5595
Ciao mr. T
ecco una notizia in parte dylaniana
ciao
Michele "Napoleon in rags"
Si è chiuso il sondaggio sulle migliori cover di tutti i tempi. Vi
avevamo
chiesto di scegliere i vostri brani preferiti: ecco la vostra classifica
Il primo posto di Battiato e l'ottavo di Zucchero, entrambi con un pezzo
di
De André, al di là della interpretazione convincente, beneficiano
probabilmente dell'effetto traino prodotto dalle celebrazioni per il 10°
l'anniversario della scomparsa del grande Faber.
Per il resto i risultati premiano le splendide interpretazioni di Patti
Smith "Because the Night", Joe Cocker "With A Little Help From My
Friends",
Eric Clapton "Cocaine", Paolo Conte "Onda su onda". Ma il buon
piazzamento
di queste pietre miliari della colonna sonora degli ultimi trent'anni
non
sorprende più di tanto. Sorprende invece il 2° posto di Jeff Buckley
artista
siderale sebbene alquanto di nicchia, il 3° posto dei Guns & Roses" con
la
loro stralunata interpretazione a tutto rock della dylaniana "Knockin'
on
Heavens Door", così come il 6° di "What a Wonderfull World" nella
dissacrante versione punk proposta dai Ramones. La top ten chiude in
bellezza con Johnny Cash che riporta nell'alveo della countrymusic un
classicone degli U2 come "One". Segno evidente insomma che i gusti
musicali
maturano e si rinnovano anche a colpi di cover.
(fonte: espresso.repubblica.it)
Allora caro "Napoleon" , permettimi
di dire la mia impressione su questa classifica :
Battiato mi mette addosso la
depressione , al di là del valore artistico , è proprio il suo viso che
mi mette tristezza , non parlo di bellezza o di bruttezza , solo di
espressione , che ognuno di noi ha . Magari qualcuno vedendo me potrebbe
dire "Che faccia da pirla!" , e forse potrebbe anche avere ragione , ma
Franco è lo spot della depressione , almeno per me. Su Zucchero voglio
sorvolare , grande voce uomo piccolo , punto , poi ognuno la pensi come
vuole. Patti Smith , a mio avviso , non merita di entrare in nessuna
classifica , mi deprime sentirla , ma anche questa è la mia impressione
personale , che dico soltanto perchè sto esprimendo i miei
pareri , validi o meno che possano essere. Su Joe sono d'accordissimo ,
quando nel 1970 ebbi la fortuna di vedere ad Amsterdam la versione
integrale ( 4 ore and half !) di "Woodstock" , l'esibizione di Joe mi
lasciò senza fiato , tutta la maestria e la capacità di trasformare una
canzoncina di m..da in un masterpiece !. Eric è il più grande con la
chitarra in mano , ma non è il caso di citare "Cocaine" , pezzo buono ma
non da entrare in nessuna classifica. Paolo Conte è un caposcuola , non
si discute , merita tutto !. Jeff non è mai stato apprezzato molto nel
nostro paese , proprio di nicchia come dici tu , ma vale molto di più di
quello che è valutato. I G&R hanno avuto il merito di rendere famosa una
canzone che lo era già.....a volta Dylan fa comodo a chiunque....! Per
"Wonderful world" vorrei segnalarti la versione di Rod Stewart ,
lasciando perdere quella macchina del rumore che sono i Ramones ,
clicca qui !
Johnny Cash personalmente non mi è mai piaciuto , lo trovo
abbastanza stonato , ci sono passaggi nelle sue canzoni che sono proprio
fuori , comunque....passi.....U2 , anche tu... , non sono un grande
estimatore di questo gruppo , anche se ho gustato davvero i pezzi di
Dylan & Levy che hanno inciso su Rattle & Hum , belli davvero , good
redention ! A questo punto devo confessarti che quella che ritengo una
delle cover più grandi è Like a rolling stone di Jimi , spero
condividerai :o) ! , Ciao ,
Mr.Tambourine
|
5600
Salve a tutti.
