
su ciò che è in attesa
perchè la sabbia sulle spiagge
cesella molti castelli
su ciò che è stato iniziato
prima della mia epoca
una parola, un motivo, una storia, un verso
chiavi nel vento per schiudermi la mente
e permettere ai miei pensieri nascosti di respirare l'aria del cortile
non è da me rimanere seduto e meditare
pormi domande e sprecare tempo
pensare pensieri che non sono mai stati pensati
sognare sogni che non sono mai stati sognati
ed avere idee nuove che nessuno abbia mai scritto
e parole nuove in rima
(se fa rima, fa rima
se non la fa, non la fa
se viene, viene
se non viene, non viene)
no devo reagire e sputare veloce
con armi di parole
avvolte in melodie
che provengono dalle epoce pure
stuzzicandomi a trattarle nel modo giusto
a rifoggiarle ed a riarrangiarle
per proteggere il mio mondo
dalle bocche di coloro
che se lo sarebbero mangiato
impedendogli di cibarsi del cibo che gli spetta
(influenze?
centinaia di migliaia
o forse milioni
perchè tutte le canzoni ti riconducono al mare
ed al tempo stesso, non è mai esistita
nessuna lingua in grado di cantare imitando)
tirar fuori nuove sonorità da vecchi suoni
e parole nuove da vecchie parole
senza preoccuparsi delle nuove regole
perchè non sono state ancora create
e gridare la mia mente cantante
consapevole che sarò io e quelli simili a me
che faremo quelle regole...
se la gente di domani
necessita veramente delle regole di oggi
raccoglietevi qui intorno voi pubblici ministeri
tutto il mondo è un tribunale
sì
ma io conosco gli imputati meglio di voi
e mentre voi siete impegnati nella pubblica accusa
non siamo impegnati a fischiare
mentre puliamo l'aula
spazzando in continuazione
ed ascoltando e riascoltando
ammiccando gli uni agli altri
fate attenzione
fate attenzione
sta per arrivare il vostro turno
§§§
Oh dov'erano questi periodici
quando mendicavo su e giù
per le strade?
mica che dormono anche loro
nei loro troni elevati... aprendo
i loro occhi al passaggio della gente
aspettandosi che tutti si inchinino mentre passano
e dicano "grazie Mr. Periodico
ho risposto bene a tutte le mie domande?"
ah ma la mia è un'altra storia
perchè non mi importa che mi si tratti come un fenomeno da baraccone
sballottato dalle penne dei giornalisti
cooperando a domande
mirate per gli occhi che vogliono guardare
"non c'è niente da guardare
tornatevene a letto
oppure guardate gli annunci
alla pagina 33"
non amo essere incollato sui giornali
a fissare menti vuote
che sgranocchiano tavolette di cioccolata
tutte contente e soddisfatte
nel concludere la loro giornata
leggendo quello che io mangio a colazione
o che vestiti mi piace indossare
e quali hobby mi piace praticare
io non mangio mai
corro nudo quando posso
il mio passatempo è collezionare colla per aeroplani
"andiamo, andiamo Mr. Dylan i nostri lettori vogliono
conoscere la verità"
"questa è la nuda affamata annusante verità"
"Mr. Dylan, lei è molto divertente, ma sia serio ora"
"è tutto quel che ho da dire oggi"
"sarebbe meglio che rispondesse"
"cos'è, una minaccia?"
