NO DIRECTION HOME
BOOTLEG SERIES VOL. 7
LE ESECUZIONI

di Eddie Gorodetsky

WHEN I GOT TROUBLES è stata registrata nel 1959 al Liceo da un amico di Bob, Ric Kangas. Si tratta di una rara istantanea audio e probabilmente della prima canzone originale registrata da Bob Dylan.

Nell'agosto del 1960, Cleve Petterson comprò un nuovo registratore Radio Shack a Minneapolis. Desideroso di provarlo, registrò una dozzina di canzoni di un folk singer locale che marinava abitualmente la vicina Università. Qui, in una di quelle dodici canzoni, Dylan canta il tradizionale RAMBLER, GAMBLER, una variante del popolarissimo motivo intitolato "Wagoner's lad".

THIS LAND IS YOUR LAND vede Bob Dylan alla Carnegie Chapter Hall, una piccola e più intima saletta annessa alla nota sala da concerti. Questa registrazione del 1961, quando Dylan è ancora profondamente sotto l'influenza di Woody Guthrie, cattura magnificamente questa esecuzione priva del valore di inno e imbevuta invece di malinconia.

SONG TO WOODY è un momento cruciale in No Direction Home. Nel film, Dylan dice di averla scritta perchè aveva bisogno di esprimere un sentimento. E' inclusa qui per la stessa ragione.

DINK'S SONG e I WAS YOUNG WHEN I LEFT HOME sono state registrate a Minneapolis tre giorni prima di Natale da Tony Glover, in seguito famoso nel trio di revivalisti del folk-blues Koerner, Ray and Glover. Spesso piratati con il nome di Minnesota Hotel Tapes, questa è la prima volta che si ascoltano questi brani direttamente dal nastro originale di Tony. In "Dink's song" possiamo vedere come, anche ai suoi inizi, Dylan fosse un meraviglioso interprete di canzoni tradizionali, cosa che egli ci ha ricordato nei suoi album dei primi anni novanta, Good as I been to you e World gone wrong. "I was young when I left home" mostra il giovane Dylan che raccoglie fluttuanti versi da canzoni tradizionali e li rimodella in una forma personale

Gli interpreti nella competitiva scena dei club del Greenwich Village impararono rapidamente un arsenale di trucchi per catturare l'attenzione di un pubblico spesso apatico. Un pezzo trascinante come SALLY GAL, in un primo tempo destinato a The Freewheelin' Bob Dylan ma poi non utilizzato, era l'equivalente folk di un finale di set con "Not fade away". La percussione in stile locomotiva della chitarra e dell'armonica devono aver tenuto pieno il cestino per le offerte in denaro.

Nel suo recente libro di memorie Chronicles, Bob Dylan racconta come egli si recasse regolarmente nell'ufficio dell'editore musicale Lou Levy nei primi anni sessanta. Lou lo portava in una piccola stanza con solo un registratore e Dylan cantava le sue composizioni più recenti così da poterle trascrivere per il copyright. Il processo continuò quando Dylan firmò un nuovo accordo con la Witmark Music. Queste canzoni furono stampate su disco e mandate agli artisti nella speranza che essi volessero registrare o fare una cover di tali brani. I "Witmark Demos" catturano il giovane artista a New York in un ambiente sorprendentemente intimo come si può ascoltare qui in questa evocativa rilettura di DON'T THINK TWICE, IT'S ALL RIGHT.

L'esecuzione da parte di Dylan del tradizionale MAN OF CONSTANT SORROW nel programma televisivo del 1963 Folk Songs and More Folk Songs, dimostra che artista completo fosse già nonostante la sua giovane età.

Con un commento introduttivo ambiguo a proposito del recente status di hit della canzone, Dylan presenta la sua BLOWIN' IN THE WIND con tutta la capacità di sviare che è propria di un provetto prestigiatore. Dopo aver detto che le parole sono la cosa importante, Dylan inizia ad accarezzare la melodia della canzone, prima con l'armonica e poi con la voce, finchè il brano non assume i connotati di una domanda da parte di un innamorato piuttosto che di un inno politico.

