MAGGIE'S FARM

sito italiano di Bob Dylan

I CONTAIN MULTITUDES
(Bob Dylan)

dall'album "Rough and Rowdy Ways"
Il titolo del brano è tratto dal poema di Walt Whitman "Song on myself", sezione 51, pubblicato nel 1855 nella raccolta "Leaves of Grass"

Today, tomorrow, and yesterday, too
Oggi e domani, e così anche ieri

The flowers are dyin' like all things do
i fiori stanno morendo come fanno tutte le cose

Follow me close, I’m going to Balian Bali
Seguimi da vicino, vado a Bally-na-Lee
(riferimento al poema di Antoin Ó Raifteir, “Máire Ní Eidhin” tradotto “The Lass from Bally-na-Lee”)

I'll lose my mind if you don't come with me
Io impazzirò se non verrai con me

I fuss with my hair, and I fight blood feuds
Faccio disastri con i miei capelli e combatto faide sanguinarie
(Nota di Miscio: nella frase "I fuss with my hair, and I fight blood feuds", potremmo intravedere sia i capelli di Whitman, che nella Sezione 9 del Canto di me stesso dice: "Faccio capriole, mi arruffo i capelli pieni di festuche", che una traccia dalla "Figlia di Omero" di Robert Graves dove troviamo "..I fight blood feuds to the bitter end, because of my Cretan upbringing."(combatto faide sanguinose sino all'amara fine: è la mia educazione cretese)

I contain multitudes
Io contengo moltitudini
(sezione 51 del poema “Song of Myself” di Walt Whitman)

 

Got a tell-tale heart, like Mr. Poe
Ho un cuore rivelatore, come il Signor Poe
(The Tell-Tale Heart è un racconto di Edgar Allan Poe pubblicato per la prima volta nel bostoniano The Pioneer di James Russell Lowell nel gennaio 1843, e poi nel Dollar Newspaper dello stesso mese; Poe lo ripubblicò, dopo averlo rivisto, nel suo periodico The Broadway Journal il 23 agosto 1845)

Got skeletons in the walls of people you know
Ho scheletri nei muri di gente che tu conosci

I’ll drink to the truth and the things we said
Brinderò alla verità e alle cose che abbiamo detto

I'll drink to the man that shares your bed
Brinderò all’uomo con cui condividi il letto

I paint landscapes, and I paint nudes
Dipingo paesaggi e dipingo nudi

I contain multitudes
Io contengo moltitudini
 


Red Cadillac and a black mustache
Cadillac rossa e baffi neri
(Red Cadillac era un rock’n’roll cantato da Warren Smith che Dylan aveva già cantato per un disco-tributo ai successi della Sun Records intitolato Good Rockin’ Tonight)

Rings on my fingers that sparkle and flash
Sulle mie dita anelli che scintillano e abbagliano

Tell me, what's next? What shall we do?
Dimmi, cosa succede adesso? Cosa dovremo fare?

Half my soul, baby, belongs to you
Metà della mia anima, piccola, appartiene a te

I relic and I frolic with all the young dudes
Mi diverto e me la spasso insieme a tutti quei tipetti giovani
(“All The Young Dudes” è il titolo di una canzone scritta da David Bowie e pubblicata dai Mott The Hoople nel 1972 prima come singolo e poi sull’album omonimo)

I contain multitudes
Io contengo moltitudini

 

I'm just like Anne Frank, like Indiana Jones
Io sono come Anna Frank, come Indiana Jones

And them British bad boys, The Rolling Stones
E come quei ragazzacci inglesi, i Rolling Stones

I go right to the edge, I go right to the end
Io vado dritto al limite, dritto alla fine

I go right where all things lost are made good again
Io vado dove tutte le cose perdute ritornano buone di nuovo

I sing the songs of experience like William Blake
Io canto le canzoni di esperienza come William Blake
(“Songs Of Innocence And Of Experience” è il titolo di una raccolta di poesie di William Blake, pubblicata nel 1794)

I have no apologies to make
Non ho scuse da fare

Everything's flowing all at the same time
Ogni cosa fluisce perfettamente a tempo