Sono Francesco da Pompei. Ho già scritto alcuni mesi fà a proposito del
prezzo esorbitante del triplo CD di Dylan. Vabbè ormai è storia vecchia.
Adesso mi rifaccio vivo, abusando della pazienza e delle alte conoscenze
di Mr Tamborine (o di Michele) per chiedervi se sapete qualcosa a
proposito di Chronicles Volume 2. Ormai sono passati ben 4 anni dal
primo libro e credo che sia ora che il nostro Dylan ci faccia la grazia
per consegnarci le sue memorie in un secondo tomo!
Sapete qualcosa?
E dato che mi trovo, vi chiedo ancora di sfruttare le vostre alte
conocenze di cui sopra per farci avere notizia circa un nuovo album di
inediti del nostro!! Se ne parlava qualche mese fà !
Grazie ancora, senza di voi certo tante notizie su Dylan le dovremmo
raccogliere qua e là sul Web, invece cosi si è certi di trovare tutto su
un solo sito. Grazie ancora, saluti e cordialità.
Per "Chronicles Vol.2" ho chiesto ad
Alessandro Carrera che ha tradotto "Chronicles Vol.1" in italiano ,
eccoti la sua risposta , e grazie ad Alessandro per la gentilezza :o)))
:
Caro Mr.Tambourine,
anch'io ho ricevuto voci. Dicono che il secondo volume di Chronicles
dovrebbe essere pronto per questa primavera, mentre altre voci dicono
che sara' pronto un nuovo album in studio, oppure che sara' registrato
in primavera, quindi sara' disponibile in estate o in autunno, ma
davvero non so di piu'.
A presto!
Alessandro
La notizia su un probabile nuovo album
di Dylan l'avevo data nelle news del 26 febbraio :
Martedì 26 Febbraio 2008
Jack White nell´album di Dylan - Jack White sta scrivendo la parte
musicale di una canzone per il nuovo album di Bob Dylan, ha rivelato il
leader White Stripes e dei Raconteurs. Il rocker è infatti nel novero
degli artisti, fra cui Willie Nelson, a cui è stato chiesto da Dylan di
comporre musica per alcune canzoni incompiute di Hank Williams. “Bob sta
mettendo assieme canzoni per un album. E’ arrivato con 20-25 pezzi
incompiuti di Hank Williams: solo il testo senza musica, e ha iniziato a
chiedere se avessero voluto finirle”, ha detto Jack a MTV.
L'avevo poi ripetuta nella
talking 429 mail 5480 , ma per
il momento la voce è rimasta voce , nessuna anticipazione o conferma in
merito , venerdi scorso la voce di un nuovo album è stata ripresa anche
da expectingrain , (come avrai letto sopra), ma siamo sempre a livello di
pour parler , speriamo bene....ciao ,
Mr.Tambourine
|
5602
Ciao Mr.Tambourine ,
ma è vero che nel mitico Mr.Tambourine man dei Byrds loro non suonavano
? La base è stata realizzata da musicisti di studio e loro hanno solo
cantato sopra ? Ho scommeso su questo fatto , ti prego , fammi vincere
le birre !!!! Ciao e grazie, Ruben
Beviti pure le tue birre in pace , te le
sei guadagnate , eccoti la testimonianza di Gene Clark , che con Roger (
allora ancora Jim ) McGuinn , David Crosby , Chris Hillman e Michael
Clarke fondò i
mitici Byrds : Una
intervista inedita con l’ex Byrd Gene Clark
di Barry Ballard
B. - Possiamo cominciare proprio dall'inizio?
Gene - Bene, feci parte di un complesso al tempo dell'High School,
chiamato The Sharks ed anche di un altro di cui non riesco a ricordare
il nome ora. The Sharks era il gruppo più importante comunque, poi
vennero i Rum Runners. Questi erano semplicemente una band che non aveva
niente a che fare con il college e suonavamo banjo, chitarra e altre
cose di quel tipo. Eravamo amici e compagni di studi che ci univamo a
ragazzi differenti in momenti diversi. I Surf Riders erano Jimmy Glover,
Michael Crumb ed io, tra la fine del '62 e l'inizio del '63. Suonavamo
lo stesso tipo di musica dei Limeliter e del Kingston Trio. Vivevamo
tutti a Kansas City e suonavamo in un club chiamato The Castaways. A
quel tempo ascoltavamo Peter, Paul and Mary, Joan Baez, Bob Dylan e
gente di quel genere. I New Christy Minstrels passarono per la città,
poiché dovevano dare un concerto in un luogo chiamato The Starlite
Theatre, che è come lo Starlite Bowl grosso modo.
