di
Davide "The Saint" Imbrogno e Dario "Twist of Fate"
disegno di Pilo Manara
“Comincio a sentire voci e non c'e' nessuno in giro sono
tutto consunto e i campi sono diventati scuri. Sono andato in chiesa
Domenica e lei mi ha ignorato. Il mio amore per lei si sta prendendo un
sacco di tempo per morire. Sono immerso, immerso nella nebbia e' quasi come,
quasi come se non esistessi sono a Ventimiglia (Im) dalla città, incatenato
a fredde manette”
( Bob Dylan “Cold Irons Bound”)
Una camera d´albergo, lussuosa ma fredda. Odore di tristezza. Odore di
andato, perso. Angoscia. Voler non dire nulla. Non ascoltare scale metriche.
Gli editori, la pubblicazione. Una libertà contaminata, immune, di un
suicida vivente. Di un tentato suicidio. Invidiosi, sconfortati, perplessi,
malvagi. Lei, il suo odore. La sua gamba rotta, devastata. La mia promessa.
I suoi occhi. Le sue labbra su di me. Il mio orgasmo. La sua finzione. La
sua divina finzione. Nel nulla. Nel vuoto. Sentirsi nulla. Fumo di una
sigaretta. La tv proietta immagine di un comico, ma l´ora è tarda. E poi
immagini di una devastazione. Soldati persi in una tempesta di ghiaccio. E
la nostra insensibilità brinda. I nostri cani nelle cucce. Noi nelle nostre
cucce di conforto, malinconia.
Al Festival delle Nazioni ha esordito il documentario del cineasta asiatico…
(Eh chi se ne frega!)
Brava, Brava dove andare a Roma!
Noi illusionisti pornoromantici di questo malessere. Battone di noi stessi.
E questo malessere. Questi scarafaggi. Eterno divenire: nulla! Questo
timore. Affondando come capitani coraggiosi, su navi di plexiglas.
Tonnellate di moralità. Lacrime sudice su di me. In quest’istante, in questa
ricerca di qualcuno, qualcosa. In questa nube di santi e puttane. Angeli e
agnelli. Misericordia. Ed io come un verso apostolico. Giuda e il suo
peccato. Giuda di me stesso. Posacenere colmo. Immondizia da riciclare.
Divinità da esprimere. L´urlo del domani. Dell’oggi. Del tempo andato. Del
tempo restato, nel silenzio oscuro. Pronunciato. C´è bisogno di uno
specchio. C´è bisogno di un cesso. Per sopravvivere bisogna essere
prestigiatori, maghi, illusionisti. Proiettare sul muro di fronte a noi ogni
nostra illusione, proiettare tutto ciò che vorremo vedere. Altrimenti
resteremmo con un muro davanti, privo d´identità, di senso. La credenza è il
vero pane quotidiano.
Siamo convinti di vivere per cercare risposte? Siamo certi di voler trovare
verità? Non credo! Ecco credo! Si crede per vivere, per vivere si crede, fin
quando il credo diviene essenza… Sono le mezze misure a dare giusta
risposta. Se prendiamo il bene estremo, e prendiamo il male estremo, notiamo
che tutto è un cerchio, di punti estremi che si ricongiungono. Girate il
vostro braccio destro finché potete, e poi girate quello sinistro,
portandoli entrambi dietro la vostra schiena. Noterete, tranne se soffrite
di artrosi, che le due mani, destra e sinistra si congiungono. Bene e Male.
Un punto di unione, ci sarà? Oppure il bene e il male sono due rette
parallele, che prolungandosi all´infinito non si uniscono mai! Il mai,
l´impossibile, il nulla. Il sempre, il tutto, il possibile. L´essere
qualcosa. La volontà di essere qualcosa, qualcuno. Nessuno, Ulisse disse di
chiamarsi Nessuno! Quel Nessuno l´aiutò a sopravvivere e a fuggire. L´essere
niente premia. Se oggi si è qualcosa, di diverso dall’essere uno Zombie,
divieni un rifiuto da eliminare. Allora il mio è un invito al Niente. Un
invito ad essere nulla. Dolce invito al niente. Sarà il nulla a premiare.
Spettri in una notte di rivalsa
“Oh, i venti a Parantoro mi hanno ridotto in brandelli. La realtà ha sempre
avuto troppe teste, certe cose durano più di quanto avresti creduto. Ci sono
delle cose che non puoi uccidere”
(Bob Dylan)
Ci sono state persone, cari amici, genti diverse, individui, esseri
magnifici: animati dal fuoco sacro dell’ardore d’ancestrale virtù. Sapienti
alfieri, capo popolo, dotti e scriteriati Maestri. Ci sono state persone,
fratelli cari, genti uguali, che sapevano riconoscere la mia verità; questo
senso della scena… E ne ho incontrati molti, pronti ad elargire consigli
utili, con grande sincerità e trasporto, volevano vincolarmi al silenzio, a
rientrare nelle fila, perché nessuno, dicevano, mi aveva eletto a Tribuno
Veemente, non c’era nessun rischio per il pluralismo e l’Idea si ergeva
salda, anche senza di me. Tutto ciò che andava fatto o detto, esplorato e
scoperto, non necessitava del mio discernimento. Giusto! Ci sono state
persone, a me molto, troppo vicine, che non si sono mai sforzate di capire,
ascoltare: ma io sono questo, sapete…
Poeta di vacuità, bardo d’inconsistenza. Uno spettro rabbioso e un cane
malato. Ogni cane ha il suo Momento. Non ho lottato, perduto né versato
miele, per poi dover discutere se era giusto dire. Rivendico il diritto di
esprimere, manifestare il dissenso, contro quest’epoca, oscuro medioevo
cibernetico. Cantando canzoni scritte da altri. Su questo tavolo, io,
pensiero libero, spettro in una notte di rivalsa, dichiaro che non
permetterò a Nessuno di dirmi cosa fare, né dove sarà la chiave del mio
mondo… Dall’alto del nulla, ma al pari di tutto, sostengo un pensiero di
natura contemplativa, fra alberi e strada, nella mia terra, in questa notte
di San Lorenzo, salirò sul podio a celebrare la gioventù, la voglia di
vivere, necessità di sviscerare e stringere alleanze.
Non è mai stato mio dovere rifare il mondo da capo né è mia intenzione
suonare una carica di guerra. In questo momento d’oscurità, tenebra e
desiderio, bisogno di speme. Bardo di vacuità, cane rabbioso o insetto
notturno, rivendico dignità; qua non c’è nulla da difendere, tranne il mio
cuore, la mia necessità di offrire lacrime zuccherate & gocce d’idrogeno a
scaldare su questo fornello, del tempo e del fiume. Di misantropia, dolore,
stupore e altre aggrovigliate incertezze: viene a me adesso, Mia Signora, e
donami pace!
“Ci sono troppe persone, troppe da
rammentare. Credevo che alcuni di loro fossero miei amici; mi sono sbagliato
su tutti bene. La strada e' rocciosa ed il pendio della collina e' fangoso…
Sopra la mia testa solo nuvole di sangue”
(Bob Dylan “Cold Irons Bound”)
E’ tutto per questa serata, vi auguriamo
la buona notte!
E per qualsiasi dubbio…fatevi una domanda e rispondetevi da soli!
Dario e Davide
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