I live on the boulevard of crime
Io vivo sul viale del crimine
(forse un riferimento a Boulevard du Crime, film francese del 1955 diretto da René Gaveau e/o forse alla canzone cantata da Edith Piaf, o meglio, come suggerisce Miscio: "I live on a boulevard of crime", più che al film di René Gaveau penso si riferisca ai viali "Temple Boulevard" e "Saint-Martin Boulevard" in cui a Parigi si rappresentavano i Teatri Boulevard, e che ricevettero questo nomignolo di "Boulevard du Crime" per i misfatti che si rappresentavano nei teatri, non nella realtà. Dylan secondo me vuol dire che lui si mette in scena, come un personaggio - l'amico "rjmoimeme" suggerisce che il Boulevard of crime al quale Dylan fa riferimento in questa canzone-capolavoro sia un riferimento al film francese "Les enfants du Paradis" di Marcel Carnè; un’opera molto ammirata da Dylan ai tempi di Renaldo e Clara, per la capacità del regista di dare allo spettatore la sensazione di sospensione temporale nel racconto delle vicende dei protagonisti)

I drive fast cars, and I eat fast foods
Io guido auto veloci e mangio cibo già pronto

I contain multitudes
Io contengo moltitudini
 


Pink petal-pushers, red blue jeans
Pinocchietti rosa, blue jeans rossi
(Pink pedal-pushers è il titolo di un brano di Carl Perkins - “She’s the girl in the red blue jeans” è una frase tratta da “Be-Bop-A-Lula” di Gene Vincent, pubblicata nel 1956)

All the pretty maids, and all the old queens
Tutte le belle fanciulle, e tutte le vecchie regine

All the old queens from all my past lives
Tutte le vecchie regine delle mie vite passate

I carry four pistols and two large knives
Io vado in giro con quattro pistole e due grossi coltelli
(Nota di Miscio: un riferimento Ward Hill Lamon, sceriffo e omaccione corpulento, guardia del corpo di Abramo Lincoln)



I'm a man of contradictions, I'm a man of many moods
Io sono un uomo pieno di contraddizioni, un uomo dai mille umori

I contain multitudes
Io contengo moltitudini

 

You greedy old wolf, I'll show you my heart
Tu vecchio lupo ingordo, ti mostrerò il mio cuore
(Nota di Miscio: Chi è che odia e chi è il vecchio lupo bramoso? Qui la questione è molto opinabile e difficile; la mia impressione è che secondo Dylan, in qualche modo le atrocità del passato abbiano spaccato in due sia il cuore delle vittime che dei carnefici creando fratture insanabili. Se vogliamo fantasticare un pò, c'è una vecchia favola africana, raccontata dal capo Sebelé del Botswana, in cui una lepre viene chiamata da un lupo a fare da baby sitter. La lepre cucina tutti i lupetti e li offre in pasto al lupo a sua insaputa. Alla fine al lupo che chiede dove siano i suoi figli lei risponde atrocemente: "You have no children, you greedy old wolf; you have eaten them all." Viene da pensare ad una America che divora i suoi figli. Ma ci sono tante altre possibilità, per esempio il lupo bramoso potrebbe essere il pubblico di Bob)

But not all of it, only the hateful part
Ma non tutto, solo la parte odiosa

I’ll sell you down the river, I’ll put a price on your head
Ti venderò giù al fiume, io metterò una taglia sulla tua testa
(Nota di Miscio: Può riferirsi all'usanza di vendere schiavi per trasferirli alle piantagioni degli stati del sud lungo il Mississippi, vista dagli schiavi al pari di una sentenza di morte)

What more can I tell you? I sleep with life and death in the same bed
Cos’altro posso dirti? Dormirò con vita e morte nello stesso letto

Get lost, madame, get up off my knee
Vattene, madame, alzati dalle mie ginocchia

Keep your mouth away from me
Allontana la tua bocca da me

I'll keep the path open, the path in my mind
Io terrò il percorso aperto, il percorso nella mia mente

I’ll see to it that there's no love left behind
Vedrò che non ci sia amore lasciato alle spalle

I'll play Beethoven's sonatas, and Chopin’s preludes
Suonerò le sonate di Beethoven, e i preludi di Chopin


I contain multitudes
Io contengo moltitudini

(Il titolo del brano è un chiaro riferimento ad uno dei più grandi poeti americani, Walt Whitman, che nel poema "Song on myself", considerato il centro della sua poetica e pubblicato nel 1855 nella raccolta "Leaves of Grass" (Foglie d’erba), dove, proprio in apertura di questa raccolta troviamo il poema "Song of Myself" nel quale, nella sezione 51, c’è uno dei versi più famosi della composizione, dal quale appunto prende ispirazione il titolo del brano: Do I contradict myself? (Mi sto contraddicendo?) Very well then I contradict myself (Molto bene allora io mi sto contraddicendo) I am large, I contain multitudes (Io sono grande, io contengo moltitudini). Forse il senso dylaniano del titolo potrebbe essere “La mia mente è immensa, in essa ci stà ogni cosa”"