Nick Wood entrò una sera, si sedette al bar e gli capitò di vedere la
nostra esibizione e più tardi, durante quella stessa notte, egli si
presentò a me. Gli era proprio piaciuto quello che suonavamo, così la
sera successiva portò il suo manager e Randy Sparks per offrirmi una jam
session coi Minstels che accettai al volo. Con me presero l'intero
gruppo, cioè Michael e Jimmy. Ci portarono in California a far compagnia
alla Back Porch Majority. Rimasi coi Minstrels per qualcosa come un anno
e mezzo circa, dando concerti sera dopo sera e cose di questo tipo.
Infine andai a Los Angeles e vagabondai per le strade, accorgendomi che
le cose non andavano come avrebbero dovuto in quel momento. Barry Mc
Guire, Barry Kane, Larry Ramoose, Jack Ingail erano tutti con i
Minstrels a quel tempo. Barry Mc Guire è un evangelista, ora lo sanno
tutti, ma ha sempre avuto quel tipo di statura e di presentazione di se
stesso.
B. - Stavi scrivendo a quel tempo oppure no?
Gene - Certamente, scrivevo da anni. In verità incisi il mio primo
singolo all'età di 14 anni. Si chiamava Blue Ribbon e lo incisi con Joe
Myers e gli Sharks. Era stato inciso solo su di un'etichetta locale, ma
in qualche modo qualcuno, e non so proprio come ci riuscì, lo fece avere
all'American Bandstand di Dick Clark, così fu suonato durante quello
show per un certo periodo di tempo come disco non ancora pubblicato. Non
so se avessero una registrazione o un acetato, ma fu un disc jockey di
Kansas City, che sostituì Dick Clark per qualche tempo, che fece
ascoltare il disco durante il suo programma. Quella fu la mia prima
incisione, in seguito registrai con i Surf Riders in un garage di Kansas
City. C'era un ragazzo, di cui non ricordo il nome, che aveva uno studio
ed incise un album con noi, realmente un buon album folk, che però non
fu mai pubblicato. Ad ogni modo, come ho già detto, dopo aver lasciato i
Minstrels me ne andai a L.A. e là una sera mi capitò di incontrare
Roger, allora Jim, McGuinn al Troubadour. Se ne stava seduto lì intorno
con Hoyt Axton e suonava qualche canzone dei Beatles. Mi infiammai e gli
dissi che pensavo avesse l'idea giusta. Egli disse “Oh sì, ci stai anche
tu?”, io risposi di sì. Tutto ciò accadeva prima che qualcosa
cominciasse realmente a succedere, prima che i Beatles fossero
famosissimi. Mi ero fatto crescere i capelli e ricordo che a Roger
piacevo a tal punto che se li fece crescere pure lui.
Così Roger ed io cominciammo a suonare insieme al bar del locale,
chiamato Folk Den o qualcosa di simile. Iniziammo anche a scrivere delle
canzoni; poi una sera mentre eravamo al Troubadour a fare un po' di
chiasso incontrammo un tizio, che si chiamava David Crosby, che suonava
alcune canzoni. Feci notare a Roger che mi sembrava assai bravo e
McGuinn disse di aver già lavorato con lui in precedenza e che erano
amici ed avevano vagabondato insieme al Village. Mi piaceva come
musicista perché aveva l'armonia. Ce ne andammo fuori nell'anticamera e
cominciammo a suonare un po' nello scalone dove l'eco era buono e David
si avvicinò e cominciò a cantare insieme a noi. Non l'avevamo avvicinato
ma andò tutto così bene che decidemmo tutti e tre di tentare il colpo.