"potrebbe ha ha ha ha"
"quale sarà la mia punizione"
"un pettegolezzo su di lei ha ha"
"che genere di pettegolezzo ha ha ha ha"
"se ne accorgerà, Mr. Dylan, se ne accorgerà"
e me ne sono accorto
o piuttosto me ne accorsi
le vostre domande sono ridicole
e pure la maggior parte dei vostri periodici lo sono
procacciano divertimento per quelle persone
che vogliono guardare
il ragazzo della porta accanto
no io non coopererò con le cazzate dei giornalisti
esiste un altro genere di ragazzi della porta accanto.
anche se mi hanno distorto
non possono togliermi quello che faccio
possono truccarlo
metterlo in burla
e far sì che io sembri
un tipo ridicolo
agli occhi dei loro lettori
possono costruire la mia immagine
secondo le loro opinioni
sì da essere in grado di
buttarmi giù
ed "espormi"
secondo i loro propri termini
dando notizie cieche
per occhi sconosciuti
che non hanno modo di sapere
che io "espongo" me stesso
tutte le volte che salgo
sul palco
§§§
La notte passa velocemente per me ora
e dopo aver fatto il suo balletto
si leva gli abiti
lasciando solo il suo nudo albeggiare
orgogliosamente lì
a sorridere sorridere
girare girare
gentilmente gentilmente
l'ho visto numerose volte levarsi
... lasciandomi cosciente
con migliaia di pensieri assonnati
ribelli
e che provano a manifestarsi
io penso in questi momenti
a molte cose ed a molte persone
penso spesso a Sue
la bella Sue
profilo di cigno
facile a spaventarsi
come un cerbiatto nel bosco
a quest'ora in sogni profondi
con i lunghi capelli sparsi
color del sole
bagnati di tenebra
ed irradianti luce
nei cunicoli della mia notte perenne
penso a poesie d'amore
come un povero invalido solitario
consapevole del mio potere
di distruggere
le anime buone della strada
che non conoscono malattia
se non la gentilezza
(chiedi amore?
non c'è amore
se non nel silenzio
e il silenzio non proferisce parola)
ah però Sue
mi conosce bene
forse troppo
e a parte tutto
lei è la vera chiromante della mia anima
probabilmente la sola
(chiedi la verità?
non c'è verità
quale pazzo può affermare di avere la verità
visto che è solo materia da ubriachi
romantico? sì
tragico? credo di no)
la porta ancora sbatte
ed ancora soffia il vento
portandomi ricordi
di amici e suoni e colori
che non possono fuggire
incastrati in buchi della chiave
Eric... il barbuto Eric
lontano a Boston
sepolto sotto la mia finestra
sì mi vien voglia di scavare il terreno
ma sono così stanco
e non so dove cercare gli attrezzi
rap tap tap
il vento risuona
soffia dentro Geno
che mi parla dei Filistei
nei quali si è imbattuto durante la notte
salta attraverso la mia stanza
io rido
bevendo caffè freddo e vino vecchio
con l'animo leggero
nell'ascoltare una delle mie lingue
prendere le briglie
guidare il cammino
e farmi gocciolar giù... ritornandosene
ad occuparsi del suo finale di notte
slam e pure Geno
se n'è andato via
fuori piagnucola una sirena
spingendomi su un'altra linea
io salto ma finisco su un binario morto
a causa di passi rumorosi
giù in strada
(è quasi come se la mia mente
non mi appartenesse
più)
mi chiedo se gli scarafaggi
ancora strisciano nella cucina di Dave e Terri
sulla quindicesima
mi chiedo se sono gli stessi scarafaggi
ah sì i tempi son cambiati
Dave ancora mi prende in giro per il fatto che non leggo
libri
e Terri ancora ride dei miei modi dissoluti
ma la quindicesima è stata abbandonata
ci siamo trasferiti...
i gatti sul tetto
pazzi d'amore
gridano nelle grondaie
portando il suono della musica
la sola musica
e sono io ad esser pronto
pronto ad ascoltare
riposare riposare
una pace argentea
regna e
diventa la forza del mattino
ed io mi alzo e sbadiglio
caldo di un ritmo saltellante
mai stanco
mai triste
mai colpevole
perchè sono in corsa in una gara onesta
con nessun altra pista che la notte
e nessuna gara tranne l'alba
§§§
Così almeno alla fine
per me il cielo
è di un grigio piacevole
che vuol dire pioggia
o neve
ma che vuol dire un costante cambiamento
un cambiamento premonitore
sia nel diradarsi delle nuvole
sia nello scatenarsi delle tempeste
e dopo è il desiderio
che ritorna
ritorna con me di sotto
che ritorno con lui
mai spaventato
finalmente fiducioso
mi guiderà bene
oltre tutti i ponti
dentro tutte le gallerie
senza sbagliare mai...
