LE LINER NOTES DELL'ALBUM " THE SONG
OF JIMMIE RODGERS - A TRIBUTE"
di Bob Dylan
Jimmie Rodgers è certamente una delle luci guida del Ventesimo Secolo la
cui opera è sempre stata fonte di ispirazione per quelli di noi che hanno
seguito quel sentiero. Una stella luminosa il cui suono era e rimane la
cruda essenza dell'individualismo in un mare di conformismo, di una
superiorità senza eguali.
Sebbene egli venga definito Il Padre della Musica Conutry, l'appellativo è
limitante e falso alla luce della musica country di oggi. Ai suoi tempi
egli era meglio conosciuto come "Il Frenatore Cantante" oppure come
"Triste Cantante di yodel" ed in alcuni circuiti venne conosciuto come
"L'Uomo Che Diede Inizio a Tutto" che è molto più realistico come
appellativo dal momento che Jimmie Rodgers fu un artista di una forza
senza precedenti con un suono tanto triste e mistico quanto dinamico. Egli
dà speranza al vinto ed umiltà al potente. Infatti, egli canta non solo
osceni blues e canzoni ferroviarie ma anche sciocchezze alla Tin Pan Alley
e anche cantilene da cantante confidenziale. Egli rende ogni cosa
inequivocabilmente propria e lo fa con un fascino penetrante. Jerry Lee
Lewis una volta disse che esistono solo quattro artisti con uno stile
musicale - Jimmie, Al Jolson, Hank Williams e lui. Jerry Lee non elargisce
complimenti con leggerezza. Se guardiamo indietro abbastanza, Jimmie può
davvero essere definito "l'uomo che diede inizio a tutto" perchè non
abbiamo degli artisti precedenti a cui paragonarlo. Il suo stile
raffinato, un insieme di fonti sconosciute, è troppo criptico da
etichettare. Egli possiede mille e una voce eppure singolarmente ha la sua
propria voce.
Gli artisti presenti su questa raccolta, quanto mai diversi tra loro,
hanno però tutti una cosa in comune - tutti sono stati stupiti, commossi
ed enormemente colpiti da Jimmie come nessun altro. Perchè? Perchè Jimmie
era vivo in una maniera che gli altri non erano e non sono. Il suo
messaggio è tutto tra le righe ed egli lo esprime come nettare che passa
attraverso l'acciaio. Egli penetra in qualche modo nel mistero della vita
e della morte senza dire troppo, ma con un'abilità incredibile nel
traslarlo - Jimmie è come il profumo dei fiori. Egli sta in piedi laggiù
lontano, in disparte, questo è talmente ovvio. Nè comparsa in un
melodramma nè rotella di un ingranaggio, nè giocatore di squadra, nè
vecchio giornalista pagato un tanto a riga, nè bastone nel fango, egli è
il generale in capo ed è come nella ballata di Warren Smith, l'uomo che
"...ti ha tenuto per mano e ti ha cantato una canzone". Cosa poteva fare
di più?
Noi amiamo l'uomo ed amiamo ciò che ha fatto nel breve tempo che è stato
qui e sappiamo che si è innalzato al di sopra di insormontabili contrasti
con sforzo erculeo per portare a termine l'impresa, sappiamo che ha
lavorato contro il tempo con una malattia che era un veloce incarico per
il cimitero. Non acclamiamo noi stessi nel fare questo disco ma vi diamo
un'indicazione per guardare indietro in quella direzione così che siate in
grado di sentire da voi e di vedere quanto lontani dal sentiero siamo
andati. I tempi cambiano e non cambiano. La natura dell'uomo è rimasta la
stessa. Jimmie è nel cuore di tutto con una gravità ed un umorismo che è
disorientante, nonostante quel malfamato yodel triste che sfida la mente
razionale. La sua è la voce nel deserto della vostra testa... solo alzando
il volume possiamo determinare il nostro destino.
Bob Dylan
traduzione di Michele Murino
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LINER NOTES FROM "THE SONGS OF JIMMIE RODGERS: A
TRIBUTE"
by Bob Dylan
Jimmie Rodgers of course is one of the guiding lights of the Twentieth
Century whose way with song has always been an inspiration to those of us
who have followed the path. A blazing star whose sound was and remains the
raw essence of individuality in a sea of conformity, par excellence with
no equal.
Though he is claimed as The Father of Country Music, the title is limiting
and deceiving in light of today's country music and he wouldn't have
understood it. In his time, he was better known as "The Singing Brakeman"
or "Blue Yodeler" and hence in some circles, he has come to be known as
the "Man Who Started It All" which is more to the truth for he was a
performer of force without precedent with a sound as lonesome and mystical
as it was dynamic.
He gives hope to the vanquished and humility to the mighty. Indeed, he
sings not only among his bawdy, upbeat blues and railroading songs, but
also Tin Pan Alley trash and crooner lullabies as well. He makes
everything unmistakably his own and does it with piercing charm. Jerry Lee
Lewis once said that there are only four stylists - Jimmie, Al Jolson,
Hank Williams and himself. Jerry Lee doesn't give out compliments lightly.
If we look back far enough, Jimmie may very well be the "man who started
it all" for we have no antecedent to compare him. His refined style, an
amalgamation of sources unknown, is too cryptic to pin down. His is a
thousand and one voices yet singularly his own.
The artists on this compilation as diverse as ever, all have one thing in
common - all have been amazed, moved and enormously affected by Jimmie
like no other. Why? Because Jimmie was alive in a way that others were not
and are not. His message is all between the lines and he delivers it like
nectar that can drill through steel. He gets somehow into the mystery of
life and death without saying too much, has some kind of uncanny ability
to translate it - he's like the smell of flowers.
He stood over there far apart, this is so obvious. No supporting actor in
a melodrama or a screw in a machine, not a team player, no old liner or
stick in the mud, he is the ringmaster general and is as in the Warren
Smith ballad, the man who "...held your hand and sang you a song". What
more could he do?
We love the man and we love what he did in the short time he was here and
we know that he rose above insurmountable odds in giving of himself with
Herculean effort to achieve it, that he worked against time with a disease
that was a quick assignment to the cemetery. We don't salute ourselves in
making this record but we point you back there so you can feel it for
yourself and see how far off the path we've come. Times change and don't
change. The nature of humanity has stayed the same.
Jimmie is at the heart of it all with a seriousness and humor that is
befuddling, notwithstanding that infamous blue yodel that defies the
rational and conjecturing mind. His is the voice in the wilderness of your
head...only in turning up the volume can we determine our own destiny.
Bob Dylan
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