David disse che conosceva un tale capace di farci entrare in uno studio
di registrazione se volevamo incidere delle dimostrazioni. Fu in questo
modo che nacquero i Jet Set. Cercavamo un nome e Roger era veramente
appassionato di aeroplani e jet. Cosi pure David ed io, perciò
scegliemmo i Jet Set.
Eravamo soliti scendere all'aeroporto di L.A., e rimanere come
ingessati, fermi, a guardare gli aerei. Così arrivammo ad alcune delle
prime canzoni. Proprio l'emozione e il suono. Ricordo, Roger che
invitava ad osservare le sensazioni che provocava un aeroplano mentre
decollava e ad immedesimarsi in ciò in modo da poter trasferire tutto in
musica. David ci portò da Jim Dickson, che divenne nostro manager.
Jim credette in noi e fu allora che registrammo Please Let Me Love You e
I Knew I'd Want You. Egli era amico di Jac Holzman proprietario
dell'Elektra a quel tempo, che accondiscese a pubblicarlo per vedere
cosa sarebbe accaduto. Fu in quell'occasione che diventammo i
Beefeaters, in quanto appassionati realmente di rock inglese. Avevamo un
paio di album degli Stones, uno degli Zombies, dei Manfred Mann e di
altri. Il sound era qualcosa di fresco, nuovo, semplice da intuire, così
fummo i Beefeaters per sembrare inglesi.
B. - Chi eravate quando incideste i pezzi che appaiono su Early L.A.?
Gene - Eravamo già i Byrds allora. Il singolo dell'Elektra non combinò
niente. Una sera mentre celebravamo il Ringraziamento a casa di Ed
Tickner stavamo ancora cercando un altro nome, quando mi ricordai una
canzone di Dino Valenti intitolata The Birdsies; suggerii allora di
usare quel nome, perché la canzone mi piaceva tanto. Stavano offrendo un
pranzo a base di tacchino e fu per quello che mi infiammai. McGuinn
propose che avremmo potuto chiamarci The Birds ma con la 'y', allo
stesso modo in cui i Beatles avevano usato la parola 'beat' in Beatles.
Poi aggiunse che un Byrd è un pilota, per restare nel campo del volo.
Decidemmo di fare così. Poi incontrammo Chris Hillman e Michael Clarke.
Dapprima Michael. Camminava lungo la strada verso il Troubadour una sera
e portava capelli molto lunghi come Brian Jones, come non avevo mai
visto nessuno prima. Mi piacque il suo personaggio. Mi avvicinai e gli
chiesi se per caso fosse un batterista. Egli rispose “Certo che lo
sono!”; al che ribattei se avesse voluto unirsi ad un gruppo. Disse che
l’avrebbe fatto volentieri. Si scopri poi che aveva studiato la batteria
all'High School, ma non ne aveva mai avuta una. Così apprestò un mucchio
di scatole di cartone con un tamburello sopra e incominciò o provare.
A quel tempo io suonavo la chitarra ritmica. David affermò di conoscere
un tale che suonava il mandolino e la chitarra che riteneva sarebbe
potuto diventare un ottimo bassista, se ne avesse avuto la possibilità.
Così Chris fu portato a vedere il gruppo ed a provare. Finalmente ci
decidemmo e comprammo quel piccolo basso giapponese a buon mercato.