con il suono di Francois Villon
che risuona nelle mie strade impazzite
mentre inciampo su sigari perduti
da Bertolt Brecht
e bottiglie svuotate
da Brendan Behan
parole ipnotiche
di A.L. Lloyd
piegandosi ognuna come la sua stessa canzone
e l'incantesimo tessuto da Paul Clayton
che mi manda in trance come la peste cinese
cui non puoi scampare
e annego nei polmoni di Edith Piaf
e nel mistero di Marlene Dietrich
le morte poesie di Eddie Freeman
le canzoni d'amore di Allen Ginsberg
e le prison songs di Ray Bremser
le strette melodie di Modigliani
e le pianure canore di Harry Jackson
le grida di Charles Aznavour
con le melodie di Yevtushenko
attraverso il tranquillo fuoco di Miles Davis
sulle campane di William Blake
e le visioni beat di Johnny Cash
e la santità di Pete Seeger
mi percuotono i sensi
giù in prodondità
annegando annegando
quando ho bisogno di annegare
perchè la mia strada è stata benedetta
con molti fiori
ed i suoni dei fiori
innalzano le perdute voci della gente del suolo
sempre più in alto
sempre di più
tutta la gente
non importa di quale fede
nè di che colore
nè lingua nè stato
perchè tutta la gente ride
e piange
nella stessa lingua
senza fine senza fine
è tutto senza fine
ed è tutto canzoni
è un grande mondo solo di canzoni
e possono essere tutte prese in prestito
se solo le si lascia libere di esser cantate
solo? ah sì
ma sono i fiori e gli specchi
di fiori che ora incontrano la mia solitudine
e la mia sarà una forte solitudine
che svanirà nelle prodondità
degli abissi della mia libertà
e quella, allora,
resterà la mia canzone
c'è un film che si intitola
Sparate sul pianista
e l'ultima battuta recita
"musica, amico, ecco il punto"
è una battuta religiosa
di fuori, le campane suonarono
e
ancora suonano
Bob Dylan – “11 Outlined Epitaphs” (1963)
April 5, 2010 at 7:10 pm (Bob Dylan, Poetry & Literature)
I end up then
in the early evenin’
blindly punchin’ at the blind
breathin’ heavy
stutterin’
an’ blowin’ up
where t’ go?
what is it that’s exactly wrong?
who t’ picket?
who t’ fight?
behind what windows
will I at least
hear someone from the supper table
get up t’ ask
“did I hear someone outside just now?”
yesterday
an hour ago
it came t’ me
in a second’s flash
an’ was all so clear
it still is now
yes it is
it’s maybe hidin’
it must be hidin’
the shot has shook
me up . . . for I’ve never
heard that sound before
bringing wild thoughts at first
ragged wild
numb wild
now though they’ve leveled out
an’ been wrung out
leavin’ nothin’ but the strangeness
the roots within a washed-out cloth
drippin’ from the clothesline pole
strange thoughts
doubtin’ thoughts
useless an’ unnecessary
the blast it’s true
startled me back but for a spell
content with
all pictures, posters an’ the like
that’re painted for me
ah but I turned
an’ the nex’ time I looked
the gloves of garbage
had clobbered the canvas
leavin’ truckloads of trash
clutterin’ the colors
with a blindin’ sting
forcin’ me t’ once again
slam the shutters of my eyes
but also me to wonderin’
when they’ll open
much much stronger
than anyone whose own eyes’re
aimed over here at mine
“when will he open up his eyes?”
