Liner notes da "Bringing
It All Back Home"
by Bob Dylan
Son lì a guardare la parata /
sto avvertendo una combinazione di indolenti john estes.
jayne mansfield. humphrey bogart / morti-
mer snurd. murph the surf e così via /
un autostoppista erotico con addosso un lenzuolo
giapponese. attira la mia attenzione chiedendomi
se non m’aveva visto a questa hootenanny giù
a puerto vallarta, messico / io dico no
ti sbagli. ero uno dei
Supremi / allora si strappa via il lenzuolo
e d’un tratto diventa un farmacista di mezza età.
in corsa per la carica di procuratore distrettuale. inizia a gridar-
mi sei tu. sei tu quello
che provocava tutte quelle sommosse laggiù in
vietnam. subito si gira verso un gruppo di
persone e dice che se sarà eletto mi giustizierà
pubblicamente sulla sedia elettrica il quattro
luglio seguente. do un’occhiata in giro e tutte le persone
cui sta parlando hanno in mano dei cannelli /
inutile dirlo, me la filo e torno svelto nella
dolce e tranquilla campagna. sto scrivendo
COOOSA? sul mio muro preferito quando chi
passa di lì a bordo di un jet se non il mio tecnico
di registrazione “sono venuto a prender te e le tue
ultime opere. ti serve aiuto per qualcosa?”
(pausa)
le mie canzoni le scrivo con il timpano
in mente / un tocco d’un qualche colore ansioso.
innominabile. ovvio. e forse alla gente
piace un cantante brasiliano dolce... l’ho
piantata col voler cercare a tutti i costi la perfezione /
il fatto che la casa bianca sia piena di
dirigenti che non sono mai stati all’ apollo
theatre mi sconvolge. il perchè allen ginsberg non sia
stato scelto per leggere poesie all’inaugurazione
fa sussultare la mia mente / se qualcuno pensa che norman
mailer sia più importante di hank williams,
sta bene. non ho argomenti e
non bevo mai latte. preferirei modellare im-
pugnature per armonica piuttosto che discutere di antropologia azteca /
letteratura inglese. o storia delle nazioni
unite. io accetto il caos. non sono sicuro che
lui accetti me. so che ci sono persone terrorizzate
dalla bomba. ma ci sono altre persone terrorizzate
dall’idea di essere viste in possesso di una rivista di cinema moderno.
l’esperienza insegna che il silenzio terrorizza la gente
più d’ogni altra cosa... sono convinto che tutte le anime abbiano
qualcuno di superiore con cui avere a che fare / come il
sistema scolastico, un circolo invisibile a cui nessuno
è in grado di pensare senza consultare qualcuno / di
fronte a questo, responsabilità / sicurezza. il successo
non significa proprio nulla... io non vorrei
essere bach. mozart. tolstoy. joe hill. gertrude
stein o james dean / sono tutti morti. i
Grandi libri sono stati scritti. i Grandi verbi
sono stati tutti pronunciati / sto per farVi
uno schizzo di quello che succede qui attorno tal-
volta. anche se io stesso non capisco bene
quello che stia succedendo veramente. so
per certo che tutti moriremo un giorno o l’altro e che nessuna
morte ha mai fermato il mondo. le mie poesie
sono scritte in un atto di distorsione non poetica /
divise da orecchie perforate. false ciglia / sot-
tratte da gente che si tortura continuamente
a vicenda. con una linea melodica di vuotezza
descrittiva che fa le fusa – vista a volte attraverso occhiali da sole
scuri
ed altre forme di esplosione psichica. una canzone è
qualcosa che può camminare da sola / sono
uno scrittore di canzoni. una poesia è una persona nuda... alcuni
dicono che sono un poeta
(fine della pausa)
allora rispondo al mio tecnico di registrazione
“sì. beh potresti darmi una mano a mettere
questo muro sull’aereo”
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Liner notes from "Bringing It All Back
Home"
by Bob Dylan
i'm standing there watching the parade/
feeling combination of sleepy john estes.
jayne mansfield. humphry bogart/morti-
mer snerd. murph the surf and so forth/
erotic hitchhiker wearing japanese
blanket. gets my attention by asking didn't
he see me at this hootenanny down in
puerto vallarta, mexico/i say no you must
be mistaken. i happen to be one of the
Supremes/then he rips off his blanket
an' suddenly becomes a middle-aged druggist.
up for district attorney. he starts scream-
ing at me you're the one. you're the one
that's been causing all them riots over in
vietnam. immediately turns t' a bunch of
people an' says if elected, he'll have me
electrocuted publicly on the next fourth
of july. i look around an' all these people
he's talking to are carrying blowtorches/
needless t' say, i split fast go back t' the
nice quiet country. am standing there writing
WHAAT? on my favorite wall when who should
pass by in a jet plane but my recording
engineer "i'm here t' pick up you and your
lastest works of art. do you need any help
with anything?''
(pause)
my songs're written with the kettledrum
in mind/a touch of any anxious color. un-
mentionable. obvious. an' people perhaps
like a soft brazilian singer . . . i have
given up at making any attempt at perfection/
the fact that the white house is filled with
leaders that've never been t' the apollo
theater amazes me. why allen ginsberg was
not chosen t' read poetry at the inauguration
boggles my mind/if someone thinks norman
mailer is more important than hank williams
that's fine. i have no arguments an' i
never drink milk. i would rather model har-
monica holders than discuss aztec anthropology/
english literature. or history of the united
nations. i accept chaos. I am not sure whether
it accepts me. i know there're some people terrified
of the bomb. but there are other people terrified
t' be seen carrying a modern screen magazine.
experience teaches that silence terrifies people
the most . . . i am convinced that all souls have
some superior t' deal with/like the school
system, an invisible circle of which no one
can think without consulting someone/in the
face of this, responsibility/security, success
mean absolutely nothing. . . i would not want
t' be bach. mozart. tolstoy. joe hill. gertrude
stein or james dean/they are all dead. the
Great books've been written. the Great sayings
have all been said/I am about t' sketch You
a picture of what goes on around here some-
times. though I don't understand too well
myself what's really happening. i do know
that we're all gonna die someday an' that no
death has ever stopped the world. my poems
are written in a rhythm of unpoetic distortion/
divided by pierced ears. false eyelashes/sub-
tracted by people constantly torturing each
other. with a melodic purring line of descriptive
hollowness -- seen at times through dark sunglasses
an' other forms of psychic explosion. a song is
anything that can walk by itself/i am called
a songwriter. a poem is a naked person . . . some
people say that i am a poet
(end of pause)
an' so i answer my recording engineer
"yes. well i could use some help in getting
this wall in the plane" |