B. - Il basso rosso da 15 dollari!
Gene - Esatto! Il basso rosso da quindici dollari! Quell'infame basso
rosso! Bene. Lo comperai insieme a Chris Hillman e gli mostrai poi gli
accordi di tutte le canzoni che stavamo eseguendo ed immediatamente lui
accennò i motivi. Questo ragazzo è un musicista incredibile. Studiammo
infine qualcosa a mo’ di acconto che Tickner avrebbe potuto darci e
fummo in grado di avere 5000 dollari. Per prima cosa acquistammo la 12
corde Rickenbacker. Tutti noi avevamo visto Hard Days Night e la
Rickenbacker ci aveva letteralmente colpiti. Comprammo anche un paio di
tamburi per Michael, un basso Fender per Chris, una chitarra ritmica
Gretch Country Gentlemen e così via. Ci parve tuttavia ci fossero più
chitarre di quanto permettesse la musica, perché a quel tempo non
eravamo completi come musicisti. David risolse di suonare la ritmica
mentre io incominciai ad occupare il centro del palco con il tamburello,
le maracas etc... Jim Dickson, amico di Albert Grossman, voleva farci
incontrare Bob Dylan. Avevo ascoltato alcuni dei suoi dischi e l'avevo
seguito per un paio d'anni, così accettai volentieri di farlo. Jim inviò
una lettera a Dylan, credo, oppure lo chiamò al telefono e Bob ci mandò
in risposta un acetato di una sua incisione insieme con Jack Elliott,
Mr. Tambourine Man, che a quel tempo non era ancora stato inciso su di
un master record. La canzone naturalmente ci piacque moltissimo e ne
facemmo un arrangiamento più breve; poi preparammo delle lacche di tutto
il nostro materiale insieme a delle canzoni di Dylan che ci erano
piaciute, inclusa Mr. Tambourine Man. Una sera, con la nostra massima
sorpresa, Dylan si fece vedere ad una prova in studio e noi riuscimmo a
trascorrere un po' di tempo con lui e a conoscerlo un poco di più. Si
mostrò anche con Bobby Neuwirth, il quale, vorrei sottolineare, è un
personaggio interessante. Incominciammo a registrare un po' e a provare
su nastro. Incidemmo una lacca, senza parole, e andammo alla Columbia
Records con una base già incisa e cantando dal vivo sulla traccia
predisposta. Ricordo i commenti della gente della casa discografica.
Dicevano “Sì, possiamo usare questo gruppo dai lunghi capelli perché la
Capitol ha i Beatles”. E' interessante notare che Billy James, che ora è
il manager mio e del gruppo, era presente ed ebbe molta responsabilità
nei riguardi della nostra musica e del nostro contratto con la Columbia.
Egli era anche responsabile del contratto di Bob Dylan con la Columbia e
di Jim Morrison con la Elektra.
Noi entrammo e incidemmo un singolo Mr. Tambourine Man e I Knew l'd Want
You, con musicisti di studio e Roger alla chitarra, perché a dir la
verità eravamo così spaventati e non eravamo esperti di studio. A quel
tempo gli studi erano molto costosi e tu dovevi cercare di arrivare il
più presto possibile alla fine dell'incisione. Penso che noi incidemmo
intorno alle dieci del mattino o qualcosa del genere. Leon Russel, Glan
Campbell, Hal Blaine, Larry Knetchel, Jerry Kole erano tutti alla
sessione e ne venne fuori qualcosa di veramente buono. Allora noi
incidemmo le parole sopra la musica ed io ebbi la sensazione quel
giorno, quando noi scendemmo ad un bar lungo la strada, che sarebbe
diventato number one e lo dicevo a tutti ma pensavano che fossi pazzo.
Tutti tranne Roger. Egli diceva “Bene, non lo so, vediamo come va”.
Ottenemmo una copia di quella dimostrazione e la suonammo molte volte;
ricordo Roger che prendeva una bottiglia vuota di Coca Cola e, facendola
ruotare su se stessa mentre ascoltavamo l'incisione, la gettava fuori
dalla finestra della stanza dell'hotel in cui abitavamo. Dopo tutto egli
pensava che io avessi ragione, che stavamo per avere successo.
Naturalmente si rivelò essere uno dei dischi più venduti nella storia.
B. - Come progrediva la tua produzione artistica a quel tempo?
Gene - Roger, David ed io, ma soprattutto Roger ed io scrivevamo
parecchio a quel tempo. Infatti scrivevamo una nuova canzone al giorno.