“who him? doncha know? he’s a crazy man
he never opens up his eyes”
“but he’ll surely miss the world go by”
“nah! he lives in his own world”
“my my then he really must be a crazy man”
“yeah he’s a crazy man”
an’ so on spangled streets
an’ country roads
I hear sleigh bells
jingle jangle
virgin girls
far into the field
sing an’ laugh
with flickerin’ voices
softly fadin’
I stop an’ smile
an’ rest awhile
watchin’ the candles
of sundown dim
unnoticed
unnoticed for my eyes’re closed
__________
The town I was born in holds no memories
but for the honkin’ foghorns
the rainy mist
the rocky cliffs
I have carried no feelings
up past the Lake Superior hills
the town I grew up in is the one
that has left me with my legacy visions
it was not a rich town
my parents were not rich
it was not a poor town
an’ my parents were not poor
it was a dyin’ town
(it was a dyin’ town)
a train line cuts the ground
showin’ where the fathers an’ mothers
of me an’ my friends had picked
up an’ moved from
north Hibbing
t’ south Hibbing.
old north Hibbing . . .
deserted
already dead
with its old stone courthouse
decayin’ in the wind
long abandoned
windows crashed out
the breath of its broken walls
being smothered in clingin’ moss
the old school
where my mother went to
rottin’ shiverin’ but still livin’
standin’ cold an’ lonesome
arms cut off
with even the moon bypassin’ its jagged body
pretendin’ not t’ see
an’ givin’ it its final dignity
dogs howled over the graveyard
where even the markin’ stones were dead
an’ there was no sound except for the wind
blowin’ through the high grass
an’ the bricks that fell back
t’ the dirt from a slight stab
of the breeze . . . it was as though
the rains of wartime had
left the land bombed-out an’ shattered
south Hibbing
is where everybody came t’ start their
town again. but the winds of the
north came followin’ an’ grew fiercer
an’ the years went by
but I was young
an’ so I ran
an’ kept runnin’ . . .
I am still runnin’ I guess
but my road has seen many changes
for I’ve served my time as a refugee
in mental terms an’ in physical terms
an’ many a fear has vanished
an’ many an attitude has fallen
an’ many a dream has faded
an’ I know I shall meet the snowy North
again-but with changed eyes nex’ time ’round
t’ walk lazily down its streets
an’ linger by the edge of town
find old friends if they’re still around
talk t’ the old people
an’ the young people
runnin’ yes . . .
but stoppin’ for a while
embracin’ what I left
an’ lovin’ it-for I learned by now
never t’ expect
what it cannot give me
__________
In times behind, I too
wished I’d lived
in the hungry thirties
an’ blew in Woody
t’ New York City
an’ sang for dimes
on subway trains
satisfied at a nickel fare
an’ passin’ the hat
an’ hittin’ the bars
on eighth avenue
an’ makin’ the rounds
t’ the union halls
but when I came in
the fares were higher
up t’ fifteen cents an’ climbin’
an’ those bars that Woody’s guitar
rattled . . . they’ve changed
they’ve been remodeled
an’ those union halls
like the cio
an’ the nmu
come now! can you see’em
needin’ me
for a song
or two
ah where are those forces of yesteryear?
why didn’t they meet me here
an’ greet me here?
the underground’s gone deeper
says the old chimney sweeper
the underground’s outa work
sing the bells of New York
the underground’s more dangerous
ring the bells of Los Angeles
the underground’s gone
cry the bells of San Juan
but where has it gone to
ring the bells of Toronto
strength now shines through my window
regainin’ me an’ rousin’ me
day by day
from the weariness
of walkin’ with ghosts
that rose an’ had risen
from the ruins an’ remains
of the model T past
even though I clutched t’ its sheet
I was still refused
an’ left confused
for there was nobody there
t’ let me in
a wasteland wind whistled
from behind the billboard “there’s nobody home
all has moved out”
flatly denied
I turned indeed
flinched at first
but said “ok
I get the message”
feelin’ unwanted? no
unloved? no
I felt nothin’
for there was nobody there
I didn’t see no one
t’ want or unwant
to love or unlove
maybe they’re there
but won’t let me in
not takin’ chances
on the ones the grittin’ of my teeth
for only a second
would mean
my mind has just been
swallowed whole
an’ so I step back t’ the street
an’ then turn further down the road
poundin’ on doors
lost?
