Grande serata dylaniana a Sezze ( Latina ) , organizzata con entusiasmo dalla promoter Roberta Valenti,
dai Backstreets ( tribute band del Boss con un occhio di
riguardo a sua Bobbità e backing band italiana di Joe d’Urso) , da Andrea Del
Monte & The Hat Band ( solida formazione che esegue anche brani di Dylan
tradotti in italiano ) , dalla associazione Leonardo Onlus per l’aiuto a persone
handicappate ( l’incasso è stato devoluto interamente a favore di queste ultime
persone più sfortunate di noi ) e dal Comune di Sezze nella persona del Sindaco
e dell’assessore alla cultura che hanno messo a disposizione il magnifico
Auditorium M. Costa ( un piccolo gioiello da 300 posti costruito come gli
antichi teatri romani e greci , col palco in basso ed il pubblico disposto sulle
poltrone in alto a semicerchio ) segno che quando ci sono le idee chiare e le
persone competenti si possono fare delle cose veramente come Dio comanda .
Quattro ore di spettacolo che hanno deliziato il pubblico presente che ha
risposto in maniera massiccia all’evento ( Auditorium sold-out ) , che cantava
le canzoni assieme agli artisti , il pubblico ideale che tutti vorrebbero
trovare sempre .
Livello musicale elevatissimo con quanto di meglio si possa
trovare oggi in ambito Dylaniano .
Tutti gli artisti hanno dato il massimo
di se stessi quindi mettiamo tutti sullo stesso piano evitando le solite stupide
classifiche che lasciano il tempo che trovano .
Aprono la serata The Blues
Land Band con il simpaticissimo cantante Eugenio in grande spolvero , grande
blues di alto spessore e di taglio e sonorità americana .
Segue l’esibizione di Andrea Del Monte & The Hat Band che creano una atmosfera particolare con le loro esecuzioni delle più belle ballate Dylaniane fino alla bellissima Romance in Durango nella versione italiana di Massimo Bubola.
É’ poi la volta di Luigi Grechi , grande cantautore ( Il Bandito ed il campione – e scusate se è poco , portata al successo dal fratello Francesco De Gregori ), lui e la sua acustica regalano una bella mezz’ora di musica voce e chitarra alla maniera del primo Dylan, presentando il meglio della sua produzione.
Tocca poi ai Blackstones ma di questo non posso dare un giudizio perchè sono il loro cantante e quindi parte in causa , ma penso di poter dire di avere offerto al pubblico una ottima esibizione con le versioni di grandi artisti dei must Dylaniani ( Clapton per Don’t think twice , Tom Petty per I’ll remember you , Van Morrison per Just like a woman , Renaldo & Clara per A hard rain’s a-gonna fall , Rolling Stones per Like a rolling stone , i favolosi Byrds di Roger McGuinn per Mr. Tambourine man , la RTR per Idiot wind , Johhny Winter per Highway 61 e le versione dei blackstones di Workingman blues # 2 e di I shall be released) .
Chiudono lo show i Backstreets con un trascinante set di medley di classici rock-blues , suono potente e corposo da band americana piuttosto che di casa nostra , tutto da gustare, la band trascinata dal grande Toni Moncalvo ha dato veramente una dimostrazione coi fiocchi di come si può suonare quando le cose si sentono dentro al cuore.
Gran finale con tutti sul palco per una indimenticabile e corale "Chimes Of Freedom", con tutti i cantanti che si alternano nelle strofe, davvero da ricordare.
Un ringraziamento ai ragazzi di
Idea Musica Enzo e Paolo che con un impianto perfetto hanno gestito al meglio il
susseguirsi delle esibizioni donandoci un grande suono sia sul palco e sia in
sala , bravi ancora e grazie , e come diceva sempre quel grande chitarrista che
è stato Eddy Shaver , sfortunato figlio di Billy Joe Shaver scomparso qualche
hanno fà in un incidente automobilistico , se i tecnici del suono lavorano bene
io suono bene , se lavorano male io suono male , parole sacrosante e chi stà sui
palchi capisce cosa voglio dire .
Finito lo show tutti ospiti della
associazione Leonardo per un cenone notturno in una tipica trattoria di Sezze ,
si tirano le quattro di mattina e così la serata si chiude nel migliore dei modi
.
Una bellissima esperienza , senz’altro da rifare.