Debuttammo in un club, chiamato Ciros di L.A., suonando ogni sera ed
avemmo un certo seguito in una settimana. La gente veniva e si divertiva
veramente e in quello stesso tempo la Columbia decise di pubblicare Mr.
Tambourine Man come singolo. Fu trasmesso da Tom Donahue alla KYA di San
Francisco perché David Crosby, che era suo amico. gli portò un acetato
che Tom decise di fare ascoltare alla radio. Egli lo incluse nell'area
dei top forty e da San Francisco fu trasmesso anche a Sacramento, Fresno
e L.A. Il successo arrivò dopo tre settimane; tutto stava accadendo in
un modo piuttosto pazzesco, frenetico. Poi ci fu il successo
internazionale. Il 45 arrivò ad essere il number one in 32 paesi e in
alcuni di essi rimase numero uno per circa un anno.
B. - Deve essere stato molto difficile da gestire questo successo.
Eravate tutti piuttosto giovani.
Gene - Quella fu la ragione per cui gli originali si sciolsero. Eravamo
davvero giovani, ricchi e acclamati, e tutto questo in un così breve
periodo di tempo. Non appena il disco ebbe successo la Columbia volle
che incidessimo un album. Suonavamo ogni sera e ci disponemmo per
incidere come se fossimo sul palcoscenico e registrammo l'album in due
notti.
Non ci aspettavamo il tipo di successo e di reazione che ottenemmo e
quando accadde fu una cosa che ci confuse molto. Questa confusione per
me raggiunse il suo apice con Eight Miles High. Arrivammo ad un punto in
cui ognuno di noi era estenuato dal super viaggiare, dalla fatica e da
tutto quello insieme; poi scoprimmo differenze di opinioni, che ora
sarebbero ridicole. Da quel momento io cominciai ad incidere l'LP con i
Gosdin Brothers. Sentivo di essere pronto per un album sebbene non
intendessi ancora lasciare il gruppo. Come ho detto fu semplicemente la
confusione che provocò il mio abbandono, ma a tempi lunghi risultò
essere una benedizione perché noi siamo qui, facciamo cose differenti ma
possiamo stare ancora insieme come amici.
B. - Avevi un po' di canzoni quando ti capitò di Incidere quell'LP?
Gene - Scrivevo molto in quel periodo. Mi capitavano dei periodi in cui
riuscivo molto facilmente a scrivere e poi restavo fermo per tre, anche
sei mesi. Le canzoni erano più o meno pronte comunque quando mi capitò
di inciderle. Clarence White fu coinvolto nell'album così come Leon
Russel. Suonammo insieme sul palcoscenico, Clarence, io e i Gosdin
Brothers... Ho dimenticato chi era nel gruppo ora. Ricordo che Dave Van
Ronk era solito unirsi a Clarence ed a me e noi presentavamo brani dei
Byrds, dei Beatles e mie nuove canzoni. Chip Douglas aveva finito di
produrre i Monkees e incominciava ad avere successo da solo. Fu
frustante quest'esperienza, sebbene i musicisti presenti fossero
veramente validi. Joe Larson era l'originale batterista dei Grass Roots
ed essi erano tutte persone qualificate ma non riuscì bene, perché
ancora una volta stavamo tentando di fare qualcosa a cui ancora nessuno
pensava. Ci lasciammo sulla premessa che io sarei ritornato coi Byrds,
cosa che tentai tre volte, ma accadde proprio come in un matrimonio
finito, quando il ritornare insieme di solito non funziona. Dopo aver
lasciato i Byrds insieme a Doug Dillard, che conoscevo da tempo e che
aveva abbandonato i Dillards, decisi che dovevamo fare qualcosa di
leggermente diverso e avevamo in mente l'idea di un
bluegrass-country-rock. Douglas ed io ci mettevamo a sedere e suonavamo
molto, così incontrammo David Jackson e Bernie Leadon.
A quel tempo Bernie era un ammiratore di Doug; nel frattempo io firmai
per la A&M per la quale incidemmo il primo Dillard & Clark album. Poi ce
ne andammo sulla strada per un po' di tempo e in seguito registrammo il
secondo LP, infine il gruppo si sciolse a causa di nuovo di una mancanza
d'interesse nei suoi confronti.
Ricordo che stavo incidendo con Dillard and Clark quando Derek Taylor
lasciò Hollywood e mi ricordo di aver ricevuto una sua lettera da Londra
che diceva quanto gli era piaciuto l'album. Dillard & Clark hanno fatto
alcuni spettacoli con i Jefferson Airplane sulla strada, davanti a
cinque o seimila persone, e fu interessante perché piacevamo loro
sebbene dapprincipio erano offese perché interessate soprattutto
all'acid rock, mentre alla fine degli show ci chiedevano dei bis.
B. - MI puoi dire qualcosa di Laramie Smith?
Gene - Non so molto di lui veramente. Laramie ed io eravamo amici
durante il periodo dei Byrds e decidemmo di andarcene insieme e di
suonare un po' e di formare un gruppo per un breve periodo, prima
dell'esperienza Dillard & Clark. Scrivemmo alcune canzoni ed incidemmo
qualcosa che è tuttora unreleased. In verità ci sono circa due album di
valido materiale non distribuito che giace probabilmente nei cassetti
della Columbia o dell'A & M o da qualche altra parte. E qualcosa di
questo materiale è veramente buono!
Non suonammo mai sul palcoscenico, provavamo solamente per la A & M come
un gruppo d'incisione e incidemmo qualcosa. Non lo sento da anni. Lo
vidi al Troubadour una sera quando McGuinn ed io ci eravamo riuniti
insieme a John Guerin e a quel gruppo. Gli parlai per un poco. So che è
un ragazzo di grande talento e che potrebbe trovare una strada da solo,
ma nessuno ha ancora prodotto un suo album.
B.- Come fu per American Dreamer?
Gene - Larry Schiller mi chiamò per telefono e mi chiese di scrivere
alcune canzoni per un film. Dennis Hopper vagabondava insieme a Doug e a
me durante la Expedition e la sua canzone preferita era Train Leaves
Here This Morning, poi c'era la storia del nostro viaggiare per il Sud e
anche le esperienze di David Crosby che in larga parte hanno influenzato
la sceneggiatura di Easy Rider. Questa è anche una ragione per cui
usarono i Byrds nella colonna sonora. Così quando decisero di girare
questo documentario su Dennis gli chiesero chi avesse preferito come
musicisti ed egli suggerì che io avrei potuto scrivere un paio di
canzoni. MI mostrarono una breve riduzione del film ed io accettai. In
verità non avevo svolto il mio compito e non avevo scritta alcuna
canzone per il film fino a quel momento. Ora, questo è interessante,
circa venti minuti prima di recarmi in studio, mentre prendevo un
Martini alla Steak House di Chuck, scrissi le canzoni su di un
tovagliolo. Poi mi recai là e le incisi. Ora c'è un nuovo film negli
Stati Uniti il cui tema del titolo è proprio American Dreamer. E'
davvero forte e s'intitola The Farmer con Gary Conway, Michael Dante,
Angel Tompkins. Penso che sia distribuito dalla Max Baer. Essi hanno
usato anche The Outlaw Song come tema di chiusura. American Dreamer (il
film) era un documentario piuttosto spiacevole, senza offesa a Larry
Schiller come regista, e questa è la ragione per cui non ebbe successo.
B. - Passiamo a White Light.
Gene - Mi incontrai con Jess Ed Davis e fu un lavoro di discreto
successo. Attirò molta attenzione sulla East Coast degli States, Boston
e New York in particolare.
B. - Andiamo pure oltre.
Gene - Dopo quel periodo mi ritirai per un po' senza fare nulla fino a
che incontrai Thomas Jefferson Kaye. Avemmo un terribile scontro la
prima sera in cui ci siamo incontrati; ci ubriacammo e ci insultammo
l'un l'altro, ma il giorno seguente eravamo i migliori amici. No Other è
stato il più grosso sforzo di Tommy ed io. Eravamo veramente presi da
quell'album, che abbiamo molti ricordi da riferire a quel periodo. No
Other è stato come al solito uno degli LP più sconosciuti e non capiti,
e sta appena ora attirando molta attenzione. E' stato ridistribuito e io
penso stia andando bene.
Fui molto abbattuto perché non era stato un successo come pensavo,
poiché lo ritenevo un lavoro artistico, nel suo genere. Dopo ciò non
feci nulla per un po', finché Tommy ed io ritornammo insieme e
producemmo da noi Two Sides. Abbiamo già il materiale per il prossimo
album e siamo già pronti per inciderlo. Entro un paio di mesi dal nostro
ritorno cominceremo.
B. - Chi sono quelli della Mendocino Rhyth Section?
Gene - Eravamo noi prima di cambiare il nome in Kansas City Southern
Band. Prendemmo parte solo ad alcuni spettacoli locali. Two Sides è un
lavoro che rispecchiava quello che sentivo e desideravo fare, e l'idea
di Tommy e mia era di incidere un LP che avrebbe potuto dare alla gente
più di una prospettiva di quanto era stato No Other. Il prossimo sarà un
gradino ancora più in là. Two Sides doveva dare all'ascoltatore un punto
di riferimento ed è strano che sia riuscito a riaccendere interesse su
Dillard & Clark, White Light e No Other, che io reputo grande. Two Sides
sta andando veramente bene come album anche. Sembra che tutto si stia
mettendo per il meglio ora.
Mr.Tambourine |
LE
CITAZIONI DYLANIANE NEI FILM
Nota: in questa lista vanno
inseriti solo ed esclusivamente i film in cui Dylan viene citato in
qualche modo (il suo nome, un verso di una sua canzone, un poster, una
copertina di un disco, o qualsiasi altro rimando di questo genere) e
non quelli in cui appaiono semplicemente sue canzoni o cover delle
sue canzoni (nè ovviamente quelli direttamente dedicati a lui come "Io
non sono qui" o quelli fatti da lui of course... ;o) )
Aiutateci ad allungare la lista e segnalate, segnalate,
segnalate...
"Valzer con Bashir" di Ari Folman
"Hurricane , il grido dell'innocenza - di Norman Jewison
"Come Dio comanda" - di Gabriele Salvatores - Knoockin' on heaven's door
- Anthony & The Johnsons - OST di ( I'm not there )
"L'uomo che cadde sulla terra", protagonista David Bowie
"Chi è Herry Kellerman e perché dice quelle terribili cose su di me?" -
Dustin Hoffman
In treatment - fiction televisiva
We shall overcome , una lezione di vita - di Niels Arden Oplev (2005) -
Il Proff. Freddie cita Bob Dylan sfogliando i dischi con Frits .
Una casa alla fine del mondo"(con Colin Farrell 2004 )
It's a free world, di Ken Loach
Vanilla sky, di Cameron Crowe
Ma il cielo è sempre più blu, di Marco Turco (Fiction TV)
The ladykillers, di Ethan Coen e Joel Coen
Grindhouse (segmento Deathproof), di Quentin Tarantino
Ricky e Barabba, di Christian De Sica
Vacanze di Natale 2000, di Carlo Vanzina
Dangerous Minds, di John N. Smith
Simpson (vari episodi del cartone animato di Matt Groening)
Due nel mirino, di John Badham
Lady in the water, di M. Night Shyamalan
Walk the line, di James Mangold
The Doors, di Oliver Stone
Scrivimi una canzone
Blow, di Ted Demme
Bob Roberts, di Tim Robbins
The Hunted - La preda, di William Friedkin
Interstate 60, di Bob Gale
Be Cool, di F. Gary Gray
L'amore e' eterno finche' dura, di Carlo Verdone
Al Lupo Al Lupo, di Carlo Verdone
Forrest Gump - ( Blowing in the wind )
Io e Annie , di Woody Allen ( Just like a woman )
"Pensieri pericolosi" di John N. Smith. Si parla
Dylan, in particolare di "Mr. Tamburine Man".
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