not really
just out lookin’
a stranger?
no not a stranger but rather someone
who just doesn’t live here
never pretendin’ t’ be knowin’
what’s worth seekin’
but at least
without ghosts by my side
t’ betray my childishness
t’ leadeth me down false trails
an’ maketh me drink from muddy waters
yes it is I
who is poundin’ at your door
if it is inside
who hears the noise
_______________
Jim Jim
where is our party?
where all member’s held equal
an’ vow t’ infiltrate that thought
among the people it hopes t’ serve
an’ sets a respected road
for all of those like me
who cry
“I am ragin’ly against absolutely
everything that wants t’ force nature
t’ be unnatural (be it human or otherwise)
an’ I am violently for absolutely
everything that will fight those
forces (be them human or otherwise)”
oh what is the name of this gallant group?
lead me t’ the ballot box
what man do we run?
how many votes will it take
for a new set of teeth
in the congress mouths?
how many hands have t’ be raised
before hair will grow back
on the white house head?
a Boston tea party don’t mean the
same thing . . . as it did in the newborn
years before. even the
meanin’ of the word
has changed. ha
ha . . . t’ say the least
yes that party is truly gone
but where is the party t’ dump the feelings
of the fiery cross burners
an’ flamin’ match carriers?
if there was such a party
they would’ve been dumped
long before this . . . who is supposed
t’ dump ’em now?
when all can see their threads hang weak
but still hold strong
loyal but dyin’
fightin’ for breath
who then will kill its misery?
what sea shall we pollute?
when told t’ learn
what others know
in order for a soothin’ life
an’ t’ conquer many a brainwashed dream
I was set forth the forces on records an’ books
from the forces that were sold t’ me
an’ could be found in hung-up style
wanderin’ through crowded valleys
searchin’ for what others knew
with the eagles’ shadows
silent
hungry
watchin’ waitin’
from high mountains
an’ me just walkin’
butterflies in my head
an’ bitter by now
(here! take this kid an’ learn it well
but why sir? my arms’re so heavy
I said take it. it’ll do yuh good
but I ain’t learned last night’s lesson yet.
am I gonna have t’ get mad with you?
no no gimme gimme just stick it on top
a the rest a the stuff
here! if yuh learn it well yuh’ll
get an A . . . an’ don’t do anything
I wouldn’t do)
and with each new brightnin’ phrase
more messy
till I found myself almost swallowed
deep in burden
spinnin’
walkin’ slower
heavier heavier
glassy-eyed
but at last I heard
the eagle drool
as I zombie strolled
up past the foothills
thunderstruck
an’ I stopped cold
an’ bellowed
“I don’t wanna learn no more
I had enough”
an’ I took a deep breath
turned around
an’ ran for my life
shoutin’ shoutin’
back t’ the highway
away from the mountain
not carin’ no more
what people knew about things
but rather how they felt about things
runnin’ down another road
through time an’ dignity
an’ I have never taken off my boots
no matter how the miles have burnt
my feet . . .
an’ I’m still on that road, Jim
I’m still sleepin’ at night by its side
an’ eatin’ where it’ll lead me t’ food
where state lines don’t stand
an’ knowledge don’t count
when feelings are hurt
an’ I am on the side a them hurt feelings
plunged on by unsensitive hammers
an’ made t’ bleed by rusty nails
an’ I look t’ you, Jim
where is the party for those kind of feelings?
how’re the gamblers that wheel an’ deal an’
shuffle ’em around gonna be got outa the game?
from here in
beyond this
an’ from now on
__________
Al’s wife claimed I can’t be happy
as the New Jersey night ran backwards
an’ vanished behind our rollin’ ear
“I dig the colors outside, an’ I’m happy”
“but you sing such depressin’ songs”
“but you say so on your terms”
“but my terms aren’t so unreal”
“yes but they’re still your terms”
“but what about others that think
in those terms”
“Lenny Bruce says there’re no dirty
words . . . just dirty minds an’ I say there’re
no depressed words just depressed minds”
“but how’re you happy an’ when ‘re you happy”
“I’m happy enough now”
“why?”
