FERDINAND THE IMPOSTER
FERDINAND L'IMPOSTORE
parole e musica Robbie Robertson
Eseguita da Bob Dylan e The Band nella cantina di The Big Pink, West
Saugerties, New York, tra il Giugno e l'Ottobre del 1967 nel corso delle
session che diedero vita ai cosiddetti "Basement Tapes" (la presenza di
Dylan durante l'esecuzione di questo brano non è tuttavia certa)
traduzione e note di Michele Murino
Ferdinand sta in piedi sulla torre
pensando a come prendere il potere
L'imperatrice sa che ciò le costerebbe
Perchè Ferdinand l'Impostore
è venuto da me per fare un accordo
vestito come il Generale Butterfield
Non vedevo l'ora di ringraziarlo per gli uccelli impagliati e lo zerbino
che i poveri gli han donato
Ma è solo il suo gioco
e non ne ha colpa
Non ha fatto niente di sbagliato
Lui lo sapeva che non ne faceva parte
ma c'è andato assieme
per vedere
se c'era qualcun altro
che gli piaceva essere
Benny il Barbiere, Luke ed io
abbiamo distribuito i biglietti con cautela
per vedere la zuppa bruciare
giù alla gabbia per i polli di Lucy
Poi naturalmente Ferdinand
ha iniziato ad imitare Charlie Chan.
Una voce ha detto che non diceva la verità
Ma è solo il suo gioco
e non ne ha colpa
Non ha fatto niente di sbagliato
Lui lo sapeva che non ne faceva parte
ma c'è andato assieme
per vedere
se c'era qualcun altro
che gli piaceva essere
Oh è difficle, oh, non lo sai
essere qualcuno che nemmeno conosci
Ma lui è carino, sì lui è gentile
Non posso fare a meno di chiedermi perchè vorrebbero fargli cambiare idea
Ho trovato un messaggio tra la posta
Ferdinand è stato gettato in cella
Ho lasciato la neve con Abigail
e sono andato a pagare la sua cauzione
Lo avevano imprigionato in un sacco di iuta
con le mani legate dietro la schiena
Lui li implorava dicendo di essere un Doukhobor
ma loro non ne avevano mai sentito parlare a Baltimore
La polizia gli disse che era meglio se se ne tornava a casa
e lui se n'è andato via da solo
ed è tornato alla neve.
Non ha fatto niente di sbagliato
Lui lo sapeva che non ne faceva parte
ma c'è andato assieme
per vedere se c'era qualcun altro
che gli piaceva essere
Specialmente libero
I "Doukhobors" sono una setta di Cristiani
anticonformisti di origine Russa emigrati in Canada nel 1899 che avevano
un rapporto conflittuale con le autorità canadesi soprattutto perchè non
ammettevano la proprietà privata (Robertson, autore della canzone, è
canadese).
La canzone di Robertson è probabilmente ispirata alla figura di Ferdinand
Waldo DeMara Jr, un celebre inguaribile impostore canadese abilissimo nei
travestimenti (alla sua storia è dedicato un romanzo di Robert Crichton ed
un film con Tony Curtis. "Il grande impostore").
FERDINAND THE IMPOSTER
words and music Robbie Robertson
Ferdinand standing in the tower
thinkin how to get the power
Empress knows that it would cost her
For Ferdinand The Imposter
Came to me to make a deal,
Dressed like General Butterfield.
Couldnt wait to thank him for the stuffed birds and rubber door
Donated to him from the poor
But its just his game
And he carries no shame
Still, he done nobody wrong
He knew he didn't belong
But he went along
Looking to see
if there's somebody
else he'd like to be
Benny the Barber, Luke and me,
Passed out tickets cautiously,
To see the burning of the soup,
Down at Lucy's chicken coop.
Then of course Ferdinand,
Started out doing Charlie Chan.
A voice just said he's not for real,
But its just his game,
And he carries no shame.
Still he done nobody wrong,
He knew he didn't belong,
But he went along.
Lookin' to see if there's somebody,
Else he'd like to be.
Oh its hard, oh, don't you know
To be somebody that you dont even know
But he's friendly, yes he's kind
I can't help wonderin why they'd want to change his mind
Got a message in the mail,
Ferdinand was thrown in jail.
I left the snow with Abigail,
Went on down to fix his bail.
They had him locked in a gunny sack,
His hands were tied behind his back.
He claimed he was a Doukhobor (*)
But they never heard of that in Baltimore.
The police said he'd better go home,
And he went back alone,
Back to the snow.
Still he done nobody wrong,
He knew he didn't belong,
But he went along.
Lookin' to see if there's somebody,
Else he'd like to be,
Mainly free. |