Dal concerto alla Town Hall dell'Aprile 1963 arriva la potente MASTERS OF WAR, una canzone dall'incredibile risonanza allora, e sfortunatamente oggi. Ed è forse questo il motivo per cui è ancora oggi parte del repertorio di Dylan dal vivo.

Le due canzoni successive vengono dal concerto dello stesso anno alla Carnegie Hall. Qui Dylan presenta A HARD RAIN'S A-GONNA FALL spiegando che una dura pioggia significa che qualcosa di grande sta per accadere, non necessariamente la paura della bomba di Cuban Missile Crisis espressa da Nat Hentoff nelle note introduttive di Freewheelin'.

Joan Baez ha raccontato la storia di come Bob Dylan ebbe difficoltà ad essere ammesso ad entrare in un albergo a causa del suo aspetto trasandato, e di come egli incanalò la sua rabbia nelle liriche di WHEN THE SHIP COMES IN. L'artista fu abile a trasformare la sua esperienza personale in un grande ed universale pronunciamento come può vedersi in No direction home quando Dylan e la Baez eseguono la canzone alla Marcia per i diritti civili a Washington nello stesso giorno in cui Martin Luther King Jr. pronunciò il suo discorso "I have a dream".

L'esecuzione di MR. TAMBOURINE MAN al Festival Folk di Newport nel 1964 è uno dei punti più alti della prima parte di No Direction Home ed è ascoltabile quasi nella sua interezza come bonus nel DVD. Come aggiunta viene qui inclusa invece la prima take completa della canzone registrata in studio, nel giugno del 1964. Insieme a Dylan c'è l'amico folk singer e fedele di Woody Guhtrie, Jack Elliott. Presumibilmente, questa è la versione della canzone che venne data come demo ai Byrds, sebbene nessuno può ricordarlo con sicurezza.

Questa registrazione del 1964 di CHIMES OF FREEDOM ha l'entusiasmo a briglia sciolta di un artista al massimo delle sue potenzialità. Il suono di un uomo che ha i fulmini in tasca.

La prima take di IT'S ALL OVER NOW, BABY BLUE presenta una lieve ma dolce variazione melodica. Uno dei più celebri baci dell'addio della musica popolare, servì anche, nel ruolo di bis acustico dopo il set elettrico molto fischiato a Newport, come addio dolceamaro ai fans che si rifiutavano di abbracciare il suo cambiamento.

Il secondo CD si apre con una bellissima variazione senza batteria di una canzone originariamente chiamata "Worse than Money" ma che oggi è conosciuta come SHE BELONGS TO ME. Dylan ha sempre trovato infinite sfumature nel blues e questa traccia con la bellissima fluente chitarra di Bruce Langhorne non costituisce un'eccezione.

E' qui che tutto è cambiato. Il primo momento del celebre set elettrico di tre canzoni di Newport. Peter Yarrow presenta Dylan che si lancia in MAGGIE'S FARM, che viene qui ascoltata in una nuova registrazione da poco ritrovata e che rivela tutto il pieno potere della Butterfield Blues Band da poco unitasi a Dylan. Questa è la musica che scatenò a Newport varie reazioni dagli applausi ai fischi, alle voci secondo cui un Pete Seeger armato di ascia era pronto a tagliare i cavi di alimentazione dell'impianto sonoro.

Originariamente intitolata "Phantom Engineer", IT TAKES A LOT TO LAUGH, IT TAKES A TRAIN TO CRY era ancora uno shuffle up-tempo qui nella take 8. Futura leggenda, il chitarrista Mike Bloomfield continua a rivoltare come un guanto lo stile del blues.

La take 9 di TOMBSTONE BLUES presenta ancora uno scatenato Bloomfield alla chitarra, un galoppante e polveroso basso e quello che sembra un accompagnamento vocale da parte della band. Esiste un'altra versione della take pubblicata sul disco originale con le seconde voci sovraincise dai Chambers Brothers ma l'unicità di questa versione ha fatto sì che essa meritasse di essere qui inclusa.

Questa prima versione di JUST LIKE TOM THUMB'S BLUES, come molte di queste versioni alternative, presenta leggeri cambiamenti nel testo che offrono un'affascinante squarcio sul processo creativo. L'esecuzione qui è un po' più concentrata, priva dell'indistinto sound tipico dell'alba che è proprio della take pubblicata sul disco originale, decisamente appropriato per una canzone che parla di un uomo che "ha iniziato con il Borgogna ma presto è passato a roba più pesante."

Al Kooper parla di questa versione di DESOLATION ROW nelle sue note ma qui possono essere aggiunte due cose degne di essere sottolineate. La prima riguarda i riff di Kooper alla Bo Diddley alla fine della traccia. La seconda riguarda la mia modifica del testo preferita. Sul disco originale Dylan canta "Stanno imboccando Casanova per farlo sentire più sicuro". Qui il verso diventa "Stanno imboccando Casanova con interiora bollite di uccello."

Nella take 6 della title track di HIGHWAY 61 REVISITED, Mike Bloomfield passa alla chitarra slide e firma il riff. Alla fine di questa take, Al Kooper si toglie il fischio di sirena che tiene appeso al collo e lo dà a Dylan. L'anello mancante.

Sia elettrificando "Baby Let Me Follow You Down" nel '65, sia con la versione esplosiva di "Masters of War" ai Grammy Awards nel 1991, o trasformando "If You See Her Say Hello" a Myrtle Beach l'altra sera, Bob Dylan ha costantemente tenuto vive le proprie canzoni rimodellandole, sperimentando con la forma, il ritmo, il tempo e la struttura come si può vedere da questa lenta take blues di LEOPARD-SKIN PILL-BOX HAT. Esiste anche una versione completa di clacson e di sirene che è una vera novità. Questa versione, radicalmente differente rispetto allo stomp elettrificato che si può sentire in Blonde on Blonde e presentata da Dylan come una canzone folk in No Direction Home, è unica perchè contiene due versi che non si ritrovano in alcuna versione, il secondo dei quali è un riferimento alla grande Memphis Minne e alla sua celebre canzone "Me & My Chaffeur".

La take 5 di STUCK INSIDE OF MOBILE WITH THE MEMPHIS BLUES AGAIN mostra quanto velocemente le magiche sedute di registrazione di Nashville portarono a risultati notevoli. Con un Dylan già migliore di molti artisti al loro meglio, questa canzone passò attraversi piccoli cambiamenti prima di divenire una delle tracce chiave di Blonde on Blonde.

La malinconica versione acustica di VISIONS OF JOHANNA che Dylan esegue da solo e che si può vedere in No Direction Home si può già reperire su Bootleg Series Volume 4, Live 1966. Invece di ripetere quella stessa versione qui, i compilatori offrono un tentativo elettrico con Al Kooper e la Band. Tranne che per i crescendo mancanti del batterista Mickey Jones, questo brano potrebbe suonare come se fossero state unite "I don't believe you" e "One too many mornings" nella parte amplificata del tour Europeo.

BALLAD OF A THIN MAN inquadra l'ampio scisma tra Dylan ed i suoi accoliti folk Inglesi in No Direction Home. La qualità del suono lascia un po' a desiderare. La passione della performance no. Di cosa si lamentava quella gente?

Infine, la famosa versione "Judas" di LIKE A ROLLING STONE è apparsa in precedenza su Bootleg Series Volume 4, Live 1966 ma visto che la canzone sintetizza bene No Direction Home oltre a fornirne il titolo, sembrava un sacrilegio escluderla da questa raccolta. Una delle più eccitanti performance mai catturate, è una grande sorpresa scoprire nei momenti finali del documentario che esiste davvero il filmato di Dylan che dà una lavata di capo al suo più famoso contestatore prima di voltarsi alla sua inarrestabile band implorandoli di travolgere i dissenzienti. Play it loud (1).

- Eddie Gorodetsky, Los Feliz, California


traduzione e note di Michele Murino

(1) Incredibilmente Gorodetsky cita tronca la celebre frase che in realtà è "Play fuckin' loud". Sarebbe come citare "Tu quoque Brute..." omettendo "...fili mi". Inoltre Gorodetsky usa a mio avviso inspiegabilmente il termine "implorandoli" laddove sarebbe stato più conforme alla realtà usare il termine "ordinando loro"