“cause I’m calmly lookin’ outside an’ watchin’
the night unwind”
“what’d yuh mean unwind?”
“I mean somethin’ like there’s no end t’ it
an’ it’s so big
that every time I see it it’s like seein’
for the first time”
“so what?”
“so anything that ain’t got no end’s
just gotta be poetry in one
way or another”
“yeah, but . . . ”
“an’ poetry makes me feel good”
“but . . .”
“an’ poetry makes me feel happy”
“ok but . . . ”
“for the lack of a better word”
“but what about the songs you sing on stage?”
“they’re nothin’ but the unwindin’ of
my happiness”
__________
Woody Guthrie was my last idol
he was the last idol
because he was the first idol
I’d ever met
face t’ face
that men are men
shatterin’ even himself
as an idol
an’ that men have reasons
for what they do
an’ what they say
an’ every action can be questioned
leavin’ no command
untouched an’ took for granted
obeyed an’ bowed down to
forgettin’ your own natural instincts
(for there’re a million reasons
in the world
an’ a million instincts
runnin’ wild
an’ it’s none too many times
the two shall meet)
the unseen idols create the fear
an’ trample hope when busted
Woody never made me fear
and he didn’t trample any hopes
for he just carried a book of Man
an’ gave it t’ me t’ read awhile
an’ from it I learned my greatest lesson
you ask “how does it feel t’ be an idol?”
it’d be silly of me t’ answer, wouldn’t it . . .?
__________
A Russian has three an’ a half red eyes
five flamin’ antennas
drags a beet-colored ball an’ chain
an’ wants t’ slip germs
into my Coke machine
“burn the tree stumps at the border”
about the sex-hungry lunatics
out warmongerin’ in the early mornin’
“poison the sky so the planes won’t come”
yell the birch colored knights with
patriotic shields
“an’ murder all the un-Americans”
say the card-carryin’ American
book burners
(yes we burned five books last week)
as my friend, Bobby Lee,
walks back an’ forth
free now from his native Harlem
where his ma still sleeps at night
hearin’ rats inside the sink
an’ underneath her hardwood bed
an’ walls of holes
where the cold comes in
scared
wrapped in blankets
an’ she, God knows,
is kind
an’ gentle
ain’t there no closer villains
that the baby-eaten’ Russians
rats eat babies too
I talked with one
of the sons of Germany
while walkin’ once on foreign ground
an’ I learned that
he regards
Adolf Hitler
as we here in the states
regard
Robert E. Lee
fasten up your holster
mr. gunslinger
an’ buy new bolts
for your neck
there is only up wing
an’ down wing
last night I dreamt
that while healin’ ceiling
up in Harlem
I saw Canada ablaze
an’ nobody knowin’
nothin’ about it
except of course
who held the match
__________
Yes, I am a thief of thoughts
not, I pray, a stealer of souls
I have built an’ rebuilt
upon what is waitin’
for the sand on the beaches
carves many castles
on what has been opened
before my time
a word, a tune, a story, a line
keys in the wind t’ unlock my mind
an’ t’ grant my closet thoughts backyard air
it is not of me t’ sit an’ ponder
wonderin’ an’ wastin’ time
thinkin’ of thoughts that haven’t been thunk
thinkin’ of dreams that haven’t been dreamt
an’ new ideas that haven’t been wrote
an’ new words t’ fit into rhyme
(if it rhymes, it rhymes
if it don’t, it don’t
if it comes, it comes
if it won’t, it won’t)
no I must react an’ spit fast
with weapons of words
wrapped in tunes
that’ve rolled through the simple years
teasin’ me t’ treat them right
t’ reshape them an’ restring them
t’ protect my own world
from the mouths of all those
who’d eat it
an’ hold it back from eatin’ its own food
(influences?
hundreds thousands
perhaps millions
for all songs lead back t’ the sea
an’ at one time, there was
no singin’ tongue t’ imitate it)
t’ make new sounds out of old sounds
an’ new words out of old words
an’ not t’ worry about the new rules
for they ain’t been made yet
an’ t’ shout my singin’ mind
knowin’ that it is me an’ my kind
that will make those rules . . .
if the people of tomorrow
really need the rules of today
rally ’round all you prosecutin’ attorneys
the world is but a courtroom
yes
but I now the defendants better ‘n you
and while you’re busy prosecutin’
we’re busy whistlin’
cleanin’ up the courthouse
sweepin’ sweepin’
listenin’ listenin’
winkin’ t’ one another
careful
careful
your spot is comin’ up soon
__________
Oh where were these magazines
when I was bummin’ up an’ down
up an’ down the street?
is it that they too just sleep
in their high thrones . . . openin’
their eyes when people pass
expectin’ each t’ bow as they go by
an’ say “thank you Mr. Magazine.
did I answer all my questions right?”
ah but mine is of another story
for I do not care t’ be made an oddball
bouncin’ past reporters’ pens
cooperatin’ with questions
aimed at eyes that want t’ see
“there’s nothin’ here
go back t’ sleep
or look at the ads
on page 33”
I don’t like t’ be stuck in print
starin’ out at cavity minds
who gobble chocolate candy bars
quite content an’ satisfied
their day complete
at seein’ what I eat for breakfast
the kinds of clothes I like t’ wear
an’ the hobbies that I like t do
I never eat
I run naked when I can
my hobby’s collectin’ airplane glue
“come come now Mr. Dylan our readers want
t’ know the truth”
“that is the bare hungry sniffin’ truth”
“Mr. Dylan, you’re very funny, but really now”
“that’s all I have t’ say today”
“but you’d better answer”
“that sounds like some kind a threat”
“it just could be ha ha ha ha”
“what will my punishment”
“a rumor tale on you ha ha”
“a what kind of tale ha ha ha ha”
“yes well you’ll see, Mr. Dylan, you’ll see”
an’ I seen
or rather I have saw
your questions’re ridiculous
an’ most of your magazines’re also ridiculous
caterin’ t’ people
who want t’ see
the boy nex’ door
no I shall not corporate with reporters’ whims
there’re other kinds of boys nex’ door.
even though they’ve slanted me
they cannot take what I do away from me
they can disguise it
make it out t’ be a joke
an’ make me seem
the ridiculous one
in the eyes of their readers
they can build me up
accordin’ t’ their own terms
so that they are able
t’ bust me down
an’ “expose” me
in their own terms
givin’ blind advice
t’ unknown eyes
who have no way of knowin’
that I “expose” myself
every time I step out
on the stage
__________
The night passes fast for me now
an’ after dancin’ out its dance
undresses leavin’ nothin’ but its naked dawn
proudly standin’
smilin’ smilin’
turnin’ turnin’
gently gently
I have seen it sneak up countless
times . . . leavin’ me conscious
with a thousand sleepy thoughts
untamed
an’ tryin’ t’ run
I think at these times
of many things an’ many people
I think of Sue most times
beautiful Sue
with the lines of a swan
frightened easy
as a fawn in the forest
by this time deep in dreams
with her long hair spread out
the color of the sun
soakin’ the dark
an’ scatterin’ light
t’ the dungeons of my constant night
I think love poems
as a poor lonesome invalid
knowin’ of my power
t’ destroy
the good souls of the road
that know no sickness
except that of kindness
(you ask of love?
there is no love
except in silence
an’ silence doesn’t say a word)
ah but Sue
she knows me well
perhaps too well
an’ is above all
the true fortuneteller of my soul
I think perhaps the only one
(you ask of truth?
there is no truth
what fool can claim t’ carry the truth
for it is but a drunken matter
romantic? yes
tragic? no I think not)
the door still knocks
an’ the wind still blows
bringin’ me my memories
of friends an’ sounds an’ colors
that can’t escape
trapped in keyholes
Eric . . . bearded Eric
far in Boston
buried beneath my window
yes I feel t’ dig the ground up
but I’m so tired
an’ know not where t’ look for tools
rap tap tap
the rattlin’ wind
blows Geno in
tellin’ me of philistines
that he’d run into durin’ the night
he stomps across my floor
I laugh
an’ drink cold coffee an’ old wine
light of feelin’
as I listen t’ one of my own tongues
take the reins
guide the path
an’ drop me off . . . headin’ back again
t’ take care of his end of the night
slam an’ Geno
then too is gone
outside a siren whines
leadin’ me down another line
I jump but get sidetracked
by clunkin’ footsteps
down the street
(it is as though my mind
ain’t mine t’ make up
any more)
I wonder if the cockroaches
still crawl in Dave an’ Terri’s
fifteenth street kitchen
I wonder if they’re the same cockroaches
ah yes the times’ve changed
Dave still scorns me for not readin’ books
an’ Terri still laughs at my rakish ways
but fifteenth street has been abandoned
we have moved . . .
the cats across the roof
mad in love
scream into the drain pipes
bringing’ in the sounds of music
the only music
an’ it is I who is ready
ready t’ listen
restin’ restin’
a silver peace
reigns an’
becomes the nerves of mornin’
an’ I stand up an’ yawn
hot with jumpin’ pulse
never tired
never sad
never guilty
for I am runnin’ in a fair race
with no racetrack but the night
an’ no competition but the dawn
__________
So at last at least
the sky for me
is a pleasant gray
meanin’ rain
or meanin’ snow
constantly meanin’ change
but a change forewarned
either t’ the clearin’ of the clouds
or t’ the pourin’ of the storms
an’ after it’s desire
returnin’
returnin’ with me underneath
returnin’ with it
never fearful
finally faithful
it will guide me well
across all bridges inside all tunnels
never failin’ . . .
with the sounds of Francois Villon
echoin’ through my mad streets
as I stumble on lost cigars
of Bertolt Brecht
an’ empty bottles
of Brendan Behan
the hypnotic words
of A. L.. Lloyd
each one bendin’ like its own song
an’ the woven’ spell of Paul Clayton
entrancin’ me like China’s plague
unescapeable
drownin’ in the lungs of Edith Piaf
an’ in the mystery of Marlene Dietrich
the dead poems of Eddie Freeman
love songs of Allen Ginsberg
an’ jail songs of Ray Bremser
the narrow tunes of Modigliani
an’ the singin’ plains of Harry Jackson
the cries of Charles Aznavour
with melodies of Yevtushenko
through the quiet fire of Miles Davis
above the bells of William Blake
an’ beat visions of Johnny Cash
an’ the saintliness of Pete Seeger
strokin’ my senses
down down
drownin’ drownin’
when I need t’ drown
for my road is blessed
with many flowers
an’ the sounds of flowers
liftin’ lost voices of the ground’s people
up up
higher higher
all people
no matter what creed
no matter what color skin
no matter what language an’ no matter what land
for all people laugh
in the same tongue
an’ cry
in the same tongue
endless endless
it’s all endless
an’ it’s all songs
it’s just one big world of songs
an’ they’re all on loan
if they’re only turned loose t’ sing
lonely? ah yes
but it is the flowers an’ the mirrors
of flowers that now meet my
loneliness
an’ mine shall be a strong loneliness
dissolvin’ deep
t’ the depths of my freedom
an’ that, then, shall
remain my song
there’s a movie called
Shoot the Piano Player
the last line proclaimin’
“music, man, that’s where it’s at”
it is a religious line
outside, the chimes rung
an’ they
are still ringin’.
